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Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICASTENOSI AORTICASTENOSI AORTICA
Malattia congenita o acquisita delle
semilunari aortiche, caratterizzata da
ostruzione al flusso di sangue dal
ventricolo sinistro all’aorta, con sviluppo
di gradiente pressorio transvalvolare ed
ipertrofia di tipo concentrico del
ventricolo sinistro
Malattia congenita o acquisita delle
semilunari aortiche, caratterizzata da
ostruzione al flusso di sangue dal
ventricolo sinistro all’aorta, con sviluppo
di gradiente pressorio transvalvolare ed
ipertrofia di tipo concentrico del
ventricolo sinistro
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Stenosi aorticaStenosi aorticaStenosi aorticaStenosi aortica
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Stenosi aortica valvolareStenosi aortica valvolareStenosi aortica valvolareStenosi aortica valvolareCongenitaSu valvola
mono- bi o tricuspide
CongenitaSu valvola
mono- bi o tricuspide
AcquisitaCalcifica-degenerativaReumatismo articolare acutoArtrite reumatoide
AcquisitaCalcifica-degenerativaReumatismo articolare acutoArtrite reumatoide
L’alterazione valvolare determina
flusso turbolento che deteriora i lembi valvolari e determina
successivante fibrosi, rigidità e calcificazione
della valvola.
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Università di Catania
Degenerazione fibro-calcifica di una valvola aortica congenitamente malformata (spesso bicuspide): fenomeno accentuato dal trauma meccanico del flusso turbolento del sangue.
La causa più frequente nella IV-V decade di vita.
Degenerazione fibro-calcifica senile: caratterizzata da depositi nodulari di calcio sul versante aortico delle cuspidi valvolari e dall’assenza di fusione delle commissure.
La causa più frequente nella VII-VIII decade di vita.
Degenerazione fibro-calcifica di una valvola aortica congenitamente malformata (spesso bicuspide): fenomeno accentuato dal trauma meccanico del flusso turbolento del sangue.
La causa più frequente nella IV-V decade di vita.
Degenerazione fibro-calcifica senile: caratterizzata da depositi nodulari di calcio sul versante aortico delle cuspidi valvolari e dall’assenza di fusione delle commissure.
La causa più frequente nella VII-VIII decade di vita.
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAEziologia e patogenesiEziologia e patogenesi
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAEziologia e patogenesiEziologia e patogenesi
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Malattia fibro-calcifica post infiammatoria (malattia reumatica): l’ispessimento delle cuspidi valvolari, la fusione delle commissure, l’arretrazione e l’accorciamento dei margini, aggravati nel tempo dall’apposizione di calcificazioni, riducono l’orifizio valvolare ad una piccola apertura circolare o triangolare. Possono essere interessate anche la valvola mitrale e, in minor misura, la valvola tricuspide.
La causa più frequente nella VI decade di vita.
Malattia fibro-calcifica post infiammatoria (malattia reumatica): l’ispessimento delle cuspidi valvolari, la fusione delle commissure, l’arretrazione e l’accorciamento dei margini, aggravati nel tempo dall’apposizione di calcificazioni, riducono l’orifizio valvolare ad una piccola apertura circolare o triangolare. Possono essere interessate anche la valvola mitrale e, in minor misura, la valvola tricuspide.
La causa più frequente nella VI decade di vita.
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAEziologia e patogenesiEziologia e patogenesi
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAEziologia e patogenesiEziologia e patogenesi
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L’area valvolare aortica normale è compresa tra 2 e 3 cmq
(in relazione alla superficie corporea):
si parla di stenosi significativa quando l’area valvolare è
inferiore a 1,5 cmq. La stenosi aortica diventa
sintomatica allorquando l’ostio valvolare è ristretto ad 1 cmq o
meno.
Stenosi aorticaStenosi aorticaStenosi aorticaStenosi aortica
La più comune patologia valvolare sottoposta a trattamento chirurgico nei paesi industrializzati
Cattedra di Cardiologia
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L’orifizio aortico ha nell’adulto un’area normale di 3- 4 cm². Una sua riduzione del 50% genera resistenza all’eiezione ventricolare e aumento della pressione intraventricolare sinistra, con sviluppo di un gradiente pressorio tra ventricolo sinistro ed aorta, la cui entità dipende dal grado di stenosi.
Il ventricolo sinistro può adeguarsi al sovraccarico pressorio cronico mediante un’ipertrofia concentrica. Il risultato è l’aumento della massa muscolare miocardica, senza dilatazione della cavità ventricolare sinistra. Il meccanismo di compenso dell’ipertofia comporta, però, un marcato aumento del fabbisogno di ossigeno delle fibre muscolari cardiache
L’orifizio aortico ha nell’adulto un’area normale di 3- 4 cm². Una sua riduzione del 50% genera resistenza all’eiezione ventricolare e aumento della pressione intraventricolare sinistra, con sviluppo di un gradiente pressorio tra ventricolo sinistro ed aorta, la cui entità dipende dal grado di stenosi.
Il ventricolo sinistro può adeguarsi al sovraccarico pressorio cronico mediante un’ipertrofia concentrica. Il risultato è l’aumento della massa muscolare miocardica, senza dilatazione della cavità ventricolare sinistra. Il meccanismo di compenso dell’ipertofia comporta, però, un marcato aumento del fabbisogno di ossigeno delle fibre muscolari cardiache
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
Cattedra di Cardiologia
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Esiste una correlazione inversa tra lo stress di parete e la frazione di eiezione. La
riduzione di quest’ultima si verifica nei casi in cui l’ispessimento di parete non sia
adeguatamente elevato o l’ipertrofia risulti inadeguata, con risultante eccessivo stress
di parete
STRESS = P x r 2h
Esiste una correlazione inversa tra lo stress di parete e la frazione di eiezione. La
riduzione di quest’ultima si verifica nei casi in cui l’ispessimento di parete non sia
adeguatamente elevato o l’ipertrofia risulti inadeguata, con risultante eccessivo stress
di parete
STRESS = P x r 2h
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
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Se la contrattilità ventricolare sinistra si riduce, o se si verifica un critico incremento dell’ostruzione valvolare, si produce una dilatazione ventricolare: disfunzione sistolica del ventricolo sinistro.
L’ipertrofia concentrica spesso comporta una ridotta compliance ventricolare; così l’aumento della pressione diastolica ventricolare sinistra, senza dilatazione della camera ventricolare, riflette un altro processo fisiopatologico: disfunzione diastolica del ventricolo sinistro.
Se la contrattilità ventricolare sinistra si riduce, o se si verifica un critico incremento dell’ostruzione valvolare, si produce una dilatazione ventricolare: disfunzione sistolica del ventricolo sinistro.
L’ipertrofia concentrica spesso comporta una ridotta compliance ventricolare; così l’aumento della pressione diastolica ventricolare sinistra, senza dilatazione della camera ventricolare, riflette un altro processo fisiopatologico: disfunzione diastolica del ventricolo sinistro.
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
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STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAManifestazioni clinicheManifestazioni cliniche
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAManifestazioni clinicheManifestazioni cliniche
Triade sintomatica patognomicaTriade sintomatica patognomica
Angina pectorisAngina pectorisSincope Sincope Dispnea Dispnea
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Università di Catania
Ipertrofia ventricolareAumento del consumo di O2
miocardicoCompressione delle arterie
coronarie Riduzione compliance del Vsn
con aumento della pressione diastolica ventricolare (apporto atriale indispensabile per un buon funzionamento cardiaco)
Ipertrofia ventricolareAumento del consumo di O2
miocardicoCompressione delle arterie
coronarie Riduzione compliance del Vsn
con aumento della pressione diastolica ventricolare (apporto atriale indispensabile per un buon funzionamento cardiaco)
Sono da mettere in relazione con….
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAManifestazioni clinicheManifestazioni clinicheSTENOSI AORTICASTENOSI AORTICAManifestazioni clinicheManifestazioni cliniche
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Angina pectoris Secondaria alla discrepanza tra aumento delle richieste di O2
da parte del miocardio ipetrofico ed ipoperfusione coronarica
Sincope Secondaria alla riduzione della perfusione cerebrale che si
verifica durante uno sforzo (calo della pressione sistemica per vasodilatazione periferica senza adeguato aumento della portata cardiaca). Può essere determinata anche da aritmie ipercinetiche
Dispnea Compare in uno stadio avanzato, quando vengono meno i
meccanismi compensatori e il ventricolo si dilata e la portata cardiaca e la F.E si riducono
Angina pectoris Secondaria alla discrepanza tra aumento delle richieste di O2
da parte del miocardio ipetrofico ed ipoperfusione coronarica
Sincope Secondaria alla riduzione della perfusione cerebrale che si
verifica durante uno sforzo (calo della pressione sistemica per vasodilatazione periferica senza adeguato aumento della portata cardiaca). Può essere determinata anche da aritmie ipercinetiche
Dispnea Compare in uno stadio avanzato, quando vengono meno i
meccanismi compensatori e il ventricolo si dilata e la portata cardiaca e la F.E si riducono
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAManifestazioni clinicheManifestazioni clinicheSTENOSI AORTICASTENOSI AORTICAManifestazioni clinicheManifestazioni cliniche
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Università di Catania STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAComplicanzeComplicanze
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAComplicanzeComplicanze
Morte improvvisa Evenienza temibile, da tenere in considerazione
soprattutto dopo la comparsa dei sintomi, ma non solamente, poiché a volte può rappresentare l’esordio della patologia. Si verifica più frequentemente durante uno sforzo eccessivo, per ipoafflusso cerebrale o per la comparsa di tachiaritmie ventricolari gravi, scatenate dall’eccessivo aumento della pressione endoventricolare
Endocardite infettiva Embolie calcifiche Fibrillazione atriale Dissezione aortica Disturbi di conduzione
Morte improvvisa Evenienza temibile, da tenere in considerazione
soprattutto dopo la comparsa dei sintomi, ma non solamente, poiché a volte può rappresentare l’esordio della patologia. Si verifica più frequentemente durante uno sforzo eccessivo, per ipoafflusso cerebrale o per la comparsa di tachiaritmie ventricolari gravi, scatenate dall’eccessivo aumento della pressione endoventricolare
Endocardite infettiva Embolie calcifiche Fibrillazione atriale Dissezione aortica Disturbi di conduzione
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Università di Catania
Polso arterioso piccolo e tardo Pressione arteriosa differenziale Palpazione
Fremito sistolico sul secondo spazio intercostale destro sulla marginosternale
Itto della punta intenso e sostenuto nel quinto spazio intercostale sinistro sulla linea emiclaveare
Auscultazione Soffio sistolico di tipo eiettivo sul focolaio aortico,
rude o aspro, con caratteristica morfologia “a diamante”, in crescendo-decrescendo, spesso irradiato verso i vasi del collo
Click d’eiezione
Polso arterioso piccolo e tardo Pressione arteriosa differenziale Palpazione
Fremito sistolico sul secondo spazio intercostale destro sulla marginosternale
Itto della punta intenso e sostenuto nel quinto spazio intercostale sinistro sulla linea emiclaveare
Auscultazione Soffio sistolico di tipo eiettivo sul focolaio aortico,
rude o aspro, con caratteristica morfologia “a diamante”, in crescendo-decrescendo, spesso irradiato verso i vasi del collo
Click d’eiezione
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAEsame obiettivoEsame obiettivo
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAEsame obiettivoEsame obiettivo
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Università di Catania
AUSCULTAZIONE
La componente aortica del II tono (A2) risulta spesso ridotta d’intensità o fusa con la componente polmonare (P2) o dopo la componente polmonare (sdoppiamento paradosso del II tono)
IV tono aggiunto presistolico, in corrispondenza della più energica contrazione atriale
AUSCULTAZIONE
La componente aortica del II tono (A2) risulta spesso ridotta d’intensità o fusa con la componente polmonare (P2) o dopo la componente polmonare (sdoppiamento paradosso del II tono)
IV tono aggiunto presistolico, in corrispondenza della più energica contrazione atriale
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAEsame obiettivoEsame obiettivo
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICAEsame obiettivoEsame obiettivo
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Università di Catania STENOSI AORTICASTENOSI AORTICATest diagnosticiTest diagnostici
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICATest diagnosticiTest diagnostici
ELETTROCARDIOGRAMMA: Segni di ipertrofia ventricolare sin, con
turbe secondarie della ripolarizzazione ventricolare
RX TORACE: Profilo cardiaco con configurazione
aortica: apice cardiaco arrotondato (in casi di marcata ipertrofia) e maggiore sporgenza verso sinistra
ELETTROCARDIOGRAMMA: Segni di ipertrofia ventricolare sin, con
turbe secondarie della ripolarizzazione ventricolare
RX TORACE: Profilo cardiaco con configurazione
aortica: apice cardiaco arrotondato (in casi di marcata ipertrofia) e maggiore sporgenza verso sinistra
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Università di Catania
Ecg nella stenosi aorticaEcg nella stenosi aorticaEcg nella stenosi aorticaEcg nella stenosi aortica
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Università di Catania
Aspetto Rx della Stenosi aorticaAspetto Rx della Stenosi aorticaAspetto Rx della Stenosi aorticaAspetto Rx della Stenosi aortica
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania STENOSI AORTICASTENOSI AORTICATest diagnosticiTest diagnostici
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICATest diagnosticiTest diagnostici
ECOCARDIOGRAMMA:
Valutazione della valvulopatia e dei parametri di funzione ventricolare
Molto utile per differenziare la stenosi aortica valvolare da quella sottovalvolare e sopravalvolare
CATETERISMO CARDIACO:
Gradiente pressorio transvalvolare
Localizzazione della sede della stenosi
ECOCARDIOGRAMMA:
Valutazione della valvulopatia e dei parametri di funzione ventricolare
Molto utile per differenziare la stenosi aortica valvolare da quella sottovalvolare e sopravalvolare
CATETERISMO CARDIACO:
Gradiente pressorio transvalvolare
Localizzazione della sede della stenosi
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Università di Catania STENOSI AORTICASTENOSI AORTICATrattamentoTrattamento
STENOSI AORTICASTENOSI AORTICATrattamentoTrattamento
TERAPIA MEDICA Profilassi antibiotica dell’endocardite batterica Prudente l’esclusione dell’attività fisica
importante o competitiva Per i pazienti asintomatici non è richesta terapia
medicaVALVULOPLASTICA PERCUTANEA
In casi particolari, a rischio di vita e quando la chirurgia è assolutamente controindicata
SOSTITUZIONE AORTICA PERCUTANEA SOSTITUZIONE CHIRURGICA
TERAPIA MEDICA Profilassi antibiotica dell’endocardite batterica Prudente l’esclusione dell’attività fisica
importante o competitiva Per i pazienti asintomatici non è richesta terapia
medicaVALVULOPLASTICA PERCUTANEA
In casi particolari, a rischio di vita e quando la chirurgia è assolutamente controindicata
SOSTITUZIONE AORTICA PERCUTANEA SOSTITUZIONE CHIRURGICA
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Indicazioni alla sostituzione Indicazioni alla sostituzione valvolare nella stenosi aorticavalvolare nella stenosi aortica
Indicazioni alla sostituzione Indicazioni alla sostituzione valvolare nella stenosi aorticavalvolare nella stenosi aortica
Pz sintomatici con SA grave Classe I
Pz con SA grave sottoposti a intervento chirurgico di bypass coronarico
Classe I
Pz con SA grave sottoposti a intervento chirurgico sull’Aorta o su altre valvole cardiache.
Classe I
Pazienti asintomatici con SA grave e disfunzione sistolica del Vsn Classe IIa
Risposta anomala allo sforzo (ipotensione) Classe IIa
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Il 31.8% dei pazienti non vengono sottoposti all’intervento chirurgico, nonostante sintomi da classe NYHA III-IV CAUSE CARDIACHE:
Riduzione della funzione ventricolare dopo il trattamentoValvulopatia in fase molto avanzata
CAUSE EXTRACARDIACHE:Età avanzataComorbidità importantiRifiuto da parte del paziente
Il 31.8% dei pazienti non vengono sottoposti all’intervento chirurgico, nonostante sintomi da classe NYHA III-IV CAUSE CARDIACHE:
Riduzione della funzione ventricolare dopo il trattamentoValvulopatia in fase molto avanzata
CAUSE EXTRACARDIACHE:Età avanzataComorbidità importantiRifiuto da parte del paziente
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
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CoreValve Revalving System (CRS)CoreValve Revalving System (CRS)CoreValve Revalving System (CRS)CoreValve Revalving System (CRS)
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
Cribier EdwardsCribier EdwardsAortic Bioprosthesis Aortic Bioprosthesis
Cribier EdwardsCribier EdwardsAortic Bioprosthesis Aortic Bioprosthesis
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Approccio “Anterogrado”Approccio “Anterogrado”
Minor rischio di embolizzazione di placche durante il passaggio della protesi
Puntura transettale e dilatazione del setto interatriale con pallone da 10 mm
Trauma del lembo mitralico da parte della guida rigida e che può causare insufficienza mitralica acuta
La presenza di lieve ipertrofia del VSn può rendere difficoltoso manovrare la protesi all’interno della cavità
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
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Approccio “Retrogrado”Approccio “Retrogrado”
Metodica piu’ semplice e piu’ sicura
Tecnica simile alla Valvuloplastica aortica
Puntura transettale non necessaria
Annulla il rischio di danni al lembo della mitrale
rischi di lesioni vascolari
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
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Approccio “Transapicale”Approccio “Transapicale”
Procedura eseguibile anche in caso di inadeguati accessi vascolari, tortuosità dell’aorta
Approccio “semi-chirurgico” (mini-toracotomia antero-laterale sn di 5 cm)
Tempi di procedura piu’ prolungati
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
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Potenziali complicanzePotenziali complicanze
Interessano tutte le tecniche
Embolizzazione della protesi
Leak paraprotesico
Ostruzione degli osti coronarici
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
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ProceduraProcedura
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
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Anestesia/sedazione
Preimpianto Prostar 10F
PM in Vdx
Aortografia
Passaggio guida in Vsn
Valvuloplastica con pallone durante Pacing Vdx a 180-200 bpm ( pressione sistolica)
Posizionamento e rilascio CoreValve™
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
AortografiaAortografia Passaggio guida e valvuloplastica
Passaggio guida e valvuloplastica
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La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
La Sostituzione ValvolareLa Sostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
Espansione protesiEspansione protesiPosizionamento guidaPosizionamento guida
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Sostituzione ValvolareSostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
Sostituzione ValvolareSostituzione ValvolareAortica Percutanea Aortica Percutanea
Fine rilascioFine rilascioEspansione protesiEspansione protesi
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INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICA
E’ caratterizzata da reflusso diastolico dall’aorta in ventricolo sinistro per lesioni dei lembi valvolari semilunari aortici o dell’aorta ascendente
con coinvolgimento dei lembi valvolari.
L’insufficienza valvolare si può instaurare progressivamente, dando tempo al ventricolo di
compensare il difetto (insufficienza cronica), oppure rapidamente con effetti spesso gravi (insufficienza
acuta).
E’ caratterizzata da reflusso diastolico dall’aorta in ventricolo sinistro per lesioni dei lembi valvolari semilunari aortici o dell’aorta ascendente
con coinvolgimento dei lembi valvolari.
L’insufficienza valvolare si può instaurare progressivamente, dando tempo al ventricolo di
compensare il difetto (insufficienza cronica), oppure rapidamente con effetti spesso gravi (insufficienza
acuta).
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INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAEziopatogenesiEziopatogenesi
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAEziopatogenesiEziopatogenesi
CRONICALESIONI VALVOLARI
Endocardite reumaticaMalformazioni congenite
Valvola bicuspideDifetto interventricolareCollagenopatie
LESIONI PARIETALISifilideSpondilite anchilosanteSindrome di ReiterSindrome di MarfanDilatazione idiopatica Ipertensione grave
CRONICALESIONI VALVOLARI
Endocardite reumaticaMalformazioni congenite
Valvola bicuspideDifetto interventricolareCollagenopatie
LESIONI PARIETALISifilideSpondilite anchilosanteSindrome di ReiterSindrome di MarfanDilatazione idiopatica Ipertensione grave
ACUTALESIONI VALVOLARI
Endocardite infettivaTrauma
LESIONI PARIETALIDissezione aortica
ACUTALESIONI VALVOLARI
Endocardite infettivaTrauma
LESIONI PARIETALIDissezione aortica
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INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
Il Vsin ad ogni diastole deve accogliere il sangue che proviene dall’atrio sin e quello che torna indietro dall’aorta (caput mortuum)
Il sovraccarico di volume del Vsin è la conseguenza emodinamica di base del difetto
L’entità del sovraccarico dipende dal volume del flusso ematico rigurgitante che è determinato da: area orifizio rigurgitante
gradiente pressorio aorta-Vsin
durata della diastole
Il Vsin ad ogni diastole deve accogliere il sangue che proviene dall’atrio sin e quello che torna indietro dall’aorta (caput mortuum)
Il sovraccarico di volume del Vsin è la conseguenza emodinamica di base del difetto
L’entità del sovraccarico dipende dal volume del flusso ematico rigurgitante che è determinato da: area orifizio rigurgitante
gradiente pressorio aorta-Vsin
durata della diastole
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….vasodilatazione periferica riflessa (più basse le resistenze, tanto minore la quota di sangue che torna indietro in ventricolo)
Ad ogni sistole gittata doppia rispetto al normale
(quota che rigurgita + quota anterograda)
aumento pressione sistolica arteriosa e
stimolazione barocettori carotidei
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
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Durante l’esercizio fisico la
vasodilatazione periferica si accentua ancor di più e
consente al ventricolo di aumentare la portata.
Inoltre la riduzione della durata della diastole, per aumento
della frequenza cardiaca, fa sì che durante lo sforzo il
rigurgito diminuisca...
Ciò spiega l’ottima resistenza all’esercizio fisico
di molti pz con IAo
Con il tempo la funzione ventricolare comincia a deteriorarsi e si assiste spesso ad un
catastrofico peggioramento...
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
Cattedra di Cardiologia
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IAo cronica: dilatazione ed ipertrofia eccentrica del ventricolo sinistro, marcato aumento del volume telediastolico ventricolare, adeguata funzione sistolica che nel tempo, progressivamente, si deteriora, arrivando all’insufficienza ventricolare sinistra.
IAo acuta: manca il tempo per sviluppare la dilatazione e relativa ipertrofia in risposta all’improvviso sovraccarico di volume aumento cospicuo della pressione telediastolica, a volte ipertensione venosa polmonare ed edema polmonare acuto
IAo cronica: dilatazione ed ipertrofia eccentrica del ventricolo sinistro, marcato aumento del volume telediastolico ventricolare, adeguata funzione sistolica che nel tempo, progressivamente, si deteriora, arrivando all’insufficienza ventricolare sinistra.
IAo acuta: manca il tempo per sviluppare la dilatazione e relativa ipertrofia in risposta all’improvviso sovraccarico di volume aumento cospicuo della pressione telediastolica, a volte ipertensione venosa polmonare ed edema polmonare acuto
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAFisiopatologiaFisiopatologia
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Insufficienza aortica acutaInsufficienza aortica acutaInsufficienza aortica acutaInsufficienza aortica acuta
Insufficienza acuta VsnInsufficienza acuta Vsn
Dilatazione del Vsn senza ipertrofiacompensatoria
Improvviso sovraccarico di volume del Ventricolo sn
Elevato stress parietale
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
IAo CRONICA:Asintomatica per anni, la comparsa dei sintomi è indicazione alla correzione chirurgica
AsteniaDispnea da sforzoDispnea parossistica notturna
Angina pectorisEdema polmonare acuto
IAo CRONICA:Asintomatica per anni, la comparsa dei sintomi è indicazione alla correzione chirurgica
AsteniaDispnea da sforzoDispnea parossistica notturna
Angina pectorisEdema polmonare acuto
IAo ACUTA:IpotensioneSincopeEdema polmonare acutoShock cardiogeno
IAo ACUTA:IpotensioneSincopeEdema polmonare acutoShock cardiogeno
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICASintomatologiaSintomatologia
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICASintomatologiaSintomatologia
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
IAO CRONICA
IspezioneL’aumento della pressione differenziale, determinato dalla marcata riduzione della pressione diastolica, determina: Polso scoccante di Corrigan
Movimento sistolico del capo, sincrono con il polso (segno di De Musset)
Palpazione Itto della punta iperdinamico spostato in basso ed
a sinistra
IAO CRONICA
IspezioneL’aumento della pressione differenziale, determinato dalla marcata riduzione della pressione diastolica, determina: Polso scoccante di Corrigan
Movimento sistolico del capo, sincrono con il polso (segno di De Musset)
Palpazione Itto della punta iperdinamico spostato in basso ed
a sinistra
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAEsame ObiettivoEsame Obiettivo
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAEsame ObiettivoEsame Obiettivo
Cattedra di Cardiologia
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IAO CRONICA
Auscultazione
Soffio diastolico da rigurgito, dolce, lungo la marginosternale destra
Rullio mesotelediastolico mitralico (soffio di Austin-Flint) determinato dal flusso transmitralico attraverso un orifizio di calibro ridotto dallo spostamento del lembo anteriore mitralico da parte del rigurgito aortico
La componente aortica del II tono può essere ridotta
IAO CRONICA
Auscultazione
Soffio diastolico da rigurgito, dolce, lungo la marginosternale destra
Rullio mesotelediastolico mitralico (soffio di Austin-Flint) determinato dal flusso transmitralico attraverso un orifizio di calibro ridotto dallo spostamento del lembo anteriore mitralico da parte del rigurgito aortico
La componente aortica del II tono può essere ridotta
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAEsame ObiettivoEsame Obiettivo
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAEsame ObiettivoEsame Obiettivo
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
IAO ACUTA:
Ispezione
Polso non scoccante
Scarso pressione differenziale
Auscultazione
I tono di intensità ridotta
II tono accentuato
Frequenti III e IV tono (ritmo di galoppo)
Soffio diastolico breve
IAO ACUTA:
Ispezione
Polso non scoccante
Scarso pressione differenziale
Auscultazione
I tono di intensità ridotta
II tono accentuato
Frequenti III e IV tono (ritmo di galoppo)
Soffio diastolico breve
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAEsame ObiettivoEsame Obiettivo
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICAEsame ObiettivoEsame Obiettivo
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICATest diagnosticiTest diagnostici
INSUFFICIENZA AORTICAINSUFFICIENZA AORTICATest diagnosticiTest diagnostici
ELETTROCARDIOGRAMMA: Aumento di voltaggio del QRS Sottoslivellamento ST-T
RX TORACE: III arco di sinistra allungato e prominente
ECOCARDIOGRAMMA: Entità del rigurgito Dimensioni e funzione del ventricolo sinistro
CATETERISMO CARDIACO: Necessario solo nei pazienti con indicazione
chirurgica, per visualizzare le coronarie Con l’aortografia quantizzazione del rigurgito
aortico
ELETTROCARDIOGRAMMA: Aumento di voltaggio del QRS Sottoslivellamento ST-T
RX TORACE: III arco di sinistra allungato e prominente
ECOCARDIOGRAMMA: Entità del rigurgito Dimensioni e funzione del ventricolo sinistro
CATETERISMO CARDIACO: Necessario solo nei pazienti con indicazione
chirurgica, per visualizzare le coronarie Con l’aortografia quantizzazione del rigurgito
aortico
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Indicazioni all’ Ecocardiografia Indicazioni all’ Ecocardiografia transtoracica nell’ insufficienza aorticatranstoracica nell’ insufficienza aortica
Indicazioni all’ Ecocardiografia Indicazioni all’ Ecocardiografia transtoracica nell’ insufficienza aorticatranstoracica nell’ insufficienza aortica
Confermare la diagnosi e la severità di una IA acuta.
Diagnosi di IA cronica in pazienti con segni fisici non specifici
Valutare l’eziologia del rigurgito (morfologia valvolare, diametro e morfologia della radice aortica).
Valutare il grado di ipertrofia del Vsn, dimensioni e funzione sistolica.
Valutazione semiquantitativa della severità della IA.
Rivalutazione di pazienti con IA media, moderata o severa che presentano nuovi sintomi o un loro cambiamento
Confermare la diagnosi e la severità di una IA acuta.
Diagnosi di IA cronica in pazienti con segni fisici non specifici
Valutare l’eziologia del rigurgito (morfologia valvolare, diametro e morfologia della radice aortica).
Valutare il grado di ipertrofia del Vsn, dimensioni e funzione sistolica.
Valutazione semiquantitativa della severità della IA.
Rivalutazione di pazienti con IA media, moderata o severa che presentano nuovi sintomi o un loro cambiamento
Cattedra di Cardiologia
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INSUFFCIENZA AORTICAINSUFFCIENZA AORTICATrattamentoTrattamento
INSUFFCIENZA AORTICAINSUFFCIENZA AORTICATrattamentoTrattamento
TERAPIA MEDICA Profilassi antibiotica dell’endocardite
batterica Vasodilatatori (Ca-antagonisti, ACE-
inibitori): riducono il post-carico Digitale: azione inotropa positiva quando
la contrattilità è depressa Diuretici: quando c’è stasi venosa
polmonareTERAPIA CHIRURGICA
TERAPIA MEDICA Profilassi antibiotica dell’endocardite
batterica Vasodilatatori (Ca-antagonisti, ACE-
inibitori): riducono il post-carico Digitale: azione inotropa positiva quando
la contrattilità è depressa Diuretici: quando c’è stasi venosa
polmonareTERAPIA CHIRURGICA
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Terapia chirurgica
Pazienti sintomatici in classe NYHA III (chiara indicazione chirurgica)
Oggi si consiglia di intervenire “prima” che la funzione
ventricolare sia deteriorata
Quando intervenire?
INSUFFCIENZA AORTICAINSUFFCIENZA AORTICATrattamentoTrattamento
INSUFFCIENZA AORTICAINSUFFCIENZA AORTICATrattamentoTrattamento
Cattedra di Cardiologia
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L’indicazione va considerata quando all’ecocardiogramma si riscontrano: - DTD >75 mm- DTS >55 mm- FE >50 %- Dilatazione Ao ascendente >55 mm
Molto controversa appare l’indicazione i pz in IV classe NYHAin cui l’intervento non può modificare
la pessima storia naturale della malattia
Terapia chirurgica
INSUFFCIENZA AORTICAINSUFFCIENZA AORTICATrattamentoTrattamento
INSUFFCIENZA AORTICAINSUFFCIENZA AORTICATrattamentoTrattamento
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STENOSI TRICUSPIDALESTENOSI TRICUSPIDALE
Condizione clinica caratterizzata da ostacolo attraverso la valvola
tricuspide al flusso di sangue dall’atrio al ventricolo destro durante il
riempimento diastolico del ventricolo
Condizione clinica caratterizzata da ostacolo attraverso la valvola
tricuspide al flusso di sangue dall’atrio al ventricolo destro durante il
riempimento diastolico del ventricolo
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
E’ estremamente rara come lesione isolata; solitamente si associa ad una valvulopatia
mitralica ed aortica ed è più comune nel sesso femminile. Può essere causata da:
Cardiopatia reumatica
Mixoma atriale
Vegetazioni secondarie ad endocardite infettiva
Formazioni trombotiche
E’ estremamente rara come lesione isolata; solitamente si associa ad una valvulopatia
mitralica ed aortica ed è più comune nel sesso femminile. Può essere causata da:
Cardiopatia reumatica
Mixoma atriale
Vegetazioni secondarie ad endocardite infettiva
Formazioni trombotiche
STENOSI TRICUSPIDALEEziologia
STENOSI TRICUSPIDALEEziologia
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
In condizioni normali l’area della tricuspide è di circa 5-7 cm². Il restringimento dell’orifizio valvolare inferiore a 1,5 cm² crea un significativo ostacolo al riempimento del ventricolo destro. Le principali conseguenze emodinamiche sono l’aumento delle pressioni in atrio destro e la riduzione della gittata cardiaca
L’aumento della pressione media atriale destra, >10 mmHg, determina uno stato congestizio passivo nel sistema venoso sistemico, con vene del collo turgide, ingrandimento del fegato e della milza
Al contrario dell’atrio sinistro, l’atrio destro si dilata precocemente per la relativamente scarsa muscolatura
In condizioni normali l’area della tricuspide è di circa 5-7 cm². Il restringimento dell’orifizio valvolare inferiore a 1,5 cm² crea un significativo ostacolo al riempimento del ventricolo destro. Le principali conseguenze emodinamiche sono l’aumento delle pressioni in atrio destro e la riduzione della gittata cardiaca
L’aumento della pressione media atriale destra, >10 mmHg, determina uno stato congestizio passivo nel sistema venoso sistemico, con vene del collo turgide, ingrandimento del fegato e della milza
Al contrario dell’atrio sinistro, l’atrio destro si dilata precocemente per la relativamente scarsa muscolatura
STENOSI TRICUSPIDALEFisiopatologia
STENOSI TRICUSPIDALEFisiopatologia
Cattedra di Cardiologia
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STENOSI TRICUSPIDALESintomatologia
STENOSI TRICUSPIDALESintomatologia
Ridotta portata cardiaca Affaticabilità Dispnea da sforzo Astenia
Ridotta portata cardiaca Affaticabilità Dispnea da sforzo Astenia
Pressione venosa sistemica Turgore delle vv.
giugulari Epatomegalia Ascite edema periferico
Pressione venosa sistemica Turgore delle vv.
giugulari Epatomegalia Ascite edema periferico
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Ispezione e palpazione Turgore delle vene giugulari
Epatomegalia
Ascite
Edema periferico
Auscultazione Soffio diastolico-presistolico lungo il margine
sternale dx a livello del IV-V spazio intercostale, che aumenta d’intensità alla fine di una inspirazione (segno di Carvallo)
I tono d’intensità aumentata
Ispezione e palpazione Turgore delle vene giugulari
Epatomegalia
Ascite
Edema periferico
Auscultazione Soffio diastolico-presistolico lungo il margine
sternale dx a livello del IV-V spazio intercostale, che aumenta d’intensità alla fine di una inspirazione (segno di Carvallo)
I tono d’intensità aumentata
STENOSI TRICUSPIDALEEsame Obiettivo
STENOSI TRICUSPIDALEEsame Obiettivo
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Elettrocardiogramma: Onde P alte (>0.25 mV) in D2 e V1
Rx torace: Prominenza del profilo cardiaco destro (dilatazione
dell’atrio destro)Ecocardiogramma:
Valvola tricuspide di difficile identificazione: lembi valvolari ispessiti, con mobilità ridotta e aspetto “a cupola” in fase di apertura
Atrio dx dilatato e ventricolo dx di dimensioni normaliCateterismo cardiaco:
Gradiente pressorio diastolico tra atrio e ventricolo dx (normale 1 mmHg). Un gradiente di 2-3 mmHg è sufficiente per porre diagnosi di stenosi tricuspidale
Elettrocardiogramma: Onde P alte (>0.25 mV) in D2 e V1
Rx torace: Prominenza del profilo cardiaco destro (dilatazione
dell’atrio destro)Ecocardiogramma:
Valvola tricuspide di difficile identificazione: lembi valvolari ispessiti, con mobilità ridotta e aspetto “a cupola” in fase di apertura
Atrio dx dilatato e ventricolo dx di dimensioni normaliCateterismo cardiaco:
Gradiente pressorio diastolico tra atrio e ventricolo dx (normale 1 mmHg). Un gradiente di 2-3 mmHg è sufficiente per porre diagnosi di stenosi tricuspidale
STENOSI TRICUSPIDALETest diagnostici
STENOSI TRICUSPIDALETest diagnostici
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
TERAPIA MEDICA Profilassi antibiotica dell’endocardite
batterica Diuretici: attenuano i sintomi
secondari all’eccessiva ritenzione idrica
TERAPIA CHIRURGICA
TERAPIA MEDICA Profilassi antibiotica dell’endocardite
batterica Diuretici: attenuano i sintomi
secondari all’eccessiva ritenzione idrica
TERAPIA CHIRURGICA
STENOSI TRICUSPIDALETrattamento
STENOSI TRICUSPIDALETrattamento
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALEINSUFFICIENZA TRICUSPIDALE
E’ caratterizzata dal rigurgito di sangue dal
ventricolo all’atrio destro, con sovraccarico di
volume delle due cavità, delle vene cave e
dilatazione delle sezioni destre.
Raramente è un vizio isolato, mentre è spesso
associato a vizio mitralico.
E’ caratterizzata dal rigurgito di sangue dal
ventricolo all’atrio destro, con sovraccarico di
volume delle due cavità, delle vene cave e
dilatazione delle sezioni destre.
Raramente è un vizio isolato, mentre è spesso
associato a vizio mitralico.
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Si distinguono due tipi sostanzialmente diversi sia per eziologia che per quadro fisiopatologico:
FUNZIONALE O SECONDARIA E’ più comune e trae origine da una dilatazione del
ventricolo destro, quasi sempre secondaria ad una ipertensione polmonare (primitiva o secondaria a: valvulopatia mitralica, DIV, cuore polmonare cronico)
ORGANICA O PRIMITIVA Può essere di natura congenita (anomalia di Ebstein)
oppure acquisita. In questi casi le eziologie più comuni sono: reumatica, ischemica, degenerativa, infettiva, traumatica e sindrome carcinoide
Si distinguono due tipi sostanzialmente diversi sia per eziologia che per quadro fisiopatologico:
FUNZIONALE O SECONDARIA E’ più comune e trae origine da una dilatazione del
ventricolo destro, quasi sempre secondaria ad una ipertensione polmonare (primitiva o secondaria a: valvulopatia mitralica, DIV, cuore polmonare cronico)
ORGANICA O PRIMITIVA Può essere di natura congenita (anomalia di Ebstein)
oppure acquisita. In questi casi le eziologie più comuni sono: reumatica, ischemica, degenerativa, infettiva, traumatica e sindrome carcinoide
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALEEziologia
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALEEziologia
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Nel caso di insufficienza tricuspidale organica o primitiva, il quadro che si instaura progressivamente è quello del sovraccarico di volume del ventricolo destro. Questa cavità cardiaca, infatti, ad ogni diastole riceve il sangue refluo venoso, a cui si aggiunge la quantità di sangue rigurgitato in atrio destro durante la sistole precedente. Abitualmente il vizio è ben tollerato e l’evoluzione verso lo scompenso destro è lenta.
Nel caso di insufficienza tricuspidale funzionale o secondaria, il quadro è diverso poiché essa si instaura già in presenza di un sovraccarico ventricolare destro con dilatazione secondaria. In questo caso la comparsa dell’insufficienza fa precipitare i segni di scompenso destro spesso preesistenti.
Nel caso di insufficienza tricuspidale organica o primitiva, il quadro che si instaura progressivamente è quello del sovraccarico di volume del ventricolo destro. Questa cavità cardiaca, infatti, ad ogni diastole riceve il sangue refluo venoso, a cui si aggiunge la quantità di sangue rigurgitato in atrio destro durante la sistole precedente. Abitualmente il vizio è ben tollerato e l’evoluzione verso lo scompenso destro è lenta.
Nel caso di insufficienza tricuspidale funzionale o secondaria, il quadro è diverso poiché essa si instaura già in presenza di un sovraccarico ventricolare destro con dilatazione secondaria. In questo caso la comparsa dell’insufficienza fa precipitare i segni di scompenso destro spesso preesistenti.
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALEFisiopatologia
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALEFisiopatologia
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
IT CRONICA Tensione addominale (da
epatomegalia ed ascite) Edemi declivi Turgore delle giugulari Dimagrimento Astenia
IT CRONICA Tensione addominale (da
epatomegalia ed ascite) Edemi declivi Turgore delle giugulari Dimagrimento Astenia
IT ACUTA
Epatomegalia dolorosa
Edemi declivi
Turgore delle giugulari
Dimagrimento
Astenia
IT ACUTA
Epatomegalia dolorosa
Edemi declivi
Turgore delle giugulari
Dimagrimento
Astenia
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALESintomatologia
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALESintomatologia
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania
Ispezione Colorito cianotico subitterico ai pomelli Turgore delle giugulari
Palpazione Precordio pulsante
Auscultazione Soffio olosistolico ad alta frequenza in sede
parasternale al IV spazio intercostale dx (aumenta durante l’inspirazione e si riduce durante l’espirazione e la manovra di Valsalva). Nella forma acuta il soffio è più corto e a tonalità più bassa
III tono aggiunto
Ispezione Colorito cianotico subitterico ai pomelli Turgore delle giugulari
Palpazione Precordio pulsante
Auscultazione Soffio olosistolico ad alta frequenza in sede
parasternale al IV spazio intercostale dx (aumenta durante l’inspirazione e si riduce durante l’espirazione e la manovra di Valsalva). Nella forma acuta il soffio è più corto e a tonalità più bassa
III tono aggiunto
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALEINSUFFICIENZA TRICUSPIDALEEsame obiettivoEsame obiettivo
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALEINSUFFICIENZA TRICUSPIDALEEsame obiettivoEsame obiettivo
Cattedra di Cardiologia
Università di Catania INSUFFICIENZA TRICUSPIDALEINSUFFICIENZA TRICUSPIDALETest diagnosticiTest diagnostici
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALEINSUFFICIENZA TRICUSPIDALETest diagnosticiTest diagnostici
ELETTROCARDIOGRAMMA: Frequente fibrillazione atriale Segni di sovraccarico ventricolare destro
RX TORACE: Cardiomegalia marcata Prominenza del secondo arco di dx Apice cardiaco spostato a sin. al V spazio intercostale
all’esterno dell’emiclaveare (dilatazione ventricolo dx)ECOCARDIOGRAMMA:
Atrio e ventricolo dx dilatatiCATETERISMO CARDIACO:
Necessario solo nei pazienti con indicazione chirurgica, per visualizzare le coronarie
ELETTROCARDIOGRAMMA: Frequente fibrillazione atriale Segni di sovraccarico ventricolare destro
RX TORACE: Cardiomegalia marcata Prominenza del secondo arco di dx Apice cardiaco spostato a sin. al V spazio intercostale
all’esterno dell’emiclaveare (dilatazione ventricolo dx)ECOCARDIOGRAMMA:
Atrio e ventricolo dx dilatatiCATETERISMO CARDIACO:
Necessario solo nei pazienti con indicazione chirurgica, per visualizzare le coronarie
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INSUFFCIENZA TRICUSPIDALEINSUFFCIENZA TRICUSPIDALETrattamentoTrattamento
INSUFFCIENZA TRICUSPIDALEINSUFFCIENZA TRICUSPIDALETrattamentoTrattamento
TERAPIA MEDICA Profilassi antibiotica dell’endocardite
batterica Vasodilatatori venosi e diuretici: riducono
il pre-caricoTERAPIA CHIRURGICA
Anuloplastica tricuspidale e, in casi molto selezionati, impianto di protesi valvolare, preferibilmente biologica.
TERAPIA MEDICA Profilassi antibiotica dell’endocardite
batterica Vasodilatatori venosi e diuretici: riducono
il pre-caricoTERAPIA CHIRURGICA
Anuloplastica tricuspidale e, in casi molto selezionati, impianto di protesi valvolare, preferibilmente biologica.