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Il Centro Socio Educativo gestito dalla Cooperativa sociale ONLUS “CLS–DA” nasce per rispondere

al bisogno, presente sul territorio, di una struttura in grado di accogliere persone adulte con

sindromi appartenenti ai disturbi dello spettro autistico, allo scopo di aiutarle a migliorare o

mantenere le capacità acquisite nel tempo.

1 – Finalità e destinatari del servizio

Il Centro Socio Educativo è una struttura socio-educativa diurna che accoglie persone adulte con disabilità la cui fragilità non sia compresa tra quelle riconducibili al sistema sociosanitario1. Si tratta di un servizio regolamentato dalla DGR 7/20763 del 16 febbraio 20052. CLS DA si rivolge in particolare a persone che presentano disturbi compresi nello spettro autistico. Il servizio nasce con il fine di lavorare per promuovere il maggior sviluppo delle potenzialità e delle autonomie della persona; a fronte della difficile comprensione delle informazioni sociali ed emotive dei soggetti con sindrome autistica che portano operativamente alla difficoltà a condividere il significato dell'intento comunicativo e delle interazioni reciproche, obiettivi saranno:

- il conseguimento di uno stato di benessere degli utenti e conseguentemente delle famiglie di provenienza;

- la strutturazione di un ambiente adatto ai soggetti interessati che favorisca lenti ma progressivi miglioramenti che supportino lo sviluppo delle autonomie socio-relazionali e personali;

- il favorire l'adattamento di ogni singolo individuo all'ambiente nell'intento educativo di aumentare il livello delle proprie abilità, sfruttandone gli interessi specifici.

Gli operatori lavorano a questo obiettivo con interventi impostati secondo le metodologie che la comunità scientifica considera maggiormente accreditate per tali patologie. Il servizio è destinato a persone di entrambi i sessi, in età compresa tra i 16 e i 45 anni, che abbiano una diagnosi di patologia o sindrome appartenente allo spettro autistico. Si tratta di un’ampia gamma di patologie, che includono livelli di funzionamento cognitivo molto diversi fra loro. Il Centro si riserva di valutare, al momento della richiesta di ingresso, l’appropriatezza dei propri interventi rispetto alle caratteristiche della persona. L’utenza che accogliamo, per un numero massimo di 15 soggetti, viene suddivisa all'interno della struttura in piccoli gruppi a seconda delle varie attività, interessi e attitudini col fine di potenziare e sviluppare le diverse abilità del singolo all'interno di un ambiente tranquillo e rispettoso delle individualità presenti. 1 Per una definizione del servizio CSE in Regione Lombardia, cfr. http://www.redditoautonomia.regione.lombardia.it – Per le famiglie e le persone – strutture sociali – Centro Socio Educativo. 2 Il testo della DGR è consultabile dal seguente sito internet: http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Superabilex/Banca_Dati/Leggi_Regionali/info1967328151.html

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2 - Struttura Il Centro è situato al secondo piano di un edificio di recente costruzione, dotato delle caratteristiche strutturali e di sicurezza previste dalla normativa vigente. È dotato di ampi e luminosi spazi, tra cui: open space di accoglienza e spazio relax; area per il lavoro di gruppo; area mensa; locale di cucina-laboratorio; aule per il lavoro individuale, aula morbida / palestra. Come spazi esterni, il centro gode di un’ampia terrazza praticabile e della vicinanza immediata del Parco Lura, che offre spazi verdi per uscite a piedi e attività all’aperto, lontani dal traffico cittadino.

Come raggiungerci

Il Centro si trova a Saronno in via Don Vittorio Volpi, 10. Dista 1,4 km dalla stazione ferroviaria ed è comodamente raggiungibile in auto dall’Autostrada A9 (Uscita Saronno).

Percorso dalla

stazione

ferroviaria di

Saronno a via

Don Vittorio

Volpi 10

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3 - Organizzazione

Tempi di apertura e giornata tipo

Il servizio è aperto per l'accoglienza degli ospiti dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 16.00, per 47 settimane l’anno. Il calendario di apertura annuale è elaborato e diffuso dal responsabile del Centro nel mese di dicembre. La giornata tipo si svolge secondo la seguente scansione:

- 9:00 – 9:30: accoglienza degli ospiti, consegne tra famiglie e operatori; gli ospiti si ritrovano nello spazio accoglienza e secondo le possibilità raccontano la serata passata a casa; si pianificano insieme a loro le attività della giornata, riempiendo le “agende giornaliere” personalizzate

- 9:30 – 11:30: attività del mattino: individuali, di piccolo gruppo, uscite...

- 11:30 – 12:00: preparazione per il pranzo: igiene delle mani; gli ospiti a turno e in piccoli gruppi apparecchiano la tavola

- 12:00 – 13:30: pranzo3; gli ospiti collaborano anche a sparecchiare e riordinare la cucina; igiene post pranzo

- 13:30 – 15:45: attività del pomeriggio

- 15:45 – 16:00: preparazione all’uscita, eventuale consegna di materiale o consegne per i familiari.

Modalità di intervento – valutazione e programmazione

Gli interventi si svolgono in una modalità semiresidenziale4, per cui coinvolgono la gran parte della giornata. L’équipe educativa stila una dettagliata valutazione di ciascun ospite, rispetto alle sue potenzialità e difficoltà. Tale valutazione si ispira alle linee guida previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità5 in materia di assistenza alle persone con disabilità e valuta il funzionamento della persona nelle seguenti aree: autonomie personali (mobilità, cura della propria persona e alimentazione); socializzazione e gestione delle emozioni e del comportamento; comunicazione (ricezione e produzione); cognitiva (mantenimento del livello culturale e ampliamento degli interessi); integrazione sociale e lavorativa. I dati raccolti creano la base per l’elaborazione di un Progetto Educativo Individualizzato (PEI), che stabilisce gli obiettivi di lavoro e i relativi indicatori per la valutazione del loro raggiungimento. Il

3 Il pranzo è distribuito grazie alla convenzione con un servizio di catering esterno, dotato delle certificazioni a norma di legge. Le eventuali esigenze alimentari particolari, dietro presentazione di prescrizione medica, vengono comunicate alla ditta di ristorazione che prevede a creare un menù alternativo. 4 I servizi si suddividono in: residenziali, che prevedono l’accoglienza degli ospiti anche la notte (fine settimana compreso o meno); semiresidenziali, che prevedono la frequenza di un centro durante le ore diurne; domiciliari, presso la casa della persona assistita 5 Cfr. ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ, ICF-CY. Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. Versione per bambini e adolescenti, ed. Erickson, Trento 2007.

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PEI viene elaborato una volta l’anno e rivalutato sia a metà che a fine anno e viene condiviso con gli ospiti (secondo la loro capacità di comprensione) e i loro familiari al momento della sua stesura. Le aree di intervento considerate corrispondono sia a quelle previste dalla normativa regionale che regolamenta il servizio di Centro Socio Educativo, sia alle esigenze specifiche derivanti dal tipo di utenza accolto. Infatti, la normativa prevede che il CSE intervenga in materia di:

- Autonomie personali

- Mantenimento del livello culturale

- Socializzazione

- Avvicinamento all’inserimento lavorativo

Il Centro CLS-DA, tuttavia, si propone di intersecare queste aree con quelle in cui le persone con disturbi dello spettro autistico trovano maggiori difficoltà:

- Interazione sociale

- Comunicazione

- Interessi ristretti e ripetitivi6 In base al PEI di ciascuno, viene stabilito il calendario delle attività della giornata e della settimana, che possono essere individuali, di piccolo gruppo o coinvolgere tutti gli ospiti (come le uscite). Inoltre, il Centro si propone come suo obiettivo generale la facilitazione dell’integrazione delle persone con autismo nel contesto sociale e territoriale, secondo le potenzialità di ciascuno. Questa prospettiva, che può arrivare fino all’avvicinamento al mondo del lavoro, non si limita tuttavia a questo, bensì mira alla fruizione degli spazi pubblici, dei servizi territoriali, alla creazione di occasioni di incontro e spazi di relazione che rispettino le difficoltà relazionali ma anche i desideri profondi di queste persone. Quindi, il Centro si impegna anche in un lavoro di rete, così inteso:

collaborazione e comunicazione con enti, servizi e associazioni del territorio

valorizzazione e integrazione del supporto dei volontari alle attività del centro

sensibilizzazione del territorio

6 Cfr. AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION, DSM IV – TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Ed. Masson, 1997 e anche: AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione, Ed. Cortina, 2014.

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Attività quotidiane

Le attività vengono programmate secondo le esigenze degli ospiti. Attualmente, sono state avviate le seguenti proposte:

- autonomie personali: lavarsi, vestirsi, cura della persona

- autonomie domestiche: apparecchiare, riordinare, lavare i piatti, pulire, differenziare i rifiuti, preparare la caffettiera, asciugare le stoviglie...

- Laboratorio di cucina: dalla macedonia alla pizza, al catering completo per la festa di Natale

- Attività espressive: dalla pasta di sale alla realizzazione di biglietti di compleanno per amici e familiari; decorazione dell’albero di Natale

- Arte: pittura con vari medium, ispirandosi ai

grandi artisti antichi e moderni

- Didattica: approfondimento di argomenti di immediato interesse: il corpo umano, la natura intorno a noi, la geografia, gli animali...

- Lettura: da brevi racconti a I Promessi Sposi

- Giardinaggio: da un fagiolo a una pianta sorprendente!

- Lavoro individuale strutturato (secondo metodologie specifiche per l’autismo)

- Uscite: al parco, in centro, al supermercato...

- Attività motoria: all’aperto e al chiuso; percorsi strutturati con facilitazioni visive

Figure professionali disponibili e loro mansioni

La cooperativa CLS-DA garantisce la presenza all’interno del servizio delle figure professionali necessarie allo svolgimento delle attività e al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Quindi la figura professionale centrale è quella dell’Educatore Professionale, che possiede un titolo universitario specifico, previsto dalla normativa vigente, per il lavoro sociale ed educativo con persone portatrici di disabilità. Oltre alla formazione universitaria CLS-DA garantisce una formazione continua, con risorse interne ed esterne, ai suoi operatori e privilegia le occasioni di aggiornamento costante delle loro

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competenze. La figura del consulente psicologico è un’altra preziosa risorsa per il sostegno agli ospiti, ai loro familiari e all’équipe educativa. Inoltre, in continuità con lo spirito fondante della cooperativa, viene valorizzata la presenza di volontari che interagiscono con gli utenti in collaborazione con l’équipe ed in integrazione con le linee educativo-progettuali del servizio. Anche gli studenti universitari possono chiedere di svolgere stage curriculari presso il Centro, dietro stipulazione di convenzioni con le Università e approvazione previa da parte del responsabile del Centro. Anche l’accoglimento di stagisti è un’opportunità di allargamento dello spazio relazionale e delle competenze di tutti. Ciascuna figura professionale ha mansioni specifiche. Il coordinatore del servizio:

raccoglie le richieste di inserimento degli ospiti

seleziona le richieste di inserimento sulla base della valutazione dello psicologo

seleziona il personale in accordo con lo psicologo

coordina l’organizzazione operativa del personale

coordina la presenza e le attività dei volontari

elabora progetti educativi individualizzati con gli operatori e effettua il monitoraggio

mantiene rapporti con gli enti invianti e i soggetti istituzionali esterni

mantiene rapporti con la famiglia di origine

gestisce il contatto con i fornitori La coordinatrice del Centro CLS-DA è la d.ssa Antonella Colombo Gli educatori:

valutano le potenzialità e i bisogni degli utenti

elaborano, sviluppano e aggiornano i progetti educativi per ciascun utente

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organizzano e svolgono le attività quotidiane

svolgono attività ricreative e di tempo libero

Lo psicologo:

esamina le richieste di inserimento e le seleziona

effettua un percorso di valutazione dei soggetti da inserire

elabora il profilo di ciascun candidato e ne valuta la compatibilità con la vita del gruppo

svolge attività di supervisione dell’équipe degli operatori

fornisce consulenza su problemi educativi e relazionali con gli ospiti e i loro familiari

offre supporto psicologico agli ospiti

L’équipe degli operatori si riunisce periodicamente per la verifica e la programmazione delle attività.

Modalità di riconoscimento degli operatori

Il personale è in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Al centro gli operatori indossano un cartellino di riconoscimento con fotografia, nome e

mansione.

Modalità di accesso alla struttura e visite

guidate

I familiari degli ospiti hanno libero accesso alla struttura del Centro, salvo fatto il rispetto per le procedure di sicurezza, le esigenze dell’utenza e l’agevolazione dello svolgimento delle attività educative. In caso di richiesta di colloquio con l’educatore di riferimento, lo psicologo o il coordinatore, si consiglia di prendere appuntamento tramite il coordinatore, che provvederà ad organizzare l’incontro. Il Centro è disponibile ad accogliere la visita di persone esterne: chi volesse visitarci, è pregato di telefonare durante gli orari di apertura e chiedere di parlare con il coordinatore per stabilire un appuntamento.

Procedura di presa in carico e inserimento

La richiesta di inserimento segue una prassi standardizzata, al fine di garantire la chiarezza dei requisiti e delle modalità di inserimento. Segnalazione:

può essere effettuata dai servizi sociali competenti o dai familiari dell’utente

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Richiesta di inserimento:

la richiesta di inserimento deve pervenire esclusivamente da parte dei servizi sociali di competenza, mediante la compilazione della scheda

Valutazione preliminare:

una volta pervenuta la richiesta corredata da opportuna documentazione medica e sociale, lo psicologo del centro valuta, mediante colloqui con l’utente, i familiari e il servizio inviante, il possibile inserimento del soggetto. Se l’esito di tale valutazione è favorevole e vi sono posti disponibili, unitamente al parere del Consiglio di Amministrazione, si procede all’effettivo inserimento, che sarà soggetto a verifica al termine del periodo di avvicinamento. Nel caso non vi fossero posti disponibili, si procede all’iscrizione in una lista d’attesa che verrà aggiornata periodicamente.

Fra i criteri di valutazione verranno presi in considerazione i seguenti fattori: età dell’ospite e diagnosi di patologia appartenente allo spettro autistico; congruenza del servizio offerto con le esigenze dell’ospite e dei familiari; minima disponibilità dell’ospite e dei familiari alla presa in carico e alla condivisione degli obiettivi del progetto educativo. Tali fattori sono rilevanti sia per la presa in carico iniziale sia per la sua continuazione.

Avvicinamento e inserimento:

si articola in diverse fasi di graduale avvicinamento alla struttura

incontro di accoglienza con gli operatori e gli ospiti

eventuale periodo di permanenza in giorni e orari ridotti per un periodo variabile, valutato di caso in caso

verifica della compatibilità dell’utente alla vita del centro Presa in carico:

comunicazione alla famiglia e al servizio inviante dell’avvio di presa in carico

elaborazione per ogni utente del progetto educativo individualizzato (PEI) che periodicamente viene verificato e aggiornato dall’équipe degli operatori, in condivisione con i servizi di rete.

avvio della frequenza al centro

Dimissioni

Le dimissioni degli utenti possono essere proposte dall’équipe educativa, sentiti i pareri della famiglia e degli operatori dei servizi specialistici che hanno in carico gli interessati, nel caso in cui il progetto educativo avesse esaurito la sua validità e si imponesse la necessità di predisporre un nuovo e più funzionale piano di intervento. Possono essere previste sospensioni o modificazioni dell’orario di frequenza se si dovesse verificare una situazione di particolare disagio per l’utente o un drastico peggioramento delle sue condizioni di salute, fino alla richiesta di dimissione nel caso in cui non venissero rispettate in

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modo continuativo le norme di frequenza necessarie alla realizzazione degli obiettivi riportati dal PEI. In qualsiasi caso, la valutazione deve essere espressa dall’équipe educativa mediante una dettagliata relazione tecnica che motivi la proposta di dimissione. La richiesta di dimissioni, sia da parte del centro che della famiglia, deve essere redatta per iscritto con almeno 15 giorni di anticipo rispetto alla data di cessazione della frequenza. In entrambi i casi, devono essere informati per tempo i servizi sociali del Comune di residenza dell’utente.

Retta

La quota pro capite per l’anno 2016 è di 850 euro mensili (IVA inclusa). Si considera la quota mensile nel caso di frequenza full time senza assenze. In caso di assenze prolungate o a tempo parziale, si considera la retta giornaliera, di 42,50 € per frequenza full time e di 21,25 € per una frequenza part-time7. La quota per moduli differenti dal precedente viene concordata in funzione del progetto.

Valutazione della soddisfazione di ospiti e familiari

La cooperativa CLS-DA si pone come obiettivo di offrire un servizio di alta qualità, in cui l’attenzione ai bisogni della persona sia posta al centro di ogni progetto. Pertanto, la cooperativa dispone di indicatori utilizzati al fine di controllare e migliorare il grado di soddisfazione degli utenti, delle loro famiglie e degli enti invianti, riportati su questionari di valutazione che vengono compilati periodicamente dai soggetti interessati. Le schede, distribuite ogni anno ai familiari, devono essere consegnate al responsabile del Cse, che provvede alla raccolta e all’elaborazione dei dati e alla diffusione dei risultati alle persone coinvolte.

Reclami e suggerimenti

Alleghiamo alla presente carta dei servizi il modulo per esprimere reclami e/o suggerimenti, che può essere utilizzato in forma anonima o meno secondo le esigenze, e consegnato nell’apposito contenitore disponibile presso il centro.

7 Per frequenza full time si intende a giornata piena, dalle 9 alle 16, o comunque una frequenza di più di 3 ore giornaliere, che includa il momento del pranzo. Si intende frequenza part-time la partecipazione a non più di 3 ore giornaliere (nella mattina o nel pomeriggio), pranzo escluso (part-time “orizzontale”). In caso di part-time “verticale”, ossia la frequenza per la giornata piena solo alcuni giorni della settimana, si considera la quota intera (42,50 euro) per i soli giorni frequentati.

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Contatti

CLS-DA Società Cooperativa Sociale ONLUS – Disabili Autistici

Via Don Vittorio Volpi, 10

20147 Saronno (VA)

Tel. 3297153572 e-mail: [email protected]

www.fondazionecls.org

CLS – Cooperativa Lavoro e Solidarietà Saronno

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MODULO PER SEGNALAZIONI NOME E COGNOME (facoltativo)

Cosa desidera segnalare?

Reclamo Problema Suggerimento Apprezzamento

Spazio per la comunicazione:

Il modulo può essere: 1) inserito nel contenitore “CUSTOMER SATISFACTION” collocato presso il centro; 2) spedito via

posta presso CLS-DA, via Don Vittorio Volpi, 10 – 20147 Saronno (VA); 3) inviato via mail: [email protected]

Grazie