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Centro Studi C.N.I. - 01 dicembre 2012

Centro Studi C.N.I. - 01 dicembre 2012 · 2012. 12. 5. · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 01 dicembre 2012 Pagina I PROVINCE Sole 24 Ore 01/12/12

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  • Centro Studi C.N.I. - 01 dicembre 2012

  • INDICE RASSEGNA STAMPA

    Indice Rassegna Stampa

    Centro Studi C.N.I. - 01 dicembre 2012

    Pagina I

    PROVINCE

    Province, risparmi fino a 535 milioni ma riforma a rischioSole 24 Ore 01/12/12 P. 8 1

    RESPONSABILITÀ SOLIDALE

    Appalti autocertificatiItalia Oggi 01/12/12 P. 1-21 Norberto Villa 2

    LIMITI PUBBLICITARI

    La determinazione del decoro professionale spetta esclusivamente all'organo disciplinareGuida Al Diritto 01/12/12 P. 22 Eugenio Sacchettini 5

    SEMPLIFICAZIONI

    Semplificazioni, si riparte dal dl sviluppoSole 24 Ore 01/12/12 P. 8 Davide Colombo 9

    ENERGIA

    Incentivi estesi per il fotovoltaicoSole 24 Ore 01/12/12 P. 8 11

    PREVIDENZA PROFESSIONISTI

    Le Casse: serve una leggeSole 24 Ore 01/12/12 P. 25 Matteo Prioschi 12

    CONSULENTI DEL LAVORO

    Dai consulenti un supporto per i ritocchi alla riformaSole 24 Ore 01/12/12 P. 25 Mauro Pizzin 13

    ADEPP

    Immobili pubblici, un aiuto dall'AdeppSole 24 Ore 01/12/12 P. 25 Saverio Fossati,Natascia Ronchetti

    14

    BANDI E GARE

    Chi vince la gara paga la pubblicazione del bandoItalia Oggi 01/12/12 P. 23 15

    PREVIDENZA PROFESSIONISTI

    Enti di previdenza alla cassaItalia Oggi 01/12/12 P. 31 Simona D'Alessio,Ignazio Marino,Benedetta Pacelli

    16

  • Le stime del ministro Giarda

    Province , `S 1fino a 535 ®1 1

    riforma rischioROMA

    Sono stimati tra 370 e 53.5milioni di euro i risparmi po-tenziali derivanti dall'accorpa-mento delle Province, dalle at-tuali 86 a 51 (comprese le areemetropolitane), previsto neldecreto legge del 5 novembre2012 n.188. I dati emergono daun esercizio econometrico ela-borato dal ministro per i Rap-porti con il Parlamento, PieroGiarda. Si tratta di valori com-presi tra il5%%o e il 7% della spe-sa corrente al netto degli inte-ressi attualmente sostenutadalle province.

    Lo studio evidenzia come

    due province piccole di circa

    20omila abitanti ciascuna, ad

    esempio Biella con circa 187mi-

    la abitanti e Vercelli con circa

    18omila abitanti, hanno spese

    correnti pro-capite rispettiva-

    mente pari a 212 e 258 euro,

    maggiori delle spese pro-capi-

    te di una provincia come Cre-

    mona che, con i suoi 363mila

    abitanti presenta una spesa di

    185 euro. La nuova provincia

    Biella-Vercelli con i suoi

    367mila abitanti presenta un

    valore di spesa stimata pari a

    186 euro pro-capite.

    In una nuova provincia lespese pro-capite stimate appli-cate agli abitanti complessividelle due province sono note-volmente inferiori alla sommadelle spese stimate per le due

    province attuali. Sostituendodue province piccole con unaprovincia più grande si realiz-zano economie di scala: in al-tre parole si hanno minori spe-se complessive. In prospetti-va, conclude lo studio, la spesadelle Province avrà modifica-zioni significative rispetto allasituazione attuale per la ridu-zione delle funzioni che sonoloro assegnate.

    L'analisi di Giarda haprodot-to l'immediata reazione delpresidente dell'Upi, AntonioSaitta: «visto questo nostrocontributo, l'unico che vieneda istituzioni a favore dello Sta-to, il Governo dimezzi i tagliprevisti per il 2013 alle Provin-ce». Secondo Saitta lo studiodi Giarda conferma che la deci-sione delle Province di autori-formarsi contribuirà a ridurrele spese del Paese. Palazzo Chi-gi dovrebbe compensare que-sto impegno «cancellandoquesti oltre 500 milioni dalmonte di 1,2 che ci ha impostocon la legge di stabilità».

    Anche perchè - concludeSaitta - se le Province «andran-no al dissesto, come abbiamo di-mostrato, avverrà senzamodifi-che ai tagli e non solo non sirea-lizzeranno quelle economie discala previste dal Ministro Giar-dama ci saràun aggravio di defi-cit sul bilancio dello Stato».

    C) RIPRODUZIONE RISERVATA

    Province Pagina 1

  • Appalti autocedificatikSYterïlizzata la res )onsabilità solidale riei contratti. Basterà una

    dichiarazione del committente sulla regolarità f rscale del fórnitoreSterilizzata la responsabilità solida-

    le nei contratti di appalto e subappalto:al committente basterà autocertificareche i subappaltatori e fornitori sono inregola con il pagamento di tasse e con-tributi e ciò eviterà la responsabilitàsolidale. Non solo. Anche le società direvisione potranno attestare la rego-larità della posizione dell'appaltatore(o subappaltatore ). Questo il contenu-to di un emendamento messo a pun-to dai relatori Simona Vicari (Pdl) eFilippo Bubbico (Pd) al dl crescita 2.0(179/2012 ) in commissione industriaal Senato.

    Villa a pagina 21

    Responsabilità solidale Pagina 2

  • DECRETO CRESCITA/ ("fli ernenclarrienti clei r•elator•i iit cornmissione al seriato•Responsabilità • d'-u 1 ^ --% ddio

    L impresa tx t certi c erà che il fornitore é ín regolaDI NORBERTO VILLA

    terilizzata la respon-sabilità solidale neicontratti di appaltoe subappalto: al com-

    mittente basterà autocerti-ficare che i subappaltatori efornitori sono in regola con ilpagamento di tasse e contri-buti e ciò eviterà la respon-sabilità solidale. Non solo.Anche le società di revisionepotranno attestare laregolarità della posi-zione dell'appaltatore(o subappaltatore). Vialibera alla preventivaescussione del patri-monio del responsabiledelle irregolarità e am-pliamento dell'esclusio-ne dalle nuove regoleai contratti stipulatiai sensi del codice deicontratti pubblici. Que-sto il contenuto di unemendamento messoa punto dai relatoriSimona Vicari (Pdl) eFilippo Bubbico (Pd) aldl crescita 2.0(179/2012) incommissioneindustria alSenato, chesarà votatola settimanaprossima eche prevedel'entrata invigore del-

    te. Si prevede infatti il venirmeno della responsabilitàsolidale, e anche, ai sensidell'ultima parte del comma28-bis, della responsabilitàsanzionatoria prevista peril committente, qualora siapossibile dimostrare il rego-lare versamento di ritenutee Iva anche attraverso il ri-lascio da parte dal responsa-bile dell'adempimento di unadichiarazione sostitutiva di

    atto notorio«attestantela corret-tezza deiversamenti

    Disco rerds% AlaIrr e e>retir•er >, á°ra,,i€arr >

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    delle ír e° =erlere°i# c

    le modifiche dal 1° gennaio2013.

    L'autocertificazioneL'emendamento introduce

    nel testo di legge quanto giàin parte ammesso in via am-ministrativa dalla circolare40 dell'agenzia delle entra-

    delle ritenute sui redditi deilavoratori dipendenti impie-gati nell'ambito dell'appaltoe, per le prestazioni rese nelmedesimo ambito, della cor-rispondente Iva dovuta sullestesse». Oltre a ciò l'emen-damento collega i medesimieffetti anche alla documen-

    tazione rilasciata da unasocietà di revisione. L'averprevisto per legge ciò che finoad oggi lo era solo in forza diuna presa di posizione dellaprassi è positivo, ma vistoche si interveniva valeva lapena eliminare i dubbi cherendono anche questo puntonon del tutto chiaro. In basealla norma l'autocertifica-zione deve attestare «la cor-rettezza dei versamenti» manulla dice nel caso in cui taliversamenti non siano statieffettuati non in forza di uncomportamento irregolarema solo in quanto non dovu-ti. Gli esempi sono quelli incui i termini di versamentodell'Iva o delle ritenute sonosuccessivi a quello del paga-mento, o anche quello in cuia fronte delle fatture emes-se non vi è Iva da versare inquanto il periodo si chiudecon un credito d'imposta. Lalocuzione che poteva copriretale situazioni sarebbe sta-ta quella che richiamava lanecessità di attestare i ver-samenti qualora dovuti e incaso contrario la regolaritàdel comportamento tenutofino a quel momento. Nono-stante nemmeno l'emenda-mento abbia messo in chia-ro tali situazioni, l'unica tesipossibile è che in mancanzadi un obbligo di versamento(si pensi alla chiusura a cre-dito della liquidazione Iva)devi ritenersi sufficiente aifini dell'esonero dalla respon-sabilità solidale o sanziona-toria un autocertificazioneche attesti la regolarità delcomportamento.

    La preventiva escussioneL'emendamento introduce

    nel caso di responsabilitàsolidale dell'appaltatore lapossibilità di eccepire la pre-ventiva escus-sione. Anchequesto è un se-

    gnale positivoche non eviteràproblemi nel-la pratica. Se

    stessa è da intendere comela possibilità per il responsa-bile solidale semplicementedi eccepire la necessità diuna preventiva escussioneprima di dover rispondereallora la previsione potrebbecogliere nel segno. Ma se in-vece il responsabile solidalepotrà eccepire la preventivaescussione dovendo anche in-dicare i beni del patrimoniodel debitore sui quali l'ammi-nistrazione potrà soddisfar-si, allora è lecito avanzaredubbi sul fatto che anche ciòrappresenti una reale forma

    Responsabilità solidale Pagina 3

  • di tutela. Da accogliere posi-tivamente e senza dubbi è in-vece la previsione che porta

    #,'sa•lassiaaare della aaara--sraaatirar e,m0esat di lì a°lac>áls>„ . ,li «c>arf i aa p 1; iraaii-

    carIoa-i» da iar0a>aralea•€yeaaarae lc= aatratraiaæisPa•tr-

    = °actr-iai

    a eliminareil termine«fornitura»dal com-ma 28-ter,che in pre-cedenzarendeval'ambitooggettivo diapplicazio-

    ne incerto (nel comma28 si faceva riferimentoai contratti di appalto diopere e servizi mentrenel successivo a quellidi appalto di opere, for-niture e servizi.

    I contratti pubbliciUltima modifica intro-

    dotta riguarda l'esten-sione dell'esclusionedella normativa nonpiù solo alle stazioni ap-paltanti ma anche agli«enti aggiudicatori» daintendere come le am-ministrazioni aggiudi-catrici, le imprese pub-bliche, e i soggetti che,

    non essendo amministrazio-ni aggiudicatrici o impresepubbliche, operano in virtùdi diritti speciali o esclusiviconcessi loro dall'autoritàcompetente secondo le nor-me vigenti.

    Ammessa per legge l'esclusionedella normativa nel caso di

    Autocertificazione autocertificazione. Ammessoanche il ricorso ad una societàdi revisione--------------------------------- ------- --------

    1 Il iPreventivaescussione

    Sanzioni civili

    II responsab11r S011taale p00eccen:ro il beneficio dellaprevcrrlva escussione

    E esclusa la responsabilitàsolidale per le sanzioni civili

    ------- ---------i iii E,`,;,,, tatti i contratti stipralatì',

    'Esclusioni . ì i de: codice de' contrattil pLjbblici i

    ----------------- ---- JL --------------------- ------------

    Responsabilità solidale Pagina 4

  • Limiti pubblicitari Pagina 5

  • Limiti pubblicitari Pagina 6

  • Limiti pubblicitari Pagina 7

  • Limiti pubblicitari Pagina 8

  • Semplificazioni, si riparte dal dl sviluppoContratti con la Pa anche senza Durc - Sull'Aspi le correzioni dopo l'accordo produttività

    Davide ColomboROMA.

    Unpasso avanti e uno dilatosul Durc, il Documento unico diregolarità contributiva che le am-ministrazioni devono acquisired'ufficio dalle aziende che parte-cipano alle gare d'appalto. E unaserie di correzioni sull'Aspi, l'as-sicurazione sociale per l'impie-go che entrerà in vigore tra unmese. Sono questi i contenutifor-se più rilevanti sul fronte dellesemplificazioni del maxi-emen-damento presentato dai due rela-tori Simona Vicari (Pd1) e Filip-po Bubbico (Pd) agli articoli 33 e34 del Dl sviluppo bis, per il qua-le si prevede di arrivare alla vota-zione finale in commissione In-

    Le risorse liberatecon la riprogrammazione2007-2013 finanzierannogli ammortizzatorisociali in deroga...........................................................................

    dustria, al Senato, lunedì prossi-mo, per poi passare all'Aula ilgiorno successivo.

    SulDurc si prevede, inpartico-lare, il riconoscimento dellapos-sibilità di partecipare a gare an-che ad aziende non in regola coni versamenti se le difficoltà sonodovute a ritardi di pagamenti incorso da parte della Pa. A questaapertura, però, segue anche unacorrezione che reintroduce lafa-coltà da parte dei privati di pre-sentare il Dure per l'aggiudica-zione dei contratti o il pagamen-to dello stato di avanzamentodei lavori. Rispetto al divieto pre-visto formalmente dal «Salva Ita-lia» e dal «Semplifica Italia» sitratterebbe di un passo indietro.

    E, di sicuro, la correzione non ègradita dal ministero della Fun-zione Pubblica e la semplificazio-ne, da cui si continua a guardarecon fiducia ai destini del Ddl«Semplificazioni-due», che do-vrebbe essere messo in agendaalla Camera e che sul Dure, inparticolare, prevede l'aumentodella validità da 9o a 18o giorni,oltre al divieto, ribadito, di esse-re richiesto per ogni singolo con-tratto, visto che la sua validità èestesa a tutte le stazioni appaltan-ti e gli enti aggiudicatori.

    Passando all'Aspi, invece, vadetto subito che si tratta di picco-le correzioni concordate con ilLavoro e che non producononuovi oneri. Gli aspetti principa-li riguardano la gestione deglieventuali esodi di dipendentipiù anziani in caso di eccedenze,come previsto dal recente accor-dotrale parti sociali sullaprodut-tività. I datori dovranno pagarel'equivalente della pensione e icontributi ai lavoratori fino allamaturazione del requisito e ven-gono confermati, nel contempo,gli sgravi previsti dalla circolaredi ottobre sulle assunzioni di sog-getti in difficoltà o la trasforma-zione di contratti a termine incontratti definitivi. Viene poiprevisto che le risorse liberatedallariprogrammazione dei Fon-di Ue 2007-2013 potranno essereutilizzate per il rifinanziamentodegli ammortizzatori sociali inderoga e saranno affidati alle re-gioni (tutte, non solo quelle delSud). Infine per il lavoro a chia-mata si propone la soppressionedella comunicazione via fax cheil datore di lavoro deve trasmet-tere alla direzione territorialedel lavoro competente, lascian-do solo la comunicazione viasms o posta elettronica.

    0 RIPROD OZIONE RISERVATA

    Semplificazioni Pagina 9

  • PROVVEDIMENTI AL SETACCIONel mirino di Rating 24 L'agendaparlamentare di questo scorcio dilegislatura. Da qui alloscioglimento dette Cameremancano più o meno 30 giorni dieffettivo lavoro e i provvedimentida approvare sono una ventina,compresi sei decreti legge inscadenza

    LEGGE ELETTORALELa riforma detta legge elettorale èall'esame di Palazzo Madama.L'ultimo appello di Napolitanopare abbia riaperto il confronto traPdl e Pd. Martedì prossimodovrebbe essere votato un testocondiviso da portare in Aula ilgiorno successivo. Ma ilcondizionale è d'obbligo

    Le novità per le imprese

    Anche le imprese in difficoltàeconomica che non possonoesibire il certificato di regolaritàcontributiva potranno parteciparea gare di appalto. La macanza di unDurc in regola deve essere peròcomprovato da difficoltàfinanziarie dovute anche aritardati pagamenti da parte dellaPa. La norma sarà attuata da undecreto interministeriale

    n+:C<

    PROVINCEIl DI 188, che propone lacancellazione di 35 Province netteRegioni ordinarie, è all'esame dettacommissione Affari costituzionali aisenato ma potrebbe non andareavanti. Il termine per gliemendamenti scade il 3 dicembrema il Pd l potrebbe presentare in aulauna pregiudiziale di costituzionalità

    Correzioni all'Aspi e alla mini Aspiper recepire i contenuti dei recenteaccordo tra le parti sociali inmateria di accompagnamento allapensione dei lavoratori anziani inesubero. Il datore pagheràl'equivalente della pensione e icontributi fino allla maturazione deirequisiti. Restanovalidi tutti glisgravi perchetrasforma uncontratto a termine in uno standard

    La riprogrammazione deiprogrammi cofinanziati dai Fondistrutturali europei 2007-2013può prevedere ilfinanziamentodi ammortizzatori sociali inderoga in tutte le Regioni (nonsolo in quelle meridionali),connessi a misure di politicaattiva e ad azioni innovative esperimentali di tuteladell'occupazione.

    SEMPLIFICAZIONIli Ddi che punta a semplificare, acosto zero, la vita di cittadini eimprese, non è ancora sbarcatoin Parlamento: per ora, infatti, ittesto non è stato catendarízzato.L'exit•strategy, che però sottevapiù di qualche perplessità,potrebbe essere quella diagganciarlo al decretosviluppo

    Il datore di lavoro potràcomunicare via maiIo sms ladurata della prestazionelavorativa odi un ciclo integratodi prestazioni di durata nonsuperiore a trenta giorni, primadell'inizio delle stesse, allaDirezione territoriale del lavorocompetente per territorio. Sisuperà così l'obbligo dicomunicazione via fax

    Semplificazioni Pagina 10

  • Verso la proroga di un anno perii bonus sugli edifici pubblici, con oneri ulteriori di almeno 1,2 miliardi

    Incentivi estesi per il fotovoltaicoROMA

    Si riaprono, a sorpresa e trale polemiche, le dighe normativeche dovevano contenere lamaxi-spesa dei consumatori di energiaper incentivare il solare fotovol-taico. Il corposo emendamentoall'articolo 34 del Dl "crescita",presentato giovedì dai relatori,prevede infatti (articolo i ter)l'estensione dalla fine diquest'anno alla fine del prossi-mo degli inventivi del vecchioQuarto Conto Energia per gli im-pianti fotovoltaici da installaresugli edifici pubblici.

    La proroga ha rilevanti effettisia sull'onere complessivo di in-centivazione, finanziato con lebollette di tutti i consumatori di

    elettricità, sia sullapromessa for-mulata dal Governo (non "suasponte", ma per ottemperare al-le direttive comunitarie) di eli-minare gli squilibri nella distri-buzione di questi oneri tra le di-verse fasce di consumatori elet-trici e comunque di contenerequella che lo stesso Governoconsidera una sovra-incentiva-zione del fotovoltaico.

    LA PROTESTAIl Tavolo della domandadi Confindustria chiedel'intervento del ministroPassera per disinnescarela portata dell'emendamento

    La portata economica dellamisura prevista dall'emenda-manto è, in contrasto con tuttociò, decisamente rilevante. Po-trebbe valere, nelle valutazionidegli analisti, un ulteriore onerecumulato nel tempo per almeno1,2 miliardi di euro. Aggiuntiviad un Quarto conto energia giàufficialmente "scaduto" e sosti-tuito la scorsa estate da un Quin-to (e ultimo, ufficialmente) Con-to energia fotovoltaico che pre-vede un taglio cospicuo dei sus-sidi e dispone comunque un tet-to (6,7 miliardi di euro) dell'ero-gazione complessiva.

    Dura la critica del Tavolo del-la domanda di Confindustria,che rappresenta le imprese ener-

    givore, quelle che attendono l'at-tenuazione degli extra-oneri clo-ro assegnati. Attenuazione previ-sta del resto dalla legge "svilup-po" del giugno scorso (83/2012).

    «Rimaniamo increduli so-prattutto quando per attuare mi-sure indifferibili il cui ritardoapplicativo sta mettendo in gi-nocchio la nostra industria ma-nifatturiera energivora il re-frain contrapposto è l'onerosi-tà» si legge in una nota del Tavo-lo della Domanda, che chiede alministro dello Sviluppo Corra-do Passera di intervenire per di-sinnescare, intanto, la portatadell'ultimo emendamento.

    F.Re.C)RIPROU UZIONE RISERVATA

    Energia Pagina 11

  • Le reazioni dopo la sentenza del Consiglia di Stato che le colloca nell'area della «Pa»

    Le basse: serve una leggeLa battaglia parlamentare si affianca a quella giudiziaria

    Matteo Prioschi

    snow, Come annunciato ieri, dopola sentenza del Consiglio di Sta-to aloro contraria, le Casse dipre-videnza dei professionisti porte-ranno avanti la battaglia legaleper vedere riconosciuta definiti-vamente e a 36o gradi la loro natu-ra di enti privati. Ma per risolverela questione ora gli enti auspica-no che venga messa a punto unanuova legge, partendo dal testoDamiano-Di Biagio, già discussoalla commissione Lavoro dellaCamera.

    «Nel corso degli anni - spiegaAndrea Camporese, presidenteAdepp - ci sono stati diversiprovvedimenti normativi che cihanno riguardato, quali la vigi-lanza della Covip, l'applicazionedel codice degli appalti, i pianiimmobiliari e ora la spending re-view. In questo quadro si inseri-sce il progetto dilegge Damiano-Di Biagio il cui impianto è già sta-to condiviso dalle forze politi-

    che e va nella direzione di unagiusta manutenzione del siste-ma a 18 anni dalla privatizzazio-ne. Anche se non ci soddisfa com-pletamente, la proposta contie-ne diversi elementi validi quali ilprofilo di utilizzo dei patrimonisu cui si deve trovare equilibriotra protezione e utilizzo a soste-gno dei cicli previdenziali».

    Del resto dopo la decisione delConsiglio di Stato le probabilitàdi ottenere ragione per via giudi-ziaria si riducono: «Non dico chela sentenza ponga la parola fine -commenta l'avvocato DomenicoTufi, partner dello studio Gianni-Origoni-Grippo-Cappelli - ma èun elemento con cui si deve fare iconti. Le conseguenze nell'imme-diato non sono disastrose per leCasse, ma si dovrà valutare la nor-mativa che verrà. Di certo la sen-tenza è una marcia indietro rispet-to alla legge di privatizzazione».

    Che si guardi sempre più al per-corso legislativo lo conferma Al-

    berto Oliveti, presidentedell'Enpam (medici e odontoia-tri): «A questo punto percorrere-mo anche la via politica, atten-dendo le nuove elezioni per otte-nere chiarimenti legislativi pertrovare soddisfazione a una que-stione che rienialno dovuta». Piùdi un presidente sottolinea l'ano-maliaper cui gli enti sono divoltain volta qualificati privati o pub-blici. «Sarebbe cosa utile - com-menta Paola Muratorio, presi-dente di Inarcassa - che Parla-mento e Governo coordinasserogli interventi legislativi sullapre-videnza privata, perché siamoconsiderati pubblica amministra-zione quando si tratta di provve-dimenti di spesa e imprenditoriprivati per la fiscalità del rispar-mio previdenziale».

    «Non avere certezza della pro-pria natura giuridica - aggiungeFlorio Bendinelli, presidentedell'Eppi(periti industriali) - ren-de difficile governare in modo se-reno gli enti perché non si dispo-ne dileggi che pongano paletti ga-rantiti su cui poter programma-re». Entrando nell'analisi dellasentenza, ïlpresidente dellaCnpa-dc, Renzo Guffanti, fa notare chesecondo i giudici uno degli aspet-ti che contribuiscono alla naturapubblica dell'attività è che i patri-moni delle Casse derivano da con-tribuzione obbligatoria. Peri dot-tori commercialisti, però, è previ-sta la possibilità diversare aliquo-te superiori al contributo minimoobbligatorio. Quanto ai risparmiimposti dalla spending review,potrebbe rappresentare una solu-zione più efficace fare confluiretali somme in un "fondo interces-se" a cui attingere nel momentoin cui una Cassa dovesse averequalche problema, invece di esse-re riversati allo Stato che li desti-na a copertura di spese correnti,senza alcun effetto positivo sulpiano della sostenibilità.

    R quadro

    LA SENTENZAli Cor?ciglio di 5ta_to ha

    ballato le decisioni detrarbet Lazio, tabitendo clic teCasse di lirevideoza deì

    ofesSOnisti devonoessere inclusa, nell'elencoIstatdelleainno inistrazioniche rientrano netperimetrodel blando consolidatodello stato

    LECONSEGUENZENell ambito della spenci i norevi.erz le Casse soroc h iamate a versare attostato i risparmi effettuati suiconsumi irrter rnedi (almenoit5%nel2012). La scadenzae e fissata per il 30setternl,re. Almeno ci ci eIle2,0 Casse inserite netVeteneohanno già vecrsato

    Previdenza professionisti Pagina 12

  • Si è chiuso il congresso straordinario della categoria

    Dai consulenti un supportoper i ritocchi alla riforma

    Mauro PizzinROMA.

    an-wav «Risposte importanti». Ilpresidente del Consiglio nazio-nale dei consulenti dei lavoro,Marina Calderone, ha sintetizza-to così le aperture al dialogo e al-la collaborazione con i consulen-ti del lavoro da parte del mini-stro Elsa Fornero, presente gio-vedì scorso assieme al ministrodella Giustizia, Paola Severino,al Congresso straordinario dellacategoria professionale, conclu-sosi ieri a Roma. La presenza delministro non era scontata ed èstata quindi ancora più apprez-zata dai vertici dell'Ordine «an-che perla precedente mancanzadi dialogo - precisa Calderone -oltre che per l'aumento delle in-combenze burocratiche a caricodelle imprese».

    L'impegno di Fornero a valu-tare un possibile profilo di limi-tazione delle regole sulla liberaconcorrenza nel caso dei servi-zi offerti dai patronati, secondoil presidente dei consulenti dellavoro rappresenta un passo si-gnificativo sul fronte della tute-la delle competenze dei profes-sionisti, garantita per legge. «At-tualmente - spiega Calderone -i patronati hanno l'esclusiva sul-la gestione delle pratiche previ-denziali, di disoccupazione, diricongiunzione: tutte praticheche noi riteniamo già compresenel nostro profilo professiona-le. Aggiungo, sul punto, che quisi tratta anche di mettere in evi-denza i costi sociali dell'affida-mento esclusivo a patronati,perché se le pratiche da essisvolte non costano nulla al citta-dino, vengono però messe a ca-rico dello Stato. L'apertura allaconcorrenza potrebbe garanti-re dei risparmi, oltre che unamaggiore efficienza».

    Una delle possibili forme dicollaborazione proposte dallaFornero ai consulenti, riguardal'attività di valorizzazionedell'apprendistato, proprio peril loro ruolo ponte tra lavoratori

    e datori di lavoro . «Quellodell'apprendistato è un tema ca-ro anche ai nostri professionisti- precisa Calderone - e anchenoi, come il ministro, riteniamoche questo strumento debba es-sere valorizzato eliminando an-zittuto quella eccessiva fram-mentazione a livello di compe-tenze formative fra Stato e Re-gioni che finora ha contribuito alimitare la sua diffusione . Noi, inmateria di apprendistato, manon solo, grazie alla Fondazione

    RUOLONUOVOCandidatura a renderepiù efficace l'apprendistatoe a promuoveretirocinii formativie orientamento

    Gli obiettivi

    í L'ESCLUSIVAI patronati hannol'esclusiva sulla gestionedelle pratichepre,; idenziali, didisoccupazione, diricongìa.inzione. Tortepratiche rhei consulerrride! lavoro ritengono giàcomprese nel loro profiloprofessionale. L'aperturaella concorrenzapotrebbe garantire deirisparmi, oltre clie unarriaggiore e`ficierìza

    j L'APPRENDISTATOuria delle possibili formedi collaborazioneproposte dal ministroElsa Eorner0 ai consu lentidei lavoro riguardil'artiVìtà di„alorizzazionrdell'apprendistato,proprio per'!:, loro ruoloponte tra lavoratori edatori di lavoro

    lavoro, abbiamo già anche glistrumenti per intervenire sulfronte della promozione di tiro-cini formativi e di orientamen-to, nonché della formazione con-tinua attraverso i fondi interpro-fessionali. Basti pensare che so-lo lo scorso anno la fondazioneha promosso 8mila tirocinii, ol-tre il 6o% dei quali hanno poiportato a un lavoro stabile».

    Proprio sul tema della forma-zione, in questo caso dei profes-sionisti, Calderone annuncia lavolontà di costituire un corso dilaurea su misura per i consulentidel lavoro, «capace - spiega - diconiugare meglio quel mix dicompetenze giuridiche ed eco-nomiche che ci contraddistin-guono rispetto ad altre profes-sioni». Al corso di laurea, che do-vrebbe sostituire quelli ricono-sciuti attualmente dall'Ordinecome canale d'ingresso alla pro-fessione, dovrebbe fare poi se-guito una serie di percorsi di spe-cializzazione post-laurea «stret-tamente collegati - continua lapresidente - all'effettiva compe-tenza acquisita nel tempo dal sin-golo consulente».

    Il tema del miglioramento del-le competenze anche e soprat-tutto attraverso gli strumentiformativi è stato oggetto di di-battito interno anche alla catego-ria («il futuro delle professioni -spiega Marina Calderone - pas-sa attraverso la qualità delle pre-stazioni offerte»). Specchio diquesta sensibilità, un'indaginerealizzata con il contributo di2.500 consulenti donne, il 20%delle iscritte all'Ordine, presen-tato ieri nella giornata conclusi-va del congresso. Ebbene, il 63%delle intervistate ha sottolinea-to che nei prossimi anni bisogne-rà fare i conti con la necessità dioffrire servizi sempre più qualifi-cati all'interno di un'unica strut-tura associata e il 17% dà per cer-to l'inserimento di nuove specia-lizzazioni nel curriculum delconsulente del lavoro.

    0 RI PROD OIIONE RISERVATA

    Consulenti del lavoro Pagina 13

  • ► i i.Il Demanio in cerca di investitori

    Immobili pubblici, un aiuto dall'AdeppSaverio FossatiNatascia Ronchetti

    Il Demanio propone ma il"capitale" dispone. Nella pre-sentazione al gotha dell'immobi-liare, a Milano, Stefano Scalera,direttore del Demanio, e Mat-teo Del Fante, direttore genera-le di Cassa depositi e prestiti,hanno illustrato le strategie perle dismissioni e le valorizzazio-ni degli asset immobiliari pub-blici, sia statali che degli enti lo-cali. Le vie tracciate da una nor-mativa ormaiben definita segna-no da tempo la fine di esperi-menti del tipo Fip, quando pa-recchi pezzi preziosi vennero

    collocati nel Fondo immobilipubblici a un valore scontatodel 40%, e già tutti locati, con loStato che si impegnava a pagareaffitti. Ora il coinvolgimento deiprivati passa attraverso proces-si divalorizzazione seri, conpro-cedure notevolmente snelliteche mettono al riparo da attese

    ...........................................................................

    L_ _ liGli immobiliaristi milanesisi sono dimostrati tiepidipur riconoscendotrasparenza e linearitànella normativa

    eterne dei cambi di destinazio-ne (tutto illustrato sul sito delDemanio, www.demanio.it).Tra l'altro, forte dell'esperimen-to del compendio di PeschieraBorromeo, il Demanio ha rilan-ciato Valore Paese-Dimore,cioè la creazione di strutture ri-cettive in concessione, in loca-tion di alto valore storico e arti-stico. La reazione degli immobi-liaristi presenti, però, è stata tie-pida. Tutti hanno apprezzato lalinearità delle norme e la traspa-renza delle proposte ma, conevidenza, sono emersi alcuniproblemi: il primo è la mancan-za d'ossigeno finanziario, che

    viene addebitata allo scarso im-pegno dello Stato per un settoreche peraltro, è stato ricordato,non è fatto solo di costruttori.Poi la mancanza di interlocuto-ri: il ministero dello Sviluppo, adetta degli operatori, è indispo-nibile agli incontri; va sottoline-ato, però, che manca un a rappre-sentanza unica del settore e nonsembra illogico che un ministrocerchi un interlocutore che siaun personaggio forte, che "cimetta la faccia" e parli a nome ditutti. Apprezzamenti sono venu-tiper il decollo dello housing so-ciale, opera soprattutto dell'im-pegno di Cdp.

    Eppure c'è chi crede in questiinvestimenti: ieri, a Bologna, leCasse degli ordini professionalisi sono candidate a entrare conun ruolo dipeso nellapartita del-la valorizzazione. Da sole han-no una capacità di capitalizza-zione di 5o miliardi di euro, cifrache sale a i8o miliardi con gli al-tri investitori istituzionali (fondazioni bancarie e fondi di previ-denza complementare); lo sco-po è recuperare risorse da ac-cantonare per le pensioni, conoperazioni non speculative,nell'ottica del medio e lungo pe-riodo. Per il Demanio già oggi leCasse previdenziali rappresen-tano interlocutori privilegiati e,secondo Scalera, possono avereun ruolo rilevante per attirare in-vestitori stranieri.

    Adepp Pagina 14

  • vince la gara paga la pubblicazione del bandoI costi della pubblicazione sui quo-tidiani dei bandi e degli avvisi digare di appalto pubblico sarannoa carico di chi vince la gara; am-pliata la possibilità dei crediti diimposta per i Ppp (Partenariatipubblico-privati), possibile per in-terventi oltre i 100 milioni e perle reti Ngn di importo inferiore a100 milioni; chiarito che sarannocertificabili anche i crediti vantatidai professionisti verso le Ammi-nistrazioni.Sono queste alcune delle novi-tà contenute negli emendamentipresentati dai relatori del decreto-legge 179 (c.d. «crescita 2»). Unaprima rilevante novità riguardai costi per la pubblicità legale deibandi e degli avvisi di gara. Siprevede infatti che per i bandi egli avvisi pubblicati successiva-mente al primo gennaio 2013 lespese (pubblicazione per estrattosui quotidiani, ex art. 66, comma2 del codice dei contratti pubblici)debbano essere rimborsate allastazione appaltante dall'aggiudica-tario, entro il termine di 60 giornidall'aggiudicazione. Il costo di pub-blicazione, noto al momento dellagara, verrebbe quindi ad essere ca-ricato sull'affidatario del contratto,sostanzialmente riducendo anchel'utile di un appalto. Novità ancheper il credito di imposta relativo aicontratti di partenariato pubblico-privato (deve trattarsi sempre diinterventi la cui progettazione de-

    finitiva sia stata approvata entro il31 dicembre 2015 e per i quali nonsono previsti contributi pubblici afondo): l'emendamento dei relatoriin primo luogo amplia sensibilmen-te il raggio di azione della norma:se nel testo del decreto-legge l'uti-lizzabilità del credito era previstaper interventi di valore superiorea 500 milioni, adesso nella propo-sta dei relatori, la norma si potràapplicare al di sopra dei 100 milio-ni, andando quindi a intercettareanche project finance di minoreimporto. Inoltre è previsto che lanorma sia applicabile anche perprogetti finalizzati allo sviluppodelle reti Ngn (le cosiddette «reti diprossima generazione») sul territo-rio nazionale, di importo inferiorea 100 milioni di euro Dal puntodi vista tecnico-operativo, poi, siprevede che il credito non sia più«a valere» su Ires e Irap, ma «uti-lizzabile in compensazione esclu-sivamente dei versamenti relativisull'Ires e sull'Irap». Un'altra nor-ma degli emendamenti stabilisceche i crediti non prescritti, certi,liquidi ed esigibili, di cui all'arti-colo 13 della legge n. 183 del 2011e all'articolo 31 del decreto-leggen. 78 del 2010, maturati per som-ministrazione, forniture e appaltisono interpretati nel senso di in-cludere anche le somme spettantiquale corrispettivo per prestazioniprofessionali eseguite da un pro-fessionista iscritto ad albo o col-

    legio. La disposizione incide sulladisciplina che consente - su istanzadel creditore di somme dovute persomministrazioni , forniture e ap-palti - alle regioni e agli enti localidi certificare al creditore la cessio-ne pro soluto a favore di banche ointermediari finanziari . In sostan-za quindi si interviene con unanorma di carattere interpretativo,cautelativamente, per evitare chele prestazioni rese dai professio-nisti possano essere ritenuti nonricomprese nell'ambito di applica-zione oggettivo della norma.L'emendamento dei relatori pre-vede che per la progettazione e larealizzazione di interventi infra-strutturali nel settore ferroviariosia Rfi il soggetto destinatario deifondi da assegnare con le delibereCipe.Si introduce una sanzione «a ti-tolo di danno alla produzione»,commisurata a una percentualeche dovrà essere stabilita dal Mef,per le stazioni appaltanti che nonprevedono nei capitolati di appal-to il divieto di utilizzare prodottioriginari di paesi terzi per più del50% del valore della fornitura.Viene prevista anche la possibilitàdi trasferimento a titolo gratuitocompendio costituente l'Arsenaledi Venezia al Comune di Venezia,che ne assicura l'inalienabilità, lavalorizzazione , il recupero e la ri-qualificazione, in questa operazio-ne sarà possibile anche realizzare,fra gli altri, il Centro operativo eservizi accessori del Sistema Mosee sarà consentito destinare a tito-lo oneroso parti del compendio perfinalità diverse dalla gestione delMose.

    Bandi e gare Pagina 15

  • Dopo la sentenza (le/ COnslM-fio (jl stato è tel"Ipo dl f lie i conti con la S1Jen(ll`ng ieUlelL1

    Enti di previdenza alla cassaAllo Stato 3 ,8 Z nel 2012 . E ' il r®S5l ® anno

    DI SIMONA D'ALESSIO'

    IGNAZIO 1VLARINO

    E BENEDETTA PACELLI

    a Spending review co-sterà alle Casse di previ-denza dei professionisticirca 3,8 milioni di curo

    nel 2012 e circa 7,6 milioni dicuro nel 2013. Con i suoi 800mila curo (che raddoppierannoil prossimo anno) è l'ente deimedici, il più grande per pa-trimonio e iscritti, che verseràdi più allo Stato per effetto delrisparmio del 5% (il 10% nel2013) sui consumi intermediimposto dalla legge 135/2012sulla revisione della spesapubblica. Mentre, con i suoi35 mila curo è la gestione pre-videnziale dei biologi che allefinanze pubbliche darà menodi tutti. All'indomani dellasentenza del Consiglio di Sta-to (la n. 6014/2012), secondo laquale le Casse di previdenzasono enti pubblici (si veda Ita-liaOggi di ieri), dunque, anchegli istituti pensionistici che sierano opposti alla legge e cheaspettavano la conferma deigiudici di Palazzo Spada pernon effettuare il versamentohanno dovuto calcolare le ci-fre (si veda tabella in pagina)e già da lunedì procederanno abonificare quanto chiesto dal-la norma oppure a chiedere lacompensazione debiti-crediti.

    Chi non ha ancora versato.Il primo a dichiarare pubblica-mente che non avrebbe versa-to un curo fino alla sentenzadella giustizia amministrati-va era stato Paolo Pedrazzolidella Cassa del notariato (siveda ItaliaOggi del 22/9f2012)scegliendo di accantonare,semmai, al proprio internola cifra di 100 mila curo. Unorientamento condiviso, suc-cessivamente, anche all'inter-no dell'Adepp (l'associazionedegli enti privatizzati) allavigilia della scadenza del 30settembre. Commenta il pre-sidente dell'Enpam (medici)Alberto Oliveti: «Abbiamo ac-cantonato le risorse in un fon-do, pagheremo nei prossimigiorni. Abbiamo assunto unpercorso d'autonomia respon-sabile con la privatizzazioneche vediamo così denigrato».50 mila curo per il 2012 usci-

    ranno dall'Enpav (veterinari),il cui presidente Gianni Man-cuso bolla la sentenza come«ridicola e contraddittoria sulruolo delle casse». La revisionedella spesa pubblica riferisceil vertice dell'ente degli psico-logi (Enpap), Angelo Arcicasa,porterà via ora 80 mila curo.Andrea Camporese alla guidadell'Inpgi (giornalisti) ricordache «abbiamo prevalentementeservizi interni e avevamo giàridotto le consulenze. Perciò»,precisa, «la somma è minore diquanto ci si aspetti: 250 milaadesso, e a seguire mezzo mi-lione». «Altro che risparmi»tuona il presidente della Cassadei geometri Fausto Amadasi,«qui si tratta di spesa e basta.Noi come ente li avevamo ri-sparmiati questi soldi e inveceora dobbiamo versare allo stato187 mila curo per il 2012 e 374mila per il 2013. «Siamo all'in-terno di un groviglio, o forsedi un imbroglio», dice inveceArcangelo Pirrello che guidal'Epap, l'Ente di previdenzae assistenza pluricategorialeche dovrà versare 100 milacuro per l'anno in corso, «che sapiù di teatro dell'assurdo chedi realtà amministrativa». ESergio Nunziante, numero unoin Enpab (biologi) che verserà35 mila giuro, aggiunge: «del re-sto che lo stato abbia bisognodi denari è sotto gli occhi ditutti». All'Enpapi (infermieri),la Spending review costerà 70mila curo. Mentre all'Enpa-cl (consulenti del lavoro) 170mila, dunque meno della cifradi 220 mila curo accantonata epoi rivista per effetto della cir-colare del Mef di fine ottobre.

    Chi aveva versato. Anchese in polemica con il governo,diversi enti avevano comun-que deciso di versare primadella scadenza prevista dallalegge del 30 settembre: Cassadei dottori commercialisti 200mila euro, Cnpr (ragionieri)205 mila euro, Cassa Forense(avvocati) 370 mila euro, Ena-sarco (Agenti di commercio)250 mila euro, Enpaia (lavora-tori dell'agricoltura) 250 milaeuro, Inarcassa (ingegneri earchitetti) 435 mila curo. Perla presidente Paola Murato-rio «resta il rammarico per unrisparmio non mirato che cicostringerà a tagliare serviziagli iscritti per rispettare» lanorma». E aggiunge: «Sarebbeutile che parlamento e gover-

    no coordinassero gli interventisulla previdenza privata: siamoconsiderati pubblica ammini-strazione in caso di provvedi-menti di spesa, e imprendito-ri privati per la fiscalità delrisparmio pensionistico». Silamenta della norma ancheEmilio Croce presidente dellaCassa dei farmacisti italiani(Enpaf) che ha versato già 75mila curo: «siamo tra le casseche spendono meno e che han-no sempre operato in regime dirisparmi. Eppure siamo statipenalizzati allo stesso modo».

    Previdenza professionisti Pagina 16

  • CASSA DI PREVIDENZAIMPORTI IN EURO

    GIÀ VERSATI AL 3019IMPORTI IN EURO

    DA VERSARE

    Enpaci - consulenti del lavoro 170.000 circaCassa forense - avvocati 370.000 circaEnpam - mediciCipag - geometriCnpr ragionieri 205.000 circaCnpadc - dottori commercialisti 200.000 circaEnasarco - agenti di commercio 250.000 circaInarcassa - ingegneri e architetti 435.000 circalnpgi - giornalisti

    Enpaia

    Enpav - veterinariCassa notariato - notaiEnpaf - farmacis

    Enpab - biologi

    250.000 circa

    75.000 circa

    800.000 circa190.000 circa

    50.000 circa100.000 circa

    35.000 circaEppl - periti industriali 160.000 circaEnpap - psicologi 80.000 circaEnpapi - Infermieri liberi professionisti 75.000 circaEpap - agronomi e forestali, chimi-ci, attuari e geologi 100.000 circa

    TOTALE 1.785.000 2.010.000

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    Le Casse tornano enti pubbliciLa priva ti