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Chiaramonte comune, sorto nel sec. XIV, per opera di Manfredi I. Chiaramonte conte di Modica, ebbe assegnato un vasto territorio che dai

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Chiaramonte comune sorto nel sec XIV

per opera di Manfredi I Chiaramonte conte di Modica ebbe assegnato un vasto territorio che dai monti che lo sovrastano si estendeva sino al litorale del mare AfricanoTra i feudi che vi erano compresi il piugrave vasto era quello detto la Foresta di Camerina ossia Bosco-Piano che fu assegnato ai comuni di Ragusa e Chiaramonte Quali confini furono poi stabiliti con atto del 15 luglio 1598 rogato dal notaio Lupo da Chiaramonte segnandosicome limite divisorio ldquolo fiume grande di Camarana come tira dritto sino a marerdquolsquoTalchegrave la parte rimasta a Chiaramonte dal punto piugrave vicino al comune si estendeva sino alla via Roccazzo Fontanazza Mostrazzi ed al fiume di Cifali lantico Ippari poi detto di Cammarana e dalla parte opposta confinava col fiume di Mazzarone cioegrave il Dirillo col territorio di Biscari con la Favara scendendo sino a mare Clicca qui

In questa vasta estenzione di terra il magnifico Liberante Mulegrave nella contrada Cicogne edificograve la prima fattoria che viene ricordata dalla seguente iscrizione Liberante Muleacute construxit anno 1603 tempore clistruxit Iacobus Muleacute Coiro et construxit denuo 1713 Nel 1610 vi fu edificata una chiesa distrutta dal terremoto del 1693 fu riedificata nel 1694Tale caseggiato sorse proprio nell anno in cui nel territorio di Chiaramonte e propriamente in mezzo al detto feudo del Bosco Piano cominciograve a formarsi il comune detto la Vittoria che prese un tal nome in omaggio alla contessa di Modica Vittoria Colonna vedova del conte Luigi Enriquez Cabrera e madre del minorenne Giovanni Alfonso Allora i latifondi di casa Mulegrave che si estendevano nel centro del territorio furono cominciati a segnarsi come limite dei due territori definitivamente poi stabiliti con latto di transazione tra le Universitagrave di Chiaramonte e Vittoria rogato in Palermo dal notaio Lorenzo Lazzara il 29 giugno 1764 nel quale si legge essere stata segnata come confine dei due territori

Perograve nel sec XVI durante la signoria del conte Luigi Enriquez Cabrera per ricavarsi un utile maggiore con i cenzi in frumento anzichegrave con lannua gabellazione delle ghiande cominciarono a concedersi ad enfiteusi le terre di questo vasto feudoLa concessione di queste terre fatta a vari individui ed a piccole estenzioni portograve per conseguenza che per distinguersi le varie terre presero i nomi o degli enfiteuti o da qualche particolaritagrave che vi era o dalla coltura a cui erano destinate Fra i primi chiaramontani che presero ad enfiteusi tratti di terra in questo fondo furono le famiglie Arnura Arcieri Blandano Bortolone Elia Linfanti Lupo Olivieri Pittineo Quaglio Stefani ed altre le quali vi lasciarono i propri cognomi L estenzione maggiore fu presa da Liberante Santi e il di costui figlio Mariano Mulegrave i quali riunirono le limitrofe contrade Cicogne parte di Bastonaca Trofazza Cazzola Pedalino Piraino e piugrave tardi Forra di Arnura oggi Lannuna e Quaglio che formavano una boscaglia di salme 473

la trazzera divisoria Pedalino Piraino Cicogne Mastrazzi quali fondi vanno col territorio di Chiaramonte Il 15 agosto del 1660 Donna Giovanna Maria Catania Mulegrave contrasse nozze con Don Francesco Melfi Celestre il quale da Scicli si stabiliva in Chiaramonte e gli zii Pietro Innocenzo e Santi Muleacute figli del suddetto Mariano rendendo il conto allrsquo orfana nipote del burgensatico e le assegnarono primo le contrade Piraino e Lannuna poi quelle della Trofazza Cazzola Quaglio e PedalinoPer nulla mutarono le condizioni di questa boscaglia prevalendo allora la pastorizia e lagricoltura I ldquocampai ldquopassavano spesso le notti abbrancicati sugli alberi dei sugheri per non rimanere preda dei lupi I pastori fra le folte ombre dei sugheri e delle queree nella solitudine facevano pascolare il gregge molestati spesso dalle famose squadre di malfattori che vi si annidavano

Il barone Bernardo Melfi in pieno giorno il 25 settembre 1791 fu preso in ostaggio e condotto a Sciri - Sottano dovette sborsare cento onze per rendersi liberoQuesti latifondi rimasero nello stato in cui erano sino al sec XVIII quando mancando agli abitanti di Chiaramonte il vino necessario per il consumo il 30 Marzo del 1778 si riunirono i Giurati in pubblico consiglio con il concorso dei locali e deliberarono di invogliare la famiglia Melfi a promuovere la viticultura concedendo ad enfiteusi durante vigna terre delle sue vaste possessioni e supplicare il Re onde accordare alla detta famiglia lo sboscamento delle terre e concederle l esenzione del dazio che dovevasi corrispondere per diritto di estrazione del mosto e del vino Il Re alla domanda fatta dai Giurati con dispaccio del 22 maggio rispose laquo Riflettendo l utilitagrave che viene a ricavare il pubblico percheacute cosigrave non saragrave nella dura necessitagrave di provvedersi altrove di vino trovandolo nel territorio con minore incommodo e maggior risparmiohellip accordiamo lesenzione del dazio di grana dieci a condizione di dover pagare i dritti di consumo

E siccome le vigne che si pianteranno nelle suddette possessioni di Piraino e Pedalino proprie di detta famiglia Melfi saranno bastevoli per la provigione del pubblico cosigrave lrsquoesenzione dell estrazione non serviragrave di esempio a chiunque estero che volesse piantare vigne in esso territorioraquo La sera delllsquoAscenzione del 1807 il caseggiato delle Cicogne fu assaltato e non poacutetendovisi penetrare s impegnograve tra gli assalitori e gli assaliti una lotta a colpi di fucile durata per ben cinque oreSull imbrunire del 7 dicembre 1861 nel caseggiato del Pedalino fu derubato un mio avo da una compagnia di ladri capitanata dal bandito Concetto MeliIn tal modo si cominciarono a dissodare i boschi della pianura chiaramontana ed i primi furono quelli del Piraino e Pedalino

Dissodatasi allora la parte boschiva che si estendeva a ponente e mezzogiorno si cominciarono a piantare delle vigne in quella parte che confina con le contrade Cicogne e Trofazza e nel 1862 Biagio Palmeri e Francesco Scalambrieri furono i primi censuari che nelle loro terre fabbricarono case e palmenti mentre gli altri enfiteuti per circa venti anni usarono delle capanne per loro abitazioneSviluppata la vigna per ladatto suolo sabbioso e avviato sempre piugrave il commercio del vino specialmente nel 1882 quando la filossera distrusse i vigneti di Francia i censuari sentirono il bisogno di cominciare a fabbricare delle case e fissarvi stabile dimoraDietro queste brevi notizie non egrave fuor proposito ricordare che la famiglia Mulegrave la quale possedette questa vasta boscaglia nel sec XXIII si estinse con i detti tre fratelli Pietro Santi e Innoeacuteenzo nipote di Santi e col Giureconsulto Giacomo discendente da Liberante

Questa nobile prosapia per un Francesco Mulegrave nel sec XIV dalla Spagna si era trasferito in Venezia da ove la sua famiglia si diramograve in Italia e per un magnifico Pietro nel seguente secolo si stanziograve in Chiaramonte Fra i suoi discendenti un Epifanio fu investito barone di Cifali e Cannicarao (1595) un Liberante della signoria di Cicogni e Pedalino (1612) Molti membri di questa famiglia occuparono in vari tempi le piugrave cospicue cariche del comune e pel loro cuore generoso e nobile lasciarono nella patria cari ricordi della loro magnanimitagrave Il cognome oggi in Chiaramonte egrave conservato in un vico della via Carceri dove era la corte del vasto palazzo che possedeva questa famigliaLe proprietagrave da loro possedute per successioni e per assegnazioni si trasferirono in casa De Nicola e nella famiglia Melfi Di questa illustre prosapia si occupa il Crollolanza nel suo Giornale Araldico anno XXV pag 88 distinguendola dai Molegrave oggi diramati nel comuneArma scaccato di rosso e di nero

Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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  • Il frantoio
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  • Abbiamo scoperto un piccolo museo
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  • Attrezzi per la ginnastica
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Chiaramonte comune sorto nel sec XIV

per opera di Manfredi I Chiaramonte conte di Modica ebbe assegnato un vasto territorio che dai monti che lo sovrastano si estendeva sino al litorale del mare AfricanoTra i feudi che vi erano compresi il piugrave vasto era quello detto la Foresta di Camerina ossia Bosco-Piano che fu assegnato ai comuni di Ragusa e Chiaramonte Quali confini furono poi stabiliti con atto del 15 luglio 1598 rogato dal notaio Lupo da Chiaramonte segnandosicome limite divisorio ldquolo fiume grande di Camarana come tira dritto sino a marerdquolsquoTalchegrave la parte rimasta a Chiaramonte dal punto piugrave vicino al comune si estendeva sino alla via Roccazzo Fontanazza Mostrazzi ed al fiume di Cifali lantico Ippari poi detto di Cammarana e dalla parte opposta confinava col fiume di Mazzarone cioegrave il Dirillo col territorio di Biscari con la Favara scendendo sino a mare Clicca qui

In questa vasta estenzione di terra il magnifico Liberante Mulegrave nella contrada Cicogne edificograve la prima fattoria che viene ricordata dalla seguente iscrizione Liberante Muleacute construxit anno 1603 tempore clistruxit Iacobus Muleacute Coiro et construxit denuo 1713 Nel 1610 vi fu edificata una chiesa distrutta dal terremoto del 1693 fu riedificata nel 1694Tale caseggiato sorse proprio nell anno in cui nel territorio di Chiaramonte e propriamente in mezzo al detto feudo del Bosco Piano cominciograve a formarsi il comune detto la Vittoria che prese un tal nome in omaggio alla contessa di Modica Vittoria Colonna vedova del conte Luigi Enriquez Cabrera e madre del minorenne Giovanni Alfonso Allora i latifondi di casa Mulegrave che si estendevano nel centro del territorio furono cominciati a segnarsi come limite dei due territori definitivamente poi stabiliti con latto di transazione tra le Universitagrave di Chiaramonte e Vittoria rogato in Palermo dal notaio Lorenzo Lazzara il 29 giugno 1764 nel quale si legge essere stata segnata come confine dei due territori

Perograve nel sec XVI durante la signoria del conte Luigi Enriquez Cabrera per ricavarsi un utile maggiore con i cenzi in frumento anzichegrave con lannua gabellazione delle ghiande cominciarono a concedersi ad enfiteusi le terre di questo vasto feudoLa concessione di queste terre fatta a vari individui ed a piccole estenzioni portograve per conseguenza che per distinguersi le varie terre presero i nomi o degli enfiteuti o da qualche particolaritagrave che vi era o dalla coltura a cui erano destinate Fra i primi chiaramontani che presero ad enfiteusi tratti di terra in questo fondo furono le famiglie Arnura Arcieri Blandano Bortolone Elia Linfanti Lupo Olivieri Pittineo Quaglio Stefani ed altre le quali vi lasciarono i propri cognomi L estenzione maggiore fu presa da Liberante Santi e il di costui figlio Mariano Mulegrave i quali riunirono le limitrofe contrade Cicogne parte di Bastonaca Trofazza Cazzola Pedalino Piraino e piugrave tardi Forra di Arnura oggi Lannuna e Quaglio che formavano una boscaglia di salme 473

la trazzera divisoria Pedalino Piraino Cicogne Mastrazzi quali fondi vanno col territorio di Chiaramonte Il 15 agosto del 1660 Donna Giovanna Maria Catania Mulegrave contrasse nozze con Don Francesco Melfi Celestre il quale da Scicli si stabiliva in Chiaramonte e gli zii Pietro Innocenzo e Santi Muleacute figli del suddetto Mariano rendendo il conto allrsquo orfana nipote del burgensatico e le assegnarono primo le contrade Piraino e Lannuna poi quelle della Trofazza Cazzola Quaglio e PedalinoPer nulla mutarono le condizioni di questa boscaglia prevalendo allora la pastorizia e lagricoltura I ldquocampai ldquopassavano spesso le notti abbrancicati sugli alberi dei sugheri per non rimanere preda dei lupi I pastori fra le folte ombre dei sugheri e delle queree nella solitudine facevano pascolare il gregge molestati spesso dalle famose squadre di malfattori che vi si annidavano

Il barone Bernardo Melfi in pieno giorno il 25 settembre 1791 fu preso in ostaggio e condotto a Sciri - Sottano dovette sborsare cento onze per rendersi liberoQuesti latifondi rimasero nello stato in cui erano sino al sec XVIII quando mancando agli abitanti di Chiaramonte il vino necessario per il consumo il 30 Marzo del 1778 si riunirono i Giurati in pubblico consiglio con il concorso dei locali e deliberarono di invogliare la famiglia Melfi a promuovere la viticultura concedendo ad enfiteusi durante vigna terre delle sue vaste possessioni e supplicare il Re onde accordare alla detta famiglia lo sboscamento delle terre e concederle l esenzione del dazio che dovevasi corrispondere per diritto di estrazione del mosto e del vino Il Re alla domanda fatta dai Giurati con dispaccio del 22 maggio rispose laquo Riflettendo l utilitagrave che viene a ricavare il pubblico percheacute cosigrave non saragrave nella dura necessitagrave di provvedersi altrove di vino trovandolo nel territorio con minore incommodo e maggior risparmiohellip accordiamo lesenzione del dazio di grana dieci a condizione di dover pagare i dritti di consumo

E siccome le vigne che si pianteranno nelle suddette possessioni di Piraino e Pedalino proprie di detta famiglia Melfi saranno bastevoli per la provigione del pubblico cosigrave lrsquoesenzione dell estrazione non serviragrave di esempio a chiunque estero che volesse piantare vigne in esso territorioraquo La sera delllsquoAscenzione del 1807 il caseggiato delle Cicogne fu assaltato e non poacutetendovisi penetrare s impegnograve tra gli assalitori e gli assaliti una lotta a colpi di fucile durata per ben cinque oreSull imbrunire del 7 dicembre 1861 nel caseggiato del Pedalino fu derubato un mio avo da una compagnia di ladri capitanata dal bandito Concetto MeliIn tal modo si cominciarono a dissodare i boschi della pianura chiaramontana ed i primi furono quelli del Piraino e Pedalino

Dissodatasi allora la parte boschiva che si estendeva a ponente e mezzogiorno si cominciarono a piantare delle vigne in quella parte che confina con le contrade Cicogne e Trofazza e nel 1862 Biagio Palmeri e Francesco Scalambrieri furono i primi censuari che nelle loro terre fabbricarono case e palmenti mentre gli altri enfiteuti per circa venti anni usarono delle capanne per loro abitazioneSviluppata la vigna per ladatto suolo sabbioso e avviato sempre piugrave il commercio del vino specialmente nel 1882 quando la filossera distrusse i vigneti di Francia i censuari sentirono il bisogno di cominciare a fabbricare delle case e fissarvi stabile dimoraDietro queste brevi notizie non egrave fuor proposito ricordare che la famiglia Mulegrave la quale possedette questa vasta boscaglia nel sec XXIII si estinse con i detti tre fratelli Pietro Santi e Innoeacuteenzo nipote di Santi e col Giureconsulto Giacomo discendente da Liberante

Questa nobile prosapia per un Francesco Mulegrave nel sec XIV dalla Spagna si era trasferito in Venezia da ove la sua famiglia si diramograve in Italia e per un magnifico Pietro nel seguente secolo si stanziograve in Chiaramonte Fra i suoi discendenti un Epifanio fu investito barone di Cifali e Cannicarao (1595) un Liberante della signoria di Cicogni e Pedalino (1612) Molti membri di questa famiglia occuparono in vari tempi le piugrave cospicue cariche del comune e pel loro cuore generoso e nobile lasciarono nella patria cari ricordi della loro magnanimitagrave Il cognome oggi in Chiaramonte egrave conservato in un vico della via Carceri dove era la corte del vasto palazzo che possedeva questa famigliaLe proprietagrave da loro possedute per successioni e per assegnazioni si trasferirono in casa De Nicola e nella famiglia Melfi Di questa illustre prosapia si occupa il Crollolanza nel suo Giornale Araldico anno XXV pag 88 distinguendola dai Molegrave oggi diramati nel comuneArma scaccato di rosso e di nero

Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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Page 3: Chiaramonte comune, sorto nel sec. XIV, per opera di Manfredi I. Chiaramonte conte di Modica, ebbe assegnato un vasto territorio che dai

In questa vasta estenzione di terra il magnifico Liberante Mulegrave nella contrada Cicogne edificograve la prima fattoria che viene ricordata dalla seguente iscrizione Liberante Muleacute construxit anno 1603 tempore clistruxit Iacobus Muleacute Coiro et construxit denuo 1713 Nel 1610 vi fu edificata una chiesa distrutta dal terremoto del 1693 fu riedificata nel 1694Tale caseggiato sorse proprio nell anno in cui nel territorio di Chiaramonte e propriamente in mezzo al detto feudo del Bosco Piano cominciograve a formarsi il comune detto la Vittoria che prese un tal nome in omaggio alla contessa di Modica Vittoria Colonna vedova del conte Luigi Enriquez Cabrera e madre del minorenne Giovanni Alfonso Allora i latifondi di casa Mulegrave che si estendevano nel centro del territorio furono cominciati a segnarsi come limite dei due territori definitivamente poi stabiliti con latto di transazione tra le Universitagrave di Chiaramonte e Vittoria rogato in Palermo dal notaio Lorenzo Lazzara il 29 giugno 1764 nel quale si legge essere stata segnata come confine dei due territori

Perograve nel sec XVI durante la signoria del conte Luigi Enriquez Cabrera per ricavarsi un utile maggiore con i cenzi in frumento anzichegrave con lannua gabellazione delle ghiande cominciarono a concedersi ad enfiteusi le terre di questo vasto feudoLa concessione di queste terre fatta a vari individui ed a piccole estenzioni portograve per conseguenza che per distinguersi le varie terre presero i nomi o degli enfiteuti o da qualche particolaritagrave che vi era o dalla coltura a cui erano destinate Fra i primi chiaramontani che presero ad enfiteusi tratti di terra in questo fondo furono le famiglie Arnura Arcieri Blandano Bortolone Elia Linfanti Lupo Olivieri Pittineo Quaglio Stefani ed altre le quali vi lasciarono i propri cognomi L estenzione maggiore fu presa da Liberante Santi e il di costui figlio Mariano Mulegrave i quali riunirono le limitrofe contrade Cicogne parte di Bastonaca Trofazza Cazzola Pedalino Piraino e piugrave tardi Forra di Arnura oggi Lannuna e Quaglio che formavano una boscaglia di salme 473

la trazzera divisoria Pedalino Piraino Cicogne Mastrazzi quali fondi vanno col territorio di Chiaramonte Il 15 agosto del 1660 Donna Giovanna Maria Catania Mulegrave contrasse nozze con Don Francesco Melfi Celestre il quale da Scicli si stabiliva in Chiaramonte e gli zii Pietro Innocenzo e Santi Muleacute figli del suddetto Mariano rendendo il conto allrsquo orfana nipote del burgensatico e le assegnarono primo le contrade Piraino e Lannuna poi quelle della Trofazza Cazzola Quaglio e PedalinoPer nulla mutarono le condizioni di questa boscaglia prevalendo allora la pastorizia e lagricoltura I ldquocampai ldquopassavano spesso le notti abbrancicati sugli alberi dei sugheri per non rimanere preda dei lupi I pastori fra le folte ombre dei sugheri e delle queree nella solitudine facevano pascolare il gregge molestati spesso dalle famose squadre di malfattori che vi si annidavano

Il barone Bernardo Melfi in pieno giorno il 25 settembre 1791 fu preso in ostaggio e condotto a Sciri - Sottano dovette sborsare cento onze per rendersi liberoQuesti latifondi rimasero nello stato in cui erano sino al sec XVIII quando mancando agli abitanti di Chiaramonte il vino necessario per il consumo il 30 Marzo del 1778 si riunirono i Giurati in pubblico consiglio con il concorso dei locali e deliberarono di invogliare la famiglia Melfi a promuovere la viticultura concedendo ad enfiteusi durante vigna terre delle sue vaste possessioni e supplicare il Re onde accordare alla detta famiglia lo sboscamento delle terre e concederle l esenzione del dazio che dovevasi corrispondere per diritto di estrazione del mosto e del vino Il Re alla domanda fatta dai Giurati con dispaccio del 22 maggio rispose laquo Riflettendo l utilitagrave che viene a ricavare il pubblico percheacute cosigrave non saragrave nella dura necessitagrave di provvedersi altrove di vino trovandolo nel territorio con minore incommodo e maggior risparmiohellip accordiamo lesenzione del dazio di grana dieci a condizione di dover pagare i dritti di consumo

E siccome le vigne che si pianteranno nelle suddette possessioni di Piraino e Pedalino proprie di detta famiglia Melfi saranno bastevoli per la provigione del pubblico cosigrave lrsquoesenzione dell estrazione non serviragrave di esempio a chiunque estero che volesse piantare vigne in esso territorioraquo La sera delllsquoAscenzione del 1807 il caseggiato delle Cicogne fu assaltato e non poacutetendovisi penetrare s impegnograve tra gli assalitori e gli assaliti una lotta a colpi di fucile durata per ben cinque oreSull imbrunire del 7 dicembre 1861 nel caseggiato del Pedalino fu derubato un mio avo da una compagnia di ladri capitanata dal bandito Concetto MeliIn tal modo si cominciarono a dissodare i boschi della pianura chiaramontana ed i primi furono quelli del Piraino e Pedalino

Dissodatasi allora la parte boschiva che si estendeva a ponente e mezzogiorno si cominciarono a piantare delle vigne in quella parte che confina con le contrade Cicogne e Trofazza e nel 1862 Biagio Palmeri e Francesco Scalambrieri furono i primi censuari che nelle loro terre fabbricarono case e palmenti mentre gli altri enfiteuti per circa venti anni usarono delle capanne per loro abitazioneSviluppata la vigna per ladatto suolo sabbioso e avviato sempre piugrave il commercio del vino specialmente nel 1882 quando la filossera distrusse i vigneti di Francia i censuari sentirono il bisogno di cominciare a fabbricare delle case e fissarvi stabile dimoraDietro queste brevi notizie non egrave fuor proposito ricordare che la famiglia Mulegrave la quale possedette questa vasta boscaglia nel sec XXIII si estinse con i detti tre fratelli Pietro Santi e Innoeacuteenzo nipote di Santi e col Giureconsulto Giacomo discendente da Liberante

Questa nobile prosapia per un Francesco Mulegrave nel sec XIV dalla Spagna si era trasferito in Venezia da ove la sua famiglia si diramograve in Italia e per un magnifico Pietro nel seguente secolo si stanziograve in Chiaramonte Fra i suoi discendenti un Epifanio fu investito barone di Cifali e Cannicarao (1595) un Liberante della signoria di Cicogni e Pedalino (1612) Molti membri di questa famiglia occuparono in vari tempi le piugrave cospicue cariche del comune e pel loro cuore generoso e nobile lasciarono nella patria cari ricordi della loro magnanimitagrave Il cognome oggi in Chiaramonte egrave conservato in un vico della via Carceri dove era la corte del vasto palazzo che possedeva questa famigliaLe proprietagrave da loro possedute per successioni e per assegnazioni si trasferirono in casa De Nicola e nella famiglia Melfi Di questa illustre prosapia si occupa il Crollolanza nel suo Giornale Araldico anno XXV pag 88 distinguendola dai Molegrave oggi diramati nel comuneArma scaccato di rosso e di nero

Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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Page 4: Chiaramonte comune, sorto nel sec. XIV, per opera di Manfredi I. Chiaramonte conte di Modica, ebbe assegnato un vasto territorio che dai

Perograve nel sec XVI durante la signoria del conte Luigi Enriquez Cabrera per ricavarsi un utile maggiore con i cenzi in frumento anzichegrave con lannua gabellazione delle ghiande cominciarono a concedersi ad enfiteusi le terre di questo vasto feudoLa concessione di queste terre fatta a vari individui ed a piccole estenzioni portograve per conseguenza che per distinguersi le varie terre presero i nomi o degli enfiteuti o da qualche particolaritagrave che vi era o dalla coltura a cui erano destinate Fra i primi chiaramontani che presero ad enfiteusi tratti di terra in questo fondo furono le famiglie Arnura Arcieri Blandano Bortolone Elia Linfanti Lupo Olivieri Pittineo Quaglio Stefani ed altre le quali vi lasciarono i propri cognomi L estenzione maggiore fu presa da Liberante Santi e il di costui figlio Mariano Mulegrave i quali riunirono le limitrofe contrade Cicogne parte di Bastonaca Trofazza Cazzola Pedalino Piraino e piugrave tardi Forra di Arnura oggi Lannuna e Quaglio che formavano una boscaglia di salme 473

la trazzera divisoria Pedalino Piraino Cicogne Mastrazzi quali fondi vanno col territorio di Chiaramonte Il 15 agosto del 1660 Donna Giovanna Maria Catania Mulegrave contrasse nozze con Don Francesco Melfi Celestre il quale da Scicli si stabiliva in Chiaramonte e gli zii Pietro Innocenzo e Santi Muleacute figli del suddetto Mariano rendendo il conto allrsquo orfana nipote del burgensatico e le assegnarono primo le contrade Piraino e Lannuna poi quelle della Trofazza Cazzola Quaglio e PedalinoPer nulla mutarono le condizioni di questa boscaglia prevalendo allora la pastorizia e lagricoltura I ldquocampai ldquopassavano spesso le notti abbrancicati sugli alberi dei sugheri per non rimanere preda dei lupi I pastori fra le folte ombre dei sugheri e delle queree nella solitudine facevano pascolare il gregge molestati spesso dalle famose squadre di malfattori che vi si annidavano

Il barone Bernardo Melfi in pieno giorno il 25 settembre 1791 fu preso in ostaggio e condotto a Sciri - Sottano dovette sborsare cento onze per rendersi liberoQuesti latifondi rimasero nello stato in cui erano sino al sec XVIII quando mancando agli abitanti di Chiaramonte il vino necessario per il consumo il 30 Marzo del 1778 si riunirono i Giurati in pubblico consiglio con il concorso dei locali e deliberarono di invogliare la famiglia Melfi a promuovere la viticultura concedendo ad enfiteusi durante vigna terre delle sue vaste possessioni e supplicare il Re onde accordare alla detta famiglia lo sboscamento delle terre e concederle l esenzione del dazio che dovevasi corrispondere per diritto di estrazione del mosto e del vino Il Re alla domanda fatta dai Giurati con dispaccio del 22 maggio rispose laquo Riflettendo l utilitagrave che viene a ricavare il pubblico percheacute cosigrave non saragrave nella dura necessitagrave di provvedersi altrove di vino trovandolo nel territorio con minore incommodo e maggior risparmiohellip accordiamo lesenzione del dazio di grana dieci a condizione di dover pagare i dritti di consumo

E siccome le vigne che si pianteranno nelle suddette possessioni di Piraino e Pedalino proprie di detta famiglia Melfi saranno bastevoli per la provigione del pubblico cosigrave lrsquoesenzione dell estrazione non serviragrave di esempio a chiunque estero che volesse piantare vigne in esso territorioraquo La sera delllsquoAscenzione del 1807 il caseggiato delle Cicogne fu assaltato e non poacutetendovisi penetrare s impegnograve tra gli assalitori e gli assaliti una lotta a colpi di fucile durata per ben cinque oreSull imbrunire del 7 dicembre 1861 nel caseggiato del Pedalino fu derubato un mio avo da una compagnia di ladri capitanata dal bandito Concetto MeliIn tal modo si cominciarono a dissodare i boschi della pianura chiaramontana ed i primi furono quelli del Piraino e Pedalino

Dissodatasi allora la parte boschiva che si estendeva a ponente e mezzogiorno si cominciarono a piantare delle vigne in quella parte che confina con le contrade Cicogne e Trofazza e nel 1862 Biagio Palmeri e Francesco Scalambrieri furono i primi censuari che nelle loro terre fabbricarono case e palmenti mentre gli altri enfiteuti per circa venti anni usarono delle capanne per loro abitazioneSviluppata la vigna per ladatto suolo sabbioso e avviato sempre piugrave il commercio del vino specialmente nel 1882 quando la filossera distrusse i vigneti di Francia i censuari sentirono il bisogno di cominciare a fabbricare delle case e fissarvi stabile dimoraDietro queste brevi notizie non egrave fuor proposito ricordare che la famiglia Mulegrave la quale possedette questa vasta boscaglia nel sec XXIII si estinse con i detti tre fratelli Pietro Santi e Innoeacuteenzo nipote di Santi e col Giureconsulto Giacomo discendente da Liberante

Questa nobile prosapia per un Francesco Mulegrave nel sec XIV dalla Spagna si era trasferito in Venezia da ove la sua famiglia si diramograve in Italia e per un magnifico Pietro nel seguente secolo si stanziograve in Chiaramonte Fra i suoi discendenti un Epifanio fu investito barone di Cifali e Cannicarao (1595) un Liberante della signoria di Cicogni e Pedalino (1612) Molti membri di questa famiglia occuparono in vari tempi le piugrave cospicue cariche del comune e pel loro cuore generoso e nobile lasciarono nella patria cari ricordi della loro magnanimitagrave Il cognome oggi in Chiaramonte egrave conservato in un vico della via Carceri dove era la corte del vasto palazzo che possedeva questa famigliaLe proprietagrave da loro possedute per successioni e per assegnazioni si trasferirono in casa De Nicola e nella famiglia Melfi Di questa illustre prosapia si occupa il Crollolanza nel suo Giornale Araldico anno XXV pag 88 distinguendola dai Molegrave oggi diramati nel comuneArma scaccato di rosso e di nero

Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

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Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

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la trazzera divisoria Pedalino Piraino Cicogne Mastrazzi quali fondi vanno col territorio di Chiaramonte Il 15 agosto del 1660 Donna Giovanna Maria Catania Mulegrave contrasse nozze con Don Francesco Melfi Celestre il quale da Scicli si stabiliva in Chiaramonte e gli zii Pietro Innocenzo e Santi Muleacute figli del suddetto Mariano rendendo il conto allrsquo orfana nipote del burgensatico e le assegnarono primo le contrade Piraino e Lannuna poi quelle della Trofazza Cazzola Quaglio e PedalinoPer nulla mutarono le condizioni di questa boscaglia prevalendo allora la pastorizia e lagricoltura I ldquocampai ldquopassavano spesso le notti abbrancicati sugli alberi dei sugheri per non rimanere preda dei lupi I pastori fra le folte ombre dei sugheri e delle queree nella solitudine facevano pascolare il gregge molestati spesso dalle famose squadre di malfattori che vi si annidavano

Il barone Bernardo Melfi in pieno giorno il 25 settembre 1791 fu preso in ostaggio e condotto a Sciri - Sottano dovette sborsare cento onze per rendersi liberoQuesti latifondi rimasero nello stato in cui erano sino al sec XVIII quando mancando agli abitanti di Chiaramonte il vino necessario per il consumo il 30 Marzo del 1778 si riunirono i Giurati in pubblico consiglio con il concorso dei locali e deliberarono di invogliare la famiglia Melfi a promuovere la viticultura concedendo ad enfiteusi durante vigna terre delle sue vaste possessioni e supplicare il Re onde accordare alla detta famiglia lo sboscamento delle terre e concederle l esenzione del dazio che dovevasi corrispondere per diritto di estrazione del mosto e del vino Il Re alla domanda fatta dai Giurati con dispaccio del 22 maggio rispose laquo Riflettendo l utilitagrave che viene a ricavare il pubblico percheacute cosigrave non saragrave nella dura necessitagrave di provvedersi altrove di vino trovandolo nel territorio con minore incommodo e maggior risparmiohellip accordiamo lesenzione del dazio di grana dieci a condizione di dover pagare i dritti di consumo

E siccome le vigne che si pianteranno nelle suddette possessioni di Piraino e Pedalino proprie di detta famiglia Melfi saranno bastevoli per la provigione del pubblico cosigrave lrsquoesenzione dell estrazione non serviragrave di esempio a chiunque estero che volesse piantare vigne in esso territorioraquo La sera delllsquoAscenzione del 1807 il caseggiato delle Cicogne fu assaltato e non poacutetendovisi penetrare s impegnograve tra gli assalitori e gli assaliti una lotta a colpi di fucile durata per ben cinque oreSull imbrunire del 7 dicembre 1861 nel caseggiato del Pedalino fu derubato un mio avo da una compagnia di ladri capitanata dal bandito Concetto MeliIn tal modo si cominciarono a dissodare i boschi della pianura chiaramontana ed i primi furono quelli del Piraino e Pedalino

Dissodatasi allora la parte boschiva che si estendeva a ponente e mezzogiorno si cominciarono a piantare delle vigne in quella parte che confina con le contrade Cicogne e Trofazza e nel 1862 Biagio Palmeri e Francesco Scalambrieri furono i primi censuari che nelle loro terre fabbricarono case e palmenti mentre gli altri enfiteuti per circa venti anni usarono delle capanne per loro abitazioneSviluppata la vigna per ladatto suolo sabbioso e avviato sempre piugrave il commercio del vino specialmente nel 1882 quando la filossera distrusse i vigneti di Francia i censuari sentirono il bisogno di cominciare a fabbricare delle case e fissarvi stabile dimoraDietro queste brevi notizie non egrave fuor proposito ricordare che la famiglia Mulegrave la quale possedette questa vasta boscaglia nel sec XXIII si estinse con i detti tre fratelli Pietro Santi e Innoeacuteenzo nipote di Santi e col Giureconsulto Giacomo discendente da Liberante

Questa nobile prosapia per un Francesco Mulegrave nel sec XIV dalla Spagna si era trasferito in Venezia da ove la sua famiglia si diramograve in Italia e per un magnifico Pietro nel seguente secolo si stanziograve in Chiaramonte Fra i suoi discendenti un Epifanio fu investito barone di Cifali e Cannicarao (1595) un Liberante della signoria di Cicogni e Pedalino (1612) Molti membri di questa famiglia occuparono in vari tempi le piugrave cospicue cariche del comune e pel loro cuore generoso e nobile lasciarono nella patria cari ricordi della loro magnanimitagrave Il cognome oggi in Chiaramonte egrave conservato in un vico della via Carceri dove era la corte del vasto palazzo che possedeva questa famigliaLe proprietagrave da loro possedute per successioni e per assegnazioni si trasferirono in casa De Nicola e nella famiglia Melfi Di questa illustre prosapia si occupa il Crollolanza nel suo Giornale Araldico anno XXV pag 88 distinguendola dai Molegrave oggi diramati nel comuneArma scaccato di rosso e di nero

Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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  • Si ringrazia per la gentile collaborazione il dottore Salvator
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Page 6: Chiaramonte comune, sorto nel sec. XIV, per opera di Manfredi I. Chiaramonte conte di Modica, ebbe assegnato un vasto territorio che dai

Il barone Bernardo Melfi in pieno giorno il 25 settembre 1791 fu preso in ostaggio e condotto a Sciri - Sottano dovette sborsare cento onze per rendersi liberoQuesti latifondi rimasero nello stato in cui erano sino al sec XVIII quando mancando agli abitanti di Chiaramonte il vino necessario per il consumo il 30 Marzo del 1778 si riunirono i Giurati in pubblico consiglio con il concorso dei locali e deliberarono di invogliare la famiglia Melfi a promuovere la viticultura concedendo ad enfiteusi durante vigna terre delle sue vaste possessioni e supplicare il Re onde accordare alla detta famiglia lo sboscamento delle terre e concederle l esenzione del dazio che dovevasi corrispondere per diritto di estrazione del mosto e del vino Il Re alla domanda fatta dai Giurati con dispaccio del 22 maggio rispose laquo Riflettendo l utilitagrave che viene a ricavare il pubblico percheacute cosigrave non saragrave nella dura necessitagrave di provvedersi altrove di vino trovandolo nel territorio con minore incommodo e maggior risparmiohellip accordiamo lesenzione del dazio di grana dieci a condizione di dover pagare i dritti di consumo

E siccome le vigne che si pianteranno nelle suddette possessioni di Piraino e Pedalino proprie di detta famiglia Melfi saranno bastevoli per la provigione del pubblico cosigrave lrsquoesenzione dell estrazione non serviragrave di esempio a chiunque estero che volesse piantare vigne in esso territorioraquo La sera delllsquoAscenzione del 1807 il caseggiato delle Cicogne fu assaltato e non poacutetendovisi penetrare s impegnograve tra gli assalitori e gli assaliti una lotta a colpi di fucile durata per ben cinque oreSull imbrunire del 7 dicembre 1861 nel caseggiato del Pedalino fu derubato un mio avo da una compagnia di ladri capitanata dal bandito Concetto MeliIn tal modo si cominciarono a dissodare i boschi della pianura chiaramontana ed i primi furono quelli del Piraino e Pedalino

Dissodatasi allora la parte boschiva che si estendeva a ponente e mezzogiorno si cominciarono a piantare delle vigne in quella parte che confina con le contrade Cicogne e Trofazza e nel 1862 Biagio Palmeri e Francesco Scalambrieri furono i primi censuari che nelle loro terre fabbricarono case e palmenti mentre gli altri enfiteuti per circa venti anni usarono delle capanne per loro abitazioneSviluppata la vigna per ladatto suolo sabbioso e avviato sempre piugrave il commercio del vino specialmente nel 1882 quando la filossera distrusse i vigneti di Francia i censuari sentirono il bisogno di cominciare a fabbricare delle case e fissarvi stabile dimoraDietro queste brevi notizie non egrave fuor proposito ricordare che la famiglia Mulegrave la quale possedette questa vasta boscaglia nel sec XXIII si estinse con i detti tre fratelli Pietro Santi e Innoeacuteenzo nipote di Santi e col Giureconsulto Giacomo discendente da Liberante

Questa nobile prosapia per un Francesco Mulegrave nel sec XIV dalla Spagna si era trasferito in Venezia da ove la sua famiglia si diramograve in Italia e per un magnifico Pietro nel seguente secolo si stanziograve in Chiaramonte Fra i suoi discendenti un Epifanio fu investito barone di Cifali e Cannicarao (1595) un Liberante della signoria di Cicogni e Pedalino (1612) Molti membri di questa famiglia occuparono in vari tempi le piugrave cospicue cariche del comune e pel loro cuore generoso e nobile lasciarono nella patria cari ricordi della loro magnanimitagrave Il cognome oggi in Chiaramonte egrave conservato in un vico della via Carceri dove era la corte del vasto palazzo che possedeva questa famigliaLe proprietagrave da loro possedute per successioni e per assegnazioni si trasferirono in casa De Nicola e nella famiglia Melfi Di questa illustre prosapia si occupa il Crollolanza nel suo Giornale Araldico anno XXV pag 88 distinguendola dai Molegrave oggi diramati nel comuneArma scaccato di rosso e di nero

Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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  • Abbiamo scoperto un piccolo museo
  • Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte dell
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  • Esterno caseggiato
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Page 7: Chiaramonte comune, sorto nel sec. XIV, per opera di Manfredi I. Chiaramonte conte di Modica, ebbe assegnato un vasto territorio che dai

E siccome le vigne che si pianteranno nelle suddette possessioni di Piraino e Pedalino proprie di detta famiglia Melfi saranno bastevoli per la provigione del pubblico cosigrave lrsquoesenzione dell estrazione non serviragrave di esempio a chiunque estero che volesse piantare vigne in esso territorioraquo La sera delllsquoAscenzione del 1807 il caseggiato delle Cicogne fu assaltato e non poacutetendovisi penetrare s impegnograve tra gli assalitori e gli assaliti una lotta a colpi di fucile durata per ben cinque oreSull imbrunire del 7 dicembre 1861 nel caseggiato del Pedalino fu derubato un mio avo da una compagnia di ladri capitanata dal bandito Concetto MeliIn tal modo si cominciarono a dissodare i boschi della pianura chiaramontana ed i primi furono quelli del Piraino e Pedalino

Dissodatasi allora la parte boschiva che si estendeva a ponente e mezzogiorno si cominciarono a piantare delle vigne in quella parte che confina con le contrade Cicogne e Trofazza e nel 1862 Biagio Palmeri e Francesco Scalambrieri furono i primi censuari che nelle loro terre fabbricarono case e palmenti mentre gli altri enfiteuti per circa venti anni usarono delle capanne per loro abitazioneSviluppata la vigna per ladatto suolo sabbioso e avviato sempre piugrave il commercio del vino specialmente nel 1882 quando la filossera distrusse i vigneti di Francia i censuari sentirono il bisogno di cominciare a fabbricare delle case e fissarvi stabile dimoraDietro queste brevi notizie non egrave fuor proposito ricordare che la famiglia Mulegrave la quale possedette questa vasta boscaglia nel sec XXIII si estinse con i detti tre fratelli Pietro Santi e Innoeacuteenzo nipote di Santi e col Giureconsulto Giacomo discendente da Liberante

Questa nobile prosapia per un Francesco Mulegrave nel sec XIV dalla Spagna si era trasferito in Venezia da ove la sua famiglia si diramograve in Italia e per un magnifico Pietro nel seguente secolo si stanziograve in Chiaramonte Fra i suoi discendenti un Epifanio fu investito barone di Cifali e Cannicarao (1595) un Liberante della signoria di Cicogni e Pedalino (1612) Molti membri di questa famiglia occuparono in vari tempi le piugrave cospicue cariche del comune e pel loro cuore generoso e nobile lasciarono nella patria cari ricordi della loro magnanimitagrave Il cognome oggi in Chiaramonte egrave conservato in un vico della via Carceri dove era la corte del vasto palazzo che possedeva questa famigliaLe proprietagrave da loro possedute per successioni e per assegnazioni si trasferirono in casa De Nicola e nella famiglia Melfi Di questa illustre prosapia si occupa il Crollolanza nel suo Giornale Araldico anno XXV pag 88 distinguendola dai Molegrave oggi diramati nel comuneArma scaccato di rosso e di nero

Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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  • Dopo un breve viaggio siamo arrivati
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  • Abbiamo scoperto un piccolo museo
  • Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte dell
  • Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini
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  • Attrezzi per la ginnastica
  • Esterno caseggiato
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  • Si ringrazia per la gentile collaborazione il dottore Salvator
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Page 8: Chiaramonte comune, sorto nel sec. XIV, per opera di Manfredi I. Chiaramonte conte di Modica, ebbe assegnato un vasto territorio che dai

Dissodatasi allora la parte boschiva che si estendeva a ponente e mezzogiorno si cominciarono a piantare delle vigne in quella parte che confina con le contrade Cicogne e Trofazza e nel 1862 Biagio Palmeri e Francesco Scalambrieri furono i primi censuari che nelle loro terre fabbricarono case e palmenti mentre gli altri enfiteuti per circa venti anni usarono delle capanne per loro abitazioneSviluppata la vigna per ladatto suolo sabbioso e avviato sempre piugrave il commercio del vino specialmente nel 1882 quando la filossera distrusse i vigneti di Francia i censuari sentirono il bisogno di cominciare a fabbricare delle case e fissarvi stabile dimoraDietro queste brevi notizie non egrave fuor proposito ricordare che la famiglia Mulegrave la quale possedette questa vasta boscaglia nel sec XXIII si estinse con i detti tre fratelli Pietro Santi e Innoeacuteenzo nipote di Santi e col Giureconsulto Giacomo discendente da Liberante

Questa nobile prosapia per un Francesco Mulegrave nel sec XIV dalla Spagna si era trasferito in Venezia da ove la sua famiglia si diramograve in Italia e per un magnifico Pietro nel seguente secolo si stanziograve in Chiaramonte Fra i suoi discendenti un Epifanio fu investito barone di Cifali e Cannicarao (1595) un Liberante della signoria di Cicogni e Pedalino (1612) Molti membri di questa famiglia occuparono in vari tempi le piugrave cospicue cariche del comune e pel loro cuore generoso e nobile lasciarono nella patria cari ricordi della loro magnanimitagrave Il cognome oggi in Chiaramonte egrave conservato in un vico della via Carceri dove era la corte del vasto palazzo che possedeva questa famigliaLe proprietagrave da loro possedute per successioni e per assegnazioni si trasferirono in casa De Nicola e nella famiglia Melfi Di questa illustre prosapia si occupa il Crollolanza nel suo Giornale Araldico anno XXV pag 88 distinguendola dai Molegrave oggi diramati nel comuneArma scaccato di rosso e di nero

Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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Page 9: Chiaramonte comune, sorto nel sec. XIV, per opera di Manfredi I. Chiaramonte conte di Modica, ebbe assegnato un vasto territorio che dai

Questa nobile prosapia per un Francesco Mulegrave nel sec XIV dalla Spagna si era trasferito in Venezia da ove la sua famiglia si diramograve in Italia e per un magnifico Pietro nel seguente secolo si stanziograve in Chiaramonte Fra i suoi discendenti un Epifanio fu investito barone di Cifali e Cannicarao (1595) un Liberante della signoria di Cicogni e Pedalino (1612) Molti membri di questa famiglia occuparono in vari tempi le piugrave cospicue cariche del comune e pel loro cuore generoso e nobile lasciarono nella patria cari ricordi della loro magnanimitagrave Il cognome oggi in Chiaramonte egrave conservato in un vico della via Carceri dove era la corte del vasto palazzo che possedeva questa famigliaLe proprietagrave da loro possedute per successioni e per assegnazioni si trasferirono in casa De Nicola e nella famiglia Melfi Di questa illustre prosapia si occupa il Crollolanza nel suo Giornale Araldico anno XXV pag 88 distinguendola dai Molegrave oggi diramati nel comuneArma scaccato di rosso e di nero

Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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Nel 1909 nel caseggiato delle Cicogne la banda musicale di Vittoria con molti abitanti di Pedalino trasportarono in quella chiesa la statua della Madonna del Rosario giagrave benedetta nella chiesa delle CicogneFra un vivo entusiasmo e lo sparo continuo di mortaretti la processione percorse lo stradale Presso le prime case della borgatella era stato costruito un arco trionfale di edera e pioppo I fanaletti sopra colonnette adornate con bandiere e una quantitagrave di lucerne sopra le sedie coperte di pezzuole bianche rendevano oltremodo pittoresco il luogoCosigrave in due secoli in seno al territorio chiaramontano e propriamente nel feudo Bosco-Piano sono sorti due centri di popolazione uno col nome di Vittoria che per il suo precoce sviluppo egrave oramai un importante cittagrave e l altro giagrave da circa un trentennio ne ha preso llsquoiniziativa in quelta parte della boscaglia di casa Melfi detta Pedalino

LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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  • La visita inizia
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  • Il frantoio
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  • Abbiamo scoperto un piccolo museo
  • Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte dell
  • Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini
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  • Attrezzi per la ginnastica
  • Esterno caseggiato
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  • Si ringrazia per la gentile collaborazione il dottore Salvator
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LEGGE 10 giugno 1937-xv Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso Ragusa Vittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e dal comune di Caltagirone in provincia di Catania(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1937 n151)

VITTORIO EMANUELE 111 PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTAgrave DELLA NAZIONE

RE DrsquoITALIA IMPERATORE DETIOPIA

Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvatoNoi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue Art1Le Circoscrizioni territoriali dei comuni di Comiso RagusaVittoria Biscari e Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e del comune di Caltagirone in provincia di Catania sano modificate in conformitagrave delle piante pianimetriche annesse alla presente legge e che ne fermano integrante

Art 2Le variazioni di circoscrizione disposte con larticolo precedente non daranno luogo a ripartizione di attivitagrave e passivitagrave patrimoniali fra gli enti interessatiOrdiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello StatoData a San Rossore addigrave 10 giugno 1937 Anno X V

VITTORIO EMANUELEMussolini

Visto il Guardasigilli SOLMI

In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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In biblioteca abbiamo trovato alcuni articolidi giornale dellrsquoepoca

Lacrime e sangue la notte dellrsquoascensioneLa sera dellrsquoascensione il caseggiato delle Cicogne egrave stato assalito da uomini mascherati e non identificati dalla poliziaI malviventi furiosi per non essere riusciti ad entrare hanno iniziato a sparare con i fuciliLa lotta furiosa e durata ben 5 ore

Paga 100 onze per la libertarsquoIeri in pieno giorno il barone Bennardo Melfi egrave stato preso in ostaggio e condotto a Sciri Sottano dopo una breve trattativa il barone per riavere la libertagrave ha pagato cento onze

Ritorno del bandito Concetto MeliSullrsquoimbrunire il caseggiato di Pedalino egrave stato assalito da una banda di ladri capitanata dal feroce bandito Concetto MeliPaura e sgomento tra tutti i cittadini

La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

Parcheggiamo lo scuolabus

La visita inizia

Il cortile

Particolari

Il frantoio

Gli attrezzi di lavoro

Abbiamo scoperto un piccolo museo

Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro

Cuore

Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini

Attrezzi per la ginnastica

Esterno caseggiato

Particolari del soffitto di una delle camere

Il dottor Ambrosi De Magistris responsabile del CaseggiatoIl geometra Daniele Montevergine assessore al decentramento

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

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La notte del coraggioStavo aggrappato su un ramo drsquo un albero di sughero giagrave da unrsquo ora o poco piugraveAlmeno cosigrave mi sembrava ma chi poteva dirlo Era lrsquoanno 1818 e io avevo da poco compiuto 10 anniMio padre pastore delle terre che erano state di Liberante Mulegrave signore di Bosco Cicogne aveva quel giorno pensato che fosse arrivato il momento in cui doveva ldquostrapparmirdquo dalla gonna di mia madre Concettina per fare di me un vero uomo E quale occasione era migliore di questa Mettermi a guardia del gregge in una notte buia come lrsquoinchiostro in cui i latrati dei cani e gli ululati dei lupi era tali da farti accapponare la pelleE cosigrave mi ritrovai abbracciato a questo albero a tremare di freddo e di pauraSotto di me il gregge sembrava fremere come se sentisse il mio stato drsquoanimo

Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

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Mille erano i pensieri che affollavano la mia mente-Se cado dallrsquoalbero Se fra il fitto della boscaglia sbuca qualche squadra di malfattori ad assalire il gregge- Troppi erano i briganti che si annidavano nel bosco- E che potrei fare io debole figlio di un pastore appollaiato su un albero come un passero spaurito E i lupi Oh che spavento mio Dio fa che questa notte la mia prima notte da uomo passi subitohellipRicordavo mio padre raccontare di un rapimento avvenuto nel settembre del 1791 il Barone Bernardo Melfi rapito in pieno giorno da dei briganti dai quali fu preso e condotto nel bosco di Sciri ndashSottano e qui costretto a pagare 100 onze per ritornare liberoMa il tempo passava ma ciograve poteva anche essere unrsquoimpressione prodotta dalla mia volontagrave dal mio bisogno che venisse il giorno chissagravehellipLa mia mente stanca cosigrave come il mio corpo intanto volava ad una sera quella dellrsquoAscensione del 1807 quando il caseggiato dei miei signori fu assalito dai briganti che furiosi per non essere riusciti a penetrare a Bosco Cicogne

incominciarono a sparare con i loro fucili contro gli uomini a difesa del caseggiato e per cinque ore lrsquoeco degli spari risuonograve tremendo in tutto il boscoE sehellipcapitasse anche ora con me da solo indifeso su questrsquoalbero Sentivo il mio cuore battere allrsquoimpazzataBatteva cosigrave forte che forse anche le pecore sotto di me lo potevano sentire insieme al suono degli ululati dei lupi dei latrati dei cani dei paurosi versi degli uccelli notturniSentivo i miei occhi chiudersi lentamentehellip-Rosario oh RosariohellipSvegliatihellipLa voce di mio padre mi svegliavabruscamente Le mie braccia erano intorpidite perche anche nel sonno avevo stretto con forza il ramo su cui avevo passato tutta la notte

- Rosario beddu hai avuto paura oh papagrave-Chi io Nooo padrehellipche dici Stasera voglio fare la guardia del gregge ancorahellipSono un uomo ormai

Dopo un breve viaggio siamo arrivati

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Il frantoio

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Page 31: Chiaramonte comune, sorto nel sec. XIV, per opera di Manfredi I. Chiaramonte conte di Modica, ebbe assegnato un vasto territorio che dai

Una foto ricordo

Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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  • Dopo un breve viaggio siamo arrivati
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  • Il frantoio
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  • Abbiamo scoperto un piccolo museo
  • Attestato rilasciato alla sigra Concetta Arezzo da parte dell
  • Oggetti appartenuti alla famiglia Bertini
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  • Attrezzi per la ginnastica
  • Esterno caseggiato
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  • Si ringrazia per la gentile collaborazione il dottore Salvator
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Si ringrazia per la gentile collaborazioneil dottore Salvatore Distefanoil dottore Ambrosi De Magistrisla Protezione Civile di Comisoi Volontari di Pedalinoil Centro Socio-Culturale di Pedalino

Alcuni brani sono stati tratti dal volumettoldquoPedalino e dintorni la Sagra della Vendemmiardquo

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  • Abbiamo scoperto un piccolo museo
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  • Attrezzi per la ginnastica
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