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Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione 6 ANNO 66 1-15 APRILE 2012 Il rilancio dell’economia parte da Giovani Impresa Coldiretti Concluso il Vinitaly all’insegna dell’ottimismo

Coltivatore Cuneese n. 06/2012

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Quindicinale edito da Coldiretti Cuneo

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Page 1: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

n ° 6 A n n o 6 6 1 - 1 5 A P R I L E 2 0 1 2

Il rilancio dell’economia parte da Giovani Impresa Coldiretti

Concluso il Vinitaly all’insegna dell’ottimismo

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Sommario

Foto di Piermario Turina

IMU: il Governo annuncia qualche sconto 3

Dal Vinitaly l’ottimismo dei nostri viticoltori 4

Con Linfa Solidale “Per il presidio del territorio” 5

Giovani Impresa Coldiretti: insieme per il rilancio dell’economia 6-7

“Diamo la giusta priorità all’attività agricola” 8

Storie di vita

“Il Casolare” di Piasco: attenti ogni giorno ai problemi degli “ultimi” 9

Moratoria: interventi a misura d’impresa 10-11

Il Corsivo del Coltivatore

Nuovi agricoltori 12

Un corso per l’uso dei mezzi agricoli 12

Consiglio provinciale Pensionati Coldiretti 14

Notizie dal servizio vitivinicolo 16-18

Meeting annuale allevatori di razza Piemontese 19

All’Istituto Zooprofilattico, il convegno sulla filiera del latte 20

La Posta del Coltivatore 21

Rapporto Ue: crescono le energie rinnovabili 22

MUD 2012: Scadenza 30 aprile 2012 23

Condifesa Cuneo approva il bilancio consuntivo 23

Trasporto animali vivi: corso per guardiani e conducenti di veicoli 24

Prodotti biologici: il mercato in sintesi 25

Acquacoltura: aperti i bandi di finanziamento regionali 26

Viaggio studio a Verona con le “Fattorie Didattiche” 27

Innovazione e ricerca migliorano la razza Piemontese 29

Assemblee del Consorzio Smaltimento Rifiuti di Origine Animale 31

Indennità compensativa nelle zone montane 32-33

PAC 2012 – le novità per le aziende agricole 34-37

Lo sviluppo della filiera forestale: grandi opportunità di crescita 38-40

Ricondizionamento pozzi 40

In Granda, i numeri del latte sono da record 41

62a Mostra Regionale Zootecnica di Quaresima 42

La totalizzazione dei periodi assicurativi 44

INAIL – pagamento delle prestazioni economiche oltre i mille euro: nuove modalità di riscossione 44

Scadenze aziendali 45

Mostra zootecnica di Quaresima... arrivederci! 46

Il mercatino del Coltivatore 47-50

“Il Coltivatore Cuneese”Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00

Direttore AmministrativoBruno Rivarossa

Direttore ResponsabileMichelangelo Pellegrino

Coordinamento di redazioneChiara Serra

Hanno collaborato:Rosanna Ariaudo, Secondo Arneodo, Sonia Abrate, Marco Benzo, Roberto Bianco, Claudio Bono, Silvia Bosco, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Piero Camperi, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Raffaele Chialvo, Mara Chiardola, Nicola Fontana, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Laura Occelli, Franco Parola, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Simonetta Re, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Sonia Riba, Valentina Riba, Davide Roà, Annalisa Sola, Piermario Turina

Redazione ed amministrazione:Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300

E-mail: [email protected]

Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

45.000 Copie

Il Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

Grafica e stampa: AGAMVia Renzo Gandolfo area 90Madonna dell’Olmo – CuneoTel. 0171.411470 – Fax 0171.411714E-mail: [email protected]

Concessionaria esclusiva della pubblicitàTEC arti graficheVia dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN)Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898E-mail: [email protected]

3N° 6 – 1-15 aprile 2012

Coldiretti continua a tallonare il Governo per ottenere un abbassamento

dell’IMU. Mentre andiamo in stampa, giunge notizia che nel maxi emendamento sarebbero previste riduzioni delle aliquote d’imposta. Il presidente Sergio Marini è stato chiaro e ha detto: “Ci aspettiamo che le conclusioni condivise al tavolo fiscale tra le Organizzazioni agricole e il Governo si traducano in norme di legge. La responsabilità di mantenere gli impegni presi vale tanto per le forze sociali, quanto per il Governo. Sono in gioco non solo i contenuti, ma valori non mediabili, quali la fiducia e il rispetto degli interlocutori e di chi essi rappresentano”.Il Ministero delle Finanze sta cercando le risorse per la copertura economica ed il provvedimento dovrebbe essere inserito nel decreto sulle semplificazioni fiscali.Coldiretti ha svolto un lavoro capillare con la proposta di emendamenti presentati in Commissione bilancio e finanze del Senato. m

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4 N° 6 – 1-15 aprile 2012 F O N D O

Si è concluso con buona soddisfazione di tutti il 46° Vinitaly di Verona. I

produttori piemontesi, riuniti in un padiglione a loro dedicato hanno affrontato un importante appuntamento con grande determinazione nella convinzione che è proprio nei momenti difficili per l’economia che i prodotti tipici possono sfondare sul mercato. A dar loro ragione i dati del mercato ripresi da enti, consorzi di tutela, e Coldiretti. A fronte di un crollo dei consumi di vino italiano, vi è stato un forte aumento delle esportazioni. Nel 2011 sono stati esportati 24 milioni di ettolitri di vino a fronte di una produzione a stima nazionale stimata di poco superiore a 40 milioni di ettolitri.Dunque il Made in Italy nel mondo continua a destare un grande interesse. In Italia, complice la crisi economica che colpisce le famiglie, sono aumentate del 42% le importazioni di vino straniero che hanno raggiunto un quantitativo record di 2,45 milioni di ettolitri. Più della metà del vino importato in Italia, arriva dalla Spagna sottoforma di vino sfuso. Una situazione difficile per la nostra economia

vitivinicola, stretta nella morsa dei costi di produzione sempre più elevati dove la qualità ha un prezzo, al di sotto del quale soprattutto il vino piemontese non può scendere. Se a questo si aggiunge l’enorme mole di burocrazia che attanaglia il settore con conseguenti ulteriori aumenti dei costi di produzione per le imprese agricole italiane, competere con paesi che puntano sulla quantità e non sulla qualità diventa sempre più difficile. Un solo consiglio si può dare ai consumatori considerando che siamo in un regime di libero scambio: leggere con più attenzione le etichette, perché non è poi così insolito trovare sugli scaffali dei supermercati bottiglie che contengono vini stranieri ottenuti anche con lo zuccheraggio. Relativamente alla burocrazia, l’ennesimo convegno di Coldiretti che ha interpretato una lamentela

comune a tutti i produttori. Va precisato che questa sottrae ben 100 giornate di lavoro all’anno al tempo passato in vigna ed in cantina, costringe ad adempiere a oltre 70 attività burocratiche, obbliga il vitivinicoltore a relazionarsi con ben 20 soggetti diversi. Per ovviare all’eccessivo carico burocratico, è necessario che il Paese sia dotato di un sistema informatico unico capace di garantire un coordinamento tra gli enti coinvolti nella gestione del vino; controlli a campione basati sull’analisi dei rischi e garanzia della tracciabilità e rintracciabilità delle partite di vino. Infine, occorre far diventare il fascicolo aziendale, lo strumento unico dell’impresa vitivinicola, attraverso il quale adempiere agli obblighi e acquisire automaticamente le autorizzazioni, sostituendo l’attuale sistema con l’invio

di semplici comunicazioni. Infine una buona notizia per gli spumanti ed il Moscato piemontesi. Con 294 milioni di bottiglie esportate nel mondo (+19 per cento), è record storico per lo spumante italiano, le cui qualità hanno conquistato addirittura i palati raffinati dei cugini d’oltralpe che sempre più numerosi tradiscono il proprio champagne. Un riconoscimento che ha trainato il successo a livello internazionale, dove ad apprezzare di più lo spumante sono la Germania con 55 milioni di bottiglie (+7 per cento) e gli Stati Uniti con 46 milioni di bottiglie (+25 per cento), ma anche la Russia con 35 milioni di bottiglie (+25 per cento). Anche grazie a questo successo il vino e gli spumanti sono diventati la voce più importante dell’export agroalimentare nazionale, superando quota 4,4 miliardi di euro, con un aumento del 12 per cento rispetto allo scorso anno. Il valore delle esportazioni ha superato nel 2011, i consumi nazionali che sono cresciuti dell’1 per cento per un valore attorno ai 4 miliardi che porta il fatturato del settore vitivinicolo a 8,5 miliardi. Purtroppo, qualche nube si addensa all’orizzonte. Il previsto aumento dell’Iva costerà agli italiani oltre 1 miliardo solo per le spese alimentari e non mancherà di avere effetti depressivi sui consumi. L’aumento dell’IVA dal 21% al 23 % colpisce il vino, ma anche l’acqua minerale, così come la carne, il riso, il miele. In ogni caso il Vinitaly è sempre un termometro che misura la tonicità del mercato nel settore vitivinicolo. L’ottimismo dei produttori espositori fa ben sperare nel superamento di questi momenti così difficili per l’economia delle famiglie. m

Dal Vinitaly l’ottimismo dei nostri viticoltori Consumi interni di vino sostanzialmente fermi. In forte ripresa l’export verso la Germania, gli Stati Uniti e la Russia. Coldiretti chiede al Ministero di ridurre il carico burocratico. L’aumento dell’Iva in Italia, ulteriore batosta al settore

Nonostante vecchia burocrazia e nuove tasse

Marcello Gatto,presidente

Coldiretti Cuneo

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A T T U A L I T À 5N° 6 – 1-15 aprile 2012

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di Testa Massimo

Stagione di trattative per il nuovo prezzo del latte alla stalla. Nei giorni

scorsi l’Assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto ha convocato la parte industriale e quella agricola per aprire la trattativa relativa al prezzo 2012. Coldiretti ha partecipato alle riunioni con spirito costruttivo partendo dal presupposto che l’adozione del prezzo indicizzato secondo i parametri stabiliti dall’Università di Piacenza ha rappresentato un nuovo modo di determinazione del prezzo fondato su basi scientifiche e non già su impostazioni spesso condizionate da ricatti da parte delle industrie di trasformazione. Coldiretti evidenzia che i costi di produzione della componente agricola sono aumentati notevolmente nell’ultimo anno. Da una parte l’elevato prezzo dei carburanti, dall’altra gli insostenibili costi dei cereali e dei foraggi. Dice Tonino Gai, Presidente di Coldiretti Savigliano e membro di Giunta di Coldiretti Cuneo con delega al settore latte “ le modalità di formazione del prezzo indicizzato tengono conto dei costi di produzione dell’agricoltura, dell’andamento dei consumi e dei costi di trasformazione dell’industria.

Il risultato ormai ampiamente sperimentato ha permesso al settore lattiero – caseario di uscire da una situazione di crisi

che stava avviando alla chiusura molte stalle. Riteniamo che si possa avviare una discussione costruttiva se tutti componenti

della filiera partono da questi presupposti”.Aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte Bruno Rivarossa “Il fatto stesso che la Regione lo scorso anno abbia adottato in sede di trattativa regionale il prezzo indicizzato, sta a significare che lo strumento individuato da maggiori garanzie della trattativa vecchio stampo. Le Istituzioni hanno il compito di mantenere i giusti equilibri evitando prevaricazioni nell’ambito della filiera. Confidiamo che anche quest’anno l’equilibrio venga mantenuto”. m

Avviata la trattativa regionale del prezzo del latte

indice Piemonte reg 2012 02

Pesi: Estero 33 Costi 34 Prodotti 33 Controllo: 100Grasso 35% Proteine 65% Controllo 100%

Prezzo in �cents per litro, Iva esclusaBase: gen 2010 = Pz Lomb �cents/litro 33,16

standard grasso, g/litro 38 = g/kg 36,898standard proteine, g/litro 33 = g/kg 32,043

estero costi prodotti totaledic-10 97,847 131,145 122,442 117,285 116,194 38,530 0,355 0,759

gen-11 101,069 141,931 124,761 122,780 121,638 40,335 0,372 0,794feb-11 108,375 145,451 126,383 126,923 125,743 41,696 0,384 0,821

mar-11 109,503 145,174 129,376 128,189 126,997 42,112 0,388 0,829apr-11 103,769 146,662 130,159 127,061 125,879 41,742 0,384 0,822

mag-11 103,879 146,812 130,309 127,198 126,015 41,787 0,385 0,823giu-11 105,418 139,339 130,275 125,154 123,989 41,115 0,379 0,810lug-11 103,969 135,830 130,034 123,403 122,255 40,540 0,373 0,799

ago-11 102,048 133,878 129,255 121,849 120,715 40,029 0,369 0,788set-11 101,807 130,123 129,255 120,492 119,371 39,584 0,365 0,780ott-11 102,242 126,721 128,200 119,131 118,023 39,136 0,360 0,771

nov-11 101,522 128,786 129,255 119,944 118,828 39,403 0,363 0,776dic-11 99,189 131,631 128,734 119,969 118,853 39,412 0,363 0,776

gen-12 98,150 134,731 127,899 120,405 119,285 39,555 0,364 0,779feb-12 95,941 138,680 126,701 120,623 119,501 39,627 0,365 0,781

Commentofebbraio

2012

In febbraio si registra ancora un leggero aumento del prezzo indicizzato, il quarto consecutivo da ottobre, anche se contenuto entro lo 0,18%. In questo modo la crescita nei quattro mesi diventa dell’1,25%, quantificabile in circa mezzo centesimo per litro di latte. Alla base dell’aumento sta ancora una volta la componente relativa ai costi di produzione, il cui sottopaniere subisce un ulteriore sussulto, con una variazione mensile del 2,9%. Si tratta del movimento positivo più consistente da gennaio 2011, che porta la variazione complessiva di questa componente, rispetto allo scorso ottobre, al 9,4%. Va ricordato che la medesima componente aveva subito, tra maggio e ottobre, un calo del 13,7%: in effetti il confronto a dodici mesi mostra che il valore di febbraio è ancora nettamente inferiore, del 4,7%, rispetto allo stresso mese del 2011. Il principale effetto al rialzo viene questo mese dai prezzi delle granaglie: mais, soia e orzo sono cresciuti rispettivamente del 5,1%, 4,4% e 2,8%. Rispetto al mese di ottobre, tuttavia, l’aumento più consistente è quello del gasolio agricolo, che ha registrato un +8,5%.

La spinta all’aumento derivante dai costi è in buona parte, anche se non completamente, bilanciata dalla frenata sui mercati continentali: l’indice che sintetizza le quotazioni estere subisce infatti un calo mensile del 2,3%. Anche in questo caso si tratta del proseguire di una tendenza che ha caratterizzato l’intero arco degli ultimi quattro mesi: in ottobre l’indice di questo sottopaniere valeva il 6,2% in più. Il burro è, da solo, responsabile della maggior quota di questo andamento: a febbraio perde infatti il 5,1%, che diventa il 16,2% sommando le variazioni da ottobre 2011 in poi. Per controil calo della polvere magra, pari al 2,5%, neutralizza buna parte dell’aumento che si era avuto in dicembre e gennaio, complessivamente pari al +3,4%.

Anche il sottopaniere composto dalle quotazioni dei derivati del latte sul mercato nazionale ha in febbraio il segno negativo: esso lascia sul terreno quasi l’1%, per effetto dei vali dei listini dei due grana, compresi tra il 2,2% e il 2,5%. Dette tre componenti dell’indice, questa è l’unica che ancora presenti un differenziale positivo rispetto a dodici mesi fa, anche se esso si è ridotto dal -2,5% di gennaio al -0,3% di febbraio. A sua volta l’indice complessivo vale oggi il 5% in meno rispetto a febbraio 2011, mentre a gennaio l’analogo scarto, anch’esso negativo, era dell’1,9%.

g/litroproteine

indice base apr-giu 2007 indice b. 1/10

prezzosimul

g/litrograsso

60,0

85,0

110,0

135,0

160,0

Sintesi

Estero Costi Prodotti Totale

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6 N° 6 – 1-15 aprile 2012 G I O V A N I I M P R E S A

Giovani Impresa Coldiretti: insieme per il rilancio dell’economia In un’economia globale, dove

le dinamiche si evolvono con grande velocità… quanto

corrono i Bugia nen? Questo il titolo dell’originale convegno, svoltosi giovedì 22 marzo nella Sala Incontri della Fondazione CRC a Cuneo, che ha dato ampio spazio ai giovani di Coldiretti Giovani Impresa Cuneo ed alle loro esperienze innovative nel campo dell’imprenditoria agricola. Sono, infatti, state proposte video-interviste, originali ed accattivanti, realizzate in 5 aziende della provincia che si sono particolarmente distinte per coraggio e innovazione, dove vi sono giovani che fanno la differenza, e non sono dei bugia nen.“Siamo giovani trasparenti, reali, a contatto con la società – ha dichiarato Dario Perucca, delegato regionale e provinciale Giovani Impresa – siamo un esercito di bugia nen quando c’è da lottare per un progetto in cui crediamo. E’ importantissimo dare un volto al prodotto ed il consumatore desidera vedere volti giovani, simbolo di speranza e di futuro”. È stato proprio il Comitato

Giovani Impresa di Cuneo a volere fortemente questo momento di incontro per potersi confrontare e dimostrare che i cuneesi non sono dei bugia nen, delle persone irremovibili e che non hanno stimoli, ma che, al contrario, hanno molto coraggio e sfidano ogni giorno le difficoltà che la crisi pone loro davanti.Vittorio Sangiorgio, delegato nazionale Giovani Impresa, è intervenuto con molta enfasi sul tema del rilancio dell’economia

da parte dei giovani, stimolando il coraggio e la passione propri dell’imprenditore. “Voi siete giovani che danno valore al tempo – ha dichiarato Sangiorgio – e questa mattina avete investito nella vostra formazione, siamo una categoria che si muove e che con coraggio si fa spazio. Le battaglie che l’Organizzazione porta avanti sono a difesa della società intera. Il vero Made in Italy è un interesse di tutta l’Italia”.

“I Giovani Cuneesi hanno una partita da giocare, una sfida al rilancio dell’economia – dichiara Daniele Caffaro, segretario provinciale Giovani Impresa – quindi abbiamo chiamato il delegato nazionale, alla fine del convegno, a battere il calcio d’inizio di questa nuova sfida con un pallone giallo che rappresenta i colori Coldiretti e la voglia di mettersi in gioco. Sangiorgio, con molta simpatia, ha voluto colpire di testa il pallone perché è

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7N° 6 – 1-15 aprile 2012G I O V A N I I M P R E S A

proprio dalla testa che nascono le idee e parte tutto”.I Bugia nen cuneesi sono concreti, innovativi ma anche pratici, hanno studiato molto,

con lauree in economia, in ingegneria o in lingue, ed eccoli a rappresentare il significato più autentico del detto piemontese: l’espressione antica rivive nella

decisione e nella caparbietà con cui investono le loro energie in nuovi progetti “oggi più che mai – ha sottolineato il segretario nazionale Giovani Impresa

Carmelo Troccoli – i giovani sono il presente della nostra agricoltura, i giovani investono, sono ottimisti e rappresentano la crescita”. m

Il mod. Gavi è un trinicasarmenti professionale per trattori da 50-90 VC ad alto rendimento, particolarmente indicata per lo sminuzzamento dei sarmenti di vite e delle potature dei frutteti, per la pulizia del sottobosco e per la rasatura dell’erba.Per chi avesse invece un trattore da 25-60 CV ecco il modello Roero, con caratteristiche simili al Gavi ma più leggero. Inoltre entrambi i modelli possono essere dotati di spostamento idraulico per poter lavorare oltre la larghezza del trattore, carter abbattimento polvere e kit rastrelli posteriori.

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A T T U A L I T À8 N° 6 – 1-15 aprile 2012

Giovedì 22 marzo, presso la Sala Incontri della Fondazione Cassa di

Risparmio di Cuneo, è stato presentato il Master Plan del Parco Fluviale Gesso e Stura di Cuneo. Fin dal 3 agosto 2011, il Parco Fluviale di Cuneo con specifica legge regionale è stato ampliato e attualmente comprende un’area di oltre 4 mila ettari e 60 km: i fiumi lambiscono i territori dei Comuni di Borgo San Dalmazzo, Castelletto Stura, Centallo, Cervasca, Montanera, Roccasparvera, Roccavione, Sant’Albano Stura e Vignolo.Durante l’incontro, sono stati presentati ai partecipanti gli interventi che il Parco Fluviale

ha ipotizzato di realizzare nei prossimi anni e allo studio vi sono 19 ipotesi di progetti. Secondo Arneodo, segretario della Zona di Cuneo, è intervenuto nel corso del dibattito, puntualizzando la posizione di Coldiretti:

“Chiediamo che sia privilegiato un sistema Uomo-Territorio, in cui all’uomo e all’attività agricola venga riconosciuta la precedenza rispetto ad altri aspetti. Il parco non deve diventare, né essere gestito, come un museo dove si privilegiano progetti teorici o immateriali che limitano fortemente le attività o contrastano con lo sviluppo rurale. Occorre mettere in atto azioni di valorizzazione dei prodotti locali, la creazione di prodotti a marchio Parco Fluviale, progetti di regimazione delle acque indirizzati verso il risparmio idrico e il miglioramento della dotazione dell’acqua irrigua. Inoltre, occorre fermare il degrado

di alcune aree limitrofe ai fiumi, generalmente di proprietà pubblica o demaniale, mettendo in atto azioni (pulizia delle aree abbandonate, contenimento dei selvatici quali cinghiali, caprioli, corvi e cornacchie) per rendere fruibile il parco ad un pubblico più ampio possibile in sinergia con un turismo dinamico”. La gestione delle aree protette dovrà essere sempre più orientata verso obiettivi di tutela, ma non di rigida conservazione, e prevedere come priorità il mantenimento dell’attività agricola con scelte condivise, nell’interesse di tutti i cittadini e, in particolare, di coloro che vivono e lavorano nell’agricoltura. m

“Diamo la giusta priorità all’attività agricola”

Affrettati, prezzi bloccati!

30/04/2012

Presentato il Master Plan del Parco Fluviale Gesso e Stura

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Storie di vitaa cura di Barba Bertu ([email protected])

Chi acquista il latte e i formaggi, frutti della solidarietà, sostiene le

iniziative della Cooperativa “Il Casolare” di Piasco. Sergio Gerardi, 46 anni, casaro con un passato da obiettore alle spalle, è il presidente della Cooperativa dal 1994. Nel 1981, un gruppo di giovani, accomunati dall’amore per la terra, fonda la Cooperativa, offrendo sostegno ed opportunità di riscatto a tutta una serie di persone (sono gli “ultimi” dei quali ci parla il Vangelo…), altrimenti destinati a vivere ai margini della società.

A FIANCO DI CHIÈ IN DIFFICOLTÀ Gerardi, la vostra è una Cooperativa un po’ particolare…“Sì, è vero. Nata 30 anni fa come Cooperativa agricola, nel 1994 siamo diventati Cooperativa sociale. Da sempre nel lavoro dei campi inseriamo persone con vari tipi di difficoltà. In ogni settore produttivo (stalla, caseificio, aree verdi, coltivazioni agricole e vendita) sono inserite persone che, a maggior ragione oggi, con la grave crisi economica in atto, hanno ben poche possibilità di trovare occupazione”.Quante persone con problemi avete seguito in questi anni?“Impossibile indicare il numero preciso, ma è certo che in 30 anniparecchie decine persone in difficoltà hanno condiviso il nostro cammino”.Quanti casi state seguendo oggi?“Attualmente oggi sono assunti come soci lavoratori della Cooperativa dodici persone con problemi e in più abbiamo la presenza di quattro inserimenti lavorativi attivati con i servizi sociali dell’Asl, le scuole e il carcere. Le difficoltà delle persone che lavorano con noi vanno dal semplice disagio sociale a problemi mentali, di dipendenze o di mancata integrazione dopo il carcere”.Quali le difficoltà quotidiane per voi? “Sicuramente non è facile riuscire a stare sul mercato

come qualsiasi altra azienda normale, avendo dei ritmi e delle capacità produttive modulate sulle esigenze di persone con diversi problemi seri. Le difficoltà principali sono di tipo economico per la realtà produttiva e la capacità imprenditoriale, e di tipo organizzativo perché è necessario avere dei responsabili nei vari settori professionalmente capaci ma anche disponibili nello stesso tempo a curare l’inserimento sociale e il recupero di ogni persona. È fondamentale l’attenzione quotidiana ai problemi delle persone”.

LE RINASCITEQuali sono le soddisfazioni?“Nel corso degli anni abbiamo visto molte persone rinascere e trovare serenità in un ambiente di lavoro che rispetta i tempi e le difficoltà di ognuno. Abbiamo l’aiuto di molte persone che

volontariamente offrono il proprio tempo e le proprie capacità per aiutarci nel lavoro manuale, nelle attività di coordinamento, di ricerca dei fondi e degli aiuti economici e che soprattutto con la loro presenza non ci fanno sentire soli anche nei momenti più difficili”.A Costigliole Saluzzo avete aperto da poco un nuovo self-service del latte. Perché avete fatto questa scelta?

“Il distributore automatico di latte fresco è nella centrale Via Vittorio Veneto. Da diversi anni abbiamo iniziato la vendita del latte attraverso alcuni distributori automatici per valorizzare il latte di nostra produzione e fornire ai clienti un prodotto di alta qualità, al prezzo conveniente di 1 euro al litro”.Avete altri distributori automatici del vostro latte in provincia?“Attualmente ne abbiamo due a Piasco, uno a Costigliole, uno a Busca e uno a Borgo San Dalmazzo”.Cosa producete oggi? “Oltre al latte produciamo vari tipi di frutta e formaggio”.Come commercializzate vostri prodotti?“Principalmente nel nostro punto vendita in Via Umberto primoa Piasco, ma forniamo anche

diversi punti vendita della zona e alcuni grossisti”.

IL VANGELO VISSUTOIl Vescovo di Saluzzo, Giuseppe Guerrini, non ha alcun dubbio: “La Cooperativa di solidarietà ‘Il Casolare’ di Piasco? Ne penso ogni bene, perché fanno un lavoro egregio su realtà dimenticate dalla nostra società. Vivono il Vangelo tutti i giorni, con una costante attenzione agli ultimi. La Cooperativa piaschese è una struttura fragile, che va aiutata, affinché i soldi non vadano interamente a finire alle banche. Se posso fare un appunto a loro, è che sono troppo buoni”.

ALLA RICERCA DI SOSTEGNI“Il Casolare” cerca “soci sovventori” della Cooperativa. Tarcisio Olivero, “anima” della Cooperativa sin dagli inizi, spiega che “si tratta di soci che prestano dei soldi, sostenendo le nostre attività, e li possono riavere in qualsiasi momento. Il nostro obiettivo è di raccogliere 200 mila euro: se questo avverrà, potremo accedere ad un contributo regionale a fondo perduto di 80 mila euro, per acquisto di attrezzature che ci servono”. Monsignor Guerrini lancia un appello: “Non solo le Associazioni e le Parrocchie, ma tutta la nostra Chiesa locale, deve sentirsi coinvolta nelle iniziative del ‘Casolare’ di Piasco”. Tarcisio Olivero, che è uomo di fede, confida “nell’aiuto di persone buone e generose e nella Provvidenza”.Chi è interessato alla proposta, può contattare il numero 348.8276181. m

9N° 6 – 1-15 aprile 2012R I T R A T T I D I I E R I E D I O G G I

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A T T U A L I T À10 N° 6 – 1-15 aprile 2012

Moratoria: interventi a misura d’impresa

del sistema bancario, per riuscire a recuperare, almeno in parte, la liquidità necessaria per gestire l’ordinario processo produttivo.Un’opportunità da valutare caso per caso, con estrema attenzione, nella consapevolezza che le misure introdotte, da sole, non potranno consentire di risolvere la problematica della “stretta creditizia”, ma potrebbero permettere di usufruire di un significativo sollievo.In merito i punti qualificanti dell’intesa riguardano la sospensione, per un massimo di 12 mesi, del pagamento della quota capitale delle rate relative ai finanziamenti in essere a medio e lungo termine (oltre che dei

Moratoria atto terzo; per effetto, infatti, della recente sottoscrizione

del nuovo accordo tra Governo, ABI (Associazione Bancaria Italiana) ed Organizzazioni di Categoria (compresa la Coldiretti), sono state introdotte

specifiche misure in materia di credito alle imprese (incluse, naturalmente, quelle agricole).Obiettivo dichiarato ed auspicato è quello, in una situazione come quella attuale in cui continuano a registrarsi forti tensioni e criticità in ambito finanziario, di rilanciare

ed invertire la tendenza del ciclo economico fornendo un set di strumenti che permettano di ottenere un reale supporto.Una possibile “boccata di ossigeno” per le realtà aziendali che presentano una situazione di indebitamento nei confronti

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Imprese agricole e credito

Page 11: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

A T T U A L I T À 11N° 6 – 1-15 aprile 2012

Per i contratti di leasing mobiliare la sospensione non può superare i 6 mesi (12 mesi per il leasing immobiliare).

PMI Italiane “in bonis”Possono beneficiare delle misure introdotte le piccole e medie imprese italiane di tutti i settori, che al momento della domanda non presentano, nei confronti della banca, sofferenze, incagli, rate scadute o sconfinamenti da oltre 90 giorni. Preclusa, inoltre, la possibilità di accesso alle aziende che abbiano già utilizzato, nel recente passato, i medesimi benefiici. m

canoni di leasing immobiliare e di sei mesi per quello mobiliare), l’allungamento della durata dei mutui e, fino ad un massimo di 120 giorni, dei prestiti di conduzione concessi alle imprese agricole (ovvero delle scadenze del credito agrario a breve termine, perfezionato con o senza cambiali).Possono usufruire della sospensiva solo le posizioni già in essere alla data del 28 febbraio 2012 e che, in passato, non abbiano beneficiato di simili interventi. Al momento della domanda (da presentare alla banca finanziatrice), inoltre, le rate devono risultare “in bonis”, ovvero non possono accedere le imprese che eventualmente presentano sofferenze, incagli o posizioni scadute/sconfinanti da più di 90 giorni.La scadenza per aderire è stata fissata al 31 dicembre 2012 e le modalità, in linea generale, prevedono la necessità di presentare una specifica richiesta alla banca interessata (sempre

che quest’ultima abbia deciso di aderire all’accordo), la quale potrà anche non esprimere un effettivo parere, essendo ammesso il principio del silenzio assenso (il rifiuto, viceversa, deve essere necessariamente comunicato entro il termine massimo di 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda).Importante è l’aspetto che prevede che in presenza di interventi di sospensione del pagamento della quota capitale delle rate ed allungamento delle tempistiche di rimborso, non possano essere addebitate all’impresa richiedente spese ed

oneri aggiuntivi, né modificato il tasso di interesse applicato al contratto originario.

Chi può aderire e le principali caratteristiche delle misure introdotte:L’allungamento delle scadenzeLa durata del periodo di ammortamento dei finanziamenti in essere, può essere allungata fino ad un massimo del 100% della durata residua, ovvero di due anni per i mutui chirografari e di tre anni per quelli ipotecari. Le anticipazioni su crediti possono essere prorogate fino a 270 giorni e 120 giorni è il periodo di allungamento concesso per il credito agrario di conduzione.

Sospensione delle ratePossibile sospendere, fino ad un massimo di 12 mesi, la quota capitale delle rate dei mutui a medio e lungo termine in essere alla data del 28 febbraio 2012. Gli interessi, viceversa, dovranno essere regolarmente pagati alle scadenze inizialmente previste.

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Page 12: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

12 N° 6 – 1-15 aprile 2012 V A R I E

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Secondo il 6° censimento dell’agricoltura, l’età media di chi lavora la terra in Piemonte è di 56 anni e sei mesi. Varia, a seconda delle caratteristiche del territorio, ed è di 54 anni e mezzo in montagna, 57 anni e tre mesi in

collina e 56 anni e 4 mesi in pianura.Curioso il raffronto con l’indagine precedente (quella del 2000). Allora si era oltre i 58 anni. È in corso, dunque, un processo di ringiovanimento che non va solo guardato con soddisfazione, ma deve essere alimentato e sostenuto, aiutando le potenzialità di ricambio generazionale all’interno delle aziende rurali. Le statistiche, attente ad ogni sfumatura, curano tabelle e fissano indicatori. Alla base di tutto, però, c’è un discorso più semplice, alla “bastian contrari”, sulle ragioni del cambiamento che, anche se con ritmo lento, si sta registrando nel mondo rurale.La crisi economica, la chiusura di tante industrie e l’incertezza del futuro stanno affossando definitivamente il sogno del posto sicuro in fabbrica che, nella seconda metà del secolo scorso, ha prodotto l’esodo dai campi.Dopo aver vissuto gli anni del boom economico e vivacchiato successivamente, in ambienti tanto diversi da quelli di origine, il lavoro in azienda agricola ha rispolverato qualche chances. Consente di essere protagonisti, di operare scelte innovative, di gestire autonomamente il proprio lavoro, di vivere con un budget più contenuto rispetto alla città, di sfuggire alla morsa dei ritmi dei centri maggiori . I giovani, alle prese con la difficoltà di inserirsi nel mondo del lavoro, lo stanno capendo. Studiano, cercano di crearsi una base culturale adeguata, ma tornano a guardare alla cascina di famiglia, disposti a confrontarsi con genitori che li capiscono più che in passato e che , visti i tempi, sono capaci anche di un passo indietro. Non c’è lo stipendio, è ovvio, ma se si lavora bene e se non intervengono fattori negativi, si vive decentemente, si dispone di qualche tempo per lo svago, si evita l’isolamento, ci si mantiene al passo con il resto del mondo e non si rischiano licenziamento e cassa integrazione. Un diplomato o un laureato che lavora alla conduzione della propria azienda non è uno “sfigato” (per usare l’espressione infelice sfuggita al politico di turno), ma una persona che ha fatto una scelta, un soggetto intelligente ed attivo, un uomo (o una donna) che ha preferito alla omogeneizzazione in ufficio, in fabbrica o nel box del call center (passando il tempo a romper le scatole alla gente), il benessere della vita in campagna, la gioia del programmare, la soddisfazione di raccogliere e, perché no?, anche la rabbia di qualche insuccesso. m

Bastian Contrari

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Il Corsivo del Coltivatore

Un corso per l’uso dei mezzi agricoli

Giovedì 15 e 22 marzo si è tenuto presso l’Ufficio Zona Coldiretti di Mondovì, un

corso sulla circolazione stradale dei mezzi agricoli e sulla messa in sicurezza degli stessi. Relatori del corso sono stati l’ex Comandante del Distaccamento Polizia Stradale di Saluzzo – Sostituto Commissario Palmiro Romoli – e Simonetta Re, addetta alle pratiche UMA di Coldiretti Cuneo, che hanno saputo con estrema competenza, esporre le regole di comportamento e gli obblighi a cui ogni agricoltore deve attenersi quando si mette sulla strada alla guida di un mezzo agricolo.Numerose le delucidazioni chieste dai partecipanti, in particolare, le domande si sono concentrate sui cartelli indicatori degli ingombri, sulle sporgenze laterali e longitudinali e relative autorizzazioni al transito in caso di eccezionalità, sull’assicurazione dei mezzi e sulla documentazione che deve accompagnare la macchina agricola in funzione della tipologia e del suo utilizzo. Il Sostituto Commissario Romoli si è raccomandato più volte di osservare scrupolosamente le direttive del Codice della Strada onde evitare di essere da intralcio e pericolo per la circolazione ma, soprattutto, per tutelarsi in caso di incidente. m

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A T T U A L I T À14 N° 6 – 1-15 aprile 2012

Consiglio Provinciale Pensionati Coldiretti

onorifica a Cavalier Ufficiale al merito della Repubblica per le sue attività e i suoi meriti a servizio dello stato e della provincia di Cuneo. La medaglia è stata consegnata dal Sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia. Presente all’importante momento anche Danilo Elia, Segretario Nazionale Federpensionati. “Ho donato moltissimo tempo agli altri – commenta Lorenzo Bergese – avrei potuto essere un semplice frutticoltore, invece ho deciso di dedicarmi a molte cose ed in cambio ho ricevuto amicizia e riconoscenza”.“Come Presidente onorario e Presidente dei Pensionati ha dato davvero molto del suo

Venerdì 23 marzo si è tenuto il Consiglio Direttivo

dell’Associazione Provinciale Pensionati Cuneo durante il quale gli oltre 20 partecipanti hanno potuto confrontarsi sull’esito delle riunioni zonali appena concluse ed hanno discusso di argomenti legati alla programmazione delle prossime attività dei pensionati.Momento significativo della mattinata è stato dedicato a Lorenzo Bergese, Presidente

dell’Associazione Pensionati Coldiretti Cuneo, il quale è stato insignito della distinzione

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tempo a favore delle altre aziende – dichiara Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – e ci auguriamo che possa continuare l’impegno ed essere un esempio per tutti”.“Rileggendo il percorso di vita di Bergese, emerge una coerenza costante – dichiara Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo – è un uomo dalla vita trasparente e dal carattere umile, peculiarità indispensabili nel percorso di Coldiretti”. Bergese continua il suo impegno nei confronti dell’agricoltura. Attualmente ricopre anche l’incarico di presidente del Consorzio di Difesa delle Produzioni intensive (Condifesa) di Cuneo. m

Consegnate le insegne di Cavaliere Ufficiale a Lorenzo Bergese

Page 15: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

A T T U A L I T À 15N° 6 – 1-15 aprile 2012

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16 N° 6 – 1-15 aprile 2012 V I T I V I N I C O L O

Notizie dal servizio vitivinicolo TAR SOSPENDE IL DISCIPLINARE DELL’ASTI DOCG?!Il TAR del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva chiesta dall’imprenditore Gianni Zonin – proprietario della tenuta Castello del Poggio – contro il rifiuto di inserire il comune di Asti nel territorio ammesso per la produzione dell’ Asti DOCG. La richiesta di inserimento del comune di Asti nel disciplinare era stata respinta sia dal Comitato Nazionale Vini che dal Ministero, anche in considerazione del fatto che la filiera dell’Asti (Regione, Sindaci dei 52 Comuni, Organizzazioni Sindacali e Associazioni di Prodotto), a suo tempo ha esternato e votato nelle sedi di discussione in maggioranza la contrarietà. Tale sospensiva, come ha rilevato immediatamente Coldiretti Piemonte, mette a rischio la vendemmia del 2011 in quanto il TAR del Lazio si è espresso mettendo in discussione l’intero articolato del disciplinare stesso che conteneva alcune modifiche e novità richieste e condivise da tutta la filiera, tra queste l’introduzione di sottozone per una migliore valorizzazione ed identificazione del prodotto. Con tale sospensiva (sono attesi chiarimenti), potrebbe essere impedito di produrre e commercializzare partite di vino già etichettate, in promessa di vendita, se non addirittura commercializzate o in via di spedizione, secondo il disciplinare approvato dal Comitato Nazionale Vini e dal Ministero e pubblicato da tempo in Gazzetta Ufficiale. Lo stesso problema, visto che i tempi di una sentenza definitiva potrebbero slittare a ottobre di quest’anno, potrebbe anche ripetersi per la vendemmia 2012. Coldiretti Piemonte, dopo aver ribadito che un provvedimento simile, scaturito da interessi di una singola azienda e reca però danno

all’intero comparto, si dichiara pronta a ogni iniziativa, ivi compresa la mobilitazione se i produttori lo vorranno, per difendere l’economia di più di 6000 imprese viticole e centinaia di aziende produttrici di Asti e di Moscato d’Asti. In attesa di risposte dalla Regione, prontamente sollecitate, Coldiretti chiede che se sospensione deve esserci, questa sia da intendersi solo riferita allo specifico articolo relativo all’inserimento del comune di Asti nel disciplinare e di ritenere valido, sia per il 2011 che per il 2012, il testo già approvato ufficialmente con tutte le altre modifiche, che sono state già recepite e ormai da mesi applicate. ULTIMA ORA: Prima di andare in stampa si apprende che la risposta del Ministero alla richiesta di chiarimenti circa gli effetti della sospensione del TAR del Lazio sui prodotti della vendemmia 2011, rivendicati come Asti spumante o Moscato d’Asti DOCG ripercorre i punti centrali sostenuti da Coldiretti nei giorni scorsi con la Regione, vale a dire: - sono già state effettuate scelte produttive da tempo rispetto un

disciplinare ufficialmente pubblicato- occorre evitare un danno irreparabile ai produttori che hanno ormai

inserito nel circuito di vendita il prodotto - la sospensione non deve riguardare l’intero articolato, ma solo lo

specifico punto relativo al contenzioso (zona di produzione).In conclusione la suddetta nota afferma che in attesa di una sentenza definitiva del TAR, i prodotti della vendemmia 2011 possono essere certificati, etichettati e commercializzati secondo le disposizioni del disciplinare attuale, fino ad esaurimento delle scorte.

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17N° 6 – 1-15 aprile 2012V I T I V I N I C O L O

VINO BIOLOGICO Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 9 marzo è pubblicato il Regolamento 203/2012. Prende in considerazione i prodotti del settore vitivinicolo di origine biologica, definendo l’utilizzo di prodotti e sostanze e delineando le pratiche enologiche consentite.Il Regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, e si applica a decorrere dal 1° agosto 2012. Ciò significa che potranno fregiarsi del termine “vino biologico” e riportare in il logo biologico dell’UE (la foglia con i margini stellati), i prodotti derivanti dalla vendemmia 2012. I vini detenuti in cantina, provenienti dalla campagna 2011 e antecedenti seguiranno queste disposizioni: - se sono stati elaborati con un processo di vinificazione (va dimostrato

con documentazione da conservare per 5 anni dopo l’immissione sul mercato e da consegnare all’ente certificatore), già conforme alle norme sulla produzione previste dal Reg. 203/2012 possono riportare in etichetta “il logo biologico dell’UE. ”Non risulta invece chiaro se tali prodotti possono indicarsi “vino biologico” da subito o eventualmente dopo il 1-8-2012;

- per i vini ottenuti difformemente dal punto precedente è solamente ammesso riportare l’indicazione “vino ottenuto da uve biologiche” e non è consentito apporre il logo suddetto.

I suddetti vini prodotti fino al 31 luglio 2012 in conformità delle antecedenti disposizioni ( Reg. 2092/91 e Reg.889/2008, possono continuare a essere immessi sul mercato fino ad esaurimento e scorte.Tra le prescrizioni del nuovo regolamento è importante considerare i limiti massimi di solfiti: 100mg per i rossi (contro i 150 per il vino convenzionale) e 150 per i bianchi e rosati (contro i 200 per il vino convenzionale), purché con residuo zuccherino fino a 2 grammi litro, mentre per tutti gli altri vini (spumanti, frizzanti, passiti, e con residui

maggiori di 2 grammi litro) si applica una riduzione di 30 mg rispetto ai limiti fissati per il vino convenzionale.

LIVELLO IMPOSIZIONE ACCISA NEGLI STATI UE – AGGIORNAMENTO Dal 1-1-2012 sono adeguati alcuni importi della tassazione relativa all’accisa di vino e bevande alcoliche, applicati nei singoli stati membri della UE. Tali valori sono leggibili, sempre aggiornati al link: http://ec.europa.eu/taxation_customs/taxation/excise_duties/index_en.htm

PROROGATA SCADENZA PER LA MISURA PSR 132 – PARTECIPAZIONE AI SISTEMI DI QUALITÀLa misura si propone di sostenere e promuovere la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità Alimentare. Rispetto agli scorsi anni non ci sono variazioni di rilievo e sono quindi confermati i contributi che vanno a coprire integralmente i costi sostenuti per certificare i prodotti a denominazione d’origine o a indicazione geografica: spese per la rivendicazione, per l’applicazione del piano dei controlli nelle fasi vigneto, vinificazione , imbottigliamento, comprese le analisi obbligatorie e i contrassegni. Sono state prorogate le scadenze di presentazione (da effettuarsi con il sistema telematico) delle domande al 31 maggio 2012 ORE 24, e, per le sole domande presentate direttamente dagli interessati, anche in forma cartacea presso la Provincia entro le ore 12 del 4 giugno 2012.Alla domanda devono essere allegati i preventivi degli organismi di controllo e dei laboratori di analisi oppure autodichiarazione del beneficiario sulla spesa preventivata. Fotocopia documento di identità ed elenco soci, per le società.

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(segue a pagina 18)

Page 18: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

INFORMAZIONI AI CONSUMATORI SUGLI ALIMENTIAlcune indicazioni relativamente al Reg. 1169/2011, che tratta degli alimenti in generale e pertanto include anche il vino, eventualmente interessato per gli allergeni e l’etichetta nutrizionale:• entrato in vigore dal 12-12-2011 , ma l’applicazione è dal 13-12-2014 e

per alcune disposizioni relativamente alle indicazioni nutrizionali dal 13-12-2016

• i prodotti etichettati in modo non conforme al reg.1169 o messi in commercio prima del 13-12-2014 possono essere venduti fino esaurimento scorte

• il vino resta appena sfiorato dalle nuove disposizioni generali sugli alimenti, perché molte norme già applicate, altre non necessarie, ma si attende decisione per: allergeni e indicazioni sul valore energetico ecc. Consiglio: attendere precisazioni prima di modificare etichette

• prescritta altezza minima caratteri per indicazioni obbligatorie (in caso di corsivo l’altezza del carattere minuscolo più piccolo es. x,e,a,..deve essere 1,2 mm

• vino e aceto restano esentati dalle indicazioni : ingredienti, data di scadenza, contenuti nutrizionali (proteine, grassi, zuccheri ecc).

VINI SOGGETTI A LIMITAZIONI D’IMPIANTO Il bando per l’assegnazione dei diritti in deroga alla limitazione d’impianto per le DO assoggettate al vincolo (Barolo, Barbaresco, Roero per la tipologia Arneis, Dolcetto di Dogliani Superiore o Dogliani, Dolcetto di Dogliani, Dolcetto delle Langhe Monregalesi) resta aperto fino al 20 -5-2012. Non ci sono novità rispetto l’anno scorso.Non vale la priorità cronologica dell’istanza, poichè esiste la graduatoria per punti di merito, come da Determina.

Coloro che hanno presentato domanda l’anno scorso e sono rimasti fuori graduatoria (solo DOCG Barolo), in caso di ripresentazione, maturano 1 punto in più. Alcune indicazioni sui contenuti della delibera 32-1685 del 2011, tutt’ora vigente ed applicata. Si considerano le superfici iscrivibili alle seguenti DO: Barolo, Barbaresco, Roero per la tipologia Arneis, Dolcetto di Dogliani Superiore o Dogliani, Dolcetto di Dogliani, Dolcetto delle Langhe Monregalesi. Per tutte queste DOCG e DOC saranno consentiti senza limitazione i reimpianti solo se originati dall’estirpazione di un vigneto appartenente alla medesima DO. Se il diritto deriva da altra DO o da vigneto non iscritto, gli interessati dovranno presentare una richiesta al Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, con scadenza 20 maggio 2012 per concorrere all’assegnazione (secondo graduatoria), delle “quote” annuali di superfici ammesse. Le superfici annualmente realizzabili (il reinnesto è vietato) in deroga alle limitazioni sono indicati nella tabella a piè articolo. Nell’ambito del periodo di ricevimento delle istanze non sarà tenuto conto dell’ordine cronologico di presentazione, perché l’assegnazione avverrà secondo una graduatoria di merito che vede assegnati punteggi in base a qualifica di imprenditore agricolo, prima i giovani con insediamento PSR e riconversione aziendale. A parità punti la precedenza è data dall’età giovane del richiedente. Entro il 10 giugno sarà comunicato l’esito della graduatoria ed entro i successivi 30 gg i beneficiari presenteranno la tradizionale richiesta di impianto/iscrizione alla Provincia per ottenere l’autorizzazione ai lavori. Ottenuto il diritto definitivo, l’impianto potrà effettuarsi entro due campagne dal rilascio. Non rientrano nelle limitazioni le autorizzazioni già rilasciate o le superfici già realizzate negli ultimi 3 anni.. m

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18 N° 6 – 1-15 aprile 2012 V I T I V I N I C O L O

(continua da pagina 17)

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A T T U A L I T À 19N° 6 – 1-15 aprile 2012

Quasi mille persone, tra allevatori, tecnici e professionisti del settore

provenienti da tutto il Nord Italia, hanno affollato mercoledì 14 marzo l’azienda agricola Michele e Matteo Monetti di Racconigi, uno degli allevamenti di punta della Razza Piemontese esteso su 65 ha e con 450 capi iscritti al Libro Genealogico, per l’ottava edizione del Meeting Annuale, organizzata da Anaborapi, l’Associazione Razza Bovina Piemontese.L’azienda, che ha fornito negli anni ben 47 torelli al Centro Genetico di Carrù, ha messo a disposizione le strutture e la mandria per la visita tecnica. In diversi stand informativi, approntati per l’occasione,

i tecnici Anaborapi hanno illustrato i numerosi servizi per la genetica che l’Associazione propone agli allevatori: accesso personalizzato al sito Internet, piano di accoppiamenti

programmati, servizi mirati alla scelta dei riproduttori. All’evento hanno partecipato anche docenti e studenti dell’Università di Scienze Agrarie di Torino e di vari Istituti Tecnici, oltre ad una

delegazione di allevatori svedesi (nella foto) giunti con l’obiettivo di approfondire le proprie conoscenze sulla pregiata Razza Piemontese. Alla fine della mattinata, i partecipanti hanno pranzato degustando piatti tipici a base di carne Piemontese, fornita dalla Compral.“Anche quest’anno l’affluenza del pubblico è stata eccezionale – dice Albino Pistone Presidente Anaborapi – a conferma del gradimento da parte degli allevatori per questi incontri che, coniugando in una sola giornata momenti tecnici e di convivialità, mettono in risalto il progresso selettivo ed i risultati ottenuti grazie all’impegno di coloro che hanno sempre creduto in questa grande Razza”. m

Meeting annuale allevatori di razza Piemontese

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A T T U A L I T À20 N° 6 – 1-15 aprile 2012

All’Istituto Zooprofilattico, il convegno sulla filiera del latte

le problematiche che caratterizzano la produzione del latte bovino e ovi-caprino; inoltre si sono approfonditi i temi dell’alimentazione animale, del benessere delle bovine lattifere nonché dei controlli igienico-sanitari previsti dalle normative, i piani di autocontrollo aziendale, i parametri di qualità, il miglioramento genetico, il problema delle quote latte. Infine, è stata evidenziata l’utilità dell’attività svolta all’interno del progetto di ricerca Bovilat finanziata dalla Regione Piemonte, che permette di raccogliere dati sulla qualità del latte bovino prodotto in Piemonte, organizzandoli e rendendoli fruibili sul portale http://pql.arapiemonte.it m

La filiera del latte piemontese, che annovera anche una significativa produzione del

settore ovicaprino, vale come fatturato 350 milioni di euro. Una realtà imponente che richiede un grande lavoro di controllo: il Laboratorio Centro Latte dell’Istituto Zooprofilattico l’anno scorso ha effettuato oltre 45 mila analisi.Sono alcune cifre importanti sottolineate in un convegno di grande interesse organizzato dall’Istituto Zooprofilattico sul tema: “La filiera del latte, chi ben comincia…” in collaborazione con gli esperti del Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni dell’Istituto con il Master postuniversitario in corso a Moretta su “Qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità

della filiera latte”. L’evento ha coinvolto, oltre agli studenti iscritti al Master, operatori della sanità pubblica, liberi professionisti, associazioni di categoria e personale operante in laboratori privati. L’importanza dell’approccio multidisciplinare del convegno è stata sottolineata, oltre che dal prof. Bartolomeo Biolatti (nella foto), Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino

e Direttore del Master, anche dall’Assessore della Provincia di Torino dott. Marco Balagna, che hanno voluto presenziare all’apertura dei lavori.Sono intervenuti, come relatori, gli esperti provenienti da vari Istituti Zooprofilattici e Centri di Referenza Nazionali, Servizi Veterinari delle Asl piemontesi, Università, Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte, esponenti del mondo produttivo ed allevatoriale. “A questo incontro – spiega Fernando Arnolfo direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico – seguirà un ulteriore appuntamento in cui gli esperti presenteranno i punti di forza e di miglioramento della filiera”. Nel corso della giornata sono state affrontate

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21N° 6 – 1-15 aprile 2012L E T T E R E

contenimento delle varie specie. Si sta anche lavorando per una modifica della legge nazionale e regionale della caccia, dove la selvaggina possa diventare una risorsa per le imprese agricole. Con la mentalità attuale, sia degli agricoltori che dei cacciatori, questo è un percorso tutto in salita. Siamo però fiduciosi che almeno nelle zone pedemontane e montane, la selvaggina possa rappresentare fonte di reddito per le imprese agricole.Ma prima di cambiare le leggi è necessario cambiare la nostra mentalità. Ci stiamo provando.

LA CR SALUZZOPER I DANNI DA GELO La Cassa di Risparmio di Saluzzo SpA, da sempre sensibile alle problematiche del settore agricolo ed alle sue necessità, comunica che - aderendo all’invito della Coldiretti Piemonte e CreditAgriItalia, emerso nell’incontro tenutosi il 9 marzo u.s. a Torino con gli Istituti bancari piemontesi, a definire un piano finanziario teso ad affrontare i gravissimi problemi conseguenti ai “danni gelo” nel

IL LUPO… UNA RISORSA?Breve commento alla risposta, per altro equilibrata, della redazione alla lettera del sig. Mario Bioletti sul lupo come opportunità. I problemi elencati sono: i cinghiali (“porcastri”) liberati dai cacciatori, i caprioli, i cervi ed i daini introdotti illegalmente sempre dai cacciatori, le nutrie, sfuggite “accidentalmente” da allevamenti, i ghiri che proliferano per scarsità dei predatori naturali, non è stato citato lo scoiattolo grigio – sempre liberato dall’uomo – che sta diventando un problema. Il lupo, che è arrivato ma non è stato introdotto, sta limitando l’impatto degli ungulati sopra citati ed i ghiri potrebbero essere ridimensionati dai predatori naturali (rapaci notturni) in grave stress per numerosi motivi di tipo antropico. In sostanza il colpevole della situazione attuale è solo l’uomo che ha però la presunzione di poter “regolare” i ritmi naturali.

Luigi Bertero, Savigliano

Come si fa a non condividere quanto scritto dal signor Bertero. Resta però il fatto che Coldiretti, nel rappresentare le istanze economiche dei propri associati, deve assolutamente pretendere che l’equilibrio naturale venga ripristinato in fretta, evitando sovrappopolamenti, dannosi all’economicità delle imprese agricole. Di qui, le richieste di

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comparto ortofrutticolo – ha deliberato lo stanziamento di un plafond di € 5.000.000,00 destinato agli agricoltori, finalizzato alla concessione di una vasta e articolata tipologia di finanziamenti agrari a sostegno dell’auspicata ripresa dai “danni gelo” subiti dalle imprese agricole piemontesi. Per tutte le informazioni, rivolgersi presso gli sportelli della Cassa di Risparmio di Saluzzo SpA, il cui elenco è consultabile anche sul sito www.crsaluzzo.it

Giovanni AndreisPresidente Cassa di Risparmio

di Saluzzo SpA

Ringraziamo la Cassa di Risparmio di Saluzzo per la pronta disponibilità. CreditAgri Italia, Agenzia del Piemonte, sta elaborando un piano economico-finanziario che riguarda la disponibilità anche degli altri Istituti bancari. Non appena questo sarà pronto, provvederemo a renderlo noto.

UN NUOVOGIORNALE AGRICOLOEgregio Direttore,da alcuni mesi ricevo un giornale che mi viene inviato a casa di cui non ho mai chiesto l’invio. Mi preme sapere se questo giornale rientra nel progetto di comunicazione Vostro vista l’affinità e l’impostazione. Sono

a chiederVi questo perché non vorrei che la mia organizzazione in un momento già così difficile anche per le imprese orientasse delle risorse per una comunicazione che in qualche modo si sovrappone.

Lettera firmata

Caro Socio,cogliamo l’occasione per confermarLe che il giornale che da qualche mese Le viene spedito non appartiene ad un’iniziativa di Coldiretti. È un’iniziativa autonoma. Non esprimiamo giudizi in merito perché riteniamo corretto che ognuno possa giustamente esprimere e comunicare opinioni sul comparto. La nostra testata è quella storica de Il Coltivatore Cuneese che Lei ben conosce sulla quale noi continuiamo a comunicare direttamente con la nostra base sociale le azioni sindacali a tutela del reddito delle imprese agricole associate.

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A T T U A L I T À22 N° 6 – 1-15 aprile 2012

della metà del terreno occupato si trova in Puglia (14,8 milioni di metri quadri), ma superfici ragguardevoli si trovano anche nel Lazio (3,8 milioni di mq) e in Emilia Romagna (3,4 milioni di mq).Rispetto ai dati 2010, osservando il balzo di crescita della potenza totale installata del fotovoltaico (il più elevato tra le fonti rinnovabili) avvenuto nel 2011, si può stimare che il suolo “sottratto” all’agricoltura da questi impianti sia almeno triplicato nell’ultimo anno. La rapida espansione degli impianti fotovoltaici a terra, pone, seri interrogativi di carattere ambientale e paesaggistico, oltre che economico e produttivo, in un Paese come l’Italia dove, negli ultimi 40 anni, sono andati già persi quasi 5 milioni di ettari di superficie coltivata, pari a due volte la regione Lombardia, a causa dell’effetto congiunto degli usi speculativi e di competizione negli usi (abitazioni, edilizia) della terra. Tutto ciò ha anche determinato una crescita costante del prezzo sia di acquisto che di affitto dei terreni negli ultimi anni, tanto

Crescono sempre più le energie rinnovabili tratte da sole e vento:

secondo il rapporto pubblicato dal Joint Research Centre della Commissione Europea, energia solare ed eolica hanno registrato un incremento notevole negli ultimi due anni in Europa, e sono sulla buona strada per centrare gli obiettivi per il 2020. Come si legge nell’introduzione del rapporto, “confrontando i numeri con quelli riferiti al 2009 emerge una grande ascesa di energia eolica e fotovoltaica livello globale”, intanto l’idroelettrico rimane la tecnologia più usata, e copre l’88% dell’elettricità generata da fonti rinnovabili”. In termini di contributo energetico, se l’idroelettrico resiste al primo posto, si assiste alla crescita di nuove tecnologie. Tra queste merita attenzione il solare a concentrazione (Concentrating Solar Power), il cui incremento è stato molto consistente, soprattutto in Europa. In questo settore tecnologico, a livello Europeo la Spagna vanta la leadership, con 730 MW istallati, equivalenti al 60% del dato mondiale. Nonostante la maggiore

diffusione delle rinnovabili in Europa e nel mondo, in alcuni paesi, come l’Italia, si è ancora al lavoro per la definizione di opportuni strumenti in grado di garantire il necessario equilibrio tra la diffusione dell’energia verde e i relativi impatti su territorio, ambiente e paesaggio. Questo aspetto, in Italia, è particolarmente rilevante per i

problemi causati dalla diffusione dei grandi impianti eolici e di quelli fotovoltaici collocati a terra. Infatti, secondo dati Gse 2010, gli impianti a terra per il fotovoltaico occupano una superficie di 33,2 milioni di metri quadrati (3316 ettari). Tra l’altro, questi impianti risultano molto concentrati in alcune aree del paese, visto che poco meno

Rapporto Ue: crescono le energie rinnovabili

In Europa il contributo della biomassa nel 2009 ha coperto il 68,6% del consumo di energia primaria rinnovabile

Il “Technology Map 2011”, documento elaborato dal Joint Research Centre, Centro di ricerca della Commissione europea fotografa lo stato dell’arte delle tecnologie di sfruttamento energetico delle fonti rinnovabili in Europa e nel mondo. Tra gli altri numeri, spicca la crescita del fotovoltaico (quasi 30 GW installati in Europa, con produzioni energetiche che passano dai 14 GWh del 2009 ai 70 GWh del 2011) e il balzo in avanti dell’eolico (+29% dal 2008 al 2010). Leggendo il rapporto appare evidente la consistente e costante crescita delle rinnovabili, che sempre più si pongono come reali alternative alle fonti energetiche tradizionali (carbone, gas etc).

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23N° 6 – 1-15 aprile 2012V A R I E

che in Italia il valore medio della terra supera i 18.400 euro per ettaro, livelli superiori rispetto a quelli che si riscontrano in paesi come Germania (13.000 euro/ha) e Francia (6.000 euro/ha). La vicenda del fotovoltaico a terra, come quella della massiccia diffusione di grandi impianti eolici in aree ad alto valore paesaggistico, costituiscono un importante elemento di riflessione rispetto alla necessità che la diffusione delle rinnovabili, così importante

e decisiva per lo sviluppo di un paese industrializzato come l’Italia, debba essere obbligatoriamente accompagnata da strumenti normativi in grado di promuovere un modello energetico effettivamente sostenibile, evitando di lasciare le sorti di questo importante comparto alla sola logica di mercato, esponendolo a rischi speculativi e a danni irreversibili per il territorio nazionale, già di per se sottoposto a numerosi fattori di criticità. m

Condifesa Cuneo approva il bilancio consuntivo

L’assemblea generale dei Soci del Condifesa Cuneo, composta

dai delegati nominati nelle cinque assemblee parziali hanno approvato il bilancio consuntivo chiuso al 31 dicembre 2011 che ha visto un aumento del 10% dei valori assicurati rispetto al 2010 per un valore assicurato di 194 milioni di euro e premi assicurativi per circa 20 milioni di euro.I risarcimenti pagati alle aziende agricole della provincia Granda per i danni arrecati dalle avversità atmosferiche sono stati pari a 13.706.000 euro.Il presidente Lorenzo Bergese ed il direttore Roberto Bernardi ((foto sopra) hanno commentato i risultati di Bilancio che ha chiuso con perdita di circa 24 mila euro, perdita dovuta alla forte esposizione bancaria per il pagamento dei premi assicurativi alle Compagnie.I Delegati hanno poi approvato il Bilancio preventivo 2012 che risentirà nelle quantità delle produzioni assicurate certamente dei danni da gelo invernale, specialmente per il kiwi ed alcune varietà di pesche e nettarine.L’assemblea ha inoltre approvato il progetto di sviluppo del sistema Condifesa attraverso le linee guida 2012 indicate dall’Associazione nazionale ASNACODI. m

MUD 2012: Scadenza 30 aprile 2012

Le aziende agricole che, nel corso dell’anno 2011, hanno effettuato lo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi (batterie, oli esausti, contenitori di fitofarmaci vuoti, ecc.) sono tenute,

oltre alla compilazione del registro di carico e scarico rifiuti, alla presentazione del MUD (Modello Unico di Dichiarazione) presso la CCIAA di Cuneo entro il 30 aprile 2012. A tal proposito, le aziende agricole possono scegliere di delegare la Coldiretti per la gestione dei registri, dei formulari e del Mud oppure di gestire autonomamente tali pratiche compilando il registro, conservando i formulari e presentando ogni anno il MUD.Le aziende che hanno dato delega alla Coldiretti non dovranno effettuare ulteriori comunicazioni alla scrivente.I nostri uffici sono a disposizione per ulteriori chiarimenti in merito all’argomento. m

Page 24: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

A T T U A L I T À24 N° 6 – 1-15 aprile 2012

Il Dipartimento di prevenzione dell’Asl CN 1 organizza un corso di formazione

propedeutico al rilascio del certificato di idoneità ai guardiani ed ai conducenti di veicoli stradali che trasportano animali vivi (ai sensi dell’ art. 6, art. 9 e art. 17 Reg. 1/2005 CE). il corso si terrà il 20 e 21 aprile 2012 nella sala didattica del M.I.A.C. di Cuneo.L’Unione Europea ha emanato il Regolamento 1/2005, entrato in applicazione dal 5 gennaio 2007, modificando radicalmente il quadro normativo precedente e prevedendo disposizioni più severe e restrittive.

In particolare, i conducenti e i guardiani di veicoli che trasportano animali devono

essere adeguatamente formati ed essere in possesso di un certificato di idoneità che

comprovi tale formazione. Il corso si prefigge di preparare adeguatamente i partecipanti, soffermandosi, in particolare, sugli aspetti legislativi, le autorizzazioni e i divieti espressi dalle norme successive al regolamento 1/2005 e gli aspetti sanzionatori delineati dal D.lgs 151/2007. Per informazioni, rivolgersi alla Segreteria della Formazione Dipartimento di Prevenzione ASL CN1, Sig.ra Vanda Marchiò, Tel. 0171 450161. Si rammenta che la scadenza per inviare tramite fax la scheda di iscrizione è fissata improrogabilmente al 18 aprile 2012 (fax: 0171 450162). m

Trasporto animali vivi: corso per guardiani e conducenti di veicoli

Page 25: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

B I O L O G I C O 25N° 6 – 1-15 aprile 2012

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emerge una sostanziale stabilità dei prezzi all’origine sia a livello congiunturale che tendenziale.In riferimento ai confronti con i corrispondenti prodotti convenzionali, si registra per il latte alla stalla bio un aumento lievemente più elevato rispetto a quello della corrispondente materia prima non bio.

Carni e uovaNell’ambito degli animali vivi (bovini e suini) nel mese di gennaio 2012 si registra un andamento in lieve crescita dei prezzi all’origine bio sia a livello congiunturale che tendenziale.Riguardo alle uova, si rileva una sostanziale stabilità nel mese in esame dei prezzi bio all’origine sia a livello congiunturale che tendenziale.Il confronto con il convenzionale evidenzia ancora nel mese in esame per il prodotto bio un lieve aumento percentuale di prezzo rispetto allo scorso anno. Al consumo, inoltre, i prezzi delle uova bio segnano un lieve aumento, in linea quindi con quanto accade all’origine per lo stesso prodotto.

I prezzi praticatiin vendita direttaL’analisi dei dati conferma che la filiera corta, con l’eliminazione di alcuni passaggi commerciali, consente di abbattere il prezzo finale, con vantaggi per il consumatore ma anche per il produttore, che utilizza sempre più questo canale di vendita alternativo. m

Fonte: ISMEA

Nel mese di gennaio 2012 i prezzi all’origine dei prodotti biologici hanno

registrato un andamento in lieve calo a livello congiunturale ed in aumento della stessa entità a livello tendenziale, a causa soprattutto degli incrementi registrati dall’ortofrutta e dal latte alla stalla.Nella fase al consumo, per i principali prodotti si riscontra una sostanziale stabilità a livello congiunturale ed un lieve aumento sul fronte tendenziale, praticamente coincidente con quello all’origine. L’anno 2012, quindi, si è aperto con un contemporaneo rialzo sia dei prezzi all’origine che di quelli al consumo rispetto al pari periodo dello scorso anno.Inoltre, in riferimento ai prezzi all’origine, il biologico rispetto al convenzionale registra nel mese in esame un andamento generalmente più inflattivo. Soltanto in alcuni comparti zootecnici (bovini, suini ed uova) è accaduto il contrario.

Le tendenzenei vari comparti

OrtofruttaL’analisi dei prezzi bio ortofrutticoli all’origine evidenzia a livello congiunturale, nel mese di gennaio 2012, un complessivo calo. A livello tendenziale si verifica invece un aumento rispetto agli stessi trenta giorni dell’anno precedente.In particolare, nel comparto frutticolo si registra un incremento medio tendenziale percentualmente più ampio di quello degli ortaggi.Nell’ambito degli ortaggi, si registra un lieve aumento rispetto allo scorso anno.Le contrattazioni ortofrutticole

hanno comunque fortemente risentito del blocco da parte degli autotrasportatori su scala nazionale, che hanno causato notevoli danni sia alla produzione che all’economia di tutto il comparto.Dal confronto tra l’andamento dei prodotti bio e quelli convenzionali, emerge che a gennaio 2012 i prezzi all’origine dei prodotti biologici sembrano in prevalenza aumentare di più rispetto ai corrispondenti prodotti convenzionali.

Cereali e derivatiNel comparto dei cereali si rileva in media nel mese in esame soprattutto a livello congiunturale ma anche tendenziale una sostanziale stabilità dei prezzi all’origine.In relazione ai confronti con il convenzionale, si rileva, in linea con i mesi precedenti, che a gennaio 2012 rispetto allo stesso mese del 2011 il prezzo del frumento tenero bio diminuisce di meno rispetto al prezzo del corrispondente prodotto convenzionale.

Lattiero-casearioNel comparto lattiero caseario

Prodotti biologici: il mercato in sintesi

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale:l’Europa investe nelle zone rurali

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A T T U A L I T À26 N° 6 – 1-15 aprile 2012

di campagne di promozione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura; attuazione di una politica di qualità; promozione dei prodotti con impatto ambientale ridotto; certificazione della qualità, campagne finalizzate a migliorare l’immagine dei prodotti e del settore, realizzazione di indagini di mercato.Sono previsti contributi in conto capitale variabili dal 90 al 40% delle spese ammissibili a seconda del soggetto e delle azioni che vengono richieste a contributo.La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 16 aprile 2012.Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi agli uffici Coldiretti. m

La Giunta regionale ha approvato i criteri per l’attribuzione dei benefici

economici relativi agli interventi nel Settore della Pesca e acquacoltura.Le misure individuate dalla Regione Piemonte che possono beneficiare degli aiuti sono:Misura 2.1 – sottomisura 1 – Investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura. Destinata a micro, piccole e medie imprese del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura, prevede, tra gli interventi ammissibili, la costruzione, l’ampliamento e\o l’ammodernamento di impianti di produzione di acquacoltura.Misura 2.2 – Pesca nelle acque interne Destinata a operatori

del settore in possesso della licenza di pesca professionale e associazioni nazionali di categoria o centrali cooperative, che operano nella pesca professionale nelle acque interne, nonché agli enti pubblici.Misura 2.3 – Investimenti nei settori della trasformazione e commercializzazione Destinata a micro, piccole e medie

imprese del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura per costruzione e acquisto di impianti, immobili e attrezzature per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura; applicazione di nuove tecnologie destinate a migliorare le condizioni ambientali, la competitività, favorire l’uso di energie rinnovabili; adeguamento igenico-sanitario delle strutture e degli impianti.Misura 3.4 – Sviluppo di nuovi mercati e campagne rivolte ai consumatori. Destinata a organizzazioni che operano per conto dei produttori, organismi pubblici o da questi designati e organizzazioni professionali riconosciute, per la realizzazione

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A T T U A L I T À 27N° 6 – 1-15 aprile 2012

Viaggio studio a Verona con le “Fattorie Didattiche”

che hanno intrapreso. Senza dimenticare il lato umano dell’esperienza: fare gruppo tra Fattorie Didattiche dello stesso territorio”. m

Sono stati 25 i responsabili didattici delle aziende agricole che hanno

partecipato al viaggio studio organizzato da Coldiretti Cuneo in collaborazione con Inipa Piemonte, come proseguimento del corso che aveva già visto le Fattorie Didattiche “in aula” per una parte più teorica della formazione. Il viaggio studio, svoltosi a Verona a fine marzo, seguito da Elisa Rebuffo responsabile provinciale Fattorie Didattiche, è stato strutturato in modo tale da prevedere pasti rigorosamente a KMØ e visite in tre aziende che hanno permesso ai partecipanti di osservare le dinamiche e la struttura di altre aziende che, come loro, aprono le porte ai visitatori.

“Siamo molto soddisfatti della riuscita del corso – dichiara Marcello Cavallo, capo Area Organizzazione Coldiretti Cuneo – abbiamo notato che il viaggio

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Page 28: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

28 N° 6 – 1-15 aprile 2012

I dott. Stefano Salzano e Federico Tirone sono i titola-ri del più grande studio dentistico di Cuneo, una vera e propria clinica di 600 mq, situata proprio di fronte all’Ipercoop.

La struttura può vantare 7 unità operative tradizionali, 2 sale operatorie, 1 sala congressi, 2 salotti di degenza post-chirurgica, 1 sterilizzazione completamente ispezio-nabile ed un moderno laboratorio odontoprotesico.

L’organizzazione della struttura prevede un approccio multidisciplinare e polispecialistico al fine di offrire la più alta qualità possibile, ad un prezzo accessibile.

Nella clinica Salzano-Tirone opera un team giovane e preparato in costante espansione: con i 2 titolari coo-perano 3 odontoiatri, 1 ortodontista, 1 pedodontista, 2 consulenti anestesisti, 1 igienista laureata, 4 segreta-rie e 9 assistenti per un servizio efficiente.

La struttura dispone di un’avanzata tecnologia diagno-stica, con la possibilità di effettuare panoramiche e tomografie computerizzate “cone beam”, che offrono immagini tridimensionali della bocca esponendo ad una dose contenuta di radiazioni.

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• la possibilità di riallineare i den-ti con un apparecchio invisibile ed innovativo sia nell’adulto che negli adolescenti grazie all’Invi-salign™ e all’Invisalign Teen™.

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Page 29: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

A T T U A L I T À 29N° 6 – 1-15 aprile 2012

minore facilità di nascita. le femmine ipertrofiche quando devono partorire soprattutto la prima volta hanno più difficoltà. Tale situazione si verifica, ad esempio, negli allevatori della razza Bianca blu del Belgio che hanno selezionato gli animali più muscolosi. Oggi la Bianca blu è la razza bovina più muscolosa del mondo, ma non è in grado di partorire naturalmente tanto che il 97% dei parti avviene con taglio cesareo. Non è così, invece, per la razza Piemontese in quanto gli allevatori hanno investito nella ricerca scientifica e nell’innovazione applicando criteri rigorosi. La variante inattiva del gene della miostatina è stata fissata nella popolazione con molta gradualità; pertanto, non ci sono particolari difficoltà di nascita dei vitelli né di parto delle vacche. Oggi i parti cesarei nella razza piemontese riguardano solo il 5% del totale. Il caso del miglioramento genetico avvenuto sulla razza piemontese evidenzia come sia possibile seguendo metodiche tradizionali, raggiungere risultati importanti per la zootecnia senza dover ricorrere alla transgenesi. m

La pregiata razza Piemontese ha origini lontane nel tempo: circa 30.000 anni

fa lo zebù pakistano è arrivato fino all’attuale Piemonte dove, trovando una barriera naturale formata dall’arco alpino, si è insediato integrandosi con la popolazione bovina preesistente, adattandosi all’ambiente e determinando, nel tempo, la formazione dell’attuale razza Piemontese.È diffusa in quasi tutto il Piemonte, ma le principali zone di allevamento sono le province di Cuneo, Asti, Torino. Gli allevatori della razza bovina Piemontese hanno condotto, in questi anni, un interessantissimo lavoro di miglioramento genetico che si coniuga perfettamente con la funzionalità ed il benessere animale. A sottolinearlo, in un articolo pubblicato alcuni giorni fa su un quotidiano nazionale, è stato In un articolo pubblicato su un quotidiano nazionale, il prof. Giovanni Bittanti del Dipartimento di Zootecnia Generale dell’Università di Padova. La razza Piemontese è una delle due al mondo ad aver selezionato nella popolazione, una mutazione naturale del gene

della miostatina che determina ipertrofia muscolare, il carattere comunemente detto “fassone” e della “doppia coscia” che consente di ottenere carni pregiate di elevata qualità. L’accrescimento dell’organismo degli animali dipende da diversi ormoni tra i quali il GH o ormone della crescita. Negli animali e negli uomini la miostatina è una proteina che contrasta e riequilibra l’azione dell’ormone della crescita. Il fatto che alcune razze abbiano come caratteristica l’ipertrofia muscolare non

dipende da modifiche riguardanti il gene che codifica la produzione dell’ormone della crescita, ma dalla scarsa attività di quello che determina la sintesi della miostatina. Senza la sua azione di contrasto e contenimento, la normale attività dell’ormone della crescita diventa molto più efficace determinando l’aumento del numero delle cellule muscolari ed il loro ingrossamento. La selezione del gene ipoattivo della miostatina può però determinare, nell’animale, una

Innovazione e ricerca migliorano la razza Piemontese

Page 30: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

30 N° 6 – 1-15 aprile 2012

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Page 31: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

A T T U A L I T À 31N° 6 – 1-15 aprile 2012

Parziali con i seguenti punti all’Ordine del Giorno:1) Approvazione del Bilancio

Consuntivo 2011, della Relazione del CdA e del Collegio Sindacale;

2) Approvazione del Bilancio Preventivo 2012 e della Relazione Previsionale;

3) Integrazione componenti del Collegio Sindacale con la nomina di un Sindaco effettivo ed uno supplente;

4) Varie ed eventuali.L’Assemblea Generale è convocata in prima convocazione per il giorno giovedì 26 Aprile 2012 alle ore 8.30 presso la sede del Consorzio ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE VENERDÌ 27 APRILE 2012, alle ore 14.30, presso la sede del Consorzio in Corso Stati Uniti, 21 – Palazzo della Regione – Torino.Il termine per la presentazione delle liste dei candidati a sindaco è fissato alle ore 16,00 del 23 Aprile 2012 presso la sede del Consorzio.Per ogni eventuale informazione in merito è possibile rivolgersi agli uffici del Consorzio, Tel. 011/432.60.84, Fax 011/432.60.85, e-mail [email protected]. Si rende noto che lo Statuto ed il Regolamento Consortile sono disponibili sul sito www.cosmanpiemonte.it. m

CONVOCAZIONEASSEMBLEEai sensi degli artt. 11÷ 18 dello Statuto sono convocate le seguenti assemblee:

A) Le Assemblee Parziali dei Consorziati con i seguenti punti all’Ordine del Giorno:1) Discussione materie

oggetto dell’Assemblea Generale;

2) Nomina dei delegati partecipanti all’Assemblea Generale;

3) Illustrazione dei programmi e delle attività del Consorzio.

Le Assemblee Parziali avranno luogo:1. Mercoledì 18 Aprile

2012, (alle ore 13,30 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 14.30, a FOSSANO (CN), presso il Salone “Brut e Bon”, area Foro Boario, per i consorziati della Provincia di Cuneo.

2. Giovedì 19 Aprile 2012, (alle ore 13,30 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 14.30, a CARMAGNOLA (TO), presso la Sala Comunale “Monviso”, Cascina Vigna,

Via San Francesco di Sales, 188, per i consorziati della Provincia di Torino;

3. Venerdì 20 Aprile 2012, (alle ore 13,30 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 14.30, a SAN MICHELE Frazione di ALESSANDRIA (AL), presso la Sala della Parrocchia per i consorziati delle Province di AL, AT, BI, NO, VB, VC.

Ai sensi dell’art. 17 dello Statuto

ogni consorziato ha diritto ad un voto e può farsi rappresentare con delega scritta da altro consorziato o da un famigliare convivente. Ogni consorziato può rappresentare al massimo altri due consorziati. La delega deve essere accompagnata da fotocopia della carta d’identità del delegante e riportare chiaramente i dati identificativi del delegato.

B) L’Assemblea Generale dei delegati eletti nelle Assemblee

Assemblee del Consorzio Smaltimento Rifiuti di Origine Animale

Page 32: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

A T T U A L I T À32 N° 6 – 1-15 aprile 2012

“La regione Piemonte ha aperti i termini per la presentazione delle

domande relative all’indennità compensativa (misura 211 del PSR 2006-2013) l’indennità viene concessa per ogni ettaro di superficie coltivata ricadente nelle zone classificate montane, sulla base di parametri unitari, fissati per tipo di coltura, se l’ammontare dei contributi richiesti eccede la disponibilità finanziaria, al fine di favorire le aziende maggiormente svantaggiate, verranno prioritariamente escluse le coltivazioni proprie dei fondovalle o delle zone più fertili, secondo un criterio altitudinale e di

fertilità dei suoli.L’entità del contributo è calcolata sulla base degli ettari di SAU ammessi per ogni azienda, moltiplicati per gli importi unitari colturali entro il limite di 40 ettari.

L’applicazione dell’azione riguarda tutto il territorio regionale classificato montano, potranno inoltre essere ammesse a contributo le particelle situate nelle Regioni italiane confinanti

con il Piemonte, razionalmente collegate al centro aziendale e oggetto dell’attività e degli utilizzi produttivi per i quali viene richiesto l’aiuto, purchè siano ubicate in zone montane e il loro possesso sia comprovato da idoneo titolo di conduzione valido ai sensi di legge. Possono presentar domanda gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del codice civile e s.m.i., titolari di impresa iscritta al “registro delle imprese” della CCIAA. fatte salve le esenzioni di legge.Nel caso delle Società, lo statuto dovrà prevedere l’esercizio dell’attività agricola, inoltre, almeno un socio nel caso

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Aperti i termini per le domande

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A T T U A L I T À 33N° 6 – 1-15 aprile 2012

delle società di persone o un amministratore per le società di capitali e le società cooperative dovrà essere in possesso dei requisiti di imprenditore agricolo, nel caso di società cooperativa, l’amministratore dovrà anche essere socio della medesima.È ammessa la presentazione di una sola domanda per ogni persona fisica o giuridica, anche se sottoscritta in qualità di legale rappresentante.L’indennità è concessa per ettaro di SAU ammissibile ad imprenditori agricoli che:• coltivino almeno 3 ha di SAU;• si impegnino a proseguire

l’attività agricola in una zona svantaggiata per almeno un quinquennio a decorrere dal primo pagamento. È esonerato da tale impegno l’imprenditore che non possa proseguire l’attività per causa di forza maggiore (es. invalidità, espropriazione o acquisizione dei terreni per pubblica utilità);

• ottemperino, nell’insieme della loro azienda, ai requisiti obbligatori di condizionalità;

• operino stabilmente nelle zone svantaggiate con l’eccezione dell’agricoltore residente nelle zone classificate montane che, dopo aver utilizzato l’alpeggio, trasferisce il bestiame per il restante periodo dell’anno nelle zone di collina e/o di pianura, in tal caso, qualora l’attività nelle zone montane sia inferiore ai 180 giorni, l’entità del premio verrà ridotta e rapportata al periodo di effettiva permanenza nelle zone svantaggiate;

• possiedano un titolo di conduzione valido ai sensi di legge per l’intera annualità di impegno per tutti i terreni ammessi a premio;

• non superino il limite di età pensionabile stabilito dalle vigenti leggi, anche tenuto conto della cosiddetta “riforma Monti”;

• non siano titolari di trattamenti pensionistici fatta eccezione per la pensione di reversibilità e le rendite INAIL; per quanto riguarda invece l’assegno di invalidità, non possono accedere alla misura 211 i

beneficiari per i quali l’importo eguagli o superi quello del trattamento minimo previsto per legge mentre possono accedere i beneficiari di assegno di importo inferiore al minimo di legge.

Tutti i requisiti e le condizioni per l’accesso dovranno essere posseduti all’atto di presentazione della domanda. La mancanza di uno solo dei requisiti precedentemente elencati costituisce motivo di non ammissibilità della domanda.

Entità dell’aiutoIl premio unitario è fissato sulla base della redditività media delle singole classi di coltura, tenendo conto delle loro normali zone di coltivazione. Vedi tabella a piè articolo.Per i pascoli il massimale di 130 €/ha è riferito a carichi di bestiame compresi tra 1 e 2 UBA/ha; per carichi di bestiame inferiori a 1 UBA/ha e fino a 0,3 UBA/ha il premio sarà proporzionalmente ridotto.Nel caso in cui l’attività nelle zone montane sia inferiore ai 180 giorni l’entità del premio verrà ridotta come segue:K fino a 120 giorni : 1/3 del

premio;K tra 121 e 180 giorni: 1/2 del

premio;K oltre i 180 giorni: premio intero.

Nel caso in cui l’ammontare dei contributi ammessi ecceda la disponibilità finanziaria, al fine di favorire le aziende maggiormente svantaggiate, inizialmente si interverrà

escludendo dal contributo, mediante un successivo provvedimento, le coltivazioni proprie dei fondi valle o delle zone più fertili, passando via via, (qualora necessario) alle coltivazioni tipiche delle medie valli ed infine delle alte vallate secondo il seguente ordine di esclusione:

1. mais da granella;2. mais da insilato; 3. erbai;4. colture oleaginose;5. altri cereali;6. altre colture;7. floricoltura;8. prati avvicendati;9. frutticoltura;10. viticoltura;11. frutta in guscio;12. castanicoltura;13. fragole;14. colture orticole;15. piccoli frutti;16. piante officinali;17. prati stabili;18. prati-pascoli;19. pascoli.

EsclusioniNon potranno beneficiare degli aiuti previsti dalla Misura 211 del PSR 2007-2013 i soggetti che:∑ non siano in regola con i

versamenti contributivi; ∑ non abbiano rispettato gli

obblighi e/o non possiedano i requisiti previsti dalla normativa comunitaria e nazionale in materia di quote latte;

∑ non abbiano provveduto al versamento di somme per sanzioni e penalità varie irrogate dalla Regione, Province,

Comunità Montane e AGEA nell’ambito dell’applicazione di programmi comunitari, nazionali e regionali;

∑ non abbiano restituito somme non dovute, percepite nell’ambito dell’applicazione di programmi comunitari, nazionali e regionali;

∑ abbiano subito condanne passate in giudicato per reati di frode o sofisticazione di prodotti agroalimentari;

∑ siano in attesa di sentenza per reati di frode o sofisticazione di prodotti agroalimentari; in tal caso la concessione dell’agevolazione resterà sospesa per un periodo coerente con le regole comunitarie di disimpegno automatico delle disponibilità finanziarie (regola del n+2).

Le domande devono indicare l’insieme delle superfici e degli animali dell’azienda, compresi quelli per i quali non viene chiesto alcun sostegno e dovranno essere predisposte utilizzando la modalità on-line messa a disposizione dalla Regione Piemonte.La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 15 maggio 2012 le domande possono essere presentate con un ritardo massimo di 25 giorni solari rispetto al termine del 15 maggio e quindi al massimo entro il 9 giugno 2012. in tal caso, l’importo al quale l’agricoltore avrebbe avuto diritto se avesse inoltrato la domanda in tempo utile verrà decurtato dell’1 % per ogni giorno lavorativo di ritardo.” m

Page 34: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

A T T U A L I T À34 N° 6 – 1-15 aprile 2012

tuttavia il titolo a volte si può riferire ad una superficie di dimensioni inferiori all’ettaro. Per quanto riguarda il valore dei titoli c’è da evidenziare che questi sono stati inizialmente assegnati in base alla superficie coltivata e ammissibile al premio seminativi e/o del numero di animali detenuto in un triennio, o “periodo di riferimento”, corrispondente agli anni civili 2000, 2001 e 2002.

Ettari ammissibiliPer ettaro ammissibile si intende: qualsiasi superficie agricola dell’azienda, nonché le superfici investite a bosco ceduo a

A seguito delle decisioni adottate con l’health check della PAC del 2009,

recepite poi con successivi provvedimenti nazionali, anche quest’anno entreranno in vigore una serie di novità per la domanda unica 2012. Si va dall’aumento della modulazione, al disaccoppiamento che interesserà: l’aiuto specifico per il riso, il pagamento per superficie per la frutta a guscio, il premio per le colture proteiche, l’aiuto per le sementi, l’aiuto alla disidratazione dei foraggi essiccati e l’aiuto alla trasformazione del lino e della canapa.Novità anche per quanto riguarda l’articolo 68 della PAC e per la condizionalità, con l’introduzione del nuovo impegno delle fasce tampone lungo i corsi d’acqua. Ma vediamo cosa cambia nel dettaglio dei vari adempimenti.

Pagamenti direttiI pagamenti diretti costituiscono il primo pilastro della Politica Agricola Comunitaria (PAC) a partire dalla Riforma Fischler del 2003. Sono finanziati, ai sensi del Reg. (CE) n. 1290/2005, tramite il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e sono normati dal Reg. (CE) n. 73/2009. I pagamenti diretti prevedono

una serie di aiuti, sotto forma di sostegno disaccoppiato del regime di pagamento unico e di alcuni regimi di sostegno accoppiato erogati ad agricoltori di specifici settori.

Regime di pagamento unicoIl regime di pagamento unico è stato introdotto per garantire la continuità della Politica Agricola Comune, nonché per salvaguardare la stabilità del reddito agli agricoltori, indipendentemente dal tipo di produzione realizzata e, più in generale, per migliorare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura europea. Per

ciascuno Stato membro il totale dei pagamenti erogati annualmente a titolo del regime di pagamento unico non deve superare i corrispondenti massimali fissati nel regolamento (CE) n. 73/2009.

Titoli all’aiutoIl sostegno nell’ambito del regime di pagamento unico viene erogato sulla base del possesso, da parte dell’agricoltore, dei titoli all’aiuto. Tali titoli sono correlati agli ettari di superficie agricola dichiarati dall’agricoltore stesso. Il caso più comune è che ad ogni titolo all’aiuto corrisponda un ettaro di superficie ammissibile;

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A T T U A L I T À 35N° 6 – 1-15 aprile 2012

condizioni particolari che creino difficoltà agli agricoltori e su autorizzazione della Commissione, possono essere erogati degli anticipi, a decorrere dal 16 ottobre.

ModulazioneLa modulazione consiste in una riduzione dei pagamenti diretti allo scopo di rafforzare gli stanziamenti della politica di sviluppo rurale. Tale riduzione

rotazione rapida, utilizzata per un’attività agricola o, qualora le superfici siano utilizzate anche per attività non agricole, utilizzate prevalentemente per attività agricole; qualsiasi superficie che abbia dato diritto a pagamenti nell’ambito del regime di pagamento unico o del regime di pagamento unico per superficie nel 2008 e che non risponde più alle condizioni di ammissibilità in seguito all’attuazione di alcune direttive comunitarie. oppure per la durata del pertinente impegno del singolo agricoltore è oggetto di domanda PSR di imboschimento. Sono dunque eleggibili tutte le superfici agricole dell’azienda: seminativi, incluse le ortive e le patate; pascoli permanenti; colture permanenti, ovvero i frutteti, frutta a guscio, oliveti, vigneti, agrumeti, i vivai e i boschi cedui a rotazione rapida (pioppi, salici, eucalipti, robinie, paulownie, ontani, olmi,, platani, acacia saligna) con turno di taglio pari o inferiore ad 8 anni.

DomandeLa Domanda Unica è la fase dichiarativa necessaria per ottenere il pagamento dei titoli all’aiuto.L’agricoltore deve presentare la domanda all’Organismo Pagatore di competenza, avvalendosi anche di un Centro di Assistenza Agricola, entro il 15 maggio di ogni anno. I Caa Coldiretti sono a disposizione per l’assistenza necessaria.La Domanda Unica può essere presentata anche oltre la data

di scadenza ma per ogni giorno di ritardo è prevista una penalità sull’importo cui l’agricoltore avrebbe diritto. Si considerano in ogni caso irricevibili le domande pervenute oltre il 9 giugno di ogni anno.

Modalità di pagamentoI pagamenti sono effettuati tra il 1° dicembre e il 30 giugno dell’anno successivo alla presentazione della domanda.Qualora si verifichino

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A T T U A L I T À36 N° 6 – 1-15 aprile 2012

euro) e del ruscus (1,5 milioni di euro). Le misure disaccoppiate prevedono, per le regioni del Sud, il sostegno agli agricoltori che, quale attività intesa a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli, attuano tecniche di avvicendamento (99 milioni di euro) e contributi agli agricoltori per la sottoscrizione di premi assicurativi del raccolto, degli animali e delle piante (70 milioni di euro).

Aiuti accoppiatiCome stabilito nell’allegato XI del Reg. (CE) n. 73/2009, a partire dal 2012 vengono integrati nel regime di pagamento unico i seguenti regimi di aiuto: eaiuto specifico per il riso; epagamento per superficie per

la frutta a guscio; epremio per le colture

proteiche;

si applica alle aziende che percepiscono più di 5.000 €/anno di pagamenti diretti.Il calcolo della modulazione si effettua al momento dell’erogazione del pagamento, applicando la percentuale prevista all’importo dei pagamenti diretti spettanti al beneficiario.Per il 2012, la trattenuta per la modulazione è pari al 10% degli importi eccedenti i 5.000 €, con un ulteriore 4% per gli importi superiori a 300.000 €.

Riserva nazionaleLa riserva nazionale, costituita per l’attribuzione di titoli all’aiuto, è utilizzata per le seguenti fattispecie: agricoltori che iniziano l’attività agricola; agricoltori in zone sottoposte a programmi di ristrutturazione e/o sviluppo connessi con una forma di pubblico intervento; trasferimento delle terre date in affitto; acquisto di terreni dati in locazione; provvedimenti amministrativi e decisioni giudiziarie. Qualora i fondi disponibili per la riserva nazionale non fossero sufficienti a coprire tutte le richieste, sono stati stabiliti criteri di priorità per l’attribuzione dei titoli, a partire dagli agricoltori che iniziano l’attività agricola, in base a caratteristiche anagrafiche, territoriali, professionali (previdenza o titoli di studio in materia agraria, forestale o veterinaria) ed imprenditoria femminile.

CondizionalitàL’agricoltore beneficia dei pagamenti diretti a condizione che mantenga le proprie terre in buone condizioni agronomiche e di rispettare le norme in materia di sanità pubblica, di salute delle piante e degli animali, di ambiente e di benessere degli animali.Qualora l’azienda non ottemperi a tali norme, i pagamenti diretti sono soggetti alle riduzioni ed esclusioni previste dalla normativa comunitaria e nazionale. Tale riduzione può non essere applicata quando, tenuto conto della sua gravità, portata e persistenza, un caso di inadempienza è considerato di rilevanza minore. Dal 2012, entra in vigore lo standard 5.2 – introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua, che prevede una fascia

di rispetto pari a 5 m, salvo deroghe e specifiche regionali diverse.

Misure di sostegnospecificoIn attuazione dell’articolo 68 del Reg. (CE) n. 73/2009, sono state previste misure finanziabili sotto forma accoppiata, 147,95 milioni di euro e misure disaccoppiate, 169 milioni di euro.Nell’ambito delle misure accoppiate, erogate per il miglioramento della qualità, i settori interessati sono quelli del lattiero-caseario (40 milioni di euro), del tabacco (21,5 milioni di euro), della carne bovina (macellazione – 27,25 milioni di euro – e vacche nutrici – 24 milioni di euro), dello zucchero (14,7 milioni di euro), degli ovicaprini (10 milioni di euro), dell’olio di oliva (9 milioni di

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A T T U A L I T À 37N° 6 – 1-15 aprile 2012

titoli ex novo pari alla media degli ettari dichiarati nel periodo di riferimento 2005/2008.Per garantire una corretta assegnazione dei titoli e dei valori di riferimento, i produttori, per il tramite del CAA, dovranno evidenziare ad AGEA eventuali casi di passaggi di azienda o cambi di forma giuridica e procedere con la presentazione di tutta la documentazione atta a giustificare la variazione di titolarità.Pertanto entro il 15/05/2012 i produttori assegnatari dovranno obbligatoriamente presentare una domanda di fissazione a pena la non assegnazione dei titoli definitivi.Per questo motivo tutti gli agricoltori che negli anni 2005, 2006, 2007 e 2008 hanno percepito degli aiuti per uno o più dei settori oggetto di disaccoppiamento nel 2012 sono cordialmente invitati a recarsi presso le sedi zonali della Coldiretti per avere tutti i chiarimenti del caso. m

eaiuti per le sementi; eaiuto alla disidratazione dei

foraggi essiccati; eaiuto alla trasformazione del

lino e della canapa.Pertanto rimane accoppiata solamente una percentuale pari al 75% della componente relativa alle prugne d’Ente destinate alla trasformazione.È bene precisare che fino al 2011 i suddetti settori hanno beneficiato di un aiuto diretto erogato in funzione degli ettari investiti, a partire dal 2012, il contributo verrà riconosciuto direttamente aumentando il valore dei titoli per gli agricoltori che nel periodo di riferimento 2005/2008 hanno coltivato, beneficiando degli aiuti, una o più delle colture sopra menzionate.

Disaccoppiamento 2012 (Ricognizione Preventiva e Fissazione Titoli)Come detto gli aiuti diretti per alcuni settori nel 2012 saranno disaccoppiati e per questo motivo nei prossimi mesi

dovranno essere eseguite una serie di procedure amministrative per la ricognizione dei beneficiari e l’assegnazione dei relativi importi. Lo scopo di questa attività, denominata “Ricognizione Preventiva” è quello di individuare correttamente i beneficiari, produttori di Riso, Frutta a Guscio, colture proteiche ecc… che hanno ricevuto un pagamento per almeno un’annualità nel periodo di

riferimento 2005/2008.Per ogni azienda verrà calcolato un importo da disaccoppiare sulla base, appunto, dell’aiuto percepito nel periodo di riferimento, che nel caso di produttori che detengono titoli in portafoglio, verrà sommato al valore dei titoli in proprietà e, quindi, conseguirà ad un aumento del valore degli stessi; invece nei casi di produttori che non hanno titoli in portafoglio, contribuirà all’assegnazione di

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A T T U A L I T À38 N° 6 – 1-15 aprile 2012

Lo sviluppo della filiera forestale: grandi opportunità di crescita

biomasse ci sono (nei boschi) che la richiesta energetica c’è, come pure la convenienza rispetto ai combustibili fossili, ma pochissimi progetti sono sfociati in iniziative concrete.Un aspetto che rende discutibile buona parte degli studi effettuati è che tutti basano la competitività delle biomasse sul basso prezzo della materia prima combustibile, sulle (calcolate) economie di scala legate a grandi impianti di generazione termica e, in alcuni casi, su tecnologie di combustione che funzionano bene in teoria ma non in pratica.

Il nostro paese è notoriamente carente di risorse energetiche, per cui è un forte importatore

di combustibili fossili ed energia con bollette che annualmente raggiungono cifre da capogiro; nei primi 9 mesi del 2011 abbiamo importato di solo petrolio un valore di 31 miliardi di euro, cui occorre sommare l’importazione di gas naturale per altri 30 miliardi di euro e quello di energia elettrica per oltre 4 miliardi di euro.Il settore energetico è quindi caratterizzato da grandezze tali che ogni piccolo aumento del grado di auto approvvigionamento induce economie nella bilancia dei pagamenti che arrivano a centinaia di milioni di euro.Una delle fonti di energia più disponibili per l’Italia è rappresentata del legno, il nostro paese è ricco di boschi e non è certo notizia di oggi quella secondo la quale occorre incentivare lo sviluppo di filiere forestali sostenibili in grado di aumentare l’autoapprovvigionamento energetico nazionale.Nell’ambito del settore forestale Coldiretti ha verificato che il

mercato locale del legno è caratterizzato da una produzione di legna da ardere che si caratterizza per essere in molti casi già gestita col criterio della filiera corta cioè dal produttore al consumatore, vi è poi un piccolo segmento che interessa legname da opera (travi, segati, paleria varia) ed infine la massa maggiore di legna, essendo inadatta per opera e non entrando nel mercato della legna da ardere, trova la sua collocazione presso l’industria della triturazione a prezzi assai bassi. I nostri boschi, caratterizzati da un sottoutilizzo

ormai cinquantennale, sono in grado di fornire grandi quantità di legname ma pensare di estrarre tali biomasse senza valorizzarle adeguatamente sarebbe un errore gravissimo; occorre tenere presente il fatto che l’utilizzo per biomassa energetica deve essere riservato solo assortimenti che non trovano altre collocazioni sul mercato.A livello regionale gli studi sull’uso energetico delle biomasse si sprecano, ne esistono di tutti i tipi e per diversi contesti, sulla carta tutti funzionano, tutti si basano sul presupposto che le

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europei di stufe a pellet) ed è fortemente competitivo con i combustibili fossili (gas e gasolio) tradizionalmente utilizzati per il riscaldamento domestico.Il pellet garantisce anche alcuni vantaggi non trascurabili rispetto alla legna grezza in quanto è comodo e l’approvvigionamento è molto più semplice dato che la logistica della sua distribuzione è capillare ed accessibile a tutti i consumatori L’Italia è il primo Paese in Europa per consumo di pellet per il riscaldamento domestico, consuma 4 volte quanto produce ed importa più di un milione di tonnellate annue di prodotto. Sui prodotti legnosi quindi si constatano le stesse problematiche dei prodotti agricoli, soddisfiamo i nostri consumi ricorrendo a prodotti importati e non riusciamo a valorizzare quelli locali, la filiera del pellet fatto con prodotto locale vuole cercare di ovviare a questo problema.

Coldiretti non accetta di buon grado il fatto che gli studi di fattibilità si basino sul basso prezzo delle biomasse in quanto significa partire sacrificando economicamente il primo anello della filiera energetica, cioè i produttori di biomassa (le imprese agroforestali), a questo punto è preferibile studiare altre strategie che permettano di valorizzare meglio i prodotti forestali.Occorre ancora considerare che data la strutturazione dei boschi piemontesi, più del 50% della biomassa che le imprese agroforestali ricavano dalle utilizzazioni è biomassa che trova collocazione per usi di scarso pregio (triturazione) quindi non è valorizzata con conseguenti bassi ritorni economici. Forte dell’esperienza acquisita nello sviluppo di filiere locali per il settore agricolo, Coldiretti intende trasferire i concetti chiave delle filiere integrate anche nel settore forestale; una delle prime iniziative concrete

intraprese per fornire sbocchi alle biomasse forestali non valorizzate dai classici canali commerciali (segherie, legna da ardere, paleria) è quella di attivare la filiera del pellet realizzato a partire da legname locale.Per iniziare questa esperienza di

filiera si è scelto il pellet perché è una delle fonti di energia che negli ultimi anni ha preso molto piede nel nostro paese, è un prodotto di alto potere calorico le cui tecnologie di utilizzo si sono molto sviluppate, (siamo infatti i primi costruttori (segue a pagina 40)

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40 N° 6 – 1-15 aprile 2012 V A R I E

compensata dal maggior prezzo riconosciuto; l’impresa può quindi organizzare il proprio lavoro senza l’assillo di dover minimizzare il tempo intercorrente tra il taglio e la consegna. m

Partendo da queste analisi Coldiretti in sinergia con la cooperativa forestale Alpiforest e la rete dei Consorzi Agrari, sta lanciando la filiera del pellet fatto con biomasse locali, in pratica il pellet che sarà distribuito dai consorzi agrari col marchio Alpiforest è realizzato con legname locale, ciò permette di dare uno sbocco alternativo e di valorizzare le biomasse forestali prodotte dai soci della cooperativa che attualmente non hanno un mercato remunerativo.La filiera organizzata tramite i Consorzi Agrari permette di contenere i costi in quanto razionalizza i trasporti di biomassa, gli stessi mezzi che consegnano il cippato allo stabilimento di produzione ritornano con il pellet, mentre la rete di vendita utilizza tutte le agenzie del Consorzio Agrario già presenti sul territorio; dal punto di vista commerciale inoltre si riesce ad organizzare in modo razionale la prevendita di prodotto con possibilità di applicare forti sconti al consumatore finale.Per quel che riguarda le imprese agroforestali, oltre al vantaggio economico legato al fatto che la filiera “gira” al produttore il

massimo prezzo possibile per la materia prima, si intravede un vantaggio logistico legato al fatto che è possibile organizzare la gestione delle biomasse con una certa flessibilità in quanto

a differenza di altri canali commerciali, quello del pellet valorizza il prodotto a basso contenuto di umidità per cui la perdita di peso che subisce il legno durante lo stoccaggio, viene

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Ricondizionamento pozzi

Alcuni associati, titolari di pozzi, che lo scorso anno avevano ricevuto una comunicazione da parte della Provincia in cui veniva segnalato loro che, in base ai dati in possesso, il pozzo in questione

risultava poter aver messo in comunicazione le 2 falde (superficiale e profonda), in questo giorni stanno ricevendo un’ulteriore lettera. In sostanza, la Provincia segnala che, stando ad una ridefinizione della cartografia della base degli acquiferi superficiali, il pozzo in questione non è più da considerarsi come sospetto di aver interconnesso le due falde.Nei prossimi giorni, verranno prese da Coldiretti adeguate iniziative, sia nei confronti della Regione che della Provincia, al fine di avere maggiori informazioni sull’ormai annosa vicenda. m

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A T T U A L I T À 41N° 6 – 1-15 aprile 2012

In Granda, i numeri del latte sono da record

dell’Agricoltura. “I dati appena usciti, spiegano Roberto Chialva, presidente, e Bartolomeo Bovetti, direttore dell’Apa provinciale, sono di grandissima attendibilità. Per noi è motivo di particolare soddisfazione in quanto i controlli sono svolti dal nostro personale di campagna, che opera individualmente su ogni capo. Sono controlli importanti dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. Oltre a perseguire il miglioramento genetico delle razze, i dati produttivi, qualitativi e quantitativi raccolti in campagna sono utilizzati per assicurare la tracciabilità del nostro latte a partire dal singolo animale; si tratta di un’operazione di grande significato che valorizza attraverso il Sistema Allevatori la produzione italiana di latte. Ad oggi il progetto di tracciabilità denominato “ITALIALLEVA” utilizza alcune filiere importanti quali la produzione di formaggini e fette INALPI con il latte conferito dalla Cooperativa COMPRAL-LATTE”. m

Il mondo latte della provincia Granda è in pieno sviluppo. Lo dicono le cifre del bollettino

ufficiale redatto dall’Aia, l’associazione nazionale allevatori, che annualmente raccoglie i dati relativi a controlli funzionali direttamente alla stalla, capo per capo. Controlli specifici, complementari a quelli igienico-sanitari svolti normalmente dall’autorità pubblica. Nel 2011 sono state controllate nella provincia di Cuneo 14 razze da latte per un totale di 49.644 capi con un aumento complessivo rispetto al 2010 di 2.050 capi. Dai primi dati elaborati sulla

consistenza della Frisona, la razza da latte per eccellenza, il 2011 fa registrare, rispetto all’anno precedente, un aumento di 1.708 capi. La media provinciale a lattazione (305 giorni) 2011 è stata di 9.582 kg con un aumento rispetto al 2010 di 122 kg.Anche per la Pezzata Rossa si è registrato un aumento dei 114 capi controllati, e un consistente incremento della media produttiva latte con un valore di + 343 kg (6.964 kg), mentre per la razza Bruna la media produttiva latte si è confermata stabile rispetto al 2010 con una produzione di 7.468 kg.“Siamo di fronte alla conferma che

i nostri allevatori lavorano bene – sottolinea Roberto Chialva, (foto in alto), presidente di Apa Cuneo – e il fatto che la media produttiva cuneese superi di circa 4 quintali quella nazionale testimonia l’alto livello raggiunto dalle nostre aziende. Non solo – aggiunge Chialva –: i numeri che abbiamo sotto gli occhi certificano che la filiera del latte in provincia è una realtà sempre più forte e consolidata, a garanzia sia dei produttori, dell’industria che trasforma e dei consumatori”.Il bollettino dell’Aia è la massima fonte ufficiale, accreditato dall’egida del ministero

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La media produttiva cuneese supera di circa 4 quintali quella nazionale e testimonia l’alto livello raggiunto dalle aziende cuneesi

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A T T U A L I T À42 N° 6 – 1-15 aprile 2012

62a Mostra Regionale Zootecnica di QuaresimaSi è svolta lunedì 26 marzo,

presso l’Area Fieristica M.I.A.C. di Cuneo, la

premiazione dei capi vincitori delle 12 categorie ammesse al concorso della 62ª Mostra Regionale Zootecnica di Quaresima, mostra riservata ai bovini da macello di razza piemontese e di altre razze e di ovi-caprini. Alla manifestazione erano iscritti 84 capi bovini e 20 capi ovicaprini, per un totale di 58 allevatori partecipanti.Nella categoria “Tori” ha vinto Mansueto (1186 kg) dell’azienda Fratelli Delsoglio di Fossano,

mentre per la categoria “Vacche grasse” è stata premiata Osta (877 kg) dell’allevamento La Mandria dei Fratelli Giordano di Spinetta (Cuneo).Oltre alla premiazione, la 62ª Mostra Regionale Zootecnica di Quaresima ha visto anche, nella giornata di domenica 25 marzo, la Vetrina agricola di primavera, con l’esposizione di macchine per agricoltura e giardinaggio e spazi per ortofloricoltura, vivaismo ed eccellenze artigiane, la mostra sugli animali da cortile, la mostra di “vecchi” attrezzi agricoli e la XIII Fiera “Cavalli” a Cuneo.

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44 N° 6 – 1-15 aprile 2012 N O T I Z I E E P A C A

inferiore a tre anni, al fine di conseguire un’unica pensione.In considerazione del fatto che la legge ha solo soppresso il requisito contributivo minimo per l’accesso al regime di totalizzazione, nulla è innovato rispetto ai requisiti richiesti per il diritto al pensionamento. Pertanto, la totalizzazione può essere esercitata a condizione che: a) il soggetto interessato abbia

compiuto il 65° anno di età (sia uomo che donna) e possa far valere un’anzianità contributiva di periodi non coincidenti pari a 20 anni;

b) ovvero, indipendentemente dall’età anagrafica, raggiunga i 40 anni di contributi.

La decorrenza della pensione in totalizzazione continua ad essere collegata alle “finestre” previste in precedenza per i lavoratori autonomi, nonché alle speranze di vita che troveranno applicazione dal 2013. m

La legge 22 dicembre 2011, n. 214 ha introdotto nuove disposizioni in materia

di trattamenti pensionistici collegati a principi di adeguamento dei requisiti di accesso alle varie speranze di vita, nonché ad introdurre criteri di semplificazione ed armonizzazione delle diverse gestioni previdenziali.La materia sarà oggetto di ulteriori chiarimenti sui prossimi numeri del Coltivatore.L’argomento che tratteremo è finalizzato ad illustrare la totalizzazione dei periodi assicurativi. Brevemente ricordiamo che dal 2006 agli iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria, comprese le casse dei liberi professionisti e gli iscritti alla gestione separata (collaboratori, ecc.) che non siano già titolari di trattamento pensionistico presso una delle predette gestioni, è data la facoltà di cumulare i periodi assicurativi, non coincidenti, al fine del conseguimento di un’unica pensione. La legge istitutiva stabiliva che la facoltà di esercitare la totalizzazione era collegata al possesso di un’anzianità contributiva, non coincidente, della durata minima di tre anni.

La legge 214, citata in premessa, ha soppresso questo requisito, pertanto a decorrere dal 1°

gennaio 2012, è data facoltà di cumulare i periodi assicurativi, non coincidenti, anche di durata

La totalizzazione dei periodi assicurativi

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stabilito che, le Pubbliche Amministrazioni, devono utilizzare “strumenti di pagamento elettronici”, disponibili presso il sistema bancario o postale, per la corresponsione di stipendi, pensioni e compensi di importo

superiore a mille euro.L’INAIL ha comunicato che non potrà effettuare pagamenti in contanti di importo superiore a mille euro a partire dal 1 maggio 2012, pertanto gli assicurati che avranno diritto al pagamento di prestazioni da parte dell’INAIL di importo superiore ai mille euro dovranno comunicare

all’Istituto, tramite lo scrivente Patronato EPACA, la modalità di pagamento prescelta tra, l’accredito in conto corrente, su libretto nominativo bancario o postale o su carta prepagata.

Il Patronato EPACA della Coldiretti è a disposizione per i chiarimenti in merito. m

INAIL – pagamento delle prestazioni economiche oltre i mille euro: nuove modalità di riscossione

Page 45: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

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16 APRILE (essendo il 15 festivo) IVA FATTURAZIONE DIFFERITAEntro tale data deve essere emessa, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di marzo, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè marzo.

16 APRILE VERSAMENTO RITENUTE FISCALIScade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di marzo sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI MARZOAnnotazione di liquidazione per il mese di marzo e versamento dell’eventuale imposta, con modello F24 telematico, da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2011 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

IVA – DICHIARAZIONE D’INTENTO – COMUNICAZIONE contribuenti mensiliEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA del mese di marzo 2012.Sono obbligati

a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera c) del D.P.R. 633/72.

26 APRILE (essendo il 25 aprile festivo)ACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI – mese di marzo Entro tale data scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica, all’Agenzia delle Dogane, dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di marzo.

ACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI - 1 trimestreI soggetti che hanno realizzato nei quattro trimestri precedenti, rispetto a quello di riferimento, cessioni, acquisti di beni e prestazioni di servizi rese o ricevute di importo non superiore a 50.000 euro debbono trasmettere in via telematica gli elenchi delle operazioni effettuate nel 1 trimestre 2012. m

Page 46: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L IN° 6 – 1-15 aprile 201246

Mostra zootecnica di Quaresima... arrivederci!

Domenica 25 marzo si è svolta la 62a Mostra Zootecnica di Quaresima

presso le strutture del Miac, e come sempre si è dimostrato un evento di successo, amplificato quest’anno dal Mercatino dei Piccoli animali che si svolge ogni ultima domenica del mese. Nel pomeriggio si è svolta la presentazione delle varie razze di cavalli presenti sul territorio piemontese e la presentazione dei cavalli in vendita: a questo proposito, una nota di merito va ai commercianti di cavalli che hanno presentato soggetti di ottima qualità, dando lustro alla manifestazione, con la partecipazione di commercianti provenienti da tutto il territorio piemontese e ligure. Questo

fatto ricalca l’importanza della manifestazione che, ricordiamo, era stata sospesa per problemi di bilancio l’anno scorso, ma data la massiccia presenza di pubblico e di espositori si spera verrà mantenuta come appuntamento fisso di inizio primavera. Per il settore carrozze si ringrazia il signor Pecollo e i suoi collaboratori che, con professionalità, hanno sfilato durante tutto il giorno con svariati tipi di carrozze e sono riusciti a riportarci indietro nel tempo.Un grazie anche all’Associazione Sportiva Hobby Horse per l’organizzazione del Battesimo della Sella: i bambini hanno potuto fare, gratuitamente, la loro prima esperienza a cavallo.Quest’anno, alla Manifestazione

ha anche partecipato il Signor Bruno Baudino della “Baudino Spettacoli Equestri”, fatto che ricalca l’importanza che ha per gli appassionati di cavalli e per i cittadini la Fiera di Quaresima, ricordiamo che il sig. Baudino con i suoi splendidi cavalli Frisoni è

conosciuto ed apprezzato in tutta Europa.Il Direttivo A.C.S.T.E. ringrazia i sempre più numerosi soci che hanno partecipato alla Manifestazione, dimostrando di apprezzare il lavoro svolto dall’Associazione.

NOTIZIE...quella straordinaria

del buonsenso

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H Rotoballe Supertino 1500 a rete, rimorchio 2 assi m. 4,50x2 collaudatoTel. 017546721

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H Trattorino Pasquali 22 HP, pannelli copertura spessore 6 cm., silos 70 q.liTel. 3388878518

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Page 48: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

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H Trattore 640, ottimo stato, carica erbaTel. 0175249051

H Rimorchio m. 4,50x2,10 ribaltabile 50 q.li, girello Fahr 4 giranti 6 braccia, Sametto 18 CV del 1951 rimesso a nuovo per collezionistaTel. 3470658025

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Page 49: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

AVVISO AGLI INSERZIONISTIGli annunci per Il Coltivatore Cuneese, esclusi quelli

strettamente personali (matrimoniali ecc.), si ricevonoattraverso l’apposito tagliando da inviare a:

“Il Mercatino del Coltivatore”Piazza Foro Boario, 18 12100 – CUNEO

Oppure telefonando ai seguenti Uffici Zona Coldiretti:

0173.292703 Ufficio Zona di ALBA 0172.429404 Ufficio Zona di BRA 0174.701103 Ufficio Zona di CEVA 0171.447227 Ufficio Zona di CUNEO 0172.698701 Ufficio Zona di FOSSANO 0174.560215 Ufficio Zona di MONDOVI’ 0175.210211 Ufficio Zona di SALUZZO 0172.727012 Ufficio Zona di SAVIGLIANO 0171.447277 Segreteria Provinciale CUNEO

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Page 50: Coltivatore Cuneese n. 06/2012

Per rispondere alle richieste degli associati la Coldiretti di Cuneo destina uno spazio de “Il Coltivatore Cuneese” agli associati che intendono pubblicare avvisi di vendita, scambio od acquisto di attrezzature, prodotti od altro. A) La rubrica è gratuita qualora l’annuncio sia inerente l’attività agricola per i soci della Coldiretti di Cuneo in regola con il versamento della quota associativa. B) L’avviso economico deve essere contenuto in un max di 10 parole; articoli, preposizioni, sigle e numeri compresi. L’indirizzo od il recapito telefonico sono conteggiati a parte. C) Dell’annuncio e della sua veridicità risponde direttamente l’interessato attraverso la pubblicazione del recapito telefonico o dell’indirizzo personale. D) Sono esclusi dal Mercatino gli annunci strettamente personali (matrimoniali, ecc.). E) Ogni socio ha diritto alla pubblicazione di un solo annuncio economico nell’arco dell’anno solare (come da punto A); eventuali altri annunci, o quelli non attinenti l’attività agricola, saranno pubblicati, compatibilmente con lo spazio, al costo di Euro 20 cadauno. Il pagamento potrà essere effettuato presso gli Uffici della Coldiretti. F) Tutti gli annunci devono pervenire sull’apposito tagliando che deve essere spedito a: “Il Mercatino del Coltivatore” P.zza Foro Boario, 18 – 12100 Cuneo. G) La Coldiretti, oltre a non rispondere del contenuto degli annunci e della qualità della merce proposta, si riserva il diritto di non pubblicare eventuali inserzioni.

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