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Foto di Piermario Turina Sistri: Coldiretti ottiene la proroga al 1° giugno 3 Approvata la legge sull’etichettatura fortemente voluta da Coldiretti per valorizzare il Made in Italy 4 Suinicoltura: “Bravi ad allevare, ma meno a trasformare” 5 Basta con le borse di plastica 5 “Sulla ripresa economica Coldiretti ha una concreta strategia” 6 “Nel moscato vogliamo contare di più” 8 Storie di vita Andrea Bertone, presidente Coop Agricola Bagnolese 9 Osservatorio Prezzi 10 L’Istituto Zooprofilattico vigila sulla qualità degli alimenti 11 Il Corsivo del Coltivatore: Promesse per l’anno nuovo 12 Auguri di buon 2011 12 Coldiretti Cuneo potenzia il marketing aziendale 13 La distillazione vini penalizza chi ha prodotto qualità 13 Assemblea Compral-latte: ottimo il bilancio del primo anno 14 È legge il decreto flussi per lavoratori non stagionali 15 Bando Inail. Da rivedere i criteri di finanziamento 15 Controlli sanitari in agricoltura: il 2009 è ancora da regolarizzare 16 Le aziende di Terramica alla Fiera Cibio di Genova 18 40 candeline per l’Asprofrut 19 Prorogati i termini per l’installazione dei misuratori di portata delle derivazioni irrigue 20 29 a Sagra della Pecora a Roccaforte 20 Incontri di potatura organizzati dall’Agenzia 4A e CReSO 21 Le novità di “Oscar Green 2011” 22 Coldiretti Giovani Impresa Cuneo in viaggio studio tra Toscana e Lazio 23 DOC Langhe – nuovi vini e altre novità 24 “Integra”, una polizza specifica per coprire ogni tipo di infortunio 27 Vino: la telematizzazione vendite intracomunitarie riguarda i depositi fiscali, ma... 27 Lettere a Il Coltivatore Cuneese 28 Un progetto di solidarietà Amses-Coldiretti Cuneo a Capo Verde 28 Il ruolo dell’agricoltura nell’assorbimento della CO 2 atmosferica 29 100 a Fiera Nazionale del Bue Grasso di Carrù 33 Annata agraria 2010 34 Nuove disposizioni previdenziali 37 Corso per aspiranti degustatori di salumi 37 Bando Regionale per l’apicoltura 39 LILT e Coldiretti insieme a Natale 2010 39 UNCI-Coldiretti: Cooperazione a sostegno delle imprese 40 Nuovi orari uffici Recapito Zona di Alba 40 L’UNCI-Coldiretti Cuneo: vicina alle cooperative con un’ampia gamma di servizi 41 Terranostra organizza un corso per le nuove imprese agrituristiche 42 Festa del socio a Murazzano 44 Il Catac di Centallo festeggia 44 Eletto il nuovo direttivo dell’A.C.S.T.E. 45 Scadenze aziendali 46 Corso per il rilascio patentino fitosanitario 46 Il mercatino del Coltivatore 47 C on la pubblicazione sulla G.U. Supp Ord. N. 302 del D.M. 22 dicembre 2010 recante “modifiche al D.M. 17 dicembre 2009, relativo all’istituzione del Sistri (Sistema Informatico di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) è stato disposto quanto segue: - La partenza della piena operatività del Sistri è slittata al 1 giugno 2011. Pertanto fino al 31 maggio 2011 viene prorogato il periodo transitorio in cui continueranno a coesistere sia il Sistri con l’utilizzo delle chiavette Usb sia il vecchio sistema cartaceo basato su formulari e registri. Le aziende in possesso di dispositivo Usb dovranno continuare a provare l’accesso al sito del Sistri. Durante il periodo transitorio non saranno sanzionabili le inadempienze relative al Sistri ma soltanto quelle relative al precedente sistema cartaceo. - Il Mud per l’anno 2010 dovrà essere presentato entro il 30 aprile 2011 e il “Mud” relativo al periodo transitorio dal 1 gennaio al 31 maggio 2011 dovrà essere presentato entro il 31 dicembre 2011. Vista la complessità della materia, gli uffici di Zona e di Recapito Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti in merito. i “Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Hanno collaborato Sonia Abrate, Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Viola Carasso, Elisa Catena, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Sara Ferrero, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Paolo Marengo, Michele Mellano, Livio Minero, Laura Occelli, Franco Parola, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Sonia Riba, Davide Roà, Giulia Santi Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: [email protected] Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 45.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: [email protected] Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: [email protected] Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 150 + IVA. È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità. 3 N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

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Il Coltivatore Cuneese quindicinale edito da Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

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Page 1: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Sommario

Foto di Piermario Turina

Sistri: Coldiretti ottiene la proroga al 1° giugno 3Approvata la legge sull’etichettatura fortemente voluta da Coldiretti per valorizzare il Made in Italy 4Suinicoltura: “Bravi ad allevare, ma meno a trasformare” 5Basta con le borse di plastica 5“Sulla ripresa economica Coldiretti ha una concreta strategia” 6“Nel moscato vogliamo contare di più” 8

Storie di vita Andrea Bertone, presidente Coop Agricola Bagnolese 9

Osservatorio Prezzi 10L’Istituto Zooprofilattico vigila sulla qualità degli alimenti 11

Il Corsivo del Coltivatore: Promesse per l’anno nuovo 12Auguri di buon 2011 12Coldiretti Cuneo potenzia il marketing aziendale 13La distillazione vini penalizza chi ha prodotto qualità 13Assemblea Compral-latte: ottimo il bilancio del primo anno 14È legge il decreto flussi per lavoratori non stagionali 15Bando Inail. Da rivedere i criteri di finanziamento 15Controlli sanitari in agricoltura: il 2009 è ancora da regolarizzare 16Le aziende di Terramica alla Fiera Cibio di Genova 1840 candeline per l’Asprofrut 19Prorogati i termini per l’installazione dei misuratori di portata delle derivazioni irrigue 2029a Sagra della Pecora a Roccaforte 20Incontri di potatura organizzati dall’Agenzia 4A e CReSO 21Le novità di “Oscar Green 2011” 22Coldiretti Giovani Impresa Cuneo in viaggio studio tra Toscana e Lazio 23DOC Langhe – nuovi vini e altre novità 24“Integra”, una polizza specifica per coprire ogni tipo di infortunio 27Vino: la telematizzazione vendite intracomunitarie riguarda i depositi fiscali, ma... 27Lettere a Il Coltivatore Cuneese 28Un progetto di solidarietà Amses-Coldiretti Cuneo a Capo Verde 28Il ruolo dell’agricoltura nell’assorbimento della CO2 atmosferica 29100a Fiera Nazionale del Bue Grasso di Carrù 33Annata agraria 2010 34Nuove disposizioni previdenziali 37Corso per aspiranti degustatori di salumi 37Bando Regionale per l’apicoltura 39LILT e Coldiretti insieme a Natale 2010 39UNCI-Coldiretti: Cooperazione a sostegno delle imprese 40Nuovi orari uffici Recapito Zona di Alba 40L’UNCI-Coldiretti Cuneo: vicina alle cooperative con un’ampia gamma di servizi 41Terranostra organizza un corso per le nuove imprese agrituristiche 42Festa del socio a Murazzano 44Il Catac di Centallo festeggia 44Eletto il nuovo direttivo dell’A.C.S.T.E. 45

Scadenze aziendali 46Corso per il rilascio patentino fitosanitario 46

Il mercatino del Coltivatore 47

Con la pubblicazione sulla G.U. Supp Ord. N. 302 del D.M. 22 dicembre

2010 recante “modifiche al D.M. 17 dicembre 2009, relativo all’istituzione del Sistri (Sistema Informatico di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) è stato disposto quanto segue: - La partenza della piena

operatività del Sistri è slittata al 1 giugno 2011. Pertanto fino al 31 maggio 2011 viene prorogato il periodo transitorio in cui continueranno a coesistere sia il Sistri con l’utilizzo delle chiavette Usb sia il vecchio sistema cartaceo basato su formulari e registri. Le aziende in possesso di dispositivo Usb dovranno continuare a provare l’accesso al sito del Sistri. Durante il periodo transitorio non saranno sanzionabili le inadempienze relative al Sistri ma soltanto quelle relative al precedente sistema cartaceo.

- Il Mud per l’anno 2010 dovrà essere presentato entro il 30 aprile 2011 e il “Mud” relativo al periodo transitorio dal 1 gennaio al 31 maggio 2011 dovrà essere presentato entro il 31 dicembre 2011.

Vista la complessità della materia, gli uffici di Zona e di Recapito Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti in merito. i

“Il Coltivatore Cuneese”Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00Direttore AmministrativoBruno RivarossaDirettore ResponsabileMichelangelo PellegrinoCoordinamento di redazioneChiara SerraHanno collaboratoSonia Abrate, Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Viola Carasso, Elisa Catena, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Sara Ferrero, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Paolo Marengo, Michele Mellano, Livio Minero, Laura Occelli, Franco Parola, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Sonia Riba, Davide Roà, Giulia SantiRedazione ed amministrazionePiazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211Fax: 0171.447300E-mail:[email protected] Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/5545.000 CopieIl Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci dellaFederazione Provinciale Coldiretti di CuneoGrafica e stampa: AGAMVia Renzo Gandolfo area 90Madonna dell’Olmo – CuneoTel. 0171.411470 – Fax 0171.411714E-mail: [email protected] esclusivamentepresso la ditta RéclameVia Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279E-mail: [email protected] prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 150 + IVA. È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.

3N° 1 – 1-31 gennaio 2011

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Approvata la legge sull’etichettatura fortemente voluta da Coldiretti per valorizzare il Made in Italy

4 N° 1 – 1-31 gennaio 2011 F O N D O

Inizia l’anno con una nuova emergenza alimentare: la diossina su uova, latte e carne suine

prodotte in Germania. Dopo il latte alla melanina, ora maiali e uova alla diossina. Il velenoso gas emesso dalla combustione, almeno così pare degli olii esausti dei motori che sarebbero stati riciclati da una industria tedesca come mangimi per alimentare galline, maiali e vacche. Lo scandalo ha portato alla chiusura di oltre 4700 allevamenti tedeschi di polli e maiali, mentre nel resto d’Europa è salita la preoccupazione sui prodotti provenienti dalla Germania. In Italia, sono immediatamente scattati i controlli da parte dei Nas, disposti dal Ministero della Salute. Come già rilevato in occasione delle manifestazioni del Brennero e del Frejus, avvenute nel corso del 2010, da gennaio ad ottobre dello scorso anno, sono state importate dalla Germania 2,7 milioni di chili di uova in guscio (conservate o cotte) con un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2009. Dobbiamo subito dire che questa volta il fenomeno non ha generato stati di allerta che hanno danneggiato le vendite dei prodotti italiani, soprattutto il Ministero della Salute si è mosso con grande cautela e la dichiarazione più volte ribadita del ministro Ferruccio Fazio, che ha spiegato che dalla Germania è stata importata “Una quantità di uova limitata, ma grazie all’etichettatura obbligatoria, il consumatore può ben individuare quelle prodotte in Italia, cercando nel codice stampigliato su ogni uovo la sigla IT”, per quanto riguarda il latte, invece, il ministro Fazio ha immediatamente inviato

una lettera agli industriali italiani che importano dalla Germania, costringendoli ai controlli per la diossina. Intanto, Nas e Regioni stanno ancora procedendo con test a campione in tutta Italia. Stessa situazione si è verificata nei confronti delle carni. Dai Lander tedeschi entrano annualmente sul nostro mercato intorno alle 300 mila tonnellate di animali vivi e carni su un totale di import di circa un milione di tonnellate. Dagli stessi industriali della carne, sono giunte rassicurazioni: i controlli del Ministero e gli autocontrolli aziendali sono molto accurati. In ogni caso, va detto che eventuali contaminazioni da diossina nei mangimi è praticamente impossibile che si trasferiscano nelle carni.Aldilà del preoccupante fatto che ha tenuto banco sui giornali, sorge spontanea una riflessione:

mentre per carne e latte il nostro paese è costretto ad importare perché ne consuma di più di quello che produce, non è estensibile la stessa considerazione alle uova. L’Italia produce annualmente 13 miliardi di uova, raggiungendo l’autosufficienza. Il mese di gennaio è un periodo di sovrapproduzione e non vi è alcuna necessità di acquistare merce dall’estero. Nonostante ciò, la Germania ci invade di uova, pur non essendo in grado di soddisfare la propria domanda interna e per un 20-25% si approvvigiona di uova e carni avicole da altri paesi, tra cui l’Italia. Dunque, un mercato drogato da situazioni economiche non certamente giustificabili. Una volta tanto, il mondo della politica ha saputo reagire senza destare inutili allarmismi, come ben ha fatto il ministro Fazio, ma soprattutto lo

scandalo delle uova tedesche ha accelerato l’approvazione della legge sull’etichettatura obbligatoria dei prodotti agroalimentari italiani, già assegnata alla fine dello scorso anno, in sede legislativa alla Commissione di merito della Camera. Dunque, anche questo genere di scandali, se ben gestito a livello informativo, possono generare momenti di valorizzazione del “made in Italy”. Non che si debba vivere sulle disgrazie altrui, ma sono anni che Coldiretti insiste con il mondo politico italiano ed europeo per una legge sull’etichettatura obbligatoria. È con soddisfazione quindi che Coldiretti accoglie l’approvazione della nuova legge, precisando ancora una volta che questa è nell’interesse, innanzitutto dei consumatori, e poi, perché no, dei produttori che hanno scelto di operare con trasparenza fornendo al consumatore finale tutti gli elementi per un acquisto consapevole. Non vogliamo fare polemica, ma questa nuova emergenza cozza clamorosamente con l’orientamento comunitario che ancora pochi giorni fa ha riaffermato la contrarietà, esclusa l’Italia e pochi altri paesi, all’etichetta obbligatoria europea con l’origine degli alimenti, in quanto, bontà loro, sarebbe lesiva della concorrenza. Sarà la volta buona che anche l’Europa capisca che la concorrenza economica è valida per le nazioni nella misura in cui non si specula sulla qualità degli alimenti e sulla salute della gente? In questo senso, Coldiretti auspica che ci si ravveda quanto prima e che anche a livello comunitario si adotti lo stesso provvedimento votato in Italia. m

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La suinicoltura cuneese vive un serio momento di difficoltà: non solo gli

alti costi di produzione non consentono la redditualità del settore, ma sugli allevatori pende anche la spada di Damocle della Direttiva europea nitrati, che genera forti speculazioni sui terreni. Nonostante le rassicurazioni politiche di una possibile proroga dell’entrata in vigore della normativa, la problematica è tutt’altro che superata.“Nonostante le quotazioni dei suini vivi si mantengano stabili – dice Guido Riberi, che presiede il gruppo di lavoro sul settore suinicolo di Coldiretti Cuneo – e si attestino su un prezzo per i suini grassi che si aggira tra gli 1.21 e gli 1.23 euro al chilogrammo, l’aumento del prezzo dei cereali, in particolare mais, orzo e soia e dei fattori energetici (con un aumento di 40-50 euro a capo), sta

generando un aumento dei costi di produzione, che si ripercuote negativamente sui suinicoltori”. “Per affrontare la crisi servono nuove progettualità di filiera – evidenzia Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte –. In Piemonte sono allevati 1.200.000 suini, di cui il 70 per cento in provincia di Cuneo. È una grande

produzione in termini numerici e di qualità, che va a tutela del consumatore. Ora va fatto il passo successivo, accelerando il processo di trasformazione dei suini direttamente sul territorio regionale, in modo da mantenere in loco il valore aggiunto derivante dalla trasformazione sia in termini economici che occupazionali.

Oggi questo non avviene ancora in forma completa, a scapito della nostra provincia, favorendo quelle regioni che hanno sviluppato una tradizionale trasformazione del prodotto suinicolo”. “Incrementare questa trasformazione darà alla nostra provincia la possibilità di creare una nuova economia, che potrà generare redditualità alle imprese e all’indotto con la creazione di nuovi posti di lavoro – conclude Rivarossa –. Per questo motivo, chiediamo un tavolo provinciale e regionale con tutti gli attori della filiera per codificare una strategia che possa accelerare il percorso economico. Chiediamo anche un ulteriore monitoraggio delle importazioni di carne suina e trasformati, che oggi raggiungono quasi 14 mila tonnellate in Piemonte, per un valore di circa 30 milioni euro”. m

Suinicoltura: “Bravi ad allevare, ma non a trasformare”

Basta con le borse di plastica

Il 2011 sarà sicuramente un anno all’insegna della lotta

all’inquinamento e al degrado ambientale. Coldiretti ricorda, infatti, che il nuovo anno segna il passaggio storico con il divieto di utilizzare sacchetti in plastica non biodegradabili nei negozi, supermarket e mercatini. Una vera rivoluzione nel modo di “portare la spesa” che aveva raggiunto i cento anni. Proprio nel 1907, un chimico belga inventò la bakilite, la prima plastica completamente sintetica prodotta su scala industriale. Si pensi che, nel corso del 2010, ogni italiano ha consumato 300 sacchetti di plastica. In Italia, arriva 1/4 dei cento miliardi dei

pezzi consumati in Europa che vengono importati da paesi asiatici come Cina, Thailandia, Malesia. Dunque, un bel passo avanti nel rispetto dell’ambiente, soprattutto se si pensa che una borsa di plastica impiega ben duecento anni prima di decomporsi. Intanto, Coldiretti ha condiviso la comunicazione

del ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan sul raggiungimento del pieno utilizzo dei fondi europei previsti per il PSR, dando atto degli sforzi compiuti negli ultimi mesi dal Ministero delle Politiche Agricole, dalle Regioni, da Agea e dagli altri organismi pagatori, grazie ad un migliore coordinamento tra le istituzioni.“Essere riusciti ad evitare che i fondi di Bruxelles destinati ai programmi di sviluppo rurale fossero restituiti all’Unione Europea per incapacità degli italiani ad impiegarli, è sicuramente un risultato positivo che consente all’agricoltura di non privarsi di risorse necessarie per lo sviluppo”.

È questa la dichiarazione del presidente Sergio Marini, che ha commentato la notizia. Intanto, una nota ufficiale del Consiglio Europeo rende pubblico il resoconto nell’ultimo Consiglio dei Ministri dell’Ambiente sulle nuove regole proposte dalla Commissione Europea, che consentirebbero agli stati membri di vietare la coltivazione di Ogm sul proprio territorio. In particolare, i ministri europei si sono pronunciati a favore di un rafforzamento della valutazione del rischio ambientale nel processo di autorizzazione degli Ogm, nonché la stesura di una relazione socio-economica sui rischi derivanti dall’immissione sul mercato europeo degli Ogm. Un chiaro segnale che conferma i timori da sempre espressi da Coldiretti e scaturiti da una serie di indagini con i consumatori. m

5V A R I E N° 1 – 1-31 gennaio 2011

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“Sulla ripresa economica Coldiretti ha una concreta strategia”

6 A T T U A L I T ÀN° 1 – 1-31 gennaio 20116

Con il 2011 è iniziato un anno importante, per i progetti avviati

e le nuove sinergie con il mondo dell’industria e dell’artigianato: un momento significativo per guardare al futuro dell’organizzazione è il Consiglio di inizio anno a Bra. Questo appuntamento è anche occasione per fare il bilancio dell’anno appena trascorso, insieme al presidente provinciale Marcello Gatto.

Presidente, qual è il bilancio del 2010 dal lato organizzativo?Coldiretti Cuneo, in linea con quanto stabilito nelle strategie nazionali e regionali, ha cercato di sviluppare una progettualità nel sistema economico.In particolare, nel settore del latte, si è contribuito all’accordo Inalpi-Ferrero per la fornitura di polvere di latte, utilizzando il prodotto cuneese, di qui la nascita di Compral Latte, in accordo e piena sintonia con l’Associazione Provinciale Allevatori, che adotta il sistema indicizzato del prezzo. Oggi, questo sistema, vincente sotto l’aspetto economico, ha costituito uno stimolo al mercato locale del latte,

generando aumenti consistenti del prezzo del latte alla stalla, pur in assenza di un prezzo di riferimento regionale.E negli altri settori?Per quanto concerne le nocciole, abbiamo realizzato un accordo interprofessionale con la Sebaste di Alba per la fornitura diretta di Nocciole Piemonte IGP. Abbiamo anche favorito la nascita di una cooperativa di

giovani produttori, che come la Compra Latte aderisce a Unci Coldiretti, la centrale cooperativa che fa riferimento diretto all’Organizzazione. Nel settore della frutta, si sta lavorando per un accordo interprofessionale con grandi aziende di trasformazione per i succhi di frutta e le puree di frutta. In un mercato che punta deciso sul prodotto

fresco, destinato sia al mercato interno che a quello estero, individuare concretamente uno sbocco industriale rappresenta sicuramente una garanzia economica per le imprese frutticole, relativamente al prodotto che non viene assorbito dal mercato del fresco.Nonostante tutto, la zootecnia da carne continua ad avere delle grosse difficoltà...La carne della razza bovina piemontese di ottima qualità, ma ottenuta con costi di produzione più elevati, non ha il riconoscimento economico che merita.A questo occorre aggiungere gli aumenti dei costi di produzione determinati dalle speculazioni internazionali sui cereali, per cui occorre che si allarghi il mercato del prodotto.In questo senso stiamo lavorando, in pieno accordo con il sistema allevatoriale. Anche per la suinicoltura, la situazione è pesante. Se da una parte c’è stato un aumento dei prezzi dei suini vivi, dall’altro va evidenziato che la provincia di Cuneo non ha sviluppato un sistema di trasformazione locale. Stiamo lavorando per potenziare questa trasformazione e fornire

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7N° 1 – 1-31 gennaio 2011A T T U A L I T À

concrete risposte economiche alle imprese che da anni soffrono questa situazione.Presidente, le chiediamo un accenno sull’andamento economico dei vari settori produttiviPer quanto riguarda il settore frutticolo, l’intero comparto continua a subire criticità cicliche, legate al tempo, ai consumi e, inoltre, a problematiche di carattere strutturale che condizionano il mercato. Nel settore orticolo, anche se l’annata è stata caratterizzata da produzioni abbondanti, il mercato non ha riscontrato quotazioni soddisfacenti. In particolare zucchine, melanzane e peperoni hanno fatto registrare quotazioni scarse, mentre il pomodoro ha rilevato una leggera ripresa. Dopo due campagne contraddistinte da notevoli difficoltà nell’ambito cerealicolo, si è avuta finalmente un’ottima annata per il frumento tenero. Così, per il comparto maidicolo, in cui si sono registrate ottime rese e ottimi prezzi, con una elevata qualità e quotazioni che si attestano ampiamente al di sopra delle 200 €/tonnellata, segnando un aumento del 65-70% rispetto al 2009. Nel settore corilicolo, dopo il calo verificatosi nella campagna precedente, si è raggiunta una produzione, a livello piemontese, di circa 17.000 tonnellate, di cui 12.000 solamente in provincia di Cuneo, con un aumento quantitativo nell’ordine del 25-30%, in linea con la media storica. Dal punto di vista

qualitativo, il prodotto risulta ottimo e con buona pezzatura. La quotazione si è attestata sui 4,80 €/punto resa, pari a 210-220 €/quintale per il prodotto tal quale.Anche la Pac incide sul reddito agricoloPer quanto riguarda le colture industriali, quella del 2010 è stata l’ultima campagna con il sistema di aiuto parzialmente accoppiato per il pomodoro da industria. A partire dal 2011, gli aiuti saranno erogati solo in base alle superfici realmente investite, sulla base della media del triennio precedente 2004-2006 e non più in base al quantitativo prodotto. Se a livello nazionale, la produzione ha avuto un calo compreso tra il 10 e il 15%, dovuto in particolare alle difficili condizioni climatiche in fase di trapianto, a livello piemontese e in particolare nella provincia Granda, vi è stato un buon andamento produttivo sia in termini di quantità, sia in qualità. La remunerazione è stata discreta sulla base dell’accordo interprofessionale che ha garantito stabilità nel prezzo e nei ritiri del prodotto, a cui si somma il premio accoppiato di circa 1000 €/ha. Per quanto concerne il settore pataticolo, in linea con il dato nazionale, vi è stato nel complesso un calo produttivo rispetto al 2009, dovuto principalmente alla riduzione delle superfici investite dagli agricoltori, ma con una qualità buona. E la viticoltura?La campagna 2010 è stata all’insegna dell’equilibrio. La

vendemmia è iniziata senza gli anticipi, a cui nelle ultime annate ci eravamo abituati, né ritardi rispetto alla normalità, con le uve Pinot e Chardonnay per produrre lo spumante, in particolare l’Alta Langa. Immediatamente dopo è stata la volta dell’uva moscato, poi l’Arneis e via di seguito secondo un ordine regolare tutte le varietà rosse iniziando dal Dolcetto e la Barbera, per finire con il Nebbiolo. I vini che stanno completandosi denotano una qualità tra il buono e l’ottimo: bianchi perfetti, rossi di pronta beva delicati e senza eccessi; rossi da invecchiamento riccamente dotati di sostanze coloranti e tannini, elementi di partenza per garantire un prodotto strutturato, corposo e longevo, come si addice alle DOCG Barolo, Barbaresco, Roero e Dogliani superiore”. Parliamo anche di castagne...La produzione di castagne ha subìto un notevole calo, circa il 30% rispetto al 2009, dovuta al progressivo abbandono delle aree montane e alla problematica persistente del Cinipide galligeno, il parassita che attacca i castagneti. Le quotazioni, vista anche l’esiguità dell’offerta e la buona qualità, sono state soddisfacenti da 1,20 a 1,50 €/kg. Anche i settori come l’avicunicolo, il miele e il florovivaistico hanno la loro importanzaDopo un 2009 già abbastanza positivo, il 2010 ha dato segnali di stabilità per il settore avicolo da carne grazie alla ripresa dei

consumi, in ripresa il settore cunicolo, mentre è rimasto invariato il mercato delle galline ovaiole con prezzi stabili (13,30 €/100 uova). Il settore florovivaistico ha mantenuto anche per il 2010, in linea con le annate precedenti, una buona stabilità di vendite e prezzi. Per quanto riguarda il miele, l’anno appena trascorso ha confermato il trend di crescita per il settore. La media produttiva si è mantenuta stabilmente oltre i 30 Kg/alveare e alla buona qualità del prodotto corrisponde un deciso aumento della domanda di miele sul mercato”. Presidente, i recenti scandali delle carni tedesche alla diossina non aiutano il mercato...Gli scandali nel settore agroalimentare sono sicuramente da evitare per non incrinare la fiducia nei rapporti con i consumatori. Devo però dire che quanto è avvenuto in Germania è collegato al loro sistema di produzione, che nulla a che vedere con il Made in Italy. Per ora non abbiamo avuto contraccolpi sui nostri consumi. Il fatto poi che la Commissione Agricoltura del Parlamento stia approvando la tanto attesa legge sull’etichettatura obbligatoria dei prodotti agroalimentari, significa che anche la politica si è resa conto che il nostro sistema di produzione e dei controlli va difeso ed il consumatore aiutato nell’acquisto consapevole. Con questa legge si aprono sicuramente nuove opportunità di mercato per i prodotti agroalimentari Made in Italy. m

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“Nel moscato vogliamo contare di più”

8 N° 1 – 1-31 gennaio 2011 A T T U A L I T À

Incontro di livello regionale a Santo Stefano Belbo, per affrontare le problematiche

emerse dal Consorzio di Tutela e Valorizzazione dell’Asti. Presenti i delegati dei produttori che compongono la consulta vitivinicola della Coldiretti di Cuneo, guidati da Marcello Gatto e Federico Vacca rispettivamente presidente Provinciale e della Zona di Alba di Coldiretti Cuneo, con il direttore provinciale – regionale Bruno Rivarossa e il segretario Zona di Alba Cesare Gilli, i delegati dei produttori delle provincie di Asti e di Alessandria. Secondo Coldiretti, nel Consorzio di Valorizzazione e Tutela dell’Asti, non vi è pari dignità tra produttori agricoli e industriali trasformatori. Conseguentemente, il mondo agricolo ha voluto dare un segnale forte al Consorzio stesso: 18 aziende private sono fuoriuscite, così alcune cantine sociali insieme all’associazione produttori “Muscatellum”. Altre disdette, secondo Coldiretti, sono state annunciate ed arriveranno nei prossimi giorni, nonostante siano state date adesioni “al buio” al Consorzio. Coldiretti è pronta a tutte le verifiche del caso.Coldiretti Piemonte inoltre è consapevole che questo atteggiamento indebolisce l’immagine del Consorzio che

per di più ha bloccato ogni forma di promozione del prodotto. L’obiettivo è esclusivamente quello di porre un problema di gestione e di effettiva rappresentanza senza pensare né alla chiusura del consorzio attuale, né alla costituzione di un nuovo consorzio, semmai di dare più forza alla compagine consortile con la partecipazione attiva della parte agricola.“Vogliamo avere la possibilità di discutere la resa, il prezzo e soprattutto ai produttori che fanno riferimento alla Coldiretti, interessa l’elaborazione di una strategia che valorizzi il prodotto del territorio”, ha precisato Federico Vacca.Tra gli intervenuti, Piero Icardi e Adriano Martinetto di Castiglione Tinella, Pierluigi Chiola, presidente di Coldiretti Cortemilia e Renzo Icardi, delegato di Santo Stefano Belbo, Dario

Spertino di Nizza Monferrato, Gian Piero Gallione di Acqui Terme, Giuseppe Rivetti di Alba e Paolo Saracco presidente dell’associazione “Muscatellum”.Tutti hanno ribadito che la volontà dell’industria di aumentare la resa delle uve oltre al disciplinare è strumentale a penalizzare la tipicità delle uve prodotte dal territorio piemontese e favorisce produzioni elevate che andrebbero in concorrenza con il prodotto commodities ottenuto con l’uva Moscato in mezzo mondo.È chiaro che, come ha ribadito Maurizio Soave, dire di no a una produzione oltre il disciplinare, in questo momento non è facile, perché significa togliere duemilacinquecento euro lordi per ettaro. “Ma dobbiamo guardare avanti e pensare al futuro del Moscato perché l’industria può delocalizzare i propri acquisti, mentre la produzione è ancorata

al territorio. Se si perde la tipicità, si perde sia il Moscato, che l’Asti Spumante”. Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Piemonte: “La tenuta della Commissione paritetica è a forte rischio. Ci siamo incontrati con l’assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto evidenziando che il consorzio dell’Asti non ha una progettualità che risponda alle attese del mondo agricolo. La delegazione di Coldiretti ha chiesto che all’interno del Consorzio ci sia maggior rappresentanza e considerazione della parte agricola. La vera priorità del settore Moscato va posta all’interno della Commissione paritetica che deve essere il vero e unico momento di incontro di tutta la filiera vitivinicola del Moscato”.Si chiede al Consorzio di tutelare maggiormente la qualità del prodotto, in stretta connessione con il territorio. La produzione del Moscato è passata da 7.410.000 bottiglie del 2005, agli oltre 20 milioni del 2010. Nonostante le rassicurazioni della dirigenza di Coldiretti, non si esclude che se dalla trattativa non dovesse emergere nulla di quanto richiesto dalla parte agricola, si approdi alla costituzione di un nuovo consorzio tra i fuoriusciti sia di parte agricola che industriale. I numeri ci sono. m

Page 7: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Andrea Bertone è nato il 4 maggio 1936 a Bagnolo, in località San Paolo, nella

casa di campagna dove vive. «I miei genitori, Chiaffredo e Lucia, lavoravano la terra e io da bambino giocavo con qualche gioco. A Villaretto a scuola eravamo una ventina di ragazzi, tra i miei maestri ho avuto anche don Paolo Bert, che era molto severo ma insegnava bene».Quanti figli eravate?«Eravamo in tre, i miei fratelli Francesco e Pietro sono già mancati, mi dispiace. Con i miei quattro nipoti vado d’accordo, per noi sono come dei figli».Le piaceva studiare?«Non tanto! Ho fatto la quinta Elementare, poi ho iniziato a portare le vacche al pascolo. Non mi piaceva tanto, ma lo facevo lo stesso».Che ricordi ha della guerra?«Ero bambino e mi ricordo che i partigiani passavano da noi, altre volte i fascisti. Ricordo che lì sulla strada i partigiani avevano ucciso un macellaio di Bagnolo, mia zia mi aveva portato alla “Messa grande” a Villaretto e io mi ricordo di quell’uomo morto per la strada. E ogni volta che passo di lì, rivedo la scena».Cosa pensa della guerra?«Non si dovrebbe fare mai, le guerre si fanno per interessi e di mezzo ci va sempre la povera gente».Lei ha fatto il militare?«Sono stato alpino prima a Bra e poi a Ulzio e due anni dopo sono stato anche richiamato, in Alto Adige, negli anni nei quali c’erano gli attentati terroristici».Sua moglie dove l’ha conosciuta?«Mia moglie si chiama Lucia Bosso, è qui di Bagnolo. Siamo stati fidanzati per tre anni, ci siamo sposati il 22 febbraio del 1962. Abbiamo fatto un po’ di festa, ci ha sposato don Poettto, capitano degli alpini: si faceva gli affari suoi, ma nel momento del bisogno c’era sempre! Tante volte l’ho visto partire in bici con la neve per andare da un malato, quel prete voleva molto bene alla gente».Avete dei figli?

«Non sono arrivati ma abbiamo quattro nipoti, che per noi sono come dei figli. Mia moglie la risposerei di nuovo e oggi mi spiace vedere le tante famiglie che si sfasciano. Forse la colpa è anche dei troppi soldi che circolano».Dopo le nozze cosa è successo?«Ho sempre lavorato qui, in questa azienda, che era di mio padre, lavorando la terra e allevando gli animali. Oggi abbiamo 40 vitelli da ingrasso, il lavoro rispetto ad una volta è più facile grazie ai macchinari. Ma è più difficile per la burocrazia, che complica davvero la vita».Lei è presidente della Cooperativa agricola bagnolese: vanno bene le cose?«La Cooperativa è nata il 14 giugno 1965, eravamo un gruppo

di amici. Agli inizi eravamo una trentina di soci, oggi siamo la metà. Oggi abbiamo un punto vendita in via San Paolo: vendiamo carne, polli, conigli, tacchini, il pane cotto nel forno a legna che facciamo noi, le marmellate dei Monaci di Pra ‘d Mill e ancora altre cose».Quali sono le difficoltà a stare sul mercato?«Il punto vendita funziona abbastanza, oggi la crisi si fa sentire e la gente fa più attenzione nello spendere. La concorrenza è tanta, noi puntiamo sulla qualità e sui prezzi buoni. Abbiamo la stalla sociale e il mattatoio in via Castello, lì macelliamo».Lei fa anche il macellaio?«No, dò solo una mano. Ho imparato qualcosa, osservando attentamente. In Cooperativa

ci sono due dipendenti a tempo pieno, non guardiamo l’orologio e siamo come una famiglia».Quali le soddisfazioni?«Beh, abbiamo fatto un bel pezzo di strada insieme e la gente apprezza i nostri prodotti».Cosa pensa della vita?«Per essere felici, bisogna sapersi accontentare. Io sono felice quando penso che vado d’accordo con mia moglie e con i miei nipoti. Ho un bel carattere, se mi arrabbio dopo cinque minuti mi passa!».Cosa pensa della religione?«Io vado in chiesa sin da piccolo, mi ricordo bene ad esempio di don Antonio Dedominiciis, che ora vive a Saluzzo. Una gran persona, che quando era curato a Villaretto faceva tante cose per noi: di sabato sera organizzava tanti incontri interessanti per i giovani. Le sue lezioni era molto interessanti, nessuno si muoveva e lui sapeva mantenere una grande attenzione in quegli incontri».Lei prega ancora?«Sì, recito le orazioni prima di addormentarmi. Dio secondo me c’è, se non ci fosse sarebbe una gran bella fregatura! Io non sono un “bisoc”, e credo che nell’aldilà ci sia qualcosa».Lei è stato anche amministratore comunale?«Sono stato in Municipio per dieci anni, in maggioranza e all’opposizione».Come vede il futuro di Bagnolo?«Credo che le cave di pietra saranno ancora importanti, Bagnolo è un paese dove si vive bene».Andreino, le piacerebbe rivivere un’altra volta?«Non lo so, di sicuro invece spero di poter vivere ancora un pezzo di questa vita!». m

Storie di vitaa cura di Barba Bertu ([email protected])

9N° 1 – 1-31 gennaio 2011R I T R A T T I D I I E R I E D I O G G I

Page 8: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro.

Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda: ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.

G A S O L I O A G R I C O L O

C E R E A L IFRUMENTO ORZO LEGGERO MAIS SOIA-semi

ˆ ˆ ˆˆ

ˆ

‹ ‹ ‹Frum. Biscottiero ˆ ˆ ˆPanificabile 76/78 um. 14% ˆ ˆ ˆNazionale p.s. 76/78 ˆ ˆ

10 N° 1 – 1-31 gennaio 2011 O S S E R V A T O R I O P R E Z Z I

Page 9: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

L’Istituto Zooprofilattico vigila sulla qualità degli alimentiA rassicurare i consumatori

italiani nella vicenda delle “uova alla diossina”

e a garantire la sicurezza degli alimenti e il benessere degli animali che li producono svolge un ruolo di primo piano l’Istituto Zooprofilattico.Abbiamo chiesto al direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, il dottor Fernando Arnolfo, cuneese di Scarnafigi, un intervento in merito.Che cos’è e come funziona l’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta?Difendere la salute del cittadino attraverso la sicurezza degli alimenti, il benessere degli animali che li producono e il controllo dell’ambiente. È questa, in estrema sintesi, la “mission” dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, uno dei 10 attivi sul territorio nazionale.IzsTo è la sigla moderna del nostro Istituto fondato nel 1913 dal conte Rebaudengo, presidente del Comizio agrario di Torino. All’epoca si chiamava Stazione sperimentale per la lotta contro le malattie infettive del bestiame

del Piemonte e della Liguria, e aveva lo scopo di fornire aiuto ai veterinari e agli allevatori penalizzati dalle ricorrenti epidemie. Oggi IzsTo, superate le varie fasi legislative di riordino, è una realtà complessa e dinamica con 400 dipendenti tra veterinari, chimici, biologi, statistici, tecnici di laboratorio e personale amministrativo. Direzione e centrale operativa sono a Torino, in via Bologna 148, dove operano circa 250 addetti. Qui hanno sede anche il Centro di referenza per “mucca pazza”

(Cea) e il Centro di referenza per la sorveglianza e il controllo degli alimenti per gli animali (Creaa), nonché l’Osservatorio epidemiologico veterinario regionale del Piemonte. Gli altri 150 dipendenti sono distribuiti nelle dieci sedi decentrate, di cui una a Cuneo. Voi operate per la tutela del consumatore, ma anche per quella del produttore...Abbiamo a cuore la salute dei cittadini e del nostro grande patrimonio zootecnico dal quale ricaviamo il cibo che mangiamo

ogni giorno. E in questo senso, il primo impegno è quello di promuovere una costante azione finalizzata alla prevenzione primaria. Tutti devono essere consci che latte, formaggi, carni, salumi, ortaggi e frutta che arrivano in tavola devono rispondere a irrinunciabili requisiti in tema di sicurezza. È un compito che svolgiamo quotidianamente con passione, senza far proclami, nell’unico intento di garantire produttori e consumatori. Tanto lavoro e tanta ricerca sono stati dispiegati in questi ultimi anni nei nostri laboratori d’eccellenza, per fronteggiare gli allarmi sanitari e in alcuni casi le emergenze legate alle malattie trasmesse dagli animali e al rischio connesso al consumo di alimenti alterati. Oggi la pubblica opinione, sottoposta al fuoco di fila mediatico ogni qual volta si determina una situazione di ipotetico pericolo, ha bisogno di sapere che Izsto si muove con il massimo di responsabilità e tempestività. Lo si è visto nelle vicende della Bse, dell’influenza aviaria, della Blue Tongue, dell’influenza suina, per arrivare ai recenti casi della “mozzarella blu” e delle “uova alla diossina. m

11N° 1 – 1-31 gennaio 2011A T T U A L I T À

Page 10: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Una pubblicità intitolata: “Prometto che, con l’anno nuovo...”È stata pubblicata sui quotidiani, a scavalco tra il 2010 ed il 2011.Non si incentra sulla novità in fatto di profumi, né sull’invito a

mangiare il panettone made in Fossano, Milano o chissà dove e ignora il golfino di cachemire, o il mobilificio che dà il via alle svendite. Elenca invece, alcune regole comportamentali che stridono con l’andazzo generale. Parla di alimentazione e pone una serie di obiettivi con più di uno spunto polemico, motivato dalla volontà dichiarata di tornare alla tradizione e di scoprire i sapori antichi di casa nostra o di altre regioni italiane.Innanzi tutto una botta all’esterofilia dilagante, riepilogato nell’assunto: “Seguirò la dieta dell’ananas... Mangio tutto, tranne l’ananas”. Poi: “Imparerò i prodotti di stagione per sapere che le arance crescono d’inverno e non in estate”. In terzo luogo il consiglio a scegliere un cibo senza chiedersi per prima cosa quanto costa, ma quanto vale, di dove viene e con quali ingredienti è fatto. Gli alimenti, infatti, “hanno dei volti e fanno riferimento a produttori che devono essere identificabili”.La lista procede con l’invito a reimparare l’uso della mezzaluna e dei vari utensili da cucina della nonna, a pranzare senza la tivù accesa per meglio assaporare i cibi, a tornare al pane e marmellata, al caffè amaro se non si può far uso dello zucchero, all’acqua di montagna imbottigliata in vetro ed ai buoni pesci del Mediterraneo, prendendo atto che non esiste solo il branzino.Questa la riflessione che Eataly ha proposto per le festività di fine anno. Anche la conclusione è meritevole di sottolineatura. Niente telefonata a casa per avvertire che si può buttare la pasta. Con il risparmio realizzato, un prodotto migliore trafilato al bronzo e ottenuto con lenta essicazione.Ci piace, come agricoltori e persone attente alla salute propria e degli altri, questa serie di consigli. Ci piace anche, il fatto che abbracci tutto l’anno appena iniziato. Per il momento, infatti, affranti da piatti a base di gamberetti, paté d’anatra delle Bahamas, frutti esotici al sapore di rapa, panettoni senza uvetta, senza canditi, senza sapore e senza fascino, non abbiamo potuto dedicarle il tempo che merita. Lo faremo, promettiamo. Non appena l’Epifania si allontanerà con l’ennesima insalata di polpo freschissimo (cioè surgelato!) arrivato dall’Asia o la salsa esotica consumata facendo violenza ad un dna trasmessoci da antenati ben più saggi di noi. m

Bastian Contrari

PROMESSE PER L’ANNO NuOVO

Il Corsivo del Coltivatore

Auguri di buon 2011

«Non temere!» sono i migliori auguri oltre

che per Natale, anche per il nuovo anno, per ogni momento della vita. Siamo portati facilmente a temere, perché la vita è vasta e ciascuno di noi è piccolo. Basta guardare per un momento verso le galassie del cielo per accorgercene e per sentirci come naufraghi nell’immensità degli spazi. Oppure, in modo molto concreto, basta un segnale

di malanno nel nostro corpo per veder crollare i grandi castelli di carta dei nostri quotidiani progetti e programmi di vita. «Non temere!» sono le parole degli angeli, che a Natale si presentano alla giovane ragazza di Nazaret, al suo futuro sposo Giuseppe, ai pastori che vegliano le loro pecore. Nella vastità di quello che succede, nel mistero delle tante cose che non si capiscono, ci sono persone che non restano disorientate, perché prendono sul serio quello che sta davanti ai loro occhi. Non si lasciano annebbiare la mente dalle ‘cose grosse’, mentre si danno a quelle ‘piccole’, a quel Bambino che si presenta, prima nel grembo di Maria e poi nella mangiatoia di Betlemme.La potenza del Natale cristiano sta qui: la mente umana viene catturata da un piccolo particolare, da un Bambino che si muove nel grembo di sua madre e poi, venuto alla luce, strilla in una grotta sperduta nell’immensità del cosmo e della storia. È questa l’unica possibilità di non perdersi in una vita che altrimenti è troppo vasta, in un’esistenza segnata ad ogni passo dal timore per quello che ci sovrasta. «Non temere!» è una parola che salva e offre una possibilità, quella di dedicarsi pienamente a servire e ad amare quel piccolo particolare, che diventa il tutto per te: il tuo figlio, la tua sposa, il tuo Signore! Nell’epoca della globalizzazione, in cui ogni cosa ci appare complessa e sterminata, abbiamo bisogno di trovare una piccola via a nostra misura. Questa via non è lontana, perché inizia lì dove ciascuno di noi è ora. «Non temere!».Auguri di buon 2011!

Don Giuseppe Pellegrino, Consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti

12 N° 1 – 1-31 gennaio 2011 V A R I E

Page 11: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Coldiretti Cuneo potenzia il marketing aziendaleAnche per il 2011 Coldiretti

Cuneo propone alle imprese ed alle cooperative

associate il proprio servizio di pubblicità e marketing. Soprattutto in questi anni dove è importante comunicare ai clienti, siano essi consumatori finali che grandi centri di distribuzione, le caratteristiche dei nostri prodotti in un’ottica di rapporti commerciali trasparenti, il servizio che Coldiretti ha fatto nascere tre anni fa può rappresentare un supporto alla redditività dell’impresa agricola. Si è in grado di realizzare depliant aziendali, folders, biglietti da visita, eventi-conferenze stampa di presentazione delle varie attività delle singole imprese agricole associate. Inoltre, in questi anni si sono consolidati i rapporti TV e radio locali sviluppando con

loro rubriche e spazi molto seguiti dagli utenti che possono sfociare nella realizzazione di video DVD aziendali. Coldiretti Cuneo ha già un accordo di collaborazione con i vari circuiti che fanno riferimento all’organizzazione: da Terranostra

a Fattoria Amica, ai mercati di Campagna Amica piuttosto che alle aziende agricole che si collocano nel circuito della VDO (vendita diretta organizzata) o di Unci-Coldiretti. In questi casi la collaborazione non può che essere consolidata ed eventualmente

fatta crescere sulla base delle reali esigenze del mercato e dei circuiti prima citati.Per ogni ulteriore informazione gli interessati si possono rivolgere alle segreterie dei circuiti di appartenenza o più in generale agli uffici di zona della Coldiretti. m

La distillazione vini penalizza chi ha prodotto qualità

In merito alla Misura della distillazione di crisi, recentemente approvata dal Ministero, Coldiretti Piemonte in un recente incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto (foto in alto) ha

chiesto un’applicazione rigorosa della norma e a chi distilla l’impegno serio per ridurre la produzione negli anni futuri. La Regione non deve distogliere risorse utilizzandole solamente per la distillazione, ma deve invece utilizzarle per investimenti produttivi che diano garanzie per il futuro delle aziende. Il valore della distillazione deve garantire pari dignità sia al Barbera che al Dolcetto. Durante l’incontro, Coldiretti Piemonte ha proposto la costituzione di tavoli “paritetici” per i vitigni Barbera e Dolcetto che sono tra i vini più in difficoltà nel panorama vitivinicolo piemontese. m

13N° 1 – 1-31 gennaio 2011V A R I E

Page 12: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Assemblea Compral-latte: ottimo il bilancio del primo anno

14 A T T U A L I T ÀN° 1 – 1-31 gennaio 2011

C’erano molti sorrisi e grande soddisfazione tra i soci presenti all’assemblea

ordinaria della Compral-latte, svoltasi lunedì 20 dicembre al ristorante “Giardino dei Tigli” per aver reso possibile un progetto di filiera unico per l’agricoltura del nostro territorio che coinvolge numerose imprese piemontesi produttrici: l’industria Inalpi spa per la trasformazione del latte in polvere e il gruppo Ferrero spa quale consumatore finale. Alla presenza dei produttori, intervenuti numerosissimi in occasione dell’assemblea della cooperativa, è stato approvato il nuovo regolamento interno e sono state tirate le prime somme della campagna lattiero casearia, ormai vicina alla conclusione, che ha avuto come protagonista, già dal suo primo anno di attività, proprio la Compral-latte. Solamente un anno fa, dall’entusiasmo iniziale di un gruppo coraggioso di produttori e dalla loro voglia di scommettere su di un progetto ambizioso, quale appunto il conferimento al polverizzatore Inalpi di Moretta, è nata la cooperativa Compral-latte. E le stesse perplessità iniziali, naturali

quando ci si trova a fare una scelta che porterà ad affrontare un percorso imprenditoriale completamente nuovo, sono state in poco tempo sgombrate. Sin dal primo giorno di ritiro del latte, è emersa un’organizzazione efficiente e soprattutto la voglia, da parte di tutti, di collaborare per contribuire al funzionamento ottimale di tutta la cooperativa. Dagli autotrasportatori ai tecnici Arap per le analisi dei campioni di latte, dai funzionari Compral-latte/Apa di Cuneo per la gestione operativa, ai colleghi della Coldiretti nel trasmettere prontamente le informazioni sul territorio. Ma innanzitutto loro, i veri protagonisti di questo progetto che ha visto cambiare il comparto lattiero caseario regionale: i produttori associati

che, con il loro conferimento di latte, sono stati il vero motore di questa nuova iniziativa. Tutti gli sforzi messi in atto sono stati ripagati specialmente in termini economici. Dopo la profonda crisi verificatasi nelle ultime due precedenti campagne, caratterizzate anche dalla mancanza di un riferimento di prezzo regionale e con una remunerazione spesso al di sotto dei costi di produzione, oggi i produttori possono guardare con maggiore serenità al futuro, potendo contare su un riferimento ben preciso: il prezzo indicizzato del latte. In questo modo le imprese agricole hanno a disposizione uno strumento che tiene conto dell’andamento del mercato e soprattutto dei loro costi di produzione e che

varia mensilmente proprio in relazione ad essi. Si tratta di un sistema di calcolo del prezzo del latte molto articolato, che non solo regola i rapporti con i soci, ma traccia gli indirizzi della politica di qualità praticata dalla cooperativa. Ogni produttore infatti viene remunerato attraverso un meccanismo che tiene conto delle oscillazioni del mercato attraverso l’aggiornamento mensile di un paniere di prodotti, e riconosce anche la qualità del latte di ogni singolo produttore, retribuendo ciascuno a seconda del tenore di grasso e di proteine della propria partita conferita. Grasso e proteine sono, infatti, i due elementi che maggiormente incidono nella trasformazione del latte in polvere e proprio a conferma della validità del meccanismo, si rileva nel complesso una media ponderata del prezzo del latte nei primi sei mesi, dall’inizio della campagna 2010/2011, di 369 €/1000 litri. Se un anno fa erano solamente delle simulazioni, oggi “parlano le fatture”.All’assemblea ordinaria dei soci hanno partecipato anche il dott. Ambrogio Invernizzi, amministratore delegato di Inalpi spa, il dott. Enrico Scimone, responsabile acquisti latte e derivati della Ferrero spa di Alba. Attualmente la cooperativa Compral-latte raccoglie 2000 quintali di latte al giorno provenienti da circa 150 soci conferenti. Ma l’obiettivo futuro, a partire sin dalla prossima e imminente campagna lattiero casearia, sarà di aumentare ulteriormente il quantitativo di latte conferito. E proprio in tale ottica, ma anche di grande trasparenza verso tutti i produttori di latte, Compral-latte ha attivato sul proprio sito web un foglio di calcolo accessibile a tutti. m

Page 13: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

È legge il decreto flussi per lavoratori non stagionaliIl 31 dicembre 2010 è stato

pubblicato il Decreto Flussi per l’ingresso di cittadini stranieri

per lavoro non stagionale.“Per le aziende agricole – sottolinea Lauro Pelazza, vice direttore Coldiretti Cuneo – trattasi di un’opportunità ulteriore a quella normalmente utilizzata per i lavoratori stagionali che può consentire l’instaurazione di rapporti di lavoro più lunghi.”Il Decreto Flussi non stagionali prevede complessivamente una quota di 98.080 ingressi. La quota è così ripartita: a) 52.080 cittadini di Paesi che

hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria così ripartita: Albania (4500); Algeria (1000), Bangladesh (2400); Egitto (8000); Filippine (4000); Ghana (2000); Marocco (4500); Moldavia (5200); Nigeria (1500); Pakistan (1000); Senegal (2000); Somalia (80); Sri Lanka (3500); Tunisia (4000); India (1800); Perù (1800); Ucraina (1800); Niger (1000); Gambia (1000); altri Paesi che hanno accordi bilaterali per l’immigrazione (1000);

b) 30.000 cittadini di Paesi diversi da quelli di cui alla lett. a) per il settore del lavoro domestico e di assistenza e cura della persona;

c) 11.000 quote per conversioni di particolari permessi di

soggiorno così ripartiti: permessi per studio (3000); permessi di soggiorno per tirocinio e formazione (3000); permessi di soggiorno per lavoro stagionale (4000); permessi di soggiorno CE rilasciati da altri Paesi Comunitari (1000);

d) 4000 quote per cittadini stranieri che hanno completato percorsi di formazione ai sensi dell’articolo 23 TU Immigrazione;

e) 500 quote per cittadini stranieri di origine italiana per parte di

almeno uno dei genitori fino al terzo grado di ascendenza residenti in Uruguay, Argentina, Venezuela e Brasile.

Le quote menzionate dovranno essere ripartite dal Ministero del Lavoro in quote provinciali.In seguito alla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, l’invio avverrà in forma esclusivamente telematica dalle ore 8 di lunedì 30 gennaio per la quota di cui alla lett. a), di mercoledì 2 febbraio per la quota di cui alla lett. b), e di giovedì 3 febbraio per tutte le restanti quote.Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione delle aziende per maggiori informazioni e la necessaria consulenza e assistenza. m

Bando Inail. Da rivedere i criteri di finanziamento

Come noto, alcuni giorni fa, è scaduto il bando dell’Inail per la messa in sicurezza delle imprese agricole. Coldiretti non può non rilevare alcuni limiti sulla gestione del bando che, ci si augura, sia modificato

in futuro dal punto di vista gestionale. L’aver regionalizzato il plafond è cosa utile, ma aprire tutta Italia contemporaneamente ha significato mettere in prevedibile difficoltà il sistema informatico dell’Inail.Molto meglio sarebbe aprire regione per regione. Infine, una considerazione va fatta sul modo di gestire i fondi da parte dell’Inail. Tenuto conto che non ci sono soldi sufficienti per finanziare tutte le richieste, Coldiretti ritiene assurdo che il criterio di selezione sia un semplice click e non invece una valutazione approfondita di tutte le richieste sulla base delle quali elaborare un punteggio ed attribuire le priorità. Coldiretti chiede quindi all’Inail di rivedere i criteri di accoglimento delle domande, usando prima ancora che la fredda informatica il buon senso e la valutazione di merito. m

15N° 1 – 1-31 gennaio 2011V A R I E

Page 14: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Controlli sanitari in agricoltura: il 2009 è ancora da regolarizzareEravamo rimasti un anno

fa con la sospensione dei pagamenti dei controlli

sanitari previsti dal Decreto Legislativo del 19 novembre 2008, n. 194, recante “Disciplina delle modalità di rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali in attuazione del regolamento (CE) n. 882/2004”, che prevede a carico degli operatori della filiera agroalimentare, il pagamento di tariffe per i controlli eseguiti dal sistema sanitario pubblico.E, successivamente, nel mese di giugno si era arrivati, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge Comunitaria 2009, alla modifica proprio del D.Lgs 194/2008. In particolare si era ottenuta l’esclusione totale del pagamento dei controlli sanitari ufficiali per tutte le attività agricole, e che sono comprese nell’articolo 2135 del Codice Civile, a norma del quale: “È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase

necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione,

commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o

risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge”. Tale capitolo era pertanto considerato chiuso con l’esenzione totale per le imprese

16 N° 1 – 1-31 gennaio 2011 A T T U A L I T À

Page 15: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

agricole, grazie all’azione portata avanti da Coldiretti, e che consentiva di non sostenere così ulteriori costi, in un contesto imprenditoriale e di mercato già non certamente facile.Tuttavia, nei giorni scorsi, proprio in merito alla riscossione delle tariffe dei controlli sanitari, con un’apposita circolare della Direzione regionale Sanità alle Aziende Sanitarie Locali della Regione Piemonte, ribadendo in pratica l’esenzione per il 2010, previa la compilazione per le imprese che svolgono attività connesse, per poter mantenere l’esenzione, a partire dal 2010 verrà richiesta annualmente la compilazione di una specifica autocertificazione.Mentre per l’anno 2009, per le sole aziende agricole che svolgono anche attività connesse viene disposto il pagamento entro 60 giorni dalla ricezione del sollecito, già con la maggiorazione del 30%. Decorsi i 60 giorni scatteranno anche gli interessi legali. Alcune richieste di pagamento sono già arrivate in questi giorni ad alcune imprese, riprendendo quanto già disposto dalla Regione.Questo perché l’esenzione totale inserita nella Legge Comunitaria 2009 non viene considerata efficace per il 2009. Pertanto le aziende agricole che svolgono solamente attività primaria saranno comunque escluse, mentre dovranno pagare le tariffe coloro che svolgono quelle attività connesse previste da un’apposita tabella dello stesso Decreto Legislativo 194/2008. m

17N° 1 – 1-31 gennaio 2011A T T U A L I T À

Page 16: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

18 N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Le aziende di Terramica alla Fiera Cibio di Genova Dal 21 al 23 gennaio, a

Genova si è rinnovato l’appuntamento con Cibio,

il Salone Nazionale dei prodotti dell’alimentazione di qualità, tipici delle regioni italiane con un occhio particolare alle produzioni Biologiche.La Fiera, rivolta sia agli operatori professionali del settore enologico ed alimentare, che ai consumatori, è stata ospitata nel Centro Congressi Magazzini del Cotone di Genova, all’interno della prestigiosa area del Porto Antico.Le aziende Coldiretti del circuito Terramica, Associazione Produttori Biologici hanno partecipato con i loro eccellenti

prodotti, per valorizzare le tradizioni della nostra terra e promuovere il “Made in Italy”.

“Promuovere il cibo di qualità, avvicinare il consumatore al produttore, favorire l’amore

e il rispetto della natura e sensibilizzare adulti e bambini alla coltivazione biologica sono tematiche dal sempre al centro dell’attività di Terramica – sottolinea Aldo Viale, presidente Terramica Cuneo – e la nostra partecipazione a questo evento è stata accompagnata da grande interesse da parte del pubblico che ha visitato la fiera”.Oltre alla presenza di produttori con i loro stand espositivi, che hanno portato pane, pasta, miele, olio, vino, formaggi e tanto altro, Cibio ha proposto quest’anno importanti temi come il Turismo enogastronomico ed ambientale e la Cultura dell’alimentazione. m

A T T U A L I T À

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale:l’Europa investe nelle zone rurali

Page 17: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

40 candeline per l’AsprofrutL’Asprofrut ha festeggiato

40 anni. Un compleanno importante per

un’organizzazione in continua evoluzione, nata dalla volontà di aggregare i frutticoltori, cresciuta con la capacità di adeguarsi alle esigenze del mercato e ai cambiamenti delle direttive comunitarie.“Durante i nostri primi 40 anni – sottolinea il presidente Domenico Sacchetto – abbiamo cercato di indicare sempre la migliore rotta da seguire, con il fine si perseguire il bene e la crescita delle aziende associate. Nella vita dell’Asprofrut non sono mancate le difficoltà, ma tutti coloro che hanno avuto l’onere e l’onore di amministrare l’associazione prima e l’organizzazione poi, hanno sempre operato assumendo le decisioni che ritenevano migliori per tutti i soci. Credo che i risultati che possiamo

annoverare dopo 40 anni lo stiano a dimostrare”.L’8 dicembre 1970 erano 95 i frutticoltori che fondarono l’Asprofrut, da allora di battaglie

ne sono state portate avanti tante e sono tanti i traguardi che sono stati raggiunti: dal servizio di assistenza tecnica, poi cresciuto e diventato Creso,

alla partecipazione all’industria di trasformazione Allione fino al culmine della rappresentatività con 6500 aziende. Non si possono dimenticare la profonda trasformazione del 1996 con l’entrata in vigore della riforma Ocm ed un nuovo sistema in cui bisognava far coesistere le esigenze di tutti. Asprofrut negli ultimi anni ha superato i 100 milioni di euro di fatturato e lo deve soprattutto ai soci “ che con il loro determinante contributo e sostegno – evidenzia Sacchetto – hanno permesso all’associazione di crescere, consolidarsi e festeggiare questo traguardo, la nostra tappa verso il domani. Consci delle difficoltà che il nostro settore attraversa, siamo preparati e organizzati al meglio per affrontare il futuro”. Nelle foto l'intervento di Natale Carlotto e la platea. m

19N° 1 – 1-31 gennaio 2011A T T U A L I T À

Page 18: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Prorogati i termini per l’installazione dei misuratori di portata delle derivazioni irrigueÈ stata accolta la richiesta

formulata dalla Coldiretti e dai rappresentanti dei

Consorzi Irrigui di Secondo Grado di proroga delle scadenze previste dal D.P.G.R. 7/R del giugno 2007 per la predisposizione dei misuratori di portata delle derivazioni irrigue. La nuova scadenza prevista per adottare tali strumenti e che riguarda la maggior parte delle derivazioni, è dunque differita al primo luglio 2013. Gli Assessorati Regionali competenti hanno ritenuto fondate e giustificate le richieste avanzate, riconoscendo la necessità di disporre di maggior tempo per

realizzare le opere necessarie ai fini di installare sui canali i dispositivi elettromeccanici di registrazione dei prelievi.“Si tratta di un provvedimento opportuno ed auspicato che accoglie alcune delle richieste da noi avanzate – ha

commentato il presidente provinciale Marcello Gatto –. Per rendere davvero applicabile questa normativa sarebbe tuttavia ancora necessario prevedere un innalzamento delle soglie previste da tale obbligo al fine di esonerare le

piccole realtà irrigue. In materia di irrigazione restano ancora irrisolti alcuni rilevanti problemi relativi al ricondizionamento dei pozzi, per i quali la Coldiretti chiede da tempo un riesame complessivo dell’intera problematica”. m

20 N° 1 – 1-31 gennaio 2011 V A R I E

29a Sagra della Pecora a Roccaforte

Torna sabato 29 gennaio la 29a Sagra della Pecora, organizzata dai pastori della valle Ellero. L’appuntamento con la tradizionale “Cena dei cravè” si tiene

all’albergo ristorante Commercio di Borgata Norea a Roccaforte Mondovì alle 20.30.Il prelibato menù sarà accompagnato da pregiati vini piemontesi. Il costo della cena, invariato rispetto allo scorso anno, è di 27 euro a persona e a tutti i partecipanti sarà donato un omaggio, a ricordo della serata. m

Page 19: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Incontri di potatura organizzati dall’Agenzia 4A e CReSOSi registra sempre maggiore

attenzione e partecipazione, da parte degli imprenditori

frutticoli, agli incontri di potatura in campo, che si sono succeduti sul territorio in questo periodo. Nelle giornate di confronto, frutticoltori e tecnici si sono confrontati sulle più recenti ed innovative tecniche di potatura di pesco, melo e kiwi.Gli appuntamenti sono stati organizzati dai tecnici dell’Agenzia 4A Coldiretti, in collaborazione con i tecnici del coordinamento frutticolo CReSO. Su tutte le specie, questa importante tecnica colturale, va inserita come parte fondamentale dell’intera gestione del frutteto; è infatti noto come il successo produttivo, derivi non solo da un unico mezzo, ma dall’uso efficiente di tutti i fattori

agronomici. La potatura va vista in un complesso di azioni che il frutticoltore svolge: scelta del materiale vivaistico e del sesto d’impianto, forma di allevamento, concimazione, irrigazione, dirado, difesa fitosanitaria, potatura estiva e potatura invernale; che concorrono al miglioramento quanti-qualitativo della produzione e sarebbe impensabile,

tralasciare o trascurare una di esse.Per quanto riguarda il kiwi, è importantissima la corretta conduzione dell’ arboreto, specialmente per quanto attiene alla potatura estiva che deve favorire il passaggio dell’aria e della luce, per la corretta impollinazione, per la preparazione del legno e per l’ottimale maturazione dei frutti.

Su pesco e su melo, sono state prese in esame le forme di allevamento e le varietà più diffuse, ribadendo l’importanza della potatura, soprattutto nelle fasi di allevamento, dove l’entità del taglio estivo “in verde” e di quello invernale “in secco”, vanno opportunamente dosati. Si è cercato di individuare ed adottare dei parametri che consentano di massimizzare la produttività, mantenendo lo sviluppo armonico delle piante ed il conseguente miglioramento della qualità dei frutti. Nei prossimi mesi saranno organizzati a livello provinciale, due specifici momenti di confronto sulla potatura del pero e del susino che si spera siano altrettanto costruttivi per i tecnici e gli operatori del settore. m

A T T U A L I T À 21N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Page 20: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

22 N° 1 – 1-31 gennaio 2011 G I O V A N I I M P R E S A

Le novità di “Oscar Green 2011”

gli imprenditori agricoli e agroalimentari di qualunque età, singoli o associati, operanti sul territorio nazionale che, all’interno del proprio percorso imprenditoriale abbiano

Oscar Green, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa e

Campagna Amica per valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura, si ripropone anche quest’anno con alcune novità.Fino al 28 Febbraio 2011 sono aperte le iscrizioni per tutti coloro che intendono partecipare.L’obiettivo è quello di portare all’attenzione dei cittadini italiani e delle altre aziende agricole, le esperienze vincenti di imprenditori che hanno saputo costruire progetti di impresa competitivi e sostenibili allo stesso tempo, rafforzando il legame con il loro territorio d’appartenenza.Possono partecipare al concorso “Oscar Green” tutti

sviluppato un’idea innovativa, che si rispecchi in una delle sei categorie di seguito riportate:- Stile e cultura d’Impresa;

Sostieni lo sviluppo; Esportare il Territorio; Oltre la filiera; Campagna Amica; In-Generation.

Sarà riconosciuta poi una menzione speciale “Paese Amico” alle strutture pubbliche che si sono impegnate in una collaborazione per l’attuazione del Progetto di Coldiretti di una “Filiera Agricola tutta italiana”.Ogni candidato può scegliere una sola categoria di concorso; le imprese agricole che intendono partecipare devono compilare la domanda di partecipazione, corredata dell’opportuno materiale di supporto ed inviarla esclusivamente per via telematica

alla Segreteria Nazionale attraverso due modalità distinte:- sito internet www.oscargreen.it- Federazione Provinciale

Coldiretti.La Segreteria Nazionale provvederà, in collaborazione con le Federazioni Regionali, al monitoraggio delle domande di partecipazione e sottoporrà all’esame delle giurie incaricate della pre-selezione esclusivamente quelle correttamente e completamente compilate. Le giurie valuteranno le candidature di ogni regione ammesse al concorso ed identificheranno le aziende ammesse alla selezione nazionale per ogni singola categoria entro il 15 Marzo 2011.Per maggiori informazioni in merito al concorso (regolamento, categorie e modulo di iscrizione) è possibile consultare il sito www.oscargreen.it o contattare il referente Giovane Impresa di Zona. m

Iscrizioni apertefino al 28 Febbraio

Page 21: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

23N° 1 – 1-31 gennaio 2011G I O V A N I I M P R E S A

Coldiretti Giovani Impresa Cuneo in viaggio studio tra Toscana e LazioTre giorni per visitare e

studiare differenti realtà agricole italiane: Siena,

con le produzioni di cereali e vino e Roma con l’agriturismo e le fattorie didattiche; queste le mete dell’iniziativa che ha coinvolto i ragazzi di Coldiretti Giovani Impresa di Cuneo.

Lunedì 13 dicembre 2010 – con l’arrivo nel bellissimo paesaggio toscano, il gruppo si è fermato al Consorzio Agrario di Siena, nelle sua sede storica di Via Pianigiani, nel centro della città medioevale. I direttori del Consorzio e della Federazione Provinciale Coldiretti hanno guidato i giovani imprenditori cuneesi in una discussione sulle soluzioni lì adottate per far fronte alle problematiche dell’agricoltura toscana e nella visita al punto vendita dello stesso Consorzio Agrario. Il pomeriggio è poi proseguito con l’irrinunciabile camminata sino in Piazza del Campo, dove si corre il famoso palio.

Martedì 14 dicembre 2010 – La giornata è iniziata con l’incontro con i dirigenti nazionali di Giovani Impresa, presso Palazzo Rospigliosi,

sede della Confederazione Nazionale Coldiretti in Roma, dove un proficuo dibattito si è sviluppato sul grande progetto “Una filiera agricola tutta italiana”. Nell’attuale periodo di crisi economica serve una risposta ferma e vigorosa per contrastare un mercato spinto agli eccessi e privo di regole antispeculative: da qui un progetto dal taglio economico e fortemente comunicativo, come quello di Coldiretti, rappresenta un’ importante occasione per ridare alle cose un nuovo ordine e aiutare le imprese agricole italiane.

Nel pomeriggio è stata visitata la capitale Barocca, con le celebri piazze Navona, Venezia, di Spagna con la Trinità dei Monti, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Vittoriano, il Colosseo ed i Fori Imperiali, i palazzi della politica Montecitorio e il Quirinale.

Mercoledì 15 Dicembre 2010 – Dopo la prima colazione, il gruppo ha viaggiato in direzione Latina per visitare l’azienda agricola romana finalista Oscar Green: La Sonnina.La Sonnina si trova nella Valle del Sacco, a ridosso dei Monti Prenestini: si tratta di

un’azienda agricola biologica di 26 ettari, con frutteti, oliveti, vigneti, ortaggi in serra e pieno campo, seminativi a cereali ed allevamento di ovini, bovini da carne, suini e api.L’incontro con i responsabili della Sonnina, che lavora in forma cooperativistica, ha permesso di conoscere la realtà dell’agriturismo, ricavato in un antico casolare e la fattoria didattica. Infatti l’esperienza dei soci viene messa a disposizione di gruppi, scolastici e non, per trasmettere le conoscenze e le emozioni del lavoro rurale. Attraverso le attività pratiche e i laboratori ludico-educativi che stimolano la manualità dei piccoli visitatori, vengono tramandate le antiche tradizioni delle produzioni locali: il pane e i prodotti da forno, l’olio, il vino, il formaggio e le marmellate.In serata, con la soddisfazione di aver approfondito le proprie conoscenze imprenditoriali e di aver partecipato a questo momento aggregativo, di confronto e di crescita culturale, il gruppo ha fatto rientro a Cuneo, fiducioso di poter rivivere presto una simile esperienza, perché no, magari in un paese straniero. m

Page 22: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

È definitivamente pubblicato il nuovo disciplinare della DOC “Langhe”, dopo

che si sono presentate le controdeduzioni correttive al parere ufficiale del Comitato Nazionale. Le correzioni hanno riguardato il ripristino della possibilità di produrre i vini “Langhe” con menzione di vitigno mediante eventuale aggiunta migliorativa di altre varietà (max 15% assemblando le uve oppure i vini prima della richiesta della certificazione della partita e prima dell’estrazione dalla cantina del produttore), ed il divieto di utilizzare le uve di supero delle DOCG. Le disposizioni trovano applicazione già a partire dal raccolto nel 2010 e pertanto coloro che intendono produrre i nuovi vini e le nuove tipologie leggibili all’art. 1 del disciplinare (vedasi prospetto riportato di seguito), dovranno quanto prima effettuare le iscrizioni dei vigneti allo schedario/albo e la dichiarazione rivendicativa entro i termini stabiliti. Per le tipologie senza indicazione di vitigno – Langhe rosso e bianco – è consentito utilizzare recipienti alternativi al vetro, come il bag in box, aventi capacità superiore a due litri. Sempre per dette tipologie ove non è indicato il vitigno (Langhe

rosso o bianco), si segnala che in base ad una recente circolare ministeriale si potrà scrivere in etichetta, rispettando le prescrizioni per le informazioni facoltative e dopo la nota “ottenuto da uve…” , il o i vitigni che danno origine al vino. L’indicazione dell’annata è obbligatoria – come stabilito anche dalla legge 61/2010 – ad esclusione della tipologia frizzante.

IMPIEGO AGRONOMICO FECCE – AGGIUNGERE SOLFATO FERROSO Il Decreto 26-11-2010, uscito in Gazzetta Ufficiale negli ultimi giorni del vecchio anno ha stabilito l’aggiunta di solfato ferroso (titolo minimo di 90% in solfato ferroso eptaidrato), alle fecce che d’ora innanzi saranno destinate

all’impiego agronomico, prima dell’estrazione dalla cantina. Fino ad oggi si era evitata l’aggiunta di ogni denaturante (cloruro di litio) in forza di una disposizione comunitaria per evitare accumuli di sostanze non utili o dannose all’ambiente e le colture. Ora si è invece individuato nel solfato ferroso il composto ideale, poiché trattasi

di un concime, anche ai fini della tollerabilità ambientale e delle colture. Per gli spandimenti già effettuati, precedentemente non sussistono problemi. Ricordiamo che la distribuzione va interrotta dal 15-11 al 15-2 nelle zone definite vulnerabili da nitrati e non va effettuata sui terreni gelati o saturi d’acqua e a meno di 5 metri dai fiumi. DOMANDE DI RISTRUTTURAZIONE VIGNETI – PROROGA AL 18-1-2011 La Regione Piemonte, su richiesta della Coldiretti ha disposto di prorogare i termini del bando regionale per la presentazione delle domande di contributo per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2010-2011, dall’11 gennaio originario 18 gennaio 2011, ore 14.00, telematica delle?al 25 gennaio 2011 ore 12,00 per la presentazione via domande ed al presentazione agli Uffici delle Amministrazioni Provinciali competenti per territorio della stampa, fornita dal SIAP e corredata della documentazione prevista dal bando. Tempi troppo ristretti e vari problemi con l’uso del sistema telematico e con i dati dello schedario rischiavano di lasciare al palo molte istanze dei produttori. m

DOC Langhe – nuovi vini e altre novità

V I T I V I N I C O L O24 N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Page 23: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

MICROPLANT

di AGR. Ivon DisderiServizio Fitosanitario NazionalePassaporto delle piante CeeServizio Fitosanitario Regionale di: Piemontecodice produttore: 02603970043cod. iscrizione registro nazionale fornitori CN 0004

MICROPROPAGAZIONE DI POTINNESTI IBRIDI CAC - VIRUS E NEMATODI ESENTI

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i vini e le tipologie della doc langhe

25N° 1 – 1-31 gennaio 2011V I T I V I N I C O L O

Page 24: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

26 N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Page 25: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

“Integra”, una polizza

specifica per coprire ogni tipo di infortunio

Integra di FATA è la polizza Infortuni creata per garantire, giorno dopo giorno, sicurezza e serenità a te e alla tua

famiglia. Nel lavoro, nello sport, nel tempo libero, a casa, in vacanza o alla guida della tua auto, puoi scegliere di avere sempre la giusta protezione. Cosa offre:❑ Una protezione completa mediante una

serie di prestazioni pensate in caso di: • Infortunio, quali l’invalidità

permanente, il rimborso delle spese mediche, l’assegnazione di una indennità giornaliera da ricovero o il riconoscimento di una rendita mensile

• Malattia, come l’invalidità permanente da malattia, da ictus e da infarto, e l’indennità giornaliera in caso di ricovero

• Assistenza, quali la consulenza medica, il trasporto in ambulanza, il trasferimento in istituti di cura, l’interprete in caso di ricovero all’estero.

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti potete contattare gli uffici Zona Coldiretti.

Vino: la telematizzazione vendite intracomunitarie riguarda i depositi fiscali, ma...

Il processo di telematizzazione delle accise riguarda direttamente i depositi fiscali (produzioni superiori a 1000 hl anno

o commercio), ma indirettamente potrà coinvolgere anche le cantine definite dal Testo unico delle Accise “piccoli produttori”. Dal nuovo anno i depositi fiscali che effettuano spedizioni di vino in Paesi della Comunità Europea devono utilizzare il documento telematico, e non più il DAA cartaceo. Occorre osservare una procedura che può essere letta sul sito www.agenziadogane.it nella sezione telematizzazione accise. Coldiretti ha predisposto un apposito servizio per l’informatizzazione di queste operazioni per chi ne abbia necessità. L’esonero italiano per i “piccoli produttori” da questa meccanizzazione potrebbe non riflettersi ugualmente nei vari Paesi Membri. Il rischio è che questi non riconoscano più in futuro lo status di piccolo produttore (alcuni Stati già prima della telematizzazione non riconoscevano l’esonero) e che pertanto gli importatori “pretendano” di ricevere i prodotti vitivinicoli solamente se scortati dal DAA telematico. Alcune richieste di chiarimento da parte di alcuni lettori di Vinotiziario in questi ultimi giorni ci confermano questi timori. In attesa che ci siano fornite migliori informazioni che abbiamo richiesto all’Agenzia delle Dogane centrale, pur con la provvisorietà del caso, riteniamo di fornire ai nostri produttori alcune indicazioni utili, per non rallentare le vendite intracomunitarie. Le vendite in UE devono sempre avvenire verso un destinatario autorizzato, in possesso di codice d’accisa. In sua assenza potrebbe essere nominata una figura “rappresentante”. I Paesi della CE hanno facoltà (non obbligo) di individuare categorie esenti, appunto i “piccoli produttori” verso i quali non applicare

il sistema delle accise. L’Italia si è avvalsa finora di tale facoltà. Altri Stati idem, altri no. Già in precedenza se si spediva vino in quei territori, che non riconoscevano lo status di esenzione, occorreva appoggiarsi ad uno speditore autorizzato che in nome e per conto del cedente emettesse il DAA e osservasse le formalità doganali e d’accisa.Dopo la spinta meccanizzazione del sistema, è probabile che si allunghi la lista degli Stati che non riconoscono l’esenzione dei piccoli. A questo punto l’azienda potrà decidere se:1) rinunciare all’esonero italiano e richiedere

la licenza di deposito fiscale (con i relativi adempimenti burocratici annessi)

2) nominare, ogni volta che occorre effettuare una vendita intracomunitaria, uno speditore autorizzato;

3) verificare se lo Stato membro di destinazione osserva le semplificazioni e riconosce ancora lo status di piccoli produttori, potendo quindi ricevere la merce con documento cartaceo DA/IT o come lo definiscono le Dogane il documento agricolo. In questo caso il formulario va integrato con le codifiche di prodotto, secondo le indicazioni che seguono. Per le imprese dotate di deposito fiscale tutto ciò è invece effettuato in automatico dai programmi di gestione telematica. I prodotti vitivinicoli esportati dovranno essere “descritti” tramite un codice alfanumerico che potrà avere fino ad un massimo di 18 caratteri; molto più frequentemente 14. e spesso solo 12. Per precisione si consulti la tabella presente nel sito www.agenziadogane.it, seguendo il percorso di navigazione: accise; telematizzazione accise; settori alcoli; tabelle riferimento TA20.

Gli uffici Coldiretti sono a disposizione delle imprese che necessitano di approfondimenti ed assistenza. m

27N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Page 26: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Un progetto di solidarietà Amses-Coldiretti Cuneo a Capo VerdeColdiretti Cuneo

collaborerà con l’Amses, Associazione Missionaria

Solidarietà e Sviluppo, fondata da Padre Ottavio Fasano. Tra i tanti progetti che l’associazione sta seguendo, Coldiretti è impegnata per contribuire alla crescita ed allo sviluppo della vitivinicoltura a Capo Verde.In buona sostanza, in quell’isola dell’Atlantico, è stato impiantato un vigneto ed è stata realizzata una cantina per la trasformazione dell’uva in vini locali. Ovviamente mancano di esperienza sia gli abitanti locali che i responsabili dell’associazione. Di qui, la collaborazione di

Coldiretti Cuneo: ospitare per periodi di formazione giovani capoverdiani che lavorino accanto ai nostri imprenditori in vigna e che, poi, partecipino ai lavori in cantina al fine di acquisire conoscenze di base che consentano a quella popolazione di crescere e di autogestirsi. Il progetto è stato presentato venerdì 14 gennaio al Consiglio provinciale di Coldiretti Cuneo. Ora sarà discusso anche tra i rappresentanti dei vari

movimenti, Giovani Impresa in particolar modo. Il progetto Amses-Coldiretti sarà seguito anche da Telecupole Piemonte che, attraverso la rubrica Obiettivo Agricoltura, nonché il Tg 4, ha già messo in onda e continuerà a farlo, una serie di servizi per sensibilizzare i cittadini piemontesi sull’opportunità di sostenere momenti di solidarietà che hanno l’obiettivo di far crescere realtà imprenditoriali in grado di combattere la povertà imperante di quei paesi, come l’isola di Capo Verde, da noi spesso conosciuti per i soli aspetti turistici. m

Lettere a IL CoLtIvatore Cuneese

Ricordo di “Michel del Palas”Ci sono persone che rimangono nell’ombra per tutta la vita, ma che in quest’ombra continuano a lavorare in maniera silenziosa e disinteressata soprattutto per gli altri. Una di queste persone era sicuramente Michele Ribotta di Bagnolo Piemonte, per molti meglio conosciuto come “Michel del Palas” prematuramente scomparso lo scorso 8 dicembre, giorno della festa dell’Immacolata, per lui ricorrenza particolarmente importante. Con queste poche righe vogliamo esprimere a nome dei dipendenti, dei soci e dei dirigenti della Coldiretti di Saluzzo un grazie a Michele

per il lavoro che ha svolto anche per noi in questi anni in cui è stato un socio e dirigente attivo nella sua sezione di cui era presidente e nel Catac di Barge-Bagnolo. Michele non mancava mai ad un incontro o ad un dibattito se non per problemi di salute e con lui il dialogo era sempre costruttivo e mai polemico, per questo tutti noi ci auguriamo che il suo esempio, i suoi insegnamenti e la sua generosità siano ricordati e seguiti da noi e dai giovani che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Michele Quaglia e Michele Mellano,Presidente e Segretario Coldiretti Saluzzo

Valorizzarela montagnaEgr. Direttore,in merito ad una tematica che riveste grande importanza per il mondo agricolo, quale è una proposta di legge per favorire lo sviluppo economico della montagna, vorrei segnalare una possibilità. Se si vuole mantenere la presenza dell’uomo nei comuni

alpini, occorre favorire tutte le attività che consentano attività economiche redditizie.Il turismo è la principale attività economica possibile nella montagna, ma è limitato a poche settimane dell’anno.La pesca sportiva a pagamento attrae una clientela che è disposta a spendere, è una attività estesa per molti mesi: dal 1° marzo a fine settembre. Inoltre, spesso i pescatori sono seguiti anche dalla famiglia, si

affezionano al posto, lo scelgono anche come seconda casa.Per l’esercizio della pesca sportiva occorrono riserve turistiche di pesca, gestite da ‘Pro Loco’ o meglio da abitanti della montagna.I Comuni montani dovrebbero avere facoltà di destinare e scegliere quale parte dei torrenti scorrenti nel territorio comunale adibire alle riserve turistiche di pesca. La riserva turistica non deve essere limitata ai residenti

ed il costo del permesso dev’essere uguale per residenti o forestieri. Queste attività non richiedono investimenti.Ci sono Municipi che hanno la fortuna di possedere “Diritti Esclusivi di Pesca” nei torrenti scorrenti nel loro territorio: Valdieri, Entracque, Chiusa Pesio. Ne traggono benefici economici.La legge sulla pesca è di competenza Regionale.A vostra disposizione,

Alberto Fariano

A T T U A L I T À28 N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Page 27: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

Il ruolo dell’agricoltura nell’assorbimento della CO2 atmosfericaSul tema della salvaguardia

dell’ambiente, viene spesso ricordato il grande apporto

dei boschi e delle foreste per l’assorbimento dell’anidride carbonica, ma non è meno importante il contributo degli ecosistemi agrari, che svolgono un’insostituibile funzione di “carbon sink” con l’immagazzinamento dell’anidride carbonica, nel terreno e nella vegetazione. “Secondo i dati forniti dal CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) – dicono Michele Quaglia, membro di Giunta Coldiretti Cuneo con delega alla frutticoltura e il direttore Bruno Rivarossa – un frutteto

di actinidia è in grado di assorbire ben 8,5 tonnellate di carbonio all’anno per ogni

ettaro coltivato, mentre un vigneto circa 3 tonnellate; valori superiori si registrano per uliveti e castagneti. Considerazioni simili possono essere fatte per le altre specie frutticole e, se moltiplichiamo questi valori per le superfici occupate a livello provinciale, regionale o nazionale dai frutteti, vediamo che la frutticoltura contribuisce in modo concreto al contenimento dell’effetto serra. Ma non è tutto! Un pioppeto può fissare “all’interno dei tronchi”, durante il suo ciclo di vita, circa 85 tonnellate di anidride carbonica e valori analoghi possono essere presi in considerazione per altre

essenze arboree destinate a produrre legname”.

E lo stesso discorso vale per le coltivazioni erbacee?Sì, secondo Franco Parola, responsabile Servizio Ambiente eTerritorio di Coldiretti Cuneo: “Stando a studi compiuti dal CRA (Istituto Sperimentale Agronomico, Sezione Operativa di Modena) 120 quintali di biomassa ottenute da una coltura di frumento contengono circa 5,3 tonnellate di carbonio, una rotoballa di 1,5 x 1,2 mt. contiene circa 96 kg di carbonio. Il suolo stesso è un grande contenitore di CO

2

(è il più grande “serbatoio” di anidride carbonica della terra) e tale funzione viene svolta con maggiore efficienza quanto più il terreno risulta ricco di sostanza organica, fertile ed efficiente. In un momento, in cui si discute del ruolo giocato dal settore agricolo nelle emissioni in atmosfera, tutto questo dovrà essere preso in considerazione”. m

A T T U A L I T À 29N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Page 28: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

G I O R N A T E D E L R I N G R A Z I A M E N T O

MELLANA – 14 novembre RIVALTA LA MORRA – 21 novembre

BRONDELLO – 21 novembre

ENVIE – 21 novembre

SANT’ALBANO STURA – 21 novembre

TETTI DI DRONERO – 21 novembre

Giornate

del

30 N° 1 – 1-31 gennaio 2011 R I N G R A Z I A M E N T O

Page 29: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

G I O R N A T E D E L R I N G R A Z I A M E N T O

TETTI PESIO – 21 novembre COSTIGLIOLE SALUZZO – 28 novembre

TORRE SAN GIORGIO – 21 novembre

BUSCA – 28 novembre

MONTÀ D’ALBA – 28 novembre

BEINETTE – 5 dicembre

RingRaziamento

31N° 1 – 1-31 gennaio 2011R I N G R A Z I A M E N T O

Page 30: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

R I N G R A Z I A M E N T O32 N° 1 – 1-31 gennaio 2011

FAULE –5 dicembre RIFEDDO – 5 dicembre

PEVERAGNO – 5 dicembre CHIUSA PESIO – 12 dicembre

RingRaziamento

Page 31: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

100a Fiera Nazionale del Bue Grasso di Carrù

ClassifiCa della 1a Categoria: BUoi grassi NostraNi

ClassifiCa della 2a Categoria: BUoi grassi Migliorati

ClassifiCa della 3a Categoria: BUoi grassi della CosCia

ClassifiCa della 4a Categoria: MaNZi grassi NostraNi

ClassifiCa della 5a Categoria: MaNZi grassi Migliorati

ClassifiCa della 6a Categoria: MaNZi grassi della CosCia

ClassifiCa della 7a Categoria: Vitelli Castrati NostraNi

ClassifiCa della 8a Categoria: Vitelli Castrati Migliorati

ClassifiCa della 9a Categoria: Vitelli Castrati della CosCia

ClassifiCa della 10a Categoria: Vitelle della CosCia

ClassifiCa della 11a Categoria: MaNZe grasse

ClassifiCa della 12a Categoria: VaCCHe grasse

ClassifiCa della 13a Categoria: torelli della CosCia

ClassifiCa della 14a Categoria: tori (2 deNti)

ClassifiCa della 15a Categoria: tori (da 4 a 6 deNti)

ClassifiCa della 16a Categoria: tori (oltre i 6 deNti)

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Annata agraria 2010 SETTORE LATTIERO-CASEARIOIl 2010 si è aperto con le prime sentenze del Tar del Lazio, il quale ha rigettato i ricorsi di quegli allevatori che nel settembre scorso avevano impugnato le intimazioni di pagamento, inviate da Agea, per la rateizzazione delle multe derivanti dal superamento della propria quota di produzione aziendale nelle campagne precedenti. E altre vicende ancora si sono succedute nell’anno, dalla proroga della prima rata delle multe al 31 dicembre, piuttosto che la presentazione ufficiale della relazione dei NAC del Mipaaf, che inizialmente metteva in discussione il calcolo del prelievo supplementare, confutato successivamente dalla stessa Agea e dal Commissario Straordinario per le quote latte. Attualmente il settore, dopo anni di criticità, pare definitivamente incanalato verso una regolarizzazione di tutte le imprese del settore, nel rispetto della legalità, dopo essere stato per troppi anni martoriato da multe, conflitti che hanno pesantemente danneggiato l’intero comparto allevatoriale del latte, in termini di mercato e di competitività. Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha diffuso i primi dati produttivi della campagna 2009/2010. Secondo i dati provvisori, a livello europeo, le multe per il superamento della quota ammontano complessivamente a 19 milioni di euro, contro un prelievo supplementare che l’anno scorso aveva raggiunto i 99 milioni di euro e ben 340 milioni di euro l’anno ancora precedente. Nella campagna 2009/2010 la produzione europea è stata inferiore del 7% al volume globale delle quote, a fronte di uno scarto del 4,2% nel periodo 2008/2009. L’Italia ha rispettato per la prima volta la quota di produzione assegnata, con un quantitativo di latte, consegnato da 37.337 produttori, pari a 10.492.085 tonnellate, contro un quantitativo nazionale di riferimento di 10.985.346 tonnellate.Il 2010 è stato soprattutto l’anno della svolta per il settore a livello piemontese, con l’avvio dell’operatività del progetto “Polvere di latte”, con il conferimento quotidiano di oltre 1.500 quintali di latte alla torre di sprayatura della Inalpi di Moretta da parte della Compral-latte, cooperativa nata dalla sinergia tra Coldiretti e APA. I produttori associati alla Compral-latte sono stati remunerati attraverso l’applicazione del prezzo indicizzato. Un nuovo metodo, che sta riscontrando apprezzamenti da parte dei produttori, che vedono nella formulazione del prezzo un riconoscimento oggettivo della qualità del loro latte. Ma anche un notevole interesse da parte di molti operatori nazionali del settore, che vedono il pagamento del prezzo indicizzato un possibile strumento che tenga conto realmente dell’andamento del mercato. Considerato che ciascun produttore ha un “suo” prezzo, in base ai parametri di proteine e grassi del latte che egli conferisce,

si rileva una media ponderata del prezzo del latte nei primi sei mesi, dall’inizio della campagna 2010/2011, di 366 €/1000 litri. SETTORE SuINICOLOIl comparto suinicolo nel corso 2010 ha manifestato ancora di più tutte le criticità che, da alcuni anni a questa parte, impediscono un vero e proprio rilancio della realtà nazionale. La notevole importazione di prodotto estero, la mancanza di una norma che preveda l’obbligo d’indicare la provenienza in etichettatura, la mancanza di un’alternativa a quella che è la filiera tradizionale, sta pesantemente incidendo sul bilancio delle imprese agricole. Dalle medie sin qui rilevate, l’annata 2010 ha confermato un trend negativo, con una media dei prezzi ben al di sotto dell’annata precedente, già di per sé non esaltante. Il mercato del suino da tempo attraversa una crisi strutturale dovuta ad una mancanza di programmazione delle produzioni per l’allevamento del suino pesante da destinare ai circuiti del Prosciutto di Parma e San Daniele DOP, confermando un eccesso di offerta ed un rallentamento dei carichi di suini e con conseguente ribasso dei prezzi.Una nota positiva può essere considerata la Commissione Unica Nazionale (CUN) che dopo la fase di sperimentazione, è divenuta a tutti gli effetti un organismo ufficiale di formazione del prezzo. Nei mesi scorsi si è trasferita di sede da Reggio Emilia a Mantova. Ma certamente non basta, e per il futuro occorreranno nuove riflessioni e nuove soluzioni per rilanciare l’intero settore.Infine dal dicembre dello scorso anno è stato riconosciuto a livello europeo, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE, il Prosciutto “Crudo di Cuneo DOP”.

SETTORE BOVINOContinua il trend negativo per l’allevamento delle carni bovine. Si registra nuovamente nel 2010 una situazione ancora negativa. Le quotazioni di mercato dei bovini da macello (prezzo pagato ai produttori) hanno mantenuto i valori dello scorso anno, con una scarsa remunerazione. Il mercato della razza Piemontese in particolare sconta una scarsa organizzazione dell’offerta, se si esclude alcune realtà importanti di cooperazione tra i produttori, e dall’altra una mancanza di nuovi sbocchi di mercato. Dati alla mano, nel 2005 gli allevamenti di bovini di razza Piemontese, raggiungevano una consistenza a livello regionale di 309.277 capi, mentre nel 2009 hanno raggiunto quota 337.909 capi (fonte Assessorato Regionale alla Sanità). Un aumento di capi dell’11% a cui non è conseguita la ricerca di nuovi sbocchi di mercato, tradizionalmente limitati a Piemonte, Liguria e in

TERZA PARTE

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Ancoraggi per vigneti e frutteti

una certa misura in Lombardia. Tiene invece parzialmente il mercato dei bovini di razza francese. Alla già difficile situazione, occorre inoltre sommare l’aumento dei costi di produzione, in primis dei cerali per l’alimentazione zootecnica che stanno attualmente raggiungendo cifre considerevoli, mettendo in seria difficoltà le imprese. Occorrerà per il futuro trovare nuovi sbocchi di mercato soprattutto interni, con una commercializzazione che ampli il suo raggio d’azione anche verso il Centro e Nord-Est Italia. Si auspica che la definizione al più presto dell’IGP del “Vitellone Piemontese della Coscia” possa contribuire a distinguere il prodotto ed incentivare i consumi. Oppure puntare ad accordi di filiera significativi come forniture a ristorazione collettiva o incentivare quelle formule cooperative, nuove o già esistenti, che permettano operazioni commerciali strutturate.

SETTORE AVICuNICOLOL’annata 2010 per il settore avicolo da carne, dopo un 2009 già abbastanza positivo, ha dato segnali di stabilità dovuti ad una ripresa significativa dei consumi. Il primo semestre si è concluso con quotazioni stabili e abbastanza soddisfacenti, intorno a 1,05-1,10 €/Kg. I prezzi dei cereali al rialzo e il nuovo aumento dei costi energetici, sta creando nuovamente preoccupazione nel settore. Rimane invece pressoché invariato il mercato delle galline ovaiole con prezzi stabili (13,30 €/100 uova). Il settore cunicolo, invece, sta attraversando un momento di ripresa significativo. Le quotazioni del prodotto sono risalite già dall’inizio dell’autunno, attestandosi per alcuni mesi su valori superiori ai 2,00 €/Kg. Anche nel corso del 2010 si è nuovamente ribadita la necessità di un’etichettatura obbligatoria delle carni, che distingua le produzioni nazionali da quelle estere. Coldiretti ha proposto che anche per la filiera cunicola venga a crearsi una Commissione Unica Nazionale, monitorata dal Ministero e che consenta una definizione trasparente dei prezzi.

VINOLa campagna 2010 per la vitivinicoltura è stata all’insegna dell’equilibrio. Il clima è stato complessivamente favorevole, accompagnando le fasi vegetative e della vite fino alla raccolta secondo ritmi e temperature nella media stagionale. Solo le precipitazioni sono state leggermente superiori alla media. Il germogliamento, date le abbondanti nevicate ed un fine inverno piuttosto freddo, è avvenuto con qualche giorno di ritardo, ma seguito da una fioritura regolare che ha assicurato una allegagione perfetta, con grappoli numerosi e ricchi di acini. Anche luglio ha avuto temperature più basse della norma, provocando un rallentamento dell’evoluzione. Ad agosto si è verificata regolarmente la fase di invaiatura dove le varietà a buccia bianca hanno assunto iniziale aspetto translucido e quelle a bacca nera hanno iniziato ad accumulare le sostanze coloranti ed ostentare i primi rossori. Qualche pioggia ferragostana ed i grappoli abbondanti e compatti annunciavano un possibile disequilibrio verso la quantità che avrebbe anche potuto guastare la qualità, specie in caso di un inizio autunno troppo piovoso o poco soleggiato. La coda dell’estate caratterizzata invece da un clima asciutto e mite, ha scongiurato questi iniziali timori. Anche il ciclo dei parassiti ha segnato un andamento “equilibrato”. Gli attacchi non sono mancati, restando tuttavia contenuti e adeguatamente controllati grazie agli interventi oculatamente

(continua a pagina 36)

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effettuati secondo le indicazioni dei tecnici. Fa eccezione la flavescenza dorata, la più recente malattia registrata sulla vite, che ha falcidiato i vigneti del Piemonte gli scorsi anni e che è riesplosa nell’estate 2010 , dopo un 2009 di evidente regresso.La vendemmia è iniziata senza gli anticipi, a cui nelle ultime annate ci eravamo abituati, né ritardi rispetto la normalità, con le uve Pinot e Chardonnay per produrre lo spumante, in particolare l’Alta Langa. Immediatamente dopo è stata la volta dell’uva moscato per l’Asti ed il Moscato d’Asti, poi l’Arneis e via di seguito secondo un ordine regolare tutte le varietà rosse iniziando dal Dolcetto, la Barbera e per finire con il Nebbiolo. La qualità è indiscussa per gli estremi: i vitigni precoci e quelli tardivi, qualche incertezza invece in più per i vitigni raccolti nella fase centrale. Le migliori partite per i rossi si sono vendemmiate nei vigneti meglio esposti e dove si sono effettuati i diradamenti. In molti casi un solo passaggio di sfoltimento non è bastato. I vini che stanno completandosi denotano una qualità tra il buono e l’ottimo: bianchi perfetti, rossi di pronta beva delicati e senza eccessi; rossi da invecchiamento riccamente dotati di sostanze coloranti e tannini, elementi di partenza per garantire un prodotto strutturato, corposo e longevo, come si addice alle DOCG Barolo, Barbaresco, Roero e Dogliani superiore. Il mercato ha segnato un periodo di inerzia durante l’estate per poi dare segni di buon risveglio a partire da ottobre. Eccezionale performance per la Docg Asti, dove lo spumante segna un balzo di circa il 14% ed il moscato addirittura schizza a 45% in più rispetto un anno fa. Gli imbottigliamenti del Barolo registrano un aumento del 15% rispetto lo stesso periodo 2009 e confermano quindi l’attesa inversione di tendenza. I prezzi delle uve hanno interrotto una discesa che durava da alcune campagne, confermandosi sostanzialmente al livello 2009. Le migliori partite hanno addirittura spuntato prezzi superiori.

Il 2010 inoltre è stato inoltre caratterizzato da un intesa attività legislativa che ha portato alla riforma delle legge quadro nazionale sulle denominazioni e per il Piemonte una raffica di modiche ai disciplinari di produzione delle denominazioni d’origine insieme ad alcuni passaggi al livello massimo nella scala dei vini di qualità: la Docg.

MIELEDai primi dati disponibili il 2010 conferma il trend di crescita per il settore. La media produttiva si mantiene stabilmente oltre i 30 Kg/alveare e alla buona qualità del prodotto risponde un deciso aumento della domanda di miele sul mercato. Il prodotto che continua a trainare è il miele di acacia, con notevoli transazioni, sia in fusti che in secchielli. Questa situazione sembra da imputarsi alla penuria di acacia prodotta nei paesi dell’Est Europa, in Ungheria in particolare, e dal mercato interno cinese che sempre più assorbe la propria produzione lasciando all’esportazione sempre meno miele. I prezzi dell’acacia sono quindi lievitati anche se è ancora presto per poter dire con sicurezza il livello raggiunto. Bene anche il castagno che, a causa di una produzione a macchia di leopardo, incrementa anche lui il suo valore. Fermo o quasi invece il mercato della melata. I prezzi possono così riassumersi: per l’acacia quotazioni che arrivano a 5,30 €/kg, per il castagno tra i 4,20-4,40 €/kg, per il millefiori tra i 3,50-4,00 €/kg, mentre per la melata le prime quotazioni sono a 3,50 €/kg. La stagione, dal punto di vista della produzione, è al termine. In particolare per i miele d’acacia si rileva soddisfazione diffusa degli apicoltori; per il castagno in generale il raccolto è stato inferiore alle aspettative; per la melata il raccolto è durato solo una decina di giorni; per millefiori primaverile, complice il prolungarsi della stagione invernale, le produzioni sono state scarse. Per il tiglio invece buono il raccolto, mentre per l’alta montagna si registra un raccolto a macchia di leopardo, ma buono in alcune zone vocate. m

(segue da pagina 35)

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37N O T I Z I E E P A C A N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Nuove disposizioni previdenziali La legge 4 Novembre 2010,

n. 183 contiene varie disposizioni di rilevanza

previdenziale in vigore dallo scorso 24 novembre 2010.

DELEGHE AL GOVERNOIl governo è delegato ad adottare, entro i prossimi mesi, decreti legislativi specifici sulle seguenti materie:

Attività usurantiEntro 3 mesi dalla data di entrata in vigore della legge in esame il Governo deve adottare norme rivolte a concedere ai lavoratori dipendenti impegnati in attività usuranti la possibilità di conseguire, su domanda, il diritto al pensionamento anticipato con requisiti inferiori a quelli previsti per la generalità dei lavoratori dipendenti.I decreti in questione conterranno una clausola di salvaguardia idonea a garantire un meccanismo di priorità nella decorrenza dei trattamenti pensionistici, nel rispetto della copertura finanziaria a disposizione.

Riordino della normativa su congedi, aspettative e permessiEntro 6 mesi devono essere emanate norme rivolte a riordinare la normativa

vigente in materia di congedi, aspettative e permessi fruibili dai lavoratori dipendenti pubblici e privati , con particolare riferimento alle persone con handicap in situazione di gravità od affette da patologie di tipo neurodegenerativo od oncologico.

Ammortizzatori socialiEntro 24 mesi è prevista l’emanazione di decreti che provvedano al riordino delle norme a sostegno del reddito e dell’occupazione.

Aspettativa per i pubblici dipendentiI dipendenti pubblici possono essere collocati in aspettativa su loro richiesta, senza assegni e

senza decorrenza dell’anzianità di servizio, anche per avviare attività professionali ed imprenditoriali per un periodo massimo di dodici mesi. La concessione dell’aspettativa è a discrezione dell’amministrazione.

Permessi per l’assistenza ai portatori di handicapIn materia sono apportate le seguenti modifiche Grado di parentela: i permessi mensili pari a 3 giorni coperti da contribuzione figurativa, sono riconosciuti a chi assiste una persona con handicap in situazione di gravità se è parente o affine entro il secondo grado. Rimane però il terzo grado di parentela finora previsto

qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i 65 anni di età, oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. Convivenza: è stato eliminato l’obbligo della convivenza con il soggetto inabile.unicità del beneficiario: il permesso non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente, salvo il caso dei genitori di un figlio con handicap grave; in tal caso il diritto è riconosciuto ad entrambi i genitori. Avvicinamento sede di lavoro: il familiare ha diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio della pensione da assistere. m

Corso per aspiranti degustatori di salumi

L’Onas, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi, in collaborazione con l’Ascom di Savigliano organizza un corso per aspiranti assaggiatori di salumi.

Le lezioni si svolgeranno nel mese di febbraio e marzo. Seguirà un esame finale con il rilascio dell’attestato e la patente di tecnico assaggiatore. La prima lezione sarà il 10 febbraio alle 20.30 e tratterà dell’analisi sensoriale. Il programma proseguirà con altre 5 serate nelle quali saranno approfondite tematiche di attualità, dall’agricoltura biologica alle varie categorie di salumi, alla tracciabilità ed alla etichettatura. Al termine di ogni lezione teorica, seguirà la degustazione guidata dei principali prodotti di salumeria. Il corso si terrà nella sede dell’Ascom di via Saluzzo 5 a Savigliano, il costo è di €130 e comprende la quota d’iscrizione annuale (€37) all’O.n.a.s.È necessario iscriversi entro il 31.1.2011: il corso sarà realizzato solo con l’iscrizione di circa 30 soci.Per informazioni ed iscrizioni, ci si può rivolgere direttamente alla sede operativa dell’Onas: fax 0172.637204; e-mail: [email protected] e all’Ascom Savigliano: sig. Elsa Ghilardi: tel. 0172 241211; [email protected]. m

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38 N° 1 – 1-31 gennaio 2011

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Bando Regionale per l’apicolturaNuovo Bando Regionale

per le piccole e medie imprese e le cooperative

agricole che operano nella fase di trasformazione e commercializzazione del miele. È previsto un contributo a fondo perduto sino 35% della spesa ammessa, con un investimento minimo di 70.000 euro e massimo dei 300.000 euro.Sono finanziabili la costruzione e il potenziamento, la ristrutturazione e l’ammodernamento di stabilimenti produttivi per la trasformazione e la commercializzazione del miele. Inoltre è possibile richiedere contributo su investimenti legati alla tutela dell’ambiente, il rispetto delle norme igienico sanitarie e la messa in sicurezza

dei luoghi di lavoro.Le domande devono essere presentate, redatte su apposito

modello e correlate di tutta la documentazione prevista, entro il 28/02/2011 alla

Regione Piemonte, Direzione Agricoltura settore sviluppo Agro-Industriale. m

LILT e Coldiretti insieme a Natale 2010

Anche quest’anno la Sezione Provinciale di Cuneo della LILT

(Lega Italiana Contro i Tumori) e le aziende del circuito di Coldiretti Fattoria Amica hanno voluto unirsi per festeggiare il Natale all’insegna della genuinità.Una ricca varietà di pacchi natalizi, rigorosamente realizzati e composti con prodotti a KmØ, sono entrati nelle case di molti cuneesi.Questa campagna natalizia mette insieme due aspetti importanti: la possibilità di fare beneficienza

a sostegno delle attività di prevenzione e supporto ai malati di tumore offerta dalla associazione e una gustosa proposta di prodotti tipici di qualità delle aziende agricole della Granda. “Come la LILT – evidenzia Giacomo Ballari, presidente di Fattoria Amica – così anche Coldiretti punta moltissimo sul consumo di cibo sano come importante arma di prevenzione; e quello presente nei pacchi natalizi rappresenta sicuramente il meglio della gastronomia del territorio

e della produzione agricola cuneese, soprattutto in termine di freschezza e di salubrità, poiché questi prodotti sono tutti garantiti e certificati”. Da questa bella iniziativa c’è tutto da imparare: un lodevole modo di collaborazione tra enti ed associazioni che possono così, sia in termini di conoscenza che di consumo, favorire lo sviluppo del territorio locale, sostenendo progetti che mirano alla prevenzione ed alla cura di pazienti affetti da queste patologie. m

39V A R I E N° 1 – 1-31 gennaio 2011

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UNCI-Coldiretti: Cooperazione a sostegno delle imprese

Nuovi orari uffici Recapito Zona di Alba

40 U N C I - C O L D I R E T T IN° 1 – 1-31 gennaio 2011

Si è svolto a Fossano, nella sala riunioni dell’Ufficio Zona Coldiretti, l’incontro

provinciale delle cooperative aderenti ad UNCI-Coldiretti. La riunione è stata la prima occasione d’incontro con le cooperative aderenti le quali, a loro volta, hanno risposto positivamente in termini di partecipazione (erano presenti i 2/3). Sono intervenuti, in veste di relatori, il presidente provinciale UNCI-Coldiretti Dario Armando, a seguire il presidente provinciale Coldiretti Marcello Gatto, il presidente regionale UNCI-Coldiretti Piero Montaldo, il direttore regionale Coldiretti, nonché consigliere nazionale UNCI, Bruno Rivarossa, per illustrare i caratteri distintivi di UNCI-Coldiretti.È stata presentata la progettualità futura, strettamente legata al progetto nazionale Coldiretti della “Filiera agricola tutta italiana” e volta a promuovere la cooperazione come concreto strumento a sostegno delle imprese. L’obiettivo non dovrà essere solo la crescita del numero di cooperative aderenti, ma la creazione di una rete tra le cooperative per lo scambio di idee, proposte, informazioni, che possa portare a costruire eventuali rapporti economici. Il segretario regionale UNCI-

Coldiretti Federico Sironi, il vice direttore Lauro Pelazza hanno illustrato i servizi messi a disposizione per le cooperative, mentre Franco Ramello, animatore UNCI-Coldiretti, ha

presentato la struttura provinciale e territoriale e i progetti di filiera in essere. Nel successivo dibattito sono anche intervenuti i due vicepresidenti provinciali UNCI-Coldiretti Roberto Chialva e Carlo Gabetti. Tutti i commenti emersi sono stati estremamente positivi. L’attività futura di UNCI-Coldiretti proseguirà a livello regionale con la definizione dei gruppi di lavoro di cooperative, suddivisi per comparto. A livello provinciale invece sono in fase di definizione le due attività corsuali.“È particolarmente importante promuovere sul territorio sia l’attività di UNCI-Coldiretti sia le opportunità legate alla cooperazione – sottolinea Dario Armando – che proprio in questo

ultimo periodo hanno contribuito a creare nuove significative realtà associative. Realtà che rivestono una grande importanza per le imprese agricole, che hanno intenzione di aggregare il prodotto e affrontare nuovi mercati sempre più competitivi a livello italiano e internazionale. Solo in questo modo si potrà pensare di ottenere un più elevato valore aggiunto sul prodotto commercializzato, che consentirà di ottenere un aumento di reddito delle aziende agricole”.Lo stesso presidente provinciale, Dario Armando, è convinto che una cooperazione strutturata sulle necessità del socio possa dare la possibilità di raggiungere interessanti obiettivi economici e promozionali sul prodotto. m

A partire dal 1° gennaio 2011, gli Uffici Recapito Coldiretti Zona

Alba di Canale, Santo Stefano Belbo e Cortemilia hanno ampliato gli orari di apertura al pubblico.“È un cambiamento fatto nell’ottica di venire incontro alle esigenze delle imprese, in vista delle prossime scadenze amministrative – sottolinea Cesare Gilli, segretario Zona Coldiretti

Alba –. Si darà inoltre la possibilità di fissare telefonicamente un appuntamento, per essere ancora più presenti e vicini agli associati sul territorio grazie ad uffici perfettamente attrezzati”.L’ufficio Recapito di Canale, già aperto il martedì con orario 8.30-12.00 e 14.00-17.00, dal 1° gennaio è a disposizione del pubblico anche il giovedì mattina, dalle

8.30 alle 12.00. L’ufficio Recapito di Santo Stefano Belbo con orario il mercoledì 08.30-12.00 e 14.00-17.00 e il venerdì (8.30 - 12.00), amplia l’apertura al lunedì (8.30 -12.00). L’ufficio Recapito di Cortemilia è aperto oltre al martedì, dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17 e il venerdì dalle 8.30 alle 12, anche il mercoledì dalle 14.00 alle 17.00. m

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L’UNCI-Coldiretti Cuneo: vicina alle cooperative con un’ampia gamma di servizi UNCI-Coldiretti Cuneo è

l’associazione provinciale delle cooperative agricole aderenti

all’Unci. L’associazione propone una gamma di servizi ad hoc per le cooperative, nell’ottica di fornire un supporto idoneo per renderle più competitive sul mercato. Scopi statutari dell’ UNCI-Coldiretti sono quelli di promuovere il consolidamento e lo sviluppo della cooperazione in tutte le sue forme, avvalendosi delle proprie strutture territoriali di assolvere i compiti di assistenza sindacale, di rappresentanza e tutela degli organismi associati, anche in collaborazione con gli istituti di formazione professionale della cooperazione e dell’agricoltura e le corrispondenti strutture territoriali; favorire la collaborazione con altre imprese in forma cooperativa e con altri enti cooperativi nel quadro generale delle pratiche agricole e agroindustriali definite in sede Nazionale, Comunitaria ed Internazionale; designare i rappresentanti del settore Cooperativo, agricolo e della trasformazione agroindustriale, in organismi e strutture ai diversi livelli di competenza, Nazionali, Comunitari e Internazionali; curare la costante e puntuale informazione tecnica, legislativa, economica e di mercato in favore degli Associati. I servizi gestionali-aziendali forniti dall’ UNCI-Coldiretti Cuneo sono: la consulenza ed assistenza nella fase di costituzione della cooperativa (analisi di fattibilità, inquadramento societario e predisposizione statuto); gli adempimenti presso gli Uffici (Registro imprese, CCIAA, Agenzia

delle Entrate, Inail, etc.); la tenuta libri sociali e assistenza nella redazione dei verbali; la consulenza sul funzionamento degli organi sociali sulla gestione dei rapporti con i soci; la consulenza su adempimenti relativi a modifiche statutarie e redazione regolamenti interni; la consulenza su adempimenti relativi ad operazioni straordinarie; la consulenza ed assistenza HACCP; la predisposizione e rendicontazione di pratiche di richiesta di contributo in ambito nazionale, europeo e regionale come ad esempio: fondo rotativo L.r.23/04, specifico per le cooperative, con concessione di finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto; fondo rotativo L.r.18/94, specifico per le cooperative sociali, con concessione di finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto; piano di Sviluppo Rurale. UNCI-Coldiretti Cuneo assicura consulenza ed assistenza nell’ambito legale; per l’accesso al credito; in campo assicurativo; offre servizi giuslavoristici, tra i quali, la predisposizione e consulenza su tutti gli adempimenti previsti dalla legge in materia; predisposizione dei contratti di lavoro e relativa assistenza sindacale; tenuta di scritture obbligatorie;l’inizio,lo svolgimento e la cessazione del rapporto di lavoro; adempimento degli obblighi retributivi, fiscali, contributi connessi alla manodopera; gli adempimenti connessi alla manodopera extracomunitaria;

assistenza nelle controversie sindacali. m(La presentazione dei servizi prosegue sul prossimo numero)

Referenti UNCI-Coldiretti Cuneo Territoriali

Zona di alba

Gualtiero [email protected]. 0173.292711

Zona di bra

Vilma [email protected]. 0172.429411

Zona di Ceva

Laura [email protected]. 0174.701103

Zona di Cuneo

Franca [email protected]. 0171.447227

Zona di Fossano

Matteo [email protected]. 0172.698711

Zona di Mondovì

Claudio [email protected]. 0174.560211

Zona di saluZZo

Secondina [email protected]. 0175.210211

Zona di savigliano

Danilo [email protected]. 0172.727000

sede ProvinCiale

Franco Ramello – Referente [email protected]. 0171.447232

Barbara Renaudo – Referente [email protected]. 0171.447370

41N° 1 – 1-31 gennaio 2011U N C I - C O L D I R E T T I

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42 F O R M A Z I O N EN° 1 – 1-31 gennaio 2011

Terranostra organizza un corso per le nuove imprese agrituristiche Le attività di formazione e

approfondimento rivolte agli imprenditori agricoli e

loro coadiuvanti, riprendono con l’inizio del nuovo anno: Terranostra, Associazione per l’Agriturismo, l’Ambiente ed il territorio, in collaborazione con Inipa Piemonte propone un corso giornaliero rivolto a coloro che intendono intraprendere questo tipo di attività o che si sono avvicinati da poco tempo al mondo dell’agriturismo.“L’attività agrituristica riveste ormai da anni un importante stimolo per migliorare l’imprenditorialità agricola – spiega Severino Oberto, presidente provinciale Terranostra – ricopre un ruolo economico significativo nella logica della multifunzionalità in agricoltura, rappresentando così una buona occasione di reddito per molte aziende locali”.“Il corso si propone di orientare nuove imprese allo sviluppo del turismo “agri” – aggiunge Laura Occelli, segretaria provinciale Terranostra – e di favorire la consapevolezza delle opportunità di diversificazione,

offerte dalla legge di orientamento. Tra gli altri aspetti che verranno approfonditi durante la prima parte della

giornata, vi sono l’informazione sugli aspetti fiscali e igienico sanitari dell’attività agrituristica e il fare rete tra aziende sono

alcune delle tematiche”. Nel pomeriggio saranno esaminati gli aspetti più salienti che rappresentano per l’agriturismo un tassello importante per la valorizzazione del territorio, con le sue produzioni tipiche e per una riqualificazione della professionalità degli agricoltori, ricca di preziose conoscenze antiche. Gli esperti tratteranno infatti di marketing, di comunicazione come strumento di dialogo con il territorio e di pianificazione e orientamento dell’attività per rispondere alle richieste di mercato. Il corso proposto è gratuito. La sede e gli orari saranno definiti in base alle adesioni; sarà richiesto un contributo per la copertura delle spese del pasto.Coloro che fossero interessati a frequentare il corso sono pregati di compilare il modulo allegato entro il 5 febbraio 2011 e consegnarlo all’Ufficio Zona Coldiretti. Per informazioni contattare la Segreteria di Terranostra al Tel. 0171447280/287. m

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F O R M A Z I O N E 43N° 1 – 1-31 gennaio 2011

MODULO DI PRE-ADESIONE AL CORSO

Cognome e Nome

Data e luogo di nascita

Codice fiscale

Indirizzo – Comune – CAP

POSIZIONE IN AZIENDA ❑ Titolare ❑ Socio ❑ Coadiuvante ❑ Dipendente ❑ Altro ......................................................

Telefono – cellulare

E-mailTitolo di studio

Ragione sociale

Nome titolare

Telefono Fax

Indirizzo – Comune – CAP

E-mail

Settore attività N° addetti azienda

Dati del partecipante (i dati evidenziati in rosso sono obbligatori)

Con la presente manifesto il mio interesse per il corso indicato con la crocetta

Data ............................................................................................... Firma ..............................................................................................................

Data .............................................................................................. Firma per consenso dell’interessato ................................................................................................................

Dati dell’azienda (il dato evidenziati in rosso è obbligatorio)

Corso/i prescelto/i ore Sede preferenziale del Corso

Periodo presunto inizio corso

È possibile consegnare il presente modulo all’ufficio Coldiretti di riferimentooppure inviarlo all’e-mail [email protected] o tramite fax allo 0171.447300

Il corso si svolgerà al raggiungimento del numero minimo degli allievi.

Ai sensi dell’art. 13 D. Lgs 196/2003 , il sottoscrittore viene informato che:– Il trattamento dei dati personali avviene nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità dell’interessato e del principio

di necessità del trattamento dei dati personali;– i dati vengono trattati sia manualmente che informaticamente; – i dati vengono trasmessi agli enti pubblici preposti all’ organizzazione dei servizi formativi richiesti;– è garantito l’esercizio dei diritti di cui all’art. 8 D Lgs 196/2003;– responsabile del trattamento è I.N.I.P.A. Piemonte, Piazza San Carlo,197 – Torino

Per informazioni Ufficio INIPA Coldiretti Cuneo tel 0171.447246 • e-mail: [email protected]

OrariO segreteria: MattinO dal lUnedÌ al saBatO dalle 8.00 alle 12.30 – POMeriggiO dal lUnedÌ al giOVedÌ dalle 14.00 alle 17.00

Elenco dei documenti da consegnare alla Segreteria Corsi alla conferma dell’iscrizione:❑ MODELLO DI ISCRIZIONE❑ AUTOCERTIFICAZIONE ATTESTANTE LA POSIZIONE DI COADIUVANTE O DIPENDENTE O IMPRENDITORE CON SOLO

PARTITA IVA AGRICOLA❑ DOCUMENTO DI IDENTITÀ DI CHI FA LA AUTOCERTIFICAZIONE

Preso atto dell’informativa acconsento al trattamento dei miei dati personali per i fini indicati dall’articolo 13del lgs del 30/06/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”

INDISPENSABILE LA PuNTuALE CONSEGNA DEI DOCuMENTI

Page 42: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

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Il Catac di Centallo festeggia

Il Catac di Centallo ha festeggiato con una cena al ristorante “Picchio Rosso” di Roata Chiusani la sua attività. Hanno preso parte oltre 300 imprenditori soci delle 280 imprese agricole che si avvalgono della sua consulenza tecnica: dalla difesa alle nuove varietà, dalla formazione

dell’impianto alla produzione di prodotti di qualità, dalla consulenza di magazzini di confezionamento del prodotto alla promozione tramite consorzi.Un augurio speciale è stato formulato dal presidente Francesco Bodrero: “A tutti i soci di continuare la proficua collaborazione con la consulenza del Catac e mantenere vivo l’entusiasmo dei due nostri tecnici Giampiero Sabena e Mauro Ternavasio, che ringrazio vivamente per il loro brillante lavoro. m

A fine anno il Catac di Murazzano ha organizzato “La festa del Socio” a Castellino Tanaro per fare il punto sull’anno trascorso e

guardare agli obiettivi del futuro insieme al presidente della Coldiretti provinciale Marcello Gatto, che ha partecipato all’incontro anche nella veste di presidente di zona Coldiretti e socio Catac. Nella sala polifunzionale tutti gli associati hanno festeggiato con la bagna caöda servita insieme agli ortaggi tipici della territorio e, a seguire, con l’estrazione dei premi della lotteria. m

Festa del socio a Murazzano

A T T U A L I T À44 N° 1 – 1-31 gennaio 2011

Page 43: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L I 45

Eletto il nuovo direttivo dell’A.C.S.T.E.Il presidente e i consiglieri

uscenti, dimissionari con tre mesi di anticipo sulla scadenza

del mandato, hanno motivato la loro decisione con posizioni e atteggiamenti diversi, ma in conclusione è emersa la necessità concreta di mettere il nuovo organismo eletto in condizione di programmare la stagione con dei tempi utili accettabili. Così si potrà pianificare il nuovo calendario delle manifestazioni, organizzare la Fiera di Quaresima del Miac (se si farà), e affrontare altre operazioni in sospeso come l’affiliazione, le assicurazioni, ecc.“Come presidente uscente – commenta Lino Cusano – ci tengo a ringraziare i consiglieri che in questi quattro anni mi hanno affiancato nelle iniziative

che abbiamo preso sempre di comune accordo, e non sto qui a farne l’elenco, alcune riuscite altre meno, sempre però portate avanti: Cristina Tomatis, Deborah Vigna, Manuela Cavallo, Alessandro Conte, Ivano Bruno, Franco Meinero, Guido Nardini, Flavio Rivoira. A tutti il ringraziamento da parte del sottoscritto, che per l’occasione si fa interprete del messaggio di gratitudine da parte di tutti i soci.Al nuovo direttivo eletto, composto dal presidente entrante Silvio Regis, e dai consiglieri eletti Marcella Cavallo, Manuela Cavallo, Deborah Vigna, Paola Barale, Emanuele Barale, Marco Ballatore, Roby Caula, Flavio Schiavino, Ivo Bianco, Crocetto

Dany, Renato Giordano, Erio Bersano, un augurio: che possano continuare, e migliorare, il percorso ideale della nostra Associazione, percorso costituito da diversi obbiettivi,

N° 1 – 1-31 gennaio 2011

non ultimo quello della crescita di una cultura equestre, non sempre così attesa, e della diffusione della nostra passione fra le giovani leve. Buon lavoro”.

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Page 44: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

46 N° 1 – 1-31 gennaio 2011

25 GENNAIOACQuISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMuNITARIEntro tale data scade il termine per i contribuenti mensili e trimestrali per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane, dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti rispettivamente nel mese di dicembre e nel 4 trimestre 2010.

31 GENNAIO DENuNCIA DELLE RETRIBuZIONI RELATIVE ALLA MANODOPERA AGRICOLAEntro tale data, devono essere trasmesse, in via telematica all’INPS (ex Scau) le denunce delle retribuzioni corrisposte agli operai agricoli a tempo determinato ed indeterminato nel trimestre ottobre-dicembre 2010.

VARIAZIONI COLTuRALI anno 2010I soggetti che hanno effettuato la variazione di coltura nel corso dell’anno 2010 devono entro tale data presentare all’Agenzia del Territorio apposita denuncia.Sono esclusi i soggetti che richiedono contributi ad AGEA per i quali le variazioni vengono effettuate automaticamente

CANONE RADIO TELEVISIONEScade il termine per il pagamento del canone di abbonamento annuo alla radio ed alla televisione.

COMuNICAZIONE DEI SOCI ALLE COOPERATIVE AGRICOLE IN REGIME AGRICOLOI soci delle cooperative agricole devono comunicare di possedere i requisiti per l’applicazione della detrazione IVA in base alle percentuali di compensazione. In sostanza la dichiarazione del socio deve attestare soltanto che i prodotti conferiti sono di propria produzione come da circolare ministeriale n.328/97.

IVA REGISTRAZIONE FATTuREPer le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORII contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 25 ovvero 39, secondo comma D.P.R. 633/72, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI “BLACK LIST”: soggetti mensili e trimestraliInvio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili e trimestrali che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” registrate o soggette a registrazione rispettivamente nel mese di dicembre o nel 4 trimestre 2010.

15 FEBBRAIOFATTuRAZIONE DIFFERITAScade il termine per l’emissione e la registrazione delle fatture differite relative ai beni spediti con documento di trasporto nel mese di gennaio.

16 FEBBRAIOVERSAMENTO RITENuTE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nei mesi di gennaio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIuNTO MESE DI GENNAIO Annotazione di liquidazione per il mese di gennaio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola, d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2010 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 309.874,14, se prestazione di servizio o di euro 516.456,90 per le altre attività.Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66,legge 427/93.

VERSAMENTO DEL SALDO RIVALuTAZIONE TFREntro tale data i datori di lavoro devono versare il saldo dell’imposta sostitutiva dovuta sulle rivalutazioni TFR calcolate al 31/12/2010 per i propri dipendenti. .Entro il 16 dicembre era già stato versato un acconto pari al 90 per cento delle rivalutazioni calcolate al 31/12/2009. Il codice tributo da utilizzare è il 1713. m

S C A D E N Z E A Z I E N D A L I

Corso per il rilascio patentino fitosanitarioProseguono le lezioni presso i rispettivi uffici di Zona con orario dalle 20 alle 23. Mercoledì 2 febbraio si svolge il corso n. 3/62323 a Saluzzo (per un totale di 20 ore): le lezioni successive si terranno il 7-9-14-16-21 febbraio mentre l’esame si terrà il 28 febbraio 2011.Lunedì 7 febbraio si tiene il corso n. 10/62330 ad Alba (20 ore). Le lezioni successive si terranno: il 9-14-16-21-23 febbraio mentre l’esame si terrà il 3 marzo 2011.Lunedì 7 marzo si svolge il corso n. 11/62331 ad Alba (20 ore). Le lezioni successive si terranno il 9-14-16-21-23 marzo mentre l’esame si terrà il 31 marzo 2011.

Page 45: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

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H Motosega STHIL 34-60 cc, lama 45Tel. 3383076042

H Botte da vino in legno come nuova, paraffinata, 14 brente e botti piccole, macchina da pigiare e torchio con ruote in ferroTel. 017475159

H Lame sgombraneve posteriori, completamente revisionate, larghezza 2,2-2,5 m.Tel. 3486612419

H Paglia di grano balle piccoleTel. 3355474109

H Diritti PacTel. 0171916272

H Titoli PacTel. 3472818182

H Fieno rotoloni grandi, ottima qualità, zona CuneoTel. 3774171060

H Aratro, livellatore, girello, verricello, scavafossi e rotanteTel. 017198143

H Torchio da uva 80-100 mg., ottime condizioniTel. 0171930052 ore pasti

H Quota latte, zona montanaTel. 0171955560

H Botte per diserbo fagioli trainata l. 300, taglia erba Superior e cerco macchina per raccogliere patateTel. 3474650012

H Frigo latte da 7,5 q.li marca ZapyTel. 0172642193

H Trattore Deutz Fahr DX 431 DT 90 CV con caricatore omologato, frenatura 140 q.liTel. 3482661409

H Rotoballe Omas, ottimo statoTel. 0172474268 3489055805

H 100 balloni di fieno ecologico e cedo terreni in asservimento, zona MondovìTel. 3381309966

H Trattore Deutz Dx 6.10 CV 125, perfette condizioni ore 3450 reali, dimostrabili qualsiasi provaTel. 3356320665

H Semovente carica erba tipo Lerda in buono statoTel. 0174587344

H Rimorchio spandi letame tipo Crosetto omologato 50 q.li e frigo latte 45 q.liTel. 335380687

H Diritti reimpianato vignetoTel. 017376629 3385875622

H Legna da ardere Faggio, provenienza localeTel. 3347685524

H Atomizzatore 300 l., portato con barra per diserbante e mulino InvincibileTel. 3395815267

H Trincia Meritano m. 2,40 in ottimo stato, euro 500,00 non trattabiliTel. 0141878631

H Carrello Tandem nano, Fattori Pony, 60 q.li di asse bilanciato, ribaltabileTel. 3287640172

H Trasporto latte come nuovo, catene e abbeveratoi per boviniTel. 3392696861

H Trattore Ford 7810, ottimo statoTel. 0172381266

H Autocaricante Morra quasi nuovo e rimorchioTel. 3385405781

H Legna da ardere tagliata seccaTel. 017564443 ore serali

H Trasporto latte tutto compresoTel. 3402670952

H Rimorchio 1 asse 3,60x1,80 e rimorchio Enria 2 assi 3,70x1,70Tel. 3386627090

H Trattore Deutz 8006 monotrazione, idroguida, freni olio Rollbar, richiesta euro 5.000Tel. 3381235714

H Gabbie fattrici conigli, 100 buchiTel. 3381235724

H Trivomere Orsi, variabile e trattore FendtTel. 3358054225

H Rotofalce a 5 dischi Lely, molto bella e rastrellina tipo Stoll 335Tel. 3349843229

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H Rimorchio pianale 2 assi ravvicinati, non omologato, 2,30x5 m.Tel. 3381710225

H Retroescavatore per trattore 60/70 CV, ottimo statoTel. 3387333132

H 400 pali cemento 7x7x2,5, traversina zincata m. 1,5 a 4 euro cad., ideali per impianto actinidiaTel. 3356227124

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H Trattore Deutz Fahr mod 360 e 2 RM con cabina e super riduttore, gommatura nuovaTel. 3356619080

H Rimorchio agricolo 4 ruote marca Dolce, larghezza 30 lunghezza m. 3,50, ottimo statoTel. 0172654172

H Trasporto latte con lavaggio automatico, ottime condizioni e spandiletame Novi a ventola grande interno inoxTel. 3478398647

H Bivomero Segala in buono stato con mazze o mazzotti nuovi a euro 800,00Tel. 3383628883

H Trincia Nobili m. 2, ottimo affare, euro 600,00, trattabiliTel. 3338462453

H Vericello Paranco kg. 100, idropulitrice acqua fredda, prezzo molto interessanteTel. 017384045

H Rotopressa Claas, balle 120x120, ottimo statoTel. 3484953400

H Seminatrice grano m. 3 Damax, aratro bivomero Vittone idraulico, ottime condizioniTel. 3336930707

H Pali castagno per antigrandineTel. 3338995075

H Botte per abbeveraggio bestiame l.3000, come nuovaTel. 3409169126

H Trattore Fiat 980 DT con caricatore anteriore ed escavatore gommato q.li 80, benna e pinzaTel. 3387511289

H Rimorchio agricolo m. 3,60x1,60 con sponde e soprasponde, non ribaltabile e “putagé”Tel. 017260437

H Canne per fagioli e fieno in balle piccoleTel. 017390680

H Elevatore a nastro per carico uva e 50 cestelli ditta Rossi FossanoTel. 3333703700

H Trattori Landini 110, Fiat 640 con motore nuovo, pompa con 1000 m. di tubi di alluminio, rototerraTel. 0172574029

H Dumper doppio asse, frenatura pneumatica 120 q.liTel. 3395453040

H Troncatrice per ferro, motore trifase a 2 velocità, euro 200,00Tel. 3332558625 ore serali

47N° 1 – 1-31 gennaio 2011P R O P O S T E D ’ A F F A R I

Page 46: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

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H Sollevatore idraulico elettricoTel. 0172635843 ore pasti

H 2 contenitori da 100-50 q.li, coclea da 12, seminatrice grano larghezza 1,80Tel. 0172692563

H Carro miscelatore Unifeed 7 mc. con peso elettrico e fresa posteriore, caldaia a gasolio, prezzo modicoTel. 3496141629

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H Spandiconcime da l. 600, portone alt. m. 3,40, lungh. 3,32Tel. 0172381463 3470830826

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H Rimorchio ribaltabile 4x2 m., prezzo contrattabileTel. 0171946691

H Macchina operatrice tipo Fresia con lama e spandisaleTel. 3387541874

H Macchina tagliaerba tipo SupertinoTel. 017143003 ore pasti

H Rimorchio Bertolini 1,9x1,3, 2 ruote, ribaltabile, 3 sponde, trazionabileTel. 017175759 ore pasti

H Spaccatronchi 1,60 m. di lunghezzaTel. 0171386888

H Trattore Same Falcon 50 4RM, tettino omologato, occasione con spaccalegna 11 tonTel. 3496756000

H Linea patate, calibratore 3 uscite, lucidatrice, 5 q.li /ora anno 2009, euro 5.500 trattabiliTel. 3336853399

H Spandiletame 2 assi, q.li 100, non collaudato, ottimo statoTel. 3294226828

H Trattore Carraro 6400 in perfette condizioni e erpice a dischi largh. cm. 150Tel. 3484467702

H Fuorisolco Bagnoire, gas, cisterna, “rubat” e Polivapor con acqua caldaTel. 3386537736

H Retro escavatore Negrisolo 2200 CE, motore WM 120HP, carrellato con PF 540 e frizioneTel. 3408364745

H Girello Lely Lotus Stabilo 520Tel. 3393883195

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Page 47: Il Coltivatore Cuneese n.1 - gennaio 2011

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