Il Coltivatore Cuneese n.12/2012

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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Le strategie del CAP nord ovest delineate dal nuovo presidente

Vergognoso che i danni della selvaggina 2011 non siano ancora stati pagati

Economia: una ripartenza difficile

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3N° 12 – 1-31 agosto 2012

Sommario

Foto di Fabio Barreri

In molti alpeggi della Provincia di Cuneo, già alla fine di luglio, risultavano praticamente esaurite

le risorse foraggere a causa delle scarse precipitazioni che hanno caratterizzato il periodo primaverile e quello estivo.Ad appena 30-35 giorni dall’inizio della monticazione molti margari si trovano ora costretti a decidere se demonticare anticipatamente perché gli animali non riescono ad alimentarsi, o a ricorrere all’acquisto ed al trasporto in alpe di foraggio con costi che risultano insopportabili per le aziende coinvolte.Oltre ai danni ed ai disagi che ciò comporta, la demonticazione anticipata, se non giustificata da cause di forza maggiore, provoca il mancato rispetto dei periodi minimi di pascolamento richiesto per accedere ai contributi comunitari (PAC e PSR) previsti espressamente per l’attività di alpeggio, comportando la perdita di risorse economiche a questo punto vitali per le aziende.Vista la situazione, Coldiretti Cuneo, con una lettera a firma del presidente Marcello Gatto e del direttore Bruno Rivarossa ha richiesto all’Assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto di adoperarsi affinché, acquisite le dovute informazioni e documentazioni, proceda all’avvio delle pratiche necessarie per ottenere lo “stato di grave calamità naturale”.Aggiungono Gatto e Rivarossa: “La siccità negli alpeggi non è che l’ennesimo problema che assilla la categoria dei margari. La presenza dei lupi genera apprensione ed un aumento dei costi di produzione per via di una necessità di sorveglianza continua delle mandrie e delle greggi. A questo si aggiungono le speculazioni sull’assegnazione degli alpeggi che fanno lievitare gli affitti a carico dei margari veri. Situazioni gravi sulle quali si sta lavorando prima che la montagna si spopoli anche dei margari, proprio per il ruolo che va ben oltre quello economico, ma garantisce il presidio e la conservazione del territorio nell’interesse di tutta la società”. m

Una ripartenza difficile 4Anticipo della Politica Agricola Comunitaria (Pac) anche nel 2012 5Vergognoso che i danni della selvaggina 2011 non siano ancora stati pagati 6CAP Nord Ovest: “Costruire nuove sinergie, investire in tecnologia a servizio delle imprese” 7

Storie di vita: I quindici fascisti vestiti da donna nel giorno della liberazione… 9Notizie tecnico-fiscali 10

Il Corsivo del Coltivatore: Io spreco, tu sprechi… nui sgairuma 12Flavescenza dorata: 2° trattamento obbligatorio 13Contratti di apprendistato in agricoltura 13Prezzo indicizzato del latte di giugno 2012 14Come si calcola il prezzo indicizzato? 15Frumento e orzo: Campagna di raccolta positiva 16A Cuneo Terramica incontra i consumatori 18UE: prima vendemmia biologica 18Sistri, la Camera conferma la sospensione 20Guido Tampieri neo direttore di Agea 20Piemonte premiato per i PAT 21Oscar Green: premiate tre realtà cuneesi 21Gelate 2012: dichiarato lo stato di calamità naturale 21Fagiolo secco, ottimi risultati dal mercato 2265a Fiera della Meccanica Agricola a Saluzzo 24La Posta del Coltivatore 26Brachetto: accordo raggiunto per resa e prezzo 2012 28Asprocarne Piemonte: nuove iniziative per valorizzare la pregiata rossa piemontese 29Gestione della qualità dell’acqua nelle imprese alimentari 30Novità dal servizio vitivinicolo 32Vicoforte: Fiera del Santuario 34Pesca Cuneo: testimonial i campioni della Bre Banca Lannutti 36Bando Filiere del GAL Valli Gesso Vermenagna Pesio S.C. a R.L. 37Bruno Giacosa, una vita dedicata a valorizzare il vino di Langa 38I mercati di Campagna Amica: appuntamenti fissi con il consumatore 41Fuma lon ca puma, mangiuma lon ca fuma 41Varato il 5° conto energia. Al via il nuovo regime incentivante per il fotovoltaico 42Al Miac il Laboratorio Carni + Compral 46Aflatossine nelle castagne: limiti di legge troppo restrittivi 48“Castelmagnofest. Onore al re dei formaggi” 5085a Mostra Regionale Ortofrutticola di Cuneo 51Inaugurazione a Magliano del pilone Bianco del Donio 52Enobike: la pedalata enogastronomica 52Importante per i pensionati 54“Dalla Terra alla Tavola”: continuano le puntate 57Torna il premio De@ Terra promosso da ONILFA 57Torna la Grande Fiera d’Estate 58VI Granfondo della nocciola Alta Langa 59Golf: LILT e Coldiretti insieme per la solidarietà 59Il marchio Ospitalità Italiana della CCIAA 60Prodotti Coldiretti al Giro delle Valli Cuneesi 60“A Casa/Chez Soi”: iniziata la formazione nel saluzzese 61XIII Sagra d’Estate organizzata dal CATAC Agenzia 4A e Coldiretti Fossano 62

Scadenze aziendali 64La “quattordicesima” di pensione 66Dichiarazione redditi lavoro autonomo (mod 503 aut) 67Andar per allevamenti 68Domenica 23 settembre raduno soci A.C.S.T.E. 69XXIV edizione del Premio Giornalistico del Roero 70

Il mercatino del Coltivatore 71

“Il Coltivatore Cuneese”Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00

Direttore AmministrativoBruno Rivarossa

Direttore ResponsabileMichelangelo Pellegrino

Coordinamento di redazioneChiara Serra

Hanno collaborato:Rosanna Ariaudo, Secondo Arneodo, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Piero Camperi, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Damiano Dutto, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Claudia Marenco, Alessandra Marrazzo, Michele Mellano, Massimo Meineri, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Manuela Renaudo, Valentina Riba, Davide Roà, Federica Scaperrotta, Annalisa Sola, Paolo Stassi, Daniela Turco

Redazione ed amministrazione:Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300

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Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

45.000 Copie

Il Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

Grafica e stampa: AGAMVia Renzo Gandolfo area 90Madonna dell’Olmo – CuneoTel. 0171.411470 – Fax 0171.411714E-mail: [email protected]

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A T T U A L I T À4 N° 12 – 1-31 agosto 2012

Una ripartenza difficile

Mario Draghi avverte che la Bce è pronta a tutto per salvare l’euro.

Subito i mercati reagiscono con un balzo: tutte le Borse UE guadagnano terreno, Milano chiude con un rialzo del 5.62% e Madrid del 6,06%. L’euro torna a sfiorare quota 1,23 sul dollaro. Ma soprattutto vanno giù gli spread, quello italiano si attesta intorno ai 470, 50 punti in meno degli ultimi periodi.Ancora una volta assistiamo ad una serie di tentativi di salvataggi, anche se ormai pare abbastanza chiaro che il 2012 si chiuderà senza ripresa.Segnali poco rassicuranti giungono dal Fondo Monetario Internazionale (Fmi), dove il primo rischio per l’economia mondiale è l’aumento del debito pubblico, anche negli Stati Uniti.L’altro grande pericolo è rappresentato dal prezzo del petrolio. I dati in Italia non sono per nulla confortanti. Quest’anno il Prodotto Interno Lordo (Pil) scenderà del 2,4%. Nel maggio scorso, il tasso di disoccupazione è salito del 10,1%. La Banca d’Italia stima che il debito pubblico italiano salirà quest’anno del 123,5% del Pil. Ma il dato che maggiormente conferma la mancata crescita dell’economia sta nel fatto che nel maggio scorso, secondo l’Istat, le vendite al dettaglio sono scese del 2% su base annua.Ora, come da tradizione, in agosto tutto rallenta o si ferma. Staremo a vedere cosa succederà a settembre, anche se i chiari di luna sono poco favorevoli.

Puglia, è sotto esame, mentre il cartellino rosso lo hanno la Calabria, la Campania e il Molise e il cartellino giallo Abruzzo, Lazio e Sicilia. Nella nostra regione, i disavanzi cumulati dalla Sanità ammontano a 59 milioni di euro, che in qualche modo andranno colmati, mentre la regione Campania rischia il default per via dei debiti accumulati. Questo significa impossibilità a pagare gli stipendi dei lavoratori pubblici, ma soprattutto, totale incapacità ad immaginare investimenti per il rilancio.Essere ottimisti è difficile, ma nemmeno vogliamo essere disfattisti. Quello che spaventa maggiormente è l’incapacità ormai consolidata da parte della politica ad affrontare le situazioni. Si parla di ridurre la burocrazia, mentre questa, quando va bene, è sempre la stessa. Si vuole alleggerire il carico fiscale e burocratico alle imprese che fanno innovazione, mentre assistiamo tutti i giorni a situazioni di complicazioni che certamente non aiutano le imprese a investire nel nostro Paese. Dobbiamo denunciare anche le lobbies economiche che ostacolano leggi fortemente volute dai cittadini come l’etichettatura e l’indicazione dell’origine per tutti i prodotti agroalimentari. Una situazione di trasparenza che consentirebbe di far ripartire l’economia, mentre invece il consumatore è lasciato a crogiolarsi tra dubbi e pile di carta.Coldiretti monitora costantemente gli sviluppi della situazione nella convinzione che occorre ritornare a difendere l’economia reale che lavora e produce e non solamente preoccuparsi dell’alta finanza, i cui meccanismi, complessi e nebulosi, non sono accessibili da chi continua a vedere nel lavoro e nell’impresa reale, il vero modello di sviluppo. m

Secondo il premier Mario Monti, da settembre ci si deve preparare davvero a crescere. Come? Secondo il Professore, una nuova legge elettorale rassicurerebbe i mercati e tornerebbe a dare un minimo di credibilità ai politici. Occorre poi abbattere il debito pubblico e risolvere definitivamente il problema. Questo passerebbe attraverso una forma di prestito forzoso ventennale, che potrebbe essere sottoscritto dalle fondazioni bancarie, insieme all’obbligo per le aziende di investire in Bot speciali il Tfr dei lavoratori.Si torna a parlare di imposta patrimoniale e di una super Imu

oltre la terza abitazione. Per salvare le aziende pubbliche, potrebbe nascere una super holding tra imprese pubbliche che emetterebbe dei titoli da far sottoscrivere agli italiani. In alternativa, potrebbe essere costituito un fondo che emetterebbe titoli garantiti, in sostituzione dei titoli di Stato. Tutte ipotesi che potrebbero realizzarsi almeno in parte, nel tentativo di uscire dalle sabbie mobili. Intanto, pare che dal prossimo anno, l’Irpef aumenti ulteriormente, incidendo per circa 138 euro in più a testa. Questi introiti andrebbero a coprire le spese per la Sanità, dove il Piemonte insieme alla

Occorre attivare lo scudo salva Stati. La Bce scende in campo per difendere l’euro. Gli indicatori economici sono ancora negativi

A T T U A L I T À 5N° 12 – 1-31 agosto 2012

Anticipo della Politica Agricola Comunitaria (Pac) anche nel 2012

prima volta nel 2011, per motivi legati alla delicata disponibilità attuale di risorse, quest’anno

Prosegue il percorso intrapreso dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura

volto a migliorare la gestione dei pagamenti nel comparto rurale.“Pur mantenendo fede all’impegno onorato per la

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L’anticipo Pac sarà erogato anche quest’anno, in due momenti: il primo versamento è avvenuto a luglio, il prossimo a ottobre, il saldo a Natale

l’anticipo sul premio 2012 della domanda unica Pac sarà erogato in due momenti – dice Claudio

Sacchetto, assessore regionale all’Agricoltura – sul finire di luglio è stata versata a favore di ogni agricoltore, mediante fondi regionali, una somma pari a circa il 20% del premio complessivo, tra il mese di ottobre e l’inizio di novembre si provvederà, attraverso risorse comunitarie, ad erogare il restante 30%. A Natale, infine, si avrà il saldo finale, compatibilmente con il secondo ciclo di refresh”.Quest’anno inoltre, sempre a cavallo tra ottobre e novembre, sarà erogato l’80% della somma corrispondente all’articolo 68, misura di sostegno al comparto zootecnico.“Prendiamo atto – dice Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – della buona volontà, anche se l’erogazione è decisamente inferiore a quella dell’anno precedente. Resta ancora molto lavoro da fare al fine di cercare di accorciare sempre di più i tempi di pagamento e mettere in condizioni tutte le aziende che presentano richieste di premi comunitari di ricevere i soldi in maniera rapida cercando di incidere sulla sburocratizzazione del sistema”. m


presidente dalle responsabilità gestionali nel senso che dal loro atteggiamento si capisce immediatamente il loro orientamento rispetto alle componenti che interagiscono sul territorio di competenza.È evidente che i nuovi componenti designati per le singole categorie nei comitati di gestione non possono non tenere conto anche di questo aspetto e del problema legato alla liquidazione dei danni che si trascina da tempo. È anche chiaro che la componente agricola, che risponde in prima persona alla categoria degli agricoltori non possa chiudere gli occhi e nascondersi dietro ai comunicati di chi sostiene che non si pagano i danni agricoli perché la Regione è in ritardo con i versamenti.È necessario che i danni agricoli siano pagati e che tutti insieme, ATC e CA e Organizzazioni di Categoria ci si impegni per ottenere quanto ci spetta dalla Regione.Questa posizione sarà tenuta dai rappresentanti di Coldiretti in tutti gli ATC e CA che non hanno ancora provveduto a liquidare i danni. m

Negli ultimi mesi, è aumentato tra gli agricoltori che hanno

subito danni da selvaggina, il malcontento per il mancato pagamento da parte di alcuni ATC e CA della provincia di Cuneo, dei danni relativi al 2011. Problemi anche negli ATC e CA

per quanto riguarda l’incarico ai periti per i danni 2012.È senz’altro vero che la Regione non ha erogato fondi per pagare i danni del 2011. È anche altrettanto vero però che alcuni ATC e CA, nonostante ciò, vi hanno provveduto in modo diretto, con fondi propri considerandolo una anticipazione ai fini del bilancio.D’altra parte, ognuno di questi organismi è dotato di fondi propri, che utilizza per fini deliberati dal Comitato di gestione.Coldiretti Cuneo sta pressando

l’Assessorato affinché provveda a versare agli ATC e CA quanto di loro spettanza.Problemi di cassa ci fanno realisticamente pensare che se qualcosa dalla Regione dovesse arrivare, non sarà certamente prima della fine dell’anno.Sorge però spontanea una domanda: come mai alcuni ATC e CA della provincia di Cuneo hanno liquidato i danni 2011 con fondi propri e altri, invece, con la scusa che la Regione non ha erogato le proprie spettanze, continuano imperterriti la loro attività senza curarsi del diffuso malumore generato dal mancato dei danni?La risposta ci pare scontata. In tutti i casi si è trattato di una scelta “politica”, dove, per quelli che hanno pagato, è prevalso il senso di responsabilità verso l’agricoltura ed i coltivatori danneggiati, per gli altri, vi è stato il solito comportamento alla “Ponzio Pilato”, per cui si preferisce fare lettere e comunicati, piuttosto che operare nell’interesse del proprio territorio.Gli ATC e CA, per loro natura, sono enti privati. Questo non solleva amministratori e

Vergognoso che i danni della selvaggina 2011 non siano ancora stati pagatiContinua il pressing di Coldiretti per sbloccare la situazione. Il debito degli ATC e CA nei confronti degli agricoltori danneggiati dalla selvaggina, cinghiali e caprioli in particolar modo, supera i 400 mila euro. La Regione tarda a erogare i fondi, ma questi possono essere anticipati, come successo in molti casi, dagli ATC e CA.

7N° 12 – 1-31 agosto 2012A T T U A L I T À

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CAP Nord Ovest: “Costruire nuove sinergie, investire in tecnologia a servizio delle imprese”

abbiamo aumentato il fatturato, non in termini di quantità economica, ma in termini di allargamento della clientela. Questo vuol dire che in un momento economicamente non facile, siamo riconosciuti come un soggetto importante e, rispetto ai bilanci precedenti, è significativo perché fa capire che il lavoro impostato fa vedere i suoi frutti. Siamo, e con ragione, ottimisti”.Quali sono gli obiettivi futuri?Razionalizzare la spesa e risparmiare è il primo passo da fare in questa fase riorganizzativa. Con il nuovo Consorzio di 2° grado, Cap Sinergie, che è già stato avviato, cercheremo di ottimizzare le risorse umane e

Tonino Gai, presidente di Zona Coldiretti di Savigliano e membro di

Giunta provinciale con delega al settore latte, è stato chiamato a guidare il Consorzio Agrario del Nord Ovest, che raggruppa le province di Cuneo, Asti, Imperia e Savona. È stato eletto all’unanimità dal nuovo CdA che ha aperto la riunione rivolgendo un sentito ringraziamento ad Angelo

Giordano per i risultati raggiunti nella presidenza degli ultimi otto anni.Al neo presidente, abbiamo

chiesto di delineare la situazione attuale del CAP Nord Ovest, con uno sguardo attento allo scenario economico di riferimento. Dice Tonino Gai: “Per quanto riguarda la situazione attuale, ritengo che lo stato di salute sia buono, il bilancio è in attivo. Nell’assemblea generale del 28 giugno, oltre al rinnovo delle cariche, è stato approvato il bilancio: 16 mila euro l’utile, con un fatturato di 100 milioni, 130 considerando anche la controllata Petrolcap. Un dato molto importante è che è stata ridotta di due milioni l’esposizione verso le banche. La situazione contingente potrebbe far pensare a momenti di difficoltà, ma va evidenziato che, nell’ultimo anno,

Il neo presidente Tonino Gai delinea i prossimi obiettivi del Consorzio Agrario del Nord Ovest.

8 N° 12 – 1-31 agosto 2012 A T T U A L I T À

strutturali tra i Consorzi Agrari del Piemonte e della Liguria, inoltre, avremo un maggior peso, con un più forte potere contrattuale sia in acquisto che in vendita.Il progetto più operativo è quello di migliorare la commercializzazione delle materie prime, in particolare dei cereali, attraverso la promozione di accordi di filiera con importanti attori del settore per valorizzare i prodotti degli associati. Proseguiremo sulla strada dell’informazione ai consumatori e della valorizzazione dei prodotti locali: mi riferisco ai contratti con la Barilla e ai progetti che ci permettano di essere più vicini ai nostri associati. Abbiamo delle professionalità di grande valore, che vanno ulteriormente potenziate. Ad esempio, il mangimificio, che oggi è molto presente sulla linea carne e può avanzare passi significativi sul quella del latte, con la certezza da parte dei fruitori di aver scelto mangimi di ottima qualità: utilizzando i

prodotti che ritiriamo dai nostri associati, possiamo garantire una tracciabilità perfetta sul prodotto.

Il nuovo Consiglio d’Amministrazione del CAP Nord Ovest è composto da 13 persone: oltre a Tonino Gai (Racconigi – CN), ne fanno parte Adriano Cavallito, in qualità di vicepresidente, (Cocconato – AT), Pier Giuseppe Abrate (Bra – CN), Massimo Canerossi (Taggia – IM), Renzo Icardi (Santo Stefano Belbo – CN), Domenico Paschetta (Lagnasco – CN), Raffaele Tortalla (Fossano – CN), Michele Quaglia (Verzuolo – CN), Carlo Gabetti (Dogliani – CN), Enzo Tassone (Peveragno – CN), Erio Paoletto (Tarantasca – CN), Filippo Demarchi (Saluzzo – CN) e Silvio Chionetti (Bastia Mondovì – CN).

Noi pensiamo costantemente al futuro e sappiamo quanto sia importante investire in tecnologia.

Abbiamo una fabbrica di concimi che produce una linea per l’agricoltura biologica e, tenuto conto dello studio di mercato, ci stiamo muovendo per valorizzare ancora di più questo settore. Siamo al lavoro per costituire una società ed estendere i canali di vendita di concimi organici, in modo da distribuire il prodotto sul mercato nazionale.Nell’attuale contesto, come vuole essere il soggetto economico CAP Nord-Ovest?Vogliamo essere un punto di riferimento per tutto il comparto agricolo, per dare risposte concrete all’economia delle imprese. Abbiamo la possibilità di sviluppare i progetti, con le organizzazioni agricole, in particolare con l’Agenzia 4A Coldiretti, alla ricerca di contratti che vadano a valorizzare i prodotti del territorio, erogando servizi mirati e innovativi: stiamo riuscendo a produrre la qualità che l’industria ci chiede, per collocare al meglio i prodotti dei nostri associati. m

Storie di vitaa cura di Barba Bertu ([email protected])

Ha lavorato la terra per una vita e oggi, che ha quasi cento anni, soffre nel

vedere le cose che ci sarebbero da fare, ma lei non può più, per evidenti ragioni. Teresina Dalmasso è nata 20 agosto 1914 a San Michele di Cervasca: “Sono nata in casa, mia madre si chiamava Clara, mio padre Giovanni e facevano i contadini. Avevo tre fratelli e tre sorelle, oggi sono restata solo io: ero la più giovane, mi fa un po’ effetto pensare a questo”.

A TAGLIAREIL GRANOChe ricordi ha della scuola?“Eravamo una ventina, la maestra era severa e dava le bacchettate! Io studiavo, ma non ero molto brava sui banchi di scuola”.Quando ha iniziato a lavorare?“Avevo 10 anni, andavo al pascolo e quando ero più grande andavo a piedi da Cervasca a San Benigno, per fare la “misunera” e tagliare il grano”.Cosa ricorda della vita di una volta?“Tante cose! Non c’era la televisione e i giovanotti arrivavano di sera nelle stalle per trovarci. Mia madre filava e io lavoravo la lana… Nelle veglie c’era chi raccontava le storie delle masche: che paura, ma io non ci ho mai creduto!”.Quando non c’era la lavatrice come facevate?“Andavamo alla “bialera” e quando faceva tanto freddo portavo un po’ di acqua calda, per scaldare un po’ le mani… Ah, l’acqua in casa ha cambiato le nostre vite!”.

FRATE GERMANO, IL CAPPUCCINOChi arrivava in campagna da voi?“Battista era un signore che passava ogni tanto a chiedere qualcosa da mangiare, un pezzo di pane o di toma. Ringraziava e andava via”.Altri personaggi che ricorda?“Passava uno sul quale c’era una grossa taglia, perché aveva ucciso qualcuno… chiedeva da mangiare e mia madre gli dava qualcosa.

A noi non ha mai fatto niente di male”.E i Frati che facevano la questua?“Sì, io ricordo bene Frate Germano: era un Cappuccino che arrivava dal Convento di Caraglio. Era gentile e noi gli davamo sempre dei soldi”.

L’INCONTRO CON MICHELESuo marito dove lo ha conosciuto?“Le nozze le abbiamo fatte a Cervasca il 25 novembre del 1939, mio marito era Michele Marchisio. Ci eravamo conosciuti ad una festa, siamo stati fidanzati qualche mese e poi ci siamo sposati. È stato amore a prima vista! Al pranzo di nozze eravamo una ventina, ma il viaggio di nozze non lo abbiamo fatto. A me piaceva ballare, a mio marito no:

e così quante danze ho ballato con il mio amico Nunu!”.E con suo marito lei è stata felice?“Ah sì, andavamo d’accordo, Michele era proprio un buono! Quando mi sono sposata, sono andata a vivere nella cascina Fabbrica di Confreria. Eravamo gli affittuari della cascina e la fame non l’abbiamo mai patita, per fortuna”.Quanti figli ha avuto?“Solo una, Angela, che è nata il 23 giugno 1940, in casa. Vivo con lei e mio genero Giovanni e sono trattata da loro come una regina. Quelli che invece finiscono nelle Case di riposo, che pena…”.Il momento più bello della sua vita?“Non ho dubbi. Il giorno che ho sposato Michele, ero davvero la donna più felice su questa terra”.Il momento più difficile, invece?“Ho vissuto con i miei quattro cognati per 8 anni e non sempre mi trattavano bene”.

LA FUCILAZIONE, CHE PAURA…La parola “guerra” cosa le fa venire in mente?“Ah, la guerra è davvero una gran brutta cosa! Ricordo le SS, erano terribili e facevano paura: i nostri uomini si nascondevano nel sottotetto, per non finire deportati in Germania… I fascisti, nel giorno della Liberazione, sono arrivati, vestiti da donna: erano una quindicina, ci hanno chiesto degli abiti maschili e li abbiamo dati a loro. Una volta durante la guerra è successo che ci hanno portato via il vitello più bello”.Altri ricordi?“Una volta i fascisti hanno

portato me e mia cognata in caserma. C’erano due signorine e un uomo al muro, i fascisti li hanno uccisi, perché sospettavano che fossero amici dei partigiani. Ci hanno costrette ad osservare la scena terribile, poi noi siamo riuscite a venire via. Che paura… Ah, sto male ancora adesso, a pensare a cosa è successo quel giorno!”.Lei da quando vive a Passatore?“Dal 1983 vivo qui, da quando sono restata vedova. Mio marito lo prego tutti i giorni e me lo sento vicino. Prego sovente e recito le orazioni e di sera recito il Rosario”.

“GESÙ NON MI VUOLE”La vita come è?“È abbastanza difficile, ci sono i momenti tristi. Invecchiare è faticoso, ma Gesù non mi ha ancora voluto: quando sarà il momento, ci andrò… per forza! Io credo in Dio, e lo prego, e prego Gesù e la Madonna”.Secondo lei cosa è veramente importante nella vita?“Andare d’accordo ed aiutare gli altri”.Alla sua età, pensa che potrebbe arrivare la morte?“La morte è una cosa naturale, ed è per tutti. Ho la speranza di poter riabbracciare mio marito Michele e i miei cari. Ma mi piace ancora vivere e sono fortunata di essere qui, circondata da così tanto affetto”.Teresina è stata colpita da un ictus nel luglio 2010. Suo nipote Matteo, infermiere, gli ha passato sette notti in ospedale. Lei si è sentita “coccolata” e molto amata dai familiari, ed è guarita. Non è di certo un caso. m

9N° 12 – 1-31 agosto 2012R I T R A T T I D I I E R I E D I O G G I


Notizie tecnico-fiscaliFABBRICATI RURALI

ancora una possibilità per le domande di variazione in a/6 e d/10Si riaprono i termini per le domande di variazione della categoria catastale dei fabbricati aventi i requisiti di ruralità di cui all’art. 9 del DL 557/1993 che, essendo già iscritti in catasto fabbricati, sono censiti in categorie diverse da A/6 per le unità abitative e da D/10 per quelle strumentali. La proroga contenuta nell’art. 3, comma 19 del DL 95/2012 sulla “spending review” ha infatti stabilito che il termine attualmente fissato al 30 giugno 2012 venga rinviato al 30 settembre 2012. Tali domande, come noto, non hanno effetti in termine di IMU, ma si rendono necessarie per evitare contenzioso sul riconoscimento della ruralità per i cinque anni precedenti, in cui era ancora in vigore ICI. I soggetti che non fossero riusciti a presentare le domande entro il 30 giugno avranno pertanto più tempo per predisporre e presentare tali domande. Gli uffici di Zona Coldiretti di riferimento potranno fornire agli associati gli ulteriori approfondimenti necessari.

IMPIANTI FOTOVOLTAICIaccatastamento e ruralità

L’Agenzia del Territorio ha diramato il 22 giugno 2012 una nota operativa con cui fornisce chiarimenti in ordine all’accatastamento degli impianti fotovoltaici e ai requisiti degli stessi per la ruralità. Un primo aspetto importante viene affrontato laddove si afferma che ai fini dell’accatastamento non è fondamentale esclusivamente la facile amovibilità dello stesso. Pertanto non deve essere autonomamente

accatastato l’impianto integrato o parzialmente integrato, ma deve essere effettuata la variazione catastale dell’immobile cui lo stesso risulta integrato, se l’impianto ne incrementa il valore capitale, o la relativa redditività ordinaria, di almeno il 15 per cento. Qualora l’impianto sia di proprietà di un soggetto diverso dal proprietario

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dell’immobile, si rende invece necessario preliminarmente frazionare il fabbricato, individuando il lastrico solare oggetto della cessione di diritti reali sullo stesso (ad esempio il diritto di superficie) e in seguito accatastare l’impianto autonomamente con un suo subalterno. Non sono da accatastare, di contro, gli impianti di modesta entità in termini di dimensione e potenza. Su tale aspetto, fino ad oggi ambiguo, l’Agenzia afferma che sono tali gli impianti non superiori a 3 kW, o con potenza non superiore a 3 volte il numero delle unità immobiliari servite dall’impianto e, per le unità al suolo, se l’area comprensiva di spazi liberi tra i pannelli e l’altezza dell’asse mediano è inferiore a 150 metri cubi. Quanto alla ruralità, viene richiamata la circolare 32/E del 2009 dell’Agenzia Entrate che aveva individuato i principi fiscali per definire la produzione di energia solare quale attività connessa e determinava i criteri della prevalenza. In presenza di tali condizioni, l’impianto viene accatastato in categoria D/10 e deve essere prodotta l’autocertificazione per la ruralità con un modello conforme all’allegato C del DM 14 settembre 2011, oltre a una specifica relazione con le informazioni sulla verifica del requisito. Per gli impianti a terra si individuano due tipologie di accatastamento a seconda che la tipologia costruttiva dell’impianto permetta o meno il contemporaneo svolgimento di attività agricole sul terreno sottostante: in tale ultimo caso, oltre all’accatastamento dell’impianto, il terreno mantiene i relativi redditi dominicale ed agrario. Infine, si affronta il problema serre, le quali non costituiscono oggetto di autonoma inventariazione se adibite alla coltivazione e protezione delle piante su suolo naturale o dove si svolga il ciclo biologico vegetale: in questa ipotesi, permane l’iscrizione al catasto terreni con parificazione alla tariffa d’estimo più alta in provincia e l’impianto viene autonomamente iscritto come fabbricato. L’Agenzia conclude però ricordando che occorre distinguere le serre censibili al catasto

terreni caratterizzate da strutture leggere, da quelle per le quali sorge l’obbligo di accatastamento al catasto urbano.

Gli uffici di Zona Coldiretti di riferimento potranno fornire agli associati gli ulteriori approfondimenti necessari. m

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Avete mai assistito ad un dopo-mercato, con i commercianti che buttano frutta ed ortaggi non più ritenuti idonei alla vendita, cassette intere di

pomodori ammaccati, ramasin minacciati dalla muffa, banane troppo mature? È il momento (non nei piccoli centri, ma nelle città) della presenza di meste figure alla ricerca di qualcosa che possa ancora essere messo sotto i denti. Persone che si muovono guardinghe, attente a non farsi notare, agguantano l’ultima mela, cercano qualcosa che consenta loro di mettere insieme il pranzo con la cena. Qualcuno non disdegna la pattumiera e controlla che, nel repulisti generale, non sia sfuggito qualche “pezzo” valido. Dalla verifica, raramente si esce a mani vuote. Poco alla volta la borsa si riempie e si accumulano pomodori per il sugo, qualche melanzana ancora utilizzabile, mele e pere da cuocere dopo aver tolto la parte guasta, peperoni che non sono una bellezza, ma, ripuliti, ancora capaci di dar vita ad una ratatouille casalinga, insalata che, lasciata in acqua fresca, potrebbe trovare nuova vita.Il pellegrinaggio tra gli scarti del mercato è capace di metterci in crisi. Testimonia – se ce ne fosse la necessità – che non tutti hanno l’occorrente per vivere ed è una piccola prova di quanto riusciamo a sprecare anche in tempi di crisi come l’attuale. Spesso la responsabilità è

IO SPRECO, Tu SPRECHI… NuI SGAIRuMA

Il Corsivo del Coltivatore

delle famiglie, sospettate di insufficiente organizzazione (e quindi di acquisti esagerati in rapporto alla necessità), di negligenza nel conservare in modo corretto il cibo, di eccessiva importanza accordata all’aspetto esteriore di frutta ed ortaggi. In genere, tutto ciò che è appena intaccato, si presenta imperfetto, denuncia qualche problema, viene automaticamente scartato. Secondo la Coldiretti, quasi il 20 per cento degli alimentari acquistati finisce in pattumiera, insieme ad una miriade di articoli vari, gettati deliberatamente o per distrazione.Sono questi i numeri dello spreco, un’altra voce su cui dovremmo intervenire in un contesto di crisi come l’attuale. Il tutto fa parte di una filosofia di vita difficile da sradicare: quella che troppo spesso premia il bello, che fa coincidere l’aspirazione al benessere con l’abitudine di buttare tutto ciò che può, potenzialmente, offuscarlo; che urla contro gli eccessi e trascura quelli realizzati, giorno dopo giorno, a casa propria, alimentando la produzione di immondizia, in nome di scelte scriteriate. Ricordate il verbo “sgairé”? Ecco, forse sarebbe opportuno dargli una ripassatina. m

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A seguito della situazione osservata, in numerosi vigneti da parte del settore fitosanitario e dei tecnici viticoli, ricordiamo a tutti i viticoltori che sta per

essere eseguito il secondo trattamento insetticida obbligatorio. Oltre a trattare in questo momento è fondamentale. Estirpare le piante completamente colpite (in questo momento va bene anche solo tagliare la pianta, lasciando la vegetazione recisa sui fili); eliminare i tralci con sintomi di viti solo in parte colpite; le due operazioni servono per togliere la fonte di fitoplasma che rende infettivo l’insetto vettore (scafoideo); queste operazioni vanno fatte, solo dopo aver trattato con l’insetticida: se si taglia prima, lo scafoideo passa ad altre piante sane, infettandole. Gestire il vigneto in questo modo ha già permesso di evitare la recrudescenza della malattia in molti vigneti. m

Contratti di apprendistato in agricoltura

Anche nel settore agricolo, dopo

l’entrata in vigore del Testo Unico in materia e la conclusione del regime transitorio, potranno essere stipulati contratti di apprendistato. Coldiretti ha sottoscritto l’accordo nazionale che regolamenta i contratti di apprendistato in agricoltura, tanto per gli operai quanto per gli impiegati agricoli. Con l’intesa siglata, che prevede la stipula di contratti di durata massima di 36 mesi, si contribuisce alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro e, attraverso la formazione, si consente la crescita professionale dei lavoratori sui quali l’impresa intende investire nel prossimo futuro. “Coldiretti esprime soddisfazione – evidenzia il vice direttore di Coldiretti Cuneo, Lauro Pelazza – oltre che per il raggiungimento dell’accordo stesso, anche per la possibilità di stipulare contratti di apprendistato a tempo determinato”. m

14 N° 12 – 1-31 agosto 2012 A T T U A L I T À

Il prezzo indicizzato del latte al mese di giugno è 35,617 centesimi per litro di latte (a

maggio 36,573 e/litro). Come già pubblicato sullo scorso numero di luglio, a seguito dell’accordo raggiunto in sede di trattativa regionale del prezzo del latte a fine giugno, sono state apportate alcune modifiche al sistema di calcolo dell’indice. Sostanzialmente, per evitare i rischi di forti oscillazioni del prezzo, sia al rialzo ma soprattutto in caso di ribasso, è stato introdotto una sorta di “blocco” degli scostamenti dei sottopanieri (gruppo di prodotti esteri, nazionale e costi di produzione) se superiori del 20% rispetto a quelli del mese precedente. Il prezzo indicizzato è disponibile anche sul sito www.cuneo.coldiretti.it. Di seguito il commento del prof. Rama e nella pagina successiva, la tabella riepilogativa.“A giugno si è osservata la quarta riduzione consecutiva del prezzo indicizzato, con

un’intensità leggermente accentuata rispetto al mese di maggio e comunque superiore del 50% circa in confronto alla media del trimestre precedente. L’indice infatti scende di 1,76 punti (con base gennaio 2010 = 100), equivalenti a 58 centesimi per 100 litri che, sommandosi a quanto già registrato nei tre mesi precedenti, portano la riduzione rispetto a febbraio a 1 euro e 77 centesimi per 100 litri. Lo scarto a dodici mesi si mantiene sostanzialmente inalterato al

–7,9%. L’accelerazione nella discesa dell’indice osservata nell’ultimo mese è avvenuta malgrado un’inversione di tendenza della componente estera, che dopo aver affievolito a maggio la tendenza decrescente (con un –2,7%, mentre ad aprile il calo era stato del 4,8%), a giugno ha risentito della crescita delle quotazioni del burro (oltre il 5%) e della polvere di latte sia intera che, soprattutto, scremata: quest’ultimo prodotto ha guadagnato sulla piazza tedesca quasi dieci punti, ossia poco meno di quanto aveva perso nei tre mesi precedenti. Malgrado questa correzione di rotta, la componente estera permane ancora a circa 17 punti percentuali in meno rispetto a un anno fa; lo scarto arriva al 35% per la sola polvere scremata. Sul mercato dei prodotti lattiero caseari nazionali prosegue la graduale stabilizzazione dei listini dei due grana, che hanno registrato solo un modesto aggiustamento al ribasso nella

settimana centrale del mese, tradottasi in un calo del dato mensile inferiore all’1%, mentre non si sono mossi i prezzi degli altri formaggi: questa componente si mantiene quindi al 6-7% in meno rispetto al dato di giugno 2011. Il dato più rilevante osservato nell’ultimo mese è comunque quello riferito alla componente dei costi di produzione de latte, che presenta un primo segno negativo dopo una serie di variazioni in aumento avviatasi nel novembre 2011 e che aveva portato, in sette mesi, ad una crescita del relativo indice di ben 16 punti. Circa un quarto di questo aumento, esattamente il 4,4%, è stato eroso dal ridimensionamento avvenuto a giugno, dato che a parte il fieno, la cui quotazione è aumentata per effetto della rarefazione dell’offerta dovuta all’andamento climatico, tutti gli altri prodotti in questo sotto-paniere hanno mostrato variazioni in calo. Particolarmente vistosa è stata la riduzione del listino dell’orzo, ben maggiore rispetto a quanto attribuibile alla stagionalità, ma a fianco di ritocchi verso il basso per soia e gasolio, è significativo registrare anche un calo superiore al 5% del prezzo del mais: oggi esso quota oltre il 26% in meno rispetto a un anno fa.” m

Prezzo indicizzato del latte di giugno 2012

15N° 12 – 1-31 agosto 2012

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II prezzo indicizzato attuale di giugno “standard” è di 35,617

e cents/litro, considerando che:- il grasso conta il 35% del

prezzo finale;- le proteine contano il 65% del

prezzo finale;- il valore del grasso è di 38 g/

litro;- il valore delle proteine è di 33

g/litro.Per arrivare al valore e cents/g di grasso e proteine con cui moltiplicare i valori mensili delle proprie analisi del latte, e per arrivare al prezzo finale al litro, occorre:• scomporre il prezzo standard 35,617 x 65% = 23,15105 e cents/

litro che è il prezzo totale della sola componente proteine;

35,617 x 35% = 12,46595 e cents/litro che è il prezzo totale della sola componente grasso;

• dividere i due valori per i rispettivi parametri standard ottenendo così i prezzi unitari di e cents/g di grasso e proteine:

23,15105 e cents/litro:33 g/litro = 0,702 e cents/g che è il prezzo unitario delle proteine;

12,46595 e cents/litro:38 g/litro = 0,328 e cents/g che è il prezzo unitario del grasso.

Questi ultimi due valori sono quelli da utilizzare per fare il prezzo, moltiplicandoli per i valori mensili delle proprie analisi, ottenendo il prezzo del proprio latte. m

Come si CalCola il prezzo indiCizzato?

Pesi: Estero 33 Costi 34 Prodotti 33Grasso 35% Proteine 65% Controllo 100%

Prezzo in � cents per litro, Iva esclusa Controllo: 100

Base: gen 2010 = Pz �cents/litro

Standard grasso, g/litro 38 = g/kg 36,898Standard proteine, g/litro 33 = g/kg 32,043

valori rimodulati

estero costi prodotti totaleprezzo simul

gen-09 70,476 97,510 112,245 93,452 30,700 30,119 -0,581feb-09 69,290 95,135 111,539 92,020 30,230 29,491 -0,739

mar-09 68,439 93,414 111,112 91,012 29,899 29,086 -0,813apr-09 69,318 96,147 109,079 91,561 30,079 29,342 -0,737

mag-09 69,502 102,656 108,193 93,542 30,730 29,403 -1,327giu-09 70,728 103,374 107,623 94,003 30,881 29,806 -1,076lug-09 71,232 98,417 106,110 91,985 30,218 29,971 -0,247

ago-09 72,183 100,249 105,212 92,625 30,429 30,283 -0,145set-09 76,153 96,334 103,716 92,111 30,260 30,260 0,000ott-09 82,634 97,695 103,853 94,757 31,129 31,129 0,000

nov-09 88,120 103,501 105,821 99,191 32,586 32,586 0,000dic-09 87,597 104,213 106,596 99,516 32,692 32,692 0,000

gen-10 84,591 110,698 107,233 100,939 33,160 33,160 0,000feb-10 83,192 113,199 108,686 101,807 33,445 33,445 0,000

mar-10 83,498 114,891 109,275 102,678 33,731 33,731 0,000apr-10 89,148 116,847 109,374 105,240 34,573 34,573 0,000

mag-10 98,393 119,714 109,482 109,302 35,907 35,907 0,000giu-10 100,352 115,942 110,400 108,968 35,798 35,798 0,000lug-10 99,515 103,542 111,790 104,935 34,473 34,473 0,000

ago-10 98,401 110,544 114,418 107,815 35,419 35,419 0,000set-10 98,672 115,132 118,171 110,703 36,368 36,368 0,000ott-10 97,113 119,788 120,038 112,388 36,921 36,921 0,000

nov-10 95,718 123,202 121,605 113,605 37,321 37,321 0,000dic-10 97,847 131,145 122,442 117,285 38,530 38,530 0,000

gen-11 101,069 141,931 124,761 122,780 40,335 40,052 -0,283feb-11 108,375 145,451 126,383 126,923 41,696 41,696 0,000

mar-11 109,503 145,174 129,376 128,189 42,112 42,112 0,000apr-11 103,769 146,662 130,159 127,061 41,742 40,791 -0,950

mag-11 103,879 146,812 130,309 127,198 41,787 40,823 -0,964giu-11 105,418 139,339 130,275 125,154 41,115 41,115 0,000lug-11 103,969 135,830 130,034 123,403 40,540 40,540 0,000

ago-11 102,048 133,878 129,255 121,849 40,029 40,029 0,000set-11 101,807 130,123 129,255 120,492 39,584 39,584 0,000ott-11 102,242 126,721 128,200 119,131 39,136 39,136 0,000

nov-11 101,522 128,786 129,255 119,944 39,403 39,403 0,000dic-11 99,189 131,631 128,734 119,969 39,412 39,156 -0,256

gen-12 98,150 134,731 127,899 120,405 39,555 38,814 -0,741feb-12 95,404 138,680 126,701 120,446 39,568 38,492 -1,076

mar-12 92,400 141,277 125,884 120,068 39,444 37,322 -2,122apr-12 87,949 143,362 124,078 118,712 38,999 36,990 -2,008

mag-12 85,582 142,751 121,904 117,006 38,438 36,573 -1,865giu-12 87,174 136,487 121,424 115,243 37,859 35,617 -2,242

prezzo unitario proteine giugno 2012 0,702 � cents/g prezzo unitario grasso giugno 2012 0,328 � cents/g

indice base apr-giu 2007prezzo

simulato

variazione su prezzo

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in quelle meno vocate; detti risultati hanno abbondantemente superato le rese medie delle annate precedenti. In questo contesto si inseriscono gli accordi di filiera siglati tra il Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest, con il supporto di Coldiretti, ed alcuni importanti gruppi industriali. Gli accordi hanno l’obiettivo di valorizzare le produzioni cerealicole di qualità e di far spuntare prezzi migliori ai produttori. Un nutrito numero di cerealicoltori, in aumento di anno in anno, ha aderito, con il supporto tecnico dell’agenzia 4A, alla commercializzazione collettiva del CAP Nord Ovest differenziata a seconda delle varietà di frumento e di contratto. Paolo Stassi, referente cerealicolo

Con la fine di luglio, volge al termine la trebbiatura dei cereali autunno vernini

in provincia di Cuneo. Stando alla prime indicazioni fornite dai tecnici Coldiretti dell’Agenzia 4A, sia per l’orzo che per il frumento tenero, si è trattata di un’annata estremamente positiva, se non addirittura eccezionale, con ottime perfomance, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Giungono segnali confortanti anche dal mercato che, condizionati dagli attuali

scenari globali con previsioni di raccolta al ribasso negli Stati Uniti a causa del perdurare di un periodo di siccità, stanno infiammando, a livello mondiale, anche le quotazioni di mais e soia. Analizzando più da vicino la situazione locale, la campagna cerealicola 2011/2012 è stata caratterizzata, sin dalle fasi di semina, da tutta una serie di fattori positivi che hanno così permesso di raggiungere ottimi risultati. Se la semina autunnale è stata possibile senza condizionamenti metereologici e su terreni asciutti, le piogge autunnali hanno favorito il corretto e tempestivo germogliamento. Il successivo inverno caldo ha favorito lo sviluppo dell’apparato radicale e la neve dei mesi seguenti ha protetto

le colture dalle gelate di febbraio e, successivamente, ha garantito il necessario apporto idrico alle piante. L’asciutto di marzo ha evitato invece la diffusione di problematiche fitosanitarie (mal del piede, attacchi fungini, ecc.), così come le piogge di aprile ed il caldo nei mesi di maggio e giugno hanno favorito l’ottimale sviluppo delle cariossidi. La trebbiatura è avvenuta con clima asciutto e temperature elevate, evitando così qualsiasi problematica legata alle percentuali di umidità. A livello provinciale si sono riscontrate mediamente rese produttive di circa 85 quintali/ettaro con punte di 90 – 100 quintali/ettaro nelle aree tradizionalmente specializzate e minimi di 70 quintali/ettaro

Arrivano ottimi segnali dal mercato: la qualità “Cuneo” è riconosciuta e apprezzata


Agenzia 4 A, evidenzia : “Il lavoro svolto dall’assistenza tecnica, partendo dal Catac di Fossano, ha permesso in questi ultimi sei sette anni di raggiungere delle eccellenze produttive nel settore dei cereali. Addirittura, sul mercato italiano si tende a classificare e a prediligere il grano che arriva da Cuneo, il che è un motivo d’orgoglio per la sua intrinseca qualità”.Per quest’anno i contratti collettivi proposti ai produttori sono stati i seguenti:- frumento tenero – varietà

Graindor – per la Barilla;- frumento tenero – varietà

Bologna – commercializzato direttamente dal CAP Nord Ovest;

- frumento tenero – varietà misto rosso – destinato alla Distilleria Sacchetto;

- frumento tenero – varietà Graindor – per il Molino Gabutti di Carrù;

- frumento tenero – varietà di forza – destinato al Molino Stenca;

zona del Mar Nero e dell’Ucraina, a causa di ingenti alluvioni. Il tutto a fronte di una domanda globale sempre più in aumento. Non è un caso che si assista nel mondo alla corsa all’accaparramento delle materie prime agricole con pesanti investimenti nell’acquisto di terreni da parte di investitori istituzionali a partire dalla Cina e dai Paesi Arabi per garantirsi l’approvvigionamento alimentare.Conclude Aldo Brustolon, coordinatore provinciale dei Tecnici dell’Agenzia 4A: “Sul settore dei cereali, pur essendo delle commodities internazionali, l’impegno e il “fare sistema” tra i diversi attori della filiera, dal Consorzio alla Barilla, alle aziende agricole con Coldiretti, hanno fatto sì che si riuscisse a dare un reddito soddisfacente alle aziende, partendo sì da una qualità del prodotto, ma anche da strumenti innovativi come i contratti a termine sul grano. Questo ci riempie di orgoglio, perché è il primo concreto esempio per quanto riguarda l’Italia”. m

- frumento tenero – varietà da seme Illico – commercializzato direttamente dal CAP Nord.

In attesa dei riscontri dei laboratori di analisi, anche i parametri qualitativi (W, P/L, impurità, umidità, ecc.) dovrebbero confermare l’ottima annata. Le ultime quotazioni di frumento tenero dovrebbero attestarsi verosimilmente sui 24 €/quintale, con punte anche di 27 €/quintale a seconda delle varietà di frumento e delle condizioni stabilite dalle diverse tipologie di contratto. Da quest’anno, è stata data la possibilità ai produttori di scegliere tra due modalità di definizione del prezzo del grano, la prima, di tipo tradizionale, legata ai listini delle Borse merci delle principali piazze nazionali, la seconda in riferimento invece alle quotazioni del MATIF, il mercato a termine di Parigi, oggi sempre più il riferimento europeo per i cereali.A fianco della commercializzazione collettiva di frumento, si è affiancata anche la produzione di orzo di qualità che prevede

la stipula di contratto e la coltivazione di varietà con spiccate caratteristiche molitorie ed è stata anch’essa ottima. Le quotazioni sembrano aggirarsi sui 22-23 €/q.le.La linea intrapresa da Coldiretti e CAP Nord Ovest volta alla stipula di accordi di filiera è vincente ed oltre a soddisfare le esigenze qualitative e quantitative dell’industria con la quale ogni anno si definiscono volumi, parametri e premi di produzione, permette di remunerare in modo consono le imprese cerealicole. A metà luglio, al Chicago Board of Trade, punto di riferimento del mercato a livello internazionale, sono volate letteralmente le quotazioni mondiali, segnando in poco più di un mese un +42 % per il mais, un +34% per il grano ed un +17% per la soia, con consegne a settembre. L’aumento dei prezzi è giustificato sul piano congiunturale dal clima che ha colpito con il caldo e la siccità, oltre all’Europa, anche gli Stati Uniti, il Brasile e l’Argentina; un calo dei raccolti è inoltre previsto in Russia, nella

18 N° 12 – 1-31 agosto 2012 T E R R A M I C A

A Cuneo Terramica incontra i consumatori

l’indicazione dell’azienda di produzione e il riconoscimento della “fogliolina” logo biologico comunitario. L’iniziativa è stata molto apprezzata dai visitatori del mercato in particolare dai più piccoli che hanno gustato con soddisfazione il prodotto biologico. Vista la buona riuscita dell’iniziativa che ha permesso a Terramica di incontrare direttamente il consumatore si prenderà in considerazione la possibilità di ripetere questo tipo di manifestazione, probabilmente già a partire dall’autunno prossimo con la presentazione della frutta appena raccolta. m

Grande successo ha riscosso l’iniziativa dell’Associazione

Produttori Biologici Terramica svoltasi il 10 Luglio scorso presso il mercato di Cuneo. La giornata ha visto impegnati membri dell’associazione nella distribuzione gratuita di albicocche biologiche allo scopo di sensibilizzare il consumatore sull’importanza di consumare la frutta biologica del nostro territorio. L’evento si è svolto in collaborazione con O.N.A.Frut. Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Frutta. Questa sinergia ha permesso di guidare il pubblico intervenuto nella degustazione delle albicocche biologiche permettendogli di scoprirne le peculiarità nutrizionali e gli aspetti legati alla coltivazione biologica. La frutta biologica locale è infatti gustosa e nutriente ed è ricca di vitamine, aspetti fondamentali per uno stile di vita attivo e salutare. Altro concetto di fondamentale importanza trasmesso è stato quello relativo alla stagionalità strettamente collegato al consumo degli alimenti nel loro giusto momento di maturazione,

aspetto fondamentale per assaporarne appieno il gusto e per garantire l’apporto di tutti gli

elementi nutritivi. Infine è stata posta particolare attenzione sulla lettura dell’etichetta con

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UE: prima vendemmia biologica

La Commissione Ue rende noto che tutto è pronto

per la prima vendemmia dei ‘’vini biologici’’ etichettati Unione Europea. La nuova etichetta si applicherà ai vini, prodotti già da quest’anno, che verranno commercializzati nel 2012. Per beneficiare del marchio ‘’bio’’ i vini dovranno rispettare certe caratteristiche

enologiche: l’acido sorbico e la desulfurazione non saranno più autorizzati e il livello dei solfiti dovrà essere molto basso. I vini biologici europei dovranno avere ‘’un livello massimo di solfiti fissato a 100 mg per litro per il vino rosso (150 mg/l per i vini non biologici) e 150 mg/l per il bianco/rosè (contro i 200 mg/l), con un differenziale di 30 mg/l

quando il tenore di zucchero residuo e’ superiore a 2 g per litro’’. In Ue le produzioni di vino biologico prendono circa 75 mila ettari di vigneti su una superficie totale di 3,5 milioni di ettari. Le più grandi produzioni di vino biologico si trovano in Italia (30.341 ettari), seconda la Francia (con 21.403 ettari), terza la Spagna (17.665). m

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La Camera ha confermato la sospensione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei

rifiuti, e dei contributi 2012. La decisione è venuta nell’ambito dei lavori per la conversione in legge dell’articolo 52 del dl 22 giugno 2012, n. 83, sulle Misure urgenti per la crescita del Paese. Lo stop è stato disposto per poter svolgere ulteriori verifiche amministrative e funzionali del Sistema, resesi necessarie anche a seguito del parere reso dalla Digitpa, l’Ente di livello Nazionale incaricato di curare questi aspetti per conto della Pubblica Amministrazione dipartimento che ha evidenziato alcune criticità con riferimento a diversi profili tecnici ed amministrativi. Il Sistri, quindi, unitamente ad

ogni adempimento informatico connesso, rimane sospeso fino al compimento delle anzidette verifiche e, comunque, non oltre il 30 giugno 2013. Il nuovo termine di operatività dovrà essere fissato dal Ministero dell’Ambiente con apposito decreto. Le imprese rimangono comunque obbligate alla tenuta del registro di carico e scarico e alla compilazione dei formulari di trasporto, secondo la disciplina, anche sanzionatoria, previgente. Contestualmente, rimane invariato il comma 2 dell’articolo 52 del decreto legge che sospende il pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l’anno 2012 (che, diversamente, sarebbe scaduto a novembre).Vengono confermati i dubbi più volte espressi da Coldiretti nel

merito di questo sistema che tanti disagi ha creato alle imprese

senza produrre alcun tipo di beneficio. m

Sistri, la Camera conferma la sospensione

Guido Tampieri neo direttore di Agea

Guido Tampieri è stato nominato dal ministro delle politiche agricole Mario

Catania direttore unico dell’Agea, una figura nata con il decreto legge 95 del luglio 2012 sulla spending review. Il provvedimento ha sia scorporato le funzioni di coordinamento dall’agenzia per le erogazioni in agricoltura, assegnandole al Mipaaf, sia eliminato il presidente e il consiglio di amministrazione, sostituendoli con questo incarico monocratico. Tampieri è stato assessore all’agricoltura dell’Emilia Romagna dal 1993 al 2005, sottosegretario all’agricoltura dal 2006 al 2008 e di recente era entrato a far parte del consiglio di amministrazione dell’agenzia. m

21N° 12 – 1-31 agosto 2012V A R I E

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Oscar Green: premiate tre realtà cuneesiSono state premiate tre realtà cuneesi alla finale regionale di Oscar Green svoltasi lo scorso giovedì 12 luglio presso il Circolo Canottieri Armida di Torino. L’Azienda Agricola De Magistris Andrea che produce bambù e prodotti derivanti, a Cravanzana; Sara Beccaria in rappresentanza delle signore che hanno aderito al nuovo progetto sociale regionale AgriTata; il comune di Fossano per il progetto del Farmer Market dove trovano “collocazione” sia il Mercato di Campagna Amica che la Bottega localMente. m

Gelate 2012: dichiarato lo stato di calamità naturale

Con decreto 4 luglio 2012 il Ministero delle

Politiche agricole e Forestali ha dichiarato l’esistenza dello stato di eccezionalità degli eventi relativi alle gelate dell’inverno scorso.Il riconoscimento dello stato di calamità naturale, significa che possono essere attivate le provvidenze del fondo di solidarietà nazionale che prevede alcuni interventi per favorire la ripresa dell’attività agricola dopo un evento atmosferico eccezionale per le aziende che abbiano subito un danno superiore al 30 % della loro produzione lorda vendibile vegetale.Gli interventi attivabili sono:a) contributi in conto capitale fino all’80 per cento del danno accertato

sulla base della produzione lorda vendibile ordinaria del triennio precedente;

b) prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell’anno in cui si è verificato l’evento dannoso e per l’anno successivo, da erogare a tasso agevolato;

c) proroga delle operazioni di credito agrario eventualmente già in essere;

d) agevolazioni previdenziali per le imprese agricole iscritte nella relativa gestione previdenziale, in tal caso se ricorrono determinate condizioni può essere richiesto l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l’evento, la percentuale di esonero può arrivare ad un massimo del 50 per cento dei contributi dovuti.

Al fine di richiedere le provvidenze di cui sopra è necessario che tutte le aziende che hanno subito danni in misura superiore al 30 % della loro produzione lorda vendibile solo vegetale, presentino una specifica domanda tramite il sistema informatico della Regione Piemonte ed al comune in cui ha sede l’azienda; la domanda per i danni da gelo deve essere presentata improrogabilmente entro il prossimo 8 settembre. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ogni informazione e per la compilazione delle domande per gli aventi diritto. m

Piemonte premiato per i PAT

In base ad una speciale graduatoria dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), Coldiretti ha assegnato le bandiere del gusto alle

regioni più virtuose, tra le quali, spicca il Piemonte al quarto posto.Dopo la Toscana con 465 specialità, il Lazio con 384 prodotti agricoli tipici, e la Campania con 370 prodotti tradizionali censiti, ci sono il Piemonte con 363 prodotti, seguito dalla Liguria e dall’Emilia-Romagna, poi le altre Regioni italiane. Un patrimonio che fa a buon diritto della nostra regione una meta sempre più apprezzata dai turisti, che scelgono i luoghi di villeggiatura riconoscendo che le eccellenze enogastronomiche fanno scoprire un territorio, al pari della storia, dell’arte e della cultura. La buona cucina è considerata dagli italiani uno degli ingredienti più importanti della vacanza e, infatti, batte secondo l’indagine di Coldiretti, la visita a musei e mostre, lo shopping e lo sport. m


Fagiolo secco, ottimi risultati dal mercato

di carattere fitosanitario – commenta Mauro Ternavasio, tecnico orticolo dell’Agenzia 4A-Coldiretti, che fornisce l’assistenza in campo ai soci della cooperativa – e, anche per la prossima campagna, sembrano esserci tutti i presupposti per ottenere nuovamente degli ottimi risultati, se si esclude una lieve flessione delle produzioni a causa della elevate temperature estive”. Anche per la prossima stagione,

Archiviata la campagna 2011-12, i produttori aderenti alla cooperativa

Fagiolcoop della Valli Cuneesi guardano alla prossima che prenderà avvio nell’autunno. Per la cooperativa, costituitasi nel 2011, quella appena trascorsa è stata la prima annata di commercializzazione, dopo che già in precedenza alcuni produttori si erano organizzati per vendere collettivamente i propri fagioli, grazie al supporto logistico del Consorzio Agrario del Nord Ovest. “Si è trattato di un’annata estremamente positiva, sia dal punto di vista produttivo che commerciale – afferma il presidente di Fagiolcoop Aldo Marchisio – Abbiamo commercializzato all’incirca 2.100 quintali di fagiolo secco Billò, iniziando a vendere le prime partite ad ottobre e arrivando, già nel

mese di aprile, ad esaurire tutto il prodotto”. “Già da alcuni anni infatti abbiamo instaurato proficui rapporti commerciali con numerosi confezionatori provenienti da tutta Italia, e che a loro volta forniscono la GDO, – aggiunge il vice presidente Silvio Costamagna – e il nostro prodotto è oramai molto apprezzato, tanto che non abbiamo potuto soddisfare tutte le richieste del mercato”. “Commercializzando collettivamente i nostri fagioli

Billò possiamo, innanzitutto, avere un rapporto diretto con i confezionatori, programmare le vendite e – sottolinea ancora Marchisio – spuntare un miglior prezzo dal mercato, forti del valore aggiunto delle nostre produzioni e accorciare i passaggi di filiera”. “Dal punto di vista produttivo l’annata appena trascorsa è stata molto positiva, con buone rese ad ettaro e una qualità molto elevata, senza alcune particolari problematiche

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– è che in futuro si possano implementare ulteriormente l’offerta del nostro prodotto, anche attraverso l’adesione di nuovi soci alla cooperativa Fagiolcoop.”E, considerando che la realtà cuneese genera nel suo complesso un fatturato di circa 20 milioni di euro, suddivisi tra le produzioni di fagiolo fresco (90 mila quintali) e secco (25 mila quintali), i margini sembrano davvero esserci. m

a livello commerciale, ci sono tutte le premesse per fare bene. “Abbiamo siglato già alcuni contratti di fornitura e ricevuto diverse prenotazioni, nonostante i fagioli siano ancora in campo e non sia ancora iniziata la trebbiatura – sottolinea Silvio Costamagna –. Un segnale importante che ci premia dei numerosi sforzi fatti in questi anni per arrivare a far conoscere agli operatori del settore la nostra realtà cuneese

ed il nostro prodotto”.E il recente riconoscimento dell’IGP da parte dell’Unione Europea, ottenuto nel maggio 2011, dopo un lungo lavoro da parte del Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela del Fagiolo Cuneo, è un ulteriore punto di forza per la filiera del fagiolo. “Abbiamo iniziato a commercializzare il Fagiolo Cuneo IGP dal 2009, con la protezione transitoria accordataci del Ministero e

prima del via libera definitivo della Commissione europea dello scorso maggio – dichiara Aldo Marchisio, il quale è anche presidente del Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela – e, gradualmente, stiamo aumentando la quota di mercato dell’IGP, con quantitativi di prodotto certificato in crescita. Il Fagiolo Cuneo IGP sta iniziando ad essere un prodotto sempre più ricercato. L’auspicio – conclude Marchisio

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Fiera della Meccanica Agricola a Saluzzo

sinergie che già in passato avevamo auspicato, hanno incontrato qualche difficoltà a concretizzarsi, quindi bisogna lavorare perché si realizzino al più presto, per garantire il futuro alle nostre aziende e all’economia del nostro territorio.” m

Fervono i preparativi in vista della Fiera della Meccanica Agricola di

Saluzzo, giunta alla 65a edizione e per il quarto anno insignita del riconoscimento di Mostra Nazionale. Una qualifica al cui raggiungimento contribuiscono lo spazio espositivo di 35 mila mq, la disposizione degli stand, la collocazione e la personalizzazione degli ingressi.Grande spazio sarà dedicato alle

energie rinnovabili alternative, la centralità all’interno della rassegna è riconosciuta alla zootecnica, con la 40esima Mostra Regionale della frisona, e la sempre più forte specializzazione legata al binomio “qualità – sicurezza”. Una fiera pensata per gli imprenditori agricoli, dove si troverà il meglio della produzione agro-meccanica italiana e non solo. Quattro giorni dedicati agli addetti ai lavori e appassionati del settore. La rilevanza della Mostra, appuntamento centrale della Festa di San Chiaffredo patrono di Saluzzo, parla chiaro: 400 stand con circa 200 espositori di macchine agricole provenienti dall’Italia e dall’Europa.Confermate anche per il 2012 le esposizioni collaterali: la 6a Rassegna dei Trattori d’Epoca e la 4a Rassegna dei locomotori a vapore in fiera, con orari che seguiranno quelli della mostra.Commenta Michele Quaglia, presidente di Zona Coldiretti

Saluzzo: “Quest’importante e attesa occasione di aggiornamento per le nostre aziende ci offre lo spunto per una riflessione sull’annata agraria. Andiamo avanti con coraggio e invitiamo tutti gli operatori del settore a fare sistema: le

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26 N° 12 – 1-31 agosto 2012 L E T T E R E

La Posta del Coltivatorenei secoli per irrigare, ma non solo. Furono costruiti dai nostri avi sfruttando al massimo le pendenze per creare salti: sulle sponde di tutti questi canali sono fioriti nei secoli molti opifici in grado di trasformare, con opportuni meccanismi e/o macchinari, la forza motrice dell’acqua in energia utile per la loro attività, come ad es. mulini, martinetti, filande etc. Tutti fabbricati in disuso da quasi un secolo, quasi sempre non recuperati e oggi sostituiti da impianti che funzionano, e quindi consumano, energia elettrica: sì peccato che non sia non più “idro” ma fossile.Chi vive queste realtà, come gli agricoltori, i pescatori, gli amanti della natura che fanno trekking lungo queste “vie d’acqua”, cerca di darsi una spiegazione del fatto che non venga sfruttata

CHI OSTACOLA LE CENTRALINE PER PRODURRE ENERGIA ELETTRICA?Nel 2003, recependo, in ritardo come sempre, normative europee, il nostro Paese ha cominciato a legiferare in tema di energie rinnovabili: al comma 1 dell’art. 12 della legge 387, si legge che le opere relative alla costruzione e all’esercizio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili “sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti”.Ma questa affermazione è stata “recepita” solo dove le ecomafie, portando avanti i loro sporchi interessi, si sono impadronite dei business del fotovoltaico e dell’eolico, trasformando un’operazione ambientalmente corretta, in mostri ecologici.Da noi tutte le Amministrazioni pubbliche, Comuni – Provincie

– Regioni, hanno sempre fatto di tutto per ostacolare lo sviluppo di queste fonti energetiche alternative.Tantissimi cittadini si chiedono perché non si sfrutta l’acqua che in Italia, un poco di più al Nord un po’ meno al Sud scorre a valle dalle Alpi e dagli Appennini. Con la moderna tecnologia si possono sfruttare quelle risorse con gli stessi risultati riducendo al minimo per non dire del tutto gli impatti ambientali.Nel Nord Europa, e non solo, si sfruttano, tra le tante fonti rinnovabili, anche le condotte dell’acqua potabile per produrre energia idroelettrica. Calare in acqua corrente una “turbina” di qualsiasi dimensione essa sia, che produca un wh o un Mwh, garantito il deflusso minimo vitale, non cambia minimamente le caratteristiche

chimico-fisiche, la quantità, la qualità, la purezza, la freschezza, la potabilità, etc. dell’acqua utilizzata. Si “guadagna” quella poca o tanta energia elettrica che la fonte riesce a produrre. L’energia che si produce con l’acqua è in genere stabile perché nelle condotte o nei canali, la quantità di acqua che scorre è pressoché costante, producendo 24h su 24, 365 giorni all’anno, e quando porta, anche 366. Mentre l’eolico produce solo quando tira vento ed il fotovoltaico quando c’è sole, con dei picchi e delle cadute vertiginose, che rendono pressochè impossibile gestire le reti di distribuzione dell’elettricità. Nelle campagne italiane, grazie anche agli insegnamenti e alle opere degli antichi Romani, abbondano canali costruiti

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27N° 12 – 1-31 agosto 2012L E T T E R E

condizione di non nuocere. Vi è stato un periodo in cui aveva fatto la comparsa sulle nostre montagne, ma se è stato eliminato una ragione vi sarà pur stata. Si vocifera da qualche parte che il lupo sia un richiamo turistico, ipotesi sulla quale non ci scommetterei affatto, ma se al limite vogliamo prenderla per buona rinchiudiamolo in una bella riserva, abbiamo zone stupende che si prestano allo scopo, dove regolarmente foraggiato non abbia necessità di scannare pecore e vitelli e il turista se lo possa ammirare a piacimento.E chiudo con un appello al popolo dei malgari di cui faccio parte: è stato annunciato un nuovo incontro in autunno; se nel frattempo non verranno prese iniziative concrete per la tutela della sicurezza degli alpeggiatori di disertare questi incontri.

Sebastiano unia

la possibilità, offerta da questi vecchi salti esistenti, che hanno sfamato intere generazioni, di produrre energia a costo zero. Il costo iniziale degli impianti è alquanto elevato, gli incentivi per l’“idro” non incentivano poi così tanto: ma i costi di manutenzione, a differenza di tutte le altre tipologie di fonti energetiche, sono minimi ed un impianto dura anche parecchi decenni.Quale sarà la spiegazione di questa bassa sensibilità ambientale e scarsa imprenditorialità, in una zona come la Provincia di Cuneo, con una quantità di precipitazioni meteorologiche superiori alla media del resto del Paese e dell’Europa?Qualcuno ha adombrato la paura “di essere derubati o sfrattati”, forse memore della nazionalizzazione dell’Enel negli anni ‘60.Sono cose che oggi non capiterebbero più. Però un fondo di verità c’è: non saranno le nazionalizzazioni che bloccano gli operatori del settore, ma c’è pur sempre di mezzo la Pubblica Amministrazione, con norme e leggi vetuste e assurde, risalenti ai tempi della monarchia, che vengono usate da ignavi funzionari per bloccare con pastoie burocratiche quel poco di buono contenuto nelle normative attuali.Le concessioni dei Consorzi irrigui sono quasi tutte scadute negli anni ottanta (erano state rinnovate dallo Stato negli anni ’50).

L’Amministrazione provinciale di Cuneo si rifiuta di rinnovarle, senza alcuna apparente motivazione. Ma…. cosi si riesce meglio ad ingarbugliare e sfruttare il tutto.

Michele Angelo Manassero

Purtroppo, nel nostro Paese, vi sono troppe leggi. Spesso contrastano tra loro o, comunque, la loro interpretazione è lasciata ai singoli uffici o funzionari. In questi casi, è opportuno che tutti usino il buon senso e si evitino complicazioni inutili sia alle Istituzioni che agli agricoltori.

LUPUS IN FABULAGentile Signor Direttore,sono a chiedere ospitalità sul Coltivatore da lei autorevolmente diretto per alcune considerazioni sull’incontro che si è tenuto nel maggio scorso a Frabosa Soprana tra esponenti della Regione ed allevatori che verteva sulla presenza del lupo, problema oggi che va assumendo aspetti preoccupanti.Abbiamo sentito in quest’incontro un preludio di eleganti disquisizioni, ma tutte orientate a dribblare il problema di fondo: il lupo non si deve toccare e deve poter vagare liberamente tra mandrie e greggi. E non si sa se per convinzione propria o per essere ostaggio delle Associazioni ambientaliste, di questi ineffabili idealisti che vivono ai margini della realtà nel loro mondo dorato insensibili al grave disagio di chi opera

per ragioni di lavoro in questo settore. E con un’originale sfoggio di fantasia si è tirata fuori la curiosa storiella dei cani selvatici, i cosìddetti canidi che nessuno ha mai visto, sui quali scaricare le prede del lupo. Ed è perciò che tra i malgari e pastori, nauseati da questa tiritera che sa di menefreghismo continua a salire la delusione e la rabbia. È tempo che le Istituzioni e in primo luogo la Regione escano da questo comportamento ambiguo e dicano una volta per tutte da che parte stanno.È ormai insostenibile la pretesa di stiracchiare questa situazione con i soliti palliativi: assicurazioni, recinzioni macchinose, cani da guardia con tanto di pedigree e relativo costo, servizi elitrasportati per recuperare le carcasse quando con un minimo di logica e di buon senso basterebbe mettere il lupo in


Brachetto: accordo raggiunto per resa e prezzo 2012

cantine si sono impegnate al ritiro degli stessi ad una cifra corrispondente a 0,40 euro al chilogrammo.“L’accordo raggiunto in sede di paritetica – sottolinea Federico Vacca, presidente di Zona Coldiretti Alba e membro di giunta provinciale Coldiretti, delegato dal presidente Marcello Gatto per il settore vitivinicolo – può ritenersi abbastanza soddisfacente per le nostre aziende anche in considerazione dell’andamento di mercato che ha subito flessioni nell’ultimo periodo. Occorre comunque creare quella progettualità, condivisa con la parte industriale, che permetta al settore di crescere e rinnovarsi velocemente”. m

A fine luglio, la Commissione paritetica per l’accordo di filiera del Brachetto

d’Acqui e Piemonte Brachetto ha raggiunto, con la mediazione dell’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto, l’accordo sulla resa ad ettaro e sul prezzo delle uve per la campagna 2012. Le parti hanno convenuto sul raggiungimento di una resa di 42 quintali a ettaro di DOCG Brachetto d’Acqui “Spumante”, con la possibilità di applicazione del meccanismo blocage-deblocage per ulteriori 8 quintali.Per il Piemonte Brachetto “Spumante” la resa è pari a 47,30 quintali a ettaro, con la possibilità di applicazione del meccanismo blocage-deblocage

per ulteriori 7,70 quintali. Per le tipologie Piemonte e Acqui “tappo raso” è stata condivisa la scelta di produrre 55 quintali a ettaro di DO, con l’applicazione, anche in questo caso, di altri 10 quintali di blocage-deblocage per l’Acqui “tappo raso” e 15 quintali

Piemonte “tappo raso”.I prezzi delle uve a denominazione sono stati stabiliti per 1,35 euro per quanto concerne il Brachetto d’Acqui Docg e 1,20 euro per il Piemonte Brachetto Doc.Non vi sono stati accordi inerenti il prezzo relativo i superi, le

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Asprocarne Piemonte: nuove iniziative per valorizzare la pregiata rossa piemontese

di cui è socia fondatrice, al fine di stringere accordi commerciali con società di importazione provenienti da Paesi extra europei quali Libia, Turchia, Egitto.Nelle scorse settimane è partita per Libia una nave carica di bovini di cui, una parte, provenivano da allevamenti soci di Asprocarne. Credo – evidenzia Panero – che tale attività possa essere un valido supporto per i nostri allevatori al fine di creare un’alternativa al mercato interno per mantenere il più elevato possibile il livello dei prezzi alla stalla. Di questi tempi, con i costi di produzione alle stelle, non possiamo fare altro che cercare di condizionare il mercato sostenendo i prezzi, se vogliamo che le nostre aziende abbiano un futuro concreto”. m

Dopo il successo raccolto dall’iniziativa portata avanti con la Fidas,

Associazione Donatori Sangue, con cui è stata donata una confezione di carne bovina di qualità superiore “Amica del Cuore” certificata Asprocarne Piemonte, ai donatori di sangue che nei giorni scorsi si sono presentati presso la sede Fidas ADSP di Torino, Asprocarne Piemonte guarda al futuro e rinnova l’impegno a valorizzare la pregiata carne bovina piemontese e estendendo la vendita verso nuovi canali, sia sul mercato interno che su quello estero. “Oltre a questa iniziativa – ha sottolineato Mario Panero presidente di Asprocarne Piemonte – stiamo valutando altre possibilità per valorizzare in modo innovativo il nostro

prodotto sul mercato nazionale. Come evidenziato in diversi studi specifici, il consumatore medio in Italia, anche per la carne bovina, sta radicalmente cambiando. La spesa alimentare è sempre di più affidata a figure diverse che fino

a qualche anno fa non venivano considerate. Basti pensare al fenomeno, sempre più evidente, delle coppie senza figli o con un figlio unico o all’aumento considerevole dei single che si affacciano per la prima volta sul mercato. Risulta di fondamentale importanza riuscire a comunicare con questo nuovo universo di consumatori facendo loro percepire le differenze positive della carne allevata in Piemonte sul fronte delle qualità organolettiche e nutrizionali.Pur continuando dunque a valorizzare il mercato nazionale – ha proseguito Panero – da alcuni mesi Asprocarne sta collaborando all’interno del Consorzio “L’Italia Zootecnica” (Consorzio che raggruppa le principali Organizzazioni dei Produttori delle Regioni italiane)


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Con la pubblicazione della DGR n. 2-3258 del 10 gennaio 2012

“Approvazione linee guida per il controllo igienico-sanitario della qualità delle acque utilizzate nelle imprese alimentari”, tutte le imprese alimentari, che utilizzano l’acqua nella loro

attività di lavorazione, sono tenute a considerare l’acqua come un prerequisito per la propria attività produttiva. Tale

norma, seppur condivisa dal mondo agricolo, conteneva numerosi oneri che rischiavano di incidere pesantemente sulle

piccole e medie imprese con un ulteriore aumento dei costi. A tal proposito, la Coldiretti assieme alle altre associazioni di categoria ha avviato un confronto con l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte presentando le proprie osservazioni che hanno trovano un positivo riscontro. In particolare la Regione ha accolto numerose indicazioni di modifica pervenute dalla Coldiretti Provinciale e Regionale, chiarendo i seguenti aspetti esclusivamente per le aziende allacciate all’acquedotto: ➧ le aziende allacciate

all’acquedotto con solo punti acqua di tipo “b” o di tipo “c”

Importanti semplificazioni nelle linee guida della regione piemonte per agriturismi, laboratori, punti vendita


non devono fare analisi ma devono inserire nel piano di autocontrollo la valutazione del rischio acqua indicando, numerando e classificando in planimetria tutti i punti acqua secondo il seguente schema:• punti a: utilizzo dell’acqua

come ingrediente o come coadiuvante nelle preparazioni

• punti b: utilizzo dell’acqua per il lavaggio di impianti e attrezzature destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari

• punti c: utilizzo dell’acqua alimentare per scopi tecnologici quali raffreddamento impianti, ecc.

➧ le aziende allacciate all’acquedotto con punti acqua di tipo “a” (vedi schema precedente) che soddisfino i requisiti sotto esposti possono omettere l’analisi dell’acqua ma non la valutazione del rischio nel piano di autocontrollo. I

requisiti per non effettuare l’analisi sono: • aziende che dispongano

di una rete idrica semplice e costruita con materiali ottimali (es. tubi in pvc)

• assenza di depositi o accumuli di acqua (compresi gli erogatori di acqua potabile)

• processi che riducano il rischio negli alimenti prima della somministrazione (es. bollitura).

Nei prossimi mesi sarà opportuno inserire nei manuali di autocontrollo la valutazione del rischio per l’utilizzo dell’acqua unitamente all’indicazione in planimetria dei singoli punti acqua (numero e classificazione) ai sensi del provvedimento normativo.Le aziende con punti acqua di tipo “a” che utilizzano l’acqua come ingrediente senza bollitura preventiva o agriturismi che utilizzano gli erogatori di acqua potabile naturale o gasata dovranno comunque effettuare

le analisi previste dal seguente schema.

Aziende alimentari allacciate all’acquedotto senza addolcimento e/o accumulo1 analisi all’anno a rotazione sui singoli punti acqua di tipo a dell’esercizio con i seguenti parametri:microbiologici: - coliformi a 37°C- Escherichia Coli- Enterococchi (un anno si e un anno no)chimici: - pH- conducibilità- ferro- ammonio- parametri organolettici.

Aziende alimentari allacciate all’acquedotto con addolcimento e/o accumulo2 analisi all’anno a rotazione sui singoli punti acqua di tipo a dell’esercizio con i seguenti parametri:microbiologici: - coliformi a 37°C- Escherichia Coli- Enterococchi (un anno si e un

anno no).chimici: - pH- conducibilità- ferro- ammonio.

Aziende alimentari con approvvigionamento autonomo (pozzo, sorgente, ecc.)2 analisi all’anno a rotazione sui singoli punti acqua di tipo a 1 analisi all’anno a rotazione sui singoli punti acqua di tipo bcon i seguenti parametri:microbiologici: - coliformi a 37°C- Escherichia Coli- Enterococchichimici: - pH- conducibilità- ferro- ammonio- parametri organolettici- nitriti- nitrati- nichel- cromo- piombo.I nostri uffici sono a disposizione per ulteriori chiarimenti in merito all’argomento. m

32 N° 12 – 1-31 agosto 2012

Novità dal servizio vitivinicolo

V I T I V I N I C O L O

NOVITà PER LA GESTIONEDEL POTENZIALE VITATO

La Giunta regionale ha approvato, a partire dal 1° agosto 2012 le disposizioni per la gestione del potenziale produttivo viticolo in sostituzione delle disposizioni applicative della previgente normativa comunitaria e nazionale del 2001. Alcune norme – dopo i solleciti – sono state semplificate eliminando fasi autorizzative, consegna di supporti cartacei, grazie al telematico e ridotto sopralluoghi, ecc, ma è prevedibile che in un primo periodo di applicazione e di passaggio dal vecchio al nuovo possano emergere disagi dovuti alle novità.. Nel seguito si riporta la parte delle suddette disposizioni in materia di estirpazione ed impianto dei vigneti, ma prima è bene fornire alcune informazioni generali importanti: quando si legge “…presenta una dichiarazione, …comunicazione, …notifica…” si intende non il tradizionale foglio di carta, bensì l’inserimento dei dati richiesti sul sistema informatico (SIAP) della Regione Piemonte, direttamente, oppure tramite i CAA; per alcune DOC/DOCG sono attive limitazioni all’espansione del potenziale produttivo, pertanto alcune operazioni come il cambio di varietà reimpiantata, il trasferimento del diritto o il sovrainnesto potrebbero essere vietate o regolamentate più restrittivamente. Ad oggi queste DO “regolamentate” in provincia di Cuneo sono: Asti, Barolo, Barbaresco, Dogliani, Moscato d’Asti, Langhe Arneis e Roero Arneis.Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per informazioni e per presentare le istanze tramite il sistema SIAP.

DIRITTI DI REIMPIANTO

Il reimpianto di un vigneto può essere realizzato solo in forza di un diritto. I diritti di reimpianto possono essere ottenuti con:- l’estirpazione di una superficie vitata per la produzione di uva da

vino regolarmente iscritta allo schedario viticolo regionale;

- il trasferimento di diritto da altro produttore;- la concessione dalla riserva regionale.In deroga può essere concesso anticipatamente un diritto di reimpianto al conduttore che si impegna ad estirpare una superficie vitata equivalente entro la fine della terza campagna successiva a quella in cui è stato impiantata la superficie vitata.Il diritto di reimpianto è valido fino al 31 dicembre 2015 (in attesa che si definiscano meglio probabili proroghe del termine del regime stabilito dall’OCm vino). I diritti di reimpianto devono essere esercitati nella medesima azienda alla quale sono stati assegnati, entro i termini prescritti. I diritti di reimpianto non utilizzati entro i termini confluiscono nella riserva regionale dei diritti. Non è consentito il trasferimento di diritti di reimpianto dal Piemonte verso altre regioni, salvo che ciò non avvenga in ambito aziendale.I diritti di reimpianto possono essere parzialmente o totalmente trasferiti ad un’altra azienda, all’interno della regione Piemonte, attivando l’apposita procedura di cessione.

ESTIRPAZIONE E CONCESSIONE DEL DIRITTO

Il conduttore che intende procedere all’estirpazione di una superficie vitata finalizzata alla concessione di un diritto presenta almeno 30 giorni prima dell’estirpazione alla Provincia competente per territorio la comunicazione che intende estirpare. Tale comunicazione deve riportare:- gli estremi catastali;- dimensione della superficie da estirpare;- una delle seguenti destinazioni del diritto: conservazione in registro,

reimpianto sulla stessa superficie con la stessa cultivar, reimpianto con riconversione varietale, trasferimento). Ad essa va allegato il consenso degli eventuali comproprietari o proprietari all’estirpo degli impianti qualora non siano i conduttori dei terreni. Tale consenso va reso sotto forma di dichiarazione sostitutiva da parte

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33N° 12 – 1-31 agosto 2012V I T I V I N I C O L O

dei comproprietari anche a nome e per conto dei comproprietari cosiddetti irreperibili.

L’estirpazione deve essere effettuata entro la fine della campagna vitivinicola successiva a quella in cui è stata presentata la comunicazione di intenzione di estirpare.Il conduttore è tenuto a dichiarare l’avvenuta estirpazione entro 30 giorni dall’ultimazione dei lavori.La dichiarazione contiene la contestuale richiesta della concessione del diritto di reimpianto, indicandone una delle seguenti destinazioni: conservazione in attesa di impiego, reimpianto sulla stessa superficie con la stessa cultivar, reimpianto con riconversione varietale,trasferimento. Questa dichiarazione aggiorna in automatico lo schedario viticolo ed il registro. La Provincia entro 180 giorni dalla dichiarazione di avvenuta estirpazione effettua un controllo sistematico (anche senza sopralluogo in loco) delle superfici e conferma la concessione del diritto e l’iscrizione dello stesso nel registro.

REIMPIANTO CON DIRITTO AZIENDALE

Il reimpianto di un vigneto può essere effettuato sulla stessa superficie oggetto di estirpazione o su una superficie aziendale diversa. Il conduttore, titolare di un diritto regolarmente iscritto al Registro, che intenda effettuare un reimpianto presenta la comunicazione di intenzione di reimpiantare alla Provincia competente per territorio, allegando il consenso degli eventuali comproprietari o proprietari (come per l’estirpazione – vedi sopra).Il conduttore che ha realizzato il reimpianto presenta, entro 60 giorni dall’ultimazione dei lavori, una dichiarazione alla Provincia competente, che aggiorna in automatico lo schedario, e che tra l’altro contiene l’indicazione della DOC /DOCG richiesta. Alla dichiarazione va allegata la fattura delle barbatelle che attesti la varietà o le varietà di vite utilizzate.

REIMPIANTO ANTICIPATO

Il conduttore che non è titolare di diritti di reimpianto o ne possiede una quantità insufficiente, può effettuare un reimpianto anticipato, impegnandosi ad estirpare – tramite apposita comunicazione – una superficie vitata equivalente entro la terza campagna successiva a quella in cui ha effettuato l’ impiantoTale comunicazione va corredata con una garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa pari al valore medio regionale del diritto per ogni ettaro di superficie vitata da estirpare (5.000 euro/Ha) a titolo di cauzione a favore della provincia competente per territorio. Scaduti i 90 giorni dalla presentazione della comunicazione, il diritto di reimpiantoanticipato viene iscritto nel registro. Il conduttore che ha realizzato il reimpianto presenta, entro 30 giornidall’ultimazione dei lavori, una dichiarazione alla Provincia le stesse

indicazioni richieste per il reimpianto con diritto aziendale. Allo stesso modo allega la fattura delle barbatelle utilizzate (vedi sopra). Il conduttore è tenuto a dichiarare alla Provincia competente, entro la terza campagna successiva a quella in cui ha effettuato l’impianto, l’avvenuta estirpazione chiedendo al contempo lo svincolo della garanzia fideiussoria.Una volta effettuati i controlli la Provincia procede allo svincolo della fideiussione. E’ molto importante sapere che nel caso in cui la superficie non sia stata estirpata, è da ritenersi abusiva e in quanto tale, soggetta alle sanzioni previste.

TRASFERIMENTO DEL DIRITTO DI REIMPIANTO

È consentito che i diritti di reimpianto siano parzialmente o totalmente trasferiti ad un’altra azienda sul territorio regionale.Il trasferimento a terzi avviene attraverso la compravendita che va effettuata mediante scrittura privata, registrata tra i contraenti.Con il diritto trasferito possono essere realizzate unicamente superfici vitate idonee alla produzione di vini a DO . Il conduttore presenta alla Provincia competente per territorio la comunicazione di variazione di intestazione, allegando il documento attestante il trasferimento della conduzione aziendale o l’atto di compravendita.La Provincia provvede alla variazione di intestazione o all’iscrizione del diritto al registro.Nel caso di provenienza extraregionale, la Provincia entro 30 giorni dalla presentazione della suddetta comunicazione richiede all’amministrazione di provenienza del diritto il riscontro sull’effettiva consistenza dello stesso.Al fine di non aumentare il potenziale produttivo regionale, la Provincia all’atto dell’iscrizione di tale diritto applica un coefficiente di riduzione proporzionale nel caso in cui la resa del diritto sia inferiore alla resa di riferimento regionale.

SOVRAINNESTO

Il produttore che intende effettuare un sovrainnesto su una superficie vitata aziendale presenta una comunicazione alla Provincia competente per territorio,che deve riportare i riferimenti della superficie oggetto dell’intervento ed il vitigno o i vitigni che si intendono sovrainnestare.Il conduttore che ha realizzato il sovrainnesto presenta, entro 60 giorni dall’ultimazione dei lavori, una dichiarazione alla Provincia competente indicando la nuova varietà e la DOC/DOCG richiesta. Alla dichiarazione è allegata la fattura delle marze che attesti la varietà o le varietà di vite utilizzate oppure autocertificazione nel caso di produzione diretta delle marze. Tale dichiarazione aggiorna simultaneamente lo schedario viticolo.

VERIFICA DELL’IDONEITàDELLE SUPERFICI VITATE DOC E DOCG

La verifica dell’idoneità tecnico-produttiva, valida per tutte le denominazioni d’origine che sono compatibili, compete alle Province che devono gestire le nuove iscrizioni, i reimpianti e le le variazioni da una Do ad un’altra.Il conduttore che intende iscrivere allo schedario una superficie idonea a una determinata DO o variare tale idoneità presenta una dichiarazione alla Provincia competente per territorio.La Provincia effettua i controlli, utilizzando le funzionalità del sistema informatico, anche avvalendosi delle fatture delle barbatelle, e in caso di esito positivo conferma l’idoneità della superficie accertata. m


Vicoforte: Fiera del Santuario per questo, può essere utile ricordarne la storia, strettamente legata alla fede. La Basilica di Vicoforte venne fatta erigere da Carlo Emanuele I di Savoia che fece iniziare i lavori nel 1596. Qualche anno prima un cacciatore della zona aveva involontariamente colpito un pilone votivo dedicato alla Madonna che miracolosamente iniziò a sanguinare: il luogo divenne da subito meta di pellegrini, tanto da convincere il Re a dedicare alla Madonna un Santuario che nei suoi progetti sarebbe dovuto diventare il mausoleo di casa Savoia. Il ritratto della Madonna è ancora oggi venerato all’interno del santuario: accanto alla tradizione religiosa, nei secoli è nata e si è consolidata questa fiera, che è diventata una delle fiere più frequentate del Nord-Ovest. m

Dall’8 settembre all’11 settembre a Vicoforte torna protagonista la Fiera

del Santuario: accanto alla festa religiosa dedicata alla natività di Maria, vive la tradizionale “Fera dla Madona”, una delle più grandi fiere del Piemonte, che non risente del momento di crisi, a testimoniarlo è il nuemro degli stand, in crescita rispetto alle passate edizioni. Ad attendere i visitatori, vi saranno più di un migliaio di ambulanti, che porteranno i prodotti agroalimentari tipici della zona e non solo: con le specialità e le eccellenze che arrivano da tutto il Piemonte, vi saranno i formaggi e tutte le attrezzature utili per l’agricoltura, dai pali per la vigna alle macchine per raccogliere castagne e nocciole, a quelle per fare la marmellata o il pane, macchine innovative

per gli imprenditori agricoli. Inoltre, vi saranno gli spettacoli, le giostre, e lo spazio dedicato come ogni anno agli animali. La qualità e l’innovazione

sono caratteristiche della “fera dla Madona” che però non dimentica la tradizione, il suo vero punto di forza. Non tutti sanno come nasce la Fiera:

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Pesca Cuneo: testimonial i campioni della Bre Banca Lannutti È Wout Wijsmans, capitano della “Bre Banca Lannutti

Cuneo”, la squadra cuneese di pallavolo, insieme ai compagni, a svolgere il ruolo di testimonial per la

nuova campagna pubblicitaria della “Pesca Cuneo”. Il volto sorridente di Wijsmans, con il messaggio rivolto al prelibato frutto “gustosa, fresca, nutriente, campione di qualità” è il motore promozionale dell’iniziativa lanciata anche quest’anno dalla Camera di commercio, in collaborazione, tra gli altri, con Coldiretti e Assortofrutta. L’abbinamento con lo sport è voluto in un’ottica che sottolinea il ruolo irrinunciabile della frutta, e della pesca nello specifico, per l’atleta professionista o dilettante. Questo per il potere dissetante, la ricchezza in zuccheri e vitamine, particolarmente apprezzabili nel periodo estivo, con temperature elevate. La “Pesca Cuneo” si troverà presso le catene della grande distribuzione organizzata (GDO) che già hanno aderito in passato, i negozi di vicinato facenti capo a Confcommercio e il sistema della vendita diretta, in Piemonte, Lombardia occidentale e Liguria. Rispettata la consuetudine per quanto riguarda il confezionamento, con possibilità di avere il bauletto da 2 o 3 chili, venduto a collo, oppure i frutti sfusi tutti con bollino.“Attraverso la campagna promozionale “Pesca Cuneo” – commenta Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – si intende creare nel consumatore, soprattutto in questo periodo, la consapevolezza che è fondamentale acquistare un prodotto italiano, locale, a chilometro zero come le nostre pesche garantite dalla qualità e dalla sicurezza alimentare”.La campagna, iniziata nella seconda metà di luglio, prosegue nel mese d’agosto in coincidenza con la diffusione dei manifesti realizzati dall’ente camerale, dopo la presentazione ufficiale del progetto 2012 in Camera di Commercio. m

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Le candidature dovranno essere inviate per via telematica entro il 28 settembre 2012 esuccessivamente consegnate al GAL in formato cartaceo entro il 3 ottobre 2012.Il bando ed i relativi allegati sono scaricabili dal sito www.galgvp.eu.

Per ulteriori informazioni, rivolgersi all’ufficio Zona Coldiretti di Cuneo (telefonicamente al numero 0171/447216) oppure al GAL, via mail all’indirizzo [email protected] o telefonicamente al numero 0171/338995 dal lunedì al venerdì (8,30-12,30). m

Il GAL (Gruppo di Azione Locale) Valli Gesso Vermenagna Pesio, a seguito

dell’approvazione da parte della Regione Piemonte, lo scorso 11 luglio ha pubblicato il Bando “Costruzione o completamento di filiere locali”.Il Bando, che si inserisce nell’Asse IV Leader del PSR (Programma di Sviluppo Rurale)2007-2013 della Regione Piemonte utilizzando le risorse delle Mis.121, 123.3 e 312.1,finanzia i Progetti di filiera proposti dalle imprese agricole e dalle microimprese, singole oassociate, che operano in modo integrato e intersettoriale nel

campo dell’agricoltura,dell’artigianato e del turismo. In particolare, sono interessate le filiere produttive o di servizio connesse al settore agroalimentare, i cui prodotti vengono commercializzati nei punti vendita e nella ristorazione (filiera lattiero-casearia, della carne, ortofrutta, salutistica, legata ai prodotti dell’alveare e alle erbe officinali e filiera cerealicola).Il bando prevede un contributo a fondo perduto variabile, a seconda del tipo diimprenditore e di impresa, della sua localizzazione e della tipologia di intervento, dal 25 al

60% delle spese ammissibili sostenute, che devono essere comprese tra i 10 mila e i 100mila euro.La disponibilità totale di risorse è di 452 mila euro, ripartita sulle 3 diverse Misure diIntervento, con uno stanziamento di 180 mila euro per le azioni attuate da imprenditori agricoli. Le aziende, per poter presentare domanda di contributo, devono sottoscrivereun Accordo di filiera che deve prevedere la partecipazione di almeno due operatorieconomici appartenenti ad almeno due fasi della filiera interessata.

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Bruno Giacosa, celebre produttore di vini di Langa, ha ricevuto

dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, la laurea magistrale honoris causa per la “Promozione e gestione del patrimonio gastronomico e turistico”: si tratta della prima laurea honoris causa nella storia dell’università di Pollenzo, tributata a Giacosa per aver contribuito allo sviluppo e alla valorizzazione del vino di Langa e del territorio: la cerimonia si è svolta, di fronte ad una platea di studenti, produttori, giornalisti ed appassionati, che lo hanno accolto sul palco del Teatro

Sociale G. Busca di Alba con un lunghissimo applauso. Nella sua lectio magistralis, Bruno Giacosa, ha ricordato l’inizio della sua avventura prima come intermediario tra i vignaioli e le aziende che vinificavano e poi come produttore. Vi presentiamo il neo dottore nell’intervista che ha concesso in esclusiva per Il Coltivatore Cuneese.Il prestigioso riconoscimento che Lei ha ricevuto, la Laurea Honoris Causa dell’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, premia la sua storia e la sua profonda conoscenza, tramandata dai suoi avi, di un

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patrimonio che il mondo ci invidia e del territorio delle Langhe, ci può raccontare la sua storia?Sono nato nel 1929. Mio nonno Carlo aveva iniziato a vinificare e imbottigliare già alla fine dell’Ottocento. Proprio nel 1929 mio padre Mario decise di smettere di vendere il vino in bottiglia e di limitarsi a comprare uve, che poi rivendeva direttamente oppure vinificava e vendeva il vino sfuso. A 16 anni entrai in cantina a fianco di mio papà e iniziai a girare con lui per le Langhe, a vedere come si faceva a comprare e a rivendere le uve, a sceglierle quelle più buone.Da mediatore a produttore: come si è evoluta la sua attività? Convinsi mio padre a lasciarmi riprendere in mano la produzione di bottiglie che aveva iniziato mio nonno e nel 1960 nasce la Bruno Giacosa: decisi di dedicarmi a fare solo vini di qualità con le uve tipiche della

nostra zona, comprando quelle più belle che potevo nei più bei vigneti delle Langhe. Seguendo i consigli di Luigi Veronelli, che mi aveva sempre suggerito di scrivere sulle etichette il cru delle mie diverse selezioni, uscii nel 1967 con le mie prime due etichette cru: Barbaresco Asili e Barolo Collina Rionda (che poi avrebbero chiamato Vigna Rionda), seguite nel 1968 dal Barbaresco Santo Stefano.Negli anni ‘70, in seguito anche ad una importante richiesta di vini bianchi, iniziai a dedicarmi al vitigno locale più importante, l’Arneis.Ero poi finalmente in grado di comprare quelle vigne a cui ero più legato, quelle che mi avevano dato delle emozioni e che ero sicuro avrebbero potuto garantirmi di fare grandi vini: il Falletto a Serralunga, l’Asili a Barbaresco nel 1996 e qualche ettaro vitato a La Morra nel 1998.

I N T E R V I S T A 39N° 12 – 1-31 agosto 2012

(continua a pagina 40)

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I N T E R V I S T A40 N° 12 – 1-31 agosto 2012

I vitigni che ho scelto di vinificare sono sempre stati tutti espressione del nostro territorio. Ho voluto fare un’eccezione solo con lo Spumante, che ho iniziato a realizzare nel 1983 con uve pinot nero provenienti dall’Oltrepò Pavese.A cosa può attribuire il successo della sua azienda?Ritengo che un fattore importante per il successo della mia Azienda sia la passione che abbiamo sempre messo nei vigneti così come nelle cantine. La nostra filosofia coniuga il rispetto per la tradizione con l’uso di selezionate tecnologie moderne per ottenere da ogni terroir e da ogni vigneto l’espressione migliore. Sono convinto che i grandi vini nascano già nel vigneto con la produzione di uve coltivate da mani esperte. Nelle cantine l’obiettivo è produrre un vino che mantiene la sua identità dalle vite alla bottiglia.Lei ha creato attorno a sé una “squadra” di collaboratori,

agile e vincente, che occupa un posto di rilievo, tra gli elementi basilari nell’organizzazione della sua attività. Partendo dalla produzione annuale, quali sono i numeri, che caratterizzano l’azienda Bruno Giacosa? La produzione annuale è di circa 500.000 bottiglie.Mia figlia Bruna da vent’anni è impegnata con entusiasmo a valorizzare i nostri vini in Italia e nel mondo e coordina i

dipendenti negli uffici, in cantina e in magazzino che sono 10. E’ molto importante avere una squadra valida che capisca l’importanza di questo lavoro e che collabori alla sua riuscita.I dipendenti nei vigneti sono 8: si tratta di personale fisso che anno dopo anno migliora le proprie capacità. Lavorare la vigna infatti resta un lavoro difficile e molto delicato, che deve essere fatto da persone che abbiano esperienza e voglia di fare bene. Per questo voglio sempre essere ben sicuro di chi va nei filari. una sua valutazione su come è cambiato il mercato del vino, negli anni fino ad oggi. Il mercato del vino è cambiato insieme ai consumi e agli stili di vita. Riteniamo tuttavia che non dobbiamo perdere di vista la qualità intesa soprattutto come rispetto per il territorio.I condizionamenti: la crisi dei consumi interni e il suo contraltare, con l’estero che apprezza e acquista sempre

di più i vini eccellenti del territorio.La crisi economica ha accelerato la dualità dello sviluppo dei consumi di vino: in calo strutturale in Italia e nel mercato comunitario, in progressiva e continua espansione nel continente americano e in quello asiatico. Rispetto alla situazione attuale, al pessimismo dilagante, quale è la sua visione? un suo incoraggiamento ai giovani che iniziano quest’attività. Io sono tendenzialmente una persona ottimista. Ho avuto anche molta fortuna, i miei vini sono apprezzati in tutto il mondo, lascerò alla mia famiglia e alla mia terra un nome che è diventato importante per tanti appassionati di vino, e la cosa mi fa immensamente piacere. Mi auguro che i giovani che iniziano questa attività siano mossi dalla mia stessa passione e soprattutto che rispettino sempre il territorio. m

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V A R I E 41N° 12 – 1-31 agosto 2012

I mercati di Campagna Amica: appuntamenti fissi con il consumatore

Sono ormai riconosciuti da tutti i Mercati di Campagna

Amica, luoghi in cui il produttore si avvicina al consumatore settimanalmente, lo raggiunge nei paesi, piccoli e grandi, dove può trovare i suoi prodotti di qualità e a KmØ. Il consumatore stesso sa di poter trovare, vicino a casa e ogni settimana, i migliori prodotti locali proposti con trasparenza, tracciabilità e ad un prezzo equo.Ed è qui che si instaura un rapporto diretto tra produttore e consumatore, con la consapevolezza che la vera campagna è arrivata in città, portata direttamente da chi la coltiva. I prodotti? Di diverso genere: dall’ortofrutta ai formaggi, dalle trote alle nocciole, dal vino al pane, dalla carne ai trasformati. m

Fuma lon ca puma, mangiuma lon ca fuma

Torna anche quest’anno, domenica 9 settembre, a San Biagio di Mondovì, la manifestazione dedicata alle aziende agricole, dal

nome evocativo “Fuma lon ca puma, mangiuma lon ca fuma”, una domenica alla scoperta delle prelibatezze della terra, direttamente dove esse nascono e vengono lavorate. La giornata diventa occasione per passeggiare o visitare in bicicletta le aziende agricole Coldiretti delle campagne Sanbiagesi, vedendo da vicino la lavorazione dei prodotti e, perché no... assaggiandoli! La campagna prende vita e dà luogo a momenti di animazione, visite in azienda, degustazione di piatti tipici e molto altro. Le aziende vi aspettano dalle 9,30 alle 19! m

42 N° 12 – 1-31 agosto 2012 E N E R G I E R I N N O V A B I L I

Con la pubblicazione del D.M. del 5 luglio sulla G.U. è entrato in vigore il 5° Conto Energia che definisce il nuovo regime incentivante per il fotovoltaico.

L’effettiva operatività del decreto avverrà però a partire dal 45° giorno dal superamento del tetto complessivo di spesa di 6 miliardi di euro, tetto che tuttavia sarebbe già stato raggiunto il 12 luglio.Le nuove regole dunque si applicheranno a partire da fine agosto/ inizio settembre.Anche la durata del nuovo conto energia appena varato è già scritta applicandosi fino ai 30 giorni successivi il raggiungimento del tetto di 6.7 miliardi di euro.Le risorse disponibili ammontano dunque a 700 miliardi di Euro e c’è da attendersi che vengano esaurite già nel prossimo anno.Una delle principali novità introdotte è quella del “Registro” al quale dovranno iscriversi gli impianti di taglia maggiore ai 12 KWp.A fronte di una dotazione finanziaria limitata è prevista la “costruzione” di una graduatoria stilata sulla base di una serie di requisiti e condizioni che dettano le priorità.Tra esse in primo luogo la sostituzione di tetti in amianto, la riqualificazione energetica di edifici, l’utilizzo di componenti realizzati esclusivamente in ambito UE, l’ubicazione degli impianti su siti contaminati, in aree del Demanio militare e su discariche e miniere esaurite; a seguire gli impianti di potenza non superiori a 200 KW realizzati presso unità produttive ed ancora quelli realizzati su edifici, serre, pergole, tettoie, pensiline e barriere acustiche.

Accedono direttamente alle tariffe incentivanti senza l’obbligo di iscrizione al Registro:• Gli impianti tra 12 e 20 kwp che accettano di ricevere una tariffa

incentivante ridotta del 20%• Gli impianti fino a 50 kw realizzati in sostituzione di tetti di

amianto• Gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative

(fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato di 50 milioni di Euro);

Varato il 5° conto energia. Al via il nuovo regime incentivante per il fotovoltaico

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43N° 12 – 1-31 agosto 2012E N E R G I E R I N N O V A B I L I

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• Gli impianti a concentrazione (con tetto di 50 milioni di Euro)• Gli impianti realizzati su edifici e terreni della Pubblica

amministrazione.Per quanto riguarda le tariffe, i valori risultano sensibilmente minori rispetto al 4° conto energia.Gli incentivi sono articolati in 2 componenti e precisamente:• Una tariffa omnicomprensiva relativa all’energia immessa in rete• Un premio per l’energia auto consumata.Sono previsti premi aggiuntivi per la sostituzione delle coperture dell’amianto e per gli impianti realizzati con moduli prodotti in Europa.

Nuove regole e Nuovi iNceNtivi per la produzioNe di eNergia da foNti riNNovabiliNovità anche per l’erogazione di energia prodotta da impianti alimentati con fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico: Si tratta dei settori dell’eolico, idroelettrico, geotermico e delle biomasse, ivi compresi gli impianti di biogas. A tracciarne le nuove regole è un decreto ministeriale del 6 luglio pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’11 ed entrato in vigore il giorno successivo. Anche in questo caso il provvedimento fissa i tetti di spesa degli incentivi per un ammontare complessivo pari a 5,8 miliardi di euro all’anno. Parallelamente, sono stati fissati anche limiti massimi di potenza installabile. Il decreto prevede un meccanismo di riduzione progressiva del livello incentivante al fine anche di evitare eccessivi aggravi sulla bolletta elettrica da cui derivano i proventi necessari per sostenere gli incentivi. (continua a pagina 44)

44 N° 12 – 1-31 agosto 2012 E N E R G I E R I N N O V A B I L I

L’accesso agli aiuti è subordinato all’iscrizione in un apposito registro, nell’ambito del quale verranno altresì gestite le priorità di accesso al sistema di sostegno alla produzione di energia rinnovabile. L’iscrizione ai suddetti registri non è tuttavia prevista per gli impianti alimentati a biomassa aventi una potenza non superiore ai 200 kw e per gli impianti a biogas fino a 100 kw. L’elenco dei parametri in base ai quali verranno gestite le priorità risulta piuttosto articolato.Qui di seguito elenchiamo i principali parametri1. impianti a biogas e da biomasse con potenza non superiore a

600 kw, di proprietà di aziende agricole alimentati con prodotti di origine biologica o sottoprodotti

2. impianti a biomasse o biogas alimentati da sottoprodotti di origine biologica

3. impianti alimentati dalle biomasse derivanti da rifiuti4. impianti geotermoelettrici (solo in presenza di determinate

condizioni)5. alcune tipologie di impianti idroelettrici.Si registra, complessivamente, una rilevante riduzione del sostegno e l’introduzione di alcune importanti novità, quali:1. il prolungamento da 15 a 20 anni degli incentivi2. una loro modulazione in base alle dimensioni degli impianti3. l’abolizione dei certificati verdi.Nel complesso, le condizioni migliori sono riservate ai piccoli impianti alimentati con sottoprodotti ed una particolare attenzione viene riservata a quelli al servizio di imprese agricole. Al contrario, risultano essere penalizzate le grosse strutture di elevata potenza. m

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Si chiama Laboratorio Carni + Compral, è la nuova realtà produttiva e commerciale

del sistema allevatoriale cuneese sorta al Miac e inaugurata il 27 aprile scorso. Superate le fasi di collaudo e di adeguamento della logistica, il Laboratorio sta entrando gradualmente a regime, assicurando partite di carne piemontese sezionate, porzionate sotto vuoto a numerose catene della Grande distribuzione, alle macellerie firmate Compral

e a operatori attenti al valore aggiunto della filiera corta. Nella struttura, progettata e realizzata con tecnologie di avanguardia su un’area di 1600 metri quadri, sono lavorate le mezzene fornite dai soci Compral,

una grande famiglia di 250 allevatori che annualmente porta alla macellazione circa 10 mila capi, tutti di Razza Piemontese. “Stiamo vivendo un passaggio epocale – sottolinea il presidente Apa e Compral Roberto Chialva

–: gli allevatori con il nuovo laboratorio hanno investito e si sono messi in gioco sul mercato. E l’interesse che il nostro centro carni sta riscuotendo, anche all’estero, fa sperare in buoni risultati”. A completare il Laboratorio, si è intanto al lavoro per il nuovo spaccio. Sarà un punto-vendita al dettaglio innovativo, al servizio del consumatore che cerca la qualità a un prezzo competitivo. In particolare si punterà su pacchi-famiglia che potranno un domani essere ordinati anche via on line. “Una linea distributiva sarà dedicata alla ristorazione – spiega il direttore dell’Apa di Cuneo Bartolomeo Bovetti – e al riguardo pensiamo anche a valorizzare la nostra specializzazione nel fornire carne frollata al giusto punto, a cominciare dalle speciali pellicole del sottovuoto che favoriscono il processo di frollatura”. L’inaugurazione dello spaccio avverrà nell’ambito della Grande Fiera d’Estate. m


Al Miac il Laboratorio Carni + Compral Ad agosto l’inaugurazione dello spaccio per i consumatori durante la Fiera d’estate

In tutto il mondo già decine di migliaia di persone hanno ritrovato una nuova vita con la TECNICA IMPLANTO-PROTESICA ALL ON-4; più di mezzo miliardo di persone oltre i 45 anni d’età hanno perduto tutti i denti di un’arcata o di entrambe o li stanno perdendo, o portano con disagio una protesi mobile instabile e fastidiosa!Con le soluzioni fisse convenzionali essi saranno probabilmente sottoposti a un anno e mezzo di terapie, con costi proibitivi sia in termini di denaro speso sia in ore di lavoro perdute.La tecnica ALL ON-4 consente di applicare UN’INTERA ARCATA FISSA con soli 4 impianti in un’unica seduta risparmiando il 90% del tempo ed almeno il 40% dei costi, ed è una soluzione definitiva!NEI CENTRI MEDICO ODONTOIATRICI del Dott. Marco CAVALLARI viene applicata questa tecnica dalla sua nascita e l’implantologia rapida a “carico immediato” che permette, ove le condizioni anatomiche e cliniche lo consentano, di applicare immediatamente un impianto ed una corona o un ponte provvisorio fisso nella sede del dente appena estratto. Le moderne tecnologie di cui siamo dotati ci consentono altresì in molti casi, una progettazione totalmente computerizzata delle riabilitazioni a carico immediato, che abbrevia ulteriormente il tempo trascorso dall’intervento al posizionamento dell’arcata fissa, da un giorno a poche ore eliminando completamente bisturi e suture.Le riabilitazioni implanto-protesiche vengono eseguite applicando i principi della MEDICINA OLISTICA, per una migliore integrazione nell’equilibrio corporeo complessivo del singolo individuo, in collaborazione con il progetto dell’AISOP (Associazione Italiana Studi Occluso Posturali), ed il Reparto di Diagnostica Visio-Occluso-Posturale e gnatologia clinica dell’Università S.Raffaele di Milano.

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Su sollecitazione della Provincia, il Ministero della Salute (Direzione generale

della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione) ha avanzato alla Commissione europea una richiesta di modifica dei limiti di legge per le aflatossine nelle castagne secche e nella farina di castagne destinate al consumo umano diretto.

I limiti per il composto di origine naturale sono attualmente definiti dal

Regolamento 1881/2006. Diverse considerazioni farebbero, però, supporre l’esistenza di motivazioni oggettive a forza di un’eventuale riconsiderazione dei margini fissati, troppo restrittivi. Il riesame sembrerebbe di fatto applicabile anche alla castagna ed ai suoi derivati che da sempre rappresentano elemento fondamentale dell’economia montana delle valli cuneesi, alle prese con la riduzione di produzione derivante dall’infestazione da cinipide”.La trattazione dell’argomento proseguirà in sede comunitaria. Il Ministero della Salute ha

disposto l’acquisizione della documentazione riguardante i livelli di aflatossine nelle castagne degli anni 2011 e 2012, oltre a dichiarazione attestante l’applicazione da parte dei produttori di buone pratiche agricole o produttive, al fine di prevenire e ridurre la contaminazione. Tali elementi – si legge nella lettera a firma della Direzione generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione – verranno inviati all’Istituto Superiore di Sanità, per la predisposizione di una relazione tecnica da presentare al gruppo di esperti comunitari sui contaminanti agricoli. m


Aflatossine nelle castagne: limiti di legge troppo restrittivi Su sollecitazione della Provincia, avviata la riconsiderazione dei parametri legali

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Il 15 e 16 settembre 2012, a Pradleves, in provincia di Cuneo, avrà luogo la prima

edizione della “Castelmagnofest. Onore al re dei formaggi” organizzata dal Consorzio del Castelmagno. Nato con l’intento di far scoprire il territorio attraverso la sua eccellenza gastronomica, sarà protagonista il prodotto e la filiera produttiva; così come chi ne segue i processi, dal coltivatore al consumatore finale: una grande festa che coinvolgerà l’intera comunità e i suoi graditi ospiti. L’area degli impianti sportivi a Pradleves (CN) verrà limitata al traffico per dare spazio agli eventi che si succederanno nella due giorni e alle eccellenze

della produzione agricola floricola e artigiana che avranno l’occasione di sfruttare questa

grande vetrina per esporre, far degustare, somministrare e vendere i propri prodotti e

manufatti. Ospite di questa prima edizione, la regione Sicilia, con le specialità delle Madonie, un meraviglioso angolo della Trinacria, dove fra aree montane, collinari e coste, si sviluppa il cuore pulsante dell’offerta gastronomica siciliana. Ente Risi di Vercelli e Terre di Barolo saranno presenti al fianco del Consorzio del Castelmagno in qualità di partners. Per info sul programma della manifestazione, visionare il sito www.castelmagnofest.it. Da non perdere, tra gli altri eventi, la presentazione del “Panino castigato” a cura dello chef Fabio Poppa con la partecipazione di Edoardo Raspelli. m

“Castelmagnofest. Onore al re dei formaggi”


Dal 7 al 10 settembre 2012 si svolgerà la “85ª Mostra Regionale

Ortofrutticola Città di Cuneo”, manifestazione che nelle passate edizioni ha riscosso il più lusinghiero successo tra i numerosi espositori ed il folto pubblico presente. Il successo della Mostra è confermato ogni anno dall’interesse dei numerosi visitatori provenienti da tutto il Piemonte e dalla Liguria, molti dei quali sono giovani, un pubblico attento alla cultura della qualità e della tipicità del prodotto alimentare.Come ogni anno, Coldiretti collaborerà al fine di realizzare un’area espositiva in grado di dare la più ampia visibilità ai prodotti tipici. Oltre alle

produzioni agricole, con la Mostra Regionale Ortofrutticola si promuovono e valorizzano anche alcune peculiarità del territorio: protagonista dell’edizione di quest’anno sarà il fagiolo, che darà ispirazione, tra l’altro, anche

alla tredicesima edizione del Ricettario abbinato alla Mostra.Alla manifestazione verranno abbinate anche alcune iniziative, tra cui il Laboratorio didattico riservato alla Mostra Concorso “Cos’hai nella zucca?”, dove i

bambini vengono guidati in un percorso informativo sul mondo dell’orto.All’interno della manifestazione viene organizzata la rassegna commerciale agroalimentare denominata “Mercatipico”, che presenta ai visitatori una selezione di prodotti tipici.“Dietro a questa bella ed invitante vetrina di prodotti – commenta Secondo Arneodo – vi è anche il grande lavoro dei tecnici 4A, che consiste non solo nell’allestimento e nell’esposizione degli ortaggi e della frutta, ma soprattutto nel reperire i prodotti presso le migliori imprese agricole del territorio provinciale, allea quali viene costantemente fornita l’assistenza tecnica”. m

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Enobike: la pedalata enogastronomica

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in una magnifica cornice di colline e vigneti, alla scoperta dei prodotti agricoli ed enogastronomici di eccellenza del territorio: questa è Enobike, organizzata e fortemente voluta dai ragazzi di Giovani Impresa Coldiretti di Dogliani in collaborazione con il Comune.Domenica 2 settembre, con partenza dalle ore 9,00 alle 10,30 dalla piazza stazione di Dogliani, sarà possibile godere dell’affascinante paesaggio doglianese e assaporare, nelle quattro tappe previste, le specialità delle aziende agricole dislocate lungo il percorso: carne, formaggi, dolci e ovviamente il Dogliani DOCG, tutti prodotti rigorosamente kmØ e di stagione, vi delizieranno e vi accompagneranno all’arrivo.Per informazioni ed iscrizioni: Coldiretti Mondovì tel. 0174.560211 (Alessandra) o sul sito www.enobike.it m

Inaugurazione a Magliano del pilone Bianco del Donio

A Magliano Alpi Sottano, è stato inaugurato il pilone votivo Bianco del Donio dedicato a 22 giovani Maglianesi deceduti in seguito ad

incidente stradale.L’iniziativa, voluta da Cristoforo Bessone, presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Zona di Mondovì, vuole anche ricordare i presidenti di sezione Coldiretti di Magliano Alpi, Alberto Gazzola, Pierino Tomatis, Giovanni Tomatis e la delegata del Movimento Femminile Rosanna Tomatis (sullo sfondo il pilone votivo e il momento della benedizione). m

Coltiviamo gli stessi interessiConsumatori, cittadini, produttori agricoli

Campagna Amica è la Fondazione che sostienel’agricoltura e l’alimentazione “made in Italy”,l’ambiente e il turismo in campagna.Promuove e organizza nuove forme di venditae di consumo che accorciano la filiera agroalimentaree che sono sostenibili, responsabili e vantaggioseper produttori e consumatori.

Ovvero il più grande circuito in Europa,per dimensioni economiche ed estensione territoriale,di produttori in vendita diretta ma anche il più grandecanale di consumo consapevole e sostenibiledel nostro Paese.

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Nella clinica Salzano-Tirone opera un team giovane e preparato in costante espansione: con i 2 titolari coo-perano 3 odontoiatri, 1 ortodontista, 1 pedodontista, 2 consulenti anestesisti, 1 igienista laureata, 4 segreta-rie e 9 assistenti per un servizio efficiente.

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“Dalla Terra alla Tavola”: continuano le puntate

Prosegue il calendario delle puntate di “Dalla Terra alla Tavola”, programma di Telegranda, che vede protagoniste alcune

Aziende Agricole ed Agrituristiche cuneesi aderenti al circuito Punto di Campagna Amica:Mercoledì 15 agosto ore 21,00 azienda agricola Adriano Marco e Vittorio – Alba / azienda agrituristica Buttieri Giuseppe – Cherasco.Mercoledì 22 agosto ore 21,00 Agritata Aimar Erika per l’azienda agricola Payre Maria Grazia – Barge / Agritata Giordano Wanda Maria per l’azienda agricola Giordano Wanda Maria – Barge.Mercoledì 29 agosto ore 21,00 azienda agricola La Nuvola – Barge / azienda agricola Le Marie – Barge.Tutte le puntate saranno, inoltre visibili in replica il giovedì alle ore 13,30, il sabato e la domenica alle ore 12,00 ed inoltre sul sito www.telegranda.net m

Torna il premio De@ Terra promosso da ONILFA

Le donne impegnate in agricoltura sono sempre di

più. E Coldiretti appoggia la valorizzazione dell’imprenditoria femminile che rappresenta a pieno la multifunzionalità. Anche quest’anno, per la dodicesima edizione, ONILFA (Osservatorio Nazionale per l’Imprenditoria ed il Lavoro Femminile in Agricoltura) promuove il Premio De@ Terra, rivolto a donne la cui storia imprenditoriale sia caratterizzata da creatività ed originalità di idea di impresa, dalla capacità di mettere sul mercato prodotti di alta qualità, caratterizzati da tipicità e salubrità, dalla realizzazione di attività multifunzionali, dalla modalità e dal tipo di commercializzazione, dal rispetto e dalla valorizzazione dell’ambiente, dall’utilizzo di strumenti multimediali e dall’apporto significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali. La documentazione può essere scaricata dai siti www.onilfa.gov.it o www.donneimpresa.coldiretti.it o, in alternativa, ritirata presso gli Uffici Zona Coldiretti ai quali andrà consegnata, debitamente compilata, entro e non oltre lunedì 10 settembre 2012. Per informazioni potete rivolgervi alla Segreteria Provinciale Donne Impresa 0171.447280. m


Torna la Grande Fiera d’Estate

dispone il mondo agricolo e, in modo particolare, quello della provincia di Cuneo, come fonte di sviluppo economico, ma anche di servizi offerti alla collettività all’insegna di multifunzionalità in agricoltura: dall’accoglienza degli agriturismi alle fattorie didattiche; dalla vendita diretta dei prodotti, alle iniziative sociali (Agritata, Progetto “A Casa/Chez Soi”), all’assistenza fornita dal Patronato Epaca sul versante delle pratiche previdenziali, infortunistiche ed assistenziali. Vi aspettiamo dal 31 agosto al 9 settembre presso l’Area Fieristica MIAC di Cuneo nei giorni feriali dalle 17 alle 24, sabato e domenica dalle 10 alle 24, mentre l’ultimo giorno, domenica 9 settembre dalle 10 alle 21. m

Puntuale come ogni anno ecco che torna uno degli appuntamenti principali

della Provincia di Cuneo, una fiera di respiro nazionale, con oltre mille espositori e oltre 100 mila visitatori ogni anno. Dalle istituzioni alle tecnologie d’avanguardia, dall’arredamento all’enogastronomia, dal tempo libero al florovivaismo, dall’artigianato alle grandi macchine industriali, molte sono le varietà di espositori che caratterizzano la manifestazione e che l’hanno resa così importante. E Coldiretti non può mancare! Uno stand istituzionale vi accoglierà all’interno del percorso, mentre all’esterno nei fine settimana sarà presente un piccolo Mercato di Campagna

Amica con i prodotti di qualità del territorio. Stagionalità, tracciabilità, territorialità e sostenibilità sono i capisaldi del progetto Coldiretti che promuove la filiera corta e la

valorizzazione dei prodotti locali di cui Campagna Amica ne è la concretizzazione sul territorio. L’evento è anche occasione per far conoscere l’enorme potenzialità di cui

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VI Granfondo della nocciola Alta Langa

Golf: LILT e Coldiretti insieme per la solidarietà

Domenica 26 agosto 2012 parte da Bossolasco (CN), nel cuore dell’Alta Langa, la sesta edizione della Granfondo Ciclistica della

Nocciola Alta Langa, organizzata dall’ASD Fausto Coppi on the Road in collaborazione con la Comunità Montana Alta Langa. Una Granfondo di 125 km, una Mediofondo di 94 km ed un percorso corto di 48 km, porteranno gli appassionati a pedalare in mezzo alla natura, le colline, i vigneti e i noccioleti dell’Alta Langa. Il percorso lungo prevede 6 ore di tempo massimo per affrontare sei salite di diversa difficoltà, dedicate a grandi protagonisti del ciclismo di tutti i tempi, con un dislivello totale di 2000 metri. La Mediofondo è l’alternativa per chi ha meno allenamento e preparazione, mentre il corto è studiato per tutti. Dal 2011, la manifestazione è dedicata a una delle specialità delle Langhe che più ci fa conoscere nel mondo: la nocciola. Protagonista indiscussa dell’evento, essa verrà offerta in cesto e sotto forma di

torte, dolciumi e altre prelibatezze. L’iscrizione è ammessa fino alle ore 9 di domenica 26 agosto 2012.. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito http://www.faustocoppi.net o scrivere a [email protected]. m

Coldiretti Cuneo è

impegnata, soprattutto negli ultimi tempi, in progetti di carattere sociale che permettono un positivo inserimento organizzativo in ambiti anche non strettamente agricoli: questo offre l’opportunità di collaborare con Enti ed organismi anche per attività di vendita e promozione dei prodotti delle nostre aziende. Una delle Associazioni con la quale Coldiretti opera attivamente è la LILT (Lega Italiana Lotta Tumori). Domenica 29 Luglio la LILT ha organizzato al GOLF CLUB di Castellar (Saluzzo) una gara di solidarietà per la raccolta di fondi devoluti alla ricerca sul cancro e alcune aziende (Az. Agr. San Biagio di Delia Revelli di Margarita, Az. Agr. Longo di Paolo Racconigi, Az. Agr. Cerutti Laura Maria di Trinità, Az. Agr. Caraglio Gianfranco di Dogliani) hanno fornito premi rappresentati da prodotti agricoli. “Sulla scia delle molte attività sociali che stiamo seguendo, ci è parsa una buona opportunità per realizzare un’iniziativa solidale e per far conoscere i nostri prodotti”, evidenzia Marcello Cavallo, Capo Area Organizzazione Coldiretti Cuneo. m

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Prodotti Coldiretti al Giro delle Valli Cuneesi

La Camera di Commercio di Cuneo, con le associazioni imprenditoriali agricole e dei

consumatori, è da tempo impegnata in iniziative volte a promuovere la qualità nel settore agrituristico, in un’ottica di miglioramento continuo

dell’ospitalità delle strutture locali e per meglio rispondere alle aspettative e ai bisogni dei clienti. I posti disponibili per le nuove strutture che si vorranno candidare sono in totale 15 e nello specifico: 3 per gli agriturismi, oltre a 3 per gli alberghi, 6 per i ristoranti, 1 per i campeggi, 1 per le residenze turistico alberghiere e 1 per i rifugi.La partecipazione è volontaria e gratuita per tutte le strutture turistiche che svolgono l’attività da almeno un anno e rispondano ai requisiti previsti dal disciplinare relativo alla propria categoria; le strutture possono richiedere di essere ammesse al marchio di qualità compilando una scheda di adesione da inviare alla Camera di commercio di Cuneo nel periodo dal 23 agosto al 6 settembre 2012, esclusivamente tramite fax al numero 0171/696581. Per l’ammissione delle domande si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo della scheda di adesione. Informazioni sui bandi e il testo integrale degli stessi sono reperibili presso: gli uffici di zona Coldiretti, la segreteria provinciale Terranostra 0171.447337-280 oppure sul sito della Camera di commercio www.cn.camcom.gov.it/marchiqualita. m

Ogni anno, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, torna il Giro delle Valli Cuneesi, una corsa ciclistica per Dilettanti che si svolge, come

suggerisce il titolo, tra le valli che caratterizzano il territorio della nostra provincia. “Quest’anno si è giunti alla 35a edizione e la manifestazione è conosciuta e consolidata, tanto da attirare anche molti appassionati che incitavano i ciclisti durante la gara – dichiara il Presidente Giancarlo Fruttero –. Con il passare degli anni, le istituzioni e gli sponsor del luogo hanno reso sempre più conosciuta ed importante la corsa che senza di loro non avrebbe luogo”. Coldiretti, a simbolo dell’aspetto enogastronomico della nostra provincia, ha sostenuto il Giro delle Valli Cuneesi, fornendo premi in prodotti della natura, di qualità e a KmØ provenienti da aziende agricole del circuito. m

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“A Casa/Chez Soi”: iniziata la formazione nel saluzzeseA seguito di incontri

territoriali che hanno avuto la funzione di illustrare il progetto transfrontaliero A Casa / Chez Soi, che si svolge in collaborazione con il Patronato Epaca Coldiretti e con il Consorzio Monviso Solidale, sono stati molti i residenti nella zona montana e pedemontana del saluzzese, interessati a fornire il servizio sperimentale. Avviate le selezioni, condotte da personale qualificato, sono state individuate circa trenta persone che hanno avuto accesso al corso di formazione. Il corso è stato strutturato con 7 lezioni da 3 ore l’una, più un viaggio studio che si svolgerà in Francia a settembre per conoscere da vicino la realtà partner del progetto. Durante le lezioni, attualmente in corso, si stanno trattando, con personale qualificato, argomenti relativi ad aspetti di medicina, aspetti psicologici dell’anziano, aspetti legati

all’alimentazione e all’igiene ed anche alcuni elementi di primo soccorso, al fine di essere preparati ad affrontare le situazioni che si presenteranno. “Crediamo molto nel progetto in quanto riusciremo a fornire servizi innovativi rivolti agli anziani, ancora autosufficienti, che hanno però l’esigenza di essere aiutati a rimanere a casa loro” dichiara Michele Mellano, Segretario Zona Area Coldiretti di Saluzzo. Gli anziani interessati e le loro famiglie possono contattare la segreteria provinciale ai seguenti numeri: Vittorio Marabotto 0171.447281, Elisa Catena 0171.447245, Valentina Riba 0171.447287. m

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XIII Sagra d’Estate organizzata dal CATAC Agenzia 4A e Coldiretti Fossano

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Anche questa XIII Edizione della Sagra d’Estate si è confermata un momento

gradito con la partecipazione di numerosissime persone. L’evento organizzato con il patrocinio del Comune di Fossano, si è svolto venerdì 20 luglio seguendo il tradizionale programma con cena a base di piatti cucinati utilizzando rigorosamente prodotti del territorio forniti dalla Cooperativa Agricola localMente, Bottega di Campagna Amica di Fossano. Impegnati nell’organizzazione i consiglieri ed il Presidente del CATAC di Fossano, con i dipendenti della Coldiretti.“La Sagra d’Estate – spiega il presidente del CATAC di Fossano (uno dei più numerosi e partecipati CATAC a livello provinciale che conta ben 553 aziende agricole associate) Raffaele Tortalla – è come sempre un appuntamento immancabile per il CATAC e per Coldiretti; la sinergia che si è creata negli anni tra il Consiglio del CATAC di Fossano ed i dipendenti dell’Ufficio Zona è un motore fondamentale per la riuscita di questa e di tante altre iniziative. Inoltre, in riferimento ai prodotti che abbiamo proposto ai partecipanti nelle varie portate del menù, tutto di provenienza e produzione locale. Anche il pane e la pasta sono prodotti con materie prime provenienti da aziende del territorio che conferiscono

attraverso gli accordi di filiera creati e consolidati dal CATAC, il grano a grandi aziende alimentari quali ad esempio la Barilla e Sacchetto (altri progetti realizzati ed operativi sono il mais qualità, il conferimento di 700 giornate di grano saraceno alla Barilla, il conferimento di 100 g.te di sorgo per produzione di biomassa con l’obbiettivo di ridurre la pressione che la necessità di biomassa crea sul mercato oltre che l’esigenza

di mantenere produttivi terreni che altrimenti resterebbero incolti”. La serata si è aperta come di consuetudine con la quinta

edizione del conferimento del riconoscimento “Galant’Om”, assegnato a persone, la cui vita si è contraddistinta per correttezza, impegno, dedizione, integrità.Quest’anno è stato premiato il sig. Bruno Giovanni Battista di Levaldigi. Nato nel 1934 e sposato da 52 anni con Bettina Testa, ha cresciuto con la moglie una numerosa famiglia di 8 figli, 14 nipoti ed una pronipote. Ha sempre lavorato in agricoltura e

vive tuttora presso l’azienda dove i due figli portano avanti l’attività agricola. “È una persona schietta onesta concreta, con lui la moglie sono l’orgoglio di figli e nipoti.” Così ha aperto l’intervento su questo riconoscimento l’Assessore Emilio Bertero, presente alla serata in rappresentanza del Comune di Fossano. Il grande successo riscosso dalla Sagra, l’apprezzamento per il menù e per il lavoro svolto da tutti gli organizzatori sono un segnale importante che il territorio dà alla realtà agricola locale. Composizione CATAC di FossanoPresidente: Raffaele TortallaConsiglieri: Giuseppe Ambrogio, Giovanni Eandi, Giuseppe Fruttero, Pier Carlo Panero, Elio Pettiti, Domenico Pirra e Stefano Rocca. m

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64 N° 12 – 1-31 agosto 2012

PRESENTI IN FIERA

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PRESENTI

IN FIERA

A SALUZZO

S C A D E N z E A z I E N D A L I

20 AGOSTO (termine stabilito dal dpcm firmato il 6/06/2012)

VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALI REGIONALI, COMuNALI E IRAPEntro tale termine devono essere effettuati i versamenti delle imposte per le persone fisiche con la maggiorazione dello 0,40%. Sono soggetti a tale proroga anche i soggetti diversi dalle persone fisiche che applicano gli studi di settore.

DIRITTO ANNuALE CCIAAEntro tale termine è possibile effettuare il versamento del diritto annuale anno 2012 con la maggiorazione dello 0,40 per cento. Si ricorda che il diritto è dovuto da tutte le imprese iscritte presso il registro imprese della CCIAA.

VERSAMENTO RITENuTE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di luglio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA SuL VALORE AGGIuNTO (contribuenti trimestrali)Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2011 un volume d’affari inferiore a Euro 400.000,00, se esercitano l’attività di prestazioni di servizi, ed arti e professioni e inferiore a Euro 700.00,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art .66 L.427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre aprile –maggio -giugno 2012 ed effettuare il versamento IVA mediante modello F24 telematico.

IMPOSTA VALORE AGGIuNTO (contribuenti mensili)Annotazione di liquidazione per il mese di luglio e versamento dell’eventuale imposta, tramite modello F24 telematico, da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2011 hanno realizzato un volume d’affari superiore a Euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di Euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art. 66, legge 427/93.

IVA COMuNICAZIONE DEI DATI CONTENuTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTOEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili e trimestrali Iva, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA rispettivamente nel mese di luglio e nel 2 trimestre 2012. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art. 8 lettera c) del D.P.R. 633/72.I

65N° 12 – 1-31 agosto 2012

PRESENTI

IN FIERA A

SALUZZO E

VICOFORTE

25 AGOSTO

ACQuISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMuNITARI.Scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di luglio 2012.

31 AGOSTOIVA REGISTRAZIONE FATTuREPer le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORII contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILIInvio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black-list nel mese di luglio 2012.

17 SETTEMBRE (essendo il 16 festivo) VERSAMENTO RITENuTE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di agosto sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIuNTO (contribuenti mensili)Annotazione di liquidazione per il mese di agosto e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2011 hanno realizzato un volume d’affari superiore a Euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di Euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

IVA COMuNICAZIONE DEI DATI CONTENuTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTOEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di agosto 2012..Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

CONTRIBuTI INPS DATORI DI LAVORO AGRICOLII datori di lavoro che hanno assunto alle proprie dipendenze operai agricoli a tempo determinato e/o indeterminato nel 1 trimestre 2012 devono effettuare, entro tale data, il versamento della relativa rata dei contributi. m

S C A D E N Z E A Z I E N D A L I

66 N° 12 – 1-31 agosto 2012 N O T I Z I E E P A C A

La “quattordicesima” di pensioneL’articolo 5 della legge 3

agosto 2007, n. 127, prevede la corresponsione di una

somma aggiuntiva, cosiddetta “quattordicesima”, in presenza di determinate condizioni di età, di contribuzione e di reddito, a favore dei titolari di uno dei trattamenti pensionistici a carico dell’INPS o di altri Enti.Età e limiti di redditoCome già sottolineato, i pensionati beneficiari della “quattordicesima” debbono avere un’età pari o superiore ai 64 anni e non possedere un reddito individuale relativo al corrente anno pari a euro 9.379,50.I redditi da considerare sono quelli di qualsiasi natura, compresi anche i redditi esenti da imposte.

Non devono, viceversa, essere calcolati nel reddito: - i trattamenti di famiglia

comunque denominati;- le indennità di

accompagnamento; - il reddito della casa di

abitazione; - i trattamenti di fine rapporto;- le competenze arretrate

sottoposte a tassazione separata;

- le pensioni di guerra; - le indennità previste per i

ciechi parziali e le indennità di comunicazione per i sordi.

Anzianità contributivaIl beneficio spettante non è di importo fisso, ma è collegato, oltre che al reddito, alla gestione

di appartenenza della pensione (dipendente, autonomo) e all’anzianità contributiva complessiva, cioè alle settimane di versamento che può far valere l’interessato. Poiché sono utili, a tal fine, sia i contributi figurativi che quelli a supplemento, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione degli interessati su questi due elementi, in quanto un corretto accredito potrà attribuire un beneficio economico sia per la “ quattordicesima” ed indipendentemente da essa all’importo in pagamento.

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67N° 12 – 1-31 agosto 2012N O T I Z I E E P A C A

I contributi figurativiI periodo di assenza dal lavoro o privi di attività possono essere coperti mediante l’accredito di contributi figurativi, che non comportano mai alcun onere per il soggetto interessato. Alcuni accrediti avvengono d’ufficio, cioè senza necessità di domanda, mentre altri richiedono una esplicita istanza all’INPS. Tra questi ultimi rientrano: - servizio militare;- malattia ed infortunio; - maternità.In presenza di uno o più di questi eventi verificatosi nel corso della vita assicurativa, occorre procedere alla richiesta di accredito della contribuzione figurativa all’INPS.

Il supplementoQualora il pensionato possa far valere, dopo la decorrenza della pensione, altra contribuzione per attività lavorativa, dipendente od autonoma oppure contribuzione figurativa, potrà presentare domanda all’INPS per la valorizzazione dei predetti contributi. Sia per quanto riguarda la contribuzione figurativa, che

per quella a supplemento, il Patronato Epaca della Coldiretti è a disposizione per assistere le persone interessate all’accredito dei contributi ed alla presentazione della relativa domanda di ricostituzione o supplemento della pensione.

Pagamento di luglio 2012L’INPS ha confermato che, la “quattordicesima”, è stata attribuita in via generalizzata sulla mensilità di luglio 2012, ai soggetti che siano risultati in possesso dei requisiti reddituali previsti e che, alla data del 31 luglio 2012, abbiano un’età maggiore o uguale a 64 anni (nell’anno 2012 per tutti i soggetti nati prima del 1° gennaio 1949).A coloro che perfezionano l’età richiesta dal 1° agosto 2012 in poi, la corresponsione verrà effettuata con una successiva elaborazione.Qualora vi siano pensionati che, pur rientrando nei limiti di reddito, non riceveranno tale beneficio, sono invitati a presentarsi tempestivamente presso gli uffici di zona o recapito Coldiretti per la predisposizione dell’istanza. m

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Dichiarazione redditi lavoro autonomo (mod 503 aut)

Entro la data del 30 Settembre 2012 i titolari di pensione od assegno di invalidità sono tenuti a produrre all’ente erogatore delle

predette prestazioni pensionistiche la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo in via consuntiva, per l’anno precedente, e presuntiva per l’anno in corso. Dal 1 Gennaio 2009 la legge 6 Agosto 2008, n. 133 ha invece previsto l’abolizione del divieto di cumulo per le altre prestazioni pensionistiche. Il Patronato Epaca della Coldiretti è a disposizione per fornire assistenza in merito. m

TENDINITIsono malattie professionali

Le tendiniti della spalla del gomito del polso, della mano per chi è occupato in lavorazioni,

svolte in modo non occasionale che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture

incongrue e impegno di forza sono ora tra le malattie professionali tabellate. La denuncia è meglio farla entro un anno dall’abbandono della lavorazione.

N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L IN° 12 – 1-31 agosto 201268

Andar per allevamenti

L’attività di visita di allevamenti di cavalli nella provincia di Cuneo

dell’Acste continua: questo mese ci ha portati nell’azienda agricola TIBI DABO in Bene Vagienna (Cn) Fraz. Prà 2 dove si allevano cavalli di razza “Quarter Horse” con genealogia per il “Reining”, figli di campioni e possibili futuri campioni. A febbraio ci sono state le nascite, infatti nell’azienda vi è un notevole numero di puledri visibile a tutti in quanto le “porte sono aperte” tutto l’anno, inoltre sono presenti ci sono anche puledri di due e tre anni.I cavalli sono la grande passione di alcuni dei componenti i nuclei familiari che conducono l’azienda, fulcro e trascinatrice di questa attività è Erika, rispettivamente figlia e nipote dei due titolari dell’azienda, grazie al suo naturale feeling con gli equini.

Nell’ambito dell’azienda agricola, agisce l’Associazione Sportiva Dilettantistica TIBI DABO che svolge e promuove le attività di:

- pensione cavalli in box e capannine con paddock

- promozione attività equestre mediante lezioni singole e di gruppo

- organizzazione di settimane didattiche.

La struttura comprende:- scuderia con box e paddock- capannine con paddock- giostra- struttura per lavaggio animali- maneggio in sabbia mt 50x30- maneggio coperto mt.40x22- tondino per lavoro e

movimento cavalli.Tra le attività di promozione, la più importante e coinvolgente è senz’altro l’apprendimento di bambini ed adulti della disciplina equestre con un approccio delicato nel rispetto dell’animale e di una corretta tecnica di gestione dello stesso.Si praticano sia la monta inglese che la western.Chi è interessato può seguire un programma agonistico nelle specialità di saldo ostacoli e reining. Per info 3496699353.

APPUNTAMENTI DI SETTEMBREEd ecco che settembre si avvicina e cari soci non potete perdervi i due appuntamenti cardine:Sabato 8 e domenica 9 settembre a Caraglio presso il Filatorio Rosso il III° Raduno Equestre organizzato dal Circolo Cavalieri del Drago di Bernezzo in collaborazione con il Comitato Rione Filatoio con il seguente programma:

SABATO 8:• Ritrovo cavalli e cavalieri sabato pomeriggio• Ore 20.00 cena che verrà servita all’interno della suggestiva

struttura del Filatoio accompagnata da musica e festa.

DOMENICA 9:• Ore 9.30 partenza per passeggiata sulle colline caragliesi con

aperitivo lungo il percorso• Ore 13.00 pranzo.Sarà a disposizione un ampio spazio per cavalli e campo tende.

Prenotazioni entro il 4 agosto.PER INFO:

Ivo 3356874008, Mauro 3471054460, Debora 3335825048

RICORDIAMO CHE

L’ACSTE È PRESENTE

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Presenti in

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N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L I 69N° 12 – 1-31 agosto 2012

Domenica 23 settembre raduno soci A.C.S.T.E.

Ed ecco che anche quest’anno torna l’ormai fisso RADuNO dell’Associazione che verrà organizzato

a San Biagio di Centallo, in collaborazione con Il Circolo Ricreativo San Biagese dove verranno serviti i pasti.La manifestazione inizierà verso le ore 10, con spettacoli equestri e continuerà tutto il giorno con intrattenimenti vari, tra i quali la dimostrazione di abilità nei giochi equestri dei soci Acste.Al Raduno, i protagonisti saranno i cavalli e i cavalieri quindi chiunque voglia esibire le capacità proprie e/o del proprio cavallo avrà uno spazio per farlo!La giornata sarà allietata da dimostrazioni equestri e musica e balli country!E necessaria la conferma per la partecipazione entro mercoledì 19.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!!!!!!!!!!!

PER INFO SEGRETERIA ACSTE:3387049109-3394243330 – email: [email protected].


Lunedì 23 luglio 2012, il Roero ha celebrato i vincitori della XXIV edizione

del Premio Giornalistico del Roero. I riconoscimenti sono stati consegnati nel paese di Castagnito (CN) nel Teatro Comunale inaugurato per l’occasione: sale a 139 il numero di giornalisti premiati a partire dal 1989, anno di nascita del Premio.A Giovanni Negro, Presidente dell’Associazione Premio Giornalistico del Roero, è andato il compito di rivelare i vincitori delle cinque sezioni del Premio, il cui montepremi totale ha raggiunto i 10.000 euro.Nella sezione delle “testate generaliste” ha prevalso Bruno Gambacorta con il servizio “I cani da tartufo nel Roero” andato

in onda sul TG2 Ore 13,00 del 19 gennaio 2012. Gambacorta ha deciso di devolvere i 2.000 euro del premio nel medesimo valore di copie del suo libro “Eat Parade” da destinare agli studenti della Facoltà di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e

della Scuola Enologica di Alba.La Segnalazione è andata al giornalista Marco Gatti, che ha realizzato per la rivista Gentleman un interessante articolo intitolato “Il buon cuore del Roero”, pubblicato il 25 maggio 2012.Nella sezione dedicata alle “testate enogastronomiche e turistiche italiane” il premio è andato a Fabrizio Salce per l’articolo “Roero, una terra facile da amare”, pubblicato sulla rivista Sapori d’Italia, nel numero di giugno-luglio 2011, mentre a Paolo Monticone è andata la Segnalazione, grazie all’articolo che ha scritto per la rivista “Barolo & Co” di aprile-giugno 2012 su un tema originale e con un titolo accattivante: “L’antico

gioco di pallapugno nel Roero”. Molto ricca di proposte è stata la sezione “testate locali”. In questo caso, la Giuria ha assegnato tre riconoscimenti. Il premio è andato a Vanina Carta, autrice per la testata “Unico” di un bel servizio sulla sinistra Tanaro intitolato “Meraviglia di Roero” e pubblicato a marzo-aprile di quest’anno. Poi, due Segnalazioni: la prima è stata attribuita a Elio Ragazzoni, che il 15 maggio 2012 ha pubblicato su La Nuova Gazzetta di Saluzzo l’articolo “Quei bicchieri felici al tempo del Nebiolin”.La seconda è andata alla giornalista Paola Scola che, il 7 agosto 2011, ha pubblicato su La Stampa l’articolo “Sulla strada del miele, le “case delle api”. m

XXIV edizione del Premio Giornalistico del Roero

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PANERO

Per rispondere alle richieste degli associati la Coldiretti di Cuneo destina uno spazio de “Il Coltivatore Cuneese” agli associati che intendono pubblicare avvisi di vendita, scambio od acquisto di attrezzature, prodotti od altro. A) La rubrica è gratuita qualora l’annuncio sia inerente l’attività agricola per i soci della Coldiretti di Cuneo in regola con il versamento della quota associativa. B) L’avviso economico deve essere contenuto in un max di 10 parole; articoli, preposizioni, sigle e numeri compresi. L’indirizzo od il recapito telefonico sono conteggiati a parte. C) Dell’annuncio e della sua veridicità risponde direttamente l’interessato attraverso la pubblicazione del recapito telefonico o dell’indirizzo personale. D) Sono esclusi dal Mercatino gli annunci strettamente personali (matrimoniali, ecc.). E) Ogni socio ha diritto alla pubblicazione di un solo annuncio economico nell’arco dell’anno solare (come da punto A); eventuali altri annunci, o quelli non attinenti l’attività agricola, saranno pubblicati, compatibilmente con lo spazio, al costo di Euro 20 cadauno. Il pagamento potrà essere effettuato presso gli Uffici della Coldiretti. F) Tutti gli annunci devono pervenire sull’apposito tagliando che deve essere spedito a: “Il Mercatino del Coltivatore” P.zza Foro Boario, 18 – 12100 Cuneo. G) La Coldiretti, oltre a non rispondere del contenuto degli annunci e della qualità della merce proposta, si riserva il diritto di non pubblicare eventuali inserzioni.

AVVISO AGLI INSERZIONISTIGli annunci per Il Coltivatore Cuneese,

esclusi quelli strettamente personali (matrimoniali ecc.), si ricevono attraverso l’apposito tagliando da inviare a:

“Il Mercatino del Coltivatore”Piazza Foro Boario, 18 12100 – CuNEO

Oppure telefonando ai seguenti uffici Zona Coldiretti:

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H Deborah, classe 1979, nata in provincia di Asti, ora nel cuneese dove lavoro da persona di servizio, cerco uomo sincero e affidabile, anche più grande di me, basta che sia serio e ancora interessato a formare famiglia. Telefonare ore pasti o dopo le 17.Tel. 3464212226

H Solo per fidanzamento ed eventuale matrimonio cerco uomo di non oltre 55 anni. Esclusa convivenza. Ho 36 anni, residente Cuneo, timida, separata senza figli.Tel. 3290324126

H Ex ambulante, 53 anni, vedova, di carattere espansivo, sincera, assolutamente contraria ad avventure, incontrerebbe uomo di età adeguata per iniziale seria conoscenza. Astenersi maleducati.Tel. 3486674222

H Vedova 65enne, sono ancora dinamica, mi piace camminare e sono appassionata di cucina visto che ho fatto per 32 anni la cuoca. Non ho figli. Cerco un uomo serio per futuro insieme.Tel. 3291529189

H Ragazza di 36 anni, nubile, semplice, collaboratrice domestica, nativa di Saluzzo, conoscerebbe uomo max 40enne di serie intenzioni, scopo eventuale fidanzamento.Tel. 3455741369

H Vengo dall’Albania, ho 35 anni e sono brava, il mio viso è bello. Io lavoro tanto a fare le pulizie. Abito vicino a Cuneo, sono sola e volevo avere una famiglia. Il mio piacere è di trovare uomo più grande di

me, gentile, non violento. Per matrimonio e bambini.Tel. 3315221100

H Sono Alessia, il mio problema è l’eccessiva timidezza e forse proprio per questo non ho mai frequentato un ragazzo. Sono di buona presenza, segno del leone, figlia unica. Preferisco passare le serate in casa, non guido, mi piace lavorare e amo gli animali. Cerco un uomo che la pensi come me.Tel. 3343376141

0173.292703 ufficio Zona di ALBA 0172.429404 ufficio Zona di BRA 0174.701103 ufficio Zona di CEVA 0171.447227 ufficio Zona di CuNEO 0172.698701 ufficio Zona di FOSSANO

0174.560215 ufficio Zona di MONDOVI’ 0175.210211 ufficio Zona di SALuZZO 0172.727012 ufficio Zona di SAVIGLIANO 0171.447277 Segreteria Provinciale CuNEO

a cura di Gruppo CN 334.3354847

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Il Coltivatore Cuneese n.12/2012