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roberto-baldascino
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Risorse digitali per l’autovalutazione di Istituto in un mondo e in una scuola digitale fatta di BIT, big data in education e come strumento autovalutativo e predittivo, la cultura autovalutativa tramite database. I dati come memoria storica di istituto.
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[email protected] (AQ) 01.11.2013
Come costruire un rapporto di autovalutazione in formato
elettronicoRisorse digitali per l’autovalutazione in un mondo e
in una scuola digitale fatta di BIT
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«Misurate ciò che è misurabile e rendete misurabile ciò che non lo è»
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C’era una volta la pagella
http://icinqport.osnago.net/wp-content/uploads/2011/11/Pubblicata-1928-29-Pagella-211x300.jpg
http://www.investireoggi.it/fisco/attachment/?attach=http://www.investireoggi.it/fisco/files/2013/01/evasione-fiscale-2.jpg
http://www.istitutocomprensivosuplanu.it/images/stories/pagella.jpg
http://sp2.fotolog.com/photo/34/31/34/wescstyle/1214253054536_f.jpg
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C’era una volta il registro…
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C’era una volta il libro…
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C’era una volta l’aula
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Dematerializzazione= dati digitali
http://images.wisegeek.com/storage-globe.jpg
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In the Cloud
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Rapporto digitale di Autovalutazione
• Il valore dei dati (punto di partenza dati strutturati e non strutturati)
• Report di Autovalutazione deve essere qualcosa di dinamico, manipolabile e incrociabile (on the fly – Query database).
• Deve assicurare una visione sincronica.
• Deve assicurare una visione diacronica.
• Deve essere di facile utilizzo e interrogazione.
• Deve garantire la possibilità di ottenere diversi tipi di reporting.
• Deve essere incorporato nella struttura della scuola
• Deve essere accessibile agli addetti ai lavori: AnytimeAnywhere (cloud), Anyhow
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Specchio, specchio delle mie brame…
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Valenza predittiva
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Memento
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Diversi livelli di analisi e autovalutazione
Lato Territorio
Lato Reti
Lato Scuola
• Contesto
• POFT
• Prodotto
• Processo
• Consiglio di classe
• Dipartimento
• Amministrativo
• Docente
• Studente
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Dati, informazione e conoscenze
Data Literacy
Information Literacy
Knowledge Literacy
I dati che si trasformano in informazioni
le informazioni si evolvono in conoscenze
le conoscenze che si ristrutturano fornendo nuove interpretazioni e nuove idee
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Esperienza è il nome che tutti danno ai propri errori
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Big Data
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Un profilo digitale per riflettere• Ogni transazione, di qualsiasi tipo o natura, compiuta
in rete lascia una traccia composta da dati.
• I dati possono essere diretti (intenzionali) o indiretti(derivati da forme di tracciamento automatico).
• Con i dati presenti in rete è possibile ricostruisce un profilodell’utente, ricostruendo:
• le abitudini,• le preferenze,• i consumi,• la capacità di spesa,• le relazioni sociali,• perfino gli spostamenti fisici compiuti (GPS, cellulare).
• Web analytics è lo studio dei dati digitali per ottenere leinformazioni sugli utenti (marketing, responsive systems)
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Per una valutazione proattiva nel mondo dell’istruzione in «digitale»
Sempre più spesso si otterranno dati provenienti dai VLE (Moodle)
È possibile ottenere un’immagine proattiva raccogliendo, classificando e interpretando i dati che scaturiscono dalle interazioni:
• degli studenti con l’ambiente online,
• con i materiali didattici,
• con le attività,
• con i prodotti sviluppati,
• con i pari,
• con i docenti.
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1. Big data in education: Learning analytics. In generale i dati sono utilizzati per comunicare:
• all’esterno, agli studenti, alle famiglie, ai docenti e atutti gli stakeholder, informazioni chiave e altriindicatori che sono alla base dei processi diapprendimento-insegnamento e che determinanoil successo formativo.
• Altri utilizzi riguardano l’individuazione precoce distudenti a rischio, in modo da attuare interventimirati di sostegno.
• A livello istituzionale l’incrocio dei dati serve ariorientare i processi decisionali scolastici a livellomacro e micro e diventa un processo di autoanalisi.
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2. Big data in education: Educational Datamining.
Si esplora dettagliatamente la particolaritàdei dati che provengono dalle interazioniall’interno:• di contesti educativi• di ambienti di apprendimento formali, non
formali e informali.
Si tenta di comprendere, attraversoparticolari metodologie statistiche eprobabilistiche:• come gli studenti imparano• quali devono essere le basi, le strutture e le
impostazioni ottimali(didattiche, ambientali) pergarantire il successo formativo.
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3.Big data in education: Academic Analytic• È il campo di studio limitato al mondo
dell’istruzione terziaria.
• I dati, seppur inerenti la didattica el’apprendimento, servono ad esprimereconsiderazioni gestionali.
• Tramite essi si punta alla riorganizzazioneamministrativa, alla valutazione e albenchmarking.
• I datisono trattati secondo i principi delBusiness Intelligence per incrementare ilvantaggio competitivo nei confronti deicompetitor.
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I (Big)data fanno riflettere sugli studenti
• Personalizzazione percorsi.
• Accessi condizionati alle risorse e ai processi.
• Tassonomizzazione stili cognitivi e di apprendimento.
• Preferenze degli studenti in merito aimateriali didattici.
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I (Big)data permettono di vedere con gli occhi dello studente
• Tracciamento
• Questionari – sondaggi
• Forum – chat
Ogni elemento e processo didattico si cristallizza epermane all’interno dei VLE, e può essere ricomposto,rivisto come in una moviola per un processo diautoanalisi.
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Riflessioni «digitali» nei VLE • Più che i risultati, specchio di un immagine sincronica e
statica, con i dati digitali emergono i processi diacronici edinamici che, a monte, li hanno determinati.
• Grazie ad essi si riescono a comprendere i casi disofferenza nel loro stato embrionale.
• Si anticipano e si affrontano così i problemi con unamaggiore percentuale di risoluzione positiva.
• Qualsiasi condizione negativa, pur lieve nel suo primoinsorgere, se trascurata, può esitare sul, pianocomportamentale, in situazioni di una tale gravità darendere inefficaci i normali interventi educativi.
• Giocando di anticipo, si offre una tempestiva e mirataprevenzione anche in maniera automatica grazie aparticolari software.
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Strumenti di autoanalisi - Dashboards
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Dai report ai cruscotti digitali
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InBloom• Nasce come fondazione finanziata da Bill Gates.• È una piattaforma orientata alla scuola primaria USA. • All’interno si possono adoperare i tanti dati relativi
all’insegnamento-apprendimento prodotti nel corso della carriera scolastica del discente.
• L’interoperabilità dei dati permette la costituzione dicruscotti digitali personali.
• Per un docente è possibile:• visionare le valutazioni e altri indicatori legati
all’apprendimento.• rendersi conto di quelli che sono i punti di forza e di debolezza
cognitivo-motivazionale dell’allievo per ogni singola disciplina.
• Lo scopo è di offrire risorse didattiche e strumentazionidi supporto ai docenti per progettare interventi didatticipersonalizzati.
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«Non cerco di ballare meglio di chiunque altro. Cerco solo di ballare meglio di me stesso»Mikhail Baryshnikov
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Autovalutazione territorio
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Open data charter
Il 18,06.2013 i Leader del G8 hanno sottoscritto la carta dei Data Aperti (Open Data Charter).La Carta definisce 5 principi strategici e 14 aree tematiche di rilievo (tra cui la Scuola e l'Istruzione) per il rilascio dei dati
I principi che saranno alla base dell’accesso e del rilascio e riuso dei dati resi disponibili dai governi del G8 sono:• Dati Aperti Automaticamente (By Default)• Qualità e Quantità• Usabilità per tutti• Rilascio dei Dati per una Governance Migliore• Rilascio dei Dati per l’Innovazione
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http://archivio.pubblica.istruzione.it/scuola_in_chiaro/open_data/index.html
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Scuola in chiaro
• Il MIUR al momento ha rilasciato idati ottenuti tramite il progettoscuola in chiaro che riguardano:
• le attrezzature multimediali el’anagrafe delle scuole,
• l’anagrafe degli studenti (sonoevidenziati i drop-out e leripetenze),
• l’anagrafe del personale.
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Dai dati nascono le APP
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VoglioilruoloFornisce supporto alle scelte lavorative di docenti e ATA. Estrare, analizza ed aggrega i dati pubblici estratti dai siti degli AT (ex USP). Eroga servizi per navigare tra le graduatorie, cercare docenti ed ATA, trovare la provincia migliore, etc. Voglioilruolo offre un'indicazione riepilogativa e compatta sulle opportunità di lavoro in ogni provincia per ogni materia e profilo professionale.
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Esempio RomaScuola• ROMaScuola è pensato per rendere gli Opendata uno
strumento utile e alla portata di tutti.• Conoscere le informazioni sugli istituti del proprio
territorio, i finanziamenti, le attività svolte e la qualitàdella formazione, permette ai cittadini di compiere sceltepiù consapevoli.
• Non solo, mettere i propri servizi in chiaro è ciò che rendeuna scuola trasparente e responsabile nel suo operato.
• E più un istituto è trasparente, più la fiducia dei cittadiniverso tale istituto e le sue attività aumenta.
• Ottemperare ai principi Open Government di openness eaccountability non significa soltanto considerare lapartecipazione civica un bene per principio, ma anchecostruire i mezzi affinché questa partecipazione siafondata sulla conoscenza di informazioni ricavate daidati come bene pubblico.
http://www.dati.gov.it/
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Altri esempiUSiena orientatiUSiena orientati è la app ufficiale di orientamento dell'Università di Siena. ...
App4UnicamTramite App4Unicam è possibile reperire informazioni riguardo le attività didattiche, news e video
dell'Università degli Studi di Camerino. ...
TRIO MobileTRIO Mobile ti permette di sperimentare nuove modalità di accesso a TRIO, il Sistema di Web
Learning della Regione Toscana
(http://www.progettotrio.it), in chiave nomadica e in mobilità. ...
iUnipiTutte le informazioni per raggiungere agevolmente le strutture e le persone dell'Università di Pisa, è
possibile scoprire il percorso più breve per raggiungere una struttura, contattare il personale
universitario, l'app funz ...
CafoscariL'applicazione fornisce a studenti, docenti e dipendenti un rapido accesso a informazioni relative a
insegnamenti, orari, sedi e recapiti. ...
MyUniCAMyUniCA è stata realizzata per offrire servizi in mobilità a tutti gli interessati che vogliono seguire le
iniziative dell'Università. ...
iUnifgUnifg è un'applicazione sviluppata per consentire agli studenti dell'Università di Foggia un rapido ed
efficace accesso alle informazioni relative alla carriera ed alla gestione degli appelli.
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Autovalutazione insegnamento-apprendimento
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Dati didattici digitali non struturati
• I dati didattici legati all’apprendimento sono presenti e in grande numero.
• Il più delle volte rimangono circoscritti a chi li produce…• Altre volte sono del tutto trascurati da chi amministra gli
ambienti di apprendimento online per la scuola. • La maggior informatività del processo di
apprendimento-insegnamento risiede in dati nonstrutturati. Si tratta, ad esempio, di dati che si produconoall’interno di un forum, di un webquest, di un wiki, di unipertesto, di un artefatto cognitivo multimediale, di unblog o di un social network.
• Ciò alimenta le difficoltà di raccolta, di indicizzazione e dicatalogazione. Più aumenta la digitalizzazione e più siincrementano i dati digitali non strutturati. Secondo glistudi compiuti dall’IBM a livello mondiale, l’80% dei datiin circolazione sono non strutturati. Essi crescono con unatasso 15 volte maggiore di quelli strutturati.
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Verbali digitali• Classificazione
• Da elemento burocratico a elemento di studio di ciòche è problematico nell’apprendimento degli studenti,che si ripresenta costantemente
• Interventi mirati di supporto per un confrontodiacronico dei risultati ottenuti
• Registro online (anche per quanto riguarda ilcurriculum svolto dei contenuti e caratteristiche delleverifiche x ogni disciplina)
• Sondaggi docenti, studenti, famiglie.
• La valutazione oggettiva sincronica (prove per tutticlassi parallele x discipline) e diacronica (confronti nelcorso del tempo disciplinari)
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Elementi informativi descritti nei verbali dei consigli di classe• In essi sono evidenziati i bisogni e le problematiche
cognitivo-emozionali degli studenti, nonché gli interventidi supporto adottati.
• Da tali elementi si potrebbe partire per costituire uncruscotto digitale per ogni singolo studente, arricchitodalle valutazioni e da altri indicatori.
• I nuovi docenti, di anno in anno, potrebbero desumereelementi ritenuti strategici, su cui basare lapersonalizzazione degli interventi didattici.
• Studi sistemici potrebbero scaturire nel momento in cui ilministero diventasse un data warehouse e offrissesoftware specifici relativi a registri di classe e verbali, inmodo da avere dati uniformi ed interoperabili.
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Maturità
Miniera informativa didattica a disposizione delministero presente nei verbali online – CommissioneWeb – degli esami di maturità. Durante l’esame orale,i commissari inseriscono le domande poste aimaturanti per ogni disciplina. Tali domandepotrebbero costituire importantissimi elementiorientativi, di paragone e di uniformità, sia per idecisori politici, sia per gli stessi docenti e studenti. Sene potrebbe ricavare, infatti, una compiutacomprensione della profondità e del livello didettaglio del curricolo svolto.
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Autovalutazione studente
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Autovalutazione lato studente
•E-portfolio (conservazione artefatti digitali)
•Peer-assessment•E-competencies•Badge•Cruscotto player ebook
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E-portfolio come autovalutazione
• Conservazione degli artefatti digitali più significatividei discenti. Si tratta di inserire i materiali all’internodi portfolii elettronici .
• Essi potrebbero costituire una componente delcruscotto digitale.
• si otterrebbero elementi valutativi autentici, disintesi e di autovalutazione che costituirebbero unpatrimonio informativo di grande valore e garanziadel successo formativo per ogni discente.
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Peer assessment
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Khan come Google map dell’apprendimento
https://www.khanacademy.org
Percorsi di apprendimento
(proficent, suggested, review ,
not started)
Statistiche e badge
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MOOC australiano
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Badge per il mio MOOC
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Un player o reader è un contenitore virtuale digitale con ramificazione online, in cui sono presenti, da una parte, alcuni strumenti digitali di approfondimento e di lettura degli ebooke, dall’altra, alcuni processi incorporati di monitoraggio relativi alle modalità di studio messe in atto dallo studente. due linee integrate di sviluppo.
• La prima riguarda l’introduzione di strumenti per la personalizzazione e l’ampliamento del testo, in cui diventa possibile l’inserimento degli artefatti cognitivi digitali prodotti dallo studente. In questo modo il libro digitale cresce e si amplia con le note, gli appunti, le sottolineature, gli schemi, i link e l’incorporamento di altre componenti multimediali.
• La seconda riguarda l’introduzione di metodi di valutazione formativa sui tempi, sui modi e sulla qualità dell’apprendimento che si attivano durante lo studio personale.
Player - Reader
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• Il reader può compiere funzioni di autovalutazione e di mentoring digitale nei confronti dello studente,
• vengono esplicitate molte delle informazioni raccolteautomaticamente dal player come i tempi di impegno, lepagine lette, il numero di inserimenti di contribuitipersonali, fino ad arrivare a valutare la qualità dicomprensione dei capitoli svolti tramite test. Sulla basedei risultati ottenuti, possono essere forniti consiglirelativi a metodi e strategie di studio.
• Le considerazioni che il libro esprime hanno l’effettodi generare nello studente momenti importanti diautoriflessione sul proprio impegno, sul progresso esulla qualità dello studio, con una forte enfasi sullacapacità di pianificazione, autoregolazione edottimizzazione dei tempi e dell’impegno da dedicare allostudio
Ebook come sistema di autovalutazione e mentoring per gli studenti
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Reader - playerIl player web Kno me permette di visualizzare:
• i tempi di lettura,
• i quiz e flashcard risposti durante lo studio
• le annotazioni compiute.
• I dati possono essere comparati con quelli prodotti dagli altri studenti della stessa classe con il medesimo libro in adozione.
• I valori ottenuti sono raggruppati in un cruscotto contenente diversi grafici relativi alla quantità e qualità di studio.
• il sistema offre dei consigli per migliorare la performance.
Ogni libro digitale diventa un’esperienza unica per lo studente, assumendo la caratteristica di un personal ebook perennemente in estensione che segue e supporta lo studente in tutto il periodo di studio.
http://www.electronista.com/articles/12/01/16/kno.preps.flashcards.and.analytics.for.ipad.books
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"Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato"
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Follow up
Cosa è successo dopo un certo periodo di tempo?
Qualcosa è cambiamento nelle percezioni?
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La percezione esterna
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Sentimental analysis – raccomandation system
http://text-processing.com/demo/sentiment/
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Percezioni di Rete
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https://it.surveymonkey.com/
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Inserimento di altre domande
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Piattaforma Moodle con pluginquestionaire
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Studio di casoDocente: Autoanalisi (digitale)
dopo un test andato male
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Nome quiz Test comprensione del testo
Nome corso Geografia II D
Numero totale dei tentativi completi valutati 26
Voto medio 60,26
Mediana dei voti 62,50
Deviazione standard 18,00
Asimmetria della distribuzione dei voti 0,5804
Curtosi della distribuzione dei voti 0,0075
Coefficiente di consistenza interna 56,06%
Quoziente d'errore 66,29%
Errore standard 11,93%
Moodle dispone di un ampio sistema di analisi statistici riguardanti le
prove strutturate o semi strutturate. Per un qualsiasi test svolto si
possono ottenere i seguenti dati:
Analisi statistiche di Moodle riguardo i test
[email protected] (AQ) 01.11.2013Gli indici statistici espressi per ogni singoladomanda presente nel test (domande 3,5,9,11)
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Istogramma dei risultati del test:
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Il quesito era: Con il termine Gentryfication si intende che…;
le risposte date dagli studenti rispetto alle quattro possibili risposte sono
evidenziate nell’immagine sottostante.
La domanda mostrata nella immagine non rappresenta un buon esempio di
discriminazione tra i bravi e i meno bravi .
I 10 studenti (su un totale di 26) che hanno risposto correttamente, non
rappresentano, il gruppo di studenti che è andato meglio complessivamente nel test.
Le loro risposte mostrano di fatto una certa fortunata casualità di scelta dell’item
corretto. Contrariamente una parte consistente di coloro che hanno segnato la
risposta errata, alla fine risultano tra coloro che hanno ottenuto un buon risultato nella
verifica.
Item analysis
[email protected] (AQ) 01.11.2013
Gli strumenti di Item analysis presenti in Moodle possono essere ampliati
da software esterni in grado di compiere ancora più sofisticate osservazioni
psicosometriche e di Item Response Theory (IRT)
http://www.itemanalysis.com/index.phpJmetrik
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In che cosa la mia scuola si può distinguere…
Studio di caso: Istituto Superiore che da un anno all’altro perde circa 70 iscritti.
[email protected] (AQ) 01.11.2013
Considerazioni finali
[email protected] (AQ) 01.11.2013
La scuola tra amnesie e perdita di conoscenze
Di tipo strutturale. L’instabilità degli organici è il fenomeno più diffuso nellascuola. Per diverse ragioni l’istituzione scolastica è soggetta a modifiche continue delproprio organico, ciò comporta un’instabilità annuale del personale, con la lorofuoriuscita da un’istituzione all’altra, che si aggiunge alla fisiologica perdita dovuta aitrasferimenti e ai pensionamenti.
Di tipo sociologico. Da una parte l’individualismo eccessivo di alcuni spinge a non condividere con altri colleghi, per così dire, le proprie scoperte, che potrebbero arricchire tutti, dall’altra il timore di altri di mettersi in vista ed di essere giudicati, frena qualsiasi volontà di mostrare i propri lavori e le proprie acquisizioni;
Di tipo tecnico e ambientale. Il più delle volte nelle istituzioni scolastiche manca il know how, per implementare repository, database e repertori, ma manca anche la volontà, per procedere ad una strutturazione documentale digitale in cui inserire: esperienze, materiale grigio, idee e conoscenze. Tali sistemi digitali sono gli unici a garantire una fruibilità e una diffusione dei contenuti facile ed immediata e diventano la base per creare una cultura condivisa di istituto.
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Conservazione «sostitutiva»
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Documentmanagement
system
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http://www.cynapse.com/solutions/technology-solutions/knowledge-management
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Best choice
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Qualche domanda?