Conservazione della biodiversitàex situ di specie vegetali ... · EVENTI IMPORTANTI nell ’EVOLUZIONE della VITA 65 milioni di anni fa I PRIMI PRIMATI (Paleocene) ... La conservazione

““Uso sostenibile delle piante della flora spontaneaUso sostenibile delle piante della flora spontanea””

Milano 5 giugno 2009

SBI:Sez. Lombardia e Gruppo Conservaz.

della Natura

Conservazione della Conservazione della biodiversitbiodiversitàà ex ex situ situ di di specie vegetali: stato dellspecie vegetali: stato dell’’arte, criticitarte, criticitàà e e

azioni da compiereazioni da compiereBeti Piotto

ISPRA Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale

Abbiamo rovinato Abbiamo rovinato Abbiamo rovinato Abbiamo rovinato tutto costutto costutto costutto cosìììì in in in in fretta che ora fretta che ora fretta che ora fretta che ora dobbiamo farlo dobbiamo farlo dobbiamo farlo dobbiamo farlo ex ex ex ex situsitusitusitu

Beti PIOTTO [email protected] _______________________________ ______ ISPRA

MaresciMaresciMaresciMaresciàààà, , , , ma proprio a ma proprio a ma proprio a ma proprio a lu lu lu lu paese paese paese paese mio lo dovevate fa mio lo dovevate fa mio lo dovevate fa mio lo dovevate fa ‘‘‘‘sto sto sto sto

ex ex ex ex situsitusitusitu????



Rob Gonsalves Rob Gonsalves Nato a Toronto in 1959Nato a Toronto in 1959

La frammentazione diventa arte. . .


La natura nell’arte per nascondere il disastro ambientale?



azioni da compiereazioni da compiere


EVENTI IMPORTANTI EVENTI IMPORTANTI

NELLNELL’’EVOLUZIONE DELLA VITAEVOLUZIONE DELLA VITA

14 miliardi di anni fa il BIG BANG

4 miliardi di anni fa LA PRIMA PIANTA (alga)

440 milioni di anni fa la vita esce dall’acqua:

LE PRIME PIANTE TERRESTRI

350 milioni di anni fa LE PRIME PIANTE CON SEMI


80%fine Cretaceo – 65 milioni65 milioni di anni fa

(famosa perché scomparvero i dinosauridinosauri)

5°

75%fine Triassico – 205 milioni205 milioni di anni fa (soprattutto specie marine)

4°

90-95%fine Permiano – 250 milioni250 milioni di anni fa3°

82%fine Devoniano – 365 milioni365 milioni di anni fa2°

85%fine Ordoviciano – 450 milioni450 milioni anni fa1°

stima delle specie

scomparse

Grandissime estinzioni

quando? quanto?


NELLNELL’’EVOLUZIONE DELLA VITAEVOLUZIONE DELLA VITA


EVENTI IMPORTANTI nellEVENTI IMPORTANTI nell’’EVOLUZIONE della VITAEVOLUZIONE della VITA

65 milioni di anni fa I PRIMI PRIMATI (Paleocene)

IDAIDA 47 milioni di anni fa

6 – 7 milioni di anni fa scimpanzè e “pre-uomini” si separano in 2 LINEE EVOLUTIVE

3,9 – 3,2 milioni di anni fa LUCYLUCY(Australopithecus

afarensis)

2 milioni di anni fa I PRIMI UMANOIDI (Pliocene)

660.000 anni fa Homo neanderthalensis e H. sapiens

si separano in 2 LINEE EVOLUTIVE

300.000 anni fa i primi uomini Neanderthal in Europa

50.000 - 100.000 anni fa H. sapiens (noi!) esce

dall’Africa e ““velocementevelocemente”” conquista il mondoBeti PIOTTO [email protected] _______________________________ ______ ISPRA

47 milioni di anni fa

(1983 nel pozzo di Messel)

quest’anno battezzata Darwinius masillae, aveva 6 anni come IDA Hurum, la figlia del

paleontologo norvegese che la studia

Ida risalirebbe a quel periodo della storia

dell’evoluzione in cui la linea evolutiva dei

primati, che si è diversificata prima nelle

scimmie, poi nei primati e infine nell’essere

umano, si è separata dal gruppo che ha dato poi

vita ai lemuri e ad altre specie meno note.

IDA



NELLNELL’’EVOLUZIONE DELLA VITAEVOLUZIONE DELLA VITA65 milioni di anni fa I PRIMI PRIMATI (Paleocene)

6 – 7 milioni di anni fa scimpanzè e “pre-uomini” si separano in 2 LINEE EVOLUTIVE


afarensis)


660.000 anni fa Homo neanderthalensis e H. sapienssi separano in 2 LINEE EVOLUTIVE




Lucy Lucy 3,9 3,9 –– 3,2 milioni d3,2 milioni d’’anni faanni fa

Australopithecus Australopithecus

afarensisafarensis

1,1 m altezza1973



NELLNELL’’EVOLUZIONE DELLA VITAEVOLUZIONE DELLA VITA65 milioni di anni fa I PRIMI PRIMATI (Paleocene)

6 milioni di anni fa scimpanzè e “pre-uomini” si separano in 2 LINEE EVOLUTIVE


afarensis)


660.000 anni fa Homo neanderthalensis e H. sapienssi separano in 2 LINEE EVOLUTIVE





il pensiero astratto!!

forse il “brain boom”, l’improvviso sviluppo della cognizione umana (declino dei Neanderthal, ascesa dei Sapiens)

Ulm (Germania) 35.000 anni fa Nature maggio 2009


Le ricerche effettuate a Grigno (TN): le abitudini di vita dei clan preistorici che frequentavano le valli alpine alla fine dei tempi glaciali, circa 13 mila anni fa

QUANDO ERAVAMO CACCIATORI


. .la popolazione umana doveva essere talmente

esigua che difficilmente due gruppi avevano

l'occasione di scontrarsi . . .


Diffusione dell'agricoltura in Europa(Ammerman - Cavalli-Sforza, 1986)

10.000 anni fa L10.000 anni fa L’’ULTIMA ERA ULTIMA ERA

GLACIALE e GLACIALE e arriva larriva l’’AGRICOLTURA!!AGRICOLTURA!!


AGRICOLTURA e quindiottimizzazione delle risorse e quindistanzialità e quindiesplosione demografica e quindi riduzione degli spazi occupabili e


quindi VIOLENZA

ex situ

AGRICOLTURA e quindistanzialità e quindi le città

Ebla (Siria) 4600 anni fa

Otzi (nostro)cacciatore-pastore di 5000 anni fa


A quale ritmo è cresciuta la specie umana?

2.000.000 anni per raggiungere il 1° miliardo di uomini

130 anni per raggiungere il 2do miliardo30 anni per raggiungere il 3° miliardo15 anni per raggiungere il 4° miliardo12 anni per raggiungere il 5° miliardo

Siamo 6,7 miliardi, avviati verso il 7° miliardoNel 2050 saremo 10 miliardi

ANTROPOCENE!ANTROPOCENE!

AntropoceneAntropocenePaul CrutzenPaul Crutzen / P. Nobel 1995/ P. Nobel 1995


ANTROPOCENEANTROPOCENELL’’uomo e la sua capacituomo e la sua capacitàà di introdurre di introdurre

cambiamenti velocissimicambiamenti velocissimisono il fattore dominantesono il fattore dominante


cambiamenti cambiamenti

velocissimivelocissimiBeti PIOTTO [email protected] _______________________________ ______ ISPRA

88varietvarietàà di frumento che formano ldi frumento che formano l’’80% di quelle 80% di quelle

coltivate in Italia alla fine del 1900coltivate in Italia alla fine del 1900

400400varietvarietàà di frumento presenti in Italia alla fine del di frumento presenti in Italia alla fine del

18001800

44 (mais, riso, (mais, riso,

frumento, patate)frumento, patate)

specie vegetali che costituiscono pispecie vegetali che costituiscono piùù del del

50%50% delldell’’alimentazione umanaalimentazione umana

1212specie vegetali che costituiscono il 75% specie vegetali che costituiscono il 75%

delldell’’alimentazione umanaalimentazione umana

150150specie vegetali coltivatespecie vegetali coltivate

7.0007.000specie vegetali impiegate per lspecie vegetali impiegate per l’’alimentazionealimentazione

30.00030.000specie vegetali edulispecie vegetali eduli

250.000250.000specie vegetali identificatespecie vegetali identificate

300.000300.000--500.000500.000specie vegetali del pianeta (stima)specie vegetali del pianeta (stima)

Pericolosa semplifi

cazione


Tutte le specie di alberi

Specie potenzialmente utili nella difesa di bacini idrografici, per contenere frane, per suoli degradati ecc.

specie ‘commerciali’ adatte ad un uso più intenso

dell’attuale

Gli alberi piGli alberi piùù impiegati impiegati

nelle piantagioni!!!!nelle piantagioni!!!!

Pericolosa

Pericolosa

semplificazione

semplificazione


Pericolosa fra

mmentazione

Pericolosa fra

mmentazione



azioni da compiereazioni da compiere


Conservazione della Conservazione della biodiversitbiodiversitààex ex situsitu

Il 4to Il 4to report report delldell’’IPCC (2007) indica la IPCC (2007) indica la CONSERVAZIONE EX SITU tra le CONSERVAZIONE EX SITU tra le

principali azioni di adattamentoprincipali azioni di adattamentodegli ecosistemi ai cambiamenti climatici in degli ecosistemi ai cambiamenti climatici in

corsocorsoBeti PIOTTO [email protected] _______________________________ ______ ISPRA

http://www.cbd.int/countries/?country=it

http://www.cbd.int/doc/world/it/it-nr-04-en.pdf

2008

2008


l’Agenzia per l’Ambiente Europea identifica le maggiori minacce per la biodiversità degli ecosistemi forestali in Europa e suggerisce procedure per fermare la perdita di biodiversità nelle foreste europee

26 Jun 2008


La conservazione exLa conservazione ex situsitu delladella biodiversitbiodiversitàà delle delle

specie vegetali autoctone spontanee e coltivate specie vegetali autoctone spontanee e coltivate

in Italia:in Italia:

stato dellstato dell’’arte, criticitarte, criticitàà e azioni da compieree azioni da compiere

BIOFORV

Gruppo interregionale per la biodiversità

e la vivaistica forestale

RIBES

Rete italiana banche del germoplasma

per la conservazione ex situ della flora

spontanea italiana

con

e


pionieri

pionieri

pionieri

pionieri

Organizzazione:ISPRA - Servizio Tutela della Biodiversità con la collaborazione di BIOFORV - Gruppo interregionale per la biodiversità e la vivaistica

forestale e RIBES – Rete italiana di banche del germoplasma per la conservazione ex situ della flora spontanea italiana.

Coordinatori: Gianni BEDINI RIBES, Costantino BONOMI RIBES, Francesca BRETZEL CNR-ISE, Giuseppe BRUNDU Reg. Sardegna, Fulvio DUCCICRA-SEL, Petra ENGEL CRA-FRU, Stefania ERCOLE ISPRA, Carlo FIDEGHELLI CRA-FRU, Valeria GIACANELLI ISPRA, Fabio GORIAN CFS, Maria

GRAS CRA-PLF, Loretta GRATANI UniRM1, Paolo GROSSONI UniFI, Gaetano LAGHETTI CNR-IGV, Maurizio LAMBARDI CNR-IVALSA, Maria

Emilia MALVOLTI CNR-IBAF, Davide MARINO UniMOL, Mauro G. MARIOTTI UniGE, Valeria NEGRI UniPG, Pietro PERRINO CNR-IGV,

Domenico PIGNONE CNR-IGV, Beti PIOTTO ISPRA, Graziano ROSSI RIBES, Cristina SALVIONI UniCH, Alberto SANTINI CNR-IPP, Maria

SPERANZA UniBO, Angela STANISCI UniMOL

Autori: Alicia ACOSTA UniRM3, Anna ALONZI ISPRA, Paolo ANNICCHIARICO CRA-FLC, ANTONACCI CRA-VIT, Damiano AVANZATO CRA-FRU,

Gianni BACCHETTA UniCA, Simonetta BAGELLA UniSS, Michela BAIOCCO ASSAM Marche, Marina BALDI CNR-IBIMET, Giuseppe BARBERAUniPA, Giorgio BARTOLINI CNR-IVALSA, Gianluca BARUZZI CRA-FRF, Gianni BEDINI RIBES, Piero BELLETTI UniTo, Stefano BENVENUTI UniPI,

Mauro BERGAMASCHI CRA-FRF, Paolo BERGAMO Reg. Lombardia, Luigi BERTIN ACER, Pier G. BIANCHI ENSE, Nello BISCOTTI, Andrea

BONITO UniRM1, Costantino BONOMI RIBES, Michele BORGO CRA-VIT, Ferdinando BRANCA UniCT, Lorella BRANDONI ASSAM Marche,

Francesca BRETZEL CNR-ISE, Giuseppe BRUNDU Reg. Sardegna, Simonetta BULLITTA CNR-ISPAAM, Gianluca BURCHI CRA-VIV, Filippo

BUSOTTI UniFI, Emilia CABONI CRA-FRU, Enrico CALVO Reg. Lombardia, Lorenzo CAMORIANO Reg. Piemonte, Claudio CANTINI CNR-IVALSA,

Alessio CAPRIOLO ISPRA, Maurizio CAPUANA CNR-IGV, Claudio CARRAI ARSIA Toscana, Mauro CASTI UniCA, Andrea CATTABRIGA ABC,

Roberta CERIANI Reg. Lombardia, Claudio CERVELLI CRA-FSO, Pietro CIVALE CODRA Med., Fernando CLERICI UniTUS, Lorenza COLLETTI CFS,

Maria Lucia, CONTRI Reg. Emilia Romagna, Fabio CONVERIO WWF, Maria Fiore CRESCENTE UniRM1, Roberto CROSTI ISPRA, Carmine

DAMIANO CRA-FRU, Roberto DANTI CNR_IPP, Mario DI CANDILO CRA-CIN, Donato DE GIORGIO CRA-SCA, Antonino DE LISI CNR-IGV, Maria

Grazia D'EGIDIO CRA-QCE, Manuela DE MATTEIS TORTORA UniNA Fed.II, Sebastiano DELFINE UniMOL, Anna DE ROGATIS CRA-SEL,

Edmondo DI GIUSEPPE CRA-CMA, Valeria DOMINIONI UniPV, Fulvio DUCCI CRA-SEL, Petra ENGEL CRA-FRU, Stefania ERCOLE ISPRA,

Stanislao ESPOSITO CRA-CMA, Gianni FACCIOTTO CRA-PLF, Giuseppe FENU UniCA, Valentino FERRARI CRA-ORA, Franco FERRONI WWF,

Nadia FICCADENTI CRA-ORA, Carlo FIDEGHELLI CRA-FRU, Rosella FILIGHEDDU UniSS, Silvia FINESCHI CNR-IPP, Roberto FIORENTIN Veneto

Agricoltura, Antonello FRANCA CNR-ISPAAM, Luigi FORTE Codra Med., Ernesto FUSARO CRA-PLF, Antonio GRASSETTI CRA-VIV, Alessandra

GENTILE UniCT, Rodolfo GENTILI UniMI BICOCCA, Maria-Antonietta GERMANA' UniPA, Valeria GIACANELLI ISPRA, Francesco GIARDINASINAB-MIIPAF, Raffaello GIANNINI UniFI, Daniela GIOVANNINI CRA-FRF, Romano GIRONI ENTE RISI, Mirella GIUST CRA-VIT, Fabio GORIANCFS,

210


Maria GRAS CRA-PLF, Antonio GRASSETTI CRA-VIV, Loretta GRATANI UniRM1, Paolo GROSSONI UniFI, Sergio GUIDI ARPA ER, Giuseppe

IANNI CNR-IVALSA, Oreste INSERO CRA-FRC, Francesca IZZI UniRM3, Stefano LA MALFA UniCT, Tommaso LA MANTIA UniPA, Massimo LABRAUniMI BICOCCA, Gaetano LAGHETTI CNR-IGV, Serena LAMASTRA CODRA Med., Maurizio LAMBARDI CNR-IVALSA, Orazio LI DESTRI NICOSIACRA-CER, Lucia LIOI CNR-IGV, Alessandro LIVERANI CRA-FRF, Giuseppina LOGOZZO UniBAS, Elisabetta LONGHI Orto Bot. ABETONE, Elisabetta

LUPOTTO CRA-RIS, Miriam MACCULI Reg. Lazio, Tommaso MAGALDI UniNA Fed.II, Francesca MALFANTI LEGAMBIENTE, Maria E. MALVOLTICNR-IBAF, Giulia MAMELI UniSS, Davide MARINO UniMOL, Mario MARINO FAO, Mauro G. MARIOTTI UniGE, Rosa Anna MASCOLO ISPRA,

Efisio MATTANA UniCA, Francesca MELONI UniCA, Claudia MILAN ARPA ER, Irene MONTANARI ARPA ER, Vincenzo MONTESANO UniBAS,

Moreno MORALDI UmbraFlor, Marco MUCCIARELLI UniTO, Giovanni MUGHINI CRA-PLF, Paolo MULE' UniCA, Valeria NEGRI UniPG, Donatella

NEGRO CNR-IGV, Massimo NEPI UniSI, Giuseppe NERVO CRA-PLF, Ugo NESTI ISPRA, Paola NOBILI ENEA, Maria-Carmela NOTARMUZI Reg.

Lazio, Martino ORRU UniCA, Ettore PACINI UniSI, Stefano PADULOSI Bioversity International, Lucia PALLOTTA UniMOL, Margherita PALMIERIUniMOL, Massimo PALUMBO CRA-ACM, Gabriella PAOLUCCI Vivai Pronatura,Gabriella PASQUA UniRM1, Massimiliano PASQUI CNR-IBIMET,

Piero PAVONE UniCT, Remo PELILLO Aut. Bacino Tevere, Rosa PEPE CRA-ORT,Giovanni PERATONER Prov. Bolzano, Enzo PERRI CRA-OLI,

Pietro PERRINO CNR-IGV, Stefano PETRELLA WWF, Bruno PETRUCCI MATTM, Davide PETTENELLA UniPD, Claudio PICCINI ISPRA, Angela-R.

PIERGIOVANNI CNR-IGV, Pietro PIFFANELLI Parco Tec. Padano, Domenico PIGNONE CNR-IGV, Giannella PILUZZA CNR-ISPAAM, Beti PIOTTOISPRA, Lina PODDA UniCA, Giambattista POLIGNANO CNR- IGV, Antonio POLLUTRI WWF, Cristiano PONTECORVO UniCA, Claudio

PORQUEDDU CNR-ISPAAM, Stefano PUGLISI CNR-IGV, Roberta QUARTA CRA-FRU, Franco RAININI Vivai Pronatura, Giovanni-Antonio RE CNR-

ISPAAM, Santo RECUPERO CRA-ACM, Rita REDAELLI CRA-MAC, Giuseppe REFORGIATO RECUPERO CRA-ACM, Paolo RESTA UniBA, Daniela

ROMANO UniCT, Bruno RONCHI UniTUS, Graziano ROSSI RIBES, Maurizio SABATTI UniTUS, Anna Gloria SABATINI CRA-API, Riccardo SALVATIUniTUS, Cristina SALVIONI UniCH, Alberto SANTINI CNR-IPP, Luciano SAPORITO Az. For. Dem. Sicilia, Giulio SARLI CNR-IGV, Gian-Tommaso

SCARASCIA MUGNOZZA Accad. Naz. Scienze, Giuseppe SCARASCIA MUGNOZZA CRA, Grazia-Maria SCARPA UniSS, Paola SCHIAVELLA Aut.

Bacino Tevere, Massimo SCHIAVI CRA-ORL, Bartolomeo SCHIRONE UniTUS, Gabriella SCIPPA UniMOL, Elisabetta SGARBI UniMO-RE, Sergio

SGORBATI UniMI BICOCCA, Daniela SGRULLETTA CRA-QCE, Anna Maria SIMEONE CRA-FRU, Gabriella SONNANTE CNR-IGV, Ciro SORRENTINOCRA-CAT, Patrizia SPADA, Maria SPERANZA UniBO, Michele STANCA CRA-GEG, Angela STANISCI UniMOL, Leonardo SULAS CNR-ISPAAM,

Massimo TERZI CNR-IGV, Valeria TERZI CRA-GEG, Elisa TOMAT Semenostrum, Rita TURCHI ARSIA Toscana, Patrizia VACCINO CRA-SCV, Alessio

VALLETTA UniRM1, Laura VARONE UniRM1, Carla VENDER CRA-MPF, Domenico VENTO CRA-CMA, Marcella VERONESI ETH-Zurich, Cristina

VETTORI CNR-IGV, Lorenzo VIETTO CRA-PLF, Mauro VILLA Reg. Lombardia, Fiorella VILLANI CNR-IBAF, Gabriella VILLANI CEA-Ostia, Giovanna

VLAHOV CRA-OLI, Katia ZANATTA, Giovanvito ZIZZO CRA-SFM

Adesioni: ARPA Emilia Romagna, ASSAM - Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche, IAMB – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, Umbraflor s.r.l.

210


INDICE1 - INTRODUZIONE: la conservazione ex situ

2 - NORMATIVA3 - SPECIE SPONTANEE AUTOCTONE3.1 Wild crop relatives 3.2 Wild flowers 3.3 Spontanee minacciate

3.4 Endemiche 3.5 Fanerogame marine 3.6 Psammofile 3.7 Metallofite

4 - SPECIE FORESTALI AUTOCTONE4.1 Quadro generale: conifere e latifoglie 4.2 Conifere 4.3 Latifoglie

4.4 Arbusti forestali 4.5 Esotiche

5 - SPECIE VEGETALI DI INTERESSE AGRONOMICO5.1 Cereali 5.2 Specie orticole 5.3 Specie da frutto 5.4 Specie ornament. Per floricoltura

5.5 Specie foraggere 5.6 Leguminose

5.7 Specie officinali 5.8 Colture industriali 5.9 Olivo 5.10 Vite

5.11 Colture sottoutilizzate 5.11.1 Antiche varietà da frutto

5.12 Risorse genetiche custodite dagli istituti di ricerca del C.R.A.

6 - STRUTTURE E PROCEDURE PER LA CONSERVAZIONE EX SITU

6.1 Banche del germoplasma 6.1.1 Banche di semi e spore

6.1.2 Modelli innovativi per la conservazione ex situ

6.2 Tecniche di conservazione per scopi particolari

6.2.1 Banche del polline 6.2.2 Banche del DNA 6.2.3 Colture in vitro

6.2.4 Crioconservazione


INDICE6.3 Collezioni pubbliche e private

6.4 Orti e giardini botanici

6.5 Centri nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale

6.6 Protocolli di propagazione

7 - CONSERVAZIONE ON FARM

8 - RAPPORTI TRA CONSERVAZIONE IN SITU ed EX SITU

9 - CAMBIAMENTO CLIMATICO E CONSERVAZIONE EX SITU ED IN SITU

10 - CONSERVAZIONE EX SITU E RESTORATION ECOLOGY

11 - CARATTERIZZAZIONE GENETICA DI SPECIE E VARIETÀ12 – CIBO e BIODIVERSITA’13 - SPECIE ED ENTITÀ ESOTICHE (sin. aliene, alloctone, non-native)

14 - ECONOMIA DELLA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ EX SITU

APPENDICE I: Strumenti normativi e di indirizzo

APPENDICE II: COSTI


Stuttura Stuttura del capitolodel capitolo

• Stato dell’arte

• Criticità

• Azioni (prioritarie) da compiere

• Costi

• Normativa


1.1. Fondi Fondi €€ $ $ ££ €€ $ $ ££

2.2. ConoscenzaConoscenza

3.3. Organizzazione / Organizzazione / coordinamento / coordinamento / comunicazionecomunicazione

4.4.StruttureStrutture

5.5.Politiche / NormativaPolitiche / NormativaBeti PIOTTO [email protected] _______________________________ ______ ISPRA

€€ $ $ ££ €€ $ $ ££ €€ $ $ €€ $ $ ££ €€ $ $ ££ €€ $ $ ££

1. 1. FondiFondi€€ $ $ ££ €€ $ $ ££ €€ $ $ €€ $ $ ££ €€ $ $ ££ €€ $ $ ££

fondi per conservare le attuali fondi per conservare le attuali collezioni ex collezioni ex situsitu!!!!


2. Conoscenza2. Conoscenza••Forti carenze in campo tassonomico: per conservare dobbiamo Forti carenze in campo tassonomico: per conservare dobbiamo conoscere e riconoscereconoscere e riconoscere

••Stabilire elenco prioritario di specie che richiedono la Stabilire elenco prioritario di specie che richiedono la conservazione conservazione ex ex situsitu

•• Mettere a punto e rendere disponibile un inventario aggiornato Mettere a punto e rendere disponibile un inventario aggiornato delle collezioni esistenti. delle collezioni esistenti.

••Mancano censimentiMancano censimenti floristicifloristici completi della floracompleti della flora psammofila psammofila

••Sviluppo di un database centrale per avere una visione dSviluppo di un database centrale per avere una visione d’’insieme insieme delle officinalidelle officinali

••Sviluppare tecniche di Sviluppare tecniche di crioconservazionecrioconservazione di organi diversi dai di organi diversi dai semi in specie minacciate che ne producono pochi semi e poco semi in specie minacciate che ne producono pochi semi e poco fertilifertili

••Conoscere conservazione Conoscere conservazione exex situsitu delle fanerogame marinedelle fanerogame marineBeti PIOTTO [email protected] _______________________________ ______ ISPRA

2. Conoscenza2. Conoscenza

••inventariare le misure adottate in Italia per la conservazione inventariare le misure adottate in Italia per la conservazione exex situsitu delle diverse componenti delladelle diverse componenti della biodiversitbiodiversitàà (CBD, art. 9 a);(CBD, art. 9 a);

••censire le strutture, pubbliche e private, presenti in Italia pecensire le strutture, pubbliche e private, presenti in Italia per r la conservazione la conservazione exex sitsituu delle varie componenti delladelle varie componenti dellabiodiversitbiodiversitàà ((CBD, CBD, art. 9 b) e valutare la loro sufficienza ed art. 9 b) e valutare la loro sufficienza ed efficienza; efficienza;

••verificare se le specie minacciate della flora italiana sono verificare se le specie minacciate della flora italiana sono conservate conservate exex situsitu, inventariare in quali strutture esse siano e , inventariare in quali strutture esse siano e stabilire se il livello di protezione adottato stabilire se il livello di protezione adottato èè sufficiente;sufficiente;


3. Organizzazione / coordinamento / 3. Organizzazione / coordinamento / comunicazionecomunicazione

•• Incentivare e promuovere, tra le istituzioni competenti, il Incentivare e promuovere, tra le istituzioni competenti, il coordinamento e lo scambio di informazione ed il raccordo tra i coordinamento e lo scambio di informazione ed il raccordo tra i diversi sistemi informativi. Integrare conoscenze e risorse in diversi sistemi informativi. Integrare conoscenze e risorse in reti reti operativeoperative

••Mancanza di canali specifici e ben individuabili per trasferire Mancanza di canali specifici e ben individuabili per trasferire la la notevole mole di conoscenze acquisite nel corso delle attivitnotevole mole di conoscenze acquisite nel corso delle attivitàà di di ricerca, alle istituzioni o alle societricerca, alle istituzioni o alle societàà che effettivamente ne hanno che effettivamente ne hanno bisogno bisogno

••Manca un censimento di tutte le collezioni, pubbliche e private,Manca un censimento di tutte le collezioni, pubbliche e private, di di conservazione delconservazione del germoplasmagermoplasma ex ex situsitu


3. Organizzazione / coordinamento / 3. Organizzazione / coordinamento / comunicazionecomunicazione

•• PROTOCOLLI PROTOCOLLI PROTOCOLLI CONDIVISI !!!!!!!!!!!!!!PROTOCOLLI PROTOCOLLI PROTOCOLLI CONDIVISI !!!!!!!!!!!!!!di conservazione ex di conservazione ex situsitu, di prove di , di prove di germinabilitgerminabilitàà, di gestione di , di gestione di banche delbanche del germoplasmagermoplasma, di , di pretrattamentopretrattamento del seme, di del seme, di allevamento in vivaio, di gestione di orti botanici, di coltura allevamento in vivaio, di gestione di orti botanici, di coltura in in vitrovitro

••Urge un archivio nazionale informatizzato che censisca, cataloghUrge un archivio nazionale informatizzato che censisca, cataloghi i e faciliti le faciliti l’’accesso alle conoscenzeaccesso alle conoscenze ecofisiologicheecofisiologiche delle specie delle specie minacciate della flora italiana e agli interventi di reintroduziminacciate della flora italiana e agli interventi di reintroduzioneone

••Non esiste una rete diNon esiste una rete di crioconservazionecrioconservazione in grado di affiancare in grado di affiancare altri metodi di conservazionealtri metodi di conservazione

••Non cNon c’è’è un coordinamento tra le banche del DNAun coordinamento tra le banche del DNA


4. Strutture4. Strutture•• Qual Qual èè la situazione ottimale in termini di strutture di la situazione ottimale in termini di strutture di conservazione exconservazione ex situsitu per rispondere ai target piper rispondere ai target piùù recenti?? recenti?? (Countdown 2010, il piano di azione europeo per la (Countdown 2010, il piano di azione europeo per la conservazione dellaconservazione della biodiversitbiodiversitàà (2001), il 6to programma (2001), il 6to programma dd’’azione ambientale europeo (2002azione ambientale europeo (2002--2012)2012)

••Nel 2006 Nel 2006 èè stato riconosciuto un nuovo centro nazionale per stato riconosciuto un nuovo centro nazionale per lala biodiversitbiodiversitàà forestale, presente nel Sud Italia (forestale, presente nel Sud Italia (CodraCodraMediterranea s.r.l.) che si Mediterranea s.r.l.) che si èè aggiunto ai 3 Centri gestiti dal aggiunto ai 3 Centri gestiti dal Corpo Forestale dello Stato a Bosco Fontana (MN), Peri (VR) e Corpo Forestale dello Stato a Bosco Fontana (MN), Peri (VR) e Pieve Santo Stefano (AR). Le richieste di candidature sono Pieve Santo Stefano (AR). Le richieste di candidature sono scarse. . .scarse. . .


5. Politiche / Normativa5. Politiche / Normativa

•• Non esiste una legge nazionale di conservazione della flora Non esiste una legge nazionale di conservazione della flora autoctona spontaneaautoctona spontanea

•• Non esiste una strategia nazionale di conservazione Non esiste una strategia nazionale di conservazione exex situsitudelle specie spontanee, siano esse di interessedelle specie spontanee, siano esse di interesse fitogeograficofitogeografico,,conservazionisticoconservazionistico, economico, agronomico, economico, agronomico

•• Le banche delLe banche del germoplasmagermoplasma di specie spontanee agiscono di specie spontanee agiscono senza un adeguato progetto comune, basato su prioritsenza un adeguato progetto comune, basato su prioritàà di di conservazione nazionale riconosciute a livello normativoconservazione nazionale riconosciute a livello normativo


5. Politiche / Normativa5. Politiche / Normativa••Gli elenchi delle specie di interesse comunitario, di cui agli Gli elenchi delle specie di interesse comunitario, di cui agli Allegati della Direttiva Habitat 92/43 CEE, Allegati della Direttiva Habitat 92/43 CEE, contemplano contemplano poche poche entitentitàà di interessedi interesse floristicofloristico ee conservazionisticoconservazionistico per lper l’’ItaliaItalia

((psamofitepsamofite, , endemiche che nel nostro paese sono endemiche che nel nostro paese sono maggiormente soggette a rischio di estinzione non sono maggiormente soggette a rischio di estinzione non sono incluse)incluse)

••NecessitNecessitàà di messa a punto di un sistema nazionale di di messa a punto di un sistema nazionale di certificazione di provenienzacertificazione di provenienza

••Non Non èè attuato completamente il D.attuato completamente il D.legslegs 386 del 2003386 del 2003

••Valutare il costo della non applicazione di politiche, misure edValutare il costo della non applicazione di politiche, misure edazioni per tutelare la conservazione dellaazioni per tutelare la conservazione della biodiversitbiodiversitàà ex ex situsitu


10/13/2008 33

The loss grows with each year of biodiversity and ecosystem loss.

Land based ecosystems only

-7.1%-13938World Total

-0.40%-786Cultivated grazing

0.19%381Woody biofuels

0.67%1303Intensive Agriculture

-0.57%-1109Extensive Agriculture

0.95%1852Forest managed

-7.97%-15678Natural areas

Equivalent to %

of GDP in 2050Billion EURArea

Relative to 2000Relative to 2000

Global COPI Loss of Ecosystem services from land based ecosystems

All land based biomes*

Source: P ten Brink in L. Braat & P. ten Brink (eds.) 2008 COPI Study for DGENV

Cost

of P

olicy

Inactio

n

Grazie dellGrazie dellGrazie dellGrazie dellGrazie dellGrazie dellGrazie dellGrazie dell’’’’’’’’attenzione!!attenzione!!attenzione!!attenzione!!attenzione!!attenzione!!attenzione!!attenzione!!


Pian delle Gorre

Oncino

Lame del Sesia

Partecipanza

Spazzacamini

Bosco Merlino

Val Divedro

Valle Bormida

Valle Tanaro

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Conservazione della biodiversitàex situ di specie vegetali ... · EVENTI IMPORTANTI nell ’EVOLUZIONE della VITA 65 milioni di anni fa I PRIMI PRIMATI (Paleocene) ... La conservazione