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PROVINCIA DI PRATO Verbale del Consiglio Provinciale L’anno duemilatredici (2013) e questo giorno tre (3) del mese di luglio alle ore 14,30 nell’aula consiliare della Provincia di Prato, si è riunito il CONSIGLIO PROVINCIALE, convocato nei modi di legge, in sessione ordinaria. All’appello nominale risultano presenti il Presidente del Consiglio Giuseppe MAROSO ed i seguenti Consiglieri: Consiglieri P A Consiglieri P A GESTRI Lamberto X GELSUMINI Simone X ANICHINI Giulia X GENISE Maria X ATTUCCI Cristina X MARCHI Roberto X BARNI Simone X MORI Luca X BARTOLINI Alessandro X MUGNAIONI Francesco X BINI Riccardo Giuseppe X PACINI Emanuele X BONACCHI Andrea Antonio X QUERCI Francesco X CITARELLA Emiliano X ROSSI Fabio X COCCI Matteo X ROTI Luca X CONTE Giuseppe X SANTINI Matteo X FALTONI Monia X TOCCAFONDI Sergio X FRONZONI Gilda X TOGNOCCHI Mario X TOTALE PRESENTI N. 13 Sono presenti gli Assessori: Stefano ARRIGHINI, Alessio BELTRAME, Loredana FERRARA e Ivano MENCHETTI. Il Presidente, con l’assistenza del Segretario Generale Dott. Massimo MIGANI, constatato che il numero dei Consiglieri è sufficiente per la validità della adunanza, dichiara aperta la seduta alle ore 15,44. IL CONSIGLIO PROVINCIALE Preso e dato atto che la convocazione è stata disposta ed effettuata nei modi e termini di legge e che i relativi avvisi sono stati debitamente notificati a tutti i Sigg.ri Consiglieri, passa alla discussione degli oggetti posti all’ordine del giorno. 1

CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

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Page 1: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

PROVINCIA DI PRATOVerbale del Consiglio Provinciale

L’anno duemilatredici (2013) e questo giorno tre (3) del mese di luglio alle ore 14,30 nell’aula consiliare della Provincia di Prato, si è riunito il CONSIGLIO PROVINCIALE, convocato nei modi di legge, in sessione ordinaria.All’appello nominale risultano presenti il Presidente del Consiglio Giuseppe MAROSO ed i seguenti Consiglieri:

Consiglieri P A Consiglieri P AGESTRI Lamberto X GELSUMINI Simone XANICHINI Giulia X GENISE Maria XATTUCCI Cristina X MARCHI Roberto XBARNI Simone X MORI Luca XBARTOLINI Alessandro X MUGNAIONI Francesco XBINI Riccardo Giuseppe X PACINI Emanuele XBONACCHI Andrea Antonio X QUERCI Francesco XCITARELLA Emiliano X ROSSI Fabio XCOCCI Matteo X ROTI Luca X CONTE Giuseppe X SANTINI Matteo XFALTONI Monia X TOCCAFONDI Sergio XFRONZONI Gilda X TOGNOCCHI Mario X TOTALE PRESENTI N. 13

Sono presenti gli Assessori: Stefano ARRIGHINI, Alessio BELTRAME, Loredana FERRARA e Ivano MENCHETTI.

Il Presidente, con l’assistenza del Segretario Generale Dott. Massimo MIGANI, constatato che il numero dei Consiglieri è sufficiente per la validità della adunanza, dichiara aperta la seduta alle ore 15,44.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Preso e dato atto che la convocazione è stata disposta ed effettuata nei modi e termini di legge e

che i relativi avvisi sono stati debitamente notificati a tutti i Sigg.ri Consiglieri, passa alla

discussione degli oggetti posti all’ordine del giorno.

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Il Segretario Generale procede all'appello per la verifica del

numero legale.

Entrano Consiglieri Cocci e Marchi (h 15,46)

Esce Consigliere Roti (h 15,50)

PRESIDENTE

Buonasera a tutti. Sono assenti giustificati Toccafondi, Conte,

Attucci e Gelsumini. Nomino scrutatori per la seduta odierna i

Consiglieri Faltoni e Bartolini. Comunicazioni: probabilmente chi ha

la connessione è più aggiornato del sottoscritto, come si diceva

prima sono al momento disconnesso e volevo aggiornare se occorre, il

Consiglio perché più volte da più parti si individuava la data del 2

luglio come momento di svolta rispetto alla questione dei ricorsi

contro i provvedimenti connessi al riordino delle Provincia. La

consulta non si è ancora pronunciata. Notizie che possiedo sono

ricavabili da un articolo di "Italia oggi", va preso per la fonte che

rappresenta, che sostanzialmente spiega come la discussione che pure

ieri c'è stata alla presenza di coloro che avevano rappresentato i

ricorsi e quindi i legali delle nove Regioni che avevano fatto

ricorso non si è conclusa e nella giornata di oggi continua

l'attività della Corte che però deve decidere anche di altro, vedi la

questione FIOM contro FIAT sulla quale c'era una notizia non so

quanto attendibile una mezz’oretta fa per cui la consulta, questo non

c'entra nulla ma lo dico come informazione, si sarebbe pronunciata a

favore della FIOM. Nessuna notizia al momento c'è sulla vicenda che

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ci riguarda. Non si prevede, sempre secondo l'articolo, se la

decisione sarà questione di giorni o se la Camera di Consiglio si

allungherà fino al 16-17 luglio, ultima finestra utile prima

dell'estate. Chiaramente poi l'articolo prosegue facendo il punto di

ciò che comporterebbe lo slittamento a settembre, eccetera, eccetera.

Questo è l'aggiornamento. Volevo precisare, siccome anche qui in modo

non sempre benevolo corrono le voci più disparate, che al momento

secondo UPI perché qui poi lo Stato di diritto si parcellizza in

ragione di chi sostiene una parte o l'altra parte, per cui diciamo

sempre le fonti conviene, nota interpretativa dell'articolo 1 comma

15 della Legge di stabilità del 2013 si riporta il testo del comma

115 che tra le altre cose dice che il Presidente, la Giunta e il

Consiglio della Provincia restano in carica fino alla naturale

scadenza dei mandati fino all'esito della procedura di riordino, non

tanto fino alla sentenza della Corte, quanto, bensì, all'avvenuto

riordino da parte del Parlamento sulla base delle indicazioni fino

adesso venute. Questo è il quadro attuale. Ovviamente ciò non toglie

che un successivo decreto legislativo come si usa c'è un'innovazione

sono quelli dei decreti legislativi costituzionali fino a quando non

viene fuori qualcosa di nuovo in quel comparto del diritto

evidentemente le cose stanno così. Rimane questa cosa sciagurata per

la quale in ragione di un futuro riordino, si è impedito finora ai

cittadini delle quindici Province di provvedere al rinnovo dei loro

rappresentanti in attesa di un futuro riordino, è come se si

smettesse di votare anche in Parlamento poi alla fine ci metteremo

nelle mani di Di Gennaro ed è un nome che non cito oggi a sproposito,

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come sapete, che è stato nominato Presidente di Finmeccanica. Fatta

questa breve introduzione del tutto ingenua e priva di sottintesi

vorrei procedere ricordando che oggi il Consiglio è in seduta

ordinaria in quanto è chiamato a discutere il bilancio di previsione

dell'ente per il 2014. Ciò non comporta niente di particolare. Sapete

che le altre sono tutte sedute straordinarie. Discuteremo nell'ambito

del Consiglio, se ci saranno le condizioni, sia per la presenza di

chi ha fatto le domande di attualità, è presente Cocci ma non Querci,

sia per la presenza di chi deve rispondere, in particolare del

Presidente Gestri che è per strada perché aveva una riunione in

Regione alle 14,30, breve a suo dire, che chiaramente non prevede la

possibilità dell'ubiquità. Vediamo nel corso del Consiglio come

procedere salvo però si preferisca forse, Assessore Beltrame,

trattare subito la domanda di attualità del Consigliere Querci.

Questo pistolotto lo avevo preparato quando Cocci non era ancora

arrivato e quindi mi era rimasto sulla penna ma in realtà una domanda

di attualita è quella adesso distribuita e la possiamo trattare.

Prima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2

"approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non

ci sono osservazioni, come al solito, lo do per approvato. Il

Consiglio approva il verbale di cui al punto 2. Come vedete seguono

una domanda di attualità iscritta al punto 3 che trattiamo

eventualmente più avanti. Darei la parola all'Assessore Beltrame per

la risposta alla domanda di attualità presentata oggi dal Consigliere Cocci (All.n.1). Prego, Assessore.

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Rientra Consigliere Roti (h 15,52)

ASSESSORE BELTRAME (h 15,52)

Grazie, Presidente e buongiorno a tutti. Ringrazio il Consigliere

Cocci che mi dà la possibilità anche di informare il Consiglio

provinciale dell'azione che la Giunta provinciale ha fatto nei giorni

scorsi. L'azione è quella del ricorso in paritetica, in Commissione

Paritetica, così come previsto dalla legge 1 del 2005 del Governo,

sul governo del territorio nei casi in cui un'Amministrazione ritenga

che un altro strumento sul territorio sia in contrasto con il proprio

strumento di pianificazione. Il Consigliere Cocci mi chiede due cose,

di illustrare gli intenti che vi sono all'origine del ricorso e se la

vicenda dell'ampliamento dell'aeroporto ha un qualche nesso con

questa vicenda. Immagino che quando il Consigliere Cocci parla di

essere venuto a conoscenza dalla stampa locale si riferisca a quelle

che sono le esternazioni fatte dal Comune di Prato nel cui articolato

è stato detto, senza entrare devo dire nel merito del ricorso, che è

semplicemente una manovra, sono stati usati vari termine del tipo

congiure, della Provincia insieme alla Regione semplicemente per

agevolare il PIT sulla riqualificazione dell'aeroporto di Peretola.

Devo dire che non ci sarebbe bisogno di rispondere e credo il

Consigliere Cocci abbia ben chiara la posizione della Giunta, la

posizione del Presidente in particolare perché fin dalla prima

approvazione in Giunta regionale del PIT ed anche a questa successiva

delibera di Giunta regionale la Provincia ha sempre avuto una

posizione estremamente chiara in riferimento all'aeroporto non solo

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nell'interlocuzione in Consiglio e nelle varie comunicazioni fatte,

certamente rilevandola dalla stampa, e più che altro in quelle che

sono state le occasioni ufficiali nelle quali la Provincia è stata

chiamata ad esprimersi in merito a questa delibera. In modo

particolare laddove è stata chiamata ad esprimersi nelle Commissioni

regionali competenti e quindi credo che non ci sia nessun dubbio di

quella che è la posizione della Provincia in merito alla questione

che riguarda la pista di Peretola e mi sembra il fatto che ci possa

essere in qualche modo un nesso tra la nostra azione e l'agevolazione

ad una delibera della Regione, mi sembra un qualcosa fuori luogo

semplicemente frutto di una volontà da parte del Comune di Prato di

portare la questione sul piano di una polemica politica, di una

contrapposizione politica, cosa che non è. Non è perché i documenti

contenuti nella delibera che la Giunta provinciale ha fatto in merito

al ricorso per richiedere il ricorso di paritetica pubblicati sul

nostro sito dicono chiaramente quelle che sono le motivazioni e le

leggo per chiarezza. "Contrasto con l'articolo 12 in combinato

disposto dell'articolo 57 e con l'articolo 44 comma 5 delle norme

tecniche di attuazione del PTC per la trasformazione operata dal PS

nella tavola E5 di area esclusiva funzione agricola e di area

boscale. Entrambe le categorie individuate come invarianti

fondamentali dello statuto del PTC in area urbana a prevalente

funzione agricola laddove ancora chiaramente leggibili le

caratteristiche di pluralità". Il PTC della Provincia di Prato è

approvato ed è in vigore dal 2008. Nel momento in cui un Comune della

Provincia decide di andare a fare delle variazioni che possono andare

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in contrasto con questo è evidente che non c'è una cattiveria

dell'ente provinciale che cerca di far valere i principi, le norme

inserite in questo dettato. La vicenda nasce dal fatto che dopo la

adozione del piano strutturale del Comune di Prato, la Provincia ha

fatto osservazioni, come ne ha facoltà, e ha fatto osservazione tra

le altre cose anche su questo aspetto e cioè su questo profilo di

contrasto perché le aree ad esclusiva funzione agricola contenute nel

PTC della Provincia sono un invariante strutturale e la parola dice

quindi che in qualche modo non possono variare perché vengono

considerate un patrimonio dal punto di vista agricolo paesistico e

naturalistico. Il Comune di Prato non ha recepito su questo punto

pienamente la nostra osservazione mantenendo quindi, a nostro avviso,

ovviamente il profilo di contrasto e quindi andando in approvazione,

la Provincia non aveva altra azione da fare se voleva far valere

questo principio contenuto nel proprio PTC, altrimenti dovrebbe

adeguarsi alle scelte fatte in un piano strutturale di ricorrere in

Commissione paritetica che è una Commissione tenuta ad esprimere un

parere, quindi a valutare se un contrasto che abbiamo rilevato

sussiste o se questo contrasto non sussiste. Questi sono i termini

della questione. Certamente non ci sono altre questioni che hanno

portato la Provincia a fare questo tipo di atto.

Entrano Consigliere Querci e Assessore Giorgi (h 15,53), Consiglieri

Bini, Fronzoni e Presidente Gestri (h 15,55)

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PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Consigliere Cocci, prego.

CONSIGLIERE COCCI (h 15,58)

Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore delle spiegazioni fornite e

soprattutto del ribadire la posizione espressa dalla Giunta

provinciale sia in sede ufficiale ufficiosa che in qualunque sede. A

questo punto da come l'Assessore Beltrame ci ha chiarito, speriamo

che tutto questo continui sempre così, ribadendo ancora il fatto dei

700 ettari, come ho scritto brevemente nella mozione, comunque quello

su cui poi avremmo il famoso contrasto si tratta di 80 ettari, non di

più. Ottanta ettari in 25 anni, ho parlato anche con l'Assessore

all'urbanistica del Comune di Prato, su cui potrebbe vertere uno

scontro tra i due enti. Detto questo ringrazio l'Assessore della

risposta.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. Visto che ci sono le condizioni procediamo con

l'altra domanda di attualità a suo tempo presentata dal Consigliere Francesco Querci (all.n.2).La parola al Presidente Gestri.

PRESIDENTE GESTRI (h 16,00)

Rispondo al quesito posto dal Consigliere Querci annunciando che per

quanto ci riguarda l'atteggiamento di questa Amministrazione è stato

quello di di fronte a questa notizia che è apparsa su alcuni giornali

che ha avuto anche una vasta eco che riguarda l'assenza di alcuni

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Page 9: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

dipinti importanti dalla galleria di Via degli Alberti ad un museo di

Vicenza. Sapete la vicenda; da accordi iniziali che furono fatti del

mantenimento dei beni artistici e culturali di proprietà della ex

Cassa di Risparmio di Prato, poi diventata Banca Popolare di Vicenza

ho avuto un atteggiamento di presa di posizione preoccupata per

quanto riguarda la prima appena è uscita fuori la notizia e

successivamente immediatamente dopo quella di chiedere spiegazioni

perché ci sembra un atto tutto sommato inaccettabile che va contro i

rapporti che sempre ci sono stati tra la città e questa banca che,

come sappiamo, è passata di mano. Il risultato di questo è che la

prossima settimana ci sarà un incontro con il direttore generale

della banca stessa per affrontare questo tema e capire quando e in

che modo questi dipinti ritorneranno sul territorio di Prato.

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Se il Consigliere Querci vuole può replicare.

CONSIGLIERE QUERCI (h 16,02)

Grazie, Presidente. La risposta ovviamente la prendo per quella che

è, una sorta di rinvio. Sicuramente non soddisfa perché non soddisfa

tanto la risposta del Presidente quanto non soddisfa la risposta

della banca che doveva essere "tornano domani", o "tra una

settimana", o "tornano tra quindici giorni". Una volta che esce un

articolo del genere che fra l'altro è uscito prima sui giornali

fiorentini in prima pagina rispetto a quelli pratesi, mi piace

sottolineare questo perché, anzi, la risposta da parte dei giornali

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Page 10: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

pratesi è stata anche fin troppo morbida. C'è stata una presa di

posizione abbastanza forte da parte del Presidente dell'Unione

Industriale. C'è, da quanto apprendo, una presa di posizione da parte

del Presidente della Provincia e la banca non ha niente altro di

meglio da dirci "si fissa un appuntamento tra una settimana". Sono

già passati sette giorni e quindi mi chiedo quale sia l'intenzione

della banca, perché se era quella di riportare questi beni sul nostro

territorio alla galleria degli Alberti, non ci sarebbe stato alcun

rinvio e ci sarebbe stato detto immediatamente "questi beni

torneranno il tal giorno". Sinceramente la preoccupazione che avevo

due settimane fa risulta ancor maggiormente rafforzata a seguito di

questa spiegazione da parte del Presidente e da parte della banca.

Invito nuovamente il Presidente a fare iniziative un po’ più forti

nei confronto di questo istituto bancario perché dietro questa

mancanza di risposta ufficiale da parte della banca a distanza di due

settimane secondo me si celano e si nascondono problemi ben più

grossi e più gravi che riguardano le nostre opere d'arte. Vorrei

anche suggerire, magari questo potrebbe essere fatto insieme altri

enti ed istituzioni sul territorio, di chiedere un parere legale se

effettivamente la banca si può comportare in tale maniera perché, se

non sbaglio, la storia della Cassa di Risparmio di Prato è molto

complessa e viene molto da lontano. Probabilmente ci potrebbe essere

un vincolo su questa galleria che potrebbe impedire di fatto alla

banca di portare via questi beni. Detto questo aspettiamo questo

incontro con la banca. Grazie, Presidente.

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Page 11: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. Le preoccupazioni espresse dal Consigliere mi

paiono ampiamente raccolte anche dal Presidente della Provincia e che

siano le preoccupazioni del Consiglio intero. Procedendo con l'ordine

del giorno passiamo al punto 4 che riguarda la presentazione della

relazione annuale dei Presidenti delle Commissioni. Si comincia con

la relazione del Presidente della Quarta Commissione. Consigliere

Tognocchi, prego.

CONSIGLIERE TOGNOCCHI (h 16,06)

Grazie, Presidente. La mia relazione vuole essere breve perché vorrei

incentrare l'attenzione di quello che è stato il lavoro della Quarta

commissione e sottoporlo all'attenzione del Consiglio perché ci sono

due progetti in particolare su cui abbiamo lavorato che hanno una

certa importanza. Riteniamo importante sottoporre a Voi questa

attenzione. L'attenzione sostanzialmente è su due progetti; uno è

quello che, tra l'altro, lei, Presidente, ha chiesto se potevamo

relazionarlo in modo più esteso che è "la pace parla alla guerra".

Come Commissione abbiamo conosciuto elementi del territorio che hanno

fatto pensare che abbiamo qualcosa nel territorio di molto speciale

che non hanno altri nel territorio del paese o perlomeno non ne siamo

a conoscenza. Perché in queste terre abbiamo avuto un evento

particolare, abbiamo avuto la Linea Gotica, abbiamo avuto un punto

decisivo della guerra dove da una parte si confrontavano coloro che

si preoccupavano della democrazia e dall'altra coloro che invece

avevano un'altra visione del mondo in effetti dove i conflitti si

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accendono sulle pagine dei giornali. Pensiamo potremo parlare e fare

diventare questi eventi cose che sono accadute nel nostro territorio,

qualcosa di particolare. Penso e vorrei che voi poteste immaginare

cosa sta accadendo in questo momento in Siria, nel Congo, in altri

territori; immaginate cosa potrebbe essere per queste persone

nell'Afghanistan, nel Libano, poterle invitare e fargli vedere che in

tale luogo ci siamo combattuti e abbiamo avuto una dittatura, una

guerra, una guerra civile e che i popoli che si sono combattuti in

quel territorio oggi invece crescono più forti e riescono ad

immaginare un altro modo di convivere. Quella Germania che noi

abbiamo combattuto in questo territorio, se vedevamo dei tedeschi

immaginavamo qualcosa legato ad una dittatura, oggi invece è la

locomotiva dell'Europa e abbiamo immaginato che questa esperienza

potesse diventare un esempio nel mondo pensando a questa come

esperienza di turismo, qualcosa che può essere di esempio nel mondo.

Abbiamo visto che c'è un altro caso che voi forse avete sentito ma

non avete notato, il festival dei due mondi a Spoleto. C'è una

persona, Giancarlo Menotti, se possibile ho fatto alcune fotocopie

che vorrei potessero essere date agli altri Consiglieri, che ha

immaginato un festival della musica che riuscisse ad unire i due

mondi e oggi il festival di Spoleto viene guardato come esempio e

come momento importante per l'esperienza del turismo di una città,

Spoleto, che probabilmente nessuno conoscerebbe. Riporto le parole di

questa intervista. Giancarlo Menotti ha oggi 97 anni e in questa

intervista dice: "non c'è un solo abitante di Spoleto che si faccia

vedere agli spettacoli, ma provi a chiedere agli spettatori da dove

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vengono, di Spoleto non ne troverà nemmeno uno, vengono da tutto il

mondo. Saranno troppo impegnati gli spoletini a lavorare negli

alberghi e nei ristoranti che ospitano e rifocillano il pubblico del

festival". Questa persona, immaginando che cosa potesse essere

Spoleto dall'incontro di queste popolazioni che vengono, che si

ritrovano perché hanno una passione, è riuscito a far diventare

Spoleto un qualcosa portata ad esempio nel mondo. Immaginate una pace

che può dare alla guerra, immaginate in queste terre dove viviamo c'è

stata una guerra civile come quella che infiamma in questo momento la

Siria. Qui in questo stesso territorio una guerra civile che ha

infiammato la Libia e la Tunisia. Abbiamo avuto e per fortuna abbiamo

ancora gli ultimi che raccontano della guerra civile che c'è stata in

queste terre, abbiamo trovato un articolo di giornale che racconta di

indiani, stiamo parlando di indiani dell'India, di indiani di

America, venuti a combattere in queste terre quando c'è stato quello

scontro sulla Linea Gotica. In queste terre dove noi viviamo i popoli

che oggi convivono pacifici si sono fatti la guerra e e se riusciamo

a immaginare cosa è successo in questi territori quando sentite

parlare di pace e voi vedete che viene dato il premio Nobel, noi

abbiamo qui vicino i fratelli Buricchi che prendono e che muoiono

perché fanno esplodere un treno, siamo nel territorio di Comeana,

perché questo treno portava la dinamite della Nobel. Quindi il fatto

che qui si possa evocare la pace fra questi popoli in guerra possiamo

ricordare coloro che si sono combattuti di varie nazioni sopra sui

monti di Vernio. Ci sono persone che per passione hanno raccolto

cimeli di questo confronto. Abbiamo persone che ancora vengono in

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questi territori a conoscere le esperienze delle deportazioni a

Figline. I conflitti che sono stati senza fine; noi questi conflitti

senza fine possiamo raccontarli perché abbiamo avuto una dittatura

durata venti anni, come senza fine sembrano quei conflitti. Possiamo

far vedere a queste persone che non vedono speranza; immaginiamo un

ragazzo nato in questi territori dove vive il conflitto da 15-20 anni

e anche di più. La nazione di Israele è nata, come ricordate, nel '48

se ricordo bene. Queste persone che vedono il conflitto possono

venire qua e ricordare e vedere cosa è successo in questo territorio.

Per questo all'Europa è stato dato il premio Nobel per la pace.

Possiamo essere coloro che lo ricordano, possiamo ricordarlo noi e

ricordarlo allora a tutti i popoli in conflitto invitando i loro

rappresentanti, ecco perché un'iniziativa come la pace che parla alla

guerra può essere qualcosa per la Provincia di Prato che parla al

paese e che dà un'immagine importante, raccoglie intorno a sé

personalità di popoli oggi in guerra con personalità che sanno

parlare le lingue della pace, far diventare questo un luogo di

incontro di personalità come, faccio un esempio che può essere

qualcosa di simile a Giancarlo Menotti, il generale Fabio Mini che è

una personalità che sa parlare la lingua della guerra ma che conosce

anche i linguaggi della pace. Personalità che lavorano sulla gestione

dei conflitti, raccogliere qui esponenti dei popoli in guerra che

molto spesso non hanno mai visto una pace. Pensate ai giovani

palestinesi e afgani, uomini che non sanno neppure cosa è la

democrazia europea. Pensate che cosa può essere questa esperienza per

loro. Nel chiudere questo argomento e poi parlarvi dell'altro

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progetto su cui abbiamo lavorato debbo raccontarvi un'esperienza

accadutami quindici anni fa quando è venuto a Prato il Vescovo

Monsignor Tonini. Erano i primi tempi che avevamo gli immigrati nel

territorio e c'erano persone in questo incontro che chiedevano al

Monsignore "cosa ne facciamo di questi immigrati?" Monsignor Tonini

oltre quindici anni fa disse "pensate che cosa può essere la loro

esperienza quando verranno qui e torneranno nelle loro case". Nessuno

a quel tempo poteva immaginare la primavera araba, nessuno riusciva

ad immaginarlo. Da noi nessuno riusciva a immaginarlo. Nei paesi

arabi quando ho visto quello che è successo e quello che sta ancora

accadendo, sentite cosa accade in piazza Tahir in Turchia, sentite

che cosa accade in Egitto. Voi non riuscireste a darvene spiegazione

se non pensaste all'esperienza che hanno avuto queste persone, questi

popoli venendo in Europa. Noi possiamo fare in modo che diventi

sistema e che Prato sia quel luogo, quella esperienza per interesse

turistico, come ha detto Giancarlo Menotti, perché avere una

camionetta che ti accoglie e che ti fa vivere un'esperienza, se

volete, anche turistica e ti fa girare tutti i Comuni che hanno

questi racconti... sapete che in Piazza San Marco abbiamo le memorie

per la guerra e la pace e da lì prendere e portarli a fare questo

viaggio di esperienze nel territorio, fare in modo che ci siano

questi incontri. Immaginate che cosa potrebbe essere. L'altro

progetto è stato un lavoro importante per la Commissione e per noi in

questa relazione, Presidente, va un ringraziamento particolare perché

è un modo anche di lasciarne memoria qualunque cosa accada. L'altro

lavoro importante su cui abbiamo lavorato con la Commissione turismo,

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scusate oggi mi concentro su questa, se il Presidente vorrà la

prossima volta parlerò più estesamente degli altri, anche del lavoro

fatto con l'aiuto degli altri Consiglieri...

Entra Consigliere Rossi (h 16,10)

PRESIDENTE

Le ricordo che in 5 minuti bisogna chiudere e che sono già passati

dodici minuti dall'inizio dell'intervento.

CONSIGLIERE TOGNOCCHI (h 16,18)

Brevemente soltanto per rappresentare ai Consiglieri il progetto che

abbiamo chiamato "diffondi amo la musica". Ci siamo immaginati con la

Commissione, perdoni ma vorrei restasse a verbale, il nome di

Francesco Mugnaioni e di Emanuele Pacini, Presidente emerito della

Commissione che mi ha portato all'esperienza, di Maria Genise,

scusate, di Sergio Toccafondi. Per me è stato importante, è la prima

esperienza in politica ed è stata importante la loro collaborazione.

Ci siamo immaginati cosa può essere l'esperienza di persone che

vengono nel territorio e camminando per le strade sentono la musica

della camerata strumentale. Immaginate che questa musica sia diffusa

da Rete Toscana classica e che passi attraverso i computer, entri in

tutte le attività commerciali e possa da lì, dai sette punti del

turismo nei sette Comuni, possa essere diffusa nei centri storici.

Immaginate che cosa sia quella domanda per chi sente questa musica,

come ci ha detto il direttore di Rete Toscana classica. La musica

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crea e lavora sullo stato d'animo. Lo stato d'animo delle persone;

voi sapete della musicoterapia, sapete di quanto possa essere

importante la musica per le persone. Immaginate una cosa di questo

genere, sarebbe una novità nel paese. In Italia ancora non ho memoria

di un'esperienza del genere. Abbiamo trovato che abbiamo nella

Provincia tutto e in particolare sono felici oggi sia il Presidente

della Provincia che può ascoltare il resoconto di questo lavoro che

consegniamo al Presidente, all'Assessore, al turismo perfettamente

informato perché possano, se possibile, in questo anno ultimo che ci

resta fare in modo che parta. Abbiamo trovato l'accoglienza e la

possibilità di realizzarlo. Chiudo qui ringraziando ancora tutti e

soprattutto tutti i Consiglieri per il lavoro che abbiamo potuto fare

insieme. Grazie, Presidente.

Escono Consigliere Bonacchi e Assessori Giorgi e Menchetti (h 16,22)

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. Non so se ci sono altri Presidenti di

Commissione che avevano pensato ad oggi come occasione per la loro

relazione. Mi pare di no. Per il prossimo Consiglio che dovremo

probabilmente fare ancora nel corso di questo mese, come avevamo

detto in apertura della comunicazione riguardante questo punto, in

altre occasioni, in altri Consigli chiederei, ai Presidenti o di

consegnare precedentemente per iscritto la loro relazione o di

prepararsi per portarla oralmente in Consiglio in modo che si chiuda

questa partita in questo mese. Grazie. Passo quindi al punto 5

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Page 18: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

all'ordine del giorno "risorse finanziare dei gruppi consiliari per

il 2013". Questo argomento, come ormai sappiamo essendo qualche anno

che trattiamo i bilanci preventivi, viene trattato e votato prima e

fuori dal bilancio dell'ente in quanto rappresenta almeno formalmente

un momento di autonomia del Consiglio, in particolare dei gruppi. In

qualche modo è rimasta la forma, quest'anno come in capigruppo

abbiamo potuto vedere e come abbiamo potuto vedere anche in seno alla

Prima Commissione, i fondi per i gruppi in ragione delle condizioni

complessive del bilancio dell'ente sono arrivati ad euro 4.400 e per

arrivare a tale risultato faccio la somma di tre diversi capitoli di

spesa. Poco conta che sia la metà dell'anno scorso perché, come

dicevo, i capigruppo in Commissione oltre ad essere un grande libro

sulla rivoluzione napoletana nel 1799, è anche realtà di quello che

rappresenta questa disponibilità economica. Evidentemente è anche

vero che non sempre i fondi, pur limitati, sono stati dai gruppi

adoperati. È pur vero, come ho detto già anche in capigruppo e in

Prima Commissione, che comunque vedremo nel corso di quello che resta

di questo anno in presenza di particolari necessità, naturalmente non

relative a queste del gruppo ma complessivamente intese,

eventualmente di riuscire a sopperire a quelle che fossero richieste

giustificabili ritenute prioritarie. Diversamente i capigruppo

potrebbero rivolgersi ai loro colleghi in Consiglio Regionale, il che

credo consentirebbe invece una diversa pratica dell'attività politica

dei gruppi medesimi. Questo è quanto. Su questo non mi pare

necessario aprire dibattito salvo che qualcuno lo chieda. Prevedendo

questo punto una sua votazione lo metterei in votazione al Consiglio.

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Chiedo agli scrutatori di verificare. Abbiamo 19 Consiglieri

presenti. Chiedo quindi chi è favorevole a questa determinazione.

Contrari? Astenuti? La proposta è approvata all'unanimità. Passiamo

adesso alla trattazione che in volgare si potrebbe dire "del bilancio

preventivo", i nomi giusti li trovate nelle singole proposte di

delibera. Come d'uso tratteremo a livello introduttivo i punti 6, 7,

8, 9, 10 salvo naturalmente procedere poi per votazione separata. La

discussione al bilancio viene introdotta dall'Assessore Beltrame.

Prego, Assessore.

ASSESSORE BELTRAME (h 16,24)

Grazie. Mi avvalgo dello strumento che abbiamo messo in piedi per

descrivere e rappresentare il bilancio di previsione 2013 come

abbiamo fatto con il bilancio consuntivo. Spero che si veda bene,

l'altra volta c'era qualche problema a distanza. Se qualcuno in

realtà ha il proprio PC è pubblicato già sul sito. Il bilancio 2013;

prima di addentrarsi sui numeri del bilancio due parole per

rappresentarVi quelli che sono stati i condizionamenti e gli elementi

che hanno portato alle scelte e a questa proposta che la Giunta fa a

questo Consiglio. Sostanzialmente sono due dal punto di vista

economico e finanziario, prima di tutto abbiamo dovuto far conto di

quello che è il taglio previsto anche per questo anno dalla manovra

finanziaria del precedente anno. Nel 2012 il taglio che abbiamo avuto

dal governo era un taglio che ammontava a circa 2 milioni e mezzo. Il

taglio che registriamo nel 2013 è un taglio di 5 milioni e 7 e quindi

questo già dà una misura di un elemento che ovviamente era un

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elemento centrale di cui tenere conto per la manovra per questo

bilancio pluriennale. Nel pluriennale 2014 - 2015 il taglio sale a 6

milioni. L'altro elemento che ben conosciamo è relativo al patto di

stabilità e cioè all'obiettivo di patto di stabilità previsto per

questo triennio. Anche questo è un valore che cresce rispetto al 2012

e sapete che è stato un anno difficile seppure ci ha consentito di

onorare quelli che erano i nostri debiti verso le imprese e verso i

trasferimenti verso i Comuni. Quindi certamente delle cose

prioritarie dei lavori che dovevano andare avanti anche se non

completamente, soddisfacevano i bisogni dell'ente ed anche questo è

un valore quindi che cresce nel tempo e che arriva a 6 milioni e nel

pluriennale si sta parlando di 7 milioni. Questo per farVi vedere

l'andamento nel corso di tutti gli anni. Come vedete partiamo da un

dato addirittura negativo come obiettivo del 2009. Che vuol dire

negativo? Che noi potevamo spendere e potevamo pagare più di quanto

riuscivamo a creare come avanzo economico di parte corrente. Oggi

invece gli avanzi economici che produciamo in parte corrente servono

in realtà a coprire quel gap che cresce e nel 2014 e nel 2015

crescerà ancora di più fino a 7 milioni non tenendo conto di quello

che poi potrà essere il patto verticale con la Regione Toscana.

L'altro elemento sempre legato al patto di stabilità che nel 2013 è

stato un valore importante è la capacità di pagamento che ci è stata

data con il decreto di qualche mese fa di questo Governo che Vi

ricordate avere consentito a questo ente di poter pagare 3 milioni di

euro. Questo ci ha messo nelle condizioni di potere annullare tutto

quello che era il debito pregresso che avevamo sia direttamente verso

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le imprese rispetto ad altri enti, o come trasferimenti ai Comuni

relativamente alle spese di investimento ai lavori pubblici. Questo

ci ha consentito sicuramente di metterci in una condizione che nel

2013, con la manovra che abbiamo fatto ci consente di rispondere alle

esigenze di pagamento con i dati che abbiamo ad oggi ed, anzi, ci

consente di poter fare ripartire anche alcuni cantieri che erano

fermi in attesa di avere la disponibilità di pagamento. Questi sono

stati due condizionamenti molto forti da cui siamo dovuti partire.

Qui sono entrate in gioco quelle che sono state le scelte della

Giunta. La prima scelta è stata quella di non andare ad intaccare le

entrate dell'ente, cioè non andare ad intaccare le imposte e i

tributi, le entrate che l'ente ricava dal territorio. Quindi abbiamo

lasciato invariate quelle che sono le tassazioni che potevamo

manovrare, da una parte l'RC auto rimasta alla tassazione massima del

16% e dall'altra l'IPT e la TIA. L'IPT la abbiamo lasciata invariata

allo 0% senza ulteriore addizionale che potrebbe arrivare fino al

30%, la TIA, l'addizionale sul tributo ambientale, l'abbiamo lasciata

all'1% e ricordo sempre che la Provincia di Prato è l'unica Provincia

in Italia che mantiene la TIA all'1% e potrebbe variare fino al 5%

che per il nostro ente vorrebbe dire 2 milioni in più di entrate. È

stata una scelta il non andare a sovraccaricare ancora di più sul

territorio la tassazione. Dall'altra parte la scelta che la Giunta ha

fatto per potere andare a coprire questo ammontare del taglio che

subiamo, e allo stesso tempo mantenere un livello di investimenti e

di pagamenti sul bilancio abbiamo effettuato una manovra sulla parte

corrente e cioè siamo andati ancora a cercare di razionalizzare la

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spesa con un lavoro che è stato fatto di concerto con tutti gli

assessorati e i colleghi che ringrazio perché fare questo tipo di

lavoro consente di dare una lettura anche della spesa non puramente

finanziaria e quindi facendo un taglio, quello che si chiama un

taglio lineare, che cerca semplicemente di ricavare delle somme ma un

lavoro di qualificazione della spesa in cui ogni Assessore è riuscito

a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Quindi da una parte di

razionalizzare la spesa che riusciva a ricavare rispetto al

consuntivo 2012 più di 1 milione e 100 e allo stesso tempo mantenere

livelli di servizio importanti perché noi non siamo andati ad

intaccare le manutenzioni delle scuole, delle strade, o sugli argini,

non siamo andati ad intaccare le risorse per il trasporto pubblico

locale e quindi facendo delle scelte siamo riusciti a non gravare sul

sistema della cultura e sul sostegno agli enti culturali del

territorio la nostra manovra. Lo dico perché ci sono enti anche

vicini a noi che alla fine hanno trovato una strada che è quella di

andare a tagliare i contributi e il sostegno a questi enti culturali.

Credo poter dire che la spesa che mettiamo in campo, seppure decresce

per potere andare a coprire le nostre esigenze, credo sia una spesa

qualificata. Parlavamo di entrate. Farei una rapida panoramica per

arrivare poi ad altri aspetti. Per riprendere le nostre entrate

l'ente Provincia principalmente ha le entrate dalla RC auto, dalla

IPT e dall'addizionale sul tributo ambientale. Questa addizionale

ENEL non c'è più, lo sapete, come entrata propria della Provincia e

questi sono dei residui che in questo anno arriveranno, dei recuperi

di quelle entrate degli anni precedenti. Volevo fare vedere anche

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Page 23: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

l'andamento dell'entrata corrente. È un'entrata che in realtà da

questo grafico vediamo aumenta leggermente. Questo è l'effetto che ha

in realtà se si va a depurare la spesa di quelle che sono alcune

partite che in qualche modo vanno ad alterare questo dato nel senso

che il rimborso allo Stato che vi dicevo prima è cresciuto da due

milioni e mezzo a 5 e 7. In realtà ragionieristicamente lo troviamo

come uscita e non come minore entrata, per cui in realtà se si va a

depurare la spesa da questo dato torniamo a quel dato che Vi dicevo

prima che è di meno 1 milione e 100 circa rispetto al consuntivo

2012. Il consuntivo era 34 milioni e 397, il preventivo 33 milioni e

271mila euro. Guardando gli equilibri il primo dato che volevo

evidenziare è questo: andando a vedere la somma delle entrate e la

nostra uscita produciamo un avanzo economico di 4 milioni e 100 che è

un avanzo economico ancora superiore rispetto agli avanzi economici,

seppure corposi, che avevamo prodotto gli altri anni, effetto che

dobbiamo ottenere per cercare di coprire questa crescita del patto di

stabilità. Chiaramente siamo un ente che è stato, ed è ancora nelle

condizioni di poter produrre questi avanzi economici avendo una spesa

che ancora abbiamo potuto, seppure con grande difficoltà, in qualche

modo agire perché abbiamo una spesa che non è appesantita da spese

fisse e di funzionamento. Abbiamo una spesa del personale molto

bassa, una spesa del personale del 17 e mezzo per cento, abbiamo

spese fisse di funzionamento che sono basse anche per effetto di

quelle che sono state le scelte che in questi quattro anni sono state

fatte, prima per tutti penso alle spese per gli affitti che di fatto

sono stati questo anno totalmente azzerate e non abbiamo più

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strutture in affido. Questo ci ha consentito comunque di agire ancora

sulla spesa corrente. La spesa corrente; questo avanzo economico che

abbiamo prodotto come lo abbiamo utilizzato? Lo abbiamo utilizzato

per finanziare parte di investimenti. Presentiamo un bilancio con

circa 14 milioni e mezzo di investimenti che sono finanziati per 4

milioni e 100 con l'avanzo economico, circa 4 milioni con l'avanzo di

amministrazione, senza ricorrere all'indebitamento e le altre

entrate, le altre fonti di finanziamento sono da parte dello Stato o

della Regione ma principalmente della Regione Toscana. Questo credo

sia un dato importante perché riusciamo a mettere in campo una

quantità di investimenti rilevante. Ovviamente la domanda, il punto

interrogativo che ancora abbiamo è quanti di questi investimenti nel

tempo potranno effettivamente diventare impegni di spesa lavori e

quindi poi opere finite. Questo dipenderà principalmente da quelle

che saranno le scelte che questo governo farà, quelle scelte che

verranno fatte nella prossima finanziaria. Se la prossima finanziaria

darà una risposta in termini di alleggerimento del patto di stabilità

saremo in grado di mettere in campo questi investimenti in un modo

che spero sia importante e se invece rimangono questi livelli di

patti di stabilità ovviamente la strada è più stretta perché questo

anno abbiamo potuto beneficiare di un'operazione straordinaria ma la

previsione per il 2014 sicuramente è penalizzante non tanto per

l'ente ma per il territorio perché abbiamo la capacità di pagamento

per il 2014 di circa 1 milione e 6 e per il 2015 di circa 1 milione e

4. Come capite c'è una distanza molto forte da quelli che sono gli

investimenti che inseriamo in bilancio e che sono le priorità, le

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necessità del territorio di cui dopo magari l'Assessore Menchetti ci

indicherà le priorità, il piano delle opere pubbliche che presentiamo

a questo Consiglio rispetto alla capacità di pagamento che l'ente in

questo momento ha nel pluriennale. Passerei a far vedere a questo

punto l'articolazione della spesa di parte corrente e spesa in conto

investimenti. Se andiamo a vedere quindi la spesa in parte corrente,

ci rendiamo conto di come questa spesa in realtà venga distribuita

nei vari servizi dell'ente, nelle varie funzioni dell'ente e nei vari

assessorati e la parte corrente. Come vedete in qualche modo nelle

spese per l'istruzione pubblica in realtà troviamo sia l'istruzione

pubblica che la formazione lavoro che possiamo vedere come sono

articolate: 1 milione e 9 sulle scuole e quindi si sta parlando di

manutenzione o trasferimenti al sistema scolastico e la parte invece

di formazione di 4 milioni e 3 sommata ai 4 milioni e 8 sullo

sviluppo economico, dà la misura di quella che è la parte principale

del bilancio in parte corrente insieme ai trasporti che rimangono

stabili rispetto anche all'anno passato e poi quelle che sono le

spese per il territorio e la tutela ambientale. Lì c'è tutto ciò che

riguarda principalmente la parte della manutenzione del territorio e

quindi di argini piuttosto che viabilità e che è una parte che non

abbiamo toccato come scelta della parte corrente per cercare di

mantenere alto il livello delle manutenzioni che possiamo erogare.

Sulla parte degli investimenti l'articolazione è diversa e in questo

caso la parte del territorio e della tutela ambientale sono le

funzioni sulle quali vengono investite più risorse in modo

particolare sulla viabilità, sull'urbanistica, si tratta di un

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singolo progetto, e sulla tutela ambientale dove in questa

articolazione poi la difesa del suolo in realtà ha la maggior parte

degli investimenti. Per quanto riguarda il trend abbiamo visto prima

il trend della spesa corrente. Questo è il trend della entrate che

vedete è in leggera crescita. Ovviamente qui ci sono sia entrate

extratributarie che entrate proprie e trasferimenti da parte di altri

enti ma certamente un dato è chiaro, che il livello delle nostre

entrate è un livello che in questi anni ha tenuto e cioè non abbiamo

visto, a differenza di altre Province anche toscane, un crollo dei

dati. Per quanto riguarda le nostre entrate questo è stato un fattore

comunque positivo perché in un trend nazionale anche di calo del

mercato delle auto, perché alla fine di quello si sta parlando quando

si parla delle nostre entrate in realtà per la Provincia di Prato

questi dati sono stati dei dati che ci hanno in qualche modo

sostenuto. Questa è invece la voce delle entrate locali che rimane

piuttosto stabile negli ultimi tre anni e questa invece è la voce

della spesa in conto capitale dove vedete c'è effettivamente

un'impennata derivante dal fatto che siamo stati nelle condizioni di

avere un avanzo economico molto alto, come Vi facevo vedere, e di

potere utilizzare una quantità consistente dell'avanzo di

Amministrazione che, se ricordate, dall'ultimo consuntivo per la

Provincia ammonta a 16 milioni di euro con 10 milioni di avanzo e

quindi siamo riusciti a poter finanziare le opere pubbliche. Credo di

avervi descritto le voci principali e le scelte che questa Giunta ha

fatto. Ovviamente qui ci sono dei punti interrogativi che sono quelli

ai quali oggi non siamo in grado di rispondere ma ai quali dovranno

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risponderci altri. Poi ci sono anche punti interrogativi non

economici e finanziaria perché siamo qui in attesa di capire quello

che sarà il destino della Provincia e quindi quello che sarà anche

l'arco temporale sul quale dovremo ragionare. Questo è un ente che

riesce a rispondere, credo, nella condizione data in modo positivo

sul territorio e su quelle che sono le nostre esigenze e credo

abbiamo fatto anche per questo anno un buon lavoro seppure ancora con

maggiori difficoltà, il che dimostra che arriviamo ai primi di luglio

a presentare un bilancio di previsione anche se il Governo in realtà

lo ha già posto al 30 settembre perché le difficoltà sono davvero

forti e credo abbiamo un vantaggio anche rispetto ad altre Province,

come Vi dicevo, di un bilancio che negli anni è stato gestito, credo,

in modo corretto e di questo bisogna ringraziare non solo tutta la

Giunta ma anche gli uffici che si sono prodigati perché questo ente

potesse mantenere un livello tale di bilancio. Credo che la nostra

parte l'abbiamo fatta e che il Consiglio possa apprezzare questo tipo

di lavoro e di proposta che portiamo. Ora la parte credo la debba

fare qualcun altro che non sta qui, ma che sta in altre città per

consentirci veramente di potere rispondere a pieno alle esigenze che

vengono dal territorio. Questo lo abbiamo registrato con il

Presidente nei confronti che abbiamo fatto in questi giorni da una

parte con i Sindaci e dall'altra con le categorie economiche e

sociali. Da tutte le parti è venuta l'esigenza di un ente che possa

essere in grado di rispondere alle esigenze del territorio aggravate

da una difficoltà degli stessi, anche degli stessi Comuni, di potere

autonomamente in tante situazioni ottemperare ai bisogni del

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Page 28: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

territorio.

Rientra Assessore Menchetti (h16,32)

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Possiamo aprire il dibattito. Chiedo chi vuole

intervenire. Consigliere Bartolini.

CONSIGLIERE BARTOLINI (h 16,47)

Noto nelle entrate tributarie un aumento di quasi 3 milioni di euro

sull'imposta provinciale sull'assicurazione. Questo è quello che noto

e quello che diceva l'Assessore è che non c'è invece un aumento, da

quello che ho capito, e quindi volevo una delucidazione su questo

perché qui vedo un aumento per il 2013 di 3 milioni di euro. Grazie.

PRESIDENTE

Consigliere Bini.

CONSIGLIERE BINI (h 16,49)

Prendo la parola per rompere questo clima di squallore di

un'opposizione che ormai non esiste più, anche se ne faccio parte io

sono unità singola. Mi aspettavo un Centro Destra aggressivo contro

un Centro Sinistra che ormai perlomeno per la Provincia continua a

portare la bandiera oltre i 63 anni e così non è. Evidentemente

quello a cui stiamo assistendo a livello nazionale ormai si è

diramato anche negli ultimi meandri della politica locale. Sono tutti

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d'accordo evidentemente. Su questa base vorrei fare un intervento non

particolarmente tecnico ma vorrei rafforzare il fatto che la stessa

Giunta ed anche la stessa Amministrazione, anche noi della Provincia

e il Consiglio, stiamo lavorando meno, ci impegniamo meno. Mi sembra

che in conseguenza di una serie di eventi accaduti più o meno

nell'ultimo anno dalla cancellazione che sembrava venire il giorno

dopo delle Province fino uno stato attuale in cui non sappiamo bene

cosa siamo, abbia un po’ tolto le velleità e la voglia di fare.

Questo mi spiace perché credo che al di là di tutto il territorio

continui ad avere necessità e bisogno invece della politica e della

conseguente azione amministrativa che la politica stessa mette in

atto. Ormai tutto è in scadenza, è in scadenza la politica e la

Giunta. Questo è l'ultimo bilancio preventivo o forse il penultimo ma

ormai con i bilanci preventivi così messi in avanti questo anno sono

stati posticipati al 30 settembre e vedo difficile poterne realizzare

uno l'anno prossimo. Faccio questa considerazione senza entrare in

particolari dettagli. Punto primo: se è vero, come dice l'Assessore,

che la Provincia ha limitato gli interventi a gravare sull'utenza è

altrettanto vero, per esempio, secondo me, che la tassa sulle

assicurazioni forse si poteva eliminare cercando in qualche altro

meandro il corrispettivo preventivo di entrata. Mi ricordo che l'anno

scorso era in via di realizzazione un trasferimento centrale ma non

eravamo certi; intanto così fu la giustificazione e si fece l'aumento

dell'assicurazione. Questa è una leva su cui si è agito con un

aumento di imposta e quindi nessuno è esente in questi ultimi tempi

da questo, sebbene tutti cerchino di minimizzare. Il Comune l'anno

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scorso dicevano che aveva messo le mani in tasca ai cittadini ma la

TIA è aumentata del 6% e tutti si cerca di fare queste cose. Dico,

andando a concludere, che ci poteva essere in questo ambito, lo dico

con un po’ di rammarico senza rancori e senza polemiche, da parte

dell'Amministrazione con il Presidente Gestri con cui ci siamo

talvolta confrontati in maniera abbastanza serena l'opportunità di

intervenire in alcuni aspetti ed ambiti ormai divenuti paradossali.

Cioè, a cosa ti riferisci? Purtroppo sempre al solito, Lamberto.

Capisco le opinioni possono essere diverse ma ormai mi rimane

difficile, lo dico con estrema serenità, avere delle risposte non dal

Presidente ma anche da chi ci lavora intorno ormai nel dire "va bene"

ma se il Consiglio di Amministrazione della CREAF non concretizza

l'insolvenza nel senso che loro ci dicono "la società va avanti" non

si può fare a meno di continuare a considerare questa cosa per quello

che è e cioè per un credito che prima o poi riusciremo ad incassare.

Non entro nell'aspetto politico del centro ricerche o non centro

ricerche, ne faccio proprio una questione tecnica che mi sembra

entrata in un ambito paradossale. Voglio auspicare, non sono un

esperto di legge, voglio pensare un giorno qualcuno ci possa dire

"non è possibile che non potevate sapere", cioè non era possibile

perché siamo nella condizione del non è possibile di non sapere.

Ormai la contabilità della società, lo stato finanziario economico

della società e il bilancio della società è in una condizione tale

che appare palese a chiunque ci si avvicini la potenzialità di avere

di fronte una situazione che salta. Se fosse stata una situazione

privata qualcuno aveva già messo dentro l'amministratore, ma non per

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il buon Luca Rinfreschi, ma forse perché nelle competenze

dell'amministratore c'è quella di garantire ancora la buona

conduzione, i fornitori, l'interesse di tutti. Lì non si sta

garantendo questo, in particolar modo non si sta garantendo

l'interesse della Provincia. Vedo nella relazione dei Sindaci dei

Revisori che si sottolinea un po’ in maniera troppo forte, ma del

resto anche loro a novembre hanno un cambio di marcia, poi forse le

Province vanno via e qualcuno prenderà la patata bollente. Mi sarebbe

piaciuto sostenere, seppur con una posizione diversa, un'azione da

parte della giunta che dicesse "bene, questa cosa è andata male,

concediamo la buona fede a chi l'aveva generata". Ci fossero anche

sono venuti meno, è una situazione esplosiva impossibile, definiamola

come ci pare, a rischio della Provincia. Ci sono 6 milioni e 2 e cioè

5 e 9 di anticipo sono già divenuti 6 e 230 in virtù degli interessi,

ci si è speso altri 6 milioni di capitale e cioè partono 12 milioni.

Sarebbe stata forse (parola inc.) bene che al riscontro dei 12

milioni ci potrà essere il capitale ma bisogna vedere se c'è, se

tutto è pagato, ma lasciamo stare perché probabilmente se il cerchio

non si chiude, scusate se mi prolungo oltre il tempo, non so se poi

c'è da restituire anche qualche fondo che è stato rilasciato alla

società in virtù del progetto. Questo è un neo estremamente negativo,

mi sarebbe piaciuto affiancare un'azione che dicesse "va bene,

cambiamo marcia, facciamo ancora il centro ricerche". Avrei detto

"probabilmente, sì, no, facciamo in altra maniera" ma quella

operazione è fallita. Non solo è fallita ma se persevera siamo su

questa strada, mettiamo ancora più a rischio il bilancio e purtroppo

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Page 32: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

le tasche dei cittadini. Così non è stato, questa occasione di

bilancio previsionale dove mi aspettavo che questo CREAF davvero

fosse prema* in mano non lo è stato ed esprimo la mia grande

insoddisfazione e un po’ di amarezza ed auspico una soluzione non

perché ne sia convinto, non ho la minima perplessità sul fatto che

questa cosa dovrà prima o dopo esplodere. Lo dico perché vorrei

mantenere un filo di speranza per gli utenti, per i cittadini che non

debbono doversi vedere riconoscere un investimento in capitale prima

di 6 milioni e poi di altri 6 da parte della Provincia destinati ad

un nulla. Credo che se si vuole andare insieme perlomeno ad

affrontare le emergenze come si sta cercando di fare nel paese ma

forse non è questo l'obiettivo, almeno su questi paradossi si

dovrebbe trovare una piattaforma comune unica di azione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bini. Ci sono altri interventi?

CONSIGLIERE COCCI (h 16,58)

Rispondendo un attimo al mio collega Riccardo Bini non è che il

centro destra si fosse tutto spento, è che volevo scrivermi qualcosa

come commissario della Commissione Uno ma avendo da quando avevo

cinque anni problemi di vista con il buio non riuscivo a scrivere ma

quando si sono accese le luci mi sono appuntato qualcosa che deriva

dagli incontri che abbiamo fatto nella Commissione Uno e da una

lettura veloce che abbiamo fatto. Premesso ad onor del vero e della

verità che questo anno è davvero difficile come ha rimarcato nel suo

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Page 33: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

ultimo intervento l'assessore Beltrame per un bilancio preventivo a

luglio, ce lo avessero detto forse ad inizio legislatura forse anche

noi avremmo detto "ma siete pazzi". Ci sono altri enti che

addirittura danno la possibilità di arrivare a settembre e quindi è

cosa abbastanza anomala, anomala in maniera doppia per quanto ci

riguarda perché non si sa se fra otto, nove, dieci mesi l'ente di cui

facciamo parte ci sarà ancora e quindi dobbiamo andare ad approvare

un bilancio preventivo in un momento in cui sono già passati sette

mesi dall'inizio del 2013 per un ente che non sappiamo se ancora ci

saremo. Questa è la premessa doverosa nei confronti di tutto il

Consiglio. Entrando nello specifico più volte in sede di Consiglio e

di Commissione si è ricordato come il nostro sia un ente sano dal

punto di vista finanziario e senza dei grossi problemi. Questa è cosa

che va riconosciuta perché si tratta di un ente giovane, a sua volta

un ente giovane che ha preso piena operatività dalla metà degli anni

Novanta. A sua volta sempre questo si potrebbe rigirare come un

boomerang e cioè è difficile, nonostante la professionalità sia dei

nostri dipendenti della Provincia che degli stessi Assessori che si

sono avvicendati in queste Giunte e in questi anni sarebbe stato

difficile e davvero grave riuscire a mettere in difficoltà

finanziarie un ente come questo. Se ribalto la frittata sarebbe,

posso dire dal '95 ad oggi, stato molto grave considerando anche gli

scandali che tutti i giorni, compreso quello di oggi della Regione

Campania che non è che ci faccia piacere. L'altra cosa su cui

dobbiamo puntare l'attenzione a parte la regolarità contabile è

nell'esposizione e nell'illustrazione dell'Assessore e su questo non

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abbiamo rilievi da fare. Quello che ci interessa e ci preoccupa è il

punto 4, sta tutto nel punto 4 della relazione dei revisori e a parte

la vicenda CREAF, che ormai è come una nave che sta andando pian

piano alla deriva, prima o poi riuscirà ad arenarsi, quello che

preoccupa tutti è che dopo le spese per disincagliarla saranno pagate

da tutti i cittadini, Provincia sì o Provincia no, qualcuno le spese

dovrà pagarle e questa è anche una parte del senso del discorso o dei

discorsi che più volte anche il Consigliere Bini ha fatto. L'elemento

di novità che ho trovato con l'esperienza di commissario nella nostra

Commissione Uno è che nell'illustrazione soprattutto fatta ieri

mattina dalla (parola inc.) che ha rilevato rispetto allo scorso anno

e all'anno precedente una certa preoccupazione o raccomandazione da

fare. Guardate, mettete un occhio, mi raccomando, sulle altre

partecipate. Come dire, c'è il bubbone enorme del CREAF, certamente,

è questo che ci ha fatto notare l'anticipazione al 31.12.2010 ma date

un'occhiata anche alle altre partecipate non solo per

l'incompatibilità delle nomine del Presidente della FIL che stanno

verificando se è possibile o no se ci sono delle incompatibilità

rispetto all'ultimo decreto 38 del febbraio 2013 ma di guardare

l'andamento, approvati o non approvati ancora, dei bilanci delle

nostre partecipate dove la Provincia è all'interno, dategli

un'occhiata approfondita. Questo mi ha suonato come un campanello di

allarme e credo farà parte senz'altro dei nostri lavori prossimi

della Commissione Uno e non vorrei ritrovarmi, spero, questo non si

sa neanche se è l'ultimo o il penultimo bilancio preventivo, ad avere

problemi anche con le altre nostre partecipate. Grazie.

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Rientra Assessore Giorgi (h 17,02)

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cocci. Prego, Consigliere Marchi.

CONSIGLIERE MARCHI (h 17,03)

Grazie, Presidente. Signor Presidente e signori colleghi Consiglieri,

buon pomeriggio a tutti. Il Consiglio oggi è chiamato ad esprimersi

sull'approvazione del bilancio di previsione 2013 e di quello

triennale 2013 - 2015 in un momento particolare per la Provincia di

Prato come del resto per tutte le altre Province italiane. Le note

vicende di questo ente nel corso degli ultimi anni additati

addirittura come origine primaria dello spreco di risorse pubbliche

non sono ancora finite anche se la Corte Costituzionale non ha emesso

oggi il proprio parere previsto sui 17 ricorsi presentati dalle

Regioni che il Presidente del Consiglio in apertura ci ha elencato.

Lo scenario nazionale su cui si sono mosse le varie normative è stato

a dir poco disastroso nel metodo e nel merito con cui si è

affrontato. Demandando poi alla Regione la scelta di conservazione di

questo ente seppure di secondo livello con funzioni e ruoli ancora

tutti da rideterminare. Nel frattempo, cito un po’ di storia,

perlomeno siamo a conoscenza tutti di quelle situazioni che stanno

interessando questo nostro ente, alcune Province sono andate al voto

rinnovando nei propri Consigli, Udine ad esempio in quanto la Regione

Friuli Venezia Giulia a statuto speciale non ha ritenuto dover

riconoscere le normative vigenti. Ci sono poi stati i famosi

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commissariamenti delle Province i cui Consigli nel frattempo erano

scaduti, Ancona, Como, Genova, Massa Carrara, Roma, Verona ed altri.

Nella Regione Sicilia addirittura gli enti provinciali sono sotto

l'egida Amministrazione da parte di commissari, e la stessa Regione

mediante il proprio organo deliberante sta per emanare una legge per

la nascita di nuovi consorzi tra i Comuni con compiti e funzioni

ancora da definire. In Campania sembra che la Provincia di Salerno

abbia addirittura creato e potenziato a Salerno una fondazione, una

società in house per dare servizi a sé stessa tra cui nell'oggetto

sociale si precisa assistenza tecnica alla Provincia di Salerno per

l'implementazione e l'ottimizzazione dello svolgimento delle sue

funzioni istituzionali. Addirittura non solo nel 2013 ma questo

statuto prevede ovviamente una durata temporale che va oltre i

decreti conosciuti sulle nostre Province. Termino dicendo che in

Sardegna il Consiglio Regionale del Centro - Destra, tanto per

entrare un po’ in politica, ha di fatto commissariato cinque

Province, quasi tutte del centro sinistra, delle otto attuali e

fioccano ovviamente da una parte e dall'altra ricorsi al TAR e, come

sempre, chi più ne ha e più ne mette in questa povera Italia

purtroppo che non riesce a riprendere quota nei principali aspetti,

da quello politico amministrativo a quello costituzionale ed

istituzionale. Se è vero che tutte le forze politiche considerano

eccessivi i cinque livelli attuali di amministrazione della cosa

pubblica, quindi partendo dallo Stato, Regione, Provincia, Comune e

le famose città metropolitane, credo che non si rendano ben conto che

tra questi che sono gli interventi dei nostri parlamentari e dei

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nostri ministri conto che tra enti di secondo grado e società in

house, come si diceva prima, consorzi e via di seguito la cosa

pubblica è gestita e amministrata da una miriade di enti non eletti

dai cittadini che fatturano e svolgono attività per i servizi come un

piccolo e medio comune. Si pensa all'abolizione delle Province e non

si mettano mani e testa a quella che è la vera e propria emergenza

urgenza del nostro paese, il sistema complessivo delle istituzioni e

le loro funzioni, sistema, come più volte ho detto, non più al passo

con i tempi di un paese moderno industrializzato che deve quindi

confrontarsi costantemente con gli altri stati e paesi europei e con

quelli mondiali. Addirittura le nostre imprese non riescono più ad

investire, ne abbiamo su Prato le evidenze e quelle estere registrano

un meno 70% di realizzazione negli investimenti negli ultimi tre

anni. Un perché ci sarà pure. I governi che si susseguono continuano

a prelevare risorse sempre maggiori ai cittadini e alle imprese

dimenticando che la continua e progressiva tassazione diretta e

indiretta in un momento di crisi come quello attuale, porta

inevitabilmente a crisi industriali e sociali difficilmente

recuperabili nel breve medio periodo. Anche l'ultima misura

sull'occupazione, poi si passa al bilancio, uno dei punti principali

che il governo PD - PDL doveva affrontare, lascia perplessi. Credo

incentivare le imprese con contributi per alleggerire la

disoccupazione sia cosa importante innegabile, ma oggi dobbiamo

capire che la maggioranza delle imprese, quelle rimaste o quelle che

rimarranno da questa interminabile crisi, non assumono più personale.

Domandiamoci il perché. Perché l'impresa italiana non è in condizioni

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di penetrare i mercati di una volta? Perché l'impresa italiana è

strangolata dalla concorrenza delle imprese estere sia sulla qualità

che sul prezzo? Perché ha costi di produzione mediamente più alti

della concorrenza europea e mondiale, è legata a normative sempre più

vincolanti e stringenti che innalzano gioco forza il costo del

proprio servizio o del proprio prodotto. Perché l'impresa italiana

non investe più in ricerca e in sviluppo perché l'impresa italiana è

a livelli di imposizione fiscale esorbitante perché la nostra impresa

ha costi di manodopera elevati e perché l'impresa Italia ha costi di

produzione in particolare quelli energetici di gran lunga superiore

alla media europea. Dal 2012 il costo dell'energia gas ed Enel nelle

nostre imprese piccole e medie, attenzione, è aumentato dal primo

gennaio 2012 del 50% rispetto all'anno precedente. Ecco quindi che ci

accorgiamo che non solo saranno le Province depauperate dalla loro

funzione e trasformate in enti di secondo livello non più ad elezione

diretta dei cittadini che risolveranno i problemi dell'Italia e come

si pensava già due anni fa occorre invece una riforma organica

complessiva delle istituzioni che individui davvero i giusti

equilibri e i giusti rapporti tra le crescenti nuove esigenze dei

cittadini italiani e di tutto il paese e le risposte della politica

purtroppo troppo assenti in questi ultimi anni in un'ottica di

visioni aperte e ampie verso il nostro paese, verso l'Europa e verso

il mondo non dimenticando ovviamente come politici i più bisognosi e

i più deboli. Il bilancio previsionale che il Presidente Gestri e la

Giunta provinciale hanno presentato al Consiglio è stato redatto in

un quadro normativo particolarmente pesante, ce lo ricordava prima

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Page 39: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

l'assessore e chi è intervenuto prima di me, i colleghi Consiglieri e

con una serie di vincoli hanno penalizzato ovviamente le nostre

Province soprattutto anche quelle di recente costituzione come Prato.

Il patto di stabilità in funzione da diversi anni ha fatto il resto

non consentendo alla Provincia di Prato quella crescita organica che

avrebbe dato un maggiore impulso all'attività di un ente che in quasi

20 anni di attività si è fatto davvero sentire su tutto il territorio

con investimenti in infrastrutture, ambienti e servizi di non poco

conto. Le linee direttrici per la formulazione di questo bilancio,

nonostante tutte le incertezze del quadro normativo che prima

ricordavo, tagli del trasferimento arrivati addirittura a 5 milioni e

700mila euro, a rimodulazioni nella spesa, al patto di stabilità,

evidenziano una serie di punti fermi. Con queste linee direttrici

volte a perseguire obiettivi di rigore sulla spesa corrente la Giunta

ha ridotto anche questo anno, questa spesa corrente senza ovviamente

penalizzare quei servizi correlati a queste spese a favore dei

cittadini e del territorio. Le linee quindi sono volte anche a

continuare i programmi di investimenti ritenuti prioritari sul

territorio senza ricorrere, il che è importante, ad indebitamenti nel

medio e lungo termine. Sono due anni che la Provincia non attinge a

un finanziamento da parte di terzi per la realizzazione delle opere e

dei servizi e per ovviamente portare avanti la propria politica

amministrativa sul territorio. Ha continuato il sostegno verso il

territorio e a tutte le sue principali componenti da quella culturale

a quella associativa a quella sociale con tutta una serie di

interventi e di servizi non di poco conto. Nello stesso tempo

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nonostante la continua riduzione dei trasferimenti dal centro questo

anno il taglio della Provincia di Prato ricordo è stato, come

ricordava prima l'assessore, di 5 milioni e 700mila euro. L'ente

Provincia di Prato non ha applicato, il che è importante, per

l'esercizio 2013 ulteriori incrementi di sorta nella tassazione ai

propri cittadini rispetto all'esercizio precedente. Ricordava prima

l'Assessore che l'RC auto è rimasta invariata, la TIA è stata

mantenuta nella percentuale dell'1% minima, credo unica fra le

Province di Italia. L'Assessore ci ha detto è l'unica Provincia di

Italia che ha mantenuto all'1% la tassazione TIA. Da tutto questo,

dalle entrate e dalle uscite di cui prima abbiamo avuto modo di

vedere nelle slide, l'avanzo economico del bilanci della Provincia di

Prato per il 2013 ammonta a 4 milioni e 100mila euro che, sommati

alla parte di esercizio di avanzi degli esercizi e di entrate in

conto capitale sono serviti per programmare gli investimenti

stabiliti in 14 milioni e 500mila euro, ripeto, senza ricorso a

finanziamenti a medio lungo termine. Negli elaborati di bilancio,

come sempre esaustivi, dove i vari argomenti sono chiari è possibile

entrare nel dettaglio delle singole voci di entrate e di uscite. La

voce del personale prevista per il 2013 ammonta a 6 milioni e 800mila

euro a fronte di soli 167 addetti. La percentuale tra il costo del

personale e la spesa corrente è quindi appena superiore al 20%. Nel

corso di questi anni la riduzione del personale ha toccato circa 70

unità, riduzione tra virgolette ovviamente, e solo grazie alla

professionalità e alla dedizione all'ente di questo personale

dipendente la Provincia di Prato è riuscita a supplire alla mancanza

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di organico impossibilitata praticamente a nuove assunzioni dalle

varie normative. Per gli anni precedenti e l'anno in corso e per

quello successivo sono stati però previsti una serie di tirocini

formativi con risorse in parte della Regione Toscana e in parte del

nostro ente di Prato. Si prevedono per l'anno in corso e quello

successivo circa trenta o quaranta ingressi in forma di tirocinio, ci

diceva l'Assessore nella Commissione apposita. Vorrei a questo

proposito sottolineare che la mancanza di personale che purtroppo

nella Provincia di Prato è emerso nel corso degli anni in definitiva

impedisce, ritarda o ha ritardato una serie di azioni che dovevano

essere poste in essere in questo periodo incerto sul futuro delle

Province e della legislatura provinciale per dar modo di utilizzare,

patto permettendo ovviamente, quelle risorse finanziarie che la

Provincia di Prato ha accumulato nel corso di tutti questi anni

spendendole chiaramente a favore del proprio territorio. Su tale

aspetto, il che è cosa che si rievoca tra l'altro in Commissione

bilancio, ieri mattina non mi meraviglierei affatto, visti gli

scenari futuri sulle Province, che in caso di avanzi finanziari

realizzati all'interno del territorio provinciale, in questo caso da

parte della Provincia di Prato, alla fine della legislatura questi

prendessero strade diverse dall'impegno di queste risorse nel nostro

territorio. Questo è un fatto molto importante perché a un certo

punto si commissaria e quindi si va avanti con tutta una serie di

risorse. La nostra Provincia di Prato ha debiti a lungo o medio

termine di obbligazione, non ricordo quello che ha, ma di impegni

(parola inc.) nel medio e lungo periodo non ne ha. Si presume che nel

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2014 se così stanno le cose la Provincia di Prato si troverà un

avanzo di amministrazione delle risorse non indifferente sul proprio

conto e non vorrei a discapito di altre Province magari che

nell'ambito del finanziamento per opere strutturali e

infrastrutturali all'interno del proprio territorio hanno una serie

di investimenti che durano nell'arco del lungo periodo dieci o venti

anni e ovviamente questi finanziamenti per opere fatte o in corso di

realizzazione dovranno essere da qualcuno pagati. Anche su questo

aspetto prego la giunta e l'Assessore di farci un pensierino e capire

come magari si andrà a chiudere il bilancio famoso a fine legislatura

di quelle che saranno le nostre risorse finanziarie, se non potremo

spendere ovviamente risorse per i motivi che dicevo prima, appalto in

primis, e poi tutta una serie di impossibilità oggettive anche perché

se la dotazione organica oggi è di 230 persone nella Provincia di

Prato oggi ne abbiamo 167 e ovviamente non è che possiamo fare voli

pindarici. La Provincia di Prato si è fatta promotrice di una serie

importante di iniziative per cercare di evitare il continuo declino

del nostro distretto industriale e con esso il settore manifatturiero

del tessile e dell'abbigliamento che tanto ha dato alla Toscana e al

made in Italy. Dobbiamo rafforzare nonostante il periodo avverso

questa forza perché un distretto industriale dissipato non può essere

ricostruito, dobbiamo cercare di evitare di perdere le conoscenze

acquisite, i lavori di un patrimonio di fantasia e creatività che una

volta disperso non torna più, la storia ce lo insegna. Visto il

parere favorevole dell'organo dei Revisori in merito al conseguimento

degli obiettivi di finanza pubblica e di patto di stabilità e di

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tutte le quadrature contabili nella redazione del bilancio accolto le

raccomandazioni dell'organo dei revisori per quanto riguarda il

CREAF, sicuro che la Giunta saprà dare una risposta prima della

conclusione di questo mandato amministrativo. Non vedo il Consigliere

Bini che citava a questo proposito come operazione fallita il CREAF.

L'ho sempre rigettato questa ipotesi perché tutti i centri di ricerca

nazionale creati nel corso di questi anni all'interno del territorio

nazionale hanno risposto a tutte quelle che erano le esigenze delle

imprese e soprattutto della piccola e media impresa perché un centro

di ricerca ha proprio la funzionalità di agevolare le piccole e medie

imprese. Ringrazio l'Assessore Beltrame, la Giunta e il Presidente

Gestri e tutti i dipendenti dell'ente della Provincia di Prato per la

redazione di questo bilancio di previsione 2013 e triennale 2013 -

2015 che spero trovi la possibilità di essere realizzato prima della

definitiva chiusura delle Province. Grazie, Presidente.

Esce Consigliere Querci (h 17,07)

Esce Consigliere Mugnaioni (h 17,20)

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. Ci sono altri interventi? Consigliere Mori.

CONSIGLIERE MORI (h 17,23)

Buonasera a tutti. Un encomio, se si può dire, un plauso

all'Assessore Beltrame perché è stato sintetico. Mi ero guardato in

settimana il CD e quindi un po’ mi ero reso conto delle cose. Un

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rammarico che però spero sia almeno parzialmente completato, vedo che

c'è l'Assessore Ferrara, non c'è l'Assessore Napolitano, è che non ho

avuto l'opportunità in sede di Commissione, perché siamo andati tutti

di corsa, la Giunta per prima per cercare di chiudere il bilancio il

prima possibile, di focalizzare le azioni, seppur depauperate sul

sociale da una parte e sullo sport che, sapete, a me interessa in

maniera particolare che questo anno, anche se povero, fa da cornice

ai mondiali di ciclismo. Avrei gradito in Commissione in qualche modo

di averne e quindi chiedo che sia possibile in aula, di essere

puntuale su quello. Spero che in assestamento di bilancio successivo

si possa anche immettere come partita di giro o come partita neutra

la chiusura della vertenza, se così si può chiamare, del patrimoniale

con Firenze. Abbiamo accolto poche settimane fa qui il vice

Presidente, nonché Assessore al patrimonio della Provincia di Firenze

Lepri, so che le battute in politichese si sprecano, che ha detto "se

fossi arrivati un po’ prima qualche soldino forse..." Va bene, a

Pinocchio posso anche non credere ma forse potevamo arrivare prima,

non in questa legislatura ma nelle precedenti, a trattare la cosa.

Concordo con il collega Marchi, il patrimonio più importante che

abbiamo è il personale che non solo si è dovuto sobbarcare uno sforzo

maggiore perché siamo così lontani dalla pianta organica che è

inutile anche ricordarlo da questo punto di vista ma ha maturato una

professionalità calata sul territorio che sarebbe scellerato

disperdere, non solo le risorse che Marchi giustamente ricordava. Che

arrivi qualcuno e faccia pulito degli avanzi di bilancio lo temo

anch'io ma che arrivi qualcuno o su spinta anche personale, perché

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Page 45: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

non si può mica ovviamente cassare anche le volontà personali dei

singoli dipendenti, ecc., e ciò gli spetta, quel know how importante

che sul territorio dovrebbe ricadere a prescindere da quelle che

saranno i futuri enti che gestiranno le singole deroghe e

quant'altro. Un plauso alla Giunta lo devo fare, non tanto ai singoli

settori ma tutti insieme, del fatto che comunque in un bilancio magro

avete puntualizzato forse la cosa più importante, come in questi

giorni ci ricordano purtroppo i disastri ambientali che colpiscono la

Toscana. Avete rinforzato, non so come avete fatto, anzi me lo avete

spiegato in Commissione, seppur di poco, di più non si poteva fare,

gli interventi e le risorse per la difesa nel territorio. Questo

forse nel futuro con chi rimarrà in piedi rispetto all'ente che ci

sostituirà o quello che sarà forse insieme a poco altro sarà un

obbligo importante. Mi preme ricordare, questo lo ricordo alla Giunta

e ai Consiglieri, vorrei che la presidenza del Consiglio reiterasse

quella sollecitazione a tutti i Consiglieri, che non tutte le

richieste motivate in funzione di mozione o di ordine del giorno

partorite da questo Consiglio dall'inizio della legislatura hanno

trovato una loro cornice nei bilanci susseguitisi che non erano

richieste al 90%, che chiedessero grossi sforzi di risorse. Questa è

una tirata di orecchie alla Giunta in totale ma anche a noi

Consiglieri che non abbiamo perseguito fino in fondo i nostri

desiderata che poi non erano personali ma erano motivate richieste

che venivano dal territorio per far sì che di volta in volta si

attivassero culturalmente delle spinte. Per esempio, visto che citava

il territorio da un punto di vista di salvaguardia, quelle spinte di

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rinforzare anche la cultura del controllo del territorio tramite

azioni che, andatevi a riguardare le mozioni e gli ordini del giorno

approvato, non dispero queste possono poi trovare una loro cornice in

successivi assestamenti di bilancio. Anzi, sarà mia cura da ora in

poi, essendo ormai pubblicate tutte una ad una andare a sollecitare i

singoli settori e i servizi con "che si fa qui, che non si fa?"

Oppure si viene in Consiglio dicendo che non si può fare perché la

normativa non ce lo permette o le risorse e il personale ma si viene,

dove sarà quella cosa lì che si era detta... Ringrazio il Presidente

perché lo ha avuto oggi, lo so, lo avevo visto in rete che vi

riunivate stamattina e questo potrebbe già essere oggetto di

un'occhiata veloce, eccetera. Un elemento di preoccupazione è la

partecipazione delle partecipate sicuramente potevamo essere più

celeri, è onere che ci compete come Provincia anche per lasciare meno

situazioni aperte e con un minimo di incertezze sia per quanto

riguarda il personale che per gli interventi sul futuro. Non sono

pessimista rispetto alla possibilità di rintervenire. Sicuramente lo

do quasi certo, rifaremo un bilancio preventivo probabilmente in

tempi migliori anticipati rispetto all'anno prossimo ma confido che

negli assestamenti di bilanci si possono ripuntualizzare alcune cose

e ci riflettevo insieme al collega Pacini. So che il Presidente non

lo ha messo in discussione, penso ci sia successivamente, da

risollecitare l'Assessore all'agricoltura su alcuni aspetti che per

me sono dirimenti, per me e il collega Pacini, e credo siano

importanti per tutto il Consiglio a supporto degli interventi, sì,

territoriali di difesa geopedologica* del territorio ma a questo

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punto produttivi; magari valuteremo successivamente. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Mori. Ci sono numerosi interventi. Chiederei di

contingentare, mi scuso se lo faccio adesso ma la sterilità iniziale

mi dava l'idea di essere più largo di manica, ma evidentemente poi la

discussione in qualche modo attrae. Consigliere Tognocchi, prego.

Rientra Consigliere Bonacchi (h 17,30)

CONSIGLIERE TOGNOCCHI (h 17,30)

Grazie, Presidente. Non ho bisogno, credo, di avere il

contingentamento perché sarò molto breve. Sostanzialmente riprendo le

parole del Consigliere Marchi e le parole del Consigliere Mori perché

le condivido in pieno e quindi ho da fare quattro plausi ed una nota.

Un plauso all'Assessore Beltrame working in progress. È fin

dall'inizio che Le do noia, mi piace poter vedere che si legge il

bilancio sempre meglio, sempre in un modo più semplice, "a prova di

scemo" come si dice noi progettisti perché è quello l'obiettivo. Come

sa il nostro ingegnere Presidente Gestri soltanto se lo legge

l'ultimo del cantiere a quel punto vuol dire che quel progetto è

fatto bene. Quindi working in progress un plauso particolare, non mi

nascondo, a Roberto Marchi, alla Commissione che si è occupata dei

revisori dei conti. C'è una cosa quando li ascolto, vedere il loro

lavoro, la loro serietà, l'integrità di queste persone, conoscere

l'indipendenza del loro giudizio, non entro in ogni particolare, a me

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consente di avere una grande tranquillità, una grande fiducia nel

potere votare il bilancio e questa presenza di persona, sapere come

loro lavorano credo sia una tranquillità per tutti. Il plauso è

grosso perché avere in politica queste persone ti dà piacere. Plauso

alla Giunta per quello che riesce a fare con pochi soldi. Nel plauso

anticipo la nota perché sostanzialmente nei pochi soldi, attenzione

ai soldi, provi, Presidente, ad immaginare con quei pochi soldi cosa

potrà accadere a quelle persone indiane o australiane, tedeschi,

francesi, spagnoli. Se ricordiamo la Spagna di Franco, la dittatura,

cioè quelle persone che racconteranno a chi verrà qui, la pace parla

alla guerra, e quindi se riusciranno a trovare un poco di soldi nel

prossimo bilancio per quei due progetti che abbiamo a cuore per il

turismo "la pace parla alla guerra" e "diffondiamo la musica" possono

essere qualcosa di significativo e importante. L'ultima nota è per

l'Assessore Beltrame. Questa nota riprende da qualcosa che riusciamo

ad intenderci perché l'ultima volta che abbiamo parlato di bilancio è

stato se ci si intende su come si dividono i numeri. Sono cristiano

cattolico e mi sento orgoglioso, soprattutto ora che c'è Papa

Francesco di questa Chiesa. Sapete che la chiesa ha adottato nel

misurare il proprio bilancio un sistema che è un po’ furbetto, cioè

se l'80% delle persone firmano per l'8 per mille loro beccano l'80%

dei contribuenti di tutti coloro che pagano le tasse dell'8 per

mille. Se soltanto mille sono le persone che firmano per l'8 per

mille, se 800 abitanti della Repubblica firmano per l'8 per mille per

la Chiesa ecco che si beccano soldi di 65 milioni dai contribuenti.

Questo per dire cosa, Assessore? Che se dividiamo in un modo

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improprio può sembrare il nostro bilancio in un certo modo o in un

altro. A me piacerebbe quando vedo il bilancio i soldi della

Provincia entrate e uscite divise per contribuenti, cioè la Provincia

ha 250mila abitanti ma penso i contribuenti siano inferiori e in un

periodo di crisi diminuiscono ancora e far vedere quei numeri divisi

per contribuenti e poi chiedere a tutte le altre Amministrazioni,

Comuni, Province, Regioni, lo stesso parametro. Guardate che sarà

divertente perché quando vedo gli spettacoli gratis all'attenzione

del Comune sono felice. Le persone si deprimono se stanno in casa,

sono convinto andremo a vedere se alla fine quei biglietti non sono

già stati pagati. Grazie a tutti.

PRESIDENTE

La parola al Consigliere Citarella.

CONSIGLIERE CITARELLA (h 17,35)

Solo per esprimere una valutazione politica sul bilancio su cui ha

puntualmente relazionato per il gruppo Roberto Marchi che ringrazio.

Ringrazio l'Assessore. Questo è un bilancio, rispondo subito alle

riflessioni di Bini, a favore del territorio di una maggioranza

compatta ed autosufficiente nel senso che capisco che è con una certa

ironia commentasse un certo clima che c'è nel paese ma questa cosa

non riguarda questo ente. Questa è una Maggioranza che serenamente

approva dopo ampia discussione e quindi dopo avere fatto tutte i

passaggi politici necessari con il gruppo, con la Maggioranza, con le

Commissioni, questo bilancio, un bilancio di cui esprimo solo due

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punti che mi stanno particolarmente a cuore. È un bilancio a favore

del territorio. In particolar modo noi in questo anno, come faremo

nei prossimi mesi, abbiamo lavorato per dare risorse al territorio,

in particolar modo al sistema produttivo. Stiamo portando in fondo

alcune opere di una certa importanza nonostante le incertezze. Non

dimentichiamo che l'ultimo anno, su questo condivido le riflessioni

di Bini, è stato un anno difficile ed incerto e tuttora anche la

Corte Costituzionale ha rimandato, se non sbaglio in queste ore, il

giudizio di merito sul futuro dell'ente Provincia. È stato un anno

molto difficile, di crisi vera e credo questo ente, ecco la seconda

riflessione politica che faccio, dovrebbe affrontare gli ultimi mesi

avendo bene in testa un punto fondamentale e cioè che questo bilancio

cerca di affrontare nella sua parzialità, perché il bilancio

dell'ente provinciale ha le sue funzioni e le sue particolarità, il

tema di una città che deve restar luogo dell'industria. Ci sono

alcune cose che questo ente ha fatto, mi riferisco al lavoro che sta

facendo l'Assessore Beltrame in merito alle innovazioni tecnologiche

alla Provincia, a smart Prato che credo sia qualcosa che attiene al

lavoro ordinario ma anche straordinario e la dica lunga su questo che

questo ente provinciale, nonostante questo anno di gravi difficoltà,

porta avanti. Altra cosa che ci collego idealmente e politicamente è

la questione della formazione che la vice Presidente Giorgi ha

portato avanti in questi mesi. Secondo me è stato comunque un corso,

per i pochi che ci sono stati, ahimè, perché pochi Consiglieri hanno

partecipato a questo alto percorso, queste due cose rappresentano

idealmente, messe insieme, i due corni di un ragionamento più

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complessivo sul futuro di questa città. Personalmente, politicamente

credo debbano stare insieme perché l'innovazione si misura in questa

fase storica di questo territorio con la capacità che ha di formare

nuova classe imprenditoriale e credo che questi due elementi tutti

politici stiano dentro questo ragionamento del bilancio. Credo che,

in questo voglio ringraziare, ho preso solo loro due perché sono le

questioni più attinenti all'elemento economico che volevo sviluppare,

queste due cose sono state molto ma molto importanti e segnano e

rispondono implicitamente a quello che diceva Bini nel quale

intervento devo dire ho trovato anche una certa parte di riflessione

condivisibile, quando dice che sembra anche la politica sia scaduta.

Da questo punto di vista, Bini, condivido. Sono passati molti mesi

dove le istituzioni, soprattutto quei 60 giorni funesti dove siamo

stati senza governo, e nonostante questo, devo dire, nonostante un

lavoro ordinario che questo ente ha portato avanti, ci sono state

queste due cose che segnano la volontà politica di questa Maggioranza

di tenere il punto. Da questo punto di vista, sì, è vero, c'è un

lavoro puntuale e preciso, anche degli uffici e della burocrazia di

questa istituzione che ha lavorato come sempre ogni anno puntualmente

mettendo il bilancio on line con un'operazione importante che è

leggibile e fruibile finalmente da parte di tutti i cittadini. In più

mi piace dire oltre a questi elementi ordinari si sono uniti questi

due elementi che sono stati straordinari. Sono stato qua, per seguire

gli stati generali per la formazione, una sala piena, tanti

interventi davvero molto attenti e molto indirizzati a quello che

diceva Roberto Marchi prima. Chiudo su questa cosa che credo sia

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l'elemento più importante di valutare con attenzione le risorse che

rimarranno, questi avanzi, questo notevole avanzo di amministrazione

di questo ente. Presidente Gestri, l'invito che Le faccio è di

seguire con attenzione l'evoluzione e di impegnarsi per quello che

sarà, ci ha consegnato questa cosa che è molto evidente dello stato

dell'arte a livello regionale, ma di porre attenzione a quello che il

Consigliere Marchi diceva prima con grande intelligenza e cioè di

verificare che queste risorse rimangano almeno in parte a favore del

territorio. Questo unito al lavoro che questa istituzione sta

portando avanti credo segni bene una maggioranza che nonostante tutte

le difficoltà che ha avuto continua a lavorare nello straordinario e

nell'ordinario. Mi piace viverla da questo punto di vista. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Ferrara. Prego.

ASSESSORE FERRARA (h 17,42)

Grazie, Presidente. Intervengo per la sollecitazione del Consigliere

Mori. Mi scuso ma non avevo avuto notizia della convocazione in

Commissione. Molto brevemente fra le varie cose che l'Assessorato al

sociale ha fatto in questo anno, dall'impegno con progetti regionali

soprattutto vista la scarsezza delle risorse, abbiamo interagito

molto con la Regione su progetti relativi sia alla tratta degli

esseri umani sia all'immigrazione, sia ad un progetto che a me stava

particolarmente a cuore, il progetto "cento e lode", che vede un

intervento della Regione con, purtroppo, solo i 20mila euro ed una

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compartecipazione dei Comuni per avviare dei percorsi di sostegno

allo studio a ragazzi appartenenti a famiglie disagiate mettendo in

campo attraverso delle cooperative un laureando o i neolaureati come

addetti al sostegno a questi ragazzi. Questo ci ha consentito di

mirare a tre obiettivi, di centrare tre obiettivi. Il primo è creare

un minimo di occupazione per i neolaureati e dare delle aspirazioni

anche legittime in un clima di completa trasparenza economica, il

secondo quello di cercare di limitare il continuo ricorso a lezioni

private costosissime, notoriamente al nero, e il terzo di poter

supportare le famiglie con disagio economico per cercare di limitare

l'abbandono scolastico dei ragazzi. Sul versante della legalità siamo

impegnati con la fondazione Caponnetto, mi è spiaciuto che la

settimana scorsa non sia potuto venire nessuno dei Consiglieri alla

presentazione del rapporto sulla penetrazione delle mafie sul

territorio toscano che purtroppo vede Prato prima in classifica come

territorio a rischio. Sul versante dell'immigrazione sapete come la

Provincia è sempre stata impegnata e anche questo anno Alter Mundi è

partito prendendo quattro mesi, vedendo tutte le associazioni

presenti sul territorio partecipare attivamente a tutto il suo

percorso e devo dire sta assumendo un aspetto importante rispetto a

quello che era quattro anni fa in una situazione di contrapposizione

di essere guardinghi sempre verso lo straniero. In questi quattro

anni il senso della convivenza è cambiato e questo a noi fa piacere

perché credo tutto quello che siamo riusciti a mettere in campo come

attività politiche significa che anche questo ha colto nel segno.

Chiudo qui il mio intervento. Era giusto per dare un esempi di

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piccole cose più significative e non fare poi tutto il resto che il

mio assessorato fa di cui comunque in ogni momento posso dare

risposta. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Assessore Beltrame.

ASSESSORE BELTRAME (h 17,45)

Brevemente volevo rispondere a delle domande e sollecitazioni. Credo

in questo anno abbiamo davvero fatto il massimo che potessimo fare;

si può fare sempre meglio ma nelle condizioni che ci sono state date,

che il Consigliere Cocci leggeva come una situazione di normalità per

chi la vive in una situazione di normalità normale per la Giunta

avere gestito un bilancio in questo modo e cercare di gestirlo al

meglio ma certamente le condizioni sono pesantissime. Il prospetto

consegnato adesso vi dà la misura di ciò che abbiamo vissuto in

questi anni. Se si mettono insieme questi dati ci rendiamo conto che

davvero la Provincia, l'ente, ha dovuto subire, non solo la Provincia

ma il sistema degli enti locali, dei tagli importanti e credo sia

stato certamente il fatto che questo è un ente giovane che aveva un

bilancio comunque buono senza grossi vincoli e poi delle scelte che

secondo me sono state corrette da parte di questa Amministrazione e

cioè tenere un equilibrio tra quelle che sono le esigenze del

territorio che sarebbero molto di più, l'Assessore Ferrara ci parlava

della parte del sociale, le esigenze emergono da questo territori.

Sono dati che basta rammentare. I tagli statali; 11 milioni in meno

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di risorse dal 2012 al 2013, le entrate tributarie nostre sono dai 22

ai 24 milioni, la metà. I trasferimenti da parte della Regione

Toscana meno 60%. Non c'è una corrispondenza piena fra questi tagli

ed alcune deleghe tolte e più che altro i problemi sul territorio ci

sono. Il problema del turismo; anche in Commissione è venuto fuori

questo aspetto. Sul territorio non abbiamo le APT, vuol dire non

avere più risorse ma nei nostri colloqui con i Sindaci una delle cose

che ci hanno detto è che hanno bisogno di risorse sul turismo perché

vogliono cercare tramite questa leva di provare a migliorare la

situazione ma non è possibile perché queste risorse non ci sono.

Questa era la difficoltà; non è che non arrivano le esigenze dal

territorio ma riusciamo con difficoltà a coprirle. Il Consigliere

Bini, va bene, dice che avremmo potuto, potremo, ma certo la Giunta

si è interrogata quando ha dovuto aumentare le RC auto e si è

interrogata anche successivamente per potere diminuire la tassazione.

L'RC auto se non ci avevano tolto 5 milioni di addizionale ENEL, che

non è che le imprese non pagano più, le imprese pagano, vanno queste

risorse allo stato e pagano probabilmente parlando con gli

industriali un'addizionale maggiore rispetto a quella che aveva

assegnato la Provincia che era anche quella al minimo di legge.

Abbiamo avuto 5 milioni in meno di risorse. Qual è la scelta? Oggi un

ente locale che si può permettere di non aumentare perché la somma

degli aumenti che potremmo gravare sui cittadini fra TIA e IPT sono 3

milioni e 6, quindi avremmo potuto non solo non fare un taglio sulla

spesa corrente di 1 milione e 100 ma avremmo avuto anche altre

risorse da spendere. È una scelta quella che in questo momento questa

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cosa non era possibile. Quando parlo di spesa parlo di spesa

principalmente produttiva perché quando dice "tagliamo sulla spesa"

vuol dire tagliare da queste voci. Qualcuno poi ci deve dire anche da

quale di queste voci bisogna andare a tagliare, se dal mercato del

lavoro, se dalla formazione professionale, se dalla difesa del suolo,

se dalla caccia e pesca o sulle biblioteche o sui musei. Se non si

dice dove tagliare noi abbiamo fatto questa scelta e, guardate, una

settimana prima di presentare il bilancio in Giunta avevamo 500mila

euro in più in una settimana andati via, perché il governo ha

chiarito i termini del fondo del riequilibrio dei tagli delle

Province. Le Province toscane sono state penalizzate, a ripartizione

di questo taglio mi sembra dai 7 agli 8 milioni. La ragione di questa

penalizzazione? Perché fra i parametri di calcolo della spesa avevano

tolto gli affitti. Noi che abbiamo zero affitti siamo stati

penalizzati ed è una cosa che ti fa arrabbiare perché si continua ad

andare in una impostazione in cui alla fine gli enti che cercano in

qualche modo di risparmiare vengono penalizzati. Credo oggi la

virtuosità sia davvero quella di essere riusciti a non aumentare

ancora i tributi e a mantenere un livello di tributi come quello

dell'anno scorso. Per quanto riguarda la domanda che faceva il

Consigliere Bartolini l'RC auto dai calcoli che ho, è variata di

circa 2 milioni e tre e la ragione di questo incremento è data in

parte da un'entrata straordinaria sulla RC auto di circa 1 milione e

2 che non era a residuo perché erano delle varie voci di entrata per

sbaglio finite allo stato centrale anziché alle Province. Quindi sono

state smistate, sono partite pregresse di qualche anno fa ed abbiamo

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questa agevolazione straordinaria per l'anno 2012-2013 in quanto poi

vedete che negli altri anni si ritorna in linea con il consuntivo

2012 e parte dal fatto che c'è un aumento del 4,8% sulla previsione

delle entrate dall'RC auto così come descritto nella relazione

allegata al bilancio. Un altro dato; voglio chiudere qui per

specificare meglio. Abbiamo fatto un avanzo economico di 4 milioni e

100 che a fronte dei 6 milioni del patto di stabilità ci consente di

pagare 2 milioni di euro per le fatture, i pagamenti, i trasferimenti

che arriveranno questo anno da qui alla fine dell'anno, che sommate

ai tre milioni già pagati, al milione che ci concede la Regione in

particolar modo sul fronte della revisione del suolo fa una cifra che

ci consente di rispondere alle imprese. Avendo le risorse lo si può

fare; potevamo, cioè, scegliere. Dice bene, non riusciamo a tagliare

più la spesa, abbiamo fatto una previsione di taglio con gli

assessorati importante ma sulla spesa libera ovviamente perché sulla

spesa del funzionamento credo abbiamo dato tutto il possibile. Stiamo

veramente andando a raschiare il barile ma a un certo punto non è che

si possa prevedere che le bollette siano minori; anzi, negli anni

questi costi vanno a crescere. Si poteva fare un'entrata; bene, era

una scelta non pagare le imprese, questa era la scelta. Potevamo fare

un avanzo economico di 1 milione, di 1 milione e mezzo o 2 milioni, o

2 milioni e mezzo, comunque importante ma voleva dire rischiare di

non pagare le imprese e questa è una scelta di sostenere quel sistema

economico veramente in grande crisi che fino adesso, per fortuna,

riusciamo a sostenere. Per quanto riguardava le opere che abbiamo

fatto, certo, vorremmo mettere in campo altre opere, quello sì che

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vorrebbe dire portare servizi e poter sostenere un sistema economico

locale.

PRESIDENTE GESTRI (h 17,55)

Voglio ringraziare tutti gli intervenuti per la pacatezza e

l'equilibrio con cui è stato affrontato questa volta il dibattito sul

bilancio preventivo. Non so se questo deriva dalla prima politica

nazionale cambiata, come alludeva il Consigliere Bini, voglio pensare

almeno che questo derivi da altri fattori. Penso ad alcune questioni.

Credo che la forza delle parti e dei numeri illustrati stasera in

modo molto breve dall'Assessore Beltrame, hanno consigliato a tutti

un atteggiamento più riflessivo e più pacato nei confronti di

valutazioni importanti che riguardano il bilancio preventivo. Credo

anche che questo abbia contribuito a snellire il clima che altre

volte si è verificato in questa occasione e voglio dire che i

contrasti, per esempio, tra il centro destra e il centro sinistra

sulla piazza di Prato mi pare, leggendo i giornali, non manchino.

Forse questa è un'oasi o un momento particolare di quasi neutralità

in questo senso rispetto a quello che invece certe partite che si

stanno svolgendo dalla Provincia di Prato e il Comune di Prato

portano a posizioni anche aspre che, secondo me, non sono per niente

giustificate e non voglio entrare nella cosa. La forza dei fatti e la

forza dei numeri; non so se questo sia l'ultimo bilancio preventivo,

forse lo vivo un po’ in questo modo, nel senso che è chiaro che dopo

quattro anni di lavoro un tentativo, un'ipotesi di valutazione di

bilancio di quella che è stata questa amministrazione fino ad oggi

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viene abbastanza naturale e credo che sia nella logica. Devo dire che

sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto, credo che i

risultati che stasera sono stati illustrati benissimo nei diversi

interventi, mi riferisco a quello di Marchi ma anche da altri

susseguitesi stasera, dimostrino che le scelte di fondo che questa

Amministrazione ha fatto, per tempo devo dire, il che è importante,

hanno dimostrato la loro validità e la loro capacità di incidere

sulla stabilità dell'ente, stabilità non solo dal punto di vista

economico e finanziario ma parlo anche di stabilità di lavoro interno

all'ente. Non ci dimentichiamo che questo è un ente che quando siamo

entrati con le nostre responsabilità aveva otto dirigenti, oggi ne ha

cinque, che aveva 190 e passa dipendenti, oggi ne abbiamo poco più di

160, con un decremento dal 15 al 20% del numero dei dipendenti, aveva

8 Assessori e oggi ne abbiamo 6. Tutto questo è stato accompagnato da

alcune azioni virtuose che questa Amministrazione ha saputo mettere

in campo. Mi riferisco anche alle vicende che riguardano il direttore

generale, la cabina di regia che avevamo impostato con il direttore

generale e con il segretario Migani e credo il lavoro fatto profondo

su tutte le voci di entrata e di uscita in questo ente abbia messo

sotto certi aspetti e contribuito in maniera determinante a mettere

questo ente al riparo da sorprese e da colpi che ci venivano

dall'esterno. Mi riferisco ovviamente ai tagli dei trasferimenti, ai

tagli che il patto di stabilità che è stato, come evidenziato prima,

molto più stringente. Credo di questo si debba dare atto. Ovviamente

arrivo anche alle questioni più critiche e mi riferisco al CREAF.

Credo si possa dare atto, perché alla fine il lavoro, che

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l'Opposizione ha criticato anche aspramente in alcune occasioni

soprattutto in passato, di quelle che sono state le decisioni di

questa Giunta che credo tutto sommato abbiano contribuito a far sì

che i risultati, considerando soprattutto il clima e il periodo che

abbiamo attraversato, tutto sommato è positivo considerando che molte

Province hanno (parola inc.) molto più alte delle nostre, come detto

prima, che sono in condizioni dal punto di vista degli equilibri

finanziari molto più precarie di quelle che abbiamo noi. Con questo

bilancio preventivo riusciamo a garantire tutti gli impegni

principali nei confronti degli utenti con lo sportello della

Provincia. Mi riferisco alla cultura, a quelle che sono le funzioni

fondamentali della Provincia stessa. Riusciamo, con grande fatica

devo dire e passando anche periodi di grande incertezza, essendo

stati passati dei mesi in cui davvero non sapevamo quale delle scelte

portare avanti e quali tenere ferme. Vi ricordo che in questo, come

ha più volte detto Menchetti come Assessore alle infrastrutture, non

essendo in condizione di poter pagare dovevamo dire alle imprese

"rallentate i lavori, non vi possiamo pagare" prolungando gli

intralci e i disturbi alla popolazione soprattutto su alcune strade

principali del nostro territorio. Credo quindi che tutto sommato

questo ce lo possiamo dire anche perché poi alla fine è una cosa che

dovrebbe soddisfare tutti anche perché credo si sia fatto soprattutto

l'interesse dei cittadini che ovviamente ci hanno eletto in questa

funzione. Vi ho fatto distribuire, mi scuso per il ritardo, questi

due documenti che stamattina abbiamo distribuito come Presidenti

delle Province toscane, c'erano tutti i Prefetti delle prefetture

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toscane, un incontro originale, unico credo a livello nazionale, dove

abbiamo fatto presente che la situazione finanziaria delle Province

mette a rischio non soltanto la continuità dell'attività

amministrativa normale ma impedisce di garantire quelle che sono le

funzioni di sicurezza su alcuni settori di competenza delle Province.

È stato fatto l'elenco delle questioni delle scuole medie superiori

che sono scoperte dal punto di vista di autorizzazione per i Vigili

del Fuoco, che sono scoperte dal punto di vista della sicurezza

antisismica. È stato fatto presente che per quanto ci riguarda i

nostri argini sono tappezzati di teli bianchi che ormai sono

diventati grigi tant'è che sono lì e non resisteranno, ve lo dico.

Speriamo che non ci siano eventi atmosferici tipo quelli del marzo

scorso. Se voi avete la pazienza di andare a vedere i nostri torrenti

vedete sono tappezzati letteralmente di teloni bianchi che sono lì a

tenere. Se ci sarà una cosa del genere sarà un disastro; lo abbiamo

detto, tutti loro hanno preso atto e hanno promesso di trasmettere

queste nostre preoccupazioni che non riguardano soltanto questo

settore al Governo. Abbiamo fatto presente la questione della

sicurezza stradale, di quello che riguarda le frane ed anche il

mantenimento della manutenzione ordinaria e straordinaria sulle

strade e tutta una serie di questioni che hanno come riferimento

preciso le Province. C'è stato l'intervento di alcuni prefetti che

hanno detto "state attenti perché rischiate e per questo qualcuno di

voi, non so se qualche dirigente qui presente per quanto ci riguarda,

o qualche Assessore, o Presidente, rischia anche la denuncia penale".

Questa è la situazione in cui ci troviamo e noi nella nostra piccola

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provincia toscana siamo sicuramente messi meglio di tanti altri

perché ovviamente abbiamo un territorio più piccolo da preservare. Vi

ho fatto dare questi documenti perché ritengo siano utili e

importanti, ci sono i dati che in parte ha già citato adesso

l'Assessore Beltrame ma alcuni li vorrei ripetere. I tagli toscani

dal 2011 ad oggi; capite che siamo di fronte a dei tagli regionali

che hanno raggiunto il 57,7%, per quanto ci riguarda il 59,2%. Siamo

in presenza di tagli per cui se si va a vedere il patto di stabilità

dal 2009 al 2012 ha sottratto la possibilità di pagamento di cento

milioni complessivi sulle Province toscane. Se si vanno a vedere i

costi, come diceva Mario Tognocchi, degli enti pubblici italiani ai

cittadini c'è un raffronto raccapricciante. Se andate a vedere il

costo medio delle Regioni a statuto speciale vediamo che, per

esempio, le regioni a statuto speciale costano per ogni cittadino

4.642 euro mentre quelle a statuto ordinario 440, per cui siamo di

fronte a delle cose abnormi, incredibili. Non so come fare a definire

una questione di tal genere, eppure tutte queste cose sono note. Sono

state fatte delle slide a livello nazionale che hanno messo in

condizione anche i parlamentari di potere rapidamente vedere qual è

la realtà dei fatti perché questi sono fatti, non sono discorsi. C'è

un altro dato che vorrei segnalarvi che riguarda, ad esempio, la

differenza tra, il che ci riguarda almeno in prospettiva se le cose

andranno in un certo modo, il costo medio dei dipendenti delle

Province italiane che è 41mila euro rispetto ai 58mila euro costo

medio dei dipendenti delle Regioni. Quindi qui c'è una ingiustizia

palese fra funzioni e livelli uguali, quindi per quelle che sono le

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situazioni dei nostri dipendenti. L'altro dato che ci fa riflettere è

che gli enti strumentali, le agenzie e le società partecipate sono

3.127 e qui siamo di fronte a questioni che andrebbero almeno

affrontate con organicità per quello che abbiamo chiesto stamani al

Prefetto. Ovviamente non dipende da loro rispondere in merito a tali

questioni perché davvero si rischia di avere problematiche importanti

nella cultura delle scuole. Alcuni colleghi toscani erano molto

preoccupati proprio per le difficoltà che ci sono. A questo proposito

parlando proprio di partecipate volevo anche affrontare alcune

questioni che ci riguardano. Credo che anche su questo fronte sia

pure con qualche lentezza, per esempio la fusione tra ASEL e FIL è

un'operazione che detta così sembra sia stata una cosa che si poteva

fare in quindici giorni ma in realtà c'erano aspetti quali la tecnica

di lettura e di decifrazione di norme per cui all'inizio sembrava una

cosa, poi è stata un'altra. Con un concorso di professionalità

interne ed esterne siamo arrivati alla definizione di una cosa che

farà risparmiare circa 100mila euro a questo ente, forse un po’ meno,

che salvaguardia i livelli occupazionali e la ricchezza della

conoscenza del know how dei nostri dipendenti. Credo anche questa sia

stata un'operazione da non sottovalutare perché era anche un

obiettivo che ci eravamo presi sia come Giunta, sia anche qui in

Consiglio provinciale. Per quanto riguarda le sollecitazioni venute,

per esempio, da Bini non voglio ripetere sempre le stesse cose perché

anche lui ho sentito dice mi tocca ridire le stesse cose, per quanto

riguarda il CREAF. Voglio dire una cosa molto netta e precisa: non

c'è nulla che non sappiamo, sappiamo tutto. Voi lo sapete, noi lo

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sappiamo perché mi pare proprio che questa sia la frase che ha

autorizzato se non mi sbaglio il (parola inc.), "non è possibile non

sapere - ha detto così - cambiamo marcia". Intanto che non è

possibile non sapere è vero, lo sappiamo tutti, di questo tema

abbiamo parlato, ma qui si sono determinate delle condizioni

normative legislative fattuali dell'edificio in sé stesso della

conduzione di quelli che sono stati i lavori divisi in due

concessioni e in due appalti diversi che hanno messo in condizione di

prolungata impotenza questo ente. Questa è la vera questione. Non è

stato possibile mantenere quelle aspirazioni ed ambizioni fatte a suo

tempo quando fu fatta l'anticipazione finanziaria; secondo me non

reggeva a una critica vera quella che era l'impostazione di allora ma

possiamo dire con il senno di poi, quindi molto probabilmente anche

chi ha deciso in quella circostanza, chi ha preso quelle decisioni,

aveva l'urgenza di dover risolvere un problema e quindi è stata

scelta quella strada con il retro pensiero di dire "il finanziamento

della Provincia straordinario all'ente molto probabilmente sarebbe

diventato un aumento di capitale". Questo era, dopodiché tale aumento

di capitale non è stato possibile realizzarlo per gli interventi

normativi che hanno proprio escluso tassativamente questa strada. Di

fronte a questa storia che conosciamo bene l'atteggiamento di questa

Amministrazione è stato quello di salvaguardare quelli che sono stati

gli investimenti fatti pubblici sia della Provincia che di altri

soggetti. Mi riferisco alle risorse venute dai livelli superiori

regionali e nazionali perché prima il secondo punto è stato

salvaguardare e modificare, voglio dirlo in maniera chiara, quello

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che era stato predisposto come visione, come scenario di questa

struttura inserita nel corpo vivo della struttura industriale della

città di Prato, modificarlo adeguandolo anche al cambiamento dei

tempi che nel frattempo sono avvenuti. Ho un rammarico, ve lo dico in

maniera esplicita e chiara, forse l'ho detto altre volte; purtroppo

su tale questione i ritardi ci hanno impedito di dare delle risposte

positive a tanta gente che ha bussato alla porta. Personalmente ho

accompagnato diverse imprese, come hanno fatto sia i nostri dirigenti

che i dirigenti di CREAF, e tutti quelli che hanno visitato il CREAF,

ve lo dico anche con un po’ di mia sorpresa, hanno apprezzato

l'edificio e hanno detto "diteci quando le chiavi sono disponibili

perché condividiamo questa scelta e vogliamo entrare". Tutt'oggi,

Bini, ci sono sollecitazioni in questa direzione. C'è un'impresa

importante che ha chiesto, abbiamo fatto la visita un mese fa, di

inserirsi dentro ed è un'impresa davvero un fiore all'occhiello per

quanto riguarda Prato, anche di dimensioni robuste. Ci sono altre

imprese che sono rappresentate, per esempio, dalla CNA pratese.

Sabato mattina c'è stato l'insediamento del nuovo Presidente della

CNA pratese e uno dei temi su cui personalmente sono stato

sollecitato, perché ovviamente ero presente e poi sono intervenuto e

ho risposto a questa sollecitazione di Claudio Bettazzi che era

"aprite il CREAF, abbiamo bisogno di una struttura di questo tipo".

Ci sono aziende pratesi che vogliono insediarsi li dentro perché con

l'operazione di gestione che stiamo faticosamente cercando di

concludere, spero davvero si possa concludere entro pochissimi giorni

con l'affidamento ai dirigenti di Navacchio. Abbiamo riaperto le

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speranze di tante imprese che cercano un punto di riferimento, un

aggancio, un centro che li possa consentire di crescere come aziende

con relazioni all'interno della Regione, di crescere all'interno di

relazioni nazionali ed internazionali. Siccome questa è stata la

scelta che non è stata nascosta che è stata detta anche con la

presenza del direttore generale di Navacchio, del polo scientifico

del territorio di Navacchio, che è venuto qui e ha illustrato il

tutto. Lunedì prossimo ci sarà un nuovo incontro per vedere d

sistemare le ultime questioni. Abbiamo un piccolo capitale da un

punto di vista di credibilità faticosamente recuperato attraverso

questa operazione ed un capitale di spesa e di investimenti che

abbiamo fatto che dobbiamo salvaguardare. Capisco Bini quando fa le

critiche, eccetera, fossi nella sua posizione politica probabilmente

farei lo stesso ma a questo punto dobbiamo anche riflettere su quello

che è davvero l'interesse del nostro territorio perché non ci sono

alternative almeno manifestate o in corso che possono garantire in

prospettiva tale speranza. Dobbiamo stare attenti ad una cosa

fondamentale. Secondo me nei periodi di crisi siamo presi

dall'angoscia, dalle difficoltà e dalle paure. Ci sono già troppi che

ragionano in prospettiva trasferendo la paura e l'angoscia sul

futuro. Se trasferiamo le angosce e le paure sul futuro rimaniamo

fregati e soprattutto freghiamo i giovani perché dobbiamo cercare

invece di sforzarci, di vedere il buio della situazione attuale. In

questi giorni c'è stata, è di ieri mi pare, una discussione

all'interno del Consiglio dei Ministri dove un Ministro diceva "si

vedeva un po’ di luce" e un altro "no, qui siamo già dentro il

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baratro". Guardate che fare una dichiarazione di quel tipo o

dell'altro ha la sua influenza perché tutto questo frena quelle che

possono essere le possibilità di investimento, di credere nel futuro

e di intraprendere. Perché guardate che se non riusciamo a fare

intraprendere possiamo fare anche provvedimenti dove chi assume un

giovane risparmia mille euro al mese di tasse ma non assumono lo

stesso perché se non c'è fiducia nel futuro non si sa che cosa far

fare ai giovani che poi si assumono e questo è il punto. C'è tutto un

ragionamento da fare sulla presenza dello Stato, sul sostegno alle

imprese che esportano. Noi ci reggiamo ancora a fatica come sistema

Italia sulle esportazioni e termino qui. Sono stato una decina di

giorni fa in Mongolia essendo stato invitato dall'ambasciatore

mongolo venuto a Prato in un incontro con imprenditori pratesi dalla

CNA nazionale e dalla Camera (parola inc.) che avevano organizzato

questa visita di una ventina di imprenditori e professionisti

italiani, alcuni anche di Prato. Per questi chiaramente c'era

l'aggancio per quanto riguarda la visita dell'ambasciatore mongolo in

Italia. Siamo andati in Mongolia, sono stati due giorni molto

faticosi perché il viaggio è abbastanza faticoso, abbiamo fatto una

serie di incontri con la Camera di Commercio italo mongola, abbiamo

fatto incontri io con il Sindaco di Lambatar che è la capitale di

1.300 abitanti, abbiamo fatto incontri con diversi Ministeri. Devo

dire due cose ho tratto da questo, la disperazione e l'angoscia delle

nostre imprese che si sentono sole perché in Mongolia, per esempio,

non c'è un'ambasciata italiana. Queste erano lì perché la CNA aveva

organizzato questa cosa collegandosi con la camera di commercio. Come

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sistema Italia non sappiamo sostenere gli imprenditori costretti ad

andare a cercare lavoro. Vi posso dire che c'erano dei rappresentanti

di studi professionali, per esempio, o di imprese italiane molto

importanti, non erano roba di mezza tacca, era gente che non trova

più lavoro in Italia che quasi con disperazione avevano preso l'aereo

dicendo "proviamo anche questa cosa, si potrebbe fare qualcosa in

Mongolia”. L'impressione è che ci si potrebbe fare molto ma se non ci

si presenta come sistema organizzato e con il sostegno dello Stato si

rischia solo di fare buttare via dei soldi per il viaggio e tanta

fatica inutilmente. Questo dovrebbe insegnare qualcosa anche a noi

pratesi perché tutto questo ragionamento intorno al sostegno sulle

imprese bisogna anche volerlo e non mi sembra sempre che i pratesi

siano consapevoli di questo ed accettino di avere un sostegno perché

ci sono delle opportunità per quanto riguarda i nuovi mercati che non

vengono, secondo me, prese in considerazione in maniera adeguata dal

sistema Prato. Termino su questo. Vi ringrazio per i contributi dati

stasera. Non so se questo sarà l'ultimo bilancio preventivo, siamo

nelle mani del fato per non dire una parola troppo importante,

deciderà chi dovrà decidere. Penso che tutto sommato ci sia intanto

da ringraziare i nostri dipendenti che hanno veramente sopportato

anche con fatica e sofferenza l'esodo di tanti colleghi, altri

avrebbero voluto uscire ed abbiamo dovuto impedirlo perché

chiaramente il funzionamento dell'ente devono essere garantito. Credo

i nostri dirigenti si fanno un bel mazzo, come si dice, scusate la

parola, perché sono rimasti davvero in pochi e gli impegni,

credetemi, anche se ovviamente l'attività è rallentata per le ragioni

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che si dicevano prima, ci sono lo stesso. C'è un rammarico che se non

ci fosse stato davvero questo periodo di restrizione e di tagli credo

avremmo davvero inciso molto di più sulla realtà locale, avremmo

potuto mettere in circolazione risorse importanti perché ci sono

nell'ente che non si possono spendere, avremmo dato risposte sia alle

esigenze dei cittadini che dei Comuni. Nonostante questo lo abbiamo

fatto nella misura in cui ci è stato consentito.

Esce Consigliere Bartolini (h 18,00)

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Ricordo ai Consiglieri che il lavoro di oggi

pomeriggio è ancora abbastanza consistente. Dichiarazioni di voto?

Prego, Consigliere Cocci.

CONSIGLIERE COCCI (h 18,23)

Presidente, innanzitutto volevo ringraziare il Presidente Gestri per

questa brochure che ci ha fatto pervenire di lavoro di UPI toscana

anche perché mi sembra che rispetto agli ultimi stadi il costo delle

Provincia sul totale di bilancio dello Stato sia ulteriormente

diminuito, siamo all'1,25%. Ci sentiamo abbastanza presi in giro dal

discorso del fumo negli occhi per non usare, per rispetto all'aula e

a tutti i Consiglieri, parole più forti perché davvero è una presa

di. A questo punto siamo a livello di presa in giro per quanto

riguarda i risparmi ottenibili dalla soppressione delle Province.

Detto questo annuncio il voto contrario del gruppo del Popolo della

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Libertà.

PRESIDENTE

Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Bini.

CONSIGLIERE BINI (h 18,24)

Grazie, Presidente. Premettendo un voto non scontato ma forse

comunque pensabile, cioè un voto contrario a questo bilancio, vorrei

prendere l'occasione di questo piccolo spazio che mi è consentito per

aggiungere e fare alcune sottolineature. Le faccio in termini

estremamente pacati e non vogliono niente togliere a una posizione

determinata e convinta. Do atto all'Assessore indubbiamente di avere

introdotto strumenti ed elementi nuovi nella gestione del bilancio e

quant'altro e capisco quando dice che si debbono fare le scelte; si

tratta di scelte perché è vero, è così, e indubbiamente la politica

si confronta sulle scelte. È evidente che tutto quello di cui si sta

parlando non è tutto frutto dell'Amministrazione corrente, non lo può

essere, c'è una continuità in questo senso ma è proprio su tale

continuità che vorrei marcare il mio intervento. Se al momento in cui

si prende in carico una realtà non si ha la forza di dare

discontinuità a quello che era, seppure possa essere la stessa parte

politica perché ho sentito il Presidente Gestri, ricordo quando disse

che all'inizio questa Provincia non era qui, non era là, fino a quel

momento avevo udito parole di elogio, di un grande virtuosismo, ecc.,

ecc., tornando ai numeri l'Assessore Beltrame diceva 5 milioni

l'addizionale dell'ENEL negli ultimi anni, poi undici milioni di

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tagli avvenuti negli ultimi anni. Insomma, vorrei citare solo le

operazioni fatte negli ultimi anni in cui non si è marcata la

discontinuità. Sì, abbiamo detto, tutto sommato non l'abbiamo

generata noi, veniva dal passato ma la si è continuata a tenere.

Parlo ovviamente del CREAF dove l'addizionale ENEL, gli 11 milioni

che lei citava e fanno 20 milioni in meno negli ultimi anni di

trasferimenti tra una cosa e l'altra. Il CREAF è costato 12 milioni,

6 di capitale e 6 di anticipo. Si tratta di scelte di dove mettere le

risorse. L'operazione "stella d'Italia" è costata 3 milioni e 3.

Queste scelte di destinazione di fondi e di risorse mi chiedo in

questi ultimi anni, quattro, cinque, sei anni, quale beneficio hanno

portato al territorio e all'utenza cittadina? Quale beneficio? Si sta

ancora a dire che il CREAF è un patrimonio ma vorrei ricordare che si

è sempre sostenuto fin dall'inizio che questo avrebbe dovuto generare

un beneficio per il territorio ed ancora non si è visto. Si sono

viste impegnare risorse imponenti congelate in qualcosa che non ha

dato niente. Vorrei dire che era l'occasione per fare qualcosa di più

e confermo il mio voto negativo.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. Lei sa che non è questione di merito ma le

dichiarazioni di voto sono tali. Prego, Consigliere Tognocchi.

CONSIGLIERE TOGNOCCHI (h 18,26)

Come Consigliere non sono d'accordo con il capogruppo e quindi

dichiaro il mio voto a favore.

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PRESIDENTE

Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Santini.

CONSIGLIERE SANTINI (h 18,28)

Grazie, Presidente. Soltanto per annunciare il voto contrario di

fratelli d'Italia al bilancio preventivo. Grazie.

PRESIDENTE

Consigliere Citarella.

CONSIGLIERE CITARELLA (h 18,29)

Esprimo voto favorevole. Dico solo una cosa che mi sono scordato di

dire prima in merito alla questione Ptcps che il collega Rossi mi ha

ricordato. È cosa a cui tengo molto che non è propriamente

direttamente attinente alle questioni del bilancio come voce ma come

impegno di questa Provincia nel tutelare in quello che poco ha Bini

ha detto la parola "territorio". Credo sia molto importante e vorrei

risottolineare in dichiarazione di voto questo punto che la Provincia

sta tenendo fermo rispetto alla coerenza di un programma politico che

è quello della tutela paesaggistica delle destinazioni d'uso previste

dalle diverse normative. Voto favorevole al bilancio.

PRESIDENTE

Prego, Consigliere Mori.

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CONSIGLIERE MORI (h 18,30)

Per annunciare il voto favorevole. Esprimo alcuni elementi.

Presidente, in alcuni tratti mi ha allargato il cuore perché

sembrava, soprattutto quando ha detto che se fosse stato nel ruolo di

Bini sicuramente si sarebbe posto... È stato un intervento, me lo

passi, molto democristiano e quindi da questo punto di vista non può

che apprezzare una lunga scuola. Questo è un plauso. Detto questo per

quanto riguarda le preoccupazioni che abbiamo tutti confido, per

quello che mi riguarda cercherò di farlo, spero che per i miei

colleghi Consiglieri sia lo stesso, ma soprattutto voi in Giunta e

lei Presidente, di considerare che siamo amministrazione fino

l'ultimo giorno e nessun elemento, anche di opportunità per altre

questioni, ne butto una a caso, proprio a caso, le elezioni comunali

del prossimo anno o quant'altro. ci distragga o ci faccia apparire in

maniera difforme da quella che è invece il nostro compito rispetto a

chi ci ha eletto. Siamo l'amministrazione della Provincia di Prato,

di questo territorio, e sono convinto che lo saremo tutti insieme

fino in fondo nei rispettivi ruoli, lo giocheremo in maniera forte.

Quando facevo atletica, Menchetti ogni tanto mi vede farla in maniera

impropria, mi si insegnava che il traguardo bisogna far conto che ci

fosse dieci metri dopo e che se devi fare 100 metri devi pensare di

farne 110. Se dobbiamo scadere a giugno dell'anno prossimo facciamo

finta di scadere ad agosto e non di scadere a febbraio o quant'altro.

Nella nota del Presidente di prima, bisogna ricordarlo sempre, perché

esco un attimo dal discorso del bilancio nostro ma vado a un bilancio

più generale, è stato rammentato che le Province a statuto speciale

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costano X ma non costano X a quei cittadini e basta ma a tutti perché

non è che si auto finanziano anche quelle cosiddette "virtuose" del

nord Italia, costano a tutti. Non è solo la Regione Sicilia che

impegna ma anche il resto del territorio. Questa è una riflessione

che a livello istituzionale andrebbe fatta in quella che sarà

l'ipotesi di riforma istituzionale completa. Non possono esistere in

uno stato delle situazioni speciali sine die, le situazioni speciali

hanno un inizio e una fine, possono anche durare cento anni ma

culturalmente devono avere un inizio e una fine altrimenti tutti

dobbiamo diventare speciali. Questo, scusatemi, l'ho voluto dire. Una

battuta finale nell'approvare questo bilancio che già prima ho detto

concordare. Ha fatto bene il Presidente a ricordare ai prefetti e

ovviamente anche ai dirigenti che potrebbero avere delle

responsabilità. Nell'antico Egitto chi si occupava del Nilo veniva

calato nel nilometro e se aveva sbagliato aspettava la piena. Questo

rischio non vorrei ci fosse per nessuno.

PRESIDENTE

Come ho premesso c'è ora il gruppo delle delibere che metto via - via

in votazione. Pregherei durante questi cinque minuti di rimanere al

proprio posto, di non entrare e uscire in modo da evitare di

ricontare costantemente le presenze. Sostituisco il Consigliere

Bartolini nel ruolo di scrutatore, perché se ne è andato, con il

Consigliere Santini che invece è rimasto. Gli scrutatori sono Santini

e Faltoni. Delibera iscritta al punto 6 "programma annuale dei

contratti di forniture e servizi". Presenti 17 consiglieri. Chi è

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favorevole è pregato di alzare una mano. Contrari? 4 contrari.

Astenuti? Nessuno. È approvata con 13 voti favorevoli, 4 voti

contrari e nessun astenuto. Delibera iscritta al punto 7 "programma

triennale del fabbisogno del personale". Chi è favorevole è pregato

di alzare una mano. Contrari? Astenuti? Approvata con 13 voti

favorevoli, 4 contrari e nessun astenuto. Delibera iscritta al punto

8 "servizio patrimonio piano delle alienazioni e valorizzazione del

patrimonio immobiliare". Favorevoli? Contrari? 4. La delibera è

approvata come sopra con 13 voti favorevoli, 4 voti contrari e

nessuno astenuto. Delibera iscritta al punto 9 "programma triennale

dei lavori pubblici 2013-2015, elenco annuale 2013". Siamo in

votazione ed aumenta il numero dei presenti, siamo 18. Chiedo di

ripetere la votazione. 18 presenti. Chi è favorevole è pregato di

alzare una mano. Contrari? 5. La delibera è approvata con 13 voti

favorevoli e 5 voti contrari. Delibera iscritta al punto 10, immagino

siamo sempre 18 i presenti, "bilancio annuale di previsione 2013

correlato al bilancio pluriennale 2013 - 2015". Chi è favorevole è

pregato di alzare una mano. Contrari? Astenuti? La delibera è

approvata con 13 voti favorevoli e 5 voti contrari. Prima di

proseguire è presente in sala la dottoressa Bocci presidente del

collegio sindacale che a nome del Consiglio ringrazio per l'attività

fin qui svolta tenendo anche conto che questo anno corre la scadenza

della validità della durata del collegio medesimo. Non so se la

dottoressa Bocci vuole salutare il Consiglio in questa sede o meno.

Siamo sicuramente disponibili.

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Rientra Consigliere Mugnaioni durante la votazione iscritta al punto

9 dell'o.d.g.

DOTT.SSA BOCCI (h 18,40)

Buonasera. Non voglio provocare ritardi ai lavori della vostra

assemblea. Ringrazio il Consiglio perché questo è il terzo bilancio

di previsione che il Consiglio va ad approvare con la relazione di

corredo dell'organo di revisione così come è stato formato con il

Consiglio del 27 ottobre del 2010. È stata l'ultima nomina

dell'organo di revisione da parte del Consiglio perché

successivamente è entrata in vigore una riforma che prevede

l'estrazione a sorte. Il Ministero per il nostro ente ha già fissato

la data dell'estrazione che sarà il prossimo 11 novembre salvo

modifiche legislative nel senso che se dalle nebbie dei lavori

parlamentari uscirà il disegno di legge sulla riforma istituzionale

che da qualche parte prevede, come è stato richiesto, la proroga di

tutti gli organi in carica al momento dell'entrata in vigore del

disegno potreste anche essere costretti a sorbirci fino alla fine

della vita di questa Provincia. Probabilmente invece si andrà

all'estrazione a sorte e quindi colgo l'occasione per ringraziare

tutto il Consiglio della fiducia che avete accordato a me e ai miei

colleghi. Vi auguro buon lavoro e buon proseguimento. Buonasera a

tutti.

PRESIDENTE

Grazie alla Dottoressa Bocci che anticipava un tema. Vengo poi

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all'ordine del giorno collegato al bilancio iscritto all'ordine del

giorno del Consiglio odierno al punto 13. Siccome mi pare che ci sia

una sorta di (parola inc.) da parte di qualche Consigliere e mi

dicono che siamo in 17 presenti c'è il punto 13 che abbiamo già visto

in Prima Commissione che di per sé in realtà non è altro che una

presa d'atto e quindi la modifica del relativo articolo 16. In base

all'articolo 16 comma 25 del decreto legge numero 138 2011, la

modifica dell'articolo dello statuto provinciale che descrive il modo

con cui viene rinnovato il collegio sindacale in base alle norme

attuali. La proposta di modifica dello statuto è nient'altro che la

presa d'atto del nuovo sistema rispetto alla quale si è scelto, a mio

avviso accortamente, di non descrivere il nuovo sistema di nomina del

collegio sindacale, ma semplicemente di dire che il collego sindacale

della Provincia viene eletto a norma di legge secondo quanto la legge

dispone, di modo che il prossimo Consiglio provinciale non avrà

questo tipo di onere del quale tener conto eventualmente cambiasse la

legge. Questo è quanto, lo anticipo un attimo convinto che questa

cosa abbia un ampio consenso così come avvenuto in Prima Commissione

perché votata unanimamente. Trattandosi di modifica statutaria

occorre una maggioranza qualificata che va oltre i numeri della

maggioranza. Siamo 18, lo dico anche per l'Opposizione, nel senso che

la maggioranza qualificata che occorre è dei due terzi dei

consiglieri assegnati ovvero i 25 consiglieri che io interpreto in 17

come maggioranza. Bisogna che siamo almeno in 17 e che si voti tutti

in un certo modo, mi parrebbe scontato. Se è così, salvo obiezioni da

parte... Non mi pare, allora metto in votazione la proposta di

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modifica dello statuto per quanto riguarda l'articolo e il comma che

si riferisce alla modifica del sistema elettivo relativo al collegio

sindacale. Chi è favorevole è pregato di alzare una mano. Contrari?

Astenuti? Approvato all'unanimità. Abbiamo fatto un servizio

all'ente. Tornando un attimo all'ordine del giorno così come previsto

al punto 11 abbiamo un ordine del giorno presentato dai Consiglieri

Mori e Pacini sostanzialmente connesso al tema del bilancio oggi

trattato. Chiedo ad uno dei presentatori di illustrare l'ordine del

giorno. Prego, Consigliere Mori.

CONSIGLIERE MORI (h 18,45)

Ringrazio Pacini che mi ha ceduto la parola. L'ordine del giorno è

semplice, lo avete visto, è forse anche retorico e lo abbiamo anche

preventivamente inviato all'Assessore Arrighini ma la preoccupazione

che ci ha visto e che ci vede, di cui vorrei il Consigliere tenesse

conto, è che in questo anno in particolare, ma gli anni si

susseguono, si sta a minare la produzione delle nostre aziende

agrarie e forestali del territorio e la produzione completa del

territorio con varie problematiche di ordine naturale. Nonostante che

prima si sia detto che in questo bilancio si è fatto uno sforzo

importante rispetto ad interventi nel territorio di difesa

idrogeologica e quant'altro mantenendo, ove possibile, ed aumentando

le dotazioni dell'agricoltura nonostante che molti giovani e meno

giovani, poi in agricoltura per legge si è giovani adesso fino a 40-

45 anni dal punto di vista formale per prendere la titolarità,

figuriamoci, si stanno rivolgendo alla produzione primaria per

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tornare a vederne un elemento di reddito o comunque di integrazione

di reddito. L'Amministrazione provinciale per certi aspetti può

guardare con attenzione a tutto quello che fa quotidianamente e può

anche far ulteriormente per venire incontro ai disagi che molte

aziende agricole, molti imprenditori agricoli e molte persone che

svolgono attività agricola non a titolo principale ma anche a titolo

sussidiario hanno nel nostro territorio. Penso in particolare

all'area della vallata che l'Assessore conosce benissimo e a tutte le

aree che hanno subito depauperazione dal punto di vista biotico e

abiotico. Dobbiamo in qualche modo mettere in campo, rafforzare e

rendere strutturali e stabili anche dopo la vita

dell'Amministrazione, se questa Amministrazione non ci sarà più, in

questa ottica delle azioni che si perpetuano e diventano stabili,

azioni che siano soprattutto culturali e che possano poi attivare

energie e risorse per gli enti territoriali locali e nel privato e

nell'associazionismo che un domani possono nascere. Qui sono citati

die casi, ne potevamo citare tanti altri. Quindi una sollecitazione

va anche al Presidente di essere attento e puntuale nel sollecitare i

Prefetti, come ha fatto stamani e la Regione rispetto ad interventi

relativi al sostegno del mondo agricolo e una sollecitazione e

un'attenzione che vorremmo fosse più puntuale anche nell'avere

coraggio perché di coraggio c'è bisogno a volte e non di ricerca di

consesso nell'intervenire anche dove si scontenta qualcuno. Si è

citato un caso biotico, per esempio, e ne potremmo citare, Emanuele,

tranquillamente anche un altro di attualità ma anche altri. Mi

rifaccio a quello che dicevo prima. Evitiamo di pensare di

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scontentare qualcuno o qualcosa, agiamo per il bene del territorio e

dei cittadini e non inseguiamo il consenso nell'agricoltura, nella

forestazione, eccetera. C'è bisogno di essere coesi su questo. Spero

che nelle variazioni di bilancio che necessariamente saremo portati a

fare, l'attenzione si sposti da quel misero neanche 1% di attenzione

all'agricoltura che abbiamo visto nel bilancio a qualcosa di più

consistente, non tanto per trasferire direttamente risorse a qualcuno

ma per implementare culturalmente l'attenzione al territorio che non

per colpa della Giunta ma perché ci si pensa sempre meno si possa

fare. Se Pacini in dichiarazione di voto vuole integrare, non sono

entrato nell'analitico ma credo sia inteso quello che vogliamo

portare all'attenzione. Grazie.

Esce Consigliere Bonacchi (h 18,45)

Escono Assessori Giorgi e Beltrame (h 18,47)

PRESIDENTE

L'ordine del giorno comporta la possibilità di aprire il dibattito.

Chiedo se c'è richiesta di intervento. Se non ci sono interventi c'è

uno spazio, mi raccomando minimo, siamo in dichiarazione di voto. La

parola all'Assessore Arrighini.

Esce Consigliere Mugnaioni (h 18,50)

ASSESSORE ARRIGHINI (h 18,50)

Brevissimamente perché non posso che ovviamente condividere lo

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spirito e le indicazioni dell'ordine del giorno, ne abbiamo già

parlato in commissione, trovando totale sintonia da questo punto di

vista e naturalmente si precisa che c'è tutta l'importanza delle

produzioni agroalimentari da questo punto di vista, ma non credo che

si trascuri nello spirito dei presentatori il ruolo multifunzionale

delle attività agricole, quel grande presidio ambientale di

paesaggio, ecc., ecc... Credo che nel complesso siamo sulla stessa

linea. Quando si parla di (parola inc.) agricole, in Commissione se

ne è discusso diverse volte ma non tutti i Consiglieri credo sappiano

che c'è un piano di sviluppo rurale che è un grande strumento di

sostegno, sviluppo ed incentivazione delle attività. Tanto per dare

qualche riferimento negli ultimi cinque anni, e dico cinque anni

perché è vero che il piano di sviluppo rurale va dal 2008 ma poi in

realtà prima del 2009-2010 non è cominciato in sostanza a funzionare

il meccanismo, si sono assegnate per spese 840mila euro per

l'insediamento di giovani agricoltori risultati. sono risultati 23

nuovi agricoltori in questi anni, 1 milione e 6 di contributi per

l'ammodernamento delle aziende agro forestali, 1 milione e 6 per le

indennità delle aziende agricole delle zone montane o colpite da

svantaggi naturali, 650mila euro per la ricostituzione del potenziale

produttivo forestale, interventi sull'ambiente, 270mila euro per le

attività di diversificazione, penso all'agriturismo e alle produzioni

energetiche, per un totale di 5 milioni di euro. Forse non esistono

altri comparti produttivi o industriali che abbiano un sostegno così

significativo e rilevante, almeno nelle nostre politiche sicuramente,

da questo punto di vista per quanto riguarda il sostegno alle

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imprese, ecc., ecc... Queste sono cifre di tutto rilievo. Non

tralascio di evidenziare che anche questo anno saranno 600mila euro

gli incentivi e finanziamenti che andremo a dare in relazione ai vari

punti che abbiamo indicato con il raggiungimento così di 5 milioni e

6 in tutto il periodo. Senza contare i servizi di assistenza tecnica

e altri fondi regionali extra PSR che valgono, per questo anno ci

sono già novanta domande e circa 100mila euro. Uno sforzo

particolare, l'ho detto in Commissione, che mi ha fatto molto

piacere, lo abbiamo fatto anche nelle risorse nostre che sono sempre

state veramente misere da questo punto di vista spesso anche perché

non sono risorse spendibili cumulabili con l'attingimento dei fondi

della politica agricola comunitaria. Questo anno rispetto ai 20-

23mila euro previsti di impegno del bilancio nostro abbiamo portato

per entrate straordinarie questo tetto a 60mila euro che non è cifra

molto significativa ma credo che ci consentirà di fare alcune

iniziative importanti a sostegno di quel settore che anche i

presentatori segnalavano come particolare dello sviluppo e del

consolidamento delle filiere corte a chilometri zero che iniziano a

darci anche elementi di soddisfazione. Cito solo la filiera del pane

di Prato. Quindi disponibilità da un punto di vista di condivisione

di tutti gli elementi. Il quadro è questo e speriamo che ci consenta

di essere tutto utilizzato perché un altro punto molto importante è

questo, che i numeri che vi ho dato relativamente al PSR sono fondi

interamente utilizzati e quindi pensiamo di raggiungere la

conclusione del periodo senza lasciare risorse non spese che

rappresenterebbero davvero un aspetto negativo da questo punto di

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vista. Grazie.

Escono Consiglieri Bini e Marchi (h 18,55)

CONSIGLIERE PACINI (h 18,55)

Molto brevemente anzitutto per annunciare il voto favorevole della

Maggioranza e per dire due parole brevissime. Ringrazio l'Assessore

per questa replica all'ordine del giorno che, come aveva accennato, è

un po’ più ampio e abbraccia anche altri settori dall'ambiente al

caccia fauna selvatica e tutto il resto. È nato ed è stato partorito

come documento collegato in pieno al bilancio per il semplice motivo

che è tutto il pomeriggio che nei vari interventi ci ricordiamo

essere l'ultimo bilancio preventivo, forse sì, forse no, ma fatto sta

qualunque cosa sia è un'eredità che lasciamo a chi ci sarà dopo o a

chi verrà dopo. Questo nasce anche dal fatto che lo strumento che

citava l'Assessore del piano di sviluppo regionale troverà dai due ai

tre anni di stacco e quindi le nostre aziende che faticosamente hanno

avuto anche questi aiuti che negli ultimi anni hanno dato la

possibilità di nascere e crescere a 23 nuove aziende di giovani

cresciute nella nostra Provincia, le altre aziende che si sono

mantenute per questi due o tre anni avranno un buco di aiuti o di

finanziamenti, tutti quelli che prevedeva il PSR. Per questo

l'attenzione di questa Provincia a fare in modo tale che si possa

porre attenzione ad altri tipi di risorse e di iniziative come citava

l'Assessore. Poniamo attenzione perché da qui per il tempo che ci

rimarrà c'è una... Presidente, prima ci sono state dichiarazioni di

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voto di un quarto d'ora... Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Faccio notare che il numero dei presenti è arrivato a un livello tale

per cui o si procede con quello che c'è da fare o in ragione di

qualche dichiarazione di voto, pur legittima, non si vota l'O.d.G..

Dipende da ciò che si preferisce fare. Ci sono altre dichiarazioni di

voto? Abbiamo 14 presenti. Metto in votazione l'ordine del giorno

presentato dai Consiglieri Mori e Pacini. Chi è d'accordo? Contrari?

Astenuti? L'ordine del giorno è approvato all'unanimità. Dobbiamo per

esigenze inderogabili procedere con il punto 12; si tratta di

approvare modifiche dello statuto della fondazione Prato ricerche. Lo

introduce il Presidente o il Segretario? Presidente Gestri.

Escono Assessori Ferrara e Menchetti (h 18,57)

PRESIDENTE GESTRI (h 18,58)

La questione è stata vagliata anche in Commissione e quindi non mi

pare ci sia bisogno di grandi illustrazioni. Più che altro sono

modifiche dettate anche da 19 adeguamenti di legge, quindi abbastanza

marginali. Mi limito a dire questo.

PRESIDENTE

Consigliere Mori.

CONSIGLIERE MORI (h 18,59)

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Non posso esimermi, pur avendolo approvato in commissione, dal dire

che mi spiace che in modo non pesante, sono state interessate le

università di Firenze, ha fatto sì che gli obiettivi, le mission

della fondazione siano state riorientate in maniera che certi

settori, che pure non erano toccati o relativamente toccati, non sono

stati (parola inc.). Ciò non vuol dire che siamo contrari,

tutt'altro. È stato fatto opportunamente, come mi sembra ricordasse

anche il Presidente supportato dal Segretario, ma si è voluto

blindare da parte dell'università di Firenze la non concorrenza al

museo di scienze naturali dell'università stessa. Nessuno gli faceva

concorrenza, né nella botanica, né nella faunistica ma questo è e mi

preme dirlo ai Consiglieri che sono stati con me in Commissione o

agli altri. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Mori. Ci sono altri interventi? Nessuno. Ci sono

dichiarazioni di voto? Mi pare di no. Siamo 14 presenti. Chi è

favorevole è pregato di alzare una mano; si tratta di una modifica

quasi dovuta. È approvato con 12 voti favorevoli e 2 astenuti. In

chiusura, perché a questo punto propongo di chiudere, credo non sia

l'ora giusta, né la platea necessaria per trattare gli argomenti

anche nell'interesse di chi li ha posti, visto che non è emerso dagli

interventi precedenti, anche per dovere di ufficio, volevo

ringraziare gli uffici del Consiglio che in questa occasione con

tempi inenarrabili e con una quantità di adempimenti da adottare sono

riusciti, gli e le signore che li compongono, a consentire lo

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Page 86: CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2 "approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non ci sono osservazioni,

svolgimento di tutte le riunioni preparatorie con la preparazione di

tutto il materiale, il che non è stato facile perché non sempre il

materiale collegato si trova dove dovrebbe essere. Questo significa

anche assunzioni di responsabilità da parte degli uffici, il che va

oltre il loro compito assumendosi anche da parte di qualcuno

osservazioni immotivate dalla realtà dei fatti ma dalla supponenza

con la quale magari si considera da parte purtroppo anche di qualche

Assessore quelle che sono le attività e le prerogative del Consiglio.

Ringrazio motivatamente gli uffici che ultimamente hanno anch'essi

avuto una pur necessaria riduzione di monte orario degli addetti e

quindi si sono trovati in condizione di difetto a svolgere, come

succede in tutti i momenti di difficoltà, una determinata funzione

con una maggiore fatica. Questa sera e domani sera ci sono nel

giardino due iniziative di un certo rilievo, si parla della storia

della camerata strumentale di Prato stasera e si parla di moda con il

CNA domani sera. Questa è comunicazione che ritenevo dover fare.

Chiudo qui la riunione del Consiglio. Grazie a tutti e arrivederci

alla prossima occasione.

Termine Consiglio ore 19,00

Letto, approvato, confermato e sottoscritto il presente verbale consta di n. 10 deliberazioni

numerate dalla n° 23 alla n°32.

F.to il Presidente F.to il Segretario Generale

Giuseppe Maroso Dott. Massimo Migani

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