(continua dalla copertina) E quando le navi furono là vicinissime, fu vista una barca vogare loro incontro: e

nella barca stava un ufficiale con in capo un enorme cappello a feluca, che non lasciava quasi vedere un

altro ufficiale che quello aveva seco. Erano i comandanti del forte e del porto. Scambiarono dei saluti col

Piemonte, vi montarono su, vi si trattennero un poco con Garibaldi, poi tornarono nella loro barca; e poco

appresso i due vapori gettavano l’ancora in quel porto. Ivi, alla lesta, Garibaldi discese a terra col suo stato

maggiore, vestito da generale dell’esercito piemontese, come l’anno avanti in Lombardia, e come se fosse in

terra sua fece sbarcare i Mille. Il villaggio fu invaso. Quei poveri abitanti, marinai, pescatori, carbonai

della Maremma, si trovarono con le case messe sossopra da quella gente che pagava, ma voleva mangiare.

Forse pensavano che anticamente così s’erano visti invasi i loro padri dai corsari; ma saputo chi erano quei

forestieri e l’uomo che li conduceva, si sbrigavano con gioia per contentarli. Garibaldi undici anni avanti

era passato per la Maremma, e vi aveva lasciato la sua leggenda. Intanto, tra quei volontari, i più vaghi

delle cose belle contemplavano il paesaggio. A guardare il mare vedevano l’Elba, la Pianosa, Montecristo, il

Giglio, quasi in vasto semicerchio come a una gran danza: a guardar verso terra, vedevano il monte Amiata,

e i più colti indovinavano in quelle lontananze Santafiora e Sovana, nomi pieni di storia. Tra l’Amiata e il

mare, faceva tristezza un lembo della Maremma infelice. Là doveva essere Orbetello, fortezza dell’antico

Stato dei Presidii fondato da Carlo V, quando spenta la repubblica di Siena e dato il suo territorio a Cosimo

de’ Medici, volle tenere per sé quel lembo di dominio, diffidando certo del popolo senese e più del fiorentino

che aveva fatto la meravigliosa difesa nel 1530 contro le sue milizie. Ora quel lembo di terra, dopo vicende

molte, era toscano, italiano, libero. Era stato anche del Re di Napoli fino al 1805. Ecco che ora vi faceva sosta

Garibaldi, per pigliarvi, se si può dir così, l’abbrivio, a levar via dal trono gli eredi di quei Re. ò In faccia a

Talamone verso sud, forse a dieci chilometri di mare, i contemplatori ammiravano il monte Argentaro

selvoso sulle sue cime, che guardate da quell’umile spiaggia parevano eccelse. Gli stava ai piedi la cittadella

di Santo Stefano. Ricordo allora quasi fresco, ivi, nel 1849, s’era fatto portare da Talamone in una barca da

pescatori Leopoldo II, fuggito da Firenze con la sua famiglia. Da Santo Stefano con ignobili infingimenti,

ingannati i toscani, era poi partito per Gaeta, dove aveva cospirato per far venire gli Austriaci in Toscana. E

gli Austriaci lo avevano servito a rimetterlo in trono. Ma adesso erano appena passati undici anni, si era

avverata la minaccia fattagli dai più nobili uomini del paese; ed egli da un anno se n’era dovuto andar via

per sempre. In un gruppo d’eruditi raccolti all’ombra di un ciuffo di olivi, a ridosso di Talamone, si

parlava d’una battaglia vinta là attorno dai Romani contro i Galli Cesati. Quarantamila morti! Ma come

mai tanta strage con l’armi d’allora? Certo doveva avvenire nell’inseguimento dei vinti. E dai Galli

passavano a dir di Mario. Anche Mario reduce da Cartagine per tornarsene a Roma, era sbarcato lì a

Talamone. Ora Garibaldi non era quasi un Mario buono? E Roma non era il suo pensiero? Se gli fosse venuto

in mente di andare anch’egli di là a Roma! Non era egli il Generale della repubblica romana? Erano ardenti

discorsi. Ma, a questo proposito, nascevano in quello e anche in altri gruppi discussioni vive sull’ordine

del giorno udito a bordo il mattino. Molti non si sapevano liberare da certo scontento che aveva lasciato loro

il motto monarchico; ma la disciplina volontaria era forte. Difatti si staccarono poi dalla spedizione e se ne

tornarono di là alle loro case, soltanto sei o sette giovani cari. Seguivano il sardo Brusco Onnis che del

motto ’Italia e Vittorio Emanuele’ era rimasto quasi offeso. Repubblicano inflessibile, si era imbarcato a

Genova sperando forse che Garibaldi, una volta in mare, si ricordasse d’essere anche egli repubblicano; ma

deluso, ora se ne andava, e se ne andavano con lui quei pochi, però senza che fosse fatto a loro nessun

raffaccio. Rinunciavano per la loro idea ad una delle più grandi soddisfazioni che cuor d’allora potesse

avere, e il sacrificio meritava rispetto. (da “ la Storia dei Mille” di Giuseppe Cesare Abba)

Rotary Club Orbetello - Costa d’Argento

Distretto 2070

IL CONSIGLIO DIRETTIVO 2011 – 2012

PRESIDENTE Vittorio FIDATI

VICE PRESIDENTE

PRESIDENTE INCOMING Enzo LA GAMBA

SEGRETARIO

Gianfranco FRANCIA

TESORIERE Francesco DEL MAZZA

PREFETTO Paolo BRAMA

VICE PREFETTO Rodolfo TORRI

CONSIGLIERI

L. .AGOSTIN; S. ALDI; M. de CARO; Enzo LA GAMBA; Efisio LUCIGNANI; Pier Nicola MUSCETTA; B. NOCERA;

M. PANCRAZI; C. SANTI; R. TORRI;

COMMISSIONI: GESTIONE DELL’EFFETTIVO

Vittorio FIDATI (ad interim) Membri: F. FABBRI; A. PAOLINI

AMMINISTRAZIONE DEL CLUB

Alessandro TOMMASI Membri: F. DEL MAZZA; M. GALEAZZI

FONDAZIONE ROTARY

Luca AGOSTINI Membri: F. A. ANDREINI; C. MONETTI

A. INTERNAZIONALE E PUBBLICHE RELAZIONI

Paolo BRAMA Membri: E. LUCIGNAI; C. SANTI

PROGETTI DI SERVIZIO

Marcello PANCRAZI Membri: L. DESTEFANO; M. VERGNI

CULTURA Italia BALDI

Membri: A. MEOSSI; E. REVERBERI

FORMAZIONE Pier Nicola MUSCETTA

Membri: F.. PIANELLI; Rodolfo TORRI

INFORMATICA Rodolfo TORRI;

Membri: A BARBETTI; C. SANTI

BOLLETTINO E STAMPA Mario de CARO

Membri: I. BALDI; A .MEOSSI

COMMISSIONE STRAORDINARIA SVILUPPO DELL’EFFETTIVO Bruno NOCERA – Membri: G. FRANCIA; P. .LOFFREDO

C. STRAORDINARIA AGGIORNAMENTO REGOLAMENTO E STATUTO

P.N. MUSCETTA - Membri: S. ALDI ; C. MONETTI

Bollettino nr. 244 HANNO PRESIEDUTO IL CLUB

1969 - 1970 1970 - 1971 1971 - 1972 1972 - 1973 1973 - 1974 1974 - 1975 1975 - 1976 1976 - 1977 1977 - 1978 1978 - 1979 1979 - 1980 1980 - 1981 1981 - 1982 1982 - 1983 1983 - 1984 1984 - 1985 1985 - 1986 1986 - 1987 1987 - 1988 1988 - 1989 1989 - 1990 1990 - 1991 1991 - 1992 1992 - 1993 1993 - 1994 1994 - 1995 1995 - 1996 1996 - 1997 1997 - 1998 1998 - 1999 1999 - 2000 2000 - 2001 2001 - 2002 2002 - 2003 2003 - 2004 2004 - 2005 2005 - 2006

2006 - 2007 2007 - 2008 2008 - 2009 2009 - 2010 2010 - 2011 2011 - 2012

Ennio GRAZIANI Ennio GRAZIANI Luigi BINI Angelo MURZI Angelo MURZI Piero SALVUCCI Piero SALVUCCI Dino SPANO Antonio VISTOLI Andrea BENTIVOGLIO Franco FABBRI Mario LABANCA Gabriele GABELLI Enzo BASTOGI Gianfrancesco CASALINI Renato GIORDANO Marcello GALEAZZI Raniero MICHELACCI Tommaso CERULLI Gian Luigi ALICICCO Giuseppe D’ACCIO’ Giuseppe D’ACCIO’ Pierluigi BALLERANO Gerardo MAIORINO Fabrizio PARO VIDOLIN Mario de CARO Paolo BRAMA Angiolo FEROCI Bruno NOCERA Carlo MONETTI Raffaele DE LUCA Alvaro MEOSSI Paolo BRAMA Paolo BRAMA Raniero MICHELACCI Gianfrancesco CASALINI Armando ABBATE Angiolo FEROCI Claudio SANTI Marcello PANCRAZI Luca AGOSTINI Efisio LUCIGNANI Vittorio FIDATI

ROTARY INTERNATIONAL

OFFICE

P.zza L. Sciascia, 214

47522 Cesena Italia

Tel. 0547.612418

Fax 0547.617510

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Pier Luigi Pagliarani DG 2011-2012Distretto 2070

segreteria2011-2012@rotary2070.it

Lettera mensile nr. 4 Ottobre, il mese dell’azione professionale Cosa saremmo senza la nostra professione, in cui abbiamo messo intelligenza, progettazione, battaglie combattute e vinte, paure, visioni e sogni. Sicuramente non saremmo rotariani e lo siamo veramente quando aggiungiamo alla nostra professione, la volontà e la capacità di rubare tempo al tempo per impegnarci senza alcuna retribuzione, “a servire al di sopra di ogni interesse personale”, con la sola soddisfazione di aver progettato e fatto qualcosa per qualcuno che mai ci ringrazierà personalmente, che dell’evento avrà solo il ricordo senza volto di una ruota dentata che gli ha cambiato la vita. Cosa sarebbe il Rotary, che è definito da Paul Harris un’associazione fondata su amicizia, comprensione reciproca, e utilizzo della professionalità, se non una associazione caritatevole che dona, ma non pensa, che fa fare, ma non fa, che non tiene conto che il fare in proprio con l’aiuto di altri rotariani diminuisce i costi e fa diventare progetto anche quella quota parte di costi generali che altre istituzioni, più giornalisticamente apprezzate, spendono in visibilità e costi indiretti. La professionalità, è il patrimonio più importante di cui disponiamo, se consideriamo la totalità di tutti i nostri rotariani del distretto e mettiamo tutta la loto professionalità in un contenitore possiamo ricavarci una pozione magica per fare cose straordinarie. Domandiamoci al contrario se nei club, nei distretti e nel Rotary International alle persone che danno gratuitamente il loro tempo, abbiamo mai detto “grazie per quello che fai”. Vale al contrario, per la maggioranza quel diritto-dovere di critica, come quello dei pensionati che riunendosi in piazza attorno alle recinzioni dei lavori pubblici, indicano agli esecutori le cose che andavano fatte in altra maniera. Raccontando questi episodi ci vengono a mente le risorse non utilizzate, che sarebbero coloro che pur iscritti al Rotary, non sono ancora diventati rotariani. Forse non siamo riusciti a coinvolgerli, perché abbiamo comunicato male, forse non siamo riusciti a far loro capire che quello che facciamo è straordinario, perché la vera gioia è solo il darla agli altri. Quello che penso, dico o faccio, risponde a realtà? E’ giusto per tutti? Promuoverà buona volontà e rapporti d’amicizia? Sarà vantaggioso per tutti gli interessati? Della nostra professionalità, abbiamo questo termometro divenuto prova etica, quella delle quattro domande, difficile come il, silenzio dei trappisti o l’ubbidienza dei benedettini, difficile perché ci rende apparentemente deboli, in un mondo in cui tutto si compra e tutto si vende, difficile come tutte le etiche, che sono tali perché vanno contro l’interesse materiale personale, costringendoci ai valori che presumono il rispetto dei valori comuni. Dobbiamo forse riscoprirli questi valori e ridefinire ciò che non siamo disponibili a vendere o a comprare per soddisfare l’immediato che ha la solidità del volo di una farfalla. L’ultimo telefonino ipertecnologico le cui funzioni non useremo mai, la gita in posti impronunciabili, che valgono più per essere raccontati che per emozioni vissute, scattando foto che non riguarderemo mai più se non in serate con amici che erano con noi e che avevano viste quelle cose dal vero.

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Ma anche le foto o soprattutto le foto, sono arte e il tempio milionario, o il tramonto antico sonopiù belli se “catturati” in quel momento, con quella luce e quelle ombre che solo l’artista, che èun professionista col cuore, sa catturare. Molti nella storia dell’arte, sono stati i pittori che hanno copiato dai “maestri”, confondendo anche gli esperti, senza essere ricordati per mancanza di cuore o di creatività in quello che hanno fatto e che non sono mai stati ricordati nella storia dell’arte. Dall’età delle foto stampate, siamo passati negli ultimi anni al digitale che data la enorme diffusione a costo zero, aumenta incredibilmente il numero di foto visibili, ma diminuisca drasticamente la percentuale di foto col cuore dentro, evidenziando la differenza tra capacità di scattare da quella di creare. La professione d’artista. Il mese dell’azione professionale sottolinea l’impegno del club a mettere in pratica giorno per giorno gli ideali dell’azione rotariana. Tra le attività consigliate in questa occasione vi sono:

• la premiazione di un volontario del Rotary in una occasione distrettuale o locale. • la sponsorizzazione di una attività o un progetto che abbia attinenza con l’azione

professionale. • il reclutamento di nuovi soci appartenenti a categorie non ancora rappresentate. • molti Club tradizionalmente si impegnano in iniziative tese a fornire, ai giovani degli

ultimi anni delle scuole superiori, un orientamento sulle facoltà universitarie e sulle professioni. E’ un’attività utile e da impostare e portare avanti.

• esistono nel mondo intero e possono essere ricercate sul sito internazionale www.rotary.org le Fellowship (gruppi rotariani che hanno gli stessi interessi personali e professionali o lo stesso Hobby). Uno sguardo e un “giro” all’interno del sito serve ad allargare le conoscenze e magari si può andare a far parte della “rete” per avere uno sguardo sul mondo delle professioni. Se non esistesse quella di proprio interesse si può proporre una fellowship fino ad ora inesistente.

In questo mese, sabato 29, si svolge l’IDIR (Istituto Di Informazione Rotariana), a Ravenna, la città del mosaico, della musica e delle voci in piazza, in un centro congressi a lato della tomba di Dante, col pranzo alla “Cà de ven”, nella casa del vino, che è cultura, educazione, meditazione, sentore di profumi, di chiacchiere e di ricordi. L’IDIR è l’incontro di formazione e informazione più importante dopo l’Assemblea Distrettuale, si svolge in una capitale antica di circa 1550 anni, che ha otto monumenti dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità, a volte nel tardo autunno è ammantata di nebbia che rende sorde le viuzze del centro e ricorda le tenerezze del film “Anonimo Veneziano” di E.M.Salerno A rivederci all’IDIR. Buon Rotary Pier Luigi Cesena 1° ottobre 2011

Pier Luigi PagliaraniDG 2011-2012Distretto 2070

segreteria2011-2012@rotary2070.it

R O T A R Y I N T E R N A T I O N A L Service Above Self

DISTRETTO 2070 – ITALIA Emilia Romagna - Repubblica di San Marino – Toscana

R.C. Orbetello – Costa d’Argento

Presidente 2011-2012 Vittorio Fidati 1 ottobre 2011 Carissimi Soci, questa mia lettera di ottobre è triste.

Enzo, il nostro amico, il nostro Presidente Eletto se n’è andato. Dal 1 luglio, giorno di inizio della mia annata, quando vi ho detto che Enzo non

era con noi perché impegnato a combattere una dura battaglia, sono stato più volte a trovarlo ed ho potuto ammirare con quale coraggio … con quale forza Egli ha affrontato una gravissima malattia alla quale, purtroppo, alla fine ha dovuto cedere.

Durante i nostri incontri Enzo mi ha sempre parlato del Rotary, della lealtà rotariana, dei nobili principi della nostra Associazione e mi ha ribadito più volte il suo affetto per il nostro Club Star che sarebbe stato fiero di presiedere nell’annata 2012-2013; il destino avverso però non glielo ha concesso.

La natura ci dona una vita breve, ma Enzo l’ha spesa bene, perciò il ricordo di Lui e della sua vita continuerà molto a lungo.

Dice Sant’Agostino: ”Le persone care che vengono a mancare non sono più accanto a noi ma ovunque noi siamo”.

Addio Enzo … ti volevamo e ti vorremo sempre bene. Nel mese appena trascorso, si sono succeduti altri importanti eventi: dopo il

Consiglio Direttivo del 2 settembre è pervenuta la lettera del Governatore datata 5 settembre per commentare la quale ho riunito un altro Consiglio Direttivo il 9 ed è stata convocata l’Assemblea del 16 settembre.

Domenica 11, ho ricevuto un’altra lettera del Governatore che ci invitava ad esprimere il nostro parere sulla richiesta, avanzata dal R.I., di suddividere i Distretti con più di 100 Club in due o più distretti più piccoli; l’Assemblea con 17 voti favorevoli e 6 contrari si è dichiarata a favore della suddivisione del Distretto 2070 su base regionale.

Il 18 u.s. Vi ho inviato per e-mail la lettera di risposta alla missiva trasmessa il 5 settembre da Pier Luigi Pagliarani.

Ora guardiamo avanti … pensiamo al futuro. Il prossimo importante appuntamento, la tradizionale “ottobrata”, si svolgerà

Domenica 9 ottobre al Convento dei Passionisti. Sono certo che parteciperete in gran numero e che inviterete tantissimi amici.

Il 21 ottobre, alla conviviale per soli soci presso la Sede – Ristorante Il Cacciatore - interverrà Claudio Castellari, Presidente della Commissione per la Promozione della Convention di Bangkok che ci parlerà dell’importante appuntamento - dal 6 al 9 maggio 2012 - del quale vi ho già trasmesso i relativi programmi l’11 luglio scorso.

Nella stessa serata interverrà il nostro amico Beppe Favale, della Commissione Formazione che ci parlerà appunto di formazione.

Il 29 ottobre, alla conviviale con familiari, sempre presso la nostra sede – Ristorante il Cacciatore – interverrà il Prof. Morris Ghezzi, Docente di Psicologia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Milano che presenterà un’interessante Conferenza sulla Massoneria e Unità d’Italia.

Infine vi ricordo che mercoledì 16 novembre avremo l’onore di ricevere la visita del nostro Governatore Pier Luigi Pagliarani; è un evento molto importante al quale dovremo prepararci tutti con il massimo impegno.

Prima di concludere desidero ricordarvi che dobbiamo tutti attivarci per lo sviluppo dell’Effettivo , “per – come scrive il Presidente del R.I. Kalyan Banerjee – “rinverdire” il Rotary poiché “solo l’11% dei soci è sotto i quarantanni, mentre il 68% ha oltre cinquantanni di cui il 39% ha oltre sessantanni. Non è difficile immaginare dove ci porteranno tra 10, 20 o 30 anni queste cifre, se non cominciamo a fare qualcosa adesso. Non basta trovare nuovi soci. Dobbiamo portare dei nuovi soci più giovani, che porteranno una boccata di ossigeno e nuova energia alla nostra organizzazione.”

Vi abbraccio e auguro Buon Rotary a tutti voi. Vittorio

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DISTRETTO 2070 – ITALIA Emilia Romagna - Repubblica di San Marino – Toscana

R.C. Orbetello – Costa d’Argento

Presidente 2011-2012 Vittorio Fidati Orbetello 10 settembre 2011 UN GRAVE LUTTO

Cari Soci,

con grande dolore vi comunico che il nostro carissimo amico Enzo La Gamba ci ha lasciati. In un momento così triste per Eliana, per i Familiari tutti, per noi rotariani e per tutti gli amici, e per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo, non ci rimane che unirci nel rimpianto per la perdita di un Uomo buono, un Amico sincero di tutti, la cui acuta intelligenza, grande dirittura morale e cristallina lealtà abbiamo tutti noi sempre apprezzato. Il nostro Club perde un Socio prezioso, un vero Rotariano, il Presidente che avevamo eletto per il prossimo anno sociale. Sarà duro per noi privarci del suo sorriso, della sua allegria, della sua compagnia e del suo sostegno… E’ un momento di grande tristezza per tutti noi: non ci resta che ricordarlo con tutto l’affetto che ha sempre meritato ! Le esequie si svolgeranno nel Duomo di Orbetello – lunedì 12 settembre – sarà mia cura comunicarvi quanto prima l’orario preciso. Il nostro Club sarà presente compatto come si deve per un grande rotariano come Enzo. La Famiglia dispensa dall’invio di fiori, raccomandando di devolvere eventuali offerte a favore della L.I.L.T. – Lega Italiana per la Lotta ai Tumori- Sezione di Orbetello- Banca Cassa di Risparmio di Firenze - c/c numero 43210.84. Vi aspetto numerosi! Vi abbraccio. Vittorio

L’ESTREMO SALUTO A ENZO LA GAMBA

Chi non avesse avuto la fortuna di conoscere Enzo La Gamba, e si fosse trovato all’interno del Duomo di Orbetello la mattina del 12 settembre, si sarebbe subito reso conto della grandezza e dell’importanza dell’Uomo di cui si stavano benedicendo le spoglie e di cui si celebrava la S. Messa funebre. Enzo La Gamba era – come visibilmente commosso ha avuto modo di descriverlo il nostro Presidente Vittorio Fidati – “un Uomo buono, un Amico sincero di tutti”, di cui tutti apprezzavano “l’acuta intelligenza, la grande dirittura morale e la cristallina lealtà”. Ma Enzo La Gamba è stato soprattutto “un Padre esemplare” in una Famiglia esemplare, vissuta in un ambiente, come quello di Orbetello, dove “si sentiva a casa” e dove “aveva stabilito un rapporto particolare con qualunque persona, sul lavoro o nella vita di tutti i giorni”, come – tratteggiandone il ricordo – hanno sottolineato le tre figlie Manuela, Stefania e Cristiana. E come non ricordare Enzo La Gamba, marito affettuoso che, ricordando l’amata consorte, era solito dolcemente chiamarla “Eliana mia”? Enzo La Gamba nella vita lavorativa è stato un grande Presidente di Tribunale, un “valoroso e coraggioso Magistrato”, che ha servito il proprio Paese, per oltre 40 anni di encomiabile carriera, con onore, competenza e saggezza, come ha ricordato commosso il collega giudice di Grosseto Giovanni Ariolli. Si può dire che l’avventura terrena di Enzo La Gamba sia tutta sintetizzata nell’estremo, affettuoso saluto tributatogli dai suoi Cari, dai colleghi magistrati del Tribunale e della Procura di Grosseto (con in testa il Presidente Michele Addimandi), dagli amici rotariani. Alle 11 del 12 settembre il Duomo era gremito di familiari, colleghi magistrati, avvocati, rappresentanti delle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale), amici e semplici orbetellani; e, fra gli amici, i rotariani del Club Orbetello – Costa d’Argento che, ancora una volta, lo avevano eletto e finalmente lo aspettavano Presidente del Club per il prossimo anno rotariano. Il Club ha partecipato con grande commozione al triste evento portando in Duomo il suo storico stendardo, ricordando Enzo La Gamba con manifesti murali in tutto il territorio e con tangibili offerte alla LILT di Orbetello (come raccomandato dalla Famiglia), nonché con la presenza personale di tantissimi Soci, anche con le loro consorti. In Duomo abbiamo visto Luca e Roberta Agostini, Simone Aldi, Italia Baldi, Dominique Brama, Mario de Caro, Francesco Del Mazza, Raffaele De Luca, Luigi De Stefano, Fabrizio e Patrizia Fabbri, Vittorio e Anna Fidati, Gianfranco Francia, Marcello e Alda Galeazzi, Efisio e Carla Lucignani, Marziano Mercuri, Raniero e Fernanda Michelacci, Carlo Monetti, Pier Nicola e Ica Muscetta, Bruno e Serenella Nocera, Marcello Pancrazi,

Fabrizio e Luciana Paro Vidolin, Hilde Reverberi, Claudio e Fiorenza Santi, Giulio Tambelli, Giovanna Tommasi, Rodolfo Torri, Igino e Gigliola Valiani. La cerimonia religiosa è stata concelebrata dall’Arciprete di Orbetello e dal Parroco di Pitigliano, don Lido, vecchio amico di Famiglia; la solennità del momento è stata vieppiù sottolineata dalle musiche sacre eseguite dall’organista del Duomo e soprattutto dal gruppo corale dei Madrigalisti di Manciano, appositamente convenuto e lodevolmente chiamato dall’amico Luca Agostini. Numerose sono state le condoglianze pervenute al nostro Presidente Vittorio Fidati da parte del mondo rotariano. Di seguito se ne riportano gli autori con i brani più salienti. Governatore del Distretto 2070 (Luca Pagliarani): …”la descrizione di Enzo La Gamba racchiude in sé quella del rotariano, un tipo di uomo che noi cerchiamo continuamente per allargare la nostra associazione”… Governatore Incoming del Distretto 2070 (Franco Angotti): …”per il Club è una grave perdita, ma lo è per tutto il Rotary, per il prestigio della persona e per l’impegno che certamente ha profuso in favore del nostro sodalizio, tanto da meritare la stima dei Soci che lo avevano eletto alla carica di Presidente per l’annata 2012-2013”… Assistente del Governatore (Uldano Cini): …”con la scomparsa di Enzo La Gamba, il Rotary ha perso un preciso punto di riferimento e noi tutti un vero sincero amico”… ” Presidente del R.C.Hyères-les-Palmiers (Jacky Guetat): … ”je viens te presenter au nom du Club de Hyères-les-Palmiers nos sincères condoléances… Nous avons une pensée toute particulière pour Eliana”… Past President R.C.Hyères-les-Palmiers (Stephane Chafcouoff) : …”toutes nos pensées affectueuses pour votre douleur et celle de Eliana”… Anche il Presidente del Lions Club Orbetello-Presidi (Leopoldo Bartolini) ha scritto al collega Vittorio Fidati …”vi siamo vicini con viva commozione e umano cordoglio per questa vostra incommensurabile perdita”… Enzo La Gamba riposa nella Cappella di Famiglia del cimitero di Orbetello, accanto al padre Giuseppe, illustre notaio in Orbetello, e al fratello Biagio, generale della Guardia di Finanza. Il Club perde un Socio storico (Enzo La Gamba era entrato nel Rotyary nel 1985 presentato da Ennio Graziani, altro storico rotariano e Socio Fondatore del Club), un prezioso e pluriennale Presidente di Commissione, nonché Vice-Presidente e Incoming President in quest’anno rotariano, un vero Rotariano! Unendoci al toccante ricordo tracciato dal nostro Presidente Vittorio Fidati, rimpiangeremo “l’Amico di tutti”, e “sarà duro per noi privarci del suo sorriso, della sua allegria, della sua compagnia e del suo sostegno”… Ciao, Presidente La Gamba! Ci mancherai e – puoi starne sicuro – noi non mancheremo di ricordarti con l’affetto che hai sempre meritato! (pnm)

ENZO CI HA LASCIATI

Sabato 10 settembre 2011, di buonora, arriva la telefonata di Raffaele De Luca che mi avvisa del decesso di Enzo La Gamba, avvenuto alle 5 del mattino. Enzo stava male e peggiorava di giorno in giorno. Proprio qualche giorno prima, alla conviviale del 2 settembre, il Presidente Vittorio Fidati, dopo aver battuto il martello di inizio seduta, la prima notizia che diede ai soci fu la seguente: “Qualche giorno fa, sono andato a far visita ad Enzo. Non m’ha riconosciuto. Sta proprio male. Aspettiamoci il peggio!” E noi eravamo preparati a questo peggio. Ciò nonostante, la notizia di Raffaele è stata scioccante. Sì perché noi deboli creature, quando siamo messi dinanzi al dilemma della vita e della morte o alla notizia della malattia grave, ci aspettiamo sempre che possa accadere il miracolo della ripresa o che l’evento brutto venga sospeso, venga congelato ad perpetuum. Poi l’evoluzione naturale delle cose ci riporta alla realtà. Enzo è passato a miglior vita. Per quanto riguarda il suo impegno rotariano nel nostro club, il primo luglio dell’anno prossimo avrebbe dovuto prendere le consegne di Presidente da Vittorio Fidati. Enzo era già stato eletto Presidente per l’anno rotariano 2002/2003, poi, per esigenze di lavoro, dovette rinunciare all’incarico. Nelle ultime votazioni del 2010, era stato rieletto, in maniera plebiscitaria, Presidente per il 2012/2013. Ed egli, nonostante la morsa del male si facesse sentire sempre più spesso, aveva preso ossigeno, per questa esperienza da fare, e s’era quasi rinvigorito, entusiasmandosi come un adolescente e facendo programmi per quando gli sarebbe toccato. Poi la forza della malattia ha cominciato a spegnere anche l’entusiasmo. E’ stato, per anni, Presidente della Commissione “Gestione dell’effettivo” ed ha sempre partecipato alle riunioni con entusiasmo e fattiva collaborazione. Lunedì 12 settembre, alle 11, nel Duomo di Orbetello, è stata officiata la messa funebre dinanzi alla moglie Eliana, alle figlie: Emanuela, Stefania, Cristiana, ai generi, ai nipotini, ed agli amici e conoscenti tutti che riempivano il tempio fin sull’uscio. Al termine della funzione, si sono avvicendati al microfono, per la commemorazione ed il saluto, le tre figlie, e il giudice Giovanni Ariolli, che nel 2000 è stato segnalato alla cronaca per aver svolto, presso il Tribunale di Tivoli, 1.600 processi in un anno. Il giovane magistrato ha ricordato il suo primo incontro con Enzo presso il Tribunale di Grosseto ed il bellissimo ricordo che gli è rimasto del nostro socio, nonché la lezione di vita di umanità e di moralità che ha avuto dalla sua frequentazione. Ci ha fatto impressione constatare che un magistrato di tale tempra e famoso per autodisciplina, al termine del suo saluto, avesse la voce incrinata dall’emozione. Anche il nostro Presidente, Vittorio Fidati è riuscito, a malapena, a portare a termine il suo discorso commemorativo, interrotto diverse

volte per la forte emozione che la scomparsa di Enzo gli ha procurato. Lo riportiamo qui di seguito: “Enzo ci ha lasciato …. il nostro Club perde un Socio prezioso ... un vero Rotariano ... il Presidente che avevamo eletto per il prossimo anno sociale. In questo momento così triste per Eliana ... per i Familiari tutti .... per noi Rotariani ... per tutti gli amici ... e per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo ... non ci rimane che unirci nel rimpianto per la perdita di un Uomo buono ... un Amico sincero di tutti ... Noi abbiamo sempre apprezzato la sua acuta intelligenza ... la grande dirittura morale e la cristallina lealtà. Sarà duro per noi privarci del suo sorriso ... della sua allegria ... della sua compagnia e del suo sostegno. Caro Enzo … l'amicizia tra noi due ... purtroppo ... è durata soltanto otto anni …. ma è stata profonda e sincera. Ora ... con la tua forza di sempre hai lasciato la vita terrena. I giorni dell' allegria sono finiti .... Muta è rimasta la tua pianola ... La tua barca non naviga più ... Spero di ritrovarti nel vento in mezzo al mare. Mi mancherai ... addio! Enzo” Poi è andato al microfono il socio Fabrizio Paro Vidolin che ha ricordato l’amicizia che lo ha legato ad Enzo, la sua dinamicità, la sua poliedricità di interessi e le gite fatte insieme a lui, in allegria. Alla fine, prima che il feretro fosse portato via, una cerimonia inaspettata, ha commosso tutti i presenti: Abbiamo visto avvicinarsi alla cassa, il Maestro, dr. Walter Marzilli, Direttore del Coro dei Madrigalisti di Magliano in Toscana che, dopo che le coriste ed i coristi del complesso, avevano preso posto ai due lati della bara, ha impugnato la bacchetta ed ha diretto un magnifico e commovente brano composto dal suo collega presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra, Monsignor Italo Bianchi, dal titolo: “Adoro te devote”. Così, Caro Enzo, il coro dei madrigalisti di Magliano, che tu tanto apprezzavi quando partecipava alle nostre conviviali importanti, e che avresti chiamato spesso nelle riunioni del tuo anno di Presidenza, come avevi più volte annunciato, ha voluto renderti l’ultimo saluto; e il bello, serio e commovente canto, sembrava volerti sollevare in alto, accompagnandoti verso quella meta sconosciuta cui si dirigono le anime.

A Dio, Enzo! Ci mancherai! Mario de Caro

RICORDO DI ENZO

Ieri mattina, con le mie sorelle ed i miei cognati, ho fatto una

passeggiata in barca in quel mare, che, tanto, era caro a Enzo e

immediatamente sono stata assalita dai ricordi, piacevoli, di momenti,

vissuti, fino a qualche tempo fa, sulle nostre barche.

Eh, sì, quante volte ci siamo sentiti per telefono, anzi, prima, per radio, per

comunicarci le nostre posizioni e poi incontrarci, per consumare, insieme,

il pranzo!

Noi avevamo sempre a disposizione ottime triglie, di fresca pescata,

ma Enzo e Eliana arrivavano con vini raffinati e, spesso, con l'ottima

faraona al prosciutto, cucinata, appunto, da Eliana, prima della partenza.

Sfondo alle nostre pantagrueliche mangiate e bevute era il meraviglioso

mare dell'Argentario, del Giglio o di Giannutri, l'accompagnamento ai nostri

incontri il buonumore, le risate di chi è ancora giovane, l'amicizia, che, da

anni, ci legava tutti quanti.

Ho avuto momenti di malinconia e, anche ora che scrivo, sento

scivolare sulle gote lacrime di tristezza per la consapevolezza che niente

di tutto questo si potrà ripetere, ma Eliana mi ha già detto più volte, in

questi ultimi giorni, che non devo addolorarmi, perché Enzo, finalmente

ora sta bene.

Le devo credere? Ci voglio almeno provare!

Italia

I NOSTRI LUTTI

Il 10 settembre, alle ore 5 è deceduto Enzo La Gamba, di cui abbiamo riportato ampiamente in questo bollettino. Ci stringiamo accanto ad Eliana, figlie, generi e nipoti. Il 2 ottobre, alle ore 5, è deceduto Antonio Torri, il papà di Rodolfo. Per chi non avesse partecipato alla conviviale Interclub del 13/IX, alla locanda d’Ansedonia, riferiamo che, Rodolfo e Vladimira non dovevano partecipare alla riunione, per impegni pregressi, però all’ultimo momento, li vedemmo comparire. Rodolfo, reduce dal ricovero improvviso del padre Antonio, presso l’Ospedale di Viterbo, partecipò alla conviviale, unicamente per ringraziare ufficialmente Paolo Brama, per la cura che aveva dedicato a suo padre in questo grave frangente. Oggi, prima che il bollettino andasse spedito, abbiamo appreso la brutta notizia della conclusione del ciclo vitale di Antonio Torri. Partecipiamo affettuosamente al lutto di Rodolfo, Wladimira e Serena.

CONVIVIALE DEL 2/IX/2011 – RISTORANTE “IL CACCIATORE”

Alle 19,30 si sono riuniti i consiglieri:

Luca Agostini, Simone Aldi, Mario de Caro, Angiolo Feroci, Vittorio Fidati,

Pier Nicola Muscetta, Bruno Nocera, Marcello Pancrazi, Claudio Santi, Rodolfo

Torri.

Hanno partecipato al Consiglio i Presidenti di Commissione: Italia Baldi e

Sandro Tommasi.

Prima di passare a trattare gli argomenti all’ordine del giorno, Rodolfo Torri, ha

illustrato alcuni cambiamenti tecnici che ha apportato all’impostazione del

nostro sito sul WEB, per renderlo più funzionale e poi ha fatto delle

considerazioni ed ha chiesto ai consiglieri di esporre, eventualmente, delle idee

atte a rendere il sito più vario, mentre ha pregato di inviargli delle foto di

avvenimenti ultimi o anche di vecchia data che hanno riscosso consensi durante

le nostre conviviali. E’ stata espressa qualche considerazione per apportare

eventuali notizie relative ai soci e la cosa sarà esaminata dal nostro Responsabile

dell’Informatica.

Il Presidente Fidati, poi, è passato ad elencare gli argomenti all’ordine del

giorno:

1. Comunicazioni.

Vittorio s’è lamentato, per l’ennesima volta, del fatto che quando invia

delle mail ai soci, sono pochissimi quelli che si prendono la briga di rispondere,

soprattutto quando è richiesta la loro partecipazione o meno alle riunioni o

l’adesione o meno a qualche proposta avanzata. Un’altra lamentela del

Presidente è relativa alla frequenza. Su quaranta soci in organico, frequentano le

riunioni circa 20/25 soci, alcuni poi non si fanno vivi quasi mai, nonostante ogni

tanto li si invita direttamente.

2. Nomina del Delegato alle Attività per i Giovani.

Il Presidente ha fatto presente che, a seguito dell’istituzione, nel

Programma Generale del Rotary, dopo l’Azione Internazionale, del progetto

“Nuove Generazioni”, sorge l’esigenza di proporre per il nostro Club, la nomina

di un Delegato alle Attività per i Giovani, che lui proporrebbe nella persona di

Luigi Destefano. Il Consiglio ha accettato la proposta, anche se bisognerà sentire

la sua disponibilità, perché purtroppo Luigi non ha potuto partecipare alla

conviviale di questa sera.

3. Contributo al C.S.P. – Centro Studi di Preistoria e Archeologia, diretto

dalla prof.ssa Nuccia Negroni Catacchio.

A questo Centro, la cui titolare ci ha invitato per “una giornata culturale”

che si terrà in Feniglia domani 3 settembre, come da programma inviato via e-

mail da Vittorio, negli anni scorsi abbiamo già dato dei contributi per sostenere i

loro lavori. Il Presidente ha proposto, anche per quest’anno, l’erogazione di una

somma ammontante a 1.000 euro. Il Consiglio ha approvato.

4. Convocazione Assemblea al 16 settembre per approvazione Bilancio

Preventivo 2011/2012 e nuovo Regolamento e Statuto del Club.

Il Bilancio preventivo del 2011/2012 segue quello definito 2010/2011 datoci

a suo tempo da Sandro Tommasi. In merito all’approvazione del nuovo Statuto e

Regolamento, dopo aver chiarito qualche punto su alcuni rilievi formulati da

Rodolfo Torri e Paolo Brama, s’è deciso che i testi definitivi verranno spediti a

tutti i soci in modo che se ci sono delle osservazioni da prendere in esame, si

procederà ad eventuali rettifiche e questo prima dell’Assemblea del 16 settembre

prossimo.

5. Preventivo viaggio a Lisbona.

Nella Riunione Consiliare del 15 luglio scorso, Vittorio, dopo che fu

deciso di soprassedere al viaggio a New York, si era interessato a farsi

rilasciare dei preventivi per un viaggio a Lisbona sempre nel periodo 6/9

dicembre prossimo. Questa sera ci ha riferito che uno dei preventivi (ma

ne attende altri) prevede, per quattro giorni, la spesa di 820 euro a

persona, tutto compreso. Ne abbiamo preso atto.

Terminata la laboriosa seduta consiliare, alle 20,30, ci siamo spostati nella

sala da pranzo, riservata a noi soci, dove ci hanno raggiunti:

Angelo Barbetti, Raffaele De Luca, Fabrizio Fabbri, Gianfranco Francia,

Marcello Galeazzi, Carlo Monetti, Fabrizio Pianelli.

Qui, il Presidente ha aggiornato, prima di tutto, i soci sullo stato di salute

di Enzo La Gamba al quale è stato a fare visita alcuni giorni fa. Purtroppo,

l’amico Enzo sta molto male. Poi Vittorio ha invitato i presenti a presenziare al

programma di visita agli scavi di Duna Feniglia domani 3 settembre, alle 11 e

poi alla conferenza che la prof.ssa Nuccia Negroni Catacchio terrà, alle 18, al

Museo Archeologico di Orbetello. Ha invitato ancora i soci ad essere presenti

numerosi al Gazebo che verrà allestito sabato 10 settembre a Porto Santo

Stefano, dalle 17 alle 23, per raccogliere fondi per la Lega Italiana per la Lotta

contro i Tumori. Per il Gazebo allestito ad Orbetello, la volta scorsa, il nostro

Club aveva offerto, per ogni donazione di 10 euro, il libro di Alvaro Meossi “Il

Pozzo di Moma”, più una pianta mediterranea donata da Luca Agostini. Questa

volta Luca offre una piantina di olivo, alta 30 centimetri, e Vittorio ha ritenuto

opportuno che il Club paghi almeno un euro a piantina alla Mates. Abbiamo tutti

applaudito l’impegno di Luca per questa causa che risale a quando da

Presidente, prima che terminasse il suo mandato, riuscì a farci pubblicare per

tempo il libro di Alvaro, il cui ricavato va sempre alla LILT.

Infine il Presidente ha riferito ai presenti la programmazione del viaggio a

Lisbona, dal 6 al 9 dicembre ed il costo di 820 euro a persona. Comunque s’è

riservato di fornirci eventuali preventivi più convenienti.

E’ seguita la cena.

Mario de caro

CONVIVIALE DEL 16/IX/2011 – RISTORANTE “IL CACCIATORE”

Erano presenti i soci: Luca Agostini, Italia Baldi, Angelo Barbetti, Paolo Brama, Mario de Caro, Francesco Del Mazza, Raffaele De Luca, Luigi Destefano, Fabrizio Fabbri, Angiolo Feroci, Vittorio Fidati, Gianfranco Francia, Marcello Galeazzi, Efisio Lucignani, Carlo Monetti, Pier Nicola Muscetta, Bruno Nocera, Marcello Pancrazi, Fabrizio Paro Vidolin, Ezio Reverberi, Claudio Santi, Rodolfo Torri, Igino Valiani. Hanno partecipato: Dominique Brama del club francese di Hyères Les Iles d’Or e il dr. Vincenzo Picciolini di Albinia. Riporto la verbalizzazione della seduta inviata dal Presidente Vittorio Fidati:

“ASSEMBLEA DEL 16 SETTEMBRE” “- 1 minuto di silenzio in ricordo del nostro Socio Enzo La Gamba … Presidente eletto della prossima annata. - ho convocato questa assemblea con una mail del 10 settembre; dopo la convocazione sono accaduti altri eventi … quindi… parlerò dei vari argomenti in ordine di importanza… - il 10 settembre scorso alle 9,00 mi ha telefonato Eliana La Gamba comunicandomi che alle 5,00 Enzo era deceduto. - ho immediatamente inviato un messaggio a tutti i Soci, al Governatore, all’Assistente del Governatore, ai Presidenti dei R.C. della Maremma, ai Sindaci dei Comuni del nostro territorio, alla stampa locale e a tanti altri amici … - inoltre ho incaricato il Segretario Angiolo Feroci di predisporre la pubblicazione dei necrologi sui giornali locali: La Nazione, il Tirreno e il Corriere di Maremma, nonché di organizzare la stampa dei manifesti di lutto nei Comuni di Orbetello e Monte Argentario; Luca si è attivato per far intervenire I Madrigalisti alla cerimonia funebre. - come avrete letto nella mia mail che annunciava il grave lutto … Eliana ha dispensato dall’inviare fiori ma ha richiesto espressamente che eventuali donazioni, in memoria di Enzo, vengano conferite alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Sezione di Orbetello. - a tal proposito, subito dopo le esequie del 12 settembre scorso, mi sono confrontato con alcuni Soci e avremmo pensato di inviare alla LILT come Club

la somma complessiva di € 600, pari alla spesa di una grande corona di fiori … addebitando a ciascun Socio 15 Euro. E’ una decisione questa che avrei dovuto sottoporre all’approvazione del prossimo Consiglio Direttivo del 7 ottobre - ma è troppo in là - perciò la sottopongo all’Assemblea. Ci sono domande ? Chiedo l’approvazione per alzata di mano. Approvata all’unanimità. … darò disposizioni in tal senso al Tesoriere. Prima di andare avanti … Claudio mi ha chiesto la parola… prego… (Claudio ricorda con affetto Enzo che, a suo tempo, lo introdusse nel Club) - Domenica 11 settembre ho ricevuto una lunga comunicazione dal Governatore Pier Luigi Pagliarani che recita testualmente: - “ da oltre un anno il Distretto 2070, unitamente ad altri distretti nel mondo, ha ricevuto dal R.I. l’invito a valutare la suddivisione del distretto e ciò, anche a seguito della decisione adottata dal Consiglio Centrale del R.I. nel maggio 2011, che si esprime in questi termini: I Distretti con più di 100 Club sono incoraggiati a suddividere il loro distretto in due o tre nuovi distretti a partire dal 1 luglio 2012. - perciò Pagliarani il 3 settembre ha convocato il Consiglio Consultivo dei Past Goveranor, il quale ha espresso all’unanimità parere favorevole alla divisione del Distretto 2070 su base regionale. “Siccome la decisione del frazionamento spetta comunque ai Club – dice Pagliarani - vi invito a esprimere parere favorevole o non convocando l’Assemblea del Club e comunicandomi la risposta entro il 15 ottobre 2011”.

- poiché sono presenti 23 Soci sul totale di 39, l’Assemblea è valida . - prima di esprimere il nostro parere chiedo se ci sono domande in

proposito - (nessuna domanda)

Si procede alla votazione per alzata di mano: favorevoli 17 - non favorevoli 6 - astenuti 0. Il 10 settembre ho inviato a tutti i Soci una mail in cui rendevo noto che

- il Governatore, con lettera del 5 settembre, mi aveva comunicato la nomina di Angiolo Feroci suo Rappresentante Speciale per lo studio di fattibilità di un altro Club all’Argentario.

- Angiolo mi ha espresso la volontà di dimettersi da tutti gli incarichi in seno al Club, ma mi ha scritto: ti confermo e confermo a tutti i Soci la mia appartenenza al sodalizio che, anche se per forza di cose sarà ridotta, continuerà immutata…

- nel rinnovare ad Angiolo la mia stima e il mio affetto, lo ringrazio per il lavoro sin qui svolto e mi congratulo con lui per il prestigioso incarico ricevuto.

- conseguentemente vi rendo note le variazioni della mia squadra, già comunicate al Consiglio Direttivo riunitosi il 9 settembre scorso:

- Comm. Straord. aggiornamento Regolamento e Statuto presieduta da Pier Nicola Muscetta - Membri Simone Aldi e Carlo Monetti che subentra ad Angiolo Feroci – dimissionario;

- Comm. Formazione: Presidente P.N.Muscetta che subentra ad Angiolo dimissionario. Membri - Fabrizio Pianelli e Rodolfo Torri che subentra a Pier Nicola, nominato Presidente.

Avevo pregato Marcello Galeazzi, il nostro carissimo “Segretario Storico” di riassumere - pro tempore – l’incarico di Segretario ma, sono felice di comunicarvi che il nostro nuovo Segretario è Gianfranco Francia. Grazie Gianfranco di aver dato la tua disponibilità. S’intende che Gianfranco sarà affiancato per qualche tempo da Marcello. Mercoledì prossimo Angiolo passerà le consegne a Gianfranco … saremo presenti io e Marcello. Nella stessa mail del 5 settembre il Governatore ha richiesto al nostro Club di “rivedere l’atteggiamento nei confronti della possibilità di essere il Club padrino dell’eventuale nuovo Club. IL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 9 SETTEMBRE: - ha constatato che sussistono tutte le motivazioni, nessuna esclusa,

esposte nella delibera approvata dall’Assemblea dei Soci del 17 giugno con 19 voti favorevoli, 5 contrari ed 1 astenuto; in particolare, della predetta delibera vi leggo un passaggio: la creazione oggi di un nuovo Club nel territorio del Comune di Monte Argentario, che conta 13.000 abitanti su un totale di 34.000 residenti nel territorio del Club Orbetello – Costa d’Argento determinerebbe difficoltà operative che potrebbero minare la stessa sopravvivenza del R.C. Orbetello – Costa d’Argento

- IL C.D. QUINDI HA DELIBERATO … QUASI ALL’UNANIMITA’ – CON UN SOLO VOTO CONTRARIO - di confermare- in toto - al Governatore la delibera del 17 giugno 2011 e di ribadire, quindi, l’indisponibilità del nostro Club a svolgere il ruolo sponsor dell’eventuale nuovo Club.

DOMANDE? (nessuna)

Intervento di Angiolo che ha fatto delle precisazioni in merito alla votazione del 9 settembre. L’Assemblea, con l’astensione di un socio ed il parere contrario di un altro socio, decide che NON E’ NECESSARIO procedere ad un’altra votazione avendo, l’Assemblea, già deliberato il 17 giugno. Infine Francesco vi consegnerà copia del bilancio preventivo 2011/2012 che dovremo approvare nella prossima Assemblea, nella quale convalideremo anche il nuovo Statuto e Regolamento.” Questa è la puntuale descrizione del dibattito assembleare fatta da Vittorio. Per quanto riguarda qualche altro avvenimento della serata, degno di rilievo, debbo riferire che Marcello Pancrazi che fu promotore dell’idea di rinunciare “virtualmente” al costo di tre conviviali del nostro club (concretizzabili in 100 euro) da devolvere sempre alla LILT, dopo cena è passato tra i soci per raccogliere l’adesione di altri aderenti alla sua iniziativa. E bisogna dire che la sua idea è stata condivisa in maniera cospicua, perché ha realizzato la somma di 1.900 euro, il che vuol dire che hanno aderito alla sua iniziativa, 19 soci presenti alla conviviale. Bravo Presidente della Commissione “Progetti di Servizio”! Ultima nota, su suggerimento del Prefetto, Paolo Brama, si decide che il risparmio del costo della conviviale del 7 ottobre (che sarà soppressa, mentre si terrà solo la Riunione del Consiglio Direttivo alle 19,30), sarà devoluto anch’esso al FONDO ROTARY PRO LILT. Il Presidente ha, giustamente, commentato che quella di stasera è stata una serata “piena”!!! Mario de Caro

INTERCLUB CON HYERES – LES ILES D’OR – DEL 13/IX/2011 RISTORANTE “LA LOCANDA DI ANSEDONIA”

Erano presenti i soci:

Luca Agostini, Italia Baldi, Angelo Barbetti con Rossana, Paolo Brama con

Dominique, Riccardo Clemente, Mario de Caro, Rafaele De Luca con Giovanna,

Luigi Destefano con Cristina, Vittorio Fidati con Anna, Marcello Galeazzi con

Alda, Paolo Loffredo con Nicoletta, Efisio Lucignani con Carla, Bruno Nocera

con Serenella, Claudio Santi con Fiorenza, Rodolfo Torri con Vladimira, Igino

Valiani con Gigliola.

Hanno partecipato i soci francesi del club di Hyères Les Iles d’Or:

Genevieve Guyot, Presidente del club, col marito; Brigitte Fayard, col marito;

Hubert Hass; Jaques Plassart, con la moglie; e ovviamente, tra i soci francesi, il

Prefetto Brama, che presentava gli ospiti, ha citato sua moglie Dominique. In

rappresentanza, invece, dell’altro club francese, nostro gemellato, Hyères Les

Palmiers, c’era Chantal Normandin.

Gli inni in onore alla bandiere, hanno avuto inizio con la marsigliese, in

onore degli ospiti francesi, che il nostro tecnico del suono, Angelo Barbetti, è

riuscito ad infilare nella registrazione degli inni in nostro possesso.

Dopo la presentazione degli ospiti, è andato al microfono Rodolfo Torri,

reduce, da poche ore, da un tour de force all’ospedale di Viterbo, dove è stato

ricoverato suo padre nonagenario. Rodolfo ha voluto ringraziare pubblicamente

Paolo Brama, che come sappiamo dirige il Pronto Soccorso dell’Ospedale di

Belcolle di Viterbo, per le cure che ha prestato al suo genitore, purtroppo in stato

molto critico, e ha specificato Rodolfo: “Per la dimostrazione che ho avuto, in

questo frangente, di quella che è l’amicizia rotariana”.

Dopo la cena, la Presidente del Club di Hyères les Iles d’Or, Genevieve

Guyot, ha ringraziato il nostro club per l’accoglienza che ha riservato loro.

Genevieve ha riferito che la prassi del loro club (attualmente costituito da 25

membri) è quella di fare gli incontri rotariani settimanali presso le abitazioni dei

vari soci. Ovviamente Dominique che li ha invitati a venire in Italia, ha riferito

che questa procedura per noi è un po’ problematica. Poi Genevieve ha detto di

essere rimasta anche favorevolmente impressionata dall’uso della ruota per

raccogliere le firme delle presenze e ha riferito che probabilmente farà adottare

la procedura dal loro club. Subito, Marcello Galeazzi, Segretario sostituto

(perché quello in carica Gianfranco Francia, insieme col Tesoriere Francesco

Del Mazza, questa sera stanno partecipando al SINS - Seminario Istruzione

Nuovi Soci - di Bologna), si è affrettato a farle avere uno stampato intonso della

nostra ruota che potranno copiare. Poi i due Presidenti si sono scambiati i

guidoncini dei club e i soci francesi ci hanno regalato delle bottiglie di vino rosé

e precisamente uno “Château Sainte Margherite” di produzione di uno dei loro

soci. Infine il nostro Presidente ha preannunciato che l’indomani i nostri amici

francesi saranno accompagnati a visitare “La Rocca”, verso le 11, poi si farà un

pranzo leggero a Porto Ercole e nel pomeriggio si andrà a vedere il giardino dei

tarocchi.

Terminava così la simpatica riunione interclub, progettata da Dominique

Brama, che ringraziamo per la bella idea avuta che ci ha permesso di conoscere

anche una parte dei soci francesi dell’altro Club di Hyères.

Mario de Caro

IL SOLITO UCCELLINO CI HA RIFERITO CHE

Domenica 14 settembre, due famosi, navigati, uomini di mare: l’armatore,

nonché Titolare d’Officina Nautica, Claudio Santi e il Direttore di Cantiere

Nautico, Efisio Lucignani, ambedue Past President dell’importante Club

Rotariano di Orbetello - Costa d’Argento, sono incappati in una disavventura

nautica, che proprio non si riesce a capire come possa essere capitata a due

esperti pari loro (l’uccellino riferisce, comunque, che non è la prima volta che i

due finiscono in cattive acque). Pare che non solo si sia rotto il motorino

d’avviamento del motoscafo, cosa che al nostro Claudio, novello Archimede

Pitagorico dei natanti, non avrebbe fatta alcuna impressione, perché lui, con una

chiave inglese, risolve tutto, anche in alto mare, e sicuramente aveva con sé la

cassetta degli attrezzi; ma, per di più, si sono accorti che era finito anche il

carburante e lì non c’era proprio niente da fare. L’uccellino, profondamente

addolorato per l’accaduto (non riusciva a trattenere le lacrime, per le risate)

giustamente dice che la cosa sembra inconcepibile, eppure è così, e riferisce

anche che pare che i due marinai di “breve corso” volessero occultare la

faccenda, per la vergogna, per cui l’episodio è stato portato a conoscenza degli

amici con molto ritardo. Boh! Io come cronista, seppure a malincuore, ho

dovuto riportare la segnalazione.

Mario de Caro

RICORDI “D’EGITTO” OVVERO “GIOCANDO CON I DELFINI”

Anni fa, mi sono recato nel sud dell’Egitto con il preciso intento di

andare a disturbare con la mia macchina fotografica la quiete di un famoso

branco di piccoli delfini le stenelle dal lungo rostro per l’esattezza (Stenella

longirostris).

Durante le escursioni a “Dolphin-House”, il nome turistico del

reef dei delfini, Shaab Samadai in Egiziano, ho cercato di interagire con i

simpatici cetacei con l’intento di avvicinarli per fotografarli più agevolmente.

Per prima cosa ho provato a nuotare vicino al branco

immergendomi in apnea a pinne unite, cercando di imitare le loro evoluzioni.

L’espediente funzionava perché il mio incedere, diverso da quello delle migliaia

di escursionisti a cui gli animali erano abituati, indubbiamente attirava la loro

attenzione.

Specialmente un piccolo branco di cinque maschi giovani, quelli

più giocherelloni e disponibili al confronto, continuava ad aggirarsi non

perdendomi di vista. Consapevole di essere molto vicino alla conquista della

loro amicizia, ho avuto la fortunata intuizione di ingaggiare un gioco che è stato

immediatamente compreso ed …… è stato subito show.

Ai cinque maschi giovani, più agili ed intraprendenti del resto del

branco, ho offerto un ciuffetto di alghe strappato da fondo. Uno di essi, dopo

pochi istanti di titubanza lo ha addentato trascinandolo lontano, poi lo ha

posizionato su una pinna laterale. Immediatamente un secondo delfino glielo ha

sottratto dirigendosi verso di me e passandomi vicino, sfiorandomi, quasi ad

invitarmi a riacchiapparlo. Riconquistato il mazzetto di foglie ho ripetuto

l’operazione per molte e molte altre volte ancora con il cuore pieno di una gioia

inesprimibile, di fronte ai molti escursionisti che dalla superficie assistevano al

gioco.

Una signora di Genova, qualche ora dopo, in barca, mi confessò

che, osservando la scena, aveva pianto per l’emozione, senza trattenersi ….…

tanto, piangendo nella maschera, non la vedeva nessuno!

Il giorno successivo sono stato riconosciuto dagli stessi delfini che

con entusiasmo hanno ripreso il gioco interrotto.

Commosso, mi sono reso conto di aver ricevuto da quei cari

animali una delle più grandi gratificazioni della mia vita di sub. Il contatto con

quell’allegra famiglia di delfini mi aveva infuso una gioia semplice, direi

primordiale, ma così viva e vera come non ne provavo da tempo.

Riuscendo a farmi comprendere e interpretando il temperamento di

questi esseri straordinari allo stato selvaggio ero riuscito, con un po’ di fortuna,

ad intrattenere un rapporto che, a detta delle guide locali, nessuno era riuscito

ad instaurare negli anni precedenti.

Il sito di Shaab Samadai è stato da alcuni anni regolamentato a

causa dell’incessante pellegrinaggio di centinaia di escursionisti che ogni giorno

vi si recavano disturbando il clan. Adesso si può raggiungere a nuoto soltanto

una fila di boe che delimitano la baia e si possono osservare quegli splendidi

animali solo da lontano.

Alessandro Tommasi

CURIOSITA’ NELLE PIEGHE DELLA SCIENZA di Alvaro Meossi

(questi articoli su argomenti vari, non sono recenti, ma fanno parte di una serie di scritti forniti, alcuni anni fa, alla Redazione del Notiziario e conservati in archivio) L’orologio più preciso del mondo Non perde un secondo nemmeno in 20 milioni di anni. Non ha ingranaggi

ma funziona grazie a nuvole di atomi. E stabilisce ufficialmente, per tutta

l’umanità, la misura esatta del tempo.

E’il più preciso, ma non può misurare le ore. Orologio atomico il cui

compito è quello di fornire la misura esatta dell’unità di tempo: il

“secondo”. Questo dispositivo si trova in Colorado, è costato 650.000

dollari. La sua perfezione è tale che non perderà o guadagnerà un secondo

nemmeno tra 20 milioni di anni. Non ha lancette, né rotelle, ma raggi laser,

specchi e nubi di atomi di cesio, un metallo raro. Per sapere quale è la

durata di un secondo, dunque, si interrogano, oggi, gli atomi,

svincolandoci dai fenomeni astronomici, cui in passato l’umanità ha

sempre misurato il passare del tempo. Fino a pochi anni fa la durata del

secondo era calcolata in base alla rotazione terrestre; il secondo era definito

come la 86.400esima parte del giorno solare medio.

Ma la Terra è poco affidabile. Il tempo impiegato a girare su se

stessa, infatti, non è costante: il nostro pianeta oscilla e talvolta il

movimento di trottola attorno al Sole, mostra lievi irregolarità. E dopo aver

adottato un’altra definizione basata sulla lunghezza dell’anno anziché del

giorno, si arriva al 1967, anno in cui la durata del secondo non dipende più

dalla rotazione della Terra ma dagli atomi. In pratica si sfrutta la capacità di

questi ultimi di emettere onde elettromagnetiche. E’ possibile, infatti,

inondare di energia un atomo, che si mette poi a vibrare, come una corda di

chitarra dopo averla pizzicata. E l’energia acquisita viene restituita

sottoforma di onda elettromagnetica, la cui frequenza è pari al numero di

oscillazioni “contenute” in un secondo.

Il primo orologio atomico venne realizzato nel 1949 e sfruttava le

vibrazioni della molecola di ammoniaca, per la sua forma regolare. Le

vibrazioni sono rapidissime: in un secondo ne avvengono 24 miliardi. Così

il secondo può essere definito come il tempo necessario alla molecola di

ammoniaca per vibrare 24 miliardi di volte; dal 1955 l’ammoniaca viene

sostituita dal cesio; e nel 1999 si crea “l’orologio a fontana” perché gli

atomi di cesio vengono sollevati verso l’alto come un getto di acqua, e

iniziano a vibrare emettendo onde elettromagnetiche. La definizione

ufficiale di secondo è quindi il tempo nel quale avvengono 9.192.631.770

oscillazioni dell’atomo di cesio (che è come dire che la frequenza dell’onda

emessa dall’atomo di cesio è di 9.192.631.770 hertz).

Un altro orologio al cesio, raffreddato a laser, è collocato a bordo

della Stazione Spaziale Internazionale. Il vantaggio è che esso non viene

influenzato dalle forze di gravità e pertanto porta alla più precisa

individuazione del secondo.

TRADUZIONE DI STRALCI DAI BOLLETTINI DI HYERES a cura di Gigliola VALIANI

Bollettino nr. 3083 del 25 agosto 2011 Splendida serata, presso i Matyasi in un ambiente idilliaco in cui l'eleganza la faceva da padrona. Notevoli le specialità gastronomiche e le bevande. Presenti anche Alexia, la ragazza che partirà per gli Stati Uniti, viaggio patrocinato dal Rotary Club di Hyères e Will, il ragazzoa mericano, arrivato il 24 agosto. Ai due il Presidente ha augurato un felice anno e ha espresso la sua gioia per essere riuscito in "questo scambio di studenti". Ha poi elencato le riunioni di settembre e ha dato alcune notizie riguardo alle azioni rotariane in atto o future.. Dal 21 al 25 settembre si avrà il Dèpot-Vente, a tal proposito viene sollecitata la presenza degli amici rotariani: c'è bisogno della presenza e dell'aiuto di tutti. Bollettino nr. 3085 del 1° settembre Gerard Grasser relaziona sulla bellissima gita a Porquerolles su quattro barche messe a disposizione dai generosi amici rotariani, della riunione statutaria tenuta a bordo, ,della bella serata al ristorante. Ricorda poi alcune date importanti, tra le quali, il 6 settembre, quella della riunione del club Des Iles D'Or su: "Francia-Germania:motore dell'Europa" Mail di Alexia: sono a Albany da 4 giorni, tutto è andato bene. Bene il viaggio anche se è stato complicato per me trovare la coincidenza (non avevo mai preso l'aereo). La mia famiglia è veramente super, l'ambiente veramente simpatico. E' un po' difficile dire loro tutto quello che vorrei perché non ho ricchezza di vocaboli ma riesco a farmi capire. I miei genitori di accoglienza sono professori di diritto (va bene per me che voglio fare l'avvocato). La mamma parla un po' francese e ciò mi aiuta; in un quaderno lei scrive delle parole con la traduzione quando non le conosco, così le imparo e questo mi aiuta ad arricchire il mio vocabolario. Stasera vado all'inaugurazione della mia scuola (completamente rinnovata durante l'estate). Dunque va tutto bene, vi darò notizie. Buona giornata Alexia.

Bollettino nr. 3086 dell'8 settembre 2011

Ritorno all'ovile. la prima campana dell'anno rotariano è risuonata al Riviera Beach Club. E le prime parole del Presidente sono state per annunciare una bella notizia: Jaques Verrier offre lo champagne per festeggiare la nascita del nipotino Thais e la sua promozione a Ufficiale dell'Ordre National du Mérite. Il Presidente ringrazia tutti coloro che hanno aperto le loro case durante l'estate, così come i capitani delle barche che hanno portato i membri del club a Porquerolles. Ringraziamenti anche per il delegato alla comunicazione per l'importante articolo sui due studenti, apparso nel Var Matin e a Anne Daury madrina di Will. Dopo le notizie sui diversi malati c'è l'annuncio dei prossimi incontri tra i quali un concerto organizzato dal Rotaract in favore della ricerca contro la sclerosi a placche. Dal presidente del Rotaract Hyères-Carqueiranne vengono annunciati otto concerti del coro accademico di Bulgarie Angel Manolov su territorio nazionale, tra cui quello di Hyères. André Chevaly che ha assistito alla riunione preparatoria di questo concerto è entusiasta del dinamismo di questo gruppo giovane che merita ogni incoraggiamento nell'anno rotariano posto sotto il segno della gioventù. La bastide de Mazan (La bastia-villa fortificata di Mazan) Dopo due ore di strada con diverse curve nel Varois si arriva alla bastia di Mazan, nelle Alpi dell'Alta Provenza, a ovest di Riez la Romaine una superba scoperta che valeva la pena di fare. Anche il pranzo è stato eccellente. Forum des Associations-Espace 3000. Sabato 10 e domenica 11 Settembre i due Rotary club di Hyères hanno istallato uno stand al Forum des Associations-Espace 3000 Pioggia di PHF su Ajaccio. Giovedì 8 settembre il Past-Governatore di Distretto Andrè Coeugniet, in una manifestazione calda e amichevole, ha rimesso gli ultimi PHF della sua annata di governatore. Il tutto durante la riunione statutaria del RC di Ajaccio-Parata.Tra gli altri le neodiplomate Aline Lantrua e Anny Carvalho. La Coppa Del Mondo Di Rugby. Patrick Peroceschi, premettendo che il rugby è la sua passione, che partirà il 1° ottobre per la Nuova Zelanda per assistere alla sua sesta coppa del mondo (la prima è stata nel 1987) annuncia che farà una piccola serie per raccontare la storia di questa competizione che è diventata il terzo avvenimento sportivo del mondo dopo la coppa mondiale di calcio e i giochi olimpici estivi. Origine della competizione Dal 1947 Alfred Eluère, a quel tempo presidente della Federazione Francese di rugby(FFR), lancia l'idea di una grande competizione che raggruppi le squadre degli emisferi Nord e Sud. Questa idea viene respinta dall'IRB (International Rugby Board) che la giudica "bislacca". Essa è ripresa alla fine degli anni 70 da un altro presidente della FFR, Albert Ferrasse, ma non viene accolta. Il Torneo di 5 nazioni è dunque la sola competizione di rugby a XV che oppone più di due grandi nazioni di rugby a XV, essa è disputata unicamente dalle migliori squadre europee: le nazioni della Gran bretagna, l'Irlanda e la Francia.

Se si escludono i tornei di rugby disputati durante i giochi Olimpici estivi dal 1900 al 1924, non esisteva una grande competizione internazionale che mettesse a confronto le nazioni degli emisferi Nord e Sud.. La Tri-nations, che è disputata dalle tre migliori squadre dell'emisfero Sud, non ha visto la luce che nel 1996. L'IRB respinge l'idea di organizzare la coppa del mondo nel 1983, essenzialmente per evitare che questa competizione divenga una operazione commerciale e metta fine al dilettantismo. L'Australia fa una proposta di organizzazione nel Giugno del 1983, seguita qualche mese più tardi, nel marzo 1984, dalla Nuova Zelanda. In seguito a queste due proposte l'IRB chiede che sia fatto uno studio di attuazione. Questo studio comincia il 1° dicembre del 1984. L'opposizione alla creazione della coppa del mondo veniva dalle federazioni di rugby britanniche che temevano che essa mettesse fine al dilettantismo. L'organizzazione di una coppa del mondo può portare, in effetti, a una più grande popolarità del rugby, a più scambi con le nazioni dell'emisfero Sud, al richiamo di numerosi sponsor e dunque di mezzi finanziari molto più importanti. I timori delle federazioni britanniche si sono in seguito avverate poiché il rugby a XV è diventato uno sport professionale nel 1995. Nel Marzo del 1985 a Parigi l'IRB decide che il primo torneo sia organizzato insieme dall'Australia e dalla Nuova Zelanda durante i mesi di maggio e di giugno del 1987. L'organizzazione è condivisa dai due paesi perché, da un lato la Nuova Zelanda non ha le infrastrutture sufficienti per organizzare da sola la competizione e d'altra parte questa unione è necessaria perché il progetto sia approvato. Il voto decisivo in favore dell'organizzazione della coppa del mondo di rugby è dato dall'Africa del Sud, sebbene questo paese non sia in grado di partecipare, tenuto conto della politica di apartheid che c'è in questo periodo. La Coppa del Mondo di rugby a XV è una competizione internazionale di rugby a XV che si svolge normalmente ogni quattro anni. Questa competizione, creata nel 1987 è aperta a tutte le federazioni riconosciute dall'International Rugby Board (IRB). La prima edizione si svolge nel 1987 in Nuova Zelanda e in Australia e la squadre della Nuova Zelanda esce vincitrice. Il trofeo che ricompensa il vincitore di questa competizione è chiamato William Webb Ellis Trophy in onore di William Webb Ellis che avrebbe inventato il rugby nel 1823. In realtà le origini dekl rugby sono molto più antiche. Il paese organizzatore della Coppa del Mondo è scelto dall'IRB. La prossima edizione della Coppa del Mondo si svolge in Nuova Zelanda dal 9 Settembre al 23 Ottobre 2011. L'Inghilterra è stata designata per accogliere l'edizione successiva nel 2015 e il Giappone per l'edizione 2019. Bollettino nr. 3087 del 15 settembre 2011 Durante la riunione il Presidente relaziona su una settimana densa di avvenimenti e annuncia la triste notizia della morte di Enzo La Gamba. Dopo aver ricordato alcune date importanti, in ordine cronologico, rende edotti i presenti della notizia della vendita del Riviera Beach Club a Belhambra e quindi della chiusura per lavori dal 1° novembre fino al mese di aprile del 2012. Necessario trovare rapidamente una soluzione di rimpiazzo.

Jean-Louis, a nome della Commissione "effettivi"lamenta, preoccupato, una diminuzione degli effettivi a livello di distretto nel corso dell'ultimo anno rotariano e sollecita tutti affinché, con il loro impegno, nell'ambito del club di Hyères, riescano a cambiare la tendenza. Viene presentato un resoconto della riunione del Comitato del 15 settembre da parte del segretario G.Corlobé E' TEMPO DI VENDEMMIA di Jaques Assouly Ho già scritto sull'agricoltura Bio o piuttosto biologica. Bisogna essere precisi poiché esiste anche un’agricoltura biodinamica che si sviluppa regolarmente. E' Rudolf Steiner, un filosofo austriaco (1861-1925) che ha caldeggiato una sintesi tra scienza e religione e ha fatto intervenire la medicina, le arti, la politica e la metafisica. Steiner voleva tener conto del soprannaturale e del flusso di energia proveniente dalla chimica, dal solare, dal cosmico e dallo spirituale. Secondo questo pensatore, bisogna eliminare tutti gli apporti di concimi chimici che inibiscono l'azione dei microrganismi, tutti i trattamenti esclusi lo zolfo e il rame poiché non si è trovato di meglio contro l'oidio e la peronospera. In sostituzione si possono utilizzare delle tisane prodotte da mescolanze in spirali invertite secondo un procedimento ben codificato e nel corso di giorni favorevoli. Queste tecniche hanno origine nel 1990 e sono praticate in Australia, Scandinavia, Brasile USA, ....e Francia. Le analisi del suolo indicherebbero un rilancio della vita microbica e alcuni enologi confermerebbero una testimonianza di qualità. Certamente la luna ha effetto sulla crescita delle piante ma si deve far intervenire la "patafisica" come Pierre Dac? Ciascuno può farsi un'opinione, ma io mi chiedo: le piante sono sensibili all'effetto placebo? In conclusione io vi passo la risposta, breve e diretta, alla domanda che ho fatto all'insigne Georges Pedro, membro dell'Accademia di Agricoltura, professore di pedologia,consulente internazionale sulla biodinamica. La risposta ha solo una parola: "Ciarlataneria!". LA COPPA DELMONDO DI RUGBY di Patrick Peroceshi Seconda puntata: riassunto delle coppe del mondo. 1987: PROVA IN NUOVA ZELANDA Questa prima coppa del mondo, decisa nel 1985 dall'International Board a Parigi, è stata organizzata in fretta in un semianonimato mediatico. il rugby è ancora ancorato all'amatoriale e l'accesso alla competizione si ha su invito. La nuova Zelanda, che ha dominato in questo sport praticamente durante tutto il secolo, si impone logicamente in casa. Tanto più che la Francia ha spazzato via il suo avversario più coriaceo, 'Australia, nel corso del primo match da leggenda della competizione segnata dalla meta in angolo da Serge Blanco. David Kirk è così il primo capitano a brandire il trofeo William Webb Ellis da allora così desiderato. Il 1987 resterà per sempre l'anno di inizio del gioco innocente e spontaneo .... l'anno in cui il rugby ha saputo congiungere tradizione e globalizzazione. Classifica: Nuova Zelanda-Francia-Galles

1991:PROVA IN INGHILTERRA Disputata nel corso di un inizio d'autunno grigio, questa seconda prova resta la prova più deludente a tutt'oggi. Essa è caratterizzata da un'assenza evidente di creatività, di spettacolo e di passione. La trasformazione assunta dal rugby lo corrompe senza portargli una nuova energia. Le difese, come in Australia, sono irriducibili e rafforzate mentre l'Inghilterra sviluppa, con parossismo, a sua strategia di pressing e di occupazione del terreno. Con sorpresa generale, un soffio di freschezza viene nonostante ciò dal Pacifico, poiché le Samoa sbarcano nella competizione come un colpo di tuono, si impongono sul Galles e si sbarazzano dell'Argentina. Sono anche le prime a far tremare l'Australia, futuro e indiscusso campione del mondo . Le prime perché il 1/4 di finale tra l'Irlanda e l'Australia è grandioso per intensità e suspense. Avanti negli ultimi secondi di tre punti i Wallabies giocano a mano. Questa scintilla emozionale non è, disgraziatamente, che un fuoco di paglia e la competizione termina con un retrogusto di incompiuto, penalità ciò nonostante facile e finiscono per spuntarla con gli spiriti combattivi irlandesi. Classifica:Australia-Inghilterra-Nuova Zelanda. 1995:PROVA IN SUD AFRICA. Il fervore della coppa del mondo ritrova un secondo respiro in Sud Africa che organizza la competizione per la sua prima partecipazione. Gli Springboks sono dei guerrieri, dal gioco fisico, ma questo ritorno sulla scena, dopo una quindicina di anni di frustrazione dona loro anche le ali. E' tutto un popolo riconciliato a immagine di Nelson Mandela che porta la leggendaria maglia verde e tutto il simbolismo che egli rappresenta, che celebra così il 24 giugno del 1995 la vittoria in finale sui temibili Neozelandesi. Questi ultimi, condotti dal folgorante Jonah Lomu, passano come spauracchi dopo la loro dimostrazione con gli Inglesi eppure molto valorosi. Malgrado la loro media di 63 punti segnati prima della finale (e uno sferzante 145-17 contro il Giappone) i gli All-blacks non troveranno mai la faglia e se ne ritorneranno via senza aver potuto ufficializzare la loro supremazia. Il 1995 segna ugualmente le premesse del professionalismo. I calibri si ingrossano, l'agganciamento cresce e la sveltezza del gioco aumenta lasciando presagire tendenze ancora di attualità a tutt'oggi. Clint Estwood ha realizzato un film INVICTUS, con Morgan Freeman nel ruolo di Mandela e Matt Damonnel ruolo di Francois Pienaar capitano del Sud africa; film da vedere. Classifica: Sud Africa-Nuova Zelanda-Francia.

RIUNIONI DEL MESE DI OTTOBRE 2011

Venerdì 7/X/2011 – Sede “Il Cacciatore” ore 19,30 Consiglio Direttivo - Conviviale annullata

Domenica 9/X/2011 – ore 11 Convento dei Passionisti Ottobrata Venerdì 14/X/2011 – ore 19,30 - Sede “Il Cacciatore” Caminetto

Giovedì 20/X/2011 Serata al PUFF di Lando Fiorini – Roma (da programmare)

Venerdì 21/X/2011 – ore 20,30 Ristorante “Il Cacciatore” Conviviale per soli soci. Intervento di: Claudio Castellari (Comm.

Promozione Convention di Bangkok) e Beppe Favale (Comm. Per la Formazione) Venerdì 28/X/2011 – ore 20,30 – Sede “Il Cacciatore” Conviviale con familiari. Relazione del Prof. Morris Ghezzi (R.C. Milano- Porta Venezia) su: Massoneria ed Unità d’Italia.

I NOSTRI SOCI

AGOSTINI Luca Roberta ALDI Simone Francesca ANDREINI Ferdinando Antonio Fiorella BALDI Italia BARBETTI Angelo Rossana BRAMA Paolo Dominique CASALINI Gianfrancesco Anna CLEMENTE Riccardo Silvia COLLANTONI Roberto Luciana de CARO Mario DEL MAZZA Francesco Elena DE LUCA Raffaele Giovanna DESTEFANO Luigi Cristina FABBRI Fabrizio Patrizia FEROCI Angiolo Gabriella FIDATI Vittorio Anna FRANCIA Gianfranco Irene GALEAZZI Marcello Alda LA GAMBA Enzo Eliana LOFFREDO Paolo Nicoletta LUCIGNANI Efisio Carla MEOSSI Alvaro Nada MERCURI Marziano MICHELACCI Raniero Fernanda MONETTI Carlo Maria MURZI Angelo Roberta MUSCETTA Pier Nicola Ica NOCERA Bruno Serenella PANCRAZI Marcello Ida PAOLINI Antonio Katia PARO VIDOLIN Fabrizio Luciana PIANELLI Fabrizio Luisa REVERBERI Ezio Hilde SANTI Claudio Fiorenza TAMBELLI Giulio Caterina TOMMASI Alessandro Giovanna TORRI Rodolfo Vladimira VALENTI Maurizio Alessandra VALIANI Igino Gigliola VERGNI Mirco Marie Louise SOCI ONORARI BRAMA Salvatore GRAZIANI Ennio MAIORINO Gerardo Luigina