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Giovedì 26 marzo 2015 anno XLVIII (nuova serie) numero 12 - contiene I.P. euro 1,20 12 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Chiesa 9 I riti della Settimana Santa in Cattedrale a Cesena Diocesi 3 e 6 Il Papa a Napoli L’abbraccio di tutta una città I l Pontefice sabato 21 mar- zo ha incoraggiato i na- poletani a non arrendersi al male e ha denunciato la mancanza di lavoro G li appuntamenti che scandiscono il cammi- no verso la Pasqua di Ri- surrezione. Venerdì 27 la Messa per gli studenti Pagina aperta 23 Il Fattore Famiglia Una rivoluzione possibile Sarsina 7 La Concattedrale elevata a Santuario Cesenatico 15 Riunione animata a Sala sui temi dell’alluvione Cesena 13 Rinnovati i vertici della locale sezione del Club Alpino Il valore dello sport Sono migliaia i giovani impegnati in numerose attività praticate con passione Editoriale La bellezza si rinnova di Francesco Zanotti (FOTO ARCHIVIO PIPPO) “Lo sport è uno degli strumenti educativi e di evangelizzazione che più fa breccia nelle giovani generazioni”. Lo sostiene don Marcello Palazzi, delegato diocesano della Pastorale Giovanile intervistato in questo Primo Piano in cui diamo spazio ai temi dello sport praticato da bambini e ragazzi. Don Giovanni Savini, assistente ecclesiastico del Csi, gli fa eco: “La pratica sportiva è molto utile, specie se intesa come strumento nelle mani di un educatore”. Chi di giovani e calcio se ne intende è Roberto Biondi, talent scout del Cesena: “Di- venta professionista uno su diecimila. Dobbiamo aiutare i giovani atleti a gestire la delusione delle esclusioni”. Lo sanno bene i dirigenti del Romagna Centro che hanno un vivaio di 400 giovani calciatori dal quale attinge anche il Cesena Calcio, oltre alla prima squadra che milita in serie D. Primo piano alle pagg. 4-5 T estimoni ammirati. Ha usato questi termini il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, nella sua prolusione di lunedì scorso (cfr. sintesi a pag. 9) in apertura dei lavori del Consiglio permanente. Lo ha fatto per descrivere il sentimento con cui i vescovi italiani seguono le vicende per nulla semplici di chi si spende ogni giorno in questo Paese alle prese con gli ennesimi casi di pubblica corruzione. Ha ricordato, il cardinale-presidente, l’eroismo di quanti “vivono i loro impegni di famiglia, di lavoro, di fede con serietà e dignità commoventi”. Non è per nulla scontato portare avanti le incombenze quotidiane quando si assiste alla sequela di scandali che anche nelle ultime settimane è emersa come un “malcostume e un malaffare che sembrano diventati un regime”. Occorre fare leva su doti non comuni, per non cedere a un certo fatalismo che rischia di fare breccia anche fra i credenti. Troppo diffusa la corruzione. Troppo stratificato uno squallido modo di intendere l’amministrazione della cosa pubblica. Lo ha denunciato con estrema fermezza anche papa Bergoglio sabato scorso a Napoli. Ecco perché si deve investire ancora nella buona politica come espressione alta della carità. “Si deve reagire e ciò è possibile - ha detto il presidente della Cei -. Tutti siamo interessati al bene comune, e tutti ne siamo responsabili con i nostri comportamenti”. Certo, i livelli sono assolutamente diversi, ma ciò non significa che qualcuno possa dichiararsi estraneo da una necessaria presa di coscienza. La crisi economica non è per nulla superata e richiede l’impegno di tutti. Non si possono sciupare energie e abbandonare i giovani al loro destino. Lo ha sottolineato il presidente della Cei che ha anche ribadito come occorra investire sul lavoro, prima che lo scoraggiamento prenda in molti il sopravvento. Le eccellenze vanno incoraggiate e le professionalità sostenute. Così come i segnali di una timida ripresa non devono essere mortificati. Decisivi, ha insistito il cardinale Bagnasco, sono anche i temi legati al mondo della cultura e della scuola, oltre a quelli dell’integrazione sociale. Ha accennato alla “dilagante colonizzazione da parte della cosiddetta teoria del gender, sbaglio della mente umana”, come ricordato dal Pontefice sabato scorso. Diventa necessario e assolutamente inevitabile “un risveglio della coscienza individuale e collettiva”. Non si può stare fermi, a guardare e lamentarsi. Ai credenti il compito di testimoniare, in pubblico e in privato, la bellezza di una vita sempre rinnovata. Incontro 7 Costanza Miriano ai “Dialoghi con la città” “F amiglia capovolta”, la giornalista-scrittrice ospite a Cesena della ras- segna, giovedì 26 marzo alle 21 Torna l’ora legale Alle 2 di domenica 29 marzo occorre mandare avanti di un’ora le lancette dell’orologio. L’ora legale resterà in vi- gore fino a ottobre

Corriere Cesenate 12-2015

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Corriere Cesenate di giovedì 26 marzo 2015

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Giovedì 26 marzo 2015Giovedì 26 marzo 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 12 - contiene I.P.

euro 1,20

12Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Chiesa 9I riti della SettimanaSanta in Cattedralea Cesena

Diocesi 3 e 6Il Papa a NapoliL’abbraccio di tuttauna città

Il Pontefice sabato 21 mar-zo ha incoraggiato i na-

poletani a non arrendersi almale e ha denunciato lamancanza di lavoro

Gli appuntamenti chescandiscono il cammi-

no verso la Pasqua di Ri-surrezione. Venerdì 27 laMessa per gli studenti

Pagina aperta 23Il Fattore FamigliaUna rivoluzionepossibile

Sarsina 7La Concattedraleelevataa Santuario

Cesenatico 15Riunione animataa Sala sui temidell’alluvione

Cesena 13Rinnovati i verticidella locale sezionedel Club Alpino

Il valoredello sport

Sono migliaia i giovani impegnati in numerose attività praticate con passioneEditorialeLa bellezza si rinnovadi Francesco Zanotti

(FOTO ARCHIVIO PIPPO)

“Lo sport è uno degli strumenti educativi e di evangelizzazione che più fa breccianelle giovani generazioni”. Lo sostiene don Marcello Palazzi, delegato diocesanodella Pastorale Giovanile intervistato in questo Primo Piano in cui diamo spazio aitemi dello sport praticato da bambini e ragazzi. Don Giovanni Savini, assistenteecclesiastico del Csi, gli fa eco: “La pratica sportiva è molto utile, specie se intesacome strumento nelle mani di un educatore”. Chi di giovani e calcio se ne intende è Roberto Biondi, talent scout del Cesena: “Di-venta professionista uno su diecimila. Dobbiamo aiutare i giovani atleti a gestire ladelusione delle esclusioni”. Lo sanno bene i dirigenti del Romagna Centro che hannoun vivaio di 400 giovani calciatori dal quale attinge anche il Cesena Calcio, oltre allaprima squadra che milita in serie D. Primo piano alle pagg. 4-5

Testimoni ammirati. Ha usato questitermini il presidente della Cei, ilcardinale Angelo Bagnasco, nella sua

prolusione di lunedì scorso (cfr. sintesi a pag.9) in apertura dei lavori del Consigliopermanente. Lo ha fatto per descrivere ilsentimento con cui i vescovi italiani seguonole vicende per nulla semplici di chi si spendeogni giorno in questo Paese alle prese con gliennesimi casi di pubblica corruzione.Ha ricordato, il cardinale-presidente,l’eroismo di quanti “vivono i loro impegni difamiglia, di lavoro, di fede con serietà edignità commoventi”. Non è per nullascontato portare avanti le incombenzequotidiane quando si assiste alla sequela discandali che anche nelle ultime settimane èemersa come un “malcostume e un malaffareche sembrano diventati un regime”.Occorre fare leva su doti non comuni, pernon cedere a un certo fatalismo che rischia difare breccia anche fra i credenti. Troppodiffusa la corruzione. Troppo stratificato unosquallido modo di intenderel’amministrazione della cosa pubblica. Lo hadenunciato con estrema fermezza anchepapa Bergoglio sabato scorso a Napoli. Eccoperché si deve investire ancora nella buonapolitica come espressione alta della carità.“Si deve reagire e ciò è possibile - ha detto ilpresidente della Cei -. Tutti siamo interessatial bene comune, e tutti ne siamo responsabilicon i nostri comportamenti”. Certo, i livellisono assolutamente diversi, ma ciò nonsignifica che qualcuno possa dichiararsiestraneo da una necessaria presa dicoscienza.La crisi economica non è per nulla superata erichiede l’impegno di tutti. Non si possonosciupare energie e abbandonare i giovani alloro destino. Lo ha sottolineato il presidentedella Cei che ha anche ribadito come occorrainvestire sul lavoro, prima che loscoraggiamento prenda in molti ilsopravvento. Le eccellenze vannoincoraggiate e le professionalità sostenute.Così come i segnali di una timida ripresa nondevono essere mortificati. Decisivi, ha insistito il cardinale Bagnasco,sono anche i temi legati al mondo dellacultura e della scuola, oltre a quellidell’integrazione sociale. Ha accennato alla“dilagante colonizzazione da parte dellacosiddetta teoria del gender, sbaglio dellamente umana”, come ricordato dal Ponteficesabato scorso. Diventa necessario eassolutamente inevitabile “un risveglio dellacoscienza individuale e collettiva”. Non sipuò stare fermi, a guardare e lamentarsi. Aicredenti il compito di testimoniare, inpubblico e in privato, la bellezza di una vitasempre rinnovata.

Incontro 7Costanza Mirianoai “Dialoghicon la città”

“Famiglia capovolta”, lagiornalista-scrittrice

ospite a Cesena della ras-segna, giovedì 26 marzoalle 21

Torna l’ora legale

Alle 2 di domenica 29 marzo occorremandare avanti di un’ora le lancettedell’orologio. L’ora legale resterà in vi-gore fino a ottobre

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Giovedì 26 marzo 2015 3Opinioni

Noi, quella “spuzza”non la sopportiamo più

a corruzione “spuzza”: con la “esse” davanti,quasi a sottolineare il concetto, ha ripetuto ilPapa a Scampia. “Spuzza” da due punti di vista,quello spirituale e quello sociale, due facce,

necessariamente connesse, della stessa medaglia.“Spuzza”, come un animale morto. Anche sepurtroppo la corruzione sembra viva e vegeta, aleggere le cronache: scoperta in un settore, ricomparein altro. Per uscirne papa Francesco ha ripreso la formula disan Giovanni Bosco: buoni cristiani e onesti cittadini.Perché il Papa è così: il suo messaggio è semplicissimo,dunque modernissimo. Sembra possa andare finalmente in portol’accidentato percorso parlamentare della cosiddettalegge “anticorruzione”. È un passaggio importante,anche perché aumentare le pene e soprattuttoassicurarne la certezza rappresenta uno degliingredienti fondamentali del processo di riassetto e dirilancio della democrazia, ovvero delle “riforme” che cistanno davanti. Ma per raggiungere questo obiettivo,occorre inserirla in un quadro. Da sola la legge nonbasta. Il singolo corrotto infatti chiama una catena. Perchémafia e corruzione sono due facce della stessamedaglia, come ha detto don Ciotti all’annualemanifestazione di Libera, la Giornata della memoria edell’impegno in ricordo delle vittime innocenti dellemafie da tutte le mafie. Se la corruzione necessariamente richiama uncontesto, una catena, questa catena deve esserespezzata. Servono strumenti culturali, morali,economici e istituzionali. Altrimenti, semplicemente,cucita una toppa, lo “sbrego” si ripresenta, come si èvisto per i grandi lavori. Senza scomodare le mafieclassiche, in tanti contesti, si pensi alle “terre dimezzo” di Roma, si costruiscono spezzoni di sistemicorruttivi e dunque mafiosi che si chiudono e siriaprono a fisarmonica. Per questo bisogna interrogarsi sul tono complessivo

L

Lotta alla corruzione La fotografia

del sistema politico-istituzionale, mentre si parla giustamente di riforme. Bene dunque le pene e le nuove fattispecie di reato. Bene che si approvi unalegge seria, rigorosa e concreta, se possibile con un ampio consenso. Ma questo passo deve essere accompagnato da un altrettanto seriointervento sul sistema politico amministrativo. È un sistema malato quelloche deve fare ricorso ad autorità, a quelli che negli Stati Uniti si chiamano gli“zar”, ovvero funzionari o magistrati dotati di poteri eccezionali, pergarantire un minimo di decoroso funzionamento. Non possono essere cheespedienti momentanei. Decisivo più che mai è il nesso politica-amministrazione, ovvero sistemapolitico-sistema amministrativo. Nell’arco di poco più di vent’anni il vecchioquadro dell’amministrazione di carriera è stato smantellato a profitto di una“aziendalizzazione” che, combinata con la debolezza e la modestia delpersonale politico, in molti casi - emblematico proprio quello oggi sotto iriflettori delle grandi opere - ha aperto praterie per il malaffare.Una “spuzza” che non ci possiamo più permettere e che non sopportiamopiù.

Francesco Bonini

a croce o il sepolcro vuoto? L’ultima cena con il “fate questo in memoria di me”,con il dono di sé a ciascuno di noi nel pane di vita. Nello stesso tempo lo sguardole parole di Cristo che si rivolge e forse incrocia lo sguardo perso di Giuda. Perchéincredibile e inimmaginabile per qualsiasi re della terra, e ancor più per un tale Re,

che è nientemeno che figlio di Dio, è il sottomettersi al tradimento di uno qualunque.Perché in quel Giuda si ritrovano non pochi Giuda tra noi uomini, per i quali Cristospende anche oggi il suo sacrificio. Nel Vangelo, nello scorrere degli eventi della settimana santa niente è frutto dellecircostanze o del caso. Il tragico e il drammatico stanno di fronte all’amore, fattoPersona. Come nella vita di ogni giorno grandi tragedie di morte, di dolore, di eccidi sicontrappongono, anzi sono coperte da grandi opere di amore negli ospedali, nellefamiglie, nel sacrificio delle vite di troppi cristiani nel mondo, che continuano aseminare e testimoniare tolleranza pacifica nei confronti di persecutori organizzati,coperti dai governi. Nel silenzio e nell’indifferenza pilatesca delle democrazie

L occidentali, che rivendicano lamissione di portare nuova civiltà edemocrazia là dove fanno affari nonvedendo i cristiani. E talvoltasacrificandoli in nome di interessiinconfessabili.Che cosa ci colpisce di più di questigiorni tragici e salvifici diGerusalemme la Santa e la martoriata?Forse il fragile e persino comico sonnodegli apostoli tra gli ulivi o il faciletradimento del primo degli apostoli? Oforse, positivamente, ci affascina lapremura di quel manipolo di donne,che di fronte a tutti, all’ignavia di unpopolo pronto a voltare le spalle acolui che inneggia, seguono ilcondannato fino al patibolo e se neprendono cura. Campeggia in essa, settimana didolore e di peccato, il contrasto delleimmagini e la tragica contraddizionedegli eventi che vannoinesorabilmente verso il baratro dellatortura della crocifissione, emblemadelle barbarie d’ogni tempo, delpeccato di ogni essere umano fino aquello delle strutture di peccato e dimorte che sono le violenze della famecome delle uccisioni di bande armateche strumentalizzano persino il nomedi Dio. La settimana è santa, ma prima brillacontemporaneamente dell’oscurità diun cumolo di male. Eppure è santaproprio perché affronta quel male e loredime. Il segno di quella redenzionesta in quelle bende che solo coloro cheavevano posto cuore e fede in Cristopossono veder per prime nel sepolcro.Vi sono per le forze del male,organizzate nel potere di Pilato, ilpolitico che baratta il suo potere conla folla. È per dovere di ruolo ildifensore di chi ritiene innocente marinuncia al processo giusto. Come siripete la storia per gli innocenti! Vi è lacricca del sinedrio che condanna chidavvero doveva illuminare e guidare ilpopolo. E neppure il popolo si salva,perché il gruppo, la massa rendecoraggiosi anche gli ignavi. La colpanon è sempre degli altri, il propriopeccato va confessato, non scusato.Il sepolcro del male alla fine, non perforza umana ma divina, sarà svuotato.Liberato dal corpo martoriatodall’umanità, non piegato neppure dalpeccato più grave degli uomini, Iddiomostra ovunque che il bene èpossibile. Occorre imparare a vederlocon gli occhi della fede. Ricordandoche la radice del male cresce primadentro l’uomo. La si sterilizza con laconversione del cuore che abbisognadella confessione dei peccati. Dio nonè morto. Osa rivivere nell’umile ediffuso bene di tanti uomini. Non faspettacolo. Ma è una foresta.

Bruno Cescon

Napoli, quartiere Scampia, sabato 21 marzo: papa Francesco in visita pasto-rale (foto Siciliani-Gennari/Sir)

Il sepolcro del male, non per forza umana ma divina, alla fine sarà svuotato.Liberato dal corpo martoriato dall’umanità, non piegatoneppure dal peccato più grave degli uomini, Iddio mostra ovunque che il beneè possibile. Dio non è morto. Osa rivivere nell’umile e diffuso bene di tanti uomini.Non fa spettacolo. Ma è una foresta

Settimana

Santa

VATICANO, 18 APRILE 2014:PAPA FRANCESCOPRESIEDELA CELEBRAZIONEDELLAPASSIONEDEL SIGNORE(FOTOARCHIVIO SIR)

Nell’abisso del male c’è qualcosa che brilla

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Giovedì 26 marzo 20154 Primo piano

"Siamo educatoriNon ci sostituiamoalla famiglia"Antonio Genzano, ex calciatore del Cesena, è ildirettore sportivo del Romagna Centro. "Dobbiamoformare i ragazzi sia tecnicamente che umanamente"

ribbling, coperture e allunghi, asfrecciare sulla fascia colnumero sette sulle spalle. Un golindimenticabile alla Roma del

"barone" Liedholm quando ancora lepartite si giocavano la domenica. Tutte.Stagione 1981/82, sulle maglie la griffedell’Adidas e sponsor i F.lli Dieci, robada far invidia ai malati del vintage. Lui è Antonio Genzano, classe 1955,romano di nascita, chiamato, nel 1981,in serie A dal neopromosso Cesena eche, in questa città, ha deciso di metteresu casa. Non quella raminga deicalciatori che per lavoro vanno evengono, ma casa casa. Prima dettava i ritmi di gioco nelcentrocampo bianconero targatoRenato Lucchi, adesso scandisce i tempidegli allenamenti dei suoi ragazzi, neicampi dell’Asd Romagna Centro aMartorano come direttore sportivo eresponsabile del settore giovanile. A contatto con bambini e adolescentifino ai ’grandi’ della prima squadra, ilsuo ruolo appare delicato."Ci viene chiesto certamente di formare

i ragazzi da un punto di vista tecnico etattico - dice Genzano - ma non possiamo sottrarci al compito di crescereun piccolo atleta, fino a portarlo nel mondo del calcio, anche sotto il profilocomportamentale e caratteriale. Poniamo molta attenzione a questoaspetto, senza mai sostituirci alla famiglia, sia chiaro. Cerchiamo di dareloro delle linee guida. E di andare incontro alle esigenze della famigliaspecialmente quando ci sono di mezzo impegni scolastici. Se il rendimentoa scuola non è buono o ci sono difficoltà di altro genere, il calcio vienedopo. Tutto è più facile se dietro c’è una famiglia collaborativa". Genitori, famiglia: tasto dolente o valore aggiunto? "Io uso un mio sistema.A inizio stagione li chiamo singolarmente col proprio figlio, parlo con loro

Dcon estrema trasparenza. Il problema èl’impiego dei figli in campo. Nellecategorie più giovani si va in base alminutaggio, quindi non ci sonoparticolari problemi, in altre categorie(Giovanissimi regionali, Allievi regionali,Juniores, ndr) l’impiego è subordinato aldiscorso tecnico e in questo caso ilcomportamento di famiglia e giocatore èfondamentale". Dire al ragazzo, ’oggi non giochi’ non èsemplice. Spiega Genzano: "Il giovaneatleta capisce la scelta del tecnico o deisuoi collaboratori. Basta spiegargliperché la fa. Non è educativo illudere unbambino, ne soffre. Se gli parli inmaniera semplice e vera, capirà. E’ piùdifficile spiegarlo ai genitori che sonoanche quelli che più accusano lesconfitte". I ragazzi invece? "Loro sannoche la sconfitta è una possibilità.Cerchiamo di non dare pressioni sulrisultato, la società non chiede questo. Irisultati si ottengono strada facendo". Per molti giovani calciatori si prospettail salto in prima squadra molto presto,recentemente c’è stato l’esordio di un’98 nel campionato di serie D. Non è una

forzatura? "Se giocano è perchériteniamo che siano pronti per il salto,fisicamente e mentalmente. Il nostrocompito è anche quello di capirequando un ragazzo ha la maturità giustaper gestire e affrontare certe situazioni.Può succedere che a volte un ragazzopiù giovane sia più maturo deicompagni più grandi". Una persona che fa rispettare le regole,ma con le ’carezze’. Ecco come sidefinisce Genzano. "Sì, questo è il miometodo di lavoro: rigidità, ma anchecomprensione. Quando un ragazzosbaglia intervengo. Ma è mio dovereintervenire anche quando vedo che è giùdi morale o quando capisco chequalcosa non va". Come gestire i talenti? "Essendo ragazzidotati per natura - conclude Genzano - ènecessario che capiscano che quello chedeve migliorare è la testa. Non devonoavere fretta. Ho visto talenti bruciarsiper non aver posto attenzione a questoaspetto. Spesso il problema è dovuto adisagi familiari, a pressioni che portanoconseguenze tremende sul campo".

Michela Mosconi

Se il rendimento a scuolanon è buono o ci sonodifficoltà di altro genere,il calcio deve esseremesso in secondo pianoIl dialogo con la famigliaè basilare

Romagna Centro "Il nostro motto è: non vince il più forte ma il più bravo"

Nel 1973, all’ombradel campanile di Martorano,nasce la Polisportivache poi prenderàil nome di Asd Romagna CentroOggi conta 400 iscritti

on 400 atleti iscritti, l’AsdRomagna Centro Martorano è lasocietà col vivaio più grande ditutto il Cesenate e uno dei più

numerosi in Romagna. Trentaseimilametri quadrati di impianto tra campida calcio a undici, a sette, calcetto,spogliatoi, uffici e un bar-ristorantepizzeria. La passione genuina per losport e il calcio è quella che ha accesotutto, una quarantina di anni fa. LaPolisportiva Martorano nasce nel 1973negli ambienti parrocchiali. "Da subitoviene affiliata come settore giovanilealla Figc, ma continua la propriaattività anche col Csi di Cesena",spiega il presidente Daniele Martini.Dopo un esilio forzato sul campo diSanta Maria Nuova, nel 2000 vieneaperto un nuovo complessodenominato Romagna Centro. "Il settore giovanile è cresciuto neglianni e da oltre un decennio si èassestato su ottimi livelli. Abbiamovoluto fare del discorso educativo unanostra filosofia, dedicandogli moltaattenzione. La crescita sportiva eagonistica doveva andare di pari passoalla cura del ragazzo dal punto di vistacomportamentale", aggiunge ilpresidente. La prima squadra ha avuto, invece, unpercorso altalenante fra la seconda e laterza categoria. Poi c’è statal’esplosione negli ultimi anni fino allaserie D. Non solo, la squadra si èaggiudicata per due anni di fila(Eccellenza e primo campionato in D)

C

Dallaparrocchia alla serie D

la coppa disciplina. "Il motto che iragazzi hanno fatto loro è che nonvince il più forte, ma vince il più bravo.E’ maturata la consapevolezza che èpossibile battere chi sulla carta ha unarosa migliore". Il lavoro da fare sembra tanto ecoinvolge non più solo il ragazzo-atleta, ma la sua famiglia. "Rispetto alpassato - dice Martini - oggi i genitoripretendono molto e pensano che ilbambino debba per forza diventare uncampione. Andrebbe lasciato libero di

crescere in base alle proprie capacitàed educato alla cultura del sacrificio.Per ottenere dei risultati occorre faresacrifici, questo anche se si è dotatiperché alla fine il rischio è quello diperdersi. Oggi i ragazzi hanno pochepossibilità di misurarsi con le difficoltà.Arrivano al campo senza borsoneperché glielo portano i genitori". Sono chiare anche le idee per il futuro."Mantenere la categoria per la primasquadra se possibile, altrimentinessuna tragedia. Rimane lasoddisfazione per i bei risultatiraggiunti. Per il settore giovanile mipiacerebbe migliorare ulteriormentesotto l’aspetto organizzativo equalitativo. Abbiamo un progettoimportante da portare avanti, Gioca inSalute, promosso e avviato daipoliambulatori Heva e Green. E’ miratoalla promozione della salute deigiovani atleti attraverso l’educazione auno stile di vita sano e a una culturaalimentare corretta".Chi ha già potuto sperimentarel’importanza di questo metodo è l’exdifensore bianconero GianbattistaScugugia, che ora milita in serie Dproprio nel Romagna Centro. "La suavita sportiva è migliorata - ci svelaMartini - quando grazie a MaurizioSarri (oggi allenatore ad Empoli, ndr) ilsuo regime alimentare è cambiato.Oggi ha un fisico da diciottenne che glista permettendo di giocare ad ottimilivelli con compagni di squadra chepotrebbero essere suoi figli".

Mm

Il presidente Daniele Martini (a destra)

e il ds Antonio Genzano

Ragazzini al campo del RomagnaCentro di via Calcinaro a Cesena

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Giovedì 26 marzo 2015 5Primo piano

Calcio giovanile Interviene Roberto Biondi, talent scout del Cesena

"Anche in una partita di bambini si vede subitochi ha talentoMa per diventare buonigiocatori servonointelligenza, impegnoe costanza"

el nostro ambito quel checantava Gianni Morandinon vale. Nel calcio ce la fauno su diecimila, non uno

su mille. Per questo dobbiamo sapergestire la delusione di quei tantiragazzini che, dopo aver coltivato unsogno, si accorgono che dovrannorinunciarvi". A parlare così è il cesenate RobertoBiondi, responsabile del "reclutamento esocietà affiliate" del Cesena calcio. Un

N"

“Talenti si nascebuoni giocatorisi diventa”

ruolo che, pur con incarichi diversi,ormai ricopre da 30 anni. Per intenderci,la maggior parte dei ragazzini dellegiovanili del Cesena che poi sonodiventati professionisti, approdando allaserie A, B o C e anche in Nazionale, èstata scoperta da lui. Biondi lavora con bambini e adolescentida una vita. Per lui in realtà non è solo unlavoro, ma una passione e unasoddisfazione. Laureato in scienzematematiche, ha insegnato per 30 anniprima di dedicarsi solo al ruolo di talentscout. Nel Cesena si occupa dei Pulcini edegli Esordienti, quindi una fascia di etàdelicatissima ma, come lui stesso dice,"il buongiorno si vede dal mattino. Unbambino è come una pagina bianca: noiadulti possiamo fare tanto beneaiutandoli a scrivere le cose giuste, siadal punto di vista sportivo che da quelloeducativo. Senza dimenticare che losport ha anche dei grandi valorieducativi come la lealtà, lo spirito disacrificio, la volontà, così come gioia edivertimento. Lavorare con i bambini èbello perché sono leali. Li si potrebbe fargiocare anche senza arbitro perché sono

onesti. E’ crescendo, e seguendo ilcattivo esempio degli adulti, che poientra in gioco la malizia". A Biondi spetta la responsabilità dicoordinare il lavoro presso le 43 societàaffiliate al Cesena. Società che sono inRomagna o nelle zone limitrofe, "perchéa sera i bambini e i ragazzini devonopoter tornare a casa e vivere in famiglia,avere altri interessi, andare a scuola e inparrocchia con i propri amici". "Il sogno di diventare calciatore -continua Biondi - è presente intantissimi bambini. All’inizio si fa soloper gioco, ma per una societàprofessionistica come quella del Cesenale selezioni iniziano presto. Fra tutte lesocietà affiliate, scegliamo i ragazzini chedimostrano di avere quel qualcosa inpiù. Chiamiamola dote naturale.Quando osserviamo una partita dibambini, spesso si notano quelli chehanno gesti tecnici innati, che nessunogli ha insegnato. Ecco, noi cerchiamo divalorizzare questa loro predisposizione". Talenti si nasce, mentre buoni giocatorisi diventa. Questo bisogna farlo capireanche alle famiglie che, spesso, vedono

nel ragazzino un campione certo. "E’ unproblema specie per le società minori -aggiunge Biondi - mentre al Cesena èmeno sentito. Qui da noi i genitori sannoche la selezione è dura. Io dico sempreche i genitori sono fondamentali perinfondere coraggio ai figli, speciequando non si viene confermati. Lafamiglia deve incoraggiare, in questi casi,il ragazzo, facendo capire che non è unatragedia. Se sente calore attorno a sé,sarà in grado di assorbire la delusione infretta. Fermo restando che può ripartireda una società minore: sono diversi iragazzi che ce l’hanno fatta in unsecondo momento". Biondi sottolinea come Giorgio Lugaresi,presidente del Cesena, abbia a cuore ilsettore giovanile perché rappresenta ilfuturo della società calcistica, ma anchecivile. "Un atleta, anche se non diventaprofessionista, - aggiunge il responsabile- ha degli stili di vita che lo rendono unuomo corretto in ogni situazione". Non acaso il Cesena segue anche l’andamentoscolastico dei propri ragazzi. E se le cosenon vanno bene, insieme con la famigliagli allenatori decidono di sospenderequalche allenamento o di non fardisputare la partita. "Non come ricatto opunizione - precisa - ma come stimoloper impegnarsi di più per costruirsi unfuturo. Anche i ’Primavera’ devonoandare a scuola. Non esiste che a 17 o 18anni si dedichino solo al calcio.L’allenamento impegna per poche ore algiorno: e tutto il resto del tempo?".Ogni estate Biondi promuove, inmaniera autonoma, l’evento AdidasFootball camp a Selva di Val Gardena e aCesenatico. Un’occasione didivertimento per i ragazzi e, per Biondi,un’opportunità in più per vedere se c’èqualche nuovo talento.

Cristiano Riciputi

Opportunità educativegrazie allo sport

ttraverso le attività sportive sempre di più laproposta educativa di una parrocchia apparecompleta. "Lo sport è uno degli strumentieducativi e di evangelizzazione che più fa

breccia nelle giovani generazioni - racconta donMarcello Palazzi, delegato diocesano della PastoraleGiovanile - il suo valore è indubbio. In diocesiabbiamo diversi esempi che ci dimostrano il valoreaggregativo e cristiano delle discipline sportive. IlTrofeo Benedetto è una delle manifestazioni piùpartecipate, è cresciuto negli anni e rappresenta unabella sinergia tra Pastorale Giovanile, che ne è la regia,Azione Cattolica e la sezione cesenate del CentroSportivo. Ma dalle realtà parrocchiali arrivano anchealtre proposte. Penso all’esperienza dei centri estivi checomprendono un bel mix di tornei, giochi, laboratorisportivi. In generale tutte le nostre associazioniutilizzano nei loro percorsi educativi il metodoesperienziale cioè attraverso giochi sotto forma diattività sportive lanciano il messaggio cristiano allenuove generazioni". Tra le sfide future per don Marcelloquella di "far crescere gli operatori dello sport. E’importante formare gli allenatori e chi opera in questoambiente. Ci sono molte vocazioni educative allo sport,ma vanno aiutate e fatte crescere".Oggi è possibile continuare ad educare attraverso losport? "E’ possibile sempre educare attraverso lo sport,da intendersi come strumento nelle mani di un

Aeducatore - ci racconta don Giovanni Savini, parroco aSan Carlo e consulente ecclesiastico del Csi cesenate -Ma lo sport lasciato a sé stesso non aiuta. E’ importantesapere cosa si vuole comunicare attraverso lo sport. Setu, educatore, hai la passione di comunicare passiattraverso tutti gli strumenti giovanili a tua disposizione:musica, sport, teatro". "Nella mia esperienza all’internodel Csi cesenate c’è sempre stata attenzione non soloalla pratica sportiva ma alla promozione umana, allacrescita della persona, compresi gli atleti disabili". Don Giovanni si sofferma poi su una delle disciplina piùpraticate, il calcio. "C’è una bellissima riflessione sulcalcio del 1985 scritta dall’allora cardinale JosephRatzinger. Emerge come il calcio abbia il carattere di’esercitazione’ alla vita. I termini sportivi aiutano acomunicare immagini della fede. Il termine squadra, peresempio, non è un andare incontro al più debole? Ilcalcio ti costringe a metterti in gioco, a fare squadra, a

tirare fuori i valori che hai. Ratzinger, alla vigilia deicampionati del mondo del 1986, scriveva: ’Il calciocostringe l’uomo a imporsi una disciplina in modo daottenere, con l’allenamento, la padronanza di sé; con lapadronanza, la superiorità e con la superiorità, la libertà.Inoltre gli insegna soprattutto un disciplinatoaffiatamento: in quanto gioco di squadra costringeall’inserimento del singolo nella squadra. Unisce igiocatori con un obiettivo comune; il successo el’insuccesso di ogni singolo stanno nel successo enell’insuccesso del tutto. Inoltre, insegna una lealerivalità, dove la regola comune, cui ci si assoggetta,rimane l’elemento che lega e unisce nell’opposizione’"."Il calcio ha quindi una valenza educativa molto alta. Setenuto nella sua freschezza originale, nella suagenuinità, rimane uno degli sport più rappresentativi delmondo giovanile".

Michela Mosconi

Parlano don Palazzi e don Savini

Il trofeo Benedetto,organizzato da Pastoralegiovanile, Azionecattolica e Csi, testimoniaquanto bene si può faregrazie alle attività Momenti di gioia al trofeo Benedetto

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Giovedì 26 marzo 20156 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale17.00 Capp. ospedale (no sabato)18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio,San Mauro in V.

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 Torre del Moro, San Pio X,

Gattolino20.30 Villachiaviche

Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Cappella cimitero Cesena,

Formignano17.00 Luzzena (1° sabato mese),

Bora (2° sabato mese)17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale, San Domenico,Osservanza, Case Finali,Santo Stefano, San Paolo,San Mauro in Valle,Diegaro, Madonna delleRose, Sant’Egidio,Torre del Moro, San Rocco, Villachiaviche,San Giorgio, Borello

18.30 Convento Cappuccini,San Pietro, Bulgarnò,Santa Maria della Sper.

19.00 San Giovanni Bono,Ponte Pietra, Tipano

20.00 San Pio X, Bulgaria,Ruffio, Pioppa, Calisese,Pievesestina, Gattolino

Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine,Cappella dell’ospedaleBufalini, Calabrina,Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo, Gattolino, Roversano

9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza,Sant’Egidio,Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro,San Pio X, Cappuccini,Carpineta,Sant’Andrea in B.,

10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Santuario Addolorata,Santo Stefano, San Paolo,

San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono, Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose11.30 Cattedrale,

Osservanza, Santa Mariadella Speranza, SanRocco, San Pietro,Case Finali, San Pio X

17.00 Cappella del cimiteroCappella dell’ospedale

18.00 Cattedrale, San Domenico18.30 San Rocco, San Pietro,

Cappuccini19.00 San Bartolo,

Osservanza20.00 Villachiaviche

Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

ore 17,30 (sabato);11,15 / 17,30San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(16,30 sabato);Acquapartita: 9Valgianna: 10

BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

Cesenatico Sabato: ore 16 Villamarina

17 San Giuseppe

17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti18 San Giacomo20 Sala

Festivi: 8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Boschetto;8,30 Sala;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,Boschetto, Sala;11,15 Bagnarola,Santa Maria Goretti;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio 9

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 18 (sabato), 11;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11;Taibo: 10

Montianoore 20 (sabato); 9.Montenovo:ore 19 (sabato), 10,30

RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).

Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17;Tavolicci: 16 (sabato);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni).

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronarooratorio Ville (al sabato):16; Alfero:ore 17 (sabato); 11,15Riofreddo: 10Corneto: 11;Pereto: 10

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Tiratura del numero 11 del 19 marzo 2015: 7.894 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17,30 di martedì 24 marzo 2015

Domenica 29 marzoDomenica delle Palme - Anno BIs 50,4-7; Salmo 21;Fil 2,6-11; Mc 14,1-15,47

Il racconto della passione non habisogno di commento, va solocontemplato, pregato e vissuto. Molti

personaggi si muovono attorno a Gesùarrestato, processato e condannato. Forseci sono dentro anch’io: “Sono un apostolo. Gesù mi chiama avivere la sua ultima cena e a continuarlaanche quando lui non ci sarà più. Ma poidimentico che è la cena dell’amore e dellacondivisione, e mi perdo a discuterequanto valgo, nella ricerca di essere ilprimo, il più grande. Ma Gesù mi ricordache il vero potere è servire, e la veragrandezza è farmi piccolo e povero.- Sono Pietro. Ho voglia di credere e dirimanere fedele a Gesù. Ma bastaun’accusa a farmi prigioniero della paura,a farmi dimenticare che Gesù ha bisognodi me. Ma il Suo sguardo mi riempie gliocchi di lacrime, e il mio cuore duro siscioglie nell’emozione del perdono.- Sono Giuda. Con un bacio tradisco Gesùe la sua fiducia: vicino con il corpo glisono lontanissimo con il cuore. Ma c’èancora spazio di perdono anche per me.- Sono Pilato. Mi lascio condizionare dalmondo, non ascolto più la coscienza,luogo vero dell’incontro con Dio, maascolto solo quello che viene da fuori,

dalla gente, dal potere, dai pregiudizi.- Sono uno tra la folla. Grido “Crocifiggilo”mentre qualche giorno prima lo osannavomentre entrava in Gerusalemme. Comesono veloce a cambiare parere e facile afarmi influenzare dalla mentalità comunee dal “si dice...”. Ma Gesù sulla croceinvece di maledirmi dirà: “Oggi sarai conme in paradiso”.- Sono il Cireneo. Preso per caso, aiutoGesù a portare la sua croce che per unpiccolo tratto diventa come mia. Imparo aessere disponibile sempre, ogni volta chequalcuno ha bisogno di un sostegno. Nongli risolvo il problema, ma gli facciosentire una vicinanza amica.- Sono il buon ladrone. Sono peccatore eanch’io insulto Gesù… Poi, colpito nelprofondo del cuore da Colui che hoaccanto, mi affido alla Sua misericordia. - Sono le donne. Stanno accanto a chisoffre, aiutano come possono e non sivergognano di essere fra gli amici dicoloro che nessuno vuole (perchéimpopolari, emarginati, non alla moda,ecc..).Sono il Centurione, colui che è disponibilea cambiare idea, che riflette e riconosceGesù”.Sarò capace di stupirmi ancora in questaPasqua o sarà per me solamente lacelebrazione di una storia morta nelpassato? Lasciamo che la follia dell’amoredella croce penetri nel nostro cuore”.

Sabrina e Andrea Delvecchio

IL GIORNO DEL SIGNOREIl racconto della Passione va contemplato, pregato e vissuto

lunedì 30 marzolunedì santoIs 42,1-7; Salmo 26;Gv 12,1-11

martedì 31martedì santoIs 49,1-6;Salmo 70;Gv 13,21-33.36-38

mercoledì 1 aprilemercoledì santoIs 50,4-9a;Salmo 68;Mt 26,14-25

giovedì 2cena del SignoreEs 12,1-8.11-14;Salmo 115;1Cor 11,23-26;Gv 13,1-15

venerdì 3passione del SignoreIs 52,13-53,12;Salmo 30;Eb 4,14-16; 5,7-9;Gv 18,1-19,42

sabato 4sabato santo

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOCelebrazioni pasquali in Cattedrale a CesenaVenerdì 27 marzo: alle 12, Messa per il mondo della scuola, inpreparazione alla Pasqua.Domenica 29 marzo, domenica delle Palme: Messe alle 7, 8,30,11,30 e 18. Alle 11,15 celebrazione con processione dellePalme. Durante ogni Messa verranno distribuiti i ramoscelli diulivo.Mercoledì Santo 1 aprile: alle 20,30 Messa crismale presiedutadal vescovo Douglas e concelebrata da tutti i presbiteri. Du-rante la Messa vengono benedetti i Sacri Olii e rinnovate lepromesse sacerdotali. Saranno inoltre ricordati gli anniversaridi ordinazione dei sacerdoti diocesani: 25esimo di ordinazione:don Andrea Budelacci, don Paolo Pasolini, don Rudy Tonelli;50esimo: don Giancarlo Biguzzi, don Edero Onofri, don AlfioRossi, don Guido Rossi, don Giampiero Teodorani. 60esimo:don Tarcisio Casadei, don Tarcisio De Giovanni, don Sante Fab-bri; 70esimo: don Mario Lucchi.Giovedì Santo 2 aprile: alle 8 Ufficio delle letture e lodi. Alle 18Messa vespertina nella Cena del Signore, presieduta dal ve-scovo Douglas. Alle 21 adorazione eucaristica (fino alle 22,45).Venerdì Santo 3 aprile: alle 8 Ufficio delle letture e lodi. Alle 18Liturgia della Passione e morte del Signore, presieduta dal ve-scovo. Alle 21 Via Crucis nelle piazze della città: partendo dallachiesa di San Domenico, si concluderà in Cattedrale. Durante lanotte la Cattedrale resterà aperta per la preghiera davanti al Cro-cifisso. Sono invitati specialmente i gruppi giovanili.Sabato Santo 4 aprile: alle 8 Ufficio delle letture e lodi; alle 9“L’Ora della Madre”: celebrazione mariana ispirata alla liturgiabizantina. Alle 21,30 Veglia pasquale presieduta dal vescovodurante la quale i catecumeni adulti riceveranno i sacramenti.Domenica 5 aprile: Pasqua di Risurrezione del Signore. Messealle 7, 8,30, 10 e 11,30. Alle 18 solenne Messa pasquale presie-duta dal vescovo. La Schola diocesana “Santa Cecilia” eseguiràla Missa “Rex Gloriae” di Valeriano Tassani (direttore maestroGianni Della Vittoria; organista maestro Terzo Campana;tromba: Marco Tampieri).Lunedì 6 aprile, lunedì dell’Angelo: orario festivo Messe alle 7,8,30, 10, 11,30 e 18.In Cattedrale durante la Settimana Santa saranno presenti di-versi sacerdoti per il sacramento della riconciliazione, nelle oredel mattino e pomeriggio (inizio martedì 31 marzo). La benedi-zione delle uova: dopo le Messe del Martedì e Mercoledì Santo.

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Giovedì 26 marzo 2015 7Vita della Diocesi

In breveIncontro con la scrittriceCostanza Mirianoospite dei “Dialoghi”“Famiglia capovolta” è il tema che la giornalista escrittrice Costanza Miriano porrà al centro dellesue riflessioni per l’ultimo incontro dei “Dialoghicon la città”. L’appuntamento è per giovedì 26marzo alle 21 nell’aula magna di Psicologia, aCesena (ingresso a partire dalle 19,30). La Mirianoè autrice di “Sposati e sii sottomessa” (2011),“Sposala e muori per lei” (2012) e “Obbedire èmeglio” (2014).

Preghiera per le vocazionisacerdotaliPromosso dall’Ufficio vocazioni, si terrà sabato 28marzo il pellegrinaggio a piedi dalla Cattedrale diCesena alla Basilica del Monte. Il pellegrinaggiosarà occasione di preghiera per le vocazioni, per isacerdoti e la loro perseveranza nel servizio alSignore e alla Chiesa. Alle 6,30 partenza dallaCattedrale di Cesena, cammino verso la Basilicadel Monte e recita del Rosario. Alle 7,30 Messa inBasilica, presieduta dal vescovo Douglas.

adio Mariaemittente cattolica internazionale, si

collegherà per il diciottesimo anno, ladomenica delle Palme 29 marzo alle 10,30,con la casa circondariale di Forlì per la Messapresieduta dal cappellano don Enzo Zannoni.Sarà presente la popolazione carcerariamaschile e femminile composta attualmenteda circa 120 persone (una ventina le donne).A tutti verrà distribuita la palma di ulivo;alcuni detenuti leggeranno le Letture dellaPassione di Nostro Signore Gesù Cristo e unadetenuta leggerà il messaggio di auguriopasquale che le Sorelle del Monastero CorpusDomini di Forlì hanno voluto inviare a tutti gliospiti della casa circondariale.La liturgia sarà animata dal Coro Città di Forlì.Giungeranno colombe pasquali donate daidipendenti Banca di Forlì Credito Cooperativoe pizze per il pranzo offerte da varie pizzerieforlivesi. Radio Maria, donerà radio transistor,corone del rosario, libri e opuscoli.

R

Diretta radiofonicaRadio Mariadal carceredi Forlì

Roveto Ardente, preghieranella cappella del “Bufalini”Sabato 28 marzo alle 15,30, nella cappelladell’ospedale “Bufalini” di Cesena, preghiera delRoveto Ardente. A seguire, celebrazione dellaMessa. L’adorazione e l’incontro, aperti a tutti,sono animati dal Rinnovamento nello Spirito.

“Amici di Angelina”,incontro a SalaLa catechesi promossa dall’associazione “Amicidi Angelina” e dalla parrocchia di Sala diCesenatico si terrà domenica 29 marzo alle 15nella casa della Serva di Dio Angelina Pirini, aSala di Cesenatico. Ospite dell’appuntamentosarà Emanuela Bianchi Porro, sorella diBenedetta, che condivide con Angelina Pirini ilprocesso di beatificazione.

Adulti di Ac e CappucciniRitiro di QuaresimaSi terrà domenica 29 marzo, dalle 15 alle 18presso il Seminario di Cesena (via del Seminario,85), l’incontro-meditazione con fra’ GiacomoFranchini, frate cappuccino esperto diSindonologia, sul tema “La Sindone e ilVangelo”. Alle 16,30 e alle 17,30 l’adorazione eil vespro. L’incontro è promosso dall’AzioneCattolica di Cesena Settore Adulti e dai fratiCappuccini di Cesena.

Il vescovo Douglasall’azienda Trevi di CesenaMessa di Pasqua alla Trevi di Cesena. Il vescovoDouglas Regattieri presiederà la celebrazioneeucaristica martedì 31 marzo alle 17.

Sarsina| In Concattedrale-Santuario la preghiera per la famiglia ferita

“RIEMPITE D’ACQUALE ANFORE” questo iltema della veglia dipreghiera svoltasi aSarsina lunedì 23marzo, per la famigliaferita dalle tante sof-ferenze umane.L’acqua della nostravita è l’acqua dellenostre fragilità che,messe nell’otre econfidando nelSignore, per Suagrazia si trasformanoin vino nuovoper ciascuno di noi.

a principale chiesasarsinate denominatacomunemente Basilica di

San Vicinio è in realtà dedicataa Santa Maria Annunziata; ilprimo documento a noi giuntoche le associa anche Viciniorisale al 1155. Per il suo pregiostorico e artistico, con regiodecreto venne dichiarata nel1940 monumento nazionale einsignita nel 1961 del titolo dibasilica pontificia.La concattedrale era sprovvistadi un suo stemma araldicoufficiale: grazie alladisponibilità gratuita delgrafico-araldista GiuseppeQuattrociocchi è stato possibilerealizzarne uno che esprimessela sua millenaria storiaspirituale. Lo stemma esprimela narrazione lucanadell’annuncio dell’arcangeloGabriele a Maria, mistero difede a cui è intitolata la chiesasarsinate. Lo stemma èdominato dal colore azzurro, ilcolore delle profonditàirraggiungibili; nel linguaggiosacro richiama soprattutto ilcielo e con esso Dio stesso.Nell’iconografia cristiana, ilmistero del Verbo incarnatoviene espresso attraverso ilcolore rosso della veste e il bludel mantello: il primo aindicare la sua divinità e il suoamore per il Padre e l’umanità,il secondo la sua umanità noncorrotta dal peccato. Anche laVergine è raffigurata con laveste rossa e il manto bludecorato con stelle dorate. Lastella a otto punte rappresenta

Maria. È un simbolo moltoantico e ha origini pagane. Diderivazione astronomica, essaevoca il pianeta Venere, l’astroluminoso che precede il sorgeredel sole, definito con il duplicetitolo di Stella del mattino eStella della sera. Il braccio alato impugnante ilgiglio rappresenta l’arcangeloGabriele. Per la Bibbia gli angelisono delle creature invisibili,esseri incorporei benché dotatidi una coscienza intuitiva e conuna comprensione globaledella realtà. In greco la parolaangelo significa "messaggero";nella tradizione biblical’arcangelo Gabriele apparecome il messaggero pereccellenza: raffigurato con ilclassico aspetto angelico, il suoattributo è il giglio. Nelcristianesimo il giglio biancodiventa indiscussa immaginedella castità di Maria. Quasisempre presente nelleraffigurazionidell’Annunciazione, il gigliosbocciato è simbolo di aperturanei confronti dell’altro senzaombra d’interesse personale: ilsuo calice aperto evoca la totaleaccoglienza di un Mistero a cuidare vita.Il collare è l’attributoinequivocabile di Vicinio. Nellaseconda parte della Vita sanctiVicinii Saxenatis episcopi per laprima volta troviamomenzionata la presenza di unacatena utilizzata dai presbiteridi Sarsina durante le preghieredi esorcismo presso la tombadel vescovo taumaturgo. Nel

campo di sinistra trova postol’emblema episcopale dimonsignor Carlo Bandini: undoveroso omaggio all’ultimovescovo residente di Sarsinache coraggiosamente promossei radicali lavori di restauro della"sua" amata cattedrale. Peressa richiese ed ottenne dapapa Giovanni XXIIIl’elevazione a basilica pontificiaminore.Il motto, "Fiat voluntas tua", ètratto dal Padre Nostro delVangelo di Matteo; sono lestesse parole pronunciate daGesù nell’orto degli ulivi.Sull’esempio di Gesù e diMaria, la locuzione esprime ildesiderio del fedele dicompiere in tutto la volontà diDio con la consapevolezza chequesta sia il bene autentico. Lechiavi incrociate sono gliattributi simbolici più famosi disan Pietro e alludono al branoevangelico in cuiGesù conferisce a Pietro ilmandato di guida e riferimentodella comunità cristiana.Lo stemma è "protetto" dalcosiddetto gonfalone basilicale.Anticamente veniva utilizzatonelle basiliche romane peraccogliere il Papa che vi sirecava in visita; esso denota iltitolo basilicale della chiesae il suo legame con il SantoPadre. Dunque in un artisticosegno è racchiusa partedella storia sacra, ecclesiale elocale proiettatadefinitivamente versol’orizzonte di Dio.

Roberto Ranieri

L

SarsinaLa Basilicaè Santuariodiocesano

La comunicazionedel vescovo Douglas.La descrizionedel nuovo stemma

Basilica eConcattedrale◗

Nuova composizioneper il CapitoloNei giorni scorsi il vescovoDouglas, nell’approssimarsidella celebrazione a Sarsinadella patrona dellaConcattedrale- l’Annunciazione di Maria e nonSan Vicinio come molti pensano- ha dato una comunicazioneufficiale: la scelta di erigere, inconsiderazione del notevoleafflusso di pellegrini presso ilsepolcro di San Vicinio, laBasilica Concattedrale aSantuario diocesano. Vari sono iSantuari diocesani, tra cui ilvicino Santuario della MadonnaPellegrina in Quarto. onsignor Regattieri ha resopubblico anche il nuovo stemmadella Basilica che raffigura SantaMaria Annunziata e San Vicinio.Sempre nei giorni scorsi ha datocomunicazione della nuovacomposizione del capitolo deiCanonici, il cui presidente è ilparroco di Sarsina don RenatoSerra. Con lui formano ilCapitolo il penitenzieremonsignor Renzo Marini exparroco di Sarsina, monsignorVittorio Quercioli ex presidentedel Capitolo, monsignorGabriele Foschi, don FiorenzoCastorri, don Ezio Ostolani, donAndrea Budelacci, monsignorPierluigi Tonelli canonicoonorario.

Daniele Bosi

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Giovedì 26 marzo 20158 Vita della Chiesa

TORINO 25 aprile 2015: Pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eri,in occasione dell’Ostensione della Santa Sindone. Pullman G.T., pranzo libero, celebrazione della Santa Messa nelSantuario della Consolata. Le iscrizioni sono aperte 50 euro

Prenotazioni presso: Centro Pastorale, corso Sozzi, 39, tel. 0547 611001Ufficio diocesano Pellegrinaggi, via Giovanni XXIII, tel. 0547 610280 Unitalsi (programma di due giorni): Umberto 329 6484489; Giovanna 333 2995808

TERRA SANTA dal 6 al 13 agosto 2015: Pellegrinaggio presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eri.Pullman da Cesena, volo da Verona: il Monte Carmelo, Nazareth, il Monte Tabor, i Santuari del Lago, Betlemme, Gerico, Qumran,Gerusalemme. Hotel comodissimi, pensione completa, accompagnatore. Le iscrizioni sono aperte 1.195 euro

LISIEUX dal 6 al 9 luglio 2015: Pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eri,in aereo e in pullman, visita ai luoghi della famiglia dei bea� coniugi Luigi e Zelia Mar�n, genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino.Caen, Lisieux, Alencon; escursione a Mont St. Michel. Le iscrizioni sono aperte 840 euro

LOURDES dal 14 al 16 se�embre: con la parrocchia di Villa Chiaviche, volo da Bologna, Hotel 3 stelle a Lourdes 573 euro

SANTIAGO DE COMPOSTELA Possibilità di pellegrinaggi di gruppo o individuali. Programmi organizza� o in libertà

Organizzazione Tecnica Ariminum Viaggi e Robintur Viaggi, IOT e Brevivet - Polizza assicura�va R.C. Allianz n. 74372043

Dentro le Mura leonine

he cos’è l’Archivio segreto vaticano? Quali sono lecaratteristiche della Dottrina sociale della Chiesa? Dove si

trovano le bellezze racchiuse tra le Mura leonine? Per scoprire unmondo poco conosciuto, Tv2000 propone una serie didocumentari prodotti dal Centro televisivo vaticano incollaborazione con Officina della Comunicazione (canale 28 deldigitale terrestre, 18 di TvSat, 140 di Sky, in streaming suwww.tv2000.it).Il primo appuntamento, dedicato all’Archivio segreto, è inprogramma martedì 31 marzo alle 12,15 e alle 19. Sono 85 ichilometri di scaffali che contengono documenti delle segreteriepapali, delle varie congregazioni e dicasteri della Santa Sede

C accanto a scritti non ufficiali, tutti relativi allastoria della Chiesa. Il termine “segreto” puòevocare qualcosa di oscuro e insondabile, inrealtà deriva dall’aggettivo latino “secretum”cioè separato, non accessibile a tutti, mariservato al Papa e ai suoi incaricati. Il suocompito è quello di custodire la memoriamillenaria della Chiesa. Ogni giorno l’Archiviosegreto vaticano accoglie molti studiosi, che visi recano per studiarne i documenti, ma benpochi ne conoscono la storia e le dimensioni. Ildocumentario vuole essere un viaggio inedito e

mai percorso all’interno di un luogo di interesseuniversale. Il 1° aprile, alle 12,15 e alle 19, saràinvece la volta della storia della Dottrinasociale della Chiesa. Saranno ripercorse letappe principali della storia della Dottrinasociale, e, più in generale, approfondito ilrapporto tra la visione dei diversi pontefici el’evoluzione del sistema economico globale. “Alla scoperta del Vaticano” è l’ultimodocumentario che sarà trasmesso da Tv2000 dal6 al 10 aprile alle ore 12,15 e 22,50.

Riccardo Benotti

Dieci buone regoleper un’omeliache lancia relazioniPadre Ugo Sartorio, francescano, teologo e giornalista: “Il sacerdotedeve gettare lontano il seme del Vangelo, a tutti, con abbondanzae soprattutto con fiducia”. Anche nella consapevolezza che spessosi tratta di un “secondo (primo) annuncio” a ex-cristiani, post-cristiani, cristiani della soglia. E ancora: “Curare la presa di contattocon il pubblico che si trova davanti, da verificare mentre parla”

omelia non può essere uno spettacolo di intrattenimento, nonrisponde alla logica delle risorse mediatiche, ma deve dare fervore esignificato alla celebrazione”. Papa Francesco dedica una parte

considerevole della “Evangelii Gaudium” all’arte del predicare (nn. 135-159; lacitazione è tratta dal n. 138). A suggello delle parole del Pontefice la Congregazioneper il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti ha di recente pubblicato unDirettorio. L’omelia, dunque, è un tema di grande attualità: ne parliamo con padreUgo Sartorio, francescano, teologo e giornalista, a lungo direttore della rivista“Credere Oggi” e dal 2006 al 2013 del “Messaggero di sant’Antonio”, autore di unlibro fresco di stampa (“L’omelia, evento comunicativo”, Edizioni MessaggeroPadova 2015).

L’omelia è un evento comunicativo, ma mai come oggi pare veicolare un messaggioa rischio, perdendo costantemente consensi. Quali le cause di questa crisi? Scarsapreparazione dei predicatori oppure c’è dell’altro?La preparazione immediata c’è, bisogna riconoscerlo, perché l’impegno di moltipreti in vista della predicazione domenicale è notevole e lodevole. Solo che a esseredeterminante è più la preparazione remota che quella prossima, vale a dire la letturadi romanzi e saggi, la visione di film e la partecipazione a dibattiti culturali,insomma l’attenzione all’habitat mediatico e culturalmente eclettico nel qualevivono i nostri contemporanei. Oggi non si tratta più di alzare il volume, ma ditrovare la sintonia giusta e questa passa attraverso la cultura che tutti respiriamo. Perdire la differenza del Vangelo, dobbiamo essere abitatori del nostro tempo.

E il contesto liturgico? Come tenerne debitamente conto?L’omelia non è una predica dentro la Messa, ma fa parte dell’azione liturgica tuttaorientata a Cristo e al suo farsi presente nella Parola e nel Pane. Le parole delsacerdote sono a servizio di questa presenza reale e misteriosa, per cui devono nonsolo rispettare, ma favorire l’accostamento al mistero della salvezza. Quindi nienteperformance o exploit personali, ma ricostruzione paziente - come dice papaFrancesco - del dialogo tra Dio e il suo popolo. Questi sono i due fuochi di ogniomelia, per evitare spiritualismi (quando si parla di un Dio senza storia) o derivepragmatiche (in genere quel moralismo generico che prescinde da Dio e certamentenon gli fa onore).

Volendo sintetizzare con una battuta: spesso si dimentica il testo (la liturgia della

“ ’LParola) e il contesto (fortemente mediatiz-zato)…Il sacerdote parla dopo la proclamazione delVangelo, e questa è una granderesponsabilità. Deve gettare lontano il semedel Vangelo, a tutti, con abbondanza esoprattutto con fiducia. Deve essere attentoai diversi terreni, cioè agli interlocutori.Capita troppo spesso che i predicatori,anche quelli bravi, siano troppo centrati suse stessi, su quello che devono dire, e in ognicaso lo schema comunicativo che utilizzanoè quello ‘dall’alto verso il basso’. Soprattuttoattraverso i social media, la gente si èabituata a una comunicazione più fluida,condivisa, non certo unidirezionale, alcentro della quale più che il messaggio sta larelazione: tu ci sei per me, piuttosto di quelloche tu mi dici. La relazione viene prima delmessaggio e in molti casi è il messaggiostesso. In tal senso anche il predicatore devecurare maggiormente l’aspetto relazionale,la presa di contatto con il pubblico che sitrova davanti, da verificare costantementementre parla. La predica, oltre che preparata,va costruita tenendo conto degliinterlocutori.

Allora, come entrare in sintonia con i fedeli?Una via potrebbe essere l’utilizzo di stru-menti multimediali?

Sì, ma con intelligenza e soprattuttocompetenza. Il rischio è quello di un usobanale e dilettantesco di strumenti cheanche un bambino saprebbe usare meglio. Epoi, forse, la gente è già satura di tecnologia.Siamo troppo webbizzati e la liturgiadovrebbe anche disintossicare da una certadipendenza mediatica.

“Una volta - scrive nel libro - era necessariopredicare alla gente le conseguenze pratichedel credere perché la fede era presupposta”.Come deve essere fatta un’omelia “doc”? Equali frutti bisogna attendersi?Quando si parla di primo annunciodobbiamo essere consapevoli che in verità sitratta del secondo (primo) annuncio, quindidi riannunciare il Vangelo a ex-cristiani,post-cristiani, ’cristiani della soglia’,cristiani diventati tiepidi che ancorafrequentano occasionalmentele nostre assemblee domenicali opartecipano a battesimi, matrimoni,funerali. In ogni caso, non bisogna mai dareper scontata la fede:questa non va presupposta, ma suscitata epoi accompagnata fin dai primi passi.Una predica ’doc’ è quella che ritornasempre di nuovo alle radici della fede, permettere a dimora il buon seme del Vangelo.

Vincenzo Corrado

DOPOIL DIRETTORIO

PADRE UGO SARTORIO(FOTO SIR)

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Giovedì 26 marzo 2015 9Vita della Chiesa

L’abbraccio di Napoli a FrancescoIl Papa chiede lavoro e denuncia

● Giornata intensissima quella vissuta daFrancesco sabato 21 marzo. Dopo ilprologo a Pompei, eccolo a Scampia

● Poi un lungo, interminabile corpo a corpo,con un popolo entusiasta al quale non si èmai sottratto: “Siamo tutti napolitani…”

ieci ore, sei discorsi pronunciatiquasi interamente a braccio,ognuno concluso con il classico

saluto napoletano, che è anche unaugurio: “E ca a’ Maronnav’accumpagne!”. Il viaggio del Papa aNapoli, sabato, 21 marzo, dopo ilprologo di Pompei e l’affidamento aMaria, è cominciato a Scampia, nellastessa piazza dove Giovanni Paolo II, 25anni prima, ha esortato la periferianord partenopea, e con essa tutta lacittà, a “non arrendersi al male”. Poi lamessa in piazza Plebiscito, dove per laterza volta - dopo gli anatemi lanciatidurante la visita pastorale a Cassanoallo Jonio e nella recente udienza allastessa diocesi - Francesco ha lanciatoun grido contro la criminalitàorganizzata. Dopo il pranzo al riparodalle telecamere nel carcere diPoggioreale, con 120 detenuti salutatiuno per uno - il primo santo dellaChiesa è stato il ladrone accanto allaCroce, ha ricordato loro - l’arrivo alDuomo per l’incontro con il clero e il“miracolo”, durante la venerazionedelle reliquie di san Gennaro: per laprima volta in assoluto, il sangue delpatrono di Napoli ha cominciato a

D sciogliersi tra le mani di un Papa.Francesco reggeva l’ampolla, ilprocesso di liquefazione si ècompletato non appena il Santo Padreha lasciato la cattedrale. L’incontro coni disabili e gli ammalati nella chiesa delGesù Nuovo, a porte chiuse - durante ilquale il Papa ha esortato a “portare ipesi gli uni degli altri” e ha chiesto dipregare per i malati “più gravi aabbandonati” - e la festa con 100milagiovani alla rotonda Diaz, sullungomare Caracciolo, hannocompletato la giornata. “Dio vive aNapoli”, e il futuro del capoluogopartenopeo passa dal suo “riscatto”.“La mancanza di lavoro per i giovani èun segno negativo per i nostri tempi”.È la denuncia del Papa, che nel suoprimo discorso, a Scampia, haricordato che “dai 25 anni in giù, più del40 per cento dei giovani non ha unlavoro, e questo è grave, è unaresponsabilità non solo della città, delPaese, ma del mondo”, perché “c’è unsistema economico che scarta la gente,e adesso tocca ai giovani esserescartati”. “Il problema non è mangiare;il problema più grave è portare il pane acasa”. “Dobbiamo difendere la dignità

dei cittadini, degli uomini, delle donne,dei giovani”, l’appello del Papa, che hastigmatizzato anche “il lavoro a metà,lo sfruttamento delle persone nellavoro” - si chiama “schiavitù: non èumano, non è cristiano”.“La corruzione ’spuzza’, e la societàcorrotta spuzza. Un cristiano che lasciadietro di sé la corruzione non è uncristiano, spuzza”. Così il Papa aScampia, prendendo spuntodall’intervento del presidente dellaCorte di appello di Napoli, AntonioBonajuto, e da una parola usata daquest’ultimo: corruzione, “una parolache non si usa molto, oggi”, che, nellavisione del Papa, “è uno scivolamentoverso gli affari facili, verso ladelinquenza, verso i reati, verso losfruttamento delle persone”. “Quantacorruzione c’è nel mondo”, haesclamato il Pontefice: “Una cosacorrotta è sporca. La corruzione’spuzza’, e la società corrotta spuzza. Uncristiano che lascia dietro di sé lacorruzione non è un cristiano, spuzza”.“Andare avanti”, il congedo del Papa daScampia: “Siamo tutti napolitani”, hapoi esclamato esortando i partenopeiad andare avanti sulla strada

dell’accoglienza: “Mi auguro che imparino tutti ilnapolitano, che è bello e dolce”. “Andare avanti nel cercarefonti di lavoro, perché tutti abbiamo la dignità di portareil pane a casa”. “Andare avanti nella propria anima, nellacittà, nella società, perché non ci sia più la corruzione”.“Andare avanti”, perché “Napoli sa sempre risorgere”.La speranza, l’anatema e le lacrime. “Non cedete allelusinghe di facili guadagni o di redditi disonesti”, l’invitodel Papa ai napoletani: “Non lasciatevi rubare la speranza.Non lasciate che la vostra gioventù sia rubata da questagente!”. Con queste parole il Papa, da piazza Plebiscito, halanciato un anatema contro la criminalità organizzata,associandolo a quello contro la corruzione e ladelinquenza. E ancora: “Reagite con fermezza alleorganizzazioni che sfruttano e corrompono i giovani, ipoveri e i deboli, con il cinico commercio della droga ealtri crimini. La corruzione e la delinquenza non sfigurinoil volto di questa bella città! Non lasciate che la vostragioventù sia rubata da questa gente! Non sfigurino la gioiadel vostro cuore napolitano!”. Poi l’appello: “Oggi io,umilmente, come un fratello, ripeto ai criminali e a tutti iloro complici: convertitevi all’amore e alla giustizia!Lasciatevi trovare dalla misericordia di Dio! Siateconsapevoli che Gesù vi sta cercando per abbracciarvi,per baciarvi, per amarvi di più. Con la grazia di Dio, cheperdona tutto, è possibile ritornare a una vita onesta. Ve lochiedono anche le lacrime delle madri di Napoli. Questelacrime sciolgano la durezza dei cuori e riconducano tuttisulla via del bene”.

M. Michela Nicolais

e persecuzioni verso i cristiani,che con la loro “barbara e studiatacrudeltà” sono il frutto di“strategie folli e sanguinarie che

portano indietro l’orologio della storia”.Il malcostume e il malaffare, che“sembrano diventati un regime talmenteramificato da essere intoccabile”. Simuove tra questi due ampi crinali laprolusione del cardinale AngeloBagnasco, presidente della Cei, alConsiglio permanente dei vescoviitaliani, in corso a Roma fino amercoledì. “Invocare il nome di Dio pertagliare le gole è una bestemmia chegrida al cospetto del cielo e della terra”,ma “non sarà di certo una macabrabandiera nera issata al posto di uncrocifisso divelto che potrà ucciderel’amore di Cristo”, come insegna papaFrancesco e la sua decisione senzaprecedenti di indire un Giubileo dellamisericordia. L’Italia ha bisogno di una“buona politica”, perché la gente “invocalavoro”, e l’Europa deve fare “un serioesame di coscienza” sui suoi figli che si

arruolanoneglisquadronidella morte,ma anche alcospettodelle

tragedie del mare che continuano adinsanguinare il Mediterraneo. Ci vuoleuna “casa comune”: anche per l’umano,minacciato dalla teoria del gender, cheattraverso “una manipolazione dalaboratorio” vuole creare “individui fluidiper una società fluida e debole”.

Giubileo “lieta sorpresa” e “grandedono”. Il Giubileo della Misericordia èuna “lieta sorpresa che il Santo PadreFrancesco ha fatto al Popolo di Dio”, per“camminare più spediti e lieti nella viadella conversione del cuore e della vitapersonale ed ecclesiale”. Ne è convinto ilcardinale Bagnasco, secondo il qualel’icona evangelica della misericordia è laparabola del Buon Samaritano.“L’esperienza della misericordia divina cifa uscire, ci fa prendere il largo sullestrade degli altri”, ha detto il presidentedella Cei declinando in questaprospettiva le “cinque vie” del prossimoConvegno ecclesiale di Firenze, mutuatedalla “Evangelii gaudium”. Tra gliimperativi più esigenti: dire “no” a una

visione “che scarta il debole e loabbandona al suo destino”.

La “barbara crudeltà” e l’orologio dellastoria. “La ragione, prima ancora che lefedi, non può non condannare tantabarbara e studiata crudeltà contro leminoranze e in particolare contro icristiani solo perché cristiani. E non puònon condannare strategie folli esanguinarie che portano indietrol’orologio della storia”. Con queste paroleBagnasco ha condannato lapersecuzione dei cristiani, che “cresce esi incrudelisce” e di fronte alla quale“non possiamo non rimaneredolorosamente attoniti”, cercando dirispondere ai tanti “perché”. “Invocare ilnome di Dio per tagliare le gole è unabestemmia che grida al cospetto delcielo e della terra”, ma “non sarà di certouna macabra bandiera nera issata alposto di un crocifisso divelto che potràuccidere l’amore di Cristo”, ha esclamatoil cardinale ricordando che “il mondo hail dovere della giustizia e della sicurezzaper tutti, ma il cristiano ha nel cuoreanche il perdono quando l’ingiustiziatocca la sua carne”.

“Il sangue dei martiri è seme di nuovicristiani!”, ha assicurato Bagnascoesortando “ancora una volta l’Europa a

L

CONSIGLIO PERMANENTE CEIFerma posizione del cardinale presidente,Angelo Bagnasco: “Non sarà di certo unamacabra bandiera nera issata al posto di uncrocifisso divelto che potrà uccidere l’amoredi Cristo”. Fra i temi trattati anche il “grandedono” del Giubileo della Misericordia,la buona politica e la necessità di opporsi al dilagare della teoria del gender

La Chiesa italianacon la preghieraa fianco dei martiri

un serio esame di coscienza sul fenomeno dioccidentali che si arruolano negli squadronidella morte”. “Non si può liquidare laquestione sul piano sociologico incolpandola mancanza di lavoro nei vari Paesi”, perchéil problema “è innanzitutto di ordineculturale: non si può svuotare una cultura deipropri valori spirituali, morali, antropologicisenza che si espongano i cittadini asuggestioni turpi. La cultura occidentale èminacciata da se stessa e favorisce iltotalitarismo”. “Noi vescovi del ConsiglioPermanente domani faremo un momentoparticolare di preghiera proprio per i martiri,missionari e laici, di questi tempi - haannunciato -: a tutti loro vogliamo far sentirela vicinanza dell’amore nostro e delle nostrecomunità, nonché la commossa gratitudineper l’esempio di intrepida fede”.

Il malcostume e il malaffare “sembranodiventati un regime talmente ramificato daessere intoccabile”, ha detto il cardinalerilanciando le affermazioni del Papa a Napoli:“Si deve reagire. Tutti siamo interessati albene comune, e tutti ne siamo responsabilicon i nostri comportamenti. Naturalmenteognuno a livelli e con modalità diverse:politica e magistratura, industria e finanza,impresa e sindacati, associazioni e media,volontariato, gruppi e singoli cittadini”.L’onestà “è un valore sempre e comunque”, ela disonestà è “offesa gravissima per i poveri egli onesti”. “Ciò è insopportabile!”, el’antidoto consiste nella “buona politica”.

Il gender, “manipolazione da laboratorio”.La teoria del gender è uno “sbaglio dellamente umana”, come ha detto sabato il Papaa Napoli: “Pone la scure alla radice stessadell’umano per edificare un ’transumano incui l’uomo appare come un nomade privo dimeta e a corto di identità”. La categoria“Queer Theory”, nata negli Stati Uniti,“combatte contro il normale, il legittimo, eingloba tutte le soggettività fluide: non siriferisce a nulla in particolare, si presentaparadossalmente come un’identità senzaessenza”, l’analisi del cardinale Bagnasco,secondo il quale la teoria del gender,attraverso “una manipolazione dalaboratorio”, vuole “costruire delle personefluide che pretendano che ogni loro desideriosi trasformi in bisogno, e quindi diventidiritto. Individui fluidi per una società fluidae debole”.

M. Mich.Nic.

SI È TENUTO NEI GIORNI SCORSIIL CONSIGLIO PERMANENTE CEI(FOTO ARCHIVIO SIR)

NAPOLI, 21 MARZO:VISITA PASTORALE DI PAPA FRANCESCO(FOTO L’OSSERVATORE ROMANO (WWW.PHOTO.VA) / SIR)

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Giovedì 26 marzo 201510 Attualità

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Cinquehanno sparatoma sono tremilai terroristitunisini…Papa Francesco esprime “ferma condannadi ogni atto contro la pace e la sacralitàdella vita umana”

ono i giorni della compassione e delcordoglio per la piccola Chiesacattolica tunisina. La strage dimercoledì 18 marzo al Bardo,

rivendicata da una cellula terrorista delloStato islamico, ha provocato sconcerto edolore anche nella comunità dei fedeli dellacapitale Tunisi, circa 30mila, tutti stranieri dioltre 50 nazionalità, lavoratori, studenti,imprenditori. Lo racconta al telefonomonsignor Ilario Antoniazzi, dal febbraiodel 2013, arcivescovo di Tunisi, dopo unavita trascorsa come parroco nelle parrocchiedel Patriarcato Latino di Gerusalemme.“Siamo vicini al popolo tunisino epartecipiamo, come Chiesa, alla suasofferenza. Abbiamo inviato una lettera alpresidente della Repubblica di Tunisia in cuiesprimiamo cordoglio e vicinanza. Anchenoi ci sentiamo coinvolti in tutto ciò che èsuccesso”. Una vicinanza che si è fattaconcreta con la visita ai feriti ricoverati negliospedali anche se, dice, “è piuttostocomplicato, poiché le misure di sicurezzasono al massimo e ci sono militaridappertutto. Abbiamo portato la vicinanza el’affetto del Santo Padre”. Papa Francesco,infatti, ha fatto recapitare allo stessoarcivescovo un telegramma in cui ribadiscela sua “ferma condanna di ogni atto controla pace e la sacralità della vita umana” e “siunisce con la preghiera al dolore dellefamiglie” delle vittime e “a tutte le personecolpite da questo dramma, così comeall’intero popolo tunisino”.

Le immagini dell’attacco, il terrore nel voltodei turisti presi in ostaggio o che tentavanodi fuggire, diffuse in tempo reale dai media edai social network, sono ben chiare,impresse anche nella mente dell’arcivescovoche parla adesso di “risveglio brusco” a unadura realtà che forse in troppi, soprattuttonelle istituzioni, avevano pensato più

S rassicurante. “Il mestiere del Governo -dichiara monsignor Antoniazzi - è quello dicontrollare che tutto vada bene etranquillizzare il popolo. Quest’ultimo, però,viveva con il tremore. Ogni giornata cheterminava senza alcun problema diceva’oggi è andata bene, ma domani cosasuccederà?’”. Illusioni svanite davanti aicolpi sparati da un gruppo di terroristi, solocinque dei tremila jihadisti tunisini checombattono all’estero al fianco dello StatoIslamico. “Se questi dovessero rientrare unpoco alla volta - e qualcuno lo ha già fattocome si è visto - allora - dichiarapreoccupato il presule - c’è da temere ancheperché il Governo non potrà controllarlitutti. Abbiamo visto ciò che è accaduto inFrancia, lo abbiamo visto qui in Tunisia, nonce ne vogliono tanti per gettare un Paese nelpanico”.

Il risveglio è stato brusco, doloroso, però “lasperanza rimane” come scrivono in unmessaggio anche i missionari d’Africa (PadriBianchi), presenti nella capitale. “Laviolenza è stata inaudita. Le vittime tante,troppe. Lo sfregio alla pacifica convivenzacivile è stato evidente. Però la reazionedimostrata da questo piccolo Paesemediterraneo è ben augurante”. La Tunisia,d’altronde, è stata l’unica nazione aimboccare con determinazione la stradadella democrazia. “Il percorso - si legge neltesto - non è stato tutto rose e fiori. Ci sonostati tentennamenti, arretramenti,perplessità, tentativi di imboccare la facilestrada di un islamismo rigido e ottuso. Ma lecomponenti sane e vitali della societàtunisina hanno reagito in modo serio edeterminato. Si sono coalizzate, hannoapprovato una Costituzione laica, hannoindetto libere elezioni”. “È vero - concordaAntoniazzi - quello tunisino è un popolo dicultura, che rifiuta la violenza. Oggi i tunisini

Ilario Antoniazzi,arcivescovo di Tunisi:“Siamo vicinial popolo tunisinoe partecipiamo,come Chiesa,alla sua sofferenza.Abbiamo inviatouna letteraal presidente dellaRepubblica di Tunisiain cui esprimiamocordoglio e vicinanza”.Monsignor Thomas YehSheng-nan,nunzio apostolicoin Algeria e Tunisia:“Con la crisi libica,stiamo assistendoa un deterioramentodel quadrocomplessivo”

soffrono due volte: innanzitutto per i turistiuccisi e feriti. I tunisini sono fieri della loroapertura, il loro Paese è uno dei pochi delNord Africa dove si può entrare senza visto,per gli italiani basta solo la carta d’identità,sono contenti di ricevere turisti che amano illoro Paese. E poi soffrono per il fatto che aprovocare questo dolore sono stati dei loroconnazionali. Questo fa onore ai tunisiniche sono persone pacifiche. Purtroppo cisono tra loro schegge impazzite chespargono sangue e morte. Molti stranieri chesono qui adesso vorranno partire,penseranno che la Tunisia sia finita, ma nonè così. La speranza resta salda e forte”.

“Un attentato terroristico che non devecancellare i progressi della Tunisiacompiuti dalla sua primavera araba anchese quanto sta accadendo potrebbe indurre apensare il contrario”, è l’ammonimento dimonsignor Thomas Yeh Sheng-nan, nunzioapostolico in Algeria e Tunisia, che pure nonnasconde i problemi anche a livelloregionale. “Qui nel Magreb la situazione ècomplicata. È noto, infatti, che solo dallaTunisia siano partiti in tremila percombattere al fianco dello Stato islamico.Adesso, con la crisi libica, stiamo assistendoa un deterioramento del quadrocomplessivo” dice il nunzio. A far bensperare per il futuro della Tunisia sono lemanifestazioni di tanta gente comunecontro il terrorismo. Fanno ben sperareanche le parole di Rachid Ghanouchi, leaderdel partito islamico legato alla Fratellanzamusulmana: “I terroristi hanno approfittatodella libertà del nostro Paese per portarequesti violenti attacchi contro di noi. Maquesta piccola banda di briganti, questimercenari, non spezzeranno la volontà delnostro popolo”. La Tunisia può ripartire daqueste parole.

Daniele Rocchi

LA STRAGE DEI TURISTI

TUNISI, 19 MARZO:MISURE DI SICUREZZA

DOPO GLI ATTENTATI DEL 18 MARZO(FOTO AFP/SIR)

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Giovedì 26 marzo 2015 11Attualità

SuperAbiledi Arianna Maroni

STARTUP E DISABILITÀC’è chi, sulla base di esperienze vissute perso-nalmente, dà vita a un’idea innovativa, riscon-trando che può essere utile anche agli altri. Echi, invece, si lancia in una nuova avventuraimprenditoriale dopo aver ascoltato storie, ap-preso bisogni, raccolto esigenze tra la gente.Questo dà vita a una startup, oggi in Italia sonopiù di 3.300. Tra queste non mancano nuoveaziende impegnate nell’ambito della disabilità.Ecco alcuni progetti innovativi per la disabilità. Pedius è una app (applicazione) che permetteai sordi di telefonare attraverso lo smartphonee il tablet. Si digita un testo o si pronuncia unmessaggio e la app lo trasmette all’interlocu-tore, traducendo in forma scritta le sue rispostegrazie alla sintesi e al riconoscimento vocale.L’idea è di Lorenzo Di Ciaccio, napoletano: lasviluppa dopo aver appreso in tv la storia di ungiovane sordo coinvolto in un tamponamento,lasciato solo dal responsabile dell’incidente, esenza la possibilità di chiamare i soccorsi. Lastartup alla base della app si rivolge anche alleaziende: l’intento è creare un ampio elenco direaltà accessibili, che l’utente può contattare inmaniera ancora più immediata. Aiutare il proprio figlio dislessico è la base dacui prende le mosse il progetto EdiTouch, ov-vero un tablet pensato per dare una mano aglistudenti con disturbi specifici dell’apprendi-mento. L’ideatore è Marco Iannacone, mila-nese, fondatore della startup DigitallyDifferent. Il progetto coinvolge anche informa-tici, logopedisti e ricercatori universitari. De-stinato inizialmente agli studenti delleelementari, il dispositivo ora si presenta in di-versi modelli, rivolgendosi anche a chi fre-quenta le scuole medie e superiori.L’interfaccia del tablet, semplice e accattivante,offre una serie di funzionalità che il genitore ol’insegnante può rendere disponibili o menoallo studente, agendo così sulla sua capacità diconcentrarsi su specifiche attività. Arriva dal distretto del biomedicale di Miran-dola, in provincia di Modena, l’idea di un col-lare refrigerante che previene i danni al cervellodovuti a traumi, ictus e arresti cardiaci. È laproposta di Neuron Guard, startup che vantagià diversi riconoscimenti, in Italia e all’estero.Tra questi ultimi, la vittoria nella categoria“Hardware” all’Intel Global Challenge del 2014in California. Fondatore è Enrico Giuliani, me-dico specializzato in Anestesia, con un’espe-rienza sulle ambulanze della Croce Rossa.Facile da usare e trasportare, il dispositivo si in-tegra con i protocolli internazionali per la pre-venzione delle lesioni cerebrali. Contribuisce aridurre la spesa sanitaria che a livello globale siaggira intorno ai 330 miliardi di dollari.Procedono i lavori per testare e poi mettere incommercio Koala Care, sistema accessibile viaWeb e app che mira a dare una mano a chiquotidianamente presta assistenza ai malati diAlzheimer. Un aiuto, dunque, in particolarealle tante persone che stanno accanto a unloro familiare malato. Il sistema permetterà dicreare una sequenza quotidiana di eventi, es-senziali al paziente per orientarsi nelle attivitàdi tutti i giorni. Si potranno anche tenere mo-nitorati aspetti come la terapia farmacologica,i parametri clinici del malato, la dieta e le atti-vità di riabilitazione.

ra i “gioiellini” della finanza cattolica(o di ciò che rimane di essa),Federcasse (sigla che sta per

“Federazione italiana delle banche dicredito cooperativo - Casse rurali eartigiane), è di certo la realtà più diffusa ecapillare. Conta su 379 Bcc e casse rurali,con 9.248 sportelli, spesso aperti neicomuni più piccoli. Rappresentaun milione e 199mila soci e dà lavoroa 37mila dipendenti. UltimamenteFedercasse è stata al centrodell’attenzione, per le pressioni politichee finanziarie in vista di una sua “riforma”,tipo quella imposta alle banche popolaridi maggiori dimensioni, trasformate dalGoverno in società per azioni. Le Bcchanno resistito e puntano ad“autoriformarsi”. Su questi cambiamentiin corso abbiamo intervistato ilpresidente di Federcasse, AlessandroAzzi.

Presidente, il mondo delle banche di cre-dito cooperativo è in movimento versouna maggiore integrazione, un po’ cometutto il mondo bancario. Cosa farete? Il credito cooperativo ha pienaconsapevolezza della necessità diadeguare l’assetto complessivo delsistema Bcc, alle sfide in atto. Il 12 marzoil consiglio nazionale Federcasse haapprovato una delibera per l’autoriformadel nostro sistema. Si punterà aconfermare il ruolo delle Bcc comebanche cooperative delle comunità e deiterritori a vocazione mutualistica,valorizzando la dimensione territorialedella rete.

Si parla per le Bcc di accrescere anchel’efficienza e i servizi ai soci. Certo. Intendiamo adeguare la qualitàcomplessiva della governance delsistema, anche per migliorare il servizio asoci e clienti. Punteremo anche adassicurare una più efficiente allocazione

delle risorse patrimoniali disponibili,oltre che consentire l’accesso di capitaliesterni. In una parola: vogliamo garantirel’unità del sistema come presupposto dicompetitività nel medio lungo-periodo.

Finora il sistema Bcc è apparso sano, dif-fuso, ma anche piuttosto polverizzato.Che ci dice della richiesta di creare una opiù “capogruppo”?Nelle nostre intenzioni non vi sarà maiuna ‘capogruppo’ intesa in senso disocietà di capitali per la quale le singoleBcc diventino una sorta di filiali sulterritorio. Si tratta invece di procedere suuna strada di maggiore integrazione traBcc, ma con l’obiettivo per noiirrinunciabile di garantire l’autonomiadelle singole banche. Il nostro principiobasilare è che la volontà dei soci siaassicurata con il voto capitario.

Punto forte delle Bcc è il radicamentoterritoriale, punto debole forse la bassacapitalizzazione e la ridotta copertura dipartite deteriorate. È così? Non è affatto vero che le Bcc abbiano unpunto debole nella bassacapitalizzazione. A livello di sistema leBcc, con un aggregato patrimonio eriserve superiore ai 20 miliardi di euro,hanno coefficienti patrimoniali già oltre iparametri che le regole di Basilea fissanocon un Tier One medio superiore al 16per cento. Del resto, le Bcc sono chiamatead accantonare a patrimonio almeno il70 per cento degli utili netti annuali equesto, nel tempo, le ha confermate tra lebanche più capitalizzate. Ricordo ancheche Iccrea Holding Spa, al vertice delGruppo Bancario Iccrea, ha di recentesuperato con pieno successo gli stress testdella Bce.

E sui crediti deteriorati? I nostri dati, che peraltro sonoelaborazioni su dati della Banca d’Italia,

ci dicono che per singoli settori, il livellodelle sofferenze è inferiore a quello dellealtre banche, con scostamenti a voltesensibili. Segno che la banca di relazionefunziona ed è comunque ancora ungrande valore per il territorio.

È vero che potreste aprire alle banchecooperative europee, quali Raiffeissentedesche o austriache, olandesi, polac-che o finlandesi?È una delle diverse ipotesi ancora indiscussione. Certamente, in tema diafflusso di capitali esterni, la comunematrice ideale e cooperativa potrebberappresentare un valore. A livello dirappresentanza una rete europea dibanche cooperative già esiste. Èl’Associazione europea delle banchecooperative (Eacb) con sede a Bruxellesche interloquisce con i regolatori europeie le istituzioni comunitarie. A livellocontinentale la cooperazione di creditocopre circa il 20 per cento del mercato.

Nel sistema bancario europeo segnatoda grossi movimenti, il sistema Bcc sa-prà conservare le sue radici che si rifan-no al cattolicesimo sociale?Le Bcc avvertono oggi, ancor più che inpassato, la responsabilità e l’urgenza dicontinuare ad essere ‘banche di persone’,attraverso un uso responsabile edifferente del denaro. Parliamo anche di‘banche di comunità’ che non hannol’obiettivo di massimizzare il profitto perun azionista, magari lontano, ma unvantaggio per i soci e per le comunitàlocali di cui sono espressione. La nostraforza irrinunciabile, segno di‘contraddizione’ nell’industria bancaria,è la mutualità che si rifà al cattolicesimosociale. In questa fedeltà alle nostre‘radici’ siamo stati confortati da papaFrancesco nell’udienza di fine febbraio aoltre 7 mila cooperatori.

Luigi Crimella

T

Il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi,conferma la vocazione ad essere “banche dipersone” e “banche di comunità”. E ancora:“Nelle nostre intenzioni non vi sarà mai una‘capogruppo’ intesa in senso di società dicapitali per la quale le singole Bcc diventinouna sorta di filiali sul territorio... Il nostroprincipio basilare è che la volontà dei soci siaassicurata con il voto capitario” Sguardo sul futuro

“Le Bcc sono sane: buona capitalizzazionee normali sofferenze”

ALESSANDRO AZZI(FOTO SIR)

il Periscopio di Zeta

Anche l’agenzia di stampa Sir con una notaha preso posizione contro una rappresentazione blasfema

Cassero, libertà irresponsabile

“Non è cattivo gusto, ma offesa al senso religioso. Non è libertà,ma violenza gratuita: alla religione, ai suoi simboli e a quantila praticano, ma anche a tutti coloro - credenti e non - che la

rispettano per il valore umanistico, culturale e sociale”. Con questeparole l’agenzia Sir stigmatizza la rappresentazione messa in scenaqualche giorno fa dal circolo arcigay “Cassero” di Bologna. I fatti forse non sono noti a tutti. Basta poco per dire che è statarappresentato “Venerdì credici, notte eretica e scaramantica” percomprendere come chi è salito sul palco abbia preso di mira la religionecattolica e la passione di Cristo che tra pochi giorni verrà rivissuta intutte le chiese del mondo. Ma gli attori non si sono accontentati diquesto. Hanno aggiunto una specie di festa, a cui non è mancato unbanchetto dell’Uaar (Unione atei agnostici e razionalisti) per lo“sbattezzo”, con Gesù coronato di spine coinvolto in scene che nonvoglio assolutamente descrivere tanto sono di un gusto neppurequalificabile.Dire che la stupidità di certe azioni è sconfinata è forse affermare assaipoco rispetto alla totale mancanza di attenzione per le persone messa incampo. Cosa ha di meno la libertà di religione rispetto a quella diespressione? Perché si può liberamente offendere il credo cattolico?

teatrino del Cassero profanare il dramma delCalvario e sulle sponde del Mediterraneo lademolizione delle croci e di ogni simbolocristiano dalle chiese assaltate dall’Isis”. Aggiungo anche un altro aspetto nontrascurabile: questa compagnia usufruisce inmaniera gratuita di locali messi adisposizione dal Comune felsineo (sono 70mila gli euro di mancato introito per le cassepubbliche), oltre a contributi elargitidirettamente che ora speriamo venganoridiscussi. Ma la vera questione, se lo chiedeanche l’agenzia Sir, è quella culturale. Qualecultura, infatti, sfregia così apertamente eimpunemente i simboli di una religione? Equale futuro può avere una simile cultura?Condannare ciò che è accaduto in Franciacon l’attacco al settimanale satirico CharlieHebdo non implica la legittimazione di unalibertà irresponsabile. Anzi, implicaesattamente il contrario. Quelli del Cassero, evado a prestito del titolo dell’editoriale delSir, “non sono laicisti, sono irresponsabili”.Basta e avanza. Speriamo non ci sianorepliche a rassegne di questa specie. (876)

“Ogni ideologia che non riesce a farsi alleata dellaChiesa – ha scritto l’arcivescovo di Bologna, ilcardinale Carlo Caffarra – la perseguitaferocemente, sia uccidendo i cristiani siainsultando ciò che essi hanno di più caro”. Ed èimmediato il pensiero al “tempismo” che “vede incontemporanea - ha aggiunto il cardinale - il

IL CARDINALE DI BOLOGNACARLO CAFFARRAÈ INTERVENUTOA PROPOSITODEL CASSERO

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Giovedì 26 marzo 201512 Cesena

Villachiaviche | La festa della famiglia fa il pieno

Bulgaria | Festeggiati gli sposi

Domenica scorsa la comunità di Bulgaria si è riunita per celebrare la Festa degliSposi. La Messa è stata concelebrata dal parroco don Enzo Vitali e da don FabrizioRicci della parrocchia dell’Osservanza. Erano presenti 18 coppie che celebravano ledati giubilari di matrimonio. Alle spose è stato donato un bouquet di rose e altermine della funzione religiosa ad ogni coppia è stata consegnata una targa ricordo.(foto Mario Gambettola).

Case Finali | Famiglie in festa

Grande festa a Case Finali per le coppie che hanno ricordato particolari anniversari di nozze. Con60 anni di matrimonio sono stati festeggiati Giovanni Tisselli e Silvana Brunazzi, Renato Bellettie Olga, Costantino Sacchetti e Lucia Ricci. Nozze d’oro per Giorgio Tozzi e Fernanda Mazzotti,Gilberto Fiumana e Lea Della Chiesa, Berto Alvisi e Giovanna Casadei, Giancarlo Rossi e RenataFrani, Alberto Rossi e Giancarla Montalti, Pier Rinaldo Pepa e Laura Bonfè, Goffredo Giannini eGiovanna Brunazzi, Mario Prati e Eurosia Caminati. Nozze d’argento per Paolo Fiori e AngelaGiunchi, Giuseppe Ciaravolo e Ornella Arcuri, Roberto Tisselli e Paola Autieri.

l 28-29 marzo torna a Cesena la Fieradel libro della Romagna con ingressogratuito dalle 10 alle 20. L’evento,organizzato dalla casa editrice

Historica, giunge alla terza edizione ecambia location trasferendosi allaBiblioteca Malatestiana. L’obiettivo della manifestazione è lapromozione dell’editoria indipendentedi qualità grazie alla partecipazione di 25editori, metà romagnoli e metàprovenienti dal resto d’Italia. In

I

La Fiera del librocompie il salto di qualità

L’evento si svolgerà alla Biblioteca Malatestiana sabato e domenica

contemporanea alla presenza deglistand con tutte le pubblicazioni deglieditori, si terranno 30 eventi epresentazioni.Il 28 marzo alle 11 la Fiera inizia con lapremiazione del concorso letterario"Scrivendo poesie" in Aula magna. Nelpomeriggio alle 15 Lorenzo Gallianipresenta "Un assist dal cielo", storia diatleti che hanno mollato tutto perseguire la vocazione. A seguire StefanoMaldini presenta il suo libro "Bum,

morto!" e alle 18,30, in occasione dellaGiornata dell’Accoglienza, RaffaellaCandoli presenta "Filafiabe" con leillustrazioni di Alessandra Placucci. Alle18, nella Sala storia locale, il giornalistadel Messaggero Giovanni Del Giacciopresenta per la prima volta in Italia il suolibro "Sangue sporco", un’inchiesta sullamalasanità.Domenica 29 marzo calendario ricco dieventi fin dalla mattina con lapremiazione del concorso letterario"Fiera libro Romagna - Ruledesigner"(dalle ore 10.30), alle 11 presentazionedel romanzo di Franco Fregni "Finis"(Edizioni Del Girasole). Nel pomeriggio ilGruppo editoriale Macro organizza dueeventi: il primo alle 16 con lapresentazione del libro "Fatto in casa" diLucia Cuffaro, un manuale diautoproduzione casalinga in cui sipropongono ricette per vari temi; ilsecondo alle 17 con la presentazione delprogetto editoriale "Mangiare e bereSano in Romagna" con l’editore GiorgioGustavo Rosso. Una guida alle realtàbiologiche, vegetariane e veganepresenti in Romagna.Alle 17 nella Sala Storia Locale, dopo ilgrande successo degli eventi di Bolognae Modena, Stefano Andrini presenta illibro "Emilia Romagna Segreta" insiemea Franco Spazzoli, autore del capitolodedicato a Cesena. Tra gli ultimi eventi della giornata lapresentazione del nuovo libro dell’exsindaco di Cesena Giordano Conti, "Nelpaese delle grotte. Viaggio in Slovenia".

QuartieriAspro dibattitosulla propostadel ComuneI quartieri nelle piccole e medie cittàdovevano sparire in base a una leggedel 2008, eppure a Cesena sono vivi. Dipiù, negli anni il Comune li ha fattidiventare un presidio sul territorio,incaricandoli di raccogliere lesegnalazioni dei cittadini e lemanutenzioni più urgenti.L’escamotage trovato nel 2010, in barbaalle leggi nazionali, fu quello ditrasformare i quartieri da istituzioni adassociazioni di partecipazionepopolare. Per ovviare al divieto diabbinare le elezioni ad altreconsultazioni, il Comune scelse la datadelle Regionali allestendo dei seggivicini, ma distinti, a quelli ufficiali (inalcune scuole si entrava dal retro)affidando lo scrutinio alle associazionidi volontariato.Le dimissioni di Vasco Errani e il rinnovoanticipato del Consiglio regionale (nelnovembre scorso) hanno resoimpossibile riproporre questa modalità.Così il Comune, stante l’obbligo di nonavere spese, ha pensato a una sorta divoto indiretto per i nuovi Consigli (darinnovare entro metà maggio). Icittadini interessati potrannopresentare delle autocandidature, saràpoi il Consiglio comunale (inproporzione ai seggi di ciascuna forza)a designare i componenti dei Consigli diquartiere.Ma ancor prima che il Consiglio siesprima sul nuovo regolamento (il votoè fissato per giovedì 26 marzo) quasitutte le opposizioni sono insorte. Inprimis quelle che, non essendo riuscitea eleggere nemmeno un consigliere alleconsultazioni del maggio scorso, siritroverebbero escluse dai nuoviquartieri. Parliamo diLiberaldemocratici (i primi a sollevare ilproblema), Progetto Liberale, Sel eRifondazione Comunista (entrambi fuoridalla maggioranza pur avendosostenuto inizialmente Lucchi), Psi,Comunisti italiani e Lega Nord.Tra i contrari si annoverano comunqueanche forze presenti in Consiglio, comela lista Cesena siamo noi e il Movimento5 stelle. Tutte le sigle si sono riunite perquesta battaglia sotto la definizione"Fronte unico della partecipazionedemocratica".Critico anche il Centro democratico(Bartolomei) che, pur senza emetterecondanne, vorrebbe un’apertura alleautocandidature dei residenti senzaingerenze partitiche.All’appello mancano solo Pd e alleati diSemplicemente Cesena, da una parte, eil centrodestra di Libera Cesena (Fi,Ncd, Udc, Fdi e Pri) dall’altra: se ilregolamento passerà, saranno loro anominare i futuri consiglieri.

Foto di gruppo nella chiesa

di San Giuseppe a Villachia-

viche, al termine della Messa

di domenica scorsa

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Giovedì 26 marzo 2015 13Cesena

SAN GIORGIO di Cesena: in zona verde e tranquilla villetta aschiera centrale in pronta consegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere daletto, 3 bagni, tavernetta, cantina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. €325.000 / Rif. 0986

CASE FRINI (Cesena): zona verde e tranquilla in piccola palazzina di recente co-struzione appartamento al primo piano disposto su tre livelli composto da ampioe luminoso soggiorno/pranzo, cucinotto, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi,mansarda, garage con bagno/lavanderia. € 235.000 / Rif. 1432

VIGNE (Cesena): in condominio al terzo e ultimo piano servito di ascensore ap-partamento completamente ristrutturato con materiali e finiture di ottima qualità escelta. L’immobile è in zona tranquilla e residenziale, è dotato di impianti a normae di riscaldamento autonomo ed è composto da soggiorno angolo cottura, 2 ca-mere da letto, bagno con doccia, 2 balconi, garage. € 200.000 / Rif. 1512

MADONNA DELLE ROSE (Cesena): in buona posizione casa indipendente da ri-strutturare disposta su tre livelli con garage esterno su lotto di 428 mq. L’immobileoffre all’interno 6 vani abitabili con servizi e un ampio piano interrato con cantinee ripostigli. È possibile in base alle norme di PRG del Comune di Cesena poter tra-sformare il fabbricato realizzando altri spazi e altri volumi. € 650.000 / Rif. 1438

PONTE PIETRA (Cesena): in posizione residenziale e tranquillaporzione di villetta bifamiliare di nuova costruzione con possibilità di personalizzare gliinterni. L’immobile è disposto su più livelli ed è composto da ingresso indipendente,cucina, sala, 3 camere da letto, doppi servizi, sottotetto, lavanderia, 5 balconi, porti-cato/loggia, garage doppio, cantina/taverna e giardino privato. € 395.000 / Rif. 1493

PIAZZA DELLA LIBERTÀ (Cesena): al terzo piano servito di ascensore ampio bi-locale composto da soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale,bagno, ripostiglio/lavanderia, balcone e cantina. Ottime finiture. NESSUNASPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONEROSO.€ 225.000 / Rif. 1448-1

CESENA ZONA CENTRALE (adiacenze viale Mazzoni): in elegante palazzina di re-cente costruzione appartamento al primo piano composto da soggiorno con an-golo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi e garage. Ottime finiture.NESSUNA SPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONE-ROSO. € 325.000 / Rif. 1449-2

PONTE ABBADESSE (Cesena): in posizione tranquilla su di un lotto di circa 320 mqcasa indipendente disposta su 2 livelli con proservizi esterni. DA RISTRUTTURARE.€ 230.000 / Rif. 1524

VIA SERRAGLIO (Cesena): a pochi passi dal centro storico e dai giardini pubbliciappartamento di mq. 200 al primo piano con ascensore composto da spaziosoingresso, cucina abitabile, sala da pranzo, salone, 3 bagni, 3 camere da letto,cabina armadio, studio, guardaroba/lavanderia, 2 terrazzi verandati, 3 balconi,cantina e garage. Parzialmente ristrutturato. € 360.000 / Rif. 1484

empo di rinnovo per la sezionecesenate del Cai, Club alpino ita-liano, a cui sono iscritti oltre 800

appassionati di montagna. Nei giorniscorsi, in una partecipata assembleapresso la sede, a Macerone di Cesena,si sono svolte le elezioni per il rinno-vo del consiglio. Per il prossimo trien-nio risultano eletti consiglieri i sociRoberto Bianchi, Roberto Biguzzi, Er-cole Diego Brighi, Andrea Magnani,Antonello Nucci, Pasqua Presepi, Et-tore Roverelli, Mabel Severi, LorenaSirri, Mauro Vai, Laura Vascotto. Revi-sori dei Conti: Domenico Staglianò,Gino Caimmi, Pierangelo Donati.Successivamente il Consiglio si è riu-nito e ha nominato le cariche per iltriennio 2015-2017. Il presidente è An-drea Magnani; i vice presidenti sonoEttore Roverelli e Mabel Severi, il te-

soriere è Roberto Bianchi.Per il Cai cesenate è un anno partico-lare visto che la sezione è stata istitui-ta nel 1965 e quindi festeggia il 50esi-mo di fondazione.Per l’occasione sono state messe incantiere diverse iniziative: la primal’incontro con l’alpinista-arrampica-tore Maurizio Zanolla "Manolo", pres-so la sede della Technogym, a Cesenalo scorso venerdì 20 marzo (500 i par-tecipanti). I prossimi eventi: il 23 mag-gio si terrà una festa nella sede di Ma-cerone con uno stand gastronomico eil 21 giugno sarà celebrata una Messaper i defunti alla Pieve di Monte Sor-bo. In autunno altri due avvenimentiin date ancora da definire: la presen-tazione del libro con la storia del Caidi Cesena e una esibizione del Corodella Sezione.

T

Andrea Magnani è il nuovo presidente. I vice sono Ettore Roverelli e Mabel Severi

Rinnovati i vertici del Club alpino cesenate

Basilica del MonteIn ricordodi fra RaffaeleE’ morto mercoledì della scorsasettimana, presso l’Opera don Baronio,a Cesena, fraRaffaeleRenosto. Eranato il 6 luglio1944 aBassanoRomano, inprovincia diViterbo. Eraentrato inmonastero nelsettembre del1957. Era ilmonaco cheda più tempoera al Monte.Aveva fatto la professione monastica il29 agosto 1963."Fra’ Raffaele - si legge in una notadell’associazione Amici del Monte - erapersonaggio notissimo a tutti ifrequentatori del monastero cesenate.Fino a quando la salute lo hapermesso, è stato direttore eoperatore del laboratorio di restaurodel libro. I funerali si sono svoltivenerdì 20 marzo, vigilia di quella cheun tempo era la festa di SanBenedetto, oggi collocata all’11luglio. Poi la salma è stata posta nelcimitero interno al monastero.Gli "Amici del Monte" voglionotestimoniare l’affetto per un monacoche ha accompagnato per oltre mezzosecolo la vita della comunitàbenedettina.

Oriola | Festeggiati gli sposi, con una curiosità

Più di 80 persone hanno partecipato,nella chiesa di Oriola, alla Festa dellafamiglia. Il parroco di Ardiano donElvezio Motta ha presieduta la Messadurante la quale sono state ricordate lecoppie con particolari anniversari.Sposi da 50 anni sono Mauro Battistinie Graziella Degan. Per i 30 anni dimatrimonio sono stati ricordatiGiuseppe Molino e Carmela Pitrolo,Egisto Frani e Maria Grazia Albertini.Nozze d’argento per Ermes Monti eStefania Cottarelli, Giuseppe Onofri edEleonora Onofri. Dieci anni dimatrimonio per Matteo Pieri eNatascia Magalotti. Una curiosità: Eleonora Onofri e ErmesMonti sono mamma e figlio. Nel 1990entrambi si sposarono: per la signoraEleonora, già vedova da tempo, si ètrattato delle seconde nozze.

Nei giorni scorsi sono state"inaugurate" tre linee di Bicibus perle scuole medie Anna Frank, Plauto eSan Giorgio e dell’elementare BrunoMunari. All’arrivo a scuola i 42ragazzi, che i giorni scorsi hannoapprofondito aspetti pratici sull’uso

Auto in garageE’ partito il Bicibus

della bici sia in classe che sul campo grazie alladisponibilità degli “Amici della bici” e della squadrain bici della Polizia municipale, sono stati accoltifestosamente dai referenti dei Quartieri CerveseSud, Nord e Fiorenzuola, dai genitoriaccompagnatori coinvolti, dalla Polizia Municipalee dal rappresentante dell’Amministrazionecomunale che hanno sostenuto il progetto ecollaborato, ciascuno nel suo ruolo, con tutto ilgruppo nel realizzare le varie tappe. Nella foto, unmomento delle "prove" alla Media Plauto, conalcuni studenti accompagnati dai vigili edall’insegnante Marco Castagnoli.

FOTO DI GRUPPO DEL NUOVO CONSIGLIO DELLA SEZIONE CAI DI CESENA (FOTO VITTORIO MANARA)

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Giovedì 26 marzo 201514 Cesena

Maratona Alzheimer 2015Un lungo filo solidale

n fine settimana di sport e solidarietà uniràMercato Saraceno, Cesena e Cesenatico nellaMaratona Alzheimer 2015, a cui si affiancano variappuntamenti collaterali del circuito “La

Romagna si muove solidale”.“Per una manifestazione che negli anni è sempre piùdiventata evento atteso e partecipato e che ha consentitodi consolidare la nostra attività sul territorio con iLaboratori Benessere, Convivium e Caffè Alzheimer - hasottolineato nei giorni scorsi Stefano Montalti, presidentedi Amici di Casa Insieme, in occasione della conferenzastampa di ’prima presentazione’ dell’evento - a sei mesidell’appuntamento vogliamo porre l’attenzione sugliobiettivi che anche quest’anno desideriamo proporre”. Inaggiunta all’assistenza e alla prevenzione, attenzioneparticolare è rivolta quest’anno alla ricerca percontrastare l’insorgere e la progressione dell’Alzheimer.“Con quanto raccolto in occasione delle variemanifestazioni desideriamo dare un contributo fattivoalla Fondazione Iret di Ozzano Emilia, che ha importantilinee di ricerca sulle malattie neurodegenerative, conritorni utili per il trattamento della malattia - ha conclusoMontalti. E perché sempre più l’appuntamento diventisinergia e occasione per riflettere, desideriamovalorizzare al meglio la dimensione del cammino”.Il week end del 18, 19 e 20 settembre - giornate diapertura della “Settimana del Buon Vivere” e vigilia dellaGiornata mondiale dell’Alzheimer - vedrà protagonista

Uuna serie di manifestazioni rivolte agli sportiviappassionati di corsa e ai camminatori che desideranovivere il territorio a ritmo più lento. Si inizia a Cesenavenerdì 18 settembre con la corsa e la camminata“Cesena e il Savio: una storia lunga un fiume”, conpartenza e arrivo da piazza del Popolo, un percorso di 8chilometri off road tra aree verdi, fiumi e vie d’acqua, conpassaggi inusuali. La sera del 18, sempre da piazza delPopolo, “Cesena nella storia: da Leonardo all’archeologiaindustriale”: camminata di 3-5 chilometri lungo la cintamuraria. Gli appuntamenti sono promossi incollaborazione con il Cai di Cesena e Parco Fluviale delSavio. Sabato 19 settembre, in collaborazione con ilCammino di San Vicinio, ci sarà la passeggiata libera (onordic walking) “Cammino di San Vicinio”, che unirà laPieve di Monte Sorbo a Cesena: nella terra del santotaumaturgo, da Mercato Saraceno a Cesena (ventichilometri), tra natura e storia, da percorrere anche inMtb o di corsa. Alla Maratona di domenica 20 settembre

con partenza da Mercato Saraceno e arrivo nel parcoLevante di Cesenatico (42,185 chilometri), e alla 30 kmBorello-Cesenatico e 10 miles Running for your life(Cesena-Cesenatico), quest’anno si aggiunge la “Staffetta1xtutti, 3xl’Alzheimer” (12-14-16 chilometri). Il “PremioCaima” sarà assegnato al partecipante più anziano.Come in ogni ‘gioco di squadra’ che ben funziona, sonodiversi i protagonisti volontari che si affiancano ad Amicidi Casa Insieme nell’organizzazione e promozionedell’evento: dal Cai Club Alpino di Cesena, alle numeroseassociazioni e polisportive che presidieranno i percorsidelle corse. E delle aziende: Technogym consideral’appuntamento di settembre tra le iniziative di salute eprevenzione della Wellness Valley.Confermata, dopo il felice esordio in occasionedell’edizione 2014, la Lotteria Alzhaimer che quest’annoproporrà come primo premio una Fiat 500.Per info: www.maratonalzheimer.it

Sabrina Lucchi

Numerosi gli eventi collaterali in programma

La manifestazionesi tiene in settembreed è organizzatada “Amicidi Casa Insieme”

Pubblicati i bandi del Servizio civilenazionale e regionale 2015. Adisposizione 29.972 posti per volontarida impiegare in Italia e all’estero.Fondazione Avsi, Ong impegnata in 30paesi del mondo per promuovere ladignità della persona, mette a

Servizio civile: da Avsi 15 postifra Cesena, Milano e all’estero

disposizioni dei candidati cinque postiper la sua sede di Cesena, due per Milanoe otto per l’estero.Il progetto per i civilisti romagnoli puntaa promuovere il volontariato nel settoredella solidarietà e cooperazioneinternazionale e intende favorire unamaggiore attenzione dei cittadini italianiai problemi dello sviluppo internazionalee della pace. I giovani civilisti affiancherannovolontari e operatori dell’ente nella sededi Cesena, collaborando a iniziative di

informazione e sensibilizzazione epartecipando alla gestione di progetti dicooperazione allo sviluppo e di sostegnoa distanza e con l’Unione Europea.Risultato atteso è l’incremento delnumero di bambini beneficiari aiutati el’aumento del numero di persone evolontari coinvolti in iniziative disensibilizzazione alla solidarietàinternazionale e alla pace.Tutte le informazioni, i bandi e i moduliper candidarsi sono disponibili sul sito diFondazione Avsi (www.avsi.org).

I volontari si occuperannodi progetti di cooperazione e sviluppo e disostegno a distanza

CESENA, VENERDÌ 20 MARZO,SALA LIGNEA

DELLA BIBLIOTECA MALATESTIANA:I PARTECIPANTI

ALLA CONFERENZADI PRESENTAZIONE

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Giovedì 26 marzo 2015 15Cesenatico

AlluvioneAnimata assemblea la scorsa settimana organizzata dal Comitato di Sala

Cristiano Riciputi

lo scolo Olca il responsabiledi buona parte degliallagamenti di Sala del 6febbraio scorso. Per evitare

il ripetersi di esondazioni occorremetterlo in sicurezza al più presto. Consorzio di Bonifica e residenti diSala concordano nel puntare l’indiceverso il piccolo e fragile canale che hacausato notevoli danni nel giornodell’alluvione. Se ne è parlato la scorsasettimana durante una serataorganizzata dal Comitato di Salapresso la sala della locale Bcc.Coordinata dal presidente di ComitatoWilliam Spinelli, al tavolo dei relatorivi erano i referenti del Consorzio diBonifica: Chiara Benaglia capo ufficiobonifica, Andrea Cicchetti direttorearea tecnica, Vincenzo Basi direttoregenerale. Presente anche l’assessoreMauro Bernieri. In platea un foltogruppo di residenti, alcuni dei qualicon tanto di foto dei danni subiti. "Dobbiamo analizzare i problemi - haaffermato Cicchetti - e trovare dellesoluzioni. Il canale Olca nasce sullavia Emilia a Cesena, dalle parti di CaseCastagnoli. Poi, attraverso lacampagna, arriva fino a Sala. Ha comeaffluenti l’Olchetta e l’Olchina.Entrambi, quando piove si riempionoin pochi minuti". Anche i residenti hanno confermato iproblemi dell’Olca. I tecnici delConsorzio hanno fatto presente che

’E "Fate qualcosa"

esiste già, da tempo, un progetto permettere in sicurezza questo canale, perun importo totale di 1,3 milioni di euro. Ilproblema è che non ci sono i fondi. Acausa dell’emergenza si spera chearrivino finanziamenti per portare avantimolti lavori lasciati in sospeso. "Ma inItalia - ha detto un agricoltore presente inSala - si interviene quasi sempre inemergenza e mai in prevenzione. Noi idanni li abbiamo già subiti".Un altro agricoltore, proprietario delpodere Lagona (il nome è una garanzia)

fra Pisciatello e Olca, ha affermato cheper trovare soluzioni non devono passareanni. Un altro cittadino ha detto che fino alle11 del mattino del 6 febbraio il Pisciatelloera in controcorrente, vale a dire chel’acqua risaliva verso monte. Ciò eradovuto al fatto che il mare per 12 ore nonha ricevuto acqua a causa dei venticontrari. "Per prevenire gli allagamenti - ha dettoChiara Benaglia - occorre fermare letombinature selvagge dei fossi. Come

consorzio cerchiamo di controllare,ma il territorio è vastissimo. E quandoè indispensabile, le tombinaturedevono avere delle sezioni adeguate ingrado di recepire i picchi di alluvione. Un altro cittadino è intervenutolamentando i lunghi tempi per ilrifacimento del ponte di via Mare, alconfine fra i Comuni di Cesenatico eCesena. L’assessore Bernieri haspiegato che ci sono dei tempi tecniciche non possono essere accorciati eche entro metà estate il ponte saràpronto. Pronta la replica del cittadino:"Ho fatto il militare nel Genio egarantisco che un ponte provvisorio sipuò fare in 4 ore. Poi per quellodefinitivo potete metterci tutto iltempo che volete".

Avis e VolleyL’importanza di condurre una vita sana,attraverso lo sport. L’importanza diaiutare gli altri attraverso le donazioni disangue. Due presupposti fondamentali eche trovano nella nascita dellacollaborazione tra il Volley Cesenatico el’Avis locale, il naturale coronamento. Lastretta di mano "sotto rete" tra ilpresidente del sodalizio sportivo,Massimo Morigi, ed il presidente di AvisCesenatico, Giancarlo Paganelli, haportato all’apertura di una campagna disensibilizzazione sull’importanza didonare sangue, che parte già dallepalestre di volley. E viene proposto unospettacolo con l’ex pallavolista AndreaZorzi l’8 aprile al teatro di Cesenaticoalle 21 (per info 347-4451410)."La coesione che abbiamo trovato con ilpresidente di Avis Giancarlo Paganelli -spiega Massimo Morigi di VolleyCesenatico - è di grandissimo valore.Certi valori è importante che venganotrasmessi sin dalla giovane età ed èquello che stiamo facendo. Ci facciamoportatori del messaggio di Avis, versol’aumento delle donazioni di sangue"."Donare è importantissimo - sottolineaPaganelli - ma al contempo, è di granderilevanza mantenere monitorate leproprie condizioni fisiche, ed è su questopunto che Avis interviene con la propriaattività. Un donatore Avis è sottopostoad esami completi e gratuiti tutti gli annie ciò non va solo a beneficio di unafutura donazione, ma della personastessa. E’ importante sensibilizzarequesto tipo di attenzione, perché valeper tutti. Le persone sane sonopotenziali donatrici. Gli sportivi sonopersone sane, dunque potenzialidonatori".

Pesce locale protagonista in città dal27 al 29 marzo. Organizzano Comune, ristoratori di Arice,Confesercenti, Confcommercio con lacollaborazione di Anci e Gesturist. Nel centro storico troveranno spaziogli stand degli Amici della Ccils e delleAssociazioni di pescatori "Pescatori aCasa Vostra" e la "Tavola dei Pescatori"che prepareranno alcuni piatti tipicidella cucina marinara romagnola,come gli spiedini di pesce, il fritto

Tre giorni di sagrabasata sul pesce locale

Nel fine settimana stand gastronomici e mercato ambulante

misto dell’Adriatico, le seppie con ipiselli e i passatelli al brodo di pesce. La Colonia Don Bosco, in vialeCarducci 183, ospiterà i cuochi di Arice- Associazione Ristoratori Cesenatico -che cucineranno utilizzando solo edesclusivamente pesci dell’Adriatico,come sardine, acciughe, alici, paganellio sgombri. Nella zona del Mercato Ittico, sull’astadi Ponente del Porto Canale, nellacapiente tensostruttura dell’

Associazione "Tra il Cielo e il Mare", sipotranno gustare i piatti dellatradizione gastronomica localeabbinati ad alcuni prodotti Dop eDocg del territorio, come l’olioextravergine di oliva di Brisighella e ilformaggio di fossa di Sogliano.Nella Piazzetta della Pescheria, lungo ilCorso Garibaldi, per l’intera duratadell’iniziativa, si potranno assaggiare"I dolci della festa" preparati dagli chefdi Arice e i migliori vini del territorioproposti dall’ associazione disommelier "Calici diVini". La motonave New Ghibli, ormeggiatain prossimità del traghetto, accoglieràa bordo gli ospiti con le specialità alprofumo di mare rivisitate in chiavemoderna, utilizzando rigorosamentesolo il pescato fresco dell’Adriatico.La Pescheria Comunalestraordinariamente resterà aperta alpubblico anche la domenica. A far da cornice alle degustazioni sulPorto canale e nelle vie del centrostorico, per tutte le tre giornate, verràorganizzata una grande fieraambulante con prodotti artigianali etradizionali.Questa edizione è stataeccezionalmente inserita nel progetto"Il senso del pesce", ideato e promossoda Anci Emilia-Romagna, con lacollaborazione della Regione e checostituisce l’ultima tappa del tournazionale di AnciperExpo "L’Italia intutti i sensi", finalizzato a presentarel’Expo 2015 ai Comuni d’Italia.

Lo stand “La tavola

dei pescatori”

in piazza delle Erbe

ANDREA CICCHETTI E CHIARA BENAGLIAA SINISTRA, LA PLATEA A SALA

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Giovedì 26 marzo 201516 Valle del Rubicone

Sant’Angelo | Coppie festeggiate

Festa della famiglia a Sant’Angelo di Gatteo. La comunità guidata da don Marco Muratori ha festeggiato lecoppie che quest’anno ricordano particolari anniversari. Eccole di seguito. Alessandro Cavicchi e PatriziaFoschi (10 anni); Marco Massari ed Elisa Babbi, Italo Savini e Barbara Amati, Edgardo Boschetti e CatiaBernardi, Tina Fesani e Luciano Trovarello, Romina Teodorani e Alessandro Magnani, Susi Teodorani e MauroRubaconti (25 anni); Vladimiro Piraccini e Amadori Annamaria, Adele Fantini e Lorenzo Bigucci, GabriellaBocchini e Terzo Casi, Odo Medri e Giovanna Grandi, Piero Venturi e Vanna Vitali, Giancarlo Manuzzi e SauraRossi (40 anni); Sergio Fiumana e Gabriella Pirini, Mario Vaienti e Giuseppina Amadio (50 anni).

Budrio | Corso fidanzati

Una Veglia di preghiera ha concluso, martedì 17 marzo a Budrio di Longiano, ilcorso di preparazione al Sacramento del Matrimonio promosso dalla ZonaPastorale Rubicone-Rigossa. Ventiquattro le coppie che hanno partecipato ainove incontri. Gli animatori dei quattro gruppi sono stati Piera e DavideBocchini con Serena e Andrea Nanni; Patrizia e Pierluigi Campana; Maricetta eMauro Ronconi; Mimma e Loris Zoffoli con Sara e Matteo Orlandi. Don ClaudioTurci e don Tonino Domeniconi si sono alternati nei gruppi.

Gambettola si preparaai Corsi mascherati

il Villaggio delCarnevale, che saràallestito in piazza Pertinida sabato 4 a domenica

12 aprile, l’importante novità deiCorsi mascherati di Primavera2015, le cui sfilate sono inprogramma lunedì 6 (Lunedidell’Angelo) e domenica 12 aprile.Alla presentazione ufficiale svoltasinel centro Fellini erano presenti il sindaco RobertoSanulli, l’assessore alla scuola con delega allemanifestazioni ed eventi, Angela Bagnolini, DavideRicci e Christian Capeti, rispettivamente presidente evice dell’associazione organizzatrice dellamanifestazione Gambettola Eventi. Il Villaggio del Carnevale segna il ritorno dellatradizionale settimana gambettolese, rivisitata inmaniera opportuna, per coinvolgere ancora di piùfamiglie e bambini con spettacoli, laboratori,animazioni ed intrattenimenti pomeridiani e seraligratuiti. "Raggruppare i principali eventi nel centro del paese -ha affermato il presidente Ricci - non solo offriràl’opportunità di condividere momenti diaggregazione, ma sarà anche un’occasione per farvivere e conoscere Gambettola, nelle sue attività, nellasua gente, nelle sue bellezze e tradizioni".

’ELe animazioni pomeridiane e serali saranno curate daesperte associazioni come "First", Aquilone d’Iqbal eDragon Blu di Cesena, Compagnia Arrivano dal Maredi Gambettola. La Centrale del Latte di Cesenadistribuirà latte fresco. "Per ribadire che il Carnevale è sempre più a misuradi bambino - ha precisato il vice presidente Capeti -non solo abbiamo riconfermato il prezzo d’ingresso a8 euro per gli adulti e gratuito fino agli 11 anni, ma aogni bambino, nelle due giornate di sfilata, verràconsegnato all’ingresso un coupon per andare aritirare, in uno stand allestito all’interno del Villaggio,oltre a un pallone, un album da colorare, gadget vari euna merenda a base di yogurt offerto dalla Centrale".Il Carnevale di Gambettola 2015 sarà presentato dauno speaker d’eccezione, Andrea Pradaaccompagnato da Annalisa D’Eusanio e avrà la direttasu Radio Bruno (radio ufficiale) e altre radio del

territorio."La nostra comunità è costellata di eccellenze, una diquesta è quella dei carristi cartapestai - hannoconcluso all’unisono il sindaco e l’assessore - chedeve essere tramandata ai giovani perchè fa partedella nostra cultura e storia e, soprattutto, perchèsono loro l’anima del Carnevale. Per questo motivo,da sei anni promoviamo e sosteniamo, in sinergia conl’Istituto Comprensivo Statale e Gambettola Eventicon il maestro-artista catalano Anton Roca, la Scuoladella Cartapesta". A questo proposito, sabato 28 marzo alle 12,30 saràinaugurata nella sala mostre "Massimo Guidi" nelcentro Fellini, la mostra dei lavori realizzati in questoanno scolastico unitamente alle opere vincitricipresentate al II Concorso per il Manifesto delCarnevale di Gambettola.

Piero Spinosi

Sfilate dei carri lunedì 6 e domenica 12 aprile

Confermato l’ingresso gratuitoper i bambini fino a 11 anni che riceveranno in omaggio gadgete una merenda della Centraledel latte di Cesena. Sabato 28sarà inaugurata una mostra

❚❚ Longiano, inaugurazione sabato 28 aprile presso il museo di Arte sacra

Una mostra sugli antichi teli ritrovati Teli liturgici settecenteschi in mostra almuseo d’Arte sacra di Longiano pressol’oratorio barocco di San Giuseppe Nuo-vo. Sarà inaugurata alle 17 di sabato 28 mar-zo, alla presenza del vescovo DouglasRegattieri, la mostra "Vivere la morte"realizzata dal Lions Club Rubicone con ilpatrocinio del Comune e della Diocesi. Saranno esposti, sulle otto colonne del-la chiesa, otto teli per l’Ottavario dei de-funti realizzati tra il 1783 e il 1792 da duepittori savignanesi su commissione del-la Confraternita di San Giuseppe (o de-gli Agonizzanti) di Longiano, la stessa acui si deve la costruzione della chiesa."Erano arrotolati nel cassettone della sa-crestia - spiega Giorgio Buda, responsa-bile del Museo -. Sono stati rinvenuti percaso mentre facevamo un po’ di ordinefra i cimeli. Sono drappi lunghi 60 per

450 centimetri che non figurano in nes-sun inventario. Si tratta di qualcosa diunico. Non si è mai visto nulla di similein Romagna"."Questi importanti teli - dice Johnny Fa-rabegoli, docente di "Architettura e li-turgia" all’istituto di Scienze Religiose"Marvelli" di Rimini e curatore della mo-stra - rappresentano una straordinariasintesi di arte, architettura e liturgia. Sitratta di una sequenza di dipinti su tes-suto pensati e realizzati per uno spazioarchitettonico specifico, la chiesa di SanGiuseppe Nuovo, e per un contesto li-turgico particolare, il sacro Ottavario deimorti"."I teli - continua Farabegoli - riportano,nella parte superiore, raffigurazioni discheletri che sembrano volutamente ab-bracciare le diverse attività dell’operareumano: dai mestieri più tradizionali, al-

le arti liberali, fino alle attività di naturapiù intellettuale. È innegabile che taliraffigurazioni esprimano l’inesorabilitàdella morte, la quale raggiunge chiun-que, indistintamente.Al di sotto degli scheletri troviamo figu-re a mezzo busto, che, collocate a un’al-tezza che corrisponde a quella dellosguardo dei fedeli, rappresentano le ani-me dei defunti "provate" dal fuoco delpurgatorio. Le anime offrono variegatimoniti e richiedono preghiere di suffra-gio ai vivi. Non manca l’ironia là dove, in un drap-po, appare un accorato invito dell’ani-ma del defunto alla moglie: Di me non tiscordar cara consorte".La mostra sarà visitabile fino al prossimo2 novembre tutti i sabati, domeniche efestivi dalle 14,30 alle 18.

Matteo Venturi

SavignanoMostra sulla GrandeGuerraSono 2.500 in due giorni le presenze aSavignano per le Giornate Fai di primavera2015, distribuite nelle due iniziativeculturali organizzate in città da Fai, Comunee cooperativa Koinè. In 1.800 hanno visitatola Villa “La Rotonda”, residenza in stilepalladiano dei Marchesi Guidi di Bagno,accompagnati dalle guide professionistedella cooperativa Koinè Giorgia Grilli e ElisaDomeniconi e da sei “Apprendisti Ciceroni”dell’istituto “Marie Curie”. Circa settecentovisitatori anche alla mostra fotografica edocumentaria “Chi s’avanza, bum!Savignanesi nella Grande Guerra”, allestita aPalazzo Vendemini da Paola Sobrero eGiuseppe Pazzaglia con materiali originali einediti provenienti dal fondo comunale difotografie e cartoline storiche. Dopo leGiornate Fai la mostra rimane visitabile finoal 29 marzo, nei feriali dalle 9 alle 19, nelweekend del 28 e 29 marzo dalle 9 alle 13 edalle 15 alle 18.30.

Foto archivio Mario

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Giovedì 26 marzo 2015 17Valle del Savio

La Banca di casa tua!

Frequenta un corsoe apre un negozioMichela Mosconi

n nuovo lavoro dopo averfrequentato il corso "io miassumo" a Sarsina, progetto perl’occupazione femminile nei

territori montani. Indirizzato a donnedella valle del Savio in cerca dioccupazione, promosso da DonneImpresa di ConfartigianatoFederimpresa Cesena, I Mecenati delSavio e col contributo della Bcc diSarsina il progetto (partito nel settembrescorso) ha permesso a Stefania Poli, diRomagnano vicino Sarsina, diconcretizzare un sogno che le frullava intesta da un po’: un negozio per bambini(fino ai dodici anni) con abbigliamentofirmato, attrezzature, libri, giochi, tuttoin conto vendita. "Baby Bum" è attivo dafebbraio 2015 presso la sede di SanMauro in Valle a Cesena, piazza AnnaMagnani. Verrà inaugurato ufficialmentesabato prossimo, 28 marzo. "Avevo questo sogno in testa da qualchetempo, pensavo di poterlo realizzareattraverso un franchising. I docenti delcorso mi hanno spronato a procedere da

Usola senza appoggiarmi a questa formaimprenditoriale e devo dire che mi stotrovando bene". Stefania, che è anchemadre di due bambini, prende usatofirmato, capi d’abbigliamento, ma anchealtri oggetti che riguardano la sferadell’infanzia, per poi rivenderlo. Lamerce può essere portata direttamentein negozio, purchè lavata, stirata e inbuone condizioni. Viene valutata e, seritenuta in buono stato, rivenduta. "Noncompro la merce, ma la tengo in contovendita. Sono capi di marca, quindi laqualità viene salvaguardata e la formulaè di mettere in vendita cose che miverranno portate a prezzi che sono io adecidere. Chiunque può portaremateriale in negozio. Se viene venduto, il

50% del guadagno resta a me, l’altrametà al proprietario. Quella non vendutasarà ritirata, oppure devoluta inbeneficenza".Riciclo e lotta agli sprechi è l’idea difondo che ha stuzzicato Stefania."Chiunque abbia bambini piccoli sabenissimo quante cose, soprattuttovestiti, vengono utilizzati poche volteperché i bambini crescono molto infretta. Con BabyBum do alla merce unaseconda vita con la possibilità diimmediato utilizzo".Dopo l’apertura è in programma per ilnegozio di piazza Anna Magnani uncorso di ’disostruzione delle vie aeree inetà pediatrica’ tenuto dai volontari dellaCroce Rossa di Cesena.

L’attività di StefaniaPoli si chiama “Baby Bum" e saràinaugurata sabato28 marzo a San Mauroin Valle di Cesena

L’idea di una imprenditrice di Romagnano AlferoServizio civilealla "Misericordie"Mettersi in gioco aiutando il prossimotra le fila di un’associazionepluricentenaria. E’ l’invito lanciato dalleMisericordie Valle del Savio e Alfero per igiovani tra i 18 e i 28 anni interessati alServizio civile: a disposizione ci sonoquattro posti nell’ambito del progetto’Mobilità per tutti’, volto a implementarei servizi rivolti ad anziani e disabili."Quest’anno le Misericordie hanno vistoapprovati in totale 70 progetti nelbando ordinario che coinvolgeranno1.367 ragazzi e ragazze, facendoattestare la nostra associazione al terzoposto per i giovani assegnati a enti. E’una grande soddisfazione per chi credenel Servizio civile quale difesa nonarmata e non violenta della Patria e neivalori fondanti della cittadinanzaattiva", afferma Israel De Vito,governatore della Misericordia Valle delSavio e responsabile nazionale delservizio civile delle Misericordie.Diffuse soprattutto nel centro-sud Italia,negli ultimi anni diverse Misericordie sisono costituite nel territorioromagnolo, operando in moltepliciservizi nell’ambito socio-sanitario.L’attività delle Misericordie di Valle delSavio spazia, in particolare, daltrasporto disabili e anziani a quello conautoambulanza e al servizio diProtezione civile. C’è tempo fino alle 14 del 16 aprile perpresentare le domande. Il bando èconsultabile sul sitowww.serviziocivile.gov.it, perinformazioni tel. 348.1796776.

San Piero in Bagno

Incontriper impararea "stareal mondo"

Con un ciclo di incontri sulle responsabilitàdel cittadino, l’Amministrazione comunaleintende promuovere maggiore rispetto perla città e per chi la vive.Il primo appuntamento de "Il Galateo delCittadino" si è svolto mercoledì 25,dedicato alla sensibilizzazione sullagestione dei cani nei luoghi pubblici e sullagestione delle colonie feline.Il secondo incontro, l’1 aprile, riguarderà la"Revisione delle modalità di sosta" con lapresentazione del progetto sperimentale di

nuove modalità di parcheggio e dicircolazione nel centro di San Piero.Il terzo appuntamento, l’8 aprile, intitolato"Una finestra sui rifiuti", sarà incentratosulla gestione degli scarti."Troppo spesso - sottolinea il sindaco MarcoBaccini - assisto ad atti di noncuranza,come gettare carte o mozziconi di sigarette,oppure lasciare liberi i cani di insudiciaremarciapiedi e giardini pubblici con i propriescrementi, o ancora come parcheggiare leauto sopra i marciapiedi andando a creare

disagi alla circolazione veicolare epedonale oltreché a danneggiare l’arredourbano. Sono atteggiamenti dacondannare. In ogni caso - chiude Baccini -la Polizia Municipale riceverà l’ordine dirafforzare i controlli e di sanzionare chi sirenderà attore di condotte e omissioni adanno dell’ambiente cittadino. E nontollero l’atteggiamento di irriverenza che inalcuni casi è stato tenuto nei confronti dellaPolizia municipale".

Alberto Merendi

Sarsina | Domenica ancora sagra

Prima domenica della festa della Pagnotta condizionata un po’ dal meteo, mabuona la presenza dei visitatori che sin dal mattino hanno partecipato alla sagra ecomprato la pagnotta nei forni locali. Tra le tante iniziative della domenica: neilocali della ex Cofam, anche il Mercatino dei Giochi (foto) organizzato dai genitoridei bambini della scuola materna parrocchiale "Santissima Annunziata" di Sarsinaper lo scambio, compra e vendita di materiale usato (domenica prossima il bis). Ilricavato andrà a favore dei progetti della scuola di via Barocci (Mm).

Giovedì sera il rinnovo delle cariche

Tempo di bilanci ed elezioniper la Pro Loco di MercatoLa Pro Loco si rinnova.Giovedì 26 marzo, alle 21,presso la sala consiliare delComune di Mercato Saraceno,si terrà l’assemblea dei socidella Pro Loco. All’ordine delgiorno l’elezione per ilrinnovo delle cariche socialie la presentazione delbilancio del mandato 2011-2014. L’assemblea è aperta aisoci e a tutta la cittadinanza,con la possibilità di votoriservata ai soli soci, ma saràpossibile tesserarsi durantela serata stessa.L’Associazione Pro Loco diMercato Saraceno è nata nel1969 e ha visto da allora finoad oggi il susseguirsi digenerazioni di mercatesi che,

con impegno e dedizione,hanno creduto nel progettodi valorizzazione di questoterritorio."Con pochi mezzi - dichiara ilpresidente uscente MicheleGiannini - e tanta buonavolontà, speriamo di essereriusciti a soddisfare leaspettative di tutti coloro checi hanno sempre sostenuto. E’importante rinnovare l’invitoalla partecipazione attiva,affinché la nostraassociazione possacontinuare a crescere emigliorare con il contributodi tutti coloro che voglionoimpegnarsi nel progetto divalorizzazione delle bellezzedel territorio".

Alfero, premiazionivolontari AvisI volontari dell’Avis di Alfero,sezione comunale di Verghereto,si sono ritrovati al Piccolo Hotelcol presidente Michela Mosconi,per pranzo sociale e premiazioni.Erano presenti anche il SindacoGuido Guidi, il parroco don EderoOnofri, rappresentanti dellaPolizia Stradale, il segretariodell’Avis Cesena Giancarlo Savini.Per aver raggiunto 50 donazionisono stati premiati con diplomain oro Loris Ambrogetti e RenataNardi; per le 24 donazioni hannoricevuto il diploma in argentodorato Paolo Acciai, GilbertaMancini e Roberto Pondini; per16 donazioni è stato consegnatoil diploma in argento RobertaMosconi. Altri 8 i volontaripremiati col diploma in rame peraver raggiunto 8 donazioni.

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Giovedì 26 marzo 201518 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

In occasione del 100esimocompleanno della signora NormaGollinucci, da anni iscritta alla Fnp,il delegato comunale della Fnp CislGiancarlo Boschi le ha consegnatoun omaggio floreale, alla presenzadei familiari, con tanti auguri daparte dei Pensionati Cisl.

Nella foto:la signora Norma Gollinucci (20marzo 1915) con i familiari e ildelegato Fnp Giancarlo Boschi.

Auguri per i 100 anni di Norma Gollinucci

Troppi farmaci per anzianiFino a 10 pillole al giorno

Si chiama polifarmacoterapia e puòdiventare un pericoloso nemicodell’anziano: almeno un anziano sutre tra i 75 e gli 85 anni prende 5 o piùmedicine al giorno prescritte dalmedico, più un numero indefinito difarmaci da banco.Anche in Italia vi è un eccesso difarmaci prescritti all’anziano: dallostudio dell’Osservatorio Arno(osservatorio multicentrico delleprestazioni sanitarie erogate dal Ssnal singolo cittadino) appare evidenteche un anziano dai 60 anni in suprende dalle 8 alle 10 compresse algiorno.Particolarmente a rischio dipolifarmacoterapia è l’anziano che sirivolge a diversi specialisti(cardiologo, gastroenterologo,neurologo...), ciascuno dei quali faprescrizioni a volte ridondanti,andando a sovrapporsi a precedentiprescrizioni di altri medici. In questicasi è sempre bene che il pazienteporti con sé una lista dei farmaci inuso ma, soprattutto, sarebbeauspicabile che l’anziano abbia ununico medico di riferimento, con unavisione generale del suo stato disalute e di tutte le terapie in corso, adesempio un geriatra.Inoltre negli anziani la funzionalitàrenale è ridotta e la capacitàdell’organismo di “smaltire” i farmacinon è ottimale.In vari Paesi, ma non nel nostro, visono strumenti a uso del medico peraiutare l’anziano a dimenarsi inquesto ginepraio di farmaci, vere eproprie guide sulla interazione didiversi farmaci prescritti a soggettianziani, nonché una lista di farmaci

potenzialmente pericolosi. Sarebbeauspicabile che anche in Italia siadottassero delle linee guida a questoriguardo, il che porterebbe due chiarivantaggi: da una parte prevenireinterazioni tra farmaci, e il rischio dicomplicanze per il paziente; dall’altraridurre le prescrizioni e abbassare icosti per il Ssn.

Il prezzo della solidarietà:nuovo Isee e riforma welfare“Il prezzo della solidarietà: nuovoIsee e prospettive di riforma delwelfare in tempi di crisi”. Questo iltitolo del convegno, svoltosi qualchesettimana fa presso l’UniversitàCattolica di Milano, che haapprofondito il tema dei criteri perdeterminare la compartecipazionedegli utenti al costo delle prestazionisociali. L’evento, presieduto dalprofessor Aldo Carera, ha visto lapartecipazione di alcuni esperti nellamateria che hanno resoparticolarmente interessante ilconfronto.Il segretario nazionale Attilio Rimoldiha contribuito ai lavori portando ilpunto di vista di un sindacatoimpegnato in prima linea sullaquestione. Rimoldi ha sottolineatol’urgenza di ulteriori riforme delwelfare, soprattutto nell’area dellanon autosufficienza; la necessità didefinire i livelli essenziali e i costistandard delle prestazioni diassistenza sociale, per superare la

frammentazione territoriale. InfineRimoldi ha ribadito che l’Isee non sitrasformi in un fattore di esclusione eche gli enti erogatori si assumano laresponsabilità di autonome scelte dipolitica sociale, in merito sia allaplatea dei beneficiari, sia alle soglieper l’accesso alle prestazioni

A rischio i livelli essenzialidi assistenzaSenza investimenti nella sanità,soprattutto nell’assistenza domiciliaree territoriale e nell’ammodernamento

tecnologico, sono a rischio i Livelliessenziali di assistenza (Lea). Èquanto emerge dalla Relazione sullagestione finanziaria per il 2013 deglienti territoriali della Corte dei Conti.Risparmi sono stati fatti grazie a taglilineari sul spesa farmaceutica epersonale, ma i risparmi se nonreinvestiti nell’assistenza territorialee domiciliare o nelle innovazionitecnologiche, potrebbero mettere arischio il mantenimento dei Lea(Livelli Essenziali di Assistenza),soprattutto nelle Regioni più disagiatedel Sud Italia. Esiste anche un forte

divario tra Nord e Sud riguardo gliinvestimenti sanitari per gliammodernamenti tecnologici einfrastrutturali, divario che dovrebbeportare, secondo la Corte, a un nuovoProgramma nazionale di investimenti.La Corte dei Conti non dimentica dicitare la medicina preventiva come unelemento che, soprattutto sul lungoperiodo, potrà migliorare lecondizioni generali di salute,ottenendo così una diminuzione dellaspesa sanitaria. Fondamentale saràper le Regioni l’analisi dei fabbisogniassistenziali dei propri cittadini.

Premio Biagi

Riconoscimentiper l’istituto“Don Ghinelli”e la FondazioneOpera don DinoSono due le realtà cesenati che nei giorniscorsi hanno ottenuto riconoscimenti nelPremio “Marco Biagi”, promosso dalquotidiano “il Resto del Carlino” per lasolidarietà sociale e in memoria delgiuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse il19 marzo 2002 davanti alla sua abitazionea Bologna.A ottenere riconoscimenti in denaro afavore dell’attività svolta, sono risultatela Fondazione Opera don Dino (3milaeuro) e l’istituto don Ghinelli-Opera donGuanella (mille euro).L’Opera don Dino è nata nel 1993, ha sedea Sorrivoli e gestisce struttureresidenziali per adulti con disabilitàfisiche e psichiche, con l’obiettivo dimigliorare la loro qualità della vita. Nel2008, ad esempio, ha dato vita alprogetto “Laboratorio di assembleaggio”che permette agli ospiti di lavorare ericevere quindi uno stipendio.L’istituto don Ghinelli-Opera don Guanellaè presente a Gatteo dal 1909. Attualmentesvolge un servizio educativo, riabilitativoe assistenziale per disabili fisici e psichici.L’iniziativa, voluta e organizzata dal Restodel Carlino, nel corso delle varie edizioniha distribuito premi a favore diassociazioni regionali per 436mila euro.Alla premiazione, che si è svoltamercoledì 18 marzo a Bologna, nella sala“Biagi”, erano presenti anche ilministrodell’Ambiente Gian Luca Galletti, ildirettore di Qn-il Resto del Carlino AndreaCangini, il presidente del Centro Studi“Economia Reale” Mario Baldassarri.

OPERA DON DINO,LABORATORIO DI ASSEMBLAGGIO

ell’arco di poco più di diecianni sono passati dal sostegnoa sette famiglie a seguirne una

cinquantina. Si ritrovano inparrocchia ogni mese per distribuiregli alimenti ai poveri della comunità.Un’occasione preziosa per conosceremeglio chi vanno ad aiutare,condividere i loro bisogni e cercareinsieme le soluzioni per affrontarli.Ecco l’opera della San Vincenzo de’Paoli della parrocchia di San Bartolo.L’associazione conta una decina diiscritti che uniti ad altrettantivolontari del Banco Alimentare sioccupano di questi nuclei familiariche ormai da cinque anni vannoavanti anche grazie al contributodella parrocchia. “Una volta al mese- spiega Paola Venturi, volontariadella San Vincenzo - le famiglievengono a prendere il pacco con glialimenti che selezioniamo per loro.Questi aiuti provengono in granparte dal Banco Alimentare e sonointegrati dalle collette parrocchialiche forniscono quei prodotti di cuic’è maggior richiesta comezucchero, olio e tonno. In particolareogni terza domenica del mese a SanBartolo vengono raccolti alimenti eprodotti di prima necessità per ibisognosi. Grazie a queste collettericeviamo anche offerte in denaroche per noi sono un grandesostegno. Molte famiglie si trovanoad avere grossi problemi nel pagarele utenze dell’abitazione e quindi insituazioni di grave emergenzainterveniamo noi con un supportoeconomico. Quando incontriamoqueste persone in parrocchiaveniamo spesso a conoscenza deiloro problemi che sono i più diversi.

N

Ad esempio hanno difficoltà adandare dal medico o nell’affrontarel’apprendimento della linguaitaliana. Proprio per questo in alcunicasi abbiamo dato una manocercando di sostenerli nello studiodella lingua e aiutando anche ibambini nei compiti a casa. Lamaggior parte delle famiglie chesosteniamo sono straniere, con unamedia di 2 o 3 bambini per nucleofamiliare. In buona parte arrivanodal Nord Africa e sono di religionemusulmana; poi ci sono i cattoliciprovenienti da Nigeria e Kenia.Seguiamo anche degli italiani comeanziani soli o non autosufficienti. Seda un lato in questi ultimi anniabbiamo registrato situazionifamiliari che quasi sembrano essersicronicizzate, dall’altro non sonomancate le soddisfazioni. Mi hariempito il cuore vedere come alcunepersone siano uscite dallo stato dibisogno e abbiano iniziato acamminare con le loro gambe. I

bambini di alcune famiglie cheabbiamo aiutato hanno continuatogli studi e si sono ben integrati. Ilnostro unico rammarico è quello dinon riuscire a coinvolgere i giovaniin questa esperienza. Noi tutti siamomolto avanti con gli anni evorremmo poter contare su unricambio generazionale”.Un’esperienza quella della SanVincenzo a San Bartolo che haportato anche all’organizzazione dieventi come l’aperitivomulticulturale pensato in occasionedella festa parrocchiale. Sette dellefamiglie straniere seguite daivolontari della parrocchia si sonoimpegnate per proporre aiparrocchiani una serie di piatti tipicidei loro Paesi.Per informazioni e per offrire ilproprio aiuto sostegno chiamarePaola Venturi, tel. 0547 27636, oparrocchia di San Bartolo, tel. 054721035.

Bab

Sono una decina gli iscrittiall’associazione.Grazie agli aiutidel Banco Alimentare,integrati dalle colletteparrocchiali,sono una cinquantinale famiglie seguiteogni mese.Qualcuno viene aiutatoanche a pagare le bollette

Parrocchie: a San Bartolo di Cesena l’impegno della San Vincenzo de’ Paoli

FOTO ARCHIVIO SIR

Occasione preziosaper condividere le necessità

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Giovedì 26 marzo 2015 19Cultura&Spettacoli

Cinemadi Filippo Cappelli

Eliseo (Cesena), Aladdin (Cesena)Uci (Savignano sul Rubicone)

The Divergent Series: INSURGENTdi Robert Schwentke

Forte del successo commerciale del primocapitolo della serie, “Insurgent” arrivanelle sale come un sequel quasi obbligato.In fondo il finale del primo film era tutt’al-tro che una conclusione: più che altro unprologo delle avventure di Tris e Quattro.Perché chi ha letto i libri non poteva ac-cettare che una trilogia su carta non di-ventasse tale anche sul grande schermo(anche se la regola aurea delle major im-pone che l’ultimo capitolo si divida in duefilm per moltiplicare banalmente gli in-cassi). Se però il primo lasciava intrave-dere alcune crepe piuttosto preoccupanti(regia scarna, cast tecnico insufficiente,trama esile e poco convincente), il cambiodi regia, sceneggiatori e buona parte dellacrew non hanno migliorato poi molto lasituazione. La trama: il tedesco Robert Schwentke,novello regista reduce dall’interessanteaction movie “Red”, ma anche dal flop di“R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà”) e sceneg-giatore (il premio Oscar Akiva Goldsman)decidono di non investire molto sullatrama limitandosi a sostituire la fazioneormai defunta degli Abneganti con quellaribelle degli Esclusi che diventerà l’ovviaalleata di quella parte degli Intrepidi ri-masta fedele a Tris e Quattro piuttosto cheagli Eruditi guidati dalla cinica Jeanine…La storia ha ben poco di originale da dire:dopo aver piazzato le basi del mondo di-stopico nel primo capitolo, ora è tempo dicombattere. Come ogni secondo capitolosi rimbalza tra le molle dell’azione. Tutto èmolto dinamico: pistole con sonniferi me-tallici e scontri tra realtà e simulazioneche ricordano, molto alla lontana, i livellidi “Inception”. Come la più redditizia cugina “HungerGames”, anche la serie “Divergent” hadelle fondamenta d’idea interessanti. Peresempio il tema della guerra per mante-nere la pace e l’Ordine, o come l’aspettototalitario e invasivo: bisogna essere tuttiuguali affinché il potere standardizzi illoro controllo e tutto sia plasmabile. Ap-pena c’è qualche “divergenza”, allora il si-stema può scricchiolare e poi collassare.Non sappiamo se tutto ciò troverà fiori-tura cinematografica nel prossimo capi-tolo, per ora è solo un film di transizionecon tutto l’armamentario visivo e sceno-grafico ma oltre il luna park non c’è molto.Che dire d’altro: “Insurgent” si può ve-dere prendendolo per quello che è, cioèun piccolo capitolo che non sfugge alla“maledizione dei numeri due”. Una con-danna inesorabile che colpisce i filmstretti tra l’essere il continuo di una storiache non finirà ai titoli di coda. Sortilegioinfame che uccide la suspense annac-quando ogni pericolo nella consapevo-lezza che il capitolo finale vedrà iprotagonisti ancora in forma. E, chiara-mente, vittoriosi.

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

“Verificato per censura.Lettere e cartoline di soldati romagnolinella prima guerra mondiale”a cura di Giuseppe Bellosi e Marcello SaviniPrefazione di Tullio De Mauro (20 euro)Il Ponte Vecchio editrice (Cesena)

Nel contesto delle iniziative (più che celebrazioni!) pro-mosse per fare memoria della prima guerra mondiale,nella quale l’Italia si coinvolge tragicamente a partire dal24 maggio 1915, la casa editrice “Il Ponte Vecchio” di Ce-sena ha ritenuto opportuno pubblicare, in seconda edi-zione, il volume “Verificato per censura. Lettere e cartolinedi soldati romagnoli nella prima guerra mondiale”, con lacuratela di Giuseppe Bellosi e Marcello Savini, e con unaautorevole prefazione di Tullio De Mauro. La prima edi-zione ha visto la luce nel 2002; più che una riedizione, unaristampa.Nella premessa l’allora direttrice della Biblioteca Malate-stiana Daniela Savoia ha scritto le ragioni e le informa-zioni cronologiche e filologiche che hanno condotto allapubblicazione. Annotazioni che utilmente sono state ri-prodotte in questa successiva ristampa (Cesena 2014).Presso la Biblioteca Malatestiana è conservata una tra le

più consistenti raccolte di autografi (lettere e cartoline)scritte da soldati dalle trincee del Carso e dagli altri frontidella guerra. Una raccolta realizzata in tutti i Comunid’Italia, a partire dal 1915, come parte di una vasta ricercapromossa dal governo italiano, per realizzare in seguito“L’album d’oro dei caduti” che avrebbe documentatol’eroico contributo di lotta dato dal popolo italiano… cosìera scritto nella circolare ministeriale. Noi oggi, rileg-gendo quegli scritti – spesso sgrammaticati ma quantomai efficaci nel richiamare sentimenti e raccomandazioniche volevano tenere saldo il rapporto con le famiglie e gliamici rimasti a casa (più che notizie relative ai fatti diguerra che sarebbero stati “verificati per censura”) – rileg-gendo quei “pezzi di carta” torniamo a far nostro il profe-tico e inascoltato invito di papa Benedetto XV che scrisse,il primo agosto del 1917, alle potenze belligeranti, perchécessasse “la inutile strage”.Si mise all’opera per questa documentazione, qui a Ce-sena, Dino Bazzocchi, direttore della Malatestiana, succe-duto a Renato Serra, partito per il fronte, le cui lettere“dalla trincea” sono state pubblicate a cura di Cino Pe-drelli e inserite nel catalogo della Società Studi Roma-gnoli.Il Bazzocchi provvide a fornire ogni documento con brevinotizie biografiche, sigillate con la data di morte. Notizie

che dannoun voltoprecisocircal’estra-zione so-ciale deicombat-tenti, ingran parteapparte-nenti almondocontadino.Un sugge-rimento unpoco stra-vagante(avendoneperaltro lapossibilità): leggere quei testi avendo negliocchi le drammatiche immagini con cui ilregista Ermanno Olmi ha costruito poeti-camente il film “Torneranno i prati”.

Piero Altieri

“A mani vuote”nel cammino della vita

una storia che non solo meritadi essere letta. Merita di essererappresentata. E speriamo che

ciò avvenga presto. Quella messainsieme da don Rino Casali è lavicenda di una ragazza che sta perlaurearsi. Non solo. Sta anche persposarsi, ma proprio sul più belloaccade ciò nessuno potrebbeimmaginarsi."A mani vuote" è piena di colpi discena. È brillante e incalzante. DonRino ha messo insieme un testofresco, molto adatto ai giovani e aloro decisamente destinato. Ce n’è dicerto anche per mamme e papà,visto il delicato rapporto educativoche si snoda nelle pagine di questonuovo libretto stampato in 2.500copie dalla tipografia cesenateStilgraf.Grazie all’aiuto di alcuni amicibenefattori che desiderano restareanonimi, don Rino è riuscito nel suointento. Poi si è affidato al consigliodi amici laici e consacrati: tutti lohanno sostenuto in questa nuovaavventura. Anche le monache cihanno messo del loro nell’impresaora affidata alla diffusione grazie

È

all’interessamento dell’Ufficiodiocesano vocazioni.Al termine della Messa crismale, chesi terrà alle 20,30 in Cattedrale aCesena il mercoledì santo, ilprossimo primo aprile, il testo di donRino verrà distribuito a tutti isacerdoti, ai diaconi, ai religiosi ecopie saranno disponibili per tutte lecomunità giovanili. Agli insegnantidi religione verranno riservate 30copie ciascuno.

Per don Rino non è di certo finitaqui. Altri testi da drammatizzaresono in cantiere e aspettano solo divedere la pubblicazione. Oraabbiamo la storia di Gabri, questagiovane alle prese con decisioniimportanti di fronte alle quali o ci sipone a mani vuote e con tutto sestessi davanti a Dio, anche a costo digrandi sacrifici, oppure si rischia dismarrire la strada. La stradainaspettata del centuplo quaggiù.

Stampato in 2.500 copiedalla Stilgraf di Cesena,il libretto sarà distribuito in occasionedella Messa crismalepresiedutadal vescovo Douglasin Cattedrale a Cesena,mercoledì santo1 aprile alle 20,30

Un nuovo testo a cura del sacerdote diocesano don Rino Casali

Con “Il dono”,thriller e comicitàal cinema Astra

na storia tra thriller e comicità, nellaquale protagonista è un professorecustode di un segreto. E dove la pas-

sione per il cinema - dalla stesura della sce-neggiatura, alle riprese fino al montaggio -è frutto di una passione amatoriale e cora-le. Con ingresso gratuito, sarà proiettato lu-nedì 30 marzo alle 20,45, nel cinema"Astra" di Cesena (viale Osservanza, 190), ilfilm "Il dono", primo lungometraggio delcesenate 46enne Franco Ceredi, bancarioper professione e regista per passione.Dopo alcune esperienze di recitazione e diregia in alcuni corti (dopo un corso fre-

Umenti più prestigiosi del centro storico,quali la Biblioteca Malatestiana, il teatroBonci e la Rocca Malatestiana.Numerosi gli interpreti del film, tutti delcomprensorio cesenate con la passioneper la recitazione teatrale e alcuni allaloro prima esperienza di ‘ciak’: StefanoGazzoni, Rossella Bersani, Gian PaoloAmadori, Samuele Bartolini, AntonioRagone, Raffaella Martone, AlessandroPieri.

quentato nell’aula Monty Banks di Cese-na), con il film "Il dono" Ceredi proponeuna pellicola di cui ha curato la sceneggia-tura con Barbara Tassinari e le riprese conLuca Armellini, e sottolinea che "con la tec-nologia che ora si può avere a disposizioneanche a livello amatoriale, è possibile espri-mersi in buone forme artistiche. Ceredimette così a frutto divertimento e passio-ne". Interamente girato a Cesena, nel lun-gometraggio fanno bella ‘mostra’ i monu-

FRANCO CEREDI,REGISTA DE “IL DONO” (FOTO SUSAN VENTURI)

❚❚ A Cesena, proiezione gratuita del film lunedì 30 marzo alle 20,45

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Giovedì 26 marzo 201520 Cesena&Comprensorio

GatteoGara ciclisticaSi svolgerà dal 26 al 27 marzo la"Settimana internazionale di Coppi eBartali" organizzata dal gruppo sportivoEmilia. Due semitappe giovedì 26, almattino gara in linea a Gatteo, alpomeriggio cronometro a squadre daGatteo a Mare a Gatteo. Venerdì 27 tappada Cesenatico a Sogliano al Rubicone.Sono previste modifiche alla circolazionestradale.

Teatro per famiglieAl teatro Lina Pagliughi, domenica 29marzo alle 16,30, spettacolo dellarassegna per famiglie "Il gigante buono".La Combriccola dei Lillipuziani porterà inscena "Il professore Inkapaciovich e ilmistero della pietra filosofale". Ingresso4 euro.

Cesena flashLa regina del FadoSul palcoscenico del Bonci, venerdì 27 marzoalle 21, la cantante portoghese MafaldaArnauth proporrà gli 11 brani del suo ultimoalbum "Terra da Luz". Sarà accompagnatadai musicisti Pedro Santos, Bernardo Viana,Pedro Viana e Fernando Jùdice.

Cultura e convivialitàAl circolo Endas di Ponte Abbadesse, venerdì27 marzo alle 19.45, avrà luogo l’incontro sultema "1956 truppe italiane a Cesena inassetto bellico verso San Marino". Relatori ilsen. Lorenzo Cappelli e il dottor AfricoMorellini. A seguire la cena. L’iniziativa èdella Società Amici del Monte.

Lezioni all’UteNella sala Fantini in via Renato Serra, venerdì27 marzo alle 15,30, Marino Biondidell’Università di Firenze terrà unaconferenza su "I poeti e la Grande Guerra".Martedì 31 marzo alle 15,30 Sergio Pretellidell’Università di Urbino tratterà il tema"Storie di Adriatico".

Alessandro BergonzoniTorna a Cesena Alessandro Bergonzoni,l’artista bolognese che con Riccardo Rodolfipresenterà sabato 28 e domenica 29 alle 21al teatro Bonci il suo 14esimo spettacolo daltitolo "Nessi", che significa cucire i fili contutto quello che ci sta attorno. Sue le scene ela regia.

Educare un adolescenteA cura di Afi e del centro famiglie "BenedettaGiorgi", martedì 31 marzo alle 20,45 nellasede del quartiere Oltre Savio in piazza AnnaMagnani, la dottoressa Enrica Maffi parleràalle famiglie sul tema "Cosa significa educareun adolescente. Dalla parte dei figli perscoprire i loro bisogni".

"Sulla fotografia e oltre"E’ il titolo del libro di Enrico Gusella che saràpresentato giovedì 2 aprile alle 17 nella salalignea della Biblioteca Malatestiana. Oltreall’autore interverranno Paolo Fabbri dellaLuiss di Roma e Guido Guidi, fotografo edocente a Venezia e Ravenna.

Bagno di Romagna◗Arte a Palazzo del CapitanoSarà aperta sabato 27 marzo alle 17 lastagione espositiva 2015 con l’inaugurazionedella mostra "Il cielo e gli aquiloni" diGiovanna Benzi e Anna Maria Nanni. Saràvisitabile fino al 10 maggio nei seguentiorari: venerdì e sabato dalle 16 alle 18 e dalle20,30 alle 22; domenica dalle 10 alle 12 edalle 16 alle 18; lunedì 6, sabato 25 aprile evenerdì 1° maggio dalle 10 alle 12.

Cesena◗Incontro con l’autorePer la rassegna "CeseNati per leggere",venerdì 27 marzo alle 20,30 nell’aula magnadella Malatestiana, Giorgio Fontanapresenterà il suo quarto romanzo,ambientato a Milano nel 1981, "Morte di unuomo felice" che ha vinto il premio Campiello2014. Lo scrittore ripercorre la fase più tardae feroce della lotta terroristica in Italia.

Cesena◗Musica e solidarietàSi terrà domenica 29 marzo alle 18 nella chiesa diSant’Agostino un concerto di beneficenza,organizzato dall’associazione Orizzonti e dalconservatorio Bruno Maderna. L’ingresso è aofferta libera. Il ricavato andrà a favore delprogetto "Madaka family home", un casad’accoglienza per 25 bambini orfani in SierraLeone. In programma musiche di Bach, Pergolesi,Mozart e Haydn.

Cesena◗Opere di architetturaIl Palazzo del Ridotto ospita fino al 19aprile la mostra dei dieci progettiselezionati al Premio di laurea "Antonio Andreucci" e delle operedell’architetto cesenate morto nel2013. Orari di visita: mercoledì, sabatoe domenica dalle 9,30 alle 12,30 edalle 16,30 alle 19,30; martedì evenerdì dalle 16,30 alle 19,30.

Cesenatico◗Musical a teatroLa compagnia teatrale Ndo, venerdì27 e sabato 28 marzo alle 21,domenica 29 alle 16 proporrà"Judas superstar" con AlessandroGrilli alle tastiere, Stefano Zani allachitarra, Giacomo Rocchi allabatteria e Andrea Abbondanza albasso. Regia di Ivan Boschi. Coreografie di FrancescaPaganelli. Ingresso palchi e platea 15 euro, loggione 10.

Gambettola◗Crossroads al ComunaleLa XVI edizione della rassegnamusicale regionale "Crossroads" fatappa al teatro comunale. Giovedì 2aprile alle 21 si esibirà il tandemformato da Fabrizio Bosso allatromba e Julian Oliver Mazzarielloal pianoforte. Ingresso 15 euro,ridotto 12.

Montiano◗Commedia dialettaleSarà la compagnia "Hermanos" diLongiano a mettere in scena,sabato 28 marzo alle 21 nella salaparrocchiale "Don AlfredoPaganelli, la commedia "Quand enas un vec" di Giusi Canducci".

Mercato Saraceno◗Concerto e monologhi in dialettoA Palazzo Dolcini, sabato 28 marzo alle21,15, darà un concerto il Consorzio portualicol suo primo album "Nessun Nord". L’attorecesenate Denis Campitelli proporrà unospettacolo fatto di monologhi di alcuni poetidialettali romagnoli e suoi inediti dal titolo"La Romagna tra musica e parole". Ingresso10 euro, ridotto 5.

Cesena◗Stampa e libertàSarà inaugurata sabato 27 marzo alle 17la mostra "Articolo 21, esplorazione diuna libertà" presso la BibliotecaMalatestiana di Cesena. Nel contempo, siterrà un convegno in cui interverranno igiornalisti Alberto Lazzarini e Lia Celi.Moderatore il giornalista MichelangeloBucci, consigliere nazionale dell’Ordinedei giornalisti.

Cesena◗Film al VictorIn visione al cineteatro di San Vittore,giovedì 26 marzo alle 21 e sabato 28 alle 15e alle 17 il film "Terra di Maria" dellospagnolo Juan Manuel Cotelo. Venerdì 27,sabato 28, domenica 29 e martedì 31 marzoalle 21 sullo schermo "Birdman". Domenica29 alle 15 e alle 17 "Shaun, vita da pecora".Ingresso 3,50 euro.

Sogliano al Rubicone◗Spettacolo in teatroLo spettacolo di Garcia Marquez "Amore aitempi del colera" sarà portato in scena daLaura Marinoni, sabato 28 marzo alle 21al teatro comunale “Elisabetta Turroni”.Musiche dal vivo di Alessandro Nidi eMarco Caronna. La regia è di CristinaPezzoli.

Sarsina◗Concorso fotograficoLa Pro loco di Ranchio ha indetto il 1°concorso fotografico "Immagini dalmondo" in occasione della sagra dellabistecca alla fiorentina del 19 aprile. Leopere sono da inviare (due al massimo)via e-mail entro il 12 aprile all’indirizzo:[email protected]. Sarannoesposte al centro culturale dal 18 al 26aprile.

Monte, fontee ponteEventia Cesena

"Il Monte, il Ponte, il Fonte, ieri e oggi":questo il titolo delle manifestazioni che laSocietà Amici del Monte, in collaborazionecon l’Abbazia del Monte, propone allacittà. I tre simboli della città - l’Abbazia delMonte, il Ponte Vecchio e la fontana Masini- vengono così messi in relazione evalorizzati.Il primo appuntamento è la mostra storicache aprirà mercoledì 1 aprile nella sala SanGiorgio della Biblioteca Malatestiana, aCesena. Fino al 19 aprile sarà possibile

ammirare dipinti, acqueforti, ex voto,stampe, foto, modelli di costruzione. Neglistessi giorni, al Palazzo del Ridotto, saràaperta la mostra di opere di ’oggi’: espostiquadri e sculture di Gino Balena, AdelmoCalderoni, Alessandro Tumà, ArnaldoGallinucci, Elisabetta Venturi, GabriellaGridelli, Giancarlo Turroni, Gilberto Turroni,Laura Ceccarelli, Leonardo Rossi, LidiaMarchetti, Luciano Cantoni, Loris Pasini,Loris Branzaglia, Maria Mazzotti, PieroPineroli, Piero Romagnoli.

Nelle settimane successive, conferenza diMauro Casadei Turroni Monti (il 10 aprilecon tema "La musica, profilo nascosto diRenato Serra") e il 17 aprile con PaoloTurroni ("Le opere letterarie di TeofiloFolengo monaco al Monte). Entrambe leconferenze si terranno nell’aula magnadella Malatestiana. Un concorso letterarioe fotografico arricchiscono gli eventi. Finoall’1 aprile è possibile presentare poesie efoto. Informazioni e regolamento suwww.facebook.com/AmicidelMonteCesena.

❚❚ Grande successo per il Festival giunto alla 32esima edizione

Gatteo, vincono Marchini e Rigoniono Luca Marchini (categoria Bet-ween) e Yuri Rigoni (categoria Big,nella foto) i vincitori della 32esima

edizione del Festival di Gatteo. Il ver-detto è scaturito, al termine della fina-lissima di sabato 21 marzo, dalla giuriadel Festival presieduta da un presiden-te d’eccezione quale Gianni Errera, pro-duttore discografico, musicista, compo-sitore e arrangiatore. Un’occasione di vi-sibilità per i partecipanti al Festival diGatteo che nel corso della gara conclu-siva ha decretato anche i premi Platea,assegnati a Filippo Mazzotti per la cate-goria Between e Ilaria Pompili per la ca-tegoria Big.L’edizione 2015 ha portato una novità: lacollaborazione con il Bim Festival diBellaria Igea Marina al quale i due vin-citori della manifestazione di Gatteoparteciperanno di diritto sin dalla edi-

zione in programma per l’estate 2015.Il bilancio dell’evento appena conclusoè positivo sono molti fronti, spiega ilpromotore nonché ideatore GiovanniTomassini: “Il Festival è cresciuto, fa-cendosi largo tra gli addetti ai lavori co-me i talent scout di Castrocaro e moltiinsegnanti di musica, ma anche tra igiovani. Abbiamo registrato 82 iscritti, ildato più alto di tutte le edizioni, un da-to che ci costringerà a ripensare alla for-mula della gara sin dalla prossima edi-zione, in modo da poter accogliere tuttial meglio”.Un boom di interesse che non è solo nu-merico ma anche qualitativo poiché,spiega Tomassini alla luce della sua lun-ga esperienza di insegnante di canto “iragazzi che decidono di iscriversi parte-cipano sempre alla gara mentre fino aqualche anno fa avevamo un 10 per cen-

to di rinunce. C’è molta più convinzio-ne e qualità nella preparazione artisti-ca”.Il Festival è promosso dall’associazioneculturale “Diffusione Musica” con il pa-trocinio del Comune di Gatteo.

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Giovedì 26 marzo 2015 21Sport

ur con una battuta di stop,continua la durissima corsa delCesena verso la salvezza. Dopola gara con la Roma, terminata

1-0 per i giallorossi capitolini, la stradaè ancora più dura in quanto l’Atalantasi è allontanata di un altro punto. “Siamo stati sempre in partita - hadetto Mister Di Carlo al termine dellagara - ma ci è mancata un po’ di qualitàe il colpo vincente negli ultimi trentametri. Abbiamo cambiato qualcosa nel

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Si abbassano le lucie la Roma fa bottino pieno

Calcio serie A Nel prossimo turno Cesena in trasferta a Verona

secondo tempo per cercare l’ampiezzacon Defrel e Carbonero. La Roma èstata brava negli uno contro unoandando più volte al tiro. Nonostante ilrisultato, sono contentodell’atteggiamento. Ho visto un Cesenatosto che ha retto l’urto contro laseconda in classifica. Ho schieratoKrajnc terzino perché sta attraversandoun buon momento di forma e hadisputato una buona gara. La sostaarriva nel momento giusto, possiamo

ricaricare le batterie e recuperarequalche giocatore. Questa sconfittanon cambia la nostra classifica”.Davanti a circa 17mila espettatori, ilCesena non ha sfigurato. La Roma nonha dimostrato gioco e organizzazionedegni del secondo posto in classifica:oltre al gol, Leali è stato chiamato a duesole parate impegnative. Il limite delCesena è stato quello di nonraggiungere mai la porta avversaria inmaniera pericolosa e, quando c’èriuscito, gli attaccanti non sono riuscitia concretizzare. Queste le parole di Mudingayi,centrocampista bianconero. "Abbiamosubito un gol che potevamo evitare,tuttavia la Roma è una grande squadrae non è mai facile giocare con loro. Insettimana ci siamo allenati al massimo,purtroppo usciamo sconfitti. Abbiamoavuto alcune occasioni, ma non èandata bene".C’era stato anche un segnopremonitore sul fatto che ci si potesseaspettare una serata poco brillantePoco prima della partita di domenicasera, improvvisamente si è spento ungruppo di fari, quello sostenuto dalpalo lato Montefiore. Alcune parti delcampo erano vistosamente in ombra.Poi la situazione è tornata,progressivamente, alla normalità. Il 29 marzo il campionato osserva untorno di stop per gli impegni dellaNazionale. I bianconeri scenderanno incampo il 4 aprile alle 15 a Veronacontro l’Hellas.

CiclismoBuoni piazzamentiper i ciclisti localiMentre gli allievi della Fiumicinese -Fait Adriatica si preparano alla primagara, domenica 29 marzo, di 60chilometri con arrivo in salita aMontelupone (Macerata), gli junioresdelle due squadre del territoriocesenate hanno già disputato trecorse. Ancora buoni piazzamentihanno conseguito domenica 22 marzo.Davide Muratori dell’Elite Service-Campedelli di Cesenatico è giuntosecondo in volata a Corridonia(Macerata) al termine dei 72chilometri percorsi alla media dei 40,755 orari. Al quinto posto si èclassificato il longianese DavideCasadei della Sidermec - F.lli Vitali involata a Faenza nella gara di 88chilometri alla media dei 40,167 orari.

Vittoria netta e meritata (3-1) per la Futsal Cesena chepiega il Lucrezia, taglia il traguardo simbolico dei 30punti e si piazza al sesto posto solitario, posizione di al-tissimo valore per una neopromosssa assoluta, quandomancano appena due turni al termine.Dopo un inizio frizzante da parte dei marchigiani, ibianconeri prendono decisamente le redini del match.Nel primo tempo sono diverse le buone occasioni crea-te dai padroni di casa che chiudono la prima parte conuna sola rete di vantaggio. Rete peraltro bellissima si-glata da Pasolini che da un anticipo difensivo conquistala sfera, prende la mira e inchioda la palla nel sette conun potente e inedito colpo di destro.Lo stesso Pasolini dopo appena due giri di lancette del-la ripresa sigla la doppietta con una classica azione inpressione sul portiere, stoppandone il rinvio e infilandola porta sguarnita.Sul 2-0 i bianconeri non si rilassano, e il ritmo rimane co-me da copione molto elevato, anche con l’ingresso incampo del classe 1996 Andrea Simone, altro giovane in-

teressante del vivaio al suo esordio (molto po-sitivo) in serie B.Dopo sei minuti della seconda frazione la Fut-sal arrotonda il punteggio ancora con unaconclusione da fuori. Questa volta è Piallini aprendere palla all’altezza dei 10 metri e sca-gliare un bellissimo destro ancora all’incrocio.Sotto di tre reti gli ospiti tentano la carta delportiere di movimento già dal 14’ minuto etrovano la rete della bandiera dopo un paio diminuti con la conclusione sotto rete di Severi.Nel finale il brasiliano Lourencete potrebbeaddirittura pareggiare le sorti, ma colpisce ilpalo pieno prima in contropiede e poi su tirolibero a meno di un minuto dal termine.Ma sarebbe stato ingiusto per una TorresavioFutsal che ha legittimato la vittoria dal primoall’ultimo minuto, giocando una sontuosapartita confermando tutte le cose positivemesse in mostra in questa splendida annata.

Calcio a 5 Serie B Netta affermazione casalinga (3-1) della Futsal Cesena contro il Lucrezia

La matricola ha raggiunto un ottimo sesto posto

Calcio Serie D◗Romagna Centro vittoriosoGrande prova del Romagna Centro che siimpone ad Abano (Padova) contro ilThermal per 3-0. Le reti tutte nel primotempo portano la firma di Saporetti, Gavocie Peluso.Ora i ragazzi di mister Medri in classificahanno alle spalle tre squadre. La corsaverso la salvezza prosegue con decisione.

Krajnc è stato uno dei migliori

in campo (Pippofoto)

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc) - Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 96636

[email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

PRANZO DI PASQUA A PONTE GIORGI:Gran buffet d’aperitivo di benvenutocon golosità e frivolezzeManicaretti all’italiana (pasta al forno); Lunghetti casereccicon stridoliEntrecòte allo spiedo con salsa di carciofi; Funghi trifolatiAgnello in casseruola alla provinciale; Spinaci alla sultaninaTorta con mascarpone e frutti di bosco; Uova di PasquaCaffè, minerale, Vino della casa

Euro 28 a personaÈ NECESSARIA PRENOTAZIONE (tel. 0547 96581)

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Giovedì 26 marzo 201522 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

Si è svolto a Bellaria il 27esimo Meeting di ginnastica artistica del Centro Sportivo di Cesenal XXVII Meeting di ginnastica artisticadel Csi di Cesena si è tenuto domenica15 marzo nel palazzetto dello Sport diBellaria-Igea Marina. Presenti i Centri

Olimpia di Santarcangelo, Bellaria, PoggioTorriana e Carducci di Cesena, per untotale di 151 allievi partecipanti, dai 5 ai 16anni, suddivisi nelle categorie Asilo, Abiennio elementari, B triennio elementari,C medie e D superiori.Sono stati impegnati i giudici RenzoMancini e Diego Cucchi (Percorso), AliceRossi (corpo libero cat. B, C e D), MariaTroina (corpo libero cat. Asilo e A), SilviaCola (Trave) sotto la guida dei dirigenti delCsi di Cesena Mauro Armuzzi e GiovanniBoschi. Tutti i partecipanti sono stati premiati conla medaglia ricordo della manifestazione.Premiate con una coppa anche le allieveche hanno conseguito il punteggio piùalto per singola disciplina: per il corpolibero Asilo Sofia Ricci (Poggio Torriana),corpo libero Cat. “A” Sofia Soldati(Carducci); per il percorso sono statepremiate per la Cat. “B” Valentina Casadei(Bellaria), Cat. “C” Carolina Montanari(Bellaria), Cat. “D” Beatrice Baldazzi(Santarcangelo). Tanta emozione nell’affrontare le prove daparte dei giovani atleti che si sonocimentati davanti a un folto pubblico digenitori, parenti e amici.I primi tre classificati sono stati per lacategoria Asilo: 1) Vittoria Magnani(Carducci), 2) Giorgia Saragoni(Carducci), 3) Amelia Valloni (Bellaria), perla categoria “A”: 1) Chiara Cola (Bellaria),2) Giulia Casadei (Bellaria), 3) MatildeCampisi (Bellaria); per la categoria “B”: 1)Valentina Casadei (Bellaria), 2) SilviaCaprioli (Bellaria), 3) Olivia Foschi(Bellaria); per la categoria “C”: 1) CarolinaMontanari (Bellaria), 2) Benedetta Tani(Carducci), 3) Giada Valdinosi (Bellaria);per la categoria “D”: 1) Beatrice Baldazzi(Santarcangelo), 2) Greta Crimi (Bellaria),3) Elisa Barberini(Bellaria); per lacategoria "Maschi": 1) Gioele Fattini(Bellaria), 2) Edoardo Serrani(Santarcangelo), 3) Lucas Vrana (Bellaria).La classifica per Centro Olimpia ha visto alprimo posto il Bellaria seguito dalCarducci di Cesena, terzo il Santarcangeloe al quarto posto il giovane CentroOlimpia di Poggio Torriana.

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Nelle foto: a sinistra, il Centro Olimpia Carducci; a destra: da sx Beatrice Baldazzi (Santarcangelo), Carolina Montanari (Bellaria),Valentina Casadei (Bellaria), Sofia Soldati (Carducci), Sofia Ricci (Poggio Torriana) per il punteggio più alto per singola disciplina.

FOTO DI GRUPPO DEII PRIMI SEI CLASSIFICATIDI OGNI CATEGORIA

Il ciclismo, disciplina entrata recentemente nelle fila del comitato cesenate delCsi, presenta un’interessante proposta di attività per l’anno corrente. Si trattadel “Terre&Fango Mtb Tour”, un circuito di escursioni che tocca diverse località

romagnole: iniziamo con il 6 aprile a Rocca San Casciano, che ospita il ValMontone Adventure Bike& Runner (per info: Oriano, 333 [email protected]), e proseguiamo il 17 maggio a Longiano a cura dell’AsdTeam Bike Cocif.Com (Luciano, 338 8397382, Cristian 347 0386334,[email protected]) e il 21 maggio in notturna a Gambettola organizzatadall’Hobby Bike (Giancarlo 335 7274653, [email protected]).Quattro sono gli appuntamenti del mese di giugno: il 5 è prevista una notturna euna camminata a Musano di Roncofreddo a cura dell’Asd Musano Team BikeGalnera(Franco, 335 7160170, Giampaolo, 366 1128743, [email protected]), il17 con il 2° Trofeo Economy, notturna e camminata indetta dall’Asd Team BikeCocif Com(Luciano e Cristian), il 18 a Cesena con una notturna, curata dall’Asd

Ars et Robur (Gastone, 347 4343983,[email protected]) e il 30 aForlimpopoli una notturna organizzata dalBar Snoopy (Fabio, 349 3125565, Manuel,347 8209629, [email protected]).Chiudono la stagione il 30 luglio a Cesenaun’altra notturna e camminata dibeneficenza, promossa dall’Usd SanMarco (Sandro, 339 8396074,[email protected]), il 9 agosto a Riminiuna gara a cura dell’Asd Sbubbikers(Matteo, 331 3716098, Alessandro, 3920545354, [email protected]), l’11agosto a Filetto (Ravenna), unacompetizione organizzata dall’omonimaassociazione sportiva dilettantistica(Tiziano, 339 4585161,[email protected]) e il 20 settembre aGambettola una gara promossa dall’HobbyBike. Il circuito è riservato a tutte le societàaffiliate alla Federazione Ciclismo o a unodegli enti di promozione sportiva aderentialla Consulta nazionale del ciclismo. Oltrealle premiazioni previste per ogni evento,verranno prese in considerazione le primedieci società della classifica generale con ilcomplessivo maggior numero di iscritti, leprime cinque società della classifica delle

società Csi con il complessivo maggiornumero di iscritti e i primi tre uomini edonne di società Csi con il maggiornumero di partecipazioni. Vieneorganizzato inoltre un ciclo di eventi, checomprende il ciclopellegrinaggio delCammino di Santiago di Compostella (800chilometri), dal 29 maggio all’11 giugno,con soste e visite in tutte le città e luoghipiù significativi, a cura dell’Asd LaPedivella (Vinicio, 320 7433000,[email protected]), quattro tappe suiluoghi della memoria della Grande Guerradal 4 al 7 giugno, organizzate dall’AsdPedalando per Sao Bernardo(Paolo Versari,320 5479008, [email protected]), ilTour dell’Albania nel mese di giugno (conun programma ancora in via didefinizione), promosso dal Csi Forlì(Stefano, 347 0777268,[email protected]) e un’escursionenotturna con partenza alle 3 del mattino eun percorso guidato adatto a tutti perfotografare l’alba e gustare una buonacolazione presso un agriturismo,denominata “Pedalando aspettando l’albain Mtb”, in programma il 4 luglio eorganizzata dall’Asd Team Bike Cocif Com.

Mountain bikeTutte le manifestazioni“Terre&Fango Mtb Tour”: un circuito di escursioni che tocca diverse localitàromagnole: il 6 aprile a Rocca San Casciano, il 17 maggio a Longianoe il 21 maggio in notturna a Gambettola organizzata dall’Hobby Bike

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Giovedì 26 marzo 2015 23Pagina Aperta

La rivoluzione: il Fattore Famiglia nei nostri Comuni?Abbiamo visto che è possibile. Allora proviamoci

Caro direttore, l’hai chiamata unarivoluzione possibile l’introduzione del“fattore famiglia” nei Comuni della Diocesi.

Maurizio Bernardi, ex sindaco di Castelnuovo delGarda, ce l’ha raccontata in una bella serata,organizzata assieme alla sezione localedell’Associazione delle famiglie italiane.Posso dirti che avevi ragione, è una rivoluzionepossibile per una serie di motivi che sono statiillustrati in quell’incontro. È una rivoluzione,perché il punto di partenza del progetto èl’individuazione delle famiglie realmentebisognose di agevolazioni per i servizi comunali;in questo modo si mette al centro la persona el’attenzione cresce fortemente in presenza disituazioni particolari (disabili, anziani, intensitàdei carichi familiari…).È una rivoluzione, perché non parte dal concettoche si devono dare semplicemente degli sconti inpiù a qualcuno danneggiando le casse comunali,ma si considera il budget disponibile per definirele priorità nei finanziamenti e la redistribuzionedelle risorse in modo equo.La terza rivoluzione discende dalla suaapplicazione integrale, che lo fa diventare unostrumento di democrazia deliberativa, nel qualepossono dire la loro anche le famiglie e i cittadinisia nella fase della progettazione, sia nella suaattuazione concreta, con dichiarazioni veritieredal punto di vista reddituale e finanziario.Mi pare si tratti di un esempio della sussidiarietàcircolare che il professor Zamagni illustrò durantela settimana sociale di Torino. Non è quindi soloun modo che consente di superare alcunedistorsioni dell’Isee (indicatore della situazioneeconomica equivalente).Aggiungo infine che oltre a essere una rivoluzioneè anche possibile, perché il “Fattore Famiglia” è

✎ Il direttore risponde

uno strumento di calcolo della condizioneeconomica che diversi Comuni stanno giàutilizzando in collaborazione con il dipartimentodi Scienze economiche dell’Università di Verona.Maurizio Bernardi ci ha segnalato che è unprogetto di comunità al quale possono aderiretutti i Comuni d’Italia interessati (mi pare chedalle nostre parti abbia già dato un primo assensoil Comune di Forlì).La nostra Diocesi si estende su quattordiciComuni e diversi rappresentanti politici eamministratori hanno in passato dimostratoattenzione a questo tema, che ha a che fare con ilfuturo dei nostri figli, ai quali non dovremmolasciare solo il frutto di un inverno demograficoche sta avanzando inesorabilmente. Per realizzarela rivoluzione non basta però una dichiarazionedi intenti, perché occorre sentire una chiamatacomunitaria, da non ignorare o delegare, ma datrasformare in impegno costante a sostegno dellafamiglia.

William Casanova

Carissimo William, grazie per la tua lettera. Nonposso fare altro che limitarmi a invitare tutti aprovarci, ad andare avanti, a puntarci fino infondo. Se in favore della famiglia, cellulafondamentale per ogni società, un Comuneitaliano si è speso così tanto e con risultatiegregi, perché non ci provano anche le nostreamministrazioni locali? Mi verrebbe da dire:provare per credere. A noi l’onore di portareavanti, e con forza, questa proposta“rivoluzionaria”. Una rivoluzione possibile,appunto. A presto.

Francesco [email protected]

L’Occhio indiscreto�

Il Sole come la Luna. In realtà, il Sole e la Luna. In tanti, a metà mattina di ve-nerdì 20 marzo, muniti di vetri oscurati, hanno gustato l’eclissi. Prossimo ap-puntamento... nel 2026 (foto Marino Savoia)

Dio si serve di noiper far germogliare buoni semi

Caro direttore, come cittadina mi sento emarginataprima di tutto perché abitante in estrema periferia,poi per l’età (77 anni). Oggi, leggendo il “suo”Corriere, che sempre penetra il mio spirito, mi sonosentita pervadere da un forte sentimento di “grazie”per i suoi contenuti sintetici, ma essenziali.Sono nonna di sette nipoti e pur nei limiti del mioruolo, una parola ponderata, al momentoopportuno, la spendo volentieri, ben sapendo che unseme nella tempesta può andare perduto.

Il seme che ha gettato la catechista Silvia diBulgarnò ha ispirato profondamente i ragazzidelle Superiori da lei seguiti. Dio si è servito diSilvia per fare germogliare buoni semi. Perchépadri come don Pino Puglisi sono così rari?Perché pochi sono disposti a spendersi per trovareterreni fertili come ha fatto lui? Bravi a tutti.Alimentate la speranza di un futuro luminoso.

Rossana

Gentilissima Rossana, sono certo che la sualettera farà molto piacere ai giovani diBulgarnò accompagnati nel loro cammino dicrescita da Silvia. La fede cristiana si trasmette

per attrazione, proprio come ha raccontato benissimo il 12 marzo a Cesena ilprofessore-scrittore Alessandro D’Avenia. Lui ha avuto la fortuna di incontraresulla sua strada un sacerdote come don Pino Puglisi capace di sorridere anche aisuoi assassini. In ogni caso non dispererei. Per non citare nomi di vivi, mi limito aitre preti deceduti di recente in diocesi. Tutti quanti, pur nella diversità delleesperienze, hanno seminato un bene che si è propagato ben al di là di umaneaspettative. Per dirla alla maniera della sociologa Chiara Giaccardi, parafrasando:“O si è generativi, oppure la vita passa invano”. O si lascia una scia positiva dietrodi sé, oppure rischiamo di rimanere con nulla. Ecco, da queste colonne vorremmo aiutare a diffondere questo bene, comunicandolo.Tutto qui. Continui a seguirci sempre con questa amicizia che ricambiamo di cuore.A presto.

Fz

Degna sepoltura per i feti abortitiCaro Francesco, tu sai che funziona già da quasi un anno l'Opera Seppellimento Embrioni e Feti abortiti,in collaborazione tra la Diocesi di Cesena-Sarsina, l'associazione “Comunità PapaGiovanni XXIII” e la Confraternita di Misericordia “M. Fabbri” di Alfero.Il servizio è totalmente gratuito, sia per le famiglie che per la struttura sanitaria, grazieall'impegno di volontari ed è realizzato con il delicato intervento dei servizi sanitariinteressati dal progetto e di un'impresa di pompe funebri molto sensibile al problema.Stiamo cercando un volontario che sia disponibile a realizzare minuscole bare con laforma di quelle per gli adulti, in cui dare sepoltura agli embrioni e feti abortiti e renderecosì ancora più dignitoso e rispettoso della dignità di quelle piccole creature, il gesto diumana e cristiana pietà che compiamo.Grazie molte per quanto potrai fare.Auguri di buon lavoro e un cordiale saluto.

Gino

La famiglia genera un nuovo umanesimo“Chiamati ad accogliere”: una riflessione dopo il convegno diocesano della Caritas e dopo un Seminario nazionale a Verona

Verona il 20-21 marzo: un seminario per ilrilancio della cultura e della praticadell’accoglienza e della solidarietà familiare

nelle comunità ecclesiali locali.Questo lo scopo dell’appuntamento che ha vistolavorare insieme l’Ufficio nazionale di PastoraleFamiliare, Caritas Italiana e Forum delle AssociazioniFamiliari per definire un percorso nazionale integratovolto a promuovere cammini ecclesiali locali cheaccompagnino, formino e sostengano le famiglie nelvivere concrete forme di apertura ai bisogni degli altri:bambini e ragazzi in difficoltà, famiglie in crisi,anziani, disabili, famiglie immigrate, etc. Unasolidarietà che si fa prossimità come tessuto direlazioni attente ai bisogni dei più vicini; una caritàche si stempera nell’ordinario vivere a fianco dell’altro.Un cammino cominciato nel corso del biennio 2013-2014 che ha fatto proprio l’invito di papa Francesco adessere una Chiesa missionaria in uscita (EG 24), pergiungere ad abbracciare l’ampia platea dei bisogni di

A prossimità e solidarietà locale, compreso il “bisogno”delle famiglie di stare in rete, di aprirsi alla socialità,alla condivisione, alla vicinanza. Nessun uomo èautosufficiente e neppure la famiglia è autosufficiente;e così l’amore per esistere ha la necessità di dirsi e difarsi “carezza agita” nella piccolezza di tanti gestiquotidiani: dall’andare a ritirare un bambino a scuolaquando i genitori sono impossibilitati, dall’appoggiomomentaneo, da un sostegno psicologico e ancheeconomico…. È vitale che questo avvenga per tenerela famiglia viva e in costante cammino verso lasorgente.Il seminario con la presenza del direttore di CaritasItaliana, don Francesco Soddu, del direttore diPastorale Familiare, don Paolo Gentili e del presidentedel Forum Associazioni Familiari, Francesco Belletti,aveva l’obiettivo di presentare il costruendo percorsonazionale “Famiglie chiamate ad Accogliere” aoperatori pastorali di realtà ecclesiali per “avviare unlavoro di integrazione del nostro operare ripensando

in chiave familiare tutta l’attività di Caritas”, come hadetto il direttore nazionale don Francesco Soddu. Maanche per fare della Chiesa una casa con la portasempre aperta, come ha detto don Paolo Gentili,evitando di farsi quel muro di siepe che nulla lasciapassare perché l’altro è il giardino della nostra libertà.La presenza di referenti diocesani di pastoralefamiliare e di associazioni e movimenti ecclesiali, giàattivi nel campo della promozione dell’accoglienza edella solidarietà familiare nei contesti comunitarilocali, ha reso questo momento molto ricco e pieno disperanza.In questo percorso, una prima tappa nella nostraDiocesi è stato il convegno Caritas di domenica 15marzo, “Famiglie sospese”, in Seminario a Cesena,dove Elena e Marcello Galeazzi della diocesi di Forlì-Bertinoro hanno reso concreta un’esperienza fattibiledi prossimità e vicinanza fra famiglie, nuova caritasgenerativa di nuovo umanesimo familiare.

Floriana e Ivan Bartoletti Stella

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