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Giovedì 2 ottobre 2014 anno XLVII (nuova serie) numero 35 euro 1,20 - contiene I.P.  3 5 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812  Vi ta del la Dio ces i 8 “Parleremo di tutto senza sospetti” Chiesa 3, 6 e 9 Cesena 12  Asp so spende servizio. Disagi per le famiglie Rubicone 16 Suora di Bulgaria nuova Superiora ad Assisi Cultura 19 Illùminaci, Sant’Agostino chiesa protagonista Cesena 12 Legge Scalfarotto  Atteso incontro venerdì 10 ottobre Da tutto il mondo in Fiera a esena Si è conclusa con successo la 31esima edizione del Macfrut. Quasi 900 gli espositori Editoriale Il coraggio delle scelte di Francesco Zanotti È stato un Macfrut ricco di novità quello che si è svolto la scorsa settimana. La partecipazione di visitatori italiani e stranieri è stata oltre le aspettative. È intervenuto il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina e il suo vice, An- drea Olivero, ha partecipato alla giornata conclusiva. Si sono tenuti oltre trenta convegni di stampo scientifico e tutto il mondo dell’ortofrutta si è riu- nito per mettere in rete le ultime conoscenze acquisite tramite la ricerca. Fra le tante novità, da sottolineare la decisione del presidente di Cesena Fiera, Domenico Scarpellini, di lasciare l’ente. Riguardo al futuro, tutto deve ancora essere deciso: c’è chi propone un trasferimento in una sede più appropriata e chi si oppone. Primo piano alle pagine 4 e 5 N on inseguo l’attualità politica. Impossibile per noi, ancorati all’uscita settimanale. Eppure non posso non registrare che dalla direzione nazionale del Pd di lunedì scorso il premier-segretario Matteo Renzi è uscito vincitore. Ha incassato un sì deciso per la riforma del lavoro e per l’abolizio ne del famoso e anche famigerato articolo 18 che tanto divide il Paese. Renzi, nel momento opportuno, è stato astuto. Glielo avevano consigliato da ogni parte, specialmente negli ultimi giorni. Basta con gli slogan, le battute e i tweet. Bisogna passare ai fatti. Per governare una Nazione non può essere sufciente limitarsi agli annunci, alle belle e buone intenzioni. Lo dice la gente. Lo dice il buon senso. Lo dice anche il senso dello Stato: serve concretezza, urgono decisione e responsabilità , argomenti spesso impopolari e per questo poco adottati dai governi di casa nostra. Lo aveva ricordato venerdì scorso anche il segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei), monsignor Nunzio Galantino, durante la conferenza stampa a conclusione del Consiglio permanente. “Il rischio è che sempre di più da noi valgano gli slogan e non i ragionamenti – è riportato in un lancio dell’agenzia Sir del 26 settembre – ma con barzellette, slogan e ‘ cosine così’ cosa pensiamo di andare a dire all’Unione europea?”. Famiglia con gli e una sola scuola pubblica, ha ricordato ancora il vescovo-segretario. Poi ha chiesto gratitudine “alle tante famiglie fatte di un padre, di una madre, dei gli, per il loro servizio alla vita e all’educazione”, ricordando “la testimonianza che danno” rispetto “a d altri tipi di unione che si vogliono far passare per famiglia”. Parole chiare, inequivocabi li. La famiglia è una sola e va sostenuta per quello che è. Ce n’è di che meditare per il presidente del Consiglio che nei giorni scorsi ha dovuto incassare anche l’affondo da parte del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli. In un editoriale del 24 settembre lo ha invitato a guardarsi dal più temibile dei suoi nemici: se stesso. “Renzi non può pensare di fare tutto da solo. Il sospetto diffuso è che alcuni ministri siano stati scelti per non fare ombra al premier. La competenza appare un criterio secondario”. “Un sco nalmente amico della famiglia con gli”, per “cambiare verso” davvero. Se lo augura dalle colonne di  Avveni re Marco Tarquinio in un fondo di sabato scorso. Tre giorni dopo, lo stesso direttore si chiede se il silenzio assoluto sulla famiglia da parte del premier sia “brutta scelta o piccata amnesia”. Invece, è proprio dalla famiglia che si deve ripartire. Ma per farlo occorre coraggio. Tanto coraggio. D omenica 5 ottobre l’apertura del Sinodo straordinario sulla fami- glia. Preghiera anche in Diocesi  Vi ta del la Dio ces i 7 Le Diocesi della Romagna pellegrine a Roma M ercoledì 22 ottobre sa- ranno 4mila i pellegrini ricevuti dal Papa in San Pie- tro. Le proposte dell’Ufficio diocesano Pellegrinag gi La famiglia al centro di ogni interesse  A colloquio con il ve- scovo Douglas: “La fede è vita, esperienza, incontro con Dio che crea legami di fraternità” La richiesta Fisc “Sostenere le voci libere” Attualità 11 E ditoria in allarme per un nuovo taglio ai con- tributi governativi. In gio- co il pluralismo nell’in- formazione Lo stand del Brasile al Macfrut

Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì2 ottobre 2014anno XLVII (nuova serie)numero 35euro 1,20 - contiene I.P.

 35

Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forlì

Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

tel. 0547 300258

fax 0547 328812

 Vita della Diocesi 8

“Parleremodi tuttosenza sospetti”

Chiesa 3, 6 e 9

Cesena 12

 Asp sospendeservizio. Disagiper le famiglie

Rubicone 16

Suora di Bulgaria

nuova Superioraad Assisi

Cultura 19

Illùminaci,

Sant’Agostinochiesa protagonista

Cesena 12

Legge Scalfarotto Atteso incontrovenerdì 10 ottobre

Da tutto il mondo

in Fiera a esena

Si è conclusa con successo la 31esima edizione del Macfrut. Quasi 900 gli espositoriEditorialeIl coraggio delle sceltedi Francesco Zanotti

È stato un Macfrut ricco di novità quello che si è svolto la scorsa settimana.La partecipazione di visitatori italiani e stranieri è stata oltre le aspettative.È intervenuto il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina e il suo vice, An-drea Olivero, ha partecipato alla giornata conclusiva. Si sono tenuti oltretrenta convegni di stampo scientifico e tutto il mondo dell’ortofrutta si è riu-nito per mettere in rete le ultime conoscenze acquisite tramite la ricerca. Frale tante novità, da sottolineare la decisione del presidente di Cesena Fiera,Domenico Scarpellini, di lasciare l’ente. Riguardo al futuro, tutto deve ancoraessere deciso: c’è chi propone un trasferimento in una sede più appropriatae chi si oppone.

Primo piano alle pagine 4 e 5

Non inseguo l’attualità politica.Impossibile per noi, ancorati all’uscitasettimanale. Eppure non posso non

registrare che dalla direzione nazionale delPd di lunedì scorso il premier-segretarioMatteo Renzi è uscito vincitore. Ha incassatoun sì deciso per la riforma del lavoro e perl’abolizione del famoso e anche famigeratoarticolo 18 che tanto divide il Paese.Renzi, nel momento opportuno, è statoastuto. Glielo avevano consigliato da ogniparte, specialmente negli ultimi giorni. Bastacon gli slogan, le battute e i tweet. Bisognapassare ai fatti. Per governare una Nazionenon può essere sufficiente limitarsi agliannunci, alle belle e buone intenzioni. Lodice la gente. Lo dice il buon senso. Lo diceanche il senso dello Stato: serve concretezza,urgono decisione e responsabilità,argomenti spesso impopolari e per questo

poco adottati dai governi di casa nostra.Lo aveva ricordato venerdì scorso anche ilsegretario generale della Conferenzaepiscopale italiana (Cei), monsignor NunzioGalantino, durante la conferenza stampa aconclusione del Consiglio permanente. “Ilrischio è che sempre di più da noi valganogli slogan e non i ragionamenti – è riportatoin un lancio dell’agenzia Sir del 26 settembre– ma con barzellette, slogan e ‘cosine così’cosa pensiamo di andare a dire all’Unioneeuropea?”.Famiglia con figli e una sola scuola pubblica,ha ricordato ancora il vescovo-segretario. Poiha chiesto gratitudine “alle tante famigliefatte di un padre, di una madre, dei figli, peril loro servizio alla vita e all’educazione”,ricordando “la testimonianza che danno”rispetto “ad altri tipi di unione che sivogliono far passare per famiglia”. Parole

chiare, inequivocabili. La famiglia è una solae va sostenuta per quello che è.Ce n’è di che meditare per il presidente delConsiglio che nei giorni scorsi ha dovutoincassare anche l’affondo da parte deldirettore del Corriere della Sera, FerruccioDe Bortoli. In un editoriale del 24 settembrelo ha invitato a guardarsi dal più temibile deisuoi nemici: se stesso. “Renzi non puòpensare di fare tutto da solo. Il sospettodiffuso è che alcuni ministri siano stati sceltiper non fare ombra al premier. Lacompetenza appare un criterio secondario”.“Un fisco finalmente amico della famigliacon figli”, per “cambiare verso” davvero. Selo augura dalle colonne di Avvenire MarcoTarquinio in un fondo di sabato scorso. Tregiorni dopo, lo stesso direttore si chiede se ilsilenzio assoluto sulla famiglia da parte delpremier sia “brutta scelta o piccata

amnesia”. Invece, è proprio dalla famigliache si deve ripartire. Ma per farlo occorrecoraggio. Tanto coraggio.

Domenica 5 ottobrel’apertura del Sinodo

straordinario sulla fami-glia. Preghiera anche inDiocesi

 Vita della Diocesi 7

Le Diocesidella Romagnapellegrine a Roma

Mercoledì 22 ottobre sa-ranno 4mila i pellegrini

ricevuti dal Papa in San Pie-tro. Le proposte dell’Ufficiodiocesano Pellegrinaggi

La famigliaal centrodi ogni interesse

 Acolloquio con il ve-scovo Douglas: “La

fede è vita, esperienza,incontro con Dio che crealegami di fraternità”

La richiesta Fisc “Sostenerele voci libere”

Attualità 11

Editoria in allarme perun nuovo taglio ai con-

tributi governativi. In gio-co il pluralismo nell’in-formazione

Lo stand del Brasile al Macfrut

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Giovedì 2 ottobre 2014 3Opinioni

Sinodo straordinario per riannunciareil Vangelo della famiglia

entiamoci tutti convocati nel vespro di sabato pros-simo in piazza San Pietro, a Roma, per la veglia dipreghiera che introduce ai lavori del Sinodo che

papa Francesco ha voluto per affrontare nella luce dellaFede, ben radicati nell’autentica tradizione della Chiesa,le sfide che il nostro tempo ha drammaticamente gettatosulla verità della famiglia, censurando la sua origine al-l’inizio dei giorni, nel progetto che sigilla l’opera creatricedi Dio. Avviandola così su derive che la scompaginano e laallontanano dal suo essere fondamento della società. Diqui il baratro del nichilismo che tutto azzera, privandoogni cosa e ogni relazione del suo significato primigenio.

I padri sinodali, provenienti da ogni continente, si con-centreranno in un dialogo sapiente e responsabile, sullafamiglia e sul matrimonio, dono di Dio e patrimoniodell’umanità, fondamento della comunità-sociale,grembo naturale della vita, dove i figli non si producono,ma si generano. La famiglia è scuola e palestra ineguaglia-bile di virtù civili e religiose. Non sarà solo la luce dellafede a illuminare la riflessione e il dialogo, ma anche la ra-gione sollecitata non a definire la verità di ogni realtà, maa cogliere la verità di ogni cosa e di ogni relazione, purnella drammatica deriva imposta da una cultura che ri-fugge dall’ancoraggio a ogni forma di trascendenza, relati-vizzando e secolarizzando così le fondamenta su cui sipuò costruire e ri-costruire la consistenza della esistenza,la solidità della famiglia e perciò stesso la operosa solida-rietà della società.Il Sinodo non sarà tuttavia solo una pura e noiosa ripeti-zione di ciò che andava detto e insegnato da sempre, mala riscoperta, il riascolto di ciò che il Signore dice ai suoidiscepoli sulla famiglia, per poter così vivere le sfide pa-

storali al servizio della famiglia. Sfide che non si riduconoalla comunione eucaristica (sì, no, come!) ai divorziati ri-sposati.Deve essere un riannuncio del “Vangelo della famiglia”, te-stimoniandone tutta la sorgiva bellezza e ricchezza, purnella consapevolezza delle difficoltà (e anche fallimenti)che ne rendono faticoso il cammino di ogni giorno. Nel

S

Domenica 5 ottobre l’inizio La fotografia

superamento di quel terrificante individualismo che incombe sul nostro tempoe che non potrà mai essere dissolto dai tentacoli della globalizzazione dell’egoi-smo e della indifferenza, annullando le forze che possono resistere agli assaltidei nuovi totalitarismi, seppure di diverso colore e strategia.Pur continuando a guardare con fiducia al sentire sano che anima la coscienzadel nostro popolo, non possiamo tuttavia sottrarci a quell’impegno di rifonda-zione culturale che sola può garantire il futuro anche delle nuove generazioni.Settant’anni fa abbiamo vissuto quella “resistenza” che ci avrebbe liberati dallaoppressione delle ideologie totalitarie. Oggi siamo convocati a intessere quella

resistenza che ci impone un radicale cambio di prospettiva. Il problema non èpiù soltanto morale, ma ancor più antropologico.Più ancora che i temi etici della omosessualità, indissolubilità della coppia… èin ballo la definizione stessa dell’uomo. Ed è nella contemplazione e nell’an-nuncio del Vangelo della famiglia che avviene il riscatto, anzi la ri-creazionedell’uomo e della donna.

Piero Altieri

In quell’arresto c’è un “mai più”il nostro percorso di guarigione”, così papa Francesco parlava dellatolleranza zero, anzi di nessuna possibile omissione da parte dellaChiesa nei confronti degli abusi sessuali sui minori compiuti da

membri del clero. Ma si poteva immaginare che quel percorso “nelquale non ci saranno figli di papà”, ossia “non ci sono privilegi” portasse sinoagli arresti di un ex nunzio in Vaticano?Sì, è un evento scioccante, che denuncia un reato e un peccato gravissimi. Senon ci fosse stato il caso di Paolo Gabriele, il domestico di Papa Ratzingerche passava carte segrete alla stampa, non avremmo neppure piùimmaginato che dentro le mura della Santa Sede vi fossero ancora delle

“Ècarceri.Si tratta di una decisione che, inultima analisi, dopo il processo

canonico che già ha condannato ilprelato, viene dal Papa dellamisericordia. Perché lamisericordia non può lasciare chela malattia devasti tutto il corpo. Lapedofilia è “una lebbra che c’ènella Chiesa e colpisce anche ivescovi”, aveva detto inun’intervista Papa Francesco. Eallora la lebbra si cura anche con i lbisturi, perché gli abusi sono “unculto sacrilego” che lascia cicatriciper tutta la vita, una “terribileoscurità”.Il perdono cristiano partedall’accusa del male, dalriconoscimento del peccatocommesso. Esige il pentimento e lariparazione. Comprende anche lacondanna eterna, che spetta alla

giustizia divina. A noi uomini toccail compito di esercitare la giustiziaterrena. Impegno di giustizia e didenuncia da cui non va esente laChiesa, nessuna diocesi, nessuncredente e nessun uomo che sia aconoscenza di abusi.Ora l’avvertimento è chiaro. Lagiustizia della Santa Sedeinterverrà senza sconti achicchessia. Poi vi saràprobabilmente l’azione penale dialtri Stati. La Chiesa si è data unnuovo diritto penale severo che harecepito anche le normeinternazionali, ma soprattutto hadeciso di perseguire quei “figli chehanno tradito la loro missione” o,Dio non permetta, che tradirannola loro missione.Ora la Chiesa a livello di ogni

singola nazione (Italia compresa)ha tutti gli strumenti per vigilare,prevenire e pure colpire, senza se esenza ma, i trasgressori. Il suoimpegno significa un netto “maipiù”. Certo il male è così subdolo,prepotente e travolgente, forsesostenuto da qualche lobby, che finda ora occorre invocare la forzache viene dall’Alto.Forza che è necessario impetrareperché lo scandalo provocato nonferisca talmente alcuni credenti darifiutare Dio e allontanarsi dallaChiesa e dallo stesso Vangelo. No!Per i cristiani il male, le tenebrecome nella settimana santa duranopoco, tre giorni. Poi Cristo ribaltala pietra del sepolcro. Quelsepolcro, che si è aperto per una

ingiusta condanna, per unaccumulo di dolore e di cattiveriaabbattutasi sul Crocifisso, vienedischiuso dalla forza dellarisurrezione, del Risorto.

Bruno Cescon

Cesena, vecchio ingresso dell’ospedale Bufalini: martedì della scorsa settimana il vescovo Douglas ha benedetto la statua di san padre Pio donata dalla signora Serena Scarpellini in memoria della madre, la maestra Saffo Fuzzi Scarpellini.“Vorremmo – ha detto la signora Scarpellini Geminiani – che per chi viene in que-sto luogo di cura questa statua di padre Pio rappresentasse un invito alla rifles-sione e un segno di speranza”. (foto Mauro Armuzzi)

IL GIÀ NUNZIO JÓZEF WESOŁOWSKI È STATO ARRESTATO NEI GIORNI SCORSIIN VATICANO (FOTO ARCHIVIO SIR)

Prosegue il “percorso di guarigione” voluto e indicatoda Francesco. Il Papa della misericordia non vuoleche la malattia devasti tutto il corpo. Ha usato il bisturi ,perché gli abusi sono “un culto sacrilego” che lasciacicatrici per tutta la vita, una “terribile oscurità”.Ora la Chiesa ha tutti gli strumenti per vigilare, prevenire epure colpire, senza se e senza ma

 P e d o f i l i a  n e l l a  C  h i

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8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 20144 Primo piano

✎ | Via il Macfrut ? Sarebbe un suicidioCaro direttore,sono intervenuto in questi gior-ni per segnalare un fatto a mioavviso molto grave per Cesena.Si sta decidendo di trasferire il  Macfrut, che proprio venerdìscorso si è concluso in Fiera a

Pievesestina con grande parte-cipazione internazionale, in al-tra città, probabilmente Bolo- gna.

Sotto il nuovo logo di Macfrut International potrebbe nascon-

dersi il progetto di una diversalocation per la fiera internazio-nale. Se così fosse il fatto sareb-

be gravissimo.Cesena sta facendo harakiri.Ormai abbiamo perso molti dei servizi centrali che caratterizza-no la città, le sedi giudiziarie,l’ufficio di conciliazione del la-voro, abbiamo ceduto potere 

decisionale sulla sanità locale aRavenna, ora potremmo perde-re la fiera internazionale più

importante per il nostro territo-rio e per la sua vocazione agro-alimentare.

 Ma cosa sta succedendo? Abbia-mo un’eccellenza riconosciutada tutti, a livello regionale, na-

zionale e internazionale. Que-sta eccellenza, attraverso i flussi di presenza, genera una ricadu-

ta economica sul territorio di molti milioni di euro. Questaeccellenza risponde all’esigenzadi lavoro di molti nostri giova-ni. Questa eccellenza permette di far conoscere Cesena al mon-do intero. Questa eccellenza è 

stata ideata, pensata e costruitaper il nostro territorio, tenendoconto della sua vocazione natu-rale, valorizzando all’estero lasua migliore qualità. E ora ne cediamo gratuitamente il know how a favore di altri territori,

invece di potenziare e di miglio-rare le strutture e il format giàpresenti nella nostra città!  Ma quale anonima città del fu-turo vogliamo lasciare ai nostri  figli? 

Stefano Spinelli 

Un’opportunità in piùper agricoltori ed entiIl viceministro Andrea Olivero spinge per il progettodell’agricoltura sociale che può coinvolgere anche le Diocesi

Il viceministro all’agricoltura AndreaOlivero è intervenuto al Macfrut,nella giornata conclusiva, e haparlato di agricoltura sociale. Accompagnato dalla cesenate MariaGrazia Bartolomei (foto), ha visitatola fiera e poi ha partecipato a unconvegno."Stiamo lavorando alla prima leggeitaliana sull’agricoltura sociale - hadetto Olivero -. E’ stata approvata alla

Camera dei deputati alla fine di luglio.Contiamo di averla approvata al Senatoentro la fine dell’anno".Con l’agricoltura sociale si avrà unapossibilità in più per il mondo agricolo inquanto, nell’ambito della multifunzionalità,le aziende potranno compiere azioni disostegno al welfare. Ad esempio gli agronidi

per bambini, oppure attività a favore dipersone con svantaggio psichico o fisico. Sitratta di attività che molte volte le impreseagricole più strutturate già fanno, ma chenon vengono riconosciute e che qualificanol’impresa come un soggetto del welfarerurale. Lo Stato diminuisce la possibilità didare servizi sociali e allora può delegaresoggetti privati."In più - ha aggiunto il viceministro - inquesti momenti di crisi l’agricoltura socialepuò dare lavoro. Può consentire a chi haterreni sottoutilizzati di fare reddito. E’ unagrande proposta anche per le nostreDiocesi che spesso hanno terreni quasiabbandonati e che così potrebbero metterlia frutto con una valenza sociale".Il viceministro è intervenuto sul biologico,

settore del quale ha la delega. "Il compartobiologico ha una costante crescita. Iconsumatori chiedono sempre più prodottidi questo comparto. Ma la produzionequasi non riesce a stare al passo. Lapreoccupazione è che la domanda non siatotalmente soddisfatta dall’offerta e se ladisponibilità non cresce c’è il rischio di

maggiori importazioni dall’estero. E’ nostraintenzione incentivare la produzionenazionale in modo da avere sotto controllola qualità".Per accrescere la produzione Olivero hacitato i "Piani di sviluppo rurale” comevalido strumento per le aziende. C’è in balloun miliardo e mezzo di euro da investire ecrediamo che, se usati bene, rappresentinoun trampolino di lancio per il settore".Dopo la disastrosa annata frutticola lariflessione su una riorganizzazione èd’obbligo. "E credo che il ripensamentodebba passare dalle Op, Organizzazioni deiproduttori - ha concluso - che sono lostrumento ideale di aggregazione inun’ottica di miglioramento del sistema".

Cr

❚❚ Iniziativa promossa in fiera dal Consorzio Bestack 

 Asta a favore della ricerca oncologicaIl cartone, materiale ecologico e so-stenibile, ha anche un cuore. In occa-sione dell’ultima edizione di Macfrut,il consorzio forlivese Bestack, cheraggruppa i produttori di imballaggiin cartone ondulato per ortofrutta,ha organizzato un’asta di beneficen-za a favore dell’Istituto oncologico ro-magnolo (Ior). Lo ha fatto mettendoin vendita arredi in cartone ondulato,

decorati a mano dai graffiti dello stre-et writer Luca Moretti: si tratta delnuovo trend dell’arredo e del design,che, grazie alle caratteristiche intrin-seche di questo materiale, esprime ilrispetto della natura, risparmio di ri-sorse e riuso creativo.L’iniziativa si è tenuta il 26 settembrescorso e ha avuto come battitored’asta il presidente del Cso (Centroservizi ortofrutticoli) Paolo Bruni e

come madrina la campionessa olim-pionica e senatrice Josefa Idem. Nu-merose sono state le aziende del set-tore ortofrutticolo locale e nazionaleche hanno contribuito, per un totaledi 2.865 euro raccolti e interamentedevoluti alla ricerca oncologica.

 All’asta è stato dedicato anche un talk show condotto da Sauro Angelini, di-rettore di Agrilinea, dal titolo ’Orto-

frutta, sport e salute’. Durante il di-battito, l’oncologa Lucia Bedei, im-pegnata nel reparto di Prevenzionedell’ospedale di Forlì, ha sottolineatol’importanza dei corretti stili di vitaper difendersi dal cancro "I dati di-mostrano come l’ambiente e le abi-tudini di vita siano responsabili del-l’insorgenza di oltre il 90 per centodei tumori - ha spiegato -. Per questoè importante combattere il cancro a

tavola: nella nostra dieta non devonomai mancare i vegetali, in particolarele varietà di stagione e la frutta secca,ricca di omega-3, proteine e calcio.Bisogna prestare attenzione agli ali-menti ad alta densità calorica, allecarni grasse che molto spesso pre-sentano sostanze cancerogene, edevitare di mangiare cibi bruciati".

 Anche lo sport riveste un ruolo im-

portante per combattere i tumori, co-me ha testimoniato Josefa Idem.L’Organizzazione mondiale della sa-nità sostiene che uno stile di vita nonsedentario è fondamentale nella pre-venzione di malattie e la pratica diun’attività sportiva e motoria ha ef-fetti positivi sul benessere dell’indi-viduo. Bastano 30 minuti al giorno diattività fisica moderata per ottenerebenefici per la salute.

Ipotesi trasloco

Il sindaco Paolo Lucchi:"Il Macfrut non si svende"Trasloco o non trasloco del Macfrut? Il sindaco di Cesena,Paolo Lucchi, taglia corto: "Il Macfrut è un prodottomaturo, ma a rischio. Chiunque si aggirasse tra i padiglionidella rassegna che si è svolta la scorsa settimana si rendevaconto che tra gli stand erano ben presenti i promotoridell’Expo di Milano e della Fiera di Verona. Oggi i nostriconcorrenti, che fino a poco tempo fa erano solo Berlino eMadrid, li abbiamo in casa"."Bisogna tenere presente - prosegue Lucchi - che grazie alVinitaly la Fiera di Verona è la più ricca d’Italia e che l’Exposarà il più grande magnete in Europa del prossimo anno. Diquesto occorre prendere coscienza. L’alternativa è fare fintache tutto ciò non accada. In ogni caso, Cesena non cedenulla. Né il marchio né il know how né i dipendenti. Inoltre,è assolutamente indispensabile che le risorse prodotte dalMacfrut rimangano sul territorio", anche per far funzionareil resto delle manifestazioni che la Fiera cesenateorganizza."Di certo - conclude il sindaco - non ascoltiamo le propostedi chi ci chiede di chiudere e basta. Cosa farne del Macfrut edel suo futuro verrà deciso assieme ai soci e alla città".

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Giovedì 2 ottobre 2014 5Primo piano

Intervista A tu per tu con Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera, che la scorsasettimana ha annunciato di lasciare la guida dell’ente. Il Macfrut 2014 ha raccolto consensi

Una fiera come una famigliaCristiano Riciputi

uando ha annunciatoche quello appenaterminato sarebbestato l’ultimo Macfrut

da presidente, DomenicoScarpellini si è visibilmentecommosso. Giovedì 24settembre, alla presenza delministro all’agricolturaMaurizio Martina, durante ilconvegno inaugurale in salaEuropa, Scarpellini ha detto di

lasciare Cesena Fiera. Classe1937, perito agrario (nonmanca mai alle rimpatriateall’istituto tecnico Garibaldi),per oltre 30 anni ha guidato lafiera con l’oculatezza delbuon padre di famiglia."Prima di spendere un eurobisogna essere sicuri che cisia, oppure, chel’investimento possa fruttare erientrare in breve tempo" èuno dei concetti che spessochi gli sta accanto ha sentitoripetere. Una filosofia che haportato Cesena Fiera a unrecord invidiabile: l’entefieristico è uno dei pochi inItalia ad avere il bilancio inattivo e a non pesare sullacollettività.

Durante il saluto in salaEuropa, il sindaco di CesenaPaolo Lucchi lo ha ringraziatoper il lavoro svolto e haricordato anche il sostegnoche Scarpellini ha ricevuto, intutti questi anni, dallafamiglia: la moglie e i due figlierano presenti in sala comespesso li si è visti durante gliappuntamenti più importanti.Il ministro Maurizio Martinaha avuto parole di elogio per ilpresidente. "ConoscoDomenico Scarpellini dapochi mesi, ma ho subitotrovato in lui un interlocutoredi grande capacità, aperto,attento ad ascoltare. Loringrazio di cuore per il

grande lavoro che ha svoltoper la fiera e per il sistemaortofrutticolo nazionale".Ed è arrivata anche latelefonata dell’ex ministroNunzia De Girolamo la qualeha dato la propriadisponibilità per contribuirealla crescita del settoreortofrutticolo.Scarpellini, piuttostoimbarazzato dai tanticomplimenti, ha cercato diriportare l’attenzione sullequestioni del Macfrut, attornoal quale gravitano i temidell’ortofrutta. Un compartoche nel 2014 ha soffertoterribilmente, con prezzi allaproduzione, specie per pesche

e nettarine, al di sotto dei

Q

costi di produzione.Scarpellini lascia un Macfrutin buona salute e al suosuccessore (dovrebbe essereRenzo Piraccini di Apofruit, dapoco nominatovicepresidente) toccheràl’arduo compito di traghettarela fiera verso nuovi orizzonti.

 Abbiamo incontratoScarpellini la mattinadell’ultimo giorno di Macfrut,

nel suo ufficio della fiera. Unasemplice scrivania anni ’80,due sedie, un armadietto, uncomputer, un posacenere. Difianco, una saletta riunionialtrettanto spartana.

Presidente Scarpellini, cherapporto c’è fra lei e il mondodell’agricoltura?Sono nel settore agricolo daoltre 50 anni. Ho diretto ilConsorzio agrario e altri enticon molta soddisfazione. Poimi è stata affidata laresponsabilità della fiera.Credo che in questi anniMacfrut sia cresciuto e siadiventato un marchiorinomato in tutto il mondo.

 Abbiamo cercato di lavorare

per far crescere non solo lamanifestazione, ma tutto ilterritorio. L’agricoltura

cesenate ha conosciuto deglianni d’oro, almeno fino ametà anni ’90. Poi i momentidi crisi si sono susseguiti concadenza sempre piùravvicinata e la fiera hacercato di essere di stimoloper portare nuove idee.

Quali le idee che si sono suc-cedute nel corso degli anni?Ne cito solo qualcuna:abbiamo cominciato a parlaredi biologico, e a realizzare unsalone espositivo all’internodi Macfrut, quando in tantinon sapevano neppure cosafosse. Poi siamo statiprecursori nel proporre laricerca di nuovi mercati:

quando ci siamo accorti cheGermania e nord Europa nonerano più sbocchi sufficienti,abbiamo iniziato a parlare diEuropa dell’est, di Oriente e dinord Africa. Non voglio poidimenticare la volontà diessere di stimolo verso lepubbliche amministrazioni, atutti i livelli: dai ministri aisindaci, passando daipresidenti delle Regioni, tuttihanno a che fare con ilsettore, ognuno con le propriedifferenti responsabilità.

Cesena Fiera sembra più una famiglia che un ente. In altrecittà, per parlare con i re-sponsabili della fiera, occorre

chiedere appuntamento e fa-

re anticamera, mentre qua non c’è bisogno neanche dibussare perché la porta è

sempre aperta…E’ questione di stile ementalità. Noi siamo gentesemplice. A questo propositovoglio davvero ringraziare ilCda, tutti i dipendenti e icollaboratori, da coloro chelavorano a Cesena Fiera dapiù di 20 anni fino agli ultimiarrivati. Senza il loroimpegno, senza la lorodedizione, Macfrut nonsarebbe arrivato ai livelliattuali. Nei giorni precedenti edurante la fiera non si guardal’orologio: l’impegno ècontinuo per dare il migliorservizio possibile agliespositori e ai visitatori. Hosempre sostenuto che i

dipendenti e i collaboratorivanno valorizzaticoinvolgendoli nelle scelte,cercando tutti insieme lestrategie da seguire eascoltando il loro parere.D’altra parte sono coloro chemeglio conoscono lamacchina organizzativa ecome ’girano’ le cose.Credo che i nostri buonirisultati siano dovuti anche aun’idea di fondo, cioè quelladi mettere al centro lapersona. Così come lefamiglie sono in armonia efunzionano se c’è il rispettoreciproco, anche in una fierasi può instaurare armonia sela persona viene prima

dell’interesse.

Cesena negli anni è diventata famosa per la qualità delleproprie produzioni frutticole,specie di pesche e nettarine.Quest’anno però i prezzi sonostati deludenti. Solo in mini-ma parte si sono salvate leproduzioni di calibro maggio-re. E’ una tendenza?Non è la prima volta che lepartite di frutta di maggiorcalibro si salvano. Se questa èla tendenza del mercato, valea dire pagare meglio la frutta

di buona pezzatura, occorreche il mondo produttivo siadegui. Da parte nostra, comeMacfrut, già da annicerchiamo di essere d’impulsoalla ricerca e di organizzareincontri in cui sono messe inluce tutte quelle tecniche chepermettono di ottenere fruttadi grosso calibro al minorcosto possibile. Il ruolo di unafiera è anche questo: favorirel’incontro fra le esigenze deiproduttori con quelle dellaGrande distribuzioneorganizzata (Gdo) e dei

consumatori, coinvolgendo ilmondo della ricerca. Ciò nonvuol dire che la frutta dipiccolo calibro debba esseresnobbata: in certe annate e incerti mercati, specie quellotedesco, si continuano adapprezzare pesche e nettarinedi calibro medio. Ma se la Gdostraniera vuole frutta piccola,ma non vuole remunerarlaabbastanza, allora i produttorihanno il dovere di orientarsi

verso chi sa apprezzare epagare al meglio il proprioprodotto.

Qual è il segreto di Macfrut?Credo sia il fatto di averpuntato tutto sullaspecializzazione quando altrefiere, che oggi magari hannonumeri anche più grandi deinostri, ancora non esistevano.E arrivare per primi, è noto, fasì che si sia sempre un passoavanti. Per noi l’ortofrutta è ilcardine dell’economia e cisiamo impegnati per farlocapire ai politici, aiconsumatori e anche almondo produttivo che, specienegli ultimi anni, ha perso

fiducia in se stesso.

"Ringrazio tuttii dipendenti

e i collaboratori: senza illoro contributo Macfrutnon sarebbe arrivatoagli attuali livelli"

"Abbiamo cercatodi far crescere

non solo la fiera, maanche il territorio,mettendo al centrola persona"

Domenico Scarpellini

(foto Master)

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

http://slidepdf.com/reader/full/corriere-cesenate-35-2014 6/25

Giovedì 2 ottobre 20146 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00   Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00   Cattedrale, San Paolo,

Santuario dell’Addolorata, Villachiaviche

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,Sant’Egidio, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale 18.00 Cattedrale , Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza,Sant’Egidio,San Mauro in V.

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

20.00 San Giovanni Bono (Ponte Abbadesse), Torre del Moro

20.30  Villachiaviche, San Pio X,Gattolino

Messe festive7.00   Cattedrale 7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra, Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese, Torre del Moro, Gattolino,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30   Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero, Tipano, San Cristoforo,Roversano

9.00 Istituto San Giuseppe(corso U. Comandini)Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,

San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Bagnile, Santa MariaNuova, Bulgaria,San Vittore, San Carlo,Ruffio, Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche, Sant’Egidio,Montereale, San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00  Cattedrale,

Case Finali, San Rocco,Santa Maria della

Speranza, Torre del Moro,San Pio X, Sant’Egidio,convento Cappuccini,CarpinetaSant’Andrea in Bagnolo,

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

 Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,

Ponte Pietra, Bulgaria,Santa Maria Nuova,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10  Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30  Cattedrale ,

Osservanza, Santa Mariadella Speranza,Case Finali, San Pio X 

17.00 Cappella del cimitero18.00  Cattedrale,

San Domenico, Osservanza18.30 San Rocco, San Pietro,

Cappuccini19.00 San Bartolo20.00  Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.30 Macerone (Casa LietoSoggiorno)15.00 Formignano17.00 cappella del cimitero,Luzzena (1° sabato mese)17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario Addolorata,Istituto Lugaresi

18.00  Cattedrale , San Domenico,Osservanza, Case Finali,Santo Stefano, San Paolo,San Mauro in Valle,Diegaro, Madonna delleRose, Sant’Egidio, Torre del Moro,San Vittore, Borello

18.30 San Pietro, San Rocco,Cappuccini, Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio, Villachiaviche19.30 Bulgarnò20.00 Bulgaria, Ruffio, Pioppa,

Ponte Pietra, Calisese,Pievesestina, Tipano

20.30 San Pio X, San GiovanniBono, Gattolino

Comuni delcomprensorio

Cesenatico

Sabato: ore 16 Villamarina,Boschetto17 San Giuseppe

17,30 Conv. Cappuccini18 San Giacomo18,30 Valverde20,30 Santa MariaGoretti, Sala, Villalta21 Boschetto

Festivi: 7,30 Valverde8 San Giacomo,Bagnarola, Santa MariaGoretti;8,30 Sala, Boschetto;9 Cappuccini, Valverde;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Villamarina, Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo, Sala;11,15 Bagnarola, Santa

Maria Goretti, Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo18,30 Valverde,Zadina (Park Hotel);21 Boschetto

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio, Longiano-

Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

Gatteoore 20 (sabato);9 / 11,15 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:  festivi: 8 / 11,15

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Montiano

ore 20,30 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

Mercato Saraceno10.00;San Romano: 11; Taibo:10; Pievedi San Damiano 11,30;Montejottone: 8.30;Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesa SanGiuseppe); 9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 / 11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di Romagna

Giaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)

Selvapiana: 11,15(16,30 sabato); Acquapartita:domenica 9(sabato alle 17) Valgianna: 10(sabato alle 16)

Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;

 Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 18;Riofreddo: 10

 Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica);Balze (chiesa

 Apparizione): 8,15 / 11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45; Villa di Montecoronaro (alsabato) 18; Trappola: 9,30;Capanne: 11Eremo Sant’Alberico(luglio-ag-sett):domenica: 16

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 Tiratura del numero 34 del 25 settembre 2014: 7.794 copie

Questo numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17,30 di martedì 30 settembre 2014

Domenica 5 ottobre27ª domenica Tempo Ordinario Anno A Is 5,1-7; Salmo 79;Fil 4,6-9; Mt 21,33-43

Tempi duri per i sacerdoti e glianziani! Dopo il sorpassoinaspettato dei pubblicani e

delle prostitute, l’élite religiosa diIsraele è costretta a inghiottirel’ennesimo boccone amaro. Sulla sciadi un’immagine allegorica, quelladella vigna, Gesù ripercorre la storiadella salvezza svelandone il senso. Lavigna è il popolo d’Israele, il padroneè Dio, i contadini sono il popolo, iservi sono i profeti e il figlio è Gesù. Il

cuore del messaggio è evidente: è unpugno in pieno stomaco rispetto allatentazione seducente di impadronirsidel Regno per scalzarne il legittimoproprietario. Siamo operai dellavigna del Signore, ma non ne siamoproprietari. Se neppure il Figliorivendica per sé il sacrosanto dirittodi proprietà, che pretese puòavanzare l’uomo?C’è un particolare che sfugge allanostra comprensione: perché ilpadrone affida la vigna ad altri dopole cure e la meticolosa attenzione chele ha riservato? Non è uncomportamento strano, anomalo? In

realtà, a un’attenta lettura, non c’ènessuna frattura nell’operato diquesto proprietario, semmai laprofonda fiducia che questi riponenegli uomini. Il Regno è affidato allemani fragili degli uomini: manibramose di possesso. La dinamica delpeccato originale è sempre latente: ilfascino “strisciante” di sostituirsi aDio, percepito come rivale,antagonista della felicità umana.Il guaio, ahimè, è che per molti lafede assume ancora le caratteristichedi un privilegio, il che sarebbeanche corretto dal momentoche la fede è un dono e non undiritto.Il problema è quando confondiamoquesto privilegio con il potere e non

con servizio. A partire da noi clericali,fino ad arrivare ai cosiddetti “laiciimpegnati”, il rischio di sentircipadroni del “sacro” più che servidella vigna del Signore è sempre inagguato, come l’antico serpente.Quante volte, nella vita delle nostreparrocchie, corriamo il rischio deivignaioli omicidi anche senzaarrivare a commettere alcun delitto!Quante volte ci sentiamo cosìpadroni della fede e della verità danon lasciare spazio a chi la pensadiversamente da noi, inibendo, in talmodo, l’iniziativa divina!

 Alessandro Forte

IL GIORNODELSIGNORE

Siamo operai nella vigna del Signore. Ma non siamo i proprietari 

lunedì 6 ottobresan BrunoGal 1,6-12;Sal 110;Lc 10,25-37

martedì 7B.V. Maria del Rosario

 At 1,12-14;Cant. Lc 1,46-55;Lc 1,26-38

mercoledì 8san Simeone Gal 2,1-2.7-14;Sal 116;Lc 11,1-4

giovedì 9santi Dionigi e c.Gal 3,1-5;Cant. Lc 1,68-75;Lc 11,5-13

 venerdì 10san Daniele Comboni Gal 3,7-14;Sal 110;Lc 11,15-26

sabato 11san EmilianoGal 3,22-29;Sal 104; Lc 11,27-28

La Paroladi ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANO

Professione perpetua di suor Chiara AmataSabato 4 ottobre alle 11Sabato 4 ottobre alle 11, al monastero“Corpus Domini” delle Clarisse Cappuccine(a Cesena di fronte al cimitero urbano) si

terrà la consacrazione perpetua di suorMaria Chiara Amata (nella foto). Presiederàla celebrazione eucaristica il vescovo diCesena-Sarsina Douglas Regattieri.

Famiglia in preghiera per il Sinodo“Accendi una luce in famiglia”, sabato 4 ottobre alle 18Il 5 ottobre prossimo inizierà il Sinodo straordinario “Le sfide pa-storali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. È unmomento di grazia e vogliamo accogliere l’invito di papa France-sco che, nella sua lettera alla famiglia ci interpella tutti: “Vichiedo di pregare intensamente lo Spirito Santo, affinché illu-mini i Padri Sinodali e li guidi nel loro impegnativo compito”.L’Ufficio per la Pastorale Familiare invita con gioia tutte le fami-glie a pregare per il Sinodo nella serata di sabato 4 ottobre , ade-rendo alla proposta “Accendi una luce in famiglia”. Si tratta dicreare in forma domestica nelle case, anche insieme due o piùfamiglie, un momento di preghiera in cui invocare lo SpiritoSanto e porre sulle finestre delle proprie abitazioni un lume ac-ceso a partire dalle 18.

PREGHIERA ALLA SANTA FAMIGLIA PER IL SINODOGesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore del-l’amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Santa Famiglia di  Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e ce-nacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si  faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guari- gione. Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e in-violabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe ascoltate, esaudite la nostra supplica.Uno schema di preghiera è scaricabile dal sito della Pastorale Fa-miliare www.noifamiglia.it. Il Centro di aiuto alla Vita proponeun momento di preghiera per il Sinodo presso la parrocchiadell’Osservanza a Cesena, alle 20,30 di sabato 4 ottobre.

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

http://slidepdf.com/reader/full/corriere-cesenate-35-2014 7/25

Giovedì 2 ottobre 2014 7Vita della Diocesi

ono 206 gli alunni che si sonodiplomati nel corso degli undicianni della Scuola diocesana di 

 formazione pastorale e negli ottoanni della Scuola di Teologia che ilprossimo 7 ottobre aprirà i battenti perla nona volta, inaugurando così ilventesimo anno di attività della scuoladiocesana.Possiamo davvero riconoscerci nellasoddisfazione e negli auspici del vescovoDouglas Regattieri, espressi nella sualettera di invito: “Lo scorso 14 giugno, aconclusione dell’Anno scolastico 2013-14, ho consegnato i diplomi della Scuolaa diversi allievi che hanno frequentato econcluso i corsi sostenendone consuccesso i relativi esami. Gioivo dentrodi me e ringraziavo il Signore per la

ricchezza che la nostra Chiesa esprimecon questa iniziativa che miauguro possa continuareancora per tanti anni, aservizio del popolo di Dio”.Il riferimento agli esami e aidiplomi non è puramenteformale. La rielaborazionepersonale e i colloqui diverifica costituisconoquella fatica feconda cheincrocia l’impegno dellaproposta e l’offertasistematica del contenuto.È questo che giustifica iltermine scuola e l’obiettivoche essa si propone: “A benpensare - scrive ancora ilvescovo - l’obiettivo dellanostra Scuola di teologia è

alto. Essa intende offrire unpiù ampio e approfonditoascolto del messaggioevangelico, una ricercaseria e organica del “credoecclesiale”, attraverso lo

studio del Magistero e dei documentidella Chiesa, un confronto e un dialogocon la vita e la cultura del nostro tempo”.

 Venticinque serate, con cento oreannuali per tre anni consecutivi: questaè la cornice di calendario che al primoimpatto potrebbe apparire assaiimpegnativa, magari troppo per chitrova gli spazi delle sue serate in agendapuntualmente e rapidamente occupati.Come in tutti gli investimenti il calcolova fatto in maniera precisa elungimirante. Ecco perché la necessitàdella formazione personale e quella diuna preparazione qualificata a supportodei servizi ecclesiali che tanti giovani eadulti svolgono all’interno della propriacomunità, sono più che sufficienti amotivare la scelta e ad alimentare quella

dose di tenacia che, a sua volta, si rivela

necessaria lungo il percorso. Ai corsi del Triennio base si affiancanella sua quinta edizione il Master, cioèil corso monografico annuale diapprofondimento. Quest’anno il Master ha come tema l’Agiografia e porta untitolo, Cattedra dei santi , che si riallacciaespressamente a iniziative analogheproposte in passato dalla nostra diocesi.Proporre figure di santi, leggere emeditare direttamente i loro scritti,conoscere i tratti tipici della lorotestimonianza, significa collocare talipersonaggi sulla cattedra veradell’esistenza umana, accoglierli comemaestri e modelli di vita autorevoli eincoraggianti, riferimenti concreti erichiami efficaci all’unico Maestro.Come è riportato qui sotto, “il corso del

Master per diplomati in Teologia (chepossono conseguirel’attestato attenendosi allenorme del regolamento) èaperto anche a tutti coloroche, previa iscrizione,intendono frequentarel’intero ciclo di incontri”.Fin dal primo momento,oltre che rispondereall’esigenza di unaformazione permanente,il Master ha dato rispostaanche al desideriodi coltivare quelle relazioninate attorno alla ricercametodica e alla conoscenzadel patrimonio teologicodella Chiesa, cheha consentito a tanti

cristiani della nostradiocesi di sperimentarela concretezzae la bellezza dellacomunione ecclesiale.

 Walter Amaducci

S

Scuoladiocesanadi Teologia

Cattedra dei Santi, corso di agiografiai corsi del Triennio base si affianca nella sua quinta edizione il Master, cioèil corso monografico annuale di approfondimento. Quest’anno il Master ha

come tema l’Agiografia e porta un titolo, Cattedra dei santi, che si riallacciaespressamente a iniziative analoghe proposte in passato dalla nostra diocesi.Il corso del Master per diplomati in Teologia (che possono conseguirel’attestato attenendosi alle norme del regolamento) è aperto anche a tutticoloro che, previa iscrizione, intendono frequentare l’intero ciclo di incontri.Martedì 14 ottobre la prima lezione: Pietro e Paolo (lezione a cura delvescovo monsignor Douglas Regattieri); 28 ottobre: Ignazio e i Padriapostolici (don Mario Morigi); 4 novembre: Atanasio e Giovanni Crisostomo(don Giordano Amati); 11 novembre: Agostino (don Walter Amaducci); 18 novembre: Benedetto (dom Giovanni Spinelli); 25 novembre: Cirillo e Metodio(padre Orfeo Povero); 20 gennaio: Mauro e Vicinio (Leonardo Lugaresi); 27 gennaio: Francesco e Chiara d’Assisi (fra Mirco Montaguti); 3 febbraio: Domenico e Tommaso d’Aquino (Fabrizio Foschi); 10 febbraio: Caterina da

Siena (suor Ornella Fiumana); 17 febbraio: Ignazio di Loyola e i santi gesuiti(don Piero Altieri); 3 marzo: Teresa d’Avila e Teresa di Lisieux (NicolettaNavacchia); 10 marzo: Giovanni Bosco e i santi sociali torinesi (PatriziaFellini); 17 marzo: Louis Martin e Zelie Guerin (Sabrina e Andrea Delvecchio);24 marzo: i papi santi del XX secolo (don Erio Castellucci).

A

È un corso triennale di trecento orecomplessive.È proposto a tutti gli operatori pastorali

 L e z i o n i  s e r a l i  p r e s s o  i l  S e

 m i n a r i o

Inizia il 5 ottobre

■ Anno della Vita

Consacrata

Celebrazione in Cattedralepresieduta dal vescovo“Volevo dirvi una parola e la parola è gioia. Sempredove sono i consacrati, sempre c’è gioia!”. Conqueste parole papa Francesco si rivolgeva lo scorsoanno ai giovani religiosi riuniti in udienza a Roma,chiedendo loro di testimoniare apertamente lagioia dell’incontro con Cristo. In seguito il Papa haespresso il desiderio di dedicare un anno alla vitaconsacrata che si aprirà ufficialmente a Roma ilprossimo novembre e nella nostra diocesi con unacelebrazione eucaristica presieduta dal nostrovescovo Douglas il 5 ottobre.La nostra comunità diocesana vede presenti varieforme di vita consacrata e in questo anno avremol’occasione di scoprirle o di approfondirne megliola conoscenza in diversi modi. Ma intanto… chisono i consacrati? Il consacrato è un uomo, laconsacrata una donna, profondamente innamoratidi Dio e dell’umanità, che un giorno si sono sentiti

chiamare per nome e sono rimasti così attratti dalSignore Gesù da decidere di voler vivere semprecon Lui e come L ui, vero Dio e vero uomo, casto,povero e obbediente. Sono persone che hannoscommesso non una parte, ma la totalità della lorovita, del loro tempo, delle loro energie, del loroamore, della loro anima e del loro corpo in unrapporto con Qualcuno che riempie così tanto ilcuore da non poter far altro che vivere per Lui.Come succede in ogni rapporto di amore autenticoe fedele la presenza dell’Altro tocca l’essenza piùintima e vitale della persona amata e lo f a cosìintensamente e così profondamente da spingerla aseguire quel ’Tu ovunque la chiami e a r imanerecon Lui per tutta la vita. Come un uomo ama la suasposa, e viceversa, così le persone consacratevivono un rapporto unico e speciale con Cristo,continuamente desiderato e incontrato nellaParola e nell’Eucaristia, nel servizio e nell’amore aifratelli, ritrovato e custodito nell’intimità della

preghiera. Da questa profonda comunione èpossibile attingere tutto l’amore necessario. Ed èun amore vero, autentico, fedele, indissolubile,fecondo… tutte caratteristiche che si ritrovanofelicemente anche nell’amore sponsale fra l’uomoe la donna. Ed è una felice coincidenza che l’annodella vita consacrata che si celebra nella Chiesauniversale, accompagni l’anno della famiglia chevivremo nella nostra Chiesa diocesana. Matrimonioe vita consacrata sono due r ispostemeravigliosamente complementari all’unicachiamata all’Amore, dove ognuno, nell’aperturafiduciosa all’Altro, può r itrovare se stesso. Sonodue vocazioni che, se vissute con fedeltà e almassimo della loro portata, possono davveroilluminarsi l’un l’altra svelando tutta la bellezzadell’amore.

Sara Dell’Amico

I consacrati e le consacrate della diocesiinvitano a vivere insieme nella preghiera e nellagioia l’inizio

ANNO DELLA VITA CONSACRATADomenica 5 ottobre alle 18 

in Cattedrale a Cesena 

celebrazione presieduta dal vescovo Douglas Regattieri

La Romagna incontrapapa FrancescoAlmeno 4mila saranno i pellegrini delle sette diocesi della Romagna.Due le proposte di partecipazione: mercoledì 22 ottobre udienza in piazzaSan Pietro. Il giorno precedente visita al santuario mariano del Divino Amore

ellegrini a Roma, accolti da papa Francesco.Si terrà nei giorni di martedì 21 e mercoledì22 ottobre il pellegrinaggio a Roma promosso

dalle sette diocesi della Romagna (oltre a Cesena-Sarsina, Faenza-Modigliana, Forlì-Bertinoro, Imola,Ravenna-Cervia, Rimini e San Marino-Montefeltro), unite in “Opero” (Opera pellegrinaggidella Romagna), realtà nata “come segno dicomunione per annunciare il Vangelo attraverso ipellegrinaggi nei luoghi sacri - specifica il direttoredell’Ufficio diocesano pellegrinaggi Luciano Veneri,alla conferenza stampa di presentazione

P

dell’appuntamento -. Una voce univoca natalo scorso anno per una bella esperienza dicomunione fra le Chiese locali e i lorovescovi”.Per favorire la partecipazione, la diocesipropone due modalità di pellegrinaggio: sipotrà andare a Roma per la sola giornata dimercoledì 22, con partenza in pullman all’1,30dall’Ippodromo del Savio, a Cesena (45 euro).

Proprio il 22 ottobre è il giorno in cui la Chiesacelebra, per la prima volta, la festa di SanGiovanni Paolo II, di cui si potranno onorare lespoglie mortali collocate all’interno dellaBasilica di San Pietro.Il pellegrinaggio come cammino e percorso difede: a inizio dell’anno pastorale dedicato allafamiglia, la diocesi di Cesena-Sarsina proponedi anticipare l’arrivo a Roma con la visita,martedì 21 ottobre, al Santuario del Divino Amore, luogo mariano dove sono custodite lereliquie dei coniugi Beltrame-Quattrocchi,prima coppia di sposi nella storia della Chiesaa essere stati beatificati insieme. Per laproposta dei due giorni, il costo è di 120 euro. A tutti i partecipanti sarà consegnato un kitdel pellegrino composto da zainetto, librettoper la preghiera con testi di papa Francesco e

due pass per l’accesso all’udienza delmercoledì e per l’ingresso alla Messa che saràcelebrata nel primo pomeriggio nella Basilicadi San Pietro, all’altare della Cattedra.Segno di un desiderio di partecipazione ecomunione sono i grandi numeri checaratterizzano la proposta: oltre ai settevescovi, saranno presenti cinque emeriti,circa 4mila fedeli e una cinquantina di

sacerdoti.In dono al Pontefice, verranno consegnate leofferte raccolte domenica 5 ottobre in tutte leparrocchie della Romagna come collettastraordinaria per la carità del Papa, cosìattento ai poveri e a chi vive le periferieesistenziali. “Questo gesto vuole essere segnodell’affetto e della presenza anche di chi nonpuò partecipare fisicamente alpellegrinaggio”, ha sottolineato don PierGiulio Diaco, vicario generale della diocesi.Per info e iscrizioni: Ufficio diocesanopellegrinaggi (direttore Luciano Veneri), viaPapa Giovanni XXIII, 13, Cesena (tel. 0547610280), [email protected]. Organizzazionetecnica a cura di Ariminum Viaggi.

Sabrina Lucchi

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 20148 Vita della Diocesi

 A COLLOQUIO CON IL VESCOVO DOUGLAS REGATTIERI. “La fede è vita, esperienza, incontrocon Dio che crea legami di fraternità con le persone. Non è un atto puramente intellettuale, freddo e distante”

La famiglia al centro di tuttona lettera pastoralesulla famiglia(l’anno pastoraleappena avviato è

interamente dedicato a questodelicatissimo tema), e unanota sulla scuola cattolica. Unintervento assai deciso sugliavvicendamenti in Diocesipubblicato su queste colonnetre settimane fa. Poi il Sinododei giovani, i Dialoghi con lacittà e la Festa diocesana che siterrà nei giorni dedicati a San

Giovanni Battista. Oltre,ovviamente, a tutto l’ordinarioche procede spedito e la visitapastorale che riprenderà conla zona Rubicone-Rigossa. Perquesto anno pastorale ne hamessa tanta di carne al fuocomonsignor Regattieri, dal 12dicembre 2010 a guida dellanostra Diocesi.

Eccellenza, dopo il suo inter- vento sui cambi dei parroci,come pensa verranno accoltigli spostamenti in programma nelle prossime settimane?Il cambiamento crea sempreun po’ di scompiglio. Allepersone ci si lega. Ed è beneche sia così. La vita di fedeimplica un vivere anche

umanamente delle relazioniforti tra i fratelli. Verrebbe dadire che se non fosse così ci sipotrebbe interrogare sullaqualità della fede: la fede èappunto vita, esperienza,incontro con Dio che crealegami di fraternità con lepersone. Non è un attopuramente intellettuale,freddo e distante dalla vita.Nell’intervento pubblicato sulCorriere ho precisato conpacatezza e serenità alcunipunti. Ho ricevuto tanteapprovazioni. E questo miconforta.

Ci siamo appena incamminatinel nuovo anno pastorale. Co-

sa ci attende e cosa si attendeil vescovo?Mi attendo un’attenzione allafamiglia da parte di tutti.Sottolineo "di tutti", perché avolte si ha l’impressione che cisi riempia la bocca di buoneintenzioni: comunione con ilvescovo e con la Chiesa locale,ma poi si va un po’ per contoproprio, si seguono le proprieiniziative, si fanno i propripercorsi indipendentemente, avolte sovrapponendosi, alcammino diocesano. Miaspetto un’azione corale dipreghiera, di catechesi, diriflessione sulla famiglia, sulmatrimonio, attingendo dallagrande ricchezza del

Magistero. Purtroppo anchetra i cristiani serpeggia unacerta superficialità: ci siaccontenta dei titoli deigiornali, spesso fuorvianti.Bisogna andare alle fonti:leggere, meditare insieme, infamiglia, in parrocchia, in Associazione. Ho elencato,nelle linee pastorali, una seriedi documenti che vannoripresi. È chiaro che non bastaquesto. Mi attendo che lafamiglia torni ad avere unposto di rilievo nella vitasociale ed ecclesiale.

U

Nelle ultime settimane ci sonostate diverse novità: il nuovoliceo scientifico "Almerici" el’eremo di Sant’Alberico rima-sto senza eremita. Quali sono ipensieri del vescovo su questidue temi che stanno molto a cuore alla gente?Sul nuovo Liceo ho grandisperanze. Non era piùpossibile continuare così: i dueLicei faticavano nel procedere.

Con molto impegno e con unpo’ di apprensione abbiamotrovato questa strada che cisembra promettente. È chiaroche il successo dipenderàanche dalla capacità dellacomunità di sostenere in tutti imodi la nuova scuola.Sull’eremo, personalmentecontinuo a pregare, a celebrarel’Eucaristia, a offrire le mietribolazioni, perché il Signoremandi l’eremita. Se ci fosse lacoda di persone a candidarsiper l’eremo sarei un po’preoccupato, perché si trattadi una scelta forte e radicale,che non può che essere dipochi. Perciò sono fiducioso. Itempi di Dio non sono i nostri.

Siamo alla vigilia del sinodosulla famiglia. Quali i pensierie le attese del vescovo?Il Sinodo straordinario sarà unmomento di ascolto, da partedei padri sinodali, delle tanterisposte che da tutta la Chiesasono giunte a Roma dopol’inchiesta voluta dal Papa. Piùpropositivo circa l’indicazionedi percorsi ecclesiali sullafamiglia sarà il Sinodoordinario che si terrà nel 2015. Ascolto e proposta pastorale,rinnovata e aggiornata allanuova situazione,

costituiscono un bell’esempiodi come anche noi nella nostrarealtà locale dovremmo fare.

Siamo anche alla vigilia del-l’avvio del sinodo diocesanosui giovani dopo un anno pa-storale a loro dedicato. Qualipotrebbero essere le novità più rilevanti? Ci saranno ap-puntamenti a loro riservatidurante il prossimo anno?Ho visto che i giovani stessicredono molto in questaproposta, un po’ nuova. Abbiamo raccolto adesionipromettenti all’iniziativa, perun buon lavoro che dureràtutto l’anno. Essendorappresentativi di tutta larealtà diocesana, mi auguroche questi 50 giovani portinosul tavolo i veri problemi, i

desideri, le attese di tutti iragazzi.

Torneranno i Dialoghi e la Fe-sta diocesana.I Dialoghi per la cittàcambiano nome. Diventano iDialoghi con la città, volendodare a essi un taglio piùdialogico e di confronto con laCittà e i suoi problemi;verteranno sui temi dellafamiglia e del matrimonio.Quest’anno avremo la festadella Famiglia diocesana,inserita nel contesto cittadinoe in occasione della festa disan Giovanni Battista.

Legato al tema dei giovani c’è

quello delle vocazioni. Quat-tro preti in un anno non è unevento da poco per la nostra Diocesi. Quali le prospettive equali le attese? Quali anche ipensieri sulle parrocchie neglianni a venire?Dobbiamo tutti considerareuna grazia grandel’ordinazione presbiterale diquesti giovani. Devecontinuare l’impegno di tutti,del Centro Diocesano Vocazioni e del Seminario inparticolare, nell’offrire aigiovani e alle ragazze momentie luoghi di silenzio, di

riflessione e di confronto sullaloro vita. Consideroprovvidenziale e promettente

l’iniziativa vocazionale che sitiene a Porta Giovani, neilocali del Seminario. Credo siala strada giusta da battere,oltre naturalmente allapreghiera e alla nostratestimonianza cristiana piùseria e radicale.

Giovani e lavoro, un altro te-ma scottante. Purtroppo sonotantissimi quelli costretti a emigrare per trovare occupa-zione. Quali alleanze anche la Chiesa potrebbe mettere incampo? È attivo da un po’ dianni in diocesi il progetto Po-licoro. Potrebbe costituire unaiuto?Non ho e non devo cercare io

le soluzioni per t rovare lavoroai giovani. Qui c’è unagravissima responsabilità dellapolitica e degli amministratori,nazionali e locali, della cosapubblica. La Chiesa si affianca,sostiene iniziative che aiutinoa risolvere questo problema. Ilprogetto Policoro è uno diqueste. Vedo invece un vastocampo di lavoro, non ancoradissodato adeguatamente, daparte della Chiesa nell’aiutare,sostenere, incoraggiare eformare i laici cristiani inquesto loro compito dianimazione delle realtàterrene. Sono loro, i laici (chenoi Chiesa abbiamo il compitodi ben formare!) che a partire

dalla fede in Cristo risorto,individualmente e anchecomunitariamente, devonodare un contributo positivo epropositivo per la vita dellacittà terrena.

Eccellenza, lei sta svolgendola visita pastorale da ormai unpaio di anni. Quali pensieri siè portato a casa? Che chiesa 

 vede nelle parrocchie?Come ho detto altre volte, hotrovato nelle due zone che hogià visitato (Sarsinate-Alta Valle del Savio e Valle delSavio-Dismano, a novembre

mi appresto a visitare la terza)tanta ricchezza umana e

spirituale. Vedotuttavia lanecessità dilavorare dipiù sullaformazione,sull’ascoltodella Paroladi Dio e sullariflessione apartire dai

documentidelMagisterouniversale elocale, perfar fare allavita di fede,spessotradizionale,un salto diqualità: una

fede più convinta, quindi piùentusiasta e più capace dientrare nelle scelte concretedella vita. Vedo la necessità di

lavorare più insieme traparrocchia e parrocchia,dentro alle zone pastorali. Vedo l’urgenza di costruirecomunità cristiane piùsbilanciate sulla vita fraternache non sulle attività esteriori.Mi sembra che queste, a volte,prendano troppo piede esoppiantino valori piùprofondi accontentandosi divivere alla superficie cedendo

a una deriva materialistica econsumistica checaratterizzano la nostra epoca.

Infine la maggiore novità de-gli ultimi tempi: papa France-sco. Si è notata nelle parroc-chie una maggiore frequenza alla Messa domenicale? Alla confessione? I giovani si sonoriavvicinati alla fede? Soffia un vento di novità, almeno at-traverso i media. È così anchea Cesena-Sarsina?Sì, un ritorno alla vitaecclesiale da parte di qualcunoc’è stato e proprio inconsiderazione della parole edei gesti di papa Francesco. Èuna benedizione di Dio questo

Papa. Si conferma ancora unavolta che a guidare la Chiesa èlo Spirito Santo. Le novità cheriscontriamo mi sembra sianodovute allo stile di papaFrancesco. I contenuti sonoquelli di sempre. È lo stile chefa l’uomo; direi che è lo stileche fa anche il cristiano. GesùCristo infatti è lo stesso: ieri,oggi e sempre; ma il modo diviverlo cambia. Oggi si auspicauna vita cristiana più sobria,più essenziale, più leggera, manon per questo meno esigentee meno vera.

Francesco Zanotti

“Purtroppo anche tra icristiani serpeggia unacerta superficialità.Ci si accontentadei titoli dei giornali,spesso fuorvianti”

“Sul nuovo Liceo‘Almerici’ ho grandisperanze. Il successodipenderà anche dallacapacità della comunitàdi sostenere la scuola”

CESENA DALL’ALTO

(FOTO PIER GIORGIO MARINI)

A DESTRA, IL VESCOVO DOUGLAS REGATTIERI

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 2014 9Vita della Chiesa

 

LE SETTE DIOCESI DELLA ROMAGNACON I LORO VESCOVI A ROMA DA PAPA FRANCESCO:Udienza organizzata da Opera Pellegrinaggi della Romagna: mercoledì 22 oobreConcelebrazione della Messa in San Pietro. In pullman da Cesena: € 45La nostra Diocesi propone il pellegrinaggio al Santuario del Divino Amore martedì 21 oobre,e la partecipazione all’udienza di mercoledì 22 oobre (da € 120).Possibilità di prolungare con la visita a Roma dal 20 al 22 oobre (3gg.): da € 185

MESERO PELLEGRINAGGIO DIOCESANO: 9 novembre 2014. Nel periodo in cui la Chiesa si interprellerà sul Sinodo straor-dinario dell’oobre 2014 e in quello generale del 2015 sul matrimonio e la famiglia, la nostra diocesi organizza un pellegrinag-gio al Santuario di Santa Gianna Berea Molla, a Mesero (Milano).Gianna Berea, coniugata Molla, è stata una pediatra italiana, venerata come santa dalla Chiesa caolica. Incinta, con un tumore all’utero,

 preferì morire anziché acceare cure che arrecassero danno al feto. “Donna meravigliosa, amante della vita, sposa, madre, medico professio-

nista esemplare, offrì la sua vita per non violare il mistero della dignità della vita” (cardinale Carlo Maria Marni)

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 VERSO IL SINODO. Il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, a proposito del dibattito sulla comunione ai divorziati: “Midomando perché non parlare anche della poligamia, dei matrimoni combinati, dei matrimoni misti, delle povertà di ogni tipo che creano spesso lecondizioni per separazioni, divorzi, fallimenti?”. Occorre “trasmettere ai giovani la bellezza del Vangelo della famiglia”

rmai ci siamo: mancanopochi giorni all’apertura

della III assembleagenerale straordinaria delSinodo dei vescovi, sul tema “Lesfide pastorali sulla famiglia nelcontesto dell’evangelizzazione”(Vaticano, 5-19 ottobre 2014). Per il 4ottobre la Chiesa italiana haorganizzato un incontro di preghierain piazza San Pietro dalle 18 alle19.30. Questi mesi preparatori sonostati ricchi di dibattiti eapprofondimenti. Come ovvio, nonsono interventi critici. Facciamo ilpunto con il cardinale LorenzoBaldisseri, segretario generale delSinodo dei vescovi.

Eminenza, questi mesi sono statiaccompagnati da tanti spunti di ri-flessione, ma anche da non poche

polemiche su alcunequestioni, come adesempio la comunio-ne ai divorziati. Comesi preannuncia que-sto importante even-to ecclesiale? Con chestato d’animo acco-starsi?È necessario avereanimo sereno,ponderazione e calma. Capisco chegli animi si accendano alla vigiliadell’evento specialmente su certiargomenti che i media enfatizzano, acui alcuni ecclesiastici hannoprestato il fianco, ma credo cheesprimere le proprie opinioni siapositivo. Basta che lo si faccia conciviltà e senso costruttivo. Se sivogliono dare risposte adeguate,

necessita costruirle nel confronto enella buona volontà di fare passi inavanti per trovare vie di soluzionenella verità e nella carità. Io midomando perché non parlare anchedella poligamia, dei matrimonicombinati, dei matrimoni misti,delle povertà di ogni tipo che creanospesso le condizioni per separazioni,divorzi, fallimenti? Questi e moltialtri saranno i temi discussi nelSinodo, e soprattutto quello ditrovare il linguaggio giusto pertrasmettere ai giovani la bellezza del Vangelo della famiglia. Spero se neparli fin da ora come contributo eaiuto ai padri sinodali nella lororiflessione e come opportunità percreare un’opinione pubblica diampio respiro, con orizzonti vasti,

una visione mondiale della famiglia.In questi giorni sono spesso risuo-nate parole come “misericordia”,“perdono”, “non possumus”, “oiko-nomia”, che indicano anche una li-

O

nea di pensiero. Cosa si sen-te di dire a chi non è adden-tro ai lavori ma guarda conansia e speranza a questoappuntamento?Che tutto questo non è e

non deve considerarsi un mezzoper creare confusione. Non èaffatto così. Quando si dibatte esi discute su certi temi, anchesensibili, lo scopo è mettere sultappeto lo stesso tema e lasciareche ciascuno si esprima secondole sue conoscenze e convinzioni.È stato ripetuto sovente chel’insegnamento della Chiesa su

matrimonio e famiglia si trovaaffermato e descritto indocumenti ufficiali, magisteriali.La misericordia e il perdono sonocentrali nella dottrina dellaChiesa e sono spesso richiamatida papa Francesco come unaverità che deve accompagnare intutte le circostanze e i contesti lavita dell’uomo. Il ’non possumus’e la ’oikonomia’ sonoaffermazioni e concetti che fannoparte del dibattito e pongonoquestioni serie degne diattenzione e di rispetto e aiutanoa far riflettere e approfondire lamateria.

Discussione aperta e confrontoreale durante i lavori: sarà effet-

tivamente così?Papa Francesco in numeroseoccasioni ha detto e ha fattocapire che è importanteesprimersi, senza paure esospetti. La fede è vissuta e

s’incarna in persone concrete; losforzo della Chiesa e deglioperatori pastorali è porgerlanella sua interezza alla portatadella gente, con semplicità eonestà. Sentirsi liberi diesprimere quello a cui si crede oquello di cui si dubita mostra laqualità dell’uomo che lodistingue da altre creature e lo faresponsabile davanti a Dio e agliuomini. La discussione, allora,nel Sinodo sarà aperta, vi saràconfronto e i partecipanti, nellediverse loro funzioni, sonochiamati a far primeggiare non il

proprio interesse o punto di vista,ma a cercare la verità che non èun concetto astratto, frutto dellaspeculazione filosofica oteologica, ma la persona diCristo, Uomo-Dio, uomo storicoe Figlio del Padre: ’Io sono la via,la verità e la vita’. Da lì bisognapartire. Il primo evangelizzatore èstato Gesù che è sceso nellestrade e si è fatto conoscere conla parola e con i segni e,finalmente, con la suatestimonianza di vita.

L’assemblea non si chiuderà a ottobre ma, con una decisionesenza precedenti, verrà protratta in successive tappe. Come se si

 volesse sottolineare che la sino-

dalità non accelera le decisionima le fa maturare.È proprio così! La decisione delSanto Padre d’indireun’assemblea sinodale, che sisvolgerà in due tappe, indica la

volontà d’identificare la

sinodalità per quello che è, ecioè un cammino insieme, cheprevede riflessioni, pause,riprese e via facendo fino adarrivare alla meta e tutto questoè compiuto non attraverso illavoro di solitari, da piccoligruppi di persone ocommissioni, ma attraverso ilcoinvolgimento del popolo diDio. Lo abbiamo già visto con ildocumento preparatorio che hadiffuso il questionario, al qualeha risposto un enorme numerodi persone e istituzioni. IlSinodo è un’assemblea divescovi e di altri aventi diritto,ma si muove con lapartecipazione di tutta laChiesa.

Tra i partecipanti all’assemblea figurano anche 13 coppie di co-niugi, provenienti da diversiPaesi tra cui anche zone diguerra. La loro testimonianza sarà ascoltata e tenuta in consi-derazione?Sì, vi figurano tredici coppie diconiugi provenienti dai cinquecontinenti e anche da zone diguerra. La loro presenza inprimo luogo è unatestimonianza di vita vissuta, daoffrire all’attenzione di tutticome una bella esperienza difede, componente essenzialeper una buona riuscita di unmatrimonio e di una famiglia.Questo nella varietà delleculture e delle tradizioni in

tutto il mondo: non c’ègeografia, storia, o letteratura escienza che non trattino delmatrimonio e della famigliacome espressionefondamentale della società eper il cristiano, una Chiesadomestica, che vi s’incarna, inforza del battesimo.

Come si concluderà questo Si-nodo? Ci sarà un documentoche farà da “pista di lavoro” perl’assemblea ordinaria del 2015? Alla conclusione del Sinodo visarà un messaggio al popolo diDio e un documento dettosinodale, che sostituirà le’propositiones’. Il documento,approvato dall’assemblea, sarà

consegnato nelle mani delSanto Padre che ne disporrà asuo piacimento, e sarà la basedell’Instrumentum laboris delSinodo del 2015.

 Vincenzo Corrado

Domenica 28 settembre c’ero anch’io,a Torino. Il Forum provinciale delle associazioni familiari ha organizzatoun’animata festa in piazza per la fa-miglia, sotto la felice espressione di papa Francesco “La famiglia motore del mondo e della storia”. Stand, can-ti, musiche, animazione per i bambi-ni, e un momento conclusivo di ri- flessione, su un piccolo palco improv-visato. Ho fatto un intervenuto come presidente nazionale del Forum e poi ha parlato anche il sindaco di Torino,Piero Fassino.Una bella occasione per riaffermare che “le nostre famiglie ci stanno bene in piazza, perché vogliamo occupare lo spazio pubblico, perché ci interessail bene comune, perché fare famigliasignifica anche costruire questo Paese 

e il suo futuro”. E questo nonostante un sistema politico, amministrativo,economico e culturale che continua aignorare i bisogni e le urgenze delle  famiglie, come ha ricordato anche il recente Messaggio della Conferenzaepiscopale italiana. Però Piazza Car-lo Alberto non era una piazza di pro-testa o di rivendicazione: eppure di ragioni ne avremmo, per protestare e per rivendicare! No, prima di tutto aTorino è stato una testimonianza di un popolo in festa: le persone che so-no passate per la piazza hanno in-contrato genitori, associazioni e bambini che volevano testimoniare che la famiglia è viva, e che non in-tende chiudersi in casa, ma vuole tor-nare a essere un soggetto pubblico.Pronti a essere famiglia e a educare i nostri figli nelle nostre dimore, ma

anche pronti a essere cittadini negli spazi pubblici di questo Paese.E non potevo non pensare alla gran-de occasione che ci si presenta sabatoprossimo, 4 ottobre, invitati da papaFrancesco in un’altra piazza, ben più grande e impegnativa, quella piazzaSan Pietro in cui vogliamo offrire ai lavori del Sinodo la nostra testimo-nianza e la nostra preghiera di fami- glie. Per questo rinnovo a tutte le fa-miglie e a tutte le nostre associazioni l’invito a esserci, a Roma, sabato 4 ot-tobre, nel momento di preghiera che si terrà dalle 18 alle 19.30, insieme apapa Francesco, all’inizio del grande appuntamento del Sinodo straordi-nario sulla famiglia. Per molti saràun sacrificio, un lungo viaggio, so-prattutto per chi verrà da più lonta-

no.Però sono certo che ne varrà la pena:per ciascuno di noi, per il nostro stan-co e sfiduciato Paese, e per la Chiesatutta.

Francesco Belletti 

Da Torino a RomaFamiglie in piazza

“ arleremo

di famiglia

senza paure

e sospetti”

IL CARDINALE LORENZO BALDISSERI (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 2014 11Attualità

 Villaggio globaledi Ernesto Diaco

LA CINA CERCA DIO... ANCHE SU INTERNETNel pianetadigitale,

regno dellalibertà diespressione edell’abbatti-mento dellebarriere, laCina non oc-cupa certoun postod’onore. Nei mesi scorsi – per citare soloun esempio fra i tanti – avvicinandosi il25esimo anniversario delle proteste dipiazza Tienanmen, centinaia di siti websono stati resi inaccessibili dalla censura diStato.Nessuna sorpresa: da anni si sa dell’azionesistematica condotta su internet dai tec-nici governativi, capaci di individuare ebloccare un contenuto sgradito in meno di24 ore. I fatti di Tienanmen, insieme all’au-

tonomia del Tibet e a quella dello Xinjiang,sono al vertice di questa piramide di atten-zione. Basti pensare a Baike, la Wikipediadi regime sponsorizzata dal motore di ri-cerca Baidu, dove Tienanmen semplice-mente non esiste. Anzi, non figuraneppure l’anno in cui quel movimento hasprigionato la sua protesta: il 1989 è statosemplicemente eliminato dalla cronologia.Con queste premesse, sorprende non pocoleggere in uno studio recente che la parolapiù ricercata in assoluto dai giovani cinesisu internet è “Dio” e la parola “Gesù” su-pera per digitazioni il nome del presidente

 Xi Jinping. Per i navigatori della grande re-pubblica popolare, il Papa risulta “più inte-ressante” di Mao e le ricerche sulla Bibbiapiù numerose di quelle sul “libretto rosso”.D’altra parte, secondo le stime diffuse da“China Daily”, ogni giorno nel Paese ven-gono battezzate 50mila persone e si sta as-

sistendo a un aumento inarrestabile dicredenti protestanti: sarebbero attual-mente tra i 23 e i 40 milioni e alcuni stu-diosi ritengono che raggiungeranno i 160milioni nel 2025. Nonostante la reazionedelle autorità della regione dello Zhejiang,che hanno deciso la demolizione di 130 et-tari di edifici religiosi per motivazioni “ur-banistiche”, anche i cattolici sono incostante crescita: raggiungerebberoi 12 milioni e secondo le fonti ufficialisarebbero più di 4.600 le chiesecattoliche aperte, gestite dall’associazionePatriottica, a cui si aggiungonoi luoghi di culto segreti della Chiesasotterranea.Passa da internet, dunque, il risveglio reli-gioso del gigante asiatico. Una notizia,però, che sembra interessare poco i mediaoccidentali, sui quali – a proposito di Cina

e nuove tecnologie – non mancano invecele curiosità. Non c’è giornale, ad esempio,che non abbia pubblicato le foto dei mar-ciapiedi di Chongqing, con la nuova corsiapreferenziale dedicata agli utenti ossessividegli smartphone. A suo modo, una reli-gione anche questa.

il Periscopio di Zeta

Si è aperto sabato scorso a Rimini il processodi Beatificazione per il sacerdote dalla tonaca lisa 

Don Oreste Benzi: per la gente è già santo

“Don Oreste Benzi non è ancora proclamato santo, ma non saremmoqui se la sua vita non parlasse di santità”. Ha pronunciato questeparole sabato scorso il vescovo di Rimini, monsignor Francesco

Lambiasi, nella chiesa parrocchiale della Resurrezione. È lì che si è aperto inmaniera ufficiale il processo di beatificazione e canonizzazione del sacerdoteriminese.Tanta gente in chiesa per vivere un momento molto atteso dai membri dellacomunità papa Giovanni XXIII e da quanti hanno conosciuto il prete dallatonaca lisa. Tanti i volti noti, dall’ex segretario Stefano Paradisi ora presidentedella provincia di Rimini, ai coniugi Torroni di Savignano che di recente hannodonato una casa all’associazione di don Oreste. Poi molti fotografi,cineoperatori e giornalisti, tutti pronti per documentare un evento storico perla Chiesa riminese e non solo.“Siate santi”, la scritta campeggia ancora lì, da quell’1 novembre 2007, la vigiliadella morte del don. Oggi, con l’avvio dell’iter per dichiarare don Benzi primabeato e poi santo, quelle due parole appaiono perlomeno profetiche. “Riusciròa farmi santo?”, si chiedeva nel 1958 il sacerdote, come è scritto nei fiorettiraccolti dal vescovo Lambiasi.Si potrebbe dire quasi un’ossessione per il sacerdote che “si è strapazzato fino

parroco fino all’ultimo, anche se ha annunciatoil Vangelo a tutte le genti. Ognuno di noi si èsentito amato dal don in maniera particolare”.Sono tutte frasi di Ramonda che bene hannodescritto i sentimenti di chi sabato scorso eraarrivato a Rimini da ogni parte d’Italia.

Il canto d’inizio ha sintetizzato con efficacia unavita spesa in favore degli altri. Non altri qualunque, ma persone nelle quali è impresso ilvolto di Cristo. Questo il motivo di tantoimpegno. “Come tu mi vuoi, io sarò. Dove tu mivuoi, io andrò. Eccomi Signore”. È stata questa laregola di vita don Oreste Benzi, per me giàsanto. Chi gli ha vissuto accanto, chi lo haconosciuto, chi lo ha visto all’opera non puòavere dubbi: la santità è possibile. Don Benzi celo ha dimostrato. Lui ha donato tutto se stesso eha ricevuto cento, mille volte di più.Un’esistenza spesa e ritrovata completamente,come promesso nel Vangelo. “Infaticabileapostolo della Carità”, l’ha definito papaBenedetto XVI. Sì, così era il don, perché lacarità è la più grande di tutte le virtù. E luine ha fatto una regola di vita. Una vita da santo.(853)

al tutto è compiuto”, come ha messo bene in evidenzaPaolo Ramonda, il successore alla guida della grandecomunità da lui fondata, un’opera immensa, impegnatain ogni continente. E invece non si tratta di alcunaossessione, anzi. È stato solo il modo, per don Benzi, direndere ciò che aveva avuto dal suo Signore che amavain maniera sconfinata.“Amava i poveri, sapeva parlare con tutti, viveva di unapreghiera semplice, ma continua. Ha vissutonell’obbedienza alla Chiesa che ha amato tantissimo,

RIMINI, SABATO 27 SETTEMBRE: LA POSTULATRICE DELLA

CAUSA DI BEATIFICAZIONE ELISABETTA CASADEI FIRMA I

DOCUMENTI DI INIZIO PROCESSO

on sappiamo se sia stato troppopessimista il presidente della Fisc(Federazione italiana settimanali

cattolici e direttore del Corriere Cesenate ),Francesco Zanotti, quando la mattina digiovedì 25 settembre alla Camera deiDeputati, intervenendo all’incontro"Garantire il pluralismo dell’informazione. Appello urgente al Governo e alParlamento", ha detto: "La stampadiocesana che rappresento, con le sue 189testate, sta vivendo un momentoveramente difficile. Si naviga a vista, senzasapere cosa accadrà domani. Quasi non cisono più lacrime per piangere e cidomandiamo se nei confronti dellastampa locale in genere, qualcuno vogliala nostra morte". Il tono con cui hapronunciato queste parole era accoratoma non disperato. Il fatto di aver indettoun incontro per presentare l’appello al

governo, con alcune proposte concrete,denota la volontà di opporsi a una crisiche sta toccando un po’ tutto il mondodell’informazione: dalle reti televisive allegrandi società editoriali (Rizzoli,Mondadori, Repubblica, Stampa, Sole 24Ore ecc.) fino alle società editrici piùpiccole. Se le testate giornalistichenazionali hanno i loro canali per valutarela situazione e fare le loro proposte (laFieg, anzitutto), per le testate a diffusioneregionale e locale, la rappresentanza èaffidata a strutture più snelle. Cosìl’incontro del 25 settembre è statopromosso da un cartello di organismi eassociazioni in cui convergono oltre allaFisc, la File (Federazione italiana liberieditori), "Alleanza delle Cooperativeitaliane per la cooperazione" (che fa capoa Confcooperative), "Mediacoop" (nella

Legacoop), la Fnsi (sindacato giornalisti),l’Uspi (stampa periodica), fino ad"Articolo21" e altre.

I pesanti dati della crisi odierna. Questocomposito mondo della stampa regionale,

provinciale, locale, dei piccoli editori dilibri e riviste varie, delle giovanicooperative di giornalisti che si cimentanocon la comunicazione in rete e coniniziative d’avanguardia (web 2.0), untempo magari diviso da storia, tradizione evisioni ideologiche antagoniste, oggi èinvece accomunato da un destino che stamettendo a repentaglio la sopravvivenzadi giornali e riviste dalla storia lunga egloriosa, ma con crescenti difficoltàeconomiche. I dati forniti all’incontrosono allarmanti: meno 22 per cento levendite in edicola negli ultimi cinque anni,meno 50 per cento la pubblicità, 3milaposti di lavoro persi nelle redazioni delletestate maggiori, 1000 in quelle deigiornali più piccoli e dei territori. "Lasituazione è gravissima - ha spiegatoZanotti - perché la pubblicità da sola nonbasta per tenere in piedi i giornali, che

pure hanno sempre avuto e oggi ancora dipiù organici ridotti all’osso, con stipendimagri. Per questo abbiamo ideato questoincontro col quale chiediamo a Governo eParlamento di rivedere i criteri con i qualivengono distribuiti i sempre più scarsifondi all’editoria".

Gli aiuti all’editoria in altri Paesi Ue. Dellostesso tenore gli altri interventi. "Negliultimi dieci anni i contributi pubbliciall’editoria sono scesi da 120 a 55 milionidi euro", ha ricordato Roberto Calari, di"Alleanza cooperative italiane". "Così nonsi può proseguire. Dopo i trentaduegiornali che hanno chiuso negli ultimi dueanni altre decine di testate locali rischianodi scomparire - ha proseguito -. Si tratta digiornali radicati nel territorio che sono unelemento essenziale della democrazia e

del pluralismo dell’informazione". "Lacrisi è di tutto il sistema editoriale - haaffermato Franco Siddi, segretariogenerale della Federazione nazionalestampa italiana (Fnsi) - e oltre alla perditadei posti di lavoro, siamo di fronte a un

netto dimagrimento dell’offerta e dellaqualità". Caterina Bagnardi,rappresentante della File (quotidianilocali) ha descritto i provvedimenti disostegno all’editoria in alcuni paesieuropei: l’Austria con 500mila euro atestata oltre a una quota variabile infunzione delle copie vendute; Danimarcacon fondi fino a un massimo di 2 milionidi euro; la Francia con provvidenze varie;la Germania con fondi erogati dai"lander"; la Gran Bretagna senza alcunaiuto specifico e totale libertà di stampaentro la "Common Law".

Ridurre i tagli ai giornali non-profit. Larichiesta formulata da Zanotti a nomedella Fisc parte dal fatto che "negli ultimidue anni abbiamo subito tagli di circa il 60per cento dei contributi, mentre il restodell’editoria che usufruisce dei contributi

sulla legge 250/90 ha subito un taglio dicirca il 30 per cento - ha spiegato -. Quindi,per evitare di dover assistere a chiusure ditestate, chiediamo che anche nei nostriconfronti si porti il ’taglio’ al 30 per cento,così da lasciare un po’ di respiro ai giornalidiocesani". "La questione - ha aggiunto -non è una battaglia per conservare dei’privilegi’, anzi è esattamente il contrario:si tratta di poter usufruire di quel minimodi sostegno che permette di mantenere invita queste voci libere". Tre gli "appelli"che sono stati rivolti al Governo: avviareun tavolo di confronto con gli operatoridel settore per definire obiettivi e strategieper una vera "riforma dell’editoria" datempo attesa; accelerare la revisione dellenorme sull’emittenza televisiva eradiofonica; provvedere con la prossimalegge di stabilità a garantire le risorse

adeguate agli strumenti di intervento chela legge già oggi prevede per l’editorianon-profit, cooperativa, di idee e ditestimonianza (tra cui rientrano inparticolare le testate diocesane).

Luigi Crimella 

N

“Sostenere le voci libere”

EDITORIA IN ALLARME:“Chiediamo che per i giornali diocesani siporti il taglio dei contributi al 30 per cento”

 L a  F i s c   a l  G o v e r n o

FOTO SIR

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Giovedì 2 ottobre 201412   Cesena

 ANNIVERSARIO

Nel primo anniversariodella sua scomparsa,

il marito Oliviero e i figliMichele e Patrizia ricordano

con grandissimo affetto

Mariangela Venzi

Una messa in suffragioverrà celebrata

nella chiesa parrocchialedi Sant’Egidio domenica

5 ottobre alle 9,30

10 ottobre

Libertà di espressioneIncontro con AmatoL’avvocato Gianfranco Amato(presidente associazione Giuristi per lavita) parteciperà venerdì 10 ottobre

all’incontro organizzato sui temi dellalibertà di espressione. Appuntamentoalle 21 presso la sala dellaConfartigianato, a Torre del Moro, difronte alla rotonda del Famila.

In Europa ed inItalia si stannointroducendonuove normativeche attaccano alcuore la famiglia,l’istituto delmatrimonio e ildiritto inviolabiledei bambini dicrescere con un

padre e una madre. Ad oggi l’istitutofamiliare è regolato e tutelato dalvigente ordinamento giuridico, chetrova origine e fonte nella stessa

Costituzione Italiana.Le nuove proposte di legge nonammettendo alcuna forma di dissenso,reintroducono di fatto il reato diopinione così caro all’ideologia nazi-fascista.Nell’incontro del 10 ottobre prossimo, ilgiurista Gianfranco Amato guiderà auna lettura approfondita e critica dellanuova legislazione europea ed italiana.Titolo della serata "E’ in gioco la libertàdi espressione. Il caso della proposta dilegge Scalfarotto”.

Michelangelo Bucci

na comunità spezzata, con gliospiti della stessa separati espediti altrove come pacchi, conpromesse mutate in beffe nel

giro di pochi mesi, con gli operatori chevi lavoravano messi alla porta senzapossibilità di scelta, dopo anni di servizio.E’ quanto accaduto alla comunitàeducativa Arca, che in via Ancona (nonlontano dalla casa protetta Nuovo

U

L’Asp sospende un servizioDifficoltà per le famiglie

Sconcerto per la dismissione dell’assistenza ai minori

Roverella) offriva un servizio residenzialedi assistenza ai minori per contodell’Azienda pubblica servizi alla persona(Asp Cesena Valle Savio). Ad oggi restaattivo solo l’attiguo Centro diurno ma, aquanto si apprende dai diretti interessati,anche questo sarebbe in corso didismissione."Dopo 14 anni e mezzo di attività lacomunità ha sospeso il servizio - spiegaun ex operatore che preferisce rimanereanonimo - lasciando a casa 7 persone.

 Altri erano stati lasciati a casa inprecedenza. L’Asp si è giustificatadicendo che non c’era più utenza onecessità di un servizio simile. L’utenza in

realtà c’era, è stata dismessa dopo aversaputo che dovevamo chiudere. Treragazzine, con problemi familiari, sonostate strappate dal loro nuovo nucleo peressere inserite altrove".L’Asp avrebbe contestato alla cooperativaMongolfiera (gestore del servizio)un’eccessiva specializzazione nel campodelle adolescenti problematiche, ascapito di altri minori, e la provenienzaextra-cesenate di alcuni utenti:"Naturalmente eravamo pronti a metterein gioco le nostre professionalità,presentando progetti per rimodulare ilservizio. Ma l’Asp non ha voluto sentireragioni: a detta loro l’unica emergenzasociale a Cesena sarebbero i senzatetto.Inoltre, per non pagare penali, l’Asp si èlimitata a sospendere il servizio dato chela cooperativa si era aggiudicata lo stesso

fino alla primavera del 2015". All’amarezza per la perdita del posto dilavoro, e per il trattamento riservato allegiovani ospiti, si aggiunge quella per lepromesse non mantenute: "Nel gennaioscorso Alessandro Spada, direttoregenerale dell’Asp, era venuto da noi araccontarci che il Comune credeva nellacomunità e che aveva intenzione diattivare nuovi servizi, come la prontaaccoglienza e l’H24 per le emergenze.Casualmente, passate le elezioni, tutto èstato insabbiato e, anziché unpotenziamento, è arrivata la chiusura".

❚❚ E fra tutti strappa i maggiori applausi l’agricoltore Andrea Zavalloni

Economia, confronto imprese - AmministrazioneUn’intensa mattinata di confronto tra imprese,piccole e grandi, associazioni di categoria, Am-ministrazione comunale. Un incontro vissuto ametà tra l’approfondimento scientifico e la te-rapia di gruppo, in un alternarsi di slide piene didati e appassionate testimonianze delle diffi-coltà quotidiane di un imprenditore.E’ quanto si è visto due settimane fa a Cesena,nel salone della grande Malatestiana, a "La cit-tà per le imprese", il primo dei focus che il Co-mune ha intenzione di organizzare sui temi eco-nomici (il prossimo sarà a dicembre).Dopo i saluti istituzionali è stato tempo di nu-meri e statistiche. Il piatto forte lo ha servito la

Camera di commercio che, per bocca del suosegretario generale, ha illustrato lo scenario eco-nomico e imprenditoriale di Cesena. In un pa-norama che vede sopravvivere solo 63 impresesu 100 a tre anni dall’apertura (il dato provin-ciale è allineato a quello nazionale) e con i di-soccupati iscritti al centro per l’impiego di Ce-

sena cresciuti del 71,8 per cento negli ultimi cin-que anni e mezzo, il tessuto economico del ce-senate riesce comunque a reggere meglio ri-spetto ad altri livelli territoriali. Rileva però gran-di segnali di sofferenza sul fronte agricolo, dovele imprese sono calate del 21 per cento negli ul-timi 4 anni e mezzo. I cali delle costruzioni (me-no 8 per cento da fine 2009), di alloggi e ristora-zione (meno 5 cento) e dei trasporti (meno 11per cento) sono certo significativi, ma impalli-discono di fronte alle difficoltà di chi lavora laterra. A confermare i freddi numeri sono state le suc-cessive testimonianze degli imprenditori: "Bene

o male sento che qui tutti sono in grado di sbar-care il lunario - ha affermato Andrea Zavalloni,frutticoltore di Martorano - io invece mi sentoun pesce fuor d’acqua. Le aziende agricole stan-no chiudendo, le fragole sono in via d’estinzio-ne, le banche potrebbero anche finanziare le im-prese… ma cosa finanziano se poi le imprese

non riescono a fare reddito? Se a questo ag-giungiamo un tetto fiscale pesante come un ma-cigno e i continui furti notturni, si possono bencomprendere le nostre difficoltà. Oggi l’agricol-tura offre lavoro, ed è un bellissimo lavoro. Ma cisi scoraggia perché c’è un’agricoltura di serie A,finanziata dall’Europa, ed una di serie B che nonriesce nemmeno a mantenere il capitale".Dopo gli interventi di rappresentanti di Amado-ri, Apofruit, Orogel, Technogym, Trevi e dei gio-vani "startuppers" di Cesenalab, l’interventodell’agricoltore, sommerso dagli applausi, hamostrato una faccia del tessuto economico diCesena che troppo spesso passa in secondo pia-

no di fronte a grandi colossi.Dal canto suo il Comune, per bocca dell’asses-sore Dionigi, ha illustrato le azioni a sostegnodelle imprese, tra incentivi, no tax area per lenuove imprese e semplificazione burocratica (incorso).

Mb

Il servizio gestito da Arca era attivo in zona san Rocco a Cesena (foto Cr)

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Giovedì 2 ottobre 2014 13Cesena

Diocesi | Incontro col cardinale Bassetti 

Folta partecipazione all’incontro presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti,arcivescovo di Perugia, svoltosi venerdì della scorsa settimana in Cattedrale. Tema dellaserata "La gioia del Vangelo. L’esortazione apostolica di papa Francesco EvangeliiGaudium". Nella foto, il cardinale saluta i sacerdoti al termine dell’incontro.

Pomodoro superUn super pomodoro a Torre del Moro. RenzoTarghini, appassionato orticoltore, stupiscesempre amici e familiari per le dimensioni degli

ortaggi. In questo caso si tratta di un superpomodoro di oltre un chilo e mezzo. Il tuttosenza particolari tecniche di coltivazione, masolo con tanta passione e cura. La foto è arrivatadai familiari, in particolare da Bicio dell’Osteriadegli usignoli.

Parrocchie A Martorano raccolta fondi per un centro giovanile in Mozambico. A San Vittoresi prega per il Sinodo. In tutte le comunità non mancano momenti di intrattenimento

Festa senza dimenticare i più deboliSAN VITTORE

Continuano gliappuntamenti alla parrocchiadi San Vittore in occasionedella festa della Beata Verginedel Santo Rosar io. Venerdì 3ottobre alle 20.45 si terrà ilRoveto ardente, un momentodi preghiera e di adorazioneper tutta la comunità. Alle 2 0.30 pren derà il via laserata di musica e spettacolocon il gruppo Cheope che siesibirà nella tensostruttura.

Domenica 5 ottobre alle 15,30si svolgerà la processione(per le vie Settecrociari,Perugia e Tessello)accompagnata dalla Banda.Seguirà un momento di festacon giochi, attrazioni,ciambella e albana. Sotto iltendone la serata proseguiràcon l’esibizione delle bandgiovanili E45 e Black Bishops.Nella serata tra sabato edomenica le famiglie sonoinvitate a porre una luce allafinestra per accompagnare ilavori del Sinodostraordinario sulla famigliache si svolgerà dal 5 al 19ottobre 2014.

MARTORANO

E’ incentrata sulla solidarietàla festa parrocchiale diMartorano. Il ricavato dellevarie attività sarà destinatoalle missioni, in particolareall’implementazione delcentro giovanile inMozambico, dove opera lacompaesana suor Claudia

Lugaresi e dove per tanti anniha lavorato padre BrunoBoschetti.I festeggiamenti inizianodomenica 5 ottobre con lacelebrazione della Messa alle11, alla quale sonoparticolarmente invitati glianziani e gli ammalati.Seguirà il pranzo. Mercoledì 8ottobre alle 21,15 ci sarà un

momento di ricordo eriflessione dedicato aiconiugi Bruna Buratti eConsilio Pistocchi. Tema dellaserata, guidata dal parrocodon Andrea Budelacci,"Famiglia, vivi il Vangelo".Giovedì 9 la serata saràdedicata ai giovani, mentre il

10 ottobre dalle 20,30 sisvolgerà la processione da viaRavennate fino alla chiesa.Domenica 12 ottobre laMessa solenne sarà celebrataalle 11 con il mandato aicatechisti ed educatori. L’11ottobre alle 21 la Compagniateatrale parrocchialepresenterà la commediabrillante "A rubè poc us va in

galera". Domenica 12 dopo laMessa si svolgerà il pranzocomunitario, mentre ilpomeriggio sarà animatodalla musica dal vivodell’Happy Band, dallo standdei fiori, da quellogastronomico, da giochi edalla premiazione agli alunni

da parte di Banca RomagnaCooperativa. (Cr)

SAN DOMENICO

Sarà l’apericena conconcertino di pianoforte eviolino ad aprire la festa allaparrocchia di San Domenicoincentrata sulle celebrazioniper la Madonna del Rosario.Il concerto si terrà al Lugaresialle 20 di venerdì 3 ottobre,seguirà il torneo di burraco.Sabato 4 ottobre alle 16

partiranno i tornei di calcettoe pallavolo e alle 17 quello dibiliardino. Alle 18 aprirannogli stand gastronomici cheoffriranno un servizio ancheper celiaci e alle 20 serata dimusica con la gara canora.Domenica 5 ottobre le Messesaranno alle 9, 11 (consupplica alla Madonna diPompei) e alle 18. Alle 19.45ci sarà la proiezionefotografica di "Un anno dicomunità 2013/2014" e inserata dopo la premiazionedei tornei, alle 20.30, si terràl’estrazione dei biglietti dellasottoscrizione a premi.Dal 10 al 12 ottobre tutta lacomunità sarà coinvolta nella"Tre giorni della parrocchia"

animata dai Fratelli di SanFrancesco della comunità diCesenatico e dalle sorelle diSan Francesco dellacomunità Brede di SanBenedetto di Po.

SAN PAOLO

E’ dedicata alla Madonna del

Popolo la festa dellaparrocchia di San Paolo Apos tolo. S abato 4 ott obrealle 14.30 è in programma lafiorita dei bambini delcatechismo e festa delcatechismo con nutella party e alle 18 la Messa. Domenica5 ottobre, festa dellaMadonna del Popolo, leMesse saranno alle 9 e alle 11,alle 14.30 è in programma lapreghiera comunitaria. A partire dal 3 ottobre si

terranno a San Paolo anchediverse attività ricreative. Siinizierà il 3 ottobre alle 19con la cena ad offerta libera ea seguire giochi organizzatidai gruppi giovanili dellaparrocchia. Sabato 4 ottobrealle 19 la cena sarà preparatadal clan e dai giovanissimi ealle 21 si potrà assistere a"Cantinsieme" gara musicalefra i gruppi parrocchiali.Domenica 5 ottobre alle 9.30si terrà l’apertura degli stand,alle 12.30 pranzo dellefamiglie in parrocchia(occorre prenotarsi). Alle15.30 aprirà lo standgastronomico e inizierà ilconcerto del gruppo musicaleJackpot.

 Alle 2 0.30 l’esib izion e de lCoro Cai (Club AlpinoItaliano) di Cesena cheproporrà brani del repertoriotradizionale e folcloristico. Laserata si chiuderà conl’estrazione dellasottoscrizione a premi.

a cura di Barbara Baronio

Attori di una

compagnia

parrocchiale (fotod’archivio)

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Giovedì 2 ottobre 2014 15Cesenatico

PETROLCHIMICI

 

 AGROALIMENTARI

 

ECOLOGIA 

 

DEPURAZIONE

 

 ACQUEDOTTI

 

METANODOTTI

 via Marinelli, 6 - 47521 CESENA (Fc)tel. +39 0547 29730 - fax +39 0547 21141

e-mail: [email protected] Web: www.comce.it 

in ITALIA nel MONDO

 Progettazione e forniturachiavi in mano Impianti:

Una splendida giornata di sole, domenica scorsa, hafatto da cornice alla prima edizione del Trofeo Tria-thlon di Cesenatico, manifestazione che ha segnato il"sold out" dei pettorali messi a disposizione dalla so-cietà organizzatrice ( Trial & Triathlon Cesenatico) cheaveva fissato a 500 il numero massimo dei numeri di-sponibili. Dopo il ritrovo alle prime luci dell’alba, laprima batteria - composta da 150 uomini - ha preso ilvia alle 9.15, seguita da altre due batterie maschili euna femminile che ha chiuso, con le sue 50 unità, il lot-to dei partenti.Sono stati 446 quelli che hanno preso il via, 437 gli atle-ti che hanno concluso la prova olimpica che com-

prendeva 1,5 km a nuoto, 40 km di bici e 10 km finali acorsa.

 Ad aggiudicarsi il 1° Trofeo Triathlon Città di Cesenati-co è stato Manuel Biagiotti (Frieisian Team) atleta cer-vese, che ha chiuso la prova olimpica in 1:58.11.Secondo classificato Michele Insalata (ASD Nadir Onthe road) che ha chiuso in 2:02.48. Terzo gradino del

podio per Massimo Torsani (T.D. Rimini) arrivato do-po 2:08.05.Prima classificata tra le donne è stata Monica Borsari(G.S. Pasta Granarolo) che ha chiuso la gara in 2:19.28.Queste le dichiarazioni del vincitore assoluto ManuelBiagiotti: "Sono molto felice per questa vittoria perchéero responsabilizzato dal fatto che correvo in "casa"oltre ad essere il testimonial di questa gara. Tra l’altro,visto l’infiammazione di cui soffro da tempo al tendi-ne di Achille, ero pieno di dubbi sul mio rendimento.Nella frazione a nuoto non ero al massimo ma supera-ta la prima boa sono riuscito a sciogliermi. In bici in-vece ho sfruttato le mie caratteristiche di passista ac-

cumulando il vantaggio per poi gestire nella frazione dicorsa".Il sindaco Roberto Buda ha detto che "Abbiamo vissu-to una grande giornata di festa e un grande successosportivo nonostante fosse la prima edizione. Spero cheinizi un ciclo importante e che questo sia di stimoloper migliorare sempre più questo nuovo evento".

La massacrante gara di nuoto, bici e corsa ha visto prevalere un atleta di Cervia

Debutto alla grande per il trofeo di Triathlon

Nove Colli

Ospitalità alberghieraAnche per l’edizione 2015 il comitatoorganizzatore della Nove Colli ha scelto dimettere a disposizione duemila dorsali perl’iscrizione alla gara con l’ospitalitàalberghiera.Per la gestione dei pettorali è statosottoscritto un accordo con il ConsorzioCesenatico Bellavita e GiroHotels (brandalberghiero specializzato nel cicloturismo).É interesse comune contribuire a dare allamanifestazione ancora di più un carattereinternazionale per favorire un aumentodella permanenza in città, con tutte leconseguenti ricadute positive per il sistemaeconomico che si potranno verificare. Dareun maggiore carattere internazionalesignifica, infatti, avere ciclo-turisti cheprovengono da tutto il mondo. La nuovapartrnership, che inizia con il 2015, èl’avvio di una colaborazione che si contapossa svilupparsi sempre di più portandosoddisfazione a tutto il sistema economicoe turistico di Cesenatico. L’obiettivocomune è continuare a migliorare ecrescere con un forte spirito innovativo che

è un attributo trasversale per entrambe lerealtà. La Nove Colli alla sua 45ª edizione,ormai un caso di studio e un brand diriferimento del mondo sportivo, è la primaGran Fondo italiana per numeri e percapacità organizzativa. Non va maidimenticato che è una associazionesportiva gestita interamente da volontari.Cesenatico Bellavita® un Consorzio nato treanni fa, molto dinamico che riunisce gliimprenditori più noti della città e mira a farcrescere la destinazione puntando sullaqualità dell’offerta. In soli tre anni haraggiunto ottimi risultati e visibilitàinternazionale.

na conta dei danni che stacontinuando ancora oggi.L’acqua alta del 22 settembre,che ha allagato una larga fetta di

Cesenatico a partire dal Porocanale, èstata devastante. Questo il commentosconsolato del sindaco Roberto Buda."E’ stato un fenomeno improvviso dimareggiata con mare mosso e fortevento del quale non siamo stati allertati.Solitamente quando sopraggiungonoperturbazioni particolarmente intense e

U

 Acqua alta, tanti dannie primi aiuti alle aziende

Promossa una convenzione per dare una mano a sostenere le spese

pericolose la Protezione Civile fascattare un meccanismo di allertaqualche giorno prima, in modo da poterapprontare le necessarie contromisure.Questa allerta non si è avuta, nè ilsindaco nè la Capitaneria di Porto haavuto delle segnalazioni, infatti vi eranoanche alcuni pescatori in mare, cosache non sarebbe avvenuta se ci fossestato il necessario preallarme. In questesituazioni improvvise le Porte Vincianenon si possono chiudere. Le Porte

vanno chiuse prima che arrivi lamareggiata, per questo è fondamentalel’allerta".Per dare una mano alle aziende, si stamuovendo qualcosa da parte delleassociazioni."Abbiamo assistito a un fenomeno fuori

dalla norma - sottolinea MassimoBenini, membro della presidenza di CnaEst Romagna e operatore turistico - conconseguenze disastrose sulle imprese,già messe in difficoltà da una stagioneturistica difficile. Senza entrare nelmerito di responsabilità particolari -prosegue Benini - riteniamo molto piùutile, in questo momento, proporreazioni di supporto alle imprese, chediano risultati immediati".

 A questo scopo Cna ha attivato unaconvenzione con la Cassa di Risparmiodi Ravenna.

Pippofoto

L’acqua alta del 22 settembre

(foto Alessandro Mazza)

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Giovedì 2 ottobre 201416 Valle del Rubicone

Longiano La comunità delle suore passa da cinque a quattro unità

Francesca Farina (46 anni)è stata di comunità ad Assisi,a Teramo, di nuovo ad Assisi,e poi all’estero, nelle FilippineDal 2010 è a Loreto, prima come Vicaria e ora come Superiora

a cesenate suor FrancescaFarina sarà per quattro anni lanuova Superiora dellaProvincia italiana delle suore

francescane missionarie di Assisi.L’Istituto conta 130 suore in diecicomunità sul territorio nazionale e570 religiose in venti Paesi nelmondo.Originaria della parrocchia diBulgaria, Francesca Farina (46 anni)è suora dal 1990. È stata di comunitàad Assisi, a Teramo, di nuovo ad Assisi, e poi all’estero, nelle Filippine.Dal 2010 è a Loreto, prima in qualitàdi Vicaria provinciale, poi, dalloscorso luglio, con la carica diSuperiora provinciale.Il Capitolo che ha visto la suaelezione si è svolto a Loreto dal 26giugno al 10 luglio scorsi."Il mio compito - dice suor FrancescaFarina - è quello di guidare le sorelleche mi sono state affidate, in ascolto

della parola di Dio, per discernerequello che Lui ci chiede percontinuare la missione che ci è stataassegnata.Stiamo vivendo un periodo di grandetrasformazione. La nostra presenza sista ridimensionando. In questa"povertà" emergono risorse nuoveche possiamo trovare ritornando allanostra identità, cioè a una missionedi evangelizzazione semplice eattenta ai bisogni della gente".La vocazione di suor Francesca ènata all’interno dell’esperienza di

L

Una Superioradi Bulgaria

fede vissuta in famiglia e nel gruppogiovani della parrocchia di Bulgaria."Fin da ragazza - dice la religiosa - lafigura di san Francesco mi ha colpitoper la dimensione della gioia e dellasemplicità di vita. Il longianese padreRoberto Ceccarelli mi ha aiutato nelpercorso di scoperta vocazionale. Unforte legame mi lega anche allacomunità delle suore di Longiano. Mihanno testimoniato la bellezza dellavita consacrata nella semplicità delloro servizio. Da loro ho respirato

pienezza di vita nelle cose semplici.Mi hanno testimoniato la bellezzadel dono". A Longiano suor Francesca è tornata

nei giorni scorsi per dare forma allacomunità delle suore, in seguitoall’ultimo Capitolo. "Dallo scorsoluglio - spiega suor Francesca - devovisitare in prima persona ognicomunità e prendere decisioniassieme al Consiglio, ascoltando lenecessità di ogni singola sorella". A Longiano le suore passeranno dacinque a quattro unità. La longianesesuor Anna Maria Raggi, trasferita ad Assisi, non sarà sostituita.Rimangono a Longiano suor AdeleBagnolini (longianese, 77 anni), suor Antonia Andreana (foggiana, 76anni), suor Rosa Della Volpe(napoletana, 31 anni). A guidare lacomunità sarà, ancora per quattroanni, suor Emilia Miraglia (originariadi Pozzuoli, 50 anni) che porterà

avanti anche il compito diConsigliera provinciale.Le suore di Longiano, che vivono inuna struttura attigua al convento deifrati minori, collaborano con loro sianella pastorale giovanile evocazionale sia in quella familiare.Svolgono servizio all’interno delSantuario del Santissimo Crocifisso enelle parrocchie della diocesi. Sonoanche inserite nelle varie attivitàdell’associazione "Homo viator. Perl’umanità in crescita".

Matteo Venturi

Gambettola

Corsi di musicaLa Scuola di Musica "Musicò", incollaborazione con la corale "AntonioVivaldi" e con il patrocinio del Comunedi Gambettola, apre le iscrizioni ai"Corsi di Musica", che inizieranno dalmese di ottobre. Le lezioni si terrannopresso la sala Fellini, in corso Mazzini73 a Gambettola. Gli strumenti oggettodi corsi sono: flauto, oboe, saxofono,clarinetto, tromba, basso tuba, violino,viola, violoncello, arpa, pianoforte,fisarmonica, chitarra, basso elettrico,batteria, canto moderno e lirico,composizione. Inoltre corsi collettividi: "Introduzione alla Musica" perbambini da 4 a 9 anni; "Musica inMovimento" per bambini da 3 a 6 anni;"Cantiamo in Coro" per adulti ebambini (dai 4 ai 9 anni); "Musicad’Insieme" per adulti e bambini eguida all’utilizzo del programmamusicale "Finale 2014". Perinformazioni Rosita Pavolucci333.7325177;[email protected] aperte le iscrizioni anche ai"Corsi Musicali" a indirizzo bandisticoorganizzati dal Corpo Bandistico "Cittàdi Gambettola". Le lezioni sisvolgeranno presso la sala del Corpobandistico, in via Garabaldi, 8. Si potràscegliere fra i seguenti strumenti:flauto, clarinetto, saxofono, tromba,trombone, flicorno, batteria epercussioni. Per informazioni eiscrizioni: Blanca Cordero (ance-solfeggio) 347-7360330; PiergiorgioRocculi (ottoni) 347-1018881 Giovanni

Pistocchi (percussioni) 333-9553068.Piero Spinosi

❚❚ Gambettola, collaborazione con la Bcc Sala di Cesenatico

Cartapesta, una scuola anche per gli adultiUna "casa" per far crescere la scuoladella cartapesta: ecco l’innovativo pro-getto annunciato dal sindaco. La scuolaavviata qualche anno fa a Gambettolaha finora coinvolto le scuole primarie esecondarie di 1° grado e da quest’annosi allarga anche alle scuole dell’infanzia.Ma ecco l’idea per dare modo di avereun prosieguo in attesa che i giovani dai14 a 18 anni diventino appassionati"carristi". Per far questo meglio predi-sporre una scuola in una vera sede fissa.L’annuncio del progetto è arrivato saba-to scorso, alla presentazione dell’inizia-tiva scolastica "una scuola per le mani".L’iniziativa prevede laboratori didatticiper gli alunni della scuola dell’obbligo,oltre che laboratori extrascolastici po-

meridiani. L’anno scorso i laboratori,sotto la direzione del maestro Anton Ro-ca, hanno coinvolto 101 alunni, mentre

da quando è stata avviata la scuola del-la cartapesta c’è stata la partecipazionedi circa 500 alunni.

L’associazione "Gambettola eventi", ol-tre a curare i "Corsi mascherati di Pri-mavera" e le tombole natalizie, portaavanti la scuola della cartapesta, con ilsostegno economico delle Bcc di SalaCesenatico e Cesena, oltre al coinvolgi-mento delle scuole dell’obbligo tramiteappunto "una scuola per le mani".

Sabato scorso al centro Fellini, eranopresenti alcune classi di alunni, la diri-gente scolastica appena insediatasi,Francesca Angelini, e quella appena an-data in pensione, Maria Annunziata An-

gelini, il riconfermato presidente del-l’associazione "Gambettola eventi", Da-vide Ricci, e il suo nuovo vice, Christian

Capeti, il coordinatore della scuola dicartapesta, Anton Roca, il sindaco e l’as-sessore alla scuola, Roberto Sanulli e Angela Bagnolini, oltre a consiglieri co-munali e simpatizzanti.

"E’ giusto oramai pensare a una scuolain una sede stabile - ha annunciato ilsindaco -. La nostra idea è quella di dar-le sede strutturale dentro allo stabile deiquattro capannoni dove si costruisconoi carri allegorici. C’è infatti un locale, og-gi secondario rimasto allo stato grezzo,senza impianti e inutilizzato. E’ nostraintenzione ora, con l’ufficio tecnico co-munale, preparare un progetto per l’ul-timazione. Se la spesa non sarà eccessi-va, come crediamo, è la struttura ideal e,

per dare finalmente una sede stabile al-la scuola della cartapesta".Gm

Longiano, il Petrella gestito da "Cronopios"È stata affidata alla società bolognese "Cronopios"di Roberto Alessi e Giuseppe Mariani la nuovagestione del teatro Petrella di Longiano.Dopo che il bando pubblico per la concessione delleattività per il triennio 2014-2016, scaduto lo scorso30 maggio, era andato deserto, l’Amministrazioneha deciso di prendere tempo e di procedere conl’affidamento diretto.La "Cronopios", che ha gestito per dieci anni

consecutivi il teatro Moderno di Savignano, avrà inaffidamento il Petrella per una sola stagione(ottobre 2014 - maggio2015) a 39mila e 500 europiù Iva."Ci auguriamo - dice il gruppo di minoranza ’Ariafresca’ - che questa scelta voluta fortementedall’Amministrazione sia all’altezza della fama delPetrella, appannatasi progressivamente negli anni".

Mv 

Sono state oltre 6.600 le firme raccolte dalCentro Diritti per il Malato "NataleBolognesi" nei nove comuni del Rubiconecontro la chiusura del Punto di PrimoIntervento al Santa Colomba di Savignanosul Rubicone. Firme che sono stateconsegnate dal presidente dell’associazione

Sanità: raccolta firmeper salvare il Primo intervento

Luca Menegatti al sindaco Filippo Giovanninicome presidente di Distretto del Rubicone .

"Con l’attivazione del Servizio H12 aSavignano il P.A.L. attualmente in vigoreprevede la chiusura del Punto di PrimoIntervento che al momento svolge unafunzione molto positiva e con un buon livelloqualitativo e quantitativo delle prestazionierogate - ha detto Menegatti - . Insostituzione di questo servizio è previsto chesiano Medici di Medicina Generale a trattarele "emergenze" identificate con i Codici

Bianco e Verde.Alla nostra associazione risulta invece chequesti medici non siano nelle condizioni dieffettuare questo tipo di servizio, conl’effetto che si determineranno maggioridifficoltà per i cittadini/pazienti delRubicone, costretti a rivolgersi al ProntoSoccorso di Cesena per affrontare le piccoleemergenze con la conseguente congestionedello stesso, aggravando di fatto anche lacondizione dei cittadini/pazienti dell’areacesenate".

Cristina Fiuzzi

Il Centro per i dirittidel malatoha ricevuto6600 adesioniper la strutturadi Savignano

Da sinistra, suor Emilia Miraglia

e suor Francesca Farina

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 2014 17Valle del Savio

Sarsina in compagnia delTouring Club. Sabato 4 edomenica 5 ottobre il paeseplautino accoglierà numerosi

soci dell’associazione italiana che,da un secolo, si occupa di turismo ecultura. L’iniziativa che richiamerà aSarsina qualche centinaia di turistida tutta Italia si chiama "La Penisoladel Tesoro". E’ volta allavalorizzazione dei borghi, quellimeno conosciuti e lontani dai

A

Il Touring Club a SarsinaOccasione da non perdere

La città plautina ha l’opportunità di farsi conoscere

circuiti del turismo di massa ma nonper questo meno importanti inquanto a patrimonio artistico,culturale, naturalistico edenogastronomico.La visita guidata riservata ai sociTouring cercherà di fare scoprire lorotutti questi aspetti della cittàplautina. Tappe obbligate oltre alMuseo Archeologico (visite condotteda giovani guide turistiche locali edall’associazione Di Arte in Arte)

saranno la Cattedrale, il Museodiocesano di Arte Sacra, il centrostorico plautino con le sue vestigiaromane, i torricini eretti nel

settecento, il Parco delle Marmittedei Giganti, attraversando alcunitratti del Cammino di San Vicinio.Non mancheranno momenti perdegustare i tipici piatti dellagastronomia locale, compresa lapagnotta pasquale eccezionalmenteprodotta per l’occasione.Eventi collaterali saranno quelli checoinvolgeranno anche la coralecittadina e la banda cheintratterranno gli ospiti con alcunimomenti musicali.Si tratta dell’ennesima opportunitàdata al paese per mettersi in mostrae far apprezzare i propri tesori. Saràimportante coglierla perché i trenipersi non ripassano o se ripassanoprendono altre strade. Il paese devecredere nel turismo e nelle proprie

potenzialità, deve fare in modo chela gente che a Sarsina viene per laprima volta torni o facciapassaparola perché qui si è sentitaben accolta, perché ha visto cosebelle perché ha mangiato bene,perché ha potuto pranzare al saccoin un parco verde facendo volentieria meno del cemento di un postoauto in più.

Michela Mosconi

Bagno

In visitaalle GualchierePer domenica 5 ottobre l’associazioneAcli Altra Terra, in collaborazione conl’Agriturismo le Gualchiere,

l’Associazione Via Romea Germanica, laFondazione Ghezzo e il ConsorzioNatura e Natura, promuove a Bagno diRomagna una visita al complessostorico delle Gualchiere, all’inizio dellaVia dell’Alpe di Serra.Il ritrovo è per le 9 a Le Gualchiere,lungo la via provinciale per Verghereto,poco oltre il bivio con la strada che,attraversato Bagno, prosegue per iMandrioli.La visita, in compagnia delproprietario, del ricercatore storicoSilvano Fabiani e del giornalista

AlbertoMerendi,comprenderàun primobreve trattodel percorso

per il passo diSerra, la"melior via"perattraversarel’Appennino

secondo la descrizione lasciata nelXIII° secolo dal monaco Alberto diStade.Alle 12 è previsto uno spuntino. Perinformazioni ed iscrizioni (è gradita laprenotazione) tel.:342/1332152;quota di partecipazione (compresospuntino) di 8 euro.

❚❚ Ancora vive quelle fasi concitate nella mente di Walter Toni

L’Alta Valle ha ricordato la LiberazioneEsattamente 70 anni fa, a fine settembre1944, facevano la loro comparsa a Bagno diRomagna e San Piero i primi soldati alleati.Il ricordo di quei giorni si è ravvivato nelleparole di Walter Toni, che fu un protagoni-sta di quei momenti e componente dellaprima Giunta Comunale del Comitato di Li-berazione Nazionale.Nei giorni scorsi al Palazzo del Capitano,dopo la presentazione di Mirta Barchi, pre-sidente dell’Anpi Alto Savio, Angelo Rossiha illustrato, con schemi ed immagini, gliavvenimenti e le operazioni della secondaguerra mondiale fino alle battaglie della Li-

nea Gotica che hanno coinvolto i territori. Walter Toni, 92 anni, ha ricordato come daiprimi giorni di settembre si vedessero co-lonne di tedeschi che ripiegavano versonord. "Razziavano tutto ciò che potevano -ha detto Toni - e obbligavano giovani e ra-gazzi ad accompagnare il bestiame".

L’artiglieria alleata bombardava dalla Ver-na e diverse case di Bagno furono colpite.Nella prima settimana di settembre ancheBagno fu fatta sfollare e molte famiglie an-darono verso San Silvestro e Valcava.Ci fu anche chi si sposò il giorno dello sfol-lamento e fece il viaggio di nozze sul biroc-cio verso Valcava."Bagno e San Piero - ha continuato Toni -erano stati abbandonati dal grosso dei te-deschi fin dal 20 settembre e tra il 23 ed il 24settembre vennero uccisi dai partigiani al-cuni militi tedeschi in zona. Nel primo po-meriggio di domenica 24 un trafelato tede-

sco in bicicletta chiese di parlare col parro-co di Bagno. Probabilmente era un cappel-lano militare che sollecitò il parroco affin-chè la gente sfollasse visto che dovevanopassare le ultime truppe. La mattina del 25verso le 9,30 un guardingo soldato neoze-landese arrivò per primo e solitario a Ba-

gno di Romagna. Tra i pochi che erano inpiazza c’è il giovane Natalino Lombardi, 18anni, che sale sul cannone della bicicletta elo accompagna verso San Piero. Noi erava-mo in piazza a San Piero per una riunionee vedendo arrivare i due si pensò potesseroessere tedeschi. Qualcuno ci cacciò in ma-no una bomba tedesca che non sapevamoneanche come usare, ma poi vedemmo lemostrine dell’esercito inglese e capimmoche i famosi alleati finalmente erano arri-vati".

 Verso mezzogiorno arrivò a Bagno un grup-po di quattro inglesi e la signora Fabiani of-

frì loro un bicchierino di vin santo mentre igiovani, che volevano suonare a festa lecampane, furono fermati per il timore diqualche colpo di coda tedesco.

 Verso mezzanotte arrivò una pattuglia dimilitari indiani.

 Alme

Verghereto

Rubata antica campanaLa campana di Sant’Alessio non suona più,almeno a Sant’Alessio, la chiesetta dellaomonima località situata lungo la stradache dalla provinciale, pochi chilometriprima di Verghereto, porta verso il MonteComero.Non che negli ultimi tempi suonasse molto,visto che la Messa vi viene ormai celebratasolo una volta l’anno, ma adesso che èstata rubata il rammarico è forte, ancheperché si tratta di una campana del 1520.Il parroco di Verghereto, monsignor AlfieroRossi, che è anche il parroco di Bagno diRomagna e che ha la cura dell’oratorio diSant’Alessio, ha denunciato il furto."Della sparizione della campana -racconta don Alfiero Rossi - se n’è accortonei giorni scorsi l’architetto incaricato delprogetto per lavori da fare al tettopericolante dell’oratorio. La campanarubata è del 1520, l’unica nel piccolocampanile".

Alberto Merendi

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 201418   Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaOTIZI RIO PENSION TI

Gigi Bonfantiospite a Omnibus su La7

Il segretario generale della Fnp Cisl, GigiBonfanti, è stato ospite della trasmissione“Omnibus”, condotta da Andrea Pancani, inonda su La7.

Tra gli argomenti trattati i debiti dellaPubblica amministrazione, la discussioneintorno all’articolo 18 e i problemi deipensionati e dei giovani, i due anelli debolidella nostra società. Bonfanti hasottolineato quanto sia precaria lasituazione, da un lato, dei giovani che nonriescono a trovare un’occupazione e,quindi, ad avere una visione del futuro.Dall’altro ha evidenziato quanto siaaltrettanto difficile la condizione di vitadei pensionati, costretti (loro malgrado) afare da ammortizzatori sociali in un Paeseche ha dimenticato cos’è l’assistenza ai piùdisagiati.Bonfanti ha anche ricordato quanto siarilevante il ruolo del sindacato nella difesadei diritti dei lavoratori, soprattutto in unmomento come questo in cui la politica inprimis cerca, al contrario, di offuscarlo. Un

sindacato che deve portare avanti la suamissione cercando, altresì, di dimostrarecon i fatti quanto sia importante “scenderetra la gente” per vivere i problemi realidella società e trovarne la soluzione. Intale contesto rientrano, quindi, leiniziative che possono rappresentare unpasso in tal senso, come il Festival delleGenerazioni, giunto alla sua secondaedizione. Il segretario generale ha infattipresentato la kermesse che si svolgerà aFirenze dal 2 al 4 ottobre prossimo:un’iniziativa che vuole dimostrare quantonon corrisponda a verità il concetto che glianziani hanno rubato il futuro ai giovani equanto, invece, sia importante il dialogotra generazioni per impegnarsicreativamente nella soluzione della crisiche condiziona la nostra società.

Il Festival delle Generazioni dal titolo “Né vecchi né giovani: cittadini”,in programma a Firenze dal 2 al 4 ottobre, intende mettere in sinergia le migliori energie degli anziani e dei giovani disponibili a impegnarsicreativamente nella soluzione della crisi che attanaglia il Paese.Il Festival è un progetto che ha le sue radici in un’indagineprevisionale su come evolverà il rapporto anziani-giovani da qui al2020 ed è diventato l’occasione di incontro e confronto fra legenerazioni, la sede in cui giovani e anziani possono affrontarecongiuntamente i problemi comuni in un’atmosfera serena e festosa,segnata da una serie di eventi eccellenti, capace di creare, allo stessotempo, il ruolo di un osservatorio permanente, laboratoriointelligente, Festival esaltante.Il rapporto fra le generazioni più giovani e quelle più anziane è untema centrale del dibattito pubblico di questo Paese. Da molti anni a questa parte, un discorso ricorrente riguarda la (presunta)contrapposizione fra gli interessi economici e sociali dei giovani (gliattuali 20enni e 30enni) e quelli delle generazioni precedenti che, permotivi anagrafici, hanno potuto usufruire di un sistema pensionisticopiù favorevole dell’attuale.

Chiedersi se gli interessi degli anziani e dei giovani siano incontraddizione fra loro o se invece possano conciliarsi, e in qualitermini, è una questione decisiva per comprendere ciò che sta accadendo in Italia e soprattutto in quale direzione vada il nostroPaese, dove troverà le risorse per rilanciarsi e, quando il rilancioavverrà, come ne verranno distribuiti i benefici.Il principio ispiratore dell’edizione 2014 del Festival delle Generazioniè rovesciare l’assunto che oggi sia in corso una lotta tra generazioni eche lo strumento che i vecchi hanno per “picchiare” i giovani sia ildebito pubblico che lo Stato accumula, sia attraverso l’imposizionefiscale, sia attraverso i risparmi frutto dei sacrifici delle generazionipassate, presenti e future. La realtà è un’altra. È impossibile che esista uno Stato in costante pareggio di bilancio. Lo Stato è un’entità incontinua evoluzione e il pareggio di bilancio è o un’illusione o unostrumento ideologico per distruggere la spesa pubblica e gliinvestimenti pubblici. Invece del conflitto tra generazioni va posto inevidenza il principio di cittadinanza conquistato, dopo decenni dilotte, dai lavoratori e dalla cultura solidaristica di molti segmenti della 

borghesia internazionale,consapevole che non puòesservi crescita senza pacee coesione sociali.Dobbiamo cominciare a smontare la macchina ideologica e menzognera del debito pubblico comelotta tra generazioni. Solocosì facendo si può veramente aprire una prospettiva per le nuovegenerazioni, oggi annichilite dall’altissima disoccupazione e dalla crisi del sistema educativo.L’evento, promosso dalla Fnp Cisl, è alla sua seconda edizione ed è ilprimo del genere in Italia. Momenti di riflessione si intrecciano conmomenti di svago. Migliaia di anziani e di giovani confluiranno a Firenze, città culturalmente prestigiosa e logisticamente epicentrica,prendendo parte a un evento unico nel suo genere per originalità deicontenuti e della forma, per accuratezza della progettazione, coralità della realizzazione.

Sarà un Festival multidisciplinare, che si svilupperà in dieci sezioniprincipali: lettura dei giornali, tavole rotonde, concerti, mostre,musica e parole, maratona di scrittori, faccia a faccia, dono delle idee,eventi speciali e grandi eventi, ognuna delle quali curate da un notoprofessionista del settore.Saranno moderate dal giornalista Andrea Pancani, vicedirettore del TgLa7 e conduttore di “Omnibus” le Tavole rotonde “Italia Viceversa”

 venerdì 3 ottobre e “Hotel Europa” di sabato 4 ottobre: due momentiper affrontare, insieme a politici, economisti ed esperti della finanza, iproblemi legati alla crisi finanziaria in atto da alcuni anni eintravederne le possibili soluzioni, anche alla luce dei cambiamentiavvenuti all’interno della classe dirigente del nostro Paese.Interessante sarà anche la sezione Capitale umano: quattro temi che

 verranno discussi in altrettanti dialoghi tra protagonisti d’eccezione,in settori cruciali per il rapporto tra le generazioni come economia,comunicazione, scienza e ambiente, impresa e Made in Italy tra cui

 Alan Friedman, Massimo Bernardini, Fabrizio Rondolino, Paolo Agnelli.

Nè vecchi, né giovani: cittadini

Alzheimer

Il Gps salva la vita“Un amico per l’Alzheimer” è un progetto perpromuovere la diffusione di un apparecchio concollegamento satellitare Gps, per aiutare aritrovare malati di Alzheimer con tendenza aperdere l’orientamento, vagabondare(wandering) e a perdersi.Il progetto, nato a Cesena da un’idea delleassociazioni Penelope e Caima, è rivolto allefamiglie con soggetti affetti da demenza e siprefigge di dare sicurezza alla famiglia e almalato stesso, attraverso l’utilizzo dellatecnologia satellitare Gps che consente unmonitoraggio continuo della persona cheindossa il piccolissimo apparecchio.Il Gps è collegato alla Centrale della ditta Servimdi Cesena che garantisce una sorveglianza 24 oresu 24, per cui nel caso di un allontanamento, ilfamiliare, con una semplice telefonata al numerofisso della centrale oppure tramite internet,raggiunge la posizione del malato in brevissimotempo.Le associazioni hanno a disposizione quindiciapparecchi donati dalla Fondazione Cassa diRisparmio di Cesena e Fondazione RomagnaSolidale che vengono consegnati alle famiglie in

comodato d’uso gratuito. L’utente dovràsostenere il costo di 13,30 euro al mese per lascheda Sim e il servizio di sorveglianza dellaServim. Durante il periodo in cui viene usato ilGps, la famiglia viene contattataperiodicamente dai volontari delle associazioniper verificare il buon funzionamentodell’apparecchio.“In cinque anni dall’inizio del progetto”, spiegaPaola Pedrelli volontaria dell’associazionePenelope, “è stato possibile verificare la grandeutilità di questo apparecchio, perché alcunimalati, dotati di Gps, si sono allontanati e lefamiglie, chiedendo l’intervento della dittaServim, in poco tempo li hanno trovati incolumi.In questo modo la famiglia attiva la ricercaprontamente col supporto della CentraleOperativa con garanzia di ritrovamento, potendoevitare di coinvolgere le istituzioni pubbliche(carabinieri, polizia ecc.) sempre pronte

comunque a intervenire. Questo aspetto è moltoimportante, perché la tempestività delritrovamento diminuisce il pericolo che corre ilmalato disorientato e solo. La persona conAlzheimer, infatti, non rischia solo di smarrirsi,ma di andare incontro a incidenti”.Per ottenere il Gps è possibile contattarel’associazione Caima, via Gadda, 120 Cesena –tel. 0547 646583 email:[email protected].

iutateci a realizzare unsogno”. A lancia re questoappello è ClaudioTirinnanzi, vice

presidente della Croce D’Oro diCesena. La Croce D’Oro onlus, ultimanata fra coloro che effettuano serviziodi trasporto con l’ambulanza, ha lapropria sede in locali situati all’internodella casa-famiglia, “Villa Anni Azzurri”, residenza per anziani, in viaEmilia Levante 4426, gestita dallacooperativa socio-assistenziale Cesena Assistance. A Claudio Tirinnanzi (nella foto asinistra con accanto il figlio Robertoanch’esso volontario), cinquantenne diorigini toscane, da quasi trent’annigambettolese d’adozione e allo stessotempo impegnato nel mondo delvolontariato (Protezione Civile diCesena, Associazione NazionaleCarabinieri, Croce D’oro e “Villa Anni Azzurri”), chiediamo di spiegarci ilmotivo dell’appello.

“Ho notato che in Romagna ci sonocentinaia di ambulanze attrezzate per iltrasporto delle persone adulte -afferma Tirinnanzi - mentre manca deltutto un’ambulanza pediatrica pertrasportare i bambini. Ce ne sonopoche in tutta Italia. Le più vicine sonouna a Firenze, una a Padova e una ad Ancona. Impiegherebbero te mpo

prezioso per giungeresul posto. Quandoviene fatto unintervento che

riguarda i pazientipiù piccoli,l’attrezzatura postaall’interno di unaqualsiasi ambulanzaspesso risulta inadeguata e si puòcorrere il rischio di peggiorare lasituazione in atto”.L’ambulanza per il trasporto pediatricose esternamente può risultare del tuttosimile alle altre, all’interno èmodificata, in quanto indirizzata apazienti più piccoli: ad esempio ildefibrillatore o l’aspiratore polmonaresono dotati di potenza adeguata; in piùpuò trovarvi posto un polmoned’acciaio e, al posto di pareti asettiche efredde, vi sono caldi e variopintidisegni di personaggi di cartonianimati. Il sogno consiste nel riuscire adotare la Croce D’Oro, oltre

all’ambulanza che è già in servizio, diun’attrezzata per il trasportopediatrico.“Consultandoci con le altreassociazioni che le stanno già usando,abbiamo appurato che la spesa è dicirca 75mila euro - precisa Tirinnanzi -e per ciò che concerne il reperimentodei fondi necessari, abbiamo pensato

di istituire una sorta di mercatinodell’usato. Grazie all’aiuto di altrivolontari, abbiamo affittato uno stabiledi circa 400 metri quadrati, situato alconfine fra i Comuni di Savignano sulRubicone e Longiano, in viaMontilgallo 707, che stiamo giàallestendo con le donazioni dei privati,da cui accettiamo di tutto, purché sia inbuono stato e funzionante.Mobili, vestiario, libri, giocattoli,apparecchiature elettriche, quadri esuppellettili, che resterebberoinutilizzati nelle soffitte o nelle cantine,saranno venduti e il ricavato servirà araggiungere l’ob iettivo prefisso”.

“Contiamo di aprire il mercatino -conclude il volontario - agli inizi diottobre; l’orario e i giorni verrannoaffissi all’entrata su apposita tabella.Per chi volesse contattarci per aiutarciad allestire con proprie donazioni o chivolesse ulteriori notizie, il nostrorecapito è: 334 1327563”.

Piero Spinosi

 A “

“Aiutatecia realizzareun sogno”

È desiderio dell’associazione “La Croce D’Oro” dotarsi di un’ambulanza pediatrica

 C  e s e n aCLAUDIO TIRINNANZI E IL FIGLIO ROBERTO,

VICE PRESIDENTE E VOLONTARIO

DELLA ONLUS “LA CROCE D’ORO”

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 2014 19Cultura&Spettacoli

Cinemadi Filippo Cappelli

Multisale Eliseo Cesena, Aladdin Ce-sena,Uci Savignano

LUCY - di Luc Besson

Da una parte una consistente basedi filosofia scientifica e riflessioni me-tafisiche, dall’altra robuste dosi diazione. E nel mezzo un film che va dalcaos alla noia in un baleno. È semprelei, Scarlett Johansson, che regge il filmsenza sforzo colmando le ellissi narra-tive e logiche di Besson, portando con-vinzione e chiarezza ai voli pindarici diBesson.La trama: a Taiwan, dove risiede, lastudentessa Lucy si vede costretta aconsegnare una valigetta dal conte-nuto misterioso a Mr. Jang, criminalecoreano. Ricevuto il materiale, Jang se-questra la ragazza e le fa inserire nelcorpo uno dei pacchetti ricevuti checontiene una sostanza chimica, untipo di nuova droga. Così la nostraeroina comincia a mutare, e il cervello

si sviluppa fino a percentuali mai viste,acquisendo un po’ alla volta poteristraordinari. Quando Lucy in lacrimechiede ai rapitori di essere liberataperché inconsapevole, ma poi reagiscein modo adeguato, si ha la sensazionedi essere dalle parti di Nikita, protago-nista dell’action bessoniano del 1990. Anche lei finiva per mettere in gioco ilproprio corpo, per esporlo a situazioniimpreviste e piene di rischi. Nellescene d’azione il film regge e anchecon un certo stile. Besson, dopotutto, èun vero autore in questo senso. Il restoperò, dai nessi logici alle riflessionipar-filosofiche sul tempo e lo spazio,lascia il tempo che trova. In un primomomento, il film è abbagliante e lu-singa con ottime idee. Luc Besson di-mentica, però, che ha promesso dello

spettacolo e invece propone un seriotrattato di metafisica. Finendo eviden-temente nel ridicolo quando tenta dirispacciare come novella la teoria delcervello umano utilizzato al 10 percento, mentre invece quello dei delfinigirerebbe più veloce. A giustificazione,sosterrebbe Besson attraverso il fac-cione di un ormai strematoe attonito Morgan Freeman, della su-periorità cerebrale dei simpatici ceta-cei. La prova? Il sofisticato sonar di cuii cuginetti di Winter sono dotati.Poi però il pubblico ragiona e pensa daun lato a una specie di pesciolone(vabbè, mammifero) simpatico eamante dei salti che passa la sua vitanuotando e mangiando pesce crudocon tutta la lisca e dall’altro alle catte-drali gotiche, al Rinascimento, a Mo-

zart e a Neil Armstrong che saltellasulla Luna. Ed ecco che l’idea di esseredavvero immagine e somiglianza diqualcuno che ha acceso la miccia delgrande petardo del Big Bang r iprendeconsistenza, per fortuna. Va bene, nonsarebbe esatto dire che il film non fun-ziona. Dopotutto tutti amano imme-desimarsi nel personaggio eimmaginare di essere in grado, dipunto in bianco, di far diventaretutti i semafori verdi in circonvalla-zione, imparare il cinese in cinque mi-nuti o ancora poter curiosare in tutti ipc. Troppa carne al fuoco peròfa girare la testa, e in questo caso so-prattutto fa riaffiorare il dispiacere peraver visto chiudere la serie televisiva“Heroes” alla quarta stagione. È il so-lito, ma invecchiato, Luc Besson,ormai saldo industriale di una ditta di

eroine action con grandi pistole e pic-cole gonne.

“Illùminaci”Chiesa di sant’AgostinoprotagonistaGiovedì 9 ottobre alle 20,45 la chiesa nel centro storicodi Cesena ospiterà una serata promossa dalle settediocesi della Romagna. Franco Faranda relazionerà su“Gli affreschi ritrovati”

na città èdeterminata dailuoghi che lacostituiscono: in essi

sono documentati un

segmento di storia e valori,una tipologia di spazi, formee ragioni fortemente volutidagli attori e daiprotagonisti nel corso deisecoli che hannolentamente prodotto esedimentato quei luoghi. Neè un esempio da manuale la

U

chiesa di Sant’Agostino, uno degliedifici sacri più significativi di Cesena.Nell’ambito del progetto "Illùminaci",allestito dall’Opera PellegrinaggiRomagna che fa capo alla sette diocesiromagnole, giovedì 9 ottobre (alle 20,45)sarà proprio la chiesa di Sant’Agostinola protagonista della serata. Alle sueorigini sta l’Ordine degli Eremitani disant’Agostino, con la straordinariaesperienza che ha dapprima sanGiovanni Bono per protagonistanell’eremo di Butriolo, poi iltrasferimento in città e la nascitadell’insediamento agostiniano. Quindile vicende architettoniche e artistichedell’edificio: con l’illustrazionedell’importante ciclo di affreschirecentemente ritrovati e la ricostruzione

dell’imponente altare di GirolamoGenga, sottratto da Napoleone e orasparso in cinque luoghi. Storia e arteintercalate a musica polifonica antica eletture da sant’Agostino, il gigante delcristianesimo e della culturaoccidentale che dà il titolo alla grandeaula sacra cesenate, tornata all’anticosplendore.

 Voce recitante: Ilario SirriCoro: “Musica Enchiriadis”diretto da Pia Zanca.Ingresso libero

abato 11 ottobre alle 17, a Bolognain via Altabella 3/A, si terrà la

presentazione del libro "Te Reo", unintrigo internazionale tra Bologna e laRomagna, del giornalista e scrittoreStefano Andrini (Senso Inversoedizioni). Insieme all’autore, nediscutono: Augusto Balloni,criminologo; Massimo Pandolfi,giornalista "Il Resto del Carlino";Anna Maria Cremonini, giornalista RaiTv; Cristina Alberti, sfoglina.Alessandro Mandoli, voce recitante;

Pellicanto Band, colonna sonora."Un sorridente signore dai capellibianchi (ma lui dice che non è segno disaggezza, che li ha avuti fin daragazzo!), un marito devoto, un padretimorato, un amico affidabile, un serioed affermato professionista. Al quale,improvvisamente, la penna rotea inmano come una cyberspada e delineascenari di geniale fantasia. CosìStefano Andrini travolge il lettore conun thriller politico-fantascientifico inriva all’Adriatico. I personaggi si

accavallano al pari dei mort-ammazzati (qualcuno,fortunatamente, solo apparente) travelocissimi cambi di scena e di ruoli.Nella saga “ Te Reo”, titoloallegramente rubato alla lingua maori,appaiono e scompaiono Obama ePutin; il malvagio grande vecchioSepolcro Imbiancato e il magoFlemma; il saggio giapponese Jan’niVu~ara-no e la sfoglina bologneseAnnamaria Clementi... (Dallaprefazione di Lisa Bellocchi).

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"Te Reo"

a Bologna

presentazione

del libro

i ritorno dalla pr igionia che Napoleone Bonaparte gliaveva imposto, papa Pio VII sostò a Cesena, ospite della

sua famiglia Chiaramonti.In quella occasione salì, pellegrino, a Santa Maria del

Monte, per incoronare la statua della Madonna. Era ilmaggio 1814.In quei giorni di permanenza a Cesena affidò all’architettopontificio Giuseppe Valadier il progetto che avrebbe poi

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Fidapa, a Santa Cristina di Cesenala mostra "Le tenebre e la luce"

realizzato la stupenda architettura diSanta Cristina, in via Chiaramonti aCesena. Per ricordare quella "iniziativa" eil bicentenario della incoronazione, lasezione cesenate di Fidapa (referente lapittrice Elvira Riviezzo) ha una esposizioned’arte che presenta opere delle socie delFidapa, con il titolo "Le tenebre e la luce".Il percorso evidentemente inizia a partire

dalle catecombe della chiesa.Un appuntamento d’arte nel ricordo delnostro illustre concittadino.La mostra chiude domenica 5 ottobre.

❚❚ A Savignano sul Rubicone la musica del "Si Fest After"

n vero e proprio dopofestival affian-cherà la 23esima edizione del SI

Fest#23 di Savignano sul Rubicone chevedrà riuniti in Romagna, dal 3 al 5 ottobre,gli stati generali della giovane fotografia ita-liana. Non solo una semplice colonna sono-ra, ma un vero e proprio veicolo musicale deicontenuti culturali del festival che darà vitaalla prima edizione del SI Fest After, promos-so dall’associazione "Music for People". SeLaboratorio Italia è il tema del SI Fest#23 2014- un racconto del Paese per immagini - il SIFest After interpreterà l’inedita mappaturaattraverso i suoni delle etichette discografi-che indipendenti italiane e dei loro musicisti.Una tre giorni in cui artisti, performer e dj siesibiranno negli scorci più caratteristici delcentro storico di Savignano sul Rubicone.Un cenno al ricco programma: venerdì 3 ot-tobre apertura del SI Fest After: dalle 19 alle24 il cortile della Vecchia Pescheria ospiteràesplorazioni musicali con DJs e un’area mee-

ting in contemporanea all’apertura delle mo-stre. Alle 22 al Consorzio di Bonifica, perfor-mance live del compositore e liutista olande-

se Josef van Wissem, collaboratore di Jim Jar-musche vincitore a Cannes 2013 del premio

per la migliore colonna sonora con "Only lo-vers Left Alive", che proporrà musica d’avan-guardia e atmosfere barocche.Sabato 4 ottobre dalle 19 una trama sonoradelle etichette coinvolte accompagnerà i visi-tatori del SI Fest nei luoghi più suggestivi del-la città, offrendo una mappatura delle diversetendenze della attuale scena musicale italia-na indipendente italiana: jazz, cantautorato,ironia post-popolare, sperimentazione elet-tronica. Alle 19 in piazza dell’Asilo, nel quar-tiere San Rocco, i Musicanti di Braina offriran-no le loro reinterpretazioni in chiave contem-poranea di brani pop e musiche folkloriche; aseguire, Francobeat presenterà per la primavolta il suo ultimo disco dal titolo "Radici", 14traks scritte in collaborazione con gli ospitidella residenza per disabili mentali "Le Radi-ci" di San Savino (Riccione).

 Alle19,30 sul ponte romano sul fiume Rubico-

ne la banda del Tafuzzy day porterà le ironietaglienti di Mr. Brace, mentre alle 21,30 saran-no di scena gli Urali (Stop Records). In via ex 

Ponte levatoio musica con Lullo Rosso e il suoMototrabbasso con cui gira il mondo assor-

bendo le tradizioni musicali dei diversi Paesi.Nel cortile Don Baronio si esibiranno i SavanaRama. Specie guest della serata il gruppo ita-liano dei Nobraino che alle 22 si esibiranno inpiazza Amati proponendo uno show acusticoinedito a conclusione del loro tour.Sempre alle 22 al Consorzio di Bonifica mu-sica del berlinese Chris Imler. Dalle 23, neglispazi dell’ex Mir Mar di San Mauro Pascoli -che ospita Atlante.it, i lavori di 35 collettivi digiovani artisti e fotografi italiani - l’appunta-mento con l’after-show del sabato si sdop-pia: una sala sarà dedicata al suono elettro-nico e post industriale della giovane e attivis-sima etichetta italiana Haunter Record. L’al-tra sala, sempre dalle 23, ospiterà il concertode I Camillas e le sonorità rock selezionateda Claudio "Coto" Vitali, dj resident del SidroClub, Marco Turci di Monogawa, Mirkopratice Bart di Soglianois.

 A completare la vasta offerta musicale saran-no gli Scorci Sonori Paralleli curati dagli eser-centi del centro storico.

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8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 201420   Cesena&Comprensorio

Cesena flash

Mostra alla MalatestianaSarà inaugurata sabato 4 ottobre alle 17 lamostra "La fiaccola visionaria", incisioni diPietro Lenzini dedicate all’opera del poeta diMarradi, Dino Campana. Interverranno ClaudioCasadio, direttore della Pinacoteca di Faenza el’artista Pietro Lenzini. Resterà aperta fino al13 ottobre.

La cultura e la cittàSi concluderà lunedì 6 ottobre il ciclo degliincontri dedicati alla "Cultura comeopportunità di crescita per la vita della città".Dalle 20,30 alle 22 nell’aula magna dellaMalatestiana l’assessore Christian Castorri terràla relazione finale. Vi sarà la possibilità diinterventi da parte dei presenti.

Lezioni all’UteNella sala Fantini in via Renato Serra, venerdì 3ottobre alle 15,30, Giancarlo Petrini, direttoregenerale della Banca di Cesena, parlerà sugli"Aspetti positivi e negativi dell’inflazione edella deflazione". Martedì 7 ottobre alle 15,30padre Giorgio Busni, superiore del convento deiCappuccini di Faenza, presenterà l’esortazionedi papa Francesco "Evangelii Gaudium".

Film a San VittoreSarà in visione al cine-teatro Victor di SanVittore, giovedì 2 e venerdì 3 ottobre alle 21 ilfilm di Clint Eastwood "Jersey boys"(consigliabile- problematico-dibattiti). Martedì7 ottobre alle 21 sullo schermo "Frances-Ha".Ingresso 3,50 euro.

Settimana del buon vivereSi svolgerà dal 2 al 5 ottobre la V edizione della"Settimana del buon vivere". In programma piùdi 150 eventi. Il primo appuntamento è pergiovedì 2 ottobre alle 21 al teatro Verdi con lochef Antonino Cannavacciuolo. Il 4 ottobre alle

21 al Foro annonario spettacolo di DuilioPizzocchi e Andrea Vasumi. Domenica 5 alle 18alla galleria Oir quello di Roberto Mercadinisulla lotta agli sprechi.

Incontro al San BiagioA cura di Amnesty international, lunedì 6ottobre alle 21 al San Biagio, avrà luogol’incontro con Sandro Contini, chirurgo perMedici senza frontiere, la Croce rossainternazionale e altre associazioni umanitariesul tema "Le ragioni di un esodo. Perché non sene stanno a casa loro. Resoconto di un paese inguerra di un medico di pace".

Concorso per fotografiTorna "Cliciac" da sabato 4 ottobre con lemigliori foto scattate sui set cinematografici. La

mostra, giunta alla 17esima edizione, saràinaugurata alle 17 alla Biblioteca Malatestiana.Resterà aperta fino al 2 novembre. Alle 18 siterrà al San Biagio la cerimonia di premiazione.

Pagina a cura di Terzo Spada 

Sito rinnovato

 www.cesenaturismo.it

Debutto on line per il rinnovato portale diinformazione e promozione turistica delComune di Cesena (www.cesenaturismo.it),completamente trasformato nelle vesti enelle funzioni per offrire una panoramicacompleta non solo dei monumenti e delle

attrazioni turistiche della città, ma anchedell’offerta enogastronomica e ricettiva. Efra i suoi contenuti c’è una ’chicca’: unsuggestivo video su Cesena, realizzato dalregista cesenate Matteo Santi.Il menù si apre, naturalmente, con leinformazioni su come arrivare con i varimezzi di trasporto.La sezione "Scopri il territorio" offre unacarrellata sulle principali attrazionituristiche di Cesena, ma anche delle areelimitrofe.Il capitolo "Ospitalità" contiene unapanoramica delle strutture ricettive (nonsolo alberghi, ma anche bed & breakfast,agriturismi, residence, ecc) e diristorazione, con una scheda dedicata aogni esercizio.

Gatteo◗Cambio direttore alla Bcc 

Daniele Bagni è il nuovo direttoredella Bcc di Gatteo. Il Consiglio diamministrazione, presieduto daGabriele Galassi, ha decisol’avvicendamento andando asostituire Rino Sarpieri. Bagni è

stato per molti anni vice direttoredella Banca di Cesena.

Gambettola◗7 film per 7 euro

A partire dal 9 ottobre nella multisalaAbbondanza saranno proiettati film il giovedì e ilvenerdì alle 21 fino al 21 novembre. Si inizieràcon "Grand Budapest hotel" di Wes Anderson. Aseguire "Locke" di Steven Knight; "La sedia dellafelicità" di Carlo Mazzacurati; "Le meraviglie" diAlice Rohrwacher; "Gigolò per caso" di JohnTurturro; "Alabama Monroe" di Felix VanGroeninger e "Le Week end" di Roger Michell.

Gatteo◗ Ancora cantarelle

Altri tre giorni di musica, animazione per i bambini ebuona cucina con le cantarelle in piazza della Libertà aGatteo a Mare. Venerdì 3 ottobre alle 21 concerto dimusica latino-americana con "I Caiman"; sabato 4 alle21,30 spettacolo di Sgabanaza e del gruppo Casadeidanze di Cesena; domenica 5 alle 17 scalata al palo

della cuccagna, alle 19 sfida della cantarella tra parrocoe sindaco e alle 21 musica con l’orchestra "Barcelona &Chicco Fabbri".

Bagno di Romagna◗Ottobre a Selvapiana

Comincerà domenica 5 "Ottobre a Selvapiana", ilmese delle sagre, dedicate a piatti e prodottidell’Appennino. Per la prima domenica è previsto ilpranzo con tortellini all’ortica nella sede della Proloco. Dalle 14 animazione, musica e standgastronomici nell’area del campo sportivo. Alle 10,30ritrovo del motoraduno "Vespa & Lambretta" conpartenza alle 11 per Acquapartita, Alfero, MonteFumaiolo, fino a San Piero.

Cesena◗Le associazioni si presentano

Al parco della scuola media di Calisese,sabato 4 ottobre dalle 15,30, leassociazioni del territoriopresenteranno le iniziativeprogrammate per i prossimi mesi. Aseguire giochi, merenda e musica con i

gruppi "Molotov" e "Out of Tune". Alle18,30 aperitivo offerto da agr iturismi,pizzerie e cantine della zona.

Cesena | Convegno sul dolore 

Quali opportunità per i cittadini in merito alla legge 38/2010 sul dolore? Se neè parlato lunedì sera presso la sala conferenze della Banca di Cesena. A fare glionori di casa il presidente Valter Baraghini. Relatori i medici William Raffaelli,Marcello D’Andrea e Fabio Pivi (foto Mauro Armuzzi).

Cesena

Studenti a Venezia

Quindici studenti del liceo classico"Monti", del liceo scientifico “Righi” e delliceo Linguistico, grazie ad unfinanziamento del Rotary Club di Cesena,hanno partecipato alla decima conferenzamondiale "The Future of Science" dal

titolo "The Eradication of Hunger"(Venezia, Fondazione Cini, 18-20settembre), dedicata al tema delle risorsealimentari.Gli studenti, tutti delle classi quinte escelti fra quelli con le medie più alte dellascuola d’appartenenza, eranoaccompagnati dai professori ValeriaBandini, Anna Cristina Benini e GinoBianchi. Questi i nomi degli studenti.Liceo Scientifico: Lorenzo Amadori, GioeleCacchi, Davide Candoli, RebeccaComandini, Luca Dallara, Lorenzo Rizzato.Liceo Classico: Matteo Brandolini, ChiaraCappelletti, Marco Casavecchia, GiacomoForastieri, Chiara Orioli, Francesco Turci.Liceo Linguistico: Chiara Baldini, MartinaCiappini, Giulia Martinuzzi.

Longiano, sabato e domenica la festa dell’uvaTorna a Longiano, con il titolo di "Vitis vinifera infesta", la Sagra dell’uva. Organizzata dalla Pro lococon il patrocinio del Comune, si svolgerà in piazza

Tre Martiri sabato 4 e domenica 5 ottobre.Dalle 15,30 di sabato saranno presenti, lungo le viedel borgo, bancarelle di hobbisti e di produttorilocali con uva, vino novello, cantarelle e specialitàtipiche. Alle 20,30 il concerto di "Eusebio Martinelli& the Gypsy Abarth Orkestra".

Domenica 5 ottobre la festa inizierà la mattina conla "Camminata della vendemmia" e proseguirà alpomeriggio con i giochi della tradizione (corsa

"d’la mnarola") e i riti contadini (spannocchiaturadel mais, taglio del tronco e pigiatura dell’uva). Alle20,30 si esibirà l’orchestra spettacolo "Angelini".In piazza San Girolamo sarà attivo (sabato dalle 18e domenica dalle 12,30) lo stand gastronomico.

Mv 

❚❚ Sabato 4 ottobre a Cesena

seguito del successo di pubblico e distampa ottenuto dalle precedentiedizioni, anche quest’anno la Cassa

di Risparmio di Cesena si presenta all’ap-puntamento autunnale di "Invito a Palaz-zo". Sabato 4 ottobre si potrà accedere allaGalleria dei dipinti antichi e al Palazzo inCorso Garibaldi, 18. Saranno previste tre vi-site guidate (alle 11.30 - 16 - 17.30). Per in-formazioni tel. 0547-358.413 - www.cari-spcesena.itL’iniziativa, promossa dall’Abi, sotto l’AltoPatronato del Presidente della Repubblica,è giunta alla tredicesima edizione e preve-

Achi, conservata negli spazi museali di cor-so Garibaldi, può essere considerata unadelle collezioni bancarie più importanti alivello regionale e nazionale.L’importanza delle opere raccolte e l’orga-nicità scientifica della collezione dimostra-no la sensibilità profusa dagli organi diret-tivi dell’istituto nel salvare un patrimonioinestimabile da un degrado che difficil-mente altri avrebbero potuto evitare.

de l’apertura gratuita al pubblico dei pa-lazzi storici di numerose banche su tutto ilterritorio nazionale per l’intera giornata disabato 4 ottobre.L’iniziativa rappresenta un’occasione perla Banca e la Fondazione Cassa di Rispar-mio di Cesena di mettere a disposizione deicittadini il frutto del proprio impegno nelcampo della salvaguardia del patrimonioartistico. Infatti la Galleria dei dipinti anti-

La Cassa di Risparmioapre il proprio palazzoagli amanti dell’arte

Interno del palazzo Crc

Bagno di Romagna◗Mostra d’arte

Alla Loggetta Lippi, dal 4 al 17ottobre, espone lo scultore e pittoreMauro Manenti. Le sue sculture e isuoi dipinti sono stati realizzati’aggiustando o levigando’ radici epezzi di legno. Orario di apertura:dalle 9 alle 12, dalle 16 alle 18,30 edalle 20 alle 22.

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 2014 21Sport

inque punti in altrettantepartite, e ora sotto con la sestaa Udine. Il Cesena dopo il bel

pareggio al Manuzzi ottenutocontro il Milan di Inzaghi, si apprestaad affrontare la sesta fatica stagionalein Friuli contro l’ostica Udineseallenata da Stramaccioni. Ibianconeri friulani sono ad oggi laterza forza del campionato,posizionati solo dietro Juventus eRoma alle quali è ormai predestinato

Diavolo bloccato sull’1-1Ora trasferta ad Udine

Calcio serie A. Bianconeri con 5 punti in classifica

un campionato a parte. La squadra dimister Bisoli arriva al’impegno aNordest, che si gioca domenica 5

ottobre alle 15, forte di unaprestazione maiuscola sfoderatacontro il Milan che resta sempre unavversario di grande prestigio seppurin via di rifondazione. Il match didomenica scorsa al Manuzzi OrogelStadium, terminato 1-1 con reti diSucci al 10’ e Rami al 18’, haevidenziato un Cesena in crescita e

mai domo. Capace anche di offenderee non solo di ripartire di fronte allegrandi. Se a Torino contro la Juve siera visto un Cesena in preda al panicodi fronte ad un avversario di un altrolivello, contro i rossoneri di Milano iragazzi in casacca bianconera hannodimostrato carattere, ordine e spirito

di sacrificio. Doti attraverso le quali lavia per la salvezza non è piùproibitiva. Il bottino di 5 punti nelleprime 5 gare, sono lì a testimoniareche il Cesena potrà dire la sua inchiave permanenza nel massimocampionato di calcio. Se si considerache in questo primo lasso di tempo sisono affrontate squadre importanticome Juve, Milan, Lazio e Parma, ilrisultato avvalora ancor più ilpunteggio sinora messo in cassaforte.

 Alle porte ci sono ora due trasferteconsecutive: Udine e Palermo. Campiin cui sarà dura, ma dove bisogneràtrovare le forze necessarie ad almenoun’impresa. Iniziare a macinare puntianche in trasferta sarà un viaticoalquanto gradito da tutto l’ambiente:cosa che garantirà al CavalluccioMarino la prova e la voglia di poter

navigare in acque sempre piùcristalline. Da segnalare che contro ilMilan si è registrato al ribattezzatoOrogel Stadium, la prima grandeaffluenza di pubblico: ben oltre22mila spettatori di cui 12308abbonati (nuovo record disottoscrizioni annue).

Eric Malatesta 

Nuovo nome

Il "Manuzzi"è l’Orogel StadiumDopo l’annuncio, ora è arrivatal’ufficialità. Dalla scorsa settimana lostadio di Cesena si chiama "Orogel

Stadium - Dino Manuzzi". L’accordo,stipulato dalla Pubblisole con lacopertura di Orogel r imarrà in essere per10 anni e comporta, nel suo complesso,un esborso annuale di circa 120 milaeuro, tenuto conto anche di impegniprecedenti assunti dall’Orogel neltempo.L’architetto Giovanni Senni hapresentato le modifiche che verrannoapportate entro il termine della primafase del campionato. Riguardanol’ingresso principale e numerosi altriluoghi interni ed esterni che verrannomarchiati con la scritta Orogel, sempresu sfondo giallo."L’Orogel - ha spiegato l’amministratoredelegato Bruno Piraccini - ha deciso didirottare risorse destinate ad altri staditutte sul territorio, tenuto conto del

legame che da sempre ci caratterizza. E’per noi un investimento importante chenon sappiamo quali ricadute abbia, maugualmente lo abbiamo deciso d’accordocon tutta la base. Anche ilmantenimento del nome di Manuzzi pernoi è un elemento importante: nonpossiamo snaturare un passatoglorioso"."In questa operazione l’Orogel ha messouna mano al portafogli, ma anche unasul cuore". L’ha detto il presidente delCesena Giorgio Lugaresi in avvio diconferenza stampa in una giornata cheha visto l’inaugurazione del secondocavalluccio marino nella rotondaintitolata al padre Edmeo e la grandefoto sempre con ritratto il babbodell’attuale preidente all’interno dellasala stampa. "Noi e i Manuzzi, grazieanche alla presenza nel cda di ClaudioManuzzi, siamo la stessa famiglia", haprecisato Lugaresi a chi obiettava circa’affiancamento del nome che potrebbeoffuscare quello del presidente DinoManuzzi. Un’obiezione che visto il climaall’inaugurazione non è neppureimmaginabile. Il Cesena calcio e l’interoterritorio sono un tutt’uno, aziende asostegno comprese.

 Vela, regate a CesenaticoOrganizzata come tutti gli anni dal Circolo NauticoCesenatico, sabato e domenica 20-21 settembre si èsvolta la regata Poker d’Assi nelle acque antistantila spiaggia di Levante a Cesenatico. A fronte di unnumero limitato di barche iscritte, una decina circa,il livello agonistico si è dimostrato comunque

elevato.Nelle due categorie in funzione dei raggruppamentiper lunghezza degli scafi in gara sono risultati

vincenti il Delta 84 Witz del Circolo NauticoCesenatico, armato dal trentino di nascita eromagnolo di adozione Marco Dalla Rosa e l’X35One’s di Massimo Onestini. Al rientro è statafesteggiata anche la vittoria - per il secondo annoconsecutivo - del Campionato italiano Optimist 

(l’imbarcazione di iniziazione di giovani velisti fino a15 anni) da parte di atleti della squadra agonisticadel Team Vela Optimist Città di Cesenatico.

Comincia col piede giusto l’avventura inserie B della Futsal Cesena che apre lastagione battendo 4-0 il Fano. Un risultatonetto scaturito da una prestazione coralemolto solida dei bianconeri che peròhanno messo la freccia solo nella ripresa,dopo che nel primo tempo la padronanza

Futsal, ottimo debutto in B Vittoria netta contro il Fano

territoriale dei ragazzi di mister Placuzziaveva prodotto un vantaggio di una solarete.A scrivere per primo il proprio nome sultabellino dei marcatori è stato SimonePasolini che ha aperto le marcature

infilando un incerto Scudella sul primopalo.Uno a zero quindi ma del Fano non sivedono molte tracce, così ad inizio ripresaDaniele Magnani, di ritorno alla Futsaldopo due stagioni, si gira e segnapiazzando un sigillo importante

sull’andamento del match.Il predominio dei padroni di casa proseguea tratti, poi Pasolini dalla fascia sinistra fapartire un rasoterra che si infila alle spalledi Scudella per la doppietta personale.Il Fano sotto di tre reti si scuote e chiama

un time out rientrando con il portiere dimovimento per tentare la rimonta, madopo appena una sola azione gli ospitiperdono palla con la squadra sbilanciata,e Antonio Cesetti si presenta al suo nuovopubblico segnando un gol dalla propriametà campo a porta sguarnita.

I cesenatisi impongonocon grandesuperioritàsui marchigiani

Ponte Giorgi

 Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichi  di novità e voglia di scoprire sapori particolari.

 Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamente secondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

L’esultanza di Succi dopo il gol (Pippofoto)

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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Giovedì 2 ottobre 201422 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

✎LA PAROLA A MASSIMO ACHINI PRESIDENTE NAZIONALE CSIuesta estate unadelegazione del Csi èandata ad Haiti conquaranta giovani delle

società sportive per dare vita alnono capitolo della missione“Il Csi per Haiti”.Ciò che non tutti sanno, e forsenemmeno possonoimmaginare, è cosa si prova a

vivere un’esperienza delgenere, tanto “forte” dacambiarti la vita. Ci si può fareun’idea andando alla paginafacebook “Csi per Haiti”, dovec’è il diario di viaggio di questaesperienza, con letestimonianze dei nostriragazzi. Vale la pena leggerle,farle girare nelle societàsportive e non solo.Il minimo comunedenominatore sta nel fatto chetutti hanno evidenziato chel’importante non è ciò chefacciamo, ma quanto amoremettiamo in ciò che facciamo eche per questo bisogna farepiccole cose con grande amore.Haiti ha insegnato loro che le

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piccole cose, i piccoli gesti

possono essere così pienid’amore da far mancare il fiatoe che basta poco, davvero poco,per far felice chi ti sta accanto.“Siamo tutti così indaffarati -afferma una giovane - nelnostro mondo che va di fretta,tanto di fretta da farci perderedi vista le piccole cose e non c’ètempo nel nostro mondo per isorrisi gratuiti agli sconosciuti,per i gesti gentili chemigliorano le giornate; non c’ètempo per ascoltare davveroqualcuno, dedicargli del temposenza altri pensieri in testa;non c’è tempo per fermarsi aguardare il cielo quando ha deicolori che ci piacciono tanto,anzi forse il cielo non lo

guardiamo neanche più”.

Non c’è tempo, non c’è maitempo. L’esperienza di Haiti hainsegnato a questi giovani chele piccole cose, quelle piene diamore, richiedono tempo, chebisogna fermarsi a volte,rallentare e dare spazio a tuttequelle cose che ci stannosfuggendo di mano, che ci sipuò emozionare per un sorrisodi un bambino, per una manotesa a cercare la tua e che sì,anche i grandi possonopiangere, non è affatto unacosa da bambini! Haiti ha fattocapire loro che senza il cuoretutto ciò che facciamo non valenulla, che occorre crederedavvero nei nostri progetti, chea volte le cose impossibili

Un poco di Centro sportivo ad HaitiLe esperienze forti che cambiano la vita

accadono e che ogni tanto, nel

nostro universo che corre

veloce, tutti dovremmofermarci un attimo a guardareil cielo e a capire che il mondoè grande.Non è necessario andare neiCaraibi per vivere Haiti, ci sonoinfatti tante Haiti in altrelatitudini e intorno a noi, chepossono insegnarci piccole egrandi cose. Basta guardare

con grande amore.

Csi story | Il Centro sportivo di ieri e di oggi 

CAMPIONATO

CALCIO GIOVANILE:

La foto è relativaalla Pol. Forza Vigneche partecipò al campionatogiovanile di calcio

riservato alla categoria“Scuola Calcio”nella stagione sportiva 2004/05.

A Pioppa di Cesena

■ FinalmenteIl campo è illuminatoIn coincidenza della prima storicapresenza della squadra di calcio dellaPioppa nella serie “Eccellenza” delcampionato di calcio dilettanti,organizzato dal comitato cesenate del Csi,il Gruppo sportivo locale ha provveduto aun vero e proprio restyling del camposportivo della frazione e lo scorso 19settembre è stato inauguratoufficialmente l’impianto d’illuminazione

che permetterà alla squadra delpaese di potersi allenare e giocarein notturna e ospitare eventualmenterecuperi serali.Alla festa d’inaugurazione hannopartecipato il sindaco del Comunedi Cesena, Paolo Lucchi e l’assessore alloSport, Christian Castorri,che hanno tagliato il nastro tricoloreassieme al parroco di Pioppa,don Renato Pagliarani, il quale habenedetto i locali e l’impianto del centrosportivo.Al termine della cerimonia vi è stato unbel momento di festa con la cena offertadal Gruppo sportivo locale e, aconclusione, uno spettacolo di fuochid’artificio.Dal 1996, anno di inaugurazione delCentro Sportivo di Pioppa,la struttura e i locali del campo eranosempre rimasti invariati;in quegli anni l’opera di costruzione fupossibile grazie all’impegno di tutti ipioppesi, che diedero il loro contributoaffinché i loro figli potessero avere unluogo per giocare, divertirsi e stareassieme.Oggi, a diciotto anni di distanza,sono stati proprio i più giovani acoinvolgere tutta la popolazionedi Pioppa, che con il suo contributoeconomico e di lavoro ha fatto sìche il progetto fosse portato a termine.Per l’intera estate nonni, padri e figlihanno lavorato fianco a fianco peradeguare al meglio il campo sportivo,ora illuminato non solodalla luce elettrica, ma da un rinnovatospirito di aggregazione a cuitutto il paese ha partecipato

entusiasta.

❚❚ Al via le competizioni. Lunedì 6 ottobre la riunione delle società

Calcio giovanili, le squadre iscritteel mese di ottobre avrannoinizio le varie competizioni calci-stiche riservata alle categorie gio-

vanili.Partendo dal campionato rivoltoalla categoria “Primi calci” (per atletinati negli anni 2007 e 2008)si registra la presenza di sei società:l’Usd San Marco “A” e “B”, il Ronta, ilCalisese, l’Asd Ponte Pietra e l’Asd

Longianese.Per quanto concerne la competizioneche interessa la categoria “Scuola Cal-cio” (nati negli anni 2005 e 2006)sono dieci le compagini a scendere incampo: l’Asd Dismano, l’UsdSan Marco “A” e “B”, l’AsdBertinoro Calcio, il Calisese, l’Asd Lon-gianese, il Ccs Granata Bagnarola,la Pol. Forza Vigne “A” e “B” e la Pol. Sa-la.

Nel campionato che riguarda la cate-goria “ Pulcini” (nati negli anni2003 e 2004) undici risultanole squadre a lottare per il successofinale: l’Asd Dismano, l’Usd San Marco“A” e “B”, il Ronta, il Calisese,l’Asd Ponte Pietra, il Romagna Sport,l’Asd Longianese, il Ccs Granata Ba-gnarola, l’Asd San Mauro Pascoli e laPol. Sala.

Per il campionato riservato allacategoria “Esordienti” (nati neglianni 2001 e 2002) dieci sonole società iscritte: l’Asd Savignanese,l’Asd Rubicone Calisese, la Pol. 5Cerchi di Macerone, la Pol. Forza Vigne“A” e “B”, la Virtus Cesena,l’Asd Longianese, il Ccs GranataBagnarola, l’Asd San Mauro Pascolie la Pol. Sala.Il Csi Cesena promuove infine il 1°

campionato di calcio a 7 rivolto allacategoria “Allievi-Giovanissimi”(nati negli anni 1998, 1999 e 2000,con la possibilità di schierareun giocatore fuoriquotanato nel 1997).Le gare si svolgeranno dal lunedì al ve-nerdì, con inizio compreso tra le 17 e le18,30, nei seguenti campi: Cs Martora-no, Cs Kick-Off, Cs Parco 5 Pini,

Cs Gatteo, Cs Ponte Abbadesse, Cs SanPiero in Bagno e altri centri, previaomologazione della commissione cal-cio a 7 del comitato cesenate dell’asso-ciazione.La scadenza delle iscrizioniè fissata per il giorno 6 ottobre alle 21presso la sede del Csi Cesena,momento in cui si svolgerà la riunionedelle società interessate alla competi-zione.

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8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

http://slidepdf.com/reader/full/corriere-cesenate-35-2014 23/25

Giovedì 2 ottobre 2014 23Pagina Aperta

 Vent’anni fa a Cesena la rappresentazione della vita di Santa Chiara Un’esperienza corale entusiasmante. Da riproporre

aro direttore, scrivo queste note di ritorno dal monastero delle Clarisse 

Cappuccine dove sabato scorso hopreso parte alla bellissima veglia di preghiera in preparazione alla professione perpetua di suor Maria Chiara Amata, il prossimo 4 ottobre.Suor Maria Chiara Amata da Pistoia porta il nome di una delle sorelle povere di SantaChiara, in San Damiano di Assisi.Uno degli insegnanti di religione dellascuola cattolica “Immacolata” era stato,anni addietro, ad Assisi per una settimana.Era stato sedotto da quella “sintesi di natura, arte e belle zza”. Così la chiamava.“Una cosa unica al mondo”. E non si sbagliava.

 Nel 1993 ricorreva l’ottavo centenario dellanascita di Santa Chiara. Undici anni dopoquella di San Francesco.Così gli venne l’idea di proporre alla scuolauna sua sceneggiatura sulla vita di Chiara.Quel testo era fatto esclusivamente di Fonti Francescane, Sacre Scritture e “ laudi”.Bisognava trovare i soldi e non si sapeva che pesci pigliare. I soldi arrivarono da chi i soldi non li aveva quasi per niente. Infatti,su proposta delle Clarisse Cappuccine, si scrisse a cinquanta monasteri clariani d’Italia. E perfino a uno svizzero. Diciassette monasteri risposero. Gli organizzatori promisero che avrebbero inviato loro lacassetta audiovisiva della SacraRappresentazione pubblica.Bisognava andare in piazza alla fine di maggio ’94. Fu un’esperienza corale entusiasmante: studenti, genitori e insegnanti lavorarono insieme per mesi. E se avesse piovuto? Ma non piovve.Erano centoventi gli studenti coinvolti nella“recita”. Trenta solo nel Coro guidato dallaprof di musica e canto. Il Coro cantòdiciassette volte. Un’esperienza pazzesca!

I costumi furono disegnati, se ben ricordo,da una prof di Borello. Le stoffe eranopoverissime. I genitori tagliavano e cucivano. I ragazzi recitavano e cantavano.Gli insegnanti guidavano. Tutti imparavanola storia di Chiara e Francesco. Una gioiaincredibile.

 Arrivò quella fatidica sera di maggio inpiazza del Popolo. I fari (l’unica vera grande spesa) furono procurati da una ditta di Forlì. Chissà che compassione dovette avere 

✎ Il direttore risponde 

della nostra improvvisazione, quella dittaspecializzata in sfilata di moda di alta

classe.La “recita” andò bene, ma non benissimo. Ci  furono degli errori. Per esempio, suor Chiaradoveva entrare per prima a San Damiano, e dopo di lei le “sorelle”. Invece accadde il contrario. Ma la gente non se ne accorse.Chiara, una ragazza di Case Finali, recitòbenissimo.Ci furono delle scene madri. Per esempio,quando Chiara disse ripetutamente “No!”,allo zio Monaldo che le intimava di tornavaa casa. Lei si tolse il velo e stavolta “No!” lo

 gridò Monaldo e il coro esultò da non dire. Ancora, Vitale D’Aversa, a cavallo (uncavallo vero) urlava contro Assisi come unpazzo. Non sapeva che gli avevamo messo inbocca un brano di Isaia. Chiara e “sorelle” avevamo “pregato”. E Vitale, molto scocciato,tolse l’assedio. Ancora, Francesco, su unabarella, attorniato da quattro “francescani”,pregò il “Cantico delle creature”.Era uno studente piccolino, come Francescodel resto. Non riuscirono mai, però, aconvincerlo a rinunciare alle scarpe.Francesco andava a piedi nudi, ma lui no.

 Aveva “freddo di sera”. E poi la scena finale:Chiara e le “sorelle” erano stese a terra, facciain giù. In cerchio. Si udiva un brano dellaRegola di Chiara. E poi una musicastruggente. Poi i fari si spensero e subito si riaccesero. E scoppiò un fragoroso applausopopolare.Santa Chiara aveva vinto. E anche la scuola“Immacolata” aveva vinto.Caro direttore, penso che oltre alla scuola“Immacolata”, sarà contenta anche suor 

 Maria Chiara Amata. Allora era ancora unabambina e si chiamava Claudia Meoni.Ti ringrazio anche per l’ospitalità.

don Rino Casali 

Carissimo don Rino, grazie infinite per questa condivisione attraverso le pagine del Corriere Cesenate. Grazie di cuore per aver deciso di ricordare un eventocosì importante che coinvolse numerosi  giovani in una rappresentazione rimasta nella memoria di tanti. A presto.

Francesco [email protected]

L’Occhio indiscreto

Cassonetti addossati alla chiesa di sant’Agostino, a Cesena. L’ha segnalatogià diverse settimane fa l’amico lettore Marino Savoia, attento osservatoredelle brutture cittadine. Al momento nulla è stato fatto. Speriamo qualcunoprovveda.

I titoli dei donsui giornaliEgregio direttore, leggendo l'intervento delnostro vescovo sul Corriere Cesenate dell’11settembre scorso a proposito dei recenti avvi-cendamenti pastorali, alla fine ho notato la

firma Douglas, vescovo. Allora mi è venuta spontanea una domanda:perché tutti i sacerdoti che scrivonosul Corriere non mettono il ‘don’ davanti alnome e cognome? Una pratica sbrigatival'abbiamo già quando si leggono i Vangeli.non si dice più : San Matteo, San Luca, San

“I beni sono per il bene”Una proposta di riflessione, alla luce del Vangelo,a proposito di Chiesa e amministrazione

aro Francesco, sulla rivista n. 186 della rivista “Il Diaconato in Italia”, ho trovato una

testimonianza molto bella e interessante che ha per titolo “Amministrando i benidella Chiesa”. Mi sembra utile che l’intera comunità la conosca, soprattutto inquesti tempi in cui da più parti e in diversi modi si attacca la Chiesa sul pianoeconomico e non solo. Mi pare anche opportuno che la nostra comunità cristianarifletta su un argomento così importante e delicato, alla luce del Vangelo.Ti allego copia dello scritto che è del diacono Alvaro Cappellini della Chiesa milanese.Un augurio di buon lavoro a te e ai tuoi collaboratori.

diacono Gino

“Innanzitutto, quali sono i beni della Chiesa? Gran parte del mondo considera, quali beni tipici della Chiesa, gli immobili, le partecipazioni azionarie, il denaro depositato presso le banche, gli oggetti preziosi e le opere d’arte. E in parte questo è vero: la Chiesa e gli enti che ad essa fanno riferimento, spesso sono proprietari di tali beni, che nel tempo hanno anche acquisito valori notevoli.Sempre però ci si limita a considerare e a commentare solo questo dato e non si guarda al-la relativa componente negativa, cioè ai relativi costi da sostenere per gestire e per mante-nere tali beni, ma soprattutto non si guarda al fine per cui essi sono posseduti e utilizzati.Un piccolo resto del mondo invece, continuando una cultura e una prassi millenaria, dice 

che i beni della Chiesa sono altri... sono i poveri,quelli “li avete sempre con voi”.L’ha evidenziato anche il diacono Lorenzo e ce loricorda spesso anche papa Francesco, e forse pro-prio questi ultimi beni ancor oggi rappresenta-no quella perla preziosa per cui la Chiesa dev’es-sere disponibile a vendere tutto. I primi beni che ho citato, in moltissimi casi sono allora in fun-zione dei secondi; cioè sono stati preparati nella

prospettiva d’essere utili ai poveri; anzi, forse es-si “sono” dei poveri.L’amministrazione dei beni della Chiesa mi pa-re che abbia dunque questo basilare obiettivo:che tali beni conservino - e, se possibile, miglio-rino - la loro attitudine e capacità a servire il Vangelo e in special modo il Vangelo della cari-tà.È un compito non facile, come non è facile vive-re con coerenza la fede. Peraltro, anche le leggi che regolano l’amministrazione dei beni, spessonon aiutano e, nell’amministrare, frequente-mente occorre indirizzarsi (o piegarsi) a scelte per il maggio bene “possibile”.Il senso dei beni della Chiesa e la loro naturale destinazione per l’utilità dei poveri, mi sono pe-rò più chiari e immediati, nella piccola organiz-zazione di volontariato in cui opero a Treviglio.

Le relative incombenze e i molteplici servizi pra-tici che qui devo prestare - ma soprattutto il con-tatto diretto con le persone in difficoltà - diconol’inequivocabile utilità dei beni e degli strumen-ti di cui ci si è dotati e la necessità della loro am-ministrazione.Essi dicono che:- per accogliere le famiglie in difficoltà, devo di-sporre di abitazioni, e poi è necessario che tali 

strutture siano adeguate non solo per dimensio-ne, ma anche rispetto alla normativa vigente;- per offrire un pasto caldo e ospitalità notturnaalle persone senza fissa dimora, devo organizza-re una mensa, e poi organizzare il dormitorio, e i turni di presenza, e gli approvigionamenti...- per recuperare e distribuire le eccedenze ali-mentari, è necessario possedere un adeguatomezzo di trasporto, e poi di un luogo adeguatoove distribuire...- per procurare lavoro, occorre cercare commes-se (che faticaccia in questa fase storica!), dispor-re di attrezzi e di strutture, e di mezzi anche fi-nanziari...I beni sono per il bene, e da ciascuno attendonoun adeguato impegno e cura, in modo che pos-sano giungere alla loro naturale destinazione e uso: essi sono per il Vangelo della carità.

Giovanni, San Paolo. Ma semplicemente,secondo Matteo, secondo Luca, secondoGiovanni, secondo Marco.Può sembrare una domanda frivola,ma per me non lo è.La ringrazio anticipatamente.

 Arnaldo Barocc i 

Carissimo Barocci, non si mettono i titolidon o monsignor, come non si mettonoquelli di dott o prof.Sui giornali si usa così. Può piacere omeno. Ritengo sia più belloe molto più snello nome e cognome.Basta e avanza. Poi ognuno si presenta 

con quel che scrive. E su quello viene giudicato del suo operato.Diverso è il discorso che riguarda il vescovo, perché i suoi scritti rappre-sentano interventi in quanto vescovo e non come semplice cittadino(giornalista). A presto.

Fz 

È già finita la luna di mieletra il premier Renzi e i cittadini?Caro direttore,un pomeriggio di qualche giorno fa mi sono recato all’Assemblea che Spi-Fnp-Uilp (sindacati dei pensionati di Cesena) avevano convocato pressola sala “Primavera 3”.

Eravamo una trentina di persone. Dopo la presentazione, la relazione. Intutto, circa un’oretta. Poi il dibattito. Sono intervenuti in diversi, e garanti-sco che non ho mai ascoltato critiche più precise e circostanziate su Renzie sull’operato del suo Governo, su Letta e Monti.Qualche cosa non è stato risparmiato neanche a Berlusconi.Un relatore ha poi illustrato i problemi locali, gli incontri con la GiuntaLucchi per le tasse locali e il bilancio.Cosa mi ha sorpreso:- il numero dei presenti (a Cesena, credo che i pensionati aderenti ai tresindacati siano dai 10 ai 15mila);- fra i presenti, credo che fossimo in due a non aver votato Renzi e Lucchi:io e uno di Sel.Cosa sta succedendo, caro direttore?Grazie dell’ospitalità.

Lettera firmata

Carissimo amico, posso solo immaginare cosa stia accadendo. Per un ul-teriore approfondimento la rimando all’editoriale di questa settimana.Che abbia ragione il direttore del “Corriere della Sera” quando scrive (inprima sul suo giornale, mercoledì della scorsa settimana) che “l’oratoriadel premier è straordinaria, nondimeno il fascino che emana stinge facil-

mente nel fastidio se la comunicazione, pur brillante, è fine a se stessa. Il marketing della politica se è sostanza è utile, se è solo cosmesi è dannoso”.Il tempo lo dirà.Certo è che anche per Renzi la luna di miele dei proclami ha avuto vitabreve, come lei stesso ha potuto toccare con mano dai commenti dei citta-dini-sindacalisti-pensionati convocati in città.

Fz 

8/11/2019 Corriere Cesenate 35-2014

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INTERVIST

TU PER TU

COL VESCOVO

DOUGL S

Sanità

Servizio sospeso