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Giovedì 10 luglio 2014 anno XLVII (nuova serie) numero 27 euro 1,20  2 7 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Attualità 7 Con la scomunica i mafiosi perdono consenso PropostAc I-IV  Azi one Cat tol ica diocesana, inserto di quattro pagine  V ita e colori dell’asso- ciazione. La parola al presidente nazionale e a don Giordano Amati, nuo- vo assistente diocesano A colloquio con il pro- curatore Creazzo: “Dopo tanta chiarezza del Papa, non più atteggia- menti morbidi” Suor Daniela Scarpellini madre generale Diocesi 5 S i è concluso il 6 luglio, al monastero di Fo- gnano, il Capitolo delle suore francescane della Sacra Famiglia Cesena 8 Macfrut  Aria di ri nnovo su tutti i fronti Gambettola 12  A tu per t u con il nuovo sindaco Sport 17 I risultati e le foto del Trofeo Benedetto  Va lle Sa vio 13 Strage Tavolicci  Appunta menti per ricordare  ozze d’ar gen to con l’U niversit à Il decentramento universitario a Cesena risale al 1989 IL CAMPUS DEGLI ALIMENTI DI VILLA ALMERICI IN ZONA “VIGNE”A CESENA (FOTO GIUSEPPE MARIGGIO’) Editoriale  Tuona F rancesco di Francesco Zanotti Era il 1989 quando a Cesena partiva il primo corso universitario decentrato (Informatica) dell’Università di Bologna, un corso che ancora oggi sforna lau- reati in grado di trovare lavoro nel giro di pochissimo tempo. Fra i fautori di quell’operazione vanno annoverati i professori Sergio Focardi e Giobbe Gen- tili; fra gli enti, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena. Attualmente il coordinatore del Campus di Cesena è il professor Luciano Mar- gara, docente a Ingegneria e Scienze informatiche. L’Università a Cesena significa circa 5mila studenti iscritti, un indotto di 20 milioni di euro l’anno e un livello di didattica e ricerca molto alto. F ra le varie sedi, quella di Villa Almerici è molto simile a un campus americano. Servizio a pagina 9 F acile dire papa Francesco. Sì, è n troppo semplice. Ormai tutti citano il vescovo di Roma venuto quasi dalla ne del mondo.  Ve niamo solo ai casi più re centi , quell i deg li ultimi giorni. In Molise il Pontece ha toccato un tema scottante. Si è occupato di lavoro e di giovani. La dignità della persona viene meno se ad essa non è data la possibilità di provvedere a se stessa e alla sua famiglia. E le nuove generazioni rischiano di rimanere senza speranza, schiacciate come sono dalla carenza di occupazione. Non si è fermato qui il Sommo Pontece. Ha dato l’affondo. Ha ricordato che la solidarietà non è una parolaccia, “una parola che non piace sentire al giorno d’oggi” . Ha aggiunto che “i giovani hanno la capacità di essere solidali” . Hanno qualcosa da insegnare ai loro padri, a chi li ha preceduti e ha preparato un mondo tanto difcile e quasi inospitale. Poi ha ricordato che l’entusiasmo è contagioso e che il vero pericolo è la provvisorietà. Si fa presto a dire papa Francesco, ma ci si dimentica che richiama noi tutti alle responsabilità per il mondo che abbiamo costruito. Siamo gli, ha ricordato all’Angelus, “di un sistema economico che sfrutta l’uomo, gli impone un giogo insopportabile, che pochi privilegiati non vogliono portare” . Un giogo insopportabile. Noi imponiamo pesi che non si portano. E poi ci rendiamo indifferenti, come davanti alle tragedie che accadono al largo di Lampedusa. È la globalizzazione dell’indifferenza, denunciata giusto un anno fa nell’isola siciliana. E peggio ancora, ha tuonato papa Francesco all’Angelus, “è l’indifferenza dei cristiani”. Si fa presto a dire papa Francesco, ma poi tutti ci nascondiamo quando veniamo a conoscenza di situazioni spiacevoli. Scappiamo davanti a una denuncia da fare, davanti a una giustizia da ricercare. Chiudiamo le nestre di casa, non vediamo quel che accade attorno a noi. Blindiamo le porte del nostro cuore, costretti in noi stessi dall’egoismo che ci impedisce di scorgere il vicino che tende la mano, che aspetta solo un nostro gesto di vicinanza, di condivisione. È molto facile invocare papa Francesco. È diventata una moda. Si seleziona quel che dice, ciascuno secondo il proprio interesse. “Per tutti noi – ha ricordato lunedì scorso durante la Messa a Santa Marta – vale il consiglio che Gesù dà a coloro che danno scandalo, la macina da molino e il mare”. Per me, per noi, per ciascuno valgono queste parole. Nessuno si senta escluso. Troppo semplicistico accusare altri e chiamarsi fuori. Ogni giorno si ricomincia daccapo, per un’avventura sempre nuova. SPECI LE MEDITERR NEO LUGLIO IBIZA - Hotel cat. turistica mezza pensione da 411 euro FORMENTERA -  Appartamenti solo pernottamento da 550 euro KOS - Hotel prima categoria mezza pensione da 599 euro MYKONOS - Hotel cat. turistica con prima colazione da 521 euro KARPATHOS Hotel categoria turistica Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 [email protected] Le fotografie delle vacanze sul Corriere I niziativa promossa in- sieme alla commissio- ne diocesana Gaudium et Spes in vista della Giornata del Creato

Corriere Cesenate 27-2014

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Corriere Cesenate di giovedì 10 luglio 2014

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  • 5/22/2018 Corriere Cesenate 27-2014

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    Gioved10 luglio 2014anno XLVII (nuova serie)numero 27euro 1,20

    27

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forl

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    Attualit 7

    Con la scomunicai mafiosiperdono consenso

    PropostAc I-IV

    Azione Cattolicadiocesana, insertodi quattro pagine

    Vita e colori dellasso-ciazione. La parola alpresidente nazionale e adon Giordano Amati, nuo-vo assistente diocesano

    Acolloquio con il pro-curatore Creazzo:Dopo tanta chiarezza delPapa, non pi atteggia-menti morbidi

    Suor DanielaScarpellinimadre generale

    Diocesi 5

    Si concluso il 6 luglio,al monastero di Fo-gnano, il Capitolo dellesuore francescane dellaSacra Famiglia

    Cesena 8Macfrut

    Aria di rinnovosu tutti i fronti

    Gambettola 12A tu per tucon il nuovosindaco

    Sport 17I risultati

    e le foto del TrofeoBenedetto

    Valle Savio 13Strage Tavolicci

    Appuntamentiper ricordare

    ozze dargentocon lUniversitIl decentramento universitario a Cesena risale al 1989

    IL CAMPUS DEGLI ALIMENTI DI VILLA ALMERICI

    IN ZONA VIGNEA CESENA (FOTO GIUSEPPE MARIGGIO)

    Editoriale

    Tuona Francescodi Francesco Zanotti

    Era il 1989 quando a Cesena partiva il primo corso universitario decentrato(Informatica) dellUniversit di Bologna, un corso che ancora oggi sforna lau-reati in grado di trovare lavoro nel giro di pochissimo tempo. Fra i fautori diquelloperazione vanno annoverati i professori Sergio Focardi e Giobbe Gen-tili; fra gli enti, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena.Attualmente il coordinatore del Campus di Cesena il professor Luciano Mar-gara, docente a Ingegneria e Scienze informatiche.LUniversit a Cesena significa circa 5mila studenti iscritti, un indotto di 20milioni di euro lanno e un livello di didattica e ricerca molto alto. Fra le variesedi, quella di Villa Almerici molto simile a un campus americano.

    Servizio a pagina 9

    Facile dire papa Francesco. S, fin tropposemplice. Ormai tutti citano il vescovo diRoma venuto quasi dalla fine del mondo.Veniamo solo ai casi pi recenti, quelli degliultimi giorni. In Molise il Pontefice ha toccatoun tema scottante. Si occupato di lavoro e digiovani. La dignit della persona viene menose ad essa non data la possibilit diprovvedere a se stessa e alla sua famiglia. E lenuove generazioni rischiano di rimaneresenza speranza, schiacciate come sono dallacarenza di occupazione.Non si fermato qui il Sommo Pontefice. Hadato laffondo. Ha ricordato che la solidarietnon una parolaccia, una parola che nonpiace sentire al giorno doggi. Ha aggiuntoche i giovani hanno la capacit di esseresolidali. Hanno qualcosa da insegnare ai loropadri, a chi li ha preceduti e ha preparato unmondo tanto difficile e quasi inospitale. Poiha ricordato che lentusiasmo contagioso eche il vero pericolo la provvisoriet.Si fa presto a dire papa Francesco, ma ci sidimentica che richiama noi tutti alleresponsabilit per il mondo che abbiamocostruito. Siamo figli, ha ricordato allAngelus,di un sistema economico che sfrutta luomo,gli impone un giogo insopportabile, chepochi privilegiati non vogliono portare. Ungiogo insopportabile. Noi imponiamo pesiche non si portano. E poi ci rendiamoindifferenti, come davanti alle tragedie cheaccadono al largo di Lampedusa. laglobalizzazione dellindifferenza, denunciatagiusto un anno fa nellisola siciliana. E peggioancora, ha tuonato papa FrancescoallAngelus, lindifferenza dei cristiani.Si fa presto a dire papa Francesco, ma poi tuttici nascondiamo quando veniamo a

    conoscenza di situazioni spiacevoli.Scappiamo davanti a una denuncia da fare,davanti a una giustizia da ricercare.Chiudiamo le finestre di casa, non vediamoquel che accade attorno a noi. Blindiamo leporte del nostro cuore, costretti in noi stessidallegoismo che ci impedisce di scorgere ilvicino che tende la mano, che aspetta solo unnostro gesto di vicinanza, di condivisione. molto facile invocare papa Francesco. diventata una moda. Si seleziona quel chedice, ciascuno secondo il proprio interesse.Per tutti noi ha ricordato luned scorsodurante la Messa a Santa Marta vale ilconsiglio che Ges d a coloro che dannoscandalo, la macina da molino e il mare. Perme, per noi, per ciascuno valgono questeparole.Nessuno si senta escluso. Tropposemplicistico accusare altri e chiamarsi fuori.

    Ogni giorno si ricomincia daccapo, perunavventura sempre nuova.

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    Iniziativa promossa in-sieme alla commissio-ne diocesana Gaudiumet Spes in vista dellaGiornata del Creato

  • 5/22/2018 Corriere Cesenate 27-2014

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    Gioved 10 luglio 2014 3Opinioni

    Dov tuo fratello?. Con papa Francescoal largo del Mediterraneo

    i reco ancora una volta spiritualmente allargo del mare Mediterraneo per piangerecon quanti sono nel dolore e per gettare i

    fiori della preghiera di suffragio per le donne, gli uomini ei bambini che sono vittime di un dramma che sembrasenza fine. L8 luglio di un anno fa, papa Francescoraggiungeva lisola di Lampedusa per piangere gli oltre20mila morti, donne uomini e bambini, nella tomba delMediterraneo. Il primo viaggio apostolico del nuovo Papaha raggiunto questisola delle Pelagie che, dal 2011, diventata approdo, casa, ponte per 75mila persone in fugada drammi, povert, guerre, spesso legati a politicheinternazionali in Africa , nel Medio Oriente in Asia.A un anno di distanza, nella lettera scritta allarcivescovodi Agrigento e presidente della Migrantes, FrancescoMontenegro, il Papa spiega il senso di quella visitapastorale e la sua attualit. Anzitutto, il Papa ricorda ilvalore della vicinanza, della prossimit agli immigrati.Oggi 232 milioni di persone, di cui oltre 50 milioni diprofughi, rifugiati, richiedenti asilo, sono in cammino earrivano anche nelle nostre citt, in Italia, in Europa: nonsi pu chiudere la porta, alzare nuovi muri, essereindifferenti, ma imparare dai lampedusani la solidariet elospitalit semplice e familiare. Da qui la necessit,secondo papa Francesco, di risvegliare le nostrecoscienze, le istituzioni, specialmente a livello europeo,per una responsabilit comune di fronte ai drammi deimigranti.Nessuno pu fingere anche oggi, mentre continuano iviaggi della speranza e, con essi, i morti nel Mediterraneo,di non ascoltare la domanda di Dio a Caino, ripetuta aLampedusa un anno fa dal Santo Padre: Dov tuo

    fratello?. Le comunit cristiane sono chiamatecontinuamente a custodire e ripetere, nella liturgia, nellacatechesi e nei gesti di ospitalit, con tenerezza ecomprensione, che i migranti sono nostri fratelli,partecipano all unica famiglia umana. Questa fraternitimpegna a cammini e stili di vita aperti alla condivisione,a politiche che investano in solidariet e sviluppo, nella

    M

    Un anno fa Lampedusa La fotografia

    ricerca della pace in Siria e in altri 19 Paesi del mondo, perch una pace chenon sorga come frutto dello sviluppo integrale di tutti, non avr nemmenofuturo e sar sempre seme di nuovi conflitti e di varie forme di violenza (n. 219),scrive papa Francesco nellesortazione Evangelii Gaudium.Come si pu parlare di democrazia quando la dignit di tante persone efamiglie calpestata, dimenticata? LEuropa non pu fingere di essere fondatasulla libert, sulluguaglianza e sulla fraternit e mettere avanti costiinsostenibili quando si tratta di salvare persone, di fare posto dentro le nostrecitt ad alcune migliaia di persone. La dignit di ogni persona umana e il benecomune - scrive ancora il Papa nella prima esortazione apostolica - sonoquestioni che dovrebbero strutturare tutta la politica economica, ma a voltesembrano appendici aggiunte allesterno per completare un discorso politicosenza prospettive n programmi di vero sviluppo integrale (n. 203). La visita delPapa a Lampedusa un anno dopo riporta al centro la necessit di ripartire dagli

    ultimi, dalla povera gente per rileggere non solo i confini dellEuropa, dellItalia,ma anche il valore di una civilt europea fondata sulla tutela della dignit diogni persona. In questo senso, il ritornare al largo del mare Mediterraneo aLampedusa di papa Francesco assume da una parte un chiaro valore politico e,dallaltra, indica nelle migrazioni oggi un luogo in cui riconoscere la presenza diDio nel fratello, un sacramento.

    Giancarlo Perego

    Un supplemento danima per lEuropaono iniziate le ferie estive. Vacanze per chi pu permettersele. Mi sia consentita qualcheriflessione da rimuginare sotto lombrellone al cospetto dellAdriatico, o ancora,nellaccaldato lavoro sui campi o nellamara trepidazione della cassa integrazione

    allindomani dellinizio del semestre della Unione Europea affidato alla responsabilit delgoverno italiano cui ha dato voce entusiasta e motivata il presidente del Consiglio Matteo Renzi.Necessariamente a tema il rilancio della economia in tutto il continente, ricorrendo, seimprescindibile, a misure che pur non rinnegando il rigore, rendano possibili non ulteriorievasioni, ma sagge strategie di sviluppo. Sempre tuttavia nel recuperato orizzonte dellasolidariet e della sussidiariet. Parole che non evocano magie occulte, ma necessaria adesionealla realt concreta che definisce i diversi dinamismi (e purtroppo anche recenti responsabilitpolitiche!) delle societ che convivono nella grande casa comune dellEuropa.Degne di attenzione e di stima, le riflessioni con cui il nostro premier ha prospettato il futurodella Unione e quindi, di conseguenza, le sue responsabilit nei vasti processi di globalizzazionedi fronte ai quali non ci si pu comportare come lo struzzo nel deserto. Mi riferisco, soprattutto ein primis, al recupero storico e culturale delle radici, delle fondamenta, su cui si deve costruire lagrande casa.Dal lontano mondo greco che dalle rive del Mediterraneo orientale ha dato inizio alla storia che

    Sha definito lidentit dellEuropa, aglisviluppi successivi dati (e ancheimposti) da Roma, per inoltrarsi poi in

    quella trama di vicende, incontri escontri che, animati dalla energia delVangelo testimoniato (non sempre concoerenza) dalla Chiesa, dalle Chieselocali, dallora et labora delmonachesimo hanno intessuto quelpatrimonio di cultura e di civilt chedar voce poi, a met del secolo scorso,quando questa identit statarovinosamente minacciata dalleideologie totalitarie, allappello lanciatoda Benedetto Croce, per richiamare ogniuomo di sana coscienza alla resistenza,che potr prendere forza dal perchnon possiamo non dirci cristiani. Si eranellautunno del 1943, seguirannoancora tempi di morte e di violenza; madopo la notte buia (nellEstegemonizzato dal Comunismo sovieticodovranno trascorrere ancora molte

    stagioni!) sorger laurora della speranzae della pace operosa.Prezioso il richiamo alla Firenze delRinascimento, culla di un nuovo e anticoUmanesimo. parso di sentire echi deiconvegni per la pace promossi ai suoigiorni dal sindaco Giorgio La Pira. Ed eraun invito a tutta lEuropa (ancoraperdurava la cortina di ferro) che nonpoteva non affacciarsi a tutte le spondedel Mediterraneo, allora segnatoviolentemente da residui delle avventurecoloniali di molte potenze europeeoggi, deluse dal fallimento dellepromettenti primavere minacciate daldevastante fondamentalismo islamico.Se non si riparte da questi valori chehanno forgiato la nostra identit, lacoscienza che ci consente di dirci, alleste allovest, gentes europeenses, sicontinuer a precipitare, dando costriste sigillo al nome con cui gli antichichiamavano il continente la terra dovetramonta il sole, lOccidente. Le risorsedella tecnica e ancor pi le arroganze delpotere finanziario non possono diradarequeste tenebre.Papa Francesco, incontrando la gentedel Molise, a Isernia ha parlato dellarisposta del Vangelo, come profezia diun mondo nuovo; dellamore del Padrecome forza di purificazione dellecoscienze, di rinnovamento dei rapportisociali e di progettazione per unaeconomia diversa che pone al centro lapersona, il lavoro, la famiglia, piuttostoche il danaro o il profitto. Unsupplemento danima per guardare oltree sperare. Che Dio non voglia che lainsipienza degli uomini ci riconduca infuturo a ricommemorare lo sbarco in

    Normandia (7 giugno 1944) o farememoria come, doverosamente, avvenuto domenica scorsa a Redipuglia,di una inutile strage quale fu la primaguerra mondiale.

    Piero Altieri

    Si apertomercoled 2 lu-glio il semestredi presidenzaitaliana del-lUnione Euro-pea.Nella foto, ilpremier Mat-teo Renzi con ilrieletto presi-dente MartinSchulz (fotoSir/Pe)

    Degne di attenzione e di stima le riflessioni con cui il premierMatteo Renzi ha prospettato il futuro dellUnionee quindi le sue responsabilit nei processi di globalizzazione

    EUROPA SUL MAPPAMONDO

    (FOTO SIR)

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    Gioved 10 luglio 20144 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dellospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00 Cattedrale, San Paolo,

    Santuario dellAddolorata,Villachiaviche

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Bartolo (lun.-ven.),San Rocco, Santo Stefano,Case Finali, Cappellacimitero

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale

    17.00 Cappella del cimiteroIstituto Lugaresi

    18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza,San Mauro in V.

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,SantEgidio

    20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), Torre del Moro

    20.30 Villachiaviche, San Pio X,Gattolino

    Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dellAddolorata,

    Cappuccine, cappelladellospedale Bufalini,

    Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche8.00 Basilica del Monte,

    San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,SantEgidio, Calisese,Torre del Moro, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Bulgaria, Borello

    8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Tipano, San Cristoforo,Roversano

    9.00 Istituto San Giuseppe

    (corso U. Comandini)Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,San Vittore, San Carlo,Ruffio, Diolaguardia,Valleripa

    9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dellAddolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarn10.00 Cattedrale,

    San Pietro, Case Finali,

    San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,SantEgidio, Cappuccini,Bagnile, SantAndrea inBagnolo, Carpineta

    10.30 Santuario del Suffragio,Bulgaria, Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

    Addolorata, San Pietro,Santo Stefano,San Paolo,San Bartolo, SantEgidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico,Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,

    San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

    Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale,

    Osservanza,San Pio X

    18.00Cattedrale, San Domenico18.30 San Rocco, San Pietro,

    Cappuccini19.00 Osservanza20.00 San Bartolo,

    Villachiaviche

    Sabatoe vigilie15.30 Macerone (Casa Lieto

    Soggiorno)15.00 Formignano17.00 cappella del cimitero,

    Luzzena (primo sabatodel mese)

    17.30 Santuario del Suffragio,Santuario Addolorata,Istituto Lugaresi

    18.00Cattedrale, San Domenico,Santo Stefano, San Paolo,Diegaro, Madonna delleRose, Torre del Moro,San Vittore, Borello

    18.30 San Pietro, Case Finali,

    SantEgidio, San Rocco,Cappuccini, Santa Mariadella Speranza

    19.00 Osservanza, San Giorgio,Villachiaviche, San Bartolo

    19.30 Bulgarn20.00 Bulgaria, Ruffio, Pioppa,

    Ponte Pietra,Pievesestina, Tipano

    20.30 San Pio X, San GiovanniBono, Martorano,Gattolino, Calisese,San Mauro in Valle

    Comuni delcomprensorio

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina,

    Boschetto17 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini18 Gatteo a Mare18,30 Valverde, SanGiuseppe19 Camping Cesenatico20,30 Santa MariaGoretti, Sala, Villalta21 San Giacomo,San Pietro, Boschetto

    Festivi: 7 San Giacomo; 7,30Valverde, San Giuseppe; 8Bagnarola, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9San Giuseppe, Cappuccini,Valverde;9,15 San Pietro;

    9,45 Cannucceto;10 Villamarina, Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti,Boschetto;17,30 Cappuccini;18,30 San Giuseppe,Valverde, Zadina (ParkHotel);21 San Giacomo,Boschetto, San Pietro

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

    Gatteoore 20 (sabato);9 / 11,15 / 18SantAngelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

    Gambettola

    chiesa SantEgidio abate:20,30 (sabato); 8,30 /10,30 / 18. Consolata: 19(sabato); 7,30 / 9,30

    Montianoore 20,30 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

    Mercato Saraceno10.00; San Romano: 11;Taibo: 10; Pieve di SanDamiano 11,30;Montejottone: 8.30;Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesa San

    Giuseppe); 9,30 (chiesaparrocchiale); Ciola: 8,30

    SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30;Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11;

    Pereto: 10Civitella di Romagna

    Giaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

    San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.Chiesa San Francesco:

    10 / 17Ospedale Angioloni:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20,30 sabato);Acquapartita:domenica 9(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

    Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;

    Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30; Riofreddo: 10

    Vergheretoore 16 (sabato), 9,15

    (domenica);Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villa di Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

    A MESSA DOVE

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    Tiratura del numero 26 del 3 luglio 2014: 7.824 copie

    Questo numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 17,30 di marted 8 luglio 2014

    Domenica 13 luglio15 domenica Tempo Ordinario - Anno AIs 55,10-11; Salmo 64;Rm 8,18-23; Mt 13,1-23

    Credo sia esperienza comune amolti preti, insegnanti e genitori:quella di buttarsi a capofitto nellaprogrammazione, nella preparazione enella educazione, investendo tempo edenergie, senza raccogliere il frutto delleproprie fatiche. Paradossalmente,qualcosa fatto con scarso impegno,inaspettatamente, produce risultati digran lunga superiori alle nostreaspettative. Basterebbe questa piccolaconstatazione per capire limportanzadella pazienza, quella del contadino,

    vero e proprio antidoto contro lacultura efficientistica del nostro tempo.La pazienza di chi seminapermanentemente a prescindere dalraccolto.Nonostante: chiss quante voltequesto avverbio compare sulla nostrabocca! Per indicare che s, esistonocerte forze che remano contro, cheostacolano il nostro cammino, i nostriprogetti, ma senza annullarli. Sipossono fare tanti esempi.Nonostantetutto limpegno per educare bene i figli,questi crescono male; al contrario,nonostante nessuno desse fiducia aquella persona, lei ha saputo mostrare

    tutto il suo valore in una situazionedifficile, abbattendo il muro delpregiudizio. Il guaio quello di sempre:la convinzione che tutto dipenda da noie che la salvezza sia solamente nellenostre mani, nei nostri piani pastorali,educativi. Invece no, nella vita di fede,nonostante tutto, c Dio. lui che facrescere ci che lui stesso semina.Allora la parola di Dio un monitocontro la tendenza atavica allalamentela che, dopo il calcio, sembraessere lo sport pi diffuso.Nonostanteoggi le chiese siano deserte, ma affollatii centri commerciali, i locali vip, lepalestre, i centri di benessere, Dio,misteriosamente, semina anche l.Chiss, forse un domani la sua parolaincider nella vita di una persona pi

    del bisturi o di un trattamentoantirughe.Nonostantei discorsi piprofondi che si sentono fare oggiriguardano il gossip su Belen olandamento della propria squadra delcuore, Dio, per vie a noi sconosciute,semina anche nelle piazze della vanit edellinconsistenza. Nonostante noi.Perch il protagonista della parabolanon il seminatore e neppure il terreno,bens il seme della Parola; quel semeche il Signore ci invita a spargere congratuit, al limite dello spreco, senzadistinzioni di sorta, demolendo ilconfine tra sacro e profano.

    Alessandro Forte

    IL GIORNODELSIGNORE

    La pazienza di Dio seminatore. Nonostante noi

    luned 14 lugliosan Camillo de LellisIs 1,10-17; Sal 49;Mt 10,34-11,1

    marted 15san BonaventuraIs 7,1-9; Sal 47;Mt 11,20-24

    mercoled 16B.V. Mariadel Monte CarmeloIs 10,5-7.13-16;Sal 93; Mt 11,25-27

    gioved 17santAlessioIs 26,7-9.12.16-19;Sal 101; Mt 11,28-30

    venerd 18san FedericoIs 38,1-6.21-22.7-8;Cant Is 38,10-12.16;Mt 12,1-8

    sabato 19santArsenioMi 2,1-5;Sal 9;Mt 12,14-21

    La Parola

    di ogni giorno

    CHIESA INFORMA

    Venerd 11 luglio, festa di San BenedettoPatrono dEuropa. Le celebrazioni al Monasterodello Spirito Santo e alla Basilica del Monte

    I monaci di ogni tempo e luogo ricordano

    sempre il primato di Dio, ma non sonoestranei alla vita del mondo. San Bene-detto, considerato il fondatore del mona-chesimo Occidentale, ha lasciato unagrande eredit spirituale a coloro che neseguono le tracce e, in pari misura, ha se-gnato lo sviluppo di un intero continente.Per questo motivo venerd 11 luglio laChiesa ne ricorda la memoria come com-patrono dEuropa.Le figlie spirituali monache del Monasterodello Spirito Santo venerd 11 luglio cele-branno San Benedetto con una solenne li-turgia che prevede anche la Messa, alle 9, presieduta dal vescovoDouglas Regattieri. Motivo di particolare gioia sar la presenzadei tre nuovi presbiteri - don Alessandro Forte, don Filippo Cap-pelli e don Michael Giovannini - e di tutti i sacerdoti che vor-ranno unirsi. Sar unoccasione per chiedere nella preghieraaiuto e luce per la risoluzione dei molti problemi che affliggonolEuropa. La celebrazione si terr nella chiesa del monastero be-nedettino dello Spirito Santo, a Cesena in via Celincordia, 185.Alla Basilica del Monte, a Cesena, sempre venerd 11 luglio maalle 18, la ricorrenza di San Benedetto verr celebrata con laMessa presieduta dal vescovo Douglas.

    Radio Maria in diretta da VillachiavicheMercoled 16 luglio alle 16,45Lemittente cattolica internazionale Radio Maria si colleghermercoled 16 luglio alle 16,45 con la parrocchia di San GiuseppeArtigiano in Villa Chiaviche. In occasione della Festa della Ma-donna del Carmine. Il parroco don Daniele Bosi guider lOra diSpiritualit con ladorazione eucaristica, il Rosario e il vespro.Animer la liturgia il coro parrocchiale di bambini. Verr inoltretrasmessa unintervista a Piero Porfidi, nipote di Santa MariaGoretti.

    Liturgia delle Ore: 3 sett.

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    Gioved 10 luglio 2014 5Vita della Diocesi

    Brevi

    Comunionee liberazioneLuned 14 luglio alle 21,15, nel salone diPalazzo Ghini in corso Sozzi a Cesena, si terr

    lassemblea di scuola di comunit. Leriflessioni verteranno su Come staiverificando nella tua vita la proposta delMovimento, in particolare le domande degliEsercizi della Fraternit: Che cos per noilessenziale e come rimanere fissisullessenziale?.

    na proposta della

    commissionediocesana Gaudiumet Spes in preparazione alla Giornatadella Salvaguardia del Creato che sicelebrer luned 1 settembre.Ai tantissimi gruppi (parrocchie,associazioni, privati...) in partenza peri campi scuola e le ferie estive inluoghi a stretto contatto con lanatura, viene proposto di segnalare ipropri clic pi belli e [email protected] fotografie che arriveranno inredazione saranno pubblicate nellesettimane che precederanno la festa disettembre.

    U

    Festa del Creato

    SulCorriere

    Cesenate

    le foto

    delle vacanze

    A Longianola Festa del CrocifissoIn preparazione alla Festa del SantissimoCrocifisso di Longiano - che si celebrersabato 26 luglio - da gioved 17 a venerd 25luglio al Santuario di Longiano si celebrer laNovena di preparazione. Le Messe, con inizioalle 20,30, saranno presiedute da fra EgidioMonzani, dei Frati Minori Conventuali(Ravenna).

    Al Monte| 50esimo sacerdozio di don Dino Gioia

    LA MESSA DELLE 11 DI DOMENICA 6 LUGLIO alla Basilica del Monte, a Cesena, stata presieduta da don Dino Gioia, in occasione del 50esimo della sua ordina-zione sacerdotale, avvenuta a Roma il 5 luglio 1964. Don Dino, originario di Ancona, sacerdote dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Insieme a due confratelli, allafine degli anni Sessanta ha fondato diverse missioni in Tanzania, dove ha vissuto 44anni. Da ottobre 2013 don Dino vive a Cesena assieme a don Luciano Bugnola e afra Umberto. I tre compongono la comunit dei Missionari del Preziosissimo Sangueche anima il Santuario dellAddolorata (chiesa dei Servi), in corso Garibaldi a Cesena.

    In Venezuela| 50esimo di don Giorgio Bissoni

    FESTA A CARUPANO, in Venezuela, il 26giugno per il 50esimo di ordinazione sa-cerdotale di don Giorgio Bissoni, pretediocesano fidei donum che da diversianni vive nella diocesi di Carupano. In-sieme a don Giorgio, il sacerdote cese-nate don Derno Giorgetti opera nella

    stessa missione.Nelle foto, immaginidelle celebrazioni nellaCattedrale di Caru-pano, cui seguitafesta in parrocchia. Do-menica 29 giugno,Messa nella chiesa

    principale di PlayaGrande. Alla festahanno poi partecipato300 persone.

    iglia e sorella, prima che madre.Suor Daniela era e suor Danielarimane. Si concluso domenica 6luglio, nel monastero

    domenicano di Fognano, sopra aBrisighella (Ra), il Capitolo generale dellesuore francescane della Sacra Famiglia.Diciassette suore (delle settanta in totale)dellordine fondato da madre Teresa Legasi sono riunite per dodici giorni inCapitolo al termine del quale, dopo unanotte di adorazione continuata,dallelezione di venerd 4 luglio risultatanominata madre generale per i prossimisei anni suor Daniela Scarpellini.Quarantacinque anni, cresciuta nellacomunit parrocchiale di Sala diCesenatico e nel gruppo di giovani alloraguidato dal frate cappuccino LinoRuscelli, suor Daniela era responsabiledella fraternit di Cesena, con casa madrein via Mami.Il Capitolo, appuntamento che si svolgeogni sei anni, momento di grazia,preghiera e discernimento. occasionepreziosa per confrontarsi e dare unalettura dei sei anni precedenti eindividuare le priorit del camminoprossimo. Apostolato, vita fraterna ecammino insieme ai laici le tracce cheguideranno i prossimi anni di vita e

    presenza delle suore della Sacra Famiglia.Il Capitolo per la prima volta si tenutonel monastero domenicano di Fognano, ldove la madre fondatrice Teresa Lega nel1871 part per fondare a Modigliana

    quello che diventato lIstituto dellaSacra Famiglia.Siamo state accolte con disponibilit efamiliarit, come sorelle maggiori, nelmonastero dove la nostra madre TeresaLega visse i primi ventanni della suaconsacrazione. Qui la nostra sorgente.Qui siamo state concepite comeintuizione dello Spirito. Come ci haindicato il vescovo Douglas in aperturadei nostri lavori - dice suor Daniela neigiorni successivi allelezione - allasorgente si beve acqua incontaminata:qui abbiamo respirato la presenza dimadre Teresa, la sua custodia, il suocarisma e la sua spiritualit. E il suocammino di donna. La madre lei, iosono suor Daniela, figlia e sorella. Unavocazione nella vocazione, quella di suorDaniela. Accetto questo incarico non perconsapevolezza delle capacit, ma comedisponibilit a restituire il bene ricevutodalla famiglia religiosa che mi ha accoltoe generato nella vita spirituale e diconsacrazione. C uno sguardo che miguida, quello del Signore Crocifisso edelle sorelle. mio grande desideriorimanere fedele a quello.Allelezione della madre seguita lanomina del Consiglio, composto da suorAngela Colonna (vicaria), suor Ornella

    Fiumana, suor Maria Chiara Mondardinie suor Antonietta Lucchi.Il mio giogo dolce, e il mio caricoleggero, a commento del Vangelo diMatteo di domenica 6 luglio, monsignor

    Claudio Stagni, vescovo di Faenza-Modigliana, durante la celebrazioneeucaristica a conclusione del Capitolonella caratteristica chiesa-coro allinternodel monastero domenicano, ha rivoltoparole di fiducia e incoraggiamento asuor Daniela: Insieme alle responsabilitche la vita ci invita ad accogliere, confortoe sostegno arrivano dalla certezza che ilSignore ci dar una grazia pi grande.Dove luomo non arriva, Luiraggiunge. Cos come madre Teresaincoraggiava le fanciulle a mettere afrutto le loro doti, tutti siamo invitanti a

    far conoscere il Signore a chi aperto alsuo amore - ha concluso il vescovoStagni - . Questo il nostro tesoro, noisiamo fatti per questo.

    Sabrina Lucchi

    F

    Uno sguardo mi guida. quello di Ges Crocifisso

    A conclusione del Capitolo, suor Daniela Scarpellini eletta nuova madre generale

    Suorefrancescanedella

    SacraFamiglia

    LE SUORE CHE HANNO PARTECIPATO AL

    CAPITOLO GENERALE DELLE SUORE DELLA

    SACRA FAMIGLIA, NEL MONASTERODOMENICANO DI FOGNANO, VICINO A

    BRISIGHELLA. SOPRA, DA SINISTRA, LA

    MADRE GENERALE SUOR DANIELA

    SCARPELLINI E SUOR ANGELA COLONNA,

    VICARIA

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    Gioved 10 luglio 20146 Vita della Chiesa

    Il Meeting di Rimini Verso le periferiedel mondo e dellesistenza

    La 35esima edizione della grande kermessepromossa da Comunione e Liberazione sisvolger alla Fiera di Rimini dal 24 al 30 agosto

    Negli ampi spazi dedicati alle mostre,esposizioni, tra le altre, su Avsi, Charles Pguy,Tolstoj, don Bosco, Guareschi e Jannacci

    resso la Fiera di Rimini dal 24 al30 agosto si svolger la 35esimaedizione del Meeting per

    lamicizia fra i popoli, che questannoavr come titolo Verso le periferie delmondo e dellesistenza. Il destino nonha lasciato solo luomo.Nella presentazione del tema fatta dagliorganizzatori si legge: Le grandidomande di felicit, di giustizia, diamore e di bellezza fanno vibrare ilcuore delluomo a qualsiasi latitudine

    geografica o in qualsiasi condizione operiferia esistenziale egli si trovi.Questa pu essere la risorsa [di frontealle sfide che la realt pone].Desideriamo incontrare persone percui la realt innanzitutto qualcosa daabbracciare e non da combattere, unmisterioso dato da cui lasciarsiprovocare, consapevoli che le cose e glialtri rappresentano un bene,loccasione attraverso cui il destino si fapresente. Nella storia cristiana questodestino si rivelato diventando unacompagnia concreta che genera uominicapaci di valorizzare ogni sincerotentativo di ricerca, e desiderosi dicostruire con tutti il bene comune.

    PTutto questo viene documentato inmodo veramente significativo nellemostre che saranno presenti in Fieradurante tutta la durata del Meeting.Generare bellezza. Nuovi inizi alleperiferie del mondo che descrive illavoro di Avsi in Kenya, in Brasile e inEcuador. Explorers nella quale ivisitatori faranno un viaggio idealeinterplanetario a bordo della Voyager,partendo dalla terra per raggiungere ilconfine esterno del Sistema solare.

    Dal profondo del Tempo: alloriginedella comunicazione e della comunitnellantica Siria: per comunicare che ilpassato ha unimportanza che dura neltempo verranno presentati gli ominididi Dmanisi nellodierna Georgia e lacitt - stato di Urkesh nellodierna Siriaper concludere con una presentazionedellimportanza dellarcheologia comedisciplina di unit nazionale nella Siriadei nostri giorni. Storia di unanimacarnale. A centanni della morte diCharles Pguy si ripropone unpercorso biografico in quattro tappenel corso delle quali verranno letteopere dello scrittore francese.Parabole dOriente. Il Cristianesimo

    alla sfida del nuovo millennio,promossa dallAmbasciata dellaRepubblica dArmenia presso la SantaSede, vuole documentare sia la realtodierna della Cristianit orientale, sialimportanza di salvaguardare il suoricchissimo patrimonio artistico earchitettonico. Tolstoj. Il grido e larisposta con la quale studiosi italiani erussi presentano il travagliatoitinerario umano dello scrittore russocome simbolo del dramma di unintera

    nazione e di unintera Chiesa.La societ dellallegria. Loratorio didon Bosco. Questa la mia casa!nello spazio del Villaggio Ragazzi verrpresentato il fascino della vita cristianacos come stato vissuto alla presenzadel grande educatore torinese. Dalleperiferie della cristianit. LEtiopiainnalzer a Dio le sue mani. Immaginidi una tradizione millenaria con circa80 pezzi scelti da una collezioneprivata che descrivono la specificit ditale arte sacra; lultima parte dellamostra presenter lUniversitCattolica di Addis Abeba. Mondopiccolo - roba minima. Le periferieesistenziali in Giovannino Guareschi e

    Enzo Jannacci, viaggio nei racconti dello scrittore e delcantautore per scoprire lo sguardo libero e puro con cui

    hanno affrontato la realt. Egitto. Quando i valoriprendono vita una associazione studentesca di giovaniegiziani ha letto la storia degli ultimissimi anni nel loroPaese. Il Majdan: dalla pazienza alla speranza ci cheaccade ed accaduto nella piazza di Kiev, in Ucraina,raccontato dai protagonisti. Un dramma avvolto displendori. Uomini e donne al lavoro nella pittura di JeanFranois Millet il grande pittore francese dell800raccontato da Mariella Carlotti. San GiovanniFreinademetz. Un missionario dalla Val Badia in Cina cheracconta la vita di questo sacerdote vissuto alla finedell800. V fatto ponte. La carit il solo tesoro cheaumenta il desiderio che presenta la vita di personecambiate attraverso limpegno nei Banchi alimentare,building, farmaceutico, informatico, tecnologico ebiomedico.

    Stefano Salvi

    LALLORA PREMIER ENRICO LETTA

    DURANTE IL SUO INTERVENTO AL MEETING

    DELLO SCORSO ANNO

    (FOTO ARCHIVIO SIR)

    al Molise, allItalia, allEuropa.Lavoro e dignit, cultura dellasolidariet per lottare contro lapiaga della disoccupazione, che

    rischia di far sparire unintera generazionedi giovani. Papa Francesco ha sceltoCampobasso per chiedere un patto per illavoro, unendo la sua voce ai tantilavoratori e imprenditori di questoterritorio. Nel primo discorso, incontrandoil mondo del lavoro nellAula magnadellUniversit del Molise ha constatatoche in questa Regione si sta cercando dirispondere al dramma delladisoccupazione mettendo insieme le forzein modo costruttivo. Il Molise, dunque,modello e laboratorio, per recuperare postidi lavoro attraverso un patto per il lavorocome risorsa strategica che sappia coglierele opportunit offerte dalle normativenazionali ed europee. Vi incoraggio adandare avanti su questa strada che puportare buoni frutti qui come anche in altreRegioni, lesortazione di Francesco, che

    poi a braccio ha indugiato sul concetto didignit, associato al lavoro: Il lavoro non soltanto necessario per vivere. Ilproblema il non portare il pane a casa,perch questo toglie la dignit, haesclamato tra gli applausi. Ladisoccupazione una piaga che richiedeogni sforzo e tanto coraggio da parte ditutti, e il Molise ha un immenso bisognodi lavoro, come ha ricordato anchelarcivescovo di Campobasso-Bojano,monsignor Giancarlo Maria Bregantini. Ilfilo rosso del lavoro ha legato le tre tappedel quinto viaggio del Papa in Italia:Campobasso, Castelpetroso e Isernia.

    Rompere gli schemi. Il nostro Dio il Diodelle sorprese, il Dio che rompe gli schemi.Papa Francesco ha iniziato con questeparole, pronunciate a braccio come granparte del suo primo discorso, lincontro conil mondo del lavoro nellAula magnadellUniversit del Molise, a Campobasso.E se noi non abbiamo mai il coraggio dirompere gli schemi - ha proseguito - maiandremo avanti, perch il nostro Dio cispinge a questo, ad essere creativi sulfuturo.

    La persona prima di tutto.Anchenellomelia della Messa nellex stadio

    Romagnoli il Papa tornato sul tema dellavoro e sulla disoccupazione, una piagache richiede ogni sforzo e tanto coraggio daparte di tutti. Quella del lavoro - haribadito - una sfida che interpella in modoparticolare la responsabilit delleistituzioni, del mondo imprenditoriale efinanziario. necessario porre la dignitdella persona umana al centro di ogniprospettiva e di ogni azione. Gli altriinteressi, anche se legittimi, sonosecondari. Nel suo primo discorso inMolise il Papa ha affrontato anche laquestione della domenica lavorativa, chenon interessa solo i credenti ma interessatutti, come scelta etica. Forse giunto ilmomento di domandarci se quella dilavorare alla domenica una vera libert,la provocazione.

    Non si pu perdere una generazione di

    giovani. Non posso terminare senzaparlare di un problema che vi riguarda davicino: la disoccupazione. Con questeparole il Papa ha introdotto la parte finaledel discorso tenuto ai giovani aCastelpetroso, che ha concluso conunampia parentesi a braccio, tornando sultema portante della visita in Molise: laquestione del lavoro e la lotta alladisoccupazione. triste trovare giovanin, n, ha detto il Papa parafrasandolacronimo anglosassone Neet, che vuoldire giovani che non studiano, perch nonpossono, n lavorano. Tutti noi dobbiamovincere questa sfida, ha proseguito: Nonpossiamo rassegnarci a perdere tutta unagenerazione di giovani che non hanno laforte dignit del lavoro. Il lavoro ci ddignit, ha ripetuto ancora una voltaFrancesco, e tutti noi dobbiamo fare tuttoperch non si perda una generazione di

    giovani. Di qui lappello alla nostracreativit, perch i giovani sentano la gioiadella dignit che viene dal lavoro. Unagenerazione senza lavoro una sconfitta

    futura per la patria e per lumanit, haammonito il Papa.

    Solidariet non parolaccia, vita non labirinto. I giovani hanno la capacit diessere solidali. Eppure, la solidariet una parola che non piace sentire al giornodoggi. Ma non una parolaccia: unaparola cristiana per andare avanti esuperare i problemi. Linvito ai giovani aessere coraggiosi, ad andare avanti concoraggio e solidariet, con coraggio esperanza. Bisogna camminare la vita, maigirare la vita: perch un giovane non pustare fermo, e lentusiasmo contagioso.Il pericolo la provvisoriet, che non fabene, perch ci fa venire la mente buia e ilcuore freddo. Non si pu bruciare la vitagirando come se si fosse in un labirinto,ha raccomandato il Papa ai giovani: E

    quando finite in un labirinto, cercate il filoper uscire.

    Cristiani realisti, non sognatori o illusi.Non siamo dei sognatori degli illusi, nvogliamo creare oasi fuori dal mondo.Prima di congedarsi dal Molise, Francescoha tracciato un ritratto realista, ma ancheprofetico del cristiano. Aprendoufficialmente lAnno Giubilare

    Celestiniano, nella piazza della cattedraledIsernia, Francesco si detto colpito daunidea forte del suo predecessore, checome san Francesco pensava chemisericordia profezia, progetto di vita efonte di nuova cittadinanza, sogno di unmondo in cui i beni della terra e del lavorosiano equamente distribuiti e nessuno siaprivo del necessario, perch la solidariet ela condivisione sono la conseguenzaconcreta della fraternit. La misericordianon una fuga, non unevasione dallarealt e dai suoi problemi, la risposta cheviene dal Vangelo: lamore come forza dipurificazione delle coscienze, forza dirinnovamento dei rapporti sociali, forza diprogettazione per uneconomia diversa, chepone al centro la persona, il lavoro, lafamiglia, piuttosto che il denaro e ilprofitto.

    M. Michela Nicolais

    D

    Visita intensissima del Pontefice a Campobasso, sabato 5 luglio

    Intere generazioni a rischio. Un forte incoraggiamento

    ai giovani per la solidariet (non una parolaccia)

    Dal Molise il Papa

    chiede dignit per tutti

    CAMPOBASSO, 5 LUGLIO: PAPA FRANCESCO SALUTA

    UNA RAPPRESENTANZA DI AMMALATI NELLA CATTEDRALE

    (FOTO LOSSERVATORE ROMANO/SIR)

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    Gioved 10 luglio 2014 7Attualit

    il Periscopio di Zeta

    il bimbo nel grembo della mammaPer lui e per tutta la societ si prega anche davanti al Bufalini

    Il pi indifeso tra gli esseri umani

    Polemiche sulla preghiera davanti agli ospedali nei giorni degli aborti. Si

    stanno verificando a Bologna, citt nella quale la comunit Papa GiovanniXXIII fondata da don Oreste Benzi porta avanti questo impegno da oltre15 anni. Da qualche tempo, nel primo e nel terzo venerd del mese, la stessapreghiera si tiene anche a Cesena, davanti al Bufalini. Venerd della scorsasettimana ero presente anchio per recitare la Supplica a Dio Padre per salvarei bambini che stanno per essere uccisi con laborto e per chiedere perdono pertutta la societ, come scritto nel foglietto che ha fatto da guida allameditazione del Rosario. Ave Maria e preghiere, nullaltro rispetto a quantodetto e scritto contro chi si trova per invocare il nome del Signore mentrevengono uccisi essere innocenti e totalmente indifesi.Ci ha pensato lo stesso responsabile generale della Papa Giovanni a rilasciareuna dichiarazione luned scorso, viste le contestazioni subite nelle ultimesettimane. Tutti riconoscono che laborto un dramma ha detto Ramonda -.Noi non facciamo pressione sulle donne, preghiamo per loro e per i bambiniche vengono privati della vita. Non solo preghiamo, ma anche offriamo ilnostro aiuto alle mamme e coppie in difficolt a portare avanti unagravidanza.Chi ci conosce sa che noi siamo dalla parte dei pi deboli, degli indifesi, di chinon ha voce. Per questo accogliamo nelle nostre famiglie e case famiglia

    voce, agendo sempre con la nonviolenzaper rimuovere le cause dellemarginazionee delloppressione. Tra questi ultimi canche il pi piccolo e indifeso degli esseriumani, il bambino nel grembo materno. per questo bambino e per la sua mammache noi preghiamo davanti alle cliniche

    dove si consuma il dramma dellabortonellindifferenza generale.Crediamo sia importante - ha proseguitoRamonda - unire le forze perch ogni vitaumana, anche la pi piccola e indifesa,maschio o femmina, di qualsiasi etnia econdizione sociale, possa esercitare ilprimo dei diritti umani, quello di nascere,e perch la difesa della vita nascente come afferma Papa Francesco nella

    Evangelii Gaudium al n. 213 intimamente legataalla difesa di qualsiasi diritto umano.Ramonda lha ripetuto anche a Cesena, al ritiro peri politici, durante la Quaresima scorsa. Lho giscritto, ma riprendo ugualmente il pensiero delsuccessore di don Oreste: il primo diritto per unapersona quello di venire al mondo. Gli altri sonosua conseguenza. Mi pare molto semplice. Eppurec chi non vuole comprendere. (846)

    bambini handicappati gravissimi che altrimentisarebbero abbandonati in ospedale, incontriamo eaccogliamo le donne vittime del racket dellaprostituzione, incontriamo e accogliamo i senzadimora, gli immigrati che non hanno alcuna forma ditutela, i giovani tossicodipendenti, le vittime deiconflitti, non solo in Italia, ma anche nei 32 Paesi delmondo in cui siamo presenti. Oltre a condividere lavita degli ultimi, cerchiamo anche di essere loro

    Villaggio globaledi Ernesto Diaco

    IL CORPO UMANO?COMPRENDE IL CELLULARELa notizia, comesempre, arriva

    dagli Stati Uniti. Il25 giugno scorso laCorte Suprema,allunanimit, haaccolto il ricorso didue cittadiniamericani cheavevano lamentatolimmediatosequestro deltelefono cellulare e lanalisi dei dati inesso contenuti dopo essere stati arrestatidalla polizia.I giudici hanno dato torto agli agenti: perperquisire lo smartphone serve unesplicito mandato giudiziari o. Taliapparecchi, infatti, non sonosemplicemente dei telefoni, macontengono diversi tipi di informazione,tanto da chiamare in causa il diritto alla

    privacy, anche in circostanze come quelleverificatesi. Un ipotetico visitatoreproveniente da Marte sembra cheabbiano argomentato i giudici potrebbepensare che il telefonino costituisca unaprotesi del nostro corpo. O una frazionedella nostra mente, per usare il linguaggiodi alcuni filosofi e psicologi. In ogni caso,una parte di noi.Al di l della vicenda specifica, che paresmentire tutti i telefilm polizieschiamericani, quanto accaduto finisce perdare ragione a coloro che sostengono lateoria della mente estesa. Secondo talecorrente, i dati ospitati nei nostri dispositivielettronici sarebbero realmente la parteesterna della nostra memoria. E noi, diconseguenza, non saremmo costituiti solodal corpo fisico, bens come unacombinazione di naturale e artificiale.Siamo davanti a un paradosso? Attenzione chiosa con ironia un acuto commentatore:seguendo la strada della Corte Supremaamericana, fra non molto recare un dannoal cellulare di qualcun altro potrebbe venirepunito come una lesione personale.Se queste sono le cronache americane, dacasa nostra giunge invece una novittecnologica assai promettente. Qual unadelle cose pi odiate dagli italiani? Facile:fare la fila! Contro le odiate code alle poste,negli ospedali o negli uffici pubblici, arrivaQurami. Si tratta di unApp da scaricaresul telefonino che, tramite lageolocalizzazione, permette di prenderevirtualmente il biglietto e monitorare adistanza lavanzamento della fila, cos dapresentarsi allo sportello risparmiando itempi dattesa.Troppo bello per essere vero? Attualmente ilservizio attivo in una cinquantina di

    strutture, soprattutto nella capitale, e contagi 100mila download, per un totale di40mila utilizzi. Di ideazione tutta italiana,lapplicazione sta rapidamenteconquistando i clienti stranieri: Francia,Inghilterra e Centro America sono in primafila per adottarla nei propri uffici.

    FOTO ARCHIVIO SIR

    e parole di papa Francesco controla mafia, pronunciate in Calabria,non cessano di suscitare reazionipositive nellopinione pubblica a

    tutti i livelli, insieme a segnali diinsofferenza da parte di chi propugna osostiene la mentalit mafiosa. Eppure, lacronaca di questi giorni riporta ancoraepisodi tristi e in contrasto con limpegnoa debellare il fenomeno mafioso in terracalabra, purtroppo anche in campoecclesiale. Su questo tema abbiamoraccolto le riflessioni di Giuseppe Creazzo,a Firenze procuratore della Repubblica diFirenze, procuratore capo a Palmi.

    Nella sua esperienza pluriennale prima aReggio Calabria e poi a capo della Procu-ra di Palmi ha potuto farsi unidea con-creta del peso del fenomeno mafioso inCalabria, anche in rapporto alla Chiesa.Dal suo punto dosservazione privilegia-to, a che punto siamo con le iniziative dicontrasto alla mafia in questa regione? chiaro che il fenomeno mafioso nellasociet calabrese molto rilevante.Latteggiamento della Chiesa calabrese,supportato dai suoi documenti ufficiali sultema, ormai da qualche anno assolutamente risoluto e chiaro neldefinire laffiliazione alla ndranghetacome assolutamente incompatibile colVangelo. Nei fatti, per, non tutti i pastorisi sono sempre comportati coerentementecon questi insegnamenti, per tutta unaserie di motivi, compresa talvolta latendenza a dare uninterpretazioneambigua ed edulcorata dei documentistessi. Evidentemente le cose stannocambiando in meglio nel senso di una

    progressiva presa di coscienza che la lottaalla ndrangheta non pi essere delegatasolo ai soggetti istituzionali, ma riguardala responsabilit di ciascuno, anchenellambito della Chiesa.

    Come uomo dello Stato e della Legge,che valore riconosce alla forte presa diposizione di papa Francesco in Calabria,culminata con la scomunica dei mafio-si?La presa di posizione chiara, netta dipapa Francesco che lancia un anatemacontro la ndrangheta, arrivando asancire in modo esplicito la scomunicaper i mafiosi, esattamente a ventanni didistanza dallanatema contro cosanostra che papa Giovanni Paolo II lanciad Agrigento nel 93, non tollera pi diessere equivocamente interpretata dachicchessia. Il fenomeno mafioso unproblema che, da ora in avanti, anche glioperatori della Chiesa non possono pitrascurare. Evidentemente, r imanecompito dei pastori tentare il recuperodelle singole anime, compresi i mafiosi.Per, secondo me, dopo tanta chiarezza,nessun rappresentante della Chiesapotr pi avere atteggiamenti morbidi,ambigui, o comunque di comprensionenei confronti del fenomeno mafioso nelsuo insieme.

    Qual il suo commento circa lepisodiooccorso in questi giorni in una frazionedi Oppido Mamertina riguardantelomaggio riservato allanziano bossGiuseppe Mazzagatti, mediante linchi-no della statua della Madonna duranteuna processione?Era ora che episodi del genere, giaccaduti in passato, trovassero ampiarisonanza suscitando clamore e sdegnocollettivo. sempre bene che talicomportamenti da parte dei prepotenti,che spesso conducono le manifestazioni

    religiose, introducendosi nei comitatiorganizzatori o magari proponendosicome finanziatori generosi degli eventistessi, vengano finalmente denunciaticon chiarezza. Solo cos, lipocrisia che

    ha permesso di spacciare per gesto diattenzione verso un anziano malato,anche se esso un boss condannatoallergastolo per mafia in via definitiva,viene finalmente smascherata esbugiardata: non si tratta di un gestoreligioso o caritatevole, si trattadellomaggio di una intera comunit alboss del paese, e per di pi in una dellemanifestazioni pi alte di popolo qual quella di una solenne processionereligiosa. Che queste cose venganodenunciate pubblicamente, diventinofenomeno nazionale e suscitino pubblicariprovazione, inchioda i promotori alleloro responsabilit, rendendo pi difficilela loro reiterazione.

    di queste ore la notizia che nel carceredi Larino, in Molise, un gruppo di dete-nuti per mafia sta portando avanti unasorta di sciopero a oltranza rifiutando-si di partecipare alla messa, non poten-do dopo la scomunica del Papa accostar-si ai sacramenti. Lei come interpretaquesta iniziativa?A mio parere, le proteste dei mafiosi nelcarcere di Larino vanno interpretate inquesto senso: ci si oppone alla svoltadella inconciliabilit, ormai conclamata,fra lessere mafioso appartenente amamma ndrangheta econtemporaneamente potersi professarecredente. Questa inconciliabilit,soprattutto dopo le parole di PapaFrancesco, non pi equivocabile equesto stride fortemente con lamentalit pseudo religiosa del mafioso.Inoltre, nellapprovazione generale dellacondanna del Papa, probabilmente la

    mafia ha colto un segnale di rottura chepotrebbe comportare linizio della fine,perch, se perde consenso sociale, lamafia non esiste pi.

    Maurizio Calipari

    L

    Con la scomunica i mafiosi perdono consenso

    Giuseppe Creazzo, a Firenze procuratore della Repubblica, gi Procuratore capo a Palmi

    DopoOppidoeLarino

    Dopo tanta chiarezza del Papa,nessun rappresentante dellaChiesa potr pi avere atteggia-menti morbidi, ambigui, o comun-que di comprensione nei confrontidel fenomeno mafioso. Non iso-lare chi lotta: Quando sei solo ri-schi di pi. Mai pi sacerdoti chedanno patenti di brave personeagli imputati nei maxiprocessi

    DALLARCHIVIO SIR, UNA PROCESSIONE.

    A DESTRA, IL PROCURATORE

    GIUSEPPE CREAZZO (FOTO SIR)

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    Gioved 10 luglio 20148 Cesena

    LA FONDAZIONE OPERA DON BARONIO- Onlus, con sede in Cesena Via Mulini n 24, comunica di essere alla ricerca di unapersona idonea ad assumere le responsabilit e a svolgere i compiti e le mansioni di direzione della Fondazione e del Centro Residenziale

    Anziani da questa gestita in Cesena, Via Mulini n 24, da assumere alle proprie dipendenze.

    Nella storia trascorsa e nellesperienza presente quella del Direttore , per la nostra Fondazione, una figura di assoluta e decisiva importanza:non solo perch apicale nellorganizzazione e nella responsabilit della vita del Centro Residenziale Anziani e nella gestione del personale, dipen-dente o convenzionato, che opera in esso a servizio delle persone anziane spiti (ad oggi n 97 anziani con vario grado di non autosufficienza stabil-mente residenti, e n 25 anziani che frequentano, invece, il Centro Diurno Assistenziale rientrando ogni giorno presso le proprie famiglie); ma ancheperch ad essa, pi di chiunque altro, affidato, in stretta collaborazione e comunione dintenti con il Consiglio di Amministrazione, lattuazione con-creta degli scopi statutari della Fondazione stessa (sorta a Cesena nel 1926 per opera del sacerdote Don Cesare Carlo Baronio, sacerdote diocesanoe apostolo della carit di cui in corso, fra laltro, anche il processo di beatificazione).

    Pur nelle mutate condizioni attuali, lOpera Don Baronio, mediante il lavoro e la dedizione delle tante persone che operano nei vari Servizi socio-assistenziali, vive ogni giorno la sfida di rimanere coerente e fedele ai valori della fede cristiana che motivano e sostengono il lavoro e la faticadellassistenza e della cura delle persone anziane ospiti, spesso in condizioni di solitudine, di malattia e di grave sofferenza sia nel corpo che nello

    spirito: avendo in questo come riferimento costante e concreto la testimonianza luminosa di carit cristiana di Don Carlo Baronio, suo Fondatore.Al Direttore della Fondazione sono richieste pertanto, e in primo luogo, unadesione sincera e una condivisione profonda e costante di que-ste finalit e di questi valori. Tenendo presenti queste indicazioni, alle Parrocchie, alle Organizzazioni, agli Istituti religiosi e alle Associazioni in in-dirizzo si chiede di segnalare tale opportunit a persone che, per conoscenza personale, si ritengano professionalmente competenti, sensibili, dinamiche,capaci e disponibili concretamente a instaurare relazioni personali significative con le persone anziane, animate da valori cristiani ed umani coerenticon la storia, lo spirito e gli ideali della Fondazione Opera Don Baronio, e desiderose di dedicarsi con passione e generosit (e anche col necessa-rio spirito di sacrificio) al compito delicato e impegnativo della direzione della Fondazione e del suo Centro Residenziale Anziani.

    Per lammissione alla selezione richiesto il possesso sia alla data della domanda che a quella delleventuale successiva assunzione - dei seguenti re-quisiti:a) Et: minima anni 25 e massima anni 50;b) Titolo di studio: possesso di laurea specialistica non specifica o di laurea equipollente (escluse, in ogni caso, le lauree c.d. brevi o triennali);c) Godimento dei diritti civili e politici;d) Assenza di procedimenti penali in corso e di condanne penali passate in giudicato (salvo quelle per le quali fosse stata accordata la riabilita-zione);

    FONDAZIONE OPERA DON BARONIO onlus

    NUOVO DIRETTORE DELLA FONDAZIONESELEZIONE INFORMALE A FINI DI ASSUNZIONE

    continua a pag. 9

    Ricorrenze

    Sacerdoti

    da sessantanni

    Sessantanni fa, per ministero delvescovo di Palestrina, un tempo lorovicerettore in seminario, monsignor

    Pietro Severi (il vescovo Vincenzo Giliera gravemente ammalato) nellacappella della Madonna del Popolodella chiesa Cattedrale, hannoricevuto lordinazione sacerdotale donLuigi Baldacci, don Aberto Benedettinie don Marino Budelacci. La festa perdon Marino stata anticipata lannoscorso quando si congedato dallaparrocchia di San Giuseppe inVillachiaviche da lui fondata e servitapastoralmente per un lungo tempo.Delle celebrazioni per don GinoBaldacci, gi parroco del Duomo,abbiamo scritto la settimana passata eaggiungiamo che alla concelebrazionedi gioved 10 luglio in Cattedralepresenzia con cordiale saluto anche ilvescovo Douglas.Siamo lieti ora di dare buona notizia

    della festa organizzata nella casa diaccoglienza in via dei Mulini,dallOpera e dalla Fondazione cheprendono nome dal servo di Dio donCarlo Baronio, per ricordare il 60esimodi ordinazione presbiterale di donAlberto Benedettini, fedele e operosocollaboratore del canonico Baronio findagli anni dellIstituto a Porta Santi,filialmente a lui accanto negli ultimitempi da lui vissuti nella nuova casa invia dei Mulini.Nel pomeriggio di gioved 10 luglio(ore 16,30) lEucaristia sarpresieduta dal vescovo Douglas, nelgiardino della casa.Di don Alberto, pittore che hafrequentato lAccademia delle Bellearti a Ravenna, bello ricordare legrandi tele che rievocano le Viae

    Crucis della guerra civile chearredano la chiesa parrocchiale diPieve di Rivoschio, in passato affidataalle sue cure pastorali. Unatestimonianza della sua arte anchenella cappella interna alla Casadaccoglienza dove sepolto evenerato il suo canonico.

    Piero Altieri

    Dal 2015 possibile cambio di sede. Scarpellini riconfermato

    Macfrut cambia strategiaMacfrut, tempo di cambiamenti. Las-semblea dei soci ha annunciato che dal2015 partir il progetto Macfrut Interna-tional che prevede la possibilit di spo-stare la sede della fiera in maniera itine-

    rante individuando, sulla base di specifi-ci accordi vincolanti, ulteriori sedi fieri-stiche allaltezza di un evento internazio-nale. Il modello a cui si guarda quellogi sperimentato con successo negli Usacon il Pma, implementato con eventiespositivi, in aggiunta a quelli gi esi-stenti, in Paesi strategici per lexport ita-liano (Cina o Brasile, per esempio), inmodo da offrire importanti opportunitdi internazionalizzazione alle impreseitaliane.Luned scorso lassemblea dei soci diMacfrut ha rinnovato le cariche. La novi-t pi rilevante lincarico di vicepresi-dente assegnato a Renzo Piraccini, ma-

    nager di grande capacit ed esperienza,per anni al timone del gruppo Apofruit,che prende il posto di Roberto Sanulli e vaad affiancarsi a Domenico Scarpellini (fo-to), confermato nel ruolo di presidente.

    Ringrazio lassemblea dei soci - affermaScarpellini - per la rinnovata fiducia. Lanostra manifestazione fieristica sta af-frontando momenti fondamentali nel-lambito di un settore, quello ortofrutti-colo, che esige continua innovazione. Ilcoinvolgimento di un manager di prova-ta esperienza come Renzo Piraccini dnuovo slancio a lle imminenti sfide.Gi delineati i compiti prioritari dei nuo-vi vertici di Cesena Fiera: al presidenteScarpellini affidato quello di program-mare e gestire ledizione 2014 di Macfrut(che si terr dal 24 al 26 settembre). Al vi-cepresidente Piraccini, invece, statospecificamente chiesto di predisporre il

    nuovo progetto disviluppo interna-zionale della ma-nifestazione inmodo da essere

    pronti nel 2015 alanciare Macfrut International. Linten-zione quella di essere pronti a presen-tare il nuovo progetto di Macfrut Interna-tional gi a settembre, in occasione dellaprossima edizione della rassegna, cos dacoinvolgere fin da subito gli espositori.

    A completare il quadro della governancedi Cesena Fiera, nel nuovo consiglio diamministrazione sono confermati treconsiglieri uscenti: si tratta di Guido Pe-drelli, Gianluca Pagliacci, MaddalenaForlivesi; a loro si aggiungono KatiaGuerrini e Sandro Brandolini (che pren-dono il posto di Susanna Magnani e Ste-fano Montaguti).

    Pi succo

    di frutta

    nelle bibite

    Soddisfatta

    la Coldiretti

    E stata sconfitta la lobby dellebibite alla frutta senza frutta, sututte le aranciate, grazie allazionedel Governo che, su sollecitazione diColdiretti, si attivatodimostrandosi vicino agli interessireali dei consumatori e delle impreseagricole. E soddisfatto il presidenteColdiretti Forl-Cesena Filippo

    Tramonti (foto) per lesito positivodel voto della Camerasullemendamento Pd alla leggecomunitaria, emendamento che alza

    il contenuto minimo di succo difrutta nelle bibite gassate dal 12 al20 per cento. Finalmente - affermaTramonti - come Coldiretti ha neltempo pi volte richiesto ci sono lecondizioni per cambiare una normache da anni permette di vendereacqua come se fosse succo. Quandola legge sar approvata, duecento

    milioni di chili di frutta allanno inpi saranno bevute dai 23 milionidi italiani che consumano bibitegassate.

    San Martino, una guida per le opere darteUna piccola guida per svelare i segreti artisticidella pieve. Alcuni parrocchiani di San Martino inFiume hanno realizzato una guida che adisposizione di tutti i visitatori dellantica chiesa,nata allombra di quella di Ronta e documentatafin dal 1291.Spesso capita - spiega il parrocchiano Dino PiriniCasadei - che, visitando una chiesa, ci si trova difronte a opere bellissime, ma di non avere nessuna

    informazione delle stesse. Con questa guida lacomunit di San Martino ha cercato di ovviare aquesto vuoto. Fra le opere darte segnalate dallaguida vi sono il portale del 1505 in pietra dIstria,il cilco pittorico delle pareti fra cui le tracce diaffreschi dellabside risalenti al XVI secolo. Fra leopere recenti, da segnalare la statua di SanMartino, opera dello sculture cesenate LeonardoLucchi, posta allesterno della chiesa.

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    Gioved 10 luglio 2014 9Cesena

    LA DOCUMENTAZIONE DEL POSSESSO DEI REQUISITI suindicati dovr essere allegata, anche in carta semplice, alla do-manda di ammissione alla selezione e consister:

    a) per let: nel certificato di nascita dellinteressato;b) per il titolo di studio: nel diploma di laurea (anche in copia semplice) o di un equipollente certificato di laurea;c) per il godimento dei diritti civili e politici: nel relativo certificato rilasciato dal Comune di residenza dellinteressato;d) per lassenza di procedimenti penali in corso e di condanne penali passate in giudicato: nel certificato dellufficio del Casellario Giudiziale pressola Procura della Repubblica del Tribunale nella cui circoscrizione linteressato residente;

    Una Commissione di Consiglieri, integrata dalla partecipazione di un esperto, valuter attentamente tutte le domande pervenute, le docu-mentazioni allegate e i relativi curriculum, e inviter i candidati, che nella sua discrezionalit riterr pi rispondenti ai requisiti richiesti,ad un colloquio ai fini della selezione.

    La Commissione potr valutare, come titoli di preferenza (purch debitamente documentati e allegati alla domanda di ammissione), eventuali espe-rienze professionali di gestione ed amministrazione di Enti non profit, Cooperative Sociali, Associazioni di volontariato e/o Enti non commercialiin genere; esperienze professionali o di volontariato presso strutture socio-assistenziali e/o socio-sanitarie per persone anziane o disabili fisici e/o psi-chici; esperienze professionali o di volontariato presso strutture o servizi socio-assistenziali e/o socio-sanitarie diverse da quelle precedenti; eventualipubblicazioni di libri, articoli, conferenze, ecc. sulle esperienze o nelle materie sopra indicate.

    I testi della domanda di ammissione alla selezione, del fac-simile del curriculum (secondo il formato c.d. europeo) e del mansionario del Di-rettore della Fondazione potranno essere scaricati dal sito web della Fondazione (www.operadonbaronio.org) oppure essere ritirati presso gli Ufficidella Fondazione stessa in Via Mulini n 24, esclusivamente dal Luned al Sabato e dalle ore 8,30 alle ore 14,30.

    N.B.: Le domande di ammissione alla selezione in carta semplice, corredate dalla documentazione richiesta e dal necessario curriculum,dovranno pervenire alla Fondazione Opera Don Baronio Onlus - a pena di esclusione dallammissione stessa - ENTRO E NONOLTRE IL 31 LUGLIO 2014, o mediante consegna presso gli Uffici della Fondazione esclusivamente dal Luned al Sabato dalle h.8,30 alle h 14,30, mediante lettera raccomandata A/R, oppure via p.e.c. allindirizzo di posta elettronica certificata della Fondazione: [email protected]

    Si fa presente, infine, che ai dipendenti della Fondazione si applica il Contratto Collettivo di Lavoro dei Dipendenti degli Enti Locali, e che insede di prima assunzione previo espletamento con sito positivo di un periodo prova della durata di mesi sei il Contratto vigente prevede linqua-dramento della figura del Direttore nella qualifica funzionale D3 con una retribuzionebase, comprensiva dellindennit di posizione e risultato(c.d. A.P.O.) pari a 34.388,54 euro salvo eventuali assegni per il nucleo familiare se dovuti.

    Il presidente avv. Luca Castagnoli

    continua da pag. 8

    Intervista a Luciano Margara coordinatore del Campus di Cesena, realtche conta cinquemila studenti e un alto livello di formazione e ricerca

    LUniversit compie 25 annie ha buone prospettive di crescita

    Decentramento

    Cristiano Riciputi

    e tutto il mondo universitarioitaliano avesse lentusiasmo delprofessor Luciano Margara,coordinatore del Campus di

    Cesena, forse le cose andrebberomeglio. Quarantasei anni, toscano diMassa Carrara ma sempre in giro perlItalia per seguire il babbo responsabiledi banca, dal 2004 docente aInformatica in via Sacchi e da fine 2012 il coordinatore di tutte le facolt ecorsi di laurea presenti in citt.

    Professore, qual la situazione del-lUniversit a Cesena?Contiamo circa cinquemila studentidistribuiti fra Agraria, Ingegneria e

    Architettura, Psicologia e scienze dellaformazione, Ingegneria e ScienzeInformatiche. Credo che neppure glistessi abitanti di Cesena si rendanoconto che si tratta di un piccolomiracolo e che qui listruzione di livellialtissimi, sia per quanto concerne ladidattica, sia per la ricerca. Lessere unacostola di Bologna d garanzia sullaqualit, ma la dimensione medio-piccola del Campus, quello che fino aqualche anno fa si chiamava Polo, ungrosso vantaggio sotto tutti i punti divista. Fino al 2010 c stata una forteespansione, seguita poi da due o treanni di stasi. Adesso siamo in ripresa.

    Luniversit radicata nel territorio?Non tanto, ma comprensibile. ABologna c da mille anni, a Cesena da25. Proprio questanno festeggiamo lenozze dargento del primo corsoattivato, quello di Informatica. Ci stiamoimpegnando per comunicare la nostrapresenza nell tessuto sociale. Fino ad

    S

    oggi abbiamo fatto poco. Non mi piaceaccusare gli altri, preferisco guardare imiei limiti e per questo sottolineo chepossiamo fare di pi, magaripromuovendo qualche appuntamentoaperto alla cittadinanza. E stato stimatoche lindotto universitario porta alterritorio, ogni anno, circa 20 milioni dieuro, ma non si pu ridurre il tutto soloa un fatto economico. Vorrei anche chegli studenti fuorisede fosseromaggiormente integrati, facesserovolontariato, partecipassero alla vitasociale della citt.

    Cosa significa lUniversit per Cesena?Vuol dire un innalzamento del livelloculturale generale, della competitivitdelle aziende, del progresso. Credo chein ogni famiglia si dovrebbero spingere ifigli a continuare dopo le superiori. Coscome ormai assodato che un ragazzo

    debba raggiungere il diploma, cos deveessere normale la laurea. La presenzadellUniversit stimola la ricerca anchenelle aziende e le fa competere a livellointernazionale. Ad esempio, abbiamocirca 1100 laureati in informaticaimpiegati nel territorio. Facendo laproporzione con il numero di abitanti ele aziende, il cesenate secondo solo aMilano come concentrazione di laureatidi questo settore. Questo significainnovazione, la chiave migliore peruscire dalla crisi che, non a caso, ha

    lambito Cesena, ma non si fatta sentirecome in altre zone dove statadevastante. Merito della laboriosit dei

    cesenati, del loro pragmatismo, deltessuto imprenditoriale, ma merito,aggiungo io, dellalta presenza dilaureati.

    E, parallelamente, Cesena cosa significaper lUniversit?Io ho girato molte zone dItalia, sonooriginario della provincia di MassaCarrara, e devo dire che qui siete davveroavanti. Anzi, uso il plurale, cio siamo,perch ormai mi sento cesenate a tuttigli effetti. Non a caso ho trasferito incentro citt tutta la famiglia (moglie e trefiglie). Se il mondo universitario fioritocos bene lo si deve in primo luogo a chiha voluto portarla qui, e poi chi hasaputo farla crescere.Ho un ottimo rapporto conlAmministrazione comunale e ogni qual

    volta ho proposto unidea se ne discusso senzapreclusioni di sorta.

    Qual il livello dellestrutture?

    Agraria presso VillaAlmerici una sedeprestigiosa, di livellonazionale, e negli ultimianni sono stati costruitinuovi edifici per ilaboratori. E moltosimile a un vero eproprio Campusanglosassone.Informatica si trova in

    centro, in via Sacchi, in un palazzostorico e non ci si pu lamentare.Psicologia ha grandi spazi a disposizioneed molto vicina alla stazione. Se lapassano male Architettura e Ingegneria,dislocati fra pi sedi, la meno idoneadelle quali in via Venezia nella zonadellex mercato ortofrutticolo. Ma sonopartiti i lavori per la nuova sede nellareadellex Zuccherificio e nellarco di treanni sar completata. Nel complesso ilnostro Campus gode di strutture di buonlivello.

    I padri del decentramentoLinsediamento universitario a Cesena si deve principalmente alprofessor Sergio Focardi, morto lo scorso anno, a Giobbe Gentili,gi amministratore comunale e consigliere regionale, e allapartecipazione di banche, amministrazioni locali e istituzioni,come la Cassa di Risparmio di Cesena e la relativa Fondazioneche hanno sostenuto il cammino di insediamento e di crescitadelluniversit. Su queste colonne lo scorso anno Gentili haricordato che nel 1984 Focardi cominci a parlare didecentramento e, grazie alla tenacia di entrambi, nel 1989 partil corso di Informatica. Agraria invece inizi le lezioni nel 1992.

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    Inserto a cura dellAzione Cattolica di Cesena-Sarsina Numero 53 Luglio 2014

    LINTERVISTAarroco della Cattedrale,responsabile dellUfficio perlinsegnamento della

    religione cattolica, vicario zonaledel Centro urbano, assistentedella San Vincenzo de Paoli. Enuovo assistente generalediocesano di Azione Cattolica. Sitratta di don Giordano Amati(nella foto), classe 1951, ordinatosacerdote nellaprile del 1978

    dopo la formazione trascorsa neiseminari di Cesena e Bologna egli studi teologici pressolUniversit Gregoriana assiemeallattuale assistente nazionale diAc Mansueto Bianchi.Un sacerdote che non nascondedi essere impegnato su tantifronti, ma che nel contempo hadato piena disponibilit alvescovo per animarespiritualmente la nostra Ac.

    Don Giordano, quali obiettivi si posto come neo-assistente?Il lavoro dellassistente non organizzare o gestire le attivit.LAzione Cattolica dei laici. Ilmio compito sostenere e

    P

    accompagnarespiritualmente,tenere le fila con iparroci e con ilvescovo. Come

    parroco ho seguitolAc, ma sono unpo digiuno comecompiti diocesani.Voglio inserirmi,partecipare,aggiornarmi con isussidi per dare il

    mio contributo formativo. Andr al campo Acre al Week-end da Dio degli adulti insieme alvescovo.

    Alla sua prima uscita in Ac ha comunicatoal consiglio diocesano lintenzione di far visi-ta a tutti i parroci.Lassistente diocesano tiene il rapporto con isacerdoti, per sentire come va laddove lAc gi presente e divulgare dove non c. Il pretenon il leader e il suo ruolo non deve essere in

    vista, ma bisogna fare un po di sostegno dovelAc poco presente, proporla di pi, spingere.Nel periodo post-conciliare ho patito e lottatoperch venisse fuori lAc qui a Cesena.

    Racconti di piNel 1978 ero stato appena ordinato sacerdote,di rientro da Roma. Erano gli anni in cuilAzione Cattolica nazionale si stava re-impostando ed emergevano altri movimenti.LAc risentiva della crisi che cera nella Chiesa(calo nei numeri, dissenso, contestazionigiovanili e politiche), inoltre era pococapita, penso per esempio alla sceltareligiosa di Bachelet, vista da molti come unachiusura in sacrestia e un disimpegno politico;i parroci rimpiangevano lAc degli anni 50 chegestiva tutta la pastorale ed era attiva enumerosa. Invece la scelta eraevangelizzazione, animazione. Io eroassistente diocesano di Acr e con donAgostino Galassi rifondammo lAc. Sonocontento perch torno a un lavoro che hofatto.

    Don Giordano Amati nuovo assistente diocesano di Ac

    Ti offriamo un TEE

    Accetta lassaggio!

    Ecco tra le nostre mani un numero tuttoestivo di PropostAc!Vogliamo offrirvi un TEE!Non si tratta di un the alla pesca o allimone: c' di pi!Si tratta di un Tempo EstateEccezionale, perch questo il tempofavorevole per prenderci cura dellerelazioni e della nostra spiritualit, perrigenerarci dopo un anno pastorale eassociativo appassionante, che ci havisti impegnati nel passaggio da untriennio all'altro, attenti ai giovani,pronti a costruire insieme la nostraChiesa diocesana e a percorrere i nostricammini quotidiani come laici di Ac.All'interno di queste pagine potraitrovare le proposte che fanno proprio alcaso tuo: momenti di spiritualit, campiscuola, giornate di convivialit.Le vivremo tutte con lo stile che ci hasuggerito Papa Francesco alla fine dellaXV Assemblea nazionale, incontrando idelegati di tutta Italia insieme aipresidenti parrocchiali e agli assistenti:rimanendo in Ges, uscendo alleperiferie per incontrare tutti, cantandola vita! Come l'asinello che porta Ges

    a Gerusalemme, anche noi proveremo aportare Ges, la sua gioia, la suaconsolazione, il suo amore in tutti iluoghi di vita che abitiamo e a tutte lepersone che incontreremo!Cos ci prepareremo al nuovo annoassociativo che gi si annuncia con leparole di Ges: Coraggio, sono io!.Non c' bufera che tenga: Ges connoi, con tutti, non ci molla, fa il tifo peri nostri progetti di vita e ciaccompagna. Basta solo lasciarlo salirea bordo.Con questa unica certezza continuiamoil nostro cammino.Questo TEE te lo offriamo con gioia,come occasione di ristoro per il corpo elo spirito, come tempo per arricchire lenostre esperienze di fede, come luogoper riscoprire la bellezza del riposo

    insieme a Ges. Allora: viviamo insiemequesto TEE?Carmelina Labruzzo

    presidente diocesanadi Azione Cattolica

    Indice

    Dal convegno diocesano Acr II

    A Loreto con il Treno della Grazia II

    Volti dallAssemblea diocesana II

    Le iniziative estive III

    I responsabili di Settore si presentano IV

    Consigli per la lettura IV

    Andare ai crocicchidelle stradea raccontare la gioia

    n saluto affettuoso allAzione Cattolica di Cesena-Sarsina, alla sua presidente, ai responsabili e agliassistenti che ho potuto conoscere durante gli anni

    in cui sono stato delegato regionale per lEmiliaRomagna.

    Accolgo volentieri linvito di Chicca a dirvi qualche parolasu quello che mi piacerebbe fosse il cammino per iprossimi anni dellAc.La nostra associazione dovr sforzarsi di divenire semprepi consapevole del fatto che occorre avere il coraggio ela libert di cercare strade nuove per arrivare - secondolimmagine evangelica richiamata dal CardinaleBagnasco durante lomelia tenuta allAssembleanazionale - ai crocicchi delle strade, dove si incrocianole vite delle persone. Credo che ci sia bisogno diunAzione Cattolica capace di farsi sempre pi vicina allavita delle persone, assumendo le loro attese e le lorosperanze, le loro sofferenze e le loro povert, la lororicerca di una umanit piena e le loro incertezze, pertestimoniare a tutti la speranza che nasce dal Vangelo e laforza radicale di una fede che cambia la vita. uncammino da compiere a partire dai pi deboli: procederecon il passo di chi resta indietro, di chi fa pi fatica o hapi pesi da portare deve essere sempre di pi il criterioche scandisce il ritmo delle nostre associazioni e il metrosu cui valutare le nostre proposte.

    Vogliamo assumere il mandato affidatoci da PapaFrancesco il 3 maggio, con i tre verbi che ci ha indicato:Rimanere con Ges, andare per le strade, gioire edesultare sempre nel Signore. Penso che questo significhiinnanzitutto vivere e testimoniare la gioia che nasce dalsapersi amati dal Signore, col desiderio di aiutareciascuno a riconoscere i segni di questo amore nellapropria vita. In concreto questo vuol dire tante cose:

    significa avere cura della vita spirituale delle persone,accompagnarle in un percorso di formazione integrale,capace di far maturare coscienze vive e responsabili, diformare bambini, ragazzi, giovani e adulti consapevolidella propria ricca umanit e della propria vocazione alla

    U

    Lo sguardo di Matteo Truffelli, nominato il 21 maggiopresidente nazionale di Azione Cattolica,sul cammino dei prossimi anni

    Propost

    santit; significa contribuire in maniera fattiva, aperta eserena alla vita civile del nostro Paese, irrobustire e renderepi ricca la trama del tessuto civile, culturale, etico dellanostra societ; significa farsi carico delle sofferenze dellepersone, accompagnarle nelle fatiche della quotidianit.Mi piacerebbe anche che imparassimo sempre di pi avivere il nostro impegno nella Chiesa locale che si raccoglieattorno al Vescovo, a servizio del territorio in cui siamo,assumendo al tempo stesso lo sguardo della Chiesauniversale, che vive in tutto il mondo e che condivide ilcammino delle popolazioni di tutte le terre.In questo triennio, poi mi piacerebbe anche chelassociazione riuscisse a coinvolgere sempre pi personeche incrocia lungo la strada, tanto nelle grandi citt quantonei piccoli paesi. Non si tratta tanto di una questionenumerica. Si tratta invece di sentire la responsabilit dioffrire unesperienza di Chiesa significativa e bella per lavita delle persone, delle comunit ecclesiali, della societcivile. Si tratta, come ha detto bene Franco Miano durantelAssemblea nazionale, di capire e di testimoniare checredere nel Signore Ges ci fa cogliere la bellezza della vita,

    di ciascuna vita, in ogni sua stagione, in ogni sua situazione,e che la fede cambia la vita, principio di vita nuova.Buon triennio!

    Matteo Truffelli

    presidente nazionale Azione Cattolica Italiana

    Quali sono le prime impressioni dellAzioneCattolica a Cesena-Sarsina?Per ora sono ottime: ho partecipato a riunioniin cui ci si ascolta, si condivide, non soloun organizzare. Ho visto un clima divera comunione. La mia linea sarnon isolarsi o schierarsi, ma sostenerelidentit formativa e associativa dellAc,nella sua tipica forma di ministerialitlaicale. Non penso che lAc debba faresempre tutto, con il rischio di fareunazione generica: penso allAcdella catechesi esperienziale.

    Claudia Coppari

    MATTEO TRUFFELLI ILNUOVO PRESIDENTENAZIONALE DELLACPER IL TRIENNIO 2014-2017, SCELTO DALCONSIGLIOPERMANENTE DELLACEI. EMILIANO, 44 ANNI,MATTEO SPOSATOCON FRANCESCA BIZZI E VIVE A PARMA. DOCENTE DI STORIA DELLEDOTTRINE POLITICHE PRESSO LUNIVERSIT DI PARMA. STATO DELEGATOREGIONALE DI AC PER LEMILIA ROMAGNA NEGLI ULTIMI DUE TRIENNI (DAL2008 AL 2014)

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    Gioved 10 luglio 2014II PropostAc

    FACCE DA ACi volti dellAssemblea diocesana (25 gennaio 2014)

    Convegno diocesano Acr |Nella parrocchia di San Pietro, a Cesena

    Sabato 24 maggio si svolto il convegno diocesano Acrpresso la parrocchia di San Pietro, a Cesena.Tenendo fede allo slogan di questanno Non c gioco sen-

    za te, i ragazzi dellAcr e i loro educatori hanno partecipa-

    La Grazia che vienedallincontro con i pi piccoliDal 20 al 23 giugno a Loreto il Treno della Graziainsieme a ragazzi speciali e alle loro famiglie

    iao Donatella, dimmi due parole in pi di questo viaggio che hai fatto. Checos il Treno della Grazia?Ciao Francesca, il Treno della Grazia un po un pellegrinaggio ed un po un

    campo scuola di 4 giorni promosso da Acr, Cfr (Commissione regionale per lefamiglie) e Unitalsi dellEmilia Romagna e si svolge a Loreto.

    Chi salito su questo Treno?I protagonisti principali sono i bambini e i ragazzi con una speciale attenzione epredilezione per coloro con abilit diverse. Ad accompagnarli sono i genitori, glieducatori, il personale Unitalsi e sacerdoti.

    Chi guida il treno?A parte il macchinista (ahim da un po di anni in realt il treno sono diversipullman), si spera che a guidarlo sia la Mamma Celeste, che insieme a Ges ci

    Cdona la Grazia necessaria per vivere la pienaintegrazione fra le persone diversabili enormodotate.

    Raccontami qualcosa...Gi arrivando si avverte nellaria una sanafrenesia di saluti fra bambini, ragazzi, adulti,famiglie che si ritrovano o si conoscono perla prima volta: c un rincorrersi di Ciao,

    come stai? Piacere! Mi chiamoGiacomo e tu? Alice!.La piazza stata per qualche giorno lanostra casa a cielo aperto piena dicolori, canti, giochi e allegria, alternati amomenti di riflessione, confronto etestimonianze vissuti in gruppo ocomuni a tutti i partecipanti.E come non ricordare i momentiintensi di preghiera come la messacomunitaria, ladorazione Eucaristica, il

    passaggio nella Santa Casa.Il filo conduttore a Loreto la Grazia di cuitutti abbiamo un estremo bisogno, quellaGrazia che pu venire solo dai pi piccoliinsegnandoci a ri-stupirci della e nellanormalit di gesti , di situazioni e di personespeciali. Questa esperienza fantastica evale la pena di essere vissuta!

    Donatella e Francesca

    DA DESTRA, LEDA, DONATELLA

    E FRANCESCA, TRE DELLE VOLONTARIE

    UNITALSI A LORETO IN OCCASIONE

    DEL TRENO DELLA GRAZIA (20-23 GIUGNO)

    to a un fantastico gioco itineranteaccompagnati dai personaggi dellafiaba di Peter Pan. Lo scopo era quel-lo di aiutare il giovane Peter Pan asconfiggere il perfido Capitan Unci-no, superando varie prove di abilit.Il convegno si concluso con la

    Messa.

    AUGURI

    AGLI SPOSI

    Tutti gli amicidellAzione Cattolica diocesana

    si rallegrano con

    CINZIA TURCIe MAURO MASINI

    VALENTINA BONDIe ALESSANDRO SENSONI

    novelli sposi!

    AUGURI AI NUOVI

    SACERDOTI

    Grazie a

    DON ALESSANDRO FORTEDON FILIPPO CAPPELLI

    DON MICHAEL GIOVANNINI

    nuovi pastori della nostraChiesa e compagni di viaggio

    dellAc diocesana

    FOTO

    DI CLAUDIA

    CAPELLI

    E CRISTIANO

    RICIPUTI

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    Gioved 10 luglio 2014 IIIPropostAc

    uando? Dal 26 luglio al 2 agosto.Dove? A Cancellino per la primae seconda media e al MonteFumaiolo per la terza media.

    Cosa? Insomma, non mica facile dire indue parole di cosa si tratta: clesperienza di vivere insieme, gomito agomito, spalla a spalla, occhi negli occhi24 ore su 24; ci sono la musica, il ballo, lafesta; c la natura, quella che si solitonon ti soffermi mai a guardare ma cheinvece uno spettacolo; ci sono gli amici,tanti amici, troppi amici, "amici per lapelleee, ne voglio sempre pi!"; ci sono laStefi, don Claudio, la Fede e don Filippo;c Ges, che Lui c sempre, anchequando non lo senti, anche quando nonte ne accorgi, ma che quando sei alCampo dellAcr, forse lo capisci davveroche di Lui non si pu proprio fare a meno!E poi ci potrebbero anche essere regine,concorsi di bellezza, patiboli sui qualirischiare la vita, intrighi di palazzo,banchetti, spaventose esecuzioni, nottiinsonni e molto altro ancora E chiindovina (senza sapere prima il trucco)vuol dire che bravo e che ha studiato.Chi? Oh, ecco questa s che una bella

    domanda: i ragazzi delle medie. Chedetto cos la si fa semplice. Ma chi sonomai questi misteriosi adolescenti?Una di loro risponde: "Noi siamo quellisospesi tra due mondi, adulti o bambini,troppo piccoli per fare quello che ci pare,abbastanza grandi per essereresponsabiliNoi siamo quelli che guai chi gli tocca ilcellulare (che poi anche gli educatori lousano), quelli ke skrivono tutto con lak, per risparmiare tempo (che poi cosaci dovremo mai fare con sto temporisparmiato?)Noi siamo quelli preoccupati di portareaddosso i vestiti e le scarpe giusti, Obey,Vans, All Star foreverNoi siamo quelli che stanno a battagliarecon i genitori dalla mattina alla seraperch non ci comprano i vestiti giustiNoi siamo quelli si innamorano, quellicapaci ancora di giocare, di ridere senzamotivo, di divertirci solo perch stiamoinsiemeNoi siamo quelli iniziano a decidere, ed davvero duraSiamo regine e principi, a volte traditori,altre volte pronti a dare la vita, siamo

    quelli che rischiano una settimana divacanze da scuola per andare al campodellAcr".

    E se non abbastanza per capire chisono i ragazzi dellAcr andate anche voi afare un salto al campo.Dentro al "chi" ci stanno anche glieducatori, registi nascosti, ma poineanche pi di tanto; compagni diviaggio, anche loro in cammino.Lultima domanda la pi difficilePerch?Perch mettere fatica e impegno permettere in piedi un Campo dellAcr?Perch soloattraverso lincontrocon un altro in carneed ossa, uno chemangia con te, checammina con te, chelitiga e fa pace, che tiprende in giro ma tivuol bene sul serio,uno che fatto di"ciccia", di lacrime esorrisi, uno chemagari ti fa anchearrabbiare, che passalincontro conquellAltro che dasempre ci sta allecalcagna e ci ama.

    Lucia Antinozzi

    Q

    Campo giovani

    A Bormiograndi novit in cantiereDopo il grande successo del Giro Rifugi sulGruppo del Brenta dellagosto 2013,siamo pronti a partire per unavventura

    tutta nuova e ricca di fascino.Dal 17 al 23 agosto mentre tutti i nostriamici saranno spiaggiati in riva al mareboccheggiando, noi andremo alla ricercadi un clima pi mite, nel meravigliososcenario del Parco nazionale dello Stelvio,localit Bormio (Sondrio). Per la primavolta avremo una struttura tutta per noidove potremo metterci alla prova comeaspiranti "Masterchef" e vivere 24 ore su24 insieme, condividendo gioie e fatiche;non una semplice casa ma un albergospettacolare! Non ci credi? Controlla con ituoi occhi sul sitowww.hotelgirasole2000.it. Inoltre, pernon farci mancare nulla, avremounottima compagnia: quella dei giovanidellAc diocesana di Forl!Non mancheranno i momenti diriflessione perch, come ci ricorda Papa

    Francesco, "Non dobbiamo essere statueda museo ma persone chiamate adiffondere la gioia del Vangelo!". Cosastai aspettando? Non lasciarti sfuggirequesta fantastica occasione! Prendi il tuosmartphone o il tuo portatile e iscriviti,mandando subito unemail [email protected] in alto e non ce ne pentiremo!

    Giacomo Battistini

    IMMAGINI DAL CAMPO SCUOLA ACR 2013

    iao ragazzi! Siamo nuovamentegiunti alla fine di un camminoannuale in cui siamo stati chiamati a

    condividere i disegni di speranza cheportiamo nel cuore. E come ogni anno,desideriamo continuare a tracciare epercorrere questi sentieri nellesperienzadel campo scuola. Non hai ancora segnatole date in agenda? Corri al 2 agosto e segnalorario di partenza del pullman per Passodi Vezzena, fino al 9 agosto. Questo camposar veramente unico e speciale grazie allatua presenza, alla tua gioia al tuo esserci!

    C

    Unoccasione preziosaper stare in comunione

    Campo giovanissimi dal 2 al 9 agosto al Passo Vezzena (Trento)