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Criticità e opportunità...13 Criticità e opportunità 1.1 (K 0T@CQN "NMNRBHSHUN G@ BNMRDMSHSN K DLDQRHNMD CH TM PT@CQN BNLOKDRRN CH criticità e opportunità che interessano non

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Criticità e opportunità1.1

criticità e opportunità che interessano non solo aspetti legati alla mobi-lità ciclabile esistente o in programmazione da parte degli enti territoriali

dotazioni infrastrutturali, le risorse ambientali, gli insediamenti e le pra-tiche d’uso del territorio.

Un territorio altamente accessibile

l’intero ambito consentendo occasioni di sosta nelle stazioni ferroviarie di Legnano, Canegrate e Parabiago per il Legnanese e di Vanzaghello, Castano Primo e Turbigo nel sistema urbano del Castanese. Questi nodi del trasporto ferroviario rappresentano le porte di accesso del sistema territoriale nord-ovest della provincia, lungo le direttrici Milano-Varese e Milano-Novara, e rendono possibili gli spostamenti di medio-lunga per-correnza con modalità integrate treno-bicicletta, collocandosi in maniera

di ipotizzare un potenziamento dell’intermodalità tra trasporto pubblico e -

ve attrezzature per la sosta e l’attraversamento. L’elevata accessibilità è altresì garantita dalle radiali statali e provinciali del sistema metropolitano milanese che tuttavia privilegiano l’utilizzo del-le autovetture generando in prossimità dei centri urbani situazioni di ele-vata incidentalità e scarsa sicurezza per la mobilità ciclabile, “costretta”

e al tempo libero. Le maggiori interferenze legate alla promiscuità di au-toveicoli e biciclette si riscontra nelle aree maggiormente infrastrutturate del legnanese per la presenza di attrattori e servizi di livello sovralocale,

produttivi e lungo gli assi che collegano i centri abitati all’aereoporto di

Nel legnanese i problemi legati al superamento delle barriere infrastrut-turali e alla convivenza dell’automobile e della bicicletta si legano inol-

1Sceltedel Piano

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PIANO DELLA MOBILITÀ CICLISTICA DELL’ALTO MILANESEDOCUMENTO DI PIANO

dell’Olona.

La descrizione del fenomeno dell’incidentalità non può prescindere dalla messa in evidenza del legame che intercorre tra ambiti di localizzazione dei sinistri e domanda di mobilità ciclistica. Infatti, se è vero che alcuni

-

al numero di ciclisti che impegnano la rete.

Premesso ciò, è possibile riscontrare che:

-grate lungo l’asta del Sempione e a Castano Primo, Turbigo e Inveruno nel castanese;

dei soggetti coinvolti negli incidenti stradali nei comuni dell’Alto Milane-

-

2009), dovuto essenzialmente alla riduzione del numero di incidenti con ciclisti coinvolti (da 133 a 111). Il numero di incidenti stradali con pedoni coinvolti è sostanzialmente stabile nell’arco del triennio (59 nel 2007 e 61 nel 2009);

ambito urbano. Ciò conferma la necessità di interventi atti a ridurre i -

tersezioni) tra i diversi utenti della strada.

Oltre al tema dell’incidentalità, una delle principali criticità riferite al con-

-vati (cfr. asse del Sempione). Mentre negli ambiti fortemente urbanizzati (è il caso del legnanese) il ciclista ha la possibilità di (e tende a) evitare

mancanza di alternative. Proprio lungo gli assi interurbani non dotati di

compiono, avvengono in situazioni potenzialmente pericolose.Gli spostamenti in bicicletta avvengono su strade statali e provinciali di collegamento tra i centri abitati, la rete locale a servizio dei tessuti urbani

dei centri storici - e il reticolo di percorsi vicinali dei campi agricoli che circonda i nuclei urbani dell’Alto Milanese, in assenza di una dotazione estesa ed integrata di percorsi dedicati alla ciclabilità.

I percorsi ciclabili dell’Alto Milanese, come evidenziato dalla carta dello stato di attuazione del Piano MiBici, mostrano attualmente discontinuità che solo in parte vengono risolte dalle programmazioni comunali. Queste disegnano differenti trame di carattere locale che pur ancorandosi alla

-glio Grande, faticano a costruire una rete continua ed estesa di percorsi.Rispetto alle previsioni del Piano MiBici le principali discontinuità rilevate sono le seguenti:

dell’incrocio di viale lombardia (ad est ed ovest del tracciato ferroviario) nel comune di Parabiago e tra i comuni di Arconate e Buscate;

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degli spazi aperti ad oggi non del tutto esplorati in rapporto alla possibi-lità di essere fruiti con la bicicletta.

La presenza di differenti popolazioni di ciclisti (agonismo, escursionismo, casa-lavoro, casa-servizi) e di altrettante associazioni (sportive, ambien-taliste e culturali) testimonia di una spiccata vocazione culturale all’uso

--

-zo della bicicletta all’interno dell’Alto Milanese non è estranea la consue-tudine al progetto degli enti (parchi, consorzi, amministrazioni comunali) in rapporto ai temi della ciclabilità, espressa tanto negli strumenti di

Gelso e il centro urbano di Magenta;

di Bernate Ticino a sud;

dell’ambito di progetto;

Cuggiono e Turbigo;

Cerro Maggiore, San Vittore Olona, Canegrate, Parabiago e Nerviano;

margine est del territorio oltre l’Olona, l’autostrada dei laghi e la linea ferroviaria in direzione Novara.

In tutti i casi (ad eccezione dei tracciati che si “appoggiano” ad altre

criticità principali siano costituite, ancora una volta, dagli ambiti urbani, senza distinzione tra legnanese e castanese, dove le piste ciclabili esisten-ti risultano caratterizzate da problemi di standard dovuti a compromessi e mancanze progettuali (percorsi promiscui, sottodimensionati, mancanza di attraversamenti sicuri, poca cura nella progettazione delle connessioni alle intersezioni, soprattutto in caso di rotatorie) e non sempre facili con-nessioni tra servizi e attrattori a livello sovralocale. Nella maggior parte dei casi, infatti, non esistono collegamenti ciclabili necessari alla fruizione dei servizi, come nel caso dell’ospedale di Le-gnano, recentemente rilocalizzato nella periferia occidentale della città e aperto al pubblico senza adeguate connessioni ciclabili, oppure nel caso delle stazioni ferroviarie che, oltre alla carenza di itinerari locali e sovra-locali necessari per raggiungerle, presentano un sottodimensionamento delle infrastrutture di parcheggio per le biciclette.Attualmente solo le stazioni ferroviarie di Parabiago, Turbigo e Castano Primo sono situate a breve distanza da itinerari ciclabili intercomunali ragionevolmente completi e riconoscibili, anche se in tutti e tre i casi mancano collegamenti locali per l’accesso alla fermata ferroviaria.

I principali percorsi realizzati e dedicati alla mobilità ciclabile, a suppor-to della fruizione del paesaggio e del tempo libero, seguono il Naviglio Grande, il Villoresi e in parte l’Olona, strutturando l’estesa rete di spazi

naturale del Ticino, gli ambiti di tutela dei Plis delle Roggie, del Gelso, Alto Milanese, del Roccolo, dei Mulini, del Bosco del Rugareto e del Plis

-

-senta una grande opportunità per l’inserimento di nuovi tracciati ciclabili a servizio sia dei territori interni all’ambito, in un’ottica intercomunale,

di livello regionale (la Greenway pedemontana e la ciclabile della Tav, ope-ra compensativa realizzata con la linea ferroviaria Milano - Torino).

La struttura dei centri urbani dell’Alto Milanese, i poli di attrazione di livello sovracomunale (strutture produttive, direzionali e commerciali e di servizio alle persone) e le emergenze storiche e architettoniche restitui-scono l’immagine di un territorio caratterizzato da una struttura policen-

di percorsi ciclabili in grado di garantire la più ampia copertura del terri-

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PRATICHE D’USO

Centri storici

Tracciato ferroviario

Stazioni ferroviarie

Nodi di interscambio ferro/gomma

Rete ferroviaria

Viabilità

Rete stradale

Percorsi ciclabili

Recapiti

Tracciati “informali” sulla viabilità

Tracciati “informali” su tracciati agricoli

Tracciati “informali” su viabilità e tracciati agricoli

Percorsi interni ai Plis

Dorsali ciclabili

Attrattori e servizi

Spazi aperti

Elementi di sfondo

Corsi d’acqua (fiumi, canali e torrenti)

Confine regionale

Alto Milanese

* Comuni dell’Alto Milanesenon aderenti al Bando Cariplo

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SCALA ORIGINALE 1:25.000SCALA ORIGINALE 1:25.000

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Località “Casa

delle Barche”

Via Ponte Castano

S.S.341

Via Centrale

TermicaVia Tre

Salti

Frazione di

Castelletto

di Cuggiono

Piazza di

Cuggiono

Presidio Ospedaliero

di Cuggiono

S.P.146

S.S.336

aree agricole

strategiche

aree agricole

strategiche

Sicurezza

S.P. 13

discontinuità e frammentarietà dei percorsi ciclabili esistenti

*

*

*

*

Malpensa

PLIS DELLE

ROGGIE

PARCO DEL TICINO

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OPPORTUNITA’ E CRITICITA’

Nuclei storici

Greenway ciclabili (Ticino, Villoresi, Naviglio Grande)

Connessioni ciclabili (verticali e trasversali)

OPPORTUNITA’

Sistema degli spazi aperti (PLIS, Parchi regionali e naturali, aree agricole strategiche)

Polarità urbane di livello sovracomunale

Stazioni ferroviarie

Attrattori di livello sovralocale

Elevata incidentalità lungo la viabilità di livello sovracomunale

Discontinuità e frammentarietà dei percorsi ciclabili esistenti

Barriera infrastrutturale

CRITICITA’

Strozzatura edilizia lungo le sponde dell’Olona e compromissione della qualità ecologica

Inadeguatezza delle dotazioni di servizio alla mobilità intermodale

Elementi di sfondo

Corsi d’acqua (fiumi, canali e torrenti)

Confine regionale

Alto Milanese

* Comuni dell’Alto Milanesenon aderenti al Bando Cariplo

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Via Novara

Via Parma

Via Pace

Via Cartesio

Via Filzi

Via Sauro

Nuovo Ospedale

Buona accessibilità territoriale

dalla rete del trasporto ferroviario

Ricca dotazione di poli

di attrazione di livello sovralocale

Presenza di emergenze

storiche e architettoniche

Mancanza di una logica di rete

Elevata incidentalità

Intersezione ciclabile con S.S. 33 Asse del Sempione

S.S. 527

S.P. 12

A8 Autostrada dei Laghicesura infrastrutturale

*

*

Rho Fiera

Nerviano

(nuova fermata)

PLIS DEL

ROCCOLO

Rete vasp

PLIS DEI

MULINI

PLIS ALTO

MILANESEPLIS DEI

MUGHETTI (in via di definizione)

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SCALA ORIGINALE 1:25.000SCALA ORIGINALE 1:25.000