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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine MAGGIO 2012 Numero 5 MAY 2012 Number 5 PAG 17 INTERNATIONAL COVER STORY Imesa investe nella formazione di clienti internazionali Imesa invests in training its interna- tional customers Lo stiro di qualità dipende dall’accessorio Quality ironing calls for the right accessory 5/2012 La "squadra" del mese The Team of the Month All’Accademia del Pulito The Clean Academy Le nuove simbologie per le etichettature New symbols for labels Gli speciali su stiratura e lavanderie a gettone - Specials on ironing and coin-op laundries Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine Cover story pag. 8

Detergo Maggio 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

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Rivista Italiana di Lavanderia, pulitura a secco e tintoria. DETERGO Pubblicazione ufficiale dell’Unione Italiana Manutenzione dei Tessili e Affini. Tutte le news sulla lavanderia industriale italiana, produttori di macchina, detergenti, attrezzature le trovi sul portale detergo.eu – The industrial laundry and dry cleaning

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Page 1: Detergo Maggio 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

R i v i s t a d i L a v a n d e r i a I n d u s t r i a l e e P u l i t u r a a s e c c oT h e I n d u s t r i a l L a u n d r y a n d D r y - C l e a n i n g M a g a z i n e

MAGGIO 2012 Numero 5MAY 2012 Number 5

PAG 17

INTE

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IONA

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COVER STORY Imesa investe nellaformazione di clientiinternazionaliImesa invests intraining its interna-tional customers

Lo stiro di qualitàdipende dall’accessorioQuality ironing calls for the rightaccessory

5/2012

La "squadra" del mese

The Team of the Month

All’Accademia del Pulito

The Clean Academy

Le nuove simbologieper le etichettatureNew symbols forlabels

Gli speciali su stiratura e lavanderiea gettone - Specialson ironing and coin-op laundries

R i v i s t a d i L a v a n d e r i a I n d u s t r i a l e e P u l i t u r a a s e c c oT h e I n d u s t r i a l L a u n d r y a n d D r y - C l e a n i n g M a g a z i n e

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO48 Risposta Falvo a Baccichet

PICCOLA GUIDA DEL PULITINTORE49 Etichettatura di manutenzione: nuova simbologia50 Solidità del colore 52 DIFETTI/DEFECT54 “Se non Sai Domanda” 56 Museo delle etichette

CONFARTIGIANATO 57 Never ending story SISTRI 58 Nike e Zara nel mirino per "inquinamento

ambientale" in Cina58 Crediti delle imprese 59 È illegittima l'adozione di ipoteche sugli immobili

da parte di Equitalia59 Il Governo alla prova delle semplificazioni60 Nei capi d’abbigliamento sostanze pericolose per

la salute 64 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI

AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI/MEMBERS TO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS' ASSOCIATION

66 INDICE DEGLI INSERZIONISTI/ADVERTISERS' DIRECTORY

EDITORIALE/EDITORIAL6 Books as reading material in a self-service laundry7 Metti un libro da scoprire nella lavanderia self

serviceAZIENDE DI SUCCESSO/SUCCESS STORIES

8 Non c’è catalogo per la forza di IMESANo catalog can compete with IMESA’s expertiseTECNOLOGIE/TECHNOLOGIES

14 L’importanza degli accessori nella lavanderia industrialeThe importance of accessories in industrial laundriesASSOSISTEMA

20 Il Pubblico e il Privato insieme per le imprese turistiche del Lazio SPECIALI/SPECIAL

24 Lavanderie industriali: stiratura, piegatura e confezionamento Rental laundries: ironing, folding and packaging

30 Lavanderie a gettoneCoin-op laundriesINFORMAZIONE COMMERCIALE

29 Lavasecco 1 ora: il business si realizza! Come si fa?ASSOSECCO

43 Parliamone tra noi44 La voce dei Consiglieri: incontro formativo

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MAGGIO 2012 Numero 5 - MAY 2012 Number 5

SOMMARIO/CONTENTS

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When man landed on the Moon, who would have said there would have been self-service laundries in the future? And when the word 2000 filled our dreams, whowould have imagined that the third millennium would be “automated” as it is now,where all you need is a coin to wash your best shirt, and not a spacesuit to reachsome interstellar base?Leaving aside the fact that life is unique because it always surprises us, and oftenexceeds every flight of the imagination with its principle of reality, half a century agosomebody had already guessed that we were moving in this direction. His name wasRaymond Carver, an American born in a small town in the state of Oregon in 1938who did the best he could to support his two young children by doing all kinds of jobsand, in the little time that remained, dedicated himself to his one, engrossing pas-sion: writing.Raymond Carver died early at the age of 50 in 1988. His literary legacy includessome of the most beautiful, tormenting novels of the 20th century. His pages comefrom a daily life made of working on and off, hard sacrifices, difficult relationshipswith his fellow men. To the point that, as Carver himself revealed in his autobiogra-phy, one of the places that most illuminated him about life was a coin-op laundry inIowa where he went each week with his children, surrounded by them and their badbehavior and his neighbors’ laundry baskets.It wouldn’t be a bad idea to celebrate this prophetic genius. A laundry owner couldleave used books for his customers in his laundry, along the lines of what nice caféshave been doing for some time now, where people can sip a cappuccino while readinga page of “War and Peace”. A business like this would be right on target, given thefact that, as we have seen in one of the specials in this issue of DETERGO, self-serv-ice laundries have become a reflection of modern-day Italy, as well as the America ofalways. Reaping the consequences of this means seeing an extraordinary opportunityto make profits, but also to open your door to a public from a variety of backgrounds,of all ages, incomes and cultural tastes. Dispensing a service to men and womenwhere time plays a decisive role. Who will have a reason to return to the same placeif they can immerse themselves in an old crime story, timeless love story, or even oneof those tales that change the way you see the world, while their clothes are beingwashed.

Until one day, somebody comes along and opens a “RaymondCarver” self-service laundry-library and really makes the bestdeal of his life.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A L

Books as reading materialin a self-service laundry

DD6DETERGO MAGGIO - MAY 2012

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Chi l’avrebbe detto ai tempi dello sbarco sulla luna che il futurosarebbe stato una lavanderia self service? Chi, quando la parolaDuemila emozionava i nostri sogni, si sarebbe immaginato un terzomillennio come questo, “automatizzato” dove un gettone ci fa lava-re la camicia da festa, e non la tuta spaziale con cui raggiungereuna qualche base interstellare?A parte il fatto che la vita è unica proprio perché ci sorprendesempre, e sovente supera con il suo principio di realtà ogni volodi fantasia, mezzo secolo fa qualcuno aveva già intuito che siandava in questa direzione. Si chiamava Raymond Carver, era unamericano nato nel 1938 in un paesino dell’Oregon, e si arrangia-va con ogni mestiere possibile pur di mantenere due figli piccolie, nei ritagli di tempo, coltivare la sua unica e divorante passio-ne: scrivere.Raymond Carver ha lasciato questo mondo appena cinquantenne, nel 1988. La sua ere-dità letteraria sono alcuni fra i più belli e struggenti racconti del XX secolo. Pagine natedal contatto con una realtà quotidiana fatta di lavori saltuari, duri sacrifici, difficili rap-porti con i propri simili. Al punto che, come lo stesso Carver ebbe modo di rivelare nellasua autobiografia, uno dei luoghi in grado di illuminarlo di più sulla vita fu la lavanderiaa gettoni dello Iowa dove si recava ogni settimana con i bambini, districandosi fra i lorocapricci e i cesti di biancheria delle vicine di casa.Non sarebbe male se, in omaggio a un genio così profetico, qualche proprietario di lavan-derie lasciasse libri usati a disposizione dei clienti del proprio esercizio, imitando queisimpatici bar dove, da qualche tempo a questa parte, si può gustare un cappuccino assie-me a una pagina di “Guerra e pace”. Quell’imprenditore farebbe centro, dato che, comesi apprende da uno degli speciali di questo numero di DETERGO, le lavanderie self ser-vice sono diventate specchio dell’Italia di oggi, oltre che dell’America di sempre. Trarnele conseguenze significa mettere a fuoco la straordinaria opportunità non solo di realizza-re dei guadagni, ma anche di aprire le proprie porte a un pubblico quanto mai vario perprovenienza, età, reddito, gusti culturali. Uomini e donne a cui offrire un servizio in cui iltempo gioca un ruolo determinante. E che troveranno un motivo in più per tornare pro-prio lì se, mentre le macchine lavano un pezzo del proprio guardaroba, potranno avventu-rarsi in un vecchio libro giallo, in un romanzo d’amore mai passatodi moda, o anche in un racconto di quelli che ti cambiano la visio-ne del mondo.Finché qualcuno un bel giorno apre la lavanderia-libreria self servi-ce “Raymond Carver” e fa davvero l’affare della propria vita.

Stefano FerrioDD7

DETERGO MAGGIO - MAY 2012

DDE D I T O R I A L E

Metti un libro da scoprire nella lavanderia self service

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Wash everything, and wash it right. Even if itmeans founding a special Academy to teachpeople how it’s done.At a company like IMESA, where the dailybread is earned through hard work, craftingproducts using ISO 9001 certified processes,and dedicating vital resources to before- andafter-sales services, it’s only natural to thinkthis would lead to a future IMESA Academy,which is now being considered as a tangibleobjective. At least it sounds logical for amanufacturing company where the motto“Wash everything and wash it right” isapplied to such diverse objects – to nameonly two – as the cloths used in cheese-mak-ing, and the blankets at riding stables that gounder horses’ saddles. Still in the experimen-tal stages for the near future, the same mottowill be applied to laundering the common-place, but valuable, “cloth mop head”, usedto bring back the shine on even the largestand most unpresentable floors.

Lavare tutto, e lavarlo bene. Al punto da farnascere un’apposita Accademia per appren-dere come.In un’azienda come IMESA, dove il panequotidiano si suda realizzando prodottisecondo processi certificati Iso 9001, e dedi-cando risorse fondamentali ai processi di pre-vendita e postvendita, appare naturale prefi-gurare una prossima IMESA Academy. Della quale infatti si parla come di un obbiet-tivo concreto. Quanto meno logico per unarealtà industriale in cui “Lavare tutto, e lavar-lo bene” oggi si applica – solo per fare dueesempi - ai teli utilizzati nei caseifici dove siproducono i formaggi, o alle coperte usatenei maneggi per i sottosella dei cavalli.DD8

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Personaggio del meseCarlo Miotto

Quarant’anni di storia intensamente vissuti. Sono quelli che hanno portato IMESA a conquistareuna posizione di leadership nel mercato “professionale” delle lavatrici dai sette chili al quintale diportata. Merito specifico anche di un direttore commerciale come Carlo Miotto, che assieme al fra-tello Luciano Miotto, presidente di IMESA, all’interno dell’azienda di famiglia ha iniziato ventennecon il vivere il trasferimento da Sarano, in pieno indotto coneglianese “Ho.Re.Ca.” (la famosa InoxValley d’Europa) all’attuale sede di Cessalto, sempre in provincia di Treviso. Mentre Luciano Miottosi è occupato della crescita tecnologica di IMESA, puntando su prodotti dalle performance semprepiù efficienti, Carlo Miotto ha provveduto a trasformare la rete di vendita da italiana a europea,e infine a mondiale, arrivando alle cifre attuali, che parlano di export in oltre 90 Paesi, dai qualiproviene circa il 77% del fatturato aziendale. Come apprenderemo dall’articolo seguente, CarloMiotto può ottenere risultati di così indiscussa eccellenza contando sulla squadra composta da dueArea Manager Italia e cinque Area Manager Export. Una squadra di cui, adottando sempre unaterminologia sportiva, Carlo Miotto va considerato a tutti gli effetti l’insostituibile “coach”.

di/by Stefano Ferrio

Non c’è catalogo per Nei laboratori di Cessalto nascono

Prodotti su misura,Venderli significa

Aziendedi successo

Successstories

No catalog can competeMachines to remove all kinds of soil are crafted in its labs at Cessalto. Custom-made

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Mentre in un domani dietro l’angolo dellasperimentazione in corso, ciò varrà perfinoper il volgare, ma preziosissimo “moccio”con cui far tornare splendenti anche i piùsmisurati e impresentabili pavimenti.Da qui, da questa mobilitazione permanentesui fronti del pulito, si capisce come siaimpresa ai limiti dell’impossibile scattare unafoto che ritragga tutti assieme i sette managercommerciali di IMESA Laundry Equipment,l’azienda trevigiana di Cessalto che esportain tutto il mondo macchine ed impianti perlavanderie. E che lo fa operando in un settorecome il “semiprofessionale e professionale”(macchine dai sette chili al quintale), da con-siderare nevralgico non solo perché interme-dio fra il “domestico” delle lavatrici per leabitazioni private e l’”industriale” delle gran-di filiere del bianco. A rendere ancora piùcruciale il posizionamento attuale e futuro diun marchio come IMESA, è il rapporto arti-colato che un’azienda del genere attualmente

This on-going mobilization of its staff in the‘trenches’ of global cleaning clearly demon-strates the near-impossibility of taking asnapshot that portrays all seven of the com-pany’s Laundry Equipment sales managers atonce. IMESA is headquartered in Cessalto(Treviso) and exports professional laundrymachines and systems around the world. And does so while operating in a critical sec-tor like the “semiprofessional and profes-sional” industry (machines from 7 to 100-kilo capacity), unique because it straddlesthe line between the “domestic” washingmachines used in private homes and ”indus-trial” machines used in the larger launderingsupply chain. Making the current and future DD9

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Personality of the MonthCarlo Miotto

Forty years of history lived to the fullest. That fact has contributed to IMESA’s leadership role in the“professional” washing machine market (from seven to 100-kilo capacity). Much of the company’s suc-cess was built from within, with credit going to sales manager Carlo Miotto who, along with his broth-er Luciano Miotto, president of IMESA, began working in the family business when he was in his twen-ties, with the move from Sarano, in the heart of Conegliano’s “Ho.Re.Ca.” hotel-restaurant-catering-industry district (Europe’s famous ‘stainless-steel’ Valley) to the company’s current location in Cessalto,both of which are in the province of Treviso, in Italy’s Veneto Region. While Luciano Miotto was busyengineering the technological growth of IMESA, based on products offering high-efficiency perform-ance, Carlo Miotto transformed an essentially domestic sales network into a European one, and thenwent global with it. The bottom line: IMESA now exports to more than 90 countries, with overseas salesthat account for about 77% of the company’s revenues. As we will read in the following article, CarloMiotto did not single-handedly achieve these unquestionably excellent results. Instead, he relies on ateam comprised of two Area Managers in Italy and five Export Area Managers. Continuing with thesports theme, Carlo Miotto is considered, to all effects and purposes, the team’s irreplaceable “coach”.

la forza di IMESAmacchine per ogni tipo di sporco.“tagliati sul cliente”. puntare sulla formazione.

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Successstories

with IMESA’s expertiseproducts, “tailored to the client’s needs”. Sales savvy focuses on education and training.

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positioning of a brand like IMESA even morecritical is the intricate relationship that acompany like this actually holds in relationto the industry giants, where it functions as acompetitor in some market categories, butalso as a partner, in its role as a supplier ofmachinery and accessories for the largeindustrial laundries. Due to this, and an infinite number of otherreasons, there are too many appointments tobe kept around the globe, too many businessdeals to initiate or conclude, to be able toexpect to snap an all-inclusive “team photo”.In fact, we at Detergo can consider ourselveslucky to have visited the company over whichLuciano Miotto presides (and also serves aspresident of the EXPOdetergo trade show),on a morning when the only missing teammember was Giovanni Lera, manager of theSoutheast Asia area, who was in the field inSingapore.The good news is, the other six “IMESAManagers” were there. And they are just asbusy as Lera in order to compete internation-ally with giants like Miele or Electrolux,thanks to the innovative plans arising fromthe understanding that they operate in a sec-tor – that of medium-small washing machines– that is absolutely perfect for putting intoplay strategies so highly diversified as to jus-tify the definition “customized”. Or, even bet-ter, “tailor made”, as the “coach” of theIMESA team, sales director Carlo Miotto,loves to point out, using the English phrasefor ‘made to order’, the universally recog-nized term for anything strictly crafted tomeet the needs and objectives of the cus-tomer. “We – states Carlo Miotto – love topoint out that we sell thirty kilos of cleanlinen processed in every wash, even beforewe talk about a washing machine with a 30-kilo capacity. For the simple reason thatnowadays, given the times we live in and theabsolute impact of the economic crisis on thecustomer’s decision-making process, justhaving the bare-bones details about a prod-uct is no longer sufficient to justify an invest-ment. It calls for a virtual relationshipbetween the buyer and seller; for example,from the perspective of performance, serviceand permanent training. So that anyone whochooses an IMESA machine can count on ournatural willingness to cater to their needs foran off-catalog product, custom made forthem. In fact, we build on average about ahundred of these per year, a significant num-ber, which bears witness to a specific corpo-rate philosophy firmly rooted in the princi-ples of quality and exclusivity”.“Therefore – continues Carlo Miotto – togive a practical example, if a washing

assume proprio nei confronti dei colossi delsettore, con cui si relaziona come concorren-te per determinate fasce di mercato, maanche come partner, essendo fornitrice dimacchine-accessorio delle grandi lavanderieindustriali. Per questo, come per infinite altre ragioni,troppi sono gli appuntamenti sparsi per ilglobo terrestre, troppi gli affari da avviare oconcludere, per pretendere una “foto di squa-dra” completa di ogni elemento. Tanto che noi di Detergo possiamo ritenercifortunati di visitare l’impresa di cui è presi-dente Luciano Miotto, presidente anche dellafiera EXPOdetergo, una mattina in cui mancaall’appello il solo Giovanni Lera, responsabi-le dell’area Sudest Asiatico, “in missione” aSingapore. In compenso ci sono gli altri sei“IMESA Manager”, impegnati quanto Lera acompetere sui mercati internazionali concolossi come Miele o Electrolux grazie alleintuizioni dovute alla consapevolezza di ope-rare in un settore – quello delle lavatricimedio-piccole – assolutamente ideale perattuare strategie così diversificate da giustifi-care la definizione “su misura”. O, ancora

meglio, “tailor made”, come ama specificareil “coach” della squadra IMESA, il direttorecommerciale Carlo Miotto, facendo riferi-mento al termine inglese, “tailor made”,ovunque adottato per indicare la confezionerigorosamente tagliata sui bisogni e gli ob -biettivi dei clienti. “Noi – racconta CarloMiotto – amiamo spesso sottolineare chevendiamo trenta chili di biancheria pulitaottenuti in ogni lavaggio, prima ancora diuna lavatrice da trenta chili. Per il semplicemotivo che al giorno d’oggi, visto il momen-to storico in cui la crisi aguzza giocoforza lacapacità di scelta da parte della clientela, ilprodotto nudo e crudo non è più sufficienteper giustificare un investimento. Occorreanche una relazione virtuosa fra chi acquistae chi vende, ad esempio sul piano della pre-stazione, dell’assistenza, e della formazionepermanente. In modo che chi sceglie unamacchina IMESA possa contare sulla nostranaturale disponibilità a servirlo di un prodot-to fuori-catalogo, fatto apposta per lui. Di questi ultimi ne realizziamo una media diun centinaio all’anno, ovvero una cifra signi-DD10

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ficativa, che dà testimonianza di una filosofiaaziendale ben precisa, concretamente ispirataa principi di qualità, di esclusività”.“Per cui – continua Carlo Miotto – venendo aesempi pratici, se una lavatrice in garanziasubisce uno stop, dall’interno della macchinastessa scatta via gsm l’allarme che attiva lepiù rapide ed efficienti procedure di interven-to, segnalando il guasto in tempo reale alcentro di assistenza più vicino. L’importanteè rendere edotto il mercato di questa e dialtre opportunità. Ecco la ragione per cui bat-tiamo in modo così convinto sul tasto dellaformazione. Usando un paragone di tipociclistico, con le nostre, attuali lavatricisuper-centrifuganti, dotate di “inverter” perl’adeguamento della velocità fino a 1200 girie calandra asciugante, è come se negli ultimivent’anni noi di IMESA avessimo trasforma-to una vecchia Graziella per andare dal for-naio in una bici da corsa con cui giocarci ilTour de France. Abbiamo prodotto uno sfor-zo immenso per realizzare una crescita signi-ficativa, nonché utile al mercato.

A patto che il mercato se ne renda conto”.Da qui si capisce come sia autentica “mis-sion”, questa della formazione, per IMESA.“Di fondamentale importanza – sottolineaCarlo Miotto – in un settore che, sotto moltipunti di vista, è ancora arretrato, legato aschemi e immagini superate, come quelladella lavandaia al lavoro con il sapone lungoil fiume. Eppure ci sono aziende antiche,come la Rosa di Rho, sorta ancora ai tempiin cui a Milano esisteva il quartiere dellelavanderie, e oggi attiva grazie alla produzio-ne di macchine industriali. È una delle tante parabole di impresa che ser-vono a comprendere trasformazioni e cam-biamenti in grado di raccontare il passato,fotografare il presente, e immaginare versoquale futuro andiamo”.A proposito di futuro, “Lavare tutto, e lavarlobene” torna a risuonare come una sorta dislogan illuminante se si guarda al domani delsettore secondo il punto di vista di IMESA.Una cui ricerca di mercato mette a fuoco,come precisa Chiara Ronchiato, responsabilemarketing e comunicazione dell’azienda “chesolo in Italia esistono attualmente cento cate-gorie di potenziali utenti di una lavanderia,da clienti tradizionali come alberghi e ospe-

machine under warranty has a breakdown, itsets off an alarm inside the machine itself,via GSM, that sets in motion the quickest andmost efficient response procedures, signalingthe failure in real time to the nearest assis-tance/service center. What’s crucial is toinform the market about this and otherIMESA advantages. This is why we keepcoming back to the topic of training. To use acycling analogy, when we talk about our cur-rent super-high-speed spin cycle washingmachines equipped with inverter to controlspin speed up to 1200 rpms and dryingironers, it’s as if during the last 20 years we,at IMESA, had taken an old- fashioned bikewith basket and fenders and turned it into aracing bike fit for the Tour de France. We puta tremendous amount of effort into meaning-ful growth and advances that are useful forthe market. Provided that the market isaware of them”.This is clear evidence of the authenticity ofIMESA’s “mission” to inform and educate.“It’s so important – stresses Carlo Miotto –in an industry that, in many ways, is still inthe ‘dark ages’, tied to outdated systems andimagery, like the figure washing the familylaundry in the river. And yet, there are his-toric companies, like the Rosa at Rho, whichgrew up in the days when Milan still had a‘laundry’ district, and is still active today,and manufacturing industrial machines. It’s one of the many business stories that helpus understand the transformations andchanges that tell the tale of the past, photo-graph the present, and help us imagine thefuture we are moving toward”.With regard to the future, “Wash everything,and wash it right” comes back like an inspir-ing slogan when looking at the future of theindustry from IMESA’s point of view. One where market research points out, asChiara Ronchiato, the firm’s marketing andcommunications manager, explains, “thatonly in Italy are there a hundred potentialcategories of laundry customers, from tradi-tional clients, like hotels and hospitals, tonew ones, like the maritime sector. This translates into something like two mil-lion possible customers”.The big lesson to be learned from the IMESAmanagement team is the perception of a voidstill waiting to be filled. Definition of thisvoid takes us back to distribution. As LucaDalla Costa, area manager for Eastern Italyexplains: “There are three traditional sectorsthat make use of laundry machines and prod-ucts: those of us in the business refer to themas Ho.Re.Ca., in other words, tourism —hotels, restaurants, cafes/catering; cleaners,or what are essentially dry-cleaners and

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Successstories

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clothing manufacturers; and ‘laundries’, theimmense category of industrial laundering,primarily for hospitals. If distributors contin-ue to dialog with these clients, focusing pri-marily on price, the prospects for expansionare quite limited. The picture looks very dif-ferent when specific ideas about service andbefore- and after-sales assistance come intoplay. This is where the future lies, and distri-bution has every reason to take note quickly,for the good of everyone”.“It follows – interjects Roberto Zucconi, areamanager for North Africa and the MiddleEast – that you really have to talk about 360-degree training, for everyone. In the area ofdistribution, we have to compete with ‘cata-log buyers’ or outsiders who have no ideaabout the subject, and make them aware ofour entire product range; as well as with themore knowledgeable buyers who want to findout what the optimum terms are, in order towork with us at IMESA”.“Recent events continue to confirm that weare on the right track – states ClaudioMaceria, area manager for America andWestern Europe. – I’m referring to the two-day course for thirty distributors we just con-ducted in Spain, with a request to repeat italready on the books. As well as positivesigns from a country like Belgium where,even with formidable local competitors likeIpso and Primus, a huge importer ofHo.Re.Ca. products came to us at IMESA toexpand its laundry sector”. With the prospect of repeating in Belgiumwhat occurred recently in Bern, Switzerland,where a long-standing customer of one ofIMESA’s Spanish competitors decided toleave, due to a lack of communication.Instead, they found an opportunity to partnerwith this Treviso-based company in a bigway, by deciding to offer a promotion onIMESA products throughout Switzerland.And, on the map, it’s just a short hop fromSwitzerland to Italy… “with similar situa-tions occurring in the area of customer rela-tions – clarifies Maurizio Moras, area man-ager for western Italy. – In fact, IMESAplans to work alongside its distributors, bysupporting them on their visits to customers,helping them understand their clients’ spokenand unspoken desires, and find the best waysto meet their needs. Because the HotelMiramare, which needs a washing machinewith 23 kg capacity (if it turns to the Internetfor answers, or to a distributor who is notfully knowledgeable about fabric laundering)will have to reduce its choice to a mere ques-tion of price, looking for the best deal. If, however, the conversation takes place witha laundry professional, like an IMESA dis-

dali fino a nuovi settori, come ad esempio ilnavale. Tradotto in numero di clienti signifi-ca qualcosa di prossimo ai due milioni”.La grande lezione che si assimila a contattocon i quadri dirigenziali di IMESA consistequindi nella percezione di un vuoto ancoragrande da colmare. Le coordinate di questovuoto rimandano alla distribuzione. Comespiega Luca Dalla Costa, area manager perl’Est Italia: “Tre sono i settori tradizionaliche si servono di macchine e prodotti perlavanderia: quello chiamato dagli addetti ailavori Ho.Re.Ca., ovvero il turistico-alber-ghiero e comunità-enti, il laundry, ovveroessenzialmente le puliture a secco e confezio-ni, e il cleaning, la grande industria del bian-co, soprattutto ospedaliero. Se la distribuzio-ne continua a interfacciarsi con questi clientipreoccupandosi soprattutto del prezzo, leprospettive di sviluppo sono quanto menoridotte. Diverso è invece il quadro quando

prevalgono idee precise di servizi e diassistenza pre- e post-vendita. Il futu-ro è qui, e la distribuzione ha ogniconvenienza a prenderne atto in tempirapidi, per il bene di tutti”.“Ne consegue – incalza RobertoZucconi, area manager per NordAfrica e Medio Oriente – che si debbaparlare di una formazione a 360 gradi,rivolta a tutti. Nell’ambito della distri-buzione dobbiamo infatti confrontarcisia con cataloghisti privi di qualsiasinozione in materia, e quindi da rende-re edotti circa tutte le nostre opportu-

nità, sia con soggetti consapevoli, desiderosiperò di comprendere in quali termini ottimalipossono essere serviti da noi di IMESA”.“Fatti recenti continuano a dimostrarci chesiamo sulla strada giusta – conferma ClaudioMaceria, area manager per America e OvestEuropeo. – Mi riferisco al corso di due giorniper trenta distributori appena tenuto in Spa -gna, con richiesta di bis già arrivata. Ma anche ai segnali importanti giunti da unPaese come il Belgio, dove, in presenza diottimi competitor locali come Ipso e Primus,un grande importatore di prodotti Ho.Re.Ca.si è rivolto a noi di IMESA per potenziare ilsettore della lavanderia”. Con la prospettiva che si ripeta in Belgioquanto appena accaduto nella vicina Sviz -zera, a Berna. Dove un facoltoso cliente, dasempre legato a un concorrente spagnolo diIMESA, ha deciso di lasciare quest’ultimo acausa di un deficit di relazioni. Una capacitàdi sinergia che invece ha trovato nell’aziendatrevigiana, al punto di attuare una promozio-ne dei prodotti IMESA su tutto il territoriosvizzero.Anche dalla Svizzera all’Italia il passo èDD12

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breve, sulla carta geografica. “Con processianaloghi nell’ambito delle relazioni – chiari-sce Maurizio Moras, area manager perl’Ovest Italia. – Tanto che l’obbiettivo diIMESA è quello di interfacciarsi con i sog-getti della distribuzione, supportandoli anchenelle visite a clienti finali aiutandoli a com-prendere i desideri impliciti ed espliciti deipropri clienti trovando la soluzione miglioreper soddisfarli. Perché l’hotel Miramare cheha bisogno di una lavatrice da 23 chili, se sirivolge ad internet o a distributori scarsamen-te preparati nel lavaggio tessuti dovrà limitar-si a mere questioni di prezzo, cercando diandare al ribasso. Se invece l’interlocutorediventa un professionista di lavanderia, comelo sono i distributori IMESA, troverà solu-zioni reali al suo problema, grazie a un pro-dotto tagliato sui suoi bisogni”.Lavare tutto e lavarlo bene, sempre lì sitorna. Anche dalle parti di Mosca, come testi-monia Annamaria Giacomin, area managerper i Paesi di lingua russa: “Sono nuovi mer-cati, e proprio per questo consapevoli più dialtri di dover coprire un deficit di formazio-ne. Dove i distributori hanno a che fare conimprenditori la cui richiesta è spesso lo stes-so marchio della lavatrice domestica chehanno a casa per lavarsi i vestiti. Per propor-re alternative efficaci, ancora una volta larisposta è nella formazione”.A questo grande mondo, interessato a lavaretutto e bene, IMESA si rivolge con una tec-nologia mai disgiunta dalla comunicazione edal marketing. Lo chiarisce Luca Cestaro,responsabile dell’Area Tecnica di IMESA:“La nostra mission attuale è potenziare laconnessione con i clienti, infatti produciamocirca 100 macchine all’anno fuori catalogo.”L’obiettivo di IMESA è supportare il propriodistributore anche con strumenti che lo pos-sano rendere autonomo nel dimensionare edisegnare il lay-out della lavanderia: da quilo sviluppo di SoLaundry un software libera-mente scaricabile dal sito IMESA che, attra-verso semplici domande, aiuta a individuarele macchine corrette da proporre al cliente, ela partecipazione alla libreria on-line MA -STERCHEF, per creare da se il renderingdella lavanderia. “Questa è la strada che abbiamo davanti –conclude Carlo Miotto – e consiste nel fide-lizzare nel modo più fruttuoso ed esclusivoclienti di tutto il mondo, costantemente inte-ressati a servirsi in un’azienda dove si produ-cono saperi, e non solo macchine, dovecomuni valori di riferimento, visioni comunied azioni condivise rappresentano ancoravalore aggiunto”.

Un futuro da IMESA Academy.

tributor, it will find real solutions to meet itsneeds, thanks to a custom-tailored product”.Wash everything, and wash it right,… italways comes back to this. Even from theMoscow area, as indicated by AnnamariaGiacomin, area manager for the Russian-speaking countries: “These are new markets,and precisely because of this, they are moreaware than others of the need to make up fora lack of training/education. Where distribu-tors are involved with business owners whosedemand is often dictated by the brand ofwashing machine they have at home to washtheir clothes. To propose effective alterna-tives, once again, the answer lies in educa-tion”.IMESA approaches this vast world (interest-ed in washing everything right) with a tech-nology that is closely tied to communicationand marketing. Luca Cestaro, manager ofIMESA’s Technical Area,explains: “Our current mission isto strengthen the ties with ourcustomers; in fact, we manufac-ture about 100 off-catalogmachines per year.” IMESA’s aimis to support its distributors withtools that can allow them to helptheir customers design the prod-uct they need, even in terms of thesize and layout of their laundries.This led to the development of theSoLaundry software (available for free down-load from the IMESA website). By answeringa few easy questions, it helps users determinethe right machines to offer their clients, andincludes access to the on-line MAS-TERCHEF archive to create a floor plan ofthe laundry. “This is the road ahead – concludes CarloMiotto – and it means finding the most fruit-ful and exclusive ways to build customer loy-alty around the world, developing a customerbase that is consistently motivated to takeadvantage of a company that builds knowl-edge, and not just machinery; one wherehaving common goals and shared interestsstill means added value”.

A future with IMESA Academy.

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IMESA SPAVia degli Olmi 22I 31040 CESSALTO TVPh. +39 0421 468011Fax +39 0421 468000e-mail: [email protected]: www.IMESA.it

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The latter is the laundry that carefullyselects the ideal covering for itsironer, choosing the covering thatbest suits the spring padding beingused and type of linen being ironed.It’s the laundry that goes beyond justputting the linen on the tape or in-feed system taking the linen to theironer, by carefully observing theentire process at regular intervals allthe way up to the folding. It’s thelaundry that pays attention to howthe feed tapes and linen guide tapesare drawing in the linen. It’s thelaundry that ensures correct use ofwax lubricants, chest cleaning andother technical details of the ironingline, where the ‘accessory’ actuallyhas an essential function.

Let’s focus on just a few, the mostimportant accessories.

THE SPRING PADDINGThe spring padding plays a crucialrole in the performance of an ironer,both in terms of production rate aswell as ironing quality.A good spring padding … • must have a surface as homoge-

neous as possible, so as to transfercontact to the ironer cover andthus exert constant pressure overthe entire surface of the linen being

Quest’ultima, è la lavanderia che sce-glie con attenzione il rivestimentoideale per il proprio mangano ovveroquello che meglio si addice al sot-tofondo a molle che sta impiegandoed al tipo di biancheria che sta stiran-do. È quella lavanderia che non si li -mita ad affidare la biancheria al na -stro o al sistema di introduzione, cheporta al mangano, ma che in tempiprecisi, l’osserva attentamente duran-te tutto il percorso, fino alla piegatu-ra. È la lavanderia che fa attenzione acome stanno tirando i nastri di intro-duzione e i nastri guida biancheria. È la lavanderia che controlla l’impiegopuntuale delle cere lubrificanti, lostato di pulizia delle conche e altriparticolari tecnici della linea di stira-tura, dove l’impiego dell’accessorio hauna funzione essenziale.

Ne mettiamo a fuoco alcuni… i piùimportanti…

I SOTTOFONDI A MOLLEIl sottofondo a molle ha un ruolo fon-damentale nel risultato di stiro di unmangano, sia per l’aspetto della resache per quello della qualità di stiro.Un buon sottofondo a molle …• deve avere una superficie il più

possibile omogenea, in modo datrasferire contatto al mollettone e

L’importanza degliaccessori nella lavanderia industriale

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The importance of accessories inindustrial laundries

di/by Bruno Cafaro Nuova Folati s.r.l.

Ci siamo mai domandati quanto è importantel’accessorio nella fase di stiratura?Alcuni prodotti in uso nella lavanderia industria-le, che definiamo accessori, sono al contrario,quelli che determinano resa e qualità di stiro.Sono quelli che fanno la differenza tra unalavanderia e l’altra: la prima si limita ad affidarela biancheria alla macchina da stiro, la seconda,dialoga strettamente e di continuo con essa.

Have you ever wondered just how importantironing accessories are?Some products used in industrial laundrieswhich we consider to be ‘accessories’ are actu-ally those products that determine productionrate and ironing quality. These are the products that differentiate onelaundry from another: the first just sends thelinen off to the ironing machine, while the sec-ond interacts closely and continuously with it.

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quindi esercitare una pressionecostante in ogni punto della bian-cheria oggetto della stiratura.

• deve avere una buona capacità di“aggrappare” il suo rivestimentoesterno; questo è un punto partico-larmente importante soprattutto peri mangani di nuova generazione daigrandi diametri e dalle grandi trazio-ni. Questa caratteristica agevola l’o-perazione di montaggio/sostituzionedei rivestimenti esterni, oltre ascongiurare il rischio che il molletto-ne “scivoli” sulle molle, compromet-tendo tutto il sistema di stiratura

• deve lasciare passare liberamentel’aria dell’aspirazione e di conse-guenza l’umidità estratta. Questo èmolto importante non solo pergarantire la corretta capacità estrat-tiva del mangano, della sua resa equalità di stiro, ma anche per assi-curare la giusta durata del rivesti-mento esterno: la cattiva aspirazio-ne è una delle cause principali della“sofferenza” dei rivestimenti esterni

• deve avere la caratteristica dallaquale prende il nome ovvero, lavo-rare come una molla. Il sottofondoa molle deve compensare le “diffe-renze di spessore” della biancheria(tipo orli e cimose) e seguire inogni punto la superficie della conca,garantendo una pressioneuniforme e costante. Rispetto aquesto requisito, può esserci unagrande differenza tra sottofondiapparentemente simili. Infatti, seuna molla fosse troppo “morbida”,finirebbe per essere schiacciata dalpeso stesso del rullo, riducendo alminimo la sua altezza e non lavo-rando più a garanzia dell’omoge-neità di contatto. Se al contrariofosse troppo rigida, allora sarebbecome se non ci fosse, le zone dicontatto con la conca non sarebbe-ro omogenee e l’usura del molletto-ne sarebbe anomala: in entrambei casi assisteremmo a riduzione

ironed. • must have an outer covering which

has a good “grip”; this is particu-larly important for latest-generationironers with large diameters anddriving torques. This characteristicmakes the fitting/replacement ofouter coverings easier and reducesthe risk that the cover “slips” onthe springs, compromising the enti-re ironing system.

• must allow the exhaust air to flowfreely and thus remove moisture.This is essential not only to guaran-tee the correct exhaust capacity ofthe ironer, its production rate andironing quality, but also to ensurethe proper service life of the outercovering: poor exhaust is one ofthe main causes of “distress” inouter coverings.

• must have the characteristic fromwhich it takes its name, i.e., it mustwork like a spring. The springpadding must compensate for the“differences in thickness” of thelinen (such as hems and fringes)and follow the chest surface at eachpoint, guaranteeing constantand uniform pressure. Regardingthis requirement, there can be a bigdifference between paddings whichare apparently similar. In fact if aspring is too “soft”, it would be cru-shed by the weight of the rolleritself, reducing its height to a mini-mum and no longer working to gua-rantee contact uniformity. If, on thecontrary, a spring is too rigid, itwould be as if it weren’t even thereand the areas of contact with thechest would not be uniform, resul-ting in anomalous wear of thecover: in both cases we wouldsee a drop in production rateand ironing quality. A good springpadding must have proper resi-liency which remains constant overtime, while the steel quality gua-rantees long-lasting mechanicalcharacteristics.

THE OUTER COVERINGThe outer covering complements thespring. With its thickness, togetherwith the spring, it covers the freespace between the chest and roller(gap), allowing ideal production rate(meters per minute) and ironingquality. The selection of the outercovering may appear to be simple:BUT IT’S NOT… Recent technologicalinnovations have significantly changedironing machine characteristics: DD15

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• ironing speed - today some iro-ners can iron up to 1300 sheets perhour, at a speed of 50/55 runningmeters

• flexible chests• larger rollers – with diameters up

to 1300 mm. • high operating temperatures -

200°/230°C, much higher thanthose reached by conventionalsteam systems.

Not to mention the changes in thelinen being ironed, which used to be100% cotton (at least in Italy) butnow is increasingly made of a poly-ester/cotton mix with various per-centages (25/75, 50/50, 85/15, etc.).All these changes have greatly bene-fited the laundry industry, but theyhave also created the need to modifythe characteristics of the coverings,requiring fabrics with robust bases,stronger pressed felts, textile fiberswith higher temperature resistance,tensile strength, hydrolysis resist-ance, etc. Now it’s extremely impor-tant to choose the covering best suit-ed to the characteristics of theclient’s machine and working condi-tions, type of linen being ironed, iron-ing quality required and expectationsof the final customer.

WAX AND ITS USEWax is paramount in the ironingprocess. Its task is to lubricate andclean the ironer chests. At the same time, it must not leave

any residue on the cover or ironedlinen. The wax must also have anoperating temperature which is suit-able for the intended use, and specif-ic instructions are provided regardingthese values.The secret to good ironing quality isto have a clean and well-lubricatedsurface, which also extends thecover’s service life. A POORLY lubri-cated chest causes friction, which hasa negative impact on the ironingresult but above all leads to prema-

di resa e qualità di stiro.Un buon sottofondo a molle deveavere l’elasticità corretta e costan-te, ovvero non variabile nel tempo.La qualità dell’acciaio è a garanziadella durata nel tempo delle carat-teristiche meccaniche.

IL RIVESTIMENTO ESTERNOÈ il completamento della molla; insie-me ad essa, con il suo spessore,copre lo spazio libero tra conca erullo (intraferro), consentendo resa(metri per minuto) e qualità di stiroideali. Detta così, la scelta del rive-stimento esterno sembra facile: NONLO è… L’innovazione tecnologica diquesti ultimi anni ha modificato sen-sibilmente le caratteristiche dellemacchine da stiro:• la velocità di stiro oggi consente

in alcuni casi di stirare fino a 1300lenzuola l’ora, a velocità di 50/55mtl.

• le conche flessibili• rulli con alto dimensionamento,

fino a 1300 mm. • temperature di esercizio eleva-

te, 200°/230°C, molto più alte diquelle raggiunte dai tradizionaliimpianti a vapore.

Per non parlare della biancheriaoggetto della stiratura, una volta incotone 100% (almeno in Italia), edora sempre più, mista poliestere ecotone con varie percentuali (25/75,50/50, 85/15, ecc. ecc.).Tutto quanto sopra ha portato grandivantaggi alla lavanderia, ma ha con-seguentemente provocato la neces-sità di modificare le caratteristiche del“rivestimenti esterni”, quindi la neces-sità di realizzare tessuti con reti dibase robuste, agugliature più resi-stenti, fibre tessili con maggiore resi-stenza alle temperature, alle trazioni,al fenomeno dell’idrolisi, ecc. ecc. Inquesta fase è molto importante lascelta del rivestimento esterno… quel-lo più adatto alle caratteristiche dellamacchina a disposizione del cliente edelle condizioni in cui opera, al tipo dibiancheria, alla qualità di stiro cherichiede e alle aspettative del suocliente.

LA CERA E IL SUO IMPIEGOLa cera ha un’importanza basilare nelprocesso di stiratura. Il suo compito èquello di lubrificare e detergere leconche del mangano.Contemporaneamente non develasciare residui, né sui mollettoni, nésulla biancheria stirata. La cera deveDD16

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avere anche la temperatura di eserci-zio adeguata all’impiego, per questomotivo esistono specifiche indicazionirispetto a questi valori.Il segreto per una buona stiratura èavere una superficie pulita e benlubrificata, in questo modo si allun-ga anche la vita del mollettone. Unaconca lubrificata MALAMENTE causaattrito, non consente un buon risulta-to di stiratura sul prodotto ma soprat-tutto contribuisce all’usura precocedella biancheria oltre che del rivesti-mento esterno.La composizione della cera è di fon-damentale importanza: bisogna sce-gliere la cera giusta per ogni impiego:• se una cera fonde rapidamente non

assolve al suo compito di lubrificaretutta le superficie di stiro (dallaprima all’ultima conca)

• se fonde troppo lentamente puòlasciare residui, ma soprattuttointasare i passaggi delle aspirazioni,e ridurre notevolmente i risultati diresa. Una buona cera deve carbo-nizzare il meno possibile altrimentici si ritrova in breve una concasporca e mollettoni rovinati.

TELI SPARGICERAIl segreto nell’impiego della cera nonè solo la sua qualità, ma anche ilmodo in cui si applica.La cera deve fondere totalmente sulleconche e non essere assorbita daimollettoni. Per far sì che ciò avvenga,è necessario l’utilizzo di un TeloSpargicera, realizzato appositamenteper impedire al mollettone di venire acontatto con la cera nel momento incui si fonde e contemporaneamentelasciare che essa si distribuisca razio-nalmente su tutta la superficie ditutte le conche del mangano.Se il mollettone assorbisse cera, oltread avere un consumo eccessivo diquest’ultima, assisteremmo all’imper-meabilizzazione del feltro, alla ridu-zione dell’aspirazione, della resa ed auna riduzione della vita media delmollettone.

TELI PULITORILubrificare non basta a mantenere inordine una conca, bisogna anche puli-re. È buona norma esercitare un’azio-ne di pulizia tutte le volte che simostra necessario e comunque ognigiorno prima dello spegnimento dellamacchina da stiro.Passando un telo pulitore abrasivoquotidianamente a superfici ancoracalde, si rimuovono, prima che nella

ture wear of the linen as well as theouter covering.The composition of the wax is of pri-mary importance: the right wax mustbe chosen for each use:

lubricate the entire ironing surface(from the first to the last chest);

residue, but more importantly it canclog the exhaust openings, signifi-cantly reducing performanceresults.

A good wax must burn as little as pos-sible, otherwise it would quickly leadto a dirty chest and ruined covers.

WAX APPLICATOR CLOTHSThe secret to using wax is not just itsquality, but also the manner in whichit is applied.The wax must melt completely on thechest and not be absorbed by thecovers. This can be ensured by usinga Wax Applicator Cloth, purposelydesigned to prevent the cover fromcoming into contact with the waxwhen it melts while at the same timeallowing the wax to spread uniformlyover the entire surface of all theironer chests.If the cover absorbs wax, not onlywould we have high wax consumptionbut the felt would also becomeimpermeable, resulting in reducedexhaust, a lower production rate andshorter average service life of thecover.

CLEANING CLOTHSLubricating is not enough to keep achest in good working order; cleaningis also required. It’s good practice toclean the ironer whenever necessaryand at least beforeswitching the ironing machine off.Wiping with an abrasive cleaning

cloth daily while the surface is stillhot removes all the residue whichformed throughout the day before itcrystallizes during cooling. There aremany types of residue: residue from DD17

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water hardness, detergent residue,poor waxing residue, etc. No ironer is immune to this build-up. In order to minimize the friction creat-ed by these impurities, the end-of-shiftcleaning is practically mandatory.

WELDING OF THE LINEN GUIDETAPESTape Matic Cordless & Tape MaticMini

Linen guide tape is a hot topic in thelaundry industry. As useful as thetapes are in the transfer of itemsfrom one chest to another, they oftenbreak and end up winding around theironer rollers or, even worse, on thebearings of the roller hubs or thefolders. But we really can’t do withoutthe linen guide tape, so the best wecan do is to minimize its breakage byextending its service life and minimiz-ing the possible damage. The breakage mainly occurs near theknot. This is precisely the point in

which friction is generated and thebreaking load is concentrated. The knot is also particularly bother-some due to the unsightly marks lefton the linen, particularly table-linen.Sometimes the knot can also causean in-feed defect if it happens toencounter the item at a precise point.The solution to all these mishaps is toWELD the tapes and thus eliminatethe knot entirely.Our Tape Matic Cordless and TapeMatic Mini ultrasonic welding systemsoffer the perfect solution to linenguide tape knot problems. Quick,easy and reliable, the ultrasonic oper-ation makes this system an outstand-ing tool. These welding systems significantlyextend the average service life of linenguide tape which means, by selectingspecific high-quality ta pes, we canactually schedule the re placementoperations and practically eliminatemachine stops completely!Wow…. knot-free…. no more unsightlymarks on the linen!!!

fase di raffreddamento si cristallizzi-no, tutti quei residui che durante ilgiorno si son depositati. I residuisono di ogni genere: portati dalladurezza dell’acqua, residui di deter-genti, residui da cattiva ceratura, ecc.… non esiste mangano che ne siaimmune. Per ridurre al minimo gli attriti portatida queste impurità, la pulizia a fineturno è quasi d’obbligo.

SALDATURA DEI NASTRI GUIDABIANCHERIATape Matic Cordless & Tape MaticMini

Uno degli argomenti spesso affrontatiin lavanderia e quello dei nastri guidabiancheria. Per quanto utili nel trasfe-rimento dei capi da una conca ad unaltra, sono spesso soggetti a rottura,con conseguente avvolgimento ai rullistiranti, ma ancor peggio, ai cuscinet-ti dei mozzi del rullo stesso, o allepiegatrici. D’altro canto del nastroguida biancheria abbiamo bisogno,quindi quello che possiamo fare, èridurre al minimo la loro rotturaallungandone così la vita e riducendole possibilità di danno. Nella maggior parte dei casi la rotturaavviene in prossimità del nodo.Proprio in quel punto si genera unafrizione con conseguente concentra-zione del carico di rottura.Consideriamo inoltre che il nodo èparticolarmente fastidioso anche pergli antiestetici segni sulla biancheria…in particolare sul tovagliato. A volte ilnodo può anche causare un difetto diintroduzione, se incontra il capo in unpreciso punto….La soluzione per risolvere tutti questiinconvenienti è SALDARE i nastri edeliminare quindi in modo assoluto ilnodo.Impiegando le nostre pinze saldatriciad ultrasuoni Tape Matic Cordless eTape Matic Mini offriamo la soluzioneal problema della giunzione dei nastriguida biancheria. Facile, veloce edaffidabile, il suo funzionamento adultrasuoni è estremamente valido.Con l’impiego delle pinze saldatrici,miglioriamo sensibilmente la vitamedia del nastro guida biancheria,arrivando a rendere possibile, sce-gliendo nastri specifici di buona qua-lità, a programmare le sostituzioni,portando quasi a zero i fermi macchi-na!Ah…. senza nodi…. non più segni sullabiancheria!!!DD18

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In conclusion, good ironing resultsare obtained by ensuring the follow-ing:

(rough surfaces);

When choosing the optimal product,it’s best to rely on industry profes-sionals with years of experience who,thanks to a wide range of productsand specialized technical training, canoffer the right accessory at the rightmoment.

Concludendo, buoni risultati di stira-tura si ottengono rispettando un sem-plice criterio:• rulli con buone proprietà di trasci-

namento (superfici ruvide)• conche lisce e ben lubrificate.Nella scelta del prodotto migliore, èbene affidarsi a professionisti del set-tore che operano con serietà da annie che, grazie ad una vasta gamma diprodotti e alla preparazione tecnicaspecializzata, possono proporre l’ac-cessorio giusto al momento giusto.

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Nella prima giornata informativa del18 aprile, ha aperto i lavori Nico -letta Cutolo, dirigente settore svi-luppo sostenibile dell’Agenzia Re -gionale per i Parchi presentando idati interessanti di una recente ri -cerca: “Da uno studio della Fon -dazione Univerde realizzato da IprMarketing emerge che nella sceltadelle destinazioni turistiche lasostenibilità svolge un ruolo impor-tante. Alla domanda “Cosa attrae dipiù nella scelta di una meta turisti-ca?”, la prima risposta riguarda lanatura incontaminata e le bellezzepaesaggistiche (59%), seguita dacultura, bellezze storico artistiche(57%), mentre meno della metà(23%) mette ai primi posti i luoghidi svago ben organizzato. Se poi, adeterminare la scelta, la motivazio-ne economica resta prevalente, ètuttavia quasi raggiunta dalla moti-vazione ambientale (nel voto medio7,1 a 6,8). Gli hotel “green” sonopreferiti dal 69% a parità di prezzoe dal 25% in ogni caso, solo il 6%si dichiara non interessato alla scel-ta ecologica degli alberghi. Un datoormai chiaro ai grandi gruppi alber-ghieri: Nh, gruppo con 400 alberghiin Europa, ha scelto di fare investi-menti massicci nella green econo -my, e anche Hilton sta puntandosull’ecoturismo”.Puntare sulla qualità, dunque, ecertificarla. Riconoscendo che laqualità è un valore. Ma non bastaottenere la qualità tramite la certifi-cazione. Occorre anche comunicarloall’esterno. Sta crescendo, infatti, ilnumero di turisti che scelgono unalbergo in grado di offrire un servi-

Diffondere idee e suggerimenti pra-tici per le imprese turistiche, pun-tando sulla qualità e sulla sua certi-ficazione come scelta prioritaria,ancor più in questo periodo di crisieconomica del nostro Paese. Questo l’obiettivo dell’iniziativa con-giunta di Assosistema con l’AgenziaRegionale dei Parchi, svoltasi il 18 eil 19 aprile 2012 a Frascati (Rm).Il corso è stato progettato nella for-mula della doppia giornata per sud-dividere il programma in modo dafornire ai partecipanti, nella primagiornata, un quadro del settore ri -cettivo, soprattutto in relazione allaqualificazione ambientale, mentre,nella seconda, l’attenzione è statarivolta più sulla comunicazione e sulmarketing delle strutture.

Agenzia Regionale Parchi e Assosistema

Nicoletta Cutolo, Dirigente Settore Sviluppo Sostenibile Arp

ASSOSISTEMA Il Pubblico e ilPrivato insieme per le imprese turistiche del Lazio

“Sviluppare la cultura dell’Accoglienza e dell’Ospi -talità delle imprese turistiche”: questo il titolodelle due giornate informative, realizzate da As -sosistema e dall’Agenzia Regionale Parchi dellaRegione Lazio il 18 e 19 aprile 2012, presso l’Au -ditorium delle Scuderie di Palazzo Aldobrandini aFrascati (Rm). L’evento stata un’ottima occasio-ne di incontro tra albergatori, bed & breakfast eaziende di sanificazione del tessile operanti nelsettore ricettivo e della ristorazione nel territoriolaziale. Gli interventi dei relatori, che hanno avutocome punto di partenza l’aumento del turismogreen, hanno generato degli spunti interessantisullo sviluppo del settore. Dalla certificazionedella qualità della struttura ricettiva, alla sicurez-za igienica, alla comunicazione esterna fino all’in-novazione delle proposte turistiche. Per Assosistema, intervenuto il Presidente dellaSezione Turismo Mauro Gnecco con la promozionedel Marchio Q, quale garanzia di sicurezza igienicadei tessili forniti dalle imprese associate.

di Laura Lepri

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zio qualitativo eco-compatibile, che,se soddisfatti, possono veicolarloall’esterno tramite il “passaparola”.È necessario, quindi, che la struttu-ra ricettiva, oltre alla scelta inizialedel marchio della qualità, si adoperiper mantenere quegli stessi stan-dard qualitativi nel tempo, in mododa non deludere la propria clientela,quella presente e quella futura. In quest’ottica, per Assosistemapartecipare alle due giornate infor-mative di Frascati è stata un’impor-tante occasione di promozione del“Marchio Q”, proprio in uno spaziodedicato alla sicurezza igienica deiprodotti tessili forniti dalle aziendeassociate certificate UNI EN14065:2004. Durante la prima gior-nata, infatti, è intervenuto MauroGnecco, Presidente della SezioneTurismo dell’Associazione. “È perAssosistema un onore parteciparealla promozione di tale iniziativa econ l’occasione del tempo a miadisposizione vorrei spiegare perchécrediamo profondamente nel valoreaggiunto che può scaturire dall’inte-razione virtuosa fra territorio, istitu-zioni e imprese. La sensibilità apromuovere e sviluppare percorsi diconoscenza per la realizzazione diun turismo a basso impatto am -bientale è sicuramente il pre-requi-sito imprescindibile da cui scaturi-sce qualsiasi azione volta proprioalla tutela dell’ambiente circostan-ze”, ha esordito Gnecco.Un settore, quello rappresentato daAssosistema, che registra un dina-mismo interessante legato alla suacapacità di proporsi al mercato inmodo propositivo sia in termini didesign tessile sia in termini di solu-zioni logistiche innovative. Il tuttoconfortato dalla garanzia della qua-lità dei prodotti tessili forniti e dellasicurezza igienica.“Infatti, proprio grazie all’intensaattività di sensibilizzazione svoltada Assosistema in questi anni, leaziende associate sono in grado difornire biancheria processata secon-do la norma UNI EN 14065:2004.La norma europea che garantisce ilcompleto abbattimento della caricamicrobiologica presente sui tessiliutilizzati e il mantenimento di talestato di salubrità fino al momentodi consegna al cliente. La normagarantisce quindi quelle caratteristi-

che igieniche che il cliente deveavere. Infatti, dopo ogni trattamen-to di lavaggio e stiratura, il capodeve garantire la presenza di unacarica batterica inferiore a 20 colo-nie per decimetro quadrato”, hacontinuato Gnecco.Le lavanderie industriali certificate14065 utilizzano il metodo RABC(Risk Analysis e BiocontaminationControl) che analizza tutte le fasi dilavorazione, mettendo in evidenza ipunti critici e i rischi di contamina-zione. A tal fine, l’Azienda certifica-ta 14065 ha istituito al proprio in -terno una squadra di persone(gruppo RABC), che si occupa dellevarie fasi di lavorazione mettendoin gioco tutte le competenze esi-stenti.

“La sicurezza igienica è una garan-zia che la lavanderia certificata of -fre agli albergatori e all’utilizzatorefinale (il cliente). Gli stessi alberga-tori potranno esporre il marchio Qper comunicare alla propria cliente-la che il riposo in quel letto è ga -rantito da un sistema di sanificazio-ne controllato. In questo modo, ilconsumatore verrà a conoscenzache c’e’ una qualità igienica che vaoltre il pulito”, ha concluso Gnecco.Sul turismo a basso impatto am -bientale si è incentrato anche l’in-tervento di Chiara Caponi, espertadella certificazione Ecolabel. “Il turismo rappresenta la terzamaggiore attività socioeconomicadell’Unione Europea. Con circa 1,8milioni di imprese, principalmentepiccole e medie imprese, nel settoresono occupate circa 9,7 milioni dipersone. L’Unione Europea resta laprima destinazione turistica mon-diale e sta puntando molto sullosviluppo del turismo e sui fattoriche ne determinano la competiti- DD21

DETERGO MAGGIO - MAY 2012

Mauro Gnecco con Nicoletta Cutolo, Dirigente Settore Sviluppo Sostenibile Arp

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La seconda giornata informativa del19 aprile è stata caratterizzata daun approccio pratico al tema, con-centrandosi gli interventi dei relato-ri sulle strategie di marketing legateall’accoglienza turistica che hannoraccontato le proprie esperienze,suscitando spunti interessanti perl’evoluzione del settore ricettivo. Stefano Landi, Presidente SL&ATurismo e Territori, ha analizzatoproprio l’aspetto dell’evoluzione delmercato turistico, dalla villeggiaturache durava anche un mese allemicro vacanze: “Negli ultimi anni,nella domanda di ospitalità si èassistito a un cambiamento, dovutoalle diverse esigenze socio-econo-miche dei turisti: dall’unica, o qua -si, vacanza lunga si è passati a piùvacanze brevi nel corso dell’anno.Da luoghi scelti come semplici de -stinazioni a posti visitati anche perricevere una nuova esperienza.Dall’albergo classico o dal villaggioturistico ai bed&breakfast. Alle strutture ricettive, in virtù pro-prio di questo cambiamento diorientamento della clientela, siimpone più flessibilità rispetto aprima”. Come esempio di flessibilità adatta-ta all’industria, sono intervenutiSandro Spadini e Candido D’Antoni,rispettivamente titolari della Lavan -deria Spadini e della Dieci Più (as -sociate ad Assosistema), che hannoraccontato al pubblico la loro inizia-tiva: “Dopo aver osservato l’evolu-zione del mercato alberghiero che,come ha spiegato il Dott. Landi, vasempre più incontro a soggiornibrevi e aver constatato che l’offertaturistica italiana è costituita in granparte da strutture piccole e a con-duzione familiare (con in forte cre-scita la formula dei bed&breakfast),abbiamo capito che per chi fa im -presa non è più opportuno ragiona-re in termini di costi fissi, ma se -condo le specifiche esigenze delsettore. Abbiamo deciso di unire leforze e creare un circuito che colle-ga fra loro le migliori lavanderieprofessionali di Roma e del Lazioper fornire ai clienti oltre alla qua-lità e alla sicurezza nei capi trattati,anche opportunità e convenienza”.Da vacanze a turismi, da vuoto apieno, da relax a esperienza. Il turi-sta si fa più esigente e attento non

vità, tenendo conto degli imperatividello sviluppo sostenibile - ha dettola Caponi - Secondo la definizionedell’Unwto, l’Organizzazione Mon -dia le del Turismo, il termine turismosostenibile descrive politiche, prati-che e programmi che tengono contonon solo delle aspettative dei turistisulla gestione responsabile delle ri -sorse naturali (domanda), ma an -che dei bisogni, della qualità dellavita dell’ambiente e delle comunitàche favoriscono il progetto turistico(offerta)”. La Caponi ha poi intro-dotto il Marchio Ecolabel, fondatosul rispetto scrupoloso di una seriedi criteri che consentono alle strut-ture che lo ricevono di distinguersi,a livello europeo, per l’impegno almiglioramento della qualità ambien-tale e forniscono agli utenti garan-zie sicure circa l’efficienza delle mi -sure di protezione adottate.“L’Ecolabel (Regolamento CE n.66/2010) è il marchio europeo diqualità ecologica che premia i pro-dotti e i servizi migliori dal punto divista ambientale, che possono cosìdistinguersi dai concorrenti presentisul mercato, mantenendo comun-que elevati standard prestazionali.L’etichetta attesta che il prodotto oil servizio ha un ridotto impattoambientale nel suo intero ciclo divita”. Nello specifico, la presenzadell’Ecolabel fornisce al turista ga -ranzie circa: il contenimento dell’in-quinamento atmosferico, idrico edel suolo grazie soprattutto all’uti-lizzo di prodotti più rispettosi del-l’ambiente; la corretta gestione edifferenziazione dei rifiuti; la ridu-zione degli sprechi energetici e dirisorse; la salvaguardia della biodi-versità nelle aree poste sotto il con-trollo diretto della struttura ricetti-va; un’alimentazione sana e corret-ta, che attinge in parte alle produ-zioni biologiche regionali. Mentre,alla struttura ricettiva che lo appli-ca, l’Ecolabel consente vantaggi dicosto legati all’eco-efficienza e unavisibilità derivante dal marchio.Puntare sulla qualità ma anche sulladiversificazione, assicurando la giu-sta varietà d’offerta. Le strutturericettive e le imprese turistichedevono capire e immedesimarsinelle esigenze del turista, che nonsono statiche ma evolvono neltempo. DD22

DETERGO MAGGIO - MAY 2012

Mauro Gnecco, Presidente Sezione Turismo di Assosistema

ASSOSISTEMA

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solo all’aspetto ecologico, ma anchealla qualità dell’offerta del pacchet-to turistico. La vacanza non è piùsolo riposo ma scoperta di nuoviterritori, accrescimento personale,condivisione di esperienze. Ben vengano allora le reti di impre-sa, tra più soggetti, imprenditorialima anche istituzionali, privati epubblici. Le imprese/amministrazio-ni cedono spazio alle reti e ai clubdi prodotto. Diego Albanese, Direttore Tecnico eResponsabile del portale Talenti Ita -liani, ha portato a testimonianza lasua esperienza. “Talenti Italiani èuna vetrina di viaggi online “I viag-gi nell’Italia migliore”, uno strumen-to che vuole valorizzare luoghi me -no noti, i territori, le comunità ospi-tanti e le imprese. Ospita proposte di viaggio che aldivertimento aggiungono: il rispettoper il territorio, il rispetto della co -munità che ci vive, che è sempreprotagonista ed ottima consigliera -spiega Alba nese - Tra queste propo-ste, ad esempio, l’iniziativa “Tren -tino a fior d’acqua” vede coinvoltidiversi soggetti che collaborano nel-l’offerta di un prodotto turistico cheinteressa i cinque Consorzi Turisticidel Trentino: Valle dei Mocheni, ValliGiudicarie, Valle del Chiese, Valle diLedro, Vigolana. Nello specifico, la Trentino Spa, lasocietà regionale di marketing turi-stico-territoriale, si occupa dellapromozione e commercializzazione

del prodotto; l’Accademia Com -mercio e Turismo si occupa dellaformazione professionale degli ope-ratori economici e turistici, mentreil portale Talenti Italiani mette apunto il prodotto in relazione almercato e verifica i risultati.L’obiettivo è creare dei pacchettituristici che valorizzino i territorimeno noti trovando un elementod’unione: l’acqua. Le proposte turi-stiche inerenti al tema scelto met-tono in relazione, così, l’acqua conlo sport, con il trekking leggero,con i laboratori didattici, con l’av-ventura”.Il corso, che ha visto lapartecipazione di nume-rosi operatori del turisti-co, ha confermato cheintorno al tema dell’ospi-talità italiana possonoconvergere le sinergie dinumerosi attori, dagliimprenditori alle istitu-zioni, agli enti certifica-tori, alle grandi catenealberghiere, fino alle pic-cole strutture. La continua evoluzione del settoretestimonia la sua vivacità e le pro-poste e idee nuove valorizzano ilturismo quale fattore imprescindibi-le di crescita economica e sociale.Una risorsa naturale che genera unindotto occupazionale, economico eproduttivo molto importante, la cuisalvaguardia è sicuramente compitodi chiunque in esso interagisce.

I B&B, una microimpresa al familiare in crescita

In Italia il fenomeno del Bed & Breakfast ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi 6-7 anni rappresentandoun forte motore per la valorizzazione e il rilancio dei piccoli centri e delle parti meno conosciute delle grandicittà. I B&B italiani attivi sono circa 20.000 e sono dislocati su tutto il territorio nazionale con un fatturato dicirca 160 milioni di euro. Secondo l’ultima indagine ISTAT, il 34% delle strutture si trova al Nord, il 27% alCentro e il restante 18% al Sud. La gestione dei B&B italiani è in prevalenza in mano alle donne: il 60,40% del2010 contro il 57,7% del 2007. Quasi il 90% dei gestori possiede un titolo di istruzione superiore e, dentroquesta percentuale, il 27,84% ha una laurea. Aumenta l’età media dei gestori, rispetto al sondaggio 2007,con un 10% in più dei titolari che hanno tra i 46-65 anni; parimenti diminuisce del 10% il numero di coloroche hanno tra i 31e i 45 anni. A distanza di dieci anni dall’inizio della diffusione in Italia del B&B, l’ospitalitàfamiliare si configura come una microimpresa turistica familiare a tutti gli effetti e i B&B vengono consideraticome una parte importante del patrimonio ricettivo complessivo del Paese. Con il passare del tempo sono cre-sciute le connessioni con il territorio, con le istituzioni locali, con l’associazionismo e con le altre forme di impre-sa turistica tanto che i B&B partecipano, oggi, al tessuto economico e imprenditoriale del territorio di pertinen-za. Tale salto di qualità si lega anche a fattori organizzativi, di marketing e di comunicazione. I B&B creano ricchezza, concorrono allo sviluppo locale e sono attori principali di una crescita economica fon-data sul patrimonio culturale del Paese.

ASSOSISTEMA

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GIRBAU

IL PROGRESSO NELLA TECNOLOGIA DI STIRATURAIl risparmio energetico, la produttività e la qualità sonoi tre punti cardine del miglioramento continuo.L’impianto di stiratura è uno dei componenti fondamen-tali di una lavanderia. Nella fase di stiratura si ottiene lafinitura finale degli indumenti pertanto è una delle atti-vità da gestire meglio ai fini di un consumo energeticominore. Consigli per l’impianto di stiraturaIl primo consiglio di Girbau, quale produttore di macchi-nari per lavanderie con un’esperienza di oltre 50 anni, èdisporre dei macchinari adeguati in base alle esigenze diogni singola lavanderia. Non è la stessa cosa, ad esem-pio, stirare la biancheria di un albergo con lenzuola Kingsize o piumoni pesanti, che quella di un ospedale. Ogni macchina che compone l’impianto di stiratura deveessere in grado di fornire apposite prestazioni per otte-nere la qualità finale desiderata dal cliente, il tutto conla massima produttività e il minor consumo energetico. Il secondo consiglio del produttore è analizzare i consumie il rendimento per valutare un eventuale rinnovamentodegli impianti. I costi e la produttività di un impianto distiratura attuale non hanno nulla a che vedere con unimpianto già in funzione da 15 anni. In ultimo, il terzoconsiglio di Girbau è studiare i processi di lavoro e forma-re gli operatori in modo tale che siano più produttivi elavorino in migliori condizioni di ergonomia e sicurezza.

La risposta di Girbau in termini di raccomandazio-ni: scegliere i macchinari adatti In quest’ottica, Girbau ha sviluppato una gamma com-pleta di ognuno degli elementi dell’impianto di stiratura.Le lavanderie possono scegliere diversi modelli di intro-duttori, calandre, piegatrici e impilatori. Ma inoltre, ognu-no di tali elementi può configurarsi mediante diverseopzioni e accessori per una migliore personalizzazione. Nel settore degli introduttori Girbau, si può scegliere apartire da una varietà (DR Series) di tipo manuale. I suoi modelli, pur non disponendo di introduzione auto-matizzata, incrementano notevolmente la produttivitàrispetto all’introduzione diretta nella calandra. Vi sonointroduttori pensati per combinare l’introduzionemanuale e quella automatica; altri dotati semplicemen-te delle funzioni di base ed altri ancora ideati apposita-mente per le lavanderie che necessitano di processi deltutto automatizzati.Lo stesso accade per le calandre (PSN-80 e PC-120)modulabili per numero di rulli e relative lunghezze inbase alle specifiche esigenze. La varietà dei sistemi diriscaldamento consente di scegliere tra differenti rendi-menti e possibilità.Nell’ambito delle piegatrici, la serie FL si adatta ai volumie al numero di pieghe necessari secondo il tipo di bianche-ria da piegare. Lo stesso accade per gli impilatori.Obiettivo comune: risparmio energetico e produt-tivitàMediante una pianificata personalizzazione delle mac-

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s p e c i a l e / s p e c i a l

LAVANDERIE INDUSTRIALI:STIRATURA, PIEGATURA E CONFEZIONAMENTO

Dalla piega di un vestito o di un lenzuolo le nostre nonne capivano al volo se c’era di mezzo la “mano” di una brava massaia. Oggi, in un presente dove dei mestieri di casa si è persa memoria, tutti i saperi relativi all’arte dello stiro, della piegatura e del confezionamento,

trovano nuova vita grazie alle risorse tecnologiche e produttive delle lavanderie industriali. Questo speciale ci consente di capire come si realizza un connubio così prezioso

fra tradizione e innovazione.

RENTAL LAUNDRIES:IRONING, FOLDING AND PACKAGING

Our grandmothers could tell right away from how garment or sheets were folded, if this had been done by “the able hands” of a good housewife. In the present-day, where houseworkhas become a long-lost memory, the set of skills associated with ironing, folding and packaging,

has found new life thanks to the technology and production of rental laundries. This special gives us an idea of how such an invaluable combination of tradition and innovation

can be achieved.

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chine e dei loro elementi, interamente concepiti all’inse-gna del risparmio energetico e la produttività, l’impian-to di stiratura Girbau si prefigge di trasferire il risparmioa tutto l’insieme della lavanderia. L’affidabilità di ognuna delle sue macchine permette diridurre al minimo gli interventi di manutenzione. Tutti icomponenti vengono sottoposti a un minuzioso control-lo della qualità. Inoltre, le macchine sono prima sogget-te a rigorosi test di laboratorio e poi a prove reali inlavanderia prima di essere lanciate sul mercato. Sincronizzazione perfetta e facilità d’usoD’altro canto, poter disporre di tutti gli elementi che for-mano un impianto di stiratura Girbau significa avereuna sincronizzazione assoluta di tutti i processi operati-vi. Dal pannello di controllo dell’introduttore, con scher-mo tattile e a colori, l’operatore programma e sincroniz-za tutti gli elementi che compongono l’impianto. Inoltre, tutti i controlli dei macchinari Girbau utilizzanolo stesso linguaggio Inteli: l’esclusivo sistema ad iconeGirbau che consente all’operatore di azionare tutte lemacchine in modo rapido ed intuitivo. Neanche la rotazione del personale o la lingua sarannoun problema. Il funzionamento si impara molto veloce-mente.Il supporto GLTIn ultimo, Girbau segue i clienti sia nella definizione deiprocessi ottimali di lavoro che nella formazione deglioperatori mediante l’area GLT, un servizio di consulenzasui processi di lavanderia, costantemente a disposizio-ne dei clienti.

ADVANCES IN IRONING TECHNOLOGYEnergy savings, productivity and quality are the threemainstays of continuous improvementThe flatwork ironing system is one of the cornerstonesof a laundry. It is in the ironing phase that the final fin-ish of the linen is decided, and it is one of the areas thatneeds to be managed best in terms of energy consump-tion.Recommendations for the flatwork ironing systemThe principal recommendation from Girbau, with 50years’ experience manufacturing laundry equipment, isto have the right machinery to match the requirementsof each laundry. For example, ironing clothes in a hotelthat has king-size sheets or heavy duvet covers is not

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the same as ironing hospital linen.Each of the machines that makes up the flatwork iron-ing system has to have just the right features toachieve the final quality desired by the client, with thehighest productivity and lowest energy consumption. The second of the manufacturer’s tips is to analysewhether the situation requires renewal of equipment,consumption, or performance. The cost and productivi-ty of today’s flatwork ironing systems are quite differ-ent from those of a flatwork ironing system that is 15years old.Finally, the third piece of advice from Girbau is to studythe work processes and train operators to make themmore productive and to work in an ergonomic and safeenvironment.Girbau’s response to these recommendations:choosing the right equipmentTo this end Girbau has developed a full range of each ofthe elements that make up the flatwork ironing system.The laundry can choose different models of feeders,flatwork ironers, folders and stackers. And in addition,each of these can be configured with a variety ofoptions and accessories to personalise it. In the case of Girbau feeders, clients can choose froma range (the DR Series) that starts with manual feed-ers, which, while not having automated feeding, pro-vide a significant increase in productivity in comparisonto direct feeding into the flatwork ironer. There arefeeders designed to combine manual and automaticfeeding. There are simple ones with basic functions, andthere are those designed for laundries requiring fullyautomated processes.The same is true for flatwork ironers (the PSN-80 andPC-120) that vary in the number of rollers and inlengths depending on requirements. The variety ofheating options makes it possible to choose differentperformances and possibilities.In the case of folders, the FL series adapts to volumesand provides the number of folds necessary dependingon the type of laundry to be folded. And the same goesfor stackers.A common goal: energy savings and productivityGirbau’s goal in terms of its flatwork ironing system isthat by personalising each machine and ensuring thatall its elements are designed based on energy savingsand productivity, it makes it possible to pass all thesesavings on to the laundry.The reliability of each of its machines means that main-tenance tasks can be reduced. All their componentshave been thoroughly tested for quality. The machinesare also subjected to stringent lab tests, and then toreal-time tests in laundries, before being launched onthe market.Perfect synchronisation and ease of use

Moreover, having all the elements that make up aGirbau flatwork ironing system ensures an absolutesynchronisation of all the processes involved. Using thefeeder control, with its colour touch-screen, the opera-tor can program and synchronise all the elements thatmake up the flatwork ironing system.Furthermore, all controls on Girbau machines use thesame Inteli language: an exclusive set of icons exclu-sive to Girbau that allow the operator to control all themachines quickly and intuitively.Neither staff turnover nor language presents a problem.Their operation can be learnt extremely quickly.Accompanied by GLTLastly, Girbau accompanies the client both in definingthe most optimum work processes and in operatortraining, with its GLT area - a service that provides theclient with advice on laundry processes on a permanentbasis.

PIZZARDI

MATI: GESTIONALE DI PRODUZIONE E LOGISTICAAVANZATA PER LE LAVANDERIE INDUSTRIALI

1998: Pizzardi installa il primo impianto Teren in Italia.2004: Pizzardi collauda il primo gestionale Mati.

L’integrazione dell’automazione Teren (raccolta dellabiancheria piegata dalle varie linee di stiratura) conun’intelligenza di controllo globale del prodotto ha por-tato alla realizzazione del Mati: avanzato sistemagestionale specifico per lavanderie industriali.La particolare complessità del problema ha richiesto, findall’inizio, anche lo sviluppo di un hardware dedicatoper garantire un’interfaccia ottimale con gli operatoridel reparto e con le macchine.Il controllo del processo inizia con il ricevimento dellabiancheria bagnata e pulita e termina con l’ applicazio-ne automatica delle etichette ai singoli pacchi confezio-nati.Il data base del Mati è costituito dall’anagrafica comple-ta della lavanderia (clienti-articoli) e da tutti i parame-tri tecnici richiesti dalle lavorazioni del reparto stiratura.Una rete di panel PC, in dotazione ad ogni posto di lavo-ro, collegata ai due computer dell’unità di controllo cen-tralizzata ed integrata con il sistema informatico dellalavanderia, gestisce e controlla tutto questo flusso didati.Mati non ha finalità statistiche, ma è un vero controllodi processo che, oltre all’identificazione del prodotto, lo

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®

M A D E I N I T A L Y

PIZZARDI S.R.L 20821 MEDA (MB) - ITALY - VIA NINO BIXIO 3/5 - [email protected]. +39 0362 71661 - +39 0362 74983 - FAX +39 0362 342435 SERVIZIO ASSISTENZA TECNICA TEL. +39 0362 340973

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AFFIDABILITA’ VERSATILITA’ TECNOLOGIA AVANZATA

RELIABILITY VERSATILITY ADVANCED TECHNOLOGY

MATIS IS TEMA GES T IONALE D I PRODUZ IONE - PRODUCT ION MANAGEMENT SYSTEM

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segue in tutte le fasi di lavorazione e, soprattutto, auto-matizza la programmazione dell’intero reparto stiratu-ra-piegatura. Le informazioni messe a disposizione dalMati consentono, oltre alla contabilità per la fatturazio-ne, qualsiasi tipo di analisi in tempo reale.Le smart cards Mati utilizzate dagli operatori, con laregistrazione analitica anche dei tempi uomo, consento-no calcoli reali dell’efficienza produttiva delle linee.Con lo sviluppo del Mati la Pizzardi, grazie alla cono-scenza e gestione di tutti i parametri del processo di sti-ratura-piegatura-confezione, ha offerto nuovi strumentidi organizzazione e razionalizzazione della complessalogistica delle lavanderie industriali. Organizzazione chedeve essere molto flessibile, rispondere a diverse logi-che di gestione (per articolo, per cliente, misto, ecc....)ed essere veloce nell’esecuzione.

MATI: PRODUCTION MANAGEMENT AND ADVAN -CED LOGISTICS SYSTEM FOR INDUSTRIAL LAUN-DRIES

1998: Pizzardi installs the first Teren system in Italy.2004: Pizzardi tests the first Mati management system.Teren automatic unloading system (collection of thefolded linen from the different ironing lines) thanks toits global products ‘control lead to the achievement ofMati: an advanced management system particularlysuitable for industrial Laundries.Right from the start, the particular issue’s complexityrequired also a development of a special hardware inorder to guarantee the best interface with the depart-ment operators and the machines.The process control starts with the reception of the wetand clean linen and ends with the automatic labelling ofthe single packages.Mati data base contains the whole laundry data (cus-tomers-articles) and all technical parameters requiredfrom the processing of the ironing department. In every

work station there is a panel PC net, connected to thetwo computers of the central control unit.The panel PC and the laundry computer system monitorall the data flow. Mati is not meant for statistics aim, but it’s a realprocess control which, besides the product identifica-tion, follows all processing phases and above all, itautomates the programming of the whole ironing-fold-ing department. The information provided by Mati areuseful not only for the invoicing but also allows to carryout all data analysis in a real time.Mati smart cards used by the operators, allow the work-er’s time analytic recording and a real calculation of theproduction lines efficiency.Pizzardi thanks to the Mati development and to theknowledge and management of all ironing- folding-packaging parameters offered new instruments for theorganization and rationalization of industrial laundry’scomplex logistics. Organization that should be very flexible, meet the dif-ferent management logics (for article, customer, mixed,and so on...) and be quick in the execution.

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Il business si realizza!Come si fa?Nel corso degli anni Lavasecco 1 Ora srl ha avuto il piacere di es -sere nominato importatore esclusivo per l’Italia della ditta“Sankosha” leader mondiale per la fabbricazione di attrezzatureper lo stiro in particolare con il sistema a pressione e imbustatricisemiautomatiche e automatiche, la classe, l’affidabilità e la qualitàdello stiro di questa casa produttrice è rinomata e privilegiata intutto il mondo e utilizzata dai clienti più esigenti.Sankosha in America (patria della camicia) ha aperto per alcunisuoi clienti laboratori che effettuano solo lavaggio e stiratura cami-cie, da 3600 a 6000 al giorno, e ha posizionato in molti stati delNord Europa molte macchine doppie e quadruple a carosello. Ma anche in Italia oramai lavorano decine di robot stiracamiciecomplete della pressa collo-polsi con l’esclusivo e registrato siste-ma di tensione del collo a “V”.Sankosha come dicevamo, è il primo produttore al mondo di stira-camicie con ausilio di pressatura, da ben oltre venti anni ha fornitole proprie attrezzature senza pari. L’esperienza, l’ingegneristicarinomata nel mondo e la proverbiale qualità di lavoro giapponesedanno a queste attrezzature una vera marcia in più.Molti si sono impegnati a riprodurre queste attrezzature ma noncon gli stessi risultati.Immaginate che le prime attrezzature stiracamicie da noi commer-cializzate in Italia risalgono all’anno 2000 e saremo soddisfatti dipresentarvi i nostri clienti che potranno garantirvi di non avere maifatto un intervento tecnico alle loro attrezzature Sankosha.Lavasecco 1 Ora srl dal 1999 ha iniziato anche l’importazione delmarchio “Catinet” casa leader per la fabbricazione delle attrezzatu-re per la pulizia dei tappeti limitandosi al nord Italia ma ben presto

abbiamo raggiunto l’accordo con la nostra casa costruttrice diBarcellona (Spagna) per diventare l’importatore esclusivo per tuttal’Italia e dalla fiera Detergo del 2010, verificati i buoni risultati otte-nuti, abbiamo ottenuto da Catinet anche la possibilità di vendere innazioni confinanti con l’Italia, come Svizzera, Austria, Slovenia eanche Grecia.Catinet ha dimostrato nel corso degli anni di essere sempre moltoattenta al mercato e ai suoi fabbisogni.

CONTINUARE/MIGLIORARE/CRESCERE È POSSIBILE!!!!!!!

Informazione commerciale

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AGA – RATIONAL

Da anni le lavanderie self service costituisconouna realtà nel nostro Paese

Servizio veloce, bassi costi, ambiente pulito e curato neidettagli rendono questi negozi meta di vaste fasce diutenza, appartenenti a diversi ceti sociali, indistinta-mente soddisfatti di risolvere con poco tempo e denaroil problema di lavaggio ed asciugatura della biancheriapiù voluminosa. Adoperando con soddisfazione il servi-zio, molti hanno successivamente soppresso la lavatricedi casa. Altri utilizzano il servizio di sola asciugatura,lavando a casa ma asciugando negli essiccatori, evitan-do così di tenere la biancheria umida, nella stagionefredda, per lungo tempo sullo stendi panni o sui termo-sifoni.L’utilizzo delle cosiddette laundrettes è così costante-mente in crescita. Non ne siamo sorpresi, poiché mol-tissimi altri Paesi europei sono avanti a noi in tal senso.Quali sono, allora, gli aspetti che rendono “convenien-te” questo investimento, dall’ottica del gestore?Primo fra tutti l’importo necessario è contenuto, modu-labile secondo spazi e budget a disposizione, capace dirivelarsi in tempi brevi altamente remunerativo e direstituire immediatamente liquidità. Lo studio di fattibi-

lità elaborato da AGA comprova, dati alla mano, unapercentuale di utili tale da poter restituire in breve ter-mine il finanziamento eventualmente acceso.La mancanza di obbligo di personale addetto e d’iscri-zione all’Albo degli Artigiani, l’assenza di ricevuta fisca-le o scontrino di cassa, depone ancora a favore.Quali sono, allora i punti di forza di un negozio SpeedyWash®, i cui macchinari sono prodotti dell’azienda AGA- Rational srl di Massa, e perché preferirlo ad altrerealtà dello stesso genere? L’esperienza ed il know-how che la nostra azienda haaccumulato dal 1956, quale costruttrice di macchinariper lavanderia, ci hanno portato a realizzare una formu-la di vendita diretta, dal costruttore al gestore, che nullacondivide con obblighi, oneri, tasse e fissi mensili carat-terizzanti il franchising. Questo non significa, tuttavia,che il nostro cliente non sia seguito con meticolosità:dalla scelta dell’ubicazione del locale, fondamentale perquesto tipo di servizio, il cliente è consigliato ed assisti-to fino all’apertura del negozio quando, proprietario al100% di quanto acquistato, potrà continuare ad avere ilnostro supporto se e quando desidera. La garanzia tota-le di 24 mesi offerti da AGA - Rational su tutti i macchi-nari forniti convalida la volontà di liberare il cliente daqualsiasi incombenza per i primi due anni di attività,facendo sì che si possa muovere in totale libertà per

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Da tempo si è compreso che il nostro futuro dipende anche dalla capacità di automatizzare una buona parte delle attività umane.

Usando particolare attenzione per i modi e i fini con cui l’automatismo delle funzioni entra in gioco. Nel caso delle lavanderie self service, come si ha modo di capire

da questo speciale, è più opportuno parlare di una tecnologia che supporta e non sostituisce del tutto il gesto dell’individuo.

Una ragione di più per apprezzare il lavoro di chi progetta e produce macchine grazie a cui rendere sempre più utile e vario il ruolo di una lavanderia automatica

nella nostra vita di tutti i giorni.

We have long come to understand that our future also depends on the ability to automate a large share of human activities.

By giving special attention to how and for what purposes automated functions enter into play. In the case of self-service laundries, as this special tells us, it is more appropriate to speak of a technology

that supports, but that does not replace the individual’s work altogether. All the more reason to appreciate the work of those who design and produce machines that make laundromats

an increasingly more useful and multi-service part of our daily lives.

s p e c i a l e / s p e c i a l

LAVANDERIE A GETTONE

COIN-OP LAUNDRIES

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quanto concerne la gestione del negozio.È proprio nell’ottica di tale libertà che in AGA SpeedyWash® abbiamo deciso di dare all’acquirente la possibi-lità di acquistare con diverse formule: dai soli macchi-nari, eventualmente il kit grafica, insegne, arredi e pub-blicità fino anche al negozio completo. Qualora la sceltadell’acquirente ricada sul negozio completo di grafica earredo, si ha la possibilità di scegliere tra ben 9 tipi diimmagine grafica, piacevole, colorata e che permetteun immediato riconoscimento del negozio, anche inconsiderazione delle oltre 200 realtà ad oggi presenti

sul nostro territorio.Nell’obiettivo di agevolare l’utilizzatore finale, il quale sivede ridurre sensibilmente i tempi di attesa ed asciuga-tura della biancheria, dando concrete opportunità diintroiti agli investitori, la nostra scelta si è indirizzataprevalentemente verso lavatrici super centrifuganti ocomunque ad alta velocità, mentre la cassa elettronicacentralizzata mette l’utente in grado di operare diretta-mente sulle macchine. Il gestore potrà sempre verificare incassi ed utilizzo deimacchinari anche da casa, via internet, grazie all’instal-lazione di un modem.Fidelizzazione del cliente tramite vendita automatica dicarte prepagate, gestione automatica ed auto-ricaricadei resti, possibilità per il gestore di variare i prezzi dilavaggio/asciugatura per fasce orarie sono alcune dellepossibilità fornite. Tutto quanto nell’obiettivo di agevo-lare l’investitore a produrre redditività dalla proprialavanderia. Professionalmente, però, invitiamo gli inte-ressati a non accontentarsi nella scelta e nell’ubicazio-ne del negozio, entrambi indispensabili per il successodell’iniziativa. Anzi, in AGA – Speedy Wash siamo adisposizione per dire la nostra e valutare attivamenteselezione e scelta del negozio.È nostro desiderio ringraziare in questa sede tutti coloroche, fiduciosi nel nostro prodotto, hanno contribuito arendere Speedy Wash® uno dei marchi leader del set-tore in Italia. L’unico che prevede l’acquisto diretto dalproduttore, senza intermediari, agenti o rappresentan-ti. A prezzi e condizioni irripetibili.

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Quick service, low costs, clean environment cared for indetails make these shops the destination of many userscapable to solve in a short time and with little moneythe problem of washing and drying linen, blankets.Many even decided to get rid of their washing machineat home. Others keep on washing at home and then dryin the shop tumble dryers, thus avoiding keeping thelinen on clothes-driers or radiators.The use of laundrettes is constantly growing and we arenot surprised as many other European countries areahead in this matter. We are just watching our naturalline-up to them.What are then the aspects making this business “inter-esting” from the point of view of the shop manager?First of all a moderate investment, varying in depend-ence of space and budget available, proving to be high-ly profitable and able to give back cash immediately.The feasibility study worked out by AGA proves such apercentage of profits as to be able to give back theinvestment within a short time.No need of staff, roll registration, issuing of receipt orcash voucher helps a lot.What are the strengths of a Speedy Wash® shop, wherethe machines are manufactured by the company AGA-RATIONAL Srl in Massa and why preferring this brand toother realities of the same kind?The expertise and know-how of our company, a manu-facture of laundry equipment since 1956, have helpedin setting up a formula of direct sales from the manu-facturer to the shop manager, that has nothing to dowith duties, costs, taxes and monthly fees featuringfranchising. However, this does not mean that our cus-tomer is not supported scrupulously: starting from thechoice of the shop installation site, very important inthis type of service, the customer is advised and sup-ported up to the opening of the shop when, owing100% of what he has bought, he will receive our sup-port if and when desired. The total warranty of 24months offered by AGA-RATIONAL Srl on all themachines supplied confirms our will to free the cus-tomer from any task for the first 2 years of business,thus allowing him to be comfortable about the shopmanagement.It is from this point of view that in AGA Speedy Wash®

we have decided to give the buyer the possibility to pur-chase under different formulas: only the machines orthe machine & the graphics kit with furniture and adver-tising, up to the complete shop even on a turnkey basis.When the buyer chooses the shop complete withSpeedy Wash image, i.e. with signs, graphics and furni-ture, he can choose among 9 different images, pleas-ant, coloured and allowing an immediate identification

of Speedy Wash, also in consideration of the over 200shops being open in our country up to date.With the aim of helping the final user, who sees thelinen drying time reasonably reduced, we have mainlychosen to install high speed washer extractors, whilethe centralized electronic cash allows the user to oper-ate directly on the machines. The shop manager will beable to check the cash and machine use from home byinstalling a modem.The customer’s loyalty obtained by the automatic saleof prepaid and self rechargeable cards, the automaticmonitoring of the daily payroll, the self-recharge cashback and the possibility of the manager to vary pricesof washing/drying by hours are only a few of the possi-bilities given.All the above in the aim of helping the investor to getprofitability from his own laundry.It is our wish to take this occasion to thank all thosewho, confident in our product, have contributed in mak-ing Speedy Wash® one of the leading brands of thisbusiness in Italy.The only one which provides for a direct purchase fromthe manufacturer, with no brokers, agents or represen-tatives. At unrepeatable prices and conditions.

FALVO

LAVAGGIO A GETTONE A FREDDO

La vera novità del lavaggio a gettone è il freddo o almassimo, per i capi più sporchi e macchiati, 40°C.Tutto ciò è possibile grazie ai detersivi di ultima genera-zione ed ai nuovi smacchiatori efficaci quanto l’ipoclori-to ma senza i suoi difetti; infatti possono essere usatianche sui tessuti colorati senza danneggiarli, al contra-rio tolgono le macchie e ravvivano i colori.FREDDO SUPER: detersivo in polvere completo di can-deggiante – Lava a freddo e pulisce a fondoLAVANET: Detersivo delicato per capi scuri e delicati –Lava, ammorbidisce e ripara le fibre usurateNITOR: Smacchiatore per capi bianchi e colorati –Agisce sullo sporco e sulle macchie di vino, caffè, bibi-te, erba, sangue, pomodoro, ecc.IDRO BIANCO: Smacchiatore delicato agisce su sudo-re, urina, giallo del sole, macchie colorate, erba, ecc.Oltre ai detersivi c’è da sottolineare la nuova AQVABEL-LA, che nel caso si dovesse lavare a caldo, scalda l’ac-

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qua in tempi brevissimi con 1Kw/h.Nuova AQVABELLA la lavatrice che risparmia acqua edenergia ha tutto di serie: computer programmabile;pompe per il dosaggio automatico di detergenti e finish;contalitri per misurare l’esatta quantità di acqua; siste-ma automatico a basso consumo energetico: Solo 1,2kW per scaldare rapidamente l’acqua di lavaggio; siste-ma di lavaggio NO DIP (senza immersione); granderisparmio di acqua, solo 3 litri per kg. di tessuto nellafase di lavaggio; super centrifugante.

GRANDIMPIANTI I.L.E.

RISPETTARE L’AMBIENTE RIDUCENDO IL CONSU-MO DI ENERGIAQuest’anno Grandimpianti I.L.E. compie 40 anni, unpercorso lungo ed importante che ci ha permesso diacquisire una grande esperienza nel settore del tratta-mento dei tessili, esperienza sempre messa a disposi-zione della ricerca di soluzioni innovative in lavanderia.Innovazione per noi vuol dire dare le risposte migliori aiproblemi di chi gestisce una lavanderia, o più semplice-mente di chi utilizza una macchina professionale. Una soluzione su tutte è il sistema brevettato DWS cherisolve il problema dei carichi parziali delle lavabianche-ria e dei conseguenti sprerchi che ne derivano, abbas-sando il “water footprint” dell’intero processo.Sarebbero molte le innovazioni da citare, come la rile-vazione percentuale dell’intasamento del filtro negliessiccatoi o le conche stiranti delle stiratrici realizzate dialluminio estruso e anodizzato. Alcuni esempi concre-ti di tecnologia applicata al settore della lavanderia, unatecnologia amica in grado di fare la differenza semplifi-cando ed automatizzando il processo.La tecnologia fruibile, l’innovazione applicata al prodot-to e l’efficienza energetica ci hanno portato a realizzareed a presentare la nuova gamma di lavabiancheriasupercentrifuganti denominata GH, gli essiccatoi GD,GE e un’anteprima delle stiratrici GI. Un’evoluzione nonsolo nel nome.Cambiano le capacità di carico nominali delle lavabian-cheria e degli essiccatoi, le dimensioni del rulli e delleconche nelle stiratrici. L’ergonomia e l’economia di eser-cizio sono stati i principi che hanno guidato il rinnovodella gamma.Lavabiancheria supercentrifuganti GH

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Le capacità di carico andranno da 8 a 24kg nominali conl’aggiunta del nuovo modello da 14kg. Le migliorie piùsignificative riguardano le perfomances della centrifuga,la posizione e dimensione del dispenser, che passa da 3a 4 scomparti, i diametri degli oblò, aumentati su tuttala gamma ed il posizionamento frontale delle parti sog-gette a manutenzione ordinaria.Essiccatoi GDNuove capacità di carico nate dall’esigenza di asciugarein un unico ciclo l’intero carico proveniente dalla lava-biancheria di pari capacità. Il filtro in rete metallica èstato posizionato in modo da renderne meno frequentela pulizia. La rumorosità e le vibrazioni sono state forte-mente ridotte grazie al nuovo aspiratore che può esse-re equipaggiato anche di una ventola anti-intasamento.Essiccatoi GEStesse capacità di carico dei modelli GD ma con soluzio-ni entry - level, una proposta pensata per gli utilizzi intutte le condizioni, anche quelle più gravose o in conte-sti con budget di investimento limitati. Il controllo GWIZben si abbina alla semplicità meccanica delle apparec-chiature.Stiratrici GILe nuove stiratrici saranno caratterizzate da due diame-tri rullo: 25cm e 38cm. Varie lunghezze, da 110cm a320cm, soddisfano l’esigenza di stirare formati diversidi biancheria. Completeranno l’offerta la possibilità diadottare 1, 2 o 3 piastre stiranti di alluminio.Varie opzioni di riscaldamento, aspirazione, produtti-vità ed installazione mono-frontale o passante sarannodisponibili.GUIDOTutta la gamma GH, GD e GI in forma opzionale, utiliz-za il controllo GUIDO, montato su di un innovativo sup-porto studiato per aumentare l’ergonomia delle appa-recchiature.GUIDO elimina le difficoltà di approccio alla tecnologiadi controllo. Tutte le famiglie di apparecchiature posso-no esserne dotate garantendo fluidità al processo emassima facilità di utilizzazione.GUIDO però non si ferma qui, va molto oltre, è tecno-logia e prestazioni professionali a disposizione di tutti!GUIDO conduce, infatti, l’utente alla scelta per lui piùcongeniale: basta un tocco sull’innovativa tastiera asfioramento.Un controllo all’avanguardia, destinato ad una varietà di

operatori e settori sempre più ampia, deve fare molto dipiù che gestire tutti i parametri, aumentare le perfor-mances delle apparecchiature, memorizzare i dati difunzionamento.Chiunque deve poterlo sfruttare al meglio. Questa èstata per Grandimpianti I.L.E. la sfida maggiore nelrealizzare il nuovo controllo: la tecnologia più avanzatafruibile da tutti.Versatilità di programmazione, precisione nei dosaggi didetergenti ed acqua, stabilità della temperatura, flussod’aria controllato, pressione di stiro regolabile: GUIDOpermette di sfruttare su tutta la gamma il massimodella tecnologia applicata ai controlli, semplicementesfiorandolo con un dito!

RESPECT THE NENVIRONMENT BY SAVING ENERGYThis year is the 40th birthday of Grandimpianti I.L.E. A long and important journey that has allowed us toachieve extensive experience in the textile processingindustry, providing state of the art laundry solutions.We consider innovation the best solution to problemsencountered by those who manage a laundry or simplyuse a professional machine. The patented DWS system, for example, solves theproblem of partial loads of washing machines and, as aresult, of wastes, reducing the “water footprint” of theentire process.We could mention many innovations, such as the detec-tion of the filter clogging percentage in dryers or iron-ing basins of the ironers, which are made with extrud-ed anodised aluminium. These are specific examples ofa friendly technology applied to the laundry industry,which makes the difference by simplifying and automat-ing the process.User-friendly technology, product innovation and ener-gy efficiency have driven us to manufacture and pres-ent a new range of high-spin washing machines calledGH, as well as GD, GE dryers and a preview of GIironers. Progress not only in name.Nominal capacities of washing machines and drierschange, as well as dimensions of the ironers rollers andbasins. Ergonomics and low operating costs have beenthe principles that have driven the renewal of therange.GH High-Spin washing machinesLoad capacities will range between 8 and 24 nominalKg, with the addition of a new 14 kg model. What havebeen mostly improved are the performance of the spin,position and dimension of the dispenser (which passesfrom 3 to 4 compartments), diameters of the loading-

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40 ANNI DI ESPERIENZA

NEL TRATTAMENTO

DEI TESSILI

Nel 2012 Grandimpianti celebra il suo 40esimo anniversario: quarant’anni trascor-si alla ricerca delle soluzioni INNOVATI-VE per la manutenzione dei tessili.

Vasta esperienza e lungimiranza sono alla base del nostro approccio modulare unico alle soluzioni per la lavanderia… e da oggi la nostra offerta è ancora più vantaggiosa!

Grandimpianti considera il lavoro in lavan-deria come un processo integrato, rivolto a ottimizzare i risultati e risparmiare energia nel rispetto di un valore sempre più impor-tante, quello dell’ambiente.

Grandimpianti Industrial Laundry EquipmentVia Masiere, 211/C, 32037 Sospirolo (BL) Italywww.grandimpianti.com [email protected]. +39 0437 848711 - Fax +39 0437 879108

In 2012, Grandimpianti celebrates it’s 40th Birthday. 40 years spent in pursuit of the ULTIMATE Textile Care solution.

Extensive experience and long term vision are at the basis of our unique modular approach to laundry solutions... and guess what, it all just got better!

At Grandimpianti, we treat laundry as an integrated process optimizing results, saving energy and caring for our ever so prescious environment.

40 YEARS

OF EXPERIENCE

IN THE

TEXTILE CARE

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doors (for the entire range) and the front position of theparts subject to ordinary maintenance.GD dryersNew load capacities deriving from the necessity to drythe entire load coming from a washing machine withequal capacity in one single cycle. The metal mesh fil-ter has been placed so as to allow for less frequentcleaning. Noise and vibrations have been minimisedthanks to the new extractor that can also be equippedwith an anti-clogging fan.GE Dryers Same load capacity as the GD models but with entry -level solutions; a product intended for use under allconditions, even the harshest, or in contexts with limit-ed investment budget. The GWIZ control perfectly com-bines with the mechanical simplicity of the appliances.GI ironersThe new ironers will feature two roller diameters: 25 cmand 38 cm. Several lengths (from 110 cm to 320 cm)allow ironing different formats of linen. 1, 2 or 3 alu-minium ironing plates complete the offer.Different heating, extraction, production and front orpush-through installation options will be available.GUIDOThe entire GH, GD and GI range (in the optional ver-sion) uses the GUIDO operating system, which ismounted on a cutting edge support to increase theergonomics of the appliances.GUIDO removes any difficulties in the control technolo-gy. All appliances of different ranges can be equippedwith GUIDO, because it ensures process fluency, as it isuser-friendly.But GUIDO does not stop here. It goes far beyond, as itprovides technology and professional performanceavailable to everyone! In fact, GUIDO guides the userthrough the choice of the most suitable solution: A sim-ple touch on the cutting edge touch-screen is all youneed.An innovative operating system intended for differenttypes of operators and increasingly extensive fieldsmust provide many more options other than managingall the parameters, increasing the performance of theappliances and saving the operating data.Anyone should be able to use it at its best. This hasbeen for Grandimpianti I.L.E. the most important chal-lenge when designing the new operating system: Stateof the art technology accessible to everyone.Programming versatility, precision in dosing detergentsand water, temperature stability, controlled air flow,adjustable ironing pressure: GUIDO allows using tech-nology applied to control systems at its best, by simplytouching it with one finger!

IMESA

EASY WASH by IMESANuovi stili di vita e nuove abitudini hanno portato aldiffondersi della lavanderia self service in tutti i centriabitati, anche i più piccoli; non si tratta più di un servi-zio dedicato a studenti, militari o immigrati, oggi neusufruiscono sempre più anche le casalinghe. Con il tempo la lavanderia self service si è affiancata alservizio domestico e al servizio professionale di tintoriaconquistando una buona fetta di mercato e diventandoun investimento di sicuro successo. EASY WASH è il format sviluppato da IMESA S.p.A. perla lavanderia Self Service: un concetto completo cheriguarda non solo l’attrezzatura, ma anche lo studio di

un ambiente confortevole dove lavare ed asciugare labiancheria. Inutile dire che le attrezzature IMESA utiliz-zate nella lavanderia self service sono caratterizzate daun’estrema affidabilità e sicurezza, più importante sot-tolineare l’assoluta semplicità d’uso dei sistemi di con-trollo applicati sulle attrezzatura. La lavatrice è dotatadel computer IM8 in versione Self Service: tutte le istru-zioni per scegliere e avviare i programmi appaiono suldisplay della lavatrice nella lingua selezionata. Allo scopo di dare un servizio il più completo possibile,le lavatrici sono richieste, con sempre maggiore fre-quenza, dotate di pompe peristaltiche: IMESA non silimita a fornire solo le pompe peristaltiche, offre ancheun servizio di assistenza GSM in grado di avvisare conun SMS quando la tanica del detergente è in esaurimen-to. Nei self service si lava, ma si deve anche asciugare: gliessiccatoi installati nei negozi EASY WASH sono tuttidotati di inversione per garantire ai clienti l’asciugaturauniforme anche dei capi più ingombranti. A dire il vero,nei mesi invernali il self service diventa particolarmen-te importante proprio per l’asciugatura: sono sempre dipiù le casalinghe che scelgono di portare i capi più gran-di ad asciugare in un punto self service. Perché nonsfruttare al massimo lo spazio disponibile? IMESA dàuna soluzione anche a questa richiesta: TANDEM.Lavatrice ed essiccatoio sovrapposti permettono diaumentare il numero di lavatrici ed essiccatoi installatiin un negozio, ottimizzando lo spazio.Sempre aperti a nuove frontiere, oggi EASY WASH byIMESA diventa anche “mobile”! A OIL&NON OIL(Modena – 13 /15 maggio 2012) IMESA S.p.A., in colla-borazione con TOP WASH S.r.l. presentano la propriaproposta per la lavanderia Self Service su container,ideale per installazioni in cantieri, campi sportivi, centricommerciali, stazioni di benzina, autolavaggi, camping

New lifestyles have led the self-service launderette tobecome an important service even in the smallest town;theses shops are no longer dedicated only to students,military personnel, immigrants, etc. today enjoy themmore and more even housewives. By the time the self-service laundry was joined in thedomestic service and the service professional dry clean-ers and obtained a good market share becoming a suc-cessful investment.

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EASY WASH is the format developed by IMESA S.p.A.for the Laundry Self Service, a comprehensive conceptthat covers not only the equipment, but also resulted ina comfortable environment where people wash and dryclothes. Of course the equipment used in the IMESAself-service launderette are characterized by extremereliability and security, more important is the absolutesimplicity of the control systems applied to the equip-ment. The washing machine is equipped with comput-ers IM8 Self-Service version: all the instructions toselect and start the programs appear on the display ofthe washing machine in the selected language. In orderto give a service as complete as possible, the washingmachines are required, with increasing frequency,equipped with automatic detergent pumps: IMESA, notlimited to providing only the pumps, offers a GSM serv-ice that can alert a SMS when the tank of the detergentis low.In self-service people needs to wash, but also to dry:dryers installed in EASY WASH Shop are all equippedwith the reversing drum option to give the customersthe uniform drying even for the biggest linen. Actually,in the winter months the self-service becomes particu-larly important for drying: a growing number of house-wives choose to bring large items to dry in a self-serv-ice. How to make the most of your shop surface?IMESA gives a solution to this request: TANDEM.Washer and dryer stacked allow to increase the numberof washing machines and dryers installed in a shop opti-mizing the surface.Always open to new frontiers, now EASY WASH byIMESA becomes “mobile”! To the next OIL & NONOILexhibition (Modena - 13/15 May 2012) IMESA SpA, incollaboration with TOP WASH S.r.l present its proposalfor self-service laundry on container, ideal for installa-tion on construction sites, sports fields, shopping cen-ters, gasoline stations, car washes, camping.

SILC

STIRARE LE CAMICIE E NON SOLO…COMBI - S/MSA-E - Una nuova grande novità perstirare dalla SILC! Ormai da tempo, la domanda relativa al servizio dellostiro delle camicie è in costante e continuo aumento.Molte lavanderie però, soprattutto quelle di dimensioni

ridotte o quelle self-service, non offrono questo servi-zio. Inoltre, le caratteristiche di questo servizio di stira-tura richieste dai clienti si sono evolute nell’ultimoperiodo. Quando portano le proprie camicie in lavande-ria, i clienti non pretendono più solo una stiratura diqualità, ma anche un servizio rapido e a prezzi bassi. Le lavanderie, di qualsiasi tipologia e dimensione,hanno quindi l’esigenza di focalizzarsi sul servizio di sti-ratura delle camicie, in quanto ormai divenuto un deiprincipali fattori in grado di garantire il successo di unaattività del settore.L’esigenza di un servizio di stiratura delle camicie è par-ticolarmente sentita dagli utenti delle “lavanderie a get-tone”. Le lavanderie self-service, sono oramai unarealtà consolidata in Italia, con un apprezzamento incostante ascesa fra gli utenti. Un aspetto critico però,riguarda la stiratura dei capi che si sono appena lavati.Come fare per stirare le proprie camicie, giacche, pullo-ver e quant’altro, senza nessun operatore disponibile? La SILC, sempre molto attenta ai segnali provenienti dalmercato, ha ideato una proposta innovativa ed efficaceche può risolvere tutti i problemi degli utenti dellelavanderie a gettone. Si tratta di una macchina dastiro combinata e multifunzione in grado di svolgere ivari servizi di stiratura richiesti dai clienti. Una macchi-na che risolve in modo definitivo l’esigenza di un servi-zio oggi assente nella “lavanderia a gettone” e nelle pic-cole lavanderie in genere.

In particolare, questo nuovo modello SILC potrà esseremolto utile a quelle lavanderie a gettone che decideran-no di proporre anche un servizio di stiratura della cami-cia (e non solo) in orari prestabiliti, ad esempio tutte lemattine dalle 8 alle 10 con la presenza del titolare o diun operatore. Saranno quindi in grado di soddisfare unaesigenza particolarmente sentita dai propri clienti e disviluppare la propria attività. Naturalmente, questaspeciale unità potrà essere molto gradita anche allelavanderie tradizionali che desiderano sviluppare eampliare il proprio servizio di stiratura delle camicie.Infatti lo spazio necessario per l’installazione dell’im-pianto da stiro è minimo e sicuramente molti laboratoridi lavasecco troveranno molto interessante la propostadi Silc che prevede un “angolo” o “corner” dove propor-re un servizio extra e così ampliare il proprio fatturato. Il nuovo modello S/MSA-E – COMBI è una macchinaautonoma composta da un manichino con castello spe-

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ciale per camicie, una pressa manuale da banco per lostiro dei polsini e dei colli delle camicie e un tavolo dastiro con piano riscaldato, aspirante e soffiante. È equi-paggiata con un’unica caldaia (con potenza massima di7,5 kW) in grado di produrre il vapore richiesto sia dalmanichino che dal ferro del tavolo da stiro. Il tavolo dastiro è regolabile in altezza e novità assoluta è orienta-bile nei 3 lati. Si adatta così alle esigenze di qualsiasilocale. L’unità, inoltre, non richiede aria compressa. Importante novità introdotta nel 2011, il con-trollo elettronico dei cicli di stiratura; la nuovaversione del modello COMBI, che prende il postodel vecchio modello con controllo manuale, provvista di un microprocessore PLC con pro-grammi indipendenti per le tre macchine che com-pongono l’unità. L’operatore sarà in grado di uti-lizzare le tre macchine insieme o separatamenteimpostando programmi diversi per ognuna diesse. L’unità è in grado di garantire una stiratura di qualità,con un ridotto impiego di manodopera e di tempo. Saràapprezzata sia dalle lavanderie con piccole quantitàgiornaliere di camicie da stirare, sia da quelle con quan-tità più rilevanti. Nel caso delle piccole lavanderie conridotte necessità giornaliere, questa macchina permet-terà di completare, come sopra detto, questo servizio distiratura in pochissimo tempo e spazio, permettendo didedicare il resto della giornata agli altri servizi offertialla clientela. Le lavanderie a gettone invece potrannooffrire questo servizio in orari prestabiliti, mettendo adisposizione della propria clientela un operatore. Le lavanderie più grandi infine, con quantità importantidi capi da stirare, potranno contare sull’elevata produ-zione oraria di questo modello: fino a 50 camicie all’o-ra.Ancora un prodotto d’eccellenza dalla Silc, un prodottoprogettato e realizzato con tecniche d’avanguardia dauna casa che si presenta sempre più come il partnerideale per ogni esigenza di stiratura, in Italia come nelresto del mondo!

FINISHING OF SHIRTS…. AND MUCH MORE!S/MSA-E COMBI - A revolutionary new finishingmachine of SILC!Finishing of shirts has become more and more impor-tant in the activity of laundries. But many of them,especially those of small dimensions or self-service, donot offer this service. Moreover, customers are moreexigent when they bring their shirts to laundries.Customers do not look for a good quality finishing only,but they demand also a quick service and low price.Thus it is important that every laundry, of every dimen-sion and typology, increase its service of shirts finish-

ing, because it is one of the most important factor forthe success of an activity in this sector.The demand for the service of shirt finishing is particu-larly felt by the customers of self-service laundries. This type of laundries is now firmly established in Italy,and is more and more appreciated by customers. But self-service laundries are not able to offer one ofthe most requested service: the finishing of garmentsjust washed. SILC has ideated a new proposal extremely innovativethat will solve the problems of those who go to self-service laundries. This new machine is a combinedmulti-functional unit able to give self-service and smalllaundries a boost.This new model will be highly appreciate by the ownersof self-service laundries who will decide to enlarge theiractivity, offering also services of finishing (for shirts andgarments in general) at established hours and with thepresence of an operator. Of course, also traditionallaundries will appreciate this new model which willimprove their services to customers. Moreover this newmachine is very compacted and does not require muchspace in the working place. Another important charac-teristic of the new machine is its reduced energy con-sumption. By means of this new model, also the small-est laundry will be able to arrange a “shirt finishing cor-ner” in its shop and thus to increase their possibility ofgain. The new model, called S/MSA-E COMBI, is a self-con-tained combined unit composed of three different fin-ishing machines: one form finisher with a special struc-ture for finishing of shirts, one collar and cuff press withmanual functioning and one ironing table with electricheated, vacuum and blowing board. The machine is provided with just one boiler (withpower of 7,5 kW) able to provide the steam required byboth the form finisher and the iron of the table. Theironing table can be adjusted in height and the top canbe rotated on three sides. It does not require com-pressed air.A very important characteristic introduced in2011, is the electronic control of the finishingcycles; the last version of this machine, whichtake the place of the previous version with manu-al control, is equipped with a PLC microprocessorwith independent programs for the threemachines which compose the unit. The user canchoose if use all the three machines together orjust one of them.This machine will grant high quality finishing with lowrequirements in terms of time, space, energy and work.It will be appreciated by laundries with small dailyquantity of shirts to be finished as well as big laundrieswith notable daily quantity of shirts. In the first case,this machine will allow the owners to enlarge their serv-ices to customer. The big laundries with many shirts tobe finished every day instead will take advantage of thehigh productivity of this model: up to 50 shirts per hour.Lastly, the self-service laundries will be able to offer aservice of finishing (for shirts and garments) at estab-lished hours and at the presence of an operator.The new model S/MSA-E COMBI, ideated and manu-factured entirely by SILC, represent a revolutionaryconcept in the field of ironing. SILC confirms once againits innovative approach to the manufacturing of finish-ing machines and represents the perfect partner forevery laundry, in Italy as well as in the rest of theworld.

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RENZACCI

È ormai un dato di fatto molto evidente che non solo inItalia, ma anche in tutta Europa ed in mercati storicicome gli USA il concetto di lavanderia self-service staricercando nuovi modelli organizzativi e gestionali cheescano dai tradizionali metodo utilizzati in passato.La Renzacci Spa ormai da tempo ha cercato di interpre-tare ed anticipare queste esigenze e come già in moltis-sime altre occasioni negli oltre 45 anni della sua attivitàha messo a punto delle interessantissime innovazioniche personalizzano e migliorano notevolmente il mododi concepire, organizzare e gestire un moderno centrodi lavanderia self-service.La grande esperienza Renzacci nel lavaggio self-servicee le molte innovazioni per esso appositamente studiatesi sono infatti concretizzate nella nuova formulaWATERLAND, il cui successo è attualmente decretato damolte unità già avviate ed operanti in diverse parti delterritorio nazionale.La nuova formula WATERLAND si distingue per moltissi-me novità ed innovazioni che consentono di usufruire diTANTISSIMA PRATICITÀ, SEMPLICITÀ DI UTILIZZO,RISPARMI NEI COSTI E NEI TEMPI DI UTILIZZO sia percolui che porta a lavare i suoi indumenti sia per coluiche ne è proprietario.WATERLAND infatti si base innanzitutto sul NUOVOSISTEMA AD INSTALLAZIONE SEMPLIFICATAUNIVERSALE, che consiste tra l’altro nell’eliminare la

maggior parte dell’impiantistica tradizionalmentenecessaria per aprire una lavanderia self-service, conparticolare riferimento alle costose cappe di aspirazionefumi nel caso dell’utilizzo di essiccatori a gas.Grandi sono i benefici di questa innovazione targata“WATERLAND” RENZACCI, a partire dalla rapidità esemplicità con cui si possono conseguire i locali neces-sari a svolgere l’attività per continuare con il vantaggiodi non dover investire in alcuni lavori di impiantistica ein opere murarie, che oltre ad essere estremamentecostosi ed incidere notevolmente in percentuale rispet-to all’ammontare dell’investimento totale, non sono

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praticamente quasi mai riutilizzabili e rimonetizzabili.Continuando a descrivere tutte le innovazioni portate daWATERLAND, uno dei punti che senz’altro attira mag-giore interesse è il sensazionale “MET CONSUMOWATERLAND”, il nuovo sistema asciugamento dei capiche permette di ridurre enormemente sia i consumi dienergia che le potenze installate all’interno della lavan-deria self-service eliminando al tempo stesso anche iproblemi ed i costi legati al rispetto delle normativelegate all’impiego di fonti di energia tradizionali.“METÀ CONSUMO WATERLAND” dunque significa nonsolo bassi consumi di energia, ma anche bassi costi dimanutenzione, semplicità di gestione e diminuzione deitempi necessari per gestire questa attività, tradizional-mente scelta da chi non vuole concentrare in esse tuttauna giornata lavorativa.Ma le novità non finiscono qui, dato che il gestore di unWATERLAND può oggi avere la possibilità di utilizzare ilnuovo metodo “HOT WATERLAND”, studiato dallaRenzacci per permettere il riscaldamento dell’acquasenza nessun costo addizionaleGrazie infatti ai particolari macchinari di cui viene dota-ta una lavanderia WATERLAND, se il cliente vuole ha lapossibilità di riscaldare l’acqua per poterla utilizzare neisuccessivi cicli di lavaggio, attraverso un innovativo edoriginale CIRCUITO ECOLOGICO A RECUPEROENERGETICO che funge da potente integratore delsistema di termoregolazione dell’acqua.Ecco perché WATERLAND è l’unico centro di lavaggio ingrado di riscaldare anche l’acqua, cosa che fino a qual-che anno fa era considerato a dir poco impossibile.Sono ancora tantissime le novità offerte da WATER-LAND, ma per esigenze di sinteticità vorremmo quiricordare alcune delle più importanti, tra le quali spiccasenz’altro il NUOVO SISTEMA DI PAGAMENTO AUTOMA-TICO, “WATER KEY” MULTITARIFFA.SEMPLICE DA UTILIZZARE, SICURO SIA PER CHI LOUTILIZZA CHE PER IL PROPRIETARIO DELL’ATTIVITÀ,DOTATO DI UN EFFICACE SISTEMA ANTIFURTO EDANTI-INTRUSIONE, “WATER KEY” MULTITARIFFA. èl’unico oggi in grado di assicurare al cliente la possibi-lità di avere un accesso rapido e sicuro ai cicli di lavag-gio ed asciugatura, con la libertà di scegliere una tarif-fa personalizzata a seconda del programma selezionatoe con sistemi di ricarica rapidi, convenienti e senza costiaggiuntivi.Completa la formula WATERLAND un accurato studiodella presentazione e dell’immagine dell’attività, pensa-ta e studiata con vantaggi e proposte che fanno imme-diatamente percepire i VANTAGGI IN TERMINE DI IGIE-NE, PULITO E ALTA PROFESSIONALITÀ OFFERTI DALCENTRO DI LAVAGGIO.WATERLAND è quindi oggi una delle risposte più comple-te alla necessità di seguire da vicino la realtà e l’evoluzio-ne di un tipo di servizio di lavaggio destinato a far parla-re di sé nel nostro paese anche negli anni a seguire.

It is a very clear given fact that not only in Italy, butalso in all Europe and in very important markets asUSA, the coin-op laundry is looking for new, fresh andinnovative management methods and commercial offerwhich can be able to substitute the traditional ones.Renzacci SpA since some time now has tried to interpretand anticipate these requirements and as in many otheroccasions during the more than 45 years of its activityhas focused on very interesting innovations which per-sonalize and remarkably enhance the way of conceiv-ing, organizing and managing a modern self-service

laundry centre.The large experience of Renzacci in self-service laun-dries and the many innovations purposely planned havein fact taken shape in the new formula “WATERLAND”,the success of which is proven by the many unitsalready started and operating in the various parts ofItaly.The new formula “WATERLAND” distinguishes itself bythe many novelties and innovations, which make it pos-sible to make use of THE HIGHTEST PRACTICALITY,USER-FRIENDLINESS, SAVING OF COST AND TIME bothfor the customer and for the owner.As a matter of fact “WATERLAND” first of all is based onthe NEW SYSTEM: SIMPLIFIED, UNIVERSALINSTALLATION, consisting, amongst others, in theelimination of the larger part of the plant engineeringtraditionally necessary to open a self-service laundry,with special reference to the expensive fumes suctionchimney, in the event gas dryers are used.Great are the benefits of this innovation called “WATER-LAND” RENZACCI, starting with the fast and simple wayof preparing the premises necessary to carry out theactivity, to continue with the advantage of not having toinvest in plant engineering and brickwork, which notonly are extremely expensive, weighing remarkably,percent-wise, on the amount of the total investment,but in the praxis are almost never re-usable and re-monetizable.Continuing to describe all the innovations brought toItaly by “WATERLAND”, one of the topics that undoubt-edly draw major interest is the sensational “HALFCONSUMPTION WATERLAND” the new drying sys-tem that makes it possible to enormously reduce boththe energy consumptions and the power installed insidethe self-service laundry, at the same time eliminatingalso the problems and the cost related to the compli-ance with the standards linked with the use of tradition-al energy sources.“HALF CONSUMPTION WATERLAND” therefore meansnot only low energy consumptions, but also low main-tenance cost, easy management and reduction of thetime to manage the activity, traditionally chosen bythose who do not want to use up a whole working dayfor this.However, the novelties do not end here, as the manag-er of a “WATERLAND” can today have the possibility touse the new method “HOT WATERLAND”, studied byRenzacci to obtain the heating of the water without anyadditional cost.As a matter of fact, thanks to the particular equipment,with which a WATERLAND laundry is provided, if the

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customer so wishes, he has the possibility to heat thewater to use it again in the subsequent wash cycles, bymeans of an innovative and original ECOLOGICAL,ENERGY RECOVERY CIRCUIT acting as a powerfulintegrator of the water thermo-regulating system.That is why “WATERLAND” is the only wash centrecapable of heating the water as well, which a few yearsago was considered almost impossible.There are many other novelties offered by “WATER-LAND”, but, to be short, we would like to remind someof the most important ones, among which no doubt THENEW AUTOMATIC PAYMENT SYSTEM “WATER KEY”MULTIPRICE is outstanding.USER-FRIENDLY, SAFE BOTH FOR THE USER AND THEOWNER OF THE ACTIVITY, PROVIDED WITH AN EFFI-CIENT THIEF-PROOF AND ANTI-INTRUSION SYSTEM“WATER KEY” MULTIPRICE. It is the only currentsystem capable of assuring the customer quick and safeaccess to the washing and drying cycles, with the free-dom to choose a personalized price according to theprogram selected, with a quick re-charge system, con-venient and without any additional cost.The “WATERLAND” formula is completed by an accurateresearch into the presentation and the image of theactivity, devised and studied with advantages and pro-posals to immediately perceive THE ADVANTAGES INTERMS OF HYGIENE, CLEANLINESS AND HIGH PROFES-SIONALISM OFFERED BY THE WASH CENTRE.Therefore “WATERLAND” is today one of the most com-plete replies to the need to closely follow the reality andthe evolution of a type of wash service destined to betalked about in our country also in the years to come.Renzacci Spa Marketing Division.

TREVIL

Quando, espandendosi all’interno di un mercato italianodove non ha grandi tradizioni, il settore delle lavanderieautomatiche arriva a coinvolgere un’azienda leaderdello stiro come Trevil, fresca produttrice del brevetto distireria automatica Treviself, significa che molti passisono stati compiuti. Vuol dire che ormai sono stateposte radici tali da prefigurare sviluppi futuri, e inevita-bili consolidamenti di un comparto fatto apposta per lenecessità di una società contemporanea sempre più alleprese con tempi dilatati e occasioni di risparmio.Sono sensazioni che si rafforzano conversando di nuoviprodotti e di trasformazioni di mercato con l’ingegnerCorinna Mapelli, direttrice marketing della Trevil diPozzo d’Adda, in provincia di Milano.- Ingegner Mapelli, può raccontarci come Trevil hainiziato a interagire con il mercato delle lavande-rie a gettone?“Ovviamente un’azienda come Trevil monitora costante-mente ogni sviluppo e ogni fenomeno inerente un set-tore così articolato e multiforme qual è questo dellelavanderie. Per cui nel momento in cui ci sono giunte leprime richieste di stiro self service non ci siamo fattitrovare impreparati”.- Era nelle attese, quindi.“Negli ultimi anni le lavanderie automatiche hannoavuto un notevole incremento anche nel nostro Paese.Talmente importante, che a un certo punto ha iniziato ariguardare non solo il lavaggio, ma anche lo stiro, per-ché evidentemente sempre più utenti scelgono la via diun ‘fai da te’ integrale, sicuramente allettati dalla pro-spettiva di risolvere in un paio d’ore tutti i problemiriguardanti la pulizia del proprio vestiario”.

- In concreto qual la risposta di Trevil a questinuovi bisogni?“Un brevetto chiamato Treviself, applicato a una tavolae a un manichino per lo stiro”.- Quali sono i vostri clienti?“Singoli negozi o catene di lavanderie self service, chesi impegnano a far trovare agli utenti tutte le comoditàpossibili”.- Cosa offrite loro?“Un sistema ideato e sperimentato apposta per questiambienti, che dobbiamo ricordare sono ambienti nonsorvegliati e utilizzabili da tutti”.- Per cui vanno presi determinati accorgimenti.“Esatto. Infatti, per facilitare l’utente, il nostro tavoloTreviself è riscaldato e aspirante, nonché dotato di unferro a vapore che, quando non è utilizzato, per motividi sicurezza resta sempre freddo. Il riscaldamento inizianon appena inserito il gettone, e nel giro di due minutiil ferro è pronto per l’uso”.- Quali altre caratteristiche possiede il vostro bre-vetto?“Una struttura per cui, nel pieno rispetto delle norme disicurezza, tutte le parti critiche non sono accessibili daparte dell’utente”. - E per quanto concerne il pagamento?“Il sistema è stato progettato in modo da funzionare siaa gettoni o monete che con tessera-ricarica connessa aun sistema centralizzato. Quando la macchina da stirodovrà essere installata in un negozio già attivo, il siste-ma di pagamento è personalizzabile su richiesta delcliente, per integrarsi con quello già presente su lavatri-ci ed essiccatoi”.- Ingegner Mapelli, quali sono stati i primi riscon-tri ottenuti con Treviself?“Ottimi. Hanno consolidato la nostra sensazione che ilfuturo delle lavanderie sarà comunque caratterizzato dauna presenza del self service forte e ricca di potenzia-lità”.

When the laundromat sector — which has expandedinto the Italian market where it does not have a long-established tradition – starts to involve a leading man-ufacturer of ironing systems like Trevil, with its all-newTreviself automatic ironing system, this means that we

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Tavolo self service “Treviself” nella versione con gettoniera a bordoTreviself - coin-op ironing board

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have come a long way. It also implies that the ground-work has been laid for future developments and that asector designed especially for the needs of a modernsociety that is increasingly more concerned about doingthings faster and saving money, will inevitably takeroot.This thinking was underscored when talking about newproducts and changes in the market with EngineerCorinna Mapelli, who is the marketing director at Trevil,a company based in Pozzo d’Adda in the province ofMilan.- Engineer Mapelli, can you tell us how Trevilstarted approaching the laundromat market?“A company like Trevil obviously continues to monitorevery development and phenomenon in the wide-rang-ing and multi-faceted laundry sector. So when we start-ed getting the first requests for self-service ironing, wewere not caught unawares”.- So this was not unexpected.“The number of laundromats has risen sharply also inItaly over recent years. This increase has been soimportant, it has come to involve ironing as well aslaundry services, because a growing number of usersare obviously opting for the full “DIY” approach, andfind the prospect of being able to sort out all their laun-dry problems in a few hours very appealing”.- In practice, how did Trevil respond to these newneeds?“A patent called Treviself, applied to an ironing boardand form finisher”.- Who are your customers?“Individual laundries or self-service laundry chains that

are committed to providing their customers with all theconveniences”.- What do you offer them?“A system that has been designed and tested specifical-ly for these facilities, where there is no surveillance andthat are used by everybody”.- Which means that certain measures must betaken.“Exactly. In fact, to make things easier for users, ourTreviself innovation consists of a heated and vacuumingboard provided with a steam iron which, when not inuse, remains cold for safety reasons. It starts to heat assoon as the token is inserted, and within two minutesthe iron is ready for use”.- What other features does your patented systemoffer?“A structure where, in full compliance with safety stan-dards, all potentially hazardous parts cannot beaccessed by the user”. - And what about the payment systems?“The system is designed to operate with either tokensor coins as well as rechargeable cards connected to acentralized system. When an ironing system is about tobe installed in a laundry that is already up and running,the payment system can be customized as requested,so as to integrate with what is already used for thewashers and dryers”.- Engineer Mapelli, what feedback have you beengetting with your first Treviself systems?“Excellent. It confirmed what we already had in mind,that laundries in the future will be very self service andtheir potential will be huge”.

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PARLIAMONETRA NOI

Bisogna dire che il nostro settore offre degli spunti di riflessione spesso interessanti e anche fuoridal comune: lo seguo ormai da quarant’anni e riesco ancora a stupirmi di quello che vedo e chemi viene riferito.Per la verità, devo dire che anche i nostri clienti fanno cose spesso incredibili ed inimmaginabili.Ho scritto “pulitintori alla sbarra” per riferirmi principalmente ad un fatto vero appena accadutodove una nostra collega è stata denunciata per appropriazione indebita per la mancata restituzio-ne di un capo. Per quanto mi è stato detto questa collega ha consegnato un giubbotto alla persona che l’avevaportato senza che questa esibisse la ricevuta: è un errore enorme perché se noi diamo un documen-to quando riceviamo abbiamo il diritto e il dovere di riavere indietro quel documento quando effet-tuiamo la riconsegna, nel caso questo non fosse possibile, il cliente deve per lo meno firmarci inchiaro una dichiarazione di ritiro.Orbene pare che il cliente in questione dopo aver ritirato il capo, lascia passare qualche giorno,torna con la ricevuta e lo richiede di nuovo.È una cosa che è già successa ma, se il cliente è in buona fede e soprattutto gli abbiamo fatto fir-mare una dichiarazione di ritiro, la cosa finisce lì.In questo caso evidentemente il cliente non era troppo in buona fede: dopo aver discusso qualchevolta senza che venga mandata nessuna raccomandata per richiedere la restituzione del capo, ilconsumatore va dai carabinieri e fa una denuncia penale per appropriazione indebita. È un comportamento assurdo e incomprensibile anche perché una causa penale di quel tipopotrebbe avere un iter lungo anni, con costi certo molto superiori al valore dell’indumento, men-tre una normale richiesta di risarcimento su un capo dichiarato smarrito si risolverebbe in brevetempo.Comunque mi preme far osservare che dobbiamo assolutamente richiedere la ricevuta, è una que-stione anche di serietà nostra e di correttezza del cliente, è vero che fanno storie e dicono chepotrebbe essere stata persa ma non possiamo decampare da questa procedura: se non ci danno laricevuta non consegniamo il capo, a meno, come detto prima, che non facciano una dichiarazionedi loro pugno.Sono errori che si possono pagare cari, nel migliore dei casi quello di dover rifondere il valore diun capo già consegnato.Però desidero mettere io alla sbarra i colleghi che ritengono la polizza assicurativa solo un modofacile e tutto sommato economico per togliersi le responsabilità della loro disattenzione o, perchéno, incompetenza.Esaminando io tutte le denunce di sinistro mi rendo conto che alcuni assicurati commettono erro-ri banalissimi, tranquillamente evitabili con un minimo di attenzione, proprio perché si basano sulfatto che poi l’assicurazione paga.Rendiamoci conto che un’impresa di assicurazione non è diversa dalle altre imprese commercia-li: il suo scopo è guadagnare, se noi pensiamo che i rimborsi che riceviamo debbano essere pari osuperiori al premio pagato evidentemente non abbiamo capito qual’è lo spirito di un’assicurazio-ne, questa serve, o dovrebbe servire, per coprire quegli eventi gravi e accidentali, anche errori, chepossono mettere in crisi l’impresa, poi viene pagato anche il golfino ma è chiaro che quando gliuffici di controllo vedono la situazione singola e si rendono conto, per più anni, che sono più isoldi che spendono di quanto incassano questa polizza viene disdetta.Se gli associati assicurati andassero a rileggere le norme generali della convenzione potrebberoverificare che è condizione essenziale che la polizza di responsabilità civile verso terzi sia affian-cata almeno da una polizza incendio e furto del locale. Finora questa clausola è stato spesso sor-volata ma visto l’andamento dei sinistri ciò non potrà più avvenire, pertanto bisogna che tutti prov-vedano a stipulare una seconda polizza per poter dare alla compagnia assicuratrice una ragionevalida per continuare negli anni.L’alternativa è un aumento del premio pagato attualmente.

Cesare Locati

Pulitintori alla sbarra …

e non metaforicamente

ASSOSECCO

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Domenica primo aprile (ma non è stato un“pesce”) ad Imperia, in una bella giornataprimaverile, si è svolto il secondo incontroformativo stagionale per gli operatori del set-tore pulitintolavanderie, nato dalla collabora-zione tra Assosecco e lo sponsor della gior-nata Gianpaolo Fumagalli della ditta Fuma -galli F3.La sede dell’evento era presso il laboratorioImperia Pelli, associata Assosecco dove ladisponibilità e cortesia dei titolari, i signoriGandolfi, già riscontrata in precedenti incon-tri, è stata ampiamente confermata nell’at-tuale occasione.La giornata è iniziata con una breve presenta-zione a cura del Vicepresidente Gabriella

Platè ed è subito entrata, con l’intervento diCesare Locati, nel vivo delle argomentazioniin programma. Ha infatti trattato l’argomento “lavanderiaself service” focalizzando ampiamente leopportunità derivanti dalla gestione di unasimile attività, ma anche le problematicheche possono scaturire a seconda delle moda-lità di gestione che, in alcuni casi, non trop-po corretti, si avvicinano a vere e proprielavanderie tradizionali.La seconda parte forte del programma preve-deva aggiornamenti fiscali riguardanti il set-tore. L’argomentazione è stata trattata inmodo esaustivo, come sempre, dall’ottimocommercialista Dott. Senna, consulente As -sosecco, il quale ormai da profondo conosci-tore del nostro settore, riesce a chiarire leproblematiche emergenti in modo sempre piùspecifico e calzante per la nostra attività. Con grande maestria ci ha parlato di novitàfiscali, redditometro, spesometro, aliquoteiva, limite utilizzo dei contanti, studi settore,con particolare riferimento ai calcoli per lapresunzione del reddito. Il suo metodo dispiegazione è così chiaro che l’essere messiin condizione di capire bene gli argomentitrattati dà a tutti la consapevolezza di cono-scere una parte importante inerente al nostrolavoro.Infine la terza parte della giornata prevedevaprove di lavaggio a cura della ditta FumagalliF3 srl.

ASSOSECCO La voce dei Consiglieri

Incontro formativo

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Lo sponsor, il signor Giampaolo Fumagalli,presenta l’azienda che rappresenta partendodalla nascita della stessa e segnalando comepunto di forza l’attenzione verso il cliente e,per arrivare a ciò, la collaborazione con 6aziende del settore per fornire assieme alleproprie competenze una rosa di macchina -ri/prodotti che vanno dalle macchine del la -vaggio a secco con nuovi solventi a vaporet-te, mangani, prodotti per la detergenza, emolto simpaticamente abbina ai capi utilizza-ti per i lavaggi, una lotteria. Ai primi tre nu -meri sorteggiati sono stati dati in omaggioprodotti della detergenza.Diremmo comunque la terza solo per ordinedi scaletta ma certamente non la menoimportante in quanto si sono fatte prove dilavaggio reali, con un parco macchine che

spaziava dalle piccoline 10kg. alle lavacentri-fughe da 90 kg. di portata, con adeguati es -siccatoi, oltre ad attrezzature sia per lo stiroin capo che per biancheria piana. Un ciclo di lavaggio che ha attirato partico-larmente at tenzione è stato quello effettuatoin acqua, con tutte le tipologie di abiti in ca -po assieme, (lana, cotone, sintetici, ecc..)successivamente asciugate in essiccatoio efinite allo stiro tradizionale, con esito parti-colarmente soddisfacente.Unico intoppo della giornata una insufficien-te erogazione di energia elettrica che nonconcede un risultato ottimale nella parte ri -guardante l’asciugamento.Una bella giornata, ricca di contenuti forma-tivi, un’altra domenica passata a lavorare, maa testimoniare dal numero dei presenti direipiuttosto un incontro di operatori interessati,non solo associati nostri, disposti ad un pic-colo sacrificio, per aggiornarsi e continuareun’attività in rapida trasformazione. Un merito particolare è comunque da attri-buire ad Assosecco, che riesce a mettereassieme la necessità e la voglia di impararedegli operatori del settore, indipendentemen-te dalla loro appartenenza sindacale, con ildesiderio delle aziende sponsorizzatrici, co -struttori o commercianti, che vogliono farconoscere i sistemi, le tecnologie più moder-ne e competitive, per ottenere migliori risul-tati nelle nostre imprese.

Buon lavoro

Gabriella PlatèVice-presidente

Franco CostamagnaConsigliere

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Gent. Sig.ra Letizia Baccichet,

nella Sua lunga lettera non ha dato nessuna risposta alle osser-vazioni che ho fatto riguardo a quel Mostro Burocratico dellaLegge 84 del 22 febbraio 2006 che avrebbe dovuto regolamen-tare l’attività di lavanderia e dettare le regole e i programmidella Formazione Professionale, ma al contrario fa lievitare icosti, non risolve alcun problema se non quello di far pubblicitàa chi la reclamizza come la manna dal cielo.

Gentilissima Sig.ra Letizia, la Formazione Professionale perlavanderie artigianali non è quella che Lei propone: un Corso diLaurea Breve che vorrebbe imporre lo studio di materie inesi-stenti come Principi di scioglimento fisico chimico o lo studio diuna Lingua Straniera, senza la quale non si può esercitare ilmestiere di lavanderia.

Ciò non sarebbe nulla se la Legge, tramite l’introduzione dellafigura del Responsabile Tecnico di Lavanderia, che oggi e per iprossimi 50 anni non si potrà ottenere, non impedisse la venditadelle lavanderie con grave danno per tutti i pulitori:

- per chi deve andare in pensione, perché senza Responsabiletecnico non può vendere la lavanderia e con il guadagno inte-grare la magra pensione;

- per chi deve continuare a lavorare, perché i Comuni senza ilResponsabile Tecnico vorrebbero far chiudere l’attività.

- per chi vuole aprire una nuova attività di lavanderia, perchésenza il Responsabile Tecnico non può farlo.

Le trasmetto in allegato le richieste che il Comune di Roma stamandando alle lavanderie, perché Lei si renda conto che laLegge 84 non favorisce ma contro le lavanderie.

Cordiali saluti.

Falvo sas

Dott. Nicolino Falvo

Fiano Romano, 27/04/2012

Pubblichiamo qui di seguito la lettera perve-nuta da Ing. Falvo e inviata a Letizia Baccichet,Presidente Confartigianato in merito allalegge 84/2006 in risposta a quanto pubblicatosu Rivista Detergo di aprile 2012 pag. 57.

riceviamoepubblichiamo

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29a puntata

AVVISO IMPORTANTE

Il D.Lgs. 6 settembre 2005 N° 206 CODICE DEL CONSUMO a norma dell’art. 7 della legge 29luglio 2003 N° 229 rende obbligatoria l’informazione al consumatore tramite etichetta sulle modalitàdi manutenzione. Quello che è strano e incomprensibile è che si faccia riferimento ad una normativainternazionale ISO 3758/2012 che prevede l’uso di simboli (5 simboli) di proprietà di un privato,Ginetex, che costringe le aziende che vogliono utilizzare quei simboli grafici ad associarsi a SMI. Per inon soci SMI il corrispettivo da pagare annualmente è determinato in relazione alla classe di fatturatodi appartenenza.Vedi http://www.sistemamodaitalia.com/public/imgInf/ADESIONE_GINETEX_sito_iva.pdf

Il decreto ministeriale 101 dell’8 febbraio 1997 “Regolamento di attuazione della legge 10 apri-le 1991 n° 126 recante norme per l’informazione del consumatore, all’art 12 comma 1 precisa che“devono essere fornite al consumatore chiare ed esaurienti informazioni per l’uso del prodotto qualo-ra esse siano necessarie per una corretta fruizione”.Il ministero dell’Industria del Commercio e dell’artigianato con circolare 1251027 del 7 feb-braio 2.001 in materia di etichettatura e manutenzione dei capi d’abbigliamento ha ritenutoche le sopra citate disposizioni siano applicabili, dato il carattere generale della disciplina e lo specifi-co riferimento alle informazioni per il consumatore, anche per la manutenzione, compreso quindi illavaggio dei capi di abbigliamento. In tal senso la suddetta circolare segnala che l’etichettatura dimanutenzione dei capi di abbigliamento possa essere realizzata in conformità alla disposizione dellanorma tecnica europea 23758/1993 (revisionata con la nuova norma UNI EN ISO 3758/05) di recepi-mento della norma internazionale ISO 3758/91) e da pochi giorni sostituta dalla ISO 3758/2012.

Personalmente non ritengo corretto che una norma ISO internazionale da pochi giorni emanata facciariferimento all’utilizzo di simboli di proprietà di un privato, e come tali soggetti ad un obbligo o di asso-ciazione a un ente S.M.I o a un pagamento di una quota annuale a seconda del fatturato.Per rispettare il D.Lgs. 6 settembre 2005 N° 206 CODICE DEL CONSUMO a norma dell’art. 7 della legge29 luglio 2003 N° 229, è sufficiente indicare a parole le modalità di lavaggio (come avviene in America)senza l’utilizzo di simboli onerosi.Personalmente, se sarò supportato dai diretti interessati, avvierò la mia battaglia in tal senso.

Piccola guida del PulitintoreA cura di Ing. Vittorio Cianci direttore di LART

Etichettatura di manutenzione nuovasimbologiaDa pochi giorni (29 marzo 2012) entrata in vigore la NUOVA SIMBO-LOGIA NORMATIVA UNI EN ISO 3758 ed. 2012 (sostituisce ed. 2005)ETICHETTATURA DI MANUTENZIONE MEDIANTE SEGNI GRAFICI

Lavaggio a mano o

a macchina

Candeggio Asciugatura Ferro da stiro e pressa

Manutenzionetessile

professionale

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Solidità al gas fading

Si espone la provetta agli ossidi di azotosecondo normativa e si verifica l’eventualedegrado. La reazione tra ossidi di azoto(scarico di automezzi) e gli ammorbidenticationici fanno virare il colore dell’ammorbi-dente verso il giallo. Il tenore in ossidi diazoto dell’aria ambiente è fortementeaumentato in questi ultimi anni: scarichi diautomezzi, magazzini situati in prossimità diautostrade con forte traffico, impianti diareazione mal funzionanti comportano taliinquinamenti.Talvolta l’ingiallimento è reversibile persemplice esposizione all’aria, altre volte èinvece irreversibile.

Tintura-apparecchiature-comporta-mento fibre-solidità del colore 7a parte

Solidità alla sbianca

tal quale

dopo prova

indice di degrado 2la scala di giudizio va da1 pessimo a 5 ottimo

Solidità alle resine fenoliche

Si espone la provetta sostanze contenentiresine fenoliche e si verifica l’eventualeingiallimento. I derivati fenolici utilizzaticome antiossidanti, conservanti, carrier,presenti nelle resine fenoliche, negli adesivicontenenti tali resine sono diffusi nelleapplicazioni chimiche (ad esempio termoa-desivi – parti gommate delle prese dell’ap-pendino ecc.). L’affinità dei derivati fenoliciper le fibre tessili è differenziata: alta affi-nità per il poliammide e per il poliestere.Una influenza determinante deriva dal finis-saggio o dall’avvivaggio di tali fibre. Sonocritici sotto tale aspetto i prodotti fortemen-te cationici (ad esempio gli ammorbidenti).

Le possibilità che le sostanze di ingiallimen-to arrivino sul tessuto sono due:• le sostanze fenoliche sono presenti nel

tessuto e l’ingiallimento si forma durante ilmagazzinaggio sotto l’influenza dei gasnitrosi

• le sostanze fenoliche presenti comeantiossidanti o conservanti (ad esempionei collanti del termoadesivo o nei gommi-ni delle pinze dell’appendino) migrano sultessuto e si fissano in corrispondenzadella massima affinità, ad esempio negli

tal quale

dopoprova

indice di degrado 1/2la scala di giudizio va da1 pessimo a 5 ottimo

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Capo ingiallito da resine fenoliche

Test di laboratorio

iPURA

iPURA 2.0

40015 San Vincenzo di Galliera (Bologna) - Italy - Via C. Bassi, 1 - Tel. 051/815154 - Fax 051/812697 - www.ilsa.it - e-mail: [email protected].

tal quale

dopoprova

indice di degrado 1/2la scala di giudizio va da1 pessimo a 5 ottimo

ammorbidenti; oppure la sostanza giallagià presente nel termoadesivo o nei gom-mini migra sul tessuto ove viene trattenu-ta dagli ausiliari che hanno una determi-nata attività per i derivati fenolici

Le sostanze gialle sono prodotti di nitrazionee ossidazione di fenoli usati come antiossi-danti ed anti invecchianti.

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Bubbles, crinkling,snagged threads and fraying around the collar

When picking up his cleaned gar-ment, the customer complainsabout crinkling in the area aroundthe collar snaps. In addition to thecrinkling, a great deal of fuzz canbe seen as shown in the photosbelow:

Bolle, grinzature, fili tirati,stramature nella zonacollo

Il cliente lamenta dopo il lavaggiopresenza di grinzature nella zona dichiusura del collo. Oltre alle grinza-ture si nota una forte peluria comenelle foto seguenti:

DIFETTI DEFECT

Il tessuto presenta una bassa resi-stenza allo snagging. Abbiamoriprodotto il difetto della arricciaturae del pelo per semplice sfregamen-to contro una superficie non perfet-tamente liscia. Il difetto si è origi-nato durante l’indosso per sfrega-mento contro il collo o altra superfi-cie non liscia, tipo barba.

The fabric is characterized by a lowresistance to snagging. We repro-duced the puckering and fuzzdefect by simply rubbing the fabricagainst an unsmooth surface. The defect occurred while beingworn, due to rubbing against thewearer’s neck or other unsmoothsurface such as a beard.

Page 53: Detergo Maggio 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

Below is another example of alocalized defect with fraying andnapping on the hem of a jacket’souter fabric, resulting from intenseand localized rubbing during wear.

That having been said, absolutelynothing can be attributed to thelaundry. The blame lies with thefabric due to its poor snaggingresistance and the formation offolds through repeated bendingstress.

When you receive lightweight gar-ments in nylon or viscose fabric,carefully check the terminal collararea and edges of the sleeveswhich may already exhibit thisdefect. As washing can only empha-size the defect, make certain toshow it to the customer before-hand. The washing process itselfcannot give rise to this defect,which was caused during wear.

Un altro esempio di difetto localiz-zato con stramature e fuoriuscitadel pelo su un lembo del tessutoesterno di un giaccone, originatosiper sfregamento intenso e localizza-to durante l’indosso.

Ciò premesso nulla è imputabile allalavanderia. La responsabilità è daricondursi al tessuto per la insuffi-ciente resistenza allo snagging e laformazione di pieghe per sollecita-zione di flessione ripetuta.

Quando si ricevono tessuti moltoleggeri in nylon o viscosa, controlla-re attentamente la parte del colloterminale e i bordi delle manicheche potrebbero già presentare ildifetto che il lavaggio può soloaccentuare e farlo visionare alcliente. Il lavaggio non può dar luogo a taledifetto che si è originato durantel’indosso.

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DD54DETERGO MAGGIO - MAY 2012

RISPOSTE ALLE DOMANDE PERVENUTE NEL MESE DIMARZO

“SE NON SAI DOMANDA”DETERGO ha avviato una rubrica “SE NON SAI DOMANDA” dove l’Ing. Cianci e il suo Staff di collabo-ratori saranno a vostra disposizione per rispondere a tutte le domande che invierete via e-mail agliindirizzi indicati

SE NON SAI DOMANDA

(Risposte chiare a problemi complessi) • Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alle difettosità,

alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei materiali e alle problematichedi manutenzione, alla chimica tessile del lavaggio

• Domande riguardanti le controversie• Informazioni generali e altre informazioni • Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del lavaggio

L’ESPERTO RISPONDE

I quesiti vanno inviati [email protected] a e-mail: [email protected]

Le domande più interessanti sarannopubblicate con relativa risposta

Diffusione delle macchine idrocarburi in Italia e per regione

Le indicazioni sono approssimative e non ufficiali, anche se abbastanzavicine alla realtà:• Lombardia 170• Emilia Romagna 135 • Veneto 130• Toscana 100 • Umbria 35• Lazio 35 • Piemonte 30• Marche 20 • Puglia, Calabria, Campania e Basilicata = Totale 60• Liguria, Valle D’Aosta, Molise e Abruzzo = Totale 25• Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige - Totale 15• Sardegna e Sicilia = Totale 6

Cosa la tintura a freddo e come ci dobbiamo regolare con illavaggio

Il colore o meglio il pigmento colorato (polvere finissima colorata) vienefissato tramite un legante al tessuto; si tratta pertanto di un legame fisico,indipendente dalla composizione del tessuto; il colore non penetra all’inter-no della fibra del tessuto ma si appoggia sullo stesso dando effetti di chia-ro scuro. Si immerge per qualche il capo in una soluzione di acqua, pig-mento e resina e poi viene passato in tumbler o forno per la reticolazionedel collante e il fissaggio del colore I difetti che si possono evidenziare nel lavaggio sono:• cambio di colore (scoloritura generale)• macchie• striature di colore • impossibilità di eliminare le macchieSpesso si notano fasce di colore diverso prima del lavaggio provocate dauna bassa solidità del colore alla luce che ha degradato il capo durantel’indosso.

Page 55: Detergo Maggio 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

Il fade si riconosce strofinando ilcapo a umido in un angolo (scaricadi colore e sbiaditura); in caso diriconoscimento avvisare il cliente,lavare a mano delicatamente sepossibile o a idrocarburi, se neces-sario, nel lavaggio a secco, nonsmacchiare e farsi rilasciare dichia-razione di man leva.

esempio di tintura fade

I difetti che si possono originaresono:• perdita di lucentezza • formazione di micro pieghe non

eliminabili• rientro• cambio di aspetto• perdita di mano

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MUSEO DELLE ETICHETTESegnaleremo di volta in volta le più strane e attendiamo di ricevereanche le vostre segnalazioni per la loro pubblicazione.

Etichetta di composizione sbagliata

in quanto non si possono utilizzare le

parole abbreviate. Le parole devono

essere scritte per intero.

Le abbreviazioni sonoconsentite solo nei

documenti commerciali(bolle di trasporto,

fatture, ecc.).

Se vi un etichetta applicata alcapo che dice “rimuovere gliaccessori prima di lavare” comeci si deve comportare e qualisono le responsabilità dellalavanderia in caso di danno

Se gli accessori si possono facil-mente togliere senza alcuna lavora-zione è obbligo del lavandaiorimuoverli; se non vengono rimossila responsabilità del danno ricadesulla lavanderia. Se gli accessori fanno parte inte-grante del capo e sono ad essi sal-damenti fissati (tramite cucitura,

ecc.) è obbligo del lavandaio avvi-sare il cliente informandolo dellapossibilità di rimuovere le applica-zioni prima del lavaggio e successi-vamente riapplicarle con i relativicosti che il cliente dovrà sostenere(non a voce ma per iscritto); oppu-re è possibile invitare il cliente stes-so alla rimozione degli accessoriprima del lavaggio.Se non si seguono tale istruzioni esi procede al lavaggio con gliaccessori applicati senza rimuo-verli o farli rimuovere, la respon-sabilità del danno è da ricondursialla lavanderia.

DOMANDE PERVENUTE NEL MESE DI APRILE

sposte al pilling

suto

formando tante palline tipo casentino

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DD57DETERGO MAGGIO - MAY 2012

Never ending story SISTRI

Il differimento è una misurainsufficiente! Il contributo è da sopprimere

di Letizia BaccichetPresidente nazionale ANIL Confartigianato

Slitta al 30 novembre il terzo contri-buto SISTRI.Ad annunciarlo in anteprima è statauna nota del ministero dell’Ambienteche spiegava come il dicastero stia“procedendo ad una revisione del si -stema Sistri in modo da semplificaree rendere più efficienti le procedure.Nell’ambito di questo lavoro, d’ac-cordo con la società che ha fornito ilsistema, la Selex Elsag del gruppoFinmeccanica (il cui appalto è sottola lente della Magistratura, ndr), èstato concordato un differimento al30 novembre 2012 del termine per ilpagamento dei contributi per l’annoin corso, che altrimenti sarebbe sca-duto il 30 aprile”.Il differimento del contributo ad unadata successiva alla entrata in vigoredel SISTRI, è un atto di buon senso acui il Ministro dell’Ambiente Corra -do Clini non poteva sottrarsi. Dopo che il decreto Milleprorogheaveva rinviato al 30 di giugno 2012,per la settima volta in due anni, l’en-trata in vigore del sistema di traccia-bilità elettronico dei rifiuti era, infatti,del tutto irragionevole ed ingiusto an -dare a chiedere il 30 aprile alle nostreimprese l’inutile balzello per la terzavolta! Prendiamo quindi atto della nuovascadenza che, tuttavia, riteniamo unprovvedimento insufficiente. Da quasi un anno, subito dopo il cla-moroso flop del click-day dell’11 mag-

gio 2011, stiamo proponendo, co meConfartigianato, ma in accordo con lealtre componenti di RETE Im prese,con insistenza l’abbandono del proget-to o quanto meno una moratoria. È nostra opinione infatti che siaquanto mai necessaria una riflessionecomplessiva sul sistema anche allaluce delle nuove tecnologie che, adesempio, rendono obsolete chiavette eblack-box. Alle migliaia di aziendeartigiane coinvolte, tra le quali lenostre lavanderie, deve essere messoa disposizione uno strumento sempli-ce e soprattutto gratuito. Se costo cideve essere deve essere a carico dichi userà ancora strumenti cartacei,non per chi si converte alle nuovetecnologie. Fanno così le banche,come pure le compagnie aeree. Più ingenerale qualsiasi servizio acquistatoad uno sportello costa di più rispettoa quello acquistato on line.Una storia infinita questa del SISTRI,che è costata oltre 70milioni di euroin contributi pagati dalle imprese nel2010 e nel 2011 che purtroppo sonoandati persi.Per questo motivo confido che neicinque mesi che trascorreranno tral’entrata in vigore del provvedimentoa giugno e la rata 2012 di novembre,il Governo prenda in seria considera-zione di sospendere il pagamento ed’individuare meccanismi di compen-sazione per recuperare i costi finorasostenuti.

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Ridare ossigeno alle piccole imprese soffoca-te dai ritardi di pagamento e dalle restrizionicreditizie. È l’obiettivo del Governo che ha

Nike e Zara nel mirino per“inquinamento ambientale” nellaRepubblica Popolare Cinese

Crediti delle imprese: il Governostudia soluzioni

convocato i vertici delle organizzazioni im -prenditoriali e delle banche per trovare solu-zioni all’emergenza dei crediti insoluti.

Cosa accomuna in Cina Nike, Wal-Mart,H&M, Levi’s, Adidas, Burberry e Zara? Non la moda né i profitti, tantomeno la noto-rietà. Al di là della Grande Muraglia questibrand internazionali detengono un primato ne -gativo nel settore del fashion quali i maggioriresponsabili di inquinamento ambientale. Lo riferisce il rapporto “Ripulire la moda -l’inquinamento della filiera tessile” compila-to da diverse organizzazioni ambientaliste tracui Friends of Nature (FON), l’Institute ofPubblic and Environmental Affairs (IPE), laNanjing Greenstone che ha esaminato la pro-duzione di 48 aziende fornitrici dei grandimarchi.“A molti piace la moda, indossare bei capid’abbigliamento, ma pochi sanno che dietrogli abiti si nasconde una vera e propria viola-zione delle regole ambientali da parte digrandi brand nazionali ed internazionali chestanno danneggiando l’ambiente idrico cine-se”. Inizia così il rapporto 2012 che poi scen-

de nel dettaglio: “Il volume delle fibre tessiliche si lavorano in Cina è pari a circa la metàdell’industria tessile mondiale, mentre l’e-sportazione di abiti e tessuti occupa il 34%delle esportazioni globali. Sono più di 6milale imprese tessili registrate nel database dellemappe di inquinamento della Cina; di questemolte sono prive di autorizzazioni, scaricanodirettamente le acque nere senza pri ma fil-trarle”.Sapere tutto ciò farà sicuramente piacere allemigliaia e migliaia di imprese italiane, moltedel settore lavanderia che lavorano nel finis-saggio, tenute al rispetto, anche molto onero-so, di norme per la salvaguardia dell’ambien-te e dei lavoratori. Senza andare ulteriormente ad indagare suiprodotti che usano le aziende asiatiche spessonon conformi alla normativa europea perchédannosi per la salute di chi entra in contattocon prodotti tessili contenenti elementi aller-genici e qualche volta anche cancerosi.

Notizie Sindacali

“Ripulire la moda - l’inquinamento della filiera tessile” è realizzato da Friends ofNature associazione ambientalista cinese, in collaborazione con Institute of Pubblic andEnvironmental Affairs (IPE) e Nanjing Greenstone

Sul problema dei ritardi di pagamento, il Presidente diConfartigianato, Giorgio Guerrini, ha chiesto immediata liquiditàper gli imprenditoriDD58

DETERGO MAGGIO - MAY 2012

Page 59: Detergo Maggio 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

È illegittima l’adozione di ipoteche sugli immobili da partedell’Equi talia-Agenzia per cifreinferiori 8 mila euroÈ quanto stabilisce con la sentenza del 12aprile 2012, n. 5771 la Corte di Cassazioneanche se la notizia è diventa ufficiale solo dapochi giorni.Costringere il contribuente a pagare ipotecan-do il proprio appartamento è da oggi illegitti-mo e agisce contro la legge chiunque, com-prese eventuali altre agenzie di riscossione seapplicassero l’intervento per somme inferioriad 8mila euro.

Dopo il suicido di diversi imprenditori italia-ni, tra cui purtroppo diversi artigiani, la cortesuprema è corsa ai ripari sanando una situa-zione ormai ingestibile che stava portandosul lastrico tantissime famiglie italiane ancheper piccoli debiti.

Alla luce dell’intervento migliaia di ipotechesugli immobili dovranno essere, e verranno,cancellate da Equitalia.

Le ipotesi indicate dal Ministro dello svilup-po economico Corrado Passera prevedono unparziale sblocco di 20-30 miliardi messi adisposizione dalle banche per cominciare adaggredire la mole di oltre 70 miliardi di debi-ti maturati dagli enti pubblici nei confrontidelle imprese. Ma Confartigianato e ReteImprese Italia hanno espresso forti perples-sità su come questi soldi potranno essererealmente e immediatamente incassati dagliimprenditori. All’incontro ha partecipato il Presidente diConfartigianato Giorgio Guerrini che non hausato mezzi termini per mettere in chiaro leesigenze delle imprese e ha bocciato la pro-posta della cessione del credito ‘pro solven-do’, cioè quella in cui la banca anticipa ildenaro all’impresa che però rimane garante

del debito contratto dalla pubblica Ammi ni -strazione.‘Abbiamo chiesto con forza - sottolineaGuerrini - quella che per noi è la strada mae-stra, vale a dire la compensazione dei creditivantati dalle imprese nei confronti dellaPubblica amministrazione con i debiti delleimprese verso il Fisco. Se questo non saràpossibile, non accetteremo alcuna scorciatoiache penalizzi le imprese con aumento diburocrazia e di costi. Vogliamo invece che il debitore pubblicaamministrazione sia obbligato a far fronte asuoi doveri. Tra i due soggetti in campo,Pubblica amministrazione che crea il proble-ma e impresa che lo deve risolvere, non cideve essere un mediatore, cioè la banca, chespecula su questo problema’.

Il Governo alla prova dellesemplificazioniIl premier Monti dichiara guerra alle complicazioni burocratichea colpi di decreti legge, ma per vedere effetti concreti bisogneràaspettare ancora

Le buone intenzioni non mancano: il decreto‘Semplifica Italia’, convertito in legge pro-mette molte delle cose che Confartigianato

In pochi mesi gli impegni del Governo persemplificare la vita degli imprenditori sonodiventati norme dello Stato.

DD59DETERGO MAGGIO - MAY 2012

Page 60: Detergo Maggio 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

Notizie dal Territorio

Nei capi d’abbigliamento sostanze pericolose per la salutedi consumatori e operatoriA lanciare l’allarme è Confartigianato Bari in un convegno organizzato dalla categoriadelle pulitintolavanderie e dal Gruppo donne Impresa

Gli operatori della manutenzione dei capid’abbigliamento scendono in campo per tute-larsi contro agenti nocivi per la loro salutepresenti illegalmente in molti prodotti tessili.Diffusissimi e a prezzi concorrenziali, da an -ni ormai i nostri mercati sono letteralmenteinvasi dalle importazioni di capi di abbiglia-mento e tessili per la casa, ma diffusione eprezzi bassi nascondono talvolta problemi diillegalità, sfruttamento del lavoro, utilizzo disostanze nocive alla salute.A partire dal giugno 2007 l’Unione Europeaha adottato la normativa “Reach”, che si oc -cupa della regolamentazione l’importazionedi sostanze chimiche e per il loro uso all’in-

terno dei beni di consumo. La normativa èestremamente importante nell’ottica dei con-trolli, poiché prevede sia la registrazione chela successiva autorizzazione all’uso di circa il30% delle sostanze chimiche circolanti nelterritorio europeo.Il settore tessile è senza dubbio uno tra i piùcolpiti dal commercio illegale: ogni annomigliaia di tonnellate di prodotti contraffattientrano in Italia e nel resto dell’Europa. I prodotti, oltre ad essere dei clamorosi falsi,sono spesso trattati con sostanze chimichenon idonee al contatto con la cute umana, epossono dare origine a fenomeni allergici odi intossicazione. Ma i problemi per la salute

sollecita per ridurre i 23 miliardi di costi bu -rocratici sopportati ogni anno dagli imprendi-tori italiani.Ad esempio, in materia di controlli sulleaziende, l’impegno è di tagliare adempimentiinutili per evitare duplicazioni delle verifiche.Da gennaio 2013 meno oneri anche per par-tecipare alle gare d’appalto. Scomparirà poi l’obbligo di predisporre e ag -giornare il documento programmatico sullasicurezza previsto dal codice sulla privacy. Tra le novità, anche l’autorizzazione unicaambientale che sarà rilasciata da un solo ente.Inoltre, verrà tolta una inutile duplicazionenelle certificazioni di conformità degli im -pianti.E ancora, a partire dal primo gennaio 2014,nella Pubblica amministrazione saranno uti-

lizzati esclusivamente i canali e i servizi tele-matici, compresa la posta elettronica certifi-cata.Per far decollare la riforma, inizierà una fasedi sperimentazione in alcune zone d’Italiadove le imprese potranno volontariamenteoffrirsi di partecipare al test. Insomma, le premesse per rivoluzionare lavita degli italiani ci sono tutte: ma ora si trat-ta di passare rapidamente dagli impegni aifatti. Le norme contenute nel decreto SemplificaItalia rinviano infatti a successivi provvedi-menti di attuazione. Quindi il rischio da evi-tare è che i buoni propositi rimangano soltan-to scritti sulla Gazzetta Ufficiale e che peravere risultati concreti occorra aspettare an -cor tanto, troppo tempo.

Notizie Sindacali

DD60DETERGO MAGGIO - MAY 2012

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Notizie dal Territorio

non arrivano solo dai “tarocchi” ma anche dacentinaia di migliaia di prodotti all’apparenzaregolari.I manutentori dei capi di abbigliamento ecioè i pulitintori maneggiano annualmenteenormi quantitativi di capi: come possono es -sere sicuri che i capi non siano stati trattaticon sostanze tossiche? Quali sono i rischi acui vanno incontro? Il Direttivo provinciale Pulitintolavanderie diConfartigianato in collaborazione con il Di -rettivo Donne Impresa in un convegno tenu-tosi il 22 aprile presso l’Hotel UNA Regina aBari, ha voluto fare il punto della situazionee cercare di fornire utili informazioni. Subito dopo i saluti introduttivi del Presi den -te di Confartigianato Bari - Francesco Sgher -za - e della Presidente del Gruppo DonneImpresa - Maricì Levi, si è entrati nel vivodella questione, con gli interventi dei Rela -tori che hanno affrontato il tema.Il Presidente Confartigianato Puglia dellaCategoria - Vito Carone - ha fatto presentenel suo intervento che oltre il 70% dei capid’abbigliamento commercializzati in Italiacontengono resine altamente tossiche per lasalute, e che queste sostanze provocano sem-pre più frequentemente dermatiti allergicheda contatto, edemi polmonari, desquamazionied eritemi. La tossicità di un capo d’abbiglia-mento è determinata principalmente dallesostanze utilizzate per la tintura e il finissag-gio, ha evidenziato il Presidente Carone, echiunque venga a contatto con queste sostan-ze è esposto a notevoli rischi per la salute.L’incidenza delle reazioni allergiche cutaneeè stata confermata dalla prof.ssa CaterinaFoti - docente presso l’Università degli studidi Bari ed esperta in dermatologia allergolo-gica e professionale - che ha messo in guar-dia dai coloranti e dagli ftalati, impiegati perammorbidire i tessuti gommati, ma anche daisacchetti “silica gel” provenienti dall’estremo

Oriente, che possono contenere una sostanza- il dimetilfumarato - usato come biocida pereliminare le muffe e che è altamente tossico.Il dott. Domenico Pistillo - Ispettore REACH,dello Spesal Bari con il dott. Raffaello MariaBellino - Referente REACH-CPL RegionePuglia, hanno trattato il tema della normativaReach.REACH, acronimo di Registrazione Valuta -zione Autorizzazione e Restrizione dellesostanze chimiche, è un Regolamento che hacome obiettivo principale il miglioramento ela conoscenza dei pericoli e dei rischi deri-vanti dai prodotti chimici per assicurare unmaggiore livello di protezione della saluteumana e dell’ambiente. I Regolamenti REACH e CPL hanno abroga-to e sostituito buona parte della normativacomunitaria in materia di sostanze chimicheed hanno previsto che siano i fabbricanti e gliimportatori di sostanze e preparati ad effet-tuarne la registrazione. Una rivoluzione nella gestione delle sostanzechimiche in Europa: ora l’onere della provarelativo alla sicurezza dell’impiego di unadeterminata sostanza chimica è stato trasferi-to ai produttori.In Puglia è stata già avviata l’attività ispetti-va ed è stato creato un coordinamento tra gliAssessorati alle Politiche della Salute,all’Ecologia e allo Sviluppo Economico, ilDipartimento di Chimica dell’Università diBari e l’ARPA.Dall’incontro è emersa la necessità di orga-nizzare un Osservatorio che possa monitorarel’attività svolta dagli ispettori REACH, dagliuffici USMAF, dai NAS e dagli operatoridella manutenzione.In conclusione dei lavori è intervenuto ildott. Mirco Mongillo rappresentante di FIR-BIMAT che assieme alla locale LAVAMAT,hanno consentito con la loro sponsorizzazio-ne la realizzazione dell’iniziativa. DD61

DETERGO MAGGIO - MAY 2012

Page 62: Detergo Maggio 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

Nella notte dell’11 aprile scorso ci ha lasciato Roberto Bianchini che, all’età di 85 anni, è rimasto vittima di un banale incidente domestico.

Persona estremamente lucida e vitale, Roberto Bianchini sarà ricordato come manager di fondamentale importanza nella storia di Alsco,

grande gruppo che attualmente rivaleggia nel mondo con consociate nate molto prima.

Come direttore del primo stabilimento, Merlino, e in seguito come direttore generale, Roberto Bianchini ha gestito la nascente Alsco Italia,

allora Lis Italiana, dal 1964 al 1989, mietendo successi professionali che hanno portato gli azionisti a costruire la sede di Pomezia e ad acquisire quelle di Cagliari, Padova e Lugano.

La sua capacità innovativa e organizzativa lo ha portato a essere unodei principali promotori del settore delle lavanderie industriali attraverso la costituzione

dell’associazione imprenditoriale di categoria (attuale ASSOSISTEMA) di cui era “consigliere a vita”, e la creazione e promozione di EXPOdetergo, fiera internazionale di assoluto rilievo.

Dopo aver lasciato, per raggiunti limiti di età, la piena occupazione ha continuato a esercitare un prezioso ruolo operativo al’interno di Alsco, creando l’Ufficio Qualità.

In virtù delle sue qualità, umane e professionali, Roberto Bianchini risultava ammirato e rispettato a livello nazionale e internazionale da colleghi e concorrenti.

Ecco perché siamo tutti vicini alla moglie Luciana e al figlio e collega Stefano nel momento di questo grave lutto.

Page 63: Detergo Maggio 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

SCHEDA DI ADESIONE

La sottoscritta azienda __________________________________________________________

con sede in ______________________ Via ________________________ n°_______________

Tel. ____________________________ Fax _________________________________________

e-mail _________________________ www. _______________________________________

chiede di aderire alla

Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessiliobbligandosi ad osservare le norme dello Statuto in vigore nonché tutte le deliberazioni conformi alle leggi e allo statuto che saranno prese dai componenti organi dell’Associazione.

SOCI ORDINARI� fabbricanti di macchinari� produttori di detergenti, solventi, materie ausiliarie, accessori� produttori di manufatti tessili� rappresentanti generali ed esclusivi/filiali di agente generaleSOCI AGGREGATI� agenti/rappresentanti di produttori italiani (devono essere agenti generali ed esclusivi)

Nome e cognome del rappresentante dell’azienda

____________________________________________

Codice fiscale/Partita IVA _____________________

Data ________________ Timbro e firma_____________________

C O N TAT TAT E C I P E R S A P E R N E D I P I Ù

L’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione deiTessili, oltre a provvedere alla tutela degli interessi dicategoria, ha come obiettivo primario la rappresentan-za di un comparto disomogeneo per sua natura e lapromozione degli aspetti caratterizzanti come la cresci-ta culturale della manutenzione del tessile e l’etica del-l’immagine dei fornitori quali partners dei clienti finali.

Per entrare a far parte dell’As so cia zione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili è richiesto un contri-buto annuo di Euro 1,000,00 .

Vi preghiamo di compilare ed inviare alla Segreteriaassociativa la scheda riprodotta.

20158 Milano, Via Angelo Masina, 9 Tel. (02) 39314120 Fax (02) 39315160e-mail: [email protected] - www.assofornitori.com

Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

Page 64: Detergo Maggio 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

Elenco iscritti all’Associazione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili

MACCHINARIMACHINERY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

ELECTROLUX PROFESSIONAL S.p.a.Viale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.a.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.a.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLILSA S.p.a.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.a.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via C. Pavese, 1/3 20090 OPERA MILAVASTIR S.r.l.Contrada Motta87040 CASTROLIBERO CSMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MOPAZZI S.r.l.Contrada Vallecupa64010 COLONNELLA TEPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIRATIONAL S.r.l. AGA BrandVia Catagnina, 1054100 MASSA MSREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BORENZACCI S.p.a.Via Morandi, 13 06012 CITTÀ DI CASTELLO PGSKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MO

THERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.a.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOVEGA SYSTEMS ITALIAVia Scipione Ammirato, 2150136 FIRENZE FIZETOLINK S.r.l.Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

Distributori/Distributors

LAVATEC LT ITALIA S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CRSETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIRO

IRONING EQUIPMENT

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

BARBANTI CARLO S.n.c.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MODUE EFFE S.p.a.Via John Lennon, 10 - Loc. Cadriano 40057 GRANAROLO DELL'EMILIA BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIPONY S.p.a.Via Giuseppe Di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. marchio SILCVia Campania, 19 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

Distributori/Distributors

LAVASECCO 1 ORA-CATINET/Sankosha S.r.l.Via Roma, 10810070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE,

ECC.DETERGENTS, SOLVENTS,

AUXILIARIES, ECC.

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

ALBERTI ANGELO PRODOTTI CHIMICIVia I° Maggio, 22/24 40064 OZZANO DELL'EMILIA BOBIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHT ITALIA S.r.l.Via Luigi Settembrini, 920020 LAINATE MICHRISTEYNS ITALIAVia F.lli di Dio, 220063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MIDIM S.R.L. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1520051 LIMBIATE MIECOLABVia Paracelso, 6 - Centro Dir. Colleoni20864 AGRATE BRIANZA MBFALVO S.a.s. Via del Progresso, 12 00065 Fiano Romano RMMONTEGA S.r.l.Via Larga, 647843 Misano Adriatico RNRARO S.r.l.Via 1° Maggio, 1475100 MATERA MTTENSIOCHIMICA INDUSTRIALE S.p.a.Via Giuseppe Di Vittorio, 38 25125 BRESCIA BS

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A.P.LAV. di LucidiContrada San Pietro, 12 63010 MASSIGNANO AP

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DDDETERGO Pubblicazione ufficiale dell’Unione Italiana Manutenzione dei Tessili e Affini

Direttore responsabile: Stefano FerrioComitato di redazione: Roberto Colombo, Laura Lepri, Cesare Locati, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Pino Pisacane, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Felice Mapelli, Gabriella Platè, Giovanni SalvatiSi ringraziano i signori: Letizia Baccichet, Bruno Cafaro, Vittorio Cianci, Carlo Miotto, Laura Lepri, Cesare LocatiDirettore Generale: Ugo SalaSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità:DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via A Masina, 9 Tel 02 39314120 • Fax 02 39315160 • e-mail: [email protected] - www.detergo.euProgetto grafico e impaginazione: STRIKE • Milanoe-mail: [email protected]: Presscolor • MilanoLa riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 32,00 (anziché Euro 42,00) - (22 numeri) Euro 54,00 (anziché Euro 84,00)• Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50ON LINE - In formato elettronico per l’anno 2012 verrà inviata in forma gratuita. Inviare e-mail con richiesta a: [email protected] versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo: C/C Postale n° 60515715BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO - IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 11.000 copieLa pubblicità non supera il 50% del numero delle pagine di ciascun fascicolo della RivistaAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa ROC N. 18402Distribuzione: Poste Italiane s.p.a.

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CORITEX S.n.c.Via Cà Volpari, 2524024 GANDINO BGEMMEBIESSE S.p.a.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO ALGASTALDI & C. S.p.a. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.a.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LCMASA S.p.a. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre 37 - LOC. BOLLADELLO21050 CAIRATE VANOBILTEX S.r.l. - GRUPPO TESSILE LGVIA I° MAGGIO, 39/4125038 ROVATO BS

PAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VATELERIE GLORIA S.n.c.Viale Carlo Maria Maggi, 25Loc. Peregallo - 20855 LESMO MBTESSIL TORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MI

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CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

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A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANOABG SYSTEMS S.r.l.Via Milano, 720084 LACCHIARELLA MIALVI S.r.l.Strada Statale 230, 49 13030 CARESANABLOT VCNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RM

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SCAL S.r.lViale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

LEGGE PRIVACY - TUTELA DEI DATI PERSONALIINFORMATIVA AI LETTORIRendiamo noto agli abbonati e ai lettori di Detergo che i dati utilizzati per la spe-dizione della rivista fanno parte dell’archivio elettronico della Deterservice srl,con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano.I dati vengono trattati ed utilizzati nel rispetto delle norme stabilite dal D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati personali a mezzo strumenti cartacei o elettronici.In particolare questi dati (consistenti essenzialmente in nome e indirizzo) vengo-no utilizzati per la spedizione della rivista e di materiale a stampa connesso conl’attività editoriale della Deterservice srl.Ciascun lettore può richiedere in qualsiasi momento, a mezzo posta o fax, disapere quali suoi dati sono in archivio, richiederne la modifica, la rettifica oanche la cancellazione. I dati non sono ceduti e diffusi a terzi né utilizzati perscopi diversi da quelli sopra citati.

FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160� di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl;� di modificare i dati come sopra specificati;� di cancellare nell’archivio i suoi dati

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ALLIANCE 55AGA 31CATINET 29FALVO 33GIRBAU 25GRANDIMPIANTI ILE 35ILSA 51IMESA 1a di copertina

JENSEN GROUP 3LAVASECCO 1 ORA 29MASA 3a di copertina

PONY 19PIZZARDI 27RATIONAL 31RENZACCI 39SANKOSHA 29SIL FIM marchio SILC 4a di copertina

SPEED QUEEN 55TREVIL 53

INDICE DEGLI INSERZIONISTI/ADVERTISERS’ DIRECTORY

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I tessuti Masa. Qualità e durata in primo piano.

Il tempo è il giudice più severo per garantire la qualità di un prodotto. Lo sappiamo bene noi della Masa che, per la produzione della nostra tovaglieria e dei nostri coordinati per camera e bagno, utilizziamo solo filati altamente selezionati. Inoltre, gli elevati standard tecnologici di produzione - e il costante controllo qualitativo su tutte le fasi di confezionamento - ci consentono di ottenere un prodotto finito che unisce a un design moderno ed esclusivo carratteristiche di resistenza e di durata senza paragoni. Solo in questo modo possiamo essere sicuri che i nostri prodotti, anche dopo ripetuti lavaggi industriali, mantengano inalterata la loro qualità e la loro bellezza originali.

THE MASA FABRICS. LONG-LASTING PRODUCTS GIVING PROMINENCE TO QUALITY. Time is the severest judge to guarantee product quality. Masa, who is well aware of it, uses only highly selected yarns to manufacture its own table linen as well as bathroom and bedroom sets. Moreover, high technological production standards and the constant quality control on all packaging phases allow us to realise a finished product that can combine a modern and exclusive design with matchless wearability and durability features. Only in doing so, we can be sure that our products can keep their original quality and beauty unaltered even after repeated industrial washing processes.

Masa S.p.A Industrie Tessili - Via Mestre 37 - 21050 Bolladello di Cairate (VA) ItalyTel. +39 0331 310145 Fax +39 0331 311325 E-mail: [email protected] www.masa.it

Azienda con Sistema QualitàUNI EN ISO 9001:2000 - Certificato N. 247

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