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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine SETTEMBRE 2012 Numero 9 SEPTEMBER 2012 Number 9 INTERNATIONAL C C O O V V E E R R S S T T O O R R Y Y Vega, nuove soluzioni con cui arricchire un catalogo fatto di grandi macchine Vega, innovative ideas to enhance a line of already excellent machines 9-2012 Personaggio del mese Personality of the month Ad van Geffen Filosofia del gruppo Vega Vega Group Philosophy TECNOLOGIA Le attenzioni grazie a cui ottenere un perfetto lavaggio a secco TECHNOLOGY Take steps to ensure you achieve superior dry cleaning results PROCEDURE Etichette cosa devono sapere i produttori del tessile PROCEDURE Labels what fabric makers need to know Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine C C o o v v e e r r s s t t o o r r y y p p a a g g . . 8 8

Detergo Settembre 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco. The industrial laundry and dry cleaning magazine. Tutte le news sulla lavanderia industriale italiana, produttori di macchina, detergenti, attrezzature le trovi sul portale detergo.eu

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Page 1: Detergo Settembre 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

SETTEMBRE 2012 Numero 9SEPTEMBER 2012 Number 9

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CCOOVVEERR SSTTOORRYYVega, nuove soluzionicon cui arricchire un catalogo fattodi grandi macchineVega, innovative ideasto enhance a line of already excellent machines

9-2012

Personaggio del mese

Personality of the month

Ad van Geffen

Filosofia del gruppo Vega

Vega Group Philosophy

TECNOLOGIA Le attenzioni grazie a cui ottenere un perfetto lavaggio aseccoTECHNOLOGY Takesteps to ensure youachieve superior drycleaning results

PROCEDURE Etichette cosa devono sapere i produttori del tessilePROCEDURE Labelswhat fabric makers need to know

R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

CC oo vv ee rr ss tt oo rr yypp aa gg .. 88

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"Ambiente,Tecnologia e

QualitàLa Proposta

per il Futuro"

al Grand Hotel Baglioni a Firenzeil 28/29/30 settembre 2012

E X P O D E T E R G O I N T E R N A T I O N A Linvita tutti i Fornitori Italiani

delle lavanderie a secco e industriali

Un appuntamento imperdibile in preparazione diEXPODETERGO 2014

al Convegno

Page 3: Detergo Settembre 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

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Ci sono bambini che la verdura non la mangiano perché sono nati in Paesi dove spesso si va a dormire a stomaco vuoto, si vive nelle baracche e si muore per un banale morbillo. Dove si lavora anziché imparare a leggere e scrivere. Eppure basta poco per cambiare le cose. Dipende anche da te.Qui da noi, con 82 centesimi ci compri a mala pena un chilo di patate. Ma in Africa, in Asia e America Latina, con il sostegno a distanza e 82 centesimi al giorno garantisci cibo, acqua potabile, istruzione e assistenza sanitaria a un bambino e alla sua comunità. Diritti, prima ancora che condizioni necessarie per vivere.

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PICCOLA GUIDA DEL PULITINTORE 46 Solidità del colore 48 Etichettatura dei prodotti tessili - Una panoramica

sugli obblighi dei produttori 2a parte53 “Se non Sai Domanda”54 Difetti 54 Museo delle etichette

CONFARTIGIANATO 55 Individuazione dei titoli culturali abilitanti per l’e-

sercizio dell’attività di “Tintolavanderia”56 Siglato l’accordo ‘taglia code’ tra agenzia delle

entrate e rappresentanti delle impreseIl credito alle PMI ‘sorvegliato speciale’ da Reteimprese Italia e Artigiancassa

57 Le imprese spronano il Governo e i partiti: rilan-ciare la crescita in Italia e in Europa

58 Il 18 luglio ha debuttato la riforma del mercatodel lavoro

60 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI/MEMBERSTO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS’ ASSOCIATION

62 INDICE DEGLI INSERZIONISTI/ADVERTISERS’DIRECTORY

EDITORIALE/EDITORIAL6 Associative actions, the path shown by our dear

friend Cesare 7 Associazionismo, la via maestra indicataci dal

caro amico Cesare AZIENDE DI SUCCESSO/SUCCESS STORIES

8 Lavare è una musica, e Vega Systems insegna asuonarla/Laundering is music, and Vega Systemsis maestroTECNOLOGIE

12 L’asciugatura nel lavaggio a secco - Una fase dacurare con attenzione INFORMAZIONE COMMERCIALE/TRADE INFO

18 Il percloroetilene è il prodotto di eccellenza per illavaggio a secco professionale/Perchloroethyleneis the Product of Choise for Professional DryCleaningASSOSISTEMA

21 Appello di Assosistema a Clini a favore del riciclodei tessiliIL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO/THE SECRET OFMY SUCCESS

22 Servizi Italia, la regola della perfezione/ServiziItalia, rules for excellenceINFORMAZIONE COMMERCIALE/TRADE INFO

28 IMESA - La tecnologia RFID nell’identificazione delcapo: aprire la lavanderia a nuove frontiere! IMESA - RIFD technology: A new fronteer in thecleaning shop! SPECIALE/SPECIAL

30 LAVANDERIE INDUSTRIALI Stiratura, piegatura econfezionamento/RENTAL LAUNDRIES IroningFolding and PackagingIL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO

38 Lavanderia Azzurra, dove pulire è un’Arte ASSOSECCO

41 Pronto ? …. Risponde l’Associazione42 Il ricordo di Cesare Locati44 La scomparsa di Cesare Locati44 C’è la crisi? E noi puntiamo sul miglioramento del-

l’attività

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SETTEMBRE 2012 Numero 9 - SEPTEMBER 2012 Number 9

SOMMARIO/CONTENTS

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Partnering up. Teaming up. Networking.These are the almost obsessive must-haves of our daily lives. As proof of the evermore widespread uncertainty of facing a future that is filled with so many snares andthe unknown.Leaving slogans aside, this has raised some very fundamental questions about whatwe thought would never change until just the other day. And it is happening in thelaundry sector too. With competition for example. Because, while competition neces-sarily continues to exist, the boundaries among the various players are not as strictlyseparate. These days, for most of us survival necessarily rests on our ability to sharethe various market niches.Customer relations are also changing within these more cohesive systems. Because more rules are being shared when it comes to sales, guarantees and trans-parency.It’s nice, and touching to discover that you don’t need to consider what is happeningnowadays to see this. As our dear friend Cesare Locati reminded us. His passingaway leaves a painful and permanent void, for his family, as well as for Assosecco,the association of which he was the unfailing and enthusiastic Chairman for so manyyears.A gentleman from the old school, Cesare Locati, so courteous and gentlemanly, and akeen observer of shifting times and customs. And he conveyed this perfectly to thepublic in a video on YouTube where he spoke, with the passion and expertise that hewas so well-known for, about labels, expensive garments, artisan companies and newautomated systems. Always deeply engaged in the legitimate interests of companiesand the rights of their customers.We will be dedicating other articles and pages in the future to the exemplary personthat Cesare Locati was, in this magazine which was so dear to him. And to which he

leaves a vision of associative actions, and of human relations ingeneral, both of which we cannot do without.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A L

Associative actions, the path shownby our dear friend Cesare

DD6DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

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Fare sistema. Fare squadra. Fare rete.Imperativi categorici quasi ossessionanti nella nostra quotidianità.A testimonianza di insicurezze sempre più diffuse circa la possi-bilità di affrontare da soli un futuro così carico di insidie e zoned’ombra.Al di là degli slogan, affiorano interrogativi molto radicali circaconcetti che sembravano fino all’altro giorno immutabili. Anche nel settore della lavanderia. Circa la concorrenza adesempio. Che continua necessariamente a esistere, ma senza irigidi steccati di divisione fra i soggetti impegnati nella “compe-tition”. Oggi spartirsi per quanto possibile le varie nicchie dimercato è condizione necessaria alla sopravvivenza del maggiornumero dei soggetti.Ma anche il rapporto con la clientela muta all’interno di sistemi più coesi. Perché aumenta il peso di regole condivise a proposito di vendite, garanzie, trasparenza.È bello, oltre che emozionante, scoprire come non sia indispensabile soffermarsi allastretta attualità per appurare verità del genere. Ce lo ricorda il caro amico Cesare Locati,nel momento di una scomparsa che lascia un vuoto doloroso, oltre che nella sua famiglia,in quell’Assosecco di cui è stato incrollabile e trascinante Presidente per così tanti anni.Un gentiluomo d’altri tempi, Cesare Locati, i cui tratti, così garbati e signorili, si accor-davano con una sensibilità costante per il mutare dei tempi e dei costumi. Lo si coglie perfettamente in quella sorta di pubblico testamento rappresentato dal videodi YouTube dove lo si rivede parlare, con la passione e la competenza per cui era noto, dietichette, capi pregiati, aziende artigiane e nuovi sistemi automatici. Con un’attenzione sempre viva allo stesso modo per i legittimi interessi delle imprese e idiritti dei loro clienti.Nei prossimi numeri avremo modo di dedicare a una figura così esemplare come quelladi Cesare Locati altri scritti e altre pagine di questa sua amata rivi-sta. Alla quale lascia in eredità una visione dell’associazionismo, epiù in generale delle relazioni umane, da cui non si può prescindere.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A L E

Associazionismo, la viamaestra indicataci dal caroamico Cesare

DD7DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

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• A journey through the Florence (Italy) head-quarters of the brand set up in Holland elevenyears ago.

• To uncover not only the superiority of its prod-ucts, but also its round-the-clock services andsupport, built upon courtesy and a desire tohelp find a solution to your problems, eitherdirectly or indirectly.

The symbol of Vega Systems is a large harp.Every string on the harp represents one of the opportuni-ties, questions or requirements that make up the increas-ingly complex and multi-faceted universe of the commer-cial laundry business today. From towel-folding to dryercapacity, from scanning soil and stains to the needs of asports facility, from the versatility of a conveyor belt tospin-dryers designed specifically for work-wear, from theavailability of a valuable piece of used machinery to thespare parts for a cart-washer.The ability to pluck each string of the harp lightly, accu-rately and with the skill required of anyone who wants toparticipate in such a diversely-structured industry, onethat’s also closely linked to countless other fields. Becauseit is increasingly clear that any discussion about launder-ing today implies occasionally crossing over into the fieldsof restaurant and food services, textiles, automated serv-ices, ecology and the hospitality industry. The idea of the harp is a music analogy authored by Advan Geffen, a Dutch businessman who founded VegaSystems B.V. in 2001. His is a prominent name among thetop global players in the world of laundry machinery andproducts.Evidence that eleven years were sufficient to secure anindisputable leadership position for Vega Systems is cor-roborated by the prestigious award presented to him in2012 by the Dutch community of Oss. The town’s mayorpresented the award to Van Geffen at the “Businessgala”in Klooster Bethlehem in Haren. Not yet 50 years old, therecipient has achieved such bold objectives by capitalizingon previous experience at the helm of other top-notchbrands like Amko.And, eleven years was also time enough to solidly estab-lish the international standing of Vega Systems.

• Viaggio nella sede italiana a Firenze, del marchionato in Olanda undici anni fa.

• Per scoprire un’eccellenza non solo di prodotti,ma anche di servizi e assistenza continua formu-lata sulla presenza e sulla cordialità e per risol-vere i vostri problemi direttamente o indiretta-mente.

L’immagine di Vega Systems è quella di un’immensaarpa.

Ogni corda dell’arpa corrisponde a una delle opportunità,dei quesiti, dei bisogni che oggi costituiscono l’universo,sempre più complesso e sfaccettato, della lavanderia.Dalla piegatura delle spugne alla portata degli essiccatoi,dalla scannerizzazione dello sporco alla pulizia necessa-ria in un impianto sportivo, dalla versatilità di un nastrotrasportatore alle centrifughe espressamente ideate per gliabiti da lavoro, dalla disponibilità di un prezioso mac-chinario usato a quella del ricambio per un lava-carrelli.DD8

DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

Lavare è una musica, e VegaViaggio nella sede italiana del marchio nato in Olanda undici anni fa. Per scoprire

Aziendedi successo

Successstories

A journey through the Italian headquarters of the brand created in Holland eleven

Laundering is music, and di/by Stefano Ferrio

Personaggio del meseAd van Geffen

Vega Systems BV è stata fondatanel 2001 in Olanda dall’ingegnerAd van Geffen, approdato a que-sta importante scelta dopo averediretto il settore vendite di Amko,società molto innovativa per laproduzione di macchine piegatrici.Alla fine degli anni Novanta Amkovantava un export di eccellenzagrazie anche alle intuizioni dimarketing di van Geffen. Il qualeha poi fondato Vega-Systems BVcontando sull’apporto di 25 exdipendenti Amko tra cui il teamassistenza al gran completo.Potenza e intuizioni di un mana-ger a cui si deve anche la nascitadi Vega Italia, affidata alla guidadell’amministratore delegatoDamiano Allori.

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Fondamentale è pizzicare ognuna di queste corde d’arpacon la leggerezza, la precisione e il know-how che sirichiedono a chiunque voglia operare in un settore cosìarticolato, nonché interconnesso con innumerevoli altriambiti. Perché è sempre più evidente che parlare oggi dilavanderia significa sconfinare di volta in volta nellaristorazione, nel tessile, nell’automazione dei servizi, nel-l’ecologia o nell’industria alberghiera. Questa nostra dell’arpa è un’intuizione musicale di cui sideve la paternità ad Ad van Geffen, imprenditore olande-se che nel 2001 ha fondato Vega Systems B.V., il cuinome attualmente spicca fra i protagonisti del mercatomondiale delle macchine e dei prodotti per lavanderia.

Che undici anni siano bastati a conferire a Vega Systemsuna leadership indiscutibile è testimoniato dal prestigiosopremio che nel 2012 il comune olandese di OSS nellafigura del sindaco ha conferito a Van Geffen al “Busines -sgala” in Klooster Bethlehem in Haren, giunto non anco-ra cinquantenne a traguardi così importanti capitalizzan-do precedenti esperienze, alla guida di altri marchi dipunta come Amko.E sempre undici anni sono stati sufficienti per consolidareconcretamente la posizione internazionale di VegaSystems. Uno dei passi fondamentali in tal senso è statal’apertura di Vega Systems Italia nella sede di Firenze,affidata alla direzione dell’amministratore delegatoDamiano Allori. “Vengo da una famiglia che da tre gene-razioni lega la sua storia alla lavanderia – spiega Allori –ed è un particolare tutt’altro che secondario per capire lafilosofia di Vega Systems. Tanto è vero che, in piena sinto-nia con il credo aziendale di Van Geffen, Vega Systems

One of the key steps in this direction was the opening ofVega Systems Italia, with headquarters in Florence, underthe leadership of CEO Damiano Allori. “I come from afamily that has worked in the laundry business for threegenerations – explains Allori – and this detail is second tonone in understanding the philosophy that drives VegaSystems. In fact, in complete harmony with Van Geffen’scorporate vision, Vega Systems Italia was built on the phi-losophy of developing fool-proof success strategies for themedium to large-sized laundries it serves – namely, prod-uct simplicity and durability, a young, dynamic staff, fee-free replacement parts, and round-the-clock support”.The “philosofy” alluded to by Allori is another key ele-

ment in understanding the company’s mission ‘composed’by Ad Van Geffen. To the extent that the “Vega SystemsPhilosofy” is featured on the home-page of the corporatewebsite, thus reinforcing the core essence of a value sys-tem that, from time to time, translates to the precision ofnumbers, relationships and harmonies. With the effect ofshedding light on a company that truly is synonymouswith the star from which it takes its name, the brilliantqueen of the constellation Lyra, as in the harp we men-tioned earlier. Every string is a note, a problem solved, aproduct launched, a service successfully provided. “The crux – according to Damiano Allori – is to take amodern approach that encompasses the best that technol-ogy has to offer, without sacrificing the skilled craftsman-ship of the artisan background from which an industrylike that of the launderer is descended”.Consequently, technological superiority, flexibility, adapt- DD9

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Systems insegna a suonarlaun’eccellenza non solo di prodotti, ma anche di servizi e assistenza continua

Aziendedi successo

Successstories

years ago. Discover the excellence of products, services and customer support

Vega Systems is maestro

Personality of the monthAd van Geffen

Vega Systems BV was established in2001 in Holland by Ad van Geffen,who arrived at this momentousdecision after heading up sales atAmko, an extremely innovativecompany that manufactured foldingmachines. As the ‘90s came to aclose, Amko had achieved a stellarexport record, thanks in part to vanGeffen’s spot-on marketing insights.He then founded Vega-Systems BV,relying on the contributions of 25former Amko employees, includingthe entire support team. Bold power and perceptions from amanager, which also led to the cre-ation of Vega Italia, entrusted tothe leadership of CEO, DamianoAllori.

Da sinistra:Damiano Allori e Massimiliano Allori

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ability, and career specialization become the commonthread that runs through a “product” that is not onlybased on sales but also on lease agreements, machinerental, parts supply, support and consulting. “This – continues Allori – is the true philosophy withwhich Vega Italia has positioned itself in a market whereone-size-fits-all solutions tend to fade and instead makeway for customized systems, niche manufacturing, andtargeted projects”.Which gives rise to the endless ways in which the Vegaharp is played. Its melody shines for the truly genuinewonders like the new “Vega-Ai-Scan” scanner, a “soil-detection” system so advanced that it’s able not only todecrypt stains of all kinds, holes of all sizes, tears of alltypes, but also to “take a head count” by counting thenumber of articles, and determine size and color, printreports and interface with the office. The same music isexecuted perfectly in terms of sophisticated laundry sys-

tems – from the new CBW-Vega wash tunnel, to the sin-gle-stage, one-piece press - up to 60 bars; to theextremely compact, newly-designed, modern Vega-DTdryers, connected one to another with automatic self-cleaning filter and optional distance loading through apneumatic suction unit; to finishing systems like the“Multifold”, towel-folder that can be adapted to any use,and the “Vegafold”, extremely compact folding machinesdesigned for all needs; washers and driers of all capaci-ties, and much more in the complete line of VEGA prod-ucts.It goes without saying that a “philosofy” of this kind, cali-brated to suit an endless number of customers, wouldbase one of its supporting columns on guaranteed emer-gency service –, with a technician based in Italy, andDutch technicians that intervene directly from Vega – with

Italia nasce puntando su fattori di successo infallibili perle lavanderie medio-grandi a cui ci rivolgiamo: semplicitàe durata dei prodotti, personale giovane e dinamico,assenza di costi sui ricambi, assistenza permanente”.La “Filosofia” citata da Allori è un’altra parola determi-nante per cogliere la mission lanciata da Ad Van Geffen.Tanto che di “Vega Systems Philosofy” si legge sullahome-page del sito aziendale, così da ribadire la centra-lità di un Pensiero traducibile di volta in volta nell’esat-tezza di numeri, relazioni e armonie. Così da dare ragio-ne di un’impresa davvero assimilabile alla stella da cuiprende il nome, luminosa regina della costellazione della

Lira, così come all’arpa di cui si diceva. Ogni corda unnota, un problema risolto, un prodotto lanciato, un servi-zio offerto con successo. “Il punto cruciale – aggiungeDamiano Allori – sta in una modernità che coglie ilmeglio della tecnologia, ma senza rinunciare ai saperiartigianali da cui discende un’industria figlia di unmestiere ben preciso come quello del lavandaio”.Eccellenza tecnologica, flessibilità, adattabilità, vocazionespecialistica diventano di conseguenza i comuni denomina-tori di un’”Offerta” che non è solo vendita di prodotti, maanche pratiche leasing, noleggio macchinari, fornitura pezzidi ricambio,assistenza e consulenze. “Questa – continuaAllori – è la vera e propria filosofia con cui Vega Italia sipone in un mercato dove tendono a scomparire le omolo-gazioni, ed emergono invece i sistemi personalizzati, leproduzioni di nicchia, i progetti mirati”.Da qui discendono gli infiniti modi in cui suona l’arpa diVega. Succede per autentiche meraviglie come il nuovoscanner “Vega-Ai-Scan”, sistema così avanzato di “letturadello sporco” da essere in grado non solo di decrittaremacchie di ogni varietà, fori di ogni dimensione e rotturedi ogni tipo, ma anche di “censire” la biancheria contan-

Aziendedi successo

Successstories

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Sig: Leonardo Damiano

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done i capi, definendone le misure, identificandone i colo-ri, stampando i report o interfacciandosi con l’ufficio.Stessa musica che suona perfettamente per quantoriguarda raffinati sistemi dal nuovo tunnel di lavaggioCBW-Vega, alla pressa monostadio monoblocco fino 60bar, ai nuovi essiccatori Vega-DT molto compatti,nuovodesign, moderni, attaccati uno all’altro con filtro automa-tico autopulente e possibilità di poterli caricare a distanzatramite un succhio, sistema pneumatico, al finissaggiocome la “Multifold”, piega-spugne adattabili a ogni usocome la “Vegafold”, piegatrici ideate per ogni esigenzamolto compatte, lavatrici ed essiccatoi di ogni portata edaltro ancora nella completa gamma VEGA.

Va da sé che una “philosofy” di questo genere, tarata sul-l’infinita tipologia della clientela, fondi uno dei propripilastri su un servizio di pronto intervento garantito conun tecnico fisso in Italia e tecnici Olandesi che intervengo-no direttamente dalla Vega, con lavori e ricambi sempreeffettuabili su materiali e macchine Amko, Biko, Laupaw,Lavatec e Transferon ed altre ancora. Produzione, maanche assistenza, nonché progettazione su misura dinastri trasportatori, sistema a succhio con trasportopneumatico della biancheria dove Allori è uno dei maestrisul mercato e di sistemi di introduzione e piega, e fornitu-ra di servizio leasing Olandese diretto dalla Rabobankqualora il progetto superi il valore di un milione di euro.“Perché nel 2012 – chiarisce Damiano Allori – siamo alleprese con un concetto di qualità che non è più legatoesclusivamente a quanto si produce all’interno di unafabbrica, e si estende invece a una familiarità con il merca-to quanto mai completa, e traducibile in offerta”. Ecco allora delinearsi una “Vega Philosofy” comprensivaanche dell’usato, inteso come valorizzazione di saperi etecnologie essenziali per definire l’eccellenza del settorelavanderia. Vale per un introduttore, come per un solidomangano a una piegatrice. Città rinascimentale per eccellenza, Firenze. Dove la musi-ca dei numeri risplende in capolavori come la cupola delBrunelleschi. L’arpa di Vega Systems poteva suonare soloqui dove la storia ha lasciato un segno.

workmanship and replacement parts always available forAmko, Biko, Laupaw, Lavatec, Transferon and many othermachines. Manufacturing and support, as well as customdesigns for conveyors, pneumatic suction-based linen con-veyors (where Allori is one of the market leaders), andfeeding and folding systems, and Dutch leasing serviceshandled by the Rabobank for projects valued at morethan one million Euros.“Because in 2012 – observes Damiano Allori – we areworking with a concept of quality that is no longer tiedexclusively to products manufactured in a factory;instead, it extends to an all-encompassing familiarity withthe market that it becomes a product itself”. Which

explains how a comprehensive “Vega Philosofy” takesshape, and also embraces used machinery, understood asthe enhancement of know how and technologies essentialto determining superiority in the laundry industry. It’s the same for a feeder as it is for a robust ironer or afolding machine. Florence – renaissance city par excel-lence. Where the music of numbers shines brightly in mas-terpieces like the Brunelleschi dome. The harp of Vega Systems could only be played here,where history has left its mark.

Aziendedi successo

Successstories

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Vega Systems Italia S.r.l.Via Scipione Ammirato 2150136 FIRENZE (Italia)Tel +39 055 7477005 Fax+39 055 7469960 e-mail: [email protected]: vega.italiaWeb: www.vega-it.ithttps://twitter.com/vegasystemsital

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DD12DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

È risaputo che un gruppo frigorife-ro, quello di un banale frigoriferoper esempio, emette aria calda. È un’esigenza ineludibile della fisi-ca. “Allora, perché non utilizzarlaper l’asciugatura?”, ci si è chiesto. È così che siamo giunti alla pompadi calore ed alla macchina a circuitochiuso.

Il circuito chiuso è un circuito adanello in cui circola un fluido refri-gerante. Esso è costituito da uncompressore, una batteria calda (ocondensatore), un riduttore di pres-sione ed una batteria fredda (o eva-poratore), come da schema allega-to. Il compressore comprime il flui-do refrigerante, il quale si porta adalta pressione e ad alta temperatu-ra per poi entrare nel condensatoreallo stato di vapore ed uscirne allostato liquido. Il passaggio di statoavviene in conseguenza dello scam-bio di energia termica (calore) tra ilfluido refrigerante e l’ambienteesterno. Per questo motivo si defi-nisce il condensatore “batteria cal-da” (primo scambiatore di calore).Successivamente, il fluido allo statoliquido entra nell’evaporatore doveil riduttore abbassa la pressione perfavorirne l’evaporazione sfruttandoil calore dell’ambiente esterno. Per questo motivo si definisce l’eva-poratore “batteria fredda” (secondo

� L’ASCIUGATURA: PRINCIPIOANTICO COME IL TESSUTO

Da sempre le fibre ed i tessuti han -no richiesto operazioni di lavaggioe, quindi, di asciugatura. Gli elementi naturali hanno contri-buito per molto tempo allo svolgi-mento di tale compito:• l’aria (o più precisamente il

vento) che circola tra i capi tenutiben separati l’uno dall’altro (nonsovrapposti);

• il sole (per l’apporto di calore);• il tempo (necessario per far sì che

l’acqua residua evapori).

Ovviamente la centrifugazione untempo era effettuata con metodiartigianali e piuttosto fisici per ri -durre l’acqua residua e la duratadell’asciugatura.

Per l’asciugatura a secco, anche sel’acqua è sostituita da un solvente,è stato applicato lo stesso principiocon qualche adattamento, fino allacomparsa delle macchine a circuitochiuso.

� LE MACCHINE A CIRCUITOCHIUSO: UNA RIVOLUZIONE!

Infatti, fu una vera e propria rivolu-zione quella di chiudere questemacchine utilizzando un gruppo fri-gorifero chiamato anche “pompa dicalore”. Grazie a tale sistema, il re -cupero del solvente è notevolmenteaumentato ed alla fine del ciclo dilavaggio non occorre più effettuarela deodorizzazione aprendo le val-vole, come accadeva con le macchi-ne a circuito aperto. Il condotto dideodorizzazione esce di scena. Il primo prototipo, che funziona inquesto modo, risale al 1976.

L’asciugatura nellavaggio a seccoTecnologie

Una fase da curare con attenzione

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scambiatore di calore). Uscendo daquesto secondo scambiatore, ci tro-viamo nuovamente in presenza digas e, così, il ciclo ricomincia. Si tratta di un processo di “pom-paggio” di calore ad un basso livellodi temperatura a cui corrisponde unalto livello di temperatura; per ilfluido refrigerante, ad una bassapressione e ad un’alta pressionerispettivamente. Possiamo così defi-nire un coefficiente di prestazioneche è ampiamente superiore ad 1,migliore quindi sul piano energeti-co, applicando una semplice resi-stenza elettrica (effetto Joule) adesempio.

La batteria calda e quella freddadella pompa di calore sono inseritenel tunnel di asciugatura, una strut-tura chiusa in acciaio inox (perlo-più), che costituisce parte integran-te del circuito d’aria. Esistono duefasi (governate da alcuni organi diregolazione) nel processo di lavag-gio:

• L’asciugatura a rigor di termi-ni: in questa fase, interviene lapompa di calore. L’aria, mossadal ventilatore, circola all’internodel tunnel di asciugatura e siriscalda a contatto della batteriacalda e del riscaldamento diappoggio costituito da resistenzeelettriche (vedi più avanti fluidifrigorigeni). L’aria calda entra incontatto con gli indumenti, checadono nel tamburo rotante, e sicarica di solvente ed acqua (por-tata dal tessuto necessariamenteumido, in quantità più o menogrande). Successivamente, attra-versa il filtro della lanugine e labatteria fredda dove si condensa-no il solvente e l’acqua che ven-gono poi mandati al separatore;

• La deodorizzazione: la pompadi calore interviene per abbassarela temperatura degli indumenti edeliminare i vapori residui cherestano nel tamburo dopo l’asciu-gatura. Si tratta, quindi, di unafase di raffreddamento in cuiviene sollecitata solo la batteriafredda della pompa di calore edun sistema di by-pass (sportellocomandato da un martinetto, peresempio) devia l’aria della batte-

ria calda perché il sistema diriscaldamento supplementare èdisinserito. Per garantire il funzio-namento della pompa di calore,che deve produrre caldo e freddocontemporaneamente, si utilizzaun condensatore ausiliare. Ingenere, si tratta di uno scambia-tore termico alimentato ad acquae nel quale circola il fluido refri-gerante (oggi si trovano anchecondensatori ad aria su alcunemacchine prive di distillatore).

� CURARE L’ASCIUGATURA, UNANECESSITà ASSOLUTA

Dopo questi richiami tecnologici,occorre che il processo di asciuga-tura si svolga perfettamente perragioni di qualità o produttività edanche per altri motivi, se si consi-derano le emissioni di vapore delsolvente generate da una macchinadi pulizia a secco. Queste emissionisi presentano in concentrazioni piùo meno forti a seconda della sec-chezza degli indumenti o per gliinterventi effettuati sulla macchina,tra i quali, in primo luogo l’aperturadel portello di caricamento. Per quanto riguarda il percloroetile-ne, un solvente dotato di una certavolatilità e che presenta l’indubbiovantaggio di un’asciugatura breveed energeticamente efficiente, oc -corre ricordare l’evoluzione effettivao futura di alcuni vincoli ambientalio sanitari.

Inoltre, il cliente desidera ritrovare isuoi indumenti esenti da solvente,

Tecnologie

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Alcune prove, effettuate su unamac china dotata di dispositivo dicontrollo dell’asciugatura, hanno di -mostrato che introducendo un caricodel 20% inferiore alla capacità nomi-nale, le emissioni fuggitive di solven-te conseguenti allo stoccaggio suometto, erano ridotte dell’85%.Si possono, quindi, facilmente im -maginare le conseguenze di un so -vraccarico.

Il dispositivo di controllo deve esse-re mantenuto in perfetto stato difunzionamento, verificato periodica-mente e regolato correttamente. Si eviterà di regolarlo in modo taleche la fase di asciugatura sia ab -breviata senza che occorra preoccu-parsi del tenore residuo di solventenegli indumenti. Non è da escludereche il dispositivo si incrosti gradual-mente e possa non rilevare il flussodi solvente condensato (provenientedalla batteria fredda) ed abbrevia-re, di conseguenza, la fase di asciu-gatura. Per questo motivo, è neces-sario prevedere una pulizia regolaredi questo componente.

Pulizia del filtro dalla lanugine(circuito d’aria): questa operazio-ne è indispensabile. In linea di prin-cipio, essa deve essere eseguitaprima di ogni ciclo di lavaggio. Sitratta del filtro della lanugine, chespesso risulta composto da varieparti. La sua funzione è quella diproteggere il ciclo di asciugatura daun accumulo di fibre tessili e parti-celle e di preservare, in particolare,lo scambiatore termico costituitodalla batteria fredda. Come la mag-gior parte degli scambiatori, questabatteria possiede numerose aletteche servono a favorire lo scambiocon l’aria estratta dal tamburo,carica di vapori di solvente.Un filtro poco pulito o intasato rap-presenta una perdita di carico.L’aria circolerà con difficoltà nelciclo di asciugatura allungando itempi di questa fase. Il ventilatoredi asciugatura avrà difficoltà agarantire il flusso d’aria necessarioconsumando energia eccessiva esurriscaldandosi. Inoltre, se il filtro non viene pulito,la lanugine sotto l’effetto dell’aria edella pressione sviluppata, passeràattraverso di esso andando a rag-

percloroetilene o altro.Quindi, bisogna fare di tutto perrispettare queste soglie. Per raggiungere tale scopo, occorrein primo luogo tenere sotto control-lo le emissioni alla fonte e la mac-china, dedicando grande attenzioneal suo utilizzo, al suo funzionamen-to e, di conseguenza, alla sua ma -nutenzione. Un’asciugatura efficaceottimizzata ed un ciclo di asciugatu-ra controllato a regola d’arte, con-tribuiscono ampiamente allo scopo.Infatti, indumenti poco asciutti ge -nereranno emissioni rilevanti nelnegozio e se l’asciugatura è incom-pleta, la deodorizzazione non risul-terà efficace; inoltre, aprendo ilportello di carico, la macchinaemetterà una grossa quantità divapore di solvente.

Durata dell’asciugatura: la dura-ta dell’asciugatura è il risultato diuna serie di tappe; in genere, ab -biamo: una durata fissa, una duratacomplementare stabilita dal disposi-tivo di controllo dell’asciugatura ed,infine, una durata fissa di alcuni mi -nuti per finalizzare l’asciugatura,seguita da una fase di deodorizza-zione (vedi più avanti).

• Le durate fisse: in genere sonostabilite dal fabbricante o dall’in-stallatore e non devono essereridotte. Devono essere rispettateper ottenere un’asciugatura effi-cace.

• Il dispositivo di controllo del-l’asciugatura: interviene alla fi -ne dell’asciugatura ed ha il com-pito di adattare ed ottimizzare ladurata dell’asciugatura in funzio-ne della natura degli indumentilavati e della loro quantità.

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giungere la batteria fredda e adintasare progressivamente le alette.Si verrà così a creare una situazio-ne in cui lo scambio termico risul-terà considerevolmente compro-messo. La pompa di calore nel suocomplesso risulterà inefficace, l’a-sciugatura insufficiente, comeanche la deodorizzazione. Il consu-mo di solvente e le emissioni nel-l’atmosfera ne risentiranno notevol-mente. Per questo motivo è fonda-mentale pulire il filtro in profonditàe con la massima cura.

La spazzolatura del filtro pur con-sentendo di eliminare il grosso dellalanugine, non è sufficiente. L’utilizzodi un aspiratore permette di rimuo-vere le fibre e le polveri imprigiona-te nel filtro. Si consiglia di control-lare, dopo la pulizia, che il filtrolasci passare l’aria liberamente uti-lizzando un soffiatore (aria com-pressa). Occorre verificare, inoltre,le condizioni del filtro affinché nonrisultino passaggi preferenziali perla lanugine.

Verifica della pompa di calore:la pompa di calore, la cui funzioneè quella di portare calorie conden-sando i vapori di solvente estrattidal tessuto sottoposto all’asciugatu-ra, deve funzionare perfettamente.Inoltre, come già spiegato prece-dentemente, è quella che garanti-sce la deodorizzazione dopo l’asciu-gatura propriamente detta. Si devo-no controllare gli elementi seguenti: 1. Le pressioni del fluido frigorifero

sui circuiti di bassa ed alta pres-

sione per mezzo dei manometridi cui è dotata la pompa di calo-re;

2. L’eventuale mancanza di fluidofrigorifero, visibile grazie ad unaspia collocata sul circuito del flui-do frigorifero e tramite la qualesi possono osservare le bolle d’a-ria all’occorrenza;

3. Le condizioni di pulizia degliscambiatori (batterie calde efredde) della pompa di calore.

Apertura del portello di carico:prendendo come esempio il perclo-roetilene, la concentrazione all’in-terno del tamburo si colloca trameno di 300 ppm (2g /m2 ) e circa2000 ppm (10,05g /m2 ). Questa variazione significativa tra ivalori estremi deriva dal livello diattrezzatura della macchina. Infatti, per una macchina dotata didepuratore con filtrazione a carboniattivi rigenerabili, la concentrazionerisulta inferiore ai 300 ppm, cioènettamente più bassa. Per una macchina non attrezzata, sipuò raggiungere una concentrazio-ne di circa 2000 ppm.Fortunatamente, l’operatore prepo-sto alla pulizia non è esposto a con-centrazioni così elevate poiché, daun lato, non viene totalmente rin-novata l’aria contenuta nel tamburoe nel recinto di asciugatura, dall’al-tro le esalazioni provenienti dallamacchina si dissolvono in tutto illocale. Inoltre, esiste un dispositivodi estrazione all’uscita del portello,molto diffuso, che consente di de -viare, in gran parte, la fonte diemissioni nei confronti dell’operato-re. Alcune macchine sono dotate di

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capi, possono essere causati, inprimo luogo, da una saturazione delcontenitore di carboni attivi cheviene estratto all’apertura del por-tello di carico. Questi odori, tutta-via, possono essere dovuti all’incro-stazione del circuito di asciugatura(batteria fredda della pompa dicalore, filtro per lanugine) o ad unafase di deodorizzazione troppobreve.Odori più o meno forti di solventeche dovessero presentarsi durante ilfunzionamento della macchina(pulizia, asciugatura, distillazione)richiedono l’intervento dell’operato-re per accertare l’assenza di perdi-te.Cattivi odori sui capi lavati, quandoil solvente sembra chiaro, sonospesso causati da una manutenzio-ne insufficiente del separatore e deldistillatore.Massima attenzione deve essereprestata ai capi che hanno, peresempio, spalline o una contesturaspessa (giacche a vento, cappottiimbottiti, ….) che richiedono tempidi asciugatura più lunghi.In questi casi, il dispositivo di con-trollo deve fare la sua parte adat-tando la durata del ciclo di lavaggioalle esigenze e potrà svolgere il suocompito correttamente solo se è ingrado di funzionare perfettamente,quindi solo se è pulito. Non si esclude che possa verificarsiuna progressiva incrostazione deldispositivo che, in tal caso, non sa -rebbe più in grado di rilevare il flus-so di solvente condensato (prove-niente dalla batteria fredda) abbre-viando la fase di asciugatura.

Nota: in presenza di solventi diver-si dal percloroetilene, il “naso” nonsarà sempre un rilevatore affidabileperché il loro odore intrinseco èminimo, per non dire “trascurabile”.L’assenza di odore non significa chetutto è a posto.

valvole che separano, prima delloscarico, il volume del tamburo dalresto del circuito di asciugatura,che si trova così confinato. Tuttavia, rimane indispensabile ri -durre al minimo i tempi di aper-tura del portello di carico.

Pulizia dei filtri per lanugine espilli: queste operazioni com-portano l’utilizzo di altri dispo-sitivi di apertura. Anche in questocaso, i tempi di apertura devonoessere ridotti al minimo. Alcune macchine sono dotate di ununico accesso comune ai due filtrilimitando così lievemente le emis-sioni.

Percloroetilene e solventi alter-nativi: nel caso del percloroetilene,come indicato sopra, vanno rispet-tate alcune soglie di concentrazio-ne. A parte questi vincoli, peraltrogià ricordati in precedenza, il clien-te desidera ricevere indumenti lava-ti, puliti ed esenti da tracce di sol-vente, sia che si tratti di percloroe-tilene o di altri solventi. Per questo motivo, l’asciugaturadeve essere curata allo stesso mo -do tenendo bene a mente che i sol-venti alternativi sono in genere me -no volatili - per non dire molto me -no - e quindi hanno maggiore diffi-coltà ad evaporare (asciugatura piùdifficile, più lunga). Inoltre, essi possiedono degli odoriparticolari ed, in alcuni casi, unatensione superficiale (aderenza allafibra) relativamente elevata cherende l’eliminazione del solvente(nella fase di asciugatura) ancorapiù difficile.

� PERDITE NEL CIRCUITO DELSOLVENTE E NELL’AREA DIASCIUGATURA

Si deve effettuare regolarmenteuna verifica della tenuta stagna deicircuiti dedicando la massima atten-zione ai sistemi di allacciamentodelle tubature ed alle varie guarni-zioni degli sportelli di accesso.

� MANUTENZIONE: LA SORVE-GLIANZA OLFATTIVA

Odori sgradevoli di solvente, duran-te o dopo il carico o lo scarico dei

Tratto da ETN n. 245/2011

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“Per gli anni a venire il percloroetilenerimane un processo di lavaggio frequente-mente usato per un lavaggio a secco di altaqualit�” (2)

(1) Vedi European Chlorinated Solvent Association (ECSA)2012, Nota informativa per lavasecco,http://www.eurochlor.org/media/61344/05-infosheet-public-per-dry-cleaning.pdf

(2) Vedi CINET International Committee of Textile Care Rif:PW/JS/991203116, May 2012, International Standard –Best reference „Safe & Sustainable Processing inProfessional Textile Cleaning“

• Perchloroethylene has been used for manyyears and hazards have been systematicallystudied

• Today’s modern machine technology hasreduced solvent emissions and exposure indry cleaning shops significantly so that strictregulations can be met

• “No EU country has banned PERC for the usein dry-cleaning”(1)

• When used with care, perchloroethyleneposes no threat to human health, safety orthe environment

“For the years to come perchloroethyleneremains a frequently used cleaningprocess for high quality dry cleaning” (2)

(1) Cf. European Chlorinated Solvent Association (ECSA)2012, Information Sheet for dry-cleaners,http://www.eurochlor.org/media/61344/05-infosheet-public-per-dry-cleaning.pdf

(2) Cf. CINET International Committee of Textile Care Ref:PW/JS/991203116, May 2012, International Standard –Best reference „Safe & Sustainable Processing inProfessional Textile Cleaning“

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Assosistema - da porsi in essereattraverso accordi di programmaintersettoriale e consorzi di filiera -mira a potenziare il giro d’affari col-legato al tessile e al suo indotto,favorendo contestualmente la crea-zione di nuovi posti di lavoro nellafiliera e contribuendo a ridurrenotevolmente il forte impatto sul-l’ambiente della distruzione del tes-sile in discarica. Anziché essere dismesso, il tessile afine vita potrebbe trasformarsi inprodotto riciclato da impiegarsi inmolteplici comparti industriali, comequello automobilistico, della nauticae dell’arredamento, oltre ad un piùmassiccio impiego per ottenerepannelli isolanti, generando indubbivantaggi ambientali e un cospicuogiro d’affari per le aziende coinvol-te. Il tema del riciclo del tessile a finevita e del suo impiego industrialecome materia prima secondaria silega a doppio filo alle politiche disensibilizzazione verso un maggioreimpiego del tessile riutilizzabile adiscapito del monouso, molto piùinquinante, non rintracciabile e pre-valentemente importato dall’estero. Per un confronto nella prospettivadell’impatto ambientale, Assosi ste -ma rende noto che, nel settore turi-stico, l’uso della carta rispetto altessile incide più del 53% sul riscal-damento globale e più del 30% sul-l’impoverimento dello strato diozono. L’indagine sul comparto effettuatada Assosistema ha condotto pertan-to la stessa Associazione a richiede-re formalmente il coinvolgimentodel Ministro dell’Ambiente CorradoClini nell’individuare – nell’ottica diun accordo di programma interset-toriale – misure volte alla definizio-ne di specifici piani industriali orien-tati al riciclo del materiale tessile afine vita.

• Assosistema lancia propostadi politica industriale per ilriciclo dei prodotti tessili afine vita e loro riutilizzo nelsettore automobilistico, nauti-co e dell’arredamento.

• Inviato un appello al MinistroCor rado Clini per la definizio-ne di specifici piani industriali.

• La proposta riguarda circa132.000 quintali di prodottitessili, che at tualmente ven-gono avviati in discarica ognianno.

Assosistema lancia una nuova pro-posta di politica industriale orienta-ta alla salvaguardia dell’ambiente,attraverso il riciclo dei dispositivitessili a fine vita.

Dei 4.200 milioni di fatturato direttodella categoria, infatti, il 20% inmedia è destinato all’acquisto diprodotti tessili e, attraverso l’ap-provvigionamento del fattore diproduzione costituito proprio daitessili, si genera un indotto di 840milioni di euro, di cui il 40% impe-gnato a garantire occupazione per10.000 lavoratori. Ogni anno, lo 0,5% dei volumi pro-cessati è dismesso, generando circa132.000 quintali di prodotti tessilidestinati a discarica, con graviripercussioni sull’ambiente in termi-ni di impatto ecologico e di manca-ta creazione di valore aggiunto. Da un’analisi quali – quantitativasul sistema di produzione e manu-tenzione dei dispositivi tessili e me -dici riutilizzabili, emerge uno scena-rio caratterizzato da un ampio mar-gine di miglioramento in termini diefficienza, dal punto di vista econo-mico e di sostenibilità ambientale. Perseguendo l’obiettivo di riciclare iltessile a fine vita trasformandolo inmateria prima secondaria, la propo-sta di politica industriale lanciata da DD21

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Appello di Assosistemaa Clini a favore del riciclo dei tessili

ASSOSISTEMA

di Laura Lepri

Il ministro Cor rado Clini

Maximilien Frank Eusepi

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A visit to the Montec -chio Precalcino (Vicen -za) facility, where 24tons of hospital linensand healthcare articlesare washed every day

Dozens of green scrubs perfectlyironed by powerful air compres-sors. Tons of linens distributedamong the 20 chambers of anenormous washing machine. And electronic sensors that readthe bar code of each still-dampgarment. And then send it, basedon the needs of that specific cus-tomer, to the dryer and folder-ironers, whose aptitude for“thought” and action would beright at home on a spacecraft forthe next trip to Mars.Displays of virtuosity in automationtechnology and human ‘orchestra-tion’ designed for those with a cer-tain nostalgia for good music, whoare always ready to claim that

Visita allo stabilimentodi Montecchio Precalci -no (Vicenza), dove ognigiorno vengono lavati240 quintali di bianche-ria ospedaliera e mate-riali sanitari

Decine di camici verdi perfettamen-te stirati da potenti compressorid’aria. Quintali di biancheria distri-buiti fra le venti camere di una gi -gantesca lavatrice ad acqua. E occhi elettronici che riconoscono ilcodice a barre di ogni capo ancoraumido. Per poi affidarlo, secondo leesigenze del cliente identificato, al -l’asciugatura e alla piegatura effet-tuate da mangani la cui capacità di

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

Servizi Italia, rules for excellence

di/by Stefano Ferrio

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Servizi Italia,la regola dellaperfezione

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“pensiero” e azione troverebbe po -sto sull’astronave di un prossimoviaggio su Marte.Virtuosismi di automazione tecnolo-gica e regia umana dedicati a qual-che nostalgico della buona musica,pronto a sostenere che al giornod’oggi non se ne ascolta più. Che sinfonie per lo meno simili aquelle scritte da Beethoven eMozart nessuno si mette più a com-porle. Vero, a patto di mettersid’accordo su cosa può essere diven-tata una sinfonia nel XXI secolo, edove mai si dà occasione di scoprir-ne note e contrappunti.

Lo si intuisce all’interno dello stabi-limento che la società Servizi Italiaha in gestione a Montecchio Precal -cino, in provincia di Vicenza. E lo si pensa con ancora maggiorconvinzione una volta usciti da lì,appagati dallo “spettacolo” appenaammirato, come ce lo avesseammannito un’orchestra filarmonicanel pieno del suo fulgore esecutivoe interpretativo.Questione di tempi, movimenti,colori e sincronie. “Musica”, in unaparola. Una perpetua sinfonia, co -struita su incalzanti movimenti pe -riodici, e affidata alla sapienza e almestiere di decine di operatori inca-ricati di ricevere, smistare, trattare,lavare, stirare e rispedire al mitten-te qualcosa come ventiquattro ton-

nowadays it’s nowhere to befound. That no one sits down tocompose symphonies like thosewritten by Beethoven and Mozart.True, provided you can agree upfront what a 21st-century sympho-ny might be like, and where suchnotes and counterpoint might befound.

You get a feel for it inside thefacility managed by Servizi Italia inMontecchio Precalcino, in theItalian province of Vicenza. And you feel even more stronglyabout it when you leave, gratifiedby the “spectacular show” you justwitnessed, as if they had servedup a philharmonic orchestra at theheight of its playing and interpre-tive splendor.It’s all about tempo, movement,color, and synchronization. In other words: “Music”. An end-less symphony, built upon livelyrecurring gestures, entrusted tothe wisdom and skill of dozens ofoperators whose job it is to takein, sort, treat, wash, iron and shipback to the sender something onthe order of 24 tons of healthcarematerials. Hundreds and hundredsof pounds of soiled linens arrivingevery day, and as many cleanones going out, governed by shiftsthat run from dawn to dusk,including Saturday mornings. DD23

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Genuine 21st-century harmony, pro-duced by the virtual intertwining ofhuman labor, high technology, andcorporate planning. It’s a bit likewatching a sequel to Disney’s“Fantasia” — similar “music” of spindryers, ironers and conveyor belts,but featuring real live men andwomen, instead of animated char-acters. “Just think – explains the firm’sdirector, Ivana Saugo, in no uncer-tain terms – this facility servestwenty-seven hospitals in theVeneto and Emilia Romagna areas,thanks to the orchestrated activityof ten washing control units, and allthe machines and processes con-nected to their operations”.Finally, it all starts to add up. Ourmind does the math, more or lessconsciously when, visiting a hospi-tal, it records the number of dailychanges of thousands of articles,divided among linens, accessoriesand tools that are absolutely indis-pensable to the functioning of everyward, clinic and operating room ofsuch a large and complex structure.What appears to be a sort of ongo-ing magic act, in reality is a modelof efficiency. And the credit for this goes toServizi Italia, established 26 yearsago by a project that, little by little,was transformed into the ten cur-rent locations, each engineered toserve the hospitals in its area.“Working in healthcare, an industrythat cannot allow the slightestoversight or delay of any kind –continues Ms. Saugo – the only rulewe have is perfection. That meansimpeccable staff, machinery withthe utmost efficiency, strict sched-uling, cleanliness that is our reli-gion, constant safety guaranteed toour employees and our customers,disinfection procedures carried outto the strictest standards. Clearly,you can’t supply 99% clean laundryto a hospital; it has to be 100%, allthe time. Which, for us, means thatthe slightest malfunction can bringoperations to a standstill, downtime that we can’t afford, for thegood of the community, as well asour own”.As with all Music with a capital M, itimplies skill and mastery. Thisquickly becomes clear by the role of

nellate di materiale sanitario.Quintali di sporco ogni giorno inentrata, e altri di pulito in uscita,regolati da turni che vanno dall’albaalla sera, e comprendono il sabatomattina. Autentica Armonia del XXIsecolo, prodotta dall’intreccio vir-tuoso fra lavoro umano, alta tecno-logia, pianificazione aziendale. Un po’ come assistere a un seguitodi “Fantasia” di Disney: analoga“musica” di centrifughe, mangani enastri trasportatori, ma donne euomini in carne e ossa al posto deipersonaggi animati. “Basti pensare – spiega in termini

molto chiari la direttrice IvanaSaugo – che questo stabilimentoserve ventisette ospedali di Venetoed Emilia Romagna, grazie a un’or-ganizzazione basata su dieci centra-line di lavaggio, e a tutte le macchi-ne e le procedure connesse alla loroattività”.Ecco che allora certi conti finalmen-te tornano. Quelli che, in modo piùo meno consapevole, la nostramente fa quando, visitando unospedale, registra ricambi quotidia-ni riferiti a migliaia di capi suddivisifra biancheria, accessori e strumen-ti semplicemente indispensabili alfunzionamento di ogni reparto,ambulatorio e sala operatoria di uncomplesso così grande e articolato.In apparenza una specie di ininter-rotta magia. In realtà un modello diefficienza di cui si deve il merito aServizi Italia, nata ventisei anni fada un progetto via via trasformatosinelle dieci sedi attuali, ognunaorganizzata per servire gli ospedalidella propria regione.“Lavorando per la sanità, settoreche non può permettersi negligenzee ritardi di alcun genere – continuala signora Saugo – noi abbiamocome unica regola quella della per-fezione. Ovvero personale impecca-DD24

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bile, macchine al massimo dell’effi-cienza, tempi rigorosi, igiene comeuna religione, sicurezze costante-mente garantite a dipendenti eclienti, procedure di disinfezioneeseguite secondo standard irrinun-ciabili. Ovvio che a un ospedale nonsi può fornire biancheria pulita al99, ma sempre al 100 per cento.Per cui qui la minima disfunzionepuò significare blocco dell’attività, etempi morti che non possiamo per-metterci per il bene della comunità,oltre che nostro”.Come ogni Musica con la maiuscola,essa implica conoscenze e virtuosi-smi. Lo si capisce già dal ruolo del-l’addetta a verificare che ognunadelle dieci centraline sia collegata adeterminati programmi di lavaggio,ognuno calibrato su dosi ben preci-se di detersivi, ammorbidenti eacque ossigenate. Nella sinfonia diSistemi Italia è una sorta di primomovimento da cui ne discendonoinnumerevoli altri. A MontecchioPrecalcino capita di ammirarne piùdi uno. Come il segnale che comu-nica il settantesimo lavaggio diindumenti in goretex destinati per-ciò a essere eliminati. Come la pel-licola idrosolubile che avvolge ilmateriale infetto, e si scioglie unavolta a contatto con l’acqua, impe-dendo qualsiasi contatto diretto conl’operatore. Come le rigorose proce-dure di automazione previste all’in-terno della centrale di sterilizzazio-ne, dove ogni autoclave a chiusuraermetica riversa la biancheria pulitadirettamente nell’armadio dell’Asl acui è diretta, con partenza imme-diata del furgone. Come i set uni-versali per sale operatorie accurata-mente puliti e preparati per nuoviinterventi chirurgici. Come gli effi-cientissimi robot addetti alla piega-tura dei capi appena stirati. Come le polo, le k-way e le tuteaffidate alle “cure” dell’Area Social.“A proposito di questo particolareabbigliamento – conclude scherzan-do Ivana Saugo – se medici e infer-mieri stanno guardando una serietipo Dottor House, di solito non lafiniscono più con il richiedere l’ab-bottonatura o la piega uguali aquelle viste in Tv. Nei limiti del pos-sibile li si accontenta, perché inrealtà a Servizi Italia siamo ancorapiù perfetti del Dottor House”.

the staff person whose job it is tocheck that each of the ten controlunits is connected to specific washprograms, each one set up to emitspecific doses of detergent, fabricsoftener, and hydrogen peroxide. In the symphony of Sistemi Italia,it’s a sort of first movement thatgives rise to many others. More than one of these can beadmired at Montecchio Precalcino.Like the alarm that indicates the70th washing of Gore-Tex gar-ments, which then must be dis-posed of. Like the water-solublefilm used to wrap infected materi-als, that dissolves when it comesinto contact with water, ensuringthat the operator is never exposed.

Like the scrupulous automation pro-cedures called for inside the sterili-zation control unit, where each her-metically sealed autoclave unloadsthe clean linens directly into thecontainer belonging to the localhealth authority where it’s to bedelivered, with immediate depar-ture of the truck. Like the carefullycleaned universal sets for operatingrooms prepared and ready for newsurgeries. Like the super-efficientrobots that fold garments as theycome off the ironers. Like the poloshirts, K-ways and overalls assignedto the “care” of the Social Area.“As regards this particular type ofclothing – jokingly concludes IvanaSaugo – if the doctors and nursesare watching a medical TV serieslike House, they usually inundate uswith requests for a special buttonarrangement or fold, just like theones they saw on TV. Within thelimits of our possibilities, we try toplease them, because to tell thetruth, at Servizi Italia we are evenbigger perfectionists than Dr.House”. DD25

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Claudio AmorosoOspedale S.S. Annunziata di Chieti

Antonella BaggianiA.O.U. A. Meyer di Firenze

Piermarco BazzaniA.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano

Giovanni De CarolisA.S.P. Giovanni XXIII di Bologna

Alfonso GalbuseraA.S.P. Giovanni XXIII di Bologna

Silvia Lanzoni A.U.S.L. di Imola

Renato ParoliA.O. di Valtellina e Valchiavenna

Patrizia PieracciniA.U.S.L. di Cesena

La gestione del Servizio di

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LAVANDERIAINTERNA

nelle Strutture Sanitarie e Socio-SanitarieAspetti Tecnici e Modelli Organizzativi

Il processo integrato: scelta, acquisto e approvvigionamento del materiale tessile,sanificazione, gestione del guardaroba, TTR vs TNT, controllo dei processi,

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The first problem of each cleaningshop is the correct identification of thegarment owner, avoiding deliveryerrors and bad impressions. Usually the collected linen is taggedwith nominative labels applied to theitems in different way: clips, stickers,… these operative systems allows tocorrectly identify the garments, butare not very practical as the operatorneeds to physically read the name, if itwas not deleted by the laundry treat-ment. One more thing: this label con-tain only one, even if fundamental,information and does not help in storeother important information;Would not be interesting to consideralso the possibility to store informationabout the garments of each customer?How to study the shop customerbehavior? Very often, only the shopoperator can try to answer to thesequestions, there is no data base onwhich work to manage a sales action. IMESA, heard the different needs oflaundry shop owner has developed, incollaboration with DATAMARS, a newproduct: IRIS. Thanks to the RFIDtechnology, today it is possible: �Match the garment to the correct

owner;�Store information about the cleaning

treatment reserved to the specificitem;

�Register the date of collections; �Take notes about the item status

and about damages already present; �Store how many and which treat-

ments each item received. This system is really easy! Just laydown the linen on a antenna, thereader identify the RFID code and askto fill in an electronic form: �Customer name;�Kind of linen;�Main information about the cleaning

treatment;�Possible notes;�Delivery date. Once the item is registered, a receipt

Il primo problema che una lavanderia sitrova a gestire consiste nell’identificarecorrettamente il proprietario del capo,evitando così errori nella riconsegna ebrutte figure. Solitamente gli abiti sonoidentificati da etichette nominativeapplicate al capo in modi diversi: congraffette, etichette termocollanti, ...Questi sistemi sono sicuramente effica-ci, poiché consentono la corretta identi-ficazione del capo, ma sono poco praticiperché costringono l’operatore dellalavanderia a cercarle per leggere ilnome del proprietario e, soprattutto,contengono solo l’informazione relativaa nome e cognome della persona. Un altro aspetto da considerare riguar-da lo storico delle informazioni relativealla clientela e ai capi di ciascun cliente:quali sono, oggi, gli strumenti in manoalla lavanderia per capire quali sono iclienti più affezionati? quali sono le loroabitudini legate alla lavanderia? checapi portano principalmente in lavande-ria?Molte volte queste informazioni sonolegate alla memoria del proprietariodella lavanderia e dei suoi collaboratori;raccogliere e catalogare questi dati inmodo ordinato permette di riutilizzarliin qualsiasi momento per gestire almeglio campagne promozionali. IMESA, raccolte le diverse esigenzedella lavanderia, ha sviluppato, in colla-borazione con DATAMARS, un nuovoprodotto: IRIS. Basandosi sull’identificazione del capotramite RFID è oggi possibile:�Abbinare il capo al legittimo proprie-

tario;�Registrare informazioni relative al tipo

di lavaggio a cui sottoporre il capo;�Registrare quando il capo è stato con-

segnato alla lavanderia; �Registrare informazioni descrittive del

capo stesso compresi eventuali dannigià presenti;

�Registrare a quali e a quanti tratta-menti è stato sottoposto ogni singolocapo. DD28

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La tecnologia RFID nell’identificazione delcapo: aprire la lavanderiaa nuove frontiere!

Informazione commercialeTrade info

RIFD technology: a new fronteer in the cleaning shop!

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La registrazione del capo è davverosemplice: appoggiando il capo suun’antenna da tavolo, il computer leggeil codice dell’RFID e chiede di compilareuna maschera con le informazioninecessarie:�Nome del cliente;�Tipo di abito;�Principali indicazioni di lavaggio;�Eventuali note;�Data per il quale ci si è impegnati alla

riconsegna. Registrato il capo è possibile stampareuna ricevuta da consegnare al cliente. Gli RFID non richiedono particolariaccorgimenti per l’applicazione al capo(è sufficienti fissarli con un moscone) e,soprattutto, resistono a tutti i tratta-menti nella lavanderia ad acqua.Quando il capo è pronto per essereimbustato, è sufficiente appoggiarlo dinuovo sull’antenna che indicherà doveriporlo e registrerà la posizione; all’arri-vo del cliente, sarà sufficiente digitarenome e cognome sulla tastiera e il com-puter indicherà dove si trova l’abito. Applicando un’antenna al nastro tra-sportatore, il sistema stesso metterà inmoto il dispositivo di riconsegna fer-mandosi sul capo corretto. Gli RFID utilizzati da IMESA sono dispo-sitivi passivi, ovvero emettono segnaliin radiofrequenza solo quando sollecitatida un’antenna, e, al contrario della tra-dizionale etichetta, sono riutilizzabili. Ivantaggi dell’identificazione dei capi tra-mite chip sono numerosi:�L’etichetta non stinge, evitando mac-

chie di inchiostro sui capi;�Il capo viene immediatamente asse-

gnato al proprietario al momento del-l’accettazione: il rischio di scambiocapi fra clienti è quindi inesistente;

�Eventuali imperfezioni del capo pos-sono essere annotate subito, con ilcliente presente: si evitano contesta-zioni successive legate a cause indi-pendenti dalla lavanderia;

�Le abitudini “di lavanderia” dei clientiabituali sono memorizzate all’internodi un database: si possono attuareazioni promozionali.

�Al cliente può essere consegnata unastampa con la lista dei trattamentisubiti dal proprio capo: un’immaginedi trasparenza e professionalità chepoche lavanderia possono offrire!

L’applicazione della tecnologia RFID allalavanderia permette, a costi ridotti, difare quel salto di qualità nel servizio,necessario ad aumentare la percezionedi professionalità nel cliente della lavan-deria. Non solo, l’utilizzo di questa tec-nologia, unito all’impiego in lavanderiadi un gestionale dedicato, facilita l’orga-nizzazione del lavoro. IRIS by IMESA è la soluzione ideale perla tua lavanderia!

can be printed and delivered to thecustomer. Tags applied to the linen are not ask-ing for special tools (you need just asuitable gun to fix plastic wire) and arewater resistant. When the item is ready to be packedan delivered just approach it to anantenna, the computer will show thefirst available position on the deliverybelts or wardrobe. When the customerarrives to collect its garments, the onlyoperation to do is typing the customername on the computer and the itemposition will be shown. If a suitable antenna is applied to theconveyor, the system will stop in cor-respondence of the correct item.IMESA chip are passive device, signalsare given only when the RFID is solicit-ed by a radio signal coming from thecorrect antenna.RFID linen identification advantagesare a lot: �No ink stain on the linen; �Each item is matched with the cor-

rect owner when it is accepted bythe shop operator: no risks ofmismatch;

�Possible imperfections of the itemare noted at the early first momentand highlighted to the customer: nolater disputes;

�Laundry customer behavior are sto-red inside a database: possibility toplan sales actions.

�The customer receive a list with thetreatments made: an impression oftransparency and professionalism notusual to a lot of cleaning shop!

The RFID technology applied to thelaundry allows to do that service quali-tative leap which make the differencewith the customer, improving thecleaning shop professionalism impres-sion. Also the use of this technologyand of a dedicated software make eas-ier the working schedule. IRIS by IMESA, the ideal solution foryour cleaning shop! DD29

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• • • F I M A S

Fimas, azienda leader mondiale nella produzionedi macchine da stiro per il settore lavanderia,hotels e comunità, presente sul mercato italianoed internazionale da oltre 25 anni, è sempre allaricerca di nuove tecnologie e soluzioni per le piùsvariate e differenti problematiche della stiratura.Fimas e Macpi propongono sistemi di stiro sem-pre più automatici mirati ad una maggiore diminu-zione dell’intervento dell’operatore con un aumen-to della resa produttiva.

Modello Fimas 389 manichino stiracamicie com-pleto di scaricatore automatico camicie.Tale manichino solido e poco ingombrante, pre-senta alcune caratteristiche interessanti, chegarantiscono quel qualcosa di più rispetto a quan-to offre oggi il mercato:• altezza del corpo manichino e della struttura

base della macchina accessibile molto facilmen-te per calzare la camicia

• regolazione dell’altezza della macchina, perpoterla adeguare alle esigenze dell’ope ra to -re/ope ratrice

• gruppo combinato - di serie - di pinze per stira-re sia le maniche lunghe che le maniche cortedelle camicie, senza lasciare la piega sui polsini.

• programmatore a logica programmabile (10 pro-grammi, 4 funzioni) con possibilità di seleziona-re cicli di stiratura.

Il modello Fimas 389 può naturalmente stirarecamicie con manica lunga e con manica corta,semplicemente variando il programma di stiratu-ra. Le pinze per la manica lunga si posizionano perla tensione durante il ciclo di stiratura, e la pinzatonda permette di ottenere il polsino perfettamen-te stirato, senza piega. Per la manica corta il siste-ma è similare, con una tensione interna dellepinze, che garantisce anche qui una finitura per-fetta. Su questo manichino si possono stirareanche T-shirt, maglioncini, polo ecc.Lo scarico automatico delle camicie stirate èun meccanismo elettropneumatico, abbinato alprogrammatore elettronico, che permette di sin-cronizzare i tempi del ciclo di stiratura con il movi-mento di sollevamento della camicia stirata a fineciclo, e di dirottarla, con un apposito binario, rego-labile in lunghezza, altezza e direzione, presso ilpunto raccolta dei capi stirati, o di immetterla suun trasportatore, automatizzato o manuale, lad-dove il punto di raccolta non è affiancato al mani-chino stesso. Concepito inizialmente per lo smistamento dellecamicie stirate in confezione, questo accessorio sirivela particolarmente interessante ed utile anche

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SPECIALE/SPECIALLAVANDERIE INDUSTRIALI

Stiratura, Piegatura e ConfezionamentoDelicato e decisivo il momento della piegatura, così come quello successivo del

confezionamento, da approntare tramite procedure più o meno automatiche, ma sempre rapide e efficienti.

Occorre salvaguardare l’asetticità del capo lavato, e nello stesso tempo rimandare al cliente biancheria sistemata all’interno di confezioni di uso facile e sicuro.

RENTAL LAUNDRIES Ironing, Folding and Packaging

Folding is a delicate and decisive moment, as is the next step, packaging, by usingprocedures that are more or less automatic, but always quick and efficient.

It is necessary to ensure that laundered items remain aseptic, and deliver laundry to customers inside packages that are easy to use and safe.

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nelle lavanderie e stirerie che movimentano volu-mi medio/alti di tali capi, in quanti permette diautomatizzare il processo di stiratura, eliminandotempi morti ed ottimizzando la produttività delreparto.Il manichino Fimas 389 è una macchina moltosemplice da utilizzare e con un’alta produttività:con un operatore di media esperienza si possonoottenere tranquillamente fino a 50/60 capi/ora, selavati a secco, e fino a 40 capi/ora se lavati adacqua, dopo averli passati alla centrifuga altavelocità.Modello Macpi 290.88 macchina per lo stiro deicamici e delle casacche, dotata di 4 manichinirotanti e regolabili in altezza.Dotata di un programmatore con 20 programmimemorizzabili e di una tecnologia all’avanguardia,tale macchinario è una vera novità per il mercatodelle lavanderie industriali.I manichini, aspiranti nella zona centrale per tene-re il capo posizionato e soffianti con aria caldanella zona dei fianchi e della manica, sono predi-sposti per l’inserimento della gruccia.Nella prima fase il capo viene caricato sul manichi-no; nella seconda fase viene pressato attraverso 2piastre ad alta pressione specifica. Successivamente si passa al soffiaggio di ariacalda su tutto il capo ed infine, quarta ed ultimafase, vi è lo scarico automatico del capo - già sullagruccia caricata dal manichino stesso ad iniziociclo- verso il nastro trasportatore.

A livello di resa oraria, il modello Macpi 290.88può arrivare a 150 camici/ora e 240 casacche/ora. Questi modelli e tutti quelli prodotti da Fimas e daMacpi sono disponibili per prove tecniche di stiropresso le Show Room di Vigevano e di Palazzolo s/O.

Fimas, a worldwide leader in the production of iro-ning machines for Laundry Industry, hotels andCommunities, always present on italian and inter-national market since over 25 years, is alwayslooking for new technologies and solutions for themost varied and different problems/issues on gar-ment finishing.Fimas and Macpi propose new systems alwaysmore targeted automatic targeted to decrease theoperator’s intervention on the machine with anincrease of the production.Fimas model 389: shirts form-finisher machinecomplete with automatic unloader system forshirts. This model is solid and saves space and hassome interesting features that ensure a betterquality result:- height of the body and basic structure of themachine very easy to acces for good positioning ofthe shirt- height adjustment of the machine, in order toadapt itself to the needs of the operator- standard combined group of clamps for both fin-ishing of long sleeve and short sleeves of theshirt, without leaving creases on the cuffs. - programmable logic programmer (10 programs,4 functions) with possibility to select differentironing cycles.The dummy 389 can naturally presses shirts withlong sleeves and with short sleeve, simply bychanging the ironing program. The clamps for thelong sleeve adjust themselves during the pressingcycle and the round clamp allows to get the cuffperfectly finished, without crease. For short sleevethe system is similar, with an inner tension of theclamps which guarantees a perfect finishing. Bythis dummy it’s possible to finish also t-shirts,sweaters, polo etc.

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The automatic unloading system of finished shirtsis an electro-pneumatic device, coupled to theelectronic programmer, which enables to synchro-nize the timing of the pressing cycle with the lift-ing movement of the finished shirt at the end ofcycle, and to direct it, with a suitable binary,adjustable in length, height and direction, at thecollection point of finished garments, or placing iton a conveyor, automated or manual, when thecollection point is not next to the form finisher.Initially designed for sorting the finished shirts inthe Garment Industry, this accessory is particular-ly interesting and useful in Laundry and finishingfacilities that handle medium/high volume of suchgarments as you can automate the finishingprocess, eliminating downtime and maximizingproductivity of the department.Fimas dummy 389 is very easy to use with highproductivity: with one operator of average experi-ence you can get safely up to 50/60 units/hour, ifdry-cleaned, and up to 40 units/hour if washedwith water, after high speed spin-drying.Macpi Model 290.88 is a machine for white coatsand jackets finishing, with four rotating dummies,adjustable in height.Equipped with a programmer with 20 storableprograms and with high technology, this machineis a real novelty in the market of Laundry.The dummies, vacuuming in the central area tohold the garment well positioned and blowing byhot air in the side and sleeve area, are designedfor the insertion of the hanger.In the first phase, the garment is loaded on thedummy; in the second phase is pressed through 2plates at high specific pressure.This is followed by blowing of hot air over the gar-ment, and finally, the fourth and last phase, thereis the unloading of the garment – on hangeralready loaded by the dummy at the beginning ofcycle - to the conveyor belt.At the level of hourly output, the model Macpi290.88 can reach 150 white coats/hour and 240jackets/ hourThese models and all the others produced byFimas and by Macpi are available for finishingtechnical testing by the show-room in Vigevanoand in Palazzolo s/O.

• • • F . L A . I .

La F.LA.I. fornisce accessori per lavanderie indu-striali, mollettoni per mangani, realizzati con fibresintetiche di prima scelta, in poliestere, nomex, el’esclusiva miscela in mischia intima di fibrenomex e poliestere, nastri guida biancheria, cerelubrificanti, nastri per introduttori e piegatrici,membrane per presse Maxi-press (distributoreesclusivo per l’Italia), accessori per impianti avapore, e da oltre venti anni, propone la soluzio-ne al problema del confezionamento della bian-cheria, con la macchina confezionatrice IGIENIC

80. La IGIENIC 80 è una macchina confeziona-trice specializzata per il settore lavanderia, natadalla collaborazione delle maggiori aziende delsettore, la cui caratteristica peculiare è quella dipoter confezionare pacchi aventi dimensioni diver-se, senza cambiare le bobine di film. Progettataper soddisfare tutte le particolari esigenze nel set-tore delle lavanderie industriali. I punti di forza diquesta macchina confezionatrice sono la versati-lità, la semplicità di utilizzo, l’affidabilità neltempo, la perfetta integrazione all’interno dell’im-pianto di lavanderia industriale. Macchina confe-zionatrice a due bobine, con tunnel di termo retra-zione elettrico o a vapore (risparmio energetico di12 kW) Installata in linea con la produzione,accetta prodotti di diversi formati alimentati allarinfusa. Può facilmente essere inserita nel vostrocontesto produttivo, corredandola di nastri tra-sportatori motorizzati in entrata e di nastri a rullifolli in uscita, in modo da ridurre al minimo i con-tatti tra gli operatori e la biancheria pulita. La macchina confezionatrice IGIENIC 80 è fornitacon sistema di riscaldamento del forno di termoretrazione a vapore/elettrico, mediante l’istallazio-ne di una batteria di scambio termico aria/vapore,all’interno del forno, che consente un notevolerisparmio di energia elettrica, grazie all’utilizzo delvapore, normalmente disponibile nei vostriimpianti. La produzione di questa macchina, ali-mentata da un nastro motorizzato, è di circa 12-13 pacchi il minuto di diverse dimensioni. La macchina può essere dotata di sistema di pres-satura pneumatico automatico, per la riduzionedel volume delle pile di biancheria, dopo il salda-tore, particolarmente utile nella produzione dipacchi di asciugamani e teli in spugna di cotone.Disponiamo di tutta la gamma completa di ricam-bi per confezionatrici, quali: teflon, resistenze sal-datori, sonde temperatura, termoregolatori, lametaglio, resistenze forni, tendine isolanti a siliconeper forni, tamponi pressa materiale all’uscitaforno, motori, riduttori, nastri in PVC, rete metal-

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lica in acciaio nero, zincato oppure acciaio inox,valvola pneumatica per ingresso vapore, scarica-tore di condensa.

F.LA.I. provides accessories for industrial laun-dries, felts for ironers of different weights andheights, made of synthetic fibers of first choice,polyester, nomex, and the unique blend intimatemixture of nomex and polyester, linen guidestrips, wax lubricants, belts for feeders and fold-ers, membrane presses Maxi-press (exclusive dis-tributor for Italy) accessories for steam plants,and for over twenty years, offers a solution to theproblem of packaging of the linen, the packingmachine IGIENIC 80.The IGIENIC 80 is a packaging machine special-ized for the laundry industry, developed in collab-oration of the major companies in the sector, theoutstanding feature of which is that of being ablepackaging of products having different sizes, with-out changing the film reels. Designed to meet thespecial needs in the field of industrial laundries.The strengths of this packaging machine is theversatility, ease of use, reliability, seamless inte-gration inside the industrial laundry. Packagingmachine with two coils, heat shrink tunnel withelectric or steam (energy saving of 12 kW)Installed in line with production, accept productsof different sizes supplied in bulk. Can easily beinserted in your production context, adding to themotorized conveyor belts inbound and outboundtapes to idle rollers, so as to minimize contactsbetween the operators and the clean linen. Thepackaging machine IGIENIC 80 is provided withheating system of the oven of thermo retractionsteam / electric, through the installation of a heatexchanger air / steam, inside the oven, whichallows a considerable saving of electric energy,through the use of steam, usually available inyour plant. The production of this machine, pow-ered by a power-driven belt, is about 12-13 min-utes the packs of different sizes. The machine canbe equipped with pneumatic automatic pressingsystem, for reducing the volume of the stacks oflinen, after the welder, particularly useful in theproduction of packs of towels. We have the fullrange of spare parts for packaging machines, suchas Teflon, resistance welders, temperature sen-sors, temperature controllers, cutting blades,oven resistance, oven tendon insulating silicon,kiln exit pads press material, motors, gearboxes,belts PVC, black steel wire mesh, galvanized orstainless steel wire mesh, pneumatic valve forsteam inlet, condensate drain.

• • • P I Z Z A R D I

Piegaspugne Axia S. 6Pizzardi ha investito molto nell’ottimizzazionedella gamma di piegaspugne Axia: con la serie 6offre alla propria clientela una macchina al massi-

mo livello di competitività per l’altissima velocitàoperativa, la qualità di piegatura e l’affidabilità.Nell’evoluzione del prodotto è stata costante l’at-tenzione alle esigenze degli operatori: posizione dilavoro ergonomica, silenziosità, facilità d’uso.Selezione automaticaParticolare attenzione è stata posta ai modelli conselezione automatica. La versione standard ha 3selezioni ma sono disponibili anche modelli con 4selezioni.Il sostanziale azzeramento dei tempi morti nelpassaggio da un articolo ad un altro è stato otte-nuto soprattutto con il nuovo dispositivo di piegalongitudinale a formato dinamico (sviluppato sullabase dell’originale tecnica a barre) che permettealla macchina di essere sempre pronta a riceverequalsiasi dimensione, purchè compatibile. Anche ilcross è stato completamente riprogettato peradattarsi alla nuova velocità di lavoro, salvaguar-dando la regolazione automatica in funzione dellospessore della spugna.

Avanzata tecnica di programmazione -Impianti centralizzatiL’esperienza di oltre 8 anni della Pizzardi nellagestione completa del prodotto del reparto stira-tura con il sistema Teren-Mati è stata fondamen-tale per lo sviluppo di una nuova tecnica di pro-grammazione basata esclusivamente sull’anagra-fica cliente/articolo. E’ una tecnica che interessatutti i tipi di macchina a selezione automatica eche semplifica al massimo il lavoro dell’operatore.È totalmente superato il concetto di programmaautomatico; tutti i parametri tecnici sono legatiall’articolo. La nuova programmazione è stata stu-diata per essere utilizzata sia a livello di macchinasingola, sia a livello di impianti più complessi ecentralizzati. Ovviamente gestendo i codici clien-ti/articoli il sistema rende disponibile una docu-mentazione completa di tutti i dati di produzione,compresa la registrazione del tempo dell’operato-re (se richiesta).Optionals a richiestaCentratura ottica automatica, Selezione automati-ca 1^ e 2^ scelta, Lettore Barcode, Stampantedati automatica, Monitor posteriore, Registrazionetempo operatore tramite Smart card.

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Terry towels folding machine Axia S. 6Pizzardi has invested a lot in the optimization ofthe Axia terry towels folding machines range:through the series 6 offers to its customers amachine at the highest level of competition thanksto its great operating speed, its folding quality andits reliability of performance.In the product line evolution the company hasalways paid careful attention to the user’s needs:ergonomic workstation, noiseless functioning,easiness of use.Automatic selectionParticular attention has been paid to the differentautomatic selection models.The standard model has 3 selections but 4 selec-tion models are also available.An efficient dead time elimination from one articleto the other has been largely achieved thanks tothe new dynamic longitudinal folds device (devel-oped on the basis of the original bars technique)which allows the machine to be always ready toreceive articles of any size, as long as they arecompatible. The cross has also been completelyredesigned in order to adapt to the new workspeed and keep the automatic adjustment accord-ing to the terry towel thickness.Innovative programming method – Cen -tralized installationsPizzardi ‘s experience for over 8 years in the iron-ing line product management through Teren-Mati system has been essential in the develop-ment of a new programming method based exclu-sively on the customer/article data records.This method is used on every machine with auto-matic selection and it oversimplifies the user’swork. The concept of automatic program is com-pletely outdated: all technical parameters arelinked to the article. The new programmingmethod has been enhanced so to be used eitheron the single machine or to more complex andcentralized installations. The system managingthe customers/articles codes obviously makesavailable all the production data records, includingthe user recording time (on demand). Options on demandOptic automatic centering, automatic selection 1^and 2^ choice, Barcode reader, Automatic dataprinter, rear Monitor, Recording of user’s timethrough Smart card.

• • • P O N Y

Stiratura, piegatura e confezionamento nellalavanderia industriale.PONY SPA, leader nella produzione di impianti dastiro, ha sviluppato una serie di macchinariespressamente progettati per produzioni indu-striali, tenendo in considerazione i vari capi cheentrano abitualmente nei laboratori di lavanderia,ma anche le diverse realtà produttive e quindi esi-genze differenziate per tipologia di macchinari edisponibilità di budget. Sebbene si parli di lavanderia industriale, il tratta-mento di capi finiti, per esempio le divise del per-sonale ospedaliero ed alberghiero, viene ancoraeseguito in gran parte da un operatore. La tecno-logia PONY offre soluzioni in grado di automatiz-zare e velocizzare al massimo le operazionianche su macchinari meno sofisticati e costosi,alleggerendo il lavoro che può così essere svol-to da personale non specializzato, con conseguen-te riduzione dei costi di gestione.Le presse da stiro sono largamente diffuse nellelavanderie industriali. Nella gamma Pony sonodisponibili presse con piani lucidi e imbottiti, conforma universale, universale/pantalone, gambapantalone, bacino pantalone, fungo, corpo cami-cia, rettangolare scalfato (ideale per i camici)oppure rettangolare per biancheria piana.Con il sistema automatizzato delle fasi di stiraturaun solo operatore può gestire due presse simulta-neamente, riducendo i tempi morti e incremen-tando la produttività.Anche per lo stiro di camicie, bluse, camici dalavoro e capi spalla in genere PONY offre unavasta scelta di manichini universali e versatili peralternare lo stiro di camicie e camici lavati adacqua con lo stiro di capi spalla tradizionali; oppu-re espressamente dedicati allo stiro delle camicie.La macchina più performante messa a punto daPONY per lo stiro delle camicie è il modelloANGEL. Specifica per la stiratura della camiciacon sistema pressato, ideale per grossi volumi dilavoro, coniuga prestazioni altamente professio-nali con una estrema facilità d’uso. Grazie acomandi semplici ed intuitivi può essere utilizzatada operatori poco esperti, con ridotti costi dimanodopera. Le caratteristiche costruttive all’a-vanguardia e l’alta qualità della finitura ottenutaeliminano la necessità di ritocchi sulla camicia,mantenendo sempre costante la qualità del lavo-ro, riducendo notevolmente i costi di gestione ed iconsumi energetici.Tra i manichini stiracamicie con sistema soffiato, iltop della gamma è rappresentato dal modello 405EVO. Le caratteristiche costruttive di questomanichino e l’estrema praticità di utilizzo consen-tono un grado di qualità e produttività mai rag-giunti con macchinari analoghi. Con il dispositivopressaspalle, per stirare in pressatura il carrè, edil sistema pressa-fessini, si incrementa ulterior-

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mente la produzione, con migliore finitura erisparmio di corrente.Se le camicie vengono riconsegnate piegate, ilpiegacamicie manuale PCM è una soluzione prati-ca ed economica.Pony offre numerose soluzioni anche per lo stirodei pantaloni.I topper della gamma Pony hanno una strutturaparticolarmente robusta e la consolle dei comandiè facilmente accessibile e regolabile, per permet-tere all’operatore di mantenere una correttapostura. Tramite un microprocessore si possonogestire i programmi secondo i tessuti ed il tratta-mento a cui sono stati sottoposti i capi prima dellastiratura. La tensione pneumatica del bacino puòessere trasversale o laterale, a secondo delmodello prescelto. Le pinze di fissaggio dellagamba sono indipendenti e girevoli per permette-re la stiratura di pantaloni con o senza piega.Su alcuni modelli sono disponibili sistemi anti-stretching e di bloccaggio del tensionamento, perstirare anche pantaloni con elastico in vita o ditessuto elasticizzato.Un solo operatore, alternandosi su due diversitopper, può produrre una media di 120 pantalo-ni/ora con un rendimento qualitativo costante e dialtissimo livello.Non ci dilunghiamo in dissertazioni squisitamentetecniche sul funzionamento dei vari macchinaripoiché è possibile trovare tutte le informazioni sulnostro sito oppure attraverso un contatto direttocon la nostra capillare rete di vendita o con ilnostro ufficio commerciale. Ci preme invece sottolineare che la qualità e l’af-fidabilità riconosciuta dei nostri prodotti fanno diPONY il partner ideale per soddisfare ogni esigen-za del comparto stiro.

Laundries: ironing, folding and packing.PONY, market leader in the manufacture of iron-ing equipments, developed a range of machineswhich are specifically designed for high volumes,taking into consideration both the variety of gar-ments that are usually brought into laundries, andthe different kinds of existing laundries (thereforedifferent needs according the kind of machinesand spending budget).Even though we are talking about laundries withhigh volumes of work here, garments like gownsor hospital/hotel staff’s uniforms, are mainly stillprocessed by operators. PONY’s technical innova-tions allow automation and maximum quick-ness increase of all operations, even on theircheapest and less advanced models, thus makingwork so easy that even non-skilled personnelcould do it. The result is the reduction of laborcosts.Ironing presses are well widespread in laundries.PONY’s range includes presses with polished orpadded heads, utility shapes, utility/leggershapes, legger shapes, topper shapes, mushroomshapes, body/bosom shapes, rectangular lab-coatshapes (suitable for whitecoats), or rectangularshapes (for white linens).The automatic system of their finishing cyclesallows one operator to work on two presses at thesame time, with a reduction of slack moments andan increase in productivity.PONY offers a wide range of machines also for fin-ishing shirts, blouses or overalls and coats ingeneral: a wide range of multi-finishers suitablefor finishing both wet shirts or lab-coats and dry-cleaned coats, but also specific shirt-finishers.PONY’s best performing machine, when it comesto finishing shirts, is model ANGEL. This machines has been specifically designed forpressing shirts, and it’s particularly suitable for

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very high work volumes. It combines highly pro-fessional performance with extremely simple use.Even unskilled operators can use it, thanks to thesimple and intuitive controls, thereby reducinglabor costs, while the fine tolerances used in con-struction and the high quality finish avoid any finalshirt touching-up: energy consumption is vastlyreduced and the finishing quality is always to thesame uncompromising high standard and consis-tent in finish.405 EVO is top of the range among shirt-finisherswith blowing system. The quality and productivitythat can be reached with this machine are unpar-alleled, thanks also to its constructive featuresand ease of use. The yoke-press and the tuck-presses allow a major increase in productivity,with a higher quality in finish and energy saving.If you are willing to return the shirts folded to yourclient, than our PCM manual shirt-folder is acheap and convenient solution.PONY also offers a wide range of pants-toppers.PONY’s toppers have a particularly solid body andtheir control box is adjustable and easy to reach

so that the operator can keep a correct posture.Finishing cycles can be handled by a microproces-sor, according to the fabrics and how they havebeen processed. The pneumatic stretching of thewaistband can be either cross or lateral accordingto the chosen model. The leg clamps are inde-pendent and pivoting, allowing the finish of pantsboth with or without crease.An anti-stretching device and a tension-blockingdevice are available on some model, for finishingeven pants made with stretch-fabrics. One opera-tor can work on two different toppers at the sametime, reaching an average production of 120pants/hour with a consistent high quality. We will not dwell on merely technical dissertationson how each machine works, since you can find allthe information you need on our websitewww.pony.eu or simply by direct contact with ourdistributors or with our Sales Department. What we are willing to stress, instead, is that thequality and reliability acknowledged to our prod-ucts, make PONY the ideal partner for any of yourfinishing needs.

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lavasecco Azzurra di Porcia, in pro-vincia di Pordenone, dove la classi-ca gestione familiare garantita daidue coniugi titolari, Norino Luvisot -to e Marta Musatti, si coniuga per-fettamente con le istanze di un pre-sente che, come vedremo, significaalta tecnologia, servizi personalizza-ti, adeguamento continuo ai tessutie alle peculiarità dei capi di vestia-rio prodotti.Si comprende perciò come il “PulireOggi” che campeggia nella home-page del sito aziendale della Az zur -ra rimandi ai principi di una Qualitàmai da improvvisare, ma piuttostoda ricercare con passione e compe-tenze. D’altra parte, se una clientedeve portare il proprio preziosogiubbotto di astrakan a lavare invista delle soirée d’autunno, cosatrovare di meglio della puliseccogestita dalla famiglia Luvisotto? La stessa il cui stemma discendedai cavalieri russi che, come rico-struito da alcune ricerche araldiche,cinque secoli fa galoppavano sottole mura della città di Astrachan’,famosa per le sue pecore dal neris-simo manto...Fantasie e digressioni che non por-tano mai troppo lontano dall’atmo-sfera in cui ci si ritrova all’internodell’azienda che il signor Norino e lamoglie Marta mandano avanti as -sieme a cinque splendide ed effi-cientissime dipendenti, tutte donne,in un moderno fabbricato della zonaindustriale di Porcia. Un continuorimpiattino fra oggi, ieri e domani acui si può giocare dalle più diverseangolazioni. Perché qui tutto sa di

Ma cosa significa “Pulire oggi”?Domanda quanto mai pertinente inun’attualità fatta, oltre che di crisieconomica, anche di profondi muta-menti in tema di servizi, prioritàambientali, bisogni della popolazio-ne. Se la realtà in cui viviamo èrapidamente cambiata sotto infinitipunti di vista, non va certo dimenti-cato quello della manutenzione delvestiario, così cruciale nei contiquotidiani che ognuno di noi devefar quadrare a costo di sacrifici eadattamenti continui. Ecco perché “Pulire Oggi”, senzapunto interrogativo, più che unoslogan, appare una sorta di princi-pio attorno a cui ritrovarsi tutti,imprenditori e utenti di lavanderie.Lo hanno compreso benissimo allaDD38

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Lavanderia Azzurra,dove pulire èun’Arte

Il segreto delmio successo

Nell’azienda familiare di Porcia la lotta allo sporco si evolve unendo mestiere, tecnologia, conoscenza del mondo (e dicome si sporca)

di Stefano Ferrio

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Storia, memorie e innovazioni. Ce lo insegna subito la signoraLoretta, che i titolari ci presentanosorridendo come la depositaria diuna “Bibbia dello stiro”, tanto parti-colareggiata è la sua conoscenza ditutto ciò che attiene a un’autentica“arte della stireria”, applicata a unqualsiasi capo uscito dalle lavatricidell’azienda. Tanto che, mentre cirivolge il suo simpatico sorriso,nemmeno si sogna di staccare manie occhi dal vestito a cui sta dedi-cando cure in cui non sono ammes-se distrazioni o negligenze di alcuntipo. D’altra parte, chi consegnauna camicia all’Azzurra di Porcia sache verrà stirata in quel quartod’ora necessario secondo la migliore

tradizione del mestiere. “Ecco cosasignifica pulire oggi – commentaMarta Musatti. – Al livello di un’a-zienda come la nostra vuol direoffrire un servizio dove ogni clientepuò verificare il salto di qualitàrispetto a quanto può trovare nellelavasecco dei centri commerciali”.Una marcia in più affinata con inec-cepibile coerenza sin dall’inizio diquesta classica azienda familiare, ilcui salto di qualità fondamentale èavvenuto con l’attuale sede, apertanella zona industriale di Porcia dal2003, dopo gli anni del negozio nelcentro del paese. Lì dove si aprìbottega mettendo assieme lo spiritod’impresa del signor Norino e lafondamentale esperienza di suamoglie Marta, fattasi le ossa comedipendente di una pulisecco. “Tutteragioni per cui – racconta proprio lasignora Marta – nella nostra lavan-deria sappiamo che lo sporco è unnemico da affrontare caso per caso.A volte è semplice identificare leorigini di una macchia, altre volteoccorre improvvisarsi un po’ detec-tive, e non sempre potendo contaresull’aiuto dei clienti, che giustamen-

te vogliono il vestito pulito anche sespesso non ricordano dove lo hannoconciato in quel modo, se alla festadi sabato o durante la scampagnatadi domenica”.“Solo che bisogna aggiornare conti-nuamente questi nostri saperi arti-gianali alle trasformazioni dellasocietà – continua il marito Norino.– Perché, con il passare degli anni,cambiano gli stili di vita, primaancora delle mode. È indicativo ilfatto che, rispetto a dieci anni fa,abbiamo due macchine che lavanoa secco, esattamente come allora,mentre quelle ad acqua sono pas-sate da una a tre, e tre sono anchegli essiccatoi a disposizione. Ciò dipende dal grande aumento digiubbotti e piumini nei nostri guar-daroba, ovvero capi duraturi, affi-dabili, in grado di reggere a più diuna stagione, il che diventa essen-ziale con questi chiari di luna eco-nomici”.Ma è proprio il contesto sociale incui ci ritroviamo a vivere a rendereancora più importante e ricco disignificati quel “Pulire Oggi” su cui DD39

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Rispetto a esercizi basati sull’auto-mazione dei processi, qui conta inmodo decisivo il fattore umano, ilcolpo d’occhio, la capacità di ricor-dare altri capi dello stesso tipo, erelativi trattamenti”.Si comprende così la grande affida-bilità di un’azienda come la lavan-deria Azzurra, della quale si servo-no non a caso non solo privati, maanche aziende come la Electrolux,che ai coniugi Lovisotto e alle lorodipendenti consegnano periodica-mente le divise da cuoco per ledimostrazioni delle cucine prodottein quella grande azienda.“Evidentemente sanno – commentascherzando la signora Marta – chequi siamo a conoscenza di ognisegreto dello sporco da cucina. Ad esempio, quando ci arriva unachiazza di vino, ci viene sempre dasperare che non sia vino buono,perché una macchia di rosso Doc èdavvero dura da far sparire. Per fortuna siamo nati in Friuli, do -ve è tutto doc, anche le lavanderie”.

la lavanderia Azzurra fonda la suastoria e le sue fortune. “Perché lenostre conoscenze – spiega NorinoLuvisotto – ci permettono di rispon-dere ai bisogni di un mercato di -ventato infinitamente più vario esfaccettato rispetto a una volta. Qui siamo pronti a trattare ogni tipodi capo e di tessuto, e quando dicoquesto mi riferisco a un abbiglia-mento sempre più eterogeneo neitessuti, nelle fibre, nelle abbottona-ture, nelle cuciture, nelle tasche.Perché il più delle volte qui capitanovestiti privi di etichette grazie a cuiidentificare il materiale con cui sonofatti e il modo di lavarlo. DD40

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nella storia un analogo episodio de-terminato dalla volontà di essere alservizio del comparto con un impe-gno che merita la gratitudine di quan-ti si avvarranno di tale opportunità.

Il Vice Presidente Platè e il Consi-gliere Lamoglie si sono resi disponi-bili ad essere raggiunti telefonica-mente dai Colleghi per un supportoed un confronto di opinioni, idee, rea-lizzazioni sui vari temi del settore.

Come accennato sul numero scorso diDETERGO, ASSOSECCO ha attiva-to un’iniziativa che intende promuo-vere un più sinergico rapporto tra gliorgani direttivi dell’Associazione egli operatori del settore.Si parla tanto di disponibilità e diapertura, ma questo è il concretorisultato di un atteggiamento di inte-resse all’ascolto nei confronti delleproblematiche della categoria.Crediamo sia impossibile reperire

PRONTO ? … . R i s p o n d e l ’ a s s o c i a z i o n e

ASSOSECCO

La Segreteria di Assosecco è raggiungibile al n. 02.7750447e-mail: [email protected]

GABRIELLA PLATÈ risponde il MARTEDÌ dalle h. 10.00 alle h. 12.00agli imprenditori associati

n. 3459291896

ROCCO LAMOGLIE risponde il SABATO dalle h. 9.00 alle h. 11.00agli imprenditori NON associati

n. 345291894

Vi invitiamo a valutare con grande attenzione questo sforzo organizzativo messoin atto da ASSOSECCO: l’Associazione rappresenta il settore e si sta impegnan-do efficacemente per lo sviluppo dell’imprenditorialità della categoria.Più siamo e più conteremo nei rapporti con le istituzioni rivendicando i nostridiritti e perseguendo obiettivi di medio e lungo periodo.

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Il nostro Presidente non c’è più. Ci ha lasciati dopo una lungamalattia che aveva combattuto conil coraggio che lo contraddistin-gueva, senza lagnarsi, senza farpesare la cosa agli altri, cercandodi non far trasparire la preoccupa-zione.Sentiamo un vuoto immenso, per-ché con lui scompare l’autenticoprotagonista dell’universo dellepulitintolavanderie da 30 anni aquesta parte.Abbasso la retorica e le parolevuote, ma Locati rappresentava ilsettore con autorevolezza ed intel-ligenza per istituzioni, amministra-zioni, organi di stampa, imprendi-tori, colleghi, organizzazioni sin-dacali, ecc. Per tutti. Anche per coloro che lapensavano in modo diverso.A Locati veniva riconosciuta lacompetenza, l’esperienza, laserietà, l’impegno e quella visioneun po’ guascona che lo ha accom-pagnato durante la sua esistenzaimprenditoriale ed associativa.A volte, infatti, assumeva atteggia-menti in contrasto con il pareredella maggior parte del settore edopo i primi momenti di turba-mento, le persone gli davano fidu-cia e lo seguivano.Ripercorrere la sua vita professio-nale significa passare in rassegnal’evoluzione del lavaggio a secco,andare con il pensiero agli albori

di questo settore, seguire i difficiliesordi, i soddisfacenti risultatidegli anni ’70 e ’80, i cambiamentidegli anni ’90, la metamorfosidegli ultimi periodi.Me se pensiamo a Locati non pos-siamo dimenticare l’immenso con-tributo dato allo sviluppo impren-ditoriale di questo settore.Non si limitava ad organizzarel’attività associativa, spronava isuoi colleghi, li riempiva di consi-gli e di esortazioni, era sempredisponibile nel fornire informazio-ni e nel condividere nozioni, espe-rienze, iniziative.Locati, inoltre, sapeva rappresenta-re gli interessi dell’Associazioneed ha avuto il merito ed il corag-gio di osare percorrendo stradenuove, tortuose, ma foriere diaspettative e potenzialità.Dapprima nell’ambito della FAI(Federazione Associazioni Indu -striali di Confindustria), Locati edaltre personalità dell’allora Asso -ciazione Industrie di Lavanderia edell’Associazione Fornitori Manu -tenzione Tessile, si sono fatti pro-motori di una scelta difficile: ac -quisire l’indipendenza di gestioneassociativa, della rivista DETER-GO e della rassegna EXPOdetergoInter national attraverso la creazio-ne di Deterservice.E dopo questa esperienza, un’altratappa epocale: l’adesione ad Unio -ne Confcommercio per consentire

Il ricordo diCesare Locati

ASSOSECCO

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ad Assosecco di raggiungere latranquillità economica ed organiz-zativa e permettere agli iscritti diavere a disposizione servizi e con-sulenze a 360°.In questo nuovo contesto, Locatiha saputo immediatamente acqui-sire un ruolo di primo piano qualeProboviro, quindi chiamato incausa per ogni controversia.A Locati avevano anche conferitoil titolo di cavaliere, onorificenzada lui molto amata perché ottenutaper i riconoscimenti imprenditoria-li ed il ruolo primario rivestito nelcomparto.Come tutte le grandi personalità lesue scelte ed i suoi atteggiamentipotevano sollevare critiche e malu-mori, ma il tutto veniva stemperatodal rigore intellettuale che tutti gliriconoscevano.E poi, come non citare il suo entu-siasmo per le nuove iniziative, lasua intelligente curiosità versotutto quanto lo circondava, la suapredisposizione ad un umorismolieve, personale, mai banale, la suaburbera dolcezza, la sua episodicaarroganza scelta per arginare per-sone ad azioni stigmatizzabili.Sapeva anche ascoltare e dare con-sigli, magari prevaricando l’inter-locutore, ma sempre con l’obietti-vo di dare un contributo concreto.Cesare Locati era questo e moltodi più, personalità dalle mille sfu-mature sulla quale si poteva conta-re. SEMPRE.Il settore gli deve molto e le perso-ne che gli sono state accanto el’hanno affiancato per poco o mol -to tempo in questa eccezionaleesperienza associativa non potran-no che seguirne le orme, perfezio-nando alcuni passaggi, personaliz-zando talune scelte.

Si dichiarava un uomo felice, ap -pagato da una vita che gli avevadato molto, a cominciare da unamoglie straordinaria e da figli enipoti amatissimi.Era interessato all’arte, in ogni suamanifestazione, gli piaceva incon-trare gli amici (era un ottimo anfi-trione nella sua casa sempre apertaper i conoscenti) e soprattutto ado-rava il suo pezzo di mare e di cieloa Capo Mimosa in Liguria.Ci mancherà come uomo e comePresidente, ma l’Associazionesaprà trovare la giusta rotta se -guendo quanto ci aveva insegnatoe perfezionandolo sulle esigenzeevolutive del settore.Le persone che gli hanno volutobene si uniscono in un abbraccioideale: a lui sarebbe piaciuto sa -perci solidali e coesi, accumunatida una spinta emotiva in grado diguidare Assosecco verso nuovi tra-guardi.

Emilia Pecorara

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Ciao Presidente …. e grazie!Ciao Cesare, caro amico e collega.Parto dal saluto all’amico: ti ho conosciuto così banalmente in occasio-ne della necessità di una perizia e da lì è incominciato un percorso perme importante, al pari dei molti colleghi che hanno avuto il piacere dicamminare al tuo fianco, in seno ad Assosecco.Non ti ho mai visto cedere alle molteplici difficoltà e tanto meno rallen-tare o diminuire l’impegno che hai profuso affinché la nostra Associa -zione rimanesse un’identità diversa, composta da soli imprenditori delsettore.Hai cercato di spiegare l’importanza di farne parte per avere la possibi-lità di crescere, promuovendo incontri affinché tutti fossero in grado,con l’apprendimento di normative, procedure e notizie e lo scambio diesperienze lavorative, di migliorare l’attività e conoscere da vicino lemolteplici aziende di produttori con le quali è stata condivisa la collabo-razione.Anche la conoscenza, per molti di noi scarsa, delle parti meccanichedegli impianti utilizzati, del loro funzionamento, dei costi di gestioni,della facilità di manutenzione, ha permesso di fare acquisti mirati.Sì, la conoscenza, il sapere, la condivisione, per non rimanere “ignoran-ti”!Come per una Nazione, anche per Assosecco, lo sforzo maggiore è nel-l’investimento della conoscenza, e tu sei stato un paladino, affiancato daaltri colleghi fortemente motivati.Il tuo nome Giulio Cesare, nome da condottiero, mi fa rammentare letante prese di posizione sugli argomenti più diversi, il modo burbero,severo di “bacchettare” gli uni o gli altri, lo scambio vivace di opinioni,le arrabbiature, la disponibilità nel trasmettere la tua conoscenza.Con te Presidente se ne va “il Presidente”: che dirti di più! Garantirti l’impegno che tutti noi colleghi metteremo nel portare avantiAssosecco seguendo le tracce di passione, integrità, costanza.Sento già la tua risata di approvazione.Grazie Presidente Cesare Locati e ciao.

Gabriella PlatèVice presidente Assosecco

La scomparsa diCesare Locati

ASSOSECCO

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C’è la crisi? E noi puntiamo sul miglioramento dell’attività

ASSOSECCO

Non ci possono additare come Cassandre, ma avevamoprevisto l’intensificarsi di questa crisi economica checolpisce tutto e tutti.Gli analisti più preparati non si espongono al rischio diprevisioni drammaticamente errate e si limitato adinterventi piuttosto banali su giornali e mezzi televisivi.Non parliamo poi dei politici che tendono a colpevoliz-zare l’avversario di partito accusandolo di ogni nefan-dezza con toni talmente violenti e volgari da lasciaresenza fiato.A questo si aggiunge la quasi paralisi di ogni iniziativaimprenditoriale degna di questo nome: investimentibloccati, riduzione di personale e costi, debolezza strut-turale della domanda interna, formule inefficaci in temadi concertazione, tanto da far pensare ad un conflittosociale di là da venire.In questo clima incandescente, la nostra Organizzazio -ne sta monitorando autorevolmente la situazione facen-do richieste precise all’Esecutivo: abbandonare definiti-vamente il progetto di aumento dell’IVA, ridurre le ac -cise sui carburanti (così i consumatori avranno denaroda spendere), liberare le risorse a sostegno della cresci-ta, insistere sulla lotta all’evasione fiscale che grava suaziende e famiglie, regolamentare in modo meno rigidola flessibilità in entrata per quanto riguarda l’occupa-zione, sostenere la domanda interna per contrastare larecessione ed accelerare il ritorno alla crescita.I segnali che arrivano dal governo sono cauti, ma vienecondivisa buona parte delle nostre riflessioni, lascian-doci, quindi, un cauto ottimismo circa la lentissima maipotizzabile ripresa dei consumi e dell’economia in ge -nerale.Il nostro settore sta serrando le file, colpito da una con-sistente riduzione del numero di attività (oltre che dalgiro di affari sempre più risibile!), ma sembra essereprotagonista di una radicale modifica degli assetti disistema.Le tintorie di operatori vicini alla pensione o in diffi-coltà, sono costretti a chiudere o a vendere ad impren-ditori il più delle volte stranieri, visto che sono gli uniciche in questo momento dispongono delle risorse econo-miche da investire nell’avvio di un’attività.Stiamo assistendo ad una consistente presenza di opera-tori cinesi e sudamericani: il fenomeno di per sé nonsarebbe un problema, perché contribuisce a sprovincia-

lizzare la nostra mentalità, ma riteniamo che in più diun caso la concorrenza non sia corretta a causa del man-cato rispetto della normativa.Come contrastare questa realtà: impegnandoci nel forni-re un servizio qualitativamente migliore, in grado di at -tirare il consumatore.In questo momento il prezzo della prestazione diventaimportante, perché il cliente dispone di risorse limitate,ma non va ridotta l’accuratezza del servizio.L’accoglienza al cliente deve essere, più che in passato,positiva e gradevole: niente musi lunghi, ma grande di -sponibilità.Dobbiamo esaminare i capi da trattare con attenzione,evidenziandone subito eventuali criticità: poche paroleprofessionali daranno la certezza al cliente di trovarsidavanti ad un operatore serio, pacato e competente.Tralascio di approfondire le successive fasi di smacchia-tura, lavaggio e stiratura, visto che si tratta del nostrolavoro.Vi esorto però a non sottovalutare l’aspetto dell’innova-zione imprenditoriale: non restiamo chiusi nei nostrinegozi a ripetere gli stessi errori, confrontiamoci con icolleghi e con gli esperti durante i momenti di incontroe formativi che l’Associazione organizza.Non consideriamo queste giornate delle perdite di tem -po, perché si imparano sempre cose nuove o per lo me -no ci si informa su altre metodologie operative che, seintrodotte in tintoria, potrebbero aiutare a soddisfare leesigenze della clientela.E poi cerchiamo di individuare fornitori di macchine,accessori, prodotti, ecc. seri e collaborativi che ci affian-chino costantemente invece di limitarsi a far firmarecontratti dimenticandosi di noi appena apposta la firma.Se avete dei dubbi contattate l’Associazione: non pos-siamo risolvere tutti i problemi e non siamo la panaceaper i mali del mondo, ma possiamo darvi consigliimportanti perché al nostro interno ci sono colleghi convasta e riconosciuta esperienza.Che dire, quindi, non lasciate che questa crisi danneggila nostra capacità di lottare per imporre una figura pro-fessionale preparata ed in costante aggiornamento.

Assosecco esiste anche per farvi sentire più sicuri nelvostro percorso imprenditoriale: non sottovalutatequesta importante funzione.

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32a puntata

Solidit� del colore

Piccola guida del PulitintoreA cura dell’Ing. Vittorio Cianci direttore di LART

Tinture particolari

• PigmentiLa tintura consiste nel coprire la fibra con una fine pellicola di legante chetrattiene il pigmento colorato (particelle finissime solide insolubili).Si può applicare per tale motivo a tutte le fibre con solidità colori in gene-rale mediocri, in particolare allo sfregamento e al lavaggio a secco.

• Indaco Tale colorante viene utilizzato per ottenere il blu dei jeans con mediocrisolidità in particolare allo sfregamento. L’indaco è un colorante al tino e come tale è insolubile in acqua, alcali oacidi; non ha alcuna affinità per il cotone e le fibre cellulosiche in generale(pigmento insolubile). Per essere applicato sul cotone l’indaco deve esseresottoposto ad un processo di riduzione (Tino) che lo trasforma da pigmen-to insolubile in leucoderivato di sodio solubile in acqua.La molecola del colorante insolubile in acqua viene trasformata nel leuco-derivato sodico solubile mediante una reazione di riduzione in un bagnoalcalino in presenza di idrossido di sodio. Il colorante solubile, ma incolore,viene assorbito nel bagno dalla fibra sulla quale viene poi riconvertito nellaforma insolubile e quindi colorata mediante un processo di ossidazione peresposizione all’aria del tessuto (40-60 secondi).Nel singolo bagno di tintura solo una piccola parte può montare sul cotonee quindi sono necessari più immersioni in più bagni per ottenere la tonalitàdesiderata.Per ridurre il numero dei bagni talvolta si applica al filato prima dell’indacoun nero o un blu allo zolfo. La tendenza di utilizzare quantità di nero sem-pre maggiori sotto il blu indaco conferisce al jeans un colore grigiastro(prodotto meno pregiato)

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• Old o vintage Conferisce al capo un effetto consumato o invec-chiato ottenuto per abrasione del colore, che ingenere si evidenzia nelle zone maggiormentespessorate; la tecnica consiste o in una placcatu-ra a pigmento e successivo lavaggio in acqua delcapo o in tintura con resina e successivo lavaggioin acqua. Gli effetti ottenibili si basano solo sulladistacco generale o localizzato del colore prece-dentemente applicato al tessuto, per effetto dellaagitazione meccanica di lavaggio. Gli effetti stilistici sono limitatati e la fase dilavoro precedente al lavaggio in capo prevede ouna tintura del tessuto a temperature elevate oun termofissaggio ad aria calda del tessutoplaccato a 160-180°C: elevati consumi energe-tici e di acqua.

• FadeLe fasi della tintura fade sono: immersione perqualche minuto dei capi in un bagno contenenteacqua fredda, pigmento e legante (operazioneeffettuata in una vasca manualmente o indu-strialmente con una macchina di tintura rotati-va), strizzatura manuale o con centrifuga oppurespruzzatura manuale o con manichino della stes-sa soluzione; successivamente il capo vieneasciugato in tumbler o in forno per consentire lapolimerizzazione del legante e fissare il pigmen-to.Si può definire quasi una tintura artigianale per ilseguente motivo:• difficile riproducibilità (ogni capo è diverso dal-

l’altro).

Tintura delle miste

La tintura delle fibre in mista è sempre più diffi-coltosa e più lunga rispetto a quella della mercecostituita da una sola fibra (ciascuna fibra deveessere tinta separatamente con il suo specificocolorante). Un materiale tessile contenente due differentifibre può essere tinto per realizzare i seguentiscopi:

• tintura tono su tono; poiché la tintura avvieneseparatamente in due fasi successive (ogni sin-gola tintura riserva l’altra fibra) è necessarioche le due fibre siano perfettamente miscelatein quanto difficilmente si ottiene la perfettariproducibilità del tono colore su entrambe lefibre con conseguenti disuniformità cromatichelungo il filo);

• tintura di una sola fibra con colorante che nontinge le altre fibre della mista (coloranti cheriservano una delle fibre);

• tintura delle fibre in toni diversi.

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Etichettatura dei prodotti tessili

Una panoramica sugli obblighi dei produttori 2a parte

Un prodotto formato da una sola fibra può essere etichettato con i termini

• 100%• puro • tutto

L’etichettatura prevista dalla presente legge consiste nel riportare l’indica-zione della ragione sociale o del marchio registrato del produttore di fibreo del fabbricante o dell’importatore o del commerciante (grossista o detta-gliante) nonché la denominazione delle fibre con le percentuali elencate inordine decrescente.

Etichette consentiteEtichetta cucitaEtichetta ricamataEtichetta stampataImpronta a rilievoo qualsiasi altra tecnologia di produzione purché sia durevole , facilmenteleggibile, visibile, accessibile e saldamente fissata.Sono vietati marchi di fabbrica o ragione sociale che possano creare confu-sione nel cliente.

Maglificio Rossi srl

CO 50% PL 50%

Etichette correttecotone100%tutto cotonepuro cotone

Etichette sbagliatesolo cotonepuro cotone 100%tutto cotone 100%lamè 100%lycra100%

Le etichette, all’atto della vendita al consumatore, devono essere redattein lingua italiana se vendute in Italia. L’etichettatura o il contrassegno sonoredatti nella lingua o nelle lingue ufficiali dello stato membro sul cui terri-torio i prodotti tessili sono messi a disposizione del consumatore, salvoche lo stato membro interessato disponga altrimenti. Le parole indicanti le fibre previste nella tabella di legge devono esserescritte per esteso e non si possono utilizzare le abbreviazioni o codici mec-canografici da utilizzarsi esclusivamente nelle fatture o bolle di accompa-gnamento o altro documento commerciale (deve comunque essere scrittoin tali documenti il significato dell’abbreviazione).Vi sono due codici meccanografici indicati nelle tabelle seguenti:

• Norma Uni 9963 per le fibre chimiche • Codice Europeo Comitextil.

Non esiste omogeneità tra i due codici.Nelle tabelle seguenti sono indicati rispettivamente i due codici meccano-grafici Europeo Comitextil e quello Italiano Uni 9963, la corrispondentedicitura della fibra in italiano e la traduzione in inglese.

Etichetta sbagliata

DD48DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

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DD49DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

Codice Europeo comitextil

Codice Italiano

1 WO Lana2 WP Alpaca2 WS Kashmir2 WL Lama2 WK Cammello2 WM Mohair2 WA Angora2 WG Vigogna2 WY Yak2 WU Guanaco2 WB Castoro2 WT Lontra3 HA Pelo4 SE Seta5 CO Cotone6 KP Kapok7 LI Lino8 CA Canapa9 JU Iuta10 AB Abaca11 AL Alfa12 CC Cocco13 GI Ginestra14 RA Ramiè15 SI Sisal16 SN Sunn17 HE Henequen18 MG Magney19 AC Acetato20 AG F. Alginica21 CU Cupro22 MD Modale23 PR Proteica24 TA Triacetato25 VI Viscosa26 PC F. Acrilica27 CL Clorofibra28 FL Fluorofibra29 MA F. Modacilica30 PA Poliammide31 / Aramide32 / Poliimide33 / Lyocel34 PL Poliestere35 PE F. Polietilenica36 PP Polipropilene37 PB F. Poliureica38 PU Poliuretano39 VY Vinilal40 TV Trivinilica41 EL F. di Gomma42 EA Elastan43 GL Vetro tessile44 ME Metallo

ME MetallizzataME MetallicaAS AmiantoPI Carta Tessile

Il codice Europeo prevede in aggiunta altre diciture e precisamente

Codice Italiano Inglese

WV Lana vergine Fleece woolAF Altre fibre Others fibresHL Misto lino Cotton linen unionTR Residui tessili o composizione Textiles residues or unspecified

non determinata compositionPI Carta tessile Paper

Codice Italiano UNI 9963 solo per le fibre chimiche

Fibra Abbreviazione

Acetato CAFibra alginica ALGCupro CUPModale CMDProteica /Triacetato CTAViscosa CVAcrilico PANClorofibra CLFFluorofibra PTFEModacrilica MACPoliammide PAAramide ARPoliimide PILyocel CLYPoliestere PESPolietilenica PEPolipropilenica PPVinilal PVALElastan ELVetro tessile GFMetallo-metallizzata-metallica PFTELana vergineAltre fibreMisto linoComposizione non determinata

• Un prodotto può essere qualificato“lana vergine” o lana di tosaquando è composto da fibra maiprecedentemente incorporata inun prodotto finito, che non hasubito altre operazioni di filatura ofeltratura, nel trattamento oimpiego che abbia danneggiato lafibra stessa.

• La denominazione lana vergine olana di tosa può essere usataanche per la lana contenuta inuna mischia quando: la totalitàdella lana contenuta risponde allecaratteristiche indicate e quandola totalità della lana non è inferio-re al 25% ed è mischiata in inti-mo con una sola altra fibra.

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La denominazione “composizione tessile non determinata” o “fibrevarie” può essere utilizzata per prodotti in cui non sia possibileindicarne la % in fase di produzione (fibre da stracci o rigenerate).

Esempio: felpe realizzate con filato di cotone rigenerato• 50% acrilico filo di fondo• 50% fibre varie filo di effetto rigenerato con composizione

variabile

Misto linoSi possono etichettare misto lino i prodotti realizzati con filo di ordito in100% cotone e trama in lino 100% con % >40% del peso totale del tes-suto sbozzimato indicando oltre alla denominazione misto lino la dicituraordito puro cotone trama puro lino.DD50

DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

•La denominazione altre fibre si usa per indicare una fibra che rappresen-ta fino al 5% del peso totale del prodotto o fibre che rappresentano col-lettivamente fino al 15% del peso del prodotto qualora non possano esse-re facilmente identificate al momento della fabbricazione.

Etichetta corretta

cotone 50lana 45%altre fibre 5%

Etichetta sbagliata

lana 80%altre fibre 20%

Etichetta corretta

Poliestere 75%Lana Vergine 25%

Etichetta sbagliata

Lana Vergine 60%Angora 20%Poliammide 20%

Etichetta sbagliata

Viscosa 80%Lana Vergine 20%

TOLLERANZEProdotti Tolleranza Motivazione

Prodotti in 100%, o puro, o tutto 2% Presenza non sistematica e motivata tecnicamente di fibrenon dichiarate da ciclo pettinato

5% Presenza non sistematica e motivata tecnicamente di fibrenon dichiarate da ciclo cardato

7% Fibre visibili ed isolabili ad effetto decorativo2% Fibre ad effetto antistatico

Prodotti in 100%, o puro, o tutto Lana vergine 0,3% Presenza di fibre estranee7% Fibre visibili ed isolabili decorative2% Fibre ad effetto antistatico

Prodotti misti composti da due o più fibre 2% Presenza non sistematica e motivata tecnicamente di fibrenon dichiarate da ciclo pettinato

5% Presenza non sistematica e motivata tecnicamente di fibre non dichiarate da ciclo cardato

7% Fibre visibili ed isolabili ad effetto decorativo2% Fibre ad effetto antistatico3% Tolleranza di fabbricazione riferita al peso totale per

ciascuna delle fibre in etichettaProdotti misti composti da lana vergine in 0,3% Presenza di fibre estraneemisura non inferiore al 25% (nel caso di mischia 7% Fibre visibili ed isolabili ad effetto decorativointima la lana non deve essere mescolata con 2% Fibre ad effetto antistaticopiù di un altra fibra)

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Ancora piu’ facile

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Etichetta corretta

cotone 60% misto linolana 40% ordito puro

cotonetrama puro lino

Etichetta sbagliata

cotone 80% misto linolino 20% ordito puro

cotone trama puro lino

Prodotti compostiI prodotti composti da due o più parti, di composizione diversa, assembla-te tra loro mediante cucitura devono avere una etichetta indicante la com-posizione di ciascuna parte.Esempio capo con corpo in cotone 100% e maniche in poliestere 100% vaetichettato

• corpo 100% cotone• maniche 100% poliestere

Tale etichetta non è obbligatoria per le parti che pesano meno del 30%rispetto al peso totale del capo.Esempio: una polo in cotone (peso 200 g) con fondi e collo in poliestere(peso di 25 g) si può etichettare 100% cotone. La composizione fibrosa delle fodere principali (fodere per giacche, giacco-ni ecc.) deve essere indicata, anche se pesa meno del 30% rispetto alpeso totale del capo.Fodera principale = quella che presenta l’area maggiore.Due o più prodotti tessili, che costituiscono comunemente un insieme inse-parabile e che hanno la stessa composizione fibrosa possono essere munitidi una sola etichetta.

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DD52DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

Esempio completo giacca pantalone: basta una sola etichetta su uno deidue pezzi.

Corsetteria Si indica o la composizione totale oppure si indicano le singole parti

• reggiseni: tessuto esterno – tessuto interno coppe - tessuto dellaparte posteriore

• guaine: parte davanti – dietro – lateraliL’etichettatura non è obbligatoria per le parti che rappresentano meno del10% del peso totale del prodotto.

Prodotti a corrosione Si indica o la composizione totale oppure separatamente la composizionedel tessuto di fondo e dello strato sottoposto a corrosione.

Ricami Si indica o la composizione totale oppure separatamente la composizione deltessuto di fondo e del ricamo. Se le parti ricamate sono meno del 10% dellasuperficie del prodotto si può indicare solo la composizione del tessuto.Velluti e felpe Si può indicare la composizione totale oppure separatamente la composi-zione delle due parti.Tappeti Si può indicare il solo strato di usuraFilati con anima (esempio filati core spun)Si può dare separatamente la composizione dell’anima e dell’effetto

Deroghe • L’etichetta di composizione di prodotti venduti a metro può figurare sol-

tanto sulla pezza o sul rotolo presentato alla vendita;• alcuni prodotti elencati in allegato 3 non sono soggetti all’obbligo di eti-

chettatura (feltri, chiusure lampo, giocattoli, fermamaniche di camicia,cinturini di materiale tessile per orologio, etichette e contrassegni, mano-pole di materia tessile imbottite, copri caffettiere, copriteiere, maniche diprotezione, ecc.

• alcuni prodotti indicati in allegato 4 possono essere etichettati con stam-pigliature globali sulla confezione (canovacci, tovaglioli, nastri elastici,ecc.).

Elementi da eliminare per determinare la composizioneLe percentuali delle fibre devono essere calcolate escludendo:a) per tutti i prodotti tessili: parti non tessili, cimose, etichette e contras-

segni, bordure e paramonture che non fanno parte integrante del pro-dotto, bottoni e fibbie ricoperte di materie tessili, accessori, ornamenti,nastri non elastici, fili e nastri elastici aggiunti in posti specifici e limitatidel prodotto e, alle condizioni previste all'articolo 10, fibre visibili e iso-labili a scopo decorativo e fibre antistatiche;

b) Materie grasse, leganti, cariche, appretti, prodotti di impregnazione,ausiliari di tintura e di stampa;

c) per i rivestimenti per pavimenti e per i tappeti: tutti gli elementi chenon costituiscano lo strato di usura;

d) per i tessuti destinati al rivestimento di mobili: gli orditi e le trame dilegamento e di imbottitura che non fanno parte dello strato di usura;

e) per i tendaggi: gli orditi e le trame di legamento e di imbottitura chenon fanno parte del dritto della stoffa;

f) per gli altri prodotti tessili: supporti rinforzi, interni del collo e fusti, filiper cucito e quelli di unione a meno che sostituiscano la trama o l'orditodel tessuto, le imbottiture che non hanno funzioni isolante e, fatte salvele disposizioni dell'articolo 11, comma 2, le fodere non principali;

g) calzini e collant fili elastici supplementari utilizzati alla caviglia e in vitarispettivamente e fili di ispessimento e rinforzo della punta e del tallone.

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“SE NON SAI DOMANDA”L’Ing. Vittorio Cianci e il suo Staff di collaboratori saranno a vostra disposizione per rispondere atutte le domande che invierete via e-mail agli indirizzi indicati

RISPOSTE CHIARE A PROBLEMI COMPLESSI

• Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alle difettosità,alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei materiali e alle problematichedi manutenzione, alla chimica tessile del lavaggio

• Domande riguardanti le controversie• Informazioni generali e altre informazioni • Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del lavaggio

L’ESPERTO RISPONDE

I quesiti vanno inviati ae-mail: [email protected] a e-mail: [email protected]

Le domande più interessanti sarannopubblicate con relativa risposta

RISPOSTE ALLE DOMANDE PERVENUTE NEL MESE DI GIUGNO

Che differenza c’è tra piuma e piumino - quali sono le differenze tra piumini in oca e piu-mini in anatra e quali sono le differenze di aspetto e prestazione variando la percentualedi piume e piumini?

Il piumino dell’oca è più voluminoso rispetto a quello dell’anatra come risulta dai valori seguenti di fill-power, ovvero il volume occupato da un grammo di piumino.

Che differenza c’è tra tintura con coloranti e tintura con pigmenti?La tintura con coloranti è un reazione chimica tra composizione chimica del tessuto e composizionechimica del colorante. La tintura con pigmenti è un incollaggio tra pasta colorata e tessuto con unlegame fisico e non chimico ed è quindi indipendente dalla composizione chimica del tessuto.Che cosa è la stampa digitale o inkjet? Piccolissime gocce di soluzione di coloranti sono proiettate sul tessuto a formare il disegno medianteuna macchina tipo stampante (tappeto mobile su cui è incollato il tessuto da stampare e da un car-rello su cui sono sistemate le teste di stampa su più linee e che si muove sopra il tessuto da cimossaa cimossa, depositando le gocce colorate). Successivamente il colore viene fissato. I tessuti devono essere ben preparati per assorbire in superficie gli inchiostri che vengono applicatiad alta velocità e in piccole quantità. Successivamente il colorante deve essere fissato. DOMANDE PERVENUTE NEL MESE DI LUGLIO• Perché quando si lava un capo la cucitura ruota rispetto al fianco o alla gamba? • Una borsa si lava?• Per un capo in cotone elasticizzato il lavaggio wet cleaning può dar luogo a rientri?

Volum. massico g/cm3* Oca Anatra UNI EN 12130400-450 300

piuma piumino

*condizioni di prova pressione 14,8 L’anatra presenta valori inferiori di g/cm3 oltre i 100 punti

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Giubbotto con alamari

L’indumento sottoposto ad analisi è un giubbotto bianco dove sono presenti alamari di varia compo-sizione apparentemente uguali tra loro, alcuni in osso e uno in sintetico tipo plastica. L’indumento secondo l’etichetta di manutenzione applicata, è stato lavato a secco: l’accessorio inplastica durante l’asciugamento in tumbler si è fuso danneggiando il capo stesso (residuineri resinosi nelle zone di contatto) e tutti gli altri capi della macchinata.

PrevenzioneNel caso di lavaggio a secco previsto in etichetta coprire gli accessori con testimone bagnato di sol-vente, passare sopra un ferro da stiro e verificare l’eventuale degrado e scarica dell’accessorio comeverificatosi nel caso in oggetto e indicato in figura.

DIFETTI

MUSEO DELLE ETICHETTE

Etichetta applicata a una camicia in poliestere/elastan.Non rispetta la nuova normativa EN ISO 3758 di manutenzione ed.2012 e il regolamento UE 1007/2011 relativo alla composizione invigore per i seguenti motivi: • la dicitura delle fibre non è in italiano (il capo viene venduto in

Italia)• il Lycra non è una fibra ma un marchio.

La dicitura corretta è90% poliestere10% elastan (Lycra)

LART LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE41012 Carpi (MO) - Via Vasco Da Gama, 2 - Tel. 059/645279 - Fax 059/621856

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Segnaleremo di volta in volta le più strane e attendiamo di ricevereanche le vostre segnalazioni per la loro pubblicazione.

DD54DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

Page 55: Detergo Settembre 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

DD55DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

Individuazione dei titoliculturali abilitanti perl’esercizio dell’attività di“Tintolavanderia”Ritardo ingiustificatodella Conferenza Stato-Regioni

La Conferenza permanente per i rapportitra lo Stato, le Regioni e le Provinceautonome di Trento e Bolzano opera nel-l’ambito della comunità nazionale perfavorire la cooperazione tra l’attivitàdello Stato e quella delle Regioni e leProvince Autonome, costituendo la “sedeprivilegiata” della negoziazione politicatra le Amministrazioni centrali e il siste-ma delle autonomie regionali. E’ inoltrela sede dove il Governo acquisisce l’av-viso delle Regioni sui più importanti attiamministrativi e normativi di interesseregionale.Queste le prerogative, davvero importan-ti, dell’organismo di coordinamento poli-tico che hanno assunto una valenzaanche maggiore nell’ambito del processofederalista che ha caratterizzato gli ultimianni del nostro Paese.Ebbene per quanto riguarda l’attivitàdelle pulitintolavanderie però, questa suaimportanza anzi l’obbligo dato dal nostroordinamento di attendere che alcunedecisioni e documenti vengano adottatiin quella sede, sta di fatto ritardando daanni la sacrosanta e piena entrata invigore della nostra della legge di settore,la n. 84 del 22 febbraio 2006, che“Disciplina dell’attività professionale ditintolavanderia”.La Conferenza delle Regioni e delleProvince autonome, ci ha infatti messo“solo” cinque anni e mezzo per approva-re (nella riunione del 25 maggio delloscorso anno) le “linee guida per la quali-

ficazione professionale del responsabiletecnico di tinto lavanderia”. Atto atteso enecessario che ha dato il “la” a diverseRegioni, in primis le Marche, subitodopo il Veneto ma molte altre ci stannolavorando, a recepire la norma approvan-do il profilo professionale del Respon -sabile tecnico assieme allo standard for-mativo del percorso annuale ed inseriretale profilo ed il relativo percorso neltabulato regionale delle qualifiche, dellespecializzazioni e degli aggiornamenti.Pertanto oggi, chi inizia un’attività rien-trante nella legge 84, dovrà essere in pos-sesso fin da subito dei requisiti professio-nali come per altro già stabilito dallarisoluzione del Ministero dell’Economian. 31045 del 18.2.2011. Attenzione però perché c’è ancora unultimo elemento di confusione. Dovuto anche questo alla colpevole lun-gaggine della Conferenza Stato Regioninell’individuare un elenco unico e condi-viso dei titoli culturali abilitanti per l’e-sercizio della nostra attività in qualità diresponsabile tecnico. Non è infattiammissibile che ogni Regione stabiliscain autonomia quali siano i diplomi ed ipercorsi formativi atti a dare direttamentela qualifica.Il lavoro non è molto impegnativo ed esi-stono già delle proposte come ad esem-pio quella contenuta nella legge dellaRegione Marche. Basta solo un po’ dibuona volontà e la serietà di dare unsenso anche al lavoro di altri.

di Letizia BaccichetPresidente nazionale ANIL Confartigianato

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DD56DETERGO SETTEMBRE-SEPTEMBER 2012

Siglato l’accordo ‘taglia code’ tra Agenzia delleentrate e rappresentanti delle imprese

L’Agenzia delle Entrate si sta attrezzando perridurre le code agli sportelli delle propriesedi territoriali.L’iniziativa, che ha l’obiettivo di rendere piùrapido ed efficiente il dialogo tra i mediatoritributari e la pubblica amministrazione, èfrutto di un accordo stipulato tra l’Agenziadelle Entrate, Confartigianato e le altre asso-ciazioni riunite in Rete Imprese Italia.L’intesa, firmata negli scorsi giorni a Romadal direttore dell’Agenzia delle Entrate At -tilio Befera e dai vertici delle cinque maggio-ri associazioni dell’artigianato, commercio,servizi e turismo, permetterà di velocizzare e

semplificare i rapporti con l’Agenzia, attra-verso un mix di iniziative che mirano a ta -gliare le code allo sportello e i costi degliadempimenti, attraverso il potenziamento deiservizi online erogati attraverso la piattafor-ma ‘Civis’ e un apposito indirizzo di Postaelettronica certificata.Se gli strumenti informatici non dovesseroconsentire la soluzione della pratica, i funzio-nari delle associazioni potranno fruire di unacorsia preferenziale per gli appuntamentipresso gli sportelli. L’accordo dovrà ora esse-re recepito attraverso appositi protocolli d’in-tesa siglati a livello territoriale.

Il credito alle PMI ‘sorvegliato speciale’ da Reteimprese Italia e Artigiancassa

Notizie Sindacali

Artigiancassa misurerà ogni tre mesi il fab-bisogno finanziario degli imprenditori rap-presentati da Rete Imprese Italia. Obiettivo: dare risposte efficaci alla ‘fame’di credito delle piccole aziende.

È un secondo trimestre da dimenticare quelloche i piccoli imprenditori si sono appena la -sciati alle spalle. Tra aprile e giugno il pessi-mismo l’ha fatta da padrone per quanto ri -guarda l’andamento dell’economia, i ricaviaziendali, l’occupazione. E su tutto dominauna necessità di risorse finanziarie spessonon soddisfatta dalle banche.A misurare il polso dell’economia reale èl’Osservatorio nazionale sul credito, volutoda Rete Imprese Italia e realizzato da Arti -giancassa, la banca dedicata all’artigianato ealle Pmi. Si tratta del primo strumento dianalisi che tiene sotto controllo lo stato disalute delle aziende rappresentate da ReteImprese Italia con particolare attenzione ailoro fabbisogni finanziari.Il debutto dell’Osservatorio è avvenuto il 25luglio a Roma, alla presenza del PresidenteGiorgio Guerrini e del Direttore generale diArtigiancassa Giuseppe Ienzi i quali hannofirmato l’intesa che dà il via alle rilevazionidiffuse ogni tre mesi. La situazione della

prima parte dell’anno, ha sottolineato il Pre -sidente Guerrini, rimane critica soprattuttoper quanto riguarda i finanziamenti.Peggiorano le condizioni per ottenere dallebanche le risorse che servono per affrontarela crisi.‘Noi - rileva Guerrini - sosteniamo che peruna piccola impresa i tempi di risposta di unistituto di credito sono decisivi, ma dall’Os -servatorio emerge che i tempi si sono allun-gati. Noi vorremmo non pagare il denaromolto di più rispetto alle aziende di maggioridimensioni e invece vediamo, soprattutto inquesti ultimi mesi, che il costo del denaro perle piccole imprese è aumentato’.L’Osservatorio serve quindi a porre sotto lalente i problemi delle piccole imprese conl’obiettivo di costruire risposte concrete e ‘sumisura’ da parte del sistema creditizio. È l’impegno indicato dal Direttore generale diArtigiancassa Giuseppe Ienzi: ‘Artigiancassaè sempre più vicina alle piccole imprese. Lo faremo con il nostro tradizionale impegno.Da 60 anni lavoriamo in questo campo e oraallarghiamo il nostro raggio d’azione e molti-plichiamo i nostri sforzi per interpretare i bi -sogni di questo importantissimo tessuto pro-duttivo di piccole e medie imprese che rap-presentano il 95% di tutte le aziende italiane’.

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Le imprese spronano il Governo e i partiti: rilanciare la crescita in Italia e in Europa

Fare subito le riforme necessarie per rilancia-re la crescita.È un appello al Governo e alla politica nazio-nale, ma anche alle istituzioni europee, quel-lo lanciato dagli imprenditori italiani che nonvogliono arrendersi alla crisi.Rete Imprese Italia, insieme a Confindustria,Cooperative, Abi e Ania, hanno preso carta epenna e hanno messo nero su bianco le pro-poste per rimettere in moto l’economia.Proposte rese note il primo agosto a Roma aduna conferenza stampa alla quale erano pre-senti i leader delle Organizzazioni imprendi-toriali, tra i quali Giorgio Guerrini, presiden-te di Confartigianato e di Rete Imprese Italia.Un patto per l’Italia, l’Europa e l’euro, que-sto il titolo del documento con il quale gliimprenditori chiedono al Governo Monti diportare a termine le riforme avviate in questimesi. E a chi si candiderà a guidare il Paesechiedono l’impegno a risanare i conti pubbli-ci, a puntare su innovazione, semplificazione,

riduzione della pressione fiscale, liberalizza-zioni. Destinatari dell’appello sono anche i partiti aiquale le imprese sollecitano uno sforzo per lariforma della legge elettorale, per il risana-mento dei conti pubblici e per l’utilizzo dirisorse a sostegno della crescita.Diretto il riferimento all’Europa e alla neces-sità di difendere la moneta unica. La crisi è globale, “ma nell’Eurozona - silegge nel documento presentato dalle imprese- è stata aggravata dalla mancanza di corag-gio e visione di lungo periodo e dal persisteredi egoismi nazionalistici”. L’appello è quindi ad andare “decisi versouna vera unione politica e fiscale”; a “com-pletare nel tempo più breve possibile lamessa in opera dello scudo anti-spread e arealizzare tempestivamente l’unione banca-ria”’.Per le imprese italiane, insomma, “si escedalla crisi solo con più Europa”.

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Page 58: Detergo Settembre 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

Il 18 luglio ha debuttato la riformadel mercato del lavoro

La riforma del mercato del lavoro è legge.Grazie alla battaglia di Confartigianato èstato sventato il rischio di nuovi costi e vin-coli per le imprese artigiane. Le novità di un provvedimento ‘in chiaroscu-ro’

Dal 18 luglio si cambia: sono entrate in vigo-re le nuove regole sul mercato del lavoro cheportano la firma del Ministro Elsa Fornero. Negli ultimi mesi, la riforma è stata al centrodi un infuocato confronto tra il Governo e leparti sociali. Tanto che il Parlamento sta giàlavorando per introdurre ulteriori modificheal provvedimento appena varato.Confartigianato ha esercitato un pressingcontinuo e serrato per difendere la bilateralitàe i contratti di apprendistato e per evitare chesulle piccole imprese si abbattessero nuovicosti e nuovi vincoli.Alla fine, la battaglia condotta a PalazzoChigi e in Parlamento ha dato i suoi frutti. Le nuove norme valorizzano il ruolo dell’ap-prendistato per favorire l’ingresso dei giovaninel mondo del lavoro. L’azione di Confartigianato ha poi scongiura-to il pericolo di maggiori oneri sul costo del

lavoro per le imprese artigiane.La Confederazione è riuscita anche ad evitarelo smantellamento del sistema della bilatera-lità e ha impedito che la cassa integrazioneordinaria venisse estesa alle aziende artigia-ne.Tra i rischi che si annidavano nella riforma viera anche la modifica delle modalità di licen-ziamento. Anche in questo caso, Confartigianato haottenuto un risultato importante: evitare cheaumentassero i risarcimenti per i licenzia-menti illegittimi nelle aziende con meno di16 dipendenti.Nel complesso, quella varata dal GovernoMonti è una riforma in chiaroscuro.Rimangono alcuni aspetti critici, come l’au-mento delle rigidità nella gestione delleassunzioni e le misure per controllare le par-tite Iva.Luci ed ombre insomma. Ma una cosa ècerta: ora la riforma è attesa alla prova dellarealtà del mercato del lavoro italiano. Soltanto con la sperimentazione sul campo sipotrà verificare l’efficacia di un provvedi-mento che il Premier Monti ha definito ‘diportata storica per il nostro Paese’.

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Page 59: Detergo Settembre 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

SCHEDA DI ADESIONE

La sottoscritta azienda __________________________________________________________

con sede in ______________________ Via ________________________ n°_______________

Tel. ____________________________ Fax _________________________________________

e-mail _________________________ www. _______________________________________

chiede di aderire alla

Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessiliobbligandosi ad osservare le norme dello Statuto in vigore nonché tutte le deliberazioni conformi alle leggi e allo statuto che saranno prese dai componenti organi dell’Associazione.

SOCI ORDINARI� fabbricanti di macchinari� produttori di detergenti, solventi, materie ausiliarie, accessori� produttori di manufatti tessili� rappresentanti generali ed esclusivi/filiali di agente generaleSOCI AGGREGATI� agenti/rappresentanti di produttori italiani (devono essere agenti generali ed esclusivi)

Nome e cognome del rappresentante dell’azienda

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Codice fiscale/Partita IVA _____________________

Data ________________ Timbro e firma_____________________

C O N TAT TAT E C I P E R S A P E R N E D I P I Ù

L’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili,oltre a provvedere alla tutela degli interessi di categoria,ha come obiettivo primario la rappresentanza di un com-parto disomogeneo per sua natura e la promozione degliaspetti caratterizzanti come la crescita culturale dellamanutenzione del tessile e l’etica dell’immagine dei for-nitori quali partners dei clienti finali.

Per entrare a far parte dell’As so cia zione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili è richiesto un contribu-to annuo di Euro 1.000,00 .

Vi preghiamo di compilare ed inviare alla Segreteriaassociativa la scheda riprodotta.

20158 Milano, Via Angelo Masina, 9 Tel. (02) 39314120 Fax (02) 39315160e-mail: [email protected] - www.assofornitori.com

Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

Page 60: Detergo Settembre 2012 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

Elenco iscritti all’Associazione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili

MACCHINARIMACHINERY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

ELECTROLUX PROFESSIONAL S.p.a.Viale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.a.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.a.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLIGOL BOILER S.R.L. Via Sant'Eufemia, 35 25135 BRESCIA BSILSA S.p.a.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.a.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via C. Pavese, 1/3 20090 OPERA MILAVASTIR S.r.l.Contrada Motta87040 CASTROLIBERO CSMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MOPAZZI S.r.l.Contrada Vallecupa64010 COLONNELLA TEPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIRATIONAL S.r.l. AGA BrandVia Catagnina, 1054100 MASSA MSREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BO

RENZACCI S.p.a.Via Morandi, 13 06012 CITTÀ DI CASTELLO PGSKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MOTHERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.a.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOVEGA SYSTEMS ITALIAVia Scipione Ammirato, 2150136 FIRENZE FIZETOLINK S.r.l.Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

Distributori/Distributors

LAVATEC LT ITALIA S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CRSETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIRO

IRONING EQUIPMENT

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

BARBANTI CARLO S.n.c.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MODUE EFFE S.p.a.Via John Lennon, 10 - Loc. Cadriano 40057 GRANAROLO DELL'EMILIA BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIPONY S.p.a.Via Giuseppe Di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. marchio SILCVia Campania, 19 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

Distributori/Distributors

LAVASECCO 1 ORA-CATINET/Sankosha S.r.l.Via Roma, 10810070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE,

ECC.DETERGENTS, SOLVENTS,

AUXILIARIES, ECC.

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

ALBERTI ANGELO PRODOTTI CHIMICIVia I° Maggio, 22/24 40064 OZZANO DELL'EMILIA BOBIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHT ITALIA S.r.l.Via Luigi Settembrini, 920020 LAINATE MICHRISTEYNS ITALIAVia F.lli di Dio, 220063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MIDIM S.R.L. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1520051 LIMBIATE MIECOLABVia Paracelso, 6 - Centro Dir. Colleoni20864 AGRATE BRIANZA MBFALVO S.a.s. Via del Progresso, 12 00065 Fiano Romano RMRARO S.r.l.Via 1° Maggio, 1475100 MATERA MTTENSIOCHIMICA INDUSTRIALE S.p.a.Via Giuseppe Di Vittorio, 38 25125 BRESCIA BS

Distributori/Distributors

A.P.LAV. di LucidiContrada San Pietro, 12 63010 MASSIGNANO AP

Members to the Textile Care Suppliers’ Association

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DDDETERGO Pubblicazione ufficiale di Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

Direttore responsabile: Stefano FerrioComitato di redazione: Roberto Colombo, Laura Lepri, Cesare Locati, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Pino Pisacane, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Felice Mapelli, Gabriella Platè, Giovanni SalvatiSi ringraziano i signori: Damiano Allori, Letizia Baccichet, Vittorio Cianci, Laura Lepri, Norino Luvisotto, Marta MusattiEmilia Pecorara, Gabriella Platè, Ivana SaugoDirettore Generale: Ugo SalaSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità: DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via A Masina, 9 Tel 02 39314120 • Fax 02 39315160 • e-mail: [email protected] - www.detergo.euProgetto grafico e impaginazione: STRIKE • Milanoe-mail: [email protected]: Presscolor • MilanoLa riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 32,00 (anziché Euro 42,00) - (22 numeri) Euro 54,00 (anziché Euro 84,00)• Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50ON LINE - In formato elettronico per l’anno 2012 verrà inviata in forma gratuita. Inviare e-mail con richiesta a: [email protected] versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo: C/C Postale n° 60515715BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO - IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 10.000 copieLa pubblicità non supera il 50% del numero delle pagine di ciascun fascicolo della RivistaAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa ROC N. 18402Distribuzione: Poste Italiane s.p.a.

MANUFATTI TESSILITEXTILE PRODUCTS

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

CORITEX S.n.c.Via Cà Volpari, 2524024 GANDINO BGEMMEBIESSE S.p.a.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO ALGASTALDI & C. S.p.a. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.a.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LCMASA S.p.a. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre 37 - LOC. BOLLADELLO21050 CAIRATE VA

NOBILTEX S.r.l. - GRUPPO TESSILE LGVIA I° MAGGIO, 39/4125038 ROVATO BSPAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VATELERIE GLORIA S.n.c.Viale Carlo Maria Maggi, 25Loc. Peregallo - 20855 LESMO MBTESSIL TORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MI

Distributori/Distributors

CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

ACCESSORIACCESSORIES

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANOABG SYSTEMS S.r.l.Via Milano, 720084 LACCHIARELLA MIALVI S.r.l.Strada Statale 230, 49 13030 CARESANABLOT VCNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RM

Distributori/Distributors

SCAL S.r.lViale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

LEGGE PRIVACY - TUTELA DEI DATI PERSONALIINFORMATIVA AI LETTORIRendiamo noto agli abbonati e ai lettori di Detergo che i dati utilizzati per la spe-dizione della rivista fanno parte dell’archivio elettronico della Deterservice srl,con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano.I dati vengono trattati ed utilizzati nel rispetto delle norme stabilite dal D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati personali a mezzo strumenti cartacei o elettronici.In particolare questi dati (consistenti essenzialmente in nome e indirizzo) vengo-no utilizzati per la spedizione della rivista e di materiale a stampa connesso conl’attività editoriale della Deterservice srl.Ciascun lettore può richiedere in qualsiasi momento, a mezzo posta o fax, disapere quali suoi dati sono in archivio, richiederne la modifica, la rettifica oanche la cancellazione. I dati non sono ceduti e diffusi a terzi né utilizzati perscopi diversi da quelli sopra citati.

FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160� di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl;� di modificare i dati come sopra specificati;� di cancellare nell’archivio i suoi dati

FIRMA .............................................................................

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BERTOLINI 57BURNUS HYCHEM 3FALVO 47FIRBIMATIC 37ILSA 51IMESA 57SAFECHEM EUROPE 19SIL FIM marchio SILC 3a di copertina

TECNOWASH 4a di copertina

TESSILTORRE 27VEGA SYSTEM 1a di copertina - 8

INDICE DEGLI INSERZIONISTI/ADVERTISERS’ DIRECTORY

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RIVOLTI AL FUTURO

PENSANDO ALL'AMBIENTE

Essiccatoi efficienti, ecocompatibili, economici e performanti.