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go green auto elettriche 48 Verso l’emissione zero OGGI LA VERA SFIDA SI GIOCA SULLE BATTERIE. E LE CASE SONO FINALMENTE QUASI PRONTE A SCENDERE IN CAMPO S ono 600 milioni le auto attualmente in circ o- lazione e nel 2020, quando sarà completata la “motorizzazione” di Cina e India, raddop- pieranno. Cifre enormi che dal punto di vista am- bientale esigono una risposta per dare un futuro al- le quattro ruote. La soluzione idro geno è ancora lontana, considerati i troppi problemi su serbatoi e vita utile delle fuel-cell. Il bioetanolo ha subito degli stop, se non si considera qualche iniziativa locale, almeno fino all’arrivo del carb u rante di se- conda generazione, l’unico realmente sostenibile dal punto di vista etico, ambientale ed energetico. E così, la strada scelta da molte delle Case automo- bilistiche si chiama elettrificazione progressiva del- l’auto. Hanno iniziato Toyota e Honda portando il m o t o re elettrico nei sistemi ibridi, ed è stato l’i n i- zio di una fase verso l’elettrico puro, l’unico che ga- rantisce il sogno a emissione zero. Almeno dal tu- bo di scarico, visto che in realtà il processo è a ze- ro emissioni solo se l’energia usata per ricaricare le batterie è prodotta da fonti rinnovabili, pulite. di Alessandro Marchetti Tricamo AUTOMOBILE | APRILE 2008 «Tutti pensano ad arrivare a 100 o 50 g/km di CO 2 , in realtà quella più facile da raggiun- gere è l’emissione zero con motore elet- trico. Se si pensa che in Europa circa il 20% delle auto è usato solo in città e per piccoli spostamenti, abbiamo uno scenario attraente e un enorme mer- cato potenziale per il veicolo elettrico». Le parole di Car- los Ghosn, presidente di Nissan-Renault, non la- sciano dubbi sulle stra- tegie. L’esempio arriva dal concept Pivo 2. Fu- turistico ma con solu- zioni che potrebbero arrivare sulla prevista citycar Nissan nel 2011: motori piatti sulle ruo- te, carrozzeria che ruota di 360° e batterie al litio della Nec. A conferma della scel- ta di Ghosn, c’è un accordo tra Renault- Nissan e Project Better Place per il lan- cio di veicoli elettrici in Israele. In loco, la californ iana Project Better Place realizzerà dal 2010 ben 500 mila punti di ricarica. Le auto Renault con batterie Nissan-Nec (in affitto) ar- riveranno sul mercato nel 2011. Gli accumulatori al ni- chel e idruri metallici usati ora hanno una limitata energia spe- cifica che non consente grandi autonomie con il re g i- me di solo elettrico. Il futuro si chiama batteria al li- tio, già prodotta in milioni di esemplari per cellulari e computer portatili. Queste batterie sono leggere, compatte e lavorano con una densità di energia in- t o rno ai 180 Wh/kg, tre volte quella delle at- tuali batterie. Consento- no, teoricamente, veloci ricariche e non hanno problemi di smaltimen- to in quanto il litio può e s s e re riciclato nella pro- duzione di nuove batterie. PIVO 2 Un fenomeno chiamato litio E adesso, c ari c a

di Alessandro Marchetti Tr i c a m o Verso l’emissione ... · ta di Ghosn, c’è un accordo tra Renault-Nissan e Project Better Place per il lan-cio di veicoli elettrici in Israele

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go green

auto elettriche

48

Verso l’emissione zero

OGGI LA VERA SFIDA SI GIOCA

SULLE BATTERIE. E LE CASE

SONO FINALMENTE QUASI PRONTE

A SCENDERE IN CAMPO

Sono 600 milioni le auto attualmente in circ o-lazione e nel 2020, quando sarà completatala “m o t o r i z z a z i o n e” di Cina e India, ra d d o p-

p i e ra n n o. Cifre enormi che dal punto di vista am-bientale esigono una risposta per dare un futuro al-le quattro ruote. La soluzione idro geno è ancoralontana, considerati i troppi problemi su serb a t o ie vita utile delle fuel-cell. Il bioetanolo ha subitodegli stop, se non si considera qualche iniziatival o c a l e, almeno fino all’arrivo del carb u rante di se-conda ge n e ra z i o n e, l’unico realmente sostenibiledal punto di vista etico, ambientale ed energe t i c o.E così, la strada scelta da molte delle Case automo-bilistiche si chiama elettrificazione pro g ressiva del-l ’a u t o. Hanno iniziato Toyota e Honda portando ilm o t o re elettrico nei sistemi ibridi, ed è stato l’i n i-zio di una fase verso l’elettrico puro, l’unico che ga-rantisce il sogno a emissione zero. Almeno dal tu-bo di scarico, visto che in realtà il processo è a ze-ro emissioni solo se l’energia usata per ricaricare lebatterie è prodotta da fonti rinnovabili, pulite.

di Alessandro Marchetti Tr i c a m o

AUTOMOBILE | APRILE 2008

« Tutti pensano ad arrivare a 100 o 50 g/km di

C O2, in realtà quella più facile da raggiun-

g e re è l’emissione zero con motore elet-

trico. Se si pensa che in Europa circa il

20% delle auto è usato solo in città e

per piccoli spostamenti, abbiamo uno

scenario attraente e un enorme mer-

cato potenziale per il veicolo

elettrico». Le parole di Car-

los Ghosn, presidente di

Nissan-Renault, non la-

sciano dubbi sulle stra-

tegie. L’esempio arriva

dal concept Pivo 2. Fu-

turistico ma con solu-

zioni che potre b b e ro arrivare sulla pre v i s t a

citycar Nissan nel 2011: motori piatti sulle ruo-

te, carrozzeria che ruota di 360° e batterie

al litio della Nec. A conferma della scel-

ta di Ghosn, c’è un accordo tra Renault-

Nissan e Project Better Place per il lan-

cio di veicoli elettrici in Israele. In loco, la

c a l i f o rniana Project Better Place realizzerà dal

2010 ben 500 mila punti di ricarica. Le auto

Renault con batterie Nissan-Nec (in affitto) ar-

riveranno sul mercato nel 2011.

Gli accumulatori al ni-

chel e idruri metallici

usati ora hanno una

limitata energia spe-

cifica che non consente

grandi autonomie con il re g i-

me di solo elettrico. Il futuro si chiama batteria al li-

tio, già prodotta in milioni di esemplari per cellulari

e computer portatili. Queste batterie sono leggere ,

compatte e lavorano con una densità di energia in-

t o rno ai 180 Wh/kg, tre volte quella delle at-

tuali batterie. Consento-

no, teoricamente, veloci

ricariche e non hanno

p roblemi di smaltimen-

to in quanto il litio può

e s s e re riciclato nella pro-

duzione di nuove batterie.

PIVO 2

Un fenomeno chiamato litio

E adesso,

c ari c a

È il progetto più concreto. GM punta sull’elet-

trico per togliere a Toyota l’immagine di casa

“ v e rde”. Anche se viene presentata come

un’elettrica pura, la Chevrolet Volt ha a bord o

anche un tradizionale motore a benzina (ali-

mentabile anche a bioetanolo) che serve so-

lo a ricaricare le batterie in viaggio. L’auto si

sposta solo con la trazione elettrica. «La

Volt sarà disponibile alla fine del 2010,

ma i primi test dovre b b e ro comin-

c i a re nel prossimo mese di giu-

gno. La vettura sarà destinata al

m e rcato in grande scala e non a

quello di nicchia a cui sono sta-

te relegate finora le auto ibri-

de», ha affermato Bob Lutz,

v i c e p residente GM. Parliamo

delle batterie. Il loro alto costo

incide sul prezzo e potre b b e

s c o r a g g i a re l’acquisto della Vo l t .

Per questo in GM si sta pensan-

do per le batterie anche a formu-

le di noleggio o comodato con un

costo mensile. In più, con l’americana

A123Systems, alla GM stanno sviluppan-

do speciali batterie alle nanotecnologie in gra-

do di superare i potenziali problemi di surri-

scaldamento dei sistemi al litio tradizionali che

possono pro v o c a re la rottura degli elettrodi e

la conseguente perdita di funzionamento.

VOLT

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APRILE 2008 | AUTOMOBILE

Linee affusolate e una meccanica

r a ffinata per la Chevrolet Volt.

O ff re 4 posti e un’autonomia di 64

chilometri in modalità solo elettrica.

La ricarica può essere fatta dalla

p resa di casa: dura solo 6 ore .

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Rinnovabili a part e, è importante conoscere la ri-sorsa da cui si ricava energia, perché non ovu n q u el ’auto elettrica potrebbe far bene all’a m b i e n t e. LaCina, per esempio, non è il mercato ideale: l’e l e t-tricità viene prodotta dal carbone e l’auto elettricac o n t r i b u i rebbe ad aumentare le emissioni di CO2e polveri sottili. Diverso è il discorso nei Paesi oc-cidentali, dove questi veicoli possono avere un fu-t u ro concreto nella mobilità urbana. A pro p o s i t o,una recente iniziativa è stata presa dal Comune diRoma che, in una prima fa s e, farà circ o l a re un’o t-tantina di veicoli elettrici destinati alla sorv e g l i a n-za dei giardini della città, ma anche al tra s p o rto di-sabili e scolare s c h e. Veicoli elettrici, però, non so-lo per le città. Si pensi ad autostrade e strade ex-t ra u rbane su cui far corre re auto ibride di tipo plug-in, con la possibilità cioè di ricaricare le batterieanche nel garage di casa. Il futuro delle auto elettriche, comunque, è legatoalle batterie, le stesse che proprio negli anni ‘80 e’90 hanno contribuito ad affondare la prima ge n e-razione dei veicoli elettrici. Oggi le cose sono cam-b i a t e. Grazie al litio le batterie sono diventate in-t e ressanti anche per l’auto: l’evoluzione (ben vi s i-bile con i telefoni cellulari) le ha rese più compat-t e, legge re e con autonomie ben maggiori. Il passaggio non è però così immediato: l’auto ri-chiede potenze elev a t e, soprattutto per gli spuntiin accelera z i o n e, e ciò comporta qualche pro b l e m an e l l ’accoppiamento delle “c e l l e” che servono perre a l i z z a re una batteria al litio per auto contro las i n gola “cella” utilizzata nei telefonini. Sono co-munque allo studio soluzioni che si basano sulle

Non solo auto low cost come la Nano, non solo il

lusso di Jaguar e Land Rover, ma c’è anche tanto

v e rde nei piani della Tata. A fine gennaio è stato uf-

ficializzato l’accordo tra la Casa indiana e la Chry-

sler per la produzione del piccolo veicolo commer-

ciale ACE elettrico per il mercato americano.

L’obiettivo iniziale dichiarato dalla Tata è di vendere

10.000 unità annue per arrivare a 50.000 una volta

a regime. Un discorso simile è stato avviato per il

n o s t ro Paese dall’importatore Melian Italia sempre

sull’ACE, la cui versione elettrica era esposta all’ul-

timo Motor Show di Bologna.

Da Tata un commerciale leggero

go green

auto elettriche

AUTOMOBILE | APRILE 2008

NIDO

Sull’elettrico si gioca anche il futuro di Pininfa-

rina. Ha solo qualche settimana l’accordo con

il gruppo francese Bolloré (industria, traspor-

ti, energia, ecc) per il lancio nel 2010 sui mer-

cati europei, giapponesi e americani di una

vettura elettrica. L’auto, la cui linea pre n d e r à

vita dal prototipo Nido presentato nel 2004 al

Salone di Parigi, avrà quattro posti e una bat-

teria sviluppata dall’azienda transalpina al litio

solido, non liquido come le altre. Alla Bolloré

dichiarano che «non ha problemi di surriscal-

damento ed è estremamente sicura anche al-

le alte temperature. A diff e renza delle classi-

che batterie al litio, ogni cella è protetta elet-

t ronicamente da sistemi passivi e attivi che

c o n t rollano le tensioni, le temperature e lo sta-

to di funzionamento». L’autonomia garantita

dalle batterie sarà di 250 km con una vita uti-

le di 200.000 km. L’auto elettrica marc h i a t a

Pininfarina avrà un’accelerazione dichiarata da

0 a 50 km/h in 4,9 secondi e una velocità mas-

sima di 130 km/h. I tempi di carica per rifare

un... pieno completo sono di circa 5 ore, ma

con soli 5 minuti la vettura può perc o r re re 25

km. Rimane, comunque, qualche perplessi-

tà: ricariche così brevi non fanno bene alla bat-

teria e alla lunga tendono a ridurre considere-

volmente la sua vita utile.

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APRILE 2008 | AUTOMOBILE

go green

auto elettriche

Sembra che il suo momento sia arrivato. Do-

po continui rimandi, dovuti al difficile svilup-

po delle batterie al litio, la produzione della Te-

sla Roadster, prima sportiva elettrica pro g e t-

tata nella Silicon Valley con investimenti ec-

cellenti da parte dei big del mondo web come

Elon Musk (cofondatore di Paypal) e Larry Pa-

ge (cofondatore di Google), è iniziata il 17 mar-

zo scorso.

Le prestazioni assicurate dal management so-

no interessanti: la vettura, realizzata sul tela-

io della Lotus Elise,grazie ai suoi quattro mo-

tori elettrici con 248 CV di picco, passa da 0 a

100 km/h in poco più di 4 secondi.

La velocità massima è di 200 km/h, con auto-

nomia di 350 km, e tempo di ricarica comple-

ta circa 3,5 ore. Dati che fanno riflettere: riu-

scirà la Tesla a garantire le stesse elevate pre-

stazioni per tutti i 160.000 km di vita utile del-

le batterie? Qualche perplessità rimane anche

sui tempi di ricarica: quella completa, pre v i-

sta in tre ore e mezzo, può avvenire solo in ap-

positi punti dotati di erogatori ad alta tensio-

ne (480 Volt) e con correnti molto elevate (al-

meno 1.000 Ampère) e non a casa.

Se tutto ciò sarà però rispettato, allora ci tro-

v e remo davvero di fronte a una vera e pro p r i a

“killer application” dell’auto. Il prezzo? Circ a

70.000 euro. Comunque non agitatevi: la pro-

duzione 2008 è già tutta venduta...

TESLA ROADSTER

nanotecnologie (cioè sulla possibilità di interv e n i-re a livello molecolare) per la realizzazione di elet-t rodi in grado di re s i s t e re alle alte tempera t u re sen-za problemi. Su queste batterie è poi sfida - anche se per ora so-lo dialettica - tra GM e Toyota. Bob Lu t z, vi c e p re-sidente del Gruppo americano, ha detto che «la spe-rimentazione sta andando avanti e per ora non ab-biamo problemi. Ritengo che possano essere pro n-te nel 2010 per la nostra Chevrolet Volt. Anche se,p a rlando di tecnologie così sofisticate, non si puòmai avere nessuna cert e z z a». E lo pensano anche in Toyota, ma da un differe n t epunto di vista. «Utilizzeremo le batterie al litio so-lo quando rag g i u n ge ranno il massimo obiettivo diaffidabilità. Non sappiamo ancora quando ciò av-verrà perché i problemi sono diversi. Forse tra dueanni le vedremo su flotte sperimentali ma non suiveicoli di serie per tutti» ha sentenziato KatsuakiWa t a n a b e, presidente della Toyota. Poi, oltre ai problemi tecnici, bisogna anche consi-d e ra re quelli legati alla pro d u z i o n e. La soluzionep o t rebbe comunque essere già pronta: accumula-tori in affitto, con un canone che include l’e n e r g i aconsumata per la ricarica.

UNA CARICA DAL SOLE

La Space Up! è la versione eco della nuova

small family Volkswagen. Ha un motore elet-

trico da 61 CV e off re un’autonomia di 100

km. Le batterie vengono ricaricate dalla spi-

na di corrente di casa o a bordo da fuel cell

a idrogeno. Un piccolo contributo viene an-

che dai pannelli solari sul tetto. È quasi im-

possibile che venga proposta con le fuel cell:

è più probabile che nasca solo elettrica.

Anche Volvo e Volkswagen si danno da fare

C30 CON QUATTRO MOTORI

Da Francoforte in poi non c’è salone in cui

Volvo non porti il suo concept di plug-in co-

me bandiera verde. Quattro motori elettrici

nelle ruote più un 1.600 (anche a E85) per

r i c a r i c a re le batterie al litio in moto, fre-

nata rigenerativa, 100 km di autonomia

e ricarica veloce di 1 ora per 50 km. Ma

il futuro è incerto.