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859. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA INDICE PAG. Organizzazione dei tempi di esame: ddl. nn. 4638 e 4639 e pdl. n. 76-A/R e abb. ...... 3 Comunicazioni ................................................. 6 Missioni valevoli nella seduta del 27 settem- bre 2017 ....................................................... 6 Progetti di legge (Adesione di deputati a proposte di legge; Modifica del titolo di proposte di inchiesta parlamentare; As- segnazione a Commissioni in sede refe- rente) ............................................................ 6, 7 Assegnazione di una proposta di inchiesta parlamentare a Commissione in sede re- ferente ........................................................... 8 Documento ministeriale (Trasmissione) ....... 8 Progetti di atti dell’Unione europea (Annun- zio) ................................................................. 8 Provvedimenti concernenti amministrazioni locali (Annunzio) ......................................... 9 Garante del contribuente per la Valle d’Aosta (Trasmissione di un documento) .............. 9 PAG. Nomina governativa (Comunicazione) .......... 9 Nomine (Comunicazione) ............................... 9 Richiesta di parere parlamentare su atti del Governo ......................................................... 9 Atti di controllo e di indirizzo .................... 10 Proposta di legge (Approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato) nn. 1039-1138-1189-2580-2737- 2786-2956-B ................................................. 11 Questione pregiudiziale .................................. 11 Parere della I Commissione .......................... 13 Parere della V Commissione ......................... 13 Articolo 1 e relative proposte emendative . 13 Articolo 2 e relative proposte emendative . 16 Articolo 3 e relativa proposta emendativa . 18 Articolo 4 ......................................................... 19 Articolo 5 e relative proposte emendative . 20 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA ALLEGATO A AI RESOCONTI SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula.

DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0859/leg.17... · zione di servizi pubblici sul territorio na-zionale ... anche

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859. Allegato A

DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA

COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

I N D I C E

PAG.

Organizzazione dei tempi di esame: ddl. nn.4638 e 4639 e pdl. n. 76-A/R e abb. ...... 3

Comunicazioni ................................................. 6

Missioni valevoli nella seduta del 27 settem-bre 2017 ....................................................... 6

Progetti di legge (Adesione di deputati aproposte di legge; Modifica del titolo diproposte di inchiesta parlamentare; As-segnazione a Commissioni in sede refe-rente) ............................................................ 6, 7

Assegnazione di una proposta di inchiestaparlamentare a Commissione in sede re-ferente ........................................................... 8

Documento ministeriale (Trasmissione) ....... 8

Progetti di atti dell’Unione europea (Annun-zio) ................................................................. 8

Provvedimenti concernenti amministrazionilocali (Annunzio) ......................................... 9

Garante del contribuente per la Valle d’Aosta(Trasmissione di un documento) .............. 9

PAG.

Nomina governativa (Comunicazione) .......... 9

Nomine (Comunicazione) ............................... 9

Richiesta di parere parlamentare su atti delGoverno ......................................................... 9

Atti di controllo e di indirizzo .................... 10

Proposta di legge (Approvata, in un testounificato, dalla Camera e modificata dalSenato) nn. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B ................................................. 11

Questione pregiudiziale .................................. 11

Parere della I Commissione .......................... 13

Parere della V Commissione ......................... 13

Articolo 1 e relative proposte emendative . 13

Articolo 2 e relative proposte emendative . 16

Articolo 3 e relativa proposta emendativa . 18

Articolo 4 ......................................................... 19

Articolo 5 e relative proposte emendative . 20

Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017

N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assembleanon lette in aula.

PAG.

Articolo 6 ......................................................... 23

Articolo 10 e relative proposte emendative . 24

Articolo 12 ....................................................... 25

Articolo 13 e relative proposte emendative . 26

Articolo 14 ....................................................... 29

Articolo 15 ....................................................... 33

Articolo 17 ....................................................... 34

Articolo 18 e relative proposte emendative . 35

Articolo 23 ....................................................... 39

Articolo 24 e relativa proposta emendativa . 39

Articolo 25 e relative proposte emendative . 39

Articolo 27 e relative proposte emendative . 40

Articolo 28 ....................................................... 41

Articolo 29 e relative proposte emendative . 41

Articolo 30 ....................................................... 50

Articolo 31 ....................................................... 51

Articolo 32 e relativa proposta emendativa . 52

Articolo 34 ....................................................... 53

Articolo 35 ....................................................... 55

Articolo 36 ....................................................... 55

Articolo 38 ....................................................... 56

Ordini del giorno ............................................ 56

Interrogazioni a risposta immediata ............ 78

Chiarimenti in merito alla possibile modificadell’Accordo di Partenariato 2014-2020 perl’impiego dei fondi strutturali e di investi-mento europei, al fine di includere lescuole paritarie tra i beneficiari del pro-gramma (PON) per la scuola – 3-03266 . 78

Chiarimenti in merito ad incarichi e consu-lenze esterne presso l’Agenzia per la coe-sione territoriale ed ai relativi costi –3-03267 ......................................................... 78

Iniziative tese a dare attuazione alla norma-tiva propedeutica all’operatività delle Zoneeconomiche speciali – 3-03268 ................. 79

Intendimenti in ordine alla revisione deicriteri di riparto del Fondo di solidarietàcomunale, al fine di riequilibrare l’eroga-zione di servizi pubblici sul territorio na-zionale – 3-03269 ....................................... 80

Iniziative di competenza per l’attuazione delprogramma di sviluppo rurale 2014-2020(PSR) della regione Sardegna, con parti-colare riguardo al « Pacchetto giovani » –3-03270 ......................................................... 81

PAG.

Elementi ed iniziative circa gli effetti delTrattato di libero scambio tra Unioneeuropea e Canada (CETA) sul compartoagricolo e agroalimentare nazionale –3-03271 ......................................................... 82

Iniziative di competenza a sostegno dellearee agricole presenti all’interno di parchinazionali colpiti dall’« emergenza incendi »– 3-03272 ..................................................... 83

Interventi volti a favorire l’inserimento deigiovani nel settore delle aziende agricole –3-03273 ......................................................... 83

Chiarimenti sull’effettiva destinazione dellerisorse derivanti dagli sms solidali ai ter-ritori interessati dagli eventi sismici del2016 – 3-03274 ........................................... 84

Iniziative, anche in ambito europeo, perinnalzare le tutele contrattuali nel settoreaereo, a garanzia del personale e dellaqualità dei servizi – 3-03275 .................... 85

Elementi e iniziative di competenza in me-rito a fenomeni corruttivi relativi a con-corsi universitari, emersi da recenti inda-gini della Guardia di finanza – 3-03276 . 86

Disegno di legge n. 3083 ............................... 87

Articolo 1 ......................................................... 87

Articolo 2 ......................................................... 87

Articolo 3 ......................................................... 87

Articolo 4 ......................................................... 88

Articolo 5 ......................................................... 88

Articolo 6 ......................................................... 88

Disegno di legge S. 2027 (Approvato dalSenato) n. 4224 ........................................... 89

Parere della I Commissione .......................... 89

Parere della V Commissione ......................... 89

Articolo 1 ......................................................... 89

Articolo 2 ......................................................... 89

Articolo 3 e relative proposte emendative . 89

Articolo 4 ......................................................... 90

Ordini del giorno ............................................ 90

Disegno di legge S. 2207 (Approvato dalSenato) n. 4227 ........................................... 92

Parere della I Commissione .......................... 92

Parere della V Commissione ......................... 92

Articolo 1 ......................................................... 92

Articolo 2 e relativa proposta emendativa . 92

Articolo 3 ......................................................... 93

Ordine del giorno ........................................... 93

Atti Parlamentari — 2 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: DDL NN. 4638 E 4639E PDL N. 76-A/R E ABB.

DDL N. 4638 – RENDICONTO GENERALE DELL’AMMINISTRAZIONE DELLO STATO PER IL 2016 E DDL

N. 4639 – ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DELLO STATO E DEI BILANCI DELLE AMMINISTRAZIONI

AUTONOME PER IL 2017

Tempo complessivo: 14 ore, di cui:

• discussione generale congiunta: 8 ore;

• seguito dell’esame: 6 ore.

Discussione generale Seguito dell’esame

Relatore 15 minuti 15 minuti

Governo 15 minuti 15 minuti

Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti

Tempi tecnici 10 minuti

Interventi a titolo personale 1 ora e 22 minuti (conil limite massimo di15 minuti per ciascun

deputato)

55 minuti (con il li-mite massimo di 7minuti per il com-plesso degli interventidi ciascun deputato)

Gruppi 5 ore e 58 minuti 4 ore e 15 minuti

Partito Democratico 42 minuti 50 minuti

MoVimento 5 Stelle 34 minuti 39 minuti

Forza Italia – Il Popolo dellaLibertà – Berlusconi Presidente

33 minuti 30 minuti

Articolo 1 – Movimento Democra-tico e Progressista

32 minuti 18 minuti

Alternativa popolare – Centristiper l’Europa – NCD

31 minuti 15 minuti

Lega Nord e Autonomie – Lega deiPopoli – Noi con Salvini

31 minuti 17 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra Eco-logia Libertà – Possibile

31 minuti 16 minuti

Scelta civica ALA per la Costi-tuente liberale e popolare – MAIE

31 minuti 16 minuti

Democrazia solidale – CentroDemocratico

31 minuti 14 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanzanazionale

30 minuti 15 minuti

Atti Parlamentari — 3 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

Misto: 32 minuti 25 minuti

Civici e Innovatori PER l’Italia 10 minuti 8 minuti

Direzione Italia 7 minuti 5 minuti

Minoranze Linguistiche 4 minuti 3 minuti

UDC-IDEA 4 minuti 3 minuti

Alternativa Libera – Tuttiinsieme per l’Italia

3 minuti 2 minuti

FARE! – Pri - Liberali 2 minuti 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI)– Liberali per l’Italia (PLI) -Indipendenti

2 minuti 2 minuti

PDL N. 76-A/R E ABB. – DISPOSIZIONI CONCERNENTI LA COLTIVAZIONE E LA SOMMINISTRAZIONE DELLA

CANNABIS AD USO MEDICO

Seguito dell’esame: 12 ore.

Relatori per la maggioranza 40 minuti

Relatore di minoranza 15 minuti

Governo 30 minuti

Richiami al Regolamento 10 minuti

Tempi tecnici 1 ora e 25 minuti

Interventi a titolo personale 1 ora e 37 minuti (con il limite massimodi 12 minuti per il complesso degli

interventi di ciascun deputato)

Gruppi 7 ore e 23 minuti

Partito Democratico 2 ore e 1 minuto

MoVimento 5 Stelle 52 minuti

Forza Italia – Il Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

41 minuti

Articolo 1 – Movimento Democratico eProgressista

36 minuti

Alternativa popolare – Centristi perl’Europa – NCD

28 minuti

Lega Nord e Autonomie – Lega deiPopoli – Noi con Salvini

27 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

26 minuti

Atti Parlamentari — 4 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

Scelta civica ALA per la Costituenteliberale e popolare – MAIE

26 minuti

Democrazia solidale – CentroDemocratico

25 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale 24 minuti

Misto: 37 minuti

Civici e Innovatori PER l’Italia 10 minuti

Direzione Italia 8 minuti

Minoranze Linguistiche 5 minuti

UDC-IDEA 5 minuti

Alternativa Libera – Tutti insieme perl’Italia

4 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI) - Indipendenti

3 minuti

FARE! – Pri - Liberali 2 minuti

Atti Parlamentari — 5 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

COMUNICAZIONI

Missioni valevolinella seduta del 27 settembre 2017.

Angelino Alfano, Gioacchino Alfano,Alfreider, Amendola, Amici, Artini, Bal-delli, Baretta, Bellanova, Bernardo, DorinaBianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci,Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell’Ac-qua, Boschi, Matteo Bragantini, Brambilla,Bratti, Bressa, Brunetta, Caparini, Capelli,Carbone, Casero, Castiglione, Catania,Causin, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cirielli,Coppola, Costantino, D’Alia, D’Uva, Dam-bruoso, Damiano, De Micheli, Del BassoDe Caro, Dellai, Di Lello, Luigi Di Maio,Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fico,Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli,Fraccaro, Franceschini, Garavini, Garo-fani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Gia-comelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, LaRussa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Lo-sacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Ma-razziti, Marcon, Mazziotti Di Celso, Meta,Migliore, Orlando, Pes, Piepoli, Pisicchio,Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Fran-cesco Saverio Romano, Rosato, DomenicoRossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto,Scanu, Sereni, Sottanelli, Speranza, Ta-bacci, Turco, Simone Valente, Valeria Va-lente, Velo, Vignali, Villecco Calipari.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

Adornato, Angelino Alfano, GioacchinoAlfano, Alfreider, Amendola, Amici, Artini,Baldelli, Baretta, Bellanova, Bernardo, Do-rina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba,Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti

Dell’Acqua, Boschi, Matteo Bragantini,Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Capa-rini, Capelli, Carbone, Casero, Castiglione,Catania, Causin, Antimo Cesaro, Cicchitto,Cirielli, Costantino, D’Alia, D’Uva, Dam-bruoso, Damiano, De Micheli, Del BassoDe Caro, Dellai, Di Lello, Luigi Di Maio,Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fico,Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli,Fraccaro, Franceschini, Garavini, Garo-fani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giacomelli,Giancarlo Giorgetti, Gozi, La Russa, La-forgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti,Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon,Mazziotti Di Celso, Meta, Migliore, Or-lando, Pes, Piccoli Nardelli, Piepoli, Pisic-chio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci,Francesco Saverio Romano, Rosato, Do-menico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scal-farotto, Scanu, Sereni, Sottanelli, Spe-ranza, Tabacci, Turco, Simone Valente,Valeria Valente, Velo, Vignali, Villecco Ca-lipari.

Adesione di deputatia proposte di legge.

La proposta di legge ASCANI ed altri:« Agevolazioni in favore delle start-up cul-turali nonché modifiche al testo unico dicui al decreto legislativo 24 febbraio 1998,n. 58, in materia di raccolta di capitali trail pubblico per la valorizzazione e la tuteladei beni culturali » (2950) è stata sotto-scritta, in data 26 settembre 2017, dalladeputata Carnevali.

Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

Modifica del titolo di propostedi inchiesta parlamentare.

La proposta di inchiesta parlamentareDoc. XXII, n. 81, d’iniziativa dei deputatiCOPPOLA ed altri, ha assunto il seguentetitolo: « Proroga del termine per la con-clusione dei lavori della Commissione par-lamentare di inchiesta sul livello di digi-talizzazione e innovazione delle pubblicheamministrazioni e sugli investimenti com-plessivi riguardanti il settore delle tecno-logie dell’informazione e della comunica-zione ».

Assegnazione di progetti di leggea Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell’articolo 72del Regolamento, i seguenti progetti dilegge sono assegnati, in sede referente, allesottoindicate Commissioni perma-nenti:

II Commissione (Giustizia):

RUOCCO ed altri: « Temporanea impi-gnorabilità delle unità immobiliari adibitead abitazione principale o a luogo dilavoro, nonché norme in materia di tuteladei compensi di lavoro dal pignoramento »(953) Parere delle Commissioni I, V, VI,VIII, X e XI;

GIORGIA MELONI ed altri: « Modificheall’articolo 2233 del codice civile e aldecreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 24marzo 2012, n. 27, e altre disposizioni inmateria di compenso delle prestazioniprofessionali e di termine di prescrizioneper l’azione di responsabilità professio-nale » (4618) Parere delle Commissioni I, V,X, XII e XIV.

III Commissione (Affari esteri):

« Ratifica ed esecuzione dell’Accordobilaterale tra la Repubblica italiana e laBosnia ed Erzegovina aggiuntivo alla Con-venzione europea di estradizione del 13dicembre 1957, inteso ad ampliarne e

facilitarne l’applicazione, fatto a Roma il19 giugno 2015 » (4627) Parere delle Com-missioni I, II e V;

« Ratifica ed esecuzione dei seguentitrattati: a) Accordo bilaterale aggiuntivotra la Repubblica italiana e la Repubblicadi Macedonia alla Convenzione europea diestradizione del 13 dicembre 1957, intesoad ampliarne e facilitarne l’applicazione,fatto a Skopje il 25 luglio 2016; b) Accordobilaterale aggiuntivo tra la Repubblica ita-liana e la Repubblica di Macedonia allaConvenzione europea di assistenza giudi-ziaria in materia penale del 20 aprile1959, inteso a facilitarne l’applicazione,fatto a Skopje il 25 luglio 2016 » (4628)Parere delle Commissioni I, II, V e VI.

VI Commissione (Finanze):

RUOCCO ed altri: « Disposizioni perfavorire la definizione delle sofferenzebancarie a carico delle imprese » (4608)Parere delle Commissioni I, II, V, X e XIV.

XII Commissione (Affari sociali):

SBROLLINI: « Disposizioni per la pro-mozione della soggettività femminile »(1518) Parere delle Commissioni I, II (exarticolo 73, comma 1-bis, del Regolamento,per le disposizioni in materia di sanzioni),V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, delRegolamento, per gli aspetti attinenti allamateria tributaria), VII, IX, X, XI, XIV edella Commissione parlamentare per lequestioni regionali.

Commissioni riunite VI (Finanze) eXII (Affari sociali):

RUOCCO ed altri: « Modifiche al de-creto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, eal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,convertito, con modificazioni, dalla legge22 dicembre 2011, n. 214, concernenti lavalutazione della situazione economica deisoggetti che richiedono prestazioni socialiagevolate » (1281) Parere delle CommissioniI, II, V, XI e della Commissione parlamen-tare per le questioni regionali.

Atti Parlamentari — 7 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

Assegnazione di una proposta di inchiestaparlamentare a Commissione in sedereferente.

A norma del comma 1 dell’articolo 72del Regolamento, la seguente proposta diinchiesta parlamentare è assegnata, insede referente, alla sottoindicata Commis-sione permanente:

I Commissione (Affari costituzionali):

COPPOLA ed altri: « Proroga del ter-mine per la conclusione dei lavori dellaCommissione parlamentare di inchiestasul livello di digitalizzazione e innovazionedelle pubbliche amministrazioni e sugliinvestimenti complessivi riguardanti il set-tore delle tecnologie dell’informazione edella comunicazione » (Doc XXII, n. 81) –Parere della V Commissione.

Trasmissione dal Ministrodell’economia e delle finanze.

Il Ministro dell’economia e delle fi-nanze, con lettera in data 27 settembre2017, ha trasmesso un documento concer-nente alcune correzioni al testo della Notadi aggiornamento del Documento di eco-nomia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5-bis),trasmesso in data 23 settembre 2017.

Questo documento è trasmesso alla VCommissione (Bilancio) nonché a tutte lealtre Commissioni permanenti e alla Com-missione parlamentare per le questioniregionali.

Annunzio di progetti di attidell’Unione europea.

La Commissione europea, in data 26settembre 2017, ha trasmesso, in attua-zione del Protocollo sul ruolo dei Parla-menti allegato al Trattato sull’Unione eu-ropea, i seguenti progetti di atti dell’U-nione stessa, nonché atti preordinati allaformulazione degli stessi, che sono asse-gnati, ai sensi dell’articolo 127 del Rego-

lamento, alle sottoindicate Commissioni,con il parere della XIV Commissione (Po-litiche dell’Unione europea):

Relazione della Commissione al Par-lamento europeo, al Consiglio europeo e alConsiglio – Quindicesima relazione sullaricollocazione e il reinsediamento(COM(2017) 465), corredata dai relativiallegati (COM(2017) 465 final – Annex 1,2, 3 e 4), che è assegnata in sede primariaalla I Commissione (Affari costituzionali);

Proposta di decisione del Parlamentoeuropeo e del Consiglio relativa alla mo-bilitazione del Fondo europeo di adegua-mento alla globalizzazione (domanda pre-sentata dall’Italia – EGF/2017/004 IT/Al-maviva) (COM(2017) 496 final), che è as-segnata in sede primaria alla XICommissione (Lavoro);

Proposta di regolamento del Parla-mento europeo e del Consiglio relativo allestatistiche sui trasporti di merci per vienavigabili interne (codificazione)(COM(2017) 545 final), corredata dai re-lativi allegati (COM(2017) 545 final – An-nexes 1 to 8), che è assegnata in sedeprimaria alla IX Commissione (Trasporti);

Relazione della Commissione al Par-lamento europeo e al Consiglio – Valuta-zione intermedia del regolamento (UE)n. 652/2014 del Parlamento europeo e delConsiglio che fissa le disposizioni per lagestione delle spese relative alla filieraalimentare, alla salute e al benessere deglianimali, alla sanità delle piante e al ma-teriale riproduttivo vegetale, che modificale direttive 98/56/CE, 2000/29/CE e 2008/90/CE del Consiglio, i regolamenti (CE)n. 178/2002, (CE) n. 882/2004 e (CE)n. 396/2005 del Parlamento europeo e delConsiglio, la direttiva 2009/128/CE delParlamento europeo e del Consiglio, non-ché il regolamento (CE) n. 1107/2009 delParlamento europeo e del Consiglio, e cheabroga le decisioni 66/399/CEE, 76/894/CEE e 2009/470/CE del Consiglio(COM(2017) 546 final), che è assegnata insede primaria alle Commissioni riunite XII(Affari sociali) e XIII (Agricoltura).

Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

Annunzio di provvedimenti concernentiamministrazioni locali.

Il Ministero dell’interno, con lettere indata 20 e 21 settembre 2017, ha trasmesso,ai sensi dell’articolo 141, comma 6, deltesto unico delle leggi sull’ordinamentodegli enti locali, di cui al decreto legislativo18 agosto 2000, n. 267, i decreti del Pre-sidente della Repubblica di scioglimentodei consigli comunali di Casamassima(Bari), Castel di Lama (Ascoli Piceno),Lonate Pozzolo (Varese), Santa Cristinad’Aspromonte (Reggio Calabria) e Torredel Greco (Napoli).

Questa documentazione è depositatapresso il Servizio per i Testi normativi adisposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dal Garante delcontribuente per la Valle d’Aosta.

Il Garante del contribuente per la Valled’Aosta, con lettera pervenuta in data 26settembre 2017, ha trasmesso la relazionesullo stato dei rapporti tra fisco e contri-buenti nel campo della politica fiscale inValle d’Aosta, riferita all’anno 2016, pre-disposta ai sensi dell’articolo 13, comma13-bis, della legge 27 luglio 2000, n. 212.

Questa relazione è trasmessa alla VICommissione (Finanze).

Comunicazione di nomina governativa.

La Ministra per i rapporti con il Par-lamento, con lettera in data 26 settembre2017, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, lacomunicazione relativa alla nomina delladottoressa Paola De Micheli a Commissa-rio straordinario del Governo ai fini dellaricostruzione nei territori delle RegioniAbruzzo, Lazio, Marche e Umbria interes-sati dagli eventi sismici verificatisi a fardata dal 24 agosto 2016, ricompresi neiComuni di cui all’articolo 1, comma 1, del

decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 15dicembre 2016, n. 229.

Questa comunicazione è trasmessa allaI Commissione (Affari costituzionali) e allaVIII Commissione (Ambiente).

Comunicazione di nomine.

La Corte dei conti, con lettera in data26 settembre 2017, ha trasmesso, ai sensidell’articolo 19, comma 9, del decretolegislativo 30 marzo 2001, n. 165, la co-municazione relativa al conferimento deiseguenti incarichi di livello dirigenzialegenerale:

al dottor Pasquale Le Noci, l’incaricodi preposizione alla Direzione generalegestione risorse umane e formazione;

alla dottoressa Matilde Farina, l’in-carico di preposizione alla Direzione ge-nerale programmazione e bilancio;

alla dottoressa Valeria Sama, l’inca-rico di preposizione alla Direzione gene-rale gestione affari generali.

Questa comunicazione è trasmessa allaI Commissione (Affari costituzionali).

Richiesta di parere parlamentaresu atti del Governo.

Il Ministro della difesa, con lettera indata 19 settembre 2017, ha trasmesso, aisensi dell’articolo 311, comma 2, del co-dice dell’ordinamento militare, di cui aldecreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, larichiesta di parere parlamentare sulloschema di decreto ministeriale concer-nente la cessione a titolo gratuito di ma-teriale di armamento alle Forze armatealbanesi (463).

Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

Questa richiesta è assegnata, ai sensidel comma 4 dell’articolo 143 del Rego-lamento, alle Commissioni riunite III (Af-fari esteri) e IV (Difesa), che dovrannoesprimere il prescritto parere entro il 17ottobre 2017. È altresì assegnata, ai sensidel comma 2 dell’articolo 96-ter del Re-golamento, alla V Commissione (Bilancio),che dovrà esprimere i propri rilievi sulle

conseguenze di carattere finanziario entroil 7 ottobre 2017.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzopresentati sono pubblicati nell’Allegato Bal resoconto della seduta odierna.

Atti Parlamentari — 10 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

PROPOSTA DI LEGGE: GADDA ED ALTRI; D’INIZIATIVA POPO-LARE; GARAVINI ED ALTRI; VECCHIO ED ALTRI; BINDI EDALTRI; BINDI ED ALTRI; FORMISANO: MODIFICHE AL CODICEDELLE LEGGI ANTIMAFIA E DELLE MISURE DI PREVENZIONE,DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 6 SETTEMBRE 2011, N. 159,AL CODICE PENALE E ALLE NORME DI ATTUAZIONE, DICOORDINAMENTO E TRANSITORIE DEL CODICE DI PROCE-DURA PENALE E ALTRE DISPOSIZIONI. DELEGA AL GOVERNOPER LA TUTELA DEL LAVORO NELLE AZIENDE SEQUESTRATEE CONFISCATE (APPROVATA, IN UN TESTO UNIFICATO, DALLACAMERA E MODIFICATA DAL SENATO) (A.C. 1039-1138-1189-

2580-2737-2786-2956-B)

A.C. 1039-B – Questione pregiudizialedi costituzionalità

QUESTIONE PREGIUDIZIALEDI COSTITUZIONALITÀ

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame prevedenelle sue linee qualificanti, prima fra tutte,l’ampliamento della platea dei destinataridelle misure di prevenzione personali epatrimoniali, includendo in essa, tra glialtri, coloro che siano soltanto « indiziati »del reato di associazione a delinquerefinalizzata a numerosi reati contro lapubblica amministrazione;

nello specifico, durante l’esamepresso il Senato della Repubblica del testoapprovato dalla Camera dei deputati sonostate introdotte importanti modifiche lequali prevedono che le misure di preven-zione personali e patrimoniali potrannoessere applicate nei confronti degli indi-ziati di associazioni a delinquere (articolo416 del codice penale) finalizzata alla

commissione di una serie di delitti controla pubblica amministrazione quali: pecu-lato (articolo 314, primo comma del codicepenale), peculato mediante profitto dell’er-rore altrui (articolo 316 del codice penale),malversazione a danno dello Stato (arti-colo 316-bis del codice penale), indebitapercezione di erogazioni a danno delloStato (articolo 316-ter del codice penale),concussione (articolo 317 del codice pe-nale), le diverse ipotesi di corruzione (ar-ticoli. 318,319,319-ter, 320, 321, 322, 322-bis del codice penale), induzione indebitaa dare o promettere utilità (319-quater delcodice penale);

nel corso dell’esame della propostadi legge, diversi giuristi hanno avuto mododi sostenere che le modifiche apportate alcodice antimafia potrebbero essere persinocontroproducenti: la legislazione antimafiariveste un suo carattere eccezionale eprevedere un’estensione così ampia a reatinon mafiosi potrebbe rendere concreto ilrischio di una illegittimità dell’intero im-pianto normativo;

in sede di approvazione del testo alSenato non ha trovato adeguata conside-razione la recente sentenza della Corte

Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati

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europea dei diritti dell’uomo, Grande Ca-mera, depositata il 23 febbraio 2017 (DeTommaso c. Italia) con la quale è statadichiarata la violazione della libertà dicircolazione (articolo 2 del Protocollo 4alla Convenzione) da parte dello Statoitaliano per aver imposto la misura diprevenzione personale della sorveglianzaspeciale di pubblica sicurezza (articolo 6del Codice antimafia, già articolo 3 dellalegge n. 1423 del 1956) sulla base dellagenerica prognosi di pericolosità (per lasicurezza pubblica);

come è stato puntualizzato effica-cemente dalla dottrina non risulta affattoche la motivazione della Grande Cameraabbia contestualmente convalidato il si-stema delle cosiddette « fattispecie di pe-ricolosità » né direttamente né implicita-mente; infatti, il parametro della previ-sione legislativa attraverso il quale è statavalutata la normativa non significa sol-tanto rinvenire la materiale esistenza diuna fonte normativa quanto anche consi-derarne la qualità, in funzione di acces-sibilità e prevedibilità delle conseguenze.Tale ultimo requisito richiede una misuradi precisione tale da consentire al citta-dino di orientare i propri comportamenti;dalle legge si deve poter ragionevolmentecomprendere quali sono le conseguenzederivanti da una certa condotta, pur se leconseguenze medesime non devono rica-varsi con una certezza assoluta (punti106-109 sentenza Corte europea dei dirittidell’uomo, Grande Camera, De Tommasoc. Italia);

il testo risultante dalla proposta dimodifica, approvata dal Senato, arrive-rebbe a prevedere l’applicazione della con-fisca dell’intero patrimonio a coloro chesiano soltanto indiziati di una unica con-dotta, integrativa di un accordo criminoso,assolutamente priva di vantaggi di naturaeconomica e in assenza anche solo delsospetto che sia mai stato commesso unillecito produttivo di reddito illecito equindi meramente in presenza di unavolontà, espressa in forma plurisoggettiva,di ottenerne in futuro;

secondo il diritto vigente la confi-sca antimafia può essere applicata a tuttii soggetti indiziati di essere « abitualmentedediti a traffici delittuosi » (articolo 1,decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159) quale che sia l’attività criminosache viene in rilievo e, dunque, anche uncomportamento delittuoso abituale controla pubblica amministrazione;

la volontà del legislatore di esten-dere il sequestro e la confisca dell’interopatrimonio prescindendo dall’accerta-mento di una abitualità nell’illecito, ma inpresenza anche del reato di associazione adelinquere finalizzata a numerosi reaticontro la pubblica amministrazione rav-visa evidenti problematiche di legittimitàcostituzionale;

estendere a reati comuni una seriedi parametri previsti per i reati a matricemafiosa è di fatto rischioso poiché, comerilevato dai maggiori costituzionalisti talimisure non hanno dato una prova sicuradi successo, considerato che due terzi deisequestri sono stati annullati nei successiviprocessi, ma soprattutto poiché tale pre-visione è da considerarsi in totale contra-sto con il principio della personalità dellaresponsabilità penale sancito dall’articolo27 della Costituzione;

il codice penale si sostanzia in dueprincipi fondamentali: le sanzioni possonoessere applicate solo dopo regolari pro-cessi, dove le parti possono difendersipubblicamente e non possono esservi san-zioni « speciali » che potrebbero portare atrattare in modo uguale situazioni profon-damente diverse;

l’indiziato è in una posizione bendiversa dal condannato con sentenza pas-sata in giudicato magari in seguito a piùgradi di giudizio a prescindere dal fattoche anche le misure di prevenzione sonodisposte da un giudice all’esito di unprocedimento in contraddittorio;

peraltro proprio la costruzionenormativa, dal 1982 in poi, ha fatto sì chela misura più grave, quella della confisca,abbia riguardato beni, e in particolare

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attività imprenditoriali, riconducibili diret-tamente o indirettamente, a soggetti indi-ziati di appartenere ad associazioni ma-fiose, circostanza che ha giustificato unaparticolare severità, tanto sul piano deglieffetti quanto su quello del regime pro-batorio, sia di fronte all’opinione pubblicasia, sotto un profilo strettamente giuridico,davanti alla Corte costituzionale e allaCorte europea dei diritti dell’uomo;

la ricostruzione sopra citata do-vrebbe dunque escludere la possibilità dipoter estendere le misure previste per unereato mafioso per le fattispecie corruttive,nei confronti di un soggetto soltanto in-diziato a cui si possono applicare le mi-sure cautelari già previste dal codice pe-nale;

in uno Stato di diritto le misure diprevenzione si possono giustificare soprat-tutto nei confronti di malviventi profes-sionali o abituali – come i mafiosi – i cuipatrimoni, non proporzionati al redditoufficiale, sono il risultato di attività illecitereiterate;

spostare sul versante penalistico,come avverrebbe con le nuove disposizionisu confisca e sequestro, l’asse della lottaalla corruzione generalizzando un dirittopenale d’eccezione comporterebbe una evi-dente illegittimità costituzionale e rende-rebbe vano qualsiasi tentativo posto inessere al fine di prevenire il radicarsi dellacorruzione stessa,

delibera

di non procedere all’esame del testo uni-ficato delle proposte di legge nn. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B.

N. 1. Sarro, Sisto, Brunetta.

A.C. 1039-B – Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLEPROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

sulle proposte emendative contenute nelfascicolo n. 1.

A.C. 1039-B – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SULTESTO DEL PROVVEDIMENTO E SULLEPROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

Sulle proposte emendative trasmesse dal-l’Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 29.1, 29.2, 29.3 e 29.8e sugli articoli aggiuntivi 18.01 e 18.02, inquanto suscettibili di determinare nuovi omaggiori oneri per la finanza pubblicaprivi di idonea quantificazione e coper-tura;

NULLA OSTA

sulle restanti proposte emendative.

A.C. 1039-B – Articolo 1

ARTICOLO 1 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

CAPO I

MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI

ART. 1.

(Soggetti destinatari).

1. All’articolo 4, comma 1, del codicedelle leggi antimafia e delle misure diprevenzione, di cui al decreto legislativo 6

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settembre 2011, n. 159, e successive mo-dificazioni, di seguito denominato « de-creto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 »,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) alla lettera b) sono aggiunte, infine, le seguenti parole: « , o del delitto dicui all’articolo 418 del codice penale »;

b) la lettera d) è sostituita dallaseguente:

« d) agli indiziati di uno dei reatiprevisti dall’articolo 51, comma 3-quater,del codice di procedura penale e a coloroche, operanti in gruppi o isolatamente,pongano in essere atti preparatori, obiet-tivamente rilevanti, ovvero esecutivi direttia sovvertire l’ordinamento dello Stato, conla commissione di uno dei reati previstidal capo I del titolo VI del libro II delcodice penale o dagli articoli 284, 285, 286,306, 438, 439, 605 e 630 dello stessocodice, nonché alla commissione dei reaticon finalità di terrorismo anche interna-zionale ovvero a prendere parte ad unconflitto in territorio estero a sostegno diun’organizzazione che persegue le finalitàterroristiche di cui all’articolo 270-sexiesdel codice penale »;

c) alla lettera f), dopo le parole: « attipreparatori, obiettivamente rilevanti, »sono inserite le seguenti: « ovvero esecu-tivi »;

d) dopo la lettera i) sono aggiunte leseguenti:

« i-bis) ai soggetti indiziati del delittodi cui all’articolo 640-bis o del delitto dicui all’articolo 416 del codice penale, fi-nalizzato alla commissione di taluno deidelitti di cui agli articoli 314, primocomma, 316, 316-bis, 316-ter, 317, 318,319, 319-ter, 319-quater, 320, 321, 322 e322-bis del medesimo codice;

i-ter) ai soggetti indiziati del delitto dicui all’articolo 612-bis del codice penale ».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 1 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 1.

(Soggetti destinatari).

Al comma 1, sostituire la lettera b) conla seguente:

b) la lettera d) è sostituita dallaseguente:

d) a coloro che, operanti in gruppio isolatamente, pongano in essere attipreparatori, obiettivamente rilevanti, di-retti a sovvertire l’ordinamento delloStato, con la commissione di uno dei reatiprevisti dal capo I, titolo VI, del libro II delcodice penale o dagli articoli 284, 285, 286,306, 438, 439, 605 e 630 dello stesso codicenonché a coloro che commettano reati confinalità di terrorismo anche internazionaleovvero a coloro che prendano parte ad unconflitto in territorio estero a sostegno diun’organizzazione che persegue le finalitàdi cui all’articolo 270-sexies del codicepenale.

1. 1. Sisto, Sarro.

Al comma 1, lettera b), capoverso letterad), sostituire la parola: indiziati con laseguente: indagati.

1. 2. Sisto, Sarro.

Al comma 1, lettera b), capoverso letterad), sostituire le parole da: alla commissionedei reati con finalità di terrorismo fino a:terroristiche con le seguenti: a coloro checommettano reati con finalità di terrori-smo anche internazionale ovvero a coloroche prendano parte ad un conflitto interritorio estero a sostegno di un’organiz-zazione che persegue le finalità.

1. 3. Sisto, Sarro.

Al comma 1, lettera d), sopprimere ilcapoverso lettera i-bis).

1. 51. Sisto, Sarro.

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Al comma 1, lettera d), capoverso letterai-bis), sopprimere le parole: del delitto dicui all’articolo 640-bis o.

1. 4. Sisto, Sarro.

Al comma 1, lettera d), capoverso let-tera i-bis), sopprimere le parole da: o deldelitto di cui all’articolo 416 del codicepenale fino alla fine del capoverso letterai-bis).

1. 5. Sisto, Costa.

Al comma 1, lettera d), capoverso letterai-bis), sopprimere le parole: o del delitto dicui all’articolo 416 del codice penale.

1. 10. Sisto, Sarro.

Al comma 1, lettera d), capoverso letterai-bis), sopprimere le parole: del delitto dicui all’articolo 416 del codice penale, fi-nalizzato alla commissione di taluno;

Conseguentemente, al medesimo capo-verso:

sopprimere le parole: , primo comma;

sostituire le parole: e 322-bis con leseguenti: , 322-bis e 323.

1. 7. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busina-rolo, Colletti, Ferraresi, Dadone, D’Uva.

Al comma 1, lettera d), capoverso letterai-bis), sopprimere le parole: del delitto dicui all’articolo 416 del codice penale, fi-nalizzato alla commissione di taluno;

Conseguentemente, al medesimo capo-verso, sostituire le parole: e 322-bis con leseguenti: , 322-bis e 323.

1. 8. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busina-rolo, Colletti, Ferraresi, Dadone, D’Uva.

Al comma 1, lettera d), capoverso letterai-bis), sopprimere le parole: del delitto di

cui all’articolo 416 del codice penale, fi-nalizzato alla commissione di taluno;

Conseguentemente, al medesimo capo-verso, aggiungere, in fine, le parole: , anchenelle ipotesi di cui all’articolo 416 delcodice penale.

1. 70. Sarti, Businarolo, Ferraresi, Bona-fede, Colletti, Agostinelli, D’Uva, Da-done.

Al comma 1, lettera d), capoverso letterai-bis), sopprimere le parole: del delitto dicui all’articolo 416 del codice penale, fi-nalizzato alla commissione di taluno.

1. 9. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busina-rolo, Colletti, Ferraresi, Dadone, D’Uva.

Al comma 1 lettera d), capoverso letterai-bis), sostituire le parole da: del delitto dicui all’articolo 416 del codice penale finoalla fine del capoverso lettera i-bis), con leseguenti: dei delitti contro la pubblicaamministrazione previsti dal libro se-condo, titolo II, capo I, del codice penaleche rientrino nelle categorie di cui all’ar-ticolo 1, comma 1, lettere a) e b), delpresente codice.

1. 6. Sarti, Businarolo, Ferraresi, Bona-fede, Colletti, Agostinelli, D’Uva, Da-done.

Al comma 1, lettera d) , capoversolettera i-bis), dopo le parole: di cui all’ar-ticolo 416 del codice penale aggiungere leseguenti: , relativamente ai promotori e aisoggetti loro equiparati e comunque nelleipotesi di cui ai commi 4, 5, 6 e 7,

1. 11. Sisto, Sarro.

Al comma 1, lettera d), capoverso letterai-bis), sostituire le parole: e 322-bis con leseguenti: , 322-bis e 323.

1. 12. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

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Al comma 1, lettera d), capoverso letterai-bis), aggiungere, in fine, le parole: nonché,in ogni caso, a tutti coloro che sonoabitualmente dediti a traffici delittuosi oche, per la condotta o il tenore di vita,debba ritenersi che vivano abitualmente,anche in parte, con i proventi di attivitàdelittuose.

1. 52. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Al comma 1, lettera d), sopprimere ilcapoverso lettera i-ter).

1. 13. Cristian Iannuzzi.

Al comma 1, lettera d), capoverso letterai-ter), sostituire la parola: indiziati con laseguente: indagati.

1. 16. Sisto, Sarro.

Al comma 1, lettera d) capoverso letterai-ter) aggiungere, in fine, le parole: , commi 2 e3 e nelle ipotesi di irrevocabilità della que-rela.

1. 15. Sisto, Sarro.

A.C. 1039-B – Articolo 2

ARTICOLO 2 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 2.

(Procedimento di applicazione delle misuredi prevenzione personali).

1. All’articolo 5 del decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, sono apportate leseguenti modificazioni:

a) al comma 2, le parole: « lettera c)e lettera i) » sono sostituite dalle seguenti:« lettere c), i), i-bis) e i-ter », dopo le

parole: « sono attribuite » è inserita laseguente: « anche » e dopo le parole: « di-mora la persona » sono inserite le se-guenti: « previo coordinamento con il pro-curatore della Repubblica presso il tribu-nale del capoluogo del distretto »;

b) il comma 4 è sostituito dal se-guente:

« 4. La proposta di cui al comma 1deve essere depositata presso la cancelleriadelle sezioni o dei collegi del tribunale delcapoluogo del distretto, nel territorio delquale la persona dimora, previsti dalcomma 2-sexies dell’articolo 7-bis dell’or-dinamento giudiziario, di cui al regio de-creto 30 gennaio 1941, n. 12. Limitata-mente ai tribunali di Trapani e SantaMaria Capua Vetere, la proposta di cui alcomma 1 è depositata presso la cancelleriadelle sezioni o dei collegi specializzati inmateria di misure di prevenzione ivi isti-tuiti ai sensi del citato comma 2-sexies, ovela persona dimori nel corrispondente cir-condario ».

2. Il comma 2 dell’articolo 6 del decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159, èsostituito dal seguente:

« 2. Salvi i casi di cui all’articolo 4,comma 1, lettere a) e b), alla sorveglianzaspeciale può essere aggiunto, ove le circo-stanze del caso lo richiedano, il divieto disoggiorno in uno o più comuni, diversi daquelli di residenza o di dimora abituale, oin una o più regioni ».

3. All’articolo 7 del decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, sono apportate leseguenti modificazioni:

a) i commi 1 e 2 sono sostituiti daiseguenti:

« 1. Il tribunale provvede, con decretomotivato, entro trenta giorni dal depositodella proposta. L’udienza si svolge senza lapresenza del pubblico. Il presidente di-spone che il procedimento si svolga inpubblica udienza quando l’interessato nefaccia richiesta.

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2. Il presidente fissa la data dell’u-dienza e ne fa dare avviso alle parti, allealtre persone interessate e ai difensori.L’avviso è comunicato o notificato almenodieci giorni prima della data predetta econtiene la concisa esposizione dei conte-nuti della proposta. Se l’interessato è privodi difensore, l’avviso è dato a quello diufficio »;

b) il comma 4 è sostituito dai se-guenti:

« 4. L’udienza si svolge con la parte-cipazione necessaria del difensore e delpubblico ministero. Gli altri destinataridell’avviso sono sentiti se compaiono. Sel’interessato è detenuto o internato inluogo posto fuori della circoscrizione delgiudice e ne fa tempestiva richiesta, lapartecipazione all’udienza è assicurata adistanza mediante collegamento audiovi-sivo ai sensi dell’articolo 146-bis, commi 3,4, 5, 6 e 7, delle norme di attuazione, dicoordinamento e transitorie del codice diprocedura penale, di cui al decreto legi-slativo 28 luglio 1989, n. 271, salvo che ilcollegio ritenga necessaria la presenzadella parte. Il presidente dispone altresì latraduzione dell’interessato detenuto o in-ternato in caso di indisponibilità di mezzitecnici idonei.

4-bis. Il tribunale, dopo l’accerta-mento della regolare costituzione delleparti, ammette le prove rilevanti, esclu-dendo quelle vietate dalla legge o super-flue »;

c) al comma 5 sono aggiunte, in fine,le seguenti parole: « . L’udienza è rinviataanche se sussiste un legittimo impedi-mento del difensore »;

d) il comma 6 è sostituito dal se-guente:

« 6. Ove l’interessato non intervenga eoccorra la sua presenza per essere sentito,il presidente lo invita a comparire, avvi-sandolo che avrà la facoltà di non rispon-dere »;

e) il comma 8 è sostituito dal se-guente:

« 8. Qualora il tribunale debba sen-tire soggetti informati su fatti rilevanti per

il procedimento, il presidente del collegiopuò disporre l’esame a distanza nei casi enei modi indicati all’articolo 147-bis,comma 2, delle norme di attuazione, dicoordinamento e transitorie del codice diprocedura penale, di cui al decreto legi-slativo 28 luglio 1989, n. 271 »;

f) dopo il comma 10 sono aggiunti iseguenti:

« 10-bis. Le questioni concernenti lacompetenza per territorio devono essererilevate o eccepite, a pena di decadenza,alla prima udienza e comunque subitodopo l’accertamento della regolare costi-tuzione delle parti e il tribunale le decideimmediatamente.

10-ter. Il tribunale, se ritiene la pro-pria incompetenza, la dichiara con decretoe ordina la trasmissione degli atti al pro-curatore della Repubblica presso il tribu-nale competente; la declaratoria di incom-petenza non produce l’inefficacia deglielementi già acquisiti. Le disposizioni delcomma 10-bis si applicano anche qualorala proposta sia stata avanzata da soggettinon legittimati ai sensi dell’articolo 5.

10-quater. Quando il tribunale di-spone ai sensi del comma 10-ter, il seque-stro perde efficacia se, entro venti giornidal deposito del provvedimento che pro-nuncia l’incompetenza, il tribunale com-petente non provvede ai sensi dell’articolo20. Il termine previsto dall’articolo 24,comma 2, decorre nuovamente dalla datadel decreto di sequestro emesso dal tri-bunale competente.

10-quinquies. Il decreto di accogli-mento, anche parziale, della propostapone a carico del proposto il pagamentodelle spese processuali.

10-sexies. Il decreto del tribunale èdepositato in cancelleria entro quindicigiorni dalla conclusione dell’udienza.

10-septies. Quando la stesura dellamotivazione è particolarmente complessa,il tribunale, se ritiene di non poter depo-

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sitare il decreto nel termine previsto dalcomma 10-sexies, dopo le conclusioni delleparti, può indicare un termine più lungo,comunque non superiore a novanta giorni.

10-octies. Al decreto del tribunale siapplicano le disposizioni di cui all’articolo154 delle norme di attuazione, di coordi-namento e transitorie del codice di pro-cedura penale, di cui al decreto legislativo28 luglio 1989, n. 271 ».

4. All’articolo 8 del decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, sono apportate leseguenti modificazioni:

a) il comma 5 è sostituito dal se-guente:

« 5. Inoltre, può imporre tutte leprescrizioni che ravvisi necessarie, avutoriguardo alle esigenze di difesa sociale, e,in particolare, il divieto di soggiorno inuno o più comuni o in una o più regioni,ovvero, con riferimento ai soggetti di cuiall’articolo 1, comma 1, lettera c), il divietodi avvicinarsi a determinati luoghi, fre-quentati abitualmente da minori »;

b) al comma 8, dopo le parole: « al-l’interessato » sono aggiunte le seguenti: « eal suo difensore ».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 2 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 2.

(Procedimento di applicazione delle misuredi prevenzione personali).

Al comma 3, lettera b), sopprimere ilcapoverso « 4-bis ».

2. 2. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busina-rolo, Colletti, Ferraresi, Dadone, D’Uva.

Al comma 3, lettera b), capoverso « 4-bis » dopo le parole: vietate dalla legge oaggiungere la seguente: manifestamente.

2. 3. Sisto, Costa.

Al comma 3, lettera b), dopo il capoverso« 4-bis » aggiungere il seguente: « 4-ter. Alproposto è riservata la facoltà di interro-gare o far interrogare le persone cherendono dichiarazioni a suo carico, diottenere la convocazione e l’interrogatoriodi persone a sua difesa nelle stesse con-dizioni dell’accusa e l’acquisizione di ognialtro mezzo di prova a suo favore. »

2. 52. Costa, Sisto.

Al comma 3, sopprimere la lettera c).

2. 4. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busina-rolo, Colletti, Ferraresi, Dadone, D’Uva.

A.C. 1039-B – Articolo 3

ARTICOLO 3 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 3.

(Impugnazione delle misure di prevenzionepersonali).

1. All’articolo 10 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al comma 1, dopo le parole: « l’in-teressato » sono inserite le seguenti: « e ilsuo difensore »;

b) dopo il comma 1 è inserito ilseguente:

« 1-bis. Il procuratore della Repub-blica, senza ritardo, trasmette il propriofascicolo al procuratore generale presso lacorte di appello competente per il giudiziodi secondo grado. Al termine del proce-dimento di primo grado, il procuratoredella Repubblica forma un fascicolo nelquale vengono raccolti tutti gli elementiinvestigativi e probatori eventualmente so-

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pravvenuti dopo la decisione del tribunale.Gli atti inseriti nel predetto fascicolo sonoportati immediatamente a conoscenzadelle parti, mediante deposito nella segre-teria del procuratore generale »;

c) dopo il comma 2 sono inseriti iseguenti:

« 2-bis. La corte di appello annulla ildecreto di primo grado qualora riconoscache il tribunale era incompetente territo-rialmente e l’incompetenza sia stata ripro-posta nei motivi di impugnazione e ordinala trasmissione degli atti al procuratoredella Repubblica competente; la declara-toria di incompetenza non produce l’inef-ficacia degli elementi già acquisiti. Si ap-plica l’articolo 7, comma 10-quater, primoperiodo.

2-ter. Le disposizioni del comma2-bis si applicano anche qualora la pro-posta sia stata avanzata da soggetti nonlegittimati ai sensi dell’articolo 5 e l’ecce-zione sia stata riproposta nei motivi diimpugnazione »;

d) al comma 3, dopo le parole: « del-l’interessato » sono inserite le seguenti: « edel suo difensore ».

e) dopo il comma 3 è inserito ilseguente:

« 3-bis. In caso di ricorso per cassa-zione si applicano le disposizioni deicommi 2-bis e 2-ter, ove ricorrano leipotesi ivi previste ».

PROPOSTA EMENDATIVA RIFERITA AL-L’ARTICOLO 3 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 3.

(Impugnazione delle misure di prevenzionepersonali).

Al comma 1, dopo la lettera b), aggiun-gere la seguente:

b-bis) al comma 2, primo periodo, leparole: « dieci giorni » sono sostituite dalleseguenti: « trenta giorni ».

3. 1. Costa, Sisto.

A.C. 1039-B – Articolo 4

ARTICOLO 4 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 4.

(Sorveglianza speciale).

1. All’articolo 14 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, dopo il comma2 sono aggiunti i seguenti:

« 2-bis. L’esecuzione della sorve-glianza speciale resta sospesa durante iltempo in cui l’interessato è sottoposto allamisura della custodia cautelare. In talcaso, salvo quanto stabilito dal comma 2,il termine di durata della misura di pre-venzione continua a decorrere dal giornonel quale è cessata la misura cautelare,con redazione di verbale di sottoposizioneagli obblighi.

2-ter. L’esecuzione della sorveglianzaspeciale resta sospesa durante il tempo incui l’interessato è sottoposto a detenzioneper espiazione di pena. Dopo la cessazionedello stato di detenzione, se esso si èprotratto per almeno due anni, il tribunaleverifica, anche d’ufficio, sentito il pubblicoministero che ha esercitato le relativefunzioni nel corso della trattazione came-rale, la persistenza della pericolosità so-ciale dell’interessato, assumendo le neces-sarie informazioni presso l’amministra-zione penitenziaria e l’autorità di pubblicasicurezza, nonché presso gli organi dipolizia giudiziaria. Al relativo procedi-mento si applica, in quanto compatibile, ildisposto dell’articolo 7. Se persiste la pe-ricolosità sociale, il tribunale emette de-creto con cui ordina l’esecuzione dellamisura di prevenzione, il cui termine didurata continua a decorrere dal giorno incui il decreto stesso è comunicato all’in-teressato, salvo quanto stabilito dal

Atti Parlamentari — 19 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

comma 2 del presente articolo. Se invecela pericolosità sociale è cessata, il tribu-nale emette decreto con cui revoca ilprovvedimento di applicazione della mi-sura di prevenzione ».

A.C. 1039-B – Articolo 5

ARTICOLO 5 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

CAPO II

MISURE DI PREVENZIONE PATRIMO-NIALI

ART. 5.

(Procedimento di applicazione delle misuredi prevenzione patrimoniali).

1. All’articolo 17 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) il comma 1 è sostituito dal se-guente:

« 1. Nei confronti delle persone indi-cate all’articolo 16 possono essere propo-ste dal procuratore della Repubblicapresso il tribunale del capoluogo del di-stretto ove dimora la persona, dal procu-ratore nazionale antimafia e antiterrori-smo, dal questore o dal direttore dellaDirezione investigativa antimafia le misuredi prevenzione patrimoniali di cui al pre-sente titolo »;

b) il comma 2 è sostituito dal se-guente:

« 2. Nei casi previsti dall’articolo 4,comma 1, lettere c), i), i-bis) e i-ter), lefunzioni e le competenze spettanti al pro-curatore della Repubblica presso il tribu-nale del capoluogo del distretto sono at-tribuite anche al procuratore della Repub-blica presso il tribunale nel cui circonda-rio dimora la persona, previo

coordinamento con il procuratore dellaRepubblica presso il tribunale del capo-luogo del distretto. Nei medesimi casi,nelle udienze relative ai procedimenti perl’applicazione delle misure di prevenzione,le funzioni di pubblico ministero possonoessere esercitate anche dal procuratoredella Repubblica presso il tribunale com-petente »;

c) dopo il comma 3 è aggiunto ilseguente:

« 3-bis. Il procuratore della Repub-blica presso il tribunale del capoluogo deldistretto, attraverso il raccordo informa-tivo con il questore e con il direttore dellaDirezione investigativa antimafia relativa-mente alle misure di prevenzione di cui alpresente titolo, cura che non si arrechipregiudizio alle attività di indagine con-dotte anche in altri procedimenti. A talfine, il questore territorialmente compe-tente e il direttore della Direzione inve-stigativa antimafia sono tenuti a:

a) dare immediata comunicazione deinominativi delle persone fisiche e giuridi-che nei cui confronti sono disposti gliaccertamenti personali o patrimoniali pre-visti dall’articolo 19;

b) tenere costantemente aggiornato einformato il procuratore della Repubblicapresso il tribunale del capoluogo del di-stretto sullo svolgimento delle indagini;

c) dare comunicazione per iscrittodella proposta al procuratore della Repub-blica presso il tribunale del capoluogo deldistretto almeno dieci giorni prima dellasua presentazione al tribunale. La man-cata comunicazione comporta l’inammis-sibilità della proposta;

d) trasmettere al procuratore dellaRepubblica presso il tribunale del capo-luogo del distretto, ove ritengano che nonsussistano i presupposti per l’esercizio del-l’azione di prevenzione, provvedimentomotivato entro dieci giorni dall’adozionedello stesso ».

2. All’articolo 19, comma 4, del decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159, dopo

Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

il primo periodo è inserito il seguente:« Possono altresì accedere, senza nuovi omaggiori oneri, al Sistema per l’interscam-bio di flussi dati (SID) dell’Agenzia delleentrate e richiedere quanto ritenuto utileai fini delle indagini ».

3. Dall’attuazione del comma 2 nondevono derivare nuovi o maggiori oneriper la finanza pubblica.

4. L’articolo 20 del decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, è sostituito dalseguente:

« ART. 20. – (Sequestro). – 1. Il tri-bunale, anche d’ufficio, con decreto moti-vato, ordina il sequestro dei beni dei qualila persona nei cui confronti è stata pre-sentata la proposta risulta poter disporre,direttamente o indirettamente, quando illoro valore risulta sproporzionato al red-dito dichiarato o all’attività economicasvolta ovvero quando, sulla base di suffi-cienti indizi, si ha motivo di ritenere chegli stessi siano il frutto di attività illecite one costituiscano il reimpiego, ovvero di-spone le misure di cui agli articoli 34 e34-bis ove ricorrano i presupposti ivi pre-visti. Il tribunale, quando dispone il se-questro di partecipazioni sociali totalitarie,ordina il sequestro dei relativi beni costi-tuiti in azienda ai sensi degli articoli 2555e seguenti del codice civile, anche al finedi consentire gli adempimenti previsti dal-l’articolo 104 delle norme di attuazione, dicoordinamento e transitorie del codice diprocedura penale, di cui al decreto legi-slativo 28 luglio 1989, n. 271. In ogni casoil sequestro avente ad oggetto partecipa-zioni sociali totalitarie si estende di dirittoa tutti i beni costituiti in azienda ai sensidegli articoli 2555 e seguenti del codicecivile. Nel decreto di sequestro avente adoggetto partecipazioni sociali il tribunaleindica in modo specifico i conti correnti ei beni costituiti in azienda ai sensi degliarticoli 2555 e seguenti del codice civile aiquali si estende il sequestro.

2. Prima di ordinare il sequestro odisporre le misure di cui agli articoli 34 e34-bis e di fissare l’udienza, il tribunale

restituisce gli atti all’organo proponentequando ritiene che le indagini non sianocomplete e indica gli ulteriori accerta-menti patrimoniali indispensabili per va-lutare la sussistenza dei presupposti di cuial comma 1 per l’applicazione del seque-stro o delle misure di cui agli articoli 34e 34-bis.

3. Il sequestro è revocato dal tribu-nale quando risulta che esso ha per og-getto beni di legittima provenienza o deiquali l’indiziato non poteva disporre di-rettamente o indirettamente o in ogni altrocaso in cui è respinta la proposta diapplicazione della misura di prevenzionepatrimoniale. Il tribunale ordina le tra-scrizioni e le annotazioni consequenzialinei pubblici registri, nei libri sociali e nelregistro delle imprese.

4. L’eventuale revoca del provvedi-mento non preclude l’utilizzazione ai finifiscali degli elementi acquisiti nel corsodegli accertamenti svolti ai sensi dell’arti-colo 19.

5. Il decreto di sequestro e il prov-vedimento di revoca, anche parziale, delsequestro sono comunicati, anche in viatelematica, all’Agenzia di cui all’articolo110 subito dopo la loro esecuzione ».

5. All’articolo 21 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al comma 1:

1) le parole: « L’ufficiale giudizia-rio » sono sostituite dalle seguenti: « Lapolizia giudiziaria »;

2) le parole: « obbligatoria dellapolizia giudiziaria » sono sostituite dalleseguenti: « , ove ritenuto opportuno, del-l’ufficiale giudiziario »;

b) il comma 2 è sostituito dal se-guente:

« 2. Il giudice delegato alla proceduraai sensi dell’articolo 35, comma 1, sentitol’amministratore giudiziario, valutate lecircostanze, ordina lo sgombero degli im-mobili occupati senza titolo ovvero sulla

Atti Parlamentari — 21 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

scorta di titolo privo di data certa ante-riore al sequestro, mediante l’ausilio dellaforza pubblica ».

6. All’articolo 22 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al comma 2, le parole: « diecigiorni » sono sostituite dalle seguenti:« trenta giorni »;

b) dopo il comma 2 è aggiunto ilseguente:

« 2-bis. Ai fini del computo del ter-mine per la convalida si tiene conto dellecause di sospensione previste dall’articolo24, comma 2 ».

7. All’articolo 23 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, il comma 4 èsostituito dal seguente:

« 4. Il comma 2 si applica anche neiconfronti dei terzi che vantano diritti realio personali di godimento nonché dirittireali di garanzia sui beni in sequestro. Senon ricorre l’ipotesi di cui all’articolo 26,per la liquidazione dei relativi diritti siapplicano le disposizioni di cui al titolo IVdel presente libro ».

8. All’articolo 24 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) il comma 1 è sostituito dai se-guenti:

« 1. Il tribunale dispone la confiscadei beni sequestrati di cui la persona neicui confronti è instaurato il procedimentonon possa giustificare la legittima prove-nienza e di cui, anche per interpostapersona fisica o giuridica, risulti esseretitolare o avere la disponibilità a qualsiasititolo in valore sproporzionato al proprioreddito, dichiarato ai fini delle imposte sulreddito, o alla propria attività economica,nonché dei beni che risultino essere fruttodi attività illecite o ne costituiscano ilreimpiego. In ogni caso il proposto nonpuò giustificare la legittima provenienzadei beni adducendo che il denaro utiliz-

zato per acquistarli sia provento o reim-piego dell’evasione fiscale. Se il tribunalenon dispone la confisca, può applicareanche d’ufficio le misure di cui agli articoli34 e 34-bis ove ricorrano i presupposti iviprevisti.

1-bis. Il tribunale, quando dispone laconfisca di partecipazioni sociali totalita-rie, ordina la confisca anche dei relativibeni costituiti in azienda ai sensi degliarticoli 2555 e seguenti del codice civile.Nel decreto di confisca avente ad oggettopartecipazioni sociali il tribunale indica inmodo specifico i conti correnti e i benicostituiti in azienda ai sensi degli articoli2555 e seguenti del codice civile ai quali siestende la confisca »;

b) il comma 2 è sostituito dai se-guenti:

« 2. Il provvedimento di sequestroperde efficacia se il tribunale non depositail decreto che pronuncia la confisca entroun anno e sei mesi dalla data di immis-sione in possesso dei beni da parte del-l’amministratore giudiziario. Nel caso diindagini complesse o compendi patrimo-niali rilevanti, il termine di cui al primoperiodo può essere prorogato con decretomotivato del tribunale per sei mesi. Ai finidel computo dei termini suddetti, si tieneconto delle cause di sospensione dei ter-mini di durata della custodia cautelare,previste dal codice di procedura penale, inquanto compatibili; il termine resta so-speso per un tempo non superiore anovanta giorni ove sia necessario proce-dere all’espletamento di accertamenti pe-ritali sui beni dei quali la persona nei cuiconfronti è iniziato il procedimento risultapoter disporre, direttamente o indiretta-mente. Il termine resta altresì sospeso peril tempo necessario per la decisione defi-nitiva sull’istanza di ricusazione presen-tata dal difensore e per il tempo decor-rente dalla morte del proposto, interve-nuta durante il procedimento, fino all’i-dentificazione e alla citazione dei soggettiprevisti dall’articolo 18, comma 2, nonchédurante la pendenza dei termini previstidai commi 10-sexies, 10-septies e 10-octiesdell’articolo 7.

Atti Parlamentari — 22 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

2-bis. Con il provvedimento di revocao di annullamento definitivi del decreto diconfisca è ordinata la cancellazione ditutte le trascrizioni e le annotazioni ».

9. L’articolo 25 del decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, è sostituito dalseguente:

« ART. 25. – (Sequestro e confisca perequivalente). – 1. Dopo la presentazionedella proposta, se non è possibile proce-dere al sequestro dei beni di cui all’arti-colo 20, comma 1, perché il proposto nonne ha la disponibilità, diretta o indiretta,anche ove trasferiti legittimamente in qua-lunque epoca a terzi in buona fede, ilsequestro e la confisca hanno ad oggettoaltri beni di valore equivalente e di legit-tima provenienza dei quali il proposto hala disponibilità, anche per interposta per-sona.

2. Nei casi di cui all’articolo 18,commi 2 e 3, si procede con le modalitàdi cui al comma 1 del presente articolo neiriguardi dei soggetti nei cui confronti pro-segue o inizia il procedimento con riferi-mento a beni di legittima provenienza loropervenuti dal proposto ».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 5 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 5.

(Procedimento di applicazione delle misuredi prevenzione patrimoniali).

Al comma 1, lettera b), capoversocomma 2, sostituire le parole: i-bis) e i-ter)con le seguenti: e i-bis).

5. 1. Sarti, Businarolo, Ferraresi, Bona-fede, Colletti, Agostinelli, D’Uva, Da-done.

Al comma 8, lettera b), sopprimere ilcapoverso comma 2-bis.

5. 2. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busina-rolo, Colletti, Ferraresi, Dadone, D’Uva.

A.C. 1039-B – Articolo 6

ARTICOLO 6 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 6.

(Impugnazione delle misure di prevenzionepatrimoniali).

1. All’articolo 27 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) il comma 1 è sostituito dal se-guente:

« 1. I provvedimenti con i quali iltribunale dispone la confisca dei benisequestrati, l’applicazione, il diniego o larevoca del sequestro, il rigetto della ri-chiesta di confisca anche qualora non siastato precedentemente disposto il seque-stro ovvero la restituzione della cauzioneo la liberazione delle garanzie o la con-fisca della cauzione o l’esecuzione sui benicostituiti in garanzia sono comunicatisenza indugio al procuratore generalepresso la corte di appello, al procuratoredella Repubblica e agli interessati »;

b) dopo il comma 3 è inserito ilseguente:

« 3-bis. I provvedimenti della corte diappello che, in riforma del decreto diconfisca emesso dal tribunale, dispongonola revoca del sequestro divengono esecutividieci giorni dopo la comunicazione alleparti, salvo che il procuratore generale,entro tale termine, ne chieda la sospen-sione alla medesima corte di appello. Intal caso, se la corte entro dieci giorni dallasua presentazione non accoglie la richie-sta, il provvedimento diventa esecutivo;altrimenti l’esecutività resta sospesa fino aquando nel procedimento di prevenzionesia intervenuta pronuncia definitiva »;

c) dopo il comma 6 è aggiunto ilseguente:

« 6-bis. Nel caso di annullamento deldecreto di confisca con rinvio al tribunale,

Atti Parlamentari — 23 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

anche ove disposto ai sensi dei commi2-bis e 3-bis dell’articolo 10, il termineprevisto dal comma 2 dell’articolo 24 de-corre nuovamente dalla ricezione degli attipresso la cancelleria del tribunale stesso ».

A.C. 1039-B – Articolo 10

ARTICOLO 10 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 10.

(Amministrazione giudiziaria dei beni con-nessi ad attività economiche).

1. L’articolo 34 del decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, è sostituito dalseguente:

« ART. 34. – (L’amministrazione giu-diziaria dei beni connessi ad attività eco-nomiche e delle aziende). – 1. Quando, aseguito degli accertamenti di cui all’arti-colo 19 o di quelli compiuti per verificarei pericoli di infiltrazione mafiosa, previstidall’articolo 92, ovvero di quelli compiutiai sensi dell’articolo 213 del codice deicontratti pubblici, di cui al decreto legi-slativo 18 aprile 2016, n. 50, dall’Autoritànazionale anticorruzione, sussistono suffi-cienti indizi per ritenere che il liberoesercizio di determinate attività economi-che, comprese quelle di carattere impren-ditoriale, sia direttamente o indiretta-mente sottoposto alle condizioni di inti-midazione o di assoggettamento previstedall’articolo 416-bis del codice penale opossa comunque agevolare l’attività di per-sone nei confronti delle quali è stataproposta o applicata una delle misure diprevenzione personale o patrimoniale pre-viste dagli articoli 6 e 24 del presentedecreto, ovvero di persone sottoposte aprocedimento penale per taluno dei delittidi cui all’articolo 4, comma 1, lettere a), b)e i-bis), del presente decreto, ovvero per idelitti di cui agli articoli 603-bis, 629, 644,648-bis e 648-ter del codice penale, e nonricorrono i presupposti per l’applicazionedelle misure di prevenzione patrimoniali

di cui al capo I del presente titolo, iltribunale competente per l’applicazionedelle misure di prevenzione nei confrontidelle persone sopraindicate dispone l’am-ministrazione giudiziaria delle aziende odei beni utilizzabili, direttamente o indi-rettamente, per lo svolgimento delle pre-dette attività economiche, su proposta deisoggetti di cui al comma 1 dell’articolo 17del presente decreto.

2. L’amministrazione giudiziaria deibeni è adottata per un periodo non supe-riore a un anno e può essere prorogata diulteriori sei mesi per un periodo comun-que non superiore complessivamente adue anni, a richiesta del pubblico mini-stero o d’ufficio, a seguito di relazionedell’amministratore giudiziario che evi-denzi la necessità di completare il pro-gramma di sostegno e di aiuto alle impreseamministrate e la rimozione delle situa-zioni di fatto e di diritto che avevanodeterminato la misura.

3. Con il provvedimento di cui al comma1, il tribunale nomina il giudice delegato el’amministratore giudiziario, il quale eser-cita tutte le facoltà spettanti ai titolari deidiritti sui beni e sulle aziende oggetto dellamisura. Nel caso di imprese esercitate informa societaria, l’amministratore giudizia-rio può esercitare i poteri spettanti agliorgani di amministrazione e agli altri or-gani sociali secondo le modalità stabilite daltribunale, tenuto conto delle esigenze diprosecuzione dell’attività d’impresa, senzapercepire ulteriori emolumenti.

4. Il provvedimento di cui al comma 1è eseguito sui beni aziendali con l’immis-sione dell’amministratore nel possesso econ l’iscrizione nel registro tenuto dallacamera di commercio, industria, artigia-nato e agricoltura nel quale è iscrittal’impresa. Qualora oggetto della misurasiano beni immobili o altri beni soggetti aiscrizione in pubblici registri, il provvedi-mento di cui al comma 1 deve esseretrascritto nei medesimi pubblici registri.

5. L’amministratore giudiziario adem-pie agli obblighi di relazione e segnala-zione di cui all’articolo 36, comma 2,anche nei confronti del pubblico mini-

Atti Parlamentari — 24 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

stero. Si applicano, in quanto compatibili,le disposizioni di cui ai capi I e II del titoloIII del presente libro.

6. Entro la data di scadenza dell’am-ministrazione giudiziaria dei beni o delsequestro di cui al comma 7, il tribunale,qualora non disponga il rinnovo del prov-vedimento, delibera in camera di consigliola revoca della misura disposta ed even-tualmente la contestuale applicazione delcontrollo giudiziario di cui all’articolo 34-bis, ovvero la confisca dei beni che si hamotivo di ritenere che siano il frutto diattività illecite o ne costituiscano il reim-piego. Alla camera di consiglio partecipanoil giudice delegato e il pubblico ministero.Al procedimento si applicano, in quantocompatibili, le disposizioni previste daltitolo I, capo II, sezione I, del presentelibro. Per le impugnazioni contro i prov-vedimenti di revoca con controllo giudi-ziario e di confisca si applicano le dispo-sizioni previste dall’articolo 27.

7. Quando vi sia concreto pericolo chei beni sottoposti al provvedimento di cui alcomma 1 vengano dispersi, sottratti oalienati, nei casi in cui si ha motivo diritenere che i beni siano frutto di attivitàillecite o ne costituiscano l’impiego, i sog-getti di cui all’articolo 17 possono richie-dere al tribunale di disporne il sequestro,osservate, in quanto applicabili, le dispo-sizioni previste dal presente titolo. Il se-questro è disposto sino alla scadenza deltermine stabilito a norma del comma 2 ».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 10 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 10.

(Amministrazione giudiziaria dei beni con-nessi ad attività economiche).

Al comma 1, capoverso ART. 34, comma2, sopprimere le parole: e la rimozionedelle situazioni di fatto e di diritto cheavevano determinato la misura.

10. 3. Sarti, Businarolo, Ferraresi, Bona-fede, Colletti, Agostinelli, D’Uva, Da-done.

Al comma 1, capoverso ART. 34, comma3, secondo periodo, sopprimere la parola:ulteriori.

* 10. 2. Nuti.

Al comma 1, capoverso ART. 34, comma3, secondo periodo, sopprimere la parola:ulteriori.

* 10. 70. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Bu-sinarolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Al comma 1, capoverso ART. 34, comma3, secondo periodo, sostituire le parole:ulteriori emolumenti con le seguenti: alcunemolumento.

10. 1. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

A.C. 1039-B – Articolo 12

ARTICOLO 12 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 12.

(Trattazione dei procedimenti di preven-zione patrimoniale).

1. Al titolo II del libro I del decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159, dopoil capo V è aggiunto il seguente:

« CAPO V-bis.

TRATTAZIONE PRIORITARIA DEL PRO-CEDIMENTO

ART. 34-ter. – (Trattazione prioritariadei procedimenti di prevenzione patrimo-niale). – 1. È assicurata la priorità assolutanella trattazione dei procedimenti previstidagli articoli 16 e seguenti del presentedecreto.

Atti Parlamentari — 25 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

2. I dirigenti degli uffici giudicanti erequirenti adottano i provvedimenti orga-nizzativi necessari per assicurare la trat-tazione e la definizione prioritaria deiprocedimenti di cui al comma 1 e ilrispetto dei termini previsti. I provvedi-menti sono tempestivamente comunicati alconsiglio giudiziario e al Consiglio supe-riore della magistratura. Il dirigente del-l’ufficio comunica, sulla base delle indica-zioni del Consiglio superiore della magi-stratura, con cadenza annuale, a tale or-gano e al Ministero della giustizia i datisulla durata dei relativi procedimenti. IlConsiglio superiore della magistratura e ilMinistero della giustizia valutano gli effettidei provvedimenti adottati dai dirigentidegli uffici sulla trattazione prioritaria,sulla durata e sul rispetto dei termini deiprocedimenti indicati al comma 1. In sededi comunicazioni sull’amministrazionedella giustizia, ai sensi dell’articolo 86dell’ordinamento giudiziario, di cui al re-gio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, esuccessive modificazioni, il Ministro dellagiustizia riferisce alle Camere in meritoalla trattazione dei procedimenti di cui alcomma 1 del presente articolo ».

A.C. 1039-B – Articolo 13

ARTICOLO 13 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

CAPO III

AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E DE-STINAZIONE DI BENI SEQUESTRATI E

CONFISCATI

ART. 13.

(Amministrazione dei beni sequestrati).

1. All’articolo 35 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) i commi 1, 2, 3, 4 e 5 sonosostituiti dai seguenti:

« 1. Con il provvedimento con il qualedispone il sequestro previsto dal capo I deltitolo II del presente libro il tribunalenomina il giudice delegato alla procedurae un amministratore giudiziario. Qualorala gestione dei beni in stato di sequestrosia particolarmente complessa, ancheavuto riguardo al numero dei comuni ovesono situati i beni immobili o i complessiaziendali o alla natura dell’attività azien-dale da proseguire o al valore ingente delpatrimonio, il tribunale può nominare piùamministratori giudiziari. In tal caso iltribunale stabilisce se essi possano operaredisgiuntamente.

2. L’amministratore giudiziario è sceltotra gli iscritti nell’Albo nazionale degliamministratori giudiziari secondo criteridi trasparenza che assicurano la rotazionedegli incarichi tra gli amministratori, te-nuto conto della natura e dell’entità deibeni in stato di sequestro, delle caratteri-stiche dell’attività aziendale da proseguiree delle specifiche competenze connessealla gestione. Con decreto del Ministrodella giustizia, di concerto con il Ministrodell’interno e con il Ministro dello sviluppoeconomico, sono individuati criteri di no-mina degli amministratori giudiziari e deicoadiutori che tengano conto del numerodegli incarichi aziendali in corso, comun-que non superiore a tre, della naturamonocratica o collegiale dell’incarico,della tipologia e del valore dei compendida amministrare, avuto riguardo anche alnumero dei lavoratori, della natura direttao indiretta della gestione, dell’ubicazionedei beni sul territorio, delle pregresseesperienze professionali specifiche. Con lostesso decreto sono altresì stabiliti i criteriper l’individuazione degli incarichi per iquali la particolare complessità dell’am-ministrazione o l’eccezionalità del valoredel patrimonio da amministrare determi-nano il divieto di cumulo. L’amministra-tore giudiziario è nominato con decretomotivato. All’atto della nomina l’ammini-stratore giudiziario comunica al tribunale

Atti Parlamentari — 26 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

se e quali incarichi analoghi egli abbia incorso, anche se conferiti da altra autoritàgiudiziaria o dall’Agenzia.

2-bis. L’amministratore giudiziario diaziende sequestrate è scelto tra gli iscrittinella sezione di esperti in gestione azien-dale dell’Albo nazionale degli amministra-tori giudiziari.

2-ter. Fermo restando quanto previstodall’articolo 41-bis, comma 7, l’ammini-stratore giudiziario di cui ai commi 2 e2-bis può altresì essere nominato tra ilpersonale dipendente dell’Agenzia, di cuiall’articolo 113-bis. In tal caso l’ammini-stratore giudiziario dipendente dell’Agen-zia, per lo svolgimento dell’incarico, nonha diritto ad emolumenti aggiuntivi ri-spetto al trattamento economico in godi-mento, ad eccezione del rimborso dellespese di cui al comma 9.

3. Non possono essere nominate lepersone nei cui confronti il provvedimentoè stato disposto, il coniuge, i parenti, gliaffini e le persone con esse conviventi, néle persone condannate a una pena cheimporti l’interdizione, anche temporanea,dai pubblici uffici o le pene accessoriepreviste dal regio decreto 16 marzo 1942,n. 267, o coloro cui sia stata irrogata unamisura di prevenzione o nei confronti deiquali sia stato disposto il rinvio a giudizioper i reati di cui all’articolo 4 del presentedecreto o per uno dei reati previsti dallibro II, titolo II, capo I, e titolo III, capoI, del codice penale. Non possono altresìessere nominate le persone che abbianosvolto attività lavorativa o professionale infavore del proposto o delle imprese a luiriconducibili. Le stesse persone non pos-sono, altresì, svolgere le funzioni di coa-diutore o di diretto collaboratore dell’am-ministratore giudiziario nell’attività di ge-stione. Non possono assumere l’ufficio diamministratore giudiziario, né quelli dicoadiutore o diretto collaboratore dell’am-ministratore giudiziario, il coniuge, i pa-renti fino al quarto grado, gli affini entroil secondo grado, i conviventi o commen-sali abituali del magistrato che conferiscel’incarico. Non possono altresì assumerel’ufficio di amministratore giudiziario, néquelli di coadiutore o diretto collaboratore

dell’amministratore giudiziario, i creditorio debitori del magistrato che conferiscel’incarico, del suo coniuge o dei suoi figli,né le persone legate da uno stabile rap-porto di collaborazione professionale conil coniuge o i figli dello stesso magistrato,né i prossimi congiunti, i conviventi, icreditori o debitori del dirigente di can-celleria che assiste lo stesso magistrato.

4. L’amministratore giudiziario chiedeal giudice delegato di essere autorizzato,ove necessario, a farsi coadiuvare, sotto lasua responsabilità, da tecnici o da altrisoggetti qualificati. Ove la complessitàdella gestione lo richieda, anche successi-vamente al sequestro, l’amministratoregiudiziario organizza, sotto la sua respon-sabilità, un proprio ufficio di coadiuzione,la cui composizione e il cui assetto internodevono essere comunicati al giudice dele-gato indicando altresì se e quali incarichianaloghi abbiano in corso i coadiutori,assicurando la presenza, nel caso in cui sitratti dei beni di cui all’articolo 10 delcodice dei beni culturali e del paesaggio, dicui al decreto legislativo 22 gennaio 2004,n. 42, di uno dei soggetti indicati nell’ar-ticolo 9-bis del medesimo codice. Il giudicedelegato ne autorizza l’istituzione tenutoconto della natura dei beni e delle aziendein stato di sequestro e degli oneri che neconseguono.

5. L’amministratore giudiziario rivestela qualifica di pubblico ufficiale e deveadempiere con diligenza ai compiti delproprio ufficio. Egli ha il compito diprovvedere alla gestione, alla custodia ealla conservazione dei beni sequestratianche nel corso degli eventuali giudizi diimpugnazione, sotto la direzione del giu-dice delegato, al fine di incrementare, sepossibile, la redditività dei beni mede-simi »;

b) il comma 8 è sostituito dal se-guente:

« 8. L’amministratore giudiziario che,anche nel corso della procedura, cessa dalsuo incarico, deve rendere il conto dellagestione ai sensi dell’articolo 43 ».

Atti Parlamentari — 27 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

2. Dopo l’articolo 35 del decreto legi-slativo 6 settembre 2011, n. 159, è inseritoil seguente:

« ART. 35-bis. – (Responsabilità nellagestione e controlli della pubblica ammi-nistrazione). – 1. Fatti salvi i casi di doloo colpa grave, sono esenti da responsabi-lità civile l’amministratore giudiziario, ilcoadiutore nominato ai sensi dell’articolo35, comma 4, e l’amministratore nominatoai sensi dell’articolo 41, comma 6, per gliatti di gestione compiuti nel periodo diefficacia del provvedimento di sequestro.

2. Dalla data del sequestro e sinoall’approvazione del programma di cuiall’articolo 41, comma 1, lettera c), gliaccertamenti a qualsiasi titolo dispostisull’azienda sequestrata dalle pubblicheamministrazioni di cui all’articolo 1,comma 2, del decreto legislativo 30 marzo2001, n. 165, e successive modificazioni,sono notificati all’amministratore giudizia-rio. Per un periodo di sei mesi dallanotificazione dell’accertamento è sospesal’irrogazione delle sanzioni ed entro lostesso termine l’amministratore giudiziarioprocede alla sanatoria delle violazionieventualmente riscontrate, presentandoapposita istanza alla pubblica amministra-zione interessata, sentito il giudice dele-gato. Per la durata indicata nel periodoprecedente rimangono sospesi i relativitermini di prescrizione.

3. Al fine di consentire la prosecuzionedell’attività dell’impresa sequestrata o con-fiscata, il prefetto della provincia rilasciaall’amministratore giudiziario la nuova do-cumentazione antimafia di cui all’articolo84. Tale documentazione ha validità perl’intero periodo di efficacia dei provvedi-menti di sequestro e confisca dell’aziendae sino alla destinazione della stessa dispo-sta ai sensi dell’articolo 48 ».

3. All’articolo 36 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al comma 1:

1) la lettera a) è sostituita dallaseguente:

« a) l’indicazione, lo stato e la consi-stenza dei singoli beni ovvero delle singoleaziende, nonché i provvedimenti da adot-tare per la liberazione dei beni seque-strati »;

2) la lettera e) è sostituita dallaseguente:

« e) l’indicazione delle forme di ge-stione più idonee e redditizie dei beni,anche ai fini delle determinazioni chesaranno assunte dal tribunale ai sensidell’articolo 41 »;

b) il comma 4 è sostituito dal se-guente:

« 4. La cancelleria dà avviso alle partidel deposito della relazione dell’ammini-stratore giudiziario ed esse possono pren-derne visione ed estrarne copia limitata-mente ai contenuti di cui alla lettera b) delcomma 1. Ove siano formulate contesta-zioni motivate sulla stima dei beni entroventi giorni dalla ricezione dell’avviso, iltribunale, se non le ritiene inammissibili,sentite le parti, procede all’accertamentodel presumibile valore di mercato dei benimedesimi nelle forme della perizia ai sensidegli articoli 220 e seguenti del codice diprocedura penale. Fino alla conclusionedella perizia, la gestione prosegue con lemodalità stabilite dal giudice delegato ».

4. Al comma 3 dell’articolo 37 deldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, è aggiunto, in fine, il seguenteperiodo: « Con decreto emanato dal Mini-stro dell’economia e delle finanze, di con-certo con il Ministro della giustizia e conil Ministro dell’interno, sono stabilite lenorme per la gestione dei ricavi derivantidall’amministrazione dei beni immobili. ».

5. I commi 1, 2, 3, 4 e 5 dell’articolo 38del decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, sono sostituiti dai seguenti:

« 1. Fino al decreto di confisca disecondo grado emesso dalla corte di ap-pello nei procedimenti di prevenzione, l’A-genzia svolge attività di ausilio e di sup-porto all’autorità giudiziaria, con le mo-

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dalità previste dagli articoli 110, 111 e 112,proponendo altresì al tribunale l’adozionedi tutti i provvedimenti necessari per lamigliore utilizzazione del bene in vistadella sua destinazione o assegnazione.

2. All’Agenzia sono comunicati per viatelematica i provvedimenti di modifica orevoca del sequestro e quelli di autoriz-zazione al compimento di atti di ammi-nistrazione straordinaria. L’Agenzia effet-tua le comunicazioni telematiche con l’au-torità giudiziaria attraverso il proprio si-stema informativo, inserendo tutti i datinecessari per consentire quanto previstodagli articoli 40, comma 3-ter, e 41,comma 2-ter. La mancata pubblicazionecomporta responsabilità dirigenziale aisensi dell’articolo 46 del decreto legislativo14 marzo 2013, n. 33.

3. Con il provvedimento di confiscaemesso in giudizio di appello l’ammini-strazione dei beni è conferita all’Agenzia,che ne cura la gestione fino all’emissionedel provvedimento di destinazione. L’A-genzia si avvale, per la gestione, di uncoadiutore individuato nell’amministratoregiudiziario nominato dal tribunale, salvoche ricorrano le ipotesi di cui all’articolo35, comma 7, o che sussistano altri giustimotivi. L’Agenzia comunica al tribunale ilprovvedimento di conferimento dell’inca-rico. L’incarico ha durata fino alla desti-nazione del bene, salvo che intervengarevoca espressa.

4. L’amministratore giudiziario, dopo ildecreto di confisca di secondo gradoemesso dalla corte di appello, provvedeagli adempimenti di cui all’articolo 42 eall’approvazione del rendiconto della ge-stione giudiziale dinanzi al giudice dele-gato. Per l’attività di amministrazione con-dotta sotto la direzione dell’Agenzia ilcoadiutore predispone separato conto digestione. L’Agenzia provvede all’approva-zione del nuovo rendiconto della gestione.

5. L’Agenzia, entro un mese dalla co-municazione del deposito del provvedi-mento di confisca di secondo grado, pub-blica nel proprio sito internet l’elenco deibeni immobili oggetto di confisca al fine difacilitare la richiesta di utilizzo da partedegli aventi diritto ».

6. All’articolo 39 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, dopo il comma1 è aggiunto il seguente:

« 1-bis. A tal fine, dopo che il giudicedelegato lo ha autorizzato a stare in giu-dizio, l’amministratore giudiziario inoltrarichiesta per via telematica all’Avvocaturadello Stato. Ove l’Avvocato generale delloStato non si esprima entro cinque giorni,il giudice delegato può autorizzare la no-mina di un libero professionista ».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 13 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 13.

(Amministrazione dei beni sequestrati).

Al comma 1, lettera a), sopprimere ilcapoverso comma 2-ter.

13. 1. Nuti.

Al comma 1, lettera a), capoversocomma 3, aggiungere, in fine, le parole: Incaso di violazione delle disposizioni di cuial presente comma, non si procede allaliquidazione del compenso di cui all’arti-colo 42, e il Tribunale, su proposta dellaAgenzia, dispone la revoca dell’incarico,incluso quello del coadiutore, e la sospen-sione dall’Albo nazionale degli ammini-stratori giudiziari per un periodo noninferiore a un anno.

13. 2. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva, Nuti.

A.C. 1039-B – Articolo 14

ARTICOLO 14 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-

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SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-VATO DAL SENATO

ART. 14.

(Gestione di beni e aziende sequestrati).

1. All’articolo 40 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) i commi 1, 2, 3 e 4 sono sostituitidai seguenti:

« 1. Il giudice delegato impartisce ledirettive generali della gestione dei benisequestrati, anche avvalendosi dell’attivitàdi ausilio e supporto dell’Agenzia ai sensidegli articoli 110, 111 e 112.

2. Il giudice delegato può adottare, neiconfronti della persona sottoposta allaprocedura e della sua famiglia, i provve-dimenti indicati nell’articolo 47, primocomma, del regio decreto 16 marzo 1942,n. 267, e successive modificazioni, quandoricorrano le condizioni ivi previste.

2-bis. Nel caso previsto dal secondocomma dell’articolo 47 del regio decreto16 marzo 1942, n. 267, e, comunque, neicasi previsti dal comma 3-ter, primo pe-riodo, del presente articolo, il tribunale,con decreto revocabile in ogni momento,dispone il differimento dell’esecuzionedello sgombero non oltre il decreto diconfisca definitivo. Il beneficiario, pena larevoca del provvedimento, è tenuto a cor-rispondere l’indennità eventualmente de-terminata dal tribunale e a provvedere asue cure alle spese e agli oneri inerentiall’unità immobiliare; è esclusa ogniazione di regresso. Il tribunale, con ilprovvedimento con cui rigetta la richiesta,dispone l’esecuzione dello sgombero seprecedentemente differito.

3. L’amministratore giudiziario nonpuò stare in giudizio né contrarre mutui,stipulare transazioni, compromessi, fide-iussioni, concedere ipoteche, alienare im-mobili e compiere altri atti di straordina-ria amministrazione, anche a tutela deidiritti dei terzi, senza autorizzazionescritta del giudice delegato.

3-bis. L’amministratore giudiziario, conl’autorizzazione scritta del giudice dele-gato, può locare o concedere in comodatoi beni immobili, prevedendo la cessazionenei casi previsti dal comma 3-ter e co-munque in data non successiva alla pro-nuncia della confisca definitiva.

3-ter. L’amministratore giudiziario,previa autorizzazione scritta del giudicedelegato, anche su proposta dell’Agenzia,può, in via prioritaria, concedere in co-modato i beni immobili ai soggetti indicatinell’articolo 48, comma 3, lettera c), concessazione alla data della confisca defini-tiva. Il tribunale, su proposta del giudicedelegato, qualora non si sia già provve-duto, dispone l’esecuzione immediata dellosgombero, revocando, se necessario, iprovvedimenti emessi ai sensi del comma2-bis del presente articolo.

3-quater. In caso di beni immobili con-cessi in locazione o in comodato sullascorta di titolo di data certa anteriore alsequestro, l’amministratore giudiziario,previa autorizzazione del giudice delegato,pone in essere gli atti necessari per otte-nere la cessazione del contratto alla sca-denza naturale.

4. Avverso gli atti dell’amministratoregiudiziario compiuti in assenza di auto-rizzazione scritta del giudice delegato, ilpubblico ministero, il proposto e ogni altrointeressato possono avanzare reclamo, neltermine perentorio di quindici giorni dalladata in cui ne hanno avuto effettiva co-noscenza, al giudice delegato, che, entro idieci giorni successivi, provvede ai sensidell’articolo 127 del codice di procedurapenale »;

b) al comma 5-bis sono aggiunte, infine, le seguenti parole: « nonché ai sog-getti previsti dall’articolo 48, comma 3,lettera c) »;

c) il comma 5-ter è sostituito dalseguente:

« 5-ter. Il tribunale, se non deve prov-vedere alla revoca del sequestro e alleconseguenti restituzioni, su richiesta del-l’amministratore giudiziario o dell’Agen-zia, decorsi trenta giorni dal deposito della

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relazione di cui all’articolo 36, destina allavendita i beni mobili sottoposti a sequestrose gli stessi non possono essere ammini-strati senza pericolo di deterioramento odi rilevanti diseconomie. Se i beni mobilisottoposti a sequestro sono privi di valore,improduttivi, oggettivamente inutilizzabilie non alienabili, il tribunale dispone laloro distruzione o demolizione ».

2. All’articolo 41 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) il comma 1 è sostituito dal se-guente:

« 1. Nel caso in cui il sequestro abbiaad oggetto aziende di cui agli articoli 2555e seguenti del codice civile, anche pereffetto del sequestro avente a oggetto par-tecipazioni societarie, l’amministratoregiudiziario è scelto nella sezione di espertiin gestione aziendale dell’Albo nazionaledegli amministratori giudiziari. Dopo larelazione di cui all’articolo 36, comma 1,l’amministratore giudiziario, entro tremesi dalla sua nomina, prorogabili a seimesi per giustificati motivi dal giudicedelegato, presenta una relazione, che tra-smette anche all’Agenzia, contenente:

a) gli ulteriori dati acquisiti, inte-grativi di quelli già esposti nella relazionedi cui all’articolo 36, comma 1;

b) l’esposizione della situazione pa-trimoniale, economica e finanziaria, con lostato analitico ed estimativo delle attività;

c) una dettagliata analisi sulla sus-sistenza di concrete possibilità di prose-cuzione o di ripresa dell’attività, tenutoconto del grado di caratterizzazione dellastessa con il proposto e i suoi familiari,della natura dell’attività esercitata, dellemodalità e dell’ambiente in cui è svolta,della forza lavoro occupata e di quellanecessaria per il regolare esercizio dell’im-presa, della capacità produttiva e del mer-cato di riferimento nonché degli onericorrelati al processo di legalizzazione del-l’azienda. Nel caso di proposta di prose-cuzione o di ripresa dell’attività è allegato

un programma contenente la descrizioneanalitica delle modalità e dei tempi diadempimento della proposta, che deve es-sere corredato, previa autorizzazione delgiudice delegato, della relazione di unprofessionista in possesso dei requisiti dicui all’articolo 67, terzo comma, lettera d),del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, esuccessive modificazioni, che attesti la ve-ridicità dei dati aziendali e la fattibilità delprogramma medesimo, considerata la pos-sibilità di avvalersi delle agevolazioni edelle misure previste dall’articolo 41-bisdel presente decreto;

d) la stima del valore di mercatodell’azienda, tenuto conto degli oneri cor-relati al processo di legalizzazione dellastessa;

e) l’indicazione delle attività eser-citabili solo con autorizzazioni, conces-sioni e titoli abilitativi »;

b) dopo il comma 1 sono inseriti iseguenti:

« 1-bis. Le disposizioni del comma 4dell’articolo 36 si applicano anche conriferimento a quanto previsto dalla letterad) del comma 1 del presente articolo.

1-ter. Alla proposta di prosecuzione odi ripresa dell’attività l’amministratoregiudiziario allega l’elenco nominativo deicreditori e di coloro che vantano dirittireali o personali, di godimento o di ga-ranzia, sui beni ai sensi dell’articolo 57,comma 1, specificando i crediti che origi-nano dai rapporti di cui all’articolo 56,quelli che sono collegati a rapporti com-merciali essenziali per la prosecuzionedell’attività e quelli che riguardano rap-porti esauriti, non provati o non funzionaliall’attività d’impresa. L’amministratoregiudiziario allega altresì l’elenco nomina-tivo delle persone che risultano prestare oavere prestato attività lavorativa in favoredell’impresa, specificando la natura deirapporti di lavoro esistenti nonché quellinecessari per la prosecuzione dell’attività;riferisce in ordine alla presenza di orga-nizzazioni sindacali all’interno dell’a-zienda alla data del sequestro e provvedead acquisire loro eventuali proposte sul

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programma di prosecuzione o di ripresadell’attività, che trasmette, con il proprioparere, al giudice delegato. Qualora ilsequestro abbia a oggetto partecipazionisocietarie che assicurino le maggioranzepreviste dall’articolo 2359 del codice civile,il tribunale impartisce le direttive sull’e-ventuale revoca dell’amministratore dellasocietà, che può essere nominato, nelleforme previste dal comma 6, nella personadell’amministratore giudiziario; qualoranon sia prevista l’assunzione della qualitàdi amministratore della società, il tribu-nale determina le modalità di controllo edi esercizio dei poteri da parte dell’am-ministratore giudiziario.

1-quater. L’amministratore giudiziario,previa autorizzazione del giudice delegato,nell’attività di gestione degli immobili e deibeni aziendali, conferisce la manutenzioneordinaria o straordinaria di preferenzaalle imprese fornitrici di lavoro, beni eservizi già sequestrate ovvero confiscate.

1-quinquies. In ogni caso, entro trentagiorni dall’immissione in possesso, l’am-ministratore giudiziario è autorizzato dalgiudice delegato a proseguire l’attività del-l’impresa o a sospenderla, con riserva dirivalutare tali determinazioni dopo il de-posito della relazione semestrale. Se ilgiudice autorizza la prosecuzione, conser-vano efficacia, fino all’approvazione delprogramma ai sensi del comma 1-sexies, leautorizzazioni, le concessioni e i titoliabilitativi necessari allo svolgimento del-l’attività, già rilasciati ai titolari delleaziende in stato di sequestro in relazioneai compendi sequestrati.

1-sexies. Il tribunale esamina la rela-zione di cui al comma 1, depositata dal-l’amministratore giudiziario, in camera diconsiglio ai sensi dell’articolo 127 del co-dice di procedura penale con la parteci-pazione del pubblico ministero, dei difen-sori delle parti, dell’Agenzia e dell’ammi-nistratore giudiziario, che vengono sentitise compaiono. Ove rilevi concrete prospet-tive di prosecuzione o di ripresa dell’atti-vità dell’impresa, il tribunale approva ilprogramma con decreto motivato e im-partisce le direttive per la gestione del-l’impresa.

1-septies. Qualora il sequestro abbia adoggetto partecipazioni societarie che nonassicurino le maggioranze previste dall’ar-ticolo 2359 del codice civile, il tribunaleimpartisce le opportune direttive all’am-ministratore giudiziario.

1-octies. Per le società sottoposte asequestro ai sensi del presente decreto, lecause di scioglimento per riduzione operdita del capitale sociale di cui agliarticoli 2484, primo comma, numero 4), e2545-duodecies del codice civile non ope-rano dalla data di immissione in possessosino all’approvazione del programma diprosecuzione o ripresa dell’attività e, perlo stesso periodo, non si applicano gliarticoli 2446, commi secondo e terzo,2447, 2482-bis, commi quarto, quinto esesto, e 2482-ter del codice civile »;

c) dopo il comma 2 sono inseriti iseguenti:

« 2-bis. L’amministratore giudiziario,previa autorizzazione scritta del giudicedelegato, può affittare l’azienda o un ramodi azienda, con cessazione di diritto neicasi previsti dal comma 2-ter, primo pe-riodo, del presente articolo in data nonsuccessiva alla pronuncia della confiscadefinitiva.

2-ter. L’amministratore giudiziario,previa autorizzazione scritta del giudicedelegato, anche su proposta dell’Agenzia,può, in data non successiva alla pronunciadella confisca definitiva, in via prioritaria,affittare l’azienda o un ramo di azienda oconcederla in comodato agli enti, associa-zioni e altri soggetti indicati all’articolo 48,comma 3, lettera c), alle cooperative pre-viste dall’articolo 48, comma 8, lettera a),o agli imprenditori attivi nel medesimosettore o settori affini di cui all’articolo41-quater. Nel caso in cui sia prevedibilel’applicazione dell’articolo 48, comma8-ter, l’azienda può essere anche concessain comodato con cessazione di diritto neicasi di cui al periodo precedente e, inderoga al disposto dell’articolo 1808 delcodice civile, il comodatario non ha dirittoal rimborso delle spese straordinarie, ne-cessarie e urgenti, sostenute per la con-servazione della cosa »;

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d) al comma 5, dopo le parole: « delpubblico ministero » sono inserite le se-guenti: « , dei difensori delle parti »;

e) il comma 6 è sostituito dai se-guenti:

« 6. Nel caso di sequestro di parteci-pazioni societarie, l’amministratore giudi-ziario esercita i poteri che spettano alsocio nei limiti della quota sequestrata;provvede, ove necessario e previa autoriz-zazione del giudice delegato, a convocarel’assemblea per la sostituzione degli am-ministratori, ad impugnare le delibere so-cietarie di trasferimento della sede socialee di trasformazione, fusione, incorpora-zione o estinzione della società, nonché adapprovare ogni altra modifica dello statutoutile al perseguimento degli scopi dell’im-presa in stato di sequestro.

6-bis. Con decreto del Ministro dellagiustizia, di concerto con il Ministro dellosviluppo economico, sono stabilite le mo-dalità semplificate di liquidazione o dicessazione dell’impresa, in particolarequalora sia priva di beni aziendali ».

A.C. 1039-B – Articolo 15

ARTICOLO 15 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 15.

(Strumenti finanziari in favore delle aziendesequestrate e confiscate).

1. Dopo l’articolo 41 del decreto legi-slativo 6 settembre 2011, n. 159, è inseritoil seguente:

« ART. 41-bis. – (Strumenti finanziariper la gestione e la valorizzazione delleaziende sequestrate e confiscate).

1. L’accesso alle risorse delle sezioni dicui alle lettere a) e b) del comma 196dell’articolo 1 della legge 28 dicembre2015, n. 208, è richiesto dall’amministra-

tore giudiziario, previa autorizzazione delgiudice delegato, o dall’Agenzia, dopo l’a-dozione dei provvedimenti di prosecuzioneo di ripresa dell’attività dell’impresa pre-visti dall’articolo 41, comma 1-sexies.

2. I crediti derivanti dai finanziamentierogati dalla sezione di cui alla lettera b)del comma 196 dell’articolo 1 della legge28 dicembre 2015, n. 208, hanno privilegiosugli immobili, sugli impianti e su ogniloro pertinenza, sui macchinari e sugliutensili dell’impresa, comunque destinatial suo funzionamento ed esercizio.

3. Il privilegio può essere esercitatoanche nei confronti dei terzi che abbianoacquistato diritti sugli stessi beni in datasuccessiva alle annotazioni di cui alcomma 5. Nell’ipotesi in cui non sia pos-sibile far valere il privilegio nei confrontidel terzo acquirente, il privilegio si trasfe-risce sul corrispettivo.

4. Il privilegio di cui al presente arti-colo è preferito ad ogni altro titolo diprelazione da qualsiasi causa derivante,anche se preesistente alle annotazioni dicui al comma 5, fatta eccezione per iprivilegi per spese di giustizia e per quellidi cui all’articolo 2751-bis del codice civile.

5. Il privilegio è annotato presso gliuffici dei registri immobiliari e gli ufficitavolari competenti in relazione al luogoin cui si trovano i beni e nel registro di cuiall’articolo 1524 del codice civile presso iltribunale competente in relazione al luogoove ha sede l’impresa finanziata.

6. Il tribunale, con il procedimentoprevisto dall’articolo 41, comma 1-sexies,anche su proposta dell’Agenzia, ove rileviconcrete prospettive di prosecuzione del-l’attività dell’azienda sequestrata o confi-scata, può impartire le direttive per la suaammissione alla procedura di amministra-zione straordinaria nelle forme e allecondizioni previste dall’articolo 2, comma1-bis, del decreto legislativo 8 luglio 1999,n. 270. Dopo il provvedimento di confiscaemesso dalla corte di appello provvedel’Agenzia.

7. Qualora il sequestro o la confiscariguardino aziende di straordinario inte-resse socio-economico, tenuto conto dellaconsistenza patrimoniale e del numero

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degli occupati, o aziende concessionariepubbliche o che gestiscono pubblici servizi,l’amministratore giudiziario può esserenominato tra gli iscritti nella sezione diesperti in gestione aziendale dell’Albo na-zionale degli amministratori giudiziari, in-dicati dalla società INVITALIA Spa tra isuoi dipendenti. In tal caso l’amministra-tore giudiziario, dipendente della societàINVITALIA Spa, per lo svolgimento del-l’incarico non ha diritto ad emolumentiaggiuntivi rispetto al trattamento econo-mico in godimento, ad eccezione del rim-borso delle spese di cui all’articolo 35,comma 9. I dipendenti della società IN-VITALIA Spa che abbiano svolto, nei treanni antecedenti alla data di entrata invigore della presente disposizione, attivitàdi gestione diretta di aziende in crisipossono iscriversi, entro sessanta giornidalla data di entrata in vigore della pre-sente disposizione, alla sezione dell’Albo dicui all’articolo 3, comma 2, del decretolegislativo 4 febbraio 2010, n. 14. Il di-pendente della società INVITALIA Spa,nominato amministratore giudiziario,svolge le proprie funzioni sotto la dire-zione del giudice delegato, avvalendosi del-l’organizzazione della società INVITALIASpa.

8. Entro trenta giorni dalla data dientrata in vigore della presente disposi-zione, l’Agenzia, con delibera del Consigliodirettivo, adotta, ai sensi dell’articolo 112,comma 4, lettera a), i criteri per l’indivi-duazione delle aziende sequestrate e con-fiscate di straordinario interesse socio-economico e per la definizione dei piani divalorizzazione ».

2. All’articolo 23, comma 2, del decre-to-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito,con modificazioni, dalla legge 7 agosto2012, n. 134, dopo la lettera c) è aggiuntala seguente:

« c-bis) la definizione e l’attuazionedei piani di valorizzazione delle aziendesequestrate e confiscate alla criminalitàorganizzata ».

A.C. 1039-B – Articolo 17

ARTICOLO 17 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 17.

(Rendiconto e gestione dei beni confiscati).

1. All’articolo 43 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) il comma 1 è sostituito dal se-guente:

« 1. All’esito della procedura, e co-munque dopo il provvedimento di confiscadi primo grado, entro sessanta giorni daldeposito, l’amministratore giudiziario pre-senta al giudice delegato il conto dellagestione, tenuto conto dei criteri fissatidall’articolo 37, comma 5 »;

b) dopo il comma 5 è aggiunto ilseguente:

« 5-bis. L’Agenzia provvede al rendi-conto ai sensi dei commi precedenti qua-lora il sequestro sia revocato. In ogni altrocaso trasmette al giudice delegato unarelazione sull’amministrazione dei beni,esponendo le somme pagate e riscosse, lespese sostenute e il saldo finale, con l’in-dicazione dei limiti previsti dall’articolo53. Il giudice delegato, all’esito degli even-tuali chiarimenti richiesti, prende attodella relazione ».

2. Il primo periodo del comma 1 del-l’articolo 44 del decreto legislativo 6 set-tembre 2011, n. 159, è sostituito dal se-guente: « L’Agenzia gestisce i beni confi-scati anche in via non definitiva dal de-creto di confisca della corte di appello, aisensi dell’articolo 20 della legge 23 dicem-bre 1993, n. 559, e, in quanto applicabile,dell’articolo 40 del presente decreto, non-ché sulla base degli indirizzi e delle lineeguida adottati dal Consiglio direttivo del-l’Agenzia medesima ai sensi dell’articolo112, comma 4, lettera d). ».

Atti Parlamentari — 34 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

A.C. 1039-B – Articolo 18

ARTICOLO 18 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 18.

(Destinazione dei beni confiscati).

1. Dopo l’articolo 45 del decreto legi-slativo 6 settembre 2011, n. 159, è inseritoil seguente:

« ART. 45-bis – (Liberazione degli im-mobili e delle aziende). – 1. L’Agenzia,ricevuta la comunicazione del provvedi-mento definitivo di confisca, qualora l’im-mobile risulti ancora occupato, con prov-vedimento revocabile in ogni momento,può differire l’esecuzione dello sgombero odell’allontanamento nel caso previsto dal-l’articolo 40, comma 3-ter, ovvero qualoralo ritenga opportuno in vista dei provve-dimenti di destinazione da adottare ».

2. I commi 1 e 2 dell’articolo 46 deldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, sono sostituiti dai seguenti:

« 1. La restituzione dei beni confi-scati, ad eccezione dei beni culturali di cuiall’articolo 10, comma 3, del codice deibeni culturali e del paesaggio, di cui aldecreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42,e successive modificazioni, e degli immo-bili e delle aree dichiarati di notevoleinteresse pubblico ai sensi degli articoli136 e seguenti del medesimo codice, esuccessive modificazioni, nell’ambito dellerisorse disponibili a legislazione vigente,può avvenire anche per equivalente, alnetto delle migliorie, quando i beni me-desimi sono stati assegnati per finalitàistituzionali o sociali, per fini di giustiziao di ordine pubblico o di protezione civiledi cui alle lettere a), b) e c) dell’articolo 48,comma 3, del presente decreto e la resti-tuzione possa pregiudicare l’interesse pub-blico. In tal caso l’interessato nei cuiconfronti venga a qualunque titolo dichia-

rato il diritto alla restituzione del bene hadiritto alla restituzione di una sommaequivalente al valore del bene confiscatocome risultante dal rendiconto di gestione,al netto delle migliorie, rivalutato sullabase del tasso di inflazione annua. In casodi beni immobili, si tiene conto dell’even-tuale rivalutazione delle rendite catastali.

2. Il comma 1 si applica altresìquando il bene sia stato venduto ».

3. Il comma 2 dell’articolo 47 deldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, è sostituito dal seguente:

« 2. L’Agenzia provvede all’adozionedel provvedimento di destinazione entronovanta giorni dal ricevimento della co-municazione di cui all’articolo 45, comma2, prorogabili di ulteriori novanta giorni incaso di operazioni particolarmente com-plesse. Nel caso di applicazione delle di-sposizioni di cui al titolo IV, il provvedi-mento di destinazione è adottato entrotrenta giorni dalla comunicazione del pro-getto di pagamento effettuata ai sensidell’articolo 61, comma 4. Anche primadell’adozione del provvedimento di desti-nazione, per la tutela dei beni confiscati siapplica il secondo comma dell’articolo 823del codice civile ».

4. All’articolo 48 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al comma 1, lettera b), sono ag-giunti, in fine, i seguenti periodi: « Lavendita delle partecipazioni societariemaggioritarie o totalitarie è consentitaesclusivamente se la società è priva di benicostituiti in azienda ai sensi degli articoli2555 e seguenti del codice civile o di beniimmobili e, comunque, dopo aver assuntole determinazioni previste dai commi se-guenti. In ogni caso la vendita delle par-tecipazioni societarie viene effettuata conmodalità tali da garantire la tutela deilivelli occupazionali preesistenti »;

Atti Parlamentari — 35 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

b) al comma 3:

1) la lettera b) è sostituita dallaseguente:

« b) mantenuti nel patrimonio delloStato e, previa autorizzazione del Presi-dente del Consiglio dei ministri, utilizzatidall’Agenzia per finalità economiche »;

2) alla lettera c):

2.1) al primo periodo, dopo laparola: « sociali » sono inserite le seguenti:« ovvero economiche, con vincolo di reim-piego dei proventi per finalità sociali »;

2.2) al secondo periodo, dopo leparole: « periodicamente aggiornato » sonoaggiunte le seguenti: « con cadenza men-sile »;

2.3) al terzo periodo, le parole:« con adeguate forme e in modo perma-nente » sono sostituite dalle seguenti: « nelsito internet istituzionale dell’ente »;

2.4) dopo il terzo periodo è in-serito il seguente: « La mancata pubblica-zione comporta responsabilità dirigenzialeai sensi dell’articolo 46 del decreto legi-slativo 14 marzo 2013, n. 33. »;

2.5) al quarto periodo, dopo leparole: « della legge 8 luglio 1986, n. 349,e successive modificazioni » sono inseritele seguenti: « , ad altre tipologie di coo-perative purché a mutualità prevalente,fermo restando il requisito della man-canza dello scopo di lucro » e sono ag-giunte, in fine, le seguenti parole: « nonchéagli Enti parco nazionali e regionali »;

2.6) al sesto periodo, le parole: « Ibeni non assegnati possono essere utiliz-zati dagli enti territoriali per finalità dilucro » sono sostituite dalle seguenti: « Ibeni non assegnati a seguito di proceduredi evidenza pubblica possono essere uti-lizzati dagli enti territoriali per finalità dilucro »;

2.7) al settimo periodo, le parole:« alla destinazione » sono sostituite dalleseguenti: « all’assegnazione o all’utilizza-zione »;

2.8) dopo l’ultimo periodo sonoaggiunti i seguenti: « La destinazione, l’as-segnazione e l’utilizzazione dei beni, non-ché il reimpiego per finalità sociali deiproventi derivanti dall’utilizzazione per fi-nalità economiche, sono soggetti a pubbli-cità nei siti internet dell’Agenzia e dell’enteutilizzatore o assegnatario, ai sensi deldecreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.L’Agenzia revoca la destinazione del benequalora l’ente destinatario ovvero il sog-getto assegnatario non trasmettano i datinel termine richiesto »;

3) dopo la lettera c) è inserita laseguente:

« c-bis) assegnati, a titolo gratuito,direttamente dall’Agenzia agli enti o alleassociazioni indicati alla lettera c), in de-roga a quanto previsto dall’articolo 2 dellalegge 23 dicembre 2009, n. 191, sulla basedi apposita convenzione nel rispetto deiprincìpi di trasparenza, adeguata pubbli-cità e parità di trattamento, ove risultievidente la loro destinazione sociale se-condo criteri stabiliti dal Consiglio diret-tivo dell’Agenzia; »;

c) dopo il comma 7 è inserito ilseguente:

« 7-bis. Nell’ambito delle risorse di-sponibili a legislazione vigente, i beni mo-bili di terzi rinvenuti in immobili confi-scati, qualora non vengano ritirati dalproprietario nel termine di trenta giornidalla notificazione dell’invito al ritiro daparte dell’Agenzia, sono alienati a curadella stessa Agenzia anche a mezzo del-l’istituto vendite giudiziarie, previa deli-bera del Consiglio direttivo, mediante pub-blicazione per quindici giorni consecutividel relativo avviso di vendita nel propriosito internet. Ai fini della destinazione deiproventi derivanti dalla vendita dei benimobili, si applicano le disposizioni di cuial comma 9. Non si procede alla venditadei beni che, entro dieci giorni dalladiffusione nel sito informatico, siano ri-chiesti dalle amministrazioni statali o daglienti territoriali come individuati dal pre-sente articolo. In tale caso, l’Agenzia prov-vede alla loro assegnazione a titolo gra-

Atti Parlamentari — 36 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

tuito ed alla consegna all’amministrazionerichiedente, mediante sottoscrizione di ap-posito verbale. Al secondo esperimentonegativo della procedura di vendita, l’A-genzia può procedere all’assegnazione deibeni a titolo gratuito ai soggetti previsti dalcomma 3, lettera c), o in via residuale allaloro distruzione »;

d) al comma 8, lettera a):

1) al primo periodo, le parole: « atitolo gratuito » sono sostituite dalle se-guenti: « in comodato »;

2) al secondo periodo, dopo leparole: « Nella scelta dell’affittuario » sonoinserite le seguenti: « o del comodatario »;

3) al terzo periodo, dopo le parole:« all’affitto » sono inserite le seguenti: « e alcomodato »;

e) dopo il comma 8-bis è inserito ilseguente:

« 8-ter. Le aziende sono mantenute alpatrimonio dello Stato e destinate, senzache ne derivino nuovi o maggiori oneri perla finanza pubblica, con provvedimentodell’Agenzia che ne disciplina le modalitàoperative, al trasferimento per finalità isti-tuzionali agli enti o alle associazioni in-dividuati, quali assegnatari in concessione,dal comma 3, lettera c), con le modalità ivipreviste, qualora si ravvisi un prevalenteinteresse pubblico, anche con riferimentoall’opportunità della prosecuzione dell’at-tività da parte dei soggetti indicati »;

f) al comma 12, le parole: « ad asso-ciazioni di volontariato che operano nelsociale » sono sostituite dalle seguenti: « aisoggetti previsti dal comma 3, lettera c) »;

g) dopo il comma 15 sono aggiunti iseguenti:

« 15-bis. L’Agenzia, con delibera delConsiglio direttivo e sentito il Comitatoconsultivo di indirizzo, può altresì di-sporre il trasferimento dei medesimi benial patrimonio degli enti territoriali che nefacciano richiesta, qualora si tratti di beniche gli enti territoriali medesimi già uti-lizzano a qualsiasi titolo per finalità isti-

tuzionali. La delibera del Consiglio diret-tivo è adottata fatti salvi i diritti deicreditori dell’azienda confiscata ».

15-ter. Per la destinazione dei beniimmobili confiscati già facenti parte delpatrimonio aziendale di società le cuipartecipazioni sociali siano state confi-scate in via totalitaria o siano comunquetali da assicurare il controllo della società,si applicano le disposizioni di cui alcomma 3. L’Agenzia, con delibera delConsiglio direttivo, può dichiarare, tutta-via, la natura aziendale dei predetti im-mobili, ordinando al conservatore dei re-gistri immobiliari la cancellazione di tuttele trascrizioni pregiudizievoli al fine diassicurare l’intestazione del bene in capoalla medesima società. In caso di venditadi beni aziendali, si applicano le disposi-zioni di cui al comma 5 ».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 18 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 18.

(Destinazione dei beni confiscati).

Al comma 4, lettera c), capoversocomma 7-bis, terzo periodo, sostituire laparola: dieci con la seguente: trenta.

18. 1. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Al comma 4, lettera g), capoversocomma 15-ter, sopprimere il secondo pe-riodo.

18. 2. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Atti Parlamentari — 37 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

Dopo l’articolo 18 aggiungere il se-guente:

ART. 18-bis.

1. Ai dipendenti della Polizia di Stato,della Polizia penitenziaria, del Corpo Na-zionale dei Vigili del Fuoco e delle ForzeAnnate possono essere assegnati beni im-mobili mediante deliberazione del Consi-glio Direttivo dell’Agenzia nazionale perl’amministrazione e la destinazione deibeni sequestrati e confiscati ai sensi diquanto disposto dall’articolo 48, comma 3,lettera a), del decreto legislativo 6 settem-bre 2011, n. 159.

2. Tale assegnazione può avvenire me-diante contratto di locazione quadrien-nale prorogabile per un massimo di duevolte.

3. Ai soggetti assegnatari di cui alcomma 1 è consentito di procedere, qua-lora l’Amministrazione di appartenenzanon disponga delle risorse necessarie, allaristrutturazione dell’immobile, anticipandole somme necessarie.

4. I lavori di ristrutturazione di cui alcomma 3 debbono essere oggetto di unaccordo scritto con l’Agenzia del Demanio,all’interno del quale devono essere indi-cati:

a) le motivazioni per cui è necessarioprocedere alla ristrutturazione, certificateda una perizia tecnica;

b) il preventivo dettagliato di spesa;

c) le modalità e i tempi con i qualil’affidatario potrà scomputare dal canonedi locazione l’importo speso per procederealla ristrutturazione dell’immobile.

5. In caso di morte ovvero di trasferi-mento ad altra sede dell’assegnatario, l’as-segnatario subentrante versa ai familiarisuperstiti il canone previsto dall’accordo dicui al comma 4.

18. 01. Sarti, Luigi Di Maio, Businarolo,Ferraresi, Bonafede, Colletti, Agosti-nelli, Dadone, D’Uva.

Dopo l’articolo 18 aggiungere il se-guente:

« ART. 18-bis.

(Concessione di beni immobili in locazionea personale delle Forze di polizia, delleForze armate e del Corpo nazionale dei

vigili del fuoco).

1. Dopo l’articolo 48 del decreto legi-slativo 6 settembre 2011, n. 159, è inseritoil seguente:

ART. 48-bis.

(Concessione di beni immobili in locazionea personale delle Forze di polizia, delleForze armate e del Corpo nazionale dei

vigili del fuoco).

1. I beni immobili mantenuti al patri-monio dello Stato per finalità di giustizia,di ordine pubblico e di protezione civile aisensi della lettera a) del comma 3 dell’ar-ticolo 48 possono essere concessi in loca-zione dall’amministrazione assegnatariadell’immobile, su proposta dell’ammini-strazione di appartenenza del dipendente,a personale delle Forze di polizia, delleForze annate e del Corpo nazionale deivigili del fuoco, per un periodo di quattroanni, prorogabile per non più di due volte.

2. I soggetti di cui al comma 1 possonoprovvedere a proprie spese alla ristruttu-razione degli immobili concessi in loca-zione, qualora l’amministrazione assegna-taria non disponga delle risorse necessariee approvi il progetto esecutivo dei lavori eil relativo piano dettagliato di spesa, de-finendo le modalità e i tempi per lacompensazione delle spese di ristruttura-zione autorizzate ed effettivamente soste-nute mediante la loro detrazione dall’im-porto del canone di locazione. In ognicaso, il piano di compensazione delle spesedi ristrutturazione non può prevedere unadurata superiore a quella del periodo dilocazione.

3. Dall’attuazione delle disposizioni delpresente articolo non devono derivarenuovi o maggiori oneri per la finanzapubblica ».

18. 02. Sarro, Sisto.

Atti Parlamentari — 38 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

A.C. 1039-B – Articolo 23

ARTICOLO 23 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 23.

(Modifica all’articolo 71 del decreto legisla-tivo 6 settembre 2011, n. 159).

1. All’articolo 71, comma 1, del decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159, dopole parole: « 270-quater.1, 270-quinquies, »sono inserite le seguenti: « 314, 316, 316-bis, 316-ter, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater, 320, 321, 322, 322-bis, » e dopo leparole: « 416, 416-bis, » sono inserite leseguenti: « 416-ter, 418, ».

A.C. 1039-B – Articolo 24

ARTICOLO 24 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 24.

(Modifica all’articolo 76 del decreto legisla-tivo 6 settembre 2011, n. 159).

1. All’articolo 76 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, il comma 6 èsostituito dal seguente:

« 6. Chi omette di adempiere ai do-veri informativi di cui alla lettera a) delcomma 2 dell’articolo 34-bis nei confrontidell’amministratore giudiziario è punitocon la reclusione da uno a quattro anni.Alla condanna consegue la confisca deibeni acquistati e dei pagamenti ricevutiper i quali è stata omessa la comunica-zione ».

2. All’articolo 76, comma 8, del decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159, alprimo periodo, le parole: « da uno a cin-que anni » sono sostituite dalle seguenti:« da uno a sei anni ».

PROPOSTA EMENDATIVA RIFERITA AL-L’ARTICOLO 24 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 24.

(Modifica all’articolo 76 del decreto legisla-tivo 6 settembre 2011, n. 159).

Aggiungere, in fine, il seguente comma:

« 3. All’articolo 76 del decreto legisla-tivo 6 settembre 2011, n. 159, al comma 9,le parole da: “Nel caso in cui” fino alla finedel comma, sono sostituite con le seguenti:“I condannati per il delitto di cui alcomma 8 non possono essere candidati enon possono comunque ricoprire la caricadi deputato e di senatore per la stessadurata della pena detentiva e comunqueper un tempo non inferiore a cinque annie non superiore a dieci. Qualora la causadi incandidabilità sopravvenga o sia ac-certata nel corso del mandato la Cameradi appartenenza delibera ai sensi dell’ar-ticolo 66 della Costituzione. La sospen-sione condizionale della pena non ha ef-fetto ai fini dell’interdizione dai pubbliciuffici e della incandidabilità” ».

24. 1. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

A.C. 1039-B – Articolo 25

ARTICOLO 25 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 25.

(Modifiche all’articolo 83 del decreto legi-slativo 6 settembre 2011, n. 159. Disposi-zioni in materia di acquisizione della do-

Atti Parlamentari — 39 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

cumentazione antimafia per i terreni agri-coli e zootecnici che usufruiscono di fondi

europei).

1. All’articolo 83 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al comma 1, le parole: « i conces-sionari di opere pubbliche » sono sostituitedalle seguenti: « i concessionari di lavori odi servizi pubblici »;

b) al comma 3, la lettera e) è sosti-tuita dalla seguente:

« e) per i provvedimenti, gli atti ed icontratti il cui valore complessivo nonsupera i 150.000 euro »;

c) dopo il comma 3 è aggiunto ilseguente:

« 3-bis. La documentazione di cui alcomma 1 è sempre prevista nelle ipotesi diconcessione di terreni agricoli e zootecnicidemaniali che ricadono nell’ambito deiregimi di sostegno previsti dalla politicaagricola comune, a prescindere dal lorovalore complessivo, nonché su tutti i ter-reni agricoli, a qualunque titolo acquisiti,che usufruiscono di fondi europei ».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 25 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 25.

(Modifiche all’articolo 83 del decreto legi-slativo 6 settembre 2011, n. 159. Disposi-zioni in materia di acquisizione della do-cumentazione antimafia per i terreni agri-coli e zootecnici che usufruiscono di fondi

europei).

Al comma 1, lettera b), capoverso letterae), dopo le parole: gli atti aggiungere leseguenti:, le erogazioni.

25. 1. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Al comma 1, lettera b), capoverso letterae), sostituire le parole: 150.000 euro con leseguenti: 50.000 euro.

25. 4. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Al comma 1, lettera b), capoverso letterae), sostituire le parole: 150.000 euro con leseguenti: 80.000 euro.

25. 3. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Al comma 1, lettera b), capoverso letterae), sostituire le parole: 150.000 euro con leseguenti: 100.000 euro.

25. 2. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Al comma 1, lettera c), capoversocomma 3-bis, sostituire le parole: alcomma con le seguenti: all’articolo 84,comma.

25. 5. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

A.C. 1039-B – Articolo 27

ARTICOLO 27 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 27.

(Modifica all’articolo 85 del decreto legisla-tivo 6 settembre 2011, n. 159).

1. All’articolo 85, comma 2, del decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159, lalettera b) è sostituita dalla seguente:

« b) per le società di capitali ancheconsortili ai sensi dell’articolo 2615-ter del

Atti Parlamentari — 40 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

codice civile, per le società cooperative, diconsorzi cooperativi, per i consorzi di cuial libro V, titolo X, capo II, sezione II, delcodice civile, al legale rappresentante eagli eventuali altri componenti l’organo diamministrazione e a ciascuno dei consor-ziati ».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 27 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 27.

(Modifica all’articolo 85 del decreto legisla-tivo 6 settembre 2011, n. 159).

Sostituirlo con il seguente:

ART. 27.

(Modifica all’articolo 85 del decreto legisla-tivo 6 settembre 2011, n. 159).

1. Al comma 2, lettera b), dell’articolo85 del decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, le parole: « che nei consorzi e nellesocietà consortili detenga una partecipa-zione superiore al 10 per cento oppuredetenga una partecipazione inferiore al 10per cento e che abbia stipulato un con-tratto parasociale riferibile a una parteci-pazione pari o superiore al 10 per cento »sono sostituite dalle seguenti: « nei con-sorzi e nelle società consortili ».

27. 1. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Dopo l’articolo 27, aggiungere il se-guente:

ART. 27-bis.

(Modifiche all’articolo 91, del decreto legi-slativo 6 settembre 2001 n. 159).

1. All’articolo 91 del decreto legislativo6 settembre 2001 n. 159, al comma 1, sonoapportate le seguenti modificazioni:

a) alla lettera b), la parola:« 150.000 » è sostituita dalla seguente:« 40.000 »;

b) alla lettera c), la parola: « 150.000 »è sostituita dalla seguente: « 40.000 ».

27. 050. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Bu-sinarolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

A.C. 1039-B – Articolo 28

ARTICOLO 28 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 28.

(Acquisizione dell’informazione antimafiaper i terreni agricoli che usufruiscono di

fondi europei).

1. All’articolo 91 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, dopo il comma1 è inserito il seguente:

« 1-bis. L’informazione antimafia èsempre richiesta nelle ipotesi di conces-sione di terreni agricoli demaniali chericadono nell’ambito dei regimi di soste-gno previsti dalla politica agricola comune,a prescindere dal loro valore complessivo,nonché su tutti i terreni agricoli, a qua-lunque titolo acquisiti, che usufruiscono difondi europei ».

A.C. 1039-B – Articolo 29

ARTICOLO 29 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

CAPO V

AGENZIA NAZIONALE PER L’AMMINI-STRAZIONE E LA DESTINAZIONE DEI

Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

BENI SEQUESTRATI E CONFISCATIALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

ART. 29.

(Disposizioni sull’Agenzia nazionale perl’amministrazione e la destinazione dei benisequestrati e confiscati alla criminalità or-

ganizzata).

1. L’articolo 110 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, è sostituito dalseguente:

« ART. 110. — (L’Agenzia nazionale perl’amministrazione e la destinazione dei benisequestrati e confiscati alla criminalità or-ganizzata). — 1. L’Agenzia nazionale perl’amministrazione e la destinazione deibeni sequestrati e confiscati alla crimina-lità organizzata ha personalità giuridica didiritto pubblico ed è dotata di autonomiaorganizzativa e contabile, ha la sede prin-cipale in Roma, la sede secondaria inReggio Calabria ed è posta sotto la vigi-lanza del Ministro dell’interno. L’Agenziadispone, compatibilmente con le sue esi-genze di funzionalità, che le proprie sedisiano stabilite all’interno di un immobileconfiscato ai sensi del presente decreto.

2. All’Agenzia sono attribuiti i seguenticompiti:

a) acquisizione, attraverso il propriosistema informativo, dei flussi informativinecessari per l’esercizio dei propri compitiistituzionali: dati, documenti e informa-zioni oggetto di flusso di scambio, inmodalità bidirezionale, con il sistema in-formativo del Ministero della giustizia,dell’autorità giudiziaria, con le banche datie i sistemi informativi delle prefetture-uffici territoriali del Governo, degli entiterritoriali, delle società Equitalia ed Equi-talia Giustizia, delle agenzie fiscali e congli amministratori giudiziari, con le mo-dalità previste dagli articoli 1, 2 e 3 delregolamento di cui al decreto del Presi-dente della Repubblica 15 dicembre 2011,n. 233; acquisizione, in particolare, deidati relativi ai beni sequestrati e confiscati

alla criminalità organizzata nel corso deiprocedimenti penali e di prevenzione; ac-quisizione delle informazioni relative allostato dei procedimenti di sequestro e con-fisca; verifica dello stato dei beni neimedesimi procedimenti, accertamentodella consistenza, della destinazione e del-l’utilizzo dei beni; programmazione del-l’assegnazione e della destinazione deibeni confiscati; analisi dei dati acquisiti,nonché delle criticità relative alla fase diassegnazione e destinazione. Per l’attua-zione della presente lettera è autorizzatala spesa di 850.000 euro per ciascuno deglianni 2018, 2019 e 2020. Al relativo oneresi provvede mediante corrispondente ridu-zione delle proiezioni, per i medesimianni, dello stanziamento del fondo spe-ciale di conto capitale iscritto, ai fini delbilancio triennale 2017-2019, nell’ambitodel programma “Fondi di riserva e spe-ciali” della missione “Fondi da ripartire”dello stato di previsione del Ministerodell’economia e delle finanze per l’anno2017, allo scopo parzialmente utilizzandol’accantonamento relativo al Ministero del-l’interno. Il Ministro dell’economia e dellefinanze è autorizzato ad apportare, conpropri decreti, le occorrenti variazioni dibilancio;

b) ausilio dell’autorità giudiziaria nel-l’amministrazione e custodia dei beni se-questrati nel corso del procedimento diprevenzione di cui al libro I, titolo III;ausilio finalizzato a rendere possibile, sindalla fase del sequestro, l’assegnazioneprovvisoria dei beni immobili e delleaziende per fini istituzionali o sociali aglienti, alle associazioni e alle cooperative dicui all’articolo 48, comma 3, ferma re-stando la valutazione del giudice delegatosulla modalità dell’assegnazione;

c) ausilio dell’autorità giudiziaria nel-l’amministrazione e custodia dei beni se-questrati nel corso dei procedimenti penaliper i delitti di cui agli articoli 51, comma3-bis, del codice di procedura penale e12-sexies del decreto-legge 8 giugno 1992,n. 306, convertito, con modificazioni, dallalegge 7 agosto 1992, n. 356, e successivemodificazioni; ausilio svolto al fine di

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rendere possibile, sin dalla fase del seque-stro, l’assegnazione provvisoria dei beniimmobili e delle aziende per fini istituzio-nali o sociali agli enti, alle associazioni ealle cooperative di cui all’articolo 48,comma 3, del presente decreto, fermarestando la valutazione del giudice dele-gato sulla modalità dell’assegnazione;

d) amministrazione e destinazione, aisensi dell’articolo 38, dei beni confiscati,dal provvedimento di confisca emessodalla corte di appello, in esito del proce-dimento di prevenzione di cui al libro I,titolo III;

e) amministrazione, dal provvedi-mento di confisca emesso dalla corte diappello nonché di sequestro o confiscaemesso dal giudice dell’esecuzione, e de-stinazione dei beni confiscati, per i delittidi cui agli articoli 51, comma 3-bis, delcodice di procedura penale e 12-sexies deldecreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 7agosto 1992, n. 356, e successive modifi-cazioni, nonché dei beni definitivamenteconfiscati dal giudice dell’esecuzione;

f) adozione di iniziative e di provve-dimenti necessari per la tempestiva asse-gnazione e destinazione dei beni confi-scati, anche attraverso la nomina, ovenecessario, di commissari ad acta.

3. L’Agenzia è sottoposta al controllodella Corte dei conti ai sensi dell’articolo3, comma 4, della legge 14 gennaio 1994,n. 20, e successive modificazioni ».

2. L’articolo 111 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, è sostituito dalseguente:

« ART. 111. – (Organi dell’Agenzia). –1. Sono organi dell’Agenzia e restano incarica per quattro anni rinnovabili peruna sola volta:

a) il Direttore;

b) il Consiglio direttivo;

c) il Collegio dei revisori;

d) il Comitato consultivo di indirizzo.

2. Il Direttore è scelto tra figureprofessionali che abbiano maturato espe-rienza professionale specifica, almenoquinquennale, nella gestione dei beni edelle aziende: prefetti, dirigenti dell’Agen-zia del demanio, magistrati che abbianoconseguito almeno la quinta valutazione diprofessionalità o delle magistrature supe-riori. Il soggetto scelto è collocato fuoriruolo o in aspettativa secondo l’ordina-mento dell’amministrazione di apparte-nenza. All’atto del collocamento fuoriruolo è reso indisponibile un numero diposti equivalente dal punto di vista finan-ziario. Il Direttore è nominato con decretodel Presidente della Repubblica, su pro-posta del Ministro dell’interno, previa de-liberazione del Consiglio dei ministri.

3. Il Consiglio direttivo è presiedutodal Direttore dell’Agenzia ed è composto:

a) da un magistrato designato dalMinistro della giustizia;

b) da un magistrato designato dalProcuratore nazionale antimafia;

c) da un rappresentante del Ministerodell’interno designato dal Ministro dell’in-terno;

d) da due qualificati esperti in ma-teria di gestioni aziendali e patrimonialidesignati, di concerto, dal Ministro dell’in-terno e dal Ministro dell’economia e dellefinanze;

e) da un qualificato esperto in ma-teria di progetti di finanziamenti europei enazionali designato dalla Presidenza delConsiglio dei ministri o dal Ministro de-legato per la politica di coesione.

4. I componenti del Consiglio diret-tivo, designati ai sensi del comma 3, sononominati con decreto del Ministro dell’in-terno.

5. Il Collegio dei revisori, costituitoda tre componenti effettivi e da due sup-plenti, è nominato con decreto del Mini-stro dell’interno fra gli iscritti nel Registrodei revisori legali. Un componente effettivoe un componente supplente sono designatidal Ministro dell’economia e delle finanze.

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6. Il Comitato consultivo di indirizzoè presieduto dal Direttore dell’Agenzia edè composto:

a) da un qualificato esperto in ma-teria di politica di coesione territoriale,designato dal Dipartimento per le politichedi coesione;

b) da un rappresentante del Mini-stero dello sviluppo economico, designatodal medesimo Ministro;

c) da un rappresentante del Ministerodel lavoro e delle politiche sociali, desi-gnato dal medesimo Ministro;

d) da un responsabile dei fondi delProgramma operativo nazionale ”sicu-rezza”, designato dal Ministro dell’interno;

e) da un rappresentante del Ministerodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca, designato dal medesimo Ministro;

f) da un rappresentante delle regioni,designato dalla Conferenza delle regioni edelle province autonome;

g) da un rappresentante dei comuni,designato dall’Associazione nazionale deicomuni italiani (ANCI);

h) da un rappresentante delle asso-ciazioni che possono essere destinatarie oassegnatarie dei beni sequestrati o confi-scati, di cui all’articolo 48, comma 3,lettera c), designato dal Ministro del lavoroe delle politiche sociali sulla base di criteridi trasparenza, rappresentatività e rota-zione semestrale, specificati nel decreto dinomina;

i) da un rappresentante delle asso-ciazioni sindacali comparativamente piùrappresentative a livello nazionale, da unrappresentante delle cooperative e da unrappresentante delle associazioni dei da-tori di lavoro, designati dalle rispettiveassociazioni.

7. Alle riunioni possono essere chia-mati a partecipare i rappresentanti deglienti territoriali ove i beni o le aziendesequestrati e confiscati si trovano. I com-ponenti del Comitato consultivo di indi-rizzo, designati ai sensi del comma 6, sono

nominati con decreto del Ministro dell’in-terno. Ai componenti non spetta alcuncompenso, indennità, gettone di presenza,rimborso di spese o emolumento comun-que denominato.

8. I compensi degli organi sono sta-biliti con decreto del Ministro dell’interno,di concerto con il Ministro dell’economia edelle finanze, e sono posti a carico delbilancio dell’Agenzia. Per la partecipa-zione alle sedute degli organi non spettanogettoni di presenza o emolumenti a qual-siasi titolo dovuti ».

3. L’articolo 112 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, è sostituito dalseguente:

« ART. 112. – (Attribuzioni degli organidell’Agenzia). – 1. Il Direttore dell’Agenziane assume la rappresentanza legale, puònominare uno o più delegati anche conpoteri di rappresentanza, convoca con fre-quenza periodica il Consiglio direttivo e ilComitato consultivo di indirizzo e stabili-sce l’ordine del giorno delle sedute. Prov-vede altresì all’attuazione degli indirizzi edelle linee guida di cui al comma 4, letterad), e presenta al Consiglio direttivo ilbilancio preventivo e il conto consuntivo.Il Direttore riferisce periodicamente aiMinistri dell’interno e della giustizia epresenta una relazione semestrale sull’at-tività svolta dall’Agenzia, fermo restandoquanto previsto dall’articolo 49, comma 1,ultimo periodo.

2. L’Agenzia coadiuva l’autorità giudi-ziaria nella gestione fino al provvedimentodi confisca emesso dalla corte di appello eadotta i provvedimenti di destinazione deibeni confiscati per le prioritarie finalitàistituzionali e sociali, secondo le modalitàindicate dal libro I, titolo III, capo III.Nelle ipotesi previste dalle norme in ma-teria di tutela ambientale e di sicurezza,ovvero quando il bene sia improduttivo,oggettivamente inutilizzabile, non destina-bile o non alienabile, l’Agenzia, con deli-bera del Consiglio direttivo, adotta i prov-vedimenti di distruzione o di demolizione.

3. L’Agenzia, per le attività connesseall’amministrazione e alla destinazione dei

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beni sequestrati e confiscati anche in vianon definitiva, nonché per il monitoraggiosul corretto utilizzo dei beni assegnati, siavvale delle prefetture-uffici territorialidel Governo territorialmente competentipresso le quali è istituito, senza nuovi omaggiori oneri per la finanza pubblica, unapposito nucleo di supporto. Con decretodel Ministro dell’interno sono definiti lacomposizione di ciascun nucleo di sup-porto ed il relativo contingente di perso-nale, secondo criteri di flessibilità e mo-dularità che tengano conto anche dellapresenza significativa, nel territorio di ri-ferimento, di beni sequestrati e confiscatialla criminalità organizzata. I prefetti, conil provvedimento di costituzione del nucleodi supporto, individuano, sulla base dilinee guida adottate dal Consiglio direttivodell’Agenzia, le altre amministrazioni, glienti e le associazioni che partecipano alleattività del nucleo con propri rappresen-tanti.

4. L’Agenzia, con delibera del Consigliodirettivo:

a) utilizza i flussi acquisiti attraversoil proprio sistema informativo per facili-tare le collaborazioni tra amministratorigiudiziari e tra coadiutori e favorire, sututto il territorio nazionale in modo par-ticolare per le aziende, l’instaurazione e laprosecuzione di rapporti commerciali trale imprese sequestrate o confiscate;

b) predispone meccanismi di inter-vento per effettuare, ove l’amministratoregiudiziario lo richieda, l’analisi aziendale everificare la possibilità di prosecuzione oripresa dell’attività imprenditoriale ovveroavviare procedure di liquidazione o diristrutturazione del debito;

c) stipula protocolli di intesa con lestrutture interessate e con le associazionidi categoria per l’individuazione di pro-fessionalità necessarie per la prosecuzioneo la ripresa dell’attività d’impresa ancheavvalendosi dei nuclei territoriali di sup-porto istituiti presso le prefetture-ufficiterritoriali del Governo;

d) previo parere motivato del Comi-tato consultivo di indirizzo, emana le linee

guida interne che intende seguire sia perfornire ausilio all’autorità giudiziaria, siaper stabilire la destinazione dei beni con-fiscati; indica, in relazione ai beni azien-dali, gli interventi necessari per salvaguar-dare il mantenimento del valore patrimo-niale e i livelli occupazionali e, in rela-zione, ai beni immobili, gli interventi utiliper incrementarne la redditività e peragevolare la loro eventuale devoluzioneallo Stato liberi da pesi e oneri, ancheprevedendo un’assegnazione provvisoria aisensi dell’articolo 110, comma 2, lettera b);

e) previo parere motivato del Comi-tato consultivo di indirizzo, predisponeprotocolli operativi su base nazionale perconcordare con l’Associazione bancariaitaliana (ABI) e con la Banca d’Italiamodalità di rinegoziazione dei rapportibancari già in essere con le aziende se-questrate o confiscate;

f) richiede all’autorità di vigilanza dicui all’articolo 110, comma 1, l’autorizza-zione a utilizzare gli immobili di cuiall’articolo 48, comma 3, lettera b);

g) richiede la modifica della destina-zione d’uso del bene confiscato, in fun-zione della valorizzazione dello stesso odel suo utilizzo per finalità istituzionali osociali, anche in deroga agli strumentiurbanistici;

h) previo parere motivato del Comi-tato consultivo di indirizzo, approva ilbilancio preventivo e il conto consuntivo;

i) verifica l’utilizzo dei beni da partedei privati e degli enti pubblici, confor-memente ai provvedimenti di assegnazionee di destinazione; verifica in modo conti-nuo e sistematico, avvalendosi delle pre-fetture- uffici territoriali del Governo e,ove necessario, delle Forze di polizia, laconformità dell’utilizzo dei beni, da partedei privati e degli enti pubblici, ai prov-vedimenti di assegnazione e di destina-zione. Il prefetto riferisce semestralmenteall’Agenzia sugli esiti degli accertamentieffettuati;

l) revoca il provvedimento di asse-gnazione e destinazione nel caso di man-

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cato o difforme utilizzo del bene rispettoalle finalità indicate nonché negli altri casistabiliti dalla legge;

m) previo parere motivato del Comi-tato consultivo di indirizzo, sottoscriveconvenzioni e protocolli con pubblicheamministrazioni, regioni, enti locali, ordiniprofessionali, enti e associazioni per lefinalità del presente decreto;

n) adotta un regolamento di organiz-zazione interna.

5. Il Comitato consultivo di indirizzo:

a) esprime parere sugli atti di cui alcomma 4, lettere d), e), h) e m);

b) può presentare proposte e fornireelementi per fare interagire gli ammini-stratori giudiziari delle aziende, ovvero peraccertare, su richiesta dell’amministratoregiudiziario, previa autorizzazione del giu-dice delegato, la disponibilità degli entiterritoriali, delle associazioni e delle coo-perative di cui all’articolo 48, comma 3,lettera c), a prendere in carico i beniimmobili, che non facciano parte di com-pendio aziendale, sin dalla fase del seque-stro;

c) esprime pareri su specifiche que-stioni riguardanti la destinazione e l’uti-lizzazione dei beni sequestrati o confiscatinonché su ogni altra questione che vengasottoposta ad esso dal Consiglio direttivo,dal Direttore dell’Agenzia o dall’autoritàgiudiziaria.

6. Il Collegio dei revisori svolge icompiti di cui all’articolo 20 del decretolegislativo 30 giugno 2011, n. 123 ».

4. L’articolo 113 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, è sostituito dalseguente:

« ART. 113. — (Organizzazione e fun-zionamento dell’Agenzia). — 1. Con uno opiù regolamenti, adottati ai sensi dell’ar-ticolo 17, comma 1, della legge 23 agosto1988, n. 400, e successive modificazioni,su proposta del Ministro dell’interno, diconcerto con i Ministri della giustizia,

dell’economia e delle finanze e per lasemplificazione e la pubblica amministra-zione, sono disciplinati, entro il limite dispesa di cui all’articolo 118:

a) l’organizzazione e la dotazionedelle risorse umane e strumentali per ilfunzionamento dell’Agenzia, selezionandopersonale con specifica competenza in ma-teria di gestione delle aziende, di accessoal credito bancario e ai finanziamentieuropei;

b) la contabilità finanziaria ed eco-nomico-patrimoniale relativa alla gestionedell’Agenzia, assicurandone la separazionefinanziaria e contabile dalle attività diamministrazione e custodia dei beni se-questrati e confiscati;

c) i flussi informativi necessari perl’esercizio dei compiti attribuiti all’Agenzianonché le modalità delle comunicazioni,da effettuarsi per via telematica, tra l’A-genzia e l’autorità giudiziaria.

2. Ai fini dell’amministrazione e dellacustodia dei beni confiscati di cui all’ar-ticolo 110, comma 2, lettere d) ed e), irapporti tra l’Agenzia e l’Agenzia del de-manio sono disciplinati mediante appositaconvenzione, anche onerosa, avente adoggetto, in particolare, la stima e la ma-nutenzione dei beni custoditi nonché l’av-valimento del personale dell’Agenzia deldemanio.

3. Successivamente alla data di entratain vigore del regolamento, ovvero, quandopiù di uno, dell’ultimo dei regolamenti dicui al comma 1, l’Agenzia, per l’assolvi-mento dei suoi compiti, può avvalersi dialtre amministrazioni ovvero enti pubblici,comprese le Agenzie fiscali, sulla base diapposite convenzioni, anche onerose.

4. Per le esigenze connesse alla venditae alla liquidazione delle aziende e deglialtri beni definitivamente confiscati, l’A-genzia può conferire, nei limiti delle di-sponibilità finanziarie di bilancio, appositoincarico, anche a titolo oneroso, a societàa totale o prevalente capitale pubblico. Irapporti tra l’Agenzia e la società incari-cata sono disciplinati da un’apposita con-venzione che definisce le modalità di svol-

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gimento dell’attività affidata e ogni aspettorelativo alla rendicontazione e al con-trollo.

5. L’Agenzia è inserita nella Tabella Aallegata alla legge 29 ottobre 1984, n. 720,e successive modificazioni ».

5. L’articolo 113-bis del decreto legi-slativo 6 settembre 2011, n. 159, è sosti-tuito dai seguenti:

« ART. 113-bis. – (Disposizioni in ma-teria di organico dell’Agenzia). – 1. Ladotazione organica dell’Agenzia è determi-nata in duecento unità complessive, ripar-tite tra le diverse qualifiche, dirigenziali eno, secondo contingenti da definire con ilregolamento adottato ai sensi dell’articolo113, comma 1.

2. Alla copertura dell’incremento delladotazione organica di centosettanta unità,di cui al comma 1, si provvede mediantele procedure di mobilità di cui all’articolo30 del decreto legislativo 30 marzo 2001,n. 165, e successive modificazioni. Il pas-saggio del personale all’Agenzia a seguitodella procedura di mobilità determina lasoppressione del posto in organico nel-l’amministrazione di provenienza e il con-testuale trasferimento delle relative risorsefinanziarie al bilancio dell’Agenzia e av-viene senza maggiori oneri a carico delbilancio medesimo.

3. Fino al completamento delle proce-dure di cui al comma 2, il personale inservizio presso l’Agenzia continua a pre-stare servizio in posizione di comando,distacco o fuori ruolo senza necessità diulteriori provvedimenti da parte delle am-ministrazioni di appartenenza. In pre-senza di professionalità specifiche ed ade-guate, il personale proveniente dalle am-ministrazioni pubbliche di cui all’articolo1, comma 2, del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165, e successive modifi-cazioni, nonché dagli enti pubblici econo-mici, in servizio, alla data di entrata invigore della presente disposizione, pressol’Agenzia in posizione di comando, di-stacco o fuori ruolo è inquadrato nei ruolidell’Agenzia, previa istanza da presentarenei sessanta giorni successivi secondo le

modalità stabilite con il regolamento di cuial comma 1. Negli inquadramenti si tieneconto prioritariamente delle istanze pre-sentate dal personale, in servizio alla datadi entrata in vigore della presente dispo-sizione, che ha presentato analoga do-manda ai sensi dell’articolo 13, comma 2,del regolamento di cui al decreto delPresidente della Repubblica 15 dicembre2011, n. 235, e dell’articolo 1, comma 191,della legge 24 dicembre 2012, n. 228. Ilpassaggio del personale all’Agenzia deter-mina la soppressione del posto in organiconell’amministrazione di appartenenza, conconseguente trasferimento delle relativerisorse finanziarie al bilancio dell’Agenziamedesima.

4. I nominativi del personale di cui aicommi precedenti sono inseriti nel sitodell’Agenzia in base ai criteri di cui aldecreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

5. Il Direttore dell’Agenzia, previa de-libera del Consiglio direttivo, può stipu-lare, nei limiti delle disponibilità finanzia-rie esistenti e nel rispetto dell’articolo 7,comma 6, del decreto legislativo 30 marzo2001, n. 165, e successive modificazioni,contratti a tempo determinato per il con-ferimento di incarichi di particolare spe-cializzazione in materia di gestioni azien-dali e patrimoniali.

ART. 113-ter. – (Incarichi speciali). –1. In aggiunta al personale di cui all’arti-colo 113-bis, presso l’Agenzia e alle direttedipendenze funzionali del Direttore puòoperare, in presenza di professionalitàspecifiche ed adeguate, nel limite dellerisorse finanziarie disponibili a legisla-zione vigente, un contingente, fino al limitemassimo di dieci unità, di personale conqualifica dirigenziale o equiparata, appar-tenente alle amministrazioni pubbliche dicui all’articolo 1, comma 2, del decretolegislativo 30 marzo 2001, n. 165, e suc-cessive modificazioni, alle Forze di poliziadi cui all’articolo 16 della legge 1º aprile1981, n. 121, nonché ad enti pubblicieconomici.

2. Il personale di cui al comma 1,fatta eccezione per quello della carrieraprefettizia che può essere collocato fuori

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ruolo, viene posto in posizione di comandoo di distacco anche in deroga alla vigentenormativa generale in materia di mobilitàe nel rispetto di quanto previsto dall’ar-ticolo 17, comma 14, della legge 15 maggio1997, n. 127.

3. Il personale di cui al comma 1conserva lo stato giuridico e il trattamentoeconomico fisso, continuativo e accessorio,secondo quanto previsto dai rispettivi or-dinamenti, con oneri a carico dell’ammi-nistrazione di appartenenza e successivorimborso da parte dell’Agenzia all’ammi-nistrazione di appartenenza dei soli onerirelativi al trattamento accessorio. Per ilpersonale appartenente alle Forze di po-lizia di cui all’articolo 16 della legge 1ºaprile 1981, n. 121, si applica la disposi-zione di cui all’articolo 2, comma 91, dellalegge 24 dicembre 2007, n. 244 ».

6. Restano fermi i diritti acquisiti dalpersonale che, alla data di entrata invigore della presente legge, è inquadratonei ruoli dell’Agenzia nazionale per l’am-ministrazione e la destinazione dei benisequestrati e confiscati alla criminalitàorganizzata, ai sensi dell’articolo 1, comma191, della legge 24 dicembre 2012, n. 228.

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 29 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 29.

(Disposizioni sull’Agenzia nazionale perl’amministrazione e la destinazione dei benisequestrati e confiscati alla criminalità or-

ganizzata).

Al comma 1, capoverso ART. 110, comma1, primo periodo, sostituire le parole: delMinistro dell’interno con le seguenti: dellaPresidenza del Consiglio dei ministri;

Conseguentemente,

al medesimo capoverso, comma 2,lettera a), sopprimere le parole da: Per

l’attuazione della presente lettera fino allafine della lettera

al comma 2, capoverso ART. 111:

comma 2, quarto periodo, sostituire leparole: del Ministro dell’interno con leseguenti: della Presidenza del Consiglio deiministri;

comma 3, lettera c), sostituire le pa-role: designato dal Ministro dell’internocon le seguenti: designato dal Presidentedel Consiglio dei ministri;

comma 4, sostituire le parole: delMinistro dell’interno con le seguenti: delPresidente del Consiglio dei ministri;

comma 5, primo periodo, sostituire leparole: del Ministro dell’interno con leseguenti: del Presidente del Consiglio deiministri;

comma 7, secondo periodo, sostituirele parole: del Ministro dell’interno con leseguenti: del Presidente del Consiglio deiministri;

comma 8, primo periodo, sostituire leparole: del Ministro dell’interno con leseguenti: del Presidente del Consiglio deiministri;

al comma 3, capoverso ART. 112,comma 1, terzo periodo, sostituire le parole:ai Ministri dell’interno e della giustizia conle seguenti: alla Presidenza del Consigliodei ministri.

29. 1. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Al comma 1, capoverso ART. 110, comma2, lettera a), sopprimere le parole da: Perl’attuazione della presente lettera fino allafine della lettera.

* 29. 2. Sarro, Sisto.

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Al comma 1, capoverso ART. 110, comma2, lettera a), sopprimere le parole da: Perl’attuazione della presente lettera fino allafine della lettera.

* 29. 3. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Bu-sinarolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva.

Al comma 2, capoverso ART. 111, comma2, primo periodo, dopo le parole: nellagestione dei beni e delle aziende: prefettiaggiungere le seguenti: provenienti dallacarriera prefettizia.

29. 4. Nuti.

Al comma 3, capoverso ART. 112, comma4, lettera d), sopprimere le parole: previoparere motivato del Comitato consultivo diindirizzo,

Conseguentemente, al medesimo capo-verso:

al medesimo comma:

lettera e), sopprimere le parole: pre-vio parere motivato del Comitato consul-tivo di indirizzo,;

lettera h), sopprimere le parole:previo parere motivato del Comitato con-sultivo di indirizzo,;

lettera m), sopprimere le parole:previo parere motivato del Comitato con-sultivo di indirizzo,.

al comma 5, sopprimere la lettera a).

29. 6. Sarti, Agostinelli, Bonafede, Busi-narolo, Colletti, Ferraresi, Dadone,D’Uva, Nuti.

Al comma 3, capoverso ART. 112, comma4, lettera d), sopprimere le parole: previoparere motivato del Comitato consultivo diindirizzo,

Conseguentemente, al medesimo capo-verso:

al medesimo comma:

lettera e), sopprimere le parole: pre-vio parere motivato del Comitato consul-tivo di indirizzo,;

lettera h), sopprimere le parole: pre-vio parere motivato del Comitato consul-tivo di indirizzo,;

lettera m), sopprimere le parole:previo parere motivato del Comitato con-sultivo di indirizzo,.

al comma 5, lettera a), sopprimere leparole: lettere d), e), h), m).

29. 5. Nuti.

Al comma 5, sopprimere il capoversoART. 113-bis.

29. 7. Sarro, Sisto.

Al comma 5, capoverso ART. 113-bis,comma 1, sostituire la parola: duecentocon la seguente: cento.

Conseguentemente, al medesimo capo-verso:

sostituire i commi 2 e 3 con i seguenti:

2. Il reclutamento del personale di cuial comma 1, nella misura non superiorealla metà del contingente ivi previsto,avviene mediante procedure selettive inconformità alla legislazione vigente in ma-teria di accesso agli impieghi nelle pub-bliche amministrazioni. Per le qualifichedirigenziali, è richiesto il possesso di spe-cifiche competenze e professionalità inmateria di gestione e valorizzazione deiprocessi aziendali e patrimoniali. Per l’e-spletamento delle suddette procedure con-corsuali l’Agenzia si avvale della collabo-razione del Dipartimento per le politichedel personale dell’amministrazione civile eper le risorse strumentali e finanziarie delMinistero dell’interno.

3. Il reclutamento della restante partedel contingente indicato al comma 1 puòavvenire, in presenza di professionalitàspecifiche e adeguate mediante le proce-

Atti Parlamentari — 49 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

dure di mobilità di cui all’articolo 30 deldecreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, esuccessive modificazioni. Il passaggio delpersonale all’Agenzia a seguito della pro-cedura di mobilità determina la soppres-sione del posto in organico nell’ammini-strazione di appartenenza, con conse-guente trasferimento delle relative risorsefinanziarie al bilancio dell’Agenzia.

aggiungere, in fine, il seguente comma:

6. Fino al 31 dicembre 2018, il Diret-tore dell’Agenzia, nei limiti della dotazioneorganica di cui al comma 1 e delle dispo-nibilità finanziarie esistenti, è autorizzatoa stipulare contratti a tempo determinato,al fine di assicurare la piena operativitàdell’Agenzia.

29. 8. Sarro, Sisto.

A.C. 1039-B – Articolo 30

ARTICOLO 30 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

CAPO VI

MODIFICHE AL CODICE PENALE, ALCODICE DI PROCEDURA PENALE EALLA LEGISLAZIONE COMPLEMEN-TARE. DELEGHE AL GOVERNO PER LADISCIPLINA DEL REGIME DI INCOMPA-TIBILITÀ RELATIVO AGLI UFFICI DIAMMINISTRATORE GIUDIZIARIO E DICURATORE FALLIMENTARE E PER LATUTELA DEL LAVORO NELLE AZIENDE

SEQUESTRATE E CONFISCATE

ART. 30.

(Modifiche al codice penale, alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e all’articolo25-duodecies del decreto legislativo 8 giu-

gno 2001, n. 231).

1. All’articolo 640-bis del codice penale,le parole: « da uno a sei anni » sono

sostituite dalle seguenti: « da due a setteanni ».

2. All’articolo 104-bis delle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale, di cui aldecreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, le parole: « all’articolo2-sexies, comma 3, della legge 31 maggio1965, n. 575 » sono sostituite dalle se-guenti: « all’articolo 35 del codice di cui aldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, e successive modificazioni »;

b) dopo il comma 1 sono aggiunti iseguenti:

« 1-bis. Il giudice che dispone il se-questro nomina un amministratore giudi-ziario ai fini della gestione. Si applicano lenorme di cui al libro I, titolo III, del codicedi cui al decreto legislativo 6 settembre2011, n. 159, e successive modificazioni.

1-ter. I compiti del giudice delegatoalla procedura sono svolti nel corso ditutto il procedimento dal giudice che haemesso il decreto di sequestro ovvero, nelcaso di provvedimento emesso da organocollegiale, dal giudice delegato nominato aisensi e per gli effetti dell’articolo 35,comma 1, del codice di cui al decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159, esuccessive modificazioni ».

3. All’articolo 132-bis, comma 1, dellenorme di attuazione, di coordinamento etransitorie del codice di procedura penale,dopo la lettera f) è aggiunta la seguente:

« f-bis) ai processi nei quali vi sonobeni sequestrati in funzione della confiscadi cui all’articolo 12-sexies del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito,con modificazioni, dalla legge 7 agosto1992, n. 356, e successive modificazioni ».

4. All’articolo 25-duodecies del decretolegislativo 8 giugno 2001, n. 231, dopo ilcomma 1 sono aggiunti i seguenti:

« 1-bis. In relazione alla commissionedei delitti di cui all’articolo 12, commi 3,

Atti Parlamentari — 50 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

3-bis e 3-ter, del testo unico di cui aldecreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, esuccessive modificazioni, si applica all’entela sanzione pecuniaria da quattrocento amille quote.

1-ter. In relazione alla commissionedei delitti di cui all’articolo 12, comma 5,del testo unico di cui al decreto legislativo25 luglio 1998, n. 286, e successive modi-ficazioni, si applica all’ente la sanzionepecuniaria da cento a duecento quote.

1-quater. Nei casi di condanna per idelitti di cui ai commi 1-bis e 1-ter delpresente articolo, si applicano le sanzioniinterdittive previste dall’articolo 9, comma2, per una durata non inferiore a unanno ».

A.C. 1039-B – Articolo 31

ARTICOLO 31 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 31.

(Modifiche all’articolo 12-sexies del decre-to-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito,con modificazioni, dalla legge 7 agosto

1992, n. 356).

1. All’articolo 12-sexies del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito,con modificazioni, dalla legge 7 agosto1992, n. 356, e successive modificazioni,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) il comma 1 è sostituito dal se-guente:

« 1. Nei casi di condanna o di appli-cazione della pena su richiesta a normadell’articolo 444 del codice di procedurapenale, per taluno dei delitti previsti dal-l’articolo 51, comma 3-bis, del codice diprocedura penale, dagli articoli 314, 316,316-bis, 316-ter, 317, 318, 319, 319-ter,

319-quater, 320, 322, 322-bis, 325, 416,realizzato allo scopo di commettere delittiprevisti dagli articoli 517-ter e 517-quater,nonché dagli articoli 452-quater, 452-oc-ties, primo comma, 600-bis, primo comma,600-ter, primo e secondo comma, 600-quater.1, relativamente alla condotta diproduzione o commercio di materiale por-nografico, 600-quinquies, 603-bis, 629, 644,644-bis, 648, esclusa la fattispecie di cui alsecondo comma, 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 del codice penale, dall’articolo 295,secondo comma, del testo unico delle di-sposizioni legislative in materia doganale,di cui al decreto del Presidente dellaRepubblica 23 gennaio 1973, n. 43, dal-l’articolo 12-quinquies, comma 1, del pre-sente decreto, dall’articolo 73, esclusa lafattispecie di cui al comma 5, del testounico delle leggi in materia di disciplinadegli stupefacenti e sostanze psicotrope,prevenzione, cura e riabilitazione dei re-lativi stati di tossicodipendenza, di cui aldecreto del Presidente della Repubblica 9ottobre 1990, n. 309, e successive modifi-cazioni, dall’articolo 260 del decreto legi-slativo 3 aprile 2006, n. 152, e successivemodificazioni, o per taluno dei delitticommessi per finalità di terrorismo o dieversione dell’ordine costituzionale, è sem-pre disposta la confisca del denaro, deibeni o delle altre utilità di cui il condan-nato non può giustificare la provenienza edi cui, anche per interposta persona fisicao giuridica, risulta essere titolare o averela disponibilità a qualsiasi titolo in valoresproporzionato al proprio reddito, dichia-rato ai fini delle imposte sul reddito, o allapropria attività economica. In ogni caso ilcondannato non può giustificare la legit-tima provenienza dei beni sul presuppostoche il denaro utilizzato per acquistarli siaprovento o reimpiego dell’evasione fi-scale »;

b) i commi 2 e 2-bis sono abrogati;

c) al comma 2-ter sono apportate leseguenti modificazioni:

1) le parole: « Nel caso previsto dalcomma 2 » sono sostituite dalle seguenti:« Nei casi previsti dal comma 1 »;

Atti Parlamentari — 51 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

2) le parole: « al comma 1 » sonosostituite dalle seguenti: « allo stessocomma »;

3) dopo le parole: « altre utilità »sono inserite le seguenti: « di legittimaprovenienza »;

d) i commi 2-quater, 3 e 4 sonoabrogati;

e) il comma 4-bis è sostituito dalseguente:

« 4-bis. Le disposizioni in materia diamministrazione e destinazione dei benisequestrati e confiscati nonché quelle inmateria di tutela dei terzi e di esecuzionedel sequestro previste dal codice di cui aldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, si applicano ai casi di sequestro econfisca previsti dai commi 1 e 2-ter delpresente articolo, nonché agli altri casi disequestro e confisca di beni adottati neiprocedimenti relativi ai delitti di cui al-l’articolo 51, comma 3-bis, del codice diprocedura penale. In tali casi l’Agenzianazionale per l’amministrazione e la de-stinazione dei beni sequestrati e confiscatialla criminalità organizzata coadiuva l’au-torità giudiziaria nell’amministrazione enella custodia dei beni sequestrati, fino alprovvedimento di confisca emesso dallacorte di appello nei procedimenti penali e,successivamente a tale provvedimento, am-ministra i beni medesimi secondo le mo-dalità previste dal citato codice di cui aldecreto legislativo n. 159 del 2011. Re-stano comunque salvi i diritti della per-sona offesa dal reato alle restituzioni e alrisarcimento del danno »;

f) dopo il comma 4-quater sono ag-giunti i seguenti:

« 4-quinquies. Nel processo di cogni-zione devono essere citati i terzi titolari didiritti reali o personali di godimento suibeni in stato di sequestro, di cui l’imputatorisulti avere la disponibilità a qualsiasititolo.

4-sexies. Competente a emettere i prov-vedimenti previsti dai commi 1 e 2-ter,dopo l’irrevocabilità della sentenza, è ilgiudice di cui all’articolo 666, commi 1, 2

e 3, del codice di procedura penale. Ilgiudice, sulla richiesta di sequestro e con-testuale confisca proposta dal pubblicoministero, provvede nelle forme previstedall’articolo 667, comma 4, del codice diprocedura penale. L’opposizione è propo-sta, a pena di decadenza, entro trentagiorni dalla comunicazione o notificazionedel decreto.

4-septies. Le disposizioni di cui aicommi precedenti, ad eccezione delcomma 2-ter, si applicano quando, pro-nunziata sentenza di condanna in uno deigradi di giudizio, il giudice di appello o laCorte di cassazione dichiarano estinto ilreato per prescrizione o per amnistia,decidendo sull’impugnazione ai soli effettidella confisca, previo accertamento dellaresponsabilità dell’imputato.

4-octies. In caso di morte del soggettonei cui confronti è stata disposta la con-fisca con sentenza di condanna passata ingiudicato, il relativo procedimento inizia oprosegue, a norma dell’articolo 666 delcodice di procedura penale, nei confrontidegli eredi o comunque degli aventi causa.

4-novies. L’autorità giudiziaria compe-tente ad amministrare i beni sequestrati è ilgiudice che ha disposto il sequestro ovvero,se organo collegiale, il giudice delegato no-minato dal collegio stesso. L’opposizione aiprovvedimenti adottati, ove consentita, èpresentata, nelle forme dell’articolo 666 delcodice di procedura penale, allo stesso giu-dice ovvero, nel caso di provvedimento delgiudice delegato, al collegio ».

A.C. 1039-B – Articolo 32

ARTICOLO 32 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 32.

(Modifica all’articolo 4 della legge 22 di-cembre 1999, n. 512).

1. All’articolo 4 della legge 22 dicembre1999, n. 512, dopo il comma 2-bis è in-serito il seguente:

« 2-ter. Gli enti di cui ai commi 1-bise 2-bis, ad eccezione delle associazioni

Atti Parlamentari — 52 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

iscritte nell’elenco prefettizio di cui all’ar-ticolo 13, comma 2, della legge 23 febbraio1999, n. 44, ai fini del rimborso dellespese processuali accedono al Fondo acondizione che l’affidabilità e la capacitàoperativa in favore delle vittime dei reatidi tipo mafioso siano dimostrate:

a) dall’atto costitutivo dell’ente, in cuila finalità di assistenza e solidarietà allevittime dei reati di tipo mafioso risultichiaramente enunciata;

b) dalla partecipazione, nell’ultimobiennio, ad almeno uno dei giudizi di cuiai predetti commi 1-bis e 2-bis;

c) dalla effettiva e non occasionalepartecipazione a iniziative di diffusionedella cultura della legalità e dei valori disolidarietà promossi dalla presente legge;

d) dall’insussistenza nei confronti delpresidente o del rappresentante legale del-l’ente delle condizioni ostative di cui aicommi 3 e 4 ».

PROPOSTA EMENDATIVA RIFERITA AL-L’ARTICOLO 32 DELLA PROPOSTA DI

LEGGE

ART. 32.

(Modifica all’articolo 4 della legge 22 di-cembre 1999, n. 512).

Sopprimerlo.

32. 1. Nuti.

A.C. 1039-B – Articolo 34

ARTICOLO 34 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 34.

(Delega al Governo per la tutela del lavoronell’ambito delle imprese sequestrate e con-

fiscate).

1. Il Governo è delegato ad adottare,entro quattro mesi dalla data di entrata in

vigore della presente legge, un decretolegislativo recante disposizioni per le im-prese sequestrate e confiscate sottopostead amministrazione giudiziaria fino allaloro assegnazione, favorendo l’emersionedel lavoro irregolare nonché il contrastodell’intermediazione illecita e dello sfrut-tamento del lavoro e consentendo, ovenecessario, l’accesso all’integrazione sala-riale e agli ammortizzatori sociali.

2. Il decreto legislativo di cui al comma1 è adottato realizzando:

a) una completa ricognizione dellanormativa vigente in materia di ammor-tizzatori sociali, di incentivi per l’emer-sione del lavoro irregolare nonché per ilcontrasto dell’intermediazione illecita edello sfruttamento del lavoro e di incentivialle imprese;

b) l’armonizzazione e il coordina-mento della normativa di cui alla lettera a)con il decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159;

c) l’adeguamento della normativa na-zionale alle disposizioni adottate dall’U-nione europea.

3. Nell’esercizio della delega di cui alcomma 1, il Governo si attiene ai seguentiprincìpi e criteri direttivi:

a) tutte le misure di sostegno alleimprese sequestrate e confiscate e ai la-voratori nonché quelle volte a favorire, pertali imprese, la regolarizzazione dei rap-porti di lavoro e l’adeguamento della loroorganizzazione e delle loro attività allenorme vigenti in materia fiscale, contri-butiva e di sicurezza siano richieste previeelaborazione e approvazione del pro-gramma di prosecuzione dell’attività delleimprese, di cui all’articolo 41 del decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159;

b) dalle misure di sostegno ai lavo-ratori delle imprese di cui alla lettera a)siano esclusi: i dipendenti oggetto di in-dagini connesse o pertinenti al reato di

Atti Parlamentari — 53 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

associazione mafiosa o a reati aggravati dicui all’articolo 7 del decreto-legge 13 mag-gio 1991, n. 152, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203,e successive modificazioni; il proposto; ilconiuge o la parte dell’unione civile, iparenti, gli affini e le persone con essiconviventi ove risulti che il rapporto dilavoro sia fittizio o che gli stessi si sianoconcretamente ingeriti nella gestione del-l’azienda; i dipendenti che abbiano con-cretamente partecipato alla gestione del-l’azienda prima del sequestro e fino all’e-secuzione di esso;

c) anche ai lavoratori delle aziendesottoposte a sequestro o a confisca ai sensidel decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, si applichi, ove necessario, la di-sciplina dell’intervento straordinario di in-tegrazione salariale e degli accessi agliammortizzatori sociali;

d) il Governo fissi i tempi, le modalitàe la copertura della richiesta di integra-zione salariale;

e) la richiesta di copertura salarialeriguardi, fatta eccezione per i soggetti dicui alla lettera b), tutti i lavoratori dipen-denti già presenti nel giornale di cantieree quelli che intrattengono o hanno intrat-tenuto con l’azienda un rapporto di lavororiconosciuto con il decreto di approva-zione del programma di prosecuzione o diripresa dell’attività dell’impresa ovverocon altri provvedimenti anche precedentidel tribunale o del giudice delegato;

f) sia data comunicazione al prefettoper l’attivazione del confronto sindacale,all’Istituto nazionale della previdenza so-ciale (INPS) e alla relativa commissionepresso l’INPS per l’attivazione delle pro-cedure della cassa integrazione guadagniper quanto di competenza nonché, in casodi intermediazione illecita e sfruttamentodel lavoro, specifica segnalazione alla Retedel lavoro agricolo di qualità, istituitapresso l’INPS dal Ministero delle politicheagricole alimentari e forestali;

g) a seguito del provvedimento adot-tato per la prosecuzione dell’impresa aisensi dell’articolo 41 del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 159, e successivemodificazioni, l’azienda interessata abbiatitolo al rilascio del documento unico diregolarità contributiva di cui all’articolo 2,comma 2, del decreto-legge 25 settembre2002, n. 210, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 22 novembre 2002,n. 266, e, a decorrere dalla medesimadata, non siano opponibili nei confrontidell’amministrazione giudiziaria dell’a-zienda sequestrata i provvedimenti sanzio-natori adottati per inadempimenti e percondotte anteriori al provvedimento disequestro.

4. All’attuazione della delega di cui alpresente articolo si provvede nel limite di7 milioni di euro per ciascuno degli anni2018 e 2019 e nel limite di 6 milioni dieuro per l’anno 2020. Al relativo onere siprovvede a valere sul Fondo sociale peroccupazione e formazione di cui all’arti-colo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 28 gen-naio 2009, n. 2.

5. Lo schema del decreto legislativo dicui al comma 1, corredato di relazionetecnica che dia conto dei nuovi o maggiorioneri da esso derivanti e dei corrispon-denti mezzi di copertura, è trasmesso alleCamere ai fini dell’espressione dei parerida parte delle Commissioni parlamentaricompetenti per materia e per i profilifinanziari. I pareri sono resi nel termine disessanta giorni, decorsi i quali il decretopuò essere comunque adottato. Qualoratale termine venga a scadere nei trentagiorni antecedenti alla scadenza del ter-mine di delega previsto dal comma 1, osuccessivamente, quest’ultimo termine èprorogato di sessanta giorni. Il Governo,qualora non intenda conformarsi ai pareriparlamentari, trasmette nuovamente i testialle Camere con le sue osservazioni e coneventuali modificazioni, corredate dei ne-cessari elementi integrativi di informa-zione e di motivazione. I pareri definitividelle Commissioni competenti per materia

Atti Parlamentari — 54 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

e per i profili finanziari sono espressientro il termine di quindici giorni dalladata della nuova trasmissione. Decorsotale termine, il decreto può essere comun-que adottato.

A.C. 1039-B – Articolo 35

ARTICOLO 35 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

CAPO VII

DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE ETRANSITORIE

ART. 35.

(Disposizioni di attuazione relative alle mo-difiche al decreto legislativo 6 settembre

2011, n. 159).

1. Entro trenta giorni dalla data dientrata in vigore della presente legge ilConsiglio superiore della magistraturaadotta i provvedimenti per dare attuazioneall’articolo 7-bis, comma 2-sexies, dell’or-dinamento giudiziario, di cui al regio de-creto 30 gennaio 1941, n. 12, introdottodall’articolo 33 della presente legge. Neisuccessivi sessanta giorni i dirigenti degliuffici adottano i provvedimenti previstidall’articolo 34-ter del decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, introdotto dall’ar-ticolo 12 della presente legge.

2. Entro novanta giorni dalla data dientrata in vigore della presente legge:

a) sono emanati i decreti ministerialie i decreti del Presidente del Consiglio deiministri, ivi compresi quelli relativi alFondo unico giustizia, previsti dal decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159;

b) sono istituiti o nominati gli organiprevisti dal decreto legislativo 6 settembre2011, n. 159.

3. Entro centoventi giorni dalla data dientrata in vigore della presente legge ilPresidente del Consiglio dei ministri pre-senta alle Camere una relazione sull’at-tuazione della presente legge.

4. Entro trenta giorni dalla data dientrata in vigore della presente legge,l’Agenzia nazionale per l’amministrazionee la destinazione dei beni sequestrati econfiscati alla criminalità organizzata, condelibera del Consiglio direttivo, ai sensidell’articolo 112, comma 4, lettera d), deldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, adotta i criteri per l’individuazionedel personale e degli altri soggetti di cui alcomma 2-ter dell’articolo 35 del medesimodecreto legislativo n. 159 del 2011.

A.C. 1039-B – Articolo 36

ARTICOLO 36 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 36.

(Disposizioni transitorie).

1. Le modifiche alle disposizioni sullacompetenza dell’Agenzia nazionale perl’amministrazione e la destinazione deibeni sequestrati e confiscati alla crimina-lità organizzata non si applicano ai casinei quali l’amministrazione è stata assuntaai sensi delle disposizioni del decreto le-gislativo 6 settembre 2011, n. 159, vigentifino alla data di entrata in vigore dellapresente legge.

2. Le modifiche all’articolo 7, commi10-bis e 10-quater, del decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, si applicano aiprocedimenti nei quali, alla data di entratain vigore della presente legge, sia già stataformulata proposta di applicazione dellamisura di prevenzione. Nei procedimentiche, alla data di entrata in vigore dellapresente legge, si trovino in fase successivaalla prima udienza, l’eccezione di incom-petenza per territorio di cui all’articolo 7,

Atti Parlamentari — 55 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

comma 10-bis, del decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, può essere propo-sta alla prima udienza successiva alla datadi entrata in vigore della presente legge.

3. Le modifiche agli articoli 4, comma1, 7, comma 2, 24, comma 2, per la partein cui prevede un termine più breve per lapronuncia della confisca senza che si de-termini l’inefficacia del sequestro, e 25 deldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, non si applicano ai procedimentinei quali, alla data di entrata in vigoredella presente legge, sia già stata formulataproposta di applicazione della misura diprevenzione.

4. Le disposizioni dell’articolo 45-bisdel decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, si applicano ai procedimenti incorso alla data di entrata in vigore dellapresente legge, sempre che sia già inter-venuto il provvedimento di confisca nonpiù soggetto ad impugnazione.

A.C. 1039-B – Articolo 38

ARTICOLO 38 DELLA PROPOSTA DILEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-SIONE IDENTICO A QUELLO APPRO-

VATO DAL SENATO

ART. 38.

(Disposizioni finanziarie).

1. Salvo quanto previsto dagli articoli29, comma 1, e 34, dall’attuazione dellapresente legge non devono derivare nuovio maggiori oneri per la finanza pubblica.Le amministrazioni interessate provve-dono nell’ambito delle risorse umane,strumentali e finanziarie previste a legi-slazione vigente.

2. Resta ferma l’acquisizione all’entratadel bilancio dello Stato della quota previ-sta dall’articolo 2, comma 7, lettera c), deldecreto-legge 16 settembre 2008, n. 143,convertito, con modificazioni, dalla legge13 novembre 2008, n. 181.

A.C. 1039-B – Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

La Camera,

premesso che:

il Codice delle leggi antimafia am-plia, all’articolo 1, il catalogo dei possibilidestinatari delle misure di prevenzionepersonali e patrimoniali estendendole an-che ai reati contro la pubblica ammini-strazione. Infatti le misure possono essereapplicate anche a coloro i quali sianoindiziati per associazione a delinquerefinalizzata alla corruzione. Tale misuraappare incongrua;

infatti si deve evitare quello ditrattare in modo uguale situazioni profon-damente diverse. Ogni norma penale deverispettare il principio di legalità, sia sottoil profilo della determinatezza o tassativitàdella fattispecie ma anche quello dellaragionevolezza,

impegna il Governo

a monitorare gli effetti politici della disci-plina in esame, al fine rivedere, con unsuccessivo provvedimento legislativo, lenorme che prevedono l’estensione del se-questro e della confisca anche nei con-fronti di chi sia indiziato di reati contro lapubblica amministrazione in modo da evi-tare l’equiparazione tra reati profonda-mente diversi come quelli a contenutomafioso e la corruzione.

9/1039-B/1. Marotta.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento all’esame del-l’Aula, dopo l’approvazione con modificheal Senato, riforma la disciplina delle mi-sure di prevenzione personali e patrimo-niali, l’amministrazione, gestione e desti-nazione di beni sequestrati e confiscati,con particolare riferimento alla tutela deiterzi ed ai rapporti con le procedureconcorsuali; l’Agenzia nazionale per l’am-

Atti Parlamentari — 56 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

ministrazione e la destinazione dei benisequestrati e confiscati alla criminalitàorganizzata;

l’articolo 14 della proposta di leggemodifica la disciplina della gestione dibeni e aziende sequestrate. Nello specifico,un primo intervento sull’articolo 40 delCodice consente l’utilizzo per fini sociali eistituzionali dei beni immobili e delleaziende fin dalla fase del sequestro, conl’ausilio dell’Agenzia nazionale;

il comma 2 dell’articolo 14 dellaproposta di legge interviene sull’articolo 41del Codice in materia di gestione delleaziende sequestrate disciplinando più pre-cisamente i compiti dell’amministratoregiudiziario, soprattutto in relazione allapossibile prosecuzione dell’attività d’im-presa; prevedendo specifiche forme di so-stegno con appositi fondi; modificando ladisciplina dei crediti anteriori al sequestrodell’azienda; delegando il Governo all’ado-zione di normative volte a tutelare i la-voratori delle aziende;

in merito a quanto stabilito dallemodifiche al codice antimafia è opportunorilevare che la stragrande maggioranzadelle aziende oggetto di misura di preven-zione riversano in uno stato di fallimento,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di assumere leiniziative al fine di prevedere un monito-raggio dei beni e aziende sequestrate allaluce della modifiche previste dal codiceantimafia.

9/1039-B/2. Palese.

La Camera,

premesso che:

la proposta di legge in discussioneprevede la pubblicità nei siti internet del-l’Agenzia e dell’ente utilizzatore o asse-gnatario della destinazione, assegnazione eutilizzazione dei beni confiscati;

la restituzione alle comunità deisuddetti beni ha anche un alto valoresimbolico ed educativo perché dimostra lacapacità dello Stato di contrastare la cri-minalità organizzata e di trasformare pa-trimoni generati da attività criminali inutilità per tutti i cittadini che devonoperciò essere adeguatamente notiziati dellemodalità di accesso a tali immobili;

la conoscenza della possibilità del-l’assegnazione dei beni immobiliari eaziendali confiscati costituisce un’utile in-formazione per quanti hanno volontà erequisiti per un loro positivo riutilizzo inconformità con gli obiettivi di legge,

impegna il Governo:

a valutare l’opportunità di assumereazioni incisive di informazione tali daconsentire la conoscenza della localizza-zione dei vari beni immobili confiscati, alfine di consentire agli aventi titolo dirichiederne l’assegnazione;

ad attrezzare le competenti ammini-strazioni affinché siano nelle condizioni didare sollecita risposta alle richieste diinformazione dei cittadini relativamente aidati aggiornati sui beni confiscati.

9/1039-B/3. Carrescia.

La Camera,

premesso che:

la proposta di legge in discussioneprevede la pubblicità nei siti internet del-l’Agenzia e dell’ente utilizzatore o asse-gnatario della destinazione, assegnazione eutilizzazione dei beni confiscati;

la restituzione alle comunità deisuddetti beni ha anche un alto valoresimbolico ed educativo perché dimostra lacapacità dello Stato di contrastare la cri-minalità organizzata e di trasformare pa-trimoni generati da attività criminali inutilità per tutti i cittadini che devonoperciò essere adeguatamente notiziati dellemodalità di accesso a tali immobili;

Atti Parlamentari — 57 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

la conoscenza della possibilità del-l’assegnazione dei beni immobiliari eaziendali confiscati costituisce un’utile in-formazione per quanti hanno volontà erequisiti per un loro positivo riutilizzo inconformità con gli obiettivi di legge,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità:

a) di assumere azioni incisive di in-formazione tali da consentire la cono-scenza della localizzazione dei vari beniimmobili confiscati, al fine di consentireagli aventi titolo di richiederne l’assegna-zione;

b) di attrezzare, salvo i limiti dellafinanza pubblica, le competenti ammini-strazioni affinché siano nelle condizioni didare sollecita risposta alle richieste diinformazione dei cittadini relativamente aidati aggiornati sui beni confiscati.

9/1039-B/3. (Testo modificato nel corsodella seduta) Carrescia.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recamodifiche al codice delle leggi antimafia edelle misure di prevenzione, di cui aldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

in particolare, l’articolo 34 prevedela delega al Governo per l’adozione dinorme su alcuni profili della tutela dellavoro nelle imprese sequestrate e confi-scate sottoposte ad amministrazione giu-diziaria. Le disposizioni stabiliscono che lanormativa delegata debba sia realizzaremisure per l’emersione del lavoro irrego-lare e per il contrasto del caporalato, siasalvaguardare l’accesso all’integrazione sa-lariale ed agli altri ammortizzatori sociali;

allo scopo di introdurre misureefficaci per la tutela dei redditi dei lavo-ratori dipendenti dalle citate aziende e peril finanziamento degli ammortizzatori so-ciali per i suddetti lavoratori, il medesimoarticolo 34 ha previsto lo stanziamento dispecifiche risorse per l’attuazione delladelega nel limite di 7 milioni di euro perciascuno degli anni 2018 e 2019 e di 6milioni di euro per l’anno 2020, reperite avalere sul Fondo sociale per occupazione eformazione,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di reperire, anchein futuri provvedimenti, ulteriori risorseper il finanziamento di incentivi fiscali econtributivi a sostegno delle imprese se-questrate o confiscate, al fine di rafforzarele tutele per i loro lavoratori.

9/1039-B/4. Nesi.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recamodifiche al codice delle leggi antimafia edelle misure di prevenzione, di cui aldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

in particolare, l’articolo 34 prevedela delega al Governo per l’adozione dinorme su alcuni profili della tutela dellavoro nelle imprese sequestrate e confi-scate sottoposte ad amministrazione giu-diziaria. Le disposizioni stabiliscono che lanormativa delegata debba sia realizzaremisure per l’emersione del lavoro irrego-lare e per il contrasto del caporalato, siasalvaguardare l’accesso all’integrazione sa-lariale ed agli altri ammortizzatori sociali;

allo scopo di introdurre misureefficaci per la tutela dei redditi dei lavo-

Atti Parlamentari — 58 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

ratori dipendenti dalle citate aziende e peril finanziamento degli ammortizzatori so-ciali per i suddetti lavoratori, il medesimoarticolo 34 ha previsto lo stanziamento dispecifiche risorse per l’attuazione delladelega nel limite di 7 milioni di euro perciascuno degli anni 2018 e 2019 e di 6milioni di euro per l’anno 2020, reperite avalere sul Fondo sociale per occupazione eformazione,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, salvo i limiti difinanza pubblica, di reperire, anche infuturi provvedimenti, ulteriori risorse peril finanziamento di incentivi fiscali e con-tributivi a sostegno delle imprese seque-strate o confiscate, al fine di rafforzare letutele per i loro lavoratori.

9/1039-B/4. (Testo modificato nel corsodella seduta) Nesi.

La Camera,

premesso che:

la proposta di legge n. 1039 modi-fica il codice antimafia in maniera radi-cale, rivoluzionandone tutto l’impiantonormativo. In particolare, viene stravoltotutto il sistema di gestione e utilizzo deibeni sequestrati e confiscati alla crimina-lità organizzata;

è ormai noto che tutt’oggi questosistema soffre di diverse problematichecon gravi ripercussioni in termini di effi-cienza;

non sono infatti rari i casi in cuiimmobili confiscati sono lasciati in stato diabbandono od occupati abusivamente dasoggetti legati alla mafia, le aziende se-questrate falliscono ancor prima di arri-vare al decreto di confisca definitiva, ibeni destinati ai comuni rimangono inu-tilizzati così come quelli assegnati ad entied associazioni antimafia, mentre alcunibeni finiscono per essere impiegati per fini

differenti da quelli disposti dalla norma-tiva, in un contesto generale di assenza dicontrolli e verifiche;

particolare rilievo assume la que-stione degli amministratori giudiziari, cioèi soggetti nominati dai tribunali per am-ministrare questi beni;

alcuni recenti scandali giornalisticie giudiziari, come quello che ha coinvoltoil magistrato della sezione delle misure diprevenzione del tribunale di Palermo, Sil-vana Saguto, ed altri suoi colleghi edamministratori giudiziari e loro parenti,hanno mostrato che il sistema di nominadegli amministratori giudiziari e delle mo-dalità con le quali gestiscono i beni loroaffidati, può degenerare verso forme anchedelittuose;

per tali ragioni è fondamentaleporre un ulteriore argine alle nomine degliamministratori giudiziari, oltre ai divieti eai vincoli già introdotti nel testo dellaproposta di legge: sanzioni nel caso dinomine non conformi alle nuove norme inmateria di amministratori giudiziari, e diloro coadiutori e collaboratori,

impegna il Governo

ad adottare tutti quegli atti, anche nor-mativi, volti a prevedere ulteriori sanzioni,anche di natura pecuniaria, a carico degliamministratori giudiziari, in caso di no-mine in violazione a quanto disposto dal-l’articolo 13 della presente proposta dilegge, quali la sospensione e la cancella-zione dall’albo degli amministratori giudi-ziari, la revoca degli incarichi di ammini-strazione giudiziaria illegittimamente rice-vuti e la non liquidazione dei relativicompensi maturati.

9/1039-B/5. Mannino, Nuti, Di Vita.

La Camera,

premesso che:

la proposta di legge n. 1039 modi-fica il codice antimafia in maniera radi-cale, rivoluzionandone tutto l’impiantonormativo. In particolare, viene stravoltotutto il sistema di gestione e utilizzo dei

Atti Parlamentari — 59 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

beni sequestrati e confiscati alla crimina-lità organizzata;

è ormai noto che tutt’oggi questosistema soffre di diverse problematichecon gravi ripercussioni in termini di effi-cienza;

l’articolo 16 comma 1 disciplina itavoli provinciali permanenti sulle aziendesequestrate e confiscate, presso le prefet-ture-uffici territoriali del Governo, intro-ducendo un nuovo articolo 41-ter al codiceantimafia, che ne regola anche la compo-sizione e le numerose funzioni;

tra queste ve ne sono alcune diparticolare rilievo che incidono sulla ge-stione dei beni sequestrati e confiscati,senza tuttavia predisporre contestual-mente adeguate forme di trasparenza epubblicità ai lavori di tale ente;

ugualmente, avviene per il ComitatoConsultivo e di Indirizzo, disciplinato dal-l’articolo 29 comma 3, il quale assumeràimportanti funzioni nel riformando sistemasenza tuttavia assicurare adeguate garanziedi trasparenza e pubblicità dei lavori;

in entrambi i casi, infatti, la compo-sizione non è limitata a rappresentanti isti-tuzionali di ministeri ma è allargata ad espo-nenti di associazioni antimafia, sindacati deilavoratori e dei datori di lavoro, rappresen-tanti degli enti territoriali, rappresentantidelle camere di commercio, ecc.

l’eventuale presenza anche di sog-getti che potrebbero nutrire interessi dicategoria o finanche interessi personalinella gestione dei beni sequestrati e con-fiscati, rende dunque imperativo la neces-sità di trasparenza e pubblicità,

impegna il Governo

ad adottare tutti quegli atti, anche nor-mativi, volti ad assicurare la pubblicità ela trasparenza dei lavori dei Tavoli pro-vinciali permanenti sulle aziende seque-strate e confiscate di cui l’articolo 16comma 1, nonché del Comitato Consultivoe di Indirizzo di cui all’articolo 29.

9/1039-B/6. Di Vita, Nuti, Mannino.

La Camera,

premesso che:

la proposta di legge n. 1039 modi-fica il codice antimafia in maniera radi-cale, rivoluzionandone tutto l’impiantonormativo. In particolare, viene stravoltotutto il sistema di gestione e utilizzo deibeni sequestrati e confiscati alla crimina-lità organizzata;

è ormai noto che tutt’oggi questo si-stema soffre di diverse problematiche congravi ripercussioni in termini di efficienza;

l’articolo 16 comma 1 disciplina itavoli provinciali permanenti sulle aziendesequestrate e confiscate, presso le prefet-ture-uffici territoriali del Governo, intro-ducendo un nuovo articolo 41-ter al codiceantimafia, che ne regola anche la compo-sizione e le numerose funzioni;

tra queste ve ne sono alcune diparticolare rilievo che incidono sulla ge-stione dei beni sequestrati e confiscati,senza tuttavia predisporre contestual-mente adeguate forme di trasparenza epubblicità ai lavori di tale ente;

ugualmente, avviene per il ComitatoConsultivo e di Indirizzo, disciplinato dal-l’articolo 29 comma 3, il quale assumeràimportanti funzioni nel riformando sistemasenza tuttavia assicurare adeguate garanziedi trasparenza e pubblicità dei lavori;

in entrambi i casi, infatti, la compo-sizione non è limitata a rappresentanti isti-tuzionali di ministeri ma è allargata ad espo-nenti di associazioni antimafia, sindacati deilavoratori e dei datori di lavoro, rappresen-tanti degli enti territoriali, rappresentantidelle camere di commercio, ecc.

l’eventuale presenza anche di sog-getti che potrebbero nutrire interessi dicategoria o finanche interessi personalinella gestione dei beni sequestrati e con-fiscati, rende dunque imperativo la neces-sità di trasparenza e pubblicità,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare atti,anche normativi, volti ad assicurare lapubblicità e la trasparenza dei lavori dei

Atti Parlamentari — 60 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

Tavoli provinciali permanenti sulleaziende sequestrate e confiscate di cuil’articolo 16 comma 1, nonché del Comi-tato Consultivo e di Indirizzo di cui al-l’articolo 29.

9/1039-B/6. (Testo modificato nel corsodella seduta) Di Vita, Nuti, Mannino,Palese.

La Camera,

premesso che:

la proposta di legge 1039 modificail codice antimafia in maniera radicale,rivoluzionandone tutto l’impianto norma-tivo. In particolare, viene stravolto tutto ilsistema di gestione e utilizzo dei benisequestrati e confiscati alla criminalitàorganizzata;

è ormai noto che tutt’oggi questosistema soffre di diverse problematichecon gravi ripercussioni in termini di effi-cienza;

non sono infatti rari i casi in cuiimmobili confiscati sono lasciati in stato diabbandono od occupati abusivamente an-che da soggetti legati alla mafia. Leaziende sequestrate falliscono ancor primadi arrivare al decreto di confisca defini-tiva, i beni destinati a enti locali riman-gono inutilizzati così come quelli assegnatiad enti ed associazioni antimafia, mentrealcuni beni finiscono per essere impiegatiper fini differenti da quelli disposti dallanormativa, in un contesto generale diassenza di controlli e verifiche;

particolare rilievo assume la que-stione delle aziende sequestrate e confi-scate alla criminalità organizzata: secondoalcuni dati, più di 9 aziende sequestrate econfiscate su 10 falliscono ancor prima diarrivare al provvedimento di destinazione,con gravissime ripercussioni sociali edeconomiche;

infatti, tenuto conto che la maggiorparte di queste imprese ricade in regionieconomicamente disagiate, i fallimenti

contribuiscono ad aumentare il tasso didisoccupazione e l’impoverimento del tes-suto produttivo;

uno strumento che può prevenirequesto fenomeno è la « Destinazione An-ticipata », grazie alla quale le aziendepotrebbero essere destinate, cioè liquidate,affittate o vendute a terzi, sin dalla con-fisca di primo grado, cioè al termine dellafase di sequestro, assieme a precise ga-ranzie volte ad evitare che l’azienda torniin mano a soggetti legati con la criminalitàorganizzata, quali il controllo da parte deltribunale, vincoli e divieti di vendita asoggetti contigui, protezione da ritorsioni,accesso a finanziamenti agevolati. In que-sto modo, queste imprese potrebbero di-ventare motore di rilancio di alcune dellezone più problematiche del nostro Paese,

impegna il Governo

ad adottare tutti quegli atti, anche nor-mativi, volti ad introdurre, così come pre-visto dalla commissione governativa pre-sieduta dal consigliere Garofoli e dallacommissione governativa presieduta dalmagistrato Gratteri, la possibilità di desti-nare anticipatamente, secondo legislazionevigente, le aziende sequestrate alla crimi-nalità organizzata a partire dal momentodella confisca di primo grado, e prevedere,contestualmente, precise garanzie tese adevitare che le imprese tornino diretta-mente o indirettamente nella disponibilitàdella criminalità organizzata.

9/1039-B/7. Nuti, Di Vita, Mannino.

La Camera,

premesso che:

in sede di esame del disegno dilegge recante modifiche al codice delleleggi antimafia e delle misure di preven-zione, di cui al decreto legislativo 6 set-tembre 2011, n. 159, al codice penale ealle norme di attuazione, di coordina-mento e transitorie del codice di proce-dura penale e altre disposizioni nonché

Atti Parlamentari — 61 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

delega al Governo per la tutela del lavoronelle aziende sequestrate e confiscate;

il disegno di legge in esame ècomposto da 38 articoli suddivisi in settecapi, e riforma la disciplina delle misuredi prevenzione personali e patrimoniali;l’amministrazione, gestione e destinazionedi beni sequestrati e confiscati, con par-ticolare riferimento alla tutela dei terzi edai rapporti con le procedure concorsuali;l’Agenzia nazionale per l’amministrazionee la destinazione dei beni sequestrati econfiscati alla criminalità organizzata;

secondo i dati dell’Agenzia nazio-nale per i beni sequestrati e confiscati allacriminalità organizzata (Anbsc), sono12.480 i beni sottratti alla mafia e restituitialla collettività. Il patrimonio è costituitoda 11.604 immobili e 876 imprese. Aquesti vanno aggiunti le cifre dei benidestinabili: 130 mila unità, di cui circa 17mila classificate come sequestrate, 52.010come confiscate e 23.692;

l’articolo 18 del disegno di legge inesame, al comma 4 (modifica l’articolo 48del decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159) prevede che la destinazione, l’as-segnazione e l’utilizzazione dei beni con-fiscati sono soggette a pubblicità nei sitiinternet dell’Agenzia e dell’ente utilizza-tore o assegnatario, ai sensi del decretolegislativo 14 marzo 2013, n. 33, articoli 6e 7. È assolutamente necessario valoriz-zare il tema della trasparenza e del mo-nitoraggio, da parte delle istituzioni, su unpatrimonio di così grande valore che deveessere restituito alla collettività. A oggi leinformazioni sui beni confiscati per i reatidi mafia sono poco aggiornate e comunqueframmentate o incomplete,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di assicurare inprovvedimenti successivi che la pubblica-zione dei beni confiscati prevista nel di-segno di legge in esame, si inserisca nel-l’ambito della realizzazione di una veraanagrafe dei beni confiscati, in modo daindividuare, censire ed aggiornare l’in-

sieme dei beni sequestrati o confiscati alleorganizzazioni mafiose, garantendo a tuttii cittadini la giusta conoscenza delle ca-ratteristiche, dei dati e dei progetti riguar-danti il loro utilizzo.

9/1039-B/8. Galgano, Monchiero, Molea,Catalano, Menorello, Mucci, Palese.

La Camera,

premesso che:

in sede di esame del disegno dilegge recante modifiche al codice delleleggi antimafia e delle misure di preven-zione, di cui al decreto legislativo 6 set-tembre 2011, n. 159, al codice penale ealle norme di attuazione, di coordina-mento e transitorie del codice di proce-dura penale e altre disposizioni nonchédelega al Governo per la tutela del lavoronelle aziende sequestrate e confiscate;

il disegno di legge in esame ècomposto da 38 articoli suddivisi in settecapi, e riforma la disciplina delle misuredi prevenzione personali e patrimoniali;l’amministrazione, gestione e destinazionedi beni sequestrati e confiscati, con par-ticolare riferimento alla tutela dei terzi edai rapporti con le procedure concorsuali;l’Agenzia nazionale per l’amministrazionee la destinazione dei beni sequestrati econfiscati alla criminalità organizzata;

secondo i dati dell’Agenzia nazio-nale per i beni sequestrati e confiscati allacriminalità organizzata (Anbsc), sono12.480 i beni sottratti alla mafia e restituitialla collettività. Il patrimonio è costituitoda 11.604 immobili e 876 imprese. Aquesti vanno aggiunti le cifre dei benidestinabili: 130mila unità, di cui circa17mila classificate come sequestrate,52.010 come confiscate e 23.692;

l’articolo 18 del disegno di legge inesame, al comma 4 (modifica l’articolo 48del decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159) prevede che la destinazione, l’as-segnazione e l’utilizzazione dei beni con-fiscati sono soggette a pubblicità nei sitiinternet dell’Agenzia e dell’ente utilizza-

Atti Parlamentari — 62 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

tore o assegnatario, ai sensi del decretolegislativo 14 marzo 2013, n. 33, articoli 6e 7. È assolutamente necessario valoriz-zare il tema della trasparenza e del mo-nitoraggio, da parte delle istituzioni, su unpatrimonio di così grande valore che deveessere restituito alla collettività. A oggi leinformazioni sui beni confiscati per i reatidi mafia sono poco aggiornate e comunqueframmentate o incomplete,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, salvo i limiti difinanza pubblica, di assicurare in provvedi-menti successivi che la pubblicazione deibeni confiscati prevista nel disegno di leggein esame, si inserisca nell’ambito della rea-lizzazione di una vera anagrafe dei beniconfiscati, in modo da individuare, censireed aggiornare l’insieme dei beni sequestratio confiscati alle organizzazioni mafiose, ga-rantendo a tutti i cittadini la giusta cono-scenza delle caratteristiche, dei dati e deiprogetti riguardanti il loro utilizzo.

9/1039-B/8. (Testo modificato nel corsodella seduta) Galgano, Monchiero, Mo-lea, Catalano, Menorello, Mucci, Palese.

La Camera,

premesso che:

secondo attendibili stime, in Italial’economia criminale produce 137 miliardidi volume di affari e 100 miliardi di utili,sommata all’economia sommersa vale ol-tre il 10 per cento del Pil nazionale,mentre la corruzione costa ogni anno alPaese 60 miliardi;

la lotta alle mafie e alla corruzione,che inquinano interi settori dell’economia edella società, è pertanto un fronte decisivoper il rinnovamento e il rilancio del Paese;

un’efficace lotta alle mafie si avvaledel concorso di azioni diverse, e in questosenso il sequestro, la confisca e l’utilizzo afini sociali di patrimoni e beni frutto diattività illecite, previsti dalla legge n. 109del 1996, si sono rivelati uno strumento distraordinaria utilità;

l’attuazione della Legge n. 109 evi-denzia però anche ritardi e lentezze bu-

rocratiche che rischiano di inficiarne l’ef-ficacia, con la conseguenza che spesso ibeni sequestrati o confiscati, anziché es-sere valorizzati, finiscono per deperirenell’incuria;

il problema è ancor più evidentequando il sequestro e la confisca riguar-dano attività imprenditoriali che dannolavoro a decine di cittadini incolpevoli:spesso queste aziende, dopo che sono stateposte in amministrazione giudiziaria, in-contrano gravi difficoltà e il 90 per centodi esse finisce per fallire;

la proposta di legge A.C. 1039-B sipropone di dare maggiore efficacia alle mi-sure di sequestro e confisca dei patrimoni edei beni frutto di attività illecite, con l’o-biettivo di superare le attuali criticità, ga-rantire una gestione di tali beni improntataa criteri di efficienza ed economicità;

il medesimo provvedimento af-fronta in modo specifico il tema dell’am-ministrazione giudiziaria e della gestionedelle aziende e delle attività produttivesequestrate o confiscate, introducendostrumenti destinati a sostenerle nel loropercorso di emersione alla legalità e cre-azione di nuova e buona occupazione;

l’articolo 34 della proposta di leggeA.C. 1039-B delega il Governo ad adottarenorme a tutela dei lavoratori nelle impresesequestrate e confiscate soggette ad am-ministrazione giudiziaria attraverso mi-sure che favoriscano l’emersione del la-voro irregolare, il contrasto dell’interme-diazione illecita, l’accesso all’integrazionesalariale e agli ammortizzatori sociali,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere –previo parere favorevole dell’amministra-tore giudiziario e verifica dei requisiti dilegge, della regolarità delle scritture con-tabili e delle modalità di gestione – spe-cifiche agevolazioni per aziende seque-strate o confiscate nelle quali i lavoratorisi associno in cooperativa allo scopo dirilevare l’impresa e garantire continuitàall’attività produttiva.

9/1039-B/9. Beni.

Atti Parlamentari — 63 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

La Camera,

premesso che:

secondo attendibili stime, in Italial’economia criminale produce 137 miliardidi volume di affari e 100 miliardi di utili,sommata all’economia sommersa vale ol-tre il 10 per cento del Pil nazionale,mentre la corruzione costa ogni anno alPaese 60 miliardi;

la lotta alle mafie e alla corruzione,che inquinano interi settori dell’economia edella società, è pertanto un fronte decisivoper il rinnovamento e il rilancio del Paese;

un’efficace lotta alle mafie si avvaledel concorso di azioni diverse, e in questosenso il sequestro, la confisca e l’utilizzo afini sociali di patrimoni e beni frutto diattività illecite, previsti dalla legge n. 109del 1996, si sono rivelati uno strumento distraordinaria utilità;

l’attuazione della Legge n. 109 evi-denzia però anche ritardi e lentezze bu-rocratiche che rischiano di inficiarne l’ef-ficacia, con la conseguenza che spesso ibeni sequestrati o confiscati, anziché es-sere valorizzati, finiscono per deperirenell’incuria;

il problema è ancor più evidentequando il sequestro e la confisca riguar-dano attività imprenditoriali che dannolavoro a decine di cittadini incolpevoli:spesso queste aziende, dopo che sono stateposte in amministrazione giudiziaria, in-contrano gravi difficoltà e il 90 per centodi esse finisce per fallire;

la proposta di legge A.C. 1039-B sipropone di dare maggiore efficacia alle mi-sure di sequestro e confisca dei patrimoni edei beni frutto di attività illecite, con l’o-biettivo di superare le attuali criticità, ga-rantire una gestione di tali beni improntataa criteri di efficienza ed economicità;

il medesimo provvedimento af-fronta in modo specifico il tema dell’am-ministrazione giudiziaria e della gestionedelle aziende e delle attività produttivesequestrate o confiscate, introducendostrumenti destinati a sostenerle nel loropercorso di emersione alla legalità e cre-azione di nuova e buona occupazione;

l’articolo 34 della proposta di leggeA.C. 1039-B delega il Governo ad adottarenorme a tutela dei lavoratori nelle impresesequestrate e confiscate soggette ad am-ministrazione giudiziaria attraverso mi-sure che favoriscano l’emersione del la-voro irregolare, il contrasto dell’interme-diazione illecita, l’accesso all’integrazionesalariale e agli ammortizzatori sociali,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, salvo i limiti difinanza pubblica, di prevedere – previoparere favorevole dell’amministratore giu-diziario e verifica dei requisiti di legge,della regolarità delle scritture contabili edelle modalità di gestione – specificheagevolazioni per aziende sequestrate oconfiscate nelle quali i lavoratori si asso-cino in cooperativa allo scopo di rilevarel’impresa e garantire continuità all’attivitàproduttiva.

9/1039-B/9. (Testo modificato nel corsodella seduta) Beni.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento presenta diversielementi di pregio, frutto della esperienzamaturata e delle criticità riscontrate neiprimi anni di applicazione del Codiceantimafia;

ulteriore elemento di pregio delprovvedimento è rappresentato dall’istitu-zione, ex articolo 41-ter, di un tavolopermanente di confronto cui partecipanole organizzazioni sindacali e datorialimaggiormente rappresentative, con la spe-cifica finalità di coinvolgere quei soggettiportatori di interessi diffusi che possonosicuramente contribuire al superamento diuna altra criticità emersa in questi ultimianni, rappresentata dall’emersione del la-voro nero cui spesso fanno ricorso leaziende assoggettate a sequestro,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere neiprossimi interventi legislativi la conces-sione di sgravi contributivi finalizzati al-l’emersione e alla regolarizzazione dei « la-

Atti Parlamentari — 64 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

voratori in nero » per quelle aziende se-questrate o confiscate ovvero le coopera-tive che le hanno rilevate.

9/1039-B/10. Mucci, Palese.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento presenta diversielementi di pregio, frutto della esperienzamaturata e delle criticità riscontrate neiprimi anni di applicazione del Codiceantimafia;

ulteriore elemento di pregio delprovvedimento è rappresentato dall’istitu-zione, ex articolo 41-ter, di un tavolopermanente di confronto cui partecipanole organizzazioni sindacali e datorialimaggiormente rappresentative, con la spe-cifica finalità di coinvolgere quei soggettiportatori di interessi diffusi che possonosicuramente contribuire al superamento diuna altra criticità emersa in questi ultimianni, rappresentata dall’emersione del la-voro nero cui spesso fanno ricorso leaziende assoggettate a sequestro,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, salvo i limiti difinanza pubblica, di prevedere nei pros-simi interventi legislativi la concessione disgravi contributivi finalizzati all’emersionee alla regolarizzazione dei « lavoratori innero » per quelle aziende sequestrate oconfiscate ovvero le cooperative che lehanno rilevate.

9/1039-B/10. (Testo modificato nel corsodella seduta) Mucci, Palese.

La Camera,

premesso che:

la presente proposta di legge, recail titolo: « Modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitorie

del codice di procedura penale e altredisposizioni. Delega al Governo per latutela del lavoro nelle aziende sequestratee confiscate »;

come dimostrano anche recenti in-chieste, si è assistito ad una evoluzionedelle mafie tradizionali e ad una accen-tuata propensione all’espansione in aree dimaggiore sviluppo rispetto ai territori dielezione;

le Forze dell’Ordine sono giornal-mente assorbite su tutto il territorio na-zionale nel costante sforzo di contrastarei fenomeni criminali di stampo mafiosononostante troppo spesso risultino carenzesia di organico che di strumenti messi aloro disposizione nella lotta a tali feno-meni,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di assumere, nellesedi opportune, le necessarie misure perun progressivo potenziamento e consoli-damento degli strumenti finanziari previstiin favore delle dotazioni economiche fina-lizzate al contrasto alla criminalità, conparticolare riferimento a quella di stampomafioso, con particolare riferimento aglistanziamenti destinati alle Forze di poliziae alle retribuzioni del personale del com-parto della sicurezza e dell’ordine pub-blico.

9/1039-B/11. Gregorio Fontana, Sisto,Palese.

La Camera,

premesso che:

la presente proposta di legge, recail titolo: « Modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni. Delega al Governo per latutela del lavoro nelle aziende sequestratee confiscate »;

Atti Parlamentari — 65 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

come dimostrano anche recenti in-chieste, si è assistito ad una evoluzionedelle mafie tradizionali e ad una accen-tuata propensione all’espansione in aree dimaggiore sviluppo rispetto ai territori dielezione;

le Forze dell’Ordine sono giornal-mente assorbite su tutto il territorio na-zionale nel costante sforzo di contrastarei fenomeni criminali di stampo mafiosononostante troppo spesso risultino carenzesia di organico che di strumenti messi aloro disposizione nella lotta a tali feno-meni,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, salvo i limiti difinanza pubblica, di assumere, nelle sediopportune, le necessarie misure per unprogressivo potenziamento e consolida-mento degli strumenti finanziari previstiin favore delle dotazioni economiche fina-lizzate al contrasto alla criminalità, conparticolare riferimento a quella di stampomafioso, con particolare riferimento aglistanziamenti destinati alle Forze di poliziae alle retribuzioni del personale del com-parto della sicurezza e dell’ordine pub-blico.

9/1039-B/11. (Testo modificato nel corsodella seduta) Gregorio Fontana, Sisto,Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 17 modifica l’articolo 43del decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159 stabilendo che all’esito della pro-cedura di gestione dei beni confiscati esequestrati, e comunque dopo il provve-dimento di confisca di primo grado, entrosessanta giorni dal deposito, l’amministra-tore giudiziario presenta al giudice dele-gato il conto della gestione;

il comma 2 dell’articolo 43 deldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, non modificato dal presente prov-

vedimento, stabilisce che il conto dellagestione dei beni confiscati espone inmodo completo e analitico le modalità e irisultati della gestione e contiene, tra l’al-tro, l’indicazione delle somme pagate eriscosse, la descrizione analitica dei cespitie il saldo finale. Al conto sono allegati idocumenti giustificativi, le relazioni perio-diche sull’amministrazione e il registrodelle operazioni effettuate,

impegna il Governo

ad assumere le necessarie iniziative perassicurare la piena trasparenza e conosci-bilità di tutte le informazioni riguardantila gestione dei beni confiscati e sequestratie della relativa documentazione.

9/1039-B/12. Mazziotti Di Celso, Palese.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

l’articolo 48 disciplina per la desti-nazione dei beni e delle somme dopo laconfisca, in particolare, per quanto ri-guarda i beni immobili, il comma 3 pre-vede quanto segue:

« 3. I beni immobili sono:

mantenuti al patrimonio dello Statoper finalità di giustizia, di ordine pubblicoe di protezione civile e, ove idonei, ancheper altri usi governativi o pubblici con-nessi allo svolgimento delle attività istitu-zionali di amministrazioni statali, agenziefiscali, università statali, enti pubblici e

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

istituzioni culturali di rilevante interesse,salvo che si debba procedere alla venditadegli stessi finalizzata al risarcimento dellevittime dei reati di tipo mafioso;

mantenuti al patrimonio dello Statoe, previa autorizzazione del Presidente delConsiglio, utilizzati dall’Agenzia per fina-lità economiche;

trasferiti per finalità istituzionali osociali ovvero economiche, con vincolo direimpiego dei proventi per finalità sociali,in via prioritaria al patrimonio del co-mune ove l’immobile è sito ovvero alpatrimonio della provincia o della regione.Gli enti territoriali, anche consorziandosio attraverso associazioni, possono ammi-nistrare direttamente il bene o, sulla basedi apposita convenzione, assegnarlo inconcessione, a titolo gratuito e nel rispettodei principi di trasparenza, adeguata pub-blicità e parità di trattamento, a comunitàanche giovanili, ad enti, ad associazionimaggiormente rappresentative degli entilocali, ad organizzazioni di volontariato dicui alla legge 11 agosto 1991 n. 266 acooperative sociali di cui alla legge 8novembre 1991 n. 381 o a comunità te-rapeutiche e centri di recupero e cura ditossicodipendenti di cui al decreto delPresidente della Repubblica n. 309 del1990 nonché ad associazioni di protezioneambientale riconosciute ai sensi dell’arti-colo 13 legge 8 luglio 1986 n. 349 esuccessive modificazioni, ad altre tipologiedi cooperative purché a mutualità preva-lente, fermo restando il requisito dellamancanza dello scopo di lucro »;

la medesima norma impone aglienti territoriali il rispetto dei principi ditrasparenza, adeguata pubblicità e paritàdi trattamento per assegnazione in con-cessione a titolo gratuito dei beni allecomunità o associazioni sopra indicate;

l’articolo 48 è stato inoltre inte-grato con la previsione di un’assegnazionediretta da parte dell’Agenzia, a titolo gra-tuito, alle associazioni indicate al comma3 lettera c), sempre nel rispetto dei prin-cipi di trasparenza, adeguata pubblicità eparità di trattamento;

tanto premesso, l’anticipazione allafase del sequestro della disciplina comesopra indicata attuata con la modificadell’articolo 40 comma 3-ter comodato dibeni immobili ai soggetti previsti dall’ar-ticolo 48, comma 3, lettera c) cioè « acomunità anche giovanili, ad enti, ad as-sociazioni maggiormente rappresentativedegli enti locali, ad organizzazioni di vo-lontariato di cui alla legge 11 agosto 1991n. 266 a cooperative sociali di cui allalegge 8 novembre 1991 n. 381 o a comu-nità terapeutiche e centri di recupero ecura di tossicodipendenti di cui al decretodel Presidente della Repubblica n. 309 del1990 nonché ad associazioni di protezioneambientale riconosciute ai sensi dell’arti-colo 13, legge 8 luglio 1986 n. 349 esuccessive modificazioni, ad altre tipologiedi cooperative, purché a mutualità preva-lente, fermo restando il requisito dellamancanza dello scopo di lucro » e dell’ar-ticolo 40 comma 5-bis che, in favore deimedesimi enti o associazioni, consentel’affidamento dei beni mobili, ancheiscritti in pubblici registri, non è condivi-sibile poiché sottrae ingiustificatamenteallo Stato e alla procedura disponibilitàche potrebbero essere utilizzate per lavalorizzazione del bene stesso per la mi-gliore destinazione;

in altri termini, per i beni immobilisi prevede in via prioritaria di concederliin comodato ai soggetti previsti nell’arti-colo 48 comma 3 lettera c) rinunciandoalla locazione o all’indennità normalmenteprevista a vantaggio della procedura;

per i beni mobili anche registrati siequiparano i soggetti previsti nell’articolo48 comma 3 lettera c), comunque portatoridi autonomi interessi, non esclusivamentepubblici, agli organi di polizia e del Corponazionale dei vigili del fuoco ai qualivengono affidati per impiego in attivitàistituzionali o esigenze di polizia giudizia-ria, vengono equiparati all’Agenzia o aglienti pubblici, enti territoriali ai quali sonoaffidati per finalità di giustizia, di soccorsopubblico, di protezione civile o di tutelaambientale;

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a differenza di quanto previsto al-l’articolo 48 per i casi di assegnazionediretta di beni confiscati, la disciplinadettata dall’articolo 40 comma 3-ter e5-bis, relativa alla fase del sequestro, nonfa riferimento alle modalità di assegna-zione e/o di affidamento di beni immobilio di mobili anche registrati ai soggettiprevisti nell’articolo 48 comma 3 lettera c)né vi è esplicito riferimento al rispetto deiprincipi di trasparenza, adeguata pubbli-cità e parità di trattamento,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, mediante qualun-que provvedimento di competenza, di pre-vedere una disciplina dettagliata delle pro-cedure di assegnazione nel rispetto deiprincipi di trasparenza, adeguata pubbli-cità e parità di trattamento.

9/1039-B/13. Colletti.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

l’articolo 13 della proposta di leggeinterviene sulle norme del Codice antima-fia che definiscono i criteri per la sceltadegli amministratori giudiziari dei benisequestrati e regolano gli adempimenticonnessi alla cessazione del loro incarico.Sono introdotte nell’articolo 35 del Codiceun complesso di disposizioni che mira asuperare le difficoltà connesse alla man-cata operatività dell’Albo degli ammini-

stratori giudiziari, nonostante l’adozionedel decreto ministeriale attuativo del 2013(v. ultra);

il comma 1 dell’articolo – rece-pendo una prassi giudiziaria già esistente– modifica l’articolo 35 del Codice sullanomina e revoca dell’amministratore giu-diziario prevedendo che: qualora la ge-stione dei beni in sequestro sia partico-larmente complessa, il tribunale può no-minare più amministratori giudiziari,eventualmente stabilendo se possono ope-rare disgiuntamente;

l’impugnativa degli atti dell’ammi-nistratore giudiziario presenta diverseaporie. Non si distingue infatti tra gli attiautorizzati dal giudice delegato e quellinon autorizzati;

non si spiega, in ogni caso, come esoprattutto in che termini si possa pro-porre reclamo al giudice delegato avversoun atto dell’amministratore, già autoriz-zato dallo stesso giudice delegato cui sirivolge il reclamo; non si stabilisce daquando decorre il termine per proporre ilreclamo, né come la parte debba o possaaverne conoscenza;

le complesse questioni interpreta-tive che ne derivano possono essere fontedi incertezza applicativa e di prassi inco-erenti o dissonanti;

si evidenzia che gli atti reclamabilisono quelli che non siano stati autorizzatidal giudice delegato, pur essendo taleautorizzazione richiesta dalla regolamen-tazione vigente; non vi sarebbe motivo diimpugnare un atto la cui conformità alegge sia stata valutata dal giudice dele-gato;

poiché gli atti di gestione non de-vono essere comunicati alle parti, nonessendo stata prevista alcuna norma cheimponga tali comunicazioni, il terminedecorrerà dal momento in cui la parteabbia avuto effettiva conoscenza dell’attocompiuto;

l’articolo 35 del codice antimafia, alcomma 7, prevede che « In caso di grave

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irregolarità o di incapacità il tribunale, suproposta del giudice delegato, dell’Agenziao d’ufficio, può disporre in ogni tempo larevoca dell’amministratore giudiziario,previa audizione dello stesso. Nei con-fronti dei coadiutori la revoca è dispostadalla stessa Agenzia »,

impegna il Governo

nel primo provvedimento utile a prevederesanzioni specifiche, diverse da quelle di-sciplinari, in presenza di reati compiutidagli amministratori giudiziari.

9/1039-B/14. Ferraresi, Sarti.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

nell’articolo 1 del testo in esame, lemisure di prevenzione personali e patri-moniali possono essere applicate nei con-fronti degli indiziati di associazione adelinquere (articolo 416 del codice penale)finalizzata alla commissione di taluno deiseguenti delitti contro la pubblica ammi-nistrazione: peculato (articolo 314, primocomma), peculato mediante profitto del-l’errore altrui (articolo 316), malversa-zione a danno dello Stato (articolo 316-bis), indebita percezione di erogazioni adanno dello Stato (articolo 316-ter), con-cussione (articolo 317), le diverse ipotesi dicorruzione (articoli 318, 319, 319-ter, 320,321, 322, 322-bis), induzione indebita adare o promettere utilità (319-quater). Sitratta, sostanzialmente, dello stesso cata-

logo di reati contro la pubblica ammini-strazione alla cui condanna consegue laconfisca allargata di cui all’articolo 12-sexies del decreto-legge n. 306 del 1992;

è fuorviante affermare che in talmodo si applica ad un cosiddetto « collettobianco » la normativa prevista per i ma-fiosi, in quanto chi commette delitti controla pubblica amministrazione è un « por-tatore » della cosiddetta pericolosità so-ciale ai sensi dell’articolo 1 del decretolegislativo n. 159 del 2011, in quanto daritenersi, sulla base di elementi di fatto,abitualmente dedito a traffici delittuosi,ovvero soggetto che, per la condotta ed iltenore di vita, debba ritenersi, sulla basedi elementi di fatto, che viva abitualmente,anche in parte, con i proventi di attivitàdelittuose. Solo la visione organica fornitadal sistema di prevenzione consente dievidenziare la sistematicità e l’abitualità ditali condotte, che così collegate ed inter-connesse con fatti per cui è intervenutol’accertamento penale decretano la peri-colosità sociale anche dei cosiddetti collettibianchi. Occorre pertanto che gli stru-menti di contenimento della pericolositàsociale siano capaci di colpire anche taliricchezze illecite, a prescindere dal tipo diattività delittuosa di provenienza;

l’obiettivo della prevenzione, per-ciò, è divenuto non solo e non tanto quellodi contenere la pericolosità di un soggetto,quanto piuttosto quello di neutralizzarlaprivandolo delle ricchezze accumulate il-lecitamente, ed immettere nuovamente talibeni nel circuito economico sano;

occorre quanto prima integrare lanormativa esistente prevedendo l’esten-sione dell’ambito soggettivo di applica-zione delle misure di prevenzione, ricom-prendendovi anche il reato di abuso d’uf-ficio,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi del prov-vedimento anche al fine di provvedere, nelprimo provvedimento utile, l’estensione

Atti Parlamentari — 69 — Camera dei Deputati

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dell’ambito soggettivo di applicazione dellemisure di prevenzione, ricomprendendovianche il reato di abuso d’ufficio.

9/1039-B/15. Bonafede.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

l’articolo 29 della proposta di leggeprevede la disciplina dell’Agenzia nazio-nale e nella modifica dell’articolo 111 delcodice antimafia prevede che agli organidell’Agenzia nazionale (Direttore, Consigliodirettivo e Collegio dei revisori) è aggiuntoil « Comitato consultivo di indirizzo », pre-sieduto dal Direttore dell’agenzia e nomi-nato con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri. Il nuovo organo dell’A-genzia esprime una serie specifica di pa-reri motivati e può presentare proposte;

a seguito di una integrazione in-trodotta dal Senato si prevede una verificacontinua e sistematica della conformitàdell’utilizzo dei beni ai relativi provvedi-menti di assegnazione e destinazione sep-pur quale organo consultivo e non deci-sionale, si ritiene che il Comitato in esamenon possa e non debba occuparsi di tuttigli « affari » dell’Agenzia, sia per ragioni diriservatezza sulle quali sovente il ConsiglioDirettivo è chiamato ad esprimersi sia perla propria composizione non interamente« istituzionale », che potrebbe in ipotesi far

profilare situazioni di conflitto di interessidi taluno dei componenti,

impegna il Governo

alla luce di quanto espresso nelle pre-messe, a monitorare gli effetti applicatividella disciplina citata in premessa al finedi adottare ulteriori iniziative normativevolte a escludere il parere del Comitatoconsultivo di indirizzo, i cui componentipotrebbero avere non pochi interessi nelladestinazione dei beni confiscati quando,l’Agenzia, con delibera del Consiglio diret-tivo: emana le linee guida interne cheintende seguire sia per fornire ausilioall’autorità giudiziaria, sia per stabilire ladestinazione dei beni confiscati; indica, inrelazione ai beni aziendali, gli interventinecessari per salvaguardare il manteni-mento del valore patrimoniale e i livellioccupazionali e, in relazione, ai beni im-mobili, gli interventi utili per incremen-tarne la redditività e per agevolare la loroeventuale devoluzione allo Stato liberi dapesi e oneri, anche prevedendo un’asse-gnazione provvisoria ai sensi dell’articolo110, comma 2, lettera b).

9/1039-B/16. Dadone.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

l’articolo 29 della proposta di leggeprevede la disciplina dell’Agenzia nazio-nale e nella modifica dell’articolo 111 delcodice antimafia prevede che agli organidell’Agenzia nazionale (Direttore, Consigliodirettivo e Collegio dei revisori) è aggiuntoil « Comitato consultivo di indirizzo », pre-

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sieduto dal Direttore dell’agenzia e nomi-nato con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri. Il nuovo organo dell’A-genzia esprime una serie specifica di pa-reri motivati e può presentare proposte; ilComitato è composto: da rappresentantidei Ministeri (sviluppo economico; lavoro;istruzione), di regioni e comuni, delleassociazioni del terzo settore, delle asso-ciazioni sindacali più rappresentative alivello nazionale, delle cooperative, delleassociazioni dei datori di lavoro, da unesperto in politica di coesione territoriale(designato dal Dipartimento per le politi-che di coesione), da un responsabile deifondi del Programma operativo nazionale« sicurezza » (designato dal Ministro del-l’interno);

appare superflua l’istituzione di unComitato consultivo e di indirizzo all’in-terno dell’Agenzia, organo pensato come« laboratorio propulsivo per il concretoperseguimento delle finalità istituzionali didestinazione sociale dei beni sequestrati econfiscati » e che sarebbe chiamato (arti-colo 112, comma 5) a svolgere importantifunzioni (tra le quali la formulazione dipareri su tutti gli atti di competenza delConsiglio Direttivo dell’ANBSC);

seppur quale organo consultivo enon decisionale, si ritiene che il Comitatoin esame non possa e non debba occuparsidi tutti gli « affari » dell’Agenzia, sia perragioni di riservatezza sulle quali soventeil Consiglio Direttivo è chiamato ad espri-mersi sia per la propria composizione noninteramente « istituzionale », che potrebbein ipotesi far profilare situazioni di con-flitto di interessi di taluno dei componenti;

in effetti, se la finalità di taleorganismo è quella di far perseguireconcretamente la destinazione sociale deibeni sequestrati e confiscati, si ritieneche la stessa possa essere ben conseguitaapprontando degli strumenti organizzatividiversi (ad esempio coinvolgendo diretta-mente i rappresentati delle PubblicheAmministrazioni al l’interno del ConsiglioDirettivo dell’ANBSC, auspicabilmente fa-cendovi partecipare anche un magistrato

della Corte dei conti nonché convogliandoall’interno dei « Tavoli Prefettizi perma-nenti », istituiti a norma dell’articolo 41-ter, le proposte per la « migliore desti-nazione » provenienti dai soggetti nonrappresentativi delle Pubbliche Ammini-strazioni),

impegna il Governo

alla luce di quanto espresso nelle premessea monitorare gli effetti applicativi delladisposizione ivi citata, al fine di adottareulteriori iniziative normative volte a esclu-dere il parere del Comitato consultivo diindirizzo, i cui componenti potrebberoavere non pochi interessi nella destina-zione dei beni confiscati.

9/1039-B/17. Sarti.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

l’articolo 29 della proposta di leggeprevede la disciplina dell’Agenzia nazio-nale e nella modifica dell’articolo 111 delcodice antimafia prevede che agli organidell’Agenzia nazionale (Direttore, Consigliodirettivo e Collegio dei revisori) è aggiuntoil « Comitato consultivo di indirizzo », pre-sieduto dal Direttore dell’agenzia e nomi-nato con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri. Il nuovo organo dell’A-genzia esprime una serie specifica di pa-reri motivati e può presentare proposte;

Atti Parlamentari — 71 — Camera dei Deputati

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a seguito di una integrazione in-trodotta dal Senato si prevede una verificacontinua e sistematica della conformitàdell’utilizzo dei beni ai relativi provvedi-menti di assegnazione e destinazione sep-pur quale organo consultivo e non deci-sionale, si ritiene che il Comitato in esamenon possa e non debba occuparsi di tuttigli « affari » dell’Agenzia, sia per ragioni diriservatezza sulle quali sovente il ConsiglioDirettivo è chiamato ad esprimersi sia perla propria composizione non interamente« istituzionale », che potrebbe in ipotesi farprofilare situazioni di conflitto di interessidi taluno dei componenti,

impegna il Governo

alla luce di quanto espresso nelle pre-messe, a monitorare gli effetti applicatividella disposizione ivi citata al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a escludere il parere del Comitatoconsultivo di indirizzo, i cui componentipotrebbero avere non pochi interessi nelladestinazione dei beni confiscati quandol’Agenzia, con delibera del Consiglio diret-tivo, sottoscrive convenzioni e protocollicon pubbliche amministrazioni, regioni,enti locali, ordini professionali, enti eassociazioni per le finalità del presenteprocedimento.

9/1039-B/18. D’Ambrosio.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

l’articolo 29 della proposta di leggeprevede la disciplina dell’Agenzia nazio-nale e nella modifica dell’articolo 111 delcodice antimafia prevede che agli organidell’Agenzia nazionale (Direttore, Consigliodirettivo e Collegio dei revisori) è aggiuntoil « Comitato consultivo di indirizzo », pre-sieduto dal Direttore dell’agenzia e nomi-nato con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri. Il nuovo organo dell’A-genzia esprime una serie specifica di pa-reri motivati e può presentare proposte;

a seguito di una integrazione in-trodotta dal Senato si prevede una verificacontinua e sistematica della conformitàdell’utilizzo dei beni ai relativi provvedi-menti di assegnazione e destinazione;

seppur quale organo consultivo enon decisionale, si ritiene che il Comitatoin esame non possa e non debba occuparsidi tutti gli « affari » dell’Agenzia, sia perragioni di riservatezza sulle quali soventeil Consiglio Direttivo è chiamato ad espri-mersi sia per la propria composizione noninteramente « istituzionale », che potrebbein ipotesi far profilare situazioni di con-flitto di interessi di taluno dei componenti,

impegna il Governo

alla luce di quanto espresso nelle pre-messe, a monitorare gli effetti applicatividella disposizione ivi citata, al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a escludere il parere del Comitatoconsultivo di indirizzo, i cui componentipotrebbero avere non pochi interessi nelladestinazione dei beni confiscati quandol’Agenzia, con delibera del Consiglio diret-tivo, approva il bilancio preventivo e ilconto consuntivo.

9/1039-B/19. Cecconi.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-

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cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

l’articolo 29 della proposta di leggeprevede la disciplina dell’Agenzia nazio-nale e nella modifica dell’articolo 111 delcodice antimafia prevede che agli organidell’Agenzia nazionale (Direttore, Consigliodirettivo e Collegio dei revisori) è aggiuntoil « Comitato consultivo di indirizzo », pre-sieduto dal Direttore dell’agenzia e nomi-nato con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri. Il nuovo organo dell’A-genzia esprime una serie specifica di pa-reri motivati e può presentare proposte;

a seguito di una integrazione in-trodotta dal Senato si prevede una verificacontinua e sistematica della conformitàdell’utilizzo dei beni ai relativi provvedi-menti di assegnazione e destinazione;

seppur quale organo consultivo enon decisionale, si ritiene che il Comitatoin esame non possa e non debba occuparsidi tutti gli « affari » dell’Agenzia, sia perragioni di riservatezza sulle quali soventeil Consiglio Direttivo è chiamato ad espri-mersi sia per la propria composizione noninteramente « istituzionale », che potrebbein ipotesi far profilare situazioni di con-flitto di interessi di taluno dei componenti,

impegna il Governo

alla luce di quanto espresso nelle pre-messe, a monitorare gli effetti applicatividella disposizione ivi citata, al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a escludere il parere del Comitatoconsultivo di indirizzo, i cui componentipotrebbero avere non pochi interessi nelladestinazione dei beni confiscati quandol’Agenzia, con delibera del Consiglio diret-

tivo predispone protocolli operativi subase nazionale per concordare con l’As-sociazione bancaria italiana (ABI) e con laBanca d’Italia modalità di rinegoziazionedei rapporti bancari già in essere con leaziende sequestrate o confiscate.

9/1039-B/20. Cozzolino.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

l’articolo 29 della proposta di legge,di riforma della disciplina dell’Agenzianazionale, è stato oggetto di significativemodifiche volte, in particolare, a poten-ziare le dotazioni organiche dell’ufficio e acoordinarne le disposizioni con le modi-fiche introdotte dalla riforma;

viene stabilito che l’Agenzia nazio-nale, per le attività di competenza, « siavvale » (nel testo vigente del Codice, taleavvalimento è discrezionale) delle prefet-ture territorialmente competenti. Il testoapprovato dal Senato demanda ad unsuccessivo decreto del Ministro dell’in-terno la definizione della composizione delnucleo di supporto alle attività connesse aibeni sequestrati e confiscati (nucleo la cuiistituzione è già prevista dal Codice) e ilrelativo contingente di personale in base acriteri flessibili che tengano conto delnumero dei beni oggetto di sequestro econfisca antimafia sul territorio di riferi-mento; si prevede, poi, che i prefetti, inbase alle linee guida adottate dal Consigliodirettivo dell’Agenzia nazionale, indivi-

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

duano enti e associazioni che partecipanocon propri rappresentanti all’attività delnucleo di supporto,

impegna il Governo

a valutare le modalità per pervenire ad unincremento delle dotazioni organiche del-l’amministrazione della giustizia, con par-ticolare riferimento a magistrati, cancel-lieri ed esperti informatici anche in rela-zione a quanto previsto dall’articolo 33 delprovvedimento.

9/1039-B/21. Businarolo.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altredisposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

l’articolo 13 del testo in esameinterviene sulle norme del Codice antima-fia che definiscono i criteri per la sceltadegli amministratori giudiziari dei benisequestrati e regolano gli adempimenticonnessi alla cessazione del loro incarico.Sono introdotte nell’articolo 35 del Codiceun complesso di disposizioni che mira asuperare le difficoltà connesse alla man-cata operatività dell’Albo degli ammini-stratori giudiziari;

l’individuazione dei criteri di no-mina degli amministratori giudiziari e deicoadiutori viene demandata ad un succes-sivo decreto del Ministro della giustizia (diconcerto con il Ministro dell’interno e conil Ministro dello sviluppo economico) chedeve tenere conto del numero degli inca-

richi aziendali in corso, comunque nonsuperiore a tre. A tale decreto è, altresì,demandata l’individuazione dei casi in cuiè vietato il cumulo degli incarichi contrad-distinti dalla particolare complessità o dal-l’eccezionalità del valore del patrimonioimmobiliare da amministrare. L’ammini-stratore giudiziario è nominato con de-creto motivato e al momento della nominaè tenuto a comunicare al tribunale l’even-tuale titolarità di altri incarichi di analoganatura;

il nuovo comma 2-bis dell’articolo35 del codice antimafia precisa che l’in-carico di amministratore giudiziario diaziende sequestrate deve essere scelto frai soggetti iscritti nella nell’apposita sezionedi esperti in gestione aziendale dell’Albonazionale degli amministratori giudiziari;

al comma 2-ter dell’articolo 35 delCodice si prevede che l’amministratoregiudiziario può essere anche nominato trail personale dipendente dell’Agenzia na-zionale,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di fissare, nell’am-bito del decreto del Ministro della giustiziadi cui all’articolo 13, comma 2, della leggein esame, specifici criteri volti ad accertareil possesso, da parte dei soggetti autoriz-zati ad essere nominati amministratorigiudiziari, di puntuali competenze e co-noscenze manageriali e di pregresse espe-rienze professionali.

9/1039-B/22. Agostinelli.

La Camera,

esaminata la proposta di legge AttoCamera n. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B, approvata in un testo unifi-cato dalla Camera e modificata dal Senato,recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, dicui al decreto legislativo 6 settembre 2011,n. 159, al codice penale e alle norme diattuazione, di coordinamento e transitoriedel codice di procedura penale e altre

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disposizioni, nonché una delega al Go-verno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate;

premesso che:

i testimoni di giustizia sono citta-dini che, di regola, nulla hanno a che farecon la criminalità e che decidono di for-nire il loro apporto alle indagini su unfatto-reato, spesso rispondendo ad un do-vere civico. Godono per questo di unaprotezione da parte dello Stato che –come per i pentiti – spazia dalle misure ditutela fisica allargata ai familiari, allemisure economiche e di reinserimento so-cio-lavorativo; la prassi ha, tuttavia, dimo-strato che spesso si tratta di soggetti la cuiidentità sociale è più sfumata: imprendi-tori stanchi di pagare il pizzo, soggettiusurati, ma anche parenti e affini dimafiosi che intendono recidere i contatticon l’organizzazione criminale. Secondoquanto emerge dalla prassi, ancora sonoesistenti grosse criticità dell’attuale legisla-zione: insufficiente definizione dello statusdel testimone; l’applicazione quasi genera-lizzata al testimone del solo programma diprotezione (che comporta lo sradicamentodel testimone dal luogo di residenza); ildeficit informativo sui suoi diritti doveri;l’inadeguatezza delle diverse misure assi-stenziali e di reinserimento socio-lavora-tivo; la condizione di isolamento del te-stimone derivante dalla mancanza di re-ferenti certi; la mancata previsione di untermine di durata delle misure. Le nume-rose problematiche applicative hanno fattoritenere « che il decreto-legge n. 8 del1991 non possa più costituire il substratonormativo entro cui inserire ulteriori mo-difiche alla disciplina dei testimoni digiustizia e che, invece, occorra una speci-fica legge destinata a tale peculiare figura,di cui il nostro ordinamento sebbene al-l’avanguardia nella legislazione antimafia,finora non si è dotata ». Anche per itestimoni di giustizia occorrono e sonoindispensabili misure quali: la personaliz-zazione e gradualità delle misure: in taleambito dare preferenza nell’adozione dimisure di tutela nella località di originerispetto al trasferimento in località pro-

tetta adottato col programma di prote-zione; la possibilità per il testimone digodere di misure di sostegno economicoanche nel luogo di residenza, in presenzadi riduzione della capacità di reddito (at-tualmente garantite dal solo programma diprotezione); l’introduzione di misure asalvaguardia dell’impresa del testimone;

per dare maggiori tutele sia dalpunto di vista fisico e quindi un poten-ziamento delle misure, sarebbe utile anchela scelta come regola, di cercare prima ditutto di proteggere il testimone nel luogoin cui abita e solo come extrema ratio diaffidarsi al sistema centrale di protezionee allo spostamento in luoghi protetti, conil cambio delle generalità, ma prima ditutto di cercare di invertire il paradigma e,quindi, di tutelare la persona che denuncianel luogo in cui abita; ancora: misure disostegno economico, perché nel momentoin cui magari si perde la propria impresao il proprio lavoro è necessario anche dareun sostegno economico a questi soggetti, ilreinserimento sociale e lavorativo,

impegna il Governo

ad integrare, col primo provvedimentoutile, le misure volte alla protezione per itestimoni di giustizia al fine della appli-cazione delle speciali misure di protezionedi cui agli articoli 9 e 13 del decreto-legge15 gennaio 1991, n. 8, convertito, conmodificazioni, dalla legge 15 marzo 1991,n. 82 anche a coloro che, in base asentenza, siano stati riconosciuti testimonidi giustizia.

9/1039-B/23. D’Uva.

La Camera,

in sede di esame del testo unificatodelle proposte di legge Gadda ed altri;d’iniziativa popolare; Garavini ed altri;Vecchio ed altri; Bindi ed altri; Bindi edaltri; Formisano: « Modifiche al codicedelle leggi antimafia e delle misure diprevenzione, di cui al decreto legislativo 6settembre 2011, n. 159, al codice penale e

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alle norme di attuazione, di coordina-mento e transitorie del codice di proce-dura penale e altre disposizioni. Delega alGoverno per la tutela del lavoro nelleaziende sequestrate e confiscate » (Appro-vate, in un testo unificato, dalla Camera emodificate dal Senato),

premesso che:

il provvedimento in esame, che ri-forma la disciplina delle misure di pre-venzione personali e patrimoniali, l’ammi-nistrazione, gestione e destinazione di benisequestrati e confiscati, con particolareriferimento alla tutela dei terzi ed airapporti con le procedure concorsuali,l’Agenzia nazionale per l’amministrazionee la destinazione dei beni sequestrati econfiscati alla criminalità organizzata,rappresenta il punto di arrivo di un lungoed articolato lavoro realizzata in entrambii rami del Parlamento, molto importante eatteso non solo da parte degli operatoridel settore ma anche dal vasto mondodell’associazionismo che si batte per lalegalità;

la approvazione definitiva della ri-forma in esame costituisce un importantetraguardo sul fronte del contrasto allemafie ed alla criminalità organizzata;

il provvedimento, intervenendo sulCodice Antimafia del 2011 di cui al De-creto legislativo 6 settembre 2011, n. 159,introduce misure molto importanti, misureche mettono ordine nel complesso sistemadelle misure di prevenzione, garantendoun processo giusto anche nella applica-zione delle medesime, valorizzando e ren-dendo più efficiente e forte l’Agenzia peri beni confiscati e sostiene le aziende saneconfiscate alla mafia, dando un messaggioimportante di legalità nonché di garanziaper i cittadini, i lavoratori e l’intero tes-suto sociale ed economico del nostro pa-ese;

il provvedimento in questione pre-vede anche l’ampliamento dei destinataridelle misure di prevenzione personali epatrimoniali agli indiziati del reato diassistenza agli associati e di associazione a

delinquere finalizzata a numerosi reaticontro la pubblica amministrazione e diterrorismo, assicura la trattazione priori-taria del procedimento di prevenzione pa-trimoniale, stabilisce il passaggio dellacompetenza per l’adozione delle misure diprevenzione dal tribunale del capoluogodella provincia al tribunale del distretto;istituisce, in sede distrettuale, sezioni ocollegi giudicanti specializzati per le mi-sure di prevenzione, introduce limiti dieccepibilità dell’incompetenza territorialee della competenza dell’organo proponentela misura; modifica la disciplina dellemisure di prevenzione e revisione quelladell’amministrazione giudiziaria, introduceuna dettagliata normativa per il controllogiudiziario dell’azienda per assicurare latrasparenza nella scelta degli amministra-tori giudiziari; dispone in tema di sgom-bero e liberazione di immobili sequestratie vara forme di sostegno volte a consentirela ripresa delle aziende sequestrate, la lorocontinuità produttiva e le misure a tuteladei lavoratori, revisiona la disciplina sullatutela dei terzi di buona fede e riorganizzae potenzia l’Agenzia nazionale per i beniconfiscati, con competenza nell’ammini-strazione e destinazione dei beni solo dallaconfisca di secondo grado; estende, infine,la cosiddetta confisca allargata e sua as-similazione alla disciplina della confisca diprevenzione antimafia,

impegna il Governo

in sede di prima applicazione della ri-forma del codice delle leggi antimafia edelle misure di prevenzione, nell’ambitodelle sue proprie prerogative, a mettere incampo tutti gli strumenti che riterrà op-portuni ed efficaci al fine di monitorare everificare le prassi applicative della legge,per quanto riguarda i destinatari dellemisure di prevenzione personali e patri-moniali, con particolare riferimento agliindiziati di reato di associazione a delin-quere finalizzata ai reati contro la pub-blica amministrazione, con lo scopo divalutare l’impatto e l’efficacia delle nuovenorme, anche ai fini di eventuali modifi-che che si rendano necessarie, nonché, per

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

quanto riguarda l’efficacia e la coerenzadella applicazione della intera riforma, inparticolare con riferimento al funziona-mento dei nuovi istituti, al fine di garan-tire che la tutela della legalità e l’efficienzadel sistema delle misure di prevenzione si

realizzi nel pieno rispetto delle garanziedei diritti dei cittadini e delle imprese.

9/1039-B/24. Verini, Marotta, Dam-bruoso, Scopelliti, Garavini, Tino Ian-nuzzi.

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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Chiarimenti in merito alla possibile mo-difica dell’Accordo di Partenariato 2014-2020 per l’impiego dei fondi strutturalie di investimento europei, al fine diincludere le scuole paritarie tra i bene-ficiari del programma (PON) per la

scuola – 3-03266

LUPI e VIGNALI. – Al Ministro per lacoesione territoriale e il Mezzogiorno. – Persapere – premesso che:

l’accordo di partenariato, adottatonel settembre 2014 ai sensi dell’articolo 14del regolamento (UE) n. 1303/2013, nellasezione I A, alla pagina 258, relativaall’obiettivo tematico 11, prevede espres-samente che: « il FSE (Fondo sociale eu-ropeo) e il FESR (Fondo europeo di svi-luppo regionale) interverranno nel settoredell’educazione pubblica, con esclusionedelle private e/o parificate »;

con il comma 313 della legge dibilancio per l’anno 2017, è stata introdottauna nuova disposizione, che ha indivi-duato le scuole paritarie tra i possibilibeneficiari del programma operativo isti-tuzionale (PON) « Per la Scuola ». Ilcomma recita che dove si parla di istitu-zioni scolastiche si devono intendere tuttele istituzioni scolastiche che costituisconoil sistema nazionale di istruzione, ai sensidell’articolo 1 della legge n. 62 del 2000;

con l’entrata in vigore della legge dibilancio, il Ministero dell’istruzione, del-l’università e della ricerca ha effettuato inecessari approfondimenti sulle ricaduteche l’attuazione della norma comporta,avviando, dal mese di gennaio 2017 un’in-terlocuzione con il competente Diparti-mento per le politiche di coesione dellaPresidenza del Consiglio dei ministri, voltaa valutare eventuali iniziative attuative cherisultassero già allo stato compatibili conil quadro ordinamentale comunitario;

in particolare, si chiedeva di verifi-care l’eventuale modifica dell’accordo dipartenariato come previsto dalla legge dibilancio e l’avvio dell’iter previsto perottenere dalla Commissione europea indi-cazioni sulle specifiche modifiche, in coe-renza con la norma citata dell’accordo dipartenariato del PON;

in attesa della definizione delle sud-dette procedure, considerata la necessitàdi attuare il programma operativo in ra-gione delle scadenze previste per la spesa,sia per l’anno 2017, sia per l’anno 2018, ilMinistero dell’istruzione, dell’università edella ricerca ha ritenuto opportuno pro-cedere all’accantonamento per le scuoleparitarie di una quota parte dei finanzia-menti disponibili, tramite inserimento intutti gli avvisi pubblici del ProgrammaPON, di uno specifico riferimento;

a marzo 2017 risulta all’interroganteche sia stato avviato un confronto tecnicotra il capo di gabinetto del Ministerodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca e il capo di gabinetto del Ministroper la coesione territoriale e del Mezzo-giorno, con esiti positivi –:

se il Governo abbia avviato la neces-saria interlocuzione con la Commissioneeuropea per la modifica dell’accordo dipartenariato di cui in premessa e, conse-guentemente, ai fini della riprogramma-zione del PON. (3-03266)

Chiarimenti in merito ad incarichi econsulenze esterne presso l’Agenzia perla coesione territoriale ed ai relativi

costi – 3-03267

GALATI. – Al Ministro per la coesioneterritoriale e il Mezzogiorno. – Per sapere– premesso che:

l’articolo 10 del decreto-legge n. 101del 2013 ha istituito l’Agenzia per la

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coesione territoriale, dotata di autonomiaorganizzativa e sottoposta alla vigilanzadiretta del Presidente del Consiglio deiministri, che ha l’obiettivo di sostenere,promuovere ed accompagnare programmie progetti per lo sviluppo e la coesioneterritoriale;

in particolare l’Agenzia persegue lafinalità di curare l’azione di programma-zione, coordinamento, sorveglianza e so-stegno della politica di coesione;

secondo fonti riportate recentementea mezzo stampa, sarebbero numerose leincongruenze connesse al modus operandidella struttura, sulle quali appare oppor-tuno avere dei chiarimenti. Anzituttoemergerebbe una proliferazione abnormedi consulenze di « esperti », con incarichidi durata settennale per un compenso chevaria tra i 50.000 e gli 85.000 euro lordiannui;

i consulenti sarebbero, secondoquanto trapelato dai giornali, circa 150,sebbene sul sito web siano tracciati sola-mente 85 incarichi. Il che pone priorita-riamente un problema di trasparenza: nonsarebbe infatti ammissibile, né compatibilecon i principi di trasparenza e pubblicitàcui dovrebbe informarsi l’azione ammini-strativa, che le risorse destinate al perso-nale di un’agenzia istituita con legge delloStato non siano pubblicate puntualmente.Il costo totale relativo solo alla spesa peril personale dell’Agenzia, sarebbe pari a42,3 milioni di euro e solo una parte diquesta spesa, sia in termini correnti cheprevisionali, sarebbe suscettibile di moni-toraggio pubblico;

l’Agenzia, secondo le medesime fonti,avrebbe indetto un bando per un ammon-tare di 879 mila euro per l’esternalizza-zione del servizio di rendicontazione eamministrazione del personale, pur dispo-nendo di un ufficio apposito per il bilancioe per il personale che assorbe già 30dipendenti;

la situazione descrive un quadroorganizzativo apparentemente incoerente,con una proliferazione incontrollata di

incarichi e consulenze e conseguente lie-vitazione dei costi di funzionamento, ri-spetto ai quali non risulterebbe reperibileuna rendicontazione della gestione dellerisorse disponibili correlata ai livelli delleperformance della struttura;

il tutto aggravato dai dati, non inco-raggianti, relativi agli andamenti dellaspesa e dell’utilizzo dei fondi dell’Unioneeuropea in attuazione del ciclo di pro-grammazione comunitaria 2014-2020, che,secondo le informazioni reperibili sul sitodella Commissione europea, si attestereb-bero all’1,2 per cento del totale dellerisorse in dotazione –:

se il Ministro sia a conoscenza delleinformazioni ivi rappresentate e se consi-deri il rapporto tra i costi di funziona-mento della struttura e i livelli delle per-formance coerente all’obiettivo strategicodel sostegno alla politica di coesione delPaese. (3-03267)

Iniziative tese a dare attuazione alla nor-mativa propedeutica all’operatività delle

Zone economiche speciali – 3-03268

PISICCHIO. – Al Ministro per la coe-sione territoriale e il Mezzogiorno. – Persapere – premesso che:

il decreto-legge n. 91 del 2017, con-vertito, con modificazioni dalla leggen. 123 del 2017, ha istituito all’articolo 4le zone economiche speciali;

con tale denominazione si intendeuna zona geograficamente limitata e chia-ramente identificata, comprendente al-meno un’area portuale avente caratteristi-che stabilite da regolamento UE 1315/2013, nella quale le aziende già operativeo che si insedieranno potranno usufruiredi speciali condizioni per gli investimenti eper lo sviluppo;

tali vantaggi si traducono in beneficifiscali e amministrativi. In particolare, leimprese che effettuano investimenti al-l’interno delle zone economiche specialipossono utilizzare il credito di imposta

Atti Parlamentari — 79 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

per l’acquisto di nuovi beni strumentalinel Mezzogiorno entro il limite massimo,per ciascun progetto di investimento, di50 milioni di euro. Per il riconoscimentodei benefici le imprese devono mantenerela loro attività nell’area zone economichespeciali per almeno sette anni dopo ilcompletamento dell’investimento, pena larevoca dei benefici concessi e goduti;

il citato decreto-legge prevede checon decreto del Presidente del Consigliodei ministri, su proposta del Ministrointerrogato, siano definiti, entro sessantagiorni dall’entrata in vigore della legge diconversione, modalità e criteri per l’isti-tuzione delle zone economiche speciali;

quanto alla richiesta di istituzionedelle singole zone, si prevede che siano leregioni meno sviluppate e in transizione apresentare la domanda per l’istituzione,specificando le caratteristiche dell’area in-dividuata; la proposta deve essere accom-pagnata da un piano di sviluppo strategico,nel rispetto delle modalità e dei criteriindividuati con il decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri. Ciascuna re-gione può presentare una proposta diistituzione di una zona economica specialenel proprio territorio, o al massimo due,ove siano presenti più aree portuali. Leregioni che non posseggono aree portualipossono presentare istanza di istituzionedi una zona economica speciale solo informa associativa, qualora contigue, o inassociazione con un’area portuale;

le zone economiche speciali si sonoaffermate a livello mondiale come labora-tori per l’attrazione degli investimenti eincubatori di innovazione, capaci di pro-muovere sviluppo produttivo e occupazio-nale. Oggi esistono nel mondo oltre 4.500zone economiche speciali, istituite in 135nazioni, che occupano circa 70 milioni diposti di lavoro. Nella sola Unione europeasono operative 16 zone economiche spe-ciali, di cui 14 in Polonia con attrazione diinvestimenti pari a 170 miliardi di euro;

quali iniziative intenda il Governoadottare per dare presto attuazione allanormativa propedeutica all’operatività

delle zone economiche speciali che costi-tuiscono per il Mezzogiorno uno stru-mento fondamentale per l’attrazione diinvestimenti produttivi, la creazione dioccupazione e il recupero di competitivitàdei territori. (3-03268)

Intendimenti in ordine alla revisione deicriteri di riparto del Fondo di solidarietàcomunale, al fine di riequilibrare l’eroga-zione di servizi pubblici sul territorio

nazionale – 3-03269

RUSSO, OCCHIUTO e CARFAGNA. –Al Ministro per la coesione territoriale e ilMezzogiorno. – Per sapere – premessoche:

il divario tra Nord e Sud del Paese èparticolarmente evidente se si osservano idati relativi ai servizi offerti. I dati relativial servizio mensa comunale della scuolaprimaria, ad esempio, mostrano come glialunni che accedono al servizio siano aTorino l’81 per cento, e a Napoli il 36 percento; a Piacenza il 95 per cento e aSalerno il 15 per cento; a Monza il 100 percento e a Reggio Calabria lo 0,07 percento;

le carenze non sono dovute alla man-canze di strutture (tutte le scuole hannoun locale mensa dedicato); il tema è lascarsità delle risorse per garantire le pre-stazioni ed è una questione che coinvolgeuna serie di altri servizi, tra cui gli asilinido e il trasporto scolastico;

nel comparto degli asili nido, la di-stribuzione del servizio mostra come leregioni del Centro-Nord siano caratteriz-zate da percentuali di copertura prossimeo superiori al 15 per cento, mentre leregioni del Sud, ad eccezione dell’Abruzzoe della Basilicata, non superino mai il 5per cento;

la beffa ai danni dei diritti dei cit-tadini che vivono nel Mezzogiorno è do-vuta alle modalità di riparto dei trasferi-menti perequativi delle spese correnti, av-viato nel 2015, nell’ambito del fondo di

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

solidarietà comunale integralmente finan-ziato con le risorse proprie dei comuni(decreto legislativo n. 23 del 2001);

per le modalità con cui è strutturatoil meccanismo del fondo di solidarietàcomunale, nella formula di determina-zione di trasferimenti comunali, i fabbi-sogni standard e le capacità fiscali pesanosoltanto per una quota minoritaria, men-tre il peso preponderante, nei fatti, èattribuito ai trasferimenti storici;

in questo modo, l’assenza di un ser-vizio si traduce in uno zero a quel comuneper il fabbisogno, lasciando indietro tuttequelle amministrazioni (principalmente alSud) che non riescono a garantire leprestazioni non per assenza di richiesta,ma per mancanza di risorse –:

quali siano gli attuali criteri di ri-parto del fondo di solidarietà comunale, ese il Governo ritenga di dover assumereiniziative volte a rimodulare tali criteri,partendo dai livelli essenziali delle presta-zioni e dai fabbisogni standard, e non dallaspesa storica, come sollecitato più volte dalParlamento. (3-03269)

Iniziative di competenza per l’attuazionedel programma di sviluppo rurale 2014-2020 (PSR) della regione Sardegna, conparticolare riguardo al « Pacchetto gio-

vani » – 3-03270

CAPELLI. – Al Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali. – Per sapere– premesso che:

nel programma di sviluppo rurale2014-2020 (PSR) della regione Sardegna,sono stati pubblicati i bandi della sotto-misura 6.1 e « Pacchetto giovani »;

le direttive per l’attuazione ammini-strativa delle misure risalgono ormai adun anno fa e prevedevano l’apertura dello« sportello informatico » sul portale nazio-nale SIAN per la presentazione delle do-mande dal 15 settembre 2016 al 16 gen-naio 2017, adempimento sul quale si sonoregistrati ritardi nella predisposizione

delle procedure informatiche necessarieper la presentazione delle domande maanche per l’istruttoria;

gli applicativi per l’istruttoria nonsono stati ancora resi disponibili da AGEAsul portale SIAN, tanto da « costringere »ARGEA a ricorrere provvisoriamente aprocedure manuali per le domande pre-sentate da circa 6 mesi;

solo a partire dal 15 marzo 2017 èstata consentita la presentazione delle do-mande – che dopo appena una settimanaerano 2800 –, mentre il termine di chiu-sura è scaduto il 14 aprile 2017;

la dotazione finanziaria prevista perla misura 6.1, che prevede un premio peril primo insediamento in agricoltura di35.000 euro, è pari a poco più di 20milioni di euro. Saranno finanziati circa570 beneficiari;

più complesso è determinare il nu-mero di ditte finanziabili nell’ambito del« pacchetto giovani », dove la dotazionefinanziaria è pari a 50 milioni di euro, mail premio è associato ad un progetto diinvestimenti di importo variabile, e latipologia di investimento si colloca in dif-ferenti classi di priorità;

l’assessorato all’agricoltura della re-gione Sardegna non è stato in grado dipubblicare e comunicare agli utenti l’e-lenco delle domande finanziabili a causadi problemi del portale SIAN nel rico-struire secondo l’ordine cronologico dipresentazione, l’elenco delle domande fi-nanziabili nel « pacchetto giovani »;

è inevitabile il rinvio dell’avvio del-l’attività istruttoria che dovrebbe esserecontestuale alla presentazione della do-manda;

moltissime ditte attendono di saperese la propria domanda rientra tra quelleche saranno ammesse al finanziamento aseguito della procedura istruttoria, anchequesta da condurre sul portale SIAN at-traverso un’apposita procedura, ancorainesistente;

Atti Parlamentari — 81 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

ARGEA Sardegna rilascia alle ditteche lo richiedano un codice da utilizzareper il tracciamento di fatturazioni e pa-gamenti, a loro « rischio e pericolo », inquanto il codice non sostituisce le proce-dure sopra ricordate –:

quali iniziative di competenza in-tenda intraprendere per risolvere una que-stione che si trascina da tempo e chedanneggia in maniera evidente l’intero si-stema produttivo agricolo sardo. (3-03270)

Elementi ed iniziative circa gli effetti delTrattato di libero scambio tra Unione eu-ropea e Canada (CETA) sul comparto agri-colo e agroalimentare nazionale – 3-03271

GALLINELLA, BENEDETTI, MASSIMI-LIANO BERNINI, GAGNARLI, L’ABBATE,LUPO e PARENTELA. – Al Ministro dellepolitiche agricole alimentari e forestali. –Per sapere – premesso che:

l’accordo economico e commercialeglobale tra il Canada e l’Unione europea ei suoi Stati membri, istituisce tra le partiuna zona di libero scambio in materia dibeni, servizi ed investimenti;

l’accordo è stato definito « misto »dalla Commissione europea e, in base aquanto disposto dalla decisione (UE)2017/38 del Consiglio, del 28 ottobre 2016,è attualmente applicato a titolo provviso-rio dall’Unione europea con esclusione dialcune parti riferite a investimenti, servizifinanziari e proprietà intellettuale;

sono note le osservazioni, le conside-razioni e le polemiche, spesso pretestuose,sorte intorno all’accordo, sia con riferi-mento alle procedure che hanno portatoalla sua negoziazione, che alle tematicheoggetto dell’intesa;

al netto delle valutazioni inerenti al-l’opportunità politica di liberalizzare nu-merosi settori commerciali, è impossibilenon rilevare l’esistenza di significativeasimmetrie economiche tra il Canada e

l’Unione europea derivanti da diversitàstrutturali destinate ad impattare forte-mente sull’economia delle parti;

ad oggi non è possibile stimare, an-corché in via approssimativa, le conse-guenze dell’armonizzazione delle normeregolamentari, né dell’abbattimento dellebarriere non tariffarie agli scambi;

a tal proposito, nel settore agricolo e,più in generale, in quello della sicurezzaalimentare, le previsioni circa il meccani-smo di equivalenza non appaiono idonee agarantire i più elevati standard di prote-zione sanitaria e fitosanitaria, assegnandoalla parte esportatrice l’onere di dimo-strare, ancorché in modo oggettivo, taleequivalenza;

l’accordo fa riferimento alle disposi-zioni dell’Omc che consentono un divietopermanente al commercio solo se vi è unconsenso scientifico che riconduce ildanno ad uno specifico prodotto o ingre-diente; in caso di disaccordo, il massimolivello di precauzione adottabile è un di-vieto temporaneo;

la suddetta previsione applicata agliorganismi geneticamente modificati mettefortemente in discussione la legislazionecomunitaria improntata al principio diprecauzione;

la tutela accordata ad alcuni prodottiDOP e IGP, ancorché costituenti una partesignificativa del valore complessivo delsistema delle certificazioni, lascia senzaprotezione un numero considerevole dipiccoli produttori di eccellenze che tutta-via contribuiscono in maniera determi-nante alla formazione del prodotto internolordo del nostro Paese;

se e quali studi scientifici siano staticondotti al fine di valutare l’impatto delledisposizioni del Ceta sul comparto agricoloed agroalimentare nazionale e con qualistrumenti di « difesa » si intenda procederenell’eventualità che le previsioni sulla cre-scita e sui reciproci benefici siano invecedisattese. (3-03271)

Atti Parlamentari — 82 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

Iniziative di competenza a sostegno dellearee agricole presenti all’interno di parchinazionali colpiti dall’« emergenza in-

cendi » – 3-03272

MELILLA, STUMPO, LACQUANITI,ZACCAGNINI, LAFORGIA, QUARANTA,RICCIATTI, SPERANZA, SCOTTO, RO-BERTA AGOSTINI, ALBINI, BERSANI,FRANCO BORDO, BOSSA, CAPODICASA,CIMBRO, D’ATTORRE, DURANTI, EPI-FANI, FAVA, FERRARA, FOLINO, FON-TANELLI, FORMISANO, FOSSATI,CARLO GALLI, KRONBICHLER, LEVA,MARTELLI, MATARRELLI, MARTINO,MOGNATO, MURER, NICCHI, GIORGIOPICCOLO, PIRAS, RAGOSTA, ROSTAN,SANNICANDRO, SIMONI, ZACCAGNINI,ZAPPULLA, ZARATTI e ZOGGIA. – AlMinistro delle politiche agricole alimentarie forestali. – Per sapere – premesso che:

questa estate, secondo una stimadella Coldiretti, sono stati bruciati in Italia120.000 ettari di superficie forestale eagricola;

gli incendi sono aumentati di trevolte rispetto alla media degli ultimi 10anni;

i danni sono calcolati nell’ordine dicentinaia di milioni di euro e la Coldirettiha addirittura stimato danni per 10.000euro ad ettaro;

sono state colpite tutte le attivitàlegate all’economia dei boschi, alla zoo-tecnia, all’agricoltura, al turismo, all’escur-sionismo e all’agriturismo;

sono morti nei roghi migliaia e mi-gliaia di animali allevati e selvatici;

vari Parchi nazionali dell’Italia cen-tro-meridionale, a partire dalla Majella-Morrone, ma anche i Parchi del GranSasso, del Vesuvio, del Gargano, del Ci-lento, del Pollino e della Sila sono statidevastati con gravi inevitabili gravissimeripercussioni sul nostro delicato ecosi-stema;

ad avviso degli interroganti, appare ne-cessario prevedere un intervento di aiutistraordinari per i parchi devastati da tali in-cendi, come pure adottare con urgenza un’a-zione di potenziamento dell’attività di pre-venzione degli incendi soprattutto nelle areea produzione agricola e nelle zone nazionaliprotette per la loro straordinaria impor-tanza per la tutela delle biodiversità –:

quali iniziative, per quanto di com-petenza, il Ministro interrogato intendaadottare per fronteggiare la drammaticasituazione descritta in premessa per tute-lare e supportare le aree agricole interneai Parchi nazionali devastati dagli incendiboschivi. (3-03272)

Interventi volti a favorire l’inserimentodei giovani nel settore delle aziende

agricole – 3-03273

OLIVERIO, SANI, FIORIO, LUCIANOAGOSTINI, ANTEZZA, CARRA, COVA,CUOMO, DAL MORO, DI GIOIA, FAL-CONE, MARROCU, MONGIELLO, PALMA,PRINA, ROMANINI, TARICCO, TERROSI,VENITTELLI, ZANIN, MARTELLA, CIN-ZIA MARIA FONTANA e BINI. – Al Mi-nistro delle politiche agricole alimentari eforestali. – Per sapere – premesso che:

i dati del Censimento Agricoltura2010 mostravano la grande difficoltà diricambio generazionale nel settore agri-colo e un processo di senilizzazione chedeterminava un freno alla competitività(minore propensione all’innovazione – in-tesa come di prodotto, di processo e dimercato – e agli investimenti) e rischi dicarattere ambientale legati all’abbandonoe alla conseguente riduzione della gestionedel territorio;

i conduttori over 65 secondo i datiIstat coltivano un quarto della superficieagricola utilizzata nazionale e produconoun quinto dell’intera produzione;

nel 2015 la Coldiretti ha segnalatouna inversione di tendenza con un au-mento pari al 35 per cento degli agricoltori

Atti Parlamentari — 83 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

al di sotto dei 35 anni che, tra impren-ditori agricoli, coadiuvanti familiari e socidi cooperative agricole sono arrivati asuperare le 70 mila unità;

si tratta di una nuova generazione dicontadini, allevatori, pescatori e pastoriche non si limitano a produrre alimenti «made in Italy » ma che stanno contri-buendo a difendere cultura e bellezza delPaese;

secondo dati Ismea la tendenza èconfermata anche nel 2016, con un ulte-riore aumento dei giovani agricoltori che asettembre 2016 risultavano 16.200 in piùrispetto al corrispondente periodo del2015, crescendo quindi del 9,1 per cento;

la crescita della componente giova-nile in agricoltura rappresenta un fattorecompetitivo fondamentale confermato, ne-gli ultimi 3 anni, dallo sviluppo del settoreprimario che ha registrato un aumentodell’export da 33 miliardi a 38,4 miliardi dieuro;

in base ai dati Eurostat, in Italia leaziende agricole guidate da giovani al disotto dei 35 anni, ottengono un ricavo di73.000 euro, a fronte di una media di43.000 con una performance superiore an-che ai pari età europei, che si attestano suuna media di 44.000 euro;

è necessario continuare a mantenerealta l’attenzione sul ricambio generazio-nale, con politiche a servizio dei giovaniche facilitino non solo l’ingresso di que-st’ultimi nel settore agricolo, ma ancheattività di formazione e consulenza che liaccompagnino nello sviluppo continuodella propria azienda e nel mantenimentodella stessa una volta avviata;

è necessario, inoltre, semplificarel’accesso alla terra e al credito per igiovani al fine di favorire il loro stabileinserimento nel settore –:

quali interventi siano stati messi incampo dal Governo, con quali risultati equali strumenti si intendano attivare neiprossimi mesi. (3-03273)

Chiarimenti sull’effettiva destinazionedelle risorse derivanti dagli sms solidaliai territori interessati dagli eventi sismici

del 2016 – 3-03274

SALTAMARTINI, FEDRIGA, ALLASIA,ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, BUSIN,CAPARINI, CASTIELLO, GIANCARLOGIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, IN-VERNIZZI, MOLTENI, PAGANO, PICCHI,GIANLUCA PINI, RONDINI e SIMO-NETTI. – Al Ministro per i rapporti con ilParlamento. – Per sapere – premesso che:

ha grande risonanza sui media laquestione dell’utilizzo di circa 33 milionidi euro raccolti dagli sms solidali destinatialla ricostruzione dei territori colpiti dalterremoto del Centro Italia;

a seguito degli eventi sismici del 24agosto 2016 e 26 e 30 ottobre 2016, chehanno devastato il Centro Italia distrug-gendo i paesi Amatrice, Accumoli e Pe-scara del Tronto. Il dipartimento dellaprotezione civile ha aperto un conto cor-rente bancario, presso Monte dei Paschi diSiena, per raccogliere donazioni in favoredelle popolazioni colpite, ed è stato altresìattivato il numero solidale 45500, grazie alquale è stato possibile donare 2 euroinviando un sms o chiamando da retefissa;

come disposto dal decreto-leggen. 189 del 2016, convertito dalla leggen. 229 del 2016, le donazioni al numerosolidale 45500 e i versamenti sul contocorrente bancario sono confluiti nella con-tabilità speciale del commissario straordi-nario alla ricostruzione e sono stati gestitisecondo le modalità previste dal protocollod’intesa per l’attivazione e la diffusione dinumeri solidali;

tale protocollo contempla l’istituzionedi un comitato dei garanti al fine divalutare le iniziative da finanziare e assi-curare la trasparenza nella gestione dellerisorse raccolte;

Atti Parlamentari — 84 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

il comitato ha destinato l’importoraccolto, circa 33 milioni di euro, alleregioni, in base alla percentuale dei dannisubiti e dopo la valutazione delle proposteformulate;

i progetti approvati nell’incontro delcomitato del 17 luglio 2017 per ciascunadelle quattro regioni terremotate sonostati annunciati nel sito della protezionecivile;

risultano finanziati progetti in co-muni fuori dal cratere e comunque noninteressati da zona rossa, come PoggioBustone, Collevecchio, Rivodutri nel Lazio,mentre sono stati ignorati comuni com-pletamente distrutti come Amatrice e Ac-cumoli;

a parere degli interroganti, i fondiraccolti dalla solidarietà degli italiani, chehanno voluto partecipare con il propriocontributo al grave disagio della genteterremotata, dovrebbero essere utilizzatiper interventi complementari nelle zonemaggiormente colpite dal sisma e nondovrebbero essere destinati a coprire lenecessità del Governo per mancanza difondi statali;

occorre verificare l’effettiva destina-zione dei fondi, per rispetto della volontàpopolare e anche in considerazione deiritardi registrati per la ricostruzione, or-mai sotto gli occhi di tutti, e fugare ognidubbio sulla raccolta dei soldi –:

se il Governo intenda chiarire l’effet-tiva destinazione dei 33 milioni di euroraccolti dagli sms solidali e quali criterisiano stati utilizzati dal comitato dei ga-ranti per la scelta dei progetti finanziati.

(3-03274)

Iniziative, anche in ambito europeo, perinnalzare le tutele contrattuali nel settoreaereo, a garanzia del personale e della

qualità dei servizi – 3-03275

FASSINA, MARCON, CIVATI, FRATO-IANNI, AIRAUDO, PELLEGRINO, PLA-

CIDO, PAGLIA e GREGORI. – Al Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti. – Persapere – premesso che:

la compagnia aerea Ryanair ha pre-visto la cancellazione tra il 19 settembre eil 28 ottobre 2017 di centinaia di voli sututto il territorio nazionale creando pro-blemi a circa 400 mila passeggeri, disagi altrasporto aereo e all’economia nazionaleed europea;

all’origine della decisione della com-pagnia ci sarebbe un errato calcolo delleore di riposo e delle ferie non goduto daipiloti della compagnia aerea;

i piloti in esercizio o che hannoormai abbandonato l’azienda (oltre il 17per cento del totale da inizio 2017), hannorilasciato interviste nelle quali spiegano disubire inaccettabili condizioni contrattualie di lavoro, con l’impossibilità ad eserci-tare i propri diritti sindacali. Nella stessasituazione si troverebbero anche i lavora-tori dell’azienda che svolgono altre man-sioni (primi ufficiali, steward e hostess, ealtro);

l’Autorità garante della concorrenzae del mercato ha aperto una istruttoria,dal momento che le cancellazioni potreb-bero configurare una violazione dei doveridi diligenza di cui all’articolo 20 del Co-dice del consumo, nella misura in cuisarebbero in larga misura riconducibili aragioni organizzative e gestionali già noteall’azienda, quindi non a cause esterne alsuo controllo, causando notevoli disagi aiconsumatori;

un secondo profilo di contestazioneriguarderebbe il tenore e le modalità delleinformazioni con cui i passeggeri sonostati informati della cancellazione dei volie dei diritti che possono esercitare ai sensidel Reg. CE 261/04, che potrebbero essereidonei a indurli in errore circa l’esistenzae l’esercizio di tali diritti;

Ryanair avrebbe offerto ai suoi pilotiun bonus straordinario in cambio dellaparziale rinuncia alle ferie, ma i piloti nonsembrano disposti ad accettare. Dalle lorodichiarazioni è evidente che la questione

Atti Parlamentari — 85 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

delle ferie vada inserita in un contesto piùampio relativo alle condizioni contrattualie alla eccessiva flessibilità loro richiesta,che ha effetti negativi sulle condizioni dilavoro e di riflesso sul mercato e i dirittidei consumatori;

la mancanza di insufficienti standardsociali e contrattuali nel mercato unico edella concorrenza crea fenomeni di dum-ping sociale –:

quali iniziative intenda intrapren-dere, in sede nazionale ed europea, perottenere l’innalzamento di standard socialie contrattuali di tutela delle condizioni dilavoro nella regolamentazione del settoreaereo, al fine di favorire l’applicazione dicontratti collettivi che garantendo meglio illavoro siano in grado di innalzare laqualità dei servizi. (3-03275)

Elementi e iniziative di competenza in me-rito a fenomeni corruttivi relativi a con-corsi universitari, emersi da recenti inda-

gini della Guardia di finanza – 3-03276

RAMPELLI, CIRIELLI, LA RUSSA,GIORGIA MELONI, MURGIA, NASTRI,PETRENGA, RIZZETTO, TAGLIALATELAe TOTARO. – Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca. – Per sapere– premesso che:

nell’ambito dell’inchiesta denominata« chiamata alle armi », lunedì 25 settembre2017 la Guardia di finanza di Firenze hadisposto una trentina di misure cautelari acarico di docenti universitari, tutti accusatidi corruzione per concorsi universitaritruccati e l’assegnazione fraudolenta dicattedre, sette dei quali sono stati arrestatimentre agli altri è stato interdetto l’eser-cizio delle funzioni di professore univer-sitario e di quelle connesse ad ogni altroincarico accademico per la durata di do-dici mesi;

nell’inchiesta, nata dal tentativo dialcuni professori universitari di indurre un

ricercatore, candidato al concorso per l’a-bilitazione scientifica nazionale all’inse-gnamento nel settore del diritto tributario,a ritirare la propria domanda allo scopo difavorire un altro ricercatore in possesso diun curriculum notevolmente inferiore,promettendogli in cambio l’abilitazionenella tornata successiva, sono indagatecomplessivamente cinquantanove personesu tutto il territorio nazionale;

le indagini, come affermato dallaGuardia di finanza in una nota, hannoconsentito di accertare « sistematici ac-cordi corruttivi tra numerosi professori didiritto tributario », alcuni dei quali pub-blici ufficiali poiché componenti di diversecommissioni nazionali nominate dal Mini-stero dell’istruzione dell’università e dellaricerca, finalizzati a rilasciare abilitazioni« secondo logiche di spartizione territo-riale e di reciproci scambi di favori » alfine di soddisfare « interessi personali,professionali o associativi »;

non è la prima volta che il sistemauniversitario italiano è interessato da graviscandali, basta ricordare quello di pochianni fa che aveva rivelato quanto lo stessofosse afflitto dal nepotismo delle trasmis-sioni di cattedra di padre in figlio, feno-meno, peraltro, tutt’altro che sconfittocome rivelano i più recenti dati ufficiali;

l’università italiana sta già attraver-sando un periodo di profonda crisi, da unlato per la riduzione delle risorse finan-ziarie e di personale che hanno colpito laquasi totalità degli atenei, e, dall’altro, perla disaffezione mostrata da migliaia didiplomati che scelgono di non intrapren-dere il percorso universitario –:

quali siano le sue valutazioni, perquanto di competenza, in merito ai fattidescritti in premessa e quali urgenti ini-ziative intenda assumere per scongiurare ilripetersi di simili episodi e realizzare unsistema universitario efficiente e traspa-rente, in grado di formare davvero i gio-vani italiani. (3-03276)

Atti Parlamentari — 86 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

DISEGNO DI LEGGE: RATIFICA ED ESECUZIONE DELL’ATTODI GINEVRA DELL’ACCORDO DELL’AJA CONCERNENTE LAREGISTRAZIONE INTERNAZIONALE DEI DISEGNI E MO-DELLI INDUSTRIALI, FATTO A GINEVRA IL 2 LUGLIO 1999,NONCHÉ NORME DI ADEGUAMENTO DELL’ORDINAMENTO

INTERNO (A.C. 3083)

A.C. 3083 – Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

ART. 1.

(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica èautorizzato a ratificare l’Atto di Ginevradell’Accordo dell’Aja concernente la regi-strazione internazionale dei disegni e mo-delli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio1999.

A.C. 3083 – Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

ART. 2.

(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è dataall’Atto di cui all’articolo 1, a decorreredalla data della sua entrata in vigore, inconformità a quanto disposto dall’articolo28 dell’Atto stesso.

A.C. 3083 – Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

ART. 3.

(Modifica dell’articolo 155 del codice dellaproprietà industriale, di cui al decreto le-

gislativo 10 febbraio 2005, n. 30).

1. L’articolo 155 del codice della pro-prietà industriale, di cui al decreto legi-slativo 10 febbraio 2005, n. 30, e succes-sive modificazioni, è sostituito dal se-guente:

« ART. 155. – (Deposito di domandeinternazionali di disegni e modelli). – 1. Lepersone fisiche e giuridiche italiane oquelle che abbiano il domicilio o un’effet-tiva organizzazione in Italia possono de-positare le domande internazionali per laprotezione dei disegni o modelli diretta-mente presso l’Ufficio internazionale op-pure presso l’Ufficio italiano brevetti emarchi (UIBM), ai sensi dell’articolo 4,paragrafo 1, dell’Atto di Ginevra dell’Ac-cordo dell’Aja concernente la registrazioneinternazionale dei disegni e modelli indu-striali, fatto a Ginevra il 2 luglio 1999, diseguito denominato « Accordo del 1999 ».

2. La domanda presso l’UIBM puòanche essere inviata in plico raccoman-dato con avviso di ricevimento.

3. La data di deposito della domanda èquella stabilita dall’articolo 9, paragrafi 1e 2, dell’Accordo del 1999. Se la domanda

Atti Parlamentari — 87 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

internazionale è presentata indirettamenteai sensi del citato articolo 9, paragrafo 2,la data di tale deposito presso l’UIBM valecome data di deposito presso l’Ufficiointernazionale a condizione che la do-manda internazionale sia ricevuta dall’Uf-ficio internazionale entro un mese dalladata di deposito presso l’UIBM.

4. La domanda internazionale deve es-sere conforme alle disposizioni dell’Ac-cordo del 1999 e del relativo regolamentodi esecuzione, oltre che alle istruzioniamministrative emanate dall’Ufficio inter-nazionale, ed essere redatta in lingua fran-cese o inglese su formulari predispostidall’Ufficio internazionale.

5. La domanda internazionale desi-gnante l’Italia deve contenere gli elementiindicati al paragrafo 1 dell’articolo 5 del-l’Accordo del 1999 e può contenere glielementi indicati al paragrafo 3 del me-desimo articolo 5 ».

A.C. 3083 – Articolo 4

ARTICOLO 4 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

ART. 4.

(Durata della protezione dei disegnie modelli industriali).

1. Ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 3,lettera (b), dell’Atto di cui all’articolo 1della presente legge, la protezione inter-nazionale del disegno o modello indu-striale può durare fino a un massimo di

venticinque anni dalla data di depositodella domanda di registrazione, a condi-zione che la registrazione internazionalesia rinnovata, conformemente alla duratamassima della protezione disposta dall’ar-ticolo 37 del codice della proprietà indu-striale, di cui al decreto legislativo 10febbraio 2005, n. 30.

A.C. 3083 – Articolo 5

ARTICOLO 5 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

ART. 5.

(Clausola di invarianza finanziaria).

1. Dall’attuazione della presente leggenon devono derivare nuovi o maggiorioneri a carico della finanza pubblica.

A.C. 3083 – Articolo 6

ARTICOLO 6 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

ART. 6.

(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore ilgiorno successivo a quello della sua pub-blicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Atti Parlamentari — 88 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

DISEGNO DI LEGGE: S. 2027 – RATIFICA ED ESECUZIONEDELL’ACCORDO TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICAITALIANA E IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DI CROAZIASULLA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA DI POLIZIA,FATTO A ZAGABRIA IL 5 LUGLIO 2011 (APPROVATO DAL

SENATO) (A.C. 4224)

A.C. 4224 – Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLEPROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

Sugli emendamenti contenuti nel fasci-colo n. 1.

A.C. 4224 – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONESULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRE-

SENTATE

Sugli emendamenti contenuti nel fasci-colo n. 1:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 3.1 e 3.2 in quantosuscettibili di determinare nuovi o mag-giori oneri per la finanza pubblica privi diidonea quantificazione e copertura.

A.C. 4224 – Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL

SENATO

ART. 1.

(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica èautorizzato a ratificare l’Accordo tra ilGoverno della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica di Croazia sullacooperazione transfrontaliera di polizia,fatto a Zagabria il 5 luglio 2011.

A.C. 4224 – Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL

SENATO

ART. 2.

(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è dataall’Accordo di cui all’articolo 1, a decor-rere dalla data della sua entrata in vigore,in conformità a quanto disposto dall’arti-colo 17 dell’Accordo stesso.

A.C. 4224 – Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL

SENATO

ART. 3.

(Copertura finanziaria).

1. Agli oneri derivanti dalle spese di cuiagli articoli 5, 7, 8, 9 e 10 dell’Accordo di

Atti Parlamentari — 89 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

cui all’articolo 1, valutati in euro 117.879annui a decorrere dall’anno 2017, e deirestanti articoli, pari a euro 42.108 annuia decorrere dall’anno 2017, si provvedemediante corrispondente riduzione dellostanziamento del fondo speciale di partecorrente iscritto, ai fini del bilancio trien-nale 2017-2019, nell’ambito del pro-gramma «Fondi di riserva e speciali» dellamissione «Fondi da ripartire» dello stato diprevisione del Ministero dell’economia edelle finanze per l’anno 2017, allo scopoparzialmente utilizzando l’accantona-mento relativo al Ministero degli affariesteri e della cooperazione internazionale.

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL-L’ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE

ART. 3.

(Copertura finanziaria).

Al comma 1, sostituire le parole: euro117.879 con le seguenti: euro 200.000.

3. 1. Gianluca Pini.

Al comma 1, sostituire le parole: euro42.108 con le seguenti: euro 50.000.

3. 2. Gianluca Pini.

A.C. 4224 – Articolo 4

ARTICOLO 4 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL

SENATO

ART. 4.

(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore ilgiorno successivo a quello della sua pub-blicazione nella Gazzetta Ufficiale.

A.C. 4224 – Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

La Camera,

premesso che:

l’Accordo di cooperazione tra ilGoverno della Repubblica italiana e ilGoverno della Croazia segna un impor-tante passo in avanti nella collaborazionetra i due Paesi nel settore della difesa enella comune lotta contro la criminalitànelle sue varie manifestazioni;

la collaborazione tra i due Governisi inserisce in un teatro regionale attra-versato da molteplici e rilevanti criticitàdal punto di vista della sicurezza interna-zionale e degli interessi italiani e dell’U-nione europea;

è necessario, in questa delicatafase, assicurare perciò la più ampia col-laborazione per prevenire attività deigruppi della criminalità organizzata e diquelli terroristici che possono mettere arepentaglio la sicurezza nei due Stati;

la cooperazione tra gli apparati diintelligence dei due Paesi può dunquerivelarsi decisiva per massimizzare i risul-tati dell’Accordo;

ai sensi dell’articolo 1 della leggen. 124 del 2007 – « Sistema di informa-zione per la sicurezza della Repubblica enuova disciplina del segreto » – al Presi-dente del Consiglio dei ministri è attri-buita, in via esclusiva, tra l’altro, anche« l’alta direzione e la responsabilità gene-rale della politica dell’informazione per lasicurezza, nell’interesse e per la difesadella Repubblica e delle istituzioni demo-cratiche poste dalla Costituzione a suofondamento »,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, per quanto dipropria competenza, nell’ambito della co-operazione tra il Governo dalla Repub-

Atti Parlamentari — 90 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

blica Italiana e quello della Repubblicadella Croazia di intensificare i rapporti dicollaborazione tra gli apparati di intelli-gence dei due Paesi, anche con interscam-bio di esperienze operative, al fine direndere più efficace lo scambio di infor-mazioni nell’ottica di un comune impegnonella prevenzione e nel contrasto dellacriminalità e della minaccia terroristicainternazionale.

9/4224/1. Carrescia.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame auto-rizza la ratifica ed esecuzione dell’Accordotra il Governo della Repubblica italiana eil Governo della Repubblica di Croaziasulla cooperazione transfrontaliera di po-lizia, fatto a Zagabria il 5 luglio 2011;

l’Accordo ha come scopo quello difornire uno strumento giuridico che per-metta di regolamentare la collaborazione

di polizia ai fini di una più efficace azionedi contrasto al crimine transfrontaliero, inparticolare quello connesso all’immigra-zione illegale, alla tratta di esseri umani eal traffico illegale di sostanze stupefacenti;

l’articolo 12 dell’Accordo prevede idati personali trasmessi nel quadro delpresente Accordo siano utilizzate unica-mente per gli scopi per i quali siano statiinviati e non possano essere utilizzate perfinalità diverse da quelle per le quali sonostati richiesti e forniti se non previa au-torizzazione scritta dalla Parte che li hacomunicati,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di rivolgersi alGarante per la protezione dei dati perso-nali, ai sensi del comma 4 dell’articolo 154del decreto legislativo 30 giugno 2003,n. 196, al fine di acquisire ogni utileelemento di valutazione per fare quanto dipropria competenza per la protezione deidati personali.

9/4224/2. Marzano.

Atti Parlamentari — 91 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

DISEGNO DI LEGGE: S. 2207 – RATIFICA ED ESECUZIONE DELPROTOCOLLO RECANTE MODIFICHE ALLA CONVENZIONE TRALA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA DELLE FILIPPINEPER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI IN MATERIA DI IMPOSTESUL REDDITO E PER PREVENIRE L’EVASIONE FISCALE DEL 5DICEMBRE 1980, FATTO A MANILA IL 9 DICEMBRE 2013 (APPRO-

VATO DAL SENATO) (A.C. 4227)

A.C. 4227 – Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLEPROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

Sugli emendamenti contenuti nel fasci-colo n. 1.

A.C. 4227 – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONESULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRE-

SENTATE

Sugli emendamenti contenuti nel fasci-colo n. 1:

NULLA OSTA

A.C. 4227 – Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL

SENATO

ART. 1.

(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica èautorizzato a ratificare il Protocollo re-

cante modifiche alla Convenzione tra laRepubblica italiana e la Repubblica delleFilippine per evitare le doppie imposizioniin materia di imposte sul reddito e perprevenire l’evasione fiscale del 5 dicembre1980, fatto a Manila il 9 dicembre 2013.

A.C. 4227 – Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL

SENATO

ART. 2.

(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è data alProtocollo di cui all’articolo 1, a decorreredalla data della sua entrata in vigore, inconformità a quanto disposto dall’articoloV del Protocollo stesso.

PROPOSTA EMENDATIVA RIFERITA AL-L’ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE

Dopo l’articolo 2 aggiungere il seguente:

ART. 2-bis. – 1. Il Ministro dell’econo-mia e delle finanze provvede al monito-raggio delle variazioni delle entrate fiscaliderivanti dall’esecuzione dell’accordo di

Atti Parlamentari — 92 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2017 — N. 859

cui all’articolo 1 e comunica entro il 30giugno di ogni anno alle competenti Com-missioni parlamentari i relativi dati.

2. 01. Gianluca Pini.

A.C. 4227 – Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGENEL TESTO DELLA COMMISSIONEIDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL

SENATO

ART. 3.

(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore ilgiorno successivo a quello della sua pub-blicazione nella Gazzetta Ufficiale.

A.C. 4227 – Ordine del giorno

ORDINE DEL GIORNO

La Camera,

premesso che:

la Convenzione in ratifica tra l’I-talia e le Filippine per prevenire le eva-

sioni fiscali richiede un efficace scambio diinformazioni tra le autorità competentidegli Stati contraenti e necessita di garan-zie per la riservatezza delle informazioniricevute da ciascuna delle Parti;

l’uso improprio delle informazionidi cui al punto precedente può esserefonte di violazione del diritto alla privacydelle persone, di cui alla legge 31 dicembre1996, n. 675, alla direttiva comunitaria95/46/CE oggi disciplinata dal Codice inmateria di protezione dei dati personali edecreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 esuccessive modificazioni e integrazioni;

tale uso improprio va evitato conun rigoroso controllo delle procedure ine-renti alla trattazione dei dati personali alfine di evitare che il mancato rispetto dellanormativa sulla privacy vanifichi l’obiet-tivo della Convenzione,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di attivarsi con ilGarante per la protezione dei dati perso-nali per definire le più corrette ed efficaciprocedure operative per la protezione deidati personali trattati nell’ambito dell’at-tuazione della Convenzione Italia e Filip-pine per prevenire le evasioni fiscali.

9/4227/1. Carrescia.

Atti Parlamentari — 93 — Camera dei Deputati

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