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Ecologia e sostenibilità ambientale Emilio Padoa-Schioppa Università degli Studi di Milano-Bicocca Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra RULE – Research Unit of Landscape Ecology

Ecologia e sostenibilità ambientale - Consumi e Società · Ecologia e sostenibilità ambientale Emilio Padoa-Schioppa Università degli Studi di Milano-Bicocca Dipartimento di Scienze

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Ecologia e sostenibilità ambientale Emilio Padoa-Schioppa Università degli Studi di Milano-Bicocca Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra RULE – Research Unit of Landscape Ecology

Cosa riporteranno i libri di storia a proposito del XX° secolo

• Guerre mondiali?

• Regimi ideologici?

• Ascesa degli USA?

LA SCIENZA DELL’ANTROPOCENE

Antropocene è una nuova parola, che unisce i vocaboli Antropos (antropico,

ossia dell’uomo) e cene (era geologica). Significa che ora ci si trova in una nuova

era geologica, dominata dall’uomo.

© Emilio Padoa-Schioppa

Era Periodo Epoca M. a.

Antropocene 0,0002

Quaternario Olocene 0,01

Pleistocene 1,8

Pliocene 5

Cenozoico Miocene 26

Terziario Oligocene 37

Eocene 53

Paleocene 65

Cretaceo 144

Mesozoico Cretaceo Giurassico 213

Triassico 260

Permiano 286

Carbonifero 360

Paleozoico Devoniano 408

Siluriano 438

Ordoviciano 505

Cambriano 540

Proterozoico 2500

Archeano 4600 © Emilio Padoa-Schioppa

“Qualcosa di nuovo sotto il sole”

Si apre una nuova fase geologica, definita Antropocene.

Per la prima volta nella storia della terra l’uomo è in grado di modificare

completamente gli equilibri globali.

Le attività dell’uomo infatti:

• modificano il clima su tutta la terra;

• modificano la geomorfologia;

• portano all’estinzione simultanea numerosissime specie;

• cambiano e modificano habitat ed ecosistemi;

© Emilio Padoa-Schioppa

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Anno

1 miliardo (1800)

4 miliardi (1975)

2 miliardi (1920)

6.5 miliardi (2005)

World Population (billions)

Fonte dei dati: UN Population Division 2004; Lee, 2003; Population Reference Bureau, in Millennium Ecosystem Assessment

Mai così tanti uomini sulla terra

© Emilio Padoa-Schioppa

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anno

PIL

$1 trilioni (1900)

$10 trilioni (1967)

$52 trilioni (2003)

World GDP (trillion 1990 dollars)

Source: DeLong 1998

… l’economia si è sviluppata di conseguenza

Fonte: Estimating World GDP, One Million B.C. - , in Millennium Ecosystem Assessment © Emilio Padoa-Schioppa

L’uomo a partire dal XX° secolo:

è in grado di modificare il clima su tutta la terra (gli

scenari previsti parlano di un aumento della

temperatura media della terra compreso tra 1,5 °C e

6 °C -IPCC),

© Emilio Padoa-Schioppa

Il clima cambia nel tempo

© Emilio Padoa-Schioppa

+

Ricostruzioni del passato

Dati attuali

… ma oggi

© Emilio Padoa-Schioppa

381 ppm (Mauna Loa, 2005)

Proiezioni massime per il 2050 (600 ppm; modello BAU)

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Anni (migliaia)

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CO

2 (

ppm

)

© Emilio Padoa-Schioppa

© Emilio Padoa-Schioppa

La causa va davvero cercata nelle attività

antropiche?

L’uomo a partire dal XX° secolo:

muove più terra di

quanto non

facciano le acque

dei fiumi (3 volte

tanto, secondo

Cunningham et al.

2002);

© Emilio Padoa-Schioppa

Estinzioni di massa Estinzione simultanea numerosissime specie. Si

stima una scomparsa di più di 25.000 specie l’anno,

circa 70 al giorno, 3 ogni ora, 1 ogni venti minuti

(Wilson, 2004);

Habitat (alterazione /distruzione)

Specie invasive

Popolazione umana Inquinamento

Eccesso di raccolta

Biodiversità

© Emilio Padoa-Schioppa

E in Italia?

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Quale, tra le principali città italiane avrà il minor numero di auto per abitante?

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/1000 a

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E se a questa classifica aggiungessimo alcune città d’Europa (Paris, Wien, London,

Amsterdam, Berlin, Geneve)?

© Emilio Padoa-Schioppa

In Italia? … aumento dell’urbanizzazione

Aree urbanizzate dal 1990 al 2000 (Eurostat)

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Italia Germania Francia

(ha

* 1000)

AREE “REMOTE” IN ITALIA

OLTRE 3,5 KM SONO COLLOCATE IL 21% DELLE SUPERFICI DI AP

E IL 46% DELLE SUPERFICI DEI SIC

Distanza da agglomerati urbani

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> 2 km > 3,5 km > 5 km

% t

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Da B. Romano, 2008

Due grandi assi di trasformazione dei paesaggi italiani

TEMPO

Abbandono delle montagne e ricrescita delle foreste

Urbanizzazione

© Emilio Padoa-Schioppa

Il consumo di suolo agricolo è un problema ecologico dell’Italia

© Emilio Padoa-Schioppa

Il suolo è una risorsa non rinnovabile

A differenza di altre risorse il suolo non è rinnovabile in tempi «umani»

Tempo di rinnovo

Ricrescita prato

anni

decenni

secoli

millenni

mesi

Frutti ciliegio

Suolo

Ricrescita foresta

Recupero palude

© Emilio Padoa-Schioppa

Perdita di suolo agricolo: alcuni numeri • Trasformazione rapida e irreversibile con perdita di suolo agricolo e aumento

dell’urbanizzazione (si veda anche Pileri et al., 2009)

• In Lombardia ogni giorno vengono persi 10 ha di suolo agricolo

• In 6-8 (1999-2005/7) anni 22.954 ha (circa 4,7 come Brescia) di suolo è stato urbanizzato

• Nella provincia di Milano nello stesso periodo 7.242 ha sono stati urbanizzati (ogni giorno viene urbanizzata la superficie equivalente a 1,5 piazze del Duomo di Milano)

© Emilio Padoa-Schioppa

Il consumo di suolo agricolo si associa il ciclo

insostenibile del cemento

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Consumi di cemento pro-capite (kg)

In Italia si consuma più cemento rispetto agli altri grandi paesi d’Europa

Il cemento viene ottenuto dalle attività di cava (degradando ulteriormente i paesaggi agricoli) e non dal riciclo di inerti

[Dati AITEC, 2010 e EUROSTA/ISPRA]

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Olanda Danimarca Belgio Germania Italia

% riciclo cemento

© Emilio Padoa-Schioppa

Il cemento viene percepito come la chiave dello sviluppo economico dell’Italia

Comuni: «sono stati incentivati a far costruire, e hanno potuto utilizzare gli oneri di urbanizzazione per le spese correnti»

Le filiere del cemento, dell’edilizia e delle infrastrutture: vengono giudicate come la chiave essenziale dello sviluppo economico in Italia

© Emilio Padoa-Schioppa

Il cemento alimenta una bolla economica e finanziaria

Si costruiscono sempre più case e capannoni.

Una larga parte rimane invenduta.

I costruttori alimentano una serie di partite di giro, per cui, attraverso società controllate, un continuo passaggio di proprietà dell’invenduto permette di mascherare (almeno per alcuni anni) la perdita.

Alla fine però i costruttori falliscono.

© Emilio Padoa-Schioppa

Definizioni esistenti di ecologia

• Studio della struttura e del funzionamento degli ecosistemi (Odum, 1971).

• Studio delle interazioni tra gli organismi ed il loro ambiente (Bullini, Pignatti, Virzo de Santo, 1998).

• Studio scientifico delle interazioni che determinano la distribuzione e l’abbondanza degli organismi (Krebs, 1972).

Etimologia della parola ecologia

Il termine “Ecologia” è la composizione di due vocaboli greci:

+

Letteralmente significa discorso sulla casa, o studio sulla casa

Questa etimologia è quasi del tutto complementare ad un altro termine molto

diffuso:

+

Economia

Gestione della casa

+

Ecologia

Discorso sulla casa

L’ecologia all’interno delle altre discipline scientifiche

• Di fatto l’ecologia richiede l’integrazione di diverse discipline

Ecologia

Scienze biologiche

Scienze della terra

Matematica e

statistica

Fisica

Economia

Sociologia

Agraria, scienze

forestali

Medicina

Storia delle idee ecologiche: una storia complessa

White

STUDIOSI DELL’ANTICHITA’

Aristotele, Teofrasto, Plinio il Vecchio

Linneo

von Humboldt

Liebig

APPROCCIO

CHIMICO FISICO

APPROCCIO

BOTANICO

APPROCCIO IDEALISTICO

DELLA WILDERNESS

APPROCCIO

ZOOLOGICO

APPROCCIO

POPOLAZIONISTA

Malthus

Darwin,

Wallace

Haeckel Warming,

Shimper

Cowles

Clements

Lotka Volterra

Thoreau

Muir

Leopold

Möbius

Gleason

Braun-Blanquet

Du Rietz

Elton

Forel

Shelford

Tansley

Odum Whittaker

Mac Arthur

Wilson

Hutchinson

Lindeman

Allen,

Hoestkra

Margulis

Vernadskij

Lovelock May

Carson

Ehrilch Lester Browm

Soulé

Naveh Forman,

Godron

Termodinamica

Genetica

Matematica del caos

Microbiologia

Fisica

matematica

Entomologia

Geografia

Ecologia alla fine del XX° secolo

1866

Esistono “leggi” in ecologia?

PV = nRT (vale sempre – se noi conosciamo una parte dei valori possiamo prevedere gli altri)

Tempo

Liv

ello

di co

mpl

ess

ità

Ulteriore degrado

Rimane costante

Stato alternativo

Recupero del sistema

Sistema ecologico degradato

Stato di partenza

? ?

?

Leggi (Dodds)

Leggi fondamentali

• Leggi dalla fisica, dalla chimica e dalla matematica • I sistemi ecologici ubbidiscono alle leggi della

fisica e della chimica e a quelle matematica (ovviamente alcuni campi della matematica non hanno senso in ecologia)

• Evoluzione e selezione naturale

• Dominanza di Homo sapiens

• Un’equazione che misura l'impatto della specie umana sulla biosfera (Ehrlich e Holdren, 1971):

• I = P . A . T

• I (impatto); P (popolazione); A (affluence o benessere pro capite); per T (tecnologia)

• «l'equazione I = PAT è la chiave per comprendere il ruolo della crescita demografica nella crisi ambientale: spiega perché i paesi ricchi hanno problemi demografici gravi (A e T per persona sono molto grandi) e perché un modesto sviluppo nei paesi poveri con grandi popolazioni (Cina) possa avere un enorme impatto sul pianeta (il moltiplicatore P dei fattori A e T è molto grande).» (Bologna, 2002).

Impatto ambientale dello sviluppo

Conseguenze

© Emilio Padoa-Schioppa

Alla base dell’idea di educazione ambientale si individuano tre azioni

collegate all’educazione ambientale:

1. acquisizione di conoscenze e delle informazioni atte a comprendere i

problemi ambientali;

2. spinta ad incoraggiare le decisioni comuni che risolvano i problemi

ambientali;

3. contributo attivo alla soluzione di questi problemi.

Scienza: occorre conoscere i problemi di cui si parla

Scienza non neutrale

Dalla scienza si passa alla pratica

Due approcci ai problemi ambientali

1) Avere davanti a se vincoli significa deprimere l’economia e lo sviluppo

2) I vincoli sono un’opportunità

Due visioni possibili

«Discutere di cambiamento climatico

durante la crisi economica è come andare

dal parrucchiere quando si ha la

polmonite».

Nuovi posti di lavoro “verdi”

(“green collar”) e più efficienza

energetica. Il nuovo piano per

l’energia ruota intorno

all’emancipazione dal petrolio e alla

lotta all’effetto serra.

Un mito da sfatare: i vincoli ambientali non deprimono il mercato

“Se l’EPA (Environmental Protection Agency) non sospenderà la norma che impone il convertitore catalitico la Ford sarà costretta a chiudere, e il risultato sarebbe:

1. una contrazione del prodotto interno lordo di 17 miliardi di dollari;

2. un aumento della disoccupazione di 800.000 unità;

3. una diminuzione delle entrate tributarie di 5 miliardi di dollari a tutti i livelli della pubblica amministrazione, che potrebbe portare all’insolvenza alcune amministrazioni locali”

(intervista rilasciata da Iacocca nel 1972, ripresa da Hwang & Peak, 2006).

Un mito da sfatare: i vincoli ambientali non deprimono il mercato

Kyoto, Confindustria: rischio delocalizzazioni e taglio posti di lavoro. Berlusconi intervenga. È in gioco l’economia italiana Roma, 14 ottobre 2008 –

In questo momento contraddistinto da una profonda crisi dei mercati finanziari le misure previste nel pacchetto sull’energia e i cambiamenti climatici finirebbero con l’essere fortemente penalizzanti per il settore produttivo e controproducenti per la ripresa della economia dell’Ue.

Pur confermando l’impegno nel sostenere le necessarie strategie per arrivare a una riduzione delle emissioni di CO2, occorre evidenziare come tale impegno verrebbe meno se la competitività delle imprese venisse pregiudicata come conseguenza di queste misure.

Se le proposte comunitarie fossero approvate, il solo sistema industriale italiano sarebbe chiamato a pagare una nuova tassa superiore ai 20 miliardi di euro all’anno, una cifra superiore all’1,5% del PIL del paese.

Peraltro, nella situazione attuale, tutto ciò rischia di non portare ad alcun risultato visto che le aree del pianeta che stanno diventando le principali fonti di emissione di gas serra sono estranee a qualunque vincolo del protocollo di Kyoto.

Forte preoccupazione deriva anche dalle misure ipotizzate per il settore dell’automobile che penalizzano soprattutto i produttori di autovetture di piccole e medie dimensioni. Se attuate, arrecherebbero un danno rilevante soprattutto all’industria italiana.

Per questo Confindustria ritiene che occorra ripensare, se non le politiche, almeno le modalità di attuazione. Nello stesso tempo è indispensabile coinvolgere più Paesi sul tema della lotta ai cambiamenti climatici.

La decisione più ragionevole sarebbe quella di rinviare ogni decisione in merito al pacchetto energia ed ambiente fino a quando l’attuale stato di recessione delle economie della Ue sarà stato superato e si potrà allora avviare una riflessione più ragionevole su tutto il pacchetto.

Confindustria registra positivamente il fatto che il governo italiano si sia reso conto dei rischi a cui andiamo incontro; condivide e supporta pienamente le posizioni espresse in questi giorni da molti Ministri e anche da esponenti dell’opposizione.

Gli imprenditori chiedono al Presidente Berlusconi un decisivo intervento in occasione del vertice dei Capi di Stato e di Governo, in programma domani, nell’interesse dell’economia italiana ed europea. Occorre scongiurare rischi forti di delocalizzazione e di cancellazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro.

Vincoli ambientali sono una opportunità

1. Opportunità economica: per sviluppare una rete di sinergie;

per produrre manufatti che inquinano di meno o che richiedono meno risorse;

per sviluppare tecnologie completamente nuove

2. Opportunità “democratica”

3. Opportunità creativa

Sinergie

Vincoli ambientali sono una opportunità economica

Manufatti meno inquinanti

Vincoli ambientali sono una opportunità economica

Wal-Mart - obbiettivo di diminuire le emissioni di gas a effetto serra, di azzerare i rifiuti, e di utilizzare il 100% di energia rinnovabile.

Strada: ridurre il 5% degli imballaggi (eliminando così 213.000 camion dalle strade, risparmiando 350 milioni di litri di gasolio e non emettendo 324.000 tonnellate di CO2 all’anno).

Il risparmio dato dalla rinuncia degli imballaggi in una sola linea (i giocattoli Kid-Connection) hanno permesso a Wal-Mart di risparmiare 2,4 milioni di dollari all’anno in spese di spedizione (Lovins, 2008).

Qualcosa di completamente nuovo

Vincoli ambientali sono una opportunità economica

Pre

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ggio

Grado di libertà nei paesi produttori di greggio

Max

Min

Max Min

Perché nei regimi non democratici è valida questa legge?

1. possibilità di tassazione bassa; 2. possibilità di alta spesa sociale; 3. inibizione nella formazione di

gruppi concorrenti

4. effetto antimodernizzazione.

Legge della “petropolitica”

Vincoli ambientali sono una opportunità democratica

Legge della “petropolitica” - Iran

Vincoli ambientali sono una opportunità democratica

1979 1995 2006

Prezzo greggio

Libertà

1989 Caduta muro di Berlino Dialogo delle cività

Richiesta di distruzione di Israele

Legge della “petropolitica” - Russia

Vincoli ambientali sono una opportunità democratica

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Prezzo greggio Grado di libertà

Elezione Putin

Ritorno truppe in Cecenia

Arresto oppositori

Inno

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Tempo

Vincoli ambientali come onda creativa

la rivoluzione nei settori tessili e siderurgici, la seconda l’introduzione del vapore, dei treni e dell’acciaio, la terza riguarda l’elettricità, la chimica e i motori a combustione interna, la quarta riguarda la petrolchimica, la corsa allo spazio e l’avvento dell’elettronica, la quinta riguarda le biotecnologie e l’era digitale; la sesta dovrebbe e potrebbe essere quella della sostenibilità (da Natural Edge, 2006).

Qualità ambientale

Qu

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nit

aria

Qualità sociale

Consapevolezza piena

Scelte attuali dei consumatori

Mancanza di consapevolezza

Le tre dimensioni del consumo

Debito e credito ecologico a livello nazionale

Co

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Efficienza tecno-ecologica

Economie povere

Economie in via di sviluppo

Economie sviluppate

Economie ecologicamente sostenibili

Percorso verso una nuova economia