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2 Days Training Session
STRATUS
CONSULTING
DIRETTIVA SULLA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE - PANORAMICA
© Commissione europea 1
Sessione formativa di 2 giorni
Schema Cos’è l’ELD e chi interessa?
L’ELD in breve: una descrizione
Panoramica dell’ELD
– Come decidere se l’ELD si applica a un’attività?
– Come decidere se l’ELD si applica a un incidente?
– Costi e finanziamenti
Il futuro dell’ELD
Panoramica del processo di attuazione: pianificare la riparazione
© Commissione europea
Lo scopo dell’ELD
Prevenire (articoli 5 e 8) e riparare (articoli 6, 7, 8 e allegato II) i danni ambientali stabilendo un quadro comune sulla responsabilità ambientale basato sul principio “chi inquina paga”.
Le risorse e i servizi danneggiati devono essere riportati alle condizioni originarie.
3 © Commissione europea
Principio “chi inquina paga”
Gli operatori che causano il danno o la minaccia imminente di danno devono prevenire e riparare il danno e sostenere i costi derivanti.
L’inquinatore deve occuparsene o pagare un “indennizzo in natura”. Non è consentito optare per una compensazione pecuniaria.
4 © Commissione europea
Persone legittimate Chiunque…
– sia o potrebbe essere colpito dal danno ambientale (ad es., residenti, birdwatcher, escursionisti, pescatori ricreativi, chi potrebbe subire danni alla salute a causa dei contaminanti, chi è responsabile di bambini o anziani la cui salute potrebbe essere a rischio)
– abbia un interesse sufficiente o faccia valere una violazione di un diritto (tra cui le ONG)
… è una persona legittimata a informare le autorità competenti in merito al danno o alla minaccia imminente di danno.
© Commissione europea 5
Parti interessate chiave
Autorità competenti
Operatori
Fornitori di garanzia finanziaria e altri
Persone legittimate
Altri partecipanti (diversi dalle parti interessate) al processo possono essere gli esperti (in campo scientifico, economico, legale) e i cittadini
6 © Commissione europea
L’ELD in breve
Si verifica un incidente che ha effetti nocivi sull’ambiente
– Ad esempio, un serbatoio contenente sostanze chimiche pericolose viene danneggiato e i contaminanti fluiscono in un fiume vicino
© Commissione europea
Prima dell’applicazione dell’ELD…
L’operatore intraprende le misure necessarie per circoscrivere l’inquinamento
– Riparando il serbatoio danneggiato
L’operatore può intraprendere azioni per ripulire almeno in parte il suolo o il sedimento contaminato
– Aggiungendo un agente neutralizzante
– Scavando il suolo o il sedimento
© Commissione europea
Condizioni pre-
fuoriuscita
Condizioni post-
fuoriuscita
Effetti della fuoriuscita sull’ambiente
© Commissione europea
Condizioni pre-
fuoriuscita
Condizioni post-
fuoriuscita Post-ripulitura
Benefici delle azioni di ripulitura
© Commissione europea
Condizioni post-
fuoriuscita
Post-ripulitura Riparazione
completa
Le azioni di ripulitura non ripristinano completamente le riserve ittiche Si rendono necessarie ulteriori azioni di riparazione
© Commissione europea
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
Pre-fuoriuscita Post-fuoriuscita Post-riparazione
primaria
Post-riparazione
complementare
Numero di pesci
Numero di pesci
“Riparazione” in base all’ELD
© Commissione europea
Condizioni
originarie
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
Pre-fuoriuscita Post-fuoriuscita Post-riparazione primaria
Post-riparazione complementare
Numero di pesci
Numero di pesci
“Perdite temporanee”
“Riparazione” in base all’ ELD
© Commissione europea
Condizioni
originarie
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
Pre-fuoriuscita Post-fuoriuscita Post-riparazione primaria
Post-riparazione complementare
Numero di pesci
Numero di pesci
“Perdite temporanee”
“Riparazione” in base all’ELD
Più ci si allontana dalle condizioni originarie, maggiori sono le perdite temporanee.
Più tempo serve per tornare alle condizioni originarie, maggiori sono le perdite temporanee.
© Commissione europea
Condizioni
originarie
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
Pre-fuoriuscita Post-fuoriuscita Post-riparazione primaria
Post-riparazione complementare
Numero di pesci
Numero di pesci
“Perdite temporanee”
Riparazione compensativa
“Riparazione” in base all’ELD
© Commissione europea
La riparazione compensativa è la riparazione necessaria per
ovviare alle perdite temporanee non compensate dalla riparazione
primaria o complementare.
Condizioni
originarie
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
Pre-fuoriuscita Post-fuoriuscita Post-riparazione primaria
Post-riparazione complementare
Numero di pesci
Numero di pesci
“Perdite temporanee”
Riparazione
compensativa
“Metodo dell’equivalenza delle risorse”:
calcolare o adattare la riparazione compensativa in modo da compensare le
perdite temporanee
“Riparazione” in base all’ELD
© Commissione europea
Condizioni
originarie
Anatomia del danno
© Commissione europea 17
Livello di
risorse/servizi Perdite temporanee Condizioni originarie
Percorso di
ripristino naturale
Percorso di ripristino
con riparazione
primaria o
complementare
Data incidente Inizio riparazione
primaria/complementare
Tempo
Come stabilire se l’ELD può applicarsi a una data “attività”?
© Commissione europea 18
© Commissione europea
L’attività ha il potenziale per danneggiare le risorse coperte
dall’ELD?
Quali sono le
risorse coperte
dall’ELD? - Specie e habitat
protetti
- Acqua
- Terreno
Danno a specie e habitat protetti
Soltanto qualora il danno “produca significativi effetti negativi sul raggiungimento o il mantenimento di uno stato di conservazione favorevole” delle specie e degli habitat interessati (direttive “Habitat” e “Uccelli”)
– Interpretazione di “significativi”
oMisurabili
oAllegato I
20 © Commissione europea
Danno all’acqua
Qualsiasi danno che incida in modo significativamente negativo sullo stato ecologico, chimico e/o quantitativo e/o sul potenziale ecologico delle acque interessate, come definito nella direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE), a eccezione degli effetti negativi cui si applica l’articolo 4, paragrafo 7 di tale direttiva
21 © Commissione europea
L’ELD e la direttiva quadro sulle acque
La definizione di risorse idriche nell’ELD si basa sulla direttiva quadro sulle acque.
Il buono stato ecologico come definito nell’ambito della direttiva quadro sulle acque (allegato V) contribuirà a determinare le condizioni originarie da usarsi nell’ambito dell’ELD.
22 © Commissione europea
Danno al terreno
Qualsiasi contaminazione del terreno che crei un “rischio significativo di effetti negativi sulla salute umana”. Non si fa alcun riferimento alle risorse naturali.
23 © Commissione europea
© Commissione europea
L’attività ha il potenziale per danneggiare le risorse coperte
dall’ELD?
No
© Commissione europea
L’attività ha il potenziale per danneggiare le risorse coperte
dall’ELD?
No Non coperte dall’ELD
© Commissione europea
L’attività ha il potenziale per danneggiare le risorse coperte
dall’ELD?
No Non coperte dall’ELD
Sì
© Commissione europea
L’attività ha il potenziale per danneggiare le risorse coperte
dall’ELD?
No Non coperte dall’ELD
Sì
L’attività è elencata
nell’allegato III dell’ELD?
Attività elencate nell’allegato III
Permesso IPPC
Rifiuti soggetti a permesso/autorizzazione
Scarichi nelle acque
Sostanze pericolose
Estrazione di acque (direttiva quadro sulle acque)
OGM
Trasporto di rifiuti
Rifiuti di attività estrattive
Cattura e stoccaggio di CO2
© Commissione europea 28
© Commissione europea
L’attività ha il potenziale per danneggiare le risorse coperte
dall’ELD?
No Non coperte dall’ELD
Sì
L’attività è elencata
nell’allegato III dell’ELD?
No Responsabilità per colpa
soltanto per danni a
specie e habitat
protetti
© Commissione europea
L’attività ha il potenziale per danneggiare le risorse coperte
dall’ELD?
No Non coperte dall’ELD
Sì
L’attività è elencata
nell’allegato III dell’ELD?
No Responsabilità per colpa
Responsabilità oggettiva
Sì
Tipo di responsabilità Responsabilità oggettiva
– Attività considerate rischiose. Non è necessario stabilire la colpa dell’operatore perché questo sia ritenuto responsabile dei danni coperti dall’ELD.
– Allegato III dell’ELD.
Responsabilità per colpa – Può essere ritenuto responsabile soltanto per danni
a specie e habitat naturali protetti, ma non per altri tipi di danno ambientale. È necessario stabilire la negligenza o la colpa.
– Tutte le attività professionali non elencate nell’allegato III.
31 © Commissione europea
© Commissione europea 32
Responsabilità oggettiva
Permesso IPPC
Rifiuti soggetti a permesso/autorizzazione
Scarichi nelle acque
Sostanze pericolose
Estrazione di acque (direttiva quadro sulle
acque)
OGM
Trasporto di rifiuti
Rifiuti di attività estrattive
Cattura e stoccaggio di CO2
Danno al terreno
Danno all’acqua
Responsabilità per colpa
Attività professionali non elencate nell’allegato III
Danno a specie e habitat naturali protetti
© Commissione europea 33
L’attività ha il potenziale per danneggiare le risorse coperte dall’ELD?
L’attività è elencata nell’allegato III dell’ELD?
Responsabilità oggettiva per danni a specie e habitat protetti, acqua e terreno
Sì
Sì
No
No
Non coperte dall’ELD
Responsabilità per colpa soltanto per danni a specie e habitat protetti
Intraprendere misure per prevenire i danni
I ruoli Pre-incidente
Durante il normale funzionamento
Operatori e autorità competenti:
– Attività non inserite nei contenuti obbligatori dell’ELD, ma suggerimenti basati sulle abituali buone prassi
Esperti e fornitori di garanzia finanziaria:
– Non un dovere nell’ambito dell’ELD, ma un possibile ruolo
© Commissione europea 34
© Commissione europea
• Può incoraggiare l’operatore ad adottare misure per ridurre il rischio o la minaccia imminente di incidente
• Deve incoraggiare o richiedere la garanzia finanziaria
Autorità competente
I ruoli Pre-incidente
© Commissione europea
• Può incoraggiare l’operatore ad adottare misure per ridurre il rischio o la minaccia imminente di incidente
• Deve incoraggiare o richiedere la garanzia finanziaria
Autorità competente
• Può scegliere di adottare misure per ridurre il rischio
• Può/deve predisporre la garanzia finanziaria
Operatore
I ruoli Pre-incidente
© European Commission
I ruoli Pre-incidente
• Può incoraggiare l’operatore ad adottare misure per ridurre il rischio o la minaccia imminente di incidente
• Deve incoraggiare o richiedere la garanzia finanziaria
Autorità competente
• Può scegliere di adottare misure per ridurre il rischio
• Può/deve predisporre la garanzia finanziaria
Operatore
• Rispondono alle richieste di adeguata garanzia finanziaria
• Considerano di predisporre valutazioni di potenziali rischi, costi e premi per un’adeguata garanzia finanziaria
Fornitori di garanzia finanziaria
© Commissione europea
I ruoli Pre-incidente
• Può incoraggiare l’operatore ad adottare misure per ridurre il rischio o la minaccia imminente di incidente
• Deve incoraggiare o richiedere la garanzia finanziaria
Autorità competente
• Può scegliere di adottare misure per ridurre il rischio
• Può/deve predisporre la garanzia finanziaria
Operatore
• Rispondono alle richieste di adeguata garanzia finanziaria
• Considerano di predisporre valutazioni di potenziali rischi, costi e premi per un’adeguata garanzia finanziaria
Fornitori di garanzia finanziaria
• Apportano le loro conoscenze tecniche alle misure per ridurre il rischio di minaccia imminente e il danno
Esperti
Come stabilire se l’ELD si applica a un determinato caso?
© Commissione europea 39
© Commissione europea
Una risorsa o un servizio coperti dall’ELD sono
stati danneggiati o minacciati?
Risorse e servizi coperti dall’ELD
Risorse:
– Specie e habitat naturali protetti (direttiva “Habitat”, direttiva “Uccelli”)
– Acqua (direttiva quadro sulle acque)
– Terreno (soltanto rischi per la salute)
Servizi forniti da queste risorse
© Commissione europea 41
© Commissione europea
No
Sì
Una risorsa o un servizio coperti dall’ELD sono
stati danneggiati o minacciati?
Non coperti dall’ELD, ma
potrebbero essere coperti da
altre leggi nazionali o
internazionali
© Commissione europea
No
Sì
Una risorsa o un servizio coperti dall’ELD sono
stati danneggiati o minacciati?
La minaccia o il danno si
sono verificati entro i limiti
temporali stabiliti
nell’ELD?
Non coperti dall’ELD, ma
potrebbero essere coperti da
altre leggi nazionali o
internazionali
Limiti temporali stabiliti nell’ELD Prima del 30 aprile 2007, se il danno e
l’attività che lo ha provocato si sono verificati interamente prima di tale data.
Eventi o incidenti che hanno avuto luogo 30 anni prima della scoperta del danno.
Se sono passati più di 5 anni dal completamento delle azioni di prevenzione o riparazione o dall’identificazione della parte responsabile, a seconda di quale data sia posteriore.
© Commissione europea 44
© Commissione europea
No
Sì
Una risorsa o un servizio coperti
dall’ELD sono stati danneggiati o minacciati?
La minaccia o il danno si
sono verificati entro i limiti
temporali stabiliti
nell’ELD?
No
Sì
Non coperti dall’ELD, ma
potrebbero essere coperti da
altre leggi nazionali o
internazionali
© Commissione europea
No
Sì
Una risorsa o un servizio coperti
dall’ELD sono stati danneggiati o minacciati?
La minaccia o il danno si sono
verificati entro i limiti temporali
stabiliti nell’ELD?
No
Sì
Si applicano le eccezioni o le
deroghe previste
dall’ELD?
Non coperti dall’ELD, ma
potrebbero essere coperti da
altre leggi nazionali o
internazionali
Eccezioni Copertura da parte di convenzioni internazionali, del
trattato Euratom
Atto di conflitto armato, ostilità, guerra civile o insurrezione
Fenomeno naturale di carattere eccezionale, inevitabile e incontrollabile
Attività aventi come scopo principale la difesa nazionale, la sicurezza internazionale e la protezione dalle calamità naturali
Inquinamento diffuso con impossibilità di accertare la causa
47 © Commissione europea
Deroghe
Terze parti
Ordine obbligatorio
Autorizzazione
Stato delle conoscenze
© Commissione europea 48
Deroga per terze parti e ordine obbligatorio
Se l’operatore può provare che
– il danno è stato causato da terzi (nonostante l’esistenza di opportune misure di sicurezza), o
– il danno è conseguenza di un ordine o un’istruzione impartiti da un’autorità pubblica, a meno che non siano stati impartiti in seguito a un’emissione o a un incidente causati dalle attività dell’operatore
© Commissione europea 49
Deroga per autorizzazione
Un’emissione o un evento espressamente
autorizzati da un’autorizzazione concessa ai
sensi delle vigenti disposizioni legislative e
regolamentari nazionali e in piena conformità
delle condizioni ivi previste
© Commissione europea 50
Deroga per stato delle conoscenze
Un’emissione o un’attività, o qualsiasi altro modo di utilizzazione di un prodotto nel corso di un’attività, che l’operatore dimostri non essere state considerate probabile causa di danno ambientale secondo lo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche al momento del rilascio dell’emissione o dell’esecuzione dell’attività
© Commissione europea 51
© Commissione europea
No
Sì
Una risorsa o un servizio coperti
dall’ELD sono stati danneggiati o minacciati?
No
Sì
La minaccia o il danno si sono
verificati entro i limiti temporali
stabiliti nell’ELD?
No
Sì Si applicano le eccezioni o le
deroghe previste
dall’ELD?
Non coperti dall’ELD, ma
potrebbero essere coperti da
altre leggi nazionali o
internazionali
© Commissione europea
No
Sì
Una risorsa o un servizio coperti
dall’ELD sono stati danneggiati o minacciati?
No
Sì
La minaccia o il danno si sono
verificati entro i limiti temporali
stabiliti nell’ELD?
No
Sì
Si applicano le eccezioni o le
deroghe previste dall’ELD?
La minaccia o il danno
sono significativi?
Non coperti dall’ELD, ma
potrebbero essere coperti da
altre leggi nazionali o
internazionali
Danni significativi – regole generali
A seconda del caso
Decisione in base alle direttive e alle leggi nazionali pertinenti
54 © Commissione europea
Interpretazioni di danni “significativi”
Danni che sono misurabili e di portata particolarmente “ampia” – l’ampiezza varia a seconda del caso
Criteri contenuti nell’allegato I per i danni alla biodiversità
55 © Commissione europea
Interpretazioni generali di danni “significativi”
Significativi dal punto di vista normativo
Significativi dal punto di vista sociale
Significativi dal punto di vista biologico
Significativi dal punto di vista statistico
56 © Commissione europea
I ruoli Post-incidente
Distinguere tra:
– Quando si individua una minaccia imminente
– Quando si individua un danno ambientale
Autorità competente e operatore: dovere
Fornitori di garanzia finanziaria, esperti: non dovere, ma possibile ruolo
Persone legittimate: non dovere, ma diritto
© Commissione europea 57
© Commissione europea
• Determina se il caso è coperto dall’ELD • Se sì, identifica gli operatori responsabili e stabilisce il
tipo di responsabilità • Collabora con gli operatori per garantire che siano
adottate le opportune misure di riparazione • Esige che gli operatori si facciano carico dei costi
sostenuti (qualora sia l’autorità competente ad adottare le misure di riparazione) (assegna i costi in caso di responsabilità condivisa)
• Sovrintende allo strumento di garanzia finanziaria
Autorità competente
I ruoli Post-incidente
© Commissione europea
I ruoli Post-incidente
• Adotta misure immediate per circoscrivere l’incidente, prevenire ulteriori danni e riparare i danni
• Informa immediatamente l’autorità competente dei danni o della minaccia
• Si adopera per attuare le misure di riparazione necessarie, come indicato dall’autorità competente
• Sostiene i costi come richiesto
Operatore
• Determina se il caso è coperto dall’ELD
• Se sì, identifica gli operatori responsabili e stabilisce il tipo di responsabilità
• Collabora con gli operatori per garantire che siano adottate le opportune misure di riparazione
• Esige che gli operatori si facciano carico dei costi sostenuti (qualora sia l’autorità competente ad adottare le misure di riparazione) (assegna i costi in caso di responsabilità condivisa)
• Sovrintende allo strumento di garanzia finanziaria
Autorità competente
© Commissione europea
I ruoli Post-incidente
• Contribuiscono alla valutazione dei danni e delle misure di riparazione
Fornitori di garanzia finanziaria
• Adotta misure immediate per circoscrivere l’incidente, prevenire ulteriori danni e riparare i danni
• Informa immediatamente l’autorità competente dei danni o della minaccia
• Si adopera per attuare le misure di riparazione necessarie, come indicato dall’autorità competente
• Sostiene i costi come richiesto
Operatore
• Determina se il caso è coperto dall’ELD • Se sì, identifica gli operatori
responsabili e stabilisce il tipo di responsabilità
• Collabora con gli operatori per garantire che siano adottate le opportune misure di riparazione
• Esige che gli operatori si facciano carico dei costi sostenuti (qualora sia l’autorità competente ad adottare le misure di riparazione) (assegna i costi in caso di responsabilità condivisa)
• Sovrintende allo strumento di garanzia finanziaria
Autorità competente
© Commissione europea
I ruoli Post-incidente
• Valutano, rivedono e supervisionano la minaccia imminente o il danno, nonché la selezione, la progettazione e l’attuazione delle misure di riparazione
• Monitorano i risultati
Altri esperti
• Adotta misure immediate per circoscrivere l’incidente, prevenire ulteriori danni e riparare i danni
• Informa immediatamente l’autorità competente dei danni o della minaccia
• Si adopera per attuare le misure di riparazione necessarie, come indicato dall’autorità competente
• Sostiene i costi come richiesto
Operatore
• Determina se il caso è coperto dall’ELD • Se sì, identifica gli operatori responsabili e
stabilisce il tipo di responsabilità • Collabora con gli operatori per garantire
che siano adottate le opportune misure di riparazione
• Esige che gli operatori si facciano carico dei costi sostenuti (qualora sia l’autorità competente ad adottare le misure di riparazione) (assegna i costi in caso di responsabilità condivisa)
• Sovrintende allo strumento di garanzia finanziaria
Autorità competente
• Contribuiscono alla valutazione dei danni e delle misure di riparazione
Fornitori di garanzia finanziaria
Ruolo esecutivo generale delle autorità competenti
Informano la Commissione in merito all’attuazione dell’ELD entro il 30 aprile 2013 al più tardi
Possono decidere se istituire un sistema nazionale di rendicontazione e una banca dati dei casi dell’ELD
© Commissione europea 62
© Commissione europea
No
Sì
Una risorsa o un servizio coperti
dall’ELD sono stati danneggiati o minacciati?
No
Sì
La minaccia o il danno si sono
verificati entro i limiti temporali
stabiliti nell’ELD?
No
Sì
Si applicano le eccezioni o le
deroghe previste dall’ELD?
La minaccia o il danno
sono significativi?
No
Sì
L’ELD è applicabile: le parti responsabili devono
intraprendere tutte le azioni necessarie
Non coperti dall’ELD, ma
potrebbero essere coperti da
altre leggi nazionali o
internazionali
Costi e finanziamenti
© Commissione europea 64
Costi associati alla responsabilità ambientale nell’ambito dell’ELD
Costi di valutazione del danno ambientale (o della minaccia imminente di tale danno) e di progettazione e selezione delle misure di riparazione
Costi di raccolta e analisi dei dati, altri costi generali, costi di controllo e sorveglianza
Costi amministrativi, legali e di applicazione
Tutti i costi di attuazione delle misure di riparazione
65 © Commissione europea
Costi di attuazione delle misure di riparazione
Progettazione (inclusi i costi di progettazione scientifica o tecnica, delle autorizzazioni, delle indagini, dei campionamenti e altri costi correlati)
Acquisizione del terreno (se necessario)
Attuazione
Funzionamento e manutenzione, inclusi il monitoraggio e la gestione adattativa in base a criteri di rendimento
Amministrazione e necessaria supervisione da parte dell’autorità competente
Riserve per imprevisti
66 © Commissione europea
Costi sproporzionati Alcuni costi di riparazione potrebbero essere
considerati “sproporzionati” rispetto ai danni
Per definizione, costi di riparazione >>> benefici… MA
– Il grado per cui i costi di riparazione > benefici non è definito
o il margine per cui i costi eccedono i benefici deve essere apprezzabile
– Non solo costi e benefici quantificabili
Ulteriori informazioni in riferimento alla direttiva quadro sulle acque
67 © Commissione europea
Garanzia finanziaria
Assicurazione (variazioni delle polizze di responsabilità civile generale o per danni da inquinamento)
Garanzie bancarie
Altri strumenti di mercato (MBI), quali fondi, obbligazioni ecc.
© Commissione europea 68
Copertura degli Stati membri in base alla relazione COM 2010
Assicurazione: tutti gli Stati membri
– Prodotti differenti di singole compagnie di assicurazione o pool di assicuratori (pool in Francia, Italia e Spagna)
– Finora, penetrazione nel mercato differente
Garanzie bancarie:
– Austria, Belgio, Cipro, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito , Repubblica ceca e Spagna
Altri MBI all’esame in:
– Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Polonia e Spagna © Commissione europea 69
Date salienti
Relazioni degli Stati membri sullo stato di attuazione dell’ELD entro il 30 aprile 2013
Relazione della Commissione europea entro il 30 aprile 2014
© Commissione europea 70
Pianificare le azioni di riparazione
© Commissione europea 71
© Commissione europea
Danno o minaccia imminente
Azioni immediate per prevenire (ulteriori) danni
Valutazione del danno ambientale
Pianificazione della riparazione
Attuazione, monitoraggio e rendicontazione delle azioni di riparazione
© Commissione europea
Danno o minaccia imminente
In base all’ELD e alla legislazione che la recepisce nei singoli Stati membri
Azioni immediate per prevenire (ulteriori) danni
Gli operatori controllano, circoscrivono e rimuovono il danno, e prevengono ulteriori danni (come indicato nell’articolo 6.1a)
Valutazione del danno ambientale
L’autorità competente stabilisce se il danno ambientale verificatosi è significativo e, idealmente, collabora con l’operatore per quantificarlo (incluse le perdite temporanee)
Pianificazione della riparazione
L’autorità competente stabilisce il tipo e la portata delle misure di riparazione da attuare, coinvolgendo l’operatore e altre parti interessate nel processo (vedere figura 2.2)
Attuazione, monitoraggio e rendicontazione delle azioni di riparazione
L’operatore attua le misure di riparazione complementare e compensativa come richiesto, le monitora e riferisce in merito (vedere figura 2.2)
Riparazione primaria
Le misure di riparazione devono essere progettate per:
– Terminare, ridurre o contenere i danni in corso (misure di riparazione di “emergenza”)
– Riportare (o avvicinare) le risorse naturali e/o i servizi danneggiati alle condizioni originarie (misure di riparazione “effettive”)
Il ripristino naturale può essere considerato in aggiunta a opzioni di intervento diretto
74 © Commissione europea
Riparazione complementare
Richiesta quando la riparazione primaria non è sufficiente a riportare la risorsa o il servizio alle condizioni originarie.
Può interessare una risorsa o un servizio di tipo uguale o simile.
Può essere intrapresa nel sito danneggiato e/o in un sito alternativo.
75 © Commissione europea
Perdite temporanee
Le perdite subite dall’inizio del danno fino al ritorno delle risorse o dei servizi alle condizioni originarie.
76 © Commissione europea
Se le condizioni originarie non vengono ripristinate, le perdite temporanee continuano a tempo indeterminato.
Richiedono una compensazione separata (riparazione compensativa) in aggiunta alla riparazione primaria o complementare.
Numero di pesci
Condizioni
originarie
Numero
di pesci
Pre-
fuoriuscita
Post-
fuoriuscita
Post-
riparazione
primaria
Post-
riparazione
complementare
Riparazione compensativa
Intrapresa per compensare le perdite temporanee
La riparazione può interessare un tipo di risorsa o servizio diverso da quello danneggiato
– Per questa analisi si utilizzano metodi di equivalenza delle risorse
La riparazione può interessare un sito diverso da quello danneggiato
77 © Commissione europea
© Commissione europea
L’autorità competente notifica all’operatore che il danno è significativo* - Le proposte per azioni di riparazione devono essere inviate entro un tempo limite
L’operatore invia le proposte entro il tempo limite specificato dall’autorità competente – idealmente in collaborazione con l’autorità competente
L’autorità competente consulta le parti interessate
L’autorità competente decide in merito alle opzioni di riparazione tenendo in considerazione le proposte dell’operatore e i commenti delle persone legittimate
Il piano relativo alle azioni di riparazione deve includere:
- Gli obiettivi della riparazione
- Le azioni già intraprese e pianificate (riparazione primaria, complementare e compensativa)
- I risultati attesi
- Le misure volte ad affrontare l’incertezza
- I calcoli e gli studi alla base delle stime della portata delle misure di riparazione
- Il costo delle misure
- Il piano di monitoraggio
Criteri per la valutazione delle opzioni di riparazione
complementare/compensativa:
- Equivalenza fra la risorsa o il servizio danneggiati e
quelli riparati (equivalenza debito-credito)
- Probabilità di successo
- Possibilità che la riparazione continui in futuro
- Costi: proporzionati o sproporzionati
eftec
2 Days Training Session
STRATUS
CONSULTING
APPROCCI ALLA VALUTAZIONE
© Commissione europea 79
Sessione formativa di 2 giorni
Schema
Approccio generale alla valutazione nell’ambito dell’ELD mediante un ipotetico studio di caso
Discussione dettagliata sull’analisi di equivalenza
Discussione sul breve esercizio di gruppo
80 © Commissione europea
Il processo di valutazione dell’ELD
© Commissione europea 81
È necessario effettuare
una valutazione in base
all’ELD?
Identificare e quantificare il
tipo e la portata del danno
Identificare e quantificare i
benefici della riparazione
Assicurarsi che il credito
derivante dalla riparazione
compensi i danni
Elaborare piani di
monitoraggio per assicurare
benefici e attività di
rendicontazione
Fase 1: Valutazione preliminare
Fase 2: Determinazione e quantificazione del danno (debito)
Fase 3: Determinazione e quantificazione dei benefici della riparazione (credito)
Fase 4: Adattamento delle azioni di riparazione
Fase 5: Monitoraggio e rendicontazione
Studio di caso: cedimento nella diga della Valle K
Panoramica dello studio di caso
Nella Valle K si estraggono metalli pesanti (tra cui rame, zinco e cadmio)
I residui dell’attività estrattiva sono riversati in invasi autorizzati nel bacino e contenuti dalla diga
Si verifica un nubifragio invernale, che scioglie la neve: cedimento della diga
I residui dell’attività estrattiva defluiscono nel fiume K e scorrono a valle verso una zona umida
Il personale di emergenza ripara la diga nel giro di 24 ore
Situazione di contaminazione osservata a valle per almeno 10 km nel fiume K e nella zona umida colpita
Schema del sito
Sito minerario
Fiume K Fiume K Zona umida
10 km 10 km
10 ha
Sito di riferimento
Gradiente di inquinamento
Incidente: deflusso di metalli/acidi
Impatto sul bacino K
Impatto sul bacino del fiume K
Quali sono le mosse successive?
Arrestare l’inquinamento
Studiare le aree colpite e ripararle nella misura del possibile
Studiare l’ambiente colpito e ripararlo riportandolo alle condizioni originarie
Valutare azioni di riparazione compensativa supplementari
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Risposta di emergenza: arrestare l’inquinamento
Riparazione della diga
– Per prevenire un’ulteriore contaminazione del fiume e della zona umida
Avvertire i cittadini di non mangiare pesce
– Per prevenire conseguenze per la salute umana
Serve una valutazione ambientale supplementare!
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Fase 1: Valutazione preliminare
Scopo: determinare se è necessaria un’analisi di equivalenza – Descrivere l’incidente
– Identificare e descrivere i siti, le specie e gli habitat colpiti
– Identificare la natura, la gravità e la portata spaziale e temporale del danno ambientale verificatosi o previsto
– Valutare i benefici della riparazione primaria
– Iniziare a considerare la necessità di azioni di valutazione supplementare ed eventualmente di azioni di riparazione complementare o compensativa
– Determinare la necessità di una valutazione in base all’ELD e l’entità adeguata della valutazione
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Il processo di valutazione dell’ELD
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È necessario effettuare
una valutazione in base
all’ELD?
Identificare e quantificare il
tipo e la portata del danno
Identificare e quantificare i
benefici della riparazione
Assicurarsi che il credito
derivante dalla riparazione
compensi i danni
Elaborare piani di
monitoraggio per assicurare
benefici e attività di
rendicontazione
Fase 1: Valutazione preliminare
Fase 2: Determinazione e quantificazione del danno (debito)
Fase 3: Determinazione e quantificazione dei benefici della riparazione (credito)
Fase 4: Adattamento delle azioni di riparazione
Fase 5: Monitoraggio e rendicontazione
Fase 1: valutazione preliminare Domande chiave a cui rispondere durante la valutazione iniziale
Chi sono gli operatori? Cosa è stato rilasciato? È probabile che i danni siano significativi (cosa che dovrà essere determinata dagli Stati membri, sulla base di considerazioni relative a portata, gravità e durata)? La riparazione primaria compenserà totalmente il danno ambientale? Sarà necessario intraprendere azioni di riparazione complementare o compensativa per compensare le perdite? È probabile che il danno abbia colpito i servizi per i cittadini? Quale livello di dettaglio è adeguato per la valutazione?
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Valutazione preliminare
Fonti di informazione iniziali
– Visita sul campo
– Discussioni con il personale responsabile presso il sito
– Colloqui con i gestori delle risorse locali
– Colloqui con gli operatori
– Valutazioni precedenti
– Riesame di dati esistenti/banche dati online
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Valutazione preliminare
Descrizione dell’incidente
– Chi è l’operatore responsabile?
– Cosa è stato rilasciato e in che quantità?
– Quando è stato rilasciato e per quanto tempo?
– Quali azioni di risposta di emergenza/ripulitura sono state avviate?
– Che tipo di riparazione primaria è previsto?
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Valutazione preliminare
Identificazione e descrizione di siti, specie e habitat colpiti
– Quali risorse e habitat sono stati esposti all’incidente?
– Quali servizi potrebbero essere stati danneggiati?
– Quanto tempo durerà l’esposizione?
– Qual era la qualità fisica, biologica e chimica delle risorse naturali colpite?
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Valutazione preliminare
Identificazione e descrizione della natura, della gravità e della portata spaziale e temporale del danno
– Qualche risorsa è stata colpita?
– Quali habitat, comunità e specie è probabile che siano maggiormente a rischio?
– Esiste una prova diretta del danno (ad es., moria di pesci)?
– Qual è la natura del danno potenziale (mortalità, perdita di habitat, effetti subletali)?
– Qual è la diffusione spaziale del danno potenziale?
– Per quanto tempo potrebbe persistere il danno?
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Valutazione preliminare Fonti di dati per identificare e descrivere
natura, gravità e portata spaziale e temporale del danno – Dati sull’ecologia della comunità pertinenti al trasferimento
alla catena alimentare
– Mappatura, tracciamento e immagini
– Campioni di materiali che potrebbero diffondersi, dissolversi, degradarsi ecc.
– Dati ambientali di supporto
– Raccolta di carcasse o altri dati
– Dati disponibili sulle condizioni originarie
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Valle K: valutazione preliminare L’incidente è consistito in un singolo e breve (meno di 2 giorni) rilascio di
residui; tuttavia, i residui rappresentano un pericolo a lungo termine per l’ambiente
I residui contenevano concentrazioni molto elevate di metalli pesanti (tra cui rame, zinco e cadmio) e avevano un certo grado di acidità (pH 4)
I volumi di flusso del fiume erano molto elevati rispetto ai volumi invernali tipici
Le azioni di risposta di emergenza hanno permesso la rapida riparazione della diga; tutte le attività minerarie sono state sospese per il periodo necessario alle riparazioni; non sono state avviate azioni di emergenza per il fiume o la zona umida
Sono state scattate fotografie a documentare l’incidente e lo stabilimento ha raccolto diversi campioni di acqua del fiume nel tratto di 10 km a monte della zona umida; non sono stati raccolti campioni nella zona umida o nel fiume a valle della zona umida
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Valle K: valutazione preliminare
Sono state osservate carcasse di trota lungo le sponde del fiume; non è stato effettuato un campionamento sistematico
Sono stati raccolti dati pre-incidente relativi alla qualità dell’acqua del fiume; è stato impossibile trovare dati biologici sulle condizioni originarie
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Valutazione preliminare: risorse potenzialmente colpite
È stata svolta l’identificazione preliminare delle risorse potenzialmente colpite in base ai colloqui con i gestori delle risorse, al riesame delle informazioni pubblicate in merito a questo sito e siti simili, alle discussioni con l’operatore dello stabilimento, a visite in loco e al riesame delle fotografie. Le risorse potenzialmente colpite sono sono risultate essere:
– La qualità dell’acqua nel fiume e nella zona umida
– La qualità del sedimento nel fiume e nella zona umida
– Gli habitat fluviale, rivierasco e della zona umida
– I bioti acquatici, in particolare la trota e gli invertebrati
– La vegetazione della zona umida
– Piccoli mammiferi e uccelli migratori che possono utilizzare gli habitat della zona umida nei mesi estivi
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Valle K: risorse potenzialmente colpite?
I siti potenzialmente colpiti erano il tratto di 10 km del fiume a monte della zona umida, la zona umida e un tratto del fiume di lunghezza sconosciuta a valle della zona umida
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Sito di riferimento
Sito minerario
Fiume K Fiume K Zona umida
10 km 10 km
10 ha
Valle K: valutazione preliminare: identificazione preliminare dei servizi
Servizi potenzialmente colpiti:
– I servizi degli habitat fluviali, rivieraschi e della zona umida
– Altri servizi ecologici associati ai bioti e agli habitat colpiti
– La pesca ricreativa e il consumo di pesce
– Gli usi non potabili dell’acqua
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Valle K: servizi potenzialmente colpiti?
Il fiume è un sito che i locali frequentano per pescare
I locali non usano il fiume per trarne acqua potabile e la morfologia della valle limita di molto il volume delle acque sotterranee alluvionali; di conseguenza, le acque sotterranee e i servizi di acqua potabile non sono stati considerati a rischio
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Valle K: valutazione preliminare: problematiche sociali,
economiche o transfrontaliere? Nessuna
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Valle K: valutazione della riparazione primaria
Le azioni di risposta di emergenza attuate dallo stabilimento hanno permesso di arrestare il deflusso dei residui
Potrebbe essere possibile avviare azioni supplementari di riparazione primaria della zona umida per rimuovere i residui depositati, ma servirebbe prima uno studio per valutare i possibili benefici e i potenziali effetti collaterali
Vista la natura dei residui delle attività estrattive, la durata degli effetti futuri sarà probabilmente lunga abbastanza da causare perdite temporanee prima del ripristino delle condizioni originarie
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Valutazione preliminare Pianificazione della riparazione primaria, complementare e compensativa
– Esistono opzioni di riparazione complementare e compensativa in grado di fornire risorse o servizi sufficientemente simili a quelli danneggiati da consentire un’analisi di equivalenza?
– È possibile identificare le unità di scambio e le metriche che verranno impiegate, al fine di avviare una raccolta tempestiva dei dati?
– Quali informazioni sono disponibili su ricettori chiave, entità prevista dell’impatto, tempo di ripristino, alternative ragionevoli di riparazione e costi?
– Quali informazioni supplementari raccolte durante le azioni di risposta e riparazione primaria potranno essere usate per determinare l’entità delle azioni necessarie di riparazione complementare o compensativa?
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Valutazione preliminare
Adattamento delle azioni di riparazione complementare o compensativa
– Innanzitutto verranno considerati i metodi di equivalenza risorsa-risorsa o servizio-servizio
– Qualora non sia possibile impiegarli, verranno usati metodi di valutazione alternativi
oValore-valore o valore-costo
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Valutazione preliminare
Adattamento delle azioni di riparazione complementare o compensativa
– Richiede una metrica comune per i servizi o le risorse danneggiati e quelli riparati
– Integra le caratteristiche sociali e paesaggistiche del sito danneggiato e del sito riparato
– Tiene conto delle differenze temporali fra il momento in cui si è verificato il danno e l’inizio dei benefici della riparazione
– Integra l’entità del danno
– Tiene conto delle differenze fra i tipi di servizi o risorse danneggiati e quelli riparati
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Valle K: valutazione preliminare della riparazione?
L’equivalenza dell’habitat e/o delle risorse sono metodi adeguati per valutare le azioni di riparazione complementare e compensativa necessarie per compensare i danni subiti dai bioti e dagli habitat colpiti
La riparazione compensativa di zone umide, habitat fluviali e popolazioni di trota è possibile; progetti di ripristino ecologico incentrati su queste risorse sono stati attuati altrove
Valutazione supplementare per il fattore ricreativo?
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Valle K: valutazione preliminare: definire la portata della
valutazione L’autorità competente/operatore ha stabilito la necessità
di una valutazione completa dei danni basandosi su due fattori:
– L’incidente rientrava nell’ambito dell’ELD
– I danni erano con ogni probabilità significativi e continuativi; il ripristino naturale non si produrrà in breve tempo
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Perché quello di Valle K è un incidente “significativo”?
L’autorità competente/operatore ha stabilito che gli effetti sul fiume e sulle zone umide sarebbero durati a lungo
Il ripristino degli habitat della zona umida non sarebbe occorso naturalmente senza azioni di riparazione primaria
Un fiume importante ha subito una vasta perdita di pesci
L’area è importante ai fini della pesca ricreativa
L’opinione pubblica mostrava un forte interesse verso l’attuazione di misure volte a riparare i danni
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Valle K: portata della valutazione
In base a quanto menzionato, l’autorità competente/operatore ha stabilito la necessità di una valutazione completa, comprendente la raccolta di dati relativi al sito e lo sviluppo di adeguati piani di riparazione e monitoraggio; la durata prevista di tale valutazione potrebbe essere di 1-3 anni
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Valle K: portata della valutazione?
I dati esistenti relativi al sito, tra cui le informazioni chimiche e biologiche, non bastavano a quantificare i danni; tuttavia, tali dati potevano essere raccolti; ad esempio, gli studi su qualità dell’acqua, qualità del sedimento, popolazioni di trota e salute della zona umida sono tipicamente svolti con l’impiego di metodi ben documentati
La riparazione primaria non avrà come risultato il ripristino totale delle condizioni originarie e non basterà a compensare gli abitanti per le previste perdite temporanee; è possibile attuare progetti di riparazione complementare e compensativa per i tipi di risorse potenzialmente colpiti dall’incidente
© Commissione europea
Valle K: portata della valutazione
Categorie specifiche della valutazione:
– Risorse fluviali
– Zone umide
– Perdite per la pesca ricreativa
La durata prevista di tale valutazione potrebbe essere di 1-3 anni
© Commissione europea 114
Il processo di valutazione dell’ELD
© Commissione europea 115
È necessario effettuare
una valutazione in base
all’ELD?
Identificare e quantificare il
tipo e la portata del danno
Identificare e quantificare i
benefici della riparazione
Assicurarsi che il credito
derivante dalla riparazione
compensi i danni
Elaborare piani di
monitoraggio per assicurare
benefici e attività di
rendicontazione
Fase 1: Valutazione preliminare
Fase 2: Determinazione e quantificazione del danno (debito)
Fase 3: Determinazione e quantificazione dei benefici della riparazione (credito)
Fase 4: Adattamento delle azioni di riparazione
Fase 5: Monitoraggio e rendicontazione
Fase 2: determinare e quantificare il danno
Identificare i tipi di habitat, bioti o servizi della risorsa che hanno subito un danno
Determinare la causa del danno
Quantificare il danno confrontando le condizioni originarie con i livelli della risorsa/del servizio pre- e post-incidente
Determinare la durata del danno, le perdite temporanee e il debito totale
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Determinare il danno alle risorse naturali (“debito”)
Per determinare il danno, è possibile elaborare un modello concettuale dell’esposizione e degli effetti relativo al sito; questo modello aiuta a sviluppare la raccolta dei dati
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Abiotico Biotico
Acqua di
superficie
Bio
pellicola Macroinvertebrati
bentonici Pesci
Acqua
interstiziale Sedimento
Determinare il danno alle risorse naturali (“debito”)
Dati tipicamente valutati:
– Idrologia, geologia, biogeochimica del sito
– Presenza di specie e habitat protetti
– Tipi di corpi d’acqua danneggiati
– Designazioni speciali del sito (protetto?)
– Concentrazioni di sostanze chimiche nel suolo, nell’acqua di superficie, nelle acque sotterranee, nei bioti e nell’aria
– Concentrazione di fondo dei contaminanti
– Vie di trasporto/esposizione
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Determinare il danno alle risorse naturali (“debito”) (continua)
Dati tipicamente valutati:
– Caratteristiche fisiche degli ecosistemi e vulnerabilità particolari
– Specie/habitat potenzialmente colpiti
– Usi e caratteristiche importanti dell’habitat
– Vicinanza geografica a centri popolati
– Uso ricreativo o altri usi delle risorse
– Stato sociale/culturale importante delle risorse
© Commissione europea
Valle K: analisi del debito: campionamento nel fiume
Campioni della qualità dell’acqua del fiume e della zona umida per misurare le concentrazioni di metalli pesanti
Campioni di sedimento del fiume e della zona umida
Raccolta di campioni di macroinvertebrati bentonici per valutarne densità e diversità
Studi per quantificare la densità di trote presso diverse stazioni situate lungo il fiume in un tratto di 10 km a monte e in un tratto di 20 km a valle della zona umida
© Commissione europea
Valle K: calcolo del danno al fiume
Il campionamento
ha permesso di
determinare il
numero di trote
nelle aree
danneggiate
rispetto alle
condizioni
originarie
© Commissione europea
Miglia di fiume a valle della diga
To
tale
pesci ca
ttu
rati/m
2 T
rote
ca
ttu
rate
/m2 Quantitativo (primo passaggio)
Qualitativo
Valle K: analisi del debito: campionamento nella zona umida Indagini sulla vegetazione della zona umida
Indagini sugli uccelli migratori nell’area della zona umida nel corso dei mesi estivi
Fotografie aree per agevolare la quantificazione degli impatti
© Commissione europea
Valle K: analisi del debito: risultati
La qualità dell’acqua lungo i 10 km del tratto superiore del fiume non rispettava i criteri normativi né le soglie relative agli effetti tossicologici in letteratura
Nel corso del primo anno successivo alla fuoriuscita i limiti sono stati superati in maniera grave e persistente (più di 100 volte i criteri pertinenti); nel corso del secondo anno successivo alla fuoriscita i limiti sono stati superati, ma in maniera meno grave (10 volte i criteri); nel corso del terzo anno, le concentrazioni sono nuovamente calate; modelli semplificati della qualità dell’acqua indicavano un ritorno alle condizioni originarie (nessun eccesso) entro 5 anni dall’incidente
Problematiche simili sono state ossevate nei sedimenti lungo i 10 km del tratto superiore del fiume
© Commissione europea
Valle K: analisi del debito: risultati La trota e gli invertebrati bentonici sono scomparsi
completamente dal tratto superiore del fiume nel primo anno successivo all’incidente; i tempi di ripristino erano stimati in 10 anni
La qualità dell’acqua a valle della zona umida ha subito un deterioramento a causa di cadmio e zinco per un tratto di almeno 10 km; il livello di deterioramento è risultato inferiore a quello occorso a monte (circa 5-10 volte i criteri e le soglie pubblicate), e il completo ripristino è stato stimato in un periodo di 5 anni
Le popolazioni di trota nei primi 5 km a valle della zona umida risultavano essere circa il 50% in meno dei livelli attesi (in base a dati sulla densità a valle e dati raccolti presso siti di riferimento); entro 10 km a valle della zona umida, la densità di trote risultava essere ai normali livelli delle condizioni originarie
© Commissione europea
Valle K: calcolo del danno futuro
Tassi di ripristino basati sul rapporto fra la concentrazione di zinco e la popolazione di trote
© Commissione europea
Densità d
i tr
ote
ris
petto a
lle c
ondiz
ioni origin
arie (
%)
Condizioni originarie SFCDR
SFCDR sotto Canyon Creek (Stratus Consulting, 1999)
Pine Creek sotto Constitution Mine (McNary, 1993)
Canyon Creek sotto Burke (media 1998; Stratus Consulting 2000)
Entità dell’eccesso di zinco
Definire le “condizioni originarie”
“Le condizioni, al momento del danno, delle risorse naturali e dei servizi che sarebbero esistite se non si fosse verificato il danno, stimate sulla base delle migliori informazioni disponibili”
126 © Commissione europea
Determinare le condizioni originarie
Le fluttuazioni naturali e/o altre cause (naturali) devono essere prese in considerazione?
– Sì, non si tratta di un regime di diritto penale
Servizi: le funzioni svolte da una risorsa naturale a beneficio di un’altra risorsa naturale e/o del pubblico
127 © Commissione europea
Misurazione delle condizioni originarie
Dati relativi al sito
Dati relativi a un sito simile (di riferimento)
Modellizzazione
In molti casi, quantificare i danni in termini di perdita incrementale rispetto a un obiettivo di riparazione, senza un’esplicita quantificazione delle condizioni originarie, è sufficiente per l’analisi di equivalenza
128 © Commissione europea
Valle K: condizioni originarie osservate presso siti di riferimento nell’area
Valle K: zona umida di riferimento (condizioni originarie)
Quantificare il debito - Metriche Il debito è quantificato usando “metriche” per descrivere i
cambiamenti subiti dalla risorsa o dai servizi della risorsa
Nell’analisi, è necessario impiegare metriche comuni per “debito” e “credito”
© Commissione europea
Esempi di metriche
Area di habitat terrestre con perdita di vegetazione (ha)
Area di habitat (terrestre, acquatico) in cui le concentrazioni di contaminanti eccedono le soglie tossicologiche (ha, km di corso d’acqua)
Densità dei pesci (numero per m2)
Biomassa dei pesci (kg)
Riproduzione aviaria (uccelli persi/anni)
Numero di giorni di mancata ricreazione © Commissione europea
Valle K: quantificazione del danno – risorse del fiume
I danni alle risorse acquatiche sono stati quantificati usando le seguenti metriche:
– Per quantificare i danni alle risorse acquatiche, la densità della popolazione di trote = indicatore chiave per un uso futuro in un’analisi di equivalenza delle risorse
– In base a un campionamento effettuato presso siti di riferimento e a valle nel fiume K, è stato calcolato che la densità originaria di trote fosse di 10 esemplari per 100 m2
Per la valutazione è stato scelto il metodo di equivalenza risorsa-risorsa
© Commissione europea
Valle K: quantificazione del danno – risorse del fiume
A monte della zona umida:
– 10 km di fiume con larghezza di circa 10 m = 100.000 m2
– Le trote sono scomparse nel primo anno, con un tempo di ripristino delle condizioni originarie stimato in 10 anni
A valle della zona umida:
– 10 km con larghezza di circa 20 m = 200.000 m2
– La densità di trote era pari in media a 5 esemplari per 100 m2 in seguito all’incidente, con un tempo di ripristino stimato in 5 anni
© Commissione europea
Fiume K – Cifre del danno (debito) 2011 Anno di inizio danno
2012 Anno base
3% Fattore di attualizzazione
DANNO A MONTE 10 Tratto di fiume danneggiato (km)
10 Larghezza media del fiume nel tratto danneggiato (m)
10 Densità originaria di trote (esemplari/100 m2)
100% Perdita iniziale di risorse (percentuale)
10.000 Perdita iniziale di risorse (esemplari)
0% Perdita finale di risorse (percentuale)
10 Anni per il ripristino
DANNO A VALLE
10 Tratto di fiume danneggiato (km)
20 Larghezza media del fiume nel tratto danneggiato (m)
10 Densità originaria di trote (esemplari/100 m2)
50% Perdita iniziale di risorse (percentuale)
10.000 Perdita iniziale di risorse (esemplari)
0% Perdita finale di risorse (percentuale)
5 Anni per il ripristino © Commissione europea
Fiume K: esempio di calcolo delle perdite di trote
Anno
Fattore di
attualizza
zione
Perdita di
risorse annuale
a monte della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di
risorse annuale
a valle della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di
risorse annuale
(esemplari/ann
o)
ATTUALIZZAT
A TOTALE
PERDITA
ATTUALIZZAT
A TOTALE DI
ESEMPLARI
2011 1,03 100% 10.000 50% 10.000 10.300 10.300 20.600 81.703
2012 1,00 90% 9.000 40% 8.000 9.000 8.000 17.000
2013 0,97 80% 8.000 30% 6.000 7.767 5.825 13.592
2014 0,94 70% 7.000 20% 4.000 6.598 3.770 10.369
2015 0,92 60% 6.000 10% 2.000 5.491 1.830 7.321
2016 0,89 50% 5.000 0% 0 4.442 0 4.442
2017 0,86 40% 4.000 0% - 3.450 - 3.450
2018 0,84 30% 3.000 0% - 2.512 - 2.512
2019 0,81 20% 2.000 0% - 1.626 - 1.626
2020 0,79 10% 1.000 0% - 789 - 789
2021 0,77 0% 0 0% - 0 - 0
© Commissione europea
Anno
Fattore di
attualizza
zione
Perdita di
risorse annuale
a monte della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di
risorse annuale
a valle della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di
risorse annuale
(esemplari/ann
o)
ATTUALIZZAT
A TOTALE
PERDITA
ATTUALIZZAT
A TOTALE DI
ESEMPLARI
2011 1,03 100% 10.000 50% 10.000 10.300 10.300 20.600 81.703
2012 1,00 90% 9.000 40% 8.000 9.000 8.000 17.000
2013 0,97 80% 8.000 30% 6.000 7.767 5.825 13.592
2014 0,94 70% 7.000 20% 4.000 6.598 3.770 10.369
2015 0,92 60% 6.000 10% 2.000 5.491 1.830 7.321
2016 0,89 50% 5.000 0% 0 4.442 0 4.442
2017 0,86 40% 4.000 0% - 3.450 - 3.450
2018 0,84 30% 3.000 0% - 2.512 - 2.512
2019 0,81 20% 2.000 0% - 1.626 - 1.626
2020 0,79 10% 1.000 0% - 789 - 789
2021 0,77 0% 0 0% - 0 - 0
Fiume K: esempio di calcolo delle perdite di trote
© Commissione europea
Anno
Fattore di
attualizza
zione
Perdita di
risorse annuale
a monte della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di
risorse annuale
a valle della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di
risorse annuale
(esemplari/ann
o)
ATTUALIZZAT
A TOTALE
PERDITA
ATTUALIZZAT
A TOTALE DI
ESEMPLARI
2011 1,03 100% 10.000 50% 10.000 10.300 10.300 20.600 81.703
2012 1,00 90% 9.000 40% 8.000 9.000 8.000 17.000
2013 0,97 80% 8.000 30% 6.000 7.767 5.825 13.592
2014 0,94 70% 7.000 20% 4.000 6.598 3.770 10.369
2015 0,92 60% 6.000 10% 2.000 5.491 1.830 7.321
2016 0,89 50% 5.000 0% 0 4.442 0 4.442
2017 0,86 40% 4.000 0% - 3.450 - 3.450
2018 0,84 30% 3.000 0% - 2.512 - 2.512
2019 0,81 20% 2.000 0% - 1.626 - 1.626
2020 0,79 10% 1.000 0% - 789 - 789
2021 0,77 0% 0 0% - 0 - 0
Fiume K: esempio di calcolo delle perdite di trote
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Anno
Fattore di
attualizza
zione
Perdita di
risorse annuale
a monte della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di
risorse annuale
a valle della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di
risorse annuale
(esemplari/ann
o)
ATTUALIZZAT
A TOTALE
PERDITA
ATTUALIZZAT
A TOTALE DI
ESEMPLARI
2011 1,03 100% 10.000 50% 10.000 10.300 10.300 20.600 81.703
2012 1,00 90% 9.000 40% 8.000 9.000 8.000 17.000
2013 0,97 80% 8.000 30% 6.000 7.767 5.825 13.592
2014 0,94 70% 7.000 20% 4.000 6.598 3.770 10.369
2015 0,92 60% 6.000 10% 2.000 5.491 1.830 7.321
2016 0,89 50% 5.000 0% 0 4.442 0 4.442
2017 0,86 40% 4.000 0% - 3.450 - 3.450
2018 0,84 30% 3.000 0% - 2.512 - 2.512
2019 0,81 20% 2.000 0% - 1.626 - 1.626
2020 0,79 10% 1.000 0% - 789 - 789
2021 0,77 0% 0 0% - 0 - 0
Fiume K: esempio di calcolo delle perdite di trote
© Commissione europea
Anno
Fattore di
attualizza
zione
Perdita di
risorse annuale
a monte della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di
risorse annuale
a valle della
zona umida
(percentuale)
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
Perdita di risorse
annuale a monte
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di risorse
annuale a valle
della zona umida
(esemplari/anno)
ATTUALIZZATA
Perdita di
risorse annuale
(esemplari/ann
o)
ATTUALIZZAT
A TOTALE
PERDITA
ATTUALIZZAT
A TOTALE DI
ESEMPLARI
2011 1,03 100% 10.000 50% 10.000 10.300 10.300 20.600 81.703
2012 1,00 90% 9.000 40% 8.000 9.000 8.000 17.000
2013 0,97 80% 8.000 30% 6.000 7.767 5.825 13.592
2014 0,94 70% 7.000 20% 4.000 6.598 3.770 10.369
2015 0,92 60% 6.000 10% 2.000 5.491 1.830 7.321
2016 0,89 50% 5.000 0% 0 4.442 0 4.442
2017 0,86 40% 4.000 0% - 3.450 - 3.450
2018 0,84 30% 3.000 0% - 2.512 - 2.512
2019 0,81 20% 2.000 0% - 1.626 - 1.626
2020 0,79 10% 1.000 0% - 789 - 789
2021 0,77 0% 0 0% - 0 - 0
Fiume K: esempio di calcolo delle perdite di trote
© Commissione europea
Valle K: quantificazione del danno – pesca ricreativa
15 km di fiume costituiscono una riserva di pesca molto frequentata
A causa dell’incidente, la pesca in quest’area sarà interdetta per 5 anni
– Per evitare potenziali contaminazioni
– Per consentire il ripristino delle popolazioni di pesci
Dati relativi alla pesca in quest’area si possono ricavare dalla vendita delle licenze
La perdita consiste in circa 5.000 giornate di pesca all’anno
– La metrica è “giornate di pesca”
© Commissione europea
Anno
Fattore di attualizzazi
one
Perdita annuale del
servizio ricreativo
(percentuale)
Perdita annuale del servizio ricreativo
(giornate/anno)
Perdita annuale del
servizio ricreativo
(giornate/anno)
ATTUALIZZATA
PERDITA ATTUALIZZATA TOTALE del
servizio ricreativo
2011 1,03 1,00 2.400 2.472 12.732 2012 1,00 1,00 2.400 2.400 2013 0,97 1,00 2.400 2.328 2014 0,94 1,00 2.400 2.256 2015 0,92 1,00 2.400 2.208 2016 0,89 0,50 1.200 1.068 2017 0,86 0,0 0 0 2018 0,84 0,0 -
Valle K: esempio di calcolo delle perdite per la pesca ricreativa (debito)
PESCA RICREATIVA
15 Habitat danneggiato (km)
100% Perdita iniziale del servizio (percentuale)
2015 Anno di inizio del ripristino
2 Anni necessari per il ripristino completo
0% Perdita di risorse (percentuale) al termine del ripristino
In base a studi economici sul valore attribuito dagli
abitanti alla pesca ricreativa, una giornata di pesca vale
15 euro
Debito = 12.732 x 15 euro = 190.000 euro © Commissione europea
Valle K: quantificazione del danno – risorse della zona umida
Si è stabilito che l’intera area della zona umida (10 ha) ha subito danni significativi a causa dei sedimenti depositati, come dimostrato dai dati relativi ai sedimenti, dagli impatti osservati sulla vegetazione e dall’assenza di qualsiasi habitat utilizzabile dagli uccelli migratori
Anche i mammiferi che si cibano di uccelli sono da considerarsi colpiti
– Utilizzo dell’intero habitat della zona umida come metrica
© Commissione europea
Valle K: quantificazione del danno – habitat della zona umida
Per l’habitat della zona umida, è stato selezionato il metodo di equivalenza dell’habitat, quantificando i danni in termini di riduzione dei servizi dell’habitat della zona umida.
– È stata stimata una perdita iniziale completa (100%) per l’intera area della zona umida (10 ha), con un tempo di ripristino stimato in almeno 50 anni
© Commissione europea
Valle K: quantificazione del danno – habitat della zona umida
A causa della potenziale mobilizzazione dei sedimenti contaminati e di conseguenti impatti futuri sulle risorse a valle, è stato scelto un piano di riparazione:
– Scavo della zona umida + riqualificazione e reimpianto
– Svolto 3 anni dopo l’incidente con durata di 1 anno
– Ripristino della zona umida previsto nei 10 anni successivi; al termine, si stima che i servizi della zona umida saranno al 60% circa delle condizioni originarie
© Commissione europea
Anno
Fattore di attualizzazio
ne
Danno annuale
all’habitat della zona
umida (percentuale)
Danno annuale
all’habitat della zona
umida (ha/anno)
Danno annuale all’habitat della
zona umida (ha/anno)
ATTUALIZZATO
PERDITA ATTUALIZZATA TOTALE DI
ETTARI DI HABITAT
DELLA ZONA UMIDA
2011 1,03 1,00 10,00 10,30 174,24
2012 1,00 1,00 10,00 10,00
2013 0,97 1,00 10,00 9,71
2014 0,94 1,00 10,00 9,43
2015 0,92 1,00 10,00 9,15
2016 0,89 0,96 9,60 8,53
2017 0,86 0,92 9,20 7,94
2018 0,84 0,88 8,80 7,37
2019 0,81 0,84 8,40 6,83
2020 0,79 0,80 8,00 6,32
2021 0,77 0,76 7,60 5,82
2022 0,74 0,72 7,20 5,36
2023 0,72 0,68 6,80 4,91
2024 0,70 0,64 6,40 4,49
2025 0,68 0,60 6,00 4,09
…. …. …. …. ….
2072 0,17 0,04 0,36 0,06
2073 0,16 0,02 0,24 0,04
2074 0,16 0,01 0,12 0,02
2075 0,16 0,00 0,00 0,00
Fiume K: esempio di calcolo delle perdite di habitat della zona umida
(debito)
HABITAT DELLA ZONA UMIDA
10 Area di habitat danneggiato (ha)
100% Danno iniziale alla risorsa (percentuale)
2015 Anno di inizio del ripristino dell’habitat danneggiato
10 Anni prima di raggiungere la fase iniziale del ripristino
60% Perdita di risorse (percentuale) al termine della prima fase
50 Anni supplementari per il ripristino completo
0% Perdita di risorse (percentuale) al termine della seconda fase
© Commissione europea
Il processo di valutazione dell’ELD
© Commissione europea 147
È necessario effettuare
una valutazione in base
all’ELD?
Identificare e quantificare il
tipo e la portata del danno
Identificare e quantificare i
benefici della riparazione
Assicurarsi che il credito
derivante dalla riparazione
compensi i danni
Elaborare piani di
monitoraggio per assicurare
benefici e attività di
rendicontazione
Fase 1: Valutazione preliminare
Fase 2: Determinazione e quantificazione del danno (debito)
Fase 3: Determinazione e quantificazione dei benefici della riparazione (credito)
Fase 4: Adattamento delle azioni di riparazione
Fase 5: Monitoraggio e rendicontazione
Fase 3: determinare e quantificare i benefici della
riparazione Che tipi di progetti di riparazione potrebbero essere
avviati per sostituire, ripristinare o migliorare servizi simili a quelli persi a causa del danno?
Quale credito verrà generato dai progetti di riparazione?
Quanto tempo serve per attuare i progetti di riparazione?
In seguito all’attuazione, quanto tempo passerà prima che i progetti raggiungano la massima funzionalità?
© Commissione europea
Metodi di riparazione
Esempi di riparazione degli habitat – Ripristino e ricreazione dell’habitat
– Riduzione della frammentazione e dell’isolamento dell’habitat
– Protezione dell’habitat contro le perdite e la riduzione della qualità
Esempi di riparazione delle specie – Protezione delle specie contro le perdite
– Protezione degli habitat critici
– Aumento del successo riproduttivo
© Commissione europea 149
Valutazione dei progetti di riparazione (allegato II, paragrafo 1.3.1)
L’effetto di ciascuna opzione sulla salute e sulla sicurezza pubblica
Il costo di attuazione dell’opzione
La probabilità di successo di ciascuna opzione
La misura in cui ciascuna opzione impedirà danni futuri ed eviterà danni collaterali a seguito dell'attuazione dell'opzione stessa
La misura in cui ciascuna opzione giova a ogni componente della risorsa naturale e/o del servizio
La misura in cui ciascuna opzione tiene conto dei pertinenti aspetti sociali, economici e culturali e di altri fattori specifici della località
Il tempo necessario per l'efficace riparazione del danno ambientale
La misura in cui ciascuna opzione realizza la riparazione del sito colpito dal danno ambientale
Il collegamento geografico al sito danneggiato
© Commissione europea 150
Criteri per la valutazione dei progetti di riparazione
L’ELD (allegato II, paragrafo 1.3.1) identifica 9 criteri, tra cui la possibilità di danni collaterali, la considerazione dei “pertinenti aspetti sociali, economici e culturali” e il collegamento geografico al sito danneggiato
I criteri forniscono basi oggettive per la selezione dei progetti
Trasparenza
Fornire metodi per articolare gli obiettivi di gestione (non soltanto “il costo minore”)
Toolkit per identificare criteri supplementari che potrebbero essere considerati
© Commissione europea 151
Valutazione dei benefici della riparazione
Valutazione dell’equivalenza delle metriche
Confronto della qualità delle risorse/dei servizi
Valutazione del contesto paesaggistico
Confronto della vicinanza geografica
Valutazione del contesto sociale/economico
© Commissione europea 152
Quantificazione dei benefici della riparazione
Livello di miglioramento delle risorse/dei servizi grazie all’azione di riparazione
Tempestività dei miglioramenti
Tasso di miglioramento
Durata dei miglioramenti
Considerazione dell’incertezza
© Commissione europea 153
Valle K: riparazione compensativa – trote
Per far fronte alle perdite temporanee di trote, sono state valutate tre alternative:
– Nessuna azione (scartata a causa delle perdite temporanee troppo elevate)
– Reintegrazione mediante incubatoi (scartata per preoccupazioni di carattere genetico ecc.)
– Ripristino dell’habitat fluviale in altri immissari del fiume K
© Commissione europea
Valle K: alternative di riparazione – ripristino del corso d’acqua
Valle K: calcolo del miglioramento ecologico dovuto alla riparazione
Indagini a livello locale sui miglioramenti potenziali nelle popolazioni di trote in relazione all’habitat
© Commissione europea
Numero totale di trote (per 100 m2)
Credito della riparazione compensativa: trote
BENEFICI (credito) DELLA RIPARAZIONE COMPENSATIVA
2014 Anno di avvio della riparazione
5 Anni prima che la riparazione raggiunga la massima funzionalità
5 Larghezza media del fiume nelle aree di riparazione compensativa (m)
5 Aumento nel numero di trote per 100 m2 nelle aree di riparazione
250 Aumento nel numero delle trote per km di fiume riparato
100 Anni di benefici
Anno
Fattore di
attualizzazione
Aumento annuale della risorsa per
km di fiume sottoposto a riparazione
compensativa (aumento %)
Aumento annuale della risorsa per
km di fiume sottoposto a riparazione
compensativa (esemplari/anno)
TOTALE ATTUALIZZATO
dei benefici annuali delle
azioni di riparazione
compensativa (esemplari/anno)
2011 1,03 2012 1,00 2013 0,97 2014 0,94 0,2 50 47,1 2015 0,92 0,4 100 91,5 2016 0,89 0,6 150 133,3 2017 0,86 0,8 200 172,5 2018 0,84 1 250 209,4 2019 0,81 1 250 203,3
…. …. 1 250 …. 2113 0,05 1 250 12,6 2114 0,05 1 250 12,3
7.224 © Commissione europea
Riparazione compensativa: pesca ricreativa
Il ripristino del corso d’acqua per la trota può offrire opportunità di pesca aggiuntive a condizione che siano create possibilità di accesso
Esistono opportunità per migliorare la pesca lungo alcuni fiumi nelle vicinanze
© Commissione europea
Valle K: riparazione compensativa – zone umide
Per far fronte alle perdite temporanee nelle zone umide, sono state valutate tre alternative: nessuna azione, ripristino di una zona umida alternativa e protezione tramite acquisizione. – Nessuna azione: opzione scartata a causa del livello troppo elevato di
perdite temporanee
– Ripristino di una zona umida: opzione scartata perché i servizi persi per sempre erano correlati a zone umide naturali eterogenee
– Protezione tramite acquisizione: opzione scelta
© Commissione europea
Credito della riparazione compensativa: habitat della zona
umida
Anno
Fattore di
attualizzazione
Credito annuale per
l’habitat della zona umida –
Protezione contro future
perdite (probabilità di
perdita in anni)
Aumento annuale delle risorse per ha di zona umida sottoposto a riparazione
compensativa (ha/anno/ha)
TOTALE ATTUALIZZATO dei
benefici annuali previsti delle azioni
di riparazione compensativa
(credito ha/anno/ha)
TOTALE ATTUALIZZATO dei
benefici annuali previsti delle azioni
di riparazione compensativa
(ha)
2011 1,03 26,2
2012 1,00
2013 0,97
2014 0,94
2015 0,92 0,1 32,6 3,0
2016 0,89 0,1 32,6 2,9
2017 0,86 0,1 32,6 2,8
2018 0,84 0,1 32,6 2,7
2019 0,81 0,1 32,6 2,7
2020 0,79 0,1 32,6 2,6
2021 0,77 0,1 32,6 2,5 2022 0,74 0,1 32,6 2,4
2023 0,72 0,1 32,6 2,4
2024 0,70 0,1 32,6 2,3
2025 0,68
BENEFICI (credito) DELLA RIPARAZIONE COMPENSATIVA
2015 Anno di avvio della riparazione
10 Anni in cui è probabile il verificarsi di una perdita di habitat Uguale probabilità di perdita in uno qualsiasi dei 10 anni
100 Anni di benefici forniti
© Commissione europea
Il processo di valutazione dell’ELD
© Commissione europea 161
È necessario effettuare
una valutazione in base
all’ELD?
Identificare e quantificare il
tipo e la portata del danno
Identificare e quantificare i
benefici della riparazione
Assicurarsi che il credito
derivante dalla riparazione
compensi i danni
Elaborare piani di
monitoraggio per assicurare
benefici e attività di
rendicontazione
Fase 1: Valutazione preliminare
Fase 2: Determinazione e quantificazione del danno (debito)
Fase 3: Determinazione e quantificazione dei benefici della riparazione (credito)
Fase 4: Adattamento delle azioni di riparazione
Fase 5: Monitoraggio e rendicontazione
Fase 4: adattare la riparazione per compensare il
danno
Calcolare il debito totale attualizzato per determinare le perdite temporanee (in passato, nel presente e in futuro) dal momento dell’incidente
Calcolare il credito totale attualizzato per determinare i benefici della riparazione
Adattare la riparazione in modo che le perdite totali attualizzate del servizio equivalgano ai benefici totali attualizzati del servizio
© Commissione europea
Adattare la riparazione per compensare il
danno
L’adattamento comprende la stima dei costi delle opzioni di riparazione – Costo della riparazione per unità?
Comprende una valutazione dei costi per capire se sono sproporzionati rispetto ai benefici
© Commissione europea
Adattamento della riparazione compensativa: danni a fiume/trote
7.224 Aumento totale attualizzato nel numero di esemplari per km di riparazione compensativa (CREDITO)
81.703 Totale attualizzato DEBITO
11,31 Quantità totale di km di riparazione compensativa necessari
© Commissione europea
Adattamento della riparazione compensativa: pesca ricreativa
Per il metodo valore-costo, l’entità della riparazione compensativa è determinata dal calcolo del valore del danno
Si raccoglie il valore del danno (€ 190.000) per intraprendere le azioni di riparazione
L’entità della riparazione compensativa corrisponde al numero di progetti realizzabili con € 190.000
© Commissione europea
Adattamento della riparazione compensativa: habitat della zona
umida
26,2 Aumento totale attualizzato dei benefici dell’habitat della zona umida per ha di riparazione compensativa (CREDITO)
174 Totale attualizzato DEBITO
6,65 Quantità totale di ha di riparazione compensativa necessari
© Commissione europea
Categorie dei costi dei progetti di
riparazione
Elaborazione del progetto
Attuazione del progetto
Amministrazione del progetto
Funzionamento e manutenzione
Gestione adattativa/imprevisti
Monitoraggio e rendicontazione
Supervisione dell’autorità competente
© Commissione europea
Componenti del costo della riparazione
© Commissione europea
Riepilogo dei componenti del costo da considerare per la stima dei costi della riparazione
Costo Descrizione
Pianificazione Pianificazione e progettazione, incluse le indagini preliminari
Acquisizione di
autorizzazioni, terreno
Acquisizione di permessi di accesso e autorizzazioni; potrebbe essere
necessario acquistare terreni (o altri beni)
Attuazione Manodopera, materiali, trasporti, sviluppo di infrastrutture, gestione del sito e
supervisione, forniture
Funzionamento e
manutenzione
Tutti i costi necessari per il funzionamento e la gestione del progetto, ivi
compresi la manodopera, l’attrezzatura, i materiali e le forniture
Supervisione Supervisione da parte delle autorità competenti, ivi compresi la manodopera
e i costi amministrativi indiretti
Monitoraggio e
rendicontazione
Inclusi i costi di manodopera, materiali, forniture e diffusione delle
informazioni
Riserve per imprevisti Tutti i costi contingenti necessari e adeguati applicabili alle incertezze
correlate all’attuazione del progetto; abitualmente ammontano al 20-40% dei
costi stimati totali
Costo della riparazione compensativa
Riparazione trota Riparazione zona umida Pesca ricreativa
Pianificazione 75.000 € 50.000 €
Autorizzazioni 25.000 € 25.000 €
Costruzione (€/unità per il miglioramento delle aree esistenti)
75.000 €/km @ 11,31 km
848.250 €
25.000 €/ha @ 6,65 ha
166.250 €
190.000 €
Manutenzione (totale per 10 anni)
50.000 € 25.000 €
Monitoraggio Rendicontazione
5.000 € 5.000 €
TOTALE 1.003.250 € 271.250 € 1.464.500 €
© Commissione europea 169
Il processo di valutazione dell’ELD
© Commissione europea 170
È necessario effettuare
una valutazione in base
all’ELD?
Identificare e quantificare il
tipo e la portata del danno
Identificare e quantificare i
benefici della riparazione
Assicurarsi che il credito
derivante dalla riparazione
compensi i danni
Elaborare piani di
monitoraggio per assicurare
benefici e attività di
rendicontazione
Fase 1: Valutazione preliminare
Fase 2: Determinazione e quantificazione del danno (debito)
Fase 3: Determinazione e quantificazione dei benefici della riparazione (credito)
Fase 4: Adattamento delle azioni di riparazione
Fase 5: Monitoraggio e rendicontazione
Fase 5: monitoraggio e rendicontazione
Controllo per verificare che la riparazione apporti i benefici anticipati
Capacità di adattare la riparazione, se necessario
Documentazione e rendicontazione dei risultati
© Commissione europea
Tipi di monitoraggio
Monitoraggio delle condizioni originarie per confronti futuri
Monitoraggio dello stato
Monitoraggio delle tendenze
Monitoraggio dell’attuazione
Monitoraggio dell’efficacia
Monitoraggio della convalida
© Commissione europea
Rendicontazione
La rendicontazione non è un requisito dell’ELD; tuttavia, le autorità potrebbero voler considerare di rendere pubbliche le relazioni sulla valutazione del danno, a intervalli regolari e in un formato accessibile
Rendicontazione: scopi
© Commissione europea
- Comunicare ai cittadini interessati i
successi (e i fallimenti) del piano di
riparazione
- Comunicare ai cittadini interessati le
modifiche necessarie alla progettazione
del monitoraggio o ai tassi di ripristino
previsti
- Comunicare ai cittadini interessati la
presenza (o l’assenza) di potenziali
rischi per la salute umana
- Contribuire alle conoscenze
scientifiche in merito all’efficacia della
riparazione e ai tassi di ripristino
Valle K: monitoraggio e rendicontazione
Campionamento delle trote
Campionamento della qualità dell’acqua
Campionamento del sedimento
Elaborazione di criteri di rendimento e attività di monitoraggio del ripristino per la zona umida sottoposta a riparazione primaria
Relazione statistica annuale + rapporto di valutazione sulle condizioni in loco e presso i siti di riparazione negli anni 5 e 10
© Commissione europea
Responsabilità in base all’ELD
Costo della valutazione: 500.000 euro
Costo della riparazione: 1,3 milioni di euro
Costo di monitoraggio e rendicontazione: 250.000 euro
Responsabilità: circa 2 milioni di euro
© Commissione europea 175
Breve esercizio di gruppo
Esercizio pratico di valutazione semplificata
Dividersi in gruppi di massimo tre persone
Leggere i materiali e discutere le opzioni, gli approcci e i risultati
Annotare i risultati per la discussione di gruppo
Tempo previsto: circa 3,5 ore
© Commissione europea 176
Per ulteriori informazioni
http://ec.europa.eu/environment/legal/liability/index.htm
© Commissione europea 177