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ELEMENTI DI EZIOPATOGENESI DELLE MALATTIE UMANE Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

ELEMENTI DI EZIOPATOGENESI DELLE MALATTIE UMANE … · inappropriato di alcuni farmaci-le malattie ereditarie, che comprendono malformazioni congenite renali ... farmaci (anti infiammatori

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ELEMENTI DI

EZIOPATOGENESI

DELLE

MALATTIE UMANE

Corso di Laurea

Magistrale in Farmacia

RENE

MALATTIE RENALI

Le malattie renali possono essere suddivise in 3 grandi gruppi, a seconda della

sede principale di danno del rene e delle vie urinarie:

-le nefropatie glomerulari colpiscono il glomerulo e possono essere causate

da processi immunologici o anche avere una base genetica

-le tubulopatie e le nefropatie tubulari e interstiziali, interessano il tubulo e

possono essere causate da infezioni, ostruzione delle vie urinarie o dall‟uso

inappropriato di alcuni farmaci

-le malattie ereditarie, che comprendono malformazioni congenite renali

(come ad esempio il rene policistico) e delle vie urinarie.

RENE

EZIOLOGIA

Possono essere diverse le cause delle malattie renali:

-infezioni, che possono essere batteriche, più raramente virali

-sostanze tossiche: farmaci (anti infiammatori e anti dolorifici,

soprattutto se usati impropriamente per dose e durata di terapia)

-contaminanti dei cibi, tossici ambientali

-ostruzioni delle vie urinarie che possono essere congenite, spesso

ereditarie, o acquisite

-genetiche

-malattie metaboliche: diabete, obesità, iper-colesterolemia (la

cosiddetta sindrome metabolica)

-ipertensione arteriosa

RENE

MALFORMAZIONI E DIFETTI EREDITARI

Sia il rene che l‟apparato urinario possono essere sede di

malformazioni

-agenesia di un rene

-rene policistico: presenza di numerose cisti, ripiene di secreto, nel

parenchima renale, con riduzione del parenchima funzionante, su

base ereditaria

-alterazione di riassorbimento tubulare, di determinati costituenti

che vengono eliminati con l‟urina

RENE

RENE

RENE

MALATTIE CONSEGUENZE

RENE

Processo immuno-infiammatorio a carico dei glomeruli, che

provoca danni di vario tipo a carico delle strutture

glomerulari

Possono essere classificate in:

-primitive se le alterazioni renali si manifestano

indipendentemente da altre malattie

-secondarie se conseguono ad altri fattori patologici,

generalmente sistemici

RENE

RENE

RENEEZIOLOGIA

Dal punto di vista eziopatogenetico le glomerulonefriti riconoscono

fondamentalmente una genesi autoimmune indotta da una noxa infettiva:

- infezioni batteriche (streptococco β-emolitico tipo A)

- virali (virus dell‟epatite C),

- protozoarie (Malaria quartana)

Possono scatenare una risposta immunologica caratterizzata da:

• formazione di immunocomplessi che si depositano nelle anse

glomerulari in sede sottoendoteliale e sottoepiteliale

• stimolazione di una risposta cellulo-mediata ad un antigene infettivo.

RENEGLOMERULONEFRITI PRIMITIVE

quadri clinici principali

Clinicamente si possono presentare come:

a) Sindrome nefritica

- ematuria,

- funzione renale normale o ridotta,

- ipertensione arteriosa,

- edemi da ritenzione di sodio e di acqua

b) Sindrome nefrosica

- edema,

- proteinuria, oltre i 3,5 grammi al giorno,

- ipoalbuminemia.

SINDROME NEFRITICA

caratterizzata da ematuria associata a cilindri eritrocitari,

ipertensione arteriosa, oliguria ed edemi periferici

L‟ematuria è provocata a rottura dello strato endoteliale dei capillariglomerulari in seguito al processo infiammatorio.

L’ipertensione arteriosa, l’oliguria e gli edemi periferici sono dovuti:

-all‟attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone conritenzione di acqua e sodio;

-alla riduzione del FGR con aumento della creatinina e riduzione dellaclearance.

RENE

GN PRIMITIVE CON PREVALENTE

SINDROME NEFRITICA

GN ACUTA POST-INFETTIVA

GN CON DEPOSITI MESANGIALI DI IgA o MALATTIA DI

BERGER

GN RAPIDAMENTE PROGRESSIVA

RENE

GN ACUTA POST-INFETTIVA

La glomerulonefrite acuta post-infettiva (post-streptococcica) è un

processo infiammatorio ACUTO su base immunologica che

colpisce prevalentemente i glomeruli.

Gli agenti eziologici responsabili del processo infettivo che precede

l’episodio di glomerulonefrite possono essere:

- virus

- batteri

- parassiti

RENE

GN ACUTA POST-INFETTIVA

Esordio ed eziologia

La malattia esordisce con una sindrome nefritica che inizia circa 2

settimane dopo il processo infettivo iniziale

L‟agente infettivo più comune è lo streptococco β-emolitico di

gruppo A.

Possono entrare in gioco altri batteri (stafilococchi,

pneumococchi, salmonelle) e alcuni virus (Epstein-Barr, Epatite

B, Haemophilus influenzae).

RENE

Dopo la risposta anticorpale iniziale si formano immunocomplessicircolanti che si vanno a depositare nei glomeruli in sede sottoepitelialee mesangiale.

In questi depositi sono stati trovati antigeni dello streptococco β emolitico

per cui si possono formare anche immunocomplessi in situ.

Gli immunocomplessi hanno un‟azione chemiotattica e attivano la ViaClassica e la Via Alternativa del Complemento.

La produzione di citochine esalta la reazione infiammatoria.

GN ACUTA POST-INFETTIVA

il danno immunomediato

RENE

GN ACUTA POST-INFETTIVA

clinica

Colpisce prevalentemente i bambini ma può interessare tutte le età.

Il periodo di latenza fra infezione streptococcica e la comparsa dei sintomi

va da 7-10 giorni a 3 settimane.

SINTOMI DELLA FASE ACUTA

-Ematuria

-Oliguria

-Ipertensione arteriosa

-Edemi periferici legati a riduzione del FGR e ad attivazione del sistema

renina-angiotensina-aldosterone.

RENE

GN ACUTA POSTINFETTIVA

l’ematuria

Si ha ematuria macroscopica con urine color lavatura di carne o “coca-

cola”, a cui segue ematuria microscopica che può persistere per

settimane: questa è dovuta a lesioni dello strato endoteliale dei capillari

glomerulari.

E‟ associata a cilindri granulosi eritrocitari.

- Oliguria

- Ipertensione arteriosa

- Edemi periferici legati a riduzione del FGR e ad attivazione del

sistema renina-angiotensina-aldosterone.

altri sintomi

RENE

1) La riduzione del Filtrato Glomerulare è legata al numero dei

glomeruli interessati

2) L‟attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone è legata:

-ad una alterata risposta natriuretica alle variazioni di pressione presenti

nella parte distale del nefrone;

-alla liberazione di sostanze vasoattive da parte dell‟infiltrato

infiammatorio.

GN ACUTA POST-INFETTIVA

clinica

RENE

GN DI BERGER

(a depositi mesangiali di IgA)

RENE

GN DI BERGER

(a depositi mesangiali di IgA)

La glomerulonefrite di Berger è caratterizzata da:

• Episodi ricorrenti di MACROEMATURIA

• MICROEMATURIA negli intervalli

• PROTEINURIA

• DEPOSITI MESANGIALI DI IgA

Esiste una FORMA FAMILIARE ed una FORMA SPORADICA.

Il sesso più colpito è quello maschile .

RENE

GN DI BERGER

patogenesi

Antigeni di varia natura (infezioni, vaccini) determinano aumentata

produzione di IgA polimeriche (IgA1)

Le IgA1 hanno un‟alterazione strutturale che determina la produzione di

anticorpi tipo IgG anti-IgA1

Formazione di Immunocomplessi circolanti che si depositano nel mesangio

Lisi delle cellule mesangiali

Accumulo di MATRICE mesangiale

RENE

SCLEROSI FIBROSA

GN DI BERGER

clinica

• Episodio di MACROEMATURIA in concomitanza di un processo

infettivo delle alte vie respiratorie. La MACROEMATURIA è di

durata variabile e può ripetersi nel tempo in rapporto alla carica

antigenica

• MICROEMATURIA negli intervalli liberi da macroematuria

• Nel 50-60 % dei casi MICROEMATURIA persistente

• Nel 3% casi può esordire con una Sindrome Nefritica classica

• Nel 3-6% dei casi Sindrome Nefrosica

RENE

GN DI BERGER

decorso e prognosi

- Decorso lento e graduale verso l‟Insufficienza Renale Cronica

- Dopo 15 anni dalla diagnosi il 40% dei pazienti è in dialisi

Fattori prognostici sfavorevoli

• Reperto bioptico di estesa glomerulosclerosi e fibrosi interstiziale

• Proteinuria superiore a 1g/24h

• Presenza di insufficienza renale (creatininemia > 1,5 mg/dl nell‟uomo e

> 1,3 mg/dl nella donna)

• Presenza di ipertensione arteriosa

• Età adulta

• Sesso maschile

RENE

GN RAPIDAMENTE PROGRESSIVA

E‟ caratterizzata da un rapido deterioramento della funzione renale e oliguria

per l‟accumulo di cellule infiammatorie e materiale fibrinoide nello spazio di

Bowman con successiva formazione di semilune.

La malattia è caratterizzata da esteso interessamento glomerulare.

Distinguiamo:

a) Forme primitive

-Forma da Anticorpi Antimembrana Basale

-Malattia da Immunocomplessi

-Forma associata a malattie sistemiche ANCA positive (da anticorpi anti neutrofili)

-b) Forme secondarie

-glomerulonefriti primitive (membrano-proliferativa, nefropatia da IgA, post-

streptococcica)

-LES

-poliarterite

RENE

GN RAPIDAMENTE PROGRESSIVA

patogenesi

CAUSA SCATENANTE

(farmaci, infezioni)

AGGRESSIONE GLOMERULARE

Inizia con l’arrivo dei Linfociti CD4 e CD8 e dei Monociti/Macrofagi

nei glomeruli e nell’interstizio.

Produzione di citochine e fattori di

crescita che inducono una reazione infiammatoria con

proliferazione delle cellule epiteliali della Capsula di Bowman

FORMAZIONE DI SEMILUNE, FIBROSI, SCLEROSI

RENE

RENE

RENE

GLOMERULONEFRITI

CON PREVALENTE SINDROME NEFROSICA

GN PRIMITIVE

CON PREVALENTE SINDROME NEFROSICA

RENE

GN A LESIONI MINIME

GLOMERULOSCLEROSI FOCALE E SEGMENTARIA

GN MEMBRANOSA

GN MEMBRANO-PROLIFERATIVA

SINDROME NEFROSICA

insieme di sintomi e segni clinici causati da una alterazione dei

glomeruli renali che comporta una perdita di proteine con le urine

di oltre i 3,5 grammi al giorno.

La sindrome è caratterizzata dalla triade: perdita di proteine con

riduzione delle proteine nel sangue, edemi ed ipercolesterolemia

• Edemi (Volto, Mani, Piedi)

• Proteinuria (superiore a 3,5 g/die)

• Ipoalbuminemia

• Alterazioni del metabolismo lipidico

RENE

In condizioni normali:

Il setaccio glomerulare, formato da cellule endoteliali, membrana basale

e podociti, è costituito da pori che non permettono il passaggio di

proteine con peso molecolare superiore a 150 kDa.

Quelle con PM tra 70 e 150 kDa sono respinte dalle cariche negative dei

glicosaminoglicani presenti nella membrana basale.

RENE

SINDROME NEFROSICA

patogenesi

La perdita di proteine può essere causata da:

-Alterata e ridotta distribuzione delle cariche elettriche negative

della barriera glomerulare (meccanismo che interviene nella GN a

lesioni minime)

- Alterazione anatomica dei pori, per cui si ha il passaggio di proteine

di peso molecolare > 150 kDa (meccanismo che interviene nella GN

membranosa)

- Nella Glomerulosclerosi Focale c‟è un Fattore Plasmatico che riduce

la permeabilità selettiva all‟ albumina

RENE

SINDROME NEFROSICA

patogenesi

EDEMA

dovuto ad aumentato riassorbimento di sodio nel tubulo distale legato

a ridotta sensibilità della cellula tubulare al peptide natriuretico atriale.

Compare agli arti inferiori, si estende poi al rachide, alla zona

periorbitaria e al volto. Si associa a versamento pleurico e pericardico.

PROTEINURIA

-formata principalmente da Albumina e Transferrina

- >3,5 g/die

IPOALBUMINEMIA (< 2,5 g/L)

RENESINDROME NEFROSICA

La proteinuria cronica può anche determinare:

Basse concentrazioni di Transferrina e IgG.

La perdita di Transferrina facilita l‟ anemia, mentre la diminuzione delle IgG

e di alcuni fattori del Complemento aumenta la sensibilità alle infezioni.

Riduzione dell’ Antitrombina III, del Fibrinogeno e alcuni fattori della

coagulazione (IX e XII): si ha uno stato di ipercoagulabilità e trombosi

spontanea dei vasi.

Carenza della Globulina che lega il Colecalciferolo si ha alterazione del

metabolismo della Vitamina D3 con ridotto assorbimento intestinale di

Calcio ed un Iperparatiroidismo secondario.

RENESINDROME NEFROSICA

-La principale alterazione consiste nella perdita delle cariche negative

sulla membrana basale e sull‟epitelio.

-Fattori scatenanti di tipo infettivo o allergico attivano i linfociti T con

produzione di citochine ed azione tossica sui pedicelli dei podociti.

-Si ha la perdita delle proteine con carica negativa, presenti a livello

della membrana basale ed a livello epiteliale, con conseguente aumento

della permeabilità alle proteine con proteinuria.

RENE

GN A LESIONI MINIME

patogenesi

- Proteinuria > 3 g/die, selettiva, costituita da albumina e transferrina

- Presenti cilindri ialini

- Possibile ipoalbuminemia

-Talvolta microematuria

- Aumento del colesterolo e trigliceridi (Aumento LDL e VLDL)

- Normali livelli di C3 e C4

- Ridotti valori di IgG

RENEGN A LESIONI MINIME

laboratorio

Sindrome caratterizzata da proteinuria di tipo nefrosico con

ipertensione arteriosa ed insufficienza renale progressiva.

Il termine “focale” indica che un numero limitato di

glomeruli è interessato dalla sclerosi.

Il termine “segmentaria” indica che in tutti i glomeruli

colpiti solo una porzione della matassa glomerulare è

interessata.

RENEGLOMERULOSCLEROSI

FOCALE E SEGMENTARIA

Vi è una riduzione delle cariche negative della membrana basale

glomerulare con fusione dei pedicelli dei podociti e fenomeni di necrosi.

Il podocita non risponde al danno, si stacca dalla membrana basale che,

denudata, aderisce allo strato epiteliale della capsula di Bowman.

Segue il collasso della matassa glomerulare con trombosi capillare.

I microtrombi sono dovuti alla adesione piastrinica.

Evidente reazione infiammatoria esaltata dalla presenza di citochine.

RENE

GLOMERULOSCLEROSI FOCALE E SEGMENTARIA

patogenesi

Nefropatia caratterizzata clinicamente da sindrome nefrosica e da un

deposito di materiale elettrondenso sul versante epiteliale della

membrana basale.

Si ha un ispessimento della parete dei capillari glomerulari con

formazione di estroflessioni della membrana basale che si interpongono

tra i depositi elettrondensi.

RENE

GN MEMBRANOSA

Il legame tra antigeni esterni (virus di epatite B e C, parassiti,

autoanticorpi, antigeni neoplastici, farmaci) ed anticorpi IgG determina

la formazione di immunocomplessi circolanti che si depositano in sede

sottoepiteliale.

Si possono formate anche immunocomplessi in situ.

La risposta all‟immunocomplesso è una ipertrofia ed una distruzione

delle cellule epiteliali con sclerosi glomerulare.

RENE

GN MEMBRANOSA

patogenesi

Nefropatia caratterizzata da proteinuria in range nefrosico e da una

proliferazione mesangiale associata ad aumento dello spessore della

membrana basale.

Dal punto di vista patogenetico distinguiamo due forme principali:

tipo I e tipo II.

RENE

GN MEMBRANO-PROLIFERATIVA

Tipo I

In seguito all‟interazione tra anticorpi ed antigeni ambientali od

infettivi, si formano immunocomplessi circolanti che si depositano

in sede sottoendoteliale o in situ.

Nei depositi sottoendoteliali il complemento determina una

risposta infiammatoria con richiamo di neutrofili e linfociti. Le

cellule infiammatorie producono citochine che amplificano la

reazione flogistica.

RENE

GN MEMBRANO-PROLIFERATIVA

patogenesi

Tipo II

Un anticorpo, il fattore nefritico, determina una continua

attivazione della via alternativa del complemento con bassi

livelli di C3.

Si hanno depositi densi sottoendoteliali, ma NON

immunocomplessi.

RENE

GN MEMBRANO-PROLIFERATIVA

patogenesi

MALATTIE RENALI

Le malattie renali possono essere suddivise in 3 grandi gruppi, a seconda della

sede principale di danno del rene e delle vie urinarie:

-le nefropatie glomerulari colpiscono il glomerulo e possono essere causate

da processi immunologici o anche avere una base genetica

-le tubulopatie e le nefropatie tubulari e interstiziali, interessano il tubulo e

possono essere causate da infezioni, ostruzione delle vie urinarie o dall‟uso

inappropriato di alcuni farmaci

-le malattie ereditarie, che comprendono malformazioni congenite renali

(come ad esempio il rene policistico) e delle vie urinarie.

RENE

Sono responsabili della perturbazione di una o più funzioni di

assorbimento e di secrezione/escrezione effettuate dalle cellule di

rivestimento dell’apparato tubulare.

Le tubulopatie possono essere provocate da processi regressivi di vario

tipo, indotti da squilibri alimentari, da fenomeni ischemici, da

intossicazioni, da avvelenamenti e da patologie ereditarie.

Nell‟ultimo caso, si può avere coinvolgimento selettivo di un

determinato tratto dell‟apparato tubulare: diabete renale e

aminoacidurie difetto nelle cellule del tubulo contorto prossimale, nel

diabete insipido nefrogeno sono coinvolte le cellule del tubulo contorto

distale e dei dotti collettori

RENE

TUBULOPATIE O TUBULONEFROSI

RENE

TUBULOPATIE O TUBULONEFROSI

Difetti isolati:

GLUCOSIO ⇒ diabete renale o glicosuria normoglicemica

AMINOACIDI ⇒ es. cistina ⇒ CISTINURIA (calcolosi)

FOSFORO ⇒ Rachitismo ipofosfatemico resistente a Vit. D

CALCIO ⇒ Ipercalciuria idiopatica (calcoli)

ACQUA⇒ Diabete insipido nefrogeno

H+ e HCO3-2 ⇒Acidosi tubulari distali e prossimali

ACUTE sono frequenti. La maggior parte: eziologia infettiva (batteri)

Febbre settica, con brivido. Dolore lombare. Disturbi urinari.

CRONICHE: di solito per persistenza di infezione, talvolta favorite da

anomalie delle vie escretrici (es. il reflusso) o da calcolosi.

Spesso asintomatiche; ci possono essere lieve dolore lombare, febbricola,

poliuria, microematuria, proteinuria < 1 grammo/die.

Le lesioni sono focali e guariscono con cicatrizzazione; più spesso

unilaterali, anche quando sono bilaterali un rene è generalmente più

danneggiato del controlaterale

Evoluzione lenta. Conduce ad atrofia renale.

ALTRE CAUSE: da analgesici, da nefrocalcinosi o gotta

RENE

NEFROPATIE INTERSTIZIALI

RENE

RENE

L’INSUFFICIENZA RENALE

Molte malattie renali che non possono essere tuttora

efficacemente curate evolvono verso

l’insufficienza renale,

una condizione in cui i reni non riescono ad assicurare la

normale eliminazione di scorie e la normalità della

composizione dei liquidi corporei.

RENE

L’INSUFFICIENZA RENALE

Insorge quando tutte le funzioni renali si riducono a circa un

terzo della norma, poiché la riduzione del 50% delle stesse

non è seguita da nessuna sintomatologia, come avviene dopo

nefrectomia monolaterale, con sopravvivenza normale e

ipertrofia renale compensatoria.

RENE

IRA IRC

RENE

RENE

-l‟insufficienza renale acuta (IRA) può instaurarsi in

pochi giorni a causa di malattie renali acute, patologie

extra-renali che coinvolgono i reni, shock, complicazioni

nella gravidanza, esposizione a farmaci nefrotossici.

RENE

L’IRA si manifesta con contrazione della velocità di

filtrazione glomerulare e marcata diminuzione della

clearance della creatinina.

RENE

L’ IRA si distingue in:

Forma pre-renale: caratterizzata da una brusca diminuzione del FGR,

legata a fattori emodinamici reversibili in assenza di un danno

parenchimale

Forma renale o parenchimale: rappresenta tutte le lesioni acute del rene

che comportano una riduzione della funzione dei nefroni, a livello

glomerulare o tubulare, o di ambedue le strutture

Forma post-renale o ostruttiva: caratterizzata da ostruzione acuta delle vie

urinarie, che ostacola il corretto deflusso urinario.

RENE

RENE

L’IRA rappresenta la conseguenza sia di alterazioni semplicemente

funzionali del rene, anche in assenza di sue lesioni parenchimali, che di

patologie a carico di esse.

Quando è provocata da cause pre-renali, la riduzione della portata

circolatoria renale provoca:

-diminuzione o arresto della filtrazione glomerulare,

-edema dell‟interstizio,

-sofferenza degli epiteli tubulari, fino alla necrosi tubulare acuta.

RENE

RENE

Oliguria e Anuria sono i primi sintomi, successivamente

compaiono iperazotemia, ipercreatininemia e

iperuricemia.

La ritenzione idrica si associa ad ipertensione e bassa

escrezione di Na, mentre l’acidosi metabolica è dovuta

all‟incapacità del rene di secernere idrogenioni.

RENE

Grave è la ritenzione di K, perchè l‟iperkaliemia può causare

morte improvvisa per arresto della contrazione cardiaca.

Queste alterazioni si riflettono sulle funzioni di tutti gli organi,

compreso il sistema nervoso centrale, con alterazioni motorie e

visive fino al coma. L‟IRA può essere reversibile se gli

interventi terapeutici possono tempestivamente rimuovere le

cause scatenanti.

RENE

RENE

IR cronica (IRC) è una perdita lenta, progressiva ed

irreversibile della funzionalità renale, può essere causata da

malattie renali o extrarenali.

La sua insorgenza è lenta ed insidiosa, nella fase iniziale si

manifesta con sintomi sfumati e per questo viene spesso

trascurata fino alle fasi più avanzate.

RENE

Mentre in passato i pazienti andavano incontro a morte

per l‟evoluzione lenta dell‟IRC in IRA, da diversi anni

la loro sopravvivenza è, in gran numero di casi,

assicurata da due pratiche terapeutiche,

-l‟emodialisi

-il trapianto renale.

RENE

Le manifestazioni cliniche sono spesso modeste, per

molto tempo addirittura silenti, poiché il rene ha una

enorme capacità di adattamento alla progressiva riduzione

del numero delle sue unità funzionali (adattamento dei

nefroni residui).

Il rene insufficiente perde la sua „elasticità‟ di risposta agli

stimoli acuti.

Il rene insufficiente perde dapprima la sua capacità di concentrare

l‟urina. Nella fase iniziale si manifesta una moderata poliuria,

che può causare disidratazione.

Quando si accentua l‟ipovolemia si ha vasocostrizione, che può

provocare ischemia renale, col rischio di comparsa di IRA.

L‟IRC può essere anche per qualche tempo asintomatica dopo il

suo esordio e la sintomatologia inizia a causa della progressiva

diminuzione della diuresi, che può giungere fino all‟anuria.

RENE

La ritenzione idrosodica diventa responsabile di ipertensione

arteriosa e comparsa di edemi, che possono evolvere in gravi turbe a

carico dell‟apparato cardio-circolatorio (insufficienza) e respiratorio

(edema polmonare).

La ritenzione di azoto comporta l‟aumento dell‟azotemia.

La clearance della creatinina rappresenta anche nell‟IRC il metodo

più efficiente per giudicare il grado di compromissione funzionale dei

reni.

L‟iperkaliemia, come nell‟IRA, rappresenta un pericoloso fattore di

rischio per l‟attività elettrica del cuore.

RENE

La ridotta capacità a riassorbire bicarbonato e ad eliminare gli acidi

provoca alterazioni dell‟equilibrio acido-base, responsabili di acidosi

metabolica.

Il progressivo decadimento delle funzioni renali determina nelle fasi

avanzate dell‟IRC anemia, deficit di eritropoietina, ipocalcemia da

ridotto assorbimento intestinale di Ca, causato dalla progressiva

riduzione della capacità renale a sintetizzare 1,25-

diidrossicolecalciferolo. Questo difetto provoca la comparsa di

alterazioni a carico dello scheletro e iperparatiroidismo secondario.

RENE

RENE

L‟insufficienza renale cronica evolve verso l'insufficienza

renale terminale, cioè nella perdita totale della funzione renale,

denominata sindrome uremica.

La sindrome è associata alla ritenzione delle scorie metaboliche

non eliminate dal rene, tra le quali l‟urea è la principale, con

conseguente comparsa di gravi sintomatologie a carico di

numerosi apparati dell‟organismo, che possono progredire fino

al decesso.

RENE

RENE

RENE

In questa fase si rende necessaria la

terapia sostitutiva

rappresentata elettivamente dal trapianto renale, preceduto

eventualmente dall‟emodialisi, nei casi questo non possa essere

effettuato al raggiungimento della insufficienza renale terminale,

o perché non disponibile un donatore oppure per la necessità di

preparare adeguatamente il ricevente all‟intervento.

RENE

Dialisi: tecnica che consente la separazione di uno o più soluti presenti

in un liquido tramite la diffusione di essi attraverso una membrana

semipermeabile, interposta tra il liquido da dializzare e un liquido in

cui i soluti sono assenti o contenuti in minore concentrazione.

RENE

Con la dialisi il sangue viene depurato delle sostanze che in esso si

sono accumulate a causa dell‟insufficienza renale.

Il processo dialitico venne introdotto nella terapia dell‟insufficienza

renale tramite l‟impiego di apparecchiature che sono diventate sempre

di più facile impiego, tanto che esistono modelli che possono essere

adoperati a domicilio dai pazienti.

Consente la sopravvivenza di pazienti nefrectomizzati o in attesa di

trapianto.

RENE

Emodialisi: tecnica altamente

diffusa e relativamente

traumatica per il trattamento

dell‟insufficienza renale.

Consiste nella depurazione del

sangue per mezzo di un filtro

fornito di una membrana

semipermeabile, contenuto in

una apparecchiatura nella quale

si fa circolare il sangue del

paziente, reso incoagulabile per

trattamento con eparina.

Ad un braccio del paziente viene

inserito lo shunt artero-venoso: un

tubicino di plastica va nell‟arteria

radiale, l‟altro nella vena cefalica.

Il sangue proveniente dalla radiale

viene depurato nel rene artificiale e

rimesso in circolo attraverso la cannula

inserita nella vena.

Durante la dialisi (durata 5/6 ore) il

sangue viene depurato di oltre il 50%

delle sue scorie.

RENE

RENE

RENE

RENE

Si distingue dall'emodialisi

poiché il sangue viene trattato

all'interno del corpo: tramite un

catetere posizionato nella parte

bassa dell'addome, viene infuso

un liquido di dialisi nella cavità

addominale del paziente.

Questo metodo di purificazione

del sangue sfrutta il peritoneo

(la membrana che ricopre la

cavità addominale), che funge

da filtro.

RENE

Questa cavità contiene

fisiologicamente 50-100 ml

di liquido, che funge da

lubrificante.

In realtà può contenere da 1 a

3 litri di liquido di dialisi, in

base alla corporatura del

paziente.

RENE

Il peritoneo dispone di un

abbondante apporto di sangue

e un buon drenaggio venoso e

linfatico.

Si tratta di una membrana

semipermeabile che consente

il passaggio di acqua e soluti.

RENE

Il liquido di dialisi viene

infuso nella cavità

peritoneale tramite un

catetere inserito

chirurgicamente.

Le tossine uremiche e i

soluti attraversano la

membrana per diffusione.

Dopo un determinato

periodo di tempo, il liquido

viene drenato e sostituito da

nuovo liquido fresco.

RENE

La dialisi peritoneale, di

natura continua, è più simile

al funzionamento del rene

rispetto all'emodialisi, che è

generalmente intermittente.

Questo significa maggiore

stabilità per il paziente, e

assenza di variazioni

notevoli dei livelli di tossine

nel sangue o di liquidi nel

corpo.

RENE

La dialisi peritoneale è

principalmente un

trattamento auto-gestito,

generalmente effettuato

dal paziente a casa o sul

posto di lavoro.