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Angelo Rivetti – INFN Sezione di Torino Lezioni sui rivelatori – 3 Maggio 2004 Elettronica per rivelatori al silicio Angelo Rivetti – INFN - Torino

Elettronica per rivelatori al silicio1stoldsite.to.infn.it/activities/schedules/LezRivelatori/... · 2004-05-04 · Il segnale fornito da un rivelatore al silicio è un impulso di

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Angelo Rivetti – INFN Sezione di TorinoLezioni sui rivelatori – 3 Maggio 2004

Elettronica per rivelatori al silicio

Angelo Rivetti – INFN - Torino

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Un esempio di sistema

� In un tipico sistema si devono leggerecentinaia di rivelatori disposti su più piani.� Si possono dover leggere milioni di canaliindipendenti� Il materiale sulla traiettoria delle particelledeve essere minimizzato.� L’elettronica di front-end deve esserecollocata il più vicino possibile al sensore� L’elettronica di front-end deve dissipare ilmeno possibile� Unica soluzione possibile: utilizzare circuitiintegrati a larghissima scala d’integrazione(VLSI).� Uno dei problemi principali è di metterel’informazione sotto una forma comprensibilead un calcolatore elettronico.

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Circuiti discreti

� In un circuito discreto, i componenti elementari che formano il circuito(transistor, resistenze, etc.) mantengono la loro individualità

2 cm

1 cm

2 cm

1 cm

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Circuiti integrati

� In un circuito integrato, i componenti sono strettamente interconnessiall’interno di uno stesso substrato� ASIC=Application Specific Integrated Circuit� VLSI=Very Large Scale of Integration

1 cm1 cm

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Punto di partenza: il segnale

� Il segnale fornito da un rivelatore al silicio è un impulso di correntepiccolo (ampiezza qualche µµµµA) e veloce (durata: decine di nanosecondi).

tempo (ns)

Am

piez

za( µµ µµ

A)

5 10 15 20 25 30

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

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Primo passo: amplificazione

5 10 15 20 25 30

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

� Il segnale è troppo debole per essere trasmesso a lunga distanza e deveessere amplificato.

5 10 15 20 25 30

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

� Il segnale di ingresso è una corrente. Il segnale di uscita può essere unatensione o una corrente.

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Rumore (1)

5 10 15 20 25 30

1

2

3

4

5

6

tempo (ns)

Am

piez

za( µµ µµ

A)

� In questo esempio supponiamo che l’amplificatore abbia amplificato ilsegnale di un fattore 10, preservandone la forma� Notiamo che il segnale appare rumoroso

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Rumore (2)

� Il rumore dovuto a interferenze esterne può essere schermato� Tuttavia una parte importante del rumore è dovuta ai dispositivielettronici che formano l’amplificatore stesso� Il rumore è una delle forme in cui si manifesta la quantizzazione dellacarica elettrica� Il rumore elettronico non può essere eliminato. Si può solo cercare diminimzzarne gli effetti.� Tipicamente, si mette un filtro (shaper) in cascata all’amplificatore� Filtro=elaborazione selettiva del segnale in funzione della frequenza.

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Secondo passo: filtro (shaping)

20 40 60 80 100 120 140

0.2

0.4

0.6

0.8

1

tempo (ns)

Am

piez

za(V

)

� La forma del segnale è cambiata� È stata anche fatta una conversione corrente-tensione

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Secondo passo: filtro (shaping)

20 40 60 80 100 120 140

0.2

0.4

0.6

0.8

1

5 10 15 20 25 30

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

Iin Vout

� In generale un amplificatore di front-end si compone di almeno due stadiin cascata

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Terzo passo: campionamento

� Finora abbiamo lavorato con segnali rappresentati da funzioni continue, ossiada un numero infinito di punti.� Una rappresentazione di questo tipo non è compatibile con il modo di lavoraredi un calcolatore� Bisogna “campionare il segnale” ossia selezionarne un numero finito di puntirappresentativi, a partire dai quali si possa ricostruire tutta l’informazioneoriginaria.

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Circuito campionatore

Situazione a t=0

C1 C2 C3

t=0

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Circuito campionatore

Situazione a t=∆∆∆∆T

t=∆∆∆∆T segnale

tensione su C1

C1 C2 C3

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Circuito campionatore

Situazione a t=2∆∆∆∆T1/∆∆∆∆T=periodo del campionamento

t=∆∆∆∆T

segnale

tensione su C2t=2∆∆∆∆T

C1 C2 C3

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Quantizzazione (1)

� Con il campionamento abbiamo quantizzato il segnale in uno dei due domini (il tempo)� Dobbiamo ora quantizzarlo anche in ampiezza� In logica binaria è immediata la rappresentazione di due stati elementari.� Stati più complessi si possono rappresentare con sequenze più lunghe dibit

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Esempio

0 256 512 768 1024

128 384 640 896

00 01 10 11

� La quantizzazione comporta una perdita di informazione che si riduceaumentando la lunghezza della sequenza

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Comparatore

� Se VIN è minore di VREF, l’uscita è tale da poter essere interpretata come uno zero logico� Se VIN è maggiore di VREF, l’uscita è tale da poter essere interpretatacome un uno logico� ADC elementare a 1 bit

VREF

VIN

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Esempio di ADC a due bit

VREF

VIN

VREF

VIN

VREF

VIN

VREF

VIN

VREF

VIN

VREF

VIN

256 mV

512 mV

768 mV

VREFVIN

Nota importante: questa èsolo una delle moltissimearchitetture possibili !!

ADCb0

b1

bN-1

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Read-Out binario

+� Semplice� Veloce� Minizza la quantità di dati

-� Nessuna informazione

sull’ampiezza� Più difficile identificare i guasti

� Standard per il read-out dei rivelatori a pixel� Molto usato anche per i rivelatori a strip

VREF

VIN

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Esempio di read-out binario

Il ABCD chip per le microstrip di ATLAS128 canaliPreamp & discriminatoreDigital pipeline46.8 mm2

2mW/chBiCMOS 0.8µµµµm rad-hard

W. Dabrowski et al.Design an performance of the ABCD chip for the binary readout of silicon strip detectors in the ATLAS semiconductor trackerIEEE TNS, vol. 47, no. 6, Dec. 2000

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Read-out analogico

+� Nessuna perdita di informazione� Si misura l’ampiezza del segnale� Più facile trovare errori

-� Grossa mole di dati� Trasmissione di datianalogici

� Molto usato per i rivelatori a microstrip

Si legge direttamente l’uscita del front-end Si leggono i dati campionati ma non ancora digitalizzati

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Esempio di read-out analogico

Il chip APV per il tracker di CMS128 canali analogiciPreamp & circuito campionatoreElaborazione analogica del segnaleCMOS 0.25µµµµm46.8 mm2

2mW/channel

L.L Jones et al.The APV25 Deep Submicron ReadOut Chiphttp://lebwshop.home.cern.ch/lebwshop/LEB99_Book/Tracker/Jones.pdf

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Read-out misto analogico-digitale

I dati sono digitalizzati sul chip di front-end, preservando l’informazione sull’ampiezza e arrivando il prima possibile nel dominio digitale

+� Non si perde informazione� Sistemi molto più robusti

-� Grande mole di dati� Chip misti più difficili da

disegnare

� Unico chip completo per LHC (dal preamp all’ADC) disegnato a Torino!

ADCb0

b1

bN-1

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Chip di front-end per le SDD

Preamp Analog memorySAR ADC

PreampPreamp Analog memoryAnalog memorySAR ADCSAR ADC

� Un ADC per canale avrebbe consumato troppo e convertito per la maggior parte del tempo dati inutili (rumore)� I dati vengono immagazzinati in un circuito campionatore e convertiti solo quandoil trigger segnala un evento interessante� In questo modo si può usare un ADC più lento, che consuma molto meno

b0

b1

bN-1

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PASCAL

CMOS 0.25µµµµm64 canali32 10 bits ADCPotenza 5mW/chDimensioni: 1cm x 0.9cm

1 cm

Front – end per le SDD di ALICE

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Sistema completo

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Circuiti discreti...

2 cm

1 cm

1 amplificatore di front-endconsumo: 10mWDimensioni: 2cm x 1cm

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Angelo Rivetti – INFN Sezione di TorinoLezioni sui rivelatori – 3 Maggio 2004

... e circuiti integrati

CMOS 0.25µµµµm64 canali32 10 bits ADCPotenza 5mW/chDimensioni: 1cm x 0.9cm

1 cm

Front – end per le SDD di ALICE