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UniversitUniversitàà degli studi di Bergamodegli studi di BergamoAnno accademico 2004 – 2005
Corso di laurea in ingegneria gestionale
Docente: Prof. Massimo Merlino
Esercitatore: Dott. Michael Fattore
ENTREPRENEURSHIPENTREPRENEURSHIP
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
2 Prof. Massimo Merlino
Oggi, ancor più rispetto al passato, si rende necessario sostenere gli individui con idee e iniziativa — gli imprenditori — in quanto sono gli agenti del cambiamento e la nostra speranza per il futuro.
L’esperienza dimostra che le aziende di successo sono quelle che hanno dato avvio al cambiamento nella tecnologia, nel marketing o nell’organizzazione e cercato di mantenere un vantaggio in tal senso sui concorrenti.
Perciò, gli imprenditori sono necessari non solo per avviare nuove business venture su piccola scala, ma anche per rinnovare strutture esistenti, soprattutto se grandi.
Perché un corso sull’imprenditorilità ?
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
3 Prof. Massimo Merlino
Numerosi studiosi di discipline economiche e aziendali hanno messo in luce la rilevanza della funzione imprenditoriale nello spiegare la crescita economica e lo sviluppo delle imprese.
L ‘imprenditorialità — e il connesso processo di apprendimento imprenditoriale — è spesso una funzione diffusa che si estrinseca in numerose manifestazioni: sviluppo di nuove imprese portatrici di contenuti innovativi, avvio di nuove aree d’affari all’interno di imprese già esistenti, rinnovamento di attivitàtradizionali e così via.
Uno dei momenti in cui l’imprenditorialità emerge e si manifesta con grande rilevanza è rappresentato dalla formazione di nuove imprese portatrici di un paradigma strategico innovativo.
Perché un corso sull’imprenditorilità ?
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
4 Prof. Massimo Merlino
In questi casi, la funzione imprenditoriale può inizialmente essere con piùfacilità ricondotta all’attività di un ristretto gruppo di persone.
Per avviare nuove imprese di successo, colui o coloro che svolgono la funzione imprenditoriale devono riuscire a mettere a punto una formula imprenditoriale innovativa (ossia basata sul combinarsi innovativo e coerente di tutti gli elementi che la costituiscono) e a sviluppare un valido orientamento strategico di fondo, capace di trasmettersi dall’imprenditore al personale tutto e di permeare l’impresa nel suo complesso.
Perché un corso sull’imprenditorilità ?
AZIENDAAZIENDAIMPRENDITOREIMPRENDITORE Orientamento strategico
Vision
Valori e competenze
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
5 Prof. Massimo Merlino
Solo alcune persone presentano tali capacità e sono perciò in grado di avviare imprese votate all’eccellenza.
•• Chi sono queste persone? Chi sono queste persone?
•• Quali tratti le accomunano e quali quelli che invece le differeQuali tratti le accomunano e quali quelli che invece le differenziano nziano dalle numerosissime persone che avviano imprese mediocri o di dalle numerosissime persone che avviano imprese mediocri o di insuccesso? insuccesso?
•• Quali le loro Quali le loro «« matrici matrici »» lavorative, familiari, territoriali e sociali? lavorative, familiari, territoriali e sociali?
•• Come si sono potuti formare questa loro superiore capacitCome si sono potuti formare questa loro superiore capacitàà di di sviluppare valide innovazioni imprenditoriali e il loro orientamsviluppare valide innovazioni imprenditoriali e il loro orientamento ento strategico di fondo?strategico di fondo?
Perché un corso sull’imprenditorilità ?
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
6 Prof. Massimo Merlino
Il corso si pone come obiettivo primario quello di rispondere a questi interrogativi in maniera esaustiva e stimolante per promuovere una nuova concezione imprenditoriale
Con questo corso si intende fornire una practice-based experience nel processo di definizione dei nuovi prodotti. Si parte col processo di generazione di un’idea per arrivare alla definizione dettagliata dei piani di produzione e commercializzazione dei nuovi prodotti.
Gli studenti che intendono frequentare questo corso dovranno essere in grado al termine dello stesso di apprezzare il ruolo cruciale dell’imprenditorilitànell’economia moderna.
Perché un corso sull’imprenditorilità ?
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
7 Prof. Massimo Merlino
Questo corso si focalizza sul processo di avviamento, finanziamento e gestione di un business nuovo o consolidato. Il corso include topicsriguardanti:
Market analysis
Product design specification (PDS)
Proposal preparations
Strategic management
Manufacturing facilities design
Business plan
Perché un corso sull’imprenditorilità ?
ENTREPRENEURSHIP:
Il corso
ENTREPRENEURSHIP:
Il corso
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
9 Prof. Massimo Merlino
Presentazione del corso (1)
Scopi e finalità: il corso è volto a fornire una preparazione di base per poter affrontare le principali tematiche connesse all’ imprenditorialità non solo sul piano teorico, ma soprattutto grazie all’applicazione pratica dei concetti appresi. Attraverso la presentazione di casi concreti di successo e fallimento imprenditoriali, il corso intende decifrare il “codice genetico” dell’entrepreneur, illustrando quelle qualità che gli consentono di superare gli ostacoli e muovere con esito positivo verso il futuro. Il corso aspira, in ultima istanza, a coniugare sapere accademico e capacità imprenditoriali per giungere a creare un graduate entrepreneur, guidandolo verso sentieri inesplorati, spesso propositori di successi.
Articolazione del corso e contenuti: il corso, che ha valore di 5 CFU, prevede 32 ore di lezioni teoriche e 16 di esercitazioni con la possibilità di avere interventi e testimonianze dirette da parte del mondo imprenditoriale bergamasco (in accordo con l’ Unione Industriali) ed extraprovinciale.
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
10 Prof. Massimo Merlino
Presentazione del corso (2)
Metodologia di indagine e percorso espositivo: le lezioni sono a carattere tematico e descrittivo con approfondimento delle componenti “costruttive” e “fortificatorie” dell’attività imprenditoriale quali: aspetti psicologici e comportamentali dell’ entrepreneur; nuovi ambiti di ricerca e nuove frontiere lungo le quali operare (biotecnologie, nanotecnologie, etc.); tecniche per tradurre in business l’idea; modalità di finanziamento.
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
11 Prof. Massimo Merlino
Presentazione del corso (3)
Programma d’esame
Gli argomenti affrontati sono così organizzati:Strumenti operativi per la
realizzazione di una Business idea:
Risorse per lo start-up e l’innovazione; il ruolo del finanziamento; modelli di crescita e di sviluppo delle piccole e medie imprese; il
Business plan per il reperimento delle risorse e
per l’affinamento del pensiero strategico
L’imprenditore: competenze per lo
sviluppo imprenditoriale, componente umana, fattori di successo
Analisi della funzione sociale dell’imprenditore e presentazione dei casi di studio più significativi
EntrepreneurSkills
StartupTools
Social role
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
12 Prof. Massimo Merlino
FONTE: University of Tampere
Presentazione del corso (4)
Il corso è stato “disegnato” in modo da fornire il necessario management background relativo a ciò che è direttamente coinvolto nella creazione di una nuova impresa, ed è realizzato in modo da fornire un itinerario interpretativo idoneo a rappresentare la figura dell’imprenditore come individuo , in rapporto all’organizzazione che ha fondato e alla societànella quale vive e opera.
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13 Prof. Massimo Merlino
Presentazione del corso (5)
ENTREPRENEUR SKILLS
Leadership skills
Build a winning team
Negotiation skills
Human resources skills
Personal effectiveness
Discover your strenghths and weaknesses
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14 Prof. Massimo Merlino
Presentazione del corso (6)
START-UP TOOLS
Start-up strategy
Competitive intelligence
Marketing
New product development
Legal & fiscal
Develop an intellectual property strategy
Recognize innovation opportunities
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15 Prof. Massimo Merlino
Presentazione del corso (7)
SOCIAL ROLE
Social network
Coaching
The leveraging of interfirm relationship
Interorganizational collaboration and the locus of innovation
Organizations and environments
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
16 Prof. Massimo Merlino
Presentazione del corso (8)
Legenda
Informazioni disponibili sul web (vengono indicati i siti internet da visitare come approfondimento per l’argomento in discussione)
Presentazione di casi aziendali
Appunti, pubblicazioni, dispense del corso da procurarsi e consultare
Lavoro di gruppo su alcuni casi aziendali
Interventi esterni da parte di manager e imprenditori
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
17 Prof. Massimo Merlino
Presentazione del corso (9)
Modalità d’esame: l’esame consiste in una prova scritta
Testi:
“ENTREPRENEURSHIP” – Autore: David A. Kirby; Editore: McGraw-Hill (In lingua inglese)
“AUDACI VISIONARI” – Autore: Ray Smilor; Editore: Guerini e associati (Consigliato)
“DIVENTARE IMPRENDITORI” – Autore: Cinzia Parolini; Editore: Il sole 24 ore (Consigliato)
Esercitazioni: sono intese a sviluppare l’applicazione delle principali discipline esposte durante le lezioni e comportano la stesura di un elaborato per lo sviluppo di un’attivitàimprenditoriale. Il loro insieme, giudicato sia per il livello di approfondimento sia come indice di partecipazione, costituirà base di valutazione per la prova scritta.
Prof. Massimo Merlino
- e-mail: [email protected]
- Telefono: 035 – 2052352
- Orario di ricevimento:
OBIETTIVO PRIMARIO OBIETTIVO PRIMARIO DEL CORSO EDEL CORSO E’’ QUELLO DI QUELLO DI
FORNIRE LE BASI FORNIRE LE BASI TEORICHE PER LA TEORICHE PER LA FUTURA CLASSE FUTURA CLASSE
IMPRENDITORIALEIMPRENDITORIALE
ENTREPRENEURSHIP:INTRODUZIONE
ENTREPRENEURSHIP:INTRODUZIONE
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
20 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
Uno tra i primi corsi di Entrepreneurship fu avviato dalla Harvard Business School nel 1947. Da allora numerosi altri corsi su tale tema sono stati istituiti non soltanto negli Stati Uniti ma in tutto il resto del mondo.
E’ tuttora in corso di svolgimento un dibattito sull’opportunità o meno di insegnare certe pratiche imprenditoriali in ambito accademico, infatti, i programmi educativi avviati in merito a tale disciplina hanno tutti sofferto dell’ambiguità tra insegnare:
““ABOUTABOUT”” ENTREPRENEURSHIPENTREPRENEURSHIP
““FORFOR”” ENTREPRENEURSHIPENTREPRENEURSHIP
Molti hanno fallito perché si sono limitati alla sola fase descrittiva, sacrificando l’opportunitàdi stimolare e sviluppare:
-skills;
-attributes;
-behaviours
dell’imprenditore di successo.
Le università e le business school devono sempre ricordare che per ottenere risultati positivi in questa disciplina è necessario:
“a radical change in intellectual and educational priorities”.
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21 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
Tale corso si pone nell’alveo di questo cambiamento, declinando accanto agli argomenti classici:
lo sviluppo di un nuovo sistema di apprendimento che vada a completare quello tradizionale e che sia votato all’azione e al cambiamento. Lo studente è chiamato quindi ad applicare nel “real world” gli strumenti che ha acquisito durante le lezioni.
“The unique contribution university business schools can make to the business community isnot through the vocationalising of business/management education programmes. Rather it isthrough a deliberate educational strategy which privileges the “weakening” of thoughtprocesses so as to encourage and stimulate the entrepreneurial imagination”. [Chia, 1996]
Opportunity recognition
Entry strategies
Creating a successfulbusiness plan
Forms of financing
External assistence forstart-ups
Intellectual property
ENTREPRENEURSHIPENTREPRENEURSHIP
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22 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
L'esperienza in una piccola ditta può aiutare lo sviluppo di individui più intraprendenti, tuttavia l’entrepreneurship non dovrebbe essere equiparato esclusivamente con la creazione di una nuova intrapresa, con la gestione di una piccola e media impresa, con l’owner-management e con il lavoro autonomo come così spesso avviene. Questo è una semplificazione del concetto.
Il termine è molto più ampio di quanto questi concetti possano suggerire. Non tutti gli owner-managers sono imprenditori, né tutti i piccoli e medi business sono imprenditoriali per definizione. Sempre più imprenditori devono essere trovati in grandi organizzazioni, come pure nei settori pubblici e nel volontariato. Anche quelli che collegano il termine entrepreneurship con le imprese commerciali hanno osservato che solo quelli che rinnovano e sviluppano nuove combinazioni di prodotti e processi sono imprenditori.
ENTREPRENEURSHIP
MAKING A CHANGEAPPLYING THEORY TO PRACTICE
ACTION-ORIENTATIONIMMAGINATION
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23 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
Kolb (1984) ha definito un learning cycle che partendo dall’esperienza concreta e dalla riflessione di quanto osservato passando poi alla generalizzazione dei concetti appresi e alla loro verifica in nuove situazioni evidenzia come un entrepreneur apprende e traduce in azione quanto assimilato ( cfr. FIG. 1).
Concrete experience
Observations and reflections
Formation of abstract conceptsand generalization
Testing implications of concepts in new situations
Gran parte dei sistemi di istruzione si sono concentrati principalmente sulla riflessione teorica ed è proprio questo il motivo alla base dell’esiguo numero di imprenditori che provengono dall’ambiente universitario e accademico. Questi, infatti, sembrano essere più portati per l’esperienza “sul campo” e la verifica in nuove situazioni.
FIG.1
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24 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
negli ultimi anni il numero di persone che avvia nuove aziende negli Stati Uniti è maggiore di quanto non sia mai stato in passato, nella storia americana;
le imprese nuove ed emergenti sono la fonte di tutti i nuovi posti di lavoro;
le donne fondano nuove società a un ritmo più veloce degli uomini;
le minoranze etniche avviano aziende in numero da record;
sempre più college e università insegnano imprenditoria a classi piene di studenti;
in tutta la nazione, le comunità creano organizzazioni di sostegno imprenditoriale, mentre società più grandi, di stampo maggiormente tradizionale, si sforzano di diventare più imprenditoriali.
Le statistiche mostrano che:
LL’’imprenditoria imprenditoria èè diventata il fenomeno sociale diventata il fenomeno sociale ed economico dei nostri tempied economico dei nostri tempi
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25 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
• La dottrina anglosassone distingue la funzione imprenditoriale (entrepreneural role), da quella amministrativa (administrative role).
• Secondo Williamson, l’imprenditorialità consiste nel creare valore e la managerialità consiste nell’impedire e nel limitare le perdite
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26 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
GliGli imprenditoriimprenditori produconoproducono ilil 67% 67% delledelle invenzioniinvenzioni e e ilil 95% 95% delledelle innovazioniinnovazioni radicaliradicali
GliGli imprenditoriimprenditori americaniamericani cheche dannodanno inizioinizio a a nuovenuove attivitattivitààproduttiveproduttive creanocreano in media 600.000 in media 600.000 postiposti didi lavorolavoro ll’’annoanno
SonoSono sempresempre pipiùù spessospesso le le piccolepiccole e e mediemedie impreseimprese a a contribuirecontribuire in in manieramaniera sempresempre pipiùù significativasignificativa al al PilPil nazionalenazionale
e e allaalla creazionecreazione didi nuovinuovi postiposti didi lavorolavoro
Le Le piccolepiccole e e mediemedie impreseimprese sonosono ancheanche ilil principaleprincipale interpreteinterpretenellanella generazionegenerazione e e nellonello svilupposviluppo didi nuovenuove competenzecompetenze e e
conoscenzeconoscenze
FONTE: ANSIFONTE: ANSI
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27 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
L’ era dell’imprenditoria
Ci troviamo in questi anni nel mezzo della più grande era imprenditoriale della storia. Il numero di imprenditori che oggi lanciano e costruiscono società è senza precedenti.
Perfino le grandi società stanno cercando di diventare più snelle e imprenditoriali.
Le nuove imprese a rapida crescita costituiscono la forza trainante del processo di creazione di lavoro e ricchezza.
L’abbondanza, la diversità e la portata delle opportunità imprenditoriali sono veramente stupefacenti. Abbiamo raggiunto un vertice di creatività, innovazione e iniziativa che ha alterato il panorama della società e dell’economia.
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28 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
L’ era dell’imprenditoria
Malcolm Gladwell , nel suo libro “Il punto critico”, sostiene che una tendenza di rilievo si diffonde come un’epidemia e che idee e comportamenti si possono propagare proprio come fanno i virus. Egli indica 3 caratteristiche tipiche di questo tipo di epidemie:
1 – le persone si “infettano” con un certo comportamento e poi lo riproducono, infettando altre persone in una sorta di contagio collettivo;
2 – cambiamenti anche piccoli possono avere grandi conseguenze; modifiche incrementali possono portare a variazioni enormi;
3 – il cambiamento si realizza all’improvviso spesso con radicali cesure rispetto al passato.
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
29 Prof. Massimo Merlino
Introduzione
Abbiamo raggiunto il “punto critico” dell’attività imprenditoriale per alcune ragioni molto concrete. Un insieme di spinte e attrazioni stanno stimolando molti individui a tentare la via dell’imprenditoria.
L’imprenditorialità sta dimostrandosi per molti la vera via egualitaria verso l’autosufficienza e una vita migliore.
EntrepreneurSPINTE ATTRAZIONI
un’opportunità di mercato;
il desiderio di raggiungere clienti tramite Internet;
la disponibilità di capitale;
il desiderio di indipendenza;
l’influenza esercitata dai modelli delle persone che hanno avuto successo.
la perdita del posto di lavoro;
l’insoddisfazione per l’impiego attuale;
una sensazione di “ora o mai più”;
la volontà di mettersi alla prova.
Le spinte possono essere: Le attrazioni possono essere:
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30 Prof. Massimo Merlino
Reasons
– ICT revolution• Incremento nell’accesso alla knowledge - destabilizing• Increased information: more innovation
– Globalization and Political Change• Possibilità di accedere a risorse prima vincolate• Apertura di mercati che prima erano formalmente
inaccessibili (liberalizzazione)
– Ipercompetizione– Crescente rilevanza degli asset intangibles
Perchè tanto interesse attorno al concetto di imprenditorialità?
ENTREPRENEURSHIP:DEFINIZIONI E CONCETTI
INTRODUTTIVI
ENTREPRENEURSHIP:DEFINIZIONI E CONCETTI
INTRODUTTIVI
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
32 Prof. Massimo Merlino
DEFINIZIONE DI IMPRESA
LL’’organizzazione economica che, mediante organizzazione economica che, mediante ll’’impiego di un complesso differenziato di impiego di un complesso differenziato di
risorse (INPUT), svolge processi di risorse (INPUT), svolge processi di acquisizione e di produzione di beni o servizi acquisizione e di produzione di beni o servizi (OUTPUT), da scambiare con entit(OUTPUT), da scambiare con entitàà esterne al esterne al
fine di conseguire un redditofine di conseguire un reddito
• L’impresa è un sistema in quanto costituita da un insieme di parti, ciascuna delle quali deputata a svolgere una determinata funzione per il raggiungimento di un comune risultato
• Le varie parti formano un tutto organico• A una specializzazione delle funzioni, s’accompagna uno stretto
coordinamento dell’attività nel suo complesso, secondo un disegno unitariamente rivolto al fine economico da conseguire
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
33 Prof. Massimo Merlino
IMPRESA
Amm. e cont.Commerciale
Marketing
Progr. e contr.
Finanziaria
Tecnico-produttiva
R&D
Gest. Ris. umane
LegaleICT
Altre
Le funzioni aziendali
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
34 Prof. Massimo Merlino
Catena del valore
Logisticain entrata
Operations Gestionescorte e distribuzione
Marketinge vendite
Supporto airivenditori
Attività infrastrutturali:
Ricerca, sviluppo e progettazione
Sviluppo delle risorse umane
Vantaggio competitivo
• Vantaggio di costo
• Differenziazione
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
35 Prof. Massimo Merlino
Different functional time orientation
Different functional language and interpersonal orientation
Different goal orientation
Formality of structure
Long time line: R&D
Different functional time orientation
Short time line: Production
Qualitative:HRM
Different functional language and interpersonal orientation
Quantitative:Accounting
Customer satisfaction:
Sales
Different goal orientation
Cost reduction: Production
Informal:R&D
Formality of structure
Formal:Manufacturing
Differenti orientamenti all’interno di una azienda
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
36 Prof. Massimo Merlino
Beni e servizi
Mezzi monetari atitolo di capitale e di prestito
IMPRESA
Finanziatori
Aziende di erogazione
Imprese Soggetto singolo
Agentidiversi
Istituti di credito
Pubblica Amministrazione
Aziende miste
Stato eRegioni
Enti locali territoriali
Istituti diprev. e ass.
Clienti
Imprese
Aziende di erogazione
Fornitori
Aziende di erogazione Imprese
Beni e servizi
Mezzi monetari misuratidai prezzi di acquisto
Mezzi monetari misuratidai prezzi di vendita
Servizi
Mezzi monetari a titoloImposte, tasse e contributi
Mezzi monetari per dividendi ed interessi
Il ruolo dell’impresa e i suoi rapporti con l’esterno
IMPRESAIMPRESAIMPRESA
Concorrenti
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
37 Prof. Massimo Merlino
Le forme istituzionali d’impresa
• L’impresa capitalistica classica
È caratterizzata dalla presenza dell’imprenditore-capitalista, proprietario dei mezzi di produzione e gestore diretto dell’attivitàproduttiva
• L’impresa manageriale
E’ caratterizzata dalla scissione tra la proprietà e il governo dell’impresa stessa a causa dell’eccessivo frazionamento della prima e dell’affidamento del secondo a manager professionisti
imprenditore/capitalista scissione proprietà/controllo
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
38 Prof. Massimo Merlino
I modelli di governo dell’impresa
In base alla natura del soggetto imprenditoriale:
q Imprenditore individuale
q Imprenditore familiare
q Imprenditore delegato
q Imprenditore di gruppo
In base al grado di concentrazione della proprietà:
q Proprietà concentrata [socio di maggioranza]
q Proprietà presente [pacchetto di comando]
q Proprietà assente/diffusa [public company]
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
39 Prof. Massimo Merlino
Il grado di controllo e la natura della proprietà, molto spesso, variano al variare del ciclo di vita dell’impresa e definiscono i modelli di governo delle aziende:
• Controllo assoluto
• Controllo famigliare
• Controllo di coalizione
• Controllo a supervisione finanziaria
• Public Company
• Controllo cooperativo
• Controllo statale
Proprietà e controllo
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
40 Prof. Massimo Merlino
Classificazione dimensionale delle imprese
La definizione di piccola, media e grande impresa dovrebbe essere fornita valutando l’ampiezza e la struttura del mercato di riferimento
La dimensione varia da settore a settore e da paese a paese adeguandosi alle caratteristiche del mercato
E’ difficile tradurre queste definizioni in termini applicativi, in quanto è difficile misurare la forza di mercato di un’impresa
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
41 Prof. Massimo Merlino
Classificazione dimensionale delle imprese
Grande impresa– Impresa che con il suo comportamento è in grado di influenzare il
comportamento delle altre imprese e indirizzare la domanda dei consumatori o utilizzatori dei suoi prodotti (solitamente è un’impresa di tipo price maker)
Piccola impresa– Impresa che con il suo comportamento non riesce a influenzare le
variabili di mercato e che è esposta al variare della domanda e dell’offerta solitamente; è un’mpresa di tipo price taker
Media impresa– Impresa che si trova in una situazione intermedia difficile da definire e
collocare, spesso assimilata alla piccola impresa
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
42 Prof. Massimo Merlino
Modelli di capitalismo
Modello Anglosassone:
• Market oriented
• Outsider model
Modello Renano:
• Bank oriented
• Insider model
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
43 Prof. Massimo Merlino
Il modello Market oriented
Caratteristiche
• Prevalenza mercati diretti • Mercato borsisitico efficiente• Sistemi di tutela effettiva degli azionisti• Ampia distribuzione di utili
SVANTAGGI VANTAGGI
Obiettivi divergenti tra proprietà e management Enorme capitalizzazione
Rischio di take-over ostili Suddivisione dei rischi
Attenzione ai risultati di breve termine Maggiore libertà ed indipendenza del management
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
44 Prof. Massimo Merlino
SVANTAGGI VANTAGGI
Possibili collusioni tra manager interni e rappresentanti delle banche
Stabilità delle relazioni sociali e del capitale di rischio
Forte inerzia e poca dinamicità nella gestione dell’impresa
Forte influenza dei dipendenti (sindacati tedeschi o commitment
giapponese)
Scarsa contendibilità imprese Approfondita conoscenza dei finanziatori
Il modello Bank-oriented
Caratteristiche principali
• Scarso ruolo del mercato borsistico• Forti strutture di controllo• Stretti rapporti con le banche
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
45 Prof. Massimo Merlino
Entrepreneurial Turbulence
Idea Development
Resource Development and Acquisition
Business Plan
Capitalization
Launched Ventures
Come nasce una nuova attività imprenditoriale
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
46 Prof. Massimo Merlino
EquilibriumConditions
Average Conditions
Dis-equilibrium Conditions
Come nasce una nuova attività imprenditoriale
Anche dopo esser stata costituita un’azienda
deve “rivedere” i propri “confini operativi” in relazione ai continui
mutamenti del mercato esterno che possono
incrementare o ridurre notevolmente le prospettive di
espansione futura
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
47 Prof. Massimo Merlino
Questi continui mutamenti a cui l’impresa nel suo complesso è soggetta impongono all’imprenditore, in prima istanza, e a tutti i suoi collaboratori, nonché a tutti i dipendenti, un continuo ripensamento del ruolo dell’azienda e quindi del ruolo imprenditoriale all’interno della società.
La rappresentazione che possiamo dare di questo continuo adattamento è quella di una spirale che, partendo dall’osservazione dei dati sensibili giunge a rielaborare nuovi e più complessi paradigmi organizzativi, in grado di rispondere adeguatamente agli stimoli esterni.
L’impresa come adattamento continuo
FONTE: University of Tampere
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
48 Prof. Massimo Merlino
FONTE: University of Tampere
In questa suggestiva immagine vediamo riportato il ciclo di vita di un’azienda il
cui concepimento avviene nella mente di un
imprenditore (Business Idea). Nei primi anni di vita notiamo un assorbimento di risorse per la realizzazione dell’idea che sfocia nello
start-up.
Da questo punto in poi l’azienda, generalmente,
conosce una fase di rapida espansione che termina con un’inesorabile fase di declino
Il ciclo di vita di un’azienda
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
49 Prof. Massimo Merlino
FONTE: “Fact finding” – Jmac Consiel
BUSINESSA
BUSINESSC
BUSINESSD
BUSINESSB
SV
ILU
PP
O
INCR
EMEN
TO Q
UOTE
DI M
ERCA
TO
NU
OV
A R
IPA
RTIZ
ION
E D
ELLE R
ISO
RS
E? X
€
CO
MPE
TIT
IVIT
A’
VENDIBILITA’
SVILUPPO CRESCITA MATURITA’ DECLINOLIM
ITA
TA
BA
SS
AM
ED
IAELEV
ATA
Analisi del business mix
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
50 Prof. Massimo Merlino
DominantDominantBusinessBusiness
RelatedRelatedConstrainedConstrained
UnrelatedUnrelatedBusinessBusiness
Per
form
ance
Per
form
ance
Diversification and Firm PerformanceDiversification and Firm Performance
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
51 Prof. Massimo Merlino
Imprinting organizzativo
VISION
PERCHE’ MISSION (scopo/finalità: perché l’azienda esiste)
CHE COSA VISION ( lo stato futuro desiderato del business )
COME OBIETTIVI STRATEGICI E OPERATIVI ( misurano il raggiungimento della vision attesa )
IMPRENDITORE
OBIETTIVIMISSION
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
52 Prof. Massimo Merlino
DefiningEntrepreneurship
TheEntrepreneur
Innovation
Organization Creation
CreatingValue
Profit orNonprofit
Growth
Uniqueness
Process
Tematiche presenti nella definizione di Entrepreneurship
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
53 Prof. Massimo Merlino
DATI
1 . 4 %
1 . 6 %
1 . 8 %
2 . 0 %
2 . 2 %
3 . 3 %
3 . 4 %
5 . 4 %
6 . 8 %
8 . 5 %
0.0% 2.0% 4.0% 6.0% 8.0% 10.0%
Percent
Finland
Japan
France
Denmark
Germany
Great Britain
It aly
Israel
Canada
United States
Co
un
try
Percentage of Adult Population Working to Start a New Business
0 % 2 % 4 % 6 % 8 % 10 %
United StatesCanadaIsraele
ItaliaUK
GermaniaDanimarca
FranciaGiapponeFinlandia
FONTE: Global Entrepreneurship monitor 1999PERCENTUALE
PAESI
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
54 Prof. Massimo Merlino
Gli “ingredienti”chiave per l’imprenditorialità
Personal characteristics
Technical know-how
Marketable idea
Contacts for assistance
Financial resources
Potential customers
Supportive lifestyle
Leadership experience
Personal motivation
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
55 Prof. Massimo Merlino
Rapporto EU / US sull’attitudine all’imprenditorialità
FONTE: EUROBAROMETER 2003
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
56 Prof. Massimo Merlino
Entrepreneurship Theory
18° SECOLO
Richard Cantillon: conia il termine
entrepreneur
Viene consideratoimprenditore colui che si
assume tutto il rischiodell’attività, la pianifica,
la supervisiona, la organizza e possiede i
fattori produttivi
TIME LINE
Corso di laurea in ingegneria gestionale Entrepreneurship
57 Prof. Massimo Merlino
Entrepreneurship Theory
19° SECOLO
Jean Baptiste Say:
Propose la distinzionetra profitti derivanti
dall’attivitàimprenditoriale e quelliderivanti dal possessodel capital ownership
Ulteriori distinzionivengono proposte tra
chi ottiene profittiinvestendo il capitale e chi li ottiene avviando
un’attivitàimprenditoriale
TIME LINE
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20° SECOLO
Joseph Schumpeter:
Descrive l’imprenditorecome un innovatore e colui che “creatively
destructs”
Peter Drucker:
Descrive l’imprenditorecome colui che
maximizes opportunity
Entrepreneurship Theory
TIME LINE
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Il livello attuale di imprenditorialità in Italia
Ogni anno, a partire dal 1993 al 2001 (FONTE: Movimprese), vengono costituite in Italia circa 350.000 nuove aziende. Dopo un periodo di flessione all’inizio degli anni Novanta, il saldo fra imprese iscritte e imprese cessate èsempre stato positivo e crescente. La diffusione di un forte spirito imprenditoriale in Italia è dimostrato dal numero complessivo di imprese: nel nostro paese operano quasi 5 milioni di imprese, ovvero circa un’impresa ogni 11 abitanti.
La maggior parte delle aziende operanti in Italia è rappresentata da ditte individuali (69,3%), mentre le società di persone e di capitali rappresentano rispettivamente il 18 e il 10% circa del totale.Tuttavia, nell’ultimo decennio il saldo fra cessazioni e iscrizioni delle società è sempre stato considerevolmente superiore al saldo delle ditte individuali. L’incidenza delle ditte individuali va quindi gradualmente riducendosi.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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Il tasso di fallimento
Il tasso di fallimento delle imprese di nuova costituzione è infatti molto elevato e si calcola che la maggior parte delle nuove imprese cessi l’attività prima di aver raggiunto i cinque anni di vita. Ogni nuova impresa rappresenta una battaglia a lungo termine e richiede ai suoi fondatori un impegno duro e costante, comporta una serie lunghissima di rischi e di sfide alla competenza e alle capacitàdell’imprenditore.
La maggior parte delle nuove imprese fallisce nei primissimi anni di vita. Tuttavia se si indaga un po’ più a fondo si scopre come la maggior parte di questi fallimenti sia dovuta:
• all’inadeguatezza del management,
• alla mancanza di finanziamenti,
• al fatto che l’azienda non si sarebbe nemmeno dovuta avviare, mancando completamente di un valido progetto imprenditoriale.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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Gli Stati Uniti (1)
Un paese all’avanguardia su questo fronte è rappresentato dagli Stati Uniti, una nazione che — come l’Italia — è, da sempre, caratterizzata da un diffuso spirito imprenditoriale. Abbandonare la sicurezza di un posto di lavoro per lanciare la propria impresa costituisce, in effetti, una parte fondamentale del “grande sogno americano”.
Non stupisce quindi il grande numero di iniziative di vario genere volte a supportare gli imprenditori nell’avvio delle nuove imprese. Esiste anzitutto la U.S. Small Business Administration, un’agenzia federale con oltre novanta uffici in tutto il paese che offre servizi e finanziamenti sia ai piccoli che agli aspiranti imprenditori. Molte università statunitensi comprendono nei propri piani di studi corsi di imprenditorialità, così come molto diffusi sono i corsi per piccoli e nuovi imprenditori presso le Business School.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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Gli Stati Uniti (2)
Dal punto di vista delle opportunità di finanziamento, infine, sono numerosissime le società di venture capital, specializzate nel finanziamento di nuove imprese.
Sebbene in Italia la situazione non sia così rosea e non esista un organo governativo esclusivamente dedicato alle piccole imprese, anche nel nostro paese negli ultimi anni si è assistito a un miglior coordinamento delle iniziative pubbliche, è andata aumentando l’offerta di corsi di imprenditorialità ed è cresciuto il numero di pubblicazioni in tema di avvio delle nuove imprese scritte appositamente per il nostro paese.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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Italia e spirito imprenditoriale
Se c’è un’area nella quale le imprese e le nuove imprese Italia ne devono ancora far fronte a limiti e vincoli superiori rispetto a quanto avviene in altre nazioni industrializzate, questo è rappresentato dal carico burocratico, fiscale e amministrativo che, nonostante qualche recente miglioramento, continua a essere elevato.
Per quanto riguarda le possibilità di finanziamento, sebbene il venture capital non sia ancora così sviluppato come nei paesi anglosassoni, anche in Italia il numero di società di venture capital è andato aumentando negli ultimi anni.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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Italia e spirito imprenditoriale
Nonostante questo, l’asfitticità del mercato borsistico italiano rende molto difficile per le nostre imprese raccogliere direttamente capitale di rischio.
Un’analisi delle modalità di finanziamento delle piccole imprese italiane dal dopoguerra a oggi evidenzia da un lato un elevato ricorso all’autofinanziamento e dall’altro un notevole ricorso all’indebitamento e quindi, in sostanza, al sistema bancario.
FONTE: “Diventare imprenditori”
AZIENDAAUTOFINANZIAMETOFINANZIAMENTO
ESTERNO(Capitale di debito)
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Italia e spirito imprenditoriale
E’ ovvio che tali soluzioni sono spesso insufficienti per le imprese di recente costituzione, in quanto per esse il flusso di cassa è, nella maggior parte dei casi, negativo, e il loro credito nei confronti del sistema bancario è, salvo garanzie personali, praticamente inesistente.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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Italia e spirito imprenditoriale
La situazione descritta comporta grossi problemi non solo nel a fase di avvio delle imprese, ma anche nella successiva fase di sviluppo.
L’autofinanziamento e l’indebitamento, infatti, se non sono accompagnati dalla possibilità di raccogliere direttamente o indirettamente capitale di rischio, limitano considerevolmente il tasso di sviluppo mediamente sostenibile dalle imprese.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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Italia e spirito imprenditoriale
La situazione descritta comporta grossi problemi non solo nel a fase di avvio delle imprese, ma anche nella successiva fase di sviluppo.L’autofinanziamento e l’indebitamento, infatti, se non sono accompagnati dalla possibilità di raccogliere direttamente o indirettamente capitale di rischio, limitano considerevolmente il tasso di sviluppo mediamente sostenibile dalle imprese.
In effetti il sistema industriale italiano è sì caratterizzato da una notevole vitalità delle imprese minori e dalla nascita di molte nuove iniziative imprenditoriali, ma anche dalla difficoltà di queste a trasformarsi in imprese di medie e grandi dimensioni.
Tutto ciò è alquanto preoccupante, viste le tendenze verso l’internalizzazione e la concentrazione attualmente presenti in molti settori.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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Italia e spirito imprenditoriale
Quanto detto sopra non deve tuttavia scoraggiare chi ha deciso di lanciarsi in un’iniziativa imprenditoriale. Nonostante le difficoltà, molte imprese italiane sono infatti riuscite a superare gli ostacoli descritti e a crescere fino a dimensioni soddisfacenti.
Altre ancora, pur rimanendo di piccole dimensioni, hanno garantito ai loro fondatori alti ritorni, sia in termini di soddisfazione personale e di autorealizzazione, sia in termini di redditività.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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Italia e spirito imprenditoriale
Rimanendo in tema di finanziamenti, voglio infine ricordare come, tutto sommato, sia molto più difficile trovare una buona idea che i fondi per finanziarla. L’esperienza fatta assistendo nuovi imprenditori nell’avvio della loro impresa mi ha confermato come, dove c’erano imprenditori e idee valide, lo scoglio dei finanziamenti si è potuto, in un modo o nell’altro, superare. Dove mancano le idee, invece, nessun finanziamento può dare all’impresa una chance di successo.
FONTE: “Diventare imprenditori”
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La nuova economia tra PMI e grandi imprese consolidate
Nella nuova economia dell’informazione e dello reti, il ruolo della piccola impresa emerge con forza. Alcuni fatti hanno impresso un’accelerazione alla gestione imprenditoriale dei processi di sviluppo delle organizzazioni:
PMIPMI
Processi innovativiProcessi innovativiProcessi innovativi
NU
OV
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UO
LO
DELLE P
MI
il ruolo attivo delle piccole e medie imprese nei processi innovativi tipici di alcuni settori industriali e - più recentemente - le ottime performance ottenute da alcune nuove imprese nei settori dell’alta tecnologia;
FONTE: “Imprenditori e imprese”- Il Mulino
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La nuova economia tra PMI e grandi imprese consolidate
PMIPMI
Processi innovativiProcessi innovativiN
UO
VO
RU
OLO
DELLE P
MI
Dinamismo occupazionale Dinamismo occupazionale Dinamismo occupazionale
il dinamismo delle piccole imprese in termini di occupazione e sviluppo economico, a fronte di un consistente ridimensionamento delle imprese di maggiori dimensioni;
FONTE: “Imprenditori e imprese”- Il Mulino
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La nuova economia tra PMI e grandi imprese consolidate
PMIPMI
Processi innovativiProcessi innovativiN
UO
VO
RU
OLO
DELLE P
MI
Dinamismo occupazionaleDinamismo occupazionale
il ruolo di supporto delle piccole imprese nei confronti di committenti interessati, in misura sempre piùsignificativa, da cambiamenti strutturali quali il ridimensionamento degli organici (ad es. pratiche di downsizing), la riorganizzazione delle attività (ad es. interventi di re-ingegnerizzazione), ed il diffondersi delle pratiche di outsourcing;
Nuovo ruolo di supportoNuovo ruolo di supportoNuovo ruolo di supporto
FONTE: “Imprenditori e imprese”- Il Mulino
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PMIPMI
GRANDI IMPRESE CONSOLIDATE
GRANDI IMPRESE CONSOLIDATE
OUTSOURCINGBUSINESS PROCESS RE-ENGINEERING
JUST IN TIME
DOWNSIZING
LEAN PRODUCTION
TOTAL QUALITY MANAGEMENT
Le ristrutturazioni in atto da parte delle imprese di
maggiori dimensioni portano ad allentare il concetto di
confine organizzativo.
Attivitàesternalizzate
Apporto di conoscenze e competenze
complementari
La nuova economia tra PMI e grandi imprese consolidate
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La nuova economia tra PMI e grandi imprese consolidate
PMIPMI
Processi innovativiProcessi innovativiN
UO
VO
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OLO
DELLE P
MI
Dinamismo occupazionaleDinamismo occupazionale
Nuovo ruolo di supportoNuovo ruolo di supporto
Valenza strategica delle competenzeValenza strategica delle competenzeValenza strategica delle competenzela valenza strategica delle competenze delle piccole imprese all’interno di assetti relazionali ad intelligenza distribuita, ed il ruolo attivo all’interno dei processi di innovazione tecnologica del committente;
FONTE: “Imprenditori e imprese”- Il Mulino
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La nuova economia tra PMI e grandi imprese consolidate
L’esperienza degli attori consolidati è certamente un fattore importante, ma le competenze-chiave possono tradursi in fattori di rigidità che inibiscono il cambiamento.
Non è un caso che miglioramenti significativi nei risultati (ad es. nelle telecomunicazioni, nelle biotecnologie, ma anche nella distribuzione) siano prevalentemente da ascrivere a nuove imprese con nuove competenze.
Le imprese consolidate affrontano spesso un sfida: quella di saper selezionare le nuove iniziative verso cui riorientare la propria attività.
La creazione di nuove imprese apporta dinamicità al contesto competitivo e l’avvento delle nuove tecnologie esalta le doti di flessibilità e creatività dei comportamenti imprenditoriali.
FONTE: “Imprenditori e imprese”- Il Mulino