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Enuresi Notturna: un antico problema… affrontato oggi
BRESCIA – 28 Settembre 2013
Enurèsi: dalla storia…alla ricerca eziopatologica del II° millennio
Dott. PIERLUIGI PEDERSINI Clinica Chirurgica Pediatrica – Spedali Civili di Brescia
Direttore Prof. D. Alberti
“L’enurèsi sembra che sia comparsa con l’Homo Sapiens e non l’ha più lasciato”
JP Guignard L’énurésie nocturne. Pédiatrie, 1989
L’enurèsi non risparmia né etnie, né classi sociali, né epoche storiche…
Luigi XIV° George Orwell John Osborne Barbra Streisand
Papiro di Ebers, XVIII dinastia
Rimedi per “far cessare la perdita di urine o trattenere le urine o a regolarizzare una minzione
eccessiva” • Radice di qadet • Uva (uva ursina) • Miele • Bacche di ginepro • Birra dolce
I rimedi nel tempo
• ETA’ ANTICA E MEDIOEVO: rimedi omeopatici e umorali
• ERA VITTORIANA: rimedi meccanici e fisici
• XV°-XX° sec: terapia comportamentale
• XIX°-XX° sec: terapia farmacologica
Rimedi omeopatici e vegetali
Rimedio Fonte storica
Bacche di ginepro Papiro di Ebers, 1550 a.C.
Fiori di crisantemo Paolo di Egina, VII° sec. d.C.
Semi tostati di ruta selvatica
Uva ursina e altre piante “astringenti” W. Day, 1886
Rimedi animali
Rimedio Fonte storica, epoca
Gozzo di gallo Paolo di Egina, VII° sec
Cervello di lepre Diascoride
Mascella di luccio Bagellardo, 1487
Testicoli di porcospino Thomas Phaer, 1487
Vescica di maiale Nicholaus Fontanus, 1544
Verga di verro Michaelis di Lipsia, 1739
Topolini bianchi fritti Toscana, 1970-1980
Rimedi meccanici diretti o indiretti (XVIII°-XIX° sec.)
Rimedio Fonte storica, epoca
Vescicanti in regione sacrale Dickson, 1762
Colloidione sul prepuzio Corrigan, 1844
Cilicio dorsale con grosso nodo XIX° sec.
Dilatazioni vescicali con acqua Sims, 1871
Dilatazioni uretrali con sonda Howard, 1872
Tappo metallico endorettale Trousseau, 1870
Cauterizzazione del meato uretrale Rex, 1893
Bendaggio del pene Lancet, 1891
Rimedi meccanici diretti o indiretti (XIX°-XX° sec.)
Rimedio Fonte storica, epoca
Stimolazione galvanica e gonadica della pelvi
Autori vari, XIX° sec
Elettrodi pubici e/o sacrali idem
Elettrodi endouretrali o tra le grandi labbra
idem
Shock elettrici in regione lombare e pubica
Ruggeri, 1948 Lange e Porta, 1949
Rituali magici e tradizioni sacre o profane
Rituale, tradizione Fonte storica, area geografica
Cenere bagnata cosparsa sul capo Benin
Rospi appesi al pene Nigeria
Scarificazione delle guance Bantù
Bere una pinta di urina Inghilterra, 1700
Suppliche a Santa Caterina Romania, XX° sec.
Preghiere a San Vito Svizzera, Germania, XX° sec.
Rimedi punitivi (XIX°-XX° sec.)
Rimedio Fonte storica
Percosse Herlovits, 1938
Flagellazione e trafittura con aculei Slade, 1855
Flagellazione con ortiche Trousseau, 1870
Terapie farmacologiche (XIX°-XX° sec.)
Sostanza Fonte storica, epoca
Belladonna o Atropina XIX° sec.
Efedrina idem
Chinino solfato idem
Arsenico idem
Cloralio idrato idem
Stricnina idem
Cantaride idem
Meprobamato Berger, 1961
NOXENUR ® Lohmueller, 1952
Aggregazione familiare (Frary, 1935; Hallgren, 1948; Bakwin, 1973)
• E’ un fenomeno frequente
• Rischio di enurèsi:
- se entrambi i genitori: 77%
- se un genitore: 44%
- se nessun genitore: 15%
Predisposizione familiare
• L’enurèsi primaria risente più pesantemente del fattore ereditario. • Quale evento “patologico” si eredita? Ritardo di acquisizione di una funzione: - neuro-anatomica? - ormonale? - recettoriale? - altra? • Qual è il meccanismo di trasmissione o il difetto genetico?
Il più comune meccanismo di trasmissione suggerito è un’ereditarietà autosomica
dominante ad alta penetranza (non X-linked)
Ereditarietà ed enurèsi
• Tecniche con DNA ricombinante hanno rilevato
correlazione con marker sui cromosomi 13q (Eiberg, 1995), 4-8-12q e 22 (Eiberg, 1996-1998-2001; Arnell,2007).
• Non sono ancora stati identificati geni specifici come causa di enurèsi.
• Polimofismo del gene per la ossido-nitrico-sintetasi
neuronale (Balat A, 2007).
Patogenesi: LE IPOTESI DEL PASSATO
Dismorfismi della colonna vertebrale
Alterazioni della capacità vescicale
Alterazione e disturbi del sonno
Ipotesi etologica (comportamentale)
Ipotesi psicogena
Dismorfismi della colonna vertebrale (Fuchs, 1909)
• Mancata fusione dei processi spinosi S1 o di L5 e di S2 (spina bifida occulta: Virchow, 1875).
• Alta incidenza di SBO anche nella popolazione normale (Boone, 1985; Fidas, 1987).
• Un’anomalia anatomica dell’architettura vertebrale può interferire sulla funzione dei centri nervosi midollari il cui sviluppo è già completato alla nascita? (Galloway e Tainsh, 1985).
Il fenomeno enuretico è del tutto secondario in caso di patologia neurologica a partenza dal midollo lombosacrale, che presenta di
solito disturbi minzionali diurni prevalenti (incontinenza neurogena).
Alterazione della capacità vescicale (Hallman, 1950; Starfield, 1968; Zaleski, 1973)
• Molti enuretici avrebbero una capacità vescicale ridotta non in termini di dimensioni ma di capacità di trattenere l’urina (ridotta capacità funzionale).
• Ridotta o ritardata acquisizione di serbatoio della vescica durante la notte e non una riduzione della stessa in senso anatomico.
• Frequenti minzioni e urgenza minzionale sono indizi di una ridotta capacità funzionale vescicale.
• Questa situazione non può essere intesa come l’unica responsabile del’evento enuretico.
La vescica è solo l’effettore di una serie di eventi che portano alla
continenza notturna: è pertanto riduttivo attribuire un ruolo patogenetico primario ad una sua disfunzione.
Alterazioni o disturbi del sonno (Evans, 1971; Broughton, 1963)
• Constatazione empirica di “sonno pesante” nei bambini affetti da enurèsi, con difficoltà al risveglio.
• Ritenuto responsabile di enurèsi dai genitori nel 75% dei casi.
L’ora “esatta” dell’enurèsi (Haug-Schnabel G: Enuresis, Reinhardt & Verlag Ed. 1994)
Periodo I Periodo II Periodo III Periodo IV
Entro 2 h dall’ultima minzione volontaria (prima di coricarsi o dopo l’ultimo risveglio)
Più 2 h dall’ultima minzione ma prima delle 24.00
Dalle 24.00 alle 5 Dopo le 5
Entro 2 h dall’ultimo episodio enuretico
72% 16% 4% 8%
Esiste una correlazione tra sonno profondo ed episodio enuretico?
(Butler, 1987)
• L’episodio di enurèsi dovrebbe verificarsi negli stadi 3 e 4 del sonno (Ritvo, 1970; Kales, 1977; Mikkelsen, 1980).
• I bambini enuretici dovrebbero spendere gran parte del sonno nelle fasi 3 e 4 (Gillin, 1982).
• Dovrebbero essere presenti pattern di sonno diversi nello stesso soggetto a seconda si tratti di una notte asciutta o bagnata (Gillin, 1982).
Enurèsi e fasi del sonno
Non esiste una correlazione diretta tra sonno profondo ed episodio enuretico (Ditman e Blin, 1955).
L’enurèsi non è correlata ad una particolare fase del sonno (Norgaard, 1989; Robert, 1993).
L’enurèsi puo verificarsi sia in caso di sonno leggero che profondo (Watanabe e Kawauchi, 1994).
Ipotesi etologica (Bourguignon e Guillon, 1978)
• Durante il sonno l’individuo si immerge in uno stato di regressione durante il quale si libererebbero comportamenti arcaici normalmente inibiti.
• L’enurèsi, in analogia con quanto avviene nel mondo animale, rappresenterebbe un meccanismo di riaffermazione individuale ogni qualvolta si verifichi una violazione dello spazio personale (urina = mezzo di delimitazione territoriale).
E’ possibile che problemi sociali e sofferenze emotive possano influire sui processi naturali di maturazione e di apprendimento.
Ipotesi psicogena (Anderson, 1930; Gerard, 1939)
• Convinzione popolare che l’enurèsi traesse origine da un “processo mentale aberrante” del bambino.
• Enurèsi come espressione di fattori emotivi (Anderson) o di un vero problema psichiatrico come comportamento nevrotico passivo/attivo (Gerard).
L’enuretico può mostrare disturbi psichiatrici ma ciò non è necessariamente una prova della sua origine psicogena, bensì potrebbe esserne la conseguenza (Kolvin e Taunch, 1973)
Anche un’enurèsi primaria può nel tempo assumere connotazioni
psicologiche che a loro volta mantengono o sono responsabili del protrarsi del disturbo (Alon, 1995)
L’ormone antidiuretico (ADH)
CENNI DI FISIOLOGIA
• L’ormone antidiuretico (ADH) s’identifica nell’Arginina-Vasopressina (AVP), molecola sintetizzata principalmente nei neuroni ipotalamici dei nuclei sopra-ottico, para-ventricolare e sopra-chiasmatico.
• Da qui viene trasportata attraverso gli assoni del tratto neuro-ipofisario fino alla post-ipofisi dove viene immagazzinata.
L’ormone antidiuretico (ADH)
CENNI DI FISIOLOGIA
• La secrezione dell’ADH è regolata principalmente dalle modificazioni dell’osmolarità plasmatica e dalle variazioni del volume ematico.
• Una caduta pressoria o una deplezione del volume circolante del 5-10% sembrano sufficienti a determinare la liberazione dell’AVP.
L’ormone antidiuretico (ADH) CENNI DI FISIOLOGIA
• L’AVP sembra avere principalmente un ruolo sul circolo dove agirebbe come vasocostrittore. Viene definita come ADH perché esistono 2 tipi di recettori per l’AVP:
Tipo Sede
RECETTORE V1 (ubiquitario)
Cellule muscolari lisce vasali, cellule epatiche, uterine del tratto genitale maschile, spleniche, linfociti, piastrine e cellule del SNC
RECETTORE V2 (specifico per la porzione midollare renale)
Superficie interna del lume del segmento tubulare AVP-responder
REGOLAZIONE DELL’EQUILIBRIO ELETTROLITICO: l’azione dell’ADH-AVP
Azione
Stimolazione del recettore V2 situato nella membrana baso-laterale della cellula dei tubuli collettori
Attivazione dell’adenilciclasi (AC) mediata da una proteina G
Formazione di adenosin-monofosfato ciclico (AMP) o secondo messaggero
Attivazione di una proteino-chinasi A (PKA) e del citoscheletro cellulare
I canali per l’acqua (aquaporine 2, AQP2) entrano in funzione e si fondono con il versante luminale della membrana tubulare
Le AQP2 sono contenute in vescicole che fanno da “navetta” fra citoplasma e membrana luminale
La membrana luminale, pressochè impermeabile in assenza di AVP, viene resa “permissiva” da quest’ultima, che esercita così la sua azione antidiuretica
Meccanismo recettoriale dell’ADH
V2R= recettore per la vasopressina; G= proteina legante GTP; AC=
adenilciclasi; PKA= proteinkinasi A; AQP2= aquaporina 2 o canale dell’acqua (da Van Lieburg, modificata)
ADH ed enurèsi • Il metabolismo dei liquidi e degli elettroliti, e quindi la diuresi,
hanno nell’ADH il principale protagonista.
• La diuresi è sottoposta ad un ritmo circadiano e l’urina prodotta durante la notte ha un’osmolalità più alta.
• L’ADH ha un ritmo circadiano con livelli plasmatici più elevati nelle ore notturne.
Tutto questo non accade nei soggetti enuretici
ADH ed enurèsi
• Mancato aumento dell’ADH nelle ore notturne in soggetti con capacità vescicale normale (Steffens, 1993):
1. mancata contrazione della diuresi
2. riempimento vescicale fino alla massima capacità di trattenimento
3. svuotamento involontario
4. evento enuretico
ADH ed enurèsi
• I soggetti enuretici presentano una mancata o ritardata acquisizione del ritmo circadiano nella produzione di ADH:
> mancato controllo notturno nella produzione di urina
> mancato aumento dell’osmolalità urinaria
Quale causa possibile?
1) Difetto di regolazione nella produzione ormonale o un ritardo nei bioritmi (Rittig, 1995)
2) Ruolo del recettore per l’ADH? (Eggert e Kuhn, 1995)
Meccanismo fisiopatologico complesso che coinvolge:
• Il ritmo circadiano (sonno e diuresi)
> eccessiva produzione notturna di urina
• I disturbi della funzione vescicale
> iperattività vescicale
• Il sistema nervoso centrale (locus ceruleus)
> mancato risveglio in risposta alle sensazioni
vescicali
Eccessiva produzione notturna di urina (Rittig, 1989; Kamperis e Rittig, 2006)
• Anomalo rilascio di vasopressina plasmatica notturna
• Ridotta osmolalità urinaria
Scarsa probabilità di risposta alla desmopressina
Iperattività vescicale (Yeung CK, 1999)
• Volume vescicale “piccolo per l’età”
• Vescica iperattiva
• Coesistono sintomi diurni: - urgenza minzionale - incontinenza - minzione frequente
Causa importante di enurèsi notturna resistente alla terapia
Mancato risveglio in risposta alle sensazioni vescicali
(Cohen Zrubavel MA, 2011)
• Bambini descritti con “sonno profondo” o “pesante”
• Sonno frammentato, interrotto frequentemente
• Eccessiva sonnolenza diurna
• Correlazione con apnea ostruttiva notturna
Esistono due archètipi di enurèsi 1) POLIURIA NOTTURNA (PN) Aumentata produzione notturna di urine, definita come l’eliminazione
urinaria notturna > 130% della capacità vescicale attesa x l’età [EBC, in ml = 30 + (età in anni x 30)]
La PN è associata con: - bassi livelli notturni di ADH - ridotta osmolalità urinaria - scarsa probabilità di risposta alla desmopressina
2) VOLUME VESCICALE “PICCOLO PER L’ETA’” associato con: - vescica iperattiva (OAB): urgenza e frequenza minzionale - ridotta risposta alla desmopressina - alta percentuale di risposta all’allarme
Entrambe le forme possono coesistere e generalmente tali pazienti rispondono bene alla terapia combinata.
CONDIZIONI DI CO-MORBIDITA’
• Distensione rettale e stipsi
• Apnea ostruttiva notturna
• Deficit di Vit. B12 e acido folico
Circa il 75% dei bambini con enurèsi presenta stipsi (O’Regan, 1986; Robson, 2008)
• 30 pazienti con enurèsi (età: 5-15 anni, media 9 anni)
• Rx addome diretto con valutazione della rectal pelvic/output ratio (RPOR)
• 100% con distensione rettale e l’80% con stipsi, anche misconosciuta
Il trattamento della stipsi (glycol polyetilene 3350) ha dimostrato in tutti i pazienti un incremento della condizione di “asciutto” in 3 mesi.
Urology 79 (2), 2012
RPOR:
rapporto fra la misura del retto nel suo punto più ampio (linea A) e il diaframma pelvico, definito come la distanza tra le strie otturatorie a livello delle teste femorali (linea B). E’ considerato patologico se > 1
Considerazioni
• La presenza di feci nel retto può ridurre la capacità vescicale (O’Regan, 1986; Robson, 2008) e la ridotta capacità vescicale funzionale è un fattore di rischio conosciuto per l’enurèsi.
• La distensione rettale, attraverso fibre del nucleo parasimpatico, provoca un’iperattività vescicale (Burgers, 2010), che è un fattore di rischio indipendente dalla capacità vescicale.
E’ necessario escludere la presenza di megaretto occulto e di stipsi nei bambini con enurèsi per evitare scelte terapeutiche inefficaci.
Correlazione tra enurèsi e apnea
• L’enurèsi può essere causata dal russare pesante e dall’apnea notturna secondaria ad ipertrofia adeno-tonsillare.
• Esistono due possibili, non esclusive, spiegazioni del fenomeno:
1) gli stimoli di eccitazione costante dalla vie aeree ostruite causerebbero paradossalmente soglie di alta eccitazione.
2) l’apnea provocherebbe una poliuria notturna mediata dal peptide atriale natriuretico (ANP) e dall’ADH (Umlauf MG, 2003; Sans Capdevila O, 2008).
Correlazione tra enurèsi e apnea
• Condizioni di pressione intratoracica negativa provocano il rilascio dell’ANP come risultato della conseguente distensione cardiaca dovuta alla situazione di pressione negativa.
• L’ANP incrementa l’escrezione idrica e inibisce il sistema ormonale che regola il volume dei liquidi, la vasopressina e il sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Il trattamento dell’apnea e dell’ostruzione aerea si è dimostrato risolvere la poliuria notturna e ridurre o eliminare l’enurèsi (Basha S, 2003).
Teoria fisio-patologica di una ritardata maturazione funzionale del controllo notturno del sistema nervoso
centrale sulla vescica
1. significativa % di risoluzione spontanea con l’età 2. ridottà capacità funzionale vescicale alla VCU 3. associazione con sviluppo motorio ritardato 4. deficit di maturazione endocrina 5. ritardo di crescita 6. riduzione dell’età ossea e della densità minerale ossea
Esiste una relazione tra enurèsi e maturazione neurologica?
ISRN Urology, 2012
• 30 pazienti con enurèsi e 31 controlli (5-14 anni, media 9,4)
• Nessun paziente con anamnesi di malattia neurologica
• Dosaggio ematico dei livelli di Vit. B12 e di folati
Valori Normali: Vit. B12 200-900 pg/mL; folati > 6 ng/mL
(valore P considerato statisticamente significativo < 0.05)
Studio clinico e risultati
Considerazioni • Il deficit di Vit. B12 provoca un largo spettro di manifestazioni
neurologiche dai difetti del tubo neurale a cambiamenti nelle capacità cognitive e nel comportamento.
• I folati sono essenziali per lo sviluppo del sistema nervoso centrale e particolarmente durante lo sviluppo precoce cerebrale.
• L’enurèsi è da molti considerata conseguenza di un ritardo della maturazione delle connessioni del SNC indispensabili per il controllo notturno vescicale (vie α-adrenergiche efferenti dal locus ceruleus che innervano il nucleo parasimpatico).
La presenza di deficit di Vit. B12 e folati, se confermata in ampie serie di pazienti, potrebbe suggerire di includere questi test di routine nei pazienti enuretici.
Potrebbe essere efficace una supplementazione terapeutica?
EZIOPATOGENESI MULTI-FATTORIALE
RITARDATA MATURAZIONE DEI MECCANISMI CORTICALI che portano al controllo volontario del riflesso minzionale
DISTURBI DEL SONNO (bambini “dormitori profondi”)
FATTORI GENETICI ED EREDITARI (cromosoma 12q e 13q)
RIDOTTA PRODUZIONE NOTTURNA DI ADH
FATTORI PSICOLOGICI (stress, traumi, iperattività)
APNEA OSTRUTTIVA NOTTURNA (ipertrofia adenoidea)