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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
Istituto Tecnico Statale “Vittorio Veneto - Salvemini” Viale Mazzini, 4 - 04100 Latina
Cod. Mecc. LTTD02000B Cod. Fisc. 91125050590 - Tel. (0773) 484391 - 690216 - 661083
Sito Web: www.itcvittoriovenetosalvemini.gov.it - e-mail: [email protected] - p.e.c.: [email protected]
ESAME DI STATO
A.S. 2017-18
(art. 5 DPR 323/98)
Classe 5
a Sez. A
Indirizzo SIA
Approvato dal Consiglio di Classe in data 02 Maggio 2018
DOCUMENTO del CONSIGLIO DI CLASSE
2
IL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA DOCENTE COMMISSARIO INTERNO
Lettere / Storia Prof.ssa Martorana Francesca Interno
Lingua Inglese Prof.ssa Avvisati Daniela
Matematica Prof. D’Agostino Gennaro Interno
Economia Aziendale Prof. Simionati Roberto
Diritto / Economia Prof. Sanchioni Fabrizio Interno
Informatica Prof. Incollingo Paolo
Laboratorio di
Informatica
Prof.ssa Di Giacomo Amalia
Educazione Fisica Prof. Saputo Remo
Religione Prof.ssa Apicella Annalisa
3
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, composta da 15 alunni (dieci maschi e cinque femmine), non ha subito nel corso del
triennio sostanziali modifiche rispetto alla situazione iniziale.
Nell’anno 2015/2016 la classe era composta da alunni 23 e un alunno non è stato ammesso, una
alunna si è ritirata ed altri hanno cambiato sezione.
Nell’anno scolastico 2016/2017 gli alunni erano 17 e una alunna non è stata ammessa alla classe
successiva.
La classe, nel corso del triennio, non è particolarmente maturata dal punto di vista
comportamentale. Molti alunni hanno partecipato al dialogo educativo in modo non sempre
costante.
Gli alunni, all’interno dell’Istituto come all’esterno, durante la partecipazione ad eventi e visite
d’istruzione, hanno mostrato comunque maturità e rispetto nei confronti delle persone e delle
cose, soprattutto nell’ultima fase del percorso scolastico.
Nonostante non si riscontrino problemi sul piano del comportamento, tutti gli insegnanti, nei
Consigli di Classe che si sono succeduti nel corso del triennio, hanno spesso sottolineato
l’approccio ancora immaturo e poco strutturato della maggioranza della classe rispetto alla
capacità critiche e argomentative
Un dato da registrare è il numero elevato di assenze e ritardi, di entrate posticipate e uscite
anticipate che hanno sicuramente inficiato il buon esito dell’andamento didattico e ritardato i
tempi della programmazione.
Per quanto riguarda l’aspetto didattico, la classe mostra un comportamento poco omogeneo. Un
gruppo piuttosto ristretto di alunni riesce ad ottenere discreti risultati in tutte le discipline e sa
organizzare il lavoro in modo autonomo ed efficace; mostra di saper padroneggiare, inoltre, con
buone capacità gli strumenti espressivi e individua le strategie appropriate per la soluzione dei
problemi.
Un secondo gruppo, più numeroso, raggiunge appena livelli di sufficienza e fatica a portare a
termine gli impegni e a trovare gli stimoli, nonostante le continue sollecitazioni da parte degli
insegnanti.
Un terzo gruppo non raggiunge livelli di sufficienza e ha bisogno di essere guidato e seguito
costantemente.
Alcuni, in particolare, non sembrano padroneggiare completamente gli strumenti espressivi per
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti e mostrano, a volte, delle difficoltà a
risolvere problemi e a individuare collegamenti e relazioni.
C’è da sottolineare che è mancato nel corso dell’anno, a parte alcune eccezioni, un serio lavoro di
approfondimento casalingo capace di consolidare e rinforzare le conoscenze.
Per quanto riguarda gli alunni BES e DSA, presenti all’interno della classe, si sottolinea la loro
ottima integrazione nel gruppo classe. Il Consiglio ha per questi alunni adottato le modalità
didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e
personalizzati (anche in occasione delle simulazioni delle terze prove in lingua) depositati nel
fascicolo personale (vedi allegati nei relativi fascicoli personali, parte integrante del Documento
del Consiglio di Classe). Alcuni alunni hanno collaborato poco per il raggiungimento degli obiettivi
minimi prefissati.
4
Composizione della classe
1 Brignone Marco
2 Catenacci Federico
3 Del Ferraro Luca
4 Di Veroli Nicole
5 Esagono Valerio
6 Gorini Cristina
7 Lodi Marco
8 Merola Delia
9 Migliori Gabriele
10 Montagner Mirco
11 Restante Arianna
12 Rinaldi Riccardo
13 Stefan Luisa
14 Tomulescu Razvan Constantin
15 Zampetta Pietro
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OBIETTIVI TRASVERSALI ADOTTATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
Formativi e comportamentali:
1. Sviluppo delle capacità linguistiche finalizzate ad un uso appropriato della lingua nei contesti
delle diverse discipline.
2. Partecipazione attiva allo svolgimento della lezione e promozione dello sviluppo delle capacità
critiche, d’analisi e sintesi, finalizzate all’acquisizione di un metodo di lavoro autonomo.
3. Arricchimento del livello culturale degli alunni, sviluppo della loro personalità ed etica
professionale, formazione sociale e civile.
4. Capacità di prendere decisioni ed assumersi responsabilità, nel rispetto delle regole
dell’ambiente scolastico, delle scadenze e degli impegni.
5. Acquisire autonomia nell’apprendimento e nello studio.
6. Sviluppare valori collaborativi.
Cognitivi:
1. Elaborare strategie e piani di lavoro.
2. Esprimere consapevoli valutazioni.
3. Costruire un sistema di conoscenze che consenta di apprendere le informazioni utili, saperle
organizzare e selezionare ed operare efficaci sintesi.
4. Cogliere le connessioni tra contenuti di discipline diverse.
OBIETTIVI DI AREA
• Area linguistico- storico- letteraria
1. Italiano; 2. Storia; 3. Lingue straniere
Acquisizione di capacità linguistico – espressive e logico – interpretative per affrontare in modo
autonomo le problematiche comunicative e relazionali
• Area tecnico-scientifica
Acquisizione competenze e capacità inerenti l’area economica, giuridica, contabile ed
informatica per affrontare criticamente le problematiche inerenti la realtà aziendale e sociale.
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Il C.d.C. ha adottato i seguenti METODI DI LAVORO, utilizzato le seguenti
RISORSE DIDATTICHE, effettuato le seguenti VERIFICHE, realizzato le
seguenti ATTIVITA’ DI RECUPERO.
METODI DI LAVORO RISORSE VERIFICHE ATTIVITA’ DI RECUPERO
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavori di gruppo
Lavori individuali
Simulazioni
Esercitazioni
Problem solving
Libri / Dizionari
Fonti normative
Manuali
Laboratorio
WEB / Internet
Contributi Video
Software
Esperti esterni
Test / Questionari
Colloqui
Domande flash
Prove strutturate
Prove di laboratorio
Relazioni
Esercizi
Compiti in classe
In itinere
Sportello didattico
ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
A.S. 2015-16
Tutti gi studenti sono stati impegnati nella attività di alternanza scuola – lavoro ed hanno
partecipato a diverse iniziative quali lezioni di ASL, Res Publica, esperienze lavorative presso
l'Inail, la Prefettura di Latina, studi commercialisti, stage in azienda.
A.S: 2016-17
Tutti gli studenti hanno partecipato al corso organizzato con la Banca Unicredit, corso sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro, corso Gestire un progetto per competenze ed al progetto
Imprese nate dalla crisi.
A.S. 2017-18
Tutti gli studenti hanno partecipato al progetto Imprese nate dalla crisi, Porta Futuro Lazio,
Accoglienza in entrata, Sicurezza.
Nel corso del triennio tutti gli alunni hanno realizzato il monte ore di alternanza scuola lavoro.
Materia Inglese
CLASSE 5A Sia Testo : Working in business
Docente Avvisati Daniela
MODULO 0: Warm Up
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: Types of business organisations
Conoscere I diversi tipi di società
Sole trader – companies – partnerships – cooperatives
Unità 2: Business expansion
Conscere I principali tipi di espansione di una società
Franchising – multinationals - Integration
Unità 3: Restricting/encouraging International trade
Conoscere I sistemi di restrizione sulle importazioni/esportazioni
Quotas – tariffs – subsidies – ban - embargo
MODULO 1: Enquiring UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:-International trade and documents used in international trade -Foreign trade terms
Conoscere I diversi mezzi di trasporto
Sales terms – terms referring to the goods – delivery - Incoterms - groups E; F; C; D -
Unità 2: Payment in foreign trade
Conoscere i diversi sistemi di pagamento
Risk assessment – open account – bank transfer – clean bill collection – documentary collection – documentary letter of credit – payment in advance
Unità 3: Enquiries/replies to enquiries
Reading, understanding and making enquiries
Enquiries forms – letter plan and phraseology – telephone enquiries
MODULO 2: Making payments- Orders UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: Banking Talking about the banking systems in Italy and the UK
Banking today – remote banking – on-line banking – fraud – microcredit -
I.T.C. Vittorio Veneto
Salvemini Latina
PROGRAMMA
SVOLTO
Anno Scolastico 2017 – 2018
Unità 2: Banking services Talking about the most common banking services
Current accounts – deposit accounts – foreign currency accounts – overdrafts – leasing – factoring – forfeiting - confirming
Unità 3: The Stock Exchange
Reading, talking about different S. E. in the world
L S E – N Y S E – shares - bonds
MODULO 3: Distributing goods
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: Orders Reading,understanding and making orders
Order forms – letter plan and phraseology – conditional orders
Unità 2: Insurance and transportation
Talking about the role of insurance companies
LLpyd’s of london – Types of transport – documents of transport
Unità 3: Complaints Talking about complaints
Complaints forms – letter plan and phraseology
MODULO 4: CLIL
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: The E. U. Finalità delle principali organizzazioni europee e non
The E.U. – NAFTA – ASEAN – Mercosur – WTO
Unità 2: Globalisation Conoscere gli effetti della globalizzazione
Reading/comprehension of newspaper texts
Unità 3:Literature Autore a scelta
I.T.C. Vittorio Veneto
Salvemini Latina
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico
2017/18
DOCENTE FABRIZIO SANCHIONI
DISCIPLINA DIRITTO
CLASSE 5 A Sistemi Informativi Aziendali (SIA)
OBIETTIVI DEL CORSO
o Conoscere gli elementi fondamentali che compongono gli organi della
Repubblica e le principali fasi della formazione dello Stato e della Costituzione.
o Formare dei cittadini consapevoli e pronti all’esercizio del diritto di voto,
attraverso lo studio e la comprensione della vita democratica.
CONTENUTI • Lo Stato
• Le vicende costituzionali dello Stato Italiano
• La Costituzione
• Le elezioni e le altre forme di partecipazione democratica
• Il Parlamento
• Gli istituti di democrazia diretta
• Il Presidente della Repubblica
• Il Governo
• La Magistratura
• La Corte Costituzionale
Libro di testo CAPILUPPI MARCO – LA NORMA E LA PRATICA
I.T.C. Vittorio Veneto
Salvemini Latina
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico
2017 – 2018
DOCENTE FABRIZIO SANCHIONI
DISCIPLINA ECONOMIA POLITICA
CLASSE 5 A Sistemi Informativi Aziendali (SIA)
OBIETTIVI DEL CORSO
o Conoscere il sistema dell’economia pubblica ed il suo funzionamento
o Conoscere e capire i principi che regolano la spesa e l’entrata pubblica
o Saper individuare e valutare gli effetti economici delle entrate e delle spese sul
sistema economico
CONTENUTI
• Il settore pubblico dell’economia
• Le Entrate Pubbliche
• I principi e le forme del prelievo fiscale
• I principi di equità impositiva
• I principi di efficienza amministrativa
• Gli effetti economici dell’imposta
o microeconomici
o macroeconomici
Libro di testo CROCETTI - ECONOMIA PUBBLICA: UNA QUESTIONE DI SCELTE –
TRAMONTANA
I.T.C. Vittorio Veneto
Salvemini Latina
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico
2017 – 2018
DOCENTE Saputo Remo
DISCIPLINA ED. Fisica
CLASSE 5 A SIA
Libro di testo IN MOVIMENTO Marietti Scuola
MODULO 1: FTNESS
UNITA' DIDATTIC
Unità 1: POSSO FARCELA.
ATLETICA LEGGERA, ESERCIZI A CORPO
LIBERO, ESERCIZI CON PICCOLI E GRANDI
ATTREZZI.
Disciplinari: Conoscere e saper applicare i principi basilari del
carico fisico. Saper strutturare autonomamente una scheda di lavoro, personale. Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi . Trasversali: Diagnosticare le proprie competenze ed attitudini
Relazionarsi ( lavorare in gruppo ). Dotarsi di criteri di autovalutazione e misurazione delle proprie azioni e prestazioni.
Unità 2: SENTIRSI, CONOSCERSI, CONTROLLARSI.
ESERCITAZIONI A CORPO LIBERO, ESERCIZI
CON PICCOLI E GRANDI ATTREZZI,
ESERCIZI CON MACCHINARI FITNEES,
STAFFETTE E GARE, RIPETIZIONI E SERIE A
TEMPO.
Disciplinari: Conoscere e saper applicare i principi basilari del
carico fisico. Saper strutturare autonomamente una scheda di lavoro, personale. Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi . Trasversali: Diagnosticare le proprie competenze ed attitudini
Relazionarsi ( lavorare in gruppo ). Dotarsi di criteri di autovalutazione e misurazione delle proprie azioni e prestazioni.
MODULO 2: AVVIAMENTO ALLO SPORT
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE
Unità 1: SPORT DI SQUADRA: Volley, Basket, Calcio a 5.
Disciplinari: Conoscere e praticare, nei vari ruoli, almeno due sport proposti durante le lezioni. Trasversali: Diagnosticare le proprie competenze ed attitudini. Saper lavorare in gruppo.
Dotarsi di criteri di autovalutazione e misurazione delle proprie azioni e prestazioni.
Unità 2: SPORT SINGOLI: Tennis Tavolo, Volano, Tamburello.
Disciplinari: Conoscere e praticare, almeno due sport proposti durante le lezioni. Trasversali: Diagnosticare le proprie competenze ed attitudini. Saper lavorare in gruppo.
Dotarsi di criteri di autovalutazione e misurazione delle proprie azioni e prestazioni.
MODULO 3: EDUCAZIONE ALLA SALUTE
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE
Unità 1: STAR BENE ED. ALIMENTARE (Gli alimenti, il fabbisogno energetico, alimentazione e sport.
DOPING ( Che cosa è il doping, sostanze vietate, pratiche vietate).
IL PRIMO SOCCORSO ( Come trattare i traumi più comuni, emergenze e urgenze)
Identificare e valutare l’efficacia di sani stili di vita.
I.T.C. Vittorio Veneto
Salvemini Latina
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico
2017 – 2018
DOCENTE ANNALISA APICELLA
DISCIPLINA RELIGIONE CATTOLICA
CLASSE 5° Asia
MODULO 1:”La responsabilità dell’uomo verso se stesso”
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:Da individuo a persona.
Avere una migliore conoscenza di se stessi e dei meccanismi della propria personalità. Riconoscere le varie proposte etiche contemporanee e la posizione della Chiesa cattolica.
Il rapporto con se stessi. Un’identità da formare. La dignità della persona umana e i diritti fondamentali. Le proposte etiche contemporanee e l’etica cristiano-cattolica.
MODULO 2:”La responsabilità dell’uomo verso gli altri”
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: La responsabilità dell’uomo verso gli altri.
Riconoscere la “diversità” come ricchezza.
Il rapporto con l’altro. Il pregiudizio razziale nella storia. La Shoah. Educare alla diversità. L’etica multiculturale.
MODULO 3:”La responsabilità dell’uomo verso il mondo”
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:Vivere con e per gli altri.
Individuare il contributo della riflessione cattolica nella ricerca di soluzioni ai problemi attuali. Riconoscere il valore della solidarietà e interdipendenza tra uomini e popoli
Il principio della persona, del bene comune, della sussidarietà e solidarietà. La globalizzazione. Lo squilibrio tra Nord e Sud del mondo. Giustizia e carità. L’economia etica (Cfr., Banca etica, Commercio equo e solidale, Economia di comunione e di libertà). La dottrina sociale della Chiesa e i rapporti economici. Popoli nel mondo: il migrante è il nostro prossimo. Una società multiculturale integrata.
Unità 2:L’etica cristiana in relazione ad alcune problematiche attuali
Confrontare la posizione dell’etica cattolica con alcune problematiche attuali
Questione ecologica. Il terrorismo e il rispetto della vita umana. Tematiche relative all’immigrazione.
Libro di testo
Sergio Bocchini “Incontro all’Altro” ed: EDBscuola
I.T.C. Vittorio Veneto
Salvemini Latina
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico
2017 – 2018
DOCENTE
SIMIONATI ROBERTO
DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE
CLASSE 5 sez A SIA
Libro di testo FUTURO IMPRESA PIU’ 5 Barale Rascioni Ricci Tramontana
MODULO 1 : Il BILANCIO
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
IL BILANCIO
Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali
Assestamento dei conti e schemi di bilancio
MODULO 2:Le imprese industriali
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:Caratteristiche, Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali
Piano dei conti,contabilità generale, immobilizzazioni
Unità 2:scritture di assestamento, bilancio
Interpretare e gestire le scritture di assestamento ed il bilancio aziendale
Assestamento dei conti e schemi di bilancio
MODULO 3: ANALISI DI BILANCIO
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: rielaborazione del bilancio
Interpretare i sistemi aziendali
Rielaborazione del Conto economico e la riclassificazione della Situazione Patrimoniale
Unità 2: analisi di bilancio
Interpretare i sistemi aziendali
Analisi per indici, finanziari, patrimoniali, economici, di economicità, di indebitamento
Unità 3: analisi per flussi
Analizzare la parte finanziaria
Il rendiconto finanziario, cash flow, analisi fonti e impieghi
Unità 4: revisione della contabilità e del bilancio
Revisione legale dei conti
L’auditing ed il controllo sulla contabilità e sul bilancio
MODULO 4: le imposte sul reddito di impresa
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: principi generali, norme, dal bilancio al reddito fiscale
Individuare, accedere ed applicare le norme civilistiche e fiscali
Norme civilistiche e TUIR, procedure per il calcolo delle imposte
Unità 2: ricavi, plusvalenze, sopravvenienze, dividendi, interessi, rimanenze
Individuare, accedere ed applicare le norme civilistiche e fiscali
Norme fiscali riguardanti la tassazione dei componenti positivi di reddito
Unità 3: ammortamenti, canone leasing, manutenzioni e riparazioni, interessi passivi, minusvalenze, altri costi
Individuare, accedere ed applicare le norme civilistiche e fiscali
Norme fiscali riguardanti il riconoscimento ai fini fiscali dei componenti negativi di reddito
Unità 4: calcolo dell’IRES calcolo dell’IRAP
Individuare, accedere ed applicare le norme civilistiche e fiscali
Le imposte nella loro specificità
MODULO 5:PIANIFICAZIONE STRATEGICA, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: obiettivi, strategie, analisi
Applicare i principi e gli strumenti della programmazione
Strategie ed analisi
Unità 2: la contabilità analitica: costi, configurazioni, imputazioni, break even analisys
Analizzare i vari tipi di costo ed imputarli ai vari centri e con metodi diversi
Costi, break even analisys, configurazioni di costo, imputazione di costi
Unità 3: i budgets ed il loro controllo
Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione
I vari budgets settoriali. Predisposizione del budget
MODULO 6: POLITICHE DI MERCATO E MARKETING
Unità 1: il marketing
Interpretare le tendenze dei mercati, inquadrare l’attività di marketing nel contesto aziendale
CONTENUTI Marketing, mix, ciclo di vita del prodotto
MODULO 7: LE AZIENDE DI CREDITO
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: Le Banche
Orientarsi nel mercato bancario e nelle varie fonti legislative
Il credito, le banche, le funzioni,le autorità monetarie, strumenti ed interventi di politica economica, organizzazione
Unità 2: Operazioni attive
Orientarsi nel mercato bancario e nei vari prodotti bancari
I depositi bancari I conti correnti di corrispondenza Le aperture di credito Le anticipazioni e riporti Il portafoglio sconti s.b.f., anticipi su fatture
Unità 3: operazioni passive
Orientarsi nei rapporti tra aziende di credito
Operazioni con altri istituti di credito
Unità 4: la contabilità
Orientarsi nelle varie scritture contabili
Le scritture contabili
Unità 5: il bilancio: CENNI
Orientarsi nelle poste di bilancio
Il bilancio
I.T.C. Vittorio Veneto
Salvemini Latina
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico
2017 – 2018
DOCENTE Francesca Martorana
DISCIPLINA Italiano
CLASSE 5° A SIA
Libro di testo
L'attualità della letteratura 3° volume
CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARI: Il docente fa riferimento alle griglie di valutazione adottate dal dipartimento
MODULO 1:
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:G. Leopardi Riconoscere il testo come 'documento' e 'strumento' di comunicazione di sentimenti, idee, valori
Poetica Lo Zibaldone Gli Idilli I Canti Le Operette morali
MODULO 2:
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:Positivismo,Naturalismo, Verismo G.Verga
Raffinare le tecniche di analisi testuale. Acquisire la capacità di costruire il proprio sapere come una sorta di 'ipertesto' mentale in cui spostarsi in una sequenza estesa di rimandi e associazioni
Il contesto storico-filosofico I testi
Unità 2:Il Decadentismo come anti-positivismo
Imparare a contestualizzare. Acquisire capacità lessicali più avanzate
Assunti di base della poetica decadente
MODULO 3:
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:G.Pascoli Riconoscere il testo come 'documento' e 'strumento' di comunicazione di sentimenti, idee, valori
La poetica Il fanciullino Mirycae
Unità 2:G. D'Annunzio Saper cogliere il messaggio dell' autore.
La poetica Il superomismo Alcyone
Unità 3: Le avanguardie Acquisire capacità di conferimento di senso alla propria esperienza e realtà. Essere in grado di formulare giudizi personali sui temi trattati nei testi
Lettura e analisi di brani scelti
MODULO 4:
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:Il nuovo romanzo europeo
Imparare a contestualizzare. Acquisire capacità lessicali più avanzate
Il contesto storico-filosofico I testi
Unità 2:I. Svevo Saper cogliere il messaggio dell' autore.
La poetica I romanzi La coscienza di Zeno
Unità 3 : L. Pirandello Riconoscere il testo come 'documento' e 'strumento' di comunicazione di sentimenti, idee, valori. Essere in grado di formulare giudizi personali sui temi trattati nei testi
Poetica Analisi tematica dei testi
MODULO 5:
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1 :La nuova tradizione lirica novecentesca
Acquisire capacità lessicali più avanzate. Riconoscere il testo come 'documento' e 'strumento' di comunicazione di sentimenti, idee, valori.
Liriche scelte Analisi testuale
Unità 2 :Il Neorealismo Imparare a
contestualizzare. Essere in grado di formulare giudizi personali sui temi trattati nei testi
Il contesto storico-filosofico Gli autori
Lettura di uno o due romanzi scelti da un elenco fornito dall'insegnante
I.T.E. Vittorio Veneto
G. Salvemini Latina
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico 2017 – 2018
DOCENTE Francesca Martorana
DISCIPLINA Storia
CLASSE 5°A SIA
MODULO 1:
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:La rivoluzione industriale
Riconoscere la durata in termini di continuità e trasformazione dei fenomeni.
Il contesto I pro e i contro
Unità 2:L'imperialismo Società e cultura agli inizi del xx secolo L'Europa alla vigilia della guerra
Riconoscere la peculiarità delle esperienze umane e culturali attraverso il tempo.
La belle epoque Il pensiero filosofico-scientifico Nietzsche Freud
Unità 3 : La prima guerra mondiale e la rivoluzione russa
Capacità di contestualizzazione. Acquisire sensibilità storica
I conflitti (in sintesi)
MODULO 2:
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:La crisi dello Stato liberale
Riconoscere la durata in termini di continuità e trasformazione dei fenomeni.
Il fascismo Il nazismo
Unità 2:Stati Uniti e Unione Sovietica negli anni trenta
Acquisire capacità di orientamento e conferimento di senso alla realtà.
L'epoca del nuovo imperialismo Lo stalinismo
MODULO 3:
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: La seconda guerra mondiale e il dopoguerra
Capacità di contestualizzazione. Acquisire sensibilità storica
Il conflitto (in sintesi) La spartizione del mondo
Libro di testo Ecostoria volume 3
Unità 2: La guerra fredda Riconoscere la diversità delle esperienze umane e culturali attraverso il tempo.
Il mondo dopo la guerra mondiale
MODULO 4:
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: Un argomento di storia contemporanea scelto da un elenco fornito dall'insegnante
Riconoscere la diversità delle esperienze umane e culturali attraverso il tempo.
I.T.C. Vittorio Veneto
Salvemini Latina
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico 2017– 2018
DOCENTE D’Agostino Gennaro
DISCIPLINA Matematica
CLASSE V A SIA
MODULO 1: Le funzioni di due variabili
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:
Ripasso e integrazioni: coniche e disequazioni in due variabili
Rappresentare graficamente nel piano cartesiano rette, parabole, circonferenze, iperboli (funzioni omografiche) Rappresentare graficamente nel piano cartesiano l’insieme delle soluzioni di una disequazione lineare Rappresentare graficamente nel piano cartesiano l’insieme delle soluzioni di una disequazione non lineare Rappresentare graficamente nel piano cartesiano l’insieme delle soluzioni di un sistema di disequazioni
L’equazione di una conica I fasci di coniche Le disequazioni lineari Le disequazioni non lineari I sistemi di disequazioni
Unità 2:
orientarsi in tre dimensioni Costruire un sistema di riferimento cartesiano nello spazio Riconoscere l’equazione di un piano nello spazio cartesiano
Le coordinate cartesiane nello spazio Il piano e la sua equazione
Unità 3:
Le funzioni di due variabili Determinare l’insieme di definizione della funzione
La funzione reale di due variabili reali L’insieme di definizione
Unità 4:
Le derivate parziali Calcolare le derivate prime parziali della funzione Calcolare le derivate seconde parziali della funzione
Il calcolo delle derivate parziali della funzione Le derivate successive
Unità 5:
Massimi, minimi, punti di sella
Individuare i punti di massimo e di minimo liberi della funzione z=f(x,y) Individuare i punti di massimo e di minimo vincolati della funzione z=f(x,y)
I massimi e i minimi liberi con le derivate I massimi e i minimi vincolati con il metodo elementare I massimi e i minimi vincolati con il metodo dei moltiplicatori di Lagrange
Riferimento Libro di Testo Volume 3: Tema 1 - Capitolo 1, Capitolo 2, Capitolo 3 (paragrafo 6) volume 5: Capitolo 2, schede
Libro di testo Matematica per istituti tecnici economici vol. 5 - Atlas
MODULO 2 : Applicazioni economiche per funzioni in due variabili
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:
Problemi di ottimo Determinare il massimo profitto in concorrenza perfetta Determinare il massimo profitto in condizioni di monopolio Determinare il massimo profitto con processi produttivi diversi
Massimo profitto
MODULO 3 : Ricerca operativa e problemi di decisione
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1:
la ricerca operativa Conoscere gli ambiti di applicazione della ricerca operativa Riconoscere le fasi della RO Classificare i problemi di scelta Rappresentare graficamente la funzione profitto per individuare i break-point Risolvere un problema di minimo con funzione obiettivo quadratica Risolvere un problema di minimo con funzione obiettivo una funzione algebrica razionale fratta Risolvere un problema di minimo con funzione obiettivo definita per casi
Introduzione alla ricerca operativa Il profitto e il diagramma di redditività, confronto tra ricavo totale e costo totale Scelta in condizioni di certezza con effetti immediati, il caso continuo
Riferimento Libro di Testo volume 4: Tema 3 - Capitolo 1 (paragrafo 6.3 e paragrafo 6.4) volume 5: Capitolo
Istituto Tecnico Vittorio Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico
2017 – 2018
DOCENTI PAOLO INCOLLINGO
AMALIA DI GIACOMO (I.T.P.)
DISCIPLINA INFORMATICA
CLASSE 5 A SIA Sistemi Informativi Aziendali
METODO DI LAVORO RISORSE VERIFICHE RECUPERO
� Lezione frontale � Discussione guidata � Lavori di gruppo Lavori individuali Simulazioni � Esercitazioni � Cooperative learning Problem solving Altro:
� Libri / Dizionari Fonti normative Manuali � Laboratorio � WEB / Internet Contributi Video � Software Esperti esterni Altro:
� Test / Questionari � Colloqui � Domande flash � Prove strutturate � Prove di laboratorio Relazioni Esercizi � Compiti in classe Altro:
� In itinere Pausa didattica Interventi individualizzati Classi aperte � Sportello didattico Corso in orario extrascol. Altro:
MODULO 1: PROGETTAZIONE DI BASI DI DATI Obiettivi generali:
1. Rappresentare situazioni reali o processi attraverso modelli. 2. Precisare strutture idonee alla rappresentazione e all’elaborazione dei dati. 3. Applicare le tecniche fondamentali per la progettazione di basi di dati.
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: Modello dei dati e progetto software
Utilizzare le tecniche per la definizione del modello di dati e documentare l’analisi di un problema in modo efficace
Modellazione dei dati
Il modello Entity/Relationship
Le entità, le associazioni, gli attributi
Regole di lettura
Regole di derivazione del modello logico
Unità 2: Le Basi di Dati
Possedere una visione di insieme delle caratteristiche di un sistema di gestione di basi di dati.
I concetti fondamentali del modello relazionale
Le operazioni relazionali (proiezione, selezione,
congiunzione)
Unità 3:
Applicare correttamente i principi del modello relazionale. Rappresentare le
Caratteristiche generali del linguaggio SQL Identificatori e tipi di dati La definizione delle tabelle: DDL
LibrI di testo
Autori: Iacobelli, Ajme, Marrone, Brunetti Titolo: EPROGRAM Secondo Biennio (Vol. 1) Quinto anno (Vol.2) Editore: JUVENILIA SCUOLA ISBN: 9788874853922 (Vol. 1) 9788874853939 (Vol. 2)
Il linguaggio SQL
operazioni relazionali, codificare e validare interrogazioni in linguaggio SQL.
I comandi per la manipolazione dei dati: DML Le funzioni di aggregazione I comandi per la ricerca dei dati: comando SELECT
Unità: 4 Access
Saper gestire una base di dati nei suoi aspetti funzionali e organizzativi. Saper utilizzare gli oggetti di un data base (tabelle, query, maschere, report).
Caratteristiche generali di Access
Definizione e apertura di un data base
Definizione di tabelle
Inserimento dei dati
Definizione di associazioni
Le query in SQL
Le maschere
I Report
MODULO 2: IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Tecniche e strumenti
per il Sistema
Informativo Aziendale
Interpretare i sistemi
aziendali nei loro
modelli, processi e
flussi informativi
L’Azienda in rete: il flusso informativo, le decisioni, i
ruoli pagg. 556-557 vol. 1
Sistema Informativo Aziendale pagg. 558-559 vol.1
Evoluzione dei S.I.A. pagg. 560-561 vol.1
Evoluzione dei sistemi di gestione pag. 46 vol.2
Caratteristiche e finalità pag. 46 vol.2
I processi aziendali pag. 47 vol.2
Il Ciclo PDCA pag. 48 vol.2
Lo sviluppo integrato pag. 49 vol.2
I Data Warehouse pagg. 58-60 vol2
Accessi OLTP e OLAP pag. 61 vol.2
Decision Support System pag. 61 vol.2
Gli ERP pagg. 64-67 vol.2
MODULO 3: LE RETI DI COMPUTER
UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: RETI PER
L’AZIENDA E LA
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
Saper rilevare le problematiche aziendali che conducono a soluzioni di informatica distribuita. Interpretare in termini funzionali le parti costituenti una rete di computer sia di tipo geografico sia di tipo locale. Rilevare gli standard presenti nelle tecnologie delle reti di trasmissione dei dati. Possedere una visione di insieme delle tecnologie e delle applicazioni nella
Il concetto di rete pag. 80 vol. 2
Il modello Client/Server pag. 81 vol. 2
Il modello peer to peer pag. 81 vol. 2
Classificazione delle reti pag. 82 vol. 2
Struttura generale pag. 82 – 83 vol. 2
Topologie di rete: a bus, ad anello, a stella,
gerarchica
Topologia logica: broadcast, token passing
Apparati di rete: NIC, Modem, Repeater, Hub,
Bridge, Switch, Router, Gateway pagg. 84 – 91 vol. 2
Il cablaggio (reti cablate) pag. 92 vol. 2
Reti metropolitane: MAN, WiMAX pag. 102 – 103 vol. 2
trasmissione di dati sulle reti. Cogliere l’importanza del computer come strumento di comunicazione.
Reti WAN pag. 104 vol. 2
Unità 2: COMUNICARE IN WIRELESS
Comprendere il funzionamento logico e tecnico delle reti wireless.
La comunicazione senza fili pag. 114 vol. 2
Le reti wireless e le diverse tecnologie (onde radio,
infrarossi, Bluetooth) pagg. 114-115 vol. 2
Reti WiFi: Wireless terminal e Access Point pag. 115
vol. 2
Unità 3: Le pagine WEB dinamiche
Cenni sulla progettazione di un sito WEB collegato dinamicamente a un database
Esperienze guidate sulla implementazione di un sito web dinamico
MODULO 4: LA SICUREZZA Obiettivi generali:
Riflettere sulla problematica della sicurezza del sistema informativo aziendale UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Unità 1: La sicurezza informatica
Controllare i rischi connessi all’uso di un sistema informatico e saper porvi rimedio
La sicurezza pag. 136 vol. 2
La gestione dei rischi pag. 136 vol. 2
La sicurezza fisica pag. 137 vol. 2
Sicurezza di dati e programmi pag. 137 vol. 2
Il Backup e il Restore pag. 138 vol. 2
Il controllo degli accessi pag. 139 vol. 2
Le password pag. 139 vol. 2
Unità 2: La Posta Elettronica Certificata
Conoscere i vantaggi dell’utilizzo della PEC
La PEC pag. 152 vol. 2
Gli utenti pag. 152 vol. 2
I vantaggi nell’uso pag. 154 vol. 2
Unità 3: La sicurezza nelle reti wireless
Comprendere e controllare i rischi connessi all’utilizzo delle reti wireless
Lo Sniffing pag. 156 vol. 2
Accessi non autorizzati pag. 156 vol. 2
Sostituzione del SID pag. 157 vol. 2
Attacco DoS pag. 158 vol. 2
Altri tipi di attacco pag. 159 vol. 2
MODULO 5: SOFTWARE E DIRITTO D’AUTORE Obiettivi generali:
Comprendere diverse modalità di diffusione del software UNITA' DIDATTICHE COMPETENZE CONTENUTI
Diritto d’autore sul software
Il software come prodotto dell’ingegno e le due forme principali di distribuzione
Copyright e Copyleft pag. 176 vol. 2
Software “Open source” pag. 177 vol. 2
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SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME
Sono state svolte simulazioni delle prove d’esame nelle date sotto indicate.
Copia delle tracce e le griglie di valutazione adottate sono allegati al presente documento.
Ricordando che la normativa prevede le seguenti TIPOLOGIE della Prima Prova
Scritta Tipologia A - Analisi e il commento di un testo letterario o non letterario
Tipologia B - Argomento scelto fra quattro ambiti tematici (storico-politico, socio-
economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico) svolto nella forma di un saggio breve o articolo di
giornale, relazione, intervista o lettera aperta
Tipologia C - Traccia di tipo storico
Tipologia D - Tema di attualità
sono state adottate nelle simulazioni della Prima Prova Scritta le seguenti tipologie:
Tutte le tipologie previste dalla normativa
Ricordando che la normativa prevede le seguenti TIPOLOGIE della Terza Prova
Scritta
Tipologia A - trattazione sintetica (non più di 5 argomenti)
Tipologia B - quesiti a risposta singola (da 10 a 15 quesiti)
Tipologia C - quesiti a risposta multipla (da 30 a 40 quesiti)
Tipologia D - problemi scientifici a soluzione rapida (non più di 2)
Tipologia E - casi pratici e professionali (non più di 2)
Tipologia F - progetto (1)
e che se le tipologie B e C vengono utilizzate cumulativamente:
B quesiti a risposta singola (minimo 8 quesiti)
C quesiti a risposta multipla (minimo 16 quesiti)
il Consiglio di Classe ha scelto di adottare, nelle simulazioni della Terza Prova Scritta,
la seguente tipologia:
Tipologia B – Quesiti a risposta singola
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DATE DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE SCRITTE D’ESAME SIMULATE
PRIMA PROVA SCRITTA: 1a simul. in data 12 / 04 / 18
2a simul. in data 09 / 05 / 18
SECONDA PROVA SCRITTA: 1a simul. in data 13 / 04 / 18
2a simul. in data 10 / 05 / 18
TERZA PROVA SCRITTA: 1a simul. in data 16 / 04 / 18
2a simul. in data 14 / 05 / 18
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TRACCE DELLE SIMULAZIONI
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I. T. C. “VITTORIO VENETO - SALVEMINI ”
SIMULAZIONE
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
ITC VITTORIO VENETO-SALVEMINI A.S. 2017/2018
12/04/2018
PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giovanni PASCOLI, L’assiuolo
Dov’era la luna? ché il cielo notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi: chiù...
Le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare, sentivo un fru fru tra le fratte; sentivo nel cuore un sussulto, com’eco d’un grido che fu. Sonava lontano il singulto:
chiù... Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento: squassavano le cavallette finissimi sistri d’argento (tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...); e c’era quel pianto di morte...
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G. Pascoli (1855 - 1912), nato in un piccolo paese della Romagna, iniziò gli studi a Urbino nel collegio dei padri Scolopi. Docente nei licei, passò quindi all’Università. Questa lirica, pubblicata per la prima volta nel 1897 sulla rivista “Il Marzocco”, entrò a far parte della quarta edizione di Myricae, sezione “In campagna”. L’assiuolo è un uccello rapace, simile al gufo, che compare frequentemente nella poesia pascoliana come simbolo di tristezza e di morte. 1. Comprensione complessiva Dopo un’attenta lettura, presenta in sintesi il contenuto della lirica 2. Analisi e interpretazione del testo 2.1 Ogni strofa della poesia inizia con una impressione di chiarore. Individua le parole che esprimono una idea di luminosità. 2.2 Attraverso quali immagini il poeta riesce a comunicare una sensazione di mistero e in quali punti della poesia essa si accentua? 2.3 Il verso dell’assiuolo (chiù...) è dapprima “voce dei campi” (v. 7), poi “singulto (v. 15), infine “pianto di morte”(v. 23). Spiega questa varietà di espressioni. 2.4 Spiega le ragioni per cui Pascoli ricorre spesso alle onomatopee. 2.5 Analizza il testo dal punto di vista stilistico, con riferimento alla metrica, alla presenza di figure retoriche, alle scelte lessicali 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia, ricostruendone simboli e temi. Approfondisci l’interpretazione con opportuni collegamenti ad altri testi di Pascoli e/o di altri autori a te noti, in cui il rapporto con l’ambiente naturale diventa esperienza dell’insondabilità del reale e percezione del mistero dell’esistenza.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da‟ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’articolo di giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo „pezzo‟. Da‟ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. Utilizza i documenti sottostanti, integrali con le tue conoscenze e opinioni Se scegli il saggio dovrai trattare tutti gli aspetti del problema, se scegli l’articolo potrai scegliere
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uno specifico argomento, rispondere a/polemizzare/rafforzare anche uno solo dei documenti proposti In ogni caso ricorda di indicare titolo e destinazione editoriale
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La rappresentazione dello scrittore nella letteratura italiana tra fine Ottocento ed
inizio Novecento.
Documento 1
“Compito dello scrittore è rappresentare oggettivamente la realtà dei fatti, ricostruendo in modo
“scientifico”- secondo le teorie del Naturalismo francese- le cause e i moventi psicologici dei
personaggi, senza esprimere giudizi né opinioni personali, in modo che l’opera d’arte sembri
essersi fatta da sé”. G.Verga, Prefazione all’Amante di Gramigna
Documento 2
“Il poeta, se è e quando è veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta
dentro, riesce perciò ispiratore di buoni e civili costumi, d’amor patrio e familiare e umano....... Il
poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe
detta.” G.Pascoli Il fanciullino, (1897)
Documento 3
“La forza e la fiamma sono in voi, Stelio –disse la donna, quasi umilmente, senza sollevare gli occhi.
Egli tacque, intento, poiché nel suo spirito si generavano immagini e musiche impetuose come per
virtù d’una fecondazione subitanea ed egli gioiva sotto il flutto inaspettato di quell’abbondanza”.
G.D’Annunzio, Il fuoco (1900),
Documento 4
Perché tu mi dici: poeta? Io non sono un poeta. Io non sono che un piccolo fanciullo che piange. S.Corazzini, Desolazione del povero poeta sentimentale, (1906) Documento 5 «Oh! questa vita steril e, di sogno! Meglio la vita ruvida concreta del buon mercante inteso alla moneta, meglio andare sferzati dal bisogno, ma vivere di vita! Io mi vergogno, sí, mi vergogno d’essere un poeta!» G.Gozzano, La signorina Felicita ovvero La Felicità, (1909) Documento 6
“E vengano dunque, gli allegri incendiari dalle dita carbonizzate! Eccoli! Eccoli!... Suvvia! Date
fuoco agli scaffali delle biblioteche!..... Sviate il corso dei canali, per inondare i musei!...Oh, la gioia
di veder galleggiare alla deriva, lacere, e stinte su quelle acque, le vecchie tele gloriose!...
impugnate i picconi, le scuri, i martelli e demolite senza pietà le città venerate!”
T.F.Marinetti, Manifesto del futurismo, (1909)
Documento 7
Infine io ò pienamente ragione, i tempi sono molto cambiati, gli uomini non dimandano più nulla dai poeti, e lasciatemi divertire!
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A. Palazzeschi, E lasciatemi divertire, (1910) Documento 8
La carriera di Emilio Brentani era più complicata perché intanto si componeva di due occupazioni e
due scopi ben distinti. Da un impieguccio di poca importanza presso una società di assicurazioni,
egli traeva giusto il denaro di cui la famigliuola abbisognava. L'altra carriera era letteraria e,
all'infuori di una riputazioncella, - soddisfazione di vanità più che d'ambizione - non gli rendeva
nulla, ma lo affaticava ancor meno. Da molti anni, dopo di aver pubblicato un romanzo lodatissimo
dalla stampa cittadina, egli non aveva fatto nulla, per inerzia non per sfiducia. Il romanzo, stampato
su carta cattiva, era ingiallito nei magazzini del libraio, ma mentre alla sua pubblicazione Emilio era
stato detto soltanto una grande speranza per l'avvenire, ora veniva considerato come una specie di
rispettabilità letteraria che contava nel piccolo bilancio artistico della città. La prima sentenza non
era stata riformata, s'era evoluta. I. Svevo, Senilità
Documento 9
Io penso che la vita è una molto triste buffoneria, poiché abbiamo in noi, senza poter sapere né
come né perché né da chi, la necessità di ingannare di continuo noi stessi con la spontanea
creazione di una realtà (una per ciascuno e non mai la stessa per tutti) la quale di tratto in tratto si
scopre vana e illusoria. Chi ha capito il giuoco, non riesce piú a ingannarsi; ma chi non riesce piú a
ingannarsi non può piú prendere né gusto né piacere alla vita. Così è. La mia arte è piena di
compassione amara per tutti quelli che si ingannano; ma questa compassione non può non essere
seguíta dalla feroce irrisione del destino, che condanna l’uomo all’inganno. Questa, in succinto, la
ragione dell’amarezza della mia arte, e anche della mia vita. L.Pirandello, Lettera
autobiografica,(1924)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: LO SPRECO ALIMENTARE.
Utilizza i documenti sottostanti, integrali con le tue conoscenze e opinioni
Documento 1: La lunga catena degli sprechi alimentari Il caso di Bologna: «Last Minute Market» raccoglie gli avanzi da negozi, mense, scuole e caserme
e le ridistribuisce a chi ha bisogno: nel 2009 già 890 tonnellate Ogni anno gli italiani buttano 27
chili di cibo a testa Gli americani gettano quasi la metà di ciò che comprano Del pane per i tramezzini si butta via la crosta, quella che non è «bella». Quattro fette per ogni pagnotta, più o meno il 17 per cento di ogni forma. Al giorno, per una sola fabbrica, fanno 13 mila fette. L' insalata, invece, deve essere tonda e senza tracce di terra: se il 10 per cento di una partita da 700 cespi non rispetta i requisiti, l' intero carico viene respinto. Regole dei supermercati: una goccia nel mare degli sprechi. Perché la catena del cibo perduto ha origini lontane e va dal produttore, al distributore, al consumatore. Ognuno ci mette del suo ma l' ultima parola è sempre una, il bidone della spazzatura. Gli italiani, ogni anno, ci buttano in media 27 chili di cibo a testa ma non sono soli: gli americani, campioni in carica, sprecano quasi la metà degli alimenti che comprano. Una voragine che inghiotte cibo ancora commestibile e, in più, danneggia l' ambiente. Un dato per tutti: per produrre le 187 tonnellate di latticini buttate via in un anno (il 2008) dalle famiglie britanniche sono state emesse 640 mila tonnellate di Co2 e impiegati 74 mila ettari di terra. Cifre da moltiplicare all' infinito per il numero di Paesi e per il contributo allo spreco che si registra ad ogni passaggio della filiera alimentare. Nel suo «Sprechi. Il cibo che buttiamo, che distruggiamo, che potremmo utilizzare» (Bruno Mondadori Editore, pp. 368, euro 22, nelle librerie italiane dal 28 ottobre) Tristram Stuart arriva a calcolare che la produzione di cibo sia responsabile di oltre il 20 per cento delle emissioni di Co2 prodotte dall' uomo. Senza contare l' abbattimento delle foreste e i terreni sfruttati all' estremo. Stuart, 32enne inglese con una laurea a Cambridge e un passato recente da attivista vegetariano, disegna la mappa degli sprechi basandosi su dati e case history internazionali e sulla sua esperienza diretta di viaggiatore e di freegan (da free, libero e vegan, veganiano), ossia chi combatte il sistema recuperando alimenti direttamente dal bidone dei rifiuti. La sua ricetta anti-
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spreco è la piramide dell' uso: ridurre, redistribuire, riciclare. In Italia, il «caso» scelto da Stuart è Last Minute Market, un progetto di ricerca dell' Università di Bologna che dal 2003 è diventato una realtà imprenditoriale. Obiettivo, ottimizzare la gestione delle eccedenze. «Il nostro scopo - spiega Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria di Bologna, uno dei padri del progetto - è quello di recuperare in modo snello, veloce e sostenibile ciò che si spreca. Quella che abbiamo sviluppato è un' innovazione di tipo logistico: non ci servono frigoriferi, camion o depositi dove stoccare i cibi, quello che recuperiamo viene consumato a pochi chilometri di distanza». Last Minute Market raccoglie le eccedenze da supermercati, mense, scuole e caserme e le ridistribuisce a chi ha bisogno, con l' assistenza di organizzazioni come Caritas e San Vincenzo. Nel 2009, tra gennaio e settembre, il recupero di cibo è stato di 890 tonnellate, pari a quasi tre milioni di euro e un milione e ottocentomila pasti. ….Anche se, avverte Segrè, «il nostro obiettivo non è alimentare lo spreco, ma ridurlo quanto più possibile. Perché le eccedenze si pagano, sia in termini ambientali che economici». Il mercato, però, continua a produrre in eccesso, cestinando quello che avanza. ( Ziino
Giulia, Corriere della sera, 25-10-2009) Documento 2: Bruxelles, 28 ottobre 2010 UE: prima Giornata Europea contro lo spreco
alimentare "Trasformare lo spreco alimentare in risorsa". E' il titolo, si legge in una nota, della Conferenza che si terrà a Bruxelles nella sede del Parlamento europeo il 28 ottobre prossimo in occasione della prima Giornata Europea contro lo spreco. L'evento, sotto l'alto patronato della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del PE, è promosso dalla Facoltà di Agricoltura dell'Università di Bologna e da Last Minute Market. Alla conferenza, che si terrà alla presenza del presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del PE Paolo De Castro, dell'eurodeputato S&D Salvatore Caronna e di altri rappresentanti della Commissione europea prenderanno parte le organizzazioni di Stati membri dell'UE attive nella lotta agli sprechi: Fareshare - UK, Stop Food Wasting Movement - DK, Andes - FR, oltre ad esperti internazionali quali Paul Connett, Jan Lundqvist e Andrea Segrè, fondatore e presidente di Last Minute Market. "In occasione della conferenza - recita la nota - sarà sottoscritta la Dichiarazione congiunta sullo spreco alimentare che si prefigge di arrivare entro il 2025 a una riduzione di almeno il 50% della quantità di sprechi alimentari a livello globale. E con la sottoscrizione della Dichiarazione, verrà istituita una Rete Globale contro gli Sprechi Alimentari, primo strumento effettivo di coordinamento e lotta internazionale agli sprechi. Documento 3: Un libro contro lo spreco alimentare L'autore: vi insegno a recuperare quello che buttate via
PADOVA - In Italia lo spreco alimentare ha raggiunto dimensioni preoccupanti. Molto però potrebbe essere recuperato. Ogni anno, infatti, si potrebbero riutilizzare 244.252 tonnellate di cibo per un valore di 928.157.600 euro. Sarebbe quindi possibile fornire tre pasti al giorno a 636.600 persone e risparmiare 291.393 tonnellate di CO2 prodotte a causa dello smaltimento del cibo. Da questi dati nasce l'idea del libro «Last minute Market. La banalità del bene e altre storie contro lo spreco», presentato in anteprima nazionale sabato 8 maggio a Palazzo Moroni. L’autore Andrea Segrè, Presidente della Facoltà di Agraria di Bologna, sarà affiancato da Sergio Tisato di Caritas Padova e dal giornalista Roberto Pinton. Combattere lo spreco è un tema caro a Segrè, presidente dell'associazione «Last Minute Market» che si occupa di recuperare i prodotti invenduti ancora idonei per essere consumati derivati da enti pubblici, imprese distributrici ma anche mercati all’ingrosso e attività di ristorazione. Nata nel 1998 come attività di ricerca del Dipartimento di Economia e Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum dell'Università di Bologna, dal 2003 «Last Minute Market» diventa una realtà imprenditoriale con iniziative attive sia in Italia che all’estero. Corriere, 07 maggio 2010 Documento 4: Gli sprechi alimentari , dalla lettera inviata dal direttore generale della Fondazione
“Banco alimentare” Corriere della Sera in merito all'articolo "Le tonnellate di cibo sprecato e
l'ingratitudine verso la terra" (Corriere della Sera, 2/11/2010).
Sul Corriere del 2 novembre ho letto l' articolo «Le tonnellate di cibo sprecato e l' ingratitudine verso la Terra» a firma Susanna Tamaro e il riquadro dedicato alla vicenda «arance Sicilia». Il Corriere giustamente ha dato molta rilevanza a un tema importante come quello dello spreco……Però credo che il volume («Libro nero dello spreco») da cui prende spunto rappresenti
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poco la realtà, o meglio rappresenta, forse volutamente, solo una parte e quindi non permetta all' autrice dell' articolo di descrivere completamente il fenomeno in discussione. Infatti non si legge tutto quello che viene fatto, giorno dopo giorno da 21 anni, alla Fondazione Banco Alimentare Onlus per evitare che migliaia di tonnellate di cibo, ancora commestibile, finiscano nella spazzatura e diventino invece un pasto per i più poveri. E parliamo di più di 600.000 tonnellate di alimenti da quando è nata la Fondazione Banco Alimentare Onlus, 70.000 solo nel 2009. Sempre nell' articolo si parla di spreco e di «homo economicus» e giustamente ci si appella alla gratuità, senza ricordare, ad esempio, i 1200 volontari che tutti i giorni praticano già la gratuità, regalando il loro tempo alla Rete Banco Alimentare (ma come loro ce ne sono migliaia in tantissime altre organizzazioni) perché il cibo sia salvato dallo spreco e sia consegnato a più di 8.000 strutture caritative che aiutano a sfamare 1 milione e 500 mila poveri in Italia. Non tutto è, fortunatamente, come appare nel libro e quindi nell' articolo. Non tutti i giovani si «ubriacano fino a svenire»: tra i 110 mila volontari che parteciperanno il 27 novembre alla Giornata nazionale della colletta alimentare decine di migliaia saranno giovani. Marco Lucchini, direttore generale Fondazione Banco Alimentare
Ambito tecnico-scientifico
Argomento: Spiati in rete Documento 1 - Se cerchiamo qualcosa attraverso Google, quest'ultimo può decidere se e come farcela trovare, al punto - ed è successo in Cina in virtù di un accordo tra il governo e il colosso di Mountain View - anche da censurare contenuti, semplicemente non facendoli apparire nei risultati della nostra ricerca. Lo stesso problema riguarda anche il ruolo delle reti sociali nella gestione e nella circolazione delle informazioni. È notizia dei giorni scorsi che Cambridge Analytica (la società che ha gestito la campagna di Trump in rete, ma che ha avuto anche relazioni con la campagna per la Brexit e per quella per Marine Le Pen) è stata sospesa da Facebook proprio perché ha usato i dati di milioni di utenti di una app (che proponeva un test psicologico su Facebook; sì, uno di quei giochini che fate spesso) per fare campagna elettorale mirata e personalizzata. Anche in Italia dopo il 4 marzo c'è stata una discussione legata all'impatto e al ruolo dei social network sul voto e sul suo risultato finale. Propaganda politica ed elettorale. Ma non solo. È molto attuale, ad esempio, la discussione relativa alla propaganda sui social di informazioni riguardanti la scienza e la salute. E in un contesto dove le fonti non sempre sono accreditate e soprattutto dove la diffusione di queste fonti, per tutto quanto detto sinora, è determinata da algoritmi di cui non conosciamo il funzionamento, il tema è e deve diventare sempre più centrale nella discussione sull'utilizzo del web.Il Mattino online Università degli Studi di Napoli Federico II
Documento 2 - Sarebbero più di 200mila gli italiani spiati da Facebook, secondo quanto emerso dalle indagini svolte dopo lo scandalo Cambridge Analytica. Ma come fare per sapere se si è tra gli "sfortunati"? Lunedì il social network invierà una notifica agli utenti coinvolti in tutto il mondo. Ad annunciarlo è stato Mike Schroepfer, chief technology officer di Facebook. Sono 214.134 gli utenti italiani potenzialmente coinvolti nella vicenda Facebook-Cambridge Analytica, secondo le stime fatte dal team di Mark Zuckerberg. Il dato si ricava sommando il numero le persone(57) che hanno istallato l'app di Aleksandr Kogan - il ricercatore di Cambridge Analytica - e gli amici potenzialmente impattati (214.077). Ma gli utenti più colpiti risiedono negli Stati Uniti. "In totale, crediamo che le informazioni di Facebook di 87 milioni di persone, prevalentemente in Usa, possano essere state impropriamente condivise con Cambridge Analytica", scrive Schroepfer. L'81,6% sono americani, con 70.632.350 milioni di utenti (81,6%) spiati impropriamente per scopi elettorali. Seguono filippini (1,4%), indonesiani (1,3%), britannici (1,2%), messicani (0,9%), canadesi (0,7%), indiani (0,6%), brasiliani (0,5%), vietnamiti (0,5%) e 311mila australiani (0,4%). Non è ancora chiaro come Facebook avvertirà gli utenti coinvolti. Secondo quanto emerso, probabilmente le persone spiate riceveranno una notifica con la scritta: "Proteggi le tue informazioni". Cliccandoci verranno reindirizzati ad una pagina che mostrerà loro le app che usano e le informazioni che hanno condiviso con queste applicazioni Huffington Post “Siete tra gli utenti spiati? Lunedì Facebook potrebbe bussare alla vostra
porta”7/04/2018
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Documento 3 - Spiati dalla rete. Una ricerca mostra come il caso di Facebook non sia isolato e che i siti che spiano i movimenti degli internauti sono decisamente e pericolosamente numerosi. Ogni volta che si fa una ricerca con Bing, il motore di Microsoft, si è soggetti a circa 300 esperimenti, e lo stesso vale per tutti gli altri siti con un numero cospicuo di utilizzatori, a cominciare da Facebook, già fortemente criticato dopo la pubblicazione dei risultati di un test fatto modificando le informazioni su alcune bacheche. Lo hanno affermato gli esperti del settore durante una conferenza sul tema che si è appena conclusa a Cambridge. "Quando si fanno cose online - spiega Sinan Aral della Sloan School of Management del Mit, citato da Technology Review - c'è una probabilità molto ampia che si sia coinvolti in esperimenti multipli ogni giorno. Pensate ad Amazon, Google, eBay, Airbnbm Facebook. Tutti fanno centinaia di esperimenti, e sono anche responsabili di una larga proporzione del traffico web". Secondo BuiltWith, una compagnia di ricerca australiana, almeno il 15% dei 10mila siti più popolari conduce qualche tipo di test, a partire dai più semplici in cui si fanno piccole variazioni a foto o testi per verificare quale versione piace di più. La Wikimedia Foundation, che pubblica Wikipedia, ad esempio, ha testato sugli utilizzatori diversi messaggi per la raccolta fondi a caccia del più efficace. Le proteste in seguito all'esperimento hanno portato Facebook a modificare la propria politica, introducendo criteri più stretti sugli esperimenti. "Penso che le reazioni siano state paradossali - afferma Alessandro Acquisti della Carnegie Mellon University -. Il test di Facebook è stato molto trasparente. Bisognerebbe guardare a come gli esperimenti sono condotti in modo opaco tutti i giorni". Leggo 20 0ttobre 2014 Documento 4 - Codacons annuncia una class action negli Stati Uniti per i 214.134 italiani coinvolti e il Garante per la privacy chiede ulteriori elementi. Ma la notizia che rischia di dare il colpo di grazia al fondatore di Facebook è scivolata proprio dalle labbra di Mark Zuckerberg durante un'intervista con il fondatore di Vox, Ezra Kelin: i messaggi che i due miliardi di utenti Facebook si scambiano quotidianamente attraverso la app Messenger - e che dovrebbero essere privati - sono controllati dal colosso californiano di Menlo Park per impedire che violino le regole previste dal social network esattamente come avviene per i post e i contenuti pubblici. Non solo 87 milioni di utenti derubati dei propri dati (molti più dei 50 milioni scoperti all'inizio dello scandalo), tra cui in cima figurano 70,6 milioni di statunitensi. Non solo la confessione che i dati di tutti i due miliardi di iscritti sono a rischio e potrebbero essere stati oggetto di un accesso improprio, tanto da spingere l'azienda a rimuovere la funzione di ricerca di altri utenti tramite e-mail o numero di telefono. L'ultima ammissione del Grande Fratello Facebook rischia di provocare un nuovo disastroso scossone al social network più usato al mondo. Un'altra tegola dopo la scoperta della cessione dei dati alla Cambridge Analytica, la società che ha usato età, origine, residenza e like degli utenti per bombardarli di messaggi elettorali. Gaia Cesare IL Giornale.it 06/04/2018
Ambito storico - politico Argomento: La nascita della Costituzione repubblicana: il laborioso cammino dalla dittatura ad una partecipazione politica compiuta nell’Italia democratica. Documento 1 «Il fascismo aveva condotto il paese alla catastrofe, come gli antifascisti avevano previsto. Ma la resistenza, contrariamente alle loro speranze, non fu una palingenesi. Non occorsero molti mesi...per accorgersi che il fascismo, nonostante la guerra sanguinosa che aveva scatenato, era stato una lunga parentesi, chiusa la quale la storia sarebbe cominciata più o meno al punto in cui la parentesi era stata aperta…La Resistenza non fu una rivoluzione e tanto meno la tanto attesa rivoluzione italiana: rappresentò puramente e semplicemente la fine violenta del fascismo e servì a costruire più rapidamente il ponte tra l’età postfascista e l’età prefascista, a ristabilire la continuità tra l’Italia di ieri e quella di domani.» N. BOBBIO, Profilo ideologico del Novecento, Milano, 1993
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Documento 2 «…Lo Statuto albertino fu fatto in un mese, dal 3 febbraio al 4 marzo 1848…fu una carta elargita da un sovrano il quale sapeva fino a che punto voleva arrivare; i suoi collaboratori, coloro che furono incaricati da lui di redigere quello Statuto, sapevano perfettamente quello che il sovrano voleva: non avevano da far altro che tradurre in articoli di legge le istruzioni già dosate da quell’unica volontà di cui lo Statuto doveva essere espressione… invece qui, in questa assemblea, non c’è una sola volontà, ma centinaia di libere volontà, raggruppate in diecine di tendenze, le quali non sono d’accordo su quello che debba essere in molti punti il contenuto di questa nostra carta costituzionale; sicché essere riusciti, nonostante questo, a mettere insieme, dopo otto mesi di lavoro assiduo e diligente, questo progetto, è già una grande prova, molto superiore a quella che fu data dai collaboratori di Carlo Alberto, in quel mese di lavoro semplice e tranquillo...È molto semplice, quando è avvenuto un rinnovamento fondamentale, una rivoluzione, insomma, di carattere sociale, in cui le nuove istituzioni sociali vivono già nella realtà, in cui la nuova classe dirigente è già al suo posto, prendere atto di questa realtà e tradurre in formule giuridiche questa realtà… Noi invece ci troviamo qui non ad un epilogo, ma ad un inizio. La nostra rivoluzione ha fatto una sola tappa, che è quella della repubblica; ma il resto è tutto da fare, è tutto nell’avvenire.» P. CALAMANDREI, Discorso all’ Assemblea Costituente del 4 marzo 1947 Documento 3 «Nel corso del dibattito per la elaborazione della costituzione fu assai discusso il problema del rapporto che sarebbe dovuto intercorrere tra la nuova carta costituzionale e la società italiana:… da varie parti venne sottolineato come le nuove costituzioni tendano a codificare gli effetti di profondi sconvolgimenti sociali, generalmente conseguenti a rivoluzioni e come questo non fosse il caso dell’Italia postbellica. In tali condizioni, la costituzione non poteva non avere un carattere composito ed eterogeneo ed anche, per taluni aspetti, necessariamente programmatico… la più importante novità dell’Italia repubblicana rispetto a tutta la precedente storia unitaria consist(e) proprio nell’accordo su di un metodo di lotta politica e su alcuni principî generali, riassumibili nell’antifascismo, tra i partiti, e in modo particolare tra i partiti di massa. Ed è all’interno di questo quadro che dovranno essere viste non solo le trasformazioni strutturali veramente imponenti della società italiana nel secondo dopoguerra, ma anche la crescita civile realizzata attraverso la partecipazione dei cittadini, in quanto lavoratori, alla formazione della volontà generale.» E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, Einaudi, Vol. IV***, Torino, 1972 Documento 4 «Nell’Italia del dopoguerra non vi erano le premesse reali di una democrazia fondata sulle autonomie e su un diffuso autogoverno; le intuizioni acute e generose in questo senso di ristrette élites intellettuali e politiche non potevano certo riempire il vuoto di una evoluzione secolare di segno opposto. Le ricerche fatte sull’area culturale liberal-democratica sono molto esplicite nel riconoscere il carattere élitario e perfino accademico di quegli apporti, per giunta profondamente divisi fra tradizioni diverse;…Oggi avvertiamo che la società politica è più ampia e più ricca della società partitica: avvertiamo che le grandi manifestazioni che riempiono le piazze, in cui si realizza ancora il magico rapporto di immedesimazione delle grandi masse con i capi carismatici – i capi e non più il capo, per fortuna – non esauriscono la domanda di partecipazione politica di cui il paese è capace… La partecipazione delle classi lavoratrici alla vita dello Stato, che è condizione essenziale della democrazia, non si esprime meccanicamente e stabilmente nei governi di unità popolare:… può benissimo esprimersi nelle forme dell’alternanza classica al potere di partiti che rappresentino forze sociali e tradizioni diverse. Ma le condizioni di questa alternanza in Italia non c’erano prima del fascismo e non sono state create nel breve periodo della collaborazione dei partiti antifascisti:…Non si può dunque considerare l’esito della fase costituente, per quanto riguarda gli equilibri politici, come la realizzazione di un modello.» P. SCOPPOLA, Gli anni della Costituente, fra politica e storia, Bologna, 1980
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TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
"Il mondo oggi è spesso abitato dalla paura" ha affermato Papa Francesco in occasione dei 50 anni della Comunità di Sant'Egidio. "E anche dalla rabbia che è una sorella della paura. È una malattia antica. Il nostro tempo conosce grandi paure di fronte alle vaste dimensioni della globalizzazione. E allora ci si difende da queste persone, credendo di preservare quello che abbiamo o quello che siamo. L'atmosfera di paura può contagiare anche i cristiani che, come quel servo della parabola, nascondono il dono ricevuto. Se siamo soli, siamo presi facilmente dalla paura". Papa Francesco chiede di ripensare la globalizzazione: "Il mondo è diventato globale, l'economia e
le comunicazioni si sono unificate. Ma per tanta gente, specialmente per i poveri, si sono alzati
nuovi muri", sottolinea il Capo della Chiesa, "Le diversità sono occasione di ostilità e di conflitto. È ancora da costruire una globalizzazione della solidarietà e dello spirito. Il futuro del mondo globale è vivere insieme: questo ideale richiede l'impegno di costruire ponti, di tenere aperto il dialogo, di continuare a incontrarsi. Rifletti su questa idea di globalizzazione della solidarietà, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti che ritieni più significativi.
Esami di Stato 2017-2018
SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
9 Maggio 2018
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923
Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di
psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica.
Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver
indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il
5 naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si
rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi
pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più
bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste
memorie.
10 Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i
lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto
curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante
verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...
Dottor S.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza,Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimentiProponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto
o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
• 1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
ARGOMENTO: La figura materna nell’immaginario artistico-letterario. DOCUMENTI 1. ALESSANDRO MANZONI, Promessi Sposi, dal cap. XXXIV Scendeva dalla soglia d’uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante; c’era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un’anima tutta consapevole e presente a sentirlo. Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie, la indicasse così particolarmente alla pietà, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco e ammortito ne’ cuori. Portava essa in collo una bambina di forse nov’anni, morta; ma tutta ben accomodata, co’ capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l’avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio. Né la teneva a giacere, ma sorretta, a sedere sur un braccio, col petto appoggiato al petto, come se fosse stata viva; se non che una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, con una certa inanimata gravezza, e il capo posava sull’omero della madre, con un abbandono più forte del sonno: della madre, ché, se anche la somiglianza de’ volti non n’avesse fatto fede, l’avrebbe detto chiaramente quello de’ due ch’esprimeva ancora un sentimento. Un turpe monatto andò per levarle la bambina dalle braccia, con una specie però d’insolito rispetto, con un’esitazione involontaria. Ma quella, tirandosi indietro, senza però mostrare sdegno né disprezzo, - no! -
disse: - non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro: prendete -. Così dicendo, aprì una mano, fece vedere una borsa, e la lasciò cadere in quella che il monatto le tese. Poi continuò: - promettetemi di non levarle un filo d’intorno, né di lasciar che altri ardisca di farlo, e di metterla sotto terra così. Il monatto si mise una mano al petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso, più per il nuovo sentimento da cui era come soggiogato, che per l’inaspettata ricompensa, s’affaccendò a far un po’ di posto sul carro per la morticina. La madre, dato a questa un bacio in fronte, la mise lì come sur un letto, ce l’accomodò, le stese sopra un panno bianco, e disse l’ultime parole: - addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme. Prega intanto per noi; ch’io pregherò per te e per gli altri -. Poi voltatasi di nuovo al monatto, - voi, - disse, - passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me, e non me sola. Così detto, rientrò in casa, e, un momento dopo, s’affacciò alla finestra, tenendo in collo un’altra bambina più piccola, viva, ma coi segni della morte in volto. Stette a contemplare quelle così indegne esequie della prima, finché il carro non si mosse, finché lo poté vedere; poi disparve. E che altro poté fare, se non posar sul letto l’unica che le rimaneva, e mettersele accanto per morire insieme? come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccia, al passar della falce che pareggia tutte l’erbe del prato.
DOCUMENTI 2. UGO FOSCOLO
In morte del fratello Giovanni
Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo di gente in gente, me vedrai seduto su la tua pietra, o fratel mio, gemendo il fior de’ tuoi gentil anni caduto.
La Madre or sol suo dì tardo traendo parla di me col tuo cenere muto, ma io deluse a voi le palme tendo e sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi numi, e le secrete cure che al viver tuo furon tempesta, e prego anch’io nel tuo porto quiete.
Questo di tanta speme oggi mi resta! Straniere genti, almen le ossa rendete allora al petto della madre mesta.
3. DANTE
Paradiso XXXIII (vv. 1-9, 16-21)
«Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace così è germinato questo fiore. […]
La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fïate liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s’aduna quantunque in creatura è di bontate».
3. UMBERTO SABA,
Preghiera alla madre (da Cuor
morituro)
Madre che ho fatto soffrire (cantava un merlo alla finestra, il giorno abbassava, sì acuta era la pena che morte a entrambi io m’invocavo) madre ieri in tomba obliata, oggi rinata presenza, che dal fondo dilaga quasi vena d’acqua, cui dura forza reprimeva, e una mano le toglie abile o incauta l’impedimento; presaga gioia io sento il tuo ritorno, madre mia che ho fatto, come un buon figlio amoroso, soffrire.
Pacificata in me ripeti antichi moniti vani. E il tuo soggiorno un verde giardino io penso, ove con te riprendere può a conversare l’anima fanciulla, inebbriarsi del tuo mesto viso, sì che l’ali vi perda come al lume una farfalla. È un sogno, un mesto sogno; ed io lo so. Ma giungere vorrei dove sei giunta, entrare dove tu sei entrata – ho tanta gioia e tanta stanchezza! – farmi, o madre, come una macchia dalla terra nata, che in sé la terra riassorbe ed annulla.
B2) AMBITO SOCIO-ECONOMICO Ambito socio-economico: La paura dello straniero
1. L'olocausto è ormai avvenuto. La storia del razzismo da noi narrata ha contribuito a spiegare la soluzione finale. Ma il razzismo stesso è sopravvissuto e non è diminuito il numero di coloro che pensano secondo categorie razziali. Non vi è nulla di provvisorio nell'imperituro mondo degli stereotipi ed è questa l'eredità che il razzismo ha ovunque lasciato. Se, sotto lo shock dell'olocausto, il mondo postbellico ha proclamato una temporanea sospensione dell'antisemitismo, il nero è però in genere rimasto inchiodato in una collocazione razziale che non è mai molto cambiata dal secolo diciottesimo ai nostri giorni. In pratica tutti i neri sono rimasti lontani dalla portata di Hitler e perciò nei loro riguardi non vi è stato un brusco risveglio dal sogno razziale. Inoltre, nazioni che avevano combattuto contro il nazionalsocialismo hanno continuato ad accettare l'idea dell'inferiorità razziale dei neri ancora molti anni dopo la fine della guerra e non sembra che abbiano compreso che tutti i razzismi, siano essi diretti contro i neri o contro gli ebrei, sono sempre fatti della medesima stoffa. George L. Mosse, Il razzismo in Europa dalle origini all'olocausto (1978), Laterza, 1986 2. Non è necessaria una profonda cultura per sapere che il capro espiatorio e il razzismo si alleano sempre nei momenti difficili. Si comincia dai più poveri, poi si arriva agli ebrei, agli arabi, agli omosessuali, agli handicappati, ai deboli, agli intellettuali, ai dissidenti politici... La grande forza del razzismo è la sua banalità. Il razzista, lo xenofobo, non è un mostro che popola il nostro immaginario. Come Hannah Arendt ha detto del nazismo, evocando la banalità del male, di solito il razzista è un rispettabile padre di famiglia che, con buone intenzioni, desidera rieducare o isolare quelle frange irregolari della società che sono "brutte, sporche e cattive", per usare il titolo di un film celebre. Il maggior storico contemporaneo del razzismo, George Mosse, ha osservato che il razzismo tende a diventare il punto di vista della maggioranza, E che la maggioranza tende a eliminare naturalmente la minoranza , perché il razzismo fa credere che criminali si nasce, non si diventa. A. Tabucchi, E' facile dare la colpa agli zingari, in "Internazionale", 10/09/2010. 3. Oggi, praticare l'ospitalità appare sempre più difficile: un'antica consuetudine, presente in tutte le culture come dovere sacro, si sta smarrendo soprattutto in quella che chiamiamo la civiltà "occidentale". Le cause di tale fenomeno sono certamente molteplici. In primo luogo, il declino della prassi dell'ospitalità è provocato dal carattere consumistico della società occidentale. Il mercato oggi si è impadronito anche dell'ospitalità strappandola alla gratuità e facendone un affare commerciale, un business. Bisogna inoltre mettere in conto la mutata tipologia della presenza degli stranieri nelle nostre società. Una presenza non più sporadica o stagionale ma consistente, stabile e - a differenza dei flussi migratori conosciuti a partire dal XIX secolo -"plurale": gli stranieri
giungono tra di noi da paesi, culture e mondi religiosi distanti da noi e tra di loro. Di conseguenza, molti degli "autoctoni" si sentono minacciati nella loro identità culturale e religiosa, oltre che in termini di occupazione e di sicurezza, così che gli stranieri finiscono per incutere paura. Enzo Bianchi, Ospitate in voi l'ospitalità, in "Il Sole 24 Ore", 23/05/2010. 4. Ogni Paese rimarca la differenza tra i suoi cittadini e quelli che non lo sono, cioè, appunto, gli stranieri. Gli uni non hanno né gli stessi diritti né gli stessi doveri degli altri. Gli stranieri hanno il dovere di sottomettersi dalle leggi del Paese dove abitano, anche se non partecipano alla gestione di quel Paese. Tuttavia non cessano di essere uomini e donne come gli altri, animati dalle stesse ambizioni e sofferenti per le stesse mancanze; solamente, più spesso degli altri, sono colpiti dai disagi e chiedono aiuto a chi gli sta introno. Noi siamo tutti coinvolti, perché non soltanto lo straniero è il nostro prossimo, ma è quello che può capitare a noi stessi, a causa di un destino incerto: ciascuno di noi è uno straniero in potenza. Tzvetan Todorov, Cultura e Stato. La doppia appartenenza, 2013
B 3 - AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Identità e ruolo dell'Europa nel mondo globalizzato DOCUMENTI: a) Quando noi diciamo "Europa", oggi, intendiamo alludere non soltanto ad una certa estensione di terre, bagnate da certi mari, solcate da certe catene montuose, sottoposte ad un certo clima ecc.; intendiamo, assai più, alludere ad una certa forma di civiltà, ad un "modo di essere" che contraddistingue di primo acchito l' "Europeo" dall'uomo di altri continenti. L' "Europeo" è, assai più che il "bianco" (uomini di razza bianca abitano, oggi, anche altre parti del mondo, che pur appaiono dotate di alcune, almeno, caratteristiche diverse) è, anzitutto, soprattutto, un certo abito civile, un certo modo di pensare e di sentire, a lui proprio e diverso, ben diverso da tradizioni, memorie e speranze di Indiani, Cinesi, Giapponesi, Etiopi, ecc. Anche qui, insomma, quel che importa è il fattore spirito, "volontà"; è l'elemento morale che predomina di gran lunga su quello fisico. (...) E' l'eredità dei padri, antica ormai di millenni, che noi rechiamo in noi, sin dal nostro nascere; e che a nostra volta arricchiamo e facciamo sempre più complessa con la nostra esperienza, i nostri pensieri, i nostri affetti, per tramandarla ai figli e ai nipoti. F. Chabod, Storia dell'idea d'Europa, Roma-Bari 1995, pp. 20-21 b) Il sistema economico planetario si trova a confrontarsi con una serie di esperienze limite, che non è più possibile affrontare sulla base esigua dei singoli Stati sovrani o di singole aree culturali. Mi riferisco qui a questioni come l'energia atomica e i pericoli connessi al suo impiego, alla minaccia incombente di una mutazione climatica e di una crisi ecologica globale, al problema delle nascite o al traffico internazionale delle armi e all'angosciosa impossibilità di controllarlo, che è a ben guardare uno dei sintomi più drammatici della nostra impotenza. I problemi che l'umanità si trova così ad affrontare richiedono una solidarietà di tipo nuovo, dalla quale siamo ancora ben lontani. Se i pericoli sono comuni, anche i compiti lo sono (...) Ora l'Europa è sempre stata caratterizzata dalla sua varietà linguistica, che l'ha costretta in ogni tempo alla dura scuola della convivenza. Essa ha così conservato la sua molteplicità linguistica e culturale, e la sua tradizione storica è giunta alla propria piena autocoscienza proprio attraverso la ricchezza dei suoi patrimoni locali. Anche in campo religioso, dove proprio l'Europa ha conosciuto le più terribili devastazioni, sta ora prendendo forma un movimento ecumenico che mira ad un nuovo ordine e al riconoscimento reciproco non solo delle diverse confessioni cristiane, ma di tutte le forme religiose con i loro culti e i loro riti. Quanto tutto ciò sia difficile risulta chiaro proprio all'interno di una realtà di antica forma istituzionale come l'Europa. Si pensi al proliferare delle sette, al nuovo fanatismo e alla crescente xenofobia, come anche alle insanabili rivalità
che dividono i gruppi e le fazioni che minacciano ancora sempre di esplodere in forme di orribile violenza. H.G. Gadamer, L'eredità dell'Europa, trad. it. Torino 1991 (1989), pp. VII-IX c) Il desiderio di vivere in un'Europa unita e fraterna ha accompagnato i miei sogni d'infanzia. Nato in un piccolo villaggio belga delle Ardenne, a pochi metri dalla Francia, ho capito molto presto quanto siano artificiali i confini tra le nazioni. Da una parte e dall'altra della frontiera la lingua, la religione, gli usi e i costumi erano identici: i ragazzi e le ragazze avevano lo stesso sorriso, gli adulti le stesse preoccupazioni, i vecchi la stessa dolce rassegnazione davanti allo scorrere degli anni. Nelle lunghe serate dell'inverno ardennese ascoltavo i racconti di chi aveva partecipato alla Prima o alla Seconda guerra mondiale. Rabbrividivo sentendo gli orrori compiuti dagli eserciti tedeschi che avevano invaso le campagne e distrutto i villaggi, ma più di qualunque cosa mi terrorizzavano i ricordi delle sofferenze dei soldati. L'evocazione dei lunghi anni passati nel fango a combattere, la descrizione degli assalti all'arma bianca, la denuncia delle ingiustizie subite da chi era sottoposto a un comando spesso disumano mi avevano inculcato un profondo orrore nei confronti della guerra e del suo corteo di drammi e miserie. (...) Alle soglie del 2014 l'Europa vive un momento difficile: il progetto di una Costituzione europea è stato respinto da due dei sei paesi fondatori: la Francia e l'Olanda; le spinte nazionaliste si manifestano ovunque e a volte con echi inquietanti, come in Ungheria, Francia, Austria e Grecia; l'entusiasmo generato dallo slancio impresso dai Padri fondatori si è largamente diluito. Occorre rilanciare l'idea di Europa seguendo le piste aperte oggi da alcuni dei protagonisti dell'odierna storia europea (...).
L. Godard, Europa. Nascita e affermazione di una civiltà, Torino 2014, pp. IX; XII
4) AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: L’uomo e la ‘vita’ creata in laboratorio. Quali scenari si prospettavano un tempo
nell’immaginario comune? E oggi? Quali problematiche etiche? DOCUMENTI 1. Era una cupa notte di novembre quando vidi il coronamento delle mie fatiche. Con un’ansia che assomigliava all’angoscia, raccolsi attorno a me gli strumenti atti ad infondere la scintilla di vita nell’essere inanimato che giaceva ai miei piedi. Era quasi Furia del mattino; la pioggia batteva monotona contro le imposte e la candela avrebbe presto dato i suoi ultimi guizzi quando, alla luce che stava per spegnersi, vidi aprirsi i foschi occhi gialli della creatura; respirò a fati-ca, e un moto convulso le agitò le membra. Come descrivere le mie emozioni, dinanzi a questa catastrofe, o come dare un’idea dell’infelice che, con cura e pena infinite, mi ero sforzato di creare? Le sue membra erano proporzionate, ed avevo scelto i suoi lineamenti in modo che risultassero belli. Belli! Gran Dio! La sua pelle giallastra nascondeva a malapena il lavorio sottostante dei muscoli e del-le arterie; i suoi capelli erano folti e di un nero lucido, i suoi denti di un bianco perlaceo; ma tutti questi particolari non facevano che rendere più orribile il contrasto con i suoi occhi acquosi, i quali apparivano quasi dello stesso colore delle orbite, di un pallore terreo, in cui erano collocati, con la sua pelle grinzosa e con le sue labbra nere e diritte. I casi della vita non sono così mutevoli come i sentimenti della natura umana. Avevo lavorato duramente per quasi due anni al solo scopo di infondere la vita a un corpo inanimato. Per questo mi ero negato riposo e salute. Avevo desiderato il successo con un ardore che trascendeva ogni moderazione, ma ora che vi ero giunto, la bellezza del sogno svaniva, e il mio cuore era pieno di un orrore e di un disgusto indicibili. Incapace di sopportare la vista dell’essere che avevo crea-to, mi precipitai fuori del laboratorio e passeggiai a lungo su e giù per la mia camera da letto, senza decidermi a prender sonno. MARY SHELLEY, da Frankenstein o il moderno Prometeo, 1818
2. Le Tre leggi della robotica appartengono a Isaac Asimov, noto scrittore di fantascienza, e ad esse
obbediscono tutti i robot che compaiono nei suoi racconti.
dal Manuale di Robotica, 56ª Edizione – 2058 d.C.
a) Un robot non può recar danno ad un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno. b) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani purché tali ordini non contravvengano alla Prima Leg-ge. c) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge. ISAAC ASIMOV, da Io robot, 1950 3. Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c’è un’infinità di cose che la sorpassano. È ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?. B. PASCAL, da Pensieri, n. 139 (trad. di P. Serini, Torino, 1962) 4. È stata costruita in laboratorio la prima cellula artificiale, controllata da un Dna sintetico e in grado di dividersi e moltiplicarsi proprio come qualsiasi altra cellula vivente. Il risultato, pubblicato su Science, è stato ottenuto negli Stati Uniti, nell’istituto di Craig Venter. Si tratta di una svolta epocale nella ricerca. Con questo nuovo passo il traguardo del-la vita artificiale è ormai più vicino che mai e si comincia a intravedere la realizzazione di uno dei sogni di Venter: costruire batteri salva-ambiente con un Dna programmato per produrre biocarburanti o per pulire acque e terreni contami-nati. In futuro si potranno creare nuove forme di vita capaci di produrre farmaci o di aiutarci contro l’inquinamento, per esempio batteri mangia-petrolio. “Ecco l’inizio della ‘vita artificiale’. Costruita la prima cellula”, Corriere della Sera, 20.05.2010
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
“Nell’età degli imperi, la politica e l’economia si erano fuse. La rivalità politica internazionale si modellava sulla crescita e sulla competizione economica,…le “frontiere naturali” della Standard Oil, della Deutsche Bank o della De Beers Diamond Corporation erano i limiti estremi del globo o piuttosto i limiti della loro capacità di espansione”.
E. J. Hobsbawn, Il secolo
breve
I motivi di crisi e i processi di ristrutturazione produttiva dell’economia capitalista favorirono, fra i due secoli, l’acuirsi degli antagonismi e delle conflittualità fra gli stati europei preparando il contesto del primo confitto mondiale. Discutete la tesi dello storico inglese.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Diventare adulti significa emanciparsi dalla tutela e dalla guida dei genitori, acquisire autonomia dalla famiglia, definire il proprio ruolo nella società e assumersene le responsabilità connesse. Rifletti su come famiglia, scuola e società possano oggi contribuire o ostacolare questo processo.
Istituto Tecnico Commerciale “Vittorio Veneto – Salvemini”
Indirizzo Sistemi Informativi Aziendali Anno scolastico 2017/18
Seconda prova d’esame di INFORMATICA SIMULAZIONE N. 1
Classe 5a Sez. A SIA
Studente_________________ Latina, __________________ Parte teorica
Dopo aver chiarito il ruolo chiave che hanno delle informazioni nella gestione dell’azienda, illustra le tipiche attività di un sistema informativo aziendale. Soffermati poi sul significato del termine “ridondanza” e di come questa viene limitata da un corretto uso dei database. Parte pratica
Una società di vendite On Line distribuisce registrazioni musicali, rivolgendosi ad appassionati di vari generi musicali. Sapendo che:
- Le registrazioni possono presentarsi su supporti diversi: CD, DVD, Vinile, Digitale ed essere vendute secondo i seguenti formati: Singola Traccia, Album, Cofanetto; - Sono inviate a clienti, su ordinazione, che si sono precedentemente registrati sul sito
A) Tenendo conto delle esigenze che si desumono dalle interrogazioni proposte, definire e documentare adeguatamente la struttura della corrispondente base di dati, producendo il modello concettuale (E/R) e derivando poi le tabelle (modello logico). B) Proporre mediante, l’uso del linguaggio SQL, almeno tre tra le seguenti interrogazioni:
- Elenco con Nome, Cognome e Telefono ed Indirizzo e-mail dei soli clienti di genere femminile residenti nel Molise - Titolo della Registrazione, Nome dell’Artista, Tipo (Singola Traccia / Album / Cofanetto) delle sole registrazioni in Vinile - Elenco degli ordini con Data ordine, Nome e Cognome Cliente, Codice Cliente, Titolo, Artista e Prezzo delle registrazioni ordinate da un cliente identificato attraverso uno specifico Codice Cliente - Numero complessivo delle registrazioni in catalogo, nel solo formato Album, di uno specifico genere musicale.
D) Descrivere le caratteristiche del software che si intende utilizzare per la realizzazione della base di dati I dati mancanti possono essere opportunamente scelti dal candidato Durata massima della prova: 6 ore. E’ consentito l’uso della calcolatrice e di un manuale tecnico non commentato. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Spazio da utilizzare per lo svolgimento; se necessario usare fogli aggiuntivi.
TABELLA CAMPO CHIAVE
(PK/FK)
FORMATO DIMENSIONE
Istituto Tecnico Commerciale “Vittorio Veneto – Salvemini”
Indirizzo Sistemi Informativi Aziendali Anno scolastico 2017/18
Seconda prova d’esame di INFORMATICA SIMULAZIONE N. 2
Classe 5a Sez. A SIA Studente______________ Latina___________ Parte teorica
Il candidato illustri la filosofia progettuale ed i principali moduli dei sistemi ERP, approfondendo in particolare un modulo di sua conoscenza, anche evidenziandone le funzionalità, il campo di applicazione, l’integrazione con gli altri moduli. Parte pratica
Un’agenzia immobiliare di Roma vuole incrementare la sua attività al fine di offrire case in affitto per brevi periodi. Tali servizi sono richiesti in tutti i momenti dell’anno, anche per la presenza di eventi internazionali che richiamano molti turisti che non trovano accoglienza nelle strutture alberghiere. L’agenzia vuole realizzare un sistema, accessibile anche dal proprio sito web, che renda visibili le offerte di affitto di appartamenti di proprietari privati, consentendo al tempo stesso le prenotazioni. Degli appartamenti è importante registrare le loro caratteristiche generali e i dettagli rilevanti per le offerte. Dei proprietari degli appartamenti sono indispensabili i dati anagrafici e di residenza, i riferimenti di contatto (e-mail, telefono) e le coordinate bancarie IBAN. I clienti interessati all’affitto degli appartamenti devono registrarsi con nome utente e password: di loro occorrono i dati anagrafici e di residenza, oltre ai dati di contatto. La disponibilità degli appartamenti è registrata per il mese corrente e per i sei mesi successivi. Le prenotazioni possono avvenire per i giorni che risultano disponibili e devono essere confermate entro tre giorni mediante il versamento di una quota pari al 40% del costo di affitto dovuto, altrimenti l’appartamento ritorna disponibile. Dopo aver proceduto all’analisi concettuale e logica dei dati, il candidato indichi le istruzioni per ottenere, dal Data Base, le seguenti informazioni: − le caratteristiche generali di un appartamento, dato il suo codice; − l’elenco degli appartamenti che si trovano in un determinato quartiere; − l’elenco degli appartamenti che offrono un numero di posti letto non inferiore ad un valore indicato; − il numero totale di appartamenti offerti dall’agenzia, indipendentemente dalle loro caratteristiche; − il costo totale di affitto per ogni prenotazione, in relazione al numero di giorni richiesti. Il candidato esponga poi un esempio del codice necessario per la realizzazione della pagina web di presentazione di un generico appartamento, in HTML o in altro linguaggio di sua conoscenza. Il candidato può formulare opportune ipotesi per completare quanto ritenga necessario specificare ulteriormente. Durata massima della prova: 6 ore.
E’ consentito l’uso della calcolatrice e di un manuale tecnico non commentato. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Spazio da utilizzare per lo svolgimento; se necessario usare fogli aggiuntivi.
TABELLA CAMPO CHIAVE
(PK/FK)
FORMATO DIMENSIONE
Istituto Tecnico Statale
“Vittorio Veneto – Salvemini”
Latina
1a Simulazione Terza prova
Esame di Stato A.S. 2017-2018
Classe 5a ________
Latina, 16/04/18
Candidato _____________________________
TERZA PROVA SCRITTA
RIASSUNTO DELLE VALUTAZIONI PER DISCIPLINA E VALUTAZIONE COMPLESSIVA
Materia Valutazione in 15mi
DIRITTO
MATEMATICA
ECONOMIA
AZIENDALE
INGLESE
La media è arrotondata all’intero successivo se il decimale è uguale o supera il numero 5
Voto attribuito in 15 mi
Durata della prova: ore 2
Materie coinvolte: Diritto, matematica, economia aziendale, inglese
Tipologia della prova: Tipologia B - Quesiti a risposta singola.
E’ consentito il solo uso del Codice Civile non commentato, del dizionario di Inglese monolingue o bilingue e della calcolatrice.
DIRITTO
1) GLI ORGANI DEL GOVERNO
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) LA CITTADINANZA
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3) RUOLO DEL PARLAMENTO E BICAMERALISMO
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
MATEMATICA
1) A CHE SERVE CALCOLARE IL VALORE DEL DETERMINANTE HESSIANO?
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) DATA LA FUNZIONE: f(x,y)= x^2+y^2 – x – 5 DETERMINA I PUNTI ESTREMI
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3) ENUNCIA IL TEOREMA DI SCHWARZ. FAI UN ESEMPIO
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
__________________________________________
ECONOMIA AZIENDALE
1) QUALI SONO LE DIFFERENZE ESISTENTI TRA ROI, ROE E ROS
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) COSA ESPRIMONO I PUNTI A2 E B11 DEL CONTO ECONOMICO? FAI OPPORTUNI ESEMPI E CALCOLI
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3) COME E’ COMPOSTO IL PATRIMONIO NETTO ? INDIVIDUA LE NORME DI
LEGGE, LADDOVE INDISPENSABILE
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Inglese
1 Explain the main reasons for International trade.
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2 Tell about the main international organizations
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3 Documents used when exporting inside and outside the EU
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Istituto Tecnico Statale
“Vittorio Veneto – Salvemini”
Latina
2a Simulazione Terza prova
Esame di Stato A.S. 2017-2018
Classe 5a A sia
Latina, 14/05/18
Candidato _____________________________
TERZA PROVA SCRITTA
RIASSUNTO DELLE VALUTAZIONI PER DISCIPLINA E VALUTAZIONE COMPLESSIVA
Materia Valutazione in 15mi
DIRITTO
MATEMATICA
ECONOMIA
AZIENDALE
INGLESE
La media è arrotondata all’intero successivo se il decimale è uguale o supera il numero 5
Voto attribuito in 15 mi
Durata della prova: ore 2
Materie coinvolte: Diritto, matematica, economia aziendale, inglese
Tipologia della prova: Tipologia B - Quesiti a risposta singola.
E’ consentito il solo uso del Codice Civile non commentato, del dizionario di Inglese monolingue o
bilingue e della calcolatrice
DIRITTO
4) IL TERRITORIO, LA EXTRATERRITORIALITA’ E L’IMMUNITA’
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
5) IL PROCEDIMENTO DI REVISIONE COSTITUZIONALE - IL REFERENDUM COSTITUZIONALE ED ABROGATIVA
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
6) DURATA IN CARICA DEL GOVERNO E LE CRISI DI GOVERNO
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________
______
ALUNNO/A_____________________________________________ matematica 5° A sia
1) Le fasi della ricerca operativa.
___________________________________________________________
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____________________________________________
2) Un’azienda dolciaria per la produzione di panettoni, sostiene i seguenti costi: €
2.500 settimanali;
€ 0,35 d’ingredienti per ogni panettone; € 1,5 di costo per la lavorazione di ogni
panettone;
0,02% del quadrato della quantità prodotta, in spese di pubblicità.
Rivende ogni panettone a € 4,60. Determinare la quantità da produrre per non
essere in perdita e la quantità per ottenere il massimo guadagno. Nelle seguenti
ipotesi: a) L’azienda può produrre 7.000 panettoni; b) l’azienda può produrre
6.500 panettoni. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3) Il costo totale relativo alla produzione di un bene è espresso dalla seguente
funzione:
C(X)=4500+35X+0,05X. Determina il costo unitario minimo, l’importo di tale
costo nell’ipotesi a) massima capacità produttiva illimitata; b) m.c.p. = 225. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
ECONOMIA AZIENDALE
1) descrivi uno dei 4 modi di acquisizione delle Immobilizzazioni e tratta l'aspetto giuridico e contabile (P. D.)
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) parla dell'art 2426 (1°2°3° comma) del codice civile sulle Immobilizzazioni materiali ed immateriali
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3) con opportuni esempi, spiega la differenza tra apertura di Credito per cassa e apertura di Credito per firma
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Inglese 1 Tell about the main function of the banks of England
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2 Different types of banks
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3 Credit/debit/switch cards
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
* Il voto assegnato alla prova è calcolato dividendo la sommatoria dei totali dei punteggi attribuiti a ciascun quesito (sulla base degli indicatori stabiliti) per 12 (numero dei quesiti). In presenza di valori decimali il voto è arrotondato per eccesso se il decimale è uguale o superiore a cinque, per difetto in caso contrario. Punteggio max 15/15 - Sufficienza 10/15 Latina, ______________ Voto attribuito a maggioranza all'unanimità ______ /15mi
I Commissari ____________________ ____________________ ____________________ Il Presidente
____________________ ____________________ ____________________ ____________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Punti materia 1 materia 2 materia 3 materia 4
CONOSCENZA DEGLI
ARGOMENTI max p. 6
Completa e approfondita 6
Completa con qualche imprecisione 5
Corretta, ma limitata 4
Superficiale e frammentaria 3
Scarsa e confusa 2
Non risponde 1
COMPETENZA
LINGUISTICO
ESPRESSIVA max p. 4
Linguaggio specifico, corretto e con varietà
lessicale
4
Linguaggio scorrevole e corretto 3
Linguaggio non sempre chiaro e appropriato 2
Linguaggio confuso e scorretto 1
Non risponde 0
CAPACITA' DI ANALISI
E SINTESI max p. 3
Analisi e sintesi coerenti e autonome 3
Analisi e sintesi parziali e imprecise 2
Gravi difficoltà nell'effettuare analisi e sintesi
corrette
1
Non risponde 0
COMPETENZA A
RIELABORARE
INFORMAZIONI max p. 2
Sa organizzare dati e informazioni in modo corretto 2
Sa organizzare dati e informazioni con qualche
difficoltà
1
Non risponde 0
CANDIDATO _________________________________ Totali *
Sommatoria punteggi Σ
Σ : 12
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA - ITALIANO
Candidato___________________________________ Classe ______________
Voto attribuito a maggioranza all'unanimità ______ /15mi
INDICATORI DESCRITTORI 15/15 10/10
Tipologie A B C D
Correttezza ortografica, morfosintattica e lessicale
Utilizza il linguaggio in modo appropriato, corretto e fluido 5 3,5
Esposizione corretta, lessico adeguato 4 2,5
Esposizione e lessico sostanzialmente adeguati 3 2
Presenta errori di ortografia e sintassi non gravi, lessico sufficiente 2 1
Presenta errori ripetuti di ortografia, di sintassi gravi e/o lessico ristretto 1 0,5
Tip
olo
gia
A
Conoscenza e individuazione della natura del testo e delle sue strutture formali
Esauriente 4 2,5
Con alcune lacune e imprecisioni 3 2
Diverse lacune e imprecisioni 2 1,5
Incompleta 1 0,5
Tip
olo
gia
B
S
ag
gio
bre
ve
art
ico
lo d
i gio
rna
le
Struttura e coerenza dell’argomentazione
Imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la redazione del saggio breve / articolo di giornale
4 2,5
Si serve sufficientemente degli elementi per la redazione di un saggio breve/ articolo di giornale
3 2
Non sempre si attiene alle modalità di scrittura 2 1,5
Non si attiene alle modalità di scrittura 1 0,5
Tip
olo
gia
C
/D
Te
ma
sto
rico
-
Te
ma
di o
rdin
e
ge
ne
rale
Conoscenza degli eventi storici Conoscenza dei temi legati al corrente dibattito culturale
Sviluppa esaurientemente tutti i punti (con ricchezza di notizie storiche) 4 2,5
Sviluppa sufficientemente tutti i punti anche se in modo generico 3 2
Alcune parti del tema sono fuori traccia e/o non sono state sviluppate o trattate soltanto con conoscenze sommarie
2 1,5
Scarsa conoscenza dell’argomento 1 0,5
Tip
olo
gia
A
Interpretazione critica con argomentazione
Presente e riconoscibile 3 2
Riconoscibile 2 1
Poco riconoscibile 1 0,5
Tip
olo
gia
B
S
ag
gio
bre
ve
art
ico
lo d
i g
iorn
ale
Organizzazione sintetica ed efficacia argomentativa
Presenta i dati in modo coerente, ne fornisce un’analisi sensata e li dispone organicamente
3 2
Dispone i dati in modo organico e riesce ad argomentare sulle problematiche proposte
2 1
Argomenta solo su alcuni aspetti delle problematiche proposte 1 0,5
Tip
olo
gia
C
e D
Organizzazione della struttura del tema
Il tema è organicamente strutturato 3 2
Il tema è sufficientemente strutturato 2 1
Il tema presenta una struttura disorganica 1 0,5
Tipologie A B C D
Capacità di approfondimento riflessione e sintesi
Rielaborazione e interpretazione autonoma e originale. Buona/ottima capacità di approfondimento
3 2
Rielaborazione e interpretazione soddisfacente 2 1
Difficoltà diffuse ad operare sintesi, analisi e a formulare riflessioni autonome e originali.
1 0,5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA PER ALUNNI D.S.A.
PADRONANZA
DELLA LINGUA
ITALIANA
Correttezza ortografica
Correttezza morfosintattica
Punteggiatura
Non valutato Non
valutato
Lessico e stile
(proprietà e ricchezza lessicale)
Semplicità (lessico
limitato ma corretto) 2
COMPETENZA
ESPOSITIVA
Caratteristiche del contenuto
ricchezza di informazioni / contenuti
comprensione del testo / capacità di
argomentazione
scarsa 1
parziale 2
sufficiente 3
discreta 4
adeguata 5
COMPETENZA
ORGANIZZATIVA
Coerenza e organicità del discorso
Articolazione chiara e ordinata del
testo
Collegamento ed equilibrio tra le
parti
assenza di coerenza
collegamento tra le
parti
0
scarsa coerenza e
frammentarietà 1
sufficiente coerenza
e organicità 2
discreta coerenza e
organicità 3
apprezzabile coerenza 4
PERTINENZA
Adeguatezza alla traccia
Aderenza alla richiesta
inadeguata 0
parzialmente
adeguata 1
adeguata 2
CREATIVITA'
Rielaborazione personale e critica
Originalità
non significativa 0
parzialmente
significativa 1
significativa 2
Voto attribuito a maggioranza all'unanimità ______ /15mi
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
INFORMATICA
Candidato_________________________________ Classe ______________
Conoscenza dei contenuti
Max p. 6
Completa coerente e approfondita 6
Completa e coerente 5
Corretta, essenziale 4
Superficiale, frammentaria 3
Insufficiente e a tratti confusa 2
Scarsa e confusa 1
Non conosce i contenuti 0
Competenza linguistica
Max p. 4
Linguaggio appropriato, preciso e corretto nei termini 4
Linguaggio appropriato e sostanzialmente corretto 3
Linguaggio tecnicamente non appropriato ma efficace 2
Linguaggio confuso e tecnicamente non appropriato 1
Linguaggio non pertinente con la disciplina 0
Capacità di analisi e sintesi
Max p. 3
Sa effettuare analisi personali e sintesi coerenti 3
Sa effettuare analisi e sintesi, talvolta parziali ed imprecise 2
Sa effettuare, ma solo a tratti, analisi e sintesi corrette 1
Non sa orientarsi nel problema proposto 0
Competenza a rielaborare
dati e informazioni
Max p. 2
Sa organizzare dati ed informazioni in modo corretto 2
Sa organizzare dati e informazioni con qualche difficoltà 1
Gravi difficoltà nell’organizzare dati e informazioni 0
L’area che rappresenta la sufficienza è evidenziata in grigio
Prova giudicata sufficiente = 10/15. Massimo punteggio prova = 15/15
Voto attribuito a maggioranza all'unanimità ______ /15mi
Latina, ____________
I Commissari Il Presidente
____________________ ____________________ ____________________
____________________ ____________________
____________________ ____________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA PER ALUNNI D.S.A.
INFORMATICA
Candidato_________________________________ Classe ______________
Conoscenza dei contenuti
Max p. 8
Completa coerente e approfondita 8
Completa e coerente 7
Corretta, essenziale 6
Superficiale, frammentaria 5
Insufficiente, pur rilevandosi alcuni contenuti coerenti 4
Complessivamente insufficiente 3
Scarsa conoscenza dei contenuti 2
Quasi del tutto assente la conoscenza dei contenuti 1
Capacità di analisi e sintesi
Max p. 4
Sa effettuare analisi personali e coerenti, sintesi efficaci 4
Sa effettuare analisi e sintesi efficaci, talvolta parziali 3
Sa effettuare, ma solo a tratti, analisi e sintesi corrette 2
Difficoltà diffuse nell’effettuare analisi e sintesi corrette 1
Non sa orientarsi nel problema proposto 0
Competenza a rielaborare
dati e informazioni
Max p. 3
Organizza e rielabora dati e informazioni in modo coerente ed
efficace
3
Sa organizzare e rielaborare dati e informazioni per buona parte
del tema proposto
2
Sa organizzare efficacemente dati e informazioni solo su una
parte significativa del tema proposto
1
Non sa organizzare dati e informazioni in modo corretto 0
L’area che rappresenta la sufficienza è evidenziata in grigio
Prova giudicata sufficiente = 10/15. Massimo punteggio prova = 15/15
Voto attribuito a maggioranza all'unanimità ______ /15mi
Latina, ____________
I Commissari Il Presidente
____________________ ____________________ ____________________
____________________ ____________________
____________________ ____________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO – Max 30 punti
Candidato_________________________________ Classe ______________
Descrittori Indicatori Misurazione e
valutazione
Punti
Conoscenza degli
argomenti
Max punti 12
Ampia ed approfondita 12
…….
Completa e approfondita 11
Completa ma non approfondita 10
Completa con qualche imprecisione 9
Corretta ed essenziale 8
Adeguata 7
Incompleta 6
Superficiale 5
Inadeguata e incompleta 4
Superficiale e frammentaria 3
Scarsa e confusa 2
Non conosce gli argomenti 1
Competenza
linguistica
Max punti 9
Esposizione fluida e approfondita 9
…….
Esposizione appropriata e corretta 8
Esposizione scorrevole 7
Esposizione adeguata 6
Esposizione non sempre chiara e corretta 5
Inadeguata e imprecisa 4
Esposizione confusa e scorretta 3
Esposizione completamente scorretta e imprecisa 2
Non conosce gli argomenti 1
Capacità di analisi e di
sintesi
Max punti 5
Sa effettuare analisi e sintesi coerenti ed autonome 5
…….
Sa effettuare analisi e sintesi anche se con qualche imprecisione 4
Sa effettuare analisi e sintesi, sebbene talvolta parziali 3
Effettua analisi e sintesi non sempre corrette 2
Non sa effettuare analisi e sintesi corrette 1
Competenza a
rielaborare dati e
informazioni
Max punti 4
Ha competenze rielaborative buone e creative 4
……. Sa organizzare dati ed informazioni in modo semplice 3
Sa organizzare dati ed informazioni con difficoltà 2
Non sa organizzare dati ed informazioni 1
Voto in 30mi _________
Unanimità
Maggioranza
Latina, ________ I Commissari Il Presidente
______________________ ______________________ ___________________
_____________________ ______________________
SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
Livelli Area linguistico - umanistica Area tecnico – professionale
Ottimo / Buono 0 % 0 %
Discreto 15 % 15 %
Sufficiente 80 % 80 %
Insufficiente 5 % 5 %
ELENCO DEGLI EVENTUALI ALLEGATI
1 Relazioni in busta chiusa alunni con P.D.P.
2
3
4
5
6
7
8
Il presente documento sarà acquisito all’albo dell’Istituto e consegnato in copia a ciascun candidato
Il consiglio di classe
N. DISCIPLINA DOCENTE FIRMA
1 Lettere / Storia Prof.ssa Martorana Francesca firma in originale
2 Lingua Inglese Prof.ssa Avvisati Daniela firma in originale
3 Matematica Prof. D’Agostino Gennaro firma in originale
4 Economia Aziendale Prof. Simionati Roberto firma in originale
5 Diritto / Economia Prof. Sanchioni Fabrizio firma in originale
6 Informatica Prof. Incollingo Paolo firma in originale
7 Laboratorio
Informatica
Prof.ssa Di Giacomo Amalia firma in originale
8 Educazione Fisica Prof. Saputo Remo firma in originale
9 Religione Prof.ssa Apicella Annalisa firma in originale
Firma degli Studenti Rappresentanti di Classe firme in originale
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott. Maurizio Trani
firma in originale
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Data 02 maggio 2018