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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “F. ALBERT”
Via Tesso, 7 - 10074 LANZO TORINESE (TO)
Tel. 0123/29191 – Fax 0123/28601 e-mail [email protected]
web: http://www.istituto-albert.it C.F. 92028700018
Esame di Stato
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno scolastico 2015/16
Liceo ECONOMICO - SOCIALE
Classe V AES
RELAZIONE INTRODUTTIVA
Nell’anno scolastico 2011/12 la classe prima A indirizzo economico sociale era formata da 22 allie-
vi (8 maschi e 14 femmine). Per tutto il quinquennio la classe ha proseguito il normale corso di stu-
di come si evince dagli schemi descrittivi delle pagine successive.
Nell’ultimo biennio alla classe, che quest’anno risulta composta da 21 allievi, si sono aggiunte due
allieve una in classe IV ed una in V, le quali si sono inseriti senza problemi nel contesto classe.
Per quanto riguarda la continuità didattica nel triennio il corpo docenti è stato stabile nelle discipli-
ne lingua italiana, inglese, filosofia, diritto, matematica e religione, nelle altre si sono avuti cam-
biamenti soprattutto nelle discipline: lingua francese, e storia dell’arte.
La classe fin dalla terza ha manifestato una discreta coesione interna e una partecipazione non sem-
pre continua alle attività didattiche, sebbene più attiva rispetto a temi di attualità. Nello specifico
emerge la qualità di studenti spesso curiosi e interessati, anche se non motivati alla tradizionale di-
sciplina dello studio. Infatti l'applicazione nello stesso ha evidenziato un approccio incerto e discon-
tinuo e ciò, per una parte della classe, ha compromesso la costruzione di una conoscenza solida e
articolata e l'affinamento del personale metodo di studio. Inoltre, nella seconda parte dell'anno in
corso,alcuni studenti hanno dimostrato un comportamento non sempre responsabile rispetto ai dove-
ri scolastici, attraverso una frequenza discontinua, che spesso si è configurata come tendenza a sot-
trarsi alle verifiche programmate o a rinviare il momento della valutazione, e scarso impegno nello
studio. Questi atteggiamenti e una scarsa attenzione alle lezioni hanno reso più faticoso e talvolta
poco produttivo il percorso scolastico. Nonostante tale situazione, nel complesso la classe ha mani-
festato interesse alle attività di ricerca realizzate e in queste ha espresso doti di creatività. In alcuni
contesti, scolastici e non, gli studenti hanno dimostrato un atteggiamento positivo e favorevole
all'integrazione, all'inclusione e al dialogo e una partecipazione viva a quanto proposto, ma non
sempre accompagnata da un successivo approfondimento.
Per quanto riguarda le competenze, la classe ha raggiunto un livello non del tutto adeguato a quelle
che risultano essere le potenzialità presenti nel gruppo, per alcuni studenti sussistono ancora fragili-
tà, per altri si può riscontrare una discreta solidità nell'applicazione delle competenze stesse. In me-
rito alle conoscenze, il livello conseguito nel complesso è parzialmente accettabile, è possibile sud-
dividere la classe in fasce di vario livello : un ristretto gruppo di allievi si è distinto per impegno e
desiderio di migliorare il proprio grado di apprendimento, dimostrando capacità e una certa attitudi-
ne allo studio, supportata da una metodologia di lavoro efficace. Ciò ha portato questi allievi ad ot-
tenere risultati buoni o ottimi per quasi tutte le discipline. Un secondo gruppo di allievi, pur avendo
una situazione di partenza lacunosa, che ha causato difficoltà in alcune discipline, è riuscito, lavo-
rando con assiduità ed impegno, a raggiungere risultati sufficienti o discreti nelle varie discipline.
Infine vi è un gruppo di allievi che pur possedendo capacità adeguate ha mostrato un impegno poco
costante nello studio e selettivo, non sfruttando a pieno le possibilità effettive, fattore che ha pena-
lizzato l’andamento didattico e in alcune discipline ha prodotto, in molte occasioni, risultati insod-
disfacenti.
Si rimanda alle tabelle successive, per meglio comprendere il cammino storico della classe, e alle
relazioni dei diversi docenti per inquadrare disciplina per disciplina i caratteri della classe.
STORIA DELLA CLASSE
INSEGNANTI
Classe
Materia
3° anno
4° anno
5° anno
L. L. ITALIANA MEI MEI MEI
L. INGLESE BRUNA BRUNA BRUNA
L. FRANCESE
CASALE (supplente di
Valfrè)
CARROZZO (supplen-
te di Valfrè) / VAL-
FRE'
VALFRE’
STORIA MEI MEI MEI
DIRITTO EC. POLIT.
MANGANARO MANGANARO MANGANARO
FILOSOFIA TORRERO TORRERO TORRERO
SCIENZE UMANE DEMITRI TORRERO TORRERO
MATEM. ED INFOR. LAGADARI LAGADARI LAGADARI
FISICA
COTTINI LAGADARI LAGADARI
STORIA DELL'ARTE GRILLO
CARELLA (supplente
di Ghedini)
CAVALLOTTI
SC. MOT. SPORT. PERUCCA PERUCCA MARCHIONATTI
RELIGIONE MORELLA MORELLA MORELLA
SOSTEGNO GALLARDO GALLARDO GALLARDO
STUDENTI
Classe
Inizio anno Fine anno
Da classe
precedente Ripetenti Totale
Promossi Non
promossi Ritirati
Con debito Senza
debito
3° 20 0 20 13 7 0 0)
4° 20 1 21 12 8 1 1 (non scruti-
nato)
5° 20
1 allieva
integrata
21 - - - 0
CREDITO SCOLASTICO
ALUNNI A.S. 2012/13 A.S. 2013/14 TOTALE
APRILE ALESSANDRA 5 5 10
BALLESIO SERENA 5 5 10
BERTOLDO ELEONORA 6 5 11
CALA’ LESINA SAMUELE 4 4 8
CARRU’ FRANCESCA 6 5 11
CASASSA VIGNA ELISABETTA 6 6 12
COLETTI GRANGIA MIRIANA 4 4 8
DISPERSO FRANCESCO 5 6 11
EL OUADIH MOHAMED 5 4 9
FIAMINGO NICOLETTA 6 5 11
GIACOMON DAVIDE 6 5 11
GILETTI CHIARA 7 7 14
LOMBARDI ALBA 5 4 9
LOMBARDO ELISA 7 7 14
MOSCA GIULIA 5 4 9
NICOLA LUCA 5 4 9
PASTORE LUCA 5 4 9
PERGA NOEMI 5 5 10
RUSU SIMONA 5 6 11
TATOLI VALERIA 6 5 11
USAI GIULIA 6 6 12
ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE CON LA
CLASSE NEL 2015/16
OBIETTIVI COMUNI A TUTTE LE AREE DISCIPLINARI
Ampliamento delle conoscenze in un’ottica interdisciplinare in vista dell’esame di Stato
Sviluppo di un corretto metodo di lavoro e della capacità di condurre una ricerca
Consolidamento e ampliamento della capacità comunicativa sotto i seguenti aspetti:
- Comprensione dei messaggi ricevuti nei vari codici in cui si esprimono e nelle compo-
nenti specifiche di sottocodice
- Produzione di atti comunicativi linguistici efficaci e corretti sia orali che scritti tanto in
italiano quanto nelle lingue straniere studiate dimostrando l’acquisizione di un lessico
sempre più ampio e preciso, adeguato alla complessità dei contenuti appresi
- Sviluppo dello spirito critico e della capacità di ragionamento da applicare nei confronti
dei messaggi provenienti dalle fonti più disparate, ivi compresi i mezzi di comunicazio-
ne di massa
- Apertura verso gli stimoli esterni e disponibilità alla valorizzazione dei contributi che
provengono dal contesto socioculturale
- Maturazione della disponibilità al dialogo, alla discussione e al rispetto delle idee altrui
- Sviluppo della capacità di autovalutazione
METODI E STRUMENTI COMUNI
Esposizione che inquadra temi e strumenti delle unità didattiche tramite la lezione frontale
Discussioni e confronti anche su temi di attualità
Verifiche orali e scritte
Esercitazione a casa, in classe o nel laboratorio informatico per la produzione di testi o ricerche
anche tramite internet
Consultazione di testi o riviste in biblioteca
Proiezione di film o documentari in videocassetta, spettacoli teatrali
CLIL
Sulla base di quanto previsto dal DPR 89 del 15 marzo 2010 e dalla nota MIUR n. 4969 del
25/7/2014, in assenza di docenti dotati di riconosciuta certificazione linguistica la classe nell’anno
scolastico 2014/15 ha effettuato una unità didattica di scienze umane con la seguente modalità:
1) lettura parziale del docente di scienze umane del saggio di S. P. Huntington, The clash of ci-
vilizations?, in lingua inglese;
2) comprensione del testo;
ATTIVITA' INTERDISCIPLINARI
Stage di giorni 3 presso il Cottolengo Torino sul tema “rapporti tra le religioni”.
Quotidiano in classe
PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ CULTURALI, SPORTIVE, RICREATIVE
Spettacolo teatrale “Io parlo Italiano”percorso nella storia letteraria dalle origini al Novecento-
Torino Spettacoli- teatro Erba
Corsa campestre
VISITE DI ISTRUZIONE
Visita al museo del mare
Visita ad Expo Milano
Visita Città metropolitana di Torino
Visita Consiglio Regionale
Quattro studentesse hanno partecipato all'iniziativa “Treno della memoria”.
TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Disciplina Ore annuali previste Ore annuali svolte
L. L. ITALIANA 132 122
L. INGLESE 99 86
L. FRANCESE 99 88
STORIA 66 60
DIRITTO ED EC. POLIT. 99 75
FILOSOFIA 66 64
SCIENZE UMANE 99 59
MATEM. ED INFOR. 99 93
FISICA 66 62
STORIA DELL'ARTE 66 54
SC. MOT. SPORT. 66 64
RELIGIONE 33 32
VERIFICHE E VALUTAZIONE
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE DURANTE L’ANNO PER TI-
POLOGIA
MATERIA N° verifiche
orali
N° verifiche
scritte
N° verifiche
pratiche Tipologie di prova usate
L. L. ITALIANA 5 8
Tutte le tipologie dell'Esame di
Stato.prove strutturate e semistrut-
turate.Analisi del testo.Trattazione
sint. Tema e saggio breve
Interrogazione breve e lunga.
L. INGLESE 4 5 Interrogazioni orali.
Tipologia B per gli scritti.
L. FRANCESE 5 6
Quesiti a risposta chiusa e aperta.
Colloquio. Ricerche. Riassunti
Esercizi
STORIA 3 3
Interrogazione breve e lunga.
Quesiti a risposta aperta. Prove
strutturate e semistrutturate. Tema
Relazioni
DIRITTO ED ECO-
NOMIA POLITICA 5 6
Tema. Quesiti a risposta aperta.
Interrogazione.
FILOSOFIA 4 1 Interrogazione.
Quesiti a risposta aperta.
SCIENZE UMANE 4 2 Produzione scritta.
Quesiti a risposta aperta.
MATEM. ED INFOR. 4 5 Colloquio orale. Esercizi.
Quesiti a risposta aperta.
FISICA 5 Colloquio orale. Prove semistruttu-
rate. Quesiti a risposta aperta.
STORIA DELL'ARTE 4 3 Interrogazione. Relazione orale.
Quesiti a risposta aperta e chiusa.
SC. MOT. SPORT. 5 5
Prove strutturate, semistrutturate, a
risposta multipla, a risposta aperta,
test motori, combinazione di eser-
cizi individuali.
CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE
- Quantità e qualità delle conoscenze acquisite
- Qualità dell’esposizione sia orale che scritta, con riguardo all’uso del linguaggio specifico di
ogni disciplina
- Grado di sviluppo di competenze e capacità, quali capacità di analisi e sintesi, di operare
collegamenti, di rielaborazione personale.
Il livello di sufficienza è stato concordato nella dimostrazione di una conoscenza generale dei con-
cetti più importanti, insieme ad una capacità di esposizione semplice e sostanzialmente corretta. Si
richiede che l’alunno sia in grado di eseguire compiti semplici e che sappia effettuare, pur con qual-
che difficoltà, operazioni di analisi e di sintesi.
Per la valutazione finale si terrà conto anche dell’impegno dimostrato durante l’anno scolastico e
della partecipazione alle diverse attività didattiche.
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
E' stata svolta una simulazione della prima prova d'esame (traccia allegata) della durata di quattro in
data 20/1/2016
E' stata svolta una simulazione della seconda prova d'esame di Scienze Umane (traccia allegata)
della durata di sei ore in data 21/01/2016.
E’ stata svolta una simulazione di Diritto ed Economia (traccia allegata)della durata di 6 ore in data
6/04/2016
Sono state svolte due simulazioni della terza prova d’esame in data 25 gennaio 2016 e 5 aprile 2016
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE PROVE SCRITTE EFFETTUATE SECONDO LE TIPOLO-
GIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA D’ESAME
Per le verifiche sommative nel corso dell’anno sono state utilizzate prove simili a quelle previste
per il terzo scritto dell’esame nelle seguenti materie:
matematica
inglese
francese
filosofia
storia dell'arte
Scienze Umane
Sono state inoltre sottoposte agli allievi 2 simulazioni della terza prova d’esame vertenti sulle se-
guenti materie:
storia, fisica, francese, Ed. fisica, Filosofia in data 25.gennaio 2016;
scienze umane, inglese, matematica, storia dell’arte in data 5 aprile 2016.
E’ stato consentito l’uso del dizionario bilingue e della calcolatrice scientifica.
Nelle simulazioni della terza prova sono stati proposti quesiti a risposta singola (tipologia B)); per
ciascun quesito è stato indicato un limite di estensione della risposta compreso tra le 10 e le 15 ri-
ghe, a seconda delle domande; il tempo assegnato è stato di 180 minuti, il numero dei quesiti è stato
di 10 per tutte e due le simulazioni.
Le simulazioni non hanno proposto prove integrate fra più materie.
Per la valutazione è stato attribuito un punteggio pari a 15 punti complessivi per ogni disciplina; il
punteggio finale della prova è stato calcolato sulla base della media aritmetica dei risultati raggiunti
in ogni singola disciplina, con arrotondamento per eccesso o per difetto.
Si allegano:
_ Relazioni e programmi disciplinari
Le prove somministrate con le griglie utilizzate per la correzione
I criteri per l’attribuzione del Credito scolastico
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “F. ALBERT”
Via Tesso, 7 - 10074 LANZO TORINESE (TO)
Tel. 0123/29191 – Fax 0123/28601 e-mail [email protected]
web: http://www.istituto-albert.it
C.F. 92028700018
RELAZIONE FINALE della CLASSE V AES
ANNO SCOLASTICO 2015 /2016
DOCENTE………MEI MARIA GABRIELLA……… MATERIA
……ITALIANO………………………
NUMERO DI ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE
PREVISTE 33 66 99 132X 165 188 ALTRO
SVOLTE 122
NUMERO DI PROVE DI VERIFICA SVOLTE NELL’ANNO
0 1 2 3 4 5 6 o più
ORALI X
SCRITTE X
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Interrogazione lunga X Tema X Trattazione sintetica X
Interrogazione breve X Relazione X Recensione X
Prove strutturate o semi-strutturate X Saggio breve X Analisi del testo X
STRATEGIE DI RECUPERO ADOTTATE
IDEI Sportello didattico X
Brevi recuperi di base Recupero curricolare X
OBIETTIVI CONSEGUITI :
CONOSCENZE :
a. Conoscenza delle diverse tipologie testuali, dei generi e degli autori
b. Conoscenza degli strumenti di analisi di un testo in prosa e in poesia
c. Conoscenza dei contenuti della storia letteraria
d. Ampliamento del patrimonio lessicale
COMPETENZE:
a. Utilizzare con padronanza le strutture ortografiche e morfosintattiche della lingua italiana
b. Leggere, comprendere, analizzare e interpretare testi scritti di vario tipo
c. Utilizzare in modo appropriato, chiaro, corretto e coerente la lingua italiana nella comuni-
cazione orale/scritta in relazione ai diversi scopi comunicativi e alle diverse tipologie te-
stuali
d. Accedere al patrimonio culturale e letterario attraverso l’interpretazione e il confronto di te-
sti e autori di epoche diverse
e. Collocare l’esperienza letteraria in un più vasto contesto storico-sociale
f. Collegare tematiche letterarie alla contemporaneità
g. Ricostruire, attraverso le opere di uno o più autori, percorsi che illustrino sviluppi tematici
h. Produrre tipologie diverse di testi orali/scritti appropriati e rispondenti a diversi scopi co-
municativi
e. Elaborare appunti pertinenti e sintesi
f. Esporre con chiarezza e proprietà contenuti disciplinari, commenti ai testi, opinioni perso-
nali
g. Elaborare e argomentare una propria tesi, sviluppando la consapevolezza critica
PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO:
…
Atteggiamento positivo e di collaborazione nei confronti del docente X
Clima sereno tra gli alunni X
Presenza di alunni che esercitano una leadership negativa sull’intera classe
Presenza di un metodo di studio non sempre efficace X
Atteggiamento parzialmente rispettoso delle consegne e dei compiti X
Motivazione allo studio modesta in diversi casi X
Difficoltà relazionali in alcuni casi X
Difficoltà nella riflessione e nella rielaborazione personale da parte di alcuni X
Problemi comportamentali: frequenti assenze X
METODOLOGIE ADOTTATE
Nel percorso di storia letteraria le lezioni sono state introdotte dalla presentazione degli argomenti
da parte dell’insegnante, a cui ha fatto seguito l’analisi dei testi, in linea con la scelta di una meto-
dologia prevalentemente induttiva: dal testo, all’opera, all’autore, al contesto.
La produzione dei testi scritti è stata sempre un’occasione per una riflessione e discussione sugli
elaborati.
Lezione frontale X Lavoro autonomo X Aula Lim X
Lezione partecipata X Aula Video X
Lavori di gruppo X Laboratorio Informatica X
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA:
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI:
- acquisizione delle conoscenze storico-letterarie
- coerenza e coesione del discorso
- proprietà del lessico e della terminologia specifica
- capacità di analisi testuale e di contestualizzazione
- capacità di stabilire collegamenti
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE
a) per tutti i tipi di testo
- pertinenza, ordine, coerenza e proporzione fra le diverse parti del testo
- correttezza formale, proprietà lessicale e terminologica
- rispetto del registro e delle tecniche compositive specifiche ;
b) per l’analisi del testo
- capacità di comprensione e di analisi del contenuto e dei diversi livelli comunicativi del testo
- capacità di collegamento, confronto ed interpretazione dei dati emersi dall’analisi
- capacità di valutazione personale e critica;
c) per il tema e il saggio breve
- aderenza alla traccia
- rispetto delle consegne di tipo comunicativo
- ricchezza, ampiezza e profondità dei riferimenti culturali
- capacità di rielaborazione personale e critica;
d) per l’articolo di giornale
- rispetto delle regole giornalistiche
- efficacia comunicativa del linguaggio.
ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
REALIZZATE
SI/NO INDICARE QUALI
Viaggi d’istruzione SI Treno della memoria ( una parte della
classe) e restituzione dell’ attività a tutta la
classe
Visite guidate Visita all’ EXPO di Milano
Progetti SI Il quotidiano in classe
Stage
Spettacoli teatrali SI 1. Io parlo italiano: percorso nella sto-
ria letteraria dalle origini al Nove-
cento - Torino Spettacoli – Teatro
Erba( tutta la classe)
2. Questa sera si recita a soggetto; Pi-
randello - Teatro Carignano Tori-
no( Partecipazione di qualche alun-
no in orario serale)
GIUDIZIO COMPLESSIVO SULLA CLASSE E SUL LAVORO SVOLTO
Nel complesso il comportamento della classe è stato caratterizzato da un atteggiamento di di-
sponibilità al dialogo educativo e dall’ interesse verso gli argomenti proposti. La maggior
parte degli alunni ha dimostrato attenzione durante le lezioni, anche se una certa superficiali-
tà nell’impegno domestico ha evidenziato uno studio spesso incostante o non adeguato. La co-
noscenza degli argomenti esaminati e la capacità espositiva sono risultate discrete in alcuni
alunni che si sono distinti per i risultati.
In alcuni casi permangono un’ evidente fragilità nelle competenze di base, nella preparazio-
ne, nell’esposizione orale/scritta e nell’uso del linguaggio specifico, nonostante l’impegno degli
alunni e gli interventi di recupero e rinforzo. Purtroppo la frequenza discontinua e lo studio
particolarmente incostante hanno determinato una preparazione assai fragile e hanno pre-
giudicato i risultati di altri.
Lanzo, 13//05/15 L’ insegnante
PROGRAMMA FINALE ISTITUTO F. ALBERT- Lanzo Torinese
Anno scolastico
2015/2016 CLASSE V AES - LICEO ECONOMICO SOCIALE
ITALIANO Insegnante: Maria Gabriella Mei
CONTENUTI
Educazione letteraria
L’età postunitaria: storia, società, cultura, idee
La Scapigliatura: Caratteri generali
Igino Ugo Tarchetti
L’attrazione della morte, da Fosca capp. XV, XXXII, XXXIII
Il Positivismo, il Naturalismo, il Verismo
Luigi Capuana: La poetica del Verismo
Federico De Roberto: la vita, l’ opera, la poetica
I Viceré
Politica, interesse di casta e decadenza biologica della stirpe
Giovanni Verga: la vita, l’ opera, la poetica
Impersonalità e regressione, da L’amante di Gramigna, Prefazione
L’eclisse dell’autore e la regressione
Vita dei campi
Rosso Malpelo
La lupa
Fantasticheria
Il ciclo dei Vinti
I Malavoglia: lettura integrale del romanzo e analisi dei seguenti testi:
I vinti e la fiumana del progresso, Prefazione
Il mondo arcaico e l’irruzione della storia, cap. I
Il vecchio e il giovane: tradizione e rivolta, cap. XI
La conclusione del romanzo: l’addio al mondo pre-moderno, cap.XV
Il Decadentismo: caratteri generali
Gabriele D’Annunzio: la vita, l’ opera, la poetica
Il Piacere
Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti, libro III, cap. II
Una fantasia in bianco maggiore, libro III, cap. III
Laudi- Alcyone:
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
Notturno:
La prosa “notturna”
Giovanni Pascoli: la vita, l’ opera, la poetica
Una poetica decadente - Il fanciullino
Myricae:
X agosto
L’assiuolo
Temporale
Novembre
Il lampo
Poemetti :
Italy
Digitale purpurea
Le avanguardie del primo Novecento: caratteri generali
1 Il Futurismo
2 Filippo Tommaso Marinetti: la vita, l’ opera, la poetica
Manifesto del Futurismo
Manifesto tecnico della letteratura futurista
Bombardamento, da Zang tumb tuuum
La poesia tra le due guerre
Salvatore Quasimodo e l’Ermetismo: la poetica
Ed è subito sera, da Ed è subito sera
Alle fronde dei salici, da Giorno dopo giorno
Umberto Saba: la vita, l’ opera, la poetica
Il Canzoniere:
A mia moglie
Trieste
Città vecchia
Amai
Ulisse
Ernesto:
La confessione alla madre
Giuseppe Ungaretti: la vita, l’ opera, la poetica
L’Allegria:
Il porto sepolto
I fiumi
San Martino del Carso
Veglia
Mattina
Il dolore:
Non gridate più
Eugenio Montale: la vita, l’ opera, la poetica
Ossi di seppia:
Meriggiare pallido e assorto
Non chiederci la parola
Spesso il male di vivere ho incontrato
I limoni
Cigola la carrucola del pozzo
Le occasioni:
La casa dei doganieri
La prosa narrativa e drammatica del primo Novecento
Italo Svevo: la vita, l’ opera, la poetica
La coscienza di Zeno: lettura integrale del romanzo e analisi dei seguenti testi:
La prefazione
La morte dell’antagonista, cap. VII
T1- La morte del padre, cap.VI
Psico-analisi, cap. VIII
La profezia di un’ apocalisse cosmica, cap.VIII
Luigi Pirandello: la vita, l’ opera, la poetica
L’ Umorismo
Un’arte che scompone il reale
Novelle per un anno
Il treno ha fischiato
I romanzi umoristici e le diverse soluzioni alla crisi d’identità: Il fu Mattia Pascal, Quaderni di
Serafino Gubbio operatore, Uno, nessuno e centomila
Il fu Mattia Pascal, lettura integrale del romanzo e analisi dei seguenti passi:
La costruzione della nuova identità e la sua crisi, capp. VII e IX
Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia, capp. XII e XIII
Nessun nome,
da Uno, nessuno e centomila
Il teatro del “grottesco”
Il giuoco delle parti, lettura integrale
Percorso tematico La guerra e la deportazione nella narrativa del secondo Novecento
Cesare Pavese
La casa in collina, lettura integrale del romanzo
Torino sotto le bombe, cap. III
Primo Levi
Se questo è un uomo, lettura integrale del romanzo
Il canto di Ulisse, cap. II
Dante Alighieri - La Divina Commedia: Paradiso
Lettura, analisi e commento dei seguenti canti: I, III, VI, XVII, XXX, XXXIII
Scrittura
Tutte le tipologie testuali previste per l’Esame di Stato:
- Analisi e commento di un testo letterario in prosa o in poesia
- Tema storico- letterario
- Tema argomentativo
- Tema di attualità
- Saggio breve
- Articolo di giornale
- Recensione
- Trattazione sintetica di argomenti
TESTI IN ADOZIONE
IL PIACERE DEI TESTI Voll. 5 - 6
di G. Baldi, S. Giusso - Edizioni Paravia
LABORATORIO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
a cura di Elisabetta Degl’Innocenti - Edizioni Paravia
LA DIVINA COMMEDIA- Dante Alighieri
a cura di A. Marchi – Edizioni Paravia
LANZO TORINESE , 13/05 /2016 L’INSEGNANTE
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “F. ALBERT”
Via Tesso, 7 - 10074 LANZO TORINESE (TO)
Tel. 0123/29191 – Fax 0123/28601 e-mail [email protected]
web: http://www.istituto-albert.it
C.F. 92028700018
RELAZIONE FINALE della CLASSE V… SEZ. AES
ANNO SCOLASTICO …2015 /…2016
DOCENTE………MEI MARIA GABRIELLA……… MATERIA
……STORIA………………………
NUMERO DI ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE
PREVISTE 33 66X 99 132 165 188 ALTRO
SVOLTE 60
NUMERO DI PROVE DI VERIFICA SVOLTE NELL’ANNO
0 1 2 3 4 5 6 o più
ORALI 5
SCRITTE 3
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Interrogazione lunga X Tema X
Interrogazione breve X Relazione X
Prove strutturate o semi-strutturate X
STRATEGIE DI RECUPERO ADOTTATE
IDEI (n° ore ……) Sportello didattico
Brevi recuperi di base Recupero curricolare X
OBIETTIVI CONSEGUITI :
CONOSCENZE :
Conoscenza degli eventi principali della storia dell’Europa e del mondo dal Novecento
all’inizio del XXI secolo
Conoscenza e consapevolezza dei legami di causa ed effetto e della successione temporale
degli eventi
Conoscenza dei diversi aspetti (politici, sociali, economici, religiosi e culturali) di un evento
storico
Conoscenza e uso del linguaggio specifico
COMPETENZE:
collocare gli eventi sulla linea del tempo
ricostruire gli avvenimenti relativi ai principali fatti e periodi storici
distinguere i diversi aspetti (socio-politici, economici, religiosi e culturali) di un evento
storico e individuarne le relazioni
porre in relazione i fenomeni storici con le problematiche letterarie coeve
Saper esporre i contenuti, con ordine, con un linguaggio adeguato e con senso critico
PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO …
Atteggiamento positivo e di collaborazione nei confronti del docente X
Clima sostanzialmente sereno tra gli alunni X
Presenza di alunni che esercitano una leadership positiva sull’intera classe
Presenza di un metodo di studio efficace non in tutti gli alunni X
Atteggiamento parzialmente rispettoso delle consegne e dei compiti X
Scarsa motivazione allo studio da parte di alcuni X
Difficoltà relazionali in alcuni casi X
Abitudine all’attenzione e/o alla riflessione da parte di diversi alunni X
Tendenza alla distrazione in alcuni casi X
Frequenti assenze da parte di numerosi alunni
X
METODOLOGIE ADOTTATE
Lezione frontale X Aula LIM X
Lezione partecipata X Aula video X
Lavori di gruppo X Laboratorio Informatica
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI/ SCRITTE:
Acquisizione delle conoscenze relative agli argomenti studiati
Capacità di esporre i contenuti con coerenza logica e linguaggio appropriato
Capacità di individuare e successivamente stabilire relazioni logiche e confronti fra diverse
realtà storiche
Capacità di critica e di rielaborazione personale
Approccio autonomo e personale alla disciplina
ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
REALIZZATE
SI/NO INDICARE QUALI
Partecipazione ad iniziative sul territo-
rio
Si In occasione della Giornata della Memoria:
incontro con un testimone
dell’ antisemitismo e della deportazione
Spettacoli teatrali Si L’esperienza della deportazione; presso il
salone Lanzo- incontra
Viaggi d’istruzione Si Treno della memoria ( una parte della classe)
e restituzione dell’ attività a tutta la classe
GIUDIZIO COMPLESSIVO SULLA CLASSE E SUL LAVORO SVOLTO
Nel complesso il comportamento degli alunni è stato caratterizzato da un atteggiamento di di-
sponibilità al dialogo educativo e da un discreto interesse verso gli argomenti proposti. La
maggior parte della classe ha dimostrato attenzione durante le lezioni, anche se lo studio è
parso incostante in diversi casi. La conoscenza degli argomenti esaminati e la capacità esposi-
tiva sono risultate discrete in alcuni alunni, nonostante la tendenza ad un certo nozionismo.
Qualche alunno si è particolarmente distinto per la costanza e l’accuratezza nello studio e
per i risultati raggiunti, diversi sono apparsi meno sicuri nella preparazione, nell’esposizione
e nell’uso del linguaggio specifico, pur avendo acquisito le conoscenze dei nuclei essenziali
della disciplina. In alcuni casi lo studio si è dimostrato particolarmente incostante e la prepa-
razione assai fragile.
Lanzo, 13//05/15 L’ insegnante
PROGRAMMA FINALE ISTITUTO F. ALBERT- Lanzo Torinese
Anno scolastico 2015/2016
Classe V AES - LICEO ECONOMICO SOCIALE
Storia
CONTENUTI
1) La società di massa
Caratteri generali
Il dibattito politico e sociale
Il nuovo contesto culturale
2 Le illusioni della “Belle époque”
Nazionalismo, militarismo, razzismo
L’invenzione del complotto ebraico, l’affare Dreyfus e il Sionismo
Potere e seduzione delle masse
Risveglio dei nazionalismi
Verso la prima guerra mondiale
1 L’età giolittiana
Caratteri generali
Il doppio volto di Giolitti
Emigrazione, successi e sconfitte
La cultura italiana
1 La prima guerra mondiale
Cause e inizio della guerra
L’Italia in guerra
La Grande guerra: trincee e tecnologia
Il fronte interno e la mobilitazione totale
Il genocidio degli Armeni
Dalla svolta del 1917 alla conclusione del conflitto
I trattati di pace
La rivoluzione russa
L’impero russo nel XIX secolo
Tre rivoluzioni
La nascita dell’URSS
Lo scontro fra Stalin e Trockij
L’URSS di Stalin
L’arcipelago gulag
6) Il primo dopoguerra
I problemi del dopoguerra
Il disagio sociale
Il biennio rosso
Dittature, democrazie e nazionalismi
Le colonie e i movimenti indipendentisti
L’Italia tra le due guerre: il Fascismo
La crisi del dopoguerra
Il biennio rosso in Italia
La conquista del potere
L’Italia fascista
L’Italia antifascista
La crisi del ’29
Gli “anni ruggenti”
Il “Big Crash”
Roosevelt e il “New Deal”
2 La Germania tra le due guerre: il Nazismo
La Repubblica di Weimar
Dalla crisi economica alla stabilità
La fine della Repubblica di Weimar
Il Nazismo
Il Terzo Reich
Economia e società
Il mondo verso la guerra
Giappone e Cina tra le due guerre
Crisi e tensioni in Europa
La guerra civile in Spagna
La vigilia della guerra mondiale
La seconda guerra mondiale
1939-40: la “guerra lampo”
1941: la guerra mondiale
Il dominio nazista in Europa
I campi della morte: la persecuzione degli Ebrei
1942-43: la svolta
1944-45: la vittoria degli Alleati
Dalla guerra totale ai progetti di pace
La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945
- Le origini della guerra fredda
Il processo di Norimberga
Gli anni difficili del dopoguerra
La divisione del mondo
La propaganda del piano Marshall
La Comunità Europea
La decolonizzazione
Il processo di decolonizzazione
La decolonizzazione in Medio Oriente
L’indipendenza dell’India
La decolonizzazione nel Maghreb
L’apartheid in Sudafrica
La distensione
Il disgelo
La contestazione del Sessantotto
L’Italia repubblicana
L’urgenza della ricostruzione
Dalla monarchia alla repubblica
Il centrismo
Il “miracolo economico”
Il Concilio Vaticano II
16) Il mondo nel terzo dopoguerra- in sintesi
Il crollo del comunismo
La tragedia iugoslava
La polveriera del Medio Oriente
Testo in adozione:
Millennium, Gentile, Ronga, Rossi, vol. 3; Ed. La Scuola
Lanzo, 13/05/2016
L’insegnante
2 ISTIT. DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ F. ALBERT “ - LANZO T.SE
Anno Scolastico 2015-2016
3 Classe: V AES Liceo Economico-Sociale
Materia: Lingua e Letteratura Inglese
Prof.ssa Bruna Silvana
RELAZIONE FINALE
CONSIDERAZIONI GENERALI
La classe, nonostante alcune eccezioni, ha frequentato con regolarità e partecipato con diverso
impegno, costanza e attenzione al dialogo educativo. Nella maggior parte dei casi gli allievi si sono
dimostrati interessati alla materia ma non sempre precisi nel seguire le lezioni e nello svolgere i
lavori assegnati individualmente in classe e a casa. Nel complesso la preparazione della classe è da
considerarsi più che sufficiente.
2 OBIETTIVI
La classe ha, nel complesso, raggiunto gli obiettivi d’apprendimento prefissati, anche se a livelli
differenti. Infatti, gli studenti hanno dimostrato di:
1. aver consolidato e ampliato le competenze comunicative sia orale sia scritte
2. aver arricchito il proprio bagaglio culturale
3. aver raggiunto autonomia nell’uso delle strutture morfo-sintattiche
4. aver compreso in modo globale e analitico diverse tipologie di testi scritti specifici e non
dell’indirizzo, con analisi ed interpretazione a livelli diversi
5. aver appreso i principali aspetti della cultura e della civiltà dei paesi anglofoni.
3 METODOLOGIA
Lo studio della lingua ha avuto come elementi caratterizzanti i vari aspetti legati alle materie
d'indirizzo: le tematiche proposte sono state motivanti per gli studenti, in quanto inerenti sia alla
loro esperienza quotidiana sia alla loro futura vita professionale . Il materiale è stato presentato in
modo da favorire la comprensione di testi autentici, l’acquisizione della micro lingua e la
produzione autonoma. Nella parte del programma dedicata alla letteratura è stata fatta una scelta di
autori per poter effettuare un lavoro di coordinamento con altre materie del curriculum di studio.
4 VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono state eseguite 2 verifiche scritte e 2 orali a tri/pentamestre.
La terza prova è stata valutata seguendo una griglia di valutazione elaborata nel Dipartimento di
Lingue
5 STRUMENTI
Libro di testo : Ballabio – Brunetti – Lynch “ROOTS” ed. Europass
Nei mesi di febbraio, marzo e aprile 2016 gli studenti hanno inoltre potuto usufruire della preziosa
presenza di un Teacher Assistant americano, che li ha fatti conversare in lingua su argomenti di vita
quotidiana.
Prof.ssa Bruna Silvana
Lanzo, 9/ 5 / 2016
ISTIT. DI ISTRUZIONE SUPERIORE "F. ALBERT" - LANZO T.SE
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE: V AES LICEO ECONOMICO-SOCIALE
MATERIA: LINGUA E CIVILTA' INGLESE
PROGRAMMA SVOLTO
PROF.SSA BRUNA SILVANA
The United Kingdom
3 The natural context
-The British Isles: Lands of variety
Great Britain
Ireland
4 The social context
- Population
- Religion
- Multiculturalism
- The British school system
- Aspects of British culture: television and newspapers
music
the Sixties
the Seventies
leisure time and sport
changes in British food culture
ethnic influences and tradition
food on TV
5 The economic context
- An overview of the UK economy
- Economic sectors: services
manufacturing
agriculture and fishing
energy
6 Institutions and history
- Political organization
- The Crown
- Parliament and Government
- A survey of British history
The United States
7 The natural context
3.1.1.1 Lands of harsh contrasts
3.1.1.2 The regions
3.1.1.3 Megalopolis, a very special region
3.1.1.4 Death Valley
8 The social context
- Population
- Religion
- Ellis Island
5.1.1.1 The American education system
Aspects of American culture: art and architecture
literature
music
old and new trends in American cuisine
Social changes in mid 20th century: the Beat generation
ethnic consciousness in the Sixties
1968
9 The economic context
- An overview of the UK economy
- Economic sectors: industries
agriculture
natutal resources
the green economy
services
financial services
the Stock Exchange
the NASDAQ
the Federal Reserve
10 Institutions and history
- Political organization
- Government, President and Congress
- State and local government
- Political parties
- A survey of American history
11 The global context
- The European Union
- EU's activity
- The Institutional triangle
- EU: a common single market
12 Democracy
- What is democracy?
- Key elements of a democratic system
- The documents
- Democracy and the distribution of wealth
Cenni su: George Orwell
W.B. Yeats
The War poets
E. Hemingway
Libro di testo "Roots" ed. Europass. Sono state, inoltre, fornite fotocopie di extracts
da parte dell'insegnante.
Professoressa
Bruna Silvana
Lanzo, 9/5/2016
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“FEDERICO ALBERT”
Relazione didattico- disciplinare A. S. 2015/2016
Classe Va AES Liceo Scienze Umane opzione Economico-sociale
Prof.ssa Manganaro Giuseppina
Testo adottato: Maria Rita Cattani Paravia
La classe ha dimostrato nel corso dell’anno un discreto interesse, verso le attività che sono
state proposte, al quale però non è corrisposto un adeguato impegno. Ciò ha comportato il
raggiungimento di risultati, da parte degli allievi, inferiori alle loro reali potenzialità, pertan-
to, a valutazione molto positive si sono alternate altre negative. Tuttavia all’interno del con-
testo classe vi è un ristretto gruppo di allievi che ha dimostrato maggiore serietà nello studio
e senso di responsabilità nel rispetto delle scadenze, conseguendo nel complesso risultati
soddisfacenti. Un altro gruppo al contrario ha mantenuto sempre un atteggiamento superfi-
ciale e apatico verso qualsiasi tipo di sollecitazione da parte della docente, raggiungendo,
pertanto, risultati appena sufficienti. I risultati raggiunti alla fine dell’anno sarebbero stati
migliori se gli allievi avessero studiato con maggiore continuità, consolidando nel lavoro a
casa, quanto appreso e spiegato in classe. Sono da evidenziare, infine, le numerose assenze
degli allievi soprattutto in occasione delle verifiche; ciò ha comportato l’espletamento
dell’attività didattica in maniera più faticosa-
OBIETTIVI RAGGIUNTI
-Comprendere le motivazioni dell’intervento pubblico in economia
-Distinguere le diverse tipologie di spese pubbliche
-Cogliere le differenze tra imposte dirette ed indirette
-Comprendere, nella sua struttura e nelle sue finalità,la manovra economica
-Capire le dinamiche relative ai rapporti economici internazionali
-Comprendere le funzioni della bilancia dei pagamenti
-Comprendere le novità determinate nel mondo imprenditoriale dalla globalizzazione dei
mercati
-Confrontare i vantaggi e gli svantaggi legati al mondo globalizzato
-Conoscere il sistema monetario internazionale
-Comprendere l’evoluzione del concetto di Stato nel pensiero filosofico e politico
-Riconoscere i caratteri propri delle diverse forme di Stato
-Comprendere l’importanza e la complessità delle relazioni tra gli Stati
-Individuare i punti di forza e di debolezza delle più importanti organizzazioni internazionali
-Cogliere i vantaggi collegati alla cittadinanza europea
- Comprendere nella sua complessa varietà il carattere sovranazionale dell’Unione europea
-Conoscere la struttura e i compiti della P.A.
-Conoscere la Costituzione italiana e le principali libertà civili
-Conoscere funzione e struttura del Parlamento e Governo
-Conoscere funzioni del Presidente della Repubblica e della Corte Costituzionale
Metodi e strumenti
Gli obiettivi prefissati sono stati sviluppati nel corso di n.75 ore rispetto alle 99 ore previsti.
Gli argomenti sono stati trattati con lezioni frontali e discussioni guidate. Le spiegazioni so-
no state corredate sempre da riferimenti a casi concreti che si possono riscontrare nella real-
tà, ciò non solo al fine di coinvolgere in maniera più attiva gli allievi, ma anche al fine di svi-
luppare in essi la capacità di individuare l’eventuale norma da applicare a questioni pratiche.
È stato ampiamente utilizzato il libro di testo integrato dalla lettura di altri testi normativi
(Codice Civile – Costituzione).
Verifiche e Valutazione
Come previsto nella programmazione iniziale, le verifiche sommative sono state svolte sotto
forma di interrogazioni orali e quesiti a risposta aperta.
Nel corso dell’anno sono state effettuate 5 verifiche orali (interrogazioni) e 5 scritte (quesiti a
risposta aperta e tema trattazione). Le prove sono state valutate secondo i criteri fissati dalla
griglia approvata dal collegio dei docenti e contenuta nel POF. Per la valutazione dei quesiti
relativi alla simulazione della seconda prova è stata utilizzata la griglia che di seguito si alle-
ga.
Lanzo Torinese, li’ 11/05/2016 Prof. ssa Manganaro Giuseppina
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ F. ALBERT”
LANZO TORINESE
PROGRAMMA ANNUALE A.S. 2014/15
Classe Va AES Liceo Scienze Umane opzione Economico-sociale
DISCIPLINA: DIRITTO – ECONOMIA
DOCENTE: MANGANARO GIUSEPPINA
DIRITTO
MODULO 1
L’evoluzione storica del concetto di Stato
U.D.1 La formazione dello Stato tra il XV e il XVI secolo
La concezione dello Stato nel pensiero di Macchiavelli Hobbes e locke
I caratteri delle monarchie assolute in Europa
L’assolutismo illuminato
U.D.2 Dallo Stato liberale allo Stato moderno
La concezione dello stato secondo Montesquieu,Rousseau,Tocqueville, Saint-Simon
e Marx
le forme di Stato liberale, socialista, totalitario e democratico
MODULO 2
I rapporti tra gli Stati
U.D.1 L’Ordinamento Internazionale
Il diritto internazionale e le sue fonti
L’organizzazione e il funzionamento dell’ONU e della NATO
Le altre organizzazioni internazionali: G8, G20, WTO e OCSE
U.D.2 L’Unione Europea
L’evoluzione dell’Unione europea dalla sua nascita a oggi
Gli organi comunitari
La cittadinanza europea e le sue implicazioni
MODULO 3
La Costituzione Italiana
U.D.1 I valori fondanti della Costituzione
Il fondamento democratico
I principi fondamentali della Costituzione con particolare attenzione alla:
democrazia, uguaglianza,lavoro,decentramento e internazionalismo
U.D.2 Le principali libertà civili
La tutela della libertà personale
La libertà di circolazione e soggiorno
La libertà di manifestazione del pensiero
Le garanzie giurisdizionali
U.D.3 La funzione legislativa : il Parlamento
Il sistema elettorale
Il bicameralismo
L’organizzazione e il funzionamento delle camere
L’iter legislativo
U.D.4 La funzione esecutiva: il Governo
La composizione e la formazione del governo
Le funzioni esecutiva, politica e normativa
U.D.5 Gli organi di controllo costituzionali
Il ruolo e le attribuzioni del Presidente della Repubblica
La composizione e i compiti della Corte Costituzionale
U.D. 6 La Pubblica Amministrazione e le autonomie locali
Le funzioni e gli organi della P.A.
Gli enti locali: Regione, Province, Comuni Città metropolitane
I principi dell’autonomia e del decentramento
ECONOMIA
MODULO 1
Il sistema economico italiano
U.D.1 Il ruolo dello Stato in economia
L’economia mista
Le spese pubbliche
Le entrate pubbliche
U.D.2 Il bilancio pubblico e la programmazione economica
I caratteri del bilancio pubblico
I principi del bilancio pubblico
La manovra economica
U.D.3 La solidarietà economico-sociale
Lo Stato sociale
La previdenza sociale
Il terzo settore
MODULO 2
I rapporti economici internazionali
U.D.1 Gli scambi con l’estero
Il commercio Internazionale
Il libero scambio e il protezionismo
La bilancia dei pagamenti
U.D.2 Le nuove dimensioni dei rapporti internazionali
la globalizzazione
Il ruolo delle multinazionali
La new economy nel mondo globalizzato
MODULO 3
Il sistema monetario internazionale
U.D.1 I rapporti monetari tra gli stati
l cambio e i sistemi di cambio
Il ruolo del fondo monetario internazionale e della banca mondiale
U.D.2 Il sistema monetario europeo e le altre politiche monetarie
La politica monetaria europea
La politica agricola
La politica ambientale
Lanzo torinese, lì 11/05/2016 Prof.ssa Manganaro Giuseppina
Disciplina: STORIA DELL’ARTE Docente: DAVIDE CAVALLOTTI
ORE DI INSEGNAMENTO
Settimanali: 2
Annuali previste: 66
Annuali effettive al 15/05/2016:
Annuali presunte al 09/06/2016: 54
OBIETTIVI ATTESI AL TERMINE DEL PERCORSO DI STUDI LICEALE
CONOSCENZE:
- Conoscere i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche dal Neoclassicismo all’arte con-
temporanea.
- Inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro specifico contesto storico.
- Conoscere gli aspetti essenziali relativi alla tutela, alla conservazione e al restauro.
ABILITÀ:
- Leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati
- Essere in grado di riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le
funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate.
COMPETENZE:
- Comprendere il rapporto tra le opere d'arte e il contesto storico in cui sono state prodotte, indivi-
duando i legami con la letteratura, il pensiero filosofico e scientifico, la politica.
- Cogliere e apprezzare in autonomia il valore estetico di qualsiasi opera d’arte.
- Comprendere il valore culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico.
OBIETTIVI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI
La classe, pur mostrando scadenti livelli di partenza e disabitudine allo studio della Storia dell’Arte, ha lavo-
rato con partecipato e soddisfacente interesse al recupero dei contenuti specifici della disciplina, senza tutta-
via raggiungere la piena padronanza delle abilità e delle competenze attese.
Il rendimento medio raggiunto nel corso delle ultime prove di valutazione dimostra comunque che la classe
sta continuando a lavorare al fine di raggiungere gli obiettivi attesi.
Nel I periodo didattico, la nomina di un supplente è avvenuta soltanto alla fine del mese di ottobre, e nel me-
se di dicembre ha avuto luogo un avvicendamento. Tale discontinuità ha di fatto causato un ritardo
nell’attuazione della programmazione, determinando il taglio dell’ultimo modulo didattico, relativo alle ten-
denze contemporanee. A tali argomenti si proporrà qualche accenno nelle prossime settimane.
METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE
Lezione frontale x
Cooperative
learning
Laboratorio
Scienze
Laboratorio Eno-
gastronomia
Lezione parteci-
pata x
Proiezione di
film o documenti
visivi
x Laboratorio In-
formatica Laboratorio Sala
Lavori di gruppo Aula LIM x Stage Laboratorio acco-
glienza turistica
Per la presentazione dei contenuti disciplinari sono stati utilizzati sia il metodo deduttivo, sia quello induttivo
a seconda degli argomenti trattati e della risposta del gruppo classe.
Accanto a strumenti tradizionali quali il libro di testo, che ha permesso agli studenti di riflettere criticamente
sui temi affrontati e sulle immagini analizzate, si è fatto uso di altri strumenti complementari, quali slide e
diapositive, che hanno consentito agli alunni una più approfondita decodificazione dei messaggi contenuti
nelle opere d’arte.
Sono stati consegnati ai ragazzi alcuni schemi di sintesi e domande-guida per facilitare lo studio individuale.
A frequenti lezioni frontali sono state alternate lezioni partecipate e discussioni sia individuali sia collettive.
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI DISCIPLINARI
Primo periodo didattico (trimestre):
1. IL NEOCLASSICISMO
- Illuminismo
- Riscoperta del Classico
- Accademie, Salons e la nascita dell’Estetica
- Pensiero di Johann Joachim Winckelmann
- Autori: Jacques-Louis David, Antonio Canova, Jean-Auguste-Dominique Ingres
2. IL ROMANTICISMO
- Identità romantica
- Concetti di pittoresco e sublime
- Riscoperta del Medioevo
- Evoluzione del mercato dell’arte in rapporto alla crescita sociale della borghesia imprenditoriale
- Teorie relative al restauro architettonico di Eugène-Emmanuel Viollet-le-Duc e John Ruskin
- Riuso del linguaggio Gotico in campo architettonico
- Autori: John Constable, Joseph Mallord William Turner, Théodore Géricault, Eugène Delacroix,
Francesco Hayez
Secondo periodo didattico (pentamestre)
3. MOVIMENTI ARTISTICI SORTI IN FRANCIA E IN ITALIA INTORNO ALLA METÀ DEL
XIX SECOLO
- Jean-Baptiste-Camille Corot e la scuola di Barbizon
- Gustave Courbet e il Realismo
- Antiaccademismo e nascita del Salon du Réalisme
- I Macchiaioli: Giovanni Fattori, Silvestro Lega
4. L’IMPRESSIONISMO
- Belle Epoque e immersione nella città
- Studi sulla luce e sul colore e rapporti con il movimento impressionista
- Diffusione delle stampe giapponesi e rapporti con il movimento impressionista
- Sviluppo della fotografia e rapporti con il movimento impressionista
- Colori ad olio in tubetto e pittura en plein air
- Il rifiuto accademico e il Salon des Refusés
- Autori: Edouard Manet, Claude Monet, Edgard Degas, Pierre-Auguste Renoir
5. TENDENZE POST-IMPRESSIONISTE
- Evasione dalla città (a parte Seurat)
- Introduzione della dimensione soggettiva e declino del Naturalismo. I Salons d’Automne
- Il divisionismo
- Autori: Georges Seurat, Paul Cézanne, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh
6. SECESSIONI E ART NOUVEAU
- Rifiuto della società industriale e riscoperta della manualità come mezzo di realizzazione umana:
William Morris, le Arts and Crafts e i Preraffaelliti (accenni).
- La diffusione europea dell’Art Nouveau
- Autori: Victor Horta, Hector Guimard, Joseph Olbrich, Antoni Gaudí, Pietro Fenoglio (accenni) 7. ESPRESSIONISMO
- Henri Matisse e i Fauves
- Ernst Ludwig Kirchner e Die Brücke
- Edvard Munch
- Oskar Kokoschka
- Egon Schiele
-
8. CUBISMO
- Influenza di Cézanne
- Cubismo analitico e cubismo sintetico
- Nuove tecniche: papiers collés e collages
- Autori: Pablo Picasso, Georges Braque
9. FUTURISMO
- Matrici culturali
- Manifesti
- Autori: Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Antonio Sant’Elia
10. DADA
- Obiettivi del movimento
- Tecniche utilizzate
- Autori: Marcel Duchamp, Man Ray
11. METAFISICA
- Fondamenti classici e implicazioni surrealiste
- Autori: Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Alberto Savinio
12. ECOLE DE PARIS
- Marc Chagall
- Amedeo Modigliani
13. SURREALISMO
- André Breton e la definizione di Surrealismo come puro automatismo psichico
- Radici culturali
- Metodi, tecniche e temi
- Autori: Max Ernst, Joan Miró, René Magritte, Salvador Dalí
14. ASTRATTISMO
- Percorsi degli artisti dall’impressione all’astrazione
- Rapporti tra elementi dell’immagine e percezione
- Autori: Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Piet Mondrian
15. ARCHITETTURA TRA LE DUE GUERRE MONDIALI
- Il Razionalismo
- Walter Gropius e il Bauhaus
- Le Corbusier e i cinque punti dell’architettura
- Il Razionalismo in Italia: Giuseppe Terragni e Giovanni Michelucci
- L’architettura organica e Frank Lloyd Wright. Accenni ad Alvar Aalto
16. ACCENNI ALL’ARTE DOPO LA II GUERRA MONDIALE IN EUROPA E IN AMERICA
- Informale in Italia (Alberto Burri e Lucio Fontana)
- Espressionismo astratto – Action Painting (Jackson Pollock)
- Espressionismo astratto – Colorfield Painting (Mark Rothko)
- New Dada (Robert Rauschenberg, Jasper Johns)
- Nouveau Réalisme (Jean Tinguely)
- Piero Manzoni, anticipatore di Minimalismo, Concettuale, Body Art
- Pop Art (Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg)
- Arte Concettuale (Joseph Kosuth)
- Arte Povera (Mario Merz)
- Land Art (Christo)
- Body Art (Marina Abramovic)
- Iperrealismo (Duane Hanson)
- Anacronismo (Carlo Maria Mariani)
- Transavanguardia (Mimmo Paladino)
- Graffiti (Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Banksy)
STRUMENTI DI LAVORO
Libri di testo x
Fotocopie x
Esercizi
Materiale di laboratorio Giornali/riviste sp. x Estratti di testi di critica X
Strumenti multimediali x Incontri con esperti Altro (specificare)
Testo di riferimento: GIORGIO CRICCO, FRANCESCO PAOLO DI TEODORO, Il Cricco Di Teodoro. Itinerario
nell’Arte. Vol. 3, Dall’età dei Lumi ai giorni nostri, Zanichelli 2012
Strumenti multimediali: proiezione di immagini e di spezzoni di video-documentari
Fotocopie: Assegnazione periodica di domande-guida per agevolare lo studio individuale
Riviste, estratti di testi di critica: utilizzati per la realizzazione di saggi brevi di ambito artistico, assegnati
durante i periodi di sospensione delle attività didattiche
TIPOLOGIE E NUMERO DI VERIFICHE previste entro il termine delle lezioni
Tipologia N° prove
trimestre
N° prove
pentamestre
N° porve
Totale
Interrogazione lunga 1 2 3
Prove strutturate o semi-strutturate 1 1
Questionario con domande a risposta aperta (tipologia B) 2 2
Simulazione di terza prova scritta 1 1
Totale 2 5 7
La tipologia di verifica utilizzata più di frequente è quella del questionario a risposta aperta. Nelle prove
somministrate con tale modalità, sono stati sottoposti agli alunni 4 quesiti, cui rispondere in 10-15 righe, in
un tempo complessivo di 50-55’. Le interrogazioni orali si sono svolte con l’ausilio di immagini mostrate
attraverso l’uso di un tablet.
CRITERI DI VALUTAZIONE adottati nelle verifiche scritte e orali
Voto Giudizio
sintetico
Raggiungimento
degli obiettivi
1 L’alunno non possiede alcuna conoscenza e/o rifiuta il mo-
mento valutativo. IMPREPARATO
Obiettivi minimi
non raggiunti 2
L’alunno, pur accettando il momento valutativo, si dimostra
del tutto impreparato.
3
L’alunno ha una conoscenza scarsa e disarticolata degli ar-
gomenti proposti. Non ha conseguito le abilità richieste e
non possiede gli elementi base della disciplina;
l’esposizione è povera e confusa; le competenze attese sono
del tutto assenti. GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
4
L’alunno conosce in modo frammentario e superficiale gli
argomenti proposti. Anche se guidato commette gravi errori
e non possiede la logica interna della disciplina;
l’esposizione è incerta e scorretta; le competenze attese so-
no assenti.
5
L’alunno riconosce con difficoltà i linguaggi specifici delle
diverse espressioni artistiche; non riesce ad inquadrare cor-
rettamente gli artisti e le opere studiate nel loro specifico
contesto storico e culturale; legge a fatica le opere, utiliz-
zando un metodo e una terminologia non appropriati; se
guidato, è in grado di riconoscere e spiegare gli aspetti ico-
nografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i mate-
riali e le tecniche utilizzate.
INSUFFICIENTE
Obiettivi minimi
solo in parte rag-
giunti
6
L’alunno riconosce i linguaggi specifici delle diverse
espressioni artistiche; inquadra correttamente gli artisti
e le opere studiate nel loro specifico contesto storico e
culturale; conoscere sommariamente gli aspetti essen-
ziali relativi alla tutela, alla conservazione e al restau-
ro; è in grado di leggere le opere, pur utilizzando un
metodo e una terminologia non appropriati; se guidato,
è in grado di riconoscere e spiegare gli aspetti icono-
grafici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i
materiali e le tecniche utilizzate.
SUFFICIENTE Obiettivi minimi
raggiunti
7
L’alunno riconosce i linguaggi specifici delle diverse
espressioni artistiche; inquadra correttamente gli artisti
e le opere studiate nel loro specifico contesto storico e
culturale; conosce gli aspetti essenziali relativi alla tu-
tela, alla conservazione e al restauro; è in grado di leg-
gere le opere, pur utilizzando un metodo e una termi-
nologia non sempre appropriati; è in grado di ricono-
scere in autonomia e spiegare gli aspetti iconografici e
simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e
le tecniche utilizzate; se guidato, comprendere il rap-
porto tra le opere d'arte e il contesto storico in cui sono
state prodotte, individuando i legami con la letteratura,
il pensiero filosofico e scientifico, la politica.
DISCRETO Obiettivi rag-
giunti
8
L’alunno riconosce i linguaggi specifici delle diverse
espressioni artistiche; inquadra correttamente gli artisti
e le opere studiate nel loro specifico contesto storico e
culturale; conosce gli aspetti essenziali relativi alla tu-
tela, alla conservazione e al restauro; è in grado di leg-
gere le opere, utilizzando un metodo e una terminolo-
gia appropriati; è in grado di riconoscere in autonomia
e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratte-
ri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utiliz-
zate; comprendere il rapporto tra le opere d'arte e il
contesto storico in cui sono state prodotte, individuan-
do i legami con la letteratura, il pensiero filosofico e
BUONO
Obiettivi
pienamente
raggiunti
scientifico, la politica; apprezza e omprendere il valore
culturale del patrimonio archeologico, architettonico e
artistico.
9
L’alunno conosce in modo approfondito i linguaggi
specifici delle diverse espressioni artistiche; inquadra
correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro
specifico contesto storico e culturale; conosce gli
aspetti relativi alla tutela, alla conservazione e al re-
stauro; è in grado di leggere analiticamente le opere,
utilizzando un metodo e una terminologia efficaci; è in
grado di riconoscere in autonomia e spiegare gli aspetti
iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzio-
ni, i materiali e le tecniche utilizzate; comprendere il
rapporto tra le opere d'arte e il contesto storico in cui
sono state prodotte, individuando i legami con la lette-
ratura, il pensiero filosofico e scientifico, la politica e
proponendo in autonomia collegamenti interdisciplina-
ri; apprezza e comprende il valore culturale del patri-
monio archeologico, architettonico e artistico.
OTTIMO
10
L’alunno conosce in modo approfondito i linguaggi
specifici delle diverse espressioni artistiche; è in grado
di inquadrare correttamente nello specifico contesto
storico e culturale qualsiasi opera d’arte che gli venga
presentata; conosce gli aspetti relativi alla tutela, alla
conservazione e al restauro; è in grado di leggere anali-
ticamente le opere, utilizzando un metodo e una termi-
nologia efficaci; è in grado di riconoscere in autono-
mia e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i
caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche
utilizzate; comprendere il rapporto tra le opere d'arte e
il contesto storico in cui sono state prodotte, indivi-
duando i legami con la letteratura, il pensiero filosofi-
co e scientifico, la politica e proponendo efficaci col-
legamenti interdisciplinari; espone con chiarezza, pro-
prietà e capacità argomentativa; sa rielaborare con ori-
ginalità i contenuti e si dimostra capace di valutazioni
autonome e critiche; apprezza e comprende il valore
culturale del patrimonio archeologico, architettonico e
artistico.
ECCELLENTE
STRATEGIE DI RECUPERO ADOTTATE
IDEI
Sportello didattico
Brevi recuperi di base Recupero in orario curricolare X
ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI ORGANIZZATE
Nel mese di gennaio la classe si è recata alla mostra Monet. Dalle Collezioni del Musée d’Orsay, allestita a
Torino presso la GAM
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO
Di seguito vengono riportati i quesiti proposti nella simulazione di terza prova scritta avvenuta in data
05/04/2016 e la relativa griglia di valutazione utilizzata.
1. Analizza l’opera Guernica di Pablo Picasso nelle sue componenti iconografiche e compositive
2. Spiega, in riferimento al Cubismo, che cosa si intende per quarta dimensione e come questa viene re-
sa da artisti come Picasso e Braque, fornendo eventualmente qualche esempio.
3. Spiega che cosa si intende per cubismo analitico e per cubismo sintetico. GRIGLIA DI VALUTAZIONE
CONOSCENZE (A)
ABILITÀ (B)
COMPETENZE (C)
- Conoscere i linguaggi specifici delle
diverse espressioni artistiche.
- Inquadrare correttamente gli artisti e
le opere studiate nel loro specifico
contesto storico.
- Conoscere gli aspetti essenziali rela-
tivi alla tutela, alla conservazione e al
restauro.
- Leggere le opere utilizzando un
metodo e una terminologia ap-
propriati
- Essere in grado di riconoscere e
spiegare gli aspetti iconografici
e simbolici, i caratteri stilistici,
le funzioni, i materiali e le tecni-
che utilizzate.
- Comprendere il rapporto tra le
opere d'arte e il contesto storico
in cui sono state prodotte, indi-
viduando i legami con la lettera-
tura, il pensiero filosofico e
scientifico, la politica.
- Comprendere il valore culturale
del patrimonio archeologico, ar-
chitettonico e artistico.
Alunno/a
Quesito 1 Quesito 2 Quesito 3 Voto
in
15esimi
Voto
in
10imi A B C
Tot. in
15esimi A B C
Tot. in
15esimi A B C
Tot. in
15esimi
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “F. ALBERT”
Via Tesso, 7 - 10074 LANZO TORINESE (TO)
Tel. 0123/29191 – Fax 0123/28601 e-mail [email protected]
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C.F. 92028700018
RELAZIONE FINALE della CLASSE 5 SEZ. A Liceo economico sociale
ANNO SCOLASTICO 2015 / 2016
DOCENTE Lagadari Maria MATERIA Matematica
NUMERO DI ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE:
PREVISTE 33 66 99 132 165 188 ALTRO
SVOLTE 93
NUMERO DI PROVE DI VERIFICA SVOLTE NELL’ANNO: (crocettare le relative caselle)
0 1 2 3 4 5 6 o più
ORALI X
SCRITTE X
PRATICHE
TIPOLOGIA DI VERIFICA: (crocettare le relative caselle)
Interrogazione lunga Tema o problema Esercizi X
Interrogazione breve X Relazione Quesiti a risposta aperta X
Prove strutturate o semi-strutturate Questionario Altro (specificare)
STRATEGIE DI RECUPERO ADOTTATE: (crocettare le relative caselle)
IDEI (n° ore ……) Sportello didattico
Brevi recuperi di base Recupero curricolare X
OBIETTIVI CONSEGUITI (indicare quali):
CONOSCENZE : - Le funzioni e le loro proprietà
- I limiti
- I calcoli dei limiti
- La derivata di una funzione
- Lo studio delle funzioni razionali
COMPETENZE: - Dominare attivamente i concetti e i metodi delle funzioni elementari
dell’analisi e del calcolo differenziale
FASCE DI PROFITTO: (i dati sono riferiti
alle valutazioni effettuate fini al 9 maggio, po-
trebbero variare con le valutazioni ancora da
effettuarsi)
%
Voto da più di 8 a 10 0
Voto da più di 6 a 8 19
Voto uguale a 6 57
Voto meno di 6 24
PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO: (crocettare le relative caselle) …
Atteggiamento positivo e di collaborazione nei confronti del docente X
Clima sostanzialmente sereno tra gli alunni X
Presenza di alunni che esercitano una leadership positiva sull’intera classe
Presenza diffusa di un efficace metodo di studio
Atteggiamento rispettoso delle consegne e dei compiti
Scarsa motivazione allo studio X
Difficoltà relazionali tra gli alunni
Scarsa abitudine all’attenzione e/o alla riflessione X
Problemi comportamentali
Altro (specificare)
METODOLOGIE ADOTTATE(crocettare le relative caselle)
Lezione frontale X Aula LIM Laboratorio Enogastronomia
Lezione partecipata X Laboratorio Scienze Laboratorio Sala
Lavori di gruppo Laboratorio Informatica Laboratorio Accoglienza turistica
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA (indicare quali):
- CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI:
- Conoscenza dei contenuti
- Uso di un linguaggio specifico
- Capacità di applicare quanto appreso alla risoluzione di semplici esercizi
- CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE:
- Conoscenza dei contenuti
- Uso di un linguaggio specifico
- Capacità di risolvere esercizi e problemi
- Completezza e chiarezza dei passaggi nelle procedure di risoluzione
- Esattezza dei calcoli
GIUDIZIO COMPLESSIVO SULLA CLASSE E SUL LAVORO SVOLTO
- La classe si è dimostrata nel complesso corretta ma con tendenza alla distrazione. Il lavoro dome-
stico non è stato per la maggioranza degli allievi adeguato. Lo studio è stato finalizzato essenzial-
mente al momento di verifica.
EVENTUALI ALTRE OSSERVAZIONI
- Le famiglie sono state nel complesso poco presenti.
Lanzo, 9/05/2016 La Docente Lagadari Maria
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “F.ALBERT” a .s. 2015/2016
PROGRAMMA SVOLTO di MATEMATICA
CLASSE 5A indirizzo Liceo economico sociale DOCENTE Lagadari Maria
LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETA’
Le funzioni: definizioni e classificazione. Il dominio di una funzione e sua determinazione per fun-
zioni algebriche razionali intere e fratte. Gli zeri di una funzione. Il segno di una funzione. Le fun-
zioni crescenti e le funzioni decrescenti. Le funzioni pari, le funzioni dispari e significato geometri-
co.
I LIMITI
Gli intervalli, intervalli limitati e illimitati. Gli intorni. Approccio intuitivo al concetto di limite. Il
limite destro e il limite sinistro. Gli asintoti di una funzione: verticali, orizzontali, obliqui.
IL CALCOLO DEI LIMITI
Il calcolo di limiti di funzioni razionali. Calcolo dei limiti delle forme indeterminate
Le funzioni continue. I teoremi sulle funzioni continue: teorema di Weierstrass, teorema dei valori
intermedi, teorema di esistenza degli zeri. I punti di discontinuità di una funzione razionale: discon-
tinuità di prima specie, di seconda specie, di terza specie. La ricerca degli asintoti. Il grafico proba-
bile (dominio, simmetrie, intersezioni con gli assi, segno, limiti agli estremi del dominio, asintoti).
LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE
Il rapporto incrementale e suo significato geometrico. La derivata di una funzione e suo significato
geometrico. Ricerca dell’equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un punto. Le
derivate fondamentali e teoremi relativi a funzioni razionali. I teoremi sul calcolo delle derivate:
derivata della somma di funzioni, del prodotto di funzioni, del reciproco di una funzione, del quo-
ziente di due funzioni. Teorema sulla continuità di una funzione derivabile. I teoremi sulle funzioni
derivabili: il teorema di Lagrange, il teorema di Rolle.
LO STUDIO DELLE FUNZIONI
Il massimo assoluto, il minimo assoluto. I flessi. Le funzioni crescenti e decrescenti. Ricerca dei
punti stazionari: massimi, minimi, flessi a tangente orizzontale. Studio della monotonia. Derivate di
ordine superiore. Concavità e ricerca dei punti di flesso (orizzontale e obliquo) utilizzando lo studio
della derivata seconda.
Testo adottato: M.Bergamini-A.Trifone-G.Barozzi “Matematica.azzurro” vol.5 ZANICHELLI
Lanzo Torinese, 9 maggio 2016
La Docente Lagadari Maria
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “F. ALBERT”
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RELAZIONE FINALE della CLASSE 5 SEZ. A indirizzo Liceo economico sociale
ANNO SCOLASTICO 2015 / 2016
DOCENTE Lagadari Maria MATERIA Fisica
NUMERO DI ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE:
PREVISTE 33 66 99 132 165 188 ALTRO
SVOLTE 62
NUMERO DI PROVE DI VERIFICA SVOLTE NELL’ANNO: (crocettare le relative caselle)
0 1 2 3 4 5 6 o più
ORALI X
SCRITTE
PRATICHE
TIPOLOGIA DI VERIFICA: (crocettare le relative caselle)
Interrogazione lunga Tema o problema Esercizi
Interrogazione breve X Relazione Quesiti a risposta aperta X
Prove strutturate o semi-strutturate X Questionario Altro (specificare)
STRATEGIE DI RECUPERO ADOTTATE: (crocettare le relative caselle)
IDEI (n° ore 3) Sportello didattico
Brevi recuperi di base Recupero curricolare X
OBIETTIVI CONSEGUITI (indicare quali):
CONOSCENZE : - La carica e il campo elettrico
- Il potenziale e la capacità
- La corrente elettrica
- Il magnetismo
- L’induzione elettromagnetica
- Le onde elettromagnetiche
COMPETENZE: - Stabilire relazioni fra grandezze variabili
- Collegare i vari argomenti
- Eseguire esercizi
FASCE DI PROFITTO: (i dati sono riferiti
alle valutazioni effettuate fini al 9 maggio, po-
trebbero variare con le valutazioni ancora da
effettuarsi)
%
Voto da più di 8 a 10 0
Voto da più di 6 a 8 24
Voto uguale a 6 52
Voto meno di 6 24
PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO: (crocettare le relative caselle) …
Atteggiamento positivo e di collaborazione nei confronti del docente X
Clima sostanzialmente sereno tra gli alunni X
Presenza di alunni che esercitano una leadership positiva sull’intera classe
Presenza diffusa di un efficace metodo di studio
Atteggiamento rispettoso delle consegne e dei compiti
Scarsa motivazione allo studio X
Difficoltà relazionali tra gli alunni
Scarsa abitudine all’attenzione e/o alla riflessione X
Problemi comportamentali
Altro (specificare)
METODOLOGIE ADOTTATE(crocettare le relative caselle)
Lezione frontale X Aula LIM Laboratorio Enogastronomia
Lezione partecipata X Laboratorio Scienze Laboratorio Sala
Lavori di gruppo Laboratorio Informatica Laboratorio Accoglienza turistica
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA (indicare quali):
- CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI:
- Conoscenza dei contenuti
- Uso di un linguaggio specifico
- Capacità di applicare quanto appreso alla risoluzione di esercizi
GIUDIZIO COMPLESSIVO SULLA CLASSE E SUL LAVORO SVOLTO
- La classe si è dimostrata nel complesso corretta ma con la tendenza a distrarsi e poco inte-
ressata alla disciplina. Lo studio è stato discontinuo e finalizzato essenzialmente al momento
di verifica.
EVENTUALI ALTRE OSSERVAZIONI
- Le famiglie sono state nel complesso poco presenti.
Lanzo T.se, 9/05/2016 La Docente Lagadari Maria
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “F.ALBERT” a. s. 2015/2016
PROGRAMMA SVOLTO di FISICA CLASSE 5A indirizzo Liceo economico sociale DOCENTE Lagadari Maria
LA CARICA E IL CAMPO ELETTRICO
La carica elettrica. L’elettrizzazione. Conduttori e isolanti. L’elettroscopio. L’induzione elettrostati-
ca. I dielettrici. La legge di Coulomb. L’unità di carica elettrica. Il campo elettrico. Il campo elettri-
co generato da cariche puntiformi. Rappresentazione del campo elettrico. L’equilibrio elettrostatico
dei conduttori. Gabbia di Faraday. Campo elettrico uniforme.
IL POTENZIALE E LA CAPACITA’
Il lavoro di un campo elettrico uniforme. Il lavoro del campo elettrico generato da una carica punti-
forme. L’energia potenziale elettrica. L’energia potenziale elettrica in un campo uniforme e nel
campo di una carica puntiforme. Il potenziale elettrico e la differenza di potenziale. Relazione fra
differenza di potenziale e lavoro. I condensatori. La capacità di un condensatore e di un condensato-
re piano. Condensatori in serie e in parallelo.
LA CORRENTE ELETTRICA
La corrente elettrica. I generatori e la forza elettromotrice di un generatore. La resistenza elettrica.
La prima legge di Ohm. La seconda legge di Ohm. Circuiti elettrici. Resistori in serie e in parallelo.
Resistenza equivalente. La potenza elettrica e l’effetto Joule.
IL MAGNETISMO
Poli magnetici. Campi magnetici. I campi magnetici generati da correnti. La legge di Ampère. Defi-
nizione di ampere. L’induzione magnetica. L’intensità della forza magnetica su un filo rettilineo
percorso da corrente. La regola della mano destra. L’intensità del campo magnetico. Il campo ma-
gnetico di un filo percorso da corrente (legge di Biot-Savart). La forza magnetica su una carica in
movimento. La forza di Lorentz. Il moto di una particella carica in un campo magnetico uniforme.
L’INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
La corrente indotta. Gli esperimenti di Faraday. Il flusso di un campo magnetico. La legge di Fara-
day-Neumann. La legge di Lenz.
LE ONDE ELETTROMAGNETICHE
Il campo elettromagnetico. Il campo elettrico indotto. Il campo magnetico indotto. Campo magneti-
co come perturbazione che si propaga. Relazione fra velocità della luce e le costanti
dell’elettromagnetismo. La propagazione delle onde elettromagnetiche. Lo spettro elettromagnetico.
Testo adottato: A.Caforio-A.Ferilli “FISICA! Le leggi della natura” vol.3 LE MONIER SCUOLA
Lanzo Torinese, 9 maggio 2016
La Docente Lagadari Maria
I.I.S.S. “F. ALBERT” - LANZO TORINESE
Anno scolastico 2015/2016
Materia: Scienze motorie e sportive
Classe: 5^ AES
Insegnante: prof.ssa Silvia MARCHIONATTI
RELAZIONE FINALE
La classe 5^ AES è composta da studenti che hanno evidenziato marcate differenze nelle abilità e
nelle attitudini motorie, sia per quanto riguarda le capacità coordinative che per le capacità condi-
zionali. Inoltre vi è la presenza di un'alunna diversamente abile che comunque, con la sua partecipa-
zione attiva e motivata e la collaborazione dei compagni ha raggiunto gli obiettivi proposti.
L'impegno, quasi sempre costante, ha permesso ad ogni alunno di migliorare l'esecuzione di alcuni
gesti tecnici delle diverse discipline prese in esame.
L'interesse e la partecipazione sono stati costanti e costruttivi per un gruppo della classe, un po' me-
no per l'altro.
Il lavoro svolto durante la fase di riscaldamento e la parte specifica tecnica delle singole lezioni è
stata di buon livello; la parte ludica delle lezioni è stata eseguita da tutti gli alunni con entusiasmo e
collaborazione. Una parte della classe ha dimostrato un buon interesse per ilgioco sportivo della
pallavolo; un altro gruppo della classe è stato coinvolto maggiormente nel gioco sportivo del calcio.
Il comportamento è stato corretto, il profitto raggiunto è, nel complesso, più che buono.
Obiettivi conseguiti
Gli obiettivi della materia quali il potenziamento fisiologico, la rielaborazione degli schemi motori,
la conoscenza e la pratica delle attività sportive, l'approfondimento dei fondamentali di alcuni gio-
chi sportivi, la socializzazione, il rispetto reciproco e la collaborazione sono stati raggiunti con un
profitto mediamente buono da parte di tutti gli alunni.
La programmazione prevista è stata rispettata.
Le singole unità didattiche sono state sviluppate nei tempi prestabiliti.
Strumenti di verifica
Gli alunni sono stati valutati tramite l'esecuzione di esercitazioni pratiche e verifiche scritte a do-
mande aperte; parte integrante del voto è stato comunque sempre l'impegno dimostrato in ogni sin-
gola lezione.
Metodi di insegnamento
Per quanto riguarda i metodi d'insegnamento, a seconda della disciplina sportiva presa in esame,
variava il tipo di attività.
Durante le esercitazioni a corpo libero e ai grandi attrezzi il lavoro è stato prettamente individuale o
a coppie, mentre per i giochi sportivi si è partiti dal lavoro di gruppo per arrivare all'esecuzione in-
dividuale di miglioramento del gesto tecnico. In ogni lezione di scienze motorie la spiegazione ha
trovato diretta applicazione nell'esecuzione di prove tecniche specifiche, esercizi, test e giochi.
Lanzo Torinese L’insegnante
I.I.S.S. “F. ALBERT” - LANZO TORINESE
Anno scolastico 2015/2016
Materia: Scienze motorie e sportive
Classe: 5^ AES
Insegnante: prof.ssa Silvia MARCHIONATTI
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
Test motori di efficenza fisica:
elevazioni da fermi
flessibilità del busto ed elasticità muscolare
lanci della palla da basket da seduti schiena al muro
addominali alla spalliera
Preparazione ai test con esercizi specifici di carattere generale:
esercizi respiratori, di allungamento, di coordinazione individuali, a coppie e in gruppo, a corpo li-
bero e con piccoli attrezzi
Equilibri reciproci a coppie:
prime figure di base e figure avanzate
Atletica leggera:
andature atletiche, velocità 30 m,100 m, test di Cooper
Allenamento alla resistenza, alla velocità, alla forza, alla mobilità
Esercizi con piccoli attrezzi:
funicella: esercizi di base e andature sul posto e in spostamento, esercizi di agilità e coordinazione,
esercizi in coppia e giochi di gruppo;
bacchetta: sviluppo della mobilità articolare;
manubri: potenziamento muscolare;
Esercizi ai grandi attrezzi:
spalliera
trave: andature, figura "dell'angelo" e "mozza candela"
Pallavolo:
fondamentali individuali, gioco e arbitraggio
Pallatamburello e volano:
elementi di base, gioco
Pallacanestro:
elementi di base, gioco
Attività in ambiente naturale sul territorio comunale:
corsa campestre
trekking
Argomenti teorici:
nozioni di primo soccorso
L'efficienza fisica e l'allenamento sportivo
le qualità motorie coordinative e condizionali
i principi nutritivi, la corretta alimentazione e disturbi alimentari
dalle fonti energetiche all'energia muscolare, i circuiti del controllo motorio
Lanzo Torinese, 27 aprile 2016 L'insegnante
Relazione didattica disciplinare
Liceo delle Scienze Umane – Opzione economico sociale
Classe 5ªAES - FRANCESE
Anno scolastico 2015/2016
PROFILO DELLA CLASSE
La gestione di questa classe ha comportato non poche difficoltà; al termine del percorso di studi i
risultati conseguiti non lasciano del tutto soddisfatti.
Nel complesso, si deve lamentare uno scarso interesse per la materia; ciò ha determinato un lavoro
individuale a casa discontinuo e in classe un clima dispersivo che ha reso il lavoro svolto poco pro-
duttivo in termini di consolidamento di competenze, di acquisizione di nuovi contenuti, di affina-
mento di un metodo di studio adeguato. Anche la frequenza non è stata regolare per tutti gli studen-
ti, con evidente disturbo per il procedere dell’attività didattica.
E’ stato comunque possibile svolgere nel corso dell’anno scolastico un lavoro didattico abbastanza
coerente con gli obiettivi programmati, anche se non tutti i contenuti previsti sono stati affrontati.
Pur non mancando qualche buon elemento in grado di utilizzare la lingua francese in contesti diver-
si con efficacia comunicativa, la parte più cospicua della classe si attesta su livelli di preparazione
modesti, con conoscenze prevalentemente mnemoniche e conseguenti abilità di produzione perso-
nale orali e scritte limitate.
Lo svolgimento del programma, le tipologie e le difficoltà delle prove di verifica hanno cercato di
tenere conto, nei limiti del possibile, del livello mediocre di preparazione della classe; ampio spazio
è stato inoltre accordato alla possibilità di recuperare le prestazioni insufficienti.
Con l'avvicinarsi della prova dell'Esame di Stato sono progressivamente maturati da parte di alcuni
studenti atteggiamenti più responsabili nei confronti dello studio e dell'attenzione in classe; altri in-
vece hanno evidenziato stati d’ansia.
TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Moduli annuali previsti: 99
Moduli svolti : 88
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
L’apprendimento è stato stimolato, oltre che con il rafforzamento delle conoscenze morfosintatti-
che, con la proposta di contenuti di vario genere. Le tematiche affrontate hanno riguardato aspetti
della società contemporanea, la geografia, l’economia, le istituzioni, la storia, l’arte, il linguaggio
letterario. Alcuni documenti sono stati rielaborati con lo studio individuale, altri sono stati utilizzati
per suscitare discussioni o sviluppare delle ricerche individuali.
METODOLOGIA/STRUMENTI
L’approccio metodologico è stato di tipo funzionale-comunicativo. Per quanto possibile, si è cerca-
to di condurre le attività prevalentemente in lingua straniera.
Lezioni frontali, nelle quali si è richiesta la partecipazione attiva degli allievi, e analisi di materiali
linguistici scritti e orali hanno costituito gli strumenti fondamentali del lavoro in classe.
VERIFICHE
Come momenti più formalizzanti si sono effettuate nell’arco dell’anno scolastico cinque verifiche
orali e sei verifiche scritte. Le prove proposte sono state sia di tipo soggettivo che oggettivo. A se-
conda delle abilità da verificarsi sono state proposti diversi tipi di prove:
Per le abilità orali: partecipazione dell’allievo in classe a conversazioni su temi preparati ; interro-
gazioni dialogo in cui è stato richiesto agli studenti di descrivere, raccontare, riassumere, esprimere
il proprio punto di vista; presentazione di ricerche individuali;
Per le abilità scritte: brevi composizioni di carattere generale su traccia; quesiti a risposta aperta.
Nella simulazione della terza prova scritta gli studenti hanno sostenuto una prova che prevedeva la
risposta in un numero predeterminato di righe a due domande riferite a contenuti studiati (tipologia
B). In questo tipo di prova è stato concesso l’uso del dizionario bilingue; nel corso delle esercita-
zioni in classe si sono in genere assegnate domande a cui rispondere in uno spazio compreso tra le
dieci e le quindici righe, a seconda dell’argomento richiesto. Il metodo del conteggio del numero di
parole è stato utilizzato solo per delle esercitazioni svolte a casa utilizzando il computer.
VALUTAZIONE
La capacità d’uso della lingua per comprendere e farsi comprendere, pur commettendo errori: que-
sto il parametro che si è ritenuto fondamentale per l’attribuzione della sufficienza.
La valutazione ha fatto riferimento ai livelli indicati nel POF. Per le prove di tipo soggettivo il voto
è stato motivato con l’utilizzo di apposite griglie di correzione.
Gli elementi valutati all’orale sono stati la comprensione, la comprensibilità, le conoscenze di speci-
fici contenuti, l’esposizione e la rielaborazione personale.
Per lo scritto si è tenuto conto del rispetto delle consegne e/o della comprensione del testo, della
correttezza grammaticale, ortografica e sintattica, del lessico, dell’intelligibilità, dei contenuti, della
coerenza linguistica, dell’eventuale apporto autonomo.
Lanzo Torinese, 10 maggio 2016 Prof.ssa Maria Franca Valfré
Classe 5ªAES
FRANCESE Anno scolastico 2015/2016
PROGRAMMA Testi:
Ivana Melo Faggiano, Martine Pelon, Profession Reporter – Civiltà Francese, Minerva Scuola.
Grazia Bellano Westphal, Patricia Ghezzi, Palmarès en poche 2, Lang.
Langue et grammaire
Révision. Le subjonctif et ses emplois ; participe présent, adjectif verbal, gérondif.
Civilisation
LE TERRITOIRE
Position, relief, fleuves, climat.
L’administration : la commune, le département, la région.
Les régions (ogni studente ha preparato la presentazione sintetica di una diversa regione).
La France d’outre-mer: les DROM – COM.
LA RÉPUBLIQUE EN DÉTAIL
Les principes de la République.
Les symboles de la République.
L’essentiel des Institutions françaises.
La Francophonie.
REPÈRES SOCIETÉ
Des aspects de la vie de tous les jours (la rentrée, la Fête Nationale, les jours fériés, les spé-
cialités des fêtes…
Les croyances.
Parlez jeunes.
Visione e analisi del film “Qu’est-ce qu’on a fait au bon Dieu?” di Philippe de Chauveron.
L’économie en question : l’agro – alimentaire; le village global; des protagonistes d’Expo-
Milan.
HISTOIRE, ART, LITTÉRATURE
Les guerres de religion.
Le Second Empire ; La Troisième République.
Le XXᵉᵐᵉ siècle : la guerre 1914 – 1918 ; la Deuxième guerre mondiale ; les années de
Gaulle ; les années Mitterrand ; récemment.
L’Impressionnisme : le Salon des Refusés, l’Impressionnisme en marge de l’art officiel, la
révolution impressionniste, le Musée d’Orsay, le credo impressionniste, quelques grands
noms de l’Impressionnisme.
Charles Baudelaire : sa vie, son œuvre.
Poèmes : L’Albatros ; Correspondances
Lanzo torinese 10/05/2016 prof.ssa Maria Franca Valfrè
I. I. S. “F. ALBERT” – LANZO Torinese
Classe 5^ A Liceo economico sociale materia: RELIGIONE (I.R.C.) Anno scolastico 2015/2016 insegnante: MORELLA Alberto
RELAZIONE FINALE Nel presente anno scolastico sedici alunni su ventuno componenti la classe 5^ A LeS, hanno scelto di avva-lersi dell’insegnamento di Religione. L’atteggiamento di interesse e di apertura al dialogo ha consentito di superare, almeno in parte, le difficoltà emerse nell’arco del quinquennio, dovute anche ad una evidente ete-rogeneità di caratteristiche e capacità personali. Il gruppo nel suo insieme ha dimostrato gradimento per la disciplina e lo svolgimento del programma è av-venuto in modo sostanzialmente regolare, nel rispetto delle finalità previste. Gli argomenti trattati hanno offerto agli alunni la possibilità di riflettere in modo critico su alcuni aspetti della realtà contemporanea, favorendo il confronto personale con specifiche proposte conoscitive ed evidenziando la necessità di maturare in modo responsabile atteggiamenti e progetti rivolti al futuro. I criteri didattici hanno privilegiato la ricerca comune, realizzata attraverso la discussione di opportuni appro-fondimenti e finalizzata al conseguimento delle mete educative intese soprattutto come scoperta di valori utili ad orientare consapevoli scelte di vita. Assumendo come criterio di valutazione fondamentale l’atteggiamento di disponibilità al dialogo e di interes-se costante dimostrato dagli alunni, il rendimento risulta certamente positivo. OBIETTIVI CONSEGUITI Obiettivi di atteggiamento: interesse nell’affrontare i temi proposti e nel partecipare alla ricerca comune. Obiettivi di apprendimento: sufficiente conoscenza degli elementi relativi alla problematica religiosa e della terminologia specifica. Obiettivi di competenza operativa: utilizzo adeguato di materiali, riconoscere la dimensione religiosa di situa-zioni personali e sociali. METODO E STRUMENTI UTILIZZATI Nel costruire un itinerario di classe che mettesse in relazione esperienze di vita e conoscenze acquisite, è stata proposta l’analisi di documenti tratti da contesti diversi (film, letture, situazioni). Spesso è stata utiliz-zata la spiegazione dialogata di schematizzazioni sintetiche. L’approfondimento è avvenuto sempre nell’ambito di una discussione comune. In particolare è stata proposta la visione dei film “Departures” di Yoji-ro Takita e “Decalogo uno” di K. Kieslowski. CRITERI DI VALUTAZIONE Considerazione dell’interesse, della disponibilità all’approfondimento e della partecipazione al dialogo co-mune. Verifica di lavori di ricerca e riflessione personale finalizzati anche all’esposizione individuale d’argomento specifico. Lanzo, 9 maggio 2016 l'insegnante
ISTITUTO SUPERIORE F. ALBERT DI LANZO
ANNO SCOLASTICO 2015/16
CLASSE VAES
FILOSOFIA. RELAZIONE FINALE COMPETENZE. Dato il senso profondo dell’insegnamento della filosofia e il suo valore di formazione della persona
secondo i valori più alti nel patrimonio culturale dell’umanità, le competenze che esso dovrebbe sviluppare possono
riassumersi, secondo una formulazione classica, nella disposizione a muoversi nelle circostanze della vita avendo come
criteri la verità, il bene e la bellezza. Una disposizione di tal genere non può evidentemente essere con facilità oggetto di
verifica e di valutazione, ma sicuramente venire coltivata attraverso prove che, almeno in forma simulata, pongano gli
allievi di fronte a questioni che implicano un intenso coinvolgimento personale. Soprattutto nell’ultimo anno deve esse-
re lecito chiedere ai ragazzi di confrontarsi con le grandi tematiche relative alla condizione umana odierna, valutando,
non evidentemente le scelte personali, ma la profondità e l’articolazione della riflessione.
ABILITÀ. Come per altre discipline ma con una specifica caratterizzazione dato il senso generale della filosofia, per
abilità si deve intendere la padronanza della logica e del linguaggio che le sono propri. Si può pensare che tale padro-
nanza si sviluppi a tre livelli (in linea di massima coincidenti con i tre anni di studio): apertura a un modo di pensare,
come quello filosofico, per sua natura diverso da quello del senso comune; acquisizione di linguaggio rigoroso; capacità
di utilizzare quanto appreso per orientarsi nel dibattito culturale odierno. A questo terzo livello le abilità si connettono
alle competenze, pur essendo opportuno mantenere la distinzione tra il piano della padronanza disciplinare e quello del-
la disposizione personale che essa contribuisce a formare.
CONOSCENZE. Ovviamente con conoscenze si intendono i contenuti specifici della disciplina, con l’avvertenza però
che essi non sussistono prescindendo dalla comprensione della logica che sottende alla disciplina stessa, cioè dalle abili-
tà, salvo cadere nel nozionismo, cioè in una conoscenza meccanica e quindi, soprattutto per la filosofia, di scarso valore.
Ne discendono due conseguenze: che la verifica e la valutazione riguardano sempre il nesso inscindibile di conoscenze
e abilità, e che la selezione dei contenuti deve essere tale da consentire nel modo più efficace l’attivazione di abilità e in
ultimo anche di competenze.
La classe ha incontrato particolari difficoltà nello svolgimento della disciplina.
Il problema di fondo, in buona misura non risolvibile, è che molti elementi avevano attitudini e mo-
tivazioni non propriamente consone a uno studio di tipo liceale.
Ciò ha condizionato pesantemente il rapporto didattico, incidendo particolarmente su una disciplina
come la filosofia, che richiede notevoli capacità di astrazione e autentica aspirazione a un amplia-
mento della coscienza culturale. Non dandosi questa condizione, se non per alcune persone che pe-
raltro non erano in grado di stabilire una leadership positiva al riguardo, il lavoroha dato buoni ri-
sultati laddove le tematiche trattate avevano un interesse sociale ed esperienziale, e invece è stato
alquanto faticoso sui piani della concettualizzazione filosofica in senso proprio. Negli anni prece-
denti una didattica particolarmente dialogica ha consentito una partecipazione talora anche vivace,
ma quest’anno era inevitabile fare i conti con certi limiti cognitivi e motivazionali.
Soprattutto difficoltoso è stato il percorso da Kant a Hegel, a cui si è dovuto dedicare una quantità
di tempo del tutto inconsueta. Più accessibile il resto del programma, anche per la maggior facilità
di collocarlo entro la cornice del percorso svolto nelle scienze umane.
Il percorso svolto è documentato da una puntuale trascrizione delle lezioni.
Claudio Giuseppe Torrero
ISTITUTO SUPERIORE F. ALBERT DI LANZO
ANNO SCOLASTICO 2015/16
CLASSE VAES
PROGRAMMA SVOLTO IN FILOSOFIA COMPETENZE. Dato il senso profondo dell’insegnamento della filosofia e il suo valore di formazione della persona
secondo i valori più alti nel patrimonio culturale dell’umanità, le competenze che esso dovrebbe sviluppare possono
riassumersi, secondo una formulazione classica, nella disposizione a muoversi nelle circostanze della vita avendo come
criteri la verità, il bene e la bellezza. Una disposizione di tal genere non può evidentemente essere con facilità oggetto di
verifica e di valutazione, ma sicuramente venire coltivata attraverso prove che, almeno in forma simulata, pongano gli
allievi di fronte a questioni che implicano un intenso coinvolgimento personale. Soprattutto nell’ultimo anno deve esse-
re lecito chiedere ai ragazzi di confrontarsi con le grandi tematiche relative alla condizione umana odierna, valutando,
non evidentemente le scelte personali, ma la profondità e l’articolazione della riflessione.
ABILITÀ. Come per altre discipline ma con una specifica caratterizzazione dato il senso generale della filosofia, per
abilità si deve intendere la padronanza della logica e del linguaggio che le sono propri. Si può pensare che tale padro-
nanza si sviluppi a tre livelli (in linea di massima coincidenti con i tre anni di studio): apertura a un modo di pensare,
come quello filosofico, per sua natura diverso da quello del senso comune; acquisizione di linguaggio rigoroso; capacità
di utilizzare quanto appreso per orientarsi nel dibattito culturale odierno. A questo terzo livello le abilità si connettono
alle competenze, pur essendo opportuno mantenere la distinzione tra il piano della padronanza disciplinare e quello del-
la disposizione personale che essa contribuisce a formare.
CONOSCENZE. Ovviamente con conoscenze si intendono i contenuti specifici della disciplina, con l’avvertenza però
che essi non sussistono prescindendo dalla comprensione della logica che sottende alla disciplina stessa, cioè dalle abili-
tà, salvo cadere nel nozionismo, cioè in una conoscenza meccanica e quindi, soprattutto per la filosofia, di scarso valore.
Ne discendono due conseguenze: che la verifica e la valutazione riguardano sempre il nesso inscindibile di conoscenze
e abilità, e che la selezione dei contenuti deve essere tale da consentire nel modo più efficace l’attivazione di abilità e in
ultimo anche di competenze.
ILLUMINISMO, ROMANTICISMO, FILOSOFIA CLASSICA TEDESCA
Illuminismo e Romanticismo
a) Illuminismo e Romanticismo come facce complementari della coscienza moderna
b) La cultura tedesca come mediazione tra Modernità e Tradizione
c) Secolarizzazione e ritorno del religioso
d) Meccanicismo e nostalgia della sacralità della natura
e) Disincanto utilitarista e reincanto estetico
f) Dal Giusnaturalismo allo storicismo
Kant
a) La filosofia tedesca tra Illuminismo e tradizione filosofica occidentale
b) Il problema della scienza e quello del rapporto con la metafisica
c) Esperienza sensibile e forme a priori
d) Esclusione della metafisica dall’ambito conoscitivo
e) Conoscenza e fede
f) Azioni strumentali e azioni morali
g) La legge morale come fondamento della fede
h) Il sentimento come ricerca di conciliazione
i) Bellezza e ricerca del finalismo nella natura
Fichte
a) Critica romantica dell’oggettivismo: la soggettività come presupposto
b) Reinterpretazione di Kant e alternativa tra dogmatismo e criticismo
c) Il moderno Idealismo come fondamento etico-politico
Schelling
a) Il Romanticismo oltre l’Idealismo
b) La duplice prospettiva di filosofia trascendentale e filosofia della natura
c) L’arte come rivelazione dell’Assoluto
Hegel
a) Idealismo e concezione provvidenzialistica della storia
b) Il presupposto teologico: il Cristianesimo come unità del divino e dell’umano
c) L’unità dialettica del finito e dell’Infinito: l’Infinito come Totalità
d) Percorso fenomenologico e genesi della Modernità
e) La storia dell’Assoluto: l’Idea, la sua alienazione nella Natura, il ritorno nello Spirito
f) Lo Spirito come giustificazione storico-politica
g) La filosofia come suprema autorivelazione dello Spirito
L’UMANESIMO RADICALE DELL’OCCIDENTE
Positivismo
a) La scienza moderna come forma di coscienza dominante
b) Saint-Simon e l’utopia della società industriale
c) Comte, la teoria dei tre stadi e l’ideologia del progresso
Sinistra hegeliana e Marxismo
a) La disputa intorno al senso della filosofia di Hegel: Destra e Sinistra hegeliana
b) Feuerbach e il capovolgimento in chiave materialistica della filosofia di Hegel
c) La religione come alienazione
d) Marx ed Engels: il materialismo storico
e) L’antagonismo sociale e la lotta di classe
f) Ideologia e critica dell’ideologia
g) Dialettica di forze produttive e rapporti di produzione
h) Plusvalore e accumulazione capitalistica
i) Socialismo e comunismo
j) Bilancio storico sul comunismo
Freud
a) Centralità del sapere psicologico nella coscienza moderna
b) La struttura della personalità: Es, Io e Super-io
c) Il problema culturale della sessualità e della repressione degli istinti
d) Eros e Thanatos
LA CRISI DELL’OCCIDENTE
Kierkegaard
a) Il Cristianesimo e il rifiuto dell’asse dominante del pensiero moderno
b) L’esistenza come possibilità
c) I tre stadi: estetico, etico e religioso
d) Angoscia, disperazione, fede
Schopenhauer
a) Rilettura di Kant alla luce della filosofiadell’India
b) La rappresentazione, ovvero il fenomeno come illusione
c) La Volontà come cosa in sé e la vita come dolore
d) Il cammino della liberazione come soppressione della volontà di vivere
e) È corretta la lettura di Schopenhauer della filosofia dell’India?
Nietzsche
a) Rilettura della civiltà occidentale alla luce di Schopenhauer
b) L’uomo tragico, la decadenza razionalistica e l’attesa di una rinascita della tragedia
c) L’abbandono di Schopenhauer: l’etica dei signori e l’etica degli schiavi
d) La morte di Dio e l’avvento del Nichilismo
e) Il Superuomo, La Volontà di Potenza e l’Eterno Ritorno
f) Il problema del rapporto tra la filosofia di Nietzsche e il nazismo
g) L’interpretazione di Heidegger della filosofia di Nietzsche
Weber
a) Rifondazione della sociologia e problema della Modernità
b) Lo statuto delle scienze storico-sociali
c) La triplice gerarchia sociale
d) Razionalizzazione edisincantamento del mondo
Scuola di Francoforte
a) La Teoria Critica e le società di massa
b) Eros e civiltà in Marcuse
c) Horkheimer e la critica della ragione strumentale
d) Il rovesciamento dell’Illuminismo: dominio sulla natura e dominio sull’uomo
e) L’Avere e l’Essere in Fromm
Claudio Giuseppe Torrero
ISTITUTO SUPERIORE F. ALBERT DI LANZO
ANNO SCOLASTICO 2015/16
CLASSE V AES
SCIENZE UMANE. RELAZIONE FINALE
COMPETENZE. Nell’ordinamento di questo indirizzo, le Scienze Umane costituiscono, insieme alla Filosofia, l’asse
centrale che qualifica tali indirizzi come per l’appunto liceale, vale a dire caratterizzato da un assetto in cui gli aspetti
tecnici dei percorsi curricolari sono subordinati a quelli più propriamente formativi, cioè finalizzati all’arricchimento
culturale e alla maturazione umana della persona. In una situazione in cui l’elemento che più caratterizza la formazione
liceale nella tradizione scolastica italiana, cioè il rapporto con la classicità attraverso lo studio delle lingue e delle lette-
rature antiche, risulta indebolito o annullato, tanto più importante è che l’orientamento prevalentemente indirizzato alla
contemporaneità non manchi di profondità, lasciando emergere il fenomeno culturale umano in tutta la sua ampiezza e
articolazione. Il gusto per tale dimensione, che in ogni tempo distingue le persone colte, unito alla capacità di orienta-
mento e di giudizio, è la fondamentale competenza che questo tipo di studio dovrebbe alimentare. Può essere verificata,
almeno parzialmente, ponendo gli studenti nella condizione di confrontarsi coi temi che caratterizzano il confronto cul-
turale odierno.
ABILITÀ. Per giungere a ciò è necessario un percorso formativo in cui ciascuna disciplina sviluppa un linguaggio, una
forma della sensibilità e un immaginario: in particolare la Sociologia per le strutture e gli ordinamenti della vita collet-
tiva e l’Antropologia per il pluralismo intrinseco al fenomeno culturale in quanto tale; la Metodologia della Ricerca
sorveglia infine i processi attraverso cui si formano le conoscenze. Ciascuna disciplina sviluppa insomma abilità speci-
fiche, e tanto più può farlo quanto più l’apprendimento è attivo, il che si ottiene rendendo il più possibile dialogica la
relazione didattica, affiancando alla lezione l’indagine sul campo e impegnando gli allievi in effettivi progetti di ricerca.
CONOSCENZE. Le conoscenze devono essere funzionali a creare abilità, come le abilità a promuovere competenze. In
tale prospettiva i contenuti devono essere proposti come tappe di un percorso di complessità crescente, di maturazione
non solo cognitiva ma tendenzialmente dell’intera personalità degli allievi.
Avendo assunto lo scorso anno l’insegnamento delle scienze umane oltre a quello della filosofia, mi
sono reso conto che ciò avrebbe potuto costituire una buona occasione per fornire ai ragazzi, forse
in parte non del tutto adatti a un percorso classicamente di tipo liceale, quel contesto di conoscenze
socio-culturali capaci di conferire alla storia del pensiero un senso più facilmente afferrabile. Intrec-
ciando fittamente le due discipline si è riusciti in effetti a costruire un quadro delle grandi trasfor-
mazioni culturali alla cui configurazione i ragazzi hanno partecipato talora con passione autentica.
La sensibilità umana di cui hanno dato prova lo scorso anno in un’esperienza di volontariato a La
Thuile, rinunciando alla gita scolastica per prendersi cura ogni giorno di atleti disabili in occasione
dei giochi nazionali Special Olympics 2015, è stata confermata dalle attività di stage.
Ricostruendo sinteticamente la storia di un percorso alquanto ricco, in terza i ragazzi hanno vissuto
una full immersion di due giorni nel quartiere multietnico di Porta Palazzo, con visita alla moschea
e al Cottolengo, interviste per strada agli immigrati e uscita di sera coi volontari di strada che porta-
no aiuto ai senza fissa dimora. Nello stesso anno l’esperienza è poi stata replicata a Chambéry, con
interviste in lingua francese. In quarta, inserendosi nell’alveo di un solco tracciato l’anno preceden-
te da un’altra classe, hanno preso parte a una ricerca sul rapporto uomo-donna, la famiglia e
l’educazione dei figli nell’ambito delle comunità immigrate di Torino, i cui risultati sono reperibili
sulla pagina Facebookhttps://www.facebook.com/pages/Radici-dell-
Umanit%C3%A0/1417334641870565. Si tratta di una ricerca vera e propria, non di una semplice
esercitazione, in collaborazione con l’Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi di Torino e seguita
da una sociologa dell’Università. Su questa base, quest’anno è stata intrapresa una nuova ricerca,
sul ruolo sociale delle religioni nel contesto dei processi geopolitici in atto, con particolare riguardo
alle dinamiche identitarie.
Lungo tutto questo percorso, i ragazzi si sono mostrati sinceramente motivati a mettersi in gioco,
vivendo un significativo processo di maturazione personale.
Claudio Giuseppe Torrero
ISTITUTO SUPERIORE F. ALBERT DI LANZO
ANNO SCOLASTICO 2015/16
CLASSE V AES
PROGRAMMA SVOLTO IN SCIENZE UMANE
COMPETENZE. Nell’ordinamento di questo indirizzo, le Scienze Umane costituiscono, insieme alla Filosofia, l’asse
centrale che qualifica tali indirizzi come per l’appunto liceale, vale a dire caratterizzato da un assetto in cui gli aspetti
tecnici dei percorsi curricolari sono subordinati a quelli più propriamente formativi, cioè finalizzati all’arricchimento
culturale e alla maturazione umana della persona. In una situazione in cui l’elemento che più caratterizza la formazione
liceale nella tradizione scolastica italiana, cioè il rapporto con la classicità attraverso lo studio delle lingue e delle lette-
rature antiche, risulta indebolito o annullato, tanto più importante è che l’orientamento prevalentemente indirizzato alla
contemporaneità non manchi di profondità, lasciando emergere il fenomeno culturale umano in tutta la sua ampiezza e
articolazione. Il gusto per tale dimensione, che in ogni tempo distingue le persone colte, unito alla capacità di orienta-
mento e di giudizio, è la fondamentale competenza che questo tipo di studio dovrebbe alimentare. Può essere verificata,
almeno parzialmente, ponendo gli studenti nella condizione di confrontarsi coi temi che caratterizzano il confronto cul-
turale odierno.
ABILITÀ. Per giungere a ciò è necessario un percorso formativo in cui ciascuna disciplina sviluppa un linguaggio, una
forma della sensibilità e un immaginario: in particolare la Sociologia per le strutture e gli ordinamenti della vita collet-
tiva e l’Antropologia per il pluralismo intrinseco al fenomeno culturale in quanto tale; la Metodologia della Ricerca
sorveglia infine i processi attraverso cui si formano le conoscenze. Ciascuna disciplina sviluppa insomma abilità speci-
fiche, e tanto più può farlo quanto più l’apprendimento è attivo, il che si ottiene rendendo il più possibile dialogica la
relazione didattica, affiancando alla lezione l’indagine sul campo e impegnando gli allievi in effettivi progetti di ricerca.
CONOSCENZE. Le conoscenze devono essere funzionali a creare abilità, come le abilità a promuovere competenze. In
tale prospettiva i contenuti devono essere proposti come tappe di un percorso di complessità crescente, di maturazione
non solo cognitiva ma tendenzialmente dell’intera personalità degli allievi.
PARTE TEORICA
SOCIOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA
Premesse storico-culturali dell’origine delle scienze umane: industrializzazione, tramonto della so-
cietà per ceti, rivoluzione scientifica. Saint-Simon, Comte, Marx, Weber, Freud, Scuola di Franco-
forte. Funzionalismo, teorie del conflitto, sociologie comprendenti. Concetto di società. Status, ruo-
lo, stratificazione sociale. Ricerca quantitativa e qualitativa.
DIMENSIONE ECONOMICA
Economia ed ecologia. Società preagricole, agricole e industriali. Economia di sussistenza e di ac-
cumulazione. Prima, seconda e terza rivoluzione industriale. Capitalismo e socialismo. Etica del
lavoro e consumismo. Globalizzazione e finanziarizzazione dell’economia. Sviluppo e decrescita.
Formazione e crisi del Welfare State. Crisi economica e crisi antropologica.
DIMENSIONE POLITICA
Società senza Stato e società statali. Stato tradizionale e Stato moderno. Ascesa e declino dello Sta-
to nazionale. Liberalismo e democrazia. Comunismo e fascismi. Occidentalizzazione del mondo e
modernizzazione delle aree non occidentali. Scenario geopolitico del mondo attuale, con riflessione
sulla “guerra mondiale a pezzi”. Parziale lettura, in Inglese, del saggio di Samuel HuntigtonThe
Clash of Civilizations.
DIMENSIONE CULTURALE
Tradizione e modernità. Oralità e scrittura. Le tre ondate della rivoluzione della scrittura: alfabeto,
stampa e internet. Riforma protestante e rivoluzione scientifica. Disincantamento del mondo e do-
minio della tecnica. Occidente e Oriente. Illuminismo e secolarizzazione. Romanticismo e ritorno
del religioso. Identità e società multiculturale. Crisi dei valori e dell’educazione. Laicismo e fonda-
mentalismiReligione, scienza, arte. Crisi dei valori, del rapporto uomo-donna, della famiglia e
dell’educazione dei figli (riferimenti alla ricerca sul campo svolta l’anno precedente presso le co-
munità immigrate e alla documentazione sulla pagina Facebook:
https://www.facebook.com/pages/Radici-dell-Umanit%C3%A0/1417334641870565.
PARTE PRATICA
RICERCA SUL CAMPO SUL RUOLO SOCIALE DELLE RELIGIONI
L’esperienza si è collocata nel quadro della riflessione iniziata in classe sulle drammatiche vicende internazionali in
corso, a partire dall’attentato di Parigi come momento della “guerra mondiale a pezzi” in atto, e sulla base
dell’esperienza della ricerca svolta lo scorso anno sul rapporto uomo-donna, la famiglia e l’educazione dei figli presso
le comunità immigrate di Torino.
Tra gli elementi che quella riflessione aveva richiamato, è il ruolo delle religioni nel canalizzare forti vissuti collettivi
sulla scena sociale odierna, i conflitti che vi sono collegati e le possibilità di una loro elaborazione.
Nel programma di studi, tanto di filosofia quanto di scienze umane, centrale è stato il nesso tra modernizzazione e seco-
larizzazione.
Intendendo con modernizzazione un fenomeno complesso, che ha caratterizzato negli ultimi secoli le società occidentali
e ora tumultuosamente si sta imponendo nelle altre aree mondiali, uno degli aspetti che più la contraddistinguono è sicu-
ramente la secolarizzazione: ovvero l’abbandono, nella coscienza e nei comportamenti collettivi, della tradizione reli-
giosa. Ciò però non è a sua volta un processo semplice, bensì dà luogo a tendenze opposte. Da un lato la tradizione è
contrastata da nuovi poteri politici ed economici, che elaborano ideologie di segno contrario, fino al tentativo di un suo
sradicamento. Dall’altro la coscienza religiosa riemerge in forme nuove, dando luogo anche a movimenti politico-
sociali capaci di incanalare i cambiamenti entro un nuovo senso di identità.
L’alternanza tra queste due tendenze ha profondamente caratterizzato la storia occidentale degli ultimi secoli, che ha
culturalmente oscillato tra motivi “illuministici” e motivi “romantici”. Oggi, dopo che sulle aree non occidentali del
pianeta si erano riversate le ideologie laiche europee, con effetti destrutturanti rispetto alle tradizioni locali, la crisi di
tali ideologie, nonché l’aspirazione a una riscossa storica da cui quelle aree sono interessate, ha prodotto sia in esse sia
nello stesso Occidente un diffuso ritorno alle proprie radici culturali, per lo più espresso da movimenti religiosi. Il risul-
tato è che, mentre alcuni decenni or sono una certa configurazione culturale induceva a pensare che la religione fosse un
fenomeno del passato, destinato a estinguersi col progresso sociale, oggi invece l’esperienza religiosa appare più viva
che mai, e tale da condizionare fortemente la scena pubblica.
Nonostante l’onda lunga della secolarizzazione prosegua, allontanando masse sempre più vaste dalle originarie tradi-
zioni di appartenenza, essa non appare più culturalmente feconda come lo è stata negli ultimi secoli di cultura occiden-
tale, mentre appaiono molto più vive le minoranze religiose, divise dai riferimenti e dai linguaggi ma tendenzialmente
unite nel denunciare la mancanza di senso della vita priva di valori spirituali.
L’idea che ha guidato la ricerca è che tali minoranze si trovino oggi di fronte a un’alternativa.
Da un lato un’esigenza connessa con la loro stessa formazione, ovvero il bisogno di ricostruire identità nel venir meno
dei precedenti riferimenti, può spingerle sul terreno dell’esclusione e del conflitto, come avviene coi movimenti pro-
priamente fondamentalisti, in qualche modo presenti in ogni religione. Dall’altro emerge la consapevolezza di una fon-
damentale unità nel contrastare gli indirizzi più distruttivi del paradigma socio-culturale dominante, senza che peraltro
siano ancora chiari i modi in cui tale unità può realizzarsi. Essa non può infatti in alcun modo annullare e neppure inde-
bolire le differenze, pena lo svuotamento delle identità e di conseguenza del valore delle esperienze spirituali che ad
esse si collegano. Il mantenimento dei confini, e la loro ridefinizione rispetto al mutare delle circostanze storiche e cul-
turali, è dunque un’esigenza non meno importante di quella dell’esplorazione di spazi comuni e dell’apertura di vie di
comunicazione.
L’idea guida è stata verificata con alcune comunità religiose presenti nel contesto torinese, incontrate, nei tre giorni in
cui lo stage ha avuto luogo, presso la Chiesa evangelica Parolo della Grazia, il centro italo-arabo Dar al-Hikma e la Pic-
cola Casa delle Divina Provvidenza.
Scopo della ricerca, intendendo acquisire elementi di conoscenza che interagiscano positivamente con le realtà approc-
ciate, favorendo cioè un’elaborazione dei problemi che sia feconda di nuove soluzioni, era l’esplorazione della perce-
zione della propria identità, di quella altrui e dell’interazione nel contesto storico e culturale attuale. Si sono pensate
sette tracce di ricerca.
1) Quali sono i percorsi che hanno condotto un certo soggetto collettivo a essere come viene percepito oggi, dai
propri membri e da coloro che vi sono esterni? (Si trattava di attingere informazioni sufficienti per identificare
con chiarezza una confessione religiosa, mettendole a confronto con le proprie conoscenze precedenti e fa-
cendo soprattutto attenzione a come viene descritta dall’interno e a come si ritiene venga rappresentata ester-
namente).
2) Quali percorsi hanno condotto i propri membri a riconoscersi come tali, ovvero quali significative esperienze
di cambiamento personale vi si collegano? (Un mondo religioso è soprattutto significativo attraverso le storie
personali di coloro che ne fanno parte. A quali bisogni soggettivi mostra di venire incontro?)
3) Come sono percepiti, dall’interno di un certo ambito, altri soggetti collettivi con cui è lecito confrontarsi? Qua-
li si ritengono essere i fondamentali motivi di differenza? Si può parlare di uno scopo comune? Quali rapporti
di collaborazione sono praticabili? (Come una confessione religiosa giudica le altre? Si pensa che le diverse
religioni siano vie diverse che conducono a un’unica meta oppure no? In che misura possono aiutarsi tra lo-
ro?)
4) Quale giudizio viene espresso sulla condizione umana attuale e sulle vicende mondiali in corso, e quale posi-
zione si assume rispetto alle fondamentali questioni di tipo etico? (Una religione si confronta sempre col pro-
prio tempo, interpretandolo secondo la propria prospettiva. Quali appaiono dunque i problemi più gravi del
mondo in cui viviamo? Come vengono letti in particolare gli eventi sanguinosi connessi a movimenti che si
richiamano a un fondamento religioso? Cosa si pensa d’altra parte di temi come l’aborto, l’eutanasia, il ma-
trimonio omosessuale, la procreazione assistita?)
5) Quale contributo alla vita sociale si ritiene di poter recare, coerentemente con lo scopo ultimo a cui ci si conce-
pisce rivolti? (Quali opere sociali, caritative ed educative caratterizzano una confessione religiosa? Quale idea
di società ne scaturisce?)
6) Quale modello educativo si ritiene di proporre alle giovani generazioni? (Una religione è anche un modello
educativo. Quali sono le sue caratteristiche e quali risposte può offrire alla crisi educativa odierna?)
7) In che misura si può contribuire a un modello educativo comune? (Ciascuna religione, pur proponendo un mo-
dello educativo di portata globale, sottolinea maggiormente certi aspetti o certi altri, venendo incontro con
maggiore o minore efficacia alle esigenze umane del nostro tempo. Quale contributo ciascuna mostra di poter
recare all’elaborazione di un modello “laico” adatto alle esigenze odierne?)
Le prime sei tracce potevano essere sviluppate nel corso delle interviste, venendo tradotte in domande appropriate. La
settima richiedeva invece un’elaborazione successiva, alla luce delle interviste svolte e dell’esperienza di uscita serale
con i volontari di strada, che già costituiscono un esperimento di modello educativo interculturale.
Lo svolgimento effettivo della ricerca ha consentito più che altro di prendere contatto con le questioni formulate.
Di fatto le interviste sono avvenute con i membri di una Chiesa evangelica, con vari esponenti della comunità islamica e
di quella Bahai e con un rappresentante di un movimento ecclesiale cattolico (Comunità di Sant’Egidio). Le percezioni
più nette da parte degli studenti sono state di una certa chiusura riscontrata nel contesto della Chiesa evangelica al con-
fronto con altri mondi spirituali, mentre all’opposto la comunità Bahai mostrava una apertura sentita come talora ecces-
siva, tale da rendere problematica la percezione di un’autonoma identità religiosa. Decisamente apprezzata invece è
stata la capacità di mediazione culturale mostrata dagli esponenti islamici.
Si è peraltro osservato che tali percezioni andavano relativizzate tenendo conto della diversa estrazione socio-culturale
delle persone intervistate, al di là ancora di quale fosse la loro professione di fede. In ogni caso sembra di poter pensare
che nel mondo islamico, grazie soprattutto all’apporto di convertiti italiani, stia emergendo un’élite culturale capace di
elaborare mediazioni più che soddisfacenti con la cultura dominante in Occidente; mentre invece il mondo evangelico
appare particolarmente capace di venire incontro ai bisogni di strati sociali marginali.
Si può ritenere di aver aperto una strada su cui sarebbe interessante proseguire.
Claudio Giuseppe Torrero
GRIGLIA PRIMA PROVA – ITALIANO
STUDENTE: _________________________________ CLASSE: ________ DATA _________________
Alunno/a ………………………………………………………………………………………………………
Indicatori Punteggio
Basso
Medio
Alto
VALUTAZIONE ANALITICA
Realizzazione linguistica 0-2 2,5 3-4
Correttezza ortografica, morfologica e sintattica; coesione testuale; uso corretto della punteggiatura; uso corretto dei linguaggi settoriali
Coerenza e adeguatezza alla forma testuale e alla consegna
0-2 2,5 3-4
Organizzazione coerente e lineare dell’esposizione e delle argomentazioni; complessiva aderenza all’insieme delle consegne date
Controllo dei contenuti 0-2 2,5 3-4
Ampiezza, padronanza, ricchezza, uso adeguato dei con-tenuti in funzione delle diverse tipologie di prova e dell’impiego dei materiali forniti -TIPOLOGIA A: comprensione e interpretazione del testo proposto; coerenza della contestualizzazione -TIPOLOGIA B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace -TIPOLOGIA C e D: coerente esposizione delle conoscen-ze in proprio possesso in rapporto al tema dato: complessiva capacità di collocare il tema dato nel relativo contesto culturale -PER TUTTE LE TIPOLOGIE: significatività e problematici-tà degli elementi informativi, delle idee, delle interpretazioni
Valutazione globale 0-2 2,5 3
Efficacia complessiva del testo che tenga conto - Del rapporto fra ampiezza e qualità informativa - Dell’originalità dei contenuti - Delle scelte espressive - Delle capacità critiche personali
SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA DI DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
LICEO ECONOMICO-SOCIALE – Tipologia A
MERCATO E POLITICHE ECONOMICHE Negli ultimi due secoli, le istituzioni economiche e sociali dell'Occidente si sono immedesimate nel
regime dell'economia di mercato, e in tempi recenti in molti paesi ci si è affidati sempre più ai pri-
vati nel meccanismo di distribuzione delle risorse, con una relativa e significativa limitazione
dell’intervento pubblico .
Nonostante la crescente fiducia nel ruolo del mercato, non sempre questo è in grado di conseguire
un risultato efficiente. Pertanto, lo Stato svolge tuttora un ruolo fondamentale nell’economia.
Il candidato, in base ai testi proposti e alle conoscenze pregresse, esponga le sue considerazioni
sull’intervento dello Stato nell’economia, riflettendo in particolare sulle seguenti questioni:
• origini e caratteri del sistema misto
• ruolo dello Stato nell’assicurare le precondizioni necessarie per il funziona-
mento del mercato e perseguire fini redistributivi e di stabilizzazione del reddito
• intervento pubblico per aumentare l’efficienza del mercato, quando questo
non riesca a garantire un’allocazione ottimale delle risorse.
DOCUMENTI “L’azione più importante dello stato si riferisce non a quelle attività che gli individui privati espli-
cano già, ma a quelle funzioni che cadono al di fuori del raggio d’azione degli individui, a quelle
decisioni che nessuno compie se non vengono compiute dallo stato. La cosa importante per il go-
verno non è fare ciò che gli individui fanno già, e farlo un po’ meglio o un po’ peggio, ma fare ciò
che presentemente non si fa del tutto. [...] Da parte mia, credo che il capitalismo, saviamente go-
vernato, può probabilmente essere reso più efficiente di qualsiasi altro sistema ora in vista nel rag-
giungere obiettivi economici, ma che in se stesso è in molte guise estremamente criticabile”.
“I difetti più evidenti della Società economica nella quale viviamo sono l’incapacità a provvedere
la piena occupazione e la distribuzione arbitraria e iniqua delle ricchezze e dei redditi […] ritengo
che vi siano giustificazioni sociali e psicologiche di disuguaglianza dei redditi e delle ricchezze, ma
non di disparità tanto forti quanto quelle oggi esistenti”.
Tratti da: J. M. Keynes, Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta.
“Come sintetizza Kenneth J. Arrow (Uncertainty and the welfare economics of medical care, «The
American economic review», 1963, 53, 5, pp. 941-73), quando il mercato non è in grado di condur-
re a uno stato ottimale (come accade in un contesto di asimmetria informativa o d’incompletezza
dei mercati), la società prenderà, almeno parzialmente, coscienza del problema e istituzioni sociali
sorgeranno con il fine di migliorare gli esiti di mercato.
Le precedenti considerazioni spiegano per quale motivo in tutti i Paesi, e in particolare in quelli
sviluppati, sia presente un sistema di protezione sociale strutturato. Ma la diversa lettura dei falli-
menti di mercato, o dell’allontanamento dalle condizioni ottimali, spiega perché le concrete artico-
lazioni siano anche molto differenziate”.
Tratto da: Roberto Artoni, Alessandra Casarico, Il ruolo economico dello Stato.
“I Costituenti hanno fortemente voluto e ottenuto che la Costituzione della Repubblica non fosse -
a maggior ragione nei suoi risvolti economici - il frutto di una teoria asetticamente ed impropria-
mente applicata alla realtà. In proposito, nel corso dell’Assemblea Costituente, i Costituenti hanno
così stabilito: ”Noi possiamo fissare i principî, possiamo stabilire le direttive entro le quali dovrà
orientarsi il legislatore di domani, possiamo aprire la strada a questo legislatore, togliere alcuni
limiti alla sua azione. In questo senso possiamo introdurre alcuni elementi di una economia nuova,
possiamo predisporre l'intervento dello Stato nella vita economica, possiamo prevedere la necessità
e la facoltà per lo Stato di attuare determinati piani generali che possano coordinare le diverse at-
tività economiche secondo un'unica direttiva e rivolgere l'attività produttiva del Paese verso gli in-
teressi delle grandi masse lavoratrici. Ma non solo possiamo fare questo; possiamo e già ve ne è
cenno nel progetto di Costituzione, prevedere gli organi attraverso i quali lo Stato potrà concretare
queste riforme e potrà attuare questi piani. [..]Il che è avvenuto”.
Tratto da: Boscolo Anzelotti Matteo, “Costituzione italiana ed economia globale” , in “Diritto Co-
stituzionale” , 30 ottobre 2014.
Art.41 Cost.
“L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in
modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i pro-
grammi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indiriz-
zata e coordinata a fini sociali.”
La norma sembra distinguere due diversi momenti: il momento della scelta del tipo di attività eco-
nomica da svolgere, e quello del suo concreto svolgimento. L'iniziativa sarebbe, quindi, libera,
mentre l'attività economica subirebbe penetranti limitazioni, sia in negativo che in positivo, per il
raggiungimento dei fini sociali. […] La Costituzione riconosce che il libero mercato è
un efficiente sistema di utilizzo delle risorse, ma non che comporti automaticamente anche un'e-
qua e socialmente utile distribuzione delle risorse stesse. Per questo motivo richiede che l'attività
economica (sia pubblica che privata) sia indirizzata e coordinata mediante opportuni programmi e
controlli. In ogni caso l'indirizzo ed il coordinamento non possono mai sopprimere l'iniziativa indi-
viduale. [..] In Italia, si è preferito operare mediante programmazioni di settore o per obietti-
vi precisi e con una politica d'incentivi (sgravi fiscali, finanziamenti agevolati etc.) piuttosto che di
controlli, anche al fine di tenere alto il livello di occupazione.
Tratto da: www.brocardi.it / Costituzione
QUESITI DI APPROFONDIMENTO Il candidato risponda a due quesiti tra quelli proposti:
• Spesso l’intervento pubblico, anziché costituire una soluzione alle inefficien-
ze del mercato può costituire esso stesso una fonte di nuovi fallimenti. Quali sono a tuo av-
viso le cause del fallimento dello Stato nel sistema economico?
• Lo Stato, nell’esercizio della sua sovranità, si colloca rispetto ai privati in
una posizione definita potestà d’imperio. Quali sono i significati che possiamo attribuire a
questi termini ?
• Cosa si intende per uguaglianza formale e uguaglianza sostanziale nello Stato
democratico?
• Quando avvenne l’introduzione dello stato Sociale in Italia?
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_______
E’ consentito soltanto l’uso del dizionario di italiano e del codice civile non commentato
Durata massima delle prova: 6 ore
ESAME DI STATO 2015
LICEO ECONOMICO SOCIALE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
DIRITTO – ECONOMIA POLITICA
TIPOLOGIA A
ALUNNO _____________________________________________________________
Conoscenza dei contenuti
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono / ottimo
1
2,5
3,5
4
5
Comprensione del testo
Analisi
Sintesi
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono / Ottimo
1
2,5
3,5
4
5
Correttezza formale
Utilizzo del lessico specifico
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono / Ottimo
1
1,5
2
2,5
3
Congruità delle soluzioni proposte
Argomentazione
Insufficiente
Sufficiente
Buono / Ottimo
1
1,5
2
Punteggio complessivo
______/15
CORRISPONDENZA TRA LA SCALA NUMERICA DEL 10 E QUELLA DEL 15
1 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 8 9 10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
ISTITUTO SUPERIORE ALBERT DI LANZO, LICEO ECONOMICO-SOCIALE
CLASSE V AES - SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA – SCIENZE UMANE
PRIMA PARTE
Mutua fecondazione delle culture
Il candidato, a partire dal testo sotto riportato, elabori il tema della società multiculturale confron-
tandosi con la prospettiva che il testo propone. La crisi che stiamo vivendo è tanto profonda da in-
durci a fare i conti con l’intera storia delle grandi civiltà. La soluzione non può venire da una sola
tra le culture umane, bensìrichiede una loro mutua fecondazione.
Il problema è molto più profondo di quanto a prima vista possa apparire. È ben più che po-
litico, economico o meramente istituzionale. Sono messi sotto giudizio gli ultimi seimila
anni di esperienza umana. Il crollo delle civiltà antiche non era totale perché altre ne rac-
coglievano l’eredità. Questo non è però quanto succede oggi. Se la civiltà contemporanea,
che sta diventando planetaria, si sgretola, non rimarrà alcun «impero» a raccoglierne
l’eredità, non ci saranno né vincitori né vinti.
Nessuna cultura, nessuna religione può da sola risolvere il problema umano. L’uomo non
è soltanto l’uomo bianco, o il marxista, o il ricco. L’identità umana non è più definibile in
termini di civiltà, di cristianesimo, di educazione o di cittadinanza nazionale o imperiale.
Da qui la necessità urgente di una mutua fecondazione tra le tradizioni umane, feconda-
zione che da vari decenni vado difendendo. Siamo vicendevolmente relazionati e la solu-
zione non potrà mai essere unilaterale.
Raimon Panikkar, Il silenzio del Buddha. Un a-teismo religioso, Mondadori, Milano 2006
SECONDA PARTE
Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti:
1) Tenendo presente l’intero arco della vicenda umana, quali tipi fondamentali di società si pos-
sono distinguere dal punto di vista economico-tecnologico (ovvero delle interazioni con
l’ambiente naturale), da quello dell’organizzazione e del potere e da quello culturale?
2) Cosa si intende con “società tradizionali” e “società moderne”?
3) Da cosa è generata la crisi attuale dell’educazione?
4) In quale contesto storico-culturale prendono forma le scienze umane?
NOME E COGNOME CLASSE V AES
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DI ESAME
SCIENZE UMANE
1) Qual è il contesto storico e socio-culturale in cui prende forma la Sociologia?
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2) Il concetto di società
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3) Il problema della stratificazione sociale secondo i funzionalisti e secondo iteorici del conflit-
to
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NOME E COGNOME CLASSE V AES
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DI ESAME
FILOSOFIA
1) Forme a priori e loro funzione nella Critica della ragion pura
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2) La concezione della natura in Kant, in Fichte e in Schelling
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PER LA FILOSOFIA E LE SCIENZE UMANE
PERTINENZA
COMPLESSITA’ LINGUAGGIO E CO-
NOSCENZE SPECI-
FICHE
CREATIVITA’
2 non pertinente
1 elementare 1 non corretto 1 scolastico
3 parzialmente perti-
nente
2 lineare 2 parzialmente
corretto
2 originale/personale
4 pertinente
3 articolato 3 appropriato 3 creativo
5 esaustivo o profondo
(colte richieste anche
non esplicite)
4 complesso 4 ricco
TOTALE IN QUINDICESIMI:
15 = 10
14 = 9
13 = 8
12 = 7
11 = 6½
10 = 6
9 = 5½
8 = 5
7 = 4½
6 = 4
5 = 3
4 = 2
3 = 1
A.S. 2015/2016 Candidato…………………………………………… Classe 5AES
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO: MATEMATICA (E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica)
1)Enunciare la condizione necessaria affinché una funzione ammetta un asintoto verticale e un asin-
toto orizzontale. Determinare quindi gli asintoti della funzione:
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2)Descrivere il significato geometrico della derivata prima di una funzione in un punto del suo do-
minio. Successivamente determinare l’equazione della retta tangente al grafico della funzione
nel punto
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3) Enunciare il teorema di Weierstrass fornendo quindi un esempio e un contro esempio.
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SIMULAZIONE TERZA PROVA 05/04/16
CANDIDATO CLASSE 5AES
GRIGLIA DI VALUTAZIONE MATEMATICA
PRIMO QUESITO
Condizione necessaria asintoto verticale
p.ti ...../0,75
Condizione necessaria asintoto orizzontale p.ti ...../0,75
Calcolo dominio p.ti ...../0,5
Calcolo asintoti verticali p.ti ...../1,5
Calcolo asintoto orizzontale p.ti ...../0,75
Equazione asintoti p.ti ...../0,75
SECONDO QUESITO
Significato geometrico di derivata prima p.ti ...../1,5
Calcolo di f’(x) p.ti ....../2
Calcolo di f’(xo) p.ti ...../0,5
Calcolo di f (xo) p.ti …./0,5
Equazione retta tangente p.ti ...../0,5
TERZO QUESITO
Enunciato p.ti …./3
Esempio p.ti …./1
Controesempio p.ti …./1
TOTALE p.ti ……/15
A.S. 2015/2016 Candidato ………………………………................
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO: FISICA
1) Definire il vettore campo elettrico, quindi illustrare le caratteristiche del campo elettrico generato
da una carica puntiforme e darne la rappresentazione. (Max 12 righe)
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2) Descrivere un condensatore e definirne la capacità, sia nel caso generale che nel caso di un con-
densatore piano. Esaminare, a scelta del candidato, il collegamento in serie oppure in parallelo di
due condensatori, specificandone la relativa capacità equivalente. (Max 15 righe)
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TOTALE punti …/15
SIMULAZIONE TERZA PROVA 25/01/2016
CANDIDATO CLASSE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
FISICA
PRIMO QUESITO
Definizione di campo elettrico e relativa formula p.ti …/3
Caratteristiche del campo generato da una sorgente punti-
forme
p.ti …/3
Rappresentazione (carica positiva e carica negativa) p.ti …/1.5
SECONDO QUESITO
Descrizione del condensatore p.ti …/1
Formula generale della capacità e unità di misura p.ti …/1.5
Capacità di un condensatore piano p.ti …/1.5
Caratteristiche fisiche del collegamento in serie o in paralle-
lo
p.ti …/1.5
Capacità equivalente e sua dimostrazione p.ti …/2
CANDIDATO/A________________________ Classe _________ Data ______________
SIMULAZIONE TERZA PROVA - STORIA
1. Illustra il Biennio Rosso italiano all’interno del contesto europeo.
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__________________________________________________________________ /8
2. Presenta le Leggi “ fascistissime”.
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_____________________________________________________________________ /7
TOT. /15
SIMULAZIONE - TERZA PROVA 2015/16
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
MATERIA: STORIA
Ad ogni quesito è stato attribuito un punteggio relativo la cui somma complessiva, pari a 15, è
equivalente al punteggio totale della prova.
Prima domanda Seconda domanda Punteggio complessivo
Pertinenza della rispo-
sta,
+ o – aderente al quesi-
to
Da 0 a 1 punto Da 0 a 2 punti
Conoscenza,
+ o – completa e appro-
fondita
Da 0 a 2 punti Da 0 a 2 punti
Capacità espositiva,
+ o – corretta ed effica-
ce
Da 0 a 2 punti Da 0 a 2 punti
Capacità di sintesi e
argomentazione,
+o – adeguata ed effi-
cace
Da 0 a 2 punti Da 0 a 2 punti
Punti 7 Punti 8 Punti 15
ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Simulazione Terza Prova: INGLESE Name................................................. Date....................................... Class.................................... ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS 1. Give a definition of the European Union and state its main acrivities. ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 2. What do we mean with the term "Institutional triangle" and what about the common single market in the EU? ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Ministero della Pubblica Istruzione
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “F.ALBERT”
Via Tesso, 7 - 10074 LANZO TORINESE (TO)
12.1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3ª PROVA
LINGUA E CIVILTA' STRANIERA - INGLESE
Candidato __________________________
INDICATORI DESCRITTORI QUESITI
1° 2° 3°
Comprensione della do-
manda
Corretta 1 1 1
Parziale – errata 0,5 0,5 0,5
Risposta
Pertinente ed esauriente 3 – 4 3 – 4 3 – 4
Esatta, non approfondita, ma accet-
tabile 2 – 3 2 – 3 2 – 3
Limitata o inadeguata 1 – 2 1 – 2 1 – 2
Conoscenza degli ar-
gomenti
Ampia ed approfondita 4 4 4
Esatta ma non approfondita 3 3 3
Parzialmente esatta, superficiale o
inesatta 1 – 2 1 – 2 1 – 2
Capacità espressiva
Articolata ed appropriata 4 4 4
Chiara ma con errori 3 3 3
Sufficientemente corretta ma ele-
mentare o non sempre chiara 1 – 2 1 – 2 1 – 2
Capacità di sintesi e di
argomentazione
Adeguata 2 2 2
Accettabile 1 1 1
Mediocre o non adeguata 0,5 0,5 0,5
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO:
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1) Spiega quali sono e in cosa consistono le tre valutazioni da compiere nella rianimazione cardio-
polmonare.
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2) Indica ed analizza i principi dell’allenamento sportivo.
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
F.ALBERT
Via Tesso, 7 Lanzo Torinese
ESAME DI STATO – A.S.
TERZA PROVA
CANDIDATO/A: .............................................................. MATERIA:
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI QUESITO
N.1 QUESITO
N.2 QUESITO
N.3
Pertinenza, cono-
scenza ed am-
piezza dei conte-
nuti specifici
Soddisfa pienamente le richie-
ste
Soddisfa le richieste in modo
adeguato
Soddisfa sufficientemente le
richieste
Soddisfa parzialmente le ri-
chieste
Le informazioni sono molto
lacunose e/o errate
Le informazioni sono assenti
8
7
6
5
4
2
…...../8
…...../8
…...../8
Capacità espositi-
va, correttezza
morfosintattica,
lessicale ed orto-
grafica, coesione
testuale
Elabora con padronanza
Elabora in modo organico e
corretto pur con qualche im-
precisione
Elabora in modo sufficiente e
sostanzialmente corretto
Elabora in modo frammenta-
rio e con errori
Elabora in modo disordinato
e/o scorretto
Le informazioni sono assenti
7
5 – 6
4
3
2
0
…..../7
…...../7
…...../7
TOTALE PUNTEGGIO PER QUESITO
PUNTEGGIO PROVA
Il commissario:
CANDIDATO……………………………… CLASSE 5^AES DATE…………………
SIMULAZIONE III PROVA SCRITTA - anno scolastico 2015/16 - FRANCESE
Répondez aux questions suivantes ( dix lignes environ) ( E’consentito l’uso del dizionario bilingue)
1) Présentez brièvement les DROM ( détails sur l’histoire, économie, ressources, aspect…). (15
lignes environ)
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2) Le Président de la République française : illustrez ses fonctions. (10 lignes environ)
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA SCRITTA
FRANCESE
Quesiti a risposta aperta
I
quesito
II
quesito
Il candidato dimostra di aver compre-
so le domande
a) in modo corretto
b) in modo parziale
1
0.5
1
0.5
c) in modo errato 0 0
Risponde in modo a) pertinente ed esauriente 4 4
b) esatto ma non approfondito 3.5 3.5
c) accettabile 3 3
d) parzialmente esatto
e) limitato
f) inadeguato
g) non risponde
2.5
2
1
0
2.5
2
1
0
La conoscenza degli argomenti è a) ampia ed approfondita 4 4
b) esauriente 3.5 3.5
c) accettabile
d) parzialmente esatta
e) superficiale
f ) inesatta
g) inesistente
3
2.5
2
1
0
3
2.5
2
1
0
Capacità espositiva: a) articolata e appropriata 4 4
b) chiara e corretta 3.5 3.5
c) sostanzialmente corretta 3 3
d) comprensibile ma con errori
e) elementare
f) elementare e non sempre comprensibile
g) incomprensibile
2.5
2
1
0
2.5
2
1
0
a) adeguata 2 2
Capacità di sintesi e di argomentazio-
ne:
b) abbastanza soddisfacente
c) accettabile
d) mediocre
e) inadeguata
1.5
1
0.5
0
1.5
1
0.5
0
Totali parziali
TOTALE :punti ………/15
ALLEGATO
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
A giudizio del Consiglio di Classe, determinata la banda di oscillazione derivante dalla media dei
voti conseguiti in sede di scrutinio finale, si procederà eventualmente ad integrare di un punto il
punteggio minimo previsto, tenendo conto di
Profitto (media dei voti superiore a 6,5 / 7,5 / 8,5)
Partecipazione attiva al dialogo educativo
Interesse e impegno
Assiduità nella frequenza
Partecipazione ad attività extracurricolari
Credito formativo documentato (esperienza formativa qualificata acquisita al di fuori della
scuola che abbia inciso sulla formazione dello studente e favorito la sua crescita umana, civile
e culturale)