Upload
others
View
4
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Acquedotto Lucano Progettazione S.r.l. � Sede legale ed amministrativa: Via Grippo – 85100 Potenza Tel. 0971.3921 (8 linee r.a.) - fax 0971.392243 - e-mail: [email protected]
FINANZIAMENTO
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione - Delibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“Piano Nazionale per il Sud”
REGIONE BASILICATA
COMUNE DI LAVELLO PROVINCIA DI POTENZA
POTENZIAMENTO DELLA RETE
FOGNARIA E DEL DEPURATORE DI
LAVELLO
CODICE PROGETTO CB0906
TITOLO ELABORATO
V.A.S. (VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA) Rapporto Ambientale Preliminare
LIVELLO DI PROGETTAZIONE
Esecutivo
Definitivo
Preliminare
DIRETTORE TECNICO
Ing. E. Gerardo MAROTTA
PROGETTISTI
Ing. Gaetano PACIFICO
Ing. Raffaele CAFARELLI
Ing. Vincenzo PAPANDREA
Ing. Giuseppe VERRASTRO SUPPORTO ALLA PROGETTAZIONE
Geom. Pasquale BRUCOLI
Geom. Michele PASSARELLA GEOLOGIA
Dott. Geol. Antonio DEL GIUDICE
COMMITTENTE
Acquedotto Lucano S.p.A. Via P.Grippo - 85100 Potenza
tel. 0971.392.111 - fax 0971.392.600 www.acquedottolucano.it
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Ing. Raffaele PELLETTIERI
COD.
DATA
LUGLIO 2013
SCALA GRAFICA
--- FILE:
REV. DATA
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
1/30
1. PREMESSA
Il presente documento rappresenta il Rapporto preliminare ambientale per la verifica di
assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) della variante urbanistica
dell’intervento di “Potenziamento della rete fognaria e del depuratore di Lavello” (PZ),
inserito nell’elenco degli interventi previsti dall’Accordo di programma Quadro
“Potenziamento dei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane relativi ad
agglomerati soggetti a procedure di infrazione comunitaria in maniera ambientale”
nell’ambito del Piano Nazionale per il Sud - Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, finanziato
con Delibera CIPE n. 60/2012 del 30.04.2012.
Nella fattispecie, l’intervento ha la finalità di adeguare l’impianto esistente alle mutate
esigenze del territorio comunale in relazione all’incremento demografico, il cui ampliamento
comporta una variazione al Piano Urbanistico vigente.
Il documento è stato redatto tenendo conto dei criteri per la determinazione dei possibili
effetti significativi dell'Allegato I della Direttiva CE/42/2001, nonché del D. Lgs. 152/2006 e
ss.mm.e ii.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
2/30
2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
2.1. Premessa
La VAS (Valutazione Ambientale Strategica) è un processo di valutazione ambientale,
previsto dalla Direttiva europea n. 42 del 2001, che affianca un piano o un programma per
considerarne i suoi possibili effetti sull’ambiente, orientandolo verso scelte strategiche per
uno sviluppo sostenibile.
Le valutazioni per la VAS assumono, quindi, come criterio primario lo sviluppo
sostenibile, ovvero: “…uno sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza
compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri ”
(Rapporto Bruntland, 1987), ove uno dei presupposti della nozione di sostenibilità è
l’integrazione della questione ambientale all’interno delle politiche settoriali e generali e dei
relativi processi decisionali.
Solo tramite un’effettiva interrelazione tra le diverse dimensioni (sociale-culturale,
economico, fisico-ambientale) che compongono un dato territorio è possibile perseguire
obiettivi di sostenibilità, ricercando un’esplicita e programmata coevoluzione tra sviluppo
economico e sociale, trasformazioni territoriali e uso delle risorse ambientali. La
predominanza di un sistema sugli altri porta a disequilibri complessivi.
L’integrazione del percorso di VAS nel processo di piano ha principalmente la
finalità di portare a considerare in modo più sistematico gli obiettivi di sostenibilità
ambientale all’interno della definizione del piano e in tale senso il grado di integrazione
raggiunto rappresenta esso stesso una misura del successo degli scopi della VAS.
Affinché la VAS possa realmente influenzare e intervenire sugli aspetti decisionali e
sulle scelte è fondamentale che sia realizzata di pari passo con l'elaborazione del Piano o
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
3/30
Programma, accompagnandone ed integrandone il processo di formazione ed il relativo
percorso decisionale. Nel processo valutativo vengono considerati i valori, le sensibilità e le
criticità dell’ambiente, nonché le identità dei luoghi coinvolti dal processo di pianificazione.
La VAS individua e valuta i possibili effetti significativi sull'ambiente e definisce le
misure per impedire e/o ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali
effetti negativi indotti dall'attuazione del Piano o del Programma. Il processo valutativo
costituisce, inoltre, l’occasione per un riordino dei flussi di informazioni in materia
ambientale già attivi per il territorio in questione e di un loro inquadramento in una
prospettiva complessiva per quanto riguarda il sistema ambientale di riferimento. Inoltre, al
fine di assicurare la più ampia condivisione delle strategie e delle scelte di piano, è
fondamentale che tutto il processo di VAS sia caratterizzato dal coinvolgimento e
partecipazione dei diversi attori territoriali, dei soggetti tecnici competenti in materia
ambientale, degli enti territorialmente interessati dal piano e del pubblico.
2.1. Direttiva europea
La normativa sulla V.A.S. ha come riferimento principale la Direttiva 2001/42/CE.
L'obiettivo generale della Direttiva è quello di " ... garantire un elevato livello di
protezione dell'ambiente e di contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto
dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo
sostenibile, ... assicurando che ... venga effettuata la valutazione ambientale di determinati
piani e programmi che possono avere effetti significativi sull'ambiente" (art. 1).
La Direttiva stabilisce che “per «valutazione ambientale» s’intende l’elaborazione di
un rapporto di impatto ambientale, lo svolgimento delle consultazioni, la valutazione del
rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni nell’iter decisionale e la messa a
disposizione delle informazioni sulla decisione ...”.
Per “rapporto ambientale” si intende la parte della documentazione del piano o
programma “... in cui siano individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che
l’attuazione del piano o programma potrebbe avere sull’ambiente nonché le ragionevoli
alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano o programma”.
I contenuti di tale Rapporto Ambientale sono definiti nell’Allegato I della Direttiva,
come di seguito riportato.
La Direttiva introduce altresì l’opportunità di verificare, a livello preliminare, se i piani
o i programmi possono avere effetti significativi sull'ambiente. A tale scopo gli Stati membri
tengono comunque conto dei pertinenti criteri di cui all'Allegato II, al fine di garantire che i
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
4/30
piani e i programmi con probabili effetti significativi sull'ambiente rientrino nell'ambito di
applicazione della Direttiva 42/2001.
2.2. Normativa nazionale
A livello nazionale la Direttiva Europea è stata recepita formalmente il 1 agosto 2007,
con l'entrata in vigore della parte Il del D.lgs 152/2006 (V.I.A., V.A.S. e I.P.P.C.). Tale
norma fornisce indicazioni principalmente sulla valutazione a livello di pianificazione statale,
rinviando alle norme regionali la regolamentazione del percorso di valutazione per la
pianificazione a livello degli enti locali.
In particolare, l’art. 6 c.3 del citato Decreto Legislativo prevede la Valutazione
Ambientale Strategica per i Piani e Programmi che determinano l’uso di piccole aree a livello
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
5/30
locale e per le modifiche minori dei Piani e dei programmi, qualora questi possano avere
impatti significativi sull’ambiente.
I contenuti della parte seconda del decreto, riguardante le “Procedure per la valutazione
ambientale strategica (VAS), per la valutazione dell'impatto ambientale (VIA) e per
l'autorizzazione integrata ambientale (IPPC)” sono stati integrati e modificati con il
successivo D.lgs 16 gennaio 2008, n. 4 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del
D.lgs 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale ”.
La verifica di assoggettabilità alla V.A.S. viene effettuata mediante la redazione del
Rapporto preliminare ambientale previsto dall’art. 12 dello stesso Decreto.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
6/30
3. METODOLOGIA
3.1. Premessa
Il presente rapporto ambientale preliminare è stato quindi redatto sulla scorta della
normativa e bibliografia esistente in materia di valutazione ambientale e di quanto previsto
dalla Direttiva 42/2001, dal D. lgs 152/2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.
La fase valutativa si compone di un primo momento riservato dalla descrizione dello
scenario attuale focalizzato sugli ambiti interessati dal progetto in esame, mentre il momento
successivo valuta le scelte stesse e concorre alla definizione di eventuali azioni mitigative da
intraprendersi in sede di attuazione.
3.2. Schema processuale
Per il processo di valutazione ambientale si fa specifico riferimento a quanto riportato
nel quadro di riferimento normativo precedentemente analizzato, a cui si fa esplicito rimando.
La VAS è quindi effettuata secondo lo schema generale specificato nei punti seguenti e
declinati nella tabella di seguito riportata:
1. avviso di avvio del procedimento;
2. individuazione dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione e
comunicazione;
3. definizione dello schema operativo per la VAS;
4. apertura della Conferenza di Valutazione;
5. elaborazione e redazione della proposta di Rapporto Ambientale di VAS;
6. messa a disposizione della proposta di Rapporto Ambientale;
7. raccolta osservazioni;
8. chiusura della Conferenza di Valutazione;
9. formulazione delle controdeduzioni alle eventuali osservazioni pervenute;
10. integrazione della proposta di Rapporto Ambientale;
11. formulazione Parere ambientale motivato;
12. redazione della Dichiarazione di Sintesi;
13. adozione del Piano (o variazioni al Piano);
14. pubblicazione e raccolta osservazioni da controdedurre;
15. formulazione parere ambientale motivato finale e approvazione finale;
16. gestione e monitoraggio.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
7/30
3.3. Soggetti coinvolti nel processo
I soggetti tecnici interessati ed il pubblico da consultare per la variante al piano
regolatore del Comune di Lavello sono di seguito elencati:
Autorità procedente:
• Comune di Lavello
Soggetti competenti in materia ambientale:
• A.R.P.A. Basilicata;
• A.S.P. Potenza – Distretto Sanitario di Melfi;
• Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata;
• Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata;
• Regione Basilicata – Dip. Ambiente e Territorio – Uff. Compatibilità Ambientale;
• Autorità di Bacino della Puglia;
Enti territorialmente competenti:
• Regione Basilicata;
• Provincia di Potenza.
3.1. Struttura del Rapporto Ambientale di VAS
Il principale documento tecnico della VAS è il Rapporto Ambientale.
Come previsto dalla normativa di riferimento e dalle prassi tecniche italiane ormai
sempre più consolidate, il rapporto è organizzato tenendo conto dell’Allegato I della Direttiva
2001/42/CE.
Il Rapporto Ambientale di VAS è sviluppato in riferimento ai seguenti contenuti:
• definizione del Quadro di riferimento per la VAS, attraverso:
- l’individuazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale, territoriale e sociale, di salubrità
e sicurezza, di qualificazione paesaggistica e di protezione ambientale stabiliti da riferimenti
internazionali, nazionale ed, eventualmente, da strumenti locali specifici (Quadro di
riferimento dello sviluppo sostenibile);
- l’analisi della pianificazione e programmazione sovraordinata, al fine di individuarne sia gli
obiettivi e gli indirizzi di riferimento per il comune, sia le specifiche azioni previste per
determinarne la loro eventuale influenza sul Piano Regolatore (Quadro di riferimento
programmatico);
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
8/30
- l’individuazione dei vincoli e delle tutele ambientali alla scala di riferimento e la definizione
dei punti di attenzione ambientale sia orientativi per il piano sia di riferimento (Quadro di
riferimento ambientale);
• descrizione della progetto di adeguamento del depuratore comunale di Lavello;
• la verifica di congruenza tra obiettivi del progetto e strumento urbanistico rispetto alla
compatibilità ambientale dell’intervento attraverso l’utilizzo di matrici e schede di
approfondimento;
• l’identificazione degli effetti dell’intervento sull’ambiente e l’associazione ad essi delle
relative misure di mitigazione ed eventualmente di compensazione da attuarsi;
• l’individuazione di eventuale sistema di indicatori per il monitoraggio degli effetti
dell’intervento. Il monitoraggio consente di verificare l'attuazione delle azioni e degli
interventi previsti dal piano e di controllarne gli effetti sull'ambiente nel tempo.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
9/30
4. QUADRO DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE
4.1. Quadro di riferimento dello sviluppo sostenibile
Il 15/16 giugno 2006 il Consiglio d’Europa, con il Doc. 10917/06, ha adottato la
nuova strategia dell'UE in materia di sviluppo sostenibile, motivata dalla presa d’atto che
(punto 2 ):
- permangono le tendenze non sostenibili in relazione a cambiamenti climatici e
consumo energetico, minacce per la salute pubblica, povertà ed esclusione sociale, pressione
demografica e invecchiamento della popolazione, gestione delle risorse naturali, perdita di
biodiversità, utilizzazione del suolo e trasporti;
- si profilano nuove sfide, in particolare la necessità di modificare progressivamente i
nostri modelli attuali non sostenibili di consumo e di produzione, e l'appoggio non integrato
all'elaborazione delle politiche.
Ancorché non esplicitamente indicati nella Strategia Europea del 2006, si assumono
come riferimento per le valutazioni di sostenibilità anche i contenuti della Convenzione
Europea del Paesaggio (Firenze 2000), ratificata con la Legge 9 gennaio 2006 n. 14, che nel
preambolo richiama la finalità di “uno sviluppo sostenibile fondato su un rapporto equilibrato
tra i bisogni sociali, l'attività economica e l'ambiente ”, contiene la constatazione “che il
paesaggio svolge importanti funzioni di interesse generale, sul piano culturale, ecologico,
ambientale e sociale e costituisce una risorsa favorevole all'attività economica e che
salvaguardato, gestito e pianificato in modo adeguato, può contribuire alla creazione di posti
di lavori ”, la consapevolezza “del fatto che il paesaggio concorre all'elaborazione delle
culture locali e rappresenta una componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale
dell'Europa, contribuendo così al benessere e alla soddisfazione degli essere umani e al
consolidamento dell'identità europea ”, il riconoscimento “che il paesaggio è in ogni luogo un
elemento importante della qualità della vita delle popolazioni nelle aree urbane e nelle
campagne, nei territori degradati, come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate
eccezionali, come in quelle della vita quotidiana ”, l’osservazione che “le evoluzioni delle
tecniche di produzione agricola, forestale, industriale e mineraria e delle prassi in materia di
pianificazione territoriale, urbanistica, trasporti, reti, turismo e svago e, più generalmente, i
cambiamenti economici mondiali continuano, in molti casi, ad accelerare le trasformazioni
dei paesaggi ”, il desiderio di “soddisfare gli auspici delle popolazioni di godere di un
paesaggio di qualità e di svolgere un ruolo attivo nella sua trasformazione ”, la persuasione
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
10/30
che “il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e che la
sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità
per ciascun individuo ”.
Altro riferimento importante è il Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di
Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali UE (Commissione Europea,
DGXI Ambiente, Sicurezza Nucleare e Protezione Civile, agosto 1998), che individua i
seguenti obiettivi:
- ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili;
- impiego di risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione;
- uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti
pericolosi/inquinanti;
- conservare e migliorare lo stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei
paesaggi;
- conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche;
- conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali;
- conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale;
- protezione dell’atmosfera;
- sensibilizzazione alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in
campo ambientale;
- promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo
compatibile.
In Italia, il riferimento nazionale principale in materia di sviluppo sostenibile è dato
dalla Deliberazione n. 57 del 2 agosto 2002 del CIPE “Strategia d'azione ambientale per
lo sviluppo sostenibile in Italia”, promossa a seguito della prima strategia dell'UE in materia
di sviluppo sostenibile adottata dal Consiglio europeo di Göteborg (2001) e completata dal
Consiglio europeo di Barcellona del 2002. Presupposti della strategia erano quelli che “la
protezione e valorizzazione dell'ambiente vanno considerati come fattori trasversali di tutte
le politiche settoriali, delle relative programmazioni e dei conseguenti interventi”, e che “le
pubbliche amministrazioni perseguiranno gli obiettivi previsti nel precedente comma nei
limiti delle risorse finanziarie autorizzate a legislazione vigente e degli stanziamenti di
bilancio destinati allo scopo”.
Gli obiettivi previsti dalla Strategia d'azione per lo sviluppo sostenibile in Italia (Del. CIPE
2.8.2002) sono:
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
11/30
- conservazione della biodiversità;
- protezione del territorio dai rischi idrogeologici;
- riduzione della pressione antropica sui sistemi naturali, sul suolo a destinazione agricola e
forestale;
- riequilibrio territoriale ed urbanistico;
- migliore qualità dell'ambiente urbano;
- uso sostenibile delle risorse naturali;
- riduzione dell'inquinamento acustico e della popolazione esposta;
- miglioramento della qualità delle risorse idriche;
- miglioramento della qualità sociale e della partecipazione democratica;
- conservazione o ripristino della risorsa idrica;
- riduzione della produzione, recupero di materia e recupero energetico dei rifiuti.
4.2. Quadro di riferimento programmatico e vincolistico
Gli attuali strumenti di pianificazione e programmazione vigenti e analizzati sono di
seguito elencati:
• Piano Regolatore Generale (P.R.G.) e norme Tecniche di Attuazione approvato
approvato con D.P.G.R. n° 391 del 10/05/1990. Dalla cartografia che compone
il PRG si rileva che l’area oggetto di intervento ricade in area agricola.
• Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.)
Il territorio del Comune di Lavello rientra nelle competenze dell'Autorità di Bacino
della Puglia ed è soggetto al relativo Piano di Bacino Stralcio per l'Assetto Idrogeologico,
approvato con Deliberazione del Comitato istituzionale n.39 del 30.11.2005; dalla
consultazione del WebGis relativo al PAI redatto dalla sopracitata Autorità, si osserva che la
zona di progetto non rientra in perimetrazioni di aree a pericolosità geomorfologica e/o
idraulica e di conseguenza in perimetrazioni di aree a rischio.
Sotto l’aspetto vincolistico l’area in esame non rientra nell’ambito di uno dei Piani
Paesaggistici di Area Vasta della Basilicata né risulta assoggettata a vincolo paesaggistico.
Relativamente alla Rete Natura 2000, l’area interessata non ricade in nessuna dei SIC/ZPS
individuati per la Regione Basilicata.
Il corpo idrico ricettore è rappresentato dal torrente Crapellotto, in prossimità dello
stesso entro il limite di 150 m dall’area in oggetto, che risulta iscritto nell’elenco delle Acque
Pubbliche della Regione Basilicata.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
12/30
Dal punto di vista archeologico, l’area in oggetto ricade in un comprensorio di
interesse. Trattandosi di interventi su un’area già interessata in passato da lavori di
movimento terra e scavi in genere, si ritiene che la possibilità di ritrovamenti sia minimo o
nullo; in ogni caso, si prevede di procedere alla redazione di una carta del rischio
archeologico.
4.3. Quadro di riferimento ambientale e territoriale
Per definire un quadro interpretativo dello stato ambientale del territorio in oggetto,
è stata effettuata una ricognizione degli elementi maggiormente rappresentativi. Si sottolinea
che tale ricognizione non ha lo scopo di costituire un quadro esauriente della situazione
ambientale del comune, ma è in realtà mirata a definire i punti di attenzione ambientale
prioritari per l’intervento in oggetto per le successive valutazioni, affinché si evidenzi:
- quali sono gli attuali elementi di valore e di criticità;
- come tali fattori possano orientare le scelte progettuali;
- come il progetto, per quanto di competenza, cerca di valorizzare/salvaguardare gli
elementi di pregio e come cerca di risolvere le criticità attuali;
- quali sono gli elementi ambientali che potranno essere interferiti (direttamente e/o
indirettamente) dalle azioni previste dal piano.
Per tali argomentazioni si rinvia ai capitoli successivi.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
13/30
5. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E RIFERIMENTI AMBIENTA LI
5.1. Premessa
Il progetto interessato oggetto di valutazione di assoggettabilità dalla VAS è il Progetto
Preliminare per l’ampliamento e adeguamento del depuratore comunale di Lavello.
Il progetto è accompagnato da cartografie, da una relazione generale e da relazioni di
tipo specialistico.
Questi in particolare sono gli elaborati sui quali verterà la presentazione di sintesi
utile alla definizione degli eventuali effetti sull’ambiente dell’intervento.
5.2. Progetto di adeguamento del depuratore cittadino di Lavello
5.2.1. Collocazione territoriale
L’ambito oggetto della realizzazione dell’intervento in esame si colloca a nord-est
dell’abitato di Lavello, in C.da La Speranza, su un terreno laterale al corpo idrico recettore
delle future acque in uscita, rappresentato dal torrente Carapellotto, affluente del fiume
Ofanto, all’altezza del punto di innesto del torrente Lavandaia.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
14/30
5.2.2. Aspetti geologici
L’area di intervento ricade nel settore meridionale del foglio 175 denominato
Cerignola della Carta Geologica d’Italia (scala 1:100.000).
Essa è collocata nel settore assiale della Fossa Bradanica, un bacino di
sedimentazione di età pliocenica e pleistocenica, compreso tra l’Appennino meridionale ad
Ovest e l’Avampaese Apulo (Murge settentrionali) ad Est.
Nell’area di sedime affiorano i depositi sabbiosi.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
15/30
La geomorfologia dell’area, posta alla sinistra idraulica del torrente Carapellotto, è
legata alla litologia dei terreni affioranti di natura prevalentemente sabbiosa e alle pendenze
del versante che risultano essere di circa il 10% (inclinazione media del pendio di circa 6°).
Le quote minime e massime dell’area sono rispettivamente di circa 193 m s.l.m. e
206 m s.l.m.
I fenomeni franosi sono assenti in quanto le caratteristiche geotecniche dei terreni
affioranti sono compatibili con le limitate pendenze del versante. Allo stato attuale non ci
sono condizioni esterne che possano mutare questo stato di equilibrio.
Il territorio di Lavello fa parte del bacino idrografico del fiume Ofanto, il cui deflusso
è verso il Mar Adriatco.
Il reticolo idrografico secondario della zona posta a valle della collina di Lavello è
sviluppato e generalmente è costituito da incisioni poco profonde a causa delle basse
pendenze.
L’area di progetto si sviluppa a monte della sinistra idraulica del torrente Carapellotto
affluente di destra del fiume Ofanto. Esso lungo la medesima area defluisce in alveo
artificiale.
Dal punto di vista idrogeologico i terreni affioranti sono stati classificati in base al
loro grado di permeabilità, ossia:
� Sabbie e sabbie argillose aventi permeabilità primaria media per porosità;
� Alluvioni attuali aventi permeabilità secondaria alta per porosità.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla relazione specialistica allegata al progetto.
5.2.3. Relazione Generale
La Regione Basilicata, nell’ambito del Piano Nazionale per il Sud - Fondo per lo
Sviluppo e la Coesione, finanziato con Delibera CIPE n. 60/2012 del 30.04.2012, ha
individuato come soggetto attuatore dell’intervento di “Potenziamento della rete fognaria e
del depuratore di Lavello” (PZ), inserito nell’elenco degli interventi previsti dall’Accordo di
programma Quadro “Potenziamento dei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue
urbane relativi ad agglomerati soggetti a procedure di infrazione comunitaria in maniera
ambientale”, Acquedotto Lucano S.p.A. in qualità gestore del Servizio idrico e per il quale
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
16/30
Acquedotto Lucano Progettazione S.r.l. cura la redazione del progetto ai sensi del D. Lgs.
n°163/2006 e s.m.i.
5.2.4. Finalità intervento e criteri progettuali
Il finanziamento ha la finalità di adeguare l’impianto esistente alle mutate esigenze
del territorio di Lavello in relazione all’incremento demografico. Infatti, Il sistema di
trattamento dei reflui provenienti dall’abitato di Lavello è costituito da un impianto ad
ossidazione biologica realizzato negli anni ‘90 su un’unica linea di trattamento e con capacità
di trattamento di circa 7000 AE, insufficiente a trattare la reale portata affluente pari a circa
14.000 AE.
In tal modo l’intervento sarà risolutivo per il Precontenzioso (EU-Pilot) relativamente
agli art. 3 (collettamento) e 4 della direttiva 99/271/CEE (sistemi di depurazione).
Nel corso della gestione da parte dell’Acquedotto Lucano SpA, si è registrato
l’impossibilità di garantire il raggiungimento dei limiti tabellari imposti dalla normativa
vigente del refluo trattato, nonostante gli sforzi profusi e l’impiego di proprie risorse
finanziarie che hanno consentito solo un leggero miglioramento del processo biologico.
Si è cercato di sopperire alle carenze strutturali variando lo schema di funzionamento
dell’impianto, in particolare, è stato impegnato il bacino di stabilizzazione del fango, come
volume aggiuntivo alla fase di aerazione, prolungando in tal modo il tempo di residenza del
refluo in ossidazione, al fine di ottimizzare il rendimento dell’intero processo biologico, ma
ottenendo limitati risultati.
La soluzione tecnica adottata è quella di utilizzare l’attuale linea acque per costruire
la nuova linea fanghi, e contestualmente realizzare due nuove linee acque. Tra l’altro,
rientrando in una delle aree sensibili individuate nel Piano di Tutela adottato dalla Regione
Basilicata, richiede trattamento di affinazione e di ulteriore filtrazione del refluo trattato.
L’intervento proposto prevede in definitiva:
A – Nuova linea di trattamento – linea acqua
- potenziamento della stazione di pretrattamento con l’adeguamento della
stazione di grigliatura mediante installazione di griglia meccanica sub verticale
e di paratoie per il sezionamento delle portate in ingresso;
- realizzazione di un pozzetto di ripartizione delle portate tra le due linee:
- realizzazione di un bacino di denitrificazione, da dotare di n. 2 mixer;
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
17/30
- realizzazione di una stazione di ossidazione areata, con la posa di un sistema di
diffusori di fondo completo del sistema di distribuzione aria compressa e
tappeto di fondo diffusori a bolle fini; è, altresì, prevista la posa di n. 2
elettrosoffianti per alimentazione aria compressa in ossidazione completi di
inverter e sonde per misurazione dell’ossigeno disciolto;
- realizzazione di una stazione di sedimentazione finale, dotata di carroponte
circolare completo di motore e riduttore, di stramazzi e canaline in acciaio
inox;
- pozzetto per il ricircolo dei fanghi con elettropompa per il ricircolo dei fanghi e
della miscela areata;
- collegamenti idraulici tra le diverse stazioni di trattamento;
B – Nuova linea di trattamento – Linea fanghi
- stazione di stabilizzazione areata con sistema di diffusori di fondo completo di
sistema di distribuzione aria compressa e tappeto di fondo diffusori a bolle fini;
il sistema sarà alimentato da una elettrosoffiante per alimentazione aria
compressa
- stazione di ispessimento fanghi con carroponte completo di motore e riduttore
di stramazzi e canaline a corredo della stazione in acciaio inox;
- n. 2 elettropompe per il ricircolo surnatanti;
- stazione di disidratazione fanghi, da prevedere all’interno di apposito locale,
costituita da una centrifuga con gruppo di preparazione elettrolita.
- i collegamenti idraulici tra le diverse stazioni di trattamento;
C – Impianto elettrico
- realizzazione dell’impianto per la seconda linea e potenziamento dell’impianto
esistente;
D – Stazione di defosfatazione
- realizzazione di apposita struttura in c.a. per il contatto dei reagenti chimici con
il refluo da trattare, dotata di elettromiscelatore lento, di serbatoio di
stoccaggio reagente, di vasca di contenimento del serbatoio con elettropompe
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
18/30
dosatrici reattivi, adeguamento del piping di alimentazione e/o ricircolo refluo
trattato;
E – Stazione di filtrazione
- realizzazione di una stazione a dischi con lo scopo di abbattere i solidi sospesi,
e dunque anche i fiocchi di fango chimico che si vengono a formare per
l'addizione dei reagenti utilizzati per la defosfatazione. Tali particelle sono
trattenuti dal mezzo filtrante ed asportate successivamente con l'azione di
controlavaggio. La scelta di detto sistema di trattamento in alternativa ai letti
filtranti di tipo statico è legata ad una riduzione degli spazi necessari
all'istallazione ed una modularità di funzionamento in funzione delle reali e
future esigenze.
F - Opere di pertinenza
- L’area di pertinenza sarà pavimentata per consentire le operazioni di
manutenzione ordinaria e straordinaria e dotata di spazi a verde nelle aree non
interessate dalle operazioni di conduzione dell’impianto. Le zone destinate a
verde saranno caratterizzate dall’utilizzo di specie arboree ed arbustive
autoctone; tutti i manufatti saranno opportunamente schermati con alberature
rivenienti da un attento studio delle essenze locali e dei fitotipi presenti, al fine
della mitigazione dell'impatto relativo ai manufatti.
G – Adeguamento impianto esistente
- si prevede la revisione e la sostituzione di alcune apparecchiature e delle opere
in ferro quali paratoie e stramazzi.
Il sistema consentirà il trattamento di una portata giornaliera di refluo superiore ai
3.500 mc, pari a 14.000 ab.eq. con un potenziamento di trattamento di 1.750 mc/giorno, pari
a 7.000 ab.eq.
Il sito è posto a margine del torrente Carapellotto, affluente in destra idraulica del
fiume Ofanto, all’altezza del punto di innesto del torrente Lavandaia.
La scelta localizzativa della nuova linea è stata dettata dalla presenza dell’impianto
esistente.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
19/30
5.3. Studio di fattibilità ambientale
5.3.1. Ipotesi progettuali alternative
Vengono citati gli interventi per i quali sono state valutate alcune alternative poi
scartate.
- Alternativa “zero”: consiste nella non realizzazione dell’opera; non è contemplata in quanto
è necessario l’adeguamento dimensionale e funzionale dell’impianto di depurazione;
- Alternativa 1: consiste nella realizzazione di un nuovo impianto di depurazione; scartata in
quanto eccessivamente onerosa in termini realizzativi;
- Alternativa 2: consiste nella costruzione di una seconda linea all’interno dell’area
dell’esistente impianto, nel potenziamento della linea di trattamento fanghi ed in alcuni
adeguamenti sulla linea esistente, con stazione trattamento di affinazione e di ulteriore
filtrazione del refluo trattato in quanto l’area di impianto rientra tra quelle sensibili
individuate nel Piano di Tutela adottato dalla Regione Basilicata; alternativa scelta.
Per quanto riguarda le interferenze del progetto con l’ambiente saranno analizzati i
tematismi di seguito riportati.
5.3.2. Criteri utilizzati e scelte progettuali
Le acque reflue dell’abitato di Lavello hanno carattere prettamente civile e si
riferiscono alla presenza attuale di circa 14.000 abitanti equivalenti.
Il progetto ha la finalità di adeguare l’impianto esistente alle mutate esigenze del
territorio di Lavello in relazione all’incremento demografico. Infatti, Il sistema di trattamento
dei reflui provenienti dall’abitato di Lavello è costituito da un impianto ad ossidazione
biologica realizzato negli anni ‘90 su un’unica linea di trattamento e con capacità di
trattamento di circa 7000 AE, insufficiente a trattare la reale portata affluente pari come detto
a circa 14.000AE.
La rete fognaria asservita all’impianto è di tipo misto. Pertanto, il trattamento
depurativo previsto riguarderà anche la possibilità di trattare le acque di pioggia fino ad un
valore massimo pari a 5 volte la portata di acque nere media giornaliera (Q24). La portata
eccedente tale valore verrà recapitata direttamente al punto di scarico attraverso uno
scaricatore di piena opportunamente dimensionato.
Il sistema consentirà il trattamento di una portata giornaliera di refluo superiore ai
3.500 mc, pari a 14.000 ab.eq. con un potenziamento di trattamento di 1.750 mc/giorno, pari
a 7.000 ab.eq.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
20/30
Attraverso l’adeguamento della linea acque esistenti nella linea di trattamento fanghi
e la costruzione di due nuove linea acque all’interno dell’area dell’esistente impianto, la
sostituzione di opere in ferro ed apparecchiature, unitamente ad una stazione di affinazione e
di ulteriore filtrazione del refluo trattato, sarà restituito al corpo idrico ricettore un refluo
rientrante nei limiti della tabella 2 del dell’allegato 5 d.lgs. N 152 del 03.04.2006 (Parte
Terza) e nel rispetto dell’area sensibile individuata nel Piano di Tutela adottato dalla Regione
Basilicata.
Il corpo idrico ricettore è individuato nel torrente Carapellotto, affluente del fiume
Ofanto.
5.3.3. Aspetti paesaggistici e archeologici
L’opera in progetto sarà realizzata nell’ambito dell’area già interessata dall’impianto
esistente attualmente, in area agricola caratterizzata in generale dalla presenza di masserie e
di case sparse, a circa 2 km di distanza in linea d’aria dal centro abitato. L’ambito agricolo
già antropizzato, si configura come contesto di discreto interesse paesaggistico. Il progetto
del depuratore tiene pertanto in considerazione la collocazione territoriale.
Si è avuto cura inoltre che la sistemazione delle aree di pertinenza del depuratore sia
integrata con opere di inserimento paesaggistico dell’impianto; in particolare per gli
interventi di recupero e di mitigazione, si sono optate soluzioni che consentono sia interventi
di ricucitura e di raccordo con gli elementi del paesaggio circostante, sia mediante soluzioni
di schermatura dell’impianto in oggetto da realizzarsi attraverso messa a dimora di gruppi
arborei e/o arbustivi autoctoni. Gli interventi previsti sul territorio sono mostrati nella
planimetria dell’intervento.
Si è cercato inoltre, nel limite del possibile, di realizzare le vasche di trattamento
parzialmente interrate al fine di ridurre l’impatto visivo nel territorio circostante, con
eventuale accompagnamento laterale del terreno.
Dal punto di vista archeologico, l’area in oggetto ricade in un comprensorio di
interesse. Trattandosi di interventi su un’area già interessata in passato da lavori di
movimento terra e scavi in genere, si ritiene che la possibilità di ritrovamenti sia minimo o
nullo; in ogni caso, si prevede di procedere alla redazione di una carta del rischio
archeologico.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
21/30
5.3.4. Acque superficiali
L’incremento del rischio idraulico dovuto alla realizzazione delle nuove opere,
causato dallo scarico dell’effluente trattato dall’impianto all’interno del corpo idrico ricettore,
si può ritenere inesistente in quanto già oggi i reflui vengono scaricati nel medesimo scolo.
Il regime del corso d’acqua è tale da non creare problemi di esondazione delle zone
circostanti a seguito dello scarico continuo dell’impianto. Si prevedono ad ogni modo opere
di protezione spondale per contenere l’erosione dovuta all’azione dell’acqua scaricata dal
depuratore stesso all’interno del ricettore, ponendo particolare attenzione al mantenimento
delle sezioni di deflusso naturale.
Come innanzi accennato, la zona di progetto non rientra in perimetrazioni di aree a
pericolosità geomorfologica e/o idraulica e di conseguenza in perimetrazioni di aree a rischio.
In ogni caso si prevede la verifica idraulica del corpo ricettore al fine di individuare le
aree eventualmente inondabili in caso di piene di una certa entità, al fine di escludere da tale
rischio l’opera in progetto.
L'impianto svilupperà un ciclo depurativo tale da consentire lo sversamento
dell'effluente in acque superficiali nel rispetto dei limiti della Tabella 2 dell’allegato 5 d.lgs.
N 152 del 03.04.2006 (Parte Terza) - Limiti di emissione per gli impianti di acque reflue
urbane recapitanti in aree sensibili, in particolare per quanto riguarda i limiti allo scarico di
BOD, COD, Solidi Sospesi Totali (SST).
5.3.5. Suolo e acque sotterranee
L’adeguamento della linea fanghi e la realizzazione delle nuove linea acque del
depuratore comporta la destinazione di aree per la costruzione dei vari trattamenti e di aree
per lo stoccaggio dei materiali e delle sostanze adoperate nei processi.
Per prevenire il rischio di inquinamento del terreno naturale e della falda sottostante a
causa di sversamenti accidentali e/o infiltrazioni, si prevedono opportune superfici
impermeabilizzate di stoccaggio e transito, nonché una rete di drenaggio delle acque di
dilavamento delle superfici, con recapito in testa all’impianto stesso.
L’intervento andrà ad interessare un’area che non presenta elementi vegetazionali di pregio.
5.3.6. Risorse naturali e prodotti chimici
Nelle varie fasi di trattamento depurativo saranno impiegati grassi e oli per la
lubrificazione degli apparati meccanici e dei motori delle pompe, nonché additivi chimici
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
22/30
propri del processo depurativo. Lo stoccaggio sarà realizzato in ambienti opportuni e con
presidio da parte degli operatori.
5.3.7. Rifiuti
Gli inerti di scavo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati
prioritariamente al riutilizzo: dovrà quindi essere limitato alle sole fasi di cantiere l’uso di
aree di deposito temporaneo ed esclusi stoccaggi provvisori di tali materiali.
Nel caso di smaltimento degli stessi o di altri materiali di rifiuto direttamente in
discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente, queste saranno esplicitamente
individuate.
Nelle varie fasi di trattamento depurativo saranno prodotti i seguenti rifiuti:
- grigliato in testa all'impianto (rifiuto assimilabile agli urbani)
- olio esausto da tutto l’impianto (rifiuto speciale pericoloso)
- fango liquido (rifiuto da trattare in altri impianti)
Si procederà allo smaltimento in discarica per quanto riguarda i RSU e i RSA e allo
smaltimento presso il Consorzio Oli Usati per i rifiuti pericolosi.
5.3.8. Atmosfera
L’inquinamento atmosferico non presenta criticità nel territorio del Comune di
Lavello, vista la mancanza sul territorio di attività industriali, con una concentrazione
caratterizzata da valori di riferimento bassi a scala locale.
In fase di realizzazione dell’impianto, l’utilizzo degli automezzi di cantiere
determinerà l’emissione di polveri e fumi di scarico nell’atmosfera, con conseguente
inquinamento dell’aria circostante. L'interferenza non appare significativa in quanto la fase di
scavo sarà di durata limitata e le particelle di polveri più sottili decadranno al terreno entro
qualche centinaio di metri dall’origine.
La realizzazione della variante in oggetto, quindi, non si prevede che possa
determinare significative modifiche delle attuali caratteristiche nell’area.
In fase di esercizio dell’impianto, si avrà una contenuta generazione di odori e
aerosol che saranno limitati con accorgimenti tecnologici e/o chimici.
5.3.9. Rumori
In considerazione degli interventi previsti e di destinazione d’uso non si prevede un
peggioramento delle condizioni attuali che sono considerate non critiche. In ogni caso si
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
23/30
tenga presente che i nuovi macchinari previsti sono dotati di involucri o verranno alloggiati in
manufatti che attutiscono le emissioni sonore.
5.3.1. Energia
La previsione di accorte soluzioni progettuali e di adeguati sistemi volti al risparmio
energetico non determina particolari criticità su questa componente.
5.3.1. Salute umana ed aspetti socio-economici
L’intervento non andrà ad influenzare gli aspetti legati alla salute umana mentre avrà un
effetto benefico in relazione alla possibilità di creare posti di lavoro.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
24/30
6. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI ATTESI ED INDIVIDUAZIONE DELLE RELATIVE RISPOSTE
6.1. Coerenza dell’intervento con gli strumenti di pianificazione
L’intervento risulta coerente con il vigente strumento di pianificazione urbanistico sia in
considerazione della destinazione d’uso prevista per l’area oggetto di intervento sia in
considerazione che trattasi di adeguamento di un’opera simile già esistente.
Relativamente al P.A.I., l’intervento risulta coerente in considerazione del fatto che la
zona di progetto non rientra in perimetrazioni di aree a pericolosità geomorfologica e/o
idraulica e di conseguenza in perimetrazioni di aree a rischio.
6.2. Possibili effetti derivanti dall’attuazione del progetto
La realizzazione del progetto descritto comporta effetti diversi fra la fase di costruzione
e quella di esercizio.
La prima, che coincide con la realizzazione delle nuova linee e l’adeguamento delle
linee esistenti, configura forme di inquinamento dovute alle polveri e alle emissioni in
atmosfera e al rumore dei mezzi operativi.
In altre parole l’impatto esercitato sarà paragonabile a quello di un tipico cantiere edile
di dimensioni medio piccole.
I recettori di tali forme di impatto saranno in prevalenza le masserie limitrofe ed i
contestuali terreni adibiti a coltivazioni agricole, che presentano caratteristiche tali da
escludere qualunque forma di incidenza significativa anche in ragione della temporaneità
degli interventi edificatori e della loro distanza dal sito.
Anche per quanto riguarda la fase di esercizio non si configurano particolari forme di
impatto, tuttavia è opportuno formulare le seguenti considerazioni.
Gli impatti che possono derivare dall’impianto di trattamento sono legati alle operazioni
di movimentazione e miscelazione dei reflui e dai processi biologici di stabilizzazione.
Per gli impianti che trattano acque reflue urbane, gli impatti significativi sono associati
alle emissioni aeriformi ed in maniera contenuta allo stoccaggio di reagenti di trattamento e
fanghi di risulta, tutte associate direttamente o indirettamente alla presenza di sostanze
organiche biodegradabili.
Non esistono in genere pericoli associati a sostanze inorganiche o a sostanze organiche di
sintesi chimica. Pur non potendo escludere la presenza accidentale di tali sostanze nel refluo
trattato la circostanza stessa che si opera un trattamento biologico, molto sensibile a sostanze
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
25/30
tossiche o inibenti, è un monitoraggio indiretto sulla presenza di tali sostanze. In altri termini
la presenza di sostanze tossiche non è compatibile con il normale svolgimento dei processi
biologici.
Inoltre, in un impianto di depurazione si potranno avere, seppur in maniera limitata,
formazione di odori e aerosol a livello locale.
Mediante la fornitura di ossigeno mediante diffusori sommersi, come previsto in
progetto, si evitano i fastidi dovuti alla diffusione di aerosol tipici delle turbine superficiali.
Tale sezione è relativamente priva di impatti da odori essendo questi ultimi ossidati
nell’ambiente areato delle stesse vasche. Le sezioni successive, sedimentatore e disinfezione,
non sono soggette ad emissioni odorose ed essendo a bassa turbolenza non generano aerosol.
Inoltre, i presidi adottati in fase costruttiva, ovvero le schermature vegetazionali collocate
attorno al depuratore, nonché ulteriori accorgimenti in fase progettuale, come l’eventuale
utilizzo di specifici prodotti chimici, attutiscono la dispersione e gli effetti verso l’esterno.
Si tenga ulteriormente presente che nel corso della gestione da parte dell’Acquedotto
Lucano SpA, si è registrato l’impossibilità di garantire il raggiungimento dei limiti tabellari
imposti dalla normativa vigente del refluo trattato, nonostante gli sforzi profusi e l’impiego di
proprie risorse finanziarie che hanno consentito solo un leggero miglioramento del processo
biologico. Si è cercato di sopperire alle carenze strutturali variando lo schema di
funzionamento dell’impianto, in particolare, è stato impegnato il bacino di stabilizzazione del
fango, come volume aggiuntivo alla fase di aerazione, prolungando in tal modo il tempo di
residenza del refluo in ossidazione, al fine di ottimizzare il rendimento dell’intero processo
biologico, ma ottenendo limitati risultati. Con la costruzione della nuova linea fanghi e delle
nuove linea acque all’interno dell’area dell’esistente impianto, si otterrà un refluo depurato
rientrante nei limiti imposti dalla Tab. 2 dell’allegato 5 d.lgs. N 152 del 03.04.2006 (Parte
Terza) - Limiti di emissione per gli impianti di acque reflue urbane recapitanti in aree
sensibili. Inoltre, rientrando in una delle aree sensibili individuate nel Piano di Tutela adottato
dalla Regione Basilicata, il refluo già depurato subirà un ulteriore trattamento di affinazione e
di filtrazione.
In fase di realizzazione dell’impianto, l’utilizzo degli automezzi di cantiere
determinerà l’emissione di polveri e fumi di scarico nell’atmosfera, con conseguente
inquinamento dell’aria circostante. L'interferenza non appare significativa in quanto la fase di
scavo sarà di durata limitata e le particelle di polveri più sottili decadranno al terreno entro
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
26/30
qualche centinaio di metri dall’origine. In ogni caso si prevedono azioni di mitigazione da
attuarsi durante le lavorazioni.
In termini di area di influenza gli impatti associati all’esercizio di un depuratore di
piccole dimensioni come quello in oggetto si possono così riassumere:
6.3. Individuazione delle azioni di mitigazione degli effetti
A fronte delle considerazioni svolte, non si propongono particolari azioni di
mitigazione.
Oltre a quelle già descritte, si è avuto cura nella sistemazione delle aree di pertinenza
del depuratore, integrata con opere di inserimento paesaggistico dell’impianto, mediante
soluzioni di schermatura dello stesso da realizzarsi attraverso messa a dimora di gruppi
arborei e/o arbustivi autoctoni, come rilevabile dalla planimetria di intervento.
Si è cercato, inoltre, nel limite del possibile, di realizzare le vasche di trattamento
parzialmente interrate al fine di ridurre l’impatto visivo nel territorio circostante, con
eventuale accompagnamento laterale del terreno.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
27/30
Le tre alternative verificate con lo studio di fattibilità ambientale consentono di
individuare nelle soluzioni di progetto quelle a minor impatto generale, intendendo con tale
termine una valutazione estesa all’intero contesto comunale, anche in considerazione del fatto
che si interviene nell’ambito dell’area dell’impianto esistente.
Le azioni di mitigazione quelle descritte sono riportate nella matrice finale, che
evidenzia, pertanto, in modo sintetico gli aspetti descritti confrontando fra loro le evidenze
riferibili alle varie componenti ambientali più significative.
COMPONETE
AMBIENTALE
SOTTOTIPO FASE DI CANTIERE FASE DI ESERCIZIO MITIGAZIONI ADOTTATE O
PROPOSTE
Tipo di impatto
Magnitudo Tipo di impatto
Magnitudo
ATMOSFERA
POLVERI Negativo Minimo Negativo Minimo Caratteristiche di
progetto
INQUINANTI Negativo Minimo Nullo - Nessuna
ODORI Nullo - Negativo Minimo Caratteristiche di
progetto
ILLUMINAZIONE Nullo - Negativo Minimo Nessuna
Rumore Negativo Minimo Negativo Minimo Caratteristiche di
progetto
ACQUE SUPERFICIALI Nullo - Negativo Minimo Caratteristiche di
progetto
SOTTERRANEE Nullo - Positivo Minimo Nessuna
PAESAGGIO
Negativo Minimo (temporaneo)
Negativo Medio Cortine verdi di progetto
VEGETAZIONE COLTIVAZIONI Negativo Minimo Positivo Minimo Nessuna
NATURALE Nullo - Positivo Minimo Nessuna
BIODIVERSITÀ FAUNA Negativo Minimo Nullo - Nessuna
FLORA Nullo - Positivo Minimo Nessuna
6.4. Conclusioni
Le conclusioni del Rapporto ambientale preliminare comportano le seguenti
considerazioni:
� la variante in esame propone una modifica al P.R.G. che riguarda
complessivamente una piccola area a livello locale;
� non risultano interferenze con ambiti di tutela della natura (parchi, riserve,
aree protette) né effetti indiretti con siti della Rete Natura 2000;
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
28/30
� l’intervento esprime una corretta politica ambientale indirizzata a concentrare
le attività del servizio di depurazione delle acque reflue in una zona distante
dal centro abitato;
� il sistema di riferimento pianificatorio, costituito sia dal P.R.G. che dal R.U.
adottato, rimane sostanzialmente inalterato sia come impianto territoriale sia
come indicazioni programmatiche e strategiche;
� alle analisi effettuate si può affermare che la realizzazione in oggetto
comporta dei disturbi all’ambiente in gran parte reversibili e mitigabili con
opportuni accorgimenti;
� per quanto al carattere cumulativo degli impatti non vi sono effetti attesi di
natura transfrontaliera, atteso che l’opera da realizzare ha carattere locale;
� non si prevedono rischi per la salute umana e per l’ambiente, anzi la
realizzazione dell’adeguamento determina un indubbio miglioramento delle
condizioni igienico-sanitarie ed ambientali.
La realizzazione della variante allo strumento urbanistico in oggetto per
l’ampliamento e l’adeguamento del depuratore cittadino di Lavello, quindi, non si prevede
che possa determinare significative modifiche delle attuali caratteristiche dell’area.
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
29/30
INDICE
1. PREMESSA ..........................................................................................................1
2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ...................................................2
2.1. Premessa .................................................................................................................. 2
2.1. Direttiva europea ...................................................................................................... 3
2.2. Normativa nazionale ................................................................................................ 4
3. METODOLOGIA ..................................................................................................6
3.1. Premessa .................................................................................................................. 6
3.2. Schema processuale ................................................................................................. 6
3.3. Soggetti coinvolti nel processo ................................................................................ 7
3.1. Struttura del Rapporto Ambientale di VAS ............................................................. 7
4. QUADRO DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE ................................9
4.1. Quadro di riferimento dello sviluppo sostenibile ..................................................... 9
4.2. Quadro di riferimento programmatico e vincolistico ............................................. 11
4.3. Quadro di riferimento ambientale e territoriale ..................................................... 12
5. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E RIFERIMENTI AMBIENTALI13
5.1. Premessa ................................................................................................................ 13
5.2. Progetto di adeguamento del depuratore cittadino di Lavello ................................ 13
5.2.1. Collocazione territoriale .................................................................................. 13
5.2.2. Aspetti geologici ............................................................................................. 14
5.2.3. Relazione Generale .......................................................................................... 15
5.2.4. Finalità intervento e criteri progettuali ............................................................ 16
5.3. Studio di fattibilità ambientale ............................................................................... 19
5.3.1. Ipotesi progettuali alternative .......................................................................... 19
5.3.2. Criteri utilizzati e scelte progettuali ................................................................. 19
5.3.3. Aspetti paesaggistici e archeologici ................................................................ 20
5.3.4. Acque superficiali ............................................................................................ 21
5.3.5. Suolo e acque sotterranee ................................................................................ 21
5.3.6. Risorse naturali e prodotti chimici ................................................................... 21
5.3.7. Rifiuti ............................................................................................................... 22
5.3.8. Atmosfera ........................................................................................................ 22
5.3.9. Rumori ............................................................................................................. 22
Fondo per lo Svi luppo e la Coes ione - Del ibera CIPE n. 60/2012 - D.G.R. n° 889/2012
“P iano Naziona le per i l Sud”
Comune d i LAVELLO - Potenziamento del la rete fognaria e del depuratore d i Lavel lo
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - Ver i f i ca d i assogget tab i l i tà a l la V.A.S. – Rapporto Ambienta le Prel im inare -
A C Q U ED O TT O LU C AN O PR O G E T T A Z I O N E S . R . L . V I A P A S Q U A LE G R I P PO – 8 51 00 PO T E N Z A - T E L. 09 71 /3 921 11 - FA X 09 71 /3 92 24 3
30/30
5.3.1. Energia ............................................................................................................. 23
5.3.1. Salute umana ed aspetti socio-economici ........................................................ 23
6. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI ATTESI ED INDIVIDUAZIONE
DELLE RELATIVE RISPOSTE................................................................................24
6.1. Coerenza dell’intervento con gli strumenti di pianificazione ................................ 24
6.2. Possibili effetti derivanti dall’attuazione del progetto ........................................... 24
6.3. Individuazione delle azioni di mitigazione degli effetti ......................................... 26
6.4. Conclusioni ............................................................................................................ 27