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primo volume Esercizi per la formazione Esercizi per la formazione Esercizi per la formazione Esercizi per la formazione e comprensione del ritmo e comprensione del ritmo e comprensione del ritmo e comprensione del ritmo partendo dai movimenti partendo dai movimenti partendo dai movimenti partendo dai movimenti naturali del corpo umano naturali del corpo umano naturali del corpo umano naturali del corpo umano e con l’ausilio della parola e con l’ausilio della parola e con l’ausilio della parola e con l’ausilio della parola L’essere umano impara prima a parlare e poi a scrivere. In musica è la stessa cosa dovremo prima comprendere l’evento acustico e poi imparare i canoni della scrittura musicale. Dott. Mario Carbone Dott. Mario Carbone Dott. Mario Carbone Dott. Mario Carbone ESERCIZI RITMICI Il ritmo pulsazione della vita

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  • primo volume Esercizi per la formazione Esercizi per la formazione Esercizi per la formazione Esercizi per la formazione

    e comprensione del ritmo e comprensione del ritmo e comprensione del ritmo e comprensione del ritmo

    partendo dai movimenti partendo dai movimenti partendo dai movimenti partendo dai movimenti

    naturali del corpo umano naturali del corpo umano naturali del corpo umano naturali del corpo umano

    e con lausilio della parola e con lausilio della parola e con lausilio della parola e con lausilio della parola

    Lessere umano impara prima a parlare e poi a scrivere.

    In musica la stessa cosa dovremo prima comprendere levento acustico e poi

    imparare i canoni della scrittura musicale.

    Dott. Mario CarboneDott. Mario CarboneDott. Mario CarboneDott. Mario Carbone

    ESERCIZI RITMICI Il ritmo pulsazione della vita

  • primo volume Esercizi per la formazione Esercizi per la formazione Esercizi per la formazione Esercizi per la formazione

    e comprensione del ritmo e comprensione del ritmo e comprensione del ritmo e comprensione del ritmo

    partendo dai movimenti partendo dai movimenti partendo dai movimenti partendo dai movimenti

    naturali del corpo umano naturali del corpo umano naturali del corpo umano naturali del corpo umano

    e con lausilio della parola e con lausilio della parola e con lausilio della parola e con lausilio della parola

    Lessere umano impara prima a parlare e poi a scrivere.

    In musica la stessa cosa dovremo prima comprendere levento acustico e poi

    imparare i canoni della scrittura musicale.

    Dott. Mario CarboneDott. Mario CarboneDott. Mario CarboneDott. Mario Carbone

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  • METODOLOGIA E FINALITA

    Il ritmo la prima cosa che bisogna affrontare nell insegnamento musi-

    cale, assimilarlo come pulsazione interna un traguardo molto impor-

    tante che spesso viene sottovalutato, da quindi cos nata questa esi-

    genza di scrivere un percorso che faccia prendere atto della pulsazione

    ritmica e delle durate delle note attraverso lo studio dei movimenti cor-

    porei e lutilizzo della parola , tutto questo svolto prima di intraprendere

    un percorso teorico musicale, quindi come ci accade nella lingua ita-

    liana che il si impara prima a parlare e poi la grammatica, sarebbe un

    paradosso imparare prima a leggere e poi prendere coscienza della

    grammatica e del significato delle parole, ma questo spesso non accade

    in musica e ci dovrebbe essere applicato anche nellinsegnamento del-

    la musica.

    Perch un bambino avr pi difficolt ad imparare prima la teoria mu-

    sicale e poi capirne leffetto che produce.

    pi facile far capire le durate facendo passare tutto attraverso le du-

    rate del gesto, ad esempio i bambini gi nel muoversi, saltellando, fa-

    cendo oscillare le braccia creano una sequenza ritmica, il corpo crea gi

    dei movimenti veloci o lenti, crea anche le dinamiche che vanno dal for-

    te, piano, allegro, crescendo, accelerando, andante.

    Quindi bisogna ascoltare i suoni prima di scriverli e comprenderli,

    quindi formando un Orecchio interno

    Si impara la percezione del ritmo e durate attraverso la durata del ge-

    sto, il ritmo prima unesperienza biologica e poi di misurazione.

    Laltro aiuto in merito luso delle frasi o sillabe che aiutano a com-

    prendere le durate delle note. Queste tecniche si rifanno alle grandi me-

    todologie che hanno fatto scuola e sono di;

    Emile Jaques Dalcroze, compositore e pedagogo svizzero, ide il meto-

    do ai primi del '900, spinto dalle difficolt ritmiche che riscontrava nei

    suoi allievi del Conservatorio di Ginevra. Obbiettivo del metodo stabi-

    lire collegamenti tra corpo, mente, sfera emotiva dell'allievo, finalizzati a

    una percezione e a un'assimilazione profonda di tutti gli elementi musi-

    cali. Secondo Dalcroze la teoria si apprende partendo dalla pratica: l'a-

    nalisi e la codificazione di un elemento musicale avvengono soltanto do-

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  • po averlo sperimentato e studiato attraverso il movimento.

    Le lezioni sono collettive: il lavoro attraverso particolari esercizi corporei

    per sviluppare l'ascolto interiore e la capacit di sentire, di interiorizza-

    re e di proiettare pensieri, sentimenti, capacit d'insieme e di improvvi-

    sazione sono alcune tra le varie attivit che contribuiscono a creare una

    vicinanza tra i partecipanti, instaurando cos un rapporto di fiducia re-

    ciproca e un'atmosfera di serenit, collaborazione e solidariet di grup-

    po.

    Particolare attenzione viene data all'aspetto pedagogico: l'insegnante

    parte sempre dall'allievo e dalle sue capacit, per fare gradualmente

    nuove proposte. In questo tipo di lavoro gli allievi acquisiscono non solo

    capacit tecniche ma anche creative ed espressive applicabili in vari

    campi: quello musicale (esecuzione strumentale, insegnamento), dello

    spettacolo (danza, teatro), della terapia (musicoterapia, psicomotricit).

    Orff-Schulwerk. Una parola difficile per unidea pedagogica semplice: la

    musica si impara facendola e non astraendola. Imparare a scrivere le

    note sul pentagramma non significa imparare la musica ma imparare

    a codificarla: cominciare a valle invece che a monte. La musica si

    impara invece, in primo luogo, traducendo in concreto il proprio biso-

    gno di viverla fisicamente ed emotivamente, cos che essa contribuisca

    alla nostra formazione e crescita globale come individui. Si impara at-

    traverso una esperienza creativa e collettiva che coinvolga tutto ci che

    alla musica o pu essere inerente: gesto, movimento, danza, scansio-

    ne verbale, vocalit, strumentario musicale, drammatizzazione e perfor-

    mance. Attraverso tutto ci potremo imparare, cio capire la musica:

    capire come e perch essa nasce, individuarne le componenti espressive

    e strutturali e, infine, razionalizzarla, anche attraverso la notazione co-

    me indispensabile forma di memorizzazione e di comunicazione. Orff-

    Schulwerk: letteralmente tradotto: opera didattica di Carl Orff, il com-

    positore tedesco autore dei Carmina Burana. Non un metodo, come

    comune denominarlo in Italia, perch non costituito da una serie vin-

    colante di esercizi progressivi che portano a una determinata abilit,

    ma piuttosto una linea pedagogica che lascia grande spazio alla inventi-

    va personale.

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  • Esercizio 1 Iniziamo a marciare formando un cerchio (o in senso orario o antiorario )

    perch sicuramente non abbiamo spazi grandi per poter fare una lunga camminata.

    Immaginiamo di dover marciare insieme ad un esercito e quindi di ave-

    re un passo costante ma rilassato. Una volta ottenuto un passo costante e naturale, contiamo ad alta voce

    UNO per il piede destro e DUE per il sinistro o viceversa.

    Se abbiamo la possibilit di avere uno strumento musicale dove possia-

    mo scandire il tempo mettiamo su ogni passo un suono diverso.

    Esempio:

    Piede destro suono Grave oppure (valuta linsegnante)____________________________

    Piede sinistro suono Acuto oppure (valuta linsegnante)__________________________

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  • Esercizio 2 Immaginiamo di dover marciare insieme ad un esercito e quindi di ave-

    re un passo costante ma rilassato. Una volta ottenuto un passo costante e naturale, contiamo ad alta voce

    UNO per il piede destro e DUE per il sinistro o viceversa.

    Continuando a camminare contando ad alta voce inseriamo anche un

    battito delle mani che va inserito in levare su NO e su E.

    Esempio:

    U______no Du______e

    Destro Sinitro

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  • Destro

    Sinistro Destro

    Esercizio 3 Pronunciamo ad alta voce la parola Napoli in modo continuo e legato

    senza fermarci tra la fine della parola e linizio dellaltra. Dopo avrer ottenuto una costanza e sicurezza nellesercizio precedente

    proseguire formando un cerchio e facendo coincidere alla Na una volta il piede destro ed una volta il piede sinistro

    Esempio:

    Na___po___li Na___po___li

    Dopo aver ripetuto pi volte lesercizio ottenendo una sicurezza e co-stanza ritmica, aggiungiamo sul li il battito delle mani.

    Esempio:

    Na___po___li Na___po___li

    Sinistro

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  • Esercizio 3 (Ritmo di Tarantella) Immaginiamo di dover imitare con la voce leffetto acustico del cavallo in galoppo, per imitarlo utilizziamo la parola Tat, tat, tat, ecc.. Dobbiamo ottenere un andamento costante e di seguito ad effetto

    galloppo , contiamo ad alta voce pronunciando la parola Tat .

    Dopo aver ottenuto luguaglianza ritmica, inseriamo sulla nostra voce il

    battito delle mani in questo modo:

    Tat, Tat

    Oppure; per chi ha pi agilit pu saltellare creando un effetto

    galloppo pronunciando la parola Tat, Tat, ecc..

    Applicazione in musica:

    Avendo strumento musicale che pu eseguire il Basso ed Accordo inve-

    ce di battere le mani o saltellare mettiamo la sequenza in questo modo:

    Tat, Tat

    Accordo Basso Accordo Basso

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  • Giochi ritmici

    Battere le mani dove indicato sulle parole scritte ripetendo piu volte ogni parola fin quando si sicuri di averla assimilata.

    U n o

    B a _ _ r i

    S i _ _ C e r t o

    C e r t o _ _ S i

    C a m _ p o _ b a _ s s o

    N a _ p o _ l i

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  • Giochi ritmici

    Battere le mani dove indicato sulle parole scritte e non batterle dove indicato con u-na X ripetendo pi volte ogni parola fin quando si sicuri di averla assimilata.

    U n o

    B a _ _ r i

    S i _ _ C e r t o

    C e r t o _ _ S i

    C a m _ p o _ b a _ s s o

    C a m _ p o _ b a _ s s o

    C a m _ p o _ b a _ s s o

    N a _ p o _ l i

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  • UNO

    DUE

    Dopo aver assimilato alcune combinazioni ritmiche attraverso le parole si pu fare un esercizio con due allievi. Mettendosi di fronte tra loro ad esempio due alunni dovranno scandire la pulsazione ritmica da loro decisa (ma approssimativamente un battito a secondo) pronunciando uno la parola UNO e laltro la parola DUE in modo da percepire bene la pulsazione ritmica e la relazione tra loro.

    Quindi ci sar unalternanza di esecuzione tra il numero uno e due Dopo aver acquisito una padronanza e sicurezza della pulsazione ritmica dovranno mettere insieme al numero pronunciato un battito di mani.

    P.s. questo esercizio pu essere esteso a pi esecutori e quindi ad ogni esecutore bi-sogner attribuire un numero progressivo diverso.

    UNO

    DUE

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  • UNO

    DUE

    Dopo aver acquisito una sicurezza e precisione ritmica si pu passare ad aggiungere non solo un battito ma anche gli altri studiati.

    B a _ _ _ _ r i

    S i _ _ _ C e r t o

    C e r t o _ _ _ s i

    C a m _ p o _ b a _ s s o

    Ovviamente tutto questo gradualmente aggiungendo ogni settimana una figurazione diversa in modo che lallievo possa assimilarle.

    Solo dopo aver acquisito sicurezza e coordinazione tra gli esecutori si potr passare allesercizio successivo che comporta linserimento delle pause (silenzi)

    P.s. questo esercizio pu essere esteso a pi esecutori e quindi ad ogni esecutore bi-sogner attribuire un numero progressivo diverso.

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  • Dopo aver acquisito una sicurezza ed una precisione ritmica si pu passare ad ag-giungere le figurazioni contenenti i silenzi (pause); quindi leparole segnate con una X non devono essere eseguite.

    B a _ _ _ _ r i

    S i _ _ _ C e r t o

    C e r t o _ _ _ s i

    C a m _ p o _ b a _ s s o

    C a m _ p o _ b a _ s s o

    C a m _ p o _ b a _ s s o

    Ovviamente tutto questo gradualmente aggiungendo ogni settimana una figurazione diversa in modo che lallievo pos-sa assimilarle. Solo dopo aver acquisito sicurezza e coordinazione tra gli esecutori si potr passare allesercizio suc-cessivo che comporta linserimento delle pause (silenzi) Lesempio sopra citato per due esecutori ma pu essere fatto da pi esecutori attribuendo loro un numero da sequen-ziale diverso. In riguardo alle terzine e quindi alla parola NAPOLI va inserita se opportuno in quanto destabilizza landamento binario della suddivisione.

    UNO

    DUE

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  • Giochi ritmici

    uno

    Ba_______ri

    Si________cer___to

    Cer___to_________si

    1)

    2)

    3)

    4)

    batti le mani pronunciando "uno"

    batti le mani pronunciando "Bari"

    batti le mani pronunciando "Si certo"

    batti le mani pronunciando "Certo si"

    Pulsazione ritmica 1 secondo ripetere pi volte ogni rigo

    P.s. dopo aver appreso i primi due esercizi si pu passare agli esercizi di gruppo a pag. 12

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  • 3

    Cam__po___ba___sso

    Na____po_____li

    5)

    6)

    batti le mani pronunciando "Campobasso"

    batti le mani pronunciando "Napoli"

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  • Variazione con inserimento di silenzi

    uno

    Ba_______ri

    Si________cer___to

    Cer___to_________si

    1)

    2)

    3)

    4)

    pronuncia "uno" e non battere le mai

    pronuncia "Bari" e batti le mani solo su "ri"

    pronuncia "Si certo" ma batti le mani solo su "certo"

    pronuncia "Certo si" ma batti le mani solo su "Certo"

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  • 3

    3

    Cam__po___ba___sso5)

    6)

    pronuncia "Campobasso" e batti le mani solo su "Cam___sso"

    pronuncia "Campobasso" e batti le mani solo su "Campo__sso"

    Na____po_____li

    Na____po_____li

    7)

    8)

    pronuncia "Napoli" e batti le mani solo su "Na__li"

    pronuncia "Napoli" e batti le mani solo su "Napo"

    Cam__po___ba___sso

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  • 3 Na_____po______li9) pronuncia "Napoli" e batti le mani solo su "poli"

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  • J

    Variazione con inserimento di silenzi

    uno

    Ba_______ri

    Si_______cer___to

    Cer___to_________si

    1)

    2)

    3)

    4)

    pronuncia "uno" e non battere le mai

    pronuncia "Bari" e batti le mani solo su "ri"

    pronuncia "Si certo" ma batti le mani solo su "certo"

    pronuncia "Certo si" ma batti le mani solo su "Certo"

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  • 3

    3

    Cam__po___ba___sso5)

    6)

    pronuncia "Campobasso" e batti le mani solo su "Cam___sso"

    pronuncia "Campobasso" e batti le mani solo su "Campo__sso"

    Na____po_____li

    Na____po_____li

    7)

    8)

    pronuncia "Napoli" e batti le mani solo su "Na__li"

    pronuncia "Napoli" e batti le mani solo su "Napo"

    Cam__po___ba___sso

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  • 3 Na_____po______li

    9) pronuncia "Napoli" e batti le mani solo su "poli"

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