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“Ciao a tutti mi chiamo Cristina e mi sono iscritta al gruppo in quan- to lavoro per una associazione, ATAS, che gestisce alcuni alloggi nel quar- tiere. Mi sono iscritta al gruppo per- ché vorrei partecipare, per quanto mi è possibile, alle attività del gruppo e soprattutto coinvolgere le persone che vivono nei nostri alloggi. In particolare in questo momento sto cercando di capire se nel quartiere ci sono delle mamme con bimbi piccoli che già si riuniscono o a cui farebbe piacere ri- unirsi per scambiare due chiacchiere e capire se ci sono comuni esigenze e/o voglia di condividere tempo, espe- rienze......etc. Sarebbe carino con la pri- mavera organizzare una merenda per conoscersi , magari in uno degli spazi verdi del quartiere. Ci sono mamme e bambini interessati ad organizzare e/o partecipare a questa iniziativa?” “CARNEVALE IN VIA SAN PIO X..vero che si sono appena concluse le feste natalizie ma...dite che si potreb- be iniziare a pensare di organizzare qualcosa per carnevale?Quest’anno cade la settimana 4-9 febbraio. Avrei già una proposta...” “Ciao, e auguri a tutti. Vi seguo da un po’ a distanza, perché ho passato il 2015 all’estero. Torno a Trento fra qualche giorno, e spero di partecipare ai vostri prossimi eventi. Intanto vole- vo chiedervi un favore: sto cercando una casa nuova a partire da febbraio , e mi piacerebbe che fosse ancora in zona San Pio X. Guardando sui soliti siti Internet, ho trovato prezzi molto alti. Se avete informazioni riguardo a un monolocale, miniappartamento o bilocale, potreste scrivermi in privato? Grazie e buon anno”. Buonasera! Se qualche studente universitario non sa cosa mangiare a cena io ed il mio coinquilino facciamo del sushi in casa (con ingredienti si- curi, sashimi preso all’ iperstore coop) se qualcuno vuole unirsi per quattro chiacchiere scrivetemi, accettiamo fino a 2 persone”. “Ciao a tutti! Sono Anna e da 4 anni vivo in Pio x! Mi sono innamorata di questo quartiere e ora che cerchiamo un’altra casa (nel frattempo siamo di- ventati 3!) spererei di trovarla qui!!! Complimenti per la bellissima idea, spero di potervi conoscere presto dal vivo! Buona serata” “Ciao! Anche nell’ottica di quanto persegue questo gruppo condivido con voi la mia semplice iniziativa,che magari è già presente in altri contesti: sto organizzando una merenda-ape- ritivo (a casa mia) rivolta a tutti i con- domini (non siamo tanti ma ci sono tanti bimbi) per scambiarci gli auguri di natale. Una scusa per salutarsi e scambiare due chiacchiere. Vi farò sapere!” M a chi sono? E soprattutto che cos’è una Social Stre- et? Andiamo con ordine: l’esperienza è nata nel quartiere di San Pio X nell’ottobre 2014 da un piccolo gruppo di abitanti dell’area e oggi conta più di 400 iscritti sulla pagina Facebook “Residenti in via San Pio X e dintorni”. Per permette- re l’inclusione anche a coloro che non sono iscritti a Facebook è stata creata una mailing-list residentisanpiox@ gmail.com con la quale si rimane in contatto, ci si aggiorna sulle iniziative e si scambiano pareri ed opinioni. So- cial Street è un’idea, nata da poco, ma che potenzialmente è rivoluzionaria nella sua sem- plicità: il concetto di Social Street, strada sociale, è molto recente e si può far risalire ad un’esperienza del settembre 2013 a Bologna in Via Fondazza1. La sua creazione è frutto di un’intuizione a costo zero di un giovane residente, trasferitosi in quella via circa quattro anni prima. L’obiettivo, che ha dato origine all’idea, era molto semplice: si trattava di un invito a conoscersi (tra vicini di casa) e scoprire se vi fossero dei bambini che potessero diventare i compagni di gioco del proprio figlio, fino a quel momento iso- lato dall’ambiente circostante. Per raggiungere l’o- biettivo è stato creato un gruppo chiuso su Facebo- ok. FB, quale mezzo di comunicazione ampiamente diffuso ed utilizzato da molti nella quotidianità, ha facilitato l’incontro tra vicini. Questo è stato l’avvio della prima Strada Sociale. Quindi Strada Sociale è conoscersi e vivere attivamente la propria strada di residenza, aiutando coloro che nella strada abitano o lavorano ad entrare in contatto tra loro, a cono- scersi e a scambiarsi idee, opinioni, tempo e magari pensare insieme a nuovi progetti, spazi, eventi, per rigenerare una cultura sociale di vicinato. Tutto questo può avvenire semplicemente scoprendo chi sono i propri vicini, quali sono le loro capacità e i loro bisogni, e creando una nuova rete sociale. Gli esempi sono infiniti e dipendono in gran mi- sura dalle caratteristiche della via e dagli interessi dei suoi residenti. Le proposte arrivano dal gruppo stesso, sono proposte “dal basso” e sono rivolte al gruppo nel suo insieme: si propongo e, se trovano consenso, si attuano. Ecco, tutto qui: riscoprire il va- lore del buon vicinato, della socialità e del costruire insieme la vita del quartiere. Questa iniziativa vuole essere una scintilla che inviti gli abitanti della zona a conoscersi meglio e vivere più intensamente il quartiere migliorando la qua- lità della propria vita. I primi passi del Social Street “Re- sidenti San Pio X e dintorni- Trento” Storia di un processo partecipato: qui, in questi mesi attraverso il gruppo sono stati proposti incontri, aperitivi, cene, concerti ed altri momen- ti di aggregazione e di confron- to. Grazie all’energia generatasi da questa iniziativa ed al con- tributo attivo dei partecipanti è stata creata una casetta per il libero scambio di libri, che ora è istallata in via S. Pio X, in collaborazione con il Comune di Trento. L’invito è quello di entrare attivamente in questa nuova rete sociale ed al tempo stesso usu- fruire del flusso positivo che solo insieme possiamo generare. Le idee sono libere e gratuite. La sfida è quindi quella di passare sempre più dal virtuale al reale. Una delle prime iniziative intraprese dal no- stro gruppo di vicini è stata dunque l’installazione di una casetta per il libero scambio di libri. L’idea è stata suggerita il 4 novembre 2014 da una signora che ci esprimeva essere proprio quello il suo sogno da molto tempo. La proposta, da tutti condivisa, è stata portata avanti riutilizzando un vecchio pen- sile da cucina. Durante un pranzo sociale ci siamo suddivisi in piccoli gruppi, alcuni hanno lavorato al riadattamento della struttura, altri hanno pensato al decoro estetico, altri ancora al contenuto di una lo- candina da affiancare all’installazione. La creatività, il fare insieme qualcosa di divertente e la curiosità dei partecipanti hanno fatto da catalizzatore per la nostra esperienza di socializzazione. Si sono rafforzati i rapporti di fidu- cia e l’identificazione con qualcosa di cui appropriarsi e si sono poste le basi per una concreta azione collet- tiva finalizzata a migliorare la qualità di vita, nonché le connessioni tra le persone presenti nella comunità. Una volta creato il manufatto, abbiamo indetto un sondaggio on-line per il nome, la proposta che ha ottenuto più consensi richiama il nome del quartiere: PIOvonoLIBRI. Abbiamo poi cominciato a informarci su dove collocare la nostra Casetta. Spazio Privato o spazio Pubblico? Scegliere uno spazio privato avrebbe compor- tato probabilmente meno lungaggini burocratiche rispetto ad uno spazio pubblico, invece la disponibilità di- mostrata dall’Amministrazione e la possibilità di partecipare all’iniziativa “Adotta un’aiuola” ci hanno fatto sce- gliere questa seconda possibilità.In soli tre mesi dal lancio della proposta sul gruppo, la Casetta PIOvonoLIBRI è stata installata lungo San Pio X in uno spazio tra una fontana e una panchi- na, con l’impegno di prenderci cura dell’aiuola circostante. Il Comune ci ha fornito un supporto in cemento e una tettoia, riutilizzata da una vecchia ca- setta gioco per bambini. Sul lato della Casetta sono disponibili dei guanti monouso per rimuovere di tanto in tanto cartacce, mozziconi di sigaretta e quant’altro. Come membri della Social Street ci impegniamo in prima persona alla pulizia dello spazio circostante alla Casetta e invitiamo tutti gli abitanti del quartiere come anche i cittadini tutti a prendere parte a quest’iniziativa, perché occu- parsi della propria città è come prendersi cura di se stessi! I nostri obbiettivi a lungo termine? Saranno gli stessi abitanti del quartiere a suggerirli mano a mano che queste idee affonderanno le radici. Un saluto da tutti i partecipanti del Social Street San Pio X e Dintorni e un invito: fatevi vivi, vi aspettiamo! I Residenti di via San Pio X e dintorni La Strada Sociale è di casa a Trento I residenti di San Pio X e dintorni si organizzano per far rivivere la comunità e il quartiere in vetrina Esperienze DI QUARTIERE a trento Commenti dal gruppo facebook : “Residenti in San Pio X e dintorni” /Editoriale: il segnaposto C on questo esperimento sociale vogliamo ac- crescere l’esperienza della Social Street a Trento, nel Quartiere di San Pio X e dintorni. Lo facciamo condividendo uno stru- mento di conoscenza e disposizione della cit- tadinanza. Dalla comunicazione, passando per la sensibilizzazione, fino alla partecipazione. Quello che state tenendo in mano rappresenta un’occasione per informarvi e condividere es- perienze di cittadinanza attiva dentro e fuori il quartiere. Rappresenta la vostra bacheca per- sonale, con i vostri desideri e le vostre proposte. Un luogo di scambio dove poter esprimere at- traverso la scrittura e la fotografia, le passioni e gli eventi che volete vivere e condividere con i vostri vicini di casa e non solo. L’intenzione è quella di stimolare il senso di appartenenza del quartiere e in generale il concetto di bene condi- viso. E come si fa? Semplice, cominciando a par- lare di identità collettiva piuttosto che di singoli, abbracciando con le parole e gli esempi positivi, i valori dell’inclusione e dell’azione, piuttosto che dell’indifferenza e della passività. Chiunque potrà essere coinvolto nella scrittura di storie e proposte progettuali che possono riguardare il quartiere stesso o aprirsi a tutta la città. Questo spazio cartaceo esisterà solo se le persone se ne prenderanno cura. Attraverso una partecipazi- one, una comunicazione sensibile e attenta ai mutamenti. Proponiamo, qui, alcuni piccoli spazi dedicati: alla cultura dello scambio di conoscen- ze ed esperienze, alla voglia di mettersi in gioco, condividendo un’idea che migliori la socialità e il confronto tra esperienze territoriali differenti. Crediamo che il bisogno di comunicazione nelle nostre realtà, sia un bisogno sempre più forte, che tenta di superare le barriere culturali e comu- nicative presenti oggi. Vogliamo dunque stimo- lare la tua voglia e la tua capacità di incontrare persone, il piacere di organizzare eventi di quar- tiere, la semplice condivisione di un momento o di uno spazio. Crediamo nel valore dei luoghi in cui viviamo e delle persone che vi abitano o vi transitano. La socialità non è una cosa scontata, ma siamo altrettanto consapevoli che gli spazi e i posti in cui trascorriamo la nostra quotidianità non siano solo concepiti come luoghi di passag- gio o di lavoro, ma sono contesti in cui fare comu- nità con attività concrete e condivise. Questo è il regalo dei Residenti di San Pio X e dintorni alla collettività. Abbiatene cura, è vostro ! di Angelo Gaudiano DOVE SIAMO ? MAPPA RESIDENTI in via SAN PIO X e dintorni - Trento 15 febbraio 2016 Alcuni membri della Social Street San Pio X e dintorni a Trento La Casetta “Piovono Libri” in via S.Pio X a Trento

ESPERIENZE DI QUARTIERE A TRENTO

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Notiziario di quartiere dedicato all'esperienza della Social Street in San Pio X a Trento, con la collaborazione dei Residenti in via San Pio X e dintorni e il sostegno di La Sfera scs. Progetto editoriale e supplemento a cura dell'Ass. Prodigio

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Page 1: ESPERIENZE DI QUARTIERE A TRENTO

“Ciao a tutti mi chiamo Cristina e mi sono iscritta al gruppo in quan-to lavoro per una associazione, ATAS, che gestisce alcuni alloggi nel quar-tiere. Mi sono iscritta al gruppo per-ché vorrei partecipare, per quanto mi è possibile, alle attività del gruppo e soprattutto coinvolgere le persone che vivono nei nostri alloggi. In particolare in questo momento sto cercando di capire se nel quartiere ci sono delle mamme con bimbi piccoli che già si riuniscono o a cui farebbe piacere ri-unirsi per scambiare due chiacchiere e capire se ci sono comuni esigenze e/o voglia di condividere tempo, espe-rienze......etc. Sarebbe carino con la pri-mavera organizzare una merenda per conoscersi , magari in uno degli spazi

verdi del quartiere. Ci sono mamme e bambini interessati ad organizzare e/o partecipare a questa iniziativa?”

“CARNEVALE IN VIA SAN PIO X...è vero che si sono appena concluse le feste natalizie ma...dite che si potreb-be iniziare a pensare di organizzare qualcosa per carnevale?Quest’anno cade la settimana 4-9 febbraio. Avrei già una proposta...”

“Ciao, e auguri a tutti. Vi seguo da un po’ a distanza, perché ho passato il 2015 all’estero. Torno a Trento fra qualche giorno, e spero di partecipare ai vostri prossimi eventi. Intanto vole-vo chiedervi un favore: sto cercando una casa nuova a partire da febbraio

, e mi piacerebbe che fosse ancora in zona San Pio X. Guardando sui soliti siti Internet, ho trovato prezzi molto alti. Se avete informazioni riguardo a un monolocale, miniappartamento o bilocale, potreste scrivermi in privato? Grazie e buon anno”.

“Buonasera! Se qualche studente universitario non sa cosa mangiare a cena io ed il mio coinquilino facciamo del sushi in casa (con ingredienti si-curi, sashimi preso all’ iperstore coop) se qualcuno vuole unirsi per quattro chiacchiere scrivetemi, accettiamo fino a 2 persone”.

“Ciao a tutti! Sono Anna e da 4 anni vivo in Pio x! Mi sono innamorata di

questo quartiere e ora che cerchiamo un’altra casa (nel frattempo siamo di-ventati 3!) spererei di trovarla qui!!! Complimenti per la bellissima idea, spero di potervi conoscere presto dal vivo! Buona serata”

“Ciao! Anche nell’ottica di quanto persegue questo gruppo condivido con voi la mia semplice iniziativa,che magari è già presente in altri contesti: sto organizzando una merenda-ape-ritivo (a casa mia) rivolta a tutti i con-domini (non siamo tanti ma ci sono tanti bimbi) per scambiarci gli auguri di natale. Una scusa per salutarsi e scambiare due chiacchiere. Vi farò sapere!”

Ma chi sono? E soprattutto che cos’è una Social Stre-et? Andiamo con ordine:

l’esperienza è nata nel quartiere di San Pio X nell’ottobre 2014 da un piccolo gruppo di abitanti dell’area e oggi conta più di 400 iscritti sulla pagina Facebook “Residenti in via San Pio X e dintorni”. Per permette-re l’inclusione anche a coloro che non sono iscritti a Facebook è stata creata una mailing-list [email protected] con la quale si rimane in contatto, ci si aggiorna sulle iniziative e si scambiano pareri ed opinioni. So-cial Street è un’idea, nata da poco, ma che potenzialmente è rivoluzionaria nella sua sem-plicità: il concetto di Social Street, strada sociale, è molto recente e si può far risalire ad un’esperienza del settembre 2013 a Bologna in Via Fondazza1. La sua creazione è frutto di un’intuizione a costo zero di un giovane residente, trasferitosi in quella via circa quattro anni prima. L’obiettivo, che ha dato origine all’idea, era molto semplice: si trattava di un invito a conoscersi (tra vicini di casa) e scoprire se vi fossero dei bambini che potessero diventare i compagni di gioco del proprio figlio, fino a quel momento iso-lato dall’ambiente circostante. Per raggiungere l’o-biettivo è stato creato un gruppo chiuso su Facebo-ok. FB, quale mezzo di comunicazione ampiamente diffuso ed utilizzato da molti nella quotidianità, ha facilitato l’incontro tra vicini. Questo è stato l’avvio della prima Strada Sociale. Quindi Strada Sociale è conoscersi e vivere attivamente la propria strada di residenza, aiutando coloro che nella strada abitano o lavorano ad entrare in contatto tra loro, a cono-scersi e a scambiarsi idee, opinioni, tempo e magari pensare insieme a nuovi progetti, spazi, eventi, per rigenerare una cultura sociale di vicinato. Tutto questo può avvenire semplicemente scoprendo chi sono i propri vicini, quali sono le loro capacità e i loro bisogni, e creando una nuova rete sociale. Gli esempi sono infiniti e dipendono in gran mi-sura dalle caratteristiche della via e dagli interessi dei suoi residenti. Le proposte arrivano dal gruppo stesso, sono proposte “dal basso” e sono rivolte al gruppo nel suo insieme: si propongo e, se trovano consenso, si attuano. Ecco, tutto qui: riscoprire il va-lore del buon vicinato, della socialità e del costruire insieme la vita del quartiere. Questa iniziativa vuole essere una scintilla che inviti gli abitanti della zona a conoscersi meglio e vivere più intensamente il

quartiere migliorando la qua-lità della propria vita. I primi passi del Social Street “Re-sidenti San Pio X e dintorni- Trento” Storia di un processo partecipato: qui, in questi mesi attraverso il gruppo sono stati proposti incontri, aperitivi, cene, concerti ed altri momen-ti di aggregazione e di confron-to. Grazie all’energia generatasi da questa iniziativa ed al con-tributo attivo dei partecipanti è stata creata una casetta per il libero scambio di libri, che ora è istallata in via S. Pio X, in collaborazione con il Comune di Trento. L’invito è quello di entrare attivamente in questa nuova rete sociale ed al tempo stesso usu-fruire del flusso positivo che solo insieme possiamo generare. Le idee sono libere e gratuite. La sfida è quindi quella di passare sempre più dal virtuale al reale. Una delle prime iniziative intraprese dal no-stro gruppo di vicini è stata dunque l’installazione di una casetta per il libero scambio di libri. L’idea è stata suggerita il 4 novembre 2014 da una signora che ci esprimeva essere proprio quello il suo sogno da molto tempo. La proposta, da tutti condivisa, è stata portata avanti riutilizzando un vecchio pen-sile da cucina. Durante un pranzo sociale ci siamo suddivisi in piccoli gruppi, alcuni hanno lavorato al riadattamento della struttura, altri hanno pensato al decoro estetico, altri ancora al contenuto di una lo-candina da affiancare all’installazione. La creatività, il fare insieme qualcosa di divertente e la curiosità dei partecipanti hanno fatto da catalizzatore per la

nostra esperienza di socializzazione. Si sono rafforzati i rapporti di fidu-cia e l’identificazione con qualcosa di cui appropriarsi e si sono poste le basi per una concreta azione collet-tiva finalizzata a migliorare la qualità di vita, nonché le connessioni tra le persone presenti nella comunità. Una volta creato il manufatto, abbiamo indetto un sondaggio on-line per il nome, la proposta che ha ottenuto più consensi richiama il nome del quartiere: PIOvonoLIBRI. Abbiamo poi cominciato a informarci su dove collocare la nostra Casetta. Spazio Privato o spazio Pubblico? Scegliere uno spazio privato avrebbe compor-tato probabilmente meno lungaggini burocratiche rispetto ad uno spazio pubblico, invece la disponibilità di-mostrata dall’Amministrazione e la possibilità di partecipare all’iniziativa “Adotta un’aiuola” ci hanno fatto sce-gliere questa seconda possibilità.In soli tre mesi dal lancio della proposta sul gruppo, la Casetta PIOvonoLIBRI è stata installata lungo San Pio X in uno spazio tra una fontana e una panchi-na, con l’impegno di prenderci cura dell’aiuola circostante. Il Comune ci ha fornito un supporto in cemento e una tettoia, riutilizzata da una vecchia ca-setta gioco per bambini. Sul lato della

Casetta sono disponibili dei guanti monouso per rimuovere di tanto in tanto cartacce, mozziconi di sigaretta e quant’altro. Come membri della Social Street ci impegniamo in prima persona alla pulizia dello spazio circostante alla Casetta e invitiamo tutti gli abitanti del quartiere come anche i cittadini tutti a prendere parte a quest’iniziativa, perché occu-parsi della propria città è come prendersi cura di se stessi! I nostri obbiettivi a lungo termine? Saranno gli stessi abitanti del quartiere a suggerirli mano a mano che queste idee affonderanno le radici. Un saluto da tutti i partecipanti del Social Street San Pio X e Dintorni e un invito: fatevi vivi, vi aspettiamo!

I Residenti di via San Pio X e dintorni

La Strada Sociale è di casa a TrentoI residenti di San Pio X e dintorni si organizzano per far rivivere

la comunità e il quartiere

i n v e t r i n a

E s p e r i e n z e DI QUARTIERE a trento

Commenti dal gruppo facebook :“Residenti in San Pio X e dintorni”

/Editoriale: il segnaposto

Con questo esperimento sociale vogliamo ac-

crescere l’esperienza della Social Street a Trento, nel Quartiere di San Pio X e dintorni. Lo facciamo condividendo uno stru-

mento di conoscenza e disposizione della cit-tadinanza. Dalla comunicazione, passando per la sensibilizzazione, fino alla partecipazione. Quello che state tenendo in mano rappresenta un’occasione per informarvi e condividere es-perienze di cittadinanza attiva dentro e fuori il quartiere. Rappresenta la vostra bacheca per-sonale, con i vostri desideri e le vostre proposte. Un luogo di scambio dove poter esprimere at-traverso la scrittura e la fotografia, le passioni e gli eventi che volete vivere e condividere con i vostri vicini di casa e non solo. L’intenzione è quella di stimolare il senso di appartenenza del quartiere e in generale il concetto di bene condi-viso. E come si fa? Semplice, cominciando a par-lare di identità collettiva piuttosto che di singoli, abbracciando con le parole e gli esempi positivi, i valori dell’inclusione e dell’azione, piuttosto che dell’indifferenza e della passività. Chiunque potrà essere coinvolto nella scrittura di storie e proposte progettuali che possono riguardare il quartiere stesso o aprirsi a tutta la città. Questo spazio cartaceo esisterà solo se le persone se ne prenderanno cura. Attraverso una partecipazi-one, una comunicazione sensibile e attenta ai mutamenti. Proponiamo, qui, alcuni piccoli spazi dedicati: alla cultura dello scambio di conoscen-ze ed esperienze, alla voglia di mettersi in gioco, condividendo un’idea che migliori la socialità e il confronto tra esperienze territoriali differenti. Crediamo che il bisogno di comunicazione nelle nostre realtà, sia un bisogno sempre più forte, che tenta di superare le barriere culturali e comu-nicative presenti oggi. Vogliamo dunque stimo-lare la tua voglia e la tua capacità di incontrare persone, il piacere di organizzare eventi di quar-tiere, la semplice condivisione di un momento o di uno spazio. Crediamo nel valore dei luoghi in cui viviamo e delle persone che vi abitano o vi transitano. La socialità non è una cosa scontata, ma siamo altrettanto consapevoli che gli spazi e i posti in cui trascorriamo la nostra quotidianità non siano solo concepiti come luoghi di passag-gio o di lavoro, ma sono contesti in cui fare comu-nità con attività concrete e condivise. Questo è il regalo dei Residenti di San Pio X e dintorni alla collettività. Abbiatene cura, è vostro !

di Angelo Gaudiano

DOVE SIAMO ?

MAPPA

RESIDENTI in via SAN PIO X e dintorni - Trento

15 febbraio 2016

Alcuni membri della Social Street San Pio X e dintorni a Trento

La Casetta “Piovono Libri” in via S.Pio X a Trento

Page 2: ESPERIENZE DI QUARTIERE A TRENTO

Le Ricette di Sara@Crostata prugne e cioccola-to fondente

di Sara Rosini

Per inaugurare al meglio la sezione del blog dedicata ai dolci ho scelto una cro-stata cioccolatosa. Mi sono innamorata

di questo dolce non appena ho visto la foto sul blog di Donatella. In un attimo ho verifica-to di avere gli ingredienti necessari e mi sono messa subito all’opera. Ho solo apportato un po’ di modifiche per personalizzare un po’ la torta. Anzitutto ho utilizzato una serie di fari-ne senza glutine. La miscela ha funzionato alla perfezione quindi direi che si può tranquilla-mente proporre anche ai celiaci. Al posto del malto ho utilizzato miele di bosco. Ho sostitu-ito il latte di soia con quello di avena, che in quel momento avevo in dispensa. Che dire del risultato?Entusiasmante direi: è la prima vol-ta che faccio un dolce quasi 100% vegan (ho usato il miele ma nella consistenza è uguale al malto) che mi soddisfa così tanto. Sfiderei i palati più fini a dire che è privo di uova e latte! Per la fretta ho tagliato la torta troppo presto per fare le foto, quando la crema non era anco-ra perfettamente solidificata in frigo. Peccato perché il giorno successivo era perfetta. Anzi più passava il tempo più diventava gustosa. In realtà a casa mia è stata spazzolata nel giro di 2 giorni!

Procedimento:

Versare in un pentolino il latte con la maizena, il cacao amaro e il cioccolato fondente spezzettato. Mescolare con

un frustino e cuocere a fuoco basso, sempre mescolando, fino a quando la crema di adden-sa. Spegnere il gas e coprire con un coperchio. Lasciare intiepidire. Pesare e versare farine e lievito per l’impasto in una bacinella. Frullare in un tritatutto prugne, olio, miele, cannella e vaniglia. Aggiungere il composto ottenuto al mix di farine e amalgamare bene. Per agevo-lare questa operazione aggiungere poco alla volta del latte di avena. Formare una palla e lasciare riposare qualche minuto in frigorifero. Quando la crema è fredda, o tiepida, stende-re 2/3 dell’impasto aiutandosi con della carta forno. Adagiare nella teglia unta con un goccio d’olio. Con le mani modellare bene il bordo, in modo da formare un cordoncino alto almeno 1cm. Bucherellare il fondo con una forchetta e versare la crema precedentemente prepara-ta. Utilizzare l’impasto rimanente per decorare la torta, con la solita griglia o con delle figure ottenute con delle formine. Cuocere in forno non ventilato a 180°C per 30 min. Lasciare raf-freddare completamente e quindi riporre in frigorifero. Consiglio di tagliarla e di mangiar-la il giorno successivo alla preparazione.

Il forno sociale di CanovaDove la comunità lievita come il pane Nel quartiere di Canova, l’as-

sociazione “Carpe Diem” ha iniziato da un anno il

progetto “Migola”. Questo ha lo scopo di coinvolgere le persone della zona in un momento aggre-gativo di fronte ad un forno socia-le. L’associazione ha provveduto all’acquisto degli strumenti per la panificazione e ha concordato l’uso della sala circoscrizionale per dare modo ai fornai amatoriali d’incontrarsi e poter fare insieme il pane. Ognuno porta da casa gli ingredienti necessari alla sua ri-cetta e nel corso delle ore in cui il forno è aperto ha la possibilità di cucinare insieme agli altri. Le responsabili sono molto contente dell’iniziativa che raggruppa intor-no al tavolo molte persone che si conoscono e si divertono con le mani in pasta. Il progetto vuo-

le essere un punto di riferimento non solo per gli abitanti ma anche per le organizzazione del quartie-re che sono invitate a proporre idee e progetti con al centro le attività di panificazione. Questa è un’idea molto interessante perché dà la possibilità a molte persone di potersi cucinare il pane ma anche di poter conoscere i propri vicini, stringere nuove relazione e poter trascorrere qualche ora fuori casa in un contesto costruttivo e ag-gregante, elementi questi molto importanti soprattutto per le per-sone anziane o le donne straniere. L’idea potrebbe prendere piede anche nel quartiere di San Pio X, allora avanti fornai amatoria-li, fateci avere le vostre idee!

di Michele Bianchi

l a b a c h e c a

BLOG - FoodStation

www.prodigio.it

NOTIZIE

www.lasfera.org

Le persone che si trova-no in una condizione di disagio, sia esso fisico o

psichico, rischiano di essere emarginate e, di conseguenza, di non riuscire a trovare una possibilità di riscatto che con-senta loro di raggiungere uno stato di serenità. Una delle soluzioni che possono essere messe in campo per evitarne l’esclusione è rappresentata dalla creazione di opportunità dedicate che consentano loro di esprimere il proprio poten-ziale, entrare in contatto con altre persone, sentirsi compre-si e supportati.

Queste sono le condizioni che una cooperativa sociale di tipo B cerca di ricreare, offren-do opportunità di lavoro in un ambiente protetto, accom-pagnate da un percorso per-sonalizzato. Il lavoro rappre-senta dunque a tutti gli effetti un importante strumento di crescita, sia personale che pro-fessionale, per coloro che non riescono ad inserirsi nel mer-cato ordinario poiché vittime di una situazione di difficoltà.È questo il contesto entro il quale opera La Sfera, coope-rativa sociale di tipo B nata nel 1995 su iniziativa dell’As-sociazione Famiglie Tossicodi-pendenti (AFT) con lo scopo di svolgere attività finalizzate all’inserimento lavorativo di

persone che stavano seguen-do percorsi di recupero post tossicodipendenza. Negli anni la cooperativa è cresciuta ed ha instaurato numerose re-lazioni con diverse realtà del territorio, per questo ha potu-to ampliare il bacino di utenti a cui poter offrire un supporto, rivolgendosi anche a persone in trattamento psichiatrico, ammesse a misure alternati-ve al carcere, in trattamento per problemi di dipendenza oppure vittime di particolari traumi. L’organizzazione della cooperativa è coerente con la sua mission, cioè migliorare

l’autostima e l’autonomia delle persone in condizioni di disagio per accrescere il benessere e la qualità della loro vita attraver-so il lavoro, in un percorso ac-compagnato e personalizzato, in un ambiente protetto rivolto al mercato ordinario del lavo-ro. Nello specifico La Sfera è orientata al raggiungimento di due tipologie di ricaduta, sociale ed economica. Le at-tività economiche della coo-perativa sono funzionali al suo scopo sociale e dunque stru-mentali alla creazione di occa-sioni di impiego per persone che possono poi intraprende-re un percorso di inserimento lavorativo, a sua volta orienta-to ad accompagnare le stesse nel fare nuovamente ingresso

nel mercato ordinario. Uno dei valori che caratterizzano la co-operativa è quello della ricer-ca continua di sinergie con la comunità, che si concretizza anche attraverso la promozio-ne di attività di innovazione sociale volte alla sperimenta-zione di nuove modalità di ri-sposta ai bisogni del territorio. Per questo, in occasione del ventesimo anno di attività, La Sfera ha promosso un bando di co-progettazione rivolto ai giovani – Sfera Change Up - al quale ha partecipato an-che il gruppo “Social street – Residenti in Via San Pio X e dintorni”. La soddisfacente collaborazione con il grup-po ha portato a presentare il progetto “Nel mio quartiere: Ri-Generazioni partecipate” nell’ambito del POG-Piano Organizzativo Giovani 2016, finalizzato all’apprendimento di competenze di cittadinan-za attiva e dedicato prevalen-temente ai giovani abitanti del quartiere.

di Elisa Pozza

CONTATTIwww.lasfera.org

La Sfera: gli obiettivi di una

cooperativa sociale di tipo BIntegrazione sociale, partecipazione, collaborazione con il

territorio e con la comunità

Progetto editoriale e impaginazione

a cura dell' Ass, PRODIGIO onlus

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Casetta "Piovono Libri" IN SAN PIO X.

PARTECIPA ANCHE TU!

100g farina di mais fioretto

50g farina di grano saraceno

25g farina di riso integrale

1 cucchiaino colmo di lievito per dolci

175g prugne secche denocciolate

50g olio di girasole

50g miele

Cannella, vaniglia, sale

latte di avena qb

Ingredienti per la crema:

1/2 l latte di avena

30g maizena

10g cacao amaro

60g cioccolato fondente

Ingredienti per l'impasto di una tortiera di 20 cm:

con il sostegno

della SCS la sfera

LA SFERA SCS – ONLUSVIA KUFSTEIN 4 – 38123 – TRENTO

TEL. 0461/983488 FAX. 0461/261976

[email protected]