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NOVEMBRE 2014 Edizione Speciale La Missione e l’Eredità Divine dell’Avatar Sai

Eterno Auriga - Novembre 2014

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traduzione italiana del Sanathana Sarathi dell'Organizzazione Sathya Sai Italiana

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NOVEMBRE 2014 Edizione Speciale

La Missione e l’EreditàDivine dell’Avatar Sai

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Novembre 02 14© Sri Sathya Sai

Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam

1 La Missione e l’Eredità dell’Amore Divino Editoriale 2 È l’Amore che Unisce il Mondo Discorso Divino del 3 settembre 199612 Dasara a Prasanthi Nilayam Cronaca17 La Missione e l’Eredità di Bhagavan S.S. Naganand22 La Verità e Dio sono Inseparabili Dai Nostri Archivi 23 Bhagavan Sri Sathya Sai Baba: la Sua Grandezza e la Sua Missione Dottor Narendranath Reddy28 Non c’è Paura quando Swami è con Noi R.J. Rathnakar32 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca36 L’Eredità di Sai per la Scienza Moderna Dottor Samuel H. Sandweiss40 La Divina Missione… Esserne Parte Dott.ssa J. Geeta Reddy42 Swami come Madre Divina Professor J. Shashidhara Prasad44 La Missione di Swami per la Trasformazione dell’Uomo Dottor Choudary Voleti48 Amore in Azione Dottor Swarna Bhardwaj53 Dio è L’Unico Artefice Forum degli Ex Studenti

S O M M A R I O

“Voi dovete sapere chi veramente siete. Solo allora la vostra vita come esseri umani diventerà degna di esser vissuta. Comprendete che siete incarnazioni dell’amore, che siete Dio. L’Amore è Dio; vivete in Amore. Sviluppate sempre più amore. Tuttavia, usate la discriminazione quando date amore agli altri. Mantenetelo entro certi limiti. Dovete offrire il vostro amore solo a Dio e a nessun altro.”

E t e r n o A u r i g aE t e r n o A u r i g aDedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’UmanitàVERITÀ RETTITUDINE PACE AMORE NON VIOLENZA

Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

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BE

DIT

OR

IAL

ELA MISSIONE E L’EREDITÀ

DELL’AMORE DIVINOHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA È L’UNICO AVATAR nella storia dell’umanità ad avere raggiunto milioni di persone appartenenti a tutte le religioni, le razze e i Paesi del mondo, diffondendo il Suo Divino Amore su di esse e facendo

provare loro l’esperienza della Sua Divinità. Il mondo è stato testimone di come Baba abbia trasformato la Sua dimora a Prasanthi Nilayam in un mondo in miniatura, dove persone provenienti da tutte le parti del pianeta hanno vissuto il Suo Messaggio Divino di unità, purezza, divinità senza differenze di casta, credo e religione. Egli ha esemplificato i Suoi immortali Insegnamenti nella vita e fondato diverse istituzioni modello e un’Organizzazione Sai, unica nel suo genere, per il servizio all’umanità e la diffusione della spiritualità nel mondo.

Dichiarando lo scopo della Sua Missione Divina sulla terra, Bhagavan disse: “Sono venuto per accendere la lampada dell’amore nei vostri cuori, per vederla risplendere di giorno in giorno con sempre maggior intensità.” Traducendo Egli Stesso il Suo Amore in azione e avviando attività umanitarie di servizio all’umanità, ha ispirato anche i Suoi discepoli e i devoti a servire disinteressatamente i bisognosi e i diseredati, senza alcun desiderio di riconoscimento, apprezzamento, ricompensa ecc., ricordando loro sempre che, coloro cui prestavano servizio, altro non erano che Dio, trasformando così il servizio stesso in adorazione del Divino. Anche se l’entità globale dell’opera umanitaria di Bhagavan, attraverso le Organizzazioni Sai in tutte le parti del mondo, è ineguagliabile e senza precedenti nella storia dell’umanità, Bhagavan non ha mai perorato solo la quantità. Piuttosto, ha voluto che tutti i devoti mantenessero alta la qualità del servizio da essi intrapreso. Il servizio, ha detto, è Amore in Azione, e il modo migliore per amare Dio è “Amare tutti, servire tutti.” Milioni di Suoi devoti in tutte le parti del mondo, che oggi sono impegnati nella Sua Missione Divina d’Amore disinteressato e di servizio, stanno determinando una silenziosa rivoluzione spirituale per inaugurare nel mondo una nuova era di verità, amore, rettitudine e pace. Non è una sorpresa che il compito umanitario intrapreso per aiutare l’umanità sofferente si stia diffondendo rapidamente anche dopo la Sua dipartita fisica. Il seme dell’amore disinteressato, gettato da Bhagavan nel cuore di milioni di Suoi devoti, è forse la Sua più grande eredità per l’umanità. Ciò, un giorno, illuminerà sicuramente il cuore dell’uomo con la luce del Suo Amore Divino, sradicando dalla faccia della terra ogni odio, violenza, conflitti e guerre.

- Il Redattore

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FIUME D’AMORE DISCORSO DI BHAGAVAN DEL 3 SETTEMBRE 1996

(Poesia Telugu)

L E V I R T Ù D E N O TA N O L A V O S T R A V E R A F O R M A

A QUESTO MONDO NON c’è niente di più grande della

conoscenza, ma sorge la domanda: che tipo di conoscenza? La conoscenza secolare, quella spirituale o quella relativa all’etica e alla morale? Ci possono essere molti tipi di conoscenza, ma la conoscenza del Brahman (Brahma Jnana) è la somma di tutti. Che cos’è la conoscenza del Brahman? È la comprensione del fatto che l’universo tutto è un’unità. Il mondo, che consiste di entità viventi e non viventi, è la Forma effettiva del Brahman; esse manifestano la Forma

Cosmica del Brahman. Non esiste luogo ove Egli non sia e non esiste

alcun nome che non Gli appartenga. Tutto ciò che vedete, udite, pensate e sperimentate non è altro che la manifestazione del Principio del Brahman.Sostenete i Valori Umani

Ogni essere umano che nasce in questo mon-do è dotato di certi valori,

ma, sfortuna-tamente, la maggior parte delle persone

non li rico-nosce e chi li riconosce non li applica e prende brutte strade spre-cando così la

vita. Come un piatto di

“L’essere umano, nonostante sia nato come figlio dell’immortalità, se ne separa a causa dei desideri delle cose del mondo e delle tendenze malvagie. La parola di Sai è l’essenza di tutti i Veda.”

E L’AMORE CHE UNISCE

IL MONDO

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legumi cotti senza sale è insipido, la vita umana senza amore è inutile. In effetti, un essere umano senza amore è davve-ro un animale. “Umanità” è sinonimo del Principio d’Amore, ma voi dovete sapere quando, dove e come usare appropriata-mente questo amore. Non posso man-giare legumi cotti senza sale, come non li si può mangiare se sono troppo salati. Voi siete molto interessati al gusto dei legumi che, in un paio d’ore, vengono digeriti; non dovreste quindi essere interessati alla vita umana che ha una durata di sessanta, set-tanta od ottant’anni? Come può, l’essere umano vivere così a lungo senza interes-sarsi ai valori? Questa è veramente la vita di un essere umano? No, no; egli dovrebbe sostenere i valori sacri in ogni momento. Poiché ha dimenticato i valori e consi- derato reale questo mondo, l’essere uma-no ha perduto la sua umanità e vive come un animale.

Ci sono tre aspetti della spiritualità: Asti (Essenza), Bhati (Consapevolezza) e Priyam (Beatitudine). Queste tre sono anche dette Sat, Cit e Ananda in lingua sanscrita. Come lo si può illustrare? Questo è un bicchiere da bibite; è lì sul tavolo. Visto che c’è, voi gli date il nome di bicchiere; questo indica “essere” ossia Sat, immutabile. Come potete constatare l’esistenza del bicchiere? È la luce che vi rende consapevoli della sua presenza; se esso fosse nell’oscurità, non potreste sapere che è lì.

Questa luce è Cit (consapevolezza). È Cit che dimostra l’esistenza di Sat (essere). Sat e Cit sono interdipendenti e inseparabili. Il fatto che diciate che lì c’è un bicchiere

significa automaticamente che c’è anche la luce. Voi siete capaci di riconoscere la forma di un oggetto grazie alla luce della consapevolezza. Quando Sat e Cit sono presenti insieme, voi sperimentate l’appagamento; questo appagamento stesso è Ananda (Beatitudine). Essere è Sat, la consapevolezza di Sat è Cit e l’unione dei due porta Ananda. Pertanto questo mondo è l’effettiva manifestazione di Sat, Cit e Ananda.

“Tutto, in questo mondo, è Dio. Nessuno può dire che questo è Dio e quello non Lo è. In qualunque momento, Dio è la sola Realtà e il mondo è irreale. Potete vederlo voi stessi.”“La Verità è una, ma i saggi Le si riferiscono con nomi vari.”Quella Verità, Sat, è Essenza. Come

potete sapere della Sua esistenza? Lo potete sapere dalla luce dell’amore presente in voi. È il Principio dell’Amore a far fiorire la natura umana e a farla

Le virtù manifestano la vostra vera natura. L’amore è la vera virtù, l’amore è il vero valore umano. Una volta che avete l’amore, in voi non ci sarà spazio per alcun difetto. È l’Amore a unire tutto il

mondo; dove c’è amore, c’è unità e beatitudine. Quando avete amore e beatitudine, diventate incarnazioni

della pace. Oggi vi lamentate di non avere pace. Come potete ottenere la pace se non avete

amore in voi?

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manifestare in tutti. Pertanto, dovete considerare il Principio dell’Amore come Dio. Senza Amore non c’è vita.

“Dio è l’Incarnazione dell’Amore; l’Amore è la Sua Forma Divina. Come potete trovare il compimento della vita se non provate almeno un po’ di quell’Amore?”In effetti, non vale vivere una vita

simile. Il Principio Divino del Brahman onnipervadente e cosmico non è altro che Amore. L’Amore è Brahman e Brahman è Amore; questo è ciò che l’essere umano deve riconoscere e mettere in pratica nella vita quotidiana. Voi avete l’amore in voi stessi, ma dovete anche sapere quando, dove e come usarlo; questo è chiamato sathyanveshana (ricerca della Verità). Essendo la Verità presente dovunque, che bisogno c’è di cercarLa?

Sono gli stessi occhi che vedono tutti, ma voi dovete sapere chi guardare e con quali sentimenti. Per esempio: voi avete una madre, una figlia, un moglie e una sorella, e dovete guardare la madre come madre, la figlia come figlia, la moglie come moglie e la sorella come sorella. Voi le vedete tutte con gli stessi occhi; chiedervi con quali sentimenti guardate ognuna di loro si definisce sathyanveshana. Oggi, purtroppo, l’essere umano non sa come far buon uso degli occhi e, solamente perché ha gli occhi, guarda tutti senza discriminare correttamente; è così che si dirige verso il peccato. I vostri occhi hanno un grande valore e, similmente, anche le orecchie hanno valore; esse possono udire tutto, ma voi dovreste chiedervi che

cosa si deve ascoltare e che cosa no. Il vero valore dell’essere umano consiste nel conoscere quando, dove e come usare correttamente i sensi.Siate osservanti delle regole della società

Voi costruite una casa con porte e finestre; che scopo hanno le finestre? Esse hanno il compito di ventilare correttamente e far entrare la luce. Le porte ci sono affinché voi, i vostri amici e i parenti entriate e usciate; voi permettete che solamente loro entrino in casa e non i nemici o i cani e i maiali che ci sono per strada. In modo simile, il corpo è come una casa e un tempio.

“Il corpo è un tempio e dentro c’è Dio.”Questa casa ha nove porte, ma

possiamo vederne solamente cinque con i nostri occhi. Usando correttamente il potere di discriminazione, dovete cercar di scoprire che cosa sia bene per voi, che cosa sia sacro e ideale per la vita e albergare solamente sentimenti e tendenze di quel tipo nel tempio del vostro corpo; non dovete lasciar entrare qualunque cosa attraverso le porte del corpo. In modo simile, solamente perché avete amore in voi, non dovete dirigerlo verso cose futili e temporali; dovete usarlo in modo limitato, solamente quando necessario. Voi nascete, crescete nella società e vivete in essa, per cui dovete osservarne le norme e le regole; se rispettate la società, ne sarete rispettati.

Dharmo raksati raksitah“II Dharma protegge chi lo

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protegge.”Gli studenti non dovrebbero pensarla

altrimenti. Ecco un esempio di che cosa accade nella società di questi tempi: supponete che un ragazzo di vent’anni abbia una sorella di sedici. Che cosa penseranno le persone quando vanno fuori insieme? Possono essere scambiati per marito e moglie da chi non sa che sono fratelli. L’azione che fanno di uscire insieme è contraria alle norme della società; essi dovrebbero uscire separatamente o con i genitori. Se agite contrariamente alle norme della società, danneggiate il vostro onore e la vostra reputazione. Fin dai tempi antichi, la cultura di Bharat ha prescritto certe regole e controlli in società. Ciò che affina il comportamento e la condotta è cultura. La nostra cultura ci insegna come parlare con gli altri, come comportarci in pubblico e come dirigere la nostra vita. Le regole della società devono essere osservate meticolosamente. In casa, fratello e sorella possono parlarsi in modo informale, ma il loro comportamento deve essere esemplare quando escono. Solamente un comportamento simile dà valore alla vita umana; purtroppo, l’essere umano ha dimenticato i valori umani che indicano la via della verità nella vita di tutti i giorni.

Considerate un altro esempio: c’è un signore di sessant’anni che sposa una ragazza diciottenne affinché abbia cura di lui quando sarà vecchio. Che cosa pensa la gente quando li vede insieme al mercato? Può considerarli nonno e nipote. In ambedue gli esempi, la società si forma un’opinione basata sul fattore

età delle persone in oggetto, per cui dovete tenere sempre presente questo fattore; è vostro dovere comportarvi di conseguenza quando trattate con la società. Se agite concordemente alle sue regole, ne ricaverete un buon nome; se, al contrario, pensate di non dover prendere in considerazione l’aspetto sociale e agite in modo arbitrario, la società non vi accetterà. Lasciamo pure da parte le norme e le regole della società; questa verità potete comprenderla anche dall’esperienza di tutti i giorni. Consideriamo, per esempio, che stiate mangiando un frutto: se esso è dolce, lo mangerete con un’espressione sorridente, mentre, se è aspro, lo getterete via subito. Perché lo buttate? Perché non ha un sapore buono, non è di vostro gradimento. In modo simile, se il vostro comportamento in pubblico non è conveniente, la società non vi accetterà e nessuno vi rispetterà. Se non potete ottenere il rispetto e l’onore in seno alla società, chi vi rispetterà? Per un essere umano, la buona reputazione è molto importante; quindi, al fine di essere rispettati, dovete sostenere i valori umani.

“L’Amore è Dio, Dio è Amore.”Non dar valore all’amore è come

non dar valore a Dio Stesso. Se stimate l’amore, date valore a Dio.Potete apprendere molte lezioni dalla vita

Rama era in forma umana, mentre Sugriva era un vanara (una scimmia). Come poté nascere un’amicizia stretta tra loro? È naturale che un essere umano stringa amicizia con un altro essere umano e una scimmia con un’altra scimmia, ma

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come può un uomo legarsi d’amicizia con una scimmia? Accadde per effetto delle circostanze: Rama fu esiliato dal Suo regno e separato dalla moglie, e anche Sugriva fu bandito dal suo regno e soffrì per la stessa separazione dalla consorte. Fu la similitudine delle rispettive situazioni a far nascere l’amicizia tra loro; essendo nella stessa situazione, potevano comprendere i sentimenti l’uno dell’altro. Ci sono molte cose che si possono imparare dalla vita in questo modo. Non la conoscenza tratta dai libri è importante; lo è maggiormente la conoscenza pratica. I semplici discorsi dal palco non servono a niente; mettete in pratica la conoscenza e acquisite umanità vivendo secondo i valori umani. Potreste essere orgogliosi della vostra ricchezza, dell’istruzione e della posizione: quanto pensate che durino? Sono momentanee. Quindi, studenti, dovete comportarvi con la massima attenzione in questa vostra età giovanile. A questo punto, vorrei ripetere ciò che vi ho detto precedentemente:

“Non siate orgogliosi della ricchezza, della progenie e della giovinezza; la marea del tempo può distruggerle in un momento.”

Dio è il vostro unico Vero Amico

Quanto durerà questo orgoglio per la gioventù, per la ricchezza e la progenie? Da dove vengono e dove vanno? Sono permanenti? Sono le proprietà di vostro nonno e del bisnonno? Avete generato questo orgoglio a causa di una comprensione errata e tale orgoglio non è bene per voi. Potete pensare di essere molto istruiti.

“Voi potete vantarvi di qualifiche accademiche prestigiose, ma esse non possono darvi neppure un briciolo di pace in questo mondo. Potete andare orgogliosi di ricchezze immense, ma neppure queste possono darvi la pace.”Che cosa sono questa ricchezza e

questa forza fisica? Sono cose temporanee come nuvole passeggere. Se osservate le nuvole, potete notare che cambiano continuamente: anche la vita umana è così. La luce non ha significato se non c’è oscurità: sono le nuvole a dar valore alla luce del sole. In modo simile, la contentezza non ha valore se non ci sono difficoltà. A ogni passo nella vita ci sono delle difficoltà. È naturale. L’essere umano cerca di superarle e raggiungere una posizione più elevata; preso da ansie insensate e senza fine, egli si sforza continuamente di ottenere cose che sono oltre la sua portata e non cerca di raggiungere ciò che merita. Piuttosto, desidera ardentemente ciò che non merita. Solamente la lampada della spiritualità può mostrare la vera via regale a chi è preso in questa lotta senza fine; a questo scopo, dovete acquisire fede nella spiritualità. Nessun possedimento vi seguirà quando lascerete questo corpo: solamente la Divinità verrà con voi. In effetti, la Divinità è in voi, con voi, intorno a voi, sopra di voi e sotto di voi. Voi siete Dio.

Quando lo stagno è pieno d’acqua, vi si sentono gracidare mille rane, ma, quando si vuota, non ce ne trovate neppure una. Oggi, anche gli amici terreni sono così;

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se avete denaro in tasca o vostro padre è una persona influente, tutti verranno da voi dicendo “ciao, ciao!”

Quando la tasca sarà vuota e vostro padre sarà andato in pensione, non ci sarà neppure uno a dirvi “ciao!” Tutti i cosiddetti amici vi abbandoneranno senza neppur dire addio. Questo è il tipo di amici che avete oggi nel mondo, ma questa non è vera amicizia. Solamente Dio è il vostro vero amico. Egli è il solo che non vi abbandonerà mai.

“Dovunque siate, in una foresta, in cielo, in una città o in un villaggio, in cima a una montagna o in mezzo

al mare profondo, Dio è il vostro unico rifugio.”Eppure, sfortunatamente, voi

dimenticate Lui che è il vostro vero amico, mentre siete attaccati ad amici temporanei come nuvole passeggere. Tali amici possono anche essere molto pericolosi; voi però non riconoscete questo pericolo all’inizio, ma vedrete che proprio questi amici diverranno nemici in un istante. Dio non è così: la Sua amicizia è eterna. L’amicizia del Signore è basata su una relazione

cuore a cuore e amore ad amore, mentre l’amicizia terrena si limita al livello fisico e dipende da considerazioni economiche. Quanto può durare un’amicizia simile?

Offriamo istruzione gratuita a migliaia di bambini e portiamo

felicità nella loro vita. Nel nostro Istituto, non c’è alcuna quota da pagare per l’istruzione, per il laboratorio, per i giochi, per la biblioteca, per gli esami né per qualunque altra cosa. In quale altro posto del mondo potete trovare un’istituzione simile? Dovunque andiate

al di fuori, dovete spendere migliaia di rupie per la vostra educazione. Potete chiamarla istruzione nel vero senso del termine? Prasanthi Nilayam è

l’unico luogo in cui l’istruzione è gratuita, da cuore a cuore, da

amore ad amore.

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È solamente temporanea; non dovete credere che sia duratura. Dio soltanto è l’amico vero ed eterno. Che ci crediate o meno, Dio è onnipervadente. Di fatto, voi stessi siete Dio, non esiste altro Dio che voi; questo è proclamato dai Veda. Dovreste aver fede nei loro insegnamenti; se non li comprendete, dovete aver fede negli insegnamenti delle anime nobili. Voi avete fede in un chiromante che siede sul marciapiede al mercato, gli date cinque rupie e gli chiedete di leggervi la mano per poi credere a qualunque cosa vi racconti, eppure non siete pronti a credere agli insegnamenti dei Veda che affermano verità profonde come Prajnanam brahma (Brahman è la Consapevolezza Suprema), Tat twam asi (Tu sei Quello) e Aham brahmasmi (Io sono Brahman). Voi non credete agli insegnamenti eterni dei Veda, mentre credete e seguite qualunque cosa un astrologo vi dica per strada. Perché? La ragione è che siete interessati solamente alle cose del mondo. Come recita il detto, “Il carico trova il veicolo che merita”; chi è interessato alle cose del mondo avrà fede solamente in persone simili. Se volete raggiungere la felicità eterna, dovete aver fede negli eterni insegnamenti dei Veda.I desideri eccessivi portano alla sofferenza

Il corpo è come una bolla nell’acqua che può scoppiare in qualunque momento, mentre voi siete veri, siete eterni, siete Brahman, siete il Principio Trascendentale, siete l’incarnazione dell’Atma. Che cos’è l’Atma? Il Principio dell’Amore è, in verità, il Principio dell’Atma. L’Amore altruistico che non cerca alcun riconoscimento è il

Principio dell’Atma. Dove c’è egoismo, non trovate l’amore vero. Fish (un pesce) è migliore di selfish (un egoista) perché, mentre nuota, il pesce mangia tutte le impurità che ci sono nell’acqua e la pulisce, mentre una persona egoista inquina tutta la società in cui si muove. Anche se non è possibile fare tutte le azioni senza alcun interesse personale, voi dovete comunque cercare di controllare l’egoismo più che potete.

Dovreste comprendere che le relazioni terrene non sono importanti perché non sono permanenti. Dovete far attenzione a evitare ogni relazione intima non necessaria con chiunque e, nel contempo, non provare odio per nessuno. Offrite tutto l’amore solamente a Dio. Nel mondo odierno, il vostro male o il vostro bene dipendono dal tipo di persone che frequentate. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.” Acquisirete lo stesso tipo di qualità che hanno le persone con cui vi accompagnate e quelle qualità non vi lasceranno neppure se non le volete. Ecco perché continuo a sottolineare la necessità di frequentare buone compagnie. Inoltre dovreste avere relazioni con gli altri solo nella misura necessaria. Non solamente a questo dovete stare attenti: anche i sentimenti malvagi come l’odio e l’ira devono essere tenuti sotto controllo. Anche ai desideri deve esserci un limite. I desideri eccessivi diverranno avidità e vi renderanno la vita miserevole. Non c’è dubbio che ognuno abbia dei desideri, ma non bisogna nutrirne più del necessario. Il fuoco deve essere proporzionato al cibo che cucinate e la pentola deve avere il volume adatto a contenerlo. Potete cuocere cinque chili

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di riso in un recipiente che ha la capacità di un chilo? In modo simile, date il vostro amore agli altri per quanto è necessario. Abbiate dei limiti in tutto. Comprendete il valore dell’amore.Tutto è bene per voi

Chatterji ha detto nel suo discorso che Swami dice “manchidi” (bene) per tutto. Io dico: “Manchidi” se voi dite: “Swami, io vado fuori città.” Dico: “Manchidi” se dite: “Swami, io sono arrivato ieri.” Non solamente questo; egli non sa un’altra cosa. Se venite e Mi dite: “Swami, sto morendo”, anche allora Io rispondo: “Manchidi.” Alcuni vengono da Me e dicono: “Swami, non posso sopportare questa sofferenza.” Io rispondo loro: “Manchidi.” In effetti, che cosa non è bene in questo mondo? Tutto è bene per noi.

“Il piacere è un intervallo tra due dolori.”Io dico: “Manchidi” per tutto perché in

Me c’è solamente bontà. Se si versa del budino dolce in un recipiente che ha dieci buchi, da ognuno di essi uscirà solamente budino dolce e non veleno. Il Mio Essere è totalmente colmo d’Amore, quindi il Mio cuore è pieno d’Amore, i Miei pensieri, le Mie parole, le Mie azioni sono tutti intrisi della dolcezza dell’Amore. Io sono l’Incarnazione della dolcezza. Anche voi dovete riempire il vostro cuore d’amore in modo simile; allora, qualunque cosa farete sarà sovraccarica d’amore. In effetti, solamente un cuore colmo d’amore può esser definito Hridaya, cioè Hri (cuore)+Daya (compassione). Ciò che è colmo di compassione è Hridaya. Un cuore colmo di asprezza è come una pietra;

un cuore simile è pieno di veleno, non potete chiamarlo Hridaya nel vero senso del termine. Hridaya è ciò che è pieno d’amore. Solamente un essere umano può comprendere la sacralità di Hridaya, gli animali no. Gli animali vivono mangiando qualunque cosa la natura fornisca loro, mentre l’essere umano mangia cibo cotto ed elaborato. Gli uccelli mangiano crudo il riso non sgusciato raccolto nei campi, e le mucche vanno fuori a mangiare l’erba, mentre l’essere umano separa il riso dal guscio, lo cuoce, vi aggiunge delle verdure e solo dopo lo mangia. Egli non mangia il cibo così come gli viene offerto dalla natura, lo raffina secondo il proprio gusto e ne trae soddisfazione. Solamente l’essere umano raffina il cibo prima di mangiarlo. La scimmia è considerata un predecessore dell’uomo; quando le offrite una banana, essa la sbuccia prima di mangiarla. Notate com’è intelligente! Nara (l’uomo) si è evoluto da vanara (scimmia); questa ha la coda, mentre nara non l’ha, ma entrambi hanno dei desideri. Allora in che cosa consiste la differenza? L’essere umano può dimostrarsi differente dalla scimmia solamente quando ha la gentilezza nel cuore; questa è la ragione per cui gli esseri umani sono chiamati genere umano (mankind = man kind, uomo gentile). Voi dovete sforzarvi di comprendere il significato profondo dei termini che usate e seguire la strada corretta.Proteggete la vostra bontà

Studenti!Voi siete dotati di molti valori preziosi;

essi sono tutti dentro di voi. Il corpo è come una cassaforte: come perle, diamanti,

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Eterno Auriga 10 Novembre 2014

rubini e smeraldi preziosi sono tenuti in una cassaforte, allo stesso modo i valori umani della compassione, dell’amore, della tolleranza, dell’empatia, della verità ecc. sono dentro di voi. Sebbene abbiate insiti in voi dei tesori così preziosi, andate cercando la paccottiglia dei piaceri insignificanti all’esterno. A questo riguardo, l’oceano ci insegna una preziosa lezione: esso conserva le perle più preziose nel suo seno e getta le conchiglie prive di valore sulla spiaggia. Ciò che trovate sulla spiaggia sono solamente conchiglie; se volete trovare le perle preziose, dovete immergervi profondamente nel mare. Mira cantava: “O Krishna, io ho faticato molto per andare in profondità nell’oceano a trovare la preziosissima perla del Tuo Nome Divino. Spargi, Ti prego, la Tua grazia su di me in modo che questa perla preziosissima non mi scivoli di mano e cada di nuovo nell’oceano. Non ho altro rifugio che Te.”

Il devoto deve pregare il Signore con tale intenso desiderio: solamente allora la vita dell’essere umano acquisisce valore. Altrimenti, egli sarà umano solamente nella forma e non nella sostanza.

“Non confondete il frutto dell’albero del kapok con un mango, non masticate il gambo della pianta del miglio pensando che sia canna da zucchero, non scambiate i sassi bianchi per dolci di zucchero. Non lasciatevi trascinare dall’apparenza di una persona. Soltanto le virtù denotano la forma effettiva di un essere umano.”

Non si può esser definiti “esseri umani” solamente perché si è in una forma umana fatta di membra varie come le mani, i piedi, il naso, la bocca ecc. Le virtù manifestano la vostra vera natura. L’amore è la vera virtù, l’amore è il vero valore umano. Una volta che avete l’amore, in voi non ci sarà spazio per alcun difetto. È l’Amore a unire tutto il mondo; dove c’è amore, c’è unità e beatitudine. Quando avete amore e beatitudine, diventate incarnazioni della pace. Oggi vi lamentate di non avere pace. Come potete ottenere la pace se non avete amore in voi? Non dovete lasciarvi illudere dall’apparenza esteriore. Dovete procedere mettendo in pratica le virtù che avete nel cuore.Studenti!

Dio non è contento delle vostre ostentazioni.

“Si può forse uccidere un serpente semplicemente colpendo un formicaio? Si può sottomettere il desiderio di piaceri sensoriali semplicemente imponendo delle penitenze al corpo? Si può diventare Atma Jnanin (conoscitori del Sé) solamente digiunando? Come si può comprendere la Verità Fondamentale se non si conosce se stessi?”Dovreste scoprire chi siete veramente;

solamente così la vita umana diventa degna di essere vissuta. Comprendete che siete l’incarnazione dell’Amore, che siete Dio.

“Dio è Amore; vivete nell’Amore.”

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Sviluppate l’amore sempre di più, ma usate la discriminazione nel dare amore agli altri. Tenetelo nei limiti. In effetti, voi dovreste offrire il vostro amore soltanto a Dio e a nessun altro, ma, sfortunatamente, lo dissipate con scelte errate.

“O uomo, è possibile evitare le conseguenze delle azioni? Puoi studiare le Scritture e adorare le tue Deità familiari, puoi andare nella foresta e sottoporti ad austerità intense, ma è impossibile sfuggire alle conseguenze delle proprie azioni. Si può raccogliere solamente l’acqua che il proprio recipiente può contenere, che la si attinga in un laghetto o in un oceano sconfinato.”L’uomo è legato al mondo dall’azione

(karma) e dovrebbe fare solamente azioni rette. Per questo Io dico agli studenti di essere sempre prudenti. Se perdete quest’opportunità per colpa della poca attenzione, potreste non averla più; quindi, siate sempre prudenti. Modellate la vostra vita in modo ideale e meritate il rispetto e l’onore della società, e procurate un buon nome ai genitori, agli insegnanti e alle istituzioni presso cui avete studiato. Nel nostro Istituto, non chiediamo neppure un centesimo agli studenti. Offriamo istruzione gratuita a migliaia di bambini e portiamo felicità nella loro vita. Nel nostro Istituto, non c’è alcuna quota da pagare per

l’istruzione, per il laboratorio, per i giochi, per la biblioteca, per gli esami né per qualunque altra cosa. In quale altro posto del mondo potete trovare un’istituzione simile? Dovunque andiate al di fuori, dovete spendere migliaia di rupie per la vostra educazione. Potete chiamarla istruzione nel vero senso del termine? Prasanthi Nilayam è l’unico luogo in cui l’istruzione è gratuita, da cuore a cuore, da amore ad amore. (Fragorosi applausi). Tuttavia, certe persone sciocche non sono capaci di comprenderlo. Se doveste studiare fuori di qui, questo sarebbe fonte di grande ansietà e preoccupazioni per i vostri genitori che dovrebbero spendere somme ingenti per i vostri studi. Se c’è uno sciopero nel college dove siete, i genitori ne sono molto preoccupati, stanno in pensiero e in ansia pensando alla sicurezza dei loro figli che studiano lì. Nel nostro Istituto, invece, non c’è alcun motivo per un timore simile.

Come si acquistano il coraggio e la fiducia in se stessi? Dove c’è bontà c’è coraggio e fiducia; quindi, proteggete la bontà nel cuore. La bontà è religiosità. Amate Dio. Non c’è amore superiore a quello di Dio; acquisite questo Principio dell’Amore.

(Bhagavan ha concluso il Discorso con il bhajan: “Prema Mudita Manase Kaho…..”)

- Dal Discorso di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall a Prasanthi Nilayam il 3 settembre 1996

Qualunque cosa Io dica è per il bene degli altri. Io dico solo cose sacre e nulla che non lo sia. Che ci crediate o no, Io posso dirvi che penso continuamente soltanto a quale bene posso fare per migliorare il destino delle persone. Swami non pensa mai a Sé.

- Baba

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12 Novembre 2014 Eterno Auriga

PRASANTHI NILAYAM, devozione e magnificenza hanno contraddistinto la celebrazione di

Navaratri e Dasara. Gli importanti eventi che formavano parte di queste celebrazioni comprendevano un lavoro di gruppo sulla Madre Divina sotto forma di Durga, Lakshmi e Saraswati, lo Sri Sathya Sai Grama Seva nei villaggi, il Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna, discorsi di eminenti oratori nelle sessioni del Prasanthi Vidwan Mahasabha, programmi musicali e culturali e Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Il 25 settembre, l’inizio della Kalasha Puja nel Bhajan Mandir da parte del sacerdote del tempio, simboleggiante l’adorazione alla Madre Divina, ha segnato l’avvio delle celebrazioni di Navaratri a Prasanthi Nilayam.

VEDA PURUSHA SAPTAHA JNANA YAJNA

Dopo due giorni di adorazione nel Bhajan Mandir, il 25 e 26 settembre 2014, il sacro Kalasha è stato portato, il 27 settembre, fra il canto di sacri mantra vedici e le fauste note del Nadaswaram, al Poornachandra Auditorium in una processione di sacerdoti e studenti. Dopo che i sacerdoti e gli studenti hanno preso posto nello Yajnashala (postazione per lo Yajna), nel Poornachandra Auditorium, splendidamente decorato, è stata avviata la procedura dell’accensione del fuoco nel modo tradizionale da parte di due sacerdoti

sfregando un pezzo di legno sull’altro. Non appena ha preso vita, il fuoco è stato posto nello Yajna Kunda (braciere sacrificale) fra il canto di inni vedici. Dopo i rituali preliminari, quattro sacerdoti hanno cominciato l’offerta di oblazioni nello Yajna Kunda. Nel frattempo, un altro gruppo di quattro sacerdoti ha iniziato, secondo la tradizione, la recitazione degli inni del Krishna Yajur Veda, un sacerdote ha cominciato a officiare il Surya Namaskar (adorazione del dio sole), un altro il Sahasra Linga Archana (adorazione di mille Linga), e un altro ancora, con la propria consorte, a condurre l’adorazione del sacro Kalasha. Contemporaneamente, tre anziani hanno dato avvio al Parayana (lettura cerimoniale) dei sacri testi, mentre gruppi di studenti hanno iniziato a cantare i sacri inni vedici, colmando l’intero ambiente di vibrazioni spirituali. La celebrazione dello Yajna, iniziata alle 8,30, è continuata con tale sacralità per circa un’ora e mezzo, dopodiché i sacerdoti e gli studenti hanno cantato inni vedici, diffondendo divine vibrazioni tutt’intorno. Subito dopo, gli studenti hanno cominciato la loro sacra missione del Grama Seva. Alle 10,45 è stato offerto l’Arati a Bhagavan, ma, dopo di ciò, è ricominciato lo Yajna.

L’esecuzione dello Yagna durato sette giorni con mantra vedici è continuata in questo sacro modo, elevando l’anima di migliaia di fortunati partecipanti. Il 3 ottobre

DASARA A PRASANTHI NILAYAM

A

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Novembre 2014 13Eterno Auriga

2014, nel fausto giorno del Vijaya Dasami, il Poornahuti (oblazioni finali) ha segnato la conclusione dello Yagna. Fin dal mattino presto, un’enorme assemblea di devoti si era riunita nel Poornachandra Auditorium per essere testimone del grandioso spettacolo del Poornahuti di questo sacro Yajna. L’intero auditorium vibrava di canti vedici che hanno elevato i devoti a un livello superiore. Quando, circa alle 9, i sacerdoti hanno eseguito il sacro bagno, gli studenti hanno cominciato i Bhajan. Non appena la processione dei sacerdoti è tornata all’auditorium con il prezioso materiale necessario al Poornahuti e il Dharani (il lungo cucchiaio d’argento) per offrire le oblazioni nello Yajna, sono iniziate le procedure per il Poornahuti ed è stata posta vicino allo Yajna Kunda una sedia argentata per il Veda Purusha Bhagavan Baba.

Con Bhagavan che presiedeva in tale modo le offerte del Poornahuti, alle 9,40

i sacerdoti lo hanno officiato nello Yajna Kunda fra i sonori canti vedici e le fauste note del Nadaswaram. Dopo di ciò i sacerdoti e gli studenti hanno continuato i vibranti canti vedici mentre venivano eseguiti gli ultimi rituali. Al termine dello Yajna, i sacerdoti hanno girato attorno allo Yajna Kunda e invocato le benedizioni di Bhagavan. Gruppi di studenti e sacerdoti hanno poi asperso l’acqua del sacro Kalasha su tutti i presenti nel salone, mentre gli studenti cantavano i Bhajan. L’Arati al Veda Purusha Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ha segnato la conclusione del sacro Yajna.

PRASANTHI VIDWAN MAHASABHA

Mentre il Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna è stato condotto nel Poornachandra Auditorium la mattina, le procedure del Prasanthi Vidwan Mahasabha si sono svolte il pomeriggio nel Sai Kulwant Hall

dal 27 settembre al 3 ottobre 2014.Discorsi dei Membri del Corpo Docente dell’Istituto

Il 27 settembre 2014, nella prima sessione del Prasanthi Vidwan Mahasabha, hanno parlato all’assemblea due membri del corpo docente: Sri Sanjay Mahalingam del Campus di Prasanthi Nilayam e il dottor T. Ravikumar, Rettore del Campus dell’Istituto d’Istruzione

Il Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna nel Poornachandra Auditorium.

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Eterno Auriga 14 Novembre 2014

Superiore Sri Sathya Sai di Brindavan. Successivamente, altri sei membri di facoltà dell’Istituto hanno tenuto illuminanti discorsi nella 3a, 4a e 5a sessione tenutesi rispettivamente il 29 e 30 settembre, e il 1° ottobre 2014. Nella 3a sessione ha parlato Sri Ruchir Desai del Campus di Brindavan e il dottor Deepak Anand del Campus di Prasanthi Nilayam. Nella 4a sessione gli oratori sono stati la signora Suma Rao del Campus di Anantapur e il professor Anantaraman del Campus di Prasanthi Nilayam. Nella 5a sessione hanno tenuto discorsi veramente illuminanti la dottoressa Deepa Seetharaman del Campus di Anantapur e Sri Sanjay Sahni del Campus di Brindavan. I docenti hanno narrato le loro coinvolgenti esperienze della Divinità di Bhagavan e hanno condiviso le preziose lezioni impartite loro durante le interazioni con Bhagavan. Un altro oratore che ha parlato all’assemblea nell’ultimo giorno, 3 ottobre 2014, è stato Sri Hari Shankar Bhat, un ex studente dell’Istituto che lavora nello Sri Sathya Sai Central Trust. Discorsi degli Oratori Ospiti

Oltre a questi avvincenti interventi dei docenti dell’Istituto, i lavori del Prasanthi Vidwan Mahasabha sono stati arricchiti dagli eruditi discorsi di alcuni illustri ospiti. Il primo è stato il dottor Nori Surya Narayana Murthy, un illustre studioso di sanscrito e telugu proveniente dal Guntur, regione dell’Andhra Pradesh, che ha svolto il suo intervento nella seconda sessione del 28 settembre 2014. Il dottor Murthy ha evidenziato la bellezza del “Sundara Kanda” del Ramayana e messo in luce il valore e la devozione senza

pari di Hanuman per il Signore Rama. Impreziosito da splendide composizioni poetiche in sanscrito e telugu, il discorso del dottor Murthy, durato un’ora, era in verità una festa spirituale per i devoti. Sri G.S.R.C.V. Prasada Rao, Segretario dello Sri Sathya Sai Central Trust, che aveva presentato il dottor Murthy, nel suo discorso introduttivo ha sottolineato che Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ha mostrato il sacro sentiero dell’Atma Jnana (realizzazione del Sé) ai devoti, esortandoli a impegnarsi nelle pratiche spirituali del Namasmarana (canto del Nome di Dio), nel Satsanga (la compagnia dei buoni) e nel servizio alla società.

Il secondo ospite è stato il dottor N. Gopalakrishnan, uno scienziato senior del Kerala che ha tenuto il suo erudito discorso nella 6a sessione, che ha avuto luogo il 2 ottobre 2014. L’eminente oratore si è riferito agli Insegnamenti di Bhagavan e ha rimarcato che non è importante quanto tempo si vive, ma quanto bene ciò avviene. Egli ha proseguito affermando che, se la mente è positiva, anche i pensieri e le azioni sono positivi, e i risultati sono destinati a essere positivi.

Il 4 ottobre 2014, i devoti hanno avuto la fortuna di ascoltare un coinvolgente discorso di Sri Ajit Popat che era giunto per partecipare allo Sri Sathya Sai Grama Seva assieme al suo gruppo del Regno Unito come negli anni precedenti. Parlando nel suo stile inimitabile sul tema “L’Arte di Vivere con il Maestro”, Sri Popat ha osservato che l’intensità dell’amore e della devozione verso Dio è estremamente importante nella vita di un aspirante

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Novembre 2014 15Eterno Auriga

spirituale.Discorso Divino di Bhagavan

Nel corso dei lavori, il programma di gran lunga più elevato del Prasanthi Vidwan Mahasabha sono stati i Discorsi Divini di Bhagavan diffusi dagli altoparlanti, nei quali Baba espone le verità del Vedanta e afferma che l’uomo è essenzialmente divino e la sua vera forma è l’Atma. Bhagavan aggiunge che l’uomo deve quindi sforzarsi di realizzare la verità della sua divinità, seguendo il sacro sentiero e sviluppando valori e virtù. Baba ha concluso tutti i Suoi Discorsi con un Bhajan che i devoti hanno gioiosamente seguito in coro.

SRI SATHYA SAI GRAMA SEVA 2014

Lo Sri Sathya Sai Grama Seva, inaugurato nel 2000 dal compassionevole Signore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, continua a essere una parte essenziale delle celebrazioni di Dasara e Navaratri a Prasanthi Nilayam. Il 25 settembre 2014, primo giorno di Navaratri, è cominciata l’adorazione della Madre Divina nel Bhajan Mandir e, lo stesso giorno, è iniziato il Grama Seva. Alle 8 del mattino, circa 2800 insegnanti e studenti dei tre Campus dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, ovvero di Prasanthi Nilayam, Brindavan e Muddenahalli, hanno girato attorno al Bhajan Mandir, recitando Mantra vedici e cantando Bhajan, hanno offerto i propri riverenti omaggi al Samadhi di Bhagavan e si sono poi recati nei villaggi designati per la distribuzione di cibo e vestiti come Prasadam di Bhagavan agli abitanti dei villaggi.

In questo splendido compito della distribuzione del Prasadam, essi sono stati assistiti dagli studenti senior della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam, come anche dal personale dell’Ashram e da un gruppo di Giovani del Regno Unito, condotto da Sri Ajit Popat. Il Prasadam di Bhagavan ha così raggiunto, in modo meticolosamente pianificato, la soglia di casa di circa 300.000 abitanti dei villaggi composti di circa 50.000 case e borghi nei tre mandamenti di Puttaparthi, Kothacheruvu e Bukkapatnam. Il 3 ottobre 2014, giorno del Vijaya Dasami, il Prasadam di Bhagavan è stato distribuito a Prasanthi Nilayam dalle studentesse del Campus dell’Istituto di Anantapur, dopo il Poornahuti del Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna nel Poornachandra. Il lavoro di preparazione delle confezioni di cibo durante tutti i giorni è stato fatto dalle studentesse del Campus di Anantapur con l’assistenza di studentesse senior della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai.

La distribuzione porta a porta del Prasadam di Bhagavan agli abitanti del villaggio.

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Eterno Auriga 16 Novembre 2014

PROGRAMMI MUSICALI E CULTURALI

Una grande varietà di programmi musicali e culturali ha arricchito le celebrazioni di Dasara e Navaratri. Il 23 settembre 2014, gli studenti del Campus dell’Istituto di Muddenahalli hanno offerto il primo tributo musicale. Cominciando il programma con un canto di preghiera al Signore Ganesh, essi hanno proseguito con l’esecuzione del sacro “Mahishasuramardini Stotra” (inno di lode alla Madre Divina, distruttrice del demone Mahishasura), a cui hanno fatto seguito due canti in Hindi, e hanno concluso la loro presentazione con il bellissimo Qawali “Tere Darbar Mein Hum Hain Aaye Aaj” (oggi siamo venuti alla Tua dimora divina).

Il 29 settembre, gli studenti del Campus dell’Istituto di Brindavan hanno eseguito la seconda presentazione di musica devozionale. Cominciando il programma con un delizioso pezzo strumentale, hanno proseguito con il canto in Hindi, in lode della Madre Divina, “Aisa Pyar Bahadey Maiyya” (o Madre, inondami d’amore), seguito da due composizioni carnatiche e due canti in Hindi. Essi hanno concluso il programma con un canto devozionale in lode del Signore del Guruvayur, Bhagavan Sri Krishna.

Il 30 settembre, le studentesse del Campus dell’Istituto di Anantapur hanno intrattenuto i devoti con una toccante esecuzione di canti devozionali. Cominciando il programma con il canto “Jayaho Jayaho Sai Gajanana” (salute a Te, Sai Ganesh), esse hanno poi presentato

la composizione in telugu su Madre Sai “Nee Naamame Madhuram” (il Tuo nome è davvero dolce), seguita dal canto pieno di pathos “Ab To Aao Sai” (O Sai, vieni ora) che ha toccato il cuore dei devoti. Gli studenti hanno portato a conclusione la loro toccante presentazione con il canto che Swami amava teneramente “Oh Maa Oh Maa Oh Maa Sai Maa” (O cara Madre Sai).

Il 1° ottobre 2014, il Prasanthi Dance Group, che comprende studenti di varie istituzioni educative Sai, ha messo in scena l’allegra e innovativa commedia danzata “Jantunam Narajanma Durlabham” (la nascita umana è la più rara). Facendo riferimento alla nascita umana come il dono più prezioso dell’uomo, la commedia ha messo in evidenza come l’uomo si stia perdendo in futili occupazioni mondane e indulga in atti inumani di violenza e di guerra. La storia è stata narrata attraverso un gioco di ombre, mentre gli studenti si esibivano in danze tematiche sulle note di dolci canzoni.

Il 3 ottobre 2014, fausto giorno del Vijaya Dasami, la talentuosa musicista, signora Devaki Pandit, ha presentato un concerto di musica devozionale per la gioia dei devoti presenti nel Sai Kulwant Hall. Cominciando con un canto di preghiera al Signore Ganesh, la signora Pandit ha proseguito con tre Bhajan di Mira e ha concluso la sua eccellente esibizione con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”.

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Novembre 2014 17Eterno Auriga

B HAGAVAN SRI KRISHNA HA inequivocabilmente dichiarato nella Bhagavadgita, sul campo di battaglia del Kurukshetra:

“Ogni volta che il Dharma (liberamente tradotto, per mancanza di un termine più appropriato, in rettitudine) è in declino, Io Mi incarno sulla terra allo scopo di redimere le persone dall’Adharma.” Il Signore scende sulla terra in forma umana di era in era per far fronte a questo impegno.La Vita e il Messaggio di Shirdi Sai Baba

Nella lunga storia dell’avvento del Signore sulla terra, risalente al Treta Yuga e al Dwapar Yuga, in cui Egli venne come Sri Rama e come Sri Krishna, rileviamo nuovamente il Suo avvento verso la fine del 19° secolo, durante il Kali Yuga sotto forma di Shirdi Sai. A quei tempi, con

strade e sistemi di comunicazione primitivi, l’avvento è stato vissuto da alcuni fortunati devoti nello sperduto villaggio di Shirdi. Il Signore ha un Suo modo di diffondere il Suo messaggio. Oltre alle innumerevoli esperienze di un ampio spaccato della società, che ha interagito con Shirdi Sai, il Suo messaggio è stato reso immortale dalla Sai Satcharita, un’opera mistica, filosofica e poetica in lingua Marathi di un ardente

devoto battezzato da Shirdi Sai Stesso col nome di Hemad Pant. La vita e l’epoca di Shirdi Sai, come viene descritto nella Sai Satcharita, avviano numerose prospettive di coscienza, esperienze devozionali e mistiche. Sri Shirdi Sai raggiunse il Maha Samadhi quasi un secolo fa. Oggi, Shirdi Sai è diventato un nome familiare in tutta l’India e in molte altre parti del mondo. I due pilastri principali del Suo messaggio sono Sraddha (fede) e Saburi (pazienza).La Divina Missione di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Come indicato da Shirdi Sai, il successivo Avatar, Sri Sathya Sai Baba, si incarnò il 23 novembre 1926 nello sperduto villaggio di Puttaparthi nella regione Rayalaseema del distretto di Anantapur, nello Stato dell’Andhra Pradesh.

L’avvento fu preceduto da segni divini e i Suoi Divya Lila (giochi divini) iniziarono molto presto nella Sua vita. Alla tenera età di 14 anni, Sri Sathya Sai fece la solenne dichiarazione secondo cui Egli non apparteneva ad alcun luogo o persona, ma al mondo, e di esser venuto per redimerlo. È stato difficile comprendere il Suo messaggio poiché Egli disse che il mondo intero sarebbe giunto a Puttaparthi,

LA MISSIONE E L’EREDITÀ DI BHAGAVAN

S.S. Naganand

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18 Novembre 2014 Eterno Auriga

ma la parola divina non può mai essere sbagliata. In un breve arco di tempo, il nome e la fama di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba si diffusero in tutte le parti dell’Andhra Pradesh, negli Stati di Madras e Mysore, nei regni di Nawanagar, Jamnagar, Sandur e Venkatagiri. I grandi e i potenti hanno invitato e ricevuto Baba con grande devozione, deferenza e rispetto. Il piccolo Mandir a Puttaparthi, costruito nel 1950, divenne il punto focale della Missione di Baba. L’Ashram ricevette la denominazione di Prasanthi Nilayam (dimora di pace suprema) e crebbe costantemente, allorché un grandissimo numero di devoti vi giunsero, sacrificando completamente la vita mondana e seguendo le orme di Baba. La Sua grande compassione, gli occhi ipnotizzanti, l’accattivante oratoria, il canto ispirato e l’Amore totalizzante hanno travolto ogni essere che giungeva da Lui. Il Suo amore per la natura e gli animali e il Suo messaggio universale di “Ama Tutti, Servi Tutti” hanno affascinato le folle che si assembravano alla Sua presenza.Le Istituzioni di Swami Uniche nel loro Genere

Come create da un movimento della Sua mano, sorsero numerose istituzioni fino allora inconcepibili. Partendo nel 1956 dal piccolo General Hospital di Puttaparthi, le Sue istituzioni hanno compreso un College femminile ad Anantapur, College maschili a Bangalore e Prasanthi Nilayam, e più tardi un College maschile a Muddenahalli.

La Sua missione ha incluso anche la fondazione di un Ospedale Generale a Whitefield, due Ospedali di Alta Specializzazione a Puttaparthi e a Whitefield, Bengaluru, e due cliniche

mobili, una a Puttaparthi e l’altra, nel 2014, a Chennai. Tutte queste istituzioni forniscono servizio completamente gratuito a tutti. Baba ha offerto istruzione superiore a ragazzi e ragazze, ponendo l’accento su un’istruzione integrale. Alla causa dell’istruzione primaria e secondaria ha contribuito l’istituzione di scuole a Puttaparthi e Rajahmundry, oltre a quelle fondate ad Alike e Muddenahalli.

Migliaia di bambini sono stati introdotti nell’ovile Sai e inondati d’amore, affetto e istruzione, tanto morale quanto spirituale, oltre a ricevere un’educazione laica. Nel corso degli anni, oltre 100 scuole sono sorte in tutta l’India, tutte piene d’entusiasmo e guidate da Bhagavan Baba. Lontani e sperduti paesi hanno adottato il principio di Swami di Educare e d’istruzione integrale. I valori eterni di Sathya (Verità), Dharma

A livello fisico, Swami ha lasciato in eredità vari Trust e istituzioni da Lui fondate.

A livello spirituale, ci ha dimostrato di essere sempre

stato presente e di continuare a esserlo. Ciò allo scopo di consentire ai devoti di

sintonizzare la propria frequenza su quella divina del Signore e

godere sempre della beatitudine della Sua compagnia, essendo alla Sua presenza ogni singolo istante e percependo che Egli è

in ogni essere attorno a noi.

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(Rettitudine), Shanti (Pace), Prema (Amore) e Ahimsa (Non violenza) formano la base degli insegnamenti di Swami. Questi eterni Valori Umani sono stati instillati nelle giovani menti con amore e compassione, ed è stata mantenuta una disciplina fisica e di comportamento. L’obiettivo era lo sviluppo degli studenti a trecentosessanta gradi. In tal modo, Baba ha realizzato la Sua missione di sostenere il Dharma con la creazione di un gruppo di giovani intrisi di ideali e, allo stesso tempo, formati alla necessaria conoscenza secolare.

Baba è sempre stato in prima fila, e ha dato l’esempio. Le Sue famose parole “La Mia vita è il Mio messaggio” riassumono il Suo stile di lavoro. La Missione di Baba non si è limitata a Prasanthi Nilayam o all’India. Si è diffusa in lungo e in largo, con i devoti provenienti da oltre 120 Paesi.

Un aspetto importante della Missione di Baba era l’attenzione al servizio o Seva come parte integrante della pratica della spiritualità, qualunque sia la religione. La frase “Manava Seva è Madhava Seva” pone decisamente l’accento sul servizio

come mezzo per arrivare a Dio. A tal fine, Swami ha per-messo la creazione dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, in India e in ogni parte del mondo. L’Organizzazione, a livello di base, com-prende i Samithi. L’adesione è volon-taria, senza quote da pagare da parte degli aderenti. I membri del Samithi partecipano a tre rami d’attività: l’attività spirituale, l’attività educativa e l’attività di servizio. L’ordinamento pre-vede che in ogni Samithi vi sia una sezione a parte per le donne. L’attività

spirituale comprende una riunione devozio-nale settimanale durante la quale vengono eseguiti canti che enfatizzano l’universalità del Messaggio di Baba per tutte le religioni, trovano spazio dialoghi interreligiosi e le persone appartenenti a ogni fede prendo-no parte al servizio devozionale. L’attività educativa comprende circoli di studio e programmi Bal Vikas. L’attività di servizio richiede la partecipazione a vari progetti di servizio sociale nella comunità e anche di volontariato per servire, per brevi periodi di tempo, nelle varie istituzioni create da Bhagavan Baba in tutta l’India e all’estero, tra cui l’università, le scuole e le istituzioni mediche, come anche negli ambiti divini di

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Eterno Auriga 20 Novembre 2014

Prasanthi Nilayam. In aggiunta a questo, i membri vengono incoraggiati a svolgere un servizio divino una volta la settimana nelle loro rispettive case assieme ai propri familiari. Attraverso l’Organizzazione Sa-thya Sai Seva, sono state coinvolte milioni di persone.

Oltre a intraprendere i progetti di cui sopra in modo continuativo, Baba ha altresì previsto reti di approvvigionamento idrico nei luoghi in cui milioni di cittadini sfortunati soffrono a causa della mancanza d’acqua potabile. Con la Sua ispirazione divina e il coinvolgimento diretto, sono stati intrapresi quegli imponenti progetti di approvvigionamento idrico che al Governo dell’Andhra Pradesh era stato impossibile realizzare. Baba li ha terminati e consegnati allo stesso (tra questi un progetto da dare il 23 novembre 2014 al Primo Ministro dell’Andhra Pradesh) portando beneficio a centinaia di migliaia di persone.La Vita di Swami è stata un Libro Aperto

A livello fisico, questi magnifici impegni intrapresi da Bhagavan Baba e portati a termine con tale semplicità hanno dato l’impressione di esser stati compiti facili. Fino al Maha Samadhi di Bhagavan Baba, il 24 aprile 2011, Egli si è completamente preso carico di tutte le attività. Nulla sfuggiva alla Sua attenzione. Provvedeva alla piccola e alla macrogestione in modo eccellente. Le Sue istruzioni erano impeccabilmente chiare e rapide, e al contempo decise, ma impartite con amore e compassione. Chi ha avuto la fortuna di svolgere qualche ruolo nei grandi progetti avviati da Baba, ha avvertito trattarsi di una grande benedizione e dell’inestimabile opportunità di servire Dio. Tuttavia Baba

non ha mai dato l’impressione che le Sue istruzioni fossero comandamenti divini. È sempre sceso al livello umano e ha interagito con i Suoi devoti e i vari responsabili a livello terreno, senza considerare nulla come irrilevante. Il protocollo era importante, ma non aveva la precedenza sul Suo comportamento compassionevole.

Per fare un esempio, quando decise di trasferirsi nello Yajur Mandir a Prasanthi Nilayam, Bhagavan Baba organizzò un grande pranzo per i funzionari dell’Ashram e invitati selezionati, sebbene Baba non fosse molto contento della grande residenza costruita per Lui. Infatti osservava di non aver bisogno di una dimora così grande. Riceveva personalmente tutti gli ospiti ed era molto orgoglioso d’invitarli a visitare tutte le parti della casa, tra cui i Suoi spazi personali. S’informava se gli ospiti erano comodi e di ciò che pensavano della Sua abitazione. Supervisionò personalmente l’organizzazione del pranzo e le portate delle varie prelibatezze per gli ospiti. Svolse alla perfezione il ruolo di anfitrione, stupendo ogni ospite con la Sua semplicità, meticolosità, amore e affetto. L’intento di Baba era di mostrare a tutti che la Sua vita era per tutti un libro aperto da osservare, emulare e seguire.La Divina Eredità di Swami

Descrivere l’eredità dell’Avatar Sai in un breve articolo è una cosa impossibile. Molti considerano i miracoli di Baba una Sua peculiare caratteristica. Baba ha spesso affermato che i Suoi miracoli sono come biglietti da visita. Ha spesso osservato che le persone andavano da Lui per molte cose, ma di essere in attesa di devoti venuti a ricevere ciò che Egli era venuto a

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Novembre 2014 21Eterno Auriga

dare, il che significa che il perseguimento di beni materiali non dovrebbe essere l’obiettivo della vita. Swami lo ha detto numerose volte e citato le Scritture quando ha sottolineato che il corpo umano non è che un mezzo per compiere atti basati sulla rettitudine (Sariramadyam Khalu Dharma Sadhanam).

Con le Sue parole e il Suo comportamento, Swami abbracciava il mondo intero. Molti devoti, che difficilmente avevano qualche interazione con Lui, hanno sentito dal profondo del cuore che Swami era vicino a loro, che era la loro forza motrice e come un membro della loro famiglia. Molti devoti, provenienti da Paesi stranieri, che non riuscivano a capire la lingua telugu in cui Swami ha tenuto la maggior parte dei Suoi Discorsi, restavano seduti per ore di fronte a Lui ed erano completamente avvinti nella Sua forma fisica fino a provare un senso di unità con il Divino. La sola presenza di Swami in qualunque comunità eliminava, in centinaia e migliaia di persone, tutti i pensieri e i sentimenti negativi, e colmava ogni cuore di gioia, di un senso di grande euforia, di pace e di un esaltante coinvolgimento emotivo. Oggi, con l’assenza fisica di Swami, migliaia di devoti che si riuniscono nel Sai Kulwant Hall a Prasanthi Nilayam provano le stesse sensazioni durante il servizio devozionale. Essi desiderano ardentemente tornare e stare alla presenza del Signore. Migliaia di volontari Seva Dal di ogni Stato dell’India arrivano e continuano a giungere a Prasanthi Nilayam per un pellegrinaggio di servizio; essi sono disposti a intraprendere ogni tipo di compito venga loro affidato. Sfidano il difficile clima di Puttaparthi, percorrono lunghe distanze a proprie

spese, mettono a disposizione tempo ed energie non attendendo nulla in cambio, tranne la grazia di Swami.

La missione e l’eredità divine dell’Avatar Sai sono lì per essere viste da tutti. Sono trascorsi tre anni dal Suo Maha Samadhi, e Swami continua a guidare tutti i Suoi devoti sotto forma di Nirakara Brahman (il Divino senza forma), avendo abbandonato il Suo Akara Swarupa (la forma fisica). Il messaggio principale di Swami è il fondamento vero e proprio della filosofia Advaita del Vedanta, che afferma esserci una sola verità, e che quella verità è Dio (Ekam Sath Viprah Bahudha Vadanti). Swami ha assunto Sathya (la Verità) come Suo Nome e ha vissuto una vita che è stata la personificazione di tutti e cinque i valori eterni da Lui espressi. A livello fisico, Swami ha lasciato in eredità vari Trust e istituzioni da Lui fondate. A livello spirituale, ci ha dimostrato di essere sempre stato presente, e di continuare a esserlo. Ciò allo scopo di consentire ai devoti di sintonizzare la propria frequenza su quella divina del Signore e godere sempre della beatitudine della Sua compagnia, essendo alla Sua presenza ogni singolo istante e percependo che Egli è in ogni essere attorno a noi.

– L’autore, Sri S.S. Naganand, è un Avvocato anziano e Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust

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Eterno Auriga 22 Novembre 2014

D I V E N TAT E M E R I T E V O L I D E L L ’ A M O R E D I D I O

Incarnazioni dell’Amore!ATYAM (LA VERITÀ) SI È manifestata nel cosmo; senza Verità non

può esserci alcun universo. Tutto è scaturito dalla Verità. Tutta la ricchezza, tutti i piaceri vengono dalla Verità. I Veda, le Upanishad e tutte le Scritture hanno origine dalla Verità. La Verità è la residenza appropriata di Dio; la Verità e Dio sono inseparabili.L’Amore unisce tutti

Spargete i semi dei pensieri nobili, lasciateli diventare alberi giganteschi e fate in modo che le persone trovino rifugio sotto di essi. Questo è il solo dono di compleanno che desidero da voi. Il vostro benessere è il dono che voi fate a Me. Diventate

persone esemplari, e convincetevi che il Divino che adorate, la vostra deità

preferita, è dentro di voi. Riunitevi in una ghirlanda e Io sarò il

filo che tiene insieme i fiori. Consideratevi figli di una stessa madre, appartenenti alla famiglia umana. Non date spazio alle differenze di razza, credo e nazionalità: tutti appartengono alla casta dell’umanità e alla religione dell’Amore. Allo stesso modo, l’acqua, è chiamata con nomi differenti nelle diverse lingue; similmente Dio è uno, qualunque Nome usiate, che si tratti di Allah, Gesù,

Buddha o Rama; abbiate fede in questo, e non criticate alcuna religione. Date gioia a Bhagavan acquisendo questo universalismo.

S

continua a pagina 35...

LA VERITA E DIO SONO INSEPARABILI‘

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Novembre 2014 23Eterno Auriga

UN NOTO SLOKA (VERSO) in sanscrito, nello Siva Mahima Stotra, osserva giustamente che, anche se Madre Saraswati (Dea

della conoscenza) dovesse scrivere per l’eternità in merito alle glorie del Signore, usando l’intera superficie della terra come pergamena, le acque di tutti gli oceani come inchiostro, e tutte le montagne con innumerevoli alberi come penne, non renderebbe giustizia al Suo compito, perché gli attributi e le glorie del Divino sono illimitati. Solo con la Sua grazia sono in grado di condividere una parte infinitesimale della Sua gloria e della Sua missione. Anzi, dal più alto luogo d’osservazione del non dualismo, Egli solo è l’ispiratore, lo scrittore e anche la penna, perché è l’Uno senza secondo.L’Incarnazione dell’Amore

Proprio come la luna è visibile solo col suo chiarore e non con l’aiuto di candele, Sathya Sai, che è l’Incarnazione dell’Amore, può essere sperimentato solo attraverso l’amore. Se una parola potesse riassumere l’Essenza della Vita e degli

Insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, quella parola sarebbe “Amore”. Egli ci ha mostrato che la via dell’amore è la strada maestra per il fine della vita umana, vale a dire realizzando la nostra natura divina.

Nel 1984, nel mio viaggio verso Prasanthi Nilayam, passando per Singapore visitai alcuni Centri Sathya Sai e fui testimone della Vibhuti e del nettare che fuoruscivano da alcune immagini, e assistetti a molti altri miracoli. Quando Swami chiamò la nostra famiglia per un colloquio, Gli raccontai con entusiasmo di questi miracoli incredibili. Swami mi disse che si verificano miracoli a bizzeffe e che ogni casa e ogni persona hanno sperimentato dei miracoli divini, che ne fossero o meno consapevoli. Ho compreso, dopo molti anni, l’importanza di questa particolare affermazione di Swami.

Per molto tempo, ho avuto la benefica opportunità di viaggiare in tutto il mondo per conto dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai, che diffonde il Messaggio Divino di Swami in 126 Paesi attraverso circa 2000 Centri Sai. Durante i miei viaggi,

“In verità, voi non potete comprendere la natura della Mia Realtà oggi e neppure fra mille anni di costante austerità o ardente indagine, anche se tutta l’umanità si unisse

in questo sforzo… Si tratta di una forma umana in cui sono manifesti ogni entità divina, ogni principio divino, ovvero tutti i nomi e le forme attribuiti dall’uomo a Dio.”

– Sri Sathya Sai Baba, Primo Congresso Mondiale, 17 maggio 1968

BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA:LA SUA GRANDEZZA E LA SUA MISSIONE

Dottor Narendranath Reddy

U

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24 Novembre 2014 Eterno Auriga

sono rimasto strabiliato ad ascoltare e apprendere da numerosi devoti di tutto il mondo degli sbalorditivi miracoli, che rivelavano l’onnipresenza di Bhagavan e la Sua divina protezione, e dei magnanimi progetti di servizio umanitario che sono stati lodati dalle autorità governative locali.Il Divino Fornitore

Il 17 maggio 2014, un importante quotidiano del Nepal pubblicò una storia su un membro di una tribù di 99 anni che stava sopravvivendo con una dieta di tuberi selvatici. Purtroppo, a causa di una grave siccità, anche i tuberi erano scarsi e da 17 giorni l’anziano stava morendo di fame. Due volontari Sathya Sai andarono subito alla sua ricerca con un sacco pieno di riso e altri alimenti secchi. L’uomo viveva all’interno della foresta. Raggiungerlo richiedeva cinque ore di arduo cammino su terreni difficili. I devoti Sathya Sai lo trovarono e gli offrirono cibo, assieme a una fotografia di Swami. L’anziano fissò la fotografia per qualche istante e disse: “Sì, è questo l’uomo. L’ho visto in sogno la notte scorsa. Indossava lo stesso abito giallo.” Evidentemente amici e parenti lo avevano abbandonato, e a causa della sua difficile situazione stava pensando al suicidio. Disse che Bhagavan gli era apparso in sogno e lo aveva consolato, dicendo: “Non dovresti essere abbattuto. Domani verranno due persone, ti daranno cibo a sufficienza e si prenderanno cura di te. Devi abbandonare l’idea di ucciderti.” Raccontando questo, l’anziano, con le lacrime agli occhi, disse: “Al mattino, ho pensato che fosse uno di quei sogni senza senso che di solito facciamo.”

Ma ora che voi due siete venuti come predetto dalla persona del sogno, penso che Egli debba essere Dio.” Il locale Centro Sathya Sai, successivamente, decise di fornire cibo a quell’uomo per il resto della sua vita.La Missione Divina

Il Suo messaggio di “Ama Tutti, Servi Tutti” e il Suo sistema di educazione integrale basato sui valori umani si è diffuso in ogni angolo del mondo, senza distinzione di razza, religione, nazionalità e colore. La Sua Vita è il Suo Messaggio, ed Egli continua a ispirare milioni di persone a vivere l’ideale secondo cui il servizio all’uomo è servizio a Dio. Sri Sathya Sai Baba ha elevato l’umanità attraverso il Suoi insegnamenti universali e gli innumerevoli esempi d’amore e di servizio che

Ci sono 30 Istituti Educativi Sathya Sai (ISSE) e 39 Scuole Sathya Sai in vari Paesi nel mondo.

Queste istituzioni promuovono un’istruzione basata sui valori in Paesi al di fuori dell’India.

Nelle comunità vengono altresì organizzate lezioni di Educazione

Sathya Sai ai Valori Umani (SSEHV). Molti Paesi e i loro sistemi educativi

ufficiali riconoscono e onorano il valore di questo sistema che integra la spiritualità ai corsi di

studi scolastici.

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comprendono fornitura di cibo, assistenza sanitaria gratuita, istruzione, fornitura di acqua potabile e altri servizi ai bisognosi, il tutto a titolo completamente gratuito. L’entità complessiva che il Suo lavoro ha silenziosamente raggiunto è sbalorditiva e senza precedenti nella storia dell’umanità. L’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO) è un’organizzazione spirituale e umanitaria, che comprende tutte le religioni, tutte le fedi e tutte le nazionalità. La trasformazione del cuore umano si realizza attraverso attività di servizio educativo e spirituale svolte con amore.L’Educazione Sathya Sai

Swami dice: “Il fine dell’educazione è il carattere.” Egli è motivatore e guida nello sviluppo dell’Educazione Sathya Sai. Una caratteristica distintiva di questo sistema educativo è la Sua filosofia secondo cui, perseguire lo sviluppo di un buon carattere, è importante quanto promuovere le abilità per guadagnarsi decorosamente da vivere. Egli ha affermato che l’istruzione dovrebbe mettere in evidenza la pratica dei cinque Valori Umani: Sathya (Verità), Dharma (Retta Condotta), Santhi (Pace), Prema (Amore) e Ahimsa (Non violenza).

Rivoluzionari nel concetto e di ampia portata, i princìpi educativi Sathya Sai sono diventati un processo di apprendimento e trasformazione che durano tutta la vita per uomini, donne e bambini in tutte le parti del mondo. Ci sono 30 Istituti Educativi Sathya Sai (ISSE) e 39 Scuole Sathya Sai in vari Paesi nel mondo. Queste istituzioni promuovono un’istruzione basata sui valori in Paesi al di fuori dell’India. Nelle comunità vengono altresì organizzate lezioni di Educazione Sathya Sai ai Valori Umani (SSEHV). Molti Paesi e i loro sistemi

educativi ufficiali riconoscono e onorano il valore di questo sistema che integra la spiritualità ai corsi di studio scolastici e hanno riconosciuto le Scuole Sathya Sai per la loro eccellenza didattica e la pratica dei valori umani.

Inoltre, vengono organizzate regolarmente dai Centri Sai Sathya di tutto il mondo lezioni di Educazione Spirituale Sai (SSE) per bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni d’età.La Missione Sanitaria Mondiale Sathya Sai

Sri Sathya Sai Baba sosteneva che l’assistenza sanitaria gratuita sia un diritto inalienabile di ogni individuo, indipendentemente da razza, religione, casta, credo o condizione economica. In base a questo nobile ideale, nel 1956, nello sperduto villaggio di Puttaparthi, fu fondato il primo ospedale Sathya Sai.

Nel corso degli ultimi 58 anni, con i princìpi insegnati da Sri Sathya Sai Baba, questa missione sanitaria è sbocciata in molti Paesi in un vasto sistema globale che offre assistenza sanitaria gratuita. Questi princìpi, insieme, forniscono il quadro di riferimento per una proficua fornitura di cure sanitarie ideali.

Sotto l’egida dell’Organizzazione Sathya Sai, oggi ci sono molti ospedali e cliniche in tutto il mondo. Operatori sanitari professionisti offrono, con amore e compassione, assistenza sanitaria gratuita completa e di alta qualità ai bisognosi. Questo impegno a livello mondiale di operatori sanitari professionisti e volontari Sathya Sai è caratterizzato da eccellenza, completezza, e dalla determinazione di prevenire la malattia e mantenere per tutti

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una buona salute. Ogni anno, più di 170.000 pazienti ricevono assistenza sanitaria gratuita in campi medici, odontoiatrici e oculistici e, a livello internazionale, negli ambulatori medici di oltre 35 Paesi. Ciò comprende circa 29.000 pazienti di villaggi sperduti che ricevono servizi medici attraverso le cliniche mobili Sathya Sai in Indonesia, le quali portano assistenza sanitaria direttamente nelle case delle persone.

Inoltre, vengono organizzati servizi specialistici in alcuni Paesi in cui vi è grave carenza di medici specialisti. Ad esempio, nell’isola di Fiji, i medici Sai hanno condotto un campo medico neurologico per persone bisognose ed eseguito complessi interventi chirurgici neurologici, tra i quali l’asportazione di tumori cerebrali e tumori del midollo spinale. In Guyana, nel corso di un periodo di due settimane nel mese di novembre 2013, per alleviare il dolore e le sofferenze di donne in difficoltà che aspettavano pazientemente da 4-7 anni, i medici Sai hanno eseguito 52 complessi interventi chirurgici per fibromi uterini.Servizi alla Comunità

L’acqua è l’elisir di lunga vita. La disponibilità di acqua potabile è una questione importante per la salute umana nei Paesi sviluppati e in via di sviluppo di tutto il mondo. Per grazia di Bhagavan, il primo progetto idrico per fornire acqua potabile ai poveri è iniziato nei villaggi del distretto di Anantapur, in India. Successivamente, sono stati avviati molti imponenti progetti per l’acqua potabile che hanno rifornito milioni di persone.

Traendo ispirazione da questi progetti relativi all’acqua potabile,

molti progetti simili sono stati realizzati dall’Organizzazione Internazionale Sathya Sai in Nepal, El Salvador e Indonesia per fornire acqua alle persone bisognose.

Le attività di servizio dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai sono: fornitura di cibo, vestiti, materiale scolastico e provviste giornaliere ai bisognosi, costruzione e riparazione di abitazioni ed edifici pubblici, visita in case per anziani, carceri e ospedali per convalescenti, tutoraggio a studenti bisognosi, assistenza umanitaria alle vittime di calamità naturali come uragani, inondazioni e terremoti. Molti Centri e Gruppi Sathya Sai sostengono i banchi alimentari che forniscono cibo e provviste su base continuativa a famiglie povere. Ispirati dal messaggio di Bhagavan Baba, numerosi bambini e giovani si sono attivamente impegnati in queste attività di servizio.

Sri Sathya Sai Baba ha elevato l’umanità attraverso il Suoi

insegnamenti universali e gli innumerevoli esempi d’amore e di servizio che comprendono

fornitura di cibo, assistenza sanitaria gratuita, istruzione,

fornitura di acqua potabile e altri servizi ai bisognosi, il tutto a

titolo completamente gratuito. L’entità complessiva che il

Suo lavoro ha silenziosamente raggiunto è sbalorditiva e

senza precedenti nella storia dell’umanità.

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Soccorso nelle Calamità Naturali

Le calamità naturali sono spesso devastanti e interessano la vita di molte persone in tutto il mondo. Sono stati forniti rapidamente e con tanta dedizione in molte aree del mondo, tra cui la Croazia, la Serbia, la Bosnia & Erzegovina colpite dalle inondazioni dei Balcani, servizi di soccorso.

Le Filippine sono state colpite dal supertifone Haiyan. La costa orientale

degli Stati Uniti è stata devastata dall’uragano Sandy. Haiti è stata colpita da un devastante terremoto. Le zone sotto al livello del mare vicine a Giacarta, in Indonesia, sono state sommerse dalle inondazioni. La regione dell’Emilia, in Italia, ha subìto un terremoto e in sperduti villaggi dello Sri Lanka si sono verificati smottamenti a causa di piogge torrenziali e inondazioni. E ci sarebbero tanti altri esempi. In molti Paesi queste nobili ed esemplari attività di servizio alla comunità hanno ottenuto premi e riconoscimenti da parte di Governi locali e nazionali.

Servire l’Uomo è Servire Dio

Il servizio disinteressato è forse l’unico strumento, il più efficace e universale per comprendere, sperimentare ed esprimere il Divino Principio d’Amore di Swami. Il servizio è amore in azione. Swami dice che il modo migliore per amare Dio è amare tutti e servire tutti. Lo scopo principale dell’Organizzazione Sathya Sai è di aiutare a realizzare la propria innata divinità con la pratica dell’Amore Divino attraverso il servizio disinteressato.

Swami ha anche chiarito che è più importante la qualità del servizio che la quantità. Lo spirito o la motivazione che stanno dietro al servizio sono fondamentali. Quando rendiamo servizio, dobbiamo avvertire che stiamo servendo Dio. Per questo Egli dice: “Il servizio all’uomo è servizio a Dio.” Svolgendolo in questo modo arriviamo a comprendere che “il servizio è fatto da Dio, a Dio, e per Dio”. La persona che sta servendo, il destinatario del servizio e il processo di servire sono la stessa cosa, e sono divini. Come la prova della pioggia è nell’umidità del terreno, il

Fornitura di assistenza sanitaria attraverso campi medici.

Aiuti alle vittime di calamità naturali.

continua a pagina 31...

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Eterno Auriga 28 Novembre 2014

HI RIMANE STABILE IN situazioni di gioia e dolore, conquista un posto speciale nel cuore di Bhagavan. Essendo

cresciuto alla Sua divina vicinanza, sono stato in grado di sviluppare con la Sua grazia una mente che non reagisce in modo eccessivo a dolori o gioie. Che senso ha non riuscire a imparare almeno questo,

dopo aver visto Swami infondere in tutti forza d’animo nel bel mezzo di una calamità? Per grazia della Sua compassione insondabile, Bhagavan si è assunto il corpo di Avatar Sai per la protezione dei devoti. Egli è l’unica forza che guida e protegge tutti gli esseri.Abbiate Fede e Restate Calmi

Vorrei qui narrare un caso in cui, con tanto amore, Egli mi ha dato una seconda vita. Era il mese di dicembre dell’anno 2010. Si era appena conclusa la festa per l’85° Compleanno di Bhagavan e noi stavamo felicemente godendoci i dolci ricordi legati a quei giorni.

Il 27 dicembre, dovevo andare ad Anantapur per un lavoro personale improrogabile. Come prassi abituale, informavo Swami e aspettavo di ricevere le Sue benedizioni ogni volta che dovevo uscire da Puttaparthi per qualunque lavoro. Quel giorno, però, Swami non uscì per dare il Darshan. Pertanto, non ebbi l’opportunità di avere il Suo permesso.

Si trattava di una situazione tale da non potermi far rinviare il mio viaggio. Senza altra scelta, e anche pensando che mi ci sarebbero volute solo tre ore per andare e tornare, mi misi in viaggio per Anantapur.

Mentre tornavo, dopo aver svolto il lavoro, raggiungemmo la periferia di Puttaparthi verso le 13,30. Il conducente

“Non vacillare o deviarequando le cose vanno a rotoli.Maturo è il cuore di colui che continua a sorridereLasciandosi alle spalle seccature e preoccupazioni.”

– Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

R.J. Rathnakar

NON C’È PAURA QUANDO SWAMI È CON NOI

C

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Novembre 2014 29Eterno Auriga

stava guidando l’auto ad alta velocità. Non c’era traffico e la strada era sgombra. A un tratto, l’automobile sbandò verso il bordo della strada a quell’alta velocità. Proprio mentre stavo dicendo al conducente di andar più piano, la vettura andò a schiantarsi contro un albero facendo un rumore assordante. Tutto accadde in un attimo e quel momento ha lasciato un’impronta indelebile nella mia vita.

Mentre cercavo di calmarmi, quello che vidi intorno a me fu una scena orribile! Tutte le persone che viaggiavano con me erano coperte di sangue con ferite molto gravi, ed erano schiacciate tra i sedili. La parte anteriore della vettura era completamente distrutta. Al posto del motore c’era un grande albero di tamarindo.

Proprio al momento dell’impatto, ebbi la sensazione che qualcuno mi stesse tenendo stretto. Forse, proprio per questo, mi ritrovai ancora seduto al mio posto. La gamba destra, però, era in pessime condizioni e penzolava verso il terreno attraverso il pianale dell’auto che si era aperto a causa dell’impatto. Non avevo dubbi che la gamba fosse rotta. Non riuscivo a muovermi, ma ripetevo incessantemente “Sai Ram”. Nel frattempo, alcuni passanti arrivarono di corsa verso di noi. Mi riconobbero e subito ci portarono allo Sri Sathya Sai Super Speciality Hospital. Non appena appresero la notizia, mia moglie e tutti i membri della mia famiglia si precipitarono in ospedale e rimasero molto scossi nel vedermi intriso di sangue. Furono effettuati i raggi X, la TAC ecc. e i medici erano molto preoccupati.

L’osso dell’anca destra era fratturato e il femore spezzato.

Numerose schegge di vetro erano conficcate in testa. Poiché quasi tutte le ossa principali della gamba destra erano rotte, c’era un’emorragia interna di due litri di sangue.

Questa condizione disastrosa fu riportata a Swami. Può una madre attendere dopo aver saputo delle condizioni del figlio? Swami arrivò immediatamente in ospedale. Quando sentii parlare del Suo arrivo, la mia mente era colma di tanti pensieri. Anche se provavo un dolore atroce, decisi di avere, per Lui, un volto sorridente. Quando Egli entrò nel reparto di terapia intensiva, mia moglie, mia madre e gli altri membri della famiglia erano in lacrime, ma io guardavo Swami con un volto sorridente.

Swami chiese: “Com’è possibile che tu sorrida quando tutti intorno a te sono in lacrime?”

Risposi: “Quando Swami è con me, che necessità ho di piangere.”

Un giorno, ero triste per essere impossibilitato ad avere il darshan di Bhagavan. Proprio in quel momento udii dei rumori quando Swami entrò

nella mia stanza dicendo: “Come stai, caro?” Un solo cuore non è sufficiente

a contenere quella gioia infinita. “Recupera velocemente e cammina. C’è tanto lavoro da fare per il Trust”, disse.

Nella mia mente si era insinuato il dubbio che non sarei stato più in grado di camminare, dubbio che però si dissipò

subito alle parole di Swami.

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Eterno Auriga 30 Novembre 2014

Baba consolò tutti con grande compassione. Ero impaziente che Egli dicesse una parola speciale a mia moglie in quanto ella era completamente stordita. Baba andò da lei e disse: “Che fare? Tuo marito è partito da Puttaparthi senza informarMi. Non preoccuparti, andrà tutto bene.”

Che cosa posso dire? Swami non mi aveva dato la possibilità di informarLo del mio viaggio. Rimasi calmo e pieno di coraggio con la totale certezza che Swami era con me.

Baba trascorse quasi un’ora con noi. Parlò con i medici interessati, dette loro le istruzioni necessarie e, alla fine, mi sottopose a un’altra grande prova. Disse: “Poiché domani sarà martedì e Ashtami Thithi (l’ottavo giorno dopo la luna nuova o giorno di luna piena), effettuate l’operazione mercoledì, il giorno successivo” e, prima di partire per il Mandir, ne stabilì il momento.

Ciò significava che dovevo attendere altre 48 ore per l’operazione, sopportando un dolore straziante, con emorragie interne e quant’altro! I medici erano perplessi e i membri della famiglia tacevano traumatizzati.Il Divino Salvatore e Protettore

Era una condizione di grande emergenza, ma le istruzioni di Swami ne erano apparentemente in contrasto!! Per quanto mi riguardava, la Sua parola era definitiva. Forse che Swami non conosceva le mie condizioni, dopo aver protetto la mia vita da un tale terribile incidente?

Furono fatti i preparativi per l’operazione alle 9 di mercoledì, secondo le istruzioni di Swami. Verso le 8,30, Swami venne in ospedale, mi infuse coraggio e mi

benedisse prima che entrassi in sala operatoria. L’operazione durò circa 11 ore.

Anche il giorno successivo Swami arrivò, mi toccò tutta la gamba con le Sue Mani Divine e mi garantì che tutto sarebbe andato bene.

Rimasi in terapia intensiva per quasi quattro settimane. Swami venne a trovarmi molte volte, anche nel giorno della dimissione dall’ospedale e mandò una macchina per portarmi in una stanza vicina alla Sua residenza. Come possiamo definire un tale amore! Come ripagare il debito di gratitudine verso l’Incarnazione della Compassione che ha riversato un così grande amore su di me! C’è un detto tradizionale secondo cui qualunque cosa accada è per il nostro bene. Questo incidente mi ha permesso di sperimentare direttamente l’Amore Divino.

Dopo che fui trasferito dall’ospedale alla stanza nell’Ashram, potei ascoltare tutti i canti vedici e i Bhajan giornalieri. Un giorno, ero triste per essere impossibilitato ad avere il darshan di Bhagavan. Proprio

Il protettore dell’universo, quale Egli è, risponderà sicuramente anche ai nostri

vari appelli di protezione. La vera tragedia è che tutti noi siamo coinvolti nelle violente ondate di questo oceano

della vita terrena. È solo Swami a poterci salvare da questo. Pregherò affinché il Supremo Signore Sai riversi la Sua

grazia benevola su tutti noi, in modo che continuiamo a sorridere e a mantenere equanimità in ogni situazione difficile,

arrendendoci alla Sua Volontà.

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in quel momento udii dei rumori quando Swami entrò nella mia stanza dicendo: “Come stai, caro?” Un solo cuore non è sufficiente a contenere quella gioia infinita. “Recupera velocemente e cammina. C’è tanto lavoro da fare per il Trust”, disse. Nella mia mente si era insinuato il dubbio che non sarei stato più in grado di camminare, dubbio che però si dissipò subito alle parole di Swami. Dopo essere stato costretto a stare su una sedia a rotelle per sei mesi, fui in grado di camminare normalmente. In verità, fu Swami a farmi camminare. Che ci crediate o no, quando andai a Hyderabad assieme ai miei familiari, riuscii a salire fino alla cima del Golkonda Fort che si trova su una collinetta. Stando sulla cima, telefonai al mio chirurgo e condivisi la gioia con lui. Naturalmente, ringraziai anche profusamente il mio Chirurgo Divino per tutta la benevolenza che aveva riversato a me.

Se solo abbiamo una fede incondizionata che Swami si occupa di tutto, Egli certamente ci proteggerà. Non è necessario che cerchiamo un altro Dio nei momenti di disperazione.

Il protettore dell’universo, quale Egli è, risponderà sicuramente anche ai nostri vari appelli di protezione. La vera tragedia è che tutti noi siamo coinvolti nelle violente ondate di questo oceano della vita terrena. È solo Swami a poterci salvare da questo. Pregherò affinché il Supremo Signore Sai riversi la Sua grazia benevola su tutti noi, in modo che continuiamo a sorridere e a mantenere equanimità in ogni situazione difficile, arrendendoci alla Sua Volontà.

– L’autore, Sri R.J. Rathnakar, è un Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust

servizio puro, disinteressato e amorevole ci trasforma, e godremo di equanimità e pace suprema, una “pace che supera ogni comprensione”.

Le opere e miracoli di cui sopra sono soltanto esempi di innumerevoli e stupefacenti avvenimenti che accadono tutti i giorni in tutto il mondo. Nel Vangelo di Giovanni, testimonianza personale di un discepolo e testimonianza di vita di Gesù, Giovanni scrive: “Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose e le ha scritte... Ma ci sono anche molte altre cose che Gesù ha fatto. Se ognuna di esse fosse stata scritta, penso che il mondo stesso non riuscirebbe a contenere i libri che si sarebbero scritti.” Allo stesso modo, credo che non sia possibile documentare tutti i grandiosi miracoli di Swami, le opere divine e gli esempi di grazia divina che hanno coinvolto milioni di persone in tutto

il mondo e che ancora continuano a stupire e incantare tanta gente!

L’amorevole Signore Sai ci ha assicurato che se abbiamo un cuore anelante d’amore possiamo sperimentare il Suo Amore puro, incondizionato e disinteressato, traendone beatitudine pura ed eterna. AmiamoLo con tutto il cuore, la mente, l’anima e la forza, e dedichiamo ogni momento della nostra vita a servire Lui e la Sua creazione.

Samasta Lokah Sukhino Bhavantu (Possano tutti gli esseri di tutti i mondi essere felici!)

– L’autore, dottor Narendranath Reddy, è il Presidente del Prasanthi Council, l’organo amministrativo dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai

...continua da pagina 27

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Eterno Auriga 32 Novembre 2014

SAMARPAN: UNA PRESENTAZIONE DI MUSICA DEVOZIONALE

L 5 OTTOBRE 2014, IN occasione del 59° anniversario dell’inaugurazione dello Sri Sathya Sai General Hospital, il suo personale

ha svolto un’emozionante presentazione di musica devozionale intitolata “Samarpan” (dedica).

La presentazione è cominciata con il verso d’invocazione del Guru Vandana (adorazione del Guru) “Brahmanandam Parama Sukhadam”, avente come tema il concetto di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba quale Sadguru dell’umanità. Il canto successivo è stato l’offerta di gratitudine a Bhagavan “Bhajanandame Sai” che è stata seguita da un Guru Stotra (verso in lode del Guru). dopodiché c’è stata la popolare canzone “Sathya Dharmamu Santhi Premalato”, che Bhagavan ha cantato molte volte, cui ha fatto seguito una composizione di Purandaradasa. Il

programma è terminato con l’eccellente esecuzione di due Bhajan. I cantanti hanno presentato ogni canto con sincera devozione a Bhagavan, rendendo questa presentazione di 50 minuti, assieme a un bel commento, un sontuoso piacere spirituale per i devoti.

VRISHASENA: L’INTREPIDO GUERRIERO

La forma d’arte popolare Yakshagana ha preso vita a Prasanthi Nilayam il 12 ottobre 2014 quando gli studenti dell’Accademia di Educazione Integrale Sri Sathya Sai, Bhadravathi, nello Stato del Karnataka, hanno presentato in questa famosa forma d’arte del Karnataka, la storia del valoroso guerriero della guerra del Mahabharata, Vrishasena, e mostrato come questo coraggioso ragazzo di 14 anni umiliò persino il potente Bhima sul campo di battaglia e compì atti di grande eroismo.

Presentazione di musica devozionale del personale dell’Ospedale Generale.

L’eccellente presentazione della forma d’arte popolare dello Yakshagana.

I

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Novembre 2014 33Eterno Auriga

L’eccellente recitazione degli studenti, il sapiente trucco, i bellissimi costumi e le emozionanti danze hanno estasiato i presenti per circa un’ora. Al termine, i partecipanti allo Yakshagana hanno ricevuto i complementi e, in dono, degli abiti. Sono seguiti i Bhajan, che si sono conclusi con “Chittachora Yashoda Ke Baal” (il figlio di Yashoda che ruba il cuore dei devoti) eseguito da Bhagavan. Questo programma è stato presentato in occasione dell’Incontro dei Coordinatori dello Sri Sathya Sai Vidya Vahini, cui hanno partecipato oltre 100 studenti e 75 insegnanti.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DELL’UTTARA KANNADA

Oltre 2500 devoti sono giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dal distretto dell’Uttara Kannada nello Stato del Karnataka e, nell’ambito di tale pellegrinaggio, il 18 ottobre 2014, gli studenti Bal Vikas e i giovani del distretto hanno eseguito una serie di danze sul tema “Le Forme sono molte, Dio è Uno”. Cominciando con una danza in lode del Signore Ganesh, essi hanno eseguito emozionanti danze che illustravano la grandezza e la storia del Signore Rama, della Dea Durga, del Signore Dattatreya, del Signore Siva, del Signore Vitthal, del Signore Krishna e di Hanuman, grande devoto del Signore Rama, terminando il loro programma con il messaggio di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba sull’unità di tutte le fedi.

GIORNO DELLA DICHIARAZIONE DI AVATARITÀ

Il 20 ottobre 2014, sono stati organizzati a Prasanthi Nilayam diversi programmi

musicali e culturali per commemorare il Giorno della Dichiarazione di Avatarità di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, evento che ebbe luogo il 20 ottobre 1940.

La vigilia di questa importante giornata, il 19 ottobre 2014, gli studenti Bal Vikas e i giovani del distretto del Godavari occidentale dell’Andhra Pradesh e del Telangana hanno eseguito la splendida commedia danzata “Avatarana Uddharana” (l’incarnazione del Signore per la redenzione dell’uomo) che ha illustrato come il Divino Bambino Sathyanarayana Raju dichiarò, all’età di 14 anni, di essere Sathya Sai Baba venuto sulla terra per redimere l’umanità. Impreziosita da dolci canzoni e splendide danze dei bambini, la commedia ha mostrato la Divina Missione di Bhagavan di “Ama Tutti, Servi Tutti” e ha sottolineato la Sua gloria divina. Sono seguiti i Bhajan, che si sono conclusi con “Hari Bhajan Bina” cantato da Bhagavan. Per partecipare alla celebrazione di questo importante evento, sono giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam quasi 2000 devoti del distretto del Godavari occidentale.

Una scena della commedia danzata “Avatarana Uddharana”.

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Eterno Auriga 34 Novembre 2014

Il programma del mattino del 20 ottobre comprendeva un reverente tributo musicale a Bhagavan da parte dei bambini Bal Vikas e dei giovani del distretto del Godavari occidentale. Cominciando la loro presentazione alle 8,30, i cantanti hanno illustrato la divina grandezza di Bhagavan con l’esecuzione di canti devozionali. Il programma del pomeriggio è iniziato con un illuminante discorso dell’eminente oratore, Sri V.S.R. Murthy da Hyderabad. Offrendo calorosi omaggi a Bhagavan, egli ha esortato tutti a ricordare le profonde affermazioni di Bhagavan come “Ama Tutti, Servi Tutti”, “Aiuta Sempre, non Fare mai del Male” e a metterle in pratica nella propria vita, per fare del mondo non solo un posto migliore in cui vivere, ma anche per apportare la propria trasformazione. Successivamente, gli studenti di Bhagavan hanno fatto una toccante offerta musicale a Bhagavan con la raffinata interpretazione dei canti “Prema Pravaham” (flusso d’amore) e “Sai Sharanam Baba Sharanam” (abbandonatevi ai Piedi di Loto di Sai). Queste canzoni sono state accompagnate dalla proiezione di video del Darshan di Bhagavan che ha fatto rivivere i dolci ricordi dei vecchi tempi.

DEEPAVALI E NUOVO ANNO DEL GUJARAT

Eccellenti programmi musicali e culturali dei bambini Bal Vikas e dei giovani del Gujarat hanno contrassegnato, rispettivamente il 23 e 24 ottobre 2014, la celebrazione del Deepavali e del Nuovo Anno del Gujarat.

La prima esibizione del programma del 23 ottobre, fausto giorno del Deepavali, è stato il canto devozionale

“Sai Maa Dayamayi Sai Janani Maa” (o compassionevole Mother Sai) eseguito dalle Giovani Sai del Gujarat.

Questo coinvolgente canto è stato seguito da una vivace danza eseguita dagli studenti della Scuola Sri Sathya Sai di Surat. L’ultima parte del programma è stata una commedia di 30 minuti messa in scena dai devoti del Saurashtra, intitolata “Servizio con Spiritualità”, ambientata sullo scenario di un disastroso terremoto nel Gujarat, che ha illustrato come la spiritualità possa migliorare lo spirito di servizio e portare gioia e soddisfazione tanto al donatore quanto al ricevente. È seguita una breve sessione di Bhajan, che si è conclusa con “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram” cantato da Bhagavan. Al termine del programma nel Sai Kulwant Hall, si è svolto un grande spettacolo di fuochi d’artificio nei pressi dello Yajur Mandir, dimora di Bhagavan, a cui i devoti hanno assistito con grande gioia.

Il programma del 24 ottobre 2014, giorno del Capodanno del Gujarat, è iniziato alle 5 con il bellissimo canto devozionale intitolato “Tera Pyar Hai Aprampar” (il Tuo amore è incommensurabile), eseguito con sentimento dalle Giovani Sai del Gujarat, che ha soffuso tutto l’ambiente di fervore devozionale. È seguita la commedia

La stupenda presentazione danzata degli studenti della Scuola Sri Sathya Sai di Surat.

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“L’Incarnazione della Devozione”, messa

Una scena della commedia “L’Incarnazione della Devozione”.

in scena dagli studenti della Scuola Sri Sathya Sai di Surat.

Impreziosito da dolci canti devozionali di Mira e da emozionanti danze degli studenti, la commedia ha illustrato la vita di Mira e la sua suprema devozione per il Signore Krishna. Sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Alle 18, l’Arati ha segnato la conclusione del programma. Questi programmi musicali e culturali facevano parte dei tre giorni di pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dei Giovani Sai del Gujarat....continua da pagina 22

Incarnazioni dell’Amore!Il cosmo è pieno d’Amore. L’Amore

è Rettitudine, l’Amore è Verità. La base dell’universo è l’Amore. Perduto nei piaceri effimeri della vita terrena, l’essere umano dimentica il Principio Supremo dell’Amore. Perché? L’egoismo è cresciuto e l’altruismo è diminuito. La ristrettezza mentale è sparsa ovunque, la grandezza di cuore è in calo, i desideri sono aumentati e gli ideali svaniti. La vita umana è dominata dall’egoismo e dall’interesse personale.

Un cuore senza amore è un cimitero. L’amore dimostra l’esistenza del Divino, è onnipervadente ed è la base dell’unità umana, che si otterrà solamente quando l’egoismo scomparirà e la fede nel Divino crescerà.L’Amore di Swami attrae tutti

Dove prevale l’Amore non c’è spazio per l’odio e l’invidia. L’Amore non fa comunella con le azioni e i pensieri malvagi. L’Amore deve essere saldo e costante. Io non desidero niente. Ho tre “P”: la Purezza, la Pazienza e la Perseveranza. Sono

queste tre ad aver suscitato l’attenzione del mondo. Nessun invito è stato spedito a coloro che si sono riuniti qui; solamente l’Amore di Swami li ha attratti come un magnete. Alcuni possono chiedere perché non tutti siano stati attratti se questo magnete è così potente. La ragione è che certe persone sono come il ferro arrugginito che non può essere attratto da nessun magnete. Fate che eliminino la ruggine e la polvere e saranno attratte anch’esse. Il loro odio, i desideri, l’invidia e l’avidità sono la ruggine e la polvere che le ricopre. Se vi ripulite da questi, ovunque siate, sarete Miei e Io sarò vostro. Gli abbandonati e i derelitti sono l’interesse di Sai in qualunque luogo si trovino. Suscitate Amore sacro nei vostri cuori; tale Amore non solo redimerà le vostre vite, ma promuoverà il benessere tutt’intorno a voi. Non c’è bisogno che offriate niente eccetto l’amore. A Prasanthi Nilayam non sono permesse offerte: solamente l’amore può entrare.

- Estratto dai Discorsi di Compleanno di Bhagavan

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Eterno Auriga 36 Novembre 2014

L’EREDITÀ DI SAI PER LA SCIENZA MODERNADottor Samuel H. Sandweiss

S SAPPIAMO CHE IL NOSTRO mondo è agitato nel disperato bisogno del prezioso amore guaritore di Sai. Quindi, come

possiamo meglio condividere questo amore con i fratelli e le sorelle di tutto il mondo? Perché la notizia della straordinaria vita di Swami, del Suo messaggio e delle Sue opere non viene più adeguatamente accolta dalla nostra comunità scientifica e da quella del mondo? Nel 1983, Swami mi fece un miracolo che può esser d’aiuto.

Nel mio articolo sul “Sanathana Sarathi” dell’anno scorso (pubblicazione del novembre 2013), scrissi della mia giovane paziente occidentale che, pur non avendo ancora alcuna conoscenza del sanscrito, cominciò a parlarlo fluentemente. Disse che i messaggi provenivano da Sai Baba, che si era identificato come Parabrahman:

Coscienza Infinita. Scrisse le parole foneticamente e le tradusse. Ne feci un video e analizzai questo miracolo con l’aiuto di uno scienziato molto stimato e di due studiosi di sanscrito.Una Nuova Dimensione della Coscienza Umana

Poiché i devoti Sai hanno sperimentato o sentito parlare di eventi simili, possono non trovare insolito questo caso. Ciò che è insolito, tuttavia, è che questo miracolo Sai può essere analizzato scientificamente, cosa che si sta effettuando, avviando in tal modo una comunicazione fruttuosa con la scienza

moderna. Il caso dimostra la coscienza espansa di Sai, e i messaggi dichiarano che la pura coscienza ha creato tutto. Ciò rappresenta una seria sfida per l’assunto principale della scienza moderna: che la coscienza nasce esclusivamente dal cervello, dalla materia, ed è limitata alla propria personale esperienza di vita. La sfida non è piccola; se si scoprisse che è vero, questo caso scuoterebbe il mondo scientifico. Questo è forse il motivo per cui la scienza e il pubblico in generale non hanno preso sul serio i poteri dell’Amore di Swami.

La nostra attuale squadra è composta da un professore di scienze cognitive dell’UCSD (Università della California, San Diego), e da un studioso di sanscrito e professore di studi religiosi dell’SDSU (Università Statale di San Diego). Entrambe

Spero che questo caso possa aiutare a stabilire una migliore comunicazione tra la nostra famiglia Sai, la comunità scientifica e quella del mondo. Quant’è im-portante per noi trovare il modo di migliorare questa comunicazione, di irradiare lo straordinario amore di Sai in un mondo lacerato da caos e disperazione! Pregherò per avere la guida di Swami e per tutti noi di mantenerci vicino al Suo cuore e di essere strumenti degni del Suo amore e della Sua pace divini.

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le università sono tra le più grandi e accademicamente più apprezzate della California. Il nostro primo obiettivo era di stabilire che la mia paziente non avesse alcuna c o n o s c e n z a precedente di sanscrito e non avrebbe pertanto potuto scrivere i messaggi, né possedesse le risorse finanziarie per pagare qualcuno che componesse i messaggi per lei. Registrai un breve documentario in cui la paziente riferisce non solo di non avere alcuna conoscenza di sanscrito, ma di non essere a conoscenza nemmeno dell’esistenza di un tale linguaggio. Il marito disse che era molto vicino a lei e avrebbe certamente saputo se stava lavorando con qualcuno che conoscesse il sanscrito. Aggiunse che la moglie, nella maniera più assoluta, non conosceva nulla di quella lingua. Inoltre, essendo stato il suo psichiatra per sei anni, io ero molto bene al corrente delle sue capacità e attività. Sapevo che non conosceva il sanscrito e che non aveva alcun interesse ad apprenderlo. Anche se sapeva che io avevo interesse per Sai Baba, ella ne aveva poco. Era una cristiana praticante, non pensava minimamente di seguire un’altra religione, e provvedeva a

stento alle normali attività quotidiane a causa della sua sindrome dolorosa.Analisi dell’Evento Straordinario

Il passo successivo del nostro gruppo di lavoro era l’analisi dei messaggi: da dove p r o v e n i v a n o ? Che dicevano? Che lingua o lingue erano state espresse e a quali tradizioni e periodi di tempo appartenevano? Quanto complessi erano i messaggi? Questa paziente

possedeva la giusta comprensione o la capacità per costruire questi passaggi?

Dopo approfondite analisi del nostro studioso di sanscrito, ci sorprendemmo di scoprire che i messaggi erano composti di cinque lingue diverse, quattro di esse collegate al sanscrito, di tradizioni e periodi di tempo differenti. Erano presenti anche alcune parole in inglese. Questa complessa serie di lingue era sintetizzata in una dichiarazione incentrata sulla pura consapevolezza come creatrice di tutto. I messaggi erano del tutto singolari e, anche se lo studioso di sanscrito capiva i concetti, non li aveva mai visti espressi in tal modo. Le parole, i concetti e la costruzione di questi messaggi andavano

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Eterno Auriga 38 Novembre 2014

ben al di là della comprensione e della capacità della mia paziente. Egli pensava che per lei sarebbe stato quasi impossibile trovare qualcuno che componesse questi messaggi, poiché nessuno studioso di sanscrito aveva una formazione trasversale nelle diverse tradizioni, ed ella non aveva i mezzi economici per pagare tale lavoro. Inoltre, anche se fosse stata in grado di trovare uno studioso di sanscrito che avesse potuto assumersi un compito così insolito, sarebbe stato quasi impossibile produrre tanti messaggi corrispondenti al rapporto professionale e psicologico instauratosi tra la paziente e me che era andato avanti da oltre un mese e mezzo. Come aveva potuto imparare a riferire di questi messaggi con sentimento tanto genuino, a volte in uno stato di trance, a volte durante uno stato altamente emotivo, messaggi che sembravano programmati per comparire solo quando si sviluppava una situazione particolare? Sembrava che il “regista” di questa commedia avesse un controllo esclusivo sulle lingue e sulla tempistica degli avvenimenti in corso, e stava producendo un messaggio per l’umanità costruito in modo straordinario.

La domanda che un osservatore scientifico obiettivo deve porsi è: “Avrei potuto io stesso lavorare con uno studioso di sanscrito per costruire i messaggi e poi insegnare le parole sanscrite alla mia paziente in difficoltà per la sindrome dolorosa e fargliele ripetere, a volte in uno stato di trance o in uno stato altamente emotivo, e aver fatto andare il tutto in relazione così perfetta con l’accaduto?” Avrei dovuto lavorare a stretto contatto con lei per quel mese e mezzo, compresi i 10 giorni in cui era stata in un ospedale psichiatrico per il trattamento della sua

sindrome dolorosa e in uno stato emotivo instabile con impulsi suicidi. Penso che sia chiaro che non potevo essere io quello che aveva costruito questa serie di eventi.

Poi, il giorno del Guru Purnima, quando stavo trattando la paziente per la sua sindrome dolorosa a casa di un devoto che le prestava assistenza, si verificò un evento finale straordinario. In quel frangente e con molta gente che osservava, cenere e nettare apparvero sulla testa e sul corpo della paziente e su numerose immagini, statue e molti altri oggetti in casa del devoto. Era come la copiosa comparsa di vibhuti nelle case dei devoti di cui tutti abbiamo sentito parlare e che segnalano l’onnipresenza di Swami.

Cominciai a presentare questo materiale alla comunità scientifica. L’ultima volta, riferii come fosse insolito per l’Associazione Psichiatrica Americana accettare il caso per un laboratorio multimediale di tre ore nella loro grande riunione annuale (15.000 partecipanti) svoltasi nel maggio del 2013 a San Francisco. L’accettazione della nostra presentazione era improbabile (poiché tale organizzazione è più interessata a un’analisi statistica sull’efficacia di farmaci e trattamenti); tuttavia il personale promotore dell’organizzazione scrisse un pezzo di supporto da inviare in anticipo ai partecipanti alla conferenza. Era pubblicità gratuita!

E, per coincidenza, il dottor Venkataraman (di Radio Sai) e il dottor Narendra Reddy (del Prasanthi Council) erano, in quel momento, a San Francisco per partecipare alla presentazione. Inoltre, fra i conferenzieri c’erano anche il nostro studioso di sanscrito e uno psichiatra di Boston molto stimato e con ottime credenziali. Ottenemmo un successo

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clamoroso. La sala era quasi tutta piena, nessuno se ne andò, e ci fu un attivo dibattito con il pubblico.

Dopo d’allora presentai il caso alla Society For Scientific Exploration (SSE) (Società per la Ricerca Scientifica), in una riunione che si tenne a San Francisco nel giugno del 2014. Dopo aver visto una parte del nostro video documentario ci fu un applauso. La prima domanda dopo la proiezione fu: “Sai Baba ha detto di essere quello che produce i messaggi?” La domanda successiva venne da una donna il cui amico era stato guarito da una malattia in India da Sai Baba e, al ritorno negli Stati Uniti, era stata ripetutamente visitata da Sai Baba a casa sua ricevendo sostegno e conforto. Ella mi chiese se io fossi a conoscenza di casi analoghi.Diffondere il Divino Amore di Sai nel Mondo

Un altro chiese perché eravamo così presi da Sai Baba, quando aveva sentito che Egli ingannava la gente dando una cenere che teneva segretamente nascosta nel palmo della mano. Dissi che aveva udito o letto racconti di persone che molto probabilmente non conosceva, mentre io, dopo aver trascorso migliaia di ore alla presenza di Sai Baba, stavo ora descrivendo, analizzando e mostrando un video su un caso che chiaramente confutava tali pettegolezzi. Egli doveva fare una scelta: che cosa credere. Questo tipo di chiacchiere che gettano discredito dimostra la necessità urgente per la nostra Organizzazione di avere materiale ben documentato, analizzato e articolato da presentare al mondo.

Quello su cui ho lavorato finora è la punta dell’iceberg; solo circa un’ora e

mezzo delle dodici ore e mezzo di materiale video. Ancora da vedere c’è la miracolosa apparizione di Vibhuti, prova che si tratta della Volontà Divina e dell’amore che ha creato e crea la materia. Nel mio articolo dello scorso anno, ho esortato gli scienziati a riportare sulla letteratura scientifica le loro osservazioni circa le capacità di Sai Baba e delle realizzazioni che sostengono il Dharma. Vi incoraggio a inviare anche a me segnalazioni di avvenimenti di questo tipo, perché se una porta è aperta a una comunicazione più proficua con gli scienziati, mi piacerebbe avere relazioni di osservatori credibili da condividere. Se volete vedere un documentario di questo caso (prodotto per gli scienziati e che rappresentano solo una piccola frazione della grande quantità di materiale video che abbiamo), siete invitati a visitare il seguente indirizzo on line http://goo.gl/V8LYs5 e inserire la Password “Sai”.

Spero che questo caso possa aiutare a stabilire una migliore comunicazione tra la nostra famiglia Sai, la comunità scientifica e quella del mondo. Quant’è importante per noi trovare il modo di migliorare questa comunicazione, di irradiare lo straordinario amore di Sai in un mondo lacerato da caos e disperazione! Pregherò per avere la guida di Swami e per tutti noi di mantenerci vicino al Suo cuore e di essere strumenti degni del Suo amore e della Sua pace divini.

– L’autore, dottor Samuel Sandweiss, è uno psichiatra a riposo della California. È l’autore di tre libri:, “Sai Baba: L’Uomo Santo e lo Psichiatra”, “Lo Spirito e la Mente”, “Con l’Amore, l’Uomo è Dio”.

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Eterno Auriga 40 Novembre 2014

U N’ERA GLORIOSA, L’ERA DI Sai, è iniziata il 23 novembre 1926 quando Dio Onnipotente discese sulla terra in risposta

alle preghiere di molti, molti Yogi, Muni (asceti) e Rishi (saggi). Nacque nel piccolo sperduto villaggio di Puttaparthi nell’Andhra Pradesh, in India. Allorché crebbe si fece dei seguaci e, anno dopo anno, milioni di persone in tutto il mondo sono state coinvolte dall’esistenza di “Amore e Verità” nella splendida forma fisica, la magnifica, affascinante forma di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba... “Swami” per tutti noi.

La Missione e l’Eredità di Bhagavan

Era uno spettacolo per gli Dei del cielo: Bhagavan nella Sua veste rosso fiamma, la folta chioma di riccioli bruni che formavano una cornice attorno al volto eternamente bello! E noi mortali abbiamo davvero ricevuto il dono prezioso (di quella presenza straordinaria), vedendoLo, udendoLo e toccandoLo – Darshanam, Sparshanam e Sambhashanam - per gli 85 preziosi anni del Suo soggiorno sulla terra. Milioni di persone di tutto il mondo sono giunte a Puttaparthi per avere anche

solo una fugace visione dell’Avatar dell’Era (il Kali Yuga). “Bangaru” chiamava tutti noi. Quell’unica parola, pronunciata con un incantevole sorriso che illuminava le profondità della nostra anima, era sufficiente a renderci parte della Sua Divina Missione e a diventare parte di Lui, che lo sapessimo o no. Siamo diventati tutti parte integrante della Missione Divina. Siamo l’eredità che Egli si è lasciato alle spalle.

Ha ripetutamente parlato in modo semplice e facile per farci capire le profonde verità della vita. Swami è l’Amore personificato, l’Amore in azione. “Dio è

Amore; vivete nell’Amore”, ci ha esortato. Ha fatto della Sua vita il Suo messaggio e ci ha consegnato la Sua eredità di Sathya (Verità), Dharma (Rettitudine) Santhi (Pace), Prema (Amore) e Ahimsa (Non violenza). Noi portiamo avanti la Sua missione.Egli è Presente nel Cuore dei Suoi Devoti

Ogni essere che sia giunto alla Sua presenza è rimasto colpito. Egli ha segnato la vita di milioni e milioni di persone nel

Egli è ovunque, in voi e in me, nella luna e nelle stelle, nel sole, nella terra, nel cielo, nel vento e nell’acqua. È l’Uno informale, che ha preso una magnifica forma umana per amor nostro, è disceso sulla terra e ci ha presi tutti con Sé, tenendoci per mano e camminando con noi nel viaggio della vita, in modo che portiamo avanti la fiaccola della Sua Divina Missione poiché siamo la Sua eredità!

LA MISSIONE DIVINA... ESSERNE PARTE

Dottoressa J. Geeta Reddy

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corso degli anni, fin quando non ha deciso di lasciare la Sua forma fisica. Non vi ricordate, fratelli e sorelle Sai, che per anni Swami ha parlato nei Suoi Discorsi della coscienza del corpo? Voleva che abbandonassimo la coscienza del corpo. Il corpo non è tutto, diceva. È effimero e transitorio. Non era forse questa u n ’ i n d i c a z i o n e di cose che si sarebbero verificate, che presto non Lo avremmo più visto nella forma fisica e che dovevamo prepararci a superare il nostro attaccamento alla Sua presenza? Il Padre amorevole stava preparando i Suoi figli a sentire la Sua presenza nel loro cuore. Per confortare le Sue parole, Egli diceva di essere stato in noi, attorno a noi, sotto di noi e sopra di noi! Lo abbiamo tutti sentito parlarci così molte volte.Egli ha Segnato la Vita di Milioni di Persone in Tutto il Mondo

Tuttavia, nel nostro attaccamento alla Sua forma fisica non Ne abbiamo mai avuto abbastanza. Per quanto fosse diventato debole, noi, seduti nel Sai Kulwant Hall per il Darshan, anelavamo un Suo

fugace sguardo. Egli cominciò a “svezzarci”: i giorni del Darshan divennero meno numerosi e finivano in pochi minuti. Eppure c o n t i n u a v a n o ad aspettare, aspettare e ancora ad aspettare per quell’unico sguardo! Quando decise di lasciare il Suo corpo splendente di bellezza divina, lo fece lentamente e in modo compassionevole. S w a m i avrebbe potuto sempl i cemente andarsene, ma no, sapeva che non saremmo

stati in grado di sopravvivere se ciò fosse successo all’improvviso. Egli, il Signore, Iddio misericordioso che è, ci ha concesso tempo, ci ha preparato e infine ha deciso di lasciare il Suo corpo fisico. Il mondo è venuto a renderGli omaggio. I grandi e potenti, in termini terreni, sono venuti a ossequiarlo, mentre coloro che non potevano Gli hanno inviato il loro amore. Quest’unità che il mondo intero ha avvertito durante il Suo trapasso è stato il più grande miracolo di Swami.

A nostra insaputa, Egli ha segnato la nostra vita e ci ha trasformati in meglio.

continua a pagina 43...

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Eterno Auriga 42 Novembre 2014

’AVATAR DELL’ERA, IL NOSTRO amato Swami, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, è nato in forma umana per la redenzione del mondo. A

differenza degli Avatar Rama o Krishna, il cui scopo era la distruzione degli elementi malvagi e antisociali, l’attuale Avatar ha dichiarato che la trasformazione degli esseri umani e, a sua volta, del mondo, è il percorso scelto, giacché egoismo, gelosia, inimicizia e assenza d’amore per gli esseri umani hanno assunto una tendenza al rialzo. L’annientamento di tutti questi non può essere il percorso poiché il loro numero è molto grande. Pertanto, Swami ha scelto la strada della trasformazione.

Il percorso della trasformazione implica che l’Avatar debba svolgere il ruolo di madre che si prende cura del figlio mostrando amore e affetto, rispondendo alle sue esigenze e rimproverandolo nei comportamenti sbagliati. Inoltre, l’Avatar mostra l’innocenza di un bambino per convincerci che dovremmo essere puri nei nostri pensieri, senza odio, gelosia, egoismo, come un bambino che è vicino a Dio. Baba ha pertanto sempre sottolineato che la Sua vita è il Suo messaggio.

Vorrei condividere alcune esperienze avute con Swami che Lo mostrano come una madre amorevole e premurosa.

Dopo aver assunto la carica di Vicerettore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai nel mese di luglio del 2010, durante la cena dissi a Swami che il giorno successivo sarebbe stato il compleanno di mio figlio Shivasundara Sathyendra. Swami, come una madre amorevole, mi chiese se egli era a Prasanthi Nilayam per benedirlo. Portai alla Sua cortese attenzione il fatto che Shivasundara aveva la febbre dengue (febbre tropicale virale) e che si trovava a Mysore. Immediatamente, l’amato Swami benedisse alcuni pacchetti di Vibhuti e mi disse di andare a Mysore a trascorrere qualche giorno con lui e che sarebbe guarito dalla febbre. Sì, era il Divino Sankalpa (Volontà) e qualunque

dichiarazione e benedizione della Madre Sai non potevano essere smentite in alcun modo.

Durante il mese di ottobre del 2010, mentre la sera stavo entrando nella sala da pranzo, Swami mi chiese se avevo indagato sulla salute di mio padre. Mezz’ora prima, ero stato informato dai medici del nostro ospedale

LSWAMI COME MADRE DIVINA

Professor J. Shashidhara Prasad

Condivido queste mie esperienze per indicare come

l’onnipervadente, onnisciente e onnipotente Dio in forma umana

mostri ai devoti l’amore di un milione di madri. Dobbiamo

assorbire le qualità della Madre Divina che, a loro volta, trasformeranno il mondo in un

luogo felice in cui vivere.

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che mio padre era caduto ed era rimasto privo di sensi per un paio di minuti. Essi avevano s c o p e r t o , m e d i a n t e u n ’ a n a l i s i ecografica, che c’era una grossa o s t r u z i o n e n e l l ’ a r t e r i a carotidea. Avevo parlato del trattamento con mio fratello, esperto cardiologo dell’Istituto di Scienze Cardiologiche Sri Jayadeva. Egli aveva detto che, per l’età di mio padre, sarebbe stato difficile fare un’angioplastica e che sarebbe andato a Mysore per prendersi cura di lui. Quando riferii questi fatti a Swami, le Sue reazioni immediate furono di rassicurarmi e colmarmi con l’amore di una cara madre. “Bangaru, ti sei dedicato a Me e hai servito Me e le Mie Istituzioni. Quando i bravi figli sono sottoposti a grande stress e difficoltà, i genitori sono preoccupati. È Mia responsabilità prenderMi cura dei tuoi cari. Di’ anche ai tuoi familiari che Mi occuperò di te poiché a Puttaparthi sei solo.” Il giorno

dopo, quando la scansione fu ripetuta, il blocco osservato n e l l ’ a r t e r i a carotidea di mio padre non fu trovato. Gli elementi d o v e v a n o obbedire al comando divino. L’amore e le

premure di Swami come Madre Divina vanno oltre le parole.

Condivido queste mie esperienze per indicare come l’onnipervadente, onnisciente e onnipotente Dio in forma umana mostri ai devoti l’amore di un milione di madri. Dobbiamo assorbire le qualità della Madre Divina che, a loro volta, trasformeranno il mondo in un luogo felice in cui vivere.

– L’autore, professor J. Shashidhara Prasad, è il vicerettore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai (accreditato come università).

Siamo diventati migliori indù, migliori cristiani e migliori musulmani. Tutte le Sue Organizzazioni in tutto il mondo stanno operando con grande successo, adempiendo i loro doveri per una società migliore.

Migliaia di devoti, vecchi e nuovi, affollano Prasanthi Nilayam ogni giorno per avere il Darshan del Samadhi, in cui si sente la Sua amorevole presenza. Egli è ovunque, in voi e in me, nella luna e nelle stelle, nel sole, nella terra, nel cielo, nel

vento e nell’acqua. È l’Uno informale, che ha preso una magnifica forma umana per amor nostro, è disceso sulla terra e ci ha presi tutti con Sé, tenendoci per mano e camminando con noi nel viaggio della vita, in modo che portiamo avanti la fiaccola della Sua Divina Missione poiché siamo la Sua eredità!

– L’autrice, dottoressa J. Geeta Reddy, ex Ministro del Governo dell’Andhra Pradesh, è un’ardente devota di Bhagavan

...continua da pagina 41

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Eterno Auriga 44 Novembre 2014

La Missione di Swami per la Trasformazione dell’Uomo

Dottor Choudary Voleti

N OI TUTTI PREGHIAMO PER ricevere la Grazia di Dio, ma che cosa fa realmente per noi la grazia di Swami? Beh, di certo

non ci rende milionari, sicuramente no. Se andiamo da Lui per diventare milionari, vi andiamo per la ragione sbagliata.La Grazia di Swami

Credo che ciò che Swami fa per noi sia di aiutarci a diventare persone migliori. Ego, avidità, gelosia, ira, lussuria, tutte queste caratteristiche ci sono; siamo nati con essi. Tuttavia, se seguiamo gli insegnamenti di Swami, possiamo sbarazzarcene. Non è molto facile, ma dobbiamo provare. L’ira è la cosa peggiore, perché ci distrugge. Non è che io mi riferisca al livello psicologico o superpsicologico; si tratta di una cosa pratica. Quando vi arrabbiate, il danno peggiore è fatto a voi, non all’altra persona. Lo stesso vale per la gelosia e l’avidità.

Poiché avevo lavorato duramente

tutta la vita, diventavo molto geloso. Ad esempio, se vedevo qualcuno alla guida di una macchina più grande, una macchina migliore della mia, mi chiedevo nervosamente: “Come mai io lavoro così duramente e quel ragazzo ha una macchina più grande?” Ora, quando guardo qualcuno più prospero alla guida di una macchina più grande, penso automaticamente: “Guidala, divertiti; te lo meriti.” Ciò dà una bella sensazione. Allo stesso modo, quando vedo qualcuno che lavora sodo per il bene degli altri, mi sento molto felice. Prima mi ingelosivo molto, pensando: “Oh, Dio gli ha dato tante opportunità di aiutare tutti.” No, Dio dà a tutti noi l’opportunità di aiutare gli altri; alcuni di noi l’afferrano, altri no. Quella certa persona l’ha afferrata ed è in grado di servire. Questo è ciò che Swami ci fa: risveglia in noi l’istinto di aiutare altre persone in difficoltà. Se si perde quest’occasione, si perde il treno.

Davvero non riuscivo a capire o accettare come, pur essendo uno dei migliori cardiologi, Thumati attendesse Swami con fiducia e calma per prendere tutte le decisioni relative alla gestione della malattia di cuore di sua madre. Fu Swami a decidere il trattamento; fu Lui a

decidere dove doveva essere eseguito l’intervento chirurgico e chi doveva effettuarlo. Questa è stata una dimostrazione di fede assoluta.

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Novembre 2014 45Eterno Auriga

Swami dice di essere venuto per trasformarci, renderci persone migliori, davvero renderci persone migliori. La Sua grazia è sempre lì. Una volta, una signora in uno dei Centri Sai negli Stati Uniti fece una domanda molto i n t e r e s s a n t e . Chiese: “Dottore, ho avuto una situazione d’emergenza l’altro giorno e ho dovuto chiamare prima il 911 e poi pensare a Swami.” Io risposi: “No, non è così che si dovrebbe fare; le due cose non si escludono a vicenda: sono complementari. Si può dire Sai Ram, Sai Ram, Sai Ram e allo stesso tempo chiamare il 911.” Questa è una delle cose che Swami ci dice: “Non pensi a Me abbastanza, non Mi chiedi le cose giuste.” Dobbiamo sempre ricordare che Swami è il nostro miglior amico. Forse è l’unico amico che abbiamo grazie al Suo amore assolutamente disinteressato. Tutte le altre nostre relazioni sono a livello terreno.La Fede

La fede è un concetto astratto. Non può essere appresa, né può essere acquisita tramite un libro. La fede nasce da dentro e può essere solo sperimentata. Riferirò qui il mio primo incontro con l’autentica fede incondizionata. Questa storia risale al 1997 e si riferisce al dottor Ramakrishna

Thumati e a sua madre. Thumati è probabilmente il più infaticabile e miglior cardiologo che conosca. Nel periodo di questa storia, sua madre aveva 72 anni e viveva nel suo villaggio natale nel sud dell’India.

Purtroppo, una notte d’inverno ebbe un grave

attacco cardiaco e un ictus. In quel momento, Thumati era a Los Angeles. Con la grazia di Swami, la donna sopravvisse sia all’infarto sia all’ictus, nonostante il fatto che il suo villaggio avesse solo strutture mediche di base. Anche se era rimasto qualche problema residuo sul lato sinistro del suo corpo, era in grado di muoversi. I medici fecero un angiogramma, ma volevano un consulto di Thumati per quanto riguardava un ulteriore trattamento. Thumati, però, era fermamente convinto che la madre non dovesse ricevere alcun ulteriore trattamento finché egli non fosse tornato in India per recarsi a Puttaparthi, dopodiché si sarebbe preso cura di lei. A quei tempi, Thumati e io eravamo generalmente soliti andare assieme a Puttaparthi. Vi giungemmo di domenica e riuscimmo a esaminare l’angiogramma il lunedì. Chiesi a Thumati il piano di trattamento che proponeva per la madre. La sua immediata risposta fu che Swami avrebbe deciso che cosa doveva esser fatto. Quelli erano i miei primi anni con

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Swami, quando ancora ero nella fase d’apprendimento su quanto Lo riguardava e quindi rimasi turbato da quella risposta. Thumati era senza dubbio il miglior cardiologo che conoscessi e, quando disse che Swami avrebbe deciso che cosa fare, ero assolutamente esterrefatto. Gli dissi: “Ramakrishna, tu sei il miglior cardiologo che io conosca… vuoi che sia Swami a decidere su un angiogramma e la linea di trattamento per tua madre? Non capisco la logica dei tuoi piani.” Egli, naturalmente, non continuò questa conversazione. Trascorse un’intera settimana senza che Thumati o Swami menzionassero nulla di questo problema. Dato che stavamo lì solo per due settimane, la domenica successiva gli dissi: “Ramakrishna, staremo qui solo per un’altra settimana; dovresti almeno scrivere una lettera a Swami circa le condizioni di tua madre.” Così, il lunedì mattina Gli scrisse una lettera, ma Swami non la prese.

Il nostro lavoro in ospedale normalmente terminava verso le cinque del pomeriggio, ma quel particolare lunedì finimmo entrambi di lavorare alle 15,30, e fummo in grado di andare a sederci nella veranda del Sai Kulwant Hall. La porta della stanza delle “interview” era chiusa e pensai che Swami dovesse essere con alcuni fortunati devoti. Come al solito, anche le finestre di quella stanza erano chiuse. Poco dopo esserci seduti, Sri S.V. Giri, il Vicerettore, uscì dalla stanza, venne diritto verso di noi, e disse: “Swami vuole vedervi entrambi dentro.” Non riuscivo a capire come, con la porta e le finestre chiuse, Swami potesse sapere che eravamo tutti e due seduti fuori. In ogni caso entrammo, chiudemmo

la porta dietro di noi e ci sedemmo, uno per lato, ai piedi di Swami; un’opportunità molto rara. Senza tante parole e preamboli, Swami disse: “Ramakrishna, fai venire tua madre; ha bisogno di un’operazione. La farà Choudary e Io Mi prenderò cura di lei.” A quel punto, ero completamente perso. Prima di tutto, non avevo idea di come Swami sapesse che eravamo in attesa fuori e inoltre come facesse a conoscere persino le condizioni della madre di Thumati. L’altra cosa che davvero mi faceva pensare in quella situazione era che, normalmente, uno non esegue operazioni su membri della propria famiglia o su amici intimi. Poi pensai attentamente a ciò che Swami aveva effettivamente detto: “Choudary farà l’operazione e Io Mi prenderò cura di lei.” La valutazione del vero significato delle Sue parole mi sollevò molto dalle mie preoccupazioni per l’operazione che avrei dovuto eseguire sulla madre di uno dei miei più cari amici. Swami poi ci parlò del nostro lavoro e di alcuni problemi dell’ospedale, e il colloquio terminò di colpo, così com’era cominciato.

Successivamente, iniziò per Thumati l’incubo della logistica, quello cioè di portare effettivamente la madre a Puttaparthi. Ella era nel suo villaggio natale a circa duecento, o anche più, chilometri di distanza. Doveva essere portata con un taxi e occorrevano almeno otto ore di macchina. Anche lei non era molto entusiasta di subire l’intervento chirurgico al cuore, né credeva molto in Swami. In ogni caso, il martedì sera fu ricoverata in ospedale. Non appena esaminai questa fragile vecchia signora di 72 anni, ad appena tre mesi dall’ictus che aveva coinvolto tutto il suo fianco sinistro,

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i dubbi si insinuarono di nuovo nella mia mente. Era il tipo di paziente su cui, anche negli Stati Uniti, avremmo riflettuto un bel po’ prima di sottoporlo a un intervento chirurgico. Con sorpresa di tutti, quella sera Swami arrivò all’ospedale, le materializzò della Vibhuti e gliela massaggiò sul lato sinistro del corpo che era paralizzato. Il programma era di eseguire uno, due, o forse tre bypass cardiaci, preferibilmente senza utilizzare una macchina cuore-polmone. La sorpresa più grande, però, doveva ancora arrivare. Quando aprimmo il pericardio, che è il rivestimento del cuore, non solo lo trovammo ispessito, ma constatammo che la cavità intorno al cuore era piena di un grosso strato di pus marrone. In quel momento, le mie mani si gelarono letteralmente. Alzai gli occhi verso la fotografia di Swami in sala operatoria e, con rinnovato coraggio, procedetti ulteriormente. Lavammo l’intera cavità del cuore con una soluzione salina calda, rimuovemmo quanto più possibile gran parte dell’ispessimento del pericardio malato e inserimmo un bypass a tre vasi senza utilizzare la macchina cuore-polmone. L’analisi successiva confermò il mio sospetto di tubercolosi del pericardio e iniziammo il trattamento antitubercolotico.

Per grazia di Swami, la mattina successiva la signora era sveglia, del tutto stabile, con il lato sinistro del corpo non peggiorato rispetto a prima, respirava autonomamente ed era abbastanza forte da essere scollegata dalla macchina

dell’ossigeno. Due giorni dopo, venne trasferita dal reparto di terapia intensiva a una normale corsia. La sua principale lamentela riguardava il numero di farmaci che avrebbe dovuto prendere. Con il tutore, fu in grado di camminare e, dieci giorni dopo l’intervento chirurgico, tornò al suo villaggio. L’unico desiderio che le restava era di vedere suo nipote diventare medico; non era interessata a nient’altro. Il suo desiderio fu esaudito e visse felicemente vedendo il nipote diventare un medico pienamente qualificato. Morì serenamente dodici anni dopo l’intervento.

Se qualcuno avesse cercato di spiegarmi il significato della fede o se io avessi letto qualcosa al riguardo, in nessun modo avrei avuto la più pallida idea di che cosa realmente significasse. Attraverso questa inestimabile esperienza, Swami mi ha reso possibile apprezzare ciò che è veramente la fede. Davvero non riuscivo a capire o accettare come, pur essendo uno dei migliori cardiologi, Thumati attendesse Swami con fiducia e calma per prendere tutte le decisioni relative alla gestione della malattia di cuore di sua madre. Fu Swami a decidere il trattamento; fu Lui a decidere dove doveva essere eseguito l’intervento chirurgico e chi doveva effettuarlo. Questa è stata una dimostrazione di fede assoluta.

Il dottor Choudary Voleti è il Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai, Prasanthigram, Puttaparthi

Devo dirvi che la totale aderenza alla verità, l’assoluto altruismo, l’universalità e l’effusione spontanea dell’Amore devono essere visti solo in Sai e non altrove. Sai non ha un briciolo d’interesse personale; Sai non ha tali scopi.

- Baba

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Eterno Auriga 48 Novembre 2014

L GIORNO DEL GURU PURNIMA del luglio 2011, quando fu inaugurato il Samadhi del nostro Amato Bhagavan, decisi che non

avrei più potuto vivere a Puttaparthi. Era stato l’amore sconfinato di Bhagavan a creare un desiderio ardente nel mio cuore e a portarmi al Suo ospedale di Puttaparthi nel 2008. Ora il Samadhi era una fonte inadeguata per curare il mio cuore afflitto.

Perché sono così triste? Perché il contatto fisico con Te oggi non esiste. Il mio cuore cessa di pulsare. Gli occhi continueranno per sempre a lacrimare. Oh! Dov’è il mio Maestro con sì tanta compassione e carità? Per me il vivere più senso non ha.Meditavo di tornare a Delhi – la mia casa

per oltre settant’anni – per vivere il dolore e i ricordi, per conservare con cura e in silenzio ciò che mi era stato dato. Ma quando mi fu chiesto di assumere l’incarico di direttore dello SSSIHMS a Whitefield, la proposta

mi sembrò avere pro e contro. Swami dice: “Ci si aspetta molto da coloro cui molto è stato dato.” Con queste parole che mi risuonavano nel cuore, giunsi a Whitefield. Allora ero ben poco a conoscenza del fatto che Swami mi aveva condotto qui per guarirmi. Qui mi trovai fra vari fratelli e sorelle che condividevano, nessuno escluso, la mia stessa, irrevocabile perdita e, all’improvviso, il mio cuore sembrò leggero. Egli ci aveva toccati tutti e ora eravamo uniti da un unico pensiero: “Qual è il modo migliore per manifestare amore e gratitudine al mio Signore e Maestro?” Non ero più solo. Sentivo nel cuore la Sua Presenza Viva e Amorevole e da quel momento in poi dovevo solo chiudere gli occhi e toccare il cuore per avere Darshan, Sparshan e Sambhashan.

D’un tratto Gli sento dire che ho torto, Ciò che conta è che la Sua Missione sia condotta in porto. Io mi stavo organizzando a partire con dolore;

Dottor Swarna Bhardwaj

I

Ogni volta che Gli veniva chiesto fino a che punto dovessimo impegnarci per i nostri pazienti, Swami ci rispondeva: “Fate ogni cosa che è necessaria.” Il costo

del trattamento non era mai un fattore che influiva sulla Sua decisione se il risultato della cura era un paziente sano. Swami ci indirizzava continuamente a mettere “Prima il paziente, poi l’istituzione e infine l’individuo (cioè noi stessi)”. Ed è questo nobile principio che ci ispira a fare sempre il meglio che possiamo.

Garantire che i pazienti che trattiamo siano nuovamente in salute quando lasciano l’ospedale è il nostro obiettivo primario.

Ogni volta che Gli veniva chiesto fino a che punto dovessimo impegnarci per i nostri pazienti, Swami ci rispondeva: “Fate ogni cosa che è necessaria.” Il costo

del trattamento non era mai un fattore che influiva sulla Sua decisione se il risultato della cura era un paziente sano. Swami ci indirizzava continuamente a mettere “Prima il paziente, poi l’istituzione e infine l’individuo (cioè noi stessi)”. Ed è questo nobile principio che ci ispira a fare sempre il meglio che possiamo.

Garantire che i pazienti che trattiamo siano nuovamente in salute quando lasciano l’ospedale è il nostro obiettivo primario.

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Egli desiderava che servissi con ardore. Non c’è tempo per lamenti e desolazione sulla cattedra del Direttore si riversa la Sua benedizione.

L’Ospedale Lavora Correttamente?

Dal Maha Samadhi di Bhagavan io e il mio staff riceviamo spesso da devoti ansiosi e non devoti curiosi domande sul sostentamento dell’opera dell’ospedale. La presenza fisica di Swami era come un pilastro e, ovviamente, portava fiducia e rassicurazione, ma dopo il Suo Maha Samadhi del 24 aprile 2011 la preoccupazione aleggia intorno alle Sue istituzioni. Per tutti i quesiti di questo tipo ho un’unica risposta. Nello spingerci ad abbandonare la Sua forma fisica più di tre anni fa, Egli ha solo impresso il Suo messaggio di servizio più in profondità nei nostri cuori. Mentre a tutti noi manca intensamente la Sua costante guida fisica, la Sua vita e i Suoi insegnamenti ci parlano, portando risposte e forza.

All’inaugurazione del nostro ospedale nel gennaio del 2001, Swami benedisse

l’istituzione e dichiarò: “Quest’ospedale vivrà per centinaia di anni.” Le parole di Swami e il Sankalpa (la Sua Volontà) non ammettono dubbi. E così è stato allo SSSIHMS. L’ospedale continua a scalare vette sempre più alte e simboleggia luce e speranza per migliaia di persone. Di seguito, in poche righe, spero di condividere con voi le mie idee su come oggi, nel mondo, l’ospedale di Swami rimanga un esempio unico e luminoso di servizio medico. Un Grafico in Crescita

I costi inaccessibili dei trattamenti cardiologici e neurologici, che necessitano di assistenza altamente specialistica, rendono queste patologie non curabili per la maggior parte delle famiglie indiane. Nei primi anni di vita dello SSSIHMS, Swami era solito chiedere quanti pazienti erano stati trattati in un dato periodo.

Noi sapevamo che la domanda non c’entrava in realtà con la statistica. Per Swami ogni paziente che tornava a casa guarito voleva dire una famiglia che riprendeva a vivere normalmente. I numeri della pagina precedente riflettono l’incessante impegno dello SSSIHMS

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Eterno Auriga 50 Novembre 2014

a segnare la differenza per cambiare le cose. Come si può osservare, si è registrato un aumento del numero dei pazienti assistiti in tutti i reparti. Il 41% di aumento nelle procedure diagnostiche e interventistiche della neurochirurgia e il 37% in quelle della cardiologia evidenziano il crescente ritmo di lavoro negli ultimi 13 anni allo SSSIHMS. Il valore commerciale del lavoro sin qui svolto allo SSSIHMS di Whitefield è di 636 crore (circa 80 milioni di euro). Messaggero di Salute e Speranza

Swami lavorava senza sosta per rallegrare chi era sconfortato e i nostri pazienti sono spesso coloro che hanno ben poco in cui sperare. Per molti di loro la vita, che è già una lotta quotidiana dal punto di vista economico, diviene insostenibile quando si presentano, indesiderati ospiti, problemi di salute. Prendiamo, per esempio, il neonato che avrebbe dovuto portare felicità in famiglia e che arriva con un buco nel cuore. Il bambino in fase di sviluppo, la cui crescita non corrisponde ai parametri di riferimento e cui sono diagnosticati disturbi neurologici. La giovane madre che scopre che la stanchezza cronica di cui soffre è dovuta a una valvola cardiaca ristretta. Padri di mezza età, improvvisamente messi a terra da una malattia coronarica o da una patologia degenerativa della colonna vertebrale, che sono incapaci di provvedere alla loro famiglia. Per ciascuna di queste persone lo SSSIHMS è l’unica candela nel buio. Un’occhiata al profilo demografico dei nostri pazienti rivela che oltre il 70% di loro sta al di sotto della soglia di povertà riconosciuta a livello mondiale, con un guadagno inferiore ai

$ 2 al giorno (36.000 rupie l’anno, pari a circa 430 euro). Oltre il 67% proviene da altri Stati del Paese e molti viaggiano per 3-4 giorni per raggiungere l’ospedale che, chiaramente, per l’indigente, è un faro nel buio del mondo. Per Primo viene il Paziente

Ogni volta che Gli veniva chiesto fino a che punto dovessimo impegnarci per i nostri pazienti, Swami ci rispondeva: “Fate ogni cosa che è necessaria.” Il costo del trattamento non era mai un fattore che influiva sulla Sua decisione se il risultato della cura era un paziente sano. Swami ci indirizzava continuamente a mettere “Prima il paziente, poi l’istituzione e infine l’individuo (cioè noi stessi)”. Ed è questo nobile principio che ci ispira a fare sempre il meglio che possiamo. Garantire che i pazienti che trattiamo siano nuovamente in salute quando lasciano l’ospedale è il nostro obiettivo primario.

Allo SSSIHMS vengono introdotte tecniche avanzate in modo che i nostri pazienti possano beneficiare dei progressi scientifici. Così ai bambini con i “buchi nel cuore” (forame ovale pervio), che prima necessitavano di sottoporsi a dolorosi interventi a cuore aperto, adesso i buchi vengono richiusi usando cateteri attraverso un forellino nella coscia. Anche dove i

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pazienti sono costretti ad subire interventi chirurgici, se possibile vengono messe in atto procedure minimamente invasive. I pazienti che hanno bisogno di complessi interventi chirurgici al cervello, craniotomie, adesso “stanno svegli” durante certe operazioni e per aneurismi complessi e certe fusioni viene adottato l’arresto cardiaco indotto da adenosina. Queste tecniche sofisticate, che offrono recuperi più rapidi, risultati migliori e ricoveri più brevi, sono impiegati da pochissimi centri nel nostro Paese.

Negli ultimi tre anni sono anche stati spesi milioni di dollari per acquistare attrezzature all’avanguardia per le indagini mediche. Il nostro ospedale dispone adesso di una risonanza magnetica ad alta risoluzione 1,5 Tesla e una TAC a 128 strati per scoprire la malattia più rapidamente e in modo più accurato. Siamo tra i pochi nel Paese ad avere una moderna sala angiografo biplano con capacità di misurare la riserva frazionale di flusso ed ecografo intravascolare a ultrasuoni che ci permettono di avere immagini del cuore e del cervello con maggiore precisione. Le nostre indagini cardiologiche sono rese più accurate da apparecchiature elettrofisiologiche di alto livello utilizzate per diagnosticare difetti nella conduzione elettrica del cuore e da macchine a ultrasuoni in 4D per sentire il battito cardiaco.

Il nostro impegno per un’alta qualità dell’assistenza può essere misurato con diversi indicatori.

Uno di questi è il nostro tasso d’infezione, inferiore al 2% e perciò paragonabile a quello dei migliori ospedali degli Stati Uniti e che è stato raggiunto fissando protocolli e mettendo in atto sistemi proattivi aventi lo scopo di prevenire le infezioni.

Inoltre lo SSSIHMS è una realtà

pionieristica del Paese nell’offerta di cure mediche olistiche. Swami ci ha sempre insegnato che la vera guarigione comprende il corpo, la mente e lo spirito. Il “SAI Counselling”, uno speciale programma ispirato da Swami e messo insieme da un apposito team di counsellor (agevolatori in una relazione d’aiuto) consente all’ospedale di rispondere alle condizioni personali di ciascun paziente, guardando oltre i parametri clinici e le schede mediche. I counsellor insegnano, ai pazienti, semplici tecniche universali di respirazione e rilassamento per aiutarli a guarire se stessi. L’équipe di counselling ha anche cominciato a condividere questo modello di guarigione con altre istituzioni in India e all’estero, dimostrando il ruolo di un approccio più integrato alla medicina.Eccellenza Accademica

Un altro aspetto ugualmente significativo dell’eccellenza medica è il peer review (revisione tra “pari”) da parte della comunità medica, indicativo di successi nell’ambito medico e della ricerca. Ciò riflette il fatto

Un’occhiata al profilo demografico dei nostri pazienti rivela che oltre il 70% di loro sta al di sotto della soglia di povertà riconosciuta a

livello mondiale, con un guadagno inferiore ai $ 2 al giorno (36.000

rupie l’anno, pari a circa 430 euro). Oltre il 67% proviene da altri Stati

del Paese e molti viaggiano per 3-4 giorni per raggiungere l’ospedale

che, chiaramente, per l’indigente, è un faro nel buio del mondo.

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che lavoriamo per migliorarci e rimanere al passo in un campo che è in costante evoluzione. Lo SSSIHMS ha ricevuto importanti riconoscimenti per l’eccellenza nella formazione medica postlaurea e i nostri studenti sono stati premiati con medaglie d’oro a livello nazionale nel programma DBN (titolo conferito in India a chi ha portato a termine il percorso d’istruzione postlaurea e postdottorato in ambito medico) in cardiologia e cardiochirurgia. Anche i nostri studenti di infermieristica e professioni sanitarie ottengono i punteggi più alti all’Università Rajiv Gandhi di Scienze Sanitarie.Operatori Ispirati

Swami sottolineava sempre che, in effetti, sono le persone a fare un’organizzazione, non solo le attrezzature e le infrastrutture. Da divino magnete qual era, Swami ha anche attirato a Sé alcuni dei professionisti medici più insigni e di chiara fama per farli partecipare alla Sua Missione.

Anch’io sono fortunato ad avere una quantità di medici molto esperti che guidano e operano in tutti i reparti. Ciascuno di questi individui, avendo rinunciato ai compensi di una carriera in un’azienda, ha scelto di operare con risoluta determinazione per proseguire la missione medica di Swami. Abbiamo gruppi di insigni docenti da tutto il mondo che vengono periodicamente a trovarci. Nell’ultimo anno abbiamo avuto visite da Australia, Canada, USA, Regno Unito e Svezia: squadre che hanno lavorato gomito a gomito con i nostri specialisti per fornire a tutti i nostri pazienti le migliori cure possibili. Ciascuno di loro percorre migliaia di miglia per dare ai nostri pazienti tutto quanto rientra nelle proprie possibilità e spesso ripartono con un po’ di tristezza, perché il loro soggiorno qui accende una scintilla che dà il via al loro viaggio interiore.

Ora i Pazienti sono il nostro Swami

Il 19 gennaio 2014, quando abbiamo celebrato il nostro anniversario riunendoci ai Piedi del Maestro a Parthi, Shreya, una nostra giovane paziente, è venuta con noi. Essa ha offerto un fiore al Signore, un fiore che ha chiuso il cerchio d’amore che Swami aveva iniziato mettendo in piedi la Sua Missione Medica. La ragazza era stata trattata per un buco nel cuore e ora voleva tornare come medico. Esattamente una trasformazione da destinataria di cure a potenziale dispensatrice di cure.

Ogniqualvolta ripensi all’inquietudine che provai nel settembre del 2011, mi procurano pace e forza le parole di Haji Allah Baksh, un paziente cinquantasettenne dell’Uttar Pradesh. Con reazione chiaramente emotiva, al momento della sua dimissione dopo un intervento ben riuscito di bypass e sostituzione di una valvola, egli commentò: “Mein Teen Baar Haj Pe Gaya, Lekin Meine Khuda Ko Yahan Paayaa” (Sono andato tre volte in pellegrinaggio, ma è stato qui allo SSSIHMS che ho trovato Dio).

Il poeta in me non può fare a meno di riaffermare il nostro impegno nei Suoi confronti con queste parole.

Preghiamo tutti per il Suo amore e la Sua grazia e affrontiamo ogni sfida con il sorriso sulla faccia. La devozione per Lui giammai svanirà, la Sua Missione sempre avanti andrà.– Il dottor Swarna Bhardwaj è il

direttore dell’Istituto Sri Sathya Sai di Scienze Mediche Superiori a Whitefield, Bengaluru.

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I DICE CHE VIVERE CON DIO è vera educazione. Ho avuto la fortuna di aver trascorso otto anni come studente dell’Istituto

d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam e 12 anni di lavoro all’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai. Tutti questi anni sono stati un’intensa esperienza d’apprendimento.

Noi saliamo i gradini, evolviamo, ognuno col proprio passo, ma, a volte... a volte scivoliamo, inconsapevoli che stiamo scivolando. È in quei momenti che Dio crea una circostanza unica. Egli ci organizza un’“esperienza indimenticabile”. Questa esperienza è così vivida, forte e d’impatto che rimane con noi per il resto della vita e torna alla ribalta ogni volta che ci troviamo di fronte a una situazione in cui siamo inclini a “scivolare”. Ho avuto un’esperienza del genere quando lavoravo all’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai a Whitefield, Bangalore.

Nel 2000, Bhagavan mandò 13 dei Suoi studenti all’Istituto Panindiano di Scienze Mediche (AIIMS), di Nuova Delhi, per la formazione col dottor P. Venugopal, allora capo del Centro di Neurocardiologia e anche direttore dell’AIIMS. Dopo la nostra formazione, tornammo a Puttaparthi e lavorammo per un po’ allo SSSIHMS, Prasanthigram. Una volta, Bhagavan

ritenne che eravamo sufficientemente allenati, e ci mandò a Whitefield per collaborare alla creazione del Super Speciality Hospital locale. Il 19 gennaio 2001 Egli ne organizzò l’inaugurazione che doveva essere effettuata dal Primo Ministro indiano, Sri Atal Behari Vajpayee.

Ero responsabile tecnico della sala operatoria cardiaca, eseguivo compiti manageriali e gestivo anche la macchina cuore-polmone, una macchina che faceva il lavoro del cuore e dei polmoni durante l’intervento chirurgico a cuore aperto. Con il tempo divenni abile nei miei compiti e mi guadagnai l’apprezzamento dei chirurghi come persona affidabile. Bhagavan ci ha sempre insegnato che Dio è l’unico Artefice e noi siamo strumenti nelle Sue Divine Mani. Non mi rendevo conto che stavo scivolando nel ruolo di “artefice” finché, un giorno, Bhagavan decise di darmi una dura lezione.

Era il secondo caso per quel giorno ed era stato programmato per il pomeriggio. Si trattava di una chiara ostruzione dell’arteria coronarica. Il paziente non fumava, non beveva alcolici e ed era vegetariano; in altre parole, un caso pulito. Tutti i referti, analisi del sangue, raggi X e consulti medici evidenziavano che l’intervento sarebbe stato semplice. Quando arrivammo al momento del bypass, all’improvviso,

S

Y. A R V I N D

FORUM DI EX STUDENTI

DIO È L’UNICO ARTEFICE

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Eterno Auriga 54 Novembre 2014

del tutto inaspettatamente, le cose cominciarono ad andare fuori controllo. La pressione del sangue si alzò, il paziente cominciò a perdere liquidi in eccesso, la saturazione di ossigeno diminuiva e il livello di emoglobina era inferiore al normale... tutto quello che poteva andare storto stava verificandosi. Il chirurgo era ovviamente molto preoccupato. Fu chiamato in sala operatoria l’anestesista che cercò di aiutarmi, ma niente funzionava. Tentammo tutto ciò che nel manuale medico era tecnicamente possibile, ma senza alcun risultato.

Il chirurgo si voltò verso di me e gridò: “Arvind, fai qualcosa!”

“Sto facendo tutto il possibile, signore”, risposi.

Allora egli urlò: “Fa’ qualcosa di diverso... cerca di riportare la situazione sotto controllo.”

Il suo furore era pienamente giustificato. Sarebbe stato ritenuto responsabile se qualcosa fosse andato storto e se il paziente avesse sofferto per il resto della vita. Non potei fare alcunché, nulla sembrava funzionare. Era una situazione terribile. Sudavo in una sala con l’aria condizionata e le mani mi tremavano. Avevo esaurito tutte le risorse e non sapevo che altro fare. Poi le parole di Bhagavan mi risuonarono in testa: “Quando non sai che cosa fare,

pregaMi.”Alzai subito la testa, guardai dall’altra

parte della sala operatoria la foto di Bhagavan sul muro e pregai per avere aiuto. A dire il vero, urlai per chiedere aiuto. Immediatamente, mi gettai ai piedi di Bhagavan e Lo pregai con forza: “Swami, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace... Tu sei il Maestro, io non sono nulla. Ti prego, aiutaci.” Le parole si ripetevano nel mio subconscio mentre iniziai a recitare il Sai Gayatri Mantra.

Cinque angosciosi minuti più tardi, all’improvviso, il caos, così com’era iniziato, si fermò. Pressione del sangue e dei gas del sangue: normale; equilibrio dei liquidi: normale; emoglobina: normale... tutto quello che stava andando male improvvisamente si normalizzò.Esperienza dell’Onniscienza di Bhagavan

Terminammo il bypass e, con il resto della squadra che mi fissava con occhi accusatori, lasciai la sala operatoria e andai dritto nella stanza di Swami. Nel plesso

La sessione in corso al Trayee.

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della sala operatoria, abbiamo una stanza per Bhagavan che funge anche da sala di preghiera. Entrai, chiusi la porta, mi sedetti e pregai per ottenere il perdono e offrii la mia gratitudine. Le mie mani continuavano a tremare per la fatica e la tensione delle ultime ore. Non potei far altro che respirare profondamente e cercare di calmarmi.

Bhagavan era a Brindavan e arrivò per noi il momento di andare e presentarci a Lui. Avevo i nervi a pezzi. Egli sapeva tutto ciò che era accaduto in sala operatoria e io non avevo il coraggio di affrontarLo. Tuttavia, dovevo andare all’Ashram; la mia presenza poteva non essere importante, ma la mia assenza si sarebbe sicuramente notata e Bhagavan ci aspettava lì. Raggiungemmo l’Ashram, e la sessione al Trayee era già in corso. Strisciai in silenzio nella sala centrale, mi sedetti in fondo con le spalle al muro, nascondendomi dietro gli studenti. Non volevo in nessun modo presentarmi a Swami; volevo solo partecipare indenne alla sessione. Mi sedetti con la testa china, gli occhi chiusi. Ma Swami aveva altri piani.

Un paio di minuti più tardi, ricevetti gomitate da tutti i lati, sobbalzai e vidi Sri Narasimha Murthy Garu, allora preside del Campus di Brindavan, in ginocchio, che mi faceva cenno. Era ovvio che Swami aveva chiesto di me. Feci il percorso in direzione di Swami che era seduto sul Jhoola (altalena). Egli alzò lo sguardo verso di me non appena sbirciai dalla porta, e annuì. Entrai nella stanza del Jhoola, sicuro di ricevere da Lui un severo rimprovero. Baba fece un gesto verso il microfono sulla Sua destra e disse: “Speech ivvu” (tieni un discorso). Non ero nelle condizioni di fare un discorso dopo la straziante esperienza

del pomeriggio, ma, avendo ricevuto disposizioni “precise”, non avevo scelta. Quando mi chinai per fare Padanamaskar, mi chiese: “Emi Cheputavu?” (Che cosa hai intenzione di dire?). Non avevo risposte. Al mio sguardo vuoto, Egli rispose: “Vaala Jarigindi Cheppu” (di’ quello che è successo oggi).

Ecco. Voleva che tutti conoscessero il difficile caso che cercavo di superare. Per me, era stato alquanto penoso affrontarlo una volta; ora Egli voleva farmelo rivivere nel Trayee Brindavan alla presenza di tutti gli studenti, gli insegnanti e gli anziani. Ripensandoci ora, si comprende che Bhagavan usava la mia esperienza al fine di enfatizzare un argomento per tutti i presenti. Ma per me, in quel momento, stare lì, in piedi, davanti a tante persone e doverne parlare... bene! Non dovetti farlo, perché Swami parlò attraverso di me. Nei successivi 30 minuti, il pubblico ascoltò gli avvenimenti del pomeriggio. La conclusione fu una lezione insegnata e appresa.

Pregai poi Bhagavan: “Swami, io non sono nulla. Tu sei tutto! Io sono solo uno strumento inanimato. Sei Tu che lavori attraverso di me. Perdonami per il mio ego. Perdonami per averTi causato tanto disagio. Per darmi una lezione hai organizzato una scena tanto elaborata. Swami, mi dispiace! Senza di Te sarei stato un cane di strada; con Te posso diventare un lampione di strada...”

Immediatamente Bhagavan si volse verso di me e disse: “Non cane di strada... lampione di strada, lampione di strada!” Si vedeva che anch’Egli era stato toccato. Mi chinai a toccarGli i piedi, trattenendo a fatica le lacrime. Come un Padre, mi

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aveva fatto sgobbare per il mio bene, a mio beneficio. Mi aveva fatto raccontare l’esperienza per garantire che la lezione non fosse mai dimenticata. Poi... il cuore di una Madre! Bhagavan non poteva vedere un Suo figlio soffrire. Così mi consolò dandomi dei colpetti sulla schiena e benedicendomi copiosamente.

Quella circostanza fu per me un’esperienza indimenticabile in cui Bhagavan mi impartì una lezione, in una situazione che avevo vissuto, nel mio ambiente di lavoro, con le persone con cui avevo a che fare tutti i giorni. E non solo mi ha impartito una lezione, ma ha garantito che la ricordassi per tutta la vita.

Il 12 ottobre 2014, il grosso ciclone Hudhud ha colpito molte aree dei distretti di Visakhapatnam, Vizianagaram e Srikakulam nell’Andhra Pradesh. L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dell’Andhra Pradesh è immediatamente andata in soccorso delle vittime di questa calamità naturale e ha fornito alle persone colpite cibo e altri articoli di prima necessità comprendenti latte in polvere, biscotti, confezioni di acqua, candele, scatole di fiammiferi, stuoie e gasolio. In aggiunta a questo, lo Sri Sathya Sai Central Trust di Prasanthi Nilayam ha inviato, come aiuto immediato, una grande quantità di vestiti che comprendeva 5000 sari, 2000 dhoti e 5000 coperte da distribuire in tali aree.

Servizio di Soccorso per il Ciclone nell’Andhra Pradesh

Una volta che Bhagavan ci tiene per mano, non ci lascerà più. Se andiamo da Lui con il cuore aperto, pronti a ricevere ciò che è disposto a dare, Egli non smetterà mai di dare. Quando siamo disposti a imparare, Bhagavan per noi è sempre pronto. Vivere con Dio è la vera educazione e, per quelli di noi tanto fortunati da esser stati benedetti dalla Sua vicinanza, una doppia benedizione e l’opportunità di imparare dal Signore Stesso!

– Sri Y. Arvind è un ex studente dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai

Fornitura di materiale di soccorso alle persone colpite dal ciclone Hudhud.

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La Mia Missione

– Baba

Questo Sai è venuto al fine di raggiungere

il supremo obiettivo di unire l’intera

umanità in un’unica famiglia attraverso il

legame della fratellanza, dell’affermazione

e della comprensione della Realtà Atmica

di ogni essere allo scopo di rivelare il

Divino, che è il fondamento su cui poggia

l’intero universo, e per istruire tutti a

riconoscere il comune divino retaggio

che lega l’uomo all’uomo, in modo che

egli possa liberarsi dell’animalità ed

elevarsi al Divino, che è il suo obiettivo.

Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna.

Una scena della commedia “Vrishasena:l’Intrepido Guerriero”.

Sri Sathya Sai Grama Seva.

E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i