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Facciamo un pacco alla camorra

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a cura di Rosario Esposito La Rossa, Marotta&Cafieor editori

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    Marotta & Cafiero editoriVia Andrea Pazienza 2580144 Napoliwww.marottaecafiero.itISBN: 978-88-97883-02-9

  • Le zanzare - 4

    a cura diRosario Esposito La Rossa

    FACCIAMO UN PACCOALLA CAMORRA

    Marotta & Cafieroeditori

  • Introduzione

    ovvero rivoluzioni liquide

    e che tu puoi contribuire con un verso.

    Walt Whitman

    Ti ho fatto il pacco. Ti ho fregato, mi son presogioco di te. In gergo napoletano fare il pacco vuoldire imbrogliare, vendere qualcosa di fasullo, azionequasi da prestigiatore. Il pacco di cui parliamo inquesto libro ha altri scopi, altre finalit, un paccoribelle, un pacco che prende giro il significato stessodi pacco. Tra i mille significati di ti ho fatto ilpacco quello che pi amo quello satirico, giulla-resco, smascherante, ribaltante, quasi carnevalesco.Il nostro pacco un pacco che ride, che racconta,con laria pungente della satira, di luoghi, situazioni,

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  • personaggi, terre difficili; un pacco con la molla,che rovescia idee preconfezionate nella mente di chilo apre, lo possiede, lo regala. Aprire questo pacco,il nostro pacco, e sottolineo la prima persona plu-rale, un carnevale, una gigantesca critica civile, so-ciale e politica al sistema camorra. Non sto qui araccontare cos la camorra, i morti di camorra, leguerre, le stragi, gli eroi di camorra. Voglio inveceraccontare del silenzio di una foresta di uomini checresce, del lavorio continuo di operai, artigiani, con-tadini, imprenditori, i quali, mattone dopo mattone,hanno edificato il nostro pacco. Il contenuto delpacco distrugge i miti della camorra perch annientaquellalone di finto potere misto a violenza che vol-teggia intorno a boss e killer. Il peso del pacco, laconsistenza dei prodotti rimpicciolisce imperi e roc-caforti. Voi vi chiederete se un pacco di sottoaceti,frutta, ortaggi e altro ancora pu tutto questo? Puanche di pi. il racconto veritiero di qualcosa ditangibile, concreto, con cui relazionarsi, il raccontoveritiero di popolazioni che preferiscono al lamentocamicie sudate. Il nostro pacco resilienza, la ca-pacit degli uomini di trasformare momenti, situa-zioni difficili e negative, in energia positiva, canalizzando

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  • dolori, lutti e sofferenze in bacini di idee, innova-zione, rivoluzioni liquide, che come lacqua si spar-gono rapide dove trovano spazio, mutandocontinuamente forma, camaleontiche rivoluzioniquotidiane. Il pacco profuma delletica del fare, digente che pensa e non si fa abbattere dal come, ilprofumo delle zucche ha cancellato il puzzo putridodellintellettualismo borghese, collinare, di poltrona.Il nostro pacco sigillato da mani sporche, manistanche e soddisfatte. Mani sempre in moto lontaneda dita che gesticolano in tv, lontane dai professio-nisti dellantimafia, dal business dellantimafia, da chiparla di posti che non ha mai visto, di gente a cuinon ha mai stretto la mano.

    Non voglio che questa pseduo-introduzione siasemplicemente la cornice, la corolla che ci dice cosac nel pacco, chi c nel pacco, lelenco sconofinatodi ringraziamenti, di paroloni vuoti, il saggio intro-duttivo che nessuno legger. Io voglio raccontarvici che sta succedendo, la primavera umana che con-tamina incontrollata. Voglio raccontare perch nar-rare resistere, perch chi racconta analizza, studia,prova a dare soluzioni, perch chi racconta resiste.Pacco pieno di anticorpi, pacco simbolo di partigiani

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  • moderni. Bellissimo pacco che vive di partecipa-zione, del passaparola, che non si piega a logiche ca-pitaliste, mercantilistiche, che nuovamente sembraridere, ridere a crepapelle di chi si prende troppo sulserio, dei manager che difficilmente ne capiranno ilsenso, di uneconomia del profitto infinito che fa acazzotti con gli ulivi, con le melanzane agguerrite,coi porci Barbarossa, con fattorie pirata, Jolly Rogerverdi. Pacco che appartiene a chi ci crede, che non siabbatte n si gasa dai numeri dei conti, dalle fatturedelle vendite, pacco che rappresenta una realt e neha la consapevolezza.

    Il nostro pacco si regge sulleconomia degli af-fetti, rete di funi di sguardi, di reciproci collabora-zioni sincere. Una rete che si regge sullo star beneinsieme, una rete non solo sulla carta. Rete fortuna-tamente orfana di protocolli di intesa, manifestazionidinteresse, associazioni di associazioni, momenta-nei movimenti. Rete che brilla di nodi che vanno benoltre il commerciale. Rete che spirgiona capitali direlazioni. Enormi e giganteschi capitali di relazioni,di ben vivere collettivo, di quello che Freire definivasermais ovvero essere di pi. Capitali di rela-zioni simili a palle di luce, agglomerati di energia

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  • onesta sottoforma di plasma. Palle che quando si in-contrano, si scontrano, generano cortocircuiti, crepenel sisitema, fughe di idee, fusioni, mutazioni di luo-ghi e situazioni. Il pacco uno spaventoso cortocir-cuito voluto e non calcolabile, non circoscrivibilenelle logiche delleconomia di Adam Smith. Perchnon calcolabile? Perch il nostro pacco genere tracceantieconomiche, tracce non contabilizzabili da com-mercialisti e studi di settore, tracce che fanno im-pazzire i bilanci di fine anno.

    Nei bilanci delle aziende, associazioni, gruppi chefanno parte del pacco, andrebbero calcolate le tracce,i messaggi, le sensazioni, le capriole mentali che iprodotti e linsieme dei prodotti lasciano. Quantovale lidea che per scardinare il sistema camorra possibile riappropiarsi di terreni confiscati e suquella terra produrre lavoro, innovazione, prodottibiologici e tanto altro ancora? Quanto vale in ter-mini economici lidea che possibile vincere batta-glie contro colossi criminali? Quanto in termini dientusiasmo, speranza, voglia di attivarsi, cambiare,genera nella popolazione e nellimmaginario co-mune? Ci siamo ripresi il maltolto, ci siamo avvalsidel diritto di restare, pernacchio simpatico al fuje-

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  • tevenne di eduardiana memoria. Pacco che oggisembra sempre di pi una vecchia valigia di cartone,simbolo di generazioni di emigranti, oggi emblemadi chi resta e ritorna.

    Il nostro pacco, proiettato ben oltre i confini re-gionali, grazie ad un guerrilla marketing spontaneo ecomunitario, figlio della consapevolezza dellac-quisto. Di chi comprende con lacquisto il sensodella partecipazione, dellappoggio morale e con-creto, di sentirsi parte del cambiamento, contributopersonale ad una lunga battaglia civile. Non c spa-zio per la carit benestante, per lacquisto caritate-vole, ipocrita aiuto, compravendita di buone azioni,dare soldi in mancanza di partecipazione. Chi com-pra ci mette la faccia. Ci mette la faccia come chi ilpacco lha prodotto, com possibile vedere dalpackging stesso dei prodotti. Nel pacco ci sono sto-rie importanti, storie prima di tutto umane. Prodottinati nelle carceri, in beni confiscati, in paesi lontanioggi scenari di scommesse vinte. Prodotti fatti amano da chi per anni stato un problema per la so-ciet, da chi si trovato ai margini, da chi diversopur non sentendosi tale. Il pacco non la strennanatalizia prelibata, un calendario, sono i biscotti,

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  • marmellate, succhi di frutta, libri, zucche, olio, stro-finacci, stoffa Made in Castelvolturno. Questo paccodai tetti alti sembra annunciare a nascenti albe chesi pu fare. Che nonostante tutto si pu fare.Nonostante la burocrazia, oligarchia, pornocrazia,si pu fare. Siamo tutti su un trattore multicolore,siamo tutti cactus che con poca acqua dipingono diverde distese di cemento. I cactus hanno le spine,ma nella Storia, quella non raccontata perch priva distatistiche, certe volte i cactus sbocciano, si coloranodi fiori rari protetti da anni di spine-battaglie. Ma ciche non riuscirete a vedere nel pacco, nonostante sianascosto tra linchiostro e il succo di pesche, il fu-turo a cui tutti noi miriamo. Quellattimo in cui gliocchi si perdono nel vuoto e pensi ai prodotti in uncorner illuminato nei supermercati, limmagine diuna rivoluzione diffusa perch non pi locale, a daregambe e benzina ad una nazionale di pazzi. Comediceva Kafka siamo giunti al momento in cui nonsi pu pi tornare indietro e il cielo lo sa quanta fa-tica abbiamo fatto per arrivare a questo punto. Cvoglia di sperimentarsi, conoscersi, crescere insieme.I tempi son maturi e il pacco e i pacchi, che gire-ranno lItalia, ne sono la prova. Allora dico che non

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  • basteranno i trafiletti, i servizi di pochi secondi, civorr tempo e spazio per raccontare di una storiabella e sudata.

    Il libro che avete tra le mani un libro libero dallegabbie del copyright. Libro libero perch registratocon licenza Creative Commons, libro fotocopiabiletotalmente, scaricabile gratuitamente, rappresenta-bile, distribuibile, un libro bene comune. Un volumetotalmente biodegradabile, stampato su carta rici-clata certificata. Per stampare questo volume non stato necessario abbattere nessun albero, per le pa-gine che state sfogliando sono stati recuperati rifiutiurbani, e questo, nella nostra Campania, vale dop-pio. Questo un libro a Km 0, stampato a Napoli,favorendo le ditte locali e non mirando al risparmiodi copisterie cinesi. Libro a impatto zero, libro ac-quistabile con gli SCEC, Long Life perch non at-taccabile da agenti esterni. Libro che rispettatotalmente il protocollo di Kyoto. Stampando que-sto volume con questa carta, con queste modalit,abbiamo salvato dallabbattimento 37 alberi di oltre100 anni delle foreste vergini tropicali. Abbiamo evi-tato lutilizzo di mezzo milione di litri dacqua, ri-sparmiato 5 mila Kwatt di energia non rinnovabile.

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  • Grazie allossigeno prodotto e allanidride carbonicaassorbita dagli alberi salvati, il nostro pacco un pro-dotto con un impronta ecologica pari allo 0. Pacconon inquinate. Grazie ai nostri 37 alberi abbiamocompensato al trasporto dei pacchi, ai gas di scaricodelle auto, allenergia necessaria dei pc per la comu-nicazione e grafica. Queste sono cose che vanno rac-contate alla gente. Sono scelte che comportanoconseguenze felici.

    Credo sia arrivato il momento del punto finale aquesta chiacchierata iniziale. Chiudo con limmaginedellAurora, indescrivibile attimo in cui il cielo si co-lora di lilla e glicine, istante in cui la notte lascia spa-zio a dorati raggi di materia gialla. Tutti sanno che altramonto delle stelle lAurora cancella le tenebre, mapochi hanno il coraggio di essere presenti. Noi chie-diamo a noi stessi e gli altri di essere presenti, tuttoqui.

    Tutti i capitoli di questo volume sono a cura delleassociazioni o imprese stesse.

    Rosario Esposito La Rossa

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  • I promotori

  • Comitato don peppe diana

    Casal di principe - caserta

    Il Comitato don Peppe Diana, composto da di-verse associazioni del territorio, con sede a Casal diPrincipe, dal 2003 unassociazione di secondo li-vello. La sua mission costruire comunit sane e so-lidali, alternative alla camorra. Uno scopo che neglianni ha accresciuto la consapevolezza della forzadello stare assieme e imposto di mettere in attotutte quelle azioni ed attivit complementari aglieventi culturali, alle marce della legalit, alla promo-zione del territorio e al coinvolgimento delle Istitu-zioni nelle proprie iniziative.

    Il Comitato don Diana da sempre convinto cheil potere economico della camorra debba essere de-finitivamente soppiantato dal potere dei segni, ca-paci di infondere fiducia tra le persone e tra questee le Istituzioni. In questottica, si fatto promotore

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  • dellOsservatorio sulluso sociale dei beni confiscati,dal quale scaturita la ricerca-azione Simboli e ri-sorse di comunit libere, con lobiettivo di colmareil deficit informativo rispetto alla legge 109 del 1996.

    Il Comitato favorisce lelaborazione di strategiedi lotta nonviolenta contro il dominio camorrista,facilita la cooperazione sociale che gestisce i beniconfiscati alla criminalit organizzata, riqualifican-doli a proprie spese, riutilizzandoli per fini sociali erimettendoli nel circuito produttivo a servizio delterritorio. Lobiettivo va al di l di ogni ottica setto-riale e assistenziale.

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  • NCO

    Aversa - caserta

    Sul territorio campano da qualche anno natauna stretta collaborazione tra varie cooperative checondividono principi e valori e hanno una medesimavision della loro comunit di riferimento. Questa reteha costituito il giorno 14 settembre 2012 il consor-zio di cooperative sociali Nuova Cooperazione Or-ganizzata che si pone come modello di sviluppo unnuovo welfare innovativo locale, attraverso una pro-spettiva multidimensionale e fortemente pragmatica.Esplorazione di nuove forme di integrazione traprofit e no profit, tra pubblico e privato, coinvol-gendo i cittadini in un percorso di riappropriazionedel territorio volto alla creazione di uneconomia so-ciale partendo dai beni confiscati e beni comuni, at-traverso percorsi di cura, di felicit, dove inserire lepersone svantaggiate che camminano con noi.

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  • Il consorzio mira a contribuire ad una crescita ci-vile del territorio, sostenuta dalla cultura dellinclu-sione e della legalit, attraverso la creazione di attivitdi economia sociale sostenibili, che creano lavoro di-gnitoso per le persone in difficolt. Le attivit sonofinalizzate al coinvolgimento della collettivit, per ilcambiamento socio-culturale del territorio e per ren-dere sempre di pi i beni confiscati e/o comuni sim-boli e risorse di comunit libere dalla camorra.

    Inoltre tutte le attivit vengono realizzate conlobiettivo di fornire prodotti e servizi di qualit nelrispetto dellecosistema.

    Perche NCO?

    Negli anni settanta e ottanta il territorio campanoha conosciuto la brutalit della Nuova CamorraOrganizzata (NCO), che ha segnato una svoltanella storia criminale nel territorio. In quegli anni si passati da forme arcaiche a sistemi organizzati ditipo imprenditoriale. Le risposte civili a ci non pos-sono essere che altrettanto Organizzata, per questoNuova Cooperazione Organizzata.

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  • i produttori

  • Agropoli / Davar

    San Cipriano dAversa - Caserta

    Lesperienza della cooperativa Agropoli/NuovaCucina Organizzata e della cooperativa Davardeve la sua origine ad una sperimentazione pregressadi welfare, che a partire dal 2002, stata introdottasul nostro territorio, in particolare a San CiprianodAversa, in provincia di Caserta, fortemente se-gnato dalla presenza della camorra, da un gruppo ditriestini di ispirazione basagliana, tra i quali FrancoRotelli, Angelo Righetti e Giovanna Del Giudice. Indefinitiva questa sperimentazione propone al privatosociale non di gestire strutture, pi o meno protette,ma di fornire occasioni di apprendimento/espressi-vit, formazione/lavoro, casa/habitat sociale, socia-lit/affettivit, opportune per la cogestione diProgetti Terapeutico Riabilitativi Individualizzati so-stenuti da Budget di Salute, rivolti a utenti con disa-

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  • bilit sociale conseguente a malattie psico-organicheo a marginalit socio-ambientale. Al centro del si-stema vi la persona, che ha ricevuto in capo unadotazione finanziaria per essere protagonista dellasua cura, con un nome e un volto unico e irripetibile,portatrice di un valore, e non una struttura e unor-ganizzazione (anche se no profit).

    Lesperienza, anche se entusiasmante e positivaper il contesto, purtroppo ci fece constatare lim-possibilit di inserire sia la cooperativa che i socisvantaggiati in un circuito economico ordinario. Sipens allora di creare un microsistema economicocontestuale al luogo in cui operavamo e finalizzatoalla realizzazione di unattivit di ristorazione comesostegno alla costruzione di forme reddituali attiveper le persone che avevano terminato la prima tappadel percorso terapeutico/riabilitativo e come op-portunit per la cooperativa di affrancarsi dal finan-ziamento pubblico.

    La scelta ricadde sulla ristorazione, e che coltempo si evoluta, perch molti soci nel passatoaveva avuto contatti con questa realt sia come aiutocuoco che come cameriere. La scelta del nome pren-deva spunto, invece, da un elemento negativo che

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  • negli anni ottanta del secolo scorso ha segnato il no-stro territorio la Nuova Camorra Organizzata diRaffaele Cutolo, cio un gruppo di delinquenti chedecise di organizzarsi per distruggere e depaupe-rare il nostro territorio; la Nuova Cucina Organiz-zata al contrario rappresenta un gruppo di mattiche hanno deciso di organizzarsi per restituire di-gnit, diritti e proporre un riscatto per il nostro ter-ritorio.

    Fu cos che nel 2006 fu presentato allASL dellexCaserta 2, attraverso il Dipartimento di Salute Men-tale il progetto NCO che prevedeva linserimentolavorativo di 4 persone svantaggiate. Il progetto stato concluso nel luglio del 2007 e il primo agostodello stesso anno stato inaugurato il ristorante piz-zeria sociale Nuova Cucina Organizzata.

    Lidea, cos, si trasformata in un modello cheanche altri hanno voluto sperimentare. nato cosil progetto di rete che vede coinvolte due coopera-tive, Agropoli e Davar, che vogliono produrreeconomia sociale a partire dai beni confiscati, in par-ticolare attivando un laboratorio di cioccolateria epasticceria su di un bene confiscato a Casal di Prin-cipe. I protagonisti del progetto si stanno sperimen-

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  • tando in produzioni di cioccolato sia convenzionaliche biologiche, attraverso linserimento lavorativo dipersone svantaggiate che si sono formate attraversoil laboratorio Belli, buoni cioccolatosi in collabo-razione con lASL di Caserta.

    La nostra esperienza, che sta avendo un suo ul-teriore sviluppo nel Laboratorio di economia socialeLe terre di don Peppe Diana, ha rappresentato erappresenta per il nostro territorio non una novit,ma una rivoluzione silenziosa, che partita con unnuovo modo di fare welfare di comunit, che hamesso al centro la persona con i suoi bisogni e le suepotenzialit, rendendola protagonista della sua curae della sua salute. Salute che passa anche attraversola riappropriazione di dignit e di diritti. Una rivolu-zione che ha costruito il percorso con un nuovo mo-dello di relazioni, non incentrato sullindividualismoesasperato tipico del fare camorristico, ma im-prontato sul fare insieme e costruire reti che ca-pacitano le persone a investire su se stesse e apromuovere il bene relazionale, che una ricchezzache va sempre pi incentivata per costruire comu-nit alternative alla camorra. Una rivoluzione che statentando di costruire una nuovo modello di econo-

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  • mia, ossia leconomia sociale alternativa a quella cri-minale/camorristica. Economia che passa attraversola produttivit dei beni confiscati, come forma di re-stituzione del maltolto. Linserimento lavorativo dipersone svantaggiate, come sostegno alla costru-zione di forme reddituali attive e la promozione dinuove esperienze dimpresa sociale ad alto valoresimbolico, come propulsione ad un empowerment dicomunit.

    Prodotti

    Ristorazione Cioccolato

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  • AL DI La DEI SOGNI

    SESSA AURUNCA - CASERTA

    La cooperativa Al di l dei sogni stata costi-tutita nel 2004 da un gruppo di giovani tecnici e pro-fessionisti del settore, con forti radici nelvolontariato e nella promozione attiva del proprioterritorio, tesa come organo di senso a captare esi-genze e bisogni e a convertirli in servizi e risorse.

    Nasce come cooperativa mista di tipo A eB, cooperativa di servizi alla persona, che hannocome finalit lo sviluppo del benessere psico-fisicodella persona, ma anche e sopratutto di servizi chehanno come finalit prevalente linserimento for-mativo e lavorativo delle fasce svantaggiate. Percinegli anni ha gestito come servizi di tipo A, asilonido, centri diurni per disabili, gruppi di convivenza.Allo stato attuale gestisce, invece, servizi di assi-stenza domiciliare e scolastica, ludoteca. Tra i ser-

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  • vizi di inserimento lavorativo, invece, possiamo an-noverare servizi di pulizie pubbliche e private, ser-vizio del verde e manutenzione pubblica e privata,mensa scolastica e catering.

    Questa mission di tipo B si consolida con la ge-stione, presso Maiano di Sessa Aurunca (CE), delbene confiscato Alberto Varone, dove grazie alleattivit di agricoltura sociale e turismo sostenibile, isoggetti appartenenti a fasce deboli possono ritro-vare, attraverso un ambiente terapeutico globale,la dignit di nuovi percorsi di vita.

    Il bene confiscato si estende su circa 17 ettari diterreno, di cui, unarea specifica, con un progetto diriforestazione, stata adibita a Giardino della Me-moria. Ovvero sono state piantati circa 3500 alberida fusto e su ogni pianta stata apposta una tar-ghetta in memoria di una vittima innocente della cri-minalit organizzata.

    Sui restanti ettari insiste il gruppo di convivenzadei soggetti svantaggiati, che vivono e lavorano suiterreni coltivati con metodologia ecocompatibile ein conversione al biologico. La realizzazione dellafattoria didattica ha, inoltre, permesso lallestimento

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  • dellorto sinergico, del frutteto, del compostaggio,limpianto di fitodepurazione, il sentiero delle pianteofficinali e poi linserimento di animali da cortile qualigalline, caprette, papere, maiali, api e ancora un cen-tro rieducativo per cani finalizzato alla pet teraphy. stato poi allestito Il cammino dei cento passi sulleTerre di don Peppe Diana, si tratta di un piccolo,ma simbolico, cammino da fare sotto arcate di fiorie rose ripercorrendo la memoria di alcune delle vit-time uccise dalla criminalit organizzata.

    Questo macro-progetto si rafforzato negli anni,grazie allesperienza dei P.T.R.I. (Progetti TerapeuticiRiabilitativi Individualizzati) in cogestione con lASLCaserta e, per i quali, utenti del disagio psichico edella riabilitazione, attraverso la metodologia delBudget di Salute, vengono inseriti in percorsi di so-cializzazione e di formazione-lavoro ritrovando unanormale e quotidiana terapeuticit.

    E se da cammino nasce cammino da tutto ci nato il progetto di coltivare e trasformare i prodottidei terreni confiscati alla camorra, come strumento diriscatto e di utilit sociale di un territorio, come ri-sorsa per offrire nuove forme di economia e pro-muovere nuove comunit educative e solidali.

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  • Attraverso la metodologia del lavoro di rete, lacooperativa Al di l dei sogni promuove la nascitae la collaborazione con associazioni (sportive, cul-turali, di promozione) del territorio, per la realizza-zione di attivit socio-ludico-ricreative, rivolte afamiglie, bambini e scuole. Inoltre promuove attivitdi carattere educativo, culturale, ambientale, di pro-mozione alla legalit.

    Durante lanno meta di numerosissime scuole egruppi con cui si approntano percorsi volti alla co-noscenza delle buone prassi in termini di riutilizzosociale e produttivo dei beni confiscati e percorsi dilegalit.

    Durante lestate diventa luogo accogliente per itantissimi giovani provenienti da tutta lItalia, che vo-gliono trascorrere settimane di formazione-lavoroattraverso liniziativa E!state liberi in collabora-zione con lassociazione Libera e il Comitato donPeppe Diana comitato con cui collabora condivi-dendo un obiettivo comune: far conoscere non pile terre di Gomorra, ma le terre di don Peppe Diana,coniando lo slogan Benvenuti nelle terre di donPeppe Diana!. Slogan che trova la sua ragion des-sere in un tentativo etico di riconciliare il sacrificio di

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  • una morte (quella di don Peppe Diana come sim-bolo di tutte le vittime innocenti) con quello di unimpegno alla vita e alla vita di un territorio.

    , inoltre, tappa a luglio del Festival dell'impe-gno civile, unico festival a livello nazionale che sisvolge interamente su beni confiscati. Festival per ri-flettere, per confrontarsi e per ascoltare buonaarte.

    La cooperativa Al di l dei sogni, attraverso lavalorizzazione di una risorsa naturale del proprio ter-ritorio, quale il fiume Garigliano e dellhabitat che locirconda, da qualche tempo impegnata, con las-sociazione sportiva Ulisse 2010, nella costruzionedi un progetto che possa promuovere non solo lusodella canoa, tra laltro anche per i soggetti diversa-mente abili e del disagio psichico, ma allo stessotempo che possa valorizzare le caratteristiche pae-saggistiche e ambientali del territorio promuovendoservizi e risorse aggiuntive.

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  • PRODOTTI

    Zucchine essiccate in olio extra vergine doliva Pat di zucca in olio extravergine doliva Cicorie coltivate e trasformate in sottolio Fagioli cannellini Passata di pomodoro

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  • Altri Orizzonti

    Castel volturno - Caserta

    Pu una sartoria modificare limmagine di un terri-torio?La nostra missione dimostrare che il difficile am-biente di Castel Volturno, considerato terra di droga,prostituzione e camorra, pu liberarsi dai luoghi co-muni e dai pregiudizi di cui vittima.La sartoria opera in un bene confiscato alla camorraa Baia Verde di Castel Volturno. Lavorando attra-verso i valori della legalit, della parit di diritti umanie della dignit per ognuno di noi, si pu dimostrareche anche in condizioni disagiate possibile pro-durre progetti di qualit.Questo territorio pu e deve liberarsi dalla camorra.Da qui nasce lidea di un vero marchio di qualit, checrei lavoro e promuova nel territorio la cultura dellalegalit e della solidariet.

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  • Obiettivo del progetto Made in Castel Volturno -Vestiamo la libert la realizzazione di una realtimprenditoriale che crei lavoro, integrando le diverseculture presenti nel territorio, promuovendo la cul-tura della legalit e della solidariet.Lidea di base prevede la realizzazione di una sarto-ria sociale quale strumento per dare lavoro, dignit eautonomia a donne vittime di sfruttamento. Un la-boratorio creativo, un luogo in cui leterogeneitdeve divenire un punto di forza.Il marchio Made in Castel Volturno - Vestiamo lalibert anche un esempio di economia sociale.Una struttura produttiva che agisce e si sviluppa nelrispetto delle leggi del mercato, ma i cui proventi de-vono servire non solo a dare il giusto compenso allesocie lavoratrici, ma anche a finanziare le attivit pispecificamente assistenziali e sociali dellassocia-zione.Il progetto gestito dalla cooperativa sociale AltriOrizzonti. La cooperativa nasce da un gruppo digiovani volontari dellassociazione Jerry Essan Ma-sslo con lobiettivo di dare una risposta concreta evalida ai bisogni di un territorio difficile come quellodi Castel Volturno.

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  • LAssociazione Jerry Essan Masslo lavora gi da annirealizzando diversi progetti di integrazione culturalee assistenza socio-sanitaria, tra cui: ambulatori me-dici, unit di strada, riduzione del danno, minori epresa in carico di famiglie in difficolt, scuola, tuto-raggio, osservatorio del disagio sociale.Nel marzo 2010 un bene confiscato dal Comune diCastel Volturno stato assegnato in comodato dusodecennale allassociazione Jerry Essan Masslo. Daqui la decisione di avviare la cooperativa Altri Oriz-zonti per realizzare una sartoria sociale, ribattez-zando il bene Casa di Alice, il luogo dove i sognidiventano realt.La Casa di Alice stata dedicata a tutti coloro chevengono accusati ingiustamente dai pregiudizi, inmodo particolare al ghanese Joseph Ayimbora, te-stimone di giustizia.La cooperativa Altri Orizzonti fa parte del Co-mitato don Peppe Diana.Fulcro della produzione di Made in Castel Vol-turno una linea di abbigliamento ed accessori instile africano, adattata alle necessit e ai gusti euro-pei. I tessuti utilizzati provengono direttamente daipaesi dellAfrica.

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  • Prende, cos, forma lidea del marchio di qualitMade in Castel Volturno - Vestiamo la libert che,promuovendo i protagonisti di questa impresa e ilterritorio stesso, realizza, giorno per giorno, la nostramissione.

    prodotti

    Sartoria Borse Abiti

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  • Cleprin

    Sessa Aurunca - Caserta

    Antonio Picascia non limprenditore qualsiasi diuna terra, la provincia di Caserta, che gi da s dif-ficile. Figlio di un operaio, nel 1996 invest tutti i suoirisparmi, insieme ad altri amici, senza chiedere nem-meno una lira allo Stato, per rilevare la Cleprin,lazienda di detergenti industriali presso la quale eradipendente, trasferendola da Capua a Sessa Aurunca.

    In 16 anni la sua azienda cresciuta fino ad avereun fatturato di 4 milioni di euro, esportando in Eu-ropa ed in Nord Africa, occupando 35 dipendenti dicui 4 chimici, un esperto scientifico e una collabora-zione dal 2006 con lUniversit di Salerno Diparti-mento di Chimica, arrivando a produrre fino a 200tonnellate al giorno di prodotti ed ottenendo certifi-cazioni per la qualit, per la pulizia, la gestione am-bientale, per la salute e la sicurezza sul lavoro.

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  • La Cleprin una delle poche imprese casertane apuntare tutto sullinnovazione e sui prodotti a bassoimpatto ambientale, come il FLASH (Pasp), realiz-zato grazie ad un PON sviluppo locale (MinisteroAttivit Produttive) con lUniversit di Salerno ed ilLaboratoio AEDES di Roma, un detergente per la-vastoviglie a base di poliaspartico (Pasp), una pro-teina completamente biodegradabile, a costo inferioredei detergenti a base di EDTA (sequestrante di me-talli pesanti e poco biodegradabile).

    Nel 2011, lazienda ha partecipato al premio In-novazione Amica dell'Ambiente 2010 bandito daLegambiente e da Confindustria.

    Le istituzioni di un territorio come la provinciadi Caserta, se vivessimo in un paese normale, do-vrebbero sostenere il coraggio di un imprenditoreonesto che investe nella sua terra, mettendogli a di-sposizione risorse ed infrastrutture. Invece AntonioPicascia, dal 2007, oltre a dover portare avanti la suaazienda, deve vedersela anche con le intimidazionimafiose, da parte di chi non pu tollerare che unaazienda cresca senza laiuto di nessuno e senza faremai i conti con lo strapotere violento dei camorristilocali.

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  • Nel gennaio del 2007 Picascia viene invitato daun amico a prendere un caff al bar, dove trovaad attenderlo un gruppo di persone, tra cui notiesponenti affiliati al clan degli Esposito. Senza mezzitermini gli chiedono un aiuto per amici bisognosi.

    Antonio Picascia oppone un rifiuto e va via. Qual-che giorno dopo per si presentano in azienda, undirigente del comune di Sessa Aurunca, Arturo DiMarco ed il fratello di Gaetano Di Lorenzo, bossdegli Esposito arrestato in Spagna, a Rincon de laVictoria, vicino Malaga, nel 2002, ed attualmente de-tenuto in regime di 41 bis in Italia. Gli chiedono dipagare e di assumere per mille euro al mese unapersona in difficolt.

    Per Antonio Picascia la richiesta inaccettabile edenuncia il fatto ai carabinieri. Il dirigente ed il pa-rente del boss vengono arrestati, ma da allora Pica-scia sta combattendo una vera e propria battagliacontro lisolamento nel suo territorio.

    Ha ricevuto la solidariet da parte di Confidu-stria, che il 26 settembre del 2008, lo ha scelto comesimbolo in un convegno sulla legalit che si tenne aCaserta, alla presenza di Emma Marcegaglia. Magi-strati e generali dellArma dei Carabineiri, dirigenti

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  • della Polizia di Stato, non hanno fatto mancare laloro vicinanza e gli inviti a ad andare avanti. Ma labattaglia pi grande Picascia la sta combattendo sulsuo territorio contro chi vuol far intorno a lui terrabruciata.

    Lestate del 2010, per lintero mese di agosto, uncamion ha scaricato ogni notte centinaia di litri dipercolato maleodorante davanti i cancelli della suafabbrica. Anche in questo caso limprenditore ha de-nunciato tutto ed il 4 settembre sono stati arrestatiin flagrante due dipendenti della societ che ha lap-palto per la raccolta dei rifiuti nel comune di SessaAurunca.

    A distanza di due anni, nonostante le ripetute ri-chieste che Picascia ha rivolto alle autorit, nessuno venuto ancora a ripulire e bonificare larea anti-stante lo spiazzo della Cleprin. I dirigenti dei varienti competenti continuano a rimpallarsi le respon-sabilit per un intervento di bonifica che nessuno hail coraggio di effettuare.

    Il rifiuto dellamministrazione di dare almeno unsegnale si aggiunge ad altri gravi episodi, come pe-dinamenti in auto e lettere anonime. La sua battaglia condotta di messaggi rivolti alle autorit, mentre

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  • la comunit locale continua a fare finta di niente.Anzi qualcuno gli ha anche rinfacciato di rovinarelimmagine del paese.

    PRODOTTI

    Detersivi

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  • Eureka

    Casal di Principe - Caserta

    La cooperativa sociale Eureka una coopera-tiva mista A/B che nasce nel mese di giugno 2005dallesperienza della cogestione dei P.T.R.I. attivatidallASL di Caserta.

    Al suo interno la cooperativa sociale Eureka hal80% di donne di cui il 30% svantaggiate ex art. 4Legge 381/91.

    La necessit di far fronte al potenziamento del-lasse produttivo in una zona dove risulta essere ine-sistente qualsiasi realt imprenditoriale, ha portato isoci fondatori di Eureka, a pensare di poter con-tribuire allemancipazione sociale e lavorativa del ter-ritorio attraverso un progetto ambizioso: puntare allaformazione finalizzata allinserimento lavorativo deisoggetti svantaggiati nel settore dellagricoltura, at-traverso il recupero e il riutilizzo di terreni confiscati.

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  • Nasce cos nel 2009, dallaffidamento di terreniconfiscati alla camorra, il centro di agricoltura so-ciale Antonio Di Bona, agricoltore di Casal diPrincipe, vittima innocente di camorra. Il centroconta 5 inserimenti lavorati di persone svantaggiate.

    La cooperativa, in riconversione al biologico, adoggi gestisce circa 11 ettari di terreno tra Casal diPrincipe, Casapesenna e Santa Maria La Fossa, pro-ducendo una vasta gamma di sottoli, confetture, po-modori, miele, pasta e vino asprinio a marchio aombrello NCO, ovvero Nuovo Commercio Or-ganizzato. Un progetto di rete che vede la coope-rativa Eureka insieme ad altre realt di cooperazionedel territorio pronte a promuovere unaltra econo-mia, alternativa a quella camorristica, che sia primadi tutto sostenibile.

    La cooperativa ha consolidato nel tempo lideache attraverso lagricoltura sociale si possa avviareuno strumento di riflessione attento ai temi della le-galit e dellambiente, trasformando i soci in attentesentinelle di quello che accade sul territorio. Lideache si voluta perseguire stata quella della filieracorta e della vendita a Km 0, attraverso la creazionedi una rete di realt sociali in grado di interscambiarsi

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  • idee, riflessioni e azioni concrete sul concetto di eco-nomia sociale.

    Dallanno 2009 stiamo promuovendo liniziativaFacciamo un pacco alla camorra, un pacco nelquale sono confluiti tutti i frutti del lavoro svolto inquesti anni sui beni confiscati, innescando cos unmeccanismo autonomo di economia sociale applicata.

    Il 13 settembre 2012 la cooperativa Eureka in-sieme ad altre cooperative, ha dato vita al consorziodi cooperative sociali NCO acronimo di NuovaCooperazione Organizzata. Stiamo lavorando alprogetto di riscatto di un territorio che non sia piterra di camorra, ma che diventi simbolo de LeTerre di don Peppe Diana.

    Prodotti

    Sottoli Confetture Pomodori Miele Pasta Vino asprinio

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  • La forza del silenzio

    San Cipriano dAversa - Caserta

    Lanno 2007, dopo vari incontri effettuati da ge-nitori di ragazzi autistici, operatori del settore e pro-fessionisti, cominci a concretizzarsi lidea di farnascere una compagine associativa diversa da quelleesistenti ed in grado di dare dei servizi specifici perla patologia dellautismo. Ci furono i primi incontria Roma con genitori provenienti da diverse regionidItalia e in quelloccasione si cre il Comitato Mon-tinari Nazionale avendo come punto di riferimentoil dottor Massimo Montinari, funzionario medicodella Polizia di Stato e punto di riferimento per lau-tismo, per gli studi e ricerche effettuate a livello na-zionale ed internazionale sullautismo.

    Dallesperienza maturata da tale collaborazione,a gennaio 2008 presso il Reparto Mobile della Poli-zia di Stato di Firenze, ci f un incontro tra lo scri-

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  • vente, Assistente Capo della Polizia di Stato AbateVincenzo, genitore di due ragazzi Autistici, e il dot-tor Montinari. Tale incontro, ricco di progettazioni,deline le linee guida della nascente Associazionedenominata La Forza del Silenzio.

    Da un successivo confronto con gli operatori chetrattavano direttamente i nostri ragazzi, si concre-tizz definitivamente tale progetto con la stesura del-latto costitutivo e statuto della nuova compaginediventata in seguito Onlus.

    Dopo lassegnazione del bene confiscato alla fa-miglia Schiavone (luglio 2009), la successiva ristrut-turazionee ladeguamentodegli spazi, grazie al contributoregionale di euro 40 mila euro, lassociazione ha ini-ziato formalmente le sue attivit il 1 luglio 2010 inau-gurando la struttura denominata Centro Sociale perRagazzi Autistici. Lassociazione ad oggi conta unnumero di 120 soci (familiari e operatori) che rap-presentano i nostri 100 ragazzi disabili.

    PRODOTTI

    Biscotti

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  • La Prima

    Acerra - Napoli

    La Cooperativa Sociale onlus La Prima s.c.s.r.l.ha come scopo primario quello di perseguire linte-resse generale della comunit attraverso la promo-zione umana e lintegrazione sociale dei cittadiniimmigrati e non, mediante la gestione di servizisocio-sanitari, assistenziali ed educativi, ai sensi del-lart. 1 della Legge n. 381/1991.

    La cooperativa non ha finalit speculative o dilucro (onlus di diritto) e realizza i propri obiettivi fa-cendo partecipare chiunque sia interessato ai bene-fici della mutualit, applicandone i metodi edispirandosi, nella sua attivit, ai principi della liberae spontanea cooperazione alla cui diffusione im-pegnata.

    Ad oggi lattivit primaria della cooperativa lor-ganizzazione e la gestione di un Gruppo Apparta-

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  • mento denominato Jasmine, ubicato in Acerra diNapoli, che ospita trai 4 e i 5 minori e giovani, chenon possono restare e/o rientrare in famiglia. Gio-vani che sono vicini al compimento del diciottesimoanno di et e fino ai ventuno anni, se autorizzati dal-lamministrazione competente, per il completa-mento di Percorsi Educativi Individuali (PEI) e ilraggiungimento della loro autonomia. In particolaredalla sua costituzione si occupata di Minori Stra-nieri Non Accompagnati (MSNA) e minori immi-grati senza fissa dimora. Tra il 2011 e il 2012 hapartecipato al programma umanitario di accoglienzadi minori stranieri provenienti dallEmergenza NordAfrica.

    Tra le attivit no profit e basate sullapporto dirisorse volontarie, la cooperativa si adopera con ca-denza mensile nella distribuzione di cibo e bevandedi prima necessit, tra cui latte, formaggi, pasta,burro, marmellata, acqua e tutto quanto viene messoa disposizione dal Banco Alimentare delle Opere diCarit di Caserta, a 14 famiglie in condizioni di par-ticolare indigenza, di cui la maggior parte immigratiextracomunitari residenti nei comuni di Acerra, Ca-soria, nei quartieri di Ponticelli e Barra ed attual-

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  • mente anche Castel Volturno (localit Baia Verde).Tra i progetti umanitari della cooperativa vi anchequello della realizzazione di un punto stabile di di-stribuzione viveri con una mensa per la sommini-strazione di vivande calde.

    La cooperativa si impegna per la promozione ela gestione di iniziative nel campo del consumo cri-tico e delleconomia solidale e sostenibile in genere.Per il perseguimento di tali finalit e per lo spiritoed ideale comune divenuta socia di Banca PopolareEtica.

    La Prima socia di Viaggi e Miraggi SocietCooperativa Sociale Onlus per il Turismo Respon-sabile ( www.viaggiemiraggi.org ), per la quale par-tner e struttura di riferimento in Campania per lapromozione e la realizzazione del Turismo sociale,responsabile e sostenibile. In particolar modo per lepersone diversamente abili, anche attraverso la ri-cerca di finanziamenti pubblici nazionali e non.

    La decisione societaria di destinare lutile di eser-cizio a meno delle riserve legali ad un fondo per leattivit sociali legata al progetto della cooperativadi realizzare su beni confiscati alle mafie un ParcoSociale Multietnico, che svolga la funzione di vo-

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  • lano e di incubatore di imprese sociali con lobiet-tivo di innescare processi di risanamento ambientalee sociale, tesi a integrare percorsi di valorizzazionedei beni culturali ed ambientali, innovazione, rela-zioni di comunit, processi di inclusione personaliz-zati e forme esplicite di lotta alle mafie. Il ParcoSociale Multietnico con le sue attivit di forma-zione, ricerca e documentazione, comunicazione so-ciale, laboratori e percorsi educativi, biblioteca sociale,percorsi ginnici e naturalistici, ristorazione e sog-giorno, si proporr in maniera solidale e aperta,come un luogo internazionale in cui convivono e sicontaminano saperi del fare e del mettere in rela-zione.

    Le cooperative di inserimento lavorativo che inesso nasceranno e si consorzieranno tra loro, gesti-ranno i vari servizi e le attivit del Parco SocialeMultietnico favorendo la riconquista dei diritti dicittadinanza di soggetti con storie di fragilit.

    La Prima s.c.s.r.l. da questanno ha aderito al-lAssociazione di Promozione Sociale ComitatoDon Peppe Diana ed tra i promotori dellinizia-tiva Facciamo un pacco alla camorra partecipandoal pacco con il proprio prodotto denominato Rin-

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  • forzo della Legalit ovvero papaccelle piccanti(componente base dellinsalata di rinforzo).

    La cooperativa sociale attualmente in gradoanche di fornire un servizio di ristorazione collettivaper oltre 1000 pasti giornalieri, attraverso la dispo-nibilit di un centro cottura in localit Lago Patria(Giugliano in Campania) fornito di 2 cucine attrez-zate e automezzi omologati per la distribuzione deipasti caldi e di tutte le autorizzazioni e certificazionidi legge.

    La Prima s.c.s.r.l. tra i promotori del costi-tuendo consorzio di cooperative sociali EquaMente,che ad oggi conta gi ben oltre 20 realt dellim-prenditoria sociale e dellassociazionismo impegnato,che ne hanno fatto richiesta di adesione.

    prodotti

    Papaccelle Ristorazione Turismo Responsabile

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  • Lazzarelle

    Pozzuoli - Napoli

    Per la prima volta, dal dopoguerra ad oggi, statoproclamato dal governo lo stato di emergenza nellecarceri italiane, a causa del sovraffollamento. Quasisettantamila i detenuti presenti, su una capienza diquarantatremila posti. In queste condizioni, chiopera in carcere lo sa bene, ma facile da immagi-nare anche per chi il carcere non lo conosce, la vitadetentiva assume aspetti degradanti e inumani. Lo ancora di pi per le donne detenute, una esigua mi-noranza (poco meno di tremila) che costretta a vi-vere in un carcere pensato al maschile. In questoscenario di crisi, nel carcere femminile di Pozzuoli(circa 190 detenute su una capienza di 90 posti) nata, a febbraio, una cooperativa per la produzionedi caff, la cooperativa Lazzarelle. Una coopera-tiva che il caff lo produce, lo impacchetta e lo vende

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  • e che riesce ad impegnare nella produzione diecidonne. Tutto nasce da unidea-progetto lunga 10mesi, il Chicco solidale, sostenuta dalla RegioneCampania, dallAmministrazione e dalla cooperativaLazzarelle.

    Lidea di fondo stata quella di investire risorse,umane ed economiche, non in un semplice progettoformativo (destinato quindi a produrre effetti limi-tati), ma a costruire un percorso di formazione e diproduzione con due obiettivi principali. Il primo, fa-vorire il rapporto con lesterno, impedendo che lafase detentiva si trasformasse in un buco nero, ren-dendo le donne detenute dei fantasmi sociali. Il se-condo, costruire una vera e propria impresa, capacedi stare sul mercato attraverso un prodotto artigia-nale, etico e legato al territorio. Abbiamo cos co-minciato un lungo percorso formativo che hacoinvolto circa trenta ragazze. Una formazione nonteorica, ma indirizzata allobiettivo finale. Era ne-cessario non solo, per, apprendere la conoscenzadelle fasi di produzione del caff, ma anche com-prendere attorno a quale idea di impresa sociale sistesse formando il nostro agire. Ci vorrebbe troppospazio per raccontare il meraviglioso confronto (tut-

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  • taltro che privo di criticit) con le donne dei quartierinel ragionare assieme sulle finalit sociali di una im-presa, sul concetto di consumo etico, di produzioneequa e solidale. Ce ne vorrebbe ancora di pi perraccontare di come le donne della nostra regionesono tristemente diffidenti verso uno Stato severonel punire i loro errori, lontano nelloffrire servizisociali.

    Per il senso della praticit e anche un modo divivere solidariet di genere probabilmente pi forteche altrove, hanno consentito di superare le diffi-colt iniziali. Grazie alle lezioni di maestri artigianidella produzione di caff, siamo arrivati a individuareuna miscela di caff di pregio, ben oltre le nostreaspettative. Abbiamo allestito un laboratorio di tor-refazione, confezionamento e stoccaggio. Le ragazzehanno proposto marchio e colori (una locomotiva,un treno che porta verso la libert), abbiamo co-struito la veste grafica delle buste e abbiamo co-minciato la produzione. Dieci donne, regolarmenteretribuite, sono uscite ogni mattina dalle loro celle(in cui vivono sino a otto persone) per partecipare adunimpresa che a tutti sembrava impossibile. Ab-biamo bruciato un po di caff allinizio, commesso

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  • qualche errore prima di trovare il giusto tempo ditostatura, ma devo dire che ci siamo messi prestosulla strada giusta.

    Ora si apre la strada pi difficile, riuscire a reg-gere il confronto con il mercato. Il nostro obiettivo dimostrare che possibile fare impresa in modoetico e responsabile. Ma anche che, quando parliamodi politiche di pari opportunit, dovremmo semprericordarci che non si tratta di un esercizio di stilebuono per i convegni, ma di costruire, nei luoghidove le donne sono pi vulnerabili, pratiche di inse-rimento e protezione sociale. Perch, a volte, ancheun caff un passo verso la strada della libert.

    Prodotti

    Caff

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  • Marotta e cafiero editori

    SCAMPIA - NAPOLI

    La Marotta&Cafiero editori trova le sue radici nellontano 1960, quando in una Napoli ancora feritadai bombardamenti, Alberto Marotta fondava unadelle case editrici tra le pi impegnate in citt, pub-blicando premi Nobel del calibro di Andr Gide ecollaborando con intellettuali quali Eugenio Mon-tale e altri.

    Dopo 50 anni sotto lattenta guida della famigliaMarotta e lappoggio nellultimo decennio di AnnaCafiero, la Marotta&Cafiero editori passa nelle manidellAssociazione Vo.di.Sca (Voci di Scampia), gruppodi ventenni della periferia Nord di Napoli, che tra-sferiscono la societ da Posillipo a Scampia, unendodue quartieri diversissimi tra loro.

    Vo.di.Sca unassociazione di promozione cultu-rale nata nel 2006 in memoria di Antonio Landieri,

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  • disabile di 25 anni ucciso per errore dalla camorra aScampia, il 6 novembre del 2004, durante un ag-guato nella tremenda faida di Scampia.

    La societ viene letteralmente regalata ai ragazzidi Vo.di.Sca, Tommaso Marotta e Anna Cafiero, do-nano, in un momento storico e in una societ in cuiniente si fa in cambio di niente, un catalogo di oltre30 volumi, con un carico di 12 mila libri. Un auten-tico ponte fra le generazioni, fra sessantenni e ven-tenni, tra Posillipo e Scampia. Sotto la guida deigiovani scampioti, la casa editrice cambia pelle e sispecializza nella letteratura impegnata, civile, poli-tica e sociale. Dal 2010 ad oggi la Marotta&Cafieroeditori ha pubblicato oltre 23 testi in 30 mesi. Libricaratterizzati dal basso impatto ambientale, dai costipopolari e da produzioni comunitarie e innovative,ovvero le produzioni dal basso. Attualmente i vo-lumi della Marotta&Cafiero non superano mai ilprezzo di 10 euro, sono stampati su carta riciclatacertificata, inchiostri non inquinanti, sono libri a Km0 stampati in Campania. Libri lontano dalle logichedi propriet intellettuale perch registrati con licenzaCreative Commons e quindi fotocopiabili e scarica-bili gratuitamente dalla rete. Con le produzioni dal

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  • basso la Marotta&Cafiero editori ha coinvolto mi-gliaia di persone da tutta lItalia, attivando progettisociali grazie al ricavato dei volumi. Spicca tra tutti ilprogetto della Biblioteca Popolare per Ragazzi An-tonio Landieri, raccolta dal basso di libri per la crea-zione di una biblioteca per larea nord di Napoli.Raccolti in 15 mesi pi di 18 mila volumi, che trove-ranno casa al Teatro Area Nord di Napoli, sede dellacasa editrice e punto di riferimento del territorio.

    La Marotta&Cafiero editori tra i promotori delpremio teatrale Antonio Landieri e della testata dicritica teatrale Quarta Parete.

    Dopo anni di silienzio la casa editrice tra leprime in Campania a pubblicare anche cd musicali,vedi il primo lavoro discografico dei Finti Illimani.Tra i progetti futuri ci sono in cantiere produzioni le-gate allanimazione digitale per linfanzia.

    Oltre ai libri e alla musica, la Marotta&Cafieroeditori, grazie ad una rete di promoter locali e al-limpegno di giovani delle periferie napoletane, ge-stisce autonomamente una distribuzione indipendentedetta PDO (Piccola Distribuzione Organizzata). Alleproduzione editoriali si affiancano lavori di grafica ecomunicazione, progetti di microimpresa territoriale.

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  • Pubblicare libri nel quartiere col pi alto tasso dianalfabetizzazione della regione la sfida tuttora incorso lanciata dai ragazzi della casa editrice. Creareuneconomia alternativa sociale e dal basso il me-todo necessario per un cambiamento generazionaledi un quartiere martoriato dalla criminalit.

    Lassociazione Vo.di.Sca. gestisce anche unacompagnia di teatro civile, denominata Vodisca Tea-tro, che coinvolge numerosi giovani del territorio edelle aree cirocostanti.

    La compagnia, vincitrice nel 2010 del festival dicorti teatrali La Corte della Formica e selezionatasuccessivamente al prestigiosissimo Positano TeatroFestival, si distingue per spettacoli dedicati a temiscomodi quali integrazione, violenza sulle donne,omofobia e conflitti armati. Compagnia che utlizzalo strumento teatro per raccontare storie nate e par-torire nel quartiere e nella citt. Da diversi mesi Vo-disca Teatro ha sede presso il Teatro Area Nord diNapoli, unico punto di riferimento teatrale per lin-tera area.

    La compagnia ha stretto e continua a stringerenumerose collaborazioni con la decennale coopera-tiva teatrale Libera Scena Ensemble, che da anni

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  • promuove stagioni teatrali a Piscinola e non solo.

    Prodotti

    Libri Teatro Cd musicali Lavori grafici Comunicazione

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  • PAOLO MESSANO

    LUSTRA - SALERNO

    I notai fanno risalire una parte delle propriet, circa 8ettari di terreni su cui sorgono 300 piante di ulivo, al 1500.Ma delle vecchie case e dei frantoi sorti nei secoli, restano solomemorie di famiglia e i racconti dei moti del 48, quando unantenato di casa Messano, Vincenzo, fu condannato ai la-vori forzati dai Borboni. LUlivo nasce come societ nel1992. Ad occuparsene Paolo Messano, sindaco di Lustradal 95, che dopo aver completato il complesso di produzione,uno stabilimento di tecnologia moderna, nel 2001 lancer suimercati le prime bottiglie di DOP.

    Le olive vengono raccolte a mano nelle prime ore del mat-tino e frante entro 24 ore. Lestrazione, a freddo, condottaad una temperatura controllata tra i 20 e i 25 gradi, a ciclocontinuo totalmente automatizzato. Lolio non viene filtratomeccanicamente, ma subisce una decantazione naturale nonforzata.

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  • (Tratto da Luciano Pignataro, WineBlog, 2 luglio2004)

    Lolio prodotto da Paolo Messano un prodottodi qualit eccellente come ne dimostrano le caratte-ristiche elencate brevemente. Lolio di colore giallopaglierino allesame olfattivo risalta un leggero sen-tore di fruttato, talvolta con note di mela e di fogliaverde. Il gusto tenue e delicato di oliva fresca. discretamente fluido, con evidenti sentori di pinoloe retrogusto di nocciola e mandorla. Lacidit sem-pre inferiore al valore di 0,70%.

    I gradevoli aromi notevolmente presenti nelloliocilentano ne fa il condimento ideale per piatti di unacerta consistenza, tipici dellarea di origine, come gri-gliate di pesce, insalate selvatiche, verdure bollite, le-gumi e primi piatti in genere. Lolio Cilento DOP il frutto dellarmonizzazione delle pi modernetecnologie di lavorazione con una tradizione mille-naria. A livello agronomico, particolare cura postadurante le fasi della raccolta, del trasporto e dellaconservazione delle olive. Per essere ammesse allaproduzione di olio DOP le olive devono essere rac-

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  • colte rigorosamente a mano. La maggior parte delleolive viene tuttoggi infatti ancora raccolta per ca-duta naturale, ponendo delle grandi reti sotto lepiante secolari di ulivo, e lasciandole per mesi in at-tesa della caduta spontanea di tutte le olive. In que-sto modo si evita alle olive ogni minimo stress chene potrebbe pregiudicare in qualsiasi modo la qua-lit. Lolio extravergine di oliva, secondo una ricercacondotta dallIstituto di Scienze Farmacologiche del-lUniversit di Milano, ha un ruolo importantissimonella prevenzione delle patologie cardiovascolari.Inoltre le caratteristiche dellolio extravergine dolivariducono il rischio di arteriosclerosi e ritardano o di-minuiscono il rischio di occlusione delle arterie, oltrea svolgere unazione anti-invecchiamento naturale.

    Lolio di oliva il grasso alimentare pi facil-mente metabolizzante dallorganismo umano, parti-colarmente indicato per anziani e bambini. Svolgeunazione protettiva sulla mucosa gastrica, diminui-sce il rischio di calcolosi biliare e favorisce il flussobiliare, aiutando il fegato. , infatti, lunico grassoconsentito nella dieta di chi soffre di gravi affezioniepatiche. Un gruppo di genisti australiani dellUni-

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  • versit Monash in Clayton ha appurato che gli an-tiossidanti dellolio extravergine doliva fanno beneanche ai bambini affetti dalla sindrome di Down. Peril fatto che la sindrome di Down una forma din-vecchiamento precoce

    Lolio extravergine doliva fondamentale anchenella produzione di cosmetici, perch particolar-mente compatibile con la pelle, su cui esercita anchepropriet curative.

    PRODOTTI

    Olio extravergine doliva

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  • RADIO SIANI

    ERCOLANO - NAPOLI

    La Cooperativa Sociale Giancarlo Siani nascenel marzo del 2012. Bench neonata il frutto diuna gestazione durata diversi anni e maturata attra-verso limpegno quotidiano profuso in attivit di vo-lontariato. La cooperativa ha sede presso un beneconfiscato alla camorra ad Ercolano, gi sede delprogetto Radio Siani, web radio della Legalit, dicui i membri della cooperativa sono promotori e re-sponsabili. Un bene confiscato e riutilizzato patri-monio non dei singoli, ma dellintera comunit ecome tale necessita di una gestione controllata da unente giuridico, il quale pu e deve essere veicolo diservizi ed opportunit per i cittadini e per il territo-rio. Anche la scelta di realizzare una cooperativa ditipo B non casuale, ma maturata dalla volont dioffrire opportunit di reinserimento sociale a sog-

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  • getti svantaggiati o provenienti da percorsi di recu-pero.

    Le aree dintervento della cooperativa GiancarloSiani sono varie e numerose.

    Si parte dalla comunicazione, con la realizzazionedi produzioni radio-televisive, audio, fotografiche,video, editoriali, multimediali di qualsiasi tipologia egenere, elaborazioni grafiche e realizzazione di sitiweb. Gestione di ufficio stampa, realizzazione e pro-mozione di eventi. Promozione e concessione dispazi pubblicitari. Ideazione, stampa e diffusione dimateriale pubblicitario di qualsiasi tipologia e genere.Noleggio di service audio.

    Con riferimento alla Legge n.109/96, in materiadi affidamento, gestione e riutilizzo dei beni e ter-reni confiscati a tutte le mafie, in proprio o in colla-borazione con enti pubblici e/o privati, svolgeattivit dimpresa produttiva e commercio equo e so-lidale. Svolge inoltre attivit socio-assistenziali esocio-sanitarie, attraverso lorganizzazione e la ge-stione di servizi e strutture volte a soddisfare i biso-gni della collettivit in generale, ed in particolare afavore delle fasce deboli, minori, anziani, diversa-mente abili e/o socialmente svantaggiate.

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  • Altre attivit da sottolineare sono quelle che ri-guardano larea turistico culturale. La cooperativa ge-stisce e promuove servizi e strutture di carattereturistico, ricreativo. Accoglienza turistica, guide edaccompagnatori turistici. Attivit di animazione epromozione di attivit culturali, di valorizzazione delterritorio e gestione del tempo libero. Organizza-zione di eventi, fiere, esposizioni e convegni. Atti-vit formative presso istituti scolastici e in sede, corsidi formazione professionali e di lingua. Si offre inol-tre servizio di hostess e steward.

    Infine si realizzano catering, banchetti e ricevi-menti per qualsiasi tipo di evento e cerimonia, buf-fet e coffee break.

    Prodotti

    Comunicazione Commercio equo e solidale Attivit socio-assistenziali Turismo Responsabile Catering

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  • (R)ESISTENZA

    SCAMPIA - NAPOLI

    (R)esistenza unassociazione di lotta alla illega-lit e alla cultura camorristica. Nasce a Scampia il 21marzo del 2008, data ad alto valore simbolico inquanto Giornata Nazionale dellImpegno contro lemafie e anno della tregua della faida di Scampia.

    Mossi dalla convinzione che gli irrecuperabili nonesistono, fin dallinizio si punta alla scolarizzazionedei ragazzi che hanno abbandonato la scuola, prele-vandoli quotidianamente dai loro letti, nelle loro casee portandoli fisicamente nelle classi.

    Lassociazione la fondatrice del primo SportelloAnticamorra dItalia, ubicato nel Palazzo dellVIIIMunicipalit di Napoli. Sportello che nasce per ri-generare il rapporto di fiducia della cittadinanza neiconfronti dello strumento denuncia, sancito da unprotocollo tra associazione, Dirigenza della VIII

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  • Municipalit e primo Dirigente del Commissariatodi Scampia. Grazie a tale protocollo nello sportellosi raccolgono denunce anonime e si consegnano alcommissariato di Scampia.

    Lassociazione assegnataria del bene confiscatoFondo Rustico di Chiaiano, localit Martino diFuschi. Quattordici ettari di vigneto e pescheto sot-tratti alla famiglia dei Simeoli, una branca della fa-miglia dei Nuvoletta, e gestita dallassociazione dalluglio 2012. Sul bene confiscato sono in avvio pro-getti di inserimento lavorativo per minori a rischiodi Scampia e Chiaiano, progetti di educazione e av-viamento al lavoro, visti come reale alternativa al la-voro offerto dai clan.

    Attualmente sono in produzione confetture dipesche, succhi di frutta alla pesca e vino falanghina.

    prodotti

    Confetture di pesche Succhi di frutta Vino falanghina

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  • Un fiore per la vita

    Aversa - caserta

    La cooperativa sociale di tipo B Un Fiore per lavita Onlus nasce nellanno 2000 da un progetto at-tivato dalla cooperativa Il Millepiedi. Ci che tieneinsieme le persone del gruppo di lavoro, provenientiognuno da esperienze diverse, la condivisione del-lidea che bisogna abitare la comunit in modo at-tivo, responsabile e consapevole, promuovendo lacultura del rispetto dellambiente, con la sua ric-chezza e la sua fragilit. La cooperativa vuole essereun luogo dove ci si prende cura della persona e dellasua condizione sociale, offrendo la possibilit di vi-vere il lavoro come momento di emancipazione dellapropria individualit e di affermazione delle propriepotenzialit.

    Leducazione, lintegrazione lavorativa e il recu-pero sociale di persone momentaneamente in diffi-

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  • colt, sono parte integrante della realizzazione deinostri servizi e prodotti.

    Nel 2005 nasce la fattoria sociale Fuori diZucca sita in Aversa, nellex manicomio civile. Lastruttura, di quattro ettari, coltiva ortaggi biologici, fattoria didattica e attualmente agriturismo iscrittoallalbo della Regione Campania. In tutte le attivitsono stati attivati inserimenti lavorativi di personesvantaggiate. La cooperativa socia del consorzioCO. RE.

    PRODOTTI

    Ortaggi Fattoria diadattica Agriturismo

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  • i partner

  • Banca etica

    Banca Etica propone unesperienza bancaria di-versa, pur offrendo tutti i principali prodotti e servizibancari per privati e famiglie o per organizzazioni eimprese.

    La banca nasce nel 1999, la storia parte dal basso,grazie allimpegno di tante persone ed organizza-zioni che si sono attivate per costituire un istituto dicredito ispirato alla Finanza Etica.

    Banca Etica sviluppa lattivit bancaria a partiredai principi fondativi sanciti nellarticolo 5 dello sta-tuto: trasparenza, partecipazione, equit, efficienza,sobriet, attenzione alle conseguenze non economi-che delle azioni economiche, credito come dirittoumano. Per perseguire le finalit Banca Etica ha svi-luppato diversi strumenti di garanzia etica per as-sicurare leffettiva possibilit di un uso responsabiledel denaro. Con il risparmio raccolto Banca Etica fi-nanzia organizzazioni che operano in quattro settori

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  • specifici: cooperazione sociale, cooperazione inter-nazionale, cultura e tutela ambientale.

    Un dato verificabile e pubblico: Banca Etica lunica banca in Italia che mostra sul proprio sitotutti i finanziamenti erogati.

    Banca Etica una banca cooperativa dove la ge-stione democratica assicurata dalla libera parteci-pazione dei soci secondo il principio di una testa,un voto.

    I numeri di Banca Etica sono il risultato dellim-pegno di soci, clienti e collaboratori, che assicuranola presenza in tutta Italia attraverso una rete di Fi-liali, Banchieri Ambulanti e Gruppi di Iniziativa Ter-ritoriale.

    A loro e a tutti gli stakeholder, rendicontiamo lanostra performance economica, sociale e ambien-tale, attraverso gli strumenti che esprimono la no-stra politica per la Responsabilit Sociale dImpresa.

    Insieme ad Etica SGR, alla Fondazione CulturaleResponsabilit Etica, a La Costigliola, Banca Eticasi presenta oggi come una rete di servizi finanziari eper la promozione culturale, ambientale ed umana.

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  • La storia

    Banca Etica nasce dall'impegno di migliaia di cit-tadini e organizzazioni che si interrogano sulla ne-cessit di utilizzare il denaro in modo responsabile.

    Le prime esperienze italiane in questo settoresono state le cooperative MAG (Mutue per lAuto-gestione) e il loro obiettivo era (ed tuttora) duplice:creare un sistema di raccolta e impiego del rispar-mio tra soci, privilegiando chi si trova in situazioni didifficolt e proporre progetti con finalit sociale.Obbligate dalla nuova normativa e spinte dallesi-genza di dotare il terzo settore di un soggetto fi-nanziario adatto, negli anni 90, le MAG contattaronoistituzioni del mondo della cooperazione sociale, delvolontariato e dellassociazionismo.

    La proposta ebbe grande successo e si concre-tizz nel dicembre 1994 nellassociazione Verso laBanca Etica, alla quale parteciparono lintero mo-vimento delle MAG e diverse organizzazioni rap-presentanti lintero panorama associativo nazionale.

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  • Consorzio agrorinasce

    Agrorinasce una Societ consortile a responsa-bilit limitata costituita dai seguenti Comuni: San Ci-priano dAversa (Commissione Straordinaria), Casaldi Principe (Commissione Straordinaria), Casape-senna (Commissione Straordinaria), San Marcellino(Sindaco Pasquale Carbone), Santa Maria La Fossa(Sindaco Antonio Papa), Villa Literno (Sindaco Ni-cola Tamburrino). Inoltre hanno aderito MicheleCampanaro Vicario del Prefetto di Caserta, LuigiColucci Diregente della Prefettura di Caserta, Ar-mando Gradone S.E. Prefetto, Maria Laura Mam-metti Vice Prefetto, Luigi Cagnazzo Dirigente di IIFascia Area I, Paola Galeone Vice Prefetto, MarioSenatore Vice Prefetto Aggiunto e Pasquale Troc-chia Dirigente di II Fascia.

    Lassemblea dei soci di Agrorinasce compostadai suddetti sindaci. Agrorinasce durante il periodoComunitario, ovvero dal 1994 al 1999, stato un

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  • progetto pilota in ambito europeo rientrante nelProgramma Operativo Sicurezza e Sviluppo delMezzogiorno - Misura 1.3 (Rafforzamento dei si-stemi Sociali Locali).

    Agrorinasce ha poi promosso un secondo pro-getto pilota denominato Terra di Lavoro: Legalite Sviluppo, nellambito del PON Sicurezza per loSviluppo del Mezzogiorno dItalia.

    Agrorinasce beneficiaria di altri finanziamentida parte del PON Sicurezza pr lo sviluppo - Obiet-tivo Convergenza 2007-2013 e della Regione Cam-pania.

    Il soggetto responsabile del PON Sicurezza ilMinistero dellInterno - Dipartimento della PubblicaSicurezza.

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  • consorzio sole

    Il Consorzio S.O.L.E. - Cammini di Legalitnasce da un progetto della Provincia di Napoli - Di-rezione Legalit e Sicurezza, ed finalizzato alla riu-tilizzazione a fini sociali dei beni confiscati allacriminalit organizzata, impedendo cos lisolamentodelle singole amministrazioni nel difficile e talvoltarischioso riutilizzo delle strutture confiscate. Costi-tuito nel 2002 sotto limpulso della Prefettura di Na-poli, attualmente composto dalla Provincia, chesvolge lattivit di coordinamento e direzione, e da19 comuni. Ad oggi sono stati conferiti al Consor-zio 20 beni immediatamente riutilizzabili, oltre adun numero pi elevato di beni sui quali non possi-bile intervenire attualmente per la presenza di gra-vami (ipoteche, compropriet, occupazione abusiva,ecc.) o per il grave stato di degrado in cui versano.

    Primo bene conferito al Consorzio ed oggetto disignificativi interventi di ristrutturazione e riconver-

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  • sione lex Complesso Rea in Giugliano in Campa-nia (esteso su 32 mila metri quadri, conferito al Con-sorzio ancora occupato da 32 nuclei familiari), oggiParco Ammaturo, in memoria del Dirigente dellasquadra mobile della Polizia di Stato assassinato dalleBrigate Rosse nel 1982.

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  • FAI

    La Federazione Antiracket Italiana una rete diAssociazioni che affrontano il problema della mar-ginalit a 360 gradi, dalla tossicodipendenza al-lusura, al racket.

    La Fai lorganismo pi rappresentativo delmondo delle associazioni antiracket ed antiusura, nerappresenta la quasi totalit: 65, pi altre 6 che sonoin attesa di essere iscritte allalbo delle Prefetture.

    La Federazione si prodiga in un compito essen-ziale: convincere i commercianti, gli imprenditori adenunciare il pizzo e lusura, in una nazione dove cisono regioni in cui pagare il pizzo cosa normale.

    La Fai, che si anche costituita parte civile in al-cuni processi per estorsione, mette a servizio dellevittime lesperienza sulla materia, una capacit pro-fessionale alta sui temi giuridici in oggetto ed inparticolare sullestorsione e sullusura, un articolatarappresentanza territoriale e inoltre collabora attiva-

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  • mente in numerose iniziative con lo Stato italiano enumerosi enti locali.

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  • Fondazione Con il Sud

    La Fondazione Con il Sud un ente no profitprivato, nato nel novembre 2006, dallalleanza tra lefondazioni di origine bancaria e il mondo del terzosettore e del volontariato, per promuovere linfra-strutturazione sociale del Mezzogiorno, ovvero fa-vorire percorsi di coesione sociale per lo sviluppo.

    La Fondazione sostiene interventi esemplariper leducazione dei ragazzi alla legalit e per il con-trasto alla dispersione scolastica, per valorizzare igiovani talenti e attrarre i cervelli al Sud, per la tu-tela e valorizzazione dei beni comuni (patrimoniostorico-artistico e culturale, ambiente, riutilizzo so-ciale dei beni confiscati alle mafie), per la qualifica-zione dei servizi socio-sanitari, per lintegrazionedegli immigrati, per favorire il welfare di comunit.La Fondazione Con il Sud ha sostenuto oltre 400progetti esemplari e programmi di volontariato, lanascita delle prime 3 fondazioni di comunit meri-

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  • dionali, coinvolgendo complessivamente oltre 5 milaorganizzazioni diverse e oltre 160 mila destinataridiretti, soprattutto giovani.

    La Res

    I percorsi e le buone pratiche delle organizzazioniche si sono ritrovate in Facciamo un pacco alla ca-morra suggeriscono lidea che sia possibile co-struire un diverso modello di sviluppo locale sulleterre a forte presenza di criminalit organizzata, riu-tilizzando i patrimoni che le mafie avevano sottratto.

    nato cos, il progetto La RES Rete econo-mia sociale, sostenuto dalla Fondazione Con ilSud, che sperimenta unazione di sistema, tesa apromuovere, su unarea pilota tra le pi complessedel territorio casertano, un modello di sviluppo lo-cale integrato, fondato sullinfrastutturazione di eco-nomia sociale, che renda produttivi i patrimoniimmobiliari confiscati alla criminalit organizzata,perseguendo linteresse generale della comunit allapromozione umana e allintegrazione sociale dei cit-tadini e incrementando capitale sociale nella lega-lit.

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  • Il programma di sviluppo integrato si snoda sutre obiettivi dintervento: promuovere e implemen-tare pratiche e filiere deconomia sociale attraversoluso dei beni confiscati alla camorra in unottica direte. Promuovere le libert positive delle persone, apartire da quelle pi svantaggiate, e il rispetto per lediversit culturali, per costruire comunit educativee solidali, valorizzando le buone pratiche di inclu-sione sociale e i modelli innovativi di welfare. Ren-dere accessibile, trasparente e valutabile da parte deicittadini lazione delle pubbliche amministrazioni lo-cali per lo sviluppo locale sostenibile e il contrastoalla criminalit organizzata.

    Il soggetto responsabile del progetto LAPSComitato don Peppe Diana, insieme ad una par-tnership di 31 organizzazioni pubbliche e private.Tra cui ricordiamo il nucleo promotore formato daAgrorinasce Scarl, Parrocchia San Nicola di Bari, As-sociazione Centro Laila, Cooperativa Le Terre donPeppe Diana, Associazione Nero e non solo!, Coo-perativa Eureka, Cooperativa Agropoli, Coop Eva,Associazione Black and White, Associazione AuserCaserta, Centro Immigrati Fernandes dellArcidio-cesi di Capua, Associazione Risanamento Castel-

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  • Volturno, Associazione Jerry EssanMasslo, Coop.era-tiva Davar, Associazione Foro di Giano. Altri sog-getti partners sono: Provincia di Caserta, Camera diCommercio di Caserta, Seconda Universit di Na-poli (SUN), Facolt Scienze politiche dellUniversitFederico II, Facolt Lettere e Filosofia dellUniver-sit Federico II, Euricse, Confederazione italianaAgricoltori Caserta-Napoli, Coldiretti Caserta, Con-fagricoltori Caserta, Legacoop Campania, Associa-zione per il disegno industriale Campania, Libera,Arci, Aislo, Git Caserta Banca Etica, Cooperativa Aldi l dei sogni. Tutor: Solco srl.

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  • Libera

    Libera. Associazioni, nomi e numeri contro lemafie nata il 25 marzo 1995 con lintento di sol-lecitare la societ civile nella lotta alle mafie e pro-muovere legalit e giustizia. Attualmente Libera un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi,scuole, realt di base, territorialmente impegnate percostruire sinergie politico-culturali e organizzativecapaci di diffondere la cultura della legalit. La leggesulluso sociale dei beni confiscati alle mafie, ledu-cazione alla legalit democratica, limpegno contro lacorruzione, i campi di formazione antimafia, i pro-getti sul lavoro e lo sviluppo, le attivit antiusura,sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Li-bera riconosciuta come associazione di promo-zione sociale dal Ministero della Solidariet Sociale.Nel 2008 stata inserita dallEurispes tra le eccel-lenze italiane. Nel 2012 stata inserita dalla rivistaThe Global Journal nella classifica delle cento mi-

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  • gliori Ong del mondo: lunica organizzazione ita-liana di community empowerment che figuri inquesta lista, la prima dedicata alluniverso del no pro-fit.

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  • Slow Food

    Slow Food unassociazione internazionale noprofit, conta 100 mila iscritti, volontari e sostenitoriin 150 Paesi, 1500 Condotte (ovvero le sedi locali) euna rete di 2000 comunit che praticano una pro-duzione di cibo su piccola scala, sostenibile, di qua-lit.

    Fondata da Carlo Petrini nel 1986, Slow Foodopera per promuovere linteresse legato al cibo comeportatore di piacere, cultura, tradizioni, identit, euno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso deiterritori e delle tradizioni locali.

    Il motto di Slow Food : Buono, pulito e giu-sto. Tre aggettivi che definiscono in modo ele-mentare le caratteristiche che deve avere il cibo.Buono, relativamente al senso di piacere derivantedalle qualit organolettiche di un alimento, ma anchealla complessa sfera di sentimenti, ricordi e implica-zioni identitarie derivanti dal valore affettivo del

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  • cibo; pulito, ovvero prodotto nel rispetto degli eco-sistemi e dellambiente; giusto, che vuol dire con-forme ai concetti di giustizia sociale negli ambienti diproduzione e di commercializzazione.

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  • INDICE

  • Introduzioneovvero rivoluzioni liquide 5

    I Promotori

    Comitato Don Peppe Diana 17

    NCO 19

    I Produttori

    Agropoli / Davar 25

    Al di l dei sogni 30

  • Altri orizzonti 36

    Cleprin 40

    Eureka 45

    La forza del silenzio 48

    La prima 50

    Lazzarelle 55

    Marotta&Cafiero editori 59

    Paolo Messano 64

    Radio Siani 68

    (R)esistenza 71

    Un fiore per la vita 73

  • I partner

    Banca Etica 79

    Consorzio Agrorinasce 82

    Consorzio Sole 84

    FAI 86

    Fondazione Con il Sud 88

    Libera 92

    Slow Food 94

  • SCHEDA DI AUTOCERTIFICAZIONE

    CARATTERISTICHETitolo: Facciamo un pacco alla camorraAutore: AA.VVFormato: 16,5 x 11,5Pagine: 104Anno: 2012

    PRODUZIONETipografia: Zaccaria srlCarta: Riciclata certificata Revive NaturalTempi di realizzazione: 3 mesiCosti di realizzazione: 1,5 euro a copia

    REPERIBILITBiblioteca: Biblioteca Antonio LandieriRete: www.marottaecafiero.it

    POST PRODUZIONEUtile: Gestito in modo responsabile con finanzaetica.

  • Finito di stamparenel mese di novembre 2012da Arti Grafiche Zaccaria