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19/12/2012 DOTT.GIACOMO PORCELLANA 1 FORMAZIONE Art. 2, comma 1, lettera aa) del DLgs 81/08 «formazione»: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi; 19/12/2012 DOTT.GIACOMO PORCELLANA 2

Formazione convegno 20122012 [modalità compatibilità] › sites › casadicarita.it...Formazione Generale Con riferimento alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 37 del D.Lgs

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19 /12 /2012DOTT.GIACOMO PORCELLANA 1

FORMAZIONEArt. 2, comma 1, lettera aa) del DLgs 81/08

«formazione»:

processo educativo attraverso il quale trasferire ailavoratori ed agli altri soggetti del sistema diprevenzione e protezione aziendale conoscenze eprocedure utili alla acquisizione di competenze perlo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti inazienda e alla identificazione, alla riduzione e allagestione dei rischi;

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ADDESTRAMENTO

Art. 2, comma 1, lettera cc) del DLgs 81/08

«addestramento»:

complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratoril'uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze,dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure dilavoro;

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ART. 37 DLGS 81/08 (FORMAZIONE DEI LAVORATORI)1. Il DdL assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente edadeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenzelinguistiche, con particolare riferimento a:

a) concetti di-rischio,-danno,-prevenzione,-protezione,-organizzazione della prevenzione aziendale,-diritti e doveri dei vari soggetti aziendali,-organi di vigilanza, controllo, assistenza;

b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguentimisure e procedure di prevenzione e protezione caratteristicidel settore o comparto di appartenenza dell'azienda.

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ART. 37 DLGS 81/08 (FORMAZIONE DEI LAVORATORI)

La formazione e, ove previsto, l'addestramento specifico devono avvenire in occasione:

a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell'inizio dell'utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro;

b) del trasferimento o cambiamento di mansioni;

c) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi.

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ART. 37, COMMA 12 E ACCORDO 221 DEL 21/12/2011

Nota: in coerenza con le previsioni di cui all'articolo 37, comma12, del D.Lgs. n. 81/08, i corsi di formazione per i lavoratori vannorealizzati previa richiesta di collaborazione … agli organismiparitetici, così come definiti all'articolo 2, comma 1, letteraee), del D.Lgs. 81/08, ove esistenti sia nel territorio che nelsettore nel quale opera l'azienda. In mancanza, il datore di lavoroprocede alla pianificazione e realizzazione delle attività diformazione. Ove la richiesta riceva riscontro da parte dell'entebilaterale o dell'organismo paritetico, delle relative indicazionioccorre tener conto nella pianificazione e realizzazione delleattività di formazione, anche ove tale realizzazione non siaaffidata agli enti bilaterali o agli organismi paritetici. Ove larichiesta di cui al precedente periodo non riceva riscontro dall'entebilaterale o dall'organismo paritetico entro quindici giorni dal suoinvio, il datore di lavoro procede autonomamente allapianificazione e realizzazione delle attività di formazione.

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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Direzione generale per l'Attività Ispettiva

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Partenza - Roma, 06/06/2012 Prot. 37 / 0010434 / MA007.A001

CIRCOLARE N.13/2012

… organismi paritetici del settore siano da ritenersi costituiti da “una o più associazionidei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentativi sul pianonazionale”.Tale circostanza è essenziale in quanto possono definirsi tali solo gli enti bilateraliemanazione delle parti sociali dotate del requisito della maggiore rappresentatività intermini comparativi e non tutti gli organismi genericamente frutto di qualsivogliacontrattazione collettiva in ambito edile.In proposito, si ritiene opportuno ricordare che, al momento, nel settore dell’edilizia icontratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datorialicomparativamente più rappresentative sempre a livello nazionale sono i seguenti:• INDUSTRIA: contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese edili

ed affini• ARTIGIANATO: contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese

edili ed affini artigiane e p.i.• COOPERAZIONE: contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori delle

cooperative di produzione e lavoro dell'edilizia e attività affini• PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA contratto collettivo nazionale e di lavoro per gli addetti

delle piccole e medie industrie edili ed affini

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I CONTENUTILa durata, i contenuti minimi e le modalità dellaformazione di cui al comma 1 dell’art. 37 del D.L.vo81/08 saranno definiti mediante accordo in sede diConferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,le regioni e le province autonome di Trento e diBolzano adottato, previa consultazione delle partisociali, entro il termine di dodici mesi dalla data dientrata in vigore del presente decreto legislativo.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/2011

Accordo tra il Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, il Ministro della salute, leRegioni e le Province autonome di Trento eBolzano per la formazione dei lavoratori, aisensi dell'articolo 37, comma 2, del decretolegislativo 9 aprile 2008, n. 81. (Rep. Atti n.221/CSR). (12A00059)Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 8 del 11gennaio 2012. Entrata in vigore: 11 gennaio2012.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/2011

1. REQUISITI DEI DOCENTIIn attesa della elaborazione da parte della Commissioneconsultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro deicriteri di qualificazione della figura del formatore per la salute esicurezza sul lavoro, anche tenendo conto delle peculiarità deisettori di riferimento così come previsto all'articolo 6, comma 8,lettera m-bis), del D.Lgs. n. 81/08, i corsi devono essere tenuti,internamente o esternamente all'azienda, anche in modalità e-Learning, quale definita in Allegato I, ove ne ricorrano lecondizioni, da docenti interni o esterni all'azienda chepossono dimostrare di possedere esperienza almenotriennale di insegnamento o professionale in materia disalute e sicurezza sul lavoro. L'esperienza professionale puòconsistere anche nello svolgimento per un triennio dei compiti diResponsabile del servizio di prevenzione e protezione, anche conriferimento al datore di lavoro.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/20112. ORGANIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE

Per ciascun corso si dovrà prevedere: soggetto organizzatore delcorso, il quale può essere anche il datore di lavoro;un responsabile delprogetto formativo, il quale può essere il docente stesso;i nominativi deidocenti;un numero massimo di partecipanti ad ogni corso pari a 35 unità;il registro di presenza dei partecipanti; l'obbligo di frequenza del90% delle ore di formazione previste; la declinazione dei contenutitenendo presenti: le differenze di genere, di età, di provenienza elingua, nonché quelli connessi alla specifica tipologia contrattualeattraverso cui viene resa la prestazione di lavoro. Nei confronti deilavoratori stranieri i corsi dovranno essere realizzati previa verifica dellacomprensione e conoscenza della lingua veicolare e con modalità cheassicurino la comprensione dei contenuti del corso di formazione, quali,ad esempio, la presenza di un mediatore interculturale o di un traduttore;anche ai fini di un più rapido abbattimento delle barriere linguistiche,onde garantire l'efficacia e la funzionalità dell'espletamento del percorsoformativo e considerata l'attitudine dei sistemi informatici a favorirel'apprendimento, potranno essere previsti nei confronti dei lavoratoristranieri specifici programmi di formazione preliminare in modalità e-Learning.

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LA FORMAZIONE DEGLI STRANIERICassazione Penale, Sez. 4, 02 marzo 2011, n. 8257…la corte territoriale è legittimamente pervenuta alla decisione di conferma della condannainflitta ai due imputati dal Tribunale di Brescia, per avere essi consentito l'esecuzione di lavori adalto rischio, nella più assoluta assenza di dispositivi di sicurezza (ponteggi, impalcature), purprevisti nel relativo piano, idonei a scongiurare il pericolo di cadute, peraltro facilmenteprevedibili anche a causa del peso degli infissi e della loro scarsa maneggevolezza, e senzacurare la formazione del lavoratore, e dunque in violazione di precise disposizioni di legge…

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…. A lui spettava, inoltre, nella richiamata qualità, di curare la formazioneprofessionale dei dipendenti e di fornire le necessarie informazioni circa lemodalità di esecuzione dei lavori ed i rischi che ne erano connessi;obbligo ancor più pressante nel caso del D. A., cittadino extracomunitarioe privo dei documenti di soggiorno, appena assunto e del tutto all'oscurodel tipo di lavoro da svolgere e dei relativi pericoli. …… Carenza formativa ed informativa che i fatti hanno, purtroppo,tragicamente confermato poichè la vittima non ha avuto esitazioninell'inerpicarsi lungo il traballante trabattello, nel posizionarsipericolosamente sulla base inferiore dell'apertura, a sei metri di altezzadal suolo, ad eseguire in evidenti condizioni di precarietà la complessamanovra di sostituzione del vecchio infisso con il nuovo….

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/2011

3. METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTOLa metodologia di insegnamento/apprendimento privilegia unapproccio

interattivo che comporta la centralità del lavoratore nelpercorso diapprendimento. A tali fini è opportuno: garantire un equilibrio tralezioni frontali, esercitazioni teoriche e pratiche e relative discussioni,nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivoprefissato per ogni modulo; favorire metodologie diapprendimento interattive ovvero basate sul problem solving,applicate a simulazioni e situazioni di contesto suproblematiche specifiche, con particolare attenzione ai processidi valutazione e comunicazione legati alla prevenzione;prevedere dimostrazioni, simulazioni in contesto lavorativo e provepratiche; favorire, ove possibile, metodologie di apprendimentoinnovative, anche in modalità e-Learning e con ricorso a linguaggimultimediali, che garantiscano l'impiego di strumenti informatici qualicanali di divulgazione dei contenuti formativi, anche ai fini di unamigliore conciliazione tra esigenze professionali e esigenze di vitapersonale dei discenti e dei docenti.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/2011

4. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DEI LAVORATORI EDEI SOGGETTI DI CUI ALL'ARTICOLO 21, COMMA 1, DEL D.LGS. N.81/08

Formazione GeneraleCon riferimento alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 37 del D.Lgs. n.

81/08, la durata del modulo generale non deve essere inferiore alle 4 ore,e deve essere dedicata alla presentazione dei concetti generali in tema diprevenzione e sicurezza sul lavoro. Contenuti: concetti di rischio, danno,prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale,diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali, organi di vigilanza,controllo e assistenza. Durata Minima: 4 ore per tutti i settori.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/2011

4. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DEILAVORATORI E DEI SOGGETTI DI CUI ALL'ARTICOLO 21,COMMA 1, DEL D.LGS. N. 81/08

Formazione Specifica Con riferimento alla lettera b) del comma 1 eal comma 3 dell'articolo 37 del D.Lgs. n. 81/08, la formazionedeve avvenire nelle occasioni di cui alle lettere a), b) e c) delcomma 4 del medesimo articolo, ed avere durata minima di 4, 8 o12 ore, in funzione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibilidanni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione eprotezione caratteristici del settore o comparto di appartenenzadell'azienda.Tali aspetti e i rischi specifici di cui ai Titoli del D.Lgs.n. 81/08 successivi al I costituiscono oggetto della formazione.Infine, tale formazione è soggetta alle ripetizioni periodichepreviste al comma 6 dell'articolo 37 del D.Lgs. n. 81/08, conriferimento ai rischi individuati ai sensi dell' articolo 28.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/2011

Formazione SpecificaLa trattazione dei rischi sopra indicati va declinata secondo la loro effettiva

presenza nel settore di appartenenza dell'azienda e della specificità del rischioovvero secondo gli obblighi e i rischi propri delle attività svolte dal lavoratoreautonomo, secondo quanto previsto all'articolo 21 del D.Lgs. n. 81/08.

I contenuti e la durata sono subordinati all'esito della valutazione dei rischieffettuata dal datore di lavoro, fatta salva la contrattazione collettiva e leprocedure concordate a livello settoriale e/o aziendale e vanno pertantointesi come minimi.

Il percorso formativo e i relativi argomenti possono essere ampliati in base allanatura e all'entità dei rischi effettivamente presenti in azienda, aumentando diconseguenza il numero di ore di formazione necessario. Il numero di ore diformazione indicato per ciascun settore comprende la "Formazione Generale" equella "Specifica", ma non "l'Addestramento", così come definito all'articolo 2,comma 1, lettera cc), del D.Lgs. n. 81/08, ove previsto.

Deve essere garantita la maggiore omogeneità possibile tra i partecipanti ad ognisingolo corso, con particolare riferimento al settore di appartenenza.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/2011

Durata minima(*) complessiva dei corsi di formazione per i lavoratori, in base alla classificazione dei settori di cui all'Allegato I:

In edilizia4 ore di Formazione Generale + 12 ore di Formazione Specifica per isettori della classe di rischio alto: TOTALE 16 ore.

(*) Se 16 ore non sono sufficienti bisogna farne di più …

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/20114. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DEI LAVORATORI E DEI

SOGGETTI DI CUI ALL'ARTICOLO 21, COMMA 1, DEL D.LGS. N. 81/08

Condizioni particolari I lavoratori di aziende a prescindere dal settore di appartenenza, che non

svolgano mansioni che comportino la loro presenza, anche saltuaria, nei reparti produttivi, possono frequentare i corsi individuati per il rischio basso.

Per il comparto delle costruzioni, nell'ipotesi di primo ingresso nel settore, laformazione effettuata nell'ambito del progetto strutturale "16ore-MICS",delineato da FORMEDIL, Ente nazionale per la formazione el'addestramento professionale dell'edilizia, è riconosciuta integralmentecorrispondente alla Formazione Generale di cui al presente accordo. Aifini della Formazione Specifica i contenuti di cui al citato percorsostrutturale potranno essere considerati esaustivi rispetto a quelli di cui alpresente accordo ove corrispondenti. I soggetti firmatari del ContrattoCollettivo Nazionale dell'edilizia stipulano accordi nazionali diretti allaindividuazione delle condizioni necessarie a garantire talecorrispondenza.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/20117. ATTESTATIGli attestati di frequenza e di superamento della prova di verifica

vengono rilasciati direttamente dagli organizzatori dei corsi inbase a: la frequenza del 90% delle ore di formazione previste alpunto 4 (lavoratori); la frequenza del 90% delle ore diformazione previste ed il superamento della prova di verificaper i soggetti di cui ai punti 5 (preposti) e 6 (dirigenti). Gliattestati devono prevedere i seguenti elementi minimi comuni:Indicazione del soggetto organizzatore del corso; Normativa diriferimento; Dati anagrafici e profilo professionale del corsista;Specifica della tipologia di corso seguito con indicazione delsettore di riferimento e relativo monte ore frequentato(l'indicazione del settore di appartenenza è indispensabile aifini del riconoscimento dei crediti); Periodo di svolgimento delcorso; Firma del soggetto organizzatore del corso.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/20119. AGGIORNAMENTOCon riferimento ai lavoratori, è previsto un aggiornamento

quinquennale, di durata minima di 6 ore, per tutti e tre i livelli dirischio sopra individuati.

Nei corsi di aggiornamento per i lavoratori non dovranno essereriprodotti meramente argomenti e contenuti già proposti nei corsibase, ma si dovranno trattare significative evoluzioni e innovazioni,applicazioni pratiche e/o approfondimenti che potranno riguardare:approfondimenti giuridico-normativi; aggiornamenti tecnici sui rischi aiquali sono esposti i lavoratori; aggiornamenti su organizzazione egestione della sicurezza in azienda; fonti di rischio e relative misure diprevenzione.

Nell'aggiornamento non è compresa la formazione relativa altrasferimento o cambiamento di mansioni e all'introduzione di nuoveattrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze epreparati pericolosi.

Non è ricompresa, inoltre, la formazione in relazione all'evoluzione deirischi o all'insorgenza di nuovi rischi.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/201111. RICONOSCIMENTO DELLA FORMAZIONE PREGRESSA La

formazione erogata a cura dei datori di lavoro prima dellapubblicazione del presente accordo viene riconosciuta come diseguito specificato:

a) Formazione dei lavoratori e dei preposti. Nel rispetto di quantoprevisto al punto 8 del presente accordo e, fermo restando l'obbligo diaggiornamento di cui al punto 9, non sono tenuti a frequentare i corsidi formazione di cui al punto 4 i lavoratori ed i preposti per i quali idatori di lavoro comprovino di aver svolto, alla data di pubblicazionedel presente accordo, una formazione nel rispetto delle previsioninormative e delle indicazioni previste nei contratti collettivi di lavoroper quanto riguarda durata, contenuti e modalità di svolgimento deicorsi. L'obbligo di aggiornamento per lavoratori e preposti, per i qualila formazione sia stata erogata da più di 5 anni dalla data dipubblicazione del presente accordo, dovrà essere ottemperato entro12 mesi. In ogni caso la formazione particolare ed aggiuntiva di cui alpunto 5 dovrà concludersi entro e non oltre il termine di 12 mesi dallapubblicazione del presente accordo.

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L’ACCORDO N. 221 DEL 21/12/2011PREMESSAIl presente accordo disciplina, ai sensi dell'articolo 37, comma 2, del D.Lgs. 9aprile 2008 n. 81, e successive modifiche e integrazioni (di seguito D.Lgs. n.81/08), la durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione, nonchédell'aggiornamento,dei lavoratori e delle lavoratrici come definiti all'articolo 2,comma 1, lettera a), dei preposti e dei dirigenti, nonché la formazionefacoltativa dei soggetti di cui all'articolo 21, comma 1, del medesimo D.Lgs. n.81/08.La applicazione dei contenuti del presente accordo nei riguardi dei dirigenti edei preposti, per quanto facoltativa, costituisce corretta applicazionedell'articolo 37, comma 7, del D.Lgs. n. 81/08. Nel caso venga posto in essereun percorso formativo di contenuto differente, il datore di lavoro dovràdimostrare che tale percorso ha fornito a dirigenti e/o preposti una formazione"adeguata e specifica".La formazione di cui al presente accordo è distinta da quella prevista daititoli successivi al I del D.Lgs n. 81/08 o da altre norme, relative amansioni o ad attrezzature particolari.Qualora il lavoratore svolga operazioni e utilizzi attrezzature per cui il D.Lgs.n. 81/08 preveda percorsi formativi ulteriori, specifici e mirati, questi andrannoad integrare la formazione oggetto del presente accordo, così comel'addestramento di cui al comma 5 dell'articolo 37 del D.Lgs. n. 81/08.

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L’ACCORDO N. 153 DEL 25/07/2012Il terzo periodo della “Premessa” dell’accordo ex articolo 37 del d.lgs. n.81/2008 puntualizza che la formazione in parola: “è distinta da quella prevista daiTitoli successivi al I del D.Lgs. n. 81/08 o da altre norme, relative a mansioni oattrezzature particolari”.

In tal modo si esprime un principio, di ordine generale, in forza del quale laformazione regolamentata esaurisce l’obbligo formativo a carico del datore dilavoro, a meno che il medesimo non sia tenuto – in base a una normativadifferente rispetto a quella di cui all’articolo 37 del “testo unico” di salute esicurezza sul lavoro – a corsi regolamentati da disposizioni aventi lecaratteristiche delle norme speciali (sempre rispetto a quelle di cui all’articolo37, citato), contenute nei Titoli del d.lgs. n. 81/2008 successivi al Titolo I o inaltre norme di legge, e che oltre a prevedere una formazione integrativa inmerito a rischi specifici individuino in modo dettagliato percorsi formativi conmolteplici contenuti, diretti a esigenze ben definite e particolari di tutela, cherichiedono corsi ad hoc.

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LA FORMAZIONE SPECIALEALLEGATO XXI - Accordo Stato, Regioni e Province Autonomesui corsi di formazione per lavoratori addetti a lavori in quotasoggetti formatori, durata, indirizzi e requisiti minimi dei corsiper lavoratori e preposti addetti all’uso di attrezzature di lavoroin quota (PONTEGGISTI e ADDETTI ai LAVORI inSOSPENSIONE su FUNE).

La partecipazione ai suddetti corsi, secondo quanto disposto dall’articolo37 del presente Decreto Legislativo, deve avvenire in orario di lavoro enon può comportare oneri economici per i lavoratori.

• Si rende, inoltre, noto che la formazione di seguito prevista essendoformazione specifica non è sostitutiva della formazione obbligatoriaspettante comunque a tutti i lavoratori e realizzata ai sensi dell’articolo 37del presente Decreto Legislativo.

• Si ribadisce come durata e contenuti dei seguenti corsi siano daconsiderarsi come minimi e che quindi i Soggetti formatori, qualora loritengano opportuno, potranno decidere di organizzare corsi “specifici”per lavoratori addetti e per preposti con rilascio di specifico attestato.

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LA FORMAZIONE SPECIALE

DM 388/2003 addetti al primo soccorso

DM 10/3/1998 addetti antincendio

DPR 177/2010 addetti, preposti e DdL delle impreseche operano in ambienti confinati o sospetti diinquinamento.

CEI 11-27 sulla sicurezza nei lavori elettrici per qualifiche PES,PAV

Art. 37, comma 10, DLgs 81/08 R.L.S.

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LA FORMAZIONE SPECIALEArt. 73. Informazione, formazione e addestramento (attrezzature dilavoro): Accordo ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernentel'individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specificaabilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di taleabilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validitàdella formazione, in attuazione dell'articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni. Repertorio atti n. 53 del 22febbraio 2012:

• Piattaforme di lavoro mobili elevabili

• Gru a torre• Gru mobile• Gru per autocarro• Carrelli elevatori semoventi con

conducente a bordo

• Carrelli semoventi a braccio telescopico

• Carrelli industriali semoventi• Carrelli/Sollevatori/Elevatori

semoventi telescopici rotativi• Trattori agricoli o forestali• Macchine movimento terra

(Escavatori idraulici; Escavatori a fune; Pale caricatrici frontali; Terne; Autoribaltabile a cingoli)

• Pompa per calcestruzzo

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 73. Informazione, formazione e addestramento(attrezzature di lavoro).

Nell'ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37 il datore dilavoro provvede, affinché per ogni attrezzatura di lavoro messa adisposizione, i lavoratori incaricati dell'uso dispongano di ogni necessariainformazione e istruzione e ricevano una formazione e unaddestramento adeguati, in rapporto alla sicurezza relativamente:

a) alle condizioni di impiego delle attrezzature;

b) alle situazioni anormali prevedibili

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 77 del DLgs 81/08 .Obblighi del datore di lavoro: assicura una formazione adeguata eorganizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'usocorretto e l'utilizzo pratico dei DPI.

Art. 145 del DLgs 81/08 .Disarmo delle armature: Il disarmo delle armature provvisorie di cuial comma 2 dell'articolo 142 deve essere effettuato con cautela dailavoratori che hanno ricevuto una formazione adeguata e mirataalle operazioni previste sotto la diretta sorveglianza del capocantiere

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 164 del DLgs 81/08 . Segnaletica di sicurezza

Informazione e formazione. Il datore di lavoro provvede affinché: a)il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e i lavoratori sianoinformati di tutte le misure da adottare riguardo alla segnaletica disicurezza impiegata all'interno dell'impresa ovvero dell'unitàproduttiva; b) i lavoratori ricevano una formazione adeguata, inparticolare sotto forma di istruzioni precise, che deve avere per oggettospecialmente il significato della segnaletica di sicurezza,soprattutto quando questa implica l'uso di gesti o di parole,nonché i comportamenti generali e specifici da seguire.

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 145. Disarmo delle armature: Il disarmo delle armature provvisorie di cui alcomma 2 dell'articolo 142 deve essere effettuato con cautela dai lavoratori chehanno ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previstesotto la diretta sorveglianza del capo cantiere

Art. 164del DLgs 81/08 . Informazione e formazione. Il datore di lavoroprovvede affinché: a) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e i lavoratorisiano informati di tutte le misure da adottare riguardo alla segnaletica disicurezza impiegata all'interno dell'impresa ovvero dell'unità produttiva; b) ilavoratori ricevano una formazione adeguata, in particolare sotto forma diistruzioni precise, che deve avere per oggetto specialmente il significato dellasegnaletica di sicurezza, soprattutto quando questa implica l'uso di gesti odi parole, nonché i comportamenti generali e specifici da seguire.

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 169 del DLgs 81/08. MMC

Informazione, formazione e addestramento.

Tenendo conto dell'allegato XXXIII, il datore di lavoro:a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altrecaratteristiche del carico movimentato;

b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed allemodalità di corretta esecuzione delle attività.

2. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l'addestramento adeguatoin merito alle corrette manovre e procedure da adottare nellamovimentazione manuale dei carichi.

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 177 del DLgs 81/08.VDT

Informazione e formazione

In ottemperanza a quanto previsto in via generale dall'articolo 18,comma 1, lettera l), il datore di lavoro: a) fornisce ai lavoratoriinformazioni, in particolare per quanto riguarda: 1) le misure applicabilial posto di lavoro, in base all'analisi dello stesso di cui all'articolo 174; 2)le modalità di svolgimento dell'attività; 3) la protezione degli occhi edella vista; b) assicura ai lavoratori una formazione adeguata inparticolare in ordine a quanto indicato al comma 1, lettera a).

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 184 del DLgs 81/08. RISCHI FISICI (Rumore, vibrazioni, ecc.)

Informazione e formazione dei lavoratori 1. Nell'ambito degli obblighi di cui agliarticoli 36 e 37, il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori esposti a rischiderivanti da agenti fisici sul luogo di lavoro e i loro rappresentanti vengano informati eformati in relazione al risultato della valutazione dei rischi con particolareriguardo: a) alle misure adottate in applicazione del presente titolo; b) all'entità e alsignificato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione definiti nei Capi II, III, IVe V, nonché ai potenziali rischi associati; c) ai risultati della valutazione, misurazione ocalcolo dei livelli di esposizione ai singoli agenti fisici; d) alle modalità per individuare esegnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali ilavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e agli obiettivi della stessa; f) alleprocedure di lavoro sicure per ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione; g)all'uso corretto di adeguati dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazionie controindicazioni sanitarie all'uso

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 227 del DLgs 81/08. RISCHIO CHIMICOInformazione e formazione per i lavoratoriFermo restando quanto previsto agli articoli 36 e 37, il datore di lavoro garantisceche i lavoratori o i loro rappresentanti dispongano di: a) dati ottenuti attraverso lavalutazione del rischio e ulteriori informazioni ogni qualvolta modifiche importantisul luogo di lavoro determinino un cambiamento di tali dati; b) informazioni sugliagenti chimici pericolosi presenti sul luogo di lavoro, quali l'identità degli agenti, irischi per la sicurezza e la salute, i relativi valori limite di esposizione professionale ealtre disposizioni normative relative agli agenti; c) formazione ed informazioni suprecauzioni ed azioni adeguate da intraprendere per proteggere loro stessied altri lavoratori sul luogo di lavoro; d) accesso ad ogni scheda dei dati disicurezza messa a disposizione dal responsabile dell'immissione sul mercato ai sensi deidecreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52119, e 14 marzo 2003, n. 65120, e successivemodificazioni.

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 239 del DLgs 81/08. RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO

Informazione e formazione

1. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori, sulla base delle conoscenze disponibili,informazioni ed istruzioni, in particolare per quanto riguarda: a) gli agenticancerogeni o mutageni presenti nei cicli lavorativi, la loro dislocazione, i rischiper la salute connessi al loro impiego, ivi compresi i rischi supplementari dovuti alfumare; b) le precauzioni da prendere per evitare l'esposizione; c) le misureigieniche da osservare; d) la necessità di indossare e impiegare indumenti dilavoro e protettivi e dispositivi individuali di protezione ed il loro correttoimpiego; e) il modo di prevenire il verificarsi di incidenti e le misure daadottare per ridurre al minimo le conseguenze.

2. Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione adeguata in particolare inordine a quanto indicato al comma 1.

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 258 del DLgs 81/08. RISCHIO AMIANTO

Formazione dei lavoratori

1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 37, il datore di lavoro assicura che tutti i lavoratoriesposti o potenzialmente esposti a polveri contenenti amianto ricevano una formazione sufficiente edadeguata, ad intervalli regolari.

2. Il contenuto della formazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deveconsentire loro di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie in materia di prevenzione e disicurezza, in particolare per quanto riguarda: a) le proprietà dell'amianto e i suoi effetti sulla salute,incluso l'effetto sinergico del tabagismo; b) i tipi di prodotti o materiali che possono contenereamianto; c) le operazioni che possono comportare un'esposizione all'amianto e l'importanza deicontrolli preventivi per ridurre al minimo tale esposizione; d) le procedure di lavoro sicure, i controlli ele attrezzature di protezione; e) la funzione, la scelta, la selezione, i limiti e la corretta utilizzazione deidispositivi di protezione delle vie respiratorie; f) le procedure di emergenza; g) le procedure didecontaminazione; h) l'eliminazione dei rifiuti; i) la necessità della sorveglianza medica.

3. Possono essere addetti alla rimozione, smaltimento dell'amianto e alla bonifica delle areeinteressate i lavoratori che abbiano frequentato i corsi di formazione professionale di cuiall'articolo 10, comma 2, lettera h), della legge 27 marzo 1992, n. 257.

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 278 del DLgs 81/08. RISCHIO BIOLOGICO

Informazioni e formazione

1. Nelle attività per le quali la valutazione di cui all'articolo 271 evidenzia rischi per la salute deilavoratori, il datore di lavoro fornisce ai lavoratori, sulla base delle conoscenze disponibili, informazionied istruzioni, in particolare per quanto riguarda: a) i rischi per la salute dovuti agli agenti biologiciutilizzati; b) le precauzioni da prendere per evitare l'esposizione; c) le misure igieniche da osservare; d)la funzione degli indumenti di lavoro e protettivi e dei dispositivi di protezione individuale ed il lorocorretto impiego; e) le procedure da seguire per la manipolazione di agenti biologici del gruppo 4; f) ilmodo di prevenire il verificarsi di infortuni e le misure da adottare per ridurne al minimo leconseguenze.

2. Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione adeguata in particolare in ordine a quantoindicato al comma 1.

3. L'informazione e la formazione di cui ai commi 1 e 2 sono fornite prima che i lavoratorisiano adibiti alle attività in questione, e ripetute, con frequenza almeno quinquennale, ecomunque ogni qualvolta si verificano nelle lavorazioni cambiamenti che influiscono sulla natura e sulgrado dei rischi.

4. Nel luogo di lavoro sono apposti in posizione ben visibile cartelli su cui sono riportate le procedureda seguire in caso di infortunio od incidente.

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LA FORMAZIONE SPECIFICA

Art. 294-bis del DLgs 81/08. RISCHIO ESPLOSIONI

Informazione e formazione dei lavoratori

1. Nell’ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37, il datore di lavoro provvede affinché ilavoratori esposti al rischio di esplosione e i loro rappresentanti vengano informati e formati inrelazione al risultato della valutazione dei rischi, con particolare riguardo:

a) alle misure adottate in applicazione del presente titolo;

b) alla classificazione delle zone;

c) alle modalità operative necessarie a minimizzare la presenza e l’efficacia delle sorgenti di accensione;

d) ai rischi connessi alla presenza di sistemi di protezione dell’impianto;

e) ai rischi connessi alla manipolazione ed al travaso di liquidi infiammabili e/o polveri combustibili;

f) al significato della segnaletica di sicurezza e degli allarmi ottico/acustici;

g) agli eventuali rischi connessi alla presenza di sistemi di prevenzione delle atmosfere esplosive, conparticolare riferimento all’asfissia;

h) all’uso corretto di adeguati dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni econtroindicazioni all’uso.

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IN TUTTO QUESTO IL CSE COSA CENTRA ?

ALLEGATO XV del D.L.gs 81/08

3.2. - Contenuti minimi del piano operativo di sicurezza

3.2.1. Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle impreseesecutrici, ai sensi dell’articolo 17 del presente decreto, e successivemodificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contienealmeno i seguenti elementi:

….

l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazionefornite ai lavoratori occupati in cantiere.

Art. 92. Obblighi del coordinatore per l'esecuzione dei lavori

1. Durante la realizzazione dell'opera, il coordinatore per l'esecuzionedei lavori:…b) verifica l'idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerarecome piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza ecoordinamento di cui all'articolo 100, assicurandone la coerenza conquest’ultimo ove previsto, adegua il piano di sicurezza e dicoordinamento di cui all'articolo 100 ove previsto e il fascicolo di cuiall'articolo 91, comma 1, lettera b), in relazione all'evoluzione dei lavoried alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delleimprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verificache le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi pianioperativi di sicurezza;

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COERENZA FRA IL DICHIARATO E L‘AGITO

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