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GIS: dai sistemi ai servizi GPS Software Receiver per applicazioni embedded GEOmedia incontra Stefano Morisi Un futuro chiamato Constellation GIS: dai sistemi ai servizi GPS Software Receiver per applicazioni embedded GEOmedia incontra Stefano Morisi Un futuro chiamato Constellation

GEOmedia numero 1 2007

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Celebrativo 10 anni di GEOmedia, la prima rivista italiana di geomatica

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GIS: dai sistemi ai servizi

GPS Software Receiverper applicazioni embedded

GEOmedia incontraStefano Morisi

Un futuro chiamatoConstellation

GIS: dai sistemi ai servizi

GPS Software Receiverper applicazioni embedded

GEOmedia incontraStefano Morisi

Un futuro chiamatoConstellation

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INDICE DEGLI INSERZIONISTI

AZIENDE E PRODOTTI

Dal GIS al GIS.Dall’ingegneria dei sistemi a quella dei servizi

di Antonio Bottaro

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GIS per ricostruire eventi storici.Le truppe Alpine nella Campagna di Russia

di P. Plini, V. De Santis, R. Salvatori

20

GPS Software Receiver.Una nuova frontiera per le applicazioni embedded

di Roberto Capua

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6SOMMARIO F

OC

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SPA

ZIOUn futuro chiamato constellations

di Fabrizio Bernardini

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Il laboratorio di fotogrammetria CIRCE dello IUAVdi F. Guerra, L. Pilot, C. Balletti

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INTE

RVIS

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Geomedia incontra Stefano Morisi di Bentley

di Fulvio Bernardini

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12 MERCATO

ALTRE RUBRICHECelebriamo il nostrodecennale e labellezza dello studiodelle scienze dellaterra. In dieci anniGEOmedia è semprestata fedele alla suamissione didivulgazionescientifica, senzatralasciare gli aspettipiù prettamenteculturali delladisciplina geograficain generale.

Immagine: ©Photographer: AliEnder Birer Agenzia:Dreamstime.com

� GIS: dai sistemi ai servizi

� GPS Software Receiverper applicazioni embedded

� GEOmedia incontraStefano Morisi

� Un futuro chiamatoConstellation

� GIS: dai sistemi ai servizi

� GPS Software Receiverper applicazioni embedded

� GEOmedia incontraStefano Morisi

� Un futuro chiamatoConstellation

La rete geodeticadella Regione Marchedi E.S. Malinverni e S. Bellesi

UN

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43 RECENSIONE

46 AGENDA

44 UN ANNO DI GEOMEDIA

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Sono passati 10 anni dal primo numero di GEOmedia, ed i ricordivolano inevitabilmente al tempo passato; è già sorprendente cometutto ciò sia potuto accadere, l’essere ancora qui; come sia potutopassare tutto questo tempo, tra i molti progetti, i tanti incontri,senza rendersi pienamente conto dello scorrere degli eventi, del

loro effettivo evolvere nel tempo. Rimane come sfondosempre e solo la tecnologia, fredda ed asettica nel ricordarci chel’evoluzione c’e stata. E come. Ma rimangono soprattutto i ricordi dei sogni condivisi con i colleghi, con gliamici, e con i geomatici della prima ora.

Cosa e’ cambiato quindi in questi 10 anni ? Direi tutto, o quasi. Certamente e’ cambiato lo scenario di riferimento, da

internet alle applicazioni mobile, necessarie in questo modello dinomadismo operativo, dove l’idea di viaggio non e’ sinonimo di incontri e diosservazione, ma semplicemente di trasferimento.

Nonostante tutte le e-applications che ci tempestano, e’sempre più necessario usare comunque la

testa, magari semplicemente per capire in quale quadrante siamo, e riprendere così i concetti espressi in un mio editoriale intitolato

“Tecnologie e buon senso”:“Tutte le tecnologie possono incepparsi nel momento in cui ne abbiamo piùbisogno - e se e’ vero che i satelliti percorrono puntualmente le loro orbite,remoti, monotoni e ripetitivi nella loro sublime ignoranza, sta a noi governarlie tenere i piedi per terra - esercitando con instabile ostinazione quella anticae nobile virtù che si chiama buon senso”.

Ebbene, nel corso di questi 10 anni gli avanzamenti tecnologici, i progetti, le innovazioni, possono tutti

essere letti attraverso una serie di parole chiave come: Geomatica -Fotogrammetria digitale - Telerilevamento - ASITA - Cartografia web based eMLS, PDA e Navigatori satellitari - Tecnologie VRS,MRS,RTK e RTK dasatellite - EGNOS, WAAS e BAS - Mobile GIS - Mapping GIS, GPS based eCartografia based - Windows CE, Linux e filosofia Open - Laser scanner daaereo o LIDAR e Laser Scanner terrestre - Camere digitali perfotogrammetria aerea - Diffusione della cartografia vettoriale - Intesa GIS -Disponibilità di cartografia catastale attraverso il sistema WEGIS.

Nonostante tutto, dunque, il tempo avanza inesorabilmente, mutando gli scenari e creando le basi per

ulteriori avanzamenti tecnologici così che un prodotto, nel momento in cuiarriva sulla nostra scrivania è già vecchio.

E ci rendiamo conto che ci sono cose di cui non possiamo fare ameno: se alcune tecnologie non risultano essere necessarie, abbiamo ilcostante bisogno di altre che siano alla portata di tutti i giorni, e sonoqueste le cose che nel futuro più prossimo rischieranno di venirci a mancare.

Quindi animo e volontà: le tecnologie sono tuttedisponibili, ma il pensiero e l’azione per fare un mondo a dimensione umanapassa tutto nella nostra testa, nel nostro sapere, nel nostro agire versol’ambiente in cui viviamo e verso gli altri uomini con cui tutti i giornidobbiamo stringere un patto di alleanza e condivisione della

Terra intesa come risorsa; quella Terra che trovate in copertina e che e’ un mondo che ancora non

conosciamo e su cui possiamo e dobbiamo vivere.

Domenico SantarsieroFondatore e Direttore Editoriale dal 1997 al 2003

[email protected]

...di B2B e altre storie

Dieci Direttore

RENZO [email protected]

Comitato editorialeFABRIZIO BERNARDINI, VIRGILIO CIMA, LUIGI COLOMBO, MATTIA CRESPI,MAURIZIO FAVA, SANDRO GIZZI,LUCIANO SURACE, DONATO TUFILLARO

Direttore ResponsabileDOMENICO [email protected]

Hanno collaborato a questo numero:CATERINA BALLETTISTEFANO BELLESIFABRIZIO BERNARDINIFULVIO BERNARDINIANTONIO BOTTAROROBERTO CAPUAVALENTINA DE SANTISISABEL GRAMESÒNFRANCESCO GUERRAEVA SAVINA MALINVERNILUCA PILOTPAOLO PLINIROSAMARIA SALVATORILAURA SEBASTIANELLI

Redazione, Marketing e DistribuzioneGeo4All c/o AlbatrosVia Pavia, 38 00161 RomaTel. 06.44341322Fax 06.49382321E-mail: [email protected]@[email protected]

Amministrazione A&C2000 s.r.l.Via Edoardo D’Onofrio, 212 00155 RomaWeb: www.geo4all.itE-mail: [email protected]

Progetto grafico e impaginazioneDANIELE CARLUCCI

StampaGiemme Servizi S.r.l.Via Galileo Galilei, 11 00012Guidonia (RM)

Condizioni di abbonamentoLa quota annuale di abbonamento alla rivista per il 2007 è di € 45,00.Il prezzo di ciascun fascicolo compreso nell'abbonamento è di € 9,00. Il prezzo di ciascun fascicolo arretrato è di € 12,00 . I prezzi indicati si intendono Iva inclusa.L’abbonamento decorre dal 1° gennaio per n° 5 fascioli condiritto di ricevimento dei fascicoli arretrati ed avrà validità peril solo anno di sottoscrizione. L’editore comunque, al fine digarantire la continuità del servizio, in mancanza di esplicitarevoca, da comunicarsi in forma scritta entro il trimestre seguente alla scadenza dell’abbonamento, siriserva di inviare il periodico anche per il periodo successivo.La disdetta non è comunque valida se l’abbonato non è inregola con i pagamenti. Il rifiuto o la restituzione dei fascicolidella Rivista non costituiscono disdetta dell’abbonamento anessun effetto. I fascicoli non pervenuti possono essererichiesti dall'abbonato non oltre 20 giorni dopo la ricezionedel numero successivo.

EditoreDomenico Santarsiero

Registrato al tribunale di Roma con il N° 243/2003 del 14.05.03 (già iscritto al Tribunale di Rimini N° 18/97 del 31.10.97)

ISSN 1386-2502

Gli articoli firmati impegnano solo la responsabilità dell’autore. È vietata la riproduzione anche parziale delcontenuto di questo numero della Rivista in qualsiasi formae con qualsiasi procedimento elettronico o meccanico, ivi inclusi i sistemi di archiviazione e prelievo dati, senza il consenso scritto dell’editore.

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...di tecnologie geomatiche

Sarebbe opportuno in questo numero, celebrativo dei 10 anni di GEOmedia, parlare della sua evoluzione ma,riguardando i primi numeri e quelli che li hanno seguiti, troviamo evoluzioni nella grafica e nell’impostazionedelle rubriche, cambio di editori e stampatori, ma non nel contenuto, che è rimasto sempre fedele alla missiondella nostra rivista.

GEOmedia è sempre stata un punto di riferimento per le nuove tecnologie del nostro settore e continua ad esserlo con quel pizzico di orgoglio che ci ha sempre contraddistinto; ci siamo trovati sempre prontia recepire le innovazioni e siamo stati (forse troppo spesso) nella posizione di descrivere quello che sarebbe successopoi, con un certo anticipo.Un esempio che vale per tutti sono i navigatori del tipo consumer: più volte abbiamo presentato articoli nei quali gliautori si cimentavano con le prime soluzioni hardware e software atte alla realizzazione di sistemi di memorizzazione delle

proprie posizioni GPS su palmari portatili e oggi, ad esempio, vedere il primorilascio di uno strumento di navigazione turistica quale il T-370 del TouringClub Italia, basato, sull’integrazione, finalmente industriale, di tutte letecnologie di cui parliamo da tempo, ci dà un certo senso di soddisfazione:l’istituzione italiana del Turismo ha adottato pienamente le nuovetecnologie geomatiche!Il Touring Club varca così la nuova frontiera dell’editoria turistica digitale elancia il Navigatore Portatile T-370: contenuti turistici uniti alla tecnologiapiù avanzata del settore geomatico. In 10 anni è successo anchequesto…

In questo strumento troviamo raccolti anni e anni di studi ericerche che nell’ultimo decennio, focalizzandosi sul problema delposizionamento satellitare, hanno visto integrazioni di varie tecnologie

che ora, unite al meglio, ci forniscono un nuovo strumento, rivoluzionarioquasi al pari del telefono cellulare. Topografia fonetica, touch-screen,

posizionamento satellitare GPS, sistemi informativi geografici, grafi e reti,ottimizzazione e riduzione dell’hardware e dei consumi connessi, multimedia, tuttioggetti di innumerevoli progetti di ricerca realizzati sia nel campo accademico cheindustriale nell’ultimo decennio; è soddisfacente vederne il risultato, sapere cioèche il forte investimento richiesto ha prodotto un risultato più che apprezzabile.

Il framework strutturale in cui ci si colloca è notevole se solo si pensa che proprio ora si celebra il primo anno di trasmissioni del segnale Galileo. L’avvento del nuovo

sistema di posizionamento satellitare europeo, completamente adibito a scopi civili, ci fa presagire quali saranno glisviluppi dei prossimi anni.

ESA ha lanciato anche il primo sito WEB dedicato alla ricezione del segnale di Giove, il primo satellite Galileo in orbita.Nel sito WEB si annuncia che gli orologi Galileo al

Rubidio a bordo del satellite GIOVE-A hanno raggiunto la soglia nominale di affidabilità.Le prestazioni degli orologi a bordo sono di massima

importanza per la navigazione e l’integrità al livello utente di Galileo. Un errore di 10 nanosecondi dell’orologio si traduceattualmente in un errore di 3 metri per l’utente finale. Questo significa che anche con i semplici ricevitori da navigazionela posizione sarà stimata entro un errore massimo inferiore ai 5 metri.

Dieci anni fa questo errore era di oltre 100 metri, dovuto anche alle limitazioni militariimposte dagli USA al sistema GPS, ridotte poi da Bill Clinton a 20 metri nel maggio 2000.

Difficile presagire quale sarà il prossimo futuro, ma ai lettori va un consiglio: non mancate di leggere GEOmedia, sarete sicuramente sempre

avvisati in anticipo su quello che sta per succedere. Spedizioni postali e ritardi tipografici permettendo…

Renzo CarlucciDirettore editoriale

[email protected]

EDITORIALEanni...

La Geomaticanel Touring Club Italiano

http://www.touringclub.com/Navigatore/

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Un gioco di paroleL’apparente gioco di parole può sembrare a prima vistafuorviante, invece, ben sintetizza quanto è avvenuto nelpanorama della GI – Geographic Information.Originariamente si è partiti dalla tecnologia GIS,tradizionalmente intesa come Geographic InformationSystems, dove appariva evidente la centralità rappresentatadal sistema. La specificità dei sistemi qualificava i progettiche partivano sempre dalla scelta del sistema. Approccio chepurtroppo, ancora oggi, pur in pieno web, continua ad esseretroppe volte proposto! Quando il mercato era esclusivamente professional il sistemaera il solo in grado di offrire le potenzialità di gestione di unacartografia digitale necessaria a rappresentare sul territorio lapreesistente informazione alfanumerica. Successivamente siè passati alla centralità del fattore architetturale, con ilporting della tecnologia GIS in ambiente Web. L’usodell’interfaccia cartografica in tale contesto ha finalmenteliberato tutte le potenzialità di indirizzamento immediato euser friendly verso la pletora di servizi attivabili, proprio apartire dal georiferimento dell’attributo di localizzazione.

Ubiquitous GISSi è così naturalmente approdati ai giorni nostri che vedonosempre più spesso il richiamo evocato dalla dizioneUbiquitous GIS che è null’altro che l’attualizzazione del nuovoconcetto di GIS inteso come Geographic InformationServices: l’infrastruttura tecnologica idonea alla fornitura diservizi diffusi sul territorio. Può quindi reputarsi superato il tempo nel quale quello dellacartografia era prevalentemente un settore dominato daisistemi, e può considerarsi raggiunto il nuovo stato, immersonel contesto di informazione globalizzata, catalizzato dalprocesso di convergenza digitale (dispositivi sempre piùminiaturizzati e multitask:

telefono+PC+audio/video+GPS+…), con al centro i servizidiffusi sul territorio, molti dei quali erogabili proprio a partiredalla cartografia digitale.

Cartografia digitale: la tecnologiaLa cartografia tradizionale al suo ingresso nello specificosettore della GI, presentò immediatamente due vocazioni:quella legata alla sua trasposizione in digitale ai soli fini didisegno (di tipo AM- Automated Mapping); e quellaconnessa alla capacità intrinseca di offrire uno stratoelaborabile in un più vasto contesto concettuale di sistemainformativo territoriale (di tipo FM – Facilities Management). Il settore dell’AM è sempre stato espressione di unsostanziale atteggiamento conservatore nel sensodell’utilizzazione dell’evoluzione tecnologica ai soli fini di unsostanziale abbassamento dei costi in ordine alla produzionedi un output cartografico che rimaneva sostanzialmente diutilizzo analogico, cartaceo, tradizionale. Il settore dell’ FM di fatto portava la cartografia nel mondodell’ICT all’interno dei sistemi di gestione del territorioconsentendo il pieno utilizzo delle grandi possibilità diinterfacciamento offerte al mondo dell’informazionealfanumerica dall’integrazione tra informatica e tramaturacartografica del territorio ad oggetti.Le recenti modalità d’uso della cartografia digitale mostrano iprodromi evidenti della nascita di una nuova tipologia diinterfaccia per gli stessi motori di ricerca tradizionali(GoogleEarth, VirgilioMappe, Virtual Earth) che riflettono ilduale anche sul mondo dei client diffusi o sui dispositivi difrontiera, propri del processo di convergenza digitale in atto,siano essi navigatori satellitari commerciali oppure PDA(Personal Digital Assistant) telefonici e non. In questo contesto sta diventando sempre più evidente comeil vero salto di qualità in termini di tecnologia in grado diliberare tutte le potenzialità dell’interfaccia cartografica è

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ono passati oltre 20 anni dall’era CAD/GIS di prima generazione, ed al dualismo

hardware/software si è aggiunto il mondo dell’Information & Communication

Technology; solo dagli anni '90, quindi, si sono cominciati a presagire gli scenari

dell’always on che ora caratterizzano la nostra vita. Legati da una patologia

dromoscopica in bilico tra il being digital di Negroponte e la velocità di liberazione di Virilio,

sembra quindi naturale in questo contesto passare dal GIS inteso come tecnologia, al GIS

visto come serie di servizi. Nell’articolo che segue si presentano i punti salienti di questo

cambio di paradigma in grado di caratterizzare il futuro vicino della geografia intelligente.FO

CU

S

Dal GIS al GIS

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Dall’ingegneria deisistemi a quella dei servizidi Antonio Bottaro

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insito nella intrinseca qualità FM propria al vettoriale puro,l’unico in grado di sfruttare tutta l’informazione presentesulla limitata area display dei dispositivi di convergenzadigitale. Tale rappresentazione cartografica è la sola adessere totalmente indirizzabile e consente la visualizzazione,in sottofondo, di strati raster che si possono, di volta in volta,attivare (es. ortofoto, disegni di linee di superficie , diimpianti, ecc…).

Le attuali limitazioniPer meglio comprendere l’assunto basti pensare all’uso,quantomeno limitativo, che in detti sistemi viene oggioperato in relazione all’utilizzo del sandwich cartograficocostituito dalla sovrapposizione del grafo stradale all’ortofotodigitale. Tale prodotto viene creato sfruttando le potenzialitàvettoriali del grafo e, successivamente, viene fuso ilcomplesso delle due immagini in un unica immagine raster.E’ assente la gestione mista ed indipendente consentitadalla coesistenza di uno strato totalmente vettoriale (grafo)superimposto ad uno sfondo raster (ortofoto).Le interfacce cartografiche su web usano quindi i grafistradali, percorribili per toponomastica, come elemento dipuntamento per il raggiungimento della zona di territorio diinteresse da descrivere attraverso il richiamo delle relativescene cartografiche raster con superimposizione di qualchelimitato elemento vettoriale atto alla connessione conl’informazione associata per via diretta o attraverso opportuniiperlink. In verità, l’uso della rappresentazione cartograficaraster è fortemente limitativo relativamente alla capacità diindirizzamento di informazioni e/o di servizi. Parafrasando è come se, almeno dal punto di vista dell’usodelle interfacce cartografiche, fossimo tornati alla cartografiad’uso prevalentemente analogico (AM) dove è invecemanifesta la necessità di cartografia di tipo totalmenteelaborabile (FM)!

La ricerca applicata di Sogei ha dimostrato la fattibilitàrealizzativa di una tipologia di cartografia digitale totalmentevettoriale e, dopo due anni di studio, ha brevettato unframework cartografico denominato GEOPOI (GeocodingPoints Of Interest) che poggia su un paradigma totalmentevettoriale espresso secondo gli standard promossi dal W3C(World Wide Web Consortium).

Le nuove sfideL’aspetto tecnologico connesso alla tipologia dellacartografia digitale da usare come interfaccia è certamentedirimente ai fini dello sfruttamento delle potenzialità damettere in atto nel progettare Ubiquitous GIS con annesseapplicazioni Location Based siano esse di natura statica che,soprattutto, dinamica (mobile), ma non risolve tutto lo spettrodei problemi che si sta chiaramente palesando per i prossimianni.È meglio, prima di affrontare aspetti prettamente tecnici,l’annotazione di un esempio pratico volto ad evidenziare leirrazionalità che si possono generare a partire da risposteapparentemente razionali che la tecnologia offre localmentein modo indifferenziato. Tutti coloro che hanno un navigatorefacilmente possono ottenere l’informazione, ad esempio, delpronto soccorso più vicino. Immaginate adesso che, sullastrada di accesso a detto pronto soccorso, vi sia stato unincidente con un incendio che abbia liberato una qualchesostanza irritante….tutte le persone della zona, colte da unprincipio di orticaria chiedono al loro PDA dove sia il prontosoccorso più vicino. Come sotto l’effetto di un pifferaiomagico virtuale e malefico non è difficile immaginare cosa

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Fig.1 - Il sito internetdell' Open GisConsortium e di GITA,i due consorziinternazionali chepromuovono lacooperazionenell'ambito delletecnologie GIS e delletecnologie geospaziali.In particolare ilconsorzio GITA nascedalla chiusura delprecedente gruppointernazionale AM/FM.

Fig.2 - Unodei siti di

promozionedelle

tecnologieorientate ai

ServiziLocation

Based.

Fig.3 - Il sitowww.tuttocitta.it cheriprende la logicadelle pagine giallestampate di Telecom.Le pagine giallecartograficherappresentano unadelle logiche deiservizi basati sullalocalizzazione piùimmediate.

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potrebbe accadere, nel giro di qualche ora, con riflessicertamente più gravi rispetto ad una pur fastidiosa orticaria!Il problema risiede nel fatto che la maggior parte dei PDAlavora su tecnologia stand alone. Offrono quindi a tutti gliutenti, nello stesso istante, le medesime risposte‘preconfezionate’. Non sono quindi generalmente predispostiad adattare risposte dinamiche e programmate secondo unaintelligenza in grado di sovrintendere efficacemente alservizio.Ecco perché spostare il focus sui servizi nella nuovatecnologia GIS (Geographic Information Services) significa,soprattutto a livello istituzionale, risolvere questa tipologia diemergenze.Il superamento della risposta preconfezionata non risolve diper se il problema connesso ai tempi di risposta che, inmolte di queste tipologie di emergenza, prevede la necessitàdi sistemi predittivi che, a partire dal contesto di analisiautomatica dei messaggi (pubblici/istituzionali…), devecercare di comprendere in tempo quasi reale come sipossano indirizzare le cose per il meglio. Nei casi diemergenza fortunatamente la rete, sia essa internet chetelefonica, scambia messaggi con significativo aumento dellafrequenza a parità di contesto - mutatis mutandis è fenomenoanalogo a quello che, nel mondo dell’elettronica digitaleapplicata al broadcasting, si usa per l’individuazioneautomatica della presenza di pubblicità legata alcontemporaneo verificarsi di aumento di volume e contrasto! Si comprende come queste siano grandi sfide che prevedonol’uso di nuove tecnologie informatiche, anch’esse legate anomignoli più o meno suggestivi da mutuare presto almondo dei nuovi Ubiquitous GIS (Owl, Semantic Web,GeoGrabber, ecc…).

Autore

ANTONIO BOTTARO

[email protected]

Responsabile dell’Unità Operativa Cartografia, curaanche le attività di Ricerca Applicata che Sogei conducenel settore della Geomatica.

Fig.4 - I siti delconsorzio W3C per

gli standardtecnologici per lo

sviluppo del WEB, e ilsito dello standard

SVG che rappresental'implemetazione

della graficavettoriale in ambito

WEB.

Fig.5 - Una catturadi schermo del

sistema GEOPOIdove si evidenzia

l'hyperlink alleinformazioni di

localizzazione diSogei. Dal

puntatore sullacartografia

vettoriale si passa aldocumento web,

cosi come alle altreinformazioni in

basso a sinistra.

Fig.6 - Un livello di astrazione applicativa di GEOPOI chepermette di localizzare e monitorare una Reference StationGPS del poligono VRS del dipartimento R&D di Sogei.

Fig.7 - Una ennesima localizzazione di risorse informativecollegate alla cartografia di base. Da notare la label sullacartografia di base, relazionata al livello informativo dellarisorsa in basso a sinistra, il cui risultato è la pagina webvisualizzata in una sessione web specifica.

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Microsoft si accorda conGlobeXplorer; DigitalGlobeinvece la compra…

La settimana appena trascorsa è statascossa da due importanti annunci nelmondo del telerilevamento.Microsoft ha annunciatol’aggiornamento della propria base dimappe online dedicate a Virtual Earthsfruttando 400.000 miglia quadrate diimmagini fornite, tramite un accordo,da GlobeXplorer, un provider diimmagini satellitari che sfrutta anche iservizi della società AirPhoto USA.

Virtual Earth è il motore del servizio LiveSearch Maps di Microsoft; l’integrazionecon le nuove immagini dovrebbeavvenire nei prossimi mesi.Allo stesso tempo, però, DigitalGlobeha annunciato l’acquisizione diGlobeXplorer dal gruppo Stewart REIInc. assicurandosi, così, il controllo di unpacchetto di immagini di primissimoordine: le proprie, quelle diGlobeXplorer e quelle di AirPhoto USA.L’aspetto interessante della questionerisiede nel fatto che DigitalGlobefornisce immagini al principaleconcorrente di Virtual Earth, cioè il

gigante Google Earth. Mentre, allostesso modo, il principale antagonistadi DigitalGlobe, GeoEye, è il principalefornitore di immagini per Virtual Earth!Fonti interne a Microsoft rassicuranoche gli utenti di Virtual Earth potrannocontinuare ad utilizzare i servizigodendo degli aggiornamentiannunciati anche se poi non ci sisbilancia sulle altre eventualiimplicazioni della controversaquestione…staremo a vedere.

(Fonte: GIS Monitor)

1010

Precisazioni e prossimi appuntamenti

Si tratta di una precisazione dovuta inprimis ai nostri lettori e, in secondabattuta, alle aziende coinvolte con iprodotti che andiamo a specificare.Facciamo riferimento all'articolo sullecamere digitali presentato tra i focusdell'ultimo numero di GEOmedia (5-06), a firma del nostro direttoreeditoriale Renzo Carlucci; in questoarticolo non vengono affrontate lealtre camere digitaliaerofotogrammetriche perché, comespiegato, non godono di un seguitoimportante nel mercato italiano, comead esempio per la camera aereadigitale della VEXCEL, anche se unimportante numero è stato venduto

nel mondo. Veniva anche omessa, perpuro errore, la citazione dellacompatibilità dello storico software difotogrammetria Socet SET con i datidigitali della camera ADS40 di Leica.Non temete: nelle prossime edizioninon mancheremo di dare spazio a taliinformazioni, sia attraverso lapresentazione della camera aereadigitale della VEXCEL, sia attraverso unarticolo comparativo sui software ditrattamento dei dati fotogrammetricidigitali già citati (LPS, Socet SET, Z-MAP di Menci, ed altri).

La Redazione

Il sito della VEXCEL con la camera digitale perriprese aeree, e quello della Geotop chedistribuisce in Italia la soluzione Socet SET di BAE.

Intergraph chiama le nominations per il premio Carl Pulfrich

Fino al 30 marzo sul sito di Intergraph sarà possibile, in base alla propria esperienzanel campo, contribuire alle nominations per il Premio Carl Pulfrich, istituito dalla stessa azienda americana(www.intergraph.com/promo/carlpulfrichaward). L’iniziativa intende valorizzare il lavoro di tutti quei lavori che si sono segnalatiper la loro speciale vena scientifica, applicativa e progettuale nel campo della fotogrammetria e del telerilevamento, compresele applicazioni dedicate alle immagini terrestri. Il premio, a cadenza biennale, intende onorare la memoria del Dr. Carl Pulfrich,membro dello staff scientifico alla Carl Zeiss dal 1890 al 1927, periodo durante il quale diresse la progettazione dei primistrumenti Zeiss dedicati alla fotogrammetria stereo ed al rilevamento.Il vincitore del premio, che sarà elargito durante l’annuale appuntamento per il workshop ISPRS che si terrà ad Hannover inGermania dal 29 maggio al primo giugno, beneficerà della somma di 7500$ e dell’ assegnazione della placca commemorativadedicata a Carl Pulfrich.www.ipi.uni-hannover.de

(Fonte: Redazionale)

GalileoGPS NewsParliamo del futuro diGalileo

La citè dell’Espace di Tolosa, inFrancia, ospiterà dall’1 al 4 ottobre2007 il primo colloquio ufficialeinternazionale sugli aspettifondamentali e le applicazioniscientifiche del progetto Galileo. Gliorganizzatori principali dell’eventosono l’Academie de l’Air et del’Espace, il Bureau del Longitudes el’Academie de Marine e la lorointenzione è quella di sancire ilprogresso rappresentatodall’avventura di Galileoaffiancandola alle celebrazione delcinquantenario del lancio delloSputnik in orbita.I colloqui si incentrerannoprincipalmente su tematicheriguardanti il sistema Galileo ed ifondamentali aspetti dellanavigazione satellitare, le eventualiapplicazioni scientifiche dedicate allameteorologia, la geodesia, lo studiodegli ecosistemi ecc. e, ultimi ma nonmeno importanti, gli sviluppiscientifici legati al progetto e alle sueapplicazioni nel campo della fisica,dei sistemi futuri, nell’astronomia eper esperimenti basati sui sistemiGNSS.

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Autodesk e Oracle persoluzioni geospazialiintegrate

Autodesk ha annunciato, lo scorso 3gennaio, di aver ulteriormente stretto irapporti con Oracle al fine di fornire alleproprie clientele soluzioni complete perla creazione e la condivisione di datigeospaziali all’interno di workgroups edattraverso intere organizzazioni. ConAutodesk partner certificato dell’ Oracle

PartnerNetwork, le due societàcollaboreranno su pacchetti software,sull’integrazione di tecnologie, sullevendite, il training ed il supporto allaclientela. Come primo risultato di questaconvergenza, Autodesk sta già offrendodue nuovi pacchetti software per leorganizzazioni governative statunitensiche presentano il sistema OracleDatabase 10g Enterprise Edition conOracle Spatial 10g. Grazie all’unionedelle due società leader nei rispettivi

settori, si cercherà di ottenere e favorireuna maggiore collaborazione, di ridurre iprocessi di ridondanza ed i tempi digestione dei flussi di lavoro. Autodesk siimpegnerà inoltre a sviluppare soluzioniopen che permattano una maggioreinteroperabilità tra differenti tecnologiecome CAD e GIS, questione da temponell’agenda dei principali player delsettore geospaziale.

(Fonte: Redazionale)

GEOmediaN°1 2007

VALIDAZIONE LANCIO SATELLITI OPERATIVITA’

Obiettivo dei colloqui è quello diriuscire ad invitare in un’unica sede tuttii rappresentanti della comunitàscientifica europea ed i loro partnersinternazionali. L’approccio scientifico edi sviluppo per tutti i sistemi GNSStroverà un grande spazio all’internodell’incontro, punto di partenza affinchéGalileo possa essere pienamentesfruttato e possa portare ad unosviluppo comune.La deadline per la consegna degliabstract è il 15 aprile 2007. Entro il 15maggio gli autori saranno contattati perla conferma dell’accettazione dellapossibilità di intervenire.www.esa.int/esaNA/galileo.html

Si festeggia un anno disegnali Galileo

Il 12 gennaio dello scorso anno Giove-Atrasmetteva i primi segnali per lanavigazione targati Galileo. Il satellite,infatti, rappresenta il primo elemento diquella che, nei prossimi anni verrà acomporsi come la costellazione Galileo.Lanciato dalla base di Baikonur inKazakistan lo scorso 28 dicembre 2005,Giove-A ha concluso tutte le fasiprogrammate per il suo lavoro,concludendo il tutto con le primetrasmissioni a Terra, fondamentali perl’allocazione delle frequenze di Galileoda parte dell’ITU (InternationalTelecommunication Unit).A completamento della missione per cuiil satellite è stato inviato in orbita,, l’ESAha dispiegato il Giove Mission Segment,un network di 13 stazioni dimonitoraggio posizionate in vari luoghinel mondo, ed il GIOVE ProcessingCentre situato presso l’ESTEC (EuropeanSpace Research and Technology Centre)a Noordwijk, in Olanda. Il centro staattualmente ricevendo segnali da Giove-A e ne riceverà a sua volta da Giove-B, ilsatellite dell’ESA che, presumibilmente,sarà lanciato verso la fine del 2007.Le informazioni relative all’operato diGiove-A saranno inoltre accessibili

grazie allla recente istituzione di un sitoweb dedicato: www.giove.esa.int. Il sitofornisce informazioni generali alpubblico e dati rilevati, nonché prodottinecessari agli utenti esterni checollaborano agli esperimenti dell’ESA.

(Fonte: ESA)

2004 2006 2008 2011

58 mesi all’operatività di Galileo

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Sogei finanzia tre borse di studio

Sogei (www.sogei.it), società ICT del Ministero dell’Economia e delle Finanze, haconfermato la partnership con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” al fine disostenere l’iniziativa Master Spazio 2007 ([email protected]; www.uniroma2.it),un corso di 1° livello in “Sistemi avanzati di comunicazione e navigazione satellitare”. Nelpiano di studi del master sarà posto l’accento sulle telecomunicazioni spaziali, lanavigazione satellitare e le applicazioni offerte dal GPS per fornire sistemi cartografici chepermettono di erogare servizi basati su misure di precisione. A cadenza annuale, il mastervedrà la partecipazione di enti italiani ed europei che operano nel settore aerospaziale,prevedendo l’assegnazione di una borsa di studio di 5.500 Euro a copertura delle spesedi iscrizione per ognuno dei tre ingegneri che da settembre svolgeranno anche untirocinio in azienda. Da subito, Sogei parteciperà alla didattica del master e promuoverà,nell’ambito del tirocinio, attività di analisi e sviluppo di componenti, predispostenell’ambito del progetto europeo GALILEO, per l’erogazione di servizi di posizionamentodi precisione in tempo reale (GPS-MRS/VRS) e di software receiver low costGPS/GALILEO.Con questa sinergia Sogei intende creare uno scambio continuo capace di restituire unaccentuato valore scientifico alle proprie attività di Ricerca e Sviluppo e, dal lato delmondo accademico, concretizzare la visione sulle soluzioni destinate a modernizzare laPubblica Amministrazione, in Italia e in Europa.

(Fonte: Redazionale)

Prende il via la primaedizione del Build Up Expo

Perplessità. E’ la sensazione che fin dalprimo giorno ha serpeggiato tra le aziendedel nostro comparto presenti al Build UpExpo che si è tenuto a Milano dal 6 al 10febbraio.Perplessità per una fiera organizzatadecisamente in grande stile ma cheprobabilmente ha deluso le aspettative deipiù di 700 espositori presenti nei padiglionidella nuova e bellissima Fiera di Milanoprogettata da Fuksas. Una perfettaorganizzazione, per un appuntamentodecisamente al di sopra degli standarditaliani e rivolto nei confronti di una visioneinternazionale dell’evento, ha visto comecontr’altare una scarsa partecipazione dipubblico, soprattutto durante i primi duegiorni; a causa probabilmente di una scarsapubblicità nel periodo che l’ha preceduto,

come in molti hanno sottolineato. O forseperché in realtà, sotto sotto, non si sentivala necessità di veder organizzato qualcosacosì troppo simile al SAIE o, almeno perquanto riguarda i temi della fiera, al SAIE2di Bologna. I numeri della prima edizionedel Build Up Expo, Salone dell’Architetturae delle Costruzioni, parlano comunquechiaro: 745 espositori totali di cui 58provenienti da 20 paesi esteri, 40.000 mqdi area espositiva; 5 i padiglioni della Fieradi Milano occupati dall’evento. Numerosesono state le iniziative legate alla fiera,abbracciando argomenti di caratteretecnico, professionale e di crescitaculturale nell’ambito dell’architettura edelle costruzioni.Per quanto riguarda il nostro settore diriferimento abbiamo registrato la presenzadi molti dei maggiori players delmomento: Sokkia, Leica, Assogeo(Trimble), Geotop (Topcon), HP, Autodesk,Ocè, VidaLaser, a conferma dellaraggiunta orizzontalità del mercato dellageomatica. L’appuntamento è dunque peril prossimo anno, sperando che leperplessità suscitate durante l’edizione2007 possano pian piano essere fugate.

(Fonte: Redazionale)

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ME

RC

ATO

14

Il Centro Interregionale hacambiato sede

Il Centro Interregionale, nell’ambitodelle attività del ProgrammaOperativo, ha stabilito di indire dellegare, rivolte a Enti di Ricerca eUniversità, per l’affidamento di Progettidi Ricerca per l’approfondimento ditematiche di interesse dei soggettiistituzionali del settore, a cominciaredalle Regioni e Provincie Autonomeafferenti al Centro medesimo. I lotti diricerca individuati sono 4 ecomprendono: Specifiche tecniche perreti geodetiche, specifiche tecnicheper i DB topografici, specifichetecniche per ortoimmagini e DTM,studi di fattibilità per la realizzazione diun progetto per la realizzazione di una“Infrastruttura per la CooperazioneApplicativa dei Dati Geografici”. Il Bando di Gara sarà pubblicato abreve sulla Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica Italiana, nonché sul sitoWeb del Centro Interregionale(www.centrointerregionale-gis.it). I termini per la presentazione delle

offerte saranno contenuti nel bando.I rispettivi Avvisi e la documentazionerelativa ai contenuti delle ricerche èreperibile presso il sito del centroInterregionale all’indirizzowww.centrointerregionale-gis.it/awgara.aspIl Centro Interregionale diCoordinamento e Documentazioneper le Informazioni Territoriali si ètrasferito in Via Piemonte 39, 00187Roma, presso gli Uffici del CISIS -Centro Interregionale per il Sistema Informatico e il Sistema Statitisco; inuovi recapiti sono i seguenti: tel.06/97.99.00.02 – fax 06/48.71.306;email:[email protected]: www.centrointerregionale-gis.it

(Fonte: Centro Interregionale)

La Future Cities India 2020Competition ha un vincitore

L’iniziativa ha preso corpo lo scorsoanno grazie al Ministero della Scienza edella Tecnologia indiano e BentleySystems, e si inserisce pienamente nelclima di cambiamento che ha investitol’India negli ultimi anni. La crescita delpaese si sta infatti concentrandoall’interno dei sempre più ampi contestiurbani con il 70% del PIL indiano chefuoriesce proprio dalle città. Questadomanda di urbanizzazione viaggiaovviamente di pari passo con larichiesta di infrastrutture adeguate.In base a questo scenario, si prevedeche nel 2020 il 75% della popolazioneindiana risiederà in aree urbane ed unrelativamente piccolo numero dimegalopoli assorbirà la quasi totalitàdel movimento. L’efficienza di queste

megalopoli sta diventando unproblema all’ordine del giorno perl’amministrazione indiana e la FutureCities India 2020 Competition(www.futurecitiesindia2020.co.in) nasceproprio a questo scopo.Progettato assieme alla supervisione diBentley Systems, che ha inoltre fornito isoftwares necessari, il concorso, ormaigiunto alla conclusione, era riservatoalle sole scuole ad indirizzo tecnico alloscopo di mettere gli studenti di fronte aproblematiche reali risolvibili tramitel’ausilio delle nuove tecnologie. Tecniciqualificati hanno seguito gli studentimentre si dedicavano alla progettazionedella linea ferroviaria che dovrebbecollegare (realmente) Lakshmi Nagar e

Noida durante i Commonwealth Gamesprerevisti per il 2010. I software Bentley(MicroStation, MXROAD…) sono statiprotagonisti durante tutta la fase diprogettazione contribuendo aconfermare la vena formativa checaratterizza l’azienda americana. Igiovani terranno le redini dello sviluppofuturo del paese e questo sembraessere già chiaro a livello istituzionale inIndia.Tra le otto scuole che hannopartecipato, il premio è andato allaApeejay School di Sheikh Sarai (Delhi) ela premiazione si è svolta con tutti glionori davanti al ministro della Scienza,della Tecnologia e delle Scienze dellaTerra, Kapil Sabil, il 24 gennaio scorso.

(Fonte: Redazionale)

Annunciate le date della10ª Conferenza Italianadegli Utenti ESRI

Si svolgerà il 18e 19 aprile e,come datradizione, saràospitatanell’Auditoriumdel Massimodell’EUR aRoma. Da 10

anni la Conferenza Italiana Utenti ESRI èl’appuntamento per conoscere lo statodell’arte, gli sviluppi e i trendtecnologici del GIS. Nel corso delle duegiornate, attraverso il percorso disessioni tematiche, workshoptecnologici e di approfondimento,workshop tematici, spazi dedicati allaformazione, all’area poster e alleaziende partner, l’evento offre aipartecipanti la possibilità di conoscerele esperienze più significativepresentate dalla comunità degli utentiESRI in ambito applicativo e aggiornarsisulle ultime novità tecnologiche. Lamanifestazione rappresenta inoltre unriferimento anche per i non specialistiinteressati ad avvicinarsi al GIS e per chivuole comprendere cosa il GIS può fareper migliorare la qualità della vita ecreare nuovo valore di business.La partecipazione alla Conferenza ègratuita previa iscrizione. Modalità diregistrazione ed ulteriori informazioniwww.esriitalia.it/conferenza2007

(Fonte: ESRI)

Trimble acquisisce Spacient

Trimble ha acquisito la società privatastatunitense Spacient Technologies conuna transazione economica della quale al momento non si conosconoesattamente i particolari. Spacient è una società californiana fornitrice leader ditecnologia enterprise e di soluzioni per la gestione di servizi LBS sul campo perl’amministrazione, le utilities e le aziende. Fondata da membri provenienti daisettori dell’Information Technology e dell’industria, Spacient è introdotta nelmercato con prodotti GIS e LBS anche per organizzazioni che necessitano unagrossa forza lavoro mobile.

(Fonte: Redazionale)

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RE

PO

RTS

La rete geodeticadella Regione Marche

di S. Bellesi, E. S. Malinvernia Rete di Raffittimento a 7 km della Regione Marche è statarealizzata nell’ambito dell’azione B9 dell’Intesa Stato-Regioni-

Enti Locali del 26-IX-1996 sui Sistemi InformativiGeografici, coerentemente alle specifiche tecnichepredisposte dal gruppo di lavoro Reti di inquadramentoplano-altimetriche del Comitato Tecnico diCoordinamento (CTC).La Regione Marche, con D. G. R. n. 331/2004 ha poi

affidato l’incarico di eseguire il raffittimento dellarete IGM95 al Dipartimento DARDUS della Facoltà

di Ingegneria (Università Politecnica delleMarche).

La convenzione prevedeva la verifica e la ricognizione deipunti già materializzati dalla Regione Marche nell’ambito diprogetti precedenti, l’elaborazione di un progetto di retecompleto di simulazione, la costruzione di un DataBase deipunti rilevati da cui poter produrre, come report, lemonografie e la compensazione intrinseca delle misure nelriferimento WGS84.La compensazione finale con il calcolo delle coordinate pianenei vari sistemi di riferimento e l’adattamento al geoide sonostati eseguiti dall’IGMI dopo la stipula di un Accordo Quadroe dell’Atto Esecutivo N. 1 in data 28-VI-2006

PROGETTAZIONELa geometria della rete è stata costruita in ambiente GIS conil software Mapinfo. Questa scelta si è resa necessaria periniziare da subito la costruzione di un DB associato dei puntie poter ottenere, attraverso opportune query e selection, filedi esportazione in formato ASCII da impiegare per lesuccessive elaborazioni.Sono stati costruiti due file: uno per i punti (Rete_prj) ed unoper le baseline da misurare (Baseline_prj), imponendo laperfetta congruenza geometrica fra i vertici delle baseline edi punti facenti parte dello schema di progetto.La tabella associata a Rete_prj prevede i seguenti campi:

✓ Codice, nome o numero identificativo del punto,✓ Est, coordinata Est,✓ Nord, coordinata Nord,✓ Quota, valore della quota ortometrica,

✓ Tipo, tipologia di punto, ovvero:IGM95 (rete d’inquadramento IGM95 sul territorioregionale e limitrofo per una fascia di 5 km),ST-PM (stazioni permanenti),VTR-R (vertici della rete GPS regionale realizzata per laCTR 1:2000 nel 1994),VTR (vertici istituiti con la realizzazione della CTR1:10.000 nel 2000),AF (vertici istituiti e collegati in altimetria per il rilievodelle Aste Fluviali nel 2002),AB (vertici di raffittimento della Regione Abruzzo),VTR-7K (vertici di nuova istituzione).

✓ ReteGPS7, test di appartenenza del punto allo schemadi rete in base alla sua raggiungibilità e materializzazionededucibile dalla monografia,

✓ QuotaH, test di collegamento altimetrico alle linee dilivellazione di alta precisione dell’IGMI.

Al termine della ricognizione a tavolino, i punti, rispondentialle specifiche (ReteGPS7=vero), sono stati selezionati edimpiegati per costruire singoli buffer di 3,5 km ed individuare,così, le zone in cui inserire i punti di nuova istituzione. Inoltre,volendo migliorare la geometria complessiva della rete ed ilsuo attacco con le altre reti in fase di realizzazione, sono statiprevisti dei punti anche nelle regioni confinanti (EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Abruzzo). La scelta dei siti in cuimonumentalizzare i contrassegni è stata operata sempre inambiente GIS con l’ausilio di cartografie raster e/o vettorialidisponibili e supportate da Mapinfo, in diverse scale dirappresentazione, come i quadranti regionali 1:25.000 o laCTR 1:10.000, ed una CTR 1:200.000 per verificarel’accessibilità dalle principali arterie stradali.Il dettaglio della scala 1:10.000 è stato utile per vagliare leeventuali situazioni di impedimento e comunque le possibilidifficoltà di ricezione del segnale GPS e per individuare lapresenza di manufatti che possano garantire con le lorodimensioni, consistenza e destinazione d’uso, un’adeguata

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stabilità nel tempo (spalle di ponti, muri di sostegno, chiusedi canali ed in genere ogni altra struttura di calcestruzzogettata in loco). La scelta, date le modalità, era daconsiderarsi provvisoria in quanto suscettibile dicambiamenti dopo il sopralluogo e la verifica puntualedella ricettività del segnale satellitare.Dopo i punti sono state stabilite le baseline da misurare,cercando di costruire quadrilateri con lati di 7 chilometri,con la sola eccezione delle zone montane, dove perproblemi di quote e viabilità si è dovuto prevedere basi dilunghezza superiore con poligoni anche di 6 lati. La tabellaassociata a Baseline_prj prevede i seguenti campi:

✓ Punto_1, numero identificativo del punto iniziale,✓ Punto_2, numero identificativo del punto finale,✓ Nome, nome della base,✓ Distanza, lunghezza della base,✓ Count, numero di sessioni di misura della base.

La compilazione del DB è stata eseguita tramite updatedopo aver testato la correttezza topologica dello schema direte.

SIMULAZIONELa simulazione è stata effettuata con il software Netgps(Crespi 1996), programma in Fortran77 sviluppato presso ilPolitecnico di Milano, che permette di eseguire lacompensazione e la simulazione di una rete GPS, definire leellissi d’errore nonché eseguire il calcolo dell’affidabilitàinterna ed esterna della stessa secondo la teoria di Baarda(1968). La fase di simulazione ha visto l’utilizzo di due schemi di retecon differenti ridondanze: Schema 1 con 1033 basi, 522 punti e ridondanza=1,98. Inogni punto convergono 3 baseline ed è prevista una doppiamisura per le basi più lunghe. Risultato:1033 basi di cui 39misurate 2 volte.Schema 2 con 1015 basi, 522 punti e ridondanza=1,94. Inogni punto convergono 3 baseline ed è prevista unadoppia misura solo per le basi esterne più lunghe.Risultato: 1015 basi di cui 21 misurate due volte.Sono stati, poi, adottati come sqm fissi (s=5mm) echilometrici (s=1mm/km) per il calcolo delle precisioni apriori i valori dichiarati dalla casa costruttrice dei ricevitoriGPS impiegati nel rilievo.Infine è stato scelto come vincolo l’IGM95 117706 situato inposizione baricentrica rispetto alla rete.I risultati ottenuti, riportati in tabella 1, dimostrano, che aparità di precisioni conseguite, per via delle minori basi darilevare, conviene adottare lo schema 2.

PIANIFICAZIONEUna volta disegnata la rete, si pone il problema di unarazionale pianificazione delle misure che garantisca, da unlato, il raggiungimento degli obiettivi della simulazionestessa, e, dall’altro, tenda a minimizzare e coordinarecorrettamente, tra le diverse sessioni, i tempi di passaggioda un vertice all’altro. La pianificazione è stata eseguita conil modulo Occupation Planning del software Pinnacle. Perprima cosa è stata ricostruita la rete all’interno del softwareimmettendo la lista di punti, con le relative basi esuccessivamente sono state prodotte le schede di stazionein formato A4 nelle quali riportare: nome e numero delvertice, nome del file di memorizzazione, nomedell’operatore, data, ora di inizio e di termine dellasessione di misura, marca e modello dello strumentoutilizzato, tipo e caratteristiche dell’antenna, misuredell’altezza dell’antenna e loro media, schizzo monograficoe note eventuali. Quindi sono stati predisposti icontrassegni per i punti di nuova istituzione, considerandoanche l’eventualità di punti scomparsi. Si è postoparticolare impegno nella scelta e monumentalizzazione deivertici. Infatti i punti devono essere accessibili, stazionabili epermanenti. Per la monumentalizzazione sono stati usatichiodi in acciaio inox con gambo lungo 9 cm, testa con foroche ne identifica il centro e una rondella metallica di ottonecon impressa la sigla “REGIONE MARCHE” che ne migliorala visibilità. Infine, è stata impiegata una camera digitaleper il rilievo fotografico dei punti da inserire nelle schedemonografiche.

RILIEVOIl rilievo della rete è stato eseguito con ricevitori GPSLegacy - Topcon a doppia frequenza ai quali, a partire damarzo 2005, si è aggiunto il sistema GLONASS. Le sessionidi misura si sono svolte dal giugno 2004 all’ottobre 2005con una sospensione dei lavori di due mesi per lecondizioni meteorologiche sfavorevoli. Il rilievo sul campo èstato curato in particolar modo dall’Ing. G. Gagliardini. Lamodalità di esecuzione delle osservazioni è stata di tiporapido statico. La singola misura eseguita su ogni base èriportata in appositi report dalla cui analisi sono stateverificate:

✓ l’indipendenza delle basi;✓ la durata della sessione in funzione della lunghezza delle

basi stesse;✓ i valori dei semiassi delle ellissi relative calcolati mediante

l’espressione (1) che raggiungono valori massimi di 0,018m inferiore ai 0,02 m richiesti, e l’ sqm della differenza diquota che è risultato minore di 0,03 m con la solaeccezione di tre punti sui quali si hanno valori di 0,033 m.

per la planimetria

per l’altimetria

PARAMETRI SCHEMA 1 SCHEMA 2 TOLLERANZE

Coordinatecompensate

rms sqmmax

rms sqmmax

XYZ

0,0120,0120,012

0,0160,0160,016

0,0120,0120,012

0,0160,0160,016

a ellissoidi dierrore

amax amedio amax amedio in X, Y in Z

0,016 0,012 0,016 0,012 0,030 0,050

Tabella 1 (valori espressi in metri)

(1)

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✓ la chiusura di tutti i 471 poligoni costituenti la rete,secondo la formula:

Successivamente è stata eseguita la compensazione aminimo vincolo come nella fase di simulazione impiegando ilmetodo a minimi quadrati ed il software Pinnacle. Questaelaborazione è stata preceduta da operazioni di pre-processamento quali: rimozione dei satelliti con segnaledisturbato, analisi delle portanti, individuazione di eventualicycle-slip. Il risultato conseguito è una precisione intrinseca inplanimetria inferiore ai 2 cm, ed in quota inferiore ai 3,8 cm,rispettando di gran lunga le precisioni richieste (figura 1).Si riportano per completezza anche le difformità fra loschema di progetto e quello di rilievo.

TIPOLOGIA DI PUNTO PROGETTO RILIEVO

VTR-OTH-AB 253 105+2+2VTR-R 40 13IGM95 72 64AF 37 30VTR-7K 118 304ST-PM 2 2Totale punti rete 522 522Totale Punti noti in quota 90 (17%) 78 (15%)

Dei 522 vertici, 304 sono stati materializzati ex-novo, mentre 2(OTH) sono stati trovati casualmente sul territorio.Da osservare che 8 vertici IGM95 non sono stati rinvenuti ed èstato necessario sostituirli. Tutto ciò ha inevitabilmente portatoad una variazione, seppur non sostanziale, della geometriadella Rete.

COMPENSAZIONE FINALEI dati così ottenuti sono stati inviati all’IGMI che ha chiesto diintervenire sugli 8 punti non ritrovati. In particolare per 4 diessi (109903, 110901, 125904, 133901) è stata richiesta lamisura della linea di base di collegamento fra il vertice IGM95e la nuova materializzazione regionale per classificarli, poi,come associati, per gli altri 3 (125903, 132901, 132902, 115901)è stata richiesta la misura dei collegamenti con i vertici IGM95in quanto esistenti ma non rintracciati o danneggiati, mentreper il vertice 125702 si è dovuto eseguire una nuovadeterminazione con il riattacco in quota al più vicinocaposaldo di livellazione. Le compensazioni finali sono statesvolte su 526 punti e 1019 basi per un valore di ridondanza di2,24 impiegando Geolab.Le precisioni conseguite con un livello di confidenza del 95 %sono state inferiori alle tolleranze del capitolato del CTC(Tabella 2).Infine sono stati verificati i riattacchi altimetrici tramiteadattamento locale del geoide ITALGEO2005. Il calcolo èstato eseguito, prima, valutando localmente la congruità delmodello con i 97 vertici GEOTRAV presenti nelle Marche, epoi aggiungendo i punti di quota nota compresi 8 realizzatidall’IGM nella missione G4/2006 per un totale di 141.Questa procedura è stata ripetuta fino ad ottenere uno scartomassimo inferiore ai 0,09 m. Nonostante l’esclusione di alcunipunti il numero complessivo di vertici collegati ai capisaldi dilivellazione è rimasto invariato. I valori delle coordinate nei variriferimenti sono stati ricavati con il programma Verto. In figura2 alcune tematizzazioni sul grafo finale della rete.

DATABASE E MONOGRAFIETutte le informazioni relative alla Rete misurata sono gestibilianche in un database Microsoft Access. La sua struttura èun’implementazione della banca dati del sistema informativogeografico costruito in Mapinfo. Questo ha permesso nonsolo un facile e rapido interscambio dei dati prodotti con uncontinuo aggiornamento, ma anche la gestione e produzionedelle monografie finali da distribuire agli utenti.

Figura 1 - Ellissi relative planimetrichee sqm relativo in quota sulle basi

CALCOLO PARAMETRI TOLLERANZE

Minimo Vincolo max medio max medio

a ellissi di erroreeqm in quota

0,0440,065

0,0150,026

0,0500,080

0,0300,050

Estremi Vincolati max medio

errori relativi:a ellissi di erroreeqm in quota

0,0660,109

0,0250,042

errori assoluti:a ellissi di erroreeqm in quota

0,0630,024

0,0970,040

Tabella 2 (valori espressi in metri)

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Il Report costruito in Access contiene tutte le informazionirichieste e necessarie per una corretta e rapida localizzazionedei vertici della Rete. Ogni scheda oltre alle informazionitestuali, alle coordinate nei vari sistemi di riferimento adottati,contiene anche uno schizzo monografico ricavato dalleschede redatte in campagna, una foto del vertice cheinquadra l’area antistante per un facile riconoscimento dellasua ubicazione e uno stralcio della cartografia alla scala1:25000 (figura 3). Per poter produrre questo ultimo elementoè stato predisposto in linguaggio Mapbasic un apposito Toolche, in ambiente MapInfo, automatizza la procedura diricerca, ritaglio e creazione della mappa associata a ciascunvertice.

Autore

STEFANO BELLESI

Regione MarchePF Informazioni Territoriali e Beni PaesaggisticiVia Tiziano, 44 – 60100 Anconae-mail: [email protected]

EVA SAVINA MALINVERNI

Università Politecnica MarcheFacoltà di Ingegneria – DARDUSVia Brecce Bianche – 60131 Anconae-mail: [email protected]

Riferimenti bibliografici

Baarda W. (1968) A testing procedure for sse ingeodetic networks, Netherlands GeodeticCommission, New Series, Vol. 2, No. 4.

Crespi M. (1996) A Software Package for theAdjustment and the Analysis of GPS ControlNetworks. Reports on Surveying and Geodesy - Inmemory of Professors Alberto Gubellini and GiorgioFolloni (Ed. M. Unguendoli), DISTART - Università diBologna, Edizioni Nautilus, pp. 237-264.

IGM- Servizio Geodetico. Relazione sul calcolo per ladeterminazione dei vertici di raffittimento della reteIGM95 nel territorio della Regione Marche., 13-XII-2006.

Intesa Stato, Regioni, Enti Locali 26/9/96 su SistemiInformativi Geografici. Gruppo di lavoro di Reti plano-altimetriche. Specifiche Tecniche-Raffittimento dellarete fondamentale IGM95, 16-VII-2001. Sito web:www.intesagis.it.

Università Politecnica delle Marche – Regione Marche.“Adeguamento Plano-Altimetrico della Rete Regionalesecondo le specifiche dell’Intesa Stato Regioni”.Progetto e Simulazione della Rete, 15-VII-2004.

Università Politecnica delle Marche – Regione Marche.“Adeguamento Plano-Altimetrico della Rete Regionalesecondo le specifiche dell’Intesa Stato Regioni”.Relazione finale, 26-X-2005.

Figura 2 - Tematizzazioni sul grafofinale della rete

Figura 3 - Scheda monografica

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INQUADRAMENTOSTORICO GEOGRAFICO

Nel 1942 l’Italia partecipò alla spedizione sul fronte orientaleinviando dapprima il CSIR-Corpo di Spedizione Italiano inRussia (luglio 1941 - giugno 1942) e successivamente l’ARMIR-Armata Italiana in Russia (luglio 1942 - maggio 1943).Il Corpo d’Armata Alpino, costituito dalle Divisioni Tridentina(II), Julia (III) e Cuneense (IV) e da altre unità di supportovenne inviato in Russia nel mese di luglio 1942 alledipendenze dell’8ª Armata, alla quale afferiva anche ilbattaglione alpini sciatori Monte Cervino.Lo sfondamento del fronte e il conseguente tentativo diaccerchiamento da parte dell’esercito russo a metà dicembredel 1942 determinò l’inizio del ripiegamento delle unità delCorpo d’Armata Alpino verso occidente. Ebbe così inizioquella che sarebbe stata ricordata come la Ritirata di Russia,una vera e propria avanzata all’indietro verso occidente delladurata di oltre due mesi durante i quali vennero sostenutinumerosi combattimenti e vennero percorsi, in condizioniclimatiche estreme con punte minime di temperaturaprossime ai -45 °C, oltre 300 km. L’inadeguatezza diequipaggiamenti e materiali e la difficoltà nellecomunicazioni furono tra le cause che portarono i repartialpini a percorrere itinerari diversi e a volte nella direzioneerrata. A seguito di tali errori le Divisioni Julia e la Cuneensecessarono di esistere come unità organiche e solo alcunisuperstiti riuscirono ad aggregarsi alla Divisione Tridentina. Il26 gennaio 1943 la Tridentina riuscì a uscire dalla sacca dopola battaglia di Nikolajewka. Da quel momento in poi la marciaproseguì fino a Gomel da dove venne operato il rimpatrio deisuperstiti. Il Corpo d’Armata Alpino costituito da circa 57.000uomini, ebbe tra caduti e dispersi 43.580 perdite. Deiprigionieri catturati dall’esercito russo e internati in 108 campidi prigionia, poco più del 10% riuscirono a tornare in Italia nelperiodo compreso tra il 1945 e il 1954.

METODOLOGIA

Fonti dei dati storiciIl lavoro presentato ha un forte carattere interdisciplinarepertanto la metodologia adottata ha tenuto conto sia degliaspetti storici che geografici.I libri di settore utilizzati come fonte di dati storici hannofornito consistenti informazioni di tipo testuale e, seppur inquantità limitata, di tipo cartografico; il materiale sipresentava estremamente eterogeneo.Generalmente, nei testi relativi alla Ritirata di Russia, levicende militari vengono riportate in maniera discorsiva;trattandosi per la maggior parte di testimonianze deiprotagonisti, gli stessi episodi sono presentati sotto diverseprospettive, con riferimenti geografici a volte discordanti oincompleti e con riferimenti di tipo militare anch’essi assaidiversi tra loro. E’ stato, quindi, considerato opportunoutilizzare più fonti per cercare di giungere ad unaricostruzione oggettiva degli eventi.

L’estrapolazione dei dati storici:dal testo al databaseL’impegno maggiore nella realizzazione del progetto èconsistito nella definizione e quindi nella selezione dei datida utilizzare per ricostruire i movimenti delle diverse unitàmilitari (divisione, reggimento, battaglione, compagnia,plotone), aventi consistenza numerica da alcune migliaia apoche decine di uomini. E’ stato altresì impegnativo il lavoro di conversione del datoda formato testuale a formato numerico e alfanumericocompatibile con il database utilizzato nel progetto GIS. Dai testi, oltre alla già citata cartografia, sono state estratte leinformazioni relative a date, località, eventi militari rilevanti,nominativi dei decorati con medaglie d’oro al valore militare,caduti (incompleto e a titolo dimostrativo), campi di prigioniae unità coinvolte negli eventi. Tutti questi dati sono stati

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a ricerca condotta è il risultato di una interazione tra due unità operative CNR erappresenta una proposta per una nuova chiave di lettura di dati e dellacartografia storica attraverso i metodi informatici più moderni ed attuali.

Attraverso l’analisi e lo studio di testi e carte relativi alla Campagna di Russia è stataoperata una ricostruzione dinamica degli eventi in una prospettiva alternativa rispettoalle classiche testimonianze scritte o alle rappresentazioni cartografiche tradizionali.Per raggiungere tale obiettivo ci si è avvalsi della capacità ed abilità gestionale dirappresentazione spaziale consentita dai Sistemi Informativi Geografici.R

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GIS per ricostruire Le truppe Alpinenella Campagnadi Russia

di P. Plini, V. De Santis e R. Salvatori

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eventi storiciN°1 2007GEOmedia

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normalizzati ed archiviati in cinque tabelle incluse in un filemdb.In un primo momento, il database costituiva un sempliceserbatoio di informazioni di tipo storico senza coordinategeografiche, aggiunte successivamente.

Le immagini telerilevateLa base cartografica del progetto è rappresentata da 5immagini satellitari Landsat 5 TM relative ad un’areacompresa fra Russia ed Ucraina, riprese fra il 1984 e il 1987.Queste immagini rappresentano un compromesso tra lanecessità di disporre di una buona risoluzione spaziale e ladisponibilità di immagini il più possibile vicinetemporalmente agli eventi da rappresentare. Nel selezionarele immagini si è posta particolare attenzione nell’individuazione di riprese relative alla primavera/estate, al finedi ottenere un mosaico che rappresentasse il territorio inmaniera omogenea, evitando le difficoltà che la stagioneinvernale provoca con la sua abbondante copertura nevosa;ciò nonostante è stato necessario sottoporre le immagini aduna serie di elaborazioni che permettessero di rappresentaregli elementi territoriali con lo stesso cromatismo. Come baseper il mosaico è stata realizzata una rappresentazione in falsocolore (RGB) delle bande dell’infrarosso vicino e del rosso(TM5, TM4, TM3), in cui le aree vegetate compaiono intonalità di verde, i terreni non vegetati in toni marrone el’acqua in nero. Le singole immagini sono state sottopostead una serie di procedure di enfatizzazione del contrasto finoad ottenere simile intensità di colori nelle aree disovrapposizione, senza però perdere dettaglio nella parterestante dell’immagine. Le immagini così elaborate sono state georiferite emosaicate.L’utilizzo delle bande infrarosso ha permesso di enfatizzare lecaratteristiche territoriali con particolare attenzione al reticoloidrografico, viario e ferroviario, nonché alla distribuzione deicentri abitati, anche di piccole dimensioni. È stata quindieffettuata la digitalizzazione di tali elementi territoriali perdisporre di livelli vettoriali da gestire separatamente. Talielementi sono risultati infatti essenziali per poter ricondurre alterritorio le informazioni cartografiche citate nei testi

consultati ma spazialmente non identificabili perché prive diriferimenti geografici.Il database è stato, a questo punto, completato conl’informazione geografica mancante al fine di renderlointeroperabile con il GIS.

L’elaborazione della cartografia Sono state poi inserite nel progetto GIS le mappe (copie dioriginali e disegni a mano libera) ricavate dalla bibliografia edalla sitografia consultata. Carte e disegni storici raccoltiavevano come minimo comun denominatore la scarsità diriferimenti geografici, di scale geografiche e proiezioni diriferimento ed erano, per questo, geograficamente pocosignificative; questo limite è stato superato georeferenziandoquesto materiale sulle immagini satellitari. La procedura di georeferenziazione della cartografia raccoltaha costituito una parte rilevante del lavoro, necessaria edindispensabile per poterne consentire la sovrapposizionesulle immagini telerilevate, la sovrapposizione o lamosaicatura tra le diverse carte laddove si presentassero areecomuni, il riconoscimento e il posizionamento di località o dielementi territoriali non individuabili sulle immagini satellitariutilizzate.E’ stato evidenziato che alcune località, a volte importantirispetto al quadro complessivo degli eventi, non eranoindividuabili sul layer cartografico costituito dalle mappe edai disegni disponibili ricavati dai testi; si è reso necessario,per queste località, una ricerca dei relativi riferimentigeografici su web in modo da poterli collocare nel progetto,a volte anche al di fuori delle immagini satellitari. In questa fase è emersa la necessità di omogeneizzare i nomigeografici presenti sulle fonti testuali e cartografiche che sipresentavano in lingua russa, in tedesco ed in italiano, congrafie diverse. Ad esempio alla località citata comeVoroschilovgrad corrisponde anche la variante graficaVorosilovgrad, mentre il nome attuale della località èLuhans’k. Oltre ad essere una tappa indispensabile per ilreperimento dati tramite query nel geodatabase, questolavoro di omogeneizzazione costituisce un valore aggiuntoperché permette di accedere ai dati tramite ricerca basata sututte le varianti del nome della località.

Fig. 1 – Il risultato dellamosaicatura delle 5immagini Landsat. Ogniimmagine copre un’areadi 180x180 Km. Sonoevidenziati il reticoloidrografico e i punticorrispondenti a localitàsignificative estratte daitesti e presenti neldatabase.

Fig. 2 – Visualizzazioneparziale deglischieramenti delle unitàdella DivisioneCuneense, del reticoloidrografico, delle localitàe della rete viaria.

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Le queriesIl progetto GIS è stato quindi interrogato tramite queries che hannoconsentito il reperimento di informazioni anche appartenenti a stratiinformativi diversi. Tra le altre, è stato possibile visualizzare:

✓ la posizione degli schieramenti dei vari reparti e la dislocazione dei relativicomandi, nel periodo compreso fra agosto 1942 e gennaio 1943, prima del-l’inizio della ritirata;

✓ alcune porzioni della linea del fronte;✓ le principali vie di comunicazione;✓ le località dove furono combattute le battaglie principali;✓ alcune delle azioni e dei movimenti di reparti coinvolti in battaglie e com-

battimenti;✓ gli itinerari percorsi dalle diverse unità nel corso delle operazioni militari;✓ alcuni campi di prigionia;✓ alcuni dei caduti per i quali è stato possibile reperire località di schieramen-

to, cattura, detenzione oltre a luogo e data del decesso.

CONCLUSIONITra gli aspetti più interessanti di questo lavoro, è da evidenziare il fatto chel’applicazione di una metodologia tradizionalmente geografica ad un’altradisciplina ha consentito di rappresentare in maniera dinamica gli eventi storiciconsentendone non solo la spazializzazione, ma soprattutto larappresentazione temporale, rendendo il sistema in grado di rispondere adomande su chi, cosa e dove ma soprattutto su quando.L’intersezione fra la cartografia e le immagini di base ha consentito non solol’individuazione di luoghi strategicamente e militarmente importanti, come adesempio, il Quadrivio di Selenyj Jar o quota Cividale, ma ha permesso disostituire l’immagine alla carta migliorando sensibilmente la leggibilità del

dato storico arricchendolo con le caratteristiche morfologiche del territorio.Relativamente alle immagini satellitari, potrebbe risultare interessantel’utilizzo di materiale corrispondente alla stagione invernale, quella cioè,durante la quale si sono svolti buona parte degli eventi. Dal punto di vistadel progetto GIS si rendeva necessario l’adozione e l’utilizzo di materialeche consentisse una facile identificazione degli elementi del territorio,ovvero la stagione estiva, anche se l’utilizzo del giusto mosaico di immaginicorrispondenti alla stagione invernale, avrebbe consentito una migliorelettura degli eventi aiutando a meglio comprendere le difficoltà affrontatenel corso della ritirata.Prossimi sviluppi potrebbero contemplare l’implementazione della basecartografica con materiale ufficiale proveniente dall’archivio storico militaree l’arricchimento del database.

Ogni ulteriore implementazione dovrà tenere inconsiderazione la scala di approfondimento. Nelcaso quindi si decidesse di rappresentare eventisvoltisi in porzioni di territorio estremamente ridotte,sarebbe necessario adeguare la base rasterutilizzando immagini ad elevata risoluzione spaziale(es. Quickbird), che permetta il riconoscimento deglielementi del territorio interessati. E’ auspicabile infine la messa a punto di un web GISche consenta la consultazione e l’interrogazionetramite query di selezione del materiale raccolto inlayers informativi.

Autori

PAOLO PLINI

VALENTINA DE SANTIS

ROSAMARIA SALVATORI

Consiglio Nazionale delle Ricerche – IIA

Area della Ricerca di Roma 1

Monterotondo stazione RM

{plini; vds; salvatori}@iia.cnr.it

Riferimenti bibliografici

Benfenati A.: Elementi di cartografia, 1940. Intera,Torino.Biallo, G.: Introduzione ai Sistemi InformativiGeografici, MondoGIS, Roma, 2005.Biasini A., Galletto R., Mussio P., Rigamonti P.: Lacartografia e i sistemi informativi per il governo delterritorio Franco Angeli, Milano, 1983.Brivio A., Lechi G.M., Zilioli E.: Il telerilevamento daaereo e da satellite Carlo Delfino, Milano, 1983.Campbell J.: Introduzione alla cartografia Zanichelli,Bologna, 1993.Castrignanò, A. et al.: L’evoluzione della Geografia:dalla carta geografica al digitale in nove passi descrittidai maggiori esperti del settore, MondoGIS, Roma,2004.Faldella E.: Storia delle truppe alpine. 1872-1972,Cavallotti, 1972Gallina A.: Dall’immagine cartografica alla ricostruzionestorica, 1994.Gomarasca, M.: Elementi di Geomatica – AIT,Associazione Italiana Telerilevamento, 2004.Guidi F.: Fotogrammetria FotointerpretazioneTelerilevamento, 1978. IGM testi didattici.Marino C.M., Ribaldi A.: Elementi di telerilevamento efotointerpretazione, 1992, Progetti.Ministero della Guerra - SME - Ufficio Storico: L’8ªArmata italiana nella seconda battaglia difensiva delDon (11 dicembre 1942 - 31 gennaio 1943), Tip.Regionale Roma, 1946Palagiano C., Asole A., Arena G.: Cartografia eterritorio nei secoli. NIS, Roma, 1984.Pirola A., Vianello G.: Cartografia Tematica AmbientaleNIS, Roma, 1992.Plini P., De Santis V., Salvatori R.: Ricostruzione, inambiente GIS, delle operazioni del Corpo d’ArmataAlpino durante la campagna di Russia (1942-1943), 10aConferenza Nazionale ASITA, Bolzano, 2006.Rasero A.: Alpini della Julia. Storia della «divisionemiracolo», Mursia, 1979Rasero A.: L’eroica Cuneense. Storia della divisionealpina martire, Mursia, 1985 Rasero A.: Tridentina Avanti! Storia di una divisionealpina, Mursia , 1982Ricchezza A.: La storia illustrata di tutta la campagnadi Russia. 1941-1943, Longanesi, 1971Sabin F.F.jr.: Remote sensing. Principles andinterpretation. USA: W.H.Freeman & Co, Stato Maggiore dell’Esercito - Ufficio Storico: Leoperazioni delle unità italiane al fronte russo (1941-1943”, Ufficio Storico SME - Stabilimento GraficoMilitare, 2000 Viazzi L.: 1940 - 1943: i diavoli bianchi. Gli alpinisciatori nella seconda guerra mondiale. Storia delbattaglione Monte Cervino, Mursia, 1989Vicentini C., Resta P.: Rapporto sui prigionieri di guerraitaliani in Russia, UNIRR, 2005 Zilioli, E.: Appunti e spunti di Telerilevamento, CNR eRegione Lombardia, 2000.

Per la bibliografia storica completa utilizzata, si rimandaalla pagina http://www.plini-alpini.net/argomenti.htm#AR

Fig. 3 – Visualizzazione, derivatada una query, di alcune località

citate nelle motivazioni per idecorati di Medaglia d’Oro al

Valor Militare con gradocorrispondente a Sottotenente.

Fig 4. – Esempio diutilizzo di immaginiesterne associate a

elementi di unlayer. Il terrapieno

della ferrovia incorrispondenzadella località di

Nikolajewka doveebbe luogo

l’ultimocombattimento in

data 26 gennaio1943. In bianco è

rappresentato iltracciato della

ferrovia, in giallo larete viaria.

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©2006, Trimble Navigation Limited. Tutti i diritti riservati. Trimble è un marchio di Trimble Navigation Limited, registrato nell’Ufficio marchi e brevetti degli Stati Uniti. SUR-105

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Un po’ di storiaNei primi anni ‘90 gli USA avevano necessità di affrontarenuove sfide nel campo delle telecomunicazioni in ambitomilitare. Le classiche tecnologie hardware, con un livellointrinseco di rigidità nelle specifiche di utilizzo ed i lunghicosti e tempi di ricerca e sviluppo non sembravano piùadeguate a garantire tali obiettivi. Per questo, il DoD (Department of Defense) americano lanciòil progetto Speakeasy, con l’obiettivo di testare le tecnologieradio programmabile e multibanda. Speakeasy dimostrò ilconcetto che è ora alla base della tecnologia SoftwareReceiver. Si dimostrò infatti che spostando la parte hardwaredi conversione analogico/digitale (A/D) il più possibile vicinoall’antenna era possibile risolvere il processamento delsegnale demodulato a frequenza intermedia (FI) attraverso uncomponente software invece che hardware (correlatori esistemi PLL e DLL completi).Il mondo militare godeva così di un’alta riconfigurabilità eflessibilità e, di conseguenza, della possibilità di effettuarerapidi cambi di frequenza, di livelli di autorizzazione e diprotocollo di comunicazione non più possibili con le classichetecnologie hardware. Il Software Receiver è così stato messoalla base del Joint Tactical Radio System (JTRS) per losviluppo di apparati radio che permettessero unacomunicazione sicura e in tempo reale tra le forze alleate.

I ricevitori GNSSLe componenti funzionali di un ricevitore GNSS coincidono inlinea di massima con le seguenti funzionalità:

RF front-end (antenna, amplificatore, componenti RF perconversione ad IF e successiva demodulazione).Acquisizione Iniziale del Segnale (Codice e Portante).Tracking del Segnale (Codice e Portante).Sincronizzazione di frame e di bit del messaggio dinavigazione.Navigazione (calcolo della posizione).

Il confronto fra codice e portante GPS ricevuti dal satellite ele rispettive repliche prodotte dal ricevitore erano effettuatefino agli anni ‘90 esclusivamente mediante correlatorihardware, a causa delle limitate capacità di calcolo deiprocessori. Nel 1990, un gruppo di ricercatori presso il JetPropulsion Laboratory (JPL) della NASA, introdusse unatecnica di elaborazione dei segnali CDMA (Code DivisionMultiple Access, come il segnale GPS) basata sull’utilizzo diFFT (Fast Fourier Transform). Gli studi nel settoredell’acquisizione del segnale GPS via software tramite FFT edIFFT (Inverse Fast Fourier Transform) sono proseguiti fino al2001, anno in cui la Standford University ha finalmenteprodotto un Software Receiver operante in tempo reale, insingola frequenza e per il solo codice C/A.

Le tipologie di Software Receiver esistentiAl momento i Software Receiver esistenti possono essereclassificati in tre grandi gruppi, ovvero i sistemi Post-Processing, in Tempo Reale, e FPGA (Field ProgrammableGate Array), le cui caratteristiche di massima sono leseguenti:

I ricevitori in Post-Processing vengono ad oggi impiegatiper lo più per testare nuovi algoritmi o per effettuareanalisi di segnali (es. il nuovo Galileo).I ricevitori in tempo reale sono ovviamente la vera frontiera(anche a livello commerciale) di questa tecnologia. Per iprimi prototipi sono stati utilizzati DSP (Digital SignalProcessor), ma ora la capacità elaborativa ha permesso direalizzare SR su PC o su piattaforme embedded (es.cellulari o PDA). I PC utilizzano come linguaggi C, C++ oMATLAB, mentre per le applicazioni embedded si utilizza Cod assembler dedicato. A causa delle limitate risorsecomputazionali delle soluzioni embedded, le applicazionidi tipo più spinto (es. multi-frequenza) vengono per oraeffettuate solo con PC.I ricevitori FPGA sono componenti hardware

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di Roberto Capuaegli ultimi anni ha preso piede una nuova tendenza nella progettazione e sviluppo deiricevitori GNSS che si prefigge l’obiettivo di portare il livello di digitalizzazione delsegnale il più vicino possibile all’antenna. Tale approccio nasce dal mondo militare e

viene comunemente denominato Software Receiver (SR) o Software Defined Radio.L’introduzione di tale tecnologia è basata sulla riduzione al minimo delle componentihardware a radiofrequenza e sull’impiego di livelli software molto avanzati. Tale tecnologiapermette di produrre ricevitori altamente riconfigurabili, flessibili ed a basso costo. La tecnologia oggi disponibile sul mercato, ha ampiamente superato le fasi disperimentazione, di simulazione e di progetto avutesi nelle sedi universitarie internazionali, esi è ormai vicino al traguardo commerciale delle applicazioni embedded orientate al mercatoconsumer e professionale. L’articolo che segue tratta brevemente lo stato dell’arte di taletecnologia e le sue prospettive future. R

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GPS Softwareuna nuova frontiera per

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programmabili in grado di replicare elementi di logicacombinatoria. Tali dispositivi sono facilmenteprogrammabili con linguaggi standard (C, Assembler, etc.),e consentono quindi la realizzazione di sistemi SR standalone.

La scelta del Front-End RFCome già accennato, l’unica componente hardwarenecessaria per la realizzazione di un software receiver è ilFront-End RF, il cui compito è di filtrare il segnale GPS,convertirlo a Frequenza Intermedia (es. mixer esupereterodina) o demodularlo in Banda Base (come nellerecenti soluzioni) o utilizzando tecniche di campionamentodiretto del segnale, epassarlo alconvertitoreAnalogico/Digitale.Esso provvederà afornire il segnalecampionato allostadio dielaborazionesoftware installato suun PC, un PDA, odaltro.Storicamente leprime esperienze susoftware receiverfurono effettuate utilizzando chip commerciali, come il GP-2010, in grado di fornire il segnale a Frequenza Intermedia su40.39 MHz. Un convertitore A/D provvedeva quindi alladigitalizzazione ed al trasferimento dei dati in un PC perl’elaborazione. Al momento le combinazioni tecnologiche più diffusenell’impiego operativo di apparati SR sono le seguenti.

Utilizzo di ricevitori e di convertitori A/D di tipocommerciale: connessi ad es. via card PCI, sono in grado difornire il segnale campionato a FI (Frequenza Intermedia)direttamente al PC. Il segnale GNSS a FI può essereestratto da componenti commerciali (es. schede OEMGPS). Tale soluzione è stata fra le prime adottate, ad es.dall’Università di Calgary, presso di cui è stato utilizzato un

Novatel Euro 3M, da cui sono statiestratti i campioni a FI, passati ad unFPGA e ad una scheda di acquisizioneper essere elaborati da un PC. Talesoluzione consente una maggiorefacilità di realizzazione, ma non ètuttavia possibile intervenire sullefrequenze utilizzate e sulla bandautilizzabile. Utilizzo di dispositivi commerciali

integrati per la demodulazione delsegnale GPS con convertitore A/D edinterfaccia verso un PC. L’Università diCornell ha ad esempio utilizzato ilFront-end Zarlink GPS-2015 insieme aduna card di acquisizione PCI per lafornitura del segnale campionato al PCe la realizzazione in un software

receiver a doppia frequenza. All’Istituto di Geodesiadell’Università di Monaco, in collaborazione con l’IstitutoFraunhofer di Circuiti Integrati, come anche presso ilDipartimento di Radioingegneria dell’Università di Praga, sista invece lavorando allo sviluppo di un ricevitore softwarebasato su un Front-End realizzato con l’integrazione disingoli componenti commerciali (mixer, amplificatori, filtri,ecc..). Tale soluzione risulta flessibile a livello di progettoper frequenze e bande utilizzabili, ma richiede unaconoscenza del mondo RF per la sua realizzazione econseguentemente dei costi di sviluppo.USB Front-End sembra emergere tra le soluzioni di ultimagenerazione. Tale approccio consente la realizzazione di

una soluzione a costo ridotto e disemplice uso. NordNav ed Accordsono stati fra i primi a produrreFront-End di tale tipo. Accordfornisce Front-End L1/L2 e giàpredisposti per il trattamento delnuovo segnale L2C. Recentementeè inoltre uscita una pubblicazione(Borre ed altri) per i tipi dellaSpringer che illustra larealizzazione di un softwarereceiver GPS-Galileo basato su taleapproccio. L’Università delColorado ha inoltre lavorato moltosulla realizzazione di software receiver

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Receiverle applicazioni embedded

SoftwareReceiver

Post-Processing

Test diAlgoritmi

Analisi disegnali

Tempo-Reale

PC EMBEDEDED

Fig.2 – Flusso dati e funzioni di unaarchitettura Software Receiver

FPGA

Fig.1 – La tipologia deiSoftware Receiver

Filtri

Amplificatori

Demodulazione

ConversioneA/D

Acquisizione

Tracking

Calcolo delleosservabili

Stima delleposizioni

Software

Hardware

Antenna

Segnalea FI oin BB

SegnaleGNSScampionato

X, Y, Z

Lat, Lon, h

PC, Pda, ..

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su USB utilizzando codice derivante dall’iniziativaOpenGPS. L’Università di Monaco e l’Istituto Fraunhofer diCircuiti Integrati hanno annunciato la produzione in un SRin grado trattare L1, L2 ed L5 ed il segnale OS di Galileo.La tedesca IfEN ha recentemente annunciato la produzionedi un ricevitore GPS-Galileo (Navport). Da notare che lavelocità di trasferimento massima assicurata dalle porteUSB sarà sufficiente per il trasferimento delle grosse molidi dati provenienti dai segnali multifrequenza campionatidella doppia costellazione GPS e Galileo. Lo sviluppo degliUSB Front-End sembra quindi essere la via attualmente piùpromettente. Le tematiche maggiori che dovranno essereaffrontate sono la fornitura dei dati di fase per leapplicazioni di alta precisione (con l’integrazione di ulterioricomponenti discreti o con l’utilizzo della parte RF degliattuali) e le possibili limitazioni che la velocità ditrasferimento potrebbe comportare con l’avvento dei nuovisegnali di navigazione.

I ricevitori SR commercialiper soluzioni embeddedDiverse industrie hanno già investito nellaproduzione di Software Receiver GPS, ed un

elenco non esaustivo delle componenti è ilseguente: NordNav ha prodotto il primo SR di tipo

commerciale a 24 canali ed interfaccia USB. SiRF, uno dei maggiori produttori mondiali di chipset

GPS, ha recentemente prodotto il software SiRFSoft, tramiteil quale è possibile sostituire il chip di elaborazione delsegnale GPS con una componente embedded di tiposoftware in grado di girare su processori Intel X-Scale(frequentemente utilizzati nei cellulari e nei PDA).NAVSYS fornisce diverse soluzioni a supporto dellatecnologia Software Receiver. Di particolare interessePOSCOMM, l’unità SR in grado di combinare misure GPS emisure di distanza effettuate tramite sistemi dicomunicazione mobile quali il TOA (Time Of Arrival).Philips ha prodotto Spot, una componente SR per ilmercato della comunicazione mobile, in grado di essereinstallato all’interno dei processori dei cellulari e disostituire la parte di processamento GPS hardware, connotevole aumento dell’efficienza. Tale soluzione consente dilavorare in modalità A-GNSS (Assisted GNSS).RF Micro Devices (RFMD) produce una soluzione SR perpiattaforma X-Scale, dotata di kit di valutazione e tools disupporto.CellGuide ha annunciato la produzione di CDSoft, unsistema GPS L1 SR predisposto per piattaforme ARM e DSP.

Il Center for Remote Sensing (CRS) ha prodottoGPSBuilder, un kit (software e necessario hardware) per losviluppo e l’operazione di ricevitori GPS SR L1/L2 adelevate prestazioni.

Altre applicazioniOltre che per l’ambito embedded citato, il software receiverha notevoli applicazioni in diversi settori in cui sono richiestesoluzioni altamente flessibili ed a bassi costi. L’SR vieneutilizzato per la realizzazione di sistemi di guida missilistica diprecisione (meglio perdere un software che un hardware diprecisione!). Nel campo del GIS e del monitoraggioambientale, esistono soluzioni che utilizzano ricevitoriembedded SR montanti su un aereo, in integrazione consensori multispettrali ed inerziali, per la raccolta delle misureprovenieneti da cielo aperto e da scattering del suolo per lasuccessiva analisi interferometrica e l’analisi del terreno.Prospettive di utilizzo estensivo di Reti di stazioni GPS abasso costo per soluzioni E911-E112 (sistemi di emergenzaUSA ed Europeo) sono inoltre allo studio, nonché leopportunità date dalla facile integrazione di sensori inerziali eGPS via software, che permetteranno lo sviluppo ed il test disoluzioni innovative di posizionamento per ricevitori di tipoavanzato.

Le prospettive futureLa flessibilità intrinseca degli SR sta naturalmente sfociandonella realizzazione di soluzioni di posizionamento ibrido dinotevole interesse. Grazie alle aumentate possibilità di analisied elaborazione del segnale, lo sviluppo di terminali per ilposizionamento indoor basato su integrazione di SR e sensoriinerziali o sistemi di posizionamento basati su sistemi terrestriè uno dei maggiori campi di studio.Anche nell’ambito del progetto Galileo si sta lavorando allosviluppo di soluzioni software receiver, attraverso il progettoGRANADA (Galileo Receiver Analysis and DesignApplication), finanziato nell’ambito del VI Programma Quadrodi Ricerca e Sviluppo della Commissione Europea.

ConclusioniI vantaggi insiti nelle soluzioni software receiver sonoevidenti: flessibilità massima in fase di progetto delleapplicazioni, veloce time-to-market, bassi costi direalizzazione ed integrazione con altri sensori. In un mondo incui i sistemi ed i servizi stanno rapidamente convergendo edin cui l’intelligenza e la flessibilità nella realizzazione deglistessi stanno diventando il vero valore aggiunto per ilsuccesso, le soluzioni basate sui software receiver sembranoessere una idea di forza, non solo per il mercato consumer,ma soprattutto per i settori in cui l’uso del GPS è ancorafrenato da fattori di costo e di difficoltà di integrazione consistemi e procedure esistenti (es. rilievo topocartografico,monitoraggio del territorio, sviluppo di SIT, ecc.).In conclusione sorgono però spontanee due domande: saràpossibile avere in un prossimo futuro un laavoro di ricercaapplicata di un’università italiana che parta da un’ideainnovativa nostrana e porti alla realizzazione di prototipi GPSSoftware Receiver, magari nel campo delle soluzioni in temporeale o per l’alta precisione? Ed ancora: è finalmente arrivatoil momento di aprire il mercato dei ricevitori di fascia alta(rilievo di precisione e geomatica) alle soluzioni embedded abasso costo?Nei prossimi anni avremo sicuramente le risposte; intantosarà necessario guardarsi intorno e allargare i nostri orizzontioperativi in funzione di scenari che mutano velocemente.

Limiti tecnologici e applicativi delle soluzioni SR

La maggiore limitazione da superare è il basso throughput gestibile con le soluzionisoftware in tempo-reale per l’evidente carico computazionale e la mole di dati datrattare via software. A tale scopo, soluzioni con integrazione degli SR all’interno diDSP o di processori dedicati consentirebbe di aumentarne notevolmente leprestazioni. Il mercato attuale sembra convergere verso la tecnologia mobile(SmartPhones e PDA). E’ quindi sull’integrazione in tali ambienti che si giocherà lapartita dell’economia di scala, dove le elevate prestazioni non sono al momentorichieste. Il mercato SR è già pronto per questo, con soluzioni basate su segnali ditipo L1 + C/A.D’altro canto, i seguenti indubbi vantaggi spingeranno verso l’utilizzo di soluzioniembedded SR nel prossimo futuro: Le soluzioni SR permetteranno lo sviluppo diricevitori altamente riconfigurabili e pronti all’utilizzo in ambienti multi-frequenza emulti-costellazione; ciò potrebbe inoltre abbattere i costi di transizione al sistemaintegrato GPS-Galileo-Glonass. L’aumento delle capacità computazionali deiprocessori consentirà sempre più la realizzazione di applicazioni in tempo-reale perapplicazioni di tipo professionaleLe applicazioni di fascia alta in Post-Processing potranno usufruire sin da ora dimisure inerentemente grezze da poter analizzare (es. telerilevamento e GIS, rilievodi precisione, geodesia, ecc..)Lo sviluppo di reti estese di stazioni permanenti GNSS potrebbe utilmente usufruiredella tecnologia grazie alla riduzione in termini di costi degli apparati, delleinstallazione e della manutenzione. In termini di costi di sviluppo ed integrazione,la tecnologia SR è in grado di abbattere i costi di realizzazione dei ricevitori perapplicazioni scientifiche e di fornire dunque soluzioni più flessibili ed aperte.

Autore

ROBERTO CAPUA

[email protected]

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Fig.3Un

ricevitoreSR della

NordNav

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Il Laboratorio di Fotogrammetria

Il Centro oggi opera nel campo della documentazione, confinalità di acquisire, conservare, trattare, diffondere leinformazioni e mettere a disposizione il patrimoniodocumentale per scopi esclusivamente di studio e di ricerca.Inoltre svolge attività di elaborazione e di produzione conl’utilizzo di avanzate e moderne tecnologie, anche percommittenti esterni, nel campo del rilievo, della cartografia edella gestione informatica dei dati territoriali.Dal punto di vista organizzativo il CIRCE è organizzato inservizi e laboratori tra cui quello di fotogrammetria che vienequi presentato.Il Laboratorio di Fotogrammetria, nella sua ormai trentennaleattività, ha sviluppato numerose sperimentazioni all’internodei vari aspetti disciplinari del rilievo terrestre ed aereo,seguendo due indirizzi complementari: uno di ricerca,orientato a sviluppare iniziative di natura tecnico-scientifica el’altro produttivo, volto a rispondere a particolari richieste diuna committenza interna ed esterna.L’interesse è oggi concentrato sulla fotogrammetria digitale esul laser-scanning indirizzati sia alla rappresentazioneinformatizzata dell’architettura ed al trattamento geometricodelle immagini digitali che degli algoritmi per il trattamentosia geometrico che radiometrico delle stesse, che oggicostituiscono buona parte del rilievo fotogrammetrico. Infattilo sviluppo delle scienze del rilevamento, dal punto di vistatecnico, è indirizzato e influenzato dagli sviluppidell’informatica: in particolare la fotogrammetria ha vissutouna transizione che ha visto il progressivo abbandono dellastrumentazione analitica per diventare soft-photogrammetry.Volendo sinteticamente descrivere ciò di cui si occupa ilLaboratorio, si potrebbero individuare 5 aree di attività:Attività di ricerca: sulle tecniche di rilevamento e sulla lorointegrazione (con particolare riguardo al rilievoarchitettonico); sull’analisi del contenuto metrico e semanticodelle carte storiche; sugli sviluppi degli strumenti topograficie fotogrammetrici.

Attività didattica: comunicazioni, seminari, dimostrazioni edesercitazioni con strumentazione topografica efotogrammetrica; servizio di reference; assistenza a tesi dilaurea (sperimentali) su argomenti del rilievo e dellarappresentazione; assistenza a docenti e laureandi suproblemi di rappresentazione di oggetti rilevati, tirocini estage. Attività di rilevamento: che abbraccia i campi dellatopografia, della fotogrammetria, del rilievo diretto e rilievolaser-scanning (committenza esterna, attività di ricerca) e larappresentazione degli oggetti rilevati in forma tradizionale(piante e alzati) e in modellazione digitale tridimensionale. Realizzazione di prodotti informatici: scrittura di software perla didattica e per la diffusione della cartografia storica informa digitale, e costruzione di prodotti multimediali per lacartografia.Aggiornamento e manutenzione della strumentazionehardware e software, sulla base di una continua raccolta diinformazioni su metodi e strumenti per il rilievo.Tutte questi attività sono svolte congiuntamente, secondo leproprie responsabilità e competenze, da docenti, tecnici,ricercatori, dottorandi, laureandi, tirocinanti e studenti, in un’ottica di cooperazione e di reciproco arricchimento,proponendo un modello di trasmissione e accrescimento delsapere che fonde ricerca e didattica.

Attività di ricerca

Il Laboratorio di Fotogrammetria è stato ed è impegnato sudiversi fronti di ricerca, dal rilievo terrestre e aereo contecniche fotogrammetriche digitali e laser-scanning, allosviluppo e alla diffusione della cartografia digitale. Ricerche che sono state applicate a concreti casi dirilevamento architettonico e urbano come, ad esempio, nelrilievo del sito archeologico di Laodicea (Turchia), dell’Arenadi Verona, il nuraghe Santu Antine a Torralba, l’area Scarpa

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Nel 1985 il Centro di Servizi Interdipartimentali di Cartografia viene istituito comeunificazione e riorganizzazione dei Laboratori Cartografici dipartimentali, mettendoa disposizione il proprio patrimonio strumentale e di documentazione a supportodell’attività didattica e di ricerca dello IUAV, nonché dell’utenza esterna.Nel 1990 il Laboratorio di Fotogrammetria del Dipartimento di Storiadell’Architettura, diventa una sezione del Centro, assieme a quelle di Cartografia,Telerilevamento e Cartografia storica. Nel 1996 afferisce al Centro anche parte delCIDOC Centro di Servizio Interdipartimentale di Documentazione e Calcolo.Nasce così il CIRCE Centro di Servizi Interdipartimentali di Rilievo, Cartografia, edElaborazione.

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di C. Balletti, F. Guerra e L. Pilot

Il Laboratorio di CIRCE dello IUAV

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della fondazione Querini, le mura dell’Arsenale di Venezia, leIsole delle Vignole e Torcello, i fotopiani digitali di Venezia eMilano, le Isole Pelagie.Le ultime ricerche si sono indirizzate sulle possibilità di rilievoe rappresentazione multiscala sia in ambito architettonico chein quello urbano-territoriale, utilizzando in modo integrato letecniche più recenti, dal laser-scanning alla fotogrammetriadigitale, al GPS, dove l’elaborazione dei dati rappresentainevitabilmente una zona di sovrapposizione disciplinare traarchitettura, informatica e cartografia. Le nuove tecnologie digitali permettonoda una parte una razionalizzazione evelocizzazione delle operazioni di rilievo,dall’altra di creare delle nuoverappresentazioni infografiche chepossono adattarsi facilmente alle diverseesigenze degli studiosi e degli operatori(architetti, archeologi, ingegneri,restauratori, storici).Tra queste rappresentazioni i modellitridimensionali con superfici mappatesono sicuramente di grande versatilità.Le mappature possono essere sempliceintegrazione del modello geometrico,nel caso di texture fotorealistiche, o ilrisultato di analisi specifiche che vannoad arricchire il suo contenutoinformativo. Un’ulteriore offerta fornita dai modelligeometrici 3D è la possibilità direalizzare dei modelli multiscala, ovverodei modelli digitali (intendendo dal

modello numerico al modello solido, ai modelli persuperfici) che possano essere utilizzati a diversescale nominali di rappresentazione.Le diverse scale derivano in genere dal rilievo adiversa scala nominale di oggetti chetradizionalmente hanno necessità di diversadefinizione di dettaglio come ad esempio un sitoarcheologico (scale 1:2000, 1:1000, 1:500) o unmonumento all’interno di esso (scale 1:200, 1:100,1:50, 1:20), oppure oggetti quali statue o frammentidi architettura (scale 1:10, 1:5, 1:1).Se tali oggetti territoriali (sito, architetture, oggettiparticolari) devono convivere all’interno di modellicomplessi dei quali si cerca una gestione e unaconseguente rappresentazione unitaria a diversescale si dovranno individuare sia delle strategie dirilievo che di integrazione, finalizzate allamultirisoluzione. A tale fine è stato investigato il rapporto traincertezza del modello, derivato dall’incertezzadelle misure, e semplificazione del modello, chederiva dalla volontà di selezionare e trasmetteresolo alcune informazioni geometriche ritenuteessenziali per la descrizione dell’oggetto ad una

determinata scala.Altro settore di ricerca del Laboratorio è la cartografia. Infattigli strumenti e i metodi analizzati, studiati e applicati per iltrattamento dei dati digitali di rilievo dell’architettura, sono inlarga parte utilizzati anche in cartografia: anche qui siriscontra che le nuove tecnologie informatiche hannoconsentito un’evoluzione sia per quanto riguarda le tecnichedi acquisizione, gestione e rappresentazione dei datigeoreferenziati, sia per quanto riguarda la facilità di utilizzodel dato acquisito.

Figura 1 - Restituzione fotogrammetricadella facciata della Scuola Grande diS.Marco a Venezia.

Figura 2Rilievo del sitoarcheologicodi Grumentum(Potenza):nuvola di puntiottenuti dalaser scannerterrestre,DSM, ortofotodel foro.

Fotogrammetria

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Si è osservato un aumento della domanda per unacartografia, digitale, maggiormente rappresentativa dellarealtà e diffusa verso nuovi utenti. Si richiede una maggiorerappresentatività non solo del fenomeno fisico (perconsentire ad esempio un’immediata comprensione del datoaltimetrico) ma anche di altri dati sociali, economici eculturali necessariamente legati agli aspetti geografici. Lanecessità di una cartografia diffusa deriva invece dal sempremaggior utilizzo da parte di un’ampia fascia di pubblico,spesso non specialistico, dei prodotto cartografici.Tra le diverse forme di cartografia digitale, quella che sembrarispondere in modo adeguato a queste necessità è senzadubbio la cartografia tridimensionale. Con questo terminenon si identifica un unico prodotto cartografico, ma un’interafamiglia a cui corrispondono diversi gradi di precisione e dirappresentatività della realtà. Tra questi vi sono i modellidigitali del terreno (DTM) oppure i modelli tridimensionalicon il costruito modellato e infine con l’identificazione dellereti viarie. Oltre alle informazioni legate al modellogeometrico, possono essere fornite informazioni qualitativederivanti da foto aeree e terrestri opportunamente trattate.Esiste quindi la possibilità di realizzare ortofoto e di mapparlesul DTM per ottenere una descrizione del territorio il piùpossibile aderente alla realtà.

Questi diversi tipi di cartografia 3D possono essere realizzatiin molti modi grazie alle diverse modalità di acquisizione deldato cartografico, di tipo tradizionale od innovativo. Traqueste si annoverano ad esempio la modellazione, delterritorio e del costruito, a partire dalla cartografianumerica. Altre tecniche, legate a strumenti ormaiconsolidati nell’uso, sono quelle che riguardano lafotogrammetria con immagini terrestri, aeree o satellitari.Ultime arrivate sono le tecniche di laser-scanning aereoe terrestre. E’ possibile dunque costruire la cartografiatridimensionale sia con dati acquisiti da scansioniterrestri che da scansioni aeree oppure attraverso lacombinazione di tutte queste informazioni.

La cartografia digitale 3D, così realizzata, si presta ad unutilizzo in moltissimi settori. Essa viene infatti utilizzata nellaprogettazione di reti di telecomunicazioni, nella realizzazionedi GIS per scopi turistici, amministrativi o professionali,nell’analisi urbana, nelle valutazioni di impatto, ecc.

Prodotti informatici:software e cd multimediali

Parte delle risorse del Laboratorio sono investite nellaproduzione di software sia per la cartografia digitale che perl’attività didattica della topografia, della fotogrammetria e dellaser-scanning. Lo scopo di tale attività è quello di applicare edi rendere operativo sul campo quanto studiato esperimentato nelle ricerche.I software didattici sono in genere sviluppati all’interno diricerche o di tesi di laurea o di dottorato opportunamentemodificati per il loro uso da parte degli studenti. Non hannola pretesa di essere strumenti che possano competere conquelli commerciali ma sono, dal punto di vista numerico,rigorosi e ampiamente testati. Per quanto riguarda la cartografia digitale, nell’ ottica delladiffusione dei prodotti cartografici, il Laboratorio è statopromotore di alcune esperienze editoriali informatiche dinotevole successo, come i fotopiani digitali di Venezia eMilano e la riproduzione digitale del Mappamondo di Fra’Mauro.L’evoluzione delle tecnologie informatiche ha consentitoun’evoluzione dei metodi di diffusione e di studio dellacartografia storica e non, tanto dal punto di vista delleinterfacce, intuitive e immediate, quanto da quello dellefunzioni, oggi più semplici da utilizzare di quanto non lofossero in passato. L’informatica è inoltre di grande aiuto perl’integrazione tra i diversi settori disciplinari permettendo diottenere prodotti che proprio grazie a questa interazionediventano potenti strumenti conoscitivi e divulgativi.Il progetto di una riproduzione digitale del Mappamondo diFra’ Mauro, conservato dalla Libreria Nazionale Marciana diVenezia, si inserisce in questa visione pluridiscilinare e nascedalle attività di ricerca di un gruppo di studiosi provenienti dasettori ed esperienze differenti (storia, geodesia,cartografia…), accomunati tuttavia dal desiderio di svilupparee definire nuovi strumenti per lo studio e l’analisi dellacartografia storica. Il progetto si è sviluppato all’interno dicollaborazioni del Circe con Piero Falchetta della BibliotecaMarciana e con Carlo Monti del Politecnico di Milano,Evangelos Livieratos e Crisoulla Boutoura dell’UniversitàAristotele di Salonicco.Le prime esperienze effettuate hanno riguardatoprincipalmente la reintegrazione nel mondo scientifico di

Figura 3Ortofoto

dell’Isola diLinosa

mappata sulmodello

digitale.

Figura 4Rilievo e

rappresentazionedell’Area Scarpa

presso laFondazione

QueriniStampalia a

Venezia: visteprospettiche delmodello digitale.

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alcune carte che per lungo tempo erano stateconsiderate rappresentazioni prive disignificato e veridicità cartografica. Gli studisvolti hanno riguardato innanzituttol’individuazione di strumenti analitici chepermettessero la riscoperta del contenutogeo-metrico delle carte storiche (a talproposito si ricorda lo studio svolto sullaveduta prospettica di Venezia del de Barbari).Le particolari caratteristiche del mappamondodi Fra’ Mauro, che contiene non soltantoelementi geografici e topologici ma anche ungran numero di elementi descrittivi (toponimi,didascalie e commenti), hanno suggerito direalizzare di uno strumento informatico che

consentisse una visualizzazione dell’opera quanto piùpossibile fedele all’originale, nonché la suainterrogazione.Il lavoro svolto si compone di due parti: lanumerizzazione dell’opera e la scrittura di unprogramma di navigazione in continuo per la gestionedell’immagine digitale capace di rispondere alleesigenze di consultazione e studio. La prima parte ha presentato problemi informatici ecartografici legati al sistema di numerizzazione e allaricostruzione rigorosa della geometria delmappamondo. La seconda ha invece richiesto ungrande impegno nella ricerca delle funzionalitànecessarie a mantenere le caratteristiche fondamentalidella cartografia originale all’interno del sistemainterattivo e multimediale. A tale scopo si è pensato

ad una riproduzione in formato digitale arricchita datools di navigazione e interrogazione che offronoagli studiosi (ed in generale agli appassionati dicartografia) la possibilità di esaminare in ogniminimo particolare quello che è generalmenteconsiderato uno dei più importanti documenti dellacartografia medievale.

Autori

PROF. FRANCESCO GUERRAResponsabile scientifico del [email protected]. 041 257 15 06

DOTT. LUCA PILOTResponsabile tecnico del [email protected]. 041 257 15 06

PROF. CATERINA [email protected]. 041 257 15 09

sito web del Laboratorio:http://circe.iuav.it/labfot/index.htm

Figura 5 - Interfaccia del cd di navigazione einterrogazione del Fra’ Mauro’s World Map

Figura 6Il fotopianodigitale diMilanorealizzato incollaborazionecon il DIIARdel Politecnicodi Milano.

Figura 7 - Rilievo della caserma S.Marta a Verona: pianta e alzati.

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Accolto nella confortevole sede Bentley di Milanofiori, loscorso novembre 2006, come redattore di GEOmedia hocolto l’occasione per incontrare di nuovo lo staff italiano dellasocietà, col quale avevo avuto il piacere di trascorrere unagradevole BE Conference Europe, lo scorso giugno a Praga.Caffè in compagnia prima di cominciare e finalmente incontroStefano Morisi che, persona molto affabile, rende l’atmosferaimmediatamente rilassata e favorevole, in puro stile Bentley,ad uno scambio di idee molto produttivo e ricco di spunti, delquale tra breve potrete leggere i passi principali.Si comincia col definire meglio il ruolo di Morisi all’interno diBentley e focalizzando ancora una volta l’organizzazioneinterna della multinazionale americana.La gestione del mercato di Bentley è divisa in 3 unitàoperative distinte: Nord America (USA e Canada), Asia (Cina,India e Sud Est asiatico), International (Europa, Africa, MedioOriente, Nuova Zelanda, Australia e Sud America). Morisi èresponsabile per l’Operating Unit International nel settoreGeospatial che, in ordine di importanza per le politiche diBentley si occupa di Local Government, Utilities elettriche, delgas e dell’acqua, Telecomunicazioni, Catasto, Military eMapping. Bentley è stata a lungo identificata come una mappingcompany, ci ha spiegato Morisi, ma in realtà, il mapping èormai diventato nel GIS quello che era il CAD una volta, cioèun’applicazione piuttosto orizzontale; affermare che Bentley sioccupa solo di mapping, di questi tempi sarebbe dunquemolto riduttivo. Bentley ha strumenti per produrre mappe manon fa solo quello: da questo punto di visto forse la societàha fatto circolare un messaggio sbagliato nel periodo passatoe questa intervista è sembrata subito un’ottima occasione perfar un po’ di chiarezza sulla propria posizione.

GEOmedia - Bentley è tra le prime aziende del comparto ITorientata all’engineering ed al territorio: come sono definitial momento i rapporti tra CAD, GIS e Project Management,settori diversi ma allo stesso tempo strettamente collegati?S. M. – Questo dovrebbe costituire un nostro punto di forza.Se guardi il tipo di messaggio che Bentley ha mandatoall’esterno fino ad un anno fa, esso era fortementeimprontato al mondo degli owner operators, cioè di chiacquisisce tecnologie per l’ingegnerizzazione degli impianti,

settore che vede protagoniste molte entità che però spessonon vi si riconoscono. Il dato di fatto è che quando abbiamocominciato a dividere in 4 settori verticali il nostro business(Building, Civil, Geospatial e Plant ndr), abbiamo scoperto cheil 25% del nostro business era formato da quello geospaziale.Abbiamo così ripreso l’utilizzo di una terminologiapropriamente geospaziale all’interno di Bentley e questo nonè stato facile. Quest’anno, ad esempio, è stata usato per laprima volta il termine GIS in una nostra tech line (“AdvancingGIS for infrastructure” ndr) a dimostrazione proprio delcollegamento che esiste tra CAD e GIS. Finalmente abbiamomesso da parte la timidezza nel dire che siamo una GIScompany, e lo siamo, ma allo stesso tempo manteniamo unasorta di distintivo nel fornire tecnologie GIS per il mondodelle infrastrutture. E’ un modo per dire che noi di Bentleyusiamo il GIS non solo per scopi accademici ma perapplicazioni pratiche e progetti complessi. Da noi il fatto di avere integrazione tra queste discipline èrealtà, sia per il fatto che Bentley basa tutto il lavoro suMicroStation, ma soprattutto perchè abbiamo una coperturasu segmenti industriali in cui è necessaria l’utilizzazione diapplicazioni diverse in maniera orizzontale. Per quantoriguarda la fase di data management abbiamo la nostratecnologia ProjectWise, tipicamente orizzontale, e che noistessi usiamo per gestire le diverse componenti dei nostriquattro verticals.

GEOmedia – Proprio questa integrazione tra verticalità edorizzontalità è lo spunto per una domanda sulla vision diBentley. La verticalità nella divisione del business e delletecnologie della vostra società e l’orizzontalità nell’utilizzodelle sue soluzioni viaggiano ormai di pari passo; lei pensache l’innovatività di Bentley riuscirà nei prossimi tempi aprodurre uno strappo in uno dei sensi, cioè a livellotecnologico o di soluzioni? S.M. – Noi, per tradizione, non cerchiamo di inventare nuovistandards ma anzi aderiamo a tutti quelli che sono i tentativied i consorzi creati per cercare una sempre maggioreinteroperabilità. I consorzi, poi, a volte francamente pensoche non siano poi così effettivi, dal momento che suscitanoun grande interesse durante i primi anni di vita ma poi,essendo formati da società concorrenti, appiattiscono

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ncora un’intervista targata GEOmedia ad uno dei personaggi piùrappresentativi per il nostro campo di interesse: Stefano Morisi, VicePresident della Geospatial International Operating Unit di Bentley. Già

ospite sulle nostre pagine tre anni fa, sul numero 4-2004, Morisi ci dà ancorauna volta ottimi spunti di riflessione sulla situazione internazionale del settoregeospaziale, senza tralasciare interessanti considerazioni sul mercato di casanostra.

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GEOmedia incontraStefano Morisi

di Bentley Systems

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di Fulvio Bernardini

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l’andamentodella loro attività. Noi inBentley, pur essendofortemente impegnati in questosenso, riteniamo che bisognipuntare su degli effettivi industrystandards, come si è rivelato Oracle 10g, sul quale abbiamobasato la nostra architettura desktop, server ed enterprise.Ritengo dunque che un nostro punto di forza, nel breve e nelmedio termine, sarà proprio la nostra assolutacomplementarità con Oracle 10g, mentre alcuni nostriconcorrenti subiranno dei punti di overlap che potrebberoavvantaggiarci. Se, tornando alla tua domanda, con strappointendiamo qualcosa che non sia coerente con i nostriindustry standards, beh, credo che questo allora non avverrà.La nostra interconnessione con Oracle, da questo punto divista, sarà destinata anzi a rafforzarsi e, per quanto riguardagli sviluppi interni e la parte della nostra strategia dedicataalle acquisizioni, esse saranno incentivate, al fine dicompletare la nostra offerta nei segmenti verticali.

GEOmedia - Interoperabilità come parola d’ordine degliultimi anni: è del 2005 il lancio, in casa Bentley, dell’iniziativa“You deserve better”. Si trattava di una chiara polemica conAutodesk. E’ cambiato qualcosa da allora? S.M. – Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E’ ilmomento di fare un po’ di chiarezza: io penso che il “Youdeserve better” sia come un dinosauro. Ogni tanto ci si rendeconto che una razza ritenuta estinta da tempo esiste ancora,siamo di fronte ad una situazione simile. Perché? Perché cosìfacendo ci siamo posti nuovamente in contrapposizione conAutodesk quando, in realtà, non ce n’era bisogno. Nel 1995 quando abbiamo cominciato a lavorare comeBentley effettivamente questo antagonismo esisteva: noiavevamo un prodotto, MicroStation, e loro avevanoAutoCAD. Bisogna ammettere che questa bipolarità ci haanche un po’ favorito e la dimostrazione era il fatto che ilnostro fatturato annuale era cresciuto in maniera più chedecisa durante quel periodo. Dopodichè Bentley, grazie alproprio DNA sempre attento a raccogliere nuove sfide, hacominciato ad aggiungere applicazioni in vari settori verticalicominciando ad allargare la propria base ed a diventarequello che siamo ora.Saltando al 2005, anno del lancio di “You deserve better”,

proporsi sul mercato con unclaim del genere è statocome effettuare un tuffo nelpassato. Personalmente èuna scelta che hoosteggiato in manieraparticolare perché ritengoche, soprattutto nel settoregeospatial, Autodesk nonsia un nostro competitor;alcuni partners lo sono, ma

non Autodesk secondo me. Allo stesso tempo, il tutto davaun’immagine esclusivamente CAD di Bentley dalla quale, inpiù occasioni, avevamo invece cercato di staccarci. Dunque, fermo restando che AutoCAD rimane uno standarddi mercato e che Bentley quindi spinge verso la massimainteroperabilità nei confronti di questo prodotto, riuscendoaddirittura ad esserlo maggiormente rispetto alla stessaAutodesk, se consideriamo le diverse versioni di AutoCAD,questa specifica iniziativa non ha evidenziato i punti chiavedel lavoro di Bentley, favorendo, in un certo qual modo,solamente il settore building, più legato ad un mercatoframmentato come quello degli architetti. Per quantoriguarda il geospatial, diciamo che ha addirittura rischiato difare il lavoro contrario. “You deserve better” dal mio punto di vista è stato insommaun pessimo esempio da parte di Bentley di trarre un qualchetipo di visibilità, ed i risultati della campagna per il settoreGIS, credo lo abbiano confermato.

GEOmedia - Viaggiando molto avrà avuto modo diconfrontarsi con le molteplici realtà del mercato geospatialma non solo. Qual è l’impatto del marchio Bentley nelmondo considerati i differenti mercati dei Paesi in Via diSviluppo (Africa), in rapida ascesa (India), tecnologie nonsempre allo stato dell’arte ed un’utenza diversificata?S.M. – Vi sono diverse condizioni date anche da una certatradizione che noi abbiamo in certe aree geografiche rispettoad altre. L’Africa è un mercato che sta aprendosi adesso, al dilà del Sud Africa dove invece abbiamo sempre avuto unottima presenza con addirittura un distributore dedicato. IlNord del continente è diventato interessante da quando èstato tolto l’embargo alla Libia. La possibilità di fare affari inLibia ha sbloccato interessi soprattutto in Tunisia ed in Egitto,paesi che fungono da gateway per consolidare i rapporti conl’ex colonia italiana. Il Nord Africa, se considerato un pezzodella nazione araba comincia dunque a diventare interessanteda questo punto di vista. Abbiamo progetti di aprire un ufficioa Tunisi nel 2007, secondo ufficio che apriremo in Africa oltrea Johannesburg, cercando di dare possiblità di crescita adegli sviluppatori locali ma soprattutto con l’introduzione diBentley Map, creando delle partnership locali. In sostanza inAfrica non siamo di fronte ad un mercato di grandissimepotenzialità nel breve termine ma vi sono sicuramente degliaspetti che ci stanno interessando.Diverso è il discorso per il Medio Oriente dove siamotradizionalmente presenti in tutti i settori; il nostro ufficioprincipale è a Dubai e continueremo ad investire in quest’areasoprattutto ora che il prezzo del petrolio sta facendole averedelle disponibilità di spesa fortissime.Investimenti sul futuro abbiamo cominciato a farli in Cinadove abbiamo aperto il nostro ufficio principale per l’Asia aPechino, ed è forte anche la nostra presenza in India con unpersonale Bentley formato da circa un centinaio di persone.Numericamente si può notare come ci si trovi di fronte ad unarealtà che supera anche quella dell’Europa Occidentale, sia acausa del diverso tipo di geografia che di rapporti coidipendenti: qui grossi numeri sono quindi magari più facili daraggiungere rispetto ad altri luoghi.In Cina abbiamo ad esempio una politica di vendita per

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“Noi vinciamoquando riusciamoa capire qual èl’effettivaorganizzazioneinterna di uncliente”

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MicroStation a prezzi più bassi così da combattere la pirateriache ad esempio, nel caso di AutoCAD, ha visto il proliferaredi milioni di copie contraffatte.In India la situazione è diversa. C’è una forte concentrazionedi tecnologia in alcune zone mentre in altre la povertà è unaspetto dilagante. Abbiamo attivato comunque delle unità inquell’area per sfruttare le loro straordinarie capacità disviluppo software e per trarre vantaggio dai costi per oraancora bassi del lavoro. Se dovessi indicare il luogo dovepenso avverrà l’incremento maggiore nel medio termine perBentley non posso far altro che indicare l’Asia come attoreprincipale, dunque. L’area asiatica sarà infatti interessata dauna crescita relativamente maggiore rispetto a quelladell’Europa e del Nord America ed anche i nostri modi ed inostri business habits dovranno adattarsi a queste diverserealtà, nella quali strategie che sembrano ortodosse nei nostrimercati di riferimento, potrebbero non essere adatte per faraffari in quei luoghi. La mia interessante esperienza comeEMEA, in tal senso, mi ha aiutato sicuramente nell’identificarequeste diverse abitudini e ad interfacciarmi con esse consuccesso.

GEOmedia - C’è una politica particolare nei paesi del terzomondo?S.M. – In questo caso parliamo dei paesi del Centro Africa,suppongo. Non abbiamo rapporti particolari nel senso chenon abbiamo un interlocutore. La nostra politica di aiuto perquesti paesi è comunque basata sui prezzi. Quello che noivorremo creare è una politica sugli sviluppatori ed,ovviamente, politiche dedicate al mondo accademico, ottimotramite per la diffusione dei nostri prodotti e di competenzediffuse. Ad esempio in Giordania Bentley ha fornitogratuitamente a tutte le università il proprio software.Obiettivamente devo ammettere che non siamo di fronte apolitiche organiche ma sono più politiche legate ad uncontatto o cose del genere. L’obiettivo più interessante che sipropone Bentley in questo senso è quello di favorire in questipaesi uno sviluppo di tipo last mile; noi ci occuperemo diportare avanti la tecnologia e l’applicativo, mentre per quantoriguarda la traduzione e la customizzazione per le esigenzelocali ci si appoggerà sempre più a dei partners in loco.Questo secondo me cambia, e di molto, l’approcciosoprattutto nei confronti delle terze parti, che saranno moltopiù protagoniste all’interno del processo di produzione.

GEOmedia - PDF, CAD e Land XML sono parole chiave checaratterizzano le soluzioni Bentley allo stato dell’arte per lenecessità degli end users. Può dirci come le vostre propostesono in grado di portare una ventata di innovazione nelmercato italiano che sembrerebbe arretrato rispetto a quelloamericano ed internazionale?S.M. – La mia esperienza nasce nel mercato italiano. Credoche il mercato italiano sia spesso poco coraggioso. Non solonei confronti dell’innovazione. Tipicamente l’early adopternon è mai in Italia, infatti. Inoltre in Italia spesso c’è unatendenza a compiere degli errori in questo senso madornali.Le scelte, soprattutto nella Pubblica Amministrazione, sonospesso ultra conservatrici, improntate più al concetto“nessuno è mai stato licenziato per aver scelto IBM” che nonalla rispondenza con i bisogni effettivi. Ricordo che tempo fa,agli albori del GIS, organizzazioni hanno speso un sacco disoldi per dotarsi di questo tipo di infrastruttura solo perrendersi conto subito dopo che l’investimento maggiorerisiedeva nel dotarla di dati. Questo è il punto. E devo direche purtroppo, a volte, questo succede ancora. Si tendetroppo a pensare alla tecnologia e poco all’effettiva necessitàche si ha in quel momento. Noi di Bentley lo abbiamo capitoe cerchiamo per questo di andare dietro alle esigenzespecifiche del nostro utente. E’ fondamentalmente unapproccio che si scontra con il DNA tipicamente da product

company di Bentley,siamo all’opposto, masicuramente al clienteresta, anche se poi hautilizzato la tecnologia diun nostro concorrente,un business benefitpensato e organizzato da

Bentley. Risulta chiaro comunque come il mercato italiano,rispetto ad altri di riferimento, sia un mercato in cui è difficileche si attui un’iniziativa che devii, per così dire, dal commonunderstanding; e questo, secondo me, fa parte delle sceltesbagliate. Noi vinciamo quando riusciamo a capire qual èl’effettiva organizzazione interna di un cliente. E per farquesto bisogna che il cliente stesso ci aiuti, aprendosi anuove soluzioni e riuscendo a spiegare, prima di tutto, qualisiano le sue effettive necessità.

GEOmedia - Greg Bentley, chiacchierando durante l’ultimaBE Conference, ha scherzosamente sostituito la “G”dell’acronimo G.I.S. con il nome Google. Google InformationSystem…uno scherzo, certo. Che però fa pensare.S.M. – Ci sono due aspetti interessanti della questione. Ilprimo è che Greg è stato per un certo periodo restio adutilizzare il termine GIS, al di là che fosse stato coniato dalnostro peggior concorrente. Se su Google digitiamo la parolaGIS escono fuori quasi 60.000.000 di links. Se digitiamogeospatial ne escono appena 6.000.000. E’ dunque untermine riconosciuto dalla comunità mondiale, è come se citrovassimo di fronte ad un industry standard, ecco.Greg è stato sempre un po’ scettico tranne a partire daquest’anno (2006. ndr), in cui ha tramutato questo scetticismoin una grande spinta propositrice; tanto da far nascere il giàcitato “Advancing GIS for infrastructure” e da ottenere ilriconoscimento da parte di Daratech (la società di ricerche eanalisi americana ha infatti nominato Bentley secondofornitore a livello mondiale di software GIS/Geospatial. ndr)che ci inserisce al secondo posto tra i leader del mercato GIS.E tutto questo è merito di Greg, indubbiamente.Per quanto riguarda Google, e più specificatamente GoogleEarth che ha cominciato negli ultimi 4 mesi ad impennarsi inmaniera fortissima, si nota come abbia influito sul mercato delGIS allo stesso modo di quanto fecero i navigatori colmercato delle carte geografiche. Sta in sostanza diffondendoil concetto di base cartografica anche tra i profani del settore.E questo, onestamente, non era prevedibile. Ma non erasoprattutto prevedibile le applicazioni anche seriose, che diuna soluzione come Google Earth si stanno cominciando afare. Basta pensare alla possibilità di importare oggetti 3D nelsuo ambiente…Quindi quando Greg Bentley dice:”Google InformationSystem”, siamo, si, di fronte ad una battuta ma c’è unfondamento di verità; e anche abbastanza solido. Google nonsarà un aspetto irrilevante nei prossimi anni, anzi, tenendoconto dei ritmi di crescita che ha mostrato, io direi che tra iprossimi player che ricopriranno nel GIS ruoli di prim’ordine,bisognerà assolutamente aggiungere Oracle e Google stesso.

Fulvio Bernardini

“[Google Earth] sta in

sostanza diffondendo il

concetto di base

cartografica anche tra i

profani del settore”

STRADA 1, PALAZZO WTC,MILANOFIORI

20090 ASSAGO (MI)TEL. +39.02 822764 11 - FAX +39.02 [email protected]

Bentley SystemsItalia Srl

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Metroquest: per unaintelligente pianificazioneurbanaCorreva il 1989 e forse i lettori più giovanidi GEOmedia ricordano l’uscita di unvideogioco targato Maxis che, all’epoca,suscitò molto entusiasmo tra gliappassionati del settore: SimCity. Loscopo del gioco era gestire dalla nascitale sorti di una città, affrontando problemireali come il traffico, la criminalità, lerisorse, il budget comunale e così via.Ogni tanto, poi, capitava che improbabilialieni o dinosauri (!) distruggessero unaparte della città ma, in linea di massima,il videogioco rappresentava un ottimotentativo di simulazione gestionale.Siamo nel 2007 ed una corretta gestioneurbana può veramente, questa volta,passare per un’interfaccia digitale. Oalmeno è quanto sostiene la societàcanadese Envision Sustainability Tools Inc.(www.envisiontools.com) che, conMetroquest, promette di aiutare leamministrazioni comunali a valutare gliscenari futuri ed a pianificarecorrettamente le decisioni per la gestionedi una città. Il modello che fornisceMetroquest, infatti, permette divisualizzare istantaneamente icollegamenti tra le decisioni prese e leconseguenze che esse comportano, inmodo da poter esplorare ogni possibilescenario futuro. Nata dopo 10 anni distudi effettuati dalla University of BritishColumbia su problematiche quali lasostenibilità, la pianificazione, i modelliper simulazioni e la visualizzazione delleinformazioni, la soluzione si integra contutte le principali teorie sullo sviluppourbano, tenendo in considerazionevariabili quali il traffico, l’inquinamento, lacrescita demografica ecc., presentandosicome un ottimo strumento di supportoper chi deve prendere decisioni. Ogniversione sarà ritagliata specificatamenteper singola regione; i risultati di ogniscelta presa in quell’ambito verrannoriassunti attraverso grafici che nefacilitano l’interpretazione, assicurandoimpatti di minor peso sulla vita dellacomunità stessa. L’elenco delleamministrazioni che hanno sceltoMetroquest è in continua crescita.L’obiettivo che la Envision Tools si èpreposto è sicuramente affascinante.Tutto sta nel vedere quanto il modelloproposto nella soluzione della societàcanadese sia poi effettivamenteapplicabile al contesto del VecchioContinente e soprattutto a quello italiano,con città che presentano centri storici datutelare, un’urbanizzazione selvaggia,traffico a volte incontrollabile e chi più neha più ne metta; problematiche, insostanza, molto lontane da quellenordamericane.

(Fonte: Redazionale)

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Tele Atlas estende lacopertura cartograficadigitaleTele Atlas con l’annuncio delladisponibilità di nuove mappe digitaliper l’Arabia Saudita e l’Egitto, haportato a 64 il numero dei paesicoperti i tutti i continenti. Ad oggi, labanca dati di Tele Atlas fornisce una

copertura stradalecomplessiva pari a21,3 milioni dichilometri o 13,2milioni di migliache equivalgono acirca 528 volte lalunghezza dellacirconferenzaterrestre.

L’annuncio dell’allargamento delnumero di paesi coperti fa da eco allarecente iniziativa intrapresa da TeleAtlas di fornitura di mappe digitali perl’Europa centrale/occidentale e il SudAfrica ed è la risposta alla crescenterichiesta del mercato globale permappe altamente dettagliate eprecise per tutti i principali Paesi nelmondo. Le mappe digitali Tele Atlasforniscono una completa e dettagliatarappresentazione della rete stradaleprincipale e di collegamento perpermettere a sviluppatori e produttoridi sistemi per i mercati wireless,Internet, automobilistico e dellanavigazione personale, di guidare ipropri clienti oltre confine senzaproblemi.

(Fonte: Tele Atlas)

N°1 2007GEOmedia

GoogleSketchUp siintegra conSecondLifeGoogle SketchUpgiunge alla versione 6e rimane disponibilegratuitamente per ildownload a chi lointende per usopersonale.SketchUp è unostrumentoestremamentesemplice e maneggevole chepermette la creazione, lavisualizzazione e la modifica dioggetti tridimensionali. Il design delprodotto di Google rappresenta unottimo compromesso tra laspontaneità di una bozza fatta amano libera e la flessibilità dellemoderne tecnologie digitali. Graziead esso ed alla sua semplicità saràpossibile lavorare e modificare glioggetti 3D che lo stesso utente haprogettato. Divertendovi, sarete ingrado di aggiungere dettagli,trasparenze e texture ai proprimodelli di case, fabbricati, ponti equant’altro, disegnandoli in manieraprecisa ed avendo poi la possibilità diinserirli all’interno di Google Earth,oppure di condividerli con altriinviandoli alla Galleria di Immagini3D. SketchUp è gratuito ed è unottimo modo per avvicinarsi almondo della modellazione 3D.Per chi invece è rimasto intrappolatonella rete virtuale creata daSecondLife, il prodotto della LindenLabs che sta spopolando in tutto ilpianeta e grazie al quale è possibilecrearsi e vivere una nuova vitaall’interno di una comunità virtualeormai amplissima, sarà interessantesapere che è disponibile un tool di

esportazione in linguaggio Ruby(http://eightbar.co.uk/2006/09/29/google-sketchup-second-life-export) per imodelli tridimensionali creati conSketchUp direttamente all’interno delmondo SecondLife. La facilità diutilizzo della soluzione di Google faràsicuramente la felicità di tutti iSecondLifers che, grazie ad esso,potranno costruirsi un posto doveabitare e cominciare, separticolarmente dotati, a vendere leproprie produzioni. Si narra che unautente cinese di SecondLife siadiventata ricca vendendo i suoiprogetti…http://sketchup.google.comwww.secondlife.co

(Fonte: Redazionale)

Page 38: GEOmedia numero 1 2007

Al Build Up Expo approda laTelecontiguitàE’ sicuramente dell’ Ordine degli architettidi Roma una delle sperimantazioni piùinteressanti presentate durante lo scorsoBuild Up Expo (FieraMilano, 6-10 febbraio).Si chiama Telecontiguità e viene definitacome una:”…una nuova formula perallestire spazi architettonici e urbani in uncollage riconfigurabile di spazi reali.”In sostanza siamo di fronte ad un nuovomedia per comunicare. O meglio trattasidella somma e dell’esaltazione dellecaratteristiche dei media digitali a noi piùnoti. Un vetro trasparente funge dacollegamento e diventa scenario di unavideoconferenza totale, in scala 1:1, in cui si parla e si interagisce guardandosi negliocchi, come se i due interlocutori fossero effettivamente presenti in maniera fisicanello stesso luogo. Fantascienza pura, è quello che viene da pensare.Le applicazioni, a ben pensare, potrebbero essere innumerevoli: disegnare eprogettare contemporaneamente con normali pennarelli, comporre oggetticondivisi pur essendo in luoghi diversi, attività di formazione a distanza e così via.Telecontiguità dunque alla stregua di comunicazione globale che annulla il tempo elo spazio dell’atto stesso. L’ideatore del termine scientifico “Telecontiguità” epromotore di questa ricerca italiana sulle superfici di video comunicazioneinterattiva è l’Architetto Stefano Panunzi, professore di progettazione architettonicae urbana nella nuova Facoltà di Ingegneria di Termoli dell’Università del Molise. Almomento il network di studio per la sperimentazione di questa tecnicacomunicativa è coordinato proprio dall’Università degli Studi del Molise e vedeparteciparvi anche l’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia. E’ possibile farparte della Rete Scientifica di Sperimentazione della Telecontiguità attraverso ilbando pubblico dell’Università del Molise all’indirizzohttp://serviziweb.unimol.it/pls/unimol/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3904.Affascinante.

(Fonte: Redazionale)

N°1 2007GEOmedia

Adobe si dà al 3DAdobe ha annunciato ladisponibilità immediatae gratuita di interfaccetridimensionaliaggiornate diconversione CAD per ilsoftware Adobe Acrobat3D. Grazie a quest’introduzione,Acrobat 3D sarà in grado disupportare molte delle nuoveversioni dei principali formati di fileCAD, offrendo agli utenti lapossibilità di convertire i loromodelli tridimensionali nel più sicuroe diffuso formato PDFindipendentemente dalladisponibilità di un software CAD. Leinterfacce aggiornate si fondanosulla tecnologia Adobe derivantedall’acquisizione, avvenuta lo scorsoaprile 2006, di Trade & TechnologiesFrance (TTF), società privata cui sirivolgono molti dei più importantisviluppatori CAD, CAM (Computer-Aided Manufacturing) e CAE(Computer-Aided Engineering).

(Fonte: Adobe)

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Una delle prime sperimentazioni condotte dal Stefano Panunzi presso la Facoltà diArchitettura dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 2002

Location dell’Acquario Romano (sededell’Ordine degli Architetti di Roma) incollegamento col Build Up Expo

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Novità in casa SokkiaGSR2700 ISX, ricevitore completamente integrato, a tripla frequenza, con la possibilità di

tracciare i satelliti delle costellazioni GPS e GLONASS. Il ricevitore offre un totale di72 canali universali per aumentare la copertura satellitare e quindi il rendimento.Oltre alla possibilità di tracciamento del sistema GLONASS, GSR2700ISXsupporta il codice L2c e la frequenza L5 GPS. Il sistema è anche caratterizzato da

molti altri miglioramenti, tra cui migliori prestazioni in RTK, supporto alle reti GPScon GSM e GPRS/NTRIP, migliore attenuazione dei segnali riflessi, e connessioni

Bluetooth multiple.Il sistema è completamente senza cavi, estremamente facile da impostare, operativo

in modalità base o rover. Il ricevitore è dotato di un ampio display ed è l’unico in gradodi fornire messaggi vocali sul campo. Questi messaggi sono disponibili in varie lingue ed in

diverse tonalità. Equipaggiato con un robusto alloggiamento in lega di magnesio, il GSR2700 ISXfornisce una completa protezione contro l’acqua e la polvere e può anche essere immerso ad un metrodi profondità. Il ricevitore è sicuro dal punto di vista ambientale; è completamente conforme alla direttivaeuropea RoHS (limitazioni di utilizzo di metalli pesanti).

(Fonte: Sokkia)

Da GPS a GNSSLa transizione verso i sistemi diposizionamento mondiali è ormai inatto. Il 90% dei sistemi sono ormaidenominati come sistemi GNSS econ l'ultima soluzione targata SokkiaGSR2700 ISX, si completa lo scenariodei sistemi GNSS.Il cambiamento inoltre continuaanche sul fronte dei sistemi mobile:l'ultimo sistema targato Magellan,infatti, nella scheda tecnica presentaappunto la sua compatibilità con isistemi WAAS, EGNOS, ecc.

La Redazione

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TRADIZIONE | QUALITA’ | SUPPORTO | VALORE

�������������SOKKIA introduce GSR2700 ISX - ricevitore integrato a tripla frequenza

predisposto al tracciamento dei satelliti GPS e GLONASS.

SOKKIA S.p.A.Via Lessolo, 5 10153 TorinoTel. +39 011 747 555Fax +39 011 19 70 77 00

www.sokkia.it

The Bluetooth word mark and logos are owned by the Bluetooth SIG, Inc. and any use of such marks by SOKKIAis under license. Other trademarks and trade names are those of their respective owners.

Page 40: GEOmedia numero 1 2007

Flusso di immagini spaziali targateTrimbleNell’ultimo decennio l’industria geospaziale ècresciuta enormemente e di conseguenza leimmagini geospaziali, ottenute tramite iltelerilevamento o la fotogrammetria, hannoassunto un ruolo di prim’ordine nel flusso diapplicazioni business e consumer. Proprio questeapplicazioni necessitano di ulteriori funzionalità chesolo immagini e misure effettuate in manieradiretta possono restituire. Le soluzioni targateTrimble Spatial Imaging forniscono dati di altissimo livello per l’intero mercatogeospaziale e si dividono in tre fasi applicative: cattura, estrazione e analisi.La fase di cattura, basata sulla tecnologia Trimble Vision e sfruttata da soluzioniquali, Trimble VX Spatial Station e Trimble GX 3D Scanner, si caratterizzadall’utilizzo di tecniche di rilevamento classico e scansioni 3D per ottenere accuratidati relativi alla forma, alla dimensione ed alla posizione di un oggetto target. La VXSS si pone come soluzione ideale per combinare scansioni tridimensionali standardcon l’accuratezza delle misurazioni sul campo. Il GX 3D, invece, rappresenta uno deimassimi avanzamenti tecnologici nell’ottenere scansioni con precisione sub-centimetrica. Il tutto con un notevole risparmio di tempo.La fase di estrazione dei dati si avvale della tecnologia Trimble RealWorks, unsoftware in grado di fornire gli strumenti necessari ad identificare le featuresacquisite nella fase precedente ed a capire come questi elementi si relazionano allascena. La fase di analisi, sempre inserita nel flusso di lavoro fornito da TrimbleRealWorks, permette una visualizzazione precisa ed esportabile all’interno di

soluzioni CAD, utile per la predizione delcomportamento dei fenomeni naturali o perapplicazioni quali il calcolo dei volumi, cheavviene completamente in automatico. Graziealla precisione dei dati originali una ulteriorefase di confronto dei dati ottenuti con i risultatidi lavori precedenti è dunque implementabile,aggiungendo spessore ad un flusso di lavorodel tutto completo.

(Fonte: Redazionale)

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Firenze e Parigi in 3Dgrazie a CyberCityPartendo da immagini aeree digitaliacquisite nel giugno 2006, Cybercity èstata in grado di sviluppare un modellodel capoluogo toscano. Esso include ilDTM, le ortofoto digitali (ris. 20cm) masoprattutto anche i modelli 3D deifabbricati, generati in modalitàsemiautomatica dal software

fotogrammetrico CyberCity-Modeler. Ilcentro storico di Firenze (circa 3 km2) e’modellato con elevato dettagliogeometrico, mentre la zona periferica(circa 37 km2) e’ modellata in modosemplificato (modello dettagliato surichiesta). Tutti i prodotti di Firenze 3Dpossono essere ordinati onlineall’indirizzo http://www.cybercity.tv/florence_i.htm.

Con la stessaprocedura usata perFirenze, Parigi 3D e’stato generato dariprese aeree delGiugno 2005.Firenze 3D e Parigi 3Dsono disponibili in lottidi dimensioni 500m x500m nei formatistandard per i softwareGIS, CAD e divisualizzazione.

(Fonte: CyberCity)

N°1 2007GEOmedia

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IntroduzioneQuando il 16 giugno del 2004 il Presidente Bush annunciò lanuova Space Exploration Initiative, che prevedeva piani per ilritorno sulla Luna e l’inizio dell’esplorazione di Marte, nontutti credevano che dalle parole si sarebbe passati ai fatti. Percomprendere gli avvenimenti successivi all’annuncio bisognadunque considerare un elemento fondamentale: il ritiro delloSpace Shuttle, considerato un veicolo rischioso e dunquedestinato esclusivamente al completamento della StazioneSpaziale Internazionale (il cui progetto sarebbe irrealizzabilesenza di essa).Quando nel 2010 la flotta degli Shuttle andrà in pensione, laNASA (e gli USA), rimarranno di conseguenza senza unveicolo in grado di portare astronauti in orbita. E poiché unnuovo veicolo non può essere sviluppato e realizzato in pochimesi, ecco che l’annuncio a carattere politico del Presidenteè realmente diventato un piano operativo che vedrà i suoiprimi frutti nel volo abitato entro cinque o sei anni. Ma conquali mezzi e quali prospettive?

Le prime stelle della costellazionePer inviare uomini nello spazio serve un booster (o razzovettore) affidabile ed uno spacecraft (o veicolo spaziale)adeguato alla missione. Ma in questo caso la missione sifonda sulla versatilità: assicurare la presenza umana in orbitaterrestre, in supporto alle attività sulla Stazione Spaziale,iniziare un nuovo programma di esplorazione lunare, stabilireuna base permanente sulla Luna e sperimentare le tecnologieper l’esplorazione di Marte. In risposta a questi requisiti laNASA è tornata ad un a configurazione simile a quella delprogramma Apollo: un razzo vettore a perdere ed un veicolospaziale simile ad una capsula, ma con una capacità di 6persone.

AresIl nuovo razzo vettore è in realtà una famiglia, battezzataAres, e per ora composta da due membri: l’Ares I (per i volicon equipaggio a bordo) e l’Ares V (per i voli con carichi utilipesanti). L’Ares I è in fase avanzata di progettazione ed è basato suuna nuova configurazione a due stadi dove il primo stadio èbasato sulla tecnologia dei boosters laterali dello Space

Shuttle (a propellente solido), mentre il secondo stadio èispirato al terzo stadio del razzo lunare Saturn V e del qualeusa una versione aggiornata del motore a propellenti liquidi.L’Ares I sarà in grado di portare 25 tonnellate in orbitaterrestre.L’Ares V è ancora allo studio ma la sua configurazione a trestadi è stata già decisa. Si tratta di un primo e secondo stadiocombinati come sullo Shuttle, con due razzi laterali apropellente solido ed uno stadiocentrale a propellente liquido, edun terzo stadio che assolveràanche l’importante compito ditrasferire qualsiasi carico, ancheabitato, dalla Terra alla Luna.L’Ares V avrà prestazioni da verocavallo da tiro e potrà portare finoa 130 tonnellate in orbitaterrestre. In tal senso sarà il veroprotagonista del programma diesplorazione.La realizzazione dei vettori Ares èaffidata alla Boeing, la qualemetterà in campo non solol’esperienza acquisita con loSpace Shuttle, ma anche quellacon i vettori Delta, in particolare ilnuovissimo Delta V.

OrionOrion è il nome scelto per ilnuovo veicolo spaziale dellaNASA, in grado di portare 6persone in orbita terrestre e 4persone in missioni lunari. Dallaforma fortemente basatasull’analogo veicolo delprogramma Apollo, Orion (o CEV,per Crew Exploration Vehicle),sarà costituito da una capsulapressurizzata di forma conica e daun modulo di servizio cilindricocontenente, tra l’altro, tutti i

N°1 2007GEOmedia

di Fabrizio Bernardinipace Exploration Initiative è la nuova politica dello spazio USA ed il programmaConstellation ne è l’attuazione pratica. Negli ultimi 12 mesi la NASA è passata dalleparole ai fatti ed ha dato un forte impulso al progetto ed allo sviluppo dei nuovi

veicoli spaziali Ares e Orion. Allo stesso tempo sono stati definiti i dettagli degli ultimi volidello Space Shuttle, che verrà ritirato alla fine dell’assemblaggio della Stazione SpazialeInternazionale e dopo un’ultima missione di supporto al telescopio spaziale Hubble. Ilprogramma è però controverso soprattutto per quello che riguarda la parte esplorativa e peralcuni aspetti dei progetti in corso.

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Un futuro chiamatoConstellation

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I razzi vettori Ares I ed Ares V aconfronto. L’Ares V sarà alto 120 metri.Credits: NASA/John Frassanito andAssociates

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sistemi di propulsione e produzione di energia elettrica.In pratica, il ritorno alla forma della capsula spaziale, conrientro parzialmente balistico nell’atmosfera e discesa frenatada paracadute, è sicuramente un passo indietro in termini diflessibilità operativa, ma al tempo stesso è un ritorno allasemplicità che dovrebbe permettere una riduzione dei costi edei rischi nelle missioni con equipaggio. Non ancora del tuttochiare le possibilità di riutilizzare tutto, o in parte, il veicolodopo una missione.La Lockheed Martin Corporation è l’azienda assegnataria delprestigioso contratto per lo sviluppo e la costruzione del CEV.

Il nuovo Modulo LunareIl programma Constellation prevede anche un modulo lunare,denominato per ora LSAM (Lunar Surface Access Module),ma le sue caratteristiche sono ancora allo studio.

L’esplorazioneLa necessità di un veicolo per accedere all’orbita terrestre èovvia, ma per quanto riguarda il programma di esplorazionelunare molti dubbi circolano attorno al programmaConstellation. Gli obiettivi della parte esplorativa sono statiprecisamente elencati in 24 punti che possiamo a nostra voltaracchiudere nelle seguenti aree di interesse: Astronomia,Astrofisica in generale, Geologia della Luna, Studio del Solee della sua interazione con il sistema Terra/Luna;Osservazione della Terra; Ricerca e sviluppo, nei settori dellatecnologia, delle scienze umane, delle risorse lunari, ecc.,mirate a stabilire un avamposto permanente edautosufficiente; Sviluppo di opportunità commerciali,dell’interazione con il mondo privato e accrescimento siadella cooperazione internazionale che dell’interesse pubbliconella missione.La prima serie di aree è sicuramente valida e si può dire che,in particolare, il monitoraggio dell’attività solare suscitasicuramente grande interesse per la vita sulla Terra, e neacquisirà sempre di più in futuro (come è successo per ilmonitoraggio della meteorologia terrestre dallo spazio). Al dilà della valenza scientifica esiste una vera e propria ricadutanella nostra vita quotidiana. E’ pur vero che diverse delleattività di monitoraggio possono anche essere effettuate dasatelliti sia in orbita terrestre sia in posizioni particolarilontano dalla Terra. Le tecniche relative sono state dimostratepiù volte ed i costi si sono rilevati decisamente più contenuti.L’area che comprende l’Osservazione della Terra, è compostadi molte voci di interesse e sfrutta il fatto che la Luna rivolgesempre la stessa faccia alla Terra. Per lo stesso motivopossono esserci dei problemi operativi. Tra le proposte più

interessanti è quella di stabilire un sistema di rilevamentoSAR ad ampia baseline e grande stabilità. Inoltre esistonodiversi tipi di osservazioni di interesse che godono dell’analisiglobale del pianeta, ma che possono essere anche effettuatemediante reti di satelliti in orbita geostazionaria.La terza area affollata da ben 15 punti, è dedicatainteramente allo sviluppo delle conoscenze e delletecnologie per vivere permanentemente sulla Luna cercandodi conseguire al meglio un’autosufficienza che, per ora, èstata solo immaginata nei romanzi di fantascienza (quellibuoni, intendiamo). E’ evidente che un tale ambitoapplicativo debba essere affrontato, ma leggendo leinnumerevoli voci concentrate in questi punti non possiamofare altro che meravigliarci della portata dell’impresa e dellosforzo economico, tecnologico ed umano al fine diperseguirla.L’ultima area, relativa allo sfruttamento della risorsa Luna, puòsembrare però ancora più avveniristico. In esso si immaginainnanzitutto di poter far nascere ed alimentare un forteinteresse privato che prenda in carico i servizi per la gestionedegli avamposti lunari e quelli che potrebbero essere fonte diguadagno economico. Poi si definiscono una serie diiniziative commerciali che vanno dal disseminare la Luna diveicoli controllabili da Terra, alla preservazione dei siti storici(indovinate quali) fino allo sfruttamento del turismo lunare. Ovviamente sono previste anche una serie di iniziative percoltivare nel pubblico l’interesse nell’esplorazione lunare enelle attività spaziali connesse. E, per finire, si trovano ancheiniziative volte allo sfruttamento congiunto delle infrastrutturelunari al fine di incrementare le collaborazioni internazionali(obiettivo che riteniamo irraggiungibile visto l’isolazionismotecnologico che gli Stati Uniti stanno propagando con ivincoli relativi all’esportazione delle tecnologie, anche versol’Europa e gli Stati alleati).

ConclusioniIn definitiva, non ci sono dubbi che la Space ExplorationInitiative sia effettivamente in moto. Ma anche se fra pochianni gli astronauti americani continueranno ad andare evenire dalla Stazione Spaziale Internazionale usando ancorauna buona vecchia capsula, non è detto che i piani diesplorazione a breve e medio termine della Luna vedrannoeffettivamente la luce. Il termine Visione per lo Spazio èquello che ora viene più spesso invocato dalla NASA, mamentre la visione di astronauti in orbita terrestre è realistica,quella del ritorno alla Luna è ancora offuscata daconsiderazioni pratiche che la tecnologia può risolvere, manon senza il supporto economico e morale di diverse nazioni.Si è anche anticipata la possibilità che presto si instauri unanuova corsa alla Luna, in competizione con i cinesi. Speriamoche questo non si ripeta, perché allora si ripeterebbe l’erroredel programma Apollo, quello di aver realizzato l’impossibilee di aver subito perso l’interesse per una vera esplorazioneed una vera crescita della civiltà.

RiferimentiSul programma Constellation:http://www.nasa.gov/mission_pages/constellation/main/index.html

Sulla Visione per l’Esplorazione dello Spazio:http://www.nasa.gov/mission_pages/exploration/main/index.html

Per un po’ di sano dibattito sulla questione:http://www.nasaspaceflight.com/

Il veicolo spazialeOrion in

avvicinamento allaStazione SpazialeInternazionale, in

un futuro nontroppo lontano.

Credits:NASA/John

Frassanito andAssociates

Autore

FABRIZIO BERNARDINI

[email protected]

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Il GPS, come nel Codice da Vinci di Dan Brown, segna l’iniziodella storia. In questo caso, la dotta narrazione si dipana nelpassato, e ripercorre la vita, le opere, i segreti e i timori diCartesio (René Descartes, 1596 – 1650). L’insigne filosofo, fisico e matematico, a tutti noto se non altroper l’aver messo a punto il sistema di coordinate che porta ilsuo nome, nacque così cagionevole da sembrar predestinato anon avere lunga vita. Per questa ragione, persino in collegioebbe la possibilità di dormire fino a tarda ora, abitudine checonservò sempre e che, dati i risultati, smentisceincontestabilmente il vecchio adagio delle nonne. La terapia del riposo si rivelò così efficace che sui vent’anniCartesio, completamente ristabilito, si trasferì a Parigi dove inun primo tempo si dedicò non alla scienza, come forse sipotrebbe immaginare, ma a far bisboccia con gli amiciprediligendo le bevute ed il gioco d’azzardo. Del resto, la suafamiglia era così facoltosa che mai avrebbe affrontato ilproblema della sua sussistenza, potendo così dedicarsi ai suoiinteressi senza alcuna preoccupazione economica. Terminato il periodo della sregolatezza, per sottrarsi aicompagni di svago dovette cambiare indirizzo e rendersiirreperibile. Sfruttò poi la possibilità di arruolarsi comevolontario per poter viaggiare in Europa. Arrivato, coi suoi studi, a convincersi della validità della tesieliocentrica, trascorse una buona parte della vita quasifuggendo per il timore della Inquisizione: non volevaassolutamente rischiare di fare la fine di Galileo. Per lo stessomotivo annullò la pubblicazione di molti suoi scritti; addirittura“quasi decise di bruciare tutte le [sue] carte o quanto meno dinon farle vedere a nessuno”.Quando “al compimento dei quarantasette anni, scoprì di averei capelli grigi e anche dei peli grigi nella barba”, sensibile adogni scienza, “cominciò a frequentare le botteghe dei macellai.Non mangiava carne: voleva studiare l’anatomia degli animali”.Lo scopo? “Voleva scoprire un modo per vivere più di unsecolo”...

Nonostante la vastità delle sue conoscenze e la profondità delsuo pensiero, Cartesio “non assunse mai un incarico diinsegnamento in una delle università perché teneva alla sualibertà e non voleva essere costretto ad incontrare in modoregolare studenti e colleghi come era richiesto a qualunqueprofessore.” Spinto dagli eventi a recarsi in Svezia per insegnare filosofia allaRegina, fu costretto ad un radicale e traumatico cambiamentodello stile di vita: le lezioni si tenevano alle cinque del mattino,in una biblioteca senza riscaldamento. Diede così bruscamentel’addio ai lunghi sonni nel tepore del letto ai quali era abituatoda sempre. Non è un caso se Cartesio dopo cinque mesi dipermanenza a Stoccolma si ammalò. Costretto alle cure pocopremurose di un medico bigotto ed ideologicamenteanticartesiano, cure alle quali tentò di opporsi finché ne ebbe leforze, morì in pochi giorni e v’è ancora oggi il fondato sospettoche sia stato avvelenato. Emerge da questo volume una personalità sfaccettata, genialee al contempo timorosa, poco diplomatica ma ancheossequiosa nei confronti del potere. Basta questo brano, scrittodi suo pugno, per rendersene conto: “[...] i selvaggi ritengonoche le scimmie, se lo volessero, sarebbero capaci di parlare, mache se ne astengono per non essere costrette a lavorare; ora,poiché non ho avuto altrettanta prudenza astenendomi dalloscrivere, non ho più né tutto quel tempo libero né quel riposodi cui godrei se avessi avuto l’avvedutezza di tacere.”E il taccuino? - direte voi. Proprio perché è segreto, solo lalettura del libro potrà svelarlo.

Isabel Gramesò[email protected]

Amir D. Aczel“Il Taccuino Segreto di Cartesio”

Mondadori, 2006

N°1 2007GEOmedia

di Isabel Gramesòn

Un viaggio nel tempo, alla ricerca di quel che Cartesioaveva scoperto e non aveva mai voluto rivelare, criptandole sue formule su un taccuino segreto: è quanto ci proponeAczel con la sua ultima pubblicazione, imperniata sullescienze fisiche e matematiche, ma non scevra da incursioniesoteriche.

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Chi dormepiglia pesci

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N°1 2007GEOmedia

FOCUS

Giovanni Corcione L’aggiornamento cartografico dei Database Territoriali Integrati N°1 pag.6

Vincenzo Consorti Applicazioni GIS oriented operanti in Internet Data Centers N°1 pag.18

Giorgio Bezoari, Attilio Selvini Un test di confronto fra carte catastali e cartografia tecnica N°2 pag.6

Domenico Santarsiero Catasto, GPS, Archivio misure e sistemi di riferimento N°2 pag.18

Domenico Santarsiero e Roberto Capua Il GPS 3G - L’evoluzione del sistema GPS e l’integrazione con isistemi di posizionamento di prossima generazione N°3 pag.6

A cura della Redazione Il GPS 3T - Il TomTom Topografico come sistema di ausilioal rilievo territoriale e geotopografico N°3 pag.14

A cura della Redazione Aggiornamento cartografico speditivo:un problema di cultura o di mancanza di strumenti? N°4 pag.6

Renzo Carlucci Nuovi sensori digitali per aerofotogrammetria classica - Camere digitali a confronto in assenza di specifiche normative N°5 pag.6

Claudio Carboni L’interfaccia al mondo passa per il GIS N°5 pag.16

REPORTS

A Cura della Redazione Il traghetto della memoria N°1 pag.24

A Cura della Redazione Gestione e manutenzione dell’illuminazione pubblicae dei centri luminosi: l’esperienza del Comune di Verona N°1 pag.28

L. Mazzucchelli, A. Casoria, M. Bonfanti Un sistema sicuro per la gestione di eventi sularga scala basato su EGNOS: il Progetto SPESSS N°1 pag.34

P. Barbieri, M. Fondelli, L. Proietti, M. Rumor Il nuovo ortofotopiano del Comune di Venezianell’Infrastruttura dei dati Territoriali di Base (ITB) N°2 pag.22

V. Gagliardi, G. Martirano, L. Citino, P. Mastroianni Il SIT del Comune di Rogliano N°2 pag.28

A Cura della Redazione 9a Conferenza Italiani Utenti ESRI N°2 pag.32

INSIEL SPA Un modello di catasto esportabile a 360° N°2 pag.34

A Cura della Redazione GNSS, lo stato dell’arte in Italia N°2 pag.37

Fulvio Bernardini La tutela dei beni del Mare Nostrum - Il progetto Archeomar N°3 pag.16

Fulvio Bernardini BE Conference Europe 2006 N°3 pag.20

A. Monachesi, A. Serri, M. Mataloni Il Master Plan turistico del territorio del Gal Sibilla N°3 pag.24

Daniele Magrì Immagini satellitari e informazioni a corredo N°4 pag.14

V. Franchina ed A. Novella Metodi di validazione di DEM matriciali N°4 pag.16

Fulvio Bernardini IUGI 2006 N°4 pag.18

M. Acerbo ed U. Morenzetti Il progetto di Catasto Strade della Provincia di Vercelli N°4 pag.21

G.Pernice ed I. Patti Mogeifaco: un GIS esperto per la gestione integrata della fascia costiera N°4 pag.26

A Cura della Redazione SAIE 2006 N°4 pag.30

Alessandro Cecili Il laboratorio GIS dell’Università degli Studi Roma Tre N°4 pag.32

UN ANNO DI GEOMEDIA

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N°1 2007GEOmedia

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A Cura della Redazione ASITA 2006 N°5 pag.20

Attilio Selvini Le prove scritte all’esame di Stato d’abilitazione all’eserciziodella professione di Geometra per l’anno 2006 N°5 pag.24

Fulvio Bernardini Il progetto europeo Humboldt N°5 pag.28

Giorgio Vassena Rwenzori 2006: 100 anni di stupore N°5 pag.34

A cura dell’APAT Il portale del servizio geologico d’Italia N°5 pag.40

Francesco Bartoli Il GEOatleta moderno N°5 pag.43

TUTORIAL

Vittorio Grassi Tutorial GPS 5a ParteIl programma Gemini della Leonardo Software House N°1 pag.36

Vittorio Grassi Tutorial GPS 6a ParteI programmi Pinnacle e Tools Office Software diTopcon N°2 pag.44

Vittorio Grassi Tutorial GPS 7a ParteQual'è il software di post-elaborazione migliore? N°3 pag.28

TERRA E SPAZIO

Fabrizio Bernardini EGNOS: è ora di usarlo N°1 pag.50

L. Mazzucchelli, A. Casoria, M. Bonfanti Il sistema EGNOS N°1 pag.52

Fabrizio Bernardini Navigare con precisione nell’infinito (o quasi) N°2 pag.56

Fabrizio Bernardini Un nuovo standard per il sistema solare N°3 pag.42

Fabrizio Bernardini Le ali di Sharad N°4 pag.40

Fabrizio Bernardini Astro-Compass: uno strumento affascinante N°5 pag.56

CARTOGRAFICA

A Cura della Redazione La produzione degli organi cartografici dello Stato -L’ Istituto Geografico Militare N°1 pag.42

M.T. Lettera, R. Carta, R. Apuzzo Carta Geologica d’Italia 1:50.000 - Stato d’attuazione del progetto CARG N°3 pag.34

Maurizio Monteleone La produzione cartografica del CIGA N°5 pag.48

ARTE E SCIENZA

Giorgio Mangani L’atlante come raccolta del sapere N°1 pag.54

INTERVISTA

A Cura della Redazione Da Istituto di Topografia e Geodesia ad Area di Geodesia eGeomatica all’univesità “La Sapienza” di Roma N°2 pag.38

UNIVERSITA’ E RICERCA

Renzo Carlucci Geomatica e formazione di base dell’ingegnere e del geometra N°5 pag.46

Page 46: GEOmedia numero 1 2007

28-30 marzoComo, Politecnico di Milano –Polo regionale di Como,Laboratorio di Geomatica (aulav.2.7)Via Valleggio, 11Laboratorio WebGIS: comepubblicare carte in internetcon il software free e opensource Mapserver – corso baseEmail:[email protected]:http://geomatica.como.polimi.it/scuolagis2007

29, 30 e 31 marzoRoma, Sala Taurini del CentroCongressi FrentaniVia dei Frentani 4SIGEA organizza: Corso dibonifica dei siti inquinatiE-mail : [email protected] Tel: 06.5406964

9-10 aprileMosca, RussiaInternational SatelliteNavigation Forum 2007Email: [email protected]:www.glonass-forum.ru/eng/

18-19 aprileRoma, Auditorium del Massimo,EURVia Massimiliano Massimo, 1Decima Conferenza ItalianaUtenti ESRIEmail:[email protected]: www.esriitalia.it

17-19 maggioAncona, Portonovo – Hotel LaFontee-ARCOM 07 – Sistemiinformativi per l’architetturaEmail: [email protected]:www.dardus.info/earcom07/index.htm

19 maggioFano (PU), Centro DidatticoAmbientale Casa ArchileiSeminario BusinessGeographics &GeodemographicsEmail: www.giscience.itWeb: www.giscience.it

29-31 maggioPadova5th International Symposiumon Mobile MappingTechnologies (MMT’07)Email: [email protected]: www.cirgeo.unipd.it/mmt07

10-14 giugnoLondra, Hilton LondonMetropole HotelBE Conference Europe 2007Email: [email protected]: www.bentley.it

2-13 luglioPerugia, Centro espositivoUmbria FiereInternational Union ofGeodesy and Geophysics (GG)Assembly 2007Email: [email protected]: www.iugg2007perugia.it

N°1 2007GEOmedia

AG

EN

DA

20072007 NTERGRAPH’S INTERNATIONALUSERS CONFERENCE

21-24 Maggio 2007, Nashville, Tennesee, USA

Anche quest’anno Intergraph rinnoval’appuntamento con l’Intergraph’sInternational Users Conference(www.intergraph2007.com), l’eventointernazionale che riunisce i clienti e i partnerdi tutto il mondo. La conferenza - a cui l’anno passato hannopreso parte ben 2100 parteci- panti provenienti da 64 paesi - si svolgerà dal21 al 24 maggio a Nashville, la città dellamusica del Tennessee. Le sessioni specifiche di settore, il saloneespositivo di livello internazionale ed inumerosi workshop tenuti da tecniciqualificati, si svolgeranno presso il GaylordOpryland Resort and Convention Center(www.gaylordshotels.com), struttura riconosciuta a livello internazionaleper il suo eccellente servizio, l’eleganza dellesue sistemazioni, l’accoglienza e la gentilezzadel personale.Per chiarimenti o definizione dellapartecipazione:

Manuela Fortunati Tel: +39 02 575451 Email: [email protected]

oppure

Sara Tomassini Tel: +39 06 43588889 Email: [email protected]

46

Indice InserzionistiAssogeo Pag...........12Bentley Pag...........29Codevintec Pag...........9ESRI Pag...........48Eurotec Pag...........40Geo4all Pag...........47Geogrà Pag...........11Geotop Pag...........13, 22Intergraph Pag...........2Menci Pag...........43Salone del Restauro Pag...........22Trimble Pag...........24, 25

Page 47: GEOmedia numero 1 2007

ww

w.g

eo4all.it/g

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edia

GIS: dai sistemi ai servizi

GPS Software Receiver

per applicazioni embedded

GEOmedia incontra

Stefano Morisi

Un futuro chiamato

Constellation

GIS: dai sistemi ai servizi

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Stefano Morisi

Un futuro chiamato

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Lanciati nel mondodella geografia intelligente!

L‘abbonamento che guarda al futuro.Approfitta subito dei vantaggi speciali dell’abbonamento.

Quando le tecnologie delfuturo diventano realtà.

Attenzione ai nuovi riferimenti:Geo4all C/O ALBATROSVia Pavia 38 - 00161 RomaTel. 06.44.34.13.22Fax 06.49.38.23.21

Ragione Sociale

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C A R T O L I N A D I A B B O N A M E N T O

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Spedire la cartolina in busta chiusa a: Geo4all c/o ALBATROS Via Pavia, 38 - 00161 Roma oppure inviarla via Fax al numero: 06.49.38.23.21 o via E-mail a: [email protected]

Tipo di organizzazioneSocietà di ingegneria

Consulenza

Formazione

Università

Produttore

Assoc. categoria

PAC

PAL

Ente parco

Comunità montana

Uff. Tecnico

Altro _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Attività primariaCartografia

Rilievi GPS

Topografia, Geodesia

Catasto

GIS/SIT

Ingegneria del territorio

Protezione ambientale

Banche dati territoriali

Formazione

Editoria

Consulenza

Altro _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Scelgo di pagare secondo quanto di seguito indicato:

Bonifico bancario alle seguenti coordinate:Abi: 03336 Cab: 03200 C/C: 000000002831Credito Bergamasco S.p.a. - 89 Filiale di RomaIntestato a: A&C 2000 s.r.l. Div. Geo4all

Conto corrente postale n. 67876664 intestato a: A&C 2000 S.r.l.

Bonifico bancario alle seguenti coordinate:Abi: 7601 Cab: 3200 C/C: 67876664Banco Posta S.p.a intestato a: A&C 2000 S.r.l.

Da inviare completo delle informazioni + allegata copia di pagamento

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