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Scheda stampa 5 Per informazioni: Ufficio Stampa Ecopneus Hill+Knowlton Stategies, Alessia Calvanese Tel: +39.06.44.16.40.328 Cell: +39.335.1309390 E-mail: [email protected] Web: www.ecopneus.it Gomma da riciclo dei Pneumatici Fuori Uso negli asfalti: pavimentazioni stradali più sicure, meno rumorose e che durano di più Le infrastutture viarie italiane sono spesso fonte di dibattito per ciò che riguarda lo stato di disagio in cui versano e le conseguenze che ne derivano specialmente in termini di sicurezza e comfort per gli automobilisti. Parallelamente alla costruzione di nuove strade ed alla manutenzione di quelle esistenti, attività che assorbono ingenti risorse economiche, negli ultimi anni altrettanta attenzione hanno ricevuto lo studio e la messa a punto di soluzioni tecniche finalizzate ad un miglioramento delle prestazioni delle strade per ciò che concerne l’affidabilità, la sicurezza ed il comfort. In questo contesto, uno degli ambiti di ricerca dal forte potenziale di sviluppo è l’utilizzo della gomma derivante dal recupero dei Pneumatici Fuori Uso (PFU) come additivo nei conglomerati bituminosi per realizzare “asfalti modificati” dalle prestazioni elevate. I vantaggi degli asfalti modificati Le strade realizzate con “asfalti modificati” con polverino di gomma presentano numerosi vantaggi: elevata durata della pavimentazione ed eccezionale resistenza all’invecchiamento, con esperienze internazionali di durata fino a tre volte rispetto a quella di un asfalto tradizionale conseguente sensibile contenimento degli interventi e dei costi di manutenzione apprezzabile riduzione della rumorosità ottimo drenaggio in caso di pioggia, con forte miglioramento della visibilità ottima risposta in caso di frenata improvvisa impiego di una risorsa derivante dal riciclo di pneumatici dismessi, un’operazione di importante valenza ambientale Gli Asfalti Modificati in Italia In Italia l’utilizzo degli asfalti modificati con polverino di gomma si è consolidato nel tempo. Ad oggi, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Trentino Alto Adige sono le regioni in cui sono state realizzate le esperienze più importanti. Ogni anno arrivano a fine vita nel nostro Paese circa 35 milioni di pneumatici, che permetterebbero la realizzazione di oltre 8.300 chilometri di asfalto modificato, ambientalmente virtuoso, affidabile e sicuro. Ad una maggiore diffusione di asfalti modificati sul territorio nazionale corrisponderebbe: la valorizzazione e reimpiego di una risorsa preziosa dalle eccezionali caratteristiche tecniche, operazione di rilevante valenza ambientale sostegno allo sviluppo di un intero comparto di aziende che faticano oggi a trovare mercato per i propri prodotti derivanti dalla lavorazione dei PFU la realizzazione di strade più sicure e che durano di più

Gli asfalti modificati con aggiunta di gomma da PFU

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Le strade realizzate con “asfalti modificati” con polverino di gomma presentano numerosi vantaggi:- elevata durata della pavimentazione ed eccezionale resistenza all’invecchiamento, con esperienze internazionali di durata fino a tre volte rispetto a quella di un asfalto tradizionale- conseguente sensibile contenimento degli interventi e dei costi di manutenzione- apprezzabile riduzione della rumorosità- ottimo drenaggio in caso di pioggia, con forte miglioramento della visibilità- ottima risposta in caso di frenata improvvisa- impiego di una risorsa derivante dal riciclo di pneumatici dismessi, un’operazione di importante valenza ambientale

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Per informazioni: Ufficio Stampa Ecopneus Hill+Knowlton Stategies, Alessia Calvanese Tel: +39.06.44.16.40.328 Cell: +39.335.1309390 E-mail: [email protected] Web: www.ecopneus.it

Gomma da riciclo dei Pneumatici Fuori Uso negli asfalti: pavimentazioni stradali più sicure, meno rumorose e che durano di più Le infrastutture viarie italiane sono spesso fonte di dibattito per ciò che riguarda lo stato di disagio in cui versano e le conseguenze che ne derivano specialmente in termini di sicurezza e comfort per gli automobilisti. Parallelamente alla costruzione di nuove strade ed alla manutenzione di quelle esistenti, attività che assorbono ingenti risorse economiche, negli ultimi anni altrettanta attenzione hanno ricevuto lo studio e la messa a punto di soluzioni tecniche finalizzate ad un miglioramento delle prestazioni delle strade per ciò che concerne l’affidabilità, la sicurezza ed il comfort. In questo contesto, uno degli ambiti di ricerca dal forte potenziale di sviluppo è l’utilizzo della gomma derivante dal recupero dei Pneumatici Fuori Uso (PFU) come additivo nei conglomerati bituminosi per realizzare “asfalti modificati” dalle prestazioni elevate. I vantaggi degli asfalti modificati Le strade realizzate con “asfalti modificati” con polverino di gomma presentano numerosi vantaggi: • elevata durata della pavimentazione ed eccezionale resistenza all’invecchiamento, con esperienze

internazionali di durata fino a tre volte rispetto a quella di un asfalto tradizionale • conseguente sensibile contenimento degli interventi e dei costi di manutenzione • apprezzabile riduzione della rumorosità • ottimo drenaggio in caso di pioggia, con forte miglioramento della visibilità • ottima risposta in caso di frenata improvvisa • impiego di una risorsa derivante dal riciclo di pneumatici dismessi, un’operazione di importante valenza

ambientale Gli Asfalti Modificati in Italia In Italia l’utilizzo degli asfalti modificati con polverino di gomma si è consolidato nel tempo. Ad oggi, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Trentino Alto Adige sono le regioni in cui sono state realizzate le esperienze più importanti.

Ogni anno arrivano a fine vita nel nostro Paese circa 35 milioni di pneumatici, che permetterebbero la realizzazione di oltre 8.300 chilometri di asfalto modificato, ambientalmente virtuoso, affidabile e sicuro.

Ad una maggiore diffusione di asfalti modificati sul territorio nazionale corrisponderebbe: • la valorizzazione e reimpiego di una risorsa preziosa dalle eccezionali

caratteristiche tecniche, operazione di rilevante valenza ambientale • sostegno allo sviluppo di un intero comparto di aziende che faticano oggi a

trovare mercato per i propri prodotti derivanti dalla lavorazione dei PFU • la realizzazione di strade più sicure e che durano di più

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Ecopneus e l’impegno per la diffusione delle applicazioni Ecopneus – società consortile senza fine di lucro impegnata nella raccolta e recupero di Pneumatici Fuori Uso nell’ambito del sistema nazionale di gestione di questa preziosa risorsa – da tempo affianca al proprio lavoro di raccolta e recupero, l’impegno per la diffusione di informazione e per la sensibilizzazione di amministrazioni e cittadini sull’importanza di tale opzione il nostro Paese.   La sperimentazione nella Provincia di Torino Nel 2009 Ecopneus ha partecipato insieme al Politecnico e alla Provincia di Torino ad una sperimentazione che ha portato alla realizzazione di un tronco pilota, nella provincia torinese, asfaltato con bitumi “arricchiti” con gomma da PFU – Pneumatici Fuori Uso. Nel novembre 2010, è stato asfaltato - nell’ambito dei lavori per la realizzazione della circonvallazione di Venaria e Borgaro - un tratto di 1.200 metri con conglomerato bituminoso contenente polverino di gomma derivante da Pneumatici Fuori Uso. Una superficie di circa 16.000 metri quadrati è stata, infatti, coperta con asfalto modificato, nella cui mescola è presente polverino proveniente dal recupero di 21.000 kg di PFU. Su questo tratto di strada il Dipartimento di Ingegneria dell’ambiente, del territorio e delle infrastrutture del Politecnico di Torino ha avviato le attività di monitoraggio pluriennale che riguardano le caratteristiche strutturali e funzionali dati dall’aggiunta del polverino di gomma, con particolare attenzione alle prestazioni acustiche. I test condotti dal Politecnico hanno dimostrato:

• un deciso abbattimento del rumore da rotolamento (il rumore generato dai veicoli in transito) • una sostanziale maggiore durata nel tempo delle pavimentazioni realizzate con l’aggiunta di gomma da

PFU Anche le analisi dei costi nell’intero ciclo di vita del prodotto – considerando non solo le fasi di realizzazione, ma anche gli interventi manutentivi nel medio e lungo periodo - dimostrano come la scelta di utilizzare questi asfalti sia favorevole anche sotto il punto di vista economico. Sul sito www.ecopneus.it un video a cura della pilota di rally Prisca Taruffi Per mostrare le performance dell’asfalto modificato con polverino di gomma, Ecopneus ha realizzato proprio sul tratto della circonvallazione di Venaria – Borgaro, un video scaricabile dal sito web www.ecopneus.it avvalendosi delll collaborazione della pitola di rally Prisca Taruffi. Nel video, la driver mostra come l’asfalto modificato abbia delle ottime prestazioni quando si ha necessità di maggiore aderenza in curva, durante una frenata di emergenza, se si presenta il fenomeno dell’aquaplaning e per ridurre il rumore, specialmente su strade molto trafficate. Il Progetto in Provincia di Bolzano Nel 2011 è stato avviato un progetto nella Provincia autonoma di Bolzano per testare le capacità fonoassorbenti degli asfalti modificati con il polverino di gomma. Il rumore causato dal transito dei veicoli è un problema che è possibile risolvere con diverse soluzioni: intervenendo sulla sorgente del rumore, quindi direttamente sulla strada, oppure con delle barriere antirumore, oppure con interventi di insonorizzazione sugli abitati.

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Le caratteristiche geomorfologiche particolari del territorio della Provincia di Bolzano, riducono il numero di scelte possibili: in strade di montagna l’installazione di barriere risulta complessa e spesso causa più problemi di quanti ne possa risolvere (spazzatura neve, mascheramento del paesaggio, diminuzione luce nelle abitazioni, ecc..). Inoltre spesso il centro abitato si trova sopraelevato rispetto la sorgente del rumore, richiedendo l’uso di barriere particolari ancora più invasive dal punto di vista estetico e paesaggistico. Date queste premesse, in occasione di un intervento manutentivo di un tratto stradale della Provincia Autonoma di Bolzano tra i comuni di Coldrano e Vezzano in Val Venosta, il cui obiettivo era quello di ridurre il rumore da traffico a beneficio delle abitazioni a ridosso della carreggiata, la scelta sulla soluzione da adottare è caduta sull’utilizzo di pavimentazioni in Asphalt Rubber, ossia pavimentazioni additivate con gomma ricavata dai Pneumatici Fuori Uso. Queste pavimentazioni consentono una riduzione del rumore da transito nell’ordine dei 2-5 db che sono spesso sufficienti a dare il servizio atteso dal cittadino. E’ importante sottolineare che una riduzione di 3 db, essendo un valore espresso in scala logaritmica, corrisponde ad un dimezzamento del rumore percepito. Le misurazioni condotte ad un anno dalla stesa dell’asfalto hanno dimostrato l’effettiva riduzione del rumore da transito e anche l’analisi dei costi effettuata ex-post dal Dipartimento Strade della Provincia autonoma di Bolzano conferma la competitività della soluzione scelta rispetto all’ipotetica installazione di barriere antirumore. Anche prendendo in considerazione tutto il ciclo di vita delle barriere acustiche, calcolato in 30 anni di servizio, i costi per m2 comparati con la stesa e la manutenzione di asfalti fonoassorbenti risulta a vantaggio di questa ultima soluzione. Gli Asfalti Modificati: l’esperienza internazionale

Le esperienze congiunte di stati come California, Texas ed Arizona hanno permesso di valutare come le condizioni progettuali e costruttive delle strade con asfalti gommati offrano anche soluzioni più vantaggiose di quelle convenzionali, potendo contare sul monitoraggio di pavimentazioni sottoposte a traffico per oltre 15 anni. Al momento della realizzazione l’asfalto modificato costa un po’ di più (si può stimare uno scostamento tra il +10% e +30%), ma le pavimentazioni gommate, essendo più durevoli di quelle convenzionali, richiedono minori costi di manutenzione e riducono la frequenza degli interventi di ripristino.

Un investimento per il futuro e la qualità della vita e sicurezza degli automobilisti, che vede in prima fila in Europa, Spagna (con 700 km di strade con asfalto modificato) e Portogallo ed in ambito internazionale gli Stati Uniti, dove in 28 stati su 50 l’asfalto con polverino da PFU è correntemente utilizzato (vedi cartina) e nel 2009 circa 89.000 tonnellate di PFU sono state utilizzate per realizzare strade. Una soluzione che comporta anche inferiori costi “sociali”, legati all’incidentalità (provocata da buche, dossi e malformazioni in genere del manto stradale), e dai ritardi causati ad automobilisti, motociclisti e mezzi pubblici di trasporto, dai cantieri di manutenzione. La riduzione del rumore da traffico (in riferimento soprattutto al rumore da rotolamento dei pneumatici) è un altro importante beneficio nell’utilizzare materiali in gomma negli asfalti, che nel tempo è stato documentato in molte aree del mondo. In Europa sono stati condotti studi in Belgio, Francia, Germania, Austria e Paesi Bassi. I monitoraggi effettuati sulle pavimentazioni negli Stati Uniti, come anche in Italia, hanno evidenziato come le pavimentazioni con aggiunta di polverino hanno mantenuto negli anni i livelli di fono-assorbimento iniziali, o comunque entro i limiti previsti, al contrario delle pavimentazioni in asfalto tradizionale, che hanno risposto negativamente all’invecchiamento da traffico.