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G.M. - Informatica B- Automazione 2002/03 Il moto armonico • Altro esempio interessante di moto è quello armonico caratterizzato dal fatto che l’accelerazione è proporzionale all’opposto della posizione: a=-2 x con una costante positiva (s -1 ) • L’equazione differenziale caratteristica del moto armonico è: d 2 x dt 2 = −ω 2 x x è la posizione del punto materiale L’accelerazione è nulla nell’origine e diventa sempre più grande, sempre diretta verso l’origine, man mano che ci si allontana da essa O x 1 x 2 a 2 a 1 La ricerca della soluzione dell’eq. diff. è un po’ più complicata che negli altri casi, ma ci si può arrivare aggirando l’ostacolo
G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il moto armonico Altro esempio interessante di moto è quello armonico caratterizzato dal fatto che laccelerazione
G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il moto armonico Altro
esempio interessante di moto quello armonico caratterizzato dal
fatto che laccelerazione proporzionale allopposto della posizione:
a=- 2 x con una costante positiva (s -1 ) Lequazione differenziale
caratteristica del moto armonico : x la posizione del punto
materiale Laccelerazione nulla nellorigine e diventa sempre pi
grande, sempre diretta verso lorigine, man mano che ci si allontana
da essa O x1x1 x2x2 a2a2 a1a1 La ricerca della soluzione delleq.
diff. un po pi complicata che negli altri casi, ma ci si pu
arrivare aggirando lostacolo
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il moto armonico
Andiamo cercando una funzione del tempo, x(t), tale che la sua
derivata seconda rispetto al tempo sia uguale alla stessa funzione
x(t), cambiata di segno e moltiplicata per una costante positiva.
Tra le funzioni che conosciamo, le funzioni sen e cos hanno la
propriet che la loro derivata seconda rispetto a uguale allopposto
della funzione stessa. Infatti: Le funzioni seno e coseno
potrebbero farci comodo. Le funzioni seno e coseno sono funzioni
dellangolo A noi servono delle funzioni del tempo: Possiamo provare
con le funzioni sen(k 1 t) e cos(k 2 t), k 1 e k 2 due costanti
aventi dimensioni di un tempo alla meno uno, cos che moltiplicate
per t danno un numero puro che compatibile come argomento delle
funzioni seno e coseno.
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Proviamo: le funzioni sen(k 1 t) e cos(k 2 t) sono soluzioni
dellequazione differenziale del moto armonico se k 1 =k 2 =
Possiamo dunque scrivere lintegrale generale dellequazione
differenziale del moto armonico nella forma: Le costanti reali a e
b ci consentono di determinare le infinito alla due soluzioni
dellequazione differenziale del moto armonico. = pulsazione
angolare ha le dimensioni rad/s
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il moto armonico
meglio riscrivere lintegrale generale in una forma leggermente
diversa: Scegliamo A e in modo che: Poich il cos( t+ ) varia tra -1
e 1, x(t) varia tra -A e A A si chiama Ampiezza del moto t+ si
chiama fase del moto la fase iniziale: il valore della fase quando
t=0 Lintegrale generale diventa: Fase Ampiezza Fase iniziale
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il moto armonico e la
fase O A -A O A O A vxvx O A vxvx
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il moto armonico
periodico Il punto materiale ripassa ad intervalli regolari, dopo
ogni periodo T, per la stessa posizione. Cerchiamo lintervallo T
imponendo che la posizione del punto materiale allistante t+T sia
la stessa che aveva allistante t: Noi vogliamo anche che anche la
velocit sia la stessa: Le due condizioni si verificano se:
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il moto armonico - le
condizioni iniziali I valori dellAmpiezza e della Fase iniziale si
determinano in base alle condizioni iniziali Supponiamo che
x(t=0s)=x o e che la velocit a t=0s sia uguale a v ox. Allistante
di tempo t=0: Quadrando e sommando: Dividendo membro a membro la
seconda per la prima:
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il moto armonico - il
grafico orario T
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Appli cazio ne Il moto
alternativo del pistone allinterno del cilindro approssimativamente
armonico. Scrivere la legge oraria del pistone sapendo che il
motore compie 3000 giri al minuti, che la corsa del pistone di 10
cm, in un sistema di riferimento avente origine a met della corsa
del pistone e supponendo di far partire la misura dei tempi quando
il pistone si trova a met corsa andando verso destra. Legge oraria
del moto armonico quando lorigine del sistema di riferimento si
trova nel centro delle oscillazioni Questo anche il nostro caso
Dobbiamo determinare A, e. A uguale a met della corsa (A=5cm) Per
trovare osserviamo che ogni giro del motore il pistone si riporta
nella stessa posizione. Valutiamo quanto dura un giro del motore
questo sar il periodo del moto armonico lo valutiamo sulla base
delle condizioni iniziali O x
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Appli cazio ne
Dobbiamo determinare la durata di un giro dellalbero motore. Il
legame tra il periodo e la pulsazione angolare nel moto armonico
dato da: Dobbiamo valutare, sulla base delle condizioni iniziali, A
t=0, x o =0m, mentre v xo positiva (il pistone si sta muovendo
nella direzione positiva dellasse delle x) La legge oraria e la
velocit diventano: dalla prima equazione: La seconda soluzione
quella compatibile con una velocit positiva
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Moto in tre dimensioni
Traiettoria: luogo di punti via via occupati dal punto materiale La
posizione del punto materiale viene individuato dal vettore
posizione Il vettore posizione rappresenta lo spostamento a partire
dallorigine per raggiungere la posizione del punto materiale Legge
oraria: posizione in funzione del tempo. Equaz. parametriche della
traiettoria Le componenti cartesiane del vettore posizione sono le
coordinate del punto materiale Il moto nello spazio la composizione
di tre moti rettilinei dei punti proiezione sugli assi
coordinati
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 La velocit vettoriale
media Lo spostamento del punto materiale in t Si definisce velocit
media nellintervallo t Se il punto materiale nellintervallo t viene
costretto a muoversi con la velocit media, allora si muover sul
segmento che connette il punto P(t) al punto P(t+ t) La descrizione
del moto non accurata Un miglioramento si ottiene se si scelgono
intervalli pi piccoli
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 La velocit vettoriale
istantanea Si fissa listante t Si fissa un intervallo t maggiore di
zero Si calcola la velocit media nellintervallo t Si definisce la
velocit istantanea come La velocit vettoriale tende ad assumere la
direzione tangente alla traiettoria nel punto P(t). Il verso quello
del moto. La velocit vettoriale la derivata del vettore posizione
valutata allistante t. Attenzione la derivata di un vettore
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 La velocit riferita
alla traiettoria Indichiamo con s il percorso effettuato sulla
traiettoria dal punto materiale. Osserviamo che per La velocit
media pu essere scritta: Il limite per t che tende a zero ci dar la
velocit scalare istantanea. Supponiamo di poter calcolare il limite
del rapporto incrementale nel seguente modo:
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 La velocit riferita
alla traiettoria Osserviamo che Abbiamo gi osservato che lo
spostamento, per t che tende a zero, si dispone lungo la direzione
della tangente alla traiettoria nel punto considerato nel verso del
moto. Quindi possiamo porre La lunghezza dellarco, per t, o s che
tende a zero diventa uguale alla lunghezza della corda La velocit
istantanea pu essere scritta:
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G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il moto in tre
dimensioni La lezione non completa Fare riferimento alle Dispense
del corso di Fisica Generale per Ing. Edile