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La Guida Open Source per gli Studi Professionali redatta da Carlo Daffara e Davide Dozza

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La Guida Open Sourceper gli Studi Professionali

redatta da Carlo Daffara e Davide Dozza

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La presente Guida è stata predisposta nell'ambito dei lavori del Progetto Centro di Competenza Open Source attivato dal Ditedi – Distretto delle Tecnologie Digitali del Friuli Venezia Giulia.

http://www.ditedi.it

http://www.ditedi.it/progetti/open-source

La scrittura della Guida è parzialmente basata sui risultati prodotti e pubblicati dal progetto EU Flossmetrics.

La presente Guida è rilasciata con licenza Creative Commons BY-SA 3.0

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Sommario

Cos’è l’Open Source?.......................................................5L’Open Source come modello di licenza..........................9L’Open Source come modello di business.....................15I modelli di business basati su Open Source.................21Il catalogo software.........................................................29

Infrastruttura IT.................................................................31Groupware e Collaboration...............................................39Document management and knowledge sharing..............49Strumenti verticali..............................................................67

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Cos’è l’Open Source?

Il moderno mercato del software, basato sull'idea di pacchetti preconfezionati facili da acquistare direttamente da parte degli utenti è una evoluzione relativamente recente. Agli albori dell’informatica, il produttore inglobava il software direttamente con l'hardware venduto o dato in noleggio; data la complessità e gli elevati costi di sviluppo (oltre alla limitata potenza dei primi calcolatori), gli utenti spesso condividevano il codice sviluppato e le proprie conoscenze in maniera collaborativi nei primi gruppi di utenti come SHARE (Society to Help Avoid Redundant Efforts, fondata nel 1955 e focalizzata sui sistemi IBM ) e DECUS (per i sistemi Digital e più tardi HP) tuttora attive.

Con la nascita del processo di “unbundling” (messa a

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catalogo del software in forma separata dall'hardware) i primi pacchetti software fanno la loro comparsa negli anni '70, e con l'avvento dei primi personal computer (Apple II, IBM PC e molti altri) il mercato del software preconfezionato comincia a prendere piede diventando una parte significativa nel mercato dell'IT. Significativa ma non prevalente – infatti tale mercato raggiunge solo il 25% del totale del software; la parte rimanente è composta da software custom (commissionato in forma specifica) e dallo sviluppo in-house, ossia interno.

Lo scenario complessivo è principalmente definito da tre aspetti differenti ed ortogonali, come tre assi del sistema di coordinate cartesiane. Tali dimensioni sono il controllo (modello del software), la collaborazione (modello di sviluppo) ed i ricavi (modello di business).

L'asse relativo il modello software è quello che viene discusso più spesso. Da un lato vi è il software proprietario, per il quale il venditore conserva il pieno controllo della proprietà intellettuale, mentre l'utente riceve un permesso limitato di utilizzo attraverso una licenza che viene concessa in base a determinate condizioni (solitamente un corrispettivo monetario). Dall'altro lato vi è il software libero, che lascia all'utente un controllo estremamente ampio concedendo ex-ante i diritti irrevocabili ed universali di usare, studiare, modificare e distribuire il software.

L'asse relativo al modello di sviluppo rappresenta la forma di apertura o meno alla collaborazione, che va dai

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progetti che vengono sviluppati da una singola persona o azienda a progetti che consentono un'ampia collaborazione globale. La collaborazione è indipendente dal modello di licenza: esiste software proprietario in cui il produttore consente comunque una ampia visibilità e collaborazione, e progetti di Software Libero sviluppati da una singola persona o una società con poco o nessun input dall’esterno.

Questa forma di collaborazione può avvenire anche tra aziende concorrenti. Ad esempio, notizie su potenziali vulnerabilità di sicurezza sono condivise fra i diversi concorrenti fornitori di Linux. Mark Cox di RedHat (una distribuzione molto diffusa di Linux) ha analizzato i risultati di due anni di risposte ad incidenti di sicurezza ed ha scoperto che la quota maggiore di informazioni veniva da altre aziende distributrici di prodotti Open Source. In anni più recenti le imprese hanno iniziato ad adottare questo modello comune di sviluppo di software e servizi, a volte integrando comunità di volontari e, altre, avviando nuovi progetti e mettendo a disposizione notevoli risorse per il loro sostentamento.

L'asse relativo al modello di business rappresenta il tipo di modello scelto per “monetizzare” il software open. Questo include varie opzioni come formazione, servizi, integrazione, sviluppo personalizzato, modelli basati su abbonamento o subscription, "Commercial Off The Shelf" (COTS), "Software as a Service" (SaaS) e altro ancora.

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L’Open Source come modello di licenza

Basandosi su una tradizione derivata da istituzioni accademiche come il MIT e gli user group sopra menzionati, Richard Stallman ha fondato nel 1983 la Free Software Foundation (FSF) con lo scopo di trovare una maniera per preservare la libertà degli utenti di studiare, capire e modificare il software, in relazione diretta con la cultura hacker di apertura e condivisione delle informazioni. L'obiettivo della FSF era di sviluppare una reimplementazione completa del sistema operativo Unix che a quel tempo era un importante riferimento per la maggior parte delle grandi aziende e centri di ricerca. Con questo scopo Stallman e molti altri hanno creato un ambiente UNIX completo di sviluppo ed esecuzione per cui, alla fine del 1980, il kernel (il sottostante nucleo di un sistema operativo) era l'unico componente

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mancante. Questa lacuna è stata colmata presto, nel 1991, da due squadre differenti: Linus Torvalds ha guidato lo sviluppo del kernel Linux, mentre William e Lynne Jolitz hanno scritto una serie di articoli nel Dr. Dobbs Journal su come fare il “porting” di BSD Unix su PC i386. Ciò ha creato le basi per un sistema operativo completo e gratuito per i moderni personal computer.

Su questi concetti, la FSF ha creato una serie di "licenze di software libero" tra cui la GPL (General Public License) e la LGPL (Lesser General Public License), che sono le più utilizzate a livello globale, sia in termini di numero di progetti e di numero di linee di codice coperto.

Purtroppo, in molte situazioni il termine "software libero" (Free Software in inglese) è spesso interpretato come "software gratis", cioè senza alcun prezzo, una incomprensione che ha causato e continua a causare una comune perplessità su come le aziende che basano la propria attività sul software libero possano sostenersi - una perplessità a cui cercheremo di rispondere nei prossimi capitoli.

Il software libero si è evoluto ad un ritmo notevole, fino allo sviluppo di ambienti utente completi come GNOME e KDE, ed alla realizzazione nel 1998 del marchio "Open Source", creato per presentare un'alternativa più pragmatica alla posizione della FSF. La definizione di Open Source si basa su un analogo insieme di condizioni:

“Libera redistribuzione”. La licenza non può limitare

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alcuno dal vendere o donare il software che ne è oggetto, come componente di una distribuzione aggregata, contenente programmi di varia origine. La licenza non può richiedere diritti o altri pagamenti a fronte di tali vendite.

“Codice sorgente”. Il programma deve includere il codice sorgente e ne deve essere permessa la distribuzione sia come codice sorgente che in forma compilata. Laddove alcune forme di un prodotto non siano distribuite con il relativo codice sorgente, deve essere chiaramente indicato il modo per ottenerlo, ad un costo non superiore ad una ragionevole spesa di distribuzione, preferibilmente scaricandolo gratuitamente da Internet. Per codice sorgente si intende la forma in cui un programmatore preferirebbe modificare il programma. Codice sorgente deliberatamente reso illeggibile non risponde ai requisiti. Forme intermedie come l'output di un preprocessore o compilatore non rispondono ai requisiti.

“Prodotti derivati”. La licenza deve permettere modifiche e prodotti derivati, e deve permetterne la distribuzione sotto le stesse condizioni della licenza del software originale.

“Integrità del codice sorgente originale”. La licenza può impedire la distribuzione del codice sorgente in forma modificata, a patto che venga consentita la distribuzione dell'originale accompagnato da "patch", ovvero file che permettono di applicare modifiche automatiche al

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codice sorgente in fase di compilazione. La licenza deve esplicitamente permettere la distribuzione del software prodotto con un codice sorgente modificato. La licenza può richiedere che i prodotti derivati portino un nome o una versione diversa dal software originale.

“Discriminazione contro persone o gruppi”. La licenza non deve discriminare alcuna persona o gruppo di persone.

“Discriminazione per campo d'applicazione”. La licenza non deve impedire di far uso del programma in un ambito specifico. Ad esempio non si può impedire l'uso del programma in ambito commerciale o nell'ambito della ricerca genetica.

“Distribuzione della licenza”. I diritti allegati a un programma devono essere applicabili a tutti coloro a cui il programma è redistribuito, senza che sia necessaria l'emissione di ulteriori licenze.

“Specificità ad un prodotti”. I diritti allegati al programma non devono dipendere dall'essere il programma parte di una particolare distribuzione di software. Se il programma è estratto da quella distribuzione e usato o redistribuito secondo i termini della licenza del programma, tutti coloro che ricevano il programma dovranno avere gli stessi diritti che sono garantiti nel caso della distribuzione originale.

“Vincoli su altro software”. La licenza non deve porre restrizioni su altro software distribuito insieme al

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software licenziato. Per esempio, la licenza non deve richiedere che tutti gli altri programmi distribuiti sugli stessi supporti siano software open source.

Neutralità rispetto alle tecnologie. La licenza non deve contenere clausole che dipendano o si basino su particolari tecnologie o tipi di interfacce.

Entrambi i gruppi mantengono un elenco di licenze i cui termini soddisfano le definizioni di “software libero” e “software open source”. Esistono più di 50 licenze identificate come "open source" o "free software " che per fortuna possono essere classificate in modo molto semplice come:

• "provide credits": utilizzo, modifica, redistribuzione sono permessi, ma è richiesto di riconoscere i “credits” dell'autore originale. Esempi: licenza BSD, Apache License v2.

• "provide fixes": utilizzo, modifica, redistribuzione sono permessi, ma deve essere reso disponibile all'autore originale il codice sorgente di eventuali modifiche se queste vengono ridistribuite. Esempi: Mozilla in stile licenze (Mozilla Public License).

• "provide all": utilizzo, modifica, redistribuzione sono permessi, ma deve essere messo a disposizione il codice sorgente di qualsiasi prodotto derivato se ridistribuito. Esempio: GPL.

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Quando il codice da diversi progetti viene mescolato e ridistribuito, la questione della compatibilità delle licenze diventa fondamentale. Vedremo nei capitoli successivi come selezionare una licenza o come valutare il modello di business più adatto alla licenza scelta.

Dato che l’Open Source - come definizione - riguarda esclusivamente il tipo di licenza, per estensione, la "apertura" del codice ha introdotto la possibilità di condividere l’attività sviluppo tra gruppi diversi, in modo simile a quello dei gruppi di utenti dei primi anni sessanta. In tal senso, Eric Raymond ha introdotto nel suo articolo "La cattedrale e il bazar" il concetto di sviluppo condiviso, dove contrappone lo stile "bazaar", dove ogni sviluppatore è libero di scegliere su quale parte del codice lavorare, con la "cattedrale", dove l'approccio allo sviluppo è formalizzato e pertanto è rigido e strutturato.

Se nella teoria il concetto ha preso piede rapidamente, nella realtà i progetti sviluppati in collaborazione hanno seguito un percorso intermedio tra la cattedrale e il bazar. Ad esempio, nella maggior parte dei progetti vi è una struttura formale con dei sotto-progetti più aperti a contributi esterni.

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L’Open Source come modello di business

"Come si fa a guadagnare con il Software Libero?" Era una domanda molto comune fino a pochi anni fa. Oggi, questa domanda si è evoluta in "Quali sono le strategie commerciali di successo che possono essere implementato sul Software Libero?"

Nella maggior parte dei casi, l'uso del Software Libero comporta un sostanziale vantaggio economico, grazie allo sviluppo condiviso e costi di manutenzione, già descritto da ricercatori come Gosh, che in un report della Commissione Europea stima una media di riduzione dei costi di R&D del 36%.

In modo simile, lo studio FLOSSIMPACT sviluppato nel 2006 ha mostrato che le imprese che contribuiscono con codice ai progetti FLOSS hanno in totale 570 mila

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dipendenti e un fatturato annuo di € 263B, rendendo l’Open Source uno tra i più importanti fenomeni economici dell'ICT. E’ importante anche riconoscere che una percentuale consistente di questo valore economico non è immediatamente visibile sul mercato, in quanto la maggior parte del software non è sviluppato con l'intento di venderlo (il cosiddetto software "shrinkwrap") ma è sviluppato per uso interno. Come confermato anche dalla rete tematica europea FISTERA:

Regione Licenze proprietarie

Software services(development/customization)

Sviluppo interno

EU-15 19% 52% 29%

US 16% 41% 43%

Japan N/A N/A 32%

E' chiaro perciò che ciò che chiamiamo "il mercato software" è in realtà molto più piccolo del vero mercato del software e servizi, e che l'80% di esso è invisibile. Vedremo che l'Open Source ha un ruolo estremamente importante nel mercato proprio attraverso questo modello "interno" dello sviluppo del software.

L'idea alla base dei modelli di business è molto semplice: io ho qualcosa o so fare qualcosa - la "value

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proposition" - ed è più economico pagarmi per fare o ottenere questo "qualcosa", invece di farselo da soli (a volte può essere impossibile trovare alternative, come nel caso dei monopoli naturali o decisi dall'uomo, così l'idea di farselo da soli può non essere sempre possibile)Ci sono due possibili fonti per il valore: la proprietà (cosa che può essere trasferita) e l'efficienza (qualcosa che è insito in quello che l'azienda fa, e come lo fa). Con l'Open Source, di solito, la "proprietà" non è esclusiva (con l'eccezione di quella che viene chiamata "Open Core", dove una parte del codice non è aperta a tutti, e che sarà trattata più avanti nel testo). Altri esempi di proprietà sono marchi, brevetti, licenze ... tutto ciò che può essere trasferito ad un'altra persona attraverso un contratto o una negoziazione.L'efficienza invece è la capacità di eseguire un'azione con un costo inferiore (sia in termini materiali che immateriali), ed è qualcosa che segue la specializzazione in un'area di lavoro o appare grazie ad una nuova tecnologia. Esempi del primo aspetto sono semplicemente la diminuzione del tempo necessario per eseguire un'attività quando aumenta l'esperienza su di essa; la prima volta che si installa un sistema complesso può richiedere un grosso sforzo e questo sforzo si riduce all'aumentare dell'esperienza che si acquisisce lavorando sulle attività necessarie per eseguire l'installazione stessa; esempi del secondo aspetto possono essere l'introduzione di uno strumento che semplifica il processo (per esempio, mediante clonazione di immagini) che introduce una grande

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discontinuità, un "salto" nel grafico del rendimento in funzione del tempo.Questi due aspetti sono alla base di tutti i modelli di business che sono stati analizzati ed è possibile dimostrare che tutti cadono in un continuo tra proprietà ed efficienza:

La ricerca ha mostrato che i progetti basati sulla proprietà tendono ad avere minori contributi dall'esterno, perché richiedono una negoziazione che entra a far parte delle proprietà della società; si pensi per esempio alla licenza duale: per vedere accettato il proprio codice sorgente nel prodotto, un collaboratore esterno ha bisogno di concedere i diritti sul codice per consentire alla società di vendere la versione enterprise insieme con la versione Open Source..

D'altra parte, i modelli basati unicamente sull'efficienza tende ad avere maggiori contributi e la visibilità, ma i

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tassi più bassi di monetizzazione. Non esiste un modello ideale per il business, ma uno spettro di possibili modelli, e le aziende dovrebbero adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato e adattare il loro modello. Alcune aziende possono adottare inizialmente un modello basato sulla pura efficienza e costruire in parallelo una proprietà interna con il tempo, altri possono iniziare con un primo asset, e passare dall'altra parte per aumentare i contributi e ridurre lo sforzo di manutenzione (o allargando la base di utenti, per creare modi alternativi di monetizzare gli utenti esterni).

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I modelli di business basati su Open Source

Lo studio UE denominato FLOSSMETRICS sui modelli di business basati sul FLOSS, dopo un'analisi di oltre 200 aziende, ha prodotto una tassonomia dei principali modelli utilizzati dalle imprese Open Source. Essi possono essere così riassunti:

• Doppia licenza: il codice sorgente del software viene distribuito sotto due o più licenze come ad esempio una licenza GPL e una licenza proprietaria. Questo modello è utilizzato principalmente dai produttori di strumenti per lo sviluppo e software, e funziona grazie alla clausola di forte accoppiamento della licenza GPL. Essa richiede infatti che le opere derivate o il software direttamente collegato siano coperti dalla stessa licenza. Le aziende che non vogliono

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rilasciare il proprio software sotto la GPL possono ottenere una licenza proprietaria che prevede una deroga alle condizioni di distribuzione del GPL.. Il rovescio della medaglia è che il dual licensing impone ai collaboratori esterni l'accettazione dello stesso regime di licenza, e questo è stato dimostrato che riduce il volume dei contributi esterni, che si limitano principalmente a correzioni di bug e contributi di piccole dimensioni.

• Open Core (precedentemente chiamato “split Free Software/proprietary” o “proprietary value-add”): questo modello opera una distinzione tra una versione software base, distribuita con licenza FLOSS, ed una versione proprietaria, basata su software libero, ma con l'aggiunta di plug-in proprietari. La maggior parte delle società che seguono questo modello adottano la Mozilla Public License, in quanto consente esplicitamente questa forma di mescolanza ed una maggiore partecipazione di contributi esterni senza che venga richiesto il consolidamento del copyright come accade nel modello a doppia licenza. Il modello ha lo svantaggio intrinseco che la versione base libera deve essere sufficientemente ricca per attrarre gli utenti ma al tempo stesso non deve essere troppo completa. Questo equilibrio è difficile da raggiungere e mantenere nel tempo in quanto gli sviluppatori esterni

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possono colmare le funzionalità mancanti riducendo così l'attrattiva della versione proprietaria e, potenzialmente, dando luogo ad una nuova versione libera e concorrente della originaria.

• Specialisti di prodotto: questo modello è rappresentato dalle aziende che hanno creato o mantengono un specifico progetto software ed utilizzano una licenza free software per distribuirlo. Le entrate principali provengono da servizi come la formazione e la consulenza sfruttando l'idea comune che i massimi esperti di un software sono quelli che l'hanno sviluppato. In questo modo sono in grado di fornire servizi con uno sforzo di marketing limitato, facendo leva sulla libera redistribuzione del codice. Il rovescio della medaglia del modello è che c'è una barriera di ingresso limitata per i potenziali concorrenti, in quanto l'unico investimento che è necessario, è l'acquisizione di competenze specifiche ed esperienze sul software stesso.

• Fornitori di piattaforme: sono le aziende che forniscono servizi di selezione, supporto e integrazione su una serie di prodotti che insieme formano una piattaforma collaudata e verificata. In questo senso, anche le distribuzioni GNU / Linux sono state classificate come piattaforme. L'osservazione interessante è che tali distribuzioni sono rilasciate per una parte

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significativa sotto licenze di software libero per massimizzare contributi esterni mentre la protezione del copyright fa leva per impedire la copia vera e propria, ma non "clonazione" (attraverso la rimozione del materiale protetto da copyright, come loghi e marchi per creare un nuovo prodotto)1 1. La proposta di valore aggiunto si presenta sotto forma di garanzia di qualità, stabilità e affidabilità e la certezza del supporto per le applicazioni business-critical.

• Selezione / società di consulenza: le aziende in questa classe non sono strettamente sviluppatori, ma forniscono servizi di consulenza e di selezione/valutazione su una vasta gamma di progetti, in una maniera che è simile al ruolo di un analista. Queste aziende tendono ad avere un impatto molto limitato sulle comunità del Software Libero, in quanto i risultati della valutazione e il processo di valutazione sono di solito un bene di proprietà.

• Fornitori di assistenza su aggregati di prodotti: le aziende che forniscono un unico supporto su numerosi prodotti di Software Libero; di solito tali aziende impiegano direttamente sviluppatori o inoltrano richieste di supporto a specialisti di prodotto di secondo livello.

• Certificazione legale e consulenza: queste

1 Per esempio i cloni di RedHat sono CentOS e Oracle Linux

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aziende non forniscono alcuna attività specifica sul codice, ma forniscono un supporto nella verifica della conformità delle licenze, a volte anche offrendo una copertura assicurativa contro eventuali attacchi legali; alcune aziende utilizzano strumenti per verificare che il codice non venga riutilizzato in modo improprio oltre i confini aziendali.

• Formazione e documentazione: sono imprese che offrono servizi di formazione online o in presenza, di documentazione o manuali. Questo è di solito offerto come parte di un contratto di assistenza, ma recentemente diverse reti su larga scala hanno iniziato ad offrire corsi specifici su Free Software.

• Condivisione dei costi di R&D: una azienda o organizzazione può avere bisogno di una nuova versione migliorata di un pacchetto software e quindi finanziare alcuni consulenti o produttori di software per fare il lavoro. In seguito, il software risultante può essere ridistribuito come open source per sfruttare la grande disponibilità di sviluppatori esperti in grado di eseguire il debug e migliorare il prodotto. Un buon esempio è l'ecosistema Eclipse, un ambiente di sviluppo integrato (IDE), originariamente pubblicato come Software Libero da IBM e successivamente gestito dalla Fondazione Eclipse. Molte aziende adottano Eclipse come base per realizzare

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ambienti di sviluppo per i propri prodotti consentendo in questo modo di ridurre il costo globale. L'ecosistema Eclipse è composto da numerose aziende università e singoli come ad esempio:

Come recentemente misurato, IBM ha speso circa 40M$ per acquisire il software e renderlo Open Source, e circa 15M$ all’anno per promuoverlo e migliorarlo; un costo complessivo di circa 100M$ dall’inizio del progetto. La somma dei contributi complessivi ottenuti dalla partecipazione esterna delle aziende supera 1.7B$, 170 volte l’investimento iniziale.

• I ricavi indiretti: Una società può decidere di finanziare progetti di Software Libero se tali progetti sono in grado di creare una fonte di

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introiti per i propri prodotti, non direttamente correlati con il codice sorgente o software. Uno dei casi più comuni è la scrittura del software necessario per far funzionare un hardware come ad esempio i driver per una periferica specifica. Molti produttori di hardware stanno già distribuendo come software libero i propri driver, ed in particolare quelli per Linux.

• Il modello loss-leader: è un modello commerciale tradizionale, comune anche al di fuori del mondo del software. In questo modello si investe in un progetto di Software Libero per creare o estendere un altro mercato in condizioni diverse. Ad esempio, i fornitori di hardware investono nello sviluppo di driver software per i sistemi operativi di software libero (come GNU / Linux) per estendere il mercato dello stesso hardware. Altri modelli ausiliari sono, ad esempio, quelli della fondazione Mozilla, che ottiene una quantità non irrilevante di denaro da una partnership con il motore di ricerca Google (una cifra stimata di 72M$ nel 2006). Allo stesso modo SourceForge / OSTG ottiene la maggior parte dei ricavi dalle vendite e-commerce del sito affiliato ThinkGeek.

In sostanza, non solo il software libero ed Open Source sono ampiamente utilizzati e utili per le aziende; ma rappresentano una forma di mercato sostenibile e certamente non basato su forme di collaborazione soltanto “volontaria” o a breve termine. Al momento, il

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software Open Source è utilizzato persino dai fornitori di software proprietario, con alcune ricerche che indicano come il 35% delle righe di codice di prodotti commercializzati negli ultimi 5 anni siano in realtà Open Source, anche all’interno di codice proprietario.

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Il catalogo software

Nelle pagine seguenti verranno presentati alcuni dei prodotti Open Source di maggiore rilievo e selezionati per le esigienze di un ampio spettro di utenti quali società di servizi, avvocati e commercialisti. La selezione rappresenta solo un parziale campionamento di quanto disponibile, e va intesa meramente come un suggerimento e non come una collezione estensiva.

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Infrastruttura IT

L’obiettivo di questa sezione è quello di presentare una serie di strumenti che consentono di amministrare, gestire e controllare l’infrastruttura informatica (PC, server, portatili, connessioni ad internet…) e i servizi su di essa erogati. All’interno di uno studio professionale consente di ridurre l’impegno necessario a verificare e garantire la funzionalità dei servizi informatici, oppure garantire adeguate politiche di sicurezza.

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Clearos

ClearOS è un sistema operativo di rete completo e funzionale progettato per le piccole e medie imprese. Fornisce diverse funzionalità: firewall, bilanciamento di rete (consente di unire diverse connessioni in una unica più veloce), condivisione file e stampanti e molto altro.

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Univention

Univention Gropware Server si pone l'obiettivo di migliorare il processo di comunicazione nelle imprese e nelle amministrazioni pubbliche. Fornisce una serie di servizi infrastrutturali quali autenticazione, gestione dei PC e delle periferiche, security e gestione delle policy aziendali.

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Zentyal

Zentyal (noto precedentemente con il nome eBox Platform) è una piattaforma open source per le piccole e medie imprese (PMI) sviluppata la gestione unificata dei servizi di rete (o di una piattaforma di rete unificata) . Zentyal offre servizi di gateway, gestione dell'infrastruttura di rete, gestione della sicurezza, gestione documentale o una combinazione di essi. Fornisce uno spettro molto ampio di servizi che vanno dal firewall alla gestione di posta e condivisioni di file.

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Opsi

OPSI (prodotto disponibile sul mercato ed in produzione da più di 10 anni) fornisce un ambiente per l'installazione remota di sistemi operativi, la distribuzione del software, la gestione dell'inventario hardware e software, gestione delle licenze. Si basa su un server Linux ma il suoi obiettivo primario è la gestione delle postazioni di lavoro Windows.

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VirtualBOX

Oracle VirtualBox è una famiglia di prodotti di virtualizzazione x86 sviluppati sia per le imprese che per l'uso domestico. Consente di eseguire in ambiente virtualizzato sistemi Windows o Linux (incluso il prossimo Windows 8) come un processo all’interno di un altro sistema, consentendo ad esempio la migrazione di un vecchio PC o server. Attualmente VirtualBox è disponibile su Windows, Linux e Macintosh.

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OpenVPN-ALS

OpenVPN-ALS e' l'evoluzione del prodotto SSL-Explorer, una piattaforma di accesso remoto e VPN clientless- ossia che non richiede installazione di client specifici. Funziona tramite il browser web, e consente l'accesso da remoto a desktop interni, l'esplorazione di risorse e file, la condivisione di risorse e l'accesso a programmi che richiedono porte specifiche quali client gestionali.

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PacketFence

PacketFence e' una completa soluzione di controllo di accesso, autenticazione e cifratura per le reti fisse e WiFi. Consente di presentare una vista protetta e sicura delle risorse di rete, con un portale “captive” per l'autenticazione e la registrazione in rete, l'isolamento di device insicuri e/o pericolosi, la fornitura di accessi “guest” per gli ospiti, contabilità della banda consumata, “ticket” per l'accesso e molto altro. Utilizzato da banche, università ed enti pubblici, consente l'estensione delle policy di sicurezza anche a device personali o sconosciuti.

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Groupware e Collaboration

L’obiettivo di questa sezione è quello di presentare una serie di strumenti legati alla email o alla collaborazione stretta quale instant messaging e chat.

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Zimbra

Zimbra Collaboration Suite (ZCS) è un vero e proprio sistema di collaborazione e di messaggistica completo ed innovativo. Zimbra Server, il cuore di Zimbra Collaboration Suite, è stato progettato con un'architettura estremamente stabile e modulare con comprovate tecnologie Open Source. Zimbra Server offre una grande flessibilità in quanto contiene tutti i componenti necessari a realizzare un infrastruttura di messaggistica, gestione dei calendari, rubriche e documenti. Attraverso l'uso di protocolli standard, è compatibile con tutti i più popolari client Utilizza protocolli standard aperti - SMTP, LMTP, SOAP, XML, IMAP, POP, iCal, CalDAV. Zimbra Collaboration Suite dispone di un sofisticato client web basato sulle più innovative tecnologie Ajax.

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Le caratteristiche più importanti sono:

• Conversation View nasconde messaggi ridondanti che ingombrano tua casella di posta

• Search Builder è un semplice strumento di "WYSIWYG" per fare ricerche avanzate e salvare le preferite come cartelle di messaggi “virtuali”

• "Tagging" evidenzia automaticamente le e-mail da persone importanti

• Visualizzazione degli allegati (come file di Word o Acrobat) come HTML, invece di scaricarli e aprirli in applicazioni esterne

• Supporta rubriche multiple (personale e globale)• Facile condivisione di rubriche e contatti con i

colleghi• Creazione di liste di distribuzione personali• Visualizzazione di più appuntamenti come

'sovrapposizioni' sul calendario• Delega ad altre persone dell'accesso alle rubriche

ed ai calendari• Condivisione e pubblicazione dei calendari• Iscrizione a calendari remoti come iCal• Creazione, condivisione e pubblicazione in linea di

documenti• Convertire dei documenti in pagine Wiki • Condivisione semplice di modelli comuni alla

Rubrica, Calendario e Documenti• Condividi internamente (leggere e / o scrittura) o

pubblicare esternamente con un URL semplice

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(sola lettura)• Disponibilità di un client stand alone (Zimbra

Desktop)Enkive

Enkive è un sistema di archiviazione della posta elettronica per aziende di qualsiasi dimensione. Lavora in combinazione con i sistemi di posta elettronica più diffusi per archiviare le email in entrata, uscita ed interne.

Il sistema è composto da una serie di agenti e un server di archiviazione. Quest'ultimo è completamente cross-platform ed può essere installato su qualsiasi sistema operativo. Tra i diversi agenti sono inclusi quelli che forniscono l'integrazione con Microsoft Exchange, Postfix e altri sistemi di posta.

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Tra le caratteristiche:

• regole di controllo della granularità di archiviazione

• compressione• crittografia• ricerca e recupero• revisioni

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TrustedBird

Trustedbird è un progetto sponsorizzato del ministero francese della Difesa, ed è composto da diversi moduli:

Un client di posta elettronica, basato su Mozilla Thunderbird con numerose caratteristiche integrate, chiamato Trustedbird.

Add-ons che possono funzionare sia con Mozilla Thunderbird e Trustedbird.

Una serie di script lato server per gestire un gateway di posta elettronica con le priorità.

Il client di posta elettronica si basa su Mozilla

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Thunderbird con le seguenti caratteristiche aggiuntive:

• Servizi avanzati di sicurezza per S / MIME (RFC 2634) con imbustamento triplo: firma, crittografia e firma, ricevute firmate, etichette di sicurezza

• DSN (Delivery Status Notification)• estensione SMTP PRIORITY

• Tra le novità:• Multi-LDAP: completamento automatico degli

indirizzi con diverse directory LDAP.• Controllo destinatari: verifica l'esistenza di

indirizzi e-mail da rubriche locali o LDAP.• Vista scheda estesa: visualizza il certificato di un

contatto nelle rubriche locali o LDAP.• Invia formato LDAP: gestisce e-mail formati

supportati da LDAP.• CRL su LDAP: Importa CRL da directory LDAP.• Notifica di presa visione: identifica e visualizza le

notifiche DSN (ricevute di consegna) e MDN (ricevute di ritorno).

• MDN estesa: Gestisce la ricevuta dell'eliminazione dell'MDN.

• Fuori sede: attraverso Sieve gestisce notifiche di non presenza e reindirizzamenti

• Message Remote Services : interagisce con Trustedbird utilizzando una API Java.

• XSMTP: aggiunge intestazioni di priorità, riservatezza, ...

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• XForms Mail: gestisce formulari basati su Xforms sulle interfacce di composizione e lettura per inviare informazioni attraverso intestazioni delle email.

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BigBlueButton

BigBlueButton è un sistema di web conferencing, condivisione e collaborazione scrivania, che integra chat pubblica e privata, la moderazione e la voce. BigBlueButton ha una comunità Open Source molto attiva, dispone di moduli per l'integrazione con Google Translate e molti altri strumenti esterni. E' stato testato con un massimo di 190 utenti in una camera singola, o 20 canali video contemporaneamente.

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Jitsi

Jitsi (ex SIP Communicator) è un'applicazione di messaggistica VoIP, videoconferenza, instant messaging e per Windows, Linux e Mac OS X. Supporta diversi instant messaging e protocolli di telefonia.

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Document management and knowledge sharing

L’obiettivo di questa sezione è quello di presentare una serie di strumenti connessi alla gestione, scambio e archiviazione di documenti, oltre alla condivisione di informazioni in forma più o meno strutturata e il social sharing.

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Alfresco

Alfresco è l'alternativa open source per l'Enterprise Content Management. Il modello open source consente ad Alfresco di utilizzare al meglio tecnologie open source più innovative ed i contributi della comunità open source per ottenere più rapidamente ed a costi contenuti software di qualità superiore. L'obiettivo è non solo fornire una soluzione open source, ma di superare l'offerta commerciale concorrente in termini di

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caratteristiche, funzionalità e vantaggi per la comunità degli utenti. La soluzione comprende Enterprise Content Management (ECM), Document Management, la Collaboration, Records Management, Knowledge Management, Web Content Management, Imaging.

Tra le caratteristiche più importanti vi sono:

• Alfresco Document Management: una semplice interfaccia tipo file system, regole di configurazione stile email, Google Search (indirizzata da Firefox o IE), browsing stile Yahoo, SmartSpaces (gestione intelligente degli spazi di collaborazione), il supporto trasparente del ciclo di vita dei contenuti

• Funzionalità di gestione dei documenti: contenuti generali, estrazione e categorizzazione dei contenuti per Meta-data, ricerca avanzata distribuita, servizi trasparenti di conversione di formato, servizi di libreria, spazi di collaborazione intelligenti, workflow semplici e complessi integrati, cruscotti, sicurezza

• Interfacce supportate: CIFS / SMB File Protocol Microsoft Share, JSR-168 Portlet Specification, JSR-127 Java Server Faces, FTP, WebDAV, Web Services, REST

• Progettato per soddisfare i requisiti DoD 5015.2• Supporto del Drag-and-Drop dal desktop -

Supporto per gli strumenti di Microsoft Office, Microsoft Exchange e Open Office

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• Estrazione e classificazione automatica dei metadati

• Integrazione completa di workflow ed auditing • Supporto alla personalizzazione delle regole di

gestione dei contenuti• Conversione automatica dei documenti in formati

aperti per la memorizzazione a lungo termine come il formato PDF o ODF.

• Esportazione semplice per archiviazione• Zero Footprint sul client sia in ambienti web che

client-server• Repository dei contenuti più scalabile basato

standard JSR-170 • High-Availability, Fault Tolerance attraverso il

clustering di un qualsiasi numero di macchine• Semplice da installare ed utilizzare• Fileplans – classificazione e pianificazione

automatica basata su piani e strutture standard preimpostati

• Type-Base - classificazione e pianificazione automatica basata su tipi e strutture standard preimpostati

• Automated Lifecycle Management – attivazione di modifiche automatiche di contenuti e metadati basata su semplici regole

• Numerazione automatica di documenti• Regole per la conservazione e l'archiviazione dei

contenuti• Disposition – archiviazione, trasferimento,

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conservazione e distruzione automatizzata di contenuti utilizzando regole di elaborazione.

• Pre-popolazione di Meta-Data – gestione dell'inserimento ed aggiornamento automatici

• Dashboard - report predefiniti e definizioni di tipo metadati per ricerche a schermo e gestione casi eccezionali

• EDiscovery Rapid – Ricerca full-text semplificata all'interno dei contenuti, delle strutture fileplan, categorie e tipi

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Liferay

Liferay e' un prodotto per la creazione di “portali”, ossia ambienti web gestiti in modo autonomo e formati da componenti individuali assemblati a seconda delle necessità. Liferay supporta uno spettro molto ampio di funzionalità:

• Gestione dei documenti e dei contenuti web• Pubblicazione siti web• Enterprise collaboration• Social networking

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Nuxeo

Nuxeo EP è un robusto, estendibile soluzione Open Source per l'Enterprise Content Management (ECM). Sfrutta a pieno le potenzialità messe a disposizione dalla piattaforma Java EE 5 application server con cui è sviluppato offrendo caratteristiche di clustering ad alta disponibilità, facile gestione, l'integrazione all'interno del sistema informativo e supporto allo sviluppo di integrazioni. La configurazione predefinita di Nuxeo EP offre funzionalità sia di collaborazione che di pubblicazione attraverso una separazione funzionale tra le aree di lavoro e le sezioni:

Aree di lavoro: forniscono agli utenti finali un set di strumenti per la gestione dei documenti e la collaborazione (condivisione di documenti, il versioning, le relazioni, i diritti di accesso, ecc.) Le aree di lavoro offrono un approccio innovativo per il lavoro di gruppo e

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la gestione collaborativa dei documenti (dalla creazione alla fase di archiviazione).

Sezioni: forniscono viste gerarchiche per accedere ai contenuti prodotti nelle aree di lavoro e possono essere utilizzati come un sito web gerarchico o come una struttura di file.

Tra le caratteristiche:

• gestione dei diritti e delle autorizzazioni• cruscotti• motore di ricerca• Documenti e informazioni strutturati• processo di creazione dei documenti• editing e revisione dei documenti• gestione dei diritti di accesso ai metadati• relazioni fra documenti• gestione delle notifiche• gestione dei flusso di lavoro• storia e auditing

Nuxeo Case Management è un'estensione della collaudata piattaforma Nuxeo. Offrendo funzionalità indispensabili per il case management come la gestione dei flussi di lavoro, dei documenti, delle ricerche, del recupero, dell'annotazione e dell'auditing. Progettato per consentire una facile personalizzazione e l'adattamento in un contesto organizzativo del mondo reale, il modulo di Case Management è un set di strumenti essenziali per

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la realizzazione di soluzioni per la gestione elettronica sostitutiva dei documenti.

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PDFSam

PDF Split and Merge è un software Open Source per la gestione dei file PDF molto semplice e facile da usare. Attraverso un'interfaccia grafica desktop è possibile:

• suddividere i documenti pdf (in capitoli, pagine singole, ecc.)

• unire insieme documenti pdf o sottosezioni di essi• estrarre sezioni da un documento e metterle in un

unico documento pdf• mescolare le pagine prese da due documenti pdf

mettendole in ordine diretto o inverso• ruotare le pagine dei documenti PDF selezionati

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• riordinare visivamente le pagine di un documento PDF selezionato

• comporre visivamente un documento trascinando le pagine selezionate da documenti pdf

• automatizzare processi ricorrenti• gestire le impostazioni e impostare un ambiente

da caricare all'avvio• crittografare i file pdf (RC40 RC128 bit, bit,

AES128 bit) e impostare le autorizzazioni su di essi

• aggiungere un documento PDF come Front Page o addendum (o entrambi) ai documenti PDF

• estrarre i file allegati da un documento pdf• decriptare i file pdf• impostare le opzioni di visualizzatore di apertura

del documento

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Apache Open Office e LibreOffice

Apache Open Office e LibreOffice sono due pacchetti software di produttività individuali derivati dal progetto originario OpenOffice.org. Sono suite software per l'ufficio complete, rilasciate con licenze libere ed Open Source: la prima con licenza Apache, la seconda con licenza LGPL.

Leggono e scrivono file nei formati utilizzati dai prodotti più diffusi sul mercato incluso Microsoft Office e, a garanzia della futura accessibilità dei dati, nel formato OpenDocument (ODF), standard ISO/IEC 26300. Supportano inoltre l'esportazione in formato PDF.

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Grazie alle loro licenze sono liberamente, gratuitamente e legalmente utilizzabili in ogni contesto: pubblico, privato, professionale e aziendale.

Esse si compongono dei seguenti componenti:

• Writer: l'elaboratore di testi simile a Word• Calc: foglio elettronico simile ad Excel• Impress: strumento di presentazione simile a

Powerpoint• Draw: sistema per il disegno vettoriale

paragonabile a CorelDraw• Base: strumento per la creazione e gestione di

database• Math: sistema per l'editing di formule

matematiche complesseEntrambi gli strumenti si caratterizzano per la disponibilità di numerose estensioni che allargano le funzionalità del sistema come ad esempio la possibilità di editare PDF o stampare codici a barre.

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OwnCloud

Owncloud e' uno strumento per la condivisione semplice di documenti, la sincronizzazione e il backup direttamente con una semplice interfaccia web. Owncloud consente di realizzare un sistema di sincronizzazione simile a DropBox o Google Drive, con un client specifico multipiattaforma e i client mobile per le principali piattaforme.

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MindTouch

Mindtouch e' una piattaforma di condivisione della conoscenza “attiva”: un wiki le cui componenti web possono interagire direttamente con dati esterni, tabelle, grafici consentendo la creazione di vere e proprie applicazioni con il minimo impegno.

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Cyn.IN

La condivisione della conoscenza, fatta a modello dei social network più famosi quali Facebook e LinkedIn-nella sicurezza e controllo della propria rete.

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Connessioni tra le persone e le loro attività, instant messaging, file e photo sharing, disegnate per l'uso aziendale.

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Strumenti verticali

L’obiettivo di questa sezione è quello di presentare una serie di strumenti specialistici, orientati o alle necessità normative o all'automazione più o meno complessa delle procedure informatiche.

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Processmaker

ProcessMaker è un sistema di Business Process Management (BPM) e di gestione del flussi di lavoro pensato per aziende di piccole e medie imprese. Le principali caratteristiche sono:

• Drag-and-drop, con interfaccia basata su browser, che non richiede alcuna precedente esperienza di programmazione.

• Gestione di utenti, gruppi, moduli, documenti, messaggi e segnalazioni con un solo click .

• Interfaccia grafica per la gestione degli schemi dei flusso di lavoro con drag-and-drop degli oggetti.

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• Editor Dynaform basato su XML per la creazione di moduli personalizzati, con l'editing opzionale in HTML e JavaScript.

• Documenti di output personalizzati in formato PDF o DOC, creati con un editor di pagine WYSIWYG.

• Gestione dei trigger, con la possibilità di usare codice PHP, per eseguire calcoli complessi e funzionalità avanzate.

• Supporta Windows, Linux o UNIX essendo basato sulla pila standard Apache, MySQL e PHP (WAMP / LAMP).

• Scritto in PHP, utilizza i modelli di Smarty, Propel per la connettività al database ed il proprio framework di sviluppo custom Gulliver.

• Applicazione web compatibile SOA ed offre servizi web basati sul protocollo WSDL 1.1

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SineKarta

La gestione documentale aumentata per i professionisti e gli enti pubblici. Basata sulla potente piattaforma di Alfresco, SineKarta integra i processi per la firma digitale, l'archiviazione sostitutiva e i processi specifici per la normativa italiana, mantenendo la semplicità d'uso di Alfresco e la sua compatibilità con i più disparati protocolli.

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