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PROSSIMO APPUNTAMENTO LA LA LA LA SORPRESA SORPRESA SORPRESA SORPRESA DELLA DELLA DELLA DELLA GIOIA GIOIA GIOIA GIOIA Venerdì 14 maggio 2010 Seminario diocesano di Concordia-Pordenone Caro/a amico/a, Caro/a amico/a, Caro/a amico/a, Caro/a amico/a, questo quinto incontro dello Scrigno pone al centro dell’attenzione la Preghiera, che è un’opportunità unica ed insostituibile per collocarti nel contesto più proficuo per maturare (e poi vivere) la scelta vocazionale. Se sei un ragazzo, anche a diventare prete. In questa “finestra” non abbiamo mai fatto riferimento a questa possibilità, ma dal momento che gli incontri dello Scrigno sono organizzati e donati dai seminaristi stessi l’invito è evidente, per vedere più da vicino se il Signore chiama anche te a seguirlo su questa strada. Senza la preghiera però, e una preghiera fatta bene, non come quella del fariseo, non si va da nessuna parte, al massimo si potrà alimentare un fugace desiderio di diventare prete, che presto sparisce. Ci vuole la preghiera del pubblicano, nella quale riconosci sì il tuo peccato, ma soprattutto riconosci la forza rinnovatrice dell’amore di Dio. Ed Egli non condanna ma ama, e ama perché tu sia capace di un amore più grande. Noi del Seminario auguriamo a tutti, ragazzi e ragazze, che il cammino di discernimento produca i suoi effetti su ciascuno dei presenti allo Scrigno, in ogni caso lasci il gusto della preghiera o di vivere ascoltando il Signore che parla come nessun altro, toccando il cuore. don Giosuè, gli altri animatori, i seminaristi Il cammino del discernimento Il cammino del discernimento Il cammino del discernimento Il cammino del discernimento I L I L I L I L R I S T O R O R I S T O R O R I S T O R O R I S T O R O AL AL AL AL M O M E N T O M O M E N T O M O M E N T O M O M E N T O G I US T O G I US T O G I US T O G I US T O 1

Il cammino del discernimentoIl cammino del discernimento · vivere ascoltando il Signore che parla come nessun altro, toccando il cuore. don Giosuè, gli altri animatori, i seminaristi

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PROSSIMO APPUNTAMENTO LA LA LA LA SORPRESASORPRESASORPRESASORPRESA DELLADELLADELLADELLA GIOIAGIOIAGIOIAGIOIA

Venerdì 14 maggio 2010

Seminario diocesano di Concordia-Pordenone

Caro/a amico/a, Caro/a amico/a, Caro/a amico/a, Caro/a amico/a,

questo quinto incontro dello Scrigno pone al centro dell’attenzione la Preghiera, che è un’opportunità unica ed insostituibile per collocarti nel contesto più proficuo per maturare (e poi vivere) la scelta vocazionale. Se sei un ragazzo, anche a diventare prete. In questa “finestra” non abbiamo mai fatto riferimento a questa possibilità, ma dal momento che gli incontri dello Scrigno sono organizzati e donati dai seminaristi stessi l’invito è evidente, per vedere più da vicino se il Signore chiama anche te a seguirlo su questa strada. Senza la preghiera però, e una preghiera fatta bene, non come quella del fariseo, non si va da nessuna parte, al massimo si potrà alimentare un fugace desiderio di diventare prete, che presto sparisce. Ci vuole la preghiera del pubblicano, nella quale riconosci sì il tuo peccato, ma soprattutto riconosci la forza rinnovatrice dell’amore di Dio. Ed Egli non condanna ma ama, e ama perché tu sia capace di un amore più grande. Noi del Seminario auguriamo a tutti, ragazzi e ragazze, che il cammino di discernimento produca i suoi effetti su ciascuno dei presenti allo Scrigno, in ogni caso lasci il gusto della preghiera o di vivere ascoltando il Signore che parla come nessun altro, toccando il cuore.

don Giosuè, gli altri animatori, i seminaristi

Il cammino del discernimentoIl cammino del discernimentoIl cammino del discernimentoIl cammino del discernimento IL IL IL IL RISTORORISTORORISTORORISTORO ALALALAL MOMENTOMOMENTOMOMENTOMOMENTO GIUSTOGIUSTOGIUSTOGIUSTO

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Canto di invocazioneCanto di invocazioneCanto di invocazioneCanto di invocazione

Effonderò il mio SpiritoEffonderò il mio SpiritoEffonderò il mio SpiritoEffonderò il mio Spirito (M. FRISINA)

RIT. Effonderò il mio Spirito su ogni creatura, effonderò la mia gioia, la mia pace sul mondo.

Vieni, o Spirito consolatore, vieni, effondi sul mondo la tua dolcezza. Vieni e dona ai tuoi figli la pace, vieni e donaci la tua forza. Vieni, o Spirito Onnipotente, vieni e crea negli uomini un cuore nuovo.

PER INCOMINCIARE AD

APRIRE LO SCRIGNO

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IN AGENDA...

18 aprile dalle 900

alle 1300

Scala di Giacobbe e Talita Kum

in Seminario.

Una domenica mattina per un

discernimento della volontà di

Dio sulla propria vita alla luce

della Sua Parola. Per giovani

dalla prima media e ai 35 anni.

21 marzo

23-25 aprile

Incontro per Giovani

presso la Comunità

Missionaria di Villaregia:

0434.364030

20-21 marzo e

24-25 aprile

In cammino con

Francesco

e Chiara d’Assisi

Incontri di

spiritualità

francescana

giovanile.

Santuario di

Madonna di

Strada (Fanna):

0427.77037

17-18 aprile

SENTIERO in Seminario

“Sono chiamato a

diventare prete?”,

discernimento

vocazionale per ragazzi

dai 17 anni in su

Occasioni particolari di ritiro spirituale prolungato:

informazioni: [email protected] o sms 348.4429500

25-27 marzo Pellegrinaggio e Veglia Diocesana dei Giovani, a Madonna di Rosa.

Informazioni: www.diocesi.concordia-pordenone.it

23-25 aprile Esercizi Spirituali per Giovani a Zovello, offerti dall’AC e dal Seminario.

In particolare, tutti i partecipanti allo Scrigno sono invitati:

24-25 aprile Veglia Diocesana di preghiera per le Vocazioni in Seminario: da sabato alle

20.30 a domenica alle 8.00 Veglia notturna con turni delle varie Foranie.

Contattaci: [email protected] don Giuseppe 0434.508647 ([email protected]) don Federico 0434.508658 ([email protected])

22 marzo alle 1830

In Seminario

CONFERIMENTO

DEL LETTORATO

a Francisc Roşu e

DELL’ACCOLITATO a

Pier Luigi Pasqual.

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PER ORIENTARTI...

CHIESA voi siete qui

STUDIO

TEOLOGICO

SI SI

PRIMO PIANO

PIANO TERRA

AC1 AC2 AC3 AC4

SI SI

SI SI

SI

SI SI

SI: SACERDOTI A DISPOSIZIONE PER TUTTA LA SERATA PER RICONCILIAZIONE O DIREZIONE SPIRITUALE

AC: AULA PER LA CONDIVISIONE

Dal salmo 27(26)Dal salmo 27(26)Dal salmo 27(26)Dal salmo 27(26) RIT. Bonum est confidere in Domino, bonum sperare in Domino.

Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura? Quando mi assalgono i malvagi per divorarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere. Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario. Nella sua dimora mi offre riparo nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua tenda, sopra una roccia mi innalza.

Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me, rispondimi! Il mio cuore ripete il tuo invito: "Cercate il mio volto!". Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

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Accoglienza della ParolaAccoglienza della ParolaAccoglienza della ParolaAccoglienza della Parola

Lode e gloria a teLode e gloria a teLode e gloria a teLode e gloria a te (RNS)

RIT. Lode e gloria a Te!

Lode e gloria a Te!

Luce del mattino: lode e gloria Te!

M'ha fatto camminare, m'ha fatto camminare, per questo canto: lode e gloria a Te! RIT. Lodatelo nel tempio, lodatelo nel ciel, io sempre canto: lode e gloria a Te! RIT.

ASCOLTO DELLA PAROLA

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Canto finaleCanto finaleCanto finaleCanto finale

Pace sia, pace a voiPace sia, pace a voiPace sia, pace a voiPace sia, pace a voi (GEN)

RIT. “Pace sia, pace a voi”: la tua pace sarà sulla terra com'è nei cieli. “Pace sia, pace a voi”: la tua pace sarà gioia nei nostri occhi, nei cuori. “Pace sia, pace a voi”: la tua pace sarà luce limpida nei pensieri. “Pace sia, pace a voi” la tua pace sarà una casa per tutti. “Pace a voi”: sia il tuo dono visibile. “Pace a voi”: la tua eredità. “Pace a voi”: come un canto all'unisono che sale dalle nostre città. RIT.

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E io non considera le preghiere più

lunghe o quelle più belle, ma quelle che sgorgano dal profondo del cuore, con grande rispetto ed il desiderio sincero di piacere a Dio.

LE PAROLE DEL CURATO

“Pace a voi”: sia un'impronta nei secoli. “Pace a voi”: segno d'unità. “Pace a voi”: sia l'abbraccio tra i popoli, la tua promessa all'umanità. RIT.

SALUTO FINALE

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Canto di adorazioneCanto di adorazioneCanto di adorazioneCanto di adorazione

Con un cuore soloCon un cuore soloCon un cuore soloCon un cuore solo (RNS)

RIT. Con un cuore solo

cantiamo alla gloria di Dio, con un’anima sola noi diamo lode al Signor. Come incenso salga al cielo oggi questa nostra lode, formiamo un sol corpo in Cristo il Signor. (x2)

la seconda volta: uniti in Cristo il Signor.

Signore, il popolo tuo è riunito Per fare un solo corpo che dia lode a te. Ogni distanza in te non ha misura, noi siamo la tua Chiesa, Gesù. RIT. Sui tuoi sentieri di pace e amore Noi camminiamo uniti verso te, Signore. Nella Parola tua saremo salvi, rafforza in noi la fede, Gesù. RIT. Che il mondo ci riconosca, Signore, dal modo in cui ci ameremo gli uni e gli altri. Nel volto di ogni uomo vediamo La tua presenza viva, Gesù. RIT.

Dal Vangelo secondo LucaDal Vangelo secondo LucaDal Vangelo secondo LucaDal Vangelo secondo Luca (18, 9-14)

D isse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10"Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo". 13Il pubb l i cano invece , fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore". 14Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato".

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LectioLectioLectioLectio

“Salirono al tempio a pregare” - non camminiamo da soli - in prima fila o in ultima fila

Cura di una relazione importante - la preghiera autoreferenziale - la preghiera in relazione

“Stando in piedi… a distanza” - la posizione del corpo - coinvolgimento di tutta la persona

Io che cosa cerco: autocoscienza esplicita - ricordare chi sono - avere presente i miei desideri

Lui che cosa cerca: liberare la preghiera - Dio vuole il mio bene - Dio vuole il mio amore

La sua Parola gustata - lasciamo parlare lui - rispondiamo noi

Il discernimento nella preghiera: l’esame della preghiera - guardare la preghiera - pensieri - sentimenti

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CHIUSURA DEL TEMPO DI ADORAZIONE

PreghieraPreghieraPreghieraPreghiera Ti amo, o mio Dio, e il mio solo desiderio è di amarti fino all’ultimo respiro della mia vita. Ti amo, o Dio infinitamente amabile, e preferisco morire amandoti piuttosto che vivere un solo istante senza amarti. Ti amo, Signore, e l’unica grazia che ti chiedo è di amarti eternamente. Mio Dio, se la mia lingua non può dirti a ogni istante che ti amo, voglio che il mio cuore te lo ripeta tante volte quante volte respiro. Ti amo, o mio Divino Salvatore, perché sei stato crocifisso per me, e mi tieni quaggiù crocifisso con Te. Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti e sapendo che ti amo. Amen.

S. Giovanni Maria Vianney

BenedizioneBenedizioneBenedizioneBenedizione

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SegnoSegnoSegnoSegno "Come incenso sale a te la mia preghiera.”

CondivisioneCondivisioneCondivisioneCondivisione

Preghiera finalePreghiera finalePreghiera finalePreghiera finale

Verso di te sono rivolto, ti chiedo di darmi i mezzi per tendere verso di te. Se tu ci abbandoni, è la morte! Ma tu non ci abbandonerai, perché sei la bontà somma che non si lascia cercare con cuore sincero senza lasciarsi trovare. Rettamente ti cerca colui che tu hai reso capace di cercarti in tal modo. Insegnami, o Padre, a cercarti. Liberami dall’errore, perché in questa ricerca io non incontri altri che te. Se io non desidero nient’altro che te, possa trovarti, o padre mio. Ma se c’è in me qualche desiderio di altre cose, purificami tu stesso, e mettimi in grado di vederti… Anche questo mio corpo affido a te, a te padre sapientissimo e buono. Ti chiederò per lui ciò che tu stesso mi avrai suggerito, al momento opportuno. Voglio soltanto invocare il tuo amore potente perché io mi possa volgere interamente verso di te, e nulla mi costi di quanto a te mi conduce…

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SPAZIO PER I TUOI APPUNTI

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Canto di esposizioneCanto di esposizioneCanto di esposizioneCanto di esposizione

Sono qui a lodartiSono qui a lodartiSono qui a lodartiSono qui a lodarti (T. HUGHES - D. HESCHECH)

Luce Tu sei tra le ombre del mondo, apri i miei occhi al tuo amor. La tua bellezza il mio cuore adora, speranza di vita in Te. RIT. Sono qui a lodarti,

sono qui a prostrarmi,

sono qui per dirti: sei il mio Dio.

Immenso nell’amore,

sopra ogni cosa degno,

meraviglioso più di tutto sei!

Re di ogni dì, grandemente esaltato, glorioso lassù nel ciel. In umiltà sei venuto nel mondo, povero per amor mio. RIT.

Non saprò mai quanto costò il mio peccato su di Te. (4v.) Invoca il nome del tuo Signor e salvo sei. (4v.) Non saprò mai quanto costò il mio peccato su di Te. (4v.) RIT.

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ADORAZIONE EUCARISTICA

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Preghiera inizialePreghiera inizialePreghiera inizialePreghiera iniziale Salmo 86

Signore, tendi l’orecchio, rispondimi, perché io sono povero e infelice. Custodiscimi perché sono fedele; tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera.

Pietà di me, Signore, a te grido tutto il giorno. Rallegra la vita del tuo servo, perché a te, Signore, innalzo l’anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce della mia supplica.

Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido e tu mi esaudirai. Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, e non c’è nulla che uguagli le tue opere.

Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, per dare gloria al tuo nome; grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio.

Mostrami, Signore, la tua via, perché nella tua verità io cammini; donami un cuore semplice che tema il tuo nome.

Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore e darò gloria al tuo nome sempre, perché grande con me è la tua misericordia: dal profondo degli inferi mi hai strappato.

CONDIVISIONE DI GRUPPO

Francesco SaverioFrancesco SaverioFrancesco SaverioFrancesco Saverio

«Saverio, che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la sua anima?» (Mt 16, 26). «Pensaci bene, il mondo è un padrone che promette e che non mantiene la parola. E anche se mantenesse le sue promesse nei tuoi confronti, non potrà mai appagare il tuo cuore.» Francesco nasce il 7 aprile 1506 nel nord ovest della Spagna. Nel 1525 si reca all'Università di Parigi, dove conosce Ignazio di Loyola che lo aiuterà a raggiungere la sua unica passione: amare e far amare Gesù Cristo. Nel gennaio 1537 decidono di andare a Roma per chiedere la benedizione del Papa Paolo III, il quale concede loro l'autorizzazione a farsi ordinare preti. Francesco viene destinato a Bologna, dove non conoscendo bene l'italiano, parla poco, ma con una tale convinzione che le sue parole vanno direttamente al cuore degli ascoltatori. Nell’aprile 1541 Francesco parte per l'evangelizzazione delle Indie e comincia a sostenere le comunità cristiane esercitandole a meditare: chiedendo a Dio la grazia di sapere in che cosa si siano osservati o trasgrediti i suoi comandamenti e l'aiuto necessario per correggersi in avvenire. Di fronte a questa ricca messe di anime e al pensiero del bene immenso che si potrebbe fare con la collaborazione di numerosi operai, Francesco rivolge un appello ai tanti uomini intelligenti d'Europa. Egli desidera che il maggior numero possibile di popoli e di persone giunga alla fede cristiana e ha bisogno di aiuto per portare fin nei luoghi più remoti la Buona Novella di Gesù». Nell’agosto 1549 Padre Francesco parte per il Giappone, ottiene dal principe il permesso di predicare la fede cristiana e ha la gioia di accogliere qualche centinaio di conversioni. Ma presto scoppia una rivoluzione e il missionario deve partire. Non avendo notizie delle Indie da due anni decide di ritornarvi. Il 17 aprile 1552 il missionario s'imbarca nuovamente, questa volta per giungere in Cina. Questo viaggio sarà l'ultimo della sua vita e lo assimilerà al Cristo sofferente. Il 21 novembre, Padre Francesco celebra la sua ultima Messa ed è pronunciando il nome di Gesù che esala il suo ultimo respiro, all'alba del 2 dicembre 1552. È il patrono celeste delle missioni cattoliche. Lo zelo di san Francesco Saverio, che si è prodigato senza riserve per annunciare il Vangelo a migliaia di anime, costituisce una lezione e un esempio per la nostra generazione; esso ci ricorda l'urgenza e la necessità della missione, in conformità con l'insegnamento di Giovanni Paolo II.

SANTI PASTORI

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5 PASSI PER ENTRARE IN PREGHIERA

2222 SCEGLI SCEGLI SCEGLI SCEGLI LALALALA POSIZIONEPOSIZIONEPOSIZIONEPOSIZIONE CHECHECHECHE TITITITI AIUTAAIUTAAIUTAAIUTA DIDIDIDI PIÙPIÙPIÙPIÙ AAAA PREGAREPREGAREPREGAREPREGARE puoi stare in piedi, seduto, in ginocchio come ti trovi meglio a “sintonizzarti ” con Lui.

1111 METTITI METTITI METTITI METTITI DIDIDIDI FRONTEFRONTEFRONTEFRONTE ALALALAL SIGNORESIGNORESIGNORESIGNORE

con gratitudine e riconoscenza, anche oggi ti ha regalato una giornata da

vivere… digli grazie.

4444 AFFIDA AFFIDA AFFIDA AFFIDA ALALALAL SIGNORE SIGNORE SIGNORE SIGNORE LELELELE PREOCCUPAZIONIPREOCCUPAZIONIPREOCCUPAZIONIPREOCCUPAZIONI CHECHECHECHE PORTIPORTIPORTIPORTI ININININ CUORECUORECUORECUORE pregare significa condividere tutto se stessi con un Tu speciale.

VOLGI VOLGI VOLGI VOLGI ILILILIL TUOTUOTUOTUO PENSIEROPENSIEROPENSIEROPENSIERO UNICAMENTEUNICAMENTEUNICAMENTEUNICAMENTE AAAA LUILUILUILUI Prega cosi': Signore,

fa' che tutte le mie azioni siano rivolte solamente a te.

3333

IMMAGINA IMMAGINA IMMAGINA IMMAGINA LALALALA SCENASCENASCENASCENA DELDELDELDEL VANGELOVANGELOVANGELOVANGELO Aiutati con l’immaginazione per

osservare i protagonisti del Vangelo e per provare i loro sentimenti.

5555

Canoni di adorazioneCanoni di adorazioneCanoni di adorazioneCanoni di adorazione

In te SignorIn te SignorIn te SignorIn te Signor (TAIZÈ)

In te Signor riposa l’anima mia: da te la mia salvezza. Sì, solo in Dio riposa la mia vita, si riposa in Lui.

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Cristo GesùCristo GesùCristo GesùCristo Gesù (TAIZÈ)

Cristo Gesù, mia luce interiore,

non lasciar le mie tenebre parlar. Cristo Gesù, mia luce interiore,

donami di accogliere il tuo amor.

Ora puoi decidere come continuare la preghiera. Di seguito potrai scegliere tre “strade” che ti proponiamo:

L’INCROCIO

* ADORAZIONE SILENZIOSA ADORAZIONE SILENZIOSA

* CONDIVISIONE CONDIVISIONE DIDI GRUPPOGRUPPO

* COLLOQUIO COLLOQUIO OO CELEBRAZIONECELEBRAZIONE DE

LDEL

SACRAMENTOSACRAMENTO DELLADELLA RICONCILIAZIONERICONCILIAZIONE

Per orientarti puoi utilizzare la piantina che trovi a pagina 22.

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termini l’esperienza della preghiera mi conduce saldamente, quasi sicuramente al discernimento della volontà divina. Ma come? Cos’è la preghiera? S. Ignazio nelle addizioni e nelle annotazioni ci ha dato una concezione profondamente cristiana della preghiera. Questa non è una cosa che io do al Signore, non una cosa che io dico al Signore; la preghiera è l’apertura del cuore perché Dio si comunichi a me. Lo scopo della preghiera non consiste nel riuscire ad avere delle idee belle su Dio o ad avere delle sintesi o sviluppi ammirevoli della volontà divina. Se qualcuno nella preghiera sta cercando molte e belle idee, meravigliose sintesi e sviluppi, non è ancora sul piano della preghiera. Lo scopo della preghiera consiste nel riuscire a trovare la pace, il piacere e la soddisfazione, il gusto e riuscire a trovare la pace, il piacere e la soddisfazione, il gusto e riuscire a trovare la pace, il piacere e la soddisfazione, il gusto e riuscire a trovare la pace, il piacere e la soddisfazione, il gusto e la gioia in Dio e nel compimento del suo volerela gioia in Dio e nel compimento del suo volerela gioia in Dio e nel compimento del suo volerela gioia in Dio e nel compimento del suo volere. Ecco quindi il valore e il rilievo del cuore nel senso biblico: l’affettività nella preghiera. Lo dice chiaramente S.Ignazio nella annotazione 2^: “giacchè non è l’abbondante sapere che sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e il gustare le cose internamente”; e ricordate il n° 76/2: “nel punto in cui troverò quello che voglio, lì riposerò senza ansia di passare oltre finche mi soddisfi”. Abbiamo visto che soddisfazione è “sentire e gustare le cose internamente”, il gusto, la soddisfazione, il piacere. In altre parole non avrà luogo alcuna trasformazione finché la verità non raggiunga il cuore e la verità raggiunge il cuore solo gradualmente, per mezzo di una lenta assimilazione: un punto gustato si apre poi ad un altro. S.Ignazio dice: “nel punto in cui troverò quello che voglio, lì riposerò senza ansia di passare oltre finché mi soddisfi”. Con ciò si può concludere che la necessità insostituibile negli EESS ignaziani, una preghiera prolungata e profonda, porta alla necessità dell’esperienza spirituale, quindi al discernimento. Se prego avrò l’esperienza spirituale, anzi, sarebbe del tutto anormale se qualcuno che si dà diligentemente alla preghiera non avesse durante un certo periodo di tempo alcuna esperienza spirituale. È importante e fondamentale capire questo per la vita spirituale, per gli EESS. (…) Dunque la p. conduce necessariamente all’esperienza spirituale; un’esperienza di movimenti di impulsi interiori. Può darsi che io non capisca né sia capace di interpretare questi impulsi e movimenti dentro di me, perciò avrò bisogno di porvi attenzioneporvi attenzioneporvi attenzioneporvi attenzione, forse di annotarliannotarliannotarliannotarli (esame di preghiera n.77; 5^ addizione) e in un passo ulteriore avrò certamente bisogno di sottometterlo alla direzione spiritualedirezione spiritualedirezione spiritualedirezione spirituale di un esperto, di colui che mi accompagna negli EESS e che mi può aiutare a capirecapirecapirecapire, interpretareinterpretareinterpretareinterpretare e farmi accettarefarmi accettarefarmi accettarefarmi accettare questa esperienza, ciò che il Signore mi sta dicendo tramite questa esperienza.

Da una istruzione sugli Esercizi Spirituali ignaziani (EESS) La formulazione pratica dell’atteggiamento fondamentale di fede da premettere agli EESS consiste, in un primo momento, nel lasciare da parte i propri problemi di vita; non per disinteresse, evasione o apatia, ma nella certezza di fede che se mi metto, se entro in una prolungata comunione personale con Dio, la luce di Dio stesso mi illuminerà, mi purificherà; l’azione di Dio mi muoverà nell’intimo del mio essere verso la direzione dove lui mi vuole, mi desidera. Ecco la prima implicazione di questo atteggiamento di fede: entrare in una prolungata comunione personale con Dio, ossia un’esperienza lunga e profonda di preghieraesperienza lunga e profonda di preghieraesperienza lunga e profonda di preghieraesperienza lunga e profonda di preghiera. Quindi la lenta percezione, il lento riconoscimento di ciò che Dio mi vuol dare personalmente, il paziente rendermi conto della volontà di Dio a mio riguardo si fa per mezzo di una esperienza lunga e profonda di preghiera. È interessante leggere nella 1^ annotazione la definizione che dà S. Ignazio degli EESS: “Con il nome di esercizi spirituali si intende qualsiasi modo di esaminare la coscienza, di meditare, di contemplare, di pregare vocalmente e mentalmente e altre operazioni spirituali”. Notate: tutte forme di preghiera! Le addizioni sono tutte proposte come aiuti o sostegni alla preghiera; tutto è un’esperienza di preghiera; così per esempio l’esame della preghiera, (5^ addizione), così anche la penitenza (10^ addizione) che è proposta come un accompagnamento, un aiuto, un sostegno all’esperienza di preghiera. Dunque il primo ed essenziale elemento degli EESS, la prima implicazione di questo atteggiamento di fede è la preghiera personalela preghiera personalela preghiera personalela preghiera personale. Non qualsiasi preghiera casuale, fortuita, fatta quasi a casaccio; non qualsiasi preghiera su qualsiasi materia, ma seguendo un processo oggettivamente determinato. Dunque un’esperienza personale lunga e profonda di preghiera. Questo è l’elemento primario, insostituibile; tutto il resto è secondario: letture fatte durante gli EESS, appunti, piani di vita, elaborazione della forma di vita…tutto questo è secondario. Ora nella misura in cui questa esperienza di preghiera è autentica e profonda, essa aiuterà a purificarci e, seguendo un processo determinato, ci aiuterà a riconoscere, nel processo di movimenti, impulsi ed esperienze interiori, la volontà personale di Diovolontà personale di Diovolontà personale di Diovolontà personale di Dio; cioè l’esperienza di preghiera porta saldamente al discernimentodiscernimentodiscernimentodiscernimento. Se mi metto in una prolungata comunione personale con Dio cosa accade? La luce di Dio mi illuminerà e mi purificherà; l’azione di Dio stesso mi muoverà inclinandomi in modo crescente, quasi spingendomi nella direzione dove lui mi vuole; in altri

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SANT’IGNAZIO DI LOYOLA

11

Alcune provocazioniAlcune provocazioniAlcune provocazioniAlcune provocazioni

• Ho ascoltato la Parola del Signore: cosa suscita in me?

• Nel mio quotidiano, dalle azioni più semplici e abituali, a quelle

più impegnative e difficili, con che spirito mi gioco? Come vivo

queste situazioni?

• A chi sento di assomigliare: al pubblicano umile o al fariseo

ipocrita?

• Sento il bisogno di essere perdonato? Che senso ho del peccato?

• Quando prego, con che atteggiamento mi pongo di fronte al

Signore? Come mi relaziono con Lui?

PER RIFLETTERE

12

TESTI BIBLICI DI RIFERIMENTO

EST 4, 29-42 SAL 28, 6-7 SAL 119, 145-149 IS 50, 7-10 EF 3, 14-21

Altri testi b

iblici

Altri testi b

iblici

Altri testi b

iblici

Altri testi b

iblici

Proverbi 16, 1-3

All'uomo appartengono i progetti del cuore,

ma dal Signore viene la risposta della lingua.

Agli occhi dell'uomo tutte le sue opere sembrano pure,

ma chi scruta gli spiriti è il Signore.

Affida al Signore le tue opere

e i tuoi progetti avranno efficacia.

Geremia 42, 1-6

Tutto il popolo, piccoli e grandi, si presentarono al profeta Geremia e gli

dissero: «Ti sia gradita la nostra supplica! Prega per noi il Signore, tuo Dio, in

favore di tutto questo resto, perché noi siamo rimasti in pochi dopo essere

stati molti, come vedi con i tuoi occhi. Il Signore, tuo Dio, ci indichi la via per la

quale dobbiamo andare e che cosa dobbiamo fare».

Il profeta Geremia rispose loro: «Comprendo! Ecco, pregherò il Signore, vostro

Dio, secondo le vostre parole e vi riferirò quanto il Signore mi risponderà per

voi; non vi nasconderò nulla». Essi allora dissero a Geremia: «Il Signore sia

contro di noi testimone verace e fedele, se non faremo quanto il Signore, tuo

Dio, ti dirà che dobbiamo fare. Che ci sia gradita o no, noi ascolteremo la voce

del Signore, nostro Dio, al quale ti mandiamo, obbediremo alla voce del

Signore, nostro Dio, perché ce ne venga del bene».

13

Vangelo di Matteo 26, 36-42

Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai

discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». E presi con sé Pietro e i

due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. E disse loro: «La

mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». Andò un

poco più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: «Padre mio, se è

possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi

tu!». Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così,

non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora? Vegliate e pregate, per

non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Si

allontanò una seconda volta e pregò dicendo: «Padre mio, se questo calice non

può passare via da me senza che io lo beva, si compia la tua volontà».

Lettera ai Romani 8, 26-28

Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti

come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con

gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo

Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio. Del

resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano

Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno.

Lettera agli Efesini 1, 15-20

Anch'io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore

che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi

nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre

della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profon-

da conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere

a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredi-

tà fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di

noi, che crediamo, secondo l'efficacia della sua forza e del suo vigore. Egli la

manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua

destra nei cieli.