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scenari scenari 47 46 i l n u o v o c l u b i l n u o v o c l u b > una relazione più profonda con i propri clienti, i propri collabo- ratori e altri detentori d’interessi nei confronti del settore fitness. In questo modo il club, oltre a mi- gliorare la vita dei propri iscritti, estende la sua influenza positiva anche verso il mondo esterno. companhiaathletica.com.br), una delle principali catene di club del Brasile. Richard mi ha parlato di un progetto avviato dai loro club riguardante la raccolta di scarpe. L’idea è molto semplice: chiedono agli iscritti di portare le loro vec- chie scarpe da ginnastica al club anziché buttarle via quando giun- ge il momento di acquistarne un paio nuove. Le scarpe vengono la- vate, impacchettate e consegnate a Symap, organizzazione benefica brasiliana che fornisce scarpe da jogging a persone che non possono permettersele. Le scarpe raccolte sono state appese al soffitto delle reception dei club: immaginatevi la sensazione che provereste en- trando nel vostro club e vedere tante scarpe sospese nel vuoto. Inizialmente Companhia Athleti- ca ha raccolto 700 paia di scarpe, un numero contenuto che ha però consentito di avviare il progetto, e ora ne raccoglie circa 4.000 pa- ia all’anno. Questo progetto mi ha affascinato per una serie di ragioni, tra le quali spiccano le sue grandi potenzialità. Se altri club in tutto il Gymtopia è la nuova piattaforma web tramite la quale i club di tutto il mondo possono raccontare le proprie iniziative benefiche. Un modo per aiutare chi ne ha bisogno, rendere più profonda la relazione con i soci e la comunità, tutto a vantaggio della propria “reputazione sociale” e dell’immagine del settore il settore fitness gioca un ruolo sociale positivo. Le storie che sto scoprendo sono una grande fon- te d’ispirazione e molte persone, con le quali le condivido, resta- no sorprese. In tanti mi dicono: “Non credevo che i fitness club facessero questo”. Lo scopo di Gymtopia è dunque raccogliere tutte le testimonian- ze di club e aziende del settore fitness impegnati in progetti che hanno effetti sociali positivi a livello globale, quindi metterle online in un unico sito web in modo che siano maggiormente visibili. Perché reputi questo progetto così importante? Ritengo che sia troppo facile, dal punto di vista emozionale, “disconnettersi” dal club che si frequenta e iscriversi a un altro club o, peggio ancora, abbando- nare il settore. Ciò non dovrebbe accadere perché ogni club do- vrebbe essere al centro della vita di ogni socio. Partendo da questi presupposti, per molto tempo ho pensato a come i club potrebbero instaurare una connessione più forte con i propri iscritti e con la comunità alla quale si rivolgo- no, arrivando a una conclusione: possono utilizzare la loro in- fluenza sulle persone per aver un maggiore impatto sociale a livel- lo locale, nazionale o addirittura internazionale. In questo modo gli operatori possono istaurare H o recentemente sco- perto che Ray Algar (nella foto in basso), amministratore delegato della società di consulenza britan- nica Oxygen Consulting, nonché autore di articoli pubblicati su queste pagine, stava sviluppando un nuovo progetto denominato Gymtopia, che lui stesso ha defi- nito “un luogo in cui i club fanno del bene sociale”. La cosa mi ha incuriosito, così ho deciso di in- contrare Ray per fargli qualche domanda e capire di che cosa si trattasse esattamente. Sono così venuto a conoscenza di un’iniziati- va interessante sotto diversi punti di vista e dalle grandi potenzialità “virali”, addirittura su scala mon- diale. I club italiani sono chiamati ad alimentare questa utile e stimo- lante piattaforma che, facendo del bene, fa bene a tutti e a tutto, an- che all’immagine dei club e dell’in- tero settore, con tutti i vantaggi, a lungo andare anche economici, che ne derivano. Che cos’è esattamente Gymtopia? Gymtopia è una piattaforma digi- tale che racconta storie di club di tutto il mondo, più esattamente iniziative e progetti che hanno un impatto sociale positivo. Rende visibile ciò che stanno facendo gli operatori del fitness, collaboran- do con i propri iscritti, per racco- gliere cibo e denaro, donare scar- pe e vestiti, promuovere diverse attività benefiche mostrando che Perché hai deciso di impegnarti in questo nuovo progetto? Tutto è cominciato per caso a San Paolo, in occasione della IHRSA Brasil Conference, conversando con Richard Bilton, presidente di Companhia Athletica, (www. il club, piattaforma del bene comune I club, promuovendo attività benefiche, migliorano la propria reputazione sociale e l’immagine del settore, rafforzando il legame con i soci e con la comunità a cura di Davide Venturi RIVISTE LIBRI AUDIOLIBRI VIDEOLIBRI AUDIOFORUM Acquista on-line nello shop di Editrice Il Campo www.ilcampo.it - la cultura in un click

il club, piattaformadel bene comune

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Il Nuovo Club magazine.

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una relazione più profonda con i propri clienti, i propri collabo-ratori e altri detentori d’interessi nei confronti del settore fitness. In questo modo il club, oltre a mi-gliorare la vita dei propri iscritti, estende la sua influenza positiva anche verso il mondo esterno.

companhiaathletica.com.br), una delle principali catene di club del Brasile. Richard mi ha parlato di un progetto avviato dai loro club riguardante la raccolta di scarpe. L’idea è molto semplice: chiedono agli iscritti di portare le loro vec-chie scarpe da ginnastica al club anziché buttarle via quando giun-ge il momento di acquistarne un paio nuove. Le scarpe vengono la-vate, impacchettate e consegnate a Symap, organizzazione benefica brasiliana che fornisce scarpe da jogging a persone che non possono permettersele. Le scarpe raccolte sono state appese al soffitto delle reception dei club: immaginatevi la sensazione che provereste en-trando nel vostro club e vedere tante scarpe sospese nel vuoto. Inizialmente Companhia Athleti-ca ha raccolto 700 paia di scarpe, un numero contenuto che ha però consentito di avviare il progetto, e ora ne raccoglie circa 4.000 pa-ia all’anno. Questo progetto mi ha affascinato per una serie di ragioni, tra le quali spiccano le sue grandi potenzialità. Se altri club in tutto il

Gymtopia è la nuova piattaforma web tramite la quale i club di tutto il

mondo possono raccontare le proprie iniziative benefiche. Un modo per

aiutare chi ne ha bisogno, rendere più profonda la relazione con i soci

e la comunità, tutto a vantaggio della propria “reputazione sociale” e

dell’immagine del settore

il settore fitness gioca un ruolo sociale positivo. Le storie che sto scoprendo sono una grande fon-te d’ispirazione e molte persone, con le quali le condivido, resta-no sorprese. In tanti mi dicono: “Non credevo che i fitness club facessero questo”. Lo scopo di Gymtopia è dunque raccogliere tutte le testimonian-ze di club e aziende del settore fitness impegnati in progetti che hanno effetti sociali positivi a livello globale, quindi metterle online in un unico sito web in modo che siano maggiormente visibili.

Perché reputi questo progetto così importante?

Ritengo che sia troppo facile, dal punto di vista emozionale, “disconnettersi” dal club che si frequenta e iscriversi a un altro club o, peggio ancora, abbando-nare il settore. Ciò non dovrebbe accadere perché ogni club do-vrebbe essere al centro della vita di ogni socio. Partendo da questi presupposti, per molto tempo ho pensato a come i club potrebbero instaurare una connessione più forte con i propri iscritti e con la comunità alla quale si rivolgo-no, arrivando a una conclusione: possono utilizzare la loro in-fluenza sulle persone per aver un maggiore impatto sociale a livel-lo locale, nazionale o addirittura internazionale. In questo modo gli operatori possono istaurare

H o recentemente sco-perto che Ray Algar (nella foto in basso), amministratore delegato della società di consulenza britan-nica Oxygen Consulting, nonché autore di articoli pubblicati su queste pagine, stava sviluppando un nuovo progetto denominato Gymtopia, che lui stesso ha defi-nito “un luogo in cui i club fanno del bene sociale”. La cosa mi ha incuriosito, così ho deciso di in-contrare Ray per fargli qualche domanda e capire di che cosa si trattasse esattamente. Sono così venuto a conoscenza di un’iniziati-va interessante sotto diversi punti di vista e dalle grandi potenzialità “virali”, addirittura su scala mon-diale. I club italiani sono chiamati ad alimentare questa utile e stimo-lante piattaforma che, facendo del bene, fa bene a tutti e a tutto, an-che all’immagine dei club e dell’in-tero settore, con tutti i vantaggi, a lungo andare anche economici, che ne derivano.

Che cos’è esattamente Gymtopia?

Gymtopia è una piattaforma digi-tale che racconta storie di club di tutto il mondo, più esattamente iniziative e progetti che hanno un impatto sociale positivo. Rende visibile ciò che stanno facendo gli operatori del fitness, collaboran-do con i propri iscritti, per racco-gliere cibo e denaro, donare scar-pe e vestiti, promuovere diverse attività benefiche mostrando che

Perché hai deciso di impegnarti in questo nuovo progetto?

Tutto è cominciato per caso a San Paolo, in occasione della IHRSA Brasil Conference, conversando con Richard Bilton, presidente di Companhia Athletica, (www.

il club, piattaformadel bene comune

I club, promuovendo attività benefiche, migliorano la propria reputazione sociale e l’immagine del settore, rafforzando il legame con i soci e con la comunità

a cura di Davide Venturi

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pio la catena di club low cost The Gym, che nel Regno Unito sta cre-scendo velocemente, ha deciso di raccogliere fondi per diverse or-ganizzazioni benefiche. Per man-tenere le quote d’iscrizione il più basse possibile, ci si può iscrivere esclusivamente tramite il sito del gruppo. L’idea è molto semplice: al processo d’iscrizione online è stata aggiunta una domanda aggiuntiva: “Desideri fare una donazione una tantum alla nostra organizzazione benefica del mese?”. I neo iscritti possono scegliere la cifra che in-tendono donare che viene addizio-nata al costo dell’iscrizione. Que-sto semplicissimo meccanismo ha prodotto risultati davvero degni di nota. Ora The Gym raccoglie circa 8.000 euro al mese da consegna-re all’organizzazione benefica del mese, selezionata dallo staff. Ogni anno vengono raccolti quasi cento-mila euro. E tutto ciò è possibile grazie alla semplice aggiunta di un’opzione in più nel processo di iscrizione online che non penalizza in alcun modo l’esperienza vissu-ta dall’utente. Va sottolineato che questa iniziativa benefica è parte dell’azienda, non è una campagna temporanea. Provate a immagina-re la differenza che potrebbero fa-re numerosi club attuando questo semplice, e permanente, cambia-mento. Mi auguro quindi che dia-te un’occhiata a questi progetti in modo da potervi rendere conto di quanto sia semplice attuarli.

Credi che Gymtopia possa dav-vero fare la differenza? Che

cosa può fare il settore fitness italiano?

Spero che i club italiani visitino il sito e leggano i progetti attuati dai club in ogni parte del mondo tra-endone ispirazione, convincendosi di poter fare qualcosa di simile o, addirittura, di più. Invito i lettori a visitare Gymtopia.org per leggere i resoconti dei progetti attualmen-te in atto in diversi paesi e farsi venire idee per lanciare nuovi pro-getti. Attualmente le testimonianze vengono pubblicate in inglese, ma possono essere inviati resoconti in italiano che possiamo facilmente tradurre in inglese.

Perché i club dovrebbero pre-occuparsi di beneficenza in un momento economicamente così difficile?

Credo che i club capaci di distin-guersi siano quelli capaci di creare qualcosa di positivo sia al proprio interno, sia all’esterno. I club do-vrebbero innanzitutto fare tutto il possibile per rendere l’esperien-za vissuta dai soci straordinaria, senza dimenticarsi però di essere radicati nella comunità in cui si trovano. Se un club si prende sin-ceramente cura della propria co-munità, la comunità si prenderà a sua volta cura del club. In questo modo le “credenziali sociali” e la reputazione del club crescono e i soci provano un senso di appar-tenenza molto più forte, sia tra di loro sia verso il club stesso. Non vedo l’ora di leggere i tanti modi in cui in club italiani stanno “facendo del bene”!

www.gymtopia.orgwww.facebook.com/Gymtopia

mondo decidessero di fare la stes-sa cosa, quante scarpe potrebbero essere raccolte e consegnate a chi ne ha veramente bisogno? Sono convinto che non ci voglia molto a diffondere questa idea contagian-do molti altri operatori. In secondo luogo, sono convinto che i club co-stituiscano un punto di rifermento per le persone che li frequentano e abbiano una certa influenza sul-la comunità in cui operano. Per questa ragione, possono avere un significativo impatto sociale pren-dendosi a cuore azioni benefiche, coinvolgendo e appassionando molte persone. Virgin Active, ad esempio, ora conta più di un mi-lione di iscritti nel mondo: se deci-desse di chiedere a ognuno di loro di consegnare, come atto di gen-tilezza, le vecchie scarpe anziché buttarle, potrebbe fare qualcosa di straordinario. Ho così ideato un modo per dare maggiore visibilità ai club più impegnati in ambito sociale che possono fungere da preziosa fonte d’ispirazione per tanti altri club. Sono venuto a co-noscenza delle loro attività benefi-che per caso e ho deciso di racco-gliere tutte queste storie e renderle visibili in un sito web. Gymtopia è il risultato di questa idea tanto semplice quanto efficace.

Quanto è difficoltoso per un club attuare progetti benefici per la comunità?

I progetti non devono essere com-plessi e la loro attuazione deve richiedere poco tempo. Ad esem-

Ray Algar

È amministratore delegato di Oxygen Consulting, società di consulenza britannica che si rivolge alle organizzazioni del settore “fitness e salute” offren-do soluzioni strategiche mirate, nonché fondatore di Gymtopia. Vi invitiamo a condividere le ini-ziative attuate dal vostro club pubblicandole nel sito www.gymtopia.org. Per contattare Ray Algar: [email protected]

Nel Regno Unito, la catena di club low cost The Gym raccoglie, tramite il proprio sito web, fondi destinati a organizzazioni benefiche