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pagina 9 Cronaca Fiamme al “Beatles Pub”: locale chiuso e nessuna solidarietà dei commercianti per i proprietari. pagina 10 Politica Pino Amato lancia l’allarme Multiservizi. Maurizio Solimini ridimensiona il caso. pagina 19 Cronaca “Natale di Stelle”: presentato il programma delle manifestazioni natalizie in città. pagina 21 Sport Assegnati dal Panathlon Club il premio “Fair Play” e il premio “Tonino Gioia”. “il Fatto” ha festeggiato il suo primo compleanno. Al “Place Blanc Cafè” decine di amici e lettori. L’intervento del vice sindaco Pietro Uva e delle emittenti televisive regionali. La presentazione del primo albo del fumetto “Mr. Villain” di Salvatore Modugno ed una grande torta offerta dal maestro pasticcere Franco Lanza. pag. 3 Dopo i nostri video, le denuncie anche dei quotidiani, le analisi svolte dall’Uni- versità di Napoli che “esistono ma non ci sono” e il tentativo da parte dell’Arpa Puglia di smontare il caso, ecco cosa racconta la cronaca degli ultimi giorni: pescatori molfettesi sempre più preoccupati per la loro salute. pag. 7 Un anno con voi Il mare è sano… ne siete convinti? Inchiesta n° 25 giovedì 11 dicembre 2008 Molfetta Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000. Ritorno al passato www.ilfatto.net

Il Fatto n. 025

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Page 1: Il Fatto n. 025

pagina 9

CronacaFiamme al “Beatles Pub”: locale chiuso e nessuna solidarietà dei commercianti per i proprietari.

pagina 10

PoliticaPino Amato lancia l’allarme Multiservizi. Maurizio Solimini ridimensiona il caso.

pagina 19

Cronaca“Natale di Stelle”: presentato il programma delle manifestazioni natalizie in città.

pagina 21

SportAssegnati dal Panathlon Club il premio “Fair Play” e il premio “Tonino Gioia”.

“il Fatto” ha festeggiato il suo primo compleanno. Al “Place Blanc Cafè” decine di amici e lettori. L’intervento del vice sindaco Pietro Uva e delle emittenti televisive regionali. La presentazione del primo albo del fumetto “Mr. Villain” di Salvatore Modugno ed una grande torta offerta dal maestro pasticcere Franco Lanza.

pag. 3

Dopo i nostri video, le denuncie anche dei quotidiani, le analisi svolte dall’Uni-versità di Napoli che “esistono ma non ci sono” e il tentativo da parte dell’Arpa Puglia di smontare il caso, ecco cosa racconta la cronaca degli ultimi giorni: pescatori molfettesi sempre più preoccupati per la loro salute.

pag. 7

Un anno con voi Il mare è sano… ne siete convinti?

Inchiesta

n° 25giovedì 11 dicembre 2008Molfetta Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.

Ritorno al passato

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Un anno con Voigiovedì 11 dicembre 2008 �

Una festa fuori dagli schemi, senza relatori e senza palco. Una festa fatta per gli amici, per i lettori, per chi in un anno di lavoro ha imparato a conoscere, apprezzare ed amare “il Fatto”. Così lunedì 1 dicembre all’inter-no del Place Blanc Cafè di piazza Marghe-rita di Savoia a Molfetta il primo quindici-nale “free” dedicato interamente alla crona-ca locale ha festeggiato il suo primo com-pleanno. Decine e decine di persone hanno affollato il locale per salutare la “squadra” che da dodici mesi porta l’informazione lo-cale nelle case di tutti i molfettesi con tutti gli strumenti a disposizione: dalla classica forma cartacea al quotidiano on line www.ilfatto.net, passando per la web tv che in 365 giorni di attività ha prodotto centinaia di video-servizi spesso “rimbalzati” anche da emittenti televisive nazionali (Rai 1, Canale 5, Italia 1 e Telenorba) e locali (Te-lesveva). I festeggiamenti sono stati aperti dal direttore responsabile della testata gior-nalistica “il Fatto”, Corrado Germinario, che nel ringraziare tutti gli intervenuti ha tracciato il bilancio di questo primo anno di attività: “Oltre mezzo milione di copie distribuite in città, migliaia di notizie dif-fuse attraverso il periodico e internet, pro-getti importanti come la diffusione via web delle sedute del Consiglio Comunale o la maratona radiofonica in collaborazione con Primarardio organizzata in occasione delle ultime elezioni amministrative”. Germina-

rio ha poi salutato e ringraziato uno per uno tutti coloro che “il Fatto” lo realizzano ogni giorno: dall’editore ed anima del progetto Giulio Cosentino, ai responsabili ammini-strativi e commerciali Mara Samarelli e Al-fredo Castriota. Ed ancora i grafici Vincen-zo de Pinto e Nello Poli, per finire ai colla-

boratori della redazione Pasquale Sasanelli, Matteo Diamante, Lella Salvemini e Marco Spadavecchia. Non poteva mancare un rin-graziamento agli sponsor che, con la loro attenzione, hanno reso possibile tagliare il traguardo del primo anno di età. Alla gran-de festa ha preso parte, in rappresentanza

dell’Amministrazione comunale il vice sin-daco Pietro Uva. Presenti anche i consiglieri comunali Giovanni Mezzina e Nicola Pier-giovanni, gli ex sindaci Tommaso Minervi-ni e Annalisa Altomare. Ed ancora Antonio de Gioia, Giuseppe Turi, Angela Pansini e Nico Aurora de “l’altra Molfetta”, Alfonso Centrone del “Corriere del Mezzogiorno”, Lucrezia d’Ambrosio della “Gazzetta del Mezzogiorno”, Lorenzo Pisani di “Molfet-ta Live” e le troupe televisive di Telenorba e Telesveva. Insomma una festa per l’intero mondo dell’informazione locale che, come ha detto Germinario “ha dimostrato di aver apprezzato il nostro lavoro riconoscendone l’importanza per l’intera collettività”. Nel corso della serata è stato anche presenta-to l’ultimo progetto editoriale della Acti-va Srl, il fumetto in quattro albi intitolato “Mr. Villain”, opera del giovane fumettista molfettese Salvatore Modugno che ha così visto realizzato il sogno di poter pubblicare il suo primo lavoro.Per celebrare la ricorrenza non poteva mancare una grande torta di compleanno: realizzata dal maestro pasticcere Franco Lanza, è andata letteralmente a ruba per la gioia dei golosi. Appuntamento ora per i prossimi importanti traguardi de “il Fat-to”. Nel frattempo vi rimandiamo a foto e video della festa nelle sezioni “web tv” e “galleria fotografica”f del sito internet www.ilfatto.net.

Decine di persone hanno preso parte all’appuntamento organizzato per celebrare il nostro primo compleanno.

Una grande festa per “il Fatto”849Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Una grande torta bianca con la riproduzione del logo della nostra testata ben in risalto: è stato questo il regalo che il maestro pa-sticcere Franco Lanza (nella foto) a nome suo personale e dell’intera Associazione Cuochi Baresi ha voluto riservare alla no-stra testata giornalistica. “Cos’altro regalare ad un periodico che nel portare l’informa-zione locale nelle case di tutti i molfettesi ci ha consentito di essere parte integrante

della sua programmazione”, ha dichiarato Franco Lanza. Ed infatti già da poche setti-mane dopo la nascita del periodico, l’Asso-ciazione Cuochi Baresi cura integralmente la rubrica dedicata alle ricette, una rubrica che ha riscosso così tanti successi da essere collezionata da tante persone che oggi già possiedono un vero e proprio ricettario di qualità. Un ricettario “garantito” dall’Asso-ciazione Cuochi Baresi.

“Non posso che essere orgoglioso di prendere parte a questo impor-tante evento per la celebrazione di un traguardo importante e fon-damentale nella vita di un organo di stampa e dell’intera città”, con queste parole il vice sindaco della città Pietro Uva intervenuto alla fe-sta per il primo compleanno de “il Fatto” ha introdotto il saluto por-tato a nome dell’amministrazione comunale.“In un anno di attività – ha prose-guito Uva – siete riusciti a conqui-stare la fiducia e il rispetto di cit-

tadini e istituzioni. Non possiamo non darvi merito di aver condotto una informazione fatta di cronaca e fatti raccontati sempre sforzandovi di presentare la realtà di ogni even-to e lasciando ai lettori il compito di commentare”.“L’attività dei giornalisti – ha con-cluso il vice sindaco – è fonda-mentale per la democrazia e per la crescita della città: è per questo che oltre a farvi tanti auguri vi ringra-zio per ciò che avete fatto e sono certo continuerete a fare per l’inte-ra comunità”.

Una grande torta offerta anche in rappresentanza dell’Associazione Cuochi

Baresi.

Lanza: “Ecco il mio regalo

per voi”Lo ha dichiarato il vice sindaco Pietro Uva intervenuto

in rappresentanza dell’amministrazione comunale.

“Avete conquistato la fiducia dei lettori”851Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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Un anno con Voi giovedì 11 dicembre 2008�

Alla fine “Mr. Villain” è divenuto real-tà. In barba a quanti non ci credevano o pensavano si trattasse di una semplice trovata pubblicitaria. Ed invece nella grande serata organizzata per celebrare il primo compleanno de “il Fatto” ecco che le prime copie del lavoro di Salva-tore Modugno hanno fatto capolino tra i tavoli del “Place Blanc” e poi, quasi in una corsa all’acquisto, ecco che deci-ne di copie hanno preso “il volo” nelle mani di giovani appassionati e di adulti incuriositi da una copertina intrigante e, soprattutto, dal volto di un giovane dise-gnatore che, mascherando bene l’emo-zione, ha spiegato ad un pubblico attento cosa c’è dietro gli inconfondibili tratti di penna che hanno dato vita al più sim-

patico tra i cattivi, Mr. Villain appunto.La storia realizzata da Salvatore Modu-gno ed edita dalla Activa Srl di Giulio Cosentino è raccontata in quattro albi, il primo dei quali è già disponibile, al co-sto di 5 euro (3,50 per quanti lo avevano prenotato nei mesi scorsi) nelle migliori edicole cittadine o via mail scrivendo all’indirizzo [email protected]. Il primo volume conta ventotto pagine per cinquantasei tavole. Tutte realizzate in bianco e nero si presentano su carta di ot-tima qualità, ideale per essere sfogliata e risfogliata prima di trovare posto in libre-ria tra i grandi classici della letteratura.“Dedico il mio lavoro – ha detto durante la presentazione Salvatore Modugno – a quanti mi hanno sempre sostenuto e mi

sostengono ancora e soprattutto a quanti credevano in me ma non hanno mai po-tuto vedere il frutto del loro sostegno”, il riferimento tra gli altri è stato all’av-vocato Nicola Morgese che fu il primo a lanciare Salvatore nel mondo dell’edi-toria ospitando i suoi lavori sulle pagine del mensile “l’altra Molfetta”.“Siamo felici di aver fatto partire que-sto importante progetto editoriale – ha detto Giulio Cosentino – specie per-ché frutto della collaborazione tra un giovane molfettese ed una altrettanto giovane casa editrice. Certamente non siamo stati spinti da ragioni di natura economica: la nostra è una vera e pro-pria scommessa e anche il modo mi-gliore per chiedere attenzione da parte

di istituzioni ed investitori privati ver-so il lavoro di tanti giovani nati nella nostra terra e che qui vogliono ed han-no il diritto di crescere e di realizzarsi umanamente e professionalmente”.Il lavoro di Salvatore Modugno del resto è l’esempio concreto di quanto possa essere facile costruire importan-ti vie di crescita professionale soltanto con il contributo ed il sostegno di chi è già ben consolidato nel territorio.“Sponsorizzare ‘il Fatto’ o un lavoro come quello di Salvatore – ha conclu-so Cosentino – consente di ottenere grande visibilità e soprattutto contri-buisce al radicamento di importanti realtà che non possono che far bene al territorio”.

Il lavoro a fumetti di Salvatore Modugno è già disponibile nelle migliori edicole cittadine o rivolgendosi all’indirizzo [email protected].

Presentato “Mr. Villain”: ed è già un successo852Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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Quel nulla che succede in città

L’opinione giovedì 11 dicembre 2008�

“Che succede di nuovo a Mol-fetta?”. È la domanda dell’amico trovato per caso, che, ritenendo di avere a che fare con qualcuno ben informato, s’aspetta grandi rivela-zioni. Il problema è non tanto capi-re “cosa” succede, ma “se” succede qualcosa.Senza tirare in ballo la vecchia ti-ritera, per cui i paesi limitrofi sono sempre meglio ed è lì che bisogna spostarsi se si vuole mangiare, di-vertirsi, far alcunché, risulta diffi-cile individuare il cuore pulsante di questa città, capire dove si sceglie, dove si progetta, dove c’è la vita. La politica dovrebbe essere il luogo delle decisioni collettive, ma quella locale bisogna andare a cercarsela con pazienza e non è detto che si riesca a trovarla. Con un sindaco/se-natore a governare praticamente in solitudine, re sole di provincia, che avrà pure in testa un suo modello di città, ma non lo condivide. Decide, urla, impone, senza lasciar spazio al

confronto, neppure all’interno del suo schieramento politico.Nel Consiglio Comunale si dovreb-be far sintesi dei diversi interessi e posizioni e bisogni cittadini, ma, da quando Antonio Azzollini è sinda-co, si vede andare in scena sempre lo stesso rito: l’opposizione si sgo-la per far sentire la sua, alla fine i rappresentanti della maggioranza, al comando del domatore, alzano le mani ed approvano, tutto. Insomma, non è nel Consiglio Comunale che le cose succedono, pure gli stessi consiglieri ne sembrano sconsolata-mente consapevoli.Ed i partiti seguono a ruota, Forza Italia, Alleanza Nazionale, la nuo-va formazione del Popolo della Libertà, avranno anche la maggio-ranza dei consensi a Molfetta, ma fra una campagna elettorale e l’al-tra scompaiono; un simpatizzante non saprebbe a chi rivolgersi per proporre o criticare, nel migliore dei casi producono ogni tanto un

comunicato stampa, che costa poco, poi il nulla. E se succede qualcosa, così da dar soddisfazione agli amici che vorrebbero sapere quel che c’è da sapere, è incomprensibile, come l’opposizione del sindaco alla co-struzione della nuova capitaneria, pure al momento delle decisioni ap-provata tranquillamente dalla stessa amministrazione che ora strepita e la definisce nientemeno che “la nuova Punta Perotti”, in una città in cui le reali “punte perotti”, ad esempio gli edifici sorti nei pressi della prima cala, svettano a chiude-re lo sguardo, senza che nessuno ne sia turbato.Nel centro sinistra, ancora a lec-carsi le ferite dopo la sconfitta alle ultime elezioni, non va meglio. Una fortuna che il movimento degli stu-denti contro la Gelmini abbia dato una scossa e fornito un motivo per convocare qualche manifestazione pubblica, altrimenti non ci sarebbe-ro stati segni della sua esistenza, an-

che se da qualche parte sicuramente già si fanno e disfanno i candidati per le prossime elezioni. La domanda dell’amico rischia quindi di rimanere senza risposta? Non si può negare, però, che questa città abbia capacità e idee e voglia di fare; non c’è praticamente sera che a Molfetta non si organizzi una conferenza, un incontro pubblico, una lezione sui temi più disparati. La città pullula di associazioni, cul-turali o meno, gruppi teatrali, cir-coli e cose varie, ognuno impegna-to nella sua attività, con prodotti a volte pregevoli, ma senza che que-sto faccia sistema, come se ognuno si fosse chiuso a curare il suo giar-dinetto che, per quanto capace di far sbocciare fiori bellissimi, rima-ne un’isola felice in una città grigia dove, ebbene sì, non succede nulla, tranne il proprio privatissimo tirare la carretta, giorno dopo giorno.

Lella Salvemini

853Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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Vogliamo capire cosa c’è nel nostro mare? Se l’alga tossica con il freddo è dormiente allora cosa provoca ai pescatori quelle ustioni sulle mani.

Forse sarà la magistratura a chiarire il mistero.

854Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Cronacagiovedì 11 dicembre 2008 �

Il mare sottocosta non è più marrone come accadeva fino a qualche setti-mana fa. Quella strana colorazione, lo hanno confermato in tutte le salse anche gli esperti dell’Arpa, l’agenzia regionale che si occupa di ambiente, era riconducibile alla presenza consi-derevole di “ostreopsis ovata”, l’alga tossica di origine tropicale che da qual-che anno in estate popola i nostri mari. Le temperature miti di settembre e di ottobre ne avevano favorito la fioritura anche in autunno. Sempre all’alga tos-

sica erano riconducibili le piaghe sulla pelle e le difficoltà respiratorie dei no-stri pescatori. Ora, come è presumibile, con l’abbassa-mento della temperatura l’alga non è più in fioritura. Tornerà con la bella stagio-ne. Tanto che la colorazione del mare, adesso, è naturale. Stupisce invece il fat-to che i pescatori, a cui è stato raccontato di pazientare e di imparare a convivere con gli effetti dell’alga, pur in assenza di questo killer del mare, continuino ad accusare problemi.

Per loro non è cambiato nulla. Anzi se è possibile la situazione è peggiorata. Tanto che il 27 novembre corso è stata depositata in Procura a Trani una denun-cia contro ignoti. I pescatori vogliono che si faccia chiarezza. Se l’alga non c’è più in mare c’è da chiedersi cosa provo-ca quelle ferite dolorose sulla loro pelle. Ed è proprio per tramite dell’interessa-mento della magistratura che i pescatori vogliono andare fino in fondo.Nel frattempo il numero dei referti del pronto soccorso continua ad aumenta-

re. La pelle dei pescatori gonfia si apre, lacerata, quasi che sia venuta a contatto con una sostanza chimica. Ipotesi esclu-sa dall’Arpa che ha perfino indetto una conferenza stampa per tranquillizzare l’opinione pubblica. E forse sarebbe il caso che anche le istituzioni locali, an-che politiche, cominciassero ad occu-parsi della vicenda. Le foto che pubbli-chiamo, fornite dai pescatori e scattate da Paolo de Gennaro dell’associazione Marevivo sono molto più eloquenti di qualsiasi parola.

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Il Pub Beatles a fuoco: nessun gesto di solidarietà

per il titolareLe indagini dei carabinieri procedono ma, senza testimoni, sarà davvero difficile giungere all’imputazione di qualcuno. Nel frattempo un mucchio di sospetti avvelenano

l’aria e il pub resta chiuso.

855Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Cronacagiovedì 11 dicembre 2008 �

È probabile che non si arrivi mai al-l’autore materiale o al mandante del-l’incendio doloso che ha distrutto tutti gli arredi interni del Beatles, uno dei pub più frequentati del Lungomare. È così perché nessuno parla. Nessuno ha visto né sentito nulla. I carabinieri indagano sull’episodio. Ci sono so-spetti ma da soli non bastano. Non ci sono prove, non ci sono neppure indi-zi concreti. Insomma, c’è il nulla. Al momento è anche difficile azzardare ipotesi sui tempi di riapertura del lo-cale sempre che il titolare, demotivato e deluso, decida di rimboccarsi le ma-niche e ricominciare. E la delusione è tanta anche perché da

nessuna parte, neppure dai colleghi, sono arrivate attestazioni di solidarie-tà nei confronti del titolare del locale, un silenzio che fa male. Quell’incen-dio non ha distrutto solo gli arredi. Ha anche consumato le ultime energie ri-maste ad un esercente costretto a fare i conti con una crisi dilagante e con una serie di problemi direttamente o indirettamente connessi alla propria attività ritenuta ora troppo rumorosa, per via della musica, ora troppo inva-dente.Ad oggi, e sono trascorsi circa venti giorni, l’incendio è divampato nella notte tra il 17 e il 18 novembre scorsi, all’interno del pub è cambiato poco.

L’ambiente è spettrale. Chi ha com-messo il reato sapeva bene quello che stava facendo. Ha dosato il liquido infiammabile, benzina, in modo che distruggesse l’interno del pub ma non arrecasse danni né ai muri, né al pa-lazzo sovrastante. Soprattutto ha fatto in modo che non ci fossero esplosioni eccessivamente rumorose che potes-sero svegliare i condomini. Qualcuno però ha rotto un vetro della porta fine-stra del pub e ha appiccato l’incendio.Le fiamme hanno lavorato per ore. Il fuoco si è estinto da solo, lentamente. È stato il titolare del locale ad accor-gersi di quanto era accaduto solo il mattino seguente quando ormai non

c’era più nulla da fare. Scartata l’ipo-tesi della matrice estorsiva dell’incen-dio resta quella, piuttosto debole per la verità, dell’atto vandalico ad opera di ignoti. Gli investigatori non hanno mai scartato anche la possibilità che l’episodio possa ricondurre a questio-ni personali, a cui il titolare del loca-le non ha dato importanza, a qualche conto in sospeso tra l’uomo e qualcu-no che, evidentemente, non ha esitato a far ricorso al fuoco per far sentire le proprie ragioni. In assenza di riscontri oggettivi non si può puntare l’indice a caso e l’odore acre del fumo conti-nuerà ad essere padrone di quel locale ormai chiuso.

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Amato lancia l’allarme Multiservizi856Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il presidente Solimini invece ridimensiona la situazione e dà speranze ai lavoratori.

La strana storia della foresteria857Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Riprendono i lavori e prosegue la battaglia legale. Mentre il Consiglio Comunale non viene informato di nulla.

Politica giovedì 11 dicembre 200810

Continua a trascinarsi la vicenda relativa alla costruzione della foresteria della Capi-taneria di Porto. Il giudice amministrativo regionale su richiesta di Provveditorato alle Opere Pubbliche e ditta esecutrice dei lavo-ri, in attesa di discutere il caso nell’udienza fissata per il 3 dicembre, aveva deciso sen-za nemmeno ascoltare le ragioni del Comu-ne, di disporre la sospensione del provvedi-mento sindacale con cui Antonio Azzollini aveva imposto un nuovo stop ai lavori. Nel frattempo, il 2 dicembre i legali del Comu-ne di Molfetta hanno presentato un “ricorso incidentale” con l’evidente scopo di posti-cipare le decisioni della magistratura. Sco-po evidentemente non raggiunto poiché il Tar “Ritenuto che il ricorso sia sfornito di ‘fumus’ atteso che risulta del tutto erroneo ed errato il richiamo reso nell’atto grava-to all’art. 54 D.Lgs. 267/00 atteso che il relativo potere è correlato all’esistenza di situazioni eccezionali, impreviste, e che costituiscano minaccia per la pubblica in-columità, situazioni che anche da un punto di vista logico non si riscontrano nel caso in cui si controverte in ordine alla realiz-zazione di un’opera pubblica e sulla quale

lo stesso Comune si era in precedenza e positivamente espresso”. Il Tar ha inoltre definito “contraddittoria la posizione del sindaco il quale intende agire come Uffi-ciale di governo per contrastare l’attività di una Amministrazione dello Stato bloccan-do la realizzazione di un’opera pubblica e osservato poi, quanto al ricorso incidentale esperito dall’Amministrazione Comunale, che lo stesso si ravvisa del tutto irrituale”. Per questo l’ordinanza di sospensione dei lavori è stata annullata dal Tar. Ci auguria-mo che almeno adesso il sindaco sentirà di bisogno di riferire in Consiglio Comunale su quanto sta avvenendo e, soprattutto, su quanto denaro pubblico sta spendendo l’in-tera comunità in questa vicenda.

La lettera “incriminata” è datata 26 no-vembre ed è stata scritta dal dottor Do-menico Cocola, amministratore delegato della Molfetta Multiservizi Spa. I desti-natari sono dieci dipendenti dell’azienda attualmente assegnati al settore tecnico e amministrativo. A renderla pubblica è stato il consigliere comunale dell’UdC Pino Amato che nel corso dell’ultima seduta del Consiglio ha chiesto all’am-ministrazione (proprietaria del 51% delle quote) una spiegazione su quanto sta av-venendo all’interno dell’azienda stessa. In sostanza la lettera della Multiservizi comunica che per una serie di circostan-ze si è “determinato un grave squilibrio tra la struttura tecnico-amministrativa e quella produttiva, squilibrio che andrà risolto ridimensionando il numero degli addetti a tale struttura in misura non infe-riore alle quattro unità”. Praticamente si chiede ad alcuni dei lavoratori di accon-sentire al loro trasferimento ad altre man-sioni. Una circostanza che Pino Amato ha duramente criticato ritenendola comun-que l’anticamera di un provvedimento di licenziamento. Affermazioni smentite

dal presidente della Multiservizi Mauri-zio Solimini che, fuori città per impegni, ha specificato che è tutt’ora in corso una trattativa con i sindacati poiché “nessuno vuol licenziare alcun lavoratore, è però necessaria una riorganizzazione della struttura”, in sintesi si potrebbe andare in contro oltre che a cambi di mansione anche a rideterminazioni dell’orario lavo-rativo. Una cosa però Solimini ha tenuto a specificare: “Per quanto riguarda le in-dennità degli amministratori questo sono attualmente inesistenti, bisognerebbe in-vece eliminare o ridurre quelle di alcuni dipendenti. Solo così, forse, si potrebbero trovare concrete soluzioni al momento di difficoltà che sta vivendo l’azienda”.

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Edifici scolastici messi a norma e quin-di più sicuri, nuove aule e laboratori, garanzia di pieno accesso agli alunni di-sabili, manutenzione regolare; è quanto fatto in questi anni dalla Provincia per gli istituti superiori di Molfetta. Ne abbiamo parlato con l’assessore pro-vinciale Antonello Zaza che, pur con la delega alla Socialità, si è impegnato a risolvere quelle che lui definisce le “sofferenze croniche” dell’edilizia sco-lastica cittadina.

La sede di via Giovinazzo dell’Alber-ghiero è stata liberata dall’amianto, con una spesa di 336mila euro; la bonifica aprì la strada al trasferimento all’Api-cella, diventata poi una seconda sede, adeguata nel 2006 con lavori di messa a norma e sicurezza per un investimen-to di 640mila euro. Dopo tramezzatu-re, pitturazione, sistemazione dell’area esterna e degli impianti, presso l’Api-cella sono state collocate 36 classi, eli-minando i doppi turni.

Al professionale “Don Tonino Bello” manutenzione, rifacimento dell’im-pianto igienico sanitario, elettrico e idrico, ripristino del sistema antincen-dio e dell’autoclave, sistemazione del-la palestra coperta, prima inagibile, e nel 2006 il recupero di tre nuove aule, mentre è in corso il completamento dell’auditorium (140mila euro), mai utilizzato, se non come deposito. È sta-to recentemente approvato il progetto preliminare di ampliamento (700mila euro), attraverso l’utilizzo del semin-terrato, così da recuperare aule e far rientrare le classi prima ospitate dal Magistrale ed ora situate presso la ex Kolbe, per le quali la Provincia paga 70mila euro l’anno.Anche per il Tecnico Commerciale lavori di messa a norma e sicurezza per 656mila euro; è in fase di approva-zione il progetto definitivo di 500mila euro per il recupero della casa del cu-stode e del seminterrato, qui saranno collocati i laboratori, liberando aule e rendendo possibile il rientro delle cin-que classi collocate presso la scuola elementare Berlinguer.Per l’Industriale nel 2006 la Provincia ha provveduto a lavori di consolida-mento statico per evitare un cedimen-to strutturale (86.572 euro) e poi di risanamento delle murature (140mila euro); rifatta la recinzione esterna po-steriore e collocati ringhiera, cancelli e impianto di illuminazione per l’intero Polivalente. Il mese scorso la Provin-cia ha approvato il progetto prelimi-nare per la costruzione di 15 nuove aule, 5 laboratori e una nuova palestra coperta (3 milioni e 500mila euro), ciò consentirà di far rientrare nella sede di via Togliatti le 15 classi che attualmen-te sono sistemate all’Apicella.Al Magistrale lavori per il risanamento statico (44mila euro), oltre a manuten-zioni varie, nel 2006 adeguamento alle norme di sicurezza (247mila euro).Anche per l’Ipsiam la Provincia ha provveduto alla messa in sicurezza e a lavori di manutenzione per tetto, pavi-

mentazione, facciata ed infissi, di cui vi è continua necessità, data la vicinan-za con il mare. Per lo Scientifico inter-venti di messa in agibilità di ambienti didattici. Per il Classico nel 2006 un investimento di 110mila euro per il ri-facimento della palestra coperta, men-tre sono in corso lavori per la messa a norma e la sicurezza (600 mila euro).

“L’attività della Provincia – afferma l’assessore Antonello Zaza – ha avuto l’obiettivo di risolvere i problemi cro-nici di alcuni istituti, recuperare nuove aule per gli studenti, consentendo di far rientrare le comunità scolastiche in un unico plesso e liberare sedi stacca-te per le quali la Provincia pagava un fitto annuo, come i 70mila euro per la ex Kolbe. Ci siamo poi impegnati in interventi tesi a garantire la massima sicurezza degli edifici e l’accesso agli alunni disabili”. l.s.

Primo Pianogiovedì 11 dicembre 2008 11

Sicurezza e nuove aule per le scuole superiori di MolfettaUn bilancio dei lavori della Provincia con l’assessore Zaza.

858Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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Dopo tante passerelle elettorali. Tan-ti nastri tagliati a favore di camera-man e giornalisti. Dopo tante pro-messe finite nel dimenticatoio in un batter di ciglia forse, lasciateci anco-ra essere cauti, il Pulo di Molfetta è stato finalmente restituito all’intera comunità molfettese e, perché no, a tutta la Nazione. Con una cerimonia tanto semplice e altrettanto parteci-pata è stato riaperto quel cancello che per oltre un ventennio ha sepa-rato il quotidiano della nostra città da una storia millenaria fatta di rigo-gliosa e selvaggia vegetazione, trac-ce di un passato ancora da racconta-re ma, anche stupide beghe di natura politica e incontrollato vandalismo che hanno rischiato di demolire per sempre quella che a giusta ragio-ne può essere considerata un’opera d’arte naturale.

Da oggi e almeno per i prossimi cin-que anni il Pulo di Molfetta potrà es-sere visitato, fotografato, analizzato ed “ascoltato” da chiunque ne avrà voglia. Da tutti coloro che decideran-no di “staccare la spina” per due ore, di lasciarsi alle spalle la routine quo-tidiana per immergersi nella natura stando a due passi da casa. Insomma, il Pulo si candida a divenire non solo meta di studio ma anche luogo di re-cupero di emozioni e sensazioni che la frenesia quotidiana mettono co-stantemente a dura prova.Dietro tutte queste belle cose però ci sono anni di lotte intestine tra due enti, la provincia di Bari ed il Comu-ne di Molfetta: il primo ente proprie-tario del sito, il secondo competente per territorio. Una lotta fatta di carte bollate, conferenze di servizi diser-tate e quotidiani scarica barile cui i

cittadini hanno spesso dovuto assi-stere impotenti. Risultato? Pulo chiu-so e consegnato alla mercé di ladri, vandali e violentatori del territorio. Milioni di vecchie lire spese inutil-mente e lavori di recupero che hanno in più occasioni avuto necessità di essere interamente rifatti. Insomma, una vera e propria “storia all’italia-na” che stranamente non è mai stata documentata dalle telecamere di note trasmissioni satiriche e di denuncia in onda sulle emittenti nazionali. Forse perché di ironia nella storia del Pulo non ce n’era poi tanta: si trattava uni-camente di amara e cruda realtà. Una realtà che aveva (e ci auguriamo non

avrà più in futuro) come protagoniste due pubbliche amministrazioni impe-gnate a farsi la guerra. Un po’ come quello che sta avvenendo proprio in queste settimane all’ombra dello sto-rico Teatro Petruzzelli di Bari: lotte intestine tra poteri politici che priva-no la comunità di ciò che effettiva-mente gli appartiene. Storie di tutti i giorni insomma. Come quella del parco della zona 167, o dell’edifi-cio scolastico di Lama Scotella o del Museo di Casina Cappelluti. Storie incominciate tanto, troppo tempo fa e che aspettano che qualcuno ne scri-va la fine. Magari lieta. Come è stato per il Pulo di Molfetta.

Inchiestagiovedì 27 novembre 2008 1�

Pulo: una storia a lieto fineLa dolina carsica è stata riaperta al pubblico. Per venti anni la comunità ne è stata privata a causa di stupide

beghe di natura politica.

859Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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Antonello Zaza, assessore provinciale della giunta di centro sinistra guidata da Vincenzo Divella è moderatamente sod-disfatto per la riapertura del Pulo. Una moderazione derivante dalla volontà di non lasciarsi andare a facili entusiasmi anche in considerazione di ciò che attor-no al Pulo è avvenuto negli ultimi anni.“Riapriamo e non inauguriamo il Pulo – ha detto Zaza – e lo facciamo stando con i piedi ben piantati per terra. La no-stra principale preoccupazione in questo memento è di evitare in tutti i modi che possa nei prossimi mesi ripetersi una bef-fa per la città ed i cittadini: il Pulo è stato riaperto e così dovrà rimanere”.Una parte fondamentale nella risoluzio-ne del “problema Pulo” l’ha avuto al Provincia di Bari che, oltre a garantire i fondi per i lavori di ripristino e messa a norma delle strutture, ha anche garantito i fondi per la gestione della dolina. “L’ente che rappresento – ha precisato Zaza – ha messo a disposizione del consorzio Polje che gestirà il Pulo nei prossimi cinque anni un contributo annuo di quarantamila euro. Si tratta indubbiamente di una cifra che garantirà la sopravvivenza del con-sorzio evitando che la gestione della do-lina possa divenire con il tempo onerosa e difficile da portare avanti”.“La riapertura del Pulo – ha commentato Zaza mentre con i primi visitatori si ad-dentrava nell’enorme cavità carsica – è oggi un dato di fatto. Si tratta comunque di una tappa e non di un punto di arrivo. Il prossimo obiettivo è l’apertura del mu-seo archeologico in cui verranno esposti i reperti e che completerà il Sistema Pulo. Un sistema che avremo il dovere di far entrare a far parte dei più importanti per-corsi turistici e culturali del Mezzogiorno d’Italia”. Insomma la strada è tracciata: riaperto il Pulo è ora necessario premere sull’acceleratore per arrivare all’apertura del museo e per portare i turisti di tutto il mondo qui a Molfetta.“Il Pulo di Molfetta – ha detto ancora Zaza – offre straordinarie ricchezze non solo di carattere storico e archeologico, ma anche naturalistico: offerte che non è facile trovare tutte insieme e che meritano l’attenzione degli operatori del settore”.Una delle principali preoccupazioni è co-stituita dalla famelica aggressione da par-te dei vandali: “Faccio appello ai cittadini affinché si sentano responsabili di questo patrimonio della comunità e perché vigi-lino affiancando l’opera di carabinieri e guardie campestri che monitoreranno il sito anche attraverso un impianto di radio allarme”.

Inchiesta1�

Signore e signori ecco a noi il PuloZaza: “Siamo felici ma non abbassiamo

la guardia”. 861Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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Per il Pulo un consorzio di volontari

Un percorso ad ostacoli prima della riaperturaUna serie di problemi a cominciare dal 2007 quando la Provincia decise di in-tervenire in modo convinto per restituire il sito al pubblico. Il 2008 l’anno

della svolta.

Ticket di ingresso per tutti, visite guidate per adulti e bambini. È arrivato con un mese di anticipo il regalo di fine anno. Adesso

incomincia l’avventura

Con tre euro, due per i più piccoli e gli studenti, si va a spasso nella storia. Il ticket di ingresso per visitare il Pulo ha il costo di un cono gelato. È un motivo in più per non lasciarsi sfuggire l’occasione di scendere nella dolina, in compagnia delle guide, per arrivare fino in fondo, dove c’è la nitriera borbonica, fermandosi, qua e là, ad ammirare le strutture recuperate e la vegetazione. L’intesa raggiun-ta tra la Provincia di Bari, proprietaria del sito, e il consorzio di associazioni Polje ha consentito la riapertura al pubblico della do-lina che, confidando nella buona sorte, sarà garantita per i prossimi cinque anni. Le prime visite guidate, domenica 30 novembre scorso, hanno fatto il pienone. D’ora in avanti sarà possibile visitare la dolina tutti i fine settimana e i festivi dalle ore 9.00 alle ore 13.30 (turni di visita alle 9, alle 10.30 e alle 12). Da marzo ad ottobre la dolina sarà aperta anche nelle ore pomeridiane dalle 16 alle 19 (turni di visita alle 16 e alle 17.30). Negli altri giorni sarà possibile organizzare visite guidate su prenotazione. Le discese saranno consentite a gruppi fino a trenta persone. Per prenotare si potrà far ricorso all’indirizzo [email protected], ai numeri di telefono 080.3359402 (Pro Loco), 3497935091 (Raffaele Annese, presidente di Polje).Molte, già adesso, sono le scuole in lista d’attesa per le visite. Per questo sarà indispensabile la collaborazione con il Comune che, se non potrà intervenire con forme di cofinanziamento, potrà farlo in termini di servizi offerti, magari con bus navetta per il trasporto dei turisti dal centro cittadino alla dolina, oppure con bus per il traspor-to degli alunni.Già nei mesi scorsi il Consorzio ha predisposto una rete che ha coinvolto le scuole, gli operatori del settore turistico, le associazio-ni e anche altre realtà ricche di storia e natura sul territorio al fine di garantire un’offerta turistica di qualità. Ha realizzato una brochure ed una guida illustrata. Ha formato settanta guide. Ha messo a pun-to un programma di iniziative per far confluire il maggior numero persone anche in pieno inverno. Presto sarà attivato anche un sito internet che consentirà una interazione maggiore anche oltre i con-fini nazionali.

Cinque associazioni per una gestione ragionata della dolina. Fanno parte del Consorzio Polje le associazioni Terrae, Archeoclub, Wwf, Ictius, Pro Loco, Legambiente. Il Consorzio si è costituito, con apposito atto notari-le, il 2 ottobre del 2007, poco più di un anno fa. Nei fatti esisteva già da luglio dello stesso anno, da quando cioè i responsabili delle diverse as-sociazioni avevano sottoscritto una intesa di massima.Per il lavoro svolto il Consorzio non ha percepito nulla. A Pollje la Provincia riconoscerà, ma solo a presentazione delle fatture e delle spese sostenute, quarantamila euro all’anno per i prossimi cinque anni. La somma non sarà sufficiente per gestire il sito e per questo il Consor-zio dovrà attivare una serie di inizia-tive per auto finanziarsi attraverso sponsorizzazioni, lo sbigliettamento all’ingresso, la vendita di pubblica-zioni inerenti la storia della dolina e di gadget che al momento sono allo studio.

Oltre tre milioni di euro, spicciolo più spicciolo meno, tanto è costato rimet-tere in sesto il Pulo. Il grosso degli in-terventi si riferisce agli anni compresi tra il 1995 e il 1999. Ma piccole inie-zioni di denaro sono state necessarie anche negli anni a seguire. L’ultima risale ai mesi scorsi con l’intervento dell’ente provinciale per un importo di oltre centocinquantamila euro.Il Pulo, dolina carsica che si trova in territorio comunale di Molfetta, è pro-prietà della Provincia di Bari. La do-lina, in seguito ai danni provocati dal terremoto dell’Irpinia, nel 1981, fu chiusa al pubblico. Tutto rimase inal-terato fino al 1995, quando, con fondi europei erogati dalla Regione Puglia e dalla Provincia, furono disposti una serie di lavori di recupero e riattamen-to che però non permisero di salvare le grotte, disposte sulle pareti della dolina, che comunque non si potranno più visitare.In un primo momento furono stanziati

2.065.827,60 euro, l’85% dalla Regio-ne, ed il rimanente 15% dalla Provin-cia. Poi furono erogati altri finanzia-menti. Tra le priorità individuate c’era la ripresa della ricerca archeologica, in particolare sul fondo e sulle pendi-ci della dolina. Ma poi si passò anche alla salvaguardia e al recupero della vegetazione, al restauro della nitriera Borbonica, vero e proprio monumen-to di archeologia industriale, portata alla luce proprio in seguito ai lavori di scavo. Nel corso dei lavori furono an-che realizzati interventi di ingegneria naturalistica finalizzati a migliorare la stabilità dei pendii e a riqualificare i percorsi per i visitatori.Gli interventi, eseguiti sotto la dire-zione dei tecnici della Provincia e la supervisione della Sovrintendenza ai beni archeologici, furono divisi in tre tranche, l’ultima delle quali dal luglio 2002 al gennaio 2004. Proprio in quel periodo furono realizzati parcheggi e servizi igienici a disposizione dei vi-

sitatori, poi completamente distrutti e ora ricostruiti. Negli ultimi anni il Pulo è stato inau-gurato e chiuso almeno tre volte, in una circostanza l’apertura è durata meno di dodici ore. Tra il 2005 e il 2007 i bivacchi in fondo alla dolina sono di-ventati una costante e quasi sempre si sono accompagnati a distruzione e a furti. Qualcuno rubò anche tutti i cavi dell’impianto elettrico, distrusse ogni forma di arredo, portò via matto-nelle, sanitari, porte e finestre, colorò i sentieri con vernice spray, estirpò le piante. Fu all’inizio del 2007 che la Provincia decise di intervenire in modo convinto. Aprì alle associazioni che si dicevano pronte a costituirsi in consorzio per gestire il sito; individuò fondi sia per i lavori di ripristino della dolina sia per l’avvio della gestione. Ma è stato il 2008 l’anno della svolta. Il 30 novembre i cancelli del Pulo si sono riaperti. La dolina è stata resti-tuita al pubblico.

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giovedì 11 dicembre 2008 15

Signore e signori ecco a noi il Pulo

Per il Pulo un consorzio di volontari

Un percorso ad ostacoli prima della riaperturaUna serie di problemi a cominciare dal 2007 quando la Provincia decise di in-tervenire in modo convinto per restituire il sito al pubblico. Il 2008 l’anno

della svolta.

Quando la dolina ospitava

il presepe vivente.

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863Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Cinque associazioni per una gestione ragionata della dolina. Fanno parte del Consorzio Polje le associazioni Terrae, Archeoclub, Wwf, Ictius, Pro Loco, Legambiente. Il Consorzio si è costituito, con apposito atto notari-le, il 2 ottobre del 2007, poco più di un anno fa. Nei fatti esisteva già da luglio dello stesso anno, da quando cioè i responsabili delle diverse as-sociazioni avevano sottoscritto una intesa di massima.Per il lavoro svolto il Consorzio non ha percepito nulla. A Pollje la Provincia riconoscerà, ma solo a presentazione delle fatture e delle spese sostenute, quarantamila euro all’anno per i prossimi cinque anni. La somma non sarà sufficiente per gestire il sito e per questo il Consor-zio dovrà attivare una serie di inizia-tive per auto finanziarsi attraverso sponsorizzazioni, lo sbigliettamento all’ingresso, la vendita di pubblica-zioni inerenti la storia della dolina e di gadget che al momento sono allo studio.

Oltre tre milioni di euro, spicciolo più spicciolo meno, tanto è costato rimet-tere in sesto il Pulo. Il grosso degli in-terventi si riferisce agli anni compresi tra il 1995 e il 1999. Ma piccole inie-zioni di denaro sono state necessarie anche negli anni a seguire. L’ultima risale ai mesi scorsi con l’intervento dell’ente provinciale per un importo di oltre centocinquantamila euro.Il Pulo, dolina carsica che si trova in territorio comunale di Molfetta, è pro-prietà della Provincia di Bari. La do-lina, in seguito ai danni provocati dal terremoto dell’Irpinia, nel 1981, fu chiusa al pubblico. Tutto rimase inal-terato fino al 1995, quando, con fondi europei erogati dalla Regione Puglia e dalla Provincia, furono disposti una serie di lavori di recupero e riattamen-to che però non permisero di salvare le grotte, disposte sulle pareti della dolina, che comunque non si potranno più visitare.In un primo momento furono stanziati

2.065.827,60 euro, l’85% dalla Regio-ne, ed il rimanente 15% dalla Provin-cia. Poi furono erogati altri finanzia-menti. Tra le priorità individuate c’era la ripresa della ricerca archeologica, in particolare sul fondo e sulle pendi-ci della dolina. Ma poi si passò anche alla salvaguardia e al recupero della vegetazione, al restauro della nitriera Borbonica, vero e proprio monumen-to di archeologia industriale, portata alla luce proprio in seguito ai lavori di scavo. Nel corso dei lavori furono an-che realizzati interventi di ingegneria naturalistica finalizzati a migliorare la stabilità dei pendii e a riqualificare i percorsi per i visitatori.Gli interventi, eseguiti sotto la dire-zione dei tecnici della Provincia e la supervisione della Sovrintendenza ai beni archeologici, furono divisi in tre tranche, l’ultima delle quali dal luglio 2002 al gennaio 2004. Proprio in quel periodo furono realizzati parcheggi e servizi igienici a disposizione dei vi-

sitatori, poi completamente distrutti e ora ricostruiti. Negli ultimi anni il Pulo è stato inau-gurato e chiuso almeno tre volte, in una circostanza l’apertura è durata meno di dodici ore. Tra il 2005 e il 2007 i bivacchi in fondo alla dolina sono di-ventati una costante e quasi sempre si sono accompagnati a distruzione e a furti. Qualcuno rubò anche tutti i cavi dell’impianto elettrico, distrusse ogni forma di arredo, portò via matto-nelle, sanitari, porte e finestre, colorò i sentieri con vernice spray, estirpò le piante. Fu all’inizio del 2007 che la Provincia decise di intervenire in modo convinto. Aprì alle associazioni che si dicevano pronte a costituirsi in consorzio per gestire il sito; individuò fondi sia per i lavori di ripristino della dolina sia per l’avvio della gestione. Ma è stato il 2008 l’anno della svolta. Il 30 novembre i cancelli del Pulo si sono riaperti. La dolina è stata resti-tuita al pubblico.

Dal 1973 al 1979 il Pulo di Molfetta è stato anche scenario di uno degli appun-tamenti più attesi nel periodo natalizio. È infatti nella grande dolina carsica che il “Circolo Base 31” organizzava un grande presepe vivente capace di ri-chiamare nei giorni di apertura migliaia di visitatori provenienti da ogni parte della regione e non solo. Oltre cento erano i figuranti, tutti rigorosamente in abito di scena, impegnati nella realiz-zazione dell’evento che trovava degno scenario tra la vegetazione, i sentieri e le cavità della dolina. Per ogni edi-zione sono stati contati oltre ventimila visitatori: un dato enorme e che dà il senso di quanto importante fosse dive-nuta la manifestazione. Manifestazione che dovette interrompersi per ragioni di sicurezza all’indomani del terremoto dell’Irpinia. Per rivivere le emozioni di quel presepe vivente è oggi possi-bile guardare il video che ne racconta l’edizione del 1979 disponibile sul sito internet www.ilfatto.net e gentilmente concesso da Enzo Balducci.

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La dolina del Pulo si trova a due chi-lometri dal centro urbano di Molfetta. È un’ampia formazione di origine car-sica con un perimetro di 600 metri, un diametro massimo di 170 metri ed una profondità di 30 metri, sulle cui pareti verticali si aprono numerose grotte. Il Pulo è una interessante oasi naturalisti-ca che presenta specie floristiche spon-tanee ma anche introdotte dall’uomo ed un gran numero di specie faunisti-che, caratteristiche della fascia costiera del nord barese.Il sito ha rilevante interesse archeolo-gico per una frequentazione umana che copre un ampio arco cronologico, a par-tire da 7000 anni fa, sino al XIX seco-lo. L’età preistorica, in special modo il Neolitico, è testimoniata da importan-ti reperti archeologici. La ceramimca impressa, definita nelle classificazioni scientifiche come “Civiltà di Molfetta”, è l’espressione dell’importante cultura fiorita sui margini della dolina.Nella prima metà del XVI secolo una comunità religiosa di Monaci Cap-puccini costruisce sul ciglio occiden-

tale della dolina un piccolo monastero che, dominando dall’alto il territorio, costituisce non solo luogo di medita-zione ma anche un osservatorio privi-legiato dei singolari fenomeni natura-listici del luogo.

Nella seconda metà del XVIII secolo il Pulo con le sue grotte ricche di nitra-ti, prezioso componente naturale della polvere da sparo, diventa il centro del-l’interesse scientifico ed economico del Regno di Napoli e dei Borbone che fa-

voriscono sopralluoghi e analisi per la costruzione di una nitriera. Le strutture produttive acquistano ben presto rino-manza e vengono descritte nelle rela-zioni e nelle immagini di importanti studiosi dell’epoca. L’interesse per la nitriera declina rapidamente già alla fine del Settecento e la struttura cade progressivamente in rovina.A quegli stessi anni risalgono i pri-mi ritrovamenti in dolina di materiali preistorici litici e ceramici e l’Abate Giovene, insigne studioso e collezio-nista molfettese, intuendo l’eccezio-nalità della scoperta, cura la raccolta dei reperti che costituiranno il primo nucleo del museo del Seminario Ve-scovile di Molfetta.Nel primo decennio del XX secolo, sui campi circostanti la dolina iniziano si-stematiche campagne di scavi, condotte da importanti archeologi, quli Mayer e Mosso che riportano alla luce i resti di una necropoli e di un villaggio capan-nicolo neolitico. Tali scoperte costitui-scono una pietra miliare negli studi sul neolitico europeo.

Inchiesta giovedì 11 dicembre 20081�

La storia del Pulo raccontata da PoljeEcco come il consorzio di gestione presenta la dolina in un pieghevole distribuito gratuitamente a turisti e

visitatori.

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Page 17: Il Fatto n. 025

Addio piccolo WillyIl randagino, protagonista di una vera “storia d’amore”,

è stato travolto da un treno.

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Cardiopatico e senza lavoro: chiede aiuto

Giuseppe ha 34 anni. Cerca un lavoro per sopravvivere.

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Lettere anonime alla MunicipaleDestinatari il comandante ed il suo vice.

Indagini in corso.

Tra pochi mesi un nuovo corso UmbertoAd assicurarlo l’assessore al commercio Corrieri.

Intanto continuano le lamentele dei cittadini.

In Cittàgiovedì 11 dicembre 2008 1�

Continuano a piovere in redazione la-mentele sullo stato di abbandono in cui versa corso Umberto, strada centrale che un “salotto” non può essere considerato soprattutto a causa dello stato di totale abbandono in cui versa l’arredo urbano. Mesi fa lo stato di degrado delle “pan-che-fioriere” presenti lungo l’arteria ave-va spinto l’amministrazione a sostituirle provvisoriamente con dei freddi pannelli pubblicitari. Un nostro anziano lettore, in una telefonata, ha lamentato proprio l’im-possibilità di sedersi a Corso Umberto e godere del passeggio. “L’Amministrazio-ne Comunale non ha certo dimenticato questa annosa questione – ci ha detto l’as-sessore al commercio Domenico Corrieri – si tratta di uno dei prossimi obiettivi per il 2009 per la riqualificazione del centro cittadino e per il rilancio del commercio locale. In questi giorni siamo a lavoro per predisporre un appropriato piano strategi-co per quanto riguarda l’arredo urbano e tutto sarà pronto entro l’estate 2009. Al

momento –ha continuato Corrieri – non sono in grado di fornire ulteriori partico-lari circa le tipologie strutturali degli ar-redi in quanto il tutto è ancora in fase di studio e di progettazione, ma sicuramente posso assicurare tutti i cittadini che quei cartelloni pubblicitari sistemati su corso Umberto molto presto torneranno a fare spazio ad un arredo più consono alla no-stra città”. L’obiettivo è quello non sol-tanto di migliorare l’aspetto estetico del centro cittadino ma soprattutto di favorire quel rilancio del commercio locale com-promesso in parte dall’apertura di grossi centri commerciali nella zona Asi e dalla crisi finanziaria dell’ultimo periodo. È quanto si augurano anche i commercianti e le relative associazioni di categoria, che da tempo sembrano aver messo da parte l’ascia di guerra nei confronti dei grandi distributori, facendo leva soprattutto sul-l’Amministrazione Comunale e sul pro-getto dell’ipermercato all’aperto.

Matteo Diamante

Le denuncie ai carabinieri sono state presentate e le indagini sono in corso. Presto probabilmente l’autore o gli au-tori delle lettere anonime che da alcuni mesi stanno arrivando al comando di Polizia Municipale avranno un’identità. Già in passato missive anonime erano state inviate ai vertici della polizia lo-cale e puntualmente gli episodi erano stati segnalati. L’obiettivo era sempre il comandante del corpo, il dottor Mauro Giuseppe Gadaleta, in passato vittima anche di minacce da parte di un com-merciante poi denunciato e condanna-to dal tribunale. Oggi l’interesse si è spostato anche sul vice di Gadaleta, il tenente Gaetano Camporeale, destinata-rio di missive anonime, una delle quali recapitata direttamente a casa. Come del resto era già successo a Gadaleta. Pare, ma la notizia non viene confermata, che in una delle lettere vengano citati anche i famigliari di uno degli ufficiali del cor-po. Insomma, se potrebbe essere escluso

che le lettere costituiscano una vera mi-naccia per i destinatari, certo è che qual-cuno cui probabilmente sono stati “pe-stati i piedi” ha deciso di rendere ancor più difficile la vita del responsabile del corpo e del suo vice. Da primi riscontri eseguiti sulle missive, sembrerebbe che seppur scritte con grafie contraffatte, siano state nella maggior parte dei casi redatte dalla stessa mano che laddove ha posto una firma in calce ha utilizzato o nominativi falsi o di persone realmente esistenti che interpellate hanno escluso di aver mai redatto simili lettere. “Non ci sentiamo minacciati – ha dichiara-to Gadaleta – ma certamente la storia ci crea disagio specie quando vengono coinvolte le nostre famiglie. Una cosa è però certa: se l’autore o gli autori credo-no di poter interrompere la nostra attività di controllo sul territorio, allora è com-pletamente fuori strada, continueremo a lavorare con solerzia e con impegno. Come abbiamo sempre fatto”.

Giuseppe ha 34 anni e un solo desi-derio: poter lavorare. Un desiderio che purtroppo è tale per molti giova-ni della sua età. Ma Giuseppe ha un problema in più: è cardiopatico e in attesa di un trapianto di cuore. Non potrebbe fare sforzi. Non potrebbe fare lavori faticosi. Non potrebbe ma lo fa. Per necessità aiuta sua sorella nella pulizia di alcuni uffici. Per lui sinora nessun lavoro “compatibile” con la sua condizione fisica. Eppure Giuseppe è iscritto da anni nelle liste di collocamento e avrebbe diritto ad aiuti concreti da parte delle istituzioni. “Non voglio l’elemosina – ci ha det-to – voglio lavorare per mantenermi

e per contribuire alle spese di casa”. Giuseppe infatti vive con l’anziana madre, vedova, che ha già perso tre figli sempre per problemi cardiaci. In due sopravvivono con circa settecen-to euro al mese: da quei soldi bisogna pagare l’affitto di casa, le medicine e le spese di ogni giorno. “Mi sono più volte rivolto ai servizi sociali – ha ri-cordato Giuseppe – ma mi dicono che per il momento non possono fare nul-la. Ho contattato tante aziende della nostra zona artigianale ma nessuno mi ha dato la possibilità di poter la-vorare”. Giuseppe ora è disperato. Ha bisogno di una mano. Una mano per vivere e farlo con dignità.

La storia di Willy (nella foto) e Maya, due randagi divenuti in qualche modo simbolo della città, ormai può essere raccontata sol-tanto al passato. Qualche giorno fa infatti il piccolo Willy ha perso la vita. Il piccolo cagnolino bianco é stato travolto da un tre-no in corsa... stava seguendo la sua Maya

ma non ha fatto in tempo a raggiungerla. “Noi tutti della Lega Cani di Molfetta – ha commentato la dottoressa La Volpe – vo-gliamo ricordare il piccolo Willy, un esse-rino che ha pagato con la propria vita la sua voglia di libertà. Il piccolo Willy ci ha insegnato, come molti animali fanno, che l’amore e la libertà sono i beni più preziosi che ogni essere vivente possiede. L’amore per la sua compagna e la gioia di correre li-bero con lei gli sono costati la vita. Ma lui sfidava anche il mostro sulle rotaie. Addio Willy, dove sei ora nessuno potrà più farti del male, nessun uomo ti rinchiuderà die-tro quattro sbarre, ora puoi davvero corre-re felice. Ci mancherai tanto e mancherai tanto alla tua Maya. Ti vogliamo bene e non ti dimenticheremo mai". m.d.

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Antonio Vernola, Tony per gli amici, titolare di una ditta che si occupa di lavori edili, il volontariato e l’im-pegno sociale si può proprio dire ce l’abbia nel sangue: è stato uno dei fondatori e dei principali animato-ri di quella importante realtà che si chiama Sermolfetta. In città è molto conosciuto, forse più nella sua veste di volontario che in quella di piccolo imprenditore. Due abiti che Tony non

fatica a scambiare l’uno con l’altro e che spesso trova il modo di accomu-nare. Come è accaduto all’inizio del mese di dicembre, quando chiamato ad eseguire lavori di ristrutturazione di uno stabile in corso Umberto gli è saltata in mente una idea: perché non destinare i soldi spesi ogni anno per i soliti gadget natalizi ad una at-tività di beneficenza? E così Tony ed i suoi operai dopo aver realizzato una impalcatura utile ai lavori che si protrarranno sino a gennaio, sfrut-tando l’enorme struttura metallica hanno sistemato un telo pubblicita-rio, alto nove metri e lungo venti, su cui c’è stampato un invito a contri-buire ai progetti dell’associazione internazionale “Save the Children” che si occupa di progetti in favore dei minori nei paesi del Terzo Mon-do. Il telo, commissionato e pagato da Tony, è costato circa 3mila euro. Soldi investiti con la speranza in tanti vedendolo possano contribuire alle iniziative della importante orga-nizzazione.

In Città giovedì 11 dicembre 200818

Save the Children: è l’invito di TonyUn enorme telo pubblicitario è stato sistemato su di

una impalcatura.

Per Natale “acqua” in regalo La Fondiaria-Sai di Molfetta coinvolta in un progetto

per il Burkina Faso.

Fondiaria-Sai, rappresentata da Francesco de Palma a Molfetta, e le Suore Apostole del Sacro Cuore at-tive da 25 anni in Burkina Faso, in-sieme per la solidarietà. A Molfetta sono arrivate suor Gloria, Madre Su-periora dell’Istituto, e suor Martina, che hanno incontrato i diretti interes-sati all’iniziativa. Le SASC sono un Istituto fondato nel 1936 da Maria Gargani a Volturara Appula. Donne e bambini sono sin dall’origine al cen-tro della loro attività. Nel piccolo villaggio di Nanoro sono poste le basi di un’attività che ha portato all’edificazione di un centro di promozione per la donna. Taglio, cucito, nozioni basiche di igiene, un’autentica scuola con l’obiettivo di concludere il percorso di indipen-denza della donna dopo un triennio di lezioni. Fulcro dell’attività delle missionarie è la realizzazione di poz-zi per ricavare acqua. Oggi Nanoro è diventata una vera città, con un grande ospedale fondato da un chi-rurgo torinese, con una buona forma-

zione agricola. Eppure le condizioni di donne e bambini, sono sempre drammatiche e la carenza d’acqua è ancora un problema. Ecco il senso della campagna per la raccolta fondi promossa dalla Fondiaria di Molfet-ta. I clienti dell’agenzia avranno la possibilità di dare un contributo a sostegno delle attività delle SASC: invece dei consueti gadget, qualcosa di molto più condiviso e utile, un ge-sto di sensibilità e di vicinanza ad un mondo, quello dell’Africa, che non conosce il senso della parola “crisi” perché abituato ad una quotidianità di sofferenze e sacrifici. “Vogliamo creare un processo virtuoso, porre le basi di una collaborazione continua-tiva con le SASC – ha affermato de Palma – da quando ho ascoltato la prima volta le parole di suor Gloria, sono rimasto scosso. Dare una piccola mano non è diffi-cile. Seguiremo da vicino l’attivi-tà delle SASC, saremo fortemente coinvolti nella realizzazione di pozzi in Burkina Faso”.

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Culturagiovedì 11 dicembre 2008 1�

La città e il suo “Natale di Stelle”Numerosi appuntamenti organizzati dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni dei

commercianti e la compagnia teatrale “Il Carro dei Comici”.

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Natale in città per i cittadini. È questa l’idea alla base del ricco programma di eventi e manifestazioni pensati e programmati dall’Amministrazione Comunale per allietare l’intero mese di dicembre e battezzato “Natale di Stelle”. Un ciclo di eventi e iniziati-ve organizzato con il contributo degli assessorati al commercio e al marke-ting territoriale e con la collaborazione della compagnia teatrale “Il Carro dei Comici”. In un periodo in cui la crisi economica e finanziaria continua a ca-ratterizzare le sorti di piccoli e grandi consumatori, il Comune di Molfetta ha deciso di investire circa 26mila euro per manifestazioni artistiche e teatrali che saranno tenute principalmente da artisti di strada locali. Inoltre il fitto programma di eventi stilato in colla-borazione con tutte le associazioni di commercianti rappresenta un notevole passo in avanti verso un’intesa futura sulle prossime strategie per il commer-cio locale. Il 2009, secondo il sindaco Antonio Azzollini, sarà l’anno del tanto atteso ipermercato all’aperto, con parcheggi

e arredo urbano e della Cittadella degli artisti che dovrebbe essere consegna-ta entro settembre del prossimo anno. “Grazie a questa serie di manifestazio-ni – ha detto Azzollini – confidiamo di aver tracciato delle linee generali per un accordo futuro con le associazioni di categoria dei commercianti, men-tre ritengo che coinvolgendo gli artisti locali diamo il via a quello che sarà il vero scopo della Cittadella degli arti-sti. Oggi per l’economia è fondamen-tale – ha concluso il Sindaco – attirare il consumatore anche attraverso eventi di questa portata”. Quest’anno il Comune non ha erogato un centesimo di euro per le luminarie natalizie; al contrario invece risorse economiche sono state investite per eventi culturali che si spera possano anche favorire il commercio locale oltre che allietare cittadini e visitatori. “Si tratta di una strategia importante per intercettare il flusso dei consuma-tori – ha commentato l’assessore al commercio Mimmo Corrieri – che nel-l’ultimo periodo passa più per la peri-feria estrema della città”.

Sulla stessa linea si è espresso l’as-sessore al marketing Giacomo Spada-vecchia ribadendo che “i soldi vanno spesi bene in questo periodo di magra ed è per questo che riproporre le solite luminarie natalizie non avrebbe avuto molto senso da un punto di vista del marketing cittadino”. La maggior parte degli eventi portano il marchio de “Il Carro dei Comici”, com-pagnia teatrale che negli ultimi anni ha dimostrato professionalità e interesse nel privilegiare particolari aspetti arti-stici. “In questo programma di eventi natalizi – ha affermato Francesco Tam-macco – abbiamo voluto coinvolgere artisti e musicisti molto giovani la cui bravura e professionalità è indiscussa. Inoltre abbiamo concordato le loca-tion delle manifestazioni con gli stessi commercianti, vagliate anche dalla Po-lizia Municipale. Scegliere di lavorare con artisti locali significa anche avere la possibilità di concordare date diver-se in caso di problemi di carattere me-teorologico”. Gli eventi del programma “Natale di Stelle” sono partiti giovedì 4 dicem-

bre con il “Quartetto d’archi Dvorak” e con “Le Guartelle” e si concluderan-no martedì 23 dicembre con il “Carro trainato da cavalli” alla presenza di cavalieri medievali e trampolieri. Tra le manifestazioni natalizie spiccano inoltre quella del 14 dicembre, quando un vero e proprio planetario gonfiabile verrà allestito in Piazza Principe di Na-poli, e quella del 21 dicembre con Ser-gio Vacca e il gruppo di “Ottopanzer”. Infine allo scopo di stimolare tutte le attività commerciali presenti sul terri-torio è stato indetto il primo concorso per premiare la migliore vetrina a tema natalizio. Al concorso “La mègghie ve-trine” potranno partecipare tutti i com-mercianti del territorio, anche quelli non iscritti ad associazioni di categoria. Le migliori vetrine verranno giudicate tenendo in considerazione sia le valu-tazioni di un’apposita giuria istituita per l’occasione e sia i voti popolari che potranno essere espressi tramite sms al numero 349.3555533 o via mail all’in-dirizzo [email protected].

Matteo Diamante

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Cultura, musica e tradizioni. Tutto que-sto sono i Mascarimirì, gruppo salenti-no di musica popolare nato tra il 1997 e il 1998 e fondato da Claudio “Cavallo” Giagnotti (voce, fiati, tamburi a cornice) leader della band insieme a suo fratello Cosimo Giagnotti (voce, chitarra acu-stica, tamburello a cornice), Vito Gian-none (voce, tres e mandolino, artigiano di tamburo a cornice e castagnette) e Emanuele Licci (chitarre). “La parola Mascarimirì – ci dice Claudio Giagnotti in un’intervista raccolta a Molfetta nel corso della Fiera delle Autoproduzioni – è una esclamazione di etnia rom che ha il significato di “Madonna mia”. La scelta di questo nome è legata alla mia famiglia e al dialetto delle sue origini”.Claudio “Cavallo” è stato per ben cin-que anni protagonista de “La Notte della Taranta” e già dagli inizi della sua avventura musicale aveva voglia di sperimentare, creare spettacolo sul palco e far incontrare il tamburello con altri suoni del mediterraneo. “Purtrop-po però – ha sottolineato Claudio – La Notte della Taranta negli ultimi anni ha

guardato poco all’aspetto tarantolato”. Forse è anche per questo che nel 2003 fonda a Muro Leccese “Dilinò” un cen-tro di musiche alternative del Mediter-raneo dove continua la ricerca dei suoni del Mediterraneo, la sperimentazione dei suoni tradizionali e originali con base elettronica, la raccolta di tutti gli

strumenti tradizionali, l’aspetto grafico e realizza anche una radio e una sala prove. Un posto perfetto per seguire un progetto dall’inizio alla fine e crea-re un prodotto veramente alternativo e originale. Il genere di musica che i Ma-scarimirì producono è una sintesi tra la tradizione musicale salentina-medi-

terranea e le sonorità contemporanee come il dub.Il gruppo attualmente è in giro per l’Europa a presentare il filmato docu-mentario sulla storia dei loro ultimi 10 anni: dai primi colpi di “tamburred-dhu” nella storica “Curte de lu Duna-tu” di Muro Leccese, luogo che ha vi-sto la rinascita della musica tradiziona-le salentina, si viaggia nella storia del gruppo arrivando fino a Marsiglia, città dove trova forma il concetto di “tradin-novazione”. La tappa molfettese è sta-ta organizzata grazie all’amicizia col musicista molfettese Giovannangelo de Gennaro. Per il 2009 sono in pre-parazione due nuovi dischi: uno è il cd live che racchiude i migliori pezzi di dieci anni di vita del gruppo Mascari-mirì e l’altro è la colonna sonora del film “Mascarimirì: 10 anni la Storia” in questo album ci saranno due inediti “Gira gira lu munnu” brano scritto e mai pubblicato e una strepitosa “Kali-nifta“ registrata in live a Marsiglia al concerto del 2001 al Balthazar.

Vincenzo de Pinto

Cultura giovedì 11 dicembre 200820

Suoni dal Mediterraneo nelle serate molfettesiI Mascarimirì ospiti alle “Macerie” nel corso della Fiera delle Autoproduzioni.

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Un premio per riconoscere meriti spor-tivi e impegno culturale. Questo il si-gnificato dei riconoscimenti attribuiti dal Panathlon Club International di Molfetta alcuni giorni fa a tre prota-gonisti del mondo sportivo locale. La cerimonia di consegna si è svolta con grande partecipazione di pubblico nel-la sala consiliare di Palazzo Giovene. A coordinare la cerimonia il presidente del Club, Lillino de Robertis che ha ac-colto gli ospiti intervenuti e che hanno dato vita ad un dibattito sul tema “L’eti-ca nel giornalismo sportivo”. Hanno così preso la parola Giulio Calvani, direttore responsabile de “L’altra Mol-fetta”, che ha ricordato come “il gior-nalista sportivo deve attenersi al codice di deontologia ed avere il massimo ri-spetto della verità dei fatti. Il giorna-lista – ha continuato Calvani – deve selezionare le notizie e raccontarle con spirito di verità e di onestà anche se non è facile mantenere il giusto equili-brio tra etica e giornalismo”. A seguire l’intervento di Franco Castellano, gior-nalista de “La Gazzetta del Mezzogior-no” oltre che vice presidente regionale del CONI e presidente della sezione UNVS di Bari, che ha proposto il tema dei nuovi mezzi di informazione e del-la rapidità di strumenti quali internet.Al termine della conferenza si è quindi proceduto al conferimento dei premi. Il presidente De Robertis ha evidenziato che il Premio Fair Play viene conferito annualmente per il gesto sportivo, per la promozione sportiva e per la car-

riera. Per l’anno 2008 il Premio per il gesto, consegnato dal Nicola Cerve-rizzo, è stato conferito all’assistente arbitrale Emanuele Prenna (nella foto a sinistra con il presidente de Robertis e Giuseppe Turi) della Sezione “AIA Paolo Poli” di Molfetta. Prenna, lau-reato in Scienze Motorie all’Università di Foggia e con oltre trecento gare di-rette, è arbitro dal 1998, poi transitato

nel ruolo degli assistenti arbitrali nella stagione sportiva 2004/05 e da questa stagione a disposizione della Commis-sione Nazionale di Serie D. Il premio è stato conferito per un “gesto semplice-mente speciale” (come lo avevamo de-finito dalle pagine di questo periodico anche se nessuno dell’organizzazione ne ha fatto cenno n.d.r) avvenuto il 13 gennaio scorso nel corso della gara

Minervino-Apricena del Campionato Regionale di Promozione: dopo uno scontro di gioco il calciatore locale Di Trizio, rimasto a terra privo di cono-scenza, veniva soccorso subito dall’as-sistente Prenna che, resosi conto del-la gravità dell’infortunio, riusciva ad aprirgli la bocca e ad estrarne la lingua, consentendo la ripresa della funzione respiratoria e salvando così la vita del calciatore. Il Premio Fair Play 2008 per la promozione sportiva è stato invece conferito alla Società Sportiva DIAZ di Bisceglie e consegnato nelle mani di Domenico Di Lecce, fondatore e presidente della società che da sempre partecipa ai campionati di calcio nelle categorie pulcini, esordienti, giovanis-simi ed allievi e si è particolarmente distinta vincendo ben ventitré Coppe Disciplina e quindici tornei. Infine, è stato conferito il nuovo premio riserva-to ai giornalisti sportivi intitolato alla memoria di Tonino Gioia, bandiera del calcio molfettese degli anni ’50. Il pre-mio è stato assegnato a Giuseppe (Pep-pino per gli amici) Turi, giornalista de “L’altra Molfetta”, che scrive di sport con dedizione e diligenza, cercando sempre direttamente la notizia senza fermarsi ai si dice ed alle indiscrezioni di corridoio. Il riconoscimento è stato consegnato da Annamaria Gioia, fi-glia del valoroso atleta. Al termine il presidente ha dato appuntamento alla Messa dello Sportivo che si celebrerà nel Duomo di Molfetta domenica 14 dicembre.

Sportgiovedì 11 dicembre 2008 21

Il Real è tornato “galacticos”Vittorie importanti nelle ultime due uscite rilanciano

le quotazioni dei molfettesi.

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Seconda Categoria sempre “frizzante”Bari Sport e Milan Club giocano bene e divertono i

calciofili molfettesi.

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Un premio per lo sport

Il Panathlon Club di Molfetta ha assegnato tre prestigiosi riconoscimenti.

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Torna in maglia biancorossa Antonio Modugno (foto), ar-rivano gli argentini Paglia e Marengo Gonzalo, che a di-spetto del cognome non sono imparenta-ti, e il Real Molfetta

di mister Pazienza sembra aver defini-tivamente quadrato il cerchio tornan-do prepotentemente a candidarsi come

squadra da battere nella lunga volata che a fine anno decreterà chi avrà l’onore e l’onere di approdare nel campionato di Serie B. Tutto questo grazie alle vitto-rie contro Pellegrino (3-0) e Virtus Mola (4-1) e nonostante in classifica si sia al secondo posto ma distaccati di un punto appena dalla battistrada Castellana. Nel-le prossime due settimane contro Ruvo prima e poi a Sava si tenterà l’assalto alla prima posizione sperando in un pas-so falso della capolista.

Ultime due settimane positive per il Bari Sport ed il Milan Club, formazioni molfettesi impegnate nel campionato re-gionale di Seconda Categoria. Se da una parte i biancorossi di mister Germinario continuano a guidare la graduatoria dal-l’alto dei loro 32 punti, dall’altra i “dia-voli” di Mininni non sono da meno e proseguono il loro cammino rispettando le previsioni della vigilia. Il 30 novem-bre per il Bari Sport è arrivato il pareggio casalingo con il risultato di 0-0 contro il

Conversano. Stesso giorno e stesso risul-tato per il Milan Club a Capurso. Sette giorni dopo ancora un pareggio, questa volta per 1-1 in casa contro il Bitritto per il Milan Club, Bari Sport invece vitto-rioso ad Altamura per 3 a 0. Domenica 14 formazioni molfettesi impegnate in due match delicati: Bari Sport riceve il Palo, Milan Club va a Bisceglie. Poi nell’ultima gara del 2008 derby da non perdere con le due locali impegnate sul sintetico del “Benedetto Petrone”.

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Domenica 21 dicembre alle ore 17.30, presso il Pala Don Sturzo, le rotelle dei pattini, accompagnate dalle melodie musicali, daranno vita a “Pattinando sotto l’albero”, grande manifestazione regionale di patti-naggio artistico. L’esibizione è organizzata dalla Asd Green Roller Molfetta di Arianna e Valentina Calò con la collaborazione di Damiano Soriano. L’associazione molfettese proporrà quattro performance: gli atleti più piccoli porteranno sulla pista

“Il magico mondo dei folletti” e “From Italy”; i più grandi invece danzeranno con “Le cirque du so-leil” e “Pearl Harbor”. Nel corso di quello che sarà un vero e proprio “gran galà” sette associa-zioni sfileranno e danzeranno in un vero e proprio binomio di difficoltà tecnico-coreografiche e scelte mu-sicali. Sport e arte si fonderanno tra preparazione atletica e coreografia. Le associazioni presenti, oltre alla Green Roller, saranno Azzurro Ska-ting Bari, Aspa Giovinazzo, Angiul-li, Rotellistica Manduria, Skating Trani e Asd Molfetta Skate. L’ingresso alla manifestazione sarà gratuito. Sempre per rimanere in tema di “patti-ni”, l’Hockey Club ha conquistato due vittorie nelle ultime due uscite: 7-3 a Lodi e 5-4 in casa con il Thiene. Nelle prossime due settimane tra-sferta contro il Modena (13 dicem-bre) e chiusura d’anno in casa contro il Matera (20 dicembre).

Sport giovedì 11 dicembre 200822

Virtus: brutta e senz’anima

Biancoazzurri relegati in fondo alla classifica. E le prospettive non sono certo delle migliori.

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Molfetta sogna sui pattini

Il 21 spazio al pattinaggio artistico. Intanto l’Hockey Club continua a vincere.

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A questo punto non ci possono essere più giustificazioni o recriminazioni. Dopo Palestrina, anche a Firenze la Vir-tus sciupa malamente e maldestramente una ghiotta occasione per centrare la prima vittoria in campo avverso e so-prattutto per ridare fiato ad una classi-fica a questo punto davvero pericolosa. Nelle ultime due settimane la compagi-ne del presidente Andrea Bellifemine e del general manager Leonardo Scardi-gno riesce nell’impresa di collezionare due “figuracce” in campo avverso con il risultato di ritrovarsi nei bassissimi fondi della classifica con appena quat-tro punti conquistati. E se da una parte si può comprendere il duro impatto con la categoria superiore, dall’altra non si possono certo giustificare cali mentali oltre che fisici come quelli visti nelle ultime due gare disputate. A Palestrina (sconfitta per 76 a 71) la colpa è andata agli arbitri rei negli ultimi minuti di gara di aver fischiato “passi” e “tecnici” dub-bi ai molfettesi, anche se a rivedere le immagini forse di “passi dubbi” si può

parlare solo in una occasione. I tecnici poi sono evitabilissimi: quando man-cano pochi secondi alla fine, la vittoria è ancora possibile e bisogna tentare il tutto per tutto non è consentito protesta-re con gli arbitri. E nemmeno perdere tempo a chiedere giustificazioni: chi è causa del suo male pianga se stesso. A Firenze sette giorni dopo si è consuma-ta una vera e propria “tragedia sporti-va”: Virtus padrona del campo per tre quarti di gara e padroni di casa incon-sistenti. Vantaggio massimo di 17 punti per Maggi e compagni: poi nell’ultimo quarto tutti a nanna. E Firenze a festeg-giare con il finale a proprio favore di 67 a 71 e giocatori molfettesi negli spoglia-toi a testa bassa, senza avere nemmeno la forza di salutare i fedelissimi tifosi giunti in Toscana per seguire la gara giocata alle 21 di un venerdì di inizio dicembre. Nei prossimi quindici giorni arriva il Sant’Antimo (14 dicembre) e poi si va a far visita al Matera dell’ex Longobardi (21). Le prospettive però non sono certo delle migliori.

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Sportgiovedì 11 dicembre 2008 2�

HOCKEY BASKETSerie A2 Serie A dilettantiSarzanaMontebelloMOLFETTAThieneCorreggioModenaMateraSandrigoLodiFollonica

2�2�2�2�221110��1

LatinaFerentinoOsimoSienaPotenzaOstuniTrapaniFossombronePalestrinaSant’AntimoBarcellonaMOLFETTAMateraFirenze

1�1�121212101010108����

PALLAVOLOSerie B1 Maschile Serie B2 Femminile

MateraTraniSalernoTarantoTuglieScafatiSarnoBeneventoSala ConsilinaPotenzaBattipagliaMOLFETTANojaturiAversaMontescagliosoOstuni

�2282�252�20201818151110���0

SoraGelaSpoletoMOLFETTABariTerlizziTerniChietiOstiaFasanoBroloMarcianiseSquinzanoGalatinaFoggiaAvellino

2�282�222120181�15151�12�88�

CALCIO A5 CALCIOSerie C1 Seconda categoria

BARI SPORTCellamarePalo del ColleConversanoBitrittoBisceglieMILAN CLUBTrinitapoliAdelfiaE. TriggianoAltamuraA. TriggianoCapursoTraniMolaCerignola

�2�02�2�21201�1�1�1�1211105��

CastellanaR. MOLFETTAGiovinazzoR. MolaPellegrinoSammicheleRuvoFasanoModugnoSpinazzolaCerignolaV. MolaNociBrindisiAltamuraSava

2�282525252�22222218181�1�55�

Pallavolo Molfetta chiude il 2008 con Chieti e Ostia.E il 23 dicembre in città il concentramento di ottavi

e quarti di finale del torneo di Coppa Italia.

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L’Azzurra torna alla vittoriaLe ragazze della Matera hanno risposto “presente” alla

chiamata, forse l’ultima, della società.

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Ci sarà il calore dei tifosi molfettesi ad incitare Claudio Bonati e soci domenica 13 dicembre a Chieti quando la Pallavolo Molfetta sarà nuovamente in campo per continuare a rincorrere il sogno promozio-ne. Dopo la pausa di tutti i campionati, i biancorossi sono chiamati ad una delicata trasferta in terra abruzzese dove troveran-no una formazione ostica e certamente non facile da battere. Successivamente al doppio stop contro Gela e Spoleto i mol-fettesi hanno ritrovato la via del successo nello scontro interno conto i leccesi dello Squinzano. Una vittoria salutare e neces-saria a ritrovare la giusta serenità in vista degli ultimi appuntamenti del 2008. Lo scorso 30 novembre di fronte al pubblico amico Molfetta si è imposta con il risultato di 3 a 1. Dopo aver conquistato i primi due set con l’identico risultato di 25 a 17, ecco che nella terza frazione un calo più menta-le che fisico ha consentito agli ospiti tra le cui fila gioca l’ex Sergio Squeo, di imporsi per 25 a 23. A quel punto mister Avellis ha chiesto ai suoi di stringere i denti e di por-tare a casa l’intera posta in palio: e così è stato. Quarto parziale chiuso sul risultato

di 25 a 23 e tre punti in classifica utilissi-mi a non allargare il distacco dal gruppo di testa. Dopo Chieti la Pallavolo Molfetta tornerà a mostrare i muscoli sul parquet casalingo ospitando l’Ostia con l’obiettivo di chiudere l’anno, per ciò che riguarda il campionato, nel migliore dei modi e prima dell’ultima fatica costituita dall’appunta-mento di Coppa Italia. Infatti, il 23 dicem-bre si terrà a Molfetta il concentramento di ottavi e quarti di finale della competizione, al termine dei quali sarà sancito chi farà parte del lotto delle quattro che si conten-deranno, il 30 gennaio, la Coppa Italia di B1. La Pallavolo Molfetta sfiderà alle 11 i “cugini” del Terlizzi nella seconda edi-zione dell’atteso derby che, a questo pun-to, può dirsi caratterizzante la stagione in corso. Le altre compagini a sfidarsi sareb-bero state Gela e Fasano, ma la rinuncia dei siciliani ha lasciato via libera ai fasa-nesi, qualificati di diritto, quindi, ai quarti di finale. Quarti di finale che si terranno, sempre il 23 dicembre, alle 18, in un Pa-laPoli che si spera gremito per festeggiare una giornata di grande volley, prima che ci si dedichi alle festività natalizie.

La vittoria che oramai mancava da troppo tempo in casa Azzurra Volley Molfetta è finalmente arrivata nello scontro casalin-go contro il Montescaglioso, compagine lucana che occupa i quartieri bassi della classifica del campionato di Serie B2 femminile. Una vittoria che se da un lato ha portato un po’ di serenità nella squadra di patron Vincenzo Giancaspro, dall’altro non è servito per tirarsi fuori dalla “zona rossa” di fondo classifica anche a causa dei risultati centrati dalle altre formazioni impelagate nella lotta per non retrocedere. Resta il fatto che le ragazze di Annagra-zia Matera, che sembrerebbe dovrà fare i conti con il definitivo addio della giova-ne e promettente Giovanna de Vincenzo, hanno risposto presente alla chiamata, l’ultima, della società che aveva chiesto

nei giorni precedenti la gara massimo impegno per portare a casa l’intera po-sta in palio. Certo, con una Giusy d’Elia in forma e che per lunghi tratti è stata la vera trascinatrice della squadra, si potrà puntare a migliorare ulteriormente la si-tuazione. Anche se in Basilicata i parziali della gara raccontano che le molfettesi non abbiano poi “passeggiato” sulle av-versarie. Alla fine il 3 a 0 è il frutto di tre frazioni in cui alle padrone di casa sono stati concessi nell’ordine 22, 23 e 20 pun-ti: non pochi in considerazione del valore sulla carta delle lucane. Sabato 13 l’Az-zurra riceverà alla ripresa del campionato il Sarno, poi si andrà a Tuglie per l’ultima difficile gara di un 2008 che nel comples-so è stato un anno “straordinario” per le ragazze molfettesi.

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L’informazione costituisce un aspetto fondamentale per svolgere una ricerca efficace e mirata del proprio lavoro. Più si è informati sul settore lavorativo di proprio interesse, sulle opportunità che esso offre e sui quei servizi a cui ci si può rivolgere per ottenere supporto e orientamento, maggiore sarà le pro-babilità di cogliere l’occasione adatta. Quindi, “conoscere” oggi è importante in egual misura rispetto a ieri ma spes-so non si è consapevoli del fatto che la rivoluzione informatica consente di

raggiungere la conoscenza con minor impegno e in tempi molto rapidi. In-ternet, il mezzo di comunicazione di massa che ha rivoluzionato le moda-lità sia di erogazione che di fruizione dell’informazione, funge sempre più come punto di riferimento per la ricer-ca di lavoro o qualsiasi altro percorso utile a migliorare o anche qualificare le professionalità già acquisite. Oggi si può fruire on-line di un numero sem-pre maggiore di strumenti informativi dedicati al mondo del lavoro come la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana IV Serie Speciale Concorsi, le varie edizioni dei Bollettini Regionali Italiani, procedure di candidatura per Concorsi Pubblici, preselezioni per il reclutamento di personale di grandi aziende. Internet presenta anche dei limiti come ad esempio l’attendibilità dell’informazione derivante dalle ri-cerche che realizziamo. Non di rado, infatti, capita di trovarsi di fronte al cosiddetto fenomeno di “overload” vale a dire un eccesso di informazioni provenienti da svariate fonti compren-sibili di un grado più o meno elevato di attendibilità. Tutto ciò può condurre

a dispersione, l’informazione diventa “soggettivamente vera” e può non ba-sarsi su fondamenti oggettivi. Questo limite, probabilmente, è in parte ri-solto considerando ad esempio l’evo-luzione sempre maggiore dei sistemi di indicizzazione utilizzati all’interno dei motori di ricerca. Inoltre, il mondo lavorativo appare in continua trasfor-mazione: localizzazione dei mercati, la stessa rivoluzione informatica, mu-tamento della struttura generale del lavoro, nascita di nuove professioni, leggi, diritti e doveri, rendono sempre più complesso individuare le offerte di lavoro più interessanti e distingue-re quelle serie da quelle fasulle. Può a questo proposito essere utile cono-scere le caratteristiche dei vari mercati locali espressi dall’economia del terri-torio, tendenze, i settori lavorativi, le figure professionali continuamente in evoluzione; informazioni sulle azien-de, raccogliendo più elementi possibili che permettano di valutare l’interesse o la serietà di un annuncio; la norma-tiva del lavoro, contratti di lavoro, re-tribuzioni, diritti dei lavoratori. Fra le attività di chi cerca lavoro, utilizzando

internet, una fra le più importanti è certamente il reperimento di informa-zioni utili. È importante sapere quali siano le fonti informative più impor-tanti e come utilizzarle. A tal propo-sito, un riferimento essenziale può essere costituito dagli operatori dei servizi informativi i quali costitui-scono una risorsa in quanto possono realizzare non solo funzioni di guida alle informazioni reperibili tramite internet ma, in alcuni casi, possono realizzare delle vere e proprie consu-lenze individuali, consigliando sulle tendenze del mercato del lavoro. Nei prossimi numeri di questo giornale forniremo indicazioni più dettagliate su come poter pianificare, in modo personalizzato, la ricerca di lavoro utilizzando gli strumenti che la rete internet mette a disposizione.

“Le grandi menti discutono delle idee, le persone medie discutono dei fatti, le piccole menti parlano delle perso-ne”.

Eleonor Roosvelt

Il fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricerca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma vale sempre la pena consultarli tutti. Negli annunci diretti troverete gli annunci fatti direttamente alla nostra redazione. Il servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazio-

ne non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle inserzioni. Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultate il sito www.ilfatto.net nell’area OFFRO LAVORO.

Per inserire un’offerta di lavoro basta inviare il testo con l’inserzione alla nostra e-mail: [email protected]

ANNUNCI DIRETTI

Offro Lavoro giovedì 11 dicembre 20082�

JOBCRAWLER

881Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

ELIANTO SRLricerca per il proprio call center in Molfetta, OPERA-TORI/TRICI TELEFONICHE, per la vendita dei propri prodotti.Si offre Contratto a Progetto, formazione professiona-le, ambiente giovane e dinamico e possibilità di assun-zione a tempo indeterminato.Inviare curriculum a: [email protected]: 080 - ����11� Telefono: 080 - ��512�2Posta: Via Don Minzoni, �/�1 - Molfetta (BA)Web: www.olioelianto.it. Possibilità di part-time.

FASTWEBPer apertura mercato cellulari cerca ambosessi.Presentarsi martedì � novembre 2008 dalle ore 10:00 alle ore 12:�0 e dalle ore 15:�0 alle ore 1�:00 presso Nicotel, Via della libertà, �2 - Bisceglie.

NELDIRITTO EDITORE SRL.,con sede a Molfetta (BA), operante nel settore del-l’editoria giuridica, ricerca un Responsabile Ufficio

Commerciale preferibilmente laureato in Economia e commercio e Agenti di Vendita per potenziare la propria rete commerciale nelle città di Bari, Molfetta, Bisceglie, Trani, Barletta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi, Andria e Corato. Inviare i curricula a [email protected] o chiamare il ��2�1�5���.

CAFFé VERGNANO cerca barista presso Gran Shopping Mongolfiera Mol-fetta. Inviare CV con foto all’indirizzo email:antonio.andriani��@libero.it

FREEDOMcerca signore/ine (20 anni in poi) motivate,con spirito intraprendente,che vogliano svolgere un lavoro semplice che permette di guadagnare un compenso commisurato al proprio impegno. L’azienda produce bincheria intima è ricerca presentatrici,capigruppo,responsabili provinciali e regionali.Offriamo ottime provvigioni,campionario gratuito possibilità di carriera. Se sei interessata chiama fissiamo un colloquio informativo e conoscitivo per iniziare ha lavorare insieme, è soddisfare le tue esigenze economiche.

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JUBILEEGROUP In previsione della imminente stagione invernale (Ottobre) cerca le seguente figure professionali:Per la zona ristorante: Chef di compravata esperienza e preparazione specie sulla cucina tipica pugliese che caratterizza il ristorante stesso.Apertura del ristorante pranzo e cena.Per la zona discoteca: Barman, Barlady (con corso planet one), venditori, champagnerie, comies, cassiere, ingresso privè, raccolta bicchieri, addetti al ritiro biglietti. Per info [email protected] - 0808�8�028 Cell. - ����1�1258

QUANTAricerca analista Molfetta (Ba), Puglia Italia per azienda che lavora nell’ambito dell’ IT, selezioniamo:Requisiti di base:- Esperienza e competenza di base in ASP .NET. - Gradita conoscenza anche in C# .net e Java Script. - Esperienza anche minima di sviluppo mediante i tools: Vi-sual studio .Net 200�/2005 (.Net Framework 1.1/2.0), Crystal report (ambiente Visual studio .net), Microsoft IIS Web Server. Data Base Microsoft SQL Server 2000/2005Inviare cv con consenso al trattamento dei dati personali ex d.lgs.1��/0� a Quanta, Viale Magna Grecia, �18, ��100 Ta-ranto - e-mail: - [email protected]

ALLEANZA ASSICURAZIONIIl ruolo d’ingresso in Alleanza è quello di Junior Sales Profes-sional. Località Molfetta, Bisceglie e comuni limitrofi. Laurea o diploma; Età min 25 - max �5. Sono riechieste autonomia e orientamento al risultato, propensione alle relazioni persona-li. Fonte: Jobadvisor

Il lavoro oggi si cerca su Internet

Page 25: Il Fatto n. 025

Rubrichegiovedì 11 dicembre 2008 25

In questo numero una let-tera che denuncia i disagi nelle nuove zone abitative e i primi commenti sul-l’annullamento del concerto di Capa-rezza.

Gentile Redazione,vi scrivo per segnalarvi in quale situa-zione si vive nella zona “nuova 167”. Ringrazio la redazione de “il Fatto” per aver cominciato a parlarne ma vorrei aggiungere che oltre a sembrare una vera e propria discarica la nuova zona, già in possesso dell’abitabilità, non ha tutti i requisiti per esserlo e vi spiego perché. La nuova zona non è provvista di impianto di illuminazio-ne, infatti la sera già dalle 17 è com-pletamente buio, tanto da non riuscire a riconoscere la propria auto. Le strade non sono state asfaltate e quando piove si calpesta fango e si rischia di cadere a causa di qualche pezzo di ferro o di legno lasciato dagli operai. Per questo motivo anche i postini non consegna-no la posta e si è costretti ad andare personalmente agli uffici postali. Non si possono usare i mezzi pubblici per-ché non ne arriva nessuno e se non si è in possesso di una patente di guida e di un’auto bisogna percorrere a piedi la zona dei cantieri circondata da buche e da cani randagi che hanno già aggredi-to qualche residente. Non esistono nei pressi delle abitazioni cassonetti per i rifiuti e quindi si è costretti a portare in auto l’immondizia fino al primo cas-sonetto. Vorrei ricordare che Molfetta è una città in cui scarseggia il lavoro e la maggior parte degli uomini è co-stretta a lavorare nelle città del nord lasciando le proprie moglie e i propri figli, che abitando anche nella nuova

zona hanno terrore a tornare a casa la sera. Mi auguro che l’amministrazio-ne comunale risolva questi problemi il prima possibile visto che gli oneri di urbanizzazione sono stati pagati anti-cipatamente da noi cittadini residenti e ora non è giusto sentirci dire che “al comune i soldi sono finiti”. Non è giu-sto nemmeno che tante famiglie che hanno o stanno facendo dei sacrifici per comprarsi una casa siano costrette anche a vivere in una situazione che crea ogni giorno paura e disagi.Un residente di via G. Percoco

000 Vi scrivo spettabile testa-ta giornalistica de “il Fatto” solo per invitarvi a sostenere ancora le ragioni della riapertura del pub Beatles. L’atto vandalico o non so di quale altra ma-trice non può fermare l’attività dei due cordiali titolari del locale. Io insieme ai miei amici ci schieriamo a fianco di Pino e Tonia perché desiderosi di rincontrare la gentilezza familiare del pub Beatles a Molfetta! Un caro saluto a voi e un incoraggiamento caloroso e affettuoso a Pino e Tonia.

000 Salve sono un cittadino abi-tante nel comparto 16 da circa tre anni. Volevo denunciare che siamo al limite del degrado. Abbandonati a noi stessi, eppure abbiamo dato i soldi per l’urbanizzazione. Hanno messo le luci e l’asfalto e poi sono scomparsi nel nulla. C’è un grande spiazzo con

un rudere pericolante con copertura a mio avviso cancerogena; intorno si è formata una specie di discarica piena di erbacce, topi e cani randagi, peri-coloso per i bambini che nel periodo estivo ci giocano. Dove sono il par-co e la villetta previsti nel progetto? Sindaco, assessori, consiglieri ci siete o state aspettando che si verifichi un caso come quello dei due bambini di Gravina?

818 Pala Poli troppo piccolo: sfu-ma il concerto

* Leggendo stamattina il nuovo nu-mero del vostro bellissimo giornale ho appreso con estrema tristezza e delusione dell’annullamento del con-certo del Capa al PalaPoli e direi che le sue argomentazioni sono più che valide. Sono personalmente contra-rio in linea generale a finanziare con denaro pubblico concerti di artisti già affermati ma nel caso di questo ragaz-zo molfettese che sta avendo successo in tutta Italia e che rappresenta motivo di vanto per la nostra comunità, me-rito soprattutto delle sue canzoni di denuncia, si sarebbe potuta fare una eccezione e consentirgli di suonare in piazza come avrebbe voluto. Tutto questo tenendo conto che non avrebbe percepito neanche un centesimo per se stesso. Sappiamo tutti che se Caparez-za non suonerà nella sua città la prima responsabile è l'attuale amministrazio-

ne che in questa circostanza ha dato prova di grande meschinità e povertà culturale.Dario Farinola

825 Il cane di quartiere

Trovo l’idea assolutamente geniale! Se oltre alla sterilizzazione (a mio av-viso necessaria) si provvedesse a fare in modo che ogni condominio adotti un randagio il problema verrebbe ri-solto nel migliore dei modi. Magari premiando economicamente quanti vorranno farlo.

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w w w . i l f a t t o . n e t

IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,puntuale come sempre il giovedì.

Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo

del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, co-lonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni.Fonte:(it.wikipedia.org)

SOLUZIONI

Rubriche giovedì 11 dicembre 20082�

FACILE DIFFICILE

Caffè Duomo Bar UniversoBar FeniceBar MixerBar StazionePasticceria MezzinaBar FantasyBar DavisSotto CopertaBar MiramareCoffee RoomCin Cin BarBettie PageOff StreetBlanc la nuitBeatles PubSwing PubGreasePlace Blanc CafèAGIP via TerlizziESSO via TerlizziAPI zona industrialeQ8 zona industrialeESSO via Bisceglie

Caffé MetropolisSilver CaféMadogas via Terlizzi

Trovi il fumetto “Mr. Villain”, al costo di 5 euro, nelle seguenti edicole:“Parisi”, via Immacolata 40“Si volta pagina” di Tattoli Mauro, via Fornari 150“Edicola Cartoleria” Giovanni de Pal-ma, via Bari 1/A “Gigotti Giovanni”, via Bari 74“Edicola RossoBlu”, via Margherita di Savoia 1 “Caputo Lucrezia”, via San Fracesco D’Assisi 55 “Grosso Adalgisa”, via Don Pietro Pappagallo“L’Altra Edicola” di De Candia Cosimo Damiano, via Achille Salvucci angolo via Terlizzi“Marianna Andrula”, via Baccarini 67 “Fumetteria Edicola” di Spadavecchia Enrico Nicola, via Tenente Fiorino, 70/c

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w w w . i l f a t t o . n e t

Fonduta di patate

Ingredienti

Procedimento Fonduta

Sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a tronchetti uguali, cucinarle in acqua salata per mezz’ora circa, colarle e schiacciarle aggiungendo la besciamella, il prosciutto e la mozzarella tagliati a dadini e 70 gr di parmigiano. Mantecare bene il tutto e disporlo in terrine di terracotta, spolverarle del restante formaggio e infornarle a 220° per 5 minuti circa.Servire ben caldo.

1.�00 kg di patate100 gr di mozzarella�0 gr di prosciutto cotto100 gr di parmigiano250 ml di besciamellasale e pepe q.b.

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ARIETE LEONE SAGITTARIO

È tempo di bilanci. Nel corso dell’ulti-mo anno ne avete combinate di tutti i colori. Ora datevi tregua e soprattut-to date tregua a chi vi sta accanto. Novità piacevoli attendono chi è alla ricerca dell’anima gemella. Buoni anche i rapporti con gli amici.

Abbandonatevi ai sentimenti e pro-vate a riscoprire il piacere di un ab-braccio. Trascorrete qualche ora in più in famiglia e con le persone care. Negli ultimi tempi vi siete isolati e avete chiuso fuori dal vostro cuore gli affetti veri.

Le stelle vi sono accanto ma non ap-profittate della situazione. Le persone che vi amano hanno bisogno di voi e forse bisognerebbe mettere da parte le vostre esigenze per andare incontro alle loro. Questo momento positivo vi accompagnerà fino alla fine dell’anno.

TORO VERGINE CAPRICORNO

Finalmente buone notizie. Un pro-getto a cui tenevate molto comincia a prendere corpo. Ora è il momen-to di impegnarsi per non lasciarsi sfuggire le occasioni che verranno. Non esagerate a tavola, il vostro or-ganismo potrebbe risentirne.

Buona la vita di coppia ma forse è ar-rivato il momento di essere sinceri fino in fondo. Confidate al vostro partner le vostre debolezze e insieme prova-te a trovare una soluzione. Il silenzio a lungo andare potrebbe allontanarvi. Attenti ai mali di stagione.

Il vostro cuore batte sempre più forte per la persona che ha conquistato la vostra stima. Fate attenzione ai colpi di testa. Avete bisogno di un periodo di riposto, approfittate dei giorni di festa, ormai alle porte, per provare a rilassarvi un po’.

GEMELLI BILANCIA ACQUARIO

Vi aspettano giorni sereni in compa-gnia dei vostri cari. Cercate in ogni caso di contenere la vostra aggres-sività. Fermatevi un attimo a pensare prima di parlare. Le parole dette trop-po in fretta a volte possono ferire e voi sapete essere crudeli.

I pensieri cattivi che vi attraversano la mente sono solo frutto di un lungo pe-riodo di stress che, per fortuna, vi state lasciando alle spalle. Lasciatevi trascina-re dall’entusiasmo delle persone che vi sono vicine. Qualche momento di svago potrà solo giovarvi.

Da troppo tempo non vi occupate di voi, delle vostre esigenze. Pensare agli altri è giusto ma perché toccano sempre a voi le rinunce. È arrivato il momento di staccate con la routine e di tuffarvi nello shopping. Uscite ed incontrate gli ami-ci. Lasciatevi un po’ andare.

CANCRO SCORPIONE PESCI

Quello che vi ci vuole è un viaggio. In alternativa cambiate ambiente e trovate il tempo per uscire anche solo per il fine settimana. Avete bi-sogno di ricaricarvi. Fate attenzione alle false lusinghe di un amico in-vidioso.

I prossimi quindici giorni potrebbe-ro rappresentare una svolta nelle vostra vita. Valutate ogni situazione prima di prendere decisioni. Discreta la salute. Ascoltate i consigli di chi vi vuole bene, le spacconerie non por-tano a nulla.

Attenti ai piaceri della tavola. State vi-vendo giorni sereni ma questo non deve spingervi ad eccessi che possono creare problemi. Buona la vita di coppia. Novità piacevoli per i single. Qualche screzio con i colleghi di lavoro potrà incupire i giorni che precedono le festività di fine anno.

I CONSIGLI DELLO ZODIACO

Rubrichegiovedì 11 dicembre 2008 2�

IL FATTOQuindicinale gratuito di informazione

EDITOREActiva S.r.l. con unico socio

PRESIDENTEGiulio Cosentino | cell. 334.1758150

DIRETTORE RESPONSABILECorrado Germinario

COLLABORATORIMatteo Diamante, Lella Salvemini, Marco Spadavecchia.

Registrato presso ilTribunale di Traniaut. del 19 ottobre 2007n. 17/07

REDAZIONEVia degli Antichi Pastifici,Zona Artigianale A/[email protected]

PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto

IMPAGINAZIONENELLOPOLI.com | HIDESIGN.it

STAMPATipografia Sedit SrlServizi EditorialiVia delle Orchidee 1 | Modugno

CONCES. DELLA PUBBLICITA’Ufficio Commercialetel. 334.17.58.150

Chef: Domenico Tavella

Procedimento Besciamella

In un tegame far bollire il latte. In un altro recipiente sciogliere il burro, aggiungere la farina, mantecare il composto ottenuto e aggiungere il latte bollente mescolando il tutto fino all’ebollizione.

Besciamella�0 gr di burro�0 gr di farina250 ml di latte sale e noce moscata q.b.

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