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Quest’anno ricorre il cinquantenario delle Olimpiadi di Roma, una edizione memorabile che segnò l’inizio di una nuova era per l’organizzazione sportiva italiana, nella quale i dipendenti CONI sono stati grandi protagonisti

IL NOTIZIARIO DELL'APEC N° 48 e 49

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ll numero 48-49 del Notiziario dell'Associazione Pensionati CONI parla stavolta, oltre le notizie riguardanti l'attività dell'Associazione, anche di Olimpiadi di Roma 1960. Infatti quest'anno ricorre il cinquantenario di quelli che furono definiti "Gli ultimi Giochi Olimpici a misura d'uomo". Da questo numero, e per tutto il 2010, il Notiziario parlerà di quel meraviglioso evento, che vide ancora una volta i dipendenti CONI splendidi co-protagonisti.

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Quest’anno ricorre il cinquantenario delle Olimpiadi di Roma, una edizione memorabile

che segnò l’inizio di una nuova era per l’organizzazione sportiva italiana, nella quale i dipendenti CONI sono stati grandi protagonisti

Cari amici, sono passati esattamente dieci anni da quando l’APEC decise di realizzare una pubblicazione periodica destinata ai propri soci: il cosiddetto numero “zero” uscì infatti nel marzo del 2000 (ndr: per chi non lo sapesse, lo “zero” è quel numero sperimentale, che nel campo dell’editoria viene pubblicato prima ancora che il Tribunale Civile competente per territorio abbia rilasciato la regolare autorizzazione, e che serve “per sondare il terreno”, sia in ter-mini prettamente tecnici ed organizzativi, che di impostazione generale della testata). Nel saluto a mia firma che per l’occasione comparve in prima pagina, scrivevo testualmente: “…nasce il primo numero di un Periodico a carattere principalmente rievocativo e celebrativo di avvenimenti che hanno riguardato la nostra vita lavorativa e significativamen-te anche di aneddoti e racconti sportivi, oltre, ovviamente, a dare il giusto spazio e rilievo alle attività dell’Associazione ed alle notizie che possono essere di diretto interesse per i nostri Associati”. Oggi, dopo 48 numeri (ndr: in realtà, con qualche numero doppio il nostro organo di stampa è uscito esattamente per trentanove volte) credo che, da una di-samina sommaria, il bilancio sul ruolo e sulla funzione del nostro NOTIZIARIO sia assolutamente positivo. Forse è stato un po’ più carente, rispetto alle aspettative ed alle ambizioni, sul piano della “rievocazione” e della “celebrazione” del nostro passato (ma perché ciò si verificasse avremmo avuto bisogno del contributo da parte di tutti i soci, cosa che purtroppo si è registrata davvero raramente!), però in termini di “comunicazione interna” esso si è rivelato molto utile, efficiente e finanche simpatico! Da parte mia, ho sempre sostenuto che il nostro giornale dovrebbe rappresen-tare l’ideale filo di congiunzione tra tutti noi associati: a quanto mi risulta, sono ancora in tanti a pensarla come me. Certo che in questo decennio alcune situazioni si sono modificate: tra l’altro poco più di due anni fa abbiamo avuto il cambio di direzione della testata, allorquando, dopo le dimissioni di Sergio Gatti (a cui non possiamo e non dobbia-mo mai negare il nostro più sentito ringraziamento per l’impegno profuso nell’iniziativa che ha condotto per ben sette anni con la massima professionalità) gli è subentrato l’amico Augusto Rosati. Ma credo che, pur se le due direzioni si caratterizzano con stili e modalità differenti, il principio ispiratore per il quale la testata è stata fondata nella so-stanza è sempre lo stesso. Ma, pur ottimista per costituzione, non posso esimermi dall’evidenziare una problematica a mio avviso preoccupante: mi riferisco agli alti costi per la spedizione del Notiziario al domicilio dei soci, una voce che si sta rivelando pesante sul bilancio annuale dell’Associazione. La questione va affrontata a 360 gradi, ed implica scelte strategiche che vanno oltre il contingente. Il Consiglio Direttivo sta muovendosi in tal senso. Innanzitutto abbia-mo avviato la stipula di una convenzione con Poste Italiane, per accedere alle tariffe speciali previste per i prodotti editoriali, e questo ci permetterà di dimezzare le spese fino ad oggi sostenute. Parallelamente, per incentivare in modo concreto ed immediato i contatti con i nostri soci, stiamo attivando una procedura informatica che consenta l’invio automatizzato di sms sui telefonini di ciascuno di noi, che riguarderanno ogni comunicazione urgente, o che ser-viranno per ricordarci appuntamenti e scadenze riguardanti le varie iniziative associative. Sempre rimanendo nel campo della tecnologia informatica, desidero ricordare il nostro sito internet, che rappresenta un servizio al giorno d’oggi sempre più utile ed importante. Ovviamente non tutti i soci (soprattutto noi anziani) hanno facilità di accesso alla rete, ma almeno i colleghi più giovani potrebbero (e dovrebbero!) utilizzare di più questo ottimo strumento di comunicazione che senz’altro consentirebbe un rapporto costante, concreto e di reciproco scambio, con l’Associazione e con gli altri soci . A questo proposito c’è l’idea di organizzare degli incontri con chi desidera avere delle utili infor-mazioni di base (o anche solo dei semplici suggerimenti), così da approcciarsi con meno timore e sospetto al compu-ter. Sia ben chiaro: non abbiamo l’intenzione di allestire veri e propri corsi di informatica di base (ndr: ci abbiamo provato in passato, però iniziative del genere hanno i loro costi e non pochi problemi organizzativi, ed abbiamo do-vuto fermarci), ma solo delle “pure e semplici” riunioni amicali, gestite da alcuni soci che, avendo maggiore dimesti-chezza con il computer, si sono dichiarati disponibili ad incontrarsi per un paio d’ore la settimana con chi vuole spie-gazioni su come navigare in internet o come utilizzare al meglio la posta elettronica. A questo proposito voglio rivol-gere un appello ai soci di “buona volontà” disposti a collaborare con l’Associazione: se c’è qualche collega che si vuol rendersi disponibile ad aggiungersi al gruppo dei “docenti volontari” è davvero ben accetto, perché in questo modo gli incontri potrebbero rivelarsi ancora più utili e proficui. Comunque saremo più chiari sull’argomento nei pros-simi mesi. Scusate se mi sono dilungato sull’argomento, ma credo che il “decennale” del nostro Notiziario meritasse una riflessione, e quindi anche un approfondimento sulla necessità di una efficiente comunicazione interna: è eviden-te che se è vero che l’Associazione può avere buone prospettive di vita e di crescita solo se c’è la partecipazione dei soci alle sue attività ed alle sue iniziative, ben si comprende quanto sia importante che sia garantito il flusso di noti-zie ed informazioni fra tutti gli interessati. Un flusso, sia ben chiaro, non a senso unico, dall’Associazione ai soci, ma anche viceversa. Mi auguro davvero che questo ennesimo messaggio sia colto dai colleghi nel senso dovuto! Da inguaribile ottimista, nonostante la mia veneranda età, continuo a sperarci! (Angelo Menna)

Una riflessione del Presidente Menna sul ruolo della comunicazione all’interno dell’ APEC, non per ripercorrere il nostro pur glorioso passato, ma per proiettare lo sguardo verso il futuro.

Era marzo dell’anno 2000, quando ricevemmo nelle nostre case il numero zero del giornale

RICORDIAMO CHE IL NUOVO CODICE POSTALE DELLA ZONA FORO ITALICO E’ 00135

NOTIZIARIO DELL’APEC ASSOCIAZIONE PENSIONATI CONI

Direttore Angelo Menna Direttore Responsabile Augusto Rosati

Foro Italico, 00135 Roma

Telefoni: 0636854045 - 36854049 fax: 06.36854042 - 36854044

web: www.pensionaticoni.it email: pensionati [email protected]

Registrazione Tribunale di Roma n°132/2000

La stampa del Notiziario è effettuata da TIPOGRAF srl, Roma, via Costantino Morin 26/a,

tel. 06.3724146, fax: 06.3701054

Intrapresa dall’APEC una azione sperimentale molto interessante

Il D.L. 252/2005 prevede per le pensioni complementari l’applicazione forfettaria della ritenuta IRPEF del 15%. L’APEC, con altre Associazioni Pensionati della Intesa Sindacale, stanno dando vita ad un ricorso “pilota” al fine di far riconoscere le pensioni integrative equiparate a quelle complementari: per tutti noi iscritti al Fondo deriverebbe un interessante vantaggio economico.

Si sta aprendo un interessante spiraglio perché possa essere riconosciuta sulla pensione integrativa Fondo di Previ-denza del CONI l'applicazione della ritenuta IRPEF forfettaria del 15%, così come recita il Decreto Legislativo n. 252 del 2005 riguardo le pensioni complementari. A nostro avviso, la pensione CONI, proprio perché integrativa, dovreb-be essere equiparata a pensione complementare. Infatti l'Agenzia delle Entrate, con circolare n° 25 del 26 giugno 2006 ha, a nostro avviso, chiarito che tutte le forme di previdenza complementare istituite prima della data di entra-ta in vigore della legge n° 421 del 1992, devono essere assoggettate allo stesso trattamento fiscale agevolato. L'a-zione legale cui ho fatto riferimento non sarà isolata, ma si articolerà con l'Intesa Sindacale, che, come tutti voi sape-te, è l'organismo unitario a cui aderisce anche l'A.Pe.C. Il nostro direttivo lo scorso dicembre ha deliberato di proce-dere all'avvio di un ricorso pilota. Tale ricorso vede protagonisti tre colleghi “volontari” ed è gestito tramite lo Studio Legale Eugenio Polito, lo stesso Studio che assisterà nella fase iniziale tutte le altre Associazioni Pensionati aderenti alla sopracitata Intesa. Trattandosi di “azione pilota”, le relative spese saranno anticipate dalla nostra Associazione. L’operazione “è scattata”proprio in questi giorni, allorché, passati invano i novanta giorni dall’inoltro dei ricorsi di prima istanza (cioè l’invito ad applicare il D.L.252, che i quattro associati "volontari" hanno formulato all’Ufficio delle Entrate ed alla CONI SERVIZI SpA, atto fondamentale per poter attivare il ricorso legale) la “pratica” è stata presa in mano dallo Studio Polito. E’ bene evidenziare che i quattro “colleghi volontari”, nel caso il ricorso andasse a buon fine, si sono impegnati ovviamente a restituire all'APEC la somma anticipata, mentre nella eventualità di esito negati-vo ognuno dei ricorrenti potrà decidere, a proprie spese, di proseguire o meno l'iter giudiziario. La questione, nella sua complessità, si prospetta interessante, perché se dovesse evolversi come auspichiamo, il ritorno economico per tutti sarebbe abbastanza congruo. Sarà nostra cura tenervi informati sull'argomento con particolare precisione.

DA MAGGIO LE INFORMAZIONI VIA SMS E CON NEWSLETTER

A giorni l'APEC darà vita ad un innovativo sistema di comunicazione attraverso gli SMS, cioè i messaggi sul telefonino. In questo modo tutti i soci saranno informati in tempo reale riguardo le iniziative, le scadenze, gli appuntamenti con-cernenti la nostra attività. Ovviamente con poche battute a disposizione saranno messaggi stringati (o forse sarebbe meglio dire essenziali): infatti, riporteranno "i titoli" di ciascun argomento trattato. Poi, chi vuol saperne di più, oltre ad informarsi tramite il nostro sito www.pensionaticoni.it, potrà telefonare all’APEC e chiedere ogni delucidazione. Chi non avesse ancora comunicato il numero telefonico del portatile sul quale intende ricevere gli SMS, è pregato di co-municarlo con urgenza alla nostra Segreteria. Con l’occasione si invitano anche coloro che ancora non lo avesse fatto, di trasmettere il proprio indirizzo e-mail per ricevere la newsletter, nuovo ed ulteriore strumento informativo che sarà periodicamente inviato a tutti i Soci.

Vi presentiamo il programma di attività del prossimo anno Rinnovato l’accordo con la UNIPOL senza alcuna variazione dei costi

Confermate le convenzioni per l’assicurazione auto, moto ed abitazione. Tra l’altro, anche se sul piano econo-mico l’attuale accordo non è molto oneroso, per il futuro si sta operando per la rinegoziazione dell’accordo, così da essere reinseriti nella convenzione UNIPOL-CONI, certamente migliore sul piano delle prestazioni offerte.

La convenzione relativa alla polizza sanitaria stipulata con la UNIPOL a favore degli associati APEC ed i loro familiari (iniziata il 2 marzo 2008 e scaduta lo scorso 1 marzo), è stata prorogata per un altro anno (fino a tutto il 2 marzo 2011) alle stesse condizioni economiche e pari coperture dei rischi assicurativi senza limiti d'età e valida in tutto il mondo. Gli assi-curati APEC e loro familiari già assicurati possono proseguire il loro rapporto con la UNIPOL pagando il premio individuale annuo di € 600,00 (seicento) in unica soluzione, a mezzo assegno bancario non trasferibile, direttamente presso l'Ufficio Gestione Polizza Sanitaria, situato presso la sede centrale del CONI, Foro Italico, oppure tramite bonifico bancario, se-guendo le sottostanti coordinate: ASSICURAZIONI CIVITELLA srl, Viale Parioli 56 - 00197 Roma, con codice IBAN n° IT81Z0312703200000000005377. A garanzia della propria copertura assicurativa è indispensabile trasmettere anche a mezzo fax (n. 06.36857109) la copia della ricevuta bancaria del bonifico stesso. La Segreteria dell'APEC è disponibile ad assistere gli interessati. Gli associati che per la prima volta aderiscono alla polizza sanitaria devono prendere diretto con-tatto con il personale dell'Ufficio Gestione Polizza Sanitaria. I numeri telefonici dell'Ufficio Gestione Polizza Sanitaria sono: 06.36857721 - 06.36857252. L'indirizzo e-mail è [email protected]. L'appartenenza all'APEC va dimostrata esi-bendo l'apposita tessera rilasciata a suo tempo a tutti i nostri associati. Comunque l'Agenzia è in possesso dell'elenco ag-giornato dei Soci APEC. Ricordiamo infine che è stata prorogata con la stessa Agenzia anche la convenzione Polizze Assicu-rative R.C. auto, moto ed abitazione.

PICCOLO INTOPPO, SPERIAMO SENZA CONSEGUENZE… Si segnala che il ricorso per Cassazione inoltrato dall'Avvoca-tura dello Stato nei confronti della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale a favore della nostra socia Rosanna Bucci è andato in discussione lo scorso 13 aprile. La resistenza al ricorso da parte dell'A.P.E.C. si è resa necessaria in quanto nello specifico caso l'Amministrazione Finanziaria ha, per la prima volta, impugnato e contestato la legittimità stessa del noto rimborso, anche sedi fatto la Bucci ha già ottenuto il rimborso. L'azione legale è rivolta a salvaguardare gli interes-si dell'intera nostra categoria relativamente al diritto ormai acquisito della riduzione IRPEF al 87,50% sulle pensioni inte-grative pregresse e future. IL NUMERO VERDE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE L'Agenzia delle Entrate ha attivato da tempo un numero verde ove è possibile richiedere informazioni riguardanti la materia fiscale, tra cui anche lo stato delle pratiche relative ai rimborsi IRPEF. Tale numero verde è 848800444

Il Comitato Provinciale CONI di Genova ha attivato una ricerca, a respiro nazionale, che riguarda tutti coloro che hanno partecipato alle varie edizioni dei Giochi olimpici moderni dalla prima edizione ad oggi, denominata "Anagrafe dei partecipanti italiani alle Olimpiadi Estive 1896-2008". La raccolta dei dati ha come fine quello di creare una memoria "anagrafica" degli operatori olimpici dello sport italiano, che vuol essere un modo sincero per ringraziare oltre che gli atleti azzurri, anche tutti coloro che come dirigenti, tecnici, giudici e arbitri, medici, fisiote-rapisti e tante altre figure (tutte importanti!), hanno con-sentito, sostenuto o diretto, gli atleti nelle gare. I promotori si augurano che questo lavoro di raccolta pos-sa servire da stimolo agli studiosi dello sport per appro-fondire ogni argomento relativo alle Olimpiadi, prenden-do finalmente in considerazione non solo gli atleti (che rimangono ovviamente i primi protagonisti in assoluto) ma anche quel grande, importante esercito di professionali, di volontari, di specialisti, che con la loro preziosa opera hanno reso possibile, nella loro quota parte, lo spettacolo olimpico dalla sua nascita ad oggi. Del lavoro di raccolta realizzato a tutt’oggi, è stato elaborato un compact disk che riporta l'elenco dei partecipanti, secondo i vari ruoli e mansioni, classificati in mero ordine alfabetico. E’ possibile chiedere una copia in modo che si abbia la possibilità di vedere il lavoro fino ad oggi elaborato, con una precisazione: i dirigenti del CONI di Genova mettono a disposizione il loro lavoro, perché credono che, per completarlo, sia necessaria la collaborazione di tutti per dare la possibilità di avere segnalazioni, integrazioni, aggiornamenti ed anche correzioni, se necessarie, alla lista stilata a tutt’oggi. I contatti col Comitato Provinciale possono essere attivati attraverso l’e-mail, che è [email protected], oppure per telefono al n°010.581682, o an-che per fax al n°010.581553. Quando la ricerca sarà conclusa sarà davvero un bel lavoro!

BELLA INIZIATIVA DEL CP CONI GENOVA

POSITIVA RISPOSTA AL PROGRAMMA TEATRALE

Mai come quest’anno si è riscontrata adesione da parte dei colle-ghi all’invito a teatro, attraverso le convenzioni che l’APEC in ogni stagione riesce a stipulare con alcuni dei migliori “palcoscenici” romani.“Se potessimo avere una maggiore disponibilità - sostiene Roberto De Cesare, promotore di questo settore nell’ambito dell’Associazione - certamente potremmo accontentare molti più colleghi!”. Ed è’ proprio così: ad esempio con lo spettacolo di bal-letto con il grande Raffaele Paganini al Teatro Italia, lo scorso 16 gennaio, le richieste hanno superato le 60 unità, ma purtroppo c’erano solo 20 biglietti a nostra disposizione.

Di nuovo protagonista la costa tirrenica calabrese per le vacanze di fine giugno

Lettera del presidente Menna ai colleghi CONI ancora in servizio per presentare la nostra Associazione

Una lettera aperta sarà inviata in questi giorni a tutti i colleghi ancora in servizio presso il CONI, le Federazioni Sportive e le Discipline Associate, allo scopo di presentare la nostra Associazione e ricordare che questo organismo non è aperto solo al per-sonale in quiescenza ma anche a quello tutt’ora impegnato al lavoro. Infatti l'art. 1del nostro Statuto prevede che ” ... possono far parte dell'Associazione in qualità di Soci, tutti i dipendenti del C.O.N.I., della C.O.N.I. Servizi SpA, delle Federazioni Sporti-ve Nazionali e delle Discipline Sportive Associate, in quiescenza o in servizio, che godono o che abbiano comunque diritto a trattamento previdenziale di qualsiasi tipo, in forma diretta o indiretta.” Nella sua semplice ma incisiva illustrazione dell’APEC, Menna ha innanzitutto voluto far riferimento agli oltre mille soci, per poi precisare le attività dell’Associazione, il cui lavoro, ci ha tenuto a precisare “...è portato avanti da venti colleghi volontari che forniscono gratuitamente assistenza, informazioni, consu-lenza a tutela dei propri diritti in merito a questioni previdenziali (verifica dei contributi versati, domande di pensione, procedimenti di regolarizzazione, imposte ecc.) e di previdenza integrativa”. Poi ha elencato i vantaggi che sono riservati agli associati ed ai loro familiari come la copertura assicurativa sanitaria senza limiti di età, attraverso l’adesione alla polizza A.Pe.C./UNIPOL, già in vigore da diversi anni, o come la convenzione a prezzo ridotto della polizza per la responsabilità civile per auto, moto e abitazione.. La lettera poi prosegue citando l’Assemblea nazionale annuale, nell’ambito della quale viene organizzata la "Festa dei Soci Over '80, con l'offerta di un dono ricordo personalizzato, nonché il convivio sociale riservato a tutti i colleghi presenti. Nella parte finale della missiva il presidente non manca poi di citare “...un tema im-portante, tutt'altro che futile e marginale, come è quello del 'TEMPO LIBERO", al quale il gruppo dei "volontari" si dedica con pieno successo, organizzando durante l'intero anno per gli Associati e loro familiari diverse attività socio-culturali come: visite guidate, gite di una giornata, la festa di fine anno, la settimana bianca, la gita di primavera, il soggiorno al mare, i biglietti a prezzi ridotti per spettacoli teatrali, i tornei di burraco, ed i corsi di golf.”. Infine, nel ricordare il costo della quota associativa annuale (ndr: di € 24,00, comprensiva dell'abbonamento al nostro Notiziario) ha evidenziato che siamo a disposizione (direttamente in sede, per telefono o per email) di chiunque voglia informazioni sull’argomento.

Così come lo scorso 2009, anche quest’anno sarà la costa tirrenica calabrese la “location” delle Vacanze al Mare organizzata dall’APEC: la scelta della località 2010 è caduta stavolta su “Baia di Diamante”, la calata a mare di Diamante, ad un chilometro dall’omonimo centro cittadino, classica perla della provincia cosentina che è da catalogare tra i tratti più belli e suggestivi del nostro Paese. La zona di residenza è un villaggio vacanze categoria “Quattro Stelle Superior” organizzato, attrezzato ed ospi-tale al limite dell’inverosimile, ma senza che sia annullato o alterato il meraviglioso ambiente circostante. Si parte mercoledì 30 giugno, alle ore 8.00 dal consueto luogo di ritrovo del Foro Italico. Viaggio in pullman Gran Turismo ed arrivo nel primo pome-riggio. Il soggiorno alberghiero partirà dalla cena del 30 e si protrarrà fino al mattino di sabato 10 luglio. Il trattamento sarà di “pensione completa”. Il Villaggio sorge su una collinetta degradante verso il mare. Le stanze sono dotate di servizi con doccia, aria condizionata autonoma, frigobar, televisione, telefono e asciugacapelli. C’è l’accesso alla spiaggia privata, raggiungibile a piedi o con servizio navetta gratuito continuativo mattina e pomeriggio, con distanza massima di 400 mt dal mare. Il servizio di ristorazione, a buffet, prevede piatti nazionali e tipici della regione e serate gastronomiche a sorpresa. In dotazione gratuita gli ombrelloni e lettini/sdraio in piscina e spiaggia, l’uso della piscina adulti e bambini, dei campi da tennis in erba sintetica, del campo di calcetto polivalente, e del centro benessere con sauna ed idromassaggi, mentre i massaggi eseguiti dai fisioterapisti saranno a pagamento. Ricordiamo che il contributo per la partecipazione a persona prevede per i soci la spesa di € 450 e per i non soci € 600. Il costo scende ad € 422 (per i non soci € 575) per chi aderisce all’offerta della stanza con tre letti; e scende ancora ad € 413 (per i non soci € 550) per le stanze a quattro letti. Inoltre è previsto uno sconto ragazzi (con 2 adulti): i bambi-ni tra i 4 e gli 8 anni pagano € 276; quelli tra gli 8 ed i 12 anni € 349. Ci si può iscrivere entro il 30 Aprile versando un accon-to a persona di € 200 mentre il saldo dovrà essere effettuato entro il 5 giugno. Per saperne di più andare sul sito dell’APEC.

Ad oggi sono già quattro gli appun-tamenti che si sono svolti a partire dal 1° gennaio, che vi elenchiamo in ordi-ne temporale. Iniziamo dalla Festa di Capodanno a Montone, in provincia di Perugia (di cui riportiamo un breve racconto nelle pagine successive), 36 ore di puro divertimento, in un clima sereno e conviviale senza eguali, e soprattutto in un contesto ambientale che solo un vecchio borgo dell’Umbria sa offrire. Subito dopo l’Assemblea Nazionale c’è stata poi la Settimana Bianca a Monclassico, organizzata secondo la nuova ed azzeccata for-mula realizzata lo scorso anno dal collega Fabio Sassi (su giusta intuizio-ne del presidente Menna) per cui la neve viene offerta non solo come “benefit” riservato a chi sa sciare (leggesi quindi “pochi intimi”), ma può essere goduta da tutti, indistintamente dall’età, dai possibili problemi di de-ambulazione, dal sovrappeso e certa-mente dagli acciacchi vari che di soli-to affliggono chi ha passato i cinquant’anni. Il 14 aprile invece c’è stata la Gita a Cassino, un luogo sa-

cro, bello e soprattutto ricco di cultura e di storia, in particolare quella drammatica legata alle nefandezze dell’ultimo conflitto mondiale. Infine una settimana dopo è stata la volta della visita ai Musei Vaticani, ed ammirare le “stanze di Raffael-lo” (aperte da pochi anni al pubbli-co), la grandiosa “Cappella Sistina” e l’inebriante “Pinacoteca”, la cui esu-berante ricchezza d’opere d’arte non è neppure classificabile, per quanti autentici tesori pittorici sono esposti. Inframmezzate a questi appuntamen-ti, ci sono da aggiungere quindi ben cinque rappresentazioni teatrali, pre-libata “crema” di un cartellone di prosa sempre caratterizzato per l’eccellenza dei suoi contenuti, frutto di una saggia ed oculata scelta ope-rata dal collega Roberto De Cesare. Se poi a questi appuntamenti inseria-mo l’annuale Torneo Primaverile di Burraco (organizzato con grande abilità da Emilio Alborghetti), potrem-mo per una volta utilizzare, a corolla-rio di questo elenco, la popolare bat-tuta “abbiamo fatto bingo!”, proprio

per evidenziare come il gruppo del Tempo Libero della nostra Associazio-ne (che, vogliamo ricordarlo, è com-posto oltre che dai tre già citati Al-borghetti, De Cesare e Sassi, anche da sei bravissime ed infaticabili colle-ghe, vale a dire Paola Cardosa, Ro-berta Gallegati, Rossana Lazzari, Rita Monzoni, Imperia Petrelli e Rita Silvestri) sa fare davvero le cose “fatte bene”. Le adesioni complessive a questo ricco programma hanno su-perato di gran lunga i 500 contatti, il che però non significa che siano stati altrettanti i colleghi coinvolti, visto che spesso una stessa persona partecipa a più iniziative, e nel 50% dei casi solitamente è accompagnato da al-meno un familiare. Da calcoli di mas-sima elaborati dalla Segreteria, sem-bra però che la cifra riguardante i soci aderenti non sia inferiore alle 120 unità. Il che equivale ad un 12% del totale degli associati, percentuale buona se teniamo conto che stiamo parlando dei primi quattro mesi 2010 e che la tendenza è positiva rispetto ai dati degli anni precedenti.

Capodanno a Montone, la Settimana Bianca a Monclassico, la gita a Cassino...

Come ogni anno si susseguono le iniziative del tempo libero, sempre nuove, interessanti e partecipate

Analizzando questo dato, il presiden-te Menna ha espresso in proposito una sua considerazione, che qui ripor-tiamo: “...il trend positivo che sembra evidenziarsi ci fa indubbiamente piace-re, perché vuol dire che le nostre pro-poste sanno soddisfare le esigenze dei colleghi. Ma, senza rischiare di essere tacciato come persona difficile da con-tentare, ritengo che sarebbe altrettan-to bello se tanti altri soci ancora parte-cipassero alle nostre iniziative. Sono infatti del parere, e non da oggi, che le nostre attività siano momenti impor-tanti per incentivare la socializzazione, elemento fondamentale per la terza età, poiché danno l’occasione di ritro-vare i colleghi di lavoro, di rinnovare e rafforzare vecchie amicizie, ed an-che di dar vita a nuove conoscenze.” Certo che, stando all’andamento del-le prenotazioni dei prossimi due ap-puntamenti, cioè la gita di primavera e le vacanze al mare, molti colleghi sembra abbiano colto, già prima di leggerlo, l’auspicio pocanzi riportato del nostro presidente: tra l’altro, dal-la lista dei probabili partecipanti, emergono nomi nuovi di persone che fino ad oggi non hanno mai aderito a questo tipo di iniziative. “Anche que-sto è un buon segno - continua ancora Menna - che testimonia ancor più l’ottimo lavoro dei colleghi che coordi-nano le attività del tempo libero, per-sone, non smetterò mai di sottolinear-lo, che prestano servizio in modo total-mente volontario col massimo rendi-mento. A questo punto però mi piace-rebbe che, in risposta al loro prezioso impegno, ognuno di noi si rendesse più collaborativo, proprio per far sì che si

“faccia sempre meglio”. Che significa in questo caso “collaborazione”? Mi spiego: è purtroppo cattiva abitudine che chi è interessato ad un dato evento non rispetti le scadenze fissate per dare la propria adesione. Purtroppo sempre più spesso le risposte confer-mative di partecipazione arrivano oltre il tempo massimo; così come il versa-mento degli acconti o del saldo delle quote d’iscrizione. Questi ritardi, è bene che si sappia, rendono più diffici-le e problematico il lavoro dei nostri colleghi, perché a loro volta essi deb-bono rispondere ad impegni contrat-tuali sottoscritti con i servizi esterni alla Associazione e che sono attinenti alle varie iniziative (alberghi, ristoran-ti, viaggi, accesso ai musei, etc.). Col-laborazione allora significa “entrare in sintonia” con chi lavora. E guardate, non è che sia difficile farlo: già sareb-be sufficiente che ognuno di noi ad inizio d’anno, conosciuto il programma di massima dell’APEC, dovrebbe se-gnarsi sulla propria agenda i vari ap-puntamenti, o quantomeno quelli a cui è potenzialmente interessato, tenendo in tal caso bene a mente le varie sca-denze da rispettare. Poi, qualora deci-desse di partecipare, dovrebbe muo-versi per tempo, contattando con largo anticipo la nostra preziosa ed efficien-te Segreteria per dare la sua adesione e per informarsi sui vari dettagli orga-nizzativi. Tra l’altro, ma la cosa sem-bra purtroppo ancora ignorata da molti colleghi, abbiamo la fortuna di poter contare su un sito internet che è aggiornato in tempo reale, e da qui essere costantemente informati su ogni evoluzione riguardo le varie proposte. Se non si fa così, si corre il rischio di essere “fuori tempo massimo” e quindi non poter partecipare a quel determi-nato appuntamento, con relativo, ma ovviamente ingiustificato disappunto per essere stati esclusi. Mi auguro che l’attivazione nei prossimi giorni del servizio SMS sul proprio telefonino (...ma anche un rapporto più maturo nei riguardi del nostro sito internet) possa evitare presto il ripetersi di ma-lintesi (...come purtroppo è successo proprio in questi giorni con la gita di primavera) con qualche collega che ricordandosi in ritardo di iscriversi ad una determinata iniziativa, spesso si vede costretto a rimanere a bocca a-sciutta”.

COMPLEANNI DA RICORDARE

Qualcuno potrebbe obiettare che l’argomento ha poca attinenza con il nostro mondo di pensionati: è una que-stione di punti di vista. Sta di fatto pe-rò che ci sembra giusto parlarne ugual-mente sul nostro Notiziario. Ci riferiamo ad un compleanno importante, quello di “Tutto il calcio minuto per minuto”, il programma radio più popolare in as-soluto, dedicato al campionato di calcio e che quest’anno festeggia i suoi primi “50 anni di vita”. L’attinenza col nostro mondo ce l’ha proprio perché la sua location per eccellenza è rappresenta-ta dai campi di gara, che non possiamo negare siano materia che anche pro-fessionalmente è stata per tanti di noi molto vicina. “Tutto il calcio minuto per minuto” nacque da un'idea di Gugliel-mo Moretti e mandava in onda le ra-diocronache dei soli secondi tempi. Il debutto ufficiale risale al 10 gennaio 1960. La struttura del programma è rimasta nel tempo quasi invariata (salvo la copertura della totalità delle partite dal primo minuto a partire dal 1987) e prevede interventi e cronache in diretta dai principali campi di gioco, con segnalazioni immediate di gol o eventi di particolare rilievo da ogni campo. La prima puntata ufficiale vide collegati da Milano Nicolò Carosio per Milan-Juventus, da Bologna Enrico A-meri per Bologna-Napoli e da Alessan-dria Andrea Boscione per Alessandria-Padova. La conduzione del program-ma fu affidata a Roberto Bortoluzzi, che ne rimase presentatore negli studi di corso Sempione a Milano per ben ventotto anni consecutivi fino al suo pensionamento. Ancora oggi, nonostan-te la tv satellitare o la pay in digitale terrestre (per cui in televisione ...si man-gia calcio dalla sera alla mattina, per sette giorni la settimana e trenta giorni al mese) la trasmissione registra alla domenica indici d’ascolto invidiabili. Tanti auguri ed altri 50 di questi anni!

Festa di fine anno a Montone, all’insegna della serenità, dell’amicizia e ...del maltempo!

Bisogna dire che questa volta il “gruppo APEC” si è supe-rato! Stiamo parlando della festa di Capodanno, evento per il quale quest’anno l’Associazione ha fatto “scendere in campo” la squadra più numerosa di sempre, vale a dire ben cinquantasei suoi rappresentanti (tra soci e fa-miliari) , che con una “maestria impeccabile” (vale a dire in amicizia ed allegria) hanno accompagnato la fine del 2009 e dato il benvenuto al 2010. Meta della gita, che come è consuetudine in questa occasione è articolata nell’arco di due giornate con unico pernottamento (…si fa per dire) nella notte del 31 dicembre, è stato il piccolo ma affascinante paesino umbro di Montone, località a metà strada tra Perugia ed Umbertide.

Montone è un borgo medievale, ricco di storia e di ricor-di, intriso di viuzze e vicoletti incantevoli, quasi misteriosi, e con piazzole e piazzette che rappresentano la quint’essenza della quiete e della tranquillità, sulle quali si affacciano case e casupole in pietra, diverse tra loro per forma e per colore, e che riescono ad emanare un …sapore antico, che riporta alla mente l’ambiente tipico dei Presepi più tradizionali. Feudo della ricca famiglia Forte-braccio, (la cui supremazia ha testimonianza concreta con l’ imponente castello che domina tutto il borgo, proprio a significare l’esercizio di un potere quasi assoluto su quel territorio), Montone è ricordata, tra le altre cose, anche per aver dato i natali

al capitano di ventura Braccio (…ovviamente) da Monto-ne. Ma al di là dei tanti dettagli iconografici o storici su questo sito, l’aspetto più significativo da evidenziare, al-meno in questa breve cronaca, sta nel fatto che ogni an-golo di questo paesino sa stimolare l’emozione del visita-tore, proponendosi quindi come un luogo ideale per pas-sare in amicizia la lunga notte di fine anno.

Cominciamo col dire che il “campo base” della gita è sta-to l’Hotel Fortebraccio, situato all’ingresso del paese: par-liamo di un albergo certamente non grande, con una tren-tina di stanze, tutte dotate di ogni confort. Un ambiente nel complesso molto grazioso, anche nei particolari, e so-prattutto molto pulito, dotato di servizi più moderni ed efficienti, anche in virtù del fatto di essere stato restaura-to appena nella primavera precedente. Qui ha alloggia-to il gruppo APEC, e qui ha consumato il “cenone”di fine anno ed il primo pranzo del nuovo anno, in un contesto all’insegna della cortesia e della professionalità da parte di tutti gli operatori dell’hotel, a partire in primis dal suo proprietario. L’unico neo riscontrato nelle due giornate di soggiorno è stata la situazione meteorologica, davvero precaria se non addirittura negativa, che ha infastidito non poco i gitanti, tutt’altro che confortati (…si fa per dire) dal sapere che il maltempo non aveva comunque fatto torto anche a tutto il resto d’Italia. E così, anche se il detto popolare recita “male comune, mezzo gaudio”, il

non riuscire ad avere nemmeno un istante di pausa per quanto riguarda la pioggia gelata ha provocato qualche problema anche ad una organizzazione perfetta come quella curata a puntino dai colleghi Rossana Lazzari ed Emilio Alborghetti. Un esempio in tal senso è dato dal fat-to che la preventivata ed attesa visita guidata al borgo, in programma per il 31 pomeriggio, è stata annullata . Un vero peccato, perché tra l’altro la locale proloco ave-va allestito una serie di iniziative giocose per dare l’addio al 2009, accompagnate anche dalla musica of-ferta dalla banda comunale. Per la cronaca, solo pochi “coraggiosi” hanno affrontato le intemperie, girando, in-curanti della pioggia, del freddo e del vento, per le af-fascinanti viuzze della cittadina. A loro il nostro encomio. Per i più, invece, l’attesa per il cenone è stata consumata nelle varie sale dell’albergo, ove il passatempo principa-le è stato giocare qualche partita di burraco. Il tempo, si sa, comunque passa in fretta, e così, anche stavolta, tra il gioco delle carte, sorseggiare un caffè, e qualche chiac-chiera con gli amici (a cui va aggiunta la giusta “preparazione per la gran soirée”), presto sono arrivate

le 21.00, ora d’inizio della cena di gala. A questo punto ci sembra inutile ripercorrere nel dettaglio il menù della serata, ricco e prelibato come la cucina umbra sa solita-mente offrire, tutto a base di pesce, con la sola eccezio-ne, a mezzanotte, del classico “lenticchie & cotechino”. La serata è stata allietata dalla musica di una buona orche-stra, le cui note, dopo la mezzanotte, hanno cercato di accompagnare le danze più o meno sfrenate dei com-mensali. Tra l’altro - ma a Capodanno si perdona tutto! - ci sono state anche delle “volenterose” esibizioni canore di qualche ospite che hanno comunque ricevuto il genero-so plauso dei presenti. Poi allo scoccare della mezzanotte non è mancato il tradizionale brindisi, a cui ha fatto da corollario una serie di spettacolari fuochi d’artificio, i quali, nonostante la pioggia battente, sono riusciti ad illu-minare di mille colori il cielo sopra Montone. Vi esimiamo dal narrarvi la cronaca del primo dell’anno, mentre, an-che se in ritardo, ma con tanta sincerità, approfittiamo per fare gli auguri a tutti per un sereno 2010!

Si ringrazia Carla Tonialini, le cui note ci hanno consentito la redazione del presente articolo e Giorgio Franceschin per la foto d’apertura

I suoi recenti problemi alle ginocchia (...un po’ come lo fu per “capitan Totti” mesi fa!) la stavano facendo rinunciare alla gita di Cassino, a cui aveva invece da tempo deciso di partecipare. Poi (...e da come si è svolta la trasferta, per fortuna!) ingoiata l’ennesima bustina di Aulin, la collega Annamaria Faccani si è decisa di buttarsi nella mischia, assieme agli altri 55 compagni di viaggio. Ed ha fatto benissimo. Tra l’altro, nonostante il cielo nuvoloso ed un vento fastidioso, nemmeno la pioggia ha disturbato i gitanti. E questa non è cosa da disprezzare. Ma veniamo alla cro-naca di questo 14 aprile a Cassino, utilizzando le (ben) due pagine fitte di note, redatte appunto dalla Faccani: da parte nostra, per problemi di spazio (...quando ce le ha date, il giornale era praticamente già “chiuso”), saremo co-stretti ad essere un po’ più stringati, ma pur se telegraficamente, tutti potranno capire che è stata davvero l’ennesima occasione offerta dall’APEC ai suoi soci per passare circa dodici ore nella massi-ma serenità, tra amici, e soprattutto in

mezzo all’arte e alla cultura. Tralasciamo dal raccontarvi le meravigl ie dell’Abbazia (ndr: per chi ne sa poco consigliamo di visitare qualche sito internet in proposito), ma quantomeno lasciateci dire che sono stati in molti, du-rante la visita, a rimaner basiti dalle tan-te opere esposte (quelle salvate, per for-tuna dalla distruzione barbara della se-

conda guerra mondiale). Stessa emozione l’ha data la visita alla Cripta costruita nel 1545. Tra l’altro c’è da evidenziare che il tutto è stato spiegato, mai senza annoia-re, da una bravissima guida. Poi, come è ormai prassi consolidata nelle gite dell’APEC, la sosta per un “pranzo DOC”, consumato in quel di Isoletta di Ceprano: è inutile anche qui soffermarsi sulla bontà delle autentiche delizie per il palato, che

sono state servite nel ristorante-baita davvero accogliente (...pensate che a fine pasto i presenti sono stati onorati dalla visita del sindaco della località, che con una ospitalità senza eguali, ha voluto portare il suo saluto al gruppo come se ci fosse chissà quale autorità!). L’ultimo step della gita, nel pomeriggio, la visita alle Grotte di Pastena, “...un mondo sotterra-

neo, fantastico, spettacolare, che ci ha regalato magiche emozioni” per usare le stesse parole della Faccani “...luoghi dove la natura si è sbizzar-rita a creare stalattiti, stalagmiti, co-lonne e drappeggi di calcite”. Ed anche qui si è potuto fruire della descrizione di una guida molto bra-

va, che ha permesso di vedere dettagli e particolari delle grotte che occhi profani difficilmente potevano captare. Poi verso le 18.00 tutti di nuovo sul pul-lman, per ritornare a casa. “Stanchi, ma soddisfatti della bella giornata…” annota sui suoi fogli Annamaria. E, aggiungiamo noi, “...nonostante i dolori alle ginocchia!”, che le auguriamo tutti, con tutto il cuore, scompaiano al più presto!

Non avevamo previsto di inserire su questo numero la cronaca della gita a Cassino. Poi la collega Faccani ci ha inviato alcuni appunti entusiastici sull’evento, ed allora abbiamo deciso di dedicare un pur piccolo spazio alla trasferta, che ha permesso ai partecipanti di vedere luoghi interessanti, ricchi di storia, di arte e di cultura. Il tutto senza trascurare, ovviamente, le favolose delizie della cucina locale.

Il 14 aprile la gita a Cassino

Care Colleghe e cari Colleghi, Eccoci di nuovo qui riuniti, come ogni anno, per celebrare la nostra Assemblea Nazionale: un incontro che, come ho avuto modo di dire già in altre simili occasioni, va al di là delle ritua-lità previste dallo Statuto ma che si propone da sempre come una cordiale e quanto mai attesa riunione tra “vecchi amici”. Ho usato l’aggettivo “vecchi” non solo perché siamo tutti in pensio-ne, e soprattutto perché tutti noi, in particolare il sottoscritto, ricorda la gioventù come una fase della propria vita ahimè ormai troppo lontana: l’età anagrafica in questo caso c’entra poco o nulla. Quell’aggettivo “vecchi” vuole indicare invece come il nostro rapporto amicale, fatto di stima e di reciproco rispetto, molte volte esplicito altre volte mai pronunciato in mo-do diretto, è davvero d’antica data. Un rapporto che risale ai tempi della nostra vita lavorativa, e che si è maturato negli anni in modo spontaneo, attraverso le migliaia di episodi, di avveni-menti, e di impegni che caratterizzavano la routine quotidiana del nostro lavoro. Sono quindi davvero contento, come sempre, di rivedervi qui all’Acquacetosa, e di poter passare con voi qualche ora di serenità e di amicizia. Entro ora nel “cuore” della relazione, informandovi per sommi capi sulla gestione dell’Associazione nel 2009. Mi preme innanzitutto dirvi che lo scorso anno, come d’altronde era già accaduto in passato, avete eletto quali componenti del Comitato Direttivo dei colleghi molto validi, che hanno trovato immediata sintonia tra di loro. Ed io quindi mi sono trovato a lavorare con delle persone molto brave, molto preparate e molto disponibili, con le quale si è subito instaurato un clima

estremamente collaborativo e partecipativo che, ovviamente, ha prodotto i suoi effetti positivi sulla operatività della nostra Associazione: credo che la qualità delle attività svolte ed il suc-cesso riscontrato sono in tal senso l’esempio più probante. I col-leghi impegnati sul fronte del “tempo libero” hanno realizzato iniziative che hanno ottenuto un sincero e convinto consenso da parte di coloro che vi hanno partecipato. Per quanto concerne i colleghi impegnati nella Segreteria, questi, con tanta pazienza ed altrettanta professionalità, hanno svolto il loro prezioso e capillare lavoro, sempre disponibili ad affrontare, e quasi sem-pre a risolvere, le varie questioni che tanti soci pongono quoti-dianamente sul tappeto. Mi corre l’obbligo di ricordarvi che coloro che con tanta dedizione operano al nostro interno sono dei volontari: se ci mancasse il loro apporto sarebbero davvero guai per l’APEC e per noi tutti. Mentre di contro sarebbe dav-vero positivo che altri colleghi dessero la loro disponibilità a darci una mano. In fin dei conti essere associati significa anche partecipare, non solo come “soggetti utenti” ma anche come “soggetti attivi” e coinvolti. Il vostro aiuto potrebbe concretiz-zarsi in mille modi e senza tante difficoltà. Tra l’altro bastereb-be che fossero osservate con maggiore attenzione le date di scadenza delle varie attività, nel rispetto di quello che sembra essere diventato il nostro motto: “CONTIAMO SULLA TUA COL-LABORAZIONE!”. Fatta questa doverosa premessa, passo a parlarvi delle que-stioni importanti, cosiddette di “extra routine”, che si inseriscono e si compenetrano nella attività quotidiana dell’APEC in modo a volte prorompente se non addirittura esclusivo, e che riguarda-

La relazione del Presidente Menna

Oltre 130 colleghi hanno partecipato quest’anno alla Assise annuale prevista dallo Statuto: ancora una volta la “location” dell’incontro è stata l’Aula Magna dell’Acquacetosa, a Roma. Dopo la relazione del Presidente, di cui in queste pagine riportiamo il testo integrale, sono seguiti alcuni interessanti inter-venti. Quindi si è svolta la FESTA OVER 80, dedicata ai colleghi che quest’anno hanno tagliato il tra-guardo delle ottanta primavere. A seguire il consueto e sempre simpatico “incontro conviviale”.

no problematiche di estremo interesse ed utilità per tutti noi. Inizio da quella che ormai è una questione in “fase di esauri-mento”, un tema che sul piano dei risultati ottenuti ci ha dato molte soddisfazioni: mi riferisco al rimborso del 12,50% dell’IRPEF da parte dei competenti Uffici Territoriali delle Entra-te. Ci risulta che solo un ri-strettissimo numero di associa-ti a tutt'oggi non ha ancora inoltrato istanza di rimborso, col rischio tra l’altro di rica-dere nella prescrizione qua-driennale che alcune sentenze della Corte di Cassazione hanno purtroppo stabilito a nostro danno. Ma per circa il 95% dei colleghi interessati, l’iter si è risolto definitiva-mente. Vi informo che per tale argomento la nostra Se-greteria “tiene ancora lo sportello aperto”, e questo perché non tutti ci hanno fatto conoscere l’esito della loro pratica. Vorrei evidenziare che met-terci a conoscenza di simile informa-zione non è solo necessario per l’aggiornamento del nostro archivio, ma va soprattutto a vantaggio degli stessi soci perché ci consente di effet-tuare un controllo sull'esattezza dei rimborsi ottenuti, e, qualora venissero individuate incongruenze, poter dare agli interessati opportuni suggerimenti ed eventuale assistenza sul da farsi. Quindi colgo l’occasione per sollecita-re i ritardatari ad inviarci copia di tutta la documentazione inerente l’importante argomento. Altra questio-ne che ha interessato oltre seicento tra associati e loro familiari riguarda l’assicurazione sanitaria, il cui contratto scadeva lo scorso 1 marzo, con possibilità di proroga per altri 365 giorni, qualora ne avessimo fatto richiesta. E noi, considerate le buone condi-zioni di polizza, anche sul piano del rapporto qualità dei servizi offerti e loro rela-tivo prezzo, il 12 ottobre dello scorso anno abbiamo confermato la nostra volontà di proseguire detto rapporto assicurativo. L’UNIPOL, anche se con limitata tempestività (vale a dire solo lo scorso 4 marzo) ci ha comunicato l’accoglimento della nostra richiesta, mantenendo tra l’altro lo stesso premio di polizza applicato nei precedenti due anni. Sull’argomento, nel complesso, possiamo quindi ritenerci soddi-sfatti. Ed ora la terza questione, che si sta evolvendo come au-tentica ed interessante novità: si tratta di una azione legale pilota da intraprendere nei confronti dell'Erario, perché venga riconosciuta sulla pensione integrativa Fondo di Previdenza del

CONI l'applicazione della ritenuta IRPEF forfettaria del 15%, così come recita il Decreto Legislativo n. 252 del 2005 riguardo le pensioni complementari. A nostro avviso, la pensione CONI, proprio perché integrativa, dovrebbe essere equiparata a pen-sione complementare. Infatti l’Agenzia delle Entrate, con circola-

re n° 25 del 26 giugno 2006 ha, a nostro avviso, chiarito che tutte le forme di previ-denza complementare istituite prima della data di entrata in vigore della legge n° 421 del 1992, devono essere assoggettate allo stesso trat-tamento fiscale agevolato. L’azione legale cui ho fatto riferimento non sarà isolata, ma si articolerà con l’Intesa Sindacale, che, come tutti voi sapete, è l’organismo unitario a cui aderisce anche l'A.Pe.C. Il nostro direttivo lo scorso dicembre ha deliberato di procedere all'avvio di quat-

tro ricorsi pilota, il cui costo complessi-vo sarà di 250 euro. Tali ricorsi sa-ranno gestiti tramite lo Studio Legale Eugenio Polito, lo stesso Studio che assisterà nella fase iniziale tutte le altre Associazioni Pensionati aderenti alla sopracitata Intesa. Proprio per-ché si tratta di una azione pilota, l'importo dei quattro ricorsi sarà provvisoriamente anticipato dalla nostra Associazione. Quanto vi ho detto troverà attuazione subito dopo il giudizio di merito che scaturirà dai ricorsi di prima istanza, che sono stati già attivati da quattro associati "volontari" inviando una lettera racco-mandata ai competenti Uffici territo-riali dell’Entrate. Tutto lascia presagi-

re che in tale primo passag-gio il giudizio sarà negativo (o quantomeno non riceverà alcun riscontro). Comunque i quattro suddetti volontari, nel caso fosse accolta la loro istanza, si sono impegnati ovviamente a restituire all’APEC la somma anticipata, mentre nella eventualità di esito negativo ognuno dei ricorrenti potrà decidere, a proprie spese, di proseguire o meno l'iter giudiziario. La questione, nella sua comples-sità, si prospetta davvero interessante, perché se doves-se evolversi come auspichia-mo, il ritorno economico per

tutti sarebbe abbastanza congruo. Sarà nostra cura tenervi informati su tale argomento con particolare precisione. Mi avvio alla conclusione, anche per lasciar spazio ai vostri eventuali ed auspicabili interventi, parlandovi brevemente an-cora di quattro altri argomenti. Il primo riguarda il nostro Statu-to, tema sul quale ci soffermeremo in modo più dettagliato oggi

appena conclusa questa sessione ordinaria. Ebbene il CONI a suo tempo ha richiesto a tutte Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Aggregate ed alle Associazioni Bene-merite l’adeguamento delle proprie carte istitutive ai cosiddetti “principi fondamentali” cui devono fare riferimento tutti gli sta-tuti degli organismi collegati all’Ente. Le modifiche che sottopor-remo al vostro giudizio non stravolgono assolutamente le dina-miche associative, ma si integrano ai principi succitati. Pensando con particolare attenzione al futuro della nostra Associazione, abbiamo ritenuto giusto l’inserimento degli articoli 1 e 3 del personale in servizio ed in quiescenza delle Associazioni Sporti-ve associate al CONI. Il terzo argomento riguarda il giornale e la comunicazione nel suo complesso. Grazie alla spinta entusiasta dell’amico Rosati, abbiamo fatto dei passi avanti, sia col Notiziario, sia col sito internet. Non solo: fra pochi giorni daremo vita ad una newsletter periodica via email e soprattutto attiveremo un servi-zio SMS, in modo che tutti voi, tramite l’area messaggi del vo-stro telefonino portatile, potrete essere aggiornati ed avvertiti su notizie immediate ed utili. Non entro nei particolari di questo tema, lasciandovi la possibilità di richiedere allo stesso Rosati ogni informazione e chiarimento. Mi corre solo l’obbligo di evi-denziare come soprattutto per questo ambito c’è bisogno della vostra reale partecipazione. Stateci vicino, siate più attivi e partecipativi; fatevi coinvolgere dal nostro sito e cercate di interagire con noi. L’associazione vive nella misura in cui i suoi soci sono davvero coinvolti nei suoi meccanismi operativi. Tra l’altro con Internet non c’è bisogno nemmeno di spostarvi da casa, per cui non vedo cosa possa ostacolare i vostri interventi ed il vostro contributo, del quale, credetemi, ne abbiamo gran-de bisogno! Questo è un caloroso invito che rivolgo soprattutto ai soci più giovani, che, a differenza di “noi vecchietti”, dovreb-bero avere più dimestichezza e meno timore reverenziale verso il computer ed ogni altro strumento informatico. L’ultimo argomento riguarda la gestione amministrativa dell’APEC, che quest’anno, per la prima volta dopo un trend positivo che durava da diversi anni, propone qualche motivo di pur blanda preoccupazione. Chiudiamo con un disavanzo di

gestione, che purtroppo è dovuto dall’evidente lievitare dei costi che, come ognuno di noi può quotidianamente verificare sulla propria pelle, si registra in ogni settore della nostra Socie-tà. E’ in aumento tutto, ma in modo specifico, per quanto riguar-da l’APEC, il gravame maggiore concerne le spese postali, esa-geratamente lievitate in questi ultimi tempi. Stiamo ipotizzando idonee contromisure, ma il “velo di preoccupazione” che abbia-mo accennato ci deriva anche dal fatto che il CONI già da tre anni non aumenta il suo contributo annuale. Non solo: assistiamo ad un altro fenomeno, se non proprio preoccupante, quantome-no significativo: il numero dei soci è sceso di circa 200 unità, un calo di adesioni che all’incirca corrisponde al 50% di coloro che hanno optato per la liquidazione definitiva del loro rapporto con il Fondo di Previdenza del CONI, e che probabilmente si illudono, in questo nuovo status, di non aver più bisogno dell’APEC. Ci spiace per loro, perché l’Associazione, pur avendo precipuamente scopi sindacali e di patronato, ha anche obiettivi molto significativi in termini di rapporti umani e di amicizia. Comunque, tornando ai problemi finanziari, nell’augurarci che possano ritornare prima possibile tempi migliori, vi garantisco che faremo del tutto per evitare sprechi o inutili spese, così da non accusare, o quantomeno limitare, sofferenze di sorta. Sul tema darò immediatamente la parola al vicepresidente vicario Vittorio Peconi, il quale, come sapete, tra le tante altre incombenze, segue con competenza e precisione la nostra situa-zione amministrativa e poi, dopo di lui, interverrà sullo stesso tema il bravo Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Marcello Agostini. La mia relazione si conclude qui. Nel ringraziarvi per la vostra attenzione, desidero ribadire, anche a nome dei colleghi del Direttivo, e del gruppo dei pre-ziosi volontari che quotidianamente ci offrono la loro insostitui-bile collaborazione, che continueremo a fare del tutto per esse-re all’altezza della vostra stima e del vostro affetto. Grazie ancora amici!

(Le foto sono state scattate da Fabio Sassi)

Cinquant’anni fa le Olimpiadi di Roma: i colleghi CONI allora in servizio furono protagonisti senza eguali per il contributo che diedero nel rendere quell’evento uno tra i più belli che la storia dello sport moderno ricordi. A loro dedichiamo il titolo di queste pagine, le prime di una serie che per tutto il 2010 vorremmo proporre sul nostro Notiziario, così da poter ripercorrere quella straordinaria avventura, magari anche potendo fruire dei ricordi che ognuno di voi ha di Roma ‘60

Era il 15 giugno 1955 allorché i cinquantanove membri del CIO, riuniti in un vecchio palazzo parigino, furono chiamati a scegliere la sede della diciassettesima Olimpiade, in programma nel 1960. La rosa delle candidature era tra le più folte nella storia dei Gio-chi: addirittura sedici. Cinque provenivano dall'Europa (Atene, Bruxelles, Budapest, Losanna e Roma), otto erano nordamericane (Città del Messico e le statunitensi Chicago, Detroit, Filadelfia, Los Angeles, Minneapolis, New York e San Francisco), due suda-mericane (Rio de Janeiro e Buenos Aires) e una asiatica (Tokio). Una prima scrematura aveva ridotto le aspiranti a sette, destinate a sfidarsi nell'urna del CIO dopo che ciascuna delegazione aveva esposto le proprie ragioni, corredate da foto, filmati e progetti. Quella italiana era composta dal sindaco di Roma, che nel ’55 era Salvatore Rebecchini (ndr: mentre nel ‘60 sarebbe stato Ur-bano Cioccetti), dal presidente e dal segretario generale del Co-ni, Giulio Onesti e Bruno Zauli, spalleggiati dai due membri ita-liani del CIO medesimo, Paolo Thaon di Revel e Giorgio de' Ste-fani. Il primo scrutinio assegnò quindici suffragi a Roma, quattor-dici a Losanna, otto a Budapest, sei ciascuno a Città del Messico, Bruxelles e Detroit e quattro a Tokio. Per spuntarla, occorrevano almeno trenta voti. Al secondo scrutinio Roma e Losanna si avvan-taggiarono ulteriormente, riportando rispettivamente ventisette e venti preferenze. Era necessaria una terza votazione, che attribuì a Roma il "quorum" necessario: trentacinque suffragi contro i ventiquattro di Losanna. "Il presidente Brundage uscì dal salone in cui era riunita la cinquantesima sessione del CIO”- raccontò Bru-

no Zauli - “e mi tese la mano, dicendo ad alta voce: Complimenti, Roma ha vinto!". Abbiamo scelto queste righe (che in verità non sono farina del “nostro sacco”*) per dare vita, da questo numero, alla “operazione ricordo” sulla splendida avventura di Roma olim-pica 1960, una storia che ha visto il suo culmine nei diciotto giorni tra il 25 agosto e l’11 settembre di quell’anno, ma che, come si legge più sopra, ha una sua data ufficiale il 15 giugno 1955 (...senza contare in realtà tutto il lavoro preparatorio di candidatura, abbastanza più retrodatato). Una “operazione ricordo” doverosa per il nostro Notiziario perché quest’anno si celebrano i 50 anni da quell’evento, e perché fu una occasione, come tantissime altre volte è accaduto (...ed accadrà ancora!) ha visto dietro le quinte come meravigliosi co-protagonisti, i dipendenti del CONI e delle Federazioni Sportive Nazionali, che diedero il meglio della loro professionalità perché tutto riuscisse a puntino! Sono passati 50 anni ed ancora il mondo ricorda che tutto andò alla perfezione. E questo grazie anche a quel gruppo di colleghi che ebbero la fortuna di vivere quelle giornate, e che noi , significativamente, abbiamo voluto chia-mare “la meglio gioventù”.

* Le righe in corsivo di cui sopra riportano parte di un articolo comparso il 5 settembre 1997 sul Corriere della Sera, a firma di Franco Gherarducci, alla vigilia dell’assegnazione delle Olimpiadi 2004 alla città di Atene. ** Il disegno col titolo “la meglio gioventù” è ripreso dalla copertina del n° 38 della Domenica del Corriere , in edicola il 18 settembre 1960.

I GIOCHI OLIMPICI PIU’ AFFASCINANTI DELL’ERA MODERNA

Esattamente due anni fa, sul numero 37-38 del Notiziario, partendo da una interessante proposta che mi aveva for-mulato il collega Luciano Barra, posi questa domanda: quanti dei pensionati CONI che furono coinvolti in qual-che modo nei Giochi di Roma del 1960 sarebbero stati disposti a raccontarci le loro sensazioni, i loro ricordi, le loro storie di quella favolosa esperienza? Poi, partendo da questo quesito, lanciai “una idea intrigante”: perché non realizzare uno speciale dossier, da pubblicare nel 2010 (cioè quest’anno) sul Notiziario, redatto sulla base dei ricordi che, direttamente o indirettamente, ciascuno di noi aveva di quella magnifica avventura sportiva? Ovvia-mente, a mo’ di sprone e per non tirarmi indietro, diedi la disponibilità a raccontare le sensazioni che quelle tre in-dimenticabili settimane romane avevano dato a me stes-so, malgrado che all’epoca avessi solo 13 anni, e quindi avevo vissuto quell’evento esclusivamente da spettatore (ndr: tra l’altro ebbi la fortuna di assistere, da un posto in piedi della curva sud del Velodromo Olimpico, alla vitto-ria di Sante Gaiardoni nel km da fermo: era il 26 ago-sto). L’idea mi sembrava giusta, per cui riproposi lo stesso invito, pur se con termini diversi, sul sito internet dell’APEC. Ma non accadde nulla: ad oggi nessuno, tran-ne una persona della quale parlerò qui appresso, si è fatto avanti. Eppure non si chiedeva di scrivere un roman-zo: era sufficiente inviare qualche appunto, oppure solo una fotografia (...possibilmente “originale” ) scattata durante i Giochi di Roma. E chi proprio non avesse avuto voglia o tempo di scrivere, era invitato a contattarmi, per lettera, fax, email o per telefono: sarei stato a sua dispo-sizione per “trascrivere i suoi ricordi”. Tutto ciò non per

eccesso di disponibilità da parte mia, ma col fine di rac-cogliere quante più note possibili dei colleghi, che, messe assieme, potevano servire a creare una “giusta memoria sportiva” utile, almeno nel corso dei festeggiamenti del cinquantenario (ndr: previsti quest’anno), a far accendere qualche riflettore anche sulla nostra categoria di opera-tori sportivi, visto che molti dei “nostri colleghi più anzia-ni” tra il 1955 ed il settembre del 1960 avevano dato tutto se stessi per rendere quella manifestazione “la più bella di tutti i tempi”. Una sola persona, dicevo poc’anzi, ha risposto all’appello: il nostro presidente Menna! Non poteva essere altrimenti! Tra l’altro lui in quella “operazione” svolse due incarichi importanti: la responsa-bilità della gestione del personale coinvolto nella orga-nizzazione delle Olimpiadi (attività che si protrasse fino a tutto il 1962), nonché “braccio destro” del compianto Matteucci per l’area tecnica (e più in particolare il “coordinamento degli allenamenti nei vari campi di ga-ra”) per tutto il periodo di funzionamento del Villaggio Olimpico. Una esperienza davvero straordinaria, che Menna ha promesso di raccontare a tutti noi. Ma, come giusta contropartita, vorrebbe che anche tutti noi raccon-tassimo qualcosa su quelle giornate romane, sia coloro che “ebbero l’onore” di lavorare all’organizzazione (..ma purtroppo alcuni di questi non ci sono più), sia tutti gli altri che, come me, hanno vissuto dall’esterno Roma 1960. “Se riuscissimo nell’intento - ha sottolineato - dimostreremmo ancora una volta che noi dipendenti del CONI e delle FSN siamo colonne importanti per lo sport italiano!”. A questo punto non resta che attendere la risposta di tutti i colle-ghi. Sarà positiva? Lo speriamo vivamente! (A.R.)

(in basso i due biglietti della Cerimonia d’Apertura e Chiusura)

Occasione importante per scrivere un capitolo “tutto nostro” nella storia dello sport

“Dopo anni ed anni di attesa e superando circostanze avverse che, in passato, non consentirono di soddisfare l'ambizione di Roma, finalmente il 15 giugno 1955, nella 50a Sessione di Parigi, il Comitato Internazionale Olimpi-co, grazie soprattutto all'avveduta preparazione del Co-mitato Olimpico Nazionale Italiano, affidò alla Capitale d'Italia la celebrazione dei Giochi della XVII Olimpiade. È doveroso ricordare che in quella occasione l'Avv. Giulio Onesti, il Dott. Bruno Zauli, rispettivamente Presidente e Segretario Generale del CONI., e l'Ing. Salvatore Rebec-chini, Sindaco di Roma, incitati dalla volontà di ma­turare favorevolmente la decisione del CIO., riuscirono a creare negli ambu­lacri del vecchio palazzo parigino del Fau-bourg Saint-Honoré, un'atmosfera di cordiale comprensio-ne; e si prodigarono validamente, fornendo copiosa docu­mentazione, planimetrie, fotografie, disegni, grafici e progetti, raccolti tutti in un chiaro ordine ed illustrati con dovizia di particolari e con eloquenza di cifre. In quell'e-poca l'Urbe disponeva di un solo impianto sportivo in li-nea con le esigenze olimpiche: lo Stadio Olimpico del Foro Italico inaugurato nel 1953; l'Olimpico con i suoi pregi, con le sue caratteristiche moderne e funzionali, già costituiva un'efficace base di partenza. Oltre alle difficol-tà da superare per la costruzione di stadi, di piscine, di campi di gara e di allenamento, altri problemi affioraro-no - di natura economica, tecnica e urbanistica - che furo-no poi affrontati e risolti nel corso dei quattro anni di preparazione. Il 22 settembre 1955, il CONI elaborò un piano di massima e provvide alla nomina di una Commis-sione di studio (Francesco Bartolotta, Nello Ciampi, Mar-cello Garroni, Pietro Petroselli, Mario Saini, Paolo Thaon di Revel, Giorgio de Stefani), allo scopo di esaminare

dettagliatamente il piano di ordinamento. Nell'occasione l'Avv. Giulio Onesti illustrò i compiti della Commissione ed accennò ad un programma basato su rapporti e contatti con le Federazioni Sportive Nazionali interessate. Il 31 marzo 1956, la Commissione fu in grado di presentare alla Giunta Esecutiva del CONII. un approfondito rappor-to, non mancando di suggerire l'opportunità, in omaggio alla millenaria storia di Roma, di imprimere alla XVII O-limpiade una fisionomia particolare, facendo svolgere qualche manifestazione compresa nel programma olimpi-co nella Basilica di Massenzio e nelle Terme di Caracalla, lungo l'Appia Antica, ecc. Il rapporto prevedeva le attri-buzioni del Comitato Organizzatore, gli aiuti necessari per l'allestimento di campeggi, l'intervento per la predi-sposizione dei servizi urbani, la necessità di nuove strade, nonché, ovviamente, la costruzione degli impianti sportivi. Un esame accurato fu richiesto dal problema riguardante i limiti della sfera di azione del futuro Comitato Organiz-zatore e furono stabiliti i principali compiti, e cioè: assicu-rare alloggio e vitto ai partecipanti muniti di Carta Olim-pica, e precisamente: agli atleti e riserve ammessi dal regolamento, agli Ufficiali delle Delegazioni, ai Giudici nazionali e stranieri, ai giornalisti e radiocronisti, al per-sonale del Comitato Organizzatore, ai Dirigenti delle Federazioni Inter­nazionali, agli ospiti d'onore quali i membri del CIO.; assicurare i trasporti ed i parcheggi per le suddette categorie; provvedere all'organizzazione di eventuali congressi sportivi; provvedere ai servizi per la stampa e ad altre fonti di informazione; e) provvedere alla costituzione ed al funzionamento di tutti i settori tec-nico-sportivi.”

(Testo originale, pagg. 25/28 Volume Primo del Rapporto Ufficiale dei Giochi)

Risalta evidente già leggendo le prime tre pagine del Rapporto Ufficiale dei Giochi

Dopo circa un anno di sperimentazione, anche sulla base dei suggerimenti di molti colleghi, sul sito è stato operato un "restiling" con alcune importanti novità. Innanzitutto si è provveduto ad impostare la struttura e la grafica delle pagine in modo che risultino leggibili per tutti (anche per coloro che non hanno un computer tra i più sofisticati...): ciò ha comportato un evidente "alleggerimento" dei con-tenuti, in particolare dei filmati e delle fotografie. Si è poi voluto dare al sito una maggiore impostazione infor-mativa, così da porre soprattutto in primo piano le attività dell'Associazione. Tra l’altro il nostro impegno è far sì che sia aggiornato in tempo reale, per cui ogni socio può co-noscere in tempi brevissimi ogni novità e notizia che lo riguarda o che lo interessa. Per quanto concerne il "segmento culturale", che rimane comunque uno degli o-biettivi primari della comunicazione telematica dell’APEC, c’è stata una vera e propria rivoluzione: è stato tolta dal

sito la “sezione cultura” (ndr: molto apprezzata anche all’esterno per la ricchezza dei documenti proposti) ma a giorni sarà dato vita ad un nuovo portale, il www.cinquecerchidiargento.eu (al quale si potrà acce-dere dal sito originario, attraverso uno specifico link) che si proporrà come un vero e proprio "laboratorio di cultura dello sport", ove ognuno potrà dare il proprio contributo. Sarà questa un’ulteriore possibilità per la nostra Associa-zione di rafforzare e potenziare la propria immagine di organismo attivo e propositivo. Ci auguriamo vivamente che questa iniziativa possa contare sulla partecipazione di tutti i soci: partecipazione, un termine che abbiamo proposto più volte nelle pagine di questo Notiziario. Per un motivo: è evidente che questa sia la “formula” più az-zeccata per l’APEC a garanzia della sua sopravvivenza e della sua efficienza operativa. E’ necessario, per il bene dell’Associazione, che tutti ne siano convinti!

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