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Maggio 2016 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere due anni da sindaco, la firenze di nardella Editoriale Tra gli spazi che rivivono (rinnovandosi) Matteo Francini E ra il 21 maggio dello scor- so anno quando Firenze festeggiava il “ritorno” dell’or- to botanico. Quel giorno, nel Giardino dei Semplici andava in scena una giornata specia- le per presentare alla città la nuova veste dell’area, dopo la riorganizzazione seguita alla tempesta di vento e grandine che, nel settembre 2014, aveva lasciato pesantemente il segno (anche) su questo importante spazio fiorentino. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 15 U na cena da scommettere con i fiorentini sul rispetto dei tem- pi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intor- no al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione, Il Reporter ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella per fare il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città. V. Buti - G. Carpini - M. Francini PAGINA 11 mercanti per un giorno, l’iniziativa si allarga Dal centro alle periferie, tutti pazzi in città per le “domeniche dello svuota-cantine”. ALLINTERNO PAGINA 16 PAGINA 18 i titoli di coda sul campionato fabbrica europa “invade” la città Anconella, l’estate dopo la tempesta Nel parco tornano gli eventi: conferme e novità in seguito ai fatti del 1° agosto Primo piano PAGINA 3 scattata la “nuova” pulizia delle strade Da metà aprile è tornata la rimo- zione dei veicoli, con il lavaggio ridistribuito su più giorni. PAGINA 4 volontariato, è qui la festa PAGINA 2 Periodico d’informazione locale. Anno X n. 23 del 2 maggio 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Anno X Ed. 23 Firenze Quartiere 3 Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud La famiglia italiana della frutta Gli specialisti dell’amianto Rimozione da abitazioni e da impianti civili e industriali

Il Reporter Q3 - Maggio 2016

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

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Page 1: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

Maggio2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

due anni da sindaco,la firenze di nardella

� Editoriale

Tra gli spaziche rivivono(rinnovandosi)

Matteo Francini

Era il 21 maggio dello scor-so anno quando Firenze

festeggiava il “ritorno” dell’or-to botanico. Quel giorno, nel Giardino dei Semplici andava in scena una giornata specia-le per presentare alla città la nuova veste dell’area, dopo la riorganizzazione seguita alla tempesta di vento e grandine che, nel settembre 2014, aveva lasciato pesantemente il segno (anche) su questo importante spazio � orentino.

☛ SEGUE ALLE PAGINE 8-9

☛ SEGUE A PAGINA 15

Una cena da scommettere con i � orentini sul rispetto dei tem-pi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro

dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intor-no al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione, Il Reporter ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella per fare il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città.

V. Buti - G. Carpini - M. Francini

☛ PAGINA 11

mercanti per un giorno,l’iniziativa si allargaDal centro alle periferie, tutti pazzi in città per le “domeniche dello svuota-cantine”.

☛ ALL’INTERNO

☛ PAGINA 16 ☛ PAGINA 18

i titoli di codasul campionato

fabbrica europa“invade” la città

Anconella,l’estate dopola tempestaNel parco tornanogli eventi: confermee novità in seguitoai fatti del 1° agosto

Primo piano

☛ PAGINA 3

scattata la “nuova”pulizia delle stradeDa metà aprile è tornata la rimo-zione dei veicoli, con il lavaggio ridistribuito su più giorni.

☛ PAGINA 4

volontariato,è qui la festa

☛ PAGINA 2

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Anno X Ed. 23

FirenzeQuartiere 3

Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud

La famiglia italiana della frutta

Gli specialisti dell’amiantoRimozione da abitazioni e da impianti civili e industriali

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Alcuni momenti della “Festa del volontariato” che si è svolta lo scorso mese in via di Ripoli e via Webb

Focus

trentacinquerealtà presenti

Fra le trentacinque asso-ciazioni presenti alla festa

del volontariato, molte erano quelle del territorio, fra cui la Aisl, la Lilt, l’Unitalsi, la Nuova Aurora, il Centro Incontri, la Misericordia di Badia a Ripo-li e altre realtà legate ai centri giovani o a biblioteche e lu-doteche, come l’associazione “Totta x Tutti” o quella per il Burkina Faso, solo per citarne alcune, a testimonianza del fatto che sono molti e diversi gli aspetti della vita cittadina, dalla cultura allo sport passan-do per il sociale, in cui o�rire servizi utili e di qualità alle persone che ne hanno bisogno si rivela sempre più necessario.

N.F.

commercioe volontariato“a braccetto”nel quartiere

La festa

Misericordia

Via di Ripoli e via Webb “rivivono” grazie alle inizia-tive di cittadini e

commercianti. Lo scorso mese, domenica 3 aprile, si è svolta per tutta la giornata la “Festa del volontariato”, un evento or-ganizzato dall’associazione di commercianti “Lo Scarabeo”, centro commerciale naturale formato da dieci negozi delle due strade, con la collaborazio-ne del Comune di Firenze e del Quartiere 3. All’evento erano presenti ben trentacinque as-sociazioni di volontariato con i loro stand. Inoltre, si sono tenute alcune performance di judo, promosse dall’Asd Cen-tro Incontri, di ballo e, per i più piccoli, un torneo di pallavolo, tutte attività gratuite aperte ai cittadini. “Può sembrare un controsenso che un’associazio-ne di commercianti organizzi una festa di volontariato. Inve-ce tutto è partito proprio dal-la gente di queste due strade, che ha convinto le istituzioni a organizzare l’evento. Que-sto signi�ca che c’è un grande senso di socialità e solidarietà. Possiamo solo augurarci che sia la prima di una lunga serie di ‘Feste del volontariato’”, com-menta il presidente del Quar-tiere 3 Alfredo Esposito. Alla giornata è intervenuto anche

l’assessore allo sviluppo econo-mico Giovanni Bettarini, già impegnato nei mesi scorsi nella visita ai centri commerciali na-turali della città: “L’idea che vie-ne fuori da questa festa è sicura-mente quella di una comunità e non solo di un commercio �ne a se stesso”. Il Quartiere, così come l’amministrazione comu-nale, crede fortemente nella col-laborazione con le associazioni di volontariato, con cui porta avanti diversi progetti. Soddi-sfazione per l’iniziativa è stata espressa anche dall’associazione di commercianti “Lo Scarabeo”. “L’organizzazione è stata lunga e non certo facile – a�erma il presidente Maurizio Manetti – ma il quartiere ha dato vera-mente una bellissima risposta. Alle 16 la strada era letteral-mente invasa di gente. È una soddisfazione. Da parte nostra c’è stato il massimo impegno per cercare di far rivivere questa zona della città che ci sta molto a cuore e dove molti di noi abi-tano e lavorano”. Il commercio e il volontariato si sono dunque uniti in un sodalizio risultato vincente, per un evento che è stato un momento di festa per tutti e che ha o�erto l’occasione per far conoscere, al quartiere e alla città, la preziosa attività svolta dalle associazioni di vo-lontariato.

Niccolò Falchini

galluzzo, tempo di celebrare

Anche quest’anno il Galluzzo festeggia il volontariato. Dal 26 maggio al 5 giugno la Misericordia del Galluzzo torna ai giar-

dini di viale Tanini per un momento di festa da condividere con tutti. Un’occasione per ritrovarsi per un momento piacevole e di divertimento, ma anche per incoraggiare l’attività dei volontari. Fi-gure, queste ultime, da non sottovalutare, perché senza di loro la cittadinanza sarebbe sprovvista di un sostegno concreto e morale non indi�erente. Chi sceglie di aiutare è prima di tutto una persona che dà supporto e risponde a innumerevoli bisogni, “e non solo con gli anziani che necessitano di una sempre maggiore assistenza a domicilio, perché tanti sono anche i soggetti più giovani che ci chiamano per servizi meno visibili”, spiega Massimo Magnol�, da un anno Provveditore della Misericordia del Galluzzo. “Viviamo di volontariato e stiamo anche noi cercando di superare, come tutti e in tutti i settori, un momento di crisi, che invece richiede maggiore sforzo per mantenere vivi i tanti servizi che ha, ad esempio, la no-stra Misericordia – continua Magnol� – per fortuna il nostro è un ‘Corpore Sano’ che si nutre delle tante soddisfazioni nel risolvere i problemi della gente. Facendo un punto della situazione economi-ca di questo primo anno in carica, posso dire che non si discosta molto dal passato, mentre i nostri servizi continuano a esserci. La festa del volontariato vuol dunque essere un’occasione ludica con balli, musica e ritrovi piacevoli – conclude – anche se non dobbia-mo dimenticare che, prima di tutto, è un modo per conoscere la �gura del volontario, della quale c’è sempre bisogno”.

V.B.

#Primo piano

L’associazione “Lo Scarabeo”ha dato vitaad aprileall’iniziativain via di Ripolie via Webb:“Impegno per far riviverequesta zona”

2 | Maggio 2016 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 3: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

“un’estate per restituireil parcoai fiorentini”Via agli eventi, tracui quelli in ricordodel 1° agosto scorso

Anconella

Il progetto

Sarà un calendario di eventi estivi che si svol-geranno “intorno all’area del Bar-chetto soprattut-

to dal tramonto in poi, perché dopo i fatti del 1° agosto 2015 l’Anconella ha perso molti alberi e di conseguenza gode di meno zone d’ombra”. A spiegarlo è Luca Longo dell’associazione Cambia-musica, impegnata per il terzo anno consecutivo nella realizza-zione del “Diramazioni Festival”, in partenza il 28 e 29 maggio con due giorni di festa inaugurale. A quasi un anno dalla tempesta che distrusse diverse porzioni del giardino (così come avvenuto in altre zone di Firenze), però, “la voglia di ripartire sotto il segno della normalità è ancora più for-te. Vogliamo che sia l’estate della restituzione del parco ai �oren-tini – continua Longo – non a caso, la nostra associazione por-ta avanti una serie di azioni di tutela degli spazi pubblici e di raccolta fondi, da destinare alla ricostruzione delle aree della città più colpite”. Tutte iniziative che vengono illustrate attraverso

Sonia Muraca

Il parco dell’Anconella si prepara a ospitare nuovamente le iniziative estive, dopo la tempesta del 1° agosto 2015

Partita la piantumazione di nuovi alberi all’Anconella

piantati nuovi alberi. e ora tocca ai bambini

Centomila euro di investimento, centocinquanta alberi da piantare entro fine ottobre e manutenzione delle nuove piante

fino al 2018: sono questi gli impegni assunti da Legacoop Toscana per contribuire alla rinascita del parco dell’Anconella, attraverso il protocollo d’intesa siglato con il Comune a gennaio. Si tratta per lo più di tigli, platani, peri e querce, scelti in accordo con la Dire-zione ambiente per la loro adattabilità e resistenza al maltempo. La piantumazione (durata circa due settimane) è partita lo scorso 24 marzo, mese in cui Legacoop ha chiamato a raccolta i propri coo-peratori perché contribuissero, durante una cena di raccolta fondi all’Obihall, a finanziare “l’adozione” di questa porzione di parco. Il prossimo step, invece, prevede il coinvolgimento dei più piccini che, dal nuovo anno scolastico, potranno svolgere attività didat-tiche nel parco. Il tutto attraverso un progetto elaborato insieme al Q3, dedicato alle scuole di diverso ordine e grado del territorio.

S.M.

la pagina Facebook “Anconella Parco Arte Firenze”. Tornando agli eventi, sono diverse le at-tività che saranno replicate da maggio a settembre sulla scia del successo riscosso nelle edizioni precedenti: dal cinema all’aperto a ingresso libero (ad agosto, dal lunedì al mercoledì, oltre a nuovi appuntamenti a luglio e settem-bre) unito alle cene sociali (al prezzo di dieci euro) ai concerti di gruppi emergenti e scuole lo-cali, dalle attività riservate ai più piccini (centri estivi da giugno a luglio) ai percorsi di benessere psico-�sico dedicati agli adulti (domenica mattina, giugno-luglio). Quanto alle novità, in-vece, quella principale riguarda proprio le celebrazioni in ricordo del 1° agosto. Si tratta di una se-rie di iniziative (anche di raccolta fondi) destinate a diventare un appuntamento �sso nell’estate �orentina. Tra le new entry in cartellone spicca poi il comple-anno del Circolo Teatro dell’Af-fratellamento di Ricorboli, che quest’anno spegne la sua 140esi-ma candelina. Per l’occasione,

soci, operatori culturali e artisti si riuniranno a inizio luglio, per raccontare in più serate la sto-ria di una delle prime società di mutuo soccorso �orentine. Per gli appassionati di calcio, invece, l’appuntamento è al Bar-chetto (accanto al “Cupolino” e subito prima dei due laghetti del parco, aperto tutti i giorni dalle 16 alle 2 e la mattina solo in caso di attivi-tà programmate nel parco) dove godersi gli Europei di calcio, dal 10 giugno al 10 luglio, sul maxi-schermo appositamente allestito. Per informazioni: cambiamusica.�[email protected].

una mozione perla valorizzazione

È datata 17 marzo la mozio-ne approvata dal Consiglio

di Quartiere 3 per chiedere a Palazzo Vecchio di provvede-re, in tempi brevi, alla riquali-�cazione e valorizzazione del parco dell’Anconella e dell’Al-bereta. Una richiesta che non si esaurisce solo nella messa a punto di idee progettuali e nel ripristino dei danni subiti, ma che prevede interventi a favore di tutti quei soggetti capaci di far rivivere l’area con attività ludico-ricreative e culturali. Nel documento, inoltre, si sot-tolinea la necessità di stanziare nuove risorse per garantire la completa accessibilità e fruibi-lità del parco.

S.M.

Il documento

#Primo piano

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Maggio 2016 | 3 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud Maggio 2016 | 3

Page 4: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

#Zoom

pulizia strade, si cambia:nuovi orari e rimozioniIl lavaggio ridistribuito su più giornidel mese. E torna il carro attrezzi

più sicurezzaper la chiesa

È tornata da metà aprile la rimo-zione forzata dei veicoli lasciati in sosta vietata durante l’orario della pulizia stradale, sia diur-

na che notturna. Dal 2011 la frequenza del servizio era stata dilazionata (e � s-sata alla quarta settimana di ogni mese) grazie all’aiuto della tecnologia idrojet, ma la massiccia presenza di auto lasciate in strada nei giorni e negli orari previsti per il lavaggio – segnalata da molti citta-

dini – aveva spesso ostacolato la pulizia delle vie, durante la quale non c’era più l’obbligo di procedere alla rimozione forzata dei veicoli ma soltanto di rileva-re le infrazioni di divieto di sosta. Dallo scorso mese le cose sono cambiate: è stata sostituita anche la segnaletica (cir-ca 2.500 cartelli) per informare i cittadi-ni delle novità. La pulizia delle strade è stata ridistribuita su più giorni del mese. In particolare, nel quartiere, da piazza

Ferrucci � no a via di Villamagna e via di Ripoli è il secondo martedì del mese, da qui � no a via del Bandino e via Erbosa il secondo mercoledì, � no a via Svizzera (compresa via Carlo D’Angiò) la secon-da domenica, mentre nell’ultima parte di via di Ripoli, viale Europa � no a piaz-za Francia, il secondo sabato del mese. Via del Bandino e via Erbosa sono di-vise fra il secondo sabato (le due parti alte) e la seconda domenica del mese (le parti basse, verso l’Arno). Prima di que-sti nuovi cambiamenti – viene spiegato – a volte gli addetti al lavaggio non riu-scivano neanche a passare con l’idrojet o a pulire bene i tombini, con un atteggia-mento dei cittadini rispetto allo sposta-mento dei veicoli giudicato non dei più “attenti”. Così, “con il Comune abbiamo deciso di reintrodurre la rimozione for-zata – fanno sapere da Quadrifoglio – verremo a� ancati da 6-8 carri attrezzi ogni notte oltre che da almeno due pat-tuglie di vigili, per garantire una coper-tura più estesa delle ordinanze attive”. E anche l’assessore alla polizia municipale Federico Gianassi sottolinea la neces-sità della collaborazione da parte dei cittadini: “L’amministrazione, insieme a Quadrifoglio, è impegnata per rendere Firenze più bella e pulita. Chiediamo ai � orentini di darci una mano spostando l’auto una volta al mese. Invito i cittadini a fare attenzione alla nuova segnaletica collocata nella loro strada”. La sanzione per il divieto di sosta nel corso della pu-lizia stradale ammonta a 41 euro, cui si devono aggiungere i circa 120 euro per il trasporto alla depositeria (la cifra esat-ta dipende dalla distanza dal luogo della rimozione).

Arrivare e parcheggiare alla chiesa di San Felice a Ema non sarà più un proble-ma. Lo scorso marzo è stato approvato dal consiglio comunale un progetto

che contribuirà ad aumentare la sicurezza dei cittadini. Un sogno che anche il precedente parroco, don Dante, aveva accarezzato tanti anni fa: poter raggiungere la chiesa e il cimitero senza doversi preoccupare della pericolosità della strada, che ancora oggi dà pensiero a più di una persona. Raggiungere la chiesa a piedi – raccontano gli abitanti – è sempre stato considerato rischioso, per diversi mo-tivi: da una curva che limita la visibilità all’assenza di marciapiedi, dalle auto che sfrecciano accanto ai pedoni a quelle parcheggiate in mezzo alla carreggiata. Una situazione per cui in molti chiedevano una soluzione. Poi, a inizio primavera, la buona notizia: “L’u� cio mobilità del Comune ha avviato il progetto della messa in sicurezza della zona. Ovvero, con la donazione di un terreno da parte della parrocchia di San Felice a Ema al Comune, ecco che una serie di importanti lavori prenderanno il via. La prima fase sarà quella di arretrare il muro che costeggia via Silvani di circa due metri per permettere la visibilità della rotonda e realizzare un nuovo passaggio pedonale. La seconda parte, invece, prevederà la realizzazione di un parcheggio con tanto di vialetto sopraelevato, all’interno dei terreni retro-stanti appartenenti alla Curia, per arrivare direttamente al piazzale della chiesa e al vicino cimitero senza uscire in strada. È un progetto molto importante per la comunità, che già dai primi mesi del prossimo anno prevede l’avvio dei lavori”, commenta soddisfatto don Floriano Donatini. “Ho abitato nella zona in passato e ho veri� cato in prima persona la criticità dell’area – conferma il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito – è chiaro che questo sia un progetto molto atteso dalla comunità. In qualità di funzionario pubblico, ho seguito da vicino tutti i risvolti della faccenda, e mi sento di elogiare il bel gioco di squadra tra Comune, Quartiere e parrocchia. Per i tempi posso rassicurare che sarà un lavoro priorita-rio nel 2017 – conclude Esposito – grazie anche a risorse concrete � nalmente a disposizione”.

Niccolò Falchini

Vanessa Bambi

Il servizio San Felice a Ema

Uno dei cartelli che indicano l’orario del lavaggio delle strade, con l’avviso della rimozione forzata per i veicoli lasciati in sosta vietata

La chiesa di San Felice a Ema

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4 | Maggio 2016 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

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In piazza Acciaioli

Filo diretto

COME COMUNICARE CON IL PRESIDENTE Q.3Il presidente del Q.3, Alfredo Esposito, riceve i cittadini (previo appuntamento tel. 055/2767732- 7727), tutti i martedì e giove-dì, ore 9.30-12.30, c/o la sede del quartiere, Villa di Sorgane, via Tagliamento 4.

Potrà essere contattato ai numeri 055.2767732 / 055.2767727, al cellulare 338.6866283, all’indirizzo e-mail: presidenteq3@comune.� .it

E-mail: [email protected] .it

"Scantinando", ecco un bel modo per svuotare le cantine, animare lo spazio urbano e passare una giornata in compa-gnia all’aria aperta. La manifestazione si svolgerà il 15 maggio in Piazza Acciaioli (Galluzzo), dalle ore 8 alle ore 20, e in caso di pioggia verrà recuperata il 22 maggio."Scantinando" rappresenta un’occasione per i cittadini del Q.3 per scambiare e/o vendere i propri oggetti usati, a condizio-ne che non provengano da una attività artigianale/commerciale e che non pre-sentino un particolare valore. Le adesioni possono essere presentate � no all’8 mag-gio. Qualora non sia stato raggiunto un numero di adesioni su� ciente a coprire

i posti messi a disposi-zione si accoglieranno, � no al termine ultimo del 12 maggio, le richie-ste pervenute in data successiva. Gli spazi de-stinati alla manifestazione in Piazza Acciaioli sono 44, distribuiti lungo i viali interni della piazza. Verranno assegnati progressivamente secondo l’ordine di presentazione dell’adesione; gli am-messi verranno avvertiti telefonicamen-te dell’accettazione della loro richiesta e l’elenco degli ammessi verrà pubblicato anche sul sito istituzionale del Q.3.

"SCANTINANDO" SBARCA AL GALLUZZO

Cultura

Il 24 marzo tre nuovi alberi del parco dell’Anconella sono stati dedicati a Valenti-na, Elena e Lucrezia, le tre studentesse Era-smus toscane morte in Spagna nel terribile incidente di Tarragona. Le piante saranno identi� cate ciascuna da

una targa che riporterà i nomi delle stu-dentesse. Alla piantumazione erano presenti anche il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito e alcuni consiglieri di Quartiere.

TRE ALBERI PER LE STUDENTESSE DECEDUTE IN SPAGNA

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI70 ANNI DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTEIl Q.3 celebrerà il 70° anniversario dell’As-semblea Costituente con un evento cultu-rale che si terrà nei primi giorni di giugno a Gavinana. Per il programma e informazio-ni più dettagliate consultare il sito istitu-zionale http://q3.comune.� .it

PASSEGGIATE DEL BENESSERE E "CHILOMETRO DI SALUTE"Il 12 maggio, ore 16.30, nell’ambito del progetto Vita sana e attiva, il Gruppo "Sa-lute è Benessere" invita la popolazione di età superiore a 65 anni ad Un chilometro di salute, una passeggiata adatta a tutti (ritrovo davanti al Circolo Vie Nuove); se-gue alle 17.30, un incontro con la dott.ssa Bandinelli che darà alcune indicazioni per uno stile di vita sano ed attivo. La partecipa-zione è libera e gratuita. Al termine dell’in-contro sarà o� erto un piccolo rinfresco.Il 21 maggio, ore 9.30, davanti all’ingresso del centro commerciale Coop (piazza Bar-tali), appuntamento con la consueta pas-seggiata mensile, aperta a tutti.

CONVERSAZIONI MUSICALIIncontri di approfondimento delle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell’Associazione Amici del Maggio. Ingresso gratuito. Sala Paradiso di Villa Ban-dini, via di Ripoli 118.

12 maggio, ore 17, Albert Herringdi Benjamin Britten;

16 giugno, ore 17, Elisir d’amoredi Gaetano Donizetti

CASCINE DEL RICCIO IN FESTA24° settimana della solidarietà a Cascine del Riccio, dal 19 al 29 maggio, presso il Circo-lo La Rinascente con tanti eventi culturali, ricreativi, sportivi per grandi e piccini.

In particolare si segnala il 28 maggio, dalle ore 18, la Festa dei vicini, cena in strada con il contributo “culinario“ di tutti (in caso di mal-tempo l’evento avrà comunque luogo nei locali del circolo) e il 29 maggio la Granfon-do di bici sulle colline del Chianti.

IN LUDOTECA Un mese dedicato soprattutto a sperimen-tare giocosamente gli apporti e gli stimoli delle altre culture. In particolare sono in programma dei laboratori per realizzare "mandala", maschere africane e per� no un giardino zen. Ma ci si divertirà anche a costruire un drago, un’astronave e a colo-rare i sassi, come il grande designer Bruno Munari.

Ludoteca Il Castoro, Piazza Bartali 3b, 055.6810517 Orario: dal lunedì al venerdì, ore 16-19; martedì, gio-vedì e sabato, ore 10-12.30

Parco Anconella

i

Per informazioni consultare la rete civica del Comune di Firenze- Quartiere 3.

SULLE STRADE DEL GIRO D’ITALIAIl 29 maggio grande appuntamento con le strade del Giro d’Italia per tutti gli ap-passionati di ciclismo. In programma la Granfondo Colli del Chianti che ricalcherà il percorso della tappa a cronometro che si sarà disputata il 16 maggio, su e giù per i luoghi che rappresentano l’orgoglio enologico della nostra regione. Partenza alle 7.30, presso il Circolo della Cascine del Riccio. Per informazioni ed iscrizioni www.cdrbiketeam.it

IN BICI VERSO LE STRADE BIANCHE DEL CHIANTI Giovedì 2 giugno, la Misericordia del Gal-luzzo, in collaborazione con il Consiglio di Quartiere 3, organizza La Certosina, pri-ma pedalata Ciclostorica Strade Bianche Galluzzo-Chianti.Sono previsti due percorsi utilizzando biciclette d’epoca con partenza dal Viale Tanini. Il primo, lungo 70 km. (punto alti-metrico più alto a 540 mt.), dalla Certosa si snoda attraverso Badia Passignano, Passo dei Pecorai, Tavarnuzze e ritorna

al Galluzzo; il secondo di 53 Km. (punto altimetrico più alto a 400 mt.) prevede il passaggio da Certosa, Ferrone, Passo dei Pecorai, Tavarnuzze e ritorno al Galluzzo. All’interno dei due percorsi sono previsti Punti di Ristoro.All’arrivo è stato organizzato un “Pasta Party” per tutti i partecipanti mentre la premiazione inizierà alle ore 15.30 (Me-morial Pietro Paolo Chilleri e Fratres).

PEDALATE DI QUARTIERE

Il piacere di cenare in strada

Si rinnova nei principali punti di aggre-gazione del Q.3 un appuntamento ormai consolidato, che rappresenta un invito a socializzare e a riappropriarsi degli spazi pubblici. Per realizzare insieme un mo-mento di ritrovo e di convivialità scam-biandosi le vivande preparate da ogni partecipante.

SABATO 28 MAGGIO SORGANE, PIAZZA ISTRIAIn collaborazione con il Centro Sociale di

Sorgane, la scuola Pertini (I.C. Botticelli),la Scuola di Musica di Fiesole e Unicoop Sezione Soci Sud Est. Ore 18.30, Esibizio-ne dell'Orchesta composta dagli studenti della scuola Pertini, ore 20.30, Cena con-viviale. A � ne cena verrà distribuito un omaggio a tutti i ragazzi presenti.

SABATO 28 MAGGIO CASCINE DEL RICCIOVia Ponte a Jozzi (nel tratto fra via Lancio-la e via Poggio Secco) di fronte al Circolo

Ricreativo Culturale la Rinascente. Ore 19, cena

SABATO 11 GIUGNO VIA DI RIPOLIIn collaborazione con Circolo Boncinelli, Associazione Mille� ori, Centro Incontri, Associazione via dei Bambini, Unicoop Firenze Sezione Soci Firenze sud est. Dalle 18 alle 20 attività per bambini, ore 20.30 cena conviviale. L'Associazione "Lo Scarabeo" organizzerà delle animazioni in via di Ripoli all'altezza di via Webb.

FESTA DEI VICINI

Finiti i lavori di rifacimento della pista ciclabile di via Portogallo. Dopo gli interventi effettuati in via Villamagna, via Erbosa, via Kassel e Nave a Rovezzano procede spedito il programma di riqualifi cazione e realizzazione di nuovi tratti di ricucitura delle piste ciclabili del Quartiere 3.

VIA PORTOGALLO, UN ALTRO TASSELLO

Piste ciclabili

Il 18 marzo cadeva il 69° anniversario della morte di Piero Palagi e il giorno successi-vo ricorrevano 92 anni dall’inaugurazione dell’ospedale ortopedico toscano. Piero Palagi è stato il fondatore dell’Istituto Ortopedico Toscano nel complesso che an-cora porta il suo nome, sulla collina che da viale Michelangelo si spinge a sud-est verso Montici e Gamberaia.La struttura fu realizzata utilizzando la tre-centesca Villa Santa Margherita e venne inaugurata il 19 marzo 1924; poteva contare su 40 posti letti che peraltro raddoppiarono

nel giro di appena tre anni. Negli anni suc-cessivi si svilupparono in rapida successione le sale operatorie, il gabinetto radiologico e gli ambienti per la cura e la riabilitazio-ne, con acquisto di apparecchi specialistici sempre più so� sticati in grado di fornire il meglio della tecnologia allora disponibile. Al padiglione originario se ne aggiunsero altri � no ad assumere la capienza di 160 posti letti nel 1947, quando la direzione del complesso ospedaliero passò ad un altro luminare dell’ortopedia e traumatologia to-scana, il professor Scaglietti.

IL PIONIERE DELL’ORTOPEDIA FIORENTINA

18 marzo 1947, muore Piero Palagi

Page 6: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

#Il quartiere in pillole

“un intervento pervia coluccio salutati”I residenti chiedonoun “lifting” per il fondo stradale, soprattutto nella parte iniziale

La segnalazione

le due strade ricordanodue campioni e un partigianoLo stadio delle Due Strade e due vie adiacenti all’impianto sportivo hanno cambiato nome, con l’i-

naugurazione che si è tenuta lo scorso mese, per ricordare un partigiano e due glorie della Fioren-tina: Gino Bozzi, Stefano Borgonovo e Armando Segato. “Un’operazione che guarda ai giovani della nostra città. Ricorderemo – ha spiegato l’assessore a sport e toponomastica Andrea Vannucci – due campioni che hanno fatto la storia della Fiorentina e che poi sono stati entrambi testimoni di cosa vuol dire lottare contro un male incurabile. È giusto che le storie di Stefano Borgonovo e Armando Segato siano conosciute dai giovani sportivi di oggi. Uomini che hanno lottato sul campo e nella vita”. Ma spazio non solo agli ex campioni viola, cui sono state dedicate due vie, perché lo stadio delle Due Strade è stato intitolato a Gino Bozzi, “un partigiano che ha dato la sua vita per la liberazione di Firen-ze e dell’Italia tutta. In questa maniera – ha proseguito Vannucci – chiunque si recherà allo stadio, che è anche centro federale territoriale, avrà modo di fare sport in un impianto intitolato a un partigiano e, per arrivarci, dovrà percorrere due strade intitolate a due ex giocatori morti per Sla e che sono stati d’esempio sia nel corso della vita che nel lottare contro la malattia”. A Borgonovo è stata dedicata la via davanti all’impianto sportivo delle Due Strade che va da via Ximenes a via Accursio, mentre a Segato è stato intitolato il largo all’angolo tra la nuova via Borgonovo e via Accursio. Per lo stadio delle Due Strade confermata invece l’intitolazione a Gino Bozzi, nel tempo confusa con la denominazione “Bruno Buozzi”.

Piazza Ferrucci-via dei Bastioni

lavori di restauro per le rampeÈ prevista entro l’estate la conclusione dei lavori di restauro delle

Rampe, la scalinata che da piazza Ferrucci sale in via dei Ba-stioni, chiusa da oltre due anni. L’intervento, iniziato nelle scorse settimane, è stato reso necessario – spiega il Comune – a causa della disconnessione di alcuni cordoli che rendevano di di�ci-le percorrenza e non sicura la scalinata. Il progetto di intervento approvato dalla Soprintendenza prevede lo smontaggio e il riposi-zionamento dei cordoli in pietra, lo scortico della parte superiore con accatastamento e pulizia delle pietre di �ume, che costitui-scono le pedate della rampa, e l’eventuale integrazione delle pietre originarie con altre uguali. E ancora, la creazione di un sottofondo in calcestruzzo con rete elettrosaldata e il successivo rimontaggio delle pietre originarie, cercando di ripristinare la vecchia posa, e stuccatura �nale colorata su indicazione della Soprintendenza. Via via che i lavori saranno terminati, le Rampe verranno pro-gressivamente riaperte. “Il recupero della scalinata – commenta l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – si inserisce nell’ambito di un più generale progetto di manu-tenzione straordinaria di mura, porte e torri della città. Entro l’estate la bellissima scalinata tornerà �nalmente ad essere fruibile a �orentini e turisti che potranno tornare a godere di uno dei luoghi più belli di Firenze”. La chiusura delle Rampe – viene spiegato ancora – ha permesso di e�ettuare, prima dell’avvio dei lavori, alcuni saggi in diverse zone della scalinata e di determinare le tecniche costruttive da adottare. Contemporaneamente al restauro della pavimentazione, verrà posta particolare cura an-che alla regimazione delle acque meteoriche.

Federconsumatori

aperto il nuovo sportelloÈ aperto dallo scorso 17 marzo il nuovo sportello di Federconsumatori in largo Guido Novello 2, a

Gavinana, presso la sede del Sindacato Pensionati Italiani (Spi) della Cgil. “Abbiamo aperto questo sportello per aiutare le persone – spiega il presidente di Federconsumatori della Toscana, Fulvio Far-nesi – la consulenza è totalmente gratuita e o�riamo un servizio di tipo informativo e di tutela al con-sumatore. Possono venire da noi tutti coloro che hanno problemi a leggere le bollette energetiche, che non comprendono clausole bancarie o assicurative, che si sentono vittime di tru�e come consumatori o ancora per un parere sugli acquisti. Il nostro impegno primario è tutelare i cittadini che non sanno a chi rivolgersi”. Lo sportello è aperto tutti i giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18.30. E per il futuro sono in programma anche alcune iniziative che coinvolgeranno il Quartiere e la sezione soci Coop di piazza Bartali. “C’era e�ettivamente bisogno, a Gavinana, di un tipo di associazione che fornisse questo tipo di servizio alle persone in modo gratuito”, commenta il presidente del Q3 Alfredo Esposito. Un nuovo servizio per i residenti, che vedono così la zona arricchirsi di sportelli a loro disposizione. “Oggi le persone vanno assistite a tutto tondo – conclude Farnesi – dal luogo di lavoro alla vita quotidiana �no al �sco, dai servizi al rapporto con i prodotti che compriamo”. N.F.

Via Coluccio Salutati è da rifare. A dirlo sono i residenti della zona: sono in diversi

a sostenere che il fondo strada-le avrebbe bisogno di un nuovo “li�ing”, soprattutto per quanto riguarda la parte iniziale, verso via di Ricorboli. Circa sei anni fa, nell’estate del 2010, Palazzo Vec-chio aveva annunciato “l’opera-zione buche”, un massiccio inter-vento di risanamento di diverse strade della città. Per via Salutati era stato deciso di stanziare cir-ca 400mila euro, da destinare al ripristino dell’asfaltatura e al ri-facimento dei marciapiedi. Con il passare del tempo, però, e an-che a causa dell’intenso tra�co giornaliero – segnalano ora gli abitanti – il fondo stradale ha rapidamente ceduto. “Negli orari di punta la strada è intasata: da

qui la gente va verso via di Ri-poli e viale Giannotti”, racconta il signor Renato, residente in via di Rusciano. Ma non solo la car-reggiata: anche i marciapiedi, in certi punti – aggiungono i citta-dini – avrebbero bisogno di es-sere rimessi in sicurezza, soprat-tutto per tutelare le persone più anziane. “Una volta, scendendo dall’automobile, sono �nita con il piede dentro la condotta fo-gnaria a causa di una spaccatu-ra al bordo del marciapiede in corrispondenza di un tombino”, a�erma Paola, residente proprio in via Coluccio Salutati. Così, gli abitanti di questa importan-te direttrice, che dal centro per-mette di addentrarsi a Gavinana, sperano di trovare – magari al rientro dalle prossime vacanze, come sei anni fa – una strada un po’ meno dissestata.

Niccolò Falchini

L’inaugurazione

Secondoi cittadinianche i marciapiedi, in alcuni punti, avrebbero bisogno di essere rimessi in sicurezza

6 | Maggio 2016 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 7: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

#Luoghi & persone

studio, il “rush finale” a villa bandiniA�uenza massiccia (anche di sera) alla biblioteca, per preparare gli esami di maturità e università

La stagione dello studio “matto e disperatissimo” è u�cialmente iniziata per tanti giovani �o-

rentini, di nascita o di adozione. Lo dimostra (anche) l’a�uenza massiccia alla biblioteca di Villa Bandini, una delle poche in cit-tà a rimanere aperte in orario serale e nel weekend (dal lunedì al mercoledì �no alle 23.30, sa-bato �no alle 19, con possibilità di aperture straordinarie anche la domenica). A frequentarla sono per lo più studenti delle scuole superiori e universitari, di età compresa tra i quattordici e i trent’anni, alle prese rispetti-vamente con il rush �nale che precede la maturità e ogni ses-sione stagionale di esami. È per questo motivo che i novanta po-sti lettura distribuiti sui tre piani dell’edi�cio vengono occupati velocemente durante tutta la set-timana, quando “succede spesso di vedere ragazzi vagare alla ri-cerca di un posto in cui sedersi – racconta il bibliotecario Carlo

Giovannelli – in particolare, la maggiore a�uenza si registra il pomeriggio, dalle 16 alle 20, con un settanta per cento di utenti rappresentato proprio da stu-denti. La sera, dopo cena, la si-tuazione è molto più tranquilla, anche se si arrivano a registrare

Sonia Muraca

Lo spazio

L’ingresso da via di Ripoli della biblioteca di Villa Bandini

un edificiodel xii secoloche ospitai libri dal ‘98

L’edi�cio che dal ’98 ospita la biblioteca fu costruito

intorno al XII secolo e deve il suo nome alla famiglia Bandi-ni, discendente degli ex pro-prietari Baroncelli. Tra le sue particolarità, la presenza di un ninfeo settecentesco (la cosid-detta grotta del Bandino), un vero e proprio edi�cio sacro dedicato a una ninfa, con log-gia e fontana interna. Oggi la grotta è di proprietà privata e non è né visitabile né visibile dall’esterno.

S.M.

La storia

circa trenta presenze”. Negli ul-timi anni, inoltre, Villa Bandini è diventata anche uno spazio di incontro e socializzazione: due attività facilitate dalla presenza di un distributore automatico proprio all’ingresso del cortile che dà su via del Paradiso, oltre

che dall’età dell’utenza e dalla presenza di una rete wi-�. A cu-rare le aperture straordinarie, su turni, è l’associazione culturale Calzini Bucati, che se ne occupa già dal 2004. Venticinque per-sone in tutto: un numero che è aumentato negli anni, grazie al

passaparola e alla presenza di volantini informativi sparsi per la biblioteca. “Io stesso ho sa-puto così di questa possibilità e mi sono tesserato subito – rac-conta Andre Barreto, presidente dell’associazione – era il 2009, frequentavo ancora le scuole su-periori ed ero alla ricerca di un posto in cui studiare la sera”. Ma se all’epoca i soci oscillavano tra i dieci e i quindici e coordinarsi (e tenere aperta la biblioteca in maniera continua) era faticoso, perché – viene spiegato – que-sto richiedeva scambi di e-mail e telefonate a catena, adesso i social network hanno facilita-to la comunicazione. “Abbiamo un gruppo su Facebook che si chiama ‘I bandinai’ – spiega Bar-reto – grazie al quale riusciamo a garantire la copertura di ogni turno e di conseguenza le aper-ture serali, che comunichiamo di volta in volta ai circa seicento utenti iscritti”.

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Maggio 2016 | 7 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 8: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

#Focus

“Tramvia pronta per il 14 febbraio 2018, scommetto una cenacon i fiorentini”

L’intervista

Una cena da scommettere con i � orentini sul rispetto dei tempi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tram-

via, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedona-lizzazione dell’area intorno al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione a sindaco di Firenze, Dario Nardella fa il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città.Il 25 maggio 2014 i � orentini la sce-glievano come nuovo sindaco. Ades-so, due anni dopo, qual è la Firenze di oggi e quali sono le di� erenze rispetto alla città che ha trovato al momento della sua elezione?Se da un lato i tratti di una città han-no bisogno di molti anni per cambiare

Valentina Buti - Gianni Carpini - Matteo Francini

in modo profondo e dunque due anni possono sembrare pochi da questo punto di vista per notare cambiamenti strutturali, dall’altro possiamo dire che in questi due anni Firenze ha sbloccato tutto quello che aveva di bloccato, grazie sia alle riforme radicali del governo gui-dato da Matteo Renzi, sia a una spinta della classe dirigente � orentina che ha saputo raccogliere l’eredità del passato e trasformarla in benzina per il cam-biamento. Possiamo dire che il 2016 è davvero l’anno del fare ed è l’anno in cui tutte le grandi partite in qualche modo sono avviate o in fase di avviamento. Vi è poi un dinamismo culturale e tu-ristico che in due anni ha visto davvero un’accelerazione straordinaria: penso al record del turismo, che rappresenta una fonte economica straordinaria per la nostra città se pure deve essere gestito con grande attenzione verso la qualità e la sostenibilità, ma penso anche ai gran-di progetti culturali. In questi due anni Firenze, in controtendenza rispetto a molte altre città italiane, invece di veder chiudere istituzioni, musei e teatri ha visto riaprire luoghi rimasti abbando-nati: il Teatro Niccolini dopo vent’anni ha rivisto la luce, il museo dell’Opera del Duomo dopo molti anni ha riaperto con un allestimento straordinario, il restauro del patrimonio culturale ha visto un’ac-celerazione. Guardiamo ad esempio all’operazione di piazzale Michelangelo, la cui pedonalizzazione è solo il punto di partenza. Ci sono altri spazi culturali della città per cui è previsto un recupero, sulla scia di quanto avvenuto per il Nicco-lini?Ci sono sicuramente tre grandi conteni-tori che sono destinati ad avere un ruo-lo centrale per la vita civica e culturale di Firenze, e sono San Firenze, il vec-chio tribunale; Sant’Orsola, il cuore del quartiere di San Lorenzo; e Santa Maria Novella, attualmente sede della scuola dei marescialli dei carabinieri. Sono tre

Eletto sindaco nel maggio 2014, oggi Dario Nardella racconta come sta cambiando la città. “Il 2016 è l’anno del fare, in cui tutte le grandi partite sono avviate o in fase di partenza”

“Ci sono tre grandi contenitori che sono destinati ad avere un ruolo centrale per la vita civica e culturale della città: San Firenze, Sant’Orsola e Santa Maria Novella”contenitori che vedranno cambiare radi-calmente la loro funzione e tutti e tre sa-ranno rivolti alla città e ai visitatori: San Firenze con una destinazione prevalen-temente legata alle arti dello spettacolo, per le quali Firenze è un’eccellenza mon-diale, con un’attenzione all’alta forma-zione; Sant’Orsola con una vocazione legata sia alla cultura, in particolare alla contemporaneità, sia alla residenza; e Santa Maria Novella che si presta bene per ospitare attività legate alla scienza e anche eventi culturali e allestimenti le-gati alla storia e all’identità di Firenze. Quindi abbiamo vinto alcune scommes-se e ne abbiamo molte altre da vincere.A Sant’Orsola spazio quindi all’arte contemporanea?Questo è il mio desiderio, però Sant’Or-sola sicuramente avrà la cultura, stando al progetto, servizi alla residenza, grazie anche alla presenza di parcheggi, e for-mazione. Se però dovessi pensare a una

qualche vocazione particolare e cultura-le per Sant’Orsola, certamente penserei all’arte contemporanea. Arte contempo-ranea che sta diventando un tratto sem-pre più distintivo della città. A proposito di arte contemporanea, ci aspettano altre novità?Intanto godiamoci la mostra di Jan Fabre, perché sarà un evento di straor-dinaria importanza. Da quando sono sindaco, Firenze ha sposato un proget-to molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea, mettendo a con-fronto il linguaggio del Rinascimento, l’arte storicizzata, con i linguaggi dei più grandi artisti internazionali di oggi, cercando di uscire dalla banalità e so-prattutto mettendo in gioco i luoghi più preziosi e simbolicamente più signi� ca-tivi della città, come ad esempio piazza della Signoria. Se devo giudicare dall’at-tenzione internazionale, questo pro-getto sta avendo un grande successo, e vogliamo dargli continuità. Per cui ogni anno, sicuramente, accoglieremo idee e proposte di grandi artisti da combinare in questo confronto di epoche e di lin-guaggi con i luoghi e le bellezze della storia. Per quanto riguarda la mostra di Fabre al Forte Belvedere (al via il 14 maggio, ndr), il mio obiettivo è superare il numero già straordinario di visitato-ri dell’anno scorso: anche quest’anno il Forte Belvedere sarà a ingresso gratuito e quindi restituiremo, come l’anno scor-so, ai � orentini uno dei luoghi più amati in assoluto. E lo faremo grazie e attraver-so l’arte.Capitolo “grandi opere”: partendo della tramvia, l’obiettivo è terminare le linee 2 e 3 entro il 14 febbraio 2018. È pronto a scommettere una cena di San Valentino con i � orentini che ce la fa-rete per quella data?Sì, sono pronto a scommetterlo anche perché un sindaco non può nascon-

dersi dietro un dito e deve accettare le scommesse � no in fondo. Mi sono can-didato sindaco di Firenze con l’obiettivo di concretizzare questa trasformazione che giudico la più grande della città da centocinquant’anni a questa parte, e la tramvia è la nostra priorità. Il successo della linea 1, con tredici milioni di pas-seggeri nel 2015, che ha signi� cato an-che meno tra� co e meno smog, ci ha consentito di gestire i cantieri delle linee 2 e 3 con più ottimismo, perché i � oren-tini hanno toccato con mano l’utilità di un mezzo di trasporto pubblico pulito, e� ciente e veloce. Le ditte hanno recu-perato buona parte del ritardo accumu-lato nel primo anno, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia sul monitoraggio dei cantieri, sulla veloci-tà e sui risultati. Ci aspettano momenti molto di� cili, penso a tutta la cantie-rizzazione nell’area della Fortezza, via Valfonda, ma se dobbiamo guardare agli obiettivi più ravvicinati il viadotto di San Donato, che rappresentano gli snodi che ci rimangono davanti. In più siamo già al lavoro per ampliare il sistema tram-viario con una quarta linea che collega la Leopolda a Campi Bisenzio passando dalle Piagge e che in gran parte è già � -nanziata con fondi del Governo e fondi locali ed europei trasmessi dalla Regio-ne, e con il prolungamento della linea 2 da Peretola a Sesto, perché la vera città metropolitana si costruisce sulla mobi-lità dei cittadini. Seguirà poi un’ultima fase che vede l’ampliamento a sud-est della tramvia e il passaggio dal centro, per il quale già quest’anno avvieremo uno studio di fattibilità.Ci sarà il passaggio sotterraneo?Noi abbiamo due opzioni: quella dei viali e quella sotto il centro storico. È ovvio che quella sotto il centro sia più complessa e quindi si rende urgente ve-ri� care in dettaglio quale sia il rapporto costi-bene� ci.E il tunnel della Tav?Quella della Tav non è un’opera che dipende dal Comune, quindi noi ci af-� anchiamo a R� che è il soggetto con-cessionario che deve realizzare questa importante infrastruttura. Io sono sem-pre dell’idea che le opere pubbliche non possano mai rimanere incomplete, il che è stato per tanti anni il male dell’I-talia. Tuttavia, se R� ha intenzione di modi� care parzialmente, correggere al-cuni aspetti di questa opera, noi siamo sempre disponibili a vedere nel merito di cosa si tratta. Quello che però non ci possiamo permettere è rimanere in un limbo di incertezza. Se guardo altre città,

“Firenze ha sposato un progetto molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea”

8 | Maggio 2016

Page 9: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

#Focus

come Bologna, mi rendo conto che l’alta velocità rappresenta un punto di svilup-po importante. Mi viene da chiedermi chi oggi si sognerebbe di ritornare in-dietro a quando, per andare da Firenze a Roma, ci volevano tre ore e mezzo.Nuovo stadio-Merca� r, come procede la “partita”?Il discorso è molto semplice: sono tutte e due opere di interesse pubblico stra-tegico, sono legate ma autonome. Nel 2012 abbiamo deciso di abbattere e ri-costruire la Merca� r: confermo questa decisione, con l’unica novità che invece di ricostruirla dove è, la si ricostruisce in un’altra area. Su questo non si cambia nulla e si va avanti. Per quanto riguarda lo stadio, ora siamo al lavoro: non è il momento delle parole, è il momento del fare. La società Fiorentina, che ha avan-zato la proposta al Comune di realizzare lo stadio, deve presentarci entro la � ne dell’anno il progetto de� nitivo, dopo-diché il Comune valuterà la sostenibi-lità economica del progetto e del piano economico � nanziario e bandirà la gara pubblica di project � nancing per la re-alizzazione dell’opera. Se tutto va come previsto, possiamo aggiudicare i lavori già l’anno prossimo.Che cosa ne sarà invece del Franchi?L’ipotesi della copertura del Franchi non è mai esistita e non è all’ordine del giorno, mentre il Franchi dovrà avere comunque una vocazione legata alla cultura, ai grandi eventi di spettacolo e allo sport di varie discipline, perché è un impianto strategico. Quello che oggi non è più sostenibile è avere uno stadio vecchio, in pieno centro abitato, con tut-to quello che ne consegue in termini di disagi per i residenti, per i cittadini, per la sua raggiungibilità e per la sicurezza, che non è di proprietà della società di calcio e che quindi rappresenta un onere pesante non solo per la società dal punto di vista della manutenzione, ma anche per l’amministrazione comunale. Gennaio 2015 piazza del Carmine, febbraio 2016 piazzale Michelangelo. Nel suo mandato da sindaco sta pro-seguendo il cammino delle pedonaliz-zazioni iniziato dal suo predecessore Renzi: come sta andando? Piazza del Carmine e piazzale Michelan-gelo sono operazioni molto impegnati-ve sulle quali non tornerei indietro per niente al mondo e che ora devono com-pletarsi. In particolare, piazza del Car-mine sarà completamente rifatta, ripavi-mentata, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze. Secondo me ci sono molti aspetti che si possono correggere sull’uso della piaz-za: intendo impegnarmi su iniziative di grande qualità che riguardano l’artigia-nato, la cultura, l’arte, perché le piazze, una volta pedonalizzate e riquali� cate, devono comunque poter vivere una nuova dimensione pubblica e civica. Lo stesso vale per piazzale Michelangelo,

per il quale vi sarà una grande novità, e cioè quella che quest’estate farà parte delle aree pubbliche dell’Estate Fioren-tina. Stiamo parlando di progetti com-plessi, costosi, ambiziosi, ma che alla � ne restituiranno bellezza e vivibilità alla città. Non dimentichiamo poi piazza dei Ciompi, che è un’altra operazione di riquali� cazione importante. La pedonalizzazione dell’area intorno allo stadio Franchi è un’idea sempre valida?Per quanto riguarda i quartieri della cit-tà, io continuo a coltivare l’idea di poter fare delle pedonalizzazioni: trovo che quando si parla di pedonalizzazioni non ci si debba limitare solo al centro, perché la pedonalizzazione si lega anche a un tema di vivibilità e attenzione ai pedoni, alla ciclabilità e alla cultura, e per que-sto l’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto. Inten-do riprenderla e discuterla con i miei tecnici nei prossimi giorni. Sarebbe un modo per unire un’intera area verde di impianti sportivi che oggi è tagliata in due da una strada di grande percorrenza e anche molto pericolosa per i pedoni, e quindi l’operazione di pedonalizzazione consentirebbe non solo di o� rire servizi come ad esempio parcheggi alla citta-dinanza e ai residenti di quell’area, ma anche di o� rire un’intera zona pubblica verde e sportiva che potrebbe rappre-sentare davvero un polmone per tutto il quartiere di Campo di Marte.Rimanendo fuori dal centro, lo scor-so marzo è scattato dalle Piagge il suo “tour nelle periferie” con la giunta comunale: quali sono gli obiettivi e le prossime mete?Dopo le Piagge, Ponte a Ema, San Felice a Ema e Mantignano-Ugnano: abbiamo per ora dieci tappe che intendo esaurire entro l’estate, perché per noi le perife-rie sono la priorità, tant’è che quest’an-no abbiamo messo in campo un piano complessivo di investimenti di centoset-tantadue milioni di euro che sarà pre-valentemente rivolto a queste aree, a cominciare dalle famigerate buche. Solo nel 2016 riasfalteremo quarantotto chi-lometri di strade nei quartieri fuori dal centro. Pensiamo poi agli interventi sugli spazi verdi: � nalmente ora apri-remo giardini importanti, uno per tutti il giardino dell’ex Meccanotessile. Ma penso anche agli interventi su scuole e centri anziani: prima dell’estate inaugu-reremo il nuovo centro anziani di piaz-

za Piattellina, completamente nuovo, e nei prossimi mesi riquali� cheremo il centro anziani Le Rondini. L’attenzione alla periferia è centrale anche dal punto di vista della sicurezza: stiamo comple-tando l’installazione di un pacchetto di quaranta telecamere per la videosorve-glianza, ma entro la � ne dell’anno parti-remo già con il piano di installazione di 350 telecamere che si completerà entro il 2018. Facciamo il punto sul “Piano casa”.È un altro elemento che rappresenta una risposta non solo alla riquali� cazione delle periferie, ma anche ai bisogni che vengono dai cittadini nel settore del so-ciale. Abbiamo un piano molto chiaro, che prevede entro la � ne del mandato di assegnare alle famiglie bisognose ot-tocento alloggi Erp: trecento di questi sono già stati assegnati, ne mancano cinquecento che ricaveremo in parte da nuove strutture, penso ad esempio a quella che inaugureremo dopo l’estate nell’ex Longinotti, nella zona di viale Eu-ropa, ma anche al nuovo insediamento di via Torre degli Agli, dove abbiamo � nito la boni� ca e sono già iniziati i la-vori, o a via Schi� , dove c’è da fare anco-ra la boni� ca del giardino. Poi, di questi

cinquecento, circa trecento sono alloggi già esistenti ma che ristruttureremo: una parte con soldi nostri e una parte con quelli del piano Delrio. E a questi otto-cento alloggi Erp si aggiungeranno, da qui ai prossimi anni, cinquecento nuovi alloggi dall’operazione della caserma dei Lupi di Toscana (nella foto qua sopra): lì in parte potremo ricavare alloggi Erp, se si rendono disponibili i fondi, in par-te invece alloggi di “social housing”. In particolare, ci sarà un’attenzione verso gli anziani e i giovani. È il più ambizioso piano che sia stato realizzato negli ultimi dieci anni: avevamo promesso in cam-pagna elettorale di farne 250, e invece questo è uno di quei casi in cui abbiamo

“Piazza del Carmine sarà completamente rifatta, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze”

voluto superarci.A proposito di anziani, l’estate – un pe-riodo particolarmente delicato – si av-vicina: ci sono nuovi progetti in vista? Dopo l’esperienza dello scorso anno nel quartiere 5, ripartiremo con il progetto dei pasti a domicilio e lo amplieremo: il mio obiettivo è portarlo in tutta la città entro tre anni.Rimaniamo sull’attualità ma cambia-mo argomento. Negli ultimi tempi lei è stato in missione istituzionale a Pa-rigi e Bruxelles, le due città europee recentemente sconvolte da attentati terroristici: Firenze corre rischi simili? La città si sta preparando per a� ronta-re eventuali emergenze di questo tipo?Prendo in prestito le parole del nuovo questore Alberto Intini ma anche del suo predecessore: Firenze non vive una speci� ca condizione di rischio dal pun-to di vista di attacchi terroristici rispetto ad altri luoghi dell’Italia, tuttavia l’Italia deve tenere l’asticella della prevenzione, del controllo e della sicurezza molto alta nel suo complesso, perché in Europa oggi nessuno si può considerare total-mente immune da un attacco terroristi-co. Nel caso di Firenze, ho notato un’at-tenzione crescente delle forze dell’ordine

e anche del Viminale, testimoniata dalla presenza dei militari in assetto di control-lo del territorio per il progetto “strade sicure”. Trovo posi-tiva questa misura perché, oltre a con-sentirci una migliore prevenzione, ci per-mette di mettere in campo dei deterrenti anche verso piccoli

atti di criminalità. Quella di oggi è una situazione di particolare attenzione, però voglio aggiungere due conside-razioni: uno, che non dobbiamo farci piegare dai terroristi che vorrebbero rin-chiuderci nelle nostre case per la paura e per il panico, e in secondo luogo che i cittadini possono dare una grande mano attraverso le loro segnalazioni.Firenze avrà una moschea?È un tema di cui si parla tanto, però non sono cambiati i termini della questione ormai da qualche anno: Firenze si è resa disponibile alla moschea ormai da molto tempo, io confermo questa linea, speci-� cando l’importanza del coinvolgimen-to della cittadinanza come abbiamo già

“L’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto”

fatto con un percorso di partecipazione e ribadendo che il diritto di pregare è un diritto costituzionalmente tutelato e che appartiene a ogni essere umano. In� ne ricordo che la moschea è un luogo che consente anche un migliore controllo della comunità islamica sotto il pro� lo della prevenzione di eventuali in� ltra-zioni pericolose, terroristiche, posto che oggi in assenza di un luogo di preghiera i musulmani pregano ovunque e in con-dizioni di scarsa vigilanza e soprattutto anche socialmente poco sostenibili: nei garage, negli scantinati, nei sottoscala, il che non solo è più insicuro, ma non è nemmeno dignitoso. In conclusione, aspettiamo che la comunità islamica ci presenti una proposta che sia sostenibile dal punto di vista urbanistico e sociale, fermo restando che loro, come le altre comunità religiose, sosterranno tutte le spese per la realizzazione della struttura. Potrebbe nascere anche in centro?L’ipotesi del centro mi risulta che non sia presa in considerazione della comunità, e anche dal nostro punto di vista è di� -cile se guardiamo gli aspetti urbanistici del centro storico, mentre vi sono molte più possibilità nella cintura urbana fuori dal centro, sia per la facile accessibilità che per la maggiore disponibilità di aree adeguate a questo � ne. Ripeto: non sta al Comune individuare la zona, noi pos-siamo soltanto stabilire i criteri, e l’ab-biamo già fatto, la comunità ha il com-pito, se vorrà, di avanzare proposte che noi esamineremo.Con il ritorno della bella stagione, fac-ciamo in� ne il punto sul verde in città, partendo dalle Cascine.Bisognerebbe andare indietro di una quindicina di anni per capire come era-no le Cascine allora: un luogo buio, inac-cessibile, veramente pericoloso. Oggi le Cascine sono molto più vivibili e molto più vissute, grazie anche alla tramvia e a una migliore illuminazione, ma se devo dire che sono contento, no, perché dob-biamo completare la riquali� cazione del parco. Abbiamo organizzato una mara-tona dell’ascolto dalla quale sono emerse molte proposte, e gli obiettivi che ab-biamo davanti sono ad oggi abbastanza chiari: primo, a� damento in gestione della palazzina Fabbri nel cuore delle Cascine; secondo, il rilancio dell’ippo-dromo delle Mulina, che ad oggi ancora non si è veri� cato; terzo, l’a� damento in gestione della palazzina dell’Indiano insieme all’an� teatro; e in� ne una mag-giore sicurezza di tutta la zona attraverso videosorveglianza e porte telematiche. Devo anche dire che la presenza dell’Au-ditorium con la nuova piazza Gui e i la-vori che abbiamo fatto in tutta quell’area all’altezza della Leopolda stanno miglio-rando molto l’accesso alle Cascine. Sul parco c’è un progetto oggi già azionabile, molto concreto, di quindici milioni di euro, che avrà tra gli interventi priorita-ri la ripiantumazione degli alberi, molti dei quali già piantati, e che rappresenta uno degli obiettivi centrali. Ma non dob-biamo pensare soltanto ai grandi parchi, dobbiamo pensare anche ai grandi e piccoli giardini: partiremo tra qualche settimana con la gara di sponsorizza-zione per la manutenzione dei giardini della città e proseguiremo anche con la ripiantumazione di alberi non solo all’Anconella e a Bellariva, ma in tutta l’area comunale. L’obiettivo di quest’anno è quello di duemila alberi da ripiantare come risposta alle tempeste e ai tempo-rali che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, ma anche come piano di riquali� -cazione del nostro patrimonio arboreo.

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Maggio 2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

Gianni Carpini

Ciao voucher, benvenuta ta-ri� a agevolata per pagare al

nido privato la stessa cifra che si spenderebbe per quello pubbli-co. La di� erenza verrà coperta dalle risorse che arrivano dalla Regione grazie al Fondo sociale europeo. È la novità di quest’an-no. Fin dall’iscrizione online per i nidi comunali, i genitori posso-no indicare il loro interesse per l’asilo privato, nel caso in cui il piccolo rimanesse in lista di atte-sa per quelli pubblici o conven-zionati. Gli u� ci stileranno una graduatoria e, in base alle risorse disponibili, saranno individuate le famiglie che avranno diritto alla retta “scontata”. Attenzione però, la parola chiave è “accre-ditato”: è possibile richiedere la tari� a agevolata solo per i ser-vizi de� niti come “autorizzati e accreditati”. Si va dai nidi privati (in città esistono anche in lingua, per una full immersion poliglot-ta � n da piccoli) agli spazi gioco (qui il bimbo resta in genere solo quattro ore, pranzo e sonnel-lino vengono fatti a casa), � no agli asili domiciliari autorizzati (che ospitano al massimo cinque bimbi, seguiti da un educatore).

Filastrocca

C’è preoccupazione in Tosca-na e a Firenze per i molti

casi di meningite che si stanno ve-ri� cando dallo scorso anno. A spa-ventare di più il possibile contagio per i bambini anche se per ora, for-tunatamente, non si sono veri� cati episodi tra i più piccoli. Ne parla la professoressa Chiara Azzari, re-sponsabile del centro di Immuno-logia pediatrica del Meyer.Professoressa, come si previene la meningite?L’unico modo è il vaccino. Ce n’è uno per ogni tipologia di me-ningite. I bambini toscani oggi vengono vaccinati contro il me-ningococco B, con quattro dosi, a partire dai due mesi di vita. E contro il meningocco C, con una sola somministrazione, al compi-mento dell’anno. È grazie a questa campagna di prevenzione se dal 2005 non si registra nessun caso di meningococco C sotto l’anno. Dato rilevante se si pensa che i

bimbi sono dieci volte più a rischio rispetto al resto della popolazione.Ci sono controindicazioni? No, quello della meningite è un vaccino “morto”, formato da mi-crorganismi inattivati. Solo se una precedente vaccinazione per me-ningite ha dato allergie gravi come lo shock ana� lattico, la vaccinazio-ne deve avvenire in ospedale.Quali sintomi nei più piccoli?Dai 18 mesi in su, si ha febbre alta, cefalea, vomito, rigidità del collo. Nei lattanti, si hanno sbalzi di temperatura, da picchi di feb-bre altissima a una temperatura bassa bassa, la fontanella è gon� a. Si ha poi uno stato generale di so-pore che vale per tutte le età.Le donne in gravidanza posso-no vaccinarsi?Possono vaccinarsi in gravidanza e anche durante l’allattamento.

PER I LETTORIIN ERBA

[email protected] www.ilreporter.it#ilreporterdeipiccoli

Il vademecum

Una al giorno

Ci sono la crema di borlotti al rosmarino e il risotto alle zuc-

chine. Ma anche, per i palati più cu-riosi, il piatto a base di alga kombu e i fagiolini mung. In totale, trentatré portate con ingredienti 100% orga-nici, a km zero e di stagione, pronte per essere gustate dai bambini dai sei mesi in su. È il menù o� erto da

A tavola

La pappaper il bebè? È bio e arriva a casa

La novità

Addio voucher,ecco la tariffa “speciale”

☛ PAGINA IV

Il Meyer risponde

Valentina Buti

Meningite,solo il vaccino la mette ko

Il lato verde della “forza”

buona festa, mamme

un’estateal museo

Asilo nido, al via le iscrizioni La mini-guida per mamme e papà

Gianni Carpini

ido, spazio gioco o asilo domiciliare. Con il nuo-vo bando del Comune

di Firenze dedicato agli “under 3” scatta la corsa all’iscrizione. Tra una manciata di mesi usciranno le graduatorie che stabiliranno chi andrà all’asilo comunale o nel-le strutture convenzionate. Ecco quello che c’è da sapere.

CHI PUÒ ISCRIVERSILe iscrizioni riguardano i bimbi nati tra il primo gennaio 2014 e il 31 maggio 2016, con almeno un genitore residente nel comune di Firenze. Anche quest’anno niente carta e penna: l’iscrizione è solo online.

TUTTO ONLINEPer accedere al sito servizi.comu-ne.� .it/servizi servono username

e password, da richiedere agli u� ci relazioni con il pubblico del Comune, ai punti anagra� ci nei quartieri, alla sede dei Servizi all’infanzia (via Nicolodi 2) e, per gli stranieri, allo sportello im-migrazione (via Baracca 150/p). Niente coda per chi ha la tessera sanitaria regionale attivata o la

Carta nazionale dei servizi.

VICINO CASA/LAVOROÈ possibile indicare � no a cinque asili o centri gioco preferiti, che possono anche essere in un quar-tiere diverso da quello di residen-za. Le prime due opzioni sono vincolanti. Ricordate, però: l’orario

di uscita scelto rimarrà lo stesso per tutto l’anno educativo. Poi una novità: � n dall’iscrizione i genitori possono indicare gli asili privati a cui sarebbero interessati in caso di lista di attesa (vedi articolo accanto).

TARIFFA AGEVOLATAPer richiedere una riduzione sul-

la “retta”, mamma e papà devono avere un reddito Isee inferiore a 32.500 euro. Anche in tal caso sarà stilata una graduatoria. Un consi-glio: per velocizzare i tempi meglio dotarsi dell’Isee, rivolgendosi a un Caf, al momento dell’iscrizione. Le tari� e del nido comunale vanno in media dai 60 ai 530 euro mensili in base al reddito della famiglia e all’orario di uscita.

LISTE DI ATTESAIn genere la lista di attesa dei bim-bi che rimangono fuori dai servizi comunali o da quelli privati con-venzionati (dove il Comune si ri-serva alcuni posti) viene dimezza-ta nel corso dei mesi, per rinunce e trasferimenti. A settembre 2015 i bambini in stand by erano 952, un mese fa poco più di 400.

☛ PAGINA II

Babygnam, un servizio di gastrono-mia con sede in piazza Dresda nato per i piccoli buongustai con una particolarità che lo renderà gradito

anche alle mamme inda� arate: le pappe di Babygnam possono essere consegnate a domicilio. In sella a una bici elettrica che ne ribadisce

lo spirito bio, arrivano nelle case fresche, poco dopo la loro prepa-razione. A ideare il servizio è stata Nikola Jakubisova, mamma del pic-colo Jaro, supportata nella selezione delle ricette da una pediatra e una nutrizionista. Le pappe sono prepa-rate secondo le linee guida dell’Or-ganizzazione mondiale di sanità e suddivise per fasce d’età. Per i bimbi dai sei mesi in poi, ci sono ad esem-pio la vellutata di riso e mela cotta o la crema di mais e pera cotta. Dai nove mesi si introducono latticini, legumi e cereali, per arrivare alle ri-cette dai dodici mesi in su, a base di brodini di pollo o vegetali, pappa al pomodoro o prodotti più “esotici” come le alghe. Per info e prenota-zioni: www.babygnam.com.

L’iniziativa

w i Baby angeli del bello!

piccoli cronistialla prova

☛ PAGINA II

☛ PAGINA III

☛ PAGINA IV

Per informazioni educazione.comune.fi.itTel. 055 2625748/49

Ricetta

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II | Maggio 2016

decoro, la missione dei baby angeli Dalla pulizia del cortile alle pareti delle aule, così trecento bambini delle primarie portano il “bello” nelle loro scuole

ettorina rossa fuoco e cappellino calato sulla testa. In mano, scope e ramazze per liberare il cortile dalle cartacce, pen-nelli per coprire con

la vernice colorata il muro un po’ scro-stato, oppure una bella paletta da giardi-niere con cui piantare girasoli o pansè. Fate largo agli Angioletti del bello: un “esercito” di trecento bambine e bambini delle scuole primarie di Firenze, pronti a rimettere in sesto l’aula un po’ malmessa della loro classe, ripulire il vialetto e l’ai-uola dell’istituto o ritinteggiare la porta vecchiotta della biblioteca. Piccoli gesti, sì. Ma che diventano quasi un atto d’a-more nei confronti della scuola che i pic-coli alunni si adoperano per rendere più bella, accogliente e quindi più vivibile. Il tutto ovviamente sotto l’occhio attento delle maestre. E soprattutto dei “grandi” Angeli del bello, i volontari del decoro urbano che con il loro impegno civico si sono guadagnati anche il Fiorino d’oro, che da due anni, insieme al Comune di Firenze e all’interno delle iniziative del-le Chiavi della città, stanno esportando nelle scuole � orentine il progetto di edu-cazione civica. In totale, se si compren-dono anche le medie, sono seicento i bambini coinvolti dall’iniziativa, suddi-visi in undici scuole di tutta la città, da Sorgane a Brozzi. Cinque, invece, al mo-mento le elementari – Fanciulli, Nuccio, Pertini, Petrarca e Duca D’Aosta – dove gli Angeli del bello � n dall’inizio “han-no trovato una risposta eccezionale da parte dei bambini”, racconta la responsa-bile Rosanna Ristori. “Il primo incontro

– spiega Ristori – serve per sciogliere il ghiaccio e spiegare agli alunni chi sono e cosa fanno gli Angeli del bello. Poi dotiamo i bimbi del kit dell’Angioletto, giacchetto e cappellino rosso con so-pra due ali disegnate. Dopo ci si mette all’opera ed è quasi una gara a chi fa di più”. Le attività in genere si svolgono il sabato, per fare in modo che anche i genitori possano partecipare. Come alla scuola Fanciulli dove gli alunni, insieme alle mamme e ai papà, di recente hanno

rimosso le scritte sui muri con una bella mano di vernice. In altre scuole, invece, si è abbellito il giardino con garofani, ro-smarino e margherite piantati in vasetti di recupero, si sono realizzati sca� ali per i libri con le cassette di legno della frutta, si sono riverniciate le panchine. “Si lavo-ra, non si fa per � nta – dice Ristori – ma ci si diverte anche e si fa festa, coglien-do l’opportunità di stare insieme mentre si fa qualcosa di buono per la propria scuola”. C’è poi un momento in cui ogni

L’iniziativa

In estate

i piacerebbe vestire per un giorno i panni di una ra� -nata cortigiana di Caterina de’ Medici? Oppure prova-

re il brivido di una speciale “macchina del tempo” che vi porterà dritti dritti agli inizi del ‘900 per assistere alla na-scita dei cartoni animati? Se la risposta è sì, non potrete mancare ai “Campus al museo” dei Musei civici � orentini e dell’associazione Muse, di ritorno pun-tuali anche quest’anno. Organizzati nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione Toscana con il sostegno di Unicoop Firenze, faranno trascorrere ai bambini tra i 6 e gli 11 anni un’estate

Angioletto deve provvedere alla cura del banco, mettere in ordine quaderni e zainetto, diventando responsabile del proprio spazio in aula. “Alla � ne – con-clude Ristori – sono tanti i bambini che da grandi, ci dicono, vogliono diventare Angeli del bello. Una classe ci ha anche donato un puzzle e un ‘diploma’ speciale in bellezza”. Prossima tappa degli Angio-letti il 16 maggio alla scuola Fanciulli, per � nire di dare una rinfrescata al colo-re delle pareti del corridoio dell’istituto.

all’insegna del divertimento e della bel-lezza all’interno dei luoghi d’arte della città. Archiviate le lezioni di matemati-ca e messa in so� tta (ma solo per un po’) la cartella, per quattro settimane tra giugno e settembre i bambini po-tranno scoprire ogni giorno i segreti dei musei � orentini attraversando la storia delle arti dall’antico al contempo-raneo. Al Museo Bardini, ad esempio, sarà svelata la vera storia del porcellino di bronzo, protagonista di un racconto di Andersen. A Santa Maria Novella si respirerà l’atmosfera silenziosa della vita quotidiana nel convento medieva-le. Mentre in Palazzo Vecchio, vestiti

di tutto punto con manti, cappelli, zi-marre e coroncine, ci si potrà imme-desimare in principi e principesse op-pure provare a divertirsi con i giochi di moda all’epoca dei signorini del XVI secolo. Al Museo Novecento si proverà l’emozione di tu� o indietro nel tempo � no agli esordi del XX secolo, quando l’arte muoveva i primi passi di una vera e propria rivoluzione e nasceva il di-segno animato. Molte anche le attività all’aperto. Al Forte Belvedere, ad esem-pio, oltre a godere della vista mozza� a-to, si potrà “dialogare” con le opere del grande artista Jan Fabre. E alle Murate, in scena corsi di danza e teatro con-temporanei per aspiranti artisti. Que-ste le settimane di campus previste: 13-17 giugno, 20-24 giugno, 29 agosto-2 settembre e 5-9 settembre.

V.B.

vacanze ad arte,con i campi al museo

#Accade in città

Valentina Buti

Per info e prenotazioni musefirenze.it Tel: 055.2768224 - 055.2768558

Un’iniziativa che apre la Settimana del bello, che proseguirà � no al 21 maggio con tanti appuntamenti messi in campo dall’associazione: dalla merenda con i richiedenti asilo al parco dell’Albereta e i convegni sull’educazione alla bellezza � no all’abbellimento di piazza San Simo-ne, in pieno centro storico.

Per alcuni il bello è un “giardino pieno di girasoli”. Ma anche “l’Arno visto di notte”. Qualcuno vorrebbe le pareti della classe “come l’arcobaleno”, qualcun altro “la lavagna interattiva”, quasi tutti “la piscina nel cortile”. Colorata, variopinta. Così è la bellezza vista dagli Angioletti del bello. Tutti i disegni e i pensierini su ilreporter.it

Info angelidelbello.org

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Maggio 2016 | III #Festival dei bambini

Chi è il giornalista? “Il signore che vende i giornali!”. Dove si

trovano le notizie? “Sul Nintendo!”. Sono solo alcune delle “perle” raccolte con la nostra Redazione dei piccoli alla Biblioteca delle Oblate in occasione del Festival dei bambini, ospitato in città dal 15 al 17 aprile scorsi. Tre giorni di laboratorio di giornalismo a confronto con una quarantina di aspiranti cronisti vivaci, attenti e curiosi, che ci hanno mostrato il loro punto di vista sul mondo dell’informazione e delle notizie. Bambine e bambini di Firenze e non solo, dai sette agli undici anni, che ci hanno fatto divertire molto con la loro freschezza e la prontezza di spirito, ma che allo stesso tempo si sono rimboccati le maniche con grande impegno

e serietà per cimentarsi con il mestiere del giornalista. Per dimostrare che non si è a§ atto scherzato, ecco una selezione delle prime pagine dedicate al Parco degli animali di Firenze scritte e realizzate dai piccoli cronisti da capo a piedi, con tanto di titolo, foto di apertura e, ovviamente, la fi rma. La raccolta completa è online sul sito ilreporter.it. Buona lettura!P.s. Un sentito ringraziamento al responsabile del Parco, Arnaldo Melloni, che ha prestato volto e dichiarazioni al servizio della Redazione dei piccoli.

Il “signor” direttore (come ribattezzato dai piccoli cronisti)Matteo Francini

cronisti alla prova, con la redazione dei piccoli

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IV | Maggio 2016

Niente fiori o cioccolatini ma queste parole che mi frullano in testa:

quest’anno, cara mamma, sarà questo il mio regalo per la tua festa!

Quanto bene, quanto amore, vorrei dirti mille cosema in verità non sono mica sempre e solo rose

Ad esempio, se mi chiedi di riordinare la cameretta e faccio orecchie da mercante

arriva subito una pioggia di ramanzine più lunghe della Commedia di Dante!

Mi ricordo, poi, quella volta che cucinasti polpette e verdure

per poco non mi rompevo un dente da tanto che eran dure!

Una filastrocca per te, mamma

Care mamme, vi vedo mentre rincorrete i vostri bam-bini per fargli mangiare gli spinaci. Eppure, come ci ri-corda Braccio di Ferro, gli spinaci sono roba per super eroi! Se i vostri fi gli non si fanno convincere neanche da lui ad assaggiare quelle “cose verdi”, la soluzione potrebbe essere questa ricetta... facile e divertente perché potrete prepararla proprio insieme alle piccole pesti. Come accompagnamento ci si può sbizzarrire, io consiglio semplicemente di aprire un vasetto di tonno sott’olio e distribuirne un po’ sopra ai pancake.

Ingredienti per 10 pancake • 2 uova• 125 gr di farina• 50 ml di latte• 25 gr di burro• ½ cucchiaino di lievito secco• 1 cucchiaino raso di sale • 5 piccoli cespi di spinaci• 1 cipollotto bianco

Per l’impasto base si parte dalle dosi dei normali pan-cake: dividete gli albumi dai tuorli, sbattete questi ulti-mi con il latte e il burro fuso, unite anche farina, lievito e sale e amalgamate tutto. A parte montate a neve gli albumi. Pulite gli spinaci e il cipollotto (tenendo la parte bianca e un pezzettino di gambo verde) e tritateli fi ne-mente, nel mixer ci vuole un attimo. Unite le verdure tri-tate all’impasto con tuorli e farina e per ultimo aggiun-gete l’albume montato, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Fate riposare per circa mezz’ora, poi scaldate una padella antiaderente sul fuoco e versateci un mestolo di impasto quando è ben calda. Quando il pancake inizia a fare le bollicine in superfi cie, giratelo e cuocetelo per un minuto anche sull’altro lato. Prosegui-te così anche per gli altri. Buon appetito!

di Enrica Della Martira

i pancake “braccio di ferro”

IL LABIRINTO

Divertiti con Il Reporter

#Il Reporter dei piccoli

Per il carnevalino a scuola mi cucisti il vestito da piratama i compagni mi guardavano dubbiosi:

“Cosa sei una patata!?”

Un po’ buffa, “rompina” e pasticciona, ma con te tutti i giorni cresco e imparoal mio fianco, notte e dì, ci sei sempre, sei l’esempio da seguire, sei il mio faro

Se un giorno mi sveglio con la luna di traverso ed il broncio che arriccia il mio viso

tu inventi spettacoli di marionette, cabaret e barzellette per farmi tornare il sorriso

Se mi capita di prendere un brutto voto in geografia, tu non mi sgridi e non mi consoli,

ma ti metti lì con me sul quadernone e mi aiuti a capire e correggere i miei errori

Generosa, altruista e pure bella,brilli di giorno, sei la mia stella

Con te vicina il buio non mi fa paura e anche i brutti sogni hanno un lieto fine

e pazienza se non vuoi che mangi troppa cioccolata

e mi propini sempre minestrine!

In questo caldo mese di maggio ricorre il tuo giorno: guarda, c’è il sole, festeggiamo fuori!E con un bacio ti dico: auguri a te, cara mamma, e alle mamme di tutti i luoghi e di tutti i colori!

Page 15: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

Stanno prendendo piede in tuttala città le iniziative durante cui gli abitanti possono vendere in piazza i propri oggetti. Tante le richieste per partecipare

Nonostante sia domenica, San-dra e Monica si sono svegliate di buon’ora. “Altro che giorno libero: preparare gli oggetti,

trasportarli, allestire la bancarella... anche questo è un piccolo lavoro”, ridono le due amiche. Alessia ha fatto squadra con un gruppetto di amici e sottobanco, al riparo dai raggi del sole, conserva una bottiglia di prosecco, per o� rire un brindisi a chi passa a trovarla o ai “clienti” più simpati-ci. “È un modo per stare insieme e rende-re vive queste piazze”, osserva. A vestire i panni degli ambulanti per un giorno ci sono singoli cittadini e famiglie con bam-bini al seguito, nonni e giovani. In piazza del Carmine come a Brozzi, a Firenze sud come all’Isolotto, dal centro alle periferie, tutti pazzi per le “domeniche dello svuota-cantine”, intere giornate in cui semplici cittadini mettono in piazza gli oggetti che non usano più come libri, vestiti, giocattoli

e soprammobili, ricavandoci qualche euro. Anche a Firenze sono sbarcati i mercatini fai-da-te riservati ai residenti: sono pro-mossi dai cinque Quartieri – da loro è par-tita la richiesta per trovare, tra le maglie dei regolamenti comunali, la possibilità di or-ganizzare questi appuntamenti – con nomi diversi per ogni rione (“Piazza la cantina”, “Scantinando”, “Svuota cantine”, “Cantine in piazza”) ma con lo stesso obiettivo e fun-zionamento. Per partecipare basta rispon-dere ai bandi pubblicati sui siti web dei Quartieri, compilando un modulo in cui si a� erma – tra le altre cose – di non essere commercianti di professione. La richiesta passa poi al vaglio degli u� ci per i controlli e in� ne, la mattina del giorno X, viene as-segnato uno spazio in cui allestire una sem-plice bancarella. I primi esperimenti hanno coinvolto a ottobre due piazze del quartiere 5 (a Novoli e Brozzi) e pochi giorni dopo è stata la volta di San Jacopino. Ora questa

� loso� a ha contagiato tutta la città. E la ri-sposta – viene spiegato – è stata massiccia, basti pensare che per il mercatino di aprile in piazza Bartali, a Firenze sud, già dopo pochi giorni dall’apertura del bando erano arrivate domande che coprivano quasi del tutto i quaranta spazi a disposizione. “Do-vrebbero farlo più spesso”, è la richiesta più comune che si ascolta camminando tra i banchi di questi mercatini. Ogni Quartiere organizza in media due eventi l’anno, coin-volgendo una o due piazze alla volta. “Se la richiesta continuerà a essere così alta valu-teremo se ampliare il progetto”, assicura l’as-sessore comunale allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini. Intanto, in vista, c’è un mese “impegnativo”, con appuntamenti in mezza città (vedi il calendario in questa pa-gina) e a ottobre si replica. Il Quartiere 1 sta individuando data e location, il Q5 ha già deciso: 9 ottobre al giardino della Bizzarria (Novoli) e in via Morandi (Rifredi).

Gianni Carpini

Ambulanti per un giorno

Il mercatino che si è svolto ad aprile in piazza del Carmine

#Eventi

Il calendario

Quattro domeniche,sei appuntamenti8 maggio• Piazza Primo Maggio

Brozzi

• Via Taddeo AlderottiParcheggio vicino al Palavalenti

15 maggio• Piazza Acciaiuoli

Galluzzo

22 maggio• Piazza Nannotti

Zona piazza Alberti

29 maggio• Piazza dell’Isolotto• Piazza Pier Vettori

mercatini “fai da te” dal centro alle periferie

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omicidio stradale, la “battaglia” non si ferma

Omicidio stradale, obiettivo raggiunto. La nuova legge è entrata in vigore, e di questo non può che essere soddisfat-to Stefano Guarnieri, che con la sua

associazione – dedicata al � glio Lorenzo, di cui porta il nome – ne ha fatto una vera “battaglia di civiltà”. “È il risultato di un cammino che abbia-mo fatto in questi anni – spiega Guarnieri – sono soddisfatto principalmente per tre fattori: la legge viene incontro alla richiesta di giustizia di tante persone, è partita dal basso, con la nostra raccol-ta � rme, ed è importante l’e� etto deterrente della pena”. Oltre ottantamila � rme erano state raccolte dall’associazione nella petizione popolare per l’i-stituzione di questo reato. Vero è che – sottolinea Guarnieri – non si possono vedere � n da subito i risultati del provvedimento da poco varato, c’è bi-sogno di tempo e informazione, “gli e� etti positivi si vedranno a lungo termine, come è successo in passato con la patente a punti che ha già ridotto la mortalità sulle strade del 30 per cento: bisognerà valutare almeno tra un anno cosa faranno le Pro-cure, quali saranno i numeri e intanto lavorare al

massimo per far conoscere sempre di più la legge e comunicarla al meglio”, a� erma Stefano Guar-nieri. Che poi continua: “Intanto, però, abbiamo messo il punto su una serie di questioni. Anche solo cambiare il nome, omicidio stradale invece di colposo, pone l’accento su un preciso proble-ma, è una cosa di grande giustizia”. Ma, dopo aver vinto questa battaglia, il padre di Lorenzo non ha certo intenzione di fermarsi qua. Prevenzio-ne, sensibilizzazione: sono tanti i temi su cui ha deciso di continuare a impegnarsi a fondo. Temi che, a suo avviso, sono prioritari per incidere in maniera netta sulla sicurezza stradale e per evita-re numerose vittime. “Continuiamo a organizzare tante iniziative nelle scuole, nelle società sporti-ve, soprattutto tra i giovani, non perché siano i più sprovveduti sulle strade, ma perché sono gli adulti di domani e dobbiamo fare il massimo per renderli consapevoli – sottolinea – stiamo inoltre organizzando assieme al Comune una campagna di comunicazione mirata alla sicurezza sulle stra-de. E poi ci sono altre questioni da cui non si può prescindere: c’è bisogno di infrastrutture curate,

Il punto

#Società

Stefano Guarnieri, il padredi Lorenzo, parla a Il Reporter dopo l’entrata in vigore della legge: “Ora altre iniziative, la sicurezza è una priorità”

Sara Camaiora

penso a piste ciclabili ben fatte, strisce pedonali illuminate. Tutti questi interventi contribuisco-no in maniera fondamentale a prevenire incidenti e a evitare

vittime della strada”. Incidenti e vittime che – evidenzia – sulle nostre strade sono purtroppo ancora troppi. “Ogni anno in Toscana sulle strade muoiono

trecento persone, più di 2.500 rimangono ferite gravemente – conclude Guarnieri – per questo occuparsi di sicurezza stradale è assolutamente una priorità”.

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12 | Maggio 2016

Page 17: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

All’orto botanico, un anno dopo la riaperturaLa scorsa primavera i visitatori tornavano a varcare i cancelli, chiusi in seguito alla tempesta del 2014. E i lavori continuano

Si piegano ma non si spez-zano, nemmeno sotto le più violente intemperie. Perdono parti del corpo

senza morire, resistono e ogni volta trovano il modo di rina-scere, magari anche più belle e forti di prima. È una delle tan-te straordinarie capacità delle piante che, a quanto pare, hanno insegnato il loro segreto anche a quelli che le piante le amano, le accudiscono e che lavorano ogni giorno per farle conoscere. È il caso del Giardino dei Semplici. Erano le 12.40 del 19 settem-bre 2014 quando si scatenò su Firenze un’autentica tempesta. Dieci minuti di pioggia, grandi-ne e vento come se ne vedono ai Tropici più che in riva all’Arno. Piante divelte, tronchi spezzati, rami, fogliame, vetri in frantumi ovunque. Fu subito chiaro che l’orto botanico non sarebbe più stato lo stesso. Non solo: c’erano buone ragioni per temere che il danno fosse irreparabile. Timo-ri subito cancellati. Dopo alcu-

ni mesi di chiusura al pubblico, la scorsa primavera i visitatori sono potuti tornare a varcare il cancello di ingresso, e il 21 mag-gio 2015 è andata in scena una giornata di festa per presentare alla città la nuova veste del Giar-dino dei Semplici. Restavano tante cose da fare, ma piano pia-no, una sezione alla volta, l’orto botanico è rinato. Mancheranno pure i grandi alberi abbattuti dalla tempesta – le piante seco-lari non crescono in pochi mesi – ma il disastro è “servito da sti-molo” per una riorganizzazione scienti� ca, didattica ed estetica che ha dato nuovo valore al mu-seo. Dove proprio in queste set-timane, favoriti dalla stagione, continuano i lavori. Gli ultimi ad arrivare, in ordine di tempo, sono stati un falso palissandro, tre magnolie giapponesi, una mimosa e una tamerice. Grazie al Lions Club Gabriele D’An-nunzio sono tornate le palme, con tredici specie diverse, alcu-ne delle quali rare e mai viste

Andrea Tani

Il Giardino dei Semplici

Una sezione dell’orto botanico: dal 21 maggio 2015 il Giardino dei Semplici si presenta in una nuova veste

all’orto botanico. C’è un giardino giapponese tutto nuovo e arric-chito, realizzato con il contributo del Club Leo di Firenze. Ci sono aiuole di felci spontanee italia-ne, e presto saranno sistemate

#Società

le peonie e una “iris � orentina” autentica, recuperata a sorpresa nel Valdarno proprio quando si riteneva che fosse scompar-sa dalla Toscana. Le prossime a riaprire saranno le sei serrette

tematiche, con vetrate di nuova concezione e un’ombreggiatura curata grazie al � nanziamento di Ferragamo, pronte entro l’estate con nuove olfattoteche che ar-ricchiranno i percorsi sensoriali

adatti anche ai non vedenti. E in un paradiso del genere, è guerra aperta ai disinfestanti chimici. Primo orto botanico in Italia a tentare questa strada, il Giardino dei Semplici sta sperimentando (con successo) un metodo biolo-gico per combattere infestanti e malattie delle piante. Per farlo, i botanici hanno “rubato” la solu-zione direttamente a madre na-tura, a� dando il delicato com-pito ad alcuni insetti antagonisti inseriti in serra insieme a degli attrattivi ormonali e utilizzando invece per gli spazi esterni l’acido pelargonico, un prodotto di ori-gine vegetale. L’obiettivo è quello di evitare al 90 per cento il ricor-so a qualsiasi agente chimico di sintesi. Traguardo ambizioso, ma la natura è capace di grandi cose. E l’orto botanico ne è la di-mostrazione.

Maggio 2016 | 13

Page 18: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

#Un mese in una pagina

un’asta “speciale”alle serre torrigiani

Un weekend sul lago di Como sulle tracce di Brad Pitt. Una giornata a cavallo per una caccia alla volpe (ma senza la volpe). Oppure un � ne settimana in Puglia per dedicarsi al Pilates con vista sul mare. Tutto al miglior o� erente: è un’asta davvero fuori dall’ordinario quella che verrà battuta in occasione de “L’Incanto dei Talenti”, la serata di bene� cenza organizzata per il

quarto anno consecutivo da Progetto Itaca Firenze alle Serre Torrigiani. L’appuntamento è per mercoledì 18 maggio alle 20: il ricavato della serata servirà a � nanziare il Club Itaca Firenze, un centro nato per favo-rire il reinserimento sociale e lavorativo dei giovani ai quali è stato diagnosticato un disturbo psichico. A presiedere le vendite e raccogliere le o� erte sarà un banditore d’eccezione come Fabrizio Moretti, direttore della Biennale dell’Antiquariato. A lui il compito di dirigere un’asta davvero fuori dal comune, con una lista di lotti in palio per autentici sognatori. Chi ama il lusso proverà ad aggiudicarsi il gioiello persona-lizzato forgiato su misura da parte di un noto designer, i più mondani punteranno all’intera giornata al Twiga, rinomato locale versiliese e punto di ritrovo del jet set, i romantici invece si s� deranno al rialzo per accaparrarsi una passeggiata notturna nella tenuta della Fattoria di Maiano, su quello che fu il set del � lm “Camera con vista” e � no al laghetto dove amava sostare la Regina Vittoria. Il tutto a � n di bene. Certo, non sarà un appuntamento proprio alla portata di tutte le tasche. Per accorgersene basta scorrere la lista dei partecipanti alle passate edizioni, quando i tavoli erano prenotati a nome Frescobaldi, Fratini, Pecori Giraldi, Ferragamo e delle tante altre importanti casate � orentine che hanno sempre sostenuto la causa donando talenti e prodotti delle aziende di famiglia da mettere all’asta. In passato anche l’attuale premier Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, ha partecipato alla serata, e anche quest’anno non mancheranno presenze vip e volti noti del tessuto industriale, economico e nobiliare della città. L’asta de “L’Incanto dei Talenti” sarà a� ancata da una lotteria silenziosa: buste da acquistare in bianco contenenti piccoli e gran-di premi, tra i quali una magnum di Barolo e Armaiolo, alcuni lussuosi trattamenti benessere, occhiali da sole gri� ati e gratta e vinci di consolazione. Anche il ricavato della lotteria sarà destinato al Progetto Itaca. Per informazioni e prenotazioni: tel. 055.0672779, mail info@progettoitaca� renze.org, sito www.progettoitaca� renze.org.

Andrea Tani

L’Incanto dei Talenti

Un momento di una delle precedenti edizioni dell’evento

Sosta

“parcheggio selvaggio” in zcs,scattati i controlli sulle stradeLotta al “parcheggio selvaggio” nella zcs, sono iniziati gli annunciati controlli congiunti di polizia

municipale e dipendenti della Sas sulla sosta. Nel mirino – fanno sapere da Palazzo Vecchio – pro-prio il fenomeno del “parcheggio selvaggio” che penalizza i residenti. Nel concreto – viene spiegato – i dipendenti della Sas si occupano di veri� care l’avvenuto pagamento della sosta nelle strisce blu. Pa-gamento che, dallo scorso gennaio, può essere e� ettuato anche tramite l’applicazione “Tap&Park” da scaricare sullo smartphone (oltre che con il gratta&sosta, l’autoparchimetro individuale e il parchime-tro). Per questo, anche i dipendenti della Sas sono dotati di uno smartphone, in modo da collegarsi in tempo reale con il “cervellone” e veri� care se la sosta sia stata pagata oppure no. Gli agenti della polizia municipale accompagnano i dipendenti della Sas supportandoli nel lavoro di veri� ca sulle strisce blu e controllano i posti delineati dalle strisce bianche riservati ai residenti. In caso di sosta di veicoli non autorizzati, scatta la multa.

Il grande attore

proposte e iniziativeper ricordare paolo poliFirenze non dimentica Paolo Poli. Sono diverse le idee e le proposte per ricordare il grande artista

scomparso a marzo alla soglia degli ottantasette anni. Lo scorso mese, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione con le iniziative per ricordare il grande attore. La mozione ap-provata incita sindaco e amministrazione comunale a “concordare con i proprietari e i gestori dei teatri � orentini, in particolar modo del Niccolini e de La Pergola, che hanno avuto in Paolo Poli un punto di riferimento artistico, l’intitolazione di una sala a lui dedicata”, a dedicare l’edizione 2016 dell’Estate Fiorentina, promossa dal Comune di Firenze, a Paolo Poli e a istituire un premio annuale dedicato alla memoria di Paolo Poli per l’artista che si sia contraddistinto nelle arti del teatro e dello spettacolo. Ma non solo: la mozione invita poi a valutare la realizzazione, anche in collegamento con la parte del complesso dell’ex tribunale di piazza San Firenze che ospiterà il museo Ze� relli, di una mostra per-manente destinata ad accogliere e mostrare il ricco patrimonio artistico e culturale dell’attore. In� ne, sindaco e amministrazione sono invitati “a provvedere � n da subito alla proposta d’intitolazione di una strada o una piazza all’artista Paolo Poli”.

Il convegno

il premio giornalistico “capelli”diventa un momento di formazioneDopo sette edizioni, dopo aver riconosciuto e incoraggiato il lavoro di tanti giovani giornalisti, il

premio giornalistico “Gabriele Capelli” si trasforma in un momento di formazione, ri� essione e approfondimento sul passato, sul presente ma soprattutto sul futuro della professione giornalistica. Così, venerdì 20 maggio, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati di piazza Duomo, sede della giun-ta regionale toscana, dalle 9 alle 13 si terrà il convegno “Vi(t)e nuove del giornalismo”. L’appuntamento nasce da un’idea del gruppo Amici del Premio Giornalistico “Gabriele Capelli”, nato nel 2004 per valo-rizzare la formazione e l’attività dei giovani giornalisti in Toscana, in collaborazione con l’Associazione Stampa Toscana, l’Ordine dei Giornalisti della Toscana e la Regione Toscana. Giornalisti, blogger ed esperti di comunicazione si confronteranno su temi quali dati e suggestioni sullo stato dei media e del giornalismo, nuovi e nuovissimi giornalismi, cronaca e social network, futuro delle redazioni giornalistiche. Gabriele Capelli, scomparso dodici anni fa, è stato per molti anni caporedattore dell’edi-zione toscana dell’Unità, dedicando gran parte della sua attività ai giovani, fornendo loro non solo un esempio di impegno professionale, passione civile e rigore morale, ma aiutandoli anche costantemente nell’approccio alla professione.

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Page 19: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

Maggio, quinto mese dell’anno nel calenda-rio, il cui nome forse

deriva dalla dea romana Maja. Fin dai tempi antichi, Maggio si distingue dagli altri mesi, per il rifi orire intenso della natura che in questo periodo assume nuova vitalità con l’esplosione della vegetazione ed in particolare la fi oritura profumata delle rose dette, appunto, maggesi, e delle ginestre; di ciò, anche Dante (Purgatorio, C. XXIV, vv. 145-147) lascia testimonianza con i noti versi:

E quale, annunziatrice de li albori,l’aura di maggio movesi e olezza,

tutta impregnata da l’erba e da’ fi ori;

A Maggio, quando regnano so-vrani i profumi ed i colori dei fi ori, nei giardini e nelle campagne intorno a Firenze si celebrava il mese con feste, suoni e canti ed usanze galanti, che univano con i fi ori la passione del popolo per i canti d’amore, tanto da essere defi nito, già in epoca medioeva-le, “Maggio amoroso”. Il mese era caratterizzato dalla particola-re festa del Calendimaggio, che si svolgeva nella prima settimana del mese, e rientrava tra quelle feste “pagane”, abolite da Cosi-mo III e poi ripristinate da Gian Gastone de’ Medici. In epoca medioevale e rinascimentale la festa aveva avuto grande importanza, anche perché ter-minava con l’elezione della “Regina di Maggio”, una antesignana delle re-ginette di bellezza o Miss dei nostri tempi. Ma allora era fondamentale per le famiglie nobili, che una delle loro rappresentanti divenisse la “Regina”, per cui la competizione era molto sentita e senza esclusione di colpi. Nel Calendimaggio del 1300, questa gentile usanza scatenò gravi disordini: l’elezione della fanciulla più bella divenne il pretesto per un ulteriore scon-tro tra i Guelfi di Parte Bianca e quelli di Parte Nera, con nefaste conse-guenze. Infatti, quei festeggiamenti dettero origine ad una zuffa in Piazza di Santa Trinita, tra i giovani dei due opposti schieramenti, dietro ai quali vi era probabilmente la “mano” dei capi più anziani. Vi furono diversi feriti, e di conseguenza vennero presi severi provvedimenti per alcuni rappresen-tanti dei due schieramenti, che si concretizzarono, tra l’altro, con addirittu-ra bandi di esilio. È da notare che, fi n dal periodo Medioevale, troviamo le “Regine di Maggio” anche nel mondo nordico: in particolare in Inghilterra ed in Irlanda, dove le fanciulle più graziose, incoronate di fi ori, facevano il “giro d’onore” del villaggio, sopra un apposito carro sempre decorato di foglie e fi ori. Nel mondo contadino toscano è rimasta invece la tradizione di “Cantare il Maggio” con tipiche canzoni dette “maggi”, cantate in forma di serenata da gruppi di giovani “maggiaioli” i quali, con strumenti musicali e “regine”, tutte adorne di fi ori di campo, facevano il giro delle fattorie, ricevendo in cambio di una stornellata, il dono di formaggi, salumi, pane e vino. Era usanza anche che i giovani innamorati appendessero il “majo”; un ramo fi orito e infi occhettato simbolo della Primavera, alla porta di casa o alle fi nestre delle fanciulle. Proprio da tale uso, derivò il modo di dire: E l’attacca il majo ad ogni uscio, per indicare un “libertino” che corteggia-va molte ragazze, senza sceglierne nessuna. Gli intrattenimenti musicali itineranti, andavano avanti tutta la notte e, il giorno successivo, quanto raccolto veniva allegramente consumato su di un bel prato, sempre con accompagnamento di canti e danze. Tali festeggiamenti rappresentavano, quindi, tutti gli aspetti più piacevoli della vita: gioco, canto, danza, cibo, amore, e quindi gioia e divertimento spensierato!

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Chi vi scrive è ancora distrutto dalla sconfi tta della Fiorentina contro l’Empoli. Quando legge-

rete questo articolo sarà sicuramen-te passato del tempo ma la ferita, il senso di delusione tipico di chi passa dalle stelle (Champions League) alle stalle (quinto posto?), mi rimarrà fi no alla fi ne del campionato. In questi casi per sollevarmi il morale mi aiuta-no le storie di chi ha perso più clamo-rosamente di noi. Come quel pilota di F1 che guidava così male che sua moglie ha dichiarato che in macchi-na con lui non ci voleva andare nean-che a fare la spesa. Non si capisce come, trovò però una scuderia in F1... e pensare che bastava chiedere a sua moglie. Mi fanno sentire me-glio pure i tuffatori che durante una gara hanno totalizzato un punteggio record: zero punti. Addirittura all’ulti-mo tuffo uno si è buttato a “bomba”! E pensare che prima della gara ave-vano dichiarato: “Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese”. Dopo la gara è stato il loro Paese a dichia-rare: “Siamo orgogliosi di non farci più rappresentare da loro!”. Pensare a chi ha fallito più di noi ci fa stare meglio e ora sono pronto a sogna-re una nuova Fiorentina, vincente e spettacolare. Mi basta spettacolare. Non è possibile? Nuova? Nemmeno quello? E allora ritorno ai miei per-denti!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

Webandreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL CALENDIMAGGIO

LE STORIE DI CHI HA PERSO (SOGNANDO UNA NUOVA FIORENTINA)

#Lettere&Rubriche

LA PULIZIA DELLE STRADE E I CANTIERI DELLA TRAMVIAGentile Redazione di Reporter,riferendomi al ripristino delle vec-chie regole applicabili in occasione della pulizia notturna delle strade, credo che i responsabili di tale de-cisione avrebbero potuto tenere in considerazione la grande diffi coltà per la ricerca di un parcheggio nel-le zone interessate e limitrofe ai cantieri delle tramvie. Mi riferisco in particolare alle vie adiacenti via Gordigiani, via Buonsignori, via Ma-rignolli, liceo scientifi co L. da Vinci, ecc. Noi sopportiamo e compren-diamo obbligatoriamente, ma un po’ di attenzione verso i cittadini sarebbe gradita. Cordiali saluti

Mario M.

IL REPORTER RISPONDE Caro signor Mario,il tema della pulizia delle strade è ultimamente tornato di attua-lità in città, con il ripristino della rimozione forzata per chi lascia l’auto in sosta vietata e altre novità introdotte per cercare di migliorare il servizio. Come spiegato da Co-mune e Quadrifoglio, la decisione di tornare a utilizzare il carro attrezzi è stata presa perché, in sua assenza, in molte strade non pochi veico-li venivano lasciati parcheggiati anche in occasione del lavaggio periodico, con conseguenze fa-cilmente immaginabili sulla sua effi cacia. Non c’è stata, insomma, quell’auspicata “collaborazione” da parte dei cittadini che sarebbe invece stata decisiva per il buon funzionamento del servizio. Ser-vizio che, non va dimenticato, è di estrema rilevanza, non solo – come è intuibile – dal punto di vista dell’igiene e del decoro delle strade, ma anche per la sicurezza, perché la possibilità di pulire correttamen-te le caditoie – senza i veicoli in sosta – rappresenta un elemento importante in caso di piogge in-tense (che negli ultimi tempi non hanno risparmiato Firenze). Insom-ma, se è stata presa la decisione di tornare alla “temuta” rimozione forzata, molta della responsabilità è proprio degli stessi cittadini. Ma è vero anche che, se qualcuno sba-glia, non tutti devono pagare, ed è perciò giusto segnalare situazioni particolari che richiedono soluzio-ni particolari. Situazioni particolari quali possono essere considerate – come nel caso da lei evidenzia-to – quelle delle zone interessate dai cantieri per la realizzazione delle nuove linee della tramvia, con il loro notevole impatto sulle aree della città coinvolte.

Matteo [email protected]

VIA CIRCONDARIA E I PARCHEGGI PER I MOTORINISalve, in via Circondaria mancano to-talmente i parcheggi per i mo-torini. Ho più volte segnalato all’uffi cio apposito del Comune senza ricevere alcuna risposta. Attualmente li mettiamo incastra-ti tra le auto ma non raramente li troviamo per terra o spostati dalla sede in cui erano con i cavalletti rovinati. Potete aiutarci a rendere più ordinata e pulita questa strada tanto bella quanto degradata?Grazie

Lettera � rmata

“LA CATTIVA EDUCAZIONE DEI PROPRIETARI DEI CANI”Gent.mo Sig. Francini, mi riferisco alla Sua risposta nel Reporter del mese di Marzo, ad uno dei tantissimi cittadini che le scrivono per protestare in merito alla cattiva educazione dei propri-etari dei cani per le deiezioni las-ciate sui marciapiedi, giardini ecc. La Sua risposta è stata molto soft, forse per non urtare la suscettibi-lità dei padroni che come è noto sono tanti. Lei defi nisce questo, un piccolo grande problema, a me, che come tanti devo subire la maleducazione degli altri lo trovo grande. E che dire delle deiezioni liquide dei nostri amici a quattro zampe, che non sono acqua fres-ca, ma puzzano e lasciano i mar-ciapiedi sporchi, dando un senso di degrado, eppure le troviamo ovunque, davanti alla nostre por-te, ai negozi e su qualsiasi pian-ta i cani trovino sulla loro strada. Alcuni anni fa erano state fatte delle campagne di stampa per cercare di educare chi ancora non si era adeguato al vivere civile. Non si potrebbero ripetere? Ho adesso ricevuto il Reporter del mese di Aprile, e la lettera scritta dal Sig. Giovanni circa l’atteggiamento politically correct da parte delle Istituzioni, in meri-to ai cani, bici legate a qualsiasi palo di segnaletica, parcheggi selvaggi e macchine in doppia fi la, mi trova pienamente d’accordo. Purtroppo la città sta scivolando verso un degrado irreversibile. Le istituzioni, i vigili che dovreb-bero controllare molte delle cose sopra descritte dove sono?Cordiali saluti.

Marcella V.

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

Oggi, un anno dopo quel giorno, siamo tornati a var-care i suoi cancelli, per capire come procedono le cose e per scoprire gli ultimi interventi e� ettuati e le novità in arrivo. Perché l’orto botanico è uno dei “simboli” della Firenze che non si piega agli e� etti di un maltempo che, negli ultimi anni, ha lasciato troppo spes-so (e troppo profondamen-te) tracce del suo passaggio. Ancora negli occhi di tutti è quanto avvenuto lo scorso 1° agosto, con la tempesta che ha messo in ginocchio diverse zone della città, a partire da alberi e giardini. Una città che da quel giorno è cambiata, con molte piante che non ci sono più e altre che hanno comin-ciato ad arrivare al loro posto. Come al parco dell’Anconella, uno dei più colpiti dalla furia del maltempo di un’estate fa, dove con la piantumazione dei nuovi alberi è iniziata anche la “rinascita” dell’area verde. Se ci sono insomma parti di Firen-ze che cambiano volto dopo i segni lasciati dal maltempo, altre provano a farlo in tutt’al-tro modo. Sono le piazze che rivivono grazie ai “mercatini dei cittadini”, appuntamenti in cui sono gli stessi abitanti a indossare i panni di “am-bulanti per un giorno” per svuotare la propria cantina e, allo stesso tempo, animare spazi dal centro alla periferia. Appuntamenti che sembrano piacere sempre di più, stando alla massiccia risposta di par-tecipanti, e che tornano questo mese con nuove date e in nuo-vi luoghi. Così come – cam-biando argomento – tornano e si rinnovano le iniziative nelle scuole e non solo sul tema del-la sicurezza stradale. Iniziative organizzate anche dall’associa-zione Lorenzo Guarnieri, che recentemente ha vinto la sua “battaglia” sull’omicidio stra-dale. Ma che – come racconta Stefano Guarnieri su questo numero de Il Reporter – non vuol fermarsi qua, per conti-nuare nel cammino intrapreso per combattere tragedie e vit-time della strada.

MATTEO FRANCINI

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StampaRotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo FranciniRedazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI)Tel. 055 6585939 - [email protected]

Periodico d’informazione locale. Anno X n. 23 del 2 maggio 2016. N° reg 5579

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

Dati non raccolti presso l’interessatoSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono pro-venienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua resi-denza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsa-bile del trattamento è Bunker s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

Il Reporter del Q3 raggiunge le famiglie del quartiere 3 di Firenze

Maggio 2016 | 15

Page 20: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

#Cultura

parola d’ordine, contaminazioneFabbrica Europa allarga i confi ni: in Toscana oltre un mese di teatro, note e danza contemporanea

Teatro, danza e arti per-formative. Dal 5 mag-gio al 18 giugno torna Fabbrica Europa, che

trasforma la Toscana nel luogo della contemporaneità. La 23esi-ma edizione del festival porta saperi e codici espressivi nuovi non solo a Firenze ma anche all’esterno, allargando i con� ni verso Sesto Fiorentino, Certaldo e San Gimignano, dando vita a un festival di� uso popolato da importanti performer in arrivo da tutto il vecchio continente. A Firenze il luogo per eccellen-za della kermesse rimane la sta-zione Leopolda, ma com’era già accaduto in edizioni precedenti, si allarga al teatro della Pergola e alle Murate, all’Istituto Francese e alla Limonaia di Villa Strozzi, per un programma che entra nei luoghi � orentini creando nuove esperienze e contamina-zioni. E se il sipario si alza con lo We woman della coreografa e danzatrice spagnola Sol Picò, che si interroga sulla condizio-

ne della donna, e con il dj set di Max Casacci (Subsonica) e Daniele Mana (Vaghe Stelle), tra i protagonisti di questa edizio-ne c’è anche Peter Brook, � gura chiave del teatro del XXI secolo, che porta alla Pergola (il 24 e 25 maggio) il suo Battle� eld ispira-to al più ampio poema epico non solo dell’India, ma di tutta la let-teratura mondiale. La sua messa in scena, di circa nove ore, nel 1985 sconvolse il Festival di Avi-gnone. Tra gli eventi da segnala-re c’è la prima nazionale, creazio-ne collettiva tutta al maschile, in cui quattro coreogra� si ritrova-no per mangiare insieme: Omar Rajeh, Anani Sanouvi, Hiroaki Umeda, Koen Augustijnen e gli straordinari musicisti palestinesi de Le Trio Joubran (Stazione Le-opolda, 13-14 maggio) vengono da esperienze, culture, paesi di-versi (Libano, Togo, Giappone, Belgio) e li unisce il loro lavoro. La semplicità dell’incontro è il punto di partenza della perfor-mance intitolata Beytna (invito a

Enrica Cinaschi

La kermesse

Cristina Donà, una delle voci più raffinate del panorama italiano, sarà tra i protagonisti di Fabbrica Europa. Il suo concerto è in programma il 12 maggio

Webfabbricaeuropa.netFb: fabbricaeuropa

casa in libanese), dalla struttura coreogra� ca e concettuale com-plessa. Sea Songs, produzione � rmata Fabbrica Europa, vede invece protagonista una delle più ra� nate voci della canzone italiana, Cristina Donà, per un omaggio – il 12 maggio – ai suoi grandi autori del cuore: Robert Wyatt, Nick Drake, Nick Cave, Radiohead, Paolo Conte, Lucio Dalla e molti altri. Un “canzo-niere dell’acqua” che prende vita dai suoi brani più celebri, tra cui ovviamente Goccia. Segna la rinnovata collaborazione con Tempo Reale il nuovo progetto di Evan Parker e Walter Prati intitolato Pulse, un dialogo con campioni sonori pre-registrati e pre-sintetizzati che costituiscono lo scheletro della composizione (21 maggio), mentre al Teatro Studio di Scandicci, negli stessi giorni, va in scena Il Minotau-ro. Viaggio di un eroe di Zaches Teatro, che immerge lo spetta-tore come in un libro di storia dell’arte.

Dietro le quinte,sul ring e tra le gugliedi notre dame: su il sipario su maggio

“A Firenze non c’è mai niente da fare”, recita

un vecchio adagio a cui mol-ti, prima o poi, si piegano per dare sfogo alla propria pigri-zia. Il Reporter ha allora pre-parato un programma di ciò che succede in città a maggio, mese in cui il tepore e le gior-nate lunghe sono direttamen-te proporzionali alla voglia di uscire e vivere la città. Gli “avanguardisti” non possono perdere la mostra in corso alla Strozzina, intitolata Migrazio-ni e dedicata all’artista cinese Liu Xiaodong, celebre per uno stile molto personale in bilico tra pittura di storia e cronaca del mondo contemporaneo. Prima che le stagioni teatrali � niscano per darsi appunta-mento in autunno, c’è ancora tempo per fare capolino al Teatro della Pergola e parteci-pare al curioso “In sua moven-za è fermo” (8 e 15 maggio), spettacolo-viaggio itinerante nei meandri del teatro con gli attori de La compagnia delle seggiole. Ultimo appuntamen-to con i libri a teatro – sempre alla Pergola – il 20 maggio, con la presentazione di tre volumi dedicati al mondo del teatro italiano. Si cambiano luogo e genere con il concerto della giovane cantautrice Marianne Mirage allo spazio Al� eri il 13 maggio, mentre il 23, nella stessa location, torna “Joan as a policewoman”, cantautrice statunitense che ha all’atti-vo collaborazioni con alcuni mostri sacri della musica in-ternazionale. Gli appassionati di musical di qualità non pos-sono poi perdere il ritorno in città di Notre Dame de Paris, spettacolo musicato da Riccar-do Cocciante che, dopo circa mille repliche e quattro anni di pausa, torna dall’11 al 16 mag-gio al Mandela Forum. Dal 18 al 22, nell’arena pugilistica del Mandela Forum, l’arena Amici Miei, va in scena Bitch Boxeur, spettacolo teatrale diretto dal regista Edoardo Zucchetti che, dopo aver visto il testo al Frin-ge Festival di Edimburgo, ha pensato di tradurlo in italiano. Dulcis in fundo, � no al 7 giu-gno ogni martedì sale sul palco del circolo Arci un grande in-terprete della musica jazz per il festival Girone Jazz.

Agenda

Web

artigianatoepalazzo.itFb: artigianatoepalazzo

Info: 055.2654588

Oltre novanta i maestri artigiani coinvolti nella manifestazione al giardino Corsini, quest’anno dedicata al tema dell’acqua

L’evento

artigianato fa rima con acqua

Sarà l’acqua il � l rouge della 22esima edizione di Artigianato e Palazzo. L’acqua che nel 1966 devastò la città ma che è anche e

soprattutto fonte di vita. Dal 12 al 15 maggio al giardino Corsini si rinnova l’appuntamento con la manifestazione dedicata all’artigia-nato di qualità. Per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’alluvione che colpì Firenze, la mostra proporrà una ri� essione creativa sull’acqua e, per la prima volta, Artigianato e Palazzo o� rirà un tema comune ai suoi espositori: intorno all’acqua sarà costruito il percorso espositivo della mostra, con le limonaie e gli angoli ver-di del seicentesco giardino che si trasformeranno in vere e proprie botteghe artigiane, dove abili maestri sveleranno dal vivo al pubbli-co le tecniche e i saperi che tramandano. Ispirandosi all’acqua, alla sua limpidezza e versatilità, ma anche ai ri� essi di luce generati dal suo scorrere � essuoso, gli artigiani potranno allestire i loro stand o creare manufatti preziosi e unici, o ancora potranno realizzare dimostrazioni dal vivo di come utilizzano l’acqua nei vari proces-si di lavorazione. Presente una selezione di circa novanta maestri artigiani italiani e stranieri, che mostreranno i segreti dei loro me-stieri ai visitatori, sempre più numerosi e partecipi, che ogni anno a� ollano gli spazi del giardino Corsini, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. Per descrivere, � lmare e ritrarre il lavoro degli artigiani, saranno scelti e invitati a Firenze alcuni tra i miglio-ri blogger, esperti di artigianato, lifestyle, moda, turismo e cultura, che racconteranno live blogging tutti gli eventi e le novità della mo-stra. Nello spazio H2OmA Education moltissimi laboratori artigia-nali dedicati ai più piccoli, per apprendere il ruolo fondamentale dell’acqua nelle lavorazioni artigianali e artistiche. I bambini dai 6 ai 12 anni potranno partecipare a corsi di decorazione e lavorazio-ne della carta, doratura del legno, sbalzo, creazione di accessori e profumi realizzati con la collaborazione del servizio didattico del Museo Horne, del progetto Let’s Work Artisans! Junior, di Atelier degli Artigianelli e di alcune aziende artigiane � orentine.

B.B.

Jan fabre si espande:bronzi, cere e filmda piazza signoriaal forte belvedere

Avete presente l’enorme tartaruga bronzea di Jan

Fabre in piazza della Signoria? Ecco, se avete amato le opere dell’artista � ammingo esposte nella piazza e a Palazzo Vec-chio, sappiate che dal 14 mag-gio (� no al 2 ottobre) la mostra “Spiritual guards” si amplia e arriva � no al Forte Belvedere, con una sessantina di opere in bronzo e cera, oltre a una se-rie di � lm incentrati su alcune storiche performance dell’arti-sta. Le curatrici Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti, hanno scelto il Forte Belvedere come nucleo tematico dell’esposizione di Jan Fabre per le sue caratteri-stiche spaziali e storiche. Una forti� cazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma an-che per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine e che oggi torna a essere cuore pulsante dell’arte contemporanea in città.

B.B.

Festival del viaggio,sei giorni per sognare la prossimadestinazione

Sei giorni dedicati al viaggio, alla voglia di “evadere”, di

scoprire posti nuovi, sulla scia di scrittori, esploratori, avven-turieri. Ha questo spirito il Fe-stival del viaggio, che torna a Firenze a giugno, dal 7 al 12. Il primo festival italiano dedica-to a chi ama viaggiare replica quest’anno con incontri, docu-mentari, passeggiate urbane, conferenze, libri, mostre fo-togra� che, cibi e sapori, suoni e musiche e ha come tema “il gene del viaggio”, che accomu-na i tanti, tantissimi spinti da quell’irrefrenabile istinto del-la scoperta che è uguale ma diverso per ogni viaggiatore. Con giornalisti, scrittori ed esperti, si discuterà, si ascolte-rà e si impareranno curiosità sul mondo. Quest’anno verrà anche selezionato il vincitore del concorso doc travel, riser-vato ai documentari di viag-gio e d’inchiesta realizzati da professionisti e appassionati di videoreportage. Per info: www.festivaldelviaggio.it.

R.C.

La mostra La curiosità

16 | Maggio 2016

Page 21: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

#Cultura

Un’estate da non perdereal parco delle Cascine, che torna protagonista della stagione fiorentina

Cascine, è qui l’estate:dai duran duran a stingla musica dal vivoprende casa a Firenze

Live/1

Barbara Biondi

Weblndf.itTel: 055.0460993Fb: LNDF.liveLa stagione dei concerti

� orentini 2016 porta il marchio del parco delle Cascine. Sì, perché è nel

polmone verde della città, tra la Visarno Arena e l’An� teatro, che si consumeranno i live più attesi dell’estate. Una nuova vita per il parco, che già da qualche anno sta tornando a o� rire grandi appuntamenti in spazi tra i più interessanti della città. Le date da segnare in agenda sono diverse, in grado di soddisfare orecchie e gusti diversi. Il primo concerto è � ssato al Visarno il 10 giugno, quando sul palco saliranno i Du-ran Duran. Icone pop degli anni ‘80, i componenti della band inglese capitanata da Simon Le Bon arriveranno a Firenze con il loro ultimo album – Paper gods – uscito lo scorso settembre e re-

duce da un ottimo successo. C’è da scommettere che tra il pub-blico ci saranno vecchie groupie (chi non ricorda il � lm “Sposerò Simon Le Bon”?) e nuovi fan, che il gruppo ha conquistato nel corso di tre decenni di attività. Il 2 luglio, sempre al Visarno, toc-ca poi a Max Pezzali, entrato di diritto tra i classici italiani degli ultimi sgoccioli del Novecento. Anche il questo caso il pubblico si annuncia variegato, dai no-stalgici di “Hanno ucciso l’uomo ragno” a chi lo ha scoperto in tempi più recenti. Dopo il suc-cesso invernale nei teatri, Danie-le Silvestri prosegue il suo tour open air e torna a Firenze, all’an-� teatro delle Cascine, con il suo Acrobati tour il 9 luglio quando, assicura chi il concerto l’ha vi-sto, delizierà il pubblico con un

mix di successi vecchi e nuovi. Stesso posto ma band diversa: il 14 luglio tocca ai Kula Shaker che, vent’anni dopo l’uscita del famoso disco “K”, propongono un sound rivisitato e pieno di energia, decisi come sono a ri-prendersi lo scettro del pop che un tempo gli apparteneva. Si tor-na invece al Visarno il 24 luglio, per l’attesissima data dei Massi-ve Attack, che tornano a grande richiesta in Italia per la tranche estiva del loro tour europeo. Dulcis in fundo, chiude la batte-ria di concerti un big come Sting, il 28 luglio, con il suo acclamatis-simo Back To Bass Tour, in cui propone i più grandi classici del suo repertorio. Un consiglio per tutti: chi non ha ancora � ssato le ferie è meglio che si organizzi in base a questa intensa estate live.

Live/2

Elvis costello, al verdi col re della canzone

Dalla Londra degli anni Settanta alla Firenze del 2016 il passo è breve se si viaggia sulle note di Elvis Costello. Il cantautore inglese, entrato nella top 100 degli artisti che hanno fatto la storia della mu-

sica stilata dal prestigioso magazine Rolling Stone, sarà al Teatro Verdi il 27 maggio per un concerto che si preannuncia memorabile. Dotato di grande sarcasmo e grinta melodica, l’eclettico artista è capace di rompere ogni schema spaziando con disinvoltura dal punk alla deutsche grammophon, dal crooning pop � no alla riscoperta delle radici folk americane. Dalle ballate più romantiche – chi non ricorda She, entrata nella colonna sonora di Notting Hill? – ai pezzi più sincopati, Costello ha un appeal transgenera-zionale che non smette mai di incantare. Impegnato politicamente, irriverente e sempre controcorrente, a Firenze il cantautore porterà un concerto che è anche un viaggio nei suoi più grandi successi. Un tour straordinariamente divertente attraverso l’incredibile vita di un artista contemporaneo.

B.B.

Maggio 2016 | 17

Page 22: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

#Sport

Finisce il campionato

gol e panchine,l’anno di babacar

Il personaggio

Chi è Babacar? L’infal-libile cecchino della prima parte di stagio-ne o il “pistolero stan-

co” del girone di ritorno? Prima di rispondere a queste domande e fare un bilancio della stagione del senegalese, sono necessarie alcune premesse. La continuità è spesso una dote rara nel cal-cio, sia a livello individuale che collettivo. Non a caso la squadra più continua vince lo scudetto, un obiettivo a cui pochi club

Irene Delfino possono ambire. Anche a livello individuale gli orizzonti non si allargano molto: i giocatori che hanno come dote la continuità per gran parte della loro carriera sono campioni assoluti, formi-dabili top player. Gli attaccanti che vivono in funzione del gol, poi, sono ancora più soggetti ad alti e bassi. E Babacar appartie-ne a questa numerosa categoria. Il punto più alto della stagione l’ha raggiunto il 1° novembre, quando è balzato agli onori delle cronache per il miglior rapporto fra gol e minuti giocati: uno ogni

69’, con quattro reti siglate in sei partite, di cui una partendo dalla panchina, sfruttando i nove mi-nuti concessi da Sousa nel match contro la Roma. Statistiche che non hanno però convinto l’alle-natore portoghese a concedergli più chance, anzi. Dopo l’assi-st fornito nella partita contro l’Empoli, Babacar ha passato le ultime quattro giornate del gi-rone d’andata seduto in panchi-na. Perché Paulo ha costruito il gioco della sua Fiorentina su un attaccante mobile che fa salire la squadra, prende parte alle trian-

golazioni, diventa il primo difen-sore quando gli avversari fanno ripartire il gioco. In pratica vuole una prima punta che giochi per la squadra e non viceversa, quel-lo che si chiama “attaccante mo-derno”. Quindi è probabile che anche con uno score inferiore di Kalinic, le gerarchie sarebbero rimaste le stesse. Nel girone di ritorno il senegalese si è messo in mostra per il gol contro l’Inter, poi l’infortunio ha fatto il resto. Le caratteristiche di Babacar lo rendono una prima punta “clas-sica” e i cinque gol, tutti realizzati dentro l’area di rigore, ne sono il dato più evidente. Come il fatto che ormai la maggior parte degli allenatori pretende che anche la prima punta sia mobile. Qui o altrove – suggeriscono alcuni tra gli “addetti ai lavori” – Baba do-vrà a� nare alcuni aspetti e pun-tare a una maggiore continuità. Quella dei veri top player.

la storia di una stagione

Questa è la storia di un anno particolare per la Fiorentina, anno che ora volge al termine, con la metà di maggio che segna la � ne

del campionato. Una stagione iniziata tra uno scetticismo di� uso, fra chi rimpiangeva Montella e chi si lamentava per il mercato. Tra i tifosi non si respirava insomma molta � ducia: poi qualcosa è cam-biato, fra i gol di Kalinic e la voglia di stupire di Sousa, con un gioco basato sul possesso palla ma anche su improvvise accelerazioni. Così, a Natale, sui social, nei bar e allo stadio si respirava il sentimento opposto, autentica euforia. Nei mesi successivi sono però arrivate l’e-liminazione dall’Europa League ad opera del Tottenham e qualche battuta d’arresto non prevista in campionato. E ora per i tifosi è già tempo di giudizi, con un occhio rivolto anche alla prossima stagione. Tra mercato e nuovo stadio, il dibattito è già cominciato...

Lorenzo Mossani

La disciplina

calcio sì, ma camminandoAl minimo accenno di corsa, l’arbitro ferma il gioco e concede

un calcio di punizione agli avversari. È il mondo del “calcio camminato” o walking football, un nuovo modo di interpretare quello che da molti è considerato il “gioco più bello del mondo” e che la Uisp ha lanciato anche a Firenze. Si cammina invece di cor-rere per evitare traumi e stiramenti, ma si lascia spazio a giocate funamboliche e tocchi di classe. Possono partecipare sia gli uo-mini che le donne che abbiano compiuto cinquant’anni. Rispetto alle regole del calcio ce ne sono alcune studiate ad hoc per evitare infortuni e garantire pari opportunità anche a chi possiede dif-ficoltà motorie: la palla, per esempio, non può superare l’altezza della vita e non si può intervenire con irruenza. Le gare sono da due tempi da venti minuti, il campo utilizzato è quello del calcio a 5 e si gioca sei contro sei, con il portiere. L’anteprima è andata in scena al Palavalenti di Firenze, con due squadre over 50: in campo per l’occasione anche Gianni Mura ed Eraldo Pecci, con Bruno Pizzul in veste di telecronista.

Sim.Spa.

viola, la salvezzapassa dai playoutSpareggi contro Moncalieriper completare l’impresa

Basket

L’impresa è riuscita a metà: la Fiorentina Basket deve passare dai playout per conquistare la salvezza. La vittoria contro Crema e

quella all’ultima giornata contro Varese non sono bastate a evitare un arrivo a tre con Desio e Alto Sebino, tutte a quota 22 al termine del campionato. La dura legge della classi� ca avulsa, però, non ha lasciato scampo: salvezza diretta per le due lombarde, con i viola che devono invece conquistarsela con gli spareggi. L’avversaria è la Palla-canestro Moncalieri, penultima classi� cata al termine della stagione regolare. Tutto quello che la squadra di coach Salieri ha fatto � no ad oggi, nel bene e nel male, non conta più. Inutile rimuginare sulla scon� tta dei primi di aprile a Mortara, il più grosso rimpianto della stagione, battuti dall’ultima in classi� ca che due settimane più tar-di sarebbe matematicamente retrocessa. Con quei due punti in più, la Fiorentina oggi sarebbe in vacanza e la dirigenza a piani� care la prossima annata, sempre in serie B. Vale lo stesso se si guarda al bic-chiere mezzo pieno. Guai a ritenersi favoriti solo perché i precedenti stagionali sono entrambi favorevoli alla Fiorentina, 66-71 all’andata e un più netto 81-68 al ritorno. Forti dei numeri a loro favore, i vio-la devono prepararsi a un nuovo mini-campionato che riparte dallo zero a zero. C’è il vantaggio – non di poco conto – di giocare con

il fattore campo favorevole: le prime due partite della serie al me-glio delle tre vittorie si giocano al San Marcellino (Gara-1 domenica 1° maggio, gara-2 martedì 3 maggio) ed è lì che la Fiorentina deve ipotecare la salvezza. Poi la serie si sposterà nel torinese per gara-3 di venerdì 6 maggio e l’eventuale gara-4 di domenica 8. Dovesse servire – ma nessuno se lo augura – l’eventuale gara-5, la “bella” si giocherebbe a Firenze mercoledì 11 maggio, termine ultimo di una stagione di� cile e travagliata eppure, a suo modo, memorabile. Per questo, ora, manca soltanto di chiuderla in bellezza. Squadra im-prevedibile per eccellenza, Moncalieri schiera il roster più giovane dell’intero torneo, in pratica una under 20 con quattro giocatori più esperti a tenere le redini. Tra questi, l’esterno Leone Gioria, reduce da una stagione da poco meno di 16 punti in media per partita, e il centro Francesco Conti, che aggiunge presenza al centro dell’area. Occhio anche al giovane Antonio Fabrizio Smorto, che ha già saputo far male alla Viola in stagione. Se � nora l’impresa è riuscita a metà, restano dieci giorni al massimo per completarla. Cominciando, al-meno per una volta, con il pronostico a favore.

Andrea Tani

Il Rooster Rugby Galluzzo Asd si prepara a chiudere il primo

anno di attività, e il progetto-rugby sul territorio del Galluzzo si arricchisce di idee e proposte in vista della ripresa del prossi-mo settembre. “Questo per noi è stato l’anno zero, parlo anche a nome del presidente Alessio Masi – spiega Lorenzo Nardi, dirigente del Rooster Rugby Galluzzo – e siamo in continua crescita con quaranta tesserati. Per quest’anno abbiamo parte-cipato al campionato di serie C2 con la nostra prima squadra e abbiamo ragazzi per le categorie dall’Under 8 all’Under 12, con qualche Under 14, che hanno giocato nei vari concentramenti della Regione. L’anno prossimo partiremo u�cialmente con i progetti scuola in collaborazio-ne con il Quartiere”. “Volevamo o�rire una nuova attività spor-tiva ai bambini e ai ragazzi del Galluzzo – dichiara Letizia Peri-ni, presidente della commissio-ne sport e giovani del Quartiere 3 – sono orgogliosa e soddisfat-ta della nascita di questo proget-to. Il Galluzzo vanta una storia a livello calcistico e pallavolisti-co molto importante (nel 2020 si festeggeranno i cent’anni dell’Audace Galluzzo, ndr), ma l’arrivo di nuove discipline non può che essere un ulteriore mo-tivo di vanto per un paese che è sempre stato molto dedito allo sport in generale. Non a caso – aggiunge – una delle più grandi realtà di associazionismo all’in-terno del Galluzzo è proprio il Centro Sportivo di cui fa parte anche il Rooster Rugby Galluz-

zo, e al quale appartengono la maggior parte delle associazioni e società sportive che operano sul territorio”. Perini sottolinea l’importanza del ruolo dello sport nel periodo dello svilup-po: “Negli ultimi anni la per-centuale dei ragazzi che in età adolescenziale abbandonano lo sport è sempre più elevata. I dati rivelano che solo la metà dei ra-gazzi a 14 anni pratica sport e la percentuale scende a un terzo al raggiungimento dei 18 anni. Le motivazioni sono molteplici, ma una è sicuramente l’insoddi-sfazione nel praticare uno sport per cui si è poco portati. Ecco perché diventa fondamentale o�rire ai ragazzi la possibilità di scelta. Ed ecco perché – sotto-linea – sono molto contenta di questa nuova realtà. Spero che possa servire ad ammortizzare questo fenomeno negativo, vor-rei poter lavorare per il benes-sere dei ragazzi o�rendo loro opportunità di miglioramento anche a livello sociale. Credo sia importante sapere che sul ter-ritorio ci sia un ulteriore luogo in cui si lavora per la crescita sana delle nuove generazioni, e la disciplina del rugby può esse-re un valido esempio. Nel rug-by – conclude Perini – non ci si limita all’insegnamento della tecnica sul campo, ma si cerca di trasmettere un vero e proprio stile di vita fatto di sostegno ver-so i propri compagni di squa-dra, di rispetto per l’avversario e di resistenza nei momenti più duri”.

Tiziana Alma Scalisi

Palla ovale

A scuola di rugby al galluzzo

18 | Maggio 2016

Page 23: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

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Page 24: Il Reporter Q3 - Maggio 2016

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