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IL RISPARMIO ENERGETICO: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna FACOLTÀ DI INGEGNERIA - BOLOGNA Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Principi di Ingegneria Elettrica LS Prof. FRANCESCO NEGRINI evoluzione normativa e sviluppi futuri nell’ambito domestico

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IL RISPARMIO ENERGETICO:

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

FACOLTÀ DI INGEGNERIA - BOLOGNACorso di Laurea in Ingegneria Gestionale

Principi di Ingegneria Elettrica LS

Prof. FRANCESCO NEGRINI

evoluzione normativa e sviluppi futuri nell’ambito

domestico

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SCENARIO ENERGETICO• La nostra dipendenza dalle importazioni è in aumento

• Le riserve energetiche sono concentrate in pochi paesi

• La domanda globale di energia è in crescita

• I prezzi del gas e del petrolio sono in aumento

• Il problema climatico del riscaldamento globale è sempre più preoccupante

• L’Europa non ha ancora mercati energetici interni perfettamente competitivi

Il Risparmio Energetico in un’ottica di SVILUPPO SOSTENIBILE

La situazione energetica attuale impone la ricerca di un equilibrio fra SVILUPPO SOSTENIBILE, COMPETITIVITA’ e SICUREZZA

DELL’APPROVVIGIONAMENTO come soluzione alle problematiche emergenti:

LA SOLUZIONE AL PROBLEMA STA NELLA SPINTA INDIVIDUALE VERSO IL RISPARMIO ENERGETICO E L’IMPIEGO DI FONTI RINNOVABILI,

SERVENDOSI DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, IN UN’OTTICA DI

SVILUPPO SOSTENIBILE

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L’Italia ha recepito la Direttiva Europea sull’efficienza energetica degli edifici con il Decreto Legge 19 agosto 2005 n. 192

“introducendo anche nuove modalità di calcolo della prestazione energetica degli edifici, stabilendo una serie di misure atte a ridurre il consumo di energia e le conseguenti

emissioni in atmosfera e favorire l'uso di energia prodotta da fonti rinnovabili”

ASPETTI PROBLEMATICI E CARENZE DEL DECRETO:

• Disciplina transitoria per la metodologia di calcolo e le ispezioni degli impianti termici

• Definizioni (impianto termico…)

• Entrata in vigore

• Certificazione energetica (prevista unicamente per alcuni edifici)

• Rinvio a successivi decreti

• Valori limite insufficienti per le prestazioni energetiche degli edifici

La principale novità introdotta è stata quella di esprimere in modo integrato la prestazione termica dell'involucro dell'edificio con quella della componente impiantistica (metodo del fabbisogno di energia primaria)

Il Quadro Normativo

Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico degli edifici

D.Lgs 192/05 Attuazione della direttiva 2002/91/CE

Direttiva 2002/91/CE: OBIETTIVI

Offre uno strumento giuridico che:

preveda soluzioni in grado di sfruttare il potenziale di risparmio energetico ancora inattuato

contribuisca a migliorare le prestazioni energetiche deli edifici, tenendo conto del Protocollo di Kyoto

STRUMENTI della direttiva

Metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici

Applicazione di requisiti minimi di rendimento ai nuovi edifici e a quelli esistenti con superficie > 1000 m² soggetti a ristrutturazioni

Certificazione energetica

Manutenzione periodica di caldaie e sistemi di condizionamento d’aria >12 kW

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L’ETICHETTA ENERGETICA impone requisiti prestazionali da rispettare, misurati attraverso un indicatore di qualità espresso in KWh/m² che permette di:

identificare il fabbisogno annuo di energia primaria

classificare gli edifici in base al fabbisogno energetico

La Certificazione Energetica degli edifici

La CERTIFICAZIONE ENERGETICA nasce con l’obiettivo di:

1. rendere più trasparente il mercato immobiliare;

2. informare sugli impianti e i potenziali di risparmio energetico;

3. documentare lo standard energetico e tecnologico dell’immobile;

4. stimolare i proprietari a procedere al miglioramento energetico dei loro immobili;

5. essere uno strumento di marketing

6. contribuire alla tutela dell’ambiente

Documento che certifica il fabbisogno energetico convenzionale di un edificio in termini di riscaldamento

e produzione di acqua calda e le emissioni di CO2

Il concetto di certificato energetico viene introdotto per la prima volta dalla legge

10/91, ma mai attuato in pratica

Diventa obbligatorio solo a seguito del D.Lgs 192/2005 (che recepisce la 2002/91/CE) e rende obbligatoria la certificazione per:

• Edifici nuovi

• Edifici con importanti ristrutturazioni

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La Finanziaria 2007Prevede agevolazioni finanziarie per la riqualificazione degli edifici esistenti e

contributi per la realizzazione di nuova edilizia ad alta efficienza energetica

AgevolazioniFiscali

• installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda

• sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione invernale

• interventi per aumentare l’isolamento termico

• interventi di riqualificazione energetica

Sono previste ulteriori agevolazioni per la costruzione di nuovi edifici con volumetria

superiore a 10.000 m³, se iniziati entro la fine del 2007 e terminati entro tre anni

Detrazione IRPEF del 55% degli extra costi sostenuti per ridurre il fabbisogno

energetico al di sotto dei limiti

Per poter accedere alle agevolazioni della Finanziaria è necessario rispettare 2 condizioni:

L’attestazione, da parte di un tecnico abilitato, della corrispondenza degli interventi eseguiti ai requisiti di legge

L’acquisizione della certificazione energetica dell’edificio/attestato di qualificazione energetica in caso di regime transitorio

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Il D.Lgs 311/06 corregge il

precedente decreto 192/05

consente di recepire al meglio le normative UE e di innalzare

notevolmente l’efficienza energetica degli edifici

favorendo anche l’utilizzo di fonti rinnovabili

spinge l’industria italiana delle costruzioni verso

l’innovazione tecnologica e il

risparmio energetico

Il D.Lgs 311/06

LE MODIFICHE APPORTATE1. ESTENSIONE DELL’OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE

ENERGETICA AGLI EDIFICI ESISTENTI

2. STOP ALLE DISPERSIONI TERMICHE

3. SOLARE OBBLIGATORIO PER IL RISCALDAMENTO DELL’ACQUA NEI NUOVI EDIFICI E FOTOVOLTAICO

4. AGEVOLAZIONI PER L’UTILIZZO DI CALDAIE AD ALTA EFFICIENZA

5. OBBLIGO DI SCHERMANTI ESTERNI PER I NUOVI EDIFICI

6. INTRODUZIONE DEL PARAMETRO ENERGETICO NELLA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO

• Ridurre i consumi di energia con vantaggi economici per l’intero paese, per le imprese e le famiglie

• Ridurre le emissioni di anidride carbonica per facilitare il raggiungimento degi obiettivi del protocollo di Kyoto e quindi tutelare l’ambiente

• Creare nuove opportunità di lavoro per le aziende esistenti e favorire la creazione di nuove imprese

• Stimolare l’innovazione tecnologica per consentire al sistema Italia di reggere la competitività internazionale

LE CONSEGUENZE:

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La direttiva Europea 2006/32/CE sull’efficienza energetica degli usi finali dell’energia e i servizi

energetici

Dal 2008 risparmiare il 9% in 9 anni

OBIETTIVO:• Accrescere l’uso efficiente ed efficace dell’energia• Favorire misure per l’efficienza energetica• Promuovere il mercato dei servizi energetici

RUOLO DEL SETTORE PUBBLICO:

Deve essere un esempio e adottare misure che generino il maggior risparmio energetico

nel mino tempo

INFORMAZIONE DEI CONSUMATORI:

Condizioni e incentivi adeguati per stimolare l’informazione

FORME DI ENERGIA INTERESSATE:• Elettricità• Gas• Combustibile da riscaldamento e per i mezzi di trasporto

ENTRATA IN VIGORE E VALUTAZIONE DELL’IMPATTO:

• La direttiva deve essere trasposta nel diritto nazionale entro 2 anni• I primi piani d’azione entro il 30 Giugno 2007• Il secondo piano entro il 30 Giugno 2011 e il terzo entro il 2014

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I CONTENUTI DEL PIANO D’AZIONE:

Norme di efficienza energetica più rigorose

Incentivazione dei servizi energetici

Introduzione di meccanismi specifici di finanziamento a favore di prodotti più efficienti sotto il profilo energetico

OBIETTIVI:

RIDURE AL MASSIMO GLI SPRECHI DI ENERGIA E SOSTITUIRE LE FONTI ENERGETICHE ESAURIBILI CON

QUELLE RINNOVABILI

IL KW PIU’ ECONOMICO E’ QUELLO CHE NON USI

E’ necessario investire in efficienza energetica risparmiando, innovando e sfruttando le fonti rinnovabili

LA SITUAZIONE EUROPEA: Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica

EFFICIENZA ENERGETICA:

produzione e utilizzazione razionale dell’energia e possibilità di risparmio

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NEGAJOULES: misura virtuale che quantifica il consumo energetico evitato, anche grazie a forme di risparmio energetico

Il nuovo OBIETTIVO fissato nel Piano d’Azione è risparmiare il 20% dell’energia primaria annua complessiva entro il 2020

A causa degli ingenti sprechi è tecnicamente e economicamente fattibile risparmiare ancora di più

A partire dal 2005 il risparmio energetico

rappresenta la più grande fonte

energetica europea _anche se virtuale_

IL NEGAJOULE e il consumo energetico evitato

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Il Potenziale di Risparmio Energetico

AMMONTARE DI RISPARMI OTTENIBILI A SEGUITO DELL’INTRODUZIONE DI MISURE CHE MIGLIORANO L’EFFICIENZA ENERGETICA

La ripartizione del potenziale nei diversi settori di consumo vede in ordine:

Residenziale

Terziario

Trasporti

Industria Manufatturiera

Risultati

• Miglioramento ambientale

(riscaldamento globale..)• Riduzione importazioni combustibile

fossile• Competitività rinforzata nell’industria

dell’UE, diminuendo la vulnerabilità

alla volatilità dei prezzi

I miglioramenti prefissati nell’Action Plan si basano su:

• i risultati strutturali previsti

• gli effetti delle politiche precedenti e in corso d’opera

• sulla nuova politica capace di oltrepassare gli obiettivi delle norme

vigenti

Riduzione del costo diretto dei

consumi enegetici di oltre 100miliardi

di € l’anno entro il 2020, evitando

annualmente l’immissione in

atmosfera di circa 780 milioni di

tonnellate di CO2

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Stima del risparmio energetico e monetario conseguibile

Studio di Arturo Lorenzoni

STIMA DEL POSSIBILE RISPARMIO ENERGETICO CONSEGUIBILE IN ITALIA ADOTTANDO LE

TECNOLOGIE PIU’ EVOLUTE ED EFFICIENTI

Il possibile risparmio conseguibile nel settore elettrico, stimato nel Libro Verde, si aggira intorno al 20% dei consumi complessivi

Applicando il dato all’Italia (per cui si considera un consumo medio annuo di 144 MTep di energia) si potrebbero risparmiare complessivamente circa 29 MTep per un valore di 12,5 miliardi

di €/anno (considerando il costo del petrolio a più di 60 €/barile)

Con riferimento al settore elettrico, applicando la stessa riduzione del 20%, il risparmio è di circa 65 TWh, che hanno un

valore di circa 4,2 miliardi di €/anno

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L’Efficienza Energetica negli EDIFICI

L’edilizia civile utilizza più del 30% dei consumi energetici totali, di cui:

• 68% Riscaldamento

• 16% Usi elettrici obbligati

• 11% Acqua calda sanitaria

• 5% Usi di cucina

Di tutta l’energia consumata per riscaldare un edificio, buona parte viene dispersa dalle strutture e una parte dall’impianto termico

Riducendo le dispersioni e utilizzando apparecchi a più alta efficienza ogni famiglia può risparmiare sino al 30-40% delle spese per riscaldamento con notevoli vantaggi per il

bilancio familiare e per l’ambiente

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Come usare l’energia e risparmiare

Ridurre le dispersioni di

calore

limitare le fughe di aria calda

manutenzione sull’impianto

di riscaldamento

sistemi di regolazione della

temperatura interna

Per risparmiare combustibile devi intervenire sull’appartamento, sull’edificio e sull’impianto di riscaldamento :

Caldaia ad alto

rendimento

Sistema per la contabilizzazione

del calore

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Isolamento termico

Isolamento delle COPERTURE

1. Copertura piana

2. Sottotetto non praticabile

3. Sottotetto praticabile

4. Soffitto ultimo piano

Risparmio

10-20%

1. Isolamento dall’esterno

2. Isolamento dall’interno

3. Isolamento

nell’intercapedine

Isolamento delle PARETI ESTERNE

Risparmio

15-25%

Isolamento dei SOLAI SU LOCALI NON RISCALDATI

Risparmio

5-15%Un edificio mal isolato influenza sulle spese di riscaldamento, pertanto è molto importante

eliminare le dispersioni di calore con un accurato isolamento termico.

Le spese di riscaldamento non dipendono solo dal volume da riscaldare, dal clima e dalla temperatura

mantenuta all’interno, ma anche dall’entità delle dispersioni di calore attraverso le pareti, le finestre,

i solai, i tetti.

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Isolamento termico

INTERVENTO  DIFFICOLTA' CONVENIENZA

1) Pareti esterne

2) Pareti interne

3) Coperture piane

4) Sottotetto

 5) Soffitto

Costo indicativo:

15€ a m2+

ponteggioCosto indicativo: 12-20€ a m2

Costo indicativo:25-30€ a m2 per tetto

non praticabile, 50-60€ a m2 per tetto

calpestabile

Costo indicativo:10€ a m2 se

non utilizzato, 25€ se utilizzato

Costo indicativo:

13-15€ a m2

Analisi Economica

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Eliminazione delle infiltrazioni e isolamento delle superfici vetrate

1. Inserimento di guarnizioni

per serramenti

2. Inserimento di un altro vetro sul medesimo infisso

3. applicazione tendaggi pesanti davanti alle finestre

4. Aggiunta di un secondo sbarramento dietro o davanti al vecchio

5. Sostituzione di tutto il serramento con un altro già predisposto con retrocamera

6. Applicare l’isolante laddove lo spazio sia sufficiente

1. Inserimento di guarnizioni per serramenti

2. Inserimento di un altro vetro sul medesimo infisso

3. applicazione tendaggi pesanti davanti alle finestre

4. Aggiunta di un secondo sbarramento dietro o davanti al vecchio

5. Sostituzione di tutto il serramento con un altro già predisposto con retrocamera

6. Applicare l’isolante laddove lo spazio sia sufficiente

INTERVENTO  DIFFICOLTA' CONVENIENZA

1) Infiltrazioni

2) Tendaggi

3) Dispersioni cassonetto

4) Doppio vetro

5) Nuovo infisso

6) Ventilazione controllata

poche decine di euro a finestra

100€ a m2

da 155 a 320€ a m2Costo

indicativo: 100€ a m2

Costo contenuto sul nuovo

Analisi Economica

E’ importante migliorare la tenuta dell’aria dei serramenti e ridurre le dispersioni di calore

attraverso i vetri ed il cassonetto

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Metodi passivi per ridurre le fonti di riscaldamento e raffreddare gli

ambienti SISTEMA PASSIVO AD ENERGIA SOLARE: sistema che sfrutta l’energia solare al fine di riscaldare o di raffreddare utilizzando evaporazione, flusso termico e forza di gravità al posto di apparecchiature meccaniche.

RISCALDAMENTOGli accorgimenti più rilevante riguardano il posizionamento a sud di finestre ampie ed isolanti,corredate da solai in lastre di cemento armato o pareti in materiali termo-assorbenti

RAFFREDDAMENTOSporgenze del tetto accuratamente progettate, finestre, pareti e tetto rivestiti di sottili strati riflettenti

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1. Ridurre le fonti di riscaldamento

2. Raffreddare gli ambienti senza ricorrere

ad impianti di refrigerazione

Raffrescamento passivo

OBIETTIVOCOME

Sfrutta la ventilazione naturale per cedere il calore all’aria esterna

Utilizza apparecchi che scaldano meno e applica una ventilazione

collegata con l’esterno

Ricorda che la vegetazione attorno

all’edificio è importante

Incrementa l’albedo

dell’involucro dell’edificio con

una giusta colorazione

Intervieni con un buon isolamento

termico delle pareti

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Sfruttiamo al massimo il combustibile

1. Controllo della temperatura ed analisi dei fumi

2. Pulizia della caldaia

3. Regolazione della combustione del bruciatore

4. Sostituzione del generatore di calore

1. Controllo della temperatura ed analisi dei fumi

2. Pulizia della caldaia

3. Regolazione della combustione del bruciatore

4. Sostituzione del generatore di calore

Spesso le nostre caldaie sfruttano poco o male l’energia contenuta nel combustibile. Il D.P.R. 412 del 26.8.93 ha reso obbligatori i controlli sull’efficienza degli impianti termici. Su

tutti gli impianti dobbiamo far effettuare almeno una manutenzione all’anno, secondo regole precise.

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Regolazione delle temperature interne

Mantenere costante la temperatura negli ambienti interni

indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne.

SCOPO

IMPIANTI CENTRALIZZATI: mediante una centralina

IMPIANTI INDIVIDUALI: mediante un termostato

RADIATORI: medianteuna valvola termostatica

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Nuova frontiera del risparmio energetico

Il consumo elettrico nazionale è determinato per il 24% dall’illuminazione e dall’uso energetico degli

elettrodomestici

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Direttiva dell’Unione Europea 92/75/CEE, recepita anche a livello nazionale, che stabilisce la necessità di applicare un’etichetta energetica

ai principali elettrodomestici

Direttiva dell’Unione Europea 92/75/CEE, recepita anche a livello nazionale, che stabilisce la necessità di applicare un’etichetta energetica

ai principali elettrodomestici

informare i consumatori circa il consumo degli apparecchi, allo scopo di consentire un

impiego più razionale dell’energia e di favorire il risparmio energetico e la riduzione

dell’inquinamento atmosferico.

Le etichette energetiche

SCOPOSCOPO

•La lunghezza della freccia è proporzionale ai consumi

•Il colore verde indica bassi consumi, il colore rosso indica alti consumi

•A parità di prestazioni apparecchi che consumano meno sono più efficienti dal punto di vista energetico

•Sull’etichetta è riportata una scheda particolareggiata sul prodotto con caratteristiche tecniche e prestazioni

OBBLIGO PEROBBLIGO PER

•Frigoriferi, congelatori e apparecchi combinati

•Lavatrici, asciugatrici e apparecchi combinati

•Lavastoviglie

•Forni

•Boiler e serbatoi dell’acqua calda

•Sorgenti luminosa

•Condizionatori d’aria

•lampadine

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L’Ecolabel è un marchio europeo che indica un prodotto “compatibile

con l’ambiente”, a cui è generalmente legato un

minor consumo di energia.

Marchio di Qualità ed Etichetta Ecolabel

Il marchio di qualità IMQ o un altro marchio riconosciuto a livello europeo assicura che l’apparecchio è prodotto

in conformità con le norme di legge in materia

di sicurezza.

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I frigoriferi ed i congelatori domestici sono la maggior sorgente di consumi elettrici nelle abitazioni in cui l’ambiente e l’acqua non vengono riscaldati con

l’energia elettrica, tali consumi rappresentano circa il 22% dell’energia elettrica utilizzata per gli usi domestici, anche se l’efficienza energetica negli ultimi anni è

aumentata di circa il 30% negli ultimi 10 anni

I frigoriferi ed i congelatori domestici sono la maggior sorgente di consumi elettrici nelle abitazioni in cui l’ambiente e l’acqua non vengono riscaldati con

l’energia elettrica, tali consumi rappresentano circa il 22% dell’energia elettrica utilizzata per gli usi domestici, anche se l’efficienza energetica negli ultimi anni è

aumentata di circa il 30% negli ultimi 10 anni

Frigoriferi e Congelatori

Perché scegliere un

elettrodomestico più efficiente

In termini economici scegliere un

elettrodomestico più o meno efficiente comporta

un notevole risparmio

In termini ambientali, un frigo-congelatore di

classe A++ durante la sua vita determina

un’emissione di 1.400 kg ca di CO2, uno di classe

G di circa 6.000 kg.

Prodotto Energy+ consuma meno di 280kWh all’anno, pari al 42% del consumo del prodotto standard, perché utilizza una

combinazione di isolamento termico di maggiore qualità, scambiatori di calore avanzati e sistemi di controllo della

temperatura e del refrigeranti superiori

Prodotto Energy+ consuma meno di 280kWh all’anno, pari al 42% del consumo del prodotto standard, perché utilizza una

combinazione di isolamento termico di maggiore qualità, scambiatori di calore avanzati e sistemi di controllo della

temperatura e del refrigeranti superiori

CONTRIBUTI PER FRIGORIFERI AD ALTA EFFICIENZA

La finanziaria 2007 concede una

detrazione fiscale per la sostituzione di

frigoriferi, congelatori e le loro

combinazioni, di classe energetica

non inferiore ad A+, acquistati nel corso

del 2007

EFFETTI

Riduzione dei consumi: ipotizzando che i frigoriferi di classe A+ raggiungano il 15% delle vendite, la riduzione sarebbe pari a 85 GWh/a

Bollette meno care per i consumatori

Industrie stimolate a ricercare e produrre elettrodomestici ad alta efficienza

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Lavatrici Oggi nel nostro paese i consumi energetici delle lavatrici rappresentano

circa il 12% dell’energia elettrica impiegata per usi domestici Oggi nel nostro paese i consumi energetici delle lavatrici rappresentano

circa il 12% dell’energia elettrica impiegata per usi domestici

Al momento dell’acquisto è sempre meglio

preferire modelli di recente produzione

perché:

Al momento dell’acquisto è sempre meglio

preferire modelli di recente produzione

perché:

Lavaggio “a pioggia” e riutilizzo dell’acqua di

lavaggio

Costa più dell’energia elettrica: per un bucato a 60°C si usano tra

1,2 e 1,5 kWh di elettricità per scaldare l’acqua e si consumano 120-150 g di detersivo in polvere;

quindi spendiamo circa 0,26 € per l’energia elettrica e circa

0,31 € per il detersivo.

Comportano minor consumo di detersivo

Sono noti il consumo di energia e la capacità di lavaggio

Comportano minor consumo d’acqua

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Lavastoviglie Oggi in Italia i consumi energetici delle lavastoviglie rappresentano il

5% dei consumi di energia elettrica per uso domesticoOggi in Italia i consumi energetici delle lavastoviglie rappresentano il

5% dei consumi di energia elettrica per uso domestico

Le cifre si riferiscono al consumo in laboratorio, i valori reali possono

essere maggiori in base alla modalità, alla frequenza, alla

temperatura e alla durata del lavaggio

Le lavastoviglie tradizionali per 10-12 coperti consumano,per il ciclo più lungo circa 2,5 kWh; i modelli nuovi tra 1,4 e 1,8 kWh. I

consumi si riducono drasticamente a circa 0,7 kWh quando si utilizzano cicli “rapidi”, in

quanto si riducono i tempi di lavaggio e quindi i consumi di elettricità.

Le lavastoviglie più recenti garantiscono un consumo di detersivo di circa 20 g, che

confrontato con i 40 g di quelle tradizionali

assicurano un risparmio intorno al 50%.

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Illuminazione domestica

Illuminare una casa ha circa lo stesso costo dell’uso di un forno elettrico. Sembra un paradosso ma anche l’uso di alcune lampadine da 60 W può avere lo stesso costo dell’uso di un forno da 3.000 W, in quanto non si

deve considerare solo la potenza, ma anche il tempo dell’uso, e le lampade, solitamente, restano accese molto più a lungo di un forno

Illuminare una casa ha circa lo stesso costo dell’uso di un forno elettrico. Sembra un paradosso ma anche l’uso di alcune lampadine da 60 W può avere lo stesso costo dell’uso di un forno da 3.000 W, in quanto non si

deve considerare solo la potenza, ma anche il tempo dell’uso, e le lampade, solitamente, restano accese molto più a lungo di un forno

In Italia la quota annua destinata all’uso domestico è superiore ai 7 miliardi di kilowattora, corrispondente a

circa il 13% del consumo totale di energia elettrica nell’uso domestico

In Italia la quota annua destinata all’uso domestico è superiore ai 7 miliardi di kilowattora, corrispondente a

circa il 13% del consumo totale di energia elettrica nell’uso domestico

Tutte le lampade attualmente in commercio possono essere

suddivise, in base alle modalità con cui viene generata la luce, in due

grandi categorie

Tutte le lampade attualmente in commercio possono essere

suddivise, in base alle modalità con cui viene generata la luce, in due

grandi categorie

Lampade ad incandescenzaLampade ad incandescenza

Lampade a scarica elettricain gas

Lampade a scarica elettricain gas

E’ stato stiamato che, nel giro di due anni, le lampadine a incandescenza, potrebbero sparire dall'Europa. I principali produttori

europei di lampadine, riuniti nello European Lamp Companies Federation hanno fatto

sapere che potrebbero accettare il termine del 2009 fissato dai leader dei governi europei.

Intanto il Ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha fatto sapere che intende

presentare in occasione della prossima Finanziaria una proposta per rendere

obbligatorie le lampadine fluorescenti, dando un termine per l'eliminazione e lo stop alla

distribuzione delle vecchie lampadine.

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Illuminazione domesticaLampade ad incandescenza

•Trasformano solo il 5-10% dell’energia in luce, il resto in calore

•Efficienza modesta: circa 12 lumen/watt

•Durata modesta: circa 1.000 ore

•Nei paesi UE si vendono ogni anno circa 2,1 miliardi di lampadine

inefficienti

•Le lampadine inefficienti in uso in Europa sono circa 3.6 miliardi,

sostituendone la metà si taglierebbero 23 milioni di tonnellate

di CO2 annue con un risparmio economico nei consumi elettrici pari

a 7 miliardi di euro.

trasformano il 15% dell’energia impiegata

in luce e con la tecnologia IRC raggiungono un rendimento circa

del 20%, hanno una durata ed un’efficienza

superiore

Lampade a scarica in gas

•Efficienza luminosa superiore da 4 a 10 volte

•Necessitano di reattore e starter per essere collegate alla rete

•Efficienza da 90 a 100 lumen/watt, con riduzione dei

consumi di circa il 70%

•Durata da 10.000 a 12.000 ore

•Le lampade fluorescenti convertono fino al 50%

dell’energia in luce

•Le lampade fluorescenti compatte con attacco E14 o E27

con il reattore elettronico integrato sono dette “lampade a

risparmio energetico”

Il futuro apparterrà però ai diodi luminosi che sono molto piccoli e hanno una vita lunghissima. La tecnologia dei LED è ancora in

pieno sviluppo e fra qualche tempo avranno la stessa efficienza

delle lampade fluorescenti.

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Illuminazione domesticaAnalisi Economica

200 kWh a lampada

40 kWha lampada

Riduzione della bolletta elettrica 5 volte inferiore

Una lampada fluorescente ad

accensione elettronica a 20 W illumina

come una tradizionale lampada da

100 W perché la luce emessa dalla prima è pari a 1.240

lumen

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Apparecchi Elettrici ed Elettronici

La funzione stand-by consente la comoda ed immediata accensione dell’apparecchio con il telecomando, ma non interrompe totalmente i consumi energetici. L’apparecchio sembra spento, ma consuma ancora energia.

Apparecchi collegati alla rete tramite un interruttore nel circuito interno e non in quello esterno consumano energia anche se sono spenti. Così l’apparecchio rimane sempre sotto tensione e consuma inutilmente corrente elettrica.

Si può ovviare al difetto attaccando

l’apparecchio ad una presa con

interruttore.

APPARECCHIO POTENZA EROGATA IN

STAND-BY (watt)

CONSUMO ANNUO (kWh)

COSTO ANNUO (euro)

Televisore Nuovo 1 6,55 1,31

Televisore Vecchio 10 65,52 13,10

Videoregistratore 6 45,86 9,17

Decoder 1 6,55 1,31

Stereo 20 131,04 26,21

Radio 2 13,1 2,62

Computer 5 32,76 6,55

Schermo 5 32,76 6,55

Caricabatteria del cellulare

1 8,01 1,60

Telefono cordless 3 22,93 4,59

Segreteria telefonica 3 24,02 4,80

Fax 1 8,01 1,60

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LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI

Definizione Fonte “Rinnovabile”

Tipologie di Fonti Rinnovabili:

Sfruttamento Fonti “Rinnovabili”Eolico: MW installati(fine 2005)

Solare Fotovoltaico MW installati(fine 2004)

Solare Termico Pannelli

operativi mq(2004)

Germania 16.629 794 6.199.000

Olanda 1.078 47,7 504.000

Danimarca 3.124 2,2 328.000

Austria 606 19,8 2.400.000

Gran Bretagna 890 7,8 176.000

Francia 382 20,1 792.000

Spagna 8.263 38,7 440.000

Grecia 472 4,5 2.826.000

Italia 1.266 30,3 458.000

•Energia Eolica

•Energia Solare

•Energia idraulica

•Energia Geotermica

•Sfruttamento delle onde

e delle maree

•Biomasse

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PIANO D’AZIONE 2006 COMMISSIONE EUROPEA

OBJ: efficienza energetica – Efficacia economica

- Riduzione dipendenza

- Minore impatto ambientale

Proroga programma “Energia intelligente per l’Europa” periodo 2007-2013

- Rimozione barriere non tecnologiche

- Rivoluzione/evoluzione sistema produzione-consumo

Necessità di attuare parallelamente una politica di risparmio energetico e utilizzo di fonti energetiche alternative

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PROBLEMA ALLA DIFFUSIONE: MANCANZA INFORMAZIONI

Problema principale all’incremento dell’efficienza: mancanza d’informazioni ( sui costi, sulle nuove tecnologie,..)

Investimenti a lungo termine: questo porta

ad essere spesso troppo prudenti,

anche troppo

Divergenze tra proprietario e

inquilino

Prezzi ingannevoli e mancanza

standardizzazione

Importante ricorrere alle ESCO (Energy Service Company) per ottenere informazioni e valutazioni tecniche, le quali si ripagheranno con i risparmi

di energia da noi realizzati

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GENERAZIONE DISTRIBUITA ENERGIA ELETTRICA

OggigiornoOggigiorno: grandi centrale termoelettriche producono e distribuiscono a tutti l’energia

FuturoFuturo: l’energia continua ad essere prodotta dalle centrali, ma cresce il contributo dei singoli impianti

Rete elettrica Enel diventa Rete Pubblica che raccoglie e ridistribuisce

Bassa efficienza è dovuta alla produzione di elettricità e calore separatamente

Investire maggiormente sulla Cogenerazione

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Impianti solari fotovoltaici

Tecnologia che converte l’irradiazione solare in energia elettrica

In Italia l’irraggiamento medio annuale varia dai 3,6 KWh/m 2giorno al centro ai 5,4 KWh/m2

giorno della SiciliaCelle fotovoltaiche:

Tipologia Pannello monocristallino

Pannello policristallino

Pannello a silicio amorfo

Durata impianto: 25-30 anni

Situazione Europea Installazioni

( in Germania si copre il 4% fabbisogno nazionale di en. elettrica)

Da cosa dipende la quantità di energia raccolta?

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Impianti solari fotovoltaici

Conto Energia Ritorno economico costo impianto in circa 10 anni

Eliminazione limite annuo impianti finanziabili in 60 MW

Connessione o meno alla rete Impianti stand-alone

Impianti grid-connected

Max produzione energia Studiare caratteristiche sito

Risultati ottimali si ottengono con sistemi a copertura dell’edificio con esposizione a

Sud e inclinazione di 20-30°

Anche la disposizione sul piano verticale

ottiene ottimi risultati

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Impianti solari fotovoltaici

Costo dell’impianto: 7- 8mila euro a kW installato

Elevato ma ammortizzato grazie al piano Conto Energia

Stabilisce la vendita con tariffe fisse garantite per 20 anni che per impianti domestici variano tra 0,38 a 0,049 euro a kWh + 0,16 euro di risparmio in bolletta

Ogni kWh prodotto vale 0,6 euro: 3 volte e mezzo

prezzo elettricità pagato in bolletta

Valutazione risparmio 1. Analisi consumi nelle bollette2. Divisione consumi per produttività ( 1300

kWh/anno per impianto di 1 kWh)3. Il risultato dell’operazione mi dice la potenza

ottimale che l’impianto deve avere

Grazie al Conto Energia spesa ammortizzata in meno di 10 anni con successivo guadagno oltre all’azzeramento bolletta elettrica

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Impianto solare termico

Utilizzano la radiazione solare per riscaldare acqua attraverso un collettore solare

Funzionamento: Componenti e meccanismo riscaldamento

Pannello – fluido termovettore (acqua e glicole) – pompa di circolazione- centralina solare – serbatoio

Circolazione forzata

- Miglior rendimento

- Integrazione ottimale

Impianti

Circolazione naturale

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Impianti solari termico

Costo Impianto:

Circolazione naturale, 2-3 mq serbatoio da 200 litri: 2.000 euro ( 2-3- persone)

Circolazione naturale, 4 mq, serbatoio da 300 litri: 3.000 euro ( 4-5 persone )

Circolazione forzata, 5 mq, serbatoio da 300 litri: 4.000-6.000 euro (3-4 persone)

Valutazione della superficie ottimale da installare in quanto l’energia aumenta all’aumentare della superficie ma aumenta anche il costo (metodo f-chart)

Risparmio: - rispetto a una caldaia elettrica la spesa si recupera in 5 anni - rispetto a una caldaia a gas la spesa si recupera in 8-10 anni

I pannelli solari soddisfano il 70% del fabbisogno di acqua calda sanitaria, se si utilizza anche per il riscaldamento soddisfano il 40-60%)

Possibile usufruire di una detrazione fiscale pari al 55% delle spese di acquisto e installazione, da ripartire in 3 anni

Obj:

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Impianti solari termico

Residenza Abituale: integrare i pannelli solari con caldaia (metano, condensazione, biomasse); mesi caldi impianto solare copre totalmente i bisogniSeconda Casa: possibile utilizzare anche una semplice resistenza elettrica al posto della caldaia

Per fornire il 100% nei mesi estivi sono necessari 0,8 mq di pannelli a persona nelle regioni del sud e 1,2 mq per persona in quelle del nord

L’impiego di un impianto solare termico per il riscaldamento è sensato in una casa ben isolata termicamente e fornita di un impianto di riscaldamento a pavimento o parete che richiede temperature non superiori ai 35°C contro i 60-70°C dei normali termosifoni

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Impianti Micro-Eolici

Aerogeneratori: principio di funzionamento identico a quello dei vecchi mulini a vento ma il movimento di rotazione delle pale viene trasmesso ad un generatore che produce elettricità

Si differenziano per: forma

dimensione

potenza

I mini-eolici si differenziano in base all’orientamento dell’asse di rotazione delle pale:

- Macchine ad asse orizzontale

- Macchine ad asse verticale

- Ambienti urbani

- Ridotto impatto visivo

- Basso inquinamento acustico

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Impianti Micro-Eolici

Attraverso un apposito inverter CA/CC è possibile generare energia distribuita

Decreto legislativo 387 del 12/2003 stabili che gli impianti di potenza < 20kW devono avere la possibilità di connettersi con scambio dell’energia sul posto

Net-metering: permette di ridurre se non annullare l’esborso per la bolletta attraverso un conguaglio finale

Fino a fine 2006 questo servizio non era ancora disponibile

Costo impianto: 2.000-2.500 euro al kW

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Impianto Geotermico a bassa temperatura

Sfruttamento di sorgenti termiche del sottosuolo in cui a circa 100 m di profondità ci sono sempre 10°C. Si introduce un tubo ad U che funge da

scambiatore grazie alla presenza di un liquido

Il tubo viene collegato ad una pompa di calore

La pompa di calore al suo interno contiene una serpentina in cui vi circola un gas liquefatto che a contatto con il

liquido bolle e, da liquido ritorna gas. Poi raggiunge un compressore che lo

ritrasforma in liquido.

Vantaggio: Per ogni kW che il motore utilizza per la compressione, il processo

fisico di liquefazione ne produce 3-4.

Vantaggio: Per ogni kW che il motore utilizza per la compressione, il processo

fisico di liquefazione ne produce 3-4.

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Impianto Geotermico a bassa temperatura

Sonda geotermica verticale: riscaldare, raffreddare e preparare l'acqua calda. La distribuzione del calore avviene attraverso impianti radianti a pavimento e soffitto.

Sonda geotermica orizzontale: svolge lo stesso funzionamento di riscaldamento, raffreddamento e produzione di acqua calda, solo che le sonde sono disposte in maniera orizzontale

Tutti e due i sistemi hanno un efficienza elevata un un’affidabilità ottima

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Impianto Geotermico a bassa temperatura

Costo Impianto:

- 4.000-5.000 euro (pozzo compreso)

- Costo esercizio annuo: 965 euro (A parità di potere calorico, un impianto a metano tradizionale consuma 2.000 € l’anno e uno a gasolio 3696 € ).

- In estate, funziona come sistema di raffrescamento : basta spegnere la pompa di calore e i tubi nel pavimento sono attraversati da acqua fresca a 10°C.

In Svizzera si trovano oggigiorno più di 30000 sonde geotermiche

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Microcogenerazione

Principio cogenerazione e Generazione distribuita

Microcogenerazione: applicazioni < 1 MWel

Tecnologie disponibili:

Benefici:

-Aumento efficienza

-Riduzione flussi elettrici sulle reti

-Utilizzo Fer: diminuzione emissioni

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Microcogenerazione

Problemi:

Necessità di un approccio di sistema che permetta la diffusione della generazione distribuita

L’andamento dei prelievi elettrici residenziali risulta caratterizzato da molti picchi di breve durata, che comportano lo scambio continuo con la rete e che riducono le prestazioni della macchina se non funzione in modo continuo

Le macchine oggigiorno non funzionano modularmente e necessitano quindi di un serbatoio di accumulo

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Esempio Applicativo

Bifamiliare completamente realizzate con tecniche che sfruttano le energie rinnovabili

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Esempio Applicativo

Conoscendo il Pot. Calorifico dei vari combustibili è possibile determinare la quantità di combustibile necessario ad una caldaia tradizionale

Metano:Potere calorifero: 9,50 kW per m³.Quantità necessaria : 21.250 / 9,50 = 2.237 m³.Costo del metano : 0,651 €/m³.Spesa complessiva : 2.237 x 0,651 = 1.456 €.

GPL:Potere calorifero : 7 kW per litro.Quantità necessaria : 21.250 / 7 = 3.035 litri.Costo del GPL : 0,68 €/litro.Spesa complessiva: 3.035 x 0,68 = 2.064 €.

Gasolio :Potere calorifero : 10 kW per litro.Quantità necessaria : 21.250 / 10 = 2.125 litri.Costo del Gasolio:1,11 €/litro.Spesa complessiva: 2.125 x 1,11 = 2.358 €.

Energia fornita all’edificio:

4250 x 5 = 21.250 kWhtermici

Risultati Pompa di Calore geotermica 4250 kWh : consumo della pompa di calore.

COP rilevato : 5.Spesa per il riscaldamento :

4250 x 0,17 = 722,5 €

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•funzionamento della pompa di calore e di riscaldamento coperto dalla produzione di energia dei pannelli solari.

•l'incentivo statale sulla produzione di corrente elettrica, denominato CONTO ENERGIA paga 0,445 € ogni kWh di corrente prodotta, ottenendo così in un anno un rimborso spese di : 4550 x 0,445 = 2024 €

•l'incentivo prevede che la corrente consumata entro i nostri limiti di produzione non venga pagata, e questo consente un ulteriore risparmio sulla bolletta.

•pagando allo stato attuale la corrente 0,17 € al Kwh, otteniamo che, relativamente al consumo di energia della pompa di calore saranno risparmiati 722 €, e rimangono ancora 300 kWh da consumare e non pagare.

Esempio Applicativo

300 x 0,17 = 133,5 €.Ottenendo un risparmio totale di:722 + 133,5 = 855,5 € da sommarsi ad un incentivo di 2024 €.

Risultati PannelliFotovoltaici:

4550 KWh di corrente prodotta

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Esempio Applicativo

Energia prodotta anno: 4,76 x 2,16 x 0,75 = 2.814,15 Kwh termici Moltiplicando per il costo dell'energia, otteniamo un risparmio di 478,40 €.Allo stesso modo, per scaldare la stessa quantità d'acqua tramite una normale caldaia a metano, andremo a spendere 224,70 €. A fine anno, risparmieremo ulteriori 224,70 € grazie al pannello solare termico.

Spese mancate e incentivi ( risparmio totale annuale )Conto energia + corrente non pagata + gas risparmiato:2.024 + 855,50 + 224,70 = 3104,2 €Spese che avremmo dovuto sostenere con impianto tradizionale a metano:1456 + 224,70 = 1680,70 €.Sommando questi due valori, otteniamo il vero risparmio annuale che ci sarà necessario per calcolare il tempo di ammortamento.

Costo aggiuntivo per l'impianto (Geotermia+Fotovoltaico+Solare termico) : 28.000 €.Risparmio annuale: 3104,2 + 1680,7 = 4.784,9 €.Tempo di ammortamento: 28.000 / 4784,9 = 5,85 anni.

Costo aggiuntivo per l'impianto (Geotermia+Fotovoltaico+Solare termico) : 28.000 €.Risparmio annuale: 3104,2 + 1680,7 = 4.784,9 €.Tempo di ammortamento: 28.000 / 4784,9 = 5,85 anni.

Risultati Solare termico

Ammortamento

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE