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Anno 4 N°47 OTTOBRE 2011 www.ilbrindisino.it Direttore Responsabile Giovanni Cannalire DISTRIBUZIONE GRATUITA "Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR" FRANCAVILLA/SCANDALOSI SPRECHI! pag. 5 pag. 3 FRANCAVILLA/ LA PROTESTA pag. 21 pag. 10 SUL FOGGIARO INDAGHI IL MINISTRO In parte di proprietà comunale ed in parte di privati, questi terreni incol- ti a cavallo tra le vie Madre Teresa di Calcutta e via Germania - vera- mente a confine con le abitazioni dei cittadini - da un lato sono inva- si dal gregge che per brucare quel che rimane di sano, vanno quasi “a sedersi” tra la gente seduta in casa propria o nei giardini di pertinenza. Oltre a ciò ci si mettono anche i soliti incivili e maleducati che qui ci sversano ogni sorta di immondi- zia e porcheria varia. Ma adesso la gente è stufa e scende a protestare anche contro chi dovrebbe vigilare. Al grido che viene da più parti di “Fuori la politica dalla fiera”, ecco cosa ne pensano Camera di Com- mercio e Provincia di Brindisi su chi dovrebbe rappresentare "il nuovo". Ed il riferimento non è solo al presidente ma an- che al futuro Consiglio di amministrazione, che do- vrebbe tenerne conto. BASTA CON LE PECORE DENTRO CASA! Dopo la denuncia nel nu- mero di settembre appar- sa su queste colonne e la trasmissione radiofonica di “Franca…mente” su Quarto Canale Radio, in- teramente dedicata alla “beffa del foggiaro”, final- mente in città c’è chi pren- de posizione su questa vicenda, a dir poco, scon- certante e scandalosa. Un cittadino Giorgio Martuc- ci ha “interrogato”, visto il silenzio dei rappresentanti politici locali, il ministro per i Beni e le Attività Culturali Giancarlo Galan. “Sarebbe auspicabile - scrive nella missiva datata 23 settembre scorso - una ispezione ministeriale in loco”. - FIERA - COSA BOLLE IN PENTOLA? «Ma hanno visto cosa è ora la piazza? Non è stata comunque stravolta? Si sono spesi sol- di pubblici per raggiungere un obiettivo: la salvaguardia e la valorizzazione delle fos- se. Obiettivo che alla fine non si è deliberatamente voluto più raggiungere. La mia idea è che dietro ci sia una volontà politi- ca. Amaramente non mi resta da dire che Francavilla non vuole conservare le sue origini», di- chiara l’ex assessore ai Lavori Pubblici, il geom. Antonio Am- maturo. pag. 6 SPORT/ 1ª CATEGORIA VIRTUS, PRIMI PUNTI D'ORO pag. 27 QUEL PALLONE "SGONFIATO" DEL TENSOSTATICO «LA PIAZZA STRAVOLTA» Francavilla Fontana - Viale Lilla, 54 "Diciamo che sta effettiva- mente andando molto bene. Senza appari- re immodesti, dobbiamo dire che meritiamo i successi che stiamo avendo finora. Tranne la prima partita, stiamo dispu- tando un buon campionato e giocando un bel calcio. Ma sa- rebbe un errore imperdonabile dormire sugli allori e parlare sempre e solo delle vittorie. Dobbiamo pen- sare al futuro" dichiara il ca- pitano Leo Di Punzio. FRANCAVILLA FONTANA

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Mensile della provincia di Brindisi

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Anno 4 N°47OTTOBRE 2011

www.ilbrindisino.itDirettore Responsabile Giovanni Cannalire

DISTRIBUZIONE GRATUITA

"Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR"

FRANCAVILLA/SCANDALOSI SPRECHI!

pag. 5pag. 3

FRANCAVILLA/ LA PROTESTA

pag. 21pag. 10

SUL FOGGIARO INDAGHI IL MINISTRO

In parte di proprietà comunale ed in parte di privati, questi terreni incol-ti a cavallo tra le vie Madre Teresa di Calcutta e via Germania - vera-mente a confine con le abitazioni dei cittadini - da un lato sono inva-si dal gregge che per brucare quel che rimane di sano, vanno quasi “a sedersi” tra la gente seduta in casa propria o nei giardini di pertinenza. Oltre a ciò ci si mettono anche i soliti incivili e maleducati che qui ci sversano ogni sorta di immondi-zia e porcheria varia. Ma adesso la gente è stufa e scende a protestare anche contro chi dovrebbe vigilare.

Al grido che viene da più parti di “Fuori la politica dalla fiera”, ecco cosa ne pensano Camera di Com-mercio e Provincia di Brindisi su chi dovrebbe rappresentare "il nuovo". Ed il riferimento non è solo al presidente ma an-che al futuro Consiglio di amministrazione, che do-vrebbe tenerne conto.

BASTA CON LE PECORE DENTRO CASA!

Dopo la denuncia nel nu-mero di settembre appar-sa su queste colonne e la trasmissione radiofonica di “Franca…mente” su Quarto Canale Radio, in-teramente dedicata alla “beffa del foggiaro”, final-mente in città c’è chi pren-de posizione su questa vicenda, a dir poco, scon-certante e scandalosa. Un cittadino Giorgio Martuc-ci ha “interrogato”, visto il silenzio dei rappresentanti politici locali, il ministro per i Beni e le Attività Culturali Giancarlo Galan. “Sarebbe auspicabile - scrive nella missiva datata 23 settembre scorso - una ispezione ministeriale in loco”.

- FIERA -COSA BOLLEIN PENTOLA?

«Ma hanno visto cosa è ora la piazza? Non è stata comunque stravolta? Si sono spesi sol-di pubblici per raggiungere un obiettivo: la salvaguardia e la valorizzazione delle fos-se. Obiettivo che alla fine non si è deliberatamente voluto più

raggiungere. La mia idea è che dietro ci sia una volontà politi-ca. Amaramente non mi resta da dire che Francavilla non vuole conservare le sue origini», di-chiara l’ex assessore ai Lavori Pubblici, il geom. Antonio Am-maturo.

pag. 6

SPORT/ 1ª CATEGORIAVIRTUS, PRIMI PUNTI D'ORO

pag. 27

QUEL PALLONE "SGONFIATO"

DEL TENSOSTATICO

«LA PIAZZA STRAVOLTA»

F r a n c a v i l l a F o n t a n a - V i a l e L i l l a , 5 4

"Diciamo che sta effettiva-mente andando molto bene. Senza appari-re immodesti, dobbiamo dire che meritiamo i successi che stiamo avendo finora. Tranne la prima partita, stiamo dispu-tando un buon

campionato e giocando un bel calcio. Ma sa-rebbe un errore imperdonabile dormire sugli allori e parlare sempre e solo delle vittorie. Dobbiamo pen-sare al futuro" dichiara il ca-pitano Leo Di Punzio.

FRANCAVILLA FONTANA

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cerimonienatura

relaxRISTORANTE SALA RICEVIMENTI - CONGRESSI - CAMERE - PISCINA - CENTRO BENESSERE

Contrada Pallone, km 4 - Via Per San Vito, 72021 Francavilla Fontana - Tel. 0831 810903 - 368 7782855

Villa RealeVilla Realewww.villarealepuglia.it

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Dopo la denuncia nel nu-mero di settembre ap-parsa su queste colonne

e la trasmissione radiofonica di “Franca…mente” su Quar-to Canale Radio, interamente dedicata alla “beffa del fog-giaro”, finalmente in città c’è chi prende posizione su que-sta vicenda, a dir, poco scon-certante e scandalosa. Soldi buttati al vento per degli scavi archeologici in piazza e sepolti a seguito dei lavori di riqualificazione in piazza Umberto I ancora in corso (ma quando sarà smontato il cantiere nessuno lo sa). Ma c’è ora chi esce allo scoperto e grida tutta la sua indigna-zione.Un cittadino Giorgio Mar-tucci ha “interrogato”, visto il silenzio dei rappresentan-ti politici locali, il ministro per i Beni e le Attività Cul-turali Giancarlo Galan, per chiedere lumi sulla presunta controversia scoppiata tra le due soprintendenze, a propo-sito delle fogge utilizzate dai francavillesi per la conserva-zione delle derrate alimentari e poi sepolte. “Sarebbe au-spicabile - scrive nella missi-va datata 23 settembre scorso - una ispezione ministeriale in loco”.Martucci che sprovveduto non è, ha fatto di più, in qua-lità di studioso e cultore di storia locale (è stato pure un rappresentante di Italia No-stra) convinto del fatto che “spetti a chiunque il diritto-dovere di tutelare il patri-monio storico-culturale”. Lo studioso locale ha chiesto al ministro “di emanare un provvedimento di riconosci-

mento storico e archeologico del manufatto, al fine di ga-rantire la visibilità del fog-giaro con l’uso di lastre di cristallo pedonabili, per non distruggere la memoria sto-rica della città, soprattutto in questo anno di celebrazioni per i 700 anni dalla sua fon-dazione angioina”.Il Comune di Francavilla ha speso dei soldi per questi sca-vi che hanno di fatto paraliz-zato la vita dei cittadini e del-le stesse attività commerciali nella zona per molto tempo. “Subito dopo l’individuazio-ne del foggiaro, l’ammini-strazione comunale - è scritto nella lettera inviata al sindaco Vincenzo della Corte e alle due Soprintendenze - ha spe-so molto denaro per i rilievi tecnici e per la costruzione di recinzione e di una enorme copertura a cupola contro i danni meteorologici. Tutto denaro sprecato?”. Nella primavera del 2003 fu individuato in piazza il fog-giaro cittadino che – come annota il professore Mar-tucci - sicuramente, “dalle fonti storiche documentarie, esisteva sin dal secolo 16° - 17°. Immediatamente della questione si occupò la So-printendenza Archeologica di Taranto diretta allora dal soprintendente dott. Andre-assi”.Sulla contrapposizione tra le due Soprintendenze, Martuc-ci dice la sua: “Sono venuto a conoscenza che per contrap-poste ed incomprensibili po-sizioni fra la Soprintendenza Archeologica (Taranto) e la Soprintendenza ai Beni ar-chitettonici (Lecce), è stato

proibito al Comune di Fran-cavilla di lasciare alla luce la cavità del foggiaro, con

l’obbligo anzi di effettuarne il riempimento in pietrisco con la successiva copertura con

pavimentazione in occasione dei lavori di ristrutturazione dell’intera piazza Umberto

I”.Secondo l’ex assessore ai Lavori Pubblici il geometra Antonio Ammaturo (il fratel-lo Mimmo ricopre ora questa carica assessorile) il silenzio che regna in Comune lo si in-terpreta facilmente: a monte ci sarebbe stata una volontà politica per il seppellimento di queste fogge (di ciò rife-riamo negli articoli seguenti).

IIIredazione@ .it

FRANCAVILLA/ SPRECHI 2 di Gianni Cannalire

ViaÊOcchibianchi,Ê24Ê-ÊFrancavillaÊFontanaÊ(BR)

S’indaghi sul seppellimento delle “fogge” in piazza!Chiesta l’emanazione di un provvedimento per il riconoscimento storico ed archeologico del manufatto

Un cittadino, Giorgio Martucci, “interroga” su questa questione il ministro Giancarlo Galan

• IL MINISTRO GALAN. • LA PALA RICOPRE LE FOGGE.• IL "GAZEBBONE".

Il Consiglio comunale di Francavil-la, nella seduta del 10 ottobre 2003 all'unanimità dei presenti (16 Con-siglieri più il sindaco), impegnava l'amministrazione "ad una sollecita

definizione degli interventi conser-vativi e cautelativi dell'area inte-ressata, anche a soluzione delle più urgenti esigenze di viabilità, ed al contestuale immediato conferimen-

to di un incarico di studio-urbanisti-co di recupero di piazza Umberto ad una equipe universitaria specializ-zata che operi in collaborazione con le associazoni e gli storici locali".

Ritrovamenti archeologici, ecco l'ordine del giornodel Consiglio comunale del 10 ottobre 2003

• LA GENTE "ASSISTE" INCURIOSITA, DA DIETRO LE GRATE, ALLE OPERAZIONI DI COPERTURA IN PIAZZA UMBERTO I.

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di Gianni Cannalire

Un indignato silenzio è la reazione a quan-to si è fatto per voler

distruggere la presenza del foggiaro. Il suo affos-samento rappresenta la distruzione di una lunga e significativa pagina di sto-ria locale. Il foggiaro in-fatti esisteva già all'inizio del 1600, giacchè è ripor-tato nella pianta del 1643. Successivamente, nel ca-tasto onciario del 1753, il foggiaro è descritto come

una struttura composta di ben trenta aperture circo-lari. Il Palumbo ne par-la ancora verso il 1870, quando ancora era viva nella memoria popolare la sua esistenza. Il foggiaro, come contenitore di cere-ali, ha impedito che la po-polazione morisse di fame nei periodi delle nume-rose carestie. Poco dopo la comparsa casuale del foggiaro, svolsi una con-ferenza sulle sue vicende

nel dicembre 2003, a cui seguì la pubblicazione del mio volume all'inizio del 2004. A luglio 2005 fu presentato il libro sul-la riscoperta del foggiaro e il testo utilizzò quasi completamente le pagine da me scritte. E' seguito il periodo del "gazebo", che suscitò tante polemiche, ma anche tante speranze e tanto interesse. Improvvi-samente, poi, con un col-po di mano, il foggiaro è

stato nuovamente riempi-to, senza alcun confronto con la popolazione. Ho scritto all'amministrazio-ne comunale e alla so-printendenza per chiedere perchè mai non è stato modificato il progetto del-la ristrutturazione della piazza senza cancellare il foggiaro.Non so se avrò risposta. Si dovrebbe almeno apporre una robusta targa per in-dicare l'esistenza del fog-

giaro e facilitare la me-moria storica. Altra targa dovrebbe essere sistemata davanti alla tabaccheria della Torre dell'Orologio, dove per un po' di tempo fu sistemata una lastra di cristallo che consentiva la visione degli scavi. Nien-te di tutto questo finora è stato fatto. Forse per que-ste mancate promesse gli studiosi ormai preferisco-no tacere.

Giorgio Martucci

DITE LA VOSTRA

• LO STORICO GIORGIO MARTUCCI.

Vi spiego il silenzio degli studiosi

“Il Brindisino” propone all’at-tenzione dei lettori e, più, in generale dei cittadini, due do-

cumenti, agli atti del Comune di Francavilla, sulla questione del “foggiaro” inoltrate dalla Soprin-tendenza per i Beni e le Attività Culturali. Nella prima lettera pra-ticamente vengono bacchettati due dirigenti comunali ed i progettisti dei lavori di riqualificazione del centro storico per non aver ot-temperato alle indicazioni date a proposito delle “fosse granarie”; nella seconda, nell’approvare il progetto, si fanno alcune “racco-mandazioni”.Ma andiamo per gradi. Il 29 otto-bre del 2010 l’architetto Augusto Ressa scrive ai due dirigenti co-munali Pasquale Basile e Fulgen-zio Clavica in riferimento ad un vertice tenutosi tre giorni prima in municipio nel corso della quale veniva illustrata alla Soprinten-denza “una variante di sistemazio-ne della piazza”.Variante che non solo non con-vince la Soprintendenza ma che fa irritare lo stesso Ressa. La pro-posta consisteva nel circoscrivere un’ampia area con parapetto in ferro o vetro teso a mostrare le

fosse granarie. “Nonostante le in-dicazioni fornite da questo Ufficio – scriveva subito dopo il vertice nella lettera l’architetto Ressa - nel corso di numerosi incontri negli ultimi tre anni con codesta Ammi-nistrazione comunale finalizzati alla risoluzione delle problema-tiche afferenti all’intervento in essere, l’ipotesi formulata appare scaturire da un orientamento del tutto divergente da quello sugge-rito e concordato”.Per la Soprintendenza questa pro-posta concordata “con la Soprin-tendenza Archeologica che ha diretto i lavori di scavo” ricade all’interno di uno spazio già forte-mente caratterizzato e storicizzato: Torre dell’Orologio del Diciasset-tesimo Secolo, edifici porticati con sculture barocche a coronamento dei terrazzi, fontana centrale.Da qui la sonora bocciatura nota al sindaco ed all’assessore ai La-vori Pubblici Mimmo Ammaturo, essendo la stessa lettera inviata a loro “per conoscenza”. La Soprin-tendenza per i Beni e le Attività Culturali rivendica l’assoluta com-petenza a tal riguardo.“Questo Uf-ficio - conclude Ressa - non condi-videndo la soluzione proposta che

alterebbe gravemente la qualità, la percezione, la godibilità e la fruizione di una piazza pubblica di rilevante interesse storico, ar-chitettonico ed urbanistico, ram-menta ancora una volta la propria esclusiva competenza in tema di tutela monumentale riguardo all’intervento a farsi, precisando che la competenza della consorel-

la Soprintendenza Archeologica, nella fattispecie è riferita alla fase di indagine stratrigrafica, ormai conclusa”.Nella seconda missiva datata 13 gennaio di quest’anno questa volta indirizzata al solo dirigente Clavi-ca e, per conoscenza, al sindaco, a firma del soprintendente ad inte-rim (sempre per i Beni e le attività

Culturali) l’architetto Salvatore Buonuomo viene espressamente autorizzata l’esecuzione delle ope-re, vale a dire “una pavimentazio-ne continua, segnando la presenza dei sottostanti granai settecen-teschi con ‘inserimento di lastre circolari a rasi che ne indicano l’ubicazione”. Lo stesso soprintendente racco-

manda ai tecnici e progettisti di “prevedere la collocazione, in po-sizione compatibile con i caratteri storico architettonici del sito, da concordare con questo Ufficio, di un pannello illustrativo, non inva-sivo, che documenti i rinvenimenti nel sottosuolo, e che giustifichi l’inserimento, nelle pavimentazio-ni, delle lastre circolari”.

Pannelli e lastre circolari in ricordo delle fosse granarie

E’ quanto ha disposto la Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali che rivendica la propria esclusiva competenza sui lavori in atto in piazza rispetto alla “consorella” Archeologica

Ecco (nella foto sotto) la variante "bocciata" di sistemazione della piazza

!!!ESCLUSIVO!!!RIVELATO

IL CONTENUTO DI DUE LETTERE

• ECCO COME SI SAREBBE DOVUTA TRASFORMARE LA PIAZZA.

FRANCAVILLA/ SPRECHI 2

Prima lettera(29 ottobre 2010)

Seconda lettera (13 gennaio 2011)

Si bacchetta tutti Si "chiude tutto"

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Chi ha voluto affossare le fosse? La do-manda è legittima. La risposta sarebbe doverosa. La verità, al solito, latita. Af-

fossata anche lei come le fosse, sepolta sotto il bitume dello scaricabarile, di Tizio che con-traddice Caio; di chi non c’entra perché non c’era e di chi c’era ma non c’entrava. L’inter-rogativo resta e resterà. Come resteranno le fosse, lasciate in custodia sotto l’asfalto e le nuove basole della nuova piazza per le future generazioni, come tra l’altro ha commentato lo stesso sindaco della Corte. Come a dire, le fosse di piazza Umberto non sono andate per-se. Non le vedete e non le vedrete ma ci sono. Preservate dalla movida, tanto per tirarla in mezzo che tirarla in mezzo e darle qualche colpa fa audience e non guasta mai. Lasciamo i sermoni ai preti e torniamo al punto interro-gativo. Chi ha voluto affossare le fosse? Se lo domanda più di tutti chi, da assessore ai La-vori Pubblici nel “della Corte ter”, nella loro tutela, salvaguardia e promozione ha sempre creduto, fino al punto di curare una bella pub-blicazione che fu presentata anni addietro nell’aula magna della scuola media Bilotta: Antonio Ammaturo. È lui oggi fra i più indi-gnati per la decisione di coprire il foggiaro. “Ci è stato detto che, ad un certo punto, le due Sovrintendenze che pur prima sul desti-no del foggiaro viaggiavano in sintonia, sono entrate in contraddizione. Io credo invece che ci sia stato un intervento per far sì che non si ponesse più in essere il recupero dell’area del foggiaro. Perché mai sennò improvvisa-mente le due Sovrintendenze non sono andate più d’accordo?”. I due enti chiamati in causa sono la Sovrintendenza ai Beni Archeologici e quella ai Beni Monumentali. “La Sovrintendenza ai Beni Archeologici, che ha curato la campagna di scavi – precisa dal canto suo l’architetto Gabriella Verardi, che è tra i progettisti dei lavori di riqualifica-zione del centro storico e quindi anche del-la piazza – era per la conservazione, anche in caso parziale, delle fosse. Quella ai Beni Monumentali, che ha esclusiva competenza sulla sistemazione della piazza, ha invece

rimandato indietro la proposta di recupero delle fosse perché a suo dire avrebbe alterato i connotati della piazza”. Una scelta dunque dettata dalla decisione della Sovrintendenza. Ma se il recupero avrebbe cambiato il volto della piazza perchè allora far spendere soldi e perdere tempo con la campagna di scavi,

installazione del gazebone, modifiche ai pro-getti di intervento della piazza dove era stato addirittura prevista un’area calpestabile in ve-tro o simili sopra le foggie. “Coperte per non alterare i connotati della piazza? – conclude Ammaturo - Ma hanno visto cosa è ora la piazza? Non è stata comunque stravolta? Si

sono spesi soldi pubblici per raggiungere un obiettivo: la salvaguardia e la valorizzazione delle fosse. Obiettivo che alla fine non si è de-liberatamente voluto più raggiungere. La mia idea è che dietro ci sia una volontà politica. Amaramente non mi resta che dire che Fran-cavilla non vuole conservare le sue origini”.

Antonio Ammaturo, ex assessore ai Lavori pub-blici: «foggiaro sepolto per volontà politica».

Gabriella Verardi, architetto: «per i Beni Archeologici, "fosse" da recuperare».

ECCO LA PIAZZA STRAVOLTA!

Dinanzi alla copertura delle fogge del-la piazza si dice amareggiato anche il sindaco Vincenzo della Corte (foto

a sinistra) che così dichiara nel corso di un’intervista realizzata da Giovanni di Noi e mandata in onda durante la puntata di “Franca…mente” dedicata al foggiaro.“Ho sempre ritenuto che il rinvenimento del foggiaro di Piazza Umberto I fosse molto importante per la nostra città. Ho sempre creduto che si doveva valorizzarlo. Quan-do ho terminato il mio mandato nel 2006

le foggie erano lì e la volontà della mia amministrazione era che lì, salvaguardate e valorizzate, dovessero restare. Quando sono stato rieletto nel 2009 ho trovato le cose cambiate. E la cosa onestamente non mi è piaciuta. Purtroppo però non pote-vamo mettere in discussione la decisione della Sovrintendenza perché avremmo ri-schiato di perdere il finanziamento. Le fog-gie però non sono andate completamente perdute. Sono lì custodite sotto la piazza per le future generazioni”.

• LA PUNTATA DI FRANCA...MENTE ANDATA IN ONDA GIOVEDÍ 22 SETTEMBRE SCORSO E DEDICATA AL "FOGGIARO" DI PIAZZA UMBERTO I. NELLA FOTO: PIETRO FILOMENO, ANTONIO AMMATURO, GIANNI CANNALIRE, GABRIELLA VERARDI, MIMMO BUNGARO E GIORGIO MARTUCCI.

Chi ha voluto affossare le fosse?A Franca..mente riflettori accesi sugli scavi archeologici definitivamente sepolti a seguito dei lavori di riqualificazione

di Maria Angelotti

Fotoservizio: Giovanni di Noi

FOGGE, SINDACO "AMAREGGIATO"

FRANCAVILLA/ SPRECHI 2

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FRANCAVILLA

Degrado totale. Sono le due parole che vengono in mente a chiunque si trovi a contemplare quel che rimane

del Tensostatico di via per Grottaglie. Una volta gran bell’impianto sportivo, con at-tigui campi da tennis, di cui ora a mala-pena si intuisce l’esistenza. Un abbandono che lascia amareggiati ed indignati. Una vergogna per la città. Una vergogna per la quale parte della responsabilità è sì dei vandali che hanno infierito con le loro ge-sta stupide e incivili; ma parte è di chi ha governato e governa la città perché le cose si proteggono dai teppisti anche, e soprat-tutto, non abbandonandole ma rendendole vive e fruibili. Perché quella struttura, una volta ristrutturata, non è stata fatta funzio-nare? Pare ci fosse stata anche l’intenzio-ne di darla in gestione ad un’associazione sportiva. Che ne è stato di quella conven-

zione? Già, le intenzioni. Anche nella sto-ria del Tensostatico, ad onor del vero, i buoni propositi non sono mai mancati. Ma gli intenti, si sa, da soli non bastano. Senza una seria programmazione vanno presto a farsi benedire.Il degrado in cui versa il Tensostatico in-digna due volte, perchè alla constatazione di un opera abbandona a stessa, si aggiun-ge quella dello sperpero di denaro. Sol-di, tanti, del Comune; soldi dei cittadini. Soldi nostri. Una delle ultime volte in cui l’amministrazione è tornata a preoccuparsi del recupero del Tensostatico è stata nel settembre 2009, circa due anni fa. In una relazione dell’Assessorato ai Lavori Pub-blici, a pag 38 si legge testualmente “è necessario verificare alcune criticità che inducono alcune considerazioni in ordine ai fenomeni delinquenziali, di vandalismo,

di distruzione che si sono sviluppati nella nostra città”. Fra le cose attenzionate dai vandali, l’assessore al ramo (Mimmo Am-maturo) includeva anche il Tensostatico di via Grottaglie “Distrutto completamente – si legge sempre nella relazione – dopo la ristrutturazione totale costata centinaia di migliaia di euro”. A tal proposito l’as-sessore segnalava “la mentalità vandalica esistente nella città nelle giovani gene-razioni, e non sono, di cui bisogna occu-parsi per il fenomeno di devianza sociale che induce e per i danni che giornalmente comporta alle opere pubbliche”. Nulla da eccepire se non fosse che i vandali, il più

delle volte, entrano in azione laddove per-siste già uno stato di abbandono. Durante le elezioni amministrative del 2006, l’av-vocato Mario Filomeno (che correva per la poltrona di sindaco), portò all’attenzione della città proprio la questione Tensostati-co. Perché essa era, ed è ancora, emblema-tica del leit-motiv che si suona da queste parti: si costruisce, si abbandona, si ristrut-

tura e si riabbandona. Nel 1999 il comune aveva speso circa 410milioni di lire per la sua ristrutturazione. L’anno successivo al-tri 40 per la costruzione di una recinzione. Era il 2006, cinque anni fa. Da allora le cose sono, se possibile, peggiorate. Anche perché la struttura, a fronte di quei milioni spesi, è sempre rimasta aperta ed incusto-dita. Non ci resta che piangere.

Oggi andiamo tutti al tensostatico... (che non c'è più)!Degrado, colpa solo dei vandali che lo hanno ridotto in questo stato o anche incuria, per certi aspetti, di chi ha amministrato negli anni?

• ECCO COME SI PRESENTA LO "SKYLINE" DEL TENSOSTATICO: AMMASSO DI LAMIERE E VEGETAZIONE INCOLTA.

• QUESTO "ERA" IL CANCELLO DI ENTRATA PRINCIPALE.• RUGGINE E LUCCHETTI SERRATI: CHE DESOLAZIONE! QUANTO SPRECO IN UNA STRUTTURA "PERSA" COSÍ.

• UNA VERA E PROPRIA "PRIGIONE" PER TUTTO CIÓ CHE DI BELLO E BUONO (PER LA COLLETTIVITÁ) POTREBBE VENIR FUORI E CHE INVECE RESTA "RINCHIUSO" QUI DENTRO IN QUESTA STRUTTURA ABBANDONATA.

• ECCO COSA RESTA DEI CAMPI DA TENNIS! ABBANDONATI E CON LE CHIOME DEGLI ALBERI CHE INVADONO L'AREA DI GIOCO: UN TEMPO VERO FIORE ALL'OCCHIELLO PER I TANTI APPASSIONATI E SPORTIVI CHE LO FREQUENTAVANO.

di Maria Angelotti

Fotoservizio: Giovanni di Noi

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Avvertiamo fortemente l‘esigenza dei cittadini di essere sempre più in-formati su quanto acca-de nella nostra Città, ed in particolare su quelle che sono le iniziative dell’Amministrazione Comunale. Del resto questa Amministrazione comunale, sta impron-tando una politica di trasparenza volta ad una intensa partecipazione dei cittadini al fine di portare meglio a solu-zione i tanti problemi della collettività.In verità tale esigenza è stata sempre avvertita dal sottoscritto anche in passato, tanto che isti-tuimmo un periodico diretto da un profes-sionista, il giornalista Gianni Cannalire, che ha informato la Città intera per anni.A metà legislatura ci siamo riproposti questo problema ed abbiamo deciso non tanto di rie-sumare quel periodico, in verità oggi oneroso, ma di utilizzare “ilbrin-disino”, un periodico

che oggi è molto ap-prezzato, che entra in tutte le case (lo si trova facilmente anche in tutte le attività commerciali) e che insomma è letto davvero proprio da tutti!Per tale motivo l’Am-ministrazione Comunale ha concordato con l’edi-tore de “ilbrindisino” di “acquistare una pagina sulla quale ogni mese l’Amministrazione Co-munale farà sentire la propria voce offrendo informazione sui fatti più rilevanti dell’attività amministrativa.Questo tipo di informa-zione si aggiunge a quel-la che chiunque da casa può trovare visionando il sito del Comune.L’obiettivo resta quello di offrire informazione, ottenere partecipazione e, quando possibile con-divisione, avendo sem-pre in comune il bene della nostra Francavilla.Ho sempre sostenuto che avere al proprio fianco i cittadini ci aiuta a fare meglio il nostro lavoro; per questa ra-gione informare è un dovere.Il periodico “ilbrindi-sino” ci aiuterà a fare questo.

IL SINDACODott.Vincenzo della Corte

Il P.U.G., ovvero il Piano Urbanistico Ge-nerale, è, in genere, l'atto amministrativo che più incide nella vita di una comunità. Esso contiene scelte ed indirizzi che con-dizionano la vita dei cittadini.Purtroppo viene ancora percepito come uno strumento che contribuisce esclusi-vamente a liberare aree per l'edilizia, e che per questo rivesta interesse solo per i proprietari di aree e per i costruttori. La pianificazione del territorio comunale, andando ben oltre questo riduttivo luogo comune, studia tutta l'organizzazione di un sistema urbano: organizza gli spazi, li rende vivibili, ne determina organicamen-te le destinazioni d'uso; regola in funzione delle presenze abitative, il sistema della viabilità e della mobilità; organizza il si-stema dei servizi dei quartieri e delle città e quello degli spazi verdi; studia e preve-de gli spazi per le attività commerciali, indirizza e accoglie quelle artigianali e

industriali; studia e regola misure (non opere) di salvaguardia e di valorizzazio-ne della propria identità e della memoria storica dei beni ambientali, artistici e ar-chitettonici del comune, a partire dal suo centro storico e dal suo paesaggio.Per questo l’Amministrazione Comunale, partendo dal Documento di Rigenerazione Urbana, dopo l’approvazione dell’Atto di Indirizzo del P.U.G. nel giugno nel 2010, in cui evidenzia che “per la comunità di Francavilla è diventato indispensabile do-tarsi di un nuovo piano che preveda la de-finizione di obiettivi sociali ed economici necessari per migliorare, attraverso per-corsi di crescita sostenibili, la qualità del-la vita della comunità interessata nonché la competitività del territorio”, ha ritenuto opportuno avviare un percorso di cono-scenza e confronto con i cittadini attraver-so appositi incontri tematici, affinchè tutti i soggetti della vita sociale, economica e politica della Città, potessero mettere in comune le proprie idee, proposte e com-petenze fornendo così un contributo indi-spensabile per la redazione del PUG.Gli incontri pubblici già effettuati e quel-li in programma hanno come oggetto alcuni temi centrali utili alla definizione dei contenuti progettuali e riguardano il futuro della comunità francavillese, consentendo, insieme alla costruzione di conoscenze e interpretazioni, di indivi-duare i temi strutturanti e relative azioni da intraprendere, che costituiranno i capi-saldi della proposta : LE TUTELE E LA RIGENERAZIONE AMBIENTALE E PAESAGGISTICA - LA CITTÀ STORI-CA E IL PATRIMONIO STORICO - LA RIGENERAZIONE URBANA DELLE PERIFERIE - IL RECUPERO DI UN RAPPORTO VIRTUOSO TRA CITTÀ

E LA CAMPAGNA - IL GOVERNO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE DELLA CITTÀ - L’OF-FERTA DI SERVIZI E FUNZIONI UR-BANE DI PREGIO - UN NUOVO MO-DELLO DI MOBILITÀ.Pertanto il P.U.G. si sta caricando di una dimensione strategica, e in questo gli in-contri pubblici servono anche da apripista alla costituzione di tavoli specifici per il coinvolgimento degli attori disponibili a partecipare alla costruzione di una nuova visione del futuro della città. Da qui i ta-voli di confronto per le nuove sedi della Fiera e dell’ITIS, con gli altri enti interes-sati alla realizzazione.Dispiace per le perplessità da parte di chi, pur rammentando l’importanza della partecipazione popolare, in realtà, non è presente agli incontri, dimenticando quanto sia necessario, prima di tutto, es-sere informati, soprattutto su temi da cui possono scaturire delle scelte per la città, e non già disquisire dopo, su decisioni già prese e di cui non ci si è interessati al mo-mento opportuno. Cittadinanza attiva non significa solo diritti ma esige dal cittadino una vigilanza attiva e quindi deve essere prima di tutto una cittadinanza responsa-bile e consapevole; per far questo occorre un percorso di crescita che vede coinvolti tutti, cittadini e amministratori, in cui è indispensabile l'informazione e la voglia di essere informati senza pregiudizi e/o

la presunzione di avere già le soluzioni, pensando di dare il proprio contributo su argomenti che magari non si conoscono, se non per quello che ci vogliono riferire i media e/o attraverso i social network. Così mentre i media sono interessati ai “movimenti popolari” nati dall'alto, c’è chi commenta, parla ovunque e comun-que, soprattutto comodamente sul web, ma poi è assente agli incontri, opportunità per essere informati e magari confrontarsi direttamente, e si lascia andare, invece, in facili dichiarazioni, che non aiutano il cit-tadino a comprendere quanto possa essere utile essere presenti, partecipare e piutto-sto ne motivano l'assenza. Per la redazione del nuovo P.U.G. l’Uffi-cio di Piano si avvale del coordinamento della prof.ssa Calace con il supporto del Politecnico di Bari; il documento interme-dio, propedeutico alla stesura della propo-sta strutturale, già presentato lo scorso 9 settembre è disponibile sul sito www.co-mune.francavillafontana.br.it nella sezio-ne urbanistica/PUG; mentre le risultanze del percorso di partecipazione PARTE-CI_PIANO, che ha coinvolto le scuole, con la collaborazione del Laboratorio Ur-bano In Punta di Piedi, sono disponibili sul sito www.francavillapug.it.

Roberta LopalcoAssessore all'Urbanistica

e Cittadinanza Attiva

• L'ASSESSORE ROBERTA LOPALCO.

L'opportunità di un PUG condivisoIL COMUNE INFORMA

PAGINA A CURA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

DI FRANCAVILLA FONTANA (BR)

www.comune.francavillafontana.br.it www.comune.francavillafontana.br.it

Per esserepiù informati!

Anche quest’anno le manifestazioni estive, hanno riscontrato un notevole successo di pubblico e di critica.Da Venerdi’ 22 Luglio a Domenica 9 Ottobre si sono susseguite le numerosissime iniziative che hanno divertito, per tutta questa lunga estate, le decine di migliaia di persone che hanno assistito gratuitamente agli innumerevoli spettacoli pro-grammati dall’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana, guidata dal Sindaco Dott. Vincenzo della Corte: animando, di volta in vol-ta, il centro, i quartieri periferici, gli agriturismi, le masserie e riscontrando larghi favori di pubblico tanto locale che vacanziero.Nell’ottica, infatti, di uno sviluppo turistico ed economico, l’Amministrazione Comunale si as-sume annualmente l’onere di una organizzazione

quotidiana e variegata di manifestazioni ed eventi, che coprono l’intero periodo estivo, con lo scopo di coinvolgere il maggior numero di cittadini e turisti di tutte le età, con spettacoli di cabaret, di musica leggera, di giochi, di gare sportive, di ras-segne, di mostre d’arte, di animazione per bambini, etc.,valorizzando principalmente le risorse territo-riali e ambientali di cui gode la nostra Città.Tale corposa programmazione è riuscita ad andare incontro alle esigenze di tutti, cittadini e non, di qualsiasi età e ceto sociale, aiutandoli a soppor-tare meglio la calura estiva assistendo a piacevoli intrattenimenti diurni e notturni. Tutto cio’ è sta-to possibile grazie alle esigue risorse finanziarie dell’Assessorato al Turismo e allo Spettacolo che mi onoro di rappresentare, di qualche sponsor che mi sento in dovere di ringraziare, alle aziende del

territorio e a tutte le associazioni locali.L’idea di portare avanti, per quanto riguarda Città Estate, un percorso culturale poliedrico, non na-scondo, è fonte anche di critica da parte di alcuni, a dire la verità, pochi!!!!! Avessero la bontà di assi-stere almeno ad una iniziativa in programma!!!!!!!!Gli attacchi cui è sottoposta l’Estate Francavillese e la politica dell’effimero culturale, sono, da sem-pre, di due tipi: dalle accuse di sperpero di risorse pubbliche in iniziative che difettano di continuità strutturale a quelle di “destoricizzazione della pro-posta contenutistica”, sino all’insinuazione che le proposte dell’assessorato alla cultura abbiano uni-camente volontà di accaparrare consensi elettorali.A queste affermazioni mi sento, per onestà intellet-tuale, di dire, intanto, che è l’esatto contrario, e che sono le solite affermazioni che iniziano ad apparire

consunte dall’usura.CITTA’ ESTATE è stato, ed è, un appuntamento irrinunciabile per tutti quelli che hanno voglia di incontrarsi, sorridere alla vita, ballare e gustare specialità nostrane, offrendo un programma vario, una formula consolidata ma soprattutto vincente e capace di accontentare ogni esigenza.Tanti eventi, insomma, attraverso i quali rappre-sentiamo il ritrovato piacere alla "Socialità" popo-lare.Comunque sia, l’Amministrazione Comunale ac-cetta qualsiasi contributo di idee. Chi lo desidera si faccia avanti. Altrimenti taccia per sempre.

IL VICE SINDACOP.I. Mimmo BUNGARO

(Ass. allo Spettacolo e al Turismo)

• VICE SINDACO: L'ASSESSORE MIMMO BUNGARO.

CITTA’ ESTATE FRANCAVILLESE:"Un arcobaleno

di colori e successi"

• SOSTENIBILITÁ. • ARMATURA URBANA.

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SPAZIO ALLE FILO... MENATE

Bottiglie di vetro ai bordi della fon-tana di Piazza Umberto o posate tra una basola e l’altro del centro

storico. Un’immagine indecorosa e ri-corrente per chi cammina per il centro di Francavilla. “E’ una vera e propria indecenza”, si lamentano molti anziani che hanno nelle piazza il loro luogo di ritrovo ma anche i soci di vari circoli ricreativi della zona. “Ogni giorno si vedono - proseguono - dentro il can-tiere della piazza bottiglie vuote sparse

ovunque”. Un problema che non nasce oggi. Nel 2007, quando sindaco della città era Giuseppe Marinotti, si pensò bene di correre ai ripari. Fu emanata un'apposita ordinanza con cui si face-va espresso divieto ai gestori dei locali di servire bevande in bottiglia. L’ordi-nanza, pur passati alcuni anni, non ha perso la sua efficacia. E’ sempre in vi-gore, ma fondamentalmente nessuno si adopera perché venga rispettata.

Maria Angelotti

Francavilla Fontana è sempre stata una città in perenne festa. Molti, per questo motivo, hanno spesso solle-

vato critiche. Sono esattamente 23 le fe-ste religioso-popolari, distribuite lungo l’intero arco dell’anno liturgico. Tante, tantissime. Chi non ci crede consulti la documentata ricerca svolta dalle classi

seconda e terza I della scuola media “San Francesco”, sotto la guida delle professo-resse Fiorella Polito e Loredana Weiss: “Calendario delle feste a Francavilla Fontana. Storia religione tradizione”, a. s. 2001-2002. Sulle feste religiose in sé non c’è niente da dire. Ogni comuni-tà, anche agli occhi di chi è agnostico, è libera di esprimere il proprio sentimento religioso quanto e come vuole. Sono le parallele feste civili (luminarie, fuochi d’artificio eccetera), con le rivalità tra le confraternite, che stancano e fanno grida-re allo spreco. Anche gli stessi preti con-dividono queste critiche, ma nulla posso-no contro il potere delle confraternite.A questo tipo di feste tradizionali, legate al vecchio mondo contadino, negli ultimi anni si sono aggiunte quelle di tipo laico-mondano: organizzate dagli Enti locali territoriali o con il loro patrocinio morale e materiale. Intendiamo le mille e passa manifestazioni di varia qualità, che van-no dalla musica, alle spiagge d’autore, alle sagre del carciofo e via elencando. A Francavilla Fontana si chiamano “Città estate”, “Le Vie dei Saperi e dei Sapori”,

“La Notte degli Imperiali” e altro ancora: un caravanserraglio, spesso brutte copie delle tradizionali feste di paese. È vero: tra giugno, luglio, agosto e settembre, in ogni Comune d’Italia – piccolo o grande che sia – si celebrano le stesse feste o sagre di vario tipo. Tutte in fotocopia. È giusto che si facciano, ma non spaccia-mole per eventi originali o di alto profilo. La disgrazia massima si ha quando alla co-siddetta movida, eternamente presente, si sovrappongono le feste tradizionali. Una coabitazione innaturale. Un esempio? La festa patronale. Tre giorni in cui i “barba-ri”, quelli venuti da fuori, hanno occupato strade e marciapiedi di Corso Umberto I, via Regina Elena e Corso Garibaldi. Sono subito entrati in rotta di collisione con i gestori dei bar e i cittadini del centro sto-rico. Macchine e furgoni hanno chiuso le vie di fuga per la sicurezza. La gastrono-mia ambulante ha riempito l’aria di fumi maleodoranti di bassa cucina. I gruppi elettrogeni hanno mitragliato per ore ru-mori assordanti. Tra luci esagerate e ressa vociante, molti francavillesi (anche intere famigliole) si sono lasciati andare a com-

portamenti plebei: stravaccati su volgari sedie di plastica hanno mangiato a quattro ganasce panini con la salsiccia o con wür-stel e sbevazzato birra o coca cola. Una caduta di stile e di decoro impensabile nelle feste di una volta, quando il mondo era contadino ma non cafonesco.Molti dei “barbari” hanno pernottato in strada. Al risveglio, un po’ di acqua ver-sata da bottiglie di plastica sulle mani per pulirsi alla meglio la faccia. Colazione, pranzo e cena in piedi o seduti sui mar-ciapiedi. Insufficienti, quasi inesistenti, i bagni pubblici. Tre giorni in cui la città degli Imperiali è apparsa brutta, sporca e invivibile. Da terzo mondo. Natural-mente, agli amministratori comunali tut-to questo è sfuggito. Come è sfuggito il maltrattamento riservato alla banda musi-cale francavillese, vanto della città, e agli amatori della musica sinfonico-classica. In piazza Dante, all’una e agli altri non è stato garantito neanche lo spazio minimo vitale per suonare e ascoltare il repertorio programmato. A farla da padrone, come sempre, la cosiddetta movida: la sottocul-tura di oggi.

Ventitré le feste religioso-popolari, a cui si aggiungono quelle laico-mondane

Francavilla Fontana, città in perenne festa

di Pietro Filomeno

• LA "GALLERIA" DI VIA ROMA. IN ALTO, IL PROF. PIETRO FILOMENO.

Sono le parallele feste civili, con le rivalitàtra le confraternite, che stancano e fanno gridare allo spreco

Esempi di inciviltà

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Viale del Commercio, Z.I. S.S. 7 BR/TA - uscita Zona Ind.72021 Francavilla Fontana (BR)

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FRANCAVILLA

Ma i disagi a Francavilla non finiscono mai. E così sem-bra che questo numero (non

lo abbiamo fatto volutamente) ri-sulta essere carico di proteste dei cittadini che lamentano i disagi. Come quanto hanno fatto diversi residenti nella zona compresa tra via Germania e via Madre Teresa di Calcutta che recentemente ci hanno

chiamato e chiesto l’intervento del giornalista. Che è subito partito per le verifiche del caso.

Una zona, la loro, “front-line” ed in “trincea”: sconfinati, al limitare del paese e confinanti con diversi terre-ni incolti, fonte e causa di profondo disagio.In parte di proprietà comunale ed in parte di privati, questi terreni in-

colti – veramente a confine con le abitazioni dei cittadini - da un lato sono invasi dal gregge che per bru-care quel che rimane di sano, vanno quasi “a sedersi” tra la gente sedu-ta in casa propria o nei giardini di pertinenza. Il confine è secco ed è infatti di neppure 1 metro.Dall’altra, questi terreni sono dive-nuti con il tempo discarica a cielo aperto e mèta preferita di attività poco lecite da parte dei soliti incivi-li e maleducati che qui ci sversano ogni sorta di immondizia e porche-ria varia. «Con il risultato - ci spiegano “di-sperati” alcuni dei residenti che si lamentano - che qui le zecche sono all’ordine del giorno. Per non par-lare poi dei topi e delle formiche. Per non parlare poi, ancora, delle buche e della strada dissestata.I marciapiedi? Solo un optional. Peggio che andar di notte! O sono invasi dalle alte erbacce che eson-dano dai terreni incolti o sono disseminati di immondizia letteral-mente “...nfitisciuta!”. Erbacce che puntualmente poi vanno in fumo... e soprattutto fuoco che i pompieri devono provvedere a spegnere per evitare danni alle case circostanti. Certo in passato il comune è inter-venuto ma è diverso tempo ormai che non provvede più a bonificare come si deve questa zona». Ma affinché la “fattoria” e “l’aia” non siano sguarnite del tutto, ecco pronto il dilagare di cani rabbiosi e pericolosi che sostano per ore in-tere davanti casa della gente o fin sotto le loro auto. «Con il risultato - il loro secco commento - che se cerchi di farli spostare per entrare in casa si avventano minacciosi».E allora? «Bhè - chiosa più di qualcuno - ab-biamo provato a contattare il co-mando di polizia municipale solo che “qualcuno” forse non com-prendendo quanto grave fosse il problema ci ha detto al telefono di rivolgerci all’ufficio tecnico comu-nale... capite? Noi cittadini dovrem-mo andare a cercare di parlare non

sappiamo bene con chi di fronte a questa vera emergenza? Ma siamo alla frutta, insomma! Manca poco che andiamo anche a lavorare al posto loro tra poco. Insomma sen-tirsi rispondere così non mi sem-bra nè bello nè professionale. Ci saremmo aspettati che ci avesse-ro risposto magari che avrebbero

cercato di provvedere contattando chi è di competenza. Una curiosità,

infine: qui poi sembra che manchi addirittura la fogna. Nel senso che qui vengono ogni due/tre giorni a svuotare le aree comuni destinate all’uopo. Ma le tasse le paghiamo, gli oneri di urbanizzazione sono stati già pagati da anni: perché mai non c’è fogna?» il commento amaro di una delle tante persone

che “animano” la zona con la loro “discreta” residenza.

BASTA CON LE PECORE DENTRO CASA!

Ma i residenti della zona ubicata nei pressi

dell'ospedale civile, dicono anche

«Basta a topi ed immondizia varia ed a volontà,

gettata per strada e lungo i nostri marciapiedi!

Il comando di Polizia Municipale, inoltre,

non ci ha fornito alcuna "risposta" concreta.

• ECCO LE FOTO SCATTATE DAI RESIDENTI E CHE SEPPURE "DATATE" RENDONO L'IDEA DI COSA É ACCADUTO IN ZONA.

• LE PECORE IN CASA NON MANCANO MAI! NON TANTO PER LE BESTIE QUANTO PER CIÓ CHE NE "CONSEGUE".

• NON É CAMBIATO MOLTO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO, QUANDO É STATA SCATTATA LA FOTO.

• IMPOSSIBILE USUFRUIRE DELLA "PROPRIA" PROPRIETÁ LIBERAMENTE: ANCHE LE ZECCHE IN CASA OLTRE ALLA PUZ-ZA.

• RISPETTO ALLA FOTO DELLO SCORSO ANNO, OGGI OLTRE A CIÓ C'É ANCHE IMMONDIZIA PUTRIDA E NAUSEABONDA.

di Giovanni di Noi

VIBRATA PROTESTA DEI RESIDENTI IN VIA M. T. DI CALCUTTA!

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FRANCAVILLAdi Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Verde pubblico nell’occhio del cicloneL’assessore Indirli passa all’attacco e si difende

Ma a passare per la “mela marcia” proprio non ci sta: «non fosse altro - ci dice - per l’impegno costante e serrato con il quale mi prodigo per

cercare di portare a soluzione i numerosi problemi della mia città ogni volta che mi chiamano al telefono (matti-na, sera notte e giorno, estate inverno, ferragosto natale o pasqua) e comunque in orari sempre fuori dall’ordina-rio ed anche quando non mi toccherebbe farlo». A parlare in questi termini ed in evidente stato di poten-ziale “conflittualità” (nei confronti di chi intende deni-grare il suo operato e quello dell’amministrazione co-munale) è l’assessore al verde pubblico Cosimo Indirli. Di recente infatti lo stesso Indirli è divenuto spesso ber-saglio (sotto certi aspetti, a ragion veduta) per carenze in fatto di verde pubblico che “pare” stenterebbe a decolla-re nella città degli Imperiali. «Comprendo la gente - spiega Indirli - quando, nel pren-dere atto di situazioni di degrado esistenti in città, dà addosso all’assessore al ramo competente. Che sono io. Bene. Ma la gente a questo punto deve sapere tutta la verità. Primo – precisa anzitutto l’assessore Mimmo Indirli – occorre comprendere e confutare una errata concezione secondo cui ogni volta che c’è un disagio relativo al verde (piante non potate, erbacce alte come una foresta, sporcizia nei parchi, lampioni rotti, ecc.) la colpa sia dell’assessore Indirli che non ha provveduto ad operare ed agire per tempo. Insomma è necessario comprendere che - anche se lo volessi – l’assessore, se vede le erbacce alte o alberi non potati o carichi di pro-cessionaria, non può – e ribadisco non può e non deve – attivarsi in prima persona per risolvere il problema. Non posso pertanto alzare la cornetta del telefono e chiamare le ditte o gli operai specializzati per venire a pulire. Esiste un iter procedurale molto severo al quale tutti devono sottostare e ciascuno deve poter fare la par-te che gli compete. Dunque la mia parte comporta che io effettui le segna-lazioni a chi è preposto ad attivare i contatti formali con ditte specializzate, mediante apposite “gare” come per legge. E solo in occasione di urgenze ci può essere l’affidamento diretto: e comunque, mai da parte mia ma sempre e solo da parte dell’ufficio competente. Assodato ciò passiamo alla seconda parte. Perché la gente non sa (e non può saperlo fino ad oggi che intendo dire finalmente le cose come stanno) che mi sono sempre attivato per tempo ed anche prima. Ogni volta che ho ricevuto segnalazioni o mi sono accorto di cose che non andavano ho provveduto ad attivare l’iter procedurale con chi di competenza. E cioè gli uffici comunali all’uo-po preposti. Che fanno capo ad un dirigente specifico, cioè quello del settore verde pubblico, lavori pubblici ecc., ed al quale io mi rivolgo formalmente.L’ufficio tecnico, in sostanza. Da tempo - ribadisce In-dirli - mi vedo costretto ad attivarmi formalmente con

un nutrito carteggio epistolare e ad inviare numerose mie missive di sollecito al dirigente competente (che in-vio anche al sindaco, tra gli altri destinatari oltre che al direttore generale) ma anche di doglianze che sono costretto a muovere in quanto capita spesso che dopo aver dato l’input per risolvere un determinato problema questo, a volte anche dopo molto tempo, risulta essere ancora irrisolto. Cosa questa, per la quale finanche il sindaco che è a conoscenza della vicenda, si è visto costretto ad inter-venire in prima persona nei confronti del dirigente in questione. Morale? Che la gente addossa tutte le colpe a chi “è visibile”, cioè l’assessore competente o il capo dell’am-ministrazione comunale: e cioè il sindaco. Con ogni probabilità, a monte di tutto voglio pensare questo: che cioè il dirigente in questione potrebbe forse essere oberato da troppi incarichi. E dunque la questio-ne deve essere affrontata con molta serenità. In ragione di ciò, lo stesso sindaco Vincenzo della Corte mi risulta essersi già attivato al fine di effettuare una ricognizione utile a verificare il motivo di tali ritardi nell’esecuzione dei lavori e cercare così di eliminare eventuali proble-matiche che dovessero ostacolare la regolare soluzione dei tanti problemi.I malumori della gente mi fanno stare male ma sono giusti - puntualizza poi l’assessore Cosimo Indirli – ma tutti devono capire che l’assessore può solo program-mare. Chi poi dispone poi l’iter burocratico per l’ese-cuzione dei lavori è il dirigente. Più che dirlo verbal-mente, e poi sollevarlo per iscritto cosa posso fare di più? So che anche il sindaco è piuttosto contrariato per questo “andazzo” che non può più essere tollerato». Ma intanto, forse, oltre al carico di lavoro dei dirigenti comunali, in effetti molto spesso pare che causa dei “ri-tardi” sarebbero anche e soprattutto le ristrettezze eco-nomiche e finanziarie delle casse comunali che di fatto farebbero “slittare” l’argomento del verde pubblico che passerebbe spesso così, “giocoforza”, in secondo piano in favore magari di bisogni ed urgenze in quel dato mo-mento più utili ai bisogni ed alle necessità stesse della collettività cittadina.Intanto per la cronaca e per la correttezza professionale ci avrebbe fatto piacere ascoltare il dirigente in questio-ne. Ma sembra sia ancora in vigore una vecchia disposi-zione sindacale che di fatto vieta ai dipendenti comunali di rilasciare dichiarazioni alla stampa.

«Come amministra-zione comunale ci stiamo attivando

perché almeno entro il Natale di quest’anno si possa avere una città di Francavilla migliore e che comunque mostri chiaramente l’inversione di rotta per quel che con-cerne il verde pubblico».A parlare in questi termi-ni è il sindaco Vincenzo della Corte nel risponde-re alle domande del gior-nalista circa la situazione “poco felice” nella quale versano decoro urbano ed il verde pubblico nella “Città degli Imperiali”.«Fino a questo momento - precisa meglio il sin-daco della Corte – l’am-ministrazione si è molto preoccupata in questa prima fase di portare a termine il risultato re-lativo al “Palazzo degli Imperiali”, di non bloc-care i lavori del centro storico e del palazzetto dello sport che stanno progredendo. Adesso - con la ripresa dopo l’estate - gli obietti-vi importanti sono invece quelli del verde pubblico,

buche e l’intensificazio-ne della informazione per la differenziata».Ma dalle parole del sindaco emerge chiaro anche come burocrazia da un lato ma anche e soprattutto ristrettezze economiche dall’altro hanno di fatto causato i malumori dell’assesso-re competente, Mimmo Indirli, nel non riuscire ad ottenere determinati risultati. «Le risorse economiche – puntualizza il sindaco – sono diminuite per tutto e per tutti, ed anche per il verde pubblico».C’è poi in conclusione da tenere presente anche che il nuovo contratto sotto-scritto con la Monteco (sotto l’allora commissa-rio al Comune di Franca-villa) per quanto concer-ne la potatura degli alberi prevede che sia adesso a carico del Comune. Che deve reperire i soldi, per fare anche ciò. Morale? Che i soldi in-somma sono pochi e non bastano mai. Ma il sindaco, per certi versi più combattivo del suo assessore Indirli non de-morde, non si “smonta” ed anzi promette che «si-curamente il verde pub-blico avrà da oggi in poi una maggiore attenzione da parte del dirigente, del sindaco e natural-mente dell’assessore che ci tiene certamente più degli altri».

PAROLA DI SINDACO!

CAMBIEREMO IL "RITMO"

• L'ASSESSORE AL VERDE PUBBLICO, MIMMO INDIRLI.

• IL SINDACO DELLA CORTE.

• L'ASSESSORE INDIRLI PARTECIPA A "PULIAMO IL MONDO". Degrado e incuria del verde pubbli-co francavillese?

L 'amminis t razione corre ai ripari affidan-do per la durata di un anno ad una ditta spe-cializzata la cura delle fioriere che adornano la città. Il servizio è stato affidato alla dit-ta Vivai Piante Ric-chiuti, per poco più di seimila euro. Nel dettaglio la ditta in questione dovrà prov-vedere alla fornitura ed alla piantumazione di fiori colorati nelle circa 15 fioriere spar-se per la città, sosti-tuire all'occorrenza le piantine man mano che dovessero perire. Non solo, cura delle fioriere vuol dire an-che che la ditta dovrà aver cura di irrigarle una volta a settimana per il periodo che va da novembre ad aprile e due volte a settima-ne nel periodo che va sa maggio ad ottobre. Tutto per la durata complessiva di un anno, prorogabile per non più di due mesi sulla base dell'esclu-siva valutazione dell'amministrazione comunale.Più volte i cittadini hanno lamentato lo stato di assoluto de-grado della fioriere che ornano le princi-

pali vie di Francavilla. In piazza Antonio Di-mitri, praticamente sul piazzale dove si affac-ciano Porta del Carmi-ne e l’omonima chiesa come pure la vecchia sede dell’ospedale “Camberlingo”, ci sono cinque vasi or-namentali nei quali fanno bella mostra piccole palme ormai essiccate. Come pure secchi da tempo sono i fiori degli altri vasi collocati lungo viale Capitano Di Castri, uno di essi si trova in corrispondenza del Monumento al Cara-biniere. Ma basta fare un giro sempre nel centro cittadino per scoprire altri angoli dove non c’è più trac-cia di alberi o di fiori. Rimanendo sempre lungo viale Capitano Di Castri, all’altezza di Porta Croce, c’è un’isola che funge da spartitraffico com-pletamente priva di piante ornamentali. Per non parlare poi del totale ed emblematico abbandono in cui ver-sa, lungo Viale Lilla, l'aiuola della legalità, rimessa a nuovo ogni anno in occasione del-la giornata dedicata alla Legalità e lascia-ta sistematicamente alle ortiche dal giorno dopo.

- LA SVOLTA -E per le fioriere si corre ai ripari

di Maria Angelotti

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S. MICHELE SALENTINODal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Entrata in vigore lo scorso 27 giugno, in città è tempo di bi-lanci anche per quel che con-

cerne una specifica recente ordi-nanza sindacale che di fatto vieta la somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 16 su tutto il territorio. A “vigilare” so-prattutto chi “somministra”, e che ora è anche autorizzato a richiedere un documento di riconoscimento prima della vendita, in caso di dub-bio circa l’età dell’avventore.Con ogni evidenza, tale divieto (che vale anche per la vendita at-traverso i distributori automatici) è volto a tutelare la salute dei mi-

nori, in relazione al fatto che l’organismo dei soggetti più giovani non è in grado di meta-bolizzare l’alcool. Dunque con gravi conseguenze per la salute degli stessi. Ma giova anche rammentare che l’abuso di so-stanze alcoliche può causare gravi danni alla salute, tanto da pregiudicare lo sviluppo del minore che, perciò, deve essere tutelato. Queste dunque, tra le principali motivazioni, che hanno spinto il sindaco ad adottare – in ge-nerale – una simile iniziativa. I comportamenti di consumo

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• DOMENICO CONVERTINI.• ANTONIO MAFFEI.

BERE FA MALE ALLA SALUTE!(ED É VIETATO AI MINORI DI 16 ANNI)

Viaggio in città per un "bilancio" su una recente ordinanza comunale che vieta la vendita di alcolici ai minori

• IL COMANDANTE DEI VIGILI, ANGELO RAFFAELE FILOMENO.

Ma come l’hanno presa bar e commercianti in genere alle prese

con questa ordinanza? Quali in sostanza le ripercussioni, qualora queste ci siano state e si siano verificate? Noi lo ab-biamo chiesto ad alcuni eser-centi alle prese – solitamente – con la somministrazione di bevande, più in generale, tra cui anche quelle alcoliche. Ecco i pareri di alcuni di loro.«Ritengo giusta questa or-dinanza: perché, anche per-sonalmente, ritengo che i ragazzi non debbano bere alcolici e superalcolici - dice Antonio Maffei -. É purtrop-po un fatto risaputo che quasi dappertutto accade che alcu-ni ragazzi bevano soprattutto al sabato sera. E questo non va bene: non bisogna bere per divertirsi ma bisogna divertirsi senza bere. Qui da me alcuni ragazzi sono en-trati e volevano due birre... che naturalmente non gli ho servito! Certo loro si lamen-tano di fronte al rifiuto, ma poi alla fine si rassegnano e se ne fanno una ragione». Gli fa eco Cosimo Maffei che

parla chiaramente di come «É giusto, ritengo giusta l’ordi-nanza di divieto per i minori di 16 anni. Certo anche qui da me si fermano molti gio-vani e criticano questa cosa. Loro vorrebbero “bere”, ma per quanto mi riguarda qui da me io sarò inflessibile». «Sono una mamma giovane - ci dice Giovanna Padalino - e personalmente sono d’accor-do. Anche io frequento i lo-cali e vi posso assicurare che a carattere preventivo è una buona cosa. Certo dal loro punto di vista i ragazzi non saranno certamente d’accor-do...».Per Margherita Moretti «ven-diamo anche vino – ci dice – ma come mamma e come esercente non venderò mai queste cose ai minori di 16 anni. In caso di dubbio mi toccherà in alternativa chie-dere loro la carta di identità o un documento di riconosci-mento...». Valeria Vitale invece facen-do un’analisi un pò più ap-profondita del problema ci spiega che «le nostre attività sono basate sulla frequenza

soprattutto dei ragazzi pro-prio in questi locali pubblici. L’ordinanza è giusta anche se spesso chiedono di bere. Noi però siamo e saremo in-flessibili. Da qui pertanto una serie di mugugni, i loro di fronte al nostro rifiuto. I gio-vani infatti ritengono ingiu-sta questa ordinanza perché per loro bere una bevanda alcolica è segno di maturità. Magari altri lo fanno anche per mettersi in mostra e di-mostrare così di essere adul-ti, quando poi magari adulti non lo sono realmente». Infine Domenico Converti-ni fa notare come «non solo questa ordinanza sia giusta ma sarebbe opportuno e ne-cessario rammentare che ci sono anche altri divieti: come ad esempio – precisa Dome-nico Convertini – il divieto nazionale di vendere le siga-rette ai minori ed il divieto sempre nazionale di vendere “gratta e vinci” ai minori e per la cui cosa è prevista una penale molto grossa per l’esercente, fino anche alla chiusura di un mese dell’at-tività».

MA COSA NE PENSANO BAR E COMMERCIANTI?

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S. MICHELE SALENTINODal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

diffusi tra i giovani richie-dono infatti una particola-re attenzione e adeguati interventi, proprio per la possibilità di gravi impli-cazioni di ambito non solo sanitario ma anche psico-sociale, data la facilità di associazione con altri comportamenti a rischio (assenze scolastiche, ri-duzione delle prestazioni scolastiche, aggressività e violenza, oltre alle pos-sibili influenze negative sulle abilità sociali e sul-

lo sviluppo cognitivo ed emotivo). Dunque con la chiusura ufficiale della stagione estiva, abbiamo cercato di capire come è andata sul territorio, con la pre-messa doverosa che tale ordinanza non scaturisce assolutamente dal fat-to che San Michele è un paese di “beoni” (per cui occorreva intervenire per tempo). Cosa, questa, che ovviamente non è. É in-vece tutto racchiuso nel

fatto che prevenire è me-glio che curare. Come ci spiga anzitutto il comandante della polizia municipale, Angelo Raf-faele Filomeno. «Non è un atto di accusa nei confronti dei pubblici esercizi. A loro anzi va la nostra massima fiducia, poiché sappiamo essere rispettosi della legge e siamo certi che sono an-che attenti alla crescita

sana dei nostri giovani e dei minori in più ge-nerale. La problematica dell’alcol ai minori è una problematica di caratte-re nazionale e vogliamo dunque intervenire con questa ordinanza solo a scopo precauzionale». Prevenzione dunque alla base dell’azione incisiva. Anche se i “trasgressori” sono avvertiti... che sa-ranno puniti.

• VALERIA VITALE. • MARGHERITA MORETTI.• COSIMO MAFFEI E GIOVANNA PADALINO.

Nello specifico, l’ordinan-za ordina che i titolari degli esercizi commercia-li, sia in sede fissa sia su area pubblica, i titolari degli esercizi pubblici di somministrazione, i tito-lari delle licenze di eser-cizio per spettacoli o in-trattenimenti pubblici ed i titolari di sale pubbliche per biliardi od altri gio-chi leciti che effettuano la vendita o la sommini-strazione di bevande al-coliche, devono esporre, all’interno dei locali o delle strutture adibite alle attività suddette, sulle ve-trine esterne o sui banchi o scaffali di vendita ovve-ro nel percorso di uscita corrispondente ad ogni singola cassa, e/o comun-que in posizione visibile per i clienti, almeno un cartello idoneo a dare puntuale informazione sul divieto di cui all’arti-colo 689 del codice pena-le, avente la seguente di-mensione minima: cm 21 x cm 29,7 (formato A4) e riportante la seguente

scritta:

“ART. 689 C.P:E’ VIETATA LA VEN-DITA DI ALCOLICI AI MINORI DI ANNI 16; IN CASO DI DUBBIO

SULL’ETA’, L’ESER-CENTE PUO’ RICHIE-

DERE L’ESIBIZIONE DI UN

DOCUMENTO DI IDENTITA’”.

Al medesimo obbligo sono assoggettati gli or-ganizzatori di manifesta-zioni temporanee dove vi sia somministrazione di bevande alcoliche; in tal caso il cartello deve essere esposto, in manie-ra visibile e per tutta la durata della manifesta-zione, nei pressi del punto di somministrazione. Per i ristoranti, l’obbligo di esposizione si considera assolto con l’indicazione del divieto di sommini-strazione di bevande al-coliche ai minori di anni 16 riportato sul menù a disposizione dei clienti.

- L'ORDINANZA -

ECCO COSA DICE

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IL COMANDANTE DEI VIGILI: «Non è un atto di accusanei confronti dei

pubblici esercizi ai quali va la nostra massima fi ducia»

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S. MICHELE SALENTINODal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Ha fatto il suo ingresso nella so-cietà locale per certi versi ti-midamente e quasi in punta di

piedi. Non c’è male per l’esordio effettua-to in occasione della nascita a San Michele Salentino di una nuova as-sociazione e che si presenta – in an-teprima – a tutti i cittadini, locali e non, anche attraverso le colonne de “ilbrindisino”. Noi abbiamo allora deciso di “in-contrare” il presidente, Rosaria Ga-sparro, alla quale abbiamo inteso ri-volgere alcune domande per cercare di conoscere e far meglio conoscere questo nuovo sodalizio che al mo-mento conta circa quaranta iscritti.«La nostra associazione, culturale e di promozione sociale, si chiama GenerAzioni. Indica – spiega Rosaria Gasparro - un insieme d’identità ana-grafiche differenti: bambini, giovani, adulti, figli, genitori e nonni che si ri-trovano insieme per generare azioni significative per la nostra comunità, scegliendo come orizzonte di senso il territorio, la cittadinanza, la cultura. Un'umanità dal basso che ci vuole provare, senza recinti generazionali, ideologici e professionali, a promuo-vere occasioni di confronto, di pro-posta e di crescita».Presidente, ci parli brevemente di lei.Insegno nella scuola primaria, spo-sata con una figlia che lavora a Roma, m’interesso di scrittura, poe-sia, filosofia e teatro e di tutto ciò che concerne l’arte della cura, dall’am-biente alle persone. Credo nell’im-portanza di tessere fili di senso nel proprio quotidiano, di bellezza e giu-stizia, senza infingimenti e ipocrisie. Con il coraggio necessario per esse-re se stessi, superando l’individuali-smo per guardare al noi e agli altri; il coraggio di esporsi per difendere

la propria e altrui dignità. Credo nell’importanza del fare, del provar-ci; come si chiedeva Don Milani “a che servono le mani pulite se si ten-gono in tasca?”. «Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quan-to buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono tra-sformati in azioni» diceva Gandhi.Soci onorari?In prima istanza abbiamo voluto conferire la tessera di socio onora-

rio alle autorità presenti sul nostro territorio: al sindaco dott. Alessan-dro Torroni, al parroco Don Tony Falcone, al dirigente scolastico prof. Francesco Nisi e al comandante dei carabinieri, maresciallo Vito Chi-mienti. Questa scelta come volontà di dialogo e di collaborazione con tutte le istituzioni della nostra co-munità. Successivamente abbiamo in programma di individuare persona-lità di spicco nell’ambito culturale, scientifico, sociale e civile, al di là dei confini comunali, a cui conferire la tessera onoraria e a cui chiedere contributi di conoscenza, di appren-dimento e di esperienza.Perché “nasce” questa associazio-ne a San Michele Salentino?Il nostro paese, come d’altronde la maggior parte dei piccoli centri del sud, soffre di un impoverimento in-tellettuale sempre più significativo. Le nuove generazioni studiano, si formano, sviluppano competenze ed esperienze lontano da qui e, in ge-nere, non ritornano. Un patrimonio umano e professionale indisponibile, la cui assenza crea un vuoto energe-tico, una mancanza di idee e proget-tualità capaci di vivificare il tessuto sociale e civile. Lentamente il paese si spegne culturalmente, invecchia. L’idea dell’associazione è la voglia di costruire un piccolo argine con-tro questa povertà di interessi e di conoscenza. Un contributo di idee e sentimenti, per realizzare incontri e attività, per incoraggiare la socia-lità dei saperi, la convivialità degli incontri. Ogni associazione quando nasce ha a che fare con la speran-za, che è apertura al possibile, una specie di promessa e di sfida con noi stessi. Un’impresa difficile in un ter-ritorio piccolo ma irto di difficoltà e di chiusure preconcette, dove lo stig-

ma, la voglia di etichettare gli altri per svalutarli e renderli poco credi-bili, è il metodo con cui in genere si accolgono le novità altrui. Quali sono le finalità e gli obiettivi che vi proponete di perseguire?Innanzitutto una specie di educazio-ne permanente per diffondere etica ed estetica, valori e bellezza. Una declinazione della cittadinanza che attivi il senso civico, la partecipa-zione, il prender parte, una sovra-nità dal basso che s’informa, vuole sapere, critica, propone, costruisce. La cura dei bei comuni, e quindi l’esplorazione e la tutela del ter-ritorio. Una presenza minima che dalla memoria al presente, vuole raccontare chi siamo e dove voglia-mo andare cercando la felicità delle piccole cose.Appuntamenti pubblici in pro-gramma per il prossimo futuro?Le attività a cui abbiamo pensato riguardano la valorizzazione dei saperi e dei sapori del luogo con un approfondimento stagionale dei prodotti della nostra terra, come il primo appuntamento in program-ma, intitolato “Pane d’autunno”, che vuole unire la cultura di questo alimento ai frutti autunnali. Un mo-mento di convivialità e di documen-tazione storica di come ancora oggi si continua a fare il pane in molte case, delle tipologie di grano e del-la lievitazione naturale.Per la diffusione della lettura, pen-siamo a degli incontri con autori, con la collaborazione dei presidi del libro. Pensiamo ancora di av-viare una serie di incontri per la genitorialità responsabile, per ri-spondere a un bisogno dei giovani genitori di avere strumenti educati-vi autorevoli ed efficaci. Si realizze-ranno ancora alcune escursioni sul territorio che, dalle erbe selvatiche alle mura messapiche ai frantoi ipogei, permetteranno un contatto con la natura e la cultura che ci ap-partiene.Bisognerà chiaramente tenere con-to delle strutture disponibili sul ter-ritorio. Noi speriamo che ci sia la volontà da parte delle diverse isti-tuzioni a garantire la fruizione dei contenitori culturali esistenti senza preclusioni di sorta.

• ROSARIA GASPARRO.

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L'obiettivo è quello di arginarepovertà di interessi e conoscenza.

In programma anche escursioni sul territorio

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FRANCAVILLA

Manca l’acqua? Siete “co-stretti” ad acquistarla per conto vostro e comunque a

vostre spese dalle ditte specializ-zate e farvela portare a casa nelle autobotti? I topi ballano sotto i vo-stri piedi e le vostre gambe? I mar-ciapiedi rotti davanti casa vi tocca pagarli voi e rifarli a vostre spese come pure per l’asfalto del manto stradale, carente, per non cadere rovinosamente a terra? Benvenuti allora in contrada Mozzoni, a Francavilla Fontana!

É questa l’amara realtà di una del-le zone a ridosso della “Città de-gli Imperiali”, popolata (seppure non tanto densamente) ma tanto quanto basta per far risiedere circa una cinquantina di famiglie perbe-ne, secondo un dato stimato dagli stessi residenti. É questo il quadro “clinico” considerato il “pazien-te”: la zona “ammalata” e che forse andrebbe meglio curata da parte dell’amministrazione comu-nale. Come ci dicono i residenti, alcuni di loro, si tratta per lo più

di interventi – quei pochi adottati dall’amministrazione comunale negli anni – a macchia di leopardo. Nonostante - ci dicono a gran voce e sotto intervista i residenti - qui gli oneri di urbanizzazione li abbiamo pagati.Peraltro sembra che qui, in molte parti di questa contrada, il pro-blema principe sarebbe la caren-za dell’acqua potabile. Dunque a mancare è proprio l’allaccio all’ac-quedotto. Un problema grave, così come definito soprattutto dalle si-gnore che vivono in questa zona di Francavilla, per lo più estesa a ridosso della linea di scorrimento

della ferrovia del Sud-Est. Come del resto rimarca la signora Filo-mena Chirico. «É una zona tran-quilla, certo, anche se avvertiamo la mancanza dell’acqua come nel resto della città. Ed è pertanto che siamo costretti a far fare la spola al camion che ci porta l’acqua per riempire il pozzo, ogni volta che si svuota». Ma c’è poi anche il problema re-lativo alla segnaletica stradale, che forse andrebbe meglio potenziata per far ridurre la velocità ai veicoli visto che qui «le macchine passa-no veloci e ci sfrecciano davanti ai piedi» lamenta in conclusione la signora Chirico.

Per Francesco Scialpi poi «man-cano i servizi: oltre all’acqua in-fatti manca anche l’illuminazione. Mancano proprio i pali della luce, in alcune parti qui da noi. E siamo costretti a fare luce in strada con le nostre lampadine di casa. Insom-ma manca quasi tutto si può dire. Per non parlare poi della sicurezza stradale: purtroppo si sono verifi-cati diversi incidenti stradali». Per Angela Maggiore invece «si vive proprio male! Il perché? Te lo dico subito: quando piove, infatti, qui si allega tutto e l’acqua entra finanche dentro casa nostra. Tut-ta l’acqua delle strade circostanti compresa quella principale che da via Carosino porta a via Grotta-glie finisce davanti casa e forma un fiume in piena che ci allaga».Ma c'è dell'altro! «Abbiamo pagato tutti gli oneri di urbanizzazione – lamenta sua nuora, la signora Do-menica Bellanova – ma poi servizi non se ne vedono. Paghiamo la spazzatura, l’ICI, tutto insomma. Qui i topi ballano tranquillamente ed oltre a ciò andrebbe fatta me-

glio una derattizzazione e disinfe-stazione della zona. Ma nulla. La segnaletica? Credo sia carente ed andrebbe potenziata! Basta vedere i tanti incidenti: se mettiamo da parte il fatto che comunque sono gli automobilisti a correre, mi chiedo se forse, comunque, non vada rivista la segnaletica esisten-te e che proprio per come si trova in mezzo alla strada spesso viene “investita” e buttata a terra».«Qui i marciapiedi sono tutti rot-ti – “riprende” la parola Angela Maggiore – ed io che devo portare mio marito Ciro Ricchiuti su una sedia a rotelle sono costretta a fare la “gimkana” tra le auto che sfrecciano veloci e la strada, visto che non era possibile camminare regolarmente».Intanto in merito ad un "piano di intervento per i residenti delle contrade...", anche di questa zona, è intervenuto il PD che per mano dei Consiglieri comunali Tomma-so Resta e Angelo Della Porta ha depositato una Mozione da discu-tere in Consiglio comunale.

Venghino... signori, venghino a vedere cosa accade qui!

SITUAZIONEA S S U R D A !

In contrada Mozzoni: senz’acqua potabile, ma con i marciapiedi e l’asfalto da rifare a proprie spese, le strade alla-gate e con i topi che ti ballano intorno!!!

• ANGELA MAGGIORE, AL CENTRO, CON IL MARITO CIRO RICCHIUTI E LA NUORA DOMENICA BELLANOVA.

• FRANCESCO SCIALPI.

• FILOMENA CHIRICO.

di Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

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PULIAMO... IL MONDO!

I ragazzi del "Calò"veri provetti "ecologisti"

Hanno ripulito i parchi nell’ambito della manifestazione “Puliamo il Mondo”,

voluta da Legambiente e Comune

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Davvero molto partecipi, gli alunni delle classi quinte dell’istituto tecnico “Gio-vanni Calò” di Francavilla che di recente

hanno ripulito i parchi del quartiere San Loren-zo. Il tutto nell’ambito della manifestazione “Pulia-mo il Mondo”, l’iniziativa promossa dal Comu-ne di Francavilla - assessorato al Verde pubbli-co - e dall’Associazione Legambiente.La manifestazione si è svolta nella mattinata di sabato 24 settembre scorso ed ha visto impe-gnati circa quaranta studenti che, nell’arco di poche ore davvero sono riusciti a raccogliere quintali di rifiuti.Oltre 30 stando alle stime ufficiali, i sacchi riempiti di spazzatura e infine consegnati agli addetti della Monteco. Bottiglie, sacchi di pla-stica, cartacce e cocci di vetro frantumati a mil-le pezzi sono stati correttamente “differenziati” per poi essere inviati agli appositi impianti.Assai significativa l’adesione all’iniziativa da parte del’I.T.C. che ha offerto agli studenti una occasione concreta di partecipazione alle pro-blematiche sociali, nell’ambito dell’educazione ambientale che è anche autentica educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.“Puliamo il Mondo” a Francavilla Fontana si è tenuta grazie al Circolo Piaroa Legambiente (di Oria e Francavilla Fontana) ed all’Ammini-

strazione Comunale con cui è stata organizzata.«Puliamo il Mondo - spiega Antonella Gigliola Palazzo, presidente del Circolo Piaroa Legam-biente - è la più grande iniziativa mondiale di volontariato ambientale; è patrocinata, tra gli altri, dall’UNEP (Agenzia per l'Ambiente delle Nazioni Unite) dal MIUR, dall’ANCI. La manifestazione è dedicata alla pulizia volonta-ria di una o più aree, allo scopo di dimostrare quanto sia importante il ruolo di ciascuno nella gestione dell’ambiente, e come comportamenti quotidiani possano diventare di vantaggio o di svantaggio per tutti. Pulendo aree pubbliche, soprattutto le aree verdi, o semplicemente os-servandone il degrado e la sporcizia, ci si ren-de subito conto che lo stato dell’ambiente, dei luoghi in cui tutti passiamo parte delle nostre giornate, è il risultato delle azioni compiute da tutti noi, nel bene e nel male. La manifestazione nazionale per quest’anno è stata collocata nei due fine settimana del 16, 17 e 18 e del 23, 24 e 25 settembre. A Francavilla Fontana si sono svolte, il 17 e il 24, le pulizie volontarie di al-cuni punti della città dalle ore 9,00 alle 11,30. In particolare in zona interna prospiciente le aree verdi a ridosso di via San Lorenzo, i ra-gazzi delle classi V B e V P/C dell’I.T.C. “G. Calò” hanno trovato il parco invaso da botti-glie di vetro e plastica, cartacce, e altri rifiuti,

provenienti anche da resti di pasti consumati all’aperto e poi depositati sul posto, senza usa-re gli appositi contenitori. Perciò, il Circolo Piaroa Legambiente ha chiesto all’Ammini-strazione Comunale che, nell’area ripulita, sia-no collocati contenitori per il vetro, la plastica e le lattine, e per i rifiuti non riciclabili.La ditta Monteco ha collaborato alla rimozione dei rifiuti, che i ragazzi hanno differenziato nei sacchi con appositi cartelli». Ma intanto sembra proprio che queste due giornate di “Puliamo il Mondo” rappresentino l’apertura di tutto un periodo di pulizie volon-tarie, che si svolgeranno secondo un intenso calendario in corso di definizione, in aree verdi, aiuole, altri cortili scolastici. Cittadini, scuole e associazioni si stanno organizzando per realiz-zare un lavoro significativo e diffuso. Stando proprio a quanto è dato sapere il Circo-lo Piaroa Legambiente, insieme all’AUSER di Francavilla Fontana, ha infatti da tempo chiesto all’Amministrazione Comunale la possibilità di gestire un’area verde (quella di Via Caniglia), per dare continuità al proprio lavoro volontario, che da anni mette al centro dell’attenzione il verde pubblico cittadino.«“Puliamo il Mondo” - prosegue il presidente Antonella Gigliola Palazzo - vuole lanciare un importante segnale di una buona pratica alla

portata di tutti. Inoltre, proprio all’inizio del periodo lavorativo, subito dopo le ferie, rap-presenta un’occasione per porre l’attenzione sulle zone di cui è necessario occuparsi. Ciò vale non soltanto per gli amministratori, ma anche per i cittadini, che possono essere pro-tagonisti attivi del cambiamento (in positivo) della propria città e del proprio ambiente. In-sieme è più facile risolvere i problemi: e nella giornata di Puliamo il Mondo forse è impor-tante sapere che tanti, in tutta Italia, lavorano insieme con lo stesso obiettivo, per contribuire a risolvere il problema dell’abbandono illeci-to - ella conclude - dei rifiuti e della qualità dell’ambiente urbano».

di Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

• CON LA MAGLIETTA GIALLA, GIGLIOLA PALAZZO. A SEGUIRE IL FOTOREPORTAGE DI COME I RAGAZZI HANNO VISSUTO QUESTA INTENSA GIORNATA TRASCORSA A RIPULIRE TUTTO QUANTO ERA STATO GETTATO DA INCIVILI E MALEDUCATI. MA TRA SACCHI ED IMMONDIZIE... ALLA FINE TANTA SODDISFAZIONE!

• FOTO DI GRUPPO PER I GIOVANI DELL'ITC "G. CALÓ" DI FRANCAVILLA FONTANA CHE NON DIMENTICHERANNO TANTO FACILMENTE LA GIORNATA.

• ANCHE L'ASSESSORE COMUNALE AL VERDE PUBBLICO, MIMMO IN-DIRLI, HA VOLUTO PRENDERE PARTE ATTIVA: E COSÍ DOPO ESSERSI RIMBOCCATO LE MANICHE... ANCHE LUI AL LAVORO CON GUANTI, CAP-PELLO E RASTRELLO!

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Francavilla, sabato 24 settembre. Già in zona dalle ore 9 per segui-re la manifestazione “Puliamo il

mondo” di Legambiente e Comune, veniamo “attratti” dalle "condizioni" in cui versa la zona; ma attratti anche dai molti lampioni rotti nella villetta circostante, che tra le altre presenta anche diversi pali della staccionata divelti.“Incuriositi” ci fermiamo, allora, a parlare con alcuni dei residenti che in-vitiamo a scendere per strada.La zona è quella interna a ridosso della 167 al confine con via San Lorenzo. Ci troviamo in via Ercole Cavallo e nei dintorni dei parchi della zona, come il parco “piazza Giovanni XXIII”. E così accanto ai problemi legati alla sicurezza dovuta agli scarsi control-li lamentati, si associano quelli legati alla scarsissima illuminazione serale e notturna.

Che creano non pochi problemi anche perché molte delle famiglie residenti hanno bambini che sono soliti giocare davanti casa. Scarsa illuminazione che - va da sè - va anche a ripercuotersi negativamente sulla sicurezza delle famiglie residenti in zona e che hanno timore che pro-prio sfruttando la scarsa illuminazione qualche malintenzionato potrebbe ap-profittarne.Dice il sig. Giovanni Laghezza: «I maggiori oltre che i principali proble-mi di vivibilità per questa zona sono tutti riferiti al disagio che viviamo qui come residenti e stiamo alla mercè di gente incivile che viene qui a scorraz-zare con auto e moto come se fosse una “gimkana”; ma qui vengono anche per buttare cartoni di spazzatura, im-mondizia in genere e bottiglie di vetro frantumate per terra; oppure vengono per rompere i lampioni: soprattutto di

sera – la denuncia di questo residen-te – quando ci sono tanti ragazzi che vengono qui per impennare o molto probabilmente a rompere i lampioni. Ma credo che qui si faccia di tutto e di più!». Incalza Stafano Argentiero il quale poi, ci fa sapere e ci dice che «non ci sentiamo sicuri! Questo anzitutto. Ma ci lamentiamo anche perché ci sentia-mo trascurati.Qui ci sono i vandali da un lato ma an-che riteniamo di sentirci abbandonati dall’amministrazione comunale.Qui c’è una discarica a cielo aperto, come potete vedere. Abbiamo anche il sospetto che davanti alle nostre abitazioni addirittura vi potrebbe es-sere attività di spaccio. Quantomeno circolerebbe, poiché abbiamo trovato siringhe per terra. E c’è poi la difficol-tà a vivere bene qui soprattutto la sera perché l’illuminazione è molto scarsa: come vedete dalle immagini i pali sono rotti e senza i globi. Alla sera qui è buio! Invito l’amministrazione comu-nale ad avere maggiore attenzione nei confronti di questa zona che da molto bella che è rischia di diventare invivi-

bile più di quanto non lo sia ora».In effetti il problema oltre che di sicu-rezza in generale, va circoscritto anche al fatto che in questa zona è evidente più che mai un paradosso. Infatti in questa zona ricca di verde, vivono molti bambini, che però di questo ver-de e di queste zona di verde non riesco-no ad usufruirne pienamente proprio a causa della carenza di sicurezza. Fran-cesco d’Amone lamenta infatti «la ca-renza di controlli di sera in particola-

re. Vivo qui da 30 anni e purtroppo ci sono scarsi controlli volti a stroncare il fenomeno della delinquenza. Qui la sera i ragazzi – probabilmente con un loro scopo - hanno probabilmente rot-to le luci per restarsene tranquilli... e per fare non so cosa. Sono fortemente preoccupato, in particolare per i no-stri figli! Anche se ripeto mi attendo maggiore controllo da parte del Co-mune di Francavilla in merito anche alla sicurezza».

Via Ercole Cavallo, l'esasperazione

è alle stelle!

LO SFOGO DELLA GENTE!

Le condizioni di invivibilità della zonavengono messe a nudo

dagli stessi residenti

• ALCUNI RESIDENTI DI VIA ERCOLE CAVALLO ESPONGONO ALL'ASSESSORE AL VERDE, INDIRLI (GIÁ PRESENTE IN ZONA PER "PULIAMO IL MONDO") I PROBLEMI DELLA ZONA.

• ECCO IN CHE STATO SONO STATI "RIDOTTI" ALCUNI CESTINI GETTACARTE PIANTATI POCO TEMPO FA NELLA VILLETTA.

• NELLA FOTO, SCATTATA DA ALCUNI RESIDENTI DELLA ZONA, ECCO QUEGLI STUPIDI GIOCHI DEI RAGAZZI CHE SI LASCIANO PENZOLARE NEL VUOTO APPESI AI LAMPIO-NI. CHE MAGARI POI VANNO IN FRANTUMI!

• LO STATO INVECE, NEL QUALE SONO STATI RIDOTTI I GLOBI DEI LAMPIONI NELLA VILLETTA CIRCOSTANTE LA ZONA.

• QUI L'ILLUMINAZIONE É TOTALMENTE ASSENTE: UN GRAVE PERICOLO PER LA SICUREZZA DEI RESIDENTI DELLA ZONA.

di Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

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SPAZIO OPINIONI

Sembra paradossale coniugare il rigore morale con l’effi-cienza eppure, ragionandoci

sopra, se ne ravvisa lo stretto col-legamento. Da più parti si denun-cia un declino o addirittura una decadenza dei valori che sono alla fonte del degrado politico, sociale ed economico. Tutti, ormai, lamen-tiamo carenza di valori ma ne affi-diamo ad altri il ripristino.Un maggiore rigore morale è ri-chiesto nel settore educativo: scuola a briglie sciolte ma anche rapporti familiari condizionati dal consumismo e dal paragone con il tenore di vita degli altri.Cedimento educativo dei genitori giustificati dal ritmo della vita e, quindi, maggiore libertà per i gio-vani che spesso la usano male sino a degenerare.Scuola non più tempio dell’educa-zione ma in modo altalenante luo-go di occupazione per molti opera-tori, di parcheggio per giovani che non hanno altro da fare, luogo di scontro, in vece di collaborazione, con le famiglie.Caduta di valori nel campo politi-co di cui già troppo se ne parla sui media, caduta di valori nel campo economico se è vero che si regi-strano sempre più truffe ed evasio-ni, caduta di valori nel settore sani-tario dove si specula sulle malattie e sui pazienti pur di raggiungere alti profitti.L’allentamento del rigore mora-le, l’inciucio ed il compromesso, la clientela e l’intrallazzo, hanno sfornato raccomandati in ogni set-tore. Il medico raccomandato ed incapace produce disastri a danno dei pazienti e della aziende sanita-rie. I tanti professionisti abilitati con la raccomandazione e senza competenza producono danni nel settore economico, edilizio, im-prenditoriale e della pubblica am-ministrazione, aggiungendo alla inefficienza dei servizi anche i vari danni economici.La caduta di rigore morale produ-ce politici affaristi che, invece di essere additati e scartati dai citta-dini, sono graditi perché disposti all’affare. E’ davvero mortificante per un politico ed amministrato-re onesto essere accumunato alla

maggioranza di sporcaccioni; è cambiato il parametro di valutazio-ne: prima si diceva di un politico pulito, oggi lo si definisce fesso perchè non ne approfitta e non è funzionale ad altri.La meritocrazia non emerge per-ché tutto è affidato alla capacità dell’intrallazzo, della forzatura, della pressione politica. Natural-mente l’incapace produce guasti, inefficienza e, quindi, danno eco-nomico.Sembra un niente ma addirittura anche l’allentamento del rigore presso le tante scuole guide con-sente la concessione della patente a chi poi provoca incidenti dannosi per se e per altri.Il rigore morale mancante produce ingiustizie e danni economici: ba-sti pensare ai tanti falsi invalidi che sottraggono posti di lavoro e perce-piscono pensioni ed altri benefici; basti pensare alla copiosa evasio-ne, ai falsi poveri, ai tanti privilegi a danno dei normali diritti negati.Il ritmo di vita sfrenato induce ad ingegnarsi per fare più soldi e, quindi, la tanta corruzione nella pubblica amministrazione.Considerando tutto ciò ci si chiede quanto costa alla comunità l’inef-ficienza di un medico, di un pro-fessionista, di un pubblico dipen-dente, di amministratori corrotti ed incapaci?Ecco che alla crisi di valori corri-sponde una crisi economica ed una crisi di efficienza.Nella stessa Chiesa l’allentamento di regole, la modernizzazione di comportamenti può provocare dan-ni di immagine e di risultati; preti moderni, troppo moderni, spesso rischiano di non essere riconosciu-ti tali, anzi, rischiano di essere in-coerenti tra quello che predicano e come vivono.Tra figli e genitori spesso si con-fondono i ruoli perché l’eccesso di libertà limita ed inficia il rigore che pure è richiesto per una sana educazione. Le nuove regole della moderna pedagogia non credo ab-biano prodotto risultati maggiori del vecchio modo di educare: non credo che la mia generazione sia traumatizzata per i tanti ceffoni ricevuti; i ragazzi sono più trauma-

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Rigore morale, efficienza e meritocraziaAlla crisi di valori corrisponde una crisi economica ed una crisi di efficienza

tizzati dall’eccesso di benessere, dall’es-sere accontentati in tutto, dal possedere il cellulare a quattro anni, un personal com-puter per ciattare a sei anni ed un motori-no a quattordici.Certo, non è facile frenare la corsa veloce della modernizzazione, la corsa sfrenata del consumismo che ci appiattisce e ci omologa, che ci spinge ai paragoni e ad un ritmo di vita spesso al di sopra delle proprie possibilità.Ci può e ci deve aiutare la coerenza ri-

spetto alla conoscenza e specialmente rispetto alla formazione civica e religio-sa; se uno si definisce cristiano deve solo decidere se percorrere la Via maestra e se uno vuole essere cittadino corretto ed onesto deve scegliere la strada delle leggi, delle regole, dei diritti e dei doveri.Altre vie e scorciatoie sono percorsi ir-regolari. Basta solo scegliere ed iniziare, ognuno per se, senza attendere che lo fac-ciano altri. Le rivoluzioni iniziano sempre con un gesto isolato, una esplosione parte

sempre da una scintilla, una moda parte sempre dal singolo che lancia lo stile e gli altri si accodano.Recuperiamo il senso della indignazione, della misura, della regola. Indugiare si-gnifica irrobustire il malcostume, radicar-lo sino a sostituirlo alla regola.L’appello al rigore lanciato dal cardinale Bagnasco deve riguardare principalmen-te i cristiani ma torna utile anche ai laici. Forse si può vivere senza un Dio ma non senza giustizia.

L'appello del Cardinale Bagnasco torna utile

anche ai laici. Forse si può vivere senza un Dio ma non senza Giustizia

• IL CARD. BAGNASCO.

di Tani Roma

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XIXredazione@ .it

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Nel corso de “La notte degli Imperiali - notte bianca a Francavilla”

dello scorso 24 settembre, ampi consenti di pubblico e di visitatori ha riscosso lo stand della scuola media "San Fran-cesco d’Assisi" allestito in via Roma (angolo via Pepe).Qui, nel filmato proiettato su un maxi schermo, sono andan-ti in onda... i 700 anni della città di Francavilla Fontana “visti” con gli occhi innocenti ma attenti dei giovani ragazzi

della scuola media. É stato questo, del resto, il progetto - davvero interessan-te e per certi versi, didattica-mente e culturalmente parlan-do, stimolante - portato avanti e concluso di recente dalla scuola media “San Francesco d’Assisi” di Francavilla Fon-tana.Ne è così nata un’attività mul-tidisciplinare e multimediale che, abbracciando le varie discipline oggetto di studio della scuola media, si è con-

clusa con la produzione del filmato “Francavilla Fontana 700 anni tra Leggenda Storia Fede 1310 – 2010” il cui com-mento è stato tradotto e regi-strato finanche in inglese e in francese.Ed è così che la proiezione del filmato, realizzato dagli alunni dei corsi "F" e "G" gui-dati dai professori Giovanna Pastorelli, Ada Maria Coran-te, Vincenza Pezzuto, Rita

Malvindi e Cosimo Fullone, è stata seguita con curiosità e grande ammirazione dai nu-merosi visitatori che, aiutati dallo scorrere delle immagini e dal commento (in italiano, inglese e francese), hanno ri-percorso la storia della città, hanno riscoperto luoghi e par-ticolari ormai dimenticati, si sono sentiti orgogliosamente francavillesi e con un pizzico di nostalgia hanno pensato a quel parente lontano che ritor-na al paese natio per “rivivere ogni anno e con emozione sempre nuova la leggenda la storia la fede la tradizione l’arte”.Ai ragazzi della “San France-sco”, dunque, il merito di aver saputo risvegliare lo spirito di appartenenza in ogni franca-villese, in soli 20 minuti (tan-to dura il filmato) e proprio in quella notte dedicata agli Imperiali che “resero la città bella ricca e perciò punto di riferimento per i paesi limi-trofi”.

I docenti, con il capo d’isti-tuto Tiziano Fattizzo in testa, sono stati davvero contenti del bel risultato, e tra le altre cose hanno detto: «Molti visitatori hanno apprezzato il filmato complimentandosi con i ra-gazzi per l’originale e inte-ressante idea; più di qualcuno voleva addirittura acquistare il DVD, per poterselo gusta-re tranquillamente a casa o, come nel caso del concittadi-no residente in Belgio, per re-galarlo alla moglie belga dato

che esiste anche la versione in inglese e in francese».Che dire di più allora dopo queste dichiarazioni? Ci augu-riamo che il lavoro dei ragazzi possa essere diffuso il più pos-sibile. Magari anche attraver-so i siti internet istituzionali. Ciò al fine di offrire a tutti la possibilità di visionarlo e, per chi non vive più nella nostra bella Francavilla, di continua-re ad apprezzarla e ritornare con un tuffo nel passato agli anni della propria gioventù.

I 700 anni di Francavilla Fontana “visti” con gli occhi dei ragazzi della scuola media “S. Francesco d’Assisi”

Gli alunni dei corsi “F” e “G” accompagnati dai loro docenti hanno realizzato un interessan-te filmato presentato sabato 24 settembre nel corso della “Not-te degli Imperiali - notte bianca” a Francavilla Fontana, lungo la

centralissima via RomaSi tratta di una preziosa iniziativa: vero e proprio “capolavoro storico”

che passerà alla storia. Sicuramente da tramandare “in dono” alle future generazioni

• NELLA FOTO, DA SINISTRA: I DOCENTI COSIMO FULLONE, GIOVANNA PASTORELLI, RITA MALVINDI, VINCENZA PEZZUTO, ADA MARIA CORANTE.

• IL CAPO D'ISTITUTO, PROF. TIZIANO FATTIZZO. • SOTTO, UNA FOTO SCATTATA ALLO STAND, NEL CORSO DELLA SERATA, DA UNO DEI GENITORI DEI RAGAZZI INTERESSATI AL PROGETTO, (FOTO G. PALUMBO).

L’educazione alla legalità comincia, o perlomeno dovrebbe cominciare, in famiglia e prosegue a scuola, attra-

verso l’adozione di progetti che abbiano spessore e importanza e che sappiano coinvolgere e far sentire protagonisti gli studenti. Sin dalla scuola dell’obbligo. Nella scuola media “Bilotta – Marone” di Francavilla Fontana ancora una volta, l’anno scolastico è cominciato all’inse-gna della legalità. Nell'ambito del pro-getto didattico “Educazione alla legalità” nell’Aula Magna della scuola, si è svolto un incontro con alcuni illustri esponenti della magistratura brindisina. Vi hanno preso parte i ragazzi del progetto “Le(g)ali al Sud” e una parte degli alunni fre-quentanti le classi terza e seconda. In un clima di affettuosa accoglienza, gli studenti della “Bilotta-Marone” hanno salutato il presidente dell’ANM di Brin-disi, dott. Milto De Nozza che, avendoli

accompagni in tale percorso, ha voluto concludere la sua collaborazione con la proiezione del film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana. Al termine, le domande e le perplessità dei giovani spet-tatori sono state chiarite dal magistrato che, come sempre nel corso del progetto, ha dimostrato la capacità di arrivare nel cuore e nella mente dei ragazzi facendoli riflettere sul valore dell’impegno civi-le. «E’ un onore avere al nostro fianco una presenza così prestigiosa e tuttavia disponibile a spendersi, nonostante i nu-merosi e importanti impegni, per diffon-dere la Legalità nella nostra scuola.», ha commentato la dirigente scolastica della “Bilotta – Marone”, Dora Tamborrino. Numerosi saranno gli impegni legati al tema della legalità: la conclusione del progetto “Legali al Sud”, la visita al Se-nato, il concorso interno “Conosciamo la Costituzione”.

Concluso il progetto “Educazione alla legalità”:a scuola il presidente dell'ANM-Brindisi, Milto De Nozza

di Maria Angelotti

FRANCAVILLA/ STORIA E TRADIZIONI

di Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

FRANCAVILLA/ STORIA E TRADIZIONI 2

In agenda: la conclusione del progetto “Legali al Sud”, la visita al Senato, il concorso interno

“Conosciamo la Costituzione”

• IN QUESTA FOTO DI GRUPPO, REALIZZATA DALLA SCUOLA, RITRATTI TUTTI INSIEME, OLTRE AGLI ALUNNI, ANCHE LA DIRIGENTE, I DOCENTI, ED IL MAGISTRATO DOTT. MILTO DE NOZZA.

- QUI "SAN FRANCESCO D'ASSISI" -

- QUI "BILOTTA – MARONE" -

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XXIredazione@ .it

FRANCAVILLA/ COSA BOLLE IN PENTOLA?

Degustazione di bruschette con salse assortiteSalumi, Insaccati e Formaggi selezionati D.O.P con “Togno Fritto”Primi Piatti e Polenta con sughi vari Via Vittorio Veneto, 43 - San Michele Salentino (BR) Tel. 328.05 30 717

dalle 18:00 alle 19:30“Un sano Stuzzichino con Pane Salame e Vino”

No Happy Hour!!!

di Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Salvo intoppi dell’ultimo momento, è stato aggiornato ad un prossimo incontro da tenersi quasi certamen-

te in questo mese di ottobre il vertice tra i protagonisti del tavolo tecnico sulla fiera di Francavilla. Come ricorderemo, il ta-volo (rigorosamente a porte chiuse, ndr) era stato “aperto” sul Comune di Franca-villa lo scorso 30 settembre con l’incon-tro che, voluto fortemente dal sindaco di Francavilla Vincenzo della Corte, ha visto seduti tutti insieme ad un tavolo i soci fondatori della campionaria. Tutti presenti dunque per discutere del futuro e del rilancio dell'ente e per l’indi-viduazione del nuovo quartiere fieristico che – come pare di capire dalle “inten-zioni” di massima emerse nel corso del “tavolo tecnico” – dovrebbe potere sor-gere presso la zona PIP della città (lun-go la via per Grottaglie). Cosa questa (e cioè l’individuazione formale dell’area,

ndr) che però necessita adesso di una ratifica formale nell’ambito interno del proprio assetto giuridico di ciascun ente socio fondatore. E cioè Comune di Fran-cavilla, Provincia di Brindisi, Camera di Commercio di Brindisi. Ma nel mentre ci si incontra per discutere del “dove”, sul tavolo delle trattative presto potrebbe esserci nuovamente una “gatta da pela-re” sulla quale discutere e per la quale cercare di mettersi d’accordo. Come quella riferita al nuovo consiglio di am-ministrazione che – comunque – dovrà andare ad esautorare i compiti e la figura del “commissario” ora presente. Già un commissario. Dopo che per diversi anni la figura del presidente era stata espres-sione diretta dei politici e della politica. E adesso? Quale la “ratio”, la logica che

dovrebbe portare al nuovo consiglio di amministrazione della fiera, presidente in testa? Alla luce soprattutto del fatto che qualche anno fa era stata fortemente caldeggiata da parte di Massimo Ferrare-se la nomina di un tecnico. Un imprendi-tore che – allora – era stato individuato in Antonio Magrì. Che però in maniera secca, ringraziò e declinò l’invito.E adesso? Noi allora abbiamo provato a chiedere a Provincia di Brindisi e Came-ra di Commercio quale fosse l’orienta-mento di massima, in tal senso, nell’ot-tica futura. A rispondere sono Maurizio Bruno (al tavolo tecnico in rappresentanza del-la Provincia di Brindisi) ed Emanuele Sternativo (al tavolo tecnico in rappre-sentanza della Camera di Commercio di Brindisi).«Noi proseguiamo con il percorso che avevamo già individuato a suo tempo - dichiara l’assessore provinciale Mauri-zio Bruno - ed è pertanto che diciamo apertamente “fuori, dunque, la politica da questa struttura”. Quello che chiediamo è un passo indie-tro della politica. La nostra posizione rimane questa e non intendiamo tornare indietro. Ciò perché noi riteniamo che per portare avanti una gestione di un ente come la fiera rispetto a quelli che sono i nuovi volani di sviluppo, sia ne-cessaria una nuova figura che sia impe-gnata anche nel mondo industriale».Anche sul fronte della Camera di Com-mercio di Brindisi non sembra cambiare sotto certi aspetti la “lingua” parlata dal-

la provincia. Dunque convergenza di intenti almeno per il momento ed almeno per quel che concerne la logica da adottare per il fu-turo. Anche qui infatti «Un imprenditore alla guida della fiera di Francavilla». Almeno secondo Emanuele Sternativo, componente di giunta della Camera di Commercio di Brindisi. «La fiera - pun-tualizza Sternativo (che riveste anche il ruolo di presidente della CNA di Brin-disi, ndr) - appartiene al mondo econo-

mico: e quindi, il mondo economico chi meglio di un imprenditore lo può anche rappresentare e gestire nel migliore dei modi? La politica in questo caso deve soltanto servire a dare delle linee guida e quan-tomeno stare vicino al nuovo Consiglio di amministrazione per confrontarsi. Ritengo sempre valida - conclude Ster-nativo - la massima secondo cui impren-ditoria e politica sono due binari diversi ma paralleli».

• MAURIZIO BRUNO (PROVINCIA).

• EMANUELE STERNATIVO (CAMERA DI COMMERCIO).

• I PARTECIPANTI AL TAVOLO TECNICO, ALL'INCONTRO DELLO SCORSO 30 SETTEMBRE, SUL COMUNE DI FRANCAVILLA.

• NON APRITE QUELLA PORTA! É QUI CHE, A PORTE CHIUSE, SI É TENUTO IL TAVOLO TECNICO PER LA FIERA.

FIERA/ La politica fuori dalla porta del C.d.A.Ecco cosa ne pensano Camera di Commercio e Provincia di Brindisi su chi dovrebbe rappresentare "il nuovo". Ed il riferimento non è solo al presidente ma anche al Consiglio di amministrazione, che dovrebbe tenerne conto

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CONSIGLIERI RIMANDATI

redazione@ .it

«A parlare sono i fatti, la gente valuterà» ribattono tre Consiglieri comunali di Francavilla

In un Consiglio comunale poco produttivo e di li-vello non eccezionale, il

nostro giornale nel numero scorso aveva provocatoria-mente “rimandato a settem-bre” alcuni consiglieri che,

stando a giudizi bipartisan raccolti in città a microfo-ni spenti, non avrebbero sin qui particolarmente brillato in partecipazione attiva alla vita della massima assise cittadina. Un “giudizio” cui ovviamente era ammesso diritto di replica. Alcuni dei consiglieri chiamati in cau-sa hanno preferito non com-mentare, altri invece hanno voluto replicare. Il consiglie-re Angelo della Porta (Pdl) si è detto “allibito” nel vedere il suo nome tra i “rimanda-

ti”. «Credo che chi debba far sentire maggiormente la sua voce in Consiglio siano i miei colleghi di opposizione. Noi di maggioranza portia-mo le istanze dei nostri con-cittadini e dei nostri elettori nel partito. Chi mi conosce sa che metto nella politica la stessa attenzione e lo stes-so vigile impegno che metto nella mia professione». Per il consigliere Pdl Mimmo di Maria si tratta di una polemi-ca fine a se stessa. «Non mi interessano le provocazioni

e le polemiche. A giudica-re il mio operato saranno i miei elettori. Per me parlano i fatti, rispondo con i fatti». Respinge con forza il giudi-zio poco lusinghiero sul suo operato il consigliere Udc Pietro Altavilla. «Io poco at-tivo in consiglio? Non è vero, andassero a vedere come e quanto lavoro in Commissio-ne, basta leggere i verbali. Il problema sta nella maggio-ranza che governa la città. E la gente, che sa valutare, valuterà».

• PIETRO ALTAVILLA (UDC).• ANGELO DELLA PORTA (PDL).

• MIMMO DI MARIA (PDL).

di Maria Angelotti

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Se, per l’opposizione, liberare i cittadini non è una priorità

Vari esponenti locali del PD, evidente-mente risentiti per alcune mie ester-nazioni politiche critiche anche nei

confronti dell’opposizione, dopo avermi dato del “supponente”, hanno recentemente liquidato le iniziative per le quali in questi anni mi sono speso come battaglie “non in-cisive sulla vita dei cittadini”.Ritengo importante discutere solo dell’aspetto politico della vicenda. Anzitutto, il PD, così facendo, non soltanto si mostra allergico a tutte quelle voci che ri-

fiutino di svolgere il ruolo di utili idioti, ma pare molto più interessato alle urla persona-li, estemporanee ed a volte persino strumen-tali contro esponenti di maggioranza che non a proposte concrete. A me pare che un simile operato riveli come obiettivo primario il (teorico) bene del parti-to piuttosto che il (reale) bene dei cittadini. La questione, sia chiaro, non è di “lana ca-prina”. Spiego subito il perché.E’ concepibile, ad esempio, che a Francavil-la progetti e studi radicali su questioni so-

ciali come droga e sesso (che solo a sfoglia-re un quotidiano notiamo come riguardino centinaia di persone deboli e indifese, molto spesso gli ultimissimi della società) siano stati scientificamente ignorati, neppure de-gnati di un giudizio, foss’anche negativo? Sembra di vedere il PCI togliattiano inten-to a tenersi lontano da divorzio ed aborto, definiti “battaglie piccolo borghesi”. Ecco: l’attenzione, come allora, è a non rompere l’unità che i soliti laici rischiano di compro-mettere. Ma c’è dell’altro.In un sistema democratico, ogni opposizio-ne dovrebbe naturalmente impegnarsi per realizzare un serio controllo dell’operato della maggioranza: la cosiddetta anagra-fe degli eletti (pubblicazione di tutti i dati sulla vita dell’ente comunale e sull’operato dei nostri amministratori) è precondizione per ogni riforma culturale ed istituzionale, dell’idea stessa di voto finalmente basato

su un giudizio consapevole, e per l’affer-mazione di un principio di trasparenza, cioè rispetto delle regole ed uguale trattamento di ogni cittadino. Dopo essere stato cacciato dall’aula mentre filmavo con la mia teleca-mera, ho ottenuto la trasmissione online in diretta delle sedute consiliari, anche se in pochi lo sanno. Come pochi sanno (ed è re-sponsabilità dell’amministrazione!) di poter depositare il loro testamento biologico, gra-zie ad una vittoria radicale.Il problema è dunque l’informazione. Ed è anche il rispetto delle regole.L’anagrafe (scelta quale priorità dallo stes-so PD in campagna elettorale) è stata votata all’unanimità dal consiglio ma non ancora applicata a distanza di quasi due anni, come non applicato a 11 anni di distanza è l’isti-tuto dei referendum comunali, lacuna di cui nessuno, nemmeno i referendari dell’ultima ora, sembrano preoccuparsi.

Violazione dello statuto (in tema di referen-dum) e mancato rispetto di quanto appro-vato in questa consiliatura (a proposito di anagrafe degli eletti). Questioni non incisive sulla vita dei cittadini, mi si dice dal “Partito Democratico” (non dal “partito qualunqui-sta”!).Ora: l’opposizione, che preferisce fare po-litica individuando il nemico nel singolo esponente di maggioranza (si chiami Berlu-sconi o Della Corte), non ha evidentemen-te ancora compreso che il punto è fissare e rispettare le regole. Così, è dalla violazio-ne delle norme che deriva la morte delle istituzioni, è dall’ignoranza della gente che deriva l’impossibilità di un riscatto. Arma-re i cittadini attraverso la conoscenza e gli strumenti decisionali. Trasparenza, infor-mazione, referendum. Obiettivi decisivi per una opposizione sinceramente democratica e liberale.

• I BANCHI DELL'OPPOSIZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE A FRANCAVILLA FONTANA.

di Sergio Tatarano

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QUALE VINO FA PER NOI

L’annata della vendemmia è appena iniziata e il grattacapo dei consumatori italiani è quello di scegliere il migliore dei vini per imbandire

le tavole.In verità, il problema di scegliere il miglior vino è un falso problema poiché primeggia in assoluto quello che piace, indipendentemente dal prezzo, dalla marca, dal tipo, ecc. E’ per questa ragione che molti consumatori rimangono delusi nello scegliere vini lodati e consigliati dagli esperti e dalle varie guide: anche il prezzo elevato può ri-velarsi fuorviante e niente affatto garanzia di ot-tima qualità.Il consumatore può, invece, lasciarsi guidare da alcuni indizi di (presunta) qualità ricavabili dal-la normativa dei vini. In primis, la legge sui vini DOC prevede una sorta di scala gerarchica da quelli di maggior pregio a quelli meno pregia-ti: teoricamente la sigla DOCG (denominazione d’origine controllata e garantita) dovrebbe indi-care un vino migliore rispetto a quelli marcati da sigla DOC (denominazione d’origine controllata) o IGT (indicazione geografica tipica) che comun-que risultano più pregiati rispetto ai vini da tavola col nome dell’uva ovvero ai vini da tavola con nome di fantasia. Un ulteriore indizio di qualità è l’indicazione in etichetta della vigna: si presume che se viene no-minata si tratta di vigna buona e, in ogni caso, va ricordato che se c’è tale indicazione le uve devo-no provenire soltanto da quella vigna.Indipendentemente dalla classificazione per cate-gorie, vi sono altre spie che potrebbero veicolare

la scelta del consumatore: 1) un vino di una certa qualità non sta in scatola ma in bottiglia di vetro; 2) l’indicazione dell’annata che un produttore se-rio dovrebbe sempre indicare in etichetta (sebbene non sia obbligatorio, tranne che per i vini DOCG e per i vini cc.dd “novelli”); 3) l’indicazione delle modalità e luogo di imbottigliatura: diciture quali “imbottigliato all’origine” ovvero “imbottigliato dal viticoltore o dall’azienda agricola” indicano che trattasi di un vino “imbottigliato nella zona di produzione” cioè dallo stesso produttore di uve.

QUALCOSA IN PIU’ SULLE ETICHETTE

Considerata la crescente diffusione di pratiche commerciali scorrette tendenti alla promozione ed alla commercializzazione di produzioni vini-cole con etichettatura irregolare, talvolta in vio-lazione delle normative di protezione, si ritiene opportuno potenziare l’attività di informazione ed educazione dei consumatori a salvaguardia dell’immagine e tutela anche legale delle produ-zioni.Quanto all’etichettatura, sarebbe opportuno sape-re che il termine:1) “superiore” sta ad indicare una gradazione più alta di quella minima prevista dal regolamento sul tipo di vini; 2) il termine “classico” indica il vino prodotto nella più ristretta e tradizionale zona originaria del vino DOC; 3) “riserva” e “riserva speciale” denotano un vino invecchiato di più;4) “vendemmia tardiva” è un’altra indicazione di qualità che, naturalmente, influisce sul prezzo in

quanto denota un vino ricavato da uve raccolte molto tardi, leggermente appassite, con meno resa ma più buono 5) “novello” indica un vino imbottigliato entro il 31 dicembre dell’anno di vendemmia e, quindi, molto presto in modo che mantenga un più spic-cato sapore d’uva o, come si dice, un sapore frut-tato;Quando sono indicate due gradazioni significa che il vino è amabile o dolce poiché la prima gra-dazione è quella effettiva o “svolta”, misurata al momento dell’imbottigliamento, ma potrebbe ar-rivare alla seconda gradazione in quanto nel vino c’è ancora una notevole quantità di sostanze zuc-cherine che possono trasformarsi in alcool.L’etichetta che reca scritto “vino frizzante a fer-mentazione naturale” indica che l’anidride car-bonica non è stata aggiunta ma è quella prodotta naturalmente dall’uva.

LE PREOCCUPAZIONIDEI CONSUMATORI

A seguito di una indagine effettuata sulle cono-scenze ed anche le preoccupazioni che i consuma-tori nutrono nei confronti del vino, sono emersi i seguenti elementi: • esiste un certo livello di confusione sulla diversa qualità del vino soprattutto per quanto riguarda i marchi di denominazione di origine;• esiste la preoccupazione della contaminazione chimica del vino derivante dai trattamenti dei vi-gneti con pesticidi o altre sostanze chimiche;• alcuni consumatori sono preoccupati per la pro-duzione di sostanze chimiche durante i processi

di fermentazione dell'uva;• molti consumatori sono consapevoli della pre-senza dei solfiti nel vino, ma, essendo dichiarata in etichetta, la preoccupazione è minore;• molti vorrebbero maggiori chiarimenti sulle modalità di imbottigliamento, sulle caratteristiche dei diversi tappi, sulla persistenza dei caratteri organolettici durante il tempo e su altre informa-zioni che sono comunque marginali alla sicurezza del vino. Dai dati ottenuti attraverso l’analisi di ben 64 tipi di vino imbottigliato proveniente da varie regioni di Italia, emerge comunque un quadro rassicuran-te sulla qualità del vino disponibile sul mercato. Questo perché le varietà con cui si realizzano i vini italiani sono incomparabilmente più nume-rose rispetto a qualsiasi altro paese del mondo e, pertanto, il consumatore ha una possibilità di scelta così ampia che non ha senso – se non per mera curiosità – spendere soldi per vini este-ri, realizzati il più delle volte con uve c.d. “di moda” (Cabernet, Chardonnay, Pinot nero) per corrispondere ad un gusto internazionalizzato e alquanto appiattito! La grande individualità e il prezzo contenuto sono le due indiscutibili caratteristiche del vino Made in Italy.A tanto aggiungasi che la legislazione italiana sui vini è molto più severa di quella di altri paesi, ove è ammesso l’uso di additivi - che in Italia sono vietati - e che servono anche per “pilotare” il gu-sto ovvero è ammesso l’uso dello zucchero per alzare artificialmente il grado alcolico senza nem-meno che venga dichiarato in etichetta!

di Marina della Cortediritti dei cittadini

Avv. Marina della CorteUnione Nazionale Consumatori

Info: 331/[email protected]

BENTORNATA VENDEMMIA!

POCHI E PRATICI CONSIGLI PER LA SCELTA DEL MIGLIOR VINO

QUARTO CANALE RADIO/ FOTONOTIZIA

Dopo i veleni, Uccio e Gino si incontrano nella loro prima uscita ufficiale negli studi dell'emittente radiofonica nella trasmissio-

ne andata in onda giovedì 29 settembre scorso e condotta dal direttore delle news, Gianni Canna-

lire. L'incontro tra i due è stato riportato dagli organi di informazione. L'on. Vitali: "il tempo è guaritore". Curto (vice capo-gruppo dell'UDC in Consiglio regionale): "non sono abituato a cova-re risentimenti".

A FRANCA...MENTECURTO E VITALI

DE PASCALIS E FERRARESE

AL CAFFÉ SOSPESO

Il presidente della Pro-vincia Massimo Ferra-rese ha piacevolmente

conversato lo scorso 8 ot-tobre in diretta per un’ora e mezza con la conduttri-ce Daniela Chionna (foto in alto a sx, nel riquadro) soffermando l’attenzione su alcuni brani musicali e

su argomenti d’interesse generale. Banditi, almeno radiofonicamente, le pro-blematiche politiche ed amministrative. “Mi sono veramente rilassato con questa piacevole ed inte-ressante chiacchierata" ha riferito a fine puntata Ferrarese.

L'1 ottobre scorso ospi-te del programma di intrattenimento in

onda ogni sabato mattina, Corradino De Pascalis, segretario generale della CISL per la provincia di Brindisi. Svestiti i panni di sindacalista, ha pia-cevolmente risposto alle

domande, anche piccanti e provocatorie di Daniela Chionna, intervallate da rilassanti brani musicali."Mi sono veramente di-vertito e nello stesso tem-po sono rimasto coinvolto in questo intessante in-trattenimento in diretta" ha dichiarato De Pascalis.

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Francavilla….terra di artisti e di attori. Non a casa è la patria di

Gerolamo Bax, autore dell’antico testo in verna-colo “Nniccu Furcedda” e di altri commediografi e registi locali.Sul palco nazionale ed in alcune fiction televisive di successo registriamo la presenza di una nostra con-cittadina: Irene Vecchio 33 anni che il 6 ottobre scor-so ha fatto parte del cast di “Don Matteo 8”, su Rai Uno. Nella prima parte, “Il

ritorno” con don Matteo che ha indagato sul tentato omicidio di una donna rie-mersa da un passato lonta-no, la bella Irene ha recita-to nelle vesti di una moglie (Monica) di uno degli altri personaggi della fiction.Irene che attualmente vive a Roma si è diplomata nel 2004 presso l’Accademia Nazionale D’Arte Dram-matica “Silvio D’Amico” di Roma. Studia Danza contemporanea e canto (impostazione lirica e mu-sical) oltre a tecniche di

movimento, di drammatur-gia e di recitazione per tv e cinema. Il suo papà Giu-seppe è cardiologo presso l’ospedale “Camberlingo” mentre la mamma Marilena Tetesi è biologa-nutrizioni-sta ed apprezzata pittrice. Irene Vecchio ha inter-pretato vari personaggi calcando diversi teatri (ci-tiamo alcuni suoi ruoli): Il suo debutto sul palco nel 2000 con “Le Supplici”: liberamente ispirato al te-sto di Euripide, regia di Continelli, primo premio ‘Drammaturgie Contempo-ranee’ al Teatro Sette.Per il cinema diversi cor-tometraggi e doppiaggi: 2010 ”Corto S.Paolo” regia

di Archibugi; 2009 ”Oggi Sposi”, regia di. Lucini; 2008 “Ex”, regia di Briz-zi; 2005 “Il Ventaglio” : regia di Giordano; 2004 “Matteo e la Maionese” e “Una giornata tranquil-la” : regia di Alessan-dro Zizzo, corti finalisti al R.I.F.F; 2004 “In the Night “ : regia di Digre-gorio, secondo posto al concorso “Turno di notte” di Roma, Teatro Brancac-cio. Diverse le sue appari-zioni in fiction televisive: 2009 “Nebbie e Delitti 3”; 2008 “Terapia d’Urgen-za”; 2006 “La Biblioteca del Senato”; 2005 “Giorni da Leone 2” ; 2004 “Neb-bie e Delitti”.

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Con qualche rim-pianto ma comun-que a testa alta, e

dopo due vittorie conse-cutive il Futsal Franca-villa è uscito dalla Cop-pa Puglia. La squadra di Calcio a Cinque di patron Gabriele Candita

e mister Emiliano Zinga-ropoli, gran bella novità nel panorama sportivo francavillese, cadendo sul campo del Torre Ros-sa nell'incontro valido appunto per la Coppa Puglia, è purtroppo fuori dalla competizione con

una vittoria e una scon-fitta nel triangolare va-lido per gli ottavi. Ora tutti gli sforzi saranno dedicati al campionato di C2. «La squadra ha fatto complessivamente un'esperienza importan-te da serbare con cura. Gli avversari erano com-plessivamente superiori (non imbattibili) e hanno meritato la vittoria e il passaggio del turno. La squadra dal canto suo esce dalla Coppa in ma-niera onorevole e allo stesso tempo cosciente dei punti di forza da po-tenziare e delle debolez-ze su cui lavorare», è il commento del presiden-

te Candita. Una squadra giovane, ricca di talenti e di entusiasmo. Questo, è molto più di questo è il Futsal Francavilla. La so-cietà ha come main spon-sor, Anthalya di Gabriele Lippolis. L’organigram-ma della società vede il giovane Gabriele Candita nel ruolo di presidente ed Emiliano Zingaropoli in quello di allenatore. Per quest’ultimo si tratta di un ritorno a Francavilla Fontana, dopo l’espe-rienza maturata a Lisbo-na dove ha conseguito il patentino come allenato-re e dove ha esordito alla guida della prestigiosa squadra del San Josè.

Con la fine dell’estate esplodono gli appuntamenti all’aria aperta del soft air, appuntamenti che pos-sono durare anche un intero giorno o un intero

week end.Uno degli appuntamenti più importanti per quan-to concerne questa disciplina a metà tra il gioco e lo sport, è la semifinale nazionale “A.S.N.W.G”. Vi ha partecipato anche l' A.S.D. Brigata Alpha di Franca-villa Fontana. Ma cos'è il soft air? In estrema sintesi lo si potrebbe definire “giocare a fare la guerra nei bo-schi”, ma la sintesi non fa onore allo spirito che anima coloro che praticano tale sport. E di sport pare proprio trattarsi, come infatti spiegano gli iscritti della Brigata Alpha. «E’ bene chiarire – affermano – che si tratta di uno sport di squadra, conosciuto anche come Tiro Tattico Sportivo, ed in quanto tale promosso dall’AI-

CS (Associazione Italiana Centri Sportivi). I softgunners (così si chiamano i giocatori, ndr), si ritrovano in ambienti boschivi e qui danno vita ad una sorta di guerra simula-ta. Guerra simulata ma emozioni reali, stando ai racconti di alcuni giocatori. Ogni domenica i gioca-tori si incontrano per organizzare apposite sedute di allenamento in prospettiva poi di disputare vere e proprie competizioni, quali tor-nei tra club diversi. Appassionati della guerra sì, ma

solo quella per gioco, tengono a precisare i softgun-ners, che, particolare, usano per i loro games armi gio-cattoli che replicano in modo assai fedele quelle reali. A spingere gli appassionati, armati di tutto quanto con repliche più o meno fedeli di armi vere, spesso più costose degli originali e in tuta mimetica, a sfidarsi in boschi e terreni fuori città a colpi di pallini è l’one-stà e spirito di squadra, anche goliardico, che Brigata Alpha nata nel settembre 2008 con i suoi 30 membri, ha coltivato nel tempo. Per tutti coloro che volessero trascorrere una giornata tra amici, all'insegna dell’av-ventura, non resta che provare. Per maggiori informa-zioni basta fare un salto sul sito www.brigatalpha.it

- SOFTAIR -Ecco come "giocare" a fare la guerra nei boschi

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• NELLA FOTO UNO DEI GRUPPI CHE COMPONGONO LA BRIGATA ALPHA.

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L’inizio della storia calcistica del “Francavilla calcio” per certi versi e sotto certi aspetti è stato piuttosto rocambolesco.Intanto in queste ultime ore si apprende che il tecnico tarantino

Angelo Saponaro ha gettato la spugna, rassegnando le dimissioni dopo tre pareggi e tre sconfitte. Sulla panchina una vecchia cono-scenza della tifoseria biancazzurra, Diego Favonio.Con Antonio Donatiello ripercorriamo le tappe essenziali di que-sta squadra che tante gioie ma anche qualche dolore ha partorito.Ecco pertanto cosa ne pensa Donatiello.Allora, presidente, un inizio questo della storia calcistica, forse un pò burrascoso, non pensa?Oserei dire anche azzardato, ma la convinzione, a volte, supera la ragione.Perché dice questo? Si spieghi meglio, allora.Il presidente Distante, come ormai è noto, ha lasciato il timone del Francavilla Calcio, ancora oggi lo ringrazio perché, nonostante tutto, ha iscritto la squadra e ci ha permesso di proseguire il no-stro sogno: portare la squadra verso la salvezza.Così io, Antonio Donatiello, ho preso in mano la situazione perché da sempre sono stato il promotore del bel gioco e della possibilità

di far crescere ragazzi nel calcio: sport che ancora oggi considero sano per loro. Da sempre seguo la squadra della mia città con convinzione e passione e proprio ora, nel momento del bisogno, non potevo vedere che tutto annegasse così nella totale passività, e così eccomi qui a rimboccarmi le maniche con tutta la mia forza di volontà, e chiunque mi conosce sa bene che non mi manca.Ho raccolto i cocci rimasti e da solo, insieme al mio fidato Mim-mo Cinieri, ora vice-presidente, abbiamo cominciato a ricostruire l’intera squadra dal niente, non c’era nulla, nemmeno le maglie, solo i pilastri della determinazione e dell’amore di voler salvare la nostra squadra.Fianco a fianco, giorno dopo giorno, a testa bassa Mimmo Cinieri si è mostrata una persona degna della mia fiducia perché, mentre l’esperienza si acquisisce nel tempo, la dedizione, l’umiltà, la fe-deltà alla maglia sono cose che hai già dentro, nel sangue: e lui ha dimostrato di averle.Abbiamo ricominciato a crederci anche perché abbiamo avuto il sostegno di numerosi sponsor e a questi va tutto il mio ringrazia-mento e riconoscenza: sono consapevole che senza di loro non saremmo andati da nessuna parte. È grazie a loro se ora possiamo allenare ragazzi, e se possiamo cominciare a pensare di prendere anche qualche giocatore meno giovane e più affermato.I nostri giovani giocatori stanno dando prova di grande impegno e serietà, scendono in campo e lottano fino in fondo per la vittoria perché ci credono.Crede nel "futuro"?Fin’ora posso dire di essere soddisfatto della mia squadra perché nel gioco ha saputo rimanere compatta, unita negli obiettivi, ha trasmesso emozioni, ha offerto un bello spettacolo: e il calcio è anche questo.Ovviamente, sono convinto che dietro a una grande squadra ric-ca di intenti, debba esserci una grande organizzazione alle spalle altrettanto motivata: il motore che muove tutto, efficiente e pro-positivo. Per tutto questo ringrazio l’intera dirigenza, dallo staff tecnico a quello medico, le numerose persone che ogni giorno si

prodigano e dedicano il loro tempo, le loro capacità affinché tutto funzioni perfettamente.La stagione è ancora lunga, siamo solo all’inizio, ma sono fidu-cioso, come Presidente, di aver dato, e di continuare a dare, le giuste motivazioni e il giusto spirito per affrontare l’anno con estrema convinzione che i risultati non tarderanno ad arrivare. Credo ancora nel bel calcio, e ce lo auguriamo tutti di cuore.

---Per le foto (g. c.), si ringrazia

la società del Francavilla calcio.

Calcio, che passione la mia!Tonino Donatiello parla a tutto campo e si confessa in questa intervista in esclusiva per "ilbrindisino"

• UN PRIMO PIANO DEL PRESIDENTE DEL "FRANCAVILLA CALCIO", TONINO DONATIELLO.

di Giovanni di Noi

• POSANO TUTTI INSIEME PER UN PRIMO PIANO I GIOCATORI DELLA SQUADRA DEL FRANCAVILLA.

Intanto sulla panchina è arrivato mister Diego Favonio

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SPORT/ CALCIO VIRTUS FRANCAVILLA

Domenica 25 settembre si è svolto un evento internazionale di kick-boxing. Il campione francavillese

Mimmo D'Elia sul ring contro l'olandese Deniz Ceben, per il “Prestige fight Italia

vs Olanda”. Un evento incredibile che ha visto oltre 3000 persone in piazza Gio-vanni XXIII a sostenere il beniamino di casa. All'angolo di D'Elia c'era il mae-stro Francesco Corvino, già allenatore

di Rocco di Palmo. Questa la cronaca dell'incontro: primo round scoppiettante con D'Elia che pressa subito di pugilato con delle combinazioni molto tecniche e l'olandese che risponde timidamente con

dei calci bassi; secondo round senza so-ste ed al cardiopalma, con scambi conti-nui tra i 2 campioni.Terzo round con gli atleti visibilmen-te stanchi, dopo 10 secondi il colpo da campione: D'Elia con un sinistro destro fulmina l'olandese che si accascia sulle corde e il pubblico francavillese in de-lirio. Dopo 8 secondi di conteggio l'ar-bitro fa continuare, il francavillese prova a chiudere il match prima del limite ma l'olandese in affanno riesce a finire il ter-zo round attaccando D'Elia.L'incontro finisce con il punteggio finale 29- 30; di 29 30; 30 29 . Per un solo punto se lo aggiudica Ceben. I due combattenti sono stati premiati dal piccolo Damiano Caliandro, figlio dell'indimenticato cam-pione d'atletica Mimmo Caliandro.

di Maria Angelotti

FRANCAVILLA/ - KICK-BOXING-Mimmo D'Elia sconfitto di misura sul ring

• PIAZZA GIOVANNI XXIII: QUI É STATO ALLESTITO IL RING TRA IL FRANCAVILLESE MIMMO D'ELIA E L'OLANDESE DENIZ CEBEN.

Una squadra costruita per vin-cere che non sta deludendo le aspettative. Lasciarsi prendere

dell'entusiasmo sarebbe però un erro-re dacché il campionato è ancora lun-go e le insidie sempre dietro l'angolo. I ragazzi di mister Alfredo Paradisi si allenano sì per vivere ma anche per restare coi piedi per terra. Lo sa bene anche un veterano del calcio fran-cavillese, una delle bandiere e delle colonne della Virtus Francavilla: il capitano Leo di Punzio.Capitano, dal punto di vista di esperto del pallone, cosa te ne pare di questo esaltante inizio campiona-to?Diciamo che sta effettivamente an-dando molto bene. E sinceramente, e senza apparire immodesti, dobbiamo

dire che meritiamo i successi che stia-mo avendo finora. Tranne la prima partita, stiamo disputando un buon campionato e giocando un bel calcio. Ma sarebbe un errore imperdonabile dormire sugli allori e parlare sempre e solo delle vittorie. Dobbiamo pensa-re al futuro.Mentalmente, ci pare di capire, la squadra sta benone. Ha saputo re-agire alla brutta sconfitta contro il Ruffano. Ma fisicamente come stanno i tuoi compagni?Complessivamente stiamo bene. Basta guardare una partita per rendersene conto. Nel secondo tempo, quando le squadre avversarie, più o meno tutte, mollano, noi abbiamo ancora energia nelle gambe e fiato per correre.Quando la Virtus è stata presenta-

ta alla città, si è detto senza mezzi termini che si trattava di un team che ambiva ai vertici della classifi-ca. Ora che il campionato è comin-ciato da diverse settimane vi sentite sempre e ancora una squadra da vertice?Assolutamente sì. Ora più di prima. Se continuiamo a giocare così potre-mo raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.A questa macchina da guerra maci-na successi che è la Virtus Franca-villa manca qualcosa?No, non ho alcuna esitazione a dire che proprio non ci manca nulla. Ab-biamo una società solida e seria alle spalle, un allenatore eccezionale che sa motivarci e dei giocatori fortissimi. Non potremmo chiedere di più.

di Punzio: «Successi meritati. Ma guai a dormire sugli allori»

• UNA FORMAZIONE DELLA VIRTUS FRANCAVILLA, SQUADRA FRA LE PROTAGONISTE DEL CAMPIONATO DI PRIMA CATEGORIA.

• UN BEL PRIMO PIANO DI LEO DI PUNZIO.

Intervista al veterano portiere-capitano, una delle colonne della squadra di Mister Paradisi

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FRANCAVILLA, ARTE & CULTURA

Un workshop sulla globalità dei lin-guaggi è stato orga-

nizzato dall’associazione “Le Muse” di Francavilla. Si tratta di quindici ore (ogni incontro ha una du-rata di tre ore) tra teoria ed attività pratiche. Il corso, finanziato dal Centro Po-iesis di Brindisi, è aperto a studenti, adulti e anziani senza limiti di età.«Tutti possono parteci-pare a questa esperienza formativa tra arte, terapia e musica», dichiara uno dei due protagonisti del

workshop Franco Zecchi-no, con un passato come docente musicale ed oggi uno dei più attivisti so-stenitori del metodo della caposcuola della musicar-terapia nella globalità dei linguaggi, Stefania Guerra Lisi.Zecchino è presiden-te dell’associazione “Le Muse”. Per le iscrizioni: fralemuse@ libero.it.Il corso si svolgerà tra otto-bre e dicembre. Gli iscritti riceveranno dettagliate no-tizie anche riguardo alla sede tramite via email.

• FRANCO ZECCHINO.

Con “Le Muse”,per un viaggio tra arte,

terapia e musica

Sabato 17 settembre scorso nel Chiostro della chiesa della Croce si è tenuto il

vernissage della personale del pittore dei jazzisti, Francesco Toraldo. Dopo un break di de-gustazione di vini e prodotti tipici, si è tenuto uno straordi-nario concerto jazz con alcuni tra i più quotati musicisti di questo genere musicale sul pa-norama internazionale: Enzo Lanzo (alla batteria e direttore didattico di una Scuola Musica-le a Taranto), Miguel Rodriguez (al pianoforte, arrivato appo-sitamente da Madrid), France-sco Angiuli (al contrabbasso, residente in Olanda), Daniele Scannapieco (al sax tenore di Mario Biondi, noto anche per le sue collaborazioni con Dee Dee Bridgewater). Una chicca: madrina a sorpresa della serata l'attrice Nadia Rinaldi, moglie del Maestro Toraldo!La Galleria Colorstudio Picardi ha dato vita a questo memora-

bile evento per la città, con la partnership dell’Amministra-zione Comunale e con i patro-cini di: Regione Puglia, Asses-sorato alla Cultura-Provincia di Brindisi, Apt Brindisi e Scuola Musicale Comunale “Padre Se-rafino Marinosci”.Ha curato la direzione artistica e presentato la serata Daniela Chionna, che, come sempre, ha progettato e gestito in tandem con Ottorino Picardi, l’evento.Tutti concordi nel definire que-sto evento “una serata magica”! Gente proveniente da tutta la Puglia e oltre insieme ad un gruppo di “jazzofili”, apposita-mente arrivato da Roma hanno potuto ammirare dal vivo le opere del pittore dei jazzisti.Il Maestro Toraldo, emozio-natissimo come la moglie, ha ringraziato Ottorino Picardi e Daniela Chionna, parlando di questa mostra come della più emozionante che gli sia mai sta-ta dedicata nella sua importante

e lunga carriera. La prima vol-ta, lui che dipinge per i jazzisti durante le rassegne più impor-tanti in Italia e all’estero, che un quartetto formato da grandi talenti, ha suonato in omaggio alle sue opere e per di più sotto il suo nome, appunto “Toraldo Painting Jazz Quartet”!Il 18 settembre scorso le opere sono state presentate in galleria dall’esperto d’arte Cesare Cor-bara, tra i riferimenti in Italia di Sotheby’s e Christie’s. I locali

espositivi della Galleria Color-studio Picardi, in Francavilla Fontana, sono stati metà di clas-si scolastiche accompagnate da docenti di materie artistiche.Ottorino Picardi e Daniela Chionna in collaborazione con la Galleria Colorstudio Picardi, sono ora impegnati nell’orga-nizzazione della personale del Maestro Ulisse che sta realiz-zando per l’occasione opere in omaggio al settecentenario di Francavilla Fontana.

Il pittore dei jazzisti Francesco Toraldo accende gli animi dei visitatori

• UNA SCUOLA VISITA LA MOSTRA DI TORALDO.

• ULISSE - CHIESA MADRE.

di Gianni Cannalire

Laura Carone, artista gallipolina e fran-cavillese d’adozio-

ne (ha sposato il dott. Vincenzo della Corte, sindaco della città degli Imperiali) ha ricevuto il 24 settembre scorso a Montecarlo il presti-gioso “Oscar per le Arti Visive”. Il premio è sta-to conferito dall’Artex-pò Gallery. La selezione è avvenuta attraverso la

segnalazione degli spe-cialisti del settore edito-riale artistico operati da critici e galleristi. La ce-rimonia di consegna del significativo riconosci-mento consegnato a Lau-ra Carone e ad alcuni al-tri artisti, è avvenuta nel salone Debussy dell’Ho-tel de Paris a Monte-carlo alla presenza, tra gli altri, di Jean Charles Spina (critico d’arte di

Nizza), di Mariarosaria Belgiovine (direttrice di Artexpò Gallery), di Monique Thibaudin (scultrice di Nizza) e di Michel Verdant (diretto-re della Galleria Victoria di Cannes).Questa la motivazione critica all’artista che ha esposto suoi dipintri in Irlanda, Dublino, Ber-lino, Grecia: “L’artista compone le sue opere

idealizzando afferma-zioni e contraddizioni, per offrire lo splendido spettacolo della natura, inquieta e romantica. Visioni della quotidiani-tà proposti con suggesti-ve evocazioni tonali che permettono di sottoline-are la riflessione di im-magini filtrati dalla re-altà”. Laura Carone sin da fanciulla si è distinta per le sue attitudini arti-

stiche. Oggi si presenta in maniera poliedrica con un messaggio for-te, deciso e fortemente equilibrato. I suoi dipinti evocano profumi e colo-ri della terra come pure un forte simbolismo reli-gioso. In occasione della canonizzazione di Padre Annibale Maria di Fran-cia una sua opera è dive-nuta manifesto ed invito dell’evento.

Da Montecarloarriva un oscar

per Laura Carone• AL CENTRO L'ARTISTA FRANCAVILLESE LAURA CARONE.

Il premio conferito dall’Artexpò Gallery

In preparazione l'omaggio di Ulisse alla storia di Francavilla

“Sportivamente anzia-no” è il titolo di un corso in programma

a Francavilla nei locali di “Pianeta Danza”. Il 10 ottobre scorso è stato proposto un saggio delle lezioni “per il bene del corpo e dello spirito” nel corso del convegno “Teoria tecnica e didat-tica dell’attività motoria preventiva adattata per l’età adulta ed anziana”. Sono intervenuti il dott. Fabio Arpa, il presidente dell’Università della Ter-za Età Carmelo Ciracì, il sindaco Vincenzo della

Corte, il vice sindaco con delega ai Servizi Sociali Mimmo Bungaro. Presente anche la direttri-ce della scuola di danza Sonia Russo.“Dati scientifici - dichia-ra l’istruttore del corso Fabio Arpa - testimonia-no che si può invecchiare bene stimolando le varie funzioni organiche attra-verso una regolare atti-vità fisica. Molto impor-tante è la prevenzione”. Il 17 ottobre partiranno i corsi all’interno dei locali di “Pianeta Danza” in via Fratelli Bandiera , 62.

"Sportivamente anziano"

• LA PRESENTAZIONE DEL CORSO.

Le lezioni al via il 17 ottobre nei locali di “Pianeta Danza” di Francavilla

L'inaugurazione con il convegno sulla prevenzione

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Direttore Responsabile: Giovanni Cannalire - Redazione: Giovanni di Noi, Maria AngelottiImpaginazione: Giovanni di Noi - Periodico mensile della provincia di Brindisi

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OROSCOPOOROSCOPOARIETEMolti progressi sono assicurati nel campo dell'amore in questo periodo, anche se con tutta probabilità vi trove-rete in una fase abbastanza complicata. E' tempo per voi di far valere le vostre capacità nel campo del lavo-ro. La determinazione è la condizione chiave che saprà darvi il successo nella vostra professione. Le vostre idee e le ambizioni sapranno portarvi al sicuro successo.

TOROLe giornate si tingono di tinte emotive, di passione e di rifl essione insieme. Scontrandosi, questa miscela avrà effetti sorprendenti, alternando eccessi sensuali a periodi di studio seguiti da intensi interrogativi. Im-parerete un po' di più su di voi e capirete quali sono le vere aspirazioni. Questo vi permetterà di modifi care profondamente le basi del vostro rapporto.

GEMELLIIl vostro spirito di fraternità e di conciliazione si svi-luppa e nuove prospettive si aprono d'avanti a voi. Vi troverete di fronte a circostanze in cui sarà bene mo-strare la vostra totale autenticità. Ci sarà molto lavoro da fare e nuovi progetti per voi a partire già dai primi giorni di Ottobre. Occorrerà mettere in gioco un poco di sforzo e tutta la vostra fatica sarà riconosciuta. Sarete più adattabili che mai.

CANCROPreparatevi ad affrontare un mese di intensa attività con progetti ed azioni di ogni tipo. Il periodo della mo-notonia è giunto al termine. Durante il mese di Ottobre avvertirete l'infl uenza di Urano il quale è portatore di nuovi progetti e nuove speranze. Sarà importante per voi ascoltare i vostri sostenitori e mantenere dei buoni rapporti con i colleghi e gli anziani al fi ne di evitare controversie indesiderate.

LEONECi saranno grosse modifi che nel settore della creati-vità e del lavoro. Ma per usufruire appieno di questa potente energia, potrebbe essere necessario cambiare il vostro modo di fare le cose. Tentare nuovi approcci. Siate disposti a reinventare voi stessi. I vecchi metodi non funzionano più e potrebbero soffocare l'occasione di creare un nuovo futuro.

VERGINEL'amore arriva lentamente, con dolcezza ed attenzio-ne. Esplorerete i vostri sentimenti con analisi profon-da e il desiderio di imparare tutto sul vostro partner. Ottimi successi in materia lavorativa, professionale e fi nanziaria, con promozioni e aumenti salariali che arriveranno veloci in questo mese. Se siete alla ricerca di nuove opportunità, questo è il momento giusto per cambiare lavoro.

BILANCIABuone opportunità di lavoro sono in arrivo. I nati sotto il segno della Bilancia, che in questo momento sono sottoposti ad esami, colloqui o altri tipi di concorsi, ot-terranno sicuramente il meritato successo. La fortuna è a vostro favore. Moltissime persone vengono attratte da voi dalla vostra straordinaria sincerità e il duro la-voro. Possibilità di miglioramento per le persone già impegnate nel lavoro o professione.

SCORPIONELa vita sentimentale passerà attraverso un periodo feli-ce. Ci sono tutte le possibilità, per le anime singole, per poter soddisfare i sogni. Si prevede un certo numero di sfi de nel settore professionale e del lavoro. Molti pro-blemi potrebbero venire dai colleghi sul posto di lavoro. La concorrenza si fa più dura e dovrete lavorare molto duramente se volete raggiungere i vostri obiettivi.

SAGITTARIOOttobre sarà un mese da dedicare al romanticismo. Il vostro zelo e il duro lavoro vi aiuteranno a superare al-cuni ostacoli nella vostra vita lavorativa o professionale che durante il periodo di Ottobre non mancheranno. Cercare di sviluppare nuovi progetti, evitando però lo spostamento del posto di lavoro o di carriera. In questo periodo gli studenti si trovano ad affrontare un periodo diffi cile.

CAPRICORNOLa pazienza è molto necessaria in questo periodo, come anche una ripassata alla vostra dieta a all'esercizio fi si-co. I Capricorno sono dei buoni amministratori, per cui possono intraprendere la loro carriera con competenze manageriali in molteplici settori. Coloro che hanno in-tenzione di avviare un'impresa, questo mese sarà un periodo ideale per loro.

ACQUARIOLe relazioni assumeranno un signifi cato più profondo. La capacità di aprirvi sarà forte. Fiducia e sicurezza sono le armi con cui riuscite in qualunque cosa voi fac-ciate. Nuove opportunità di lavoro e investimenti sono indicati nella seconda metà del mese. Alcune promozio-ni sono in arrivo per coloro che desiderano mantenere posizioni di rilievo sul proprio posto di lavoro.

PESCIAvete bisogno di prendervi cura di voi stessi. I vostri sacrifi ci stanno fi nalmente rendendo i suoi frutti. Il suc-cesso che state ottenendo attraverso i vostri sforzi vi da sicurezza e vi fa essere molto orgogliosi di voi stessi. Il mese di Ottobre 2011 è sicuramente un buon momento pei i nati sotto il segno dei Pesci per quanto riguarda le attività lavorative e professionali.

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