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Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa Ricerca Educativa per Alunni in Difficoltà in risposta al progetto ministeriale “I CARE: Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa” Piano Nazionale di formazione e ricerca per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 rivolto nello specifico ai problemi dell’integrazione scolastica e sociale dei ragazzi con disabilità e, più in generale, finalizzato a realizzare un’effettiva dimensione inclusiva della scuola italiana. M.P.I. N.1536 / 28.09.2007 Piano Nazionale di Formazione per l’integrazione degli alunni disabili Direzione Didattica 1° Circolo di Quarto

Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa R icerca E ducativa per A lunni in D ifficoltà in risposta al progetto ministeriale I CARE: Imparare,

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Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa

Ricerca Educativa per Alunni in Difficoltà

in risposta al progetto ministeriale 

“I CARE: Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa”

Piano Nazionale di formazione e ricerca  per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 rivolto nello specifico ai problemi dell’integrazione scolastica e sociale dei ragazzi con disabilità e, più in generale, finalizzato a

realizzare un’effettiva dimensione inclusiva della scuola italiana.

M.P.I. N.1536 / 28.09.2007 Piano Nazionale di Formazione per l’integrazione degli alunni disabili

Direzione Didattica 1° Circolo di Quarto

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L'individuazione delle scuole da coinvolgere in rete ha tenuto conto di :

-alunni diversamente abili del Circolo che si sarebbero iscritti alle SMS

del territorio;

-pregresse esperienze lavorative relativamente all'integrazione degli

alunni diversamente abili;

altre esperienze progettuali in rete;

-disponibilità dei dirigenti e dei docenti

LA RETE

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1° CIRCOLO DIDATTICO

S.S.S. 1° G. “ E. GADDA”S.S.S. 1° G “ E. DE FILIPPO”ISTITUTO PARITARIO   “F. FROEBEL”

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RICERCA – AZIONE

Con il progetto I CARE...READ è stata attivata una ricerca –azione il cui

campo di indagine sono state:

le  difficoltà dell’apprendimento della lettura nei soggetti con disabilità e 

le strategie possibili da attivare nel normale contesto della vita

scolastica quotidiana anche attraverso l’ideazione di facilitatori didattici.

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Ambito dell’indagine

Contesto : la classe/la famiglia

Azione : la didattica

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I DESTINATARI Il progetto ha coinvolto docenti di base e di sostegno, alcuni genitori

l’intera classe e in alcuni momenti  gruppi di alunni, i normolettori e gli alunni in difficoltà di lettura, tra cui  soggetti “diversamente abili” interessando pertanto:

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•il contesto classe

agendo direttamente sul piano della didattica con esperienze di strategie cooperative, di relazioni di aiuto ed individualizzazione e personalizzazione degli interventi educativi;

•la famiglia

attraverso il coinvolgimento di alcuni genitori investiti in prima persona durante i laboratori di lettura

•la scuola

relativamente alla sua organizzazione,programmando interventi formativi  in rete,promuovendo contesti cooperativi, garantendo la documentazione di tutto il lavoro svolto per favorire la trasferibilità delle esperienze.

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La metodologia operativa adottata si è avvalsa del contributo degli studi

più recenti in campo di ricerca-azione in un contesto scolastico e le

attività programmate sono state sviluppate  prioritariamente all’interno di

laboratori, liberamente pianificati dai  docenti.

LA METODOLOGIA

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LA FORMAZIONE La formazione dei docenti coinvolti, affidata alla dott.ssa Silvestri Anna

Maria, psicologa esperta esterna, ha riguardato:

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•breve vademecum sulla dislessia, sottolineando che le difficoltà di lettura frequentemente osservate dai docenti possono essere apparentemente identiche in tutti i bambini, ma in realtà spesso hanno un’eziopatogenesi differente, che varia da caso a caso;

•riferimenti teorici e strumenti di valutazione neuropsicologica utilizzati con la presentazione di alcune prove di registrazione del livello intellettivo e delle abilità di lettura.

•procedura per la somministrazione delle prove di valutazione

•indicazioni in merito all’interpretazione dei dati da rilevare e alla loro ricaduta sul percorso didattico.

•l’individuazione, in accordo con gli insegnanti presenti,  per ciascuna classe coinvolta nel progetto, di due gruppi di soggetti della stessa ampiezza, con un limite massimo di cinque unità per gruppo, uno con difficoltà specifiche di lettura o dell’apprendimento più in generale e l’altro con un livello prestazionale medio.

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LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA Hanno partecipato alla fase di valutazione neuropsicologica (iniziale e

finale) 9 classi:

• 3 classi quinte• 3 classi quarte• 1 classe terza• 2 classi di scuola media• 63 alunni partecipanti alla valutazione iniziale• 62 alunni partecipanti alla valutazione finale

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Il test delle Matrici Progressive di Raven (PM 47, Raven, 1940) per valutare il livello intellettivo attraverso un test non verbale, poco influenzato dalle variabili socio-culturali. -Le prove di lettura MT per valutare la prestazione rispetto ai criteri di comprensione del testo, di correttezza e di rapidità della lettura ad alta voce.

Gli strumenti

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La valutazione delle capacità di comprensione e di decodifica di un testo scritto è stata effettuata attraverso due prove distinte:la prova di comprensione e la prova di lettura ad alta voce per individuare sia casi con disturbo di decodifica ma non di comprensione(dislessia specifica evolutiva), sia il contrario (iperlessia).

Caratteristiche delle prove

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La prova di comprensione ha previsto il formato della domanda a risposta multipla, che ancora oggi risulta essere quella di più semplice somministrazione e di più sicura standardizzazione e valutazione

La prova di lettura ad alta voce ha previsto, invece, la lettura espressiva di un brano di difficoltà equivalente a quello utilizzato nella prova precedente ed è stata molto utile per riconoscere il livello di automatismo della lettura, meccanismo purtroppo sempre più spesso scarsamente consolidato anche negli alunni degli ultimi anni della scuola elementare o della scuola media.L’esame della decodifica si è basata sugli indici di rapidità e di correttezza di lettura, notevolmente correlati tra loro.

(Cornoldi et al., 1998). 

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GUIDA AI RISULTATI Nell’interpretazione dei risultati si è tenuto conto delle variabili che

hanno potuto eventualmente interferire con il normale svolgimento delle prove e/o influire in maniera significativa sul punteggio ottenuto quali:

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•la modalità specifica di somministrazione del test o di formulazione delle domande

•i possibili effetti dell’ansia da prestazione, soprattutto nei bambini più piccoli o con maggiore difficoltà di gestione della propria emotività. Infine, nelle tabelle riassuntive sono state registrate anche eventuali osservazioni ritenute di particolare interesse per l’analisi critica della prestazione di ciascun alunno, delineando così un profilo dettagliato e al tempo stesso attendibile di ciascun bambino, individuandone punti di forza e di debolezza sia nella sfera cognitiva che in quella emotivo-affettivo-relazionale.

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Esempio Tabella

AL

UN

NI

PM

47 RA

VE

N

COMPRENSIONE RAPIDITA’ CORRETTEZZAO

SS

ER

VA

ZIO

NI

Valu

tazione in

iziale

Valu

tazione fin

ale

Valu

tazione in

iziale

Valu

tazione fin

ale

Valu

tazione in

iziale

Valu

tazione fin

ale

C.D. 24/36 III + intelligenza media

8/10 6/10 richiesta attenzione

0,35 0,31 2,5 1 Miopia

F.M. 31/36 I intelligenza superiore

10/10 7/10 0,36 0,33 5,5 3

A.D. 22/36 III + intelligenza media

2/10 richiesta intervento immediato

4/10 richiesta intervento immediato

0,43 0,41 2,5 11 richiesta attenzione

LEGENDASillabe lette 301Fino a 60 prestazione sufficiente rispetto al criterioFino a 110 richiesta di attenzione (difficoltà lievi, situazione da monitorare)Oltre 110 richiesta di intervento immediato (difficoltà evidenti)

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IL LABORATORIO Il laboratorio è stato inteso non solo come ambiente educativo dove poter

agire, esplorare e scoprire, ma come momento privilegiato del fare- capire - riflettere - rielaborare.

Tutto questo al fine di: 

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•educare attraverso un percorso di insegnamento-apprendimento flessibile dove il sapere non è inteso come trasmissione e memorizzazione ma come ricerca-esplorazione e valutazione-azione;

•sperimentare per individuare nuove strategie didattiche;

Per l'organizzazione e l' attivazione sono stati necessari :

•La definizione dell' unità didattica (obiettivi didattici, obiettivi sociali, relazionali; cognitivi-emotivi,...)

•La costituzione di un gruppo di lavoro costituito da alunni normolettori ed alunni in difficoltà

•La riorganizzazione del gruppo classe relativamente al lavoro predisposto

•La libera pianificazione del percorso laboratoriale, tenuto conto delle difficoltà emerse, della motivazione degli alunni e dei possibili collegamenti interdisciplinari alle attività curriculari della classe.

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Esempi di laboratori • ed. linguistica (dalla lettura di un testo narrativo ad una propria

produzione);

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•ed. alimentare (predisposizione di schede esemplificative del percorso, rappresentato anche con una recita finale);

•ed. ambientale (predisposizione di schede esemplificative con la rappresentazione iconografica del percorso)

•elaborazione di un diario (dalla lettura del diario di Anna Frank);

•diario di bordo (realizzazione di un "estratto" con la raccolta di elaborati, schede, disegni, ..realizzati nel corso dell'anno in riferimento a tre tipologie di testi letti in classe).

Nel corso del secondo anno, invece, si è dato spazio ai laboratori con i genitori con attività diversificate

•giornale della classe (sintesi di varie tipologie di testo: epica, quotidiani, romanzi, notiziari,..);

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FINALITÀ’ • Riproporsi come comunita’ professionale ed educativa aperta

all’accoglienza, al riconoscimento e alla valorizzazione delle capacita’ e delle competenze di ciascuno, in particolare dei soggetti diversamente abili.

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•Promuovere processi di formazione e aggiornamento tra i docenti

•Agire sui docenti per l’acquisizione di una identità professionale attraverso attività di formazione

•Promuovere le relazioni, il confronto e la collaborazione valorizzando le esperienze di ognuno

•Individuare, in un percorso di ricerca-azione , strategie metodologiche, didattiche ed organizzative orientate all’integrazione dei soggetti con disabilita’ nel normale contesto della vita scolastica quotidiana

•Sensibilizzare la famiglia e costruire un patto formativo con la classe e la scuola.

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RISULTATI ATTESI • Costruzione/implementazione di buone pratiche di integrazione

•Ideazione e predisposizione di facilitatori didattici per l’apprendimento della lettura adeguati alle disabilita’ presenti nella scuola

•Apertura di un dialogo progettuale tra scuole e famiglie con il recupero del ruolo di ognuno nel processo formativo ed educativo

•Ricerca, individuazione ed adozione di strategie metodologiche,didattiche ed organizzative orientate all’integrazione nel contesto scolastico quotidiano

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•Riorganizzazione non solo della didattica della lettura, ma anche degli spazi e tempi e delle modalità dedicate ad essa

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Obiettivi educativi e didatticiRelativi agli alunni• Acquisizione di competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico.

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•Sviluppo e utilizzo di strategie d’aiuto efficienti per una corretta lettura

•Riduzione del senso di emarginazione ed esclusione

•Nascita di atteggiamenti positivi verso l’impegno scolastico

•Potenziamento dell’espressione del soggetto sul piano affettivo-emotivo, relazionale e cognitivo.

•Partecipazione attiva ai lavori di gruppo.

•Sviluppo delle capacità attentivo-percettive

•Consolidamento della letto-scrittura

•Nascita di interesse per i principali generi letterari (fiabe, miti, leggende, poesie, racconti, fumetti).

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LE AZIONI MOD.1 • FORMAZIONE DOCENTI CON ESPERTO DEL SETTORE: LE DIFFICOLTÀ

DI LETTURA – I SOGGETTI DISLESSICI - QUADRO CLINICO – STRATEGIE DIDATTICHE

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MOD.2

•INTERVENTO INFORMATIVO/FORMATIVO SULLE FAMIGLIE CON DOCENTI ED ESPERTO

MOD.3

•VALUTAZIONE LIVELLO COGNITIVO DI BASE E LIVELLO DI LETTURA RAGGIUNTO DAGLI ALUNNI ATTRAVERSO LA SOMMINISTRAZIONE DI PROVE NEUROPSICOLOGICHE CON L’INTERVENTO DELLA DOTTORESSA SILVESTRIMOD.4

•LABORATORIO DI RICERCA AZIONE PER IL SUPERAMENTO DELLE DIFFICOLTA’ DI LETTURA ATTIVATO CON IL GRUPPO CLASSE

MOD.5

•LABORATORIO DI LETTURA ALUNNI- GENITORI

MOD.6

•PREDISPOSIZIONE DI MATERIALI E DOCUMENTI (LAB. TRASVERSALE)

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MOD.1

Percorso laboratoriale: Docenti in azione Obiettivi Contenuti Attività

Diventare ricercatori attivi

Apprendere a calare la ricerca nella realtà della scuola, e in particolare nella classe.

Superare il divario ‘teoria –realtà concreta’

Gestire in maniera appropriata ed efficace gli strumenti della ricerca azione

Conoscere le cause delle difficolta’di lettura

La ricerca azione Modelli di

ricerca-azione Gli strumenti Le procedure La situazione

problema La dislessia I disturbi della

letto-scrittura

Incontri formativi frontali con esperto Lavori di gruppo

studio Predisposizioni e

analisi di schede di valutazione, raccolta dati e schede didattiche

Catalogazione delle difficolta’ di lettura più ricorrenti

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MOD. 2

Percorso laboratoriale: Famiglia in azione Obiettivi Contenuti Attività

Realizzare un continuità educativa attraverso il coinvolgimento della famiglia

Motivare la famiglia ad un intervento fattivo sul piano didattico facendo riscoprire il piacere della lettura

Essere di riferimento nel processo di apprendimento della lettura

La corresponsabilità educativa

Il patto formativo Le difficoltà di

lettura Il ruolo del tutor Le strategie

d’aiuto

Interventi informativi/formativi per le famiglie con docenti ed esperto

Attivazione di un laboratorio di lettura per il superamento delle proprie difficoltà di lettura

Momenti di lettura famiglia-alunni

Azione di tutoraggio

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MOD. 3

Percorso laboratoriale: La giusta misura

Obiettivi Contenuti Attività

Tenere sotto controllo il grado di difficolta’ di lettura degli alunni nelle varie fasi dell’intervento

La valutazione psicometrica

Il livello cognitivo di base e il livello di lettura

Raccolta di informazioni relativi alla d.f.

Ricerca di strumenti di valutazione rispondenti

Somministrazione di specifiche prove neuropsicologiche e didattiche ,in fase iniziale,in itinere e finale

La valutazione

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MOD. 4

Percorso laboratoriale: Leggere per crescere Obiettivi Contenuti Attività

Sviluppare e utilizzare strategie

d’aiuto efficienti per una corretta lettura

Acquisire competenze di tipo

comunicativo, espressivo, logico.

Partecipare attivamente ai lavori

di gruppo. Scoprire il piacere del

leggere Superare il concetto

di lettura come obbligo

Tecniche di letturaIl libroTesti di generi diversiLa biblioteca

Laboratorio di lettura con il gruppo classe e con i docenti coinvolti nel progetto

Attività di lettura con modalità diverse

La drammatizzazione La produzione di testi La visita alla biblioteca

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MOD. 5

Percorso laboratoriale: DOCUMENTIAMO Obiettivi Contenuti Attività

Costruire la memoria storica del progetto

Documentare il processo

Garantire la trasferibilità

Produrre materiali utili a livello didattico

Il diario di bordoI testLe schedeI facilitatori didattici

Raccolta dati Registrazione degli

interventi Predisposizione e

costruzione dei materiali didattici

Allestimento pagina web Predisposizione D.V.D.

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DOCENTI COINVOLTI

• Castaldo Maria• Fiadini Daniela

• Staniscia Elisabetta• Battaglia Paola

• Bianchi Anna• Corcione Giuseppina

• Picchiura Elena• Graves Tiziana

• Lubrano Antonella• Albanese Alessia

• Carputo Angela• Lamberti Rosa

• Altamura Esmeralda• Di Bonito Maria Rosaria

• Abbate Carolina• De Rosa Giuseppina

• Cacciatore Ugo

• Luongo Francesca

REFERENTE DEL PROGETTO: Peluso Luigia

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