21
festival internazionale di architettura in video 20 11 °

in video architettura - mediarc.unifi.it · Cosimo Carlo Buccolieri - Docente Università di Firenze, Facoltà di Architettura Giancarlo Cauteruccio - Regista compagnia teatrale Kripton,

Embed Size (px)

Citation preview

fest

ival

inte

rnaz

iona

le d

i arc

hite

ttura

in v

ideo

20 11°

Pienamente in forma della mie facoltà mentali, sollevo lo Stato Italiano da qualsivoglia

responsabilità artistica del mio “comportamento”, e il competente Ministero dal mio “Spettacolo”.

(dalla sceneggiatura del film

“L’orecchio mancante”,

Carmelo Bene, 1970)

24 - 26Novembre

2011Firenze

Le Murate

fest

ival

inte

rnaz

iona

le d

i arc

hite

ttura

in v

ideo

abitare mediterraneo 11° edizione

in c

olla

bora

zion

e co

n

4 5

Introduzioni

Programma

Convegno

Mostra fotografica

Performance

Proiezioni

Concorso

PROMOTORIUniversità di Firenze Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “Pierluigi Spadolini”Facoltà di Architettura

PATROCINIcon l’adesione del Presidente della RepubblicaMinistero per i Beni e le Attività CulturaliRegione ToscanaProvincia di FirenzeComune di FirenzeOrdine degli Architetti di Firenze

DIRETTORE ARTISTICOAlberto Di Cintio - Docente Università di Firenze, Facoltà di Architettura

COMITATO SCIENTIFICOGiandomenico Amendola - Docente di Sociologia all’Università di FirenzeAdolfo Baratta - Ricercatore Dipartimento TAD, Università di FirenzeMarta Berni - Docente Università di Firenze, Facoltà di ArchitetturaRoberto Bologna - Direttore Dipartimento TAD, Università di FirenzeCosimo Carlo Buccolieri - Docente Università di Firenze, Facoltà di ArchitetturaGiancarlo Cauteruccio - Regista compagnia teatrale Kripton, Teatro Studio di ScandicciRomano Del Nord - Docente Università di Firenze, Facoltà di ArchitetturaAlberto Di Cintio - Direttore Artistico MediarcAntonio Glessi - Docente ISIA di FirenzeSaverio Mecca - Preside Facoltà Architettura dell’Università di FirenzeFranco Montanari - Docente Università di Firenze, Corso di Laurea Disegno IndustrialeGiovanni Pecchioli - Critico cinematografico e multimedialeMassimo Ruffilli - Presidente Corso di Laurea Disegno Industriale, Università di FirenzeMarco Sala - Direttore del Centro Interuniversitario ABITA dell’Università di FirenzeFrancesco Ventura - Docente Università di Firenze, Facoltà di Architettura

SEGRETERIALucia Galantini Dipartimento TADVia San Niccolò 93 - 50125 FIRENZETel. 055.2055504 - Fax 055.2055599MAIL [email protected] - SITO www.taed.unifi.it

ORGANIZZAZIONE, COORDINAMENTO, COMUNICAZIONE E PROGETTO GRAFICOStudio nuti & pretini architetti associati – FirenzeStaff: Valentina Liuzzo, Sabrina Zanni, Camilla MerendoniProgetto grafico catalogo e sito internet: Sabrina ZanniMAIL [email protected]; [email protected] - SITO www.mediarcfestival.itFACEBOOK Mediarc Architettura

e per Abitare MediterraneoRoberta MontalbiniEmanuela GasbarroniGiulia Quaranta

11° Mediarc 2011

COLLABORAZIONIAssessorato alla CulturaAssessorato alle Politiche GiovaniliQuartiere 1, Quartiere 2PubliacquaBioArchitetturaRete Architetti.itChille De La BalanzaDea PressCaffè letterario Le MurateHabitatCSIAFMediaMixl’Institut Français de Florenceil Festival dei Popoli

6

12

14

15

16

17

35

6 7

Alberto Di Cintio

Direttore Artistico MEDIARCDipartimento di TECNOLOGIE DELL’ ARCHITETTURA E DESIGN “P. SPADOLINI”

Mediterraneo mon amourProsegue con cadenza annuale l’avventura di MEDIARC, spinto ad incontri più ravvicinati da nuove suggestioni e stimoli questo anno provenienti direttamente dal mondo della ricerca architettonica. Questo anno il Festival apre e dedica il suo focus al tema di una importante ricerca accademica di livello nazionale, ma che ha il cuore pulsante in Toscana e il cervello operativa nel Dipartimento TAED sotto la guida del Prof. Marco Sala. Il titolo, ABITARE MEDITERRANEO, è quindi sia il nome della ricerca, sia il plot che guida ed anima il film dell’11° MEDIARC, un lungometraggio di tre giorni con molti colpi di scena ed un lieto fine.Trattiamo quindi di casa nostra, una casa certo allargata fisicamente ai confini dei territori bagnati dal mare nostrum, ma che visivamente e soprattutto culturalmente s’immerge totalmente nei fenomeni sociali, economici, politici del mondo globale. Abbiamo provato, come sempre usando brani, spezzoni, metafore, dialoghi possibili e impossibili fra spazio e tempo, a tentare di raccontare con tutti i mezzi della comunicazione visiva e gli incontri diretti la complessità della progettazione e costruzione dell’ambiente costruito nel nostro bacino fisico di riferimento, già di per se stesso culla di una ricchezza culturale incredibile. Ma anche di povertà e contraddizioni non meno significative e non solo negli aspetti abitativi ed architettonici.Noi lavoriamo così: visione, analisi, riflessione, valutazione, dei fatti, della storia, dei fenomeni. Annodiamo i fili della memoria e dei sentimenti. Srotoliamo racconti per episodi, flash o dissertazioni. Stimoliamo le cellule della ragione ma andiamo a toccare anche le corde delle sensibilità più nascoste. Per questo l’immersione nel Mediterraneo è stata felice e produttiva, ricca e piacevole. Perché è la nostra placenta culturale naturale, ci è facile nuotare in un ambi-to che per quanto sia variegato e disarticolato ci appare sempre genius loci immediatamente riconoscibile a tutti i sensi, e sui sensi appunto noi lavoriamo.Mediterraneo, architettura, arte, casa, vivere, cultura, movimenti…… Già movimenti, perché il 2011 ha segnato una straordinaria stagione di cambiamenti, rivoluzioni, stravolgimenti, ma soprattutto un vento impetuoso di liberazione ha attraversato tutti gli stati nordafricani creando le condizioni per l’affermazione di nuovi processi democratici.Anche in questa edizione abbiamo trattato di sostenibilità, nell’abitare, nel vivere, nel con/vivere. Ci porgeva il soggetto, su un piatto di varie leghe, la ricerca accademica. Ci è piaciuto subito questo tema, era quasi scontato approfondirlo un anno dopo la sofisticata sfida tra filosofi ed architetti del 10° MEDIARC. E poi tuffarci nel mediterraneo soprattutto, su tutto, per tutto. A casa nostra! Più o meno, molto meno purtroppo, sostenibile. La ricerca ci dice che occorre una svolta verso la sostenibilità nei nuovi processi abitativi nel nostro bacino territoriale. E’ su questo che stanno lavorando università, istituzioni, comunità. Se l’architettura e l’edilizia degli ultimi decenni hanno evidenziato inadeguatezze preoccu-panti sotto il profilo della salubrità fisica e sociale, il compito che tocca ora all’architettura del nuovo millennio è la riqualificazione dell’ambiente, la rivalutazione dei piccoli centri storici, il risanamento delle periferie, il risparmio energetico. In concreto si deve guardare ad un vero e proprio “sistema” che non deve privilegiare solo gli aspetti estetici e formali dell’architettura, ma preoccuparsi altresì del risparmio delle risorse ambientali e soprattutto del benessere psicofisico degli utenti. Tale impostazione è diventata ormai una necessità viste le trasformazioni sociali ed organizzative in atto che stanno determinando la diversificazioni delle utenze e cambiando

Introduzioni

il modo stesso di abitare. Ecco perché si è sviluppata una nuova etica più attenta alla qualità abitativa, in cui i concetti di risparmio energetico, di compatibilità biologica e sostenibilità ambientale stanno assumendo sempre una maggior rilevanza. Ci troviamo dunque di fronte a una vera e propria sfida del terzo millennio che deve essere pienamente combattuta per un successo che vuol dire salvezza del pianeta.E’ su questo che anche il Festival ha dato il suo contributo. Ci siamo convinti che occorra questa svolta epocale, ce lo hanno detto le immagini, le testimonianze, i racconti, che abbiamo proietta-to e mostrato, da tutte le parti del mediterraneo, delle nuove stagioni di progresso, crescita della qualità della vita, della convivenza e dell’abitare nel giusto equilibrio con le risorse della Terra.Il programma del Festival vede innanzitutto materiali e citazioni di alcuni dei nostri maestri, di cinema, di architettura, di ricerca: Andrei Tarkovsky, Tonino Guerra, Le Corbusier, Paolo Graziosi. Documenti della memoria, presenze visive storiche decisive per un’analisi efficace della con-temporaneità. Poi per quanto riguarda i video e i filmati proiettati sono stati divisi in tre sezioni: i Luoghi, le Azioni, il Viaggio; un percorso ragionato per evidenziare le varie esperienze all’in-terno della tematica principale e attraversando paesi, culture, tecniche, società, della mediterra-neità. Un mix dinamico e colorato, un affresco ricco di suggestioni culturali e visive ma anche di indicazioni progettuali e di ricerca architettonica tra cui segnaliamo fra gli altri:- “Tempo di Viaggio” di A. Tarkovsky e T. Guerra; nel luglio del 1979 Tarkovskij ottiene il permes-so di espatrio per recarsi in Italia per prendere contatti con la RAI per una produzione. In Italia Tarkovskij inizia a girare assieme a Tonino Guerra un documentario per la RAI, in cerca del luogo perfetto per il suo nuovo film, Nostalghia. Sarà l’occasione per riflettere e parlare della sua vita da regista in questo suo “Tempo di Viaggio”....- il documentario prodotto da Rai Educational “Estremi Urbani-Gerusalemme” di D. Distilo, tra cyberspazio e realtà quotidiana, una finestra sugli spazi conflittuali della città Santa, per capire cosa significhi pianificare e costruire in un luogo complesso diviso tra territori contesi e spazi sacri.- “Ceci n’est pas” di LITHOS19, l’icona dell’uomo moderno, la marionetta immobile che si trasforma in sagoma inerte di fronte allo spettacolo della Terra, diventa pretesto per raccontare il non-rapporto con la Natura, sottolineato dalla necessità di filtrare la visione del reale (o mondo fenomenico) attraverso il codice infedele della tecnologia. - la presentazione dei lavori di Clet, (con 3 video di O. Zarei) l’eclettico artista bretone da tempo trapiantato a Firenze, inventore della provocatoria idea della sticker art, l’arte di strada in cui il messaggio è veicolato da adesivi, con la quale questo geniale artista ha voluto manifestare la sua volontà, sia comunicativa che di miglioramento del patrimonio visivo, in modo intelligente e divertente.- “Abitare nel Mediterraneo” di E. Gasbarroni, il mediterraneo e l’architettura, due concetti che non possono essere separati. Un viaggio alla ricerca di nuovi modelli del costruire coniugando risparmio energetico, il clima mite del mediterraneo, il design e la cultura. Fra Atene, Tenerife, Siviglia, Firenze e Lucca.. “Savorengo Ker”, di F. Boni e G. de Finis, il videoracconto di un progetto sperimentale di costru-zione partecipata realizzato nell’ex campo rom Casilino 900. La costruzione dell’abitazione di 70mq è volta a dimostrare come esistano reali soluzioni all’emergenza abitativa che non siano i container abitativi previsti dalle amministrazioni. È la storia di un’idea semplice e coraggiosa, divenuta il simbolo di emancipazione di una comunità emarginata. Il progetto è stato ospitato alla Biennale di Architettura di Venezia, ma a Roma, dove la casa è stata costruita e presentata, ha incontrato solo ostilità e inutili polemiche. Ora quella casa non c’è più.- “Libia 1938”, prodotto da Museo Nazionale di Antropologia ed Etnologia, è un reportage

8 9

di viaggio e di studio del famoso antropologo delll’Università di Firenze Prof. Paolo Graziosi. Girato in Libia nel 1938, documenta vita, costumi e insediamenti di villaggi tipici del nord africa. Materiale quindi di straordinario interesse per capire e approfondire le basi di partenza della complessa evoluzione strutturale di quel territorio.- “Tunisia, una nuova stagione”, di S. Grippi e F. Dari, presentazione in prima assoluta di un video realizzato per Mediarc, che indaga sui nuovi modelli costruttivi per edifici pubblici e privati in Tunisia, con immagini inedite a in alcuni casi sorprendenti.- “Creating design in North Africa: A’ quatre mains plus”, di S. Fomasi e G. Lotti, il video presenta i risultati del progetto finanziato dai Ministeri degli Esteri e delle Attività Produttive, finalizzato a definire sinergie produttive fra le due rive del Mediterraneo, che si è concretizzato in un workshop che ha coinvolto le due Scuole del Corso di laurea in Disegno industriale Firenze e dell’ Institut Des Beaux Arts de Tetouan Marocco, in collaborazione con due ONG marocchine.- il video, selezionato dalla videoteca dell’istituto Francese di Firenze, “Le Corbusier 3”, di J. Barsac, video sull’opera completa del grande architetto Le Corbusier. In particolare il brano scelto presenta le realizzazioni del dopoguerra.

Quattro poi i momenti di particolare rilievo all’interno del Festival:- la Mostra Fotografica “Istantanee di città sul mediterraneo: luoghi e volti dalla Libia al Marocco” a cura del Gruppo Reporter DEApress, reportage forografico su aspetti di vita e di lavoro sul sud del mediterraneo;- il Convegno “Architettura e sostenibilità nel Mediterraneo” , con interventi di S. Mecca, Preside della Facoltà di Architettura di Firenze, M. Sala; Resp. Scientifico Abitare Mediterraneo, UNIFI; M. Pica Ciamarra, studio Pica Ciamarra Associati, R. Bologna, Direttore Dip. TaeD, UNIFI; M.C. Torricelli, TAeD - UNIFI; M. Marchetta, DUPT - UNIFI; A. Rogora, BEST - Politecnico Milano; D. Francese, DICATA - UNI Napoli, che ha trattato dello stato dell’arte dell’architettura nel mediter-raneo soprattutto valutandone l’evoluzione innovativa e gli aspetti della sostenibilità energetica ed ambientale;- la Premiazione del Concorso per Tesi di Laurea in video e multimedia - Premio Presidente della Repubblica, e del Premio per progetti di architettura che desiderano valorizzare e promuovere quei nuovi linguaggi espositivi del progetto di architettura e design che utilizzano tecnologie di rappresentazione video e multimediali;- la Performance: “I volti e le parole del Mediterraneo” – con il pittore curdo Fuad e l’attore Claudio Ascoli della Compagnia Teatrale Chille de la Balanza, che ricompongono in scena gli elementi della pittura e della prosa, l’uno Fuad dipingendo in tempo reale un grande affresco su tavola del “suo mediterraneo”, l’altro Ascoli recitando in contemporanea i testi di alcuni dei più importanti poeti mediterranei ovvero da Erri De Luca, Tahar Ben Jalloum e Pedrag Matvejevic.

E tutto questo nell’eccezionale location del S.U.C. - Spazio Urbano Contemporaneo, edificio appena finito di restaurare all’interno del Complesso delle ex carceri delle Murate, e di cui ringraziamo calorosamente per avercelo concesso ( e anche per il recupero del luogo) il Comune di Firenze, sempre a noi vicino e partner prezioso del festival MEDIARC.

Introduzioni

Roberto Bologna

Direttore del Dipartimento di TECNOLOGIE DELL’ ARCHITETTURA E DESIGN “P. SPADOLINI”

In un anno assai difficile e complicato per l’intera Università italiana, penalizzata da un sottofinanziamento che ne comprime lo sviluppo e investita da una profonda riforma del suo assetto istituzionale, è vieppiù significativo sottolineare l’impegno, decisivo per sostegno organizzativo e copertura economica, del Dipartimento di TECNOLOGIE DELL’ARCHITETTURA E DESIGN “P.SPADOLINI” dell’Università degli Studi di Firenze per il pieno successo dell’undicesi-ma edizione di MEDIARC.Certo non potevamo né chiudere né ridimensionare il nostro Festival, il più “vecchio” e titolato in Italia nel suo settore, perché, pur in un momento congiunturale assai delicato e sofferto, il valore culturale e scientifico di questa importante manifestazione internazionale rappresenta uno dei momenti più significativi dell’attività istituzionale del Dipartimento, nel fecondo e felice rapporto con i nostri studenti e docenti e più in generale con l’intera comunità.In tal senso voglio anche sottolineare come per l’11° MEDIARC abbiamo proprio voluto mettere al centro del programma del Festival uno dei temi di ricerca più significativi in corso di elaborazione nel nostro Dipartimento.Quest’anno la manifestazione infatti, è incentrata sui temi correlati alla ricerca Abitare Mediterra-neo che vede impegnati, oltre al nostro, 3 dipartimenti dell’Università di Firenze, 2 imprese del territorio toscano e main partner la Regione Toscana, nell’analisi e nella promozione degli aspet-ti legati alla sostenibilità energetica ed ambientale negli interventi costruttivi e, più in generale, nei processi di trasformazione dell’ambiente costruito nell’area del Mediterraneo. Ecco quindi tre intense giornate con proiezione di materiale audiovisivo, sia di recente produzione che storico, realizzato sia in Italia che nei paesi del mediterraneo, con particolare riguardo ai temi dell’archi-tettura, dell’innovazione, del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, nonché delle trasformazioni sociali e culturali. Ma anche, in un cartellone di eventi ed iniziative di prestigioso valore assoluto, momenti di studio e di riflessione con la presenza di figure autorevoli del mondo dell’architettura contemporanea.Voglio ora ricordare e ringraziare tutte le principali Istituzioni pubbliche che ci hanno onorato e supportato con lo loro patrocinio, a cominciare anche per questo anno dalla Presidenza della Repubblica, che ha riconfermato l’adesione al premio per i giovani laureati, a livello nazionale, che hanno partecipato allo specifico concorso destinato appunto alle migliori tesi di laurea prodotte in video e multimedia. E poi il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Toscana, la Provincia di Firenze, il Comune di Firenze con gli Assessorati alla Cultura e quello all’Università, i Consigli di Quartiere 1 e 2 di Firenze. E anche l’Ordine degli Architetti di Firenze, Bioarchitettura onlus, ReteArchitetti.it, Deapress, Chille de la Balanza, Caffè Letterario Le Murate, Festival Mediamix, Institut Francais de Florence, Festival dei Popoli. Un grazie anche al Centro Servizi Informatici dell’Ateneo Fiorentino-Sezione produzioni multimediali per il sempre prezioso apporto tecnico e di produzione editoriale.E un grazie particolarmente sentito all’Azienda Publiacqua di Firenze per il contributo come sponsor principale della manifestazione.Grazie a questi preziosi “amici” e soprattutto ai nostri colleghi che anche per questa edizione hanno contribuito con il loro massimo impegno al successo del Festival. Un Festival che questo Dipartimento ha voluto creare e che continua a far crescere e sviluppare come significativo momento di arricchimento del patrimonio scientifico e culturale del Paese.

10 11

Introduzioni

La ricerca Abitare Mediterraneo

Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione verso prodotti e tecnologie del settore delle costruzioni che riducano i consumi energetici e conseguentemente l’impatto sull’ambiente da parte degli edifici. In tale contesto le imprese per essere competitive devono fornire tecnologie innovative compatibili con l’ambiente ed efficienti energeticamente, le amministrazioni pubbliche devono promuovere strategie e azioni che dimostrano una concreta attenzione verso l’ambiente, i pre-scrittori (ingegneri, architetti e progettisti, urbanisti, consulenti tecnici, sviluppatori di software) devono influenzare il mercato dei prodotti e dei servizi ambientalmente compatibili ed energeti-camente efficienti nel settore dell’edilizia.

La ricerca Abitare Mediterraneo persegue una forte sinergia tra imprese del territorio toscano e 4 dipartimenti dell’Università di Firenze per sviluppare ricerca industriale e sviluppo precompetitivo di un sistema aperto in cui l’innovazione tecnologica e qualità architettonica trovino reale applicazione alle diverse fasi del processo edilizio, per progettare e costruire in chiave di sostenibilità energetico-ambientale ed ecoefficienza.Il progetto propone un approccio integrato in cui aspetti normativi di innovazione tecnologica, sistemi di valutazione/validazione, percorsi di formazione e divulgazione, trovino forti linee di connessione, proponendo un nuovo modello di partecipazione aziendale, dei centri di ricerca, degli architetti e tecnici progettisti e degli utenti finali.In un’ottica di sostenibilità energetica e ambientale, molti sono i livelli in cui l’innovazione tecnologica di prodotto e di processo, può incidere su un’efficace politica di risparmio energetico nell’edificio e gestione consapevole delle risorse rinnovabili, sia nell’ambito del recupero del patrimonio edilizio esistente che nella nuova edificazione.Il progetto Abitare Mediterraneo si avvale di uno staff composto da docenti e ricercatori afferenti all’Università degli Studi di Firenze ed alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che, con elevata esperienza e capacità nei molteplici settori coinvolti nel progetto, lavorano in sinergia per realizzare tutti gli obiettivi previsti.I gruppi di lavoro sono coordinati dal Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design della Facoltà di Architettura di Firenze - TAeD, guidati dal responsabile della ricerca, prof. Marco Sala. Fanno parte dello staff anche giovani ricercatori (dottorandi e assegnisti) ed alcuni professionisti specializzati nei settori di supporto alla ricerca (comunicazione e grafica).

Cosimo Carlo Buccolieri

Presidente della Giuria del PREMIO FESTIVAL ARCH-VIDEO-WEBDipartimento di TECNOLOGIE DELL’ ARCHITETTURA E DESIGN “P. SPADOLINI”

Grande successo anche per questa edizione del PREMIO FESTIVAL ARCH-VIDEO-WEB, concorso bandito dal Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “P. Spadolini” e rivolto ai giovani laureati delle Facoltà di Architettura, Ingegneria e Disegno Industriale per tesi di laurea in video o multimediali, e ad autori di video per progettazione di opere di architettu-ra e design. Concorso che ha ricevuto anche questo anno la prestigiosa e autorevole adesione della “Presidenza della Repubblica”.La Giuria, presieduta dal sottoscritto e composta dai Prof.ri Roberto Bologna, Marco Sala e Alberto Di Cintio, tutti dell’Università di Firenze, ha apprezzato la qualità estetica e tecnica dei numerosi lavori pervenuti, registrando un indubbio innalzamento dei processi formativi dedicati all’utilizzo degli apparati e delle tecnologie multimediali. Parimenti cresce l’attenzione per l’utilizzo dei media comunicativi e rappresentativi delle idee e delle forme del progetto. Il premio per le tesi di laurea ha visto infatti, oltre che al vincitore ben due segnalazioni per opere meritevoli di encomio. Complessivamente i video presentati e premiati evidenziano la maturazione della crescita culturale del nostri laureati, felicemente padroni delle tecniche più innovative, oltre che abili costruttori della fase progettuale. Il primo premio assegnato all’Arch. Feri testimonia proprio l’alto livello di indagine, ricerca e rappresentazione, qui con l’utilizzo della modellazione tridimensionale, raggiunto, che eleva l’elaborato di tesi a vera e propria pubblicazione multimediale compiuta.Parimenti anche per i film-progetto di opera realizzata registriamo un evidente affinamento dei processi di coordinamento ed espressione dei valori progettuali, intimamente sempre più colle-gati alla restituzione visiva. In tal senso l’apporto di contributi internazionali al concorso, con il premio assegnato all’Architetto Pecha della Repubblica Ceca, valorizza le aspettative e i meriti del Concorso e più in generale di MEDIARC, confermandone l’alto valore culturale come prima manifestazione dedicata nel nostro Paese.

12 13

SeraProiezioni sul tema “Le Azioni”Clet Project: Bridge, La Torre, Busatti - O. Zarei - 2’ - Presentato da CletAbitare nel Mediterraneo - E. Gasbarroni - 27’ - Presentato da E. Gasbarroni Terlizzi KO - CO2 - Studio Pica Ciamarra Associati - 4’ - Presentato da L. De RosaCasa passiva - Edipower - 3‘ - Presentato da A. RogoraChance encounter on the Tiber - Renato Chiocca - 10’ - Presentato da R.Chiocca - 10’Panca Popolare Italiana- W. Germondari - 10’Uomo Ambiente Architettura - S. Bolletti, S. Borgianni, L. Dipasquale, N. Jorquera, F. Nesi, E. Segoni, V. Serrani - 10‘ - Presentato da E.Segoni C’era una volta Savorengo Ker, la casa di tutti - F. Boni e G. de Finis - 20‘Le Corbusier 3 - J. Barsac - 30’

26 NovembrePomeriggioPremiazione del Concorso per Tesi di Laurea in video e multimedia - Premio Presidente della Repubblica; Pres. Giuria Cosimo Carlo Buccolieri - TAeD - UNIFI

Video selezionatiper la Sezione 1. migliore Film-progetto per TESI DI LAUREAIl grande muro sospeso - Giacomo FeriGuida visiva per uno studente erasmus - Fabiana RighiniLa bellezza sboccia dove c’è l’ecologia - Valentina CiampiOltre il consueto vedere - Sara CioncoliniMake your own surfboard - Stefano De MartinoVideo istruttivi per età prescolare - Denise Paoliper la Sezione 2. migliore Film-progetto di OPERA REALIZZATADematerializing Branick - Tomas PechaLuoghi di transito - Laura Fontanelli e Francesca DariSotto il sopramuro - Pier Francesco Duranti, Simone Fucelli, Andrea GilardiFuori concorsoMatera: la nuova piazza della visitazione - Fabio Mariani

SeraPerformance“I volti e le parole del Mediterraneo” con il pittore curdo Fuad e l’attore Claudio Ascoli della Compagnia Teatrale Chille de la Balanza

Proiezioni sul tema “Il Viaggio”Libia 1938 - P. Graziosi - 10’ - Presentato da A. Di Cintio Tunisia, una nuova stagione - 15’- S. Grippi e F. Dari - Presentato da S. Grippi Creating design in North Africa - The Fake Factory - Presentato da G.Lotti - 8’A piece of Morocco - Y. Sacco - 4’Movie design, work of travel in Chefchaouen - L. Renzo - 9’

24 NovembreSeraInaugurazione Mostra Fotografica “Istantanee di città sul mediterraneo: luoghi e volti dalla Libia al Marocco” a cura del Gruppo Reporter DEApress, con F. Dari, L. Fontanelli, S. Grippi, R. Sanesi, L. Grillandini

Inaugurazione del FestivalAlberto Di Cintio Direttore Artistico Festival Mediarc, Giuliano da Empoli Assessore alla Cultura Comune di Firenze, Marco Masi Resp. Settore Promozione e Sostegno della Ricerca Regione Toscana, Roberto Bologna Direttore Dipartimento TAeD, Marco Sala Responsabile Scientifico Abitare Mediterraneo

Proiezioni sul tema “I Luoghi”Tempo di Viaggio (estratto) - A. Tarkovsky e T. Guerra - 16’ - Presentato da A.Ulivi Estremi Urbani - Gerusalemme - D. Distilo - 30‘La memoria storica di Napoli - ADA, Associazione Donne Architetto - 24’Adriaticittà - A. Bonvini e F. Ottone - 13’ - Presentato da F. Ottone Calenzano: i luoghi e la gente - H. Marashi, F. Lorenzi, M. Scalzo - 5’- Presentato da M.Scalzo Terre al margine - A. Ondeggia - 10’Luoghi di transito - L. Fontanelli e F. Dari - 4‘La ville, mode d’emploi - N. Le Barazer - 5‘Mari bruciatu - A. Carnemolla - 9’Cecì n’est pas - Lithos 19 - 2‘Il Campanile di Pietrasanta - A. Marinazzo - 6’

25 NovembrePomeriggioConvegno “Architettura e sostenibilità nel Mediterraneo” a cura del gruppo di ricerca Abitare Mediterraneo

InterventiS. Mecca, Preside della Facoltà di Architettura di FirenzeM. Sala, Responsabile Scientifico Abitare Mediterraneo - TAeD - UNIFIM. Pica Ciamarra, studio Pica Ciamarra AssociatiA. Rogora, BEST - POLIMID. Francese, DICATA - UNINAR. Bologna, TAeD - UNIFI Abitare MediterraneoM.C. Torricelli, TAeD - UNIFI Abitare MediterraneoM. Ruffilli, CdL Disegno Industriale - UNIFIG. Lotti, CdL Disegno Industriale - UNIFIM. Marchetta, DUPT - UNIFIF. Capanni, DpA - UNIFI

Programma

14 15

Convegno Mostra fotografica

“Istantanee di città sul mediterraneo: luoghi e volti dalla Libia al Marocco”a cura del Gruppo Reporter DEApress

Un Mostra dedicata all’area Mediterranea intesa come luogo di vita e di cultura. L’area geografica scelta è il Maghreb: dalla Libia al Marocco. Un percorso di geometrie architettoniche di persone e situazioni, fermati in un flash, da sei fotografi con l’occhio attento all’Abitare nel Mediterraneo che rappresenta un punto cruciale degli spazi del “bien vivre”. Una scelta espositiva “di antropologia visuale”, dove l’architettura urbana ne è parte integrante, con protagonisti della cultura e dello stile. Con questa esposizione, gli autori hanno voluto cogliere immagini significanti e significative di quello che rappresenta una parte del “Mare nostrum”, l’altra faccia della medaglia, per noi che stiamo di fronte. Il centro socio culturale DEA (Didattica, Espressione, Ambiente) onlus, nasce nel 1987 , per volontà di un gruppo di intellettuali fiorentini che intendevano lavorare sul territorio affinchè i nuovi valori del sociale e del culturale fossero uniti in un mix di attività volte ad aiutare la “contemporaneità ad esprimersi”. L’Agenzia di Stampa DEApress viene fondata nel 1997 per volontà del Prof. Pio Baldelli (Docente di comunicazione di massa) con l’aiuto di Giuseppe Grippi. Nel 2011 nasce Deapress Equipe photogroup, un’equipe di fotografi all’interno della Agenzia Deapress, formato da professionisti e corsisti, organizza seminari, laboratori, mostre, eventi, e concorsi fotografici.

Sergio Biliotti (Firenze, 1960). Esperienze lavorative nel campo della pubblicità, grafica, fotografia. Attualmente lavora a Firenze nel suo studio-laboratorio, collabora con D.E.A. come docente nei corsi di fotografia del Comune di Firenze.Francesca Dari (Bologna, 1967). Formazione culturale DAMS Bologna, fotografa per REW-FF Studio. Collabora con l’agenzia DEApress da diversi anni.Lara Fontanelli (Fiesole, 1987). Studi ed esperienze lavorative nell’ambito fotografico e grafico. Giornalista pubblicista collabora con D.E.A. press come fotoreporter e giornalista. Luca Grillandini (Firenze 1962). Lavora presso una ditta di trasporto merci, da anni volontario di strada sia con associazioni che autonomamente, collabora con vari movimenti. Collabora anche con Deapress come fotoreporter.Silvana Grippi (Gradisca d’Isonzo, 1955) Laureata in Lettere, indirizzo geografia umana. Lavora presso l’Università degli Studi di Firenze. Tutor per gli stagisti dell’Università di Firenze come giornalista. Esperta di storia della fotografia e new media. Direttore responsabile dell’agenzia di stampa Deapress.Yari Sacco (Cosenza, 1986). Dal 2005 al 2007 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma e poi l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha completato il corso di studi nel 2010. Poi in Spagna dove si specializza nella scuola d’arte di Granada, conseguendo nel 2011, il titolo di fotografo professionale.

“Architettura e sostenibilità nel Mediterraneo”

Il Convegno, di assoluta valenza scientifica e con la presenza di autorevoli docenti universitari, ha fatto il punto sulle più recenti innovazioni progettuali e di ricerca.Una forte specificità climatica mediterranea, con il problema del comfort estivo, del consumo delle risorse idriche e delle risorse naturali, richiede soluzioni specifiche e calibrate sulle regioni costiere, ma genera anche la ricerca di nuove forme di economia legate ai consumi energetici. Le caratteristiche climatiche proprie dei paesi costieri sono riassumibili in inverni miti e soleggiati, estati con punte di calore elevato: questo porta ad una diversa concezione dell’abitare, come testimoniato dalle tradizioni architettoniche del passato, ricche di potenzialità e di interessan-ti contaminazioni culturali. La globalizzazione del settore delle costruzioni e la delega totale del comfort interno all’impiantistica hanno determinato, nell’ultimo secolo, la realizzazione sem-pre più pervasiva di edifici omologati e poco relazionati al loro contesto climatico, culturale e materiale. In uno scenario caratterizzato da una rapida e dinamica evoluzione della struttura sociale e della popolazione dei paesi del bacino Mediterraneo, si prospettano un mutamento dei profili di utenza e un rinnovamento dei quadri esigenziali, per il contenimento dei consumi energetici, secondo un approccio sostenibile. Ciò determina la necessità di prevedere nuovi modelli di fruizione degli spazi abitativi, quali contesti di applicazione delle innovazioni tipologiche e tecnologiche, al fine di supportare le nuove istanze sociali e culturali e di rispondere ai fattori di competività nel mercato immobiliare e delle costruzioni. Questo deve anche portare ad una auspicabile rivisitazione delle logiche nord europee nel settore della ricerca sulle costruzioni e sui problemi energetici e ambientali. Beni ambientali comuni e gli ecosistemi mediterranei, sono patrimonio culturale e materiale delle civiltà dove sviluppare “il saper vivere, il saper fare, il saper fare il paesaggio”. Deve stimolare una capacità politica di cooperare sui temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, per una evoluzione della “costruzione regionale”, puntando ad una procedura di certificazione degli edifici nuovi o esistenti, che dovrà essere semplice nella sua applicazione, replicabile, trasparente per tutti gli operatori coinvolti e comprensibile agli utenti, così da incidere sul mercato immobiliare.Il bacino mediterraneo ha importanti elementi architettonici, climatici, culturali distintivi sui quali soggetti scientifici, aziende e pubbliche amministrazioni devono puntare per rilanciare la propria competitività sul panorama internazionale.

16 17

Performance

“Volti e parole del Mediterraneo”con il pittore Fuad Aziz e l’attore-regista Claudio Ascoli

“La creazione per Mediarc 2011 vedrà impegnati Fuad nella realizzazione in tempo reale - durante la performance - di volti del Mediterraneo ed Ascoli a rimandare liberamente parole di/da Erri De Luca, Tahar Ben Jalloum e soprattutto Pedrag Matvejevic, il cui Breviario mediterraneo sarà fulcro essenziale da cui tutto prenderà vita e direzione.”Immagini video su questo straordinario 2011 nel Mediterraneo, elaborate da Francesco Ritondale, accompagneranno in contrasto-adesione la creazione dal vivo di Fuad-Ascoli. Lasciandosi sedurre da Matvejevic: “Il Mediterraneo è un immenso archivio e un profondo sepolcro. (…) Scegliamo innanzitutto un punto di partenza: riva o scena, porto o evento, naviga-zione o racconto. Poi diventa meno importante da dove siamo partiti e più fin dove siamo giunti: quel che si è visto e come. Talvolta tutti i mari sembrano uno solo, specie quando la traversata è lunga; talvolta ognuno di essi è un altro mare. Il Mediterraneo è a un tempo simile e in altro diverso a sé stesso. (…) La natura del porto dipende dal modo in cui il mare gli sta dentro: l’Atlantico o il Pacifico sono i mari delle distanze, il Mediterraneo è il mare della vicinanza.””

Fuad Aziz Nato ad Arbil (Kurdistan Iracheno), da molti anni vive e lavora a Firenze. Scultore, pit-tore, autore di numerose mostre personali e collettive in Italia ed all’estero e di opere permanenti in varie città, si occupa da alcuni anni anche di illustrazioni di libri per i ragazzi. E’ sempre in viaggio tra le forme e la fiaba alla ricerca della libertà; tra i fondatori dell’associazione «Biblio-teca di Pace» di Firenze, si occupa della “cultura della fiaba”, facendone oggetto di studio e di approfondimento, come importante strumento di comunicazione e di scambio culturale. Da anni collabora con i Chille de la balanza, sia realizzando sue creazioni all’interno di presti-giosi progetti – come il grande murales su Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo nelle iniziative sul centenario della nascita dello scrittore – sia in eventi di parole e volti.

Claudio Ascoli Fondatore dei Chille a Napoli nel lontano 1973, Ascoli nasce in una famiglia di attori e teatranti napoletani da tre generazioni. Da sempre Artista anomalo, impegnato anche a dar vita a “luoghi” di creazione e confronto tra linguaggi, generazioni, culture: dal napoletano “Teatro, Comunque.” al “Teatro d’Aria” di Pontassieve sino all’attuale “San Salvi, città aperta”: agorà del nostro tempo che ospita Artisti di diversi linguaggi e culture in un confronto aperto con decine di migliaia di spett-Attori (pubblico attivo) ogni anno. Tante le sue creazioni: dalla infinita “Passeggiata” nelle notti dell’ex-città manicomio alle produzioni su o da Artaud, Kafka, Don Milani, Campana, Baudelaire, Pasolini, Rimbaud, Chlebnikov, Nietzsche, creati proprio insieme a Fuad. Da non dimenticare anche specifiche creazioni video a partire da produzioni teatrali, e in collaborazione con il videomaker Francesco Ritondale, tra cui la Trilogia della vita.

Proiezioni - I Luoghi

Mari bruciatuAnno: 2011Durata: 9’Regia: A. Carnemolla

Sinossi:In un paese di pescatori, la fine della pesca, a causa di promesse non mantenute per la costruzione di piccoli approdi per le barche, causano a quei 4, 5 pecatori l’abbandono al mare per andare a lavorare la terra.

Antonio CarnemollaNasce a Mazzarelli (ora Marina di Ragusa) il 22 Agosto 1980. Dopo essersi diplomato svogliatamente geometra, da autodidatta segue due fortissime passioni: l’arte di strada come giocoliere e guitto e il cinema dove realizza cortometraggi sul recupero della memoria storica raccontando fatti legati al mare e al mondo dei pescatori.Il suo primo esperimento è stato “Vojna” (Guerra) 2001, successivamente “Marsaharillah” 2002, “Mari bruciatu”, 2003 “Il prossimo inverno” 2008, ottenendo riconoscimenti in vari festival sia nazionali che Internazionali. Per Raiuno girà un cortometraggio dal titolo “Mister Parkinson”, 5 min. su un uomo affetto dal morbo di Parkinson. Nel 2011 completa la sceneggiatura del suo primo lungometraggio “Marediterra”, (alla ricerca di finanziamenti) che racconta la storia di un vecchio pescatore, tormentato, senza più pace: il suo dolore deriva dal drastico cambiamento nella vita del paesino. Molti casali sono stati venduti, è in atto una cementificazione del paesaggio. La sua attività nel circo di strada, attraverso il pubblico pagante che lascia la propria libera offerta dentro il suo cappello, gli permette di vivere e di perseguire la realizzazione dei suoi progetti legati al cinema. www.antoniocarnemolla.com

La ville, mode d’emploiPaese: Francia Anno: 1993Durata: 5’Regia: N. Le BarazerProduzione: Video techno France M.I.Q.C.P.

Sinossi: La Francia è molto attiva nello sviluppo dell’architettura contemporanea e molto apprezzata per la qualità delle sue costruzioni pubbliche. Tutto ciò è anche il frutto di una precisa politica di concorsi pubblici in architettura, una procedura strettamente regolamentata che incoraggia e favorisce l’innovazione.

18 19

Proiezioni - I Luoghi

Cecì n’est pasAnno: 2011Durata: 2’Regia: LITHOS19 (G. Guerriero, F. Maccarrone, N. Trabucco) Performer: C. Quagli Musica: Déplacement by Rafael Bernabeu

Sinossi: L’icona dell’uomo moderno, la marionetta immobile che si trasforma in sagoma inerte di fronte allo spettacolo della Terra, diventa pretesto per raccontare il non-rapporto con la Natura, sotto-lineato dalla necessità di filtrare la visione del reale (o mondo fenomenico) attraverso il codice infedele della tecnologia. L’uomo è cieco, ha perduto la capacità di percepire ciò che lo circon-da, (di individuare la distanza che c’è tra l’oggetto e la sua rappresentazione), limitandosi alla contemplazione del pallido riflesso trasmesso dallo schermo di un cellulare.

Associazione LITHOS19Nasce dall’incontro di tre amanti dell’arte, nella sua definizione più ampia. Giordana, Francesca e Nicola si sono conosciuti all’’interno di un progetto formativo per tecnici audio-video promosso da Armunia, con cui hanno continuato a collaborare per il festival Inequilibrio09 ed altri piccoli eventi correlati. Si occupano di ripresa e montaggio principalmente di spettacoli teatrali, di docu-mentazione, backstage, pubblicazione di video su internet, ed altri aspetti creativi ed autoriali con le tecnologie multimediali. Obiettivo dell’’associazione è la promozione di ogni forma di espressione e linguaggio artistico, dalla ricerca, alla sperimentazione e al suo sviluppo (audio-visivi, cinema, videoarte, proiezioni, vjing, arti figurative, organizzazione e /o documentazione di rappresentazioni teatrali, eventi culturali e musicali) dal punto di vista sia documentativo che di creazione e promozione. Uno dei propositi è il coinvolgimento del pubblico in modo vasto e trasversale, con l’obiettivo di coniugare divulgazione, approfondimento e riflessione critica.

Giordana Guerrieronasce a Pisa dove si laurea in Cinema. Da anni si occupa di riprese video, montaggio e vjing.

Nicola Trabuccopisano di nascita, laureando in Cinema, esperto di musica e montaggio video.

Francesca Maccarronenasce a Livorno, si laurea a Pisa in Scienze dei Beni Culturali, si occupa di organizzazione eventi e mostre di Arte figurativa.Dal 2009 collabora con Giacomo Verde.

La memoria storica di Napoli Paese: ItaliaDurata: 24’Regia: ADA, Associazione Donne Architetto

SinossiIl video è stato realizzato dall’associazione ADA, Napoli con il contributo del Comune di Napoli, Assessorato al Decoro e Arredo Urbano, e il patrocinio del Dipartimento di Progettazione Urbana ed Urbanistica, Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Napoli “Federico II”.Scopo del video è valorizzare e promuovere la riflessione sulla memoria storica del divenire delle città mediterranee, nello specifico Napoli, attraverso le opere dell’architettura di genere. In esso la memoria del passato, il presente e i segni del futuro vengono visti transitando la città da oriente ad occidente. Le immagini scorrono il corso del tempo fra contenuti filmati di repertorio e attuali, e citazioni di testi scritti, portandoci a sostenere in luoghi noti e poco conosciuti intorno al tema della permanenza, della trasformazione e dell’innovazione tecnologica.Il viaggio ha inizio dall’area orientale della città. Luogo di partenza è la stazione Alta Velocità Napoli-Afragola di Zaha Hadid, prima tappa del percorso dove la presenza di elementi spaziali urbani e architettonici di donne architetto ha ridisegnato e rinnovato la città della periferia orien-tale, lungo il perimetro nord-est del centro antico, fino all’area occidentale.Un “tuffo” virtuale, per risalire alle origini della città, ci porta prima a Palepolis e poi, underground, a Neapolis. Ripercorrendo il tracciato greco-romano cogliamo l’antico urbano tra resti di templi e pavimentazioni a mosaico.

ADA, Associazione Donne ArchitettoNasce a Napoli il 20 Luglio 2004 dalla volontà di un gruppo di donne architetto di cooperare con altre donne (architetto e non) e apportare nuovi valori al dibattito culturale attraverso la dif-fusione di un “pensiero differente” sui modelli di trasformazione delle città e del territorio.Le iniziative promosse dall’Associazione ADA Napoli e realizzate nel corso degli anni hanno stimolato confronti e promosso nuove idee per una migliore vivibilità e un più consapevole e pari apporto professionale delle donne nel governo della città e nel campo dell’architettura e dell’arte, tra le quali si sottolineano attività di programmazione, diffusione a mezzo stampa e sul sito web www.adanapoli2.org, di organizzazione e partecipazione ad eventi e convegni in veste di promotrici, relatrici moderatrici, curatrici di mostre, responsabili scientifici.

20 21

Adriaticittà Presentato da: F. OttonePaese: ItaliaDurata: 13’Regia: A. Bonvini e F. Ottone

Sinossi:Uno sguardo critico sulla città Adriatica: i caratteri di permanenza e temporaneità. Il contrasto tra questi pone una chiave di lettura per la trasformazione qualitativa dell’ambiente costruito. Si intravede la possibilità manutentiva della contaminazione dei caratteri come metodo per la riqualificazione dell’esistente, perseguendo l’idea di una città leggera che si trasforma senza strappi ne forzature. Adeguandosi alle mutate esigenze e necessità.

Federica OttoneArchitetto, Docente di Progettazione di sistemi costruttivi e, dal 2007, docente di Progettazione ambientale presso l’Università di Camerino, Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno. L’attività di ricerca è stata svolta prevalentemente nella progettazione ambientale; ha pubblicato saggi e articoli sul tema degli insediamenti temporanei per l’emergenza affrontando il tema abitativo alle scale diverse di intervento.

Estremi Urbani Anno: 2011Durata: 30’Regia: D. DistiloProduzione: RAI Educational (Magazzini Einstein)

Sinossi:Tra cyberspazio e realtà quotidiana, una finestra sugli spazi conflittuali della città Santa, per capire cosa significhi pianificare e costruire in un luogo complesso diviso tra territori contesi e spazi sacri. Il piano regolatore, le licenze edilizie, gli sfratti e gli abusi sono gli strumenti attraver-so i quali si definiscono i nuovi assetti territoriali: è la guerra delle case, non più quella dei carri armati. Si ringrazia RAI Educational per l’autorizzazione alla proiezione.

Domenico DistiloNato a Roma nel 1978, ha studiato regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. È autore di 5 cortometraggi: “Entrevias” (2000), “Un Giorno a Roma” (2001), “Lama” (2001), “N°3” (2002) e “Bartlebly, lo Scrivano” (2004). “Inatteso” è il suo film di diploma, presentato al 46° Festival dei Popoli, con il quale partecipa al Forum di Berlino 2006.

Il campanile di PietrasantaPaese: ItaliaAnno: 2010Durata: 6’Regia: A. Marinazzo

Sinossi:Il video presentato, basato su animazione di modelli 3D, ha come soggetto il Campanile di Pie-trasanta, la cui ideazione è stata recentemente accostata all’attività del grande Michelangelo. Nel 2010 una versione di questo lavoro è stata presentata negli Stati Uniti alla mostra di Miche-langelo: Anatomy as Architecture: Drawings by the Master presso il Muscarelle Museum of Art di Williamsburg (USA) ed stata recensita in un articolo di Cammy Brothers sul Wall Street Journal (The Frugal Genius, 17 marzo 2010, pag.D6).Il campanile del Duomo di Pietrasanta è un monumento eccezionale; all’esterno non presenta particolari spunti di interesse, mentre all’interno cela invece una stupefacente struttura che è svelata e resa visibile a tutti grazie alla modellazione tridimensionale che qui presentiamo. Quest’architettura innovativa e sperimentale non può che essere il frutto di un genio e come mol-te altre opere di Michelangelo, non venne completato dall’artista. Con la supervisione scientifica del prof. Gabriele Morolli, ho immaginato e realizzato la costruzione del campanile così come l’avrebbe potuta e voluta sviluppare lo stesso Michelangelo grazie alla costruzione virtuale al computer. All’interno del campanile si cela una colonna di ‘vuoto’ che corrisponde esattamente per proporzioni e misure alla colonna Traiana: tale stupefacente e suggestiva scoperta è ora per la prima volta tangibile grazie alla rappresentazione virtuale, di cui il video proposto al Festival è il risultato finale. Ho potuto quindi visualizzare non solo l’esistente, ma anche ipotizzare la conclusione del progetto: il ‘gesto perduto’ di Michelangelo che qui per la prima volta noi tutti possiamo vedere ed ammirare.

Adriano MarinazzoIl lavoro di Adriano Marinazzo è il risultato della sua molteplice formazione di artista, architetto e studioso. Attualmente è ricercatore presso il Dipartimento di Storia dell’Architettura e della Città dell’Università degli Studi di Firenze, specializzato nella ricostruzione tridimensionale dell’archi-tettura storica. Nel 2008 si trasferisce per un periodo a Williamsburg negli U.S., dove lavora al Muscarelle Museum of Art del College di William & Mary.FilmografiaIl campanile di Pietrasanta: un’architettura segreta di Michelangelo; Realizzazione di un modello tridimensionale delle varie fasi storico-costruttive di Palazzo Pitti; Una dimora storica fiorentina: Palazzo Rosselli del Turco; Modellazione tridimensionale della fronte barocca della Reggia Medicea di Pitti secondo un disegno di Pietro Da Cortona,; In the Bowels of the Pietrasanta bell tower: a secret architecture by Michelangelo.

Proiezioni - I Luoghi

22 23

Luoghi di transitoPaese: ItaliaDurata: 4’Regia: L.Fontanelli e F. Dari

Sinossi:Abbiamo cercato attraverso questo reportage fotografico, di far conoscere una realtà del luogo/non luogo o “genius loci”. Uno studio sulla foto sociale , svolto a Firenze, al fine di mostrare una “città altra”, un “luogo di transito” considerato non luogo ma che invece abbiamo scoperto con una sola anima. Ogni realtà urbana ha - oltre il visibile- anche zone d’ombra e noi offriamo queste immagini per riflettere. “La casa che non c’è” è un problema reale per tutti, compresi gli immigrati, così le occupazioni diventano dei luoghi visibili ai più...un luogo di transito, diventa un villaggio di persone che sopravvivono in attesa dello “sgombro” e dove si vive di solidarietà. Abbiamo descritto come “elemento comune” i luoghi occupati, luoghi di storia in cambiamento continuo. Una lettura fenomenologica di transumanza urbana che ci riporta antropologicamente alle nostre origini tribali.

Tempo di Viaggio (estratto)Presentato da: Andrea UliviAnno: 1983Durata: 16’Regia: A. Tarkovsky e T. Guerra

Sinossi Nel luglio del 1979 Tarkovskij ottiene il permesso di espatrio per recarsi in Italia per prendere contatti con la RAI per una produzione. In Italia Tarkovskij inizia a girare assieme a Tonino Guer-ra un documentario per la RAI, in cerca del luogo perfetto per il suo nuovo film, Nostalghia. Sarà l’occasione per riflettere e parlare della sua vita da regista in questo suo “Tempo di Viaggio”.

Andrea Ulivi Lavora nel campo editoriale. Ha svolto e svolge tuttora attività letteraria, saggistica, fotografica. Fondamentali i suoi incontri e le amicizie con i registi Andrej Tarkovskij e Wim Wenders, i poeti Mario Luzi e Piero Bigongiari, lo storico Léo Moulin, il pittore William Congdon, i fotografi Giovan-ni Chiaramente e Paul Fusco. Attualmente continua nel suo lavoro di editore con Edizioni della Meridiana di cui è anche direttore generale, curando anche le varie collane di fotografia, cinema e letterarie, oltre alla direzione dell’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij. Svolge anche l’attivi-tà di fotografo e pubblica le sue opere fotografiche sulla rivista mensile “Il governo delle cose”.

Proiezioni - I Luoghi

Terre al marginePaese: ItaliaAnno: 2010Durata: 10’ 52’’Regia: A. Ondeggia

Sinossi:Lo scarto e il margine sono lo scenario vitale di una complessità negativa, in cui l’incertezza identitaria è preludio costante al dischiudersi di inedite possibilità.Un uomo rapito in un flusso mentale tanto inaspettato quanto sconcertante, si ritrova in uno cinetico fluido di interferenze della sua vita reale ma irriconoscibile e i luoghi di un immaginario collettivo in cui si identifica. Alla fine una sola certezza: si è smarrito. Siamo a Taranto città di fabbrica e di fumo unico impulso di una realtà apparentemente afona, ultimo residuo di una terra al margine.

Alessandra Ondeggia Architetto e filmmaker si muove tra arti espressive (foto, video, design) e architettura (progettazio-ne, planning, geografia urbana, teorie urbanistiche, sociologia) investigando le trasformazioni formali, cognitive e tecnologiche della città contemporanea. Il suo lavoro è caratterizzato dall’eclettismo, dalla sperimentazione e contaminazione con di-verse forme di rappresentazione ed espressione mirando alla possibilità, attraverso livelli di percezione, conoscenze e criticità simultanei di giungere a diversi livelli di esplorazione della tematica. La relazione tra progetto, luogo e storie di vita rimane sempre al centro dell’interesse, della modalità e della sensibilità del fare architettura e indagine.Recentemente si è concentrata sul rapporto tra periferie, scarti e i margini della città diffusa in relazione alla dissoluzione della metafora della città corpo. Dopo Pescara, Milano e Londra , ora è tornata a vivere e lavorare tra la Puglia e Pescara. Con il cortometraggio “Terre al margine. Wasted” è al suo debutto alla regia.

24 25

Clet Project: Bridge, La Torre, BusattiPresentato da: CletDurata: 2’Regia: O. Zarei

Clet AbrahamPittore e scultore francese, all’inizio degli anni ’90 decide di lasciare la Francia per trasferirsi in Italia. Comincia così il suo pellegrinaggio nel “bel paese”, prima Roma e dopo Arezzo, che nel 2006 si conclude a Firenze dove oggi Clet risiede e lavora.Sarà forse in questo suo lungo viaggio che Clet Abraham si è imbattuto nell’imponente quantità di segnali stradali presenti nel nostro paese. Come egli stesso ha affermato: “Sempre più invaso dalla segnaletica stradale, lo spazio urbano deve farsi reversibile, aggiungere significati a quelli originari, orientare altri e nuovi gradi di lettura“.Nasce così la provocatoria idea della sticker art, l’arte di strada in cui il messaggio è veicolato da adesivi, con la quale questo geniale artista ha voluto manifestare la sua volontà, sia comunica-tiva che di miglioramento del patrimonio visivo, in modo intelligente e divertente.La sticker art di Clet Abraham intende dunque creare opere che siano capaci di contestualizzarsi con armonia nello spazio che le circonda e interagiscano in modo semplice e intelligente con lo spettatore.Come scrive Alice Piciocchi su Abitare.it della pagina on line del Corriere della sera, Clet defini-sce provocatoriamente i comuni segnali stradali come «unica forma d’arte contemporanea che sia riuscita a imporsi con prepotenza nello spazio pubblico». E così i suoi personaggi, Cristi crocifissi, Madonne, angeli, diavoli, moderni Cirenei con pesanti travi sotto il braccio, diventano i simboli della sua crociata artistica. Ovviamente i riferimenti religiosi non sono casuali: Abraham, da cattolico non praticante, muove una critica alle religioni che secondo lui stanno “prendendo la deriva”, diventando sempre più “preconfezionate”, con una conseguente perdita di valori e identità.La speranza è che queste azioni urbane possano destare l’attenzione anche delle nostre am-ministrazioni locali che spesso non danno il giusto valore allo “spazio pubblico”, alle piazze e alle strade delle nostre città, che sarebbe bello potessero diventare il palcoscenico di appunta-menti culturali ed espressioni artistiche.

Calenzano: i luoghi e la gentePresentato da: M. ScalzoPaese: ItaliaDurata: 5’Regia: H. Marashi, F. Lorenzi e M. Scalzo

Sinossi:Documentario realizzato nell’ambito del corso di Progettazione grafica II - Visual (Laurea in Disegno Industriale) dell’Università degli Studi di Firenze. Calenzano, Comune alle porte di Firenze, è in bilico tra due realtà: la sua “anima” storica, di piccolo e caratteristico borgo toscano, e la “modernità” rappresentata dall’intenso sviluppo della sua zona industriale e di quanto a questa collegato. Nel suo territorio si assiste, ad esempio, a quel fenomeno di “internazionalizzazione” degli abitanti, dove nuove comunità provenienti dall’Oriente, si inseriscono tra la popolazione locale e nel tessuto urbano, oppure a nuovi com-portamenti e abitudini nei costumi che si affiancano a usi e consuetudini della tradizione locale. Alcuni dei tanti contrasti, delle dicotomie che caratterizzano il nostro tempo, i nostri luoghi.

Marcello ScalzoRicercatore, docente in Tecniche di rappresentazione dell’architettura dall’A.A. 1996/97 ad oggi e di Rilievo dell’Architettura dall’A.A. 2002/03. Per l’ A.A. 2005/06 è co-titolare del Laboratorio di Sintesi finale in Conoscenza dell’architettura e dell’ambiente per la conservazione, il recupero e la riprogettazione.Relatore di Tesi di laurea negli ambiti della rappresentazione, della storia del disegno, del rilievo e del restauro dei monumenti.Dottore di ricerca in Rilievo e Rappresentazione del Costruito, borsista post-Dottorato per attività biennale (settore 08/06 - disegno), ricercatore nel settore H11X (disegno).Studi nell’ambito della storia del disegno, con ricerche sulla produzione architettonica dei San-gallo, ed in particolare su Giuliano; sul rilievo delle opere di Brunelleschi, dell’Alberti, di Micheloz-zo e del Cronaca; su architetture militari di Puglia e Toscana, nonché su ipogei rupestri di Puglia, Sicilia, Sardegna, Romagna e Toscana, nonché di Cappadocia.Attività professionale svolta prevalentemente nel campo del recupero edilizio.

Proiezioni - I Luoghi Proiezioni - Le Azioni

26 27

Proiezioni - Le Azioni

Panca Popolare ItalianaAnno: 2008Durata: 10’ Regia: W. GermondariMusiche: P. Pizzi

Sinossi:Le immagini di ‘Panca Popolare Italiana’ sono state realizzate nell’arco di circa 6 anni, dall’au-tunno del 2000, inquadrando sempre la stessa panchina, collocata in piazza delle Finanze, a Roma. Su di essa, dall’inizio del nuovo millennio ad oggi, si sono incontrati popoli di tutte le etnie ed hanno trovato riposo e rifugio centinaia di persone.

Werther GermondariRimini/1963. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo concettuali e situazioniste, che si caratterizzano di un gusto ironico e surreale, Werther Germondari svolge da 25 anni una ricerca che si attua attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato ad esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali, alternando installazioni d’ambiente, videowork, e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti ad una visione reale, sociale e politica, portati alla ribalta con stile a volte goliardico.e-mail: [email protected]

Le Corbusier 3Paese: FranciaAnno: 1987Durata: 30’Regia: J. BarsacProduzione: CIST, A2, GAUMONT, INA, LA SEPT

Sinossi:Video sull’opera completa del grande architetto Le Corbusier. In particolare questa parte presen-ta le realizzazioni del dopoguerra a partire da La Città Radieuse a Marsiglia, che costituisce una delle tappe fondamentali dell’architettura sociale.

Uomo Ambiente ArchitetturaPresentato da: E. SegoniDurata: 10’Regia: S. Bolletti, S. Borgianni, L. Dipasquale, N. Jorquera, F. Nesi, E. Segoni, V. Serrani

Sinossi:I due video sono stati prodotti e presentati per il Seminario “UOMO AMBIENTE ARCHITETTURA. Saperi a confronto per la ricerca di nuovi equilibri”, pensato e organizzato da Stefania Bolletti, Sabrina Borgianni, Letizia Dipasquale, Natalia Jorquera, Francesca Nesi, Elisa Segoni, Virginia Serrani, dottorande del XXIV Ciclo del Corso di Dottorato di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura e Design, con la supervisione di Antonio Laurìa, coordinatore del Dottorato di Ricerca.

video 1

Identità dei luoghi, inclusione sociale e multiculturalitàNel dibattito sulle trasformazioni dell’ambiente costruito un tema di particolare interesse e sugge-stione è quello della ‘perdita’: perdita delle identità socio-culturali causata dalla scomparsa delle conoscenze locali, delle forme di radicamento territoriale e dai cambiamenti delle modalità di uso dello spazio; perdita del senso di appartenenza delle comunità ai luoghi abitati, ecc.Ma i luoghi possiedono anche un valore estetico che viene percepito dalle comunità locali: occorre riconoscere e tutelare quelli che potremmo definire valori indiscutibili e condivisi. La partecipazione delle comunità, intesa come coinvolgimento nelle scelte ed accrescimento delle conoscenze e consapevolezza dei valori intrinseci e soggettivi, può costituire uno degli stru-menti di lavoro, al pari dell’interdisciplinarità, per gli esperti del settore.

video 2

Scarsitàdelle risorse e crescita della societàI fenomeni che investono la società contemporanea, legati a mutazioni demografiche e a mo-delli insediativi ad alto consumo di suolo, si scontrano in maniera sempre più drammatica con la scarsità delle risorse naturali e di origine antropica disponibili.Quali strategie per promuovere forme innovative di valorizzazione locale ed urbana, sulle strategie per l’uso consapevole delle risorse materiali ed immateriali, secondo una logica di sostenibilità sociale, ambientale, ed economica, sulle strategie per l’integrazione nell’ambiente costruito delle tecnologie per l’uso di energie da fonti rinnovabili?

28 29

Chance encounter on the TiberPresentato da: R. ChioccaPaese: Usa/ItaliaDurata: 10’Produzione: Tevereterno Regia: R. Chiocca

Sinossi:100 sedie rosse e una performance musicale per un esperimento urbano sulle rive di uno dei più importanti fiumi del Mediterraneo, il Tevere.

Renato Chiocca Nato a Rieti da famiglia napoletana, Renato Chiocca si è laureato in Scienze della Comunicazio-ne, ha frequentato il seminario propedeutico di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, è stato aiuto regista di Mimmo Calopresti e assistente di Daniele Luchetti. Ha lavorato, tra gli altri, con Paolo Sorrentino, Alessandro Piva e Gianfranco Pannone.I suoi cortometraggi e documentari, tra cui Il principiante (2004), Mattotti (2006), Il profumo della primavera (2007), Nanga Parbat - La montagna nuda (2008), Differenti (2009), Chance Encounter on the Tiber (2010) sono stati proiettati in Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Inghilterra, Brasile, Stati Uniti e Cina.Filmografia:Alkimia – Farfalla (2011, HD, 3’30’’)Chance Encounter on the Tiber (2010, HDV, 10’)Tiber Momentum (2010, HDV, 10’)Pushing Henry (2010, HDV, 15’)Differenti (2009, HD, 13’)Walls and Borders - Il muro della Thyssen Krupp (2009, HD, 3’) Nuova Madre (2009, DV, 26’) Nanga Parbat - La montagna nuda (2008, DV, 50’) Il profumo della primavera (2008, HD, 10’)Italian fellows (2008, HDV, 8’) AST Demolizioni Speciali (2007, HD, 30’’) Nicolosi. Appunti su un quartiere (2007, DV, 10’) Mattotti (2006, HDV, 50’) Conquiste (2006, Digital Beta, 10’) Extraterrestri (2005, DV, 4’) Il principiante (2004, DV, 8’)

Proiezioni - Le Azioni

C’era una volta SavorengoKer, la casa di tuttiDurata: 20’Regia: F. Boni e G. de Finis

Sinossi:Savorengo Ker - che in lingua Romanés significa “la casa di tutti” - è un progetto sperimentale di costruzione partecipata realizzato nell’ex campo rom Casilino 900. La costruzione dell’a-bitazione di 70mq è volta a dimostrare come esistano reali soluzioni all’emergenza abitativa che non siano i container abitativi previsti dalle amministrazioni. È la storia di un’idea semplice e coraggiosa, divenuta il simbolo di emancipazione di una comunità emarginata. Il progetto è stato ospitato alla Biennale di Architettura di Venezia, è stato visitato da numerosi parlamentari europei, recensito dalla stampa internazionale e dibattuto nelle accademie di mezzo mondo, ma a Roma, dove la casa è stata costruita e presentata, ha incontrato solo ostilità e inutili polemiche. Ora quella casa non c’è più.

Fabrizio Boni Antropologo, regista, direttore della fotografia. Autore di documentari socio-antropologici, di ricer-ca e istituzionali:C’era una volta Savorengo Ker, la Casa di tutti, Dam Nation, Portella della Ginestra e Benessere pubblico, Vanguardia perdida, Corto y cambio, Astra, La Madonna di Filetta tra storia e memoria, Dory e la Famiglia di Via Marsala.Autore di progetti indipendenti: Imago Pictura e DNA, i Rotoli di Auschwitz, Almadromestica, Va tutto storto, Canale Alpha e B2 e d’interni.Collabora con i canali satellitari Marcopolo e Leonardo.Dal marzo 2010 dirige la società di produzione Irida srl.

Giorgio de FinisAntropologo, giornalista, regista e fotografo. Autore di libri e contributi scientifici (tra cui La filo-sofia e lo specchio della cultura, con A. Perri e J. Galarza La parola fiorita, con C. Mongardini Le trasformazioni della politica, con R. Scartezzini Universalità & differenza). Ha fondato e diretto “Il Mondo 3. Rivista di teoria delle scienze umane e sociali” ed è stato direttore responsabile del “Journal of European Psychoanalisis”. Ha svolto ricerca e attività didattica presso atenei italiani e stranieri e la L.U.I.S.S. di Roma. Dal 1991 al 1997 ha condotto ricerche etnografiche tra i Batak di Palawan come visiting research associate dell’Ateneo de Manila University. Da dieci anni si occupa del fenomeno urbano.Per la televisione, in qualità di regista e autore, ha realizzato oltre quattrocento tra documentari e servizi. Dal 2006 è direttore artistico del Dipartimento di Videocomunicazione dell’Acquario Romano - Casa dell’Architettura. Ha ideato “Monumentalia. Videocatalogo dell’architettura italiana”. Ha ide-ato e cura in qualità di event manager la Festa dell’Architettura di Roma. È autore dei seguenti libri fotografici: Postcards, Aut not Out. Ritratti di bambini con autismo e Umani, Urbani & Marziani, Diari urbani.te dell’Ateneo de Manila University.

30 31

Terlizzi KO-CO2Presentato da: L. De RosaPaese: ItaliaDurata: 4’Formato: flash videoRegia: Studio Pica Ciamarra Associati

Sinossi:BE LEAN frugale, BE CLEAN senza CO2, BE GREEN verdeil video si pone un duplice obiettivo:- raccontare il progetto dell’intervento di ristrutturazione urbana,- offrire uno strumento multimediale interattivo, accessibile via internet, attraverso il quale i cittadi-ni di Terlizzi e tutte le persone interessate potessero capire fino in fondo il progetto.Il progetto: un intervento esemplare in termini ecologici. Un’area - 18ha, occupati per i 2/3 da uno stabilimento industriale in dismissione viene restituita alla città. L’obiettivo del progetto – realizzare un borgo sostenibile – viene perseguito attraverso la creazione di luoghi urbani che connettono l’esistente con il nuovo insediamento, con architettura e tecnologia finalizzate alla riduzione del consumo di energia e l’uso di tipologie diverse, flessibilità funzionale e aggrega-zione che favoriscono rapporti sociali e integrazioni funzionali.

Pica Ciamarra AssociatiDopo le ricerche sulla “forma aperta” materializzate nelle Officine Angus - premio IN/Arch-Cam-pania 1969 - e la Casa a Posillipo (1967), con l’Unità polifunzionale di Arcavacata dell’Univer-sità della Calabria (1972) lo Studio assume risonanza internazionale. L’impegno su tematiche eco-ambientali porta a realizzare l’Istituto Motori CNR a Napoli (1988, finalist Sydney) con la Piazza antistante (1990, premio Aragonese); poi gli uffici Teuco-Guzzini a Recanati (1998, premio Architettura Tecnologia Ambiente); la Biblioteca Sangiorgio a Pistoia; la Città della Scien-za a Bagnoli (Trophées Sommet de la Terre et Batiment 2003; premio Dedalo Minosse 2004; Triennale di Milano - Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana, Museo dell’anno 2005 European Museum Forum). Tra le costruzioni in corso, la facoltà di Medicina a Caserta, il complesso scola-stico a Camerino, il Museo del Corpo Umano, il Parco dello Sport a Napoli / Bagnoli.L’impegno sulle tematiche urbane e territoriali segna la crescente sensibilità ai luoghi, all’intera-zione tra le diverse scale ed alla logica delle relazioni come fattore dominante nei processi di trasformazione. Tra le esperienze di piano e progetto, Taormina, Agrigento, Mondragone, Vallo della Lucania, Porte de Hollerich a Luxembourg, KO-CO2/Terlizzi ed ultima Salerno Porta Ovest.Le opere sono in monografie: Pica Ciamarra Associati, Antonietta Iolanda Lima, Jaca Book 2012/in stampa; La mostra Pica Ciamarra Associati - Architettura per i luoghi, con sostegno del Ministero AA.EE. è a Roma, Parigi, Dublino, Bruges, Rio de Janeiro, Curitiba, San Paolo, Brasilia. Presenze recenti: nel 2004 Milano e Singapore, nel 2005 Guang Zhou (Cina), Academy of Design Bombay (India). Nel 2006 al Museo dell’Arte della città di Nanchino. Nel 2007 al World Trade Center, Hangzhou. Nel 2008 a Torino partecipa a Complessità del progetto contemporaneo per un’ar-chitettura responsabile - XXIII UIAWorld Congress of Architecture. Nel 2009 a Bologna- SAIE / Arte in luce, Mostra Edifici ecocompatibili ad uso pubblico. Nel 2010, mostra Pica Ciamarra Asso-ciati a Aix en Provence; nel 2011 Italy Now 2000-2010 for U.I.A. World Congress Tokyo 2011.

Abitare nel Mediterraneo Presentato da: E. GasbarroniAnno: 2011Durata: 27’Regia: E. Gasbarroni

Sinossi:Il mediterraneo e l’architettura, due concetti che non possono essere separati. Nel mare dove si affacciano tre continenti e tre religioni, le linee degli edifici, delle piazze, delle chiese, dei musei, delle case e delle scuole racchiudono antiche identità, poesia, storia, arte. Il passato è conosciuto, il futuro si cerca di tracciarlo, considerando nuovi vocaboli: sostenibilità ambientale, cambiamenti climatici, incremento demografico, utilizzo delle risorse. Ma anche so-cialità, rispetto, convivialità, termini cardine della cultura mediterranea.Fili da snodare per un viaggio alla ricerca di nuovi modelli del costruire coniugando risparmio energetico, il clima mite del mediterrane, il design e la cultura. Nel filmato vengono documentati progetti ed edifici significativi realizzati ad Atene, Tenerife, Siviglia, Firenze e Lucca.

Emanuela GasbarroniGiornalista professionista, con anni di esperienza su carta stampata (tra cui 9 anni collaboratrice di Repubblica), radio (tredici anni), televisione, importanti uffici stampa e, nell’ultima decina d’ anni completamente dedicata alla produzione e regia di documentari su tematiche riguardanti il Mediterraneo, in particolare la sponda araba, ma anche Indonesia, Albania e Italia

Casa PassivaAnno: 2010 Durata: 2’ 37”Regia: Edipower

Sinossi: Il video documenta la varie fasi di ristrutturazione del vecchio Centro ricreativo aziendale della Centrale termoelettrica Edipower di Chiasso (TO), curato da TME Architects. L’edificio viene pro-fondamente trasformato fino a farlo diventare una casa passiva di classe A+. Vengono eviden-ziati gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche con un forte abbattimento dei consumi. L’edificio viene dotato di un impianto fotovoltaico, di un impianto geotermico, di una serra bioclimatica.

Proiezioni - Le Azioni

32 33

Tunisia, una nuova stagionePresentato da: S. GrippiDurata: 7’Regia: S. Grippi e F. DariMontaggio: G. Del Ministro

Sinossi:Il video rappresenta una visione panoramica sull’architettura tunisina..come un viaggio inizia il racconto visivo che ci guida attraverso giochi di specchi e di luci tra le zone antiche e moderne di una regione che sembra stare al passo coi tempi.Il montaggio alterna immagini fisse a immagini in movimento che restituiscono la realtà del mo-mento, soffermandosi a volte sulle strutture della modernità,a volte sulle strutture in costruzione, a volte sulle rovine della medina.Scandito da un ritmo tipicamente tunisino il video si propone come sguardo obiet-tivo su una nuova interessante realtà architettonica che accorcia le distanze tra due mondi culturalmente lontani ma in via di avvicinamento. Silvana Gripppi nata a Gradisca d’Isonzo il 07.04.1955 Formazione culturale: Università degli Studi di Firenze Laurea in Lettere indirizzo Geografia. Ha lavorato presso: Opus Proclama pubblicità cinematografica, Radio e Tele Libera Firenze, Pix Italia, Università. Direttore Responsabile Agenzia di Stampa DEApress. Giornalista e Reporter di viaggi. Esperta in Comunicazione visuale. Francesca Darinata a Bologna 12/9/67Formazione culturale: DAMS Arte Bologna.Ha lavorato una decina d’anni per alcune aziende, nel settore marketing/pubblicità, ha studiato fotografia a Firenze, dove attualmente risiede.Fotografa free-lance per REW-FF Studio, collabora con l’Agenzia DEAPress come fotoreporter.

Giulia Del Ministro nata a Siena il 31/07/1985Formazione culturale: IED Istituto Europeo di Design Milano Ha lavorato presso alcuni studi di video e partecipato con un internship presso lo Studio Rosto A.D. con sede ad Amsterdam alla lavorazione del corto animato “The Monster of Nix”Video designer free-lance, collabora con l’Agenzia DEApress come videoeditor.

Proiezioni - Il Viaggio

A piece of MoroccoDurata: 4’Regia: Y. Sacco

Sinossi:Fotoreportage sulla costa mediterranea del Marocco sulle città Alhoceima e Tangeri.

Yari Sacco nasce il 04 -03 – 1986 a Cosenza.Dopo aver trascorso l’infanzia e frequentato le scuole primarie a Enna, in Sicilia, nel 2000 si trasferisce in Calabria a Cleto (Cs) e s’iscrive al Liceo Artistico Statale di Catanzaro conseguendo il diploma di maturità. Dal 2005 al 2007 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma e succes-sivamente nel 2007 si trasferisce all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha completato il corso di studi nel 2010. Nello stesso anno si trasferisce in Spagna dove si specializza nella scuola d’arte di granada, conseguendo nel 2011, il titolo di fotografo professionale.Durante il corso di studi ha acquisito esperienza e conoscenza in: tecniche pittoriche, tecniche dell’incisione, xilografia, storia dell’arte antica, moderna e contemporanea, teoria della percezio-ne e psicologia della forma, estetica dell’arte, anatomia artistica, tecniche di fonderia; infine, da autodidatta, raggiunge la padronanza necessaria con la fotografia analogica e digitale, con le quali tuttora lavora e che ad oggi predilige come mezzo espressivo più consono alla creazione delle sue opere.

Creating design in North Africa: A’ quatre mains plusPresentato da: G. LottiDurata: 8’Regia: S. Fomasi e G. LottiProduzione: Regione Toscana/Sviluppo Toscana, Corso di laurea in Disegno Industriale Firenze, Institut Des Beaux Arts de Tetouan Marocco

Sinossi: Il video presenta i risultati del progetto finanziato dai Ministeri degli Esteri e delle Attività Produt-tive, finalizzato a definire sinergie produttive fra le due rive del Mediterraneo, che si è concretiz-zato in un workshop che ha coinvolto le due Scuole del Corso di laurea in Disegno industriale Firenze e dell’ Institut Des Beaux Arts de Tetouan Marocco, in collaborazione con due ONG ma-rocchine. Nel video si mostra il contesto d’intervento, i processi produttivi, i prototipi di oggetti in ceramica ideati nell’ambito del workshop e realizzati in simbiosi tra designers e donne artigiane.

34 35

Proiezioni - Il Viaggio

Libia 1938Presentato da: A. Di CintioPaese: ItaliaAnno: 1938Durata: 10’Colore: b/nRegia: P. GraziosiProduzione: Museo Nazionale di Antropologia ed Etnologia

Sinossi: Il video, copia dell’originale in pellicola, è un reportage di viaggio e di studio del famoso antro-pologo delll’Università di Firenze Prof. Paolo Graziosi. Girato in Libia nel 1938, documenta vita, costumi e insediamenti di villaggi tipici del nord africa. Materiale quindi di straordinario interesse per capire e approfondire le ragioni e le basi partenza della straordinaria “primavera” libica.

Movie design,work of travel in ChefchaouenPaese: ItaliaAnno: 2010Durata: 9’Regia: L. Renzo

Sinossi:Il video descrive il viaggio e poi le attività di un campo di lavoro ONG nella città di Chefchaouen in Marocco. Le immagini raccontano il viaggio, il paesaggio incontrato, fino ad arrivare all’interno della vita quotidiana marocchina. La città si presenta con le sue strutture architettoniche tipiche dell’arte araba con le evidenti influenze andaluse, dovute alla storia di dominazione del paese.

Concorso

Premio festival Arch-Video-WebConcorso bandito dal Dipartimento di Tecnologie dell’architettura e design “P. Spadolini” nell’ambito del festival Mediarc e rivolto a giovani laureati delle Facoltà di Architettura, Ingegneria e Disegno Industriale per tesi di laurea in video o multimediali, e ad autori di video per progettazione di opere di architettura e design. La Giuria:

Alberto Di Cintio, architetto, ricercatore universitario, è il Responsabile del Centro di Documentazione e Comunicazione Audiovisiva del Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “P. Spadolini” della Facoltà di Architettura. E’ inoltre autore di ricerche e publicazioni sulla comunicazione visiva, sulla bioarchitettura e l’architettura sostenibile, sulla realtà urbanistica fiorentina. Come regista e videomaker ha curato la regia di numerose produzioni presentate e premiate nelle più importanti rassegne sia in Italia che all’estero.

Roberto Bologna, professore Associato di Tecnologia dell’Architettura, è il Direttore del Dip. di Tecnologie dell’Architettura e Design “P. Spadolini”. Nel 1993 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura. Dal 1996 è all’Università degli Studi di Firenze, prima come Ricercatore e poi come Professore Associato. Impegnato nello sviluppo della normativa tecnica e di progetti per l’architettura temporanea e per l’architettura socio-sanitaria.

Cosimo Carlo Buccolieri, professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura, responsabile del Laboratorio di sintesi finale in Tecnologia e design del componente edilizio alla Facoltà di Archi-tettura di Firenze. Co-fondatore dell’Edinricerche, società di professionisti per la progettazione, lo sviluppo e la ricerca di edilizia industrializzata a misura d’uomo. Svolge attività di ricerca sui temi delle metodologie progettuali e dell’innovazione tecnologica sostenibile, per la costruzione di architetture a basso consumo energetico.

Marco Sala, professore Ordinario di Tecnologia dell’Architettura all’Università degli Studi di Firenze, docente in corsi di perfezionamento in tecnologie per il risparmio energetico alle Università di Firenze, Roma e Bologna. Consulente di Amministrazioni Comunali e della Regio-ne Toscana nel campo delle Energie Rinnovabili ed in numerosi programmi di ricerca europei finalizzati alla introduzione della energia solare nellarchitettura e nella pianificazione urbana. Fondatore e Direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca ABITA. Membro del Comitato di Bioclimatica dell ISES Italia, del WREN e del PLEA.

Video selezionatiper la Sezione 1. migliore Film-progetto per TESI DI LAUREAIl grande muro sospeso - Giacomo FeriGuida visiva per uno studente erasmus - Fabiana RighiniLa bellezza sboccia dove c’è l’ecologia - Valentina CiampiOltre il consueto vedere - Sara CioncoliniMake your own surfboard - Stefano De MartinoVideo istruttivi per età prescolare - Denise Paoli

per la Sezione 2. migliore Film-progetto di OPERA REALIZZATADematerializing Branick - Tomas PechaLuoghi di transito - Laura Fontanelli e Francesca DariSotto il sopramuro - Pier Francesco Duranti, Simone Fucelli, Andrea Gilardi

Fuori concorsoMatera: la nuova piazza della visitazione - Fabio Mariani

36 37

Concorso

Premiati

Sezione 1. migliore Film-progetto per TESI DI LAUREAcon l’adesione del Presidente della Repubblica

Il grande muro sospeso di Giacomo Feri Facoltà di Architettura di Firenze, Orientamento in Progettazione dell’Architettura

con la seguente motivazione:per l’accurata ricerca storica e per l’efficacia della restituzione della complessità progettuale, espressa in una comunicazione visiva sintetica e dove l’uso della tecnica di modellazione tri-dimensionale, che viene utilizzata con padronanza di linguaggio e professionalità tecnica, ben rappresenta l’articolazione spaziale dell’edificio e il suo inserimento urbanistico. Il video altresì conferma come il progetto del Palazzo Littorio fosse indubbiamente fuori scala ed eccessiva-mente invasivo per il tessuto urbano di Roma.

Sezione 2. migliore Film-progetto di OPERA REALIZZATADematerializing Bráník di Tomas Pecha, Ostrava-Repubblica Ceca

con la seguente motivazione:per l’alta qualità compositiva e realizzativa del filmato, che ha efficacemente restituito le intenzio-ni artistiche e provocatorie del progetto, che riconsidera la relazione fra architettura, scultura e arti visivi , come legittime e indivisibili parti del progetto e del disegno architettonico.

Il grande muro sospesoDurata: 5’31’’Regia: Giacomo Feri

Sinossi:Il video che ho presentato per la mia tesi di laurea in architettura, rappresenta il percorso di analisi, studio e ricostruzione del progetto ( sol. A) presentato dal gruppo - G. Terragni, P. Lingeri, L. Vietti, A. Carminati, E. Saliva, M. Sironi, M. Nizzoli – al concorso per il palazzo littorio a Roma tenutosi nel 1934. Gli architetti razionalisti italiani più importanti si confrontarono su questo com-plicato tema e questo è probabilmente il progetto più evocativo più misterioso e più discusso. Non a caso qualche anno più tardi furono proprio Terragni e Lingeri a cominciare il noto progetto del Danteum sulla scia degli stessi ideali.Il lavoro di ricostruzione del progetto si è suddiviso in diverse fasi. Inizialmente ho ricercato tutto il materiale esistente che mi è stato possibile reperire riguardante non solo tale progetto ma più in generale il concorso; infatti prima di passare alla fase più tecnica ho cercato di approfondire l’argomento dal punto di vista storico. Immergermi nell’atmosfera che si poteva respirare al tempo di questo incredibile avvenimento, dal punto di vista sia storico che architettonico, mi ha sicu-ramente aiutato anche nella comprensione più specificatamente progettuale. In special modo per un progetto di tale portata e così intrinsecamente connesso al contesto storico, politico e territoriale in cui venne ideato, sarebbe impensabile intraprendere un cammino di ricostruzione senza un’analisi di più ampio respiro. Presa confidenza con il tema generale, la mia ricerca si è concentrata più nello specifico sul progetto stesso e sul materiale che è attualmente reperibile. E’ stato molto interessante sfogliare foto storiche risalenti ai tempi dei lavori attuati su via dell’Impe-ro e piazza Venezia che seguirono il piano regolatore del 1931. Oltre al materiale che ho potuto visionare nella biblioteca di architettura di Firenze, ho anche avuto la fortuna di visitare l’archivio di stato di Parma. Qui è infatti conservato il lascito dell’architetto Luigi Vietti, donato dai familiari dopo la sua morte. Il materiale ritrovato è stato di grande aiuto per la comprensione del progetto, viste le foto particolareggiate del plastico, ed è anche per la gran parte inedito.In seguito sono passato alla fase di ricostruzione vera e propria, portando avanti allo stesso tempo modellazione bidimensionale e tridimensionale. Ho sempre tenuto i vari disegni a dispo-sizione come riferimento e attraverso proporziona menti ho ricavato inizialmente le misure princi-pali; in seguito, per corrispondenza, ho ottenuto misure più particolareggiate. Il modello tridimen-sionale di conseguenza deriva da tali misurazioni, da sovrapposizioni con le foto del plastico di allora e dai riferimenti agli elementi circostanti come per esempio la basilica di Massenzio.Purtroppo i riferimenti strutturali materici e distributivi, sono scarsi ed imprecisi anche perché la fase di concorso ne prevedeva un livello di dettaglio preliminare. In questo caso sono sempre partito dagli elementi che avevo a disposizione ed ho cercato di trovare soluzioni plausibili e coerenti con la poetica del progetto per poter giungere ad una ricostruzione più dettagliata ed avere un’idea di come questo sarebbe potuto apparire se fosse stato eseguito.Proprio per questo motivo ho scelto di utilizzare la tecnica di rappresentazione video in quanto, probabilmente meglio di altre tecniche più tradizionali come tavole e plastici, riesce ad esprime-re in maniera eloquente, diretta e facilmente fruibile le tematiche, i procedimenti costruttivi e le atmosfere di un progetto.

38 39

Dematerializing Bráníkincompatible architectural materia being bracketed and dematerializedDurata: 1’16’’Regia: Tomas Pecha

Sinossi:This video considering relation of architecture and sculpture, legitimity of architectural design and visual art as indivisible part of architectural project. It is the present-day revisiting of 2007 author´s proposed flat-house project, originally ended in pure dimension and disposition, with no legitimity to design (in sense of what minimal spatial and material regulation in dwelling and living processes is legitimate, what materiality of buil-ding causes like an intervention to these dwelling processes). Expression of and dealing with issues of contemporary relation to dwelling was left fully to bracketing sculpture and virtual dematerializing sculpture, which for its antitectonic presence is expressible only by virtual visualization and video. Contemporary relation of individual with dwelling theme is connected with serious conflict with materiality and its permanence, which is expressed by proposing dematerializing and bracke-ting –reductive processes in form of sculpture as part (one stock) of the flat house and public space connected to it.

Tomas PechaBorn 17.1.1979 in Novy Jicin, Czech Republic. He works with visualizing projects and propo-sals, video, animation, (video) installations, sculpture, spatial projects, architectural proposals.These media he uses to visualize project or decides for embodiment in material spatial presence (wood, steel, glass, laminate, textile, concrete).Works consider themes of recontextualisation, critique of formalism and project reality, conflicts with materiality, borders between visible and enunciable, ascertaining monument in public spa-ce, contradictions of urban space (outlived or utopian design processes in aging and diverse architectural contextes , legitimity and efficacy of architectural design, influences of spatial regu-lations in built enviroment and public space on our living processes).In urban project, videoinstallation Brezinova cesta solves what values can architectural de-sign present behind material presence, a-signifying dimensions and typology regulations. For dwelling house of pollinating, honey and sugar collecting society proposes beehive and green roofs for swarm of bees. Like building material in facades is present honey, which is sweetening, crystallizing in time, like values.Main process of place is crystallizing. Installated pneumatic object with video is ventilating physically dry shamrock and literally sense for nostalgy and utopia.Video Dematerializing Branik expressing contemporary relation to dwelling connected with serious conflict with materiality and its permanence, by proposing dematerializing and bracke-ting –reductive processes in form of sculpture as part (one stock) of the flat house. Bracketing - reduction processes of abstraction and evacuation leading to technological destruction of dwelling identity through a-signifying dimensioning, distantiality, disposition. Dematerialization, evacuation and ventilation through circulating walls – ventilating /deteritoriation/restlessness/uprootedness.

Concorso Patrocini e sponsor

Ordine degli Architetti, P., P. e C. di Firenze

con l’adesione del Presidente

della Repubblica Italiana

si ringraziano:l’Institut Francais de Florenceil Festival dei Popoli

Assessorato alla Cultura

Assessorato alle Politiche Giovanili

CSIAF MediaMix

40

sito: www.mediarcfestival.itemail: [email protected]

facebook: Mediarc Architettura