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Interferenze sul sonno e sulla dieta Il sonno diurno seguente al turno notturno non è solo ridotto di ore ma è anche > frazionato a causa di frequenti risvegli – altera le fasi REM il potere ristoratore Disturbi dell’appetito ; sfasamento dell’assunzione calorica nelle ore serali incremento ponderale Assunzione di cibi freddi e bevande stimolanti 30/10/2011 Dott. Bruno Cavaliere 23

Interferenze sul sonno e sulla dieta

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Interferenze sul sonno e sulla dieta

Il sonno diurno seguente al turno notturno non è solo ridotto di ore ma è anche > frazionato a causa di frequenti risvegli – altera le fasi REM il potere ristoratore

Disturbi dell’appetito ; sfasamento dell’assunzione calorica nelle ore serali incremento ponderale

Assunzione di cibi freddi e bevande stimolanti

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LA SINDROME DEL TURNISTA

In Europa un lavoratore su cinque e’ un lavoratore notturno (dati U.E.1997). Questo trend e’ in costante aumento. In Italia il 18% dei lavoratori sono turnisti.

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Il lavoratore turnista subisce tutta una serie di disturbi, che si ripercuotono sul ciclo sonno-veglia. I disturbi possono essere: biologici (perturbazione della ritmicita’ circadiana); lavorativi (maggior rischio di incidenti); sociali (influenze negative a livello familiare e sociale); sanitari (deterioramento delle condizioni di salute).

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La rapida rotazione Turno regolare svolto nell’arco di pochi giorni, routinario. Il sistema di turno a rotazione veloce non determina significative alterazioni del ritmo circadiano, del ciclo sonno/veglia, vi è comunque l’aspettativa psicologica che condiziona lo stato psicofisico del lavoratore. Diventa quindi di estrema importanza che i turni vengono svolti in un tempo ristretto nell’arco di pochi giorni. In assenza di ciò i lavoratori sottoposti ad un turno irregolare mostrano alte incidenze di affaticamento, nervosismo ed inadeguato riposo, maggiori incidenti sul lavoro, minore adattamento alla vita. Vi è una netta inversione dei ritmi circadiani dopo la quinta notte, con una netta diminuzione dell’ormone cortisolo alla mattina; mentre il picco del ritmo della melatonina è posticipato di oltre 7 ore. (Wilson J. L., - Shinkai S., Watanabe S., Kurokawa Y., Toril J.,)

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Direzione di rotazione La rotazione dei turni deve seguire il senso orario (mattino, pomeriggio, notte) in questo modo è stata dimostrata una maggiore adattabilità psico-fisica, sarebbe da evitare quindi un turno pomeridiano seguito immediatamente da un turno mattutino. (Wilson J. L., - Venuta M.,Barzaghi L., Cavelieri C., Gamberoni T., Guaraldi G. P.)

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ALTERAZIONI BIOLOGICHE Gli studi selezionati prendono in esame principalmente le alterazioni che si manifestano: • Nel ritmo di secrezione del cortisolo sia plasmatico che salivare. (Shinkai S., S., Kurokawa Y., Toril J.) • Nel ritmo di secrezione della melatonina. (Humm C.) • Disturbi del sonno –caratterizzati da alterazioni quantitative e qualitative. (Wilson J. L.- Shinkai S., Watanabe S., Kurokawa Y., Toril J.) • Modificazioni del modello alimentare (in seguito all’irregolarità delle ore sonno/veglia) che si riflettono nell’alta percentuale di ulcere duodenali, peptiche e gastroduodeniti nei turnisti. (Wilson J. L., - Costa G., Lievore F., Casaletti G., Gaffuri E., Folkard S.) • Nel ritmo della termoregolazione. (Wilson J. L., - Costa G., Lievore F., Casaletti G., Gaffuri E., Folkard S.)

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ALTERAZIONI SOCIALI • Notevoli conflitti lavoro-famiglia. (Wilson J. L. - L.Skipper J. K., Jung F D., Coffey L. C.) • Difficoltà nella gestione individuale del tempo. (Wilson J. L. - L.Skipper J. K., Jung F D., Coffey L. C.) • Gli infermieri turnisti evidenziano performance minori e meno motivate nella cura dei pazienti. ( Wilson J. L. - L.Skipper J. K., Jung F D., Coffey L. C.) • Minore possibilità di dedicare tempo alle attività personali. (Costa G., Lievore F., Casaletti G., Gaffuri E., Folkard S.)

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COMPORTAMENTI CONPENSATIVI • Provare a dormire immediatamente dopo il termine del turno di notte. (Humm C.) • La stanza da letto dovrà essere buia con pesanti tende che blocchino la luce ,possono aiutare maschere per occhi, deve essere il più possibile silenziosa ,staccare il telefono ed avvertire i familiari che si intende cominciare a dormire .Tappi per le orecchie se lo si ritiene necessario. (Humm C.) • Se non ci si addormenta subito, provare nel primo pomeriggio. (Humm C.) • Il pisolino , cioè un periodo di sonno lungo da dieci minuti sino ad un ora ,eseguito prima ,durante ed immediatamente dopo il turno abbassa i livelli di fatica ,aumenta le prestazioni e riduce il senso di allarme.In certe compagnie giapponesi ,sono a disposizione del personale luoghi adibiti appositamente durante il turno di lavoro. (Humm C. – Wilson J.L.)

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Non bisogna mangiucchiare perché ciò comporta il rischio di aumento dell’indice di massa corporea, ed ipercolesterolemia. (Humm C.) • Strutturare il tempo libero. ( Wilson J.L. - L.Skipper J. K., Jung F D., Coffey L. C.) • Fare regolarmente attività fisica ,per incrementarne la forma ,incremento della efficienza della memoria ,velocizza i processi di resincronizzazione dei ritmi circadiani disturbati. (Humm C. – Wilson J.L.) • Uso della rotazione in avanti dei turni in direzione oraria e non viceversa :partenza con il mattino seguito da pomeriggio e notte. (Venuta M., Barzaghi L., Cavelieri C., Gamberoni ., Guaraldi G. P. T- Wilson J.L.) • Distribuzione del turno su un breve arco di tempo (rapida rotazione). (Shinkai S., S., Kurokawa Y., Toril J. - Wilson J.L.) • Inizio del turno non prima delle ore 8 allo scopo di ridurre la fatica cronica e stress. (Wilson J.L.)

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problemi sociali

Educazione dei figli; partecipazione a eventi sociali (spettacoli, manifestazioni sportive ecc…) ; impegni domestici > stress per le donne

I turni sono un fattore di esclusione o emarginazione sociale

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Criteri di orientamento Per la progettazione del lavoro a turni deve tenere

conto, oltre alla “produttività”, anche i condizionamenti di carattere fisiologico, psicologico e sociale

Non esiste un “turno ideale” ma è possibile adottare modelli più rispettosi dell’integrità psico-fisica dei soggetti interessati

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Raccomandazioni

1) Ricorrere a rotazioni breve termine in modo da limitare al massimo ( 1-2) il numero di notti consecutive

2) Adottare cicli di turnazione non troppo lunghi e rotazioni il più possibile regolari

3) Regolare la lunghezza del turno notturno in base alla gravosità fisica e mentale del compito

4) Evitare intervalli troppo brevi nel passaggio da un turno all’altro e consentire almeno 24 ore di riposo dopo il turno di notte

5) Non iniziare troppo presto il turno del mattino ( ad es. il mattino privilegiando le h. 7,00 e la notte o le ore 20,00 o le ore 24,00)

6) Predisporre schemi di rotazione tali da consentire il maggior numero possibile di fine settimana liberi

7) Preferire la rotazione in ritardo di fase (M – P – N ) nei sistemi in ciclo continuo

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Fonte dati tratta da rif. Bibliografico n. 1)

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Regolare la lunghezza del turno notturno in base alla gravosità fisica e mentale del compito 1) Per quanto riguarda il turno notturno, che dovrebbe essere più

breve, ad es. di 6 ore – terapie intensive arrivando fino a 11 – 12 ore in reparti dove l’attività è modesta

2) Attualmente vi è un notevole interesse verso i turni di 12 ore che , se adeguatamente usati, consentono di ridurre il numero di notti complessive nell’arco dell’anno e quindi i disagi connessi

3) In alcuni ospedali del nord europa vengono predisposti turni di 12 ore per coprire, con personale part-time, il sabato e la domenica in modo da consentire agli infermieri a tempo pieno di godere del fine settimana libero.

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Fonte dati tratta da rif. Bibliografico n. 1)

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Figure ambigue i paradossi della percezione

Con l’aiuto degli altri possiamo comprendere aspetti del mondo che per i più vari motivi del mondo in un determinato momento ci sfuggono

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Cosa vedete

Senza parlare scrivete sul foglio ciò che vedete nell’immagine che vi verrà proposta successivamente a questa

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Cosa vedi nelle quattro immagini

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Cosa vedi nelle quattro immagini?

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Cosa vedi nelle quattro immagini?

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Figure ambigue i paradossi della percezione

Con l’aiuto degli altri possiamo comprendere aspetti del mondo che per i più vari motivi del mondo in un determinato momento ci sfuggono

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