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INTESTINO, OBESITA’ E SALUTE: IL CREA EVIDENZIA
PER LA PRIMA VOLTA I POTERI BENEFICI DELLE
MOLECOLE DI FRUTTA E VERDURA BLU-VIOLA
A cura di Micaela Conterio
– Ufficio Stampa CREA
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Crea, consumare frutta e verdura blu è scudo per l'obesità Studio conferma per la prima volta i benefici delle molecole ROMA (ANSA) - ROMA, 01 APR - E' un toccasana per l'intestino la frutta e la verdura di colore blu-viola: contribuisce alla prevenzione di patologie cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali spesso associate a sovrappeso e obesità. Nonostante la comunità scientifica sia ormai concorde nel riconoscerlo, per la prima volta è il Crea, con il suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione a provarlo, focalizzandosi sul ruolo svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine. Si tratta di una particolare tipologia di flavonoidi, molecole bioattive naturali presenti nel mondo vegetale, particolarmente apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie. Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno dall'alterazione della barriera intestinale che impedisce l'ingresso delle tossine e dei batteri, a vere e proprie infiammazioni. Di conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi protettivi dell'intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e trattamento. "Questo studio - ha commentato la ricercatrice del Crea Raffella Comitato, tra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili - indica che la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, a conferma dell'importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di un'alimentazione funzionale alla salute dell'uomo". (ANSA).
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CREA
INTESTINO, OBESITA’ E SALUTE: CREA EVIDENZIA PER PRIMA VOLTA I
POTERI BENEFICI MOLECOLE DI FRUTTA E VERDURA BLU-VIOLA Posted by Redazione × Pubblicato il 01/04/2019 at 11:59
La comunità scientifica è ormai concorde nel riconoscere l’importanza dell’intestino e del suo
microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il suo centro
di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle
pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della frutta e della verdura di colore blu-
viola. I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti
particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo alla
prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune
forme tumorali.
Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno
dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle tossine e dei batteri, a vere e
proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l’organismo. Di conseguenza, capire
come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi protettivi dell’intestino è
fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di trattamento. Tali disfunzioni sono
spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità.
Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research, è
consistito nell’inserire nell’alimentazione di animali da esperimento (topi), suddivisi in gruppi, 2 diverse
dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un’assunzione di tipo “nutrizionale” (75
mg) o “farmacologica” (375 mg) per 15 giorni. Al termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, è
stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un componente della parete batterica che induce
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un’infiammazione specifica a livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di
sangue e di intestino ed è stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici,
avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall’LPS, modulando in maniera positiva l’espressione di
geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria.
«Questo studio indica – ha commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli autori insieme
al primo ricercatore Fabio Virgili - che la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla
prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare
positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al
mantenimento della salute dell’organismo in toto. Questo studio conferma l’importanza di molecole
caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute
dell’uomo».
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SALUTE: CREA, RICERCA SU BENEFICI MOLECOLE FRUTTA E VERDURA BLU-VIOLA
ROMA (ITALPRESS) - La comunita' scientifica e' ormai concorde nel riconoscere l'importanza dell'intestino e del suo
microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il suo centro di ricerca
Alimenti e Nutrizione, si e' focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una
particolare tipologia di flavonoidi tipici della frutta e della verdura di colore blu-viola. I flavonoidi, molecole bioattive
naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro
proprieta' salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari,
infiammatorie e persino di alcune forme tumorali.
Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensita' che vanno dall'alterazione della barriera
intestinale che impedisce l'ingresso delle tossine e dei batteri, a vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute
negative su tutto l'organismo. Di conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi
protettivi dell'intestino e' fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di trattamento. Tali disfunzioni
sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesita'.
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SALUTE: CREA, RICERCA SU BENEFICI MOLECOLE FRUTTA E VERDURA BLU-VIOLA – 2
Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research, e' consistito
nell'inserire nell'alimentazione di animali da esperimento (topi), suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine,
estratte da semi di uva per simulare un'assunzione di tipo "nutrizionale" (75 mg) o "farmacologica" (375 mg) per 15
giorni. Al termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, e' stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un
componente della parete batterica che induce un'infiammazione specifica a livello intestinale. Alla fine del trattamento
sono stati prelevati campioni di sangue e di intestino ed e' stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e
farmacologici, avevano protetto l'intestino dei danni indotti dall'LPS, modulando in maniera positiva l'espressione di geni
coinvolti nella risposta antinfiammatoria.
"Questo studio indica - ha commentato la ricercatrice del CREA
Raffella Comitato, fra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili - che la regolare assunzione di pro-antocianidine
puo' contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacita' di modulare
positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento
della salute dell'organismo in toto. Questo studio conferma l'importanza di molecole caratteristiche della dieta
Mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell'uomo".
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SANITÀ. CREA: BENEFICI PER INTESTINO DA MOLECOLE FRUTTA E VERDURA BLU-VIOLA
Roma, 1 apr. - La comunita' scientifica e' ormai concorde nel riconoscere l'importanza dell'intestino e del suo microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il Crea, con il suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si e' focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della frutta e della verdura di colore blu-viola. I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprieta' salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali. Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensita' che vanno dall'alterazione della barriera intestinale che impedisce l'ingresso delle tossine e dei batteri, a vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l'organismo. Di conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi protettivi dell'intestino e' fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesita'.
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SANITÀ. CREA: BENEFICI PER INTESTINO DA MOLECOLE FRUTTA E VERDURA BLU-VIOLA – 2
(DIRE) Roma, 1 apr. - Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research, e' consistito nell'inserire nell'alimentazione di animali da esperimento (topi), suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un'assunzione di tipo "nutrizionale" (75 mg) o "farmacologica" (375 mg) per 15 giorni. Al termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, e' stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un componente della parete batterica che induce un'infiammazione specifica a livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di intestino ed e' stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano protetto l'intestino dei danni indotti dall'LPS, modulando in maniera positiva l'espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria. "Questo studio indica- ha commentato la ricercatrice del Crea Raffella Comitato, fra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili- che la regolare assunzione di pro-antocianidine puo' contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacita' di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute dell'organismo in toto. Questo studio conferma l'importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell'uomo".
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by Redazione Redazione1 Aprile 201905
(AGENPARL) – lun 01 aprile 2019 INTESTINO, OBESITA’ E SALUTE: IL CREA EVIDENZIA PER LA PRIMA VOLTA I POTERI BENEFICI DELLE MOLECOLE DI FRUTTA E VERDURA BLU-VIOLA
Pubblicato lo studio CREA sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research
La comunità scientifica è ormai concorde nel riconoscere l’importanza dell’intestino e del suo microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della frutta e della verdura di colore blu-viola. I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali.
Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle tossine e dei batteri, a vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l’organismo. Di conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi protettivi dell’intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità.
Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research, è consistito nell’inserire nell’alimentazione di animali da esperimento (topi), suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un’assunzione di tipo “nutrizionale” (75 mg) o “farmacologica” (375 mg) per 15 giorni. Al termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, è stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un componente della parete batterica che induce un’infiammazione specifica a livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di intestino ed è stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall LPS, modulando in maniera positiva l’espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria.
«Questo studio indica - ha commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili – che la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute
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dell’organismo in toto. Questo studio conferma l’importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo».
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Frutta e verdura blu-viola. Il Crea
evidenzia benefici su obesità e
intestino di
Agricultura.it
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ROMA1 Aprile 2019
La comunità scientifica è ormai concorde nel riconoscere l’importanza dell’intestino e del suo
microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il
suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle
disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della
frutta e della verdura di colore blu-viola. I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente
presenti nel mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro
proprietà salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie, come quelle
cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali.
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Modi e intensità Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti
intensità che vanno dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle
tossine e dei batteri, a vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su
tutto l’organismo. Di conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che
regolano i processi protettivi dell’intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci
di prevenzione e di trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di
sovrappeso e obesità.
Lo studio Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition
and Food Research, è consistito nell’inserire nell’alimentazione di animali da esperimento
(topi), suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per
simulare un’assunzione di tipo “nutrizionale” (75 mg) o “farmacologica” (375 mg) per 15 giorni.
Al termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, è stata somministrata quotidianamente
una dose di LPS, un componente della parete batterica che induce un’infiammazione specifica
a livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di
intestino ed è stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici,
avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall’LPS, modulando in maniera positiva
l’espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria. «Questo studio indica – ha
commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli autori insieme al primo
ricercatore Fabio Virgili – che la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla
prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare
positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni
indispensabili al mantenimento della salute dell’organismo in toto. Questo studio conferma
l’importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di una
alimentazione funzionale alla salute dell’uomo».
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Il CREA evidenzia per la prima volta i poteri benefici delle molecole di frutta e verdura blu-viola
La comunità scientifica è ormai concorde nel riconoscere
l'importanza dell'intestino e del suo microbiota nel mantenimento
dello stato di salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il
suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle
disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della
frutta e della verdura di colore blu-viola.
I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti
particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo alla
prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino di
alcune forme tumorali.
Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno
dall'alterazione della barriera intestinale che impedisce l'ingresso delle tossine e dei batteri, a
vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l'organismo. Di
conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi
protettivi dell'intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di
trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità.
Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food
Research, è consistito nell'inserire nell'alimentazione di animali da esperimento (topi),
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suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare
un'assunzione di tipo "nutrizionale" (75 mg) o "farmacologica" (375 mg) per 15 giorni. Al
termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, è stata somministrata quotidianamente una
dose di LPS, un componente della parete batterica che induce un'infiammazione specifica a
livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di intestino
ed è stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano
protetto l'intestino dei danni indotti dall'LPS, modulando in maniera positiva l'espressione di
geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria.
"Questo studio indica – ha commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli
autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili - che la regolare assunzione di pro-
antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio,
grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici,
proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute dell'organismo in toto.
Questo studio conferma l'importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella
costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell'uomo".
Data di pubblicazione: 02/04/2019
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Intestino, obesità e salute, il CREA evidenzia i benefici delle molecole di frutta e verdura blu-viola Per la prima volta, il CREA, con il suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è
focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine
DI REDAZIONE - 1 aprile 2019 15:15
La comunità scientifica è ormai concorde nel
riconoscere l’importanza dell’intestino e del suo microbiota nel mantenimento dello stato di
salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione,
si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine,
una particolare tipologia di flavonoidi tipici della frutta e della verdura di colore blu-viola. I
flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti
particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo
alla prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino
di alcune forme tumorali.
Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno
dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle tossine e dei batteri, a
vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l’organismo. Di
conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi
protettivi dell’intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di
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trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità.
Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food
Research, è consistito nell’inserire nell’alimentazione di animali da esperimento (topi),
suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare
un’assunzione di tipo “nutrizionale” (75 mg) o “farmacologica” (375 mg) per 15 giorni. Al
termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, è stata somministrata quotidianamente una
dose di LPS, un componente della parete batterica che induce un’infiammazione specifica a
livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di
intestino ed è stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici,
avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall’LPS, modulando in maniera positiva
l’espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria.
«Questo studio indica – ha commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli
autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili – che la regolare assunzione di pro-
antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo
infiammatorio, grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale
ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute
dell’organismo in toto. Questo studio conferma l’importanza di molecole caratteristiche della
dieta Mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo».
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INTESTINO, OBESITA’ E SALUTE: IL CREA EVIDENZIA PER LA PRIMA VOLTA I POTERI BENEFICI DELLE MOLECOLE DI FRUTTA E VERDURA BLU-VIOLA Scritto il 1 Aprile 2019
La comunità scientifica è ormai concorde nel riconoscere l’importanza dell’intestino e del suo microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della frutta e della verdura di colore blu-viola. I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali.
Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle tossine e dei batteri, a vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l’organismo. Di conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi protettivi dell’intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità.
Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research, è consistito nell’inserire nell’alimentazione di animali da esperimento (topi), suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un’assunzione di tipo “nutrizionale” (75 mg) o “farmacologica” (375 mg) per 15 giorni. Al termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, è stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un componente della parete batterica che induce un’infiammazione specifica a livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di intestino ed è stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall’LPS, modulando in maniera positiva l’espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria.
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«Questo studio indica – ha commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili – che la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute dell’organismo in toto. Questo studio conferma l’importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo».
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ORTOFRUTTA BLU E VIOLA, I POTERI BENEFICI PER LA SALUTE INNOVAZIONE
Pubblicato il 1 aprile 2019
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Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research, è consistito nell’inserire nell’alimentazione di animali da esperimento (topi), suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un’assunzione di tipo “nutrizionale” (75 mg) o “farmacologica” (375 mg) per 15 giorni. Al termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, è stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un componente della parete batterica che induce un’infiammazione specifica a livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di intestino ed è stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall’LPS, modulando in maniera positiva l’espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria. “Questo studio indica – ha commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili – che la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute dell’organismo in toto. Questo studio conferma l’importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo”.
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Intestino, obesità e salute: evidenziati i poteri benefici delle molecole di frutta e verdura blu-viola Redazione 2 Aprile 2019 Intestino, obesità e salute: evidenziati i poteri benefici delle molecole di frutta e verdura blu-
viola2019-04-02T10:52:58+02:00Ricerca e università
La comunità scientifica è ormai concorde nel riconoscere l’importanza dell’intestino e del suo
microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il suo
centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni
intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della frutta e della
verdura di colore blu-viola. I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente presenti nel
mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà
salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie, come quelle
cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali.
Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno
dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle tossine e dei batteri, a
vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l’organismo. Di
conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi protettivi
dell’intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di trattamento.
Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità.
Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale “Molecular Nutrition and Food
Research”, è consistito nell’inserire nell’alimentazione di animali da esperimento, suddivisi in
gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un’assunzione di
tipo “nutrizionale” o “farmacologica” per 15 giorni. Al termine di questo periodo, nei 5 giorni
successivi, è stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un componente della parete
batterica che induce un’infiammazione specifica a livello intestinale. Alla fine del trattamento sono
stati prelevati campioni di sangue e di intestino ed è stato possibile osservare che entrambi i
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dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall’LPS,
modulando in maniera positiva l’espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria.
«Questo studio indica – ha commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli autori
insieme al primo ricercatore Fabio Virgili – che la regolare assunzione di pro-antocianidine può
contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità
di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le
funzioni indispensabili al mantenimento della salute dell’organismo in toto. Questo studio
conferma l’importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di
una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo».
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Crea, consumare frutta e verdura blu è scudo per l'obesità
(ANSA) - ROMA, 01 APR - E' un toccasana per l'intestino la frutta e la
verdura di colore blu-viola: contribuisce alla prevenzione di patologie
cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali spesso
associate a sovrappeso e obesità. Nonostante la comunità scientifica sia ormai
concorde nel riconoscerlo, per la prima volta è il Crea, con il suo centro di
ricerca Alimenti e Nutrizione a provarlo, focalizzandosi sul ruolo svolto sulle
disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine. Si tratta di una particolare
tipologia di flavonoidi, molecole bioattive naturali presenti nel mondo vegetale,
particolarmente apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo
alla prevenzione di numerose patologie. Le disfunzioni intestinali si
manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno dall'alterazione
della barriera intestinale che impedisce l'ingresso delle tossine e dei batteri, a
vere e proprie infiammazioni. Di conseguenza, capire come funzionano i
meccanismi molecolari che regolano i processi protettivi dell'intestino è
fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e
trattamento. "Questo studio - ha commentato la ricercatrice del Crea Raffella
Comitato, tra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili - indica che la
regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla prevenzione delle
disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, a conferma dell'importanza di
molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di
un'alimentazione funzionale alla salute dell'uomo". (ANSA).
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Salute: il ruolo benefico di frutta e verdura di colore blu-viola 1 Aprile 2019
1 minuto di lettura
Verdura e frutta
blu-viola (Facebook)
ROMA. Che gli ortaggi e la frutta di colore blu-viola fossero importanti per la salute, è
rinomato. Da numerosi studi è emerso che tra le loro caratteristiche principali sono in grado di
ridurre il rischio di patologie cardiovascolari e di tumori, e che contengano sostanze importanti
per le funzioni urinarie, per la vista e per la struttura dei capillari sanguigni.
Per la prima volta il CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia
agraria, con l’ausilio del suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è focalizzato sul ruolo
benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di
flavonoidi tipici della frutta e della verdura di colore blu-viola. I flavonoidi, molecole bioattive
naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti ed
apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose
patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali. Le
disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno
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dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle tossine e dei batteri, a
vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l’organismo. Di
conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi
protettivi dell’intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di
trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità.
Frutti di bosco (Facebook)
Lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research, è
consistito nell’inserire nell’alimentazione di topi da esperimento , suddivisi in gruppi, due
diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un’assunzione di tipo
“nutrizionale” (75 mg) o “farmacologica” (375 mg) per 15 giorni. Al termine di questo periodo,
nei 5 giorni successivi, è stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un
componente della parete batterica che induce un’infiammazione specifica a livello intestinale.
Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di intestino ed è stato
possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano protetto
l’intestino dei danni indotti dall’LPS, modulando in maniera positiva l’espressione di geni
coinvolti nella risposta antinfiammatoria.
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Fichi e uva (Facebook)
La ricercatrice CREA Raffella Comitato, fra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili,
ha commentato i risultati della ricerca: “Questo studio indica che la regolare assunzione di pro-
antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio,
grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici,
proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute dell’organismo in toto.
Questo studio conferma l’importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella
costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo”.
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LA FRUTTA E LA VERDURA BLU-VIOLA FANNO BENE ALLA SALUTE LUNEDÌ, 01 APRILE 2019
La comunità scientifica è ormai concorde nel riconoscere l’importanza dell’intestino e del suo microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della frutta e della verdura di colore blu-viola.
I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali. Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle tossine e dei batteri, a vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l’organismo. Di conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi protettivi dell’intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità. Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research, è consistito nell’inserire nell’alimentazione di animali da esperimento (topi), suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un’assunzione di tipo “nutrizionale” (75 mg) o “farmacologica” (375 mg) per 15 giorni. Al termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, è stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un componente della parete batterica che induce un’infiammazione specifica a livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di intestino ed è stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall’LPS, modulando in maniera positiva l’espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria. «Questo studio indica – ha commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili - che la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute dell’organismo in toto. Questo studio conferma l’importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo».
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Terra e Vita
Intenstino, obesità e salute: tutti
i benefici di frutta e verdura blu-
viola Di Terra e Vita 1 aprile 2019
Il Crea evidenzia i poteri delle molecole. Lo studio pubblicato sulla rivista internazionale Molecular
Nutrition and Food Research
La comunità scientifica è ormai concorde nel riconoscere l’importanza dell’intestino e del suo
microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il Crea, con il
suo Centro di ricerca Alimenti e nutrizione, si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle
disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della
frutta e della verdura di colore blu-viola. I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente
presenti nel mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti e apprezzati per le loro
proprietà salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie, come quelle
cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali.
Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno
dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle tossine e dei batteri, a
vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l’organismo. Di
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conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi
protettivi dell’intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di
trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità.
«Questo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular nutrition and food
research, indica che la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla
prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare
positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni
indispensabili al mantenimento della salute dell’organismo in toto – ha commentato la
ricercatrice del Crea, Raffaella Comitato, fra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio
Virgili -. Questo studio conferma l’importanza di molecole caratteristiche della dieta
mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo».
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Martedì 2 Aprile 2019
E' ufficiale: l’ortofrutta blu-viola protegge l’intestino Consumare con regolarità prodotti ortofrutticoli di colore blu-viola, dai mirtilli alle more, dall'uva alle melanzane, può favorire il benessere dell'intestino. E' quanto ha scoperto il Crea, principale ente pubblico di ricerca in materia agricola, in un nuovo studio, pubblicato sulla rivista internazionale "Molecular Nutrition and Food Research", che ha analizzato per la prima volta il ruolo benefico svolto dalle pro-antocianidine (classe di polifenoli presente nella frutta e verdura blu-viola) sulle disfunzioni intestinali quali, ad esempio, l'alterazione della barriera intestinale o le infiammazioni. Nel dettaglio, il Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione dell'ente ha svolto lo studio su un campione di topi, suddivisi in due gruppi. Nella loro alimentazione sono state inserite, ha spiegato il Crea, "due diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un’assunzione di tipo nutrizionale (75 mg) ofarmacologica (375 mg) per 15 giorni". Al termine di questo periodo, nei cinque giorni successivi, ai due gruppi di animali è stata somministrata quotidianamente una dose di Lps, "un componente della parete batterica che induce un’infiammazione specifica a livello intestinale". Alla fine del trattamento, poi, i ricercatori hanno prelevato "campioni di sangue e di intestino e ha osservato che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall’Lps, modulando in maniera positiva l’espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria".
In pratica, come ha sottolineato Raffaella Comitato, una delle autrici dello studio, "la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute dell’organismo in toto". Mantenere in salute il proprio intestino significa infatti favorire anche il buon funzionamento del sistema immunitario e, dunque, rafforzare le difese dell’organismo da virus e batteri. "Questo studio - conclude Comitato - conferma l’importanza di molecole caratteristiche della dieta mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo".
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Frutta e verdura blu e viola per aiutare l'intestino
La regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili per la salute dell'organismo
La comunità scientifica è ormai concorde nel riconoscere l’importanza dell’intestino e del suo microbiota nel mantenimento dello stato di salute generale. Per la prima volta, il CREA, con il suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, si è focalizzato sul ruolo benefico svolto sulle disfunzioni intestinali dalle pro-antocianidine, una particolare tipologia di flavonoidi tipici della frutta e della verdura di colore blu-viola. I flavonoidi, molecole bioattive naturali ampiamente presenti nel mondo vegetale, sono infatti particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà salutistiche e per il contributo alla prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino di alcune forme tumorali. Le disfunzioni intestinali si manifestano in diversi modi e con differenti intensità che vanno dall’alterazione della barriera intestinale che impedisce l’ingresso delle tossine e dei batteri, a vere e proprie infiammazioni, fino ad arrivare a ricadute negative su tutto l’organismo. Di conseguenza, capire come funzionano i meccanismi molecolari che regolano i processi protettivi dell’intestino è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e di trattamento. Tali disfunzioni sono spesso associate a condizioni di sovrappeso e obesità.
Nel dettaglio, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Nutrition and Food Research, è consistito nell’inserire nell’alimentazione di animali da esperimento (topi),
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suddivisi in gruppi, 2 diverse dosi di pro-antocianidine, estratte da semi di uva per simulare un’assunzione di tipo “nutrizionale” (75 mg) o “farmacologica” (375 mg) per 15 giorni. Al termine di questo periodo, nei 5 giorni successivi, è stata somministrata quotidianamente una dose di LPS, un componente della parete batterica che induce un’infiammazione specifica a livello intestinale. Alla fine del trattamento sono stati prelevati campioni di sangue e di intestino ed è stato possibile osservare che entrambi i dosaggi, nutrizionali e farmacologici, avevano protetto l’intestino dei danni indotti dall’LPS, modulando in maniera positiva l’espressione di geni coinvolti nella risposta antinfiammatoria.
"Questo studio indica – ha commentato la ricercatrice del CREA Raffella Comitato, fra gli autori insieme al primo ricercatore Fabio Virgili - che la regolare assunzione di pro-antocianidine può contribuire alla prevenzione delle disfunzioni intestinali di tipo infiammatorio, grazie alla capacità di modulare positivamente la risposta cellulare e tissutale ad agenti tossici, proteggendone le funzioni indispensabili al mantenimento della salute dell’organismo in toto. Questo studio conferma l’importanza di molecole caratteristiche della dieta Mediterranea nella costruzione di una alimentazione funzionale alla salute dell’uomo".