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ISTITUTO COMPRENSIVO “RITA LEVI MONTALCINI” VIALE MARCO FULVIO NOBILIORE N°78 - 00175 ROMA TEL.06/7102776 - FAX 06/7481450 - [email protected] C.F. 97567610584 - C.Mecc. RMIC8B6004 AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 a.s. 2016-2017 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta n° 50 del 14 Novembre 2016.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “RITA LEVI MONTALCINI” VIALE MARCO FULVIO NOBILIORE N°78 - 00175 ROMA

TEL.06/7102776 - FAX 06/7481450 - [email protected] C.F. 97567610584 - C.Mecc. RMIC8B6004

AGGIORNAMENTO

DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 a.s. 2016-2017

approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta n° 50 del 14 Novembre 2016.

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INDICE

PREMESSA: AGGIORNAMENTO RAV A GIUGNO 2016 E PDM.

QUADRO ORGANIZZATIVO

NOVITA’ DELL’ORGANIGRAMMA

- Funzioni strumentali e commissioni;

- Il team digitale;

- Il referente per le adozioni;

CLASSI ATTIVATE

ORGANICO DELL’AUTONOMIA

PROGETTUALITA’ D’ISTITUTO: OBIETTIVI PRIORITARI E ATTIVITÀ PREVISTE

Attuazione dei Progetti del PDM:

- Progettare un curricolo verticale per competenze (avvio e costruzione del macro

progetto);

- Scuola amica. Circolarità di relazioni: scuola-famiglie-territorio;

- Cara acqua. Le competenze di cittadinanza attraverso una didattica innovativa: il

conflitto dell’acqua;

Ampliamento dell’offerta formativa: le attività progettuali:

- Wonderful English. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche con

particolare riferimento alla lingua inglese;

- Montalcini 3.0. - PIANO SCUOLA DIGITALE - Valorizzazione di una didattica

innovativa: sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al

pensiero computazionale;

- Parola alla parola. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di

laboratorio tratte una didattica per competenze;

- Sport di classe nella scuola primaria;

Attività per l’ampliamento del curricolo e l’inclusione:

- Progetto Montessori: infanzia, primaria e secondaria;

- Progetto per l’inclusione: Giro Giro Mondo;

Progetti di potenziamento:

- SCUOLA PRIMARIA

- Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, delle

immagini e dei suoni;

- English in action;

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- Recupero delle carenze disciplinari, inclusione e prevenzione della dispersione

scolastica;

- Il linguaggio delle cose;

- SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

- Arte e musica: i colori e i suoni delle emozioni;

- Best place to school;

- Progetti in orario extra scolastico: Lettura, scrittura creativa e teatro nella

costruzione della identità del giovane studente e Laboratorio di Lettura

consapevole e di Scrittura creativa.

PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI ED ATA

RETI DI AMBITO E DI SCOPO

VALUTAZIONE

Allegati aggiornati:

- Piano Annuale Inclusione;

- Protocollo accoglienza stranieri;

- Protocollo per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali;

Tutti gli allegati si trovano al link: http://www.iclevimontalcini.gov.it/la-scuola/ptofaggiornato/

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PREMESSA

Ai sensi della legge 107, art. 1 comma 12 con il presente allegato si intende procedere

all’aggiornamento del POF triennale 2016-2019.

L’aggiornamento viene approvato con Delibera n.50 del Consiglio di Istituto nella seduta del 14

Novembre 2016; la struttura del POF triennale approvato Con Delibera n. 32 del Consiglio di

Istituto nella seduta del 15 gennaio 2016 non viene modificata nella sua struttura generale e

soprattutto nella mission e vision: ne vengono attualizzati alcuni aspetti, alla luce di modifiche e

rimodulazioni di cui tener contro per l’anno scolastico 2016-2017 (aspetti indicati nell’indice del

presente aggiornamento).

Si segnala inoltre che:

• nel mese di giugno 2016 si è provveduto all’aggiornamento del RAV; con il presente

documento si procede ad allineare il POF triennale rispetto alle risultanze

dell’aggiornamento del RAV.

• il Piano di Miglioramento elaborato lo scorso anno ha un’attuazione triennale parallela alla

durata del POF; pertanto vede la sua realizzazione a partire dal settembre 2016. A giugno

2017 si procederà a monitoraggio per il primo anno di attuazione.

L’aggiornamento annuale 2016-2017 verrà sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la

compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo

USR al MIUR; una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, verrà pubblicato nel

portale unico dei dati della scuola.

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QUADRO ORGANIZZATIVO

NOVITA’ DELL’ORGANIGRAMMA

FUNZIONI STRUMENTALI E COMMISSIONI

PER QUANTO NON INDICATO SI FA RIFERIMENTO AL POF TRIENNALE 2016-2019

LE FUNZIONI STRUMENTALI

Per la realizzazione delle finalità della scuola la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio

professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del piano dell’offerta

formativa dell’istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni

esterni alla scuola.

I docenti incaricati di Funzione Strumentale si occupano di quei particolari settori

dell’organizzazione scolastica per i quali si rende necessario un intervento specifico finalizzato

all’attuazione degli obiettivi prioritari individuati nel POF. Vengono designati con delibera del

Collegio dei docenti in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa, su iniziativa di libera

candidatura, in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali.

Compiti dei docenti funzione strumentale

Per l’attuazione del Piano dell’offerta formativa il Collegio Docenti ha individuato, per l'anno

scolastico 2016-2017, le seguenti funzioni:

AREA 1 GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (1 docente)

Il Docente Funzione Strumentale per questa area:

- verifica la congruenza delle attività progettate nell’ambito d’indirizzo e di Dipartimento;

- revisiona, integrano e aggiornano il P.O.F.T. nel corso dell’anno;

- aggiorna il mini POF per renderlo fruibile all’utenza;

- organizza e coordina le riunioni attinenti al proprio ambito e gli incontri di raccordo con il

Dirigente Scolastico, 

- contribuisce, in sinergia con le FFSS e i vicari, alla gestione delle attività di autoanalisi e di

autovalutazione dell’Istituto, fornendo informazioni riguardanti la qualità dei processi messi in

atto, i risultati prodotti e il grado di soddisfazione raggiunto;

- collabora con le altre F.S., i vicari, i coordinatori di plesso, i referenti dei singoli progetti, e i

responsabili delle commissioni per la stesura di progetti dell’Istituto;

- collabora con il Dirigente Scolastico e con il DSGA per la realizzazione del piano annuale

dell’offerta formativa;

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- svolge un’azione di sostegno operativo per tutti i docenti impegnati nella realizzazione di

iniziative progettuali;

- collabora nell’organizzazione degli open day d’Istituto;

- sollecita sinergie di progettualità;

- cura e documenta le attività svolte.

AREA 2 ACCOGLIENZA E CONTINUITA’ (2 docenti)

Il piano dell’offerta formativa del nostro Istituto Comprensivo promuove e garantisce la continuità

educativa e didattica dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado progettando un

percorso verticale di accoglienza, raccordo e orientamento dai 3 ai 14 anni.

I Docenti Funzioni Strumentali per tali aree:

- coordinano la commissione continuità scuola dell’infanzia/scuola primaria/scuola secondaria di

primo grado;

- definiscono e monitorano in itinere i progetti continuità, che si attuano presso le scuole

dell’istituto;

- curano la continuità educativo - didattica tra i diversi ordini di scuola;

- promuovono iniziative rivolte al contenimento di eventuali forme di disagio nel passaggio degli

alunni tra i diversi ordini scolastici;

- collaborano nella progettazione e organizzazione degli incontri di presentazione del Piano

dell’offerta Formativa alle famiglie;

- collaborano nell’organizzazione degli open day d’Istituto;

- agevolano l’inserimento degli alunni nei nuovi cicli di studio; favoriscono una reale

collaborazione tra i diversi ordini di scuola;

- favoriscono la costruzione di relazioni collaborative tra scuola e famiglia;

- coordinano il passaggio delle informazioni riguardanti gli alunni in uscita dalla scuola

dell’infanzia e dalla scuola primaria;

- predispongono le attività della continuità tra i plessi di scuola dell’Infanzia, di scuola primaria e

di scuola secondaria di primo grado;

- coordinano la formazione dei gruppi classe nella scuola primaria;

- curano e documentano le attività svolte.

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AREA 3 ORIENTAMENTO (1 docente)

Il Docente Funzione Strumentale per tale area:

- definisce e monitora in itinere i progetti di raccordo e orientamento che si attuano presso le

scuole del territorio e in rete;

- cura l’attuazione di tutte le azioni orientative programmate nell’Istituto;

- cura le relazioni con i docenti delle diverse scuole superiori e organizza eventuali incontri con gli

alunni a scuola;

- seleziona e diffonde, all’interno dell’Istituto iniziative utili a favorire l’azione orientativa;

- collabora nella progettazione e organizzazione di incontri di presentazione del Piano dell’offerta

Formativa alle famiglie;

- collabora nell’organizzazione degli open day d’Istituto;

- organizza l’open day per l’orientamento con i rappresentanti delle varie scuole superiori del

territorio;

- favorisce la costruzione di relazioni collaborative tra scuola e famiglia;

- partecipa alla creazione di un’area nel sito, utile alla ricerca di tutti gli indirizzi di scuole superiori

del territorio;

- rivisita il certificato delle competenze rilasciato alla fine scuola secondaria di primo grado;

- cura e documenta le attività svolte.

AREA 4 INCLUSIONE (1 docente)

La scuola, in collaborazione con la famiglia e gli operatori dei servizi sanitari, progetta per gli alunni

disabili, percorsi volti a favorire sia lo sviluppo delle abilità che a educare la gestione delle emozioni.

Il lavoro delle insegnanti di sostegno è coordinato dalla FS per l'inclusione, che cura anche i rapporti

con gli Enti Sanitari e non del territorio e partecipa al GLH d’istituto.

Il docente Funzione Strumentale Inclusione:

- cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni educativi speciali, dei nuovi

insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza educativa;

- supporta il Dirigente Scolastico nella ripartizione delle ore degli insegnanti di sostegno e nella

gestione degli operatori addetti all’assistenza specialistica;

- comunica progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali (H, stranieri, alunni con

disagio);

- collabora con il docente referente degli alunni stranieri rispetto al monitoraggio e alla stesura di

un protocollo/progetto di accoglienza;

- rileva i bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi di aggiornamento e di

formazione sui temi dell’inclusione;

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- offre consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali (H, stranieri, alunni con

disagio).

- suggerisce l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti e facilitare

l’autonomia, la comunicazione e l’attività di apprendimento degli studenti;

- prende contatto con Enti e strutture socio-educative-sanitarie di riferimento;

- svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti di riferimento;

- condivide con il Dirigente scolastico, lo staff dirigenziale e le altre F.S. impegni e responsabilità

per sostenere il processo di inclusione degli studenti con bisogni speciali;

- promuove  attività di sensibilizzazione e di riflessione didattico-pedagogica per coinvolgere e

impegnare l’intera comunità scolastica nel processo di inclusione;

- indirizza gli insegnanti curricolari a mantenere buone relazioni collaborative con i genitori, nel

rispetto dei reciproci ruoli, allo scopo di arricchire la conoscenza degli stili educativi, delle

dinamiche affettive-relazionali, degli interessi extrascolastici e delle problematiche individuali

degli studenti;

- promuove e favorisce l’acquisizione nell’intero corpo docente delle competenze indispensabili per

interagire con successo con l’ampia gamma di bisogni speciali presenti oggi nella scuola;

- cura e documenta le attività svolte.

AREA 5 – INTERCULTURA ( 1 docente)

Il Docente Funzione Strumentale per tale area:

- stende il protocollo di accoglienza per alunni stranieri;

- elabora criteri per la valutazione di alunni stranieri;

- inserisce alunni stranieri nelle classi in corso d'anno;

- coordina progetti sulle tematiche del forte flusso migratorio accoglienza dei genitori stranieri e di

quelli che presentano difficoltà familiari legate all’immigrazione e/o allo svantaggio;

- inserisce alunni stranieri e ROM nelle classi in corso d'anno;

- coordina i progetti rivolti all'intercultura e all'alfabetizzazione di alunni stranieri. (corsi e

laboratori di italiano L2);

- collabora e si relaziona coordinandosi con tutto il personale docente e lo staff dirigenziale

( collaboratori del Dirigente, altre FF.SS., Referenti di plesso).

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AREA 6 VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE (2 docenti)

La FS della valutazione e dell’autovalutazione:

- segue la predisposizione, valutazione e tabulazione dei risultati relativamente alle prove unitarie

di Istituto;

- è referente per le prove Invalsi e per il processo di Autovalutazione d’Istituto;

- si occupa del coordinamento delle azioni valutative tra le varie sedi, nei diversi gradi di

istruzione;

- esegue il monitoraggio delle Prove Invalsi ed è referente per la condivisione dei loro risultati;

- predispone, in collaborazione con il DS ed in condivisione con il Collegio Docenti, il piano di

autovalutazione d’ Istituto attraverso la somministrazione dei questionari a docenti e genitori, la

revisione del RAV, la predisposizione e il monitoraggio del Piano di Miglioramento;

- predispone materiali per la documentazione necessaria per gli scrutini e per gli esami ( giudizio di idoneità, certificazioni delle competenze ecc.).

COMMISSIONI di supporto alle Funzioni Strumentali

DOCENTI RESPONSABILI

CONTINUITA’

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

INCLUSIONE (GLI)

FORMAZIONE CLASSI

TEAM DIGITALE

PLESSO DON PAOLO ALBERA

Resp. Materiali/sussidi

Resp. Aula pittura

Resp. Aula polifunzionale

Referente palestra

Resp. Casetta Verde

Resp. Biblioteca

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REFERENTI

PLESSO DON RUA

Resp. Materiali/sussidi

Resp. Biblioteca

Referente palestra

Resp. Aula polifunzionale

PLESSO SVEVO

Resp. Laboratorio musica

Resp. Biblioteca

Resp. Laboratorio scienze

Referente palestra

PLESSO CICERONE

Resp. Laboratorio di scienze

Resp. Materiali

Resp. Biblioteca Montessori e sussidi

Resp. Biblioteca

Referente palestra

Resp. Laboratorio di musica

Inclusione (2 docenti)

Bullismo

Referente intercultura

Referente DSA e delgato del DS per coordinamento del Gruppo Lavoro per l'Inclusion

Animatore Digitale

Referente Montessori

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IL TEAM DIGITALE

Nella nota 4604 del 3 marzo 2016, relativa alla formazione di specifiche figure all’interno delle

istituzioni scolastiche legate all’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), il MIUR ha

chiesto direttamente ai Dirigenti Scolastici, l’immissione dei dati su una piattaforma informatica di

tre docenti componenti il “Team per l’innovazione digitale”.

Il team per l’innovazione tecnologica, supporta l'animatore digitale e ha il compito di favorire il

processo di digitalizzazione nella scuola, nonché diffondere politiche legate all'innovazione didattica,

attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano Nazionale per la Scuola Digitale sul

territorio, attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della

scuola.

L’animatore digitale e il team per l’innovazione tecnologica dovranno essere promotori, nell’ambito

della propria istituzione scolastica o in raccordo con altre scuole, delle seguenti azioni:

creazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata;

coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici;

ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle

priorità del PNSD;

supporto nell’utilizzo dei registri elettronici e archivi cloud;

favorire una cittadinanza digitale;

favorire l’educazione della comunità scolastica ai media e ai social network;

favorire lo sviluppo del pensiero computazionale;

promuovere attività per l’introduzione al coding;

promuovere attività per la robotica educativa;

promuovere la ricerca di risorse educative aperte (OER) e la costruzione di contenuti digitali;

promuovere la collaborazione e la comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle

comunità virtuali di pratica e di ricerca;

promuovere la ricerca, la selezione, l’organizzazione di informazioni;

coordinare le iniziative digitali per l’inclusione;

promuovere la sperimentazione e la diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e

collaborativa;

partecipare a bandi nazionali, europei ed internazionali;

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IL REFERENTE PER LE ADOZIONI

Il 18-12-2014 il MIUR ha emanato le Linee d'indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni

adottati.

Le Linee d’indirizzo rappresentano un’insieme di buone pratiche per:

portare alla consapevolezza di chi opera nella scuola, della specificità della condizione

adottiva e delle sue ripercussioni sul percorso scolastico;

indicare possibili strategie di accoglienza e di positivo accompagnamento.

Compito del referente per le adozioni, sarà quello di interpretare con saggezza le indicazioni della

normativa, sviluppando una sensibilità e un'attenzione specifiche nei confronti degli alunni adottati,

per il migliore inserimento del bambino/ragazzo (scelta dei tempi e della classe d’inserimento). 

Una volta individuata la classe d’inserimento, sarà opportuno che il referente, preferibilmente

insieme all’insegnante di classe che fungerà, da ora in avanti, da riferimento per il bambino/

ragazzo, raccolga una serie di altre informazioni utili a prendersi cura dell’alunno nel miglior modo

e a stabilire se vi è la necessità di elaborare un Piano Didattico Personalizzato (PDP).

Il ruolo di tramite e di coordinamento del referente nella fase del primo ingresso è fondamentale:

tale funzione non si esaurisce in questo periodo iniziale, poiché anche nel prosieguo il referente

collaborerà per:

monitorare l’andamento dell’inserimento e del percorso formativo dell’alunno;

curare, previo consenso dei genitori, il passaggio di informazioni tra i diversi gradi di scuola.

nei casi più complessi, mantenere attivi i contatti con gli operatori che seguono il minore nel

post-adozione.

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LE CLASSI ATTIVATE 2016 - 2017

CLASSI TEMPO PIENO

CLASSI TEMPO MODULARE

CLASSI DI SECONDARIA

NUMERO ALUNNI TOTALI

DEL PLESSO

DON ALBERA INFANZIA

Classi TOTALI: 8

classi 6 A, B, C, D, F, G.

classi 2 E, H. 181

DON RUA Classi TOTALI: 10

classi 10 IA, IIA, IIIA; IVA, VA, IC, IIC, IIIC,

IVC, VC.202

DON ALBERA Classi TOTALI: 19

classi 14 IA, IIA, IIIA; IVA, VA, IB, IIB, IIIB,

IVB, VB, IC (mista), IIC, IIIC; IVC.

classi 5 IID, IIE, IIID, IVD, VC. 375

SVEVO Classi TOTALI: 23

classi 13 IA, IIA, IIIA, IB, IIB, IIIB, IC, IIC,

IIIC, IID, IIID, IH, IIIH.

285

CICERONE

classi 10 IE, IIE, IIIE, IF, IIF, IIIF, IG, IIG,

IIIG, IIH.223

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ORGANICO DELL’AUTONOMIA

In riferimento alla legge 107, dal corrente anno scolastico 2016-2017, prende forma ed avvio

l’ORGANICO DELL’AUTONOMIA, all’interno del quale, anche secondo le successive indicazioni

del MIUR, (Nota Miur n.2805 dell’11/12/2015, Nota Miur prot.2609 del 22/07/2016) non è più

formalmente distinto l’organico di posto comune e cattedra dall’organico di potenziamento.

La Legge 107 stabilisce che l’organico dell’autonomia (commi 1 a 4 dell’art.1)  dovrà essere

funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come

emergenti dal piano triennale dell’offerta formativa”;  i docenti dovranno concorrere alla

realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con  attività di insegnamento, di

potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento”  (comma 5

dell’art.1 della Legge 107).

Pur considerando la suddetta unificazione di organico si fa presente che da parte degli ATP è stata

comunque prevista un’assegnazione distinta, secondo la quale, per l’a.s. 2016-2017 l’organico

numerico e non come docenti nominalmente individuati, da considerare come “potenziamento”, è

il seguente:

• PRIMARIA: 4 docenti di posto comune; 1 docente di sostegno;

• SECONDARIA: 1 docente di A030 (ed. Fisica) ed 1 docente di A032 (ed. Musicale);

E’ necessario precisare che l’organico di potenziamento sopraindicato riconferma quello assegnato

d’Ufficio nel precedente a.s. 2015-2016, senza tenere in considerazione le richieste inserite nel POF

triennale 2016-2019.

In ogni caso, proprio tenendo in considerazione le indicazioni unitarie rispetto all’organico

dell’autonomia, il DS ha proceduto ad un’assegnazione dei docenti alle classi che non prevede

l’individuazione di nessun docente che sia assegnato esclusivamente al potenziamento.

Il Ds, ha assegnato i docenti alle classi tenendo conto delle seguenti premesse:

• VISTO il D.L.vo n° 297/94 , art. 396, 3 comma;

• VISTO il D.L.vo n° 297/94, artt. 164 e 167;

• VISTO il DPR 275/99;

• VISTO il D.lgs 30.03.2001 n. 165 art. 7 e art. 25;

• VISTO il D.lsg. 27.10.2009 n.150;

• VISTO il CCNL/Scuola vigente;

• VISTI i criteri per l’assegnazione dei docenti ai plessi e alle attività, inseriti nel Contratto

Integrativo di Istituto, sottoscritto con le RSU e le OO.SS. territoriali in data 31 maggio 2016;

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• VISTI i criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi approvati dal Consiglio di Istituto con

delibera n. 14 della seduta del 28 maggio 2015;

• VISTO l’organico dell’autonomia assegnato all’IC Levi Montalcini;

• VALUTATE le competenze professionali specifiche dei docenti;

• ACCERTATE le situazioni specifiche dei plessi, classi e sezioni;

• VISTA la Legge 13 luglio 2015 n. 107;

• VISTO il proprio Atto di indirizzo per la stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa

2016-2019;

• VISTO il POF triennale in adozione nell’Istituto 2016-2019;

• TENUTO CONTO degli obiettivi di miglioramento stabiliti dal RAV, in quanto parte

integrante del Piano di Miglioramento d’Istituto;

• TENUTO CONTO della programmazione delle attività in corso e oggetto del Piano Annuale

delle Attività per l’a.s 2016/2017;

• TENUTO CONTO delle indicazioni stabilite in sede di Collegio docenti del 6 ottobre 2016.

Tutti gli insegnanti dell’organico potenziato parteciperanno ai Consigli di classe delle classi di

assegnazione contribuendo con elementi informativi per le discipline ed attività di propria

competenza, ove non titolari di disciplina, come concordato in sede di Collegio docenti del 6 ottobre

2016.

Secondo quanto previsto dalla legge 107, le parte di organico da considerare come potenziamento

(assegnata secondo decreto del DS) sarà destinata allo svolgimento delle seguenti funzioni:

- svolgimento di funzioni organizzative da parte dei docenti individuati come collaboratori

del DS e Referenti di plesso;

- supplenze brevi fino a 10 giorni;

- flessibilità didattica ed organizzativa (attività per classi aperte e gruppi di livello);

- progettualità connessa alle priorità fissate nel RAV/PDM (in particolare dispersione

scolastica, CLIL, laboratorialità);

- progettualità connessa con i percorsi relativi al Piano Nazionale Scuola Digitale;

- laboratori di italiano per alunni stranieri con necessità di prima alfabetizzazione;

- supporto alunni BES attraverso attività per piccoli gruppi e/o classi aperte (disabili, DSA,

situazioni di disagio socio-familiare);

Le progettualità specifiche sono indicate nella sezione del presente aggiornamento dedicata ai

Progetti di potenziamento.

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PROGETTUALITA’ D’ISTITUTO

OBIETTIVI PRIORITARI E ATTIVITÀ PREVISTE

La progettazione di quest’anno scolastico prevede la costruzione condivisa di un’identità d’Istituto, quale fattore reale e

concreto di innovazione e miglioramento; attraverso nuove modalità partecipative, la progettazione delle singole classi, si

sviluppa attorno a dei percorsi comuni e condivisi di progettualità che fanno riferimento agli obiettivi prioritari del nostro Istituto inseriti nel POFT (legge 107 del 15-07-2015 ): ciò al fine di superare la parcellizzazione dei progetti

che negli scorsi anni componevano un quadro frammentario in cui si perdeva la dimensione unitaria dell'Istituto (punto debole emerso anche nel RAV)

Il curricolo di istituto, espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica, esplicita le scelte didattiche

della comunità scolastica che qualificano e caratterizzano l’identità dell’Istituto ed è il risultato di un lavoro collettivo.

FILONI PROGETTUALI

✦ Progetti del PDM:

• Progettare un curricolo verticale per competenze;

• Scuola amica. Circolarità di relazioni: scuola-famiglie-territorio;

• Cara acqua. Le competenze di cittadinanza attraverso una didattica innovativa: il conflitto

dell’acqua;

✦ Ampliamento dell’offerta formativa: le attività progettuali:

• Wonderful English. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche con particolare

riferimento alla lingua inglese;

• Montalcini 3.0. - PIANO SCUOLA DIGITALE - Valorizzazione di una didattica innovativa: sviluppo

delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale;

• Parola alla parola. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

tratte una didattica per competenze;

• Economia

• Sport di classe nella scuola primaria;

• Attività per l’ampliamento del curricolo e per l’inclusione:

• Progetto Montessori: infanzia, primaria e secondaria;

• Progetto per l’inclusione: Giro Giro Mondo;

✦ Progetti di potenziamento:

• Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia

dell'arte, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni;

• Best place to school;

• English in action;

• Recupero delle carenze disciplinari, inclusione e prevenzione della dispersione scolastica;

• Il linguaggio delle cose;

• SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

• Arte e musica: i colori e i suoni delle emozioni;

• Best place to school;

• Progetti in orario extra scolastico: Lettura, scrittura creativa e teatro nella costruzione della identità

del giovane studente e Laboratorio di Lettura consapevole e di Scrittura creativa.

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Perché la comunità scolastica si riconosca pienamente in esso, è necessario che contenga traccia delle scelte operate e che illustri in modo chiaro il percorso seguito per la sua costruzione.

Costruire un curricolo in un istituto comprensivo agevola la progettazione di un percorso basato sulla continuità, grazie alla conoscenza di ogni alunno "nel tempo". Nell’elaborazione, è necessario evitare il livellamento di azioni, contenuti e apprendimenti. Pertanto sarà opportuno coniugare CONTINUITA’ e DISCONTINUITA’; da una parte, azioni e linee comuni, dall’altra contenuti, linguaggi e metodologie diversificate in relazione alle età degli alunni. Ciò consentirà di realizzare una proposta didattica articolata e realmente “in progress”, intesa non come sommatoria dei tre curricoli, ma come “risultante”delle scelte culturali, pedagogiche, metodologiche e disciplinari caratterizzanti il percorso di ciascun allievo.

Il punto qualificante della realizzazione del curricolo sarà un’articolazione per competenze, obiettivi e contenuti non meramente diacronica; in quest’ottica, assumeranno assoluta centralità i traguardi di competenza intesi non solo come abilità esecutive, ma anche e soprattutto come risultati formativi di lungo periodo, utili per vivere l’apprendimento come risorsa. Il curricolo sarà per l’istituto uno strumento flessibile, in grado di stimolare e attivare scambi e interazioni fra gli insegnanti dei diversi gradi di istruzione. Il curricolo descriverà in forma essenziale le competenze riferite alle discipline di insegnamento e alle otto competenze-chiave europee per la cittadinanza. “Cuore didattico” del POF, il documento rappresenta per i docenti il quadro di riferimento culturale, metodologico e operativo Dall’articolazione delle competenze scaturiranno nel curricolo l’idea di processi da attivare, le condizioni per la realizzazione di un clima favorevole all’apprendimento e di una partecipazione positivamente emotiva, l’indicazione di un efficace metodo di lavoro. In questo modo, si spera che l’alunno possa cimentarsi con successo nell’impresa della sfida conoscitiva e maturi la voglia di andare avanti nel suo percorso formativo. L’attuazione di un tale curricolo presuppone una didattica interattiva: la classe sarà il luogo in cui realizzare un apprendimento partecipato attraverso situazioni di sfida da cui scaturiscano curiosità,

PROGETTI DEL PDM

PROGETTARE UN CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE

COSTRUZIONE DI UN CURRICOLO VERTICALECOERENTE, CHE SI QUALIFICHI COME PERCORSO FORMATIVO UNITARIO DALLA

SCUOLA DELL'INFANZIA ALL'INGRESSO NELLA SCUOLA SUPERIORE.

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domande, problemi da affrontare. L’aula dovrà essere ambiente privilegiato in cui ogni singolo alunno si riconosca parte del gruppo classe e rappresenterà l’“archivio in divenire” delle diverse esperienze vissute al suo interno. Ciò favorirà la collaborazione fra pari e l’attitudine all’apprendimento, stimolando e attivando positivamente i gruppi di lavoro.

OBIETTIVI

realizzare un curricolo verticale per l’intero istituto su aree strategiche quali Italiano e Matematica che, oltre ai saperi disciplinari, esprima un reale valore formativo;

sviluppare una comunità professionale in cui ci si confronti costruttivamente e si riescano a condividere intenti, metodologie e finalità;

favorire e sviluppare le opportunità offerte dalla verticalità dell’istituto comprensivo.

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Le attività scelte all’interno del progetto si ispirano ad alcune delle tematiche principali che la società in cui viviamo ci pone quotidianamente davanti agli occhi: accoglienza e inclusione, benessere, educazione ambientale, multiculturalità, rispetto dei diritti umani, educazione ad un consumo consapevole, conoscenza e fruizione del patrimonio culturale e artistico.

Sono principalmente attività che vengono proposte alla scuola gratuitamente o con piccoli contributi, da svolgere sia all’interno che all’esterno degli edifici scolastici, prioritariamente nell’ambito territoriale di appartenenza e si rivolgono agli alunni dei tre ordini di scuola (con le differenziazioni in seguito elencate). Relativamente ad alcune tematiche sono previsti incontri formativi e informativi rivolti alle famiglie e ai docenti.

Il progetto “Scuola Amica” indica come proponenti delle attività Enti istituzionali, Enti locali, Associazioni culturali, professionali e di volontariato. Tali azioni di collaborazione con i soggetti esterni devono necessariamente intrecciarsi con il progetto educativo e formativo del nostro Istituto, rappresentando un tassello di quel mosaico variegato e colorato che è la scuola.

Il Progetto consente di sviluppare l’utilizzo di alcune metodologie didattiche significative, come il cooperative learning, il tutoring, la didattica laboratoriale, le piattaforme e-learning.

Il benessere di ognuno e di tutti, lo star bene a scuola e la comunicazione sinergica e funzionale tra alunni, docenti, genitori e territorio sono le finalità prioritarie di tale Progetto, condizioni indispensabili per il miglioramento dei risultati degli apprendimenti degli alunni e per il raggiungimento del successo formativo.

OBIETTIVI

Favorire l’utilizzo della didattica collaborativa e laboratoriale;

creare occasioni per l’osservazione e l’individuazione dei bisogni educativi speciali degli alunni in contesti diversi;

includere nelle attività progettuali il rilevamento delle competenze acquisite dagli alunni anche in situazioni non formali;

finalizzare le visite didattiche prioritariamente alla conoscenza della realtà del proprio territorio;

PROGETTI DEL PDM

CIRCOLARITÀ DI RELAZIONI: SCUOLA-FAMIGLIE-TERRITORIO

SCUOLA AMICA

Una “Scuola Amica” è una Scuola di ciascuno e per ciascuno, di tutti e per tutti, accogliente ed inclusiva, formativa ed innovativa, stimolante e creativa.

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favorire la partecipazione degli alunni a percorsi formativi e uscite didattiche, che abbiano come filo conduttore temi significativi della società in cui vivono: accoglienza, intercultura, ecologia, diritti umani, benessere e salute, conoscenza e tutela del patrimonio artistico e culturale;

migliorare la comunicazione e la collaborazione tra alunni, famiglie, personale scolastico (docente e non);

selezionare e proporre ai docenti incontri, seminari di approfondimento e corsi di formazione ed auto formazione, anche attraverso piattaforme e-learning;

favorire la condivisione delle buone pratiche tra docenti;

creare occasioni di maggiore coinvolgimento delle famiglie, attraverso l’organizzazione di incontri tematici e momenti di apertura della scuola all’esterno, in occasione di mostre, mercatini, feste, open day.

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Il tema dell’acqua viene proposto quale bene dell’umanità per far riflettere i ragazzi sull’importanza dell’acqua come bene comune. Gli alunni sapranno cosa significa il conflitto internazionale per l’accesso dell’acqua ed elaboreranno strategie per ottimizzare il consumo individuale dell’acqua. Al termine di questo percorso, ogni alunno dovrà raccogliere tutte le informazioni acquisite in un dossier, cartaceo e/o multimediale.

Gli allievi saranno stimolati oltre che a riflettere, a sentirsi parte attiva nella comprensione di un problema che riguarda l’umanità intera e nell’individuazione di strategie utili per affrontarlo. Gli insegnanti coinvolti in questo progetto, dovranno partecipare ad incontri preliminari per in informarsi, aggiornarsi e formarsi su questi due aspetti fondamentali:

utilizzo di tecniche didattiche innovative (cooperative learning, didattica laboratoriale, coding e presentazioni multimediali) conoscenza del materiale suggerito per l’attuazione del progetto ( video, questionario, navigazione sui vari siti consigliati, contatti con enti coinvolti).

Gli insegnanti proporranno la metodologia del problem solving al fine di potenziare le possibilità euristiche dei ragazzi e la loro capacità critica: l’insegnante, dopo aver illustrato il problema e fornito gli strumenti, diventa il facilitatore e l’organizzatore delle attività.

OBIETTIVI

Comprendere il significato del ciclo dell’acqua; conoscere l’uso degli strumenti per la rielaborazione dei dati relativi all’acqua attraverso grafici, schemi, diagrammi; rielaborare, attraverso statistiche, i dati raccolti ed evidenziati dai grafici; conoscere le espressioni artistiche nella storia relative all’acqua; conoscere l’importanza dell’acqua come fonte di vita; imparare ed elaborare strategie per un uso consapevole dell’acqua (alimentazione, igiene, agricoltura e industria); conoscere l’importanza della salute delle acque per la salvaguardia dell’ambiente; conoscere ed educare alla legalità circa le principali problematiche sulla mancanza delle risorse idriche; individuare la relazione tra inquinamento, clima, desertificazione; conoscere la composizione chimica dell’acqua;

PROGETTI DEL PDM

LE COMPETENZE DI CITTADINANZA ATTRAVERSO UNA DIDATTICA INNOVATIVA: IL CONFLITTO DELL’ACQUA.

CARA ACQUA

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conoscere le principali fonti di acqua potabile e mineralizzata nella nostra città/Regione; conoscere le relazioni esistenti tra acqua, agricoltura e alimentazione; conoscere l’importanza dell’acqua per una corretta alimentazione; conoscere il controllo mafioso dell'acqua per sensibilizzare gli alunni su come i gruppi criminali esercitino il loro dominio sulle risorse idriche. Interventi ed iniziative dell'Associazione LIBERA nomi e numeri contro le mafie; saper acquisire una maggiore consapevolezza di se stessi per far fronte con efficacia alle difficoltà di tutti i giorni.

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L’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini propone a partire dall’anno scolastico 2016-2017 un Progetto dedicato alla lingua inglese in accordo al Piano di Miglioramento e al POF d’Istituto.

Il gruppo di lavoro ha individuato tre asset fondamentali di sviluppo del Progetto in vista di un generale obiettivo di potenziamento delle competenze linguistiche dedicate all’interazione nella L2:

resources and different Approaches

progetti europei o in partnership con altre istituzioni per la lingua inglese

CLIL Weeks: Wonderful Water a.s. 2016/2017

Descrizione degli asset del Progetto d’Istituto:

A) Resources and different Approaches

Individuazione e condivisione di best practise (di materiali e contenuti), allenamento e rinforzo delle competenze linguistiche con scambio di esperienze, creazione di un archivio virtuale (digitale) di materiali, ad uso degli insegnanti.

B) Progetti europei o in partnership con altre istituzioni per la lingua inglese

Il gruppo di lavoro sarà impegnato nell’avviare una ricerca e monitoraggio in merito alle opportunità offerte da progetti europei e/o in partnership con altre istituzioni scolastiche ai quali partecipare nei prossimi anni, e si orienterà nell’acquisire con chiarezza le modalità di accesso, i requisiti, gli obiettivi e gli step di sviluppo e conduzione. Il fine è quello di avere un quadro quanto più esteso di proposte e progetti per agevolare future scelte di adesione da parte dell’Istituto.

C) CLIL Weeks: Wonderful Water a.s. 2016/2017

Come avvio di un prassi d’Istituto rivolta al potenziamento delle competenze linguistiche nella L2 (inglese) [come da Piano di Miglioramento] il gruppo di lavoro propone per l’anno scolastico 2016-2017 un progetto d’Istituto dal titolo Wonderful Water dedicato ad una prima sperimentazione della modalità didattica CLIL della L2 nei tre ordini di Scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria).

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

VALORIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA LINGUA INGLESE.

L’apprendimento di una lingua e la crescita della sua conoscenza sono sempre più importanti per il dialogo interculturale nella nostra società e per accrescere le prospettive di lavoro degli individui. Comunicare in una lingua straniera è classificato come una delle otto competenze chiave del lifelong learning [da CLIL4].

WONDERFUL ENGLISH

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Wonderful Water

Il progetto prevede tre settimane nel corso dell’anno scolastico in cui siano previste attività didattiche proposte in modalità CLIL e dedicate all’esplorazione e all’approfondimento di una tematica assegnata: per questo anno, in linea con altri percorsi in fase di attuazione, è stata scelta “l’acqua e la sua importanza”, considerando tutti gli aspetti che la caratterizzano e ne determinano l’uso. CLIL è l’acronimo di Content Language Integrated Learning, ossia una metodologia che prevede l’insegnamento di contenuti disciplinari attraverso l’uso di una lingua straniera veicolare che, in questo caso, sarà l’Inglese. Pertanto il Progetto si integrerà con la programmazione curriculare delle discipline coinvolte e verrà svolto sinergicamente in quelle settimane dai docenti partecipanti e da un docente di lingua straniera, in modalità trasversale e cooperativa. E’ prevista ove possibile (in base a disponibilità e autorizzazioni) la partecipazione di ospiti madre-lingua che renda più intensiva ed immersiva l’esperienza della lingua inglese per quella settimana.

Obiettivi: 1. Implementare le abilità e le competenze comunicative in L2 ; 2. Aumentare la motivazione degli alunni (in modalità divertente e coinvolgente) a conoscere e

usare la lingua inglese come lingua utile; 3. Agevolare l’interazione in L2, conferendogli un valore di scambio di saperi ed esperienze; 4. Sperimentare la modalità CLIL (in base al principio del “completare e non competere tra

discipline”); 5. Sperimentare metodi e pratiche didattiche in classe;

Le tre Fasi (settimane) saranno organizzate nelle seguenti modalità, secondo un piano di attivazione, sviluppo e consolidamento delle competenze linguistiche:

Fase I (prima settimana) INTRODUCTION: Introduzione e approccio al tema da parte degli insegnanti delle diverse discipline per ciascuna classe (eventuali incontri con madre-lingua in presenza o su skype e utilizzo di risorse tematiche a supporto delle attività es. video, immagini, fotografie, siti web e materiale cartaceo, da scaricare anche dall’archivio digitale d’Istituto, se realizzato). Fase II (seconda settimana) CHILDREN IN ACTION: Attività di rinforzo, implementazione delle conoscenze e del lessico acquisiti nella prima fase nelle discipline coinvolte e nella L2: in modalità classe capovolta (se possibile e con alunni in età adatta), ove il docente avrà prevalentemente un ruolo di tutor e di mentore, realizzazione da parte degli alunni, in modalità cooperativa, di materiale (disegni con diverse tecniche, power point, video, story telling, redazione di interviste e altro materiale a discrezione dei docenti e delle conoscenze strumentali acquisite dagli alunni) che visualizzi le conoscenze apprese e utile ad accompagnare l’esperienza della comunicazione dei contenuti in vista della terza fase del percorso. Fase III (terza settimana) CHILDREN AS TEACHERS: Restituzione tramite lezioni tenute dai bambini dei contenuti appresi usando gli strumenti e i materiali prodotti (lavoro tra classi parallele e/o tra ordini di scuola diversi es. tra quinte classi primaria e prima media).

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6. Migliorare l’offerta formativa della scuola avviando una apertura verso una dimensione internazionale;

7. Creare opportunità di conoscenza, di scambio e di cooperazione tra docenti dei vari ordini di scuola.

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Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. L’Istituto Rita Levi Montalcini intende partecipare all’azione culturale proposta con la propria progettualità, nella quale si prevede l’incremento dell’utilizzo delle nuove tecnologie.

Il presente progetto intende vertere su tre assi fondamentali:

Formazione interna; Coinvolgimento della comunità scolastica; Creazione di soluzioni innovative.

Formazione Interna

Per venire incontro alle piccole e grandi difficoltà che i docenti incontrano nell’uso delle nuove tecnologie, si è pensato di creare uno SPORTELLO DIGITALE. Sul modello dello “Sportello Didattico” aperto agli alunni, lo “Sportello Digitale” sarà tenuto, su prenotazione, dall’Animatore e/o dai membri del Team dell’Innovazione a vantaggio dei colleghi interni e/o eventualmente delle classi interessate per un monte ore annuo totale di 20 ore.

I temi proposti dal team saranno prevalentemente:

- l’uso di un foglio di videoscrittura (word, open office, pages, keynote); - la creazione di una presentazione (power point); - l’uso di Dropbox; - l’uso del registro elettronico; - l’uso di Moodle sia come studente che come docente; - la costruzione e la gestione di un blog.

Si potranno inoltre affrontare temi proposti dai colleghi, laddove il team possegga le conoscenze necessarie. I gruppi di docenti che richiedono i singoli interventi non dovrebbero superare le 4/5 unità, in modo da offrire un supporto personalizzato e laboratoriale anche all’interno di una sola unità oraria. La didattica applicata ai mondi virtuali permette agli alunni di sperimentare con la realtà aumentata, di produrre conoscenza da condividere con studenti di altre classi, altre scuole italiane e non. L’uso di strumenti tecnologici, per costruire contenuti disciplinari e favorire l’apprendimento,

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

VALORIZZAZIONE DI UNA DIDATTICA INNOVATIVA: SVILUPPO DELLE COMPETENZE DIGITALI DEGLI STUDENTI, CON PARTICOLARE RIGUARDO AL PENSIERO

COMPUTAZIONALE

MONTALCINI 3.0 - PIANO SCUOLA DIGITALE

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permette alla scuola di sdoganarsi dall’isolamento e dall’essere considerata una “torre d’avorio” che rifiuta di contaminarsi con la realtà da cui è circondata e dà agli studenti una metodologia di approccio alla tecnologia che li trasformerebbe da inerti fruitori, in protagonisti consapevoli e ideatori creativi di nuove applicazioni; anche i docenti hanno l’opportunità di avvicinarsi al mondo della tecnologia dalla prospettiva privilegiata di piattaforme dedicate alla didattica (programma il futuro, code.org e similari) e quindi senza temere di agevolare un uso fuorviante di tali strumenti.

Coinvolgimento della comunità scolastica: Il team prevede di coinvolgere gli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività previste dal POFT, anche attraverso momenti condivisi.

In particolare si inviteranno le classi a:

partecipare ai laboratori didattici a pagamento proposti da Mondo Digitale presso la loro sede; svolgere, come previsto dal PNSD, un corpus di 10 ore annuali di logica e pensiero computazionale; aderire alle iniziative proposte da Programma il Futuro, in particolar modo all’Ora del codice; costruire e gestire blog di classe, di istituto o tematici. partecipare agli incontri organizzati dalla professoressa Avati sull’uso consapevole di internet.

Obiettivi alfabetizzazione informatica dei docenti e degli studenti; implementazione di metodologie didattiche innovative; condivisione di buone pratiche scolastiche; sviluppo di competenze logiche e di problem solving;

Creazione di soluzioni innovative Creazione di una pagina su Corsi e Convegni per i docenti, all’interno dell’area riservata del sito. Creazione e gestione su piattafoma moodle di un repository di materiale autoprodotto e/o reperito in rete.

Tale creazione mira a:

condividere e gestire la conoscenza; pianificare e programmare attività didattiche; promuovere la didattica per competenze; agevolare la produttività personale; fornire equità nelle opportunità educative; agevolare la costruzione dei curricola verticali e orizzontali; migliorare il tempo scuola; sperimentare metodologie diverse;

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stimolo dell’interesse verso gli apprendimenti e valorizzazione della creatività degli allievi; abbattimento della dispersione scolastica.

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L’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini ha deciso che per questo anno scolastico, la COMUNICAZIONE ORALE che è una delle competenze chiave di Cittadinanza secondo le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, sarà la COMPETENZA su cui verteranno le prove di verifica d’Istituto.

I concetti chiave alla base del percorso:

CONDIVISIONE E RINNOVAMENTO. Condividere per ogni ordine e grado i risultati positivi ottenuti nelle classi coinvolte; INCLUSIONE: proporre attività “accessibili a tutti”; CONOSCENZA E MIGLIORAMENTO. Creare situazioni di apprendimento per migliorare la capacità di comunicare oralmente in contesti diversi; CONTINUITA’ E COOPERAZIONE. Valorizzare le opportunità di continuità già esistenti per costruire un sistema di raccordo verticale e orizzontale attraverso la condivisione degli obiettivi e dei risultati ottenuti; VERIFICA E VALUTAZIONE. Individuare modalità di rilevazione, di criteri di misurazione e di valutazione.

OBIETTIVI per gli alunni:

Garantire all’alunno il diritto all’apprendimento e al successo scolastico; collocare le esperienze che l’alunno compie in un continum sistemico con un’ottica di sviluppo, di mediazione culturale e di pari opportunità di apprendimento; raggiungimento di una consapevolezza metalinguistica che consenta non solo di ricevere e di produrre lingua, ma di interpretare sensibilmente il messaggio ricevuto e di progettare il messaggio prodotto in modo da assicurargli efficacia pragmatica e significatività stilistica.

OBIETTIVI per gli insegnanti:

Studiare modalità d’incontro per coordinare curricoli dei tre ordini di scuola, formulare proposte per progetti di raccordo operativo, predisporre sistemi di valutazione e verifica comuni e condivisi.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

DIDATTICA PER COMPETENZE Potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali

PAROLA ALLA PAROLA

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Sport di Classe è un progetto, promosso e realizzato dal Miur e dal Coni, per diffondere l’educazione fisica dalla scuola primaria e per favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni. Il Progetto prevede l’istituzione di un tutor sportivo, una figura specializzata all’interno della scuola che supporterà il Dirigente Scolastico e gli insegnanti sulle decisioni di carattere motorio e sportivo. Sport di Classe è un progetto, promosso e realizzato dal Miur e dal Coni, per diffondere l’educazione fisica dalla scuola primaria e per favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni. Il Progetto prevede l’istituzione di un tutor sportivo, una figura specializzata all’interno della scuola che supporterà il Dirigente Scolastico e gli insegnanti sulle decisioni di carattere motorio e sportivo.

Il Tutor Sportivo Il Tutor Sportivo ha il compito di partecipare alle attività del Centro Sportivo Scolastico (CSS) per la scuola primaria, fornendo supporto organizzativo/metodologico/didattico, secondo le linee programmatiche dettate dall’Organismo Nazionale per lo Sport a Scuola.  In particolare:  ✦ collabora alla progettazione delle attività didattiche, alla programmazione e realizzazione delle

attività motorie e sportive scolastiche, in coordinamento con Dirigente scolastico, insegnante di classe, Referente di Istituto per lo Sport a Scuola, referente di educazione fisica di plesso e docenti di educazione fisica;

✦ fornisce esemplificazioni operative in orario curricolare, due ore al mese per ciascuna classe assegnata, in compresenza con il docente di classe;

✦ partecipa all’individuazione di strategie per la partecipazione attiva e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e con disabilità;

✦ favorisce la razionalizzazione delle collaborazioni con Organismi Sportivi del territorio in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF);

✦ supporta la realizzazione del percorso valoriale previsto dal progetto; ✦ garantisce la programmazione, l’organizzazione e la presenza in occasione dei Giochi di

primavera e di fine anno scolastico; ✦ condivide il piano di informazione previsto dal progetto, con il Dirigente Scolastico, i docenti di

classe ed i Referenti per l’Educazione fisica di plesso;

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

POTENZIAMENTO DELLE DISCIPLINE MOTORIE E SVILUPPO DI COMPORTAMENTI ISPIRATI A UNO STILE DI VITA SANO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO

ALL'ALIMENTAZIONE, ALL'EDUCAZIONE FISICA E ALLO SPORT

SPORT DI CLASSE

scuola primaria

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✦ partecipa obbligatoriamente ai moduli formativi regionali e territoriali curati dagli Organismi Regionali per lo Sport a Scuola che si avvalgono della Scuola Regionale dello Sport del CONI.

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Dal corrente anno scolastico, all’interno del plesso Paolo Albera, una sezione della scuola dell’infanzia e una classe della scuola primaria, hanno adottato progressivamente un approccio didattico e metodologico di ispirazione montessoriana, basandosi principalmente su alcuni punti importanti. Anche la scuola secondaria di primo grado ha continuato ad aggiornare e di arricchire la propria offerta formativa, dedicando una sezione nel plesso Italo Svevo: a differenza del plesso Cicerone, però, la composizione delle classi non prevede che gli alunni abbiano frequentato una scuola Montessoriana; spesso infatti questi provengono da famiglie che condividono l’importanza di avviare una didattica sperimentale d’ispirazione montessoriana.

L’educazione si fonda sul profondo rispetto per i bambini intesi come esseri unici ed irripetibili e si intende come aiuto al naturale sviluppo dell’essere umano. L’approccio di ispirazione montessoriana è studiato in funzione del rispetto di

queste diversità, rispondendo alle caratteristiche di ciascuno. L’insegnante lavora in collaborazione con i bambini sfruttando la ricchezza degli spunti individuali.

PREPARAZIONE DELL’AMBIENTE MONTESSORIANO

Nella scuola dell’infanzia

• Cura dell’ambiente.

• Cura della persona.

• Cura del contesto: educazione alle forme, alle dimensioni, ai colori. Composizione di colori e scale cromatiche all’interno della classe.

Nella scuola primaria

• La classe viene vissuta come un ambiente-stimolo, in grado di suscitare libera e intelligente attività adatta ai gradi di maturazione e agli stili personali del bambino. Gli spazi sono strutturati e diversificati: sono stati creati spazi laboratoriali nei quali la mente possa applicarsi ed esercitarsi nelle sue forme e intensità.

ATTIVITA’ PER L’AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO E PER L’INCLUSIONE

PROGETTO PER L’AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO

AMPLIAMENTO DEL PROGETTO MONTESSORI NEI DIVERSI CICLI SCOLASTICI

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• La programmazione mensile parte dall’analisi della situazione di apprendimento e degli interessi emergenti. Non si tratta di stabilire compiti da svolgere, di percorsi in tempi stabiliti, ma di un quadro di insieme delle attività ed occupazioni che il bambino potrà esplorare nel corso di un mese.

Nella scuola secondaria di primo grado

L’organizzazione dell’ambiente e la sua cura, e la figura del docente-tutor hanno lo scopo di:

• Promuovere l’autonomia e la responsabilità del singolo

• Stimolare la motivazione al lavoro

I docenti, dopo aver partecipato ad un corso di formazione presso l’Opera Montessori di Roma, sono partiti dalla strutturazione di un ambiente di lavoro innovativo idoneo all’apprendimento cooperativo, esperienziale ed attivo. Hanno perciò predisposto un luogo di lavoro stimolante, o meglio una diversità di luoghi (aula, aula informatica, biblioteca, ecc.), dove il sapere si co-costruisce: sapere e fare sono intimamente congiunti nel rispetto della libertà di scelta e dei bisogni dei singoli alunni.

Protagonisti dell’apprendimento non sono solo gli alunni ma anche i docenti che hanno il ruolo fondamentale di facilitatori e registi del processo di apprendimento.

IL MATERIALE DI SVILUPPO MONTESSORI

In ogni classe è presente, a portata dei bambini, una vasta gamma di materiale di sviluppo

“Il materiale strutturato”, che parte dalle capacità sensoriali e motorie del bambino ha l’obiettivo di farlo agire in modo che si perfezioni e progredisca, sviluppando autonomamente la conoscenza. Il materiale contiene in sé il controllo dell’errore, che consente l’autocorrezione.

Oltre al materiale strutturato, il bambino trova predisposte all’interno della classe, e sempre alla sua portata, una serie di proposte di lavoro a cui attingere liberamente, secondo un ordine che i suoi interessi e le sue motivazioni gli propongono. E’ compito dell’adulto presentare il materiale e spiegare al bambino il corretto utilizzo.

I bambini deducono contenuti, regole e significati dall’esperienza diretta con il materiale montessoriano e non, si muovono scegliendo liberamente dove stare, apprendono attraverso il movimento delle mani utilizzando il materiale. Movimento e apprendimento sono interdipendenti. Nella scuola primaria si procede affrontando “unità didattiche multidisciplinari”, parallelamente al programma proposto dai libri di testo, dando ai bambini la possibilità di fare esperienza sul mondo in modo chiaro, completo ed approfondito, valorizzando allo stesso tempo la comprensione delle relazioni. In questo modo i bambini sviluppano una visione ecologica e responsabile del mondo, ne colgono la complessità e la bellezza e se ne sentono parte come soggetti attivi.

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LAVORO DI GRUPPO

I gruppi di lavoro sono di formazione eterogenea: i bambini/ragazzi possono lavorare individualmente o costituire un piccolo gruppo per mettere in atto progetti creativi e personalizzati. Creano relazioni di gruppo.

L'attenzione si sposta dal proprio benessere ad un più ampio stare bene in relazione agli altri. I bambini interagiscono in modo più costruttivo perché via via acquistano progressiva capacità di organizzare progetti comuni sulla base di regole condivise, sono interessati a comprendere gli stati d'animo di chi li circonda e le dinamiche che li provocano. Maturano autocritica, spirito di giustizia e senso morale.

Un approccio di tipo montessoriano offre la possibilità ad ogni bambino di seguire il proprio “disegno interiore di sviluppo” e i suoi “istinti guida”:

• Imparare a lavorare;

• scegliere;

• portare a termine un’attività;

• concentrarsi;

• confrontarsi con gli altri e l’ambiente, misurando e controllando le proprie forze.

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L'associazione "Camminare Insieme Onlus" è un'organizzazione di volontariato e promozione sociale, collegata alla Caritas S. Maria Regina Mundi, al MoVI Movimento Volontariato Italiano e facente parte della rete Scuolemigranti.

Opera dal 1994 a Roma principalmente nei quartieri di Torre Spaccata e di Torre Maura e nei municipi limitrofi, il V ed il VII.

Non ha fini di lucro e si propone scopi di utilità sociale per contribuire all’affermazione dei principi della solidarietà sociale con interventi in ambito sociale, psicologico, formativo, culturale, ricreativo, in favore delle fasce più deboli della popolazione, persone e famiglie in condizioni di marginalità e deprivazione, in un’ottica unitaria di promozione della persona, della sua dignità e dei suoi diritti. In particolare, l'associazione si occupa di mediazione culturale, animazione culturale e sociale, integrazione interculturale e sensibilizzazione della comunità locale su tematiche multiculturali.

DESCRIZIONE

Il progetto GIRO GIRO MONDO intende restituire alla scuola la sua “centralità sociale”, attivando un percorso innovativo di educazione interculturale, finalizzato a potenziare i processi di apprendimento e di insegnamento, ad accrescere la motivazione e l’interesse per lo studio, a garantire il successo formativo e, di riflesso, a contrarre i tassi di abbandono e dispersione scolastica.

Destinatari diretti del progetto sono alcuni alunni delle classi della scuola primaria. Per le sue finalità socio-educative sono stati individuati altri beneficiari seppur indiretti, tra cui gli insegnanti, gli operatori scolastici, le famiglie, i mediatori culturali e tutti i soggetti di supporto alle attività educative e formative.

Un totale di circa 100 bambini di diversa estrazione sociale e provenienza, saranno coinvolti nelle attività didattiche e laboratoriali, con il fine di produrre più elaborati digitali che saranno messo a disposizione della scuola, di tutti gli alunni e delle loro famiglie, gratuitamente scaricabili e accessibili dal sito della scuola.

GIRO GIRO MONDO è un laboratorio interculturale che si svolge all’interno delle classi, inserito come attività trasversale durante l’orario scolastico, garantendo così la piena partecipazione da parte degli alunni coinvolti.

ATTIVITA’ PER L’AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO E PER L’INCLUSIONE

PROGETTO PER L’INCLUSIONE

GIRO GIRO MONDO

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Il progetto porterà alla costruzione di un racconto di viaggio comunitario intorno al mondo attraverso l’ausilio di un “Avatar”, che non sarà solo il narratore ma avrà il compito di guidare i partecipanti nelle diverse fasi progettuali, fino alla realizzazione dei due output finali, quali un ebook e uno storytelling digitale.

Il percorso si compone di 20 incontri previsti da maggio a dicembre, da ognuno dei quali scaturirà una nuova pagina della storia comunitaria.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Gli obiettivi del progetto sono:

✦ supportare gli studenti delle classi aderenti nell’acquisizione e utilizzo di conoscenze, abilità e qualifiche che ne facilitino lo sviluppo personale;

✦ accrescere la motivazione e l’interesse per lo studio; agevolare lo sviluppo di prassi innovative nel settore della didattica attraverso un processo di co-creazione; valorizzare le diversità culturali e linguistiche presenti nelle comunità di apprendimento;

✦ superare le criticità legate all’origine razziale o etnica, prevenendo situazioni di disagio e di difficoltà derivanti dai contesti di convivenza e di studio; rafforzare il patto educativo e di reciproco riconoscimento tra scuola - famiglia.

Sarà attivato un servizio volto a facilitare il rapporto scuola - famiglia attraverso uno sportello di mediazione culturale rivolto alle famiglie, di origine straniera della scuola, al fine di agevolarne l'inserimento sociale, sensibilizzarli sull'importanza della scolarizzazione, renderli consapevoli e partecipi al processo educativo dei figli, intervenire in situazioni di conflitto e stabilire relazioni più solide e personali tra la scuola e le famiglie.

Attraverso le sue azioni Giro Giro Mondo intende:

✦ creare un clima relazionale nelle classi e nella scuola favorevole al dialogo, alla comprensione e alla collaborazione; creare negli alunni una coscienza democratica;

✦ far nascere il senso del rispetto e far vivere la diversità come fonte di ricchezza; favorire l’integrazione degli alunni stranieri:

✦ sensibilizzare gli insegnanti al tema dell’intercultura e infondere loro le conoscenze per farsi promotori di pratiche interculturali; incoraggiare la scuola a realizzare con continuità progetti di educazione alla cittadinanza per offrire ai ragazzi gli strumenti adatti a vivere in una società complessa e in continua evoluzione;

✦ dimostrare che la scuola può e deve essere un luogo accogliente, inclusivo e stimolante.

“La pedagogia interculturale rappresenta una sorta di “filo rosso” all’interno delle varie discipline ed è per questo motivo che non consiste in una serie di interventi specifici o di semplice informazione su altri paesi o culture, ma è molto

di più: è un intervento complesso e lungo nel tempo che richiede il coinvolgimento attivo dei soggetti interessati.

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Gli insegnanti dovranno muoversi da esperienze di cui sono portatori i propri alunni così da favorire lo scambio comunicativo.

Intercultura significa infatti mettere insieme storie, conoscenze, saperi, immagini diverse del mondo e della vita, creare complicità tra i ragazzi e bambini di culture diverse, facilitare lo scambio, la cooperazione, aiutarli a superare gli stereotipi i pregiudizi, avere un atteggiamento di apertura, curiosità, senso critico e rispetto nei confronti di culture

diverse”.

(G. FAVARO)

Giro Giro Mondo mira ad offrire “un qualcosa in più” di semplici laboratori didattici: quello che si propone è inserire all’interno dell’offerta scolastica un percorso di educazione interculturale, in grado di adattarsi e rispecchiare al meglio le esigenze e le aspettative di una società sempre più multiculturale e multietnica e di una scuola "del fare" sempre più orientata allo sviluppo delle competenze degli studenti.

La volontà di proporre un laboratorio interculturale, nasce dall’esigenza di rendere anche i più piccoli consapevoli della diversità e della conseguente ricchezza culturale che popola il mondo, offrendo loro gli strumenti per diventare i cittadini di domani, rispettosi, curiosi e propensi verso le altre popolazioni.

Allo stesso tempo mira a facilitare l’integrazione dei minori svantaggiati, quali gli allievi stranieri o con un background migratorio presenti nella scuola, non solo attraverso un percorso di avvicinamento alla cultura e alle tradizioni italiane ma soprattutto attuando un intervento in grado di coinvolgere anche questi soggetti maggiormente esposti al rischio di abbandono scolastico e di dispersione. I diversi e personali racconti di viaggio si trasformano, infatti, in occasione e strumento per l'arricchimento dell'offerta didattica ed educativa, rafforzando così, indirettamente, la personale motivazione all'apprendimento e attivando forme di compensazione di possibili deficit linguistici.

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Il progetto prevede l'apprendimento della musica attraverso la produzione, cioè l'azione diretta esplorativa, compositiva ed esecutiva con e sui materiali sonori, in particolare attraverso l'attività corale e di musica d’insieme.

“Laboratorio” inteso come “forma diretta” di esperienza musicale, sia nell'ascolto che nel fare musica utilizzando materiali ed esperienze dei bambini.

Si ricorrerà al metodo Orff-Schulwerk per lo sviluppo del senso ritmico attraverso l’uso di uno strumentario essenziale con tamburelli baschi, legnetti, nacchere, triangoli e al metodo Montessori per l’uso del silenzio come approccio di base per la pratica strumentale e nel rapporto suono-silenzio relativo alla percezione musicale dell’ascolto.

In occasione di concerti, saggi, spettacoli di fine anno si creeranno dei gruppi di alunni che andranno così a formare l’ “orchestra della scuola”.

La pratica strumentale verrà attuata attraverso l’utilizzo di strumenti didattici in uso nelle scuole; si prediligerà l’uso del flauto dolce o tastiere con estensione massima di 4 ottave.

I bambini della primaria che sceglieranno lo studio di una tastiera educheranno l’orecchio melodico e ritmico suonando semplici melodie con la mano destra.

Tra i materiali utilizzati:

✦ tastiera

✦ flauto dolce

✦ quaderno pentagrammato

✦ strumentario Orff

✦ lettore CD o tablet per ascoltare i brani proposti

✦ LIM

✦ testi didattici di supporto

PROGETTI DI POTENZIAMENTO

POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE NELLA PRATICA E NELLA CULTURA MUSICALI, NELL'ARTE E NELLA STORIA DELL'ARTE, NELLE TECNICHE E NEI MEDIA DI

PRODUZIONE E DI DIFFUSIONE DELLE IMMAGINI E DEI SUONI;

PROGETTO PER LA DIFFUSIONE DELLA PRATICA MUSICALE scuola primaria

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RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI

L’apprendimento della musica promuove e sviluppa le seguenti funzioni:

✦ Funzione cognitivo-culturale. Rappresentazione simbolica della realtà, pensiero flessibile e creativo, comprensione del patrimonio delle diverse culture musicali con significati, mentalità e valori diversi.

✦ Funzione linguistico-comunicativa. Educare all’espressione e alla comunicazione attraverso strumenti e tecniche della musica.

✦ Funzione emotivo-affettiva. Educare allo sviluppo del rapporto con l’opera d’arte e alla formalizzazione simbolica delle emozioni.

✦ Funzione identitaria e interculturale. Guidare gli alunni a prendere coscienza della loro appartenenza a una o più tradizioni culturali.

✦ Funzione relazionale. Curare la relazione interpersonale e di gruppo fondate su pratiche di ascolto condiviso.

✦ Funzione critico-estetica. Curare la sensibilità artistica degli alunni basata sull’interpretazione dei messaggi sonori.

OBIETTIVI

✦ Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.

✦ Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l'intonazione, l'espressività e l'interpretazione.

✦ Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.

✦ Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all'interno di brani di vario genere e provenienza.

✦ Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.

✦ Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer).

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Premessa

La conoscenza della lingua inglese costituisce una delle aree di miglioramento negli apprendimenti degli alunni della Scuola Primaria soprattutto per gli aspetti della capacità di interagire, comunicare e comprendere durante una conversazione.

A volte l’esperienza della conversazione in inglese si realizza in una ripetizione di strutture linguistiche estremamente scarne che non assolvono di fatto ai criteri di una interazione comunicativa e in cui esigenza, motivazione e piacere nel comunicare dei bambini non sono attivati.

La mancata familiarità con l’esprimersi in inglese e forse il timore dell’errore ostacolano, in alcuni casi, la partecipazione e l’interazione sminuendo il senso stesso per cui si apprende una lingua; da qui nasce la necessità di creare situazioni comunicative in grado di empatizzare con l’interesse e la motivazione dei bambini all’interno di uno spazio di sperimentazione dove la lingua inglese riacquisti la sua peculiarità di strumento di espansione e di scambio di informazioni, conoscenze e magari emozioni. In modo che possa diventare English in action.

OBIETTIVI

✦ Potenziare e allenare le abilità linguistiche dei bambini nella L2 dedicate alla conversazione e all’interazione:

- ascolto

- comprensione

- produzione orale

✦ Rafforzare negli alunni lo stimolo e l’interesse per la conoscenza della lingua L2 come lingua viva, utile, creando situazioni e interazioni linguistiche possibilmente con il minimo utilizzo della lingua ponte (italiano) e con una forte significatività comunicativa;

✦ Potenziare la conoscenza delle strutture linguistiche di base attese in uscita dalla quinta classe e in accordo con le attività previste nella classe prima media;

PROGETTI DI POTENZIAMENTO

VALORIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA LINGUA INGLESE

ENGLISH IN ACTION scuola primaria

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✦ Svolgere attività di Affiancamento/Action learning/Mentoring/Supporto per le docenti che si trovino per la prima volta ad insegnare la lingua inglese a partire da questo anno scolastico o che lo hanno iniziato ad insegnare da poco tempo, per i seguenti aspetti:

- utilizzo e valorizzazione dei supporti didattici per l’insegnamento della L2;

- preparazione di una lezione in L2 su focus tematici;

- conduzione di una interazione linguistica in classe;

- altri aspetti utili che dovessero emergere.

MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEL POTENZIAMENTO E TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ Attività di conversazione, role play, interviste, giochi (di ruolo e con materiali), story telling su focus tematici (anche in linea con il progetto di istituto dedicato alla lingua Inglese) concordati con l’insegnante di classe in base al programma didattico in svolgimento, alle competenze linguistiche eventualmente carenti da potenziare nella specifica classe e agli interessi dei bimbi coinvolti, attraverso ludicità, contestualizzazione e attivazione:

- attività condivise (attività di interazione linguistica) con studenti delle classi medie;

- incontri saltuari con persone madre-lingua per attività di conversazione in classe (su focus tematici).

La proposta permette di sperimentare una modalità di supporto linguistico su classe da considerarsi come progetto pilota, da implementare e perfezionare in base ad una maggiore chiarezza dei

bisogni formativi degli alunni e delle eventuali necessità di affiancamento da parte delle insegnanti.

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In riferimento al PTOF d’Istituto, le insegnanti coinvolte nel progetto di potenziamento, tenendo conto dell’approccio alla conoscenza dei bambini di questa generazione, della motivazione, degli stili cognitivi e dei bisogni educativi speciali, intendono effettuare percorsi formativi volti al recupero delle carenze disciplinari, finalizzati all’inclusione, alla prevenzione del disagio e della dispersione scolastica.

Le attività previste si svolgeranno per classi parallele e riguarderanno le aree linguistiche e logico-matematiche in base alle richieste e alla disponibilità dell’insegnante di classe in cui si andrà ad operare.

Alcune insegnanti saranno inoltre di supporto ad attività che coinvolgano l’intero gruppo classe: attività in laboratorio di informatica e in laboratori di pittura.

Il progetto ha come primo obiettivo di far sperimentare all’alunno i vari linguaggi esistenti, definiti come i linguaggi delle cose (naturali o artefatti).

I LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE sono come i linguaggi naturali e modellano le strutture mentali. Ogni paradigma ha un suo diverso approccio al dominio del problema. Alcuni paradigmi sono migliori di altri nello stimolare il pensiero e l’astrazione, motivo per cui nella scuola, se ne dovrebbero affrontare più di uno.

PROGETTI DI POTENZIAMENTO

RECUPERO DELLE CARENZE DISCIPLINARI, INCLUSIONE E PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

scuola primaria

VALORIZZAZIONE DI UNA DIDATTICA INNOVATIVA: SVILUPPO DELLE COMPETENZE DIGITALI DEGLI STUDENTI, CON PARTICOLARE RIGUARDO AL PENSIERO

COMPUTAZIONALE.

IL LINGUAGGIO DELLE COSE scuola primaria

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I linguaggi di programmazione sono complessi in sé, con una sintassi che richiede un tempo di apprendimento specifico. Scratch è un programma che utilizza un linguaggio che permette di programmare in modo semplice, intuitivo e scorrevole; di indicare in modo naturale al computer, le azioni che si vogliono compiere.

Scratch è utile come  strumento  di insegnamento e non come  finalità, per l’avvio al pensiero computazionale.

Il pensiero computazionale va ben oltre l’uso della tecnologia, ed è indipendente da essa: non si tratta di ridurre il pensiero umano, creativo e fantasioso, al mondo “meccanico e ripetitivo” di un calcolatore, bensì di far comprendere ad ogni alunno quali siano le reali possibilita` di estensione del proprio intelletto attraverso il calcolatore. Il linguaggio di programmazione favorisce il pensiero procedurale: insegna come spezzare il problema in componenti piu` semplici e “fare debug” su di esse se non funzionano. Questo modo di pensare, valido nella programmazione, può essere applicato a tutti gli altri aspetti della vita. “Pensare come un computer” `e uno dei modi di pensare, e ha un suo valore, in quanto favorisce un modo procedurale di approcciare i problemi

FINALITA’ DEL PROGETTO

✦ Mettere a disposizione dello studente una pluralità di risorse didattiche e di metodi di lavoro tra cui scegliere quelli maggiormente significativi per lui;

✦ Mettere a disposizione dell’alunno, per quanto riguarda i “contenuti” di dominio,  risorse che rappresentino una pluralità di punti di vista;

✦ Offrire opportunità per un impegno cognitivo significativo, attivando costruzione, anche collaborativa, di artefatti cognitivi, soluzione di problemi, discussioni argomentative, riflessione sistematica;

✦ Decentrare l’apprendimento dai contenuti e dall’insegnante verso il soggetto che apprende;

✦ Insegnare l’utilizzo di Office: Excel, Word, Paint.

ATTIVITA’

✦ Visione e condivisione di alcuni filmati sul linguaggio delle cose (arte, musica, artefatti);

✦ Avvio al pensiero computazionale tramite attività di programmazione semplice;

✦ Partecipazione all’ora del Codice;

✦ Costruzione di piccoli video con l’utilizzo di Scratch.

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Il progetto focalizza l’attenzione sui bisogni interiori degli adolescenti durante le ore di Arte e di Musica, attraverso l’uso di spazi ordinati e organizzati in gruppi di lavoro adeguatamente programmati.

I docenti svolgono lezioni frontali e/o introducono argomenti che vengono sviluppati dai discenti con lavori individuali e/o di gruppo utilizzando materiali autocorrettivi, libri e schede semi strutturate e/o strutturate nel rispetto dei tempi di ogni alunno.

L'apprendimento sensoriale è un percorso indispensabile per la corretta percezione dei concetti astratti come il suono, il colore, la forma. Il percorso prevede la classificazione dei diversi parametri assimilati a livello sensoriale e la relativa riproduzione grafica al fine di favorire l’espressività emotiva del preadolescente. La musica, inoltre, aiuta sia dal punto di vista psichico che neurologico.

RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI

✦ Creare relazioni tra due linguaggi artistici: pittorico e musicale utilizzando il pensiero divergente.

✦ Creare le condizioni più favorevoli per l'espressione dell'identità in formazione del preadolescente.

✦ Creare aperture verso i linguaggi espressivo-comunicativi nell’ottica della relazione e del lavoro di gruppo.

✦ Puntare su un ascolto attento e critico dei messaggi musicali attraverso l'apertura a generi e stili diversi.

✦ Trovare punti di collegamento tra il pensiero simbolico e le capacità pratico/operative nelle opere d'arte (pittorico/musicali).

OBIETTIVI

✦ Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale e pittorico nel corso dei secoli.

PROGETTI DI POTENZIAMENTO

POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE NELLA PRATICA E NELLA CULTURA MUSICALI, NELL'ARTE E NELLA STORIA DELL'ARTE, NELLE TECNICHE E NEI MEDIA DI

PRODUZIONE E DI DIFFUSIONE DELLE IMMAGINI E DEI SUONI;

“ARTE E MUSICA: I COLORI E I SUONI DELLE EMOZIONI” scuola secondaria di primo grado

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✦ Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d'arte musicali e pittoriche e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, nello specifico progetto le arti visive e multimediali.

✦ Integrare con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

✦ Accedere alle risorse digitali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali (Audacity, Photoshop e Finale).

✦ Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, tempi e luoghi diversi.

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DESCRIZIONE

La realizzazione del progetto prende ispirazione sia da Daniel Pennac in Diario di scuola, Feltrinelli,2008,“è bello immaginare che l’intervento educativo possa sbucciarle almeno un po’ queste cipolle che sono gli alunni, almeno qualche strato, anche momentaneamente, e chissà essere toccati dalle esperienze di incontro con l’altro nella messa in gioco di quel che si è, fiduciosi che anche a scuola succeda” sia da alcuni principi dell’organizzazione aziendale, best place to work, dove gli ambienti di lavoro eccellenti sono frutto delle relazioni quotidiane positive vissute dai dipendenti e stimolate dai managers. Il fattore chiave comune a queste relazione è la fiducia, che deriva dalla credibilità della dirigenza, dal rispetto riconosciuto ai componenti dell’organizzazione e dalla misura in le persone essi ritengono di ricevere un trattamento equo. Il senso di appartenenza all’organizzazione, la sincerità nei rapporti e la collaborazione tra la persone facenti parte dell’organizzazione sono ulteriori elementi fondamentali. Nelle aziende, grazie anche a pratiche di condivisione della “vision” e dei valori fondanti, questi principi contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi; il “focus” è sulle persone, che, quando l’ambiente ispira fiducia e dà i giusti stimoli, fanno del proprio meglio e lavorano insieme come una squadra.

La classe come squadra

La classe è come una squadra in cui fanno parte anche gli elementi (i docenti) che agiscono da guida e che prendono le decisioni necessarie a raggiungere i risultati. La classe deve tenere conto sia dello sviluppo al suo interno di un sistema relazionale ed interdipendente, sia della cultura specifica della scuola di cui fa parte, degli orientamenti educativi e didattici degli insegnanti e delle caratteristiche degli alunni. Un gruppo solidale e compatto dipende dall’esistenza, accettazione ed interiorizzazione di regole e norme comuni e da valori e obiettivi condivisi e sentiti come propri da tutti.

Nella classe l’individuo impara a conoscere meglio se stesso attraverso la relazione con gli altri e l’immagine di sé che i compagni e gli insegnanti gli rimandano. Le potenzialità sono molte e le dinamiche che si sviluppano al suo interno devono gestire anche possibili frustrazioni legate all’apprendimento e alla valutazione.

L’esperienza relazionale vissuta all’interno della classe è ritenuta sempre significativa dai ragazzi, ed ha una funzione centrale nel loro sviluppo, coinvolgendoli emotivamente e influenzando la

PROGETTI DI POTENZIAMENTO

POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE NELLA PRATICA E NELLA CULTURA MUSICALI, NELL'ARTE E NELLA STORIA DELL'ARTE, NELLE TECNICHE E NEI MEDIA DI

PRODUZIONE E DI DIFFUSIONE DELLE IMMAGINI E DEI SUONI;

“BEST PLACE TO SCHOOL” scuola secondaria di primo grado

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formazione della loro identità. Gli insegnanti sono parte costitutiva di questo gruppo e a loro volta ne vengono influenzati, misurandosi con un contesto sfaccettato, dinamico e fluido.

Il progetto è volto a supportare la scuola, i docenti e le famiglie nella promozione del benessere nel contesto scolastico. Un clima di classe positivo costituisce infatti una condizione fondamentale sia per il benessere individuale e collettivo che per l’apprendimento. In questa prospettiva il lavoro sulle dinamiche relazionali e affettive rappresenta uno strumento utile a favorire un miglioramento del clima di classe anche attraverso il potenziamento delle abilità relazionali dei singoli. Questo è particolarmente importante per la Scuola Secondaria di I Grado, rappresentando essa un momento in cui i ragazzi si confrontano con nuove modalità di apprendimento e con la costruzione di nuove relazioni con i pari e con gli adulti, in una fase evolutiva fondamentale per lo sviluppo della loro identità.

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI

✦ Sviluppare consapevolezza negli studenti, negli insegnanti e nelle famiglie dell’importanza di un clima adeguato nella classe, identificando le possibili criticità relazionali, motivazionali e di apprendimento; costruire tra alunni ed insegnanti un clima atto alla condivisione degli obiettivi e alla identificazione di azioni ed interventi che possano valorizzare il gruppo-classe, rendendolo un luogo dove si possa respirare un clima di benessere, un ambiente emotivo e sociale favorevole all’apprendimento, alla collaborazione e alla condivisione degli sforzi;

✦ favorire un utilizzo critico dei social network mediante un confronto tra studenti ed insegnanti sul potenziale comunicativo ed emotivo dei media, creando una maggiore consapevolezza sia rispetto ai rischi sia rispetto alle buone prassi e a modelli positivi legati all’uso;

✦ favorire l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili, stranieri, disagiati, attraverso scambi comunicativi e relazionali funzionali.

Strumenti

✦ Sviluppo di strategie atte a favorire un clima di benessere a più livelli, sia con i docenti che con gli studenti;

✦ uso di esercitazioni operative con gli alunni;

✦ supporto dei ragazzi sia perché espongano con serenità i loro problemi, disagi ed incertezze, sia perché prendano coscienza delle proprie capacità, attitudini ed interessi in previsione delle scelte future in ambito scolastico e/o professionale;

✦ prevenzione dei disagi dell'età adolescenziale portando l'attenzione dei ragazzi sulle situazioni che possono incidere sul loro benessere fisico e psicologico.

“In classe l’essenziale è invisibile agli occhi, non si vede che con il cuore. L’insegnante vede l’essenziale solo se ama la

formazione cognitiva e l’autorealizzazione di ogni allievo”1 (Polito,2000, p.13).

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Attività mirate

Si procederà con otto modelli di attività che sono stati sperimentati con classi prime, seconde e terze di Scuola Secondaria di primo grado da Enrico Sitta, Docente di religione e Vicepreside presso la S.M.S. “G. Marconi” di Modena e da Maurizio Gentile, Dottore di ricerca in Psicologia e Consulente scolastico [Sitta, E. e Gentile, M. e (2006). Attività per favorire il clima e la costruzione del gruppo classe].

METODOLOGIA D’INTERVENTO

Colloquio motivazionale Il colloquio motivazionale permette di interagire con la persona mediante l’uso di strategie utili per saggiare, valutare, accrescere il potenziale di cambiamento del soggetto, far emergere aspetti motivazionali ed eliminare eventuali barriere alla comunicazione (L. Sobell). Può essere definito anche come uno stile di counseling centrato sulla persona per aiutarla ad esplorare e risolvere l’ambivalenza nei confronti del cambiamento (Miller e Rollnick).

Tecniche di gestione dei gruppi Saranno utilizzate varie tecniche di conduzione dei gruppi: il brainstorming, il circle time, il cooperative learning ed il lavoro di gruppo. Esse permetteranno di affrontare al meglio le tematiche proposte dal progetto.

Sportello di ascolto attivo Lo sportello di ascolto all’interno dell’Istituto è condotto dalla psicologa Dott.ssa Rossi ed offre una consultazione psicologica finalizzata a ri-orientare l’adolescente in difficoltà.

Monitoraggio e verifica

Costruzione e somministrazione in forma anonima di questionari relativi al percorso del gruppo classe nel corso dell’anno scolastico. Elaborazione e restituzione dei contenuti.

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Tra gli obiettivi indicati come prioritari nella legge 107 ed individuato come tale anche nel POF triennale dell’IC Levi Montalcini, si definisce l’apertura della scuola in orario extra scolastico, da un lato per una generale apertura agli alunni e al territorio, dall’altro per offrire un supporto educativo-didattico-formativo agli alunni a rischio di dispersione scolastica. A tal fine la nostra scuola ha ricevuto uno specifico finanziamento in partenariato con l’ISTITUTO STATALE PER SORDI di Roma; il progetto, di cui è Responsabile il Professor Ivano Spano, è rivolto agli alunni di scuola secondaria di primo grado.

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA'

In relazione al contesto di riferimento che presenta particolari fattori di rischio con conseguente possibile abbandono scolastico e alla composizione della popolazione studentesca in generale, si deriva la necessità di realizzare due laboratori di cui uno di Teatro (didattica teatrale), con particolare riferimento alla presenza di studenti con ridotte motivazioni scolastiche, sindromi da disattenzione e ipermotricità e uno di "Lettura consapevole e di scrittura creativa" con particolare riferimento agli studenti con disturbi del linguaggio e dislessia e, soprattutto vista la loro numerosità, studenti stranieri.

Il Laboratorio di “Didattica Teatrale” intende coinvolgere anche una quota significativa di studenti stranieri al fine di favorire, altresì, l'integrazione tra diverse culture e l'acquisizione di capacità progettuali comuni e condivise.

L'impostazione e l'organizzazione dei laboratori verrà presentata e discussa con i docenti e verrà anche partecipata dalle famiglie.

Il Laboratorio di Didattica Teatrale

Il teatro nella scuola è caratterizzato da una forte valenza progettuale che rende attivi i partecipanti, coinvolgendo, altresì, gli studenti meno motivati. L'attivazione di un laboratorio teatrale si sviluppa partendo da una idea, da una “intuizione” iniziale per procedere lungo un percorso che affronta fasi teoriche e prove pratiche fino a un esito visibile del percorso svolto.

Una seconda ragione risiede nel suo configurarsi come lavoro di squadra. Qualsiasi azione teatrale implica un coordinamento, un'attenzione e un ascolto dell'altro: ogni battuta, ogni gesto trovano la

PROGETTI IN ORARIO EXTRA SCOLASTICO

“LA SCUOLA LABORATORIO DI VITA. LETTURA, SCRITTURA CREATIVA E TEATRO NELLA COSTRUZIONE DELLA IDENTITÀ DEL

GIOVANE STUDENTE"

scuola secondaria di primo grado

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loro ragione di essere, la loro efficacia in relazione al contesto in cui si sviluppano. Con questo, anche una situazione di difficoltà espressiva, di disattenzione e/o di iperattività può essere indirizzata verso un esito positivo e trasformarsi in uno stimolo nella logica della peer education, ovvero di quell'educazione fra pari che vede come soggetti attivi e partecipi gli studenti stessi.

In questo contesto, tra le funzioni del teatro nella scuola vi è la valorizzazione di quell'espressività non verbale elemento particolarmente significativo della comunicazione umana.

L'attenzione, l'analisi critica di tali registri comunicativi induce anche nei più estroversi un controllo della loro espressività indirizzandola verso modalità creative e, nei ragazzi più timidi, una maggior disponibilità e sicurezza nei rapporti interpersonali. Ne consegue, anche, un rapporto più sereno e consapevole che gli adolescenti, di ambo i sessi, possono stabilire con il proprio corpo in un'età caratterizzata particolarmente da significative modificazioni fisiche e psicologiche.

Significativa è questa testimonianza di una studentessa di 13 anni:

“Scavare nell'essenza di noi stessi, per esternare, attraverso il teatro, quello che sentiamo veramente. Gli adolescenti raramente sono ascoltati. Col teatro noi parliamo non soltanto con le parole ma con tutto noi stessi”.

OBIETTIVI GENERALI DEL PERCORSO ✦ Imparare a “giocare al teatro” accettando le regole del gioco: disciplina, divertimento,

dedizione, studio.

✦ Creare un solido gruppo, imparare a convivere, a capirsi, a coltivare i rapporti interpersonali e ad ascoltare se stessi e gli altri. Aprirsi per potersi esprimere e socializzare.

✦ Sviluppare fiducia in se stessi, sicurezza di fronte agli altri, superare le paure, auto valutarsi facendo allenamento e training con i compagni. Imparare ad esibirsi davanti al pubblico con sicurezza e tranquillità.

✦ Sviluppare le capacità creative, espressive, la fantasia, l’immaginazione.

✦ Imparare a leggere un testo in modo espressivo, a drammatizzarlo per rendere vive le emozioni che contiene.

✦ Migliorare il coordinamento motorio controllando i movimenti del corpo.

✦ Mettere in scena uno spettacolo di fine corso per raccogliere i frutti del proprio lavoro e per premiare l’impegno e la dedizione di ciascuno.

✦ Imparare ad usare e a scegliere tutti gli artifici del teatro quali: costumi, suoni ed effetti sonori, scenografia, trucco, pubblicità ecc.

✦ Evidenziare il talento specifico di ogni partecipante.

✦ A tappe programmate invitare genitori e insegnanti ad una lezione aperta così da mettere in luce i progressi e la crescita dei ragazzi.

Visto lo spazio sempre più importante dedicato ai nuovi linguaggi nei libri di testo per la scuola un progetto di didattica teatrale appare particolarmente significativo per accrescere la consapevolezza di sé e le capacità di relazione e comunicazione dei giovani studenti.

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Il teatro nella scuola è uno strumento utilissimo per perseguire obiettivi didattici e formativi stimolando la creatività e la curiosità dell’allievo. È un modo divertente ma efficace per allenarli all’ascolto, alla lettura, all’analisi di un testo o alla comprensione di diversi generi letterari. Con l’attività teatrale i partecipanti saranno portati a socializzare, potranno sviluppare la loro espressività, la fantasia e il rispetto dell’altro.

L’attività di drammatizzazione è inoltre un percorso utilissimo a tutti i ragazzi insicuri, demotivati o con problemi di attenzione che potranno trovare un valido aiuto nel grande gioco del teatro dove l’allievo è sempre protagonista.

    

Il percorso

Dal testo alla scena

Centratura storico letteraria.

Attraverso la storia del teatro, con annesso lo studio dei testi, si affronterà il periodo storico e le correnti letterarie incontrate nella programmazione didattica. Servirà dunque l’integrazione dei docenti che trattano le discipline umanistiche per affrontare parallelamente le varie tematiche.

L’attore. Anima e corpo

Percorso tecnico cognitivo

Grazie all’utilizzo delle varie discipline sceniche il gruppo acquisirà la padronanza delle tecniche espressive proprie del teatro (dall’improvvisazione all’interpretazione di un testo) attraverso l'accrescimento della consapevolezza delle infinite potenzialità dello strumento corpo-voce.

Durata del Laboratorio

Il Laboratorio si sviluppa il 25 incontri di due ore ciascuno, nel periodo prescritto. Dieci ore del Laboratorio saranno dedicate alla formazione dei docenti. Vedrà la partecipazione di 20 studenti.

Nel Laboratorio, laddove necessaria, verrà utilizzata anche la LIS Lingua dei Segni Italiana.

A fronte delle grandi trasformazioni in atto e della diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, colpisce la mancanza di un intervento mirato che possa prendersi cura della infanzia e della adolescenza e delle sue esigenze profonde, superando ogni forma di stereotipo e di omologazione che mortifica la dignità dei ragazzi e che si riflette sfortunatamente anche in molti libri a essi dedicati.

In questo senso, la necessità e l’urgenza di realizzare un progetto dedicato all’adolescenza nel rispetto profondo della dignità del ragazzo in quanto persona, un progetto che possa restituire dignità e competenza al giovane lettore.

Nel vasto universo dell’Editoria, sta emergendo, per altro, la precisa volontà di ideare e creare delle modalità consone a far emergere lo Spazio interiore, uno Spazio del Corpo, della Parola, del Corpo della Parola e del Confronto con tecniche e strumenti innovativi, la cui sperimentazione si è rivelata

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stimolo prezioso ed appagante, elemento idoneo a sviluppare un coinvolgimento emotivo superiore, anche una partecipazione "sentita" e motivata.

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Il Laboratorio ha l’obiettivo di proporre lettura e scrittura creativa in modo originale e in grado di suscitare la curiosità dei ragazzi e migliorare le capacità di lettura e scrittura nonché di comprensione dei testi. Questo, è particolarmente significativo rispetto agli studenti stranieri molto presenti, come detto, nel contesto scolastico di riferimento, portatori, per altro di oggettive difficoltà nell'uso della lingua italiana e delle sue espressioni.

Tutto ciò:

✦ attraverso l’ideazione e la proposta di percorsi di immaginazione guidata (tecniche di Maureen Murdock) che abbiano valore e funzione di metafora (anche di sinestesia) e possano potenziare la forza immaginativa dei ragazzi aiutandoli a intuire e stabilire connessioni tra realtà lontane e diverse, a superare i conflitti interiori emotivi, a sviluppare l’autostima;

✦ grazie alla lettura ad alta voce e di poesie, attingendo anche dalla produzione contemporanea, con una selezione di versi in grado di produrre una "risonanza interiore", di consentire lo sviluppo della capacità di interpretare il significato figurato, di stimolare i ragazzi ad andare oltre la superficie delle parole;

✦ attingendo da una produzione unica, originale come quella dei libri tattili, dei libri d’artista o dei libri di fotografia che raramente vengono sottoposti all’attenzione dei ragazzi a scuola o in biblioteca, pur rappresentando uno strumento eccezionale che consente il passaggio dall'immagine alla poesia poiché genera "una illustrazione emotiva delle pareti della mente" (visualizzazione) grazie al "fermento" di significati e di significanti in grado di "abbracciare" la molteplicità di senso e di formare immaginazione;

✦ selezionando picture books o frammenti di libri che appartengono alla produzione contemporanea per ragazzi di qualità e che, per questo motivo, sono in grado di rappresentare un ponte prezioso per accedere in modo agile alla lettura più complessa di grandi classici della letteratura mondiale;

✦ grazie all’uso, durante il laboratorio di lettura e scrittura creativa, di una modalità pluridimensionale che possa appagare le diverse esigenze dei ragazzi e offrire loro una esperienza gratificante, un viaggio emotivamente coinvolgente in grado di condurli a riflettere sulla percezione del sé e sul rapporto con il mondo esterno e, soprattutto, di sviluppare la consapevolezza dei "colori interiori".

PROGETTI IN ORARIO EXTRA SCOLASTICO

LABORATORIO DI LETTURA CONSAPEVOLE E DI SCRITTURA CREATIVA

scuola secondaria di primo grado

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La Poesia come pure la Fotografia sono molto importanti, ma spesso non occupano un posto adeguato all’interno della didattica scolastica. Per altro, aiutano i ragazzi a “guardare oltre la forma data”, a soffermarsi sull’illusorietà dell’apparenza, a considerare la mutazione delle cose, a formarsi una mentalità più elastica.

Fotografia, in questo senso, offre un universo ricchissimo: i professionisti della macchina fotografica si sforzano di fissare immagini, eventi o impressioni, materializzano l’alfabeto, regalano suggestioni e creano un’atmosfera sospesa che induce ad alzare lo sguardo dal consueto, offrono ritratti di bambini e di adulti provenienti da ambienti diversi dal punto di vista geografico, sociale, etnico ed economico, danno il volto a un attimo, colgono l’essenza delle nostre più profonde relazioni umane, descrivono e pensano il sociale per immagini, regalano una preziosa testimonianza sull’orrore e sullo scandalo dei conflitti, documentano e fissano le trasformazioni, restituiscono e conservano il reale volto delle cose, realizzano scatti che divengono “specchio della memoria” e ci permettono di collegare il presente al passato, di stabilire connessioni tra il nostro immaginario e la realtà che muta intorno a noi. La Fotografia consente una interazione cognitiva, affettiva e culturale attraverso le differenti angolazioni con cui i diversi fotografi, spinti dalle motivazioni specifiche del proprio lavoro e dalla propria sensibilità, hanno voluto rendere eterno un volto, un oggetto, una situazione particolare.

La Fotografia induce al silenzio, diviene lo strumento per motivare i ragazzi ad attingere dal proprio spazio interiore e dalla loro sensibilità, a scrivere e scrivere poesie. L’immagine fotografica diviene fonte di ispirazione, concorre all’affrancamento da una dipendenza e passività percettiva e alla formazione di un pensiero elastico. Sorretto dall’emozione e dal potere evocativo della fotografia proposta, i ragazzi saranno stimolati a raccontarsi e a dare spazio ai loro sentimenti; il silenzio, lo stupore, la magia di nuove immagini che dipingono le pareti della mente e la “risonanza interiore” consentono il superamento del blocco emotivo e ideativo iniziale. I ragazzi potranno produrre brevi testi e testi poetici traendo ispirazione dalle fotografie proposte e grazie a opportuni stimoli e precise indicazioni.

L’obiettivo è quello di consentire lo sviluppo di motivazioni e capacità per riappropriarsi dei significati della lettura verso una lettura critica del mondo esterno grazie a una consapevole percezione di sé.

Durata del Laboratorio

Il Laboratorio si sviluppa in 25 incontri, 2 ore per ogni incontro, nel periodo prescritto. 10 ore del Laboratorio saranno dedicate alla formazione dei docenti (15). Vedrà la partecipazione di due gruppi di 15 studenti ciascuno.

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PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI E ATA

TRIENNIO A.S. 2016/17, 2017/18, 2018/19

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

- VISTO l’art. 1 della Legge 13 luglio 2015 n.107, commi da 12 a 19:Piano Triennale dell’Offerta Formativa; commi da 56 a 62: Piano Nazionale Scuola Digitale; commi da 70 a 72: Reti tra Istituzioni Scolastiche; commi da 121 a 125: Carta elettronica per aggiornamento docenti di ruolo, in particolare il comma 124 “ la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la funzione docente; “Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa”;

- VISTO che il Piano di Formazione e Aggiornamento del personale docente deve essere

sviluppato in coerenza con il Piano di Miglioramento di cui al D.P.R. n.80 del 28 marzo 2013- “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione”;

- VISTA la nota MIUR prot. n. 2805 dell’11/12/2015 - Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa - Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole e collaborazioni esterne: “La Legge 107 contempla attività di formazione in servizio per tutto il personale”;

- VISTA la nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale;

- VISTA la nota MIUR prot. n. 2805 dell’11/12/2015-Orientamenti per l’elaborazione del Piano

Triennale dell’Offerta Formativa - Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole e collaborazioni esterne: “La Legge 107 contempla attività di formazione in servizio per tutto il personale”;

- VISTE le “Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al personale scolastico” del 15 settembre 2016;

- VISTO il Piano Nazionale di Formazione per la realizzazione di attività formative, adottato ogni

tre anni con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca- comma 124, Legge 13 luglio 2015 n. 107, del 3 ottobre 2016;

- VISTI gli artt. dal 63 al 71 del CCNL 29.11.2007 recanti disposizioni per l’attività di

aggiornamento e formazione dei docenti;

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- CONSIDERATO che la formazione e l’aggiornamento fanno parte della funzione docente (art. 24 C.C.N.L. 24.07.2003);

- ESAMINATE le linee d’indirizzo contenute nella direttiva annuale del Ministero; - PRESO ATTO dei corsi organizzati dall’Istituto, dal MIUR, dall’USR Lazio, dalle Università,

da altri Enti territoriali e istituti; - TENUTO CONTO dei processi di riforma e innovazione in atto che stanno profondamente

modificando lo scenario della scuola; - ESAMINATE le necessità di formazione emerse per il triennio scolastico 2016/17, 2017/18,

2018/19 e le conseguenti aree di interesse; - CONSIDERATO che il Piano triennale di Formazione rispecchia le finalità educative del Piano

Triennale dell’Offerta formativa dell’Istituto, il RAV e il Piano di Miglioramento e deve essere coerente e funzionale con essi;

PREMESSA Il Piano triennale di formazione e aggiornamento del personale docente è finalizzato all’acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa Triennale. Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità, i Traguardi individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento.

La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di: - costruzione dell’identità dell’Istituzione scolastica; - innalzamento della qualità della proposta formativa; - valorizzazione professionale

Il Piano di formazione-aggiornamento, deliberato dal Collegio dei Docenti sulla base delle Direttive ministeriali, degli obiettivi del POF e dei risultati dell’Autovalutazione di Istituto, tiene conto dei seguenti elementi: ✦ bisogno, espresso dai docenti, di rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative,

pedagogiche e relazionali, per affrontare i cambiamenti che la società propone; ✦ esigenza di conoscere l’evoluzione del quadro normativo; ✦ attenzione alla sicurezza e alla salute nell’ambiente di lavoro; ✦ approfondimento di aspetti culturali, epistemologici e didattici sia disciplinari che

interdisciplinari; ✦ necessità di implementare la relazione con le famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con

particolare riferimento all’inclusione, a specifiche problematiche e alle difficoltà di apprendimento.

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Il presente Piano vuole offrire ai docenti una vasta gamma di opportunità e si sviluppa nel rispetto delle seguenti priorità: ✦ essere coerente con i bisogni rilevati all’interno dell’Istituzione scolastica per implementare

strategie educative e per migliorare negli studenti le competenze sociali e culturali affinché producano un’effettiva ricaduta per una efficace prassi didattica ed organizzativa;

✦ fornire occasioni di riflessione sui vissuti e le pratiche didattiche; ✦ fornire occasioni di acquisizione di conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e

alla facilitazione degli apprendimenti; ✦ favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità personale; ✦ migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima

reciproca; ✦ fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista

della loro utilizzazione didattica.

L’Istituto organizza, sia singolarmente che in Rete con altre scuole, corsi di formazione che concorrono al miglioramento e sulle tematiche sopra individuate. Oltre alle attività d’Istituto, è prevista la possibilità di svolgere attività individuali di formazione scelte liberamente ma in piena aderenza al RAV, al Piano di Miglioramento e alle necessità formative individuate per questa Istituzione Scolastica. Si riconosce e si incentiverà la libera iniziativa dei docenti, da “ricondurre comunque a una dimensione professionale utili ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la qualità dell’insegnamento” - nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale, la quale definisce la politica formativa di Istituto e di territorio.

Il Piano Nazionale per la Formazione degli insegnanti del 3 ottobre, definisce con chiarezza gli obiettivi per il prossimo triennio. Sono previste 9 priorità tematiche nazionali per la formazione:

• Lingue straniere; • Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento; • Scuola e lavoro; • Autonomia didattica e organizzativa; • Valutazione e miglioramento; • Didattica per competenze e innovazione metodologica; • Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale; • Inclusione e disabilità; • Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.

Un progetto efficace di innovazione strutturale e curricolare del sistema scolastico non si realizza senza i docenti, ovvero senza la loro partecipazione e condivisione. Valorizzare il lavoro docente e l'ambiente scolastico come risorsa per la didattica, significa favorire la comunicazione tra docenti, diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e

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pianificazione dei programmi di intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale del progetto formativo promosso collegialmente. In sostanza, ciò significa trasformare la nostra scuola in Laboratorio di Sviluppo Professionale per tutto il personale. Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del POF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia. Il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze; FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO

✦ Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche

✦ Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale

✦ Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima reciproca

✦ Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica.

Il percorso formativo del personale dell’IC Levi Montalcini si può ricondurre alla seguente struttura, articolata secondo tra direzioni:

1. INSEGNARE AD APPRENDERE: FOCALIZZAZIONE SULL’ALUNNO

• intervenire sulle abilità di base per lo sviluppo dei processi di apprendimento

• favorire l’aggiornamento metodologico didattico per l’insegnamento delle discipline

2. IMPARARE AD INSEGNARE: FOCALIZZAZIONE SUL DOCENTE

• consolidare la capacità d’uso e ampliare le competenze didattiche dei docenti, per sviluppare e potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle tecnologie informatiche e strumentazioni multimediali

• intervenire per sviluppare competenze trasversali e disciplinari, con particolare riferimento alla didattica laboratoriale quale asse metodologico portante e come occasione privilegiata per la “personalizzazione” dei percorsi formativi

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• aiutare i docenti ad accostarsi ai più recenti approdi della didattica, soprattutto assistiti dalle conoscenze recenti in campo neurologico e psicologico

3. IMPARARE A RELAZIONARSI: FOCALIZZAZIONE SUL GRUPPO “DOCENTI-STUDENTI-GENITORI”

• promuovere tecniche e metodi per il benessere personale dello studente, per la sua motivazione e per la risoluzione dei conflitti studenti-docenti-genitori.

Il Piano di Formazione e Aggiornamento tiene conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR e degli orientamenti strategici della politica di Qualità del ns. Istituto finalizzata al miglioramento continuo e si avvarrà di corsi organizzati dall’USR, da altri enti territoriali o istituti, delle iniziative progettate dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole.

Nell’ambito di ciascun corso proposto saranno privilegiati momenti di cornici teoriche e di confronto, sia pratiche laboratoriali, nonché forme di aggregazione per grandi aree di significato tematico affine.

Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto:

• i corsi di formazione organizzati da MIUR e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione;

• i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;

• i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce, prioritariamente i corsi proposti della Rete d’Ambito di appartenenza (Ambito 5 di Roma) ;

• gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal POF;

• gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto Legislativo 81/2008).

Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico offerto, il Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all’auto -formazione.

Le tematiche saranno inerenti ai bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze dell'Istituzione scolastica e dei docenti.

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CORSI DI FORMAZIONE

Nel corso del triennio di riferimento, l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative previste nel POF triennale 2016-2019, individuate secondo il percorso che segue: - analisi degli obiettivi prioritari individuati nel RAV; - riflessione sulle linee guida del Piano di Miglioramento di Istituto e sulle progettualità in cui

è articolato; - esigenze formative prioritarie, stabilite in sede di Collegio docenti.

Nella tabella che segue vengono indicate le macro-aree della proposta formativa definita dall’IC Levi Montalcini.

TEMATICHE FORMATIVE

VALUTAZIONE PER

COMPETENZE

ELEBORAZIONE DEL CURRICOLO

VERTICALE DI ISTITUTO

DIDATTICA INCLUSIVA

PER ALUNNI BES

DIDATTICA INNOVATIVA

(in connessione con gli obiettivi

del Piano Nazionale

Scuola Digitale)

CONTENUTI GENERALI

La tematica si inserisce nel percorso sperimentale per la Certificazione delle competenze, proposta nella C.M. 3 del 2015. Obiettivo della formazione è approfondire la riflessione e l’attuazione di una didattica ed un conseguente processo di valutazione per competenze, da realizzare, formalmente al termine della scuola primaria e secondaria, ma da ampliare a tutte le classi del primo ciclo di istruzione.

Sulla base di un primo abbozzo di curricolo verticale, elaborato negli scorsi anni scolastici, il percorso di formazione si pone come obiettivo la costruzione di un curricolo verticale che permetta di superare il gap formativo tra i vari ordini di scuola, alla luce delle didattica e della valutazione per competenze. La formazione sarà svolta per dipartimenti disciplinari.

Visto l’alto numero di iscritti che presentano Bisogni Educativi Speciali, questa tematica formativa si pone come obiettivo l’acquisizione da parte dei docenti di: -strumenti di analisi per l’individuazione di BES; -strategie per la programmazione e la valutazione di tali alunni; -strumenti per l’elaborazione di percorsi didattici che prevedano strumenti dispensativi e/o compensativi.

La formazione si pone l’obiettivo di fornire ai docenti strumenti per l’utilizzo delle seguenti tipologie di didattica: cooperative learning, tutoring, peer to peer, didattica metacognitiva, flipped classroom, Inoltre si pone come finalità l’implementazione di una didattica multimediale, attraverso il coding e il pensiero computazionale.

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CORRELZIONE CON RAV e/o

PDM

Progettualità inserita nel

PDM

Progettualità inserita nel PDM

e priorità emersa dal RAV

Priorità emersa dal

RAV

Progettualità inserita nel

PDM

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

connessi CON LE ATTIVITA’ DI

FORMAZIONE DEI DOCENTI

(legge 107)

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema… d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture…. e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali…. f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini…. g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano. h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal MIUR il 18 dicembre 2014; m) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; n) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti: o) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana.… p) definizione di un sistema di orientamento; - Azioni coerenti al Piano Nazionale per la scuola digitale.

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In aggiunta ai percorsi per docenti sopra indicati, il Piano di formazione prevede, per TUTTO IL PERSONALE (docenti ed ATA) la formazione su: “Sicurezza e prevenzione degli infortuni a scuola con Interventi formativi previsti per l’attuazione del decreto legislativo 81/2008 sulla sicurezza nelle scuole” e specificatamente:

a) Conoscenza del Piano di Gestione dell’Emergenza, elaborato sulla scorta del Documento di Valutazione dei Rischi; b) Aggiornamento e formazione delle competenze del personale in materia di Primo soccorso e Prevenzione degli incendi; c) Interventi formativi connessi con l’adozione del D.P.S. in attuazione delle misure minime di sicurezza previste dal D.Lvo n. 81/2008 d) Attività di formazione sulla Sicurezza, rivolta ai docenti e ai collaboratori scolastici con incarichi specifici e/o non formati:

• corsi per addetti primo soccorso; • corsi antincendio; • preposti; • formazione obbligatoria.

Per il personale ATA (Assistenti Amministrativi), nel corso del triennio 2016-2019 sono previsti percorsi formativi su: Digitalizzazione della P.A.

Per gli Assistenti Amministrativi componenti del team Digitale, formazione nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale

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Il Piano di Formazione per i Docenti, nello specifico dell’anno scolastico 2015-2016 è articolato nei seguenti percorsi:

COOPERATIVE LEARNING NELLA GESTIONE DEL GRUPPO CLASSE Associazione “Il Laboratorio”

(Corso Riconosciuto dall’Ufficio Scolastico della Regione Lazio)

Il corso prevede l’approfondimento della tematica dell'apprendimento cooperativo e la gestione del gruppo-classe

Si propone un percorso di apprendimento attivo che offre la possibilità di calarsi nella dimensione del lavoro cooperativo e di valutare l’opportunità di riconoscere in esso delle strategie utili al lavoro di gruppo che gli e le insegnanti svolgono nella loro quotidianità professionale.

L’idea di fondo del cooperative learning è che le competenze trasversali (comunicative, di leadership, di gestione del conflitto, di presa di decisione…) possono essere apprese. Partendo da questa premessa il percorso affronta ogni competenza con l’obiettivo di conoscere e sperimentare le strategie più efficaci nell’ottica del lavoro cooperativo, senza escludere il proprio stile di declinare le diverse abilità relazionali. La proposta vuole essere un’occasione per lavorare, insieme al gruppo degli e delle insegnanti, su un metodo di lavoro di gruppo che è, prima ancora di una metodologia, un movimento culturale nella Pedagogia dei nostri giorni.

ACCOMPAGNAMENTO ALLA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE Associazione “Il Laboratorio” (Corso Riconosciuto dall’Ufficio Scolastico della Regione Lazio)

La costruzione del curricolo verticale (c.v.) è un percorso che coinvolge insegnanti e maestre dell’istituto comprensivo. Non si tratta solo di un confronto tematico e disciplinare. La definizione degli obiettivi di apprendimento da raggiungere anno per anno assume come punto di partenza quanto previsto nella normativa ma poi procede attraverso scambi e confronti tra i docenti coinvolti, per giungere infine ad una feconda e peculiare progettazione curriculare che identifichi e valorizzi le specificità dell’istituto, garantendo continuità e coerenza, per gli allievi, nello sviluppo progressivo di conoscenze, abilità e competenze. Il lavoro da svolgere investe per propria natura le dimensioni della valutazione degli apprendimenti, della didattica per competenze, dell’incontro tra visioni pedagogiche, della continuità dell’apprendimento, il tutto nella cornice dell’autonomia della professione docente. Al termine del percorso il c.v. risultante costituirà il modo più specifico e identitario dell’istituto non solo di rispondere alle prescrizioni delle indicazioni nazionali ma anche alle attese dei genitori e alle aspettative degli insegnanti.

IL PENSIERO COMPUTAZIONALE tenuto da docenti dell’Università Roma Tre, Facoltà di Scienze della Formazione

Obiettivo diretto della formazione sono i docenti, l’intervento sarà focalizzato sull’innovazione didattica, considerando come le tecnologie multimediali siano strumento di una didattica operativa che permetta di superare la passività della didattica tradizionale. Il pensiero computazionale non

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sarà finalizzato esclusivamente all’utilizzo dei supporti informatici, ma sarà una metodologia di pensiero razionale e partecipativo.

LA DIDATTICA e la CERTIFICAZIONE PER COMPETENZE tenuto da docenti dell’Università Roma Tre, Facoltà di Pedagogia Sperimentale

La certificazione delle competenze non può prescindere dall’attività di rilevazione delle competenze e di valutazione. I problemi principali da affrontare sono due:

- l’identificazione chiara e sufficientemente univoca dei diversi livelli di competenza;

- l’indicazione altrettanto chiara di quali ‘prestazioni’ corrispondano ai diversi livelli di competenza individuati.

Questo nella consapevolezza della possibile contraddizione tra l’espressione di una valutazione sotto forma di voti numerici e di una certificazione attraverso l’espressione di giudizi corrispondenti ai diversi livelli di competenza.

Dall’esperienza condotta dalle scuole sui modelli di certificazione proposti dal Miur sono già emerse utili indicazioni: obiettivo di questo corso di ricerca-azione è l’ulteriore approfondimento della tematica in oggetto, che troverà concretezza nell’elaborazione di prove di valutazione, rubriche valutative, attività didattiche per competenze elaborate dei docenti stessi ed attuate nella didattica delle classi.

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Il Piano inoltre prevede:

- FORMAZIONE SULLA TEMATICA DI ALUNNI CON DSA.

Partecipazione libera su piattaforma e-learning: DislessiaAmica

- FORMAZIONE PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE. Questo percorso di formazione sarà messo in atto dalle scuole di riferimento che hanno la funzione di Snodi Formativi. Il Ds ha individuato ed iscritto ai corsi del PNSD le seguenti figure: - Animatore digitale - Team digitale (2 docenti, 2 Assistenti Amministrativi, Docente addetto al Pronto Soccorso

Informatico) - 10 docenti, tramite apposita procedura di selezione

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA RICADUTA NELL’ATTIVITA’ CURRICULARE

Per ciascuna delle iniziative deliberate, il Ds avrà cura di mettere a disposizione del personale interessato la programmazione dell’attività formativa con la definizione degli obiettivi e del percorso logico dei contenuti, darà informazione in merito alle attività formative (relazioni, lavori di gruppo, laboratorio, data dell’incontro e articolazione oraria) e farà in modo che siano pubblicizzati i programmi predisposti, completi di tutte le indicazioni utili e dei criteri di selezione dei partecipanti, al personale interno e alle altre scuole in rete per la formazione.

Per ciascuna attività formativa: - il direttore del corso provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e

partecipazione; - i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto dovranno mettere a disposizione dei

colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso. Per le iniziative di formazione la verifica di efficacia è costituita dalla realizzazione di materiali inerenti allo specifico o alla dimostrazione del possesso di competenze documentate sul campo.

Il D.S. accerta l’avvenuta formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di competenze acquisite” rilasciato dall’Ente formatore. Si ricorda che la formazione verrà certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri Enti e Associazioni devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento. Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.

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RETI DI AMBITO E DI SCOPO

La Legge 107/2015 prefigura una nuova organizzazione sul territorio e una nuova gestione delle risorse valorizzando sinergicamente l'autonomia scolastica e una collaborazione e condivisione propositiva, propria della forma organizzativa della rete.

All’art. 1 comma 66 della Legge 107/2015, in riferimento alla nuova articolazione dei ruoli regionali del personale docente insistenti su Ambiti Territoriali afferma che: “a decorrere dall’anno scolastico 2016/17 i ruoli del personale docente sono regionali, articolati in ambiti territoriali…” e che ai sensi del medesimo comma “gli Uffici Scolastici Regionali, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentiti le regioni e gli enti locali, definiscono l'ampiezza degli ambiti territoriali, inferiore alla provincia o alla città metropolitana, considerando: a) la popolazione scolastica; b) la prossimità delle istituzioni scolastiche; c) le caratteristiche del territorio, tenendo anche conto delle specificità delle aree interne, montane e delle piccole isole, della presenza di scuole nelle carceri, nonché di ulteriori situazioni o esperienze territoriali già in atto.

Sulla base di quanto sopra, a seguito di Decreto del Direttore Generale dell’USR Lazio, l’Istituto Comprensivo Levi Montalcini è entrato a far parte dell’AMBITO TERRITORIALE 5 della città di Roma.

A seguire, gli Uffici Scolastici Territoriali hanno provveduto a convocare i Dirigenti Scolastici per la firma degli accordi di rete e alla convocazione della prima seduta della conferenza dei dirigenti scolastici interessati.

La firma dell’accordo di rete è stata preceduta, secondo normativa, dalla delibera del Consiglio di Istituto che ha autorizzato il dirigente scolastico alla sottoscrizione del medesimo accordo: il Consiglio di Istituto si è a tal fine positivamente pronunciato con Delibera n.49 nella seduta del 28 settembre 2016. Nella prima conferenza dei Dirigenti Scolastici dell’Ambito 5 sono state individuate:

✦ scuola capofila di Rete - Istituto Superiore Pirelli ✦ scuola capofila per la Formazione - Liceo Gullace

________________________________________________________________________________

L’organizzazione delle reti si articola in:

✦ rete di ambito, che riunisce stabilmente tutte le scuole statali, dell'ambito territoriale individuato dall'USR.

✦ reti di scopo, che si costituiscono spontaneamente tra le scuole, anche oltre l'ambito di appartenenza, per il perseguimento di precisi scopi che trovano riscontro nelle priorità individuate per il territorio dell'ambito o in più specifiche esigenze locali e/o nazionali.

La nuova norma, tramite l’organizzazione delle Reti, predispone un nuovo assetto organizzativo che favorisce la crescita di tutte le scuole nel confronto reale e operativo nonché una più ampia apertura

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al territorio e alla sua realtà e ne valorizza l’organizzazione consolidando le capacità di cooperazione.

L'aggregazione per ambiti, pertanto, consente alle scuole di rafforzare le proprie competenze e svilupparne di nuove, trovare soluzioni adeguate per le diverse complessità, anche condividendo l'esperienza delle scuole partecipanti alla rete.

Con l'accordo di rete di ambito e con l'accordo di rete di scopo, le scuole potranno, come previsto dalla Legge107/2015, esercitare in comune una o più attività, rientranti nei rispettivi Piani dell'Offerta Formativa, allo scopo di rafforzare innovative competenze scolastiche e di ottimizzare l'utilizzo delle risorse.

La rete, che riunisce tutte le scuole dell'ambito, quindi, deve essere in grado di recepire le esigenze del territorio (formative, progettuali, amministrative), fornendo loro risposte concrete e rappresentandole presso l'USR e presso le sue articolazioni territoriali.

La rete, inoltre, concorre all'adozione di più organiche ed efficaci iniziative di contrasto ai fenomeni di esclusione sociale e culturale (la dispersione e l'abbandono scolastico, i nuovi fenomeni della migrazione) e trova le migliori strategie per l'inserimento scolastico delle disabilità, per il miglioramento della qualità degli apprendimenti, per il successo formativo e per assicurare una maggiore omogeneità della qualità dell'offerta formativa su scala nazionale. Come reti di scopo, il nostro Istituto risulta sempre inserito nelle seguenti Reti:

Rete R.O.S.A.

Composta da: Istituto Comprensivo “Parco degli Acquedotti” Istituto Comprensivo “P.M. Corradini” Istituto Comprensivo “Fontanile Anagnino” Istituto Comprensivo “Mastroianni” Istituto Comprensivo “Guido Milanesi” Istituto Comprensivo “Raffaello” Istituto Comprensivo “Via dell’Aeroporto” Istituto Comprensivo “Viale dei Consoli” Istituto Comprensivo “Via del Calice” Istituto Comprensivo “Via Latina” Istituto Comprensivo “Via G. Messina” Istituto Comprensivo “Rodari” Istituto Comprensivo “Levi Montalcini” Istituto Comprensivo “Via Stabilini” Liceo Scientifico “Gullace Talotta” Istituto di Istruzione Superiore “Lombardo Radice”

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Finalità:

✦ Ottimizzare l’utilizzo delle risorse a disposizione delle singole scuole: ✦ Sviluppare processi di integrazione e favorire possibili sinergie ✦ Promuovere la circolazione delle buone pratiche ✦ Rafforzare l’interlocuzione con i soggetti istituzionali con cui le scuola si rapportano (ASL, Enti

Locali; Università) ✦ Partecipazione a progettualità su varie tematiche di interesse didattico ed educativo ✦ Adesione come Rete all’ASAL (Associazione Scuole Autonome del Lazio)

Rete dell’Autonomia

Composta da:

Istituto Comprensivo “Alessandro Manzoni”

Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini”

Istituto Comprensivo “Via Francesco Gentile”

Istituto Superiore Paritario Liceo Classico e Liceo Scientifico “Centro Studi Manieri”

Istituto Superiore Statale “Leonardo da Vinci”

Istituto Superiore Statale “Teresa Gullace Talotta”

Finalità:

✦ La promozione nel territorio delle attività formative e culturali;

✦ La formazione e l’aggiornamento del personale;

✦ La condivisione di risorse umane e strumentali;

✦ La promozione di innovazione metodologica e didattica;

✦ Il sostegno dei piani di miglioramento per l’autovalutazione d’Istituto.

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VALUTAZIONE

INTEGRAZIONI

Ad integrazione della parte sulla Valutazione degli studenti contenuta nel POF triennale 2016-2018e completamente confermata, si indicano le seguenti precisazioni:

✦ La valutazione quadrimestrale non è la rigida risultanza della media aritmetica dei voti riportati nelle prove singole prove di verifica (scritte, orali e pratiche): il voto di fine quadrimestre esprime infatti una valutazione complessiva dello studente che tiene conto della specifica situazione di partenza di ciascuno, di elementi che il docente “raccoglie” in varie situazioni educative e didattiche non formalizzate, di un percorso di crescita generale non completamente riconducibile ai dati numerici espressi dalle prove di verifica formali. In ogni caso, qualora la valutazione risultante dalla media aritmetica si discostasse fortemente dalla valutazione generale di fine quadrimestre, i genitori degli alunni ne verranno informati e la decisione dei docenti in Consiglio di Classe verrà motivata in forma scritta.

✦ Per quanto riguarda le Note disciplinari sul Registro, si fa riferimento al Regolamento dei Disciplina; si sottolinea il valore formativo che la scuola dà alle note e alle sanzioni disciplinari: nell’auspicio che sia necessario irrogarne il minor numero possibile; nei casi in cui necessariamente bisognerà far ricorso ad esse, si darà la preferenza alla sospensione con obbligo di frequenza, proprio per sottolineare il valore correttivo e formativo della sanzione.

✦ Voti di comportamento della scuola secondaria: la descrizione dei singoli voti presente nella tabella è da intendersi come nota descrittiva del comportamento. I voti dal 7 ed inferiori ad esso verranno esplicitamente motivati nel verbale di scrutinio.