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A.M.D.G. Italian Exchange ______________ Lo scambio con l’Italia For all information contact: Per ogni informazioni contattare: [email protected] 1

Italian Exchange - Stonyhurst · Bruges e Liegi, nel 1794, al tempo dei moti rivoluzionari francesi, si trasferì nell’attuale sede. Il complesso del Collegio, dal maestoso e austero

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Contenuto Presentazione in Inglese [by Peter Ansell] Alcune testimonianze degli allievi delo scambio [Gesuiti Educazione] Presentazione in Italiano Lo scambio Lo Stonyhurst College La missione educativa Eccellenza accademica Attività co-curriculari Boarding School Eccellenza pastorale La vita nell’area residenziale: Playroom Master e Playroom Mistress Il tutorato I commenti dei genitori I commenti degli allievi e dei convittori L’accompagnamento spirituale e la cura personale Il refettorio, le biblioteche, il centro medico Altre testimonianze degli alunni dello scambio

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Since September 2014 we have been delighted to welcome pupils from the Italian Province Jesuit schools who come to complete their fourth year of sixth form studies here at Stonyhurst as an integral part of the Triennio del Liceo.

The pupils join Poetry [Year 12] and follow the first year of the IB Diploma Programme with the English pupils. The boys and girls live in the boarding houses where they are well looked after by the pastoral staff each day and in addition are allocated to English tutors who oversee their academic progress.

The idea elaborated by the Headmaster, Mr Andrew Johnson, and the Fondazione Gesuiti Educazione, [an organisation which links the Schools of the Italian Jesuit province including the College in Tirana, Albania] draws together a number of strands of thought: the Jesuit global vision of education; the Italian pupils’ wish to spend their fourth year abroad; parents’ concern to send their children to a safe environment and their teachers’ wish that the year be put to the best possible educational use.

The key thought for both Stonyhurst and the Italian schools is that the pupils should follow a challenging academic programme as provided by the International Baccalaureate Organisation [IBO],that ensures continuity from their three previous years of study, through the fourth year at Stonyhurst and leads into a successful return to Italy for the fifth and final year.

To this end, both the curriculum and the end of year examinations have been agreed between Stonyhurst and the Italian schools in order to guarantee a smooth re-integration into the fifth and final year of the Liceo and obviate the need for further tests or assessments.

Another of the strengths of this project is that the pupils are taught the fourth year syllabus Italian, Latin and Greek by dottore Paolo Schimmenti1, a distinguished classicist who has taught for some twenty

1 For his c.v. see below.

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years at various Liceo in Rome. He combines his love for literature and the classics with a detailed almost forensic knowledge of the requirements of the fourth year of the Liceo syllabus. All the other subjects that the pupils follow cover the same material as they would in Italy, but lessons and examinations are in English.

In very exceptional circumstances, a pupil might wish to stay for the second year of the IB Diploma. This would only be considered after lengthy consultations between the pupil, his parents, the Italian school and Stonyhurst, but should the case arise, Stonyhurst has been recognised by the Italian Ministry of Education as a provider of the IB. The Diploma is accepted as the equivalent of the Italian state end of secondary school qualification provided the pupil has chosen the correct subjects.

We feel that both the English and the Italian pupils benefit, each side learning from the other different ways of studying and perceiving their subjects.

The following links to articles that the pupils themselves have written give a good introduction to the way they have enjoyed their time here.

Peter Ansell

I seguenti sono link che rinviano agli articoli scritti dai ragazzi italiani dello scambio sulla loro esperienza qui a Stonyhurst e pubblicati in Gesuiti Educazione:

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http://educazione.gesuiti.it/2015/10/08/scuole-il-quarto-anno-di-liceo-in-un-college-inglese/

http://educazione.gesuiti.it/2015/10/21/stonyhurst-un-anno-che-non-dimentichero/

http://educazione.gesuiti.it/2015/12/17/stonyhurst-let-your-light-shine/

http://educazione.gesuiti.it/2016/02/16/stonyhurst-vedere-con-chiarezza/

http://educazione.gesuiti.it/2016/05/05/stonyhurst-un-diciottesimo-davvero-speciale/

http://educazione.gesuiti.it/2016/06/30/stonyhurst-anche-in-inghilterra-e-tempo-di-esami/

Il seguente link rimanda alla testimonianza, pubblicata sulla piattaforma web Youtube, di una studentessa di un Collegio della provincia italiana della Compagnia di Gesù che ha trascorso il suo quarto anno di Liceo Classico a Stonyhurst:

https://www.youtube.com/watch?v=8yrmUc3z8xY

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Lo Stonyhurst College è lieto di accogliere gli alunni dei 7 Collegi ignaziani della Provincia italiana della Compagnia di Gesù che vengono qui per compiere il loro IV anno di Liceo.

Questi studenti sono accolti nell’ambito degli accordi di un progetto di scambio scolastico interprovinciale che nasce dalla condivisione di intenti, ideali e prospettive fra la Province italiana2 e britannica3 della Compagnia, coerentemente con i princìpi fondanti della missione educativa4 e dell’identità della Societas Jesu5.Il progetto nasce sulla base della volontà di mettere in rete il sistema interprovinciale, dunque internazionale, delle scuole della Compagnia, quindi di edificare ponti che offrano agli studenti dei nostri Collegi l’opportunità di aprire i propri orizzonti a una prospettiva formativa e accademica internazionale e all’esperienza di una cittadinanza globale, creativa, solidale e cooperante6, pur nella saldezza delle radici e delle identità culturali. Come il Santo Padre, Papa Francesco, di ritorno dal viaggio apostolico in Armenia ha detto all’indomani del risultato del referendum inglese del 23 giugno 2016: «[...] la fratellanza — e qui arrivo all’Unione Europea — è migliore dell’inimicizia o delle distanze.[…] E i ponti sono migliori dei muri»7.

Una delle peculiarità del progetto consiste nel fatto che gli studenti continueranno lo studio dell’Italiano e della Letteratura italiana, così come del Latino e del Greco, con un insegnante di consolidata esperienza e di scuola ignaziana8.

2 http://gesuiti.it/ . 3 http://www.jesuit.org.uk/ . 4 http://www.sjweb.info/education/ . 5 Vedi il Vision Statement dell’International Colloquium on Jesuit Secundary Education. The world is our House, Boston, Luglio-Agosto 2012: Jesuit Education. Our Commitment to Global Networking: http://www.icjse.org/vision-statement/ ; http://www.sjweb.info/education/edu_visionstatement.cfm . Vedi anche: http://educazione.gesuiti.it/pedagogia-e-didattica/internazionalita/ . 6 Vedi ancora il Vision Statement cit. 7 Vedi Unione creativa in L’osservatore romano, lunedì-martedì 27-28 giugno 2016, p. 6. 8 Il prof. Paolo Schimmenti si è formato come umanista e, in particolare, come classicista alla scuola filologica storico-letteraria dei successori di Ettore Paratore e Gino Funaioli, ha conseguito la laurea di Dottore in Lettere nel Dipartimento di Filologia Greca e Latina dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel dicembre del 1994, discutendo una tesi in letteratura latina su alcuni aspetti dell’opera di Seneca prosatore.

Negli anni 1998-2002 ininterrottamente è stato assistente alla cattedra di Letteratura latina IV nel suddetto Dipartimento con la qualifica di Cultore della Materia. Come tale negli stessi anni è stato membro delle commissioni di esame e di laurea per la medesima cattedra.

Con le stesse qualifica e funzione è stato assistente alla cattedra di Didattica del Latino nello stesso Dipartimento, ininterrottamente negli anni 1997-1999.

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Lo Stonyhurst College è un collegio britannico cattolico romano della Compagnia di Gesù di stampo tradizionale. Esso fu fondato nei Paesi Bassi spagnoli nel 1593 a Saint Omer. Trasferitosi successivamente a Bruges e Liegi, nel 1794, al tempo dei moti rivoluzionari francesi, si trasferì nell’attuale sede. Il complesso del Collegio, dal maestoso e austero corpo centrale in gotico vittoriano circondato da incantevoli orti e giardini di gusto inglese e italiano, è sito nel Lancashire, nel pieno di uno dei paesaggi naturali più iconici della campagna inglese, la Ribble Valley, che molto ispirarono, fra gli altri, Arthur Conan Doyle, alunno del Collegio, che raffigurò Baskerville Hall a immagine del blocco centrale del Collegio, e John Ronald Reuel

Vinto il concorso per l’ammissione ai corsi di Dottorato di Ricerca nel novembre del 1999, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Filologia Latina nel Dipartimento di Filologia classica e medievale della Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Parma nel febbraio del 2002, discutendo una tesi di dottorato su alcuni aspetti del teatro comico latino.

Dall’anno accademico 2000-2001 ha insegnato Lingua latina e Latinità canonica nella Pontificia Università Gregoriana di Roma fino al maggio 2014.

Nell’anno accademico 1999-2000 ha tenuto il corso di Lingua e Grammatica greca antica nel Pontificium Institutum Altioris Latinitatis nella stessa Pontificia Università.

Dal 1995 al 2010 ininterrottamente ha insegnato Italiano, Latino e Greco nel Triennio del Liceo classico. Negli anni 1996-1997 ha lavorato nella Biblioteca statale Casanatense di Roma, dove ha collaborato alla

schedatura di cinquecentine e di miscellanee. Gli interessi delle sue pubblicazioni e conferenze vertono sulla letteratura latina del primo impero, sul teatro

comico della media e tarda repubblica e su alcuni aspetti della storia degli studi classici in età tardo-umanistica e contemporanea. È stato inoltre traduttore in lingua latina di documenti per la Santa Sede e per altre organizzazioni.

Dal settembre 2014 insegna Italiano, Latino e Greco nello Stonyhurst College e segue in loco lo scambio fra il College e le Scuole della Provincia italiana della Compagnia di Gesù in coordinazione con le Scuolee italiane e con la fondazione Gesuiti Educazione.

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Talkien, che fra il ‘41 e il ‘44 trascorse a Stonyhurst lunghi periodi di ispirazione e scrittura di alcuni dei capitoli più suggestivi di The Lord of the Rings9.

La missione educativa e accademica del Collegio è quella di formare giovani donne e uomini che riescano a vivere, affrontare e controllare con responsabilità e consapevolezza la complessità del mondo contemporaneo e di coglierne con determinazione e successo le opportunità, sulla base di una competitiva, dinamica, rigorosa formazione accademica e intellettuale, che educhi allo spirito critico e creativo sulla base di sicure conoscenze e sulla capacità del fare. In un ambiente sereno e solidale, gentile, educato e amichevole, dove la ricerca della buona sostanza si combina all’attenzione per la buona e misurata forma, nella cura della dimensione spirituale e umana, gli allievi sono educati a pensare con attenzione, a agire con correttezza nel rispetto di regole, di persone e di spazi, a essere indipendenti e equilibrati, a affinare il loro spirito di adattamento, a produrre al meglio il meglio di sé e del proprio genio individuale, a esprimere entusiasmo e emozioni e allo stesso tempo a controllarli, a trovare in sé sicurezza e fiducia, perché da adulti possano essere essi stessi guida sicura e punto di riferimento per gli altri, per il bene del prossimo e dell’ambiente nel quale vivranno e saranno chiamati a operare, con altruismo e dedizione, con laboriosità e umile generosità10.

9 http://www.longridgenews.co.uk/news/local/is-stonyhurst-college-real-baskerville-hall-1-

4129641 ;

http://www.bbc.co.uk/lancashire/lifestyle/2003/12/12/tolkien.shtml ;

http://www.visitlancashire.com/things-to-do/the-tolkien-trail-in-the-footsteps-of-j-r-r-tolkien-

p583810 . 10 http://www.stonyhurst.ac.uk/wp-content/uploads/2014/04/Higher-Line-2015.pdf .

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Il successo con cui il Collegio persegue questa missione è stato recentemente confermato dagli undici membri che hanno fatto parte della commissione dell’Independent Schools Inspectorate [ISI], un organismo indipendente che per conto del governo sottopone a meticolosa ispezione integrale ciascuna delle scuole indipendenti, per verificarne il livello e per esprimere una dettagliata valutazione11. Durante la loro permanenza nella primavera del 2016 la commissione ha esaminato il Collegio in tutti i suoi vari aspetti, accademici, pastorali, residenziali e sanitari12, e nella relazione ha confermato il livello di eccellenza raggiunto dallo Stonyhurst College.

11 http://www.isi.net/

12 Vedi il punto 2. (a) 1-2 p. 3 del rapporto ISI 2016: «The success of the school lies in the

fulfilment of the aim to prepare young people intellectually, spiritually and emotionally to

provide leadership in facing the problems of the modern world […] excellent curriculum and

effective teaching. Pupils learn to think carefully and are prepared intellectually for adult

life. […] The outstanding personal development of the pupils is a clear indication of how the

school prepares the spiritually and emotionally to provide leadership, in keeping with its aims.

Throughout their time at school pupils develop an appreciation of non-material aspects of the

world. They are kind, polite and friendly, able to articulate their opinions and feelings and

ready to take on responsibilities. The tradition of service to their own community, and to the

local and wider co0mmunities is deeply embedded in the culture of the school and pupils learn to

be leaders without arrogance or self-importance. Excellent pastoral care and the excellent

boarding experience further contribute to pupils’ resilience and independence».

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Lo Stonyhurst College è una boarding school, cioè una scuola la maggior parte dei cui alunni non solo studia ma anche vive all’interno del campus. Gli alunni iscritti sono 720, 410 ragazzi e 310 ragazze, e, in particolare, la scuola superiore ospita 457 studenti. Il livello del successo accademico è alto, e vale la pena considerare che la valutazione del sistema anglosassone, e in particolare dell’International Baccalaureate [IB]13, i cui principi formativi sono molto affini a quelli ignaziani14, premia il merito, è il più obiettivo o uno dei più obiettivi e rigorosi del mondo e affidato per lo più a agenzie esterne di valutazione. Alle discipline accademiche, umanistiche, matematiche, scientifiche e tecnologiche, affidate alla cura di 11 dipartimenti15, si affianca una serie di altre attività extracurriculari creative e performative, sceniche, musicali, coreutiche e artistiche. Gli studenti prendono parte a una serie di competizioni accademiche nazionali, incluse quelle scientifiche, matematiche e tecnologiche, riportando con regolarità al Collegio prestigiosi riconoscimenti.

Nel 2015 i tre quarti dei diplomati sono stati ammessi alle università di loro prima scelta nel Regno Unito o in altre parti del mondo, e alcuni hanno fruito di una borsa di studio in considerazione dei loro risultati scolastici.

Lo sport è una componente determinante per mantenere uno stile di vita salutare; inoltre migliora il rendimento scolastico, rafforza il carattere e la capacità di concentrazione e di interrelazione, il senso di lealtà e di rispetto delle regole, di fiducia in se stessi, porta allo sviluppo di nuove competenze, incoraggia ragazze e ragazzi a dare sempre il meglio, che sia in sport di squadra o individuali.

13 http://www.stonyhurst.ac.uk/wp-content/uploads/2014/04/IB.pdf ; http://www.ibo.org/about-the-ib/ . 14 Vedi Similarities bertween Ignatian and IB philosophies «published in March 2012», citato in P. ELLIS, Stonyhurst: the UK’s Jesuit IB world school, The Stonyhurst Record, II 1 [2013], 59. 15 Art, Biology, Business Studies and Economics, Chemistry, Classics, Computing and ICT, Design and Technology, Drama, English, Geography, History, Mathematics, Modern Languages, Music, Physics, Politics, Personal, Social and Health Education, Sport, Theology, Learning Support, International Baccalaureate.

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Qui a Stonyhurst ogni studente prende parte a attività sportive, che sono da sempre parte della vita

del Collegio. Esso ha una lunga storia in termini di successi nelle competizioni, e molti suoi allievi hanno continuato a coltivare la loro vocazione sportiva fino a una carriera professionale ricca di soddisfazioni e riconoscimenti16.

Gli studenti di Stonyhurst si distinguono anche nel DofE–The Duke of Edimburgh’s Award17. Nell’anno scolastico 2015-2016 hanno riportato al Collegio 6 riconoscimenti di prima classe.

Il CCF – Combined Cadet Force, che esiste in 300 scuole in tutto il Regno Unito, offre ai giovani

una vasta gamma di attività stimolanti, eccitanti, avventurose e educative. L’obiettivo è quello di consentire lo sviluppo della responsabilità personale, della leadership e dell’auto-disciplina. Ogni unità o contingente è una partnership educativa tra la scuola e il Ministry of defence18.

16 Le attività all'aperto includono il golf, il tiro al piattello, il tiro nel poligono al coperto, il tiro con l'arco e equitazione. Gli sport di squadra comprendono il rugby, la cui squadra under-18 è campione di contea, il cricket, il calcio, la cui squadra deve all’apporto degli studenti italiani la vittoria nel campionato della contea, la pallacanestro, la pallavolo e il rounders. La sezione dei court sports comprende il tennis, il badmington e lo squash, e quella del track and field l’atletica e il cross-country running. Gli sport d’acqua fra cui scegliere sono il nuoto, la pallanuoto e l’immersione subacquea, mentre gli sport indoor sono la ginnastica, il tennis da tavolo e la scherma. 17 http://www.dofe.org/ . 18 http://combinedcadetforce.org.uk/ .

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Oltre al CCF gli studenti possono scegliere nell’ambito di una ampia gamma di opzioni, che comprendono, fra le altre, il teatro, la danza, l’arte, gli scacchi, il canto e la musica, orchestrale e a solo.

Lo Stonyhurst College è un centro autorizzato per il Language Assessment di Cambridge English.

Una boarding school come Stonyhurst è una realtà complessa e indipendente, e la sua organizzazione interna deve essere efficiente e curata fin nei dettagli. A Stonyhurst gli allievi vivono all’interno del campus. Qui studiano, dormono, socializzano, mangiano e svolgono tutte le loro attività. Questo significa che deve essere alta non solo la qualità dell’insegnamento ma anche quella dell’attenzione allo stile di vita in ogni suo aspetto.

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È a quella che viene definita pastoral care, cura pastorale, che viene assegnato il compito di seguire gli allievi e di curare il loro benessere personale, nella cura integrale, attenta e continua della persona. Nessuno degli studenti di Stonyhurst è o si sente mai solo. Questo non si deve solo alla comunità dei compagni di corso; è anche il risultato dell’impegno dell’intero staff della Scuola.

Il rapporto dell’ISI individua nel supporto pastorale una delle aree di eccellenza di Stonyhurst19. Il clima sereno e lo stile di vita sano si deve anche allo speciale spirito di cooperazione e d’intesa che

si instaura fra gli studenti, il personale tutto e i genitori.

19 Vedi il punto 4. (b) 9-10 p. 10 del rapporto ISI 2016: «The contribution of arrangements for pastoral care is excellent. Pastoral care is meticolous and well cohordinated across all sections of the school. […]».

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In quanto parte di una boarding community il corpo docente è molto coinvolto nella cura pastorale, e gli insegnanti hanno un loro ruolo anche nelle singole aree residenziali, le boarding houses. Essi, inoltre, prestano servizio anche nella funzione di Tutor delle alunne e degli alunni loro assegnati. La funzione formativa del Tutor come guida e supervisore dell’operato dello studente è svolta con molta cura e dedizione, e risulta strumento particolarmente efficace per la cura accademica e personale.

A Stonyhurst i giovani imparano il significato del senso di correttezza, di responsabilità verso se stessi e verso la comunità, imparano a sviluppare senso d’indipendenza e di sicurezza in sé stessi. Allo stesso tempo ognuno di loro sa di poter contare in ogni momento su una persona che funge istituzionalmente da particolare punto di riferimento, ma sa anche di poter contare sempre su ogni membro dello staff. Gli studenti, poi, riescono a essere molto affiatati e incredibilmente disponibili gli uni verso gli altri. Stonyhurst è veramente come una famiglia, nella quale ognuno si dedica a sostenere, a incoraggiare, a far sentire felici come a casa.

Fin dalla sua fondazione i Padri gesuiti hanno ritenuto di fondamentale importanza che fra gli allievi si instaurassero duraturi legami di stima e amicizia. Per questo i Fondatori vollero che esistesse un ampio locale che gli alunni dello stesso anno di corso condividessero nel loro tempo libero e che favorisse la socializzazione e l’affiatamento. È noto che fin dalle sue prime origini la Compagnia di Gesù ha contato molto sulle funzioni educative e in generale sulle potenzialità comunicative del teatro. La parola inglese che traduce l’italiano «rappresentazione teatrale» è «play», e gli allievi di ciascun anno di corso del Collegio erano chiamati a allestire ogni anno una rappresentazione teatrale che trattasse una questione morale o spirituale. L’allestimento e la rappresentazione drammatica aveva luogo in quegli spazi che tutt’ora recano il nome di Playrooms, letteralmente «luoghi della rappresentazione teatrale». Anche ai giorni nostri a questi spazi di socializzazione è conservato il loro nome tradizionale e Playroom Master o Playroom Mistress è il nome che definisce la funzione di ogni direttore ovvero supervisore di ogni singola Playroom.

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A ogni anno di corso corrisponde una specifica Playroom, e ogni anno porta il nome delle singole sezioni delle arti della parola, secondo una antica, ma sempre valida, classificazione. Esiste dunque una Playroom per l’anno di corso di Lower Grammar per gli alunni più piccoli, dai 13 ai 14 anni, e di seguito una Grammar Payroom, una Syntax Playroom, una Poetry Playroom, per gli alunni del penultimo anno, e una Rhetoric Playroom per i maturandi, o Leavers. Dunque gli alunni che vengono a Stonyhurst per il loro IV anno di Liceo sono detti Poets, vivono nell’area residenziale di Poetry, dormono ciascuno nel proprio studio, condividono la Poetry Playroom sotto la supervisione di un Poetry Playroom Master.

Le aree residenziali delle ragazze e dei ragazzi sono distinte e non comunicanti tra loro, e per ciascuna delle aree delle ragazze esiste una Playroom Mistress così come per ciascuna delle aree dei ragazzi esiste un Playroom Master.

Questi supervisori della vita che trascorre nell’area residenziale, in carica per monitorare e curare il generale benessere delle ragazze e dei ragazzi che studiano e vivono a Stonyhurst, sono coadiuvati nello svolgimento delle loro mansioni di routine da un team di docenti, e si coordinano con i Tutor, i quali seguono non più di otto alunni dello stesso anno di corso.

Da questo sistema, fondato sull’assistenza costante del Tutor come parte integrante della esperienza educazionale del Collegio, gli alunni traggono molto vantaggio. Esso contribuisce notevolmente all’ottenimento dei migliori risultati scolastici e, in generale, alla maturazione personale, perché ciascuno sia posto nella migliore condizione per esprimere il meglio delle sue potenzialità.

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Così come avviene nel caso del Playroom Master o Mistress, i Tutor sono in regolare contatto con i genitori degli alunni. Si congratulano con i loro pupilli quando fanno bene, li incoraggiano a riconoscere i propri meriti, ma sono anche parte del processo disciplinare. Li seguono nel loro ambientamento alla vita del Collegio, ne incoraggiano la partecipazione alle attività extracurricolari, infondono loro la forza d’animo necessaria perché diano il meglio delle loro possibilità, li assistono nella scelta del più conveniente corso di studi universitari e nel processo di iscrizione, cui anche il Collegio dedica un ufficio apposito. I Tutor sono figure alle quali allieve e allievi sanno di potersi affidare per gli aspetti più vari della loro vita al Collegio20.

Dal questionario che le famiglie hanno ricevuto e compilato su sollecitazione degli ispettori è risultato che i genitori sono molto soddisfatti dell’educazione e del supporto fornito ai loro figli dalla scuola. Sono concordi nel ritenere che il Collegio custodisca i propri allievi con tutte le cure e le attenzioni necessarie. Tutti hanno espresso grande apprezzamento sia per la facilità e l’immediatezza delle comunicazioni sia per la professionalità, la dedizione e la disponibilità con cui il personale si dedica al proprio compito educativo21.

20 Vedi ancora il punto 4. (b) 11 p. 10, del rapporto ISI 2016: «In the preparatory and senior school, the unified approach to pastoral care is rooted in the house system, or Playrooms, as it is known. Pastoral leaders and tutors guide pastoral provision for each pupil; additional support and advice are available from senior management, the chaplain and school counsellor. Teachers know their pupils extremely well and relationships are excellent. Full account is taken of the different needs of the pupils […] to ensure that all are included fully in the life of the school». 21 Vedi il punto 5. (b) 11-12 p. 15 del rapporto ISI 2016: «Parents are overwhelmingly satisfied with the education and support provided for their children by the school. In response to the pre-inspection questionnaire parents strongly agreed that the school keeps their children safe and that they are well looked after. […] They commended positively that the staff are approachable, knowledgeable and professional beyond the call of duty. […] Parents commented positively about communication with the school through email, seminars and weekly updates. They value the fact that they can

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Allo stesso modo i convittori e gli alunni in generale, ugualmente intervistati, hanno rilasciato commenti estremamente positivi. Si sentono parte della comunità scolastica e a loro agio nell’atmosfera di familiarità che pervade l’ambiente. Parlano con entusiasmo e orgoglio dello spirito della tradizione gesuitica di cura e servizio per gli altri. Sentono di potersi affidare con fiducia ai membri della comunità educante e a chi li segue più da vicino e nel particolare, e esprimono la loro gratitudine per l’attenzione con cui sono ascoltati e per la considerazione che il loro punto di vista riceve. Sono solidali gli uni con gli altri e vivono insieme in armonia. Apprezzano il fatto di essere sollecitati a esprimere il loro punto di vista e di potersi riunire in società e comitati di promozione della vita comunitaria, suggerendo, per esempio, mete per le visite che si svolgono periodicamente durante i fine-settimana o proponendo alternative nella dieta scolastica22.

Il primo Buon Pastore è Gesù, e l’educazione alla spiritualità cristiana e alla preghiera è il

fondamento morale della vita di questo Collegio, posto sotto il patronato di san Luigi Gonzaga, protettore dei giovani.

contact the school by email and receive an immediate response. […] They are delighted that the school enables their children to be themselves and that the school helps with any friendship difficulties swiftly». 22 Vedi il punto 4. (d) 21-22, p. 12 del rapporto ISI 2016: «The quality of boarding is excellent. The outcomes for boarders are excellent. Boarders, when interviewed, said that they enjoy being part of the school community and its close family atmosphere. They spoke with pride of the pervading Jesuit tradition of care and service to others. Relationships between boarders and staff are extremely positive and boarders appreciate the care given by the staff in a variety of roles. Boarders of all ages and nationalities are supportive to each other, within a harmonious community. There are many opportunities for the boarders to express their views. Groups such as the catering committee, house committees and house councils are proactive, and pupils are confident in talking to staff about any issues that may arise. […]».

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La Scuola accoglie studenti di ogni confessione religiosa. Essi vivono con la naturalezza della loro giovane età i valori spirituali cristiani e della Compagnia di Gesù, e questi ultimi sono parte costitutiva dell’esperienza educativa. Ragazze e ragazzi sono chiamati a riflettere sul valore dell’accettazione, della tolleranza e della giustizia sociale; imparano a valutare e riflettere sull’importanza della dimensione spirituale, a scorgere la presenza divina nelle persone e nel creato, nel lavoro quotidiano, nell’impegno, nello sport e nel gioco, e imparano a riconoscere l’opera divina non solo nei momenti di gioia, entusiasmo e successo, ma anche in quelli di stanchezza e di delusione.

La comunità di Stonyhurst, degli studenti, degli insegnanti con il personale tutto, dei genitori, premurosa e disponibile al sostegno, riconosce in ogni allievo la persona con i suoi bisogni individuali. L’obiettivo formativo è quello di preparare a una vita adulta indipendente e serena, aperta al confronto, capace del proprio meglio in ogni situazione, in cui si sia intellettualmente capaci di discernere, per quanto umanamente possibile, il bene dal male, moralmente pronti a sostenere le idee in cui si crede nel rispetto di quelle altrui, a giocare con responsabilità, sicurezza e misura un ruolo attivo e di buon esempio.

Nel Collegio esiste un certo numero di cappelle, fra cui la College Chapel di finissima fattura, e la grande chiesa neo-gotica di Saint Peter, tre biblioteche storiche, le House Libraries, dove è custodita parte dei cimeli che hanno costituito nel tempo il patrimonio librario istituzionale del Collegio, fra cui il celebre First Folio scespiriano23, e una grande e ricca biblioteca di consultazione e studio intitolata a san Tommaso Moro, oltre a un osservatorio astronomico risalente alla metà del diciannovesimo secolo e altre varie collezioni museali di notevole interesse artistico, storico e etnografico.

23 http://www.stonyhurst.ac.uk/lost-first-folio-connection-stonyhurst .

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La Scuola dispone di un centro medico e infermieristico professionistico e ben attrezzato in grado di fornire assistenza medica pronta e continua a ogni ora del giorno e della notte. La dieta che gli studenti seguono è ben bilanciata e studiata sia per fornire il corretto apporto di nutrienti necessario a una vita sana e attiva sia per soddisfare i gusti e il genuino buon appetito dei nostri giovani nel pieno della loro crescita.

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Le pagine che seguono contengono 14 estratti da una esercitazione scritta dal titolo: «Esponi le tue personali riflessioni e sensazioni su questi primi mesi di studio a Stonyhurst», che ho assegnato a ciascuno dei 14 studenti che hanno frequentato il loro IV anno di Liceo qui nel Collegio di Stonyhurst, provenienti da alcuni Collegi italiani della Compagnia di Gesù.

In tal modo, a distanza di circa 5 mesi dall’inizio della loro esperienza di studio in questo Collegio inglese della Compagnia, alla cui tradizione scolastica esso è quasi un monumento vivente, ho desiderato che questi 14 ragazzi, che per primi partecipano a questo nuovo progetto, prendessero la parola per esprimere il loro personale giudizio e punto di vista.

In origine la mia intenzione era quella di farli esercitare nella scrittura su un aspetto della loro vita privata come quello della loro esperienza in questi mesi.

Ma, nel correggerli, i temi mi sono sembrati così belli, così genuini e spontanei, e, soprattutto, così preziosi per comprendere quanto valore abbia per loro questo anno di studio e di formazione culturale, religiosa e umana, ora e per i loro anni a venire, che ho deciso di estrarre dei brani e di presentarli in questo breve documento.

La selezione dei passaggi da ogni singolo tema non è stata sempre facile, dal momento che in ciascuna delle composizioni ogni paragrafo mi è parso esprimere un pensiero importante o un dettaglio significativo.

Per comprensibili motivi di discrezione ho omesso di indicare i nomi degli alunni autori del singolo estratto, onde evitare che riflessioni personali e private potessero essere ricondotte al loro autore.

Il numero d’ordine di ciascun estratto nella sequenza non implica alcun giudizio di merito sul valore dei singoli temi o dell’estratto stesso.

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* * * *

I

Sono passati diversi mesi, ormai, ma il tempo passa davvero velocemente quando si sta bene. Il primo term è stato sicuramente il più difficile dei tre perché ci siamo dovuti ambientare a uno stile di vita diverso, a metodi di studio differenti e a usi del tempo libero che magari non avremmo mai pensato di avere a Roma. La vita qui è completamente diversa. Ti svegli presto la mattina e, iniziando con l’assemblea giornaliera delle 8.20, finisci le lezioni alle 18.10 del pomeriggio, quando hai la giornata piena, e questo non è assolutamente ciò a cui eravamo abituati, dal momento che uscivamo da scuola alle 2. Tutti i giorni dalle sette alle nove di sera devi rimanere a studiare in camera, e questa idea, ho appurato solo dopo il primo mese, non è niente male perché ti fa venire spontaneamente la voglia di avvantaggiarti i compiti per gli altri giorni, quando non ne hai per quello successivo. Una cosa davvero positiva, anche se è difficile da credere, è il fatto che non prenda il telefono; finalmente mi sono riuscita a staccare dal mio cellulare, che nella mia vecchia vita era il mio inseparabile amico di avventure, e invece ora passa le giornate in camera da solo. Ho ripreso a comunicare in altri modi, più genuini e meno tristi. Finalmente sento di nuovo quella sensazione di competitività durante gli sport, che mi appassionano davvero, e non hanno più solo la funzione di aiutarti a rimanere in forma. Gli sport servono per sfogarsi, per spiccare in qualcosa e per fare parte di un gruppo. Sicuramente per persone come me, che erano al Massimo dal primo anno […] e che vivevano nello stesso quartiere è stata davvero una novità conoscere tutte queste persone fantastiche, da diverse parti del mondo, con culture, lingue e usanze diverse. La scuola poi è stupenda. All’inizio ero davvero impressionata per come tutto sia organizzato, gli studi e ogni singolo secondo.

Certamente per ragazzi come noi quest’esperienza è servita per farci crescere e maturare. Io stessa mi sento molto più responsabile, e non vedo la scuola e i compiti come qualcosa che devo fare, ma più come qualcosa che io voglio fare, per me, perché l’ho scelto io.

In conclusione posso dire che sì, qui è impegnativo, ma, se riesci a superare le prime difficoltà, si studia e si sta davvero bene.

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II

Quando sono partita per la mia esperienza all'estero non avevo idea di quanto velocemente sarebbe trascorso questo primo periodo di tempo. Il pensiero di un anno lontano dall'Italia, infatti, all’inizio sembrava davvero un'eternità. Tuttavia, già dopo aver trascorso un paio di settimane a Stonyhurst, mi sono resa conto che dovevo godermi ogni singolo momento di questa fantastica esperienza, perché il tempo stava volando. Manca poco al mio rientro a casa per una breve vacanza, e la parola che può meglio descrivere il mio stato d'animo è «bittersweet». Infatti, se da un lato sono contenta di tornare nella mia città natale e rivedere famiglia e amici, dall'altro sono dispiaciuta di dover lasciare il College e tutte le persone con cui ho creato un profondo legame d'amicizia. Da principio l’adattamento ad un nuovo stile di vita non è stato così immediato, ma nel breve tempo tutto è diventato parte di una giornata che si svolge con la sua ordinata routine, e ora la divisa, la cena alle 5 di pomeriggio, la tipica pioggia battente inglese, «sorry» al posto di «scusa» sono tutti diventati automatismi. La lingua inglese non ha rappresentato un grande ostacolo soprattutto perché io ho sempre vissuto questa esperienza come un’opportunità per migliorare il mio Inglese. Dunque, se all’inizio ho avuto, come ancora adesso, qualche incertezza, ho sempre cercato e cerco di affrontarli imparando tutto il possibile. Dopo tre mesi di vita lontana da casa posso dire che l’aspetto nel quale sono cresciuta maggiormente è l’apertura mentale. Ho conosciuto ragazzi e ragazze da tutto il mondo, con storie diverse e così lontane dalle mie che neanche credevo possibili. Spesso si suole dire che la realtà deluda le aspettative. Nel mio caso non è stato così, perché la realtà è stata addirittura al di sopra dell’immaginazione. Ora posso dire tanti nuovi amici da ogni parte del mondo e una prospettiva molto più ampia. Ovviamente capita spesso che mi manchi casa, gli amici e la famiglia, ma già il fatto che mi senta di definire Stonyhurst come la mia seconda casa mi permette di vivere la lontananza con serenità e confidenza. Certamente posso dire che non ho nessun rimpianto o rimorso e, potessi tornare indietro nel tempo, ripercorrerei la stessa strada senza alcun dubbio. Se mi si chiede di guardare al futuro e alla fine di questa esperienza, io credo che il mio ritorno in Italia sarà solo un «goodbye for now» e non un addio, perché credo nella solidità dei rapporti che sto instaurando.

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III

L’esperienza che sto vivendo qui allo Stonyhurst College è indescrivibile. Non ci sono parole che possono quantificare quanto tutto quello che sto vivendo qui significhi per me. Studiare in una boarding school è sempre stato un sogno nel cassetto per me e essere davvero arrivata qui mi fa sentire davvero fortunata e grata nei confronti di tutte le persone che hanno permesso ciò. All’inizio di questa prima parte dell’anno devo dire che ci ho messo un po’ ad ambientarmi e a orientarmi all’interno del College. Ho dovuto anche capire in pieno come funzionassero sia l’International Baccalaureate sia i compiti a casa che ci davano e tutto ciò che riguardava le attività extracurricolari, compresi gli sport.

La vita in questa scuola non è proprio una passeggiata. Si studia molto. Il tempo per riposarsi è davvero poco ed è anche diminuito dal fatto che in un dorm con tutte amiche è difficile andare a dormire presto perché spesso parliamo e ci confrontiamo sulle nostre giornate finendo, a volte, per distrarci.

Molto difficili da sostenere sono anche i weekend in cui, anche se abbiamo tempo libero in abbondanza e ci è permesso di andare a dormire più tardi, bisogna sempre tenere in conto che di sabato si ha lezione e che di domenica bisogna comunque svegliarsi presto per andare a messa. Non c’è mai un giorno di riposo e non è concesso a nessuno di riposarsi al di fuori del tempo prestabilito.

È tutta una questione di tempo. Tutto è programmato ora per ora per tutta la settimana.

Tuttavia vivere qui e conoscere persone provenienti da tutto il mondo rende il tutto magnifico.

Penso che mi porterò via quest’esperienza nel cuore.

Persino lo staff della scuola è perfetto, le signore che ci controllano nel dorm delle ragazze sono sempre pronte ad ascoltarti in qualunque momento e anche pronte a intervenire qualora ce ne fosse il bisogno.

A questo punto dell’anno il mio Inglese è molto migliorato e sono fiera di aver già appreso così tanto da questa vera e propria comunità in cui vivo nel rispetto degli altri e delle regole.

Sono passati alcuni mesi e posso dire che sono soddisfatta e contentissima.

Inoltre sono sicura che non appena arriverò a Roma mi mancherà tutto di questo posto e mi sentirò spaesata senza tutti gli orari a cui devo sempre far riferimento e al ritmo a cui tutti sono abituati ad andare.

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IV

Quando ho scelto di venire in questa Boarding School le mie aspettative erano molto alte, ma quando sono arrivato le ha di molto superate.

La prima volta che l’abbiamo vista siamo rimasti estasiati dalla sua bellezza; un castello immenso, antico. Per quanto riguarda lo studio, l’organizzazione è ottima perché in qualunque difficoltà ti vengono incontro e riesci a combinare bene tutti gli impegni, in particolare studio e sport. Per quando riguarda lo sport, si può scegliere una miriade di attività, ma ovviamente noi Italiani abbiamo scelto il calcio e abbiamo fatto fare il salto di qualità alla squadra. Il mio Inglese sta migliorando sempre di più, anche perché in questa scuola sono tutti socievoli, dai cleaner agli studenti e ai professori, quindi riesci a creare in fretta amicizie.

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V

I primi giorni ero euforico e non vedevo l’ora che arrivasse il primo settembre per vedere cosa mi aspettasse. Arrivato ad agosto, il timore di andare incontro ad una cosa che non conoscevo si faceva sempre più sentire. Tutto però scomparì alla prima settimana di scuola nel College. Dal punto di vista della didattica e dell’Inglese le prime settimane sono state piuttosto dure. Poi per fortuna o per abitudine il mio Inglese ha cominciato a sciogliersi e da allora ho cominciato a capire cosa mi spiegavano alle lezioni e anche a fare amicizia. Ora devo migliorare ancora un po’ l’accento, che rimane quello italiano, ma il capire e il parlare questa nuova lingua sono migliorati moltissimo. In Inghilterra il modo di vivere la scuola è diverso da quello italiano. Ad esempio all’interno dell’orario scolastico ci sono anche gli sport […]. E inoltre la metodologia è diversa, poiché mira a formare gli studenti in base alle loro attitudini e legittime aspirazioni. L’esperienza che sto vivendo a Stonyhurst la porterò con me per tutta la vita e ritengo di essere molto fortunato ad avere avuto la possibilità di viverla al meglio e più serenamente possibile.

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VI

L’atmosfera che ho respirato, l’assenza di caos e di traffico e l’accoglienza che ci hanno riservato, mi hanno subito rasserenata e confortata. All’interno il College è bellissimo e accogliente, il personale è ospitale, gli spazi comuni sono elegantemente arredati e confortevoli, gli alloggi per gli studenti, divisi in piani distinti per ragazzi e ragazze, hanno un arredo sobrio ma sono dotati di tutte le comodità per la vita quotidiana. Il primo impatto che ho avuto quando ho iniziato a conoscere il College dall’interno, è stato quello di una scuola preparata ad ogni tipo di evenienza, organizzatissima, dall’impeccabile serietà e competenza sia per quanto riguarda lo studio che le attività extracurriculari, e piena di cose nuove, come le attrezzature per alcune materie come chimica e fisica, con i loro laboratori attrezzati in cui si svolgono esperimenti interessanti ed istruttivi. Ho avuto anche la possibilità di dedicarmi allo studio della musica. C’è un bellissimo pianoforte a coda Stainway che ho suonato con grande emozione! Ho, anche avuto modo di dedicarmi alla danza classica, continuando così a coltivare queste mie due grandi passioni. Inoltre è molto apprezzato e favorito l’esercizio di attività sportive sia dentro che fuori al College, come lo horse riding, il rugby, il tennis, ma anche molte altre interessantissime discipline che in Italia non avrei potuto svolgere, con organizzazione di gare e premiazioni. A Stonyhurst l’attività di volontariato è molto sostenuta e apprezzata; si organizzano molti eventi con finalità benefiche, come pure attività a sostegno dei bisognosi, e si incentivano le donazioni. Il rapporto con i professori è molto più collaborativo, sono esigenti ma disponibili e ci si può rivolgere a loro in qualsiasi momento, anche durante il weekend, per chiedere un aiuto o un chiarimento. Per questo non ti senti mai solo! Non bisogna poi dimenticare la presenza di momenti dedicati al recupero per ciascuna materia, e l’elevato livello di integrazione multiculturale e multirazziale che ti permette di confrontarti e di creare nuove amicizie.

Se dovessi fare un bilancio di questi primi mesi trascorsi a Stonyhurst, direi che sto vivendo un’esperienza molto bella e positiva sia dal punto di vista scolastico che umano. All’inizio ero un po’ tesa, lontana per la prima volta dalla mia famiglia per un periodo così lungo, circondata da un ambiente per me nuovo, con un metodo di studio diverso, senza conoscere nessun professore e con pochi compagni di classe venuti dall’Italia con me.

Ora che sono passati vari mesi, mi sono perfettamente integrata.

Lo studio è stato molto impegnativo ma gratificante, perché sono riuscita ad ottenere ottimi risultati e fortunatamente ho trovato amici speciali e professori molto bravi e comprensivi, che tendono a valorizzare ciascuno studente, orientandolo fin d’ora verso le scelte universitarie, secondo le proprie attitudini e competenze.

VII

Per fare un riassunto di poche parole riguardante questa esperienza, posso sicuramente dire che mi ha cambiato dal punto di vista umano, perché mi sento un ragazzo più responsabile e maturo, ma anche dal punto di vista spirituale, perché la scuola tiene molto alla religione, tanto che frequentiamo anche lezioni di teologia generale un’ora a settimana, senza contare poi il corso di «Faith that does Justice», le preghiere durante le assemblee la mattina e infine la Messa alla domenica.

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VIII

Questa esperienza mi ha cambiato in maniera radicale sotto diversi aspetti: come studente, ma soprattutto come persona.

Prima di venire non avevo alcun tipo di attesa su ciò che avrei vissuto qui.

Devo dire che nulla mi è sembrato difficile o di ostacolo nei primi giorni; gli studenti erano socievoli, le strutture erano ben organizzate e ben fornite e lo staff era molto accogliente.

Ho avuto subito una buona impressione sul College; mi sembrava innanzitutto molto bello e la sua organizzazione era efficiente e meticolosamente ordinata.

Lo studio è stato sempre impegnativo ma mai noioso o in alcun modo pesante. Ho sempre studiato con attenzione e cura e sempre con molta voglia e interesse nei riguardi delle materie.

Uno degli elementi che ho apprezzato di più nel College è stata la dimensione dello sport propria della struttura e degli studenti. Lo sport è visto non sono come un elemento di aggregazione e uno sfogo fisico, ma anche come una disciplina da seguire e alla quale applicarsi, tanto da essere valutata al pari del resto delle lezioni.

In conclusione valuto molto positivamente questa esperienza e consiglierei caldamente a chi avesse intenzione di aderire a questa iniziativa di prendere parte senza ripensamenti.

Questa esperienza cambia radicalmente e sarà uno dei pilastri della nostra vita futura.

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IX

Prima di arrivare ci si pone sempre tantissime domande e si hanno tantissimi dubbi. Come sarà? Avrò fatto la scelta giusta? Incontrerò persone simpatiche? Quando ho deciso di partire e di fare quest’esperienza non sapevo veramente cosa aspettarmi. Tutto era un punto interrogativo.

Nella realtà tutto è stato ancora più bello di come me lo sarei aspettato, tutto così grande, che uno pensa che scuole come questa si vedono solo nei film.

Quando siamo arrivati con il pullman la prima volta e ho visto l’entrata principale non ho avuto parole, per qualche secondo sono rimasta a guardare senza riuscire a dire niente. Ci si è presentato davanti un edificio grandissimo e antico.

Tutti sono sempre cosi gentili, disponibili e pronti ad aiutarti in qualsiasi momento, sia compagni che professori.

Con i professori poi si instaura un rapporto diverso da quello a cui ero abituata, dovuto anche al fatto che spesso sono anche responsabili la sera dei dorm, quindi ti vengono in camera se ti serve aiuto con i compiti, e puoi chiedere al professore di rispiegarti qualcosa.

Poi ognuno di noi ha un tutor personale con il quale può parlare di qualsiasi problema individualmente.

Le giornate sono lunghe e intense. Durante la giornata siamo sempre super impegnati e le giornate sono sempre piene di cose da fare.

Abbiamo la possibilità di fare musica, sport e tantissime altre attività che in Italia per diversi motivi non avrei mai potuto fare.

Una cosa bellissima è poi venire a contatto e a conoscenza con tantissime persone che vengono da parti diverse del mondo: Germania, Francia, Spagna, Cina, Africa, America e diverse altre.

Abbiamo subito fatto amicizia e legato con tanti ragazzi. E pensare sono passati già diversi mesi e che solo qualche mese fa ancora ero indecisa su cosa fare.

Posso ora dire che sono contentissima della scelta fatta e che non tornerei mai indietro.

Ora mi rendo conto cosa significa avere due case, soprattutto due posti che uno definisce casa. Le persone che sto conoscendo e che vivono con me sono ora diventate quasi come la mia famiglia inglese.

Questo primo periodo mi ha fatto crescere sia a livello culturale che a livello personale grazie alla possibilità di poter scambiare idee e pensieri con persone di culture e nazionalità diverse. Inoltre il fatto di stare da sola lontano dalla mia famiglia ha contribuito alla mia formazione personale dovendo trovare la soluzione ai vari problemi quotidiani da sola.

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X

Già il primo giorno sono rimasto affascinato dalla bellezza di questa struttura, antica ma molto accogliente.

Mi piace questo metodo di studio e mi piace molto trascorrere le giornate qui in College.

La giornata è lunga ma ben organizzata.

La mia giornata inizia alle 6.30 e finisce alle 22.30, quando vado a dormire.

In questo tempo però faccio molte cose buone. La mattina nuoto prima di andare a scuola. Sembra strano ma grazie alla piscina che abbiamo a scuola riesco a nuotare e stare fresco tutta la giornata.

Scuola inizia presto, alle 8, e finisce nel pomeriggio verso le 5.

Può sembrare che la giornata sia lunga ma alla fine è ben intervallata da ricreazioni e sport.

Mi trovo molto bene in questa scuola, non solo per come è organizzata ma anche per le persone con cui sto.

Qui ci sono molte persone simpatiche che rendono migliore la giornata.

Sento che quest’esperienza stia tirando fuori il meglio di me e mi auguro che anche quando finisca riuscirò a dare il meglio.

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XI

Voglio incominciare subito dicendo che non mi sarei mai aspettato che la mia opinione su questo genere di scelta cambiasse così rapidamente e istantaneamente. Appena sono arrivato qui ho provato proprio quelle sensazioni che mi aspettavo di sentire arrivare da sotto la giacca dell’abito: un po’ di insicurezza per colpa della sensazione di disorientamento, la mancanza completa di riferimenti che ti spiazza e sembra costringerti ad apparire agli altri spaventato e inadeguato. Ma poi entra in gioco l’esperienza che hai accumulato affrontando proprio queste situazioni. Questa è quell’esperienza che ti spinge a uscire dal tuo guscio, che ti spinge giusto di quel poco che ti serve per mettere in campo la tua persona, la tua immagine e la tua voglia di farti conoscere come vuoi essere conosciuto. Camminando per gli stretti corridoi di casa si comincia subito, neanche dopo un giorno, a provare nostalgia per quelli antichi, solenni e animati di persone e studenti di quella sorta di castello dove noi studiamo, dormiamo, mangiamo e viviamo. Da quando sono qua, ho voglia, o fretta, di sfruttare quest’opportunità per provare tutto quello che poteva trasformarsi in una mia passione […]: una Social Enterprise con la classe di business, lezioni di pianoforte, un corso di robotica. Quando mi fermo a pensare o, come adesso, a scrivere tutto questo, beh la stanchezza e il nervosismo per gli studies di fisica sbiadiscono letteralmente dalla mia memoria breve. Wow! E pensare che a scrivere di tutto ciò qualche mese fa non ne avrei voluto sapere.

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XII

Posso dire: «sono fiera di me».

Se qualcuno mi dovesse chiedere se lo rifarei di nuovo, la mia risposta sarebbe certamente: «sì». La realtà credo sia molto meglio di tutte le mie possibili attese. Più vado avanti più capisco quanto sono fortunata a stare qui. Era tutto come mi aspettavo, forse tutto mille volte meglio: le persone, i professori, il college, la House Mistress, il cibo, il tempo, lo sport. Credo di star vivendo un sogno che sembra non voglia finire mai. Le giornate sono pesanti, certo, ma almeno ti tengono occupata tutto il giorno; ci sono lezioni, lezioni, lezioni, ma poi si stacca con il pranzo, le ricreazioni, le assemblee, gli sport, le attività, le messe. Le attività qui sono veramente importanti e interessanti. Anche se lo studio è molto pesante, non pensavo che avrei potuto fare così tanto sport in questa scuola o comunque in tutta la mia vita. Un’altra cosa di questo College che mi sta influenzando positivamente è che la mia fede in questo momento sta aumentando più che mai. Sono state veramente poche le volte che mi sono sentita sola. Qui ho capito che Dio è una delle mie forze più grandi. Le altre forze più grandi qui sono gli amici. Io qui non sto da sola, c’è sempre qualcuno disposto a tirarmi su. Le persone sono fantastiche, persone di culture diverse, persone di colore diverso, ma alla fine siamo tutti uguali. Questa scuola ti dà, quindi, la possibilità di capire quanto sia importante conoscere le persone e non giudicarle troppo affrettatamente, quanto sia importante aiutare, quanto sia importante stare tutti uniti. Sono felice. Qui dentro siamo tutti una grande famiglia. Tutto in questo posto sta diventando indispensabile per me, spero di poter continuare così, continuare a studiare con voglia perché io sono una di quelle persone che non ha mai studiato per interesse personale, ma ora lo faccio. Ora sono cambiata, questo posto mi sta cambiando positivamente in tutti i lati possibili. Inoltre spero che questo anno all’estero mi aiuti e mi accompagni nei ricordi di tutta la mia vita.

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XIII

Gli insegnanti sono sempre disponibili per eventuali chiarimenti, hanno pazienza con i ragazzi e sono molto comprensivi ed aperti al dialogo.

La sistemazione nella mia nuova camera, la differenza linguistica, i nuovi orari e ritmi serrati hanno comportato altrettante iniziali preoccupazioni, che poi sono state superate con il tempo e con l’adattamento a nuove consuetudini e routine. Le attività sportive svolgono un ruolo rilevante all’interno del College.

Le nuove amicizie che sono nate e si sono rafforzate nel corso di questi mesi, costituiscono una parte molto importante forse la parte più importante della mia permanenza al College. È un traguardo l’aver conosciuto persone culturalmente diverse, ma affini a me per idee e comportamenti.

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XIV

È piacevole sperimentare questo nuovo sistema scolastico in cui il tempo viene organizzato e in cui, non trovandoti a casa tua, hai una certa imposizione su come gestire lo studio e i passatempi. Ho fatto amicizia con molti ragazzi, con alcuni subito con altri più tardi, e è bello avere una grande varietà di persone con cui passare la giornata.

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Paolo Schimmenti PhD

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L.D.S.

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